Il Grande Sport n. 203 del 2 novembre 2014

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dal 20 settembre 2014 per 12 settimane Imedia-BL 0437 32326 Via Cap. Alessio, 148 - ROSÀ (VI) - Tel. 0424 85100 è RIBASSI SU TUTTO PER TUTTI!!! fino all’ per prossimo rinnovo espositivo pagine di pura passione n. 203 (anno X n. 11) diffusione gratuita periodico 2 novembre 2014 il grande S port leggi anche il magazine web www.ilgrandesport.it CALCIO Mister Asta: «Non scherzo se parlo di salvezza...» |||| pagina 6 HOCKEY PISTA Sind Bassano, la partenza è sottotono |||| a pagina 5 CICLISMO Bruseghin testimonial del Brevetto |||| a pagina 9 Pan, stella del futuro La giovane bassanese ha esordito in serie A con la Reyer Venezia |||| a pagina 5 ATLETICA Giovani tricolori A Borgo Valsugana i campio- nati italiani Under 15 hanno chiuso la stagione all’aperto. Molti i Cadetti del nostro territorio e molte le soddisfa- zioni sul podio tricolore. |||| a pagina 12 MOTORI Team Bassano è titolo piloti Al Team Bassano mancava solo un titolo, quello assoluto piloti! Dopo una stagione ricca di sfide e colpi di scena l’alloro è arrivato grazie alla vittoria al Rally Pian- cavallo da parte di Montini e Belfiore. |||| pagina 7 DOPING Amatori e dopati Alessandro Donati racconta a studenti e sportivi il dramma del doping di massa “amato- riale”. Piaga come la droga. |||| a pagina 3 e approfondimenti su ilgrandesport.it

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pagine di pura passione

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dal 20 settembre 2014 per 12 settimane

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Via Cap. Alessio, 148 - ROSÀ (VI) - Tel. 0424 85100

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pagine di pura passione n. 203(anno X n. 11) diffusione gratuitaperiodico 2 novembre 2014

il grande Sportleggi anche il magazine web www.ilgrandesport.it

CALCIO

Mister Asta: «Nonscherzo se parlodi salvezza...»

|||| pagina 6

HOCKEY PISTA

Sind Bassano,la partenzaè sottotono

|||| a pagina 5

CICLISMO

Bruseghintestimonialdel Brevetto

|||| a pagina 9

Pan, stelladel futuroLa giovane bassanese ha esorditoin serie A con la Reyer Venezia

|||| a pagina 5

ATLETICA

GiovanitricoloriA Borgo Valsugana i campio-nati italiani Under 15 hanno chiuso la stagione all’aperto.Molti i Cadetti del nostro territorio e molte le soddisfa-zioni sul podio tricolore.

|||| a pagina 12

MOTORI

Team Bassanoè titolo pilotiAl Team Bassano mancava solo un titolo, quello assoluto piloti! Dopo una stagione ricca di sfide e colpi di scena l’alloro è arrivato grazie alla vittoria al Rally Pian-cavallo da parte di Montini e Belfiore.

|||| pagina 7

DOPING

Amatorie dopatiAlessandro Donati racconta a studenti e sportivi il dramma del doping di massa “amato-riale”. Piaga come la droga.

|||| a pagina 3e approfondimentisu ilgrandesport.it

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MARCE E CORSEsi trovano sul web:da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

il grande Sport sportivamente 2 novembre 2014 - 2

Per molti runner correre in di-scesa può essere un momento di rilassamento. Molto spesso, dopo aver affrontato salite impegnati-ve, si cerca il punto di scollina-mento per poter dire: “finalmente respiro”. È vero, correre in disce-sa è meno faticoso, almeno dal punto di vista cardiaco e pol-monare.

Rimane invece non indifferente l’impe-gno muscolare. Se si ha una buona tecnica la corsa in discesa diventa un momento che può fare la diffe-renza. Ci sono atleti che in discesa corro-no a folle velocità, spalle e bacino molto avanzati con appog-gio completo del pie-de. Questo avviene in una miscela fatta di concentrazione: in pratica il cervello deve percepire e me-morizzare istantanea-mente l’appoggio del piede sul terreno che avverrà nel passo successivo.

Quando la discesa non è trop-po impegnativa, inferiore al 10%, non c’è un grosso dispendio di energia. Diversamente, se questa percentuale aumenta, il lavoro

muscolare è impegnativo perchè si tende a frenare. Le braccia servono molto per equilibrare e stabilizzare il corpo, mentre nel-la corsa in salita le braccia danno anche la spinta.

Per altri podisti la corsa in di-

scesa mette timore, soprattutto se il terreno è sconnesso, si rischia sempre di slogarsi una caviglia o di cadere rovinosamente. I grandi discesisti direbbero che bisogna lasciarsi andare, ma loro sono ben consapevoli delle proprie

capacità. Si rischia invece nella velocità di superare la soglia e il gesto della corsa diventa incon-trollabile.

Un errore comune di chi pra-tica il trail running è quello di allenare principalmente la salita

e avere l’idea che poi la discesa viene in automatico. Un bell’allenamento da fare potrebbe essere quello di scegliere una discesa un po’ tecnica di uno o due chilometrie poi ripe-terla di tanto in tanto per migliorare il pro-prio record.

È una cosa diver-tente, allenante e in più non dobbiamo rendere conto a nes-suno dei nostri tempi di allenamento, ma le nostre performan-ce le metteremo in mostra in occasione di qualche gara. In fondo la corsa in na-tura è fatta anche di

questo: salite, discese, dislivelli e lunghezze variabili dove il crono-metro può avere un’importanza relativa. Differenziare i nostri al-lenamenti può essere stimolante per raggiungere nuovi obiettivi.

emmerunning.weebly.com/blog

Ogni anno l’ultima domenica di ottobre si corrono 42,2km da Villa Pisani lungo la riviera dei Dogi fino alla Malcontenta, poi attraverso Mestre e il parco San Giuliano si arriva ai bordi della laguna, attraversandola sul ponte della Li-bertà e affiancando la Giudecca fino a punta della Dogana per saltare il Canal Grande sul ponte di barche, fare un giro a piazza S.Marco e concludere in Riva Sette Martiri: ecco in poche righe lo scenario della Veni-ce Marathon.

Proprio nel son-tuoso avanti/indie-tro di fronte alla Ba-silica di S. Marco ho visto sfilare una fol-la arancione marcata Asla che portava in carrozzina – anche una Joelette – tre di-sabili affetti da Sin-drome Laterale Amiotrofica, una malattia meno rara di quel che si pensa. E verso le cinque ore di gara sono passati altri gruppi radunati attorno ad altre buone intenzioni.

Il premio per chi aiuta è già nella partecipazione e l’occasio-ne è buona per raccogliere fondi che non bastano mai. Due anni fa in conferenza stampa sono state tirate le somme per le 3 associa-zioni legate alla maratona 2011,

circa 45 mila euro di contributi diretti e altri 15 mila soprattutto dalle iscrizioni. Ho immaginato che il fenomeno fosse in crescita quando negli ultimi mesi ho ri-cevuto quattro comunicazioni da amici che mi scrivevano “corro

la Maratona di Venezia per que-sta buona causa”. Anita, Alberto e Marco hanno raccolto online 500€ a testa col meccanismo Rete del Dono e si sono uniti ai più ampi progetti “Ferma il Me-lanoma” (più di 10 mila euro) e “Run to End Polio” (quasi 18 mila euro), che insieme ad Asla (più di 13 mila euro) formano il podio delle associazioni più be-neficiate.

Anna invece ha promosso di-

rettamente la Banca degli Occhi che segue con quasi 6 mila euro. Un’interfaccia chiara, solida e credibile come Rete del Dono ha permesso di allargare la ve-trina charity della Maratona di Venezia a 16 associazioni e di

convogliare in unico bacino i mille rivoli della generosità che prosegue anche dopo l’arrivo. Il contatore in prima pagina nel sito www.venicemarathon.it ha superato i 74 mila euro e potrà continuare verso gli 80 a cui si aggiungeranno altri canali di raccolta per arrivare a 100. Sia-mo quasi al raddoppio in tre anni e pronti a un altro nei prossimi tre.

[email protected]

mondoRunningdi Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Venice marathon versoi 100mila euro “charity”

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010

Nella corsa bisogna saperanche andare in discesa

Podismo 7 dicembre con partenza dalla Birreria Pedavena

Babbo Natale è di corsaLa Corsa di Babbo Natale 2014 è in programma il prossimo 7 dicembre con partenza alle 10 dalla Birreria Pedavena dove è previsto anche l’arrivo.

Così come avviene con suc-cesso in alcune città degli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni e scandinavi, Pedavena vuole festeggiare l’arrivo del Natale celebrando in modo sportivo, simpatico e originale uno dei simboli più caratte-ristici e conosciuti della tradizione po-polare.

Sarà una festa nel cuore del Comune di Pedavena ani-mata dal Mercatino di Natale nel Parco della Birreria Pe-davena. Questa ini-ziativa si aggiunge anche ad altre nu-merose manifestazioni promosse dalla Pro Loco e dal Comune in occasione delle festività natali-zie.

Il percorso si snoda fra le fra-zioni del Comune di Pedavena e ha una lunghezza di 4 chilometri per famiglie, principianti e un-der 14 e di 10 chilometri per gli adulti più allenati.

Saranno aperte le iscrizioni nei giorni 16 - 23 - 30 novembre

presso lo stand della Pro Loco di Pedavena durante il Mercatino di Natale nel Parco della Birre-ria Pedavena; dal 25 novembre al 5 dicembre in orario Pro Loco dalle 18.00 alle 19.30. Il sabato 6 dicembre dalle ore 14 presso l’ufficio della Pro Loco in Via Roma a Pedavena e domenica 7 dicembre fino a 15 minuti prima

della partenza. Gli altri giorni presso la Pro Loco di Pedavena al martedì e al venerdì dalle ore 18 alle 19.30.

La quota di partecipazione prevede la preiscrizione di € 13,00 comprensiva del kit di Babbo Natale, € 7,00 per chi ha già l’abbigliamento da Babbo Natale. Per l’iscrizione il giorno della gara € 17,00 comprensiva del kit di Babbo Natale e € 11,00

per chi ha già l’abbigliamento da Babbo Natale. Iscrizione Ra-gazzi/e minori di 12 anni € 8,00 comprensiva del kit di Babbo Natale da ragazzi/e € 2,00 per chi ha già l’abbigliamento da Babbo Natale.

É obbligatorio partecipare alla premiazione con l’abbigliamen-to da Babbo Natale.

Ricchi premi saranno assegnati a: primi 10 clas-sificati maschili e femminili; primi 5 classificati maschili e femminili under 14; primi 5 arriva-ti tra i gruppi più numerosi; primi 3 classificati maschili e femminili delle Pro Loco Unpli Re-gione Veneto; primi 3 gruppi più nume-rosi delle Pro Loco

Unpli Regione Veneto; primo gruppo più numeroso delle Pro Loco Trentino Alto Adige.

Per chi partecipa alla corsa sono in palio a estrazione due week end romantici, uno all’Ho-tel Menardi di Cortina d’Am-pezzo e uno allo Sport Hotel di Padola. L’offerta comprende una cena a lume di candela, pernot-tamento e prima colazione per 2 persone.

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il grande Sport 2 novembre 2014 - 3primo piano

Donati a Bassano L’accusatore del sistema parla a ragazzi e educatori. E un ex atleta fa outing

Doping, follia sempre più quotidiana

Da sinistra, Alessandro Donati e Mariano Scotton. Al convegno di Bassano aperto un nuovo squarcio sul sistema doping

Leggi l’approfondimento sul magazine onlinewww.ilgrandesport.it

Alessandro Donati, incontrando le scuole e il mondo sportivo a Bassano, ha aperto nuovi squar-ci sul sistema doping. Il Maestro dello Sport del Coni, grande ac-cusatore del sistema, autore del long seller “Lo sport del doping” in cui ha raccontato decenni di sport di vertice taroccato visto “dal di dentro”, all’incontro pro-mosso da FidalVeneto e Libera su sport e legalità ha spiegato ai ragazzi come il doping agisca sul sistema nervoso e sugli equilibri biochimici anche del cervello in-staurando situazioni che limitano la libertà di chi lo assume.

Un meccanismo identico a quello della droga, ha aggiunto Donati: i consumatori rischiano di diventare succubi di un siste-ma mondiale imposto dai produt-tori che fanno business colossali. Ha anche raccontato la follia del doping quotidiano di gente

che dovrebbe fare sport solo per passione e per divertirsi: «Due fratelli romani, gestori di una rinomata trattoria della capitale, cicolamatori, hanno acquistato fiale di Gh, l’ormone della cre-scita, via web. Uno è morto di epatite fulminante. L’altro, subi-to dopo aver seppellito il fratello, è stato malissimo ed è stato sal-vato solo grazie a un immediato trapianto di fegato. Le mogli non sapevano nulla».

Storie di pazzia che si rincor-rono, che si leggono ormai quasi ogni giorno. Alessandro Donati ovviamente non ha mancato di far riferimento alle sue esperien-ze di ex allenatore della naziona-le “scomodo” dagli anni ‘80 in poi: «Il nostro sistema sportivo ha avuto bisogno di 50 anni per capire certi meccanismi di ver-tice, un mostro di incrostazioni. Quando ero allenatore del mez-

zofondo, altri colleghi avevano fatto la scelta del doping. Ci sono adulti onesti e disonesti, e il loro rapporto coi giovani è fondamen-tale, perchè spesso dipendono unicamente dall’allenatore. Poi anche l’atleta cresce e aumenta-no negli anni la sua competenza e la sua responsabilità».

Tra gli interventi del pubblico interessante quello di Mariano Scotton, bassanese, oggi 58enne insegnante di educazione fisica nonchè presidente regionale del-la Federtennis. In anni giovanili era un mezzofondista del “giro” azzurro molto promettente, ma improvvisamente la sua carrie-ra finì. Scotton ha fatto outing spiegando per la prima volta in pubblico il perchè: «A 17/18 anni facevo qualcosa come 200 chilo-metri a settimana, avevo avuto indicazioni approssimative da qualche allenatore e io correvo,

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correvo. Poi ho avuto un’ortica-ria e in ospedale mi hanno fatto due fiale di cortisone. Sono stato benissimo subito e pochi giorni dopo ho partecipato a un raduno della nazionale giovanile: facevo tempi incredibili e strepitosi, era-no tutti sbigottiti e io pure. Bene, dopo quel raduno io ho smesso di correre, per sempre. Per i ma-lesseri e perchè avevo capito che quelle performance non erano normali».

Donati ha ringraziato Scotton per la testimonianza coraggiosa: «Per gli allenamenti aveva avuto indicazioni da un ambiente sba-gliato, un atleta di livello avreb-be fatto al massimo 60/70 km a settimana. Ma ha capito giusta-mente l’effetto del farmaco, che è posticcio e illusionale e influi-sce sul sistema nervoso, anche se l’ha preso solo per curarsi».

Claudio Strati

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il grande Sport sportivamente 2 novembre 2014 - 4

Gli enzimi dell’apparato dige-rente non digeriscono le fibre alimentari, i batteri della nostra flora intestinale le utilizzano con lo scopo di ricavare energia per sopravvivere e replicarsi pro-ducendo gas e acidi grassi che proteggono la mucosa intesti-nale, regolano la produzione di colesterolo, favoriscono as-sorbimento del calcio, ferro, magnesio, vitamine idrosolubili (come le vitamine del gruppo B) e producono vitamine K e PP.

Il gonfiore addominale dopo i pasti può essere dovuto a un’eccessiva presenza di gas per effetto dei batteri e i lieviti (funghi) che vi vivono, tranne il metano (CH4), sono tutti inodo-ri e vengono eliminati attraver-so il retto e l’ano con flatulenza.

Se per motivi di errata ali-mentazione, vita sedentaria o più generalmente per uno stile di vita scorretto, la quantità di gas addominale aumenta, si crea una situazione di tensione dell’ad-dome. La quantità e qualità di enzimi prodotti da ogni persona, determinano il maggior o minore passaggio di nutrienti indigeri-ti nel colon con sviluppo di gas differente al variare delle colonie che lo compongono.

Individui distinti, a parità di

alimentazione, producono mi-scele di gas differenti per qualità e quantità dei componenti. L’ec-cessiva produzione di gas può avere anche natura patologica: intolleranza al lattosio, perito-

nite, calcoli della cistifellea, ga-stroenterite, sindrome del colon irritabile. Si consiglia di ridurre i carboidrati raffinati, il lattosio contenuto nel latte e derivati, il raffinosio contenuto in legumi come fagioli e ceci, e del sor-bitolo contenuto in dolcificanti, merendine, caramelle e bibite zuccherate.

Ridurre il consumo di alcune verdure come broccoli, cavoli, crauti, cipolle e di alimenti ricchi di lievito come pane e pasta e su-ghi troppo elaborati, di latticini

e formaggi freschi sostituendoli con formaggi stagionati come grana e parmigiano.

Consumare alimenti più ricchi di proteine e grassi, di cereali come il riso che non determina lo sviluppo di grandi quanti-tà gas, masticare con lentezza senza fagocitare il cibo, non bere con cannucce o aspirando i liquidi (si riduce così drastica-mente la quantità di aria inge-rita), tonificare la muscolatura dell’addome con un program-ma di esercizi fisici adeguati e svolgere regolare attività fisica per stimolare la motilità e ridur-re il transito intestinale, evita-re bevande gassate e ricche di anidride carbonica e ridurre lo stress, non masticare gomme, non fumare.Consumare 4-5 pasti distinti,

di cui 3 principali e 2 merende. Consumare la frutta lontano dai pasti principali in maniera da im-pedire problemi di fermentazio-ne e sviluppo di gas, ripristinare la flora batterica dell’intestino consumando yogurt e probiotici.

Nei casi ostinati può essere di aiuto la somministrazione di car-bone attivo vegetale che si lega a sostanze che generano gas.

Studio di Dietologia & Nutrizione [email protected]

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di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

I consigli alimentariper ridurre il gonfiore

mondoBenesseredi Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Lo sport come medicinache protegge la salute

Perchè l’esercizio fisico dovreb-be proteggere la mia salute?

Lo sport, escludendo in que-sta sede l’accezione della sua dimensione agonistica e pro-fessionistica, offre una sana valvola di sfogo allo stress, alle tensioni e ai disagi che accumulia-mo quotidianamente, modifica la biochimica del nostro cervello e stimola la produzione di particolari sostanze che potenziando il tono dell’umore migliorano le sensazioni di benes-sere.

Ma come può il cor-po aiutarmi nei disturbi dell’umore o a liberar-mi dall’ansia?

L’umore è una dispo-sizione affettiva di base che colora la nostra esi-stenza e oscilla in modo naturale tra la tristezza e la gioia. Quando questa naturale oscilla-zione si blocca sulla tristezza e sui pensieri ad essa correlati per troppo tempo c’è il rischio di ca-dere e ritrovarsi inermi in quel malessere più noto come depres-sione. Qualunque sofferenza è caratterizzata da emozioni che ci disturbano ma questi segnali non devono essere considerati come qualcosa di negativo ma piuttosto come un qualcosa che ci sta dando delle indicazioni, indicazioni che a volte da soli non riusciamo ad interpretare.

Pensieri ed emozioni sono in-dissolubilmente legati fra loro e sono due aspetti mentali la cui combinazione ci porterà ad agi-re in un determinato modo inve-ce che in un altro. Ed è qui che entra in gioco il nostro corpo. La mente non è scissa dal corpo. La mente è nel corpo, è manifesta-zione di quella parte del corpo che chiamiamo cervello.

Ogni attività mentale (pensie-ri, emozioni, immagini, senti-menti...) è un’attività cerebrale, quindi fisica, che può realizzarsi solo per il fatto che le cellule del sistema nervoso lavorano insieme attraverso il rilascio di sostanze chimiche e lo scam-bio di tutte quelle informazioni necessarie alla realizzazione di ogni aspetto della nostra vita. Capire in che modo le emozioni e i pensieri, consci e inconsci, ci informano sulla nostra realtà ha a che fare con il cambiamento che possiamo ottenere per noi e con la qualità stessa della nostra vita.

Negli ultimi anni si stanno sempre più sviluppando ricer-che sui benefici che può avere l’attività motoria sui disturbi dell’umore e sulla depressione in senso stretto e l’esercizio fisi-co sembra poter contrastare que-sti e altri disagi in svariati modi. Innanzitutto promuovendo, come su esposto, il rilascio di ormoni e neurotrasmettitori che producono sensazioni di analge-sia e benessere stimolando così conseguenze benefiche fisiche, emotive e psicologiche.

Un recente studio statunitense ha dimostrato che trenta minuti di attività aerobica praticati per almeno tre volte a settimana per

un periodo di un anno offrono un risultato simile a quello di alcune psicoterapie che trattano la depressione. Mente e corpo sono specchi di come ci stiamo trattando. La cura della nostra

igiene mentale ed emotiva do-vrebbe essere consuetudine quo-tidiana come la cura della nostra igiene dentale e del corpo. In-tegrare lo sport anche con altri percorsi può essere molto utile per conoscere il nostro modo di approcciarci alla vita e imparar-ne anche di nuovi. Se iniziamo dal movimento, cominciamo

con quello che sappiamo fare o con quello che più ci piacereb-be fare e costruiamo il nostro “diario di viaggio” ascoltando il corpo, verificando come si mo-difica l’umore, assecondando le

sensazioni momento per momento. Non po-niamoci subito obietti-vi troppo grandi, non viviamolo come una performance da realiz-zare a tutti i costi e non cadiamo nell’eccesso... non rendiamo contro-producente uno spazio solo nostro acutizzan-do l’ansia e gli sbalzi d’umore che vorrem-mo ridurre aggiungen-do l’ansia da prestazio-ne... viviamolo come un gioco, come una di-mensione di scoperta.

E perchè no, trovia-mo anche un “mentor”,

scegliamolo e condividiamo questo viaggio. Può esserci mol-to utile nella costruzione com-plessiva del nostro benessere. Usiamo piacevolmente lo sport come medicina ma attenzione che in certe dosi lo stesso far-maco diventa veleno.

www.raffaellatoniolo.it

Podismo

L’edizione numero sette della Mezza Maratona dei 6 Comu-ni ha acceso i motori e, pronta al conto alla rovescia, lancia la sfida a centinaia di run-ners che stanno rispondendo all’appello già numerosi. E quando mancano ancora oltre 15 giorni dalla competizione, le iscrizioni hanno già supera-to quota 300… La Mezza dei 6 Comuni quest’anno ha per loro in ser-bo una sorpresa: il percorso, pur attraversando sempre i territori di Thiene, Malo, Ma-rano Vicentino e Villaverla, presenta grandi novità nel tracciato e dopo cinque anni di partenze dal cuore di Villa-verla, vedrà gli atleti al nastro di partenza per lo sparo del “via” in piazza Silva nel Co-mune di Marano Vicentino. È Marano Vicentino, infatti, il Comune che si è proposto per accogliere lo start della competizione della settima Mezza Maratona dei 6 Co-muni, curando anche l’onere organizzativo della parten-za prevista sempre alle 10 di domenica 16 novembre. L’assessore allo sport del Co-mune di Marano Vicentino, Marco Guzzonato, dichiara: “La Mezza Maratona dei Sei Comuni ritorna e si confer-ma appuntamento agonistico di livello, evento sportivo in grado di attrarre tanti profes-sionisti ed appassionati della

corsa. Questa esperienza in costante e positiva evoluzione si basa sulla efficace collabo-razione tra le Amministrazio-ni Comunali ed in particolare sul concreto lavoro di squadra di Assessori e tecnici comu-nali. In questa edizione della gara Piazza Silva di Marano ha il graditissimo e delicato compito di ospitare la par-tenza. I gruppi, le associa-zioni ed i volontari si stanno impegnando al massimo per organizzarla al meglio e per questo li ringrazio di cuore: Gruppo Alpini, Volontari del-la Protezione Civile, Podisti Maranesi, Gruppo Ciclistico Follador, MaRun, Sette Note Swing Band. Anche quest’an-no – conclude Guzzonato - in occasione della Mezza Ma-ratona, Marano Vicentino or-ganizzerà, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, la gara podistica per ragazzi MaRun. Tutto è pronto, dun-que, per scaldare la partenza della corsa e per vivere in-sieme una intensa giornata di sport”.Da Marano il percorso si dirigerà verso Thiene ed at-traverserà il centro storico, percorrendo Corso Garibal-di, via De Marchi, via Rasa, via dell’Eva e, attraversando l’incrocio con via Marconi, passerà sotto il ponte “Dei Quarei” per dirigersi in zona industriale.

La Maratona dei 6 Comuniparte dalla piazza di Marano

Page 5: Il Grande Sport n. 203 del 2 novembre 2014

il grande Sport le nostre big 2 novembre 2014 - 5Volley B2 Il Bassano torna a calcare parquet di prestigio e l’inizio della stagione pone già dei dubbi

Prime impressioni dal campionato di serie B2. Fi-nalmente, dopo un’estate trascorsa tra i dubbi (di-sputare il torneo di B2 o rinunciarvi per giocare an-cora nella più comoda serie C?), il Bassano Volley è tornato a calcare i parquet che contano.

Il campionato di B2, una delle quattro serie na-zionali, è scattato il 18 ottobre scorso, tra confer-me (coach Diego Poletto e qualche giocatore della vecchia guardia) e novità (volti nuovi tra gli atleti e qualche gradito ritorno, leggasi Osellame).

DEBUTTO. Era dalla stagione 2000-2001 che il Bassano Volley (per la precisione la Pallavolo Mussolente) non disputa-va il campionato di serie B2.

Ma il ritorno nella serie non è stato dei più felici, perché il team bassanese è uscito sconfitto al de-butto dal PSG Villafran-ca. Troppa la differenza di valori in campo, con i ve-ronesi pronti ad aggredire al servizio e i giallorossi, in difficoltà in ricezione, incapaci di trovare il ban-dolo della matassa. Alla fine tre a zero e stop.

PUBBLICO. Una menzione a parte merita il pubblico. Nel match del debutto, sugli spalti del PalaBruel c’erano solo pochi intimi, e sinceramen-te il panorama genera un po’ di tristezza. “Starà a noi riuscire a portare più tifosi al PalaBruel – ha dichiarato capitan Eros Guarise – nel senso che se riusciremo ad ottenere risultati importanti i tifosi torneranno a seguirci numerosi”.

La scelta di giocare al sabato sera non favorisce però l’affluenza del pubblico.

RISCATTO. Nella seconda di campionato è ar-

rivato il pronto riscatto giallorosso. A Cordenons, contro il Piera Martellozzo, la truppa di Poletto ha conquistato la prima vittoria della stagione. Anche grazie all’apporto di uno scatenato Guarise, auto-re di ben 31 punti, i bassanesi hanno ottenuto tre punti importantissimi sia per la classifica che per il morale.

Coach Diego Poletto non ha nascosto la soddi-sfazione per questa vittoria meritata quanto impre-

vista.FUTURO. È vero, siamo solo all’inizio del cam-

pionato, e trarre conclusioni è quanto mai prematu-ro. Ma certo è che il Bassano non può essere quel-lo visto in azione contro il Villafranca. Piuttosto, ci piace pensare che il vero Bassano si avvicini a quello vittorioso a Cordenons: una formazione che sa giocare a pallavolo e che ha senza dubbio ampi margini di miglioramento. Se così fosse, il traguar-do della salvezza, magari raggiunto senza affanni, sarebbe sicuramente alla portata.

Stefano Cirillo

(V.P.) - E poi arrivò il risveglio. Brusco, fero-ce e atroce. Quattro pappe dal Trissino dopo le vittorie con Giovinazzo e Lodi in campionato, il successo sul Quevert in Coppa Campioni e il pari orgoglioso di Follonica. E allora è oppor-tuno capire se per il Sind il derbino nel cestino sia stato solo frutto di un’orribile serataccia, di quelle che ogni tan-to capitano, o se invece c’è dell’altro, se questa squadra cioè presenti delle crepe strutturali fin qui sconosciute.

Voi leggerete que-ste righe a ridosso del week-end, quando cioè la comitiva si appreste-rà a un terzetto di gare in sette giorni da pani-co e paura. Il viaggio a Lisbona per la Champions è palesemente fuori portata. Si tratta di non essere spazzati via dal Benfica dell’ex di passata Nicolìa, perchè tra perdere e straperdere ed essere piegati dignito-samente c’è una bella differenza.

Per dire, i portoghesi nel turno inaugurale hanno impattato 1-1 al Palau Blaugrana col Bar-cellona e ci siamo già capiti. Quindi, tre giorni

più tardi, turno infrasettimanale al palazzo con la capolista Viareggio, sorprendentemente in vetta dopo la rivoluzione estiva, infine trasferta a Matera il sabato seguente, contro un quintetto infinitamente più agguerrito di una volta.

A Trissino è andata in onda una formazione molto più impacciata, lenta e involuta del so-lito. Può essere un calo fisiologico per chi è an-dato ininterrottamente in pista ogni 72 ore, un episodio destinato a rimanere tale. Ad ogni modo la prima certezza è che questo Bassano se vuole rimanere in corsa per il podio in campionato deve cor-reggere forzatamente le sue percentuali nei

piazzati. Ormai il tiro da fermo traccia il solco nell’hockey moderno e l’ennesimo zero a refer-to finisce col compromettere qualsiasi risultato. Inoltre i giallorossi ogni sabato beccano un nu-mero impressionante di pali.

Che non sempre è solo sfiga, ma come dice coach Belligio, “bisogna inquadrare la porta”.

(foto Bosca)

Il Sind dovrà crescereper rimanere in corsa

HOCKEY PISTA A1

Giallorossi sui campi che contano

L’AS Fila San Martino è prota-gonista per il secondo anno con-secutivo nel grande basket A1 femminile. Sorta nel 1979 l’AS San Martino Fila-Lupe Basket ha raggiunto i vertici nazionali il 10 maggio 2008 con la Serie A2, disputando ora la seconda sta-gione consecutiva in Serie A1, dopo la finale paly-off contro Milano del 1 maggio 2013. Oltre a un settore giovanile con varie finali-nazionali e il tricolore Un-der 17 nel 2010, con la parteci-pazione ai Campionati di Serie B e C. Dopo la finale di “Coppa Italia-Fila Cup 2013” di A2, lo scorso 4-5 ottobre, San Marti-no è stata ancora la capitale del basket italiano col prestigioso “Opening Day” che ha radunato tutte le squadre di A1 per il clas-sico 1° turno collettivo del Cam-pionato 2014/2015, richiamando al palasport una moltitudine di appassionati con eccezionale la-voro di dirigenza e collaboratori e il patrocinio regionale e muni-cipale.

La squadra presieduta da Vittorio “Lele” Giuriati (con Francesco Cordiano presidente-onorario) e sostenuta dallo sto-rico marchio Fila della famiglia Pettenon, è guidata dal coach Gianluca “Larry” Abignente (as-sistente in Nazionale del ct Ric-chini) con un rinnovato roster di giocatrici.

Accanto alla amatissima ca-pitana Maria Luisa “Mary” Sbrissa di Castelfranco Veneto con importanti esperienze nei College Usa di Oregon e New

York (sorella di Giovanni gran-de promessa del Vicenza Calcio in serie B) sono giunte la genia-le play-maker Angela “Angy” Gianolla, fuoriclasse veneziana classe 80 con 35 presenze azzur-re e palmarés di spicco (2 scu-detti, Coppa Italia, Supercoppa) l’Andrea Pirlo dei palquet per la sua elegante regia di estro e classe sopraffina; dallo Spezia la formidabile accoppiata di ali (nel giro azzurro) Silvia Faven-to e Marcella Filippi; quindi un gruppo di ottime giocatrici e promettenti giovani: Monica To-nello, Claudia Amabiglia, Fran-cesca Beraldo, Jessica Santi.

Molto forti le due americane Jasmine Bailey (confermata dal-la scorsa stagione) e Taysha Pye beniamine del pubblico per le funamboliche giocate e pesan-ti canestri, in attesa della terza straniera che lo staff-tecnico sta valutando per un ulteriore raf-

forzamento.Notevole colpo a sorpresa a

inizio ottobre è stato l’arrivo di Valentina Fabbri (free-agent che era in allenamento col Famila Schio) tra i più alti (197 cm) e forti pivot italiani che ha già en-

tusiasmato la platea con spetta-colari giocate in difesa e attacco (sebbene una forzata assenza di due anni per una vicenda di tes-seramento) e con 32 presenze in Nazionale.

Giunti alla quinta giornata, sebbene con un duro calenda-rio, il “Fila” ha tre vittorie, con Napoli e due esterne con le big Reyer Venezia e Umbertide, ed è scivolata solo a filo di sirena contro Spezia e Cagliari, per to-tali 6 punti in alta classifica.

Ora le “giallonere” domenica 2 e 9 hanno una doppietta con-secutiva in casa contro Orvieto e Triestina per un gran un balzo distanziando le dirette rivali-sal-vezza sognando i play-off.

Di successo le sinergie e ge-mellaggi con altre discipline e associazioni ampliando rispet-tive iniziative e pubblico, come il Cittadella Calcio (già madrine del Citta 2013 e ammirate ospiti al Tombolato in Tribuna d’Ono-re e anche Tribuna Est coi gruppi organizzati ed il Presidente An-drea Gabrielli ospite del collega Giuriati al Palasport) o nel Gran-de Ciclismo “madrine” alle gare in ammiraglia e ai podi e ospiti ai grandi eventi come Valentina Fabbri splendida testimonial del Veloce Club Tombolo al recente Gala di Premiazione del Grand Prix Città Murata e la veneziana Angela Gianolla alla prossima inaugurazione della Sezione Granata Jesolo e del “Premio Panathlon Angelo Gabrielli” giovedì 20 novembre in Villa Rina a Cittadella.

La formazione delle Lupe e sotto il capitano Mary Sbrissa

IL PERSONAGGIO

Pan, esordio trale grandi a 17 anniFrancesca Pan, classe 1997, fi-glia dell’ex presidente del Basket Bassano Luciano Pan, ha esordi-to a 17 anni in serie A con la ma-glia della Reyer Venezia. È nel giro della nazionale di categoria dove ha giocato anche l’europeo, finendo nel quintetto delle mi-gliori cinque e attualmente gioca nell’Under 19 di Venezia ma si allena con la prima squadra, es-sendo una delle grandi promesse del basket femminile italiano.

«Esordire in prima squadra era uno dei mie obiettivi, un’ambi-zione che finalmente sono riu-scita a realizzare - ha raccontato Francesca dopo il debutto contro Orvieto dove ha segnato cinque punti in cinque minuti -. È stata un’emozione unica che non di-menticherò mai nella mia vita.

E se ci sono arrivata è perchè ho avuto intorno a me tante persone che mi hanno aiutato. Per questo devo ringraziare le mie copagne di squadra e la società che hanno creduto nelle mie potenzialità».

Sulla tua prestazione d’esor-dio invece?

«Sono felice di come mi sono comportata. È stata una grande vittoria contro una squadra di va-lore come Orvieto che non è mai facile affrontare».

Dove affondano le tue radici?«Chiaramente nel settore gio-

vanile che finora mi ha aiutato a crescere. Ho migliorto i miei punti deboli, ho capito come devo comportarmi, ho imparato a rispettare l’avversario, l’arbitro e a gestire le critiche che si rice-vono dal pubblico».

Le Lupe corrono in testaBasket donne A1 Il club di San Martino viaggia ai ritmi delle prime

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Lassù soli soletti. Per quanto tempo? Ma chissenefrega sinceramente. Intan-to ci siamo rimasti un paio di settima-ne che è comunque un gran vivere e un gran bel vedere, poi verificheremo tutti cammin facendo. E in ogni caso il Bassano nella nuova dimensione della Lega Pro da matricola doveva, deve e dovrà salvare la buccia e al momento è addirittura davanti a tutti quanti e ha messo in riga l’intera concorrenza.

Qualcosa che già così è straordina-rio. Poi è chiaro che qui si abituano bene in fretta: lo scorso anno si doveva chiudere baracca e la squadra ha gio-cato a strabiliare dominando in lungo e in largo la C2 e pure la Supercoppa.

Stavolta i più arditi e gli inguari-bili ottimisti vagheggiavano un ruolo da outsider nella C unica e al contra-rio il Soccer Team è persino in pole position. E allora guai a mugunare nel preciso istante in cui arriveranno fatalmente le giornate dispari o si vi-vrà un periodaccio un po’ rio, poichè è fisiologico che accada, tantopiù che i giallorossi non accusano una fles-sione da due anni esatti, dai tempi di Rastelli per capirci, nel calcio un’era geologica. Ecco perchè molto intelli-gentemente Tonino Asta dopo la squa-dra ha cominciato ad allenare anche la gente. «Signori - ha tenuto a ribadire il nocchiero virtussino - il nostro obiettivo stagionale non è stare in cima dall’inizio alla fine, bensì quello di divertire il pubbli-co, divertirci in campo e avvicinare ancora di più la città alla squadra. Mi pare che ci stiamo riuscendo. Senza dimenticare di guar-darsi sotto. Pietribiasi ha detto che al lunedì osserva la classifica badando allo scarto da quelle di coda. Stefano fa la cosa giusta ed è un particolare che osservo sempre anch’io.

Dopodichè è normale che voglia aspirare a qualcosa di più e cerchi ugualmente di viag-giare nel gruppetto a ridosso delle migliori che per noi significherebbe comunque un rendimento eccezionale».

Già, meglio chiarire e puntualizzare ora, prima che qualcuno consideri normale ciò che normale non è come un anno e mezzo o quasi in testa a due tornei diversi. E pri-ma che qualcuno soprattutto inizi a storce-

re la bocca magari per due capitomboli di fila, opportuno specificare un paio di concetti: 1) La Lega Pro è un patrimonio e una straoordinaria vetrina per Bassa-no che deve essere orgogliosa della sua realtà calcistica a livello nazionale e che da due anni gli sta facendo fare un figu-rone in ogni angolo d’Italia, inclusa la Tim Cup, mai scordarlo un solo attimo; 2) Novara e Como, sono due squadroni di tradizione e attrezzatissimi per salire su e il fatto che davanti per il momento ci sia invece la banda Asta è un’ebbrezza impagabile. Sicchè godiamocela sino in fondo senza fare troppo gli schizzinosi, perchè i giorni dei cartoni nei denti in serie D non sono poi così lontani e re-moti.

Inoltre la vera novità sostanziale è che la proprietà non solo si è galvanizzata un bel po’ riavvicinandosi alla squadra in questo biennio, ma ha aperto il club a nuovi soci del territorio creando all’atto pratico una base allargata di struttura e solidità non solo vincolata alla famiglia Rosso. Facendo sì che possa esistere un futuro di alto livello anche nel giorno in cui Mr.Diesel dovesse disimpegnarsi.

Questo è un successo che equivale quelli agonistici e garantisce continuità alla Bassano del pallone. Poi non è un mistero che i comandanti di via Piave, sempre ottimizzando un budget dalle

risorse volutamente limitate ma che poggia specialmente sull’attività di scouting e ricer-ca del digì Seeber e dei suoi collaboratori, inseguano sul medio periodo il salto in B.

Ma sempre aguzzando l’ingegno e metten-do le idee davanti ai danari, poichè ormai da qualche anno, pur avendo disponibilità ac-clarate, qui si ragiona così. E i riscontri sono tangibili.

Vincenzo Pittureri

il grande Sport calcio 2 novembre 2014 -6

Serie C Unica Il tecnico del Bassano ammonisce i tifosi ribadendo che essere capolista è un fatto straordinario

Asta: «Verranno i tempi duri»

PER NATALE NON CIPENSARE,REGALA “TENNISTI MODELLO”A TUTTI I TUOI AMICICON LA PASSIONEPERIL TENNIS

TENNISTIMODELLOAlcuni manichini avvistati

sui campi da gioco

Riccardo FrigoMichele Zarpellon

«Ho prenotato un’ora sul

sintetico per sabato mattina,

ci vediamo lì?»«Mi spiace, io gioco solo

sulla terra rossa...»

(Quello che gioca

solo sulla terra rossa)

«Conosco il tuo avversario:

insisti sul rovescio... usa la

palla corta... spostalo più che

puoi durante lo scambio...

alterna una palla profonda

a una più morbida...»

(Il tuttologo)

«L’ultima volta ho pagato io

il campo, stavolta tocca a te...»

(Quello che giocaa spese degli altri)

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Contatta: [email protected]

Il periodo nero del Cittadella si sta manifestando più lungo rispetto a qualsiasi previsione, mentre nello scorso campiona-to proprio in questa fase il Cit-tadella (13 punti) era nel suo momento migliore.

Le sconfitte interne al Tom-bolato contro Lanciano e Vir-tus Entella hanno fatto emer-gere una endemica difficoltà a esprimere il proprio gioco quando l’avversario adotta un atteggiamento difensivista.

«Meglio incontrare l’Avel-lino che sta ai vertici della classifica» ha esclamato qual-che tifoso. In effetti quando l’avversario chiude gli spazi e cerca di non far ragionare il Cittadella, c’è il forte rischio di assistere ad una brutta parti-ta con la beffa della sconfitta.

Contro la Virtus Lanciano il tecnico Claudio Foscarini ave-va fatto rifiatare Nicola Rigoni mettendolo in panchina, ma la squadra granata è apparsa irriconoscibile per cui nella ripresa il forte centrocampista è stato gettato nella mischia trascinando il Cittadella al 2-2 (suo il gol del pari). Nei minuti finali però è arrivata la beffa con pallone sfuggi-to al portiere Valentini per la tripletta di Vastola. A Varese i granata hanno disputato un buon primo tempo al motto “Il Cittadella gioca, il Varese segna” finendo all’intervallo sotto (2-0), mentre con un otti-mo secondo tempo è arrivato il pareggio (2-2) sfiorando anche la vittoria. Il peggio è successo

con l’Entella, squadra operaia che si è portata in Liguria tre punti d’oro, mentre un confu-sionario Cittadella è risultato il più brutto fin qui visto.

A Crotone senza Rigoni squalificato e Busellato reduce da infortunio, il centrocampo era in difficoltà, ma proprio Busellato entrando nella ripre-sa ha messo a segno di testa il gol del 2-2 al 96’. Un pari di carattere che ha dato morale e salvato il salvabile in classifi-ca.

TIFOSI. Nonostante il pe-riodo poco felice, il Centro di coordinamento dei club grana-ta ha organizzato per la Fiera Franca la tradizionale “Festa del tifoso” martedì 21 ottobre nel tendone in Villa Rina. È stata l’occasione per risolle-vare il morale alla squadra e all’intero ambiente con una se-rata riuscitissima a scopo be-nefico devolvendo 2250 euro al Centro Residenziale per Anziani di Cittadella. Un’altre serata con cena solidale Pro Fratres (una cooperativa che a Fontaniva si occupa dei ragaz-zi diversamente abili) è pre-vista mercoledì 19 Novembre presso il Ristorante “Da Godi” a Fontaniva (25 euro con pre-notazione entro martedì 18 novembre al 049 5941426 op-pure al 3393391094). Chissà che promuovendo lo sport so-lidarietà girino diversamente anche i risultati della squadra di Claudio Foscarini.

Rino Piotto

CALCIO SERIE BIl Cittadella annaspae si aggrappa ai tifosi

VOLLEY

Quadrangolare, buontest per il MarosticaSi è svolto domenica 19 ottobre negli impianti sportivi di Mason Vicentino il primo quadrango-lare “Rachele Ferraro”. Il tor-neo, organizzato dalla Pallavolo Marostica in collaborazione con l’ex presidente Graziano Ferra-ro, è stato un buon test per le for-mazioni di Prima divisione che hanno partecipato, utile per fare il punto sull’ormai imminente inizio di stagione. Nonostante la formazione marosticense abbia leggermente sofferto della man-cata presenza di alcune pedine fondamentali, ha ottenuto il pri-mo posto dando buoni segnali al tecnico Marchetti. Ma la cosa più importante è stato lo svolgimen-

to del torneo che ha visto tutte e quattro le formazioni (Pallavolo Marostica, Pallavolo Bassano, Pallavolo Belvedere e Fulgor Thiene), combattere per tutta la giornata in un girone “tutti con-tro tutti” che ha messo alla prova anche la tenuta fisica delle for-mazioni. Il pranzo, offerto alle squadre da Ferraro, ha permesso alle ragazze di trascorrere una giornata all’insegna della palla-volo ma anche dell’amicizia e ritrovarsi a passare una domeni-ca piacevole pranzando insieme e condividendo gli ideali che lo sport stesso per sua natura pro-muove.

Elia Cortesi (foto Stefano Cirillo)

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il grande Sport motori 2 novembre 2014 - 7

Al Team Bassano mancava solo un titolo nell’ambito na-zionale: quello assoluto pilo-ti! Dopo una stagione ricca di sfide e colpi di scena l’alloro è finalmente arrivato grazie alla vittoria al Rally Pian-cavallo da parte di Nicholas Montini e Romano Belfiore che hanno portato per la se-conda volta nel mese di otto-bre, la loro Porsche 911 RSR Gruppo 4 sul gradino più alto del podio permettendo anche alla scuderia di festeggiare una splendida doppietta gra-zie alle vittorie di Campiona-to Italiano assoluto conduttori e del Trofeo Nazionale Scu-derie; Nicholas e Romano si aggiudicano inoltre il Trofeo Nazionale del 2° Raggruppa-mento oltre alla Coppa Csai di classe. Grande la gioia per il duo lombardo che fe-steggia un meritato successo maturato grazie anche ad un finale di stagione in crescen-do e ad una gara ricca di col-pi di scena. Gioiscono anche Giorgio Costenaro e Sergio Marchi, quarti assoluti con la Lancia Stratos, i quali col risultato ottenuto a Maniago si aggiudicano il Campionato Triveneto nel 2° Raggruppa-mento, nel quale precedono i compagni di scuderia Clau-dio Zanon e Maurizio Crivel-laro, secondi di classe C5 con la Porsche 911 RSR Gruppo 4 ed autori dell’ottava pre-

stazione assoluta. Missione compiuta anche per Damia-no Zandonà, per l’occasione navigato da Tania Haianes Bertasini, che vince la classe E3 con la Renault 5 Gt Turbo e la spunta sul filo di lana nel Triveneto dove si aggiudica la classifica del 4° Raggrup-pamento, grazie al maggior numero di vittorie parziali ot-tenute rispetto a Nicola Ran-don, secondo di classe a Ma-niago con la Fiat Ritmo 130 TC che ha diviso con Enrico Gaspari. Gara sfortunata per Tiziano e Francesca Nerobut-to che vengono rallentati nel corso della seconda speciale da problemi di accensione alla loro Volkswagen Golf Gti Gruppo 2 e accusano ol-tre cinque minuti di gap, che in parte riusciranno a recupe-rare nella seconda frazione di gara, aggiudicandosi co-munque la classe D2. All’ar-rivo anche Nico Bortolato e Daniele Cazzador in gara con la Fiat Ritmo 130 TC, unica vettura del periodo J2 iscritta nella categoria “classic”. No-nostante il ritiro per proble-mi al motore della Porsche 911 SC Gruppo 4, Roberto Montini esulta per la vittoria del figlio Nicholas col quale festeggia la già confermata vittoria del Trofeo Naziona-le del 3° Raggruppamento; anche in questa occasione lo navigava Erika Zoanni.

Montini e Belfiore(Porsche) vinconoil rally Piancavallo

Campionato italiano Monomarca Giovanni e Luigi, figli d’arte di papà Daniele, spopolano sulle piste d’Italia

Zarpellon, gemelli terribili del kartI gemelli Giovanni e Luigi Zarpellon di 11 anni, piloti di kart e portacolori della scude-ria Rally Team di Travettore di Rosà, riempiono il sacco di un ottimo bottino, visto il risultato ottenuto alla settima e ultima prova del Campionato Italiano del Monomarca Championkart di Romano d’Ezzelino, svolto-si sulla Pista Azzurra di Jesolo lo scorso 28 settembre.

In tutte le prove di Campio-nato che si sono svolte sulle varie piste d’Italia, i due ge-melli hanno lottato sempre per le prime cinque posizioni con piloti con età media di 13 anni e sulla Pista Azzurra di Jesolo hanno conquistato la vittoria con Giovanni e un terzo posto con Luigi, dove quest’ultimo era in testa e stava lottando con il detentore del titolo italiano 2014 che ha lasciato la strada

libera al gemello Giovanni, sfruttando un bellissimo gioco di squadra e raggiungendo con questi punti di campionato il titolo di vice campione italiano della categoria Academy.

Categoria nella quale hanno

gareggiato 38 piloti con età dai 12 ai 15 anni e dove i ge-melli Zarpellon erano debuttati avendo vinto per due anni con-secutivi il titolo italiano nel-la categoria minore, 60 Mini Academy.

I gemelli si confermano an-cora degli ottimi figli d’arte, vista la soddisfazione del papà Daniele, già pilota affermato nel mondo dei kart e anche nel-le Formule Monoposto, dove ha gareggiato con piloti come Zanardi e il figlio del grande Gilles Villeneuve.

Il Papà Daniele dà merito ai risultati ottenuti, alla vo-glia e alla passione e tenacia dei gemelli che hanno anche l’appoggio incondizionato di mamma Laura e del cugino ex pilota di Rally Simone Che-min, che a sua volta offre tutta la sua esperienza come se fos-sero i propri figli e non bisogna dimenticare coloro che aiutano la scuderia a livello monetario, dando la possibilità di acqui-stare materiali anche molto sofisticati per competere con Team professionistici.

L’esultanza dei gemelli Zarpellon del Rally Team Travettore di Rosà

Ci siamo! Perché siamo differenti.

Ci sono banche che alimentano lo sviluppo delle nostre comunità. Interpretano la mutualità e la finanza sociale tutti i giorni,

facendo banca. Anche per questo, da più di 130 anni, nel momento delle scelte, le Banche di Credito Cooperativo ci sono.

NELL’IMPRESA Ci siamo per affiancarti nei mercati di oggi e di domani e per sostenere l’imprenditoria giovanile.

Ci siamo per accompagnare l’I-talia fuori dalla crisi e dare una mano alla ripresa.

NELLA COMUNITÀCi siamo nello stimolare lo svi-luppo dei territori.

Ci siamo nel sostegno al nuovo welfare, alla cultura, alle associa-zioni, alle tante forme di parteci-pazione sociale.

NELLA FAMIGLIACi siamo con i mutui agevolati e le soluzioni di investimento per-sonalizzate.

Ci siamo per sostenere il per-corso scolastico dei tuoi figli e premiare il merito.

NELLE SCELTECi siamo nei momenti impor-tanti della vita. Quando i tuoi progetti debbono tradursi in realtà.

Ci siamo quando serve qualcuno che ci creda insieme a te.

PASSAGGIO DEL TESTIMONE

Museo Bonfanti, Vallottoraccoglie il testimoneIl Consiglio Direttivo del Museo dell’Automobile Bonfanti-Vi-mar ha eletto il nuovo presidente per il triennio 2014-2017.Dopo 22 anni di ininterrotta presenza, Nino Balestra passa il testimone all’amico Massimo Vallotto, già socio fondatore, vicepresidente e consigliere della Fondazione.Durante la presidenza Balestra il Museo è cresciuto e gradata-mente affermato a livello inter-nazionale. 40 esposizioni tema-tiche hanno attratto decine di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, ben 48 le na-zionalità che hanno lasciato un

lusinghiero commento nel libro degli ospiti. A lui si deve anche la “Galleria del Motorismo, Mo-bilità e Ingegno Veneto-Gianni-no Marzotto”.

Massimo Vallotto e Nino Balestra

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il grande Sport ciclismo 2 novembre 2014 - 8

Non c’è salitao discesache tengaper la ruotadi Temperato

Il funambolo di casa nostraIl Magico Tempe ha incantatoil pubblico con le sue prodezze

Tanti sono i cambiamenti che interesseranno la Zalf Euromobil Désirée Fior in vista della nuo-va annata ciclistica che vedrà ancora una volta protagoniste le casacche bianco-rosso-verdi: confermati i passaggi al professionismo di Simo-ne Andreetta (Bardiani Csf), Giacomo Berlato (Vini Fantini Nippo), Nicolas Marini (Vini Fan-tini Nippo), Alessandro Tonelli (Bardiani Csf), Eugert Zhupa (Neri Sottoli) e Federico Zurlo (UnitedHealthcare), infatti, Luciano Rui e Gian-ni Faresin hanno deciso di puntare con decisione sui giovani talenti provenienti dalla ca-tegoria juniores. Tre gli atleti classe 1996 che approderanno in terra trevigiana: Gianmarco Begnoni, Filippo Rocchetti e Mirco Sartori. I pri-mi due nell’ultima stagione sono cre-sciuti tra le fila della Aspiratori Otelli, la formazione che già in passato aveva lan-ciato Nicolas Marini, mentre Mirco Sar-tori, trentino come Gianni Moscon, pro-viene dalla Campana Imballaggi Airone Team. A questi si aggiungerà il britannico, classe 1994, Daniel Pearson che nel 2014 ha maturato diverse esperienze in tutta Europa con lo Zappi’s Team. «Dopo due stagioni ricche di soddisfazioni siamo pronti a ripartire dai giovani per aprire un nuovo ciclo vincente. La filosofia della Zalf Euromobil Désirée Fior è proprio questa: scoprire giovani talenti, guidarli nella crescita e dare loro l’occa-sione di affrontare il grande salto nel ciclismo che conta» hanno annunciato Luciano Rui e Gianni Faresin. «Begnoni, Rocchetti e Sartori hanno di-mostrato già nelle categorie minori di avere le

carte in regola per emergere anche tra i dilettanti - ha aggiunto Gianni Faresin, attento osservatore del mondo giovanile. Gianmarco Begnoni è un velocista di razza: si è appena laureato campione italiano nell’omnium su pista, nell’ultima stagio-ne ha collezionato ben sette successi su strada, imponendosi anche in Coppa delle Nazioni, in una tappa della Corsa della Pace. Anche Mirco Sartori è dotato di un ottimo spunto veloce ma sa essere competitivo pure sui percorsi ondulati: nonostante in questi anni abbia raccolto meno

risultati, per carat-teristiche tecniche, mi ricorda il giova-ne Sacha Modolo. Infine Filippo Roc-chetti: un ragazzo completo sempre brillante protagoni-sta sui palcoscenici più prestigiosi. Con la maglia della na-zion ale ha conqui-stato una tappa al Trophée Morbihan e si è piazzato in alcune delle gare più impegnative del calendario degli juniores». Il primo

britannico a vestire la maglia della Zalf Euro-mobil Désirée Fior sarà, invece, Daniel Pearson: «Grazie alla collaborazione con Flavio Zappi, negli ultimi due anni, ho potuto seguire da vici-no la crescita di questo ragazzo - ha sottolineato Luciano Rui che con Flavio Zappi ha condivi-so due stagioni da professionista nel 1981 e nel 1982 alla Hoonved Bottecchia -. È uno scalatore molto promettente: quest’anno ha concluso tra i primi dieci sia al Nettarine sia al Valle d’Aosta e, con la sua nazionale, si è messo in luce pure al Tour de l’Avenir. Sono certo che nel 2015 potrà fare ancora di più».

La Zalf Fior riparte dal progetto giovaniDILETTANTI

La salita più impossibile e la di-scesa più pazzesca. Due impre-se con cui Simone Temperato, il Magico Tempe, ha chiuso (ma sarà vero?) un’annata assoluta-mente da record, con sfide quasi inimmaginabili.

Nel 2014 del Grappa scalato, lungo la tappa del Giro, al con-trario, pedalando all’indietro come i gamberi (articolo letto 1800 volte sul magazine web il-grandesport.it, mentre le visio-ni sulla pagina Facebook non si contano), le ciliegine di fine sta-gione sono maturate sul Garda e in Alto Adige.

Alla Extreme Race Punta Ve-leno di Castello di Brenzone, alle pendici del Monte Baldo, l’atleta funambolo di Campese ha affrontato, parole sue, “senza dubbio la cronoscalata più dura che abbia mai fatto”.

E se lo dice lui bisogna cre-dergli. Al via c’erano 100 par-tecipanti pronti a battagliare su una delle salite più dure d’Eu-ropa. Una corsa molto difficile, solo 8 chilometri ma con un di-slivello di 1090 metri e una pen-denza media del 12,7 per cento, e nel tratto centrale di sei chilo-metri una media del 14,9 per cento con punte di massima del 25: solo lo Zoncolan può essere paragonato a questa ascesa.

A far da cornice alla gara per super grimpeur è stata la spet-tacolare prestazione del ciclista di Campese di Bassano, che ha dato l’assalto a Punta Veleno facendo segnare a fine prova l’ottimo tempo di 1 ora 3 minuti 11 secondi. Senza ruota davanti, senza forcella, Simone ha af-frontato le durissime rampe pe-dalando in condizioni veramen-te estreme, in equilibrio con una sola ruota su quelle mostruose pendenze.

A rendere la prova al limite del ribaltamento sono stati an-che i canali di scolo dell’acqua

CICLOCROSS

Franzoi inizia il Girocol 3. posto di FiuggiLa prima gara italiana della sta-gione di Enrico Franzoi non na-sce sotto una buona stella e nella prima prova del Giro d’Italia del ciclocross organizzato a Fiuggi dall’Asd Romano Scotti il vi-centino di Castelnuovo di Isola Vicentina anche se sale sul terzo gradino del podio può recrimi-nare contro la sfortuna che lo ha penalizzato oltremodo nella gara laziale. Nella gara degli elite (79 par-tenti) hanno duellato Gioele Bertolini (Selle Italia Guerciotti) vincitore lo scorso anno del Giro d’Italia del ciclocross e Marco Ponta portacolori del Cs Eserci-to-Cx Selle Smp Dama Merida

Drc con Enrico Franzoi costretto alla rincorsa. «Nel corso del se-condo giro sono caduto e ho per-so il ritmo di gara ed una ventina di secondi – afferma a caldo un contrariato Enrico Franzoi – da li in poi ha iniziato la rimonta culminata dopo qualche tornata al quasi aggancio (Franzoi viag-giava a 6” da Bertolini e Ponta) che purtroppo non è avvenuto per una foratura a tre giri dalla fine che mi ha costretto a perde-re ulteriore terreno. Nonostante ciò ho cercato di rientrare e nel finale mi sono avvicinato molto ai primi perdendo l’opportunità di giocarmi allo sprint una posi-zione migliore».

presenti lungo il percorso di gara, in alcuni punti addirittura ha dovuto saltarli via per non rischiare di restarci incastrato con la ruota e di conseguenza cadere.

Ovviamente l’impresa non lo ha appagato appieno e così in Alto Adige ha firmato un’altra prestazione memorabile, come altre che ha sottoscritto negli ultimi anni nel territorio sudtiro-lese pedalando su una sola ruota tra Stelvio, Rombo, Giovo, Plan de Corones e dintorni.

Cosa ha escogitato stavolta Temperato? Ha deciso di scen-dere, rischiando l’osso del collo, con la sua mountain bike priva di ruota e forcella dall’Albergo Edelweiss di San Genesio fino a Bolzano per la direttissima, dal-la strada vecchia che passa per il Castello di Rafenstein, altra sali-

ta tra le più dure che, in poco più di 7 chilometri, ha un dislivello di 1049 metri con una pendenza media del 14.6 per cento e una massima del 35! Assolutamente folle da affrontare in discesa, sa-pendo che per scendere o salire da quelle rampe in auto qualcu-no ci ha lasciato giù frizione e pastiglie dei freni!

Ma l’obiettivo era da anni ormai nel mirino del Magico Tempe e finalmente si è con-cretizzato grazie anche all’aiuto di alcuni amici della zona e di alcuni membri dell’Associazio-ne Mountain bike Italia di Bol-zano (Amibike) di cui Simone fa parte. “Il percorso era molto tecnico, ha raccontato Simone, ed è stato fondamentale mante-nere la concentrazione sempre alta in ogni momento per non rischiare di cadere”. Gli ostacoli

Il MagicoTempesu una sola ruota e dopo aver toltoanche la forcella ha firmato altre due mitiche imprese.Quest’estate aveva dato spettacolo sulla salita del Giro, sul Grappa, salendo da Semonzo alla Cima pedalando all’indietro

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incontrati lungo il percorso sono stati tanti, solchi dovuti a lavo-ri per il rifacimento del manto stradale o il pavé nel centro di San Genesio che faceva perdere la stabilità. Il capolavoro nella parte finale: dal Castello di Ra-fenstein fino all’arrivo la pen-denza è impressionante, tratti al 35 per cento con fondo stra-dale dissestato misto a cemento con buche, crepe e un’infinità di ostacoli che era obbligatorio schivare per non rischiare che la ruota posteriore si bloccasse e facesse catapultare in avanti Simone con conseguenze poco piacevoli. Temperato qui ha do-vuto procedere a velocità basse, per cercare le traiettorie migliori e evitare qualsiasi ostacolo.

Un vero e proprio calvario portato a termine in poco più di 23 minuti.

Alla fine tutto è andato al me-glio, freni da buttare ma morale alto. Per Simone ha parlato il suo slogan: “L’impossibile non esiste ancora”.

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il grande Sport ciclismo 2 novembre 2014 - 9

Grande festa alla cena di con-valida del Brevetto del Grap-pa 2014 che si è svolta al Pala tenda Villa Rina di Cittadella, alla presenza di 600 ciclisti e di addetti ai lavori del mondo del ciclismo.

Il riuscitissimo evento ha avu-to l’intervento clou con l’ospite d’onore Marzio Bruseghin, ve-neto, ex pro ciclismo, ma so-prattutto uomo dalla generosità incredibile, che si è rimesso in gioco ciclisticamente dopo 5 anni che non saliva su una bici-cletta, per affrontare un’ancora più incredibile e singolare av-ventura ciclistica, superando in 26 ore quasi 600 km con 16.000 metri di dislivello, 15 passi alpi-ni, partendo da Cordignano, af-frontando come prima ascesa il Monte Grappa dal Tomba e poi … ritornandovi.

Questa impresa, nella sua pri-ma edizione creata dall’associa-zione XI di Marca (associazione di imprenditori veneti che, a scopo benefico si impegnano a cercare fondi per le varie realtà ed esigenze del territorio, e il cui statuto prevede l’auto finanzia-mento personale che non intacca i fondi associativi neanche per

Grande successo per il Gala di Premiazione del 13° Trofeo In-ternazionale Grand Prix Città Murata svoltosi il 16 ottobre al Municipio di Tombolo stipato da 600 persone e condotto da Mario Guerertta. Una platea di autorità, amministratori, ospiti, campioni sportivi hanno applaudito la consegna al team euro-mondiale “Zalf Euromobil Désirée Fior” rappresentata dallo storico “pa-tron” Egidio della “Medaglia del Presidente della Repubblica” omaggiata nel Tricolore e dal-l’Inno di Mameli. Col sindaco Cristian Andret-ta sono intervenuti i colleghi di Cittadella e Galliera Veneta Giuseppe Pan e Stefano Bonal-do coi i referenti allo sport Fran-cesco Pozzato e Paolo Bianco, il vicepresidente della Regione Veneto Marino Zorzato, il presi-dente ed il segretario del Veloce Club Tombolo Angelo Berno e Amedeo Pilotto, il presidente del Grand Prix e membro Cor-te Federale Fci avv. Enzo Con-te e vari dirigenti sportivi tra cui il presidente della Fci-Crv Raffaele Carlesso che ha tessu-to profondi elogi allo spessore internazionale del Trofeo ed il

delegato Coni Flaviano Burato e la direzione di Pierluigi Basso in cabina di regia con smagliante passione sportiva. Spettacolare il filmato cura-to da Teleciclismo sulle cinque gare del Grand Prix (GP Longa di Schiavon; Alta Padovana Tour Villa Imperiale; Giro del Medio Brenta; GP Poggiana-Riese Pio X, Trofeo Bianchin-Paderno di Ponzano Veneto) con la premia-zione dei referenti Ivan Gaspa-rotto, Sergio Pivato, Michele Michielon, Giampietro Bonin, Cinzia Zanatta. Premiazione speciale anche per i rappresen-tanti delle Forze dell’Ordine col Vicequestore-aggiunto di Pado-va Angelo Gigante (Polizia di Stato), Ispettore-Capo Giovanni Collutto (Polizia Stradale), Ca-pitano Marco Stabile e Asso-ciazione Nazionale Carabinieri, Polizia Locale con vari Comandi e molte autorità presenti in sala, tra cui il Magistrato della Corte d’Appello di Venezia Giusep-pe De Rosa, oltre a numerosi campioni mondiali mondiali e olimpici (Alessandro Ballan, Giuseppe Beghetto, Cipriano Chemello….).

GRAN PRIX

Il 13. trofeo Città Murata chiude l’anno in bellezza

Cala il sipario sulla 1. edizione dell’Alé Challenge con un’af-fluenza record alla Fiera del Riso di Isola della Scala dove si sono svolte le premiazioni dei protagonisti. Alla serata era pre-sente anche uno speaker d’ec-cezione, il campione lombardo Paolo Savoldelli. Dopo gli otto eventi che hanno portato que-st’anno a pedalare tra le provin-ce di Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Trentino Alto Adige, ritroviamo tra i primi della classe l’atleta marosticen-se Paolo Minuzzo (Senior) del team Legend-Miche-LGL già vincitore di edizioni del Chal-lenge Giordana. Alla presenza di un’emozionata e soddisfatta Alessia Piccolo, general mana-ger di Alé, è seguita poi la pre-sentazione in anteprima assolu-ta dell’Alé Challenge 2015 che scatterà con la GF Liotto del 12 aprile prossimo. In sala c’era Doretta Liotto la quale ha an-ticipato come l’evento migrerà verso Vicenza e i Colli Berici. Marostica e i suoi castelli sa-ranno nuovamente protagonisti per la GF fi’zi:k del 26 aprile, che proporrà anche una varian-te di tracciato “corta” oltre alla

Mediofondo e Granfondo, inol-tre sarà organizzato un evento Mini per i più piccoli. Trascor-sa una settimana dalla gara di Marostica e dintorni l’Alé Challenge sbarcherà al mare, a San Benedetto del Tronto con l’omonima granfondo che per l’appunto porterà i ciclofon-disti da colline e montagne a respirare l’aria dell’Adriatico. La GF Eddy Merckx del 7 giu-gno conferma in toto il menu 2014. Dopo la prova dedicata al Cannibale, l’Alé Challenge si sposterà in Trentino per la Marcialonga Cycling Craft del 14 giugno a Predazzo. L’ultima domenica di giugno sarà la vol-ta della seconda novità assolu-ta, ovvero la GF Città di Asiago organizzata da Piero Casalati-na, che porterà gli atleti fino in cima alla nota Salita della Bar-ricata. La GF Pinarello, come ha illustrato Fausto Pinarello, avrà anch’essa una salita inedita che infiammerà di certo gli ani-mi e le classifiche il giorno 12 luglio. Per la chiusura dell’Alé Challenge 2015 è stata confer-mata la Leggendaria Charly Gaul – Trento Monte Bondone del 19 luglio a Trento.

Paolo Minuzzo premiatoalla 1. edizione dell’Alè

Challenge fra 750 atelti al via

Iniziative sul Monte Grappa Testimonial della serata Marzio Bruseghin

In 600 per il Brevetto

le spese di gestione). Questa im-presa ha il nome di Ultracycling dolomitica, e questa fatica di Marzio ha avuto lo scopo, tra

Nella foto in alto le tavolate

in Villa Rina a

Cittadella mentre

a fianco l’idea-

tore del Brevetto

Ferruccio Lunardon sul palco con Mar-zio Bru-seghin

e Paolo Mutton

l’altro già andato a buon fine, prima ancora di iniziarne l’av-ventura, di recuperare fondi per l’acquisto già effettuato, di due

macchinari importantissimi per il Reparto Pediatrico dell’Ospe-dale di Conegliano.

La 5. edizione del Brevetto del Grappa è stata illustrata e pre-sentata da Paolo Mutton, che da sempre presenzia le più rappre-sentative Gran Fondo Nazionali e internazionali e gli eventi più im-portanti del mondo del ciclismo.

La sua esperienza nel condurre la serata, unita alle tante novità ed al nuovo modo di interpretare que-sto Brevetto del Grappa, hanno reso l’evento un successo di pub-blico attento al nutrito programma che prevedeva la spiegazione con foto e filmati delle 10 + 1 salite ora dedicate ognuna ad importan-ti Aziende venete del mondo del ciclismo. Così ogni salita avrà il nome di quelle aziende che hanno messo il gioco il loro nome dando un valore aggiunto alle scalate.La nutrita presenza di un rappre-sentante di ogni Azienda ha sug-gellato l’importanza della serata e la valenza del Brevetto del Grappa come unica iniziativa territoriale, ideata da Ferruccio Lunardon, che è più viva che mai e che riserverà ancora novità interessanti per chi vorrà faticare divertendosi sulle salite del nostro Monte Grappa.

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il grande Sport ciclismo 2 novembre 2014 - 10Protagoniste internazionali Sull’ammiraglia l’ex professionista Davide Casarotto ha sostenuto le sue atlete

A Breganze è tempo di fare festaGiusto qualche giorno di relax prima di rituffarsi nell’organiz-zazione della prossima stagione. Ma c’è il tempo di guardarsi in-dietro e rivivere mesi magici.

Per l’ex professionista vicen-tino Davide Casarotto il 2014 è stato l’anno del ritorno sull’am-miraglia di Breganze Millenium dopo la breve parentesi di stop al termine del ciclo firmato Lievore Detersivi Artuso Legnami Ciclo-club Breganze ’96.

Grazie a Wilier Triestina e a un pool di sponsor mossi da pas-sione e cuore per far crescere la squadra, Casarotto ha formato un team giovane, con quasi tutte atle-te di primo anno. «Non nascondo che confrontandomi con il nostro collaboratore Gino Lunardon già nelle uscite prestagionali avevo visto fare cose eccellenti a Ber-tizzolo e Beggin. Mancava però il confronto diretto in corsa: quel-lo ti dà il punto di visuale giusto e ti fa capire se il lavoro è stato fatto nella direzione migliore. L’inverno è stato fondamentale per creare il gruppo, la squadra, il collettivo. Senza quello non si va da nessuna parte».

A Cittiglio la prima rivela-zione della stagione. «Proprio il gruppo – prosegue Casarotto - che volevo è venuto fuori subito nel varesotto. Non abbiamo vinto ma abbiamo capito che i valori in campo ci vedevano protagonisti, specie quando la strada saliva e comunque quando c’era da fare selezione».

Sempre in tema di terra vare-sina, nella memoria di Casarotto rimarrà sempre l’ultima domeni-ca di giugno, quando nella città giardino si assegnavano i trico-lori su strada. «Venivamo da una

primavera bellissima. Solo la giornata di San Giorgio in Per-lena, sulla strade di casa, con il dominio della Beggin e della Bertizzolo, poteva bastare a farci felici. Invece abbiamo dominato anche a Montignoso, in maniera netta a Sarnonico, abbiamo retto bene il confronto con le elite a Bolzano in una giornata terribile. Ma a Varese mi sono commosso con quattro braccia alzate di due mie atlete in un campionato ita-liano».

Più incerto ma egualmente emozionante il traguardo del campionato europeo di Nyon, con un altro successo di Sofia Bertizzolo. «Sofferto fino all’ul-timo metro, in volata non si sa mai. Poi partivamo con le nostre sotto i riflettori. Hanno saputo tener testa a una concorrenza agguerrita, padrone della corsa

conquistata con un sprint serrato ma vincente».

Proprio nel successo della Bertizzolo in terra elvetica, con il tricolore coperto dalla maglia di campionessa europea, Casarot-to trae motivo per un’altra arma vincente della stagione.

«Se il gruppo, la squadra è stata fondamentale, altrettanto e forse di più è stata l’umiltà con cui abbiamo affrontato tutta la stagione. Parlo di Marchetti e Simeoni, grandi lavoratrici spe-cie nelle fasi centrali di gara. Poi Pillon e Campagnaro: quest’ulti-ma partita molto bene, ha conqui-stato tanti piazzamenti, pedina fondamentale nelle fasi finali di tante corse con compiti delicati di controllo nei gruppetti delle inseguitrici».

Non una squadra a due punte dunque ma Breganze Millenium

si è mossa sempre a favore di chi stava meglio e poteva cogliere l’occasione giusta. «A Valvasone Sara Pillon è andata a podio con il terzo posto e la Beggin ha la-vorato tutto il giorno – prosegue Casarotto – e a Racconigi abbia-mo vinto con la Strozzo, con un grande lavoro ancora della Beg-gin, vincente otto giorni prima con un grande finale in coppia con la Bertizzolo a Bottanuco. La vittoria della Strozzo dimostra come lo spazio ci sia stato per tutte e la felicità per la vittoria di Francesca è stata grande per tutti noi».

Due i capitoli a parte che han-no strappato a Casarotto qualche lacrima. «Le Olimpiadi giovani-li in Cina e il Mondiale. Avere una propria atleta che sale su un podio olimpico ripaga di tutto, come il campionato italiano di Varese. Sentire raccontare la Beggin dell’esperienza olimpica, le sue emozioni, i ricordi, qual-che amarezza e le gioie provate è stato splendido. Non pensavo di arrivare a tanto, ad una meda-glia d’oro che per noi ha un peso che va al di là della sostanza. Con una ragazza di primo anno come Sofia Beggin, davvero una soddisfazione immensa. Poi il Mondiale di Ponferrada. E lì, dietro le transenne, l’ultimo chi-lometro l’ho quasi pedalato con la Bertizzolo. Con un pizzico in più di esperienza e di scaltrezza forse avrebbe potuto farcela, for-se quel bell’argento sarebbe po-tuto diventare oro. Ma abbiamo dimostrato anche in Spagna di essere ai migliori livelli mondia-li, soprattutto quando c’è da fare selezione importante sulla testa della corsa».

L’esultanza delle ragazze del Breganze Millenium

PROFESSIONISTI

Andrea Zordan chiamai suoi fan per festeggiare

Andrea Zordan festeggia il pri-mo anno da Pro, e con lui i suoi moltissimi fan. Vicentino di Altavilla, Andrea Zordan (An-droni Giocattoli) ha appena ter-minato il primo anno di attività tra i professionisti del ciclismo. Oltre ai risultati sportivi con-seguiti, Andrea, si gode questo

periodo di riposo con la famiglia e con il primogenito Elia. I sup-porter e amici lo festeggeranno domenica 9 novembre alle 12 all’Agriturismo Rivaratta in lo-calità Carbonara via Campestrini a Montecchio Maggiore. Per info prenotazioni contattare il numero di cell. 3489135002.

Il vicentino Andrea Zordan, professionista da un anno

Sara Bortoletto, del Circolo della Spada Bassano, ha conquistato la medaglia d’ar-gento alla Prima Prova Nazionale di fio-retto paralimpico svoltasi ad Erba. Dopo una bella gara dove ha dimostrato di far tesoro degli insegnamenti del Maestro e della sua intelligenza e autocontrollo ha perso il titolo per sole tre stoccate contro la più esperta Marcella Li Brizzi, pluri-campionessa Nazionale. Sara si è cimen-tata anche con la spada conquistando un ottimo terzo posto confermando la clas-sifica prima delle vacanze estive appena trascorse. «La nostra atleta - ha dichiara-

to Giovanni Sponza - ha ceduto il passo per la finale alla brava Li Brizzi (Paler-mo), poi sconfitta dalla Mogos (Torino). Per motivi di studio mancava Francesco D’Alessandro che si trova ora in Abruz-zo e che si allenerà ora presso un Circolo locale. Peccato dover perdere un atleta come Francesco che ha conquistato con noi il titolo Nazionale di fioretto e 3 terzi posti. Sono comunque grato a Francesco per l’esperienza che ci ha permesso di fare e per la gioia di vedere i suoi pro-gressi. Gli auguro di cuore di continuare il lavoro con costanza».

Sara Bortoletto d’argentonella prima prova italiana

di fioretto paralimpico

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Page 11: Il Grande Sport n. 203 del 2 novembre 2014

il grande Sport ciclismo 2 novembre 2014 - 11Corsa rosa L’atleta di casa pregusta le tappe vicentine e non vede l’ora di partire dalla sua Marostica

Battaglin: «Sogno già il Giro»Sono state svelate nella sede della Giunta Regionale a Vene-zia, le tappe del prossimo Giro d’Italia (in programma dal 9 al 31 maggio) nel Veneto.

Il rapporto tra la “corsa rosa” e la regione, terra di campioni e appassionati, è ultracentenaria e risale al 1912 quando, la pri-ma tappa di quel Giro d’Italia, edizione numero 4, si concluse a Padova con la vittoria di Gio-vanni Micheletto.

Nel Giro del 2015 sono pre-viste due tappe interamente sul territorio mentre una vedrà l’ar-rivo a Vicenza e una la partenza da Marostica.

Giovedì 21 maggio: Imola – Vicenza km 190 (arrivo in salita). Tappa dalle due identità. I primi 130 km sono perfetta-mente piatti per attraversare la Pianura Padana e quindi affron-tare i Colli Euganei (Castelnuo-vo) e i Monti Berici dove la sa-lita di Crosara da Mossano con i suoi 1500 m tra il 12 e il 15% (max 18%) e la salita di Fimon-Perarolo porteranno gruppetti selezionati all’ascesa finale del Santuario di Monte Berico an-ch’esso al termine di una salita di poco più di 1 km con punte del 10%. Come un’ideale “Clas-sicissima” di tre settimane (si parte da Sanremo e si arriva a Milano) la Corsa Rosa ha nel percorso una sua narrativa socio culturale, storica e sportiva.

Venerdì 22 maggio: Mon-tecchio Maggiore – Jesolo, km 153 (per velocisti). Tappa asso-lutamente per velocisti. Breve, veloce, interamente pianeggian-te fino al finale dove la volata di gruppo è praticamente una certezza.

Sabato 23 maggio: Treviso – Valdobbiadene, km 59,2 (cro-nometro individuale). Crono-metro divisa nettamente in due parti: la prima di poco più di 30 km perfettamente pianeggiante e la seconda quasi altrettanto lunga caratterizzata da salite e discese a volte anche impegna-tive (la prima dopo Conegliano

è valida come GPM). Un eser-cizio contro il tempo dalla di-stanza inusuale che costringerà a valutare bene la gestione delle energie.

Domenica 24 maggio: Ma-rostica – Madonna di Cam-piglio, km 165. Partenza dalla città degli Scacchi e corsa che rimarrà in Veneto per 50 chilo-metri fino a Lastebasse. Tappa di montagna dove si affrontano quasi 4000 m di dislivello con-centrati in tre salite: la Fricca nella prima parte e Passo Daone (max 14%) e Madonna di Cam-piglio nella seconda in rapida successione.

Alla presentazione sono in-tervenuti il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e il direttore del Giro d’Italia, Mau-ro Vegni oltre ai referenti dei comitati tappa. Gradito ospite della mattinata il corridore ve-neto, nativo di Marostica e vin-citore di 2 tappe al Giro d’Ita-lia (nel 2014 quella con arrivo al Santuario di Oropa), Enrico Battaglin.

«Le strade e le montagne del Veneto hanno scritto pagine im-portanti della storia del ciclismo - ha dichiarato il presidente Luca Zaia -, in un connubio senza so-luzione di continuità. Anche nel

La presentazione in sede regionale con Luca Zaia e il campione di casa Enrico Battaglin

2015 avremo l’onore, la gioia, l’entusiasmo di vedere la caro-vana rosa attraversare il nostro territorio, e alcuni dei suoi pezzi pregiati come Vicenza, Mon-tecchio, Jesolo, Treviso, Val-dobbiadene, Marostica. Da ap-passionato non mi perderò una tappa, come sono certo faranno anche le centinaia di migliaia di veneti che amano lo sport, amano e praticano il ciclismo, amano il Giro d’Italia come una delle sue massime espressioni al modo. Metteremo a disposizio-ne tutto ciò di cui necessitano, a cominciare da comitati orga-nizzatori locali fatti da uomini e donne di esperienza e di com-provata passione, perché tutto dovrà svolgersi nel migliore dei modi. Il Veneto è grato al Giro d’Italia per aver ancora una volta scelto di attraversa-re le sue strade in maniera così ampia, con tappe tecnicamente straordinarie come la crono Tre-viso-Valdobbiadene e con per-corsi che, grazie alla fantastica copertura mediatica che sempre accompagna questa avventura sui pedali, garantiranno anche un grande ritorno d’immagine, non solo per lo sport, ma an-che per l’economia, il turismo, l’enogastronomia. Approfitto anche per ricordare un trevigia-no, un grande uomo di ciclismo come “Nani” Pinarello, che ci ha lasciato da poco. Molte bici

al Giro porteranno ancora il suo nome e lui ci guarderà da lassù. Non dimenticheremo di salutar-lo lungo le strade, perché il Giro d’Italia è stato tutta la sua vita, prima da atleta e poi da impren-ditore di successo».

«Il rapporto tra il Giro d’Italia e il Veneto ha una storia ultra-centenaria - ha aggiunto Vegni -. Questa è una terra che ha dato al ciclismo grandi campioni e che ha innata, nella sua gente, una passione unica. Siamo sicuri che le quattro tappe venete saranno, dal punto di vista tecnico me-diatico e di partecipazione, un grande successo come storica-mente accade quando la “Corsa Rosa” arriva in questa bellissi-ma regione».

«Il Giro d’Italia per me è la corsa dell’anno - ha dichiarato il campione di casa Enrico Batta-glin. Sulle strade italiane è bello confrontarsi con tanti Campioni e a volte riuscire anche a vincere come ho fatto nel 2013 a Serra San Bruno e quest’anno al San-tuario di Oropa. Nel 2015 partire da Marostica per me, che sono nato lì, sarà sicuramente una grande emozione e una giorna-ta da ricordare. Già ora penso a quel giorno e all’abbraccio dei miei fans. Guardando in gene-rale tutte le tappe venete, penso che la 12esima con l’arrivo a Vicenza possa essere adatta alle mie caratteristiche».

Grande serata di ciclismo al Pa-nathlon di Cittadella con gran-di ospiti in ricordo della figura indimenticabile di Angelo Ga-brielli che nel triennio 1973/75 è stato elemento cardine nella vita sportiva dell’alta padovana, dando vita al Cittadella Calcio il 21 giugno 1973 e oggi pro-tagonista in Serie B e poi come socio-fondatore il 29 novembre 1974 del Veloce Club Tombolo e nel 1975 del Panathlon di Cit-tadella quale primo presidente.

Oltre ad avere appoggiato an-che tante squadre ed eventi, tra cui nel 1981 la “Selle San Mar-co-SiderGabrielli” protagonista al Giro d’Italia e nelle grandi classiche con lo scalatore roma-gnolo Alfio Vandi e il padovano Flavio Miozzo.

La serata era specificatamente improntata sulla meravigliosa ed emozionante specialità del Bmx, con ospiti in sala la squadra del Creazzo, forse la più importante realtà italiana in questa discipli-na che da Pechino 2008 è diven-tata pure specialità olimpica.

Il regista della serata è stato il presidente del Panathlon Cit-tadellese Jonny Moletta gran pedalatore e che da tanto sogna-va di far conoscere al territorio questa meravigliosa realtà qual è appunto il Bmx, come disci-plina propedeutica vesso tutti gli altri sport dove sia necessario un mix di forza, resistenza, scatto e riflessi, uno sport completo in-somma e un’innegabile scuola di vita.

L’ospite d’eccezione è stato

Angelo Furlan, ex-velocista su strada con alle spalle quattordi-ci anni di professionismo, due vittorie di tappa alla Vuelta di Spagna, una coppa Bernocchi e molte altre vittorie sempre con arrivi a ranghi compatti. Angelo Furlan arriva dal Bmx, come del resto altri campioni dello sport del calibro di Marco Melandri e Luca Paolini; a dimostrare di come questo sport, se pratica-to fin dalla tenera età, riesca a cambiare i codici psicofisici di un ragazzino rendendolo più sveglio e reattivo in gruppo… e forse nella vita di tutti i giorni.

Federico Ventura, che è il preparatore dei ragazzi, ha rac-contato la vita di un corridore di Bmx e come lo si diventa con tutti i sacrifici del caso e le even-tuali soddisfazioni possibili, passando la parola poi a Camilla

Zampese, l’atleta che è riuscita a vincere due campionati europei e diversi campionati italiani.

Poi è la volta di Mattia Ven-tura, un atleta elite che si è fre-giato della medaglia d’argento alle olimpiadi giovanili di Sin-gapore, questi due ragazzi sono appena rientrati da una lunga trasferta e ottimi piazzamenti in Argentina e California e sono azzurrabili per Rio 2016.

A proposito di attività giova-nili il dibattito è proseguito poi con Stefano Carletto dirigente Fci, Sergio Pivato vice presi-dente del Veloce Club Tombolo che festeggia il 40° societario e rduce dal grandios Gran Galà del Grand Pirx Città Murata e Flavio Miozzo ex professionista e tra i maggiori e vincenti diret-tori sportivi.

La discussione si è basata sul fatto di quanto difficile sia al giorno d’oggi potere fare cor-rere i ragazzi, sia per problemi economici, sia per le difficoltà tecniche e per la mancanza di di-sponibilità da parte dei familiari, oppure a causa di certi familiari stessi che vorrebbero sostituirsi ai tecnici.

Difficoltà che ci sono sempre state del resto e che continue-ranno a esserci e che vengono puntualmente superate grazie all’esperienza e la passione di gente come Pivato e Carletto e tanti altri della loro caratura, senza dimenticare le associazio-ni come il Panathlon che tanto s’impegnano contribuendo sen-sibilmente alla diffusio ne di un fare sport all’insegna dei veri valori umani.

I protagonisti della serata con il Panathlon Cittadellese e in basso la campionessa europea di Bmx Camilla Zampese

TENNIS

St Bassano avantitutta coi giovaniL’avevano promesso: vinciamo lo scudetto di serie A1 a squa-dre e poi ripartiamo dai giovani.E così hanno fatto. Alla Società tennis Bassano la parola è stata mantenuta e dopo aver messo in bacheca il prestigioso tito-lo tricolore, con la presenza in squadra di atleti come Andreas Seppi e Huta Galung, sono ri-partiti dalla linea verde. Tolto Paolo Lorenzi, che è rimasto a far da “mamma chioccia” dal-l’alto della sua esperienza, i capitani Fioravanzo e Moretto quest’anno hanno per le mani solo atleti di primo pelo. Non per questo sono meno com-petitivi, anzi, sia chiaro che quest’anno è proprio questa la forza della St Bassano, man-dare in campo una formazione

sbarazzina, peso sulle spalle e senza l’ansia di dover per forza portare a casa il risultato. Una filosofia che a quanto sembra sta pagando, visto che il team giallorosso veleggia al primo posto in classifica alla pari del Tc Parioli. Le scelte di ingag-giare i giovani Matteo Donati e Stefano Napolitano sono state azzeccate, anche perchè moti-vano i ragazzi del vivaio di casa a dare il massimo. Basti pensa-re che contro il Barletta (forma-zione che per la verità funge da cuscinetto) sono stati chiamati in causa tutti e tre i giovanotti di casa, ossia Salviato, Gabrieli e Zitarosa, una scelta che qualche anno fa sarebbe stata del tutto impensabile. Avanti così, sarà solo un successo.

Panathlon in sella al BmxL’evento Serata con i campioni al club cittadellese per capire la disciplina

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il grande Sport atletica 2 novembre 2014 - 12Under 15 Si confermano i vivai ai piedi del Grappa: due ori e un argento a Cassola, un altro argento a Marostica

Giovani in vetrina tricolore a Borgo

La stagione “estiva” dell’atle-tica si chiude tradizionalmente con i campionati italiani Cadetti (Under 15), atleti che fanno la prima superiore o la terza me-dia. Quest’anno si sono svolti a Borgo Valsugana, in due splen-dide giornate di sole, e la scuola veneta non si è smentita.

Terza nelle classifiche finali a squadre, sintomo di vivai che vanno a mille, la rappresentativa regionale era imbottita di giova-nissime promesse delle nostre parti. E alla fine i ragazzi hanno staccato diversi biglietti vincen-ti. Dopo due giornate di gara due ori e due argenti sono stati

il bottino degli atleti dei club ai piedi del Grappa. La prestazione corale di maggior impatto è stata quella offerta dagli atleti del club di Cassola, il Gs Marconi, che aveva in gara cinque atleti, finiti tutti sul podio delle premiazioni tricolori. Hanno vinto il titolo di campioni italiani Andrea Marin nell’asta, con una gara impecca-bile e un percorso netto concluso alla quota di 4 metri, e Amar Ka-sibovic che fin dal primo giorno ha dominato le prove multiple del pentathlon, stabilendo nuo-vi record personali nei 100 hs, nell’alto a 1,78, nel lungo a 5,87, vincendo il giavellotto a 48,61

metri e controllando i mille metri conclusivi: alla fine per lui 3.788 punti, miglior prestazione nazio-nale dell’anno. Per la collega Gloria Gollin, sempre nel pen-tathlon, un bell’argento: l’atleta ha combattuto fino all’ultimo per l’oro, superata solo dalla lom-barda Montagna; nelle sue cin-que gare nuovi record personali nell’alto a 1,57 e nel giavellotto a quasi 35 metri. Completano il lotto dei cassolesi il quinto posto di Stella Zambolin nei 1200 sie-pi (4’01”) e il sesto di Riccardo Miglietta nell’alto, arrivato a su-perare l’1,86.

L’altro club che ha festeggiato

due podi è stata l’Atleti-ca Ma-r o s t i c a V i m a r : la po-l iedr ica lanciatri-ce Emma Peron si è aggiudicata l’argento nel disco, lanciando a 37,33 me-tri. Ottimo il quinto posto poi della collega Francesca Crestani nei 2000 metri in 6’41”60.

La prestazione d’oro choc dei Campionati è stata nel salto in lungo dove Mattia Zagotto

(Fiamm Vicenza) è volato a 7,11 metri, misura incredibile per la categoria, la seconda di tutti i tempi dietro solo a Howe.

Altre belle soddisfazioni per le breganzesi (Asi Breganze) Angela Brandstetter, settima nel giavellotto a 36,44, e Francesca Cerato, ottava negli 80 hs in

12”43. Tra le altre partecipazioni de-

gli atleti del nostro territorio, an-cora Chiara Bergamin di Bregan-ze, Beatrice Cocco della Nevi di Rossano, Edoardo Moresco del Marostica, Michele Toso (6. nel giavellotto) e Riccardo Favaretto del Vedelago, Sofia De Poli (8. nel lungo) e Elena Mancuso del Galliera.

SPORT E SOLIDARIETA’ La Partita del cuore ha raccolto 20.000 euro per la Città della Speranza

I capitani delle formazioni: Nereo Merlo, Fabio Poli e Emanuele Arena, con il responsabile della Città della Speranza Franco Scomazzon e Andrea Campo-rese, presidente dell’Istituto di Ricerca Pediatrica della Città della Speranza. In basso Nereo Merlo con Fabio Brunello, presidente dell’Asd S. Croce

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Bassano del Grappa - Stadio Santa CroceSabato 25 ottobre 2014 ore 15.00

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FACCIO MARCOAGENTE GENERALE MAROSTICAVia Monte Grappa 59, 36063 Marostica (VI)Tel. 0424 471541

Da sinistra i campioni italiani Amar Kasibovic e Andrea Marin, gli argenti Gloria Gollin e Emma Peron, le fondiste Stella Zambolin e Francesca Crestani, quinte nelle siepi e nei 2000. Qui a fianco Riccar-do Miglietta, sesto nell’alto

Anche questa 7. edizione della Partita del Cuore, disputatasi sul campo di San-ta Croce, è stata ad appannaggio dello Jus Sport Bassano che ha battuto sul campo le altre due formazioni: 3 a 2 ai Promotori di Banca Mediolanum, con gol di Rebecchi, Sartore e Gasparini, e 4 a 2, ai rigori, alla formazione del Centro di coordinamento dei clubs biancorossi, a segno Campagnolo, Gasparotto, Tessa-rolo e Branciforti. Ma lo JSB ha vinto an-

che fuori dal campo! Infatti, grazie a que-sta iniziativa del presidente dello JSB, avv. Nereo Merlo, cominciata nel 2008, è stata donata alla Città della Speranza la bella somma di 20.000 euro. Il triango-lare si è disputato alla presenza del dott. Andrea Camporese, già Presidente della Città della Speranza, e, da aprile, Presi-dente dell’Istituto di Ricerca Pediatrica. Il Presidente dell’ASD Santa Croce, Fabio Brunello, ha proceduto alle premiazioni.www.cittadellasperanza.org

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il grande Sport altri sport 2 novembre 2014 - 13Ironman Bertoncello, bassanese di 42 anni, vuole scrivere il suo nome sull’albo d’oro della gara a stelle e strisce

Le Hawaii secondo Fabian“Perché il triathlon? Perché è una sfida all’impossibile”. È appena rientrato dall’ennesima impresa da “Ironman”, Fabian Bertoncel-lo 42 anni bassanese, imprendi-tore e uno dei migliori triathleti italiani, reduce appunto dalla famosissima gara svoltasi alle Hawaii dove ha corso insieme ad Alex Zanardi e ad altri mille atleti, selezionatissimi in tutto il mondo. Ci ha impiegato 10 ore per percorrere tutto il percorso e cioè i 3,8 km di nuoto, 180 km in bici e i 42 km e 195 metri della maratona finale, quarto tra i do-dici italiani presenti. Un buon risultato ma non per Bertoncello che punta a essere il primo degli italiani e punta anche a vincere la sua categoria nella famosissima corsa statunitense. Tutto questo nonostante sia da solo cinque

anni che gareggia collezionando già due titoli veneti nella catego-ria “Olimpica” e per mantenersi a questi livelli da quattro anni si allena sette giorni su sette. «Nel-la vita ho tre cose fondamentali: lavoro, famiglia e sport, il tria-thlon appunto - spiega Bertoncel-lo - . Come ho cominciato? Per caso. Volevo solo fare uno sport difficilissimo, il più difficile: ho provato il triathlon e ho capito che era il mio. Mi piacciono da matti le cose difficili e non c’è nulla di più difficile del triathlon a livello agonistico. 8-10 ore di gara si possono decidere per un minuto. Lo scorso anno non ho potuto partecipare alla famosis-sima gara delle Hawaii perché nelle gare preliminari un tedesco mi ha battuto per sette secondi, questo per dire a che livello di

difficoltà, agonismo e impegno siamo arrivati». Poi Bertoncello parla dell’esperienza americana. «È stata una cosa fantastica ma per me non è un punto di arrivo ma di partenza. Il prossimo anno voglio vincere assolutamente la mia categoria e per questo mi impegnerò ancor di più». Come si fa ad impegnarsi ancora di più? «Bisogna farlo perché questo sport ti prende fino a diventare parte integrante della tua vita. Io ho un lavoro, un’attività con una trentina di dipendenti che mi im-pegna, una famiglia a cui tengo e poi ho il triathlon e basta. Que-sta è la mia vita». La prossima gara? «In Francia a Nizza. Una gara che vede vincitori sempre i francesi; l’obiettivo è di andare lì e vincere…».

Gabriele Zanchin

LA TRIBALE

Alla prima di MussolenteLazzaretto e Rigoni i big

La Tribale, la prima gara di tria-thlon organizzata nel territorio vicentino, ha preso il via a fine estate nella piscina comunale di Casoni di Mussolente dove, per l’occasione, tutta la vasca è stata riservata ai 100 atleti pre-senti allo start. Dopo 400 metri di nuoto sono tutti sfrecciati per le vie di Mussolente presidia-te dalla protezione civile, dalla municipale e dai volontari per ben 16 chilometri. L’ultima fa-tica dei concorrenti sono stati i 5 chilometri di corsa nella zona limitrofa alle piscine. Il primo a tagliare il traguardo con un vantaggio clamoroso è stato la promessa del triathlon scaligero Mirco Lazzaretto mentre per le donne ha vinto la giovane Ma-riachiara Rigoni proveniente da Asiago. L’organizzazione di una gara di triathlon risulta com-plessa per l’unione di tre sport insieme ma l’aiuto del sindaco Cristiano Montagner, dei gesto-ri degli impianti sportivi Mario Ceccato e Laura Pavesi (rap-presentante di NCM gestioni sportive) e la sintonia dello staff hanno fatto sì che tutto sia fila-to liscio, compreso il meteo. La gara è stata una bellissima festa di sport dove agonisti edamatori alle prime armi hanno gareggia-to fianco a fianco e dove tutto il pubblico ha applaudito dal primo all’ultimo concorrente. L’evento è stato organizzato dal-l’associazione sportiva Manibus in collaborazione con la squadra di triathlon Bassanese Tribù che hanno trovato a Mussolente la location giusta per promuovere e divulgare questo sport così in crescita in Italia e in tutto il mondo già da qualche anno. L’appuntamento è al 2015 per la Tribale e su www.triathlontribù.com per informazioni ed allena-menti di triathlon.

Vi aspettiamo anche il sabato pomeriggio nel nostro punto vendita di Marostica

Nella nuova sede di via Ma-donna di Monte Berico, a sud della città di Bassano (zona stabilimenti Nardini), la Nuo-va Cooperativa Bassano Onlus ha incontrato volontari e colla-boratori dopo l’esperienza del Trail degli Eroi, che l’ha vista impegnata per tutta la domenica del 28 settembre sul Grappa per garantire assistenza sanitaria ai 700 runner giunti da ogni par-te d’Italia e d’Europa nel corso della manifestazione. «Avevamo impegnate tre squadre di perso-nale medico, infermieri e autisti - spiega Fabio Florio che coor-dina, insieme a Cinzia Scuccato e Mario Locatelli, componenti del Cda, la struttura - con tre ambulanze e un ambulatorio mobile. Gestivamo inoltre sette defibrillatori lungo i percorsi del Trail. Ottima la collaborazione con il Soccorso alpino della Pe-demontana del Grappa nei punti più difficili da raggiungere, un po’ complicato il coordinamen-to con le tre centrali provinciali. Una giornata intensa, dalle due

del mattino fino a sera».Tra le persone che hanno dato

aiuti fondamentali ci sono Erwin Giovagnoli, ex runner, ex alpi-nista, facente parte del gruppo, che ha collaborato alla creazione del percorso lungo e alla piani-

ficazione degli itinerari di corsa; Diego Cavalli, esperto di tele-comunicazioni, radioamatore e volontario di Protezione civile con l’Associazione nazionale Carabinieri, che in 24 ore ha si-stemato i collegamenti e il ponte

radio, oltre a fornire tutto il materiale necessario; e infine Florio sottolinea l’ot-tima intesa con “I Lupi Team”, organizzatori

del Trail, sodalizio presieduto da Davide Zanetti che con un so-stanzioso contributo economico ha favorito il completamento del ponte radio, operazione fonda-mentale per la gestione del siste-ma di assistenza.

Il summitpost Traildegli Eroinella sededella NcsBassano Onlus. Da sinistraCavalli, Gio-vagnoli, Flo-rio, Locatelli, Scuccato e Zanetti

Duro lavoro per l’assistenza al TrailLa giornata degli Eroi Summit nella sede della Ncs Bassano Onlus

registrazione tribunale di Bassano del Grappan. 8/2004 del 24.09.2004REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEVIA VERONA, 40, 36022 CASSOLA (VI)TELEFONO E FAX 0424 833717www.ilgrandesport.itPER CONTATTARE LA REDAZIONEE INVIARE FOTO E [email protected] RESPONSABILEMICHELE ZARPELLON 338 2022152CONSULENZA EDITORIALECLAUDIO STRATI 338 3509386COLLABORATORI Stefano Cirillo, Michelangelo Cecchetto,Rino Piotto, Vincenzo Pittureri, Gabriele Zanchin EDITRICE LITTERA srl OFFICINA [email protected] Centro Servizi EditorialiGrisignano di Zocco (Vi)Il Grande Sport è freediffuso in oltre 900 punti a: Asiago Asolo Bassano del Grappa Borso del Grappa Breganze Caerano San Marco Campolongo sul Brenta Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon del Grappa Cittadella Conco Crespano del Grappa Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze San Lorenzo Possagno Pove del Grappa Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano Veneto San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna... e non solo!Lo puoi sfogliare e leggere anche nel webwww.ilgrandesport.itsu Facebook alla pagina Il grande Sportsu Twitter alla pagina @IlGrandeSport

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il grande Sport sport invernali 2 novembre 2014 - 15

Asja entra in ForestaleUn altro passo avanti per Asja Zenere, la sciatrice di Enego di cui il nostro giornale ha scritto spesso. La giovane promessa ve-neta, specialista di libera e super gigante, di recente è approdata al Gruppo Sportivo della Forestale e questa stagione che sta arrivando sembra proprio quella che può farle gustare ottime soddisfazioni.

L’anno scorso era stata piuttosto sfortunata. Nella prima parte della stagione era rimasta ferma diverse settimane a causa di un malan-no. Poi era tornata in pista ed era comunque riuscita a far vedere di cosa era capace.

Allenata in Alto Adige da Hansjorg Planke-steiner, un po’ pendolare con la sua Enego, punta delle squadre del Comitato Veneto, l’altopianese è una delle assidue ai raduni e proprio tra Comitato Veneto Fisi e Forestale i legami sono sempre più forti. Sinergie per unire le forze e aggregare e “fare qualità”, oltre che per magari ottenere anche alcuni ri-sparmi, che nello sport giovanile sono molto importanti oggi.

Il Grande Sport su queste pagine e online (ilgrandesport.it) seguirà la stagione di Asja.

SCI E SNOWBOARD

Le promesse venetenelle squadre Fisi

Il meglio dello sci giovane veneto nelle rappresentative del Comita-to veneto. Ecco tutti i nomi.SCI ALPINOMaschile: Nicolò Menegalli (1994, Forestale), Tiberio Gui-dolin (1995, Gore Tex Drago), Edoardo Longo (1995, Foresta-le), Riccardo Bosio (1997, Sc 18), Mattia Trulla (1997, Gore Tex Drago), Pietro Canzio (1998, Ski

College), Matteo Pradal (1998, Ski College).Femminile: Giorgia Andrea Dal-masso (1995, Forestale), Matilde Minotto (1996, Sc 2000), Martina Scussel (1996, Ski College), Asja Zenere (1996, Forestale), Sofia Pizzato (1998, Sc 18).Responsabile: Nicola De Martin.Tecnici: Andrea Schenal, Paolo Zardini, Federico Vanz.SCI DI FONDOAspiranti femminile: Anna Co-marella (1997, Forestale), Eleo-nora Prigol (1997, Polisportiva Sovramonte), Martina Padovan (1997, Polisportiva Sovramonte), Ilaria Reato (1998, Polisportiva Sovramonte), Martina Piccoli (1998, Sc Bosco), Chiara De Zolt (1998, Us Valpadola).Aspiranti maschile: Marcello De Martin (1997, Us Valpadola), An-tonio Facchin (1997, Polisportiva

Sovramonte), Pietro Campara (1997, Sc Bosco), Jacopo Solagna (1997, Us Valpadola), Giacomo D’Agostini (1997, Enal Villaga), Jacopo Grisotto (1997, Polispor-tiva Sovramonte), Cristian Gaole (1998, Sc Bosco), Nicola Mas-sella (1998, Sc Bosco), Antonio Roncari (1998, Sc Bosco).Juniores femminile: 1. Erica Antoniol (1995, Fiamme Oro),

Francesca Corbellari (1996, Sc Bosco), Deborah Rosa (1995, Us Asiago), Lisa Bolzan (1995, Sc Orsago), Anna Bolzan (1995, Sc Orsago).Juniores maschile: Michele De Bettin (1995, Us Valpadola), Nicola D’Agostini (1996, Poli-sportiva Sovramonte), Alessan-dro Carlet (1995, Sc Orsago), Lorenzo Busin (1996, Sc Canale d’Agordo).Squadra B: Nicola Barat (1998, Polisportiva Sovramonte), Si-mone De Martin (1998, Us Val-padola), Marco Traina (1996, Us Valpadola).Responsabile: Alberto LazzariniTecnici: Carlo Dal Pozzo (diret-tore tecnico), Elio De Martin, Simone Antoniol, Alessandro Leso, Omar Genuin (allenatori), Elvezio Antoniol, Alberto Pertile, Alberto Rigoni (materiali).BIATHLONCaterina Dall’Acqua (1994, Sc Val Fiorentina), Marco Di So-pra (1996, Us Valpadola), Gre-gor Gombac (1996, Sc Cortina), Leonardo Dall’Acqua (1997, Sc Val Fiorentina), Davide Mancin Majoni (1997, Us Valpadola), Fa-bio Zannantonio (1997, Us Val-padola), Chiara Panciera (1998, Sc Valzoldana), Andrea Osta (2000, Us Valpadola).Responsabile: Mario Del Puppo.Tecnici: Pierino Fontana Hoffer, Maria Rosa Moè, Giampaolo Bo-nifacio.SCI ALPINISMOAlba De Silvestro (1995, Dolo-miti Ski Alp), Martina Da Rin Zanco (1995, Dolomiti Ski Alp), Laura Corazza (1997, Dolomiti Ski Alp), Jacopo Facchin (1995, Sc Ponte nelle Alpi), Fabio Pet-tinà (1996, Sci Cai Schio), Erwin Ronzon (1997, Sc Valdobbiade-ne), Enrico Loss (1997, Sc Val-dobbiadene), Daniele Soppelsa (1998, Dolomiti Ski Alp).Responsabile: Carlo Ceola. Tec-nici: Vittorio Romor, Luca Palla.SNOWBOARDFlavio Agostini (1996, Ski Colle-ge), Daniele Bernard (1996, Ski College), Filippo Ferrari (1999, Ski College), Elisa Caffont (1999, Ski College), Linda Cappa (1997, Ski College), Nicolò Constanti-ni (1996, Snowboard club Cor-tina), Mattia Rezzadore (1997, Snowboard club Cortina), Edoar-do Fornaro (1998, Snowboard club Cortina), Riccardo De Zanna (1999, Snowboard club Cortina), Alice Sartori (1999, Snowboard club Cortina).Responsabile: Livio Spinelli.SCI D’ERBARoberto Cerentin (2004, Slalom Ski), Enrico Sommavilla (2003, Sc Ponte nelle Alpi), Beatrice Cerentin (2001, Slalom Ski), Ste-ven Davare (2000, Sc Ponte nelle Alpi), Monica Ferrighetto (1999, Slalom Ski), Tommaso Reghin (1998, Sc Feltre), Davide Saviane (1998, Sc Tambre), Jacopo Fac-chin (1995, Sc Ponte nelle Alpi).Responsabile: Massimo Pellegri-no. Tecnici: Ilaria Sommavilla, Fausto Cerentin.

Personaggi La velocista di sci alpino di Enego pronta per la stagione

Asja Zenereda Facebooke dalla gara

Matilde Minotto

Deborah Rosa

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