il Portico 346

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ANNO XXXVI MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE

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Colgo l’occasione del cambio d’anno 2017 - 2018 per analizzare quanto fatto dal Circolo PD locale nell’anno appena trascorso, al fine di “spronare” ad una sempre migliore “offerta”, se così vogliamo definirla. Nell’ordine il Circolo PD ha promosso assem-blee tematiche su Lavoro, Immigrazione e Sicurezza, ha organizzato le Primarie 2017, ha predisposto due Feste (a maggio e novembre), ha organizzato la Festa dello Sport a sostegno delle associazioni sportive novellaresi, a Festa Reggio ha gestito il Ristorante “Ciao Mare“ in-sieme al Circolo PD di Correggio, ha devoluto in beneficienza 10 mila euro (Comune di Ussita, Protezione Civile, ADMO e SAP), ha organizzato il Congresso locale ed ha infine promosso un Questionario ON LINE, cercando di raccogliere opinioni e suggerimenti.A ciò si aggiunga poi l’attività politica ordinaria, con la convocazione di Segreterie e Direttivi.

Tanto o poco che sia quanto elencato merita comunque rispetto; coloro che hanno ideato e promosso quanto sopra, l’hanno fatto dedicando gratuitamente ore del proprio tempo libero. Tutti “mossi” da uno spiccato senso della comunità che merita un plauso.Ora. L’analisi potrebbe concludersi qui, conside-rando anche quanto fanno Circoli a noi territo-rialmente vicini e potremmo addirittura ritenerci soddisfatti, ma non è questo il mio intento. Io rilancio. Non posso pensare che non si possa ambire a qualcosa di più. Traduco in numeri. Queste iniziative sono state ideate ed organizzate su una “base volontari” di circa 100 persone. Legittimo attendersi che se i volontari fossero di più potremmo raggiungere traguardi migliori. Come elemento di paragone (alle 100 persone citate) utilizziamo l’evento mediaticamente più rilevante e partecipato, nonché quello che in una logica democratica più ci caratterizza, ovvero le

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E’ più facile accontentarsi che vivere per realizzarsiPD Novellara, tempo di bilanci e di obiettivi per il nuovo anno.

di Daniele Panciroli

Primarie del nostro Partito.Svoltesi il 30 aprile scorso, le Primarie a Novel-lara hanno visto la partecipazione e l’ingresso nella Sede locale (in via Montegrappa) di quasi 900 persone. Al di là del risultato finale e di un’analisi storica dei numeri (Primarie sempre meno parteci-pate), se parte di quel “popolo delle Primarie“ si applicasse e si aggiungesse ai “100” di cui sopra, potremmo sicuramente implementare e migliorare l’attività svolta. La “partecipazione” dovrebbe essere una costan-te per chi si definisce “elettore del PD” votando alle Primarie. Il Partito vive 365 giorni l’anno e non soltanto il giorno della scelta del Segretario Nazionale. Un Partito o un Circolo PD locale ha bisogno della collaborazione e aiuto di tutti (anche in termini di idee e proposte oltre che disponibilità nel fare ) per sopravvivere e proseguire la propria attività. Spesso si imputa ai Partiti il fatto di “farsi vivi” solo nel momento del voto, ecco, qui voglio anche scardinare questo concetto, la disponi-bilità del nostro Circolo PD è massima affinché ognuno trovi il suo “spazio”. Come ?Ecco alcuni esempi pratici.Tesserarsi, frequentare la nostra sede, lasciare i propri contatti per essere a conoscenza delle nostre attività, visitare il sito, rispondere a futuri Questionari ON LINE, partecipare alle Feste sia come clienti sia come volontari, aderire a pranzi / cene di beneficienza nonché farsi ideatori e promotori di attività che concretizzino i nostri ideali di centro – sinistra, affinché questi non rimangano solo utopici. Le modalità di partecipazione sono tante, il Par-tito cercherà di migliorare quanto di buono già fatto negli anni passati, ma per farlo avrà bisogno di una “base volontari” più ampia; l’ingresso anche solo di una persona (che puoi già essere tu), può aiutarci a perseguire l’obiettivo. Ti aspettiamo.

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Apertura: dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 11 - Domenica mattina dalle 10 alle 12.Tel. 0522-654447Mail: [email protected]: http://pdnovellara.wordpress.com/

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L’istituzione ‘I Millefiori’ da 15 anni gestisce i servizi so-ciali come ente strumentale del comune di Novellara. Da diversi anni i vincoli in materia di spesa di perso-nale introdotti dal legislatore stanno minando sempre più la flessibilità organizzativa e la capacità assunzionale del

Comune stesso, con conseguenze a medio ter-mine anche sulla qualità dei servizi. Per questo motivo l’amministrazione con l’inizio del suo mandato ha intrapreso un percorso di analisi, tutt’ora in fieri, per trovare gli strumenti per far fronte ai vincoli assunzionali ma allo stesso tem-po mantenere la gestione pubblica e diretta dei servizi con contestuale sostenibilità di bilancio per garantire e migliorare la qualità dei servizi

Millefiori, la priorità è mantenere la governance sui servizi e garantire la qualità

di Alessandro Baracchi Assessore ai Servizi Sociali e Vice Sindaco di Novellara

che da sempre caratterizza Novellara. Uno degli strumenti individuati è l’azienda speciale, ente strumentale pubblico con una fiscalità più favo-revole rispetto ad altre ipotesi in campo (l’asp su tutte). Capiamo le ragioni delle OOSS ma allo stesso tempo vogliamo trovare il modo di dare prospettiva ai servizi per svilupparli ulteriormente senza ricorrere all’esternalizzazione al privato, scenario ormai sempre più frequente. In tutto questo percorso nel quale i dipendenti son stati coinvolti fin da subito, faremo di tutto per garan-tire e se possibile migliorare i loro diritti acquisiti e i relativi istituti contrattuali. Siamo consapevoli che la qualità del servizio dipende dal quotidiano impegno dei lavoratori che non è mai mancato anche in condizioni di difficoltà. È per questo che intendiamo, nel caso tale orientamento avrà un seguito, aprire un tavolo per costruire per loro le migliori condizioni possibili.

Foto Mauro Storchi

Protezione Civile e Croce Rossa Italiana hanno allestito le palestre per l’accoglien-za delle persone sfollate a seguito delle esondazioni del fiume Enza. Si è provveduto all’organizzazione per la somministrazione di pasti. Molte persone si stanno mobilitando per offrire aiuti e vorrei ringraziare tutti per la disponibilità. I bambini ospitati nella palestra hanno trovato al risveglio un piccolo dono la-sciato da Santa Lucia, una calza piena di dolci e giocattoli.Anche nell’emergenza, ringrazio tutte le persone che hanno pensato che la notte appena passata non potesse essere solo una notte di acqua, fango e paura per tanti sfollati, ma dovesse restare la ma-gica notte di Santa Lucia. È così è stato.Santa Lucia passa sempre dove ci sono i bambini, anche quando sono lontani dal-la loro case.

Elena Carletti Sindaca di Novellara

Sotto il cielo di Novellara battono cuori generosi

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Reddito di solidarietà, fuori dalla povertà insieme. I nuclei familiari, anche composti da una sola per-sona, con Isee non superiore a 3000 euro possono presentare la domanda presso l’Istituzione Millefiori. Per informazioni, contatta I Millefiori allo 0522.655481 / [email protected] ridotto gli uffici del Servizio elettorale, Stato Civile, leva e servizi cimiteriali da gennaio 2018 fino alle elezioni politiche, osserveranno i seguenti orari: lunedì – mercoledì- giovedì – venerdì: apertura alle 9.30; martedì mattina chiusura al pubblico, con aper-tura nel pomeriggio (fatte salve procedure funebri urgenti non rinviabili al pomeriggio) sabato mattina apertura 8.30 – 12CIE: per bloccare la propria CIE in caso di furto o smarrimento occorre contattare il numero verde 800263388 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, sabato dalle 8 alle 14). Per maggiori informazioni sui dati da fornire, visita il sito http://www.cartaidentita.interno.gov.it alla voce Contatti.Reperibilità polizia mortuaria: è online il calendario delle reperibilità per decessi dei mesi di dicembre e gennaio. Per consultarlo, visita il sito www.comune-dinovellara.gov.itDopo la cremazione le urne contenenti le ceneri pos-sono: essere disperse, inumate o tumulate, essere poste in sosta temporanea presso l’obitorio comunale. Le ceneri possono essere conservate anche al proprio domicilio ma è importante dichiararlo all’anagrafe è un procedura semplice chiedi info a [email protected] Oppure consulta il del Comune.In caso di neve… bisogna aver pazienza! È attivo il piano neve 2017/2018. Quest’anno saranno quattor-dici i mezzi a disposizione del Comune per monitorare e vigilare 24 ore su 24 il territorio novellarese in caso di nevicate che supereranno i 5 cm. Per maggiori informazioni, consulta il sito del comune.Botti di capodanno? No grazie! In vista del Capodan-no il Comune di Novellara si appella alla collaborazio-ne ed al buon senso delle famiglie, dei ragazzi e di tutti i cittadini per evitare ogni sorta di allarmismo, paura e vandalismi provocati dall’accensione di petardi e botti in spazi pubblici e privatiChiusura uffici comunali: si ricorda che gli uffici comunali osserveranno chiusura completa nei giorni 1 e 6 gennaio.Vaccinazione contro l’influenza: protegge se stessi e riduce la possibilità per gli altri di ammalarsi. Per maggiori informazioni, consulta il sito www.ausl.re.itMacellazione a domicilio dei suini per uso familia-re 2017-2018: l’amministrazione comunica che la macellazione a domicilio dei suini per uso familiare è consentita dal 15/11/2017 al 15/02/2018, per un massimo di due suini per nucleo familiare. Per infor-mazioni chiama 0522-655535Bonus oltre la scuola: il progetto, a cura dell’Asses-sorato alla scuola, prevede buoni-voucher erogati dall’Istituzione I Millefiori a favore degli studenti delle classi quinte delle scuole primarie e prime delle scuole secondarie di Novellara e San Giovanni. Per informa-zioni sulle modalità di adesione all’iniziativa, leggi la notizia dedicata sul sito del comune.

TARI – tutti gli 8 Comuni dell’Unione Bassa Reggiana (tra cui Novellara) hanno applicato la quota variabile una sola volta per ogni utenza domestica e non anche alle singole pertinenze (garage, cantine, posti auto eccetera).Canile di Novellara: il canile di Novellara raccoglie vecchi panni e coperte per aiutare i suoi ospiti ad affrontare il freddo dell’inverno. Per informazioni è possibile contattare lo 0522654657 Attenzione alla Tessera Elettorale Personale (TEP) Se risulta esaurito lo spazio per nuovi timbri occorre riconsegnarla all’Urp e contestualmente chiedere il rilascio di una nuova Tessera.Tracce di storia dall’archivio: protagonista di questo mese è il Regolamento della biblioteca, deliberato dal Consiglio di Novellara nella seduta del 28 ottobre 1870 e che è conservato in archivio storico. Per approfondi-re, visita il sito del Comune alla voce Archivio storico.È attivo lo sportello anticorruzione del Comune

di Novellara a cui risponde il Segretario Generale [email protected] tel 0522 655404.

DALLA PROVINCIA E DALLA REGIONEIl Reddito di Inclusione (REI) è una misura di contra-sto alla povertà e all’esclusione sociale che prevede un beneficio economico erogato attraverso l’attribuzione di una carta prepagata emessa da Poste Italiane SpA ed è subordinata alla valutazione della situazione economica e all’adesione a un progetto di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Per informazioni su requisiti e modalità di richiesta, consulta il sito www.inps.itCentro per l’impiego: dal 1 dicembre sarà possibile iscriversi ai centri per l’impiego provinciali comuni-cando la propria dichiarazione di immediata disponi-bilità (DID) online, sul sito. Per effettuare l’iscrizione, occorre registrarsi sul sito https://lavoroperte.regione.emilia-romagna.it

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di Marco Faietti

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L’Associazione Augusto per la Vita, fondata per ri-cordare Augusto Daolio, ha donato al CORE (Centro Oncologico ed Ematologico Reggio Emilia) una borsa di studio per lo studio sul tumore al polmone e ha presentato una mostra dei suoi dipinti in occasione del 2° Congresso Internazionale di Oncologia all’in-terno del Centro.

Tutti i relatori e ospiti, provenienti anche dall’estero, hanno ricevuto in omaggio un catalogo dei dipinti di Augusto e una biografia per raccontare di lui a chi non lo conosceva:Augusto nasce nel 1947, all’età di 16 anni inizia a cantare in un gruppo che si chiama Nomadi fino agli ultimi giorni della sua vita. Viene a mancare a causa di un tumore a 45 anni. Augusto ha sempre coltivato le sue passioni con gran-de naturalezza, amava dire … “Sono stato fortunato, ho incontrato la musica, la pittura, le parole … voglio dire che non ho mai cercato niente”. Una vita dedicata alla musica e vissuta a ritmi in-tensissimi, ma non per questo rivolta a una sola dimensione artistica.Trent’anni di canzoni e soprattutto di concerti in ogni parte d’Italia hanno coinvolto un pubblico appassio-

L’Associazione Augusto per la Vita dona al Core di R.Emilia una borsa di studio per la ricerca sul tumore al polmone

nato di tre generazioni, che vedevano in Augusto carisma e comunicativa.Quasi sorprendentemente Augusto trovava il modo di far crescere altre due vene artistiche: quella della scrittura e quella principale della pittura.Dall’adolescenza amò sperimentare tutte le tecniche, solamente negli ultimi anni si dedicò principalmente all’olio ed alla china tratteggiata con il pennino, tec-nica questa che amava particolarmente perché gli permetteva di disegnare ovunque: tra i suoi bagagli nei viaggi non mancava mai una cartellina con cartoni, inchiostri e pennini.Questo lato fu più nascosto, non certo secondario a quello musicale, solamente più discreto e intimo. “Non disegno per riempire un vuoto ma per vuotare un pieno che è dentro di me e preme …”.Pochi mesi prima della sua scomparsa nel maggio 1992 la città di Reggio Emilia, gli rende omaggio con una grande mostra al Teatro Valli, che vede una sorprendente affluenza di pubblico. Dopo la sua scomparsa si è pensato, grazie ad una grande cifra raccolta il giorno del funerale, di fondare l’Associazione Augusto per la Vita per finanziare pro-getti di ricerca oncologica. Lontani dal pensare che dopo 25 anni l’assenza di Augusto, grazie all’affetto degli amici e dai fans, avrebbe finanziato 950 mila euro ad importanti centri di ricerca e cura su tutto il territorio nazionale.Questa importante cifra proviene da svariate mani-festazioni, promosse per ricordarlo, sostenute tutte da volontari a partire dall’organico dell’Associazione Augusto per la Vita ai Nomadi Fans Club, alla raccolta fondi all’interno dei concerti dei Nomadi, ma anche e semplicemente da persone che credono nella ricerca e che tutto questo si può fare coinvolgendo anche i sentimenti più profondi. Ed è proprio per un omaggio alla sua città, al legame che aveva per la sua terra, che abbiamo pensato di sostenere il CORE, un Centro che rappresenta cer-tamente un eccellenza non solo a livello nazionale. Questo impegno per un progetto importante vogliamo sia legato ad Augusto in maniera indissolubile, con una mostra dei suoi dipinti che ci portano a lui e al suo mondo limpido, costellato di sogni. Oggi vogliamo crederlo, che tutti insieme riusciremo a realizzarne uno forse quello più ambizioso: difendere la vita e sconfiggere la malattia.

Rosanna Fantuzzi (presidente) P.S.“Un grande grazie al Prof.Carmine Pinto per avere sostenuto con passione questo progetto, per avere offerto la massima visibilità ad Augusto ed all’Asso-ciazione Augusto per la Vita durante il Congresso Internazionale di Oncologia, grazie anche a tutti i visitatori che sono arrivati dimostrando interesse e un affetto mai sopito”

Da sinistra Prof. Pier Giorgio Petronini Coord. Scient. Ass.ne Augusto per la Vita - Univ. di Parma, Prof. Carmine Pinto Primario Oncologia Core, Rosanna Fantuzzi Presidente Ass.ne Augusto per la Vita, Beppe Carletti Gruppo Nomadi, dr.Ermanno Rondini Presidente LILT, Eva Chiericati Direttore Amm.vo AUSL di RE.

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L’idea di incontrarla mi piacque fin da subito. Sono attratta dalle storie, specie quando sono vere, specie quando il tempo le ha ormai distanziate e la loro compiutezza a volte le isola in una bolla fiabesca. Confesso che, mentre ascol-tavo questa storia dalla viva voce della sua protagonista, a tratti avevo proprio l’impressione di ascoltare una favola, non tanto per la semplicità, quanto per la forza evocativa di immagini che avevo codificate nel corso dell’infanzia. Se si esclude il c’era una volta, gli altri ingredienti comparivano tutti. Lo spavento di sentir picchiare alla porta nel cuore della notte, l’ululato del vento quando corre tra le gole dei monti, i tragitti a dorso di mulo per impervi sentieri, una rivoltella , la fuga da un presunto assassino, ma anche feste chiassose, raggiri e segreti e il lieto fine di chi visse felice e contento. Protagonista di questa storia è Liliana Arcetti. Classe 1922. Levatrice.E’ lei stessa a declinare la sua data di nascita e la sua pro-fessione, nel modo compito che spesso hanno gli anziani quando si presentano ed è come se dicessero una verità sorprendente. In effetti sono assai più che sorpresa, non ho mai visto 95 anni portati così sportivamente . Signora Liliana quando ha cominciato a fare la levatrice?Ero ancora giovanissima. In un primo tempo affiancavo un’altra ostetrica così da per poter fare esperienza poi, una volta terminati gli studi, ho intrapreso in pieno la mia professione.In quale zona ha lavorato?Io sono originaria di Guastalla ma all’inizio della mia professione ho esercitato nel parmense, precisamente a Pellegrino Parmense. Dopo alcuni anni vinsi il concorso e mi venne assegnato un paese in provincia di Potenza. Non fu così semplice trasferirmi lontano e vivere per molti anni secondo abitudini e usanze diverse dalle nostre. Però non ero sola, vivevo con mia madre, il mio lavoro mi piaceva e mi dava molte soddisfazioni. Direi che è stato un bel periodo della mia vita.Cos’era che le dava più fastidio o che faticava ad ac-cettare?Non ci crederà ma, ancor più della povertà, era la diffi-denza soprattutto delle donne. Erano talmente chiuse che spesso non si lasciavano visitare. Capitava di dover andare

più volte a casa loro prima che si decidessero a superare certi pudori. Ricordo una ragazza che, sebbene avesse già i dolori, continuava a tenermi alla larga. Si metteva a urlare appena provavo ad avvicinarmi. Le provai tutte, alla fine fui costretta a mollarle uno schiaffo e con quello finalmente si decise a lasciarmi fare il mio mestiere.Altre cose difficili che ha dovuto affrontare?Il paese. Era un paese di montagna quello che mi era stato assegnato. Mi spostavo a dorso di mulo su per sentieri sco-scesi. Non ci ero abituata ai muli e loro, sebbene si creda che siano animali stupidi, lo capivano al volo. Sentivano che avevo paura e con un niente mi disarcionavano tra i sassi. Ma lo sa quante volte mi sono graffiata le gambe? E per riuscire ad alzarmi sa cosa facevo? Mi attaccavo alla coda del mulo e mi tiravo su.C’è un episodio che l’ha colpita in particolare?Seguivo la gravidanza di una signora. Aveva scritto al marito di essere rimasta incinta nell’ultima licenza dal servizio militare. Alla bella notizia, il marito ottenne di tor-nare di nuovo a casa nel periodo in cui la moglie avrebbe partorito. Le cose però andarono diversamente. Il bambino venne alla luce due mesi dopo il previsto, quando ormai l’evidenza numerica non lasciava più dubbi al marito. Al momento del parto me lo vidi venire incontro con una rivoltella. Mi intimò di prenderla e, se volevo aver salva la vita, mi ordinò uccidere il bambino. Può ben immaginare come mi sentissi. Quell’uomo faceva sul serio, dovevo lasciargli credere che gli avrei obbedito. Mentre mi prodi-gavo verso la donna, che da parte sua aveva capito tutto, cercai un pretesto, dissi che dovevo buttare la bacinella dell’acqua sporca, che lui intanto per favore mi prendesse quella pulita . Così potei aprire la porta di casa e, appena fuori, cominciai a correre con tutto il fiato che avevo in gola, correvo come una pazza col mio camice insanguinato, con una forza nelle gambe che mai avrei creduto di avere. Tirai fiato solo quando entrai nella caserma dei carabinieri.Però non ero tranquilla, continuavo a pensare a quella donna che avevo abbandonato, mi sentivo responsabile; così tornai indietro ma stavolta con due carabinieri, i quali assistettero al parto e mi scortarono anche nei giorni successivi.Ricorda altri momenti difficili?

I momenti difficili erano quelli in cui bisognava ricorrere all’ospedale, cosa che le persone si ostinavano a rifiutare. I momenti peggiori invece erano quando mi toccava dire alle mamme che qualcosa non andava nei loro bambini. Spiegavo sempre che le unioni tra parenti erano pericolose e andavano evitate, ma l’ambizione di tenere uniti anche solo due fazzoletti di terra a volte bastava a prevalere su tutto.Oltre che a Potenza ha svolto la sua professione anche da altre parti?Sono rimasta a Potenza molti anni. La gente mi voleva bene e alla fine aveva imparato a fidarsi però, quando ne ebbi la possibilità, non mi lasciai sfuggire l’occasione di tornare a casa. Ricordo che fino all’ultimo cercarono di trattenermi poi, quando davvero lasciai l’incarico, il paese mi organizzò una bellissima una festa di addio che ricordo ancora con emozione. Tra tutti i bambini che ha fatto nascere, ne ricorda uno in particolare?Guardi, io non mi sono sposata e non ho avuto figli. Ho sempre pensato che non sarei riuscita a conciliare bene il mio lavoro con una famiglia, almeno per quei tempi era così. La mia dedizione al lavoro è dunque stata totale e sono stata ripagata da grandi soddisfazioni. Ogni bambino che ho fatto venire al mondo per me è stato una gioia grande, un evento speciale.Se vuole sapere di uno in particolare, posso dirle che ho fatto nascere in casa il primo figlio di Orietta Berti. Però non occorre essere famosi, ogni bambino che arriva è speciale a modo suo.C’è un’ultima cosa che vorrebbe dire?Come dicevo, non ho fatto una famiglia mia e non ho quasi parenti, però qui alla Casa Protetta di Novellara mi sento circondata da persone che si prendono cura di me in modo competente e premuroso. Desidero ringraziarle tutte per la pazienza e la dolcezza con cui mi accompa-gnano ogni giorno

La storia di Liliana Arcetti, levatrice classe 1922La signora, originaria di Guastalla, attualmente ospite della Casa Protetta Don P.Borghi di Novellara, ci racconta in questa intervista, con una straordinaria lucidità, i suoi trascorsi di levatrice, le gravidanze, tutte a domicilio, il suo lavoro svolto prima a Pellegrino Parmense e poi a Pietra Galla di Potenza, dove rimase per oltre vent’anni.

di Eda Ferrabue

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Comune di Novellara

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La mediateca è un nuovo servizio culturale, inaugu-rato a dieci anni dall’apertura dell’attuale sede, aperto al pubblico tutti i martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00. È collocata all’interno della Sala degli Stemmi, gravemente danneggiata dal terremoto del 1996, il cui recupero è stato reso possibile dal contributo ottenuto dall’IBC della Regione Emilia Romagna sul Piano bibliotecario 2016.La mediateca, come già il nome fa presagire, è uno spazio dedicato all’uso delle nuove tecnologie ed è dotata di console, televisori ed impianti stereo. In particolare, gli utenti potranno utilizzare le console Play station 3, Play station 4, Xbox e Wii. In sala sono disponibili anche 3 computer ed un megaschermo. I ragazzi potranno utilizzare i videogiochi per un’ora al giorno, meglio se prenotando la postazione di gioco. Novellara si colloca così fra alcuni centri culturali all’avanguardia (come la biblioteca Valvassori Peroni e la Cassina Anna di Milano, le biblioteche di Albairate,

Vernate, Cisliano, Cerchiate e del carcere di Opera, tut-te in provincia di Milano, e il centro culturale Multiplo di Cavriago), che hanno deciso di investire in questa direzione. Per creare la zona gioco la Biblioteca si è servita della collaborazione di Emanuele Cabrini (fon-datore del sito italiano dedicato ai videogames www.gamesearch.it), che ha tenuto anche un’interessante conferenza per genitori, insegnanti ed educatori nella mattina del 2 dicembre. Un modo per andare oltre gli stereotipi del videogioco visto come perdita di tem-po, estraniante dalla realtà: molti giochi sono invece collaborativi o sono dotati di trame molto complesse, che stimolano creatività ed inventiva. L’Assessore alla cultura Marco Battini, nel momento dell’inaugurazione, ha sottolineato come la mediateca sia il primo passo per trasformare la biblioteca in un vero e proprio centro culturale, quindi con un’offerta di servizi e di materiali ampia e variegata.Ha aggiunto inoltre che al momento la mediateca è

La Mediateca, un nuovo servizio culturaleSabato 2 dicembre è stato inaugurato presso la Biblioteca comunale un nuovo spazio, la mediateca. Ma di che cosa si tratta?

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YoungERcard: una tessera, un mondo di sconti

di Francesca Amadei segreteria del Sindaco

da 15-30 ingressi interi;Foto Studio Artoni: Sconto 10% su tutta la merce, del 5% sugli apparecchi fotografici;Foto Wilder: Sconto del 10% su tutta la merce, esclu-so il materiale elettronico;Freestyle: 10% sconto su tutta la merce (eccetto merce già scontata);I Tellini: Sconto 10% su ogni capo di abbigliamento;Idea più: Sconto del 10% su tutta la merce;Il Bucaneve: Sconto 10% su tutto escluso libri e fotocopie;Il Girasole: Sconto 5% su tutti i prodotti;Melacompro: 10% su tutta la merce (eccetto THUN), con una spesa minima di 10 euro a singolo oggetto;Mi & Mi Ristobar: Sconto 10% sulla caffetteria;New History: Sconto 5% su tutta la collezione;Oreficeria Nironi: Sconto 5% su tutta la merce;Ottica Barilli: 10% sconto su occhiali vista e 15% sconto su occhiali da sole;Ottica Reggiani: Sconto del 15% sugli occhiali da sole;Over Dye: Sconto 10% su tutto;Ponti – Non solo musica: Sconto del 10% su fumetti, cd e dvd;Tonyc Bike-Lab: Sconto del 10% sulla manutenzione della bicicletta. Sconto del 20& sulla realizzazione e personalizzazione della bici;Undercolors of Benetton: Sconto del 10% su tutta la merce non scontata.Puoi utilizzarla in Comune!Anche i servizi comunali sono convenzionati: le tes-sere DVD della biblioteca sono scontate al 50%; sulla Stagione teatrale 2017/2018 c’è lo sconto 15% sui

singoli biglietti e sugli abbonamenti; le visite guidate al museo Gonzaga sono scontate al 50%; su vendita libri e cataloghi c’è lo sconto del 50%; servizi e sale per matrimoni sono scontati al 50%. Puoi fare volontariato!I progetti che rimarranno attivi per il 2018 sono i seguenti: Cerchiamo te! Progetto editing video e Cerchiamo te! Progetto fotografia. Entrambi sono progetti in capo al Centro giovani di Novellara: il primo riguarda la progettazione di video documentativi, di promozione e di partecipazione a concorsi regionali. Il secondo riguarda la documentazione con immagini, la cura di mostre e creazione di installazioni. Puoi però anche partecipare ai progetti di altri comuni dell’Emilia Romagna, visionabili sul sito https://www.youngercard.it/cg/progetti/all/... oppure proporci tu stesso un progetto!Come avere la tessera e come convenzionarsi:È possibile avere gratuitamente la youngERcard recan-dosi presso la Biblioteca comunale (Piazzale Marconi 1, aperta tutti i pomeriggi dalle 15 alle 19 e martedì, giovedì e sabato mattina dalle 9 alle 13) o al Centro giovani (strada provinciale nord, 129, martedì dalle 16:00 alle 19:00) o compilando il modulo online. Gli esercizi commerciali che desiderano convenzionarsi al progetto possono scaricare il modulo al seguente link https://www.youngercard.it/p/3/modulistica-con-venzioni.html e poi consegnarlo al’Ufficio protocollo del Comune.

uno spazio dove cogliere varie opportunità date dalle tecnologie informatiche (video giocare e vedere dvd ecc) ma che è in evoluzione in base alla risposta e alle richieste del pubblico. La sala infatti potrà anche essere messa a disposizione per progetti e gruppi al di fuori dell’orario di apertura.

L’azienda Servizi Bassa Reggiana ringrazia la Ditta I Cocchi parrucchieri di Cam-pagnola Emilia per la donazione di 500 euro a favore della Scuola dell’infanzia comunale Arcobaleno.

Ringraziamento

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Avrei voluto scrivere alcune righe di auguri tradi-zionali, poi l’emergenza che abbiamo vissuto in questi giorni a seguito dell’esondazione dell’Enza ha portato diversi elementi di riflessione che vorrei condividere con tutti. Per l’ennesima volta, Novellara ha saputo organizzarsi efficacemente mettendo in moto il volontariato per l’accoglienza degli sfollati. Per questa ragione, vorrei ringraziare tutti i gruppi che si sono mobilitati, a partire dalla Protezione civile Nubilaria e dalla Croce Rossa, senza dimenticare ogni singola persona e ogni associazione che si è

proposta per dare una mano, fino addirittura a chi ha confezionato le calze di Santa Lucia per i bambini che hanno dovuto passare la notte fuori casa. Tutto questo la dice lunga sui novellaresi e sulla loro disponibilità, sulla capacità di mettersi in gioco, di fare, di aiutare. E di questo dobbiamo essere tutti molto orgogliosi. I miei auguri vanno quindi soprattutto a chi decide, nella quotidianità come nell’emergenza, di fare qual-cosa per gli altri. E a Novellara possiamo dire che sono tante le persone

impegnate sul fronte del volontariato sociale, spor-tivo, culturale, ricreativo; si tratta di un patrimonio che è segno distintivo della nostra comunità, ed è da sostenere e coltivare.L’auspicio quindi è quello di un 2018 meno social e più sociale, passatemi il gioco di parole: in un mondo che tende sempre più a chiudersi a ad isolarsi nelle nuove tecnologie e nei nuovi mezzi di comunicazione (di cui non voglio negare le potenzialità ma che rischiano di diventare troppo spesso contenitori di sterili invettive e polemiche o disinformazione) riconosciamo il valore di chi mantiene la voglia di darsi da fare, di esporsi, di migliorare, di stare insieme agli altri.A tutti voi i migliori auguri per un nuovo anno all’insegna dell’impegno, della comprensione e del dialogo.

Auguri a tutti i novellaresidi Elena Carletti Sindaca di Novellara

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Un sorriso di un bimbo, lo stupore negli occhi dei più piccoli, i più grandi che a ritmo danzante osservano lo spettacolo maestoso delle fontane danzanti. Si è conclusa così una giornata intensa che ha visto pro-tagonisti i commercianti di Novellara Viva, grazie alla proficua collaborazione con l’amministrazione comu-nale, ormai da tempo è attiva un ottima collaborazio-ne, i Commercianti ripropongono C Reazione libera per le vie del centro, portici centrali, Borgonuovo e Via

Cavour hand Made selettivo, mostra di pittura e mo-stre fotografiche, frammenti di danza, relax con arpa, esibizioni teatrali grazie ai ragazzi dei Taldirò e giovani in concerto. Laboratori per i più piccoli a cura di Sara Vincetti, musica itinerante, Vintage Photobus e i mera-vigliosi “madonnari” in Via Cavour (zona Scuola). Una giornata intensa che vede ripagato ogni singolo sforzo e sacrificio fatto dai Commercianti di Novellara Viva, vedere una piazza gremita e tanta tanta soddisfazione

Successo per C Reazione LiberaI commercianti di “Novellara Viva” riempiono la piazza con le fontane danzanti.

dai più piccoli ai più grandi estasiati ad osservare le “FONTANE DANZANTI”acqua e fuoco che danzano a tempo di musica. Uno scenario che ha pienamente ripagato ogni sforzo ed ogni difficoltà avuta, un grazie a chi ha voluto esserci per condividere con noi quella che riteniamo UNA GRANDE EMOZIONE. Ci aspettano altri due giorni di festa con Happy Christmas Novellara Viva con mercato enogastronomico di prelibatezze, pane cotto nei forni a legna a cura dei ragazzi del CT9, Domenica 10 Spettacolare parata luminosa sui trampoli “Natale a Venezia”, magia e bolle giganti, merende e laboratori per i più piccoli grazie a ludoteca Giochilandia.allora è proprio vero che a Novellara non ci si annoia mai. I commercianti di Novellara Viva vi augurano serene festività.

I commercianti di Novellara Viva

Abbiamo chiesto a Consuelo e Giorgia di presentarsiDire che siamo due ragazze belle, simpatiche ed intelligenti è scontato, noi siamo “contro vento” e il destino ci ha fatto incontrare. Ad una mancava quel pizzico di sale che l’altra completava alla perfezione, e viceversa.Da subito abbiamo capito che questo locale aveva tanto potenziale e stava aspettando solo noi. L’idea di unire la cucina tradizionale all’aperitivo dei giovani è venuta fuori chiacchierando allegramente sotto l’enorme portico che vi aspetta davanti al locale.Vogliamo far sentire i nostri clienti come a casa, un

Riapre il Bar di S.Giovanni Dopo qualche mese di chiusura da Gennaio 2018 Riapre il Bar della Nuova Cooperativa di S.Giovanni.

posto caldo e accogliente, la cucina ricca e fatta con le nostre mani, un aperitivo con musica e risate. Trove-rete oltre ai pranzi veloci, degni di una vera resdora, serate a tema con gnocco fritto, tortellata e apericena, per riaccendere la vita del bar e del paese. Inoltre scoprirete tanti prodotti di gastronomia take away per chi non ha tempo di cucinare o semplicemente voglia di concedersi una coccola con primi, pasta fresca o torte, tutto fatto da noi.La nostra ventata d’aria fresca vi ravviverà e non po-trete evitare di fermarvi passandoci davanti. STAY TUNED.

di Consuelo e Giorgia

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Abbiamo iniziato con Nomadi incontro a febbraio dove i fans sono sempre i benvenuti abbiamo poi continuato in maggio e giugno con la partecipazio-ne alle vetrine delle citta slow di Greve in Chianti e Felina; a fine giugno è arrivato il graditissimo invito da parte della città di Novy Jicin a partecipare alla festa della birra dove abbiamo potuto vivere il gemellaggio all’insegna della valorizzazione dei nostri prodotti locali che ci hanno accompagnato nella piacevole trasferta. Durante l’estate sono poi maturati diversi progetti incentrati sulla produzione dell’aceto in particolare sulla didattica della cottura del mosto realizzata nella bella piazza di Gualtieri e Guastalla durante la festa piante e animali perduti. In particolare a Guastalla sono stati esposti attrezzi e recipienti specifici per la lavorazione delle uve e la produzione del mosto provenienti dal Museo della Civiltà Contadina di Novellara. Un altro evento che ci preme ricordare è l’invito ricevuto dal comune di Carpi a partecipare in qualità di ospite fuori provincia alla manifestazione denominata Giostra Balsami-ca- gara biennale riservata alle contrade cittadine dove la produzione di aceto balsamico famigliare vanta una tradizione ormai secolare. L’ aceto della

L’attività dell’Acetaia Comunale nel 2017È stata scandita da diversi importanti appuntamenti che vogliamo in sintesi ricordare

famiglia Longagnani si è fatto onore classificandosi nella rosa dei 12 migliori aceti dell’edizione 2017. E’ toccato al figlio Giorgio ritirare il premio dedicando il prestigioso risultato al padre recentemente scom-parso. Ottobre è stato anche il mese di Novellara balsamica, appuntamento in piazza per la cottura del mosto e le eccellenze enogastronomiche delle città slow e Agro bio diverso. In questa occasione viene sempre bandito un palietto per assaggiare e degustare gli aceti balsamici delle famiglie novel-laresi. Evidentemente deve essersi sparsa la voce perchè agli aceti novellaresi se ne sono aggiunti molti altri provenienti dai comuni limitrofi in particolare Campagnola Correggio Fabbrico Rolo e Gualtieri. Per ringraziare i produttori della loro disponibilità si è pensato di premiare gli aceti in base alla loro provenienza e sindaci e amministratori si sono resi disponibili e hanno individuato all’interno di feste o iniziative ad hoc un momento per premiare i pro-duttori del proprio territorio. Nel palio di Novellara il vincitore è stato il sig. Dalloli Uber. A novembre è stata la volta di Arte e Gusto a Palazzo Bentivoglio, un’idea di associazione tra gusti diversi. In pratica si è tentato l’esperimento di legare al

piacere visivo di opere artistiche un piacere degu-stativo – quello dell’aceto balsamico - per sancire una sorta di sodalizio tra arte e sapori. Cosi siamo arrivati a dicembre e questo ci sembra il momento giusto per augurare a tutti buone feste e buon 2018. Questi auguri si concretizzeranno nella consegna di una boccetta di aceto balsamico al primo visitatore in occasione della prima aper-tura dell’acetaia nel nuovo anno.

di Emanuela Bartoli

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dal lunedì al venerdì09.30 - 13.0015.30 - 19.30

sabato 10.00 - 13.00Visite a domicilio.

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Lunedì 08.30 - 12.00 14.30 - 19.00

Martedì 08.30 - 12.00 14.30 - 19.00

Mercoledì 08.30 - 12.00

Giovedì 08.30 - 12.00 14.30 - 19.00

Venerdì 08.30 - 12.00 14.30 - 19.00

Sabato 09.00 - 12.00

Tristezza, delusione e sconfortoTutto questo ho sentito nel far visita al mio paese natale, Santa Maria. La mia Santa Maria, perché lo dico sempre, alle persone che non conoscono Reggio Emilia e nello specifico i comuni con le loro frazioni, quando parlo del mio paesino. Lo elogio, perché per me è il più bello, il più carino dove possono vivere giovani e meno giovani. Se ci pensiamo è sempre stata e anche oggi, che l’economia non aiuta le piccole realtà, una delle poche frazioni dove trovi la posta, la farmacia, il forno, la trattoria, la pizzeria, il bar, la cantina, il negozio di ferramenta, l’estetista per non parlare del medico e della scuola dell’infanzia (non me ne vogliate se ho dimenticato qualcuno). TROVI TUTTO, PROPRIO TUTTO. Rivedo sempre gli abitanti con gioia. Purtroppo mercoledì 1° novembre non lo dimenticherò facil-mente! Con la mia famiglia stavamo tornando, dal cimitero dove si era appena conclusa la funzione, quando all’incrocio con la provinciale vediamo un camper, vecchio modello con la targa che por-tava ancora la sigla della città, fermo sullo stop. Nulla di strano se non che il motore era spento e il conducente assente. Ci guardiamo attorno e notiamo che dall’altro lato della carreggiata, a ridosso dell’incrocio e nascosta dalla curva per chi proviene da San Tommaso e svolta a destra per San Michele c’è una macchina scura con targhe straniere, anch’essa parcheggiata. A tutti noi sarà capitato, almeno una volta, di essere di fretta ma di voler comunque bere un caffè, e non c’è nulla di strano ma comunque il buon senso lo dobbiamo usare, sempre che ci sia. Per chi conosce il paesino è a conoscenza che la via Str. Santa Maria è piuttosto stretta e trovarsi questi mezzi così parcheggiati è davvero un pericolo per tutti. Questa mia lettera vuole essere una critica costruttiva, perché non è la prima volta che vedo parcheggiate (selvagge) di quel genere e credo che si stia rasentando la maleducazione e il poco rispetto per le persone che invece sono attente a non ledere i diritti altrui. Attenzione cittadini !!!!!!!! Ci vuole poco per distruggere la bella immagine che abbiamo ma ci vuole molto, moltissimo per ricostruirla. Cerchiamo che ciò non avvenga in Italia ne abbiamo già parecchie di queste realtà. Preserviamo ciò che di buono abbiamo.

Elena Francia

Lettere al giornaleUn paese pulito dipende soprattutto dall’educazione e dal senso civico dei cittadini più che dalle azioni del Comune e dalle multe

Problema n1 MOZZICONI DI SIGARETTA: Il triste spettacolo delle decine di mozziconi di sigarette buttati a terra lungo le strade del nostro Paese o nei parchi dove si ritrovano a giocare i bambini, si ripete purtroppo con una frequenza assai elevata.Sono atti di inquinamento commessi dall’uomo: ogni persona è responsabile per un ambiente sano.L’abbandono di mozziconi di sigaretta E’ un danno certo all’ambiente ed un pericolo alla salute umana di tutti, infatti la combustione del tabacco produce sostanze cancerogene che per gran parte rimangono imprigionate nei mozziconi grazie al filtro; mozziconi che puntualmente troviamo ovunque volgiamo lo sguardo.Il problema dei mozziconi abbandonati a terra, pone anche altri inconvenienti, infatti la loro raccolta risulta molto difficile perché si incastrano ovunque e le spaz-zole dei mezzi meccanici per la pulizia delle strade non riescono a rimuoverli. Problema n2 CHEWINGUM: Dagli innumerevoli gu-sti, ma l’abitudine purtroppo è una sola: masticate e consumate disfarsene solo ed esclusivamente nel modo più semplice, immediato e per nulla faticoso: BUTTARLA o GETTARLA dai finestrini facendola de-positare a terra, per strada, nei parchi in modo che possa “piacevolmente” attaccarsi al manto stradale od erboso, ancora meglio ai muri ed alle panchine.MINIMO SFORZO MASSIMA MALEDUCAZIONEE soprattutto massimo costo per rimuovere questo materiale, perché al Comune costa molto caro ripulire dal chewingum….e il Comune siamo NOI!!!!!Problema n3 DEIEZIONI ANIMALI: Da tempo ormai i nostri portici, le nostre strade, i nostri parchi sono latrine a cielo aperto per cani e gatti, e ci obbligano a fare lo slalom per evitare di calpestare quanto lasciato da qualche proprietario “distratto” che dimentica di raccogliere dove il suo animale ha sporcato. A tutt’oggi infatti molti padroni conservano ancora una sorta di “resistenza” alla paletta ed al sacchetto.Ovviamente la colpa non è dei nostri amici a quattro zampe, è sempre e solo dei loro padroni il cui senso civico lascia assolutamente e totalmente a desiderare.Ai tre problemi sopra elencati aggiungo anche l’ab-bandono di bottiglie in vetro e plastica, pacchetti di sigarette, lattine e cartacce buttate in ogni angolo,

indifferenziato ovunque, materiale ingombrante ed inquinante ovunque.La soluzione a tutto questo è assolutamente sem-plice: EDUCAZIONE E RISPETTO PER L’AMBIENTE CHE CI CIRCONDA.Queste mancanze incrementano le nostre bollette e comportano un immediato incremento dei costi, chiamasi aumento delle tasse, a carico di tutta la comunità, oltre ad abbruttire un Paese che deve crescere con la partecipazione costruttiva e non distruttiva, di tutti i suoi abitanti.E’ assolutamente impensabile mandare personale in borghese per sorprendere questi incivili ed elevar loro le multe, e non dovrebbe essere nemmeno necessario appellarsi al senso civico di ogni citta-dino, ma visto che le buone maniere sono state completamente dimenticate….TU CITTADINO sei chiamato in prima persona a badare al decoro ed alla pulizia del Tuo Paese non gettando rifiuti per strada, raccogliendo le deiezioni del tuo animale, effettuando una giusta raccolta differenziata perché ti sono stati forniti tutti gli strumenti necessari.Erogatori di sacchetti per raccolta deiezioni, se vuoti all’ufficio URP del tuo Comune ti vengono forniti gratuitamente i materiali, cestini per la raccolta dei rifiuti di nuova installazione dotati anche del contenitore per i mozziconi di sigaretta, conteni-tori per la raccolta differenziata oltre che porta a porta ovunque sul territorio, isola ecologica per il conferimento dei rifiuti urbani che per dimensione o tipologia non possono essere conferiti nei cas-sonetti standard per la raccolta differenziata o nella raccolta porta a porta, contenitori sul territorio per i rifiuti da giardinaggio,contenitori per olio alimentare esausto, per pile, per farmaci scaduti.Affermiamo tutti a gran voce che siamo tutti re-sponsabili dell’ambiente in cui viviamo, siamo tutti SUPEROI pienamente consapevoli della nostra responsabilità sociale, vogliamo tutti evitare danni all’eco-sistema… bla bla bla bla: SE ALLE PAROLE NON SEGUONO I FATTI ALLORA NON VALGONO NIENTE!!Il rispetto e la cura per l’ambiente sono elementi fondamentali nella nostra società contemporanea.

Susy Riccò

“Non dubitare mai che l’azione di un piccolo grup-po di persone volenterose ed impegnate possa cambiare il mondo: essa è, in realtà, la sola che vi sia mai riuscita.”

Margaret Mead (antropologa)

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L’idea di “BIGODINI AL FORNO”, è nata una mattina mentre mi recavo ad aprire il negozio.In quel periodo l’argomento principale, tra una TINTA e una PIEGA, era riscoprire le ricette tradizionali della nostra cucina.Ben presto mi ritrovai con fogli sparsi ovun-que per il negozio. Così, l’idea di radunarli e creare un libro è stata quasi naturale.Devo ringraziare: mia figlia SARA ZIVIANI, che si è occupata della trascrizione delle ricette;Le mie fantastiche amiche EMANUELA PATERLINI ED EMANUELA SIMONAZZI per essersi prestate a modelle per un giorno;Un bacio alla meravigliosa, piccola ma gran-de GAIA SACCANI, che accompagnata dalla mamma ANTONELLA hanno partecipato alla sessione fotografica del libro;VALENTINA CANOVA per tutta la parte editor del volume;ILARIA BERTOLOTTI per le fotografie che esso racchiude. Un ringraziamento speciale a tutte le donne che hanno donato i loro segreti culinari: questo libro è per voi.Il ricettario non è in vendita, lo potete trovare solo presso il mio negozio in piazza Unità d’Italia 10 , chiediamo una donazione minima che sarà interamente devoluta alla croce rossa di novellara.

“Bigodini al forno” un ricettario speciale

di Susy Fiorini

LETTURE GRUPPO LA SPEZIERIA 2017/2018

IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINIPer tutti coloro che amano seguirci nel nostro percorso di lettura, siamo qua per ricordare il prossimo appuntamento. Dopo l’ilare lettura di BEL AMI’, vi portiamo in un ambiente bello, ricco di natura e di giovani, in cui si sentono i passi della cattiveria del mondo, ma ovattati. I vecchi e gli anziani aspettano.... I giovani fanno finta di nulla, racchiusi in un eden recintato da mura, che sembrano voler tenere lontano il MALE che avanza........Non mancate. Ogni lettura che perdete è un pizzico di vita che si impoverisce. Vi aspettiamo numerosi.

Il gruppo La SpezieriaA seguire:Giovedì 1 febbraio “Black Out” di D. FoGiovedì 1 marzo “Don Chisciotte della Mancia” di CervantesGiovedì 5 aprile “Come pietre nel fiume” di U. HegiGiovedì 10 maggio “Cheri” di Colette

Arrivederci al prossimo 11 gennaio 2018

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di Gloria Grassi

I L CH IOSCO OFFRE:Compos iz ion i / centro tavo la nata l iz ie

Ste l le Nata le - F io r i f resch i e a rt i f ic ia l i

D icembre orar io c ont i nuato da l 18 a l 24(25 Nata le 8.30-12.30)

(26 S .Stefa no 8.30 - 12.30)

Un ricord dal prèm ‘d l’an dal 21I giaron piantee despera, a szavajon, in piasa a Novalera,quand al sercc ed fèr dla roda dla birucinalagh paseva sover sensa schivszeri igh feven fer di scomasenche a forsa ed dai e dai è saltee fora al suèl(bièta) dal mòssla roda l’è andeda per soo cunt, la birucina la s’è mésa ed galone mè sun volee in gropa al caval cun in man i cordon.A s’era felice; an gheva mia incòr vint’ane la not prema al prèm d’l’an s’era dventee papà.da la contentèsa canteva sòt vosz, una cansonsenabasta ca sea, per fortuna, perché sa iés cantee a elta voszcòla bèla ch’a canteven in certi ocasion cun me sorèlai sren stee guai a non finire in avvenire.Cla matena lè ghera un frèd da can, ma n’al senteva gnanal me svinant al m’ha imprestee l-caval cun birucinae sun andee dal punt dal “brisz” in Municépi a fer al mee dover da peder.

La piasa l’era pina ed gent foraster gnuu da vea per asester a un event,i resident eren tut a la cà dal fascio in riunion e fer al baciamano ai caporion.Dòp l’incident s’è presentee un cun berten col fioch,i stivai ‘d pèll cun in man un manganèl e in cletra al suèll in spicolon,educhee al m’ha jutee a infiler la roda in dal mòss cun un bel fer come al fuss un baroseere consigliee, per eviter guai, d’marcer a pee al pas dnans al caval sensa smanier.

L’era un sabet al duu de zner dal 1921 al prem sabet fasesta dla storia d’Italia. Sun stee fortunee d’aver mia incuntree un dal paesz un conosent, tut impgnee come ho det prèma a fer al baciamano e i lèca cul d’i’autoritee, m’l’ha po’ confidee un amigh ch’al feva pert dal grop che una sira i m’even preparee un agguato, una vendèta. Ieven méss un timon d’un car ed travers in streda per ferum cascher quand a riveva in biciclèta, per salterum po ados e dermen fin che m’era pasee la voia ed canter la canson bèla a elta vosz cun e sensa me sorèla. Ai me temp i canteven quasi tuti al personi come i fusen content anch se in n’eren.Me e me sorela cun la vosz da tenor e soprano canteven un po de tut: da la mèsa in cesa in di sposalesi in dal festi paesani e ‘na quelch volta da szoven in certi ocasion anca “còla bèla”.Dop la liberasion, cla bèla semper.An n’ho mia incora confesee al nom ed cola bèla ma a l’avrii immaginee perché a la canteven mia sol cun la vosz ma anch cun al cor: Bandiera Rossa. Sergio Subazzoli

Da una confessione di mio padre Lisio Subazzoli classe 1901 ripetuta innumerevoli volte.“La lingua batte dove il dente duole dice un proverbio”Note: Un duetto nato in famiglia spontaneo riconoscibile a distanza peccato che non si siano effettuate delle registrazioni. A quei tempi per mancanza di mezzi non era neanche da pensare.Le famiglie povere usavano il filo della polenta e il filo della memoria per sopravvivere e ricordare tutto e tutti.Fortunatamente io riesco ancora ad ascoltare e ad immaginare mio padre e la zia mano nella mano, con la loro mimica il loro sorriso sul quale mancava solamente qualche dente dato in pegno a S.Lucia in cambio di una monetina quand’erano piccoli e mai ripristinato. Finchè la memoria mi ricorda di ricordare riuscirò a collegarmi per riascoltare il canto dei lavoratori, una memoria nata come simbolo all’inizio del ventesimo secolo con le parole di Carlo Tuzzi nel 1908 appunto Bandiera Rossa.

Ciao Zia ciao Papà Sergio.

Poeti di casa nostra

LA SCATOLA DI LATTA

C’è un vuoto non vedete? è lì riflesso alla specchiera sul comò della camera di Laura

Lei con quindici lustri d’esistenza cinque figli allevati con amore affrontava il quotidiano fiduciosa

Fino a quel dì di metà giugno il lontano rombar di mietitrebbia squillo alla porta sempr’aperta

“Un’emergenza, signora, un’emergenza!” vestiva divisa di gente che lavora e parlò d’ambientale inquinamento

Sempre collegato al cellulare apriva tutti - tutti i rubinetti e interloquiva con i superiori

Scorreva acqua ovunque a limitar contaminazione e intanto rovistava nei cassetti

Cercava “metalli” da salvare era a rischio pur la “filigrana” parlava - rovistava - interloquiva

“Certo capo faccio del mio meglio si smagnetizza tutto... certo perde tempo prezioso la signora”

Sprecherà ogni cosa di valore acchiappò la scatola di latta con i ricordi d’una vita intera

Quel truffatore malandrino lasciò un buco... e non soltanto innanzi alla specchiera.

Marisa Bertozzi Copelli

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E’ stato un bellissimo pomeriggio di musica e canti quello del 26 novembre 2017, in occasione dell VI^ Rassegna Corale Regionale in onore di S.Cecilia. I cinque cori partecipanti ( Coro Gia-ches de Wert – Coro Città di Castellarano – Coro Polifonico di S.Anselmo di Lucca diretti da Fran-cesca Canova e al pianoforte Marco Guidorizzi. Cori ospiti: Cantori delle Pievi di Parma - Faith Gospel Choir di Carpi) hanno dato il meglio di sé con un vasto repertorio di canti, culminato nel finale dei cori uniti (per complessivi 115 ele-menti) che hanno eseguito “Suoni” dei Nomadi,

Un bellissimo pomeriggio di musica e canti

riuscendo a trascinare nel canto il folto pubbli-co presente, che ha poi manifestato il proprio gradimento con un fragoroso e lunghissimo applauso. Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie al contributo dei numerosi sponsor, che ringraziamo.Il prossimo appuntamento del Coro Giaches de Wert è per il tradizionale Concerto di Natale, di martedì 26 Dicembre (S.Stefano) alle ore 16.30 – nella Collegiata di S.Stefano – al quale siete tutti invitati.

p. Coro Giaches de Wert Ettore Cigolini

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Spesso sentiamo affermazioni quali: “Il cambiamento climatico non esiste, non mi riguarda, non c’è fondamento scientifico e in ogni caso io non posso farci nulla”. Purtroppo queste affermazioni circolano non solo fra di noi ma drammaticamente vengono sostenute da presidenti di Stati che sono fra i principali responsabili dell’inquinamento del pianeta. Il cambiamento climatico non solo esiste ma sta procedendo inesorabilmente e se non interveniamo rapidamente ci prepariamo a quella che gli esperti definiscono la “sesta estinzione di massa”. Con la quinta – 65 milioni di anni fa--si erano estinti i dinosauri. C’è una differenza sostanziale tra l’estinzione presente e quelle del passato: il principale responsabile di questa crisi ecologica globale è l’uomo.In Italia abbiamo assistito recentemente a siccità rilevanti che hanno causato problemi all’agricoltura di tutta la pe-nisola, frequenti bombe d’acqua, aumento della temperatura media, scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare per non parlare delle spaventose carestie nell’Africa Subsahariana, dei violenti uragani sulle coste americane e caraibiche. Questo cambiamento climatico è provocato dall’uomo ed è l’uomo che dovrà porvi rimedio.Non è vero che non possiamo fare nulla per contrastare questa deriva, ma dobbiamo avere la consapevolezza che già dalle abitudini quotidiane del nostro modo di alimentarci possiamo incidere al punto da affermare che: “Con ogni boccone possiamo cambiare il mondo”. Occorre considerare che a livello globale l’agricoltura è la seconda responsabile delle emissioni di gas serra nell’atmosfera, a pari merito con l’industria e nettamente più del settore dei trasporti. Per questo compiere le proprie scelte alimentari con responsabilità diventa sempre più importante e urgente, qualcosa che non possiamo delegare ad altri. Scegliere prodotti sani, di stagione, di produttori possibilmente locali e che seguono progetti virtuosi rispettosi della terra, dell’aria e dell’acqua, per esempio, prodotti provenienti da agricoltura biologica, biodinamica,….Dobbiamo impegnarci tutti insieme per difendere la nostra casa comune, la nostra Madre Terra, l’unico pianeta che abbiamo e che stiamo rendendo sempre più ostile e inadatto alla vita.

A cura di Paolo Santachiara, Fiduciario di Slow Food Reggio Emilia e Provincia

Slow Food è una associazione internazionale non profit, fondata da Carlo Petrini 30 anni fa, che promuove il diritto ad un cibo Buono, Pulito, Giusto e Sano per tutti, la difesa e la salvaguardia dell’ambiente e della diversità; tutto grazie al lavoro volontario di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo.Ma cosa significa cibo Buono, Pulito, Giusto, Sano e salvaguardare la diversità?Il cibo è Buono se è piacevole al gusto, è Pulito se rispetta la terra, l’ambiente, se non inquina, è Giusto quando viene data la giusta remunerazione a chi lo produce, è Sano, quando fa bene all’uomo e non contiene sostanze dannose all’organismo. La Diversità è l’elemento imprescindibile e insostituibile per la qualità della vita degli esseri viventi sul pianeta e del pianeta stesso. Diversità intesa non solo dal punto di vista genetico, ma anche sul piano delle culture, delle organizzazioni sociali, dei linguaggi, del rapporto delle comunità e degli individui con la religione con la sfera spirituale. Tesoro della vita e dell’umanità, è la diversità. (Edgard Morin).

Il cambiamento climatico dipende anche da ognuno di noiCon le piccole decisioni quotidiane possiamo avviare grandi cambiamenti.

COLTIVIAMO IL FUTURO

Carissimi, da pochi mesi sono a Novellara e mi sen-to già a casa. Devo riconoscere che questa comunità ha fatto dell’accoglienza un proprio tratto distintivo. La bellissima piazza, con il suo abbraccio di portici, attorno alla quale è cresciuta la nostra città è un invito a incontrarsi superando diversità e divisioni. Il Natale ci ripropone ogni anno l’insondabile mi-

stero di un Dio che cerca l’uomo e si fa piccolo per incontrarlo. Un Dio che dall’alto dei cieli viene ad abitare in mezzo a noi. Chi lo accoglie può sperimentare la gioia di un incontro inimmaginabile. Anche quest’anno il Natale è festa dolce e amara, sublime e tragica. Dolce perché ci permette di rinsaldare legami di affetto e di amicizia, ci suggerisce di entrare dentro noi stessi e ritrovare speranza e fiducia. Amara per le tante persone e situazioni ancora flagellate dall’ingiustizia, dalla violenza, dalla povertà, dalla e dalla solitudine. Alcune sono molto distanti da noi e ne veniamo a conoscenza dalle fugaci rappresentazioni

Buon Natale da don Giordano i sacerdoti, diaconi e comunità di Novellaradei media, altre sono vicine, sotto i nostri occhi, e basta aprire il cuore per vederle e tender loro la mano. Che il Signore ci doni il coraggio dell’apertura e dell’accoglienza. Come comunità cristiana esprimiamo tutto il nostro affetto i nostri migliori auguri a tutte le persone del nostro paese, di qualsiasi provenienza, cultura e religione. Chi vuole condividere le celebrazioni del Natale nelle diverse chiese del territorio, può consultare il calendario che trova qui. Saremo felici di accogliervi e pregare insieme.

di Andrea Masi

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Arriva il 16 e 17 dicembre il Trofeo StellatoSi chiama TPRA (Tennis Program Ranking Amateur) comunemente denominato il Trofeo Stellato. Nato sei anni fa con l’intento di trattare i tennisti amatori alla stregua dei professionisti, con un sito ad hoc e tante idee innovative. Questa formula, ideata da un appassionato bresciano, nel giro di pochi anni ha varcato i confini nazionali raggiungendo paesi come Svizzera, Spagna, Rep. Ceca e Slovenia. La Federazione Italiana Tennis ha sviluppato il progetto decidendo di valorizzarlo al mas-simo con lo scopo di incrementare sempre più l’attività di base. Obiettivo principale di questo circuito è princi-palmente quello di far giocare quei soci e quei corsisti che con tessera “non” agonistica, vogliono cimentarsi in momenti agonistici. L’operazione è di grande portata perché interessa i quarta categoria e gli n.c., ovvero l’at-tività amatoriale che rappresenta per i circoli l’elemento fondamentale di vita quotidiana. TPRA rappresenta un sistema di tornei e sfide organizzate in modo moderno che permetterà di incrementare con facilità le ore di gioco in modo semplice e poco dispendioso.Rivolto ai tennisti amatori di ogni età, consente di met-tere in contatto i giocatori dello stesso livello di gioco e di circoli tennis distanti un massimo di 20 km. tra loro. I circoli che organizzeranno la propria tappa sociale attraverso il sistema Fit/Tpra potranno inviare i propri

vincitori e finalisti a una fase provinciale e una regionale per cercare di conquistare la fase nazionale. La quale, altra grande novità, sarà disputata al Foro Italico di Roma durante gli Internazionali d’Italia.Nell’anno 2017 la Federazione Tennis ha assegnato le 5 tappe provinciali ai circoli di Albinea, Castelnovo Sotto, Novellara, Rio Saliceto e Scandiano. Il CT La Rocca ospi-terà il torneo il 16 e 17 Dicembre e per iscriversi basterà la tessera FIT (non agonistica) e avere la visita medica in regola. Potranno partecipare i classificati con classifica limite 4.4 e per coloro i quali in passato avessero avuto classifiche superiori, potranno aderire se rientreranno in parametri ben precisi.Gli incontri si svolgeranno in un week-end, a differenza dei vari tornei FIT che durano dai 7 ai 14 gg.Il sistema di punteggio, che può essere di un solo set ai 9 o di 2 set su 3 ai 4 game con il 3° set che è un tie break, fa sì che le partite si svolgano al massimo in un’ora di gioco.Facendo disputare questi tornei ai partecipanti dei corsi adulti è emerso che nel 2016 i circoli tennis che hanno ospitato le tappe del TPRA hanno avuto una fidelizzazione dei propri iscritti oltre ad un aumento del numero dei soci.Insomma l’obiettivo è far crescere il movimento tennistico della provincia per avere sempre più giovani praticanti.

Giorgio Pagliani

Si ricorda che per informazioni su corsi, lezioni in-dividuali e prenotazione campi si può telefonare al n°0522-653026 (ufficio) o al n°3470744239 (istruttore P. Tagliavini).Con l’occasione il Consiglio Direttivo del C.T. La Rocca for-mula i migliori auguri di Buone Feste e felice anno nuovo.

Alcuni atleti iscritti al torneo

Renato Salvarani Raffaele Sorvillo Jury Pecchini Luca Giuliani

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Domenica 19 novembre scorso presso la piscina comunale a Reggio Emilia si è disputato il VI Trofeo Città di Reggio Emila che ha visto in vasca tutti gli atleti di Coopernuoto. Anche in questa occasione diverse sono state le medaglie conquistate. Tre ori e migliore prestazione nella categoria juniores per Sofia Morini che conquista il podio nei 100 stile libero, nei 200 dorso e nei 200 misti; due medaglie d’oro nei 100 rana e nei 50 stile e un bronzo nei 200 stile libero per Riccardo Gozzi, tre bronzi invece per Emma Brioni nei 200 farfalla, 200 misti e 400 misti. Pietro Rosi un argento nei 50 dorso e due bronzi nei 100 e 200 dorso.Ottime prestazioni per Giulia Martini che conquista 2 medaglie d’oro rispettivamente nei 100 e nei 200 dorso, Giovanni Avanzi due argenti nei 50 e 200 rana mentre Elisa Berselli un argento nei 100 dorso e un bronzo nei 200 dorso.Cristiano Brioni conquista un oro nei 200 farfalla invece Greta Aldro-vandi un secondo posto nei 200 stile libero. Anche Daniele Toscano sale sul podio con un argento nei 200 misti e Stefano Monticelli con un argento nei 200 stile libero. Un bronzo a testa per Arianna Rondelli nei 50 dorso, Giada Mariotti nei 200 rana, Ruslan Iemmi nei 200 misti, Davide Davolio nei 200 rana e Nicolò Castagnedoli nei 50 rana.

SPORT / NUOTO

Tutti in vasca gli atleti della Coopernuoto

Sofia Morini

A&C Agonistica

In programma per domenica 17 dicembre le finali del Torneo Esordienti Sprint a Riccione, dove diversi atleti di Uninuoto si sono guadagnati l’accesso. Questo è il primo dei tre appuntamenti della Federazione, inverno-primavera estate, dove le qualificazioni della categoria esordienti B vengono fatte sulle distanze dei 25 mt e le finali sui 50 mt, mentre per gli esordienti A le qualificazioni sono sui 50 mt e le finali sui 100 mt. Prove impegnative dove è particolarmente difficile accedere alle finali.Diversi gli atleti di Uninuoto che si presenteranno ai blocchi di partenza dello Stadio del Nuoto di Riccione. Nella categoria Esordienti B, Laura Calanca entra in finale con 50 farfalla, 50 dorso e 100 misti. Chiara Dal-laglio e Ilaria Mezzadri sono in finale con 50 farfalla e 50 rana. Anche Elena Nicolini ed Elisa Gualdi entrano in finale rispettivamente con 50 dorso e 50 stile libero e 50 farfalla e 50 stile. Chiara Ballerini conquista un posto nei 50 farfalla, Elena Fabbi e Matilde Vellani

A&C Agonistica

Le finali del Torneo Esordienti Sprint a Riccione

nei 50 rana. Per i maschi in finale Filippo Rustichelli con i 50 dorso, Giovanni Ballabeni con i 50 rana e Andrea Vezzani con i 50 stile libero. Due finali per Mattia Morini nei 50 farfalla e nei 50 rana. Gli esordienti A invece in finale a Riccione sono An-gelica Morini con i 100 farfalla e i 100 dorso. Stesse gare di Angelica per Nicholas Davolio mentre Luca Dallaglio sarà impegnato nei 100 stile libero e nei 100 rana. Riccardo Reggiani entra con i 100 stile, Mattia Lugli con i 100 dorso e Christian Pellini con i 100 rana

A n c h e quest’anno grande mo-vimento alla Tex Master per l’eleva-to numero di squadre partecipanti ai campiona-ti regionali e provinciali.Nella serie “A” d i ec-cellenza ab-biamo una squadra che v i a g g i a a metà classifica, mentre nella serie “A2” le due squadre sono nelle posizioni di vertice.Nel provinciale di serie “B” la Color 2 sponsorizzata dalla ditta Ascari-Fontanili è ancora imbattuta e guida la classifica. In serie “C” (5 squadre) comanda il Pia-no Bar di Massimo Iannicello. Tutte le 11 squadre sono guidate dai rispettivi capitani.Nella foto Oreste Ascari 19 anni, il più giovane capitano in assoluto.

L’angolo del biliardoa cura di Massimo Bertani

Buon Anno a Tutti

I nidi d’infanzia Aquilone e Birillo

ringraziano gli organizzatori del 16

torneo estivo di calcio della Bernol-

da che ha riservato loro buoni spesa

presso la cartoleria Il bucaneve di

Novellara.

Ringraziamento

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Auguri

a Morini Nino e Tondelli Martaper il loro 60° anniversario di matrimonio.

Oggi, ritrovo la bellezza dei vostri giovani sorrisi nel quotidiano, paziente, premuroso prendervi cura l’uno dell’altra. Grazie per continuare ad essere maestri di vita. Con affetto infinito. Paola insieme a Paolo e alle adorate Giorgia e Alice

Sto ascoltando alla radio la cronaca in diretta delle partite di calcio della serie A. È una consuetudine che risale alla mia adolescenza, e a ottant’anni ancora mi accompagna. Abitavo in un piccolo paese e, nei pomeriggi solitari della domenica, la voce di Nicolò Carosio mi raccontava, con eleganza e ironia, le imprese effimere dei giocatori sull’erba. Con le sue furie e i suoi “gol” e “quasi gol” sapeva trasformare una gara forse insipida in un evento glorioso. Anche in questo modo ho tenuto sempre vivo in me l’amore per il calcio, che ho potuto in seguito condividere in famiglia e anche nel mio ruolo di insegnante.Era l’anno scolastico 1982-83, insegnavo in una prima elementare numerosa e impegnativa, dove i maschi erano perlopiù milanisti ed io incallita iuventina. Anche l’argomento sportivo contribuì a stabilire tra noi un rapporto aperto e simpatico, che si manifesta ancora oggi quando mi capita di incontrarne qualcuno. A gennaio, dopo le vacanze natalizie, arrivò un alunno nuovo, uno “scricciolo” con gli occhi a mandorla che non sapeva una parola d’italiano. Veniva dal Vietnam per raggiungere la mamma, profuga in Italia prima di lui e ospitata dalla parrocchia. Si chiamava Phung (Fung), aveva un anno in più dei miei scolari e aveva già frequen-tato la prima nel suo paese. Nei numeri quindi batteva tutti. Phung aveva una travolgente pas-sione per il pallone, per il calcio e per Paolo Rossi.E Paolo Rossi è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, campione del mondo con la Nazionale italiana del 1982. Soprannominato Pablito da Enzo Bearzot, lo ricordiamo principalmente per le sue prodezze e per i suoi gol al mondiale, dove, oltre a vincerlo, si aggiudicò il titolo di capocan-noniere, con sei reti realizzate. Nello stesso anno vinse anche il Pallone d’oro.Paolo Rossi era un attaccante veloce, abilissimo negli spazi stretti dell’area di rigore e abile nei colpi di testa. Riconosceva di non avere avuto dalla sorte un grande fisico (pure lui era uno “scricciolo”), perciò giocava sull’anticipo, rubando

Lo sport è più potente dei governi per abbattere le barriere del razzismo

il tempo all’avversario con grande furbizia. Anche Phung era un bambino furbo, sorridente, curioso e non gli fu difficile essere accolto da me e dai nuovi compagni con affetto e simpatia. Mi procurai un manifesto della squadra italiana vittoriosa ai mondiali, che fu appeso in classe, sulla parete che ospitava i cartelli dei numeri e dell’alfabeto. Ci servì per tentare la scoperta, da parte sua, di parole italiane che fossero per lui interessanti e vive. Così, pian piano, anche attraverso i calci al pallone con gli altri ragazzi, in cortile, la nuova lingua gli divenne familiare. A giugno, Phung era ormai uno dei nostri, un italiano che parlava anche il dialetto. È stata un’esperienza unica e indimenticabile, e mi torna in mente ogni volta che negli stadi ancora si manifestano situazioni razziste, di cui sono vittime alcune stelle del calcio, perchè sono neri o mulatti. Basterebbe ricordare le parole del giornalista sportivo Darwin Pastorin, figlio di emigranti vero-nesi in Brasile: “Da bambino giocavo a calcio, in un quartiere di San Paolo del Brasile, con i miei coetanei: mulatti, ebrei, giapponesi, polacchi, coreani. E quella palla di stracci e speranza rap-presentava la nostra lingua comune”.Ciascuno di noi ha nel cuore un campione, una partita, una vittoria, ...una sconfitta. Ma c’è una cosa, nel calcio, che non cambia mai: la passione. Persino papa Francesco è appassionato di cal-cio. Spesso ha citato il gol del calciatore Pontoni, che diede lo scudetto argentino al San Lorenzo nel 1946, come uno dei suoi ricordi più belli. E rivolgendosi a dei calciatori ha detto: “Quando siete in campo, si trova la bellezza, la gratuità e il cameratismo. Se a una partita manca questo, perde forza, anche se la squadra vince”.“Lo sport è più potente dei governi per abbattere le barriere del razzismo. Lo sport è capace di cambiare il mondo”, diceva Nelson Mandela, e siete voi bambini di oggi la nostra speranza, il nostro presente e il nostro futuro, per un mondo migliore.

di Fosca Soprani

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Letture e laboratorio::Sabato 13 gennaio, ore 10.30_BibliotecaLetture e laboratorio “La fabbrica dei colori” (liberamente ispirato ai laboratori di Tullet). A cura dei lettori Nati per Leggere.Per bambini dai 3/6 anni (iscrizione obbligatoria, max 12 bambini).Portate con voi dei pennelli (di varie dimensioni).

IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA

La Spezieria. Sul filo del racconto.Giovedì 11 gennaio, ore 17.30_Sala del FicoLibro in lettura: Giorgio Bassani, IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI

Gruppo di lettura Facce da libro.Mercoledì 17 gennaio, ore 21.00_BibliotecaLibro in lettura: SUITE FRANCESE di Irène Némirovsky.

Presentazione libro.Sabato 27 gennaio, ore 17.00_BibliotecaALL’ALBA SAREMO LIBERI di Deborah MuscaritoloCon letture e accompagnamento musicale.

VISITA GUIDATA A FOSSOLI. DOMENICA 28 GENNAIOÈ organizzata dal Comune di Novellara, in collaborazione con Università dell’età libera Marta Beltrami, una visita guidata all’ex campo di concen-tramento di Fossoli.La visita si terrà dalle ore 10.00 alle 11.00. Max 30 persone.Per info e prenotazioni Enzo Tondelli 3355336123 [email protected].

La compagnia dialettal “I Semprequelli” di Novellara si ritrova dopo quasi tren’anni dal debutto di “Lontananze”. La commedia, tratta dal testo di Tini Santini Lolli, replicata più volte in tutta la provincia ed oltre, contava sulla presenza di Antonio Guidetti tra i suoi interpreti.

Cari novellaresi, anche quest’anno voglio ricordarvi con qualche pensiero,attraverso il Portico, in occasione delle festività del Santo Natale e di fine Anno. E’ piacevole e gratificante incontrare gente che, senza avere rapporti particolari, saluta per prima allungando la mano con un sorriso.Penso a quanti passi in avanti ha fatto questo mensile che entra in tutte le case superando idee politiche e di religione e sento ancora una volta il dovere di ringraziare tutti i collaboratori che sino ad oggi lo hanno reso possibile ed in particolare Paolo Paterlini.E’ motivo di gioia, quando entro in Redazione, vedere Paolo e Rinaldo che si arrovellano per trovare lo spazio per i tanti articoli che arrivano e per i quali si chiede la pubblicazione. Aumentare le pagine significa inevitabilmente aumentare i costi e per questa ragione a volte qualche “scrittore” viene rimandato al mese successivo. Non si tratta ovvia-mente di una bocciatura e vi assicuro che dispiace dover rinviare pezzi interessanti.In questo periodo dell’anno, in passato, il saluto più praticato è stato “BUONA FINE E BUON PRINCIPIO”.Novellaresi tutti, rispolveriamo tale detto perchè se lo leggete attenta-mente vuol dire tante cose. In tutto il mondo si sentono parole pesanti, vediamo di usare sempre la parola PACE sperando, come sempre, che nel nostro paesee sia di esempio.Un amico di tutti.

Giovanni Franzoni

Buona Fine e Buon Principio

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Tanta gente. Anche quest’anno. La Sottosezione del Club alpino italiano di Novellara sembra avere di nuo-vo fatto centro. E se l’anno che sta finendo ha visto un numero di persone coinvolte nelle attività che supera il 1000 (828 arrotondate all’unità se consideriamo soltanto le gite), chissà quali cifre dovremo prendere in considerazione in quello che sta arrivando!L’unico dato certo che so dirvi è che gli eventi in programma per il 2018 sono tantissimi, di diverso tipo e adatti a tutti, come dire, tanto per essere chia-ri, adatti veramente al mondo intero. Tant’è che per parteciparvi servono poche cose e due, facciamo tre, semplici doti: voglia di divertirsi, gambe normalissime, un pizzico di curiosità. E dicendo questo mi riferisco alle escursioni previste, ovviamente, ma anche e inevitabilmente a tutto quanto gira loro intorno (non una semplice cornice). Iniziative fuori dalle righe, insomma, ma sempre su sentieri perché il cammi-nare con il Cai Novellara non è soltanto camminare, concedetemi la ripetizione, ma è esperienza impre-scindibile dalla musica, dalla storia, dall’ambiente, da fotografia, racconti, libri, paesaggi, cene e merende (belle e buone o buone e belle, distribuite voi e a pia-cere gli aggettivi). E gli appuntamenti per il prossimo anno saranno, infatti, occasioni per saldare amicizie e costruirne nuove, distillare riflessioni e scambiare idee, rinnovare efficaci collaborazioni come quelle con la Scuola e l’Amministrazione.Parole generiche? In un certo senso sì e, allora, ecco che vado a togliere il velo ad alcune iniziative.Per la primavera 2018 è in programma un viaggio itinerante nei luoghi simbolo del nostro territorio. Accompagnati da storici ed esperti visiteremo il Ca-sino di Sotto che, assieme al Casino di Sopra, è una delle due ville storiche di Novellara appartenute ai Gonzaga e utilizzata dagli stessi come villino estivo di campagna (nel 1500 sappiamo che il paese era ben più ridotto rispetto all’attuale). Poi faremo tappa alla chiesa della Santissima Trinità di Campagnola Emilia, comunemente conosciuta come Abbazia, ricavata nel Settecento dalla navata meridionale di una chiesa duecentesca (all’incirca quattro volte più grande di ciò che oggi possiamo vedere e un tempo parte di un monastero agostiniano). Sempre a Campagnola

“L’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità” (da Lucio Dalla)

Emilia visiteremo la chiesa di Sant’Andrea, o chiesetta del Castellazzo (con probabile tappa al caseificio omo-nimo e degustazione di ottimo Parmigiano Reggiano; questo non si sa, ma si spera). La chiesa è l’unica parte ancora visibile di un complesso del IX secolo che vedeva un castello eretto a protezione della curtis, avente la funzione di ospitare oltre alla guarnigione la popolazione curtense. Infine un’escursione fino a Bondanazzo di Reggiolo, il Bondeno antico di Ron-core, dove morì Matilde di Canossa. Oggi a ricordo di quella dimora, tanto amata dalla Contessa, resta una semplice corte agricola ristrutturata nel XVIII e poi nel XIX secolo.A tutto questo aggiungo l’appuntamento con la quinta edizione della rassegna “Tra le vette e il cielo”, escur-sioni nell’Appennino reggiano tra i borghi della Val d’Enza e Montalto, al Golfo dei Poeti di Spezia, lungo i corridoi degli Uffizi di Firenze, nella Sardegna della Deledda e di Fois, per le Valli di Novellara e Reggiolo sui sentieri 608 e 646 un po’ a piedi un po’ in bicicletta, intorno al Cervino, sui ghiacciai dell’Adamello e del Dom de Neige, uscite famiglie in Val di Funes ed altro-ve, ferrate Col Rosà, Tofana de Rozes, Lagazuoi, e … “vedi caro amico l’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità”.

Marina Davolio

Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Davvero una idea felicissima quella di tra-scorrere una breve vacanza a Salerno in dicembre. E’ stata la mia prima volta ma ne è valsa davvero la pena. Una città piena di vita e di iniziative culturali, con mille locali e un’ottima cucina e gente di una cordialità squisita.Abbiamo alloggiato a “Salerno Centro” un Bed & Breakfast situato al centro della città e ricavato all’interno di un antico Convento del ‘500.Una location davvero splendida gestita sapientemente dalla sig.ra Lina, dal figlio Francesco e dal papà. Locali arredati con gusto, servizi eccellenti e al risveglio una tavola imbandita di mille prelibatezze. Ci siamo sentiti perfettamente a nostro agio e colgo l’occasione per confortare tutti co-loro che avessero dubbi o riserve mentali quando si parla del Sud. Andate a Salerno, una città tutta da scoprire e vi assicuro che potrete trascorrere un soggiorno incante-vole a due passi dal mare. Volete saperne di più? Contattatemi.

Paolo Paterlini

Soggiornare a Salerno

All’amico Giovanni Franzoni con infinita riconoscenza. Buon Natale e Buon Anno.

Francesco

Auguri

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Rubrica mensile di musica a cura di Luca Lombardini

IL GAZZETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Notiziario periodico a cura di Federico Bartoli e Laura Malaguti

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Marco Casali in addestramento

Noel Gallgher: “Who built the moon?”

Interessante. A volte “sperimenta-le”, a volte un po’ un dejà vu… ma soprattutto libero, evoluto, e godibi-lissimo. A parte i due singoli per le radio, questo ultimo lavoro di Noel (fratello di Liam – tanto lo sapete chi sono, gli OASIS…) è degno di nota. Mi piace. Al momento lo sto ascoltando in streaming, ma lo an-drò a comprare, farà parte della mia cdteca. In generale gli Oasis e i due fratelli Gallagher mi stanno simpatici anche per via di quel “bisticciare” per

far parlare un po’ di loro. È lo show business (magari non litigano poi troppo, visto che le loro carriere vanno su due binari diversi). Ma si sa, un po alcol e qualche droga leggera fanno dire a volte fesserie (o fare fesserie) e questo mantiene l’alone di verità o meno delle varie battute di gossip sui due fratelli pop. A prescindere da queste considerazioni, io ritengo che questo “chi ha costruito la luna” di Noel abbia diversi spunti molto ben riusciti e in linea con le aspettative della vigilia. Ricordo che un mesetto fa su Virgin Radio, ma non solo, si faceva un gran vociare dell’evento relativo alla uscita di questo disco, e io mi ricavai una mia idea, sentendo il singolo di apertura del disco. Ecco, il singolo è diciamo, da radio appunto, ma non riflette in toto (a mio parere) tutto il resto del disco. Che di fatto è diverso. Come ho detto in apertura di articolo, è anche (passatemi il termine) “sperimentale”, ma non come musica “spe-rimentale”, è appunto “sperimentale” per il suo modo di fare dischi fino ad oggi. Cosa sperimenta il nostro Noel? Nulla di che, si toglie secondo me qualche anima pop (Oasis) e si veste di Rock in senso piu ampio del termine, apre a canzoni chitarra e voce e un filo di pianoforte (bellissima l’ultima canzone “Dead in the Water”), oppure in altri frangenti mette il dito su echi 80 – 90 sempre di istinto rock, con lampi di psichedelia pura. Insomma un disco che se non sapessimo chi è, parleremmo di un rocker psichedelico più che un autore pop. Insomma, bellissimo lavoro. A me perlomeno piace molto. Ve lo consiglio! Auguro a tutti buone festività natalizie e un ottimo e sereno 2018! Luca.

Il Canile e Gattile di Novellara

Ringraziano tutti quelli che hanno donato coperte e cibo e fatto offerte per i nostri ospiti! Un ringraziamento speciale va a una signora di Novellara che vuole rimanere anonima che in occasione del Natale tutti gli anni fa una generosa offerta!! Grazie mille di cuori a tutti!!

I Pelosi ringraziano!”

Salve, mi chiamo Alessandro Trolla, ho 22 anni e abito a Guastalla.Sono stato eletto Presidente dell’Associazione di Protezione Civile “Nubilaria”, di Novellara (RE), in data giovedì 2 novembre 2017. La mia storia a Novellara ha avuto inizio il 1° ottobre 2016, data in cui ho intrapreso il Ser-vizio Civile Nazionale in Comune, con il quale ho iniziato a conoscere la storia del paese ma soprattutto dove ho conosciuto persone, realtà nuove e Associazioni davvero fantastiche: ho apprezzato e ammirato fin da subito la voglia di crescere tutti assieme, elemento non scontato

in altri Comuni. Il mio primo approccio con l’Associazione “Nubilaria” è avvenuto in merito al progetto “Novellara per Caldarola”, paese in pro-vincia di Macerata colpito dagli eventi sismici del Centro Italia del 2016 e 2017. La riuscita del progetto è merito anche di tutte le altre Associazioni di Novellara che hanno contribuito nel loro piccolo a dare una grossa e preziosa mano.Ho avuto modo di lavorare a contatto con tale Associazione, ed è stato in quei momenti che honotato un potenziale enorme, una qualità che, secondo la mia opinione, può arricchirla molto:l’incredibile caratteristica di essere un gruppo formato da persone adulte, sagge e con esperienza, e al tempo stesso aiutati dall’energia dei soci più giovani, sempre pronti a dare una mano. Personalmente ho avuto altre esperienze nel campo del volontariato, in quanto ho fatto parte, per 3 anni, della Protezione Civile “Bentivoglio” di Gualtieri, la quale mi ha fatto crescere moltissimo sia come volontario che come persona: a loro devo davvero tanto.Con la mia elezione a Presidente è cominciata per me una nuova avven-tura, che voglio viveregiorno per giorno, con la consapevolezza di voler far crescere un’Associa-zione con un potenziale enorme.Con questa lettera voglio esprimere tutta la mia volontà e voglia di fare per questa Associazione e sarò sempre pronto ad accogliere chiunque voglia entrare a far parte di questo magnifico gruppo.

Distinti saluti, Alessandro Trolla

“LA PROTEZIONE CIVILE SEI ANCHE TU!”

Se i folletti di Amazon scioperano

Tra i tanti pacchi, i dipendenti di Amazon, uno l’hanno fatto e consegnato direttamente al loro titolare scioperando. Nel mio immaginario questi operai svolgono lo stesso lavoro dei braccianti di Babbo Natale pur non godendo della loro popolarità. Se venissi infatti a conoscenza di uno sciopero dei folletti di Babbo, a causa di un ingiusto trattamento, io non chiederei più i regali a lui, ma mi rivolgerei alla più solidale Befana o alla più equa Santa Lucia anche se costa più caro perché devi lasciargli il latte per l’asinello. Un sereno e solidale Natale a tutti!

Rubrica a cura di Simone Oliva

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AuguriGuai se non ci fosse il Natale. Ci deve essere almeno un giorno dell’anno a ricordarci che siamo qui per gli altri e non solo per noi stessi. L’AVIS ringrazia medici, infermieri, collaboratori e con loro il Conad locale per i ristori e le edicole Masini e Ferretti per i giornali forniti nelle giornate di prelievo di sangue. Auguri a tutti di Buone Feste

Gita a InnsbruckGrande soddisfazione per l’ottima riuscita dell’ultima gita dell’anno. Erano in tanti, specialmente giovani già donatori e non che hanno partecipato e suc-cessivamente si sono interessati alle nostre promozioni atte ad incentivare le nuove generazioni alla donazione di sangue.

Avis informaSi comunica che domenica 7 gennaio 2018, presso la sede AVIS di Novellara, ci sarà la consueta donazione di sangue. I donatori già contattati telefonicamente, dovranno presentarsi dalle ore 7,30 alle 10,30 muniti di documento d’identità e codice fiscale. Alimenti permessi prima della donazione compresi gli esami annuali: acqua, camo-milla, caffé, spremute, il tutto senza zucchero. Evitare tassativamente latte e suoi derivati. Al termine ti verrà consegnato il calendario del 2018 e la strenna natalizia

Piero Ghidini

Nella suggestiva cornice del teatro Tagliavini di Novellara, lo scorso sabato 18 novembre si è svolta l’iniziativa organizzata dalle Avis comunali di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Novellara, Poviglio, Reggiolo, Santa Vittoria.Ad aprire la serata è stato lo spettacolo della compagnia bolognese dei Delirici, che at-traverso la narrazione e le canzoni di Neil Young e dei Traffic, hanno presentato la storia, la vita, il mito di Annibale Barca, il Cartaginese, l’uomo dalle scelte apparentemente incomprensibili, l’uomo del viaggio epico, della strada meno comoda, dei 37 elefanti sulle Alpi, l’uomo in perenne sfida con i Romani, con se stesso, col proprio destino.Giunto alla sua terza edizione, il progetto AVIS PREMIA IMPEGNO E VOLONTARIA-TO destina 6 borse di studio del valore di 400 euro a studenti degli istituti Russell e Carrara che, nell’anno scolastico 2016-2017, oltre a dimostrare impegno scolastico diplomandosi con un punteggio superiore a 85/100, si sono approcciati ad AVIS in qualità di donatori o volontari, o hanno comunque svolto attività di volontariato presso altre associazioni.Sono stai premiati con una borsa di studio di 400 euro gli studenti:BADOLATO ELEONORA, BENATTI ALICE, FERRARI ANDREA, LIPEROTI ELENA, ROTELLI MATTEO, TORELLI ALESSANDRO.Il presidente della sezione AVIS di Novellara, Francesco Mora, ha ringraziato anche gli altri ragazzi che hanno partecipato al bando: ACERBI MELISSA, ALDROVANDI ENRI-CO, AZZARI VERONICA, BISI ADA, CONATO ALICE, ESPOSITO FIORENZA, FERRARI MARGHERITA, GIBELLINI SABRINA, KIREMITCI BURCU, MARETTI SARA, NDYAE FATYBALLA, SCARAVELLI ARIANNA.Erano presenti alla serata e hanno desiderato dare il loro saluto il sindaco di Novellara Elena Carletti, che ha sottolineato la ricchezza dell’associazionismo e della cultura della solidarietà; il presidente dell’Avis Provinciale di Reggio Emilia Stefano Pavesi, che ha confermato l’impegno di Avis a creare sinergie con le scuole e promuovere il valore del dono tra i giovani; gli insegnanti Francesconi Marialuisa, Fornasari Antonella, Ferrari Filippo, che hanno espresso grande disponibilità nel valorizzare la sensibilità dei ragazzi e nello sviluppare progetti condivisi con le associazioni del territorio.Questa è solo una delle tante iniziative che AVIS, in tutta la provincia, porta avanti nelle scuole, fino da quella elementare, per diffondere i valori della solidarietà e della partecipazione attiva, e, al tempo stesso, per promuovere la tutela della salute e dei corretti stili di vita. Le AVIS della Bassa ringraziano di cuore tutti coloro che hanno collaborato alla realiz-zazione di questa iniziativa e i numerosi spettatori che hanno partecipato alla serata.

AVIS Novellara Cinzia Ghisi

Prima lo spettacolo “teatro-canzone” dei Delirici, e poi la consegna di 6 borse di studio.

18 NOVEMBRE 2018: LE AVIS DELLA BASSA PREMIANO IMPEGNO E VOLONTARIATO

Mi ha sempre appas-sionato e affascinato la musica anche perchè ho avuto l’occasione di conoscere tanti “suo-natori” come si diceva un tempo. Sono nato e cresciuto in un periodo in cui la musica popola-re era segno di cultura e di divertimento. Anch’io sono stato a scuola di Musica studiando sul libro del Dacci con il Maestro Curzio Confet-

Un ricordo di Giuliano “Didi” Ghizzoni il batterista

di Giovanni Franzoni

ta ma non sono passato alla seconda parte: lo strumento. Alla mia età forse la musica sarebbe stata una buona compagna di vita Pazienza. L’ascolto di buona musica mi appaga tanto, specialmente quella classica. Ora, nelle poche righe che seguono, vorrei ricordare due musicisti novellaresi scomparsi: i due “Didi”, Bruno Berni e Giuliano Ghizzoni. Bruno detto e conosciuto anche come il “Tigol”, ci ha lasciato alcuni anni orsono mentre Giuliano da poco tempo. Bruno fu una grande tromba Giuliano uno straordinario batterista. Giuliano è stato per me, anche per motivi di età, un amico che mi ha confortato in momenti difficili e particolari. Lo si può vedere nella foto, con la PATTUGLIA GAIA, storico gruppo musicale novellarese. Sono certo che sarà già stato inserito, lassù, in una grande orchestra di Angeli. Ciao Giuliano.

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Un pizzicotto ai più piccol i e non solo

Così anche voi siete saliti fin quassù per ascolta-re la mia storia: ero un ragazzino allora e quanti anni sono passati…tantissimi. Ormai sono di-ventato vecchio e tiro avanti con le poche pecore che mi sono rimaste. Ma quella notte, campassi altri cent’anni, non la dimenticherò mai. Per far-la breve andò così: durante il giorno ero sceso al mercato di Betlemme con mio padre che faceva il pastore; c’era una confusione dell’altro mon-do. Carovane, cammelli, asini, facce strane. Mio padre mi parlò di un censimento organizzato dai Romani, ma non capii un bel niente e quindi non posso spiegarvelo.Ma voi volete che vi parli di quella notte e quindi taglio corto. Quella sera non riuscivo a dormire: sembrava che tutte le stelle del cielo si fossero date appuntamento sopra le nostre teste e sopra le nostre grotte. I pastori avevano condotto le pe-core nei recinti, accesi i fuochi e iniziato i turni di veglia. Li sentivo chiacchierare e le loro frasi era-no interrotte da lunghi silenzi. Mi addormentai. Quando mi svegliai era ancora buio. I fuochi era-no spenti, i pastori scomparsi e le pecore fuori dai recinti. E quella stella? Una così non l’avevo mai vista: aveva una scia luminosa come se trascinas-se migliaia e migliaia di altre stelle. Di colpo mi ac-corsi che alcune pecore avevano preso il sentiero delle grotte abbandonate.Altro che fissare le stelle: quelle pecore potevano perdersi o cadere in un burrone o finire in mezzo a un branco di lupi. Roba dell’altro mondo: pecore dappertutto e nessun pastore in giro. Fischiai al mio cane e giù di corsa per il sentiero.D’un tratto mi fermai, perché dalle grotte abban-donate venivano delle luci. Strano: in quelle grotte non viveva più nessuno, solo ogni tanto si na-scondeva qualche brigante inseguito dai soldati, Ma un brigante non avrebbe mai acceso un fuoco. E allora? Avanzai adagio tenendomi vicino il cane.Sentivo delle voci e fra queste anche quella di mio padre. Ma perché aveva abbandonato le sue pe-core? Stava lì, davanti ad una grotta, assieme ad altri pastori, che vivevano con noi. Mi avvicinai. Nella grotta c’era una luce fioca e sul fieno dormi-va un bambino. Vidi un uomo e una donna e più in là un asino e un bue. L’asino pareva stanco, ma il bue dormiva tranquillo.Mi avvicinai a mio padre che mi accarezzò: lo ri-cordo come fosse adesso. Una carezza dolcissima dalla sua mano forte e vigorosa: da tanto tempo non mi accarezzava più. I suoi occhi rudi e severi mi parvero quelli di un bambino. “Perché non mi hai chiamato?”, gli dissi. “Zitto” fece lui, ma con

dolcezza. Poi la donna parlò: “Ora dovete partire. E’ quasi giorno. Siete stati tanto buoni con noi”. An-che l’uomo parlò: “ Adesso possiamo arrangiarci da soli”. Vidi mia madre chinarsi sul bambino e baciarlo e poi fare una carezza alla donna. “Posso restare?”, chiesi improvvisamente a mio padre. Così restai tut-to il giorno e cercai di rendermi utile. Mentre dor-mivano, dovevano essere molto stanchi, sistemai il fieno e la paglia, ripulii la grotta e portai l’asino e il bue al ruscello. Il bue beveva poco, ma l’asino non la finiva più: seppi, poi, che quella povera bestia aveva fatto un lungo viaggio.Quando tornai alla grotta, Giuseppe, così si chiama-va quell’uomo, mi chiese se andavo con lui a fare un po’ di legna, perché voleva riaccendere il fuoco. Dapprima non parlava e io lo seguivo in silenzio. Poi cominciò a spiegarmi un mucchio di cose. “Vedi, ra-gazzo, con il legno di questo albero io faccio un cas-settone, un tavolo oppure un letto; con quest’altro, che è più resistente al sole e all’acqua, faccio invece una porta e da questo, che costa meno, ricavo pan-che e sgabelli”. Così capii che faceva il falegname e che il suo mestiere lo conosceva bene.A un certo punto mi feci coraggio e gli chiesi come mai era capitato a Betlemme. Mi parlò anche lui del censimento e, in più, si mise a raccontare di Mosé, di Davide, di Isaia e di altri e io ne capii ancora meno. Poi mi disse che a Betlemme non avevano trovato l’ombra di una stanza per la notte, lo disse con tri-stezza e io pensai che dovevano essere poveri. In-tanto, avevamo raccolto un bel po’ di legna e lui mi aveva dato un mucchio di consigli: “Questa brucia bene, ma troppo in fretta; questa lasciala stare, per-ché fa solo fumo; questa, invece, dà un bel caldo”. E aveva ragione: infatti, quando accese il fuoco davanti alla grotta, vidi il più bel falò di questo mondo.Prima di sera, portai ancora l’asino e il bue a bere. L’asino, che aveva dormito tutto il giorno, era vivace e saltellava, mentre il cane gli abbaiava dietro. Poi, ripulii ancora la grotta, feci dell’altra legna e preparai un fuoco che sarebbe durato tutta la notte. Quando arrivò mio padre con altri pastori, il bambino dormi-va. Avevano portato mantelli di lana e una lampada ad olio che mio padre appese all’entrata della grotta. In cielo c’erano ancora tantissime stelle e quella dalla lunga scia era tornata luminosa come quella della sera prima. Poi, mio padre mi disse che era ora di partire e io andai a salutarli. Giuseppe mi diede un colpetto sulle spalle e Maria mi sorrise. Il bambino sorrise. Ci avviammo in silenzio. Giunti al sentiero che portava alle nostre grotte, salii sulle forti spalle di mio padre e di lassù, nel dormiveglia, mi pareva di riuscire a toccare la cometa.

Ricordiamo, nel mese di DICEMBRE, il giorno 8 l’Immacolata Concezione; domenica 10 la Gior-nata Internazionale dei Diritti dell’Uomo; giovedì 21 l’inizio del Solstizio d’inverno; lunedì 25 il San-to Natale e martedì 26 Santo Stefano.

Le città e le case cambiano aspetto: si illuminano, si sente il desiderio di incontri e di regali. Adulti e bambini si divertono a decorare l’albero di Natale con palline e luci colorate e a costruire il presepe con le statuine e la stella cometa. La prima imma-gine di una stella cometa fu dipinta nel 1299 da Giotto, che aveva visto passare in cielo una luce con una coda splendente: la famosa cometa di Halley.Il Natale è un’importante festa religiosa, ma è an-che un’occasione per stare insieme in famiglia e per aiutare chi è meno fortunato: offrire un dono, un piccolo gesto d’amore può cambiare la vita nostra e degli altri.Verso i nostri familiari basta anche la promessa di un piccolo aiuto in casa, magari alla mamma che sta preparando un dolce natalizio. Forse un “pane”. In Italia ce ne sono tanti, con nomi diver-si: pangiallo a Roma, pane certosino a Bologna, pandolce a Genova, panpepato a Ferrara e in Umbria, panforte a Siena, panvisco a Bari.

EMOZIONI ACCANTO A MARIA E A GIUSEPPE

I L PASTORELLO a l la GROTTA

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GINO MARIANI CERATINell’anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano con immutato

affetto la figlia Roberta, il genero Paolo e il nipote Davide.

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Cepelli Sauro e famiglia rin-graziano parenti e amici delle donazioni ricevute per l’Ho-spice di Guastalla in memoria di Fatiha Salmi

Ringraziamento

Gruppi di Reggio Emilia e provincia tel.3347469749

Oggi è il giorno che festeggio cinque anni di sobrietà e mi chiamo Davide Alcolista Anonimo di Manto-va. Che dire? Cinque anni per me sono un sacco di tempo e mi viene naturale pensare a quando sono entrato dalla porta del Gruppo per la prima volta, alle condizioni in cui ero e soprattutto com’ era diversa la mia vita. Una vita scandita dai ritmi dettati dall’ alcol, i miei pensieri e le mie azioni con-tinuamente offuscate dalla sostanza, l’ incapacità e la non volontà di prendermi alcuna responsabilità nonostante una famiglia e un lavoro da portare avanti. Il mio egoismo era all’ apice. C’ ero solo io, vedevo solo i miei problemi ed ero sempre convinto che la sfortuna e la cattiva sorte si acca-nissero ingiustamente contro di me. E bevevo...e più pensavo a queste cose, più bevevo. Mi ricordo i terribili mal di testa mattutini, gli occhi fuori dalle orbite, una faccia impresentabile. Il verdetto dello specchio si faceva ogni mattina sempre più severo e ad un certo punto non riconoscevo neanche più quell’ individuo riflesso nello specchio del mio bagno. avevo smarrito completamente la strada e l’ alcol mi aveva presentato il conto, un conto salato e amaro, implacabilmente il vortice che mi stava risucchiando diventava sempre più profondo. Mio figlio aveva due anni, la mia compagna aveva praticamente le valigie pronte e al lavoro non so quanto sarei durato in quello stato. Ero con le spalle al muro. Poi improvvisamente uno spiraglio di luce. La mia compagna contatta un gruppo A.A. della mia città, mi convince a fare una prova e una sera mi accompagna. Così entrai quella sera per la prima volta in A.A. e il risultato è che sono cinque anni che non tocco il primo bicchiere. L’ ossessione

per l’ alcol mi ha finalmente abbandonato, la sfor-tuna e la mala sorte sono scomparsi, così come i mal di testa e malesseri vari e adesso l’ individuo riflesso nello specchio del mio bagno alla mattina mi sorride e anche la tristezza è scomparsa dai suoi occhi. Sto pensando che se in quella serata di Giugno non fossi entrato da quella porta , la mia vita non sarebbe cambiata e avrei avuto di fianco non una bottiglia di acqua fresca ma ben altro tipo di bottiglia e la mia condizione sarebbe stata sicuramente di uno squallore purtroppo co-nosciuto. Grazie agli amici, grazie A.A., oggi sono un uomo libero!!!

ANCHE OGGI ......LO SPECCHIO MI SORRIDE

Redazione: viale Montegrappa, 54 Novellara (RE) tel. 0522/654447 Email: [email protected] responsabile: Mattia Mariani Proprie-tario: Circolo il Contemporaneo Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Marco Villa, Giovanni Franzoni, Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva, Daniele Gareri, Massimo Vecchi.Stampa: Tipolito Lugli Novellara via Prov.le NordDistribuito da: Agrifoglio Promozioni (Marit Group) Novellara (RE) strada dei Boschi, 46 [email protected]

Autorizzazione Tribunale Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89

CIRCOLO IL CONTEMPORANEO

mensile novellarese d’informazione

Il contenuto degli articoli firmati esprime l’opinione dell’autore e non necessariamente quello della redazione

In memoria di Reverberi Ines e DinaI fratelli Nerina, Albino, Savino, Mietta, Ombret-ta Bagni e Gabriella Reverberi In memoria di Vezzani Cesarina Anna Tondelli Gabriella

Donazioni a sostegno del ComitatoCastagnoli Magda – Zarantonello Pierluigi, Paolo e Matteo

A tutti coloro che ci sostengono credendo nel nostro lavoro e nel nostro impegno, il nostro più sentito e sincero grazie.

Il Presidente del Comitato Denti Massimo

In memoria di Cattabiani LuciaTondelli Gianni e Marta

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ODINO ROSSETTINel 19° anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano

con immutato affetto il figlio Luigi, la nuora Rosanna e la nipote Monica

NELLA BEDOGNI

FRANCO BENEVELLI Nell’anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano con immutato

affetto i figli Carlo, Meris e Luca e rispettive famiglie, la sorella Romana e i parenti tutti.

ANNA BARILLI

FERMO DAVOLI - RINA CROTTIL’amore, gli abbracci i ricordi, affiorano nel sapervi insieme. Le vostre figlie.

OSANNA BAGNINel 19° anniversario della scomparsa la ricordano con affetto, i fratelli Ovillio e Odillo, le sorelle Olivetta e Ondina, cognati e cognate.

SEVERINO BAGNINel 22° anniversario della scomparsa lo ricordano con affetto i figli Ovilio, Odillo, Olivetta e Ondina, nuore generi e nipoti.

LINA ZANICHELLINel 1 anniversario della scomparsa la ricordano con affetto i figli Ovilio, Odillo, le sorelle Olivetta e Ondina.

MATILDE GALLONIGINO CATELLANI

Nella ricorrenza natalizia vi ricor-diamo con grande affetto. Giancar-lo e Ave, Orianna e Nando, i nipoti Luca , Manuela, Veronica, Marcella Giovanni e Daniele e i pronipotini, Manuel, Martin, Gabriele, Anita, Nicola e Viola.

DARAMMO SPAGGIARINella ricorrenza Natalizia i vostri cari vi ricordano con affetto.

EBE SUBAZZOLI

FRANCO PELLININella ricorrenza natalizia un pensiero speciale dai figli Valeria,

Cristina e Andrea, i generi, la nuora e i nipoti.

GINA TASCHINI

MARIA CONSOLI Nel 3° anniversario dalla scomparsa la ricordano con affetto i figli Emanuela, Daniela e Marco, nuora, genero e nipoti.

GIANNETTO GATTINell’anniversario della scomparsa dei propri cari cari li ricordano con affetto il figlio Ivano, la nuora Laura i nipoti Marco con Evelina, Simona con Simone e i pronipoti Filippo e Federica.

CARMELINA BENEVENTI

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GIULIANO GHIZZONIAd un mese della scomparsa lo ricordano con affetto la moglie Lidia, i figli Fabio e Francesca, il nipote Andrea e il genero Rino.

FEDERICO ZECCHINIQuando ci lascia un amico, il dolore è immenso. Un amico è un fratello, è colui che chiamiamo nei momenti di difficoltà, ma anche di gioia e di felicità. Per questo vogliamo salutare Federico, che ci ha lasciato da poco, e Claudio, la cui scomparsa prematura è ancora impressa nella nostra mente, rigraziandoli della loro amicizia e facendoli rivivere nei valori che ci hanno trasmesso e noi, in nome di questa nostra amicizia, ci impegneremo nel far sì che il loro ricordo non svanisca mai.

I vostri amici Lucia, Alberto, Lorenza, Luciano, Onelia, Giuliano, Rita, Sandro, Wilmer, Cinzia, Carlo e Rita.

CLAUDIO ZECCHINI

ELISA RIGONNell’anniversario della loro scomparsa li ricordano con affetto i figli Severino

e Graziano, la nuora Deanna, i nipoti Massimo e Roberto, il pronipote Mattia e i parenti tutti.

REMOALDO CROTTI

CLINIO CORRADINI (GIUSEPPE)Sono passati 7 anni da quando ci hai lasciato,

ma per noi tu sei sempre presente, ciao.Elsa, Sandro, Sandra, Valeria e Riccardo

CESARINA FERRO LINO SANTINIVi ricordiamo sempre un forte abbraccio.

Elsa, Eros, Nadia, Sandro, Sandra, Marzia, Mirco, Valeria e Riccardo.

GIUSEPPE SUBAZZOLI

Nel 4 anniversario della scomparsa lo ricordano con affetto la sorella Ines, il nipote Mauro e i pronipoti Alessia e Emanuele

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