Il grande Sport n. 200 del 3 agosto 2014

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pagine di pura passione n. 200 (anno X n. 8) diffusione gratuita periodico 3 agosto 2014 il grande S port leggi anche il magazine web www.ilgrandesport.it Sofia gioia europea Bertizzolo, il talento dei sedici anni CALCIO Asta speranzoso E il Citta riparte dalla tifoseria |||| pagine 5-7 HOCKEY PISTA Fusione fredda, per ora non si fa Due boys azzurri |||| a pagina 7 VOLLEY Scala il Pordoi sulla sua bici senza la ruota davanti Eravamo abuituati alle sue ascese pedalan- do su una ruota sola in impennata. Stavol- ta, per fugare ogni dubbio, la ruota davanti l’ha perfino tolta e si è arrampicato sul Por- doi con la forcella “nuda”. Con il suo tempo record di 36 minuti e 41 secondi il bassanese di Campese Simo- ne Temperato ha messo la ciliegina sulla torta alla bellissima cronoscalata Arabba – Passo Pordoi, classica per gli amanti delle sfide in salita. E’ riuscito a scalare i 33 tor- nanti del famoso passo dolomitico con la bici da corsa priva di ruota anteriore, dando del filo da torcere a molti concorrenti che invece la salita l’hanno affrontata con le due “tradizionali” ruote! Il Magico Tempe partito con il numero zero ha fin da subito impartito un gran ritmo che gli ha consen- tito di raggiungere la vetta del Pordoi con una media di 15.54 chilometri orari clas- sificandosi al 52. posto assoluto. Lo spettacolo è stato seguito in diretta dai mol- tissimi turisti lungo il percorso di gara.ù Ma nonostante il meteo balleri- no di quest’anno, Temperato vuole stupire in que- sta estate e sta programmando un altro evento: tenterà di scalare il Monte Grappa da Semonzo pe- dalando al con- trario, impresa mai provata prima su quella che è stata la salita del Giro di quest’anno. Questa volta, con due ruote a terra, cer- cherà di pedalare seduto sul manubrio fino al Rifugio Bassano percorrendo i 19 duri chilometri e mettendo a dura prova i mu- scoli delle gambe che dovranno resistere a sforzi fisici ben diversi dalla normalità. Ma la difficoltà maggiore sarà quella di mante- nere l’equilibrio senza vedere la traiettoria da percorrere: dovrà infatti fare riferimento solamente alla linea bianca della carreggia- ta! “Un’impresa del genere è il massimo, ho preso spunto da mio padre Fernando che più di 50 anni fa riusciva con la sua Graziella a pedalare all’indietro per vari chilometri”. Seguite le gesta del Magico Tempe su ilgrandesport.it ma anche su Facebook Il grande Sport e Twitter @Il- GrandeSport L’IMPRESA PSICOLOGIA Lo sport può diventare ma- nia, ossessione, e dare dipen- denza. Ecco come recuperare vita e benessere. |||| a pagina 4 Bruel, Malinov tesse la trama con la serie A |||| a pagina 7 INTERVISTA Allenatori siano educatori Parla il neo assessore di Bas- sano Oscar Mazzochin. Per lo sport risorse al lumicino. Ma un progetto c’è. |||| a pagina 3 I tedeschi al Gp Sportivi Poggiana Il sogno giallo Slongo-Nibali Ballan: ma io voglio tornare Pista, miracolo al Mercante |||| pagine 9-12 Attenti a eccessi di sport

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pagine di pura passione

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Page 1: Il grande Sport n. 200 del 3 agosto 2014

pagine di pura passione n. 200(anno X n. 8) diffusione gratuitaperiodico 3 agosto 2014

il grande Sportleggi anche il magazine web www.ilgrandesport.it

SofiagioiaeuropeaBertizzolo, il talentodei sedici anni

CALCIO

Asta speranzosoE il Citta ripartedalla tifoseria

|||| pagine 5-7

HOCKEY PISTA

Fusione fredda,per ora non si faDue boys azzurri

|||| a pagina 7

VOLLEY

Scala il Pordoisulla sua bici senza la ruotadavantiEravamo abuituati alle sue ascese pedalan-do su una ruota sola in impennata. Stavol-ta, per fugare ogni dubbio, la ruota davanti l’ha perfino tolta e si è arrampicato sul Por-doi con la forcella “nuda”.

Con il suo tempo record di 36 minuti e 41 secondi il bassanese di Campese Simo-ne Temperato ha messo la ciliegina sulla torta alla bellissima cronoscalata Arabba – Passo Pordoi, classica per gli amanti delle sfide in salita. E’ riuscito a scalare i 33 tor-nanti del famoso passo dolomitico con la bici da corsa priva di ruota anteriore, dando del filo da torcere a molti concorrenti che invece la salita l’hanno affrontata con le due “tradizionali” ruote! Il Magico Tempe partito con il numero zero ha fin da subito impartito un gran ritmo che gli ha consen-tito di raggiungere la vetta del Pordoi con una media di 15.54 chilometri orari clas-

sificandosi al 52. posto assoluto.

Lo spettacolo è stato seguito in diretta dai mol-tissimi turisti lungo il percorso di gara.ù

Ma nonostante il meteo balleri-no di quest’anno, Temperato vuole stupire in que-sta estate e sta programmando un altro evento: tenterà di scalare il Monte Grappa da Semonzo pe-dalando al con-

trario, impresa mai provata prima su quella che è stata la salita del Giro di quest’anno.

Questa volta, con due ruote a terra, cer-cherà di pedalare seduto sul manubrio fino al Rifugio Bassano percorrendo i 19 duri chilometri e mettendo a dura prova i mu-scoli delle gambe che dovranno resistere a sforzi fisici ben diversi dalla normalità. Ma la difficoltà maggiore sarà quella di mante-nere l’equilibrio senza vedere la traiettoria da percorrere: dovrà infatti fare riferimento solamente alla linea bianca della carreggia-ta! “Un’impresa del genere è il massimo, ho preso spunto da mio padre Fernando che più di 50 anni fa riusciva con la sua Graziella a pedalare all’indietro per vari chilometri”. Seguite le gesta del Magico Tempe su ilgrandesport.it ma anche su Facebook Il grande Sport e Twitter @Il-GrandeSport

L’IMPRESA

PSICOLOGIA

Lo sport può diventare ma-nia, ossessione, e dare dipen-denza. Ecco come recuperare vita e benessere.

|||| a pagina 4

Bruel, Malinovtesse la tramacon la serie A

|||| a pagina 7

INTERVISTA

Allenatori sianoeducatoriParla il neo assessore di Bas-sano Oscar Mazzochin. Per lo sport risorse al lumicino. Ma un progetto c’è.

|||| a pagina 3

I tedeschi al Gp Sportivi PoggianaIl sogno gialloSlongo-NibaliBallan: ma io voglio tornare Pista, miracolo al Mercante

|||| pagine 9-12

Attentia eccessidi sport

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MARCE E CORSEsi trovano sul web:da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

il grande Sport sportivamente 3 agosto 2014 - 2

L’obiettivo principale per chi cor-re le lunghe distanze è saper di-stribuire le proprie energie duran-te tutta la gara, che può durare da poche ore come la maratona, fino ad arrivare a decine di ore di cor-sa come possono essere le ultra. L’allenamento ci prepara a questi carichi di lavoro e ci dovrebbe far capire fino a che punto possiamo spin-gere il nostro fisico. Lo sti-le di corsa, abbinato sicura-mente ad un buon motore, è fondamentale.

Ho visto persone correre in centinaia di modi diver-si. Qualcuno di loro anche correndo malissimo ha ot-tenuto risultati di prestigio.

Quando parlo di ultra mi vengono in mente distanze che superano anche i 100 chilometri e se voglio par-lare di stile di corsa, eco-nomia della corsa e grandi risultati mi viene in mente un nome su tutti: Anton Krupicka, campione americano classe 1983.

Il suo modo di correre è parti-colare: lo stile è economico e vi-sto dall’esterno traspare pochissi-ma fatica. Lui è affascinante non

solo nel suo modo di correre: bar-ba, capelli lunghi, fisico perfetto e inoltre molto disponibile con tutti i suoi fans. Sempre minima-lista nell’abbigliamento e nelle calzature. Se si vuole analizzare la sua corsa nel dettaglio: busto

diritto, un buon utilizzo della parte superiore del corpo, pochis-sima oscillazione delle spalle. I piedi appoggiano quasi paralleli al terreno e con un buon effetto elastico.

Apertura ampia del piede die-tro al corpo e più corto il passo in avanti. In poche parole, come una macchina, mette il suo motore in sesta marcia e con poca benzina percorre centinaia di chilometri. Un atleta capace di percorrere più

di 10.000 km all’anno. Normalmente si allena in montagna, ma almeno 2-3 volte la settimana corre in pianura, scalzo, sull’er-ba, per rinforzare piedi e muscolatura. La sua vita è molto semplice e frugale, la montagna è al centro di ogni cosa e quando gli chiedono il perchè rispon-de così: “Per me la cosa più importante non è cor-rere in montagna o vince-re le gare, ma le montagne stesse, i paesaggi. Corro per le montagne, ma sono sicuro che se anche non corressi passerei la mag-gior parte del tempo su di esse. La mia ispirazione

viene dalla mia passione per la montagna”.

Molte passioni non si impa-rano ma vengono dal cuore, la corsa si ama, si coltiva e la si può migliorare.

Che strana estate! Non mi era mai capitato di uscire fino a tutto luglio all’ora di pranzo.

Corro poco, più di mezz’ora, meno di un’ora anche sotto il sole meridiano quando sarebbe meglio all’alba o al tramonto, visto che le giornate si sono già molto ac-corciate.

Comunque la stagione sug-gerisce attività alternative per soffrire meno il caldo che finora si è fatto senti-re decisamente poco e a spraz-zi.

Quella più semplice per molti è la bici e fin dalla primavera vedo in-grossarsi i gruppi lungo le stra-de, specie nel week end. Per me rimane un formidabile mezzo di trasporto per tutte le stagioni, e terapeutico per il terzo anno da quando mi sono distrutto la car-tilagine del ginocchio sulla testa del femore sinistro. A chi mi vorrebbe in versione agonistica su due ruote rispondo che non so guidare, sono scarso da solo e pericoloso in gruppo.

Poi un’altra caduta mi scasse-rebbe ancor di più e allora rinun-cio pure agli attacchi sui pedali.

Anche il nuoto è una valida alternativa, d’estate per motivi opposti all’inverno nell’ambien-te a temperatura costante che è

la piscina. Con la bella stagione si aprono i mari e i laghi, affron-tabili con la muta se rimango-no freddi, come fanno spesso i triathleti che mettono in fila tre specialità fino a distanze normal-mente affrontate da sole. Senza arrivare all’Ironman (3,8 km in acqua, 180 km in bici e 42,2 km a piedi) ci sono gare promozio-nali supersprint (400 m in acqua, 10 km in bici e 2,5 km a piedi) per verificare se piace la strin-

gente sequenza.Poi dalle nostre parti ci sareb-

bero altre possibili attività aero-biche all’aperto, come la canoa.

L’occhio profano ci vede tanto lavoro di busto e quasi niente di gambe, eppure ho visto un otti-

mo pagaiatore trasformarsi in ottimo marato-neta e ultra trai-ler.

Così come dei giovani tennisti, cresciuti negli anni di Agassi e Sampras, si sono scoperti fra i migliori ultra maratoneti ita-liani.

Insomma, c’è sempre un’alter-nativa: l’impor-

tante è usare la cautela del caso, soprattutto ai primi approcci, ricordandosi che la corsa non allena agli spostamenti laterali e agli scontri (massima attenzio-ne al calcetto!), come la bici e il nuoto non allenano la compo-nente eccentrica del movimento, quella che ci fa rimanere in piedi su questa terra, una continua lot-ta con la forza di gravità.

[email protected]

mondoRunningdi Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Le alternative estivealla “solita” corsa

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 Km of Namib Desert 2010

Il runner perfetto:tanti km, poca benzina

Anton Krupicka, la corsa naturale

La novità

E’ l’olimpionico della mara-tona Gelindo Bordin a “lan-ciare” la prima edizione della Mezza di Vicenza, a cura di AV e AV Run, in programma nella città berica il prossimo 21 settembre. Bordin, che correrà la Mezza con il nu-mero 1 di pettorale, è interve-nuto all’annuncio dell’evento insieme agli atleti azzurri vi-centini Michael Tumi e Ot-tavia Cestonaro. La gara si svolgerà con qualsiasi condi-zione meteo.Il percorso – non omologato – si snoderà nel centro di Vi-cenza (probabile l’istituzione della giornata ecologica con blocco del traffico) e in alcu-ni quartieri. Informazioni:www.mezzadivicenza.it

21 settembreMezza di Vicenza

Il n.1 è Bordin

L’EVENTO. IL 7 SETTEMBRE

La Mezza del Brenta,anello tra 5 ComuniE’ scattato il conto alla rove-scia per la Mezza Maratona del Brenta edizione 2014 che dalla centralissima Piazza Libertà a Bassano del Grappa legherà do-menica 7 settembre per la nona volta in un anello i comuni di Marostica, Nove, Cartigliano e Rosà.

Tante le conferme per un evento che è entrato nel Dna del territorio.

Tra queste l’inserimento della Mezza del Brenta nel Vicentia Running, circuito che riunisce alcune delle più note prove po-distiche ufficiali Fidal su strada della provincia di Vicenza nelle mezze distanze (dai 10 km. alla Mezza Maratona).

Superato il mese di giugno, sono in archivio quattro delle sette prove del calendario: Vi-cenza, Zanè, Rosà ed Asiago ed ora la chiamata è per l’appunta-mento del 27 agosto sera a Vil-laverla.

Per la Mezza del Brenta, le iscrizioni per l’evento agonistico inserito nel calendario della Fi-

dal proseguono e c’è tempo sino al 24 agosto per sfruttare il van-taggio del prezzo agevolato ma soprattutto la possibilità di avere la t-shirt ed il pettorale persona-lizzati. Agevolazioni sono poi state riservate a tutti i fedelissimi che hanno partecipato a tutte le prove e che potranno gareggiare con solo 1 euro.

Iscrizioni alla mano la parte-cipazione alla Mezza del Bren-ta potrà essere presentata sino a venerdì 5 settembre, con la possibilità però per i ritardatari di potersi comunque iscrivere nel week end di gara (domenica mattina compresa) ma con un sovrapprezzo.

Sabato pomeriggio 6 settem-bre dalle 15.30 apertura della segreteria nella Loggetta del Municipio: si potranno anche ac-quistare i cartellini per la prova non competitiva in programma la domenica mattina ed inserita nel calendario della Fiasp Vicen-za. Tutte le info dell’evento sono disponibili sul rinnovato spazio web www.mezzadelbrenta.it

LA PRIMA VOLTA

Alla Enego Marcesinain 420sulla piana247 runner e 173 walker (nor-dic walking) per la prima edizione della 10 miglia della Enego-Marcesina con start dal Centro Fondo Enego a Valma-ron. Alla gara competitiva era abbinata la passeggiata coi bastoncini su un tracciato di

8km. Marcesina in una domenica

di sospirato bel sole si è dimo-strata luogo adatto per chi ha la passione della corsa e per chi adora le passeggiate in monta-gna, immersi nella piena natura a quota 1.400 metri. I runner ami-

cidi “One s h o t ” , come già alla Mez-za del Brenta un anno fa, hanno tra-s p o r t a t o con loro di corsa, grazie alla

speciale carrozzina, anche Lele Marcon, impossibilitato a correre causa Sla (foto). Gli organizzatori ringraziano Co-mune e Pro loco e gli sponsor tra i quali Nico Magazzini, formaggio L’Enego e Cassa Rurale Valsugana.

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il grande Sport 3 agosto 2014 - 3primo piano

Il personaggio Il nuovo assessore allo sport di Bassano elenca i suoi obiettivi e pensa alla formazione degli allenatori

Mazzocchin: «Punto sull’educazione»Tra i volti nuovi della politica

bassanese, spicca senza dubbio quello di Oscar Mazzocchin, per-sonaggio molto noto in città nel mondo del sociale, fresco di no-mina quale assessore a Politiche Giovanili, Istruzione e Sport.

«Abbiamo voluto riunire que-sti tre ambiti in un unico assesso-rato – attacca Mazzocchin – per dare un segnale. Per noi lo sport è soprattutto un fattore educativo, che quindi ben si interseca con l’istruzione e le politiche giova-nili. L’obiettivo è di porre grande attenzione alle fasce più deboli della popolazione, per permette-re loro di partecipare attivamente al mondo sportivo della città».

Sport e istruzione come bi-nomio inscindibile, dunque?

«Senza dubbio. Ho incontrato i tre dirigenti scolastici, propo-nendo loro di continuare ad inve-stire nello sport a scuola, che non significa necessariamente creare più eventi, ma offrire più possi-bilità di giocare. Sono convinto che lo sviluppo psicofisico dei ragazzi passi anche dallo sport a scuola. E, lo ribadisco, a tutti deve essere data la possibilità di fare sport e di divertirsi, di ritro-varsi in modo sano».

Che impressione si è fatto della realtà sportiva locale?

«Premetto che finora ho cer-cato di conoscere quante più so-cietà mi è stato possibile, proprio per poter avere un quadro della situazione, ma devo ancora com-pletarlo, visto che in città sono presenti ben 96 società sportive. L’impressione che ho avuto fino-ra è di avere a che fare con perso-ne appassionate e oneste, con cui sarà un piacere collaborare».

Come si muoverà nei con-fronti di queste 96 società?

«Per promuovere lo sport bas-sanese cercherò la concertazione con tutti, e se ci sono delle dif-ficoltà proveremo a superarle tutti assieme, magari chiedendo l’aiuto delle forze imprendito-riali del bassanese, che non sono poche. Inoltre, guarderemo con un occhio di riguardo verso quel-

96 società sportivee soltano 26 mila

euro a disposizioneDa rivedere

le convenzioni degliimpianti, a partire

da Mercante e PalaCalcio giovani

Cosmos, Pugliesealla scuola calcio

Inizia in anticipo la nuova stagione per il grup-po Cosmos di Bassano, società di puro setto-re giovanile che utilizza gli impianti sportivi del Centro Giovanile. Molte le novità nello staff tecnico a partrire dalla scuola calcio che sotto la guida del guru Giorgio Lorenzato si sta preparando ad affrontare la nuova stagio-ne: il nuovo responsabile è Michele Pugliese, istruttore Isef, mentre la categoria esordienti verrà guidata da Maurizio Strazzabosco. Ai giovanissimi confermato Ivan Jozic, gli allie-vi saranno guidati da Roberto Merlo, che non necessita di presentazioni vista la sua statura sportiva. Tutti saranno coadiuvati dal prepa-ratore dei portieri Roberto Lunardi e dal pre-paratore atletico Pugliese. Confermati infine i collaboratori dell’anno precedente. Il primo appuntamento è per gli allievi il 21 agosto. Mercoledì 27 scatta la categoria giova-nissimi e il 1. settembre tutte le altre. Informazioni allo 0424 182896 oppure nel web al sito www.gruppocosmos.org

le società, magari piccole, ma che offriranno anche dei progetti educativi».

Quali problemi ha riscontra-to in queste prime settimane di lavoro?

«Innanzitutto, i soldi a disposi-zione per i contributi alle società sono limitatissimi, parliamo di un totale di 26.000 euro, tra l’al-tro già assegnati dalla precedente amministrazione. Poi, credo sia necessario rivedere le conven-zioni già in essere per l’uso degli impianti comunali, e puntiamo a fare questo entro la fine dell’an-no. Infine c’è la questione della manutenzione degli impianti, a cominciare dallo stadio “Mer-cante” e dal PalaInfoplus».

Quali obiettivi si è posto nel suo mandato?

«Parto da un dato: il 30% dei nostri ragazzi non pratica uno sport, e questo ha delle conse-guenze anche importanti. Ecco, io vorrei riuscire a fare in modo che vi possa essere un 10% in più di ragazzi che hanno la possibili-tà di accedere allo sport. Lo so, è un obiettivo ambizioso, ma io ci credo fermamente. Inoltre, vorrei pensare a dei temi traversali per le varie società, che non puntino alla competizione ma al benesse-re. Insomma, qualche coppa in meno e qualche doccia calda a disposizione in più. E poi…»

E poi?«Vorrei puntare alla forma-

zione degli allenatori, che sono spesso dei giovani molto bravi e con grandi competenze, ma privi di un approccio educativo. Per ottenere questo stiamo pensando di organizzare un corso ad hoc, che ha già ricevuto una prima ap-provazione dalle persone con cui ne ho parlato».

E dall’autunno la vedremo in tutti i campi di gara?

«Assistere agli incontri mi pia-ce – conclude Mazzochin – ma, sinceramente, mi vedo più attor-no ad un tavolo per ragionare su cosa si può migliorare nel mondo sportivo bassanese…».

Stefano Cirillo

(Vp) - Doveva salutare uno soltanto e invece se ne vanno in due. L’Orange 1 Bassano (a proposito, il main sponsor rimane ed è la notizia migliore di tut-te che un marchio di indubbio prestigio si affianchi ancora alle canotte giallorosse) congeda due pezzi del mosaico.

Il primo è il pivottone Nicola Tosetto, che varca-ti i 37 anni ha scelto di tornare nella sua Cittadella al piano inferiore e chiudere lì la sua lunga e onora-ta carriera. Un addio annunciato e previsto che non muta i piani del club.

Il secondo invece è il play di scorta Davide Pie-trobon che a sorpresa lascia la compagnia e rientra a Castelfranco.

Una partenza inaspettata che però il sodalizio cittadino non ha intenzio-ne di coprire. Già, poichè il riconfermato coach Pippo Campagnolo (nella foto) ha ridisegna-to l’assetto della squadra modellato su quattro ester-ni (Nicola e Mirko Ca-mazzola, Al-berto D’Incà e Andrea Bor-dignon), tre lunghi (Stefa-no Gallea, En-rico Crosato e il centro che

sostituirà Tosetto), più i giovani emergenti Coppo, Spagnolo e un altro ingresso dal vivaio. L’idea è chiara: quintetto da corsa, difesa, aggressività e tan-to contropiede in campo aperto, senza stagnazione della palla o circolazione perimetrale.

Nel frattempo è stato reso noto il girone della se-rie C Nazionale in cui è stato inserito il Bassano assieme al Vicenza. Ecco le partecipanti: Bassano, Gorizia, San Vendemmiano, Oderzo, Montebellu-na, Virtus Padova, Bolzano, Mestre, Monfalcone, Vicenza, Caorle, Petrarca Padova, Corno di Rosaz-zo e Spilimbergo.

Quattordici in tutto e, salvo cambiamenti in ex-tremis, stessa formula dello scorso torneo.

Basket, l’Orange 1saluta Tosettoe Pietrobon

Saranno 12 le squadre del campionato di Eli-te A di hockey ghiaccio. Oltre alle riconferme di tutti i team della scorsa edizione della Elite A Ritten Sport, ovvero Val Pusteria, Cortina, Asiago, Valpellice, Vipiteno, Milano Rossoblu e Fassa, si aggiungono Appiano, Caldaro, Egna e Gherdeina. «Siamo molto contenti di questo nuovo inizio dell’hockey ghiaccio italiano - ha detto il responsabile di settore Tommaso Teo-foli -. Ora le società, potendo contare su regole certe e chiare, potranno programmare il loro futuro per meglio gestire le risorse e pianifi-care con più certezze anche il lungo periodo. potranno costruire dei budget con uno sguardo al futuro e non alla singola stagione». Poste nuove limitazioni all’ingaggio di atleti stranieri. «Ciò potrà incidere sul maggior uti-lizzo dei giovani che rappresentano il bene più prezioso del nostro sport - ha aggiunto Teofol.i -. In questo modo e con questo campionato i giovani avranno la possibilità di essere più impiegati e quindi valorizzati». Probabile via al torneo il 20 settembre.

IL CASO

Hockey ghiacciogiro di vitesugli stranieri

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il grande Sport sportivamente 3 agosto 2014 - 4

La cellulite è una degenerazione del tessuto connettivo con ral-lentato del drenaggio dei liquidi interstiziali e ritenzione idrica.

La sua formazione è dovuta alla presenza di molti fattori tra cui l’accumulo di tessuto adiposo, tossine, cattiva microcircolazione, disfun-zioni ormonali. Questo inestetismo è molto diffuso e ogni donna ne farebbe a meno: non esiste una dieta magica in grado di far spari-re in un attimo il problema, tuttavia un piano alimenta-re adeguato con un regolare programma di attività fisica e massaggi mirati sono di aiuto. La dieta dovrà con-centrarsi sull’eliminazione del tessuto adiposo in ec-cesso e sulla depurazione dell’organismo.

Particolari alimenti, as-sociati a trattamenti estetici e all’attività fisica, andran-no invece ad agire sul mi-crocircolo rivitalizzandolo. Si consiglia il consumo di frutta e verdura ricca di antios-sidanti e acido ascorbico per protegge i capillari sanguigni e migliorare il microcircolo, come gli agrumi, il pompelmo rosa, l’ananas, kiwi, fragole, ciliegie, alcune verdure fresche (lattuga, radicchi, spinaci, broccoletti), alcuni ortaggi freschi (brocco-li, cavoli, cavolfiori, pomodo-ri, peperoni). I frutti di bosco, il

mirtillo, il meliloto, la centella, il pungitopo e l’ippocastano sono i rimedi di derivazione fi-toterapica con maggiore effetto protettivo sul microcircolo.

Prugne, carciofo, finocchio,

indivia, cicoria, cetrioli, me-lone, anguria, pesche e frago-le sono indicati per le loro proprietà diuretiche. Tè verde, caffè, guaranà, cacao amaro, mate, yohimbe, arancio ama-ro, fucus e garcinia cambogia, grazie alla loro azione termo-gena, facilitano il dimagrimen-to e indirettamente la riduzione della cellulite. Il consumo di

due litri di acqua al giorno aiuta la depurazione e l’eliminazione di tossine: in generale aumentare le dosi quando il colore delle urine è troppo scuro e/o di cattivo odore (per esempio nel

periodo estivo o più in genere quando si fa sport e si suda molto).

Limitare bevande alcoli-che e bibite zuccherate, uti-lizzare acque oligominerali bevendo frequentemente e a piccoli sorsi. Ridurre o evitare il sale (e alimenti conservati sotto sale) poi-ché interferisce nel corretto scambio di liquidi tra cellu-le ed il loro esterno, provo-cando ritenzione idrica.

Ridurre zuccheri sempli-ci (saccarosio, miele, mar-mellata, frutta zuccherata e dolci), grassi animali (bur-ro, panna, pancetta: usare invece olio extravergine di oliva ricco di antiossidanti), bevande zuccherate, snack salati e dolci, cibi dei “fast food”.

Abbinare ad una attività fisica anaerobica, utile per l’aumento di massa muscolare (palestra, sollevamento pesi ecc.), un’atti-vità fisica aerobica adeguata che aiuti a smaltire l’acido lattico prodotto, il quale favorisce la formazione della cellulite.

Studio di Dietologia & Nutrizione [email protected]

dietologia1.jimdo.com

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Purificarsi ogni giornocontro gli inestetismi

mondoBenesseredi Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Dipendenza da sport,i danni dell’eccedere

L’attività sportiva è oggi sinonimo di salute, cura del proprio corpo, vitalità, promozione di valori sani. La pratica equilibrata dell’eser-cizio fisico costituisce una forma di benessere fisico e men-tale e aiuta a prevenire patologie le-gate ad una vita sedenta-ria e ad una alimentazio-ne ricca di calorie che minaccia la salute già dall’infan-zia.

Migliora l’umore ed è un ottimo s t r u men to per fron-teggiare lo stress. Nel quadro più ampio della nostra vita può assumere diverse connotazioni: lavoro, hobby, semplice attività motoria, attenzione per la nostra salute, cura della propria immagi-ne, divertimento, svago, socializ-zazione. Tuttavia, a volte, il modo di vivere lo sport può trasformar-si, in maniera subdola, in una vera e propria dipendenza.

Se da una parte lo sport può promuovere un grande valore educativo, psicologico e sociale, apportando effetti fisiologici e psicologici positivi, dall’altra non si possono sottovalutare i rischi legati al concepire e al vivere lo sport in modi estremi.

Qualcosa nell’equilibrio si rom-pe quando l’attività che pratichia-mo comincia a diventare un vero e proprio obbligo, un interesse esclusivo, un’attività che se non pratichiamo produce malessere, come se fossimo in astinenza, e organizziamo il nostro tempo e il nostro quotidiano in funzione ad essa togliendo spazio e rinun-ciando ad altri aspetti importanti, comprese le relazioni.

La dipendenza da sport, più propriamente nota come sport addiction, è una vera e propria pa-tologia che colpisce sportivi non professionisti che hanno come unica passione un determinato sport. Solo recentemente si è co-minciato a studiare questo parti-colare meccanismo che si muove tra l’entusiasmo di praticare uno sport e la schiavitù da esso, con la conseguente compromissione dei ritmi di allenamento, delle abitu-dini alimentari, di aspetti corpo-rei, lavorativi e relazionali.

Alcune ricerche hanno messo in evidenza alcune caratteristi-che allarmanti. Se l’attività fisica costituisce l’unico interesse della persona, assorbendo una ecces-siva quantità di tempo e risorse, tutti i pensieri sono focalizzati su essa quasi in modo ossessivo e diventa l’unica fonte di piacere. A causa dell’eccessiva attività fisica si può assistere alla compromis-sione di aree importanti della vita della persona (sociale, familiare, lavorativo, fisico ecc.), si vivono sintomi di astinenza vera e pro-pria, si cominciano a riscontrare problematiche alimentari e un progressivo isolamento.

La dipendenza da esercizio fi-sico ha caratteristiche simili alle altre dipendenze comportamen-tali. Il primo passo per capire il problema è considerare le moti-vazioni che spingono la persona ad una pratica sportiva eccessiva. Che cosa mi spinge davvero a

praticare il mio sport? Qual è il vero significato che do allo sport? La dipendenza da sport, cioè un non rapportarsi allo sport in ma-niera equilibrata, porta in una

dimensione in cui l’attività fisica assume una funzione esclusiva regolatoria dell’umore e ad uno squilibrio interno in cui essa fi-nisce per dominare in modo cre-scente l’intera vita.

La persona equilibrata pratica sport con entusiasmo, ma non ne è schiava. Non è solo una questio-ne quantitativamente misurabile,

ossia un abuso quantitativo di atti-vità sportiva, ma anche qualitativa con la conseguente degenerazione di aspetti importanti della propria vita e la presenza di sintomi fisio-

logici e psico-logici simili a quelli che ap-partengono ad altre forme di dipendenza.

Lavoro, al-col, sostanze, shopping, re-lazioni, sport, qualsiasi sia “ l ’ o g g e t t o d’amore” che ci rende schiavi, diventando così totalizzante da interferire con gli altri aspetti della vita e ri-ducendo la no-stra capacità di viverla piena-

mente, dovrebbe far scattare un allarme.

Rivolgersi a chi di competenza per un confronto e riportare una buona armonia fra corpo, autosti-ma, sport, alimentazione, relazio-ni e sè ci aiuterà a tornare a vivere l’esercizio fisico in modo sano ed equilibrato e a godere liberamente dei benefici che comporta.

www.raffaellatoniolo.it

Ossessione delle donne, e non solo, lacellulite si può affrontare facendo

sport e alimentandosi bene

Le esagerazioni nella sfida sportiva verso se stessi possonoportare a forme di dipendenza che ci modificano la vita:

allora è il momento di recuperare l’armonia

Triathlon

Il triathlon è uno sport che unisce tre disci-pline insieme senza soluzio-ne di continui-tà: il nuoto, la bici e la corsa. Sarà forse que-sta varietà che, scacciando via la monotonia, attira sempre più sportivi. Le gare infatti sono sempre sold out a partire dai supersprint fino ad arrivare agli ironman. L’atro fasci-no del triathlon è dato dalle location e dal contatto con la natura; ma forse l’aspetto più intrigante è la sfida di mettersi alla prova in tre sport molto diversi l’uno dall’altro. Bassano del Grappa ha da tre anni la sua squadra di triatlon, si chiama Tribù, è formata da una quarantina di atleti e il 31 agosto prossimo, organizza la prima gara di triathlon nel territorio Bassanese. Le distanze saranno promozionali, cioè abbordabili da chiunque (o quasi) trattandosi di 400 metri a nuoto, 17 in bici e 4 a piedi. La parten-za prevista per le ore 10 dell’ultima domenica di agosto avverrà presso gli impianti comunali di Casoni di Mussolente dotati di vasca da 50 metri; il percorso bici interamente chiuso al traffico, avverrà nelle strade limitrofe e così pure la corsa. La manifestazione, l’unica e prima in tutto il Bassanese, è pa-trocinata dal comune di Mussolente che ha da subito offerto la massima collaborazione alla buona riuscita dell’evento grazie all’entusiasmo del sindaco. Molte aziende della zona hanno accolto con piacere l’iniziativa sostenendola e promuovendola. Partecipare alla gara è semplicissimo: basta avere il certificato di sana e robusta costituzione e compilare il modulo che può essere richiesto anche via mail oppure è reperibile in piscina a Casoni, al negozio Emme Running di San Giuseppe oppure ai negozi PuroSport di Zanè e Vicenza. Il carattere della gara è totalmen-te promozionale e volto a conoscere il territorio di Mussolente: oltre a percorrere le vie di questo grazioso comune il pasta parti si svolgerà in collaborazione con la sagra paesana che proprio il 31 agosto aprirà i battenti. Ogni informazione su www.triathlon-tribu.com oppure contattando gli organizzatori al 328 7675966, 347 3671030.

Scatta da Mussolentela prima gara nel Bassanese

la Tribalegara promozionale di

triathloncomplesso sportivo diCasoni di Mussolente31 agosto 2014

con il patrocinio del Comune di MussolenteAssessorato allo Sport

un evento TRIBU’

Page 5: Il grande Sport n. 200 del 3 agosto 2014

il grande Sport calcio 3 agosto 2014 - 5

Prima categoria Virtus Cassola, il nuovo tecnico non si nasconde e punta a conquistare la Promozione

Visentin vuol decollareIn casa Virtus Cassola si fa sul serio. Il presidente Antonio Pe-goraro ha cambiato volto alla squadra, chiamando a raccolta diversi nomi in arrivo da catego-rie superiori, a partire dal nuovo allenatore Moreno Visentin, ex Rossano e Cittadella. «Ci trovia-mo con una squadra rinnovata e ambiziosa - spiega Pegoraro - perché al termine dell’ultimo campionato abbiamo deciso di mettere fine ad un ciclo per ini-ziarne uno nuovo, che ci veda protagonisti». Tra i pali il Cas-sola scommette sul neo acquisto Grillo, reduce da un’ottima sta-gione con la Virtus Romano: per questo motivo lo storico portiere Chemello ha dato l’addio, e si attende l’arrivo di un valido por-tiere di riserva. In difesa, insie-me confermati Favero, Bizzotto e Fabris, arrivano Perizzolo dal Mussolente, Memedovski dal Graticolato, Dametto dalla Godi-gese e Pivato dal Giorgione.

A centrocampo spiccano Ma-laguti, ex Rossano e Mussolente, Balis, preso dallo Junior Val-brenta, insieme a Sartori, Buon-donno, Bresolin e ad un’ultima grande pedina, ancora top secret, di cui si darà l’annuncio a breve. Grande rinnovamento anche in attacco, con i nuovi arrivi Milani dal Bessica, Morandelli sempre dal Valbrenta, Baggio Steven dal Beretti Bassano e il brasiliano Da Silva. «Sono molto soddisfatto di questa rosa - commenta il tecni-co Visentin - perché composta da giocatori affidabili, ragazzi seri che hanno passione e determi-nazione. Sarebbe da ipocriti na-

La Virtus Romano si riaffaccia al campionato di prima catego-ria con l’ambizione di ripetere gli ottimi risultati dell’ultima annata. E per farlo riparte dalle riconferme dell’allenatore Anto-nio Pierobon e di un gruppo di ragazzi già collaudato e affiata-to. «Qui mi sono sempre trovato bene - spiega il mister - con una società che non mi ha mai dato forti pressioni e dei ragazzi che meritano fiducia. Il nostro in-tento resta quello di valorizzare i giovani esprimendo possibil-mente un bel calcio, giocato con palla a terra, per una salvezza tranquilla». La squadra giallo-verde l’anno scorso ha convinto i tifosi in particolare nel girone di ritorno, arrivando terza nella classifica iniziale, dopo qualche difficoltà nelle prime battute dello scorso autunno. «Avendo la stessa squadra con qualche rinforzo è normale sperare di ripetersi e magari a qualcosa in più - continua Pierobon - ma per fare questo serve restare umili, dinamici, e anche un pò fortu-nati. Le condizioni per farlo ci sono, avendo creato un grup-po di persone che stanno bene insieme». La società ezzelina rilancia la rincorsa verso la sal-vezza con cinque nuovi arrivi: i portieri Elia Favaro e Alessandro Carraro, il centrocampista Luca Baggio, gli attaccanti Edoar-do Fiorese e Marco Rizzitelli. A loro si affiancheranno quasi tutti i protagonisti dello scorso campionato: il portiere Steven

Virtus Romano

Dissegna: «Pensiamo alla salvezza»

Il gruppo della Virtus Romano presentato da Norge, i nuovi arrivi e la stretta di mano del presidente Gilberto Dissegna con il tecni-co Antonio Pierobon

Grappiglia, i difensori Johnny Picone, Marco Tona, Michele Zanandrea e Marco Ziliotto, i centrocampisti Alberto Farina, Daniele Martini, Nicola Polo, Ronny Reschiglian, Giacomo Santinon, Michele Tosin e Paolo Zanella, e il reparto offensivo coperto da Stefano Bellon, De-nis Frattin, Kenan Kasibovic e Alessandro Zen. «Si riparte con grande entusiasmo - conclude il presidente Gilberto Dissegna - e con un gruppo giovanissimo».

scondere il nostro obiettivo: far tornare la società nella categoria da cui è scesa due anni fa. Dopo che il presidente mi ha accon-tentato con tutti i giocatori desi-

derati, tenendone qualcuno che già c’era, ora voglio dimostrare la capacità di vincere qualcosa, e non solo di lottare per la sal-vezza».

La presen-tazione della squadra. Strette di mano tra il presidente Pegoraro,nuovi arrivi e il nuovo allenatore Moreno Visentin

Prime settimane a sgobbare per capire e per farsi un’idea. Sì ma che Bassano è, ma soprattutto che Bassano sarà? Nel momento in cui andiamo in stampa è una squadra ampiamente sguarnita e incompleta, una squadra monca di troppi elementi, specie dalla cintola in su per essere giudicata o anche valutata solo un attimo.

Asta lo sa benissimo e in ma-niera discreta l’ha fatto capire anche alla società. D’accordo procedere coi piedi di piombo poiché il budget è rigoroso e contin-gentato e sbagliare una mossa potrebbe avere conseguenze nefaste, poi però le altre stanno mar-ciando speditissi-me nella cosiddetta campagna-acquisti e forse sarebbe il caso, come dire, di accelerare un po’ i tempi.

Mica per una que-stione di vetrina o di immagine, macchè, ma proprio per non approdare a ridosso del campionato che scatta il 31 agosto con troppe caselle vuote, visto che non è più la situazione di to-tale emergenza dell’estate scorsa, col ricorso ad alcuni svincolati (di successo, come Semenzato e Pelagatti), agguantati alla vigi-lia del torneo, Pelagatti persino dopo.

Poi, è ovvio, il portiere Gran-di, il difensore Priola e il centro-campista Tonon non sono ingres-si illustri ma tipi funzionali alla categoria e alle esigenze virtus-sine. La netta impressione è che con le addizioni che servono un

trainer reputato e di enorme di-mensione temperamentale come Tonino Asta farà lievitare l’in-tero contesto verso il traguardo salvezza.

«Ma noi non ci poniamo limiti – ammette il nocchiero ex Monza – che non è un atto di presunzio-ne, bensì di consapevolezza. Per-ché io voglio un atteggiamento aggressivo e propositivo sempre, andare dentro per tirare a vincere ogni partita, con umiltà, spirito di sacrificio, ma costantemente pro-

tesi a un calcio offensivo in cui verticalizzare il prima possibile e raggiungere la porta avversa-ria. Se aspettiamo e ci limitiamo a difendere poiché il traguardo è la salvezza sbaglieremmo in partenza. Poi lo so anch’io che sarà un’annata tremendamente complicata e difficile, tra l’al-tro una stagione più lunga con quattro gare in più in calendario e perciò più logorante. Ma non per questo stravolgerà la prepa-razione: i miei ragazzi dovranno correre alla prima giornata come

all’ultima – avverte Asta – senza picchi di rendimento e ricadute, ma con continuità. Sapendo che in ogni caso un calo fisiologico nell’arco dell’anno va messo in preventivo».

Nel lavoro in pianura come in quota il timoniere del Soccer Team ha subito inserito il pallone nel menù.

«A parte il fatto che l’utilizzo rapido del principale strumento per la nostra attività spezza il rit-mo cadenzato solo dal program-

ma atletico e il gio-catore lo gradisce di più – spiega – ma per la concezione che ho io degli allenamenti di luglio e agosto, il pallone deve esser-ci sistematicamente, tanto il mattino che il pomeriggio, senza per questo intaccare i piani di fatica preva-lentemente fisica».

Asta in mezzo al campo è già un mar-tello pneumatico: in-dica, suggerisce, co-manda ad alta voce, cura nel dettaglio e in modo maniacale ogni particolare tattico,

mima lui stesso i movimenti da mandare a memoria in pista, si sbraccia in continuazione.

«Ho trovato un gruppo con un’attitudine e un etica del lavo-ro davvero ammirevole – ricono-sce – non sempre è un passaggio automatico. Io vedo i presupposti per poter dire la nostra…».

In che modo? Da guastatori, da rompiscatole della Lega Pro Unica il Bassano di Asta potrà divertirsi un mondo.

Vincenzo Pittureri

Serie C Unica Bassano ancora troppo scarno, il mercato non decolla e l’inizio del campionato si avvicina

Asta: «Possiamo dire la nostra»

L’Eurocalcio Cassola non sta a guardare e dopo l’ennesima stagione da protagonista è al lavoro da tempo per allestire un gruppo competitivo nel campionato di Promozio-ne. Numerose le uscite di scena, a partire da Alessandro Pontarollo e Jacopo Pupi che hanno trovato maglia alla Junior Valbrenta, praticamente a un passo da casa. Lasciano i colori rossoblu anche Giody Cogo, accasato al Vallonara, Mirco Biz-zotto, Vitto-rio Sasso e Steve Frigo, che questi ul-timi due che rientrano in casa Bassano Virtus. Smet-te di giocare invece An-drea Cantele al quale la società ha riservato un incarico dirigenziale. «A fronte di queste uscite abbiamo già due nuovi innesti - attac-ca il presidente Stelio Carletto - ossia Ste-fano Berto e Nicolò Dalla Gasperina. Berto è un esterno di centrocampo che arriva dal Rosà mentre Dalla Gasperina non ha biso-gno di tante presentazione, è un giocatore che ha militato in molte squadre locale, ar-riva dal Loreggia e può giocare sia come centrocampista che trequartista a ridosso delle punte».

Promozione, Eurocalcio riparte da Dalla Gasperina

La Marosticense è ai blocchi di partenza nel campionato di Eccellenza dopo un’esta-te tribolata. Il gruppo comunque rimane compatto alla guida di Guido Belardinelli che spende parole d’elogio per i ragazzi e per la società. «Ripartiamo da uno zoccolo duro - ammette Belardinelli - con i portieri Alessandro Crestan e Alessandro Stella, i difensori Roberto Costenaro, Diego Tonio-lo, Marco Cervellin e Stefano Seganfredo, i centrocampisti Andrea Loro, Luca Peruz-zo, Daniele Peruzzo e Riccardo Maroso, gli attaccanti Manuel Parise, Marco Bresolin ed Edoardo Bellon». A questi la società ha aggiunto per ora un paio di giocatori, os-sia la punta Federico Marchesan prelevato dal Giorgione e il centrocampista Mattia Guidolin preso dal Mussolente. «Ci manca ora un difensore centrale e forse qualche ragazzo dal Bassano - aggiunge il tecnico - e la squadra è praticamente fatta. Sarebbe stato un vero peccato perdere la categoria, per questo ringrazio i dirigenti e prometto sia a loro che ai nostri tifosi che lotteremo a dentri stretti per la salvezza».

La Marosticenseresiste e onora

l’Eccellenza

Page 6: Il grande Sport n. 200 del 3 agosto 2014

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il grande Sport calcio hockey volley 3 agosto 2014 - 7

Hockey pista Manovre di avvicinamento abortite fra la compagine giallorossa di Fincati e il pianeta Roller

Fusioni? Fumata nera (per ora)Volley donne B1

Il Bruel riparte da Malinove tesse contatti con la serie A

(V.P.) L’ondalunga del titolo europeo, una favola bella e dolce perchè inattesa, con un pessimo epilogo (l’arresto inve-recondo di Tataranni) su cui è meglio sorvolare perchè le autorità spagnole ci hanno fatto una figura indecorosa per cui le scuse ufficiali sono il minimo preten-dibile. Tuttavia è un successo da sfruttare in termini di immagine e popolarità della disciplina che la copertura della Rai ha contribuito a diffondere anche in quelle aree d’Italia in cui questo sport che meri-terebbe molta più attenzione è meno co-nosciuto. Anche se poi proprio i vertici della disciplina sono impegnati in una lotta senza quartiere e molto avvilente che pone di fronte Fihp e Lega in cui da perdere ha solo la credibilità della spe-cialità: si spiccino a trovare un accordo, è il momento di remare tutti dalla stessa parte cavalcando la scia del trionfo con-tinentale, non traccheggiare dinanzi a diatribe di bottega.

Dipendesse da noi proporremmo un campionato d’elite, 10-12 squadre al massimo (e non le 14 attuali), ma tutte di livello e di qualità con un playoff lungo e sulle cinque partite sin dai quarti di fina-le per aumentare gli standard spettacola-ri e di pathos. Par-tite esclusivamente di sabato e una sola Coppa Europea ma di spessore: una Champions allar-gata e l’abolizione dell’inutile Cers.

Confermato il format della Coppa Italia a 8, l’idea più brillante della scor-sa stagione. Aspet-tando un’improcra-

stinabile svolta dalla stanza dei bottoni, a Bassano nel frattempo tengono banco un mucchio di cose: innazitutto la scel-ta apprezzabile dello sponsor principale Sind, nella persona di Enrico Fincati e del suo socio Nicola Franzoso, di tirare avanti da proprietario unico nonostan-te l’uscita più o meno repentina dell’ex partner Maurizio Scuccato di Infoplus. Budget fatalmente ridotto o quantomeno ottimizzato e ricerca di nuove risorse. Che potrebbero arrivare anche attraverso una fusione con la Roller, altra realtà cit-tadina in serie A2. Un’unione osteggia-ta da gran parte dell’anima biancorossa dell’Area Caneva (l’uso dell’impianto di Ca’ Baroncello è il vero oggetto del con-tendere), ma che sottotraccia potrebbe concretizzarsi già prima di settembre vi-sto che i contatti tra le due società, al di là delle smentite di facciata, sono comun-que in corso seppur in forma riservata. E forse, abbandonando per una volta le ste-rili logiche di campanile, potrebbe essere la soluzione più idonea e indicata.

Chiusa la stagio-ne 2013-2014, con le finali nazionali giovanili che han-no portato in dote un 2° e un 4° posto (rispettivamente in under 18 e under 16), in casa Bruel Volley Bassano è tempo di parlare di futuro, ovvero del-la stagione 2014-2015, la quarta di vita per il giovane sodalizio giallo-rosso. La prima conferma riguar-da le iscrizioni ai campionati che saranno le stesse identiche della passata stagione: oltre ai campionati giovanili e alla serie C, la notizia è dunque che, dopo la straordinaria salvez-za ottenuta sul campo in serie B1, il Brunopremi.com si presenterà nuovamente ai nastri di partenza del terzo campionato nazionale per un’altra stagione di emozioni e spettacolo da regalare al pub-blico del PalaBruel. Bassano avrà dunque la sua serie B1 per il terzo anno consecutivo. Altra conferma fondamentale è quella dello staff tecnico con Atanas Malinov e Ka-melia Arsenov chiamati di nuo-vo a guidare tutto il gruppo delle leonesse che si divideranno tra i

campionati di under 14, 16, 18, C e B1, ben supportati dal riconfer-mato Mario Pianese, allenatore in terza. Decisamente più difficile è parlare delle riconferme nell’orga-nico perché, dopo aver registrato la partenza di Anastasia Guerra, la situazione è in continua evoluzio-ne: di sicuro rimarranno Ludovica Scapati e il capitano Ofelia Mali-nov, fresca di convocazione nella nazionale maggiore di Bonitta. La più grande novità della stagione è però l’accordo con il Pomì Volley Casalmaggiore, società della pro-vincia di Crema la cui prima squa-dra milita in serie A1: l’accordo consentirà di fatto al Bruel Volley Bassano di avere un trampolino di lancio per la massima serie.

Alessio Musti è il nuovo alle-natore della Luparense Calcio a 5. Il tecnico romano ha firmato un accordo che lo legherà per la prossima stagione al club cam-pione d’Italia in carica.

La società dopo aver forma-lizzato l’iscrizione alla prossima Serie A ha affidato la panchina a un allenatore che negli ulti-mi due anni si è affermato alla Cogianco Genzano e al Real Rieti ottenendo grandi risultati come la finale di Coppa Italia nel 2013, dove affrontò proprio la Luparense uscita vincitrice, la finale di Winter Cup nel 2014 a Bassano, e due storici piaz-zamenti in entrambi i casi con squadre che non avevano mai partecipato alla fase finale del campionato.

Confermati nello staff tecnico al fianco di Musti il vice allena-tore Valter Ferraro e la prepara-trice atletica Pamela Battistella. Queste le prime parole di Ales-sio Musti al suo arrivo a San Martino di Lupari. “È la panchi-na più importante che mi potes-se capitare, e sono estremamen-te soddisfatto per l’opportunità che mi è stata concessa. Dopo aver diretto due squadre emer-genti, devo ammettere che il lavoro e i risultati hanno pagato

Calcio a 5 serie A

La Luparense ricomincia da Musti

ed ora arrivo in una squadra di primissima fascia che ha punta-to su di me. Sono orgoglioso e allo stesso tempo garantisco che darò tutto me stesso in questa esperienza dove le aspettative sono alte viste le competizioni che ci accingiamo a disputare. Questa per me è una sfida enor-me e la reputo importantissima per mettermi alla prova in gran-di palcoscenici».

Un Musti biancazzurro, dopo tante battaglie sportive con i Lupi. «La Luparense è stata mia

avversaria per anni e anni, sia da giocatore, che da allenatore. Spesso e volentieri ci ho perso, ma quello che si ricorderanno i tifosi è che le mie squadre han-no sempre avuto la peculiarità di combattere fino alla fine, ed è la caratteristica che vorrei avesse la Luparense che verrà. Qui tutti sono abituati a lottare per vince-re, e la scelta è quella che tutti avrebbero fatto al posto mio: ar-rivare alla Luparense vuol dire entrare a far parte del club più titolato d’Italia».

Serie B Tra i cadetti, sparito il Padova, la squadra di Gabrielli si prepara: rosa, per ora, 100% italiana

Il Citta parte forte, coi tifosi

La Sind Hockey rinnova il vertice. Nel nuovo direttivo (foto sotto, da sinistra) ecco un pre-sidente “inedito”, ovvero Ottorino Bombieri, già sindaco di San Nazario, insieme a Nicola Franzoso e al vicepresidente Bertuzzo.

Intanto buone notizie nella società giallo-rossa in arrivo dal vivaio. Due i boys convoca-ti nel raduno azzurro in vista dei Campionati Europei Under 17 che si terranno in Francia a fine agosto. Si tratta del bomber Giacomo Tumelero (sopra, a sinistra) e del portiere Da-vide Merlo. I due ragazzi hanno recentemente partecipato con Mattia Milani alle finali del torneo delle regioni svoltosi a Correggio con la rappresentativa del Veneto, giunta terza. In chiave locale altri due atleti, dell’hockey Bre-ganze, convocati al raduno nazionale: sono Bruno Sgaria e Francesco Compagno.

Intanto Bombieri è il presidenteDue boys U17in nazionale

Dopo il tonfo societario del Padova, è il Cittadella a te-nere alta la bandiera della se-rie B. Ed è un Cittadella che promette bene quello presen-tato allo stadio Tombolato di fronte ad oltre un migliaio di tifosi: una partecipazione più numerosa e speranzosa rispetto ad un anno fa in oc-casione della “Festa dei 40 anni dalla fondazione”.

Mai come quest’anno il dg Stefano Marchetti si è mosso nel mercato estivo in tempi così brevi mettendo insieme un mix di giocatori di qualità giovanile e moti-vata esperienza.

Il tecnico Claudio Foscarini con il suo staff (vice Edoardo Gorini, preparatore atletico An-drea Redigolo e dei portieri Piero Gennari) dal 20 luglio al 2 agosto ha lavorato la rosa per amalga-marla e “fare gruppo”. Le prime indicazioni nelle amichevoli sono positive (eclatante 3-1 sul Latina dell’ex Di Gennaro!), anche se bi-sognerà aspettare i primi responsi in Coppa Italia e campionato per dare un giudizio.

Questo il nuovo Cittadella: portieri Alex Valentini (dallo Spezia) e Andrea Pierobon (45 anni il 19 luglio, record di anzia-nità fra i calciatori professionisti in attività), difensori Michele Pellizzer, Filippo Scaglia, Simo-ne Pecorini (confermati), Anto-nio Barrreca (1995 dal Torino), Daniel Cappelletti (1991 dal Su-dtirol), Andrea Signorini (1990 dal Benevento) e Nicola Do-nazzan (bassanese del 1985 dal Mantova). Centrocampisti: Mas-similiano Busellato, Alessandro

De Leidi, Filippo Lora, Andrea Paolucci e Nicola Rigoni (con-fermati), Alessio Benedetti (1990 dal Catanzaro), Andrea Schenetti (1990 dal Como) e Antonio Pal-ma (1994 dall’Atalanta). Attac-canti: Claudio Coralli e Mattia Minesso (confermati), Federico Gerardi (1987 dalla Reggina), Leonardo Mancuso (1992 dalla Carrarese), Alessandro Sgrigna (1980 dal Carpi).

La rosa (finora tutti giocato-ri italiani) potrebbe essere già a posto, Gerardi e Sgrigna sono

due graditi ritorni di sicuro af-fidamento, che con Coralli già fanno sognare i tifosi al motto del “Co-Ge-Sgri”. E anche al ritiro di Lavarone, dove i granata vanno da dieci anni consecutivi, c’è sta-ta l’occasione per fare il punto e prepararsi alla nuova stagione.

La quarta Festa del Tifoso Gra-nata si è svolta in un clima di gran-de prospettiva: è stato stabilito il nuovo record di presenze (526) tanto che il presidente Andrea Gabrielli ha ipotizzato un amplia-mento delle strutture coperte in collaborazione con il Comune di Lavarone dello sportivissimo sin-daco Mauro Lenzini.

Fra le novità l’ospitalità a La-varone alle tifoserie di Cesena, Modena e Cremonese nell’ambi-to delle sinergie e delle collabora-zioni tra club.

Rino Piotto

La festa del tifoso a Lavarone. A sinistra Andrea Pierobon, portiere, 45 anni: è il “matu-sa” dei granata, record di età avanzata tra i prof attivi

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il grande Sport altri sport 3 agosto 2014 - 8

Il “Mistral”trionfa nella settima edizione del 12 Banconi, manifestazione targata Rugby Bassano. Nonostante l’agguerrita concorren-za, il “Mistral” ha avuto la meglio sulla for-mazione de “IloveBdG”. Medaglia di bronzo per “Trattoria Chantal”. I detentori del titolo del “Bar da Gigi”, accreditati a bissare il suc-cesso dello scorso anno, sono stati a sorpresa eliminati. Sicuramente la goliardia è stata il filo conduttore, ma partecipazioni di tutto ri-spetto non sono mancate, diversi i giocatori del campionato di Eccellenza e molti i volti noti nel mondo ovale giallorosso e non solo. Il tutto condito dalla fantasia dei partecipan-ti che hanno allestito i loro gazebi nel puro stile Terzo Tempo. Cena e premiazioni come da programma si sono svolte a Villa Pigalle, dove ha preso la parola il presidente Filip-pucci, ringraziando quanti si sono adoperati

per l’ottima riuscita del torneo: «Abbiamo fatto un salto di qualità. Va riconosciuto agli organizzatori grande competenza, non solo a livello logistico, ma anche promozionale. La manifestazione mette in vetrina tutto il movimento rugbistico cittadino, se non altro

nell’aspetto più goliardi-co della voglia di stare as-sieme. Doveroso è il rin-graziamento agli sponsor sempre più numerosi ed emotivamente coinvolti. Da spettatore non posso che sottolineare la bravu-ra dello staff, la numerosa e meravigliosa partecipa-zione... l’appuntamento alla prossima edizione».Anche quest’anno spazio alle donne, oltre che nel

torneo vero e proprio, hanno partecipato al premio PDF che ha visto salire nel gradino più alto la formazione in rosa del “Room”, seguita dal “Mistral” e la medaglia di bronzo è andata a “Hombreria dalla Muta”.

Nuoto. Vicecampionesse venete

Le esordienti di Rosà al vertice regionale

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NOVITA’Sono trascorsi solo alcuni mesi dalla seconda edizione del Montegrappa Legend, raduno per autostoriche organizzato dalla Jtc Racing Technology di Gigi Bariani, ma il ricordo di quella splendida giornata è an-cora vivo nei cuori degli appas-sionati, soprattutto di quelli che hanno vissuto in prima persona l’emozione di quella giornata.

La giornata, baciata dal sole, è iniziata con il suono della tromba e il segnale d’adunata. Tutti in piedi con la mano nel petto ad ascoltare l’inno alla Patria.

Una sessantina le vetture al via con varie Fulvia, Kadett GT/E, Giulietta, Porsche, Mag-gioloni, 128, 127, 124, 125, Al-pine... a formare un elenco di concorrenti anni ‘77 - ‘80 diffi-cile da dimenticare.

«Abbiamo attraversato le nostre zone - ha spiegato Gigi Bariani - ossia Valstagna, Foza, Stoccareddo, Rubbio, l’Alto-piano di Asiaso, Lusiana, Maro-stica. Una passerella silenziosa e rispettosa in mezzo a tanta gente a Bassano del Grappa, a Romano d’Ezzelino al famo-so “Museo dell’Auto Bonfanti - Vimar”, per finire alla Conca degli Ulivi: Pove del Grappa, ufficialmente casa del Mon-tegrappa Legend - Historic Event».

Una giornata in cui tutto ha

Autostoriche Sessanta le vetture in gara all’Historic Event

Montegrappa Legenduna gara che diventagià una tradizione

funzionato a meraviglia.«Non potevamo domandare

di più: un servizio di sicurez-za eccelso gestito da Roberto Briotto e i commissari di percor-so della “Montegrappa A.U.G.”. Un plauso anche al supporto dei ragazzi della “Bassano Delta Club” capitanati da Piero Per-nechele, veramente bravi e di-

sponibili. E poi ancora Giuba e i suoi grandi Alpini. Complimenti poi alla professionalità di Gior-gio de Negri (Motoring) che ha saputo trasmettere il significato sportivo-culturale della nostra manifestazione evidenziando la bellezza dei nostri territori e la passione per i motori».

Il prossimo appuntamento è

per l’annuale meeting JTC Ra-cing Technology di fine anno dove verrà presentata la terza edizione del Montegrappa Le-gend: l’organizzazione onorerà il centenario della Prima Guerra Mondiale con un percorso alta-mente suggestivo ma dall’alto contenuto sportivo.

Alcune immagini significative della giornata trascorsa insieme al 2. Montegrappa Legend

Al campionato regionale esordienti, all’ot-tava stagione consecutiva il Centro Nuoto Rosà si riconferma ai vertici della classifica veneta, segnando il proprio nome al secondo gradino del podio.

La staffetta 4x100 stile libero femminile, categoria esordienti A, si è infatti aggiudi-cata, a Monastier, il titolo di vicecampione regionale. Le atlete Anna Dal Farra, Giulia Cecchin, Benedetta Benacchio e Beatrice Zaminato (nella foto con la loro istruttrice) hanno lottato dalla prima frazione, fino al-l’ultima bracciata, andandosi ad aggiudicare la preziosa medaglia.

«E’ stato un importante risultato per il Centro Nuoto Rosà - spiega la coach Erika Milanato -, frutto di un grande lavoro che parte dalla scuola nuoto ed arriva ai vertici

della squadra agonistica, e annualmente trova in ogni gruppo conferma della sua efficacia. Sono numerosissimi i risultati che gli atleti rosatesi conquistano di manifestazione in ma-

nifestazione; dal c a m p i o n a t o regionale a quello assoluto, passando per i campionati ita-liani fino alle numerose con-vocazioni dei propri atleti in Nazionale».

E a Mona-stier, nella ma-n i f e s t a z i o n e più importante

riservata agli atleti della categoria esordienti, il Centro Nuoto Rosà si è confermato nuo-vamente ai vertici veneti.

Touch rugby

Al 12 banconi la spuntano quelli del Mistral

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il grande Sport il Grande ciclismo 3 agosto 2014 - 9

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Selle SMP sas - Via Einstein, 5 35020 Casalserugo (PD) - ItalyTel. +39 049 643966Fax +39 049 [email protected] 9001:2008 certifi ed N O M O R E P R E S S U R E

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pagina 270x79.indd 1 28/04/14 11:08Gp Sportivi Poggiana Alla classica internazionale di Marca per la prima volta la nazionale germanica

Anche i tedeschi assaltano il GpPiù che una gara, un combatti-mento stellare. “Stars combat” è infatti lo slogan del 39. Gp Sportivi di Poggiana, 4. Gp Pa-sta Zara svelato “Al Rustico” di Loria dal patron Gianpietro Bo-nin di AsoloBikePoggiana.

La novità dell’ultima ora è che tra i partecipanti ci sarà an-che, per la prima volta, la squa-dra nazionale tedesca, insieme alle confermate nazionali di Argentina, Venezuela, Kazaki-stan, Russia, Australia, Giappo-ne e quindi 34 società , 18 italia-ne e 16 straniere. Saranno 200 i ciclisti che si contenderanno il 39. trofeo Bonin costruzioni ed il 4. Gp Pasta Zara di 178 km e le cinque maglie (altra novità) realizzate grazie alla collabo-razione con la Gsg di Simone Fraccaro, e infine 7640 euro di montepremi.

Patron Bonin ha spiegato che la gara è inserita anche quest’an-no nel “Trofeo Internazionale Gran Prix Città Murata” alla presenza dei sindaci di Riese, Matteo Guidolin, di Loria Sil-vano Marchiori, dell’assessore provinciale Gianluigi Contarin, del presidente provinciale Fci Ivano Corbanese, e dei rappre-sentanti di Rcs Natalino Ferrari e Angelo Morlin che non hanno voluto mancare a quello che è stato definito l’evento sportivo più importante dell’anno.

“L’oscar Tuttobici vinto lo scorso inverno certifica la qua-

lità della nostra organizzazione - ha commentato orgoglioso Giampietro Bonin - e questo deve essere un ulteriore stimolo per noi per fare ancora meglio da qui in avanti. Questo sarà possibile grazie alla nostra im-peccabile macchina organizza-tiva ed ai nostri tanti e generosi sponsor”.

Nel 2013 il Gp Poggiana re-galò spettacolo ed emozioni compiendo un ulteriore salto di qualità verso la corona di re-gina delle classiche. Al fine di

elevare ancora di più la propria pregiata caratura, il 39. Gp Pog-giana porterà diverse novità. La prima riguarda il percorso, come di consueto selettivo e di “Marca”, che vedrà il gruppo darsi battaglia sui colli Asolani, con prima asperità proprio la scalata fino al suggestivo centro storico di Asolo percorrendo la ripida via Sant’Anna. Altra no-vità sono ben 5 maglie messe in palio per accrescere ancor di più la bagarre tra le stelle U23 al via di Poggiana: al vincitore

andrà la maglia a pois Pasta Zara, al 2. classificato la ciclamino Wi lier Triestina, al 3° l’azzurra Mario Battagin impian-ti elettrici. Divisa gialla Gsg in palio per il miglior sca-latore di giornata, mentre il più com-battivo in corsa si vestirà della ma-glia arancione Ar-tuso Legnami.Gabriele Zanchin

Dopo la squalifica

E Ballan promette: “Tornerò”

CIRCUITO Km 12,100DA RIPETERSI PER 4 VOLTE

CIRCUIT KM 12,100 Á RÉPÉTER PAR 4 FOIS

CIRCUIT KM 12,100 BE REPEATED 4 TIMES

CIRCUITO Km 14,500DA RIPETERSI PER 4 VOLTE

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CIRCUIT KM 14,500 BE REPEATED 4 TIMES

STUDIO TECNICO BONIN GEOM. NICOLA

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“Tornerò a correre”. Sceglie la presentazione del 39. Gp Spor-tivi di Poggiana, gara ciclistica internazionale dilettanti che si svolge il 10 agosto, l’ex campio-ne del mondo Alessandro Ballan per svelare i suoi piani futuri “post squalifica” decretata dal tribunale antidoping del Coni.

Attorniato dall’affetto degli amici, dei suoi tifosi e dei qua-si duecento presenti alla sera-ta ottimamente organizzata da Gianpietro Bonin presidente dell’AsoloBikePoggiana nella storica sede de “Il rustico” di Loria, Ballan parla della sua si-tuazione ma non solo.

“Il 23 settembre prossimo ci sarà l’udienza davanti al tri-bunale a Losanna, spero in una riduzione, questo è logico, al-trimenti il mio stop scadrà nel gennaio 2016. Speriamo bene. Comunque la volontà di ritor-nare c’è e mi sto già allenando anche abbastanza bene”.

Volontà che aumenta proprio grazie anche all’affetto dei tifo-si ed una serata speciale come quella di Loria: in quella giorna-ta, vittoria al Tour di Trentin, Ni-bali maglia gialla e Oscar Gatto a far doppietta in Austria.

“Sì, giornata proprio speciale, specie per Trentin, un giovane bravo che si sta ritagliando uno spazio sempre più suo. Questa vittoria al Tour aumenterà la sua considerazione e sono certo che troverà altro spazio perché se lo merita”.

Come si meritano elogi ed ap-plausi gli organizzatori del Gp Sportivi di Poggiana: “Io ci sarò il 10 agosto prossimo a questa gara che ho corso tre volte ma senza risultati. Una gara che fa-cevo in casa con tanta pressione e tanti amici sulle strade, e que-sto mi bloccava e non riuscivo a dare il massimo, forse anche perché non era adatta alle mie caratteristiche. Ricordo che una volta l’ho corsa anche con un braccio rotto e sono arrivato dodicesimo; in quell’edizione vinse Paolini”.

Insomma Alessandro Ballan è riuscito a vincere un mondia-le professionistico ma non il Gp Poggiana, tanto per dire la durezza della gara del patron Gianpietro Bonin: “Una gara

registrazione tribunale di Bassano del Grappan. 8/2004 del 24.09.2004REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEVIA VERONA, 40, 36022 CASSOLA (VI)TELEFONO E FAX 0424 833717www.ilgrandesport.itPER CONTATTARE LA REDAZIONEE INVIARE FOTO E [email protected] RESPONSABILEMICHELE ZARPELLON 338 2022152CONSULENZA EDITORIALECLAUDIO STRATI 338 3509386COLLABORATORI Stefano Cirillo, Michelangelo Cecchetto,Rino Piotto, Vincenzo Pittureri, Gabriele Zanchin EDITRICE LITTERA srl OFFICINA [email protected] Centro Servizi EditorialiGrisignano di Zocco (Vi)Il Grande Sport è freediffuso in oltre 900 punti a: Asiago Asolo Bassano del Grappa Borso del Grappa Breganze Caerano San Marco Campolongo sul Brenta Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon del Grappa Cittadella Conco Crespano del Grappa Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze San Lorenzo Possagno Pove del Grappa Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano Veneto San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna... e non solo!Lo puoi sfogliare e leggere anche nel webwww.ilgrandesport.itsu Facebook alla pagina Il grande Sportsu Twitter alla pagina @IlGrandeSport

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1975 1° Trevellin Luigi U.C. Riese Navobi2° Baldoni Giancarlo Romagna Nuova Ravenna3° Martini Gastone U.C. Riese Navobi

1976 1° Bonan Natalino G.S. Despar2° Gobbi Ivo S.C. Padovani3° Passuello Giuseppe S.C. Castello Chima (FI)

1977 1° Fraccaro Mario U.C. Riese Navobi2° Trevellin Luigi U.C. Riese Navobi3° Cervato Silvano G.S Ferrauto Rovigo

1978 1° Sigurotti Paolo G.S. Inoxpran Brescia2° Flavio Martini G.S. Lanterna3° Pianegonda Corrado G.S. F.lli Quarella

1979 1° Giacomini Gianni G.S. Serrande De Nardi2° Trevellin Luigi G.S. Lambrusco Giacobazzi3° Renosto Giovanni S.C. Nuova Baggio

1980 1° Pavanello Giuliano G.S. Serrande De Nardi2° Trevellin Luigi G.S. Lambrusco Giacobazzi3° Forasacco Lucio G.S. F.lli Quarella

1981 1° Tonon Carlo G.S. La Tiesse Spinazzé2° Bada Giancarlo G.S. La Tiesse Spinazzé3° Trevellin Luigi G.S. Lambrusco Giacobazzi

1982 1° Civran Maurizio G.S. Supermercati da Ugo2° Bedin Roberto S.C. Padovani3° Condolo Mario G.S. Stefanutti

1983 1° Mazzocco Ivan U.C. Riese Fraccaro Sport2° Zanella Giacomo U.C. Riese Fraccaro Sport3° De Rossi Luca G.S. Mantovani Esoform

1984 1° Furlan Luigi G.S. La Tiesse Spinazze2° Mastellotto Luciano U.C. Trevigiani3° De Rossi Luca G.S. Diadora

1985 1° Dagli Orti Diego G.S. Bonlube Gulf2° Furlan Luigi G.S. La Tiesse Spinazze3° Faresin Gianni G.S. Glem Gas Fior Zalf

1986 1° Fondriest Maurizio G.S. Glem Gas Fior Zalf2° Longo Federico U.C. Trevigiani3° Brugnani Gianluca Fracor Modolo

1987 1° Furlan Giorgio Arredo House2° Strazzer Giovanni Opel Vighini3° Savoia Tiberio Zalf Eurorobil Fior

1988 1° Simeon Luigi M.G. Boys Diadora2° Convalle Fabrizio Mobiexport Serravalle3° Dazzani William Remac

1989 1° Zini Walter Brescia Plast2° Bottaro Dario Ballan Arneg3° Bolzan Fabio U.C. Trevigiani

1990 1° Ferrigato Andrea Car Supermercati2° Trepin Diego Arredo House3° Frattolin Stefano U.C. Trevigiani

1991 1° Lanfranchi Paolo Zalf - Euromobili - Fior2° Pantani Marco G.S. Lambrusco Giacobazzi 3° Grava Ennio Maglificio M.G. - Doni

1992 Non disputata

1993 1° Zoccarato Roberto G.S.C. Prodet2° Cobalchini Carlo Piovesana Eco Idrojet3° Checchin Stefano Zalf - Euromobili - Fior

1994 1° Frigo Dario Cosmos Mercatone Uno2° Faverio Riccardo Cosmos Mercatone Uno3° Zanette Denis MG Doni Dorigo

1995 1° Finesso Stefano G.S. Ecoidrojet2° Figueras Giuliano G.S. Zalf - Euromobili - Fior3° Prada Luca M.G. Doni Dorigo

1996 1° Kokorine Vitaly G.S. Lugano Vigorplant2° Cavagnis Oscar G.S. Vigorplant Vellutex3° Romio Alessandro G.S. Euromop - Giomo Caneva

1997 1° Belohvscike Raivis G.S. Vellutex - Saeco2° Giordani Leonardo G.S. Vellutex - Saeco3° Martini Massimiliano G.S. Vellutex - Saeco

1998 1° Tiralongo Paolo G.S. Vellutex Casa selezione2° Barrow Jamie G.S. Vellutex Casa selezione3° Lunghi Denis Team Colpack Polti

1999 1° Paolini Luca Nazionale Italiana2° Bulgarelli Fabio Nazionale Italiana3° Bernucci Lorenzo Vellutex Colnago

2000 1° Popoviych Jaroslav Zoccorinese Vellutex2° Bianchi Ramon MG BOY’S Aqua3° Caruso Giampaolo Team Casini Vellutex

2001 1° Kolobnev Alexander Sanpellegrino Bottoli2° Bernucci Lorenzo Vellutex Record Cucine 3° Mori Manuele Casprini

2002 1° Moletta Andrea Zalf Désirée Fior2° Davis Scott Permac Rdz Bibanese 3° Ravaioli Ivan Zalf Désirée Fior

2003 1° Mori Manuele Grassi Mapei2° Arekeev Alexander Nazionale Russia 3° Gussev Vladimir Nazionale Russia

2004 1° Allegrini Mirko Zalf Désirée Fior2° Efimkin Vladimir Feralpi3° Gasparotto Enrico Basso Piave

2005 1° Priamo Matteo G.S. 93 Promosport2° Bandiera Marco G.S. Zalf Fior3° Bindi Emanuele G.S. Grassi M.Pantani

2006 1° Parravicini Mattia G.S. Unidelta Garda2° Battistella Davide C.T. Oleodinamica Panni3° Bicelli Marco G.S. Unidelta Garda

2007 1° Girardi Edoardo Filmop-Ramonda-Parolin2° Selvaggi Mirko G.S. Mastromarco Vangi3° Kochetkov Pavel Nazionale Russia

2008 1° Sulzberger Wesley Nazionale Australia2° Oss Daniel Zalf Désirée Fior3° Kochetkov Pavel Nazionale Russia

2009 1° Cattaneo Mattia Nordelettrica Bottoli Ramonda2° Koren Kristijan Bottoli Nordelettrica Ramonda3° Alberio Tomas Bottoli Nordelettrica Ramonda

2010 1° Rowe Luke Nazionale Gran Bretagna2° Alberio Tomas U.C. Trevigiani Bottoli3° Battaglin Enrico Zalf Désirée Fior

2011 1° Cattaneo Mattia U.C. Trevigiani Dynamon Bottoli2° Novikau Siarhei Team Palazzago3° Bedin Mattia Costantino Generali Ballan

2012 1° Phelan Adam Australian National Team2° Zilioli Gianfranco Team Colpack3° Sbaragli Kristian Hopplà Vega Truck Italia

2013 1° Zordan Andrea Zalf - Euromobil Désirée Fior2° Villella Davide Team Colpack3° Dall'Oste Daniele U.C. Trevigiani Dynamon Bottoli

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dura e che si è evoluta ed è cam-biata anche negli anni”.

Nei prossimi mesi invece avrà la sua evoluzione la carrie-ra agonistica di Ale Ballan che, dopo la grande delusione, si è rimesso in sella con l’obiettivo di ritornare.

Intanto è ritornato in gruppo anche se è quello dei tifosi e diri-genti di una delle manifestazio-ni dilettantistiche più importanti del panorama internazionale.

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Alessandro Ballan.A sinistra l’altime-tria del Gp Sportivi di Poggiana. In basso il podio dell’ul-tima edizione dello scorso anno (in alto l’arrivo).Qui sotto il prestigioso albo d’oro della corsa

Page 10: Il grande Sport n. 200 del 3 agosto 2014

il grande Sport il Grande ciclismo 3 agosto 2014 - 10La coppia Il trevigiano preparatore atletico del re del Tour e il sogno avverato

Profondo giallo:la premiata dittaSlongo & NibaliGiallo trevigiano, da Poggiana a Parigi. Senza scomodare la letteratura, il giallo in questio-ne è solo sportivo e arriva dal Tour de France. E non è solo quello di Vincenzo Nibali, pro-tagonista assoluto della corsa a tappe francese, ma soprattutto del suo fidato preparatore atle-tico, il trevigianissimo Paolo Slongo. Può essere conside-rato lui uno degli artefici del-l’exploit del ciclista messinese che prima del giallo aveva già indossato la maglia rosa al Giro e quella “amarillo” alla Vuelta: anche per questo si capisce perché Nibali abbia vincolato il suo passaggio all’Astana con la presenza proprio del suo prepa-ratore Paolo Slongo.

Un personaggio che nel suo campo è un vero fuoriclasse Paolo Slongo, la cui umiltà e spontaneità sono pari al suo valore professionale. Pri-ma di diventare preparatore atletico della maglia gialla, Slongo ha corso come cicli-sta fino ai dilettanti quindi è diventato direttore sporti-vo per squadre locali quali Spercenigo, Marchiol ed altre sempre in zona. Quin-di ha raggiunto la nazionale femminile allargando così i suoi orizzonti. Dal 2008 alla Liquigas ha cominciato ad occuparsi di tutto, prepara-zione, ritiri, alimentazione, psicologia ed è stata una vera rivoluzione: prima di allora i ciclisti si affidavano a personaggi esterni.

“Noi siamo stati i primi a formare una struttura interna grazie alla lungimiranza dei proprietari - spiega Paolo

Slongo durante una pausa del Tour del France - e questo ci ha permesso di far uscire gen-te come Basso, Sagan, Viviani, Nibali, Aru tanto per citarne solo alcuni. Poi nel cambio del-la squadra Nibali mi ha chiesto di seguirlo ed ora eccoci qui all’Astana”.

E all’Astana la figura di Pao-lo Slongo è emersa ancora di più con questa maglia gialla.

“Ma quella dell’allenatore sarà una figura che sarà sem-pre più presente nelle squadre del futuro perché questo vuole l’Uci; penso che nel ciclismo si siano fatti anche degli errori nel passato ma ora si sta imboccan-do la strada buona. Il sistema è cambiato in meglio e Nibali ne è un esempio”.

Già, Vincenzo Nibali, l’uo-mo della svolta, la speranza per rilanciare il ciclismo naziona-

le; ma quanto conta l’uomo e quanto la preparazione?

“L’uomo conta il 90% ma a questi livelli anche l’1% fa la differenza ed è fondamentale fare il massimo nel preparare i mezzi tecnici e fisici”.

Finito il periodo buio del ci-clismo? “Io penso di sì perché si è anche capito che chi barava era solo una meteora. Ora se un atleta è ben preparato e rispetta le regole sicuramente si allunga la carriera. Nibali ed Aru sono due grandi atleti e fanno la dif-ferenza: a loro piace andare in bicicletta e così sopportano an-che i sacrifici”.

E quanti bisogna farne per vincere un Tour?

“Tanti e poi serve tanta umil-tà. Dopo i primi giorni di ma-glia gialla di Nibali gli sponsor avevano già portato pantalon-cini gialli, bici gialle ed altro.

Noi abbiamo detto no, fino a Parigi, testa bassa e pedala-re e basta. Poi bisogna stare attenti ai dettagli, soprattutto la dieta. Nibali mangia solo italiano e preparato da un no-stro cuoco”.

Per Paolo Slongo cosa si-gnifica questo giallo?

“Semplicemente un sogno che diventa realtà. Il ripagare tanti sacrifici fatti con la mia famiglia”.

Gabriele Zanchin

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In occasione dei campionati italiani di cicli-smo su pista giovanili a Bassano (30 luglio-2 agosto), il glorioso Velodromo Mercante ha visto dei lavori di sistemazione che da tempo erano sconosciuti. La nuova amministrazio-ne del sindaco Riccardo Poletto ha impe-gnato 20 mila euro per rifare la prima parte dell’anello, quello maggiormente utilizzato dai ciclisti. Un evento, perchè il Mercante (l’impianto che ospitò i mondiali 1985, una grande manifestazione internazionale con il famoso logo dell’alpino col fiasco di vino che fece un po’ scalpore per lo stereotipo ne-gativo) fa parte di quelle strutture dimentica-te da Dio e dagli uomini.

In Italia ormai sono rare, eppure la pista ha un pedigree storico di grandissimo valore per lo sport italiano, proprio a partire dal Mer-cante che vide sfrecciare i più grandi campio-ni dagli anni Trenta in poi.

Merito dunque a chi intende risollevare questa discipli-na dimenticata, come l’Uc 2000 del presidente Nicola Argesi, organizzatore della kermes-se, ripartendo dai giovani. Al Mercante 450 atleti e duemila persone in sette giorni di gare e eventi.

Sobbarcatosi l’onere dell’organizzazione, Argesi non ha mancato di mettere il dito sulla piaga di uno sport, e non solo il ciclismo, che piange per la mancanza di fondi e risorse ma che vede sempre i soldi andare in direzioni note.

«Mi piacerebbe che si iniziasse a valutare le società sportive per il lavoro che fanno e per i risultati che ottengono - ha detto Argesi durante la presentazione dell’evento in mu-nicipio a Bassano -, non si possono infatti erogare fondi indistintamente a tutti, prima vengono le professionalità e i meriti e poi tutto il resto».

Diciamo che il piccolo restyling del Mer-cante è una prima briciola di una possibile inversione di tendenza. Sarà vero?

Foto: Nicola Argesi e Alessandra Gazzola, coppia di organizzatori

Pista, quasiincredibile: soldi per il Mercante

Giovanissimi

I miniciclisti di Loria settimi d’Italia!(Gz) Piccoli Nibali crescono! Sono i mi-niciclisti dell’UC Loria, dodici per la precisione che accompagnati dal presi-

dentissimo Leandro Fabris, da allenatori e dirigenti hanno partecipato con successo al raduno nazionale “giovanissimi” (7-12

anni) svoltosi a Montecatini. E tra le decine e decine di socie-

tà italiane presenti, l’Uc Loria si è classificata al settimo posto per la grande soddisfazione dei dirigenti castellani.

Un successo festeggiato a Loria come si deve e ripetuto anche il 27 luglio in occasione del 44° Gp Sportivi di Loria, gara ciclistica nazionale juniores, valevole qua-le 44. medaglia d’oro Sportivi di Loria organizzata insieme all’Uc Giorgione Aliseo.

La classica U23

E il fratellinoAntonio si fa le ossa scalando il Grappa

Simone Andreetta ha fatto bis sul Grappa, ma a fare notizia è sicuramente Antonio Niba-li. Il fratellino del più noto Vincenzo, nel giorno in cui quest’ultimo trionfa in giallo sugli Champs Elysées, infila un terzo posto nella classicis-sima Bassano Monte Grappa, la gara dei tanti “diventati grandi”, evento gioiellino del Vc Bassano, che scala la stra-da Cadorna.

«Mi ha già promesso un leoncino» ha spiegato An-tonio che, rispetto al re di Parigi, di strada deve anco-ra farne e molta. Ma il terzo posto sul Grappa dice che il ragazzo, cresciuto alla Ma-stromarco come il vincitore del Tour de France, da questa stagione con la maglia Con-tinental della Marchiol, dei buoni numeri li ha. «Ci asso-migliamo, abbiamo caratteri-stiche simili» ha detto Anto-nio, che sogna di ripercorrere le orme del fratello otto anni più grande.

Intanto sul Grappa è stata la giornata di Simone Andreetta della Zalf Euromobil Desirée Fior. Il trevigiano si è imposto sul traguardo staccando negli ultimi metri Michele Gazzara (Coppi Gazzera) a 3” e Anto-nio Nibali (Marchiol) a 8”.

La classicissima si è dimo-strata anche stavolta il fiore all’occhiello del Vc Bassano

1892. Altre notizie nel magazine web ilgrandesport.itA sinistra Il trevigiano Paolo Slongo, qui dall’altoNibali senior e junior e il trionfo di Andreetta

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Adesso molti saranno lì a fare pronostici. E’ l’erede della Gu-derzo? Porterà all’Italia tante medaglie? Risolleverà le sorti del ciclismo?

Alt. Sofia Bertizzolo è una ra-gazzina sicuramente talentuosa, appassionata della bici, capace di fare grandi sacrifici e fati-che. Una ragazzina che fa sport, studia e ha il problema (vedere box a fianco) di conciliare le due cose, tanto più che a scuola ma-gari, a lei come ad altri studenti atleti, non viene riconosciuto quel qualcosa in più che invece in molti Paesi esteri evoluti è la cosa più scontata del mondo.

Oltre a tutto ciò, Sofia Ber-tizzolo, 16 anni, di Borso del Grappa, studentessa liceale a Bassano. è campionessa europea di ciclismo su strada, categoria juniores. Un talento innato, che potrà anche fare faville ma intan-to lasciamola divertisri, in pace, gustarsi questi bei momenti, e per il domani chissà, vedrà lei, con la sua passione, come proce-dere in piena tranquillità.

La storia di Sofia è molto gra-devole. Si mette a fare biciclertta perchè vede le prime garette del fratello più piccolo. Imbocca una strada a lei congeniale, perchè ha le qualità atletiche ma anche la

capacità di “leggere” il suo sport e le sue gare con l’istinto giusto. Infi-la un titolo italiano su pista l’anno scorso (in-seguimen-to), vince il campionato italiano su strada que-st’anno, e poi con la maglia az-zurra cosa ti combina?

A l l ’ E u -ropeo di Nyon, in Svizzera, come racconta il suo coach Davide Casarotto della Breganze Millennium, si infila nella fuga finale giusta con la collega di squadra Katia Ragusa. Sono due su cinque, le azzurre, e sanno già cosa fare: se si arriva in volata la più forte, da aiuta-re, è Katia. Se invece si dà uno scrollone c’è quel camoscetto della Sofia che può lasciare di sasso tutte quante. «L’arrivo era in leggera salita - spiega Casa-

rotto - ideale per la Bertizzolo che già in quel circuito aveva trovato i saliscendi a lei cari, strappetti che assomigliano alle strade della Pedemontana che fa spesso. Così al momento giusto ci ha provato a strappare, è an-data via, poi lo sprint e vittoria perfino facile».

Insomma ha ingranato la mar-cia veloce e ciao, per la svizzera e la russa che hanno tentato di resistere non c’è stata storia.

«Il li-vello della gara era alto, c’era-no le russe al completo che sono considerate le più forti. Quando si va a queste competi-zioni internazionali non sai mai - aggiunge Casarotto - com’è il confronto tra le tue atlete e le al-tre. Stavolta eravamo superiori! Sofia il talento ce l’ha, apprende

in fretta i consigli tattici che le do, e poi ha tanta grinta. Di re-cente in una gara assoluta è stata quarta, ha battuto big come la Guderzo. Deve avere pazienza, e aspettare il proprio momento. La cosa giusta è che le nostre ragaz-

ze si allenano spesso in gruppo, non in solitaria. Certo gli impe-gni crescono. Fino all’anno scor-so, al Giorgione, sono stati bravi a non esasperare gli allenamenti, faceva 6 ore la settimana. Ades-so si allena 5 volte la settimana. Sono ragazze molto monitorate dal Coni, è una categoria molto sana. Leggono i giornali, a volte ci restano male su certe pagine del ciclismo. Ma hanno acquisito la mentalità giusta secondo cui lo sport è trovare i propri limiti e basta».

«Sofia è una che si sa gestire - spiega il papà Steno -, ha un ca-rattere autonomo e forte, chiede poco e si arrangia. Il titolo euro-peo? Non era atteso. Sapevamo che aveva potenzialità ma vince-re... Ora deve prenderla con cal-ma. A settembre ha i mondiali».

Claudio Strati

il grande Sport il Grande ciclismo 3 agosto 2014 - 11

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Campionessa europea Bertizzolodopo il titolo continentale juniores

Sofia, grintae passionesui pedali

Sofia si racconta. Ecco un brano di quanto ha scritto per Il grande Sport. La versione integrale la trovate sul magazine online www.ilgrandesport.it

Il ciclismo è uno sport che impegna molto e spesso faccio fatica a conciliare i tempi allenamento/studio... I mesi di novembre e dicembre li passo in palestra, tre volte a settimana per circa due ore.

Con Natale in genere iniziano le uscite in bicicletta che per i mesi di gennaio-feb-braio-marzo occupano cinque giorni a set-timana dalle 2 alle 3 ore di allenamento.

Con la prima settimana di aprile iniziano le gare che occupano tutta la domenica se non anche il sabato per le trasferte quando la sede della gara è distante (60% delle vol-te) da casa, e questo ovviamente porta via tempo soprattutto per studiare che diventa davvero difficile. Da aprile in poi, dicevo gli allenamenti diventano 3/4 a settimana (più la gara) ma si allungano e spesso sfo-rano di gran lunga le tre ore...

Il mese di maggio in queste condizioni è un incubo se si pensa alla scuola spesso torniamo a casa tardi dalle tasferte ad un orario come le undici o mezzanotte, stan-che morte dopo 80 chilometri di gara sotto il sole, o peggio, la pioggia, e l’indomani alle 6 suona di nuovo la sveglia: zaino in spalla e via a scuola dove spesso trovi pro-fessori che si fanno un baffo di tutto ciò e non sanno apprezzare, a parità di risul-

tati scolastici (soprattutto a fine anno), un alunno che ha corso tutto l’anno su e giu per l’Italia portandosi i libri sotto braccio, da uno che si spiaggiava palesemente sul divano al pomeriggio e faceva festa i sa-bati sera.

Ci sono, certo, molti meriti allo sport, ma vengono riconosciuti molto spesso fuori dall’ambiente scolastico, ma non ne vedo il motivo visto che gli sportivi sono tali dal primo gennaio al 31 dicembre e si allenano costantemente undici mesi l’anno (con uno di riposo per il fisico) e quindi la scuola ricade esattamente in questo perio-do. Poi c’è da dire che si sono sport che non impegnano così tanto, ma io personal-mente non riuscirei a fare nessun altra atti-vità oltre al ciclismo perchè mi coinvolge a 360 gradi.

Sofia Bertizzolo

«Si fa tanta fatica, ma i professorispesso non sanno apprezzare!»

La sua testimonianza: sport & scuola

Sofia Bertizzolo sul podio europeo. A fianco l’urlo dello sprint trionfale

Approfondimenti suwww.ilgrandesport.it

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