Il Pungolo n. 124

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Periodico del Comitato di Quartiere Nuove Alleanze Roma Nord Ovest Casalotti - Selva Candida Anno XXV - n. 124 - Settembre/Ottobre 2015 - [email protected] - [email protected] Tiratura 10.000 copie HOTEL SELVA CANDIDA Roma Vicino alle tue esigenze. Via Casal del Marmo, 618 00166 Roma Tel. +39 06 6157211 HOTEL SELVA CANDIDA Roma Nuovo ingresso da Via Casal del Marmo, 618 Via di Selva Candida, 200 00166 Roma Tel. +39 06 6157211 A quasi un anno di distanza dall’apertura della nuova bretella di collegamento, i lavori per l’allargamento della Via Boccea da Via Mingazzini a Via di Selva Candida, non solo non sono terminati, ma sono addirittura fermi. Un primo rallentamento c’era stato già prima dell’estate, ma si era detto che si sarebbe aspettata la chiusura delle scuole per ridurre le ripercus- sioni che il cantiere avrebbe avu- to sulla viabilità. Questo perchè la quarta rotonda, l’ultima prevista dal progetto, oltre che la più grande è an- che la più delicata, poichè compren- de l’incrocio più importante e più trafficato di tutto il quadrante. A differenza di quanto si potrebbe pensare però, il fermo del cantiere non è stato causato da ritardi di na- tura tecnico - progettuale ma, ancora una volta, da questioni di carattere burocratico - amministrativo. Nella interminabile telenovela che accompagna da oltre venticinque anni questo progetto, ci eravamo lasciati con la ditta seconda classifi- cata che, nella gara d’appalto, dopo l’accoglimento del suo ricorso, con la sentenza T.A.R. Lazio - Roma se- zione II n. 10624/2012, era diventata la titolare aggiudicataria della gara e aveva dato inizio ai lavori di realiz- zazione, superando sia le questioni relative ai ritardi nella notifica degli espropri, sia quelle relative agli scavi archeologici. Continua a pag 13 A bbiamo fotografato la situazione attuale dei principali Fossi Urba- ni del territorio, per sensibilizzare le autorità competenti a svolgere, prima dell’inverno, un intervento di pulizia, in grado di scongiurare episodi ana- loghi a quelli verificatesi lo scorso 31 Gennaio 2014. Per la sicurezza dei cit- tadini, ci auguriamo che il messaggio venga recepito. I Fossi Urbani del territorio necessitano un intervento di pulizia “La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta.” Proverbio africano VERACHI a pag 6 di Giuseppe Strazzera Allargamento della Via Boccea: cantiere fermo U n anno fa abbiamo distribuito il calendario della raccolta Porta a Porta, suddiviso per tipologia, orari e zone. Lo scopo era quello di aiutare i cittadini a svolgere questa nuova attività in modo corretto. In questa edizione richiediamo invece ai citta- dini di aiutarci a capire quali sono le lacune nel servizio da parte di AMA, monitorandole quotidianamente. C he fine farà una delle opere più importanti della viabilità locale dopo le dimissioni del Sindaco? Il progetto (insieme al collegamen- to Casorezzo - Esperia Sperani) rap- presenta un punto cardine per l’ade- guamento della vibilità locale, ed i cittadini hanno esaurito la loro dose di pazienza. L’inizio dei lavori, per il territorio, non è più prorogabile. Un report quotidiano per capire a fondo le lacune nel servizio PaP Il progetto della Bretella è pronto. A quando l’inizio dei lavori? RASO a pag 8 LANDONIO a pag 14

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Il Pungolo, periodico del quadrante Roma Nord-Ovest. Notizie dai quartieri: Casalotti, Palmarola, Ottavia, Selva Candida, Selva Nera, Via Boccea, Casal Selce, La Storta, Castel di Guido.

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Periodico del Comitato di Quartiere Nuove Alleanze Roma Nord Ovest Casalotti - Selva CandidaAnno XXV - n. 124 - Settembre/Ottobre 2015 - [email protected] - [email protected]

Tiratura 10.000 copie

HOTEL SELVA CANDIDA Roma

Vicino alle tue esigenze.

Via Casal del Marmo, 61800166 Roma

Tel. +39 06 6157211

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Nuovo ingresso daVia Casal del Marmo, 618

Via di Selva Candida, 20000166 Roma

Tel. +39 06 6157211

A quasi un anno di distanza dall’apertura della nuova bretella di collegamento, i

lavori per l’allargamento della Via Boccea da Via Mingazzini a Via di Selva Candida, non solo non sono terminati, ma sono addirittura fermi.Un primo rallentamento c’era stato già prima dell’estate, ma si era detto che si sarebbe aspettata la chiusura delle scuole per ridurre le ripercus-sioni che il cantiere avrebbe avu-to sulla viabilità. Questo perchè la quarta rotonda, l’ultima prevista dal progetto, oltre che la più grande è an-che la più delicata, poichè compren-de l’incrocio più importante e più trafficato di tutto il quadrante.A differenza di quanto si potrebbe pensare però, il fermo del cantiere non è stato causato da ritardi di na-tura tecnico - progettuale ma, ancora una volta, da questioni di carattere burocratico - amministrativo.Nella interminabile telenovela che accompagna da oltre venticinque anni questo progetto, ci eravamo lasciati con la ditta seconda classifi-cata che, nella gara d’appalto, dopo l’accoglimento del suo ricorso, con la sentenza T.A.R. Lazio - Roma se-zione II n. 10624/2012, era diventata la titolare aggiudicataria della gara e aveva dato inizio ai lavori di realiz-zazione, superando sia le questioni relative ai ritardi nella notifica degli espropri, sia quelle relative agli scavi archeologici.

Continua a pag 13

Abbiamo fotografato la situazione attuale dei principali Fossi Urba-

ni del territorio, per sensibilizzare le autorità competenti a svolgere, prima dell’inverno, un intervento di pulizia, in grado di scongiurare episodi ana-loghi a quelli verificatesi lo scorso 31 Gennaio 2014. Per la sicurezza dei cit-tadini, ci auguriamo che il messaggio venga recepito.

I Fossi Urbani del territorio necessitano

un intervento di pulizia

“La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti: per questo il suo

breve tempo le basta.”Proverbio africano VERACHI a pag 6

di Giuseppe Strazzera

Allargamento della Via Boccea: cantiere fermo

Un anno fa abbiamo distribuito il calendario della raccolta Porta a

Porta, suddiviso per tipologia, orari e zone. Lo scopo era quello di aiutare i cittadini a svolgere questa nuova attività in modo corretto. In questa edizione richiediamo invece ai citta-dini di aiutarci a capire quali sono le lacune nel servizio da parte di AMA, monitorandole quotidianamente.

Che fine farà una delle opere più importanti della viabilità locale

dopo le dimissioni del Sindaco? Il progetto (insieme al collegamen-to Casorezzo - Esperia Sperani) rap-presenta un punto cardine per l’ade-guamento della vibilità locale, ed i cittadini hanno esaurito la loro dose di pazienza. L’inizio dei lavori, per il territorio, non è più prorogabile.

Un report quotidiano per capire a fondo le

lacune nel servizio PaP

Il progetto della Bretella è pronto. A quando l’inizio dei lavori?

RASO a pag 8 LANDONIO a pag 14

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L’ora Undecima.Il lavoro per ridare speranza al territorio

Inizia “L’Ora Undecima”, un progetto della diocesi di Porto-Santa Rufina per l’av-vio di attività imprenditoria-li. Ce ne parla il direttore Caritas don Emanuele Gian-none.

Don Emanuele, come nasce questa iniziativa?Voglio definire “L’Ora Un-decima” come un progetto della diocesi di Porto-San-ta Rufina che ha lo scopo di ridare speranza. Tutti noi conosciamo il volto spento dei giovani o dei cinquan-tenni che hanno difficoltà a trovare o mantenere un lavo-ro. Sono tanti, troppi. Perso-ne rattristate dal sapere che potrebbero fare tante cose buone, ma che si vedono co-stretti a rimanere inoperosi, quindi a non poter realiz-zare, attraverso il lavoro, la propria vocazione di donne e uomini chiamati a costruire una famiglia e la comunità d’appartenenza.Dall’incontro con questo dolore ed in particolare con una coppia di giovani che desideravano sposarsi, ed una famiglia che aveva un

solo reddito di lavoro, molto basso, in Caritas provammo a utilizzare il Prestito della Speranza per permet-tere a questi due nuclei di esprime-re le loro potenzialità e così vivere quella autonomia che rende più vera la vita di ciascuno di noi. I due pro-getti ebbero un grande successo, la gioia di queste persone e la gratitu-dine erano la prova più evidente. E allora ci siamo chiesti: perché non farlo in maniera più strutturata? Nel brano evangelico a cui il progetto si ispira, si parla del padrone della

vigna che non vuole che rimangano operai disoccupati in piazza e vuole che tutti abbiano la possibilità di gua-dagnare quel “denaro” necessario per vivere la giornata.

Ci dica allora come funziona?Sul territorio diocesano sono già attivi tre sportelli in zone significative per densità di popolazione e per centra-lità rispetto ai quartieri limitrofi. Uno nel Municipio XIV di Roma Capitale, presso la parrocchia di Selva Candi-da, ed altri due a Ladispoli e Fiumi-

cino. A questi si accede per appuntamento e da qui le persone interessate vengono aiutate a veri-ficare ed eventualmente trasformare in progetto la loro idea imprenditoriale. Verranno accolti e seguiti da professionisti che la-vorano in quest’ambito da molti anni. Il proget-to prevede poi, dopo una prima fase di verifica, un vero e proprio corso per formare i futuri lavorato-ri e l’accompagnamento fino all’avvio dell’attivi-tà.

Quale sarà la ricaduta sul territorio?Il nostro obiettivo è di creare 20 nuove piccole

imprese. Questo per cer-care di dar vita a un cir-colo virtuoso e mostrare che è possibile percorre-re strade che sembravano impraticabili. Vorremmo dare soprattutto speranza alle categorie più svan-taggiate: ex-carcerati, disabili, progetti sociali, ma il percorso è aperto a tutti. Gli utenti potranno accedere ai servizi che vengono erogati in ma-niera totalmente gratuita, grazie ai fondi 8X1000 della Chiesa Cattolica, e contare su un fondo di garanzia che la dioce-si depositerà presso la Bcc di Roma. Vorremmo proporre la possibilità di autoincrementare que-sto fondo promuovendo quella meravigliosa espe-rienza umana che chia-miamo solidarietà; di cui si sente sempre un gran-de bisogno e che con-serva sempre un grande fascino con la capacità di coinvolgere continua-mente donne e uomini. Info: +39 3208314898, +39 3208348586, [email protected].

di Simone Ciampanella

L’INTERVISTA

Dott.ssa Cristina MontellaPsicologa Clinica Psicoterapeuta

Via della Storta, 484Cell. 347 3798060Roma Nord

Via Federico Zandomenighi, 64 Acilia - Axa

[email protected]

Svolge attività di psicoterapia consulenza e sostegnoper l’individuo, la coppia e l’adolescente

Sotto il titolo: il logo della Caritas della diocesi di Porto Santa Rufina;Sotto: Don Emanuele Giannone, direttore della Caritas di Porto Santa Rufina;A destra: la locandina dell’iniziativa “L’ora Undecima”.

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#AsiliNido

Ci eravamo lasciati prima dell’estate con i lavori delle

due strutture in fase di conclusione. Trattandosi di cantie-ri pubblici, avevamo conservato comunque il beneficio del dubbio sulla reale apertura per quest’anno scolastico, ma tutto è proceduto se-condo calendario.La periferia ottiene 140 posti in più per gli asili nido, facendo tirare un sospiro di sollievo a tante famiglie e riducendo ul-teriormente le liste d’at-tesa municipali, mentre le due strutture ottengo-no rispettivamente una ristrutturazione (Alfonso Gallo, ferma per restauro dal 2008) ed un utilizzo reale e concreto (Selva Nera, finito di realizzare nel 2012, ma mai aperto).

L’altra opera pubblica i cui lavori di realizzazio-ne meritano un occhio di

Finalmente aperte. L’Alfonso Gallo ad Ottavia ed il nido a Selva Nera diventano operativi

SCUOLA E SANITÀ

LA SCUOLA ELEMENTARE

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di Gabriele Cantarella

La periferia guadagna 140 posti negli Asili Nido grazie alle due strutture e la Scuola Elementare a Selva Candida procede nella sua realizzazione secondo la tabella di marcia.

riguardo, è senza dubbio la Scuola Elementare di Selva Candida. Il cantiere, riavviato gra-zie allo sblocco dei fondi vincolati con il patto di stabilità il 7 Agosto del 2014, dovrebbe termina-re entro la prossima esta-te, per permettere l’uti-lizzo del plesso a circa 350 alunni già dal prossi-mo anno scolastico.I lavori, fino ad oggi, procedono secondo la ta-bella di marcia.Il perimetro in cemento armato della struttura è quasi del tutto terminato, il che renderà possibile l’avanzamento dei lavo-ri con l’apposizione dei servizi, anche in condi-zioni metereologiche av-verse.Sarebbe anch’esso un obiettivo importante per il quadrante che, a questo punto, necessiterebbe di una scuola materna per chiudere il cerchio Nido - Materna - Elementare.A tal proposito, l’ammi-nistrazione municipale, lo scorso 2 Ottobre, ha depositato una Manife-stazione di interesse per rispondere ad un bando regionale per l’edilizia

scolastica, presentando la proposta per la costru-zione di tre nuove scuole (infanzia, media, supe-riore) in zona Selva Can-dida. Le risposte verran-no comunicate verso la fine del mese. Teniamo le dita incrociate.

In alto: l’asilo nido Alfonso Gallo, appena restaurato dopo 7 anni

di abbandono;Al centro: l’asilo nido di Selva Nera, aperto

dopo 3 anni dalla con-clusione dei lavori;

Sotto: la Scuola Elementare di Selva Candida, struttura

che, una volta ultima-ta, sarà in grado di

ospitare circa 350 bambini.

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ATO 2 e delle dichiarazio-ni di «idoneità al consumo umano», rilasciate dalla ASL Roma C, il divieto imposto dall’ordinanza n. 36 è cessato esclusivamente per gli acque-dotti: • Monte Olivero, Piansac-

coccia, Santa Maria di Galeria (con Ordinanza n. 158 del 11 Agosto 2014);

• Camuccini (con Ordinan-za n. 262 del 19 Dicembre 2014);

• Brandosa (con Ordinanza n. 158 del 7 Agosto 2015).

Mentre restano ferme le pro-roghe del divieto per il consu-mo umano delle utenze allac-ciate agli acquedotti Casaccia S. Brigida e Malborghetto, per i quali la cessazione del divieto, salvo nuove disposi-zioni, è prevista per il 31 Di-cembre 2015.Ci si augura che entro tale data Acea Ato 2 sia in grado di risanare anche questi ac-

quedotti, garantendo la quali-tà dell’approvvigionamento e della distribuzione, portando definitivamente la civiltà in un’altra fetta di territorio che, fino ad oggi, ha dovuto ricor-rere a metodi alternativi per la fruizione di un bene primario come l’acqua potabile.

SCUOLA E SANITÀ

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#AcquedottiArsial

L’ordinanza sindacale n. 36 del 21 Febbra-io 2014, ha sancito

il «divieto di utilizzo dell’Ac-qua proveniente dagli acque-dotti rurali ARSIAL, per il consumo umano, con partico-lare riferimento all’emergen-za arsenico, nelle more che si-ano collegati alla rete ACEA ATO2 S.p.A.». Nel corso di questi due anni, a seguito degli interventi di risanamento a cura di ACEA

di Marco Verachi

Arsial, dopo quasi due anni risanati la maggior parte degli acquedotti a rischio arsenico

L’ORDINANZA N. 158DEL 7 AGOSTO 2015

All’appello mancano ancora le utenze allacciate agli acquedotti Casaccia S.Brigida e Malborghetto, per le quali il divieto, salvo nuove disposizioni, è previsto fino al 31 Dicembre 2015.

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intervento e con la stagione più piovosa alle porte, lo stato dei Fossi del territorio è quello che segue:• Il Fosso del Bamboccio,

che nel Municipio XIII è noto toponomasticamente come “Fosso del Campo”, confluisce nel Rio Galeria poco dopo il ponte tra Via Pantan Monastero e Via di Casalotti e attualmente si presenta con la vegetazio-ne che raggiunge il livello stradale, nonostante l’in-tervento di pulizia dello scorso Aprile.

• ll Fosso dell’Acquasona, che costeggia Via Dome-nico Montagnana e conflu-isce nel Rio Galeria all’al-tezza del “Dazietto”, è stato oggetto di un intervento di pulizia lo scorso Marzo e già ripresenta erba molto alta e rovi che ostruiscono il normale scorrimento del-le acque.

• Il Fosso di S. Spirito, che costeggia l’omonima Via in zona Palmarola, confluisce

direttamente nel Tevere e si presenta meglio solo perché, nel tratto abitato, è aiutato dalla base in cemento, che comunque rilascia delle piccole crepe in cui la flora la fa da padrona.

• Il Rio Galeria, il bacino più impor-tante, è stato oggetto dell’intervento di pulizia più massiccio, tanto che dopo un anno, risulta forse il meno

#FossiUrbani

Poco più di un anno fa e più precisamente il 31 Gennaio 2014, il territo-

rio di Roma Nord-Ovest è stato colpito da una forte alluvione, che ha causato ingenti danni ai cittadini e alle loro abitazioni.Tra le zone più colpite c’è sen-za dubbio Casal Selce, uno dei punti più a valle del territorio, costeggiato in tutta la sua lun-ghezza dal bacino idrico più importante della zona: il Rio Galeria.Dopo l’alluvione, le autorità competenti hanno eseguito di-versi interventi di manutenzio-ne sugli argini di quasi tutti i Fossi del territorio e l’ultimo inverno è passato senza grandi preoccupazioni. Il vero proble-ma però, come al solito, è che la manutenzione dei Fossi ha sempre carattere straordinario e mai ordinario. Così, ad un anno di distanza dall’ultimo

ELETTROSMOG E AMBIENTE

Con l’avvicinarsi dell’inverno, abbiamo fotografato la situazione attuale dei Fossi Urbani, per sensibilizzare l’amministrazione sulla necessità di un nuovo intervento di pulizia

di Marco Verachi

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7IL PUNGOLOWWW.ILPUNGOLO.ORG

preoccupante fra tutti i ba-cini del territorio, ma ne-cessiterebbe comunque di una manutenzione in vista dell’inverno.

• Il Fosso di Campomor-to, che confluisce nel Rio Galeria appena 50 mt. più avanti rispetto al Fosso del Campo, per buona parte ha un basamento di cemento, poi torna in terra nel pas-saggio all’interno del Par-co della Cellulosa. Anche di questo Fosso non abbia-mo una data dell’ultimo intervento di pulizia e per alcuni tratti “ospita” mate-riali di risulta.

• Il Fosso delle Cerquette, che confluisce nel Rio Ga-leria passando per La Stor-ta, è ormai completamente oscurato dalla vegetazione, tanto da risultare invisibile dalla sede stradale.

• Il Fosso delle Pantanelle, che confluisce nel Rio Ga-leria, del quale non abbia-mo notizie dell’ultimo in-tervento di pulizia. La sua urgenza è ancor più marca-ta perchè il suo corso co-steggia il plesso scolastico del Casale delle Pantanelle.

E’ evidente la necessità di una riorganizzazione seria del si-stema di pulizia dei fossi che porterebbe una parziale ridu-zione del rischio esondazione.Purtroppo però i problemi più grandi restano le risorse econo-miche destinate alla manuten-zione e le competenze.Queste ultime in particolare sono suddivise tra, Regione, Provincia, Comune, Consorzio di Bonifica Tevere Agro Ro-mano (CBTAR) e proprietari frontisti.Frammentare la competenza in così tante parti vuol dire non voler davvero risolvere il pro-blema, ma avere sempre qual-cuno su cui scaricarlo.La soluzione proposta in più occasioni dal Comitato N.A.R.N.O. è quella di trova-re un gestore unico, al quale destinare fondi strutturali cer-ti, per permettere almeno una pulizia annuale subito dopo l’estate.In attesa dell’attuazione di tale riforma, si richiede comunque un intervento di pulizia straor-dinario, in modo da poter af-frontare la stagione invernale senza il rischio di trovarsi nuo-vamente spettatori inermi di scenari catastrofici, come quel-lo che colpì la periferia nello scorso 31 Gennaio 2014.

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ELETTROSMOG E AMBIENTE

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FOSSO DEL BAMBOCCIO / CAMPO

FOSSO DELL’ACQUASONA

FOSSO DI SANTO SPIRITO / MAGLIANELLA

RIO GALERIA

FOSSO DI CAMPOMORTO

FOSSO DELLE CERQUETTE

FOSSO DELLE PANTANELLE

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#RaccoltaPAP

La raccolta Porta a Porta, per le zone esterne al G.R.A del nostro terri-

torio, è ormai una realtà.Tale metodologia, se eseguita da tutti gli operatori interessati (AMA, Consorzi e Cittadini) con un certo criterio, potrebbe davvero raggiungere ottimi ri-sultati.Ma così non è.

Nonostante siano diminuite, sono ancora molte le disca-riche abusive che si forma-no vicino alle campane per il vetro, ed il fenomeno è tanto più acuto tanto più la zona è disabitata.A tal proposito proponiamo di eliminare alcune di queste

campane per il vetro, che spes-so giacciono in luoghi lontani dai centri abitati e sono, dun-que, facili prede degli “intra-montabili incivili”.Gli incivili però non sono gli unici ad abbandonare i rifiu-ti vicino alle campane per il vetro, perchè una buona fetta di loro è da etichettare invece come abusivi, ovvero coloro i quali non sono censiti nelle utenze AMA e di conseguenza non hanno ricevuto il kit dei bidoncini.Per questi ultimi, come abbia-mo più volte proposto, baste-rebbe incrociare i dati delle utenze di acqua e luce per farli uscire allo scoperto e recupe-rare una buona fetta del som-merso, che potrebbe essere in-vestita nel miglioramento del servizio. Proprio per migliorare il servi-zio, nell’edizione del Pungolo n. 120 (Novembre/Dicembre 2014) decidemmo provare a facilitare il compito al l citta-

dino, proponendo il calendario della raccolta per entrambi i Municipi, dove veniva indica-ta la tipologia del materiale da conferire, il giorno e l’orario entro il quale esporre, suddivi-so per ogni quartiere interessa-to dalla raccolta.Il calendario è stato apprez-zato dalla cittadinanza, che ancora lo utilizza come riferi-mento.A due anni dall’entrata in vi-gore del PAP nel XIII Muni-cipio e ad un anno dall’en-trata in vigore nel XIV però, nonostante un miglioramento rispetto alla catastrofica si-tuazione iniziale, il servizio è ancora lontano dal trovare una regolarità strutturale.

Nel corso di questi due anni, la mail della nostra redazione ha raccolto diverse lamente-le da parte di cittadini che, pur avendo adempiuto cor-rettamente alle procedure per

il conferimento indicate da AMA, si ritrovavano per di-versi giorni i bidoncini pieni, per la mancanza del passaggio dei mezzi preposti.Nell’ottica del raggiungimen-to del miglior servizio possibi-le, abbiamo deciso di mettere a disposizione dei cittadini dei territori interessati dal Porta a Porta, un calendario mensile, per annotare le eventuali man-canze dei passaggi dei mezzi e permetterci di stilare un report omogeneo, che sia in grado di far emergere con precisione le zone ed i giorni nei quali il servizio non viene offerto come previsto.

Il calendario per il report ha uno schema molto semplice ed intuitivo. Si tratta di compilare i campi che compongono l’in-dirizzo ed indicare il Munici-pio di appartenenza. Una volta compilati i campi è necessario contrassegnare con

una X i giorni in cui la rac-colta Porta a Porta non viene eseguita regolarmente, e di la-sciare invece in bianco i giorni in cui il servizio di ritiro è ese-guito come stabilito. Il campo “Note”, a chiudere la settimana, serve appunto per aggiungere delle osservazioni al disservizio.Terminato il mese, è richiesto al cittadino di scansionare il calendario ed inviarlo all’indi-rizzo e-mail: [email protected] Per chi non avesse la possibili-tà di accedere ad un computer per la scansione e l’invio della mail, si può inviare il report direttamente al nostro numero di fax: 0661565142.Le zone per le quali non si ri-ceverà alcun tipo di riscontro, verranno inserite fra quelle prive di disservizi.

Porta a Porta: è ora di monitorare da vicino la situazione

di Francesco Raso

ELETTROSMOG E AMBIENTE

IL REPORT

COME FUNZIONA

CAMPANE PER IL VETRO, DISCARICHE E ABUSIVI

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Sono trascorsi già due anni nel Municipio XIII e un anno nel Municipio XIV dal passaggio al Porta a Porta. La situazione è ancora lontana dal trovare una stabilità e occorre fare il punto su quali zone vengono lasciate più frequentemente indietro.

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NOVEMBRE 2015 VIA/PIAZZA

UNA VOLTA TERMINATO IL REPORT SCANSIONARE ED INVIARE ALL’INDIRIZZO E-MAIL: [email protected]

UNA VOLTA TERMINATO IL REPORT SCANSIONARE ED INVIARE ALL’INDIRIZZO E-MAIL: [email protected]

MUNICIPIO

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LUN 2 MAR 3 MER 4 GIO 5 VEN 6 SAB 7

LUN 9 MAR 10 MER 11 GIO 12 VEN 13 SAB 14

LUN 16 MAR 17 MER 18 GIO 19 VEN 20 SAB 21

LUN 23 MAR 24 MER 25 GIO 26 VEN 27 SAB 28

LUN 30

DICEMBRE 2015 VIA/PIAZZA

MUNICIPIO

MAR 1 MER 2 GIO 3 VEN 4 SAB 5

LUN 7 MAR 8 MER 9 GIO 10 VEN 11 SAB 12

LUN 14 MAR 15 MER 16 GIO 17 VEN 18 SAB 19

LUN 21 MAR 22 MER 23 GIO 24 VEN 25 SAB 26

LUN 28 MAR 29 MER 30 GIO 31

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#Viabilità

L’Art. 140 del Re-golamento di at-tuazione ed esecu-

zione del nuovo codice della strada prevede che: «Il mo-dulo di corsia, inteso come distanza tra gli assi delle stri-sce che delimitano la corsia, è funzione della sua destina-zione, del tipo di strada, del tipo di veicoli in transito e della sua regolazione; il mo-dulo va scelto tra i seguenti valori: 2,75 m - 3 m - 3,25 m - 3,5 m - 3,75 m».In buona sostanza per avere una strada a doppio senso di marcia è indispensabile che misuri almeno 5,5 metri di

larghezza per la sua intera lunghezza, e Via Linarolo non rientra in tali parametri.Questo il motivo del ripristi-no del senso unico di marcia che, per quanto legittimo in punta di diritto, non poteva non creare qualche disagio a tutta la viabilità locale.

A prima vista, si potrebbe pensare che il ripristino del senso unico abbia negato l’accesso ad una valvola di sfogo per il rientro pomeri-diano delle auto verso i quar-tieri di Selva Candida e Sel-va Nera, ma in realtà non è così. Perchè se all’andata le alternative per raggiungere le grandi arterie del quadran-

URBANISTICA E VIABILITÀ

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Il ripristino del senso unico a Via Linarolo ed i disagi per la viabilità locale

te Nord sono tre, ovvero Lina-rolo, Gorgonzola e Gandin, al ritorno, nonostante un piccolo allungamento del percorso, le altrenative restano sempre tre, rappresentate da Gorgonzola, Gandin e Via della Palmarola.La radice del problema attuale quindi non è nel numero quanto

nella scarsa percorribilità delle strade in oggetto, dovuta alle loro caratteristiche geometri-che, figlie dell’abusivismo edi-lizio degli anni settanta. L’abusivismo edilizio però non è certo l’unico responsabile del-la congestione del traffico, per-chè se è vero che le strade sono

inadatte a raccogliere l’attuale mole di veicoli che le percor-re, è anche vero che l’aumen-to della popolazione è figlio di diversi strumenti urbanistici regolari, che prevedevano, a fronte dell’aumento del numero dei residenti, anche l’aumen-to delle alternative viarie per la mobilità. Fra queste, le due principali sono senza dubbio il collegamento Via Esperia Spe-rani - Casorezzo e la bretella Cremolino - Casal del Marmo.Per entrambe però, ad oggi, non esiste ancora una data di inizio lavori.

di Luciano Landonio

LA RADICE URBANISTICA DEL PROBLEMA

Qui a fianco: il tratto di Via Linarolo per il quale è stato recente-mente ripristinato il senso unico di marcia.Nella pagina a fianco: Via della Palmarola, nei pressi della quale lo scorso 3 Ottobre si è tenuta un’assemblea fra cittadini ed istitu-zioni sul tema della viabilità.

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#Viabilità

Sabato 3 Ottobre, in Via Mezzoldo 20, il Muni-cipio Roma XIV ha or-

ganizzato un’assemblea in cui i cittadini hanno incontrato le istituzioni, per esporre le prin-cipali problematiche e per-plessità riguardo il trasporto pubblico.Molte le domande e le osser-vazioni che i cittadini hanno posto ai rappresentanti del Municipio XIV intervenuti (Presidente e Vicepresiden-te della Comm. Urbanistica, Mobilità e Ambiente e Asse-sore ai LL.PP.).I problemi relativi al traspor-to pubblico, sollevati in As-semblea dai cittadini, hanno riguardato:

• La linea 998 che, partendo da Via Ponderano, nelle ore di maggior affluenza, ovvero la mattina presto, è satura ancor prima di ar-rivare all’incrocio tra Via Casal del Marmo e Via In-zago.

• La rimozione di un colle-gamento diretto tra la piaz-za di Palmarola e la Sta-zione FL3 di Ipogeo degli Ottavi, come quello della linea 992, che ha creato non pochi disagi alla citta-dinanza locale, la quale si ritrova costretta a prendere altri mezzi meno efficienti o a ripiegare sul mezzo pri-vato.

• La linea 993, che appare come un ottimo collega-mento tra Cornelia e Pal-marola, permettendo di scavalcare il traffico che si accumula tra Via Casal del

URBANISTICA E VIABILITÀ

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Resoconto dell’Assemblea del 3 Ottobre a Palmarola sul tema viabilità

Marmo e Via Trionfale andan-do nella direzione opposta, ov-vero verso Via di Boccea, ma non sembra rispettare quelli che dovrebbero essere i reali tempi di percorrenza.

• La mancanza di valvole di sfo-go alla viabilità locale di Pal-marola, che rende la zona un vero inferno nelle ore di punta, dove si riversano tutti i citta-dini provenienti dalle zone più periferiche, che tentano di rag-giungere il G.R.A. e le princi-pali vie di collegamento quali Casal del Marmo, Boccea e Trionfale.

Le risposte ricevute dai cittadini da parte delle istituzioni presenti

sono state:• Che l’amministrazione comu-

nale non rivedeva un’organiz-zazione del T.p.l. da oltre 15 anni e che le difficoltà per fare una “razionalizzazione” del servizio offerto è stata un’im-presa ardua, non ancora con-clusa (manca infatti il deposito Magliana per completare il territorio del Municipio XIV).

• Che la linea 993 dovrebbe sopperire al buco lasciato dal 992 con ben 58 corse feriali al giorno, cosa che evidentemen-te non avviene con la regolari-tà promessa.

• Che per poter realmente dare un’alternativa alla viabilità

locale alle zone Extra G.R.A. del municipio bisogna aspet-tare la partenza di cantieri ormai storici, come quello della bretella di collegamento Cremolino – Casal del Mar-mo. Nel nel frattempo si sta tentando di aggiungere alle at-tuali vie di uscita da Palmaro-la (rappresentate da Via Gor-gonzola e Via A. Gandin) Via Ettore Rosso, tramite la crea-zione di un senso unico, scelta in attesa delle considerazioni della U.O.T e della U.I.T.S. municipali.

In merito al trasporto pubblico, si può concludere che fino ad oggi il processo di “razionalizzazio-ne”, più che risolvere le varie problematiche, le ha spostate da un comprensorio ad un altro e che sarebbe opportuna una ripro-gettazione globale, non suddivisa a compartimenti stagni.Per quanto riguarda invece la viabilità, si può concludere che la situazione generale ha raggiunto il limite fisico e che sia la Bretel-la Cremolino – Casal del Marmo che lo storico collegamento Ca-sorezzo – Esperia Sperani non possono più essere rimandati.

di Marco Verachi

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#SicurezzaFermateTpl

Nell’edizione n. 120 Novembre /Dicem-bre 2014 del Pungolo,

avevamo esaminato da vicino le condizioni di sicurezza e ac-cessibilità di tutte le fermate della periferia extra G.R.A. del XIII e XIV Municipio, suddi-videndole in tre macro zone, in base alla loro vicinanza rispetto al centro della città.Dai dati analizzati è emerso che la zona 2 (compresa nel rettan-golo Casal Selce, La Storta, Santa Maria di Galeria, Via dell’Arrone), il cui asse centra-le è la Via Boccea, è la zona che presenta la peggior situazione proprio dal punto di vista del-la sicurezza e dell’accessibilità delle fermate. Da quest’estate però, facendo seguito alla D.D. n. 1499/2010, sono partiti i la-vori per la realizzazione di 21 banchine, proprio nella parte più periferica della Via Boc-cea, a partire cioè dalla fermata Boccea/Mombaruzzo direzio-ne esterna, fino ad arrivare alle fermate Boccea/Madonna di Loreto.

Il piano di adeguamento delle fermate risale ad Aprile 2013, realizzato dopo il mandato del Dipartimento Mobilità e Tra-sporti, che ha affidato a Roma Servizi per la Mobilità l’inca-rico di rilevare ed esaminare 1200 fermate in tutto il territo-rio di Roma Capitale, per poi concretizzare i progetti di 120 fermate che hanno bisogno di interventi urgenti.Tra queste 120, Roma Servizi per la Mobilità ne ha identifica-te 21 sul nostro territorioPer 4 di queste i lavori sono già iniziati.

Le quattro fermate oggetto di intervento (due delle quali in fase di ultimazione) durante la scorsa estate sono state: Boc-cea/Madonna di Loreto dire-

zione esterna, numero palina 75921; Boccea/Madonna di Loreto direzione Roma, nu-mero palina 75874; Boccea/Quarto Galeria direzione ester-na, numero palina 75920; Boc-cea/Quarto Galeria direzione Roma, numero palina 75875.Le paline si trovavano tutte in prossimità del ciglio stradale, nascoste dalla vegetazione o co-perte dai cassonetti AMA, con segnaletica orizzontale poco visibile o posizionata lontano dalle fermate; le banchine e gli accessi erano del tutto privi di scivoli per disabili, percorsi per ipovedenti e coperture.

I lavori eseguiti sulle quattro fermate, infatti, hanno previsto interventi per: • l’abbattimento delle barrie-

re architettoniche;• la costruzione di muri di

contenimento e di banchine di fermata;

• il rifacimento e adegua-mento della segnaletica orizzontale e verticale;

• l’eventuale spostamento delle paline.

Tale adeguamento sarà lo stes-so, ovviamente, anche per le fermate restanti e, per far capi-re al lettore quali saranno, ab-biamo deciso di pubblicare uno stralcio del progetto, ovvero la mappa generale, con il rispetti-vo numero di palina, di tutte le fermate.

Dallo scorso anno il Pungolo ha iniziato a monitorare lo stato delle fermate relativo proprio alla loro sicurezza ed accessi-bilità. In attesa del termine dei lavori delle fermate ancora non realizzate, il nostro giornale continuerà a monitorare la si-tuazione nel nostro quadrante, e nel prossimo numero, con lo scadere dell’anno, si valuterà quanto è cambiata la situazione nei dodici mesi trascorsi.

URBANISTICA E VIABILITÀ

IL PROGETTO

LE PRIME QUATTRO FERMATE

I LAVORI

IL RAPPORTO ANNUALE

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Trasporto pubblico: adeguamento delle fermate sul tratto Extra G.R.A. della Via Boccea

di Niccolò Vena

PRIMA DOPO

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URBANISTICA E VIABILITÀ

Allargamento della Via Boccea: cantiere fermo

In questi anni però, la dit-ta prima classificata nella gara non si è data per vinta e, dopo un tentativo andato a vuoto il 12 febbraio 2013, è riuscita ad andare in giu-dizio presso il Consiglio di Stato, il quale ha respinto la decisione del Tribunale Amministrativo Regiona-le e le ha metaforicamente riconsegnato le chiavi del cantiere.Stabilito quindi che la dit-ta che aveva vinto la gara d’appalto era davvero la vincitrice della gara d’ap-palto, c’è ora da stabilire la compensazione degli inter-venti realizzati dalla società uscente, operazione non semplice e soprattutto non

così immediata. E in questo marasma fatto di ricorsi, appelli e contabilità chi ci rimette è solo il citta-dino, costretto ancora oggi a fruire della stessa viabilità di cinquant’anni fa, con gli stessi identici problemi.Si confida che le ditte tro-vino un accordo nel più breve tempo possibile e che il cantiere possa essere ri-avviato e concluso quanto prima.

Segue dalla Prima Pagina

L’ultimo tratto del progetto di “Allargamento della Via Boccea da Via Mingazzini a Via di Selva Candida”, che prevede la realiz-

zazione di una rotonda all’altezza dell’incrocio con Via di Casalotti

ed un adeguamento del tratto che raggiunge l’incrocio con

Via di Selva Candida

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URBANISTICA E VIABILITÀ

#BretellaCremolino

Che fine farà una delle opere più importanti della

viabilità locale dopo le dimissioni del Sindaco?È questa la domanda più frequente che circola fra i cittadini del territorio e alla quale, ad oggi, non è possibile dare una rispo-sta concreta.Di sicuro mancherà quel-la spinta e quella pressio-ne che l’amministrazione locale poteva esercitare sulla ditta che dovrà re-alizzare l’opera, la CMB di Carpi, che di certo non ha fretta di far par-tire l’intervento, poichè la cubatura commerciale da realizzare, alla quale

sono collegati gli oneri relativi alla Bretella, non ha più lo stesso appeal economico che poteva avere sei o sette anni fa. E la realizzazione del re-sidenziale potrebbe far incassare più oneri per i servizi alla collettività, ma dato il mercato c’è il rischio che molti appar-tamenti restino invenduti e che l’intervento non sia vantaggioso per la so-cietà costruttrice.La possibilità più con-creta, nella speranza che si venga smentiti, è che l’inizio dei lavori venga rimandato al futuro in-sediamento della Giunta che vincerà le prossime elezioni comunali, il che vorrebbe dire per i citta-dini attendere almeno fino alla prossima estate. Ma è difficile credere che i cit-

di Luciano Landonio

Il progetto della Bretella è pronto. A quando l’inizio dei lavori?La viabilità è al collasso e la realizzazione del progetto non può più essere rimandata.

tadini avranno la pazienza suf-ficiente per attendere ancora.La viabilità infatti viaggia sempre sul filo del collasso, al punto che il semplice ripri-stino del senso unico di Via Linarolo o la chiusura tem-poranea di Via Gandin, hanno generato notevoli code e tem-pi di percorrenza da far impal-lidire il centro storico.Tuttavia, per stimolare la CMB ed i nuovi ammini-stratori, pubblichiamo alcuni stralci del progetto della bre-tella, con la speranza che di-venti realtà nel più breve tem-po possibile.

Il Progetto della Bretella di collegamento fra Via Cremolino e Via di Casal del Marmo, indispensabile per la viabilità del quartiere Selva Candida

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Negli scorsi numeri (Il Pungolo nn. 121, 122 e 123) è stata illustra-

ta sinteticamente l’evoluzione del paesaggio della Campagna romana a nord di Roma e sono stati descritti: il museo plei-stocenico di La Polledrara di Cecanibbio ed il sito preistori-co di Castel di Guido. Abbia-mo visto come la scoperta e lo studio di questi luoghi abbiano permesso di ricostruire il cli-ma, il paesaggio, la vita degli animali e delle piante e, non ul-tima, la storia del popolamento umano del nostro territorio in un’epoca assai lontana da noi. Nella stessa area geografica, nella seconda metà del seco-lo scorso, sono stati trovati ed indagati altri due di questi luo-ghi: Torre in Pietra e Malagrot-ta-Capanna Murata (fig. 2).

Il deposito di Torre in Pietra fu scoperto nel 1954 da Alberto Carlo Blanc e Luigi Cardini sul fianco di una collina nei pressi della Torre del Pagliaccetto a non molta distanza dal Castel-lo di Torre in Pietra, a nord-o-vest dell’abitato di Aranova. Il sito fu esplorato con scavi si-stematici tra il 1954 ed il 1957 (fig. 2) e successivamente tra il 1963 ed il 1964. Nel 1977 furono prelevati due campioni della sezione stratigrafica per essere esposti nel Museo Na-zionale Preistorico ed Etnogra-fico “L. Pigorini” di Roma.Nella stratigrafia (fig. 4) sono presenti due livelli archeologi-ci costituiti da sabbie, fanghi e

materiali di origine vulcanica; entrambi contengono un gran-de numero di resti fossili di animali associati a manufatti in pietra realizzati in periodi diversi. Il livello inferiore (m) è il più antico (circa 350.000 anni fa) ed è stato interpretato come il fondo di un canale fluviale, dove i resti di scheletri di ani-mali ed i manufatti litici sono stati depositati secondo allinea-menti trasversali alla direzione di scorrimento della corrente. Gli animali individuati sono soprattutto mammiferi e per la maggior parte di grandi di-mensioni: cavallo, cervo, bue primigenio, elefante antico, ri-noceronte, lupo, leone, volpe, orso, cinghiale, lepre, coniglio selvatico, ghiro, in ordine di abbondanza. Sono stati rico-nosciuti anche scarsi resti di uccelli: oca lombardella, ger-mano reale, codone, moretta tabaccata, specie che predili-gono vivere in presenza di cor-si d’acqua con aree palustri e lagunari lungo i litorali marini. L’insieme di questi animali de-scrive un ambiente di prateria accompagnata da una discreta copertura boschiva con un cli-ma temperato.Insieme ai resti animali sono stati trovati numerosi strumenti realizzati in selce e calcare sili-ceo, che testimoniano l’assidua presenza degli esseri umani (Homo heidelbergensis). Sono stati raccolti 327 manufatti ri-cavati da ciottoli di selce, cal-care siliceo e calcare. Si tratta di strumenti realizzati scheg-giando dei piccoli ciottoli solo su un lato (choppers) e su due lati (chopping-tools), ma an-che di 51 bifacciali, o amigda-

le, ottenuti scheggiando più o meno completamente dei ciot-toli ovali grandi generalmente intorno ai dieci centimetri (fig. 3). Questi ultimi strumenti, più pesanti, potevano essere utiliz-zati a mano libera, o forse an-che montati su un manico, per i lavori più impegnativi nel cor-so della caccia e della macel-lazione delle prede, ma anche per tagliare rami o abbattere piccoli alberi. Inseme a questi sono stati rac-colti oltre 300 manufatti realiz-zati su piccole schegge di pie-tra, come raschiatoi, grattatoi, intaccature, denticolati, indi-spensabili per raschiare, taglia-re e incidere la pelle, la carne, il legno ed ogni sorta di altri materiali che venivano sfrutta-ti nel corso delle attività quo-tidiane degli antichi frequenta-tori del luogo. Infine, sono stati raccolti anche numerosi nuclei, ovvero piccoli blocchetti di pietra dai quale venivano stac-cate le schegge da usare tal quale o da trasformare succes-sivamente negli strumenti finiti che sono stati trovati.Il livello superiore (d) è più recente, si è formato circa 250.000 anni fa e contiene un maggior numero di resti sche-letrici appartenenti a molte specie animali. Fra i mammiferi sono stati riconosciuti, in ordine di ab-bondanza: bue primigenio, cervo, daino, elefante antico, capriolo, rinoceronte, ippopo-tamo, cavallo, lupo, cinghiale, coniglio selvatico, orso, vol-pe, iena, tasso, faina, riccio, macaca, oltre a molti roditori, tra cui ghiro e castoro, ma c’è anche un’abbondante presenza di rettili, come tartaruga e te-

stuggine, oltre a pochi i resti di anfibi, come rana e rospo. Sono state individuate anche numerose specie di uccelli: cormorano, tarabuso, tara-busino, cigno, oca granaiola, oca lombardella, germano re-ale, fischione, codone, moret-ta tabaccata, falco pescatore, coturnice, starna, re di qua-glie, allodola, cesena, tordo sassello, merlo, nocciolaia. Quest’insieme di animali de-scrive un clima temperato tendente al freddo umido, con presenza di zone boschive interrotte da praterie ed este-se aree umide. Questo pae-saggio è confermato anche dalla presenza di numerose impronte di foglie di acero,

faggio e quercia trovate in un livello alto di travertino. La presenza degli esseri umani è testimoniata dal ritrovamento di 754 manufatti ricavati so-prattutto da piccoli ciottoli di selce. Non sono più presenti i bifacciali, ma continuavano ad essere utilizzati numerosi strumenti su ciottolo, di di-mensioni più piccole rispet-to a quelli trovati nel livello inferiore, come choppers e chopping-tools, ma anche ra-schiatoi. Sono stati raccolti anche molti strumenti ricavati da schegge soprattutto di sel-ce come raschiatoi, grattatoi, bulini, intaccature, denticola-ti, insieme a numerosi nuclei, moltissime schegge non ri-

TORRE IN PIETRA

Altri luoghi e altre storie della preistoria: Torre in Pietra e Malagrotta-Capanna Muratadi Eugenio Cerilli

Gli scavi a Torre in Pietra alla fine della campagna 1955-1957 (da http://www.isipu.org, modificata).1

ARCHEOLOGIA LOCALE

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te antico, rinoceronte, cavallo, cinghiale, cervo, daino, lupo, castoro e coniglio selvati-co. Sono state trovate anche molte ossa di uccelli acquati-ci come oca zamperosee, oca colombaccio, codone, fischio-ne, germano reale, marzaiola, gambecchio nano, porciglione, starna. Anche in questo caso la fauna individua un ambiente umido con medie coperture arboree interrotte da radure in un clima temperato o temperato fresco. Insieme alla fauna sono stati raccolti 601 manufatti ricavati da ciottoli calcarei e di calca-re siliceo, e da piccoli ciottoli di selce. Tra i 123 strumen-ti riconosciuti alcuni sono su ciottolo, come choppers, chop-ping-tools ed un frammento di bifacciale. Molti altri sono stati ottenuti da schegge e sono rap-presentati da raschiatoi, gratta-toi, incavi, puntine. Infine sono presenti anche alcuni nuclei.Anche qui sono stati trovati degli strumenti ricavati lavo-rando grossi frammenti di osso d’elefante, tra cui delle scheg-ge ritoccate ed un grande bi-facciale. Il sito non è stato reso visitabile.

In conclusione, la scoperta, lo scavo e lo studio accurato dei siti che abbiamo esplorato ne-gli ultimi numeri del giornale, hanno permesso di ricostrui-re il clima, i paesaggi, la vita degli animali e delle piante e, non ultima, la storia del popo-lamento umano del territorio della Campagna romana in un’epoca assai lontana da noi. Soprattutto hanno consentito di ricostruire le abitudini di vita delle bande di cacciato-ri-raccoglitori preistorici che più di 300.000 anni fa popola-vano questa regione. I manufatti che ci hanno lascia-to e il modo con cui sfruttava-no gli animali testimoniano la loro approfondita conoscenza delle risorse offerte dal loro territorio, sia per quanto ri-

un’eventuale visita occorre contattare la Soprintendenza medesima al numero di telefo-no 063226571.

Il sito di Malagrotta-Capanna Murata, localizzato pochi chi-lometri ad est di Castel di Gui-do, è stato scoperto nel 1970 da Ernesto Longo, ed è stato scavato dall’Istituto di Antro-pologia Umana e Paleontolo-gia dell’Università di Pisa nel 1975 e nel 1978. Da alcuni livelli della com-plessa serie stratigrafica, da-tati indicativamente a circa 300.000 anni fa, sono stati raccolti 5850 resti frammenti di ossa, dei quali ne sono stati determinati ben 5780. L’ani-male più abbondante è il bue primigenio seguito da elefan-

toccate e scarti di lavorazione.Nel 1957, alla fine della prima campagna di scavi, il direttore dello scavo, A.C. Blanc, pro-gettò di mantenere in posto una parte della superficie del livello inferiore per renderlo visibile al pubblico e agli studiosi. Così fu costruito un edificio che per-metteva la visione di parte del livello archeologico scavato, oltre a delle vetrine con la docu-mentazione dello scavo. Però, negli anni successivi, i resti vennero asportati, per problemi legati alla loro conservazione,

ed esposti al Museo Naziona-le Preistorico ed Etnografico “L. Pigorini” di Roma, dove sono ancora visibili. Nel 1996 la soprintendenza competente alla tutela e valorizzazione del territorio, ora denominata So-printendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria meridiona-le, realizzò un nuovo interven-to di musealizzazione del sito, con pulizia dell’area, ripristino di alcune strutture ed installa-zione di pannelli didattici. At-tualmente il sito non è aperto al pubblico con regolarità, ma per

TIRIAMO LE SOMME

MALAGROTTA CAPANNA MURATA

guarda le fonti di approvvigio-namento della materia prima per fabbricare i loro strumenti, sia per quanto riguarda le fonti alimentari: raccolta di vegeta-li, caccia dei piccoli animali e sfruttamento delle carcasse dei grandi animali morti per cause naturali. Da quanto è stato illustrato dovrebbe apparire evidente quanto l’attività di conserva-zione, tutela e valorizzazione di questi luoghi sia necessaria per assicurare la memoria sto-rica di un territorio. Anche se è ovvio che la fun-zione di assicurare queste at-tività sia di competenza delle strutture predisposte per legge (ad es. le soprintendenze ar-cheologiche o i nuclei di tutela del patrimonio archeologico istituiti dalle diverse forze dell’ordine), che giornalmen-te, pur nelle molteplici diffi-coltà, operano per la difesa del territorio, è anche innegabile che la partecipazione attiva di tutti i cittadini sia una condi-zione necessaria, e spesso in-dispensabile, per il raggiungi-mento di questi obiettivi. D’altra parte un antico detto Masai (Kenya) recita: “Tratta bene la Terra! Non è un’eredi-tà dei nostri padri, ma un pre-stito dei nostri figli”.

Localizzazione dei siti preistorici di Torre in Pietra e Malagrotta-Capanna Murata.

Bifacciale dal livello inferiore di Torre in Pietra (da Malatesta 1978, modificato).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BIBLIOGRAFIAGioia P., a cura di, 2004. Ele-fanti a Roma, Palombi ed., Roma.

Malatesta A., a cura di, 1978. Torre in Pietra, Roma, Qua-ternaria XX, 315-428.

Piperno M., Bulgarelli G.M., Zevi F. (a cura di), 1985. I Primi Abitanti d’Europa, De Luca ed, Roma.

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ARCHEOLOGIA LOCALE

Stratigrafia dello scavo di Torre in Pietra (da Piperno et alii 1995, modificata)4

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#Scherma

Nonostante la lun-ga tradizione ed i notevoli risul-

tati ottenuti, sia a livello mondiale che olimpico, l’Italia non dispone di tante strutture nelle qua-li è possibile avvicinarsi alla scherma. La nostra periferia, però, rappresenta un’eccezio-ne. In Via della Storta 269 infatti, c’è la Scuola di scherma “Ferranti”, nata nel 2011 come punto di aggregazione per po-chi praticanti, perlopiù bambini. Nel corso degli anni, grazie alla profes-sionalità ed alla dedizio-ne dello staff, è diventata un punto di riferimento per tutti gli appassionati, non solo provenienti dal-la periferia. Il centro ha dovuto pian piano adeguarsi alla cre-scente richiesta di for-mazione ed è stato ne-cessario incrementare gli spazi, che attualmente si compongono di due grandi aree in grado di

ospitare dalle quattro alle cinque pedane per gli atleti. In questo modo è stato possibile consolida-re l’attività agonistica e procedere con l’iscrizio-ne presso la Federazione Scherma del Comitato Italiano, permettendo agli atleti di confrontarsi in competizioni ufficiali.

Il maestro di scherma e presidente dell’A.S.D. Giovanni Ferranti, rac-conta che la struttura ha una fascia di iscritti mol-to ampia che va dai bam-bini di sette anni fino agli adulti di quaranta. L’utenza, dal punto di vista territoriale, è gene-ralizzata. La scuola acco-glie atleti anche da zone limitrofe. Gli atleti che praticano la scherma sono seguiti in tutto. L’A.S.D. Ferranti offre la possibilità di usu-fruire di un ambulatorio fisioterapico e podologi-co, gratuito per gli iscrit-ti e convenzionato per i loro familiari.

Oltre al Maestro, la scuo-la ha a disposizione altri due tecnici: Daniele Fer-ranti e Chiara Filippeschi. Nella scuola nulla è la-sciato al caso, a partire dalla differenziazione di strumenti ed esercizi nel-le varie fasi di crescita dell’atleta.I più piccoli, ad esempio, utilizzano dei fioretti di plastica, in modo da man-tenere l’equilibrio della colonna vertebrale. Per gli atleti adolescen-ti invece, alcuni esercizi vengono evitati a causa della particolare età dello sviluppo. Queste accortezze an-dranno a definire i con-torni di un atleta futuro, che sarà al massimo delle sue condizioni fisiche per il buon lavoro svolto in giovane età.

La scherma si propone come uno sport di sacri-ficio e dedizione che de-finisce sin da piccoli la disciplina.

Con la struttura ampliata e la cura agonistica degli atleti, sono arrivati anche i primi risultati sportivi.Nel 2013 ad esempio, la scuola ha conquistato il secondo, il quarto ed il quinto posto nel campio-nato regionale categoria bambine. L’affermarsi dell’agoni-smo ha permesso ai gio-vani atleti di partecipare ad altre manifestazioni a livello internazionale e noi non possiamo che fare i migliori auguri a tutti gli atleti per il futuro.

SPORT LOCALE

LA CURA PER GLI ATLETI

I RISULTATI SPORTIVI

CHI SI AVVICINA ALLA SCHERMA?

La scuola di scherma Giovanni Ferranti e la passione di portare lo sport in periferia

di Arianna Sacchinelli

Nata nel 2011 per gli atleti più piccoli, è diventata un punto di riferimento per il quadrante. Ad oggi partecipa con i suoi atleti a campionati regionali e a manifestazioni di livello internazionale.

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A Monte dell’Ara Valle Santa nasce l’associazione per il “controllo del vicinato”

di Niccolò Vena

#MonteAraValleSanta

Lo stato di abbandono dell’estrema periferia del nostro quadrante

non è certo una novità.Zone come La Storta, Tra-gliatella, Valle Santa, solo per citarne alcune, sono sta-te abbandonate a loro stes-se, dimenticate dall’ammi-nistrazione, sia locale che centrale, lenta a raccogliere e a risolvere le problemati-che esposte dai cittadini .I residenti, allora, hanno deciso di intervenire auto-nomamente, organizzandosi e cooperando per cercare di salvaguardare il loro terri-torio e andare a riempire le

falle dell’amministrazione.Monte dell’Ara Valle Santa è uno di questi esempi, dove un gruppo di famiglie ha deciso di organizzarsi e di costituire l’Associazione Zona Control-lo del Vicinato Valle Santa.L’area ha subito negli ultimi anni una cospicua crescita urbanistica, senza che, però, fosse corrisposto un adegua-to aumento dei servizi. A tal proposito l’Associazione, co-

ordinata da Valentina Mosca-telli, si pone come obiettivo quello di auto-sorvegliare ed individuare le vulnerabilità ambientali e comportamentali nel proprio territorio, per poi segnalarle all’amministrazio-ne competente, disincentivan-do i comportamenti illegali ed incivili, quali furti, graffiti, vandalismi e similari.Un primo passo importante è stato fatto lo scorso Sabato 26

Settembre. Con la collabora-zione di AMA, l’Associazione ha lanciato una bella iniziati-va per il decoro, invitando i cittadini a ripulire i rispettivi fronti stradali, per poi agire sui terreni di Via Romentino adibiti abusivamente a disca-rica.L’intervento è stato accol-to con entusiasmo da molti abitanti della zona, e la loro partecipazione ha permesso il

raggiungimento dell’obiettivo preposto a dimostrazione del-la buona volontà dei cittadini, che si stanno muovendo per rendere vivibile il luogo dove far crescere i propri figli.I residenti che vogliono con-tribuire a questa lodevole ini-ziativa possono inviare una mail all’indirizzo:[email protected]

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EVENTI E CULTURA

VIA DI CASALOTTI 282TEL. 06-89360650

www.london-bus.it

LondonBUS

English School

Corsi per Adulti e Bambini dai 3 anni

Corsi di Conversazione

Centro studi - Ripetizioni scolastiche

Convenzioni con scuole di ogni livello

Viaggi studio e studio lavoro all’estero

Corsi di Spagnolo, Francese e Tedesco Scuola autorizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione

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di un anno fa.Il prossimo appuntamento con l’Associazione Dona-tori Sangue Le Selve, per tutti coloro che nell’ul-timo appuntamento non hanno potuto donare, è previsto per Domenica 1 Novembre, presso i locali della Parrocchia di Santa Maria di Loreto a Boccea.In caso non si abbia la possibilità di donare per tale data, l’Avis effettua una giornata di donazione per Domenica 13 Dicem-bre.

#Palmarola

Ne l l ’ u n i v e r s o delle associa-zioni di promo-

zione sociale il traguar-do del 5° anno non è mai scontato. Raggiungerlo significa aver trovato il giusto equilibrio tra esperienza ed organizzazione. È questo il caso di Li-nearmente ONLUS, un’associazione di pro-mozione sociale ope-rante nel territorio di Palmarola, nata nel 2010 con il proposito di creare un centro per le attività culturali e narra-

tive nel quartiere. Le attività proposte sono legate alla musica, al teatro, al movimento, alla lettura, intese come momenti che spronano l’individuo verso la col-lettività. Fra le attività ha gran-de riscontro il servizio di sostegno allo studio, che permette ai ragazzi di svolgere i compiti se-guiti dai tutor dell’asso-ciazione, i quali offrono anche la possibilità di imparare una lingua straniera. L’associazio-ne si occupa anche di organizzare eventi, con la prospettiva di consi-derare il territorio non solo come luogo geo-grafico, ma soprattutto

come spazio culturale sul quale agire con le persone che lo vivono.La bottiglia del 5° anno è stata stappata lo scor-so Aprile, quindi, sco-lasticamente parlando, questo è il sesto anno di attività, ed è proprio verso questa prospettiva scolastica che Linear-mente ha progettato da quest’anno la creazione di un asilo nido autoge-stito in grado di acco-gliere chi resta escluso dalle graduatorie comu-nali. Per maggiori informa-zioni è possibile visitare il sito: www.linearmente.org

EVENTI E CULTURA

Tempo libero di qualità e benessere della persona, in due parole: Linearmente Onlus

In costante aumento le sacche raccolte dai donatori sangue “Le Selve”

di Fabio Allegrini di Sara De Santis

PARROCCHIA S.MARCO E PIO X

CHIESA DEI SS.MARTIRI DI SELVA CANDIDA

PARROCHIA S.MARIA DI LORETO

PARROCCHIA DI S.MARIA DI NAZARETH

PARROCCHIA DI S.MARIA DI NAZARETH

PARROCHIA S.MARIA DI LORETO

21GIUGNO

5LUGLIO

13SETTEMBRE

13SETTEMBRE

1NOVEMBRE

13DICEMBRE

CALENDARIO DEL DONATORE PROMEMORIA PER FINE 2015

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

#DonatoriSangue

Domenica 13 Set-tembre, presso i locali della Chie-

sa dei SS Martiri di Selva Candida, si è rinnovato l’appuntamento dedicato alla donazione del san-gue, diventata ormai un punto di riferimento nel nostro quartiere che, for-tunatamente, è ricco di volontari pronti a compie-re questo gesto semplice, ma dall’alto contenuto umano. Il numero di donatori, infatti, cresce di volta in volta e, anche in questo caso, molti nuovi cittadini

si sono presentati presso la chiesa dei Santi Martiri di Selva Candida. L’evento, organizzato dall’associazione Dona-tori Sangue Le Selve, si è svolto dalle ore 8:00 alle ore 11:00, e alla fine della mattinata, secondo i dati forniti dal presidente del’Associazione, Renato Gabelli, emerge che sono state raccolte 153 sacche su 173 partecipanti. Tra questi, appare signifi-cativo il dato del numero di donne donatrici, in au-mento rispetto al 27,5%

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27 anni), che si distinguono per la conduzione di proget-ti mirati alla formazione del pubblico, con l’obiettivo di trasmettere la passione per il teatro già ai ragazzi in età adolescenziale, preparando spettacoli e dibattiti anche all’interno delle scuole del territorio.Nel primo anno di vita “La Platea” è andata in scena al Teatro Aurelio, nell’ambito

delle esibizioni previste per i festeggiamenti del Carneva-le, organizzati dal Municipio XIII.Per quest’anno invece, fra le varie attività, è prevista la for-mazione laboratoriale, intesa come spazio di libertà dove esplorare se stessi ed acqui-sire conoscenza del mondo teatrale e culturale che divie-ne occasione di scambio e di confronto.

Proprio come afferma Mann con «il teatro vi farà bene».I laboratori diretti da Alessio Colella sono aperti a tutti, dai 16 anni in su, e si terranno ogni mercoledì presso i loca-li di Studio Fitness in Via di Casalotti 185, dalle 21 alle 23.

AUTORICAMBI PALMAROLAs.r.l.

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TEL. 06 30993949 - 06 30995609TEL. 06 30993949 - 06 30995609FAX 06 30810219FAX 06 30810219VIA COLOGNO MONZESE, 4dVIA COLOGNO MONZESE, 4d

MAIL: [email protected]: [email protected]

RICAMBI VETTURE NAZIONALI ED ESTERIRICAMBI VETTURE NAZIONALI ED ESTERI

EVENTI E CULTURA

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L’associazione culturale “La Platea” da il via ad un laboratorio teatrale a Casalottidi Marco Mancini

#Teatro

«Il cinema vi ren-derà famosi; la televisione vi

renderà ricchi; ma il teatro vi farà bene». È con queste parole che l’at-tore Terrence Mann pone l’accento sulla caratteristi-ca sociale del teatro, trala-sciando per una volta quella squisitamente artistica.Ed è proprio con questo spi-rito sociale che nasce, nel Febbraio 2014, “La Platea”,

un’associazione culturale ter-ritoriale che opera prevalente-mente in ambito teatrale.La direzione artistica è affida-ta all’attore e regista Alessio Colella, giovanissimo, come la maggior parte dei soci dell’associazione (età media

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sposto per coinvolgere adulti e bambini con va-rie attività come: la gara podistica di 7km, la gara di pesca sportiva, l’e-scursione all’interno del percorso naturalistico di Cerquette Grandi e l’or-ganizzazione dei “giochi senza barriere”.

Malgrado il rinvio dell’ultima serata ai gior-ni 18 e 19 Settembre, a causa delle condizioni metereologiche avverse, la festa ha riscontrato un notevole successo tra i cittadini.La Festa delle Cerquette Grandi è un evento ormai

diventato storico per il territorio, che fa da cor-nice ad una periferia alla costante ricerca di riscat-to.

di Gabriele Cantarella

EVENTI E CULTURA

#VespaClub

Domenica 6 Set-tembre si è svol-to il 2° radu-

no nazionale “Città di Roma”. Dopo il successo del-la prima edizione dello scorso anno, l’associa-zione Club Vespa nel Tempo, radicata nel quartiere di Casalotti, ha deciso di riorganizza-re l’evento che riunisce tutti gli appassionati del-lo storico simbolo della Dolce Vita.Anche quest’anno la partecipazione è stata notevole: vespe da tutta Italia si sono date ap-puntamento in Via della Cellulosa 29, per la gior-nata dedicata ad un giro turistico nella parte Sud della Capitale.L’evento è stato prece-duto nella serata di Sa-bato da un tour notturno della Città Eterna. Il corteo domenicale è partito da Casalotti, scor-tato da tre Ape Cassino e dalle forze dell’ordi-ne, diretto inizialmente verso la prima tappa: le Catacombe di Domitilla, per un tour guidato del sito.

L’itinerario, poi, ha pre-visto una breve visita alle Fosse Ardeatine, di cui quest’anno ricorre il 71° Anniversario, prima di raggiungere l’ultima tappa, il Divino Amo-re, dove i vespisti sono stati accolti nel centro sportivo per il pranzo ed intrattenuti da giochi e attrazioni per tutte le età.La giornata si è conclusa con la classica riffa, la successiva premiazio-

ne dei partecipanti e un grande spettacolo piro-tecnico a conclusione della serata.

2° Raduno Nazionale “Città di Roma” organizzato dal Club Vespa nel Tempo

di Simone Guida

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La Storta: diciottesima edizione della Festa delle “Cerquette Grandi”

Anche in questa edizio-ne, nelle serate previste, l’organizzazione ha ri-proposto stand gastro-nomici accompagnati da giochi ludici, musica e spettacoli che hanno visto la partecipazione anche di associazioni di settore prettamente ter-ritoriali, come la B-E-volution Factory.Nelle mattinate di Sa-bato 12 e Domenica 13 l’evento è stato predi-

#LaStorta

Si rinnova l’appun-tamento annuale con la festa delle

Cerquette Grandi e Sa-gra della Pannocchia, giunta alla sua 18 edi-zione e svoltasi nel cen-tro sportivo - ricreativo di Via Pallanzeno, dal 9 al 13 Settembre.

Più di 200 vespisti si sono dati appuntamento a Casalotti per un raduno dal forte accento culturale. Il corteo ha fatto tappa in luoghi simbolo come le Catacombe di Domitilla e le Fosse Ardeatine, riuscendo a trovare il giusto equilibrio fra passione e cultura.

Sette giorni di eventi e stand gastronomici ad accompagnare la storica festa del quartiere.

A fianco: due immagini del 2° Raduno Nazionale

“Città di Roma” organizzato dal Club

Vespa nel Tempo(Foto Agnese Sata).

Sotto: un’immagine della 18° edizione della Festa delle Cerquette Grandi

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PERIODICO DEL COMITATO DI QUARTIERE

NUOVE ALLEANZE ROMA NORD OVEST

CASALOTTI - SELVA CANDIDA

IL PUNGOLO

REDAZIONE [email protected]

PUBBLICITÁ[email protected]

REG. TRIBUNALEN. 451 DEL 18/07/1990

SEDE LEGALE [email protected]

VIA MORSASCO, 900166 - ROMA

DIRETTORESarzanini Enrico

CAPOREDATTOREStrazzera Giuseppe

RESP. MULTIMEDIACangialosi Andrea

REDATTORIAngelici SandraBastianelli StefanoCantarella GabrieleCarbonara AlessioCeccherini ArtemioDe Santis SaraLa Cava ChiaraLiberatori DavideMancini MarcoRaso FrancescoSacchinelli AriannaVena NiccolòVerachi Marco

PRESIDENTELandonio Luciano

RESPONSABILE COMMERCIALEAllegrini Fabio

Carissimo Caporedattore,innanzitutto mi scuso per non averLe inviato il mio ringraziamento per la pubblicazione dell’articolo sui lam-pioni spenti (http://www.ilpungolo.org/2015/05/27/casal-selce-la-gran-de-viabilita-rimane-al-buio/).Sto proseguendo con la mia battaglia personale per fare sistemare l’area in-colta di Casal Selce, segnalata anche in ripetute occasioni dal vostro giornale (http://www.ilpungolo.org/2015/02/25/casal-selce-recintata-la-discarica-a-busiva-ma-limmondizia-rimane/).Dato che sto preparando una lettera da inviare al Comune, vorrei chiederLe se ha del materiale da inviarmi che pos-sa essermi d’aiuto, in generale sull’a-rea ed in particolare su questo articolo (http://www.ilpungolo.org/2011/10/15/il-giardino-pubblico-a-casal-selce/).[...] Per il momento (con grande fatica e dopo tanti mesi) sono riuscito ad otte-nere questa risposta dal Municipio:Gent.mi,su indicazione dell’Assessore Massi-miliano Pasqualini, ci scusiamo per il ritardo con cui veniamo a risponde-re alla questione inerente l’area verde abbandonata, situata tra Via di Casal Selce angolo Via Alessandro Bausani.A seguito della risposta avuta, dalla Direzione tecnica di questo Municipio, La informiamo che si tratta di area verde come indicato negli elaborati di “Zonizzazione” del piano particolareg-giato di esecuzione zona ” O” di PGR n.66 “Casal Selce” ricadenti nei com-parti “H,G,F,”.Tali aree sono oggetto di convenzione Urbanistica e sono in carico al Dipar-

timento Periferie a cui è stato richiesto di provvedere nel merito della conven-zione.Inoltre, è stato domandato al XIII Grup-po Aurelio di Polizia Locale Roma Capitale, per ambito di competenza, di intervenire in caso di mancata os-servanza degli obblighi stabiliti per la manutenzione da parte della proprietà, di applicare la normativa vigente.Si coglie l’occasione per porgerLe cor-diali saluti.

Gentile Sig. Maximiliano,ci siamo più volte occupati dell’area verde abbandonata in Via di Casal Sel-ce, area che, da Piano Particolareg-giato, è destinata a verde.La cosa più importante è risalire al documento ufficiale della convenzione urbanistica, per capire quali interventi erano previsti e a chi spettavano.La situazione è completamente ferma da quasi 10 anni ed è giusto ricostruire un’analisi puntuale.Cercheremo di recuperare tale docu-mentazione e la terremo aggiornata.La ringraziamo per averci contattato. Gentile Marco B.,

le possibilità concrete per ottenere la realizzazione dell’illuminazione pub-blica in quel tratto di strada sono due:1 - trovare un’Associazione Consortile di Recupero Urbano disposta ad assu-mersi l’onere della realizzazione;2 - provare a capire se nel piano di in-vestimento pluriennale di ACEA tale opera è già prevista, oppure fare pres-sioni per inserirlo nel prossimo piano di investimento ACEA.La strada che fra le due riteniamo per-corribile è quella descritta nel punto 2.L’investimento per un’A.C.R.U. po-trebbe essere troppo oneroso, trattan-dosi di più di 100 pali.La ringraziamo per averci contattato.

Gentile Redazione Il Pungolo, con la presente porgo alla Vostra cortese at-tenzione due problematiche riguardan-te noi cittadini dei Municipi XIII e XIV, in particolare quelli di Monte dell’Ara e di Valle Santa.Percorrendo la via Boccea (verso fuo-ri Roma) superato lo svincolo con Ca-sal Selce e La Storta, la Boccea risulta per lunghi tratti priva di illuminazione pubblica, evento questo che non risulta

adeguato con l’elevato transito di auto e moto.Difatti negli ultimi anni le due predet-te zone periferiche situate lungo la Via Boccea hanno visto aumentare consi-derevolmente la loro densità di popo-lazione, senza ad oggi un contestuale aumento dei servizi. Richiediamo per-cio’ il Vostro prezioso aiuto affinchè, nel tratto che va dal predetto incrocio (denominato “al dazietto”) fino a Valle Santa, sulla Via Boccea vi sia presen-te l’illuminazione pubblica, integrando così i tratti in cui oggi risulta assente (circa 2,2 KM).Inoltre segnaliamo la necessità dell’in-stallazione su Via Boccea, all’altezza dell’intersezione con Via Casal Selce, di un impianto semaforico, che regoli il traffico e garantisca sicurezza agli au-tomobilisti (vista l’elevata sinistrosità che caratterizza tale incrocio).In attesa di riscontri porgo distinti sa-luti.

Marco B.

AREA VERDE ABBANDONATA IN ZONA CASAL SELCE

ILLUMINAZIONE PUBBLICA IN ZONA BOCCEA

NUMERI UTILI PRESIDIO CASALOTTICARABINIERIPOLIZIAVIGILI DEL FUOCOCORPO FORESTALE

EMERGENZA SANITARIAGUARDIA MEDICAANTIVELENI (Gemelli)

ROMA CAPITALE (Call center)U.R.P. MUNICIPIO ROMA XIIIU.R.P. MUNICIPIO ROMA XIV

ACEA - GUASTI (Acqua)ACEA - GUASTI (Luce)AMAATACENEL - GUASTIITALGASMETREBUS

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0664695444800900120800900999800431784

• TERAPIA INIETTIVA SOTTOCUTANEA, INTRAMUSCOLARE E FLEBOCISTI;

• RILEVAZIONE E MONITORAGGIO PARAMETRI FISIOLOGICI;

• RILEVAZIONE GLICEMIA CAPILLARE (ONE TOUCH);

• MEDICAZIONE SEMPLICE;

• MEDICAZIONE DI FERITE CON PUNTI DI SUTURA E/O RIMOZIONE DEGLI STESSI;

• GESTIONE CATETERI VESCICALI (SOSTITUZIONE, LAVAGGIO, EDUCAZIONE ALL’AUTOCURA);

• TERAPIA EDUCAZIONALE PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO CRONICO (PDTA Mar, Giov e Ven);

• TERAPIA EDUCAZIONALE AL PAZIENTE IN PREVENZIONE PER CARDIOPATIA ISCHEMICA;

• TERAPIA EDUCAZIONALE DEL DIABETICO;

• ORIENTAMENTO ALL’ACCESSO E ALL’UTILIZZO DEI SS. PUBBLICI.

POLIAMBULATORIO INFERMIERISTICO - VIA BOCCEA 625 - 0668354550

LETTERE ALLA REDAZIONE

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