Il Grande Sport n. 188 del 20 ottobre 2013

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quindicinale, pagine di pura passione

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AVVOCATI & MEDICI

La zoomataCittadella intitola una via

ad Angelo Gabrielli

“Questa volta ce la facciamo” è una frase che il presiden-tissimo del Cittadella Calcio Angelo Gabrielli pronunciava quando l’ostacolo a molti sem-brava insormontabile. Ce lo ricorda l’assessore allo sport di Cittadella, Francesco Pozzato, riferendosi a una riunione per mettere il “Tombolato” a nor-ma, dopo la prima esperienza in B all’Euganeo. “Non vedevo via d’uscita – ricorda Pozzato - e così anche i presenti a quella

riunione. Ma Angelo Gabrielli mi prese in disparte e mi disse “Questa volta ce la facciamo”. Non riuscivo a immaginare come, ma lui aveva visto giu-sto”. Dopo Linz in Austria, anche Cittadella venerdì 4 ottobre ha intitolato una via ad Angelo Gabrielli (ex Viale della Sport) che unisce il polo industriale e quello scolastico e a quello sportivo. Una scelta appropriata, vista la notevole affluenza alla cerimonia.

HOCKEY PISTA

Coach Giudiceriparte senzadue suoi big

|||| a pagina 3

CALCIO

Petrone: «Sonosoddisfatto dicome giochiamo»

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MOUNTAINBIKE

Team San Marcosugli scudi alla3T Bike di Telve

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Quattro gare in una, oltre 170 equipaggi iscritti, nuove loca-tion e una ps che ha sconfinato nel bellunese. Il Rally Città di Bassano ha festeggiato nel mi-gliore dei modi il suo trenten-nale, con i campioni Biasion e Siviero a fare da apripista e con la finale del campionato Irc che ha assegnato il titolo proprio a

Bassano. Ne parla il presiden-te della Bassano Rally Racing Narciso Paccagnella, che dopo il grande impegno ha ora il tempo per ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a rendere unico questo appuntamento, sia a livello organizzativo che nel sostegno economico.

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MOTORI

Rally Città di Bassanooltre ogni aspettativa

Il Giro d’Italiasi decide sul Grappa

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La corsa rosa farà tappail prossimo 30 maggio 2014con unacronoscalatache partiràda Bassano

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Correre per la libertà, correre per fuggire alla guerra. Popolazioni intere, in ogni parte del mondo hanno questo tipo di problema. Come non mai in questo periodo in Italia siamo testimoni e spetta-tori di sbarchi continui di immi-grati.

Persone che lasciano il loro paese, rischiano la vita e spesso muoiono per cercare un futuro migliore. Mi chiedo se tutto ciò sia ancora possibile, qualcuno avrà sicuramente colpa di quello che accade, ma la politica si na-sconde ogni giorno dentro quello schermo che si chiama televisio-ne, che ci fa vedere solo quello che è giusto farci vedere.

Una storia su tutte, incredibile ma vera: la vita di Lopez Lomong detto Lopepe, originario del Su-dan. Nel 1991, aveva 6 anni, una domenica mattina nel villaggio di Kimotong le famiglie erano riu-nite per la messa, attorno a loro la guerra civile.

I miliziani filogovernativi arri-varono all’improvviso, minaccia-rono la gente di morte, caricarono i ragazzi su un paio di camion e se ne andarono. Da quel momen-to la vita del piccolo Lopepe era stravolta, doveva diventare un bambino guerriero, uno dei tanti.

I suoi genitori lo piansero, organizzarono pure un funerale senza sapere veramente se il loro figlio era morto. Lopepe invece riuscì a fuggire dal campo di pri-gionia, corse per tre giorni e tre notti tra boschi e radure e arrivò in Kenia in un campo profughi. Ci rimase per 10 anni ma il suo sogno era correre. Si allenava tut-

ti i giorni, al villaggio divenne fa-moso e nel 2001 grazie a un pia-no umanitario statunitense prese l’aereo e volò in America.

A sedici anni fu adottato da una famiglia di New York e da quel momento la corsa divenne qualcosa di importante. Nel 2003 è riuscito a riabbracciare la sua vera mamma poco lontano da Nairobi, dove i genitori si erano trasferiti. Un grande campione del mezzofondo, vincitore di molte gare, portabandiera degli Stati Uniti alle olimpiadi di Pe-chino. Un gesto simbolico, un messaggio al paese organizzatore da tempo accusato di supportare il governo sudanese ritenuto col-pevole del massacro del Darfur.

Alle olimpiadi di Londra è arrivato decimo nella finale dei 5000 metri. Grazie allo sport Lopepe ha ripreso in mano la sua vita non dimenticando le sue origini e mettendo in piedi il pro-getto “4 south Sudan” per aiutare il suo popolo. Lui ce l’ha fatta ma molti altri come lui perdono continuamente la vita, uccisi dal-la guerra, o spesso in un barcone in mezzo al mare solo per cercare un futuro migliore. Il diritto di vivere dignitosamente è il diritto fondamentale di ogni uomo.

mondoRunningdi Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 Km of Namib Desert 2010

Storie di vita, Lopepeha corso per la libertà

Lopez Lomong, detto “Lopepe”

mondoBenesseredi Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Genitori e figli “campioni”occhio a non esagerare

Mi sono imbattuta nella pubblici-tà di un corso in avvio a ottobre dedicato a genitori di giovani promesse del calcio dove, con la premessa “Partiamo dal presup-posto che ogni genitore vorrebbe per il proprio figlio null’altro che il meglio! Non è così?”, si pro-muoveva un’unica giornata in cui sarebbero state affrontate, oltre ad informazioni di natura giuridica su eventuali contratti, alcune temati-che relative al ruolo del genitore nell’evoluzione del giovane: tec-niche per una comunicazione effi-cace con il figlio calciatore, per lo sviluppo della motivazio-ne e di un atteggiamento vincente e a tutta un’altra serie di temi legati all’au-tostima, alla fiducia in sé, alla relazione con società, allenatori, agenti.

Non mettendo in dub-bio la serietà dell’ente promotore e consideran-do la complessità degli argomenti proposti, l’ar-gomento mi fornisce l’oc-casione per uno spunto di riflessione sul tema dello sviluppo dei talenti giovanili, non solo dei calciatori, in un’ottica che si lega allo sviluppo di un ragazzo e di una ragazza, o meglio di una per-sona, con i propri talenti partico-lari.

Il tema dello sviluppo dei talenti giovanili in ambito sportivo è di-scusso e affrontato in ogni nazione e diverse soluzioni e programmi di allenamento sono stati utilizzati dalle federazioni sportive. Molti studiosi concordano nel sostene-re che lo sviluppo dell’atleta è un processo a lungo termine all’in-terno del quale si possono indivi-duare tappe significative che tutti

attraversano e che favoriscono lo sviluppo dei talenti. Questo ap-proccio alla pratica sportiva è stato definito “Sviluppo a lungo termi-ne dell’atleta” ed è stato applica-to da importanti organizzazioni del mondo dello sport, fra cui il Comitato Olimpico inglese nella preparazione delle Olimpiadi del 2012. E’ un modello che si suddi-vide praticamente in sette fasi che coprono l’intero arco di sviluppo della vita e che sono state, sinteti-camente, così descritte:

1. Fase dell’Inizio Attivo (0-6 anni): divertimento e attività fisica

su base quotidiana, sviluppo delle abilità fondamentali di movimen-to;

2. Fase dei Fondamentali e del Divertimento (6-9 anni): diverti-mento e apprendimento di movi-menti globali e di base, semplici regole di etica, costruzione delle abilità sportive fondamentali;

3. Fase dell’Imparare ad Alle-narsi (9-12 anni): sviluppo di abi-lità sportive specifiche, sviluppo di abilità psicologiche e interper-sonali.

4. Fase dell’Allenarsi all’Alle-namento (12-16 anni): sviluppo abilità sport specifiche, sviluppo forma fisica e abilità psicologi-

che.5. Fase dell’Allenarsi a Compe-

tere (16-18): sviluppo e perfezio-namento forma fisica, competenze tecniche e tattiche, abilità psicolo-giche, programmi di preparazione mentale, allenamento sport speci-fico.

6. Fase dell’Allenarsi a Vincere (+ di 18 anni): sviluppo e perfezio-namento forma fisica, competenze tecniche e tattiche, abilità psicolo-giche, programmi di preparazione mentale per l’alta prestazione.

Nella descrizione di queste tap-pe si identificano, in sintesi, quello

che dovrebbe essere lo scopo principale di ogni periodo di sviluppo dei giovani atleti e delle gio-vani atlete (per ulteriori approfondimenti si può consultare Alberto Cei, Nuovi orientamenti nello studio del talento, Atletica Studi, Fidal, n. 3-4/2006, luglio-dicembre 2006, anno 37, pp. 53-68).

Non c’è nulla di male a sognare un futuro speciale

per il proprio figlio e che allena-tori, parenti, società sportive lo accompagnino alla realizzazione di questo sogno da campione, ma non bisognerebbe dimenticare an-che il fatto di come il bambino e la bambina o il ragazzo e la ragazza vivono questo loro ruolo, e in qua-le fase di vita lo stanno vivendo collaborando insieme allo svilup-po pieno del talento.

Per non rischiare, invece, di spingerli all’abbandono della pra-tica sportiva in corso, o all’utilizzo di altri mezzi per rincorrere la ri-cerca dell’eccellenza.

www.raffaellatoniolo.it

il grande Sport sportivamente 20 ottobre 2013 - 2

MARCE E CORSEsi trovano sul web:da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

(gz) Il Patti-naggio Godi-gese è la ter-za società in Italia ai cam-pionati Aics di Misano. La c o m p a g i n e guidata dal-l’allenatrice Elena Parolin si è classifi-cata terza su 129 società di pattinaggio artistico pro-venienti da tutta la Peni-sola confer-mando, come accade ormai da un lustro, di essere tra le dieci migliori scuole in questa competizione. Venticinque atleti sono partiti da Castello di Gode-go con la tenacia e l’ambizione di raggiungere la vette delle ri-spettive categorie; per alcuni il sogno si è avverato, per altri è stata comunque un’esperienza di condivisione e crescita che ha contribuito al successo del grup-po. Sono saliti sul primo gradino del podio i due giovanissimi del-la spedizione godigese: Marco Turchetto (2007) ed Eva Tieppo (2005). Medaglia d’argento per

Elvis Martinello, Elena Bobba-to, Sara Alessi, Silvia Pigozzo, Marco Zanchetta e per la cop-pia esordiente composta da Sara Turchetto ed Elvis Martinello. Il terzo posto è stato raggiunto da Anna Zanchetta, Elisa Pigozzo, Maira Tento, Jennifer Martinel-lo e Angelica Morillo. Grandi prestazioni anche per Susanna Milani, Emma Bergamin, Emi Milani, Diletta Porcellato, Elena Torresan, Sara Turchetto, Greta Capovilla, Sara Capovilla, Sofia Torresan, Miriana Toniolo, Giu-lia Zanchetta, Matilde Contarin e Anita Parolin.

Pattinaggio artistico

Godigese terza ai campionati italiani

registrazione tribunale di Bassano del Grappan. 8/2004 del 24.09.2004

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEVIA VERONA, 40, 36022 CASSOLA (VI)TELEFONO E FAX 0424 833717www.ilgrandesport.itPER CONTATTARE LA REDAZIONEE INVIARE FOTO E [email protected] RESPONSABILEMICHELE ZARPELLON 338 2022152CONSULENZA EDITORIALECLAUDIO STRATI 338 3509386COLLABORATORI Stefano Cirillo, Michelangelo Cecchetto,Enzo Casarotto, Rino Piotto, Barbara Tode-sco, Vincenzo Pittureri, Gabriele Zanchin EDITRICE LITTERA srl OFFICINA [email protected] Centro Servizi EditorialiGrisignano di Zocco (Vi)Il Grande Sport è freediffuso in oltre 900 punti a: Asiago Asolo Bassano del Grappa Borso del Grappa Breganze Caerano San Marco Campolongo sul Brenta Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon del Grappa Cittadella Conco Crespano del Grappa Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze San Lorenzo Possagno Pove del Grappa Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano Veneto San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna... e non solo!Lo puoi sfogliare e leggere anche nel webwww.ilgrandesport.ite su Facebook alla pagina Grande Sporte su Twitter alla pagina @IlGrandeSport

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Cicloturismo

Transalpina bike, un ponte sull’Europa

Da Bassano a Venezia l’ultimo tratto di pista ci-clabile che unirà Venezia all’Europa. O meglio la “transalpina Bike”, detta anche “Route n.1 du Pa-nathlon” cioè il pezzo mancante per far sì che un appassionato possa partire da Capo Nord per arri-vare fino a Venezia in bicicletta. Insomma, una pi-sta ciclabile che unisce Bassano-Castelfranco con Venezia sfruttando le tante strade secondarie delle nostre province. È stata presentata durante una con-viviale “da Fior” dal Panathlon Club di Castelfran-co alla presenza del sindaco Luciano Dussin che ha sostenuto da subito idea e iniziativa tutta “made in Panathlon” nel senso che i promotori sono proprio i panathleti castellani attraverso un loro socio, l’ar-chitetto Renato Beraldo, componente anche della commissione tecnica nazionale della Fci. Beraldo ha illustrato il progetto ambizioso, sollecitato dal-la presidente Piera Vettori. In sintesi si tratta di un progetto in itinere dal 2006 da quando cioè il past president castellano Vito Toso aveva recepito l’esi-genza avanzata dai colleghi di Bassano sollecitati da operatori turistici austriaci e tedeschi che dice-vano che molto turisti amanti della bici arrivavano dal nord Europa senza difficoltà fino a Bassano ma

che poi rimanevano al buio. “Così abbiamo trovato la collaborazione dei nostro soci Beraldo e Basso - spiega la presidente Vettori - che si sono impe-gnati fino ad arrivare a questo importante traguar-do”. Una prima tappa si è avuta sabato 8 settem-bre con la pedalata ecologica da Castelfranco fino a Venezia che ha visto la partecipazione di più di 130 ciclisti da tutta la zona. “Da parte nostra - ha spiegato Dussin - abbiamo riunito i vari tecnici dei comuni per spiegare il progetto ed è stato un vero successo”. Progetto realizzato anche con la fattiva collaborazione della federazione provinciale Fci rappresentata da Ivano Corbanese: “Creare nuovi percorsi in sicurezza è importante per il turismo ma anche per i nostri ciclisti” ha spiegato. E il pro-getto? “Semplice, concreto, fattibile e soprattutto senza spendere soldi - ha spiegato Beraldo, impe-gnato da vent’anni su questo fronte - noi diamo una indicazione di massima e poi i vari uffici tecnici dei comuni dovranno trovare la miglior viabilità sfruttando le stradine secondarie esistenti. Quando siamo andati a Venezia abbiamo percorso strade immerse nel verde davvero eccezionali”.

Gabriele Zanchin

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il grande Sport primo piano 20 ottobre 2013 - 3Il personaggio Premio della Fisi all’instancabile sportivo bassanese

Oltre 311 chilometri in 16 ore lungo le cinque salite del Grap-pa, per 9.060 metri di dislivello. Un’impresa un po’... folle, com-piuta quest’estate, e non per nul-la lui l’ha battezzata “1° Crazy biker’s Cicli Premier”. Il protago-nista è Luigino Premier, 47 anni, -appassionato ciclista di San Ze-none. “Siamo partiti in sei cicli-sti amatori delle lunghe distanze e delle salite più dure, alle 5 e 8 minuti da San Zenone - racconta Premier - e abbiamo affrontato la prima salita del Massiccio del Grappa con la voglia di arrivare alla fine delle 5 salite”.

Subito hanno attaccato la stra-da “degli Alpini”, 22 km con pen-denza media del 10%, massimo 18%, raggiungendo Cima Grap-pa alle 7,45. Da lì giù per Gau-po fino a Seren de Grappa. Poi è

stata la volta della strada “Chiesa nuova San Luigi” a Seren, la più dura, 23 chilometri con pendenza media 7% e massima 20%, por-tandosi di nuovo a cima Grappa alle 11,28. Discesa per Campo Croce e trasferimento (gran cal-do, 34 gradi) verso Fietta. A quel punto uno dei sei molla.

I cinque restanti vanno all’as-salto della “strada delal Vedet-ta”, 22 chilometri con pendenza media del 10% e massima del 18%: alle 15,22 sono di nuovo sulla Cima. Nonostante la fatica, racconta Premier, nel gruppetto c’era voglia di fare qualche scat-to e tentare qualche fuga!

Sulla sommità del Grappa si arrendono altri tre colleghi. La sfida continua per due: giù per Caupo a tutta birra e poi lungo

trasferimento verso Cismon pas-sando per Arsiè e il tratto stupen-do del lago del Corlo. Alle 17,32 iniziano la salita della “strada del Col dei Prai” a Cismon, 26 chilometri con pendenza media dell’8% e massima del 20%. A ora di cena, alle 19,53, rieccoli a Cima Grappa e si ferma anche l’altro amico per problemi di ora-rio.

Luigino rimane da solo: “Se-condo me a quel punto è iniziata la parte migliore del tour - rac-conta -, le gambe andavano e la voglia era di arrivare nonostante qualche problema di alimenta-zione, risolto ascoltando i prezio-si consigli del mio amico Martin Gruener: in 16 ore ho bevuto cir-ca 16 borracce, delle quali 10 con sali e sei di acqua di montagna, e ho mangiato delle barrette ener-

getiche, quattro paninetti con prosciutto crudo e un gel di zuc-cheri ad ogni salita, uno di-verso dall’altro, più della frutta secca. Alimenti che a Campo Croce mi hanno portato su be-nissimo”.

Premier si butta giù a ma-netta per la Ca-dorna a Romano e va a prendere l’affascinante salita di Cam-po Croce: alle 20,35 inizia l’ultima scalata

alla “strada Giardino” a Semon-zo, 20 km con pendenza media dell’8% e massima del 14%. “Dopo il quinto tornante mi mol-la anche il mio Garmin impostato su cardio - calorie: quando si è spento avevo consumato 5.670 calorie e iniziava il buio. Ma la luna piena mi ha portato fino in alto. Un gruppo di camperisti mi ha festeggiato e ho incontrato una compagnia di tedeschi che scen-deva con mtb e fari sui caschi. Alle 22.43 ho raggiunto la meta. Sono sceso al buio con due faretti davanti ed uno dietro, per Campo Croce. Alle 23.48 ero a casa!”.

Il motto del suo crazy giro, dice Premier, era: “Quanto beo xe andar in bici”. Lo ha aiutato anche nei momenti più duri. C’è da esserne certi.

L’impresa su due ruote

Premier a Cima Grappacinque volte in 16 ore Rigoni, che carriera!

Presentazione della nuova sta-gione di hockey su pista targato Bassano 2013-2014 in grande stile. Una festa che ha coinvolto grandi e piccini, con la presenta-zione delle squadre dall’avvia-mento fino alla squadra di A1. È stata l’occasione per presentare il nuovo main sponsor che com-parirà nelle maglie della prima squadra per questa stagione: la Sind. Il presidente Daniele Mer-lo: «Per l’A1 possiamo ritenerci soddisfatti, magari con qualche rammarico perché avevamo fat-to meglio l’anno prima. Comun-que siamo soddisfatti sia per quello mostrato in Coppa Cers dove siamo arrivati in finale, sia per quello che abbiamo fatto vedere in campionato arrivando quarti. Per la stagione che verrà abbiamo fatto una bella squa-dra». Il portiere Massimo Cu-negatti: «Abbiamo una squadra ringiovanita, con tanti bassanesi che hanno voglia di fare bene e quindi io li vedo convinti e hanno un’ottima occasione per dimostrarlo. Sarà comunque un

Hockey pista

Un tripudio giallorosso sul parquet del PalaInfoplus

Un nuovo importante riconoscimento nazio-nale a un bassanese: nell’ambito della fiera Expodolomiti a Longarone, domenica 29 settembre è stato conferito dalla Fisi il pre-stigioso premio “Distintivo d’oro al merito” a Sergio Rigoni, noto sportivo bassanese co-stantemente impegnato da ben cinquant’anni negli sport invernali, in particolare nello Sci nordico (sci di fondo), e bisogna dire che si deve esclusivamente a lui se a Bassano du-rante i difficili anni 60-70, quando imperava lo sci alpino, questa difficile specialità sia sopravvissuta, ed abbia potuto gettare le basi per il progressivo incremento negli anni 90, dove costituì un vero e prorpio boom. Sergio Rigoni, dapprima ottimo atleta, successivamente come dirigente, direttore di gare locali e nazionali si è sempre impe-gnato con grande altruismo e lungimiranza verso i giovanissimi e gli Juniores; iniziò nel lontano ottobre 1962 con la squadra ANA Montegrappa, per passare poi a fondare nel 1978 il Centro Sportivo Bassano che tuttora presiede, affiancando alla stupenda discipli-na dello sci nordico, l’emergente Skiroll (sci di fondo con rotelle su strada), due specialità

dove la squadra bassanese da lui diretta ha ottenuto prestigiosi risultati con numerosi titoli italiani.

Come riesca, con la pesante situazione economica, a racimolare fondi per organiz-zare puntualmente ogni anno le gare per i ra-gazzini e categorie giovanili non è facile da capirsi; un plauso va anche ai pochi generosi sponsors che ancora credono in lui prima di tutto come persona onesta e capace, certi che i loro contributi sono sempre andati, vanno e continueranno ad andare “a fin di bene”. Centinaia di bambini, ragazzi, adolescenti, juniores di ambo i sessi, della pedemontana e di alcuni comuni altopianesi han sempre trovato in lui un padre affettuoso e premu-roso, che li segue con amore, li consiglia, li allena. È conosciuto e stimato in tutta Italia; ecco il motivo di questo prestigioso e meri-tato premio. Chi lo conosce bene afferma che Rigoni è una persona molto riservata e schiva, un ge-neroso, un trascinatore, che sprizza energia e voglia di fare da tutti i pori, che da decenni lavora sodo per i giovani, una persona quindi di grande spessore morale che tiene alto il nome di Bassano, un benemerito e non solo dello Sport.

Nella foto Sergio Rigoni nel 1988

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campionato difficile con tutte le squadre che si sono attrezzate». Ampio spazio alla presentazio-ne dei due acquisti più impor-tanti: il catalano Boja Gimenez e l’argentino, naturalizzato portoghese, Emanuel Garcia. Il numero 37 ex Forte dei Marmi: «Sono contento di essere arriva-to a Bassano, e sono sicuro che andrà bene la stagione perché qui c’ è un gruppo fantastico. Ho scelto Bassano perché è una so-cietà storica e avevo bisogno di cambiare aria. Sono sicuro della scelta che ho fatto. Tatticamente

sono attaccante, spero di forma-re una bella coppia con Emanuel (Garcia) e fare tanti gol». Anche Emanuel Garcia dice la sua: «La scelta di Bassano è stata la scelta in Italia più facile perché ho cre-duto nel progetto che Massimo Giudice sta portando avanti e mi sembrava la meta più giusta per continuare la mia carriera. Mi sono trovato benissimo, in una settimana di allenamento ho im-parato tante cose nuove e siamo già pronti per martedì nella pri-ma di campionato». L’opinione che certo non poteva mancare

nella serata della presentazio-ne è quella del mister Massimo Giudice: «La squadra è stata co-struita su un progetto che dura già da quattro anni: abbiamo richiamato ragazzi che avevamo mandato a fare esperienza in al-tre squadre del Veneto ed ora li abbiamo riportati da noi perché li riteniamo pronti per entra-re in A1. È una scommessa sia con i giovani, sia con i ragazzi che giocano con noi da parec-chi anni. Speriamo di riuscire a mettere tutto ciò che abbiamo in mente in pista».

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F I S I O T E R A P I A | R I A B I L I T A Z I O N E | T E R A P I A M A N U A L E

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il grande Sport calcio 20 ottobre 2013 - 5Calcio 2. Divisione Pro In casa i giallorossi sono una macchina schiacciasassi, in trasferta zoppicano

L’Atletico Bassano difende i co-lori cittadini nel campionato re-gionale di C2 di calcio a 5. Per rendere competitiva la squadra la società ha ingaggiato 5 nuovi ele-menti che vanno a completare un gruppo già ampiamente rodato. I nuovi ragazzi si sono già integra-ti bene con il resto della squadra. Anche quest’anno a guidare il plotone, il presidente e allenatore Dino Alessio che forte della sua esperienza ottenuta sul campo e all’interno dello spogliatoio sa-prà ben far fronte alle varie fasi che si presenteranno durante tut-to il campionato; a coadiuvarlo in questa nuova sfida, oltre a tutti i dirigenti della scorsa stagione, anche Alessandro Zilio. I ragaz-zi che sono andati a rafforzare la rosa, composta da una venti-

na di atleti, sono: Fontana, Poli, Sellaro, Dalle Nogare e Fatihalli. Il campionato è arrivato alla 6° giornata; finora il Bassano ha osservato un turno di riposo e di-sputato 5 gare che hanno fruttato 4 vittorie e una sconfitta. Con il prossimo turno in cartellone si aprirà una serie di partite mol-to impegnative che vedranno l’Atletico affrontare molte squa-dre tra le più quotate pretendenti alla vittoria finale o comunque alle piazze d’onore che consento-no successivamente i play off. Il girone è composto da 15 squadre provenienti da tutta la regione (in particolare Nordest Veneto), ma l’appuntamento per tutti coloro che volessero seguire le partite in casa è il venerdì sera alle 21.30 al Pala Bruel di Bassano.

Bassano viaggia a corrente alternata

Con la partita fra i medici e gli avvocati in programma sabato 26 ottobre allo stadio Mer-cante (ore 15) si conclude il “trittico” della solidarietà 2013 dello Jus Sport Bassano: Un calcio all’epilessia Colore viola-bambini liberi dall’epilessia a San Michele (4 maggio 2013); Associazione oncologica San Bassiano-Av-vocati a S. Croce (29 giugno 2013) e appunta la partita del Cuore a favore della Città della Speranza. Ancora una sfida tra professionisti, una gara per la solidarietà fra avvocati e medi-ci che si sfidano per la terza volta. La bilancia pesa a netto favore degli avvocati bassanesi che si sono imposti nelle precedenti sfide be-nefiche, ma si sa, in questi casi il risultato è l’ultimo dei pensieri.

Calcio e solidarietà

Al Mercante la partita del Cuore fra medici e avvocati

Un punto nelle ultime due (in esterna però) e il primato che di-venta adesso un meno rutilante e abbagliante sesto posto. Dob-biamo forse allarmarci e inquie-tarci? Ma no, assolutamente no, tenuto conto che, organico alla mano, questo Bassano ad agosto manco avrebbe dovuto starci tra le magnifiche otto, tuttavia un paio di considerazioni sono opportune. In casa si procede sempre con la fanfara e in pom-pa magna (tre vinte su tre), men-tre lontano dall’arena amica del Mercante si zoppica oltremodo (2 pari e 2 ko). E sei espulsioni nelle prime sette giornate sono francamente troppe anche per una formazione orgogliosamen-te temperamentale come quella giallorossa poichè ogni domeni-ca tra quelli sanzionati e il lun-godegente Proietti ce ne sono sempre due fuori come minimo, tanto per una rosa di 20 effettivi e non uno di più che spesso deve ricorrere ai ragazzi della Berretti per completare la lista gara.

«Dunque, sul diverso rendi-mento tra casa e trasferta per il momento sono le statistiche e i numeri a condannarci non le prestazioni e il rendimento in campo - avvia la disamina Petro-ne - io delle prove dei miei sono sempre stato soddisfatto meno che del primo tempo di Legnago sabato scorso. Lì siamo stati ne-gativi, la squadra era ancora sul pullman. Sei partite e mezzo ok e 45 minuti da buttare, il bilan-cio parziale rimane comunque di segno positivo e gli 11 punti sono lì a testimoniarlo. D’accor-do, Bassano non è più al coman-do e ora è sesto, ma le prime otto in classifica sono raccolte in soli due punti, basta una domenica

per tornare lassù e tenete conto che delle sette gare disputate sin qui, quattro erano in campo av-verso. Io mi preoccupo soltanto se l’atteggiamento non è quello giusto e finora, tolti la famigera-ta prima frazione con la Virtus Vecomp, il Soccer Team mi è proprio piaciuto».

Va nel dettaglio Marione. «Coi veronesi fino all’inter-vallo siamo stati superficiali e presuntuosi - riconosce - ho notato egoisimi inaccettabili e

se questo gruppo non ha fame, smarrisce umiltà e si sente bra-vo, allora è spacciato, allora è già retrocesso, ve lo dico subito. Quanto alle espulsioni, mi indi-spettiscono solo quelle per fallo di reazione, oppure per proteste o per qualche intervento fuori controllo. Noi ne abbiamo patite un paio simili, ma le altre erano per normali azioni di gioco. Sia-mo uno spogliatoio di carattere, anche se giovane, i giocatori ci tengono da morire al risultato

e a costruire un’impresa con questa maglia provando a far cambiare idea alla proprietà e talvolta si fanno trascinare. Ma lavoreremo anche per discipli-nare certe sbavature ampiamen-te evitabili».

Così dopo aver bacchettato il suo reparto arretrato (“In difesa col Rimini in casa, pur vincendo al debutto e a Legnago abbiamo dormito...”) guarda oltre.

«La verità è che in qualunque maniera dobbiamo battere ades-so il Bellaria e poi continuare a fare punti senza troppi alti e bas-si - chiarisce - signori, quest’an-no la C2 è così: c’è un equilibrio pazzesco e ogni successo vale un capitale. E’ necessario spin-gere a tavoletta sino alla fine del girone d’andata strappando più risultati possibili, poichè vi assicuro che al ritorno sarà maledettamente più complicato andare a bersaglio, tutti vorran-no scampare alla mannaia della retrocessione, 9 su 18, guai a dimenticarlo e vi lascio immagi-nare che razza di battaglie senza quartiere potranno essere le ulti-me dieci giornate...».

Pensierino finale di chi scrive: tirare a manetta sino a Natale,m poi però a gennaio è auspicabile che la proprietà col residuo di budget rimasto in cassa prov-veda a gennaio a rimpolpare i ranghi con un paio di innesti di spessore. Quali? Un difensore centrale e una punta col gol in canna nel modo più assoluto. E se putacaso ci scappa un centro-campista come si deve, qui nes-suno si offenderebbe. Sennò la salvezza-promozione rimarrà un giro di ruota col destino a serio rischio di sbandata.

Vincenzo Pittureri

Il Cittadella sta volando in clas-sifica, grazie a tre vittorie con-secutive. L’ultima nel derby con il Padova è stata nel segno del “cinghiale” Claudio Coralli, che si è mangiato la gallina bianco-scudata nell’ora di pranzo. Dopo tre anni, dunque, il Cittadella è tornato a vincere al Tombolato contro i cugini alimentando en-tusiasmi anche fra chi la pensava diversamente dopo l’ultimo ton-fo di fronte alla Juve Stabia.

Prima della partita il presi-dente federale Andrea Abodi e la signora Mariella Scirea hanno consegnato al presidente del Cit-tadella Andrea Gabrielli la Cop-pa Disciplina e il Trofeo Fair Play, che hanno visto la squa-dra granata prima in Italia (2° anno consecutivo) nello scorso campionato. La prima vittoria in trasferta, invece, la squadra di Foscarini l’ha ottenuta a Car-pi. Una partita non bellissima per i granata, ma estremamente concreta e anche fortunata con il portiere Raffaele Di Gennaro migliore in campo.

Sono dieci i punti conqui-stati nelle ultime quattro partite coincise con l’esordio a Novara di Rodrigo Alborno. Proprio del difensore d’attacco paraguayano è stato il gol che ha deciso il ri-sultato al “Cabassi” di Carpi. Al seguito c’è stato il pullman di ti-fosi organizzati dal Salf Granata Club del presidente Silvano Bi-rollo, che in mattinata avevano

Calcio serie B

Il Cittadella prende il volo

visitato il campo di concentra-mento di Fossoli, a pochi km da Carpi, unendo l’aspetto sportivo con quelli culturale, storico e tu-ristico, oltre ovviamente enoga-stronomico. Una giornata da fa-

vola. Sabato 19 per la trasferta a Brescia il Club “Angelo Gabriel-li granata per sempre” organizza il pullman con partenza alle 11, costo 20 euro tutto compreso.

Rino Piotto

Calcio a 5 serie C2

L’Atletico Bassano si rinforza

I tifosi del Cittadel-la nella trasferta vittoriosa a Carpi con il ta-glio della torta dopo la vittoria per uno a zero

Petrone, mister del Bassano

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il grande Sport calcio 20 ottobre 2013 - 6L’esperienza Il viaggio dei giovani atleti nel tempio degli azzurri

Il Nove a CovercianoUn gruppo di 30 calciatori del-l’Ac Nove Stefani Consulting, si è recato nella mitica sede del centro tecnico nazionale della Federcalcio di Coverciano, nei pressi di Firenze.

«Abbiamo colto al balzo l’occasione proposta ai club come il nostro dalla Figc, di tra-scorrere una giornata al centro tecnico – racconta il dirigente dei gialloblu novesi Riccardo Toniolo –. I ragazzi del nostro gruppo delle categorie pulcini, esordienti e giovanissimi, han-no condiviso con entusiasmo questo progetto».

L’esperienza è stata indimen-

ticabile. Notevole l’emozione dei ragazzi che con ammira-zione e stupore hanno gustato la visita al Museo del calcio, costellato di documenti, imma-gini, testimonianze, trofei che hanno concesso al gruppo del Calcio Nove di ripercorrere in pochi istante l’intera storia del calcio italiano, degli azzurri.

Ad accompagnare i ragazzi nella visita, tra bacheche, ban-diere, medaglie e trofei il dottor Fino Fini, medico ufficiale della squadra azzurra dell’Italia dal 1970 al 1982, vale a dire un me-dico “Campione del mondo”, presente su quella panchina del

Santiago Bernabeu di Madrid che vide alzare al cielo la Cop-pa del Mondo tra le immense mani del grande Dino Zoff.

«I nostri ragazzi hanno ascoltato con partecipazione le spiegazioni del dottor Fini – ha spiegato Riccardo Toniolo –. Inoltre hanno vissuto una vera e propria giornata tipo, con una seduta di allenamento e l’in-mancabile partitella su uno dei campi del centro tecnico, calca-ti in passato da generazioni di campioni. Gli allenamenti sono stati guidati dallo stesso dottor Fino Fini che con squisita pas-sione ha seguito il gruppo di

Nove».La giornata a Coverciano ha

avuto il suo significato anche al momento del pranzo, con un menù semplice, calibrato su mi-sura per le esigenze fisiche e “di pensiero” dei ragazzi novesi.

La giornata al centro tecni-co della Federazione Italiana Giuoco Calcio a Coverciano è stata un’ulteriore dimostrazio-ne dell’attenzione e importanza con la quale l’Ac Nove Stefani Consulting guarda al settore giovanile e ai suoi ragazzi, alla loro crescita e alla loro forma-zione sia tecnica che umana.

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Bassano del Grappa - Stadio MercanteSabato 26 ottobre 2013 ore 15.00

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AVVOCATI & MEDICI Con la serata di gala in piazza Cadorna a Romano d’Ezzelino, si sono conclusi i festeggiamenti per il 30° anniversario di fondazione della Virtus Romano. Di fronte a un numeroso pubblico sono stati presentati alle famiglie degli atleti e a tutti i simpatizzanti il consi-glio direttivo e tutti i collaboratori del sodalizio virtussino. Momento clou dell’evento è stata la sfilata degli oltre 140 giocatori giallover-di, dai bambini dei Piccoli Amici agli adulti della Prima Squadra, accompagnati dai loro allenato-ri. Hanno preso parte alla festa la giunta comunale di Romano d’Ezzelino, i vertici dirigenziali del calcio veneto, con la presen-za di Giuseppe Ruzza e Patrick Pitton. Molto gradite sono state le testimonianze di alcune vec-chie glorie del Lanerossi Vicenza (Faloppa, Lelj, Carrera) e di mi-ster Ezio Glerean nel persuadere dirigenti, istruttori e atleti a vive-re l’avventura sportiva anzitutto come opportunità per consolidare i valori del rispetto, dell’impegno, della solidarietà. Hanno parteci-pato ai festeggiamenti numero-sissimi ex giocatori che hanno militato in questi 30 anni nella Virtus Romano. Hanno allietato la

serata gli sbandieratori di Roma-no d’Ezzelino, dimostrando tutta la loro abilità nel maneggiare i drappi; grande successo ha riscos-so la musica dei “The Mini Stars”, complesso composto da Fiorenzo, Flavio e Ruggero, fondato 46 anni fa e riunitosi appositamente, dopo lungo tempo, per esibirsi e rievo-care la nostalgica atmosfera degli anni Sessanta e Settanta. Il ringra-ziamento per l’ottima riuscita del-la serata va a tutte le associazioni di Romano, che hanno offerto un contributo importante per la ge-stione del traffico e dell’ordine pubblico (Gruppo Donatori San-gue e Donatori Organi, Protezio-ne Civile); ai ristoratori di piazza Cadorna, che hanno deliziato il palato affamato del pubblico con gustose prelibatezze; agli “spon-sor” amici della Società, in par-ticolare alla famiglia Alban della ditta AGB. È stata una serata in-dimenticabile, che ha ripagato di tanta fatica. Quando la popolazio-ne dimostra vicinanza e affetto a un’associazione che, nel territorio comunale, educa attraverso lo sport, è un segnale importante che la dedizione con cui si seguono le giovani generazioni trova ancora un gradito riscontro.

Calcio Prima categoria

Virtus Romano in festa

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il grande Sport motori 20 ottobre 2013 - 7Rally Città di Bassano Va in archivio la trentesima edizione con un successo straordinario

È ancora Giandomenico Basso il vincitore del Rally Sanremo. Dopo il successo dello scorso anno e quello del 2008, il pilota della Peugeot 207 S2000 ha con-quistato la terza vittoria assoluta nella gara ligure insieme a Mitia Dotta. Con la vettura del Team PowerCar, Basso ha iniziato la gara con un buon ritmo pur non dicendosi soddisfatto del feeling con l’auto anche a causa di una scelta non corretta di pneumati-ci; effettuate le regolazioni d’as-

setto, Basso ha preso maggiore confidenza vincendo la prova speciale numero 8 Colle Langan. Giunto a due prove dalla conclu-sione con 20” di vantaggio su Bouffier, il pilota del PowerCar team ha alzato il piede perdendo di colpo 13”: “È stata sudata ma è una bella vittoria; nella penul-tima prova ci è stato mandato un sms con l’intertempo che però era errato: convinti di essere in vantaggio non abbiamo forzato favorendo gli avversari”.

Il personaggio

Basso big al Sanremo

Paccagnella: «Che soddisfazione!»La 30. edizione del Rally Città di Bassano supera l’esame a pie-ni voti. Con oltre 170 equipaggi iscritti al via la manifestazione organizzata dalla Bassano Rally Racing può tranquillamente es-sere collocata fra le prime gare d’Italia per numeri di adesione e per spettacolarità dell’evento.

Quattro gare separate in un’unica soluzione, con una pas-serella di vetture da lustrarsi gli occhi. “Se dovessi evidenziare uno dei tanti lati positivi di questa edizione – ha dichiarato il presi-dente della Bassano Rally Racing Narciso Paccagnella – è proprio il fatto che in un solo giorno abbia-mo offerto uno spettacolo unico per gli appassionati di motori. Chi ha visto la gara ha potuto osserva-re auto di ogni tipo, dalle potenti Wrc alle storiche, passando per le nazionali e per le regolarità. Una vera leccornia per gli amanti delle quattro ruote”.

Presidente, com’è andata la manifestazione in generale?

“Molto bene, pur essendo noi un’associazione relativamente piccola abbiamo organizzato una gara grandiosa, nonostante alla vigilia avessimo delle preoccu-pazioni”.

Quali?“Beh, mettere assieme quattro

tipologie diverse di rally e gesti-re una complessità tale non era una scommessa facile da vincere. Ce l’abbiamo fatta e per questo devo ringraziare molte persone. A iniziare da Paolo Grandesso ed Erika Toniolo senza i quali sareb-be stato impossibile ottenere tutto questo. E poi ancora Sergio Pola-to, Fabrizio Alloro, Moris Alloro, Gianluca Menon, Antonio Frigo, Alberto Rossato e tutti i ragazzi

che hanno dato una mano, com-presi Renzo De Tomasi e il suo gruppo di ufficiali di gara”.

Un’edizione che, suo malgra-do, ha dovuto emigrare nel bellu-nese.

“Non è stata una scelta facile. Quando abbiamo saputo che la data coincideva con la Fiera di Bassano ci siamo subito rimboc-cati le maniche per trovare una lo-

cation differente. Quella di Fon-zaso con la prova di Caupo ha poi dettato le regole e le condizioni per il Monte Grappa e per Valsta-gna. Di fatto abbiamo corso una sola ps su un’altra provincia, il resto è rimasto qui da noi. So che qualcuno non ha capito la scelta ma vi assicuro che ci sono delle regole nell’organizzare un rally che non possono essere violate, e se abbiamo deciso questo traccia-to è stato anche per rimanere den-tro i termini del regolamento”.

I concorrenti comunque sono stati contenti?

“Moltissimo. Si sono divertiti sia per la spettacolarità delle pro-ve e sia per l’organizzazione che è stata impeccabile. Ogni catego-ria ha avuto l’importanza e l’at-tenzione che meritava, con palchi di premiazione differenziati e con percorsi a loro dedicati”.

Come sempre tantissime le persone che hanno dato una mano.

“Devo per questo ringraziare l’intero quartier Firenze che si è dimostrato veramente ospitale e accogliente, con tutti gli esercenti che hanno contribuito alla buo-na riuscita dell’evento. E poi un grazie a Franca Lovisetto della E-vent che ha allestito un ottimo spettacolo al Decò con l’elezione di Miss Rally”.

Infine lo spettacolo con i cam-pioni.

“Biasion e Siviero sono stati veramente disponibili ad aprire la manifestazione con la vettura messa a disposizione da Lorenzo Bresolin e poi a fare da apripista nelle prove. La loro presenza ha deliziato non solo i giovani ma anche chi ha qualche anno in più e che ricorda le loro epiche imprese. Le indicazioni tecniche sulle prove speciali che abbiamo avuto da Biasion poi sono state determinanti, un motivo in più per ringraziarlo di cuore”.

Michele ZarpellonIn alto il pre-sidente della Bassano Rally Racing Narci-so Paccagnel-la. A fianco i primi tre equi-paggi del Rally Internazionale premiato sul palco allestito in quartier Firenze a Bassano (foto Bosca)

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il grande Sport motori 20 ottobre 2013 - 9Sulle tre prove speciali Parata di equipaggi, dai bolidi Wrc alle vetture dello storico e della regolarità

Rally Bassano, comanda FontanaIl palco d’arrivo del 30° Rally Internazionale Città di Bassano montato in quartier Firenze ha accolto i vincitori Corrado Fon-tana e Nicola Arena che hanno conquistato tra l’altro anche il quarto titolo IRC. A contendersi matematica-mente il titolo erano in quattro con Porro a fare da terzo intruso ma è bastata una prova, quella inedita di Caupo per capire che il discorso sarebbe stato un discorso a due: tra Felice Re (Scuderia Etruria) e Fontana appunto. Il primo si aggiudica il primo tratto cronometrato ma il secondo limita il ritardo a soli 6”4. Fuori dai giochi Manuel Sossella (Mediatica) che lamen-ta problemi di appannamento del vetro che ne limita la visi-bilità e gli costa un ritardo che sfiora i due minuti e mezzo, così pure Porro (Bluthunder Racing) che non va oltre un settimo as-soluto. Si prosegue con la pro-va del Monte Grappa e Fontana prende in mano la situazione in-filando sette successi consecuti-vi che lo portano a concludere la gara con un tempo totale di 1 ora 19’36”5 e un vantaggio su Re-Bariani di 34”4. Gara d’at-tacco quella di Manuel Sossella che immediatamente reagisce al guaio e prova su prova fini-sce per recuperare parte del gap e andare ad occupare la quarta piazza. Lo precede in classifica Paolo Porro che va dividere il

il terzo gradino del podio con il suo navigatore Walter Nicola e che ha deciso di partecipare al Bassano in vista del pros-simo appuntamento del TRA, campionato che lo vede leader provvisorio. In ambito Mitropa Cup, cam-

Classifica Internazionale: 1. Fontana-Arena (Ford Fo-cus Wrc) in 1:19’36.5; 2. Re-Bariani (Citroen C4 Wrc) a 34.4; 3. Porro-Brusadelli (Ford Focus Wrc) a 1’57.9; 4. Sos-sella-Nicola (Ford Fiesta Wrc) a 3’14.8; 5. Albertini-Scatto-lin (Peugeot 207 - S2000) a 3’59.2; 6. Crugnola-Ferrara (Renault Clio R3) a 6’02.7; 7. Asnaghi-Castelli (Renault Clio Sport R3) a 6’28.3; 8. Fonta-na-Mometti (Ford Focus Wrc) a 7’22.3; 9. Zanon-Orian (Re-nault Clio - S 1600) a 7’31.8; 10. Capelli-Bergonzi (Peugeot 207 - S2000) a 7’35.3 Classifica Storico: 1. Tol-fo-Bordin (Porsche 911) in 1:01’10.4; 2. Pasutti-Campeis (Porsche Coupe 911) a 1’21.1; 3. Fontana-Vianello (Porsche 911 Sc) a 2’41.4; 4. Purin-Fab-bro (Volkswagen Golf Gti) a 2’44.4; 5. Bonollo-Sella (Fiat 131 Racing) a 5’03.9; 6. An-drighetti-Andrighetti (Lancia Stratos) a 5’22.7; 7. Scalabrin-Zannoni (Opel Kadett Gt/E 2.0) a 7’01.9; 8. Bordignon-Ferro (Porsche 911 S) a 7’10.1; 9. Stocchero-Pieropan (Auto-bianchi A112 Abarth 70Hp) a 8’37.3; 10. Manzelli-Marcon (Opel Manta) a 8’53.2

Protagonisti

I primi 10classificati

pionato per cui il rally di Bas-sano è anche valido, nona posi-zione assoluta oltre che miglior pilota della serie mitteleuropea è Bernd Zanon, con Francesco Orian alle note (Vimotorsport), autore tra l’altro di riscontri cronometrici assoluti. Chiude

tra nei top ten Stefano Capelli in coppia con Marco Bergonzi su Peugeot 207 della Giesse Promotion. Tornando in ambito IRC ad Andrea Dal Ponte (navi-gato Enrico Tessaro – sc. Etru-ria) va il titolo di classe S1600. Il pilota di Thiene, forse, se non avesse percorso questa mattina ben otto chilometri in mezzo alla nebbia forse avrebbe potuto puntare alle prime dieci piazze dell’assoluta. Rudy Michelini (sc. Movisport), sebben costret-to si è imposto al ritiro già nella prima prova si è imposto nella classifica di campionato del Trofeo Clio. Sul palco d’arrivo a Fabio Grimaldi stato conse-gnato il Trofeo “Loris Roggia” riservato al navigatore under 25 miglior classificato, e con il suo pilota Giacomo Scattolon ha diviso anche il Trofeo “Ales-sandro Bordignon” in quanto miglior equipaggio Under 25 classificato. I due meglio non potevano festeggiare anche il successo di classe R2 nell’IRC. Gara combattuta e selettiva con 47 equipaggi che hanno rag-giunto in palco d’arrivo. Sei prove: tre da ripetere; una inedita, una rivista e una classica: questo la base da cui parte il successo dell’8° Rally Storico Città di Bassano a cui va aggiunto un elenco iscritti nutrito e di qualità. Il risultato finale, una gara spettacolare, combattuta ed incerta dal primo

all’ultimo chilometro. E questo mix vincente è la cornice idea-le per la soddisfazione di Dino Tolfo e Alberto Bordin sul pal-co d’arrivo di Enego. La coppia del Team Bassano ha concluso la gara in 1 ora 01’10”4 prece-dendo di 1’21”1 Paolo Pasutti e Jean Campeis (sc. Motor in Motion) pure su Porsche 911, così come pure i terzi classifi-cati Fontana-Vianello (Club 91 Sq. Corse). Nelle battute iniziali era sta-to Giorgio Costenaro (Team Bassano) su Lancia Stratos a conquistare la leadership prov-visoria, mantenuta fino nella penultima prova quando, pro-blemi di frizione, lo hanno co-stretto al ritiro. A tenere il passo c’è stato sempre Tolfo che ha condotto una gara senza sba-vature. La classifica ha cambiato vol-to più volte nelle retrovie causa i tanti ritiri e le noie meccani-che che hanno penalizzato più di qualche pilota con ambizio-ni da podio. Come Giampaolo Basso che ha sbagliato gomme ed è incappato in due forature, con la seconda che gli è stata fatale, oppure Agostino Iccolti, fermato prima della terza prova da problemi di trasmissione. Per una manciata di secondi Roma-no Purin e Luca Fabbro (Team Bassano) non riescono a salire sul podio e si devono acconten-tare della quarta piazza.

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La piscina di Rosà si prepara a ospitare per sabato 26 ottobre il Meeting di Hal-loween. L’iniziativa nasce nel 2005 con l’intento di diventare la prima manifesta-zione giovanile in Italia dopo le più im-portanti gare federali quali i Campionati Italiani. Per farlo, l’obiettivo principale era riuscire ad avvicinare all’evento le società e gli atleti più prestigiosi e forti del territorio. La chiave del successo è stato l’anticonformismo: non più la clas-sica manifestazione di nuoto bensì una festa, Halloween per l’appunto, con gare di altissimo profilo scandite da musica e divertimento continuo durante tutta la manifestazione.

Come ogni anno il Meeting di Hal-loween dà il via ufficialmente alla stagio-ne agonistica riunendo il meglio del nuoto Veneto ma anche molti atleti fuori Regio-ne attirati dalla singolarità ed esclusività della manifestazione. Ad alzare ancor più il livello tecnico delle gare, fin dalla pri-ma edizione, ha sempre contribuito una rappresentativa della Nazionale Giovani-le guidata dal tecnico Walter Bolognani.

Scorrendo i nomi dell’albo d’oro si possono trovare molti atleti ormai affer-mati anche a livello internazionale: su tutti Luca Dotto, olimpionico a Londra 2012, vice campione del mondo nei 50 stile libero (Shanghai 2011); Riccardo Maestri, olimpionico nella 4x200 stile libero (Londra 2012); Carlotta Toni, me-daglia d’argento ai giochi del Mediterra-neo 2013 (Mersin TUR). Andrea Toniato, pluri campione europeo giovanile, meda-glia d’argento nei 100 rana ai Giochi del Mediterraneo 2013 e medaglia d’argento

nei 50 rana alle Universiadi di Kazan 2013; Giorgia Biondani, primatista italia-na nei 50 stile libero (categorie ragazzi e junior), medaglia di bronzo agli Europei Juniores di Poznan 2013; Federica Me-loni, campionessa europea giovanile nei 200 dorso (Belgrado 2012); Alessia Po-lieri, pluri medagliata tra europei e mon-diali juniores, e molti altri. Anche tra gli atleti di casa spiccano diversi nomi: Gia-da Trentin, finalista agli Europei Juniores nei 50 e 100 stile libero sia nel 2010 che nel 2011, medaglia di bronzo nel 2009 nei 100 stile libero alle EYOF di Tampere (FIN); Rachele Baù, medaglia d’argento nel 2009 nei 100 dorso alla Coppa Co-men di Catania, azzurrina agli Europeri Juniores di Anversa nel 2012; Kelly No-vello, altra azzurrina agli Europei Junio-res nel 2011, Manuel Frigo azzurrino alla Coppa Comen 2013 (RSM).

Con l’edizione 2012 l’evento ha rag-giunto l’apice della sua popolarità; l’in-serimento di un turno di gare anche il sabato pomeriggio, la riformulazione e il completamento del programma gare ha fatto battere tutti i record di parteci-pazione alla gara. Anche per l’edizione 2013 l’organizzazione e può contare sul contributo di Arena, sponsor tecnico che arricchisce il monte premi dell’evento, mente il Comitato Regionale Veneto ga-rantirà lo streaming video di tutte le gare sul sito della federazione Veneto (www.finveneto.org).

Per attingere a qualsiasi immagine ba-sta visitare gli album fotografici della pa-gina di facebook: https://www.facebook.com/meetingdihalloween?ref=hl

Nuoto a Rosà

Scatta il meeting di Halloween

il grande Sport altri sport 20 ottobre 2013 - 10Corsa Rosa L’organizzazione ha presentato il tracciato del 2014 con la cronoscalata del Monte Sacro

Eros Maccioni, giornalista di Tva e Il Giornale di Vicenza, è il nuo-vo campione italiano di ciclismo dei giornalisti professionisti. Ha vinto il titolo nel circuito degli assi di Calenzano, vicino a Firen-ze, battendo in volata il suo prin-cipale avversario, il campione uscente Piergiorgio Giacovazzo (Tg2), e gli altri contendenti ri-masti al comando dopo dieci giri

del circuito. Il percorso compren-deva una salita di circa un chilo-metro da affrontare ad ogni giro. Una maglia tricolore è andata an-che al bassanese Antonio Finco, primo degli over 50. Maccioni corre con l’Uc Romano 1972. Oltre a una decina di titoli italia-ni, ha vinto due medaglie d’oro e una d’argento ai campionati del mondo di categoria.

Ciclismo giornalisti

Maccioni tricolore

Il Giro d’Italia torna sul Grappa

Alla 3T Bike di Telve Valsugana a salire sul gradino più alto del podio è stato Damiano Ferraro, che ha preceduto al traguardo il com-pagno di squadra Johnny Cattaneo, che in que-sta competizione aveva trionfato l’anno scor-so. Per il vice campione italiano marathon si tratta di una conferma dello straordinario stato di forma di questo periodo: “Sono felice per me, per Johnny che è arrivato secondo e per tutto il team, perché chiudiamo alla grande la stagione. Alla Roc d’Azur non avevo potuto dare il massimo a causa del mal di schiena e di una slogatura alla caviglia, postumi di una caduta in allenamento. Mi sono rifatto. Sape-vo di poter fare la differenza sulla salita più lunga, dove di fatto per chi transitava per pri-

mo, visto il percorso, si sarebbe chiusa la gara. E così è stato. Ho sofferto un po’ il ritmo di Rabensteiner sulla prima salita, ma una volta rientrato, ho iniziato a guadagnare sempre più vantaggio e si è trattato poi soltanto di sapersi gestire”. Ottima prestazione anche da parte di Johnny Cattaneo, che alla Roc d’Azur aveva speso molte energie. Nonostante ciò, è riusci-to dopo una partenza in sordina a rimanere nel gruppo dei migliori e ad assicurarsi grazie alle sue grandi qualità tecniche in discesa e nei tratti veloci, il secondo posto, ad 1’30” da Ferraro. La giornata trionfale del Team Selle San Marco-Trek è stata completata dall’otta-vo posto assoluto del giovaneFilippo Giuliani e dall’undicesimo posto di Walter Costa.

Mountain bike

Il Team Selle San Marco centra la doppietta alla 3T

L’edizione numero 97 del Giro d’Italia tornerà sul nostro ter-ritorio venerdì 30 maggio con la cronoscalata Bassano-Monte Grappa. Intanto il comune di Crespano scalpita e si felicita: «Accogliere l’arrivo di una cro-noscalata a Cima Grappa è una grande vittoria» ha commentato Giorgio Andreatta, assessore allo sport e al bilancio di Crespano. Si tratta della terz’ultima frazio-ne e probabilmente le pendici del Monte Grappa decideranno le sorti del Giro.

Dal lontano 1909 questa è la seconda volta che il Giro d’Ita-lia propone un arrivo sul Monte Grappa. La prima nel 1968, pro-prio il 30 maggio, con la vitto-ria di Emilio Casalini (Faema) che staccò il suo capitano Eddy Merckx di 46” e Gabica di 51”: la maglia rosa finì sulle spalle di Michele Dancelli, il quale dovet-te toglierla solo due giorni dopo

per lasciare la passerella a Mer-ckx che vinse la gara a tappe. Il gregario Casalini percorse i 131 chilometri alla media di 31,385 chilometri all’ora. L’ultimo pas-saggio sul Grappa (ma non è stato un arrivo come quello in

calendario il prossimo 30 mag-gio 2014) avvenne tre anni fa, il 22 maggio, nella tappa Ferrara-Asolo lungo la «Salita degli ar-diti», dove si impose Nibali.

«È un evento a cui tenevamo molto, una vera e propria vetrina per il nostro Comune - ha dichia-rato il sindaco di Romano d’Ez-zelino Rossella Olivo in merito alla notizia che la tappa a crono-metro individuale passerà anche per Spin di Romano e Romano alto -. Siamo molto felici per la scelta del tracciato che gli orga-nizzatori faranno sfilare per il centro del nostro paese. Questo sport a Romano è molto popolare e conta tanti appassionati, quindi aspettiamo con trepidazione il giorno del passaggio della tap-pa cronometro. Cercheremo di accogliere il Giro nella maniera che merita e con l’entusiasmo con cui Romano accoglie tutti i grandi avvenimenti».

«È un’opportunità eccezio-nale di promozione - ha quin-di concluso Andreatta - e si è concretizzata grazie agli sforzi collettivi di alcune persone che hanno veramente a cuore il no-stro territorio».

Giorni fa la commissine del Giro in sopralluogo ha valuta-tole opportunità di percorso e le prime decisioni confermano che non si partirà dal Ponte Vecchio. Pare più papabile una partenza da viale delle Fosse o da altra zona del centro. Poi gli atleti si dirigeranno verso Romano Alto e da qui, invece di svoltare a si-nistra sulla Cadorna (itinerario storico della Bassano-Monte-grappa), proseguiranno per Se-monzo e per la salita di Campo Croce (strada Giardino), di 20 chilometri, più corta ma molto più impegnativa.

Lì si decideranno le sorti del-la gara rosa.

Emilio Casalini vinse nel 1968

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Snowboard L’atleta breganzese, con aderenze asiaghesi, nel Centro Sportivo Esercito

Leoni, soldato sulla tavola

Sono piovute a Cassola le uni-che due medaglie vicentine dei campionati italiani Under 16 di Jesolo, o almeno quelle indivi-duali, perchè due bronzi li han-no vinti anche, con le staffette 4x100, Moillet Kouakou del-l’Ovest Vicentino e Elia Zordan della Nevi.

Ma l’argento e il bronzo di Andrea Marin e di Simone Busnardo, portacolori del Gs Marconi che ha il suo quartier generale allo stadio comuna-le di San Giuseppe di Cassola, brillano dopo due prestazioni eccezionali. Marin, di Cassola capoluogo, al primo anno nella categoria Cadetti, ha migliorato nel salto con l’asta il suo per-sonale portandolo da m. 3,60 a 3,85, gestendo una gara presso-chè perfetta e vincendo l’argen-to tricolore. Mentre Busnardo, di Casoni di Mussolente, nel salto in alto, valicando l’asticel-la a m. 1,92 (ha un personale di 1,94), con una gara tutto cuore ha portato a casa il bronzo.

Amarezza totale per la sfor-tuna che ha perseguitato inve-ce Gloria Gollin, per la quale si poteva pronosticare un oro al 99,99 per cento: primatista italiana stagionale del salto in lungo con la pazzesca misura, per la categoria (e lei è al pri-mo anno...) di 5,80, gareggian-do sotto una pioggia battente il mattino di apertura dei cam-pionati, è incappata in due salti disturbati dall’acquazzone e, quando ha fatto quello giusto, verso i 6 metri, è stato nullo

per questione di millimetri: così non è nemmeno andata in fina-le, purtroppo. Lo sport a volte è atroce e questioni di millimetri, o centesimi, o millesimi, posso-no guastare anche la chiusura di stagioni eccezionali come quel-la della Gollin.

I marconiani a livello di squa-dra sono stati i più numerosi nella rappresentativa veneta. Ottimo il 7. posto conquistato sul podio con tenacia da Erika Pontarollo nei 3 km di marcia,

in 15’33”1, vicinissima al per-sonale. Bene anche Edy Nichele nel martello e Riccardo Migliet-ta nell’alto, atleti consolidati che hanno quasi eguagliato a Jesolo il loro PB, nonostante l’emozione: 44,17 (PB oltre i 46) per il primo, 1,75 (PB 1,80) per il secondo. I sei marconiani sono la punta dell’iceberg di una squadra U16 che quest’anno, a livello di campionati di club, incrociando le classifiche, si è dimostrata complessivamente la seconda forza del Veneto.

Atletica. Campionati italiani Under 16

Arrivano a Cassola (Marin e Busnardo)le uniche medaglie tricolori vicentine

Breganzese, asiaghese d’adozione perchè papà Edoardo, mamma Itala e tutta la famiglia ge-stiscono il Prunno, Tommaso Leoni, promessa azzurra dello snowboard, è di recente entrato a far parte della Sezione Sport Invernali del Cen-tro Sportivo Esercito. Leoni, che fa parte del-la Squadra Nazionale di Coppa del Mondo di snowboardcross, ha al suo attivo già stagioni in Coppa Europa e in Coppa del Mondo. L’arruo-lamento nell’esercito rappresenta una novità importante per Tommaso che gli consentirà da ora in poi di dedicarsi allo sport e alla sua spe-cialità in modo più sereno e cominciare quindi la stagione sotto i migliori auspici. «Sono davvero soddisfatto di essere riuscito ad entrare nel Gruppo Sportivo Esercito, per me, per il mio futuro, ma anche per i miei ge-nitori che mi hanno sempre sostenuto nella mia attività sportiva» ha dichiarato alla stampa.

Dopo la preparazione atletica svolta in ago-sto è cominciata quella in quota e Leoni è stato allo Stelvio con la squadra Nazionale di Coppa del Mondo di snowboardcross, agli ordini degli allenatori Stefano e Luca Pozzolini, insieme ai compagni di squadra Emanuel Perathoner, Luca Matteotti, Michele Godino, Omar Visin-tin, Raffaella Brutto, Michela Moioli e Fabio Cordi. Le prime gare della stagione, che vedrà nelle olimpiadi di Sochi l’appuntamento clou, sono fissate per dicembre.

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PremiazioniA Galliera il Gran Galàdel Gp Città Murata

Appuntamento con il Grande Sport lunedì 21 ottobre 2013 alle ore 20.30 al Palasport di Galliera Veneta dove si terrà il “Gala di Premiazione” del Tro-feo Internazionale Grand Prix Città Murata vinto dalla “Zalf Euromobil Fior”, che riceverà il prestigioso “Premio di Rappre-sentanza del Presidente della Re-pubblica”. Miss Lisa Stragliotto di Galliera Veneta parteciperà al cerimoniale di premiazione degli importanti ospiti, come sempre con l’apertura della gemellata delegazione dell’AS Cittadella Calcio. Madrine dell’evento le “Lupe Basket-Fila San Martino di Lupari” di Serie A1 guidate dal presidente Vittorio Giuriati. Altro momento-clou sarà la con-segna degli annuali Premi Grand Prix “Sport-Cultura” e “Dirigen-

te Sportivo dell’Anno” all’Asso-ciazione Nazionale Carabinieri e all’avvocato Claudio Pasqualin noto procuratore-sportivo, opi-nionista-televisivo. Sarà presente il campione azzurro di triathlon Alessandro Fabian del GS Cara-binieri protagonista alle Olimpia-di di Londra 2012 e nella mag-giori gare internazionali con un avvincente video di presentazio-ne. Il Grand Prix 2013 ha confer-mato le storiche 5 gare élite-un-der 23 di Longa-Schiavon; Alta Padovana Tour; Medio Brenta; Poggiana-Riese Pio X; Paderno-Ponzano Veneto e sarà proiettato un filmato a cura di Franco Da-muzzo e Mario Guerretta di Te-leciclismo sulla 12. edizione del Trofeo, ai vertici nazionali per le rilevanti corse e per i patrocini istituzionali e sportivi.

Estremi

Snowboarde skateboard

corsi al The PitCi sono nuovi sport da praticare in città. Con l’inizio dell’autun-no al via anche la nuova stagio-ne a The Pit, il nuovo centro de-dicato agli sport estremi aperto a Bassano del Grappa, con i corsi di arrampicata sportiva, di ska-teboard e di snowboard per tutte le età. Sono già iniziati i corsi di arrampicata sportiva a cura dell’associazione sportiva X Fighter Team, che si occupa sia dei corsi di avviamento all’ar-rampicata sportiva che dell’al-lenamento dei gruppi sportivi agonistici. I corsi di arrampicata strutturati a seconda dell’età dei praticanti sono tenuti dall’istrut-trice federale e campionessa ita-liana e mondiale Jenny Lavarda coadiuvata dai suoi più stretti collaboratori. L’appuntamento è tutti i martedì, giovedì e venerdì dalle 16.30 in poi. Proseguono inoltre con grande successo, ol-tre 30 il numero di iscritti nei pri-mi giorni, i corsi di skateboard che si tengono tutti i giovedì e venerdì dalle 18.30 alle 19.30. I corsi sono tenuti dal l’associa-zione Stale Fish di Vicenza, i cui istruttori, tutti diplomati F.I.H.P, da anni insegnano lo skateboar-ding presso le più importanti strutture della nostra regione. E per prepararsi alla stagione in-vernale a The Pit sarà possibile frequentare corsi e lezioni indi-viduali di snowboard freestyle sulla discesa in neveplast da 24 m con gli ostacoli tipici degli snowpark e skiresort italiani ed europei seguiti dai maestri di sci e snowboard. Tutti i dettagli e le informazioni su www.thepit.it e allo 0424.1901092

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