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Il MobbingIl Mobbing

Dr.ssa Daniela BorleriDr.ssa Daniela BorleriDr. Davide RamenghiDr. Davide Ramenghi

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Definizione:Definizione:

Mobbing:Mobbing:

Parola derivante dal verbo del vocabolario Parola derivante dal verbo del vocabolario anglosassone “to mob”, che significa anglosassone “to mob”, che significa assalire, malmenare, attaccare.assalire, malmenare, attaccare.

Il termine mobbing si riferisce pertanto ad Il termine mobbing si riferisce pertanto ad un comportamento che ha lo scopo di un comportamento che ha lo scopo di allontanare il singolo dalla comunità.allontanare il singolo dalla comunità.

È un fenomeno di frequente osservazione È un fenomeno di frequente osservazione in “etologia” (scienza che studia il in “etologia” (scienza che studia il comportamento animale).comportamento animale).

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Definizione:Definizione:

Mobbing:Mobbing:

Dal momento che si tratta di un Dal momento che si tratta di un comportamento strategico, non è difficile comportamento strategico, non è difficile intuire che questo possa verificarsi anche intuire che questo possa verificarsi anche sul luogo di lavoro.sul luogo di lavoro.

Viene utilizzato per allontanare soggetti Viene utilizzato per allontanare soggetti indesiderati per varie ragioni (ad esempio indesiderati per varie ragioni (ad esempio perché non si adattano alle regole perché non si adattano alle regole imposte dalla dirigenza o dal “gruppo” o imposte dalla dirigenza o dal “gruppo” o perché si pongono di ostacolo al perché si pongono di ostacolo al progredire della carriera di qualcuno).progredire della carriera di qualcuno).

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Definizione:Definizione:

Mobbing:Mobbing:

Il mobber, ovvero l’autore del mobbing, Il mobber, ovvero l’autore del mobbing, può essere sia un singolo soggetto, sia un può essere sia un singolo soggetto, sia un gruppo di individui; sia un pari grado gruppo di individui; sia un pari grado (mobbing orizzontale) sia un superiore (mobbing orizzontale) sia un superiore (mobbing verticale).(mobbing verticale).

Esistono anche forme di mobbing Esistono anche forme di mobbing esercitate dal basso verso l’alto.esercitate dal basso verso l’alto.

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Definizione:Definizione:

Mobbing:Mobbing:

Il soggetto “mobbizzato” (= vittima del Il soggetto “mobbizzato” (= vittima del mobbing) vive una prima fase mobbing) vive una prima fase caratterizzata da ansia reattiva nel caratterizzata da ansia reattiva nel tentativo di impostare una strategia tentativo di impostare una strategia difensivadifensiva

Qualora questa risultasse infruttuosa Qualora questa risultasse infruttuosa l’ansia reattiva lascia il posto ad una l’ansia reattiva lascia il posto ad una sensazione di inadeguatezza ed alla sensazione di inadeguatezza ed alla tendenza all’auto-isolamento, fino ad tendenza all’auto-isolamento, fino ad arrivare alla franca depressione.arrivare alla franca depressione.

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Mobbing:Mobbing:

È di fondamentale importanza non È di fondamentale importanza non confondere il fattore di rischio (azione confondere il fattore di rischio (azione vessatoria) con la patologia ad esso vessatoria) con la patologia ad esso conseguente (disturbi psichici).conseguente (disturbi psichici).

Per essere ritenuti affetti da disturbi Per essere ritenuti affetti da disturbi psichici da da costrittività lavorativa non è psichici da da costrittività lavorativa non è sufficiente essere vittime di una sufficiente essere vittime di una situazione vessatoria ingiustificata, situazione vessatoria ingiustificata, occorre anche avere sviluppato la occorre anche avere sviluppato la patologia conseguente.patologia conseguente.

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Definizione:Definizione:

Mobbing:Mobbing:

È quindi necessario tracciare una netta È quindi necessario tracciare una netta distinzione tra il semplice disagio distinzione tra il semplice disagio lavorativo ed i veri e propri fattori lavorativo ed i veri e propri fattori patogeni. patogeni.

Il disagio lavorativo è la percezione Il disagio lavorativo è la percezione negativa, puramente soggettiva, che un negativa, puramente soggettiva, che un lavoratore può avere di alcune situazioni lavoratore può avere di alcune situazioni presenti sul luogo di lavoro, senza per presenti sul luogo di lavoro, senza per questo sviluppare patologie suscettibili di questo sviluppare patologie suscettibili di inquadramento nosologico.inquadramento nosologico.

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Mobbing:Mobbing:

In una recente pubblicazione l’OMS ha In una recente pubblicazione l’OMS ha indicato la prevalenza delle molestie morali indicato la prevalenza delle molestie morali sui luoghi di lavoro nel 2000 in Europa pari al sui luoghi di lavoro nel 2000 in Europa pari al 10%. In altre parole 1 persona su 10 sarebbe 10%. In altre parole 1 persona su 10 sarebbe vittima di azioni potenzialmente mobbizzanti.vittima di azioni potenzialmente mobbizzanti.

Tra i settori lavorativi più interessati dal Tra i settori lavorativi più interessati dal problema vi sarebbero la pubblica problema vi sarebbero la pubblica amministrazione, la difesa, la sanità, la amministrazione, la difesa, la sanità, la scuola etc.scuola etc.

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Mobbing:Mobbing:

Benché non sia un fenomeno nuovo, Benché non sia un fenomeno nuovo, l’attenzione dei mass-media verso il mobbing l’attenzione dei mass-media verso il mobbing sembra essersi risvegliata proprio negli ultimi sembra essersi risvegliata proprio negli ultimi anni.anni.

Studi professionali di medici ed avvocati sono Studi professionali di medici ed avvocati sono al giorno d’oggi presi d’assalto da presunti al giorno d’oggi presi d’assalto da presunti mobbizzati con pretese risarcitorie.mobbizzati con pretese risarcitorie.

Chiunque si senta per qualsivoglia ragione Chiunque si senta per qualsivoglia ragione emarginato, privato di incarichi o emarginato, privato di incarichi o riconoscimenti di prestigio, a prescindere riconoscimenti di prestigio, a prescindere dalle proprie capacità o rendimento, si ritiene dalle proprie capacità o rendimento, si ritiene mobbizzato.mobbizzato.

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Mobbing:Mobbing:

A tal proposito si vuole provocatoriamente A tal proposito si vuole provocatoriamente ricordare che il Parlamento Europeo, nel ricordare che il Parlamento Europeo, nel punto 5 della risoluzione in tema di mobbing punto 5 della risoluzione in tema di mobbing del 20/09/2001, del 20/09/2001, ““richiama l’attenzione sul richiama l’attenzione sul fatto che false accuse di mobbing possono fatto che false accuse di mobbing possono trasformarsi a loro volta in un temibile trasformarsi a loro volta in un temibile strumento di mobbing strumento di mobbing ””

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Legislazione:Legislazione:

Occorre precisare che attualmente in Italia Occorre precisare che attualmente in Italia non vi è una specifica legislazione in materia non vi è una specifica legislazione in materia di mobbing.di mobbing.

Fondamentale nella tutela contro qualsiasi Fondamentale nella tutela contro qualsiasi condotta persecutoria è l’articolo 2087 del condotta persecutoria è l’articolo 2087 del codice penale:codice penale:L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro…personalità morale dei prestatori di lavoro…

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Legislazione:Legislazione:

Altre norme a cui solitamente si fa Altre norme a cui solitamente si fa riferimento quando si parla di mobbing sono:riferimento quando si parla di mobbing sono: L’articolo 32 della Costituzione (diritto alla L’articolo 32 della Costituzione (diritto alla

salute);salute);

L’articolo 41 della Costituzione (che limita la L’articolo 41 della Costituzione (che limita la libertà di iniziativa economica privata, libertà di iniziativa economica privata, vietandone l’esercizio con modalità tali da vietandone l’esercizio con modalità tali da pregiudicare la sicurezza e la dignità umana)pregiudicare la sicurezza e la dignità umana)

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Legislazione:Legislazione:

Nel Decreto 27 Aprile 2004 (Elenco delle Nel Decreto 27 Aprile 2004 (Elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la malattie per le quali è obbligatoria la denuncia) le malattie psichiche e denuncia) le malattie psichiche e psicosomatiche da disfunzione psicosomatiche da disfunzione dell’organizzazione del lavoro figurano nella dell’organizzazione del lavoro figurano nella lista II, ovvero quella contenente malattie la lista II, ovvero quella contenente malattie la cui origine lavorativa è di “limitata cui origine lavorativa è di “limitata probabilità”.probabilità”.

L’onere della prova risulta essere a carico del L’onere della prova risulta essere a carico del ricorrente (sia per la sussistenza della ricorrente (sia per la sussistenza della patologia stessa che per la sua correlazione patologia stessa che per la sua correlazione con l’attività lavorativa).con l’attività lavorativa).

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Patologie:Patologie:

Le due patologie riconosciute come Le due patologie riconosciute come possibile conseguenza di costrittività possibile conseguenza di costrittività organizzativa sui luoghi di lavoro sono:organizzativa sui luoghi di lavoro sono:

Il disturbo dell’adattamento cronicoIl disturbo dell’adattamento cronico

Il disturbo post traumatico cronico da Il disturbo post traumatico cronico da stress.stress.

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Disturbo dell’Adattamento:Disturbo dell’Adattamento:

Secondo il DSM IV°, siamo di fronte ad un Secondo il DSM IV°, siamo di fronte ad un Disturbo dell’Adattamento quando una Disturbo dell’Adattamento quando una persona presenta le seguenti condizioni:persona presenta le seguenti condizioni:

a)a) lo lo sviluppo di sintomi emotivi o sviluppo di sintomi emotivi o comportamentalicomportamentali in risposta ad uno o più in risposta ad uno o più fattori stressanti identificabili che si fattori stressanti identificabili che si manifestano manifestano entro 3 mesientro 3 mesi dall’insorgenza degli dall’insorgenza degli stessi;stessi;

b)b) tali sintomi debbono essere tali sintomi debbono essere clinicamente clinicamente significativisignificativi (marcato disagio che va al di là di (marcato disagio che va al di là di quanto prevedibile in base all’esposizione al quanto prevedibile in base all’esposizione al fattore; compromissione del funzionamento fattore; compromissione del funzionamento sociale o lavorativo);sociale o lavorativo);

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Disturbo dell’Adattamento:Disturbo dell’Adattamento:

Secondo il DSM IV°, siamo di fronte ad un Secondo il DSM IV°, siamo di fronte ad un Disturbo dell’Adattamento quando una Disturbo dell’Adattamento quando una persona presenta le seguenti condizioni:persona presenta le seguenti condizioni:

c)c) l’anomalia legata allo stress non soddisfa i l’anomalia legata allo stress non soddisfa i criteri per un altro disturbo specifico e non criteri per un altro disturbo specifico e non rappresenta solamente un aggravamento di rappresenta solamente un aggravamento di una preesistente condizione;una preesistente condizione;

d)d) i sintomi non corrispondono ad un lutto;i sintomi non corrispondono ad un lutto;

e)e) una volta cessata la persistenza del fattore una volta cessata la persistenza del fattore stressante (o delle sue conseguenze) i sintomi stressante (o delle sue conseguenze) i sintomi non persistono per oltre 6 mesi.non persistono per oltre 6 mesi.

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Disturbo dell’Adattamento:Disturbo dell’Adattamento:

I Disturbi dell’Adattamento sono codificati in I Disturbi dell’Adattamento sono codificati in base al sottotipo che è scelto secondo i base al sottotipo che è scelto secondo i sintomi predominanti:sintomi predominanti: Con umore depressoCon umore depresso

Con ansiaCon ansia

Con ansia ed umore depresso mistiCon ansia ed umore depresso misti

Con alterazione della condottaCon alterazione della condotta

Non specificatoNon specificato

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Disturbo dell’Adattamento:Disturbo dell’Adattamento:

Se l’alterazione dura meno di 6 mesi il Se l’alterazione dura meno di 6 mesi il disturbo viene definito “acuto”disturbo viene definito “acuto”

Se l’alterazione dura più di 6 mesi il disturbo Se l’alterazione dura più di 6 mesi il disturbo viene definito “cronico”viene definito “cronico”

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Disturbo Post Traumatico da Disturbo Post Traumatico da Stress:Stress:

La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da Stress si pone nel momento in cui:Stress si pone nel momento in cui:

a)a) la persona è stata esposta ad un la persona è stata esposta ad un evento evento traumaticotraumatico nel quale erano presenti le nel quale erano presenti le seguenti caratteristiche:seguenti caratteristiche: la persona ha vissuto, assistito o si è la persona ha vissuto, assistito o si è

confrontata con un evento/i che hanno confrontata con un evento/i che hanno implicato morte, o minaccia di morte, o implicato morte, o minaccia di morte, o gravi lesioni, o una minaccia all’integrità gravi lesioni, o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri.fisica propria o di altri.

la risposta della persona comprendeva la risposta della persona comprendeva paura intensa, sentimento di impotenza o paura intensa, sentimento di impotenza o di orrore.di orrore.

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Disturbo Post Traumatico da Disturbo Post Traumatico da Stress:Stress:

La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da Stress si pone nel momento in cui:Stress si pone nel momento in cui:

b)b) l’evento traumatico viene l’evento traumatico viene rivissutorivissuto persistentemente in uno (o più) dei seguenti persistentemente in uno (o più) dei seguenti modi:modi: ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi

dell’evento (immagini, pensieri e dell’evento (immagini, pensieri e percezioni);percezioni);

sogni spiacevoli dell’evento ricorrenti;sogni spiacevoli dell’evento ricorrenti;

agire o sentire come se l’evento traumatico agire o sentire come se l’evento traumatico si stesse ripresentando;si stesse ripresentando;

disagio psicologico di fronte a fattori che disagio psicologico di fronte a fattori che assomigliano o simbolizzano l’evento.assomigliano o simbolizzano l’evento.

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Disturbo Post Traumatico da Disturbo Post Traumatico da Stress:Stress:

La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da Stress si pone nel momento in cui:Stress si pone nel momento in cui:

c)c) Viene praticata una Viene praticata una condotta di evitamentocondotta di evitamento persistente degli stimoli associati con il persistente degli stimoli associati con il trauma e vi è una attenuazione della reattività trauma e vi è una attenuazione della reattività generale (almeno tre dei seguenti elementi):generale (almeno tre dei seguenti elementi): evitamento di pensieri, sensazioni o evitamento di pensieri, sensazioni o

conversazioni associate con il trauma;conversazioni associate con il trauma;

evitamento di attività, luoghi o persone che evitamento di attività, luoghi o persone che evochino ricordi inerenti al trauma;evochino ricordi inerenti al trauma;

incapacità di ricordare qualche aspetto del incapacità di ricordare qualche aspetto del trauma;trauma;

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Disturbo Post Traumatico da Disturbo Post Traumatico da Stress:Stress:

La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da Stress si pone nel momento in cui:Stress si pone nel momento in cui:

c)c) Viene praticata una Viene praticata una condotta di evitamentocondotta di evitamento persistente degli stimoli associati con il persistente degli stimoli associati con il trauma e vi è una attenuazione della reattività trauma e vi è una attenuazione della reattività generale (almeno tre dei seguenti elementi):generale (almeno tre dei seguenti elementi): riduzione di interesse e partecipazione in riduzione di interesse e partecipazione in

attività;attività;

distacco ed estraneità verso gli altri;distacco ed estraneità verso gli altri;

affettività ridotta (incapacità di provare affettività ridotta (incapacità di provare sentimenti);sentimenti);

pessimismo per le prospettive future pessimismo per le prospettive future (carriera, matrimonio, figli, durata della (carriera, matrimonio, figli, durata della vita).vita).

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Disturbo Post Traumatico da Disturbo Post Traumatico da Stress:Stress:

La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da Stress si pone nel momento in cui:Stress si pone nel momento in cui:

d)d) Sintomi persistenti tra cui almeno due dei Sintomi persistenti tra cui almeno due dei seguenti:seguenti: difficoltà ad addormentarsi o a mantenere difficoltà ad addormentarsi o a mantenere

il sonno;il sonno;

irritabilità o scoppi di collera;irritabilità o scoppi di collera;

difficoltà a concentrarsi;difficoltà a concentrarsi;

ipervigilanza;ipervigilanza;

esagerate risposte d’allarme.esagerate risposte d’allarme.

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Disturbo Post Traumatico da Disturbo Post Traumatico da Stress:Stress:

La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da La diagnosi di Disturbo Post Traumatico da Stress si pone nel momento in cui:Stress si pone nel momento in cui:

e)e) La durata del disturbo è superiore a 1 mese.La durata del disturbo è superiore a 1 mese.

f)f) Il disturbo causa disagio clinicamente Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o menomazione nel significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.aree importanti.

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Se l’alterazione dura meno di 3 mesi il Se l’alterazione dura meno di 3 mesi il disturbo viene definito “acuto”disturbo viene definito “acuto”

Se l’alterazione dura più di 3 mesi il disturbo Se l’alterazione dura più di 3 mesi il disturbo viene definito “cronico”viene definito “cronico”

Se l’esordio dei sintomi avviene almeno 6 Se l’esordio dei sintomi avviene almeno 6 mesi dopo l’evento stressante il disturbo mesi dopo l’evento stressante il disturbo viene definito “ad esordio ritardato”.viene definito “ad esordio ritardato”.

Disturbo Post Traumatico da Disturbo Post Traumatico da Stress:Stress:

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Il Medico del Lavoro:Il Medico del Lavoro:

Primo compito del Medico del Lavoro è Primo compito del Medico del Lavoro è accertarsi che vi sia stato effettivamente accertarsi che vi sia stato effettivamente mobbing nei confronti di un soggetto.mobbing nei confronti di un soggetto.

Passo successivo è dimostrare il nesso di Passo successivo è dimostrare il nesso di causalità fra le eventuali patologie riportate e causalità fra le eventuali patologie riportate e le azioni mobbizzanti subite.le azioni mobbizzanti subite.

Qualora fosse dimostrato il nesso causale tra Qualora fosse dimostrato il nesso causale tra fattori di rischio e patologia sviluppata si fattori di rischio e patologia sviluppata si potrà parlare di patologia professionale.potrà parlare di patologia professionale.

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Il Medico del Lavoro:Il Medico del Lavoro:

Il parametro fondamentale per la Il parametro fondamentale per la determinazione di una patologia di origine determinazione di una patologia di origine professionale è pertanto la ricerca dei “fattori professionale è pertanto la ricerca dei “fattori di rischio”.di rischio”.

A differenza degli altri fattori di rischio A differenza degli altri fattori di rischio professionale (fisici, chimici, biologici), professionale (fisici, chimici, biologici), individuabili e quantificabili oggettivamente, individuabili e quantificabili oggettivamente, per i fattori di rischio da costrittività per i fattori di rischio da costrittività organizzativa non esiste uno strumento di organizzativa non esiste uno strumento di misura. Risultano pertanto sfuggenti e non misura. Risultano pertanto sfuggenti e non quantificabili.quantificabili.

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Il Medico del Lavoro:Il Medico del Lavoro:

Il Medico del Lavoro deve partire da una Il Medico del Lavoro deve partire da una diagnosi clinica formulata da personale diagnosi clinica formulata da personale specializzato (psichiatra e psicologo).specializzato (psichiatra e psicologo).

Devono pertanto essere rigettate (o Devono pertanto essere rigettate (o comunque considerate con le dovute cautele) comunque considerate con le dovute cautele) le diagnosi formulate da medici non le diagnosi formulate da medici non specialisti di patologie psichiche.specialisti di patologie psichiche.

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Il Medico del Lavoro:Il Medico del Lavoro:

Tra gli scopi del Medico del Lavoro vi è anche Tra gli scopi del Medico del Lavoro vi è anche quello di contribuire alla valutazione del quello di contribuire alla valutazione del danno biologico definendo quale sia la danno biologico definendo quale sia la capacità lavorativa residua del malato.capacità lavorativa residua del malato.

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Circolare INAIL 71/2003:Circolare INAIL 71/2003:

Con questa circolare l’INAIL afferma la Con questa circolare l’INAIL afferma la possibilità di riconoscimento di patologie possibilità di riconoscimento di patologie psichiche professionali derivanti da psichiche professionali derivanti da situazioni di costrittività organizzativa.situazioni di costrittività organizzativa.

L’inquadramento nosologico delle L’inquadramento nosologico delle patologie deve rientrare, come previsto patologie deve rientrare, come previsto anche dal Decreto Ministeriale del 27 anche dal Decreto Ministeriale del 27 Aprile 2004, nelle categorie “disturbo Aprile 2004, nelle categorie “disturbo post traumatico cronico da stress” e post traumatico cronico da stress” e “disturbo dell’adattamento cronico”.“disturbo dell’adattamento cronico”.

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Circolare INAIL 71/2003:Circolare INAIL 71/2003:

Le situazioni di costrittività organizzativa Le situazioni di costrittività organizzativa (fattori di rischio) più frequenti (fattori di rischio) più frequenti individuate sono:individuate sono: marginalizzazione dell’attività lavorativa;marginalizzazione dell’attività lavorativa;

svuotamento delle mansioni;svuotamento delle mansioni;

mancata assegnazione di compiti mancata assegnazione di compiti lavorativi con inattività forzata;lavorativi con inattività forzata;

mancata assegnazione degli strumenti di mancata assegnazione degli strumenti di lavoro;lavoro;

ripetuti trasferimenti ingiustificati;ripetuti trasferimenti ingiustificati;

prolungata attribuzione di compiti prolungata attribuzione di compiti dequalificanti rispetto al profilo dequalificanti rispetto al profilo professionale posseduto;professionale posseduto;

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Circolare INAIL 71/2003:Circolare INAIL 71/2003:

Le situazioni di costrittività organizzativa Le situazioni di costrittività organizzativa (fattori di rischio) più frequenti (fattori di rischio) più frequenti individuate sono:individuate sono: prolungata attribuzione di compiti prolungata attribuzione di compiti

esorbitanti o eccessivi anche in relazione esorbitanti o eccessivi anche in relazione a eventuali condizioni di handicap psico-a eventuali condizioni di handicap psico-fisici;fisici;

impedimento sistematico e strutturale impedimento sistematico e strutturale all’accesso a notizie;all’accesso a notizie;

inadeguatezza strutturale e sistematica inadeguatezza strutturale e sistematica delle informazioni inerenti all’ordinaria delle informazioni inerenti all’ordinaria attività di lavoro;attività di lavoro;

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Circolare INAIL 71/2003:Circolare INAIL 71/2003:

Le situazioni di costrittività organizzativa Le situazioni di costrittività organizzativa (fattori di rischio) più frequenti (fattori di rischio) più frequenti individuate sono:individuate sono: esclusione reiterata del lavoratore rispetto esclusione reiterata del lavoratore rispetto

ad iniziative formative, di riqualificazione ad iniziative formative, di riqualificazione ed aggiornamento personale;ed aggiornamento personale;

esercizio esasperato ed eccessivo di esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo.forme di controllo.

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Circolare INAIL 71/2003:Circolare INAIL 71/2003:

Sono invece esclusi dal rischio tutelato:Sono invece esclusi dal rischio tutelato: i fattori organizzativo-gestionali legati al i fattori organizzativo-gestionali legati al

normale svolgimento del rapporto di normale svolgimento del rapporto di lavoro (nuova assegnazione, lavoro (nuova assegnazione, trasferimento, licenziamento);trasferimento, licenziamento);

le situazioni indotte dalle dinamiche le situazioni indotte dalle dinamiche psicologico-relazionali comuni sia agli psicologico-relazionali comuni sia agli ambienti di lavoro che a quelli di vita ambienti di lavoro che a quelli di vita (conflittualità interpersonali, difficoltà (conflittualità interpersonali, difficoltà relazionali etc.)relazionali etc.)Come per tutte le altre malattie non Come per tutte le altre malattie non

tabellate l’onere della prova risulta a tabellate l’onere della prova risulta a carico del ricorrente.carico del ricorrente.

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Circolare INAIL 71/2003:Circolare INAIL 71/2003:

Non sempre sono producibili Non sempre sono producibili dall’assicurato o acquisibili dall’istituto dall’assicurato o acquisibili dall’istituto prove sufficienti, pertanto risulta prove sufficienti, pertanto risulta necessaria l’indagine ispettiva:necessaria l’indagine ispettiva: al fine di acquisire riscontri oggettivi di al fine di acquisire riscontri oggettivi di

quanto dichiarato dal Paziente;quanto dichiarato dal Paziente;

al fine di integrare gli elementi probandi al fine di integrare gli elementi probandi già forniti dallo stesso.già forniti dallo stesso.

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Circolare INAIL 71/2003:Circolare INAIL 71/2003:

L’iter diagnostico da seguire ai fini di una L’iter diagnostico da seguire ai fini di una uniforme trattazione medico-legale uniforme trattazione medico-legale prevede:prevede: anamnesi lavorativa pregressa ed attuale;anamnesi lavorativa pregressa ed attuale;

anamnesi fisiologica;anamnesi fisiologica;

anamnesi patologica remota;anamnesi patologica remota;

anamnesi patologica prossima;anamnesi patologica prossima;

esame obiettivo completo;esame obiettivo completo;

indagini neuropsichiatriche;indagini neuropsichiatriche;

test psicodiagnostici;test psicodiagnostici;

diagnosi medico-legale.diagnosi medico-legale.

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Circolare INAIL 71/2003:Circolare INAIL 71/2003:

Occorre inoltre escludere ai fini della Occorre inoltre escludere ai fini della diagnosi differenziale la presenza di:diagnosi differenziale la presenza di: sindromi e disturbi psichici riconducibili a sindromi e disturbi psichici riconducibili a

patologie d’organo, all’abuso di farmaci e patologie d’organo, all’abuso di farmaci e all’uso di sostanze stupefacenti;all’uso di sostanze stupefacenti;

sindromi psicotiche di natura sindromi psicotiche di natura schizofrenica, sindrome affettiva bipolare, schizofrenica, sindrome affettiva bipolare, maniacale, gravi disturbi della personalità.maniacale, gravi disturbi della personalità.

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Circolare INAIL 71/2003:Circolare INAIL 71/2003:

Le denunce di disturbi psichici da Le denunce di disturbi psichici da costrittività organizzativa sono definite costrittività organizzativa sono definite direttamente a cura delle sedi INAIL direttamente a cura delle sedi INAIL senza il parere preventivo della Direzione senza il parere preventivo della Direzione Generale.Generale.

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Il Protocollo della UOOML:Il Protocollo della UOOML:

La nostra proposta, in accordo con La nostra proposta, in accordo con quanto previsto dal protocollo INAIL, è quanto previsto dal protocollo INAIL, è che le figure del team di lavoro che che le figure del team di lavoro che debbano partecipare alla diagnosi siano:debbano partecipare alla diagnosi siano: Medico del lavoroMedico del lavoro

Psicologo del lavoroPsicologo del lavoro

PsichiatraPsichiatra

Medico del servizio di medicina del lavoro Medico del servizio di medicina del lavoro dell’ASL di competenza (Organo di dell’ASL di competenza (Organo di vigilanza)vigilanza)

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Il Protocollo della UOOML:Il Protocollo della UOOML:

Ruolo del Medico del Lavoro:Ruolo del Medico del Lavoro: Anamnesi lavorativa pregressa e attuale:Anamnesi lavorativa pregressa e attuale:

in particolare deve essere descritta la in particolare deve essere descritta la situazione lavorativa ritenuta causa della situazione lavorativa ritenuta causa della malattia, individuando le specifiche malattia, individuando le specifiche condizioni di costrittività organizzativa ed i condizioni di costrittività organizzativa ed i rischi riconducibili all’organizzazione rischi riconducibili all’organizzazione aziendale delle attività lavorative.aziendale delle attività lavorative.

Anamnesi fisiologicaAnamnesi fisiologica

Anamnesi patologica remotaAnamnesi patologica remota

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Il Protocollo della UOOML:Il Protocollo della UOOML:

Ruolo del Medico del Lavoro:Ruolo del Medico del Lavoro: Anamnesi patologica prossima (anche con Anamnesi patologica prossima (anche con

segnalazione della presenza di disturbi segnalazione della presenza di disturbi psicosomatici)psicosomatici)

Esame obiettivo completoEsame obiettivo completo

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Il Protocollo della UOOML:Il Protocollo della UOOML:

Ruolo dello Psicologo:Ruolo dello Psicologo: Il compito è sostanzialmente quello di Il compito è sostanzialmente quello di

effettuare un’analisi ed una valutazione effettuare un’analisi ed una valutazione dei fattori di rischio cosiddetti trasversali, dei fattori di rischio cosiddetti trasversali, in particolare sociali e psicologici.in particolare sociali e psicologici.

Con l’eventuale collaborazione di uno Con l’eventuale collaborazione di uno psicologo clinico verrà effettuata l’analisi psicologo clinico verrà effettuata l’analisi e la valutazione delle manifestazioni e la valutazione delle manifestazioni psicopatologiche attuali e/o pregresse psicopatologiche attuali e/o pregresse attraverso la somministrazione di batterie attraverso la somministrazione di batterie di test mirati.di test mirati.

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Il Protocollo della UOOML:Il Protocollo della UOOML:

Ruolo dello Psichiatra:Ruolo dello Psichiatra: Il compito dello Psichiatra è quello di Il compito dello Psichiatra è quello di

formulare una diagnosi.formulare una diagnosi.

Deve escludere, ai fini della diagnosi Deve escludere, ai fini della diagnosi differenziale, la presenza di:differenziale, la presenza di:

a) sindromi e disturbia) sindromi e disturbi psichici riconducibili psichici riconducibili a a patologie d’organo e/o sistemiche, patologie d’organo e/o sistemiche, all’abuso all’abuso di farmaci e all’uso di di farmaci e all’uso di sostanze stupefacenti;sostanze stupefacenti;

b) sindromi psicotiche di natura b) sindromi psicotiche di natura schizofrenica, schizofrenica, sindrome affettiva sindrome affettiva bipolare, maniacale, gravi bipolare, maniacale, gravi disturbi disturbi della personalità.della personalità.

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Il Protocollo della UOOML:Il Protocollo della UOOML:

Ruolo dello Psichiatra:Ruolo dello Psichiatra: Lo specialista Psichiatra consiglierà inoltre Lo specialista Psichiatra consiglierà inoltre

l’idonea terapia. l’idonea terapia.

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Il Protocollo della UOOML:Il Protocollo della UOOML:

A livello assistenziale, il ruolo del Medico A livello assistenziale, il ruolo del Medico del Lavoro, dello Psichiatra e dello del Lavoro, dello Psichiatra e dello Psicologo sono interdipendenti e devono Psicologo sono interdipendenti e devono pertanto essere integrati in una struttura pertanto essere integrati in una struttura funzionale unitaria: è questa la funzionale unitaria: è questa la condizione ottimale per la gestione di un condizione ottimale per la gestione di un fenomeno di tale complessità.fenomeno di tale complessità.

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Il Protocollo della UOOML:Il Protocollo della UOOML:

Ruolo dell’organo di vigilanza:Ruolo dell’organo di vigilanza: L’organo di vigilanza può svolgere L’organo di vigilanza può svolgere

indagini, accedere ai luoghi di lavoro, indagini, accedere ai luoghi di lavoro, assumere informazioni da testimoni, assumere informazioni da testimoni, dall’Azienda e dallo stesso interessato, dall’Azienda e dallo stesso interessato, analizzare le modalità organizzative, analizzare le modalità organizzative, procedurali ed ergonimiche.procedurali ed ergonimiche.

Verranno disposte, se non già agli atti, le Verranno disposte, se non già agli atti, le necessarie indagini ispettive con la necessarie indagini ispettive con la conseguente acquisizione di dichiarazioni conseguente acquisizione di dichiarazioni del datore di lavoro, testimonianze dei del datore di lavoro, testimonianze dei colleghi di lavoro, eventuali atti giudiziari, colleghi di lavoro, eventuali atti giudiziari, ecc..ecc..

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Il Protocollo della UOOML:Il Protocollo della UOOML:

A conclusione del lavoro effettuato verrà A conclusione del lavoro effettuato verrà rilasciato un unico certificato da parte del rilasciato un unico certificato da parte del Medico del Lavoro con la dichiarazione Medico del Lavoro con la dichiarazione della condizione di mobbing, cui allegare della condizione di mobbing, cui allegare le certificazioni degli altri specialisti.le certificazioni degli altri specialisti.

Come già indicato, nei casi di patologie Come già indicato, nei casi di patologie riconducibili a situazioni di mobbing, il riconducibili a situazioni di mobbing, il Medico del Lavoro inoltrerà certificazione Medico del Lavoro inoltrerà certificazione all’INAIL, all’Organo di Vigilanza ed alla all’INAIL, all’Organo di Vigilanza ed alla Magistratura.Magistratura.