ILTIRO A VOLO 315

10

description

Il Magazine della Federazione Italiana Tiro a Volo

Transcript of ILTIRO A VOLO 315

Page 1: ILTIRO A VOLO  315
Page 2: ILTIRO A VOLO  315
Page 3: ILTIRO A VOLO  315

3

Numero 31511 febbra io 2015

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

CoordinatoreRedazionaleMassimiliano [email protected] : @ILTIROAVOLO

Grafica& MultimediaAndrea Tei

Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata.

Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994

SPONSOR FEDERALI

315

pag 4 NUMERI, MA NONSOLO

pag 6 INCORPORESANO

pag 8 A TUTTOVENETO

pag 9 QUAGLIETTIESEBASTIANI:IL LOROGIORNOMIGLIORE

TRAP ALL’AMERICANA

Munizioni Baschieri & PellagriBornaghiCleverChedditeFiocchi MunizioniNobel Sport ItaliaRC Eximport

ArmiCaesar Guerini Perazzi Armi Pietro Beretta

Macchine lanciapiattelliFAB

Macchine lanciaelicheRodenghi

PiattelliEurotarget

AbbigliamentoBeretta

Dispositivi acusticiEurosonit

Torna in scena l’Italian Down The Line con un calendario stagionale interessan-te e avvincente. Per la disciplina “ameri-cana”, che Fabrizio Evangelisti ha saputo condire sapientemente in salsa italiana, il primo appuntamento è fissato per il 19 aprile sulle pedane della Falco. Al primo Gran Premio stagionale all’impianto di Sant’Angelo in Formis faranno seguito il Gran Premio del 3 maggio al Nuovo Borgo e quello del 7 giugno a San Mari-no. In occasione della sfida in programma all’ombra del Monte Titano sarà decreta-to anche il supercampione della stagio-ne. Per la quarta edizione del Campio-nato italiano e per la Gran Coppa delle Società c’è invece da attendere l’estate piena: gli scudetti saranno in palio il 19 luglio a Valle Aniene (nella foto). Nel 2014 la gara in programma all’impianto di Via Lunghezzina rappresentò la svolta per l’Italian Down The Line. Quella gara fece registrare, per così dire, il “tutto esaurito” con il doppio dei partecipanti rispetto all’analogo appuntamento della stagione precedente. Prendete nota allo-ra delle date delle gare dell’Italian Down The Line, perché quel record fissato nel 2014 a Valle Aniene dovrà essere ritocca-to ancora..!

La Redazione

CO

NT

RO

CO

PERT

INA

In copertina

Un anno fa a Rimini, per il Campionato invernale del settore giovanile, era primavera davvero, nonostante che il calendario decretasse che si era ancora nel cuore della stagione fredda. Ma è sempre primavera - e lo è quindi in anticipo - quando sono i giovanissimi a scendere in pedana. Domenica prossima a Rimini sarà di nuovo Campionato d’inverno per gli under 20 e si tratterà di un ideale ritorno a scuola per molti ragazzi e molte ragazze del panorama tiravolistico italiano...

Page 4: ILTIRO A VOLO  315

PRIMA PARTE

Promozione del tiro a volo e ampliamento del ba-cino di utenza non sono concetti disgiunti da quel-lo di estensione del numero dei tesserati. Si tratta di un concetto più volte ribadito anche dall’Esecu-tivo federale al fine di spronare le Associazioni a compiere costante opera di reclutamento. È fuor di dubbio che in tutta la penisola ci sono realtà tiravolistiche che profondono sistematicamente grande impegno su questo fronte. Lo dice la sta-tistica. Alla data del 7 febbraio 2015, ovvero alla data del più recente rilevamento, è ad esempio il sodalizio di Cieli Aperti ad aver staccato il mag-gior numero di tessere. L’Associazione bergamasca vanta 263 tesserati e precede sul podio Valle Anie-ne (244) e Belvedere (219). Ma l’Associazione di Renato Lamera consegue quasi stabilmente ormai da anni il primato stagionale delle tessere emes-se. Alla data del 31 dicembre 2014 il sodalizio di Cologno al Serio presentava un patrimonio di 507 tesserati e precedeva Valle Aniene (363) e Conca-verde (361). Andiamo a vedere, allora, quali sono i provvedimenti adottati dal sodalizio orobico per ottenere un primato quasi permanente in tema di reclutamento. La filosofia di Renato Lamera sull’ar-gomento è, peraltro, assai semplice, ma altrettanto ineccepibile: chi vuole entrare in un impianto di tiro, deve essere tesserato alla Fitav. Anziché tra-sformarsi in un limite, come descritto da taluni, questo criterio rigoroso è un metodo di promo-zione assai proficuo. Lamera dice chiaramente che la sua Cieli Aperti è una vera e propria fabbrica di tesserati e non è davvero propaganda perché allo stand bergamasco sono proprio i tanti nuovi tesserati (quei nuovi appassionati, dunque, che si tesserano in assoluto per la prima volta e che non vantano nessun precedente agonistico di pedana) a fare la differenza.

“Mio figlio Adriano – dichiara a questo proposi-to Renato Lamera - che si occupa dell’avviamento vero e proprio, cioè: del primo livello, e quindi la-vora con i veri principianti, crea ogni anno cinquan-ta/sessanta nuovi tiratori. Vogliamo dire che cosa diventerebbe in capo a pochi anni il movimento tiravolistico se tutte le Associazioni italiane produ-cessero cinquanta nuovi tiratori in ogni stagione?

4

NUMERI MANON SOLO

VITA FEDERALE

Il Presidente del sodalizio di Cieli Aperti Renato Lamera

315

Inauguriamo in questo numero un’indagine sui metodi di promozione adottati dalle Associazioni che occupano le più alte posizioni nella top ten del tesseramento: questa volta raccontano la loro “ricetta” Renato Lamera di Cieli Aperti e Silvio Mantovani dello Shooting Team Scaligero

A me piace definire Cieli Aperti la “terra della li-bertà”. E parlo del rapporto da intrattenere con tutti i tesserati. Il tesserato deve sentirsi libero di svolgere l’attività di pedana nel modo e nella quan-tità che preferisce. Può sparare tutti i giorni oppu-re limitarsi ad una seduta di tiro alla settimana. Può rivolgersi ad una sola disciplina oppure divertirsi a sperimentare tutte le opportunità che offre la no-stra Associazione. Io dico, però, che far promozio-ne seria e ottenere risultati in fin dei conti è una cosa semplice. A parte il fatto che io promuovo il tiro sistematicamente con le mie esibizioni dal vivo, ma è anche vero che io utilizzo tutti gli strumenti possibili. Prendiamo il caso del nostro sito web. Sul sito di Cieli Aperti ho pubblicato una ventina di

Page 5: ILTIRO A VOLO  315

di militanza seguiti dagli Istruttori Claudio e Enrico Munaro e dall’Allievo Istruttore Davide Cerchier. In questi venticinque anni di attività ho compreso che quello che il tesserato chiede è principalmen-te l’attenzione verso la sua persona. Il tesserato chiede di non sentirsi uno dei tanti e in una piccola struttura avverte evidentemente di essere oggetto di un’attenzione maggiore da parte della dirigen-za. Ma c’è di più: un’Associazione come la nostra consente a tantissimi dei suoi tesserati di accedere alle rappresentative che gareggiano ai campionati nazionali. In questi venticinque anni di storia abbia-mo partecipato a più di cento campionati italiani a squadre nelle specialità del Trap, dell’Universale, del Double Trap e dello Skeet e abbiamo schie-rato più di cento tiratori diversi, vincendo com-plessivamente dieci titoli. Perché il nostro preciso obbiettivo è proprio quello di partecipare a tutte le competizioni, in particolare quelle a squadre, organizzate dalla Fitav in ambito regionale e na-zionale. E proprio a quello destiniamo gran parte delle nostre risorse che derivano dal tesseramen-to, ma anche da sponsorizzazioni che spesso sono esterne al nostro specifico mondo del tiro. Tutto questo vuol essere anche il tentativo, spesso rea-lizzato, di trasformare uno sport prettamente indi-viduale come il tiro a volo in uno sport di squadra: un principio che mira a rendere sempre più coesa, giorno per giorno, la nostra Associazione e i suoi tiratori.”

Il Presidente dello Shooting Team Scaligero Silvio Mantovani (il secondo da sinistra in basso) contornato da una delle sue formazioni

5

315

VIT

A F

ED

ER

ALE

brevi lezioni di tiro dedicate a singoli specifici problemi. È accaduto che tante persone mi abbiano confessato che attraverso quegli interventi di pochi minuti hanno miglio-rato il loro modo di sparare oppure sono state sollecitate a venire al campo di tiro per mettere in pratica quello che avevo suggerito.”

Ma per compiere una promo-zione accurata della pratica tiravolistica e per realizzare un sistematico reclutamento di nuovi tiratori non c’è biso-gno evidentemente di essere una “corazzata” dell’impianti-stica del tiro a volo come av-viene nel caso di Cieli Aperti, perché in una situazione socio-geografica un po’ diversa e, soprattutto, in presenza di una struttura con finalità diverse, si può essere autori di un re-clutamento che merita un ampio elogio. È il caso dello Shooting Team Scaligero. Il sodalizio veneto del Presidente Silvio Mantovani, che con 86 tesse-re ha conquistato il terzo posto tra le Società di Quarta categoria alla data del 31 dicembre 2014 (il primo e il secondo posto se li sono aggiudicati rispettivamente Genova con 110 tessere e Borgo Panigale con 104), ha iniziato realmente alla grande il 2015 e, alla data del 7 febbraio, guida la classifica di quella divisione con 70 tessere davanti a Aosta (60) e Pezzaioli (55). Qual è allora il segreto di que-sta vitalissima Associazione veronese?

“C’è un criterio che si pone al di sopra di tutti gli altri - precisa Silvio Mantovani - ed è quello se-condo il quale in un sodalizio, indipendentemente dalle dimensioni e dagli obbiettivi, il tiratore deve essere al centro di ogni politica. Per me e per i miei più stretti collaboratori, un tiratore è un amico: una persona, non soltanto un tesserato. Quando perdo un tesserato, perché quel tesserato decide di trasferirsi agonisticamente altrove, io perdo una persona: non un numero di tessera. È chiaro, poi, che ci sono vocazioni e ruoli diversi tra Associazio-ne e Associazione in base alle dimensioni. È nelle piccole Associazioni come la nostra, ad esempio, che il tiratore deve compiere i suoi primi passi. E infatti abbiamo tanti nuovi tesserati al primo anno

I PRIMI DELLA CLASSEAbbiamo appena segnalato che alla data del 7 febbraio, tra le Associazioni di Prima categoria, è Cieli Aperti ad aver rilasciato il maggior numero di tessere nel 2015. Con 263 tessere il sodalizio berga-masco precede Valle Aniene (244) e Belvedere (219). In Seconda categoria il vertice della graduatoria è occupato invece dalla Carignanese che con 160 tessere precede Giorgio Rosatti - Ponso (146) e Pisa (145). La Fattoria guida la graduatoria di Terza categoria con 135 davanti a La Torretta (109) e Il Campanile (105). In Quarta categoria è infine lo Shooting Team Scaligero a svettare con 70 tessere davanti a Aosta (60) e Pezzaioli (55).

Page 6: ILTIRO A VOLO  315

6

315

FITBALL: QUANDO LA FORMA ARRIVA ROTOLANDO

IN CORPORE SANO

Le prime gare invernali sono già in corso. Tutti i tiratori stanno mettendo a punto la preparazione per iniziare al meglio la nuova stagione ago-nistica. Il periodo in cui siamo, questo dell’inizio di febbra-io, richiede una verifica per capire se i carichi di lavoro impostati nel mese di novem-bre rispecchiano la program-mazione o se è opportuno apportare delle modifiche al fine di concretizzare al meglio

la condizione fisica. Dopo aver sviluppato nei mesi di novembre e dicembre il lavoro aerobico, adesso è il momento di dedicarsi alle esercitazioni della forza e della destrezza. Come risaputo, è importante dedicare delle sedute per migliorare la forza mu-scolare, intesa come tonificazione e non come aumento della massa. Se questa capacità viene sottovalutata, si possono ve-rificare delle carenze muscolari che, soprattutto in uno stato di stress come la gara, possono pregiudicare il risultato. Quin-di è opportuno dedicare 4-6 settimane di allenamento per lo sviluppo di questa importante capacità motoria. Il programma deve coinvolgere tutti i distretti muscolari impegnati nel gesto tecnico del tiro. Un’altra importante capacità da sviluppare in questo periodo è la destrezza. Un modo semplice e divertente per allenarla è attraverso l’uso di un piccolo attrezzo: la Fitball. La Fitball, conosciuta anche come Swissball, è stata introdotta in Italia nel 1963, e non è altro che una palla gonfiabile di gomma morbida con un diametro che può variare da 55 a 85 centime-tri. Ritengo che la preparazione fisica debba avere un’ottica di globalità: il cervello conosce movimenti, non muscoli. È evidente come tutti i piccoli aggiustamenti che il corpo deve compiere per mantenere l’equilibrio su una palla, contraendo tutta la ca-tena cinetica muscolare, permettono di ottenere una risposta più intensa, più efficace, più focalizzata e dunque più allenante. In particolare, il semplice stare seduti sulla fitball (provate ad alzare una gamba e osservate cosa succede!), mette in contra-zione i muscoli stabilizzatori (addominali e lombari) evitando di assumere posizioni e posture scorrette. Per questo in Sviz-zera, nel 2001, una campagna del Ministero della Salute fece mandare gratuitamente una Fitball a casa di tutti gli over 60, e fece sostituire le normali sedie con piccole Fitball nelle scuole materne. Personalmente consiglio spesso il suo utilizzo al po-sto della sedia in casa o in ufficio quando lavorate al computer. Da questa affermazione molti potrebbero pensare che l’autore di questo articolo è fuori di testa. Non è così! Naturalmen-te il cambiamento (la Fitball al posto della sedia) deve essere graduale, come succede nella somministrazione dei carichi di allenamento. L’atleta che deve partecipare ad una maratona, inizierà infatti, gradualmente a coprire i chilometri che lo divi-dono dalla distanza di gara: 42,195 metri. La stessa cosa deve succedere con la fitball. Provare non costa nulla. Vi accorgerete che beneficio ne trarrà tutta la muscolatura vertebrale e addo-minale. Servendosi della fitball, si possono eseguire esercizi di tonificazione muscolare senza affaticare le articolazioni, miglio-rando la postura, l’equilibrio e la coordinazione. L’esaltazione di queste caratteristiche non è utile solo in caso di riabilitazione, yoga o pilates. L’uso della Fitball (che rientra nella sfera dell’al-lenamento funzionale) è consigliata ad ogni individuo, al fine di

Un attrezzo ginnico che può trasformarsi perfino in un oggetto di uso corrente per le quotidiane attività lavorative è uno degli strumenti più diffusi nella preparazione atletica

Di Fabio Partigiani ristabilire o migliorare la corretta percezione che l’organismo ha nei confronti del mondo esterno (propriocettività). La Fitball è molto utilizzata ormai da diversi anni per la preparazione fisica di vari sport agonistici, tra i quali rientra anche il tiro a volo. Non bisogna dimenticare infatti che la forza è nulla senza controllo. Chi svolge uno sport di situazione anche a livello amatoriale (calcio o tennis per esempio) oppure uno sport di destrezza (tiro a volo) lo sa molto bene.A chi è rivolto l’uso della Fitball• A chi vuole eseguire esercizi di potenziamento e muscola-

zione senza affaticare la colonna vertebrale.• Agli sportivi come supporto per migliorare le prestazioni

atletiche (calcio, basket, tennis, sci, tiro a volo).• In fase di riabilitazione per chi ha subito un trauma o soffre

di patologie articolari.• A tutti quelli che vogliono provare un allenamento nuovo, di-

vertente, che non sovraccarica il sistema scheletrico.• Ai soggetti in sovrappeso che hanno la necessità di allenarsi

ma allo stesso tempo non possono appesantire muscoli e strutture articolari.

• Ai bambini, sotto forma di gioco.• A chi svolge un lavoro sedentario e sta per diverse ore sedu-

to davanti al computer: sostituire per alcuni minuti la sedia con la Fitball.

Perché è efficace• migliora la stabilizzazione, la postura e l’equilibrio.• Permette di attivare più gruppi muscolari simultaneamente.• Maggiore sinergia muscolare nell’esecuzione degli esercizi

con risultati evidenti.• E’ utilissimo nel recupero dopo trauma articolare.• Aiuta e supporta nell’allungamento muscolare.Come si usa

La Fitball permette di essere utilizzata in moltissimi ambiti e con grande versatilità. L’unico vero limite è la creatività e la competenza dell’istruttore o del fisioterapista che propone gli esercizi.Principalmente può essere usata• Come una panca, sedia o base di appoggio instabile per tutti

gli esercizi classici di muscolazione e per una grandissima va-rietà di esercizi specifici (squatt monopodalici, alzate laterali, spinte, aperture….).

• Come base di appoggio per esercizi di allungamento e stretching. A loro volta queste modalità possono essere usa-te con:1. occhi aperti o chiusi;2. con un solo arto o con entrambi gli arti;3. con l’ausilio di pesi, elastici o palle mediche.

A questo punto potrebbe sorgere spontanea la domanda a co-loro che praticano il tiro a volo: è utile inserirlo nella program-mazione annuale e in quale forma? Posso affermare che ormai da diversi anni le esercitazioni con la Fitball sono state inserite nei programmi di allenamento dei tiratori della squadra italiana. Ma non solo. Anche per coloro che praticano il tiro a volo a livello amatoriale e mi chiedono un programma di allenamento, pianifico delle sedute in cui inserisco l’utilizzo di questo pic-colo attrezzo. Rendere l’allenamento sempre vivo, utilizzando metodiche differenti, è fondamentale per raggiungere uno stato di forma ottimale. Essere in forma, vuol dire avere la possibilità di conseguire risultati eccezionali: nel nostro sport vuol dire riuscire a fare il fatidico 25.

Page 7: ILTIRO A VOLO  315
Page 8: ILTIRO A VOLO  315

8

315

A TUTTO VENETODALLE REGIONI

Quello del 7 e dell’8 febbraio è stato davvero un weekend tiravolisticamente eccezionale per il Veneto. Nell’area euganea, infatti, si sono disputate competizioni di molte discipline, sia del comparto olimpico che di quello amatoriale, che hanno fatto registrare un’ampia partecipazione. Lo scorso sabato l’impianto della Socieà Vecio Piave è stato il palcoscenico della prova unica invernale di Elica. Nella sfida di San Donà di Piave Gino Boseggia si è impossessato del titolo regionale invernale dei Seniores con 12/12 davanti a Atreo Andeoli (11 + 4) e Franco Scalco (11 + 2). Nel Settore giovanile ha vinto Giulio Scalco con 9/12, mentre giovanna Borghi ha svettato tra le Ladies con 8 eliche all’attivo. Cristiano Forte è stato il primo dei Veterani e Giovanni Coppiello ha conquistato il titolo dei Master. Nello stesso impianto del Vecio Piave si è disputata anche la seconda prova del circuito invernale regionale di Fossa Universale: ben 141 i contendenti in lizza in giornate soleggiate, ma freddissime. Il miglior punteggio è stato quello di Michele Costenaro che ha totalizzato 47/50 e ha preceduto Paolo Cavarzan e Alberto Korcz (46). Nel Settore giovanile si è imposto Nicola Facci con 45 e Francesca Sella ha vinto tra le Ladies con 38 bersagli utili. Al Giorgio Rosatti di Ponso sono scesi in campo in parallelo invece gli specialisti del Double Trap e del

Compak. Tra i 56 fucili in gara nella più giovane disciplina olimpica è stato Andrea Galesso a far registrare il miglior punteggio: 55/60. Marco Correzzola e Davide Cerchier si sono collocati immediatamente alle sue spalle con 53. Con Eraldo Apolloni leader del Settore giovanile grazie ai suoi 51 bersagli utili, nella sfida riservata alle Società il team de Le Tre Piume di Agna ha svettato davanti allo Shooting Team Scaligero e alla formazione della Società ospitante. Sono stati invece 97 gli iscritti alla terza prova di Compak in programma appunto nello scorso weekend ancora sulle pedane del Giorgio Rosatti. Ottimi i risultati conseguiti da molti degli specialisti in lizza: tra gli altri un plauso lo meritano Andrea Reniero, Stefano Spagnolo e Enrico De Tomasi che hanno concluso con 49 centri. Nel comparto degli under 20 ha svettato Matteo Gasparoni con 45 centri, mentre Arianna Bonigolo ha vinto tra le Ladies con un solidissimo 48. Allo stand de Le Tre Piume si è svolta invece la seconda prova del circuito invernale di Skeet del Veneto e del Friuli Venezia Giulia nella sola giornata di domenica. Si è rivelata ancora una volta vincente l’idea di organizzare un campionato congiunto per le due realtà regionali. Tra i 40 specialisti presenti a Agna, Mirco Pasquin ha totalizzato il miglior punteggio (48/50) davanti ai 47 di Andrea Marussi e Renzo Bissoli.

Weekend eccezionale per il tiravolismo euganeo che celebra tappe importanti dei circuiti di Elica, di Fossa Universale, di Compak, di Double Trap e di Skeet

DiAdrianoLonardi

Il gruppo dei vincitori dei titoli regionali di Elica della sfida del Vecio Piave: (da sinistra) Giulio Scalco, Cristiano Forte, il Presidente della Società ospitante Salvatore Coppiello, Giovanni Coppiello, Giovanna Borghi, Denis Coppiello e il Delegato regionale Fitav del Veneto Adriano Lonardi

DOUBLE TRAP: È SFIDA PIEMONTESE A CARPIGNANO SESIA

Di Pino FacchiniIn Piemonte il Campionato invernale fornisce risultati incoraggianti. Alla prova di Fossa Olimpica a Vercelli sono intervenuti 129 partecipanti, per la Fossa Universale a Carpignano Sesia erano 59, mentre per la finale di Double Trap, ancora a Carpignano, è stato registrato un risultato veramente sorprendente con ben 42 tiratori in gara. Nella sfida a squadre è campione regionale la Carignanese, seguita dai padroni di casa di Carpignano Sesia. Terza classificata Basaluzzo che mette fuori gioco la società di Cerone di Strambino che per anni è stata leader del Double Trap in Piemonte. Nella gara individuale è campione regionale di Prima categoria il grande Dario Bolognesi. Per la Seconda categoria svetta Renzo Furian con Mimmo Chindemi e Pino Antonicelli. In Terza vince Stefano Tamburelli con Mario Vasta e Federico Canepa. Per i Veterani, vittoria di Fiorenzo Ghisolfi con Roberto Negri e Giuseppino Novali; Per i Master i migliori sono Antonio Zanellato e Piero Cignetti. Tra le Ladies è campionessa regionale Jessica Bergia e Mirco Tumiatti si impone nel Settore giovanile.

Page 9: ILTIRO A VOLO  315

9

315

QUAGLIETTI E SEBASTIANI:IL LORO GIORNO MIGLIORE

DALLE REGIONI

Con la sua quinta prova, il Campionato regionale d’in-verno di Fossa Olimpica è tornato a far tappa sulle pedane di Cascata delle Marmore. Le condizioni me-teo tutto sommato benevole dello scorso weekend del 7 e dell’8 febbraio hanno favorito una massiccia partecipazione con ben 141 iscritti. Molto alta la me-dia dei punteggi, con l’atleta di casa Corrado Ponte-corvi a guidare la classifica assoluta con il punteggio di 49 su 50. Pontecorvi ha preceduto Diego Valeri e Simone Lorenzo Prosperi che hanno colpito lo stesso numero di bersagli. A seguire, con il punteggio di 48 su 50, Oscar Rota, Giancarlo Buratta, Diego Testi, Leo Quaglietti, Giovanni Pierpaoli e Luca Battistoni. Deci-mo posto, con 46 su 50, per Lorenzo Buratta: giovane promessa del Settore giovanile nazionale. Al barrage finale, per l’assegnazione del Trofeo offerto dal Pre-sidente della Fitav Luciano Rossi, accedevano cinque tiratori: Leo Quaglietti (Prima categoria di Cascata delle Marmore), Diego Testi (Seconda categoria del Tav Trasimeno), Michele Nicoletti (Seconda categoria di Umbriaverde), Marco Pepponi (Seconda categoria di Marmore) e Massimo Allegrucci (Terza categoria del Trasimeno). Molto avvincente questa sfida finale, con la formidabile prova di Leo Quaglietti che già dall’ottavo piattello prendeva il largo per andare a conquistare il Trofeo del Presidente con un bellissi-mo 24 su 25 ottenuto all’imbrunire, rintuzzando gli attacchi di Pepponi (23/25) e Nicoletti (23/25): autori comunque di una splendida prova. La premiazione si è svolta alla presenza del Delegato provinciale del Coni

Roberto Sparnaccini e del Presidente della struttura di Acquasparta Ferdinando Donati. Incredibile la su-periorità della compagine del Tav Cascata delle Mar-more per quanto riguarda la qualificazione alla finale del Campionato italiano d’inverno a squadre. Con la vittoria conseguita in questa prova, con il punteggio di 281 su 300, ha chiuso a zero penalità ben quattro gare su cinque conquistando il primo posto assoluto con una gara di anticipo. Dietro ai padroni di casa si sono piazzati il Tav Umbriaverde (272/300) ed il Tav Trasimeno (269/300). “Sono molto soddisfatto – ha dichiarato il Presidente di Cascata delle Marmore Ferdinando Donati – della prestazione dei miei ragaz-zi. In Umbria non era mai accaduto che una squadra si qualificasse con zero penalità. È un bellissimo record, ma non ci riteniamo ancora appagati. Nonostante la qualificazione già acquisita, ci presenteremo quindi in massa alla finale della prossima settimana sulle peda-ne del Tav Umbriaverde anche per non falsare la gara delle squadre ancora in lotta.” Sulle pedane del Tav Umbriaverde intanto prendeva il via la prima prova del Campionato regionale d’inverno di Skeet. Anche qui il sodalizo di Cascata delle Marmore si è messo in luce con la bellissima vittoria di Stefano Sebastiani (48/50) ed il terzo posto di Roberto Bianchi (47/50). Secondo posto al laziale Emanuele Fuso (48/50). Ot-time prove anche per Ermanno Lanzi (47/50), Piero Mencarelli (45/50) e Luca Biscetti (44/50). La seconda ed ultima prova è in programma presso la struttura di Cascata delle Marmore il prossimo 15 febbraio.

Il Prima categoria di Trap conquista il Trofeo del Presidente nella quinta tappa del circuito umbro di Trap, mentre lo skeettista di Marmore è imbattibile nell’esordio della specialità a Umbraverde

Di Stefano Terrosi

Il timoniere di Cascata delle Marmore Ferdinando Donati con i finalisti del barrage per il trofeo del Presidente

Leo Quaglietti riceve i complimenti di Roberto Sparnaccini e Ferdinando Donati

Page 10: ILTIRO A VOLO  315