Inferno Coppa Davis: Kazak come...

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Picchiatore da fondo? Tre racchette che fanno per te Pag. 21 Mayer il maratoneta A Buenos Aires la partita di Coppa più lunga di sempre Pag.8 E se l’avversario ti cancella il segno? Come regolarsi quando non c’è l’arbitro Pag.22 Caregaro, che tennis! Martina, una ragazza su cui scommettere Pag.14 La scheda Tpra: da pro Il circuito FIT per amatori va oltre l’Atp Pag.18 Tutto il circolo con un click Arriva il nuovo gestionale gratis per gli affiliati Pag.16 Inferno Coppa Davis: Kazak... come brucia GLI ALTRI CONTENUTI I due impostori Pag.3 - Batch-Point: passioni feroci Pag.6 - Davis, la fabbrica delle emozioni Pag.8 I numeri della settimana Pag.12 - Tennis in tv Pag.14 Giovani: 2015 partenza di scatto Pag.15 Personal coach: le tre A della personalità Pag.20 Anno XI - N.7 - 11 marzo 2015 LA RIVISTA Italia beffata: ma non facciamone un dramma Pag.5

Transcript of Inferno Coppa Davis: Kazak come...

Picchiatoreda fondo?Tre racchette che fanno per te

Pag. 21

Mayer il maratonetaA Buenos Aires la partita di Coppa più lunga di sempre

Pag.8

E se l’avversario ti cancella il segno?Come regolarsiquando non c’è l’arbitro

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Caregaro,che tennis!Martina, una ragazzasu cui scommettere

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La scheda Tpra: da proIl circuito FIT per amatori va oltre l’Atp

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Inferno Coppa Davis: Kazak... come brucia

GLI ALTRI CONTENUTII due impostori Pag.3 - Batch-Point: passioni feroci Pag.6 - Davis, la fabbrica delle emozioni Pag.8 I numeri della settimana Pag.12 - Tennis in tv Pag.14 Giovani: 2015 partenza di scatto Pag.15 Personal coach: le tre A della personalità Pag.20

Anno XI - N.7 - 11 marzo 2015

LA RIVISTA

Italia beffata: ma non facciamone un dramma

Pag.5

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prima pagina

I due impostori

DI ENZO ANDERLONI

Bastano due game per rimettere tutto in discussione? In termi-ni di risultato senz’altro. Anzi, basta un solo “15”. Ma chi co-

nosce il tennis sa che il risultato di un match non mette in discussione il livello dei giocatori. Certo, tornare battuti dal Kazakistan non fa piacere. Certo, il Kazakistan non è la Svizzera di Federer e Wawrinka. Certo, si è ar-rivati a un punto in cui c’erano tutti i presupposti per spuntarla. Ma quando si perde 7-5 al quinto set del “rubber” decisivo in un match rovente di Coppa Davis si può anche guardare all’evento come una semplice partita persa. “Lo sport è questo, in passato abbia-mo vinto tanti incontri lottando come pazzi e la differenza l’hanno fatta un paio di quindici. Stavolta è andata male a noi, ma ai ragazzi non rim-provero nulla, hanno dato il massimo impegnandosi e soffrendo su ogni pal-la. Di più non si può chiedere, Questa è una squadra che ha grandi qualità tecniche, carattere e cuore. Ed è mol-to unita e compatta. Da domani sare-

mo pronti ad affrontare nuove sfide”. Sono le parole di Corrado Barazzutti, il capitano che ha sofferto come po-chi altri nelle tre giornate di Astana. Esprimono oltre al punto di vista di un signor tecnico (che è stato anche un signor campione…) anche una cultura sportiva che ancora in Italia fatica a farsi largo.Da noi c’è l’abitudine che se una squadra di calcio vince 1-0 all’89’, magari segnando su punizione de-viata dalla barriera, ha giocato bene. Se ha perso 1-0, magari prendendo tre pali e attaccando 80 minuti… va ripensata. Certo Fabio Fognini non è Nadal (14 Slam), Andreas Seppi non è Federer (17 Slam); Bolelli e Fognini non sono i Bryan (16 Slam). Forse un dream team multinazionale con Na-dal, Federer e i fratelli Bryan avrebbe vinto facile in Kazakistan. Però nel tennis succede anche che Nadal perda con Fognini, Federer con Seppi e che Bob e Mike Bryan la spun-tino solo 9-7 al quinto set contro il fratello di Murray (Jamie) e tale Do-minic Inglot. E che questo non basti a salvare gli Usa dalla sconfitta contro

la Gran Bretagna perché James Ward, n.108 del mondo, batte John Isner, n.20. Sì proprio quel James Ward che 10 mesi or sono venne cinicamente messo sotto da Andreas Seppi sul 2-2 nel match decisivo del confronto di Davis tra noi e i britannici. Tutto ciò mette in discussione il valore dei giocatori in campo? E so-prattutto, tornando a quei due game di differenza finali, se li avesse por-tati a casa Fabio Fognini, che cosa saremmo qui a dire? Molti di quelli che oggi al Bar Sport parlano di figu-raccia avrebbero inneggiato all’im-presa: “Battere i kazaki, a casa loro, con quel clima e quell’arbitraggio… Gente che quasi quasi l’anno scorso faceva fuori Federer e Wawrinka in Svizzera…”. Due game fanno la differenza tra “Triumph and disaster”, come a Wim-bledon hanno fatto scrivere, citan-do un verso di Rudyard Kipling, sul passaggio che porta al Centre Court. Specificando che “Trionfo e Rovina” vanno trattati come due impostori se li si affronta con la giusta cultura sportiva. Cioè da uomini.

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

DIRETTORE RESPONSABILEEnzo Anderloni

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo MancusoSUPER TENNIS TEAMAntonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica)

FOTOGetty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOGiovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio

A CURA DISportcast srlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONEEdisport Editoriale Srl

REDAZIONE E SEGRETERIAStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G00135 RomaInfo: [email protected]. Tribunale di Roma n. 1/2004

dell’ 8 gennaio 2004

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circuito mondiale

Questa volta brucia,ma è il Fattore K

DI ANGELO MANCUSO - FOTO TONELLI

ASTANA - Il bello e il brutto della Coppa Davis. Lo scor-so anno con le imprese con-tro l’Argentina nell’inferno

di Mar Del Plata e la Gran Bretagna di Murray a Napoli avevamo gusta-to il sapore dolce dell’esaltazione. Questa volta nel gelido Kazakistan, stato transcontinentale a cavallo tra Europa e Asia nato nel 1990 dalla di-sgregazione dell’ex Unione Sovietica, ci è toccata l’amarezza della cocente sconfitta dopo essere stati a un passo dalla vittoria. E la rabbia per un arbi-traggio sfacciatamente casalingo e a senso unico, nonostante il salvagente dall’Hawk Eye, la moviola in campo. Il singolare decisivo tra Fabio Fogni-ni e Aleksandr Nedovyesov, è stato la sintesi di tre giornate vissute perico-losamente. Si sono contate non meno di una decina di chiamate sbagliate a favore dell’ucraino naturalizzato ka-zako e sempre in momenti decisivi. “Il peggior arbitraggio che io ricordi in Davis. Una vergogna”, ha tuonato il ligure. Come attraversare una stra-da ghiacciata ignorando il colore del semaforo: o la va o lo spacca. “Gli errori dei giudici di linea vengono compensati dall’Occhio di Falco, ma creano un clima di nervosismo nei giocatori. Diventa difficile restare lu-cidi”, ha ribadito capitan Barazzutti. Il team azzurro ha fatto sedere Luca Vanni e Giorgio Galimberti, quinto

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...come Kazakistan. Che vuol dire campo indoor perfetto per Kukushkin & Co, chiamate arbitrali “casalinghe” e voglia di stupire. Ecco come l’Italtennis esce da Astana

uomo della squadra e sparring, sul-le due tribune poste a fondo campo come “aiuto giudici di linea”. Andrey Golubev, russo-kazako che si allena in Italia, ha escluso la malafede, parlan-

do di scarsa preparazione.Di certo non hanno aiutato gli azzurri, ma non sarebbe giusto, o meglio sa-rebbe riduttivo, soffermarsi solo sugli errori arbitrali. Lo stesso Barazzutti ha reso onore agli avversari: “Non vo-gliamo cercare scuse o alibi. Il Kaza-kistan in casa difficilmente perde, il campo veloce indoor del National Ten-nis Center si adatta perfettamente alle loro caratteristiche”. Lo dimostrano i numeri: 7 vittorie nelle ultime 8 sfide. La sconfitta azzurra è l’ennesima di-mostrazione della straordinaria pecu-liarità della Davis. Il fattore casa e la superficie possono fare la differenza: “Giocare sul veloce indoor come quel-lo di Astana appiattisce i valori”, ha sottolineato ancora Barazzutti. La storia della mitica coppa di 217 once d’argento donata 113 anni fa da Dwight Davis, è fatta di risulta-ti incredibili. Storie di uomini, ancor

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circuito mondiale

prima che di giocatori: è la compe-tizione dove tutto è possibile e gli schemi preordinati possono saltare in qualsiasi momento. Altrimenti non si spiega perché Andreas Seppi e Simone Bolelli, reduci da ottimi risultati sul veloce (il primo ha battuto Federer a Melbourne e giocato la finale a Zaga-bria, il secondo ha superato Raonic a Marsiglia), perdono nettamente in tre set, giocando praticamente solo il pri-mo, contro Mikhail Kukushkin, altro kazako d’importazione (è nato in Rus-sia), che è dietro nel ranking rispetto ai due azzurri. E non si capisce come Fognini, numero 22 (è stato 13) possa arrendersi al quinto set a Nedovyesov, “bombardiere” dal gran servizio, ma pur sempre numero 130 mondiale che

frequenta i challenger. Al quinto, sotto 4-1, Fabio aveva rimontato portandosi sul 5-4: in un torneo in quei frangen-ti il più forte ed esperto (il ligure lo è) il match lo afferra senza esitazioni. Ma la Davis sembra fatta apposta per stupire. Il Kazakistan ne è un esempio perfetto: nel 2010 ha conquistato il World Group battendo per 5-0 la Sviz-zera di Wawrinka e non ne è più uscito (decimo nel ranking ITF per nazioni). Da allora hanno centrato i quarti per quattro volte e messo paura alla Sviz-zera di Federer e Wawrinka a Ginevra lo scorso anno. A luglio proveranno a sorprendere l’Australia dei due “Spe-cial K’s” Kyrgios-Kokkinakis, ma in tra-sferta e con tutta probabilità sull’erba. L’Italia, invece, tornerà in campo a settembre: giocherà da testa di serie i play off per restare nel World Group. Per conoscere il nome dell’avversario dovremo attendere il 19 luglio, quan-do si completeranno i tabelloni della varie zone mondiali del Gruppo I.

Passioni ferociSebbene seduti, stavolta, davanti alla televisione, nello scorso weekend i vecchi tennisomani hanno rivissuto passioni che ritenevano sopite. Feroci, strazianti, talvolta oggettivamente infamanti per chi le prova, ma, pur nel-la loro assoluta negatività, passioni.Sembrava di essere tornati, chessò, a Bucarest 1972, prima finale di Cop-pa Davis dopo l’abolizione del Challenge Round, Romania-Usa, singolare decisivo tra Ion Tiriac e Stan Smith, match che il gigante texano riuscì a vincere nonostante il più alto numero di ruberie arbitrali mai visto su un campo da tennis (e dopo quel giorno lui non ha più rivolto la parola al ro-meno, neppure quando Tiriac è diventato uno dei businessmen più potenti del mondo del tennis).O a Praga 1980, finale Cecoslovacchia-Italia, nella tana del boia Bubenik, l’arbitro di sedia le cui malefatte ai danni di Panatta & company spinsero la Federazione Internazionale ad affiancare al giudice arbitro (generalmente un vecchio trombone sfiatato e pavido) anche giudici di sedia neutrali.Ecco, quel che abbiamo visto ad Astana (a cominciare proprio dal giudi-ce arbitro svizzero), ci ha riportati indietro di decenni, a quando il tennis

aveva dimensioni e rituali più epici e più rudimentali. E devo confessare che, alla fin fine, neppure un serio tentativo di introspezione psicoana-litica mi ha permesso di capire se l’innegabile vena di rimpianto che pervade l’indignazione per l’arbitraggio anti-azzurro sia frutto di auto-referenzialità pre-senile (come quella che spesso gronda dagli articoli di qualche collega ben più illustre di me) o non sia, piuttosto, un tributo a una gara sportiva che deve il proprio successo planetario anche alle nazionalistiche nefandezze che consente.Quale che sia la risposta, non c’è dubbio che a 115 anni dalla propria na-scita, la Coppa Davis, la più antica competizione mondiale per squadre nazionali di ogni sport, vede la propria popolarità crescere e diffondersi attorno al globo proprio perché sostanzialmente identica, nello spirito e nella formula, a quella originale. Un successo travolgente che spiega perché i giocatori e le loro associazioni vogliano impadronirsene allo scopo di mettere i soldi che produce nelle proprie tasche anziché in quel-le delle federazioni nazionali, ma che rende pericolosamente misteriose le ipotesi di stravolgimento recentemente proposte anche da chi avrebbe il dovere istituzionale di difendere quello che oggi è l’asset più prezioso della Federazione Internazionale.

Batch

batch-point

Gli orrori arbitrali della finale 1980La trasferta di Astana fa tornare alla men-te la finale di 35 anni fa nell’ex Cecoslovac-chia, quando lo stesso Barazzutti, Panatta, Bertolucci e Ocleppo furono sconfitti per 4-1 a Praga da Lendl e Smid. Perdemmo anche grazie alle malefatte di Antony Bubenik, un arbitro cecoslovacco che rubò con scientifi-ca precisione ai nostri giocatori tutti i punti che poteva, facendo infuriare squadra e tifosi azzurri al seguito. Il fratello di un senatore dell’allora Partito Comunista Italiano fu ar-restato dalla polizia locale perché protestava troppo imbufalito dopo l’ennesima chiamata spudoratamente a favore dei cecoslovacchi. Proprio dopo quella finale venne modificato il regolamento con arbitri neutrali e non più di casa. Dal 2012 è obbligatorio l’“Hawk Eye”, ma forse sarebbe il caso di pensare anche a giudici di linea neutrali. (a.m.)

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Si gioca con palle

Master Nazionale 25 - 31 luglio 2015

TROFEO TENNIS

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25 APRILE 3 MAGGIO TENNIS CLUB LA CAMPAGNA FRANCAVILLA AL MARE 085/4982639

1/7 GIUGNO CIRCOLO TENNIS MOSCIANO TERAMO 085/8062489

6/14 GIUGNO A.S.D. MATCHPOINT 2000 PESCARA 085/4155444

20/28 GIUGNO CIRCOLO TENNIS VASTO 0873/69461

27 GIUGNO 5 LUGLIO CIRCOLO TENNIS PESCARA 085/60610

ABRUZZO

BASILICATA23/31 MAGGIO CIRCOLO TENNIS PISTICCI 324/6373412

27 GIUGNO 5 LUGLIO TENNIS CLUB GINGLES POTENZA 338/3082564

6/12 LUGLIO ROYAL CLUB TENNIS LAURIA-NEMOLI 329/9333081

CALABRIA23/29 MARZO TENNIS CLUB COSENZA 0984/395303

23/29 MARZO TENNIS CLUB ROCCELLA R.CALABRIA 338/5678149

28 MARZO 5 APRILE TENNIS CLUB LA FENICE COSENZA 338/4934477

11/17 APRILE CIRCOLO TENNIS LAMEZIA BOYS 0968/439087

17/26 APRILE KAMPUS SIDERNO 0964/380636

2/10 MAGGIO CIRCOLO TENNIS GIOIA 1974 0966/504367

30 MAGGIO 5 GIUGNO CIRCOLO TENNIS ROCCO POLIMENI 0965/44152

18/28 GIUGNO GARDEN T.C. GIULIO RICCIO LOCRI 0964/20328

27 GIUGNO 5 LUGLIO TENNIS CLUB DIAMANTE COSENZA 339/6525018

EMILIA ROMAGNA31 MAGGIO 7 GIUGNO TENNIS CLUB AEROPORTO BOLOGNA 051/402290

13/21 GIUGNO T.C. SALSOMAGGIORE O524/573538

FRIULI VENEZIA GIULIA13/21 GIUGNO A.S.D. TENNIS OPICINA TRIESTE 040/211356

LAZIO18/26 APRILE CENTRO TENNIS RIETI 392/1231326

25 APRILE 9 MAGGIO A.S.D. CRAL INPS TUSCOLO ROMA 06/2419492

31 MAGGIO 7 GIUGNO TENNIS CLUB MIRTENSE RIETI 335/8047417

1/14 GIUGNO LE PALME SPORTING CLUB ROMA 06/66181868

13/21 GIUGNO STANKSPORT ROMA 06/885616

20/28 GIUGNO TENNIS GARDEN ROMA 06/7222339

26 GIUGNO 7 LUGLIO EMPIRE ROMA SSD 06/89716645

30 GIUGNO 12 LUGLIO FORUM SPORT CENTER ROMA 06/61110

LIGURIA8/17 MAGGIO T.C. VENTIMIGLIA 0184/355224

30 MAGGIO 7 GIUGNO T.C. CAIRO MONTENOTTE 019/504014

6/14 GIUGNO TENNIS CLUB LAVADORE CELLE LIGURE 019/990869

13/21 GIUGNO JUNIOR TENNIS SAN BENEDETTO LA SPEZIA 0187/769287

20/28 GIUGNO BREAK POINT SAVONA 338/4254149

19/28 GIUGNO TOP TENNIS CENTER SESTRI LEVANTE 0185/43235

LOMBARDIA18 APRILE 2 MAGGIO SPORTING CLUB MARCONI MILANO 333/4009248

3/10 MAGGIO TENNISPORTING CLUB SONDRIO 0342/510823

30 MAGGIO 7 GIUGNO C.P.C. SAN LAZZARO MANTOVA 0376/380742

30 MAGGIO 14 GIUGNO TENNIS CANTU' 345/9233668

13/21 GIUGNO TENNIS CLUB PAVIA 0382/528355

20 GIUGNO 5 LUGLIO MALASPINA S.C.MILANO 02/7530075 - 02/7530303

MARCHE18/27 APRILE C.T. PESARO 0721/21332

23/31 MAGGIO CIRCOLO TENNIS "F.BERETTI" ASCOLI PICENO 0735/532279

30 MAGGIO 7 GIUGNO C.T.R. SPORT & BENESSERE POLLENZA 330/419891

6/14 GIUGNO A.T. DIL."C.e G.GIUSEPPUCCI" MACERATA 0733/233829

21/28 GIUGNO TENNIS CLUB CIVITANOVA MARCHE 0733/815398

15/21 GIUGNO C.T. F. MORELLI ASCOLI PICENO 0736/45614

4/12 LUGLIO TENNIS TEAM SENIGALLIA 071/7924805

PIEMONTE11/26 APRILE TENNIS RIVOLI 2000 TORINO 011/9589233

25 APRILE 3 MAGGIO A.D. TENNIS CLUB SALUZZO 0175/248290

2/17 MAGGIO C.T. CASSINE 328/7563880

16/24 MAGGIO MONDOVI' SPORTING CLUB 0174/554665

23/31 MAGGIO CANOTTIERI TANARO ALESSANDRIA 0131/236592

30 MAGGIO 7 GIUGNO TENNIS VERBANIA 366/5839220

30 MAGGIO 14 GIUGNO MATCHBALL BRA 0172/412912

6/14 GIUGNO TENNIS CLUB PIAZZANO NOVARA 0321/455897

20/27 GIUGNO CIRCOLO DELLA STAMPA SPORTING TORINO 011/3245411

27 GIUGNO 5 LUGLIO TENNIS CLUB MONVISO TORINO 011/788034

PUGLIA9/15 MARZO CIRCOLO TENNIS TRICASE LECCE 0833/543355

16/22 MARZO COUNTRY CLUB MOLFETTA 348/2992143

23/29 MARZO A.S.D. SPORTING CLUB SAN SEVERO 0882/331378

6/12 APRILE CIRCOLO TENNIS D.DE GUIDO MESAGNE 0831/737773

18/24 MAGGIO T.C. POLISPORTIVA BITONTO 080/3714960

1/7 GIUGNO A.S.D. TENNIS CLUB FOGGIA 0881/775378

8/14 GIUGNO NUOVA POLISPORTIVA SPORTING CLUB BISCEGLIE 080/3993833

15/21 GIUGNO CIRCOLO TENNIS BRINDISI 0831/555453

22/28 GIUGNO CIRCOLO TENNIS PALAGIANO 099/8882302

29 GIUGNO 5 LUGLIO TENNIS CLUB CRISPIANO 335/1299319

6/12 LUGLIO CIRCOLO TENNIS TARANTO 099/7791523

13/19 LUGLIO SPORTING CLUB CERIGNOLA 0885/413145

SARDEGNA13/26 APRILE TENNIS CLUB MARACALAGONIS CAGLIARI 393/8366414

4/18 MAGGIO TENNIS CLUB ALGHERO 079/9739412

SICILIA

TOSCANA7/15 MARZO CIRCOLO TENNIS TADDEI LUCCA 0584/21991

12/19 APRILE TENNIS APUA LUCCA 0584/20895

18/26 APRILE T.C. MARINA DI MASSA 392/1672293

9/17 MAGGIO A.S. JUNIOR TENNIS MARINA DI CARRARA 0585/780430

23/31 MAGGIO A.S.D. POGGETTO FIRENZE 055/484465

23/31 MAGGIO TENNIS CLUB RONCHI MARE ASD MASSA CARRARA 0585/243951

8/14 GIUGNO A.S.D. TENNIS LAGOMARE TORRE DEL LAGO 0584/341489

UMBRIA28 MARZO 5 APRILE A.S.D. TENNIS TRAINING FOLIGNO 334/7088069

2/10 MAGGIO IL CASALE TENNIS CENTER PERUGIA 075/9043535

VENETO20/28 GIUGNO C.T. ROVIGO 0425/31969

4/11 LUGLIO TENNIS CLUB MESTRE 041/978301

CAMPANIA12/22 MARZO TENNIS CLUB BENEVENTO 2002 0824/357079

19/29 MARZO

A.S.D. NEW TENNIS TORRE DEL GRECO NAPOLI 081/8831040

27 MARZO 5 APRILE C.T. LE QUERCE SALERNO 0892/81171

6/12 APRILE TENNIS CLUB PETRARCA NAPOLI 081/7690161

9/19 APRILE

POSEIDON SPORTING CLUB NAPOLI 081/7394956

18/26 APRILE TENNIS CLUB SAN PIETRO NAPOLI 081/19569625

30 APRILE 10 MAGGIO JUNIOR 24 NAPOLI 081/7434823

23/31 MAGGIO TENNIS CLUB VOMERO NAPOLI 081/5601916/24 MAGGIOC.U.S. NAPOLI 081/7621295

6/14 GIUGNO ACCADEMIA TENNIS NAPOLI 081/6173881

12/21 GIUGNO A.D.T. LA TARTARUGA AVELLINO 0825/827272

26 GIUGNO 5 LUGLIO TENNIS CLUB CASERTA 333/4713114

28 MARZO 5 APRILE CIRCOLO TENNIS LEQUILE LECCE 0832/632230

28 MARZO 5 APRILE A.S.D. LE ROCCETTE CATANIA 095/520501

19/26 APRILE POLISPORTIVA PARTHENICO PALERMO 337/931365

19/26 APRILE TENNIS CLUB LEONFORTE ENNA 335/7698269

10/17 MAGGIO GREEN GARDEN A.S.D. CATANIA 095/7413585

24/31 MAGGIO A.S. SPORTING BELLAVISTA PORTO EMPEDOCLE 380/7510038

31 MAGGIO 7 GIUGNO A.S.D. CIRCOLO TENNIS MONTEKATIRA CATANIA 095/524254

7/14 GIUGNO TENNIS CLUB MATCH BALL MASCALUCIA CATANIA 095/7279168

21/28 GIUGNO TENNIS CLUB SIRACUSA 0931/490610

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circuito mondiale

La fabbrica delle emozioniLe prime fasi del World Group 2015 hanno dimostrato ancora una volta che l’Insalatiera è una competizione unica. E non si deve toccare...

DI PIERO VALESIO - FOTO GETTY IMAGES

In un mondo di plastica ciò che pla-stica non è brilla di luce propria. E’ il caso della Davis, contestata da molti, vista da parecchi gioca-

tori, soprattutto i top players, come un bruscolino nell’occhio perché co-sta impegno, turba programmi e ren-de poco; ma come si è nitidamente visto nel primo turno di quest’anno, è capace di offrire un livello di spet-tacolo e tensione che non ha pari nel panorama agonistico internazionale.Parlano i fatti. E i personaggi. Prende-re James Ward, ad esempio. E la for-mazione britannica nel suo comples-so. Considerate che lui, Ward, non è Wilander e nemmeno Murray. Eppure

ha trascinato all’entusiasmo il pubbli-co scozzese di Glasgow battendo John Isner e riaffermando una superiorità clamorosa della madre patria britanni-ca sulla sua costola americana. Tutto il team britannico si sta rivelando un esperimento degno della massima at-tenzione: laddove la squadra si forma e assume consistenza attorno al suo giocatore più rappresentativo che si presta al progetto di conquista dell’In-salatiera con una motivazione e un buonumore degni di miglior causa.E vogliamo forse dimenticare la Sviz-zera? Priva di Federer e Wawrinka, cioè del gotha del tennis planetario, si è affidata non già alle seconde ma alla terze linee, Lammer e Laskoonen, e ha costretto (altra storia degna di ac-

cento) David Goffin a giocare il quin-to e decisivo match mettendo a serio rischio la propria schiena dolorante, tanto è vero che poi il belga ha rinun-ciato a un torneo importante come Indian Wells; proprio perché la sua schiena necessita di cure e riposo. Non è un gioco per vecchi di animo, la Davis. Proprio la fedeltà alle sue radici la costituisce come esposito-ri di emozioni e di furie agonistiche che non hanno pari. Come definireste diversamente il duello pazzesco cui hanno dato vita Argentina e Brasile con Souza e Mayer in campo per sei ore e quaranta a darsi battaglia non già in punta di fioretto ma in stile rodeo, più un lungo braccio di ferro fatto di lacrime e sangue che una par-tita di scacchi? E che dire dello stesso Souza, capace di restare in campo per undici ore nell’arco di tre giorni? Altro che tennis individualista e incapace di trasmettere un senso di squadra: siamo di fronte a una manifestazio-ne che continua ad affondare le sue radici nel senso stesso dello sport. A ben vedere perfino il Nedovyesov che supera Fognini al quinto, per quanto tale risultato sia doloroso ad accertar-si, per noi, è il segno di come la Davis sia insostituibile per chi ama il ten-nis. In particolar modo non potrebbe essere sostituita da altre formule più commerciali e festaiole ma incapaci di trascinarci nell’emozione, come è suc-cesso nel weekend scorso. Un’emozio-ne a cui non bisogna rinunciare.

Ward non è Wilander e nemmeno

Murray. Eppure ha trascinato

all’entusiasmo il pubblico

scozzese

David Goffin è stato costretto a giocare il quinto match mettendo a rischio la schiena dolorante

9

Ma Isner-Mahut durò il doppioEcco la lista degli incontri di singolare più lunghi di sempre. Mayer-Souza è al secondo posto, dietro alle 11 ore e 5 minuti di Isner-Mahut, a Wimbledon 2010. Quello tra l’ar-gentino e il brasiliano è comunque il match più lungo della storia della Coppa Davis. 1. Isner b. Mahut 6–4, 3–6, 6–7(7), 7–6(3), 70–68 Wimbledon 2010 - 11 ore e 5 minuti (3 giorni)2. Mayer b. Souza 7-6(4), 7-6(5), 5-7, 5-7, 15-13Coppa Davis 2015 - 6 ore e 42 minuti (1 giorno) 3. Santoro b. Clement 6–4, 6–3, 6–7(5), 3–6, 16–14Roland Garros 2004 - 6 ore e 33 minuti (2 giorni)4. J.McEnroe b. Wilander 9–7, 6–2, 15–17, 3–6, 8–6 Coppa Davis 1982 - 6 ore e 22 minuti (1 giorno)5. Becker b. J.McEnroe 4–6, 15–13, 8–10, 6–2, 6–2 Coppa Davis 1987 - 6 ore e 21 minuti (1 giorno)6. Skoff b. Wilander 6–7(5), 7–6(7), 1–6, 6–4, 9–7Coppa Davis 1989 - 6 ore e 4 minuti (1 giorno)

circuito mondiale

Doveva finire in tre set

Argentina-Brasile: Mayer batte Souza per 7-6 7-6 5-7 5-7 15-13: è il singolare più lungo nella storia dell’Insalatiera. E pensare che...

DI ANDREA NIZZERO - FOTO GETTY IMAGES

Meritavano entrambi di vin-cere. O meritavano en-trambi di perdere? Durante partite come quella tra il

brasiliano Joao Souza e l’argentino Leonardo Mayer, vinta da quest’ul-timo con l’inquietante punteggio di 7-6(4) 7-6(5) 5-7 5-7 15-13, viene da chiederselo. Sei ore e quarantadue minuti di suspence, epica, coraggio, resistenza. Oppure, a seconda dei punti di vista, quasi sette ore di noia, timore, errori gratuiti, opportunità sprecate. L’argentino conduceva due set a ze-ro e 3-0 nel terzo, e per due volte ha avuto tre match point consecutivi a favore; il brasiliano, dopo aver recu-perato quello svantaggio, nel quinto set ha servito per chiudere la parti-

ta contro un avversario psicologica-mente allo sbando. Niente da fare. La conclusione è arrivata su un turno di servizio perso da Souza, che nel frat-tempo aveva finito per annullare dieci match point. Difficile contare gli erro-ri gratuiti complessivi alla fine dell’in-contro, impossibile stabilire se si trat-ti di impresa sportiva o sgangherata tragicommedia. Il 27enne Mayer, peraltro, non è nuo-vo a vicende simili. Roger Federer ri-corda benissimo i cinque match point annullati all’argentino in un incontro praticamente perso, nel Masters 1000 di Shanghai dello scorso anno. Oggi come allora, capire dove mettere l’a-go della bilancia tra meriti e colpe, tra spettacolo e fiasco, è piuttosto com-plesso. Volendo essere banali si po-trebbe riciclare l’abusatissimo adagio che vede la verità stare nel mezzo.

Quello tra Mayer e Souza passa in ogni caso alla storia come il singolare più lungo dei 115 anni di Coppa Da-vis, anche se la statistica più gustosa è quella che lo elegge a match senza interruzioni più lungo di sempre. Il paragone con la sfida di Wimbledon tra John Isner e Nicolas Mahut, che fu spalmato su tre giornate diverse, ri-mane però difficile: anche tralascian-do la durata, la qualità del tennis fu di un altro pianeta. Un capolavoro irripetibile di sport, creato da due giocatori in stato di grazia cui il de-stino aveva fissato un appuntamento. Quella volta i dubbi furono pochissi-mi, l’ammirazione infinita. Ma se davvero la verità sta nel mezzo, cosa c’è tra coraggio e fifa? Tra spetta-colo e fiasco? Facile: la normalità. L’in-finito incontro di Buenos Aires si po-trebbe allora valutare così: un involon-tario e notevole elogio della normalità, sportiva e non. Le paure, il “braccino”, gli errori di Mayer e Souza sono simili a quelli di tutti noi, nati comuni mortali. Sono riusciti a rendere l’ordinario stra-ordinario, e quello no, non è da tutti.

L’Argentina di Leonardo Mayer (in bianco, con Souza in giallo) ha battuto il Brasile per 3-2

i numeri della settimana

Vinci. E poi esci subito

DI GIORGIO SPALLUTO - FOTO GETTY IMAGES

9 le nazionali campioni in carica eliminate al 1° turno, dopo aver vinto l’anno prima l’Insalatiera. L’ultima è la Svizzera, sconfitta 3-2 contro il Belgio.

6 ore e 42’ la durata del match vinto da Leonardo Mayer su Joao Souza, divenuto il singolare più lungo di sempre in Davis, e il secondo più duraturo all-time dietro l’inarrivabile Isner-Mahut terminato 70-68 al 5° set dopo 11 ore 5 minuti.

321 il ranking dello svizzero Adrien Bossel, l’unico tennista che gioca con un pacemaker, schierato nel singolare decisivo dal capitano elvetico. Il Belgio, per batterlo, ha dovuto richiamare il suo n.1 David Goffin, tenuto a riposo nella prima giornata.

39 gli ace messi a segno da Isner nel match perso 15-13 al 5° set contro James Ward. L’americano ha curiosamente perso 5 dei 7 incontri in cui ha messo a referto almeno 39 ace...

18 le vittorie stagionali per Timea Bacsinszky che raggiunge al 1° posto tra le plurivittoriose del 2015 Karolina Pliskova. A differenza della ceca che ha subito 6 sconfitte, la svizzera ha però perso appena due incontri.

I primi 25 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Novak Djokovic (SRB) 132052 Roger Federer (SUI) 92053 Rafael Nadal (ESP) 56754 Andy Murray (GBR) 54255 Kei Nishikori (JPN) 54156 Milos Raonic (CAN) 49807 Stan Wawrinka (SUI) 45958 David Ferrer (ESP) 45359 Tomas Berdych (CZE) 4340

10 Marin Cilic (CRO) 345011 Grigor Dimitrov (BUL) 305512 Feliciano Lopez (ESP) 232513 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 225514 Gilles Simon (FRA) 205015 Ernests Gulbis (LAT) 204516 Roberto Bautista Agut (ESP) 202017 Kevin Anderson (RSA) 200518 Gael Monfils (FRA) 178019 Tommy Robredo (ESP) 175520 John Isner (USA) 172021 David Goffin (BEL) 164922 Fabio Fognini (ITA) 154023 Pablo Cuevas (URU) 151224 Ivo Karlovic (CRO) 150025 Richard Gasquet (FRA) 1410

Le prime 25 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Serena Williams (USA) 95922 Maria Sharapova (RUS) 82153 Simona Halep (ROU) 65714 Petra Kvitova (CZE) 63955 Caroline Wozniacki (DEN) 48256 Ana Ivanovic (SRB) 44257 Eugenie Bouchard (CAN) 43068 Agnieszka Radwanska (POL) 40659 Ekaterina Makarova (RUS) 3420

10 Andrea Petkovic (GER) 319011 Lucie Safarova (CZE) 299512 Sara Errani (ITA) 275013 Carla Suarez Navarro (ESP) 266014 Angelique Kerber (GER) 265015 Karolina Pliskova (CZE) 262016 Flavia Pennetta (ITA) 256017 Venus Williams (USA) 255018 Madison Keys (USA) 210019 Shuai Peng (CHN) 208020 Barbora Zahlavova Strycova 205521 Jelena Jankovic (SRB) 203022 Garbine Muguruza (ESP) 201523 Dominika Cibulkova (SVK) 195724 Alizè Cornet (FRA) 192525 Samantha Stosur (AUS) 1835

I primi 25 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 22 Fabio Fognini 15402 33 Andreas Seppi 11853 49 Simone Bolelli 9194 79 Paolo Lorenzi 6325 114 Luca Vanni 4896 152 Marco Cecchinato 3407 186 Potito Starace 2668 191 Andrea Arnaboldi 2609 197 Matteo Viola 252

10 216 Roberto Marcora 22511 222 Stefano Travaglia 22112 226 Filippo Volandri 21613 269 Thomas Fabbiano 18314 306 Federico Gaio 15515 375 Gianluigi Quinzi 11616 381 Flavio Cipolla 11317 383 Riccardo Bellotti 11318 394 Lorenzo Giustino 11019 396 Gianluca Naso 10920 413 Alessandro Giannessi 10221 416 Matteo Donati 10222 425 Salvatore Caruso 9923 427 Walter Trusendi 9824 429 Erik Crepaldi 9625 431 Omar Giacalone 95Le prime 25 italiane del ranking Wta

Pos. Rank. Nome Punti1 12 Sara Errani 27502 16 Flavia Pennetta 25603 33 Camila Giorgi 14854 40 Roberta Vinci 12265 56 Karin Knapp 9006 70 Francesca Schiavone 7877 184 Alberta Brianti 2848 213 Gioia Barbieri 2439 248 Giulia Gatto-Monticone 188

10 290 Anastasia Grymalska 14011 305 Gaia Sanesi 12712 331 Martina Caregaro 10713 353 Jasmine Paolini 9714 374 Maria Elena Camerin 8915 433 Alice Matteucci 6816 443 Anna Giulia Remondina 6517 450 Alice Savoretti 6318 455 Claudia Giovine 6119 460 Alice Balducci 6020 478 Corinna Dentoni 5521 526 Georgia Brescia 4522 532 Valeria Prosperi 4423 555 Nastassja Burnett 4024 557 Martina Trevisan 4025 589 Camilla Rosatello 36

1610

Adrien Bossel, sconfitto con la sua Svizzera dal Belgio, è l’unico pro al mondo con un pacemaker

12

il tennis in tv

Cemento bollente

È un cemento caldo, se non bol-lente, quello che accoglie le nostre a Indian Wells. Sei le az-zurre al via nel tabellone prin-

cipale del “BNP Paribas Open”, torneo Wta Premier Mandatory con un mon-tepremi di 5.381.235 dollari di sce-na in California. Ma di scena anche sugli schermi di SuperTennis Tv, che seguirà l’evento con dirette - per noi - mattutine, serali e notturne. Dall’ini-zio alla fine: con Sara Errani, 11a te-sta di serie, in prima fila, a guardarsi dalla possibilità di un affascinante e al tempo stesso ‘crudele’ derby con-tro Francesca Schiavone già nelle pri-me battute.

E poi, anzi soprattutto, c’è Flavia Pennetta. Sì, soprattutto, perché è proprio lei la campionessa in carica, chiamata a ripete delle prestazioni che furono maiuscole per tutta la du-rata del torneo. La pugliese vinse su quei campi proprio lo scorso anno e compì un’impresa capace di stendere un’altra grande pagina di storia del tennis azzurro. Quella stessa storia che Camila Giorgi ha tutto il tempo di scrivere anche di suo pungo, ma-gari già da questa stagione e maga-ri cominciando proprio dagli “hard court” americani.

Al via pure Roberta Vinci e Karin

I programmi di SuperTennis dal 12 al 18 marzo

Al mercoledì c’èTennis MagazineOgni mercoledì la nuova puntata e nei giorni successivi, una serie di repliche (giovedì alle 16.30, ecc.ecc.). E’ Tennis Magazine la nuo-va trasmisisone “dalla parte di chi gioca”. Si parla di tecnica, tattica, allenamento; di preparazione fisica e mentale, di medicina e di alimentazione. Si va in campo con i tester di SuperTennis per provare le ultime novità in fatto di racchette e corde, di calzature e di linee di abbigliamento tecnico. E infine si ap-profondiscono le regole del gioco con l’aiuto di arbitri internazionali.

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni e in azzurro le differite

tra i fischi del pubblico. Fischi duri da digerire, per tutto il mondo del tennis, non solo per la diretta interessata. Ma ora è tempo di voltare pagina. Più che sufficiente per sintonizzarsi, mettersi comodi, e buttare via il telecomando.

Giovedì 12

05:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)07:00 - La Voce delle Regioni08:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)10:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)12:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)14:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)16:30 - Tennis Magazine17.00 - News17:05 - WTA Premier Indian Wells (replica)18:30 - Magazine ATP19:00 - Live WTA Premier Indian Wells

Venerdì 13

03:00 - Live WTA Premier Indian Wells 05:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)07:00 - Tennis Magazine07:30 - WTA Premier Indian Wells (replica)09:30 - WTA Premier Indian Wells (replica)11:30 - La Voce delle Regioni12:30 - WTA Premier Indian Wells (replica)14:30 - WTA Premier Indian Wells (replica)16:30 - Magazine ATP17.00 - News17:05 - WTA Premier Indian Wells (replica)18:30 - Magazine WTA19:00 - Live WTA Premier Indian Wells

Sabato 14

03:00 - Live WTA Premier Indian Wells 05:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)07:00 - Magazine WTA07:30 - WTA Premier Indian Wells (replica)09:30 - WTA Premier Indian Wells (replica)11:30 - Tennis Magazine12:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)14:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)16:30 - Magazine WTA17.00 - News17:05 - WTA Premier Indian Wells (replica)19:00 - Live WTA Premier Indian Wells

Domenica 15

05:30 - Live WTA Premier Indian Wells 07:30 - WTA Premier Indian Wells (replica)09:30 - WTA Premier Indian Wells (replica)11:30 - Magazine ATP12:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)14:00 - WTA Premier Indian Wells (replica)16:30 - Tennis Magazine17.00 - News17:05 - WTA Premier Indian Wells (replica)19:00 - Live WTA Premier Indian Wells

Lunedì 16

05:30 - Live WTA Premier Indian Wells 07:30 - Magazine Supertennis08:00 - Reloaded Fed Cup 1° turno08:00 - WTA Indian Wells (replica)10:00 - WTA Indian Wells (replica)12:00 - WTA Indian Wells (replica)14:00 - WTA Indian Wells (replica)17.00 - News17:05 - WTA Indian Wells (replica)18:30 - Ball Boys19:00 - Live WTA Premier Indian Wells

Martedì 17

03:00 - Live WTA Premier Indian Wells 05:00 - Magazine WTA05:30 - WTA Indian Wells (replica)07:30 - WTA Indian Wells (replica)09:30 - WTA Indian Wells (replica)11:30 - WTA Indian Wells (replica)13:30 - Ball Boys14:00 - WTA Indian Wells (replica)17.00 - News17:05 - Reloaded Fed Cup 1° turno18:00 - La Voce delle Regioni19:00 - Live WTA Premier Indian Wells

Mercoledì 18

04:30 - Live WTA Premier Indian Wells 06:30 - La Voce delle Regioni07:30 - WTA Indian Wells (replica)09:30 - Ball Boys10:00 - WTA Indian Wells (replica)12:00 - WTA Indian Wells (replica)14:00 - WTA Indian Wells (replica)17.00 - News17:05 - WTA Indian Wells (replica)19:00 - WTA Indian Wells (replica)20:30 -Tennis Magazine21:00 - Live WTA Premier Indian Wells23:30 - Magazine ATP

Flavia Pennetta vinse a Indian Wells 2014 il suo 10° titolo in carriera

Knapp, a completare il quadro delle nostre portacolori. In più, da non per-dere a qualsiasi ora del giorno o della notte, c’è un grande ritorno. Quello di Serena Williams, che rimette piede a Indian Wells dopo 14 anni. L’ultima volta fu nel 1991, quando alzò il trofeo

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14

Provaci ancora Martina

DI ROBERTO COMMENTUCCI

Luglio 2010. Sul campo centrale del Country Club di Palermo, la 18enne Martina Caregaro da Aosta, dopo aver brillante-

mente superato le qualificazioni, fa il suo esordio nel circuito maggio-re della Wta, disputando un buon match contro l’esperta tedesca Julia Goerges. Nonostante la sconfitta, gli appassionati siciliani che hanno as-sistito ai suoi incontri sono convinti che la ragazzina abbia un ottimo fu-turo: fisico scultoreo, grinta, col-pi potenti, un repertorio tecnico completo, in cui spicca un ma-gnifico rovescio bimane, fluido e naturale. E la garanzia di una guida tecnica di notevole qualità: France-sco Elia, marito e artefice dei succes-si di Silvia Farina, una delle più forti tenniste italiane di sempre. Poche settimane dopo, in ottobre, Martina fa registrare il suo best ranking: 370 del mondo, una delle migliori teena-ger del panorama internazionale.Nessuno immagina che proprio in quel fisico impressionante di robusta valli-giana, asciutto e muscoloso, si nascon-

quel famoso best ranking, portandosi intorno al n.325.“Uno degli obiettivi del nuovo settore Over 18 – spiega Tathiana Garbin, re-sponsabile proprio di questo settore - è la valorizzazione di quelle nostre giocatrici che, per un motivo o per un altro, non sono ancora riuscite a fare il salto nel circuito maggiore, pur aven-do ottime qualità. Una di queste è si-curamente Martina Caregaro”. L’azzur-ra ha preparato il torneo di Beinasco con una settimana di allenamento a Tirrenia, assieme al suo tecnico (Gino d’Angelo, che la segue presso il Circo-lo Tennis Viterbo) e a Tathiana.“In allenamento Martina è im-pressionante - spiega la Garbin -, esprime già un livello da top 50! Purtroppo i gravi infortuni che ha subito le hanno fatto perdere si-curezza, e il suo carattere molto emotivo per ora non le permette di esprimersi al meglio in partita, dove spesso non riesce a ragionare e gioca in modo troppo istintivo, prendendo rischi eccessivi e facendo scelte sba-gliate. Ma ha un potenziale notevole. E noi del Settore Tecnico faremo di tutto per aiutarla”.

La valdostana Caregaro a 18 anni si qualificò per il Wta di Palermo; poi una serie infinita di infortuni. Ora il rientro. Garbin: “Gioca da Top 50”

da l’anello debole del progetto. Arriva una terrificante sequela di in-fortuni, uno più grave dell’altro: prima la schiena, poi un serio proble-ma ai tendini dell’avambraccio destro, risolto solo da una delicatissima ope-razione al tunnel carpale e infine una rovinosa caduta che porta alla frattura scomposta del polso sinistro. In tanti avrebbero mollato, ma non la nostra cocciuta montanara. Martina continua a frequentare il circuito Itf, si rifiuta an-che solo di prendere in considerazione l’idea di lasciare, nonostante una clas-sifica che non riesce a decollare. Arriviamo così al 2015. Quando for-se nessuno ci sperava più, ecco che arriva l’exploit: l’azzurra riceve dal Settore Tecnico della Federazione una wild card per il torneo da 25.000 dollari di Beinasco, e si ferma solo in semifinale, dopo aver letteralmente annichilito, nei quarti, una solida gio-catrice come la tedesca Tatiana Maria (più nota con il cognome da ragazza, Malek). Una che vanta un best rank di n.64 al mondo, praticamente presa a pallate dall’azzurra. Con questo risultato, la nostra torna, a distanza di ben 5 anni, a migliorare

giovani

Lo scorso week-end Martina Caregaro è arrivata in finale al torneo Itf da 10

mila dollari di Solarino, in Sicilia

15

Under, due mesi super

DI VIVIANO VESPIGNANI

Nell’ambito dei circuiti giova-nili internazionali l’evento di maggior rilievo, relativo ai due primi mesi del 2015,

ha coinciso con il successo riportato da Bianca Turati nel Mediterranee Avenir di Casablanca. Una vittoria in un torneo di primo grado Under 18 mancava dal 2013 (Filippo Baldi). Reduce, al pari di Giovanni Ora-dini, dalla semifinale raggiunta ad Hammamet (Tunisia), la brianzola ha guadagnato in Marocco 150 punti ITF con i quali è salita alla 24a posi-zione della classifica mondiale.

Bisogna restare ancora in Tunisia, o più precisamente a Tunisi, (evento di grado 2). Dove entrambi i titoli di singolare sono approdati nei car-net azzurri. Artefici del bel risultato Gian Marco Moroni e Ludmilla Samsonova (origini russe, ma pas-saporto e formazione sportiva italia-ni), entrambi seguiti a Bordighera dal Piatti Team ed entrambi in vena di

Molto bene anche Rosanna Maffei. La 16enne beneventana ha fatto cen-tro nei Campionati internazionali in-door under 16 della Repubblica Ceca, prevalendo in finale sulla ceca Sisko-va. Nel successivo tour sudamerica-no under 16, programmato dal Set-tore tecnico nazionale, Rosanna ha vinto a Lima la Regata Bowl ed è sta-ta seconda nella boliviana Condor de Plata e nella cilena Copa Milo vinta (per rinuncia) da Ingrid Di Carlo.

Un ragazzino di Avellino che farà 14 anni solo a fine anno, Mauro De Ma-io, è stato protagonista nell’indoor di Belgrado. Immemore della modesta classifica under 14 con cui ha chiu-so il 2014 (639), è riuscito a salire sino alla finale partendo dalle qua-lificazioni. Lo stesso traguardo, giu-sto per festeggiare i 12 anni, è stato appannaggio dell’azzurrina Laura Mair nell’“Open des 10/12” france-se di Boulogne-Billiancourt, tra i più prestigiosi appuntamenti under 12 europei.

Il torneo indoor svizzero under 16 di Taverne, preso d’assalto dagli italiani (26 presenze complessive), ha visto sul più alto gradino del po-dio la bergamasca Giorgia Pigato e sul secondo sia il sorprendente Mattia Frinzi - emerso dalle quali-ficazioni - sia la lombarda France-sca Rumi. Sempre tra gli under 16, l’evento indoor olandese di Zoeter-meer ha segnato il terzo successo azzurro grazie a Francesco Forti e la quinta finale conquistata, (Lisa Piccinetti, 14 anni compiuti a fine novembre).

Nei tabelloni under 16 dell’indoor di Rotterdam, ultimo appuntamen-to di febbraio, gli italiani l’han fatta da padroni. Il sempre più sorpren-dente Frinzi ha conquistato il titolo prevalendo in finale su Francesco Forti. Anche Lisa Piccinetti ha fatto centro sbaragliando la concorren-za. Ora anche per lei i quartieri alti delle classifiche europee sono sem-pre più vicini.

Da Casablanca a Rotterdam, gli azzurrini impegnati nei circuiti internazionali juniores hanno raccolto ottimi risultati

centrare il primo successo Itf.

Sia a Oberpollendorf che ad Otocec, teatri di tornei indoor sul sintetico, i nostri colori hanno guadagnato le finali maschili. In Austria, il milanese Alessandro Coppini ha compiuto un’autentica prodezza partendo dal-le qualificazioni; in Slovenia invece si è di nuovo messo in luce Andrea Guerrieri, campione italiano under 16 nel 2014. Andrea ha prevalso in semifinale su Filippo Mora per poi essere battuto nel big match dal cro-ato Glasnovic.

Samuele Ramazzotti, il miglior un-der 16 italiano stando alle classifiche juniores, ha guadagnato le semifina-li in una prova indoor in Moldavia, mentre Edoardo Lavagno ha rag-giunto due volte lo stesso traguardo nei tornei di Nairobi. Complessiva-mente, nell’arco di otto settimane gli italiani hanno colto un’apprezzabile messe di risultati considerato che in 25 occasioni hanno quantomeno rag-giunto i quarti di finale.

giovani

La brianzola Bianca Turati, è n.24 del mondo nelle classifiche junior

Ludmilla Samsonova, nata in Russia ma italiana a tutti gli effetti, e Gianmarco Moroni, vincitori a Tunisi

facciamo il punto

Tutto il circoloa portata di clickDalla gestione dei soci alla prenotazione campi, Sistema Gestionale per i Circoli Affiliati FIT è un sistema integrato che farà da motore per tutte le operazioni on-line e snellirà ogni procedura. E in più, per i circoli, è gratis

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tre, il Sistema Gestionale per i Circoli Affiliati FIT è integrato direttamente con il portale ManagementFIT, ren-dendo più veloci, più snelle e più semplici le operazioni di invio dei dati relativi al tesseramento. “Se fino a ieri – spiega Luison – tutti questi aspetti erano legati a una gestione cartacea, a qualche soluzione ‘fatta in casa’ o all’acquisto di software speci-fici, ora si potrà avere un gestionale gratuito, professionale e soprattutto integrato alla perfezione”. Significa che da un solo programma si può ac-cedere a tutte le aree di interesse e di lavoro dell’universo on-line della Fit,

compreso il portale del circuito ama-toriale Fit-Tpra. “Con un solo accesso, sarò automaticamente connesso a tut-ti i vari portali”, sintetizza Luison. Ma gestire un circolo significa anche gesti-re comodamente le prenotazioni dei campi, sia dalla segreteria che diretta-mente on-line da parte dei soci. “I quali potranno prenotare la loro ora di ten-nis direttamente da casa, oppure dallo smartphone e dal tablet, ovunque si trovino”. Non solo prenotare, ma anche pagare comodamente, tutto on-line.

Altro aspetto fondamentale, è quello del-la comunicazione. Il Sistema Gestionale

Arriva in luglio. Si chiama Si-stema Gestionale per i Circo-li Affiliati FIT ed è il nuovo programma gestionale frut-

to di un accordo tra la Federazione e TeamSystem Wellness, azienda le-ader nel settore software applicato allo sport in Italia. E ha il profumo della rivoluzione per la vita di club, perché non solo promette di snelli-re e semplificare la gestione delle pratiche riguardanti soci, tesserati e quant’altro, ma perché propone un vasto ventaglio di opportunità. La prima cosa da dire è che tutto il sof-tware sarà, per i circoli affiliati, gra-tuito. “Esatto – attacca Ivano Luison, presidente e amministratore delega-to di InforYou Team System Wellness – il gestionale che stiamo sviluppan-do e perfezionando per il mondo del tennis sarà disponibile senza che i circoli debbano spendere dei soldi e sarà lo strumento per coprire al me-glio tre macroaree: gestione, comuni-cazione e marketing”.

Per quanto riguarda la gestione, il programma permette di tenere sotto controllo e aggiornare rapidamente l’anagrafica dei soci e dei non-soci, la situazione delle quote sociali e tutte le questioni legate al libro-soci. Inol-

A luglio a pieno regimeIl Sistema Gestionale per i Circoli Affiliati FIT è in fase di sviluppo e sarà attivo e operativo a pieno re-gime la prossima estate. In luglio, per la precisione. E con una coda di perfezionamento in settembre, quando verranno implementati anche tutti gli aspetti legati alle funzionalità social network e social mar-keting (tra cui l’invio di email e sms ai propri iscritti).

L’anagrafica e la scheda di gestione di ogni singo-lo socio, tutto integrato con il sistema Fit per

i tesseramenti e le comunicazioni ufficiali

facciamo il punto

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per i Circoli Affiliati FIT permetterà di creare una comunità, un vero e proprio social network privato per ogni circolo, in modo che i soci possano scambiarsi inviti interni, trovare compagni per un’o-ra di gioco oppure organizzare partite e

condividerne i risultati. “Avrà tutti i van-taggi di un mini-facebook riservato ai so-ci – racconta Luison – perché con questo sistema sarà possibile, per esempio, pre-notare un’ora di tennis senza compagno e far sì che se ne trovi uno disponibile,

La gestione della prenotazione e del tabellone campi (con possibilità di pagamento diretto) consente anche di invitare degli amici

Consulenza diretta ovunque, isole compreseConsulenza e assistenza rapida, diretta e in loco. Questo perché la società che ha curato lo sviluppo del Sistema è talmente ben radicata sul territorio da poter garantire, in ogni regio-ne d’Italia (isole comprese) un team di esper-ti qualificati che, ove si presenti la necessità, possa assistere e offrire consulenze dirette ai vari circoli. Non solo, su base territoriale ver-ranno organizzati dei momenti di formazione e consulenza collettiva per sfruttare appieno le potenzialità del software.

Luci, tornelli e tanto altro: ecco le estensioniLa Fit mette a disposizione del circolo un sof-tware integrato e specializzato in grado di far fronte alle necessità più comuni. Ma ogni cir-colo può, direttamente con TeamSystem Well-ness aumentare le funzionalità del sistema aggiungendo delle estensioni. Che spaziano dal controllo degli impianti d’illuminazione, alla gestione dei riscaldamenti, passando per l’apertura elettronica degli armadietti e per la gestione degli accessi al circolo (tornelli), fino al software di contabilità generale e di CRM. A carico di ogni circolo resterebbero, in questo caso, i costi aggiuntivi per servizi e moduli richiesti.

Il nuovo schema di funzionamento dei sistemi informatici FIT. Un integratore centrale radune-rà tutti gli altri portali e servizi. Con un unico accesso più comodo e più facile per tutti (in arancio i portali Fit, in viola il sito del circuito amatoriale Fit-Tpra, in grigio i social network e in giallo il sistema gestionale Sistema Gestiona-le per i Circoli Affiliati FIT)

nella cerchia dei frequentatori del club, proprio per quell’ora. L’obiettivo è otti-mizzare l’utilizzo dei campi”. Anche nel mondo del tennis è arrivata l’epoca della semplificazione. Con un bel guadagno per tutti.

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circuito amatoriale fit tpra

Un profilo da Atp

DI MAX FOGAZZI

Amatori certo, ma con un servi-zio da campioni. Ogni iscritto al circuito Fit-Tpra (Tennis Pla-yer Ranking Amateur) possie-

de una propria scheda, un profilo che assomiglia molto a quello dei campioni dell’Atp. Dopo aver effettuato l’accesso al proprio account è possibile accedere al menu personale, che contiene tutte le informazioni di base. Da qui è suf-ficiente selezionare “scheda giocatore” per entrare in un mondo. Che ora vi spieghiamo. Nella parte alta della scheda, a sinistra, si trovano alcuni dati relativi al totale delle partite (vinte/perse/pareggia-te), la data di iscrizione al ranking, il best ranking “sfide” e la foto-giocatore. A destra invece ci sono i valori delle classifiche ufficiali e i menu operativi, quindi World Ranking, Ranking Sfide e Ranking Tornei. Inoltre, i tasti “Sfidalo adesso”, “pro-poni allenamento” e “invia un messag-gio”. Poi ci sono i tasti per selezionare i compagni di doppio, inserendoli nella tua lista preferiti, e per scegliere i pro-

Su www.tpratennis.it ogni iscritto possiede una propria scheda, con numeri, foto, curiosità e informazioni. Ranking, punti e molto altro: come quella dei campioni

pri beniamini per la Race of Clans, il fantacalcio in salsa tennis con i gioca-tori Fit-Tpra.Nella parte centrale si possono trovare inoltre, al di sotto, le informazioni per-sonali suddivise in schede, cliccando su ogni titolo si otterranno le relative informazioni. Sulla sinistra invece c’è un visualizzatore che ricorda in ogni momento a quali tornei sei iscritto e, cliccandoci sopra, potrai accedere di-rettamente al torneo in oggetto.

Le schede - Nella cosiddetta Sche-da profilo, sono contenute le info principali del Fighter (nome, provin-cia, età, circolo Fit di riferimento, stile di gioco e indice Power, che si suddi-vide in “globale” e “solo tornei”, utile quest’ultimo per le iscrizioni ai tornei limitati). Scheda andamento car-riera: qui c’è la tecnologia del circui-to. Tutti i dati di gioco sono riportati in questa sezione e ogni atleta può verificare con precisione assoluta e in diretta, tutta la sua carriera. Ci so-no i punti sfida da difendere e quelli difesi, oltre ai punti torneo che com-pongono il Best15. Tutto consultabile

Sopra, la parte alta dei profili. A destra, i risultati e i grafici

Dimmi che grafico haie ti dirò che amatore seiNella parte bassa del profilo si trova la sto-ria di ogni iscritto. Tutti i risultati verranno registrati in modo da tenere un ricordo vero di ogni singolo match, i grafici di andamento che si attivano alla prima sfida. Molto indi-cativi sono i grafici della “difficoltà partita” che indica il livello dei match disputati e quel-lo del Power, l’algoritmo che certifica il livel-lo di abilità di ogni iscritto! I feedback che creano questa banca dati vengono assegnati dagli avversari secondo la loro percezione! Occhio quindi a non avere punti deboli.

tramite “dettaglio punti”. La Scheda Palmarès racconta invece la vostra storia – o quella dei vostri avversari - nei tornei del ranking. Da qui è pos-sibile ripercorrere i successi e andare a rivivere le pagine dei tornei passati. Nella Scheda sfide vengono visua-lizzate le sfide inviate o ricevute, ma non ancora confermate. Appena con-fermate, cambiano dicitiura e diven-tano Sfide Aperte. A fianco di ognuna si trovano i tasti di controllo (tra cui “Inserisci risultato” per chiudere la sfida). per ulteriori dettagli scrivere a [email protected]

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personal coach

AAA, personalità cercasi

DI ANTONIO DAINO

Ci sono tre concetti portanti, nella struttura della perso-nalità di un tennista. Sono tre A: Autoefficacia, Aspet-tative e Atteggiamento. Su

questo numero partiamo dall’autoeffi-cacia. Cioè dalla convinzione che una persona ripone nella propria capacità di affrontare una situazione e di riu-scire a risolverla positivamente. Nel contesto tennistico questa defini-zione mette in risalto la percezione soggettiva di come un individuo, sia esso adulto o bambino, si sente in grado di affrontare le diverse situa-zioni di gioco. Per favorire la com-prensione del concetto di autoeffi-cacia, incominciamo ad affrontarla nelle fasi iniziali di apprendimen-to del tennis, uno sport che richie-de un alto livello di coordinazione oculo-manuale e sensibilità motoria.La situazione che il principiante si trova ad affrontare è quella di colpire la palla con la racchetta e mandarla oltre la rete nell’altro campo. Per un tennista il compito appare banale, ma se chiedete allo stesso tennista perché un bambino non colpisce una palla ecco che questi non sa cosa ri-spondere. La spiegazione va ricerca-ta nel possesso o meno di una qua-lità fisica denominata coordinazione oculo-manuale, che consente al sog-getto di padroneggiare velocità e di-stanza di arrivo della palla e di muo-

vere la racchetta in funzione di questi parametri. Per favorire lo sviluppo dell’autoef-ficacia il bambino deve essere aiu-tato a capire il grado di difficoltà e gli ostacoli che incontrerà nell’ap-prendimento del tennis. La progres-sione didattica, conforme al principio dell’incremento graduale delle difficoltà, consentirà al bambino di incominciare a distinguere la differenza tra vittoria e successo, a comprendere gli obiettivi raggiungibili subito da quelli che neces-sitano di maggiore applicazione, a speri-mentare i successi sul campo di cui an-dare orgogliosi e raccontare ai genitori quando si torna a casa dopo la lezione.

Più i bambini sperimentano la loro ca-pacità di colpire sistematicamente la palla e di indirizzarla dove vogliono più facilmente incrementano il senso di autoefficacia percepita e rinforzano il senso di soddisfazione nelle loro ca-pacità. Da ciò consegue quanto sia im-portante sostenere l’autoefficacia dei bambini e le loro convinzioni positive nei confronti delle sfide motorie che di volta in volta incontrano sul campo da tennis. Un buon livello di autoeffi-cacia prestazionale - “Credo di essere in grado di affrontare questa partita e di vincerla” - si associa a un mag-gior benessere e soddisfazione della propria esperienza sportiva.

Autoefficacia. Aspettative. Atteggiamento. Sono tre concetti portanti della struttura di un tennista. Li analizziamo uno per uno

Sul prossimo numero,la seconda A: AspettativaDopo aver analizzato l’Autoefficacia, sul numero di mercoledì prossimo andremo ad approfondire l’Aspet-tativa, vale a dire la seconda delle tre A che costituiscono la personalità del tennista. Un trittico di analisi che si chiuderà sul fascicolo successivo, quando verrà trattato il tema dell’Atteggiamento.

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racchette e dintorni

Per picchiare da dietroCi sono telai da gara pensati per garantire un mix equilibrato di spinta e precisione, ideali per chi cerca il punto da fondocampo più con la potenza e la velocità che con le rotazioni esasperate. Ecco tre esempi interessanti con diverse sfumature di prestazione

DI MAURO SIMONCINI

Sei un giocatore agonista, ag-gressivo ma prediligi la linea di fondo? E’ più facile che ti capiti di doverti difendere strenua-mente arretrando mezzo passo

piuttosto che avanzare e andare a rac-cogliere il punto a rete? Quando affon-di il colpi vai di piatto, o copri appena, per non perdere penetrazione e veloci-tà piuttosto che arrotare? Hai bisogno di un telaio che spinge ma controlla, che ti aiuta a dar peso alla palla ma con un certo equilibrio. Ecco tre racchette che potrebbero fare per te.

GRAPHENE RADICAL MP: la più versatile Rispetto alla Head Radical di Andre Agassi il cambio è sta-to notevole. Con il 2014 il telaio è stato arricchito con il Graphene, il materiale più forte e leggero al mondo. E le diffe-renze si sentono, eccome.Head YouteK Graphene Radical MidPlus è una racchetta agonistica, con ovale da 98 pollici quadrati e peso appena sotto i 3 etti (senza corde); dunque ac-cessibile e abbordabile anche per livelli di gioco non per forza eccellenti. E’ un attrezzo equilibrato perché il bilancia-mento supera di poco i 33 centimetri dopo il montaggio delle corde e ha un profilo non troppo sottile (anche oltre i 23 millimetri), specifiche che la ren-dono giocabile, versatile e “comoda” anche per i Quarta Categoria e i buoni giocatori di Club.In passato rispetto alla gemella più pe-sante e cattiva (la Radical Pro) la ver-sione MidPlus aveva caratteristiche più

votate al controllo, come lo schema corde da 18 corde verticali e 20 oriz-zontali. Ora invece si è inserita nei ca-noni moderni con il pattern 16x19 che rende più facili anche gli spin.

PURE CONTROL, la più sotti-le Con le principali specifiche presso-chè identiche in casa Babolat c’è Pure Control. Un telaio storico che ha ripre-so il suo nome originale dopo anni di tempesta (si chiamava Storm). La ros-sonera dell’azienda francese ha infatti ovale da 98 pollici quadrati, pesa 295

grammi con un bilanciamento vicino ai

33 centimetri. Ma oltre, co-me ovvio, ai materiali la dif-

ferenza con Head Radical la fa soprattutto un profilo, più sottile

da 21,5 millimetri e una minore ri-gidità. E una corda orizzontale in più

(schema 16x20).Lo dice il nome stesso, è una racchetta agonistica votata al controllo, selettiva ma non troppo nel senso che un buon

La Head di Andy edizione limitata Dal 2 marzo 2015 Head ha messo in commer-cio una versione limitata della Graphene Radi-cal MP (grande successo del 2014) con una cosmetica tutta particolare ispirata ai colori indossati da Sir. Andy Murray in abbigliamento e calzature. Mantenute in pieno le caratteristiche tecniche che ne hanno fatto un attrezzo per giocatori a tutto campo e per gli attaccanti da fondo di li-vello alto (qualche volta un po’ “contrattaccan-ti”, vero Andy?), Head ha abbinato anche un ampio borsone termico e una sacca minimalista.

Quarta Categoria con gioco classico o comunque piatto e con poche rotazioni potrebbe trarne grandi soddisfazioni.

BLADE, la più tosta Peso appena superiore ai 300 grammi, ovale ancora da 98 pollici quadrati, profilo costante, sot-tile e squadrato da 21,5 millimetri. Metteteci anche il bilanciamento poco più sposta-to indietro (verso il cuore/manico). Ed ecco Wilson Blade, che esiste anche nel 2015 in doppia versione con pattern 18x20 o con il più abbordabile 16x19 (passacorde in verde sulla testa della racchetta e grip di serie bianco).Vicinissima nelle specifi-che alle due precedenti, la nuova nero-verde degli americani di Wilson è sicu-ramente la più difficile di questo terzetto; ma quella che gli agonisti di livello più alto preferiscono, per-ché più cattiva e tosta quando si alza la velocità.

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la regola del gioco

Chi cancella le tracce...

che effettivamente la palla ha toccato la riga, provvede a cancellare il segno per confermare il dubbio dell’avver-sario e concedergli la chiamata.

Un altro esempioFacciamo un altro esempio per me-glio comprendere il concetto di ‘con-cedere la chiamata’. Massimo serve una prima palla di servizio molto vicina alla riga di servizio e subito dopo il rimbalzo della palla, si ferma titubante pensando che la palla sia rimbalzata fuori. Lorenzo di istinto risponde con un vincente imprendi-bile per Massimo. Massimo chiede la verifica del segno del servizio.Lorenzo si avvicina al segno, lo guarda e lo cancella, asserendo sia buono: a questo punto vuole l’attribuzione del punto. Quasi tutti voi rispondereste che Lorenzo ha ragione: invece no! Immaginate che il segno sia effetti-vamente “out” e quindi Lorenzo, can-cellandolo, stia cercando di trarre vantaggio dalla situazione, in modo tale da farlo considerare buono e vincere il punto: ma la realtà è che la richiesta di verifica del segno da parte di Massimo è nel senso oppo-sto rispetto al solito, cioè egli ritiene che la sua palla possa essere fuori. Cancellare il segno da parte di Loren-zo, significa ‘concedere’ a Massimo la sua chiamata, che in questo caso sarebbe “out”. La risposta corretta in questo caso è, secondo servizio per Massimo.

Immaginate di chiedere all’avversario la verifica di un segno. E lui per tutta risposta lo elimina dal terreno. Ecco come ci si comporta

Arbitro fai da te: seguici e scopri comeNella stragrande maggioranza dei casi, tutti ci ritroviamo a giocare partite di torneo senza la presenza di un arbitro. Siamo solo noi e i nostri avversari: bisogna sapere quindi come comportarsi in tutti i casi specifici. Conosce-re i regolamenti, i diritti e i doveri del nostro ruolo di giocatore. Più siamo competenti, meno problemi affronteremo. Ecco perché, in questa rubrica, tratteremo una serie di casi-stiche e proporremo le soluzioni più efficaci per dirimere ogni discussione.

La situazioneLorenzo sta giocando sulla terra un match di singolare contro Massimo. E si tratta, come al solito, di una par-tita senza arbitro.

Che cosa succedeDurante uno scambio, la palla colpi-ta da Massimo rimbalza molto vicino alla riga di base dal lato di Lorenzo, il quale un poco dubbioso si ferma e la chiama “out”.Massimo chiede di verificare il segno perché a suo avviso la palla ha tocca-to la riga. Mentre Massimo si accinge a superare la rete per andare a con-trollare se la palla è buona, Lorenzo - verificato bene il segno - decide di cancellarlo.

Come si procedeAnche in questo caso prima di dare una risposta è opportuno sfatare un altro luogo comune: cancellare un segno non significa affermare che la palla sia buona. È opportuno segna-lare che per anni, anche a livello in-ternazionale, sul regolamento era effettivamente scritta la frase “can-cellare un segno sta a significare che è buono”, ma nel corso del tempo e dell’esperienza, questa espressione è stata modificata con “cancellare un segno significa concedere la chiama-ta”. Adesso vi dimostreremo perché.Nel nostro caso specifico, Massimo ha richiesto di verificare il segno per-ché a suo parere la palla era buona: in effetti Lorenzo, dopo aver verificato

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