il Portico 302

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ANNO XXXII MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE NOVELLARA (RE) V.le Montegrappa, 11/b Cell. 348-4446131 - Tel. 0522-654100 Consulenza e stime immobiliari Gestione Affitti - Compravendite Luglio / Agosto 2013 n.302

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Mensile novellarese a cura del Circolo il Contemporaneo - Viale Montegrappa, 54 Novellara (RE)

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ANNO XXXII MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE

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Dopo il successo in termini di coinvolgimento delle pri-marie di partito tenutesi nel mese di dicembre, il giovane gruppo dirigente del PD locale ha deciso di non fermarsi, consapevoli che solo attraverso il coinvolgimento dei ra-gazzi e dei temi sociali a loro più cari, è possibile portare avanti e sviluppare una società più forte e al riparo da facili tentazioni, oggi più che mai sempre più presenti in ogni settore della vita quotidiana: dal lavoro fino alle relazioni sociali. Da qui l’idea forte e trainante di organizzare un ciclo di incontri aperti con al centro ail tema della LEGALITA’. Gruppi di ragazzi anche diversi tra loro, sia come fascia di età che come frequentazioni abituali, si sono ritrovati puntualmente nei mesi invernali tutte le settimane per discutere e organizzare, confrontarsi su tutti gli aspetti che un iniziativa di questo tipo comporta. Li ho incontrati dopo la prima serata per farmi raccontare direttamente dalla loro voce com’è andata, un po’ di storia e quali prospettive, e raccogliere la loro testimonianza diretta. Daniel Furlan racconta che organizzare questi incontri ha permesso a ragazzi che non si conoscevano, di incontrarsi e parlarsi, condividere esperienze, progetti, ambizioni e speranze. Solo a quel punto l’attenzione si è focalizzata sul tema della LEGALITA’, tema sempre al centro di ogni incontro presente e futuro. Supportati in questo progetto anche dall’esecutivo Provinciale del PD, i ragazzi hanno cominciato ad organizzarsi per pensare alle cose pratiche ma non solo: quali aspetti da trattare, quali relatori coin-volgere, dove incontrare i cittadini per permettere che tutti abbiano spazio e possibilità di ascoltare. Forte è stata la condivisione dell’obiettivo finale di questa serie di incontri: sensibilizzarci e sensibilizzare sempre di più, impegnarsi in tematiche importanti per la collettività anche al fine di prevenire eventuali diffidenze, essere e diventare parte attiva e propositiva di questa società !Il primo incontro di un ciclo di 7/8 serate ha visto prota-

I giovani di Novellara attivi per promuovere incontri sulla “Legalità”

di Paolo Bigi

gonista l’assessore ai servizi sociali del comune di Mona-sterace (provincia di Reggio Calabria), Angelina Belluzzi, intervistata da Pierluigi Senatore, capo redattore di Radio Bruno e molto presente sui temi della legalità. La Belluzzi ha portato forte la sua testimonianza di assessore di un comune in cui la legalità non è scontata, un comune in cui la sindaca è costretta a vivere sotto scorta e subire continue intimidazioni da parte della criminalità organiz-zata. E forte è stata la risposta della piazza di Novellara, tanti erano i giovani presenti all’incontro e tanti sono stati gli applausi e forte lo stimolo reciproco ad andare avanti su questo fronte, impegnandosi sempre più a diffondere una cultura della legalità in ogni settore della vita di tutti i giorni. Perché come Senatore ci ha ricordato, la LEGALITA’ conviene a tutti, legalità nella sanità, nel lavoro, sul terri-torio, nella politica. “Portereste i vostri figli da un medico che si è comprato la laurea ?” “Salireste su un autobus se sapeste che l’autista si è comprato la patente ?” Sono solo alcuni esempi…A proseguo del cammino iniziato, questi giovani ragazzi si recheranno anche a Monasterace verso la fine di agosto, ospitati dall’assessore Belluzzi e dalla sindaca Lanzetta, per entrare così direttamente in contatto con la loro realtà e condividere con i giovani del posto esperienze e progetti. Chi volesse partecipare alla spedizione, può contattare direttamente la sede del PD novellarese.Riportiamo integralmente alcune parole dei ragazzi del gruppo NOI, pubblicate nelle ore immediatamente suc-cessive alla prima serata.“È stato davvero soddisfacente trovare nel pubblico soprat-tutto molti ragazzi coetanei, presenti perché l’argomento trattato suscitava interesse; è stato un orgoglio sentire l’applauso dei presenti e i ringraziamenti finali dovuti dallo stupore nel vedere qst tipo di iniziativa a Novellara.Per concludere, la testimonianza è stata una grande oppor-

tunità di arricchimento personale e sociale, una testimo-nianza di grande forza che contraddistingue le donne, del sud in particolar modo, viste le loro difficoltà ad emergere nella società e a farsi spazio tra i maschilismi che carat-terizzano la mentalità degli uomini mafiosi. Grazie quindi a tutti i presenti e a coloro che ci hanno creduto, perché parlare alla gente in modo diretto, partendo cioè dal basso ed investire sulla cultura, è ciò di cui abbiamo bisogno.”

Gessica GareriO O O

“Così come l’evento, anche la preparazione è stata bellis-sima. Ci siamo messi in gioco, abbiamo messo a dispo-sizione di tutti le nostre più diverse capacità e abbiamo sacrificato tanto del nostro tempo. Alla fine, ci siamo buttati, sapendo, però, di poter contare l’uno sull’altro e di guardare insieme verso la stessa direzione, verso lo stesso “nuovo orizzonte”. Ora abbiamo tanto da fare, e tante sfide da accettare ma è una nostra responsabilità.”

Laura TurciO O O

“Ci siamo uniti, ci siamo organizzati, con determinazione e un pò di timore, perché non sapevamo bene a cosa andavamo incontro, ma la tensione nei minuti appena prima dell’inizio è sparita quando abbiamo capito che non stiamo camminando da soli!”

Daniele GareriO O O

“Può un giovane parlare di cose serie? Come un macigno pesa questo pregiudizio, sconfitti prima di trattare l’argo-mento, indifferenza, dito puntato come dire “sei giovane, non sai!” Credo che questa fotografia viene fatta perché non si conosce, la potenzialità di un giovane spaventa. Il giovane ha diritto di sbagliare, perché voi grandi sbagliate tutti i giorni, con sporchi giochi ed interessi privati che non si sposano con una collettività sana. Ebbene si, una nuova squadra di giovani ha riunito centinaia e centinaia di per-sone in piazza per parlare di Mafia. N.O.I. Nuovi orizzonti insieme non ha presunzioni, solo voglia di concretezza, una ventata di aria nuova, una purezza che non esiste tra i grandi. Bello vedere la piazza piena, professionisti che si relazionano con NOI, momenti di riflessioni per riformare... Ripartendo dal basso.”

Marcello Morando

I giovani del gruppo “NOI”

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Da maggio anche il mercoledi

solo per cerimonie

Come forse tanti ricorderanno due anni fa si parlava del fatto che la prefettura aveva emesso un'interdittiva antimafia alla ditta Bacchi, da lì ci sono stati ricorsi prima accolti poi respinti, sino ad una decisione del Consiglio di Stato che ha confermato l'interdittiva.Nel frattempo il comune aveva risolto il contratto con la ditta Bacchi, a questo punto però bisognava stabilire quanto del lavoro assegnato era stato portato a termine per poter liquidare la somma comunque dovuta. A questo punto prima di realizzare un nuovo progetto e bandire un nuovo bando di appalto era necessario effettuare il collaudo di quanto portato a termine della ditta bacchi poiché nessuna ditta subentrante avrebbe accettato di lavorare su opere non collaudate.L'operazione di collaudo è stata effettuata con molto zelo dai tecnici della provincia che non hanno rilevato nessun problema. A questo punto nell'ottobre 2012 è successo un fatto inaspettato: la provincia ha deciso di assumersi la titolarità della costruzione della strada che sino a quel momento era stata portata avanti da Comune di Novellara e Iniziative ambientali. Nelle dichiarazione della provincia questo avrebbe dovuto

accelerare i passaggi, a conti fatti invece c’è stato un sensibile rallentamento nei procedimenti con alcuni rimpalli di responsabilità.Ora la situazione pare risolta e in questi giorni è partito l’appalto per il completamento dei lavori dello stralcio che va da via Levata alla provinciale per Guastalla.Per fortuna un altro pezzo quello che andava da Bagno-lo a Via Levata e che taglia le frazioni di San Tommaso, Pieve Rossa, Santa Maria e San Giovanni è stato portato a termine ed è quello inaugurato il mese scorso. La prima impressione è che il nuovo tratto funzioni, buona parte del traffico, in particolar modo quello proveniente da Reggio sembra dirigersi naturalmente sulla nuova strada. Forse c’è, nell’opinione di chi scrive, almeno una rotatoria di troppo, senza quella i tempi di percorrenza sarebbero ancora più brevi.Quello che è una buona notizia per qualcuno, è una cattiva per un’altro, i commercianti di Santa Maria con un minor passaggio di veicoli rischiano un calo dei clienti. L’amministrazione comunale ha promesso interessamento per la situazione.Tornando alla viabilità se non arrivano nuovi imprevisti dovremmo avere finalmente una nuova provinciale che dai ponti di Calatrava conduce alla strada per Guastalla, ma per avere una tangenziale che porti davvero fuori il traffico dal centro di Novellara dovremo aspettare il completamento dell’ultimo pezzo quello dovrebbe congiungersi alla provinciale per Reggiolo. Il tratto inte-ressato dal famigerato cono visivo del Casino di Sotto.Per questa parte dei lavori non ci sono tempi certi, il desiderio dell’attuale sindaco è che almeno l’appalto per i lavori parta prima della fine del suo mandato. Che fatica però, per la transiberiana ci hanno messo di meno.

Tangenziale alla fine qualcosa si muove

di Marco Villa

L’inaugurazione del tratto che va da Bagnolo alla zona industriale di Novellara se-gna un passo verso il completamento della tangenziale di Novellara o un risultato parziale senza sbocco? Cerchiamo di capire come stanno le cose.

Domenica 15 settembre ore 11 avverrà l‘inaugu-razione della mensa nei sotterranei della scuola elementare di novellara, colorata,decorata e trasformata completamente da fantastici genitori volontari! Portate anche i vostri bambini...rimar-ranno a bocca aperta!

Manuela Catellani

La mensa rinnovata

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BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI PER L’ACQUISTO DEI SERVIZI PER L’INFANZIAC’è una nuova possibilità per le donne, madri lavoratrici e non, di richiedere un contributo economico, utilizzabile per il servizio di baby-sitting oppure per far fronte agli oneri della rete pubblica di servizi per l’infanzia o servizi privati accreditati. Consulta il bando pubblicato da INPS.

SCADENZA CARTA D’IDENTITA’Si avvisano i cittadini che sono in scadenza le carte d’Identità rilasciate dall’1 luglio al 31 luglio 2003. Per il rinnovo è necessario recarsi presso l’urp negli orari di apertura al pubblico con 3 fotografie recenti ed uguali e il documento

scaduto (o in scadenza) al costo di euro 5.42.

UNA FINESTRA WEB SULL’ARCHIVIO STORICOViene offerta una risorsa in più per la conoscenza e la fruizione dei servizi dell’Archivio Storico di Novellara. Dal sito del Comune è possibile accedere alla finestra Archivio Storico e all’interno vi si potranno trovare dalle informazioni fondamentali per l’accesso come orario di apertura, contatti, questionario di gradimento, regolamento e modulistica (questi ultimi in fase di approvazione), per arrivare alle descrizioni corredate di fotografie dell’archivio e del fondo librario antico, la pagina dedicata agli Amici dell’Archivio, indicazioni su eventi e pubblicazioni riguardanti Novellara e il suo patrimonio documentario.

WWW.COMUNEDINOVELLARA.GOV.ITDal primo luglio il comune di novellara si adegua alla nor-mativa nazionale che prevede l’estensione .gov per tutti i siti istituzionali. Nessun problema per gli utenti della rete che saranno dirottati automaticamente sul nuovo indirizzo.

ATTENZIONE AI NUOVI IMPORTI DELLE MARCHE DA BOLLO

La legge n.71 del 24 giugno 2013 di conver-sione del decreto legge n.43 del 26 aprile 2013 introduce un aumento dell’imposta di bollo, con l’articolo 7 bis, terzo comma come segue: la marca da bollo attualmente stabilita in euro

1,81 è rideterminata in euro 2,00 - la marca da bollo da euro 14,62 è rideterminata in euro 16,00.

UNA CASA PER LE GIOVANI COPPIE E ALTRI NUCLEI FAMILIARI Avete deciso di comprare casa e uno dei due ha meno di 36 anni? Sei un under 46 e la tua famiglia è composta solo

da te e da tuo figlio? Siete una famiglia numerosa e uno di voi non ha ancora spento le 46 candeline? Per la Regione Emilia-Romagna siete tutti “giovani” e potete accedere al Programma che ha lo scopo di aiutare le famiglie nell’acqui-sto della prima casa mettendo a disposizione un contributo di 20.000 euro, che sale a 30.000 euro per i nuclei residenti nei comuni interessati dagli eventi sismici del 20 e 29 mag-gio 2012. L’importo del contributo può essere aumentato di 3.000 euro se l’alloggio è realizzato con tecniche costruttive rispettose dell’ambiente e del risparmio energetico (delibera dell’Assemblea Legislativa n. 156/2008) e di ulteriori 2.000 euro per le famiglie con almeno un figlio. Info dettagliate su www.accasiamoci.it.

TERMINATI GLI ESAMI, AGGIORNA IL TUO TITOLO DI STUDIOSe vuoi aggiornare i dati anagrafici relativi a tuo titolo di studio o alla tua professione puoi rendere la dichiarazione direttamente all’urp negli orari di apertura al pubblico, oppu-re inviarla secondo le modalità indicate nel sito del Comune.

UFFICIO POSTALE VEZZOLA – ORARIO ESTIVOPoste Italiane comunica gli orari di apertura che osserverà l’Ufficio Postale di Vezzola (Santa Maria) come segue:dal 6 al 31 luglio apertura nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8:20 alle 13:45dal 6 al 31 agosto apertura nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8:20 alle 13:45

ARCHIVIO STORICO E BIBLIOTECA APERTI Per il periodo estivo sia l’archivio storico che la biblioteca rimarranno aperti negli orari presenti sul sito del Comune (alla voce In Comune – Uffici Comunali).Il servizio di prestito interbibliotecario sarà garantito fino a venerdì 2 agosto e poi riprenderà a partire da martedì 3 settembre.

HO CALDO E TU? ALCUNI CONSIGLI UTILILa Regione Emilia-Roma-gna fornisce ogni anno specifiche linee guida per mitigare gli effetti delle ondate di calore sulle per-sone più fragili e più a ri-schio di complicanze. Esse comprendono una rete di

sostegno e di assistenza della quale fanno parte Comuni e Aziende Usl, con associazioni di volontariato e terzo settore. Attivo durante tutta l’estate il sistema regionale di previsione

del “disagio bioclimatico”, in grado di prevedere, con 72 ore di anticipo, l’arrivo delle ondate di calore, consultabile nel sito internet dell´Arpa (l´Agenzia regionale prevenzione e ambiente dell´Emilia-Romagna) dove sono contenuti anche approfondimenti relativi agli effetti del caldo sulla salute e ai -gruppi di persone più a rischio e consigli pratici.Per saperne di più: Interventi per ridurre l’impatto delle ondate di calore Arpa: le previsioni delle ondate di calore

STAGIONE VENATORIA 2013/2014Si riapre anche quest’anno la stagione di caccia per la Provincia di Reggio Emilia. E’ possibile consultare il nuovo calendario venatorio nel sito del Comune (sezione Cittadi-no – Sportivo – Procedimenti in programma), in allegato al procedimento “Tesserino di Caccia”. In alternativa il ca-lendario potrà essere ritirato direttamente all’URP. Il rilascio del tesserino è immediato. I cittadini stranieri che volessero praticare l’attività venatoria dovranno rivolgersi direttamente alla Provincia.

APPUNTAMENTI ED EVENTI A NOVELLARA

SVALVOLATI BEER FESTDal 26 al 28 luglio nelle Basse della Rocca lato nord, “Svalvolati beer fest” stand gastronomico e musica d’in-trattenimento.

MUSICA IN CASTELLO XI EDIZIONEVenerdi 2 agosto alle ore 21,30, nel cortile della Rocca, Orchestra Filarmonica “Mihail Jora” Bacau, Romania - Di-rettore F. Folloni musiche di G. Verdi, G. Rossini, V. Bellini. In caso di maltempo: Teatro della Rocca “Franco Tagliavini” -- Ingresso libero.

RADUNO MUSICALE CON INGRESSO LIBEROGiovedi 15 e venerdi 16 agosto presso l’autocross di Strada Vittoria, due gior-ni di musica - ingresso libero.

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Siamo nella fase conclusiva dei lavori del 1° lotto del quar-tiere “ARMONIA”, una fase prossima alla realizzazione dei desideri, delle attese, dell’avvicinarsi di una nuova dimen-sione abitativa che i Soci oramai taccano con mano.Abbiamo voluto ascoltare alcuni di essi e raccogliere gli stati d’animo, le emozioni, il perché della loro scelta, le aspettative riposte, quelle andate a buon fine e quelle forse disattese.Ci sembra un modo per rendere vero, vivace, concreto, trasparente un rapporto tra una cooperativa di abitanti e i suoi Soci, coloro che hanno creduto nel progetto pre-sentato, nella serietà, nella professionalità e nella nostra affidabilità.Riportiamo di seguito le testimonianze raccolte, dalle quali emergono le “storie minime” narrate nei pensieri dei pro-tagonisti , la concretizzazione dei loro desideri e le motiva-zioni, essenziali e straordinarie, alla domanda che è rias-sunta nell’affermazione che “il sogno di una giovane cop-pia che decide di comprare casa è quello di formare una famiglia in un ambiente sano, collaborativo e di crescita personale. La casa non è solo il luogo in cui vivere insieme ma è il punto di partenza di un viaggio comune e duratu-ro: la possibilità, vale a dire, di condividere i momenti della vita, di crescere i bambini e di invecchiare insieme”.Altre considerazioni sarebbero superflue, mentre le parole dei Soci acquisiscono spessore nella loro concreta veridi-cità.ELENA E IVANIl perché della scelta e le aspettative“La scelta nasce da un gran desiderio, quello di avere una casa tutta nostra in cui creare e far crescere la nostra fa-miglia. Il nuovo quartiere Armonia ci è subito apparso la risposta giusta a ciò che volevamo, cioè un luogo vicino al centro ed alle comodità, senza i disagi annessi. Il progetto ci è piaciuto fin dall’inizio, strutture moderne ad alto rispar-mio energetico e ad un prezzo accessibile grazie all’edilizia convenzionata.”“Saremo sinceri, le aspettative sono alte. Al di là delle strut-ture, che comunque già ora possiamo constatare essere di alto livello. Vorremmo veder crescere un quartiere a mi-sura d’uomo. Una zona vivibile anche per i bambini, con verde curato ed aree dove potersi ritrovare per passare il tempo libero”.I sogni che accompagnano questa esperienza“I sogni potranno sembrare banali o scontati, ma sono quelli che accompagnano il desiderio di creare una fami-glia. Poter vivere in un luogo dove crescere serenamente

i propri figli, dove poter tornare e sentirsi a casa, in un ambiente sano e sicuro.”I rapporti con la cooperativa“Fin dall’inizio la sensazione è stata quella di grande dispo-nibilità. Le persone che ci seguono, nei limiti del possibile, hanno cercato di assecondare le nostre richieste e rispon-dere alle nostre domande ai tanti dubbi. Sapere di potersi fidare pienamente è una cosa importante soprattutto vista l’attuale profonda situazione di instabilità”.NICOLÒ E VERONICA“Abbiamo cominciato a maturare l’idea di acquistare casa alla soglia dei 25 anni una volta terminati gli studi univer-sitari (Veronica è ingegnere, Nicolò dottore in economia: n.d.r.)”Ci siamo rivolti ad Andria perché è da sempre una coope-rativa che pensa ai giovani e lavora con loro, sostiene chi con fatica cerca di crearsi una propria indipendenza e chi vorrebbe creare una famiglia.Le abitazioni sono moderne e funzionali ma non perdono l’accoglienza e il calore tipico delle case delle nostre zone; la scelta dei colori, dei piccoli e grandi spazi nei quali ri-trovarsi, l’attenzione al verde e all’ambiente rendono le abitazioni di Andria adatte alle nostre esigenze.L’intero quartiere è in ARMONIA con il territorio circostan-te, a due passi dal centro e dai servizi, ma immerso nel verde del parco Augusto e delle campagne emiliane.I contatti con la cooperativa sono frequenti e le nostre do-mande ricevono una risposta tempestiva.Il sogno di ogni giovane coppia che decide di comprare casa è quello di formare una famiglia in un ambiente sano, collaborativo e di crescita personale. La casa non è solo il luogo in cui vivere insieme ma è il punto di partenza di un viaggio comune e duraturo: la possibilità di condividere i momenti della vita, di crescere dei bambini e di invecchia-re insieme.Tutto ciò potrà avverarsi grazie ad Andria…”PAOLO, PAOLA, GIORGIA E ALICEUna famiglia di quattro persone, di cui due ragazze ado-lescenti, è affamata di superfici e volumi, di aree indipen-denti, di spazi verdi autonomi e orizzonti ampi e il nostro appartamento, funzionale e amatissimo, ci sembrava ogni giorno più piccolo. Eravamo pronti al grande salto, lasciare il rassicurante centro storico per una nuova sistemazione che rispondesse ad esigenze e desideri rinnovati. Dopo alcune soluzioni che puntualmente deludevano qualche aspettativa irrinunciabile, incontriamo il progetto “Armo-nia” il cui solo nome esprimeva un obiettivo fondamen-

tale, del resto cosa cerca una famiglia se non equilibrio dopo che tante forze l’hanno fatta crescere, maturare? Cer-ca proprio armonia dentro e fuori di sé, nella struttura e nelle relazioni. L’idea di vedere nascere un intero quartiere a cura di Andria di cui ci era nota la professionalità, far parte di un contesto ampio, pensato nella sua globalità, con una propria filosofia di sviluppo davvero ci interessa-va. L’ipotesi che polvere e mezzi pesanti avrebbero attra-versato le vie per tanto tempo destava qualche preoccupa-zione, ma sentivamo che quello poteva essere il progetto della vita per noi ed era necessario pensare oltre, avanti. Infine la soluzione abitativa propostaci vedeva concretiz-zarsi una serie di punti irrinunciabili (numero di stanze, portico, area cortiliva, doppio garage) insieme a soluzioni tecnologiche innovative e rispettose dell’ambiente. Così è iniziata l’avventura, con tante aspettative e con tanta atte-sa, il cantiere non partiva!!! Finalmente il via e in un baleno ci siamo trovati in un vortice di scelte da operare, di valu-tazioni non sempre immediate da compiere, di varianti e costi che lievitavano. Una vera gara di pazienza tra noi e il geometra Andria, lui a sviscerare ogni ipotesi qualche volta nel tentativo di ridimensionare le nostre richieste, noi ad osare chiedere senza cedere alla semplificazione. Poi, come per tante famiglie, anche sulla nostra si è abbattuta la scure della crisi economica, improvvisa e devastante. Provati fortemente da questa difficile esperienza il pro-getto Casa armonica, dopo una fase di “congelamento” personale, il cantiere comunque camminava in autono-mia, ora assume un valore diverso, forse ancora più pieno in quanto diventa segno di una nuova fase della nostra vita, sviluppo concreto di tanti sacrifici, senso tangibile di futuro aperto a prospettive rivalutate, insieme alle nostre ragazze, ma anche insieme ad un gruppo di futuri vicini coi quali si potrebbero tentare scelte coraggiose, magari di quartiere. La bellezza dei sogni sta nel non avere confini, basta trovare la forza di sognarli. Oggi che i sogni sono quasi realtà pregustiamo i grandi affacci sul parco da ogni stanza grazie alle ampie finestrature che incorniciano il ver-de e lo rendono sfondo di ogni spazio abitativo. Vogliamo ripartire da lì, affacciati sul parco, dall’ammirare, in un orizzonte verde, il nostro campanile che qui in centro sto-rico ci sveglia ed entra tra le mura di casa al suono delle campane, ma che continuerà ad accompagnarci solo un po’ più lontano, incoraggiandoci ad avere fiducia, sempre. Questo primo spazio l’abbiamo dedicato alla Famiglie, il prossimo a chi sta lavorando in cantiere.

Storie minime dal quartiere ARMONIA ... I Soci

di Sergio Calzari

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Il giorno 21 giugno una piccola scossa con epicentro a Fivizzano ha riaperto ferite e preoccupazioni che piano piano si stavano placando.Sul nostro territorio i tecnici comunali hanno subito attivato le procedure per verificare la tenuta delle strutture pubbliche (inizialmente le scuole, chiese e altri locali pubblici) senza riscontare danni a cose o persone. Nel contempo, come previsto, l’ufficio opere pubbli-che ha avviato i lavori di miglioramento antisismico di alcune strutture sportive, sfruttando la pausa estiva delle attività scolastiche.Nel dettaglio saranno rinnovati gli spogliatoi della pale-stra blu e sarà completamente ricostruita la copertura della struttura, con annessi adeguamenti antisismici,

Ad un anno dal sisma del maggio e giugno 2012

di Barbara Cantarelli, Vice Sindaco

grazie ai contributi regionali.Si tratta di adeguamenti migliorativi di strutture pubbli-che, che seppur progettate prima del 2005 (e quindi non sottoposte alle vigenti norme antisismiche) sono riuscite a resistere all’accelerazione sismica del 60% del progetto, condizione, come affermato durante l’assemblea pubblica dello scorso novembre che ha garantito il perfetto funzionamento ed uso delle strut-ture per tutta la stagione invernale in totale sicurezza.Spostandoci nell’area industriale, ho constatato che già molte aziende private hanno effettuato i lavori in ottemperanza del D.l. 74/2012 convertito in legge 122/2012 sulla messa a norma in materia sismica, rispettando la scadenza per l’ottenimento della certifi-cazione provvisoria e risolvendo le carenze strutturali

dei capannoni con piastratura e fissaggi travi-colonne.Nei mesi passati anche Novellara, essendo un terri-torio compreso nei 7 comuni del cratere ristretto, ha dovuto, con il coinvolgimento di imprese edili, inge-gneri, geometri, muratori, imprenditori e associazioni di categoria comprendere quale fosse la soluzione migliore per ottimizzare i tempi d’intervento nei re-parti produttivi, utilizzando i più efficienti materiali e soluzioni strutturali. Il tutto con occhio attento ai costi e sono fiera di aver constatato come si fosse generata con il tempo una vera e propria task force di professionisti che hanno consegnato al nostro territorio un patrimonio immobiliare produttivo più sicuro e a norma di legge. Oggi possiamo dire, che molti di questi capannoni hanno ottenuto la certificazione necessaria anche grazie alla Regione Emilia Romagna che ha messo a disposizione fondi a copertura fino al 70% per chi non ha subito danni (ma doveva ugualmente rafforzare il capannone) e il 100% per chi ha subito danni alla struttura compresi eventuali macchinari o semilavo-rati, danni anche minimi.Il decreto ha inizialmente creato preoccupazioni e polemiche a volte anche giustificate, ma oggi ritengo che, con i risultati che abbiamo ottenuto, questo territorio diventerà un esempio di rigore e tutela della sicurezza per tutto il Paese; un impegno, il nostro, che deve diventare priorità per tutte le Regioni e amministrazioni locali, ricercando così di adeguare preventivamente gli edifici sensibili.Il ringraziamento di Novellara alle associazioni che si sono impegnate nell’emergenza post-sismaC’era anche il Sindaco Raul Daoli a rappresentare tutta la città a Reggiolo, lo scorso 1 giugno all’inizia-tiva promossa dalla Provincia per ringraziare tutte le associazioni, Protezione Civile in primis che si sono adoperate giorno e notte per garantire agli sfollati una quotidianità più serena e autonoma. Anche le asso-ciazioni novellaresi hanno contribuito con numerosi eventi, raccolte di fondi e prodotti di consumo da donare ai Comuni più colpiti. Anche nella drammati-cità di quei mesi, le nostre comunità sono riuscite a tirare fuori il meglio.

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Sabato 18 Maggio si è svolta, presso il Comune di Novellara, una conferenza che ha affrontato il futuro e la visione europea. L’incontro, ha ospitato gli in-terventi della Presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini e il Pro-fessore di diritto dell’Unione Europea Marco Gestri. In conclusione quattro giovani testimo-

nianze di ragazze e ragazzi che hanno vissuto l’esperienza di vivere all’estero. Approfondiamo l’argomento con Francesca Luppi consigliera comunale e orga-nizzatrice dell’eventoCara Francesca, perché parlare di Europa? Penso che sia un argomento imprescindibile da trattare. Ora più che mai è ne-cessario capire che l’Europa non è qualcosa che vive lontano da noi, l’Europa siamo noi, e dobbiamo sapere dove viviamo e quali sono le funzioni degli Stati che coesistono in questo ampio territorio che ci coinvolge. La coesione territo-riale è fondamentale affinché si creino partecipazione e interesse soprattutto nei confronti dei giovani. Penso inoltre che la mobilità sia libertà. La Presidente Sonia Masini intitola il suo intervento “Costruire la nuova Euro-pa con i giovani”; in che senso i ragazzi possono essere parte attiva? Credo che la Presidente abbia voluto dare un segno ottimistico affinché i gio-vani possano essere loro stessi portatori di enormi potenzialità ed esperienze. Bisogna puntare agli Stati Uniti d’Europa e capire le dimensioni europee per non perdere le opportunità di reciproca conoscenza e scambio di idee durante i viaggi all’estero. È necessario rinnovare l’Europa per imprimere nuove tendenze. I ra-gazzi arricchiscono il nostro Paese, è bene che conoscano altre realtà.È stato molto interessante sapere come il Prof. Gestri abbia indicato come il diritto ci permette di essere cittadini dell’Unione. In relazione al diritto di libe-ra circolazione, cosa si può fare per migliorare la situazione attuale? Si è capito che il servizio di interscambio culturale parte troppo tardi (di solito alle scuole superiori) e sarebbe necessario attivare forme parallele adeguate alle diverse età fin dalle scuole medie: la lingua si apprende soprattutto vivendo un posto, è diverso studiarla sui libri. Si è avuta conferma con le giovani testimo-nianze che hanno partecipato, valorizzando le conoscenze e facendomi capire che il viaggio parte fin da giovanissimi. La libera circolazione non è solo un artico-lo, è anche una possibilità troppo poco sfruttata. Le opportunità dei programmi esistenti come Erasmus, Leonardo Da Vinci, il Servizio Volontario Europeo sono poco conosciuti, per questo ho iniziato questo percorso informativo sull’Unio-ne Europea fin dal 6 Aprile 2011. Questa nuova conferenza è un riaffermarsi dell’esigenza di volerne ancora parlare. Dopo un lungo confronto sulla possibilità della mobilità dei giovani verso l’Euro-pa e il resto del mondo, entrambi condividiamo il pensiero che non esiste miglior conoscenza di un’esperienza così arricchente come il viaggio.

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Pensavo di vedere dei rottami, invece....Sono passati già nove mesi: sono pochi, molto pochi nella vita di un uomo ma per un alcolizzato, come lo ero io fino a nove mesi orsono sono una vita. Una nuova vita che solo ora comincio a vivere, a gustare come un tempo. Ritornando indietro nel tempo, m’ accorgo solo ora quanti giorni, mesi e anni ho buttato via e solo per un bicchiere in più. Ho cominciato a bere senza sapere, forse per sentirmi un uomo, poi ho dato la colpa alla morte di mio figlio, poi a quella di mia madre, tutti prete-sti per nascondermi la realtà, cioè che ero diventato ve-ramente un alcolizzato. Avevo perso qualsiasi interesse per la famiglia, per il lavoro che stavo compromettendo seriamente e per la vita stessa ; l’ importante per me era poter bere. Dopo diversi richiami dei miei superiori, venni da loro inviato al Servizio di Alcologia di Dolo e di questo aiuto sarò sempre loro grato. Dopo una lieve cura disintossicante a domicilio, mi fu suggerito, molto amorevolmente ma fermamente, di recarmi in A.A. Mia moglie che mi è stata sempre vicina dimostrando una fermezza che da lei non mi sarei mai aspettato, mi ci portò di peso. La sera del 14 novembre feci il mio primo ingresso in A.A., pieno di vergogna e avversione. Ancora non ero convinto di essere un alcolizato. La mia sorpresa fu grande; mi aspettavo di vedere dei rottami, delle persone che non avevano più nulla da perdere e più nulla da chiedere alla vita, cioè degli ubriaconi. Fui accolto come un fratello e questo è dire poco. Per la prima volta, io che sono infermiere da diciassette anni, sentii parlare di una malattia, di lasciar perdere il primo bicchiere e di pensare al presente. Nelle prime riunioni non capii molto e forse ancora adesso non capisco ma una cosa è certa : grazie agli amici A.A., non ho più

bevuto. Ho ripreso fiducia nella vita e nelle mie pur seppur deboli capacità; nel lavoro sono ritorna-to quello di un tempo e sono rispettato forse più di prima ma forse sto peccando di presunzione. Sta di fatto che lo devo a voi, cari amici A.A. e un grazie anche ad Al-Anon (familiari e amici di alco-listi) da Leo di Venezia.

Non esistono più le mezze stagioni.Negli ultimi 50 anni il surriscaldamento globale è in conti-nua crescita. I fattori determinanti dell’innalzamento clima-tico sono molteplici, ma la comunità scientifica attribuisce all’uomo le maggiori responsabilità. L’aumento dei gas serra (che possono essere sia di origine naturale e non, come anidride carbonica, vapore acqueo, protossido di azoto, ozono e metano per esempio) contri-buiscono considerevolmente al surriscaldamento in quan-to questi gas, trattengono il calore proveniente dal suolo terrestre e lo imprigionano creando appunto il cosiddetto effetto serra che ormai conosciamo. Se i gas serra fanno da enorme “tappo” , più in basso sulla terra, le cose vanno ancora peggio. Infatti l’attività dell’uomo nel corso dei secoli, ha portato ad una industrializzazione sempre più aggressiva e poco rispettosa dell’ambiente. L’inquinamento è in costante au-mento, nonostante trattati e protocolli, basti pensare che alcune metropoli da sole bastano a contribuire parecchio all’aumento delle temperature terrestri.Ultimo fattore, ma non meno importante, è la deforesta-zione. Gli alberi fanno da filtro intrappolando l’anidride carbonica e altri agenti inquinanti restituendo ossigeno. Sempre più spesso però assistiamo allo sradicamento di intere aree verdi per fare spazio a grandi attività commer-ciali e industriali, soprattutto nei paesi cosiddetti emergen-ti. Queste sono alcune delle cause che, soprattutto negli ultimi decenni, hanno portato all’aumento della tempera-tura climatica terrestre.Le conseguenze invece sono le seguenti.Lo scioglimento dei ghiacci fa innalzare il livello delle acque quindi diminuiscono le terre emerse e le correnti marine vengono sconvolte, determinando alterazioni climatiche importanti (se consideriamo che le correnti marine riscal-dano o raffreddano le aree a loro circostanti).L’aumento della temperatura fa aumentare anche l’energia presente nell’atmosfera e questa provoca trombe d’aria, cicloni, siccità, ondate di gelo, ondate di caldo, con mag-gior frequenza anche in zone (come la nostra per esem-pio) raramente esposte ad eventi di questo tipo, oppure repentini cambi di temperatura da freddissimo a caldissi-mo nel giro di qualche giorno;Ma quanto incidono realmente sulla vita quotidiana queste condizioni? Quanto effettivamente ci “toccano” di perso-

Surriscaldamento Globale: cause, conseguenze e possibili soluzioni

di Daniele Gareri

E’ bene ricordare come piccoli gesti quotidiani possano essere fondamentali per ridur-re al minimo l’impatto ambientale ed evitare di peggiorare una situazione già critica.

na? Tantissimo, soprattutto nella nostra zona. Le nostre campagne hanno bisogno della condizione cli-matica perfetta per produrre al meglio i prodotti coltivati: basti pensare al frumento, granturco, pomodori, angurie, vigneti, frutteti e via dicendo.Negli ultimi anni per un agricoltore è difficile capire come andrà la stagione. Queste anomalie climatiche non per-mettono di pianificare al meglio una buona coltivazione perché c’è sempre l’incognita dietro l’angolo. A volte forti grandinate possono distruggere interi raccolti nel giro di pochi minuti o trombe d’aria possono spazzar via interi vi-gneti in pochi secondi, compromettendo anni di duro lavo-ro. Naturalmente oltre a mettere in ginocchio l’agricoltore ne consegue un notevole aumento dei prezzi al momento dell’acquisto.Questi fenomeni sono in continuo aumento nella nostra terra, importante bacino produttivo italiano, prodotti eccel-lenti nascono proprio dalle nostre campagne, per raggiun-gere varie parti d’Italia o del mondo, ma è anche vero che è una delle più inquinate al mondo. Possiamo fare qualcosa per arginare questo fenomeno?Si.Nel quotidiano siamo ancora in tempo per migliorare la situazione o quanto meno non peggiorarla, riducendo di molto l’impatto ambientale, inquinando e sprecando il meno possibile, con piccoli accorgimenti che conosciamo a memoria ma che non sempre mettiamo in atto, tipo: evitare gli sprechi d’acqua (chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, preferire la doccia alla vasca da bagno, azionare le lavatrici e le lavastoviglie solo a pieno carico), prediligere cibi a km 0 (si ridurrebbero le emissioni date dal trasporto, dalla coltivazione e dagli imballaggi), usa-re frequentemente biciclette e mezzi pubblici, muoversi a piedi, abituarsi alla raccolta differenziata, prendere in con-siderazione le energie alternative, utilizzare impianti ad alta efficienza energetica (come gli elettrodomestici di ultima generazione di classe A, o illuminazione a basso impatto, per esempio a Led), semplici gesti che potrebbero miglio-rare considerevolmente il luogo in cui si vive.E’ sempre bene ricordare che il buon futuro si costruisce anche da questo, vogliamo e possiamo contribuire a ren-dere più vivibile la nostra terra, cercando di diffondere il buon esempio tra noi e le generazioni future, con piccoli accorgimenti, ma fondamentali, per la salvaguardia del pianeta.

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Nell’occasione sarà consegnato a tutti un utile omaggio. VI ASPETTO!

I Nomadi, la band più longeva del panorama musicale italiano, e secondi solo ai Rolling Stones nel mondo, lo scorso giugno hanno celebrato 50 anni di storia con una tre giorni di musica e appuntamenti a Cesenatico. Pro-prio in Riviera nel 1963 inizio’ l’epopea nomadista con “il complesso” ingaggiato per suonare un’intera estate a Riccione, dove i Nomadi sono tornati nel 2003 per festeg-giare i quarant’anni di carriera con un concerto in spiaggia.A Novellara suonarono per la prima volta al molto fre-quentato Club Pineta. Sempre qui, nel campo sportivo hanno ricominciato nel luglio del 1990 con un memorabile concerto, dopo due anni d’inattivita’ a causa di forti con-trasti fra i membri del gruppo. Ed è qui che è avvenuta la presentazione del nuovo cantante Cristiano Turato durante il NomadIncontro del 2012, quasi a ribadire che a Novel-lara ci sono le radici, nonostante tanti anni di successi e concerti in ogni angolo d’Italia. Nel 1983 i Nomadi si esibirono alla Festa dell’Unita’ nel campovolo di Reggio per festeggiare il ventennale dell’at-tività. In quell’occasione Augusto diede appuntamento a tutti per la festa dei trent’anni e dei quarant’anni, ma nessuno poteva immaginare che quella sarebbe stata la

sua ultima celebrazione decennale. Nel 1993 il trentennale per uno strano scherzo del destino coincise con il grande dolore per la scomparsa di Augusto frammisto agli stimoli per l’inizio dell’era di Danilo Sacco. Come luogo per la ripartenza fu scelto Levico, in Trentino, un altro luogo simbolico dove agli esordi i Nomadi suonarono un’intera stagione estiva. A Cesenatico la band non poteva che ringraziare il pubblico del traguardo raggiunto se non regalando tre giorni di con-certi, proponendo i cavalli di battaglia storici assieme alle hit piu’ recenti. Numerosi i nomi importanti della musica italiana che hanno partecipato alla tre giorni, come Paolo Belli, Enrico Ruggeri, Gianluca Grignani, Irene Fornaciari, Dolcenera, e Omar Pedrini. A sorpresa nel concerto di domenica è salito sul palco il premier Enrico Letta, grande fan dei Nomadi. L’happening è stato impreziosito dalla mostra dei dipinti e dei disegni di Augusto curata da Rosy Fantuzzi, da una mostra fotografica e dalla presentazione di ben tre libri: “Ma che film la vita”, la biografia di Augusto curata da Elena Carletti e Vittorio Ariosi; “Io Vagabondo, 50 anni di Nomadi”, il romanzo della vita di Beppe Carletti scritto con

Andrea Morandi; e infine “Bila Nomade, e’ incominciata così…” in cui Bila Copellini ripercorre i suoi cinque anni con il gruppo attraverso vecchie fotografie.“Con Augusto mai avremmo immaginato che i Nomadi sarebbero riusciti a festeggiare i primi cinquant’anni di attività musicale circondati dall’affetto dei suoi fan. Eppure stasera siamo qui, a far festa anche nel nome di Augusto” ha detto Beppe Carletti dando il via alle celebrazioni. Mezzo secolo di Nomadi e di nomadismo, quindi. C’e’ da scommettere che non sara’ l’ultimo traguardo della band novellarese: uscirà una raccolta celebrativa di vecchi brani riarrangiati e un dvd dell’happening di Cesenatico. Inoltre, Guccini ha scritto per loro una canzone celebrativa intitolata proprio “Nomadi” che gioca un po’ sul significato letterale e sul nome della band. Girano voci di una loro possibile partecipazione al prossimo festival di Sanremo. E infine, il regista Pupi Avati ha in mente di girare un film proprio su di loro. Insomma, la storia continua.

Nomadi, 50 anni di musicaMezzo secolo di nomadismo celebrato a Cesenatico con musica, eventi e presen-tazione di libri. Una retrospettiva con tanti progetti in cantiere: un nuovo album, un inedito di Guccini e un film di Pupi Avati sulla band

di Alessandro Cagossi

Una piazza piena, con soddisfazione il 15-16 giugno si è organizzata la Notte Bianca con sfilata di moda orga-nizzata dalla sapiente mente del CT9 con il supporto di Novellara Viva. Con molto orgoglio, dopo la sosta obbligata dell’anno passato, a causa del sisma, si è voluto nuovamente essere presenti in Piazza, grazie ai tanti volontari del CT9 si è allestito un’ottima struttura che ha consentito ai partecipanti di poter cenare e degustare piatti. Mentre Novellara Viva si è occupata dell’allestimento delle varie vetrine e all’allestimento di ornamenti per rendere le vie interessate più accoglienti e vivaci, al fine di favorire un clima di festa.I Commercianti stessi hanno manifestato grande soddisfazione della buona riuscita della serata, dove, aprendo i propri negozi fino alla mezzanotte, con tanti prodotti esposti dentro e fuori dalle proprie vetrine hanno riscontrato una buona risposta dalla cittadi-nanza. All’interno della festa sono stati organizzati svariati punti musica, che mettevano armonia ad

ogni latitudine della piazza e delle vie limitrofe, col-laborazione proficua con la palestra NEW FITNESS CLUB che con i loro ragazzi hanno ballato hip hop, fatto zumba e tante altre attività. Grande soddisfazione aver riportato le persone in piazza,complice anche il clima ideale che ha favorito una forte affluenza da via Veneto a Via Costa, passando da Via Cavour per arrivare a Via Gonzaga, arterie che conducevano al cuore della festa. La due giorni si è conclusa con l’evento principale, domenica 16 giugno, dove esercenti locali, grazie a modelle e modelli hanno presentato le proprie proposte tramite una vera e propria Sfilata di moda; riscontrando un forte consenso da parte del pubblico che in maniera appassionata è rimasta a godersi lo spettacolo fino a tarda ora. Grande soddisfazione al termine dell’evento, energia pura che, ci si auspica, possa garantire altri momenti di svago in piazza a Novellara.

Notte bianca e sfilata di modadi Marcello Morando

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Gregorio Paltrineri sorride dopo l’argento nei 1500 stile libero, la sua ultima gara in programma al 50° Trofeo Sette Colli a Roma. “Queste gare sono andate bene. Mi sono allenato al meglio e sono soddisfatto, impegnatissimo con il diploma, sotto esami e studi, non mi aspettavo di più”. Due argenti sono il bottino di Gregorio per questa prestigiosa manifestazione in-ternazionale, sempre dietro all’ungherese Kis Gergo, fianco a fianco nelle corsie, negli 800 e 1500 stile, si sono misurati in belle prestazioni.Quattro le gare in programma per Gregorio, nella prima giornata, giovedì 13 giugno, nella sessione del mattino con le qualificazioni dei 400 stile, piazzan-dosi in 11^ posizione con 3’59’’98 entra per la finale del pomeriggio che ha rinunciato perché impegnato nella sua seconda gara, la finale diretta degli 800 sti-le. E’ il primo argento ed arriva dopo una gara che lo vede per tutta la durata, testa a testa con l’un-gherese, chiudendo secondo in 7’58’’19. Sabato 15 arriva il secondo podio nei 1500 stile con il tempo di 15’13’’29.

Gregorio Paltrinieri conquista due argenti al Sette Colli

SPORT /NUOTO

di Anna Torelli

Per gli Internazionali d’Italia sono partite anche Ida Taschini ed Erica Varini, con l’allenatore Gabriele Bonazzi. Belle soddisfazioni per queste due nostre atlete, che oltre ai netti miglioramenti cronometrici, hanno centrato tutte e due le “Finali B” di venerdì po-meriggio. Bravissima Ida, alla sua prima esperienza al Sette Colli, impegnata nei 200 farfalla, si qualifica in 2’20’’12 e nel pomeriggio centra il suo personale con 2’19’’09 posizionandosi al 6°posto.Non da meno la prestazione della veterana Erica Varini, impegnata nei 400 misti, chiude in qualifica-zione con un crono di 5’04’’23 e si afferma in finale con 5’03’’23.Notizia dell’ultima ora: Gregorio Paltrinieri è Campio-ne del Mondo dei 1500 stile in vasca corta ad Istan-bul, il 16/12/2012 con 14’31’’13,essendo stato squa-lificato il nuotatore danese Mads Glaesner risultato positivo alla sostanza del Levmetamfetamine (uno stimolante) a seguito del controllo antidoping effet-tuato il 14 dicembre scorso, al termine degli 400 stile libero dell’11esima edizione dei campionati mondia-

Gregorio Paltrinieri

li. Di conseguenza la medaglia d’oro conquistata dal danese nei 1500 stile libero gli viene tolta e Gregorio Paltrinieri diventa campione del mondo.

Per terminare la stagione sportiva degli Esordienti “A” e “B”, la società sportiva Uninuoto di Correggio e Novellara, ha portato tutti gli atleti ai Campionati Nazionali Giovanili UISP che si sono svolti allo Stadio del Nuoto di Riccione dal 26 al 30 giugno, gareggian-do per i “B” in vasca lunga da 50 metri e per gli “A” vasca da 25 metri. Belle gare e molti personali da parte del nostro gruppo e la soddisfazione di vedere la nostra Sofia Morini, classe 2003 secondo anno Es B, conquistare la medaglia d’argento nei 50 rana con ‘43’’45 e nei 50 stile sfiorare il podio arrivando quarta per solo un paio di decimi. Molto bene Elisa Berselli 6^ nei 50 dorso ed 11^ nei 200 misti; Cristiano Brioni e Davide Davolio, rispettivamente 7^ e 8^ posizione nei 50 farfalla ed al 13° posto la staffetta 4 x 50 mi-

Sofia Morini sul podio ai Campionati Nazionali UISP

di Anna Torelli

sta con l’inserimento di Matteo Michelini e Samuele Lugli. Per gli Esordienti A ottimi risultati cronometrici di Federico Fois che chiude l’anno con due personali piazzandosi 5° nei 100 stile e 8° nei 200 misti; altri due personali da Matteo Ceci 7° nei 100 dorso e 12° nei 100 farfalla; 9^ posizione e personale per Matteo Donelli nei 100 farfalla così come Soumaya Biyad che si migliora nei 100 dorso. Nota di merito per Gessica Ferroni che chiude la sta-gione con un buon 7° posto nei 100 farfalla e 11^ nei 100 stile, sotto tono a causa di un incidente stradale e ed il forzato fermo dagli allenamenti, che l’hanno tenuta lontano dagli allenamenti per oltre un mese e non è riuscita a disputare nessuna delle qualificazioni della Federazione in programma.

Ora le meritate vacanze, a settembre, si riparte e si ritroveranno insieme ad un collegiale di una settimana sulle montagne del Trentino.

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Elisa Berselli e Sofia Morini, Esordienti B tesserate Uninuoto, hanno conquistato due titoli regionali ed altri due podi alle Finali dei Campionati Esordienti Estivi in vasca lunga svoltisi a Ravenna da lunedì 17 a mercoledì 19 giugno. Per Uninuoto ben 10 atleti con 23 finali conquistate e quattro staffette. Molto bene queste finali per Elisa Berselli, che sin dalla prima giornata di gare conquista l’oro e titolo nei 200 dorso con 3’04’’21 vincendo con netto vantaggio sulla seconda, il giorno dopo conquista l’argento dalla 5^ posizione di partenza nei 100 dorso con 1’26’20, nella sua terza finale sale dal 12° al 9° posto nei 200 misti ed infine 7^ nei 400 stile. Altrettanto bene Sofia Morini, il primo giorno conquista un bel bronzo nei 50 farfalla con ‘37’77 in una finale mozzafiato dove nell’arco di 7 decimi si è deciso il podio e martedì ecco il titolo regionale nei 200 misti con 3’02’’45 a soli tre decimi dalla seconda; quarta nei 100 rana e sesta nei 200 rana. Medaglia di bronzo crono di 4’36’’52, per la staffetta 4x100 stile “Esordienti A” composta da Giulia Alberghi, Martina Ponticelli, Gessica Ferroni e Elisa Carini, quarte nella staffetta 4x100 mista. Grande prova di Federico Fois nei 400 stile, dalla 16^ posizione sale al 5°posto con un ottimo 4’53’’56. Quattro finali regionali per Davide Davolio impegnato nei 50 e 100 farfalla, 100 e 200 stile; tre finali per Cristiano Brioni con netto miglioramento crono nei 50 e 100 farfalla e 200 misti; due finali per Matteo Ceci impegnato nei 100 e 200 dorso. Altri finalisti: Samuele Lugli nei 200 rana, Matteo Michelini nei 200 dorso e Ruslan Iemmi nei 50 farfalla; classificati sesti Michelini, Lugli, Brioni e Davolio nella 4x50 mista mentre squalifica per le femmine Da Pozzo, Morini, Berselli e Mainini. Prossima settimana si chiude la stagione agonistica a Riccione con i Campionati Nazionali UISP.

Elisa e Sofia Campionesse FIN Regionali

Nella foto: Elisa e Sofia

di Anna Torelli

Si è conclusa con la tradizionale festa della scuola tennis, la stagione tennistica 2012/13. Occasione per le premiazione degli atleti che si sono distinti nei vari tornei, un piccolo gadget-ricordo per tutti i partecipanti, l’immancabile foto e un piccolo ristoro. Questo il programma della gior-nata, diretto come sempre dall’istruttore della scuola Paolo Tagliavini. Oltre ai corsi della scuola tennis, vanno in vacanza anche le varie competizioni a squadre, mentre i corsi adulti proseguiranno fino a fine luglio.Il circolo tennis però è sempre attivo e prosegue, oltre alla normale attività, anche con altre iniziative. Da segnalare il 20 e 21 luglio la tra-sferta in quel di Valdagno (Vicenza) presso il locale impianto sportivo “Meeting club”, società da anni gemellata con il nostro circolo. Da tempo la collaborazione tra i due club è molto attiva e si fortifica sempre di più. In corso di svolgimento anche un interessante torneo a squadre che vede iscritte otto formazioni, tra queste anche quelle di circoli amici come Fabbrico, Correggio, Carpi e Rio Saliceto. Sportivi che ogni volta vengono invitati rispondono sempre presente dimostrando impegno ed entusiasmo. Buona la partecipazione del pubblico nelle serate di gara, lunedì, martedì e giovedì, con un ricco buffet sempre a disposizione per giocatori e spettatori, gentilmente offerto dal circolo. Un modo piacevole per trascorrere serenamente e in compagnia queste serate estive.Arrivederci quindi a settembre per la ripresa delle attività con tanti obbiet-tivi e nuove motivazioni. Il consiglio direttivo, insieme allo staff tecnico augurano ad atleti ed appassionati buone vacanze.Si ricorda che per informazioni su corsi, lezioni individuali e prenota-zione campi si può telefonare al tel.0522-653026 .

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Tutti i nati nell’anno 1973 si tro-veranno per una cena in compa-gnia presso il multiristorante “LA BUSSOLA” a Campagnola Emilia il giorno 13/09/2013 alle ore 20,30 con intrattenimento musicale. Per info Luisa cell. 347/4526317 Barbara cell. 342/3769310Chi vuole partecipare è prega-to di dare adesione contattando personalmente il ristorante al n. 0522/663508.

Con la sentenza n.103 del 22 maggio 2013, la Corte Costituzionale ha finalmente ripristinato una situa-zione quanto meno anomala creatosi nell’intrigato mondo delle leggi italiane, e che perdurava da qualche anno, ossia da quando nel 2010 il legislatore italiano recependo una serie di obblighi derivanti dall’ap-partenenza alla Comunità Europea, sospendeva di fatto la possibilità per i privati cittadini di rivalersi nei confronti di quei costruttori edili che non svolgevano correttamente il proprio lavoro, non rispettando quindi i requisiti acustici passivi, magari in ossequio a logiche di risparmio sui materiali utilizzati, sempre a discapito del singolo malcapitato non esperto in materia.Oggi con questa storica sentenza, la Corte Costituzio-nale ha finalmente riaperto la possibilità sacrosanta per tutti gli acquirenti di immobili, di procedere le-galmente nei confronti dei venditori di appartamenti e case, che hanno costruito senza rispettare la legge che impone il rispetto di requisiti acustici negli edifici.

Norme – acustica: giustizia è fatta!di Paolo Bigi

Perché il comfort derivan-te da ambienti ragione-volmente silenziosi, è un diritto e tutti dovrebbero pretenderlo. Ancora oggi sono tanti e troppi i co-struttori edili che operano e costruiscono senza il minimo rispetto delle ele-mentari norme di buon senso di “posa in opera” di materiali certificati e idonei a consentire il giusto comfort al futuro proprietario di un immobile. Con questa sentenza è stata sconfitta la lobby dei grandi costruttori, che a mio parere in qualche modo era riuscita a condizionare il panorama legislativo italiano in materia di acustica, già debole soprattutto in materia di sorveglianza a rispetto.

Welfare, politiche sociali e assistenziali del territorio, sono stati gli argomenti trattati Venerdì 31 Maggio 2013 al Circolo Ricreativo Novellarese.Sono intervenuti Sindaco di Novellara, il Segretario Provinciale F.P. CGIL e la Segretaria SPI CGIL di Reggio Emilia.Molto sentito è stato il momento in cui il segreta-rio Lega SPI CGIL di Novellara, Giuseppe Crociati ha premiato, con la consegna di una targa, i nostri compagni e collaboratori Matilde Salsi, Athos Faietti, Giovanni Rossi, per il lavoro svolto, in tanti anni di attività e per il modo in cui tuttora collaborano con sincero orgoglio, quando necessita la loro collabo-

Pensionati in festa al Circolo Ricreativo

razione.Verso le ore 19,00 è iniziata la cena per tutti i presen-ti offerta dallo SPI.In seguito la serata è stata allietata dal piano bar, dove si è respirata aria anni 60, in cui vari gruppi si sono esibiti in twist e musiche varie, forse senten-dosi ancora come quando di anni ne avevano venti.Un grazie di cuore a Miro e alle sue collaboratrici, per l’impegno profuso nella preparazione della cena e del servizio svolto in cucina.Un ringraziamento speciale a chi si è impegnato come sempre, senza riserve, nel l’organizzazione della festa, per offrirci questa piacevole serata.

di SPI- CGIL di Novellara

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Lettera al giornaleIl fabbricato di via A.Costa

In merito al Vostro articolo pubblicato nel mese di giu-gno 2013 che evidenziava la situazione di abbandono e di problematiche di degrado dello stabile ubicato all’inizio di via Costa lo scrivente Comando di Polizia Municipale comunica che nostri operatori hanno provveduto ad effettuare diversi sopralluoghi presso tale edificio e ogni volta hanno provveduto a redigere regolare comunicazione agli Uffici Competenti per i prosegui di competenza.Nello specifico l’ultimo sopralluogo effettuato risale al 05 Giugno 2013 nel quale si richiedeva all’Ufficio Tecnico Edilizia Privata l’emissione di Ordinanza per la MESSA IN SICUREZZA E RIPRISTINO DELLE CONDIZIONI IGIENICO/SANITARIE del fabbricato; Ordinanza che veniva redatta nello stesso giorno. Altri sopralluoghi sono stati eseguiti anche negli anni passati sempre con il fine di rendere sicuro lo stabile non solo dal punto di vista strutturale ma anche igienico sanitario.Pertanto siamo a sottolineare che la Polizia Municipale di Novellara, in pieno accordo con gli altri Uffici Comu-nali, è sempre attenta alle problematiche come quelle descritte nel vostro articolo sempre nel rispetto delle normative e delle leggi vigenti.

Cordiali salutiComando Polizia Municipale di Novellara

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La mia idea per sostenere il Portico

Spett. redazione vorrei sottolineare che il mensile il Portico che ha una tradizione ormai ultra decennale, attualmente come altri settori sente la crisi che ha colpito molte ditte oggi in difficoltà e che per questa ragione se prima sponsorizzavano, si sono ritirate o hanno ridotto il loro contributo.Il Portico a mio modo di vedere è importante: qua-si tutta la popolazione se ha un evento, una foto, ne chiede la pubblicazione sul mensile novellarese. La mia idea sarebbe che le associazioni dei volontari a Novellara (circa 90), Partito Democratico, Amministra-zione Comunale, e altri gruppi potrebbero contribuire stanziando 100/150 euro cadauna così come si po-trebbe prevedere nell’ambito della Festa del Pesce una serata a sostegno del Portico.Abbiamo perso anche Novellara Notizie e quindi sono del parere che il Portico debba sopravvivere poichè ci informa e ci tiene aggiornati su quanto succede nel nostro comune.

Cordiali saluti Massimo Pacchioni

La foto del mese

Nella foto: la signora Branchini Ivana Crotti, appassionata di piante grasse mostra orgogliosamente il suo esemplare di cactus, che da 17 anni fiorisce regolarmente ogni anno. Quest’anno ha battuto il record di fioritura con ben 50 boccioli.

Sostenete il Portico versando sul C/C 1412105

Banca Popolare Emilia Romagna agenzia di Novellara

IBAN - IT45M0538766400000001412105 o presso la nostra sede

in viale Montegrappa, 54.UN GRAZIE A TUTTI NOVELLARESI

Pubblichiamo di seguito un secondo elenco di sottoscrittori a favore del Portico, precisando che la somma raccolta al momento in cui scriviamo è pari a euro 5.405

Continua il sostegno al nostro giornale

Lusetti Laura e GiovanniBacchi CarloFontanesi FedericaRettifica Fratelli CorghiPavarini EdieBaccarini RosolinoCircolo Ricreativo NovellareseBellini OmeroAriosi VittorioVerza LucianaScuola Materna Lombardini

Erboristeria San FrancescoManfredotti RemoFranchi e RondiniParoli MarioFerrari Fiorenza e CristianCrotti GianniKaplanova Lidie Subazzoli SilvanoCiroldi SergioMelli MarisaSantachiara Anna

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Fin dai primi istanti il cortile si è riempito di giovani e amici provenienti da molti paesi vicini, attirati dal prestigio degli ospiti e dal successo dei due prece-denti incontri. Ed ecco, si spengono le luci: un video attrae subito l’attenzione dei presenti che, ammirati, osservano il corpo di ballo di AltrArte, un’associazio-ne che offre la possibilità, ad adulti e ragazzi normo-dotati e a portatori di handicap, di esprimersi attra-verso la danza e la recitazione. La loro esibizione ha saputo certamente toccare i cuori di tutti. I ballerini, guidati da Rita Croce, sono ragazzi di tutta la provin-cia; ma grande è stata l’emozione quando sul palco abbiamo avuto la possibilità di vedere anche alcuni nostri amici, quali Marco Pantaleoni, Nora della Casa di Carità di Novellara e Tamara Signorelli.Lo spettacolo è poi proseguito con l’intervista a Simona Atzori, danzatrice, scrittrice e pittrice lom-barda, priva dalla nascita degli arti superiori. Claudio Arrigoni, giornalista blogger del Corriere della Sera, ha intervistato l’artista. Si è subito creata un’atmosfe-ra quasi famigliare data dalla splendida naturalezza di Simona e dalla simpatia di Claudio. Partendo dal libro da poco pubblicato “Cosa ti manca per esse-re felice?”, Simona ci ha fatto sorridere e riflettere condividendo con noi parte della sua vita, l’impor-tanza della figura materna, le difficoltà e le gioie che la sua unicità le ha fatto vivere. Ha trasmesso a tutti

Non c’è due senza tre

un messaggio semplice ma fondamentale: noi sia-mo preziosi così come siamo, coi nostri limiti e i nostri pregi. Come negli scorsi appuntamenti non si è fatta attendere la partecipazione del pubblico che ha posto diverse domande a Simona e si è lasciato coinvolgere da Claudio Arrigoni, cantando e ripeten-do i gesti, nel linguaggio dei segni, sulle note di “True colors” di Cindy Lauper. Ancora una volta abbiamo potuto infine godere della voce di Martina Debbia che ha voluto salutare tutti noi cantando “Over the rainbow” , accompagnata da Marco Guidorizzi.La partecipazione alle tre serate ha ripagato tutti i giovani della fatica nell’organizzare e nel rendere concretamente possibile questo evento. Ci si avvia ora alle entusiasmanti giornate di venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 luglio, in cui si svolgeranno in Piazza Unità d’Italia una serie di tornei sportivi aperti a tut-ti i ragazzi. Oltre ai “classici” Beach Volley, Splash Volley, la “Gabbia” 3vs3, e Blisghetto, quest’anno l’offerta di divertimento si arricchisce con tornei di Basket 3vs3, Basket in carrozzina, Dodgeball e con la possibilità di provare l’arrampicata su parete. Per tutte le informazioni visitate il sito www.sporte-ben-essere.it, la pagina facebook o contattate diret-tamente i numeri 3485591048 e 3485718972: le iscrizioni sono già aperte!!

I ragazzi di Sport&Ben-Essere

foto Ferdinando Corradini

Lo scorso giovedì 20 giugno si è concluso nel cortile della Rocca di Novellara la serie di appuntamenti organizzati dai ragazzi di Sport&Ben-Essere. L’evento ha visto come protagonista Simona Atzori e assieme a lei molti altri amici che hanno reso la serata unica e indimenticabile.

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Uno degli scopi più importante che il CAI (Club Al-pino Italiano) di Novellara si propone di raggiungere è la sensibilizzazione di giovani e giovanissimi al fa-scino della montagna; tale sensibilizzazione si vuole conseguire attraverso un coinvolgimento vivace e attivo, ludico ed emotivo, esperienziale e creativo, che non si esime dall’associare a obiettivi formati-vi naturalistici una loro contestualizzazione storico-geografica. È in tale ottica che lo scorso 9 giugno si è realizzata l’uscita al caposaldo austro-ungarico del Nagià-Grom 1914-1918 (Mori in Val di Gresta , TN). Annalisa, Chiara, Devid, Fabian, Federico R, Federi-co V, Filippo, Ivan, Leonardo, Luca, Matteo, Nicola, giovani studenti della Scuola Media”L. Orsi” di No-vellara, hanno partecipato all’uscita, portando con sé quell’entusiasmo e quella freschezza che, spero, anche voi lettori possiate riconoscere in quanto se-gue, loro testimonianza:«Domenica 9 giugno con il CAI di Novellara e l’esper-to James Garimberti siamo andati ai piedi del Mon-te Nagià Grom. Con una “passeggiata” di tre ore, in mezzo a grotte, camminamenti e trincee della Prima Guerra Mondiale, abbiamo raggiunto la cima.Lì, insieme a tre simpatici e vispi alpini, abbiamo percorso la fitta ragnatela di caverne e gallerie, dove i soldati si appostavano a difendere il confine austro-

I ragazzi e il CAI di Novellara al Nagià GromSenza sentir fatica abbiamo scalato la montagna e raggiunto la cima; toccando il cielo con un dito, guardando “gli orizzonti”, ci siamo stupiti.

di Annalisa Veronesi e i ragazzi

ungarico da un attacco italiano, il cui fronte era posto sulle vicine pendici del Monte Altissimo, oltre la zona contesa, la Valle di Loppio. Poiché in quegli avamposti non c’è mai stata una vera e propria battaglia, abbiamo potuto trovare, a distanza di cent’anni, perfettamente conservati, ga-vette, picconi, caricatori di fucili, schegge di granata e frammenti di bombe. E dentro le grotte piccoli forni con tegami ancora accanto.E questo è stato il bello, trovare tutto in ordine e con-servato come se i soldati fossero andati a farsi una passeggiata; sembrava proprio che il tempo si fosse fermato, sembrava proprio di poter aspettare il rien-tro dei fanti per far con loro una partita a carte, un giro di morra, bevendo nelle gavette un po’di caffè, ma... così non è stato, un improvviso temporale ci ha riportati al presente, ci ha fatto scendere dal mon-te e riprendere la linea del tempo.Piano piano è tornato il 2013.Ma noi ragazzi sappiamo che là, sul Nagià Grom, il tempo è ancora fermo, che le lancette sono bloccare sul ’14, sul ’18 e da lì non si spostano. È la storia che lo insegna, ma non quella scritta sui libri, fatta di date e nomi altisonanti, ma quella scritta nel cuore e nelle emozioni. Quella che abbiamo saputo leggere a Nagià Grom».

Il nostro concittadino dopo aver superato tutte le selezioni nazionali sui migliori percorsi nazio-nali, è stato convocato nella squadra nazionale Senior Agis che ha partecipato ai campionati europei a squadre di golf tenutisi a Costa Nava-rino in Grecia dal 24 al 29 giugno.Hegoburu Jean Christian si è inoltre distinto vincendo la classifica come miglior giocatore in assoluto.Per onor di cronaca la squadra italiana è giunta 2° lordo e 10° netta.Gli facciamo i complimenti e un in bocca al lupo per la finale internazionale che dovrà disputare a Bogogno (Novara) a fine ottobre.

Golf: Hegoburu Jean Christian

sul tetto d’EuropaNovellara “fucina di campioni”.

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Nella cornice dello spettacolare “Institute du judo”, vero tem-pio dello sport francese si sono svolti il mese scorso i campionati d’Europa di Judo della categoria Master. Nella rappresentativa italiana, forte di una trentina di atleti vi era anche il reggiano An-drea Aldini che gareggiava nel-la categoria M3 peso 81 kg. La gara si preannunciava subito in salita data la numerosità dei par-tecipanti e il livello decisamente elevato. Andrea Aldini passava il turno e doveva affrontare il primo atleta della rappresenta-tiva francese Balland, il quale veniva liquidato in 30 secondi per ippon, il ko della boxe, Se-conda sfida, l’avversario svizzero è mancino, e Andrea i mancini li soffre, ma stavolta nulla è sta-to lasciato al caso, si è allenato molto in palestra con i suoi atleti mancini, fra cui anche il nazio-nale albanese Igli Ramosacaj e dopo essere passato subito in vantaggio, dopo un minuto cir-

ca, altro ippon per il coach del Judo club Novellara. Quarti di finale con l’atleta della nazionale serba Milan Bodgic, uno dei favoriti alla vigilia. Aldini non da nulla per scontato, attacca ed è incisivo e si porta in vantaggio dopo una trentina di secondi. Passa un altro minuto dove l’azzurro pressa l’atleta serbo, il quale tenta una contro tecnica, Aldini ne approfitta e lo inchioda al suolo in immobiliz-zazione e lo costringe alla resa. Semifinale con il brivido con lo sloveno Bogdan campione d’Europa in carica, arrivato a Parigi a difendere il titolo. Andrea sa che l’avversario è più forte ma non c è nulla di scritto. Infatti dopo circa 10 secondi Aldini tenta il colpo gobbo, un ippon seoi nage a sorpresa proietta lo sloveno ai bordi del tappeto. La giuria dopo lunga consultazione decide di assegnare ad Andrea mezzo punto, anziché un ippon liberatorio e inizia un incontro diffici-lissimo, dove l unica arma dello sloveno è la forza fisica che impone sull’atleta nostrano. Alla fine le sanzioni consentono a Bogdan di accedere alla finale per l’oro e relegare l’atleta reggiano alla finalina per il bronzo. 3 ore di attesa prima di questo incontro dove ci si concentra e si prepara per il gran finale. Tensione alle stelle e alle 16.00 Andrea Aldini viene chiamato per la finale. Parte deciso e dopo solo 8 secondi Andrea porta a casa un preziosissimo bronzo con l’esultanza degli italiani, peraltro numerosi sugli spalti, e la rabbia dei cugini transalpini per la figuraccia rimediata.

SPORT / JUDO

Andrea Aldini bronzo in EuropaHa ottenuto il 3 posto ai campionati europei di categoria a Parigi il mese scorso.

Rubrica mensile di musica a cura di Luca Lombardini

“Sigur Rós Announce New Album Kveikur”…. Mi accingo quindi a reperire tutte le informazioni possibili su questo nuovo lavoro di questo fantastico gruppo. Li seguo sin dagli esordi, la loro mu-sica particolarissima mi ha sempre colpito, nel caso del nuovo lavoro, sembra che abbiano messo il loro orologio musicale indietro un bel

po, quasi agli esordi. In rete si legge che la dipartita del tastierista che ha un nome impronunciabile, tale Kjartan Sveinsson, abbia dato nuovi stimoli al terzetto rimasto. Dopo le atmosfere ambientali di Valtari, il disco precedente a questo, ecco i colpi profondi del primo minuto di “Brennisteinn”, il sound che pervade tutto il disco, assume un aspetto metaforico e simbolico, quasi a significare che i Sigur Rós siano in fase di trasformazione da un oggetto inanimato in uno “vendicativo”. Da lì in poi, i Sigur Rós sono pienamente impegnati a sottolineare testare il loro sound. Ogni volta che il basso distorto affonda nella title track, suona come si sta cercando di perforare petrolio dal fondo dell’oceano, non dimentichiamo questo è un gruppo che fa canzoni di 10 minuti con la voce da quasi elfo da un ragazzo che indossa una giacca con le frange e suona la sua chitarra con un archetto da violoncello. È un disco che segna una spaccatura dai precedenti lavori, segnando di fatto il divincolarsi dal sound dei primi lavori “pioneristici”. È fantastico come tutti gli altri. Per chi volesse, il 26 luglio suonano a Ferrara sotto le stelle.

Elio e le storie tese. “Album Biango”. Dopo 5 anni ecco un nuovo lavoro di Elio e le storie tese. Anche in questo caso, come per tutti i loro lavori precedenti, mi sento molto incuriosito da questo nuovo cd e mi accingo all’ascolto, an-che dopo aver letto una intervista a Faso, uno dei cinque (o sei?) componenti su una rivista di settore musicale. Sono rimasto colpito da qualche passaggio dell’intervista relativamente alla ricerca di tutto il gruppo di tornare un

pochino alle basi musicali tecniche che hanno dato la fama al gruppo stesso. Quindi … a parte i testi a volte molto divertenti, la musica la fa da padrone. Tecnicamente lo sapete anche voi, loro sono davvero dei maestri, polistru-mentisti eccelsi. Se poi mescoliamo a questa tecnica elargita nelle tracce, i testi di Elio, cantati alla sua maniera, siamo di fronte (anche stavolta) ad un lavoro ben fatto, sotto tutti i punti di vista. Tra le mie preferite, “A piazza San Giovanni” e soprattutto “Reggia” e “Come gli Area”, la prima per il testo cantato da Eugenio Finardi e la seconda e la terza perché sono suonate con gli Area stessi, ma anche le altre non sono da dimenticare, anzi io non ne scarto una, . Questa volta, in realtà, a dispetto degli altri lavori, non si può scartare nulla, è un disco davvero ben fatto e con vari episodi che spaziano dal soul al rock, e con suoni che a volte riportano un po la memoria agli anni 80. Veramente ottimo. Sentite l’intro di “Il ritmo della sala prove” … a parte tutto, è un disco strutturato per bene e ottimamente suonante. Consigliatissimo.

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CI TROVIAMO SULLA PROVINCIALE PER REGGIOLO.

Rubrica a cura di “Gente di Canile”via Valle, 104 Novellara (RE)

Tel. 654647 Fax 0522 758556Orari: tutti i giorni (Domeniche e festivi

compresi) dalle ore 08,00 alle ore 14,00.

Se desideri adottare un peloso, sei invitato a visitare il Canile Intercomunale di Novellara dove troverai sicuramente l’amico che cerchi. Anche in questo numero presentiamo alcuni degli splendidi ospiti che ancora aspettano una famiglia “vera” di cui fare parte:

FULL: anziano segugio del 1997 di taglia medio piccola. E’ tranquillo e timido, molto coccolone. In-fatti, quando capisce che lo puoi riempire di coccole, si avvi-cina discretamente a chiederle. Buo-no sia con i maschi che con le femmine perchè sottomissivo anche con loro.

SUSY: dolcissima cagnolina di taglia media, classe 2009, tenden-zialmente dominan-te con le femmine. E’ arrivata in canile incinta; ora che i suoi piccoli sono stati tutti adottati, anche lei cerca casa! E’ abitua-ta a vivere all’aperto ma anche in casa è

molto brava; ha imparato ad andare a guinza-glio, dimostrandosi molto ubbidiente.

TOBY: splendido pasto-re malinois, classe 2002. Buono con le per-sone, sa andare a guinzaglio e accetta volentieri le coccole; è anche molto gio-cherellone!

Rubrica a cura della dott.ssa Roberta Bocedi

Soprattutto in estate quando le temperature fa-cilmente raggiungono e superano i 35°C-36°C occorre proteggere i nostri animali dal calore eccessivo. Il “colpo di calore” (ipertermia) rap-presenta sempre un’emergenza che richiede trattamento immediato. Poiché cani e gatti non sudano, se non in minima parte attraverso i cu-scinetti plantari, non sono in grado di tollerare le alte temperature ambientali tanto quanto gli esseri umani. Il loro “sistema di raffreddamen-to” è basato sullo scambio di aria attraverso la respirazione a bocca aperta. In questo modo fanno uscire aria calda dal corpo ed assumono aria fresca dall’ambiente. Quando però la tem-peratura esterna è simile o uguale alla loro tem-peratura corporea (38°C-39°C) questo mecca-nismo non funziona più, non riescono più a rin-frescarsi e la temperatura corporea inizia a salire (come quando si ha la febbre). Così è soprattut-to d’estate che si creano situazioni che possono predisporre ad un colpo di calore e che andreb-bero perciò prevenute. Tra queste: lasciare gli animali nella macchina chiusa al sole, anche se con i finestrini aperti; far fare esercizio fisico ec-cessivo nelle ore più calde della giornata; fargli indossare la museruola in giornate molto calde; lasciare gli animali confinati per ore su cemento o simili, senza un riparo dal sole e senza acqua. Alcuni categorie di animali poi, come gli anzia-ni o i cuccioli, o quelli sovrappeso, o quelli ap-partenenti a razze brachicefaliche (con il muso

schiacciato) o che hanno patologie polmonari o cardiache sono ancora più vulnerabili.Come ci accorgiamo che c’è qualcosa che non va? Potremmo trovare il cane che ansima esa-geratamente a bocca aperta, con la lingua e le mucose dell’interno della bocca di color rosso vivo. La saliva diventa più densa ed il cane può anche rimettere. La temperatura corporea di-venta molto alta, 40°C-43°C, l’animale può es-sere debole, barcollare ed avere anche diarrea con sangue. Se la situazione continua a peg-giorare ed il cane, o gatto, non viene soccorso può collassare, avere crisi convulsive e morire. Questo avviene perché quando la temperatura corporea supera certi livelli si ha un danno a li-vello cellulare e d’organi irreversibile.Se in una calda giornata estiva doveste trovare il vostro cane o gatto in queste condizioni, oc-correrà portarlo velocemente dal veterinario o, se non è possibile farlo immediatamente, cer-care di rinfrescarlo il più velocemente possibile. Per far ciò lo si può mettere in una vasca piena d’acqua fredda (non ghiacciata, il troppo fred-do può addirittura peggiorare la situazione) per un paio di minuti o spruzzarlo con il getto della doccia e poi metterlo davanti ad un ventilatore. Anche mettere asciugamani bagnati con acqua fredda sulle zampe, attorno alla testa e a livello di ascelle ed inguine aiuta a raffreddare il corpo. Occorre poi monitorare la temperatura rettale e smettere con le procedure di raffreddamen-to una volta che la temperatura scende sotto i 39,5°C. A questo punto occorrerà asciugarlo bene per evitare di ritrovarci con il problema op-posto ed andare incontro ad ipotermia. Quando il cane inizierà a riprendersi gli si potranno offri-re piccole quantità di acqua fresca da bere. Purtroppo l’ipertermia può causare danni ed avere conseguenza che possono manifestarsi dopo ore o giorni dall’evento, aggravando la prognosi per l’animale.Perciò è importante ricordarsi sempre che quando fa molto caldo i nostri animali devono poter avere la possibilità di un riparo all’ombra ed acqua fresca a volontà.

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Circolo di Novellara

10-11-14-15 Agosto 2013

SABATO 10 AGOSTO ore 19,30 Apertura ristorante ore 21,00 Ballo liscio con orchestra GIANFRANCO AZZALI

DOMENICA 11 AGOSTO ore 19,30 Apertura Ristorante ore 21,00 Ballo Liscio con L’orchestra spettacolo LUCA ORSONI

MERCOLEDÌ 14 AGOSTO ore 19,30 Apertura Ristoranteore 21,00 Ballo Liscio con l’orchestra LUCA BERGAMINI

GIOVEDI 15 AGOSTO ore 12,00 Pranzo di Ferragosto ore 19,00 Apertura Ristorante ore 21,00 Ballo Liscio con L’orchestra “PIETRO PATTACINI “ ore 23,00 Chiusura festa con Fuochi Artificiali Tutte le sere funzionerà lotteria con ricchi premi e bar. Al ristorante menù tradizionale e a base di pesce.

Precisiamo intanto il concetto di “scadenza”, definibile come termine minimo di conservazione (TMC), ossia la data fino alla quale il prodotto mantiene le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di custodia: nel nostro caso è preferibi-le un luogo fresco (ma non freddo come il frigo, nel quale è bene riporre la nostra amica solo in previsione della bevuta) e buio poiché luce e temperatura hanno influenze di una certa

rilevanza su cui ora non sto a dilungarmi. Ora che abbiamo chiarito la nozione scendiamo nel dettaglio, ricordando che esistono birre diversissime fra loro, im-postare un discorso specifico senza scrivere un libro è praticamente impossibile.Scartiamo subito le cosiddette “birre da discount” e altri famosi marchi commer-ciali alla stregua di queste ultime, prodotte industrialmente con frequenti usi di componenti e trattamenti chimici per accelerarne la produzione, conservanti e, non raramente, anche coloranti.Veniamo ora a noi: innanzitutto è bene sapere che una birra non conclude il suo “ciclo vitale” con la chiusura di una bottiglia, di un fusto o di una lattina che comunque, eccetto rari casi di difetto, la rende ermetica e inattaccabile da bat-teri esterni, al contrario, continua a maturare e modificarsi. In media una birra artigianale di gradazione alcolica non superiore a 9-10%Vol inizierà a cambiare dopo circa un anno dall’imbottigliamento, che tali alterazioni siano positive o negative dipende dal prodotto, in ogni caso bere birra scaduta non lede la salute del consumatore, tutt’al più potrà nuocere al palato ove aromi e sapori risultas-sero intaccati.In generale quindi meglio consumare il prodotto a distanza di pochi mesi dalla sua produzione ed eventualmente confrontarlo con un suo “alter ego” un po’ più invecchiato; fanno eccezione le trappiste belghe e le Barley Wine britanniche, pensate per una maturazione in bottiglia variabile dai 2 ai 5 anni, mentre alcune Lambic possono invecchiare dai 13 ai 15 anni, per non parlare di certe birre liquorose, vi lascio immaginare!Insomma, chi beve buona birra non sbaglia mai e per concludere vorrei ispirarmi al motto di Andrew Zimmern: se vi sembra buona... Bevetela

Birra scaduta: bere o non bere? Questo è il problema...

“IN VINO VERITAS... IN CERVESIO FELICITAS”

Può sembrare una scontatezza, ma vale la pena di spendere più di un pensiero su questo dubbio amletico non estraneo anche ai più esperti.

di Erik Cantarelli

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Dopo le speranze e le delusioni della Repubblica Reg-giana, della Repubblica Cisalpina, della Repubblica Italiana e del Regno d’Italia, il 15 luglio 1814 i modenesi corsero curiosi in strada ad applaudire il nuovo duca, iniziatore di una nuova dinastia che era ormai estense a metà. Francesco IV (1779-1846), infatti, era nato dall’arciduca Ferdinando d’Asburgo Lorena e da Maria Beatrice d’Este, unica figlia di Ercole III e quindi erede del ducato di Modena e Reggio. I cronisti lo descrivono miope, curvo nelle spalle, alto e aveva un gran nasone che lo qualificava inconfondibile discendente di Casa d’Este. Era in “poverissimo stato di fortuna, in contegno umilissimo, ed in misera uniforme di generale austriaco, usata, indecentissima, senza seguito di cavalli, carrozze, servi, perché pitocco...”.Lunedì 18 settembre 1815 alle 9.30 arrivarono a No-vellara i nuovi sovrani. Furono accolti con calore dalla Comunità, dal clero e da “molto popolo”. Visitarono gli uffici in Rocca, le scuderie, la chiesa di Santo Stefano, l’ospedale, la chiesa dei cappuccini, il Santuario della B.V. della Fossetta, il Convento dei gesuiti e il Casino di Sotto.Alle due ripartirono per Reggio accompagnati dai mem-bri della Comunità fino al Casino di Sopra. Nel discorso della corona, Francesco IV d’Asburgo-Este annunciò a tutto il popolo la volontà di attuare un programma di “buon governo” repressivo, i cui punti principali erano: 1) il favorire la religione e i suoi ministri; 2) dare credito alla nobiltà; 3) rinvigorire l’autorità del sovrano;4) semplificare la procedura per i delitti difesa maestà; 5) distribuire gli studenti in diverse sedi; 6) vigilare sulla stampa e impedire il diffondersi dei libri “cattivi”. Durante l’estate, piogge insistenti e particolarmente abbondanti provocarono prima la piena dei canali che attraversarono Novellara e, poi, la rottura degli argini. Estese superfici furono coperte , per molti giorni, dalle acque. I danni alle coltivazioni furono ingenti. Soprat-tutto al frumento prossimo al raccolto. Il cattivo tempo interessò anche altre regioni italiane. La carenza di der-rate, sospinta dalla speculazione, si fece sentire in tutto il ducato. I prezzi del grano salirono alle stelle. Prezzi proibitivi per i poveri che di soldi ne avevano pochi. La povertà non tardò a manifestare nella comunità il suo volto. Una folla di poveri, tanti, invocarono nel cortile della Rocca, lavoro e pane. Per alleviare la sofferenza di questi infelici la Congregazione di Carità del Comune organizzò la produzione e la distribuzione di minestre di riso del peso di 300 once (Kg.8,1) al prezzo di sei centesimi. Il prezzo fu poi ridotto a cinque centesimi,

Dal ritorno dell’Aquila Estense al Tricolore /1Quarantacinque anni di sofferenze e di privazioni

di Sergio Ciroldi

per una minestra di 280 once (Kg. 7,560). Ma dove trovare i soldi, si chiedevano i poveri. E nessuno dava loro lavoro. Il canonico V. Davolio, insigne storico, ha scritto nelle sue Memorie Istoriche:” I poveri per molti giorni oltrepassarono i quattrocento. Scendevano dalla montagna in folle, chiedevano , giorno e notte, pane e lavoro”. Questa situazione durò fino a febbraio dove si ebbe una contrazione dei pasti. La famiglia dei Car-bonieri e dei Terzi Rizzati di Campagnola, mossi dalla volontà di alleviare le loro sofferenze, elargirono a tutti quelli che bussavano alla loro porta, tre centesimi. Ogni giorno per tutto il periodo di carestia.Il 19 e 20 febbraio 1816 circa trecento affamati si portarono in Rocca con i loro sacchi per avere dalla Co-munità un po’ di grano. Il Davolio scrisse che “gridando e tumulando” chiedevano al podestà conte Giovanni Zuccardi Grisanti, un po’ di grano. Furono arrestati e, poi, rilasciati il giorno successivo.La carestia si prolungò per tutto il 1816. Il canonico don Davolio racconta che “si vedevano contadini, agricoltori, artigiani e casanti cadere ai piedi sfiniti dalla fame”. E poiché nessuno faceva la carità o dava del lavoro, rimanevano oziosi e dolenti con le loro spose e figli. Dor-mivano nelle stalle, nei fienili o sotto i portici del paese.Come è potuto accadere tutto ciò? Nel 1816 non c’era-no state esondazioni o altre calamità. Il maestro Luigi Beccaluva, presentò alla Comunità riunita una relazione, molto dettagliata, sulla situazione economica del paese. Era corredata dai seguenti dati: delle 15.400 biolche (1 biolca = 2922,25 m2) che costituivano l’intero territorio del Comune, 6.150 (ex Gonzaga) furono vendute da Napoleone a dei francesi, 1781 erano già del marchese Giovanni Maria Riva di Mantova che le aveva acquistate un suo avo (Gian Giacomo) nel 1691, 332 erano del marchese di Bagno di Mantova, 1307 (già dei gesuiti) del conte Greppi di Milano,691 (già dei carmelitani) date a livello all’ebreo Guglielmo Sinigaglia di Correggio e 1313 a forestieri. Rimanevano 3826 coltivate da novellaresi. La ricchezza prodotta da questo fazzoletto di terra era indubbiamente insufficiente al sostentamento dell’intera popolazione. Il reddito prodotto nel nostro paese, in gran parte, finiva nelle città d’origine dei nuovi proprietari. Lontano da Novellara. A ciò aggiungasi che quando questi forestieri avevano acquistato il podere avevano acquistato anche il diritto di cacciare immediatamente il contadino. Troppe bocche vicino ai raccolti riducono il reddito! Molte famiglie, di conseguenza, si trasferiro-no in paese ingrossando il numero dei poveri. Ultima

considerazione: la speculazione messa in atto da ebrei. Questa condizione di tanta gente fu la causa della dif-fusione del tifo petecchiale (30 casi a Novellara e a San Bernardino, 80 a Campagnola). L’Ospedale di Novellara ricoverò, nell’unico camerone maschile, anche 40 am-malati. Il cimitero adiacente alla Chiesa di Santo Stefano si riempì rapidamente di cadaveri “che esalavano un fetore insopportabile”. Per disposizioni del Governo il 26 aprile 1817 fu chiuso. La Comunità acquistò un modesto appezzamento di terreno nell’attuale via della Sbarra per edificarne uno nuovo. Il nuovo cimitero con oratorio per la benedizione delle salme, abitazione del custode e tombe fu benedetto il 17 novembre 1821. Il 1 giugno 1819 fu aperta la Scuola di Musica Comunale con molte iscrizioni. Per ridurre le sofferenze della po-polazione nei periodi di siccità (Il canale dei Mulini non aveva acqua sufficiente per compiere la macinazione dei cereali) il Governo istituì in ogni paese il Monte della Farina e il Monte di Deposito (1821). Il Monte della Farina cambiava 13 pesi e 18 libre (1032 grammi) di frumento mondato con 12 pesi (932 grammi) di ottima farina. Il Monte di Deposito riceveva in custodia, per un certo tempo, grano e mais e dava 39 lire reggiane per ogni sacco di grano e 22,50 per il mais. Alla scadenza del periodo di convenuto di custodia il denaro doveva essere restituito maggiorato di un modesto interesse. Il prestito poteva anche essere rinnovato. La mancata restituzione del denaro comportava la vendita, in asta pubblica, delle derrate ricevute in deposito. Questo provvedimento incontrò il favore degli interessati come dimostrano i seguenti dati relativi al Monte della Farina : 1822, 500 sacchi, 1823, 1000 sacchi, 1825, 1500 sacchi.(continua)

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…E’ qui che le fiabe hanno un valore senza pari: offrono nuove dimensioni all’immaginazione del bambino, dimensioni che egli sarebbe nell’impossibi-lità di scoprire se fosse lasciato completamente a se stesso. Cosa ancora più importante, la forma e la struttura delle fiabe suggeriscono al bambino imma-gini per mezzo delle quali egli può strutturare i propri sogni ad occhi aperti e, con essi, dare una giusta direzione alla propria vita. (Tratto da “Il Mondo Incantato”di Bruno Bettelheim).

FIABE dal MONDO

La LEGGENDA del CARCIOFOTanto tanto tempo fa, nell’Antica Gre-cia, si diceva che Zeus, il re degli dei, un giorno si fosse innamorato della ninfa Cynara. Le ninfe erano con-siderate delle divini-tà minori legate alla natura, superiori agli uomini, ma inferiori agli dei. Esse vive-vano nelle acque dei

laghi o dei fiumi, tra le montagne, nei boschi o in ogni altro luogo della natura. Tra loro vi era anche la bellissima Cynara. Ella aveva un volto luminoso dalla pelle rosata e occhi verdi dalle bellissime sfumature viola, un corpo snello e proporzionato e un portamento elegante e flessuoso. I suoi lunghi capelli erano color cenere e, proprio per questo, le era stato dato il nome di Cynara (che significava, appunto, cenere). Pur avendo un animo buono e un cuore gentile, Cynara era una fanciulla orgo-gliosa e volubile. Così, quando Zeus cominciò a

farle la corte, lei lo rifiutò. Naturalmente Zeus non si diede per vinto e accolse il rifiuto come un invito ad insistere. Dopo numerosi tentativi, comprese però che Cynara non avrebbe mai ceduto alle sue lusinghe e si arrabbiò. Zeus riteneva inaccettabile che una ninfa rifiutasse il corteggiamento del re degli dei, perciò in un moto d’ira decise di trasformare la fanciulla in un vegetale che in qualche modo le somigliasse. Avrebbe dovuto essere verde, spinoso e rigido all’esterno, come era stato il carattere orgoglioso e volubile di Cynara, ma dentro doveva custodire un cuore tenero e dolce, come l’animo della ragazza e doveva avere un color viola, come i suoi occhi: nacque così IL CARCIOFO.Di tale mito, però, non si rileva traccia ufficiale nei maggiori autori antichi e pare che le origini del carciofo affondino le proprie radici ben prima di quando non sia collocata la nostra leggenda. Sembra, infatti, che prima di giungere nell’Antica Grecia, la pianta abbia fatto un lungo viaggio partendo dall’Africa. Il suo nome scientifico è Cynara Scolymus e il suo antenato è il cardo. L’odierno nome del carciofo, infine, deriva dalla parola araba Harsciof o Al-kharshuf che significa spina di terra e pianta che punge.

(Cosetta Zanotti)

Quello che mangiamo dipende dal luogo e dalla cultura in cui viviamo e dalle colture che conosciamo. Per esempio, i pomodori, in origine, crescevano solo nell’America del sud. Arrivarono in Europa sulle navi dei conquistadores spagnoli, ma per anni i nobili non li mangiarono, perché li credevano velenosi: li usavano solo come ornamento.Di sicuro fu un contadino ad accorgersi di quanto fossero buoni! Oggi ne esistono tanti tipi diversi e ognuno cresce nel luogo più adatto.

Sappiamo tutti che in Oriente, invece, cresce bene il riso: le risaie caratterizzano il paesaggio di Cina, Vietnam e Thailandia. Vista la sua abbondanza, proprio il riso è alla base dell’ali-mentazione dei popoli orientali.Esistono molti tipi diversi di riso, così come, per ogni pianta, ne esistono diverse varietà.In ogni paese si coltiva qualche pianta diversa e speciale che si è adattata meglio a quel particolare ambiente: esistono così milioni di semi di piante differenti in tutto il mondo!

Anche le diversità delle specie vegetali costituisce una ricchezza per tutti: ogni volta che si perde la coltivazione di una pianta è come se si perdesse un prezioso tesoro per il futuro, per cui i semi di ogni diversa specie devono essere conservati e ben protetti, per poter essere seminati nuova-mente. Quindi, con le piante, accade come con gli animali: maggiore è la loro diversità, maggiore è il tesoro che l’uomo mette da parte!Riallacciamoci per un momento ai milioni di semi di piante di cui abbiamo parlato prima, perché c’è una storia particolare che, secondo me, merita di essere raccontata, per chi non la conoscesse. A Cortina, ai piedi della Croda Rossa, ad un’alti-tudine di 2000 metri, fioriscono i ciliegi.Come è potuto accadere? Un bosco di ciliegi a quell’altezza, tra le conifere?Tra le conifere ci sono i resti ancora visibili delle trincee della grande guerra, il cui ricordo sbiadisce ora che anche i sopravvissuti non ci sono più. Però, come promemoria, a ogni primavera, gli alberi bianchi di fiori stanno lì, sulle nostre montagne.Il sangue dei soldati mandati al massacro ha nutrito le loro radici e, ormai vecchi, muoiono anche loro, quegli alberi nati dai semi che i soldati gettavano dopo aver mangiato i frutti……e la calura, calata è ormai, sul mondo.

Arde la terra e l’aria è come fuocorespirare a fatica dormire a stentoma la cicala canta canta cantail cuor contento sotto il soleche picchia e asciuga tutto e d’ogni fiore ormai s’è fatto fruttooh quanto piace questo sfinimentoquesta fiacchezza questo spaesamento!Appesi ai fili d’oro dell’Estatedentro di noi anche il Pensier si Tace.

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Nel 1° anniversario della scomparsa la ricorda-no con affetto i figli Giovanni, Alberto, Enrico, le nuore e i nipoti.

Odina BagnoliNel 10° anniversario della scomparsa lo ricorda-no con immutato affetto la mamma e gli amici.

Cristian Rossetti Gli amici Paolo, Fernando, Rinaldo unitamente alla redazione del Portico esprimono vicinanza e affetto all’amico e redattore Giovanni Franzoni per la scomparsa della sua cara moglie.

Maestra Elisa Pignagnoli

Nella ricorrenza del suo compleanno papà Achille mamma Rosa e la sorella Cristina ricor-dano con immutato affetto il loro caro Massimo.Si uniscono a loro Angelo e la piccola Beatrice.

Massimo Chierici

A tre anni dalla scomparsa lo ricordano sempre i familiari, la moglie Fausta e i cari amici”.

Ermes CagossiOrnella Folloni

Nel 20° anniversario della scomparsa la ri-cordano con affetto, la figlia il genero e i ni-poti.

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Redazione: viale MONTEGRAPPA, 54 Novellara (RE) tel. 0522/654447

Direttore responsabile: Dino Medici Proprietario: Circolo il Contemporaneo

Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Marco Villa, Giovanni Franzoni,

Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva, Sara Lanza.

Impaginazione: Ci&Wi viale Montegrappa, 50 Stampato presso Tipolito Lugli

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Il contenuto degli articoli firmati esprime l'opinione dell'autore e non necessariamente quella della redazione.

mensile novellarese d'informazione

Autorizzazione Tribunale Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89

CIRCOLO IL CONTEMPORANEO

Vorrei portarti in dono quel lembo di cielo dove garrule rondini intrecciavano i voli a primavera e quel cortile antico, scrigno dei tuoi giochi di sogni e paure. Vorrei portarti in dono il sorriso di una nuova vita che illumina la via.Vorrei portarti in dono le parole non dette, i gesti taciuti, le carezze non date.Ma è scesa la tua sera e solo un fiore posso donarti che già tutto possiede, un fiore un abbraccio mentre sussurro grazie figlio mio.

Gozzi Maria Luisa

Gian Luca Paterlini

RINA CROTTINel 8° anniversario della scom-parsa, la ricordano con affetto il marito Mario Gualdi e parenti tutti.

SILVIO COPELLININel 5° anniversario della scom-parsa lo ricordano con affetto la moglie Maria, i figli Claudio, Tiziana e Fabrizia generi e nipoti.

ENORE MELLI DECIMO MELLIANTONIO MELLI

Nell’anniversario della scomparsa dei propri cari, con affetto li ricordano la cognata Bice, la nipote Marisa con Giuseppe e Valentina.

5° anniversario 12° anniversario 12° anniversario

ALESSIO MELLI3° anniversario

SILVANO VERONESIA 3 anni dalla scomparsa ti ricor-diamo con immutato affetto.

I tuoi cari

ANGIOLINA CANOVANel 7° anniversario della scom-parsa la ricordano con affetto i figli le nuore i nipoti e famiglia Allegretti Attilio.

ILVANO BIGIA 3 anni dalla scomparsa lo ricordano con amore la moglie Loredana, la figlia Loretta con Marco, i nipoti Elisa, Matteo e Gianluca e le pronipoti Nicole e Giulia.

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Sarai sempre con noi.I tuoi cari nel 3° anniversario

In memoria. Ricordano i propri cari con affetto immutato il figlio Paolo, il nipote Davide, la nuora Roberta e i parenti tutti.

MARIA FORMENTINIGUERRINO RIGHI ORNELLA FOLLONINel 20° anniversario della scom-parsa la ricordano con affetto, la figlia il genero e i nipoti.

Nell’anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano con affetto il figlio Alderigi e la nuora Bagni Olivetta.

GALDINO SALATI DORINA VERZELLESI16° anniversario 9° anniversario

Nel 5° anniversario della vostra scomparsa, vi ricordiamo con immutato affetto. I figli e parenti tutti.

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In memoria di Zini Nelda Famiglie: Ermanno Dallaglio, Nizzoli Anna,Bigliardi Giuliana, Aldrovandi Eletta e Silvio, Pietro Pizzetti, Uboldi Monica, Claudia e Sergio Razzini, Paolo Morando, Fregni Carla e Castellari Livio, Gozzi Umberto, Zini Patrizia e Rovatti Eros, Paterlini Giuseppe, Razzini Vanessa, Tondelli Marco, Razzini Giancarlo.

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