Il Grande Sport n. 207 dell'8 marzo 2015

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CALCIO

Sambo, il bomberche ha i recordda battere

|||| pagina 5

SCI NORDICO

Rossi “padrone”dell’Altopianosugli sci stretti

|||| a pagina 14

SCI ALPINO

Asja tricoloredomina liberae Super G

|||| a pagina 15|||| a pagina 3

BASKET

Fabbri,pivot docValentina Fabbri, dopo avere di-sputato il precampionato col Fa-mila, è stato lo sfavillante colpo a sorpresa di inizio torneo del San Martino di Lupari.

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ATLETICA

Laura, saltofino a PragaSempre atleta di punta, ma mai così in ... lungo. La Strati vince il titolo italiano assoluto indoor con 6,53 (quinta misura italiana di sempre) e con una gara molto determinata. E arriva la maglia azzurra per gli Europei. |||| pagina 7

BOXE

L’ottavo re di RomaFranco De Piccoli, olimpioni-co di Roma ‘60 nella boxe pesi massimi (unico oro nella storia italiana per la categoria) parla del sogno Olimpiadi 2024.

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Pirata storyMarco, De Zan e quei misteriin una carriera discussa

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(S.C.) - C’era un conto in sospeso tra il Bassano Volley e il Povola-ro. All’andata, nel match giocato il 9 novembre dell’anno scorso, i padroni di casa del Povolaro si imposero per tre a due dopo es-sere stati in vantaggio per due set a zero. È questa l’unica vittoria ottenuta dal team vicentino, che annovera tra le proprie fila una vecchia conoscenza del volley bassanese, l’opposto Michele Borsatto.

I tifosi ricorderanno Borsatto vestire la maglia giallorossa per molti anni in serie A2, protagoni-sta al Palasport di via Ca’ Dolfin per un buon periodo in cui sosti-tuì l’infortunato Stefano Moro.

Nel match di andata, diceva-mo, Borsatto fece valere la “legge dell’ex”, mettendo a segno un’in-finità di punti che condannarono i giallorossi alla sconfitta. Da allo-ra, si diceva, i ragazzi di Poletto coltivavano una certa voglia di ri-vincita, che è puntualmente emer-sa nel match di ritorno, disputato al PalaBruel. Questa volta la par-tita non ha avuto quasi storia, per-ché Guarise e compagni si sono imposti con un secco tre a zero e i parziali sono stati quanto mai elo-quenti: 25-19, 25-17 e 25-17.

Insomma, il Bassano ha con-sumato la sua piccola vendetta, mentre il Povolaro è rimasto al-l’ultimo posto della graduatoria con una sola vittoria all’attivo,

Volley B2 La squadra di Poletto vendica la sconfitta col Povolaro

Giallorossi alla riscossaquella ottenuta appunto contro i giallorossi all’andata. Lontano dalla zona play-off (che dista otto lunghezze) così come dalla zona retrocessione (dieci punti) il Bas-sano Volley può raggiungere a breve l’obiettivo fissato a inizio stagione, vale a dire quello di una

registrazione tribunale di Bassano del Grappan. 8/2004 del 24.09.2004REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEVia Verona 40, 36022 Cassola (Vi)TELEFONO E FAX 0424 [email protected] responsabileMICHELE ZARPELLONConsulenza editorialeCLAUDIO STRATICollaboratori: Stefano Cirillo, Michelangelo Cecchetto, Rino Piotto, Vincenzo Pittureri, Gabriele Zanchin Editrice Littera srl Officina EditorialeStampa Centro Servizi EditorialiGrisignano di Zocco (Vi)

Il Grande Sport è free ed è diffuso in oltre 900 punti a:Asiago Asolo Bassano Borso Breganze Cam-polongo Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon Cittadella Conco Crespano Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze Possagno Pove Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini San-drigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna...

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Quando l’età non conta. Nel 2006 alla partenza dell’ultra trail du Mont Blanc una giornalista di Sky disse: “E dove volete che vada quel vecchietto”. Di fronte a lei c’era Marco Olmo, allora 58enne. Ebbene quel vec-chietto arrivò pri-mo al traguardo di Chamonix dopo oltre 160 chilome-tri di gara. Per lo sport ita-liano Olmo è una specie di leggenda. Oltre la soglia dei quarant’anni ha co-minciato ad affron-tare e a vincere le corse estreme più dure al mondo. Lui dice: “Nelle vite precedenti ho fatto il contadino, il camionista e l’operaio”. Ora alla soglia dei 67 anni non smette di cor-rere, un’ora e mez-za tutti i giorni ed ogni tanto qualche lungo di 4-5 ore. Non ha mai usato nessuna tabella di allenamento, tantomeno il car-diofrequenzimetro. Il suo caratte-re è particolare, chi lo conosce o chi si è avvicinato a lui per sco-prire l’atleta ha sempre trovato un uomo semplice. Il giorno del suo

compleanno nell’ottobre scorso è andato a correre dicendo: “E’ meglio spegnere chilometri che candeline”. Vegetariano dall’età di 36 anni, inizialmente per una scelta di sa-lute, facendola poi diventare in

seguito una filosofia di vita: “Un animale per me non è un pasto, ma un essere vivente, e con il vegetarianesimo si risolverebbe gran parte della fame nel mon-do”. Mangia tendenzialmente patate, pasta, pane, polenta, ca-stagne, formaggio. Non assume

integratori e quando ha qualche acciacco lascia che l’organismo recuperi naturalmente. “In corsa si mangia e si beve, talvolta si cammina, ma chi si ferma è perduto. Per andare forte bisogna correre tanto. Non sono

un professionista, quando facevo l’ope-raio ero un professio-nista. Non tengo mai conto dei chilometri percorsi e durante la corsa penso a molte cose, queste mi dan-no motivazione”. U Un giornalista gli ha chiesto: “Per quanto continuerai a corre-re?”. La sua risposta è stata: ”Gli animali continuano a correre fino all’ultimo, figu-riamoci se intendo smettere io”. Questo è Marco Olmo, considerato da me e da molti un mito. Ho voluto par-lare di lui con il mas-simo rispetto verso

questa persona, forse controcor-rente, un po’ burbero ma simpati-co, timido ma pieno di energia. Su di lui sono stati scritti libri , film, ed è famoso in tutto il mon-do per le sue imprese . Io lo defi-nisco un professionista della vita.

emmerunning.weebly.com/blog

Zane Robertson è stato l’ultimo a staccarsi dal gruppo di fenome-nali africani alla BoClassic, gara di 10 km in centro a Bolzano a S.Silvestro. Ci sta che un neoze-landese cerchi le migliori oppor-tunità per gareggiare in giro per il mondo, anche circondato da cime innevate quan-do a casa sua c’è una splendida estate. A dire il vero da 8 anni ha spostato la dimora dalla medie latitudini dell’emisfero australe appena sopra l’equa-tore africano, fra Etio-pia e Kenya, quando con il gemello Jake ha cercato il miglior am-biente per allenarsi.Subito non mi ero accorto e questo mi è saltato all’occhio quando Zane ha sfon-dato l’ora nella mezza maratona a Maruga-me in Giappone, terzo viso pallido a riuscir-ci. È stato battuto dal kenyano Paul Mutero Kuira, da 9 anni re-sidente in Giappone, che a 16 anni infi-lava 3’46”/13’50”/28’24” sui 1’500/5’000/10’000, poi cre-sciuto nel ricco circuito di gare del sol levante, senza riuscire a farsi selezionare dal paese di origine per i campionati globali. Zane e Paul esordienti in mezza col botto.

A questo punto per chiudere il triangolo running mi mancava un giapponese emigrante in Nuova Zelanda e mi sono ricordato dei pellegrinaggi di Kiyoshi Naka-mura e i suoi discepoli nella terra

natale di Arthur Lydiard, che nel-l’isola aveva lanciato il jogging e gettato le basi del moderno siste-ma di allenamento, dimostrando-ne la validità a suon di medaglie alle Olimpiadi di Roma 1960. In una di queste scorribande giap-ponesi nell’emisfero australe To-

shihiko Seko ottenne i record del mondo dei 25-30’000m su pista (22/03/1981, Christchurch).Poteva finire così, ma in tutto questo girovagare mi sono ac-corto di un giapponese molto ca-

salingo, che mal sop-porta di assentarsi dal lavoro – 8 ore regolari lunedì/venerdì – e ga-reggia molto nell’iso-la di Honshu, soprat-tutto nei dintorni di Saitama, nell’area metropolitana di To-kyo. Yuki Kawauchi sta battendo tutti i record di quantità-qualità in maratona. Giorgio Calcaterra nel 2000 ne ha concluse 16 sotto 2h20’ (una sotto 2h15’), mentre nel 2014 l’instanca-bile Yuki è arrivato a 13 sotto 2h17’ (2 sotto 2h10’), dopo un 2013 con 11 maratone di cui 4 sotto 2h10’ (2h08’14” il persona-le a Seul). Ancora un mese fa ne ha piazzate due in 2h15’ in dome-niche successive.Dopo questo turbinio

di numeri, non resta che conclu-dere: a ciascuno la propria strada. Sembra una banalità, ma le solu-zioni per correre sono attorno a noi, lontane tanto investiamo per spostarci, vicine quanto abbiamo voglia di cercare.

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mondoRunningdi Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Quando i top runnerfanno i globetrotter

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010

Marco, il “vecchietto”che non si ferma mai

tranquilla salvezza.Poi i ragazzi di Poletto potran-

no giocare in piena tranquillità, puntando a scendere sul parquet senza alcun patema d’animo e a togliersi ancora qualche soddisfa-zione, anche con le formazioni di alta classifica.

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La storia De Zan alla Bassanese riapre le carte

Pantani,anatomiadi un casoUn ragazzo simpatico, un roma-gnolo verace, un po’ guascone ma di grande sensibilità. Davide De Zan, giornalista delle reti Me-diaset che, sulla scia del padre, si occupa di ciclismo, ha dipinto così Marco Pantani, suo amico e tra i miti rimasti nei cuori dei tifo-si. Nella serata di Incontri senza Censura della libreria La Bassa-nese di Marco Bernardi, di fronte a una platea foltissima e modera-to da Eros Maccioni ha illustrato le tesi che ha condensato nel suo libro, “Pantani è tornato”. E trat-t e g g i a n d o Pantani, ha raccontato il carattere che lui ha c o n o s c i u -to: “Era un fuoriclasse, ma davan-ti a certe s i tuaz ion i contavano certi valo-ri. Al Tour quando il gruppo si fermò per protestare contro i mdetodi della polizia, che faceva il suo lavoro dell’antidoping ma con modalità mediatiche contestate, lui in ma-glia gialla si tolse il numero dal-la maglia per essere parte della protesta. Una mossa che poteva costargli cara, lui poteva fregar-sene delle proteste, era in testa e con quella vicenda rischiava la squalifica”.

De Zan ha ricordato altri episo-di, il viaggio improvviso di Mar-co che molla una gara i Spagna per essere al funerale di Adriano De Zan, il papà.

Ma il clou della serata sta nelle “indagini” di De Zan, pubblicate nel suo lavoro, grazie alle quali spera venga riaperto il libro della storia di Pantani. Dargli un po’ di giustizia, perchè negli anni del doping si può solo concen-trarsi su episodi. Quello clamo-roso del 5 giugno del ‘99, con Marco scortato dai carabinieri che se ne va attonito dall’albergo di Madonna di Campiglio, a un giorno dalla vittoria nel Giro, e quella morte piena di misteri in una pensioncina di Rimini, il 14 febbraio del 2004, un giallo che grida un bisogno di verità.

In sala campeggia un cimelio,

la bici Wilier Triestina con cui Pantani corse il Tour del 1997. E in prima fila ci sono i Gastaldel-lo, padre e figlio, proprietari del-l’azienda di Rossano Veneto che realizzò quel gioiello e che l’han-no portato per ricordare Marco. “Mi sembra di vederlo in sella a pedalare” esclama De Zan. “Su Rimini non so, su Campi-glio qualcosa sapremo” ripete De Zan, che si sente sicuro di qual-che novità in arrivo. In estrema sintesi, la misurazione dell’ema-

tocrito del ‘99 “fu una porcata”: per il giornalista un complotto, taroccarono i dati, non si sa chi e si presume come, per “farlo fuo-ri” in omaggio a disegni crimina-li. Mentre a Rimini la storia del suicidio per overdose non regge. De Zan è certo, fu omicidio e scrive “delitto” in copertina. Due momenti cruciali. A Campiglio finì la vita di Pantani, in sostanza lo uccisero, sostiene De Zan. A Rimini lo ammazzarono davvero. Ma lui si sente certo che un magi-strato riaprirà il primo caso, non sa se accadrà sul secondo.

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Il tempo dello scudetto conqui-stato nel massimo campionato di serie A1 a squadre sta ormai diventando un ricordo e alla St Bassano si guarda avanti, so-prattutto puntando sulle forze del proprio vivaio. Dando uno sguardo alle operazioni che stan-no svolgendo i maggiori Club d’Italia (Genova in primis), si intuisce che lottare per fare il bis è quasi impossibile. Se dall’altra parte ci sono avversai come Fo-gnini, Bolelli, Seppi... diventa quasi utopico allestire una squa-dra che possa solo minimamente competere. In ogni modo la StB sta facendo le sue scelte e nel frattempo si gode non solo una squadra in serie A ma anche due

Tennis La St Bassano è pronta per un’altra stagione da big

Il futuro della racchettasquadre in serie B (una maschile e una femminile) che possono ben comportarsi nei rispettivi

campionati. Alla vigilia poi de-gli impegni a squadre la società di via Col Fagheron vanta pra-ticamente un team per ogni ca-tegoria, dall’under 10 agli over 40, sintomo di un movimento di base che regge alla crisi che e risponde alla grande. A questo aggiungiamo che il sodalizio giallorosso ha portato a casa ancora una volta il Campionato Italiano per giocatori su sedie a rotelle, vanto per il sodalizio del presidente Giacomo Alban (nel-la foto). A breve ci saranno pure le elezioni del direttivo e quan-to prima conosceremo la nuova squadra che guiderà il prossimo biennio, di sicuro verso traguar-di di prestigio.

Davide De Zan durante la serata di Incontri senza Censura.La coper-tina del suo libro denuncia e la bici del Tour del ‘97, la Wilier Triestina made in Rossano Veneto

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il grande Sport sportivamente 8 marzo 2015 - 4

Con il termine di alimenti fun-zionali si intende alimenti ricchi di biomolecole con proprietà protettive che, se inseriti in un regime alimentare equilibrato, svolgono un’azione preventiva e curativa sulla salute. Diceva Ippocrate “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo’’. L’azione degli alimenti era nota già ai tempi dei Greci, Sumeri, Cinesi, Egiziani e Indiani, cardine della loro medicina tradizionale. I cibi possono potenziare e riequili-brare l’organismo, rinforzare il sistema immunitario, ostacolare l’ossidazione dei tessuti, ritarda-re i processi di invecchiamento cellulare. Sono note tre tipologie di alimenti funzionali: il cibo naturale, il cibo arricchito e gli integratori alimentari. Vediamo alcune tra le molecole più im-portanti contenuti negli alimen-ti: broccoli, cavoli e cavolfiori (brassicacee) contengono indo-lo 3 carbinolo, valido aiuto nel cancro al seno. I broccoli, han-no il sulforano, un alleato per la prevenzione del cancro al colon-retto e la glucorafanina che aiuta a inibire la crescita di tumori.

Le carote, ricche di Beta-caro-tene e di falcarinolo, sono utili per la prevenzione di tumori ai polmoni, bocca, gola, stoma-co, intestino, vescica, prostata e mammella. I funghi contengono il lentinano, che rallenta la mol-tiplicazione delle cellule can-cerose; le alghe sono ricche di minerali come potassio, calcio, magnesio, ferro e iodio, vitamina B12, fibre, clorofilla e acidi gras-

si che possono aiutare contro il cancro al seno. Gli avocadi han-no potassio e beta-carotene, sono ricchi di glutatione, antiossidan-te che neutralizza i radicali libe-ri, utile nel trattamento di epatite virale. Il peperoncino contiene la capsaicina che neutralizza alcuni carcinogeni. I fichi sono efficaci nel ridurre il rischio di tumori, ricchi di vitamine A e C, calcio, magnesio e potassio, riducono l’appetito e aiutano la perdita di peso. I pompelmi e gli agrumi, contengono vitamina C, beta-ca-rotene, acido folico e monoter-peni, sostanze che aiutano nella prevenzione del cancro al seno rimuovendo agenti canceroge-ni. L’uva, ricca di resveratrolo e acido ellagico, blocca gli enzimi indispensabili alle cellule tumo-rali, rallentandole. Le arance e limoni hanno il limonene, che inattiva i carcinogeni. La papaia è ricca di vitamina C e folacina, che riduce la displasia cervicale e alcuni tumori. I lamponi han-

no vitamine e antociani, e quel-li neri possono aiutare contro il cancro al colon e all’esofago. I pomodori ricchi di vitamina C e licopene, un antiossidante con capacità di ridurre il rischio di cancro alla prostata nell’uomo. Il pesce azzurro, la frutta secca e il lino, sono ricchi di omega 3 e acidi grassi che aiutano a preve-nire il cancro al colon e malattie cardiache, inoltre il lignano del

lino è un antios-sidante capace di rallentare o inibire la carcinogenesi. Le noci contengo-no quercetina che rallenta la crescita dei tumori e quella del Brasile è ricca di selenio, utile per la prevenzio-ne del cancro alla prostata. L’aglio contiene allicina che riduce le ma-lattie cardiova-scolari, ha azione

antiossidante e antipertensiva, ha effetti antibatterici contro l’heli-cobacter Pylori, parassita dello stomaco che può causare cancro. Il rosmarino contiene carnosol, inibitore dello sviluppo di tumo-ri alla mammella e alla pelle. La tapioca aiuta contro i melanomi. Il curcuma e lo zenzero inibi-scono l’enzima ciclo ossigenasi coinvolto in malattie infiamma-torie e tumori. Il vino rosso ha i polifenoli, se assunto in dosi adeguate aiuta a proteggere da diversi tipi di cancro. La soia, ricca di fitoestrogeni, previene malattie al seno e alla prostata, rallenta la carcinogenesi e abbas-sa i livelli di colesterolo cattivo. Il tè nero e soprattutto il verde, contengono antiossidanti-poli-fenoli, (catechine) che possono proteggere contro il cancro allo stomaco, al polmone, al colon, al retto, al fegato e al pancreas.

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di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

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Il riscaldamento va fatto anche per la mente

Il riscaldamento motorio pri-ma di una gara, più noto come warm-up, anche se sarebbe più corretto definirlo “attività pre-gara”, considerato che diverse ricerche hanno dimostrato che gli effetti positivi non sono le-gati esclusivamente all’aumento della temperatura corporea, è composto da una serie di esercizi fisici che vengono eseguiti prima della performance, in modo da consentire al corpo di riuscire ad affron-tare la vera e propria attivi-tà nelle migliori condizio-ni possibili, preparandolo al compito, migliorandone la prestazione e riducendo il rischio di infortuni.

In realtà l’utilità del riscaldamento motorio è stata molto dibattuta e solo negli ultimi anni sembra ampliarsi l’accordo sul-l’efficacia atletica dei soggetti che lo praticano.

Il pre-esercizio e l’attività pre-gara hanno alcuni obiettivi specifici per il corpo dell’atleta: quando ben praticato e imposta-to, determinano un’attivazione quasi immediata del sistema fisiologico e l’esecuzione al-trettanto veloce e precisa dei movimenti di gara; è una pratica utile anche per chi pratica atti-vità fisica non agonistica perché permette di utilizzare i propri muscoli con maggiore efficacia e in economia energetica, otte-nendo in questo modo risultati migliori nella prestazione; è un mezzo fondamentale per ridurre gli infortuni e i traumi da sport.

Praticare queste attività pre-gara è un po’ come scaldare il motore nell’attesa che il sema-foro scatti e la vettura si im-merga nella corsa in tutta la sua potenza.

E se di motori da scaldare ce ne fossero più di uno? Se ci fos-sero più parti da preparare? Se si “riscaldasse” anche la mente? Preparare anche la testa prima di entrare in gara aiuta a indirizza-re e a focalizzare le energie ver-so quelle attività e quei compiti che risultano essere più impor-tanti per l’atleta in quella situa-zione, aiuta in qualche modo a connettere corpo e mente nei suoi processi di pensiero, emoti-vi, motivazionali e di azione.

Quando si attiva solo il fisico il rischio potrebbe essere quello che non ci si senta sufficiente presenti e motivati a svolgere quell’attività oppure non in gra-do di affrontarla con efficacia.

Ma come si fa a “riscalda-re la mente”? Il riscaldamento mentale, individuale ma anche di squadra, è un processo che viene praticato e allenato prima della gara su una base schema-tica e regolare e ci permette di creare il giusto atteggiamento e concentrarci su ciò che conta realmente in quel dato momen-to, valutando la situazione e sce-gliendo l’approccio e la strategia migliori per noi e per il compito da affrontare.

Cosa mi serve, cosa mi convie-ne attivare, come posso fare per cambiare un atteggiamento che mi ostacola? Calma, tranquilli-tà, aggressività, forza, grinta, ri-

lassamento? Allenare, riscaldare e attivare semplicemente l’at-teggiamento più consono e che ci supporti nel raggiungimento del nostro obiettivo e a dare il meglio in quella determinata prestazione.

Nel rugby possiamo trovare un esempio di come il riscalda-mento mentale viene utilizzato

in modo strutturato e secondo canoni specifici: la Haka degli All-Blacks, la danza che viene riproposta prima di ogni gara ufficiale dalla squadra Neoze-landese, è un esempio di riscal-damento che coinvolge la parte

mentale ed è di enorme potenza e carica emotiva.

Riscaldare corpo e cervello, muscoli e mente è un po’ come riscaldare tutto il motore intero prima del via. In gara ci serve fare ciò che sappiamo fare bene, fidarci delle nostre capacità, sfruttare al meglio i punti di forza e mettere in campo tutto

il nostro potenziale. Lasciare una capacità potenziale inespressa è come non averla e focalizzarci in gara sui punti deboli, che ci sono e che tutti abbiamo, è come au-torizzarli ad agire su quel compito com-promettendo così la nostra prestazione. In gara usiamo ciò che sappiamo fare meglio, ciò che ci serve e i di-

fetti, da continuare a smussare, lasciamoli fuori dal campo per riprenderli in allenamento dove potremo migliorarli e portarli con noi quando dovessero ser-virci.

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HOCKEY INLINE A1

I Vipers di Asiago si sono im-posti in trasferta contro il Polet e conquistano tre punti molto importanti. Con tre giornate dal termi-ne, la squadra ve-neta balza in quarta posizione e scaval-ca i Ghosts Padova e raggiunge i Dia-voli di Vicenza. Sicuramente con il risultato del recu-pero, sarà tutta da vivere la corsa al quarto posto visto che significa vantaggio della pista nei quarti di finale playoff. Tornando alla gara l’Asiago, in formazione rimaneggiata, e privo di Luca Tessari, Nicola Tessari (spalla lussata), Berthod (squalifica-

to), Petrone (indisponibile) e del tecnico Sartori, impegna-to ad Asiago con la nazionale

U20, parte bene e realizza subito due gol. I Kwins ritor-nano in partita con la rete di Fabietti ma rimarrà l’unico acuto dei triestini che devono subire un’ altra marcatura da parte dei vene-ti prima della fine del tempo. Nella

ripresa i Vipers allungano con Lievore (al secondo gol della serata) e l’Asiago porta a casa il match. Da segnalare il ritor-no in Argentina di Marcolon-go, uno dei pezzi pregiati dei Vipers.

Vipers e Diavoli a cacciadi un posto ai playoff

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il grande Sport le nostre big 8 marzo 2015 - 5Serie C Unica I giallorossi pagano un girone di andata giocato ad alta velocità e adesso perdono terreno dalle big

Prima o poi doveva arrivare. Il primo momento di flessione per la truppa di Asta, dopo mesi in cui ha recitato il ruolo da prota-gonista, ha coinciso con l’inizio del girone di ritorno. Insomma, dopo un lungo periodo vissuto sugli scudi, sono tempi di vac-che magre per il Bassano Virtus, che molto probabilmente sta pagando gli sforzi profusi nel-la prima parte della stagione. A sancire la piccola crisi gialloros-sa è stato il match di alta quota contro il Novara.

In un “Mercante” in stile grandi (ma non grandissime) occasioni, i ragazzi di Asta, pur mettendo sul campo ogni energia, hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte ad un avversario dimostratosi più solido e concreto. E che, meri-tatamente, ha preso il volo. Del resto, vale la pena ricordare un concetto più volte ribadito.

Ci sono squadre, a comincia-re proprio dal Novara, ma senza dimenticare Pavia, Alessandria e Como, che sono state costruite con l’obiettivo di puntare dritto dritto ai play-off promozione, se non al salto di categoria di-

Il Bassano rallenta

Il “Ristorante da Godi” ha ac-colto, assieme al patron Sil-vano Birollo (presidente “Salf Granata Club da Godi-Fon-taniva Presente”) l’incontro mensile del Centro Coordina-mento Club Granata-Cccg (a rotazione nelle sedi dei Club affiliati e riunioni speciali in sala-stampa del Tombolato) con la presenza delle delega-zioni di tutti i gruppi affiliati (10 Club e 3 Sezioni) e dei referenti As Cittadella Silvio Bizzotto e Federico Cerantola (marketing).

Dapprima è stato confer-mato all’unanimità il mas-simo sostegno alla società guidata dal presidente Andrea Gabrielli con la sua stimata famiglia, alla competenza del dg Stefano Marchetti, alla capacità tecnico-morale del-l’amato mister Foscari, coa-diuvati da tutta la dirigenza e staff di addetti-collaboratori (sempre dimostrato dal Cccg soprattutto nei momenti im-pegnativi), con completa fidu-cia nell’obiettivo-salvezza al 7° straordinario campionato consecutivo di serie B, quindi si è verificata l’attività sociale dei singoli club ed analizzato il calendario casalingo-ester-no delle partite, con la pre-parazione anche coreografica del prossimo big-match al Tombolato col Bologna del 21 febbraio e l’organizzazio-ne delle trasferte.

Relazionati quindi gli ot-timi coi mass-media (stampa e web) e le intense pubbliche relazioni con istituzioni ed autorità.

Quindi al quinto anno dalla

fondazione del 25 settembre 2010 è stata illustrata la rin-novata segreteria Cccg con la nomina del binomio compo-sto da Rino Piotto-(Salf Gra-nata Fontaniva) e Lamberto Tellatin (Galliera Granata), con Francesco Rebellato (che ha lasciato per improrogabili impegni e ringraziato con un caloroso applauso per l’enco-miabile supporto) disponibile come collaboratore esterno.

Confermati i ruoli di Pier-luigi Basso (addetto stam-pa-pubbliche relazioni) e di tesoriere Giuseppe Callegari (Jack Foscarini-Riese Pio X).

Inoltre è stata confermata con successo la sinergia in-terdisciplinare con varie as-sociazioni.

Sono quindi intervenuti i referenti dell’As Cittadella Bizzotto e Cerantola e di vari delegati dei Club, tra cui Ro-berto Zanon (Granata Citta-dellese), Paolo Pan (Angelo Gabrielli), Renzo Brunoro (San Giorgio in Bosco), Giu-seppe Ferronato (I Love Cit-ta), Fulvio Miotti (Granata Al Sole), Alberto Zonta (Belve Granata), Renato De Luchi (Riese Pio X).

Francesco Rebellato si è incontrato coi fratelli Rober-to e Sandro Buscato della “Sezione Granata Jesolo” per definire la spettacolare inaugurazione primaverile (rinviata lo scorso 12 ottobre per la notturna a Varese) e le speciali convenzioni per la società e tifosi granata nelle due sedi Pizzeria da Mario e Hotel Lorenz.

Il coordinamentorinnova le cariche

Cccg granata

CALCIO SERIE B

Il Cittadella continua nel giro-ne di ritorno su una tabella di marcia che punta decisamente alla salvezza diretta senza pas-sare per i play out.

La classifica in questa fase di campionato è talmente cor-ta che con tre punti in più il Cittadella sarebbe nella parte sinistra del televideo, mentre con tre punti in meno sarebbe in piena zona retrocessione.

Questa situazione di estre-mo equilibrio piace a Foscari-ni, tecnico abituato a lottare e soffrire per salvarsi e tali sono l’immagine e il carisma della squadra da lui plasmata.

Quel che maggiormente ispira fiducia è una rosa ora completata dai nuovi acquisti (Kupisz, Stanco, Bazzoffia, Camigliano, Vaccarecci) che garantiscono copertura in ogni reparto anche in situazioni di emergenza (nel girone di anda-ta c’erano sovente tre-quattro Primavera che completavano la lista dei convocati).

Importanti anche i recupe-

ri degli infortunati Paolucci e Schenetti, nonché la riscoperta in porta del sempiterno Andrea Pierobon (46 anni a luglio) che sta dando sicurezza alla difesa e sprone all’intera squadra.

I risultati di conseguenza ar-rivano, e spesso stanno stretti. A Pescara la vittoria è sfumata a tempo scaduto (1-1) ed è sta-ta centrata (1-0 gol di Stanco) a Vercelli in uno scontro che vale molto in ottica futura.

Al Tombolato la squadra di Foscarini ha perso (1-0) a testa alta con il Bologna con un se-condo tempo che avrebbe me-ritato non solo il pari.

Ancora pareggio (2-2 con gol di Sgrigna e Stanco) a Lan-ciano in attesa dei due match-spareggio con Varese e Entella.

Insomma un Cittadella affi-dabile nonostante in particolare nell’ultimo mese sia stato ber-sagliato dall’influenza (Sgri-gna, De Leidi e Kupisz messi a letto il giorno della sfida con il Bologna.

Rino Piotto

Il Cittadella cresce e sifa sempre più affidabile

retto. E, obiettivamente, anche a giudicare dalle ultime partite giocate, si tratta di formazio-ni che hanno un qual cosina in più rispetto ai giallorossi. Senza dimenticare che nel corso del mercato invernale si sono ulte-

riormente rinforzate, dimostran-do ancora una volta di puntare sicure all’approdo in serie B. Il Bassano invece, com’è noto, ha apportato solo lievi modifiche al proprio organico, fedele al prin-cipio di salvaguardare equilibri da tempo trovati ma anche il bilancio.

Basta anche vedere qual è

stato il cammino della truppa di Asta per rendersi conto di come i risultati stanno condannando i giallorossi ad un ruolo non di primissimo piano. Basti innan-zitutto un dato. Nel girone di an-data il Bassano ha conquistato,

in media, 1,947 punti a partita, ma negli otto match finora gio-cati nel girone di ritorno la me-dia scende sonoramente a 1,25.

Tra gennaio e febbraio, il Bassano Virtus ha giocato, dice-vamo, otto partite, vincendone solo due, pareggiandone tre e perdendone altrettante. In parti-colare bruciano le sconfitte subi-

te con le dirette concorrenti per il primato. A Pavia, in un ma-tch trasmesso in diretta da Rai Sport, Pietribiasi e compagni hanno ceduto le armi, seppur di misura, dopo un match giocato alla pari.

Un po’ come accaduto al-l’andata. Sei punti lasciati nelle tasche degli uomini di Maspero pesano un po’ troppo nel bilan-cio giallorosso. La sconfitta ca-salinga subita col Novara, poi, ha scavato (definitivamente?) il solco dalla vetta della gradua-toria, occupata da Alessandria, Novara e Pavia, in rigoroso or-dine alfabetico visto che si tro-vano tutte a pari punti. Ma cosa c’è da aspettarsi da qua alla fine del campionato? E’ quello che si chiedono i tifosi giallorossi, che ogni domenica non mancano di incitare alla grande la propria squadra e di applaudirla anche quando il risultato è diverso dal-la vittoria. Certo è che alla fine del torneo ci sono ancora molti punti in palio, e, in un campio-nato equilibrato come questo, ad essere ottimisti tutto può ancora accadere…

Stefano Cirillo

CALCIO SERIE B

INella graduatoria dei bomber del Cittadella di tutti i tempi il leader è attualmente Enrico Sambo con 49 gol messi a se-gno dal 1987/88 al 1990/91, seguito da Riccardo Meggiorini (40), Claudio Coralli e Joachim De Gasperi (37), Alessandro Sgrigna (33), Marco Scarpa (32), Nunzio Di Roberto (29), Stefano Ghirardello (25), Fe-derico Piovaccari (23) e Matteo Ardemagni (22).

«Ogni re-cord è fatto per essere miglio-rato – osserva Sambo -, per cui faccio il tifo affinchè qualcuno rag-giunga i 50 gol. Ogni gio-catore ha le sue peculiarità e fra gli attac-canti attuali del Cittadella mi vedo simile a Coralli per generosità e opportunismo e a Gerardi nella fase ae-rea». Sulla squadra di Foscarini, continua: «Si salverà puntando sulla forza del gruppo e sulla serietà della struttura socie-taria. Sono i principi del suo fondatore Angelo Gabrielli, un presidente eccezionale di cui mi sento onorato per averlo cono-sciuto di persona».

Oltre al calcio, Sambo ha praticato anche l’atletica leg-gera: «Era la mia passione da ragazzo, ma poi il calcio mi ha assorbito completamente. Con-clusa la carriera di calciatore mi sono tesserato con la Road Salf

Altopadovana vincendo anche due medaglie alle Nazionali Csi di Jesolo nel 2005». Attualmen-te è presidente onorario del Salf Granata Club: «Ho riscontrato nella Salf quei principi che ave-vo apprezzato in Angelo Ga-brielli, il quale metteva sempre la persona prima del risultato senza dimenticarsi dei meno for-tunati. Con il Salf Granata Club ho portato avanti il “Progetto Sport Solidarietà” patrocinato

dal Comune di Fontaniva, cont inuando la tradizione pluridecenna-le della Salf a sostegno delle missio-ni in Africa e nell’America Latina». Una sensibilità che Enrico Sambo vive in fami-glia: «Con mia moglie Elena abbiamo adot-tato due ragaz-zi della Co-lombia, Nelson e Germàn, che

si sono ben inseriti a Cittadella nelle giovanili del Pozzetto e del Santa Maria».

Dopo gli impegni di lavoro come direttore della Banca Pa-dovana agenzia di San Giorgio in Bosco, Sambo coltiva la vec-chia passione: «Mi diverto an-cora a fare gol tra gli amatori. Recentemente nel “Primo tor-neo di calcio a 5” a San Giorgio in Bosco per la ricerca contro le cardiopatie ci siamo classificati al primo posto con la squadra della banca».

Rino Piotto

Il bomber Sambo: «Chibatterà il mio record?»

PROMOZIONE

Nessuno se l’aspettava, tanto meno la società. Le dimissioni di Paolo Zanon dalla guida del-l’Eurocalcio ha lasciato tutti a bocca aperta, in primis il presi-dente Stelio Car-letto che ha subito precisato: «Fosse stato per noi non l’avremmo mai esonerato. Paolo ha tuttora la nostra fiducia ma evidentemente ha pensato di dare

uno scossone all’ambiente per vedere se il motivo di questa sta-gione tribulata era lui. Noi siamo

convinti che la linea intrapresa sia quella giusta, quindi lo aspet-tiamo a braccia aperte e nel frat-tempo abbiamo affidato le redini della squadra al vice allenatore

Denis Peruzzo e al preparatore atletico Giovanni Gasparin.

Zanon saluta l’Eurocalcio

Page 6: Il Grande Sport n. 207 dell'8 marzo 2015

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il grande Sport altri sport 8 marzo 2015 - 6Basket A1 L’atleta del Fila San Martino sostiene anche il Cittadella

Fabbri, la pivot docDopo la storica Final Four di Coppa Italia il Fila San Martino ha ripreso contro Lucca la trion-fale marcia nel campionato di Serie A1 femminile mantenendo lo straordinario terzo posto.

Con le sfide proibitive contro le corazzate Passalacqua Ragusa (in Sicilia domenica 8 marzo) e Famila Schio (infrasettimanale mercoledì 25 marzo al Palasport di San Martino di Lupari ore 20.30 ove è atteso il tutto esau-rito), coi playoff già conquistati per blindare lo splendido podio dall’assalto soprattutto di Reyer Venezia e Umbertide servirebbe vincere le altre tre partite con Battipaglia (in casa 15 marzo con la speciale e festosa Serata Vip con le premiazioni di stam-po Usa “Very Important Player” di tutte le categorie societarie), Vigarano (22 marzo) e la chiu-sura della Regular Season a Par-ma il 29 marzo.

Tra le punta di diamante del roster giallonero c’è Valentina Fabbri, che, dopo avere disputa-to il pre-campionato col Famila Schio, è stato lo sfavillante col-po a sorpresa di inizio torneo del presidente Vittorio Giuriati, che guida la società, succeduto al mitico presidente onorario Fran-cesco Cordiano.

Fabbri, classe 1985, rimine-se 197 cm, è tra i più forti e alti pivot europei. Inizia la brillante carriera a Cervia e gioca in A1 con le maglie di Napoli Vomero (vince lo scudetto 2006/2007), Comense, Priolo e in A2 a Chie-ti, Alghero, Alcamo. Nel 2009 un periodo nel campionato po-lacco, vantando 32 presenze in nazionale e una prestigiosa esperienza in Eurolega, marcan-do anche “stelle mondiali” come Lisa Leslie e Maria Stepanova.

Nell’ultimo biennio è stata costretta a rimanere ferma in attesa che si risolvesse un lungo caso burocratico con la sua ex-società, rientrando sul palquet con tanta voglia di giocare.

Giocatrice di indubbia clas-se, è una formidabile lunga con movenze e agilità da ala, elevata capacità di palleggio, molto for-te nell’uno contro uno e in plan-cia, con ottime doti realizzative e autrice di frequenti “gancio cielo” stile Nba.

(S.C.) Tra successi prestigio-si, rimonte da sogno e qualche pesante sconfitta, prosegue la marcia del Bassano Orange 1 nel torneo di serie C di basket. Il successo più prestigioso con-quistato dagli imprevedibili rossogialli è stato senza dubbio quello colto ai danni del Cor-no di Rosazzo, formazione che contende il primato al Vicenza, a testimonianza che Gallea e com-pagni possono giocarsela alla pari contro qualsiasi avversario. Purtroppo però, i troppi punti lasciati per strada hanno relega-to i rossogialli in una posizione di centro classifica, che, meglio parlare chiaro, non permette di cullare sogni promozione. Solo un miracolo potrebbe permettere infatti ai ragazzi di coach Cam-pagnolo di raggiungere un posto nei play-off che valgono il salto di categoria.

E così la società ha giusta-mente deciso di puntare sui gio-vani del vivaio, per costruire una solida base per gli anni che ver-ranno. «La scelta è stata quella

di portare in ogni partita tre gio-vani fissi – ha dichiarato coach Campagnolo – con uno dei vete-rani che a turno starà fuori, una scelta che prendo assieme allo staff tecnico, ma di cui mi assu-mo la responsabilità. È toccato a Vian, a Guisse (proprio nel ma-tch contro la capolista Corno di Rosazzo, ndr) e a D’Incà lasciare spazio ai vari Salvato, Pagnon, Statua e Zonta. Le indicazioni che stanno arrivando dai vari under sono buone, perchè stanno lottando per minuti importanti e questo non può che essere posi-tivo in vista della prossima sta-gione». Ed è davvero così, come ha confermato anche Luca Zon-ta, classe ’97, nella partita vinta contro il Caorle dopo una bella rimonta. Oltre a lasciare spazio ai giovani del vivaio, il Bassano Orange 1 punta anche a regalare nuove soddisfazioni ai tifosi che seguono la squadra con tanto calore. «Meritano tutto il nostro impegno – conclude coach Cam-pagnolo – e faremo di tutto per non deluderli».

BASKET C

L’Orange 1 pensa al futuroe dà spazio ai suoi giovani

Valentina Fabbri con Francesco Guidolin e il portiere dell’Udi-nese Simone Scuffet (foto Dino Juliani). A fianco in maglia azzurra e da appassionata del Cittadella

Grande sportiva, appena gli impegni glielo consentono, par-tecipa con entusiasmo agli even-ti territoriali. Tra questi è stata la “madrina” all’autunnale “Gala di Premiazione” del Trofeo In-ternazionale Grand Prix Città Murata al municipio di Tombo-lo, quindi lo scorso novembre ammirata ospite al celebre Pre-mio “Radicchio d’Oro” all’ho-tel Fior di Castelfranco Veneto. Molto applaudita la sua presenza col capitano Mary Sbrissa allo

stadio Tombolato di Cittadella e in alcune sedi sociali dei Club del Coordinamento Granata con firme e dediche nei suoi sgar-gianti poster. Inoltre spiccano varie foto di sostegno verso la salvezza in serie B al gemellato Cittadella in sgargiante abbi-gliamento e gadget granata con ampio risalto mediatico, che hanno fatto della campionessa e affascinante n. 19 giallonera una delle giocatrici più seguite e considerate.

NUOTO

Il Centro Rosà va all’attaccodei Campionati Italiani giovanili

La stagione agonistica sta ar-rivando al suo momento clou. I ragazzi della squadra agoni-stica del Centro Nuoto Rosà hanno da poco affrontato la prima delle due giornate dei Campionati Regionali Veneti, valide per assegnare i titoli regionali e ultime due prove per qualificarsi ai Campionati Italiani Giovanili.

I Giovanili si terranno come di consueto a Riccione dal 19 al 23 marzo e la squa-dra del Centro Nuoto Rosà vanta già 24 atleti qualificati, con l’obiettivo di aumentare la presenza. Su tutti si gioche-ranno medaglie e piazzamen-ti importanti Manuel Frigo, Gabriele Alberto Carli, Mat-tia Dal Farra, Leyre Casarin, Eleonora Marin e le giovanis-sime Carlotta Tassotti e Lud-ovica Zarpellon.

I Campionati Italiani Giova-nili e Assoluti, che mettono a confronto tutti i migliori nuo-tatori italiani, confermano da ben 12 stagioni la supremazia del Team Veneto, società che riunisce il settore agonistico di alto livello di un gruppo di impianti tra le province di Vi-cenza, Padova e Venezia, tra i quali il Centro Nuoto Rosà eccelle. Questa posizione di vertice tra le oltre 300 società italiane ammesse ai Campio-nati della Federazione Nuoto, conferma la qualità tecnica di una scuola che avvia al nuoto secondo metodologie e mo-

dalità innovative e di collau-dato successo. Non a caso per il sesto anno consecutivo il Centro Nuoto Rosà può van-tare la convocazione in “Az-zurro” di uno dei suoi atleti. L’eccellenza tecnica è ormai affermata.

Da questa stagione inoltre il Centro Nuoto Rosà è en-trata a far parte del circuito master con una squadra di 15 atleti tesserati e oltre 30 atleti che aderiscono all’attività.

La squadra master ha par-tecipato ai recenti Campiona-ti Regionali Veneti (Lignano 14-15 febbraio) conquistando ben 15 podi individuali e 3 podi con le staffette, su tutte l’oro nella 4x100 stile libero (Zulian, Prai, Peretti, Lago) categoria 120-159. Doppio oro per Simone Zulian (100

misti e 50 delfino), oro per Stefania Baron (100 delfino).

«Ad oggi - afferma il pre-sidente Paolo Trevisan - la squadra agonistica si può dire essere al suo massimo sviluppo. Basti contare gli oltre 130 tesserati tra le atti-vità agonistiche e il settore di propaganda. Un risultato di tutto rispetto considerando l’attuale e sempre più diffici-le situazione di crisi econo-mica. Tra la scelta di molte società di ridimensionare il settore agonistico e quella di mantenere inalterato il nostro settore giovanile che da anni ci pone ai vertici nazionali, abbiamo scelto di non venire meno al nostro impegno di dare le migliori opportunità di affermarsi a tutti i nostri giovani atleti».

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Quando si parla di Roma 1960 gli brillano gli occhi, se si accenna a Roma 2024 diven-ta raggiante. E non potrebbe essere diversa-mente per Francesco De Piccoli, conosciuto come Franco, 74 anni portati alla grande ma soprattutto “ottavo re di Roma” dopo quel-la sua strepitosa medaglia d’oro conquistata nell’olimpiade romana nel 1960 nella boxe categoria pesi massimi. Rimane l’unica medaglia d’oro italiana conquistata all’Olimpiade nella massima ca-tegoria pugilistica. De Piccoli è veneziano ed è uno splendido signore in pensione, con un fisico impeccabile e monumen-tale e due mani grandissime. Lo si trova quasi sempre quan-do c’è qualche avvenimento di boxe, riunione, cena, incontri e lui non manca mai. E poi, mai come in questi periodi De Pic-coli è al centro dell’attenzione, da quando cioè è stata lanciata la candidatura di Roma 2024 proprio lui, considerato, dopo la sua strepitosa medaglia d’oro all’olimpiade nel 1960, l’ottavo re di Roma. “La prima cosa che mi viene in mente - spiega De Piccoli in maniera calma, pacata, di una gentilezza antica - è che mi piacerebbe esserci ma non sarà facile…”. Ripensa all’età avan-zata ed ecco un velo di tristez-za nei suoi occhi che dura un istante e poi tornano a brillare pensando a questa candidatura: “Una candidatura olimpica è il più bel regalo che si possa fare ad un Paese - spiega - basti guar-dare quanto bene ha fatto quel-l’Olimpiade nel 1960 per l’Ita-lia. Per questo dico che questa candidatura è un’opportunità per la nostra Italia ed anche, se per-mettete la considero un piccolo regalo per il sottoscritto. Roma 2024 potrebbe dare sicuramen-te valore al prodotto Italia e per questo bisogna lavorare bene e

da subito”. Ma il pensiero di De Piccoli va indietro al 1960. “Fu una cosa incredibile per me. Per seguire i miei incontri si fermava il Paese, la gente si riuniva nei bar per vedere questo spettacolo ed ancora adesso tanta gente si ricorda, mi ferma, mi parla. Sarebbe bello riproporre tutto questo attraverso un’altra Olimpiade dove spero tanto che la boxe, che è il mio sport, ripeta certi successi ottenuti”. Già, la boxe è stata ed è la vita di De Pic-coli. Lui si è ritirato a 28 anni dopo 41 in-contri, 37 vinti e 4 persi. “Non ho particolari

rimpianti, forse potevo allungare di più la carriera ma va bene lo stesso. Rimango però sempre molto vicino alla boxe che considero uno sport bellissimo. Uno sport di grandis-simi sacrifici e non dite che è violenta. E’ e rimane una nobile arte dove chi sale sul ring deve essere preparato e poi sfido chiunque a trovare un altro sport dove i protagonisti si affrontano sempre con grande fair play.”

Gabriele Zanchin

Boxe Parla l’olimpionico dei massimi di Roma 1960 Franco De Piccoli

Olimpiade 2024? Ben vengail grande Sport altri sport 8 marzo 2015 - 8

Motori La scuderia campione d’Italia in carica riparte dal rally di Arezzo

Team Bassano al via

Anche per gli equipaggi della Scu-deria Campione d’Italia in carica del team Bassano è arrivato il momento di rimettere in moto le vetture per punta-re a obiettivi di grande prestigio.

Saranno ben tredici gli equipaggi impegnati al 5° Rally delle Vallate Aretine, gara di apertura del Campio-nato Italiano Rally Autostoriche e del Trofeo A112 Abarth 2015, che si cor-rerà sabato 7 marzo ad Arezzo.

Oltre ai sette in lizza nel mono-marca Autobianchi, per i quali è stato emesso il comunicato dedicato, con l’ovale azzurro sulle fiancate delle vetture si schiereranno Giorgio Coste-naro e Sergio Marchi che iniziano la stagione non a bordo della nota Lancia Stratos, bensì con la Lancia Rally 037 Gruppo B con la quale punteranno al successo nel 4° Raggruppamento; nel 3° le speranze di ben figurare sono af-fidate alla Porsche 911 SC Gruppo 4 di

Pietro Tirone e Luca Oberti e alla Fiat 131 Abarth di Giulio Pedretti che sarà in coppia come nel 2014 con Stefano Cirillo.

Sempre nel 3° Raggruppamento, da seguire la sfida in classe “1600” del Gruppo 2 tra la Volkswagen Golf Gti di Massimo Giudicelli e Francesco Sammicheli e l’Alfa Romeo Alfasud TI di Fausto Fantei e Matteo Franconi. Alla Fiat 125 Special Gruppo 1 di Pie-tro Turchi e Carlo Lazzerini, l’onere di difendere i colori del Team Bassano nel 1° Raggruppamento.

Intanto nella Ronde Valtiberina, Mariano Longo e Marco Mazzocco si sono piazzati al secondo posto di classe A8 con la BMW M3 Gruppo A mentre a Biella, Massimiliano e Giu-seppe Girardo, fermi ad una prova dal termine a causa di noie meccaniche alla loro Fiat 131 Abarth, dopo esser stati a lungo al comando.

VOLLEY B

Il Brunopremi.com cade a testa alta davanti al suo pubblico nel match contro l’Atomat Udine, squadra che si presenta al PalaBruel come quin-tultima forza del torneo e che con questa vittoria per 3-1 si allontana con ogni probabilità defini-tivamente dalle secche della zona retrocessione staccando di 12 lunghez-ze la squadra di Malinov terzultima e prima delle virtualmente retrocesse.

Nonostante la sconfitta, sul parquet del PalaBruel si è visto un buon Bassa-no, soprattutto nella fase centrale del match, ov-vero nel 2° e nel 3° set,

mentre nel 1° parziale e soprattutto nel 4° le leo-nesse hanno concesso troppo alle avversarie fi-nendo per arrendersi net-tamente 16-25 e 18-25.

Dopo la preziosissima vittoria di Jesolo che ave-va riportato il quartulti-mo posto ad appena due lunghezze di distanza, il Brunopremi.com si trova ora nuovamente a -5 dalla zona salvezza, complice la contemporanea vittoria del Le Ali Padova in casa del San Donà, un risul-tato che rende ancor più difficile la rincorsa delle leonesse quando ormai al termine del campionato mancano 8 giornate.

Brunopremi cadee ora rischia grosso

Francesco, per tutti Franco, De Piccoli. Nelle altre foto il trionfo olim-pico di Roma 1960 e una sua immagine di quegli anni

L’Alfa Romeo Alfasud TI di Fausto Fantei e Matteo Fran-coni, portaco-lori del Team Bassano cam-pione d’Italia in carica

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il grande Sport ciclismo 8 marzo 2015 - 9Corsa rosa Le tappe di Vicenza e Montecchio Maggiore presentate in Fiera davanti a un parterre stellare

Giro, vetrina per il territorioParterre stellare di campioni, autorità politiche e imprenditori in Fiera a Vicenza per la pre-sentazione del palinsesto delle tappe di Vicenza e Montecchio Maggiore del 98° Giro Ciclisti-co d’Italia.

A fare gli onori di casa il presidente della Fiera Matteo Marzotto, che è anche il numero uno del comitato tappa Vicen-za & Montecchio Maggiore, le due località che faranno da ar-rivo e partenza rispettivamente alla 12^ e 13^ giornata della corsa rosa, il 21 e il 22 maggio. Al tavolo dei relatori anche il Commissario Tecnico della Na-zionale professionisti, Davide Cassani.

Matteo Marzotto: «Il Giro d’Italia è un’istituzione, è l’evento sportivo che rappre-senta al meglio il nostro paese in tutto e per tutto. Vicenza è un cuore pulsante del ciclismo mondiale e possiede un tessuto imprenditoriale ai vertici nazio-nali. Il Giro ci aprirà una fine-stra sul mondo, con un ritorno turistico e un indotto economico straordinari».

Lo testimoniano i numeri: 300 mila appassionati attesi sul terri-torio, 3 milioni di telespettatori italiani, 174 emittenti collegate in mondovisione, più di mille te-state giornalistiche accreditate.

Testimonial della presenta-zione sono stati Francesco Mo-ser, Giovanni Battaglin, Marino Basso, l’ex professionista Mas-similiano Lelli. In sala anche il presidente del comitato promo-

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CONTINUANO GLI SCONTI!!!La macchina della sicurezza delle tappe vicentine del Giro si è messa in moto. Il Giro d’Italia è la più grande festa popolare perché il suo teatro sono le strade e questo richiede un’imponente concentrazione di forze da parte delle autorità e degli orga-nizzatori per tutelate al massimo l’incolu-mità degli atleti, del pubblico e degli ad-detti ai lavori.

Gli uffici della Prefettura di Vicenza sono stati la sede di un incontro tecnico dedicato alla sicu-rezza per il doppio appuntamento con il Giro d’Italia, il 21 e il 22 maggio in terri-torio vicentino.

Con il coordina-mento del vice-pre-fetto vicario Mas-simo Marchesiello, sono stati esaminati nel dettaglio i per-corsi nei vari comuni interessati dal pas-saggio del Giro. Gra-zie al contributo dei rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, dei referenti della polizia locale, dei tecnici della via-bilità e della sicurezza, si è fatto il punto sulle criticità di vario tipo che potrebbero insorgere in occasione del passaggio della carovana rosa.

Lino Mosele, Stefano Tronca e Andrea Cazzola, appartenenti al Comitato Tappa, forti dell’esperienza della Tappa 2013, hanno fornito una serie di preziosi sugge-

rimenti ai referenti dei comuni di Vicenza, Montecchio, Altavilla, Arcugnano, Mos-sano, soprattutto per quanto attiene alla gestione della viabilità.

In Prefettura si è vista in azione una macchina organizzativa rodata e affiatata, che ha già svolto i primi sopralluoghi e lavora a stretto contatto con RCS (società

organizzatrice del Giro d’Italia).Nulla dev’essere lasciato al caso: manto

stradale, incroci, intersezioni di percorso, messa in sicurezza di accessi, preparazio-ne di vie di fuga. Un territorio da battere palmo a palmo, con oltre 500 persone im-pegnate tra polizia locale, volontari e tec-nici della protezione civile, per far sì che il Giro d’Italia possa regalare il massimo della sua spettacolarità nelle tappe di Vi-cenza e Montecchio Maggiore.

Il summit Le tappe vicentine in Prefettura

Al primo postoc’è la sicurezza

I campioni e gli orga-nizzatori delle tappe vicentine. In basso il campio-ne Moser assieme al presidente della Fiera Matteo Mar-zotto

tore dei campionati del mon-do ciclismo su strada 2020 nel Veneto, avv. Claudio Pasqualin, e tutto il comitato tappa: oltre al presidente Matteo Marzotto, il vice-presidente Alessandro Belluscio, il project leader Mo-reno Nicoletti, l’event director Gabriele Viale, l’assessore co-munale vicentino Nicolai, il sindaco di Montecchio (sede di partenza della 13^ tappa) Mile-na Cecchetto e il vice Gianluca Peripoli e gli assessori regio-nali Marino Finozzi e Roberto Ciambetti.

Moreno Nicoletti, project leader di tappa, ha illustrato

le caratteristiche del percorso: «Nel 2013 abbiamo realizzato una tappa abbastanza dura, que-st’anno RCS mi ha chiesto una tappa pirotecnica! I passaggi fondamentali saranno tre: la pri-ma salita che sarà via Monti a Mossano, che si prenderà dopo 160 chilometri di corsa, sarà di 3 chilometri e mezzo a una me-dia costante del 15% con punte al 23%. Siamo quindi a 24 chi-lometri dall’arrivo, si scollina per sei chilometri, seguiranno otto chilometri di pianura per affrontare un’altra salita, me-dia del 9% per due chilometri e mezzo (la salita del Raposso) che porta sino a Perarolo, poi, si fa tutta la dorsale con direzione Vicenza e grande arrivo al San-tuario di Monte Berico con un chilometro secco al 9%”. Tra la notte del 21 e la giornata del 22 maggio pernotteranno a Vicen-za e provincia 2.500 persone aspettando la grande partenza di Montecchio».

Il testimone è passato al gior-nalista ed ex direttore del Giro, Angelo Zomegnan: «Il Giro d’Italia è l’evento nazionalpo-polare più importante che pos-sediamo e garantisce un coeffi-ciente moltiplicatore di 7. Cosa vuol dire? Semplice, uno mette un milione sul tavolo e ha un ritorno di almeno 7 milioni. Al di là dei numeri, il Giro d’Italia si porta appresso un sentimento che nessuno potrà mai dimenti-care. Il primo regalo importante che si fa a un bambino è la bici-cletta e nel momento in cui ver-

ranno tolte le rotelline si regala quel senso di libertà che non si dimenticherà mai».

Davide Cassani: “Io ho par-tecipato a 12 giri e ne ho com-mentati 16, so cosa vuol dire correre, vincere, e arrivare ulti-mo. Il Giro d’Italia è una grande giornata di sport, di festa, come è stato per Vicenza due anni fa, ma è anche un evento che ha un enorme ritorno d’immagine».

Entusiasmo anche nelle pa-role dell’assessore comunale di Vicenza Umberto Nicolai: “Stiamo cercando in tutti i modi di lanciare Vicenza sotto il pro-filo culturale, ma altrettanto stiamo facendo con lo sport, e il Giro d’Italia rappresenta un’oc-casione imperdibile. Ringrazio il presidente Matteo Marzotto che ha messo, per la prima volta nella storia, l’anima della fiera al fianco dello sport».

Milena Cecchetto, primo cit-tadino di Montecchio Maggiore Città Europea dello sport 2015, ha parlato di un sogno che sta diventando realtà in grado di toccare il cuore anche delle per-sone più semplici.

In sala anche gli ex professio-nisti Bruno Cenghialta e Angelo Furlan, e la prima campionessa del mondo del ciclismo femmi-nile, Alessandra Cappellotto.

Protagoniste silenziose della serata anche le biciclette origi-nali di Gino Bartali e Alfredo Martini, esposte in Fiera grazie alla disponibilità di un collezio-nista locale.

SCONTI SUI PRODOTTI FITNESS

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L’Altopiano di Asiago è anco-ra ricoperto di neve ma que-st’estate boschi e pascoli della montagna vicentina faranno da sfondo alla nuova Granfondo Asiago. Domenica 28 giugno, infatti, si disputerà la prima edi-zione di questa gara su strada che accompagnerà gli atleti alla scoperta delle zone più sugge-stive dell’Altopiano, in luoghi dall’indiscusso fascino storico e naturalistico. Il nuovo evento fa parte di uno dei circuiti più ce-lebri d’Italia, l’Alé Challenge, e sta riscuotendo notevole interes-se da parte degli appassionati: oltre 1200 granfondisti, infatti,

il grande Sport altri sport 8 marzo 2015 - 10Granfondo L’evento inserito fra le celebrazioni della Grande Guerra si snoderà su due percorsi di 97 e 140 km

Sono già in 1200 per la Gf di Asiagosi sono già prenotati per la gara di domenica 28 giugno e nelle prossime settimane le cifre sono destinate ad aumentare. I due itinerari proposti dagli organizzatori sono certamen-te stuzzicanti e attraversano in lungo e in largo l’Altopiano più vasto d’Italia: il “granfondo” sarà una gara da veri scalatori, con un percorso di 140 km e un dislivello di 2800 metri caratte-rizzati dall’impegnativa salita al Rifugio Barricata, mentre il “mediofondo” di 97 km sarà più soft perché il dislivello com-plessivo si attesta intorno ai 1580 metri.

Entrambi i percorsi avranno partenza e arrivo ad Asiago, con la spettacolare finish line allesti-ta presso il Sacrario militare del Colle Leiten. Le iscrizioni alla granfondo sono in piena corsa e per tutti i dettagli basta accedere al sito ufficiale della manifestazione, dove si trovano anche le infor-mazioni su percorsi, regolamen-to e i links turistici per pianifi-care il proprio soggiorno alla scoperta dell’Altopiano di Asia-go 7 Comuni, un territorio che offre infinite opportunità di sva-go per gli amanti di sport, natura e gastronomia. La Granfondo

Sabato 14 marzo torna a grande richiesta la “Krono fi’zi:k – La Rosina” in quel di Marostica e lungo la mitica erta di 2 km di Valle San Floriano sono chia-mati all’appello gli appassionati di sfide dal sapore leggendario, che da oggi possono iscriversi prenotando uno dei tagliandi a prezzo davvero interessante.

Tutte le informazioni sono rintracciabili sul rinnovato sito www.granfondofizik.it, il mede-simo della nota gara in calenda-rio il 26 aprile 2015 che si lega intrinsecamente alla prova di marzo.

Gli organizzatori di entrambi gli eventi sono Asd B-Sport e Studio RX che con il patroci-nio del Comune di Marostica si preparano a far vivere una calda primavera su due ruote a tutti gli appassionati.

La “Krono fi’zi:k – La Rosi-na” 2015 si rivolge agli amatori e assegna premi ai primi tre clas-sificati maschi e femmine con un

riconoscimento anche ai primi 100 assoluti, i quali ricevono l’accesso alla griglia ‘Regine’ della Granfondo fi’zi:k- Città di Marostica del mese successivo.

Lo scorso marzo la “Krono” marosticense debuttò con decine di partecipanti entusiasti al via, Marostica e La Rosina vestite a festa e la vittoria andò a Carlo Muraro e Nuria Maccioni.

Nel 2015 si torna a rivivere in sella la mitica Rosina, e con il Natale ormai alle porte regalare o regalarsi un tagliando di parte-cipazione alla gara del 14 marzo diventa originale e senza dubbio unico.

Per quanto riguarda la Gran-fondo fi’zi:k di aprile, invece, sono confermati i tre percorsi ovvero Corto, Medio e Lungo con la possibilità di ricevere una tariffa agevolata e un comodo avanzamento in griglia di par-tenza per chi si iscrive entro fine anno.

CORSE CONTRO IL TEMPO

La Rosina si prepara aospitare la crono fi’zi:k

Asiago fa parte delle celebrazio-ni per il Centenario della Gran-de Guerra e viene organizzata dall’Asd Racing 2015 di Piero Casalatina che può contare an-che sul sostegno dei comuni di Asiago, Enego, Conco e Gallio. La Granfondo Asiago di do-menica 28 giugno è la quinta delle otto tappe dell’Alé Chal-lenge: la serie prenderà il via domenica 12 aprile a Vicenza con la Granfondo Liotto e terrà impegnati gli appassionati sino a settembre in alcune delle gran-fondo più apprezzate del Veneto e del Trentino-Alto Adige, Asia-go inclusa.

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La 17. Granfondo Liottoscopre le bellezze bericheGli amanti delle due ruote at-tendono con ansia l’arrivo della primavera quando diventa un piacere pedalare e partecipare alle granfondo. Uno degli ap-puntamenti più attesi del 2015 è rappresentato senza dubbio dalla Granfondo Liotto, che domenica 12 aprile sarà di scena nella nuo-va cornice di Vicenza e dei Colli Berici.

L’opportunità, quindi, sarà ghiotta per trascorrere un week end fra le meraviglie palladiane della città riconosciuta come pa-trimonio Unesco dell’umanità e scoprire le divertenti salite dei Colli Berici, dove tutti i granfon-disti potranno trovare pane per i propri denti. Le iscrizioni alla GF Liotto sono in piena corsa inoltre, in questi giorni, sul sito ufficiale della manifestazione è possibile consultare un elenco di hotel che mettono a disposizione pacchetti ad “hoc”, tariffe scon-tate e servizi dedicati ai gran-fondisti durante il fine settimana dell’evento.

Vicenza e dintorni, infatti, of-frono ad appassionati e familiari al seguito un’infinità di attrattive

turistiche, prime fra tutte quelle architetture palladiane. Sfruttan-do il week end della granfondo sarà possibile quindi visitare monumenti come la Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati e i tanti edifi-ci progettati da Andrea Palladio che rendono il centro storico di Vicenza unico al mondo.

Per chi ama pedalare, invece, un soggiorno a Vicenza e din-torni garantirà più tempo per assaporare i nuovi percorsi della Granfondo Liotto sulle strade che il 21 maggio prossimo si tin-geranno di rosa per il passaggio della 12.a tappa del Giro d’Ita-lia, la Imola-Vicenza.

I due itinerari della GF Liotto di domenica 12 aprile, il “gran-fondo” di 132 km ed il “medio-fondo” da 95 km, avranno par-tenza e arrivo nel centro storico di Vicenza e si snoderanno fra le salite brevi ma intense dei Colli Berici come l’ascesa di Perarolo, dove le pendenze raggiungono il 20% e si trovano tratti in ciotto-lato che regaleranno un’atmo-sfera degna di una vera classica di primavera.

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informazione promozionale

PERCORSO EASY (117 km)

PERCORSO MEDIUM (160 km)

PERCORSO LONG (235 km)

I tre percorsi previsti dagli organizzatori sono una vera e propria novità nel panorama delle Granfondo che solitamen-te si suddividono in due tronconi. Il comitato organizzatore ha scelto questa strategia proprio per celebrare al meglio i luoghi del territorio che hanno vissuto la tragica esperienza della Grande Guerra. «Abbiamo voluto porre la massima at-tenzione a questo aspetto - ha dichiarato Rino Piccoli, regi-sta di tante “Sei giorni”, presidente dei Veterani dello sport, coordinatore del settore pista per il Veneto e anima del Gs Velodromo Rino Mercante - perchè la nostra finalità è pro-prio quella di celebrare i 100 anni. E con questa proposta siamo riusciti a disegnare dei percorsi che rispecchiano per-fettamente il nostro intento».

CICLISMO Appuntamento il prossimo 5 luglio con partenza in Viale De Gasperi su tre percorsi e quartier generale al Centro Giovanile

L’Astorica si candida a Gf del CentenarioDa sempre grande appassio-nato di ciclismo, anche se il suo rapporto con la bicicletta non è mai stato idilliaco, Ales-sandro Rossi si è gettato a capofitto nell’organizzazione della 1. edizione della gran-fondo Astorica. Vicepresidente del Velodromo Rino Mercante, con una famiglia alle spalle di grande tradizione ciclistica, Alessandro ha ben chiaro in mente che Bassano è terra di ciclisti e grandi campioni.

«Da parecchio tempo Rino Piccoli cullava questo so-gno, e ora si sta realizzando. Grazie anche all’aiuto dell’ex campione del mondo su pista, Cipriano Chemello, stiamo per proporre una manifestazione

unica nel suo genere».Quando è previsto l’ap-

puntamento?«Domenica cinque luglio

andrà in scena la prima Gran-fondo ciclistica Città di Bassa-no, che traduce nel dialettale “Astorica” il nome italiano di “La storica”».

Perchè questa scelta?«Perchè è l’anno in cui ri-

cordiamo il secolo trascorso dall’entrata in guerra dell’Italia contro l’Austria-Ungheria».

Quali le caratteristiche?«I ciclisti potranno sceglie-

re fra tre percorsi, uno corto di 117 chilometri, uno medio di 160 e uno lungo di 235, riper-correndo in bici le strade che testimoniarono il passaggio

dell’esercito italiano chiamato a difendere la Patria».

Cosa vi aspettate?«Una grande partecipazio-

ne. Andiamo in concomitanza con la Gf delle Dolomiti, che solitamente lascia fuori pa-recchi iscritti, quindi vogliamo raccogliere qui a Bassano tut-te le persone che rimarranno fuori da quella gara. Va detto che la scelta della data è sta-ta comunque vincolata, quindi non avevamo poi molte altre alternative».

Come pensate di vivaciz-zare la corsa?

«A parte il fatto che già i tre percorsi rappresentano una proposta molto interessante, stiamo lavorando per avere in

gara i grandi campioni di un tempo, magari proprio con le maglie di allora».

Sul piano delle collabora-zioni?

«Abbiamo il patrocinio del Comune di Bassano e la gara è sostenuta dalla GSG di Si-mone Fraccaro. Quindi il forte appoggio del Gs Velodromo Rino Mercante, dei Veterani dello sport e degli alpini del-la sezione Ana Montegrappa che si muoveranno in massa per sostenere la manifestazio-ne».

Le iscrizioni sono già aper-te e le notizie legate a questa prima edizione della Granfon-do ciclistica si possono legge-re su www.astoricagsg.it

Il pre-sidente Rino Piccoli e il vice presiden-te Ales-sandro Rossi si stringono la mano davanti alla sede de Il Grande Sport

di Simone Fraccaro

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il grande Sport atletica 8 marzo 2015 - 12Da Cassola a Praga Meritata convocazione in nazionale assoluta per la Strati dopo il titolo tricolore di Padova

Laura in azzurro agli EuropeiColpo grosso a Padova per Lau-ra Strati. L’atleta di AV Frattin Auto, del bacino Marconi Cas-sola, allenata nell’impianto cas-solese da Daniele Chiurato con la supervisione dell’allenatore nazionale Paolo Camossi, ha conquistato il titolo italiano in-door assoluto nel salto in lungo (è il suo secondo) con una gara stratosferica nella quale non ha mai saltato meno di 6,40. Alla fine il miglior salto, nuo-vissimo personale e quinta pre-stazione in sala di tutti i tempi in Italia, è stato di 6,53. L’atleta ventiquattrenne ave-va già esordito in gennaio con la migliore misura stagionale ita-liana di 6,42 e si era dimostrata molto in forma conseguendo il personale anche nella velocità, 7”53 nei 60 piani. Ai campionati italiani la gara molto determinata e tutta d’at-tacco le ha anche regalato la prima maglia azzurra nella na-zionale assoluta, per gli europei di Praga. Sicuramente un tra-guardo meritato per l’impegno e la determinazione di tenere duro degli ultimi anni. Il minimo era lontano 7 centimetri ma lo staff tecnico si era tenuto la possibi-lità di convocare per gli Europei atleti nati nel ‘90 e dopo che di-mostrassero di essere in crescita. Ed è stato il caso di Laura. La finale di Padova è stata di alto livello e ha segnato un re-cord: delle otto finaliste, quattro venivano dal Vicentino. Oltre a Laura, un’altra marconiana, la giovane compagna di squadra Beatrice Fiorese, neodiciotten-ne, argento olimpico giovanile l’anno scorso, che si è classifi-cata settima con 6,01. E poi la scledense Giada Palezza, quinta, e Ottavia Cestonaro di Vicenza, sesta. I campionati italiani indoor di Padova, che hanno collaudato il palaindoor per questa manifesta-zione top (ottima la pista, un po’ col fiatone la struttura alla quale mancano alcuni spazi, ma ricor-diamoci che è il secondo impian-to d’Italia del genere) hanno vi-sto un grande predominio degli atleti veneti, capaci di portarsi a casa un terzo delle medaglie. Si sono messi in luce i due ostacoli-sti breganzesi di lunga esperien-za, Stefano Tedesco delle Fiam-me Gialle, secondo nei 60 hs in 7”90, e la conterranea della Poli-zia Giulia Tessaro, terza invece nella finalissima femminile. Nei campionati giovanili ci sono state anche buone perfor-mance degli atleti del territorio. Ancora a Padova, nelle pro-ve multiple juniores, medaglia d’argento per la sempre ecletti-ca Fiorese, mentre ad Ancona ai campionati Promesse (under 23) titolo italiano per Davide Spiga-rolo del Gab, salito a 2,14 nel salto in alto. Non c’è stato solo l’indoor nella stagione, ma anche si sono mossi i lanciatori per le competi-zioni all’aperto invernali. Nelle finali tricolori di Lucca il botto più presioso è stato quello di Filippo Vaidanis, marosticen-se dell’Atletica Vicentina De-spar, che nel disco giovanile ha conquistato la medaglia d’argen-to, scagliando l’attrezzo a 50,15 metri.

CORSA CAMPESTRE. CAMPIONATI REGIONALI

Nove autentica “capitale” del cross

L’area golenale del Brenta si è con-fermata un teatro quasi unico per il cross. I campionati regionali di cor-sa campestre, per l’organizzazione della Vimar Marostica con il Comu-ne di Nove e Fidal, presente il pre-sidente nazionale Alfio Giomi, sono stati una giornata (dopo i tricolori del 2014) ancora molto azzeccata, con un migliaio di atleti di ogni età.

Breve carrellata riassuntiva guar-dando ai vincitori dei titoli regiona-li. Nell’assoluto en plein di sorella e fratello Zanatta: al femminile negli 8 km Michela, della Biotekna Mar-con, al maschile nei 10 km Paolo, Fiamme Oro, mentre l’italo maroc-chino Said Boudalia è riuscito a reg-gere il suo passo solo per la prima parte. Il bellunese Osvaldo Zanella (Dolomiti) e la trevigiana Elisabet-ta Colbertaldo (Silca Conegliano) hanno primeggiato tra le promesse. Quindi tre veronesi, cioè Alessan-dro Dal Ben (Insieme New Foods Vr) e Suaila Sa’ (Bentegodi), tra gli juniores, e Francesca Tommasi (Insieme New Foods), tra le allieve. Tra i giovani, doppietta di Marca con Behailu Roveri (Mogliano) tra i ragazzi e Lorenzo Botter (Gagno Ponzano) a livello cadetti. Mentre a tener alto l’onore del territorio lo-cale la misquilese Stella Zambolin (Gs Marconi Cassola) che ha vinto il duello con l’al-tra forte atleta Francesca Crestani (Marostica Vimar) tra le cadette, mentre la veneziana Diletta Moressa (Coin Venezia 1949) ha trionfato tra le ragazze. Tra le società da segnalare la doppietta di Atletica Vicen-tina nei due campionati regionali assoluti (maschile e femminile).RISULTATI. UOMINI. Campionato regionale assoluto. Seniores/promesse (10 km): 1. Paolo Zanatta (FF.OO.) 28’47”, 2. Said Boudalia 29’27”, 3. Leonardo Bidogia (Atl. Mogliano) 29’41”, 5. Osvaldo Zanella (Dolomiti Bl) 30’34” (miglior promessa). Cam-pionato di società (finale): 1. Atl. Mogliano 754. Juniores (8

km): 1. Alessandro Dal Ben (Insieme New Foods Vr) 25’08”, 2. Vitaliy Maslovatyy (Città di Padova) 25’08”, 3. Valentino De Nar-din (Dolomiti) 25’27”. Campionato di società (finale: 1. Insieme New Foods 530. Allievi (5 km): 1. Alberto Dal Sasso (Ana Feltre) 15’03”, 2. Massimo Guerra (Vicentina) 15’04”, 3. Nicolò Ragazzo (Vis Abano) 15’12”. Campionato di società (finale): 1. Vicentina 1001. Campionato di società (allievi-juniores-promesse/senio-res): 1. Vicentina 1.184, 2. Atl. Mogliano 1.151, 3. Ana Atl. Feltre 1.101.Campionato regionale promozionale. Cadetti (2,5 km): 1. Lo-renzo Botter (Gagno Ponzano) 7’40”, 2. Julian Sambo (Pol. Ca-prioli) 7’45”, 3. Marco Bonan (Ana Feltre) 7’45”. Campionato di so-cietà (finale): 1. Gagno Ponzano 751. Ragazzi (1,5 km): 1. Behailu Roveri (Atl. Mogliano) 4’40”, 2. Massimiliano Bezzon (Atl. Città di Padova) 4’42”, 3. Lothar Antonio Bezzon (Atl. Città di Padova) 4’43”. Campionato di società (finale): 1. Atl. Mogliano 771.Campionato regionale master. M35 (6 km): 1. Giuliano Virgis (Atl. Città di Padova) 18’27”. M40 (6 km): 1. Matteo Gobbo (Due Torri Sporting Noale)18’45”. M45 (6 km): 1. Guido Migliorini (Atl. Riviera del Brenta) 19’34”. M50 (6 km): 1. Giovanni Battista Bide-se (Gs Alpini Vicenza) 19’25”. M55 (6 km): 1. Giorgio Centofante (Atl. Riviera del Brenta) 19’45”. M60 (4 km): 1. Silvano Rigoni (Ter-zo Tempo) 14’39”. M65 (4 km): 1. Antonio Maccagnan (Idealdoor Lib. San Biagio) 15’07”. M70 (4 km): 1. Roberto Orlandin (Salcus) 15’57”. M75 (4 km): 1. Francesco Stella (Sernaglia) 23’18”. M80 (4 km): 1. Benvenuto Pasqualini (Idealdoor Lib. S. Biagio) 18’41”. Campionato di società (finale): 1. Idealdoor Lib. S. Biagio 548. DONNE. Campionato regionale assoluto. Seniores/promesse (8 km): 1. Michela Zanatta (Biotekna Marcon) 26’18”, 2. Gloria Tessaro (Vicentina) 26’50”, 3. Valentina Bernasconi (Atl. Moglia-no) 27’29”, 8. Elisabetta Colbertaldo (Silca Conegliano) 28’46” (miglior promessa). Campionato di società (finale): 1. Atl. Città di Padova 267. Juniores (6 km): 1. Suaila Sa’ (Bentegodi) 21’35”, 2. Erica Lapaine (Silca Conegliano) 21’37”, 3. Rebecca Lonedo (Vicentina) 22’06”. Campionato di società (finale): 1. Atl. Mogliano 224. Allieve (4 km): 1. Francesca Tommasi (Insieme New Foo-ds Vr) 12’59”, 2. Ilaria Fantinel (Ana Feltre) 13’40”, 3. Valentina Marchi (Insieme New Foods Vr) 14’06”. Campionato di società (finale): 1. Insieme New Foods 212. Campionato di società (allie-ve-juniores-promesse/seniores): 1. Vicentina 354, 2. Atl. Mogliano 345, 3. Insieme New Foods Vr 341.Campionato regionale promozionale. Cadette (2 km): 1. Stel-la Zambolin (Gs Marconi Cassola) 6’42”, 2. Francesca Crestani (Marostica Vimar) 6’54”, 3. Sara Mazzucco (Gs Quantin –Tratt. I Novembre) 6’55”. Campionato di società (finale): 1. Vimar Ma-rostica 639. Campionato di società (cadetti+cadette): 1. Pol. Ca-prioli San Vito 1075. Ragazze (1 km): 1. Diletta Moressa (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 3’18”, 2. Chiara Facchin (Gs La Piave 2000 Bl) 3’20”, 3. Sara Luise (Audace Noale) 3’20”. Campionato di società (finale): 1. Audace Noale 781. Campionato di società (ragazzi+ragazze): 1. Novatletica Città di Schio 1.063. Campiona-to di società (ragazzi+ragazze+cadetti +cadette): 1. Fiamme Oro 1.572, 2. Novatletica Schio 1.531, 3. Marostica Vimar 1.259. Campionato regionale master. F35 (4 km): 1. Jessica Doria (Ge-nerali Runners) 14’31”. F40 (4 km): 1. Sara Trevisan (Lib. Piombino Dese) 14’16”. F45 (4 km): 1. Yolanda Clant (Pol. Caprioli) 15’20”. F50 (4 km): 1. Elsa Mardegan (Idealdoor Lib. S. Biagio) 16’16”. F55 (4 km): 1. Margherita Pasin (Gs Alpini Vicenza) 16’37”. F60 (4 km): 1. Luigina Salvagno (Gs Quantin – Tratt. I Novembre) 18’07”. F70 (4 km): 1. Maria Grazia De Colle (Gs Quantin – Tratt. I Novembre) 20’40”. Cam-pionato di società (finale): 1. Idealdoor Lib. S. Biagio 194.

La parten-za della garaCadettee l’arrivosolitario diStella Zam-bolin.Sotto una fase della gara maschile assoluta: Zanatta seguito da Boudalia

Laura Strati dopo il titolo tricolore agli assoluti di Padova nel lun-go; a fianco e qui sotto gli ostaco-listi di Breganze Stefano Tedesco, argento, e Giulia Tessaro, bronzo. Sotto a sin. Davi-de Spigarolo, ha vinto il titolo U23 di alto ai giovanili di Ancona

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il grande Sport 8 marzo 2015 - 13altri sport

Hockey pista Lo storico trionfo breganzese

E dopo 40 annila Coppa Italiatorna rossonera

Per una copia del libro scrivi [email protected]

TENNISTIMODELLOAlcuni manichini avvistatisui campi da gioco

Riccardo FrigoMichele Zarpellon

«Ho prenotato un’ora sulsintetico per sabato mattina,ci vediamo lì?»«Mi spiace, io gioco solosulla terra rossa...»

(Quello che giocasolo sulla terra rossa)

«Conosco il tuo avversario:insisti sul rovescio... usa lapalla corta... spostalo più che puoi durante lo scambio...alterna una palla profondaa una più morbida...»

(Il tuttologo)

«L’ultima volta ho pagato ioil campo, stavolta tocca a te...»

(Quello che giocaa spese degli altri)

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La moviola beffa gli arbitri

PATTINAGGIO DI VELOCITA’

La Sg Roana vola in Europagrazie a Nicola Tumolero

Il Faizanè Lanaro Breganze ha fatto tris. Battendo in finale, a Follonica, il Viareggio per 4 a 3, con un golden gol di Cacau, il club rossonero ha conquistato la terza Coppa Italia della sua storia (la prima l’aveva vinta nel 1968, la seconda nel 1975). Un trofeo a lungo sospirato. Ma dopo 40 anni la società pre-sieduta da Antonello Turle torna a mettere in bacheca (dove ci sono anche due titoli di campio-ne d’Italia conseguiti nel ’76 e nel ’79) un trofeo nazionale.

In finale la squadra allenata dallo spagnolo Cabestany era arrivata dopo aver superato ai quarti i padroni di casa del Fol-lonica (4-1) ed aver regolato in semifinale i “cugini” del Tris-sino. Contro la squadra della Versilia, che era giunta alla sfida per la coccarda tricolore dopo aver eliminato Bassano e Forte dei Marmi, è stata una sfida fino all’ultimo secondo. Per due vol-te in vantaggio il Breganze s’è fatto recuperare e poi addirittura superare. Poi ci ha pensato Ca-cau con il golden gol che valeva

la Coppa. E’ stata una manifestazione che ha sottolineato il buono stato di salute dell’hockey vicentino. Infatti anche la Coppa Italia di A2 è andata a una squadra delal provincia, ovvero il Thiene (due passi da Breganze...): la la Sa-fond Martini Thiene, sempre a Follonica, ha piegato nella finale il Monza per 6 a 5. A firmare la vittoria della squadra allenata da Casarotto la tripletta di Brendo-lin e le reti di Piroli, Sperotto e Pilati. Una vittoria più netta di quanto dica il risultato finale.

Ancora un traguardo di prersigio per la Sportivi Ghiaccio Roana, la società gioiello che da decen-ni forgia tra i più forti pattinatori d’Italia e non solo. Il club presieduto da Rinaldo Lunardi, coadiuvato dal vice Va-lerio Fabris e dal segretario Eric Finco, può contare tra l’altro, su un ottimo vivaio ben gestito dai tecnici Matteo Rigoni, Maurizio Carnino e Valentina Mosele. E fra i giovani emergenti del pattinaggio veloce su ghiaccio, che si divino poi fra “long” e “short”, conosciamo già molto bene i fratelli Luca e Andrea Ste-fani che, con un oro e un argento agli ultimi Campionati Italiani “all round” di Collalbo, hanno dimostrato l’ottimo lavoro del so-dalizio di Roana. Se poi aggiungiamo pure i piaz-zamenti di Nicola Tumolero e di Davide Ghiotto, allora è facile in-tuire che c’è di che rallegrarsi nel mondo delle lame. Luca ora veste i colori delle Fiamme Oro mentre Andrea rima-ne atleta di punta del team di Lu-nardi assieme ad Alessia Tumole-ro, Marco Zovi, Matilde Rigoni, Matteo Ambrosini, Sofia Sella, Aurora Resmini, Marco Lunardi, Matteo Finco, Sofia Mosele, Ja-copo Apolloni e Jenny Zovi. Al 3. Gran Premio a Baselga di Pinè hanno gareggiato Ambrosi-ni, Tumolero, Stefani e Ghiotto, quindi toccherà alla 3. prova di Coppa Italia a Bolzano con gli

atleti più gio-vani, infine il c a m p i o n a t o interregiona-le a Pontebba. “Un tour de force marzoli-no finalizzato al grande ap-puntamento di fine mese con i Campionati Italiani di cate-goria a Bormio - spiega il pre-sidente - che chiuderanno di fatto la stagio-ne 2014-2015. Siamo una piccola realtà ma nel nostro piccolo stiamo ottenendo dei risultati straor-dinari”. E a proposito di traguardi im-portanti il pros-simo 20 marzo Nicola Tumo-lero scenderà in pista a Ober-stdorf in Ger-mania per la fi-nale di Europa Cup, una bella soddisfazione per la compa-gine di Roana che continua a calcare i palcoscenici inter-nazionali.

NicolaTumo-lero in azione e a fianco con l’olim-pionico di RoanaEnrico Fabris

Hockey ghiaccio Maxi svista arbitrale nel match Asiago-Appiano

Quarti di fi-nale play off pieni di insidie per l’Asiago Hockey 1935 al quale non è riuscito l’allun-go nel quarto confronto con l’Appiano. Una partita che ha avuto uno stra-scico giallo. Gli stellati hanno incassa-to un pesante 5 a 1 contro una f o r m a z i o n e che si è dimo-strata squadra difficilissima da affrontare, t a t t i c a m e n t e ineccepibile e che ha saputo mettere a se-gno la vittoria più netta e con maggior di-vario nel risultato di questa equilibrata serie dei quarti di finale, ora destinata a chiudersi non prima di gara 6. Mentre la serie degli scontri continua, quando andiamo in stampa ci soffermia-mo sull’episodio contestato nel match con Appiano. Un errore arbitrale infatti ha condizionato il martch. Nel corso del terzo drittel dell’incontro disputato allo stadio di Appiano, gli arbitri hanno in-fatti contestato a Diego Iori un colpo di bastone con ferita ai danni del portiere dell’Appiano, infliggendo una penalità di 5 minuti + 20 minuti. E sono state inutili le proteste dell’Asia-go che ha tentato di far capire ai direttori di gara che Iori era assolutamente estra-neo ai fatti in quanto non si trovava, al momento dell’evento, vicino al portiere avversario, ma piuttosto lontano. Gli arbitri Thomas Gasser e Karl Pi-

chler, coadiuvati dai giudici di linea Christian Cristeli e Matthias Cristeli, non hanno voluto sentire ragioni, costringen-do Iori a lasciare il campo di gioco e met-tendo l’Asiago, a circa 7’30 dal termine della partita, nelle condizioni di giocare in inferiorità numerica per cinque minuti, vanificando le speranze di rimonta. Poi è però spuntato un video che evi-denzia l’errore arbitrale, dove si vede chiaramente che Iori al momento del fallo era lontano dal portiere Vallini. Si vede invece che davanti al goalie sudti-rolese ci sono due giocatori: un difenso-re dell’Appiano, che non si riconosce, e Layne Ulmer. I due si contrastano con le rispettive stecche per un paio di secondi. Nella lotta si girano verso Vallini, van-no verso la sua sinistra e a un certo punto si vedono le due stecche che si incrocia-no (una solleva l’altra) e una delle due colpisce il portiere che si accascia.

I due giocatori proseguono il contrasto senza accorgersi che una stecca ha col-pito Vallini in maniera del tutto acciden-tale. Insomma una moviola in tutta regola, che non risolve però il mistero della bot-tas. Risolve invece quello di Iori che era-totalmente estraneo all’azione galeotta: ai fischietti serviva infatti maggiore con-centrazione e magari un paio di occhiali a lunga gittata. Nella foto il momento topico del filma-to girato dagli spalti. I due duellanti stan-no scappando dietro la porta e un attimo prima la mazza, probabilmente quella di Ulmer, ha toccato involontariamente il portiere, che si accascia sulla sua destra. In quel momento si vede chiaramente Iori stazionare ben lontano dalla porta. Era intento a seguire l’azione a vista. Gli arbitri hanno preso un abbaglio.

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Francesco Rossi, lombardo di Sondrio, fa l’en plein. Si aggiudica la classifica gene-rale dei campionati di fondo del-l’Ana (cosa già successa anche nelle edizioni passate), al centro fondo Campolongo dopo le ce-rimonie di apertura ad Asiago, e sette giorni dopo domina anche la 50 chilometri della Marcia-bianca a Marcesina di Enego e Grigno. Insomma otto giorni d’oro per l’atleta alpino, in mezzo a sce-nari di fiaba. Ecco i risul-tati delle gare tricolori degli alpini, come sempre parteci-patissime e ben riuscite.Campionati italiani AnaClassifica asso-luta1. Rossi Fran-cesco in 52,13; 2. Bonaldi Alessandro; 3. Gaiardo Mar-co; 4. Corradin Marco; 5. Be-namati Michele; 6. Zanotti Mirko; 7. Zanotti Nico; 8. Pedranzini Matteo; 9. Ga-brielli Roberto; 10. Bau’ Antonio Attilio; 11. Me-lesi Andrea; 12. Fontanive Da-miano; 13. Ram-pazzo Federico; 14. De Stales Marco; 15. Zampatti Fabio; 16. Gatti Alberto; 17. Muller Marco; 18. Valmaggia Guglielmo; 19. De Col Eudio; 20. Bedogne’ Bruno; 21. Scanzi Massimo; 22. Da Roit Marzio; 23. Gualtieri Massimilia-no; 24. Dezulian Mirco; 25. Grisi Francesco; 26. Fantinel Luca; 27. Pesenti Martino; 28. Sangio-vanni Ivan; 29. De Menech Mas-simo; 30. Rota Carlo; 31. Bigoni Massimo; 32. Cortese Matteo; 33. Rambaldini Insen; 34. Panzi Matteo; 35. Fabrello Giantonio; 36. Rocca Maurilio; 37. Pater-noster Paolo; 38. Morisi Daniele; 39. Gianantonio Gianpiero; 40. Cortese Alessio; 41. Finco Pino; 42. Lazzarotto Cristian; 43. Riz-zato Alberto; 44. Pigallio Andrea; 45. Ipino Stefano; 46. Einaudi Cesare; 47. Dalla Valle Loris; 48. Cristellon Stefano; 49. Primus Marco; 50. Mocellin Alessandro; 51. Ielitro Massimo; 52. Queren-ghi Mauro; 53. Melzani Luca; 54. Traini Ezio Francesco; 55. Borzi’ Giuseppe; 56. Sartori Michele; 57. Negrini Vito; 58. Giacomelli Rudy; 59. Slongo Carlo Stefano; 60. Tagliapietra Mauro; 61. Pa-rolini Giulio; 62. Tavelli Michele; 63. Belleri Alessandro; 64. Gaiga Daniele; 65. Brusa Roberto; 66. Forcellini Marco; 67. Tagliapietra Claudio; 68. Dell’eva Stefano; 69. Miotto Matteo; 70. Rocca Aldo; 71. Zatta Luca; 72. Brazzelli Da-vide; 73. Marinoni Stefano; 74. Zanotto Luciano; 75. Impalmi Umberto; 76. Martinelli Juan; 77. Cantoni Federico; 78. Berto Da-rio; 79. Moro Enrico; 80. Maggiori Marco; 81. Rivetta Mario. Nelle foto la sfilata iniziale ad Asiago (foto P. Basso) e France-sco Rossi alle premiazioni, oltre che in una foto d’archivio

il grande Sport sport invernali 8 marzo 2015 -14Sci nordico L’atleta lombardo di Sondrio fa l’en plein conquistando sia i campinati Ana sia la 50 km

L’Altopiano è tutto di... RossiLA MARCIABIANCA A MARCESINA

Le due formule, di 25 e 50 chilometriPiron e Benetti primi nella distanza breve

Marciabianca Enego ValmaronClassifiche

25 Km - Femminile1. Piron Roberta 1.54.03,6; 2. Mau-rer Isabell A 20,3; 3. Bertocco Anna-lisa A 37,0; 4. Pesavento Sandra A 22.12; 5. Ludwig Klaudia A 46.36,2.

25 Km - Maschile1. Benetti Francesco 1.25.30,6; 2. Vescovi Michele A 4,8; 3. Baù Attilio Antonio A 2.52,4; 4. Argani Luca Prakash A 3.52,2; 5. Monaco Giuseppe A 7.44,7; 6. Festa Luca A 8.10,7; 7. Bolzan Alessandro A 8.34,3; 8. Secco Giuliano A 9.16,6; 9. Panozzo Matteo A 9.57,5; 10. Piva Franco A 12.25,1; 11. Bettini Lodovico 12.30,4; 12. Bastianel-lo Claudio A 14.00,0; 13. Pedroni Fiorenzo A 14.05,7; 14. Martello Stefano 14.16,4; 15. Duso Ma-rio 14.24,7; 16. Rupil Giacomino 14.47,8; 17. Viel Andrea A 16.23,0; 18. Visintini Giovanni A 16.25,3; 19. Lazzarotto Claudio A 17.39,0; 20. Guzzo Natalino A 18.13,5; 21. Can-cian Renzo A 18.14,8; 22. Ferrazzi Aldo A 19.18,5; 23. Costa Morgan A 21.08,0; 24. Martini Stefano A 21.41,8; 25. Milan Andrea 24.38,8; 26. Calestani Davide A 25.10,4; 27. Sarvis Riccardo A 26.34,8; 28. Ber-tolo Andrea A 27.05,8; 29. Carli Ser-gio A 27.46,8; 30. De Mari Gianbatti-sta A 28.32,0; 31. Guidetti Vincenzo A 28.37,4; 32. Berlanda Giorgio A

29.46,4; 33. Perin Guido A 29.54,2; 34. Ceccato Stefano A 30.38,8; 35. Cavicchio Tiberio A 30.55,0; 36. Crotti Federico A 32.00,1; 37. Pegorer Roberto A 32.06,0; 38. Bortolini Severino 32.40,9; 39. Co-razza Zeno A 37.20,3; 40. Caleri Federico A 37.32,0; 41. Marcuzzi Michele A 37.38,3; 42. Marin Gior-gio A 37.50,2; 43. Ranieri Leonardo A 38.26,4; 44. Scomazzon Luca A 38.36,2; 45. Bergamaschi Giancarlo A 38.45,6; 46. Turrin Luca A 40.02,9; 47. Lipparini Attilio Nicola A 40.04,1; 48. Malvestio Massimo A 40.59,7, 49. Malvestio Emanuele A 41.00,1; 50. Raffaelli Ilario A 42.59,0; 51. Tu-rolla Simone A 43.57,8; 52. Neiss Helmuth A 44.04,6; 53. Valsecchi Alberto A 46.04,2; 54. Ardigò Luca Paolo 46.35,2; 55. Stefani Dimitri A 48.10,4; 56. Grumelle Claudio A

49.07,6; 57. Gander Paolo A 52.31,6; 58. Malpaga Lo-renzo A 58.03,8; 59. Roveta Claudio A 58.43,7; 60. Tor-men Luigi A 1.01.37,9; 61. Savi Ivo A 1.01.58,3; 62. Pao-letto Riccardo A 1.02.41,7; 63. Mutinelli Italo A 1.02.43,1; 64. Burellini Luciano A 1.08.44,1; 65. Contri Massi-mo A 1.12.06,5; 66. Mecene-ro Raffaele A 1.14.54,2; 67. Ludwig A 1.19.24,1; 68. Vitali

Giuseppe A 1.23.46,8; 69. Tondelli Davide A 1.32.46,9; 70. Pardini Gio-vanni A 1.43.46,6; 71. Artoni Paolo A 1.56.43,0.

50 Km - Maschile1. Rossi Francesco 2.29.34,9; 2. Pellegrino Matteo A 16.34,6; 3. Rupnil Marko A 17.15,2; 4. Benet-ti Marco A 18.06,2; 5. Lauentstein Stefan A 20.01,8; 6. Barp Toni A 21.14,6; 7. Ceccato Gino A 35.04,5; 8. Carrara Elio A 36.58,8; 9. Faccin Luca A 37.50,4; 10. Rupnil Beno A 42.10,2; 11. De Pellegrin Marco A 50.35,7; 12. Oro Alex A 55.08,9; 13. Zanardi Alessandro A 59.45,0; 14. Piazza Luca A 1.03.34,3; 15. Cava-gna Diego A 1.06.57,8; 16. Gabrieli Luca A 1.14.40,3; 17. Micheletti Lu-ciano A 1.25.14,4.

Un passaggio della prima Granfondo d’Italia quest’anno giunta all’edizione n. 43

COPPA ITALIA FONDO

Sergio Rigoni alla Golf Arena difende il primato in classificaAd Asiago si è svolta la prima giornata di gare della Coppa Italia Sportful, del Campionato Regionale Giovani/Senior e del-la 4a Finale Regionale Ragazzi/Allievi. Gare avvincenti, sotto una debole nevicata e con piste tirate a lucido alla Golf Arena. Fulvio Scola si è avvicinato al leader del circuito, l’asiaghese Sergio Rigoni (Fiamme Oro), che rimane comunque al vertice della graduatoria di Coppa. Sara Pellegrini conferma invece con la vittoria il suo ruolo di leader di Coppa. In campo regionale la verone-se Fran-c e s c a Corbel-lari ha la m e g l i o sulle av-versarie. La ca-tegor ia giovani ha visto l ’ a f -f e r m a -zione di Antonio Facchin (So-vramonte), in campo Senior è stato l’atleta dell’Enal Villaga, Gabriele Caretta, ad avere la meglio. Oltre 80 gli atleti iscritti al campionato regionale Giovani e Senior, un centinaio erano gli atleti delle categorie Ragazzi ed Allievi.CLASSIFICHEGiovani / Seniores (Femminile)1. Corbellari Francesca In 14’59.3; 2. Prigol Eleonora; 3. Bolzan Lisa; 4. Piccoli Martina; 5. Bolzan Anna; 6. Padovan Martina; 7. Rosa Deborah; 8. Reato Ilaria; 9. Cherubin Maria; 10. De Lorenzo Silvia.Giovani (Maschile) - 7,5 Km (3 Giri Da 2,5 Km). 1. Facchin Antonio In

20’21.9; 2. Carlet Alessandro; 3. De Bettin Michele; 4. Busin Lorenzo; 5. D’agostini Nicola; 6. Campara Pietro; 7. Traina Marco; 8. Solagna Jacopo; 9. Grisotto Jacopo; 10. Massella Nicola.Seniores (Maschile) - 10 Km (4 Giri Da 2,5 Km). 1. Caretta Gabriele In 28’28.0; 2. De Martin Pinter Stefano; 3. Corradin Marco; 4. Vescovi Miche-le; 5. Bau’ Antonio Attilio; 6. Carraro Lorenzo; 7. Masiero Guido; 8. Armellin Denis; 9. Roncari Mauro; 10. Munari Paolo.Giovani / Seniores (Maschile) - 10 Km (4 Giri Da 2,5 Km). 1. Pasini Fa-bio In 25’12.0; 2. Kostner Florian; 3. Orlandi Luca; 4. Scola Fulvio; 5. Pel-legrin Sebastiano; 6. Fanton Paolo; 7. Ronc Cella; 8. Perotti Manuel; 9. Bri-gadoi Mauro; 10. Rigoni Sergio.Giovani / Seniores (Femminile) - 5 Km (2 Giri Da 2,5 Km. 1. Pellegrini Sara In 14’08.5; 2. Di Sopra France-sca; 3. Vignaroli Martina; 4. Roncari Debora; 5. Antoniol Erica; 6. Canclini Alice; 7. Da Ros Alessandra.U14 Ragazzi (Femminile) - 3 Km (1 Giro). 1. Ottaviani Debora In 10’18.0; 2. Rech Eleonora; 3. Rimoldi Giulia; 4. De Candido Piera; 5. Bernardi Isa-bella; 6. Ronzani Laura; 7. Bau’ Silvia; 8. Dallago Antonella; 9. Alvera’ Giulia; 10. Faefh Vagretti Gioia.U14 Ragazzi (Maschile) - 4 Km (2 Giri Da 2 Km). 1. Masiero Riccardo Lorenzo In 12’18.4; 2. Zovi Thomas; 3. Dallasega Matteo; 4. Carli Stefano; 5. Grossule Matteo; 6. Pomari Pietro; 7. Costantin Davide; 8. Sartori Filippo; 9. Carli Gabriele; 10. Doro LeonardoU16 Allievi (Femminile) - 4 Km (2 Giri Da 2 Km). 1. De Zolt Ponte Alessia In 12’22.7 0,00; 2. Buzzo Contin Anna; 3. Bergagnin Rebecca; 4. Pante Giada; 5. Alvera’ Angelica; 6. Rigoni Giorgia; 7. Reato Martina; 8. Facen Giulia; 9. De Grandi Verena; 10. Massella Lara.U16 Allievi (Maschile) - 5 Km (2 Giri Da 2,5 Km). 1. Ottaviani Keven In 14’26.3; 2. De Biasi Leonardo; 3. Fri-son Alessandro; 4. Zaccaria Samuele; 5. Celon Augusto; 6. Roncari Nicholas; 7. Mosele Federico; 8. Tanara Mattia; 9. Marin Jari; 10. Simonetto Mattia.

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il grande Sport 8 marzo 2015 - 15sport invernali

Campionati italiani Juniores Zenere domina libera e super gigante

Ai Campionati italiani Giovani di Pila si è distinta ancora una volta la eneghese della Foresta-le, Asja Zenere. In uno scena-rio da cartolina di Natale, su un tracciato di 43 porte disegnato da Giuseppe Budelli, il gradi-no più alto del podio è spettato proprio alla diciottenne di Enego che ha chiuso in 1’28”99 nella discesa libera, precedendo di un decimo l’altoatesina di Selva di Val Gardena, portacolori delle Fiamme Gialle, Nicole Delago (1’28”99), con terza l’aspirante di Bardonecchia, Alessia Timon (1’30”04), al rientro nella sta-gione agonistica dopo un brutto infortunio. E il giorno bis nel super Gigan-te. Due titoli che legittimano di fatto la convocazione della gio-vanissima altopianese di Enego ai mondiali Juniores si sci alpino a Hafjell in Norvegia. Si fa dun-que sempre più interessante la stagione per la neo campionessa italiana Asja Zenere, atleta ag-gregata al Corpo Forestale, che si destreggia benissimo sia in libera che in super G, dove pe-raltro ha conseguito punteggi Fis molto interessanti. Di recente il suo approdo alla

Coppa Europa e molti sono pronti a scommettere, magari già entro la fine della stagione, in una sua comparsata in Coppa del Mondo. Una previsione forse esagerata, d’altra parte si sa che

la nazionale azzurra ha bisogno di nuovi innesti, viste le ultime performance non esaltanti. Intanto il tredicesimo posto conquistato in Coppa a Davos nel super G fa ben sperare per questa

atleta che ha mollato ogni altro impegno e da tempo si allena in Alto Adige con Hansjörg Plankensteiner. Eccentrica, con un carattere tutto pepe, Asja ha un po-tenziale enorme da scoprire e da sfruttare, tant’è che da molti è considerata l’erede di Giulia Gianesini, altra veneta dell’Altopiano che tante emozioni ha regalato ai suoi tifosi. Dopo un’annata piuttosto sfortunata, che l’ha vista per mesi a mezzo servizio a causa di qualche problemi-no di salute poi ampiamente superato, Asja è tornata alla ribalta con un quarto posto di tutto rispetto nella gara Junior Championships di slalom gigante di Pila, con un buon 1’07” nella secon-da discesa, tempo simile a quello del primo gradino del podio conquistato da Laura Pirovano e Jole Galli. Insomma il Grande Sport

ha fatto bene a dedicarle la pri-ma pagina nello scorso numero. Le ha portato, evidentemente, un po’ di fortuna...

CAMPIONATI ITALIANI FONDO

Ecco Allieve e Allievi qualificatiper la sfida dei tricolori Questi sono gli atleti qualificati del Comitato Veneto Fisi per i Cam-pionati italiani di sci di fondo per la categoria Allievi (nati negli anni 1999 e 2000) che si svolgeranno a Sappada e Forni Avoltri dal 13 al 15 marzo. Allieve. Alessia De Zolt Ponte, Anna Buzzo Contin, Rebecca Berga-gnin e Lara De Bon (Valpadola); Giulia Facen, Giada Pante e Martina Reato (Polisportiva Sovramonte); Giorgia Rigoni (Valmagnaboschi); A n g e l i -ca Alverà (Cort ina) ; Verena De Grandi (Sci n o r d i c o Marmola -da); Camil-la Cona e Lara Mas-sella (Bo-sco); Alba M o r t a g n a (Enal sport Villaga). Allievi. Leonardo De Biasi (Ski College Veneto Falcade); Keven Ottaviani e Jacopo Lorenzi (Cortina); Samuele Zaccaria e Andrea Francesco Osta (Valpadola); Augusto Celon, Mattia Tanara, Nicho-las Roncari e Riccardo Saccardi (Bosco); Alessandro Frison (Enego Lisser); Federico Mosele (Us Asiago Sci); Jari Marin e Mattia Simo-netto (Enal sport Villaga); Simone Polito (Valzoldana); Stefano Dal Magro (Castionese); Andrea Mason (Orsago).

Sport e turismo All’Arena di Asiago un progetto di struttura polivalente

Golf e sci, il futuro è qui

Asja fa doppiettaBIATHLON GIOVANI

Prosegue l’attività di Usa Sci55 mini atleti fanno le prove Cresce il biathlon in Veneto e in questa stagione sono state più di una le occasioni che permettono di guardare con ottimismo a un interes-sante sviluppo futuro. Dopo i Campionati italiani giovanili in Val di Zoldo a fine gennaio, un altro evento di rilievo è statala giornata che l’Unione sportiva Asiago sci ha proposto lo scorso 23 febbraio. Protagonisti 55 atleti delle categorie Baby, Cuccioli, Ragazzi e Allievi, maschili e femminili, tutti provenienti dai comuni dell’Al-topiano di Asiago. Si è trattato di un’iniziativa promozionale che ha coinvolto tanti giovanissimi che mai si erano confrontati prima con il poligono e che aveva l’obiettivo di far crescere una disciplina emer-gente in Italia e nel mondo.

Prontaper i mondialijunioresin Norvegia!

Giorgia Rigoni, Valmagnaboschi

Una struttura in grado di rispon-dere alle esigenze di fruizione turistica di un’area sulla qua-le Asiago e l’intero Altopiano puntano per implementare la propria offerta sia d’estate che d’inverno. Sono queste le finali-tà del centro polifunzionale che sorgerà al Golf Club di Asiago, in località Meltar, al servizio in particolare della pratica golfisti-ca e dello sci da fondo, ma che potrà ospitare anche altri eventi e discipline sportive che si stan-no sempre più affermando nel contesto ambientale e paesaggi-stico dell’Altopiano. Il progetto di massima del-l’opera, si presume operativa tra 2016 e 2017, è stato presentato a Venezia, nella sede della Giunta veneta, dall’assessore regionale al turismo, Marino Finozzi, dal sindaco di Asiago, Roberto Ri-goni Stern, dalla presidente del Golf Club Asiago, Irene Gem-mo e dal presidente del Gruppo Sportivo Alpini Asiago, Fabri-zio Dalle Ave. “L’iniziativa ha

molti aspetti di virtuosità – ha sottolineato Finozzi –, in primis perché è frutto di una comparte-cipazione pubblico-privata, che mette insieme risorse regiona-li, pari a 1 milione e 125 mila euro, a cui si aggiungono quelle

del Golf Club, superiori al 20% dello stanziamento pubblico, per completare un’opera che sarà di proprietà del Comune di Asiago, che cura gli aspetti amministra-tivi e tecnici della realizzazione. Tre sono gli obiettivi che ci pre-figgiamo: rilanciare ulteriormen-te la montagna asiaghese attra-verso gli sport che l’hanno resa famosa, fornire attrezzature e

impianti moderni in grado di calamitare una clientela turisti-ca più ampia”. “A questo obiet-tivo stiamo lavo-rando da circa un decennio – ha sot-tolineato il sindaco Rigoni Stern – e ora finalmente potremo

dotare il nostro territorio di una struttura che ci consentirà di fare un salto di qualità in termini di proposta turistica ma anche di offerta sportiva, facendo leva su un binomio di grande fascino: golf e sci nordico. A beneficiar-

ne la nostra economia, ma anche la comunità e le società sportive del territorio”. La presidente Gemmo ha illu-strato le caratteristiche dell’in-tervento, “che si colloca in una più vasta operazione di restyling e potenziamento dei servizi del campo. E’ una struttura indi-spensabile per il futuro sviluppo del nostro club, consentirà di svolgere l’attività tutto l’anno, grazie a un simulatore di gioco che garantisce una preparazione a livello professionale. Ma sarà anche un edificio che, richia-mando lo stile della malga, im-preziosirà il contesto”. A nome delle società sporti-ve asiaghesi dello sci nordico, Dalle Ave ha ringraziato tutti i protagonisti dell’iniziativa, “che rappresenta una svolta – ha detto – anche nell’organizzazione di eventi che saranno il fiore all’oc-chiello dello sport d’Altopiano”. Foto: Gemmo, Finozzi e Rigoni Stern e un rendering della strut-tura progettata.

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