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Anno IX - Numero 7-8 Luglio/Agosto 2012 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI BALDI ROMPE L’INCANTESIMO Valanga ROSA www.federtennis.it www.supertennis.tv

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Anno IX - Numero 7-8 Luglio/Agosto 2012 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI

BALDI ROMPEL’INCANTESIMO

Valanga ROSAwww.federtennis.it www.supertennis.tv

Volti nuovi e bile vecchia

3Super Tennis

DI GIANCARLO BACCINI

il fondo

NNel giro di poco più di un mese, i due Grandi Slam europei hanno confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il tennis mondiale ha due facce contrapposte. Al di là di episodi rarissimi e perciò estemporanei quali la precoce eliminazione di Nadal sull’erba inglese, abbiamo ancora una volta dovuto prendere atto che in campo maschile la situazione è ormai cristallizzata, mentre in campo femmini-le c’è molta effervescenza.Tra gli uomini, voglio dire, alle fasi decisive dei tornei arri-vano sempre gli stessi quattro. Una volta tocca a Djokovic, l’altra a Nadal, l’altra ancora addirittura a un Federer trop-po frettolosamente dato per morto (l’unico cui non tocca mai è Murray…). E intanto i giovani presunti emergenti continuano ad avere un grande futuro dietro alle spalle. Una bella noia, tutto sommato.A parte il sinusoidale rendimento delle due più forti – Sere-na Williams e Maria Sharapova - fra le donne non solo c’è un vertiginoso turnover al vertice, ma dalle seconde linee sbucano in continuazione nuove sfidanti al potere costitu-ito. E ci si diverte, perché lo sport è bello solo quando lo spettatore non sa prima come andrà a finire. Secondo l’imperante P.U.O. (Pensiero Unico Obbligatorio) questo duplice fenomeno avrebbe una motivazione molto semplice: il tennis maschile è una cosa seria e quello fem-minile no. A coltivare simile tesi sono soprattutto i cosid-detti “opinionisti” italiani, ai quali - occupati come sono a rimirarsi nello specchio con autocompiacimento tanto im-mutabile quanto immotivato – non resta tempo per riflet-tere. Oltre che figlia di una cultura talmente maschilista da risultare quasi talebana, la tesi “uomini = tennis”, “donne = pizza&fichi” è infatti contraddetta proprio dai fatti che secondo loro la dimostrerebbero.E’ evidente che se una disciplina sportiva viene troppo facilmente e troppo a lungo dominata dagli stessi campio-ni ciò dipende dal fatto che non è in grado di evolversi e di proporre qualcosa di nuovo. Dunque che essa avrebbe margini di miglioramento ma che i tecnici e gli atleti non riescono ad esplorarli, per pigrizia e/o incapacità. Il Mark Spitz che a Monaco 1972 vince 7 medaglie d’oro sulle 13 disponibili è un fenomeno, certo, ma anche un vedente in terra di ciechi. Se una Valentina Vezzali domina ininterrot-tamente per 10 anni, nel frattempo facendo pure un figlio, è chiaro sia che è un’atleta straordinaria sia che si giova di una situazione nella quale l’intero resto del mondo non riesce a metterle di fronte avversarie valide.Nel nostro caso, dunque, pur ammettendo che Federer e Nadal occupano un posto nell’Olimpo degli Immorta-li grazie all’unicità dei rispettivi talenti, al fatto che da un

quinquennio non trovino opposizione se non dagli stessi due comuni mortali, Djokovic e Murray, non c’è che una spiegazione: il tennis maschile s’è avvitato su se stesso e non progredisce. A dimostrarlo, d’altronde, ci sono pure i ripetuti fallimenti dei pochissimi ventenni affacciatisi alla ribalta nelle ultime stagioni.Il tennis femminile, al contrario, è tutto un fiorire di volti e di proposte nuove, con una grande varietà di approccio alle tematiche del Gioco, a dimostrazione che nel settore c’è impegno e c’è ricerca. I talebani non lo dicono (magari perché non lo sanno), ma le audience televisive dei tornei WTA sono spesso pari o addirittura superiori a quelle dei tornei ATP, e comunque crescono con costanza mentre la curva degli ascolti degli uomini sono piatte (e quando non giocano i Fab Four scendono). Ecco perché equiparare i montepremi di uomini e donne nei Grandi Slam è stato non solo eticamente giusto ma anche la presa d’atto di una realtà, per così dire, “industriale”. I nuovi mercati, a cominciare dalla Cina, li stanno aprendo le donne, non gli uomini.Fra le new entry nel tennis femminile di vertice ci sono fra l’altro due ragazze italiane, Sara Errani e Camila Giorgi. E’ questo – temo – uno dei motivi che hanno spinto i cosid-detti “opinionisti” di cui sopra a ripetere con più forza la loro litania antifemminista. Abituati a considerare se stessi come l’unica espressione “nobile” del tennis italiano, i ri-petuti successi delle nostre atlete gli devono proprio pro-vocare un prurito bestiale. Solo che, trattandosi di successi così clamorosi, ripetuti e apprezzati dal grande pubblico, non possono più liquidarli soltanto con l’equazione “don-ne = pizza&fichi”. Per cui, fra Parigi e Wimbledon, è scat-tata una nuova controffensiva corale, tendente a negare l’italianità del bagaglio tennistico delle nostre formidabili ragazze col ricorso, quando non bastano le forzature, addi-rittura alle menzogne (un esempio per tutti: la Giorgi, che in realtà riceve contributi federali dal 2008 e ha avuto una wild card per gli Internazionali quando ancora non aveva compiuto 17 anni, sarebbe stata “scoperta” dalla FIT sol-tanto a Wimbledon). Come se il tennis, al pari di tutti gli altri sport, non fosse ormai una comunità globale, dove le esperienze si mescolano senza più tenere troppo conto delle frontiere.Qualcuno s’è persino spinto ad affermare che “non esi-ste una scuola tennistica italiana” proprio nell’anno in cui, dopo mezzo secolo, i nostri maschietti under 16 hanno vin-to sia il Trofeo Bonfiglio che il Trofeo dell’Avvenire. Pove-racci! Pensate a quanta bile gli starà devastando le viscere e il cervello per spingerli a scrivere simili bassezze.

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6 Primo Piano La saga azzurra continua

10 Primo Piano Da Parigi a Londra... roba da Re e Regine

12 Io e il Tennis Dustin Hoffman: un Oscar a Wimbledon

14 Focus SuperTennis TV: la crescita non si ferma più

20 Vita da circolo Si fa presto a dire... prendi il campo

22 L’angolo tecnico Il segreto è dentro la corda

28 Panorama Torneo Avvenire: Baldi rompe l’incantesimo Dove si gioca ad agosto e settembre - News Giudici di gara - Paddle

32 La voce delle Regioni

41 Beach Tennis Internazionali d’Italia: tanto di cappello

43 Tennis in Carrozzina I soliti noti sbancano Alghero

5Super Tennis

SU QUESTO NUMERO

Le rubriche

17 LARGO AI GIOVANI Edoardo Eremin: il giovane Holden

19 IL DOTTOR PARRA RISPONDE Epicondilite e epitrocleite

24 MAESTRI L’importanza della programmazione

27 COME ERAVAMO Top ten d’talia

45 AGOSTO E SETTEMBRE 2012 SU SUPERTENNIS TV

46 LA POSTA DI NICOLA Pietrangeli risponde alle vostre domande

46 PROMOSSI & BOCCIATI Le pagelle di Giancarlo Baccini

ANDATO IN STAMPA IL 6 GIUGNO 2012

Super Tennis

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La saga azzurra continuaMentre ci sono nazioni che si affannano nel tentativo di avere un futuro tennistico nel settore femminile, si pensi agli Stati Uniti dopo le Williams, l’Italia del tennis trasmette al mondo la certezza di sapersi rinnovarsi di stagione in stagione. C’è Roberta Vinci che potremmo in qualche modo identificare come il trait d’union fra le “senatrici” e le più giovani. C’è Sara Errani che di questa nuova andata azzurra è la leader e c’è Camila Giorgi che rappresenta il portale verso il futuro

primo piano

DI PIERO VALESIO

LE BELLE storie si riconoscono per lo più dal finale aperto. Uno di quelli che ti fanno veni-re voglia di aspettare la puntata successiva, se mai ce ne sarà una, o che provocano rim-pianto se ti accorgi che quella storia è finita. Il tennis femminile italiano è certamente una bellissima storia. Aguzzate la vista e guarda-te da vicino gli ultimi anni: si ha la sensazio-ne, per non dire la certezza, che la storia sia di quelle strutturate per durare, durare e poi durare ancora. Con personaggi sempre di-versi, che si susseguono l’un l’altro e che pur proponendo soluzioni narrative nuove sem-pre si rifanno al punto iniziale. A quel fatto, o a quei fatti. In cui tutto ebbe inizio.

L'esultanza di Sara Erani, a sinistra: la romagnola e Roberta Vinci con la coppa vinta al Roland Garros nel torneo di doppio

Super Tennis7

ANALISI - Tale analisi letteraria del tennis femminile azzurro si è resa doverosa, ca va sans dire affermerebbero i nostro cu-gini transalpini, alla luce di quanto succes-so quest’anno. E in modo particolare sul bilancio che possiamo stilare dopo i due Slam centrali della stagione. Roland Garros e Wimbledon. Prima Sara Errani ha stupito il mondo conquistando la finale di Parigi e portando i colori azzurri per la terza volta di fila all’atto conclusivo del torneo parigino. Poi Camila Giorgi ha ristupito tutti conqui-stando gli ottavi dei Championship, entran-do con grande autorità fra le prime cento giocatrici del pianeta e aprendo un nuovo capitolo della storia sopra annunciata. Guar-datela dall’alto, questa storia. Se dovessimo

Una veduta del Foro Italico durante il torneo

Camila Giorgi tra il pubbico a Wimbledon

Super Tennis

primo piano

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fissare un punto, del tutto soggettivo, di partenza voi quale scegliereste? Si potrebbe azzardare il successo di Francesca Schiavo-ne su Amelie Mauresmo contro la Francia a Nancy. Era il 2006, Amelie era la numero uno al mondo, forte del suo tennis comple-to e ricamato che ancora oggi non ha eredi. Da allora la storia si è dipanata con colpi di scena a ripetizione, per lo più seguendo la falsariga delle avventure della Schiavone e della Pennetta. Ma cosa differisce un gran-de scrittore di thriller da uno mediocre? Ad esempio dal fatto che lo scrittore bravo capi-sce quando è il caso di integrare il cast delle sue storie con nuovi personaggi. Che non soppiantino certo quelli “di prima” che mol-to hanno da dire, ancora, ma si propongano come forze nuove. Ed è esattamente cosa è successo, da maggio ad oggi.

CHARLIE’S ANGELS - Vogliamo chiamarle le tre “nuove” Charlie’s Angels del tennis azzurro? Potrebbe essere un’idea. C’è Ro-berta Vinci che potremmo in qualche modo identificare come il trait d’union fra le “sena-trici” e le più giovani; c’è Sara Errani che di questa nuova andata azzurra è la leader; e c’è la Giorgi che rappresenta il portale verso il futuro. Un futuro dove tra l’altro si affollano altri nomi e garanzia del fatto che la saga, la “Millenium” del tennis azzurro (prendendo in prestito il titolo dalla buonanima di Stieg Larsson) è destinata a protrarsi parecchio nel tempo. E quale può essere la chiave di lettu-ra di questa saga? Che quando il talento c’è, la volontà anche e soprattutto la grandezza prende a serpeg-giare fra le componenti di un gruppo o di una squadra i colpi di scena possono succe-dersi ad una velocità imprevista.

INATTESO - Prendete, ad esempio, cosa ha combinato Sara Errani al Roland Garros. Cer-to c’era arrivata forte di tre successi sulla ter-ra: e già questo rappresentava un biglietto da visita niente male. Ma quando tutti aspet-tavano legittimamente, peraltro, un potente ruggito della Schiavone, reduce da una pri-ma parte di stagione tutt’altro che entusia-smante, l’ignoto scrittore della storia azzurra ha pensato bene di rimescolare le carte. Ed ecco la piccola Sara dagli occhi chiari, ascen-dere lei al ruolo di leonessa, anzi, tanto per cambiare un po’, di tigrotta. Eccola infilare nell’ordine Dell’Acqua, Oudin, Ivanovic, Kuznetsova, Kerber e Stosur per poi arren-dersi in finale ad una Sharapova in versione maschile, ma con molto onore. Come colpo di scena non c’è male no? Eccola vincere il doppio con Roberta Vinci, eccola fra le pri-

Camila Giorgi in azione a Wimbledon

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me dieci giocatrici del mondo guardare alla concreta possibilità di chiudere la stagione con un posto nel Masters. Chissà chi è que-sto scrittore misterioso, questo anonimo di-segnatore di trame: perché questa, di storia, l’ha pensata proprio bene.

AFFANNO - Mentre ci sono nazioni che si affannano nel tentativo quasi disperato di avere un futuro tennistico nel settore femminile (pensate agli Stati Uniti dopo le Wil-liams: con tutto il rispetto per la Oudin e la Vandeweghe) l’Italia del tennis azzurro tra-smette al mondo la certezza di essere una saga che sa rin-novarsi di stagione in stagio-ne: e che si picca pure di es-sere così italica nella propria originalità da saper proporre ad ogni cambio di capitolo un coup de theatre di prim’or-dine. Sarita che occupa nel giro di una manciata di mesi il posto mediaticamente assai illuminato che è stato di Fran-cesca Schiavone e Flavia Pen-netta: chi l’avrebbe mai detto. E tra l’altro tenete d’occhio la stagione sul cemento ame-ricano: perché come tutti i personaggi romanzeschi che si rispettino chi per un certo periodo finisce in un piccolo cono d’ombra in fondo non sta facendo altro che dise-gnare una nuova strategia per riapparire sul palcoscenico con rinnovata energia. E co-noscendo Flavia&Francesca si può nutrire il fondato sospet-to che qualcosa del genere avverrà nel prossimo futuro.

ATTENZIONE - Ma il miste-rioso sceneggiatore di cui sopra ha deciso di sprecarsi, quest’anno. E dopo Roland Garros ha spostato la sua attenzione su Wimbledon, quest’anno sede di due tor-nei (i Championship e quel-lo olimpico) nel giro di una manciata di settimane. Anche in questo caso ha studiato, questo Shakespeare appassionato dei gesti bianchi, il modo di catturare l’attenzione dei più e di concentrarla sulla sua storia. Sara Errani non ama l’erba, si sa e si sapeva: per

primeggiarci sopra (e comunque due match li ha vinti) avrebbe bisogno di una lunga preparazione specifica che probabilmen-te diventerà una delle sue occupazioni nel prossimo futuro. Diciamo che questo non era l’anno giusto. E allora l’ignoto narrato-re ha pensato bene prima di rendere Sara (involontaria) protagonista di una sconfitta a sua modo epica visto che contro la Shvedo-

va ha rimediato una sconfitta di quelle che alla storia ci passano comunque visto che per tutto il primo set non ha raggranellato nemmeno un quindici. Non sottovalutate un record del genere: è pure questo sintomo di grandezza. Perché significa che la mediocri-tà a Saretta non s’addice. E comunque ecco che contro ogni pronostico e smentendo dunque chiunque avesse pensato che dietro

la generazioni delle leonesse non ci fosse granché, ecco il sipario londinese aprirsi su una leggiadra bellezza italica, Camila Giorgi, con quel nome di battesimo privo della doppia “l” che oltre a evo-care una celebre conduttrice tele-visiva divenuta celebre parlando di sesso, tennisticamente diversa da colei che l’hanno preceduta, ventenne e piena di belle e fon-date speranze; capace prima di conquistare il tabellone principale e poi di sbarcare addirittura agli ottavi battendo tra le altre la Pen-netta e la Petrova (colei che un giorno nemmeno troppo lontano fu tra le top five) arrendendosi con molto onore alla futura finali-sta Agnieszka Radwanska. Eccolo il colpo di scena che nessuno si aspettava: dal movimento delle ragazze azzurre esce un nome nuovo che ha tutto, ma proprio tutto, per diventare una stella. Sul campo e fuori. E questa improv-visa emersione arrivata nel torneo più importante e forse nel mo-mento meno atteso è soprattutto una porta aperta verso il futuro.

TITOLO - La stagione è ancora molto lunga e dato che ci abbia-mo fatto l’abitudine è difficile re-primere la sensazione e il deside-rio che questa storia non solo non si arresti che che diventi una sorta di super feuilleton destinato ad accompagnarci nei prossimi anni. C’è pure un titolo a ben vedere. Dato che il best seller dell’anno è il molto sviscerato “50 sfumature di grigio” poi declinato anche nelle nuances di nero e di rosso, si dica dunque a chiare lettere che il realtà il vero best seller dell’anno è quello del tennis femminile itali-

co. Il titolo? Quasi doveroso: “50 sfumature d’azzurro”. E alla fine, come ogni romanzo-ne che si rispetti non può che esserci una sola parola: continua.

In alto Sara Errani durante la premiazione al termine della finale del Roland Garros,

sotto con Maria Sharapova durante la premiazione dello Slam parigino

Super Tennis

O settimo - non ha sorpreso nessuno, ma ha solo costretto gli addetti ai lavori a riscrivere il libro dei record e a “cancellare” Borg, il trionfo di Maria Sharapova ha riportato tutti i riflettori sulla stella siberiana. Non che spon-sor e obiettivi l’avessero mai snobbata per carità. E il fatto che il successo sia arrivato sulla nostra Sara Errani ha reso più amaro (ai nostri occhi) l’acuto di Masha... ma dopo

DALL’INVIATA FRANCESCA PAOLETTI

LONDRA - Oltre i risultati. Oltre il carisma. Oltre il talento. Oltre la sfortuna. Oltre l’av-venenza. Usciamo per un momento dal rettangolo del tennis, lasciamoci alle spalle i suoi confini e rivolgiamoci a chi non conosce profondamente questo sport né i suoi per-sonaggi. Beh, nessuno faticherà ad indivi-duare in Serena Williams e Maria Sharapova, in Roger Federer e Rafael Nadal le quattro icone assolute del tennis. Non ce ne vogliano Djokovic o Azarenka, ma

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primo piano

C’è un filo che unisce il Roland Garros e Wimbledon: il rispetto dei valori. Se il successo di Nadal in terra francese, il settimo, non ha sorpreso nessuno, il trionfo della Sharapova ha riportato tutti i riflettori sulla stella siberiana. Sui prati di Church Road sono cambiati superficie e colori, ma anche qui è stato il trionfo delle icone, con Serena Williams e Federer che hanno riscritto i libri di storia: cinque titoli per lei, sette per lui, 14 slam lei, 17 lui. Se tanto mi dà tanto, allora viva i trentenni

Da Parigi a Londra...

per un motivo o per l’altro solo questi quat-tro hanno saputo varcare il confine. Oltre i risultati, appunto. Oltre il carisma. Oltre il talento. Oltre la sfortuna. Oltre l’avvenenza.C’è un filo che unisce Parigi e Londra, il Ro-land Garros e Wimbledon… chiamiamolo “ristabilire i ruoli”. Chiamiamolo “rispetto dei valori”. Chiamiamolo “normalità”. Se il successo di Rafael Nadal a Parigi - il

Serena Williams e Roger Federer al tradizionale

ballo in onore dei vincitori di Wimbledon

Maria Sharapova regina di Parigi, Rafa Nadal con il trofeo conquistato al Roland Garros

Super Tennis11

anni di sofferenze, operazioni devastanti alla spalla, timori di ritiro e sconfitte cocenti con-tro avversarie che una volta avrebbe divora-to, hanno dato più valore alla sua emoziona-ta esultanza al centro del Philippe Chatrier. Dopo Wimbledon 2004, US Open 2006 e Australian Open 2008 Masha ha così chiuso il cerchio con l’unico Slam che mancava al suo palmares: lo sguardo glaciale e quella

fame di successi mai celata, neanche quan-do piccolissima, esile e spaurita si affacciò per la prima volta sugli immensi campi della Bollettieri Academy di Bradenton, in Florida, hanno lasciato spazio alle emozioni e ad uno sguardo per una volta tenero e sollevato. Attraversiamo la Manica, sbarchiamo sui prati di Church Road. Sono cambiati clima e scenario, superficie e colori ma anche qui è

“roba da icone”. Qui la storia è, se possibi-le, anche più toccante: Federer e la Williams erano stati declassati dalla lista dei favoriti. L’età, la troppa concorrenza, la precaria condizione atletica, la mancanza di stimoli e “appetito”... tutto cancellato a colpi di ge-nio. A colpi di emozioni. Serena e Roger hanno riscritto i libri di sto-ria... cinque Wimbledon lei, sette lui... 14 slam lei... 17 lui... insomma, se tanto mi dà tanto, viva i trentenni, viva la troppa con-correnza, viva la precaria condizione atletica, viva la mancanza di stimoli e “appetito”. Reduce da un pessimo Roland Garros (scon-fitta per la prima volta in carriera nel primo turno di uno slam), Serena ha faticato, ha stretto i denti, ha avuto bisogno di un paio di maratone prima di potersi specchiare con intensità nel piatto dei Championships: nel-

la premiazione più emozionante della sua carriera, condita di ab-bracci, dediche e parole strozza-te dalle lacrime, ha ricordato la malattia e il ricovero in ospedale che avevano fatto temere per la sua vita. Forse la classifica non le restituirà mai più la prima posizio-ne del ranking... forse la bacheca di casa Williams non si arricchirà ulteriormente, ma mai come que-sta volta i numeri non contano... le avversarie - all’unanimità - san-no che dovranno fare i conti sem-pre e solo con lei. A chiudere questo poker leg-gendario è arrivato l’ennesimo successo a Church Road del fuo-riclasse svizzero. “Federer tre su cinque quei tre non li batte più”, diceva qualcuno. “Federer non tornerà mai più numero uno del mondo”, diceva qualcun altro. Federer invece ha battuto Djoko-vic prima e Murray poi, ha can-

cellato Pete Sampras ed è tornato numero uno... riprendendosi quel trono e quel ruolo che nessuno oramai gli potrà mai più toglie-re. Uno sguardo tenero ed emozionato rivol-to alle gemelline, un abbraccio ad un Murray scosso e appesantito dalle attese di un’inte-ra nazione, l’ennesimo bacio alla coppa più ambita... poi solo gloria.Il Re sono tornati. Viva i Re.

roba da Re e Regine

Serena Williams festeggia dopo la vittoria del quinto

titolo ai Championships

Sopra Roger Federer dopo il settimo trionfo a Wimbledon, sotto Mirka Federer con le gemelle in tribuna durante la finale di Wimbledon vinta dal campione svizzero

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io e il tennis

Dustin Hoffman ne Il laureato, uno dei

suoi film di maggior successo

Un oscar a Wimbledon

DUSTIN HOFFMAN

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DALL’INVIATA FRANCESCA PAOLETTI

LONDRA - Settantacinque anni portati alla grande, tanta allegria, disponibilità e gen-tilezza. Nella terrazza dell’All England Club non è raro fare incontri importanti… il più famoso Royal Box del tennis mondiale in fondo è di strada. Ma chi se lo sarebbe mai aspettato di chiacchierare amabilmente con un attore premio Oscar, una star consacrata del cinema: un Dustin Hoffman inedito che, tra una fetta di salmone ed un sorso di birra, ci ha raccontato delle sue grandi passioni.

Dustin Hoffman è anche un appassionato di tennis? Si si, lo è. Lo seguo da molti anni e mi sono innamorato di molti… moltissimi… suoi campioni.

Ce ne dica qualcuno? Beh, intanto Martina Navratilova perché ha cambiato il gioco, ha cambiato il tennis femminile. Credo sia stata la prima a fare il serve & volley. Poi Bjorn Borg perché credo sia stato il primo ad utilizzare il top spin. E poi Jimmy Connors perché credo sia stato il primo a fare il dito medio all’arbitro… e poi perché aveva questa caratteristica di giocare ogni palla come se fosse l’ultima della sua vita. Siamo amici… quando lo siamo diven-tati tu non eri neanche nata!

Lei gioca a tennis? Che tipo di tennista è? Mi sono fatto male ad una spalla, alla cuffia dei rotatori, quindi non ho potuto giocare per molti anni. Ma ero uno che andava spes-so a rete… in doppio, ovviamente!

Se dovesse preparare un film sul tennis, quale tennista le piacerebbe interpretare? Quale storia sceglierebbe di raccontare? Serena e la sorella…. Quando Jimmy Con-nors serviva lo faceva a 85 miglia orarie,

loro invece servono a 120 miglia all’ora…. ecco quanto è cambiato il gioco. Nel tennis il numero 500 del mondo può battere il numero 1 in ogni maledetto momento. Questo è l’unico sport in cui puoi fare meno punti del tuo avversario riuscendo comunque a vincere la partita. E’ questo che mi affascina, gira tutto in quattro o cinque punti…. In quei pochi punti si decide tutto. Sta lavorando a qualche nuovo film? Quando potremo vederla di nuovo all’opera?A fine anno uscirà nelle sale un film che si intitola “Quartet”. Abbiamo appena terminato le riprese e ne sono anche regista.

Lei ha lavorato a tanti capolavori… ma c’è un film che lei ha amato più di altri?No, non ce n’è uno che preferisco. Me lo hanno chiesto spesso ma non ho mai dato una risposta… semplicemente perché non ne ho mai amato uno più di altri. Volete sa-pere qual è la cosa più bella che ho fatto? Ho iniziato a studiare recitazione a 18 anni. Ero un pessimo studente in tutte le altre ma-terie… diciamo che non avevo la testa adat-ta allo studio. Ho incontrato un insegnante di recitazione che ho sempre rispettato e un giorno mi disse ‘tu hai talento…. ma dovrai aspettare 12 anni prima che qualcuno si ac-

corgerà di te’. Mi ripeteva sempre ‘dovrai aspettare fino a 30 anni’… e ha avuto ragio-ne. Lui ha creduto in me… e io ho saputo aspettare.

Qual è il suo rapporto con l’Italia, il nostro cinema, i nostri registi? Il cinema è la forma d’arte più giovane che conosciamo… si parla di 100 anni appena. Se parliamo di sonoro, poi, dobbiamo an-dare addirittura agli anni ’30. Beh, per me la cosa più emozionante dell’intera storia del cinema è stato proprio quello che sono riusciti a fare i registi italiani nel secondo dopoguerra. Quando non c’erano mezzi, non c’erano studi, nessuna attrezzatura né attori… beh, sono riusciti a creare film come ‘Ladri di Biciclette’ o ‘Sciuscià’. Capolavori veri, ricchi di energia che ci hanno dato un grande insegnamento: ‘se c’è la volontà di fare… non c’è bisogno di altro’. Ancora oggi li considero tra i film più belli dell’intera sto-ria del cinema.

Nella terrazza dell’All England Club non è raro fare incontri importanti: il più famoso Royal Box del tennis mondiale in fondo è di strada. Il celebra attore nato a Los Angeles, che l’8 agosto compirà 75 anni (lo stesso giorno del compleanno di un certo Federer), tra una fetta di salmone ed un sorso di birra, ci ha raccontato delle sue grandi passioni

Super Tennis

Lstreaming sul sito internet www.supertennis.tv e, attraverso i-phone ed i-pad, scaricando l’applicazione in modalità gratuita. Inoltre, a partire dal primo maggio di questo 2012, il canale della FIT trasmette la sua pro-grammazione, solo attraverso la piattaforma satellitare, in alta definizione (HD), fornendo immagini dalla qualità del segnale in linea con le grandi trasmissioni sportive mondiali, ed offrendo, sempre grazie all’alta definizio-ne, un’attenzione per il dettaglio in linea con i maggiori network. Progresso tecnologico,

DI MARTINA CIPRIANI

La crescita continua inarrestabile polverizzan-do costantemente ogni record di spettatori e accrescendo le piattaforme ed i canali di trasmissione. SuperTennis Tv, il canale mono-tematico della FIT nato nel novembre 2008 con l’obiettivo di trasmettere gratuitamente il tennis attraverso la piattaforma free di Sky (il canale è tuttora visibile sul canale 224), è ad oggi visibile in modalità free anche sul canale 64 del digitale terrestre, oltre che in

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focus

A poco più di tre anni dalla sua nascita il canale tv della FIT continua a conquistare fette di pubblico sempre più ampie grazie ad un’offerta televisiva che progressivamente aumenta le sue ambizioni e soddisfa le aspettative degli spettatori. Gli ascolti televisivi hanno fatto segnare, rispetto al 2011, un +62% nell’ascolto medio giornaliero, con un incremento del 377% sui risultati ottenuti nel primo anno di vita

SUPERTENNIS TVla crescita non si ferma più

Super Tennis17

diffusione del bacino di trasmissione, una programmazione sempre in crescita, tutto a vantaggio esclusivo del pubblico, sempre più coccolato. Approfondimenti settimanali in diretta sul tennis giocato, i format tattico-tecnici, le tre edizioni giornaliere dedicate all’informazione, il salotto di discussione con-dotto da Massimo Caputi (con ospiti illustri del palcoscenico tennistico), il programma (denominato “Circolando”) che percorre l’Ita-lia alla scoperta dei circoli sportivi più in voga e più storici, le “one-to-one” esclusive con i campioni del tennis mondiale, solo per citare alcuni dei programmi trasmessi. Ma il vero fiore all’occhiello sono le innume-revoli ore di diretta, sempre di più, dei tornei del circuito internazionale, oltre che di quel-lo italiano. Dalla sua nascita, nel novembre del 2008, SuperTennis Tv ha incrementato costantemente la sua offerta televisiva, rega-lando al proprio pubblico, nell’ambito questa stagione (come in quella passata) le dirette esclusive del girone del World Group della Coppa Davis e della Fed Cup, degli Interna-zionali femminili BNL d’Italia (di cui SuperTen-nis Tv è Host Broadcaster già dall’edizione del 2009), della Hopman Cup (il torneo di esi-bizione per squadre coadiuvato dalla Fede-razione Internazionale), di tutti i tornei della categoria degli ATP 500, dei numerosi tornei ATP 250, di moltissimi dei tornei del Circuito femminile di categoria “International” e del “Tournament of Champions” femminile di fine stagione, oltre alla diretta delle finali del-la Serie A1 italiana, e di moltissimi Tornei ATP Challenger ed ITF, per andare alla scoperta di giovani promesse del tennis che verrà. A tutto ciò si aggiunge poi la presenza co-stante di SuperTennis nei tornei del Grande Slam della stagione, grazie ad approfondi-menti, macchie, pillole divertenti e interviste esclusive con i protagonisti del tennis italia-

no e di quello mondiale, con inviati pronti a raccontarci, direttamente on-site, risultati ed emozioni. E le sorprese, legate ad un’offerta televisiva sempre in crescita, sembrano non arrestarsi più. Tutto questo non poteva non portare al canale, nel tempo, un incremento importante degli ascolti televisivi, che hanno fatto segnare, solo rispetto allo scorso anno, un +62% nell’ascolto medio giornaliero, con un incremento del 377% rispetto ai ri-sultati ottenuti, sempre in termini di ascolti televisivi, rispetto al primo anno di vita del ca-nale televisivo. Dati alla mano, si tratta di una crescita importante, paradigma di un consen-so e di un seguito di chi, con SuperTennis, ha riscoperto il tennis in tv, in modalità gratuita, costantemente, 24 ore su 24. Gettando uno sguardo più attento ai nu-meri, non solo quelli dell’audience certificati

dall’Auditel (che è il termometro del consen-so che ciascuna televisione ottiene nell’ambi-to del panorama televisivo) ma anche a quelli dei costi sostenuti dal canale nel corso della sua giovane ma fiorente vita, i risultati sono sbalorditivi. Al cospetto infatti di un’offer-ta televisiva che lo abbiamo detto va ad arricchirsi di anno in anno con una program-mazione sempre più “live”, i costi sostenuti da SuperTennis Tv in questo 2012 sono au-mentati solo dell’11% rispetto allo scorso anno, e solo del 34% rispetto al suo primo anno di vita. Costi che – va sottolineato per lo più si riferiscono, inevitabilmente, all’ac-quisto dei diritti televisivi. Confrontando le spese sostenute con il trand costantemente in crescita dell’ascolto televisivo, i numeri ci rivelano che, in riferimento al 2011, rispetto a cui gli indici di ascolto sono cresciuti del 62%, il costo medio giornaliero di un minuto di trasmissione del canale per ogni spettatore è diminuito del 31%. E, numeri ancora alla mano, in riferimento al 2009 (rispetto a cui l’a-scolto televisivo ha fatto segnare un +377%) il costo medio giornaliero di un minuto di trasmissione per ogni spettatore è diminuito addirittura del 72%. Provando a tradurre queste cifre in risultati, ciò che emerge è una realtà quella di Super-Tennis Tv - saldamente radicata nel panora-ma del tennis, di quello giocato, grazie alla continua proposta di contenuti, di immagini, di idee ed emozioni, quella vissute dal suo pubblico. Un pubblico che cresce, un pub-blico che si entusiasma, un pubblico che, oramai, di SuperTennis TV non può più fare a meno.

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Club

2012

Super Tennis

NNel variegato panorama del-le discipline sportive, il tennis è forse quella dove l’aspetto mentale ha la maggiore impor-tanza. Si è là, da soli, in mezzo al campo, e bisogna tirarsi fuori dai guai con le proprie forze. La concentrazione, la tenuta ner-vosa, la capacità di trovare e mantenere, anche nei punti im-portanti, quel sottilissimo equi-librio fra scioltezza e controllo, che consente di non contrarsi e di far scorrere la palla, colpen-dola forte ma tenendola dentro le righe, fanno a tutti i livelli la differenza fra la vittoria e la sconfitta. Più della qualità tecni-ca dei colpi, più della tattica, più delle qualità fisiche. Nei giovani, poi, capita spesso che l’inespe-rienza, le pulsioni tipiche dell’a-dolescenza, l’ancora incompiuta costruzione della personalità finiscano davvero per relegare l’aspetto tecnico in secondo piano, complicando enorme-mente tutte le valutazioni. State a sentire cosa è successo poche settimane fa al Torneo di Monza, uno dei meglio or-ganizzati del circuito challenger italiano, che a dispetto della cri-si economica resta ricco di ap-puntamenti. Uno dei favoriti, il solido spagnolo Daniel Gimeno Traver, un best ranking di tutto rispetto, 52 Atp, ha un facile match di primo turno contro una sconosciuta wild card italiana, un tale dallo strano nome russo, fuori dai primi 500 del ranking. Ma il campo, come spesso ca-pita, racconta una storia diver-sa. L’inesperto italiano, capelli castani e faccia da bimbo, è un robusto ragazzone che a dispet-to dei soli 18 anni scaglia missili tonanti e tiene botta con gran

disinvoltura. Inattaccabile al servizio, davvero potentissimo, il nostro mostra anche grande penetrazione nei colpi da fondo campo, tiene costantemente l’i-niziativa degli scambi e si porta avanti di un set, tra la sorpresa generale. Grande equilibrio an-che nella seconda partita: ritmo altissimo, ma è sempre l’italiano a comandare. L’azzurro, sul 5 pari, gioca un magnifico pun-to e va avanti 15-30 sul servi-zio dell’avversario, a un passo dall’affermazione di prestigio. E là, fatalmente, la mente lo tradisce. Troppi pensieri, troppa tensione, troppe idee in testa: “ora tiro una botta”… no, me-glio non rischiare, faccio giocare lui”… “adesso rispondo e vado a rete”… e il braccio diventa di piombo, la luce si spegne. Due errori banali, un vincente dello spagnolo. L’attimo fuggente è svanito nel nulla, tra adolescen-ziali rimpianti e recriminazioni. Chi conosce il gioco, sa che l’ac-

caduto è una classica tappa nel percorso di crescita. L’incapacità di esprimere un livello alto per tutto il match è uno dei princi-pali limiti dei giovani. Restano impressi, però, lo scintillante repertorio tecnico e la potenza belluina mostrati per quasi due ore da Edoardo Eremin, classe ’93, piemontese di Alessandria, da sempre allenato dal papà Igor, ex tennista di origine russa (ai tempi fra le prime 5 racchette dell’ex URSS) da anni trapianta-to nel nostro paese. E bisogna dire che sul piano tecnico il maestro Igor ha fat-to un ottimo lavoro con il suo ragazzone. Un servizio impres-sionante per un 18enne, quasi sempre oltre i 200 km/h, ottima propensione al gioco al volo, buon tocco e due fondamentali molto equilibrati, eseguiti con aperture compatte: un rove-scio bimane fluido e naturale e un diritto un po’ più costruito, ma comunque pesantissimo.

A parte forse un filo di rapidità negli spostamenti laterali, non manca proprio nulla. Dopo il titolo italiano under 16 e una breve esperienza nel centro tecnico di Tirrenia, Edo-ardo e suo padre sono sbarcati a Bra, provincia di Cuneo, dai fratelli Massimo e Zino Puci, che gestiscono uno dei mi-gliori team agonistici italiani. Il gruppo di lavoro dei Puci, che comprende anche il maestro Marco Gualdi e il preparatore fisico Damiano Fiorucci, segue il forte kazako Andrei Golubev e vari altri giovani azzurri, quali Viktor Galovic, classe ’90, gran-de talento ancora inespresso, e il promettente diciassettenne Matteo Donati. “A Edoardo sul piano tecnico e fisico non manca nulla per affermarsi a li-vello professionistico” riassume l’esperto Massimo Puci. “In al-lenamento, esprime già da pa-recchio tempo lo stesso livello di Andrei (Golubev, ndr) e gioca un tennis notevole. Deve solo maturare mentalmente, cono-scere meglio se stesso, prende-re coscienza delle sue qualità. Presto una partita come quella di Monza Edoardo la porterà a casa”. Non per niente il nostro, già intorno al n. 500 Atp, è fra i migliori al mondo nella sua classe di età, preceduto com’è solo da un pugno di atleti. In-somma, siamo di fronte al tipi-co problema della maturazione adolescenziale, mirabilmente descritto nel bellissimo “Il gio-vane Holden”, l’indimenticato romanzo di Salinger. Ma siamo certi che presto il nostro Hol-den russo-piemontese riuscirà fare il suo ingresso nel mondo degli adulti.

Classe ’93, piemontese di Alessandria, da sempre allenato dal papà Igor, ex tennista di origine russa da anni trapiantato nel nostro paese. Un servizio impressionante per un diciottenne, quasi sempre

oltre i 200 km/h, ottima propensione al gioco al volo, buon tocco e due solidi fondamentali

Il giovane Holden

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DI ROBERTO COMMENTUCCI

EDOARDO EREMIN

largo ai giovani

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Super Tennis

Egregio Dott. Parra, sono un giocatore di tennis agonista, da un’ pò di tempo sto riscontrando dei lievi sintomi di

epitrocleite; ho effettuato una cura di antinfiammatori e ripo-so ottenendo il risultato ma dopo un’ po’ di settimane questi lievi sintomi sono ricomparsi. Puntualizzo che riesco a giocare e a impugnare la racchetta è solo un dolore fastidioso, ma temo possa diventare cronico, visto che in questo periodo

sono impegnato nelle competi-zioni.Cosa mi consi-glia? (G. A. - To-rino)

Gentile Lettore, l’epitrocleite è una patologia molto fastidiosa e diffi-cile da eliminare. Ritengo che prima

di procedere si debba fare un’ attenta valutazione dello stato del suo gomito tramite una risonanza magnetica per scongiurare la presenza di edema a livello osseo inserzionale. Poi un’ associazione di terapie tra le quali la laserterapia di po-tenza, la magnetoterapia nel caso di positività di interessamento os-seo e, nel caso di calcificazioni, di onde d’urto potrebbe arrivare ad un risultato positivo.Nel caso contrario l’ultima valuta-zione è di tipo chirurgico.

Caro Dottore, sono tenni-sta affetto da epicondili-

te complicata dalla comparsa dolorosa infiammatoria della spalla omo-laterale. Cosa pos-

so fare? (G.R. - Roma)

Caro lettore, credo che la laser terapia di potenza possa es-serle di aiuto per risolvere il suo problema. Le consiglio di contattare quanto prima uno specialista per una valutazione, in quanto la patologia a carico del tendine del sovraspinato è molto invalidante per l’attività tennistica.

Caro Dottore, ho 55 anni e da circa 30 pratico il tennis ago-nistico. Nel mese di Gennaio a seguito di dolori al polso

dx, che utilizzo per giocare ca. 4 volte a settimana, ho effet-tuato una ecografia che rileva lesione della RUD con lacera-zione del legamento triangolare e sublussazione della testa dell’ulna , consigliano intervento chirurgico per via artrosco-pica. Le chiedo cosa posso fare per tornare a giocare a tennis. Grazie per il tempo che vorrà dedicarmi. (V. L. Napoli)

Caro Lettore, le consiglio di eseguire una risonanza magne-tica, che permette di avere un’indagine ancor più accurata e precisa. In base ai risultati di quest’ultima sarà possibile programmare l’iter terapeutico più appropriato ove la terapia laser di potenza potrebbe essere un ottimo strumento per il suo problema.

Egregio Dottore, gioco a tennis da diversi anni e purtrop-po da un mese mi è stata diagnosticata rottura del me-

nisco posteriore e mi consigliano intervento in artroscopia. Ma avendo sentito parlare della terapia laser ad alta potenza volevo sapere se può aiutare la chirurgia per una più veloce riabilitazione visti i lunghi tempi di recupero (G. B - Palermo)

Caro Lettore, non solo la terapia laser ad alta potenza può aiutare, ma può evitare l’intervento chirurgico in quanto le meniscopatie posteriori, cioè quelle che colpiscono la fibro-cartilagine meniscale posteriore, possono essere trattate con questo metodo, anziché con la chirurgia tradizionale.

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scrivete a Pier Francesco Parra via mail a: [email protected] oppure per posta a: Ufficio Stampa FIT - Stadio Olimpico, Curva Nord, scala G - 00194 romail Dr Parra risponde

MEDICINA A BORDO CAMPO

Epicondilite e epitrocleite

Super Tennis

“NCapita troppo spesso di dover discutere per l’atto più semplice: fissare un’ora di gioco. Nel 2012 sono ancora molti i circoli che si affidano al tabellone/quadro dove apporre le tessere sociali per prenotare il campo oppure segnare a penna il nome dei Soci che giocheranno. E’ però in atto un cambio tecnologico attraverso il telefono o, addirittura, via internet

DI DANILO MANGANARO

“No mi scusi, ma c’ero io”. “Ma questa tessera è lì da stamattina, va tolta”. “Ma il signor Rossi non è sul campo 4, non si può usare la tessera di un socio assente”. “Non è ancora suonata la campanella, non può spostarle”.Sono solamente quattro frasi prese da mi-lioni di espressioni sentite e ripetute davanti al tabellone. Non quello del torneo di Wim-bledon o del campionato sociale; il quadro

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vita da circolo

Si fa presto a dire… prendi il campo

Super Tennis21

è quello delle prenotazioni dei campi, uno degli arredi più tipici di un tennis club. Una delle parti del circolo alla quale si resta le-gati nella memoria perché segna la storia del club, vive diverse epoche, gestionali e/o storiche. E insieme con la campanella o la sirena (proprio come quella della scuola) ri-evoca ricordi. Oggi come oggi non sono più così diffuse le tesserine sociali o il quadro dei campi. Per fortuna o purtroppo? Il dibattito è aperto e probabilmente anche infinito, senza una conclusione che metta d’accordo tutti.Di fatto nell’era di Internet, dei pc ma ancora di più degli smartpho-ne e dei tablet mol-ti circoli di tennis si stanno adeguando ai tempi provando ad ammodernare il siste-ma di prenotazione dei campi.

COM’ERA – In un cir-colo privato di solito, la questione riguarda i campi outdoor, in sta-gione estiva. Quando cioè non è previsto costo supplementare per giocare (riscalda-mento e luci, necessari almeno nelle zone d’I-talia più fredde). Sembra una questione facile e immediata, ma la prenotazione cam-pi ha sempre causato disguidi più o meno spiacevoli tra soci, tra i soci e la segreteria e quant’altro. Come det-to, in giro per i circoli d’Italia capita spesso di trovare ancora il quadro dei campi. Indicati in alto il numero del campo, la disponibilità (all’ora o alla mezz’ora per esempio) e poi si viaggia per righe o colonne, con quattro spazi a disposizione (quelli massimi neces-sari per un’ora di doppio). In prima fila (o colonna) i giocatori che in quel momento si trovano in campo, sotto (o a destra) quelli che entreranno alla successiva, e in terza e poi eventualmente quarta etc. etc. gli altri. In queste casistiche la segreteria del circolo è completamente scaricata di qualsiasi com-pito; tutto affidato al buonsenso dei soci, alla loro educazione e al rispetto delle rego-le sociali. Quali? Ognuno ha le sue. Ma alcune hanno sempre creato problemi: non si può mettere la tessera di chi non è presente al club (e magari “fa il furbo” la-

segreteria non può essere sempre aperta); e nel momento di partenza possono veri-ficarsi code “scomode” e potenzialmente problematiche. Per esempio se la prenota-zione è possibile solo mezz’ora prima, per giocare alle 12 già alle 11.15 le segretarie dovrebbero staccarsi dalle loro mansioni, e così per tutta la giornata senza pause. Viene in mente il numerino che si deve prendere entrando dal panettiere o in macelleria o al banco salumeria dei supermarket. In queste situazioni poi si può fare una scelta di trasparenza e rendere visibile il prospetto dei campi, magari con un moderno monitor

lcd da 52 pollici all’ingresso; op-pure lasciarlo a disposizione solo delle segretarie per evitare conte-stazioni e polemi-che su manuten-zioni, ospiti, inviti, lezioni o manife-stazioni sponsor…

COME POTREB-BE ESSERE – Ci sono già alcune società che offro-no la gestione e servizi di prenota-zione on-line dei campi da tennis. D’altronde esisto-no già numerose attività (simili) ge-stite da sistemi interamente in Rete. E molti cir-

coli, in fase più o meno sperimentale lo stan-no facendo. Lo fanno persino allo storico e tradizionalissimo Queen’s Club di Londra, quindi… Basta fornire un codice personale e una password e anche dal proprio smartphone è possibile prenotarsi per il pomeriggio o la mattina seguente. Vanno solo stabilite le regole del “gioco”: quante ore si posso-no prenotare, entro quando bisogna farlo, entro quando disdire. Un’idea potrebbe essere quella di stabilire settimanalmente un momento “zero” (nel week-end me-glio) in cui si pubblica online il prospetto dei campi vuoto, disponibile alle prenota-zioni dei Soci. Di certo oramai su internet si prenota tutto, dal cinema al teatro, al concerto, fino al treno, all’aereo o a un’in-tera vacanza. Forse è giunta definitiva-mente l’ora…dell’ora di tennis

sciandola il giorno prima); con una sola tessera il campo non è prenotato definitiva-mente, ci si può aggiungere; per una lezione con il maestro occorre aspettare dunque lo scadere dell’ora e - a campo vuoto – si può prenotare l’ora anche da soli; i giocatori che stanno entrando in campo devono spostare, avanzandole sul tabellone (di fila o colonna) le tessere, portando le loro ai giocatori in campo. E via dicendo.

COM’E’ – Dall’avvento del pc e ancora di più dal diffondersi di Internet e della pos-sibilità di navigare a portata di mano con

smartphone o tablet pc (più recentemente) alcuni Club dei più evoluti hanno tentato la svolta storica.Era stata aggiunta da alcuni la possibilità della prenotazione telefonica, coinvolgendo segretarie o custodi, limitando a pochi cam-pi la possibilità (ed escludendo quei campi dal quadro). Mossa ineccepibile per offrire pari opportunità anche a chi per motivi di la-voro arriva sempre “tirato” (come orario) al circolo. La scelta delicata è su quanti campi riservare a questa modalità, cercando di ca-pire chi e quanti soci ne hanno bisogno. Altri club hanno malinconicamente eliminato il tabellone preparando dei più moderni fogli excel (o simili) a disposizione dei computer della segreteria. Tutti i Soci devono passare da lì per domandare la disponibilità dei cam-pi e lasciare i nomi dei compagni di gioco. Da disciplinare orari e modalità (perché la

Super Tennis

CPrima del “come è fatta” c’è il “di che cosa”. Monofili, multifili e avvolgimenti vari sono costruiti in modo diverso ma la resa sul campo di gioco va spesso imputata al materiale che compone la corda: resistente, rigido o altro. Dal budello al kevlar le possibilità sono molteplici

gior parte dei giocatori paga per usarlo, quando potrebbe facilmente disporre di quantità smisurate di altre corde (venendo pagati addirittura come testimonial). Ma come mai allora il budello rappresenta più o meno solo l’1% delle corde vendu-te? E’ un errore credere che il budello si rompa troppo in fretta; se trattato a dovere può durare almeno quanto la maggior par-te delle corde sintetiche (dello stesso cali-bro). Il budello tende a usurarsi, sfilaccian-

DI MAURO SIMONCINI

Ciò di cui è costituita una corda da ten-nis è più “decisivo” per il gioco di come questa viene assemblata. Oltre a distin-guere tra monofilamenti, avvolgimenti o multifili occorre dunque prestare at-tenzione al materiale con cui è costruita ogni corda, elemento che influisce so-prattutto sulla rigidità della stessa (men-tre la costruzione incide sulla resistenza

all’usura). La grande maggioranza delle corde è realizzata utilizzando uno (o più) tra questi quattro tipi di materiale: budel-lo naturale, nylon, aramide e poliestere. Il budello è l’unica corda composta da ma-teriale “naturale”. E’ fatta con gli intestini di mucca (nello specifico una parte di essi chiamata “serosa”). E’ una tipologia di fi-lamento tra le più utilizzate sui circuiti pro-fessionistici Atp e Wta; e va considerato - per sottolineare la qualità - che la mag-

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l’angolo tecnico

Il segreto è

Super Tennis21

dosi; alcune delle sottili fibre si rompono in fretta, ma deve spezzarsi più della metà del totale perché si rompa la corda. Pro-prio come avviene con i multifili sintetici, che sono in realtà “aiutati” dai rivestimenti di ultima generazione. Comfort (la tensio-ne al momento dell’impatto sale meno) specialmente per i “malati del gomito”, elasticità e potenza sono i grandi vantaggi. Il costo (2-3 volte i sintetici) e il fatto che teme l’umidità, i potenziali punti a sfavore. Il nylon è il materiale più largamente usa-to al giorno d’oggi. Il termine synthetic gut si riferisce proprio a una corda fatta di nylon, che può essere assemblato in molti modi diversi a seconda dell’obiettivo che si vuole ottenere per il campo di gioco. E’ molto più economico, non soffre umidità o altri fattori atmosferici ed è più morbi-do e confortevole di altre corde sintetiche (monofili). Sta proprio nel mezzo, quindi è meno delicato del budello e meno duratu-ro di poliestere e fibre aramidiche, di cui qui di seguito. Tanto per capirsi l’aramide è materiale presente nei giubbotti antiproiettile. E’ ovvio: è quasi indistruttibile. In commercio da anni nel tennis, è molto popolare fra i giocatori che rompono le corde frequen-temente e hanno necessità di aumentare la durata, anche per motivi economici. Dunque specialmente chi fa uso (anche eccessivo) di spin, per i quali con questo materiale ci si può spingere anche verso calibri sottili (1,20 mm) vista la resistenza all’usura. Offre anche un buon controllo. Attenzione però che sull’altro piatto della bilancia ci sono durezza e rigidità: più di ogni altro materiale nel momento dell’im-patto si alza la tensione delle fibre arami-diche; per questo si può opportunamente inserirlo dapprima in un montaggio ibrido. Il kevlar (fibra aramidica) è la corda più durevole presente sul mercato. E’ molto rigido e crea un’incordatura molto tesa. Per questo motivo è di solito unito al nylon per ridurre la rigidità del piatto corde. Ciò nonostante, gli ibridi di kevlar sono le cor-de meno potenti e meno confortevoli di-sponibili al momento, non adatte a gioca-tori principianti o con problemi al braccio.

Qui sopra, filamenti di budello animale in essicazione. Sotto e a sinistra, corde sintetiche di diverso materiale e colorazione

Andre Agassi montava kevlar a 30 kg di tensione: scelta buona per lui, sconsigliata ai più. Per capirsi, a parità di peso, il kevlar è circa 5 volte più resistente dell’acciaio… Oggi nel tennis è un materiale meno diffu-so; circa dieci tipi di corde “al kevlar” sono uscite di produzione negli ultimi 2-3 anni.Il poliestere è invece il materiale per cor-de da tennis cresciuto più velocemente negli ultimi anni. Specialmente professio-nisti europei e sudamericani, gli amanti del gioco da fondo campo su terra bat-tuta, quelli che rompono più spesso, si af-fidano da tempo al poliestere di prima e seconda generazione in quanto materiale (a bassa o alta densità) assolutamente durevole e non così traumatico come gli ultimi di cui sopra. Secondo solo all’ara-mide in quanto a durata, è più morbido e confortevole; poco costoso offre anche discreto controllo. Resta meno conforte-vole del nylon e perde tensione ed elasti-cità in fretta. Si presta a pochi tipi di co-struzione (nella maggior parte lo si trova in monofilamenti). Insomma dentro alla corda ci può essere un po’ di tutto, dalla mucca al giubbotto antiproiettile. A voi la scelta.

dentro la corda

Super Tennis

S

Siamo in piena estate ma per noi insegnanti è tempo di strutturare ed organizzare l’attività invernale. Ecco quali possono essere gli obiettivi generali delle singole fasi del percorso metodologico

dell’addestramento: proviamo a condividerle con le famiglie che ci affidano i loro figli

SCUOLE TENNIS

L’importanza della programmazione

maestri

DI MICHELANGELO DELL’EDERA - DIRETTORE DELL’ISF “ROBERTO LOMBARDI”

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Siamo a luglio in piene vacanze, ma per gli insegnanti di tennis è ormai ora di programmare e promuovere la scuola tennis 2012-2013. Quando parliamo di programmazione non parliamo solo di date da definire, come ad esempio l’inizio di un corso gratuito solitamente inserito nelle ultime due settimane di settembre o l’inizio della scuola tennis che coincide con il primo lunedì del mese di ottobre, ma porsi degli obiettivi generali per tutti i corsi che a loro volta ne avranno di specifici in base all’u-nità didattica costruita dal mae-stro per l’intero anno tennistico.Vediamo quali possono essere gli obiettivi generali delle singo-le fasi del percorso metodologico e proviamo a condi-viderli con le fami-glie che ci affidano i loro figli, con i ra-gazzi che devono essere consapevoli delle mete da rag-giungere e con lo staff tecnico della scuola tennis che deve avere un’uni-cità di intenti.Nei numeri prece-denti della rivista abbiamo analizzato le fasi del percorso metodologico che partono dal mini-tennis per bambini dai 4-5 ai 9 anni compiuti, dove l’o-biettivo primario è “imparare giocan-do”. Dando molto spazio all’attività

motoria di base: all’avviamento al tennis per bambini con più di 10 anni, che si avvicinano a uno sport considerato tra i più educativi e divertenti: al pre-perfezionamento e perfezio-namento che permette i primi approcci agonistici a livello provinciale per proseguire nella specializzazione con confronti sempre più ampi a livello regio-nale e nazionale. L’ultima fase, la più emozionante, ci proietta nell’allenamento con un’attività di confronto su scala internazio-nale.Per le singole fasi del percorso questi potrebbero essere gli obiettivi generali:

Super Tennis25

più impegno e costanza, ma senza alcun dubbio ancor più divertimento.

SPECIALIZZAZIONECon il corso di specializzazione ci si pone degli degli obiettivi agonistici importanti a livello regionale e nazionale. Pertanto impegno, sacrificio, perseve-ranza nel raggiungimento degli obiettivi, consapevolezza delle proprie decisioni, diventano presupposti importanti non solo nella vita sportiva ma in quella sociale.La partecipazione in questo settore non prevede una fascia di età ben precisa, ma sicura-mente delle buone attitudini da sviluppare per poter passare al centro di allenamento che non

deve essere interpretato come un punto di arrivo, ma come l’inizio di un’attività sportiva na-zionale ed internazionale che un domani potrebbe divenire pro-fessionistica.

L’ALLENAMENTOL’allenamento deve sviluppare l’arduo compito di migliorare le tecniche e far diventare l’allievo un vero atleta. Le conoscenze e le attitudini dei giocatori devo-no crescere in modo stimolante. I segreti per raggiungere gran-di traguardi sono da ricercare soprattutto tra gli allenatori. Infatti, ad atleti talentuosi è ne-cessario affiancare allenatori di qualità. Per questa ragione, se gli obiettivi per gli atleti che entrano in questa delicata ma meravigliosa fase del percorso metodologico sono sempre più individuali, gli allenatori invece dovranno essere super e saper:

Organizzare e programmare;Indirizzare, guidare e stimolare;Monitorare e valutare;Comunicare e motivare;Stabilire chiari scopi e obiettivi; Sacrificarsi e lavorare duro;Porre l’allievo prima di tutto;Perfezionare le conoscenze;Fare gioco di squadra ed avere rispetto per i colleghi;Amare questo sport e meravi-glioso lavoro.

MINITENNIS

“INSEGNARE DIVERTENDO” E “IMPARARE GIOCANDO”Sono gli obiettivi principali da raggiungere, sia per i maestri che per gli allievi e che contrad-distinguono il corso del miniten-nis. Pertanto, si propone il gioco del tennis in forme talmente facilitanti da consentire a tutti di praticare questo meraviglioso sport considerato dai più famosi studiosi quali pedagogisti, so-ciologi, psicologi e antropologi, come altamente educativo sia sotto l’aspetto mentale che fisi-co. Gli attrezzi a dimensione da bambino (racchette-palle-rete-spazi), le regole facilitanti, le esercitazioni divertenti con pro-poste multilaterali, mettono nel-le condizioni ideali i bambini per sviluppare attraverso il gioco le quattro aree fondamentali di un processo educativo strettamen-te collegate alla personalità.

AVVIAMENTO

“APPRENDERE RAGIONANDO”Le numerose tecniche tennisti-che rendono ancora più affasci-nante il gioco del tennis poiché permettono di risolvere gli innu-merevoli problemi di carattere tattico che fanno associare il tennis allo sport degli scac-chi. Pertanto, oltre agli aspetti educativi, vengono esaltati in questo corsi quelli del confron-to, delle abilità motorie, delle capacità di attenzione, di quelle creative nonché di quelle moti-vazionali.

PERFEZIONAMENTOPerfezionare le tecniche ten-nistiche vuol dire anche e so-prattutto migliorare la propria condizione fisica in considera-zione del fatto che rincorrere una palla che i campioni fanno viaggiare con il servizio ad una velocità di 244 km orari non è assolutamente facile. In questa fase del percorso formativo si inizia il vero passaggio dal gioco allo sport del tennis. Pertanto questo sta a significare ancor

Super Tennis

NNelle classifiche mondiali di tutti i tempi compaiono sette italiani e quattro italiane. Al proposito va premesso che le classifiche attuali risalgono agli anni “set-tanta” (nacquero il 23 agosto 1973 quelle maschili redatte dall’ATP e oltre due anni dopo quelle femminili WTA) e che in precedenza facevano testo le liste, maschili dal 1914 e femmi-nili dal 1925, limitate ai top ten, compilate da diversi addetti ai lavori, con criteri talvolta al-quanto soggettivi. In questo capitolo troviamo in primo piano Nicola Pietrange-li che nelle classifiche redatte da Lange Tingay, giornalista e storico del tennis inglese, fu nu-mero tre del mondo nel 1959 e 1960, nonché piazzato tra i top ten altre cinque volte tra il 1958 ed il 1964. Alle sue spalle, sulla base però dei record personali diventati sempre più elemento distintivo, stanno due italiani che hanno messo a frutto la vit-toria riportata a Parigi. Si tratta di Adriano Panatta, numero 4 del mondo il 24 agosto 1976, e Francesca Schiavone che rag-giunse lo stesso traguardo il 31 gennaio 2011.Tornando alle classifiche ante era open, si leggono tre pre-senze top ten per Uberto De Morpurgo. Fu il primo gioca-tore italiano a calcare con suc-cesso la scena internazionale e quindi, nel 1930, il primo della lista azzurra col numero otto at-tribuitogli da Wallis Myers, altro giornalista inglese. Lo seguì nel

1934 Giorgio De Stefani, poi dirigente di primissimo piano come presidente della FIT e, per tre mandati, delle Federazione internazionale, lui pure numero otto del mondo. Annelies Ull-stein Bossi Bellani, austriaca di-ventata italiana per matrimonio, venne considerata numero 8 nel 1949 e 9 nel 1950, mentre costi-tuisce un caso a parte quello di Martin Mulligan. Australiano di nascita, fu numero 10 nel 1968 dopo aver optato per i nostri colori, ma in precedenza era sta-to classificato quattro volte tra i primi dieci e numero 4 nel 1967.Le ultime citazioni spettano a Corrado Barazzutti, settimo nel mondo il 21 agosto 1978, ed a Flavia Pennetta, prima italiana ad entrare, col numero dieci, nell’Olimpo mondiale il 17 ago-sto 2009 ed a Sara Errani, che l’’11 giugno 2012, in virtù della clamorosa finale conquistata a Parigi, ha compiuto un eccezio-nale balzo di 14 posizioni, con ciò diventando la numero 10 del ranking Wta.

Nelle classifiche mondiali di tutti i tempi compaiono 7 italiani e 4 italiane. I ranking attuali risalgono agli anni Settanta: in precedenza facevano testo le liste compilate da diversi addetti ai lavori, con criteri

talvolta alquanto soggettivi. Il primo a stilarle fu il giornalista inglese Lange Tingay negli anni ‘50

ERRANI LA NEW ENTRY

Top ten d’Italia

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come eravamo DI VIVIANO VESPIGNANI

Francesca Schiavone, Sara Errani e sotto Nicola Pietrangeli

Super Tennis

ADI TIZIANA TRICARICO

Ancora un prestigioso successo per il tennis: dopo 43 anni, infat-ti, un italiano ha iscritto lo scorso 16 giugno il suo nome nell’albo d’oro del Torneo Internazionale Avvenire under 16 disputato al Tennis Club Ambrosiano di Mi-lano. Si tratta di Filippo Baldi, sedicenne pavese, residente a Vigevano dove si allena con il ma-estro Stefano Dolce, ammesso in tabellone con la testa di serie numero 15. In finale ha superato per 76 (7) 60 il pari età argentino di Buenos Ai-res Lautaro Pane, testa di serie n. 9, che lungo tutto il torneo aveva disposto dei suoi avversari con estrema facilità. L’incantesimo quindi è rotto; quello che fino a oggi era stato l’unico successo italiano in campo maschile, cioè

Dopo il trionfo di Gianluigi Quinzi al Trofeo Bonfiglio, ancora un prestigioso successo di un altro sedicenne. Il giovane pavese ha scritto il proprio nome nell’albo d’oro 43 anni dopo Ettore Fontana.

Il suo modello è l’argentino Del Potro, vincitore in passato al TC Ambrosiano

Baldi rompe l’incantesimoTORNEO AVVENIRE

LA SCHEDAFilippo è nato il 10 gennaio del 1996 a Vigevano (Pavia), dove vi-ve e si allena tutt’oggi. Il suo co-ach è Stefano Dolce. E’ destror-so, gioca il rovescio a due mani e i suoi colpi migliori sono il servi-zio e il diritto. E’ considerato una grande speranza del tennis italia-no, insieme all’amico, coetaneo e rivale Gianluigi Quinzi. Il titolo conquistato all’Avvenire è il risultato più importante del-la sua carriera, ma ha raggiunto anche la finale degli European Junior Championships Under 14, dove è stato battuto proprio da Quinzi. Vanta un’altra affer-mazione importante a livello in-ternazionale, quella conquistata a settembre dello scorso anno all’”Autolang Bodensee Junior Open 2011”, torneo di categoria Grade 5 sui campi in terra rossa di Kreuzlingen, in Svizzera.

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Super Tennis

DOVE SI GIOCA AD AGOSTOCHALLENGERSAN MARINO (6 agosto) Il consueto appuntamento ai piedi del Monte Titano giunge alla sua 25esima edizione. Il “San Marino Cepu Open” offrirà un montepremi da 85.000 euro, per uno dei tornei challenger più prestigiosi dell’esta-te. Il campione in carica è Potito Starace, che lo scorso anno ha vinto il titolo per la terza volta.

CORDENONS (13 agosto) Anche quest’anno la cittadina friu-lana di Cordenons ospiterà l’ormai consueto appuntamento con il circuito challenger. Dal 13 agosto prenderà il via la “Friuladria Tennis Cup – Internazionali del Friuli Vene-zia Giulia”, con un montepremi da 30.000 euro. Lo scorso anno vinse lo spagnolo Munoz-De la Nava.

COMO (27 agosto) In un appuntamento che si rinnova dal 2006, Como fa da palcoscenico

ad un torneo challenger. Il “Trofeo Città di Como” offre 30.000 di montepremi Lo scorso anno vinse lo spagnolo Carreno Busta. Il mi-glior italiano fu Paolo Lorenzi, fer-matosi in semifinale.

ITF MASCHILIITALIA F22 – APPIANO (13 ago-sto) La cittadina di Appiano, in provincia di Bolzano, fa da palcoscenico alla 22esima tappa del circuito Future sul territorio italiano. Il montepre-mi sarà di 15.000 dollari. Lo scorso anno vinse l’argentino Andres Mol-teni in finale sull’italiano Alessandro Giannessi.

ITALIA F23 – ESTE (20 agosto) Il Tennis Club Este ospita nuova-mente un torneo Future da 15.000 dollari di montepremi. Lo scorso anno l’appuntamento veneto andò all’australiano James Duckworth, che sconfisse in finale Daniele Gior-

gini.

ITALIA F24 – PIOMBINO (27 ago-sto) Il tennis professionistico fa tappa a Piombino, che ospita un torneo ITF da 15.000 dollari di montepremi. La scorsa edizione andò all’italiano Luca Vanni, che sconfisse in finale il francese Ouanna.

ITF FEMMINILIGARDONE VAL TROMPIA (30 luglio) La cittadina bresciana anche quest’anno ospita una tappa del circuito femminile ITF, con monte-premi da 10.000 dollari. La scorsa edizione fu vinta dalla tedesca Anne Schaefer sull’italiana Martina Caregaro.

MONTERONI D’ARBIA (6 agosto) Il consueto appuntamento con il tennis femminile torna nella citta-dina senese. Il Match Ball di Mon-

teroni ospita un torneo da 25.000 dollari di montepremi, che lo scorso anno fu vinto da Nastassja Burnett su Anna-Giulia Remondina.

LOCRI (13 agosto) Il Garden Tennis di Locri, in provin-cia di Reggio Calabria, fa da palco-scenico a un torneo ITF femminile da 10.000 dollari. L’edizione del 2011 fu vinta da Agnese Zucchini.

TODI (20 agosto) Il Tennis Club di Todi ospiterà la 3a edizione degli Internazionali Femminili di Tennis dell’Umbria. Nel 2011 il torneo si concluse con il trionfo di Alice Moroni su Alice Balducci.

BAGNATICA (27 agosto) Il piccolo paese di Bagnatica ospi-ta anche quest’anno un torneo ITF da 10.000 dollari di montepremi. Lo scorso anno vinse la norvegese Ulrikke Eikeri.

CHALLENGERGENOVA (3 settembre) Si rinnova l’appuntamento con il Challenger di Genova, che quest’anno giunge alla sua decima edizione. L’”AON Open Challenger – Memorial Sergio Messina” offri-rà un ricco montepremi da 85.000 euro, e avrà come palcoscenico il bello stadio intitolato a Beppe Cro-ce, che ha ospitato anche la sfida di Coppa Davis del 2009 contro la svizzera di Roger Federer. Lo scor-so anno vinse lo slovacco Martin Klizan.

TODI (10 settembre) Gli “Internazionali dell’Umbria” tornano a Todi a partire dal 10 set-tembre, sui campi del Tennis Club todi. Il torneo del circuito ATP Chal-lenger offrirà un montepremi di 30.000 euro. Le ultime due edizioni sono andate all’argentino Carlos Berlocq, che lo scorso anno battè

in finale Filippo Volandri.

PALERMO (17 settembre) Quarta edizione del torneo Chal-lenger di Palermo, che si svolgerà nella splendida città sicula per il quarto anno consecutivo. Il monte-premi sarà di 42.500 euro. Lo scor-so anno trionfò Carlos Berlocq.

POSILLIPO - NAPOLI (24 settem-bre) Il Green Park Posillipo ospiterà quest’anno la sesta edizione del secondo Challenger di Napoli. Il montepremi sarà di 42.500 euro. Lo scorso anno fu l’argentino Leonar-do Mayer a trionfare, in finale su un ottimo Alessandro Giannessi.

ITF MASCHILIITALIA F25 – TRIESTE (3 settem-bre) Sui campi in terra rossa del Tennis Club Triestino andrà in scena l’or-

mai consueto torneo Future della città friulana, con montepremi da 10.000 dollari. Lo scorso anno vinse Matteo Marrai in finale su Riccardo Sinicropi.

ITALIA F26 – SIENA (10 settem-bre) Il Circolo Tennis Siena ospita anche quest’anno la 26esima tappa del circuito Future in Italia. Il torneo “Città di Siena” offrirà un monte-premi da 10.000 dollari. Lo scorso anno, in una finale tutta italiana, si affermò Riccardo Bellotti su Matteo Viola.

ITALIA F27 – BIELLA (17 settem-bre) Il Future di Biella, con montepremi da 10.000 dollari, trova quest’anno una collocazione anticipata di quasi un mese rispetto a quella dell’edi-zione dello scorso anno, svoltasi in ottobre. Trionfò Andrea Arnaboldi.

ITALIA F28 – POZZUOLI (24 set-tembre) Pozzuoli ospita per la seconda volta quest’anno un appuntamento con il circuito Future, sostituendo quello che si svolgeva nella vicina Napoli fino allo scorso anno (fu vinto da Crugnola). Montepremi da 10.000 dollari.

ITF FEMMINILIMESTRE (3 settembre) I campi in terra battuta del Tennis Club Mestre ospiteranno un’impor-tante tappa del circuito ITF, con un ricco montepremi da 50.000 dolla-ri. Lo scorso anno vinse la giovane stellina tedesca Mona Barthel.

TRIESTE (3 settembre) In contemporanea all’evento ma-schile, Trieste ospita anche l’ITF femminile, in una sorta di torneo combined. Il montepremi sarà di 10.000 dollari.

DOVE SI GIOCA A SETTEMBRE

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quello di Ettore Fontana nel lon-tanissimo 1969, è soltanto uno sbiadito ricordo. L’exploit di Baldi fa seguito a quello al Trofeo Bon-figlio under 18 di un altro sedi-cenne, Gianluigi Quinzi, fraterno amico di Filippo, a dimostrazione della grande salute del tennis az-zurro giovanile. “E’ una vittoria importante - af-

ferma con sicurezza Baldi - che conferma i progressi di questi mesi. Ci tenevo a questo torneo, volevo vincerlo dopo la finale di un anno fa. Un successo impor-tante per il mio futuro”. Un tra-guardo raggiunto, con persona-lità e freddezza, visti anche i due set point annullati nel primo set in finale all’argentino Pane. “Rispet-

to ad un anno fa sono cresciuto molto sotto l’aspetto tecnico, ma abbiamo lavorato (con il coach Stefano Dolce, ndr) anche sulla parte mentale. E in questo torneo mi sono accorto di quanto sia sta-to importante il lavoro fatto. Ora, però, non devo fermarmi, ma ripartire subito. Ho traguardi am-biziosi che spero di raggiungere”.

Non li svela Filippo, li tiene nel cassetto dei sogni. Consapevole di avere talento e determinazio-ne. “Tra i tanti campioni che han-no vinto l’Avvenire mi piacerebbe assomigliare a Juan Martin Del Potro. Un giocatore che mi piace moltissimo. Se proprio dovessi scegliere un campione da emula-re, la scelta ricadrebbe su di lui”.

Super Tennis30

TEMPO DI RIPOSO ESTIVO E RIFLESSIONEDI MASSIMO DAMBRUOSO (COMITATO CENTRALE UFFICIALI DI GARA)

GIUDICI DI GARA

A cavallo fra marzo e giugno si sono svolte tutte le varie fasi dei campionati degli affiliati di serie A2, B e C (oltre ai campionati per categorie di età….) con tutti gli organi designanti degli Ufficiali di Gara costantemente impegnati a coordinare ed organizzare le designazioni atte a coprire la direzione arbitrale di tutti gli incontri, impresa non sempre facile e talvolta stressante soprattutto nelle aree geografiche ad alta concentrazione di incontri in contemporanea.Da parte del CCUG va quindi un primo forte ringraziamento a tutti i vari FUR,DSR,ARA e FUP che bene hanno curato la logistica ed il coordinamento delle varie designazioni.Il secondo ringraziamento di uguale portata va a tutti gli Ufficiali di Gara che hanno fornito la loro disponibilità (da non dare sempre per scontata) per le varie direzioni arbitrali domenicali e festive, cercando di onorare al meglio il ruolo di imparzialità e professionalità che deve caratterizzare la figura del Giudice Arbitro e dell’Arbitro di Sedia.Il titolo dell’articolo ovviamente è parzialmente retorico, in quanto gli Ufficiali di Gara sono sempre in attività e mai in vacanza, ma un attimo di rilassamento dopo le “alte temperature” delle fasi “più calde” dei campionati a squadre, accresciute anche dall’effetto dell’anticiclone sahariano “Scipione”, è quanto meno fisiologico.E sicuramente il calo di frenesia deve suggerire anche un momento di riflessione,

per cercare di migliorare sia la macchina logistico-organizzativa che l’immagine dell’Ufficiale di Gara.Sotto il primo aspetto il portale in corso di realizzazione per gli Ufficiali di Gara pre-vederà anche una funzione per la creazione e la gestione delle designazioni arbitrali, provvedendo ad importare in automatico od in forma facilitata più dati possibili, limitando le perdite di tempo delle operazioni burocratiche e di segreteria.Per quanto riguarda il secondo punto il CCUG ovviamente non può che difendere,tutelare ed apprezzare l’operato dei propri Ufficiali di Gara (quando con-forme alle norme) ma nel contempo è pronto ad accettare le critiche degli altri addetti ai lavori del mondo tennis, quando le stesse ovviamente siano costruttive, non pretestuose e comunque rispettose del ruolo degli UDG.La formazione e la crescita costante degli Ufficiali di Gara e l’uniformità di appli-cazione delle regole sul territorio nazionale attraverso un continuo confronto ed aggiornamento sono degli obiettivi basilari sui quali si focalizzerà sempre più l’at-tenzione del CCUG.In chiusura si manda un doveroso abbraccio a tutti gli Ufficiali di Gara d’Italia col sincero augurio che l’estate possa regalare ad ognuno di essi quel periodo tec-nicamente definito come “ristoro di energie psico-fisiche” sicuramente sempre necessario e gradito.

MASTER CIRCUITO GIOVANILE FIT by LOTTO 2012Si gioca al Centro Estivo FIT di Castel di Sangro dal 26 al 29 agosto

Il Master del Circuito giova-nile FIT by Lotto sarà dispu-

tato nei giorni 26, 27, 28 e 29 agosto presso il Centro Fede-rale Estivo di Castel di Sangro (sign-in obbligatorio il 25 ago-sto). Le date sono leggermen-te modificate per agevolare la partecipazione dei giocatori ai Campionati Italiani giovanili in-dividuali ed a squadre.Parteciperanno i primi 5 classi-ficati di ciascuna categoria per ogni Macroarea, per un totale di n.200 ragazzi (100 maschi e 100 femmine), purchè abbiano disputato le qualificazioni re-gionali ai Campionati Italiani, esclusi gli esonerati. In caso di parità in classifica verranno considerati in prima istanza i punti ottenuti nei tornei osser-vati ed in caso di ulteriore pari-tà la classifica federale.I giocatori classificati dal 6° al 10° posto in classifica di ogni macroarea potranno fare do-manda di partecipazione al

Master in qualità di riserva.I giocatori aventi diritto do-vranno confermare la propria partecipazione entro l’8 ago-sto con l’apposito modulo pubblicato sul sito federale: http://www.federtennis.it/Cir-cuitoNazionaleGiovanile.aspI giocatori partecipanti al Ma-ster avranno l’ospitalità gratui-ta, consistente in vitto e allog-gio presso il Centro dal giorno precedente l’inizio del torneo fino al giorno dell’eliminazione compreso. Eventuali accom-pagnatori potranno alloggia-re (a loro carico) nello stesso albergo dei giocatori, salvo disponibilità dei posti ( Hotel Sport Village - Località Piana San Liberata, Castel di Sangro Tel. +39 0864 84.72.80 - Fax +39 0864 84.70.95 - [email protected] http://www.sportvillagehotel.it/it/ho-tel.html).La FIT erogherà un contributo per tutti i partecipanti al Ma-ster finale di Castel di San-gro (per le spese di viaggio) di euro 80,00 per i tesserati fuori dalla Regione Abruzzo (escluse isole), euro 200,00 per i tesserati di Sicilia e Sardegna.

Tale contributo dovrà essere ri-chiesto con l’apposito modulo presente sul sito http://www.federtennis.it/CircuitoNazio-naleGiovanile.asp.

NUOVA CONVENZIONEStipulato un accordo tra FIT e Alleanza Sportiva Italiana (ASI)

La Federazione Italiana Tennis comunica di aver stipulato

una convenzione con l’Allean-za Sportiva Italiana (ASI). L’ac-cordo è stato siglato dopo un incontro tra il Presidente della FIT Angelo Binaghi e l’Onore-vole Claudio Barbaro, Presiden-te dell’ASI. L’associazione, che ha sede a Roma, promuove e organizza attività sportive mul-tidisciplinari con finalità forma-tive, ricreative e competitive, curando anche il reclutamento, la formazione e l’aggiornamen-to degli operatori preposti. E’ riconosciuta, ai fini sportivi, dal Consiglio Nazionale del CONI, dal Ministero degli Interni, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. La convenzione con l’ASI segue quelle già stipulate negli scor-

si mesi dalla Federtennis con l’Associazione Italiana Cultura Sport (AICS), con il Movimento Sportivo Popolare Italia (MSP) e con l’Associazione Internazio-nale PTR (Professional Tennis Registry, la più grande asso-ciazione internazionale di inse-gnanti di tennis). Tutti accordi volti a promuovere una capil-lare ed efficace diffusione del tennis e della sua pratica sia a livello amatoriale che agonisti-co. La FIT e l’ASI si impegnano infatti, attraverso le rispettive strutture territoriali, a svolgere tutte le iniziative necessarie: - per sviluppare, con le Istitu-zioni, gli Enti locali e le Scuole, una comune azione per una più razionale utilizzazione degli im-pianti sportivi pubblici; - per favorire la promozione dell’attività sportiva nella Scuo-la e la piena utilizzazione degli impianti sportivi scolastici; - per promuovere lo studio, la conoscenza, la divulgazione, la pratica dell’attività sportiva e degli aspetti culturali della disciplina sportiva del tennis, del beach tennis e del paddle attraverso dibattiti, seminari, corsi e manifestazioni.

NEWS

Super Tennis

E

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Era grande l’attesa per una tap-pa che è da sempre, per gli ap-passionati, una classica, Il “Città di Bologna”, che si è disputato dal 6 all’8 luglio a Bologna, al Circolo Tennis Aereoporto. Un altissimo livello di gioco ed una grande partecipazione di cam-pioni, anche di fama mondiale, per un evento che è stato pa-trocinato dal Comune e dalla Provincia di Bologna, ma anche dalla Regione Emilia Romagna, e che prevedeva l’assegnazione di punti validi alla classifica italiana, ma anche a quella internazio-nale. Nessuno poteva mancare ad un evento di tale prestigio, soprattutto quale vetrina per i prossimi Campionati Mondiali a squadre, in programma dal 26 novembre al 2 dicembre in Mes-sico. Il titolo se l’è aggiudicato la coppia formata da Jeronimo Ca-nas Cavagnaro (ligure di origini, argentino di nascita ma residen-

te a Granada) e da Alvaro Pérez Benitez, spagnolo di Almerìa. I due campioni hanno vinto disputando un’edizione quasi perfetta, dando prova di gran-dissimo affiatamento ma so-prattutto di un altissimo livello

di gioco, con il quale, nel corso della finale che è risultata spet-tacolare, hanno superato il ro-mano Isidoro Spanò “sempre più numero uno della classifica italiana” in coppia con Stefano Pupillo. La finale è terminata in

due set con il punteggio di 64 64, nonostante il tentativo di ri-monta dei due azzurri, che non si sono mai arresi. La medaglia di bronzo se la sono conquista-ta con merito Alberto Albertini e Michele Tassinari, che nella finale valida per l’assegnazione del terzo posto hanno supera-to la coppia formata dai bolo-gnesi Reina - Mingardi. E’ stata nel complesso un’edizione che non ha disatteso le aspettative, grazie ad una partecipazione illustre di giocatori provenienti anche dal palcoscenico interna-zionale, e grazie ad una cornice – quella bolognese del Circolo Tennis Aereoporto – degna di un grandissimo evento sportivo. Il Circuito del paddle si ferma solo per poco, pronto a ripartire a settembre con i prossimi due appuntamenti, quello di Milano presso il C.S. Crespi, e quello ro-mano del C.C. Aniene.

DI MARTINA CIPRIANI

PADDLE

“Città di Bologna” da incorniciare

I vincitori Jeronimo Canas Cavagnaro e Alvaro Pérez Benitez con i finalisti Isidoro Spanò e Stefano Pupillo

Dal 6 all’8 luglio si è disputata a Bologna la XVI edizione del trofeo con la partecipazione di campioni di calibro mondiale grazie all’assegnazione di punti validi anche per la classifica internazionale. Ha vinto la coppia formata

dall’argentino di origini liguri Jeronimo Canas Cavagnaro e dallo spagnolo Alvaro Pérez Benitez

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

ABRUZZO Poker vincente

di Ferdinando De Fenza

Che l’Abruzzo non fosse più una cenerentola nel panorama ten-nistico italiano si era percepito già negli ultimi anni. L’ascesa era

iniziata nel 2008, e dopo le storiche promozioni in A2 del CT Pescara (femminile) e del CT L’Aquila (maschile) nel 2011, quest’anno è stato raggiunto un altro traguardo storico: anche il CT Mosciano ed il CT Lanciano hanno ottenuto la promozione in A2 maschile!

Grandissima l’impresa del Circolo Tennis Mosciano che ha recuperato lo svantaggio della partita decisiva d’andata contro il più blasonato Circolo Tennis Nino Bixio 1883 di Piacenza. I moscianesi, che partivano da una situazione di 2-4, sono riusciti, passo dopo passo, a disegnare un’impresa epica vincendo 5-1 e conquistando una promozione in A2 assolutamente al di fuori di ogni previsione fino a qualche anno fa. La dirigenza del CT Mosciano, già molto impegnata per le numerose pro-blematiche legate ad un campionato nazionale impegnativo come la serie B, spera ora che questa promozione sia il volano giusto per poter crescere sotto tutti gli aspetti e che il suo grande pubblico, composto anche da tanti giovanissimi, possa costituire la linfa vitale nelle sue at-tività, agonistiche e non.Impresa anche dal CT Lanciano che una gran fetta di promozione l’a-

veva già conquistata in riva al lago di Garda nella partita d’andata, grazie al 4 a 2 che ha consentito di avere due risultati a disposizione nel ritorno. A determinare il destino della formazione capitanata dal maestro Lello Di Loreto sono stati ancora una volta i singolari. I primi due punti li hanno portati a casa i due lancianesi doc, Fabio Sgrignoli e Lorenzo Di Giovanni, che davanti al pubblico di casa hanno offerto due prestazioni tutta grinta e cuore.Nel 2013, quindi, l’Abruzzo piazza 4 squadre in serie A2 con CT L’Aqui-la, CT Mosciano e CT Lanciano nel maschile e CT Pescara nel femmi-nile, un risultato prestigioso per una piccola regione diventata grande!

CALABRIAVoglia di crescita

di Rosaria Ionà

I giovanissimi calabresi portano a casa un sesto e un ottavo posto al termine del master Macroarea del Sud, disputatosi presso il Club

Med Napitia nel mese di giugno. Il sesto posto lo conquista la squa-dra cosentina. Ai ragazzi di Reggio Calabria tocca, invece, l’ottava postazione. Nel tabellone, insieme alle calabresi, le squadre di Lecce, Palermo, Bari, Brindisi, Messina, seconda classifi-cata, e Catania giunta sul primo gradino del podio. E’ Paolo Girella, tecnico federale ori-ginario della città di Reggio Calabria, a tracciare una panoramica sull’impor-tante manifestazione che si è svolta nei giorni scorsi. Qual è lo spirito con cui i giovanissimi atleti selezionati prendono parte alla manifestazione?“Ormai c’è un’attività che coinvolge i bambini già dai 6, 7 anni d’età. La Cop-pa delle Province è un momento molto importante, prevede che a scendere in campo siano gli atleti rientranti nella fa-scia di età che va dagli 8 ai 15 anni. Si tratta di una fascia delicata perché comprende i giovani che transitano dall’under 10 alla normale attività. Purtroppo, oggi non tutti percepi-scono l’importanza di una convocazione.”.Come giudica il tennis calabrese?“Negli ultimi sei anni il livello medio, sia individuale che a squadre, si è un po’ abbassato. Questo dipende anche dalla crescita esponenziale delle altre regioni. Si è ridotta anche la qualità del lavoro delle scuole tennis, con qualche maestro che ha deciso di chiudersi nel proprio or-ticello senza prefissarsi particolari obiettivi”.Secondo lei, i giovanissimi che si ritrovano a iniziare la loro avventu-ra tennistica sui campi della Calabria, possono coltivare sogni di vero successo?“Oggi la Calabria ha un centro periferico di riferimento. La Federa-zione ha investito su di noi e parecchi circoli stanno cominciando a inserirsi e a collaborare. Mi sento di dire che ci sono le condizioni per consentire a un giovane calabrese di diventare un giocatore di tennis senza allontanarsi da casa”.

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�Il CT Lanciano con Salomone, Di Giovanni, Cremonini, Brighella, Di Loreto, Viola, Sgrignoli

�Il CT Mosiano con Diomedi, Palpacelli, Di Florio, Giussani, Petrini, Rodri-guez, Celestini, Di Sabatino

� Paolo Girella

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EMILIA ROMAGNAGiovanili: ecco i vincitori

di Michael John Lazzari

Finali campionati a squadre giovanili regionali under 10 e under 12 al Ct Reggio Emilia, tutti i vincitori

Nello splendido scenario del C.T. Reggio Emilia, alla presenza del Pre-sidente FIT Emilia Romagna Carlo Cesari e del consigliere Raffaele Pallweber, si sono svolti sotto la direzione del Giudice Arbitro Graziano Ferrari gli ultimi atti delle finali regionali a squadre del campionato misto under 10 e dei due campionati under 12 femminile e maschile. Nella competizione under 10 mista vittoria del C.T. Bologna del maestro Po-storino che batte all’ultimo e decisivo doppio con Modesti-Sintini il T.C. Riccione della maestra Cerri. Nella finale under 12 successo per 2 a 0 della compagine di casa guidata dal maestro Roberto Cattini che con i successi di Ottavia Iotti prima e di Camilla Medioli (figlia del maestro del club Renato) poi, ha la meglio sul Tennis Club Zavaglia di Raven-na. Nell’atto conclusivo under 12 maschile vittoria decisiva al doppio di spareggio della coppia Taddia-Barbieri per il Tennis Modena del mae-stro Serra Zanetti che piega per 2 a 1 il Tennis Siro Bologna guidato dal maestro Tendi. Nelle finali per il 3° e 4° posto, negli under 12 maschili successo del C.T. Cesena sul C.T. Albinea mentre nelle under 12 femmi-

nili successo del T.C. Riccione sul C.T. Albinea. Le premiazioni finali si sono svolte sotto la guida del direttore del C.T. Reggio Francesco Gambetti ed alla presenza del Presidente FITCRER dott. Carlo Cesari , del consigliere re-gionale FITCRER dott. Ugo Bellentani e del presidente del C.T. Reggio dott. Rodolfo Bellentani. RISULTATI FINALICAMPIONATO UNDER 10 MISTOC.T. Bologna b. T.C. Riccione 2-1Spimi Nicolas (R) b. Truffelli Ludovico 6/2 6/3

Modesti M.Vittoria (B) b. Migani Letizia 6/0 6/0Modesti-Sintini Matteo (B) b. Spimi-Serafini Marcello 6/2 6/3CAMPIONATO UNDER 12 FEMMINILEC.T. Reggio b. Zavaglia Ravenna 2-0Iotti Ottavia (R) b. Rivalta M.Chiara 6/1 6/0Medioli Camilla (R) b. Ciani Camilla 6/0 6/4CAMPIONATO UNDER 12 MASCHILETennis Modena b. T.C. Siro Bologna 2-1Taddia Leonardo (M) b. Martignani Raffaele 6/2 6/4Ghelli Matteo (S) b. Barbieri Nicolò 6/3 6/3Taddia-Barbieri (M) b. Ghelli-Martignani 6/1 6/2Apple Bowl Grande successo al Ct Casalecchio per il primo Apple Bowl che dall’edizione 2013 diventerà di spessore internazionale. In campo maschile ha vinto il giovane giocatore di Treviso Angelo Rossi che con grande grinta ha avuto la meglio su Mattia Camporesi di Ravenna con il punteggio di 6-3 6-0. In campo femminile vince la piccolissima Alice Gubertini (TC Pavullo) su Alessia Morgotti (TC Reggio) con il punteggio di 6-2 6-4.

FRIULI VENEZIA GIULIA Camerin alla grande

di Fausto Serafini

Se la Grado balneare espone con orgoglio la bandiera blu del suo bel mare, la Grado tennistica espone con altrettanto orgoglio la

bandiera tricolore che nobilita la quindicesima edizione dell’ ITF da

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� La Premiazione finale campionato a squadre under 10 misto aL CT Reggio Emilia

�Premiazione campionato regionale under 12 maschile a squadre al CT Reggio Emilia

� Sopra: premiazioni campionato regionale a squadre under 12 femminile al CT Reggio Emilia. Sotto: le finaliste dell’Apple Bowl a Casalecchio

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

25.000 dollari. Ci voleva la 30enne Maria-Elena Camerin (ex 41 del mondo e prodotto tennistico tutto made in Italy) per interrompere l’egemonia straniera che perdurava da oltre due lustri. Partita con il ranking da 214 dimostrava fin dai primi match di meritare una classifica ben superiore in fatto di tecnica, freschezza e lucidità tattica. Stato di forma riversato nei duelli sostenuti e tutti chiusi in due rapidi set.

Sintomatico il match di semifinale con un’inon-dazione di vincenti nei confronti di Margalita Chakhnashvili, giocatrice abbarbicata su di un so-litario game dopo aver subito un tornado di 11 giochi consecutivi.Nella parte bassa del tabellone si è fatta lar-go la seconda del see-ding, l’austriaca Yvonne Meusburger, esperta atleta già al numero 60 al mondo. Nello scontro decisivo la Camerin non cambiava spartito, con il suo gioco aggressivo. Sudandosi ogni quindici metteva al sicuro titolo e fiducia per una risali-ta verso un ranking più consono al suo talento.

Uno sguardo al tabellone per constatare la veloce dipartita della pri-ma testa di serie, la giapponese Erika Sema (n. 133), per osservare il secondo turno della ventenne Martina Spigarelli, emersa dalle quali e per annotare la sfortunata spedizione di Nastassja Burnett, fermata nei quarti da un insopportabile mal di schiena. Una segnalazione merita la 17enne montenegrina Danka Kovinic, doppista junior osannata negli ultimi Australian Open e giocatrice dal sicuro avvenire. Nella gara di doppio, la coppia Giovine/Grimalska veniva bloccata ad un passo dal trionfo dal duo Gorgodze/Chakhnashvili. Premiazioni introdotte dal presidente del Tc Grado Cesare Mesce che ringraziava gli sponsor e il gruppo degli indispensabili collaboratori, guidato dal direttore del torneo Stefano Picech. XV Torneo Internazionale Città di Grado Singolare. Semifinali: Camerin b. Chakhnashvili 6-0 6-1; Meusburger b. Buzarnescu 7-5 6-2. Finale : Camerin b. Meusburger 6-2 6-3.Finale Doppio: Gorgodze/Chakhnashvili b. Giovine/Grimalska 7-6 7-6.

LAZIOTappa al TC Nascosa

di Marcello Giordani

Continua come da tradizione la lunga kermesse di questa edizione del Circuito Nazionale “Golfo della Riviera d’Ulisse 2012”. L’ap-

puntamento con la manifestazione della riviera pontina continua a non tradire le aspettative.Buono il livello tecnico espresso durante tutta la settimana da interes-santi atleti nelle varie categorie. La buona riuscita di questa Tappa la si deve soprattutto all’esemplare organizzazione del T.C. Nascosa e alla capace opera del Giudice Arbitro Enzo Di Cesare.Il Circuito organizzato dalla FIT e dal T.C. Ponzanello, da sempre sotto la Direzione Tecnica ed Organizzativa del Maestro Maffei, gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Lazio ed è inoltre supportato da Sponsor di fama internazionale.Il T.C. Fondi prima, il Capanno di Latina, il T.C. Tre L e il T.C. Nascosa poi, hanno ospitato con notevole successo, le prime quattro Tappe di questa edizione. La quinta Tappa, è in corso di svolgimento al C.T. Master’s Club di Sabaudia curata e seguita dal Maestro Dionisio Ma-gnanti.Il Circuito come vuole la tradizione, si concluderà con un Master Finale dal 20 al 25 agosto a Formia al T.C. Ponzanello e sarà riservato ai primi quattro giocatori di ogni categoria. Per i primi quattro classificati di ogni categoria (ad eccezione degli under 8 e under 10), sarà inoltre riservato un premio speciale il “ Premio Mario Belardinelli “ che con-siste in un Raduno Tecnico a Formia presso la Tennis Academy del T.C. Ponzanello lunedì 27 agosto sotto la guida del Maestro Nazionale della FIT Eraldo Maffei e del suo Staff Tecnico.La Premiazione, a cui interverranno le massime autorità sportive e po-litiche, è in programma sabato 25 agosto 2012 a Formia alle ore 18 presso il T.C. Ponzanello.

LIGURIAPegli e TC Genova campioni di C

di Marco Preti

TC Pegli e TC Genova si sono aggiudicati i titoli femminile e ma-schile della serie C

regionale ligure 2012. Le ragazze di Pegli si sono aggiudicate il rag-gruppamento dispu-tato sui campi di casa senza conoscere scon-fitta nei sei singolari giocati. Una prova di forza del team guidato dal maestro Libbi, che ha confermato le ambi-zioni di partenza.Le due semifinali non hanno offerto troppe emozioni. Soprattutto il TC Pegli, opposto al TC Genova, ha mostra-to tutta la sua qualità. E’ finita 3-0 anche per l’Armesi sul CUS. Nella finale il match più

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�� La squadra del TC Pegli

� Maria Elena Camerin

Super Tennis

atteso, quello delle numero 1, ha visto Giulia Bruzzone battere Mar-tina Reggi dopo una bella sfida (5-7 6-3 6-3), mentre le due Calvi si imponevano in due set: Roberta 6-4 6-4 su Alice Reggi, Giulia 6-4 6-3 contro la Lanteri.Per la C maschile ricordiamo che nei quarti di finale il TC Genova era uscito vincitore dal derby col CUS. In semifinale si affrontavano, sui campi del Solaro, Armesi-TC Genova e Solaro-Toirano.Mordiglia, Sambuchi e Ravano (battendo Amoretti, Bellomi e Viale) portavano in vantaggio i biancorossi genovesi, che cedevano sol-tanto il singolare di Michelis, superato dall’ottimo Luisi in due set. Decisivi, quindi, Michelis e Barilari che giocavano un doppio impec-cabile e regolavano per 7-6 6-2 gli armesi Viale e Luisi. Finale tutta targata TC Genova, che si aggiudicava tre singolari e poi un doppio a tavolino, concedendo al Toirano il previsto punto ottenuto da Daniele Musa (su Michelis) e niente più. Molto impor-tante il successo di Pietro Mordiglia al terzo con Vicini, più nette le vittorie di Stefano Sambuchi contro Santonocito e di Edoardo Ravano contro Caligaris. Titolo quindi al TC Genova, mentre nella gara che valeva il terzo posto, utile per l’accesso al tabellone na-zionale, il Solaro, ancora una volta sorretto dai suoi ottimi doppi (Lavazza/Berton e Metreveli/Grammatica) batteva per 4-2 l’Armesi nel derby di Ponente.

MARCHEPromozione per Ottrano e Senigallia

di Roberto Senigalliesi

Il TC Ottrano ed il Tennis Team Senigallia si sono aggiudicati il cam-pionato a squadre di serie D1 e sono promosse nella serie C del

prossimo anno. Tante formazioni al via, così come nella D2 e D3 i cui tabelloni finali si concluderanno a luglio inoltrato, a testimonianza della vitalità di un movimento che non conosce crisi di tesserati.In campo maschile il TC Ottrano del presidente Giovanni Mercuri ha fatto un vero e proprio percorso netto, aggiudicandosi tutte le gare disputate, sia nelle qualificazioni (dove ha battuto AT Ancona, Corrido-nia, AT Giuseppucci Macerata, Guzzini Recanati e AT Tolentino sempre per 4 a 1), che nel tabellone finale (nell’ordine 4 a 0 al Camerano, 3 a 1 al CT Grottammare e 4 a 1 ancora all’AT Macerata nella finalissima).La squadra era composta da Valerio Moretti e Ludovico Cardinali, 2-8; dal capitano Michele Giambartolomei, 3-1;Mattia Magnoni, 3-2 e Se-vero Stocola 4-2. Nella finale contro Macerata Moretti b. Leonardi 6-0 6-1, Cardinali b. Compagnucci 6-0 6-3, Magnoni b. Capponi 6-1 6-3).In semifinale Ottrano b. CT Beretti Grottammare 3-1 (Moretti b. Vilone 6-3 6-2, Grazioli b. Cardinali 7-5 0-6 6-4, Giambartolomei b. Giorgini 6-36-3, Magnoni b. Cacchiò 6-2 6-1);AT Giuseppucci Macerata b. San Severino 3-1 (Leonardi b. Serafini M. 6-2 2-6 6-3, Ciacci b. Fraternale 6-4 6-2, Stulzini b. Capponi 3-6 6-3 6-3, Compagnucci b. Serafini D. 6-0 6-2).Nei quarti di finale si sono piazzate TC Camerano, CT Montecchio, Morelli Ascoli e CT Marzocca.In campo femminile il Tennis Team Senigallia ha battuto in finale il Guz-zini Recanati per 2 a 0, grazie ai successi di Francesca Giuliani su Fede-rica Paggi per 6-4 6-3 e di Claudia Oliva su Eleonora Cenci per 6-3 6-3. In semifinale TT Senigallia b. TC San Severino 3-0 (Giuliani b. Innamo-

rati 6-3 6-3, Camilla Cecchini b. Vagnozzi 6-1 6-1.Guzzini Recanati b. CT Montecchio 2-0 (Cenci b. Mazza 6-2 6-3, Paggi b. Landini 6-0 6-0).

MOLISEDi Sarra trionfa a Campobasso

di Ida Santilli

Dopo un digiuno lungo due anni, la ventiduenne Federica Di Sar-ra, pontina di Fondi, classe 1990, ha ricominciato da qui il suo

percorso tennistico, dal campo centrale di Villa de Capoa a Campo-basso. Inanellando cinque vittorie consecutive, la tennista laziale ha preso coraggio e si è presentata al cospetto della testa di serie n.2 del tabellone del Torneo Internazionale “Regione Molise”, l’armena Ani Amiraghyan, con quel bagaglio di grinta e determinazione che negli ultimi tempi aveva lasciato a casa. E’ stata più incisiva da fondo campo, anche quando l’avversaria le ha variato il gioco con smorzate imprendibili e cambi di ritmo. Il primo set se lo è aggiudicato sul filo di lana per 7 giochi a 5 dopo un tira e molla di ben nove break e contro break. Il secondo è scivolato via con più facilità vista la buona dose di coraggio accumulata nella prima parte del match. Il trionfo le vale un avanzamento soddisfacente nel ranking (attualmente occupa la posi-zione 483). A conferma del buon momento di forma, qualche giorno prima aveva alzato anche il trofeo di doppio, in coppia con Giulia Pai-rone. Il direttore del torneo, Vincenzo D’angelo, ha espresso soddisfa-zione: “Nonostante il montepremi sia sceso a 10.000 dollari, non sono mancate atlete di valore nel roster delle partecipanti. Una cosa in par-ticolare ci ha resi felici: l’età delle partecipanti, giovanissime, ma che già mostrano agonismo e voglia di fare bene. Senza dimenticare che siamo riusciti a mantenere la competizione internazionale, grazie alla partecipazione di tenniste provenienti oltre che dall’Europa, anche da oltre oceano. Stiamo già lavorando, conclude D’angelo, al prossimo anno, sperando di poter far risalire il montepremi con il conseguente aumento del livello della competizione, che potrebbe non essere la sola del prossimo anno, promossa dall’AT Campobasso”.

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��� il CT Ottrano di Filottrano

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

PIEMONTEAffiliati, nuovi successi piemontesi

di Ugo Veglia

E’ un’annata di grandi soddifazioni. La squadra della Canottieri Ca-sale torna in serie A1 maschile. La squadra del UST Beinasco ap-

proda alla A1 femminile. I team del TC Alba, Tennis Pro Vercelli e de Le Pleiadi approdano alla serie B maschile. Nel campionato di serie A2, i giocatori del Presidente Bagnera, terminano al primo posto il girone 1 con 3 vittorie e tre pareggi e nella gara di ritorno della sfida decisiva, travolgono gli avversari del CT Massalombarda.Bella, Ianni, Alcaide, Eremin, Chadaja e Bernardi, capitanati dal M.stro Massola, costituiscono l’ossatura su cui costruire la squadra per il pros-simo campionato. Nel settore femminile l’UST Beinasco, predisposto dal Presidente Testa e dal DS Frigerio, vince il girone e si impone sulle “cugine” del Circolo della Stampa Sporting, guadagnandosi l’Olimpo della serie A1. Ottima la formazione, proposta con ragazze motiva-te: Garcia Vidagani, Pioppo, Pairone, Fislova e Biollo, capitanate dal M.stro Taragni. In serie C il TC Alba continua l’avanzata per riprendersi il posto nel massimo campionato: out il CT Firenze ed il TC ITALIA di

Lucca e promozione in B; Le Pleiadi vincono la scommessa di inizio stagione e superano i sardi del Torres Tennis. Anche il Pro Vercelli in B, sconfiggendo i palermitani del TC Kalaja per 5 a 1.Tra promozioni e conferme, il Piemonte potrà contare su ben 12 for-mazioni ai nastri di partenza dei campionati di A e B del prossimo anno, risultato che conferma i successi del recente passato, frutto, a nostro modo di vedere, dell’eccellente attività svolta dal movimento tennistico nella nostra Regione.

PUGLIASoddisfazioni dalle gare a squadre

di Marianna La Forgia

«Giornata storica per la Puglia tennistica: il Simmen Barletta pro-mosso in A1 a spese del Ct Maglie, la S.G.Angiulli ha perso

l’accesso all’A1 solo al doppio di spareggio dopo una incredibile ri-monta, il Ct Bari ha vinto lo spareggio per la permanenza in A2, Ct Galatina e Ct Brindisi promosse in B maschile, la Sg Angiulli femminile promossa in B. Che volere di più. Un plauso ai dirigenti ai tecnici ai giocatori ai tifosi: siete il mio orgoglio, vorrei coinvolgere tutti in un grande abbraccio, siete splendidi. Grazie, grazie, grazie dal vostro pre-sidente Tifoso». Con queste entusiastiche parole il presidente della Fit Puglia Donato Calabrese ha espresso pubblicamente e sul più seguito network del momento la sua gioia per le belle imprese tennistiche della regione.Il Barletta vola in A1 maschile a squadre e rilancia nella massima serie un momento storico per il tennis pugliese. Dopo il 3-3 dell’andata sui campi barlettani è stato replicato lo stesso risultato nel Salento tra Ct Maglie e Simmen Barletta: la promozione è stata decisa nel doppio di spareggio dopo il 2-0 dei magliesi con le vittorie di Luddi su Faggella (62 26 63) e Piccari su Roscioli (60; 76). I singoli si chiudono in parità con la rimonta del Barletta con Tenconi vittorioso su Portaluri (61; 60) e Satral su Crepaldi (63;63). Per il Barletta si tratta di una autentica scalata al successo e alla storia, in un torneo chiuso al terzo posto nel proprio girone. La sfida fratricida ha quindi dato il suo responso, e se la duplice promozione non era possibile, adesso il tennis pugliese potrà comunque festeggiare e sperare l’anno prossimo in un rafforzamento in numero delle società ai vertici del tennis nazionale.

SARDEGNACampionati dolci e amari

di Lazzaro Cadelano

La fase nazionale dei campionati a squadre ha visto due successi per le squadre sarde. Uno tutto rosa, un miracolo: la promozione del Tc Ca-gliari dalla serie B alla serie A2 femminile. E sempre in serie A2, l’anno prossimo ci sarà la Torres che si è salvata nel campionato maschile.. Il miracolo porta le firme di Martina Natali, Elisa Salis, Carlotta Lehner, Francesca Piu e Elisa Idini. Le ragazze hanno dominato il gi-rone senza perdere una partita, arrivando davanti a tutte le altre squadre del raggruppamento numero Tre grazie a tre vittorie e tre

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� La squadra dell’UST Beinasco

�� Le squadra della Canottieri Casale

Super Tennis

pareggi. Poi nella fase finale il successo più bello, in casa, al dop-pio di spareggio. Dopo il pareggio strappato sul Tennis Rozzano, sulla terra rossa di Monte Urpinu è arrivato ancora un pareggio e quindi il trionfo e la promozione al doppio decisivo e al terzo set. Per la Torres è stato un campionato difficile, ma alla fine l’obiettivo è stato centrato. Salvezza doveva essere e salvezza è stata. Evitato l’ultimo posto del girone, i sassaresi, che si sono affidati a Diez Monge e addirittura a Hrbaty, più i tennisti di casa Gino Asara, Marco Pin-na e Franco Maddau, con l’adottato Mariano Delfino, italo argenti-no ormai accasato in viale Adua, sono riusciti a restare in serie A2. Al turno finale ma con più rimpianti si è fermato il Margine Ros-so, I vice campioni sardi di serie C erano riusciti nell’impre-sa di strappare il successo al doppio di spareggio in trasfer-ta ad Avezzano, ma poi sono “caduti” in casa sempre per 4-2. E a proposito di rimpianti, ci sono quelli di chi in serie B maschi-le c’era già, ma che non è riuscito a salvarsi: il Tc Cagliari precipita in serie C dove già mette in pentola un campionato sardo tut-to da vivere. Anche se in via Gemelli avrebbero preferito vede-re i ragazzi della seconda squadra in campionato nazionale ma dopo il 3 a 3 di garauno, il Tc Cagliari ha perso 4-2 a Palermo.

SICILIATerrasini che successo

di Fabio Tedesco

Grande entusiasmo per l’apertura, per il secondo anno conse-cutivo, del Centro Estivo della Fit a Città del Mare Terrasini

che alla fine di giugno ha spalancato le porte ad un vero e proprio esercito di giovani tennisti. Alla cerimonia di apertura del centro, diretto dal maestro Paolo Girella, hanno preso parte il Presidente del Comitato Regionale, Gabriele Palpacelli, e il consigliere Giorgio Giordano. Ottimi i riscontri che parlano di un accresciuto numero

di partecipanti per quello che è atteso da tanti ragazzi siciliani ma anche di diverse regioni del sud come un vero e proprio evento al quale non mancare. Oltretutto quest’anno Città del Mare ospiterà il master finale del circuito Kinder+Sport. “Siamo davvero soddisfatti – dice il massimo dirigente regionale della Fit Gabriele Palpacelli – della risposta entusiastica da parte dei ragazzi e dei loro genitori. Non possiamo che essere grati alla Federazione per aver creduto insieme a noi in questo progetto che oggi possiamo affermare, sen-za tema di smentita, essere stato vincente. Dopo la prima edizione eravamo convinti di poter fare ancora meglio e i risultati lo stanno a testimoniare.”.Si è intanto conclusa in maniera più che positiva la stagione per le squadre siciliane di A2 e B. Anche nella prossima stagione in A2 saranno tre le rappresentative isolane grazie ai ragazzi del Match Ball Siracusa che dopo appena un solo anno di assenza, e con una squadra fatta tutta in casa, hanno centrato una magnifica promo-zione. Sempre in B missione compiuta sia per le ragazze che per gli uomini del Ct Palermo che hanno ottenuto la salvezza. Di contro hanno centrato la promozione il Tc Palermo 3 e il Tc SiracusaSi è intanto svolta la prova di qualificazione ai campionati italiani per le categorie under 11 e under 12 ospitata dal Circoletto Dei Laghi. Di seguito tutti i nominativi dei tennisti che hanno ottenuto la qualificazione per partecipare ai Campionati Italiani.Under 11 Andaloro Fabrizio - Polsip. Rescifina, Macca Giovanni - Federtennis Scoglitti, Velardo Mauro - Polisp. Rescifina, Truden Alessia - TC Pa-lermo 3, Liga Giuliana - Country Time ClubUnder 12La Vela Giuseppe - Kalta TC, Proietti Scorzoni Christian - Proietti Tennis Team, Potenza Luca - TC Sant’Angelo di Licata, Licitra Ales-sandro - CT Ragusa, Magaddino Gabriele - CT Trapani, Vassallo Da-nilo - Proietti Tennis Team, Bruno Sofia - CT Brolo, Viglianisi Alice - Sicilia Tennis Academy, Raia Debora - Polisp. Orbalac, Di Peri Giu-liana - TC Kalaja, Di Mauro Sofia - Sicilia Tennis Academy, Salerno Lidia - CT Agrigento.

TOSCANASiena e Bisenzio in evidenza

di Enrico Roscitano

Una stagione, quella appena chiusa, che ha dato non poche sod-disfazioni ai colori toscani relativamente ai campionati nazionali

di maggiore spessore. La Toscana è certamente una delle regioni più accreditate nei vari tornei e la presenza di proprie squadre si fa sentire con risultati più che lusinghieri. Ottime notizie sono arrivate dalla serie B femminile per merito di Circolo Tennis Siena e Tennis Club Bisen-zio, capaci di stroncare le ambizioni rispettivamente del CT Spezia e del Cesano Maderno garantendosi un posto nella serie maggiore per l’anno 2013. In campo maschile hanno provato a fare lo stesso ancora il Tennis Club Bisenzio ed il Circolo Tennis Etruria ma, in entrambi i casi il doppio di spareggio ha premiato le squadre avversarie lasciando l’amaro in bocca ai circoli toscani. Per quanto riguarda il Bisenzio ha perduto dal Tennis Club Comune di Bolzano, mentre l’Etruria si è arreso alla Ca-

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� Il Team Torrescampione della Serie C 2012

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis38

nottieri Roma.Folta la presenza toscana nella serie B del prossimo anno. Circolo Ten-nis Arezzo, Sporting Club Montecatini-Madras e Cooperativa Livorno, vincendo i rispettivi incontri di Play Out contro Circolo Tennis Viterbo, Tennis Club Treviglio e Circolo Tennis Palermo, si sono assicurati la pre-senza nello stesso campionato anche per la stagione successiva. Al femminile, invece, toccherà solamente al Circolo Tennis Arezzo difen-dere le sorti toscane. Il Circolo Tennis Scandicci, guidato da Antonio Bandettini, rimane in A2 dopo essersi arreso solo al settimo incontro nei confronti del Circo-lo Tennis Barletta. Nel 2013 sarà ancora A2 in compagnia del Tc Prato che ha perso il proprio match di Play Off contro il Massalombarda. Da questo campionato retrocede in serie B il Tennis Club Sinalunga che ha perduto gli incontri di Play Out con l’Aquila ed Eurotennis. Nella serie A2 femminile la presenza toscana si chiama Circolo Tennis Firenze che non ce l’ha fatta a scalare la serie superiore.

TRENTINOAndalo accoglie i PIA

di Luca Avancini

Grande festa sui campi di Andalo, nel cuore delle Dolomiti di Bren-ta, dove è andata in scena la giornata PIA, il campionato riservato

agli under 8, aperto alla partecipazione di tutte le scuole tennis tren-tine. Due le categorie previste che hanno visto darsi battaglia i mini tennisti di ben 18 formazioni, in rappresentanza di otto scuole, Ata, Calisio, Levico, Ledro, Mori, Pergine, Rovereto, Trento. Nella prima, dove i ragazzini si sono misurati in campetti lunghi 15,77 m. (come il promo azzurro) e sfidati contemporaneamente anche nelle prove fisi-che, si è imposta con pieno merito la formazione dell’At Levico, com-posta da Andrea Spagolla e Tommaso Viero, entrambi classe 2004. Dopo aver vinto il girone eliminatorio i piccoli tennisti seguiti dai tecni-ci Antoan Gerginov e Deyan Stankov, si sono aggiudicati il mini derby con i compagni della B, Carlotta Occofer, Niccolò Dalmaso e Filiippo dell’Anna, quindi hanno scavalcato con sicurezza gli ostacoli rappre-sentati dalle due grintose squadre dell’Ata, formate da Gaia Conci, Alessia Marinelli, Alessio Zamboni ed Eleonora Zanlucchi. In finale il Levico ha avuto ragione per 14 a 11 della formazione “B” dell’Ata, vittoriosa in precedenza sul Rovereto. Diverso il campo e la categoria, ma non i protagonisti. Sul rettangolo di gioco più grande, accorciato

di soli 2 metri (19,77) rispetto a quello intero, a tenere banco infatti è stata nuovamente la sfida tra i piccoli atleti del Levico e quelli dell’A-ta. A spuntarla questa volta sono stati gli atini, Sveva Bernardi Sveva, Matteo Brunello e Matteo Fondriest, seguiti dall’istruttore federale Emanuele Volpe, che dopo il confronto tutto in famiglia tra la “A” e la “B” in semifinale, hanno prevalso per 2-0 nella finalissima con i rivali dell’ At Levico, Tommaso Piva e Tommaso Saia, impostisi con lo stesso punteggio sul Rovereto, salito ancora sul gradino più basso del podio.

VALLE D’AOSTAToniolo e Ollari vincono gli Assoluti di Demetrio De Gaetano

Il Tennis Club Aosta ha ospitato dal 25 maggio al 10 giugno l’edizio-ne 2012 dei Campionati Valdostani. Un ricco programma ha visto

scendere in campo 49 tennisti nelle categorie senior e 31 in quelle giovanili, che per due settimane hanno animato i campi in sintetico di Corso Lancieri.Il campionato assoluto maschile ha visto i partecipanti suddivisi in un tabellone a quattro sezioni.La conclusione dellla terza sezione ha decretato il vincitore del titolo di 4° cat. che è andato a Giuseppe Canonico (T.C. Aosta) su Davide Torasso (T.C. Aosta). In questo tabellone ci sono da segnalare gli ex-ploit del giovane Tommaso Rossin (T.C. Aosta) giunto in semifinale dopo aver superato nei quarti la testa di serie n. 2 Gianluca Ferro (T.C. Chatillon/Saint Vincent) e di Davide Torasso che ha iniziato la sua av-ventura in questo campionato nella prima sezione. Nel tabellone finale la vittoria è andata al favorito Saul Toniolo (Sporting Borgaro) che ha superato Luca Granito (T.C. Aosta) approdato in finale superando la

� La giornata PIA ad Andalo� �

� La squadra del CT Siena

Super Tennis

Testa di serie n. 2 Davide Zorzi (T.C. Chatillon/Saint Vincent). Il titolo assoluto femminile (tabellone unico) è andato alla giovane Giulia Ollari (T.C. Aosta) che superando in finale Enrica Cortese (T.C. Aosta) bissa il successo appena conquistato nell’Under 14. Nei campionati giovanili non ci sono state sorprese poiché tutti i titoli in palio sono stati conqui-stati dai favoriti. L’Under 10 maschile è andato a Laurent Grange (C.T. Courmayeur) su Aessandro Laniece (T.C. Aosta), mentre nell’Under 12 si è assistito alla sfida in famiglia tra i cugini Canonico (T.C. Aosta) con la vittoria del favorito Filippo su Edoardo. Nell’Under 14 nessun problema per Tommaso Rossin che si aggiudica il titolo superando in finale Pietro Razzi (T.C. Aosta). In Campo femminile Alessia Dellea (T.C. Chatillon/Saint Vincent) si aggiudica il titolo Under 12 superando in finale Corinne Cornaz (T.C. Aosta). Giulia Ollari si impone tra le Under 14 battendo in finale Sara Fristachi (T.C. Aosta).

VENETOFinal Four di serie C

di Roberto Bonigolo

Doppio appuntamento in terra veneta per la tradizionale assegna-zione degli scudetti regionali a squadre di Serie “C” e per la qua-

lificazione alla successiva fase nazionale (quattro i pass sia in campo maschile che in quello femminile). Si tratta di una manifestazione che raccoglie un grande seguito sia da parte dei circoli che degli atleti inte-ressati ma anche e soprattutto di tutti gli appassionati. Il primo appun-tamento, per la final four maschile sotto la direzione del giudice arbitro Domenico Ciervo, ha avuto luogo nella splendida cornice lidense del T.C. Ca’ del Moro in un week end capriccioso tra sole, nuvole e qual-che goccia di pioggia. Si sono affrontate sui campi in terra rossa del club presieduto da Luigi De Col le formazioni dello stesso T.C. Ca’ del Moro, T.C. Lido, SSD ’98 Vicenza e del T.C. San Paolo di provenienza patavina. A conclusione delle rituali tre giornate di gara si sono ritro-vate ad affrontarsi per la conquista del titolo le formazioni dello stesso T.C. Ca’ del Moro e del T.C. San Paolo con un netto successo finale dal parte della formazione lidense capitanata dai maestri Morucchio e Panada (3/1 dopo i singoli e 4/2 a conclusione dei doppi) che poteva contare sul 2.1 Garcia, 2.2 Vico, 2.3 Lago e 3.1 De Paolis (nei singolari) e sulle coppie Lago/Donaggio e Garcia/Agazzi. Sul terzo gradino la formazione vicentina della SSD ’98 ed infine sull’ultima piazza, quella

del T.C. Lido, peraltro falcidiata da infortuni e assenze.A Bussolengo, in terra veronese, dove si sono affrontate nella final four le formazioni del Circolo Tennis Bussolengo, A.T. Verona, Circolo Ten-nis Scaligero e New Tennis La Rotonda c’è stato bisogno di una ulte-riore appendice per l’assegnazione dello scudetto regionale femminile in quanto – a conclusione della rituale tre giorni – il C.T. Scaligero e il C.T. Bussolengo si sono ritrovati appaiati in piena parità anche dopo lo scontro diretto (mentre New Tennis La Rotonda e A.T. Verona si sono dovute accontentare delle posizioni di rincalzo). Come da rego-lamento nuovo match il giorno seguente, sempre sotto la direzione del giudice arbitro Stefano Variati, tra le due pretendenti al titolo e successo finale questa volta da parte della formazione del team del C.T. Scaligero sullo stesso C.T. Bussolengo per 3/1, legittimato dai vit-toriosi singolari di Angelica Moratelli e Carlotta Sartori (su Jelena Simic e Giulia Bruschi) e dal doppio delle stesse Moratelli/Sartori su Simic/Marusic, con il punto della bandiera conquistato dal C.T. Bussolengo per mano di Caterina Marusic su Michelle Cillo.

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�� Il team CT Scaligero con gli scudetti regionali di Serie C femminile

� Formazione del TC Ca’ del Moro campione regionale di Serie C maschile

Super Tennis

“A“Avevamo pensato che l’idea di un Torneo internazionale sotto l’egida della FIT fosse il passo giusto per spingere ed alimentare la passione e l’inte-resse verso questa disciplina, ma non immaginavamo che la risposta degli atleti e del pub-blico fosse così appassionata”, queste le prime impressioni di Giancarlo De Risi della rDt Eventi .E sì perché le 92 coppie dei tabelloni finali la dicono lunga sull’attenzione che i nuovi eroi degli sport sulla sabbia hanno dato a quest’appuntamento, programmando la propria pre-parazione per essere al top negli ultimi due week end di giugno.A Terracina c’erano davvero tut-ti, o quasi, poche coppie stra-niere determinate dallo strapo-tere Italico, e qualche assente non giustificato, non hanno per nulla pregiudicato lo spettaco-lo, vista la qualità del gioco e la struttura composta da tre Cen-trali da 1500 posti e 5 campi secondari.Nella tre giorni di gare non sono mancate le sorprese, in campo femminile dai quarti di finale la Bonadonna/D’Elia uscivano an-cora sconfitte come ai mondiali di giugno in Bulgaria, mentre Bacchetta-Spazzoli dopo la sconfitta nella finale mondiale in semifinale avevano la meglio sulle neo iridate Olivieri/Brigan-ti. Nella finale che le vedeva op-poste alla sorpresa piacevolissi-ma della coppia Curzi/Gadoni le iridate 2009 passeggiavano con un doppio 62.In campo maschile il sorteg-gio delle teste di serie vedeva

una semifinale da brivido tra i campioni del mondo Tazzari/Garavini e Carli/Cappelletti, che da quest’appuntamento cercavano risposte. Alla fine di un match appassionate Carli/Cappelletti vincevano 46 64 76 (5) recuperando nel tie break del terzo set da 5-2.La vittoria in semifinale dava loro uno fiducia tale che la fina-le, contro Maldini/Cramarossa protagonisti a loro volta di un torneo di grande sostanza, si è risolta quasi in una formalità: 63 64 con il match sempre nelle loro mani.Il grande Beach Tennis vivrà nel corso della stagione altri im-portanti appuntamenti, con un occhio alla prossima edizione degli INTERNAZIONALI D’I-TALIA 2013, che riserveranno ancora nuove sorprese.

A Terracina c’erano tutti i migliori della disciplina accolti da una cornice di pubblico degna delle grandi occasioni. In campo maschile hanno vinto Carli-Cappelletti in finale su Maldini-Cramarossa.

Tra le donne titolo alla coppia Bacchetta-Spazzoli che ha superato Curzi-Gadoni

INTERNAZIONALI D’ITALIA

Tanto di cappello

beach tennis

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Sopra i vincitori Carli-Cappelletti, sotto le vincitrici Bacchetta-Spazzoli

Marianna Lauro

Super Tennis

CChe Alghero, e in particolare il Circolo Tennis Alghero e l’Asso-ciazione ASDC Sardinia Open di Alberto Corradi e Giovanna Scanu, sia diventata una delle sedi più accessibili e apprezza-te del mondo è cosa nota, ed il premio come miglior torneo del mondo è li a testimoniarlo. Ma per la prima volta quest’anno il binomio sopracitato, non pago dell’enorme lavoro che si sob-barca nell’organizzazione del torneo internazionale “Riviera del Corallo”, ha raddoppiato e ha ospitato anche la ventidue-sima edizione dei campionati assoluti.Un’edizione che ha “usufruito” dunque di un’organizzazione impeccabilmente rodata e che ha messo i nostri giocatori ita-liani nella condizione ideale di competere per un titolo che anno dopo anno diventa sem-pre più prestigioso oltre che importante per il suo alto valore promozionale.Si perché durante tutte le gior-nate di gara è stato stimato che circa 1500 appassionati hanno assistito alle partite tra cui in particolare la visita di numerose scolaresche provenienti da Al-ghero, Stintino, Portotorres, It-tiri, Nulvi, Chiaramonti e Sassari che si sono anche intrattenuti, in un dibattito informativo, con i giocatori italiani di tennis in car-rozzina confrontandosi sulle pro-blematiche che affronta un disa-bile nella vita, sull›abbattimento delle barriere architettoniche e mentali e sull›inserimento so-ciale. Alcuni atleti si sono poi confrontati sui campi da gioco con gli studenti in modo tale

da avere un confronto diretto con le persone disabili anche nell›ambito sportivo.E poi in maniera particolare si sono riavvicinati al tennis alcuni ragazzi e ragazze che a causa di gravi infortuni si erano allon-tanati dallo sport, con un corso di avviamento al tennis di 2 gior-nate.Infine nel corso della manifesta-zione è stato svolto un torneo sperimentale partendo, dai quarti di finale, di doppio mi-sto con un atleta disabile e una allieva under 14 del tennis club riscuotendo un grande successo oltre che dalle giocatrici anche dai genitori che hanno parteci-pato con interesse al torneo.Come si vede le iniziative sono state numerose e importanti, ma non hanno messo in secon-do piano il risultato sportivo che, come si evince dal titolo, ha visto i soliti noti (Fabian Mazzei in categoria maschile, Marianna Lauro e Antonio Raffaele) do-minare, ognuno nella propria

categoria, questa ventiduesima edizione.Fabian mazzei con il titolo con-quistato ad Alghero raggiunge quota 13 consecutivi.Dal lontano 2000 Fabian è im-battuto in campo nazionale il che rende di diritto il bolognese

il miglior giocatore italiano di tutti i tempi.Assenti sia Luca Spano che Ivan Lion il posto d’onore va a Paolo Cia mentre segnaliamo l’ottima semifinale raggiunta da Antonio Cippo e la vittoria in doppio, in coppia con Mazzei, per France-sco Zola.Marianna Lauro ad Alghero è di casa.Per lei non ci sono più segreti al circolo “Maria Pia” e in questa edizione “casalinga” Marian-na ha raggiunto quota 8 titoli consecutivi emulando Mazzei in campo femminile.

Alla piazza d’onore Sil-via Morotti che in se-mifinale ha sconfitto la testa di serie numero 2 del tabellone Monica Quassinti che però si è parzialmente rifatta vincendo il tabellone di doppio insieme alla Lauro.Infine in categoria Quad del trio azzur-ro, che tante gioie ha regalato al tennis in carrozzina italiano, era presente il solo Antonio Raffaele che da favorito ha vinto il torneo senza perdere un set.Al secondo posto si è classificato il milanese

Alfredo di Cosmo mentre il ro-mano Giovagnoli conquista la terza posizione.Per tutti l’appuntamento è per il 25 settembre quando al circo-lo algherese andrà in scena la tredicesima edizione del torneo “Riviera del Corallo”.

Fabian Mazzei, Marianna Lauro e Antonio Raffaele hanno dominato, ognuno nella propria categoria, la ventiduesima edizione della rassegna nazionale. Organizzazione impeccabile e un grande successo di pubblico

con la presenza delle scolaresche. Appuntamento al 15 settembre con il torneo “Riviera del Corallo”

XXII CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI

I soliti noti sbancano Alghero

tennis in carrozzina

DI FEDERICO ROSSI

43

Marianna Lauro ad Alghero

Mazzei e Zola vincitori del doppio

dal 1973

Via Pila Cipolla, 6 - 40026 IMOLA (Bo)[email protected]

Tel 0542.666381Fax 0542.665074

Maestri nel campo

Cremonini S.R.L.

FORNITORE UFFICIALE

Super Tennis

Un’estate più ricca che maiL’estate non ferma SuperTennis e la voglia di diretta. Il palinsesto del canale, quest’anno ad agosto e settem-bre, sarà più ricco. Oltre ai tradizionali tornei Atp e Wta le telecamere di SuperTennis saranno in campo anche per i challenger e ovviamente per la Coppa Davis. In più, du-rante gli US Open, doppio approfondimento nelle News, per raccontare e commentare insieme lo Slam americano.I primi live di agosto scatteranno giovedì 2, quando a Wa-shington andranno in scena gli ottavi di finale dell’Atp500.

Sarà questo uno degli eventi di preparazione ai Masters1000 e agli Us Open, e SuperTennis vi accompagnerà fino alla finale del 5 agosto.La settimana successiva, niente pause, si torna sul-la terra rossa. Il challenger di San Marino per la pri-ma volta sul canale della FIT. Quarti, semifinali e finali, in diretta dal 10 al 12 agosto. Un appunta-mento che abitualmente vede al via i migliori ten-nisti azzurri e tutti gli spe-cialisti del rosso.A settembre, invece, sarà il challenger di Genova, altro ricco torneo nel ca-

lendario del circuito minore Atp, a fare compagnia all’e-state degli appassionati. Quattro giorni di grandi match (6-9 settembre), un buon antipasto in vista del week-end di Coppa Davis, che vivremo in diretta ed in esclusiva la settimana successiva.Da Napoli, per lo spareggio play-off Italia-Cile, ci saranno ogni giorno spazio di approfondimento che scandiranno il conto alla rovescia fino ai primi match, che come tradizio-ni si giocheranno il venerdì (14 settembre). Ma non sarà solo tennis azzurro. Come sempre SuperTennis mostrerà le immagini anche del World Group, visto che simultane-amente si giocheranno le semifinali. Un appuntamento, dunque, da non perdere.Dopo aver sostenuto l’Italia, si torna ad osservare i circuiti Atp e Wta. Dal 21 settembre saranno l’Atp250 di San Pie-troburgo e il Wta cinese di Guangzhou a monopolizzare il palinsesto di SuperTennis. Tornei negli ultimi anni hanno visto gli italiani tra i protagonisti. Dirette che si chiuderanno con l’Atp250 di Kuala Lumpur. Il torneo della Malesia, dotato di un buon montepremi e di un entry list di qualità, sarà trasmesso a partire dal 28 settembre. Di fatto è il primo appuntamento della stagio-ne “orientale”.SuperTennis l’estate non si ferma.

Giovanni Di Natale

45

Giovedì 2 agosto

� 2012 LIVE ATP 500 Washington

Venerdì 3 agosto

� 2012 LIVE ATP 500 Washington QF

Sabato 4 agosto

� 2012 LIVE ATP 500 Washington SF

5 agosto

� 2012 LIVE ATP 500 Washington Finale

Venerdì 10 Agosto

� 2012 LIVE Challenger San Marino QF

Sabato 11 Agosto

� 2012 LIVE Challenger San Marino SF

Domenica12 Agosto

� 2012 LIVE Challenger San Marino Finale

Giovedì 6 settembre

� 2012 LIVE Challenger Genova

7 settembre

� 2012 LIVE Challenger Genova QF

Sabato 8 settembre

� 2012 LIVE Challenger Genova SF

Domenica 9 settembre

� 2012 LIVE Challenger Genova Finale

Venerdì 14 settembre

� 2012 LIVE Coppa Davis Italia vs Cile

Venerdì 14 settembre

� 2012 LIVE Coppa Davis Semifinale

Sabato 15 settembre

� 2012 LIVE Coppa Davis Italia vs Cile

Sabato 15 settembre

� 2012 LIVE Coppa Davis Semifinale

Domenica 16 settembre 2012 LIVE Coppa Davis Italia vs � Cile

Domenica 16 settembre

� 2012 LIVE Coppa Davis Semifinale

Venerdì 21 settembre

� 2012 LIVE ATP 250 St Pietroburgo QF

Venerdì 21 settembre

� 2012 LIVE WTA Guangzhou SF

Sabato 22 settembre

� 2012 LIVE WTA Guangzhou Finale

Sabato 22 settembre

� 2012 LIVE ATP 250 St Pietroburgo SF Domenica 23 settembre

� 2012 LIVE ATP 250 St Pietroburgo Finale

Venerdì 28 settembre

� 2012 LIVE ATP 250 Kuala Lumpur Sabato 29 settembre

� 2012 LIVE ATP 250 Kuala Lumpur Domenica 30 settembre 2012 LIVE ATP 250 Kuala Lumpur

in tv

AGOSTO

E SETTEMBRE SU

Note: * gli orari possono subire variazioni

Fabio Fognini azzurro

di Coppa Davis

Radek Stepanek vincitore nel 2011 a

Washington

46Super Tennis

la posta di Nicola

Caro Nicola,seguendo in tv il torneo di Wimbledon che si è appena concluso e osservando con attenzione l’erba del Cen-tre Court ho notato come quell’immagine fotografi esat-tamente il cambiamento regi-strato dal tennis negli ultimi venti anni. Prima il prato appa-riva usurato a fondo campo e nelle vicinanze della rete. Ora l’erba è consumata ed ingialli-ta dal calpestio solo in prossi-mità della riga di fondo cam-po, visto che a rete i giocatori

attuali, anche i big, ci vanno pochissimo. Mi piacerebbe sa-pere cosa ne pensa un grande campione come te

GIOVANNI MERINI (GORIZIA)

Caro Giovanni,ti ringrazio innanzitutto per i complimenti. Quello che tu dici è vero: l’immagine di cui parli risalta certamente all’oc-chio e fa capire come si sia evoluto il tennis negli ultimi anni: sempre più scambi da fondo campo, una sorta di braccio di ferro, sempre meno

discese a rete. Magari, anche per questioni anagrafiche, io preferisco ancora il tennis di un tempo, quello dei Laver, dei Rosewall, per intenderci, avversari che ho avuto la for-tuna di affrontare in campo e qualche volta, modestia a par-te, anche di battere. Questo però non vuol dire che il tennis dei nostri giorni sia mi-gliore o peggiore di una volta: è semplicemente l’evoluzione che si registra in ogni disciplina sportiva e anche il tennis non può essere esente. Forse, se

un appunto si può fare, è che a Wimbledon qualche anno fa i match erano più spettacolari, ma è anche questione di gusti. Tieni presente, poi, con le racchette di oggi, non quelle di legno dei miei tempi, tutti rispondono meglio, quindi è molto più complicato giocare il serve and volley. Anche per tennisti di talento smisurato co-me Federer, giusto per fare un esempio. Il rischio di scendere a rete è molto più elevato, ecco perché durante i match si vedo-no meno scambi a rete.

Il tennis, come ogni sport, cambia

10 a ROGER FEDERER – Più che per il leggendario settimo trionfo a Wimbledon, merita il massimo dei voti per l’a-plomb con il quale lo ha festeggiato. Una lezione di incom-

parabile stile a tutto il mondo dello sport, dove ogni vittoria, anche quelle più insignificanti, viene ormai celebrata col ricorso alla sguaia-tezza e alla cafonaggine.

9 a SARA ERRANI – Ha incantato Parigi col suo modo d’essere allo stesso tempo semplice e complessa, piccola e grande, se-rena e feroce senza mai contraddirsi. Un esempio per tutti noi.

8 a DUSTIN HOFFMANN – Con tanti presunti guru a sparare frescacce, le cose più intelligenti sul tennis le ha dette lui all’in-viata di “SuperTennis” a Wimbledon.

7 a CAMILA GIORGI – Troppo timida fuori dal campo rispetto alla belva in cui si trasforma dentro per meritarsi un voto più alto.

6 ad ANDREAS SEPPI – A Parigi ha messo alle corde l’allora nu-mero 1 del mondo Djokovic, senza però riuscire ad assestargli il colpo di grazia.

5 ai DOPPI AZZURRI – Grandissimi sulla terra, solo grandi sull’erba. Risultati che un tempo ci avrebbero esaltati sta-volta li abbiamo vissuti quasi come delusioni. Il loro vero

torto è di averci viziati.

4 ad ANDY MURRAY – Tabellone-autostrada, parzialità a suo favore, pubblico scatenato nel sostenerlo. Un britannico a Wimbedon non può sprecare un’occasione così… Si riscatta

un pochino cedendo al magone durante la premiazione.

3 a GIANLUIGI QUINZI – Coi suoi risultati e il suo dichiararsi italiano rischia di lasciare vedove molte mogli di giornalisti.

2 alla LAVAZZA – Nespresso, suo competitor anche in ambito tennistico, fa promozione utilizzando l’immagine di George Clooney. Per comunicare che a Wimbledon bevono il suo caf-

fè, il colosso italiano gli contrappone quella di Adriano Panatta.

1 a “LA STAMPA” – Parigi. Dichiarazione della Errani dopo una delle sue vittorie: “Sono e mi sento italiana al 100 per cento. In Spagna ho im-parato molto”. Titolo sul quotidiano torinese: “Errani: Grazie Spagna!”.

0 a PAOLO BERTOLUCCI – Poche idee ma confuse. 1) Talk show serale negli studi milanesi di SKY Sport. Al conduttore che gli chiede perché le tenniste italiane sono più brave dei colleghi ma-

schi risponde: “Perché si allenano all’estero”. 2) Telecronaca del quarto di finale di Wimbledon fra Kerber e Lisicki. Telecronista: “Però, ‘sti tede-schi!... Bravi, no?”. Bertolucci: “Beh, loro sì che hanno una grande scuo-la!”. La Kerber fa un punto molto bello e urla: “Cm’on!”. Telecronista: “Ma come, esulta in inglese?”. Bertolucci: “Per forza, sono sette anni che si allena in America…”.

&PROMOSSI

BOCCIATIDI GIANCARLO BACCINI

ASICS nasce come acronim

o del motto latino “Anim

a Sana In Corpore Sano”

FILIPPO VOLANDRI

SONO IL PROSSIMO PUNTO.NON L’ULTIMO.

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