Il Grande Sport n. 204 del 7 dicembre 2014

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Pagine di pura passione

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CICLISMO

Zattera rilanciale ragazze delsuo Breganze

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BASKET

Angela Gianollafuoriclasse nellavita e in campo

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TESTIMONIAL

Meneghinall’ExpoDino Meneghin, monumento dello sport italiano, icona del basket nazionale, sarà am-basciatore di Expo 2015, la rassegna mondiale milanese sull’alimentazione.

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L’APPELLO

Volley, Signorparla ai tifosi«Il pubblico non è numeroso come vorrem-mo. Giocare al sabato sera non ci facilita, ma abbiamo dovuto lasciare spazio anche al Bruel e alla Luparense. Spero però che i tifosi tornino a seguirci…».

|||| pagina 8

HOCKEY A1

FincatiscalpitaIl main sponsor dell’hockey Bassano striglia la squadra e guarda già al futuro per allestire una compagine più completa e competitiva su tutti i fronti.

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MARCE E CORSEsi trovano sul web:da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

il grande Sport sportivamente 7 dicembre 2014 - 2

Il 21 novembre scorso si sono svolti a Doha in Qatar i campio-nati del mondo della 100 km. Nove atleti italiani erano presenti, sei uomini e tre donne. Tra questi Giorgio Calcaterra, uno dei fa-voriti per la vittoria finale. Molte le polemiche nelle settima-ne preceden-ti alla gara:Calcaterra ha criticato la convocazione di Alberico Di Cecco da parte della federazione, in quanto so-speso per do-ping per ben due anni dopo la maratona di Carpi del 2008. la Fidal nelle persone del suo presidente Giomi e del direttore tecnico Magnani aveva dato parere negativo alla convo-cazione di Di Cecco ma hanno lasciato la decisione alla Iuta (l’associazione italiana di ultra-maratona) e quindi al responsabi-le della nazionale Riccitelli.

Quest’ultimo ha detto che ha agito in base al regolamento e quindi l’ha convocato. In realtà Di Cecco si è sempre ribellato a queste accuse e come afferma

Calcaterra non ha mai ammesso le sue colpe e l’uso di Epo. Anzi ha richiesto ulteriori accertamen-ti e analisi, ha richiesto tutte le cartelle dei 10 anni precedenti, però il risultato sono stati 2 anni di squalifica. Sicuramente in Qa-

tar non ci sono stati una grande armonia e serenità nella squadra azzurra ed in particolar modo tra i due atleti. La cronaca della cor-sa ha visto vincere lo statunitense Max King in 6 ore e 27 min, otta-vo e primo italiano è stato proprio Alberico di Cecco, quindi Palla-dino e solamente 68. Calcaterra in 8h 30’, purtroppo vittima di una crisi intorno al 50. km.

L’unica donna italiana che ha terminato la gara è stata Barbara

Cimarrusti in 8h 46 min. Rimane il fatto che si continua in un modo o nell’altro a parlare di doping. Molte domande e molte critiche si riescono a costruire intorno a questo argomento.

Ha fatto bene Calcaterra ad esternare la sua opinione? E’ giusto dare un’altra possi-bilità ad Albe-rico Di Cecco oppure chi fa uso di doping dovrebbe es-sere radiato? E’ stato vera-mente appro-fondito il suo caso?

Va anche detto che è accadu-to ancora in passato che

sportivi famosi predicavano con-tro il doping e poi sono stati tro-vati positivi. In fondo chi vince, e chi è forte, è sempre oggetto di sospetti.

Ultima domanda che mi faccio io: perchè solamente in alcuni sport, vedi atletica e ciclismo, se ne parla, e nel calcio invece non se ne parla mai?

In fondo vanno forte anche loro.

emmerunning.weebly.com/blog

Sono stato chiamato dalle inse-gnanti di mia figlia per fotogra-fare la fase d’istituto della quinta elementare con la prima media delle sedi in via Dalle Laste a Marostica e sono tornato volen-tieri nel parco della scuola che mi ospitò 35 anni fa.

A quei tempi correvamo nei prati adiacenti allo stadio in via Ravenne, lottizzati e non ancora costruiti.

Un lustro più tardi cominciò a essere utilizzato l’ampio cortile che fu il campo di calcio e per tribuna aveva un terrapieno che qualificava col saliscendi il cir-cuito tutto curve, con passaggi artistici fra gli alberi per sfrut-tare al massimo il prato, aggiun-gendo anche un lungo tratto sul ghiaino e qualche pezzo asfalta-to: difficile fare di meglio per chiudere le gare in due giri.

Due volte è stata rinviata per la pioggia e la campestre si è corsa in una bella mattinata di fine novem-bre, prima delle gelate invernali, con la maggior parte degli atleti in corto (mani-che e pantalon-cini), senza tanto preoccuparsi di vestirsi prima e dopo.

Bravi gli alunni a mettersi alla prova in questa specialità ormai in disuso, fortunati ad avere in-segnanti che riservano ore sco-lastiche, tracciano il percorso e fungono da palo alla prima curva a 180° per evidenziare ai parte-cipanti la zona diserbata dagli appoggi e molto scivolosa per scarpe senza chiodi.

L’incontro con la fatica non è sempre gioia, ha il gusto natura-le che si può perdere col tempo e con le comode abitudini che a undici anni possono avere già preso il sopravvento.

Comunque ho visto impegno da parte di tutti, anche in alcu-ni dissidenti che hanno scelto di camminare, e le maestre si sono divertite a leggerlo nei volti che si fanno sempre più rossi, alcu-

ni paonazzi, nelle braccia che si fanno spazio sempre più larghe, nello sguardo che cerca l’appog-gio a terra e controlla l’avversa-rio.

Tutti nel flusso agonistico, alla fine, vissuto in modo sano fin dal sopralluogo collettivo del percorso – come fosse un riscal-damento – e sigillato dalle pre-miazioni con applausi e cori per i propri campioni, ora acclamati sul podio quanto prima sostenuti in gara.

Nel frattempo foto di classe per tutti, questa piccola culla di società civile in cui crescono insiemi di relazioni per una vita migliore.

Anche con una campestre.

[email protected]

mondoRunningdi Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Cara, vecchia campestredisciplina dimenticata

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010

Doping, tante domande ma libertà di pensiero

Pronti a scattare!

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il grande Sport 7 dicembre 2014 - 3primo piano

Il personaggio Il cavaliere dei fiumi sta percorrendo 1200 chilometri da Sydney ad Adealide

Faresin in kayak sul Murray

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Di avventura in avventura, l’uo-mo in kayak si prepara a stupir-ci ancora! Il cavaliere dei fiumi, ambasciatore dell’Italia e del Veneto, uomo dalle mille risor-se, con la sua prossima impresa Beppe Faresin ci porterà a sco-prire il Murray, il più importan-te fiume dell’ Australia, icona e anima del paese. Il percorso è stabilito: 1.200 Km in piena autonomia da Albury – a Sud di Sydney – fino a Mildura – dire-zione Adelaide, alla scoperta di paesaggi magici, natura inconta-minata, popoli e leggende dalle radici millenarie: «Attraverserò foreste e paludi, regno indistur-bato di serpenti e ragni tra i più velenosi al mondo, come il ra-gno dal dorso rosso, piccolo, ma molto pericoloso o il ragno dalla ragnatela a imbuto».

Così, temerario e intrepido, il “moderno esploratore”, come ama definirsi, è partito per la sua prossima avventura. Fare-sin non è nuovo a queste im-prese. Dopo il suo “battesimo” in canoa negli anni ‘70 lungo il Rodano, ha pagaiato lungo il Po, il Danubio, il Mississippi e lo Yukon, in avventure sem-pre nuove e avvincenti, che ci hanno insegnato a guardare il paesaggio da una prospettiva particolare come solo il kayak ci può regalare. Denominatore comune di ogni viaggio: porta-re la solidarietà della sua terra l’Italia, della sua Regione il Veneto, e raccogliere fondi per i progetti dell’UNICEF a favo-re di bambini meno fortunati, ma non solo. L’ultima discesa del Po nell’estate di quest’an-no, infatti, è stata dedicata alla

raccolta fondi per il restauro del Ponte di Bassano. Così di fiume in fiume, il pagaiare in solitario,

donando 1 euro per ogni km percorso, si è trasformato in ge-sti di aiuto concreto per molti.

Quest’anno Faresin accoglie l’invito di un nuovo gruppo di amici: l’associazione Cuamm Medici con l’Africa, a favore del progetto “Prima le mamme e i bambini”, per garantire l’ac-cesso gratuito ad un parto sicu-ro in quattro paesi africani dove opera l’associazione. Dal 1950 “Medici con l’Africa” lavora per rafforzare i sistemi sanitari africani convinti che: “La salute è un diritto, battersi per il suo rispetto è un dovere”.

Faresin è sicuro che anche percorrendo il Murray, che ser-peggia nel Sud dell’Australia, riuscirà ad essere ambasciatore della sua terra, delle sue bellez-ze culturali, artistiche e culina-rie, e nello stesso tempo, strin-

gere un patto di amicizia che parte da San-drigo, passa per Bassano, arriva al Murray e ap-proda infine in Africa, in un unico percorso di solidarietà.

Ben in vista sul kayak di Beppe svento-leranno allora non solo la bandiera del-l’Italia e della Regione Vene-to, ma anche lo stemma del Cuamm, degli Amici del Pon-te di Bassano e

dell’immancabile Confraternita del Baccalà di Sandrigo.

Podismo Appuntamento per il 28 dicembre sul percorso omologato di 21,095 km

La Maratonina di Cittadella scalpitaLa Maratonina della Città Mu-rata arriva anche quest’anno nel pieno delle festività Natalizie, il 28 dicembre, ultima domenica dell’anno. Quale miglior occa-sione per concludere un’annata sportiva o porre le basi di quella nuova che sta per arrivare. Tre i percorsi per la ludico motoria con partenza dalle ore 8 dal cen-tro di Cittadella, 6 – 12 -21 km adatti a tutti, famiglie e amato-ri, per i competitivi invece con partenza dalle ore 10 si rinno-va l’appuntamento con la gara competitiva Fidal, su percorso omologato di km. 21,095, del 3 Memorial Lino Pasquale. Soliti

ricchi ristori e riconoscimento per tutti, fino ad esaurimento delle scorte, offerti dai nostri prestigiosi sponsor che vedono crescere di anno in anno questa manifestazione. Da ricordare che con il biglietto di partecipa-zione sarà possibile effettuare il giro di ronda sopra le rinnovate Mura cittadine che offrono una suggestiva veduta della nostra Città. Non resta che confermare l’appuntamento di domenica 28 dicembre per scambiarsi gli au-guri e per non mancare a un ap-puntamento unico. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.maratoneticittadellesi.it.

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il grande Sport sportivamente 7 dicembre 2014 - 4

Durante i periodi festivi, pranzi e cenoni abbondanti, ricchi di ca-lorie, grassi e zuccheri contenu-ti in salumi, frutta secca, carni, grigliate e simili, dolci natalizi, alcolici... se non metabolizza-ti, l’organismo progettato fin dall’antichità per non sprecare nulla li convertirà in grasso di riserva depositandoli nel tessu-to adiposo.

Non esiste la bacchetta ma-gica per perdere i chili accumu-lati e non bisogna credere alle diete che fanno perdere tanti chili in poco tempo. Lo smal-timento del grasso richiede un periodo fisiologico e il nostro corpo ha dei tempi che devo-no essere rispettati per evitare pericolosi squilibri e disordini metabolici e che si possono tra-durre in stress psicofisico, ca-renze nutrizionali, spese per la salute e chili che si riprendono in tempi brevi.

Per bilanciare gli eccessi dovuto ai pasti abbondanti, si consiglia una dieta di compensa-zione, equilibrata dal punto vista nutrizionale e moderatamente povera di calorie, da seguire nei giorni che precedono o seguono le grandi ‘abbuffate’. Devono essere presenti frutta e verdu-ra fresche di stagione, cereali integrali, legumi, noci e semi,

tutti alimenti ricchi di sostanze antiossidanti come le vitamine C, E, betacarotene, precursore della vitamina A, essenziali per proteggere le cellule dell’orga-nismo dagli attacchi dei radicali

liberi provocati dall’eccesso di grassi. Carciofi, bietole, carote e cavoli, sono ricchi di composti lipotropi, che attivano il meta-bolismo dei grassi. Preferire una colazione a base di latte screma-to o yogurt magro (ha un effetto positivo sulla flora intestinale ed è ricco di vitamine del gruppo B, utili al metabolismo di grassi e zuccheri) e cereali integrali, gli spuntini con frutta di stagione a metà mattina e pomeriggio. A pranzo un primo di cereali integrali con verdure e a cena verdure miste con un secondo

di legumi o ricotta magra (cibo molto digeribile e nutriente, po-vero di grassi e zuccheri). Anche il pesce, nelle varietà più magre e cucinato semplicemente, è un secondo piatto consigliabile. Consumare una-due porzioni di alimenti ricchi di antiossi-danti, come rucola, radicchio, pomodori carote, cavolini o broccoletti, condite con succo di limone. Per incrementare l’azione depurativa e ridurre la ritenzione idrica dovuta anche all’eccesso di sale e tossine, scegliere vegetali ricchi di po-tassio quali spinaci, kiwi, bana-ne e ricordarsi di bere almeno 1.5-2 litri di liquidi al giorno, preferendo l’acqua oligomine-rale, a basso residuo e scarso contenuto di sodio. Bere ac-

qua durante il pasto può servire a sentirsi pieni in poco tempo, tuttavia troppi liquidi prima dei pasti diluiscono gli acidi dello stomaco, indispensabili per la digestione. Mangiare lentamente è utile per dare il tempo al cer-vello di riconoscere il senso di sazietà. Accompagnare la dieta con una moderata attività fisica. Niente sforzi eccessivi e attività sportiva forzata, e buone feste a tutti.

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di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Feste, come difendersidalle abbuffate natalizie

mondoBenesseredi Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Lasciamo ai nostri figlila possibilità di scegliere

È timido, facciamogli fare palla-volo o uno sport di squadra così impara a socializzare; è aggres-sivo, facciamogli fare rugby così si sfoga; facciamogli fare nuoto è comodo e vicino a casa; farà calcio, magari va in se-rie A e diventa ricco.

Qual è lo sport idea-le per il proprio bambi-no? Lo sport non è la vita ma può essere un buon laboratorio delle dinamiche psicologiche individuali e di gruppo che si ritrovano al di fuori di esso. L’agoni-smo, gli obiettivi che lo sportivo si pone, le strategie utilizzate per raggiungerli, i valori che promuove si pos-sono ben applicare al-l’interno del contesto socio-culturale in cui siamo immersi e spesso anche lo sport ne riflette e ne su-bisce gli effetti.

Lo sport, come la musica, la pittura e l’arte in genere, è un linguaggio universale e può essere uno strumento educativo altrettanto potente per trasmet-tere ai bambini e ai ragazzi un atteggiamento mentale sano e resistente e può contribuire a co-struire una buona difesa contro la depressione e comportamenti a rischio in età adolescenziale o adulta.

Aiuta a sviluppare non sol-tanto i muscoli e le abilità fisiche ma anche le abilità cognitive, af-fettive, relazionali, insegnando ad affrontare vittorie e sconfitte, dello sport e della vita, a rialzar-si e a ripartire.

Quotidianamente viviamo immersi nella competizione e, da soli o in gruppo, ci ritro-viamo a fronteggiare occasioni che ci sfidano. Le aziende sul mercato competono tra loro o si aggregano per affrontare meglio le sfide, in un colloquio di la-voro competo con altri, quando mi faccio spazio in piazza fra la gente durante uno spettacolo per riuscire a vedere meglio degli altri sto gareggiando e anche la nostra stessa nascita è una que-stione di competizione, gara e vittoria di uno tra tanti...

Quali siano le motivazioni che ci spingono verso uno sport invece che un altro, due sono i fattori fondamentali di base: il gioco e l’agonismo. Il gioco come fonte di divertimento e l’agonismo, esigenza naturale dell’uomo di mettersi alla prova e misurarsi con la natura, con gli altri e con se stesso.

L’atteggiamento agonistico, letto attraverso le lenti della psi-cologia dello sport, rappresenta quella possibilità di tradurre in modo specifico l’aggressività, elemento che consente poi al-l’atleta di impegnarsi respon-sabilmente nella competizione. L’aggressività è un istinto innato tipico dell’uomo e di ogni specie animale e pertanto appartiene ad ognuno di noi.

È energia propulsiva e va ben distinta dall’aggressione che si manifesta invece in un com-portamento distruttivo, auto o etero-lesivo. Lo sport agonistico

in fase educativa può diventare uno strumento importante di prevenzione del disagio giova-nile consentendo una educazio-ne della pulsione aggressiva.

L’adolescente, sportivamente

educato, impara a direzionare la propria volontà di autoafferma-zione e impara a non disperdere le proprie energie e ad impiegar-le con perseveranza e metodo nel raggiungimento dei propri obiettivi. Non è difficile sceglie-re la disciplina più adatta ad un ragazzino o a una ragazzina, ba-sta conoscerli, farli sperimenta-

re e lasciarli agire in un contesto che può potenziare le loro doti e smussarne i difetti. Lo sport ideale è quello che pratican-dolo è giusto per sé, come una maglietta della propria taglia

e come una maglietta può capitare che cre-scendo ci sia la neces-sità di cambiarla...

Non tutti divente-ranno campioni spor-tivi, autorizziamoli a sperimentarsi e a viver-si. Non lasciamo che le aspettative degli adulti prendano il sopravven-to e che la vittoria di-venti l’unico modo per conquistare l’affetto. Non togliamo il senso del gioco a un gioco e il piacere e l’impegno di un lavoro al lavoro, quando e se si trasfor-merà in un lavoro.

Non cerchiamo una rivalsa attraverso le vittorie dei nostri figli e non rendiamoli doppia-mente sconfitti denigrandoli nelle sconfitte.

Lasciamo loro la possibilità di diventare se stessi e di non essere noi...

www.raffaellatoniolo.it

registrazione tribunale di Bassano del Grappan. 8/2004 del 24.09.2004REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEVIA VERONA, 40, 36022 CASSOLA (VI)TELEFONO E FAX 0424 833717www.ilgrandesport.itPER CONTATTARE LA REDAZIONEE INVIARE FOTO E [email protected] RESPONSABILEMICHELE ZARPELLON 338 2022152CONSULENZA EDITORIALECLAUDIO STRATI 338 3509386COLLABORATORI Stefano Cirillo, Michelangelo Cecchetto,Rino Piotto, Vincenzo Pittureri, Gabriele Zanchin EDITRICE LITTERA srl OFFICINA [email protected] Centro Servizi EditorialiGrisignano di Zocco (Vi)Il Grande Sport è freediffuso in oltre 900 punti a: Asiago Asolo Bassano del Grappa Borso del Grappa Breganze Caerano San Marco Campolongo sul Brenta Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon del Grappa Cittadella Conco Crespano del Grappa Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze San Lorenzo Possagno Pove del Grappa Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano Veneto San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna... e non solo!Lo puoi sfogliare e leggere anche nel webwww.ilgrandesport.itsu Facebook alla pagina Il grande Sportsu Twitter alla pagina @IlGrandeSport

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PREMI

Medaglia del Presidenteper Piotto

Non è soltanto un giornalista sportivo il nostro collaboratore di Cittadella, Rino Piotto, che domenica 9 novembre a Pon-tedera ha ricevuto niente meno che la “Medaglia del Presiden-te della Repubblica” nel corso del “28° Premio Internazionale Giovanni Gronchi”. La motivazione sottolinea il suo impegno letterario con pub-blicazioni che fanno conoscere le opere di alcuni missionari nei paesi più poveri del mondo.

L’Assessore alla cultura di Pontedera, Marco Papiani si congratula con Rino Piotto

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il grande Sport le nostre big 7 dicembre 2014 - 5Serie C Unica La dirigenza giallorossa predica prudenza ma la città sogna la promozione in serie B

Tutti pazzi per il Bassano capolista so-litario, con qualche deriva più o meno pericolosa. Quale deriva? Quella del ti-foso più istintivo, colui che ha visto la magistrale e torrenziale cavalcata di Pe-trone lo scorso anno nell’ultima C2 e dà già per scontato che quest’anno finisca allo stesso modo come fosse una rigida equazione matematica.

Che va bene l’entusiasmo ma questo è una maniera facilona e supponente di analizzare le cose perchè adesso è un al-tro mondo, le difficoltà nettamente supe-riori e le forze in campo diversissime.

E allora ci vuole l’equilibrio richiama-to ripetutamente dal digì Seeber (“Ora è tutto bello e tutto giusto perchè funziona ogni aspetto, ma ricordiamoci della mi-sura e della sobrietà di giudizio anche quando ci saranno le salite e il cammino si complicherà”) per non farsi travolgere dagli eventi e dall’ebbrezza di una condi-zione speciale.

NESSUNA CASUALITA’. Punto pri-mo: il Bassano è legittimamente lassù perchè lo merita: 31 punti, vetta da solo e con una gara in meno (ad Alessandria re-cupererà il 17 dicembre), migliore attac-co del torneo, formazione che spedisce

in rete un mucchio di giocatori diversi da autentica cooperativa del gol, sono tutti numeri potenti ed eloquenti a certificare la bontà dell’impianto di gioco di Asta e la qualità complessiva del lavoro di un club che da matricola sta strabiliando tut-ti quanti. Punto secondo: ora fanno tutti a gara (gli altri) a indi-care i giallorossi come favoriti alla promozio-ne in B quando in esta-te non ce n’era uno, dicasi uno, che avesse speso una mezza men-zione per i virtussini.

Che erano consi-derati quanto Grecia e Portogallo al tavolo della Ue, due puntini in fondo al gruppo. E’ un giochino al massa-cro al quale ci sottraia-mo al volo: la verità è che il Novara possiede un organico da lotta playoff in B, figurarsi in Lega Pro, che l’Alessandria sfodera un roster da promozione diretta al pari del Pavia, che Como e soprattutto Real Vicenza sono outsider credibilissime e che il Monza

senza i guai societari sarebbe la più at-trezzata di tutte.

Ecco perchè Bassano sta scrivendo una favola senza precedenti per una realtà che aveva fissato (Stefano Rosso dixit) la salvezza come primo e sacrosanto obiet-tivo. Punto terzo: a prescindere dalla pie-

ga che prenderà la stagione, è la filosofia astista che stupisce piacevolmente.

Il trainer del Soccer Team spinge sem-pre i suoi all’attacco, qualunque sia l’in-terlocutore da affrontare, in casa come fuori. Grande slancio sugli esterni e spa-

zio ai giocolieri offensivi dalla cintola in su, laego al trio maravilla Furlan-Nolè-Iocolano a inventare in proprio (12 reti sinora per quei tre) o per i finalizzatori Pietribiasi e Maistrello (10 gol in tan-dem). Non ci rinuncia mai. Prendete l’ultima esibizione a Venezia, per esem-

pio: avanti 2-1 al 90’ in trasferta e con Cenetti e Davì fuori, ovvero i due mediani a pro-tezione, col Venezia che si agitava come un ossesso, Asta non ha schierato a difesa del risultato un incontrista come Tonon. Macchè. Dentro l’aletta frizzan-te Cortesi nei minuti di recupero per provare a tenere il pallone e ma-gari pungere. Scelta che il 99% dei tecnici

usciti da Coverciano non avrebbe mai fatto.

Beh, ha avuto ragione lui poichè al 93’ proprio Cortesi ha avuto il cuoio dell’1-3, murato dal portiere in uscita. Chiaro, se poi i lagunari avessero impattato sull’as-

salto conclusivo del minuto 95, il buon Tonino avrebbe rischiato la lapidazione sulla pubblica piazza, ma era per sotto-lineare un atteggiamento spregiudicato nelle intenzioni e non solo a parole.

ATMOSFERA: Eppoi, sono ormai due anni che l’atteggiamento verso il Bassano, che era precipitato dopo la re-trocessione in C2 e il mancato ritorno al piano di sopra il campionato seguente è completamente mutato. Grazie alla forza dei risultati e di un calcio travolgente 12 mesi fa e ugualmente scintillante adesso che il livello è poderosamente salito. Se nella vecchia C1 con Jaconi è stata una coraggiosa prova di sopravvivenza alme-no nell’annata di esordio, ora invece la città è rimasta conquistata dalla dimen-sione sfrontata e spettacolare dei boys Diesel. Una passione che non si evince soltanto dalle presenze allo stadio in co-stante crescita, ma anche dai commenti per strada, in centro, nei bar, nei nego-zi. Una passione montante che sarebbe sciocco non cavalcare, ma specialmente un diverso senso di appartenenza e un orgoglio che non è banale nè riduttivo rintracciare attorno a un pallone.

Vincenzo Pittureri

Bassano, tutti pazzi per la capolista

Serie B

Il Cittadella ha toccato il fondo in una situazione di classifica che ha stravolto le prospettive di inizio stagione. Come ci sia finito è anche difficile da spie-gare perché prestazioni come quelle con il Livorno (1-1), il Vicenza (1-1) o il Brescia (1-1 per la 5. volta nelle ultime sei giornate) avrebbero meritato la vittoria, mentre in situazioni di emergenza (fra infortuna-ti e squalificati) come con la Ternana (1-1), il Vicenza o il Brescia, coloro che sono scesi in campo hanno fatto bene me-ritando il risultato.

Certo che le tante squalifi-che devono far riflettere. Senza entrare nel merito delle de-cisioni arbitrali (altrimenti ci si perde!) i giocatori devono onorare la storia del Cittadella, plurivincitrice del Trofeo Fair Play e della Coppa Disciplina anche se ciò significa accettare (obtorto collo) decisioni molto discutibili e non protestare an-che se un fallo (o ripetuti falli) subìto non viene rilevato.

Le regole del calcio sono dure e vanno accettate; si sa

che “è gol quando lo decide l’arbitro” per dirla alla Vujadin Boskov, anche se il sistema ap-pare superato e troppo arbitro-dipendente.

Clamorosa a Vicenza la se-gnalazione del guardalinee sul “fallo del biancorosso”, come ha scritto Il Giornale di Vicen-za, mentre l’arbitro ha punito Barreca (con espulsione che ha invertito il trend della partita).

Non mancano comunque at-testati di stima, come quelli di “90° Minuto serie B” dopo la partita a Vicenza con Foscarini (bis nel match con il Brescia), Coralli e Pellizzer al primo po-sto fra i migliori della giornata nei rispettivi ruoli: non conte-ranno per la classifica, ma fan-no simpatia.

Mentre i tifosi remano com-patti a sostegno della squadra e della società, gratificati dalla recente presentazione del pro-getto di copertura della tribuna est che collocherà il Tombolato al terzo posto nel Veneto (dopo il Bentegodi e l’Euganeo per posti coperti.

Rino Piotto

Cittadella fanalino di coda,la stagione è tutta in salita

Page 6: Il Grande Sport n. 204 del 7 dicembre 2014

Una stella brilla sempre nel firmamento del basket femmi-nile italiano con Angela Gia-nolla protagonista dell’As Fila San Martino Lupe Basket e del Campionato di Serie A1, in cui la formazione dell’alta-padova-na milita per il secondo anno fi-lato in ottima media-salvezza.

Anche perchè è questo il primario obiettivo societario, a partire dal prossimo incontro che si disputerà contro Vigara-no domenica 7 dicembre alle 18 (terzultima gara di andata).

La campionessa veneziana è stata infatti il primo eccellente colpo del rinnovamento estivo del club del presidente Vitto-rio Giuriati che si è assicurato le prestazioni della playmaker lagunare, classe 1980, 170 cm, che gioca consecutivamente dal 2001 (promozione in A1 con Osra Venezia) nella massima ca-tegoria sempre per dei top-club: Venezia, Priolo, Schio, Taranto, Lucca.

Il suo valore è racchiuso nel record personale di non avere mai mancato l’appuntamen-to coi playoff negli ultimi 11 campionati, raggiungendo ben 4 finali-scudetto consecutive (2010-2013) e vincendone due con Taranto (2010-2012).

Oltre ai due tricolori, nel suo palmarès figurano anche una Coppa Italia 2012, tre Super-coppe Italiane 2006-2009-2010, una lunga esperienza con la na-zionale maggiore dove conta 35 presenze dal 2008 al 2011 in im-portanti tornei e qualificazioni europee, la prestigiosa parteci-

il grande Sport le nostre big 7 dicembre 2014 -6

Basket A1 Atleta della Lupe, campionessa nello sport, esempio nella vita

Gianolla, la fuoriclasse

A NATALEREGALA “TENNISTI MODELLO”A TUTTII TUOI AMICICONLAPASSIONEPERIL TENNIS

TENNISTIMODELLOAlcuni manichini avvistati

sui campi da gioco

Riccardo FrigoMichele Zarpellon

«Ho prenotato un’ora sul

sintetico per sabato mattina,

ci vediamo lì?»«Mi spiace, io gioco solo

sulla terra rossa...»

(Quello che gioca

solo sulla terra rossa)

«Conosco il tuo avversario:

insisti sul rovescio... usa la

palla corta... spostalo più che

puoi durante lo scambio...

alterna una palla profonda

a una più morbida...»

(Il tuttologo)

«L’ultima volta ho pagato io

il campo, stavolta tocca a te...»

(Quello che giocaa spese degli altri)

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ellon

Contatta: [email protected]

Angela Gianol-la assieme a

Pierluigi Basso, a fianco “Angy” in palleggio poichè

nella Lupe Basket ricopre il ruolo di

playmaker

BASKET C

Dopo le nubi di ottobre, è tor-nato a splendere il sole in casa Basket Bassano Orange 1. Le cinque sconfitte consecutive della truppa di coach Campa-gnolo in campionato sono state spazzate via dalle tre vittorie contro Gorizia, Caorle, ma so-prattutto contro Monfalcone, la seconda in classifica che ve-niva al PalaAngarano con tutti i pronostici a favore.

Invece Camazzola e com-pagni hanno disputato difensi-vamente una gara perfetta, li-mitando forse il miglior lungo del campionato, Colli, a nove punti, in attacco hanno sof-ferto la zona ma sono riusciti con intensità a portare a casa i due punti grazie al 62-61 fi-nale in un finale mozzafiato. Una buona notizia che carica un ambiente che sta vedendo la propria squadra, i rossogialli, crescere partita dopo partita: passati i vari infortuni, con un Crosato che sta vivendo uno stato di forma incredibile, la squadra ci Campagnolo vuole diventare la scheggia impazzi-ta capace di battere chiunque in questo campionato. Anche perché, fra due domeniche, il 14 dicembre, al PalaAngarano, si disputerà una partita diversa dalle altre, il grande derby tra

Bassano e la Pallacanestro Vi-cenza, primo in classifica e alla prima sconfitta con Corno di Rosazzo dopo 38 partite. Sono finiti i tempi delle grandi sfide con Marostica, ma per l’Oran-ge 1 rimane un derby che si vuole portare a casa: i vicentini vantano una squadra di talen-to, fisicità, esperienza, con i fratelli Campiello, Benassi e molti altri ottimi giocatori, ma Gallea e compagni, anche di fronte al proprio pubblico, fa-ranno sicuramente di tutto per portare a casa lo scalpo della capolista.

Se il presente ora è positivo, buone notizie per il Bassano vengono per il prossimo futu-ro: mostruosa prova in Serie B di Mattia Da Campo, giovane classe 1997 cresciuto nelle giovanili rossogialle ed in pre-stito alla Stella Azzurra Roma, uno dei migliori progetti per valorizzare i giovani in Italia. 31 punti e 13 rimbalzi, una prestazione che fa capire quan-to questo giovane, nel caso dovesse tornare a Bassano, potrebbe essere decisivo per la causa rossogialla. Con lui, an-che Pietro Lazzarotto e Miche-le Ebeling, convocati entrambi per un camp della nazionale Under 16 Maschile.

L’Orange 1 ritrova vervee risale la classifica

(V.P.) - La pena di Prato. E quindi? E quindi meno male che in cabina di guida c’è un proprietario come Enrico Fincati che raduna la ciurma e si abbandona a un liscio e busso epocale che non risparmia niente e nessuno. Con questi risultati: la squadra realizza che non può più sbarel-lare e piega subito il Correggio. Però va in pista col terrore ad-dosso, gioca a malapena un terzo del suo poten-ziale e rischia l’osso del collo perchè a meno di 8’ dalla sirena eravamo 3-4 e dunque ci siamo capiti. Ma i capi non glissano e non lasciano passare la figuraccia, perchè quei 3 punti sciaguratamente mollati sono 3 punti sanguinosi coi quali oggi saremmo a una sola lunghezza dal terzo posto dei sogni e invece siamo a -4 dal Valdagno prossi-mo interlocutore a Ca’ Dolfin in un der-by già spalle al muro. E già che ci sono rispondo qui a colo-ro i quali lo scorso anno mi accusavano, facendo leva evidentemente su un mare di scempiaggini, di adoperarmi per far fuori Giudice. Bene, nello scorso torneo ho criticato l’operato del coach e della squadra dopo quasi un mese e mezzo (tra febbraio e marzo) di continue randellate sulle gengive. Mentre stavolta ha punta-to il dito su Belligio e i giocatori sin dal

primo rovescio irriguardoso. Significa forse che ce l’ho con Belligio? Macchè, vuol dire soltanto che m’inalbero tutte le volte che la gloriosa maglia giallo-rossa viene disonorata e taluni traguardi palesemente disattesi. Però all’occhio: mr.Sind sta approntando per l’anno che verrà una formazione da primissimi po-

sti, con almeno un paio di ingressi da mille e una notte, un quintetto insomma per provare a imporsi subito. Tutta-via Fincati è un agoni-sta, uno (e con lui l’al-tro socio di riferimento Nicola Franzoso) che non tollera nel profon-do dell’animo di essere sbertucciato sulle pi-ste di tutta Italia e che perciò anche nella sta-gione della cosiddetta transizione vuol essere

ruggente e ringhiante. Sì, ma quanto rin-ghiante? Ringhiante da podio e non cer-to da quinto o sesto posto. Sicchè è indi-spensabile chiudere almeno tra i quattro al termine dell’andata (quei piazzamenti determineranno la griglia della Coppa Italia) e nel frattempo a Natale, nella fi-nestrella di mercato proprio Fink ha pro-messo interventi in entrata e in uscita per calibrare e riequilibrare il roster. Intanto sbrigarsi e spicciarsi perchè sono e sia-mo tutti in ritardo sulla tabella di marcia. Per colpa di un’orrida serataccia.

Fincati pensa al futuroHOCKEY PISTA SIND BASSANO

pazione in EuroLeague Women.Angela “Angy” Gianolla,

scuola Reyer (settore giovanile e 114 presenze oro-granata solo in A1) è una vera fuoriclasse della palla a spicchi, l’Andrea Pirlo dei palquet per elegante e geniale regia e capacità di gioco universale: funambolico palleg-gio, penetrazioni in lunetta, tiro da fuori, elevate doti realizzati-ve, accelerazioni e improvvisi cambi di ritmo accanto a forza e determinazione, che ne fanno una leader indiscussa con senso del sacrifico e del lavoro.

Giocatrice spettacolare per il suo basket eclettico di estro, fantasia, classe sopraffina, astu-ta sagacia tattica, coadiuvando concretezza e sostanza all’utilità della squadra.

Persona di profondo fascino

per spiccato carisma e perso-nalità, si distingue anche fuori campo per valori etico-morali e atteggiamenti misurati, stimata per riservatezza e discrezione, esempio per le più giovani com-pagne, trainante per il gruppo e di grande fiducia e sicurezza per il coach Gianluca Abignente.

È stata la splendida madrina d’eccezione al recente Premio

Panathlon Angelo Gabrielli a Cittadella premiata dai giocatori del Cittadella e da Pierluigi Bas-so, che prossimamente vorrebbe organizzare uno speciale incon-tro allo Stadio Tombolato con l’altro veneziano-doc Edoardo Gorini, ex-bandiera e vice-alle-natore granata e uguale esempio di stile e correttezza nello sport e nella vita.

Page 7: Il Grande Sport n. 204 del 7 dicembre 2014

Ci siamo! Perché siamo differenti.

Ci sono banche che alimentano lo sviluppo delle nostre comunità. Interpretano la mutualità e la finanza sociale tutti i giorni,

facendo banca. Anche per questo, da più di 130 anni, nel momento delle scelte, le Banche di Credito Cooperativo ci sono.

NELL’IMPRESA Ci siamo per affiancarti nei mercati di oggi e di domani e per sostenere l’imprenditoria giovanile.

Ci siamo per accompagnare l’I-talia fuori dalla crisi e dare una mano alla ripresa.

NELLA COMUNITÀCi siamo nello stimolare lo svi-luppo dei territori.

Ci siamo nel sostegno al nuovo welfare, alla cultura, alle associa-zioni, alle tante forme di parteci-pazione sociale.

NELLA FAMIGLIACi siamo con i mutui agevolati e le soluzioni di investimento per-sonalizzate.

Ci siamo per sostenere il per-corso scolastico dei tuoi figli e premiare il merito.

NELLE SCELTECi siamo nei momenti impor-tanti della vita. Quando i tuoi progetti debbono tradursi in realtà.

Ci siamo quando serve qualcuno che ci creda insieme a te.

il grande Sport le nostre big 7 dicembre 2014 - 7Basket Il monumento dello sport italiano è stato chiamato a rappresentare il Paese alla rassegna mondiale

Dino Meneghin, monumento del-lo sport italiano, icona del basket nazionale ed europeo ma anche veneto, anzi bellunese di Alano di Piave con parenti a Domegge di Cadore. Insomma Dino Mene-ghin un nome e una garanzia di etica e onestà dello sport italiano e un nome e una garanzia quale prossimo ambasciatore di Expo 2015 la rassegna mondiale mila-nese incentrata sul tema dell’ali-mentazione.

In base alla sua esperienza, quali attenzioni per l’alimenta-zione per uno sportivo?

«L’alimentazione è alla base per la vita da atleta, sia di basso livello che di alto. Durante la mia esperienza agonistica ricordo che stavo molto attento alla qualità dei cibi che mangiavo e in un se-condo momento anche alla quan-tità. Importante la scelta, condi-visa con il medico della squadra sia dei cibi nella prima colazione così come a pranzo e cena. Mai abbondanti ma di qualità e senza condimenti».

È stato questo il suo segreto per una carriera così lunga?

«Penso che anche senza fare sport è importante avere una buo-na alimentazione. Poi se uno pro-duce degli sforzi notevoli, come nel caso di un atleta è ancora più fondamentale avere una buona alimentazione».

Dopo l’attività sportiva ha continuato a prestare attenzio-

Meneghin, testimonial all’Expo

HOCKEY GHIACCIO

L’Asiago Hockey 1935 esce di scena, eliminato dal Mila-no che, bissando il successo ottenuto all’Odegar, centra l’accesso alla Final Four di Coppa Italia. Come Gara 1, anche Gara 2 è stata una partita equilibrata e avara di marcature, chiusa in parità nei tempi regolamentari.

Stavolta non sono stati necessari i tiri di rigore, a decidere è stata la giocata di Nicola Fontanive che ha bucato Vincenzo Marozzi al supplementare. Con un solo risultato utile per “rimanere in vita”, l’Asiago è sceso sul ghiaccio del Pala Agorà con la stessa formazione di gara uno (assenti gli infortunati Andrea e Michele Strazza-bosco in difesa, Kevin De-Vergilio in attacco e Tayler Carnevale il cui debutto è nuovamente slittato) e con

più di qualche giocatore in non perfette condizioni fisi-che.

Nel frattempo l’Asiago Hockey ha annunciato l’av-vio di una nuova partnership con la Poli Medica Altopia-no.

Si avvicina a grandi passi infine l’appuntamento con il mondiale Under 20. Gli az-zurrini, dopo aver affrontato il torneo delle Quattro na-zioni conUngheria, Francia e Slovenia, guidati dall’alle-natore Erwin Kostner, han-no condotto un test molto importante in preparazione ai prossimi Mondiali Under 20 Division I - Gruppo A, in programma dal 14 al 20 dicembre 2014 ad Asiago e che vedrà sul ghiaccio, oltre all’Italia, anche Norvegia, Lettonia, Bielorussia, Au-stria e Slovenia.

L’Asiago saluta la Coppae si rituffa in campionato

ne all’alimentazione?«Appena smesso mi sono un

pochino lasciato andare. Infatti il primo anno dopo il mio abban-dono dell’attività agonistica ho messo su quindici chili. Allora mi sono imposto il controllo sull’ali-mentazione e ora sono contento perché non faccio nessuna fatica e ci sono abituato».

Quanto è importante il dieto-logo per l’attività sportiva?

«C’è da fare una distinzione tra attività sportiva professionistica e mi riferisco alla serie A nel basket o nel calcio dove siamo a livelli iperprofessionistici e le altre ca-tegorie o attività sportive minori. Nel primo caso è importante il dietologo perché sforzi intensi, stressanti e prolungati hanno bi-sogno di un recupero particolare. In tutti gli altri casi a mio avviso è superfluo. Basta fare un po’ di attenzione, magari consultare il medico di base e penso che possa essere sufficiente».

Cosa significa per lei essere stato nominato ambasciatore Expo 2015?

«Vedere accostato il mio nome a fianco di altri personaggi famo-si in altri settori non può che far-mi piacere. È un riconoscimento alla mia carriera ma anche un po’ alla mia milanesità acquisita. E poi rappresentare il mio Paese e il mio sport in una rassegna globale come l’Expo mi riempie d’orgoglio».

Insieme a lei come ambascia-tore è stato nominato anche Gallinari che sta giocando in Nba; lei ha avuto l’occasione di andarci ma non ci è andato, qualche rimpianto?

«Molti rimpianti. Era il 1974 quando ho avuto l’opportunità di andare in America a giocare ma non se ne fece nulla. Allora non c’erano europei come ora che giocavano in Nba e nonostante le richieste non se ne fece nulla. State certi però che la prossima occasione non me la farò sfuggi-re…».

Campionato italiano di basket: Venezia e Reggio Emi-

lia in testa, livellamento in bas-so?

«No, non penso. Storicamen-te la forza del basket in Italia è sempre stata nelle società di provincia. Infatti a parte Milano e Roma le altre realtà sono tutte medio piccole ma con una gran-de passione ed un gran fervore. Basta vedere Varese, Cantù e poi mettiamoci anche Venezia e reg-gio Emilia appunto».

Il suo piatto preferito?«Costicine di maiale con po-

lenta bianca. Ma lo mangio solo due o tre volte l’anno».

Gabriele Zanchin

Page 8: Il Grande Sport n. 204 del 7 dicembre 2014

il grande Sport altri sport 7 dicembre 2014 - 8Volley B2 Il factotum del Bassano di coach Poletto vorrebbe una tifoseria più ampia

Signor rivuole il pubblicoSalvezza e crescita dei giovani. Erano que-sti gli obiettivi che si erano posti in casa del Bassano Volley in questa stagione agonisti-ca e che, giunti a un terzo del campionato, sembrano essere già a buon punto. Certo, è ancora troppo presto per stilare bilanci defi-nitivi, ma il team guidato da Diego Poletto pare aver imboccato la retta via.

«Abbiamo utilizzato tanti ragazzi giova-ni – attacca Fiorenzo Signor, factotum del volley maschile bas-sanese – a cominciare dal libero Mirco Busat-ta e dalla banda Fabio Bordignon, che sono due ragazzi under 19 cresciuti nel nostro vi-vaio, per passare poi ai vari Matteo Finco, Federico Comacchio e Giacomo Rampin che hanno da poco supera-to i vent’anni. Il buon comportamento di que-sti giovani ci riempie di orgoglio e ci fa ben sperare per il futuro, dan-doci la speranza di portare avanti un progetto che intende riproporre il volley bassanese a buoni livelli ancora per molto tempo».

E che ben si sono integrati con i “senato-ri”…

«L’apporto di Eros Guarise, Pietro Ioppi e Giacomo Osellame è di primaria importanza, sia in termini di esperienza sia di sostegno nei momenti difficili. Inoltre, sono andati a costituire con i ragazzi più giovani un gruppo ideale, in cui si respira un bel clima e dove tutti sono motivatissimi e desiderosi di im-pegnarsi a fondo e dare il massimo per la squadra».

E i risultati, nonostante qualche punto la-

sciato per strada, non tardano ad arrivare…«Finora il bilancio è senza dubbio posi-

tivo, anche se abbiamo lasciato per strada qualche punto a formazioni che sulla carta ci erano inferiori. D’altra parte, abbiamo con-quistato punti contro squadre che in classi-fica ci precedevano di molto, come avvenu-to ad esempio nella vittoria conquistata sul

parquet della Piera Mar-tellozzo Cordenons o in casa contro la Bibione Mare. A conti fatti, dun-que, abbiamo i punti che meritiamo».

Anche la terza piazza in classifica non è certo da buttare…

«Sarebbe ideale man-tenerci nella metà alta della graduatoria fino alla fine del torneo, ma sappiamo che non sarà un’impresa facile. Per il momento quindi ci accontentiamo di questo buon inizio di campiona-to, a cui vanno aggiunti

i buoni risultati che stanno conquistando le varie formazioni del nostro settore giovanile, a cominciare dai ragazzi che stanno affron-tando il campionato di serie D».

Per concludere, cosa manca ancora al Bas-sano Volley?

«Tralasciamo il discorso relativo agli spon-sor – conclude Signor – e parliamo del pub-blico che non è ancora così numeroso come vorremmo. Certo, giocare il sabato sera non ci facilita, ma abbiamo dovuto fare questa scelta per lasciare spazio anche al Bruel fem-minile e alla Luparense di calcio a cinque. Spero però che i tifosi tornino a seguirci, ma-gari sulla scia di qualche bel risultato…».

Stefano Cirillo

CALCIO A 5 SERIE A

La Luparense puntain alto con Fernandez

La Luparense Calcio a 5 ha affi-dato la guida tecnica della prima squadra a Julio Fernandez Cor-rea. Un ritorno in biancazzurro per l’allenatore spagnolo che aveva guidato il club più titola-to d’Italia tra il 2010 e il 2012 conquistando proprio nella sua ultima annata il 4° titolo italiano del club. «Sono felice di essere tornato in Italia e alla Luparense, è una bella sfida per me e per la società», ha dichiarato. Nato a San Ciprian in Spagna il 5 aprile del 1961, Fernandez da giocatore è stato portiere e capitano della nazionale spagnola. 17 anni in Division de Honor, 2 volte vinci-tore della Liga con il La Coruna, 3 Coppe di Spagna, e una carriera da allenatore iniziata nell’annata 1999/2000: la gavetta tra Divi-

sion de Plata (Santiago, Coinasa Coruna, Caloto Lugo) e Division de Honor (O’Parrulo Ferrol), e poi lo sbarco in Italia nel 2007, al Carrè Chiuppano, e poi all’Ar-zignano (2009/2010). Alla Lu-parense dal 2010/2011 centra il 2°posto in Serie A e la semifinale playoff al primo anno. Nella sta-gione seguente arriva in finale di Coppa Italia e vince lo Scudetto. Nel 2012/2013 subentra a Syl-vio Rocha sulla panchina della Marca Futsal conquistando il suo secondo Scudetto da allenatore, in una finale infuocata proprio contro la Luparense, di Colini. La sua avventura nella società di Castelfranco Veneto si conclude nel dicembre 2013 per effetto del ridimensionamento e successivo sciolgimento della società.

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ATLETICA

A Cassola la festaprovinciale,omaggio all’annatadel club di casaLa festa provinciale dell’atletica leggera tor-na a Cassola, per la precisione all’auditorium Vivaldi di San Giuseppe, alcuni anni dopo.

L’appuntamento annuale di inizio anno, con il quale si fanno i “riassunti” della stagio-ne precedente valorizzando i talenti, soprat-tutto giovanili delle categorie promozionali, e assegnando simbolici premi, organizzato dal Comitato Provinciale della Fidal presie-duto da Luigi Cerin, sarà sabato 17 gennaio alle 17.30. Un paio d’ore di premiazioni, rac-conti, filmati e musica, che si concluderanno con un semplice rinfresco.

La festa è un po’ un omaggio all’annata molto buona vissuta dal club di casa, il Gs Marconi, che con i suoi atleti ha vissuto bel-lissime cose: dalla finale regionale delle squa-dre Ragazzi (U13), a quella dei Cadetti (U15) ai primissimi posti nel Veneto, dalla doppia vittoria del titolo regionale a squadre di pro-ve multiple Cadetti e Cadette ai due titoli ita-liani, un argento, un quinto e un sesto posto ai campionati tricolori di Borgo della stessa categoria. Il team grigioarancio poi ha visto altri exploit con gli atleti “grandi”, tesserati per la collegata AV Despar/Frattin Auto, da Beatrice Fiorese plurivincitrice in Italia e ar-gento alle Olimpiadi giovanili, al trio Fiorese Parolin Strati per il quinto posto d’Italia delle donne a squadre in serie A, ai sette under 18 titolari delle due squadre che hanno vinto lo scudetto uomini e il bronzo donne alla finale di Imola. Saranno proprio gli atleti assoluti di serie A, dall’Under 18 alla squadra assolu-ta, a fare da testimonial alla manifestazione, come incoraggiamento ai più giovani che si stanno impegnando in questo sport.

La Fidal intanto non ha ancora diramato i nomi degli atleti dei club di ogni parte della rovincia che verranno chiamati sul palco. Nel numero di gennaio li pubblicheremo tutti.

Stefano Zarat-tini e Julio Fernan-dez. Sullo sfondo la foto dello scudet-to 2012

Page 9: Il Grande Sport n. 204 del 7 dicembre 2014

il grande Sport ciclismo 7 dicembre 2014 - 9

Al secondo anno di presidenza ha centrato con le sue atlete quasi tutti gli obiettivi di maggior prestigio mondiale. Federico Zat-tera, numero uno e presidente di Breganze Millenium guarda con fierezza alla stagione 2014.

Un tricolore, un titolo europeo, una me-daglia d’oro olimpica, un argento mondiale su strada. Sono solo alcuni degli emblemi di una stagione da incorniciare. In mezzo tante vittorie in lungo ed in largo per l’Italia.

«Due anni fa mi proposero di raccogliere un testimone importante – racconta Zattera, vicentino ed imprenditore nel settore tessile – come quello della presidenza di una socie-tà di ciclismo, quella femminile di Bregan-ze, che dal 1996 in avanti aveva già lasciato segni importantissimi nell’attività giovanile del movimento a livello nazionale. Un anno di pausa per ripensare e riprogettare il grup-po, dalla prima squadra al vivaio. La consa-pevolezza che avrei dovuto ripartire con i collaboratori più stretti e fidati con la giusta umiltà. Non fu una partenza semplice ma riuscimmo a riaggregare un pool di sponsor, aziende che hanno sposato il nostro progetto sin dall’avvio. Su tutte Wilier Triestina. Con Davide Casarotto ed Adelmo Meneguzzo è stata ricostruita l’area tecnica, dal presidente Giorgio Pigato e da tutto il suo direttivo sono giunti consigli preziosi».

Pochi concetti ma chiari nella filosofia di squadra di Zattera. «Faticare divertendosi cercando di trarre dal gruppo le giuste mo-

tivazioni per aggregare la squadra, condivi-dendo obiettivi e perseguendoli con tenacia. Ecco la sintesi del nostro lavoro, come diri-genti di società, che abbiamo cercato di tra-sferire alle nostre ragazze».

Tante sono le soddisfazioni lungo i mesi più intensi della stagione. Tutti centrati, so-prattutto con le “due Sofie”, Beggin e Ber-tizzolo, come le chiama il presidente Zattera. Dal campionato italiano “emozionante, una grande giornata” al campionato europeo

“sofferto, vissuto, con una bellissima volata della Bertizzolo” passando per le Olimpia-di Giovanili della Beggin “il traguardo più alto per un giovane sportivo e per tutti il no-stro lavoro”, senza dimenticare le gioie sui traguardi di San Giorgio in Perlena “gran-de giornata, con il successo in casa che ha sempre un sapore particolare”, Sarnonico “tripletta storica e dominio assoluto”, Malo “doppio successo con la Beggin che si è an-che laureata campionessa regionale”, Botta-nuco “con un finale emozionante e dominato dalle nostre”.

E sul mondiale di Ponferrada «intanto es-serci con due nostre ragazze è stato già un bel traguardo. Il podio della Bertizzolo è stato uno dei momenti più emozionanti del 2014».

Un pensiero particolare Zattera lo riserva il successo di Francesca Strozzo a Racconi-gi «perché dimostra ancora una volta l’alto concetto di squadra che ci ha accompagnati, alle vittorie dell’esordiente Carlotta Zanin, potente in volata e spettacolare nei finali af-follati. Saprà farsi valere anche nel 2015, ed Elisa Dalla Valle, pronta ad entrare in prima squadra con Casarotto e le altre junior nel 2015 dopo le belle vittorie di quest’anno».

Un riconoscimento particolare Zattera lo dedica ai suoi collaboratori «fondamentali nel definire programmi e realizzarli con pas-sione e dedizione, senza i quali non sarebbe possibile disputare una stagione così impe-gnativa come è stata quella delle junior».

La “14^ Festa della Fratellanza” organizzata mercoledì 19 no-vembre dal Salf Granata Club (festa del 2° compleanno) del presidente Silvano Birollo al ri-storante Da Godi a Fontaniva ha avuto più presenze dello scorso anno, nonostante il momento sfavorevole del Cittadella. C’erano i vertici granata, dal presidente Andrea Gabrielli con la moglie Fabiola, al vice Gian-carlo Pavin, Mauro Michelini, Stefano Marchetti (originario da Fontaniva) Claudio Foscari-ni (festeggiato per il 56° com-pleanno), Edoardo Gorini, altri collaboratori, parecchi calciatori e tanti tifosi dei tredici club gra-nata, fra i quali oltre una decina de “I Love Citta”, un club che promuove molte iniziative di

solidarietà. Perché questo era il tema della serata con la cena solidale Pro Fratres, una coope-rativa che segue i diversamente abili, e una bella lotteria ben di-retta da Giovanni Rebellato. Oltre a realtà sportive e storici dirigenti della Salf nella “Festa dei 40 anni dalla fondazione”, erano presenti altri gruppi sen-sibili al sociale, come il gruppo missionario di Fontaniva, il pre-sidente onorario Enrico Sambo, il fratello di Suor Rosalba Batti-stella, rappresentanti delle istitu-zioni con il parroco Don Gianni e l’assessore allo sport Riccardo De Franceschi. “Le diversità in sinergia sono una ricchezza” è stato sottolineato presentando la bandiera olimpica issata alla pa-rete della sala.

FESTA DELLA FRATELLANZA

Salf Granata Club da Godiper celebrare il Cittadella

Il Vc Tombolo, presieduto da Angelo Berno, ha festeggiato domenica 30 novembre nella tradizionale sede dell’hotel ristorante Rometta di Cit-tadella il 40° di fondazione (sorto giusto il 29 novem-bre 1974) e già anticipata al Gala di Premiazione del Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata lo scorso 16 ottobre al Municipio di Tombolo. Con tutto lo staff dirigenziale e tecnico sono intervenute autorità, dirigenti federali, personaggi sportivi, per onorare la società leader territoriale al vertice agoni-stico-organizzativo e ospiti la giovane ciclista cittadina Martina Marchetti del Bre-ganze Millenium con la com-pagna protagonista stagio-nale Sofia Bertizzolo. Uno splendido video-fotografico di Alberto Zonta e Ennio Lago ha riassunto la glorio-sa storia del sodalizio, sorto da un gruppo di appassiona-ti (tra cui il presidentissimo AS Cittadella Angelo Ga-brielli con cui vige un datato gemellaggio). L’albo d’oro della società ricco di coppe

e trofei si fregia della Meda-glia di Bronzo del presidente della Repubblica, Stella di Bronzo Coni, Stella d’Ar-gento Fci. L’organigramma è composto dal vice-esecuti-vo Sergio Pivato, segretario Amedeo Pilotto, consiglieri Bruno Pilotto, Luca Mattiet-ti, Antonio Beghetto, Aldo Stragliotto, Maurizio Pilotto, Gilberto Pivato, Andrea An-dretta, Mauro Simonetto, Fa-bio Bergamin, Paolo Poggia-na, Massimo Zorzi, Giuliano Mognon, Referenti Manfre-do Dorella e Andrea Pivato, Direttori Sportivi Giuliano Mognon e Mario Simonetto. Direttore di organizzazione e pubbliche-relazioni Pierluigi Basso. Di rilievo da 13 anni il Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata. Importan-te la collaborazione di questi anni coi Comuni di Cittadel-la e Galliera Veneta e i due referenti allo sport Francesco Pozzato e Paolo Bianco svi-luppando eventi di successo come la classica Alta Pado-vana Tour Villa Imperiale e molteplici riunioni di grande sport nelle sedi municipali.

Vc Tombolo in festaper i suoi 40 anni

Breganze Millenium Il presidente traccia il bilancio della stagione

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il grande Sport ciclismo 7 dicembre 2014 - 10

Simone Temperatopremiato in Toscana

Ciclismosicuro.it Riconoscimento al 40enne di Campese

Ciclismosicuro.it è il sito dedi-cato a Thomas Casarotto, Nico-la Pirolo e Tommaso Cavorso, giovani ciclisti che hanno perso la vita. E’ nato su iniziativa de-gli scledensi Enzo Casarotto e Stefano Retis, insieme ad Ania Casarotto (la sorella di Thomas) per affermare l’importanza del-l’articolo 9 del Codice della Strada, spesso bypassato e tra-scurato dagli automobilisti, sul-la sicurezza in occasione di ma-nifestazioni e attività sportive.

Ciclismosicuro.it ha istitui-to un premio per dare visibilità a questa tematica di interesse ca’piotale per tutti i ciclisti, ma non solo. E stavolta la fama di Simone Temperato alias “Ma-gico Tempe”, il funambolo che compie le sue imprese scalan-do le montagne in impennata e con una sola ruota, è uscita dai confini veneti: a Calenzano in Toscana il quarantenne di Cam-pese di Bassano del Grappa ha ricevuto proprio il premio “Ciclismosicuro.it” dalle mani di Marina Romoli e da quelle di Marco Cavorso, un genitore che nel 2010 ha perso un figlio di 13 anni mentre si allenava a Rufina, e da quelle di Saverio Carmagnini, l’anima del Giglio d’Oro giunto quest’anno alla 41. edizione.

“E’ stata una forte emozione ricevere questo premio straordi-nario in un evento considerato tra i più importanti d’Italia - dice Temperato - ed è il miglior modo per finire il 2014 , che per me è stato un anno ricco di suc-cessi ad eventi a cui ho parteci-

CICLOAMATORI

Minuzzo, annoda incorniciaresulle gare lunghe

pato. Mi riferisco alla parteci-pazione al Giro d’Italia, al Giro del Trentino oltre che ai nuovi record come la scalata al Monte Grappa pedalando all’indietro. Ringrazio chi mi ha coinvolto nel progetto di ciclismosicuro.it, che ha la prerogativa di far co-noscere e divulgare l’articolo 9 del codice della strada, ignorato dai più e scarsamente applicato da parte degli utenti della stra-da. Questo premio è il corona-mento di dieci anni di fatiche e sacrifici, un riconoscimento che mi dà sicuramente più stimoli per continuare a sorprendere e a far divertire il pubblico e gli appassionati di ciclismo anche nel futuro”.

Con Temperato sono stati pre-miati l’esordiente Leonardo Bru-netti con il memorial Tommaso Cavorso, Edoardo Affini (Contri Autozai) il miglior Juniores del-la stagione e campione europeo

in carica, la famiglia di Alfredo Martini, il c a m p i o n e del mon-do Michal K w i a t w o -ski e Nairo Q u i n t a n a (per delega,) il trentino di Borgo Val-sugana Mat-teo Trentin e Vincenzo Nibali, che ha vinto il premio prin-cipale quale

miglior professionista dell’anno e per la vittoria al Tour.

Il Giglio d’Oro è giunto alla 41. edizione ed è una premia-zione internazionale patrocinato dalla stampa sportiva toscana Ussi. Presenti alla manifestazio-ne numerose testate televisive e giornalistiche e tra gli ospiti gli ex professionisti Francesco Mo-ser, Roberto Poggiali, Fabrizio Fabbri, Paolo Alberati, i rappre-sentanti di Raisport Alessandro Fabretti e Gigi Sgarbossa, Fede-rico Borselli del Team Astana e i familiari di Alfredo Martini e di Gastone Nencini con Fran-cesco Pancani che con Antonio Mannori ha condurre l’evento al Meridiana Country Hotel di Ca-lenzano. (Ec)

Foto di Enzo Casarotto:Temperato premiato anche

da Marina Romoli a Calen-zano

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“Bici Tandem”, evento alla prima edi-zione dedicato ai disabili della vista, è andato in scena al velodromo Mercante di Bassano, organizzato dall’associa-zione che prende il nome dell’impianto sportivo, guidata da Rino Piccoli.

Il Gruppo Ciclistico Non Vedenti di Vicenza è giunto con sei equipaggi e al-trettanti sono stati schierati dalla Squa-dra Non Vedenti di Treviso. Molti degli atleti hanno provato, con le loro guide, per la prima volta l’anello del velodro-mo e traspariva forte l’emozione nel sa-lire le ripide sopraelevate. Il brutto tem-po ha concesso una tregua così gli atleti, dopo aver fatto la debita confidenza del-la pista, hanno potuto inanellare giri su giri a velocità via via crescente.

A girare con la sua guida, la pluri-campionessa olimpica Silvana Valente che ha inaugurato il meeting, bici tan-dem ultimo modello con tecnologie avanzate,che si contrapponevano ad al-tre che “portavano” con orgoglio il peso

degli anni. A dominare su tutto, però, un entusiasmo e un amore per la bici, unito a un autentico spirito sportivo.

Alla fine della kermesse è seguita una simpatica riunione: il Rotary Club citta-dino, capitanato dal presidente Alberto Calsamiglia, ha donato un tandem nuo-vo fiammante, preparato per l’occasio-ne da Michele Cavalera, titolare della omonima fabbrica di cicli, al presidente Piccoli. Il vicesindaco Campagnolo ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e Cipriano Chemello ha ri-cordare con Giuseppe Beghetto gli anni d’oro del ciclismo su pista.

Molto soddisfatti anche Ferronato della Usl 3 settore disabilità e Sartora-to, presidente del Gruppo Sportivo Non Vedenti di Treviso. Silvana Valente ha lanciato un appassionato invito a tutti gli appassionati affinchè diventino gui-de per tandem, dando la possibilità a delle persone disabili della vista di pro-vare le emozioni che la bici offre.

Bici Tandem, sui pedalila grinta dei non vedenti

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NEI 7 COMUNI

Asiago e Trentinola Granfondocambia pelle

Conclusa la sta-gione agonistica, è tempo di bilan-ci per il corrido-re marosticense Paolo Minuzzo, classe 1986, che gareggia nella ca-tegoria junior dei cicloamatori.

Portacolori del Team Legend-Miche-LGL, spe-cialista dei per-corsi lunghi delle Granfondo, vin-cendo la Gf dei Templari e aggiu-dicandosi la pri-ma edizione del circuito Alé Chal-lenge che in otto gare ha portato i ciclisti a pedalare tra le province di Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Trentino Alto Adige, ha affermato il suo valore e si è confer-mato tra i più forti atleti a livello nazionale.

Una stagione che lo ha sempre visto nelle parti nobili delle classifiche, collezionando anche 7 vit-torie di categoria oltre a numerosi piazzamenti di rilievo.

Tra i vari risultati di prestigio della stagione ap-pena conclusa ricordiamo le ottime prestazioni alle Gf di Firenze, Gf Cassani, Gf Liotto, Gf Fi’zi:k,Gf del Centenario, Gf Cunego, Gf Pinarello, Gf Charly Gaul, Gf Avesani e Gf delle Bregonze.

Si conferma sempre tra i protagonisti alla Gf Nove Colli, gara principe del settore che anche que-st’anno ha raggiunto i 12.000 iscritti in rappresen-tanza di 47 nazioni, dove ha ottenuto un prestigioso 4. posto di categoria.

Per Paolo Minuzzo è stata un’altra stagione da ricordare, con oltre 20 Granfondo disputate, giusto premio per la sua costanza negli allenamenti e per la passione che dimostra verso questo sport.

La nuova Granfondo Asiago, nel 2015, attraverse-rà in lungo e in largo i 7 Comuni permettendo ai granfondisti di godersi gli scorci delle contrade, dei borghi e dei paesaggi di quello che è l’Altopiano più esteso d’Italia e uno dei più ampi d’Europa.

La granfondo, in programma domenica 28 giu-gno, è stata inserita all’interno delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra con la gara che toccherà molti dei luoghi teatro di battaglie durante il primo conflitto mondiale e si concluderà nella scenografica cornice del Sacrario Militare di Asiago. Nei primi chilometri si transiterà a Cano-ve di Roana, dove ha sede il Museo Storico della Grande Guerra, ma i granfondisti passeranno anche da località come il Rifugio Barricata ai piedi del Monte Ortigara, il cimitero di guerra di Stoccared-do o Forte Lisser, per citarne solo alcune.

Gli itinerari, inoltre, accompagneranno i gran-fondisti fra boschi, prati e pascoli, con l’attraversa-mento di una zona dall’indiscusso fascino ambien-tale come la Piana di Marcesina. I percorsi saranno una vera e propria vetrina per l’Altopiano di Asiago Sette Comuni, con due proposte adatte a tutti i tipi di granfondista. Il “mediofondo”, infatti, misura 97 km e presenta un dislivello di 1580 metri, mentre il più impegnativo “granfondo” propone una distanza di 140 km e 2800 metri di dislivello e include an-che uno sconfinamento in Trentino, prima di risali-re sull’Altopiano superando i tornanti che portano dalla Valsugana sino al Rifugio Barricata. Si partirà da Asiago in direzione Camporovere per rientrare ad Asiago dopo un anello di pochi chilometri.

La discesa in direzione Conco farà da preludio alla salita di Rubbio, per poi proseguire su continui saliscendi verso Foza e il bivio fra i due tracciati: qui il mediofondo “attaccherà” la salita di Monte Lisser per giungere nella piana di Marcesina e ridi-scendere verso Gallio e il traguardo, mentre il gran-fondo sconfinerà, come detto, in Trentino per poi riunirsi all’itinerario più corto nel finale.

La gara, organizzata dall’Asd Racing 2015 di Piero Casalatina, è la quinta delle sette tappe del celebre Alé Challenge. A breve sarà online il sito web www.granfondoasiago.it

AL VELODROMO MERCANTE

Auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo a tutti gli sportivi

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il grande Sport riconoscimenti 7 dicembre 2014 - 12Profitto e sport Ecco i 40 studenti atleti del Bassanese premiati per i risultati agonistci e scolastici. Oltre 100 in lizza

Con il Panathlon doppiamente braviIl premio Panathlon Bassano Profitto Scolastico e Sportivo ha visto 9 ragazzi premiati nelle medie inferiori e 21 nelle supe-riori con autentiche eccellenze e con 11 campioni d’Italia di categoria. La cerimonia, con la presidente del Panathlon Ivana Moresco, il presidente di giu-ria Gianpi Zanata, gli assessori Oscar Mazzochin e Giovanna Ciccotti, e il testimonial Ezio Glerean, già coach a Cittadella e Bassano, ha visto il teatro Re-mondini gremito.

Premio tutto al femminile fra le scuole superiori con l’ex ae-quo di due campionesse di razza, Sofia Bertizzolo (ciclismo, Mil-lenium Breganze: campiones-sa europea e vicecampionessa mondiale junior) e Beatrice Fio-rese (atletica, Gs Marconi Cas-sola/Atletica Vicentina Frattin Auto: argento olimpico e bronzo ai trials europei) che hanno lette-ralmente spazzato via la concor-renza. Ecco tutti i premiati. 1. ex aequo, Sofia Bertizzolo, ciclismo, Da Ponte, media 7,45, 2. ai campionati del mondo ci-clismo su strada in Spagna, 1. ai campionati europei in Svizzera, 1. ai campionati italiani su strada a Varese, 1. ai campionati italiani su pista, 2. ai campionati italiani crono donne juniores. 1. ex aequo, Beatrice Fiorese, atletica leggera, Brocchi, media 6,80, 2. nel salto in lungo alle Olimpiadi di Nanchino in Cina, 8. nei 100 metri ai mondiali studenteschi di Brasilia, 3. nel salto in lungo al trials europeo di Baku in Azerbajgian, maglia azzurra con un secondo posto nella staffetta nelle gymnasiadi di Brasilia, campionessa italiana di tetrathlon e lungo.

A Villa Rina di Cittadella prota-gonisti gli atleti under 14 - under 20 del Cittadellese al terzo Pre-mio Panathlon Angelo Gabriel-li organizzato dalla sezione di Cittadella presieduta da Jonny Moletta e sostenuto dalla fami-glia Gabrielli (presenti i fratelli Piergiorgio, Andrea, Margherita, Mariangela e famigliari).

Sono stati premiati gli atleti in base ai risultati nel biennio e ai curricula scolastici. La commis-sione del premio era presieduta da Carlo Rizzardi.

Queste le società e gli atleti presentati al premio:

Asd Fila San Martino Lupe Basket con Claudia Amabiglia e Francesca Beraldo; Asd Bre-ganze Millenium-Ciclismo con Marika Campagnaro e Martina Marchetti; Bici Sport Tezze sul Brenta Ciclismo con Moreno Marchetti (segnalazioni ciclisti-

che in collaborazione col Veloce Club Tombolo); HP Cittadel-la Hockey inline con Filippo

Grancara e Alessandro Palliotto; Centro Ippico Ponte Alto con Lucrezia Brugnaro; US Grantor-

to Hockey su prato con Clarissa Giaretta e Mi-chele Bandiera; Karate Galliera Veneta con Alberto Simioni; Team Volley Galliera Veneta con Paola Egonu; Asd Centro Nuoto Citta-della con Ilaria Cusi-nato; Asd Atletica Gal-liera Veneta con Elena Mancuso; Asd Poli-sportiva Salf Altopa-dovana Fontaniva con Sofia De Poli; Circolo Tennistico Cittadellese con Giulia Bizzotto e Alessia Cecchele; AS Cittadella Calcio con Pietro Zonta.

Sono stati dapprima premiati quattro atleti pari merito al 2° posto: per il basket Francesca Beraldo, la più giova-

ne atleta aver segnato punti nel campionato di serie A Basket femminile; per l’hockey Ales-sandro Palliotto, il più giovane portiere di seri A; per il karate Alberto Simioni, primo posto ai campionati Italiani assoluti Fikta categoria Kata individua-le e quarto posto a squadre; per il volley Paola Egonu, per aver realizzato l’ultimo punto con la nazionale italiana contro la Rep. Ceca.

Quindi è stata chiamata sul-palco Ilaria Cusinato del Centro Nuoto Cittadella, premiata come prima assoluta per i diversi ti-toli nazionali e il quinto posto agli Europei di categoria, oltre ad alcune medaglie d’oro alla manifestazione internazionale di Mosca.I premi speciali ad atleti locali in associazioni fuori territorio:3. posto per il ciclismo a Moreno Marchetti, primo nella classifica generale italiana Fci, oltre ad es-sere campione italiano di crono

Il gruppo dei partecipanti delle superiori e delle medie

Anche a Cittadella sfilano gli atletiAlta Padovana I panathleti premiano i “loro” ragazzi che si sono distinti

su strada, campione italiano di inseguimento individuale su pi-sta con buoni risultati scolastici;2. posto per l’equitazione a Lu-crezia Brugnaro, storico il suo quinto posto a squadre con il Team Italia agli Europei. Fre-quenta il liceo artistico Fanoli di Cittadella con la media del 7;3. per il ciclismo Marika Cam-pagnaro, residente a San Giorgio in Bosco: a squadre ha vinto i campionati europei e i Giochi Olimpici giovanili a Nanchino, oltre ad avere una media scola-stica superiore al 9: frequenta il quinto anno al Girardi di Citta-della.Durante la cerimonia sono sta-ti proiettati due fialmati, uno curato da Enzo Simonetto con tutte le immagini delle squadre e degli atleti, un altro realizzato da Jonny Mole sulla figura indi-menticabile di Angelo Gabrielli, imprenditore e presidentissimo fondatore dell’AS Cittadella Calcio 1973. Il club granata era

presente con il vicepresidente Giancarlo Pavin, il dg Stefano Marchetti, l’ad Mauro Micheli-ni, l’allenatore Claudio Foscari-ni, i giocatori Andrea Pierobon, capitan Michele Pellizzer, il bomber Claudio Coralli.

Ha presentato Pierluigi Bas-so coadiuvato dalla “madrina” Angela Gianolla, campionessa del Fila Lupe Basket San Mar-tino, omaggiata dai giocatori del Cittadella. In sala alcuni grandi campioni, olimpici, iridati, euro-pei, tricolori: Giuseppe Beghet-to, Miguel Martinez, Cristiano Citton, Flavio Miozzo, Danilo Mason, Giancarlo Pasinato.

Sono intervenuti oltre a Mo-letta e Rizzardi, l’assessore allo sport Francesco Pozzato, Pier-giorgio e Andrea Gabrielli.

«Forse voi non ve ne rendete ancora conto, ma siamo molto fortunati – ha detto Angela Gia-nolla ai ragazzi –. I legami che si creano nell’ambiente dello sport, tramite la fatica, le vittorie e anche le sconfitte, sono i più forti che potrete mai costruire, e ve li porterete dentro per tut-ta la vita. Tenete duro e non vi allontanate mai dallo sport, indi-pendentemente dal livello a cui lo praticate ».

3. Edoardo Francesco Fa-resin, ciclismo, Brocchi media 8,60, 3. nella graduatoria as-soluta della ca-tegoria allievi. 4. Amar Kasi-bovic, atletica leggera, Broc-chi, media 8,8, campione d’Italia nel pentathlon individuale. 5. Davide Guidolin, nuoto, Brocchi, media 8,60, primo nel-la classifica generale italiana di categoria. 6. Gabiele Carli, nuoto, Brocchi, media 8,60, primo nella staffetta 4x100 sl con la nazionale.7. Andrea Lobba, nuoto, Broc-chi, media 9,10, giovane pro-mettente del nuoto paralimpico. 8. Gloria Gollin, atletica leggera, Remondini, media 7,69, campio-nessa italiana di lungo agli Stu-

denteschi. 9. Franco Pesavento, triathlon, Einaudi, media 7,9, campione italiano di duathlon. 10. Gio Maria Tessarolo, patti-naggio artistico a rotelle, Broc-chi, media 3, 1. al trofeo interna-zionale città di Oderzo. 11. Lisa De Martini, arrampicata sportiva, Da Ponte, media 7,7, 2. al campionato italiano. 12. Edoardo Moresco, mezzo-fondo e corsa in montagna, De Fabris, media 8,10, 1. nel cross internazionale a San Vittore.

13. Andrea Marin, atletica legge-ra, Da Ponte, media 7,20, cam-pione italiano di salto con l’asta.14. Gianfranco Biasion, cicli-smo, Da Ponte, media 6,91, 1. nel campionato italiano crono-metro quartetto di Bergamo 15. Serena Bordignon, atletica, Brocchi, media 8,5, campiones-sa regionale del disco. 16. Lisa Signori, canoa slalom, Remondini, media 6,83, 4 volte campionessa italiana nel K1.17. Michael Caregnato, tiro a volo, Scotton, media 7,08, 1. al

campionato italiano di trap. 18. Lucreazia Tosin, nuoto, New Cambridge, media 6,75, 2. ai campionati italiani di fondo. 19. Elisa Dalla Valle, ciclismo, Da Ponte, media 8, prima e se-conda nelle gare nazionali di Parma e Ancona. 20. Riccardo Miglietta, atletica, Brocchi, media 8,3, 6. ai cam-pionati italiani nel salto in alto.21. Edoardo Zambotto, arti mar-ziali, Da Ponte, media 8,1, 3. nel kumite all’internazionale di Lu-biana, 1. a squadre regionale.

Nelle scuole medie inferiori hanno dettato legge Francesca Crestani, Stella Zambolin e Bea-trice Bonato. Ecco la classifica.

1. Francesca Crestani, atletica e triathlon, Ic Marostica, voto 8, 1. nella finale nazionale campe-stre a Grosseto, 1. nel campiona-to italiano di triathlon e in Coppa Italia. 2. Stella Zambolin, atletica, Ic Mussolente, voto 9, medaglia d’oro nei 1000 metri e nei 1200 siepi al campionato italiano di società, campionessa regionale nelle siepi e 5. posto ai campio-nati italiani. 3. Beatrice Bonato, atletica, Ic2 Bassano, voto 10, 4. negli 80 ostacoli a Rossano, 1. assoluta nell’alto nelle gare provinciali.4. Emma Peron, atletica e calcio, Ic Marostica, voto 9, campiones-sa italiana nei lanci Studenteschi, prima nei campionati provinciali di calcio a 5. 5. Alessandra Moro, atletica, Ic3 Bassano, voto 10 e lode, 3. nella staffetta 3x1000 al campionato provinciale di Valdagno. 6. Samuel Campana, atletica, Ic Rosà media del 10, 6. nel cam-pionato provinciale di salto in lungo, 6. al campionato provin-ciale negli 80 mt. 7. Marco Todesco, atletica, Ic Cassola, voto 9, 7. posto re-gionale nel triathlon, medaglia d’oro nel getto del peso, meda-glia d’oro in salto in alto. 8. Katia Novello, nuoto, Ic1 Bas-sano, voto 9, 3. nella staffetta 4x200 stile libero ai campionati nazionali giovanili.9. Pietro Bonamin, golf, Ic Ma-rostica, voto 8, 1. under 14 al trofeo federale di Mogliano, 1. nel campionato Triveneto.

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Un momen-to delle premiazioni cittadellesi, qui sopra il momento clou: la targa a Ilaria Cusinato

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il grande Sport altri sport 7 dicembre 2014 - 13Rugby Le “vecchie glorie” in campo per ricordare il fondatore bassanese

Old, onore a De DanieliCorreva l’anno 1976, quando Giovanni De Danieli si trasfe-riva a Bassano del Grappa; lui, padovano ed ex giocatore del Petrarca, una volta messo pie-de nella città vicentina elabora l’idea di creare una squadra di Rugby, tant’è che il presidente della Polisportiva di San Vito e don Lino, il parroco, accol-gono l’iniziativa mettendo a disposizione un campo e una stanza per le riunioni. Già nel-l’estate dello stesso anno si ot-tiene l’affiliazione alla FIR. Il suo primo collaboratore è Paolo Papi, una colonna portante al-l’interno del rugby giallorosso, che dal giugno del 1988 milita come presidente della società fino alla prematura morte, avve-nuta dieci anni or sono. Renzo, così lo chiamavano gli amici rugbisti, può essere definito il padre fondatore di una grande famiglia, quella del Rugby Bas-

sano; egli, infatti, dedicò la sua esistenza alla passione che vede nel cuore ovale un perno di va-lori e sacrifici. Fu proprio lui a chiamare nello studio dell’ex sindaco Antonio Basso, il pre-sidente della federazione italia-na rugby dell’epoca, ottenendo una sostanziosa donazione che

concesse al rugby bassanese di avere un campo, dedicato qual-che anno dopo al suo De Da-nieli. Renzo fu sempre presente all’interno della società, fino a che un brutto male lo portò via anticipatamente nel 1995. In suo onore si è svolto il consueto ap-puntamento annuale con il Me-

morial De Danieli, organizzato dagli Old Bridge Bassano. Un torneo triangolare che ha visto la partecipazione dei Petrarchi Old Club di Padova, che, data l’origine patavina di De Danieli, hanno portato le radici di Renzo nel bassanese, ricordandolo con sincero affetto; hanno presen-ziato inoltre I Quatro Gati di Vi-cenza: un team che i nostri Old conoscono e con il quale hanno avuto più volte modo di gioca-re. Il risultato, in questo torneo, è del tutto marginale, poiché lo scopo della giornata è stato ricordare un amico, un padre, un fratello. Alla fine dei match, l’evento si è concluso all’in-segna del divertimento e della spensieratezza in pieno stile old: in compagnia del classico stufa-to alla Guinness. Una giornata colma di grandi emozioni, alla quale non è mancata la parteci-pazione dei familiari di Renzo.

Gli Old Bridge Bassano, organizzatori del Memorial De Danieli

MOTORI AUTOSTORICHE

Montegrappa Legend,si alza il sipario sul 2015Sabato 13 dicembre, alle 15.30, verrà presentata alla Jtc Racing Technology di San Giuseppe di Cassola, la 3. edizione del “Montegrappa Legend - Hi-storic Event”, manifestazione in programma il prossimo 16 maggio 2015. Giunti alla terza edizione, in concomitanza con il centenario dall’inizio della Grande Guerra, sarà d’obbligo onorare il Massiccio del Grap-pa con un percorso studiato ad hoc per l’occasione: “le strade

della Grande Guerra”. Grandi ospiti, vetture di rilievo e di-vertimento saranno assicurati: un giusto mix di cultura e sport che caratterizza ogni anno l’evento ora gestito da Michele Bariani.

La manifestazione automo-bilistica “Montegrappa Legend - Historic Event”, sotto forma di auto raduno a carattere non competitivo, è stata discussa e ampliamente confermata in sede Aci - Csai di Roma e ha l’obiettivo di riqualificare l’in-teresse storico culturare auto-mobilistico del territorio am-mettendo alla manifestazione vetture storiche e moderne, da-gli anni ‘50 agli anni ‘90, stra-dali e da competizione. Tutte le auto dovranno essere munite di tagliando assicurativo Rca e il tutto si svolgerà nel più com-

pleto e tassativo rispetto delle norme stradali di circolazione. La manifestazione avrà un iter di transito indicativo che ga-rantirà lo scorrimento del traf-fico e la sicurezza di quest’ulti-mo su di tutto il suo percorso.

Partner ormai storici per quanto riguarda la gestione della sicurezza attiva in mani-festazione, Giorgio Mascotto (Croce Verde di Bassano del Grappa) e Roberto Briotto (Gruppo commissari sporti-

vi “Montegrappa A.U.G.”). L’evento, grazie al grande successo riscosso delle scorse edizioni, sarà riproposto nella 3° edizione sempre nella stes-sa formula di manifestazione automobilistica itinerante non agonistica, regolata dal norma-le codice della strada, per vet-ture storiche e moderne.

Nel particolare, per que-sta 3° edizione, per onorare il centenario, è stato definito un percorso specifico tutt’attorno al massiccio del Grappa atto a evidenziare le strade della Grande Guerra.

«Sin dalla prima edizione siamo in contatto con il Gen. Alpini Italico Cauteruccio - hanno spiegato gli organiz-zatori -, il quale ha sempre contribuito attivamente alla manifestazione».

Inizio di stagione col botto per l’Antares nuoto, con gli atleti della virtuosa società Castella-na che hanno conquistato ottimi piazzamenti nelle prime uscite stagionali.

La squadra esordienti ha par-tecipato al 6. “Memorial Lago” a Tezze sul Brenta svoltosi nella prima settimana di novembre, piazzandosi al quinti posto, mi-gliorando il nono posto ottenuto nel 2013.

Successo seguito dalle ottime prestazioni conseguite alla pri-ma gara interzonale svoltasi in-vece alla fine di novembre nelle piscine “Gabbiano” di Campo-darsego, nella quale l’affiatato gruppo guidato dallo staff tec-nico tutto al femminile forma-to da Daniela Morosin, Cindy Parisotto e Laura Stangherlin,è

(G.Z.) Pugni castellani per la ribalta nazionale… in attesa del Santo Stefano pugilistico di Castelfranco. Union Boxe Ring Castelfranco si conferma sem-pre più società leader in Veneto per la sua attività in campo gio-vanile. Infatti nella recente ker-messe padovana per selezionare i migliori giovani da portare alla ribalta nazionale, lo squadrone di Castelfranco ha piazzato “tre dritti” non indifferenti. Nella cat. 70 kg Spartaco Floriani, kg 80 Francesco de Pieri, kg 69 Ni-cholas Marzari (miglior pugile veneto per il secondo anno con-secutivo). Due hanno poi com-battuto a Spoleto per selezionare gli otto migliori giovani in Italia per categoria che accederanno alla fase nazionale e in questa riunione e cioè Spartaco Floria-ni nella cat. 70 kg e Nicholas Marzari nei 69 kg. A Spoleto Floriani ha pagato dazio all’ine-sperienza eliminato di un niente ma ha dimostrato che l’avvenire

è suo. È passato alla fase nazio-nale invece Nicholas Marzari che a fine mese combatterà per il titolo italiano di categoria con buone possibilità di vincerlo. Un fine anno molto intenso questo per l’Asd Union Boxe Ring di Castelfranco che dovrà seguire il ragazzo alle finali nazionali e poi organizzare il tradiziona-le “Santo Stefano Pugilistico” il programma il 26 dicembre in città presso il Palazzetto dello sport contro un avversario da definire ma si pensa la Croazia. Molti appassionati sperano an-che di vedere all’opera i giovani pugili di casa.

BOXE A CASTELFRANCO

L’Union Ring preparail S. Stefano pugilistico

Partenza col botto per l’AntaresNuoto Gli atleti della società castellana hanno conquistato ottimi risultati

riuscito a raccogliere otto podi con ben quattro ori, nonché la miglior prestazione della mani-festazione che vale all’eclettico Victor Shandro classe 2002,una nota di merito.

L’atleta è stato capace di piazzarsi sul gradino più alto del podio in tutte e tre le gare disputate: 400 stile libero (mi-glior prestazione assoluta della manifestazione), 200 dorso e

staffetta 4x50 mista con i com-pagni Menapace, Scattolon e Longo.

Non è stata certo da meno la squadra junior e ragazzi che al decimo “meeting di Halloween” (piscine di Rosà), si è piazzata al quinto posto, grazie ai 5 ori, 3 argenti e al bronzo ottenuti; ri-sultato impreziosito dai sei pass per i campionati giovanili pri-maverili conquistati e dal nuo-vo record della manifestazione stabilito da Mattia Santi nei 200 misti con il tempo di 2’04”27, distanza in cui è vicecampione italiano categoria juniores.

Questi primi incoraggianti risultati caricano la squadra per la nuova stagione che ci au-guriamo possa essere ricca di soddisfazioni per tutti i giovani nuotatori e lo staff tecnico.

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il grande Sport sport invernali 7 dicembre 2014 - 15

Asiago punta l’Europa

Sono stati assegnati all’Hotel Savoy di Bibione i riconoscimenti del Fair Play, il premio che il Comitato Regionale Veneto della Fisi assegna dal 1990 a personalità che si sono distinte nel mondo degli sport invernali. Con l’occasione sono stati consegnati i premi ai vincitori della Coppa Veneto Energia Pura 2013-14. Matilde Minotto, dello Sci Club 2000, ha vinto sia nella categoia Aspiranti che in quella Giovani. Nuova affermazione invece della società vicentina: lo Sci Club 2000 si è classi-ficato infatti al secondo posto fra le società venete.

SOCIETA’

Sci Club 2000 secondo in VenetoMinotto doppia vittoria di Coppa

Silvano Pa-nozzo con-fernato alla presidemza della Fisi vicentina. Il dirigente di Treschè Conca è stato rie-letto con 3231 voti e peraltro era l’unico candidato alla carica. Tra i consi-glieri altra conferma per Gianni Rolfini, che ha conquistato 2583 voti. Gli altri eletti sono risultati Carlo Ceola (2079), Sofia Fri-go (2114), Damiano Guidolin (1414), Luca Lagnerini (1764), Stefano Lora (1449), Lucio Ivano Pellichero (1358). Consi-gleri atleti Daniela Arsie (306) e Giannantonio Strazzabosco (238). Consigliere tecnico Pietro Bonomo (95).

Nomination Il capoluogo altopianese si candida. Il Coni dice sì

LA ENEGHESE

Zenere felice al primo podio Fis

Dicevamo che probabilmente può essere la “sua” stagione, lasciando indietro certe sfortune del passato. Asja Zenere, di Enego, maglia Forestale, ha conquistato a Davos il suo primo podio Fis: un terzo posto nel Su-perG Fis andato in scena in Svizzera. Neve

molle, ma bella gara. «Sono doppiamente soddisfatta e cerco subito conferme - ha dichiarato la forestale a raceskimagazine.it -. Spero di andare forte in qualche gara di Coppa Europa, e iniziare la rincorsa verso la squadra nazionale. Anno importante!».

LA GALLIESE

Giulia si dedica ai giovani talentiUn messaggio su facebook ricco di pathos e Giulia Gia-nesini, azzurra da Coppa del Mondo, ritiratasi dalle competizioni, ha annunciato di aver superato l’atteso tra-guardo di struttrice.

«La vita è fatta di obietti-vi e di traguardi, a volte si riesce a superarli altre no ma l’importante è provarci sem-pre! Istruttore nazionale, or-gogliosa e felice di poterlo dire! Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato e so-stenuto, Barbara Milani,gli istruttori dai quali ho avuto l’onore di imparare e in fine, ma non per importanza, la mia famiglia» ha scritto una determinata Giulia.

FISI VICENZA

Panozzoconfermatoalla guida

È stata accolta la candidatura di Asiago a Città europea dello sport lanciata que-st’estate dall’assessore allo sport Franco Sella (foto) che ha ricevuto la bella noti-zia a Roma dove ha incontrato i rappre-sentanti dell’Ente europeo per lo sport e il presidente del Coni Giovanni Malagò.

«Già il fatto che la nostra candidatura sia stata accolta - sottolinea Sella - è una grande soddisfazione, essere in corsa per il titolo di Città Europea dello sport significa che i nostri impianti e le no-stre strutture sono considerate adeguate come le nostre capacità professionali di organizzare grandi eventi».

«Per il futuro - specifica ancora Sel-la - ci stiamo attivando per ospitare una tappa del giro d’Italia nel 2016. Diven-tare Città europea dello sport darebbe accesso anche a finanziamenti specifici con i quali vorremmo rifare e omologa-re la pista da atletica dello Stadio Zotti, realizzare il tanto atteso stadio del fondo in località Meltar, e le strutture neces-sarie al biathlon, compresa la pista da skiroll».

Gli sport invernali giocano un ruolo fondamentale per le possibilità di Asia-go. Tra le iniziative promosse dal Comu-ne, che “peseranno” nel giudizio finale, sono finiti i Mondiali Master di sci nor-dico, la doppia tappa di Coppa del Mon-

do di fon-do, i tornei i n t e r n a -zionali e i Mondiali Under 20 e femminili di hockey su ghiac-cio. Un ruolo im-p o r t a n t e anche per i Mondiali di Orien-teering.

Ino l t r e Asiago dà-molto spa-zio alle iniziative sportive in ambito scolastico coinvolgendo gli scolari dalle materne alle elementari che possono così provare a praticare, imparandone i fondamen-ti, diverse discipline sportive. E poi c’è l’avvio del nuovo indirizzo sportivo al liceo di Asiago.

Il Coni insomma ha detto okay. Le credenziali rispettano appieno i criteri del regolamento per il titolo di Città Eu-ropea dello sport: un mix di formazione, benessere fisico, agonismo.

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