Il Pungolo n. 117

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Del Comitato di Quartiere N.A.R.N.O. Casalotti - Selva Candida CASALOTTI SELVA CANDIDA CASALOTTI SELVA CANDIDA C O M I T A T O D I Q U A R T I E R E C O M I T A T O D I Q U A R T I E R E N U O V E A L L E A N Z E R O M A N O R D - O V E S T T A T A T D O O T A A T A T A T T A T O D D D O O O O T T A A A T A T A A T T A T D I Q T R R T R T R A A U A U A U I D I Q U R R T T T R R R T R T R A R A A A U A U A A U U Q Q Q Q I I D D D D R T R T U A U A U A T A T A C O I T A M A T M I T M I T I T I T M I M I I O M O M O M C O M I T A A A A T T I T I T M I M I I M I M M I M I M M I O M O M O M C O M O M O M O C C I T I T I I T M I T M I M I M I O O M O M O M C R T R T R E R T R E R E R E T I E T I E I I E I E T I T I T R A A R T T I R R R R E R E R E R E I E I E E T I E T I E I I E I E T I T I I T T R R A R E E R E R I E I E I I E I E T I E T I T I T I E E E R E R E R R E R E R E E R E E E E R E R E R R R R R E R E R R R E E E R R E R E R E E R S E S V L V L E L S E L V V L L E SEL SEL L N U U U N O V V V E O E E V A L L L L A L L E L E E A L A A E N Z Z Z N E D D I I D D N N A A C C A A N N A A A CANDID A CANDID VA VA D D V D D A A A A VA V A D D V VA VA V V A C A N D I D D D A I I D I I D D I D D D D A A N A A A A A C C C A A A A A VA VA V VA VA V D VA VA E R O M A N O R N R R D O D D R - O V E V E S S T S Periodico del Comitato di Quartiere Nuove Alleanze Roma Nord-Ovest CASALOTTI - SELVA CANDIDA Anno XXIII • N. 117 - Marzo/Aprile 2014 - [email protected] - [email protected] DISTRIBUZIONE GRATUITA Tiratura - 9000 copie HOTEL SELVA CANDIDA Roma Vicino alle tue esigenze. Via Casal del Marmo, 618 00166 Roma Tel. +39 06 6157211 HOTEL SELVA CANDIDA Roma Nuovo ingresso da Via Casal del Marmo, 618 Via di Selva Candida, 200 00166 Roma Tel. +39 06 6157211 La proposta per il trasporto pubblico locale Il Comitato N.A.R.N.O. presenta il progetto per la riorganizzazione del Tpl in periferia I l vocabolario Treccani definisce la “deflazione” come: «ridu- zione del livello dei prezzi, che generalmente si accompagna a contrazione o stagnazione della produzione e del reddito». Secondo i dati Istat i prezzi al con- sumo sono scesi dell’1,4%, la pro- duzione industriale oscilla intorno allo zero da più di un anno, e si at- testa attualmente allo 0,4% ed il reddito disponibile delle famiglie è sceso dell’ 1,9%. E quello passato non è stato nean- che l’anno peggiore. Chiedersi quindi, ancora oggi, se l’Italia sia entrata in una fase di de- flazione, è evidentemente super- fluo. Sarebbe opportuno invece ricercare le cause e capire se esistono solu- zioni percorribili. Ma procediamo per gradi. Le economie moderne, che hanno superato ormai la sussistenza, non puntano più solo al mercato interno per la distribuzione delle loro merci, ma stabiliscono la loro pro- Deflazione: la folle corsa al ribasso di GIUSEPPE STRAZZERA “Si è e si resta schiavi finché non si è guariti dalla mania di sperare.” Segue a pag 20 Emile Cioran C on la delibera di Giunta n. 2 del 5 Marzo 2014, il Municipio Roma XIV ha ristabilito l’elenco delle priorità per le opere collegate al Piano di Recupero Urbano “Pal- marola - Selva Candida”. Ne sono state identificate 14 in prio- rità e una, ovvero il collegamento fra Via Esperia Sperani e Via Caso- rezzo, in priorità assoluta. Per quest’ultima sembra che i soldi ci siano, ma si potrà dire lo stesso per tutte le altre? P.R.U. PALMAROLA SELVA CANDIDA: LE NUOVE PRIORITÁ LANDONIO a pag 6 ASSEMBLEA GENERALE 11 Maggio 2014 Ore 10.00 Via Morsasco, 9

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Il Pungolo, periodico del quadrante Roma Nord-Ovest. Notizie dai quartieri: Casalotti, Palmarola, Ottavia, Selva Candida, Selva Nera, Via Boccea, Casal Selce, La Storta, Castel di Guido.

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Del Comitato di Quartiere N.A.R.N.O.Casalotti - Selva Candida

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Periodico del Comitato di Quartiere Nuove Alleanze Roma Nord-Ovest CASALOTTI - SELVA CANDIDA

Anno XXIII • N. 117 - Marzo/Aprile 2014 - [email protected] - [email protected]

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La proposta per il trasporto pubblico localeIl Comitato N.A.R.N.O. presenta il progetto per la riorganizzazione del Tpl in periferia

Il vocabolario Treccani definiscela “deflazione” come: «ridu-zione del livello dei prezzi, che

generalmente si accompagna acontrazione o stagnazione dellaproduzione e del reddito».Secondo i dati Istat i prezzi al con-sumo sono scesi dell’1,4%, la pro-duzione industriale oscilla intornoallo zero da più di un anno, e si at-testa attualmente allo 0,4% ed ilreddito disponibile delle famiglie èsceso dell’ 1,9%. E quello passato non è stato nean-che l’anno peggiore.Chiedersi quindi, ancora oggi, sel’Italia sia entrata in una fase di de-flazione, è evidentemente super-fluo.Sarebbe opportuno invece ricercarele cause e capire se esistono solu-zioni percorribili.Ma procediamo per gradi.Le economie moderne, che hannosuperato ormai la sussistenza, nonpuntano più solo al mercato internoper la distribuzione delle loromerci, ma stabiliscono la loro pro-

Deflazione: la follecorsa al ribasso

di GIUSEPPE STRAZZERA

“Si è e si resta schiavi finchénon si è guariti dalla mania di sperare.”

Segue a pag 20

Emile Cioran

Con la delibera di Giunta n. 2 del5 Marzo 2014, il Municipio

Roma XIV ha ristabilito l’elencodelle priorità per le opere collegateal Piano di Recupero Urbano “Pal-marola - Selva Candida”. Ne sono state identificate 14 in prio-rità e una, ovvero il collegamentofra Via Esperia Sperani e Via Caso-rezzo, in priorità assoluta. Per quest’ultima sembra che i soldici siano, ma si potrà dire lo stessoper tutte le altre?

P.R.U. PALMAROLASELVA CANDIDA:

LE NUOVE PRIORITÁ

LANDONIO a pag 6

ASSEMBLEA GENERALE

11 Maggio 2014Ore 10.00

Via Morsasco, 9

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Ai SS. Martiri di S.Candida si volta paginaL’ intervista

Don Emanuele (a sinistra nellafoto) e Don Federico (a destranella foto) sono i nuovi Parrocoe vice Parroco della Chiesa deiSanti Martiri di Selva Candida. Dal 29 settembre hanno sosti-tuito Don Gianni alla guidadella parrocchia. Nei loro volti si legge la vogliadi operare e collaborare con eper la comunità. Conoscere i fe-deli, creare una vera e propriafamiglia. Infatti è così che defi-niscono la parrocchia, una re-altà in cui ci si conosce e si stagli uni accanto agli altri.

Quali sono state le vostreprime impressioni all’arrivonella nuova parrocchia?Don Emanuele: E’ un grandequartiere, tante belle persone,alcuni di intensa preghiera e poitanti giovani. C’è la mancanzadi qualche marciapiede e stradeeccessivamente rotte, quasi avoler far resistenza alla genteche invece desidera incontrarsi.E’ così che il sagrato dellaChiesa diventa un luogo piace-vole d’incontro, accogliente.Don Federico: C’è molta parte-cipazione in parrocchia. Moltepersone aiutano e sono respon-sabili circa il cammino di questacomunità. Inoltre rivolgono at-tenzione sia al quartiere che alledinamiche relazionali.

Sappiamo che Don Emanueleè attivo nella Caritas e ne è ildirettore di quella apparte-nente alla diocesi di Santa Ru-fina. Che opere svolge esoprattutto ha intenzione difare qualcosa anche qui nellasua parrocchia?Don Emanuele: Nel quartiere

abbiamo inaugurato a Settem-bre una bella opera di carità, unacasa accoglienza. Questo è statopossibile grazie ad un istituto re-ligioso a Casalotti, che ha vo-luto mettere a disposizione partedella sua proprietà. Lo abbiamoaccolto come una provvidenza.E’ stata così creata la casa allog-gio grazie anche ai fondi del-l’otto per mille. Dal mese di Settembre sono giàstati fatti quattro inserimenti. Per la nostra parrocchia avrei ildesiderio che nascesse il centrod’ascolto, composto dai volon-tari ed il Parroco che sanno af-fiancarsi alle situazioni dibisogno. Molti si sono resi di-sponibili ed hanno già creato laformazione con la Caritas dio-cesana e potremmo dire di es-sere già operativi.Il sogno che manifesto ai lettoridel Pungolo sarebbe quello dipoter fare qualcosa per i disa-bili. Ho già incontrato qualchefamiglia che vive la disabilità,naturalmente anche nelle mie

precedenti esperienze. Forse vedremmo sorgere qui inparrocchia un’opera di acco-glienza per questi ragazzi.

Don Federico è costantementeimpegnato con i giovani. Ha inprogetto di ristabilire alcuneattività che con il tempo sisono perdute, come ad esem-pio il teatro?Don Federico: I giovani sonofondamentali sia per la vita dellachiesa che della comunità. E’importante la loro presenza. De-vono trovare nella parrocchia unambiente favorevole, un luogoche offra loro delle possibilità. Tra le attività proposte c’è sicu-ramente il teatro, la musica,l’apertura di una scuola calcio ealtre attività ludiche. Molti sonoanche gli incontri durante la set-timana e i momenti di pre-ghiera.La struttura della parrocchia sipresta a tante attività. Da partenostra è fondamentale la capa-cità di garantire un ambiente ac-

cogliente, che sappia forniredegli spazi, affinché si possanoanche stabilire quelle dinamicherelazionali che al di fuori avven-gono con più difficoltà.

Avete altri progetti in pro-gramma per il quartiere?Don Emanuele: Conoscere fa-miglia per famiglia. Proprio inquesti mesi abbiamo fatto la be-nedizione delle case, un vero eproprio pellegrinaggio che spi-ritualmente porta molto frutto.Questo permette di stabilire unafamiliarità, la parrocchia deve

essere una famiglia.La Pasqua, importantissimafesta Cristiana, è alle porte.Avete un messaggio da donarealla comunità?Don Federico: Un messaggio diauguri, affinché insieme sipossa rendere questo posto mi-gliore. Questo non è solo uncompito cristiano ma appartienead ogni religione e cultura, so-prattutto ad ogni persona. Abbiamo il dovere di rendere ilposto in cui viviamo migliore dicome lo abbiamo trovato. Don Emanuele: La Pasquamantiene ancora una forte va-lenza religiosa, è una festa chenon si è corrotta come il Natale. L’invito è quello di vederci quiin Chiesa, i riti della settimanaSanta sono i più antichi ed i piùbelli. Ricordiamo la messa in CenaDomini che quest’anno celebre-remo sia nella chiesa dei SantiMartiri che nella chiesa dellaMadonna del Rosario.Il venerdì celebreremo l’adora-zione della Croce e la Passione.La sera invece gli Amici diSelva Nera faranno una rappre-sentazione Sacra, un momentomolto intenso. Il sabato ci sarà la veglia, lamessa più bella.

di Arianna Sacchinelli

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Scuola Sanità&L’ennesima scuola fantasma del territorioUna storia di sprechi e rinvii che parte dalla fine degli anni ‘70 e arriva sino ai giorni nostri, ancora irrisolta.

Era il lontano 1979, laguerra fredda spaven-tava il mondo intero, ed

in Italia veniva approvato, conDeliberazione Consiliaren.1077, il progetto per l’edifi-cazione di una scuola maternain Via Casal del Marmo.Nominata l’impresa di costru-zioni i lavori presero il via everso la fine degli anni ottantala scuola venne in buona parterealizzata.Se non che nel 1991, i lavorivennero sospesi e il cantiere sifermò.La ditta appaltatrice che nelfrattempo era stata assorbita daun'altra società, si ripresentòcon un nome diverso e, con laDeliberazione di Giunta Comu-nale n.2604 del 1992, venneapprovato il progetto per ilcompletamento della strutturache a causa delle nuove normetecniche imposte, vide sensibil-mente mutare il costo di realiz-zazione: dagli iniziali561.770.940 Lire, si passò a1.451.524.860.Nel Maggio dello stesso anno,i lavori ripresero vita, ma nelgiro di quindici giorni, precisa-mente il 26/05/1992, vennerodefinitivamente interrotti.A seguito del danno subito peril mancato completamento del-l’opera, la ditta citò in giudizio

il Comune per far pronunciarelo scioglimento del contratto exD.P.R. n.1063 del 1962 art.30(maggiori oneri derivanti dalprolungarsi dell’interruzionedei lavori, oltre il limite mas-simo di sei mesi).Dall’inizio della bagarre giudi-ziaria (che si concluse solo nel2009, sentenza 817 della Corted’Appello, con la condanna delComune al pagamento di396.000€ circa a titolo di risar-cimento) i lavori non hanno piùavuto seguito.La struttura che doveva esserel'opera di completamento di uncomplesso scolastico formatoda materna, elementare (ElsaMorante) e media inferiore(Pablo Neruda), dal 1992 nonha più visto un operaio solcareil suo terreno. O sarebbe me-glio dire, affrontare la sua fore-sta.

Dato che non ha più ricevutonessun tipo di manutenzioneper ventidue anni, lo scheletroin cemento è stato completa-mente vandalizzato dai writers,che hanno spruzzato vernice inogni dove, e il terreno perime-trale che un tempo sarebbe do-vuto diventare il giardino per igiochi si è trasformato in unaforesta metropolitana, con er-bacce di ogni gerene fino ad al-tezza d’uomo.Con la Deliberazione di GiuntaComunale 738/2003, fu elabo-rato e approvato il progetto dicompletamento della struttura,ma sin dalle prime fasi si de-dusse che, a causa delle mutatenormative sulla sicurezza anti-sismica e sul risparmio energe-tico, i fondi necessari alcompletamento sarebbero statiingenti.Ed infatti gli iniziali 749.000€

stanziati, evidentemente insuf-ficienti, furono in breve dirot-tati su altri progetti e da quelmomento la struttura non fu piùrifinanziata.Dalle ultime stime fatte si èconstatato che per completarel’opera sarebbero necessari unmilione e seicento mila euro.Soldi che, visto lo stato attualedelle finanze pubbliche, sonopresumibilmente indisponibili.Una struttura che avrebbe po-tuto ospitare 150 alunni dellamaterna. Tanti bambini, se sipensa a quanti di loro, solo inquesto anno, non sono riuscitiad entrare nelle graduatorie acausa della mancanza di posti,e sono stati costretti a frequen-tare scuole private con tutte ledifferenze che ne derivano.Come amara, molto amara ci-liegina su questa torta, fatta di

sprechi di soldi pubblici, c’è daaggiungere un’ultima nota do-lente che lascia in bocca il verosapore della beffa: intorno al-l’anno 2006, attraverso lo stru-mento urbanistico degli articoli11, il Comune ha concesso adun costruttore di edificare inVia Ravera, a pochi passi dallastruttura fantasma, trentacinquevillette su un’area destinata daP.R.G a verde pubblico, incambio della realizzazione diun’opera. Provate ad indovinare quale?Esatto, proprio una scuola ma-terna.

di Gabriele Cantarella

In alto a sinistra:un’immagine dell’edificio

abbandonato in Via Casal del Marmo,

visto dall’esterno.Sotto:

l’interno dell’edificio com-pletamente vandalizzato.

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Noto anche come Prunus rasi-fera, Prugno, Visciola, Mirabo-lano rusticano, Prunus,

Ciruelo.Il nome in latino Prunus, coniato daLinneo, identifica tutti gli alberi i cuifrutti contengono un nocciolo. Origina-rio dell'ovest dell'Asia, i rami giovani eprivi di spine di questo albero o arbustoalto da 3 a 4 metri, vengono spesso uti-lizzati per proteggere dal vento i frutteti. I fiori di color bianco puro sono nume-rosi e poco più grandi di quelli del su-sino selvatico o del biancospino e siaprono tra febbraio e aprile, prima dellafogliazione. Fiorisce a metà inverno e poi fiorisceuna seconda volta in primavera. E’ il primo albero che comincia a fiorirequando sta per arrivare la primavera,all'inizio del mese di marzo, quando ilclima è ancora freddo, poiché nonsiamo del tutto fuori dalla stagione in-vernale.E’ proprio Cherry plum l’annunciatoredella primavera, che con la sua fiorituraprematura rispetto alle altre piante, in-dica che il sole sta per tornare a scal-darci.Quanto, più di noi, lo dovevano aspet-tare i contadini, per lavorare nell’orto,stanchi del freddo e dell’inattività.Quanto più di loro lo aspettavano i po-poli antichi, pregando , per paura chenon tornasse più e lo accoglievano fe-stosi quando si riaffacciava nell’equino-zio di primavera.Di questo fiore il Dottor Bach disse:«Per le paure di chi ha la mente sovraf-faticata e teme di perdere la ragione e di

faredelle cose spaventose e terribili,non volute, che non desideracompiere sapendo che sono sba-gliate; nonostante ciò, tuttavia, ilpensiero ritorna su di esse e si proval'impulso di farle».ll Dottor Bach ne prese dei rametti infiore, li portò a casa, li mise a bollirecon l’acqua e ne sorseggiò un po’ percurarsi dai suoi tic nervosi.Funzionò!Infatti un tic nervoso è ciò che si vedefuori di tutta l’ansia che si muove den-tro. Quella che ti porta quasi ad impazzire;ne hai terrore, ma la senti, cerchi di di-strarti, di mettere tutto in ordine, per

con-t r o l l a r etutto e invecesentì di stare per per-dere il controllo.E’ in questi momenti che è necessarioassumere il rimedio: 4 gocce in un bic-chiere d’acqua, sorseggiato a più ri-prese.Il fiore contiene sali minerali, acido sa-licilico e malico, zuccheri e vitamine A,B e C. Il frutto ha proprietà lassativesoavi e toniche. Raccomandato per ar-

trosi,reumatismo e

stitichezza.Il rimedio aiuta ad accettare i lati nega-tivi del nostro carattere e a superare lapaura che essi prendano il sopravvento.Ci aiuta anche a riconoscere la ric-chezza del nostro mondo interiore libe-rando le energie positive che tuttiabbiamo. Aiuta il rilassamento, l’auto-controllo, la disponibilità al dialogo co-struttivo, l’equilibrio psichico.

Il Cherry Plum: il fiore della Padronanzadi Patrizia Raspanti

La riorganizzazione dell’offerta scolastica ed i dubbi sui posti

Il nuovo Piano di aper-ture di asili nido escuole dell’infanzia

2014/2015 sembra puntareall’implementazione deiservizi nelle strutture co-munali riducendo cosìanche le liste d’attesa.A fine Febbraio l’AssessoreComunale Cattoi ha presen-tato in Campidoglio questoPiano che riguarda gli asilinido e le materne, piano

che prevede l’investimentodi Roma Capitale pari a 4,5milioni di euro.Per gli asili nido la que-stione viene focalizzata sutre punti: apertura di trenuovi nidi pubblici in strut-ture già esistenti (creando116 nuovi posti), passarealla gestione diretta di 7nidi in concessione (per untotale di 549 posti di cui 69nuovi), apertura di 5 nuovinidi in convenzione (per338 posti).

Per quanto riguarda lascuola dell’infanzia inveceè prevista l’apertura di 5nuove strutture comunali(440 nuovi posti) e il pas-saggio di gestione di unascuola che diventerebbedunque statale (100 nuoviposti).Nel progetto, viene specifi-cato, non saranno aumen-tate le rette che sonorimaste invariate dal 2000ed inoltre verrà posta parti-colare attenzione dove le

liste di attesa sono più lun-ghe (si parla in totale dicirca 5.000 bambini in at-tesa per i nidi e di circa4.000 per le materne).In conclusione anche ad unocchio non esperto in mate-matica risulterà sempliceindividuare che i posti"creati" comunque non sod-disfano la richiesta di base.Come verrà dunque effetti-vamente riorganizzato ilservizio?

di Sara De Santis

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Urbanistica Viabilità&Piano di Recupero Urbano “Palmarola - Selva Candida”: il nuovo elenco delle priorità

La Delibera di Giunta n. 2 del 5 Marzo 2014 ha identificato quattordici opere più una in priorità assoluta, ovvero il collegamento fra Via Esperia Sperani e Casorezzo. Considerando che il costo delle opere è quantomeno triplicato, per quante di esse esiste la copertura finanziaria?

La memoria di Giunta Ca-pitolina del 13 Febbraio2014, dell’Assessore allo

Sviluppo delle Periferie, infra-strutture e Manutenzione Ur-bana e dell’Assessore allaTrasformazione Urbana, invi-tava i Municipi ad esprimersi,con una graduatoria di priorità,in merito alla realizzazione delleopere pubbliche previste nei ri-spettivi Programmi di RecuperoUrbano.La Giunta del Municipio XIV,nella seduta del 5 marzo 2014,ha risposto con la Deliberazionen. 2 di approvare un elenco di 14opere prioritarie (più una in prio-rità assoluta, ovvero l’operapubblica n.1 Realizzazione dellastrada di collegamento tra ViaEsperia Sperani e Via Caso-rezzo), previste come OperePubbliche inserite nel Pro-gramma di Recupero Urbano“PALMAROLA – SELVACANDIDA”, in ottemperanza alcomma 4 dell’articolo 11 dellalegge n. 493 del 1993.Tale deliberazione si rende ne-cessaria in seguito all’enorme ri-tardo nell’attuazione delle OperePubbliche, che sarebbero dovute“camminare” in concomitanzacon le Opere Private, ponendo ildubbio che le condizioni urbani-

stiche e le necessità del territoriopotrebbero essere cambiate ri-spetto all’assetto e alle previ-sioni originali.In effetti il privato ha realizzatoed il pubblico è rimasto al palo.La spesa presunta, contabilizzatacon Decreto del Presidente dellaRegione Lazio n. 379 del 05 Ot-tobre 2004, senza revisione dispesa alla data attuale, prevedeuna cifra di circa 40 milioni dieuro, già incassati dalla PubblicaAmministrazione con gli Oneridi Urbanizzazione Primaria eSecondaria, versati (si spera) daicostruttori che hanno sottoscrittol’accordo ed hanno già realiz-zato il loro programma edifica-torio.Con la revisione di spesa, dopodieci anni di attesa, la cifra ne-cessaria potrebbe essersi raddop-piata.Dove e come raggiungere la co-pertura economica per la realiz-zazione di queste priorità?La domanda è lecita.La risposta è complicata.Ci auguriamo che gli Ammini-stratori Comunali e locali, senzaulteriore invasione di territorio,riescano a raggiungere l’obiet-tivo di recuperare urbanistica-mente una zona, già ormai quasitotalmente compromessa da im-pianti edificatori e senza viabi-lità nè servizi necessari.

di Luciano Landonio

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Piano di Recupero Urbano “Palmarola - Selva Candida”: il nuovo elenco delle prioritàLa Delibera di Giunta n. 2 del 5 Marzo 2014 ha identificato quattordici opere più una in priorità assoluta, ovvero il collegamento fra Via Esperia Sperani e Casorezzo. Considerando che il costo delle opere è quantomeno triplicato, per quante di esse esiste la copertura finanziaria?

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O.P. 7b

O.P. 11

O.P. 16a

O.P. 26

Realizzazione della strada di collegamento tra Via Esperia Sperani e Via Casorezzo

Realizzazione del raddoppio di Via Selva Candida da Via del Forno Saraceno a Via di Riserva Grande

Sistemazione del LARGO fra Via di S. Spirito e Via Casal del Marmo (Palmarola)

Realizzazione di un centro polivalente nel PdZ “La Lucchina”

Realizzazione centro attività culturali in Via Riserva Grande

Ristrutturazione e ampliamento di Via Casorezzo

Realizzazione centro socio assistenziale e sanitario in Via Riserva Grande

Ristrutturazione e ampliamento di Via Casal del Marmo dallo svincolo su GRA a Via del Fosso di S. Spirito

Ristrutturazione e ampliamento di Via Casal del Marmo da Via del Fosso di S. Spirito a Via Panizzi

Centro civico di Boccea Km 5.6

Ristrutturazione di Via Selva Candida da Via Boccea a Via del Forno Saraceno

Ristrutturazione di Via Selva Candida da Via Boccea a Via del Forno Saraceno a Via di Riserva Grande

Ristrutturazione e ampliamento di Via Riserva Grande e Via Selva Candida nel tratto tra PdZ Selva Nera e Araldi

Realizzazione del raddoppio di Via di Selva Candida da Via Boccea a Via del Forno Saraceno con raccordi con laviabilità esistente e il sovrappasso della Via BocceaRistrutturazione di Via Santa Gemma

3.528

5.972

1.128

2.875

2.563

1.650

2.376

1.250

7.110

4.360

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2.515

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2.400

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3,084

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L’importo dei lavori espresso in lire risale alle valutazioni fatte negli anni ‘90, così come l’anno di fine lavori.L’Opera Pubblica n.1 non è nell’elenco delle 14 priorità, ma in Priorità Assoluta e figura come primaL’ammontare del costo di realizzazione dell’O.P. n.1 è più che triplicato nel corso degli anni. La somma attuale è stata dichiarata nell’Ordinanza del Sindaco di Roma Capitale n. 465 del 20/12/2012

2002

2004

2003

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2004

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2003

O.P.(opera pubblica)

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO FINE LAVORI

(Stime al 1993)

IMPORTOLAVORI*

(in milioni di lire)

IMPORTOLAVORI(in milioni di euro)

IMPORTOREALE

(in milioni di euro)

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8www . i l p u n go l o . o r gwww . i l p u n go l o . o r g

Riprendono i lavori per l’allargamento della Via BocceaI lavori hanno preso ritmo e si procede alla realizzazione della bretella Casalotti-Boccea. Si spera si realizzi prima dell’apertura delle scuole a Settembre

Urbanistica Viabilità&

Fi n a l m e n t e ,dopo moltimesi di pa-

zienza, sembra che ilavori per l’adegua-mento della Via Boc-cea siano ripresi conuna certa continuità.In questi giorni, è statatracciata buona partedella rotonda situataall’inizio della primabretella (nella foto ac-canto, il tratto indicatocon INTERVENTO2), che una volta ter-minata in tutte le sueparti, collegherà Viadi Casalotti a Via Boc-cea, passando difianco al terreno deldistributore Felgas.Una settimana fa ab-biamo assistito allaprima gettata in calce-struzzo, che serve adare una base solidaalla nuova strada, chesi presenterà con duecorsie e tre rotondeuna volta ultimata.La bretella è fonda-mentale per il prose-guimento dei lavori,poiché nella prospet-

tiva dell’allargamentovero e proprio dell’at-tuale Via Boccea,verrà utilizzata comealternativa, quanto-meno per un senso dimarcia, in quanto laparte da allargare saràquella sul lato sinistro,se si procede in dire-zione maglianella.E’ probabile che pervedere la fine di que-sto intervento si dovràattendere, ovviamentesalvo imprevisti, Set-tembre di questostesso anno. Ovviamente ci si au-gura che qualsiasistravolgimento dellaviabilità, comunquenecessario, venga rea-lizzato prima della ria-pertura delle scuole,per cercare di evitaredisagi già vissuti,come quello nel pe-riodo di realizzazionedel ponticello di ViaPantan Monastero.Come sempre, vi ter-remo costantementeinformati riguardoall’andamento dei la-vori.

Procede l’iter di acquisizione di Via Lidia Bianchi

L’iter iniziato loscorso Ottobre2013, per il quale il

Consorzio Selva Candida harichiesto “L’Acquisizione alPatrimonio di Roma Capitaledi Via Lidia Bianchi”, staproseguendo.L’Unità Organizzativa Tec-nica - Servizio II Strade in-fatti, ha preso atto dellaconclusione della proceduradi affissione, tramite”Avvisoalla Cittadinanza” che non haprodotto alcuna osservazioneda parte degli aventi diritto.La stessa U.O.T ha compila-tola scheda tecnica riferita aVia Lidia Bianchi, alla qualesono stati riconosciuti 15punti in base ai criteri di prio-rità, 1 punto per quanto ri-

guarda le situazioni merite-voli (il fatto che la strada siaprovvista di un impianto diilluminazione pubblica già inessere realizzato dall’Ammi-nistrazione Comunale), e 2punti per quanto riguarda lasituazione giuridica.Tale schema di valutazioneha concluso la fase tecnicadella proposta ed ha fatto sìche il procedimento possa es-sere discusso in sede di Con-siglio Municipale, dopo chele Commissioni Lavori Pub-blici e Bilancio si sono già

espresse favorevolmente e al-l’unanimità.Infatti, all’Ordine del Giornon.6, previsto in prima convo-cazione Martedì 15 Aprile edin seconda convocazioneMercoledì 16 Aprile, en-trambi alle 9.30, si legge«Proposta di DeliberazioneRep. n. 4/2014 avente ad og-getto “Acquisizione al Patri-monio di Roma Capitaledella strada consortile apertaal pubblico transito Via LidiaBianchi». Se anche il Consi-glio Municipale sarà favore-vole, la palla passerà alComune.Per il giorno della votazioneil Pungolo sarà già andato instampa e quindi gli aggiorna-menti in merito saranno og-getto della prossimaedizione.

In questa pagina inalto:uno stralcio del pro-getto esecutivo per larealizzazione dell’Al-largamento di ViaBoccea, che indicacome verrà realizzatala bretella che collegaCasalotti a Via Boc-cea passando dietro ildistributore Felgas.Nella pagina a fianco:il progetto della bre-tella di collegamentofra Via Cremolino eVia Casal del Marmo

di Marco Verachi

di Fabio Allegrini

CONSORZIOS E L V A C A N D I D A

1967

Dopo la valutazione tecnica della U.O.T. si attende la decisione del Consiglio Municipale

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9www . i l p u n go l o . o r gwww . i l p u n go l o . o r g

I cittadini aspettano una data certa di inizio lavori per l’opera più importante del territorio extra G.R.A. del Municipio XIV

Procede l’iter per la bretella Cremolino - Casal del Marmo

Per gli abitanti della zona diSelva Candida e SelvaNera, è in assoluto l’opera

urbanistica più importante del ter-ritorio. La sua realizzazione,unita all’adeguamento di unastrada che in zona è conosciutacome la “Via dei Tralicci” e al-l’apertura del collegamento conVia Esperia Sperani tramite ViaCasorezzo, riuscirebbe a spostarebuona parte del flusso di autovet-ture che ogni mattina si divide traVia di Casalotti e Via Casorezzo,entrambe costantemente intasate.In questi mesi l’Assesorato aiLL.PP. del Municipio, insiemeagli omologhi del Comune diRoma Capitale, hanno coordinatole attività propedeutiche all'inter-vento di CMB (che prevde anchela realizzazione di un CentroCommerciale nell’area “ex Alita-

lia”, più un enorme complesso re-sidenziale). A quanto si apprende,il prossimo 7 Maggio, dopo le ul-teriori verifiche, si potrebbe averealmeno un cronoprogramma di ri-ferimento, per iniziare realmentea capire i tempi dell’intervento emagari anche alcune modalitàspecifiche per quel che riguardala viabilità. Come già anticipato,la partita si starebbe chiudendo sualcune particelle che interessanol’intervento, di fatto non ancoranelle disponibilità della PubblicaAmministrazione, anche se sem-bra davvero che si tratti di forma-lità. Il dubbio però, come pertante altre opere che sul territoriosembravano date per certe (vediad es. la scuola Elementare di ViaAudiface ed Abacuc) resta legit-timo e ci riserveremo di darel’opera come certa solo dopol’inizio della cantierizzazionevera e propria.

di Simone Guida

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10www . i l p u n go l o . o r gwww . i l p u n go l o . o r g

Roma Capitale: il Piano sul rientro del debitoRoma Comune

Saranno ridotti servizi fondamentali fra cui le politiche sociali, lo sport, l’ambiente ed il trasporto pubblico locale.

Dopo l'ennesimo salvataggio incalcio d'angolo dei conti capi-tolini, la Giunta Marino si pre-

para a redigere il piano di rientrotriennale imposto dal Governo Renziper stroncare definitivamente l'emorra-gia economica del Campidoglio. Entro il prossimo 04/07 (ovvero 120giorni dopo l'emanazione del decretolegge "Salva Roma III") infatti, in pa-rallelo alla stesura del rendiconto previ-sionale per l'anno in corso, il Sindacodovrà inviare a Palazzo Chigi, al Parla-mento, al Viminale, al Mef ed alla Cortedei Conti il programma di riduzione deldisavanzo accumulato nell’ultimo lu-stro dalle passate giunte, cresciuto dal2008 (anno di costituzione della Ge-stione commissariale del precedente in-debitamento). Ad oggi, secondo l’agenzia di ratingFitch, di oltre un miliardo di euro (137milioni nel 2009, 122 nel 2010, 313 nel2011, 255 nel 2012, 250 nel 2013). Questione non facile se si considera che

il bilancio 2013 si chiuse regolarmentesolo grazie ad una serie di girocontidelle passività verso la suddetta strut-tura commissariale per 570 milioni di €,e che quello 2014 dovrà vedersela conuna forte riduzione dei trasferimenti sta-tali imposti dalla spending review ed ifari accesi sulle partecipate comunali incronico deficit. Per cercare di raggiungere gli obiettividi rigore senza inasprire la pressione fi-scale locale (i romani già pagano l'ad-dizionale comunale più alta di Italia),l'Esecutivo ha imposto paletti molto ri-gidi alla neonata cabina di regiaStato\Comune per lo studio delle mi-sure da adottare per evitare il defaultdella Città Eterna, tra cui:

l’obbligo di ricognizione dei fabbi-•sogni di personale nelle società par-tecipate, fonte di noti scandali direcente memoria, che ha già provo-cato il blocco di tutte le assunzionia tempo indeterminato per AequaRoma, AMA, Azienda Speciale Pa-lexpo, Fondazione Bioparco, Fon-dazione Cinema per Roma,

Fondazione Mondo Digitale, Fon-dazione Musica per Roma, Fonda-zione Roma Solidale Onlus, LeAssicurazioni di Roma, Risorse perRoma, Roma Metropolitane, RomaServizi per la Mobilità, ServiziAzionista Roma e Zètema ProgettoCultura; la razionalizzazione dei servizi ero-•gati, tenendo conto dell'effettiva ne-cessità dell'utenza e dei nuovistandard fissati nel piano di risana-mento: ciò si tradurrà ad esempio inun taglio delle corse periferiche delTpl ed in una rinegoziazione deicontratti di fornitura con gli opera-tori privati e pubblici attraverso laCentrale unica degli acquisti; dismissione e valorizzazione del pa-•trimonio capitolino.

Il tutto sotto l'occhio vigile del Governocentrale, cui spetterà l'ultima parola sul-l'operato della Giunta Marino. A rendere ulteriormente torbide leacque di Palazzo Senatorio poi, ci stapensando anche il rebus legislativo sullanuova imposizione immobiliare locale,

con l'esordio della nuova Imposta unicacomunale, con il suo groviglio di Tasi,Tari e Imu sulle seconde case, che dif-ficilmente garantirà il medesimo gettitodelle vecchie tasse, rendendo ancor piùdifficile la quadra ai ragionieri comu-nali. Tutto ciò, verosimilmente porterà a taglidraconiani al Bilancio previsionale2014, di cui le prime bozze parlano dimeno 67% per politiche sociali e cul-tura, 95% per lo sport, 63% per l’am-biente, 36% per le attività produttive,solo per citare i dipartimenti principali. Da segnalare però, l’idea del Comunedi attivare un indirizzo mail:

[email protected]

aperto alla cittadinanza per raccoglieresuggerimenti e proposte su come af-frontare il problema del contenimentodella spesa, che sembra aver confer-mato il mal pensiero dilagante in retedella penuria di idee (oltre che di da-nari) della Giunta Capitolina in materia.

di Alessio Carbonara

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Speciale MobilitàLa proposta per il trasporto pubblico locale

In relazione al Nuovo Piano Gene-rale del Traffico Urbano (PGTU), ilComitato di Quartiere N.A.R.N.O.

ha presentato ai Municipi Roma XIII(con protocollo n° 2485 del12/03/2014) e Roma XIV (con proto-collo n° 23110 del 12/03/2014) una pro-posta di progetto per la riorganizzazionedel Trasporto Pubblico Locale (TPL)nella periferia Nord - Ovest di Roma. Tale progetto è stato realizzato se-guendo i criteri richiesti dal PGTU, unosu tutti il raggiungimento di una mag-giore efficienza delle linee di trasporto.Prima di proseguire però, è bene che sisottolineino due fattori fondamentali:

in primo luogo, molti abitanti resi-•denti nelle zone di Casalotti, CasalSelce, La Storta, Selva Nera e SelvaCandida percorrono quotidiana-mente regolari spostamenti tra l’una

e l’altra zona considerando, legitti-mamente, il tutto come un unicoquartiere, superando di fatto l’at-tuale suddivisione municipale rap-presentata dalla Via Boccea;in secondo luogo, c’è da ricordare•l’evoluzione che le attuali linee ditrasporto pubblico hanno subìto nelcorso del tempo sul nostro territorio.

In passato, quando la cementificazionedi larga scala non aveva ancora interes-sato il nostro quadrante, ogni zona rap-presentava una microrealtà, con la suapiazza, la sua chiesa e le sue attivitàcommerciali e per usufruire dei servizidoveva essere collegato con la città. In questo modo si costituivano dellelinee di trasporto pubblico che consen-tivano ad ogni agglomerato urbano uncollegamento verticale verso il centro.La proposta invece, cerca di raggiun-gere una maggiore efficienza nella di-stribuzione delle linee, considerando la

nuova realtà urbanistica e la nuova con-cezione della periferia, prevedendo lacostituzione di una nuova attestazione,localizzata su Via Boccea (altezza in-crocio Via di Selva Nera), in un’areapubblica destinata a servizi. La proposta prevede inoltre il riordinodelle attuali linee di TPL, con la sop-pressione della maggior parte delle at-tuali sovrapposizioni, fluidificando ilpiù possibile il trasporto anche fra lestesse zone periferiche e costituendouna NUOVA ATTESTAZIONE, puntodi incontro e vero nodo di scambio delleperiferie del nostro quadrante. Il progetto poggia su due fattori deter-minanti:

la separazione netta tra linee d’au-•tobus per spostamenti versol’esterno del nostro territorio equelli verso l’interno. In questomodo si potrà fare una valutazioneadeguata per la razionalizzazione

delle corse, date le ore di punta ri-guardanti le diverse destinazionidegli utenti;la concentrazione di tutte le linee di•trasporto pubblico in un unico polo,situato in un punto opposto al flussodel traffico attualmente vigente ecomprendente un ampio parcheggiolibero.

Nelle pagine seguenti verranno spiegatele proposte per i nuovi percorsi dellesingole linee di trasporto pubblico,mentre l’ultima pagina sarà dedicataalla descrizione analitica della nuovalinea CIRCOLARE. In attesa di un riscontro da parte del-l’Amministrazione, cogliamo l’occa-sione per presentare il nostro studio atutti i cittadini ed alle associazioni delterritorio, con l’obiettivo che le stessepossano produrre eventuali indicazioni,entro i tempi stabiliti, atte ad integraree a migliorare il progetto.

Qui sopra:“Il progetto per il riordino deltrasporto pubblico locale nella periferia Nord-Ovest di Roma”,presentato ai Municipi XIII eXIV il giorno 12 Marzo 2014.

Qui a fianco:il quadro d’insieme del progettoche prevede la riorganizzazione

delle linee 904, 998, 146, 028,905, 915, 925, 025, 027, 031 e

l’istituzione di due nuove linee:la Circolare e l’Unilinea.

La proposta progettuale è inlinea con il PGTU di Roma

Capitale e persegue il fine del-l’efficienza.

Il progetto poggia sulla realizzazione di una Nuova

Attestazione, in un’area pubblica presente su Via

Boccea, all’altezza dell’incrociocon Via di Selva Nera.

di Francesco RasoIl progetto del Comitato di Quartiere N.A.R.N.O. prevede la riorganizzazione del Tpl seguendo le linee guida del PGTU

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Speciale Mobilità

La riorganizzazione delle nuove linee di Trasporto Pubblico LocaleIL PERCORSO DELL’UNILINEA

Il tragitto dell’UNILINEA mira acollegare la periferia alle linee di

Trasporto di Massa quali la metropo-litana, con il più breve tratto possi-bile, in modo da ridurre i tempi diattesa. Il percorso dell’UNILINEA,dalla NUOVA ATTESTAZIONE alCapolinea attualmente in vigore(Piazza dei Giureconsulti), segue iltragitto parziale delle attuali linee904-905-915. Il numero delle partenze potrà cosìessere razionalizzato, a vantaggio di

una maggiore frequenza nelle ore dipunta. Questa linea rappresenteràsenza dubbio il mezzo di collega-mento per gli studenti del nostro qua-drante che, una volta raggiunta laNUOVA ATTESTAZIONE col pro-prio mezzo privato o attraverso laCIRCOLARE, potranno raggiungeregli Istituti scolastici più vicini ma,principalmente, costituirà il mezzocon il quale raggiungere la Metropo-litana.

IL PERCORSO DEL 146

L’attuale capolinea del 146(Largo Mombasilio) ver-

rebbe spostato presso la NUOVAATTESTAZIONE e una parte dipercorso non passerebbe più per Viadi Casalotti ma proseguirebbe su ViaBoccea. L’obiettivo di questa modi-fica è quello di consentire ad una piùampia fascia di popolazione, e nonsolo Casalotti, la fruizione di un ul-teriore collegamento diretto della pe-riferia verso le linee di Trasporto diMassa (Metropolitana di Battistini) e

la struttura ospedaliera del Policli-nico Gemelli. Per snellire il più pos-sibile il percorso dell’UNILINEA, iltratto Collina delle Muse (oggisvolto dal 915) verrebbe servito dalnuovo 146. I collegamenti diretti verso il centrodella città saranno rappresentatiquindi da queste due linee appenadescritte, che andranno ad offrire unamaggiore frequenza a tutti gli utentidel nostro territorio.

IL PERCORSO DELLO 028

Il percorso dello 028 terminerebbealla NUOVA ATTESTAZIONE

senza proseguire per Via di SelvaNera e terminare a Via di San Basi-lide com’è attualmente. Il tratto decurtatogli verrebbe servitodalla CIRCOLARE in entrambe ledirezioni. Tale linea di trasporto pub-blico, rappresenterebbe per l’interacittadinanza del nostro quadrante ilcollegamento sia per un’altra strut-tura ospedaliera, quella dell’AureliaHospital, sia il collegamento verso la

Stazione Aurelia. Più di ogni altra cosa, però, fiancheg-gerebbe la CIRCOLARE nei colle-gamenti per gli utenti che dal nuovonodo di scambio vorranno raggiun-gere Casalotti e viceversa, che, adoggi, risulta essere la frazione di ter-ritorio con più istituti elementari emedie inferiori, aumentando di fattole frequenze medie per tali sposta-menti.

IL PERCORSO DEL 905Il tragitto che seguirebbe il nuovo

905 sarà interamente sviluppato suVia di Casal Selce partendo da Ma-lagrotta e terminando alla NUOVAATTESTAZIONE. Terminando ilpercorso al nuovo nodo di scambio,attraverso un unico trasbordo, siavrebbe una più ampia scelta tra di-verse linee di trasporto pubblico perraggiungere la destinazione finaledello spostamento. Una volta raggiunta LA NUOVA AT-TESTAZIONE, infatti, i passeggeri

potranno diramarsi a seconda dellameta da raggiungere, diminuendo ilrischio di affollamento delle vetture.Le linee 915 e 925 verrebbero sop-presse ma in realtà solo di nome inquanto di fatto le frequenze delnuovo 905 andrebbero ad incorpo-rare l’attuale numero di partenzedelle tre linee attuali concedendo,sempre in relazione agli spostamentinelle ore di punta, una maggiore fles-sibilità per l’adatta razionalizzazionedelle corse.

Page 13: Il Pungolo n. 117

Speciale Mobilità

La riorganizzazione delle nuove linee di Trasporto Pubblico LocaleIL PERCORSO DELLO 027Il tragitto dello 027 rimarrebbe

completamente invariato. Princi-palmente, questa linea serve i resi-denti della parte interna di Via dellaStorta per raggiungere il centro abi-tato più vicino (Casalotti). A diffe-renza delle altre linee, questa lineafarebbe solamente fermata all’in-terno della NUOVA ATTESTA-ZIONE, e non capolinea. I motivisono molteplici: innanzitutto è l’unica vettura che, giàattualmente, passa per Via di Pantan

Monastero giungendo a Casalottidalla parte inferiore;in secondo luogo, ma non meno im-portante, risulterebbe invitante avereuna linea d’autobus che, dallaNUOVA ATTESTAZIONE, colle-gasse gli utenti in maniera diretta almercato coperto sito in Via BorgoTicino.

IL PERCORSO DELLO 031Il percorso dello 031 rimarrebbe

pressochè invariato, se non peruna piccola riduzione che va da ViaPiè di Cavallo alla NUOVA ATTE-STAZIONE. Il tutto è fondato chia-ramente per motivi logistici. L’interoprogetto mira proprio a concentrarela più ampia offerta possibile di ser-vizio di Trasporto Pubblico Localeda un unico punto e non a lasciar di-stanti i diversi capolinea, l’uno dal-l’altro, anche di poche centinaia dimetri. Lo 031 offrirebbe comunque

un’ulteriore possibilità di raggiun-gere una delle stazioni della FM3.Anzi, percorrere Via della Storta inalternativa a Via Casal del Marmo(come con il 998 per raggiungere laStaz.ne di Ottavia) potrebbe risultareanche vantaggioso in termini ditempo vista la più bassa intensità ditraffico presente.

IL PERCORSO DELLO 025Per gli utenti dello 025, il nuovo

tragitto della linea costituirebbeuna vera propria rivoluzione. Con un solo mezzo infatti ed un solonodo di scambio, sarebbero in gradodi raggiungere la maggior parte deiservizi essenziali, quali ad esempiole strutture ospedaliere e le linee ditrasporto di massa. Il nuovo percorsoinfatti farebbe Capolinea allaNUOVA ATTESTAZIONE evi-tando i lunghi tempi di attesa, data larazionalizzazione del percorso e

consentirebbe agli abitanti del-l’estrema periferia del Municipio diavere a disposizione il più ampioventaglio di opportunità con il minornumero di chilometri percorsi.Il massimo dell’efficienza.Inoltre, per gli abitanti residentilungo il tragitto, che ad oggi usanolo 025 per raggiungere l’ufficio po-stale di Largo Formichi, ci sarannotempi di attesa certi, perchè l’interopercorso attraversa solo strade nor-malmente prive di traffico.

IL PERCORSO DEL 998Il percorso del 998 risulterebbe es-

sere, in questa proposta, l’unicalinea che si vedrebbe allungare ilproprio itinerario, dall’attuale Capo-linea sito in Via della RiservaGrande, fino alla NUOVA ATTE-STAZIONE. C’è da sottolineare, però, che il pro-lungamento per Via di Selva Nera,quindi su base rettilinea, andrebbecomunque ad essere ridotto, in ter-mini di tempo di attesa, da quelleporzioni di tragitto soppresse (Via

Cogliate e Via Gaverina-Cusino, inquanto servite dalla CIRCOLARE).Questa modifica creerebbe di fatto ilcollegamento della periferia siaverso le strutture ospedaliere diMonte Mario e Torrevecchia (in par-ticolare il San Filippo Neri), siaverso una delle Stazione della FL3(la Stazione di Ottavia), da una po-sizione più centrale per l’intera peri-feria e quindi ad una fascia dipopolazione più ampia.

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Speciale Mobilità

E’la prima volta che si pensaad una linea di trasportopubblico per collegare la pe-

riferia con la periferia. Una tratta com-pletamente territoriale, pensata inentrambi i sensi e che, proprio grazie alsuo itinerario, risulterebbe adatta a tuttii residenti del quadrante che intendonoavvalersi del servizio di Trasporto Pub-blico anche per quegli spostamenti in-terni alla zona, ma che allo stessotempo, essendo collegata al nodo discambio, qui denominato NUOVA AT-TESTAZIONE, diverrebbe utile ancheper approdare a tutti gli altri collega-menti esterni.Il percorso pensato prevede la partenzaproprio dalla NUOVA ATTESTA-ZIONE, punto in cui farebbe capolinea.Il tragitto, si svilupperebbe tra le Zonedi Casalotti, Selva Candida e SelvaNera ma se si provasse ad osservare lamappa di cui sotto, si riuscirebbe acomprendere anche nel dettaglio l’in-tero percorso proposto. La linea CIR-

COLARE, cominciando dal nuovonodo di scambio, percorrerebbe ViaBoccea per il tratto che va dall’incrociocon Via di Selva Nera fino all’incrociocon via Santa Gemma - Cellulosa. Svol-tando a destra si immetterebbe in Viadella Cellulosa per poi salire su Via diSanta Seconda. Da questo punto, laCIRCOLARE, andrebbe a coprire partedell’attuale 146. Finita Via di Santa Se-conda, infatti, girerebbe per Via di Ca-salotti ma in direzione di LargoMombasilio (centro spotivo), per poitornare su Via di Casalotti e proseguirefino al bivio con Via Boccea. Ripren-dendo Via Boccea si raggiungerebbeVia di Selva Candida e la si percorre-rebbe interamente facendo anche visitaperò, al complesso di Via Ponderano(attualmente sprovvisto del servizio diTrasporto Pubblico) con un piccolo giroa ferro di cavallo al suo interno. Il per-corso proseguirebbe attraverso le vie at-tualmente servite dalla linea 904 equindi: Via Taleggio, Via Broni e ViaCasorezzo per poi coprire il tratto di ViaCogliate (oggi servito dal 998) e percor-

rere tutta Via Rezzato. Una volta giratointorno alla Chiesa dei SS. Martiri diSelva Candida, si immetterebbe in ViaGaverina e Via Cusino (anch’esse oggiservite dal 998) per poi prendere Viadella Riserva Grande fino ad arrivare aLargo Ines Bedeschi (piazza di SelvaNera). A questo punto, percorso il pas-saggio nelle vie della valle di SelvaNera, G. d. Esposti, L. Bianchi e C. De-ganutti (oggi servite dal 904), immet-tendosi su Via di Selva Neraterminerebbe il giro alla NUOVA AT-TESTAZIONE.In questo modo verrebbero privilegiatigli spostamenti tra i vari quartieri inquanto la linea di Trasporto Pubblicopercorrerebbe esclusivamente vie abassa intensità di traffico. Tutti coloroche già oggi usano le attuali linee d’au-tobus per spostamenti interni al territo-rio, spesso, devono far fronte a deiritardi derivanti proprio dalla presenzadi vie ad alto traffico (vedi la Via Boc-cea) presenti nell’itinerario. Se a primoimpatto, il giro della CIRCOLARE puòdare l’impressione di risultare più

lungo, rispetto alla media dei percorsioggi vigenti, si deve però riflettere sudue aspetti fondamentali.Il primo è che, organizzando le partenzedelle CIRCOLARI a distanza dimezz’ora l’una dall’altra e inserendo trale due una partenza della CIRCOLAREnell’altra direzione, in realtà si benefi-cerebbe di una frequenza media di 15minuti anzichè 30.In secondo luogo, se è vero che in ter-mini di km il tragitto è più lungo dellamedia, è vero anche che il percorso, nonprevedendo al suo interno vie ad altotraffico, ne beneficerebbe in termini ditempo e puntualità.E’ chiaro che con l’istituzione di unalinea di Trasporto Pubblico congeniataper spostamenti tra le varie zone del ter-ritorio, si creerebbe una vera alternativaal mezzo privato, garantendo di conse-guenza frequenze medie delle vetturedel servizio di Trasporto Pubblico piùstabili grazie ad una ulteriore diminu-zione del numero di auto in circola-zione.

di Francesco Raso

La Circolare: la nuova linea della periferia

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15www . i l p u n go l o . o r gwww . i l p u n go l o . o r g

La nuova frontiera della moneta elettronicaTecnologicaMente

Un aspetto ai più ancorasconosciuto è quellodi una nascente eco-

nomia parallela che sta pren-dendo forma nel mondovirtuale del WEB. Se possibile, la si potrebbe pa-ragonare alla corsa all’oro chestravolse la vita di tante per-sone nel XIX secolo. Stiamo parlando dei Bitcoin,una sorta di valuta scaturita daun’idea originale che vede col-lazionare la potenza di calcolodi molti computer remoti, perun fine unico. In origine si poteva mettere adisposizione la propria mac-china nei periodi di risulta, perottenere in cambio dei crediti,ma la potenza di calcolo ri-chiesta dagli algoritmi gene-rati dal sistema, si è sviluppatavertiginosamente verso l’alto econ valori tali da escludere difatto l’utenza che poteva ga-rantire una modesta disponibi-lità di risorse. Naturalmente il valore dei Bit-coin è cresciuto di pari passoall’ “hash rate” (unità di po-tenza di calcolo), ciò perchégli investimenti sui computerda mettere a disposizione per icalcoli hanno assunto un’im-portanza crescente, tanto chesi progettano gruppi di mac-chine ad hoc adatte allo scopo.Coloro i quali hanno credutoin questa idea, aderendovi sindalle origini, si ritrovano daparte un piccolo capitale, poi-chè il valore di scambio delBitcoin è passato nel tempo dapoche frazioni di centesimoall’ attuale valore, equivalentea circa 1.000 Euro per titolo.Infatti il sistema, ad ultima-

zione dei calcoli derivantidalla soluzione dell’algoritmoassegnato, rilascia una“Blockchain” che equi-vale ad una sorta dicertificato di avve-nuta esecuzionedebitamente vi-dimato per im-pedirne laduplicazione edil furto. A tale propo-sito, e per mag-giore sicurezza,il proprietario deiBitcoin conserveràla preziosa “valuta”in un luogo inaccessi-bile alla rete quale unhard-disk esterno o comunqueun computer non connesso allarete. Inoltre il sistema rende pub-blica l’emissione dei titoli, manon l’identità del ricevente cheha facoltà di celarsi dietro aduno pseudonimo.Dunque, alla resa dei conti,appare evidente la potenzialitàdel Bitcoin. A differenza delle valute tradi-zionali, regolate dalla volontàdiretta delle banche centraliche stampando maggiori o mi-nori quantità di denaro, ne re-golano il valore ed i processiinflattivi, si hanno una rete dicomputer decentrati ed indi-pendenti che regolano, senzacarico di tassazione alcuna, ladistribuzione del “denaro”.Un processo di questo tipo,crea i presupposti di unanuova valuta indipendente edassolutamente idonea agliscambi in rete anche di mercireali. Purtroppo si è assistito,quasi in totale sordina, alla na-scita di operazioni illegali.

Sinoall’ottobre del 2013, ha fun-zionato, quasi indisturbata-mente “Silk Road”, che si èrivelato essere uno dei mag-giori mercati di stupefacentidella rete, con una distribu-zione che è arrivata a coprirecirca l’ 1,5% di tutte le so-stanze in distribuzione, per unvalore confiscato di circa140.000 Bitcoin. Inoltre, solo nel 2012, sono

stati commessi più di 100.000furti della preziosa valuta.

Ciò nonostante, laGermania ha uf-ficialmente ap-

provato i Bitcoincome “moneta pri-vata” sia dalpunto di vistagiuridico che fi-scale, lasciandotuttavia pocochiaro se si trattidi una monetaelettronica o uno

strumento di paga-mento legale.I Bitcoin costitui-

ranno dunque una im-portante innovazione

finanziaria e di concetto valu-tario nel futuro? Difficile prevederlo. A fronte di evidenti vantaggi,resta un sistema complesso nelsuo funzionamento e non im-mune da attacchi di cyber-cri-minali senza scrupoli. Inoltre il processo di assegna-zione degli algoritmi non potràdurare in eterno. E’ stato calcolato matematica-mente, che non potranno esi-stere più di 21 milioni di

Bitcoin e su tale base, si valutail crollo stimato di questa va-luta per il 2030. Un termine relativamenteampio, se non per forme di ri-sparmio, certamente per gliscambi correnti. Ed è vero che se si può mate-maticamente stimare che nonesisteranno più di ventuno mi-lioni di Bitcoin, non è dato sa-pere nè quaale sarà il valorefuturo di ogni singolo Bitcoin,nè quale sarà il mercato cheprincipalmente la richiederàcome mezzo di pagamento peralimentarne la domanda discambi. Potrebbe, come già avvenutoin passato per il così detto“nuovo mercato” (titoli azio-nari anomali), trattarsi dell’en-nesima bolla di sapone che,come negli ultimi anni ’90, la-sciò molti “feriti” sul mercatoitaliano. Un tangibile polso del mercatodi scambio in Buy ed in Sell,può essere valutato dai curiosiinteressati sul sito:

www.bitcoin.de

di Stefano Bastianelli

In alto, al centro:la raffigurazione diuna moneta vir-tuale simbolica

dei Bitcoin,dove campeggia lascritta “nella crit-tografia noi cre-

diamo”, insostituzione dellafamosa “In Dio

noi crediamo” pre-sente sui dollari.Qui a fianco un

esempio di uno deicodici che gene-rano la chiave di

possesso del Bitcoin

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Elettrosmog Ambiente&Una speranza per il Parco di Riserva GrandeLe associazioni hanno trovato l’accordo per il Gestore. Ora manca quello fra Gestore ed istituzioni. Tutelata la destinazione pubblica.

Questa volta si è dav-vero vicini. Il Parco diVia Riserva Grande, il

più grande Parco pubblicodella periferia, con i suoi ottoettari di verde, potrebbe final-mente essere aperto alla citta-dinanza.Il Municipio Roma XIV infatti,attraverso la Commissione Ur-banistica - Mobilità - AmbienteVerde e Parchi e l’Assessoratoall’Ambiente, ha da pocoistruito la procedura di affida-mento, nelle disponibilità delComitato di Quartiere NuoveAlleanze Roma Nord-Ovest(NARNO) Casalotti - SelvaCandida.Tale Comitato si è propostocome “Soggetto Gestore”,dopo una lunga serie di incontricon le associazioni del territo-rio, nelle quali si è stabilito che«per motivi di carattere econo-mico, pratico e logistico» si èesclusa «la possibilità della for-mazione di un soggetto com-partecipato», ma allo stessotempo si «promuoverà la colla-borazione con le realtà associa-tive del territorio».A questo punto il Parco po-trebbe aver finalmente trovatoil Soggetto Gestore, motivoprincipale per cui fino ad oggiè rimasto chiuso, consideratal’indisponibilità economica daparte sia del Dipartimento Tu-

tela Ambiente e del Verde, siadello stesso Municipio RomaXIV. Ma vediamo più da vicino chiè il Comitato di QuartiereNARNO. Il Comitato NARNO è la piùantica e longeva associazionedel territorio (il prossimo annocompirà infatti 25 anni), non-chè l’editore del Pungolo, cheda quasi venticinque anni cercadi diffondere un’informazionepuntuale e oggettiva, completa-mente staccata dalla politica,sulle problematiche che afflig-gono il nostro territorio, con unocchio di riguardo particolareall’urbanistica ed alla viabilità.Il Comitato, così come il Pun-golo, non hanno mai ricevuto

alcun finanziamento pubblico,ma sopravvivono grazie al-l’opera volontaria di tutti i suoimembri e alla preziosa fiduciadei suoi sponsor, che attraversole pubblicità ne sostengonol’attività.Il risultato della gestione, nonessendo prevista alcuna formadi dividendo, viene accanto-nato per diversi progetti: a ca-rattere editoriale (il libro “Lacittà in crescita”, la rubrica deiRioni di Roma, il Calendario),o tecnico (proposta di riorga-nizzazione del Trasporto Pub-blico Locale, il progetto per lepiste ciclabili) o sportivo, (lamaratona del Ferro di Cavallo,giunta alla ventesima edi-zione).

In questo caso si è deciso ren-dere disponibile il frutto di annidi servizio, per rendere fruibilealla cittadinanza uno dei pochispazi pubblici a disposizione,considerato che le Istituzionisono impossibilitate a farlo.Quello che si richiede alle isti-tuzioni, in questa fase che sta-bilirà le condizioni dellagestione, è che si comprendache il Comitato non ha inten-zione di limitarsi all’apertura ela chiusura dei cancelli, o allamera sorveglianza dell’area,ma c’è l’intenzione di rendereuno spazio così grande real-mente fruibile ai cittadini, chepotranno trovare in esso unpunto di riferimento per tuttequelle attività ludico-culturaliche difficilmente trovano spa-zio in periferia.Per fare ciò sarà necessarioavere la possibilità di disporredi spazi attrezzati e, in caso nonvi fossero, di avere garanzie intermini temporali per la loroprogettazione e realizzazione. Nel caso in cui si raggiunga unaccordo in questa direzione, ilComitato è pronto a fare la suaparte e continuare a contribuireal miglioramento della qualitàdella vita in una periferia che,almeno fino ad oggi, ha vissutosolo l’assalto della cementifi-cazione a scapito dei servizi.

In alto: un’immagine dell’en-trata principale del Parco di ViaRiserva Grande vista dall’internoQui sotto: il protocollo d’intesa

fra le associazione del territorio

L’Arsial in attesa del passaggio dei suoi beni ad Acea Ato 2

Dopo il 21 Febbraio 2014, datadell’Ordinanza Sindacale n°36che vieta l’utilizzo dell’acqua

proveniente dagli acquedotti rurali AR-SIAL, in alcuni tratti dei municipi e deicomuni a nord della periferia romana, èiniziata l’emergenza acqua potabile.Nei giorni successivi alla pubblicazionedell’Ordinanza che ha messo in subbu-glio la periferia Nord-Ovest di Roma,gli stessi cittadini si sono ritrovati coldubbio riguardo le condizioni della pro-pria rete idrica.Tuttavia, tramite un’attenta analisi deifatti, si è potuto sedare l’allarmismo: gliacquedotti ARSIAL sono di fatto utiliz-zati a scopo agricolo già da tempo nellezone in cui sono attivi, ovvero: Malbor-ghetto, Vallelunga, Piansaccoccia,Monte Oliviero, S.Maria Galeria,Mal-vicino, Casaccia S. Brigida, Brandosa,

Olgiata e buona parte di Tragliata.Nelle sudette zone era infatti risaputo ilrischio arsenico degli acquedotti AR-SIAL da oltre dieci anni. La questione importante è invece quelladella riqualificazione di tali strutture edin quest’ottica le procedure di rifaci-mento e acquisizione degli impianti daparte di ACEA ATO 2 S.p.a. erano giàstate pattuite nel 1998 in un protocollod’intesa tra Regione Lazio, ARSIAL,Comune di Roma, Comune di Fiumi-cino ed ACEA, per poi essere approvatotramite la deliberazione della GiuntaRegione Lazio n°1209 del 21 Novem-bre 2003.Ma il formale passaggio di consegnanon è mai avvenuto e questa situazionedi disagio non è di certo un inconve-niente da poco. Lo dimostrano realtàcome quella di Testa di Lepre e Traglia-

tella, delle quali abbiamo avuto mododi occuparci nelle scorse edizioni, chesono rimaste senza acqua potabile perpiù di un anno.E’ di certo necessario un sollecito perarrivare ad una definitiva soluzionenella sistemazione degli ac-quedotti, ma all’obiettivo si

sarebbe potuti arrivare anche senza in-fondere questo generale stato di allar-mismo.

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OCCHIO SULQUARTIERE

Su segnalazione di un lettore, abbiamo con-statato che in via di Selva Candida, neipressi dell’Hotel, esistono delle alberatureche ostruiscono il passaggio della luce deilampioni per l’illuminazione pubblica. In effatti la ricca vegetazione avrebbe biso-gno di una potatura, come si evince dallafoto.La direzione dell’Hotel, in riferimento aquesta problematica, ci ha comunicato chead inizio aprile aveva deciso di potare, a suespese, le sughere. Un’incomprensione fra la Polizia Munici-pale ed i tecnici del Municipio però, giuntisul posto in due orari differenti, non ha per-messo, data la “non copresenza” dei due or-gani preposti, che si realizzasse l’intervento.Speriamo solo che si ricalendarizzi un ap-puntamento quanto prima e che la prossimavolta siamo entrambi più puntuali, poichèl’illuminazione pubblica è strettamente col-legata alla sicurezza.

ILLUMINAZIONE PUBBLICA COPERTA DALLA VEGETAZIONE

Sport LocaleL’A.S.D. Polimnia sempre sulla cresta dell’onda

L’Associazione Po-limnia Ritmica Ro-mana torna a far

parlare di sé. Sempre attiva,dopo la promozione durantela stagione invernale in serieA1, ha appena concluso lefasi regionali dei Campionatiagonistici Federali di ginna-stica ritmica. Le giovani atlete hanno por-tato a casa grandi risultati intutte le categorie aggiudican-dosi sia titoli di squadra cheindividuali. Tra i podi di squadra ricor-diamo quello Regionale dellaserie D allieve, della serie Dopen ed il terzo posto nellaserie C. Anche individual-mente, le allieve della Polim-nia, sono state ancora unavolta protagoniste: Elisa To-dini è la campionessa Regio-nale di categoria Junior dellaseconda fascia, Claudia Ar-rigo è la seconda classificatanel campionato categoria Ju-nior seconda fascia, la terzaclassificata del campionatocategoria Allieve nella primafascia è Silvia Minuz, GiuliaBricchi si è invece classifi-cata terza nel campionato ca-tegoria Allieve della secondafascia mentre Giulia Gherar-dinelli è la terza classificata

nel campionato categoria Ju-nior della prima fascia. Altre giovani come LucreziaOrazi, Miriana Evangelista,Giulia Ciambellini ed Ema-nuela Maglione sono invecele Campionesse Regionali dispecialità. Numerose soddisfazioni sonogiunte anche dai CampionatiInterregionali che si sono te-nuti in Toscana. Hanno trionfato nel Campio-nato di categoria SilviaMinuz, Giulia Bricchi, FlaviaMaggi, Giulia Gherardinelli,Swami Chiaro e Nicole Fede-rici. Grazie alla gara toscanale ginnaste Elisa Todini eClaudia Arrigo si sono classi-

ficate rispettivamente se-conda e quinta nella categoriaJunior della seconda fascia,avendo così l’importantis-sima possibilità di partecipareai Campionati Nazionali diAndria. Lì incontreranno le altre ven-ticinque migliori ginnasted’Italia. Si svolgeranno aSpoleto i prossimi Campio-nati Nazionali di specialità. Le atlete junior LucreziaOrazi e la senior GiuliaCiambellini grazie alla con-quista dell’argento nelle gareregionali, la prima con lapalla e la seconda con le cla-vette, saranno presenti nellacittà umbra per la gara nazio-

nale di fine Aprile. La Polimnia si riconferma an-cora una volta in grado di al-lenare ginnaste validissimeche ottengono in ogni sta-gione importanti titoli, nondeludendo mai e soprattuttodando prestigio al territoriosu cui opera. Ricordiamo infatti che le sedidell’Associazione PolimniaRitmica Romana sono dislo-cate tra Primavalle, Boccea eSelva Nera. Auguriamo in bocca al lupoper le prossime importantimanifestazioni sportive chevedranno protagoniste le gio-vani allieve di ginnastica rit-mica.

di Arianna Sacchinelli

Ottimi risultati per le ginnaste, sia in competizioni di squadra che in gare individuali. Ora il confronto a Spoleto

In terza fila, da sini-stra a destra:Claudia Arrigo,Giulia Ciambellini,Sara Sebastianelli,Lavinia Alfieri,Emanuela Ma-glione, SwamiChiaro.In seconda fila dasinistra a destra:Elena Betti, Lucre-zia Orazi, GiadaGuadagnino, Mi-riana Evangelista,Alessia di Stefano.In prima fila:Nicole Federici,Elisa Todini.

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Un salto nel Medioevo con gli Arcieri Storici Romani

Eventi Cultura&

Tanti anni di esperienzaal seguito della Federa-zione Italiana Arcieri

Tiro di Campagna, la passionedel tiro con l’arco nella moda-lità specialistica del tiro istin-tivo e la capacità di misurarsi emigliorare sempre in nuovesfide, hanno portato l’Associa-zione degli Arcieri Storici Ro-mani, da poco “catapultati” sulnostro territorio, grazie al-l’ospitalità dell’Associazioneculturale Amici Selva Nera, astudiare questo meravigliosostrumento, storicamente utiliz-zato in battaglia e adesso tra-sformato in attrezzo sportivo. Già dal 2003 molti degli attualicomponenti dell’associazionepartecipavano ad eventi me-dioevali, finchè nel 2009 nonhanno deciso di costituirsi uffi-cialmente nell’attuale Associa-

zione Arcieri Storici Romani.L’Associazione svolge le suefunzioni dividendosi principal-mente in 4 indirizzi di attività:Sportiva, Tiro con l’Arco Me-dievale, Sociale e per ultima laRievocazione Storica. Ma andiamo a vedere nellospecifico le quattro attivitàprincipali.

Sportiva: da affiliata•“Fiarc” l’Associazione par-tecipa ai campionati regio-nali e nazionali. Effettuacorsi di arco sportivo conpresenza di istruttori fede-rali qualificati.Tiro con l’Arco Storico:•da affiliata alla FederazioneItaliana Tiro con l’ArcoStorico e Tradizionale,l’Associazione, rappresen-tando Roma, partecipa alCampionato Nazionale, in-dossando abiti medievali.Queste gare meravigliose e

molto partecipate vedonola presenza di centinaia diarcieri provenienti da tuttaItalia che si sfidano tirandoa molti bersagli.Rievocazione Storica: da•un anno circa l’Associa-zione ha attivato una spe-ciale sezione dedicata allarievocazione storica. In primis si dedica a lunghericerche in ambito storico,per determinare un periodospecifico della vita diRoma nel XIV secolo. Rivede i costumi e gli ar-mamenti, e il contesto dellearti e dei mestieri di quelperiodo. Effettua didatticadi archeologia sperimentale(dove è possibile, ad esem-pio, imparare a costruire unarco con le stesse tecniche,gli stessi materiali e glistessi strumenti del-l’epoca), rievoca ed orga-

nizza corsi di mestieri me-dievali, cucina storica,corsi di Arco storico, Bale-stra e Scrima (spada anticaeuropea).Sociale: al pari del diverti-•mento, l’impegno verso ca-tegorie disagiate èelemento importante e im-prescindibile del credo del-l’Associazione. L’impegno a far divertirequeste persone diventa lavittoria più bella. L’ultimoanno ad esempio, ha vistol’Associazione realizzaremanifestazioni a favore dicategorie diversamenteabili e bambini affetti damalattie oncologiche degliospedali Gemelli e BambinGesù.

Una lodevole iniziativa.L’obiettivo principale dell’As-sociazione, ci dice GiuseppeScialdone, fondatore nonchè

attuale Presidente, è di «por-tare una ventata di storia, di-vertimento e valori aggrega-tivi», e aggiunge «siamo statiaccolti con molto entusiasmo ecuriosità dalle Istituzioni, daicittadini e dalle associazionidel nostro quartiere e siamoconvinti che anche il nostropossa proporsi come un impor-tante contributo culturale, conlo scopo specifico, oltre aquello delle attività, di infon-dere quella curiosità e quellapassione che latitano nei con-fronti della storia della Romamedievale».Siamo certi che non mancheràoccasione di vederli all’operasul nostro territorio, ma tutti gliappassionati, interessati e so-prattutto impazienti possonointanto contattare l’Associa-zione a questi recapiti:[email protected]

di Marco Verachi

In alto a destra: lo stemma degli Arcieri

Storici Romani;In basso a sinistra:

un’istantanea di GiuseppeScialdone, Presidente

dell’Associazione, nell’attodi scoccare una freccia;In basso a sinistra:

foto di gruppo degli ArcieriStorici Romani

L’associazione, attiva in ambito sportivo, rievocativo, storico e sociale, si è da poco trasferita nel territorio

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Eventi Cultura&

OCCHIO SULQUARTIERE

Venerdì 18 Aprile, a partire dalle ore20.30, l’Associazione culturale AmiciSelva Nera ed un folto numero di volon-tari porterà in scena la passione di Cristo,dal vivo, alla chiesa dei SS. Martiri diSelva Candida, grazie anche alla collabo-razione dei nuovi parroci Don Emanuelee Don Federico.Una tradizione che ha sempre riscossomolto successo ed ha sempre appassionatograndi e piccini del territorio, fin daquando, negli anni ‘90, la processionepartiva dalla valle di Selva Nera, dove sisvolgeva la scena del processo, e terminavain piazza Ines Bedeschi, con la crocifis-sione.In questa nuova rivisitazione invece, tuttala Via Crucis si svolgerà all’interno dellachiesa.Ci si augura che in futuro ci sia di nuovola possibilità di portare questa tradizionemillenaria al di fuori delle sole mure dellaparrocchia.

LA “VIA CRUCIS” ORGANIZZATADALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE

AMICI SELVA NERA

Se c’è una nota positivache contraddistingue inostri Municipi, è la

capacità delle persone che liabitano di associarsi e di pro-muovere tutta una serie diservizi, tramite il volonta-riato, da sempre mancanti sulnostro territorio.Fra queste associazioni c’èanche “La Collina Storta”,gestita dalla cooperativa so-ciale Mirjac Onlus, realtà chelavora sul territorio romanoda diversi anni, nata per pro-muovere la realizzazione diprogetti ludico- ricreativi perbambini e ragazzi in contattocon la natura, servizi per per-sone con diversa abilità e ser-vizi alle imprese, attività disostenibilità ambientale e ge-stione parchi, perseguendo ilfine primario dell’inseri-mento lavorativo di personesvantaggiate e disabili.

Il Centro La Collina Storta èstato realizzato in un'areaverde del comune di Roma,sotto il patrocinio del Sin-daco di Roma e del Presi-dente del Municipio XIII,con lo scopo primario di

creare un centro aggregativoper famiglie e ragazzi che po-tesse essere anche un polospecialistico, dove bambini egiovani con difficoltà, aves-sero la possibilità di trovarele opportune occasioni abili-tative, in un contesto aperto atutti con la vocazione essen-ziale di integrare in maniera“naturalistica” chi ha diffi-coltà e chi non ne ha.La Collina Storta è quindiaperta a tutti, e nel centrovengono svolte diverse atti-vità:

didattiche: gite scolasti-•che, orto sinergico, labo-ratori di potenziamentodelle autonomie per ra-gazzi con difficoltà;ludiche: giochi campe-•stri, calcetto, giochi dimovimento;con gli animali: passeg-•giate con pony, cavalli easini, giro con l’asinelloper i più piccoli, lezionidi equitazione ricreativa edilettantesca, laboratorisensoriali con gli asinelli;organizzazione di feste•

ed eventi per i bambini.Nell’ambito delle attività è dasegnalare l’evento per la"giornata mondiale per laconsapevolezza dell'auti-smo", lo scorso 2 aprile, nelquale l'associazione ha orga-nizzato un open day presso lasua sede in Via GiuseppeLazzati 213-bis, per far lucesu un problema troppo spessosottovalutato dalle famiglie.Inoltre la recente apertura diuno Sportello d’Ascolto allagenitorialità e consulenzapsico-pedagogica, gratuito,rivolto ad operatori, inse-gnanti, genitori ed alunni.

Tra i progetti di sviluppo nelprossimo futuro c’è la realiz-zazione di un’area attrezzataper attività di Agility con icani, un Parco Giochi ed uncampetto di calcio per bam-bini e ragazzi, un polo con la-boratori per bambini eragazzi con diagnosi dellospettro autistico e per bam-bini con disturbi di apprendi-mento.Per informazioni di dettagliosulle attività e sugli orari po-tete consultare il sito:www.lacollinastorta.org

Qui di fianco:“Spring” uno deitanti cavalli chedimorano nelcentro e che ac-compagnano lelezioni.In basso a sini-stra: il logo del-l’associazione.In basso unodegli istruttoridel centro du-rante una le-zione.

A Casal Selce nasce “La Collina Storta”L’associazione persegue l’obiettivo primario dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate

di Fabio Allegrini

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Economia Società&

duzione anche (e in al-cuni casi soprattutto) inbase alle possibilità chehanno di vendere in mer-cati stranieri.L’Italia, con le sue eccel-lenze in campo agroali-mentare, artigianale emanifatturiero, è sicura-mente un Paese a fortevocazione esportativa,quindi la competitivitàdelle sue merci in campointernazionale, rappre-senta un valore determi-nante per il buonandamento della sua eco-nomia. E la competitivitàè principalmente deter-minata dal prezzo finaledel bene prodotto.In un’economia chiusa,il prezzo finale di unbene è grossomodo ilfrutto di quattro variabiliprincipali: il costo del la-

voro, il saggio del pro-fitto (ovvero in terminipercentuali quanto l’im-prenditore vuole guada-gnare dalla vendita), ilcosto delle materie primee la tassazione.Solitamente il costo dellematerie prime non di-pende dall’impresa, cosìcome la tassazione. Gli unici due fattori,quindi, in grado di oscil-lare per modificare ilprezzo finale di un benesono il costo del lavoroed il saggio del profitto.Considerando che l’im-presa esiste per il saggiodi profitto e che è diffi-cile convincere l’impren-ditore a ridurlo, èevidente che l’unicacomponente riducibileresta il costo del lavoro.Ma in un’economiaaperta, autonoma dalpunto di vista monetario,esiste un’altra possibilità,una quinta variabile: il

tasso di cambio.Infatti, a parità di tassa-zione, costo delle materieprime, saggio del profittoe costo del lavoro è iltasso di cambio che sta-bilisce la competitività omeno delle merci suimercati.Quindi a parità di condi-zioni di produzione, sechi vende lo fa con unamoneta debole, riesce adessere più competitivosul mercato, perché lanazione con la monetapiù forte, può acquistaredall’altra la stessa quan-tità di prodotto ad unprezzo minore.E tale pratica, fino apochi anni fa, veniva uti-lizzata per cercare dimantenere, almeno nelbreve periodo, un certolivello di competitivitàcon l’estero a parità difattori produttivi.Nel mercato unico, però,non esiste autonomia

monetaria e di conse-guenza non esiste la pos-sibilità di svalutare.Qualcuno potrebbe insi-nuare che basterebbe au-mentare la produttività.Ma per quanto si può es-sere produttivi, se le op-portunità di vendere sonoridotte da una politica dicambio sfavorevole, chenon riesce a dar fruttoalla produttività rag-giunta, si rischia di farpartorire alla montagna iltopolino.Si potrebbe sostenere cheper aumentare la produt-tività, la politica di cam-bio non sia l’unicasoluzione, perchè baste-rebbe ridurre il cuneo fi-scale o attuareinvestimenti in nuovetecnologie.In realtà, dato l’enormedebito pubblico ed il fi-scal compact ad esso col-legato, le risorsedisponibili a ridurre il

cuneo fiscale in una mi-sura significativa sonoesigue.Poi ci sarebbe da stabilirequale soggetto dovrebbebeneficiare del cuneo fi-scale, se l’impresa od illavoratore e la rispostanon è poi così imme-diata.Inoltre va consideratoche un investimento innuove tecnologie an-drebbe sostenuto dal set-tore bancario, che inquesto momento nonsembra affatto il migliorealleato delle imprese.Ed infine c’è da ricor-dare, per discorsi prece-dentemente trattati suqueste pagine, chenuove tecnologie corri-spondono in buona partead una riduzione deiposti di lavoro, quindi aduna riduzione del salariodisponibile e ad una ridu-zione della domanda in-terna, già fortemente

compromessa.Il discorso quindi del-l’Italia come patria dellavoro improduttivo nonsta del tutto in piedi, oquantomeno la mancanzadi produttività non è daimputare del tutto ai la-voratori o all’incapacitàdelle imprese.Eliminata così la solu-zione della produttività el’alternativa della quintavariabile (la svaluta-zione), si rimane nel mo-dello attuale, per cuil’unico modo di raggiun-gere la competitività sipersegue riducendo ilcosto del lavoro sulfronte dei salari, in unarincorsa forsennata allaloro riduzione, che ge-nera forti squilibri econo-mici e sociali nelmercato interno e con-duce dritti sulla stradadella deflazione.Strada che, purtroppo,stiamo già percorrendo.

di Giuseppe Strazzera@G_Strazzerasegue dalla prima

Deflazione: la folle corsa al ribasso

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MANUTENZIONE STRADALE IN ZONA VALLE SANTA

Buongiorno,sono una Vs lettrice e risiedo nella zonadi Valle Santa (sulla Boccea).Vi scrivo per farVi una domanda un po'tecnica.Se non erro nella nuova tassa TARESoltre a pagare il servizio di smaltimentorifiuti (tralasciamo il fatto che i sec-chioni sono vecchi rotti e si trovano inmezzo alla strada .....la maggior partedelle volte ribaltati in mezzo aiprati!!!!!!!!!) si paga anche una quotaper la manutenzione delle strade.Se così fosse come mai quando sichiama il municipio per far presentel'esistenza di buche enormi (dei veri epropri crateri) in via Locana, via Tri-cerro, via Trino ecc. ........ci rispondonoche non è competenza del comune e chele dobbiamo riparare a ns spese??????Se è vera questa cosa, perchè come cit-tadini di Roma dobbiamo pagare letasse come gli altri per dei servizi chenon abbiamo???? Strade distrutte e sec-chioni rotti e non utilizzabili il più dellevolte!!!Non è giusto!!! Paghiamo dei serviziche non abbiamo!!!!Scusate se scrivo a Voi ma credo siatepiù addentrati di noi nelle leggi e neirapporti con i municipi, quindi volevoun vs consiglio o parere . Magari può essere uno spunto per unnuovo articolo!!!Grazie per l’attenzioneMonia

Lettere alla Redazione

Gentile Monia,è bene specificare ancora una voltaalcune questioni riguardo alla ma-nutenzione stradale.La manutenzione stradale è suddi-visa per competenze fra tutte le Am-ministrazioni pubbliche, Regione,Provincia, Comune e Municipio.La competenza dipende da alcunecaratteristiche che possono esseretecniche o territoriali.Le strade definite di grande viabi-lità (fra cui ad esempio la Via Boc-

cea) sono in carico al DipartimentoSIMU, dipendente dal Comune diRoma. Le strade a viabilità localeinvece, sono suddivise a loro voltain più tipologie e la competenza sipalleggia fra la U.O.T. del Munici-pio nel quale ricadono ed i proprie-tari frontisti.Questo perchè per molte strade,spesso derivanti da realizzazioni ur-banistiche abusive, non è mai statarealizzata la cessione del sedimestradale da parte di tutti i proprie-tari frontisti, motivo per il quale talistrade, non rientrando nell’“inven-tario del patrimonio immobiliare”del Municipio, vengono consideratecome private, la cui manutenzioneordinaria e straordinaria è appuntoa carico dei proprietari frontisti,nelle quote millesimali di compe-tenza.Le modalità per la cessione del se-dime stradale e quindi per la futurapresa in carico da parte dell’ammi-nistrazione pubblica sono possibilie sono previste dalle Delibere diConsiglio Comunale n. 211 e 212del 21 settembre 1995, n. 184 del 1agosto 1996 e n. 211 del 23 settem-bre 1997.E’ bene però non alimentare falsesperanze e precisare che le stradedevono avere dei requisiti bene pre-cisi, primo su tutti il non contrastocon gli strumenti urbanistici; poil’essere interessate dal transito dimezzi scolastici o da mezzi di tra-sporto pubblico o da mezzi per laraccolta dei rifiuti da diversi anni;deve essere presente l’illuminazionepubblica e ci deve essere la possibi-lità di realizzare condotte di scoloper le acque meteoriche; senza con-siderare altre caratteristiche esclu-sivamente tecniche tra cui lalarghezza.Ma non è tutto, poichè anche nelcaso in cui la strada possieda tutti irequisiti elencati, dovrà esserci co-munque la capacità economica, daparte dell’amministrazione pub-blica, di prendersela in carico e disolito questo è lo step più difficile.

Si pensi che ogni anno, su tutto ilterritorio romano, vengono ancqui-site in media 3 o 4 strade.Quindi la procedura è molto com-plessa, ma non impossibile e se maisi comincia mai si finisce.Confidando di essere stati il piùesaustivi ed esplicativi possibile,restando a disposizione per qual-siasi ulteriore chiarimento od aiutoin merito, la ringraziamo per avercicontattato.

Gentile redazione,abito in Via Ancilla Marighetto, una pa-rallela a Via della Riserva Grande,comprendo che siamo in periferia ma lasicurezza dovrebbe essere garantita atutti i cittadini. La nostra zona si sta tal-mente popolando che le infrastrutturerisultano inadeguate:- per raggiungere i cassonetti ( da terzomondo) , siamo costretti ad attraversarela Via Riserva Grande all'incrocio conVia Irma Marchiani in prossimità diuna curva ed ogni volta si corre il ri-schio di essere investiti;- in quel tratto, come in tutta la zona,non esistono marciapiedi e per i pedoniil pericolo è in agguato;- solo un breve tratto di marciapiede af-fianca una zona verde adibita a disca-rica: è incredibile ma in una vasta areadove sorgono innumerevoli palazzi(Via Cusino,Via Poggio delle Corti)esiste da non sò quanti anni un'area diverde dove c'è mondezza a non finireperfino una scocca di auto.Già un paio di anni fà lo segnalai allaVostra redazione e credo di non esserestato l'unico ma ad oggi nulla di nuovo.Cosa sarà possibile fare per sanare, al-meno in parte, questi pericoli e loscempio? Grazie e cordiali saluti Domenico D. F.

DEGRADO ED INSICUREZZA IN VIA ANCILLA MARIGHETTO E LIMITROFE

Gentile Sig. Domenico,cerchiamo di rispondere con ordinea tutte le sue osservazioni.Per quanto riguarda la questione

cassonetti, nonostante le sue leggit-time osservazioni in merito alla si-curezza, a breve dovrebbe esserepredisposta la raccolta differenziataPorta a Porta per il Municipio XIV,almeno per tutta la parte extraGRA, e quindi la quasi totalità deicasonetti verrà rimossa, restanoescluse solo le campane per il vetro.Per quanto riguarda i marciapiediinvece, che come giustamente indi-cava sono presenti solo nel trattoche precede il complesso di Via Cu-sino e Via Poddio delle Corti, il pro-blema è più complicato. Una parte del problema, che poi èquella cardine, è la disponibilità deifondi da parte del Municipio per in-terventi di manutenzione straordi-naria e messa in sicurezza. Un’altra parte riguarda poi la sal-vaguardia delle caratteristiche tec-niche di Via della Riserva Grande,poichè in caso di realizzazione deimarciapiedi, senza un allargamentodi carreggiata, si ridurrebbe la por-tata della carreggiata attuale, conconseguenze importanti sulla suaclassificazione e relativa fruizionedella stessa.Certo, ci sarebbe la possibilità diutilizzare tutto il perimetro di frontestradale dell’area del comparto 5a,ovvero il terreno incolto sulla partedestra in direzione Ines Bedeschi,ma non sappiamo quando il com-parto andrà in attuazione.In merito invece alla struttura fati-scente in Via Cusino, lo stesso Pun-golo, come giustamente ricordava,se ne è occupato già due anni fa eaveva avanzato una proposta uffi-ciale per la sua riqualificazione,che però giace dal 2013 al Diparti-mento del Patrimonio a causa diproblemi di natura esclusivamenteburocratica, non sarà dunque pur-troppo nè facile nè immediata la ri-qualificazione di quella struttura edell’area ad essa connessa.Confidando di esser stati il più pos-sibile esaustivi, la ringraziamo peraverci contattato.Cordiali saluti

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DIREZIONE AMMINISTRATIVA

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DIRETTORE RESPONSABILEEnrico Sarzanini

CAPOREDATTOREGiuseppe Strazzera

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Sandra Angelici, Stefano Bastianelli, Andrea Cangialosi, Gabriele Cantarella, Alessio Carbonara,

Alessandro Cardinali, Martina Casadio, Artemio Ceccherini, Laura Corrente, Angelo De Bonis,

Sara De Santis, Antonio De Simoni, Luca Di Marco, Simone Guida, Davide Liberatori, Davide Pica,

Virgil Racu, Francesco Raso, Arianna Sacchinelli, Simone Soccolini, Marco Verachi.

REG. TRIB. n° 451 del 18-07-1990STAMPATO PRESSO LO STABILIMENTO TIPOGRAFICO “GRAFFIETTI STAMPATI”

IL PUNGOLO, PERIODICO DEL COMITATO DI QUARTIERE:

"NUOVE ALLEANZE ROMA NORD OVEST

CASALOTTI - SELVA CANDIDA”

Sede Legale: Via Morsasco, 9 - 00166 Roma - Tel. e Fax 06.61565142

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23www . i l p u n go l o . o r gwww . i l p u n go l o . o r g

Cari colleghi,è da mesi che insieme ad altri cittadinicerchiamo di risolvere questo annosoproblema. Alla nostra comunità farebbe molto pia-cere trovare una soluzione al centro an-ziani di Via Morsasco, ma con moltedifficoltà fa meno piacere ai nostri am-ministratori.Questa situazione va avanti ormai damesi se non da anni. Il centro anziani diVia Morsasco è un gioiello di efficienzae organizzazione, però ha un grandeproblema: il parcheggio.L’accesso alla struttura, data la viabilità,è diventato rischiosissimo per gli an-ziani.In questo centro fortunatamente la fre-quentazione giornaliera è di circa100/200 persone, le quali, data la chiu-sura del parcheggio antistante, parcheg-giano dove capita, mettendo arepentaglio l’incolumità delle persone.Questo è dovuto principalmente al fattoche la zona è ad altra edificazione equindi c’è grande traffico di autoartico-lati e mezzi pesanti.Ora tutto ciò si potrebbe risolvere inpochi giorni (così mi è stato riferito dal-l’Assesore ai LL.PP.).Perchè di fronte al Centro anziani èstato predisposto un parcheggio ad usoproprio di tale struttura, ma nonostantesia già potenzialmente utilizzabile, è at-tualemnte chiuso con transenne.Per questo problema sia il costruttorestanno facendo a scarica barile con leresponsabilità. Tutti e due infatti diconoche è tutto a posto ma nessuno prendedecisioni.

L’ASILO NIDO DI VIA SELVA NERA

Siamo stanchi di questi retroscena allespalle dei cittadini.Cittadini che ogni giorno mettono a re-pentaglio la loro vita per raggiungerel’unico posto pubblico a loro dedicatonella zona. Vi ringrazio a nome di molti di loro eVia auguro un buon lavoro.Franco G.

IN MERITO ALLA CHIUSURA DEL PARCHEGGIO ANTISTANTE IL

CENTRO ANZIANI DI VIA MORSASCO

IN MERITO ALL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA A SELVA NERA

Spettabile redazione,mi riferisco all'asilo costruito in ViaSelva Nera ed ultimato da circa dueanni e non riesco a comprendere, nellamia ignoranza di burocrazia comunale,come ci voglia tanto tempo per collau-dare una struttura, nemmeno fosse ungrattacielo; forse i tecnici del comunesono talmente impegnati a rilasciare li-cenze di costruzione e non hanno iltempo di seguire le infrastrutture che alcontrario dovrebbero essere realizzatein primis. Corriamo il rischio che i nostri piccolinon vengano accolti in altre strutturecomunali limitrofe, per sovraffolla-mento, quando siamo ancora in attesadi rendere operativo il su menzionatoasilo. Distinti saluti Germana G.

Gentile Germana,per essere burocraticamente pre-cisi, il collaudo spetta alla ditta che

ha realizzato la struttura. L’ammi-nistrazione, una volta ricevuto ilcollaudo procederà a verifica edaccertamento di quanto dichiaratonel collaudo.Ad ogni modo sì, il fatto che lastruttura sia ancora chiusa è unavergogna, soprattutto se si pensache le liste d’attesa per i bambinisono lunghissime e che l’alterna-tiva è spesso una struttura privata,con un notevole aggravio dellespese per le famiglie.Ad ogni modo, il Presidente delMunicipio, ha assunto un impegnopreciso con “Striscia la Notizia”nella trasmissione andata in ondalo scorso 5 Aprile, dove ha assicu-rato che la struttura aprirà il pros-simo Settembre.Noi continueremo come sempre amonitorare.La ringraziamo per averci contat-tato e Le porgiamo Cordiali saluti.

Buongiorno,volevo solo dirvi che da quando cisiamo alluvionati Via Selva Nera è albuio, ma nessuno fa qualcosa.Io rientro tardi tutte le sere e vi assicuroè veramente pericoloso!!! Siamo tornati indietro a quando nnc'erano neanche i pali della luce!! Se voi potete fare qualcosa. Vi ringrazio anticipatamente!!Ah, dimenticavo ho chiamato anche lo060606 ma nn si è visto nessuno...

La informiamo che questo pome-riggio, nella Commissione LavoriPubblici del Municipio Roma XIV,

l'O.D.G. prevede le situazioni pro-blematiche relative all'illumina-zione pubblica e che abbiamoprovveduto a segnalare, fra le altre,anche Via di Selva Nera.Ci auguriamo che la situazionepossa risolversi quanto prima.La ringraziamo per averci contat-tato

Al giornale il pungolo,sono un vostro lettore del giornale sonoPietro B. abito in via givoletto volevosegnalare il tratto di strada confinantecon valle verde, l’illuminazione è com-pletamente soffocata dagli alberi maipotati, che la paghiamo a fare?

POTATURE NECESSARIE IN VIA SELVA CANDIDA

Gentile Sig. Pietro,siamo andati a visionare il tratto distrada menzionato, ed in effetti lealberature ostruiscono il passaggiodella luce dell’illuminazione pub-blica presente.Richiederemo formalmente la pota-tura per cercare di rispristinare lasituazione.La ringraziamo per averci contat-tato.

La tragedia della muratella dove haperso la vita la piccola Giulia dovrebbericordare ai politici romani quanto siapericolosa via di Casal Selce, che cosasi aspetta per mettere un autovelox, al-meno lungo il centro abitato?Alessandro R.

RICHIESTA INSTALLAZIONE AUTOVELOX IN VIA DI CASAL SELCE

Terapia iniettiva sottocutanea, intramuscolare e fleboclisi;•Rilevazione e monitoraggio parametri fisiologici;•Rilevazione glicemia capillare (one-touch);•Medicazione semplice;•Medicazione di ferite con punti di sutura e/o rimozione•degli stessi;Gestione cateteri vescicali (sostituzione, lavaggio, educa-•zione all’autocura);Terapia educazionale paziente con scompenso cardiaco•cronico (PDTA Mar, Gio e Ven);Terapia educazionale al paziente in prevenzione per car-•diopatia ischemica;Terapia educazionale del diabetico•Orientamento all’accesso e all’utilizzo dei S.S. Pubblici.•

Gentile Sig. Franco,non abbiamo ancora informazionicerte in merito e dunque ci infor-meremo per risponderle esaustiva-mente nelle prossima edizione.La ringraziamo per averci contattato

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