Il giornalino scolastico FERRINI NEWS 2007

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Anno 1, numero 0 Giugno 2007 Realizzare un giornale di classe o di scuola dovrebbe rientrare ormai nella consuetudine della di- dattica della scuola di ogni ordine e grado. Scrivere il giornale scolastico può trasformarsi da un compito in una passione. “Ferrini news” nasce all’insegna della continuità con altre mie esperienze in anni passati , per il fermo desiderio di continuare una tradizione, già avviata con il “D’Azeglio News” (1996) e “OggiSinopoli” (2003). Il desiderio è quello di “lanciare” il giornalino di tutta la scuola: di tutti quelli che lo scrivono e di tutti quello che lo leggono. Il giornale nasce dalla voglia di comunicare degli studenti, dalla necessità di avere uno strumento rappresentativo che possa far conoscere il proprio pensiero agli altri. In quest’ottica diviene un ele- mento forte della comunicazione, uno strumento per rendere la comunità scolastica più ricca di scambi interpersonali e di esperienze condivise e collettive. In modo particolare ho cercato di stimolare gli interessi dei ragazzi verso le novità e i problemi del mondo attuale con l’intenzione di verificare sul campo le loro competenze e di rendere visibili le loro passioni. L’attenzione si è concentrata soprattutto su temi che riguardano il mondo della co- munità scolastica con l’intenzione di alzare il tiro, di allargare l’orizzonte oltre le mura della scuo- la. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dall’Assessore alla Scuola che ha inviato una lettera di buon augurio che potrete leggere in ultima pagina. Ora non mi resta che augurare buon viaggio a tutti coloro che leggeranno queste pagine e attraver- seranno il piccolo mondo colorato e sorprendente che “Ferrini News” rappresenta grazie all’impe- gno, all’entusiasmo, alla voglia di esprimersi di chi l’ha realizzato. La Dirigente Scolastica Anna Giardina Ieri e Oggi: intervista alla Dirigente Scolastica. IERI e OGGI Pag.2 Corrispondenza da Londra. Pag.4 “Scuola Contardo Ferrini: grande prova all’Auditorium per piccoli artisti”. Pag.6 Domande al Presidente del Consiglio del 2° Municipio Giuseppe Gerace. Pag.6 Studiare alla “Ferrini”: uno spettacolo tutto nostro. Pag.7 Una poesia nel marmo. Pag.9 La memoria dei nonni. Pag.15 Voglia di poesia. Pag.17 Incontriamoci a tavola. Pag.20 Lettera dell’Assessore Alexandre Tessier (Assessore alla Scuola del 2° Municipio). Pag.21 Sommario

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Ferrini News 2007

Transcript of Il giornalino scolastico FERRINI NEWS 2007

Anno 1, numero 0

Giugno 2007

Realizzare un giornale di classe o di scuola dovrebbe rientrare ormai nella consuetudine della di-dattica della scuola di ogni ordine e grado. Scrivere il giornale scolastico può trasformarsi da un compito in una passione. “Ferrini news” nasce all’insegna della continuità con altre mie esperienze in anni passati , per il fermo desiderio di continuare una tradizione, già avviata con il “D’Azeglio News” (1996) e “OggiSinopoli” (2003).

Il desiderio è quello di “lanciare” il giornalino di tutta la scuola: di tutti quelli che lo scrivono e di tutti quello che lo leggono.

Il giornale nasce dalla voglia di comunicare degli studenti, dalla necessità di avere uno strumento rappresentativo che possa far conoscere il proprio pensiero agli altri. In quest’ottica diviene un ele-mento forte della comunicazione, uno strumento per rendere la comunità scolastica più ricca di scambi interpersonali e di esperienze condivise e collettive.

In modo particolare ho cercato di stimolare gli interessi dei ragazzi verso le novità e i problemi del mondo attuale con l’intenzione di verificare sul campo le loro competenze e di rendere visibili le loro passioni. L’attenzione si è concentrata soprattutto su temi che riguardano il mondo della co-munità scolastica con l’intenzione di alzare il tiro, di allargare l’orizzonte oltre le mura della scuo-la. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dall’Assessore alla Scuola che ha inviato una lettera di buon augurio che potrete leggere in ultima pagina.

Ora non mi resta che augurare buon viaggio a tutti coloro che leggeranno queste pagine e attraver-seranno il piccolo mondo colorato e sorprendente che “Ferrini News” rappresenta grazie all’impe-gno, all’entusiasmo, alla voglia di esprimersi di chi l’ha realizzato.

La Dirigente Scolastica Anna Giardina

Ieri e Oggi: intervista alla Dirigente Scolastica. IERI e OGGI

Pag.2

Corrispondenza da Londra. Pag.4

“Scuola Contardo Ferrini: grande prova all’Auditorium per piccoli artisti”.

Pag.6

Domande al Presidente del Consiglio del 2° Municipio Giuseppe Gerace.

Pag.6

Studiare alla “Ferrini”: uno spettacolo tutto nostro.

Pag.7

Una poesia nel marmo. Pag.9

La memoria dei nonni. Pag.15

Voglia di poesia. Pag.17

Incontriamoci a tavola. Pag.20

Lettera dell’Assessore

Alexandre Tessier

(Assessore alla Scuola del 2° Municipio).

Pag.21

Sommario

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IERI

Da “D’Azeglio News”- 1996 (S.M.S. D’Azeglio)

La Scuola Statale Massimo D'Azeglio, nota a Roma per le molteplici iniziative di carattere culturale e soprattutto per la sperimentazione musicale si è distinta anche nelle attività sportive.(...)

Ne parliamo con la Preside, la dottoressa Anna Giardina.

La scuola che lei dirige ha mai avuto una squadra orga-nizzata dai docenti?

"NO"

Allora cosa significano le coppe in Presidenza?

"La scuola ha avuto squadre di calcio ma gli alunni non ave-vano la possibilità di allenarsi all'interno dell'edificio scolasti-co, per mancanza di spazio adeguato. Grazie al gemellaggio con la scuola Francese Chateaubriand, la nostra squadra ha avuto modo di allenarsi a Villa Strohl-Fern e di vincere".

Vorrebbe provare a riorganizzare una squadra?

" Tutto dipende dai professori di educazione fisica."

Lei pensa che anche se la palestra ha il soffitto basso sarebbe possibile allenarsi?

" Questo dipende anche dallo sport praticato ma abbiamo la fortuna di avere vicino Villa Leopardi e Villa Ada, quindi la possibilità di allenarci nei grandi parchi di Roma".

Manuela Civica

Da “OggiSinopoli n°2”- 2005 (S.M.S. Sinopoli)

Che cosa si prova a fare la preside?

“ E’ una missione bellissima soprattut-

to perché si sta a contatto con i giova-ni.

Quanti anni dura la carriera di una preside?

Dipende dall’età che si ha. A 65 anni si va in pensione, ma si posso-no avere proroghe. Io non ho il desiderio di andare in pensione, e se ci sarà la possibilità accetterò di restare ancora in servizio.

Il nome di questa scuola “ Sino-

poli” l’ha voluto lei?

Io provenivo dalla D’Azeglio scuola musicale, poi nel 2000 le due scuole, D’Azeglio ed Afro, si sono fuse;

il Collegio ha proposto alcuni nomi tra cui Mascagni, ma io non ero soddi-sfatta. Ho incontrato poi un vecchio amico che mi ha mostrato la foto del maestro Sinopoli, da

poco deceduto. Ho così contattato la moglie del maestro che si è mostrata subito felice della proposta. Il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d’Istituto hanno accettato e così la scuola ha preso il nome di

“Giuseppe Sinopoli” di cui sono mol-

to orgogliosa.

Le è mai capitato di dover prendere decisioni difficili all’interno dell’isti-tuto?

Mi capita spesso, il preside deve calma-re le tensioni come accade in tutte le famiglie.

Ci sono contrasti tra Lei ed il corpo docente?

Contrasti che però vengono appianati. La pace è difficile da raggiungere. Gli antichi affermavano “Si vis pacem, para bellum” (se vuoi la pace prepara la guerra). Infatti la guerra è sempre in agguato, ma con l’impegno si risolve tutto.

Il maestro Giuseppe Sinopoli

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Quando i ragazzi commettono qualche “marachella” grave che provvedimenti prende?

Esiste il Comitato di Garanzia che giu-dica in casi gravi, altrimenti provvede il Consiglio di Classe. Io ascolto sempre il parere dei professori e dei genitori; bisogna capire le problematiche dei giovani.

C’è integrazione all’interno della scuola?

Esiste l’integrazione fra le razze e siamo la scuola che accetta il maggior numero di alunni stranieri. Per loro sono stati attivati corsi di alfabetizzazione e la loro presenza crea la ricchezza della nostra cultura che è ulteriormente arric-chita dalle loro tradizioni.

Quale consiglio si sente di dare a noi giovani?

Di affrontare la scuola seriamente e studiare: chi non studia avrà dei proble-

mi. I vostri genitori investono molto nel vostro studio e cercano di rendervi miglio-ri. Lo studio è il vostro lavoro e serve a realizzarvi oggi nella scuola e domani nella vita. Quelli che com-pleteranno il rego-lare ciclo di studi con profitto ter-ranno alto il nome della nostra scuo-la.

Classe 2ª A

nome dalla popolazione perché si can-cellerebbero ricordi importanti.

Cosa vorrebbe si notasse in un alun-no della vostra scuola? (Guido 5ªE)

Quello che ogni persona che lavora nella scuola (Dirigenti, docenti, ATA) desidera vedere sempre in ogni alunno: correttezza, senso del dovere, amore per lo studio, solidarietà per gli altri, impe-gno civico.

Si è abituata all’idea della scuola elementare o certe volte Le capita di pensare come fossimo alle medie?

In realtà non noto differenza perché si tratta di lavorare sempre con le persone. La mia disponibilità verso le persone che mi circondano, mi consente di valu-tare volta per volta i differenti bisogni.

Come ha deciso di fare la Preside?

(Celeste 5ªE) Per caso. Nel 1973 le presidenze erano vacanti e avutane notizia ho fatto do-

manda per ricevere incarico che mi è stato accordato dal provveditore agli Studi a Bacu Abis (CA), centro minera-rio vicino a Iglesias dove risiedevo es-sendo mio marito geologo presso le miniere di Nebida e Masua. Questa e-sperienza mi ha stimolato e convinta a continuare una volta trasferita a Roma nel 1979. Da questa data ho ricoperto

continuativamente il ruolo di preside nel quale sentivo e sento di poter compiere il

mio ruolo più per spirito di servizio che di prestigio.

E’ stata Sua l’idea di un giornalino scolastico? Se si, i docenti l’hanno accolta calorosamente o hanno esita-to? (Maria Sofia - Gaia 5ªC)

Sì, ho sentito il desiderio di coinvolgervi e lasciarmi coinvolgere in un’esperienza totalizzante che ci ha unito. Debbo preci-sare che ho imparato molto da voi per-ché insieme si cresce sempre. I docenti hanno inizialmente esitato, ma una volta avviato il processo ha faticato a fermarlo.

Quanto è importante la scuola per un allievo si scuola elementare imparare una lingua straniera? Pensa che questa scuola faccia abba-stanza per questo insegnamento?

Ritengo che la scuola italiana non faccia abbastanza. I docenti dovrebbero essere madre lingua e gli alunni dovrebbero imparare le lingue più parlate in Europa nei luoghi di origine per creare situazioni di comunicazioni più naturali possibile.

Ho avviato nell’anno un corso di conver-sazione di lingua inglese con docente di madre lingua e i risultati sono soddisfa-centi, e stiamo avviando un progetto di partenariato con una scuola di Londra.

Che cosa hai provato quando hai lasciato la scuola alla quale avevi persino dato il nome? (Andrea 5° A)

Devo confessare di aver provato un grande rammarico nel lasciare la scuola alla quale avevo dato molto e per la quale sentivo di poter dare ancora al punto da aver chiesto una proroga, ma tale sensazione è stata compensata dall’entusiasmo dei piccoli alunni che ho trovato nella nuova scuola. Non diversamente è successo con il perso-nale docente.

Hai provato sensazioni diverse la-vorando con i più piccoli? (Ludovica S. 5ªD)

Certamente, mi sento sempre attratta dalla loro vasta e inesauribile creatività. Il giornale ne è una testimonianza.

Le piacerebbe dare un altro nome alla scuola?

Avrei tanti nomi da proporre, per e-sempio Gramsci, personalità da rileg-gere e scoprire per il suo coraggio di vivere e morire in carcere senza mai perdere la sua dignità di uomo e scrit-tore come testimoniano “I quaderni dal carcere”. Un grande sardo generato dalla mia amata terra di Sardegna. Il nome di Ferrini per altro è noto a ge-nerazioni di studenti passate per queste aule e non sarebbe ben accetto un altro

OGGI: le domande degli alunni della “Ferrini”.

La Preside della scuola e gli alunni delle classi quinte.

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I nostri alunni scrivono alla Preside della scuola londinese (4 marzo 2007)

Dear Headmaster of Millfields School, in Hackney,London

We are the pupils of one of the fifth classrooms of the Primary School ”Contardo Ferrini”,

in Rome, Italy.

We read about your School in an article on” La Repubblica delle Donne” an Italian review.

Our Headmaster gave it to us.

We read it together our teachers.

We talked about it. It is very interesting article!

We found something common to our Schools:

1. Ferrini School Is open from eight ‘o clock in the morning to five ‘o clock in the evening, every week. Two days in a week, it is open from eight ‘o clock in the morning to seven ‘o clock in the evening. It’s a very long time! (as you)

2. We have some courses after the school lessons (as you). They are open to pupils of the School. This year there are 2 courses: one of Art and the other of English Language. There is also a post school (from 16,20 to 18.00). It Is called “ Aladin” where the children can play.

3. We have two refectories where we eat Italian food, but we don’t listen to music. So we should like to became pen friends with some pupils of your School and in the future we shall meet with you, perhaps.

Bye bye

Pupils of 5ª E

P.S. Our Address: Scuola Contardo Ferrini. Via di Villa Chigi 20/22 00199 Roma Italia

Cara Preside della Scuola di Millfields di Londra, noi siamo dei bambini di una delle classi quinte della Scuola Primaria “Contardo Ferrini” di Roma (Italia).

Noi abbiamo letto della Sua scuola in un articolo su “La Repubblica delle Donne” una rivista italiana.

La nostra Preside ci ha dato questo giornale e noi l’abbiamo letto insieme alle nostre inse-gnanti e ne abbiamo parlato.

È davvero un articolo molto interessante!

Noi abbiamo trovato qualcosa in comune con la nostra scuola.

1. La scuola Ferrini è aperta dalle ore 8.00 della mattina fino alle 17 della sera, ogni setti-mana.

2. Noi abbiamo alcuni corsi dopo l’orario di lezione a scuola (come voi), sono corsi frequen-tati dai bambini della scuola, quest’anno ci sono 2 corsi: uno di “arte” ed uno di “lingua ingle-se”; c’è anche un post-scuola (dalle 16.20 alle 18.00) ed è chiamato “Aladin” dove i bambini possono giocare.

Noi abbiamo due refettori dove mangiamo cibo italiano, ma non ascoltiamo musica.

A noi piacerebbe diventare “amici di penna” con qualcuno dei bambini della Vostra scuola e ... può darsi che in futuro noi potremmo incontrarci.

Ciao ciao!

I bambini della 5ª E

P.S. - Il nostro indirizzo è: Scuola Contardo Ferrini - Via di Villa Chigi 20/22 00199 Roma Italia

Testo

originale

in italiano

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Risposta arrivata il 20 aprile 2007

Dear Anna, Many thanks for your e-mail.

I was in Parma just a month ago speaking at a conference re Inclusion at the University.

It is very kind of you to want to work with me and my staff. You are more than welcome to visit us when ever you can. If you look on our web-site you can sec when we are open and closed. The site is www.millfields.hackney.sch.uk.

I am sure that we could learn much more from you than you can from us. I look forward to hearing from you.

Best wishes e tanti auguri,

Anna

La nostra Preside invita la Preside della scuola inglese (4 maggio 2007)

Dear Anna,

I would be very happy to meet you soon in person and there could be a nice opportunity to meet on the occasion of two im-portant events, which usually mark the end of the school year at the “Contardo Ferrini” School:

May 25th – FAMILY DAY held at the “Casa dei bambini” Montessori in Forte Antenne, lunch in the school park (we shall taste the famous “pork meat from Ariccia”, village renowned for its delikatessen, as well as other Italian specialties). Political representatives will attend and I would be honoured to have you as our guest.

May 7th – at the “Park Music Hall”, at noon, two classes from “Contardo Ferrini” (4th and 5th grade) will open the “Day of Music” (music and dances as per ORFF method, whose program is attached).

At my place I can host only two people but the staff you may want to be with you here could easily fine a good accomodation at a nuns’ school close to my house. In that respect, it would be helpful to know well in advance the number of people in-volved.

Meanwhile, I invite you to give a look at some pictures of our school and discover some of our educational activities and our pupils’ works by visiting our website http://cferrini.altervista.org .

Looking forward to meeting you, I greet you sincerely.

Anna Giardina

Testo originale in italiano.

Cara Anna,

sono ansiosa di conoscerti al più presto e l’occasione è data da due manifestazioni importanti che concludono l’anno scolastico alla scuola “Contardo Ferrini”:

25 maggio – FESTA DELLA FAMIGLIA nel plesso della “Casa dei bambini” Montessori di Forte Antenne con pranzo nel parco della scuola (arriva “la porchetta di Ariccia”, paese famoso per questa specialità gastronomica, e ci saranno altre specialità della cucina italiana). Saranno presenti personalità politiche e confido anche nella tua importante presenza.

7 maggio – all’Auditorium “Parco della musica”, alle ore 12 due classi della scuola “Contardo Ferrini” (una classe IV ed una classe V elementare) inaugureranno la “Giornata della musica” (musica e danze secondo il metodo ORFF, di cui ti allego il programma).

Nella mia casa posso ospitare soltanto due persone, ma il personale del tuo staff che vorrai portare con te potrà trovare una sistemazione presso un istituto di suore vicino la mia abitazione. A tal proposito sarà importante sapere tempestivamente il numero delle persone interessate.

Se vorrai vedere qualche immagine della nostra scuola, scoprire le attività che svolgiamo e “navigare” in alcuni lavori prodotti dai nostri allievi, potrai visitare il nostro sito web http://cferrini.altervista.org .

Ti aspetto.

Anna Giardina

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Spente le

luci, lo

spettacolo

ha inizio!

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Roma.

Lunedì 7 Maggio 2007 le classi V B e IV A della Scuola Elementare Contardo Ferrini hanno partecipato a “La giornata della musica”, esibendosi sul palcoscenico della sala Teatro Studio presso l’Auditorium.

In questa occasione i bambini hanno eseguito numerose danze, canti e orchestre, diretti dal Maestro Massi-mo Ciprigno, che li ha guidati e seguiti nel corso di questi mesi avvicinandoli in modo divertente al mondo della musica utilizzando il metodo Orff (Carl Orff, 1985/1992, compositore tedesco e direttore d'orche-stra)..

Entrato il pubblico in sala e preso ognuno il proprio posto, il Consigliere del lI Municipio, il sig. Gerace, ha aperto la manifestazione, passando poi la parola alla Preside della Contardo Ferrini che ha presentato i suoi ragazzi con orgoglio e soddisfazione. Spente le luci, lo spettacolo ha avu-to inizio: l’emozione dei bambini era tanta, ma sono riusciti ugualmente a superarla, dimostrando di aver fatto propri gli insegnamenti ricevuti.

Terminata l’ultima esibizione, l’applauso del pubblico è stato immediato, seguito dai calorosi e sinceri complimenti delle loro maestre, della Preside Giardina e dei genitori, commossi ed entusiasti per le emozioni che i loro ragazzi sono riusciti a trasmettergli.

Il giorno 18 Maggio, alcuni bambini della scuola sono andati a visitare il 2° Municipio e hanno intervistato il consigliere Giuseppe Gerace, Presidente del Consiglio del 2° Municipio.

Gli sono state rivolte molte domande a cui ha risposto mol-to chiaramente.

Quali sono i compiti del Municipio?

Il Municipio ha tanti compiti che riguardano aspetti impor-tanti per la vita di ogni giorno, la sicurezza, il commercio, l'istruzione, i servizi sociali (asili nido, centro anziani, la cul-tura, le politiche giovanili)

Perchè ha scelto questo lavoro?

Ho scelto di fare questo lavoro perché mi piace aiutare le persone e migliorare il mio quartiere.

Chi rappresenta il Presidente?

Il Presidente rappresenta il Municipio e precisamente tutti i consiglieri di ogni ideologia politica.

Quanto dura la sua carriera?

Il mio mandato dura cinque anni; spero però di poter conti-nuare a dare il mio contributo al quartiere per lungo tempo.

Che ne pensi della scuola Ferrini?

Spesso sono stato invitato alla Ferrini in più occasioni dalla vostra direttrice e ho avuto modo di vedere alcune delle vostre attività. Ultimamente la vostra partecipazione all' Auditorium per la giornata della musica è stata bella e coin-

volgente. Devo dire che la vostra è una scuola di eccellenza.

Come ti è venuta in mente la giornata della musica?

La mia passione per la musica è nata, quando ragazzo come voi frequentavo la scuola a sperimentazione musicale D'Aze-glio, passione che non mi ha mai abbandonato. Sono sempre più convinto che la musica è importante perché attraverso di essa si possono esprimere i nostri più profondi sentimenti.

Altri bambini avranno come noi l'opportunità di andare all' Auditorium?

Certamente abbiamo pensato di far durare il Festival della Mu-sica più giorni per dare ad altre scuole l'opportunità di vivere questa bellissima esperienza.

Ci può consigliare qualcosa per il nostro futuro?

La cosa più importante è lo studio perché la cultura vi farà raggiungere grandi obiettivi. Dovrete praticare tanto sport per crescere sani, parlare sempre con i vostri genitori ed ascoltarli perché i loro consigli sono i più sinceri.

Grazie Presidente

Grazie a voi, ragazzi!

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Secondo voi, come nasce uno spettacolo musicale?

Per la nostra classe, la quinta E, è “nato” durante una normalissima ricreazione

All’inizio di questo anno scolastico una nostra compagna:

Stefania, si portò da casa un CD con musiche sulle quali eseguire balli di gruppo. Così, con il per-messo delle maestre, durante la ricreazione, alcuni bambini cominciarono a spostare i banchi,per avere uno spazio libero, per poter ballare. Ogni settimana, i bambini che ballavano aumentavano sempre di più. Allora alla nostra maestra d'Italiano, una vera e propria risorsa di fantasia, venne l'idea di fare uno spettacolo realizzato tutto e solo da noi!

All'inizio volevamo fare un vero musical, che raccontasse la vita della nostra classe negli anni della scuola primaria, ma il progetto era troppo difficile, così la maestra ci suggerì qualcosa di più semplice, stile “Maestro Ciprigno”: musiche, balli e canzoni. La maestra Enrica, “la tecnologica”, si offrì di scaricarci da internet, mettendole su CD, tutte le musiche e le canzoni scelte da noi bambini. Piano piano, cancellando, aggiungendo, togliendo, litigando, discutendo, proponendo è venuta fuori una scaletta con canzoni interamente scelte da noi da ballare e da cantare.

Tutti i giorni, dalle 12.30 alle 14.00, abbiamo provato e riprovato il nostro spettacolo.

Lo spettacolo comprende 11 canzoni da ballare e 3 da cantare, una breve presentazione ed un bal-lo a conclusione.

I balli sono per file o per coppie, ma la cosa bella è che abbiamo trovato un modo per alternarci sul palcoscenico ed essere tutti ben visibili!!

Mancavano solo due cose: il giorno, che è ormai fissato per Giovedì 31 Maggio nel teatro della scuola, ed il titolo.

In questi ultimi giorni abbiamo votato e deciso che questo spettacolo si chiamerà: “The songs of 5ª E – Don’t worry be happy!"

Resta ancora una domanda da farsi: " Gli allievi avranno superato il maestro?"

Risponderemo con le parole che ci ha suggerito la maestra Anna Maria e che sono state scritte in una poesia famosa......." Ai posteri l'ardua sentenza!"

(Eeva – Valeria 5ªE)

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Ripensando a tutte le magnifiche esperienze passate in questi cinque anni, adesso non mi sembra vero che questo percorso sia già finito.

Ricordo persino il primo giorno di scuola, quando varcando la porta dell’aula ero curiosa di scoprire come sarebbe stato questo viaggio alla scoperta del mondo, e o-gni giorno passato a scuola ho imparato qualcosa: non solo a saper leggere e scrive-re, ma tante lezioni di vita che sicuramente mi saranno utili, nei prossimi anni. Quan-te lacrime hanno raccolto le maestre! Con il loro entusiasmo e la loro forza di volon-tà sono sempre riuscite a farci tornare il sorriso, sono sempre state premurose nei nostri confronti e in qualunque situazione sono state di nostro aiuto.

I miei compagni sono perfetti così come sono, ognuno con i suoi pregi ed i suoi di-fetti ed è per questo gli voglio bene, perché ognuno è diverso dall’altro ed ognuno è

un pezzettino di

Alice 5ªB

La scuola "Contardo Ferrini", è una scuola fantastica!

Appena entri vedi un giardino pullulante di alberi con foglie di colorì vivaci illuminate da un sole che fa risplendere i visi allegri e spensierati dei bambini che giocano in un luogo magico dove anche il rumore delle foglie diventa una melodia.

Seguendo una strada si arriva alle aule dove si fa lezione, di cui alcune vuote perché la classe è impegnata in attività musicali, sportive, informatiche, teatrali e pittoriche. Una volta al giorno si sente un cigolio: il carrello delle merende distribuite una volta al giorno da simpaticissime ragazze vestite con un camice bianco e un grazioso cappelli-no rosso. Per completare l'opera abbiamo una direttrice col cuore da bambina, pronta ed aperta ad ogni iniziativa proposta dalle nostre straordinarie maestre.

Non si potrebbe né chiedere né avere di più!

Michele 5°B

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Lavoro ideato e coordinato dall’insegnante Valeria TARANTINO

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Apollo è innamorato

il padre di Dafne è disperato.

Non sa cosa pensare

solo una metamorfosi la potrà salvare.

Dafne si è trasformata

Apollo dice:”Oh mia amata non mi lasciare,

perché io ti voglio amare!”

Cosa succede in questa scultura?Cosa succede in questa scultura?Cosa succede in questa scultura?Cosa succede in questa scultura?

Dafne si sta trasformando: i suoi piedi diventano radici, il corpo cortec-Dafne si sta trasformando: i suoi piedi diventano radici, il corpo cortec-Dafne si sta trasformando: i suoi piedi diventano radici, il corpo cortec-Dafne si sta trasformando: i suoi piedi diventano radici, il corpo cortec-cia; dalle braccia, dalle dita, dai capelli spuntano rami e foglie.cia; dalle braccia, dalle dita, dai capelli spuntano rami e foglie.cia; dalle braccia, dalle dita, dai capelli spuntano rami e foglie.cia; dalle braccia, dalle dita, dai capelli spuntano rami e foglie.

Apollo alzando il piede sinistro fa uno scatto per raggiungerla, ma lei si Apollo alzando il piede sinistro fa uno scatto per raggiungerla, ma lei si Apollo alzando il piede sinistro fa uno scatto per raggiungerla, ma lei si Apollo alzando il piede sinistro fa uno scatto per raggiungerla, ma lei si sta già trasformando: toccandola trova solo la corteccia. L’espressione di sta già trasformando: toccandola trova solo la corteccia. L’espressione di sta già trasformando: toccandola trova solo la corteccia. L’espressione di sta già trasformando: toccandola trova solo la corteccia. L’espressione di Apollo è disperata perché ha perduto la sua amata.Apollo è disperata perché ha perduto la sua amata.Apollo è disperata perché ha perduto la sua amata.Apollo è disperata perché ha perduto la sua amata.

Questo gruppo scultoreo è molto sentimentale e drammatico.Questo gruppo scultoreo è molto sentimentale e drammatico.Questo gruppo scultoreo è molto sentimentale e drammatico.Questo gruppo scultoreo è molto sentimentale e drammatico.

4ª A4ª A4ª A4ª A

Gian Lorenzo Bernini creò per il cardinale Scipione Borghese questo capolavoro raffi-gurante la metamorfosi in alloro della casta ninfa Dafne, inseguita invano da Apollo, dio della luce. L'opera marmorea in scala naturale, fu eseguita tra il 1622 e il 1625.

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Li ha scolpiti con stupore,

Bernini lo scultore!

Proserpina ha paura

e si dimena senza cura!

Ma Ade non vuole mollare

la continua a trasportare!

“Aiuto! Aiuto!”

Grida la ragazza.

Ade è arrabbiato

e delle urla si è stufato!

Ma Proserpina non smette.

Tutto inutile...

Negli inferi la mette!

Il grande gruppo marmoreo di Gian Lorenzo Bernini fu esegui-to tra il 1621 1 il 1622 e raffigura Plutone, dio e re degli Inferi che rapisce Proserpina, figlia di Cerere.

Cosa succede in questa scultura?Cosa succede in questa scultura?Cosa succede in questa scultura?Cosa succede in questa scultura?

La statua raffigura Proserpina mentre cerca di fuggire da La statua raffigura Proserpina mentre cerca di fuggire da La statua raffigura Proserpina mentre cerca di fuggire da La statua raffigura Proserpina mentre cerca di fuggire da Plutone. Plutone. Plutone. Plutone.

Si vede Plutone che tiene con forza Proserpina che cerca di Si vede Plutone che tiene con forza Proserpina che cerca di Si vede Plutone che tiene con forza Proserpina che cerca di Si vede Plutone che tiene con forza Proserpina che cerca di liberarsi dalla presa con grinta e paura.liberarsi dalla presa con grinta e paura.liberarsi dalla presa con grinta e paura.liberarsi dalla presa con grinta e paura.

La bellezza di questa statua esprime il dramma e l’amore.La bellezza di questa statua esprime il dramma e l’amore.La bellezza di questa statua esprime il dramma e l’amore.La bellezza di questa statua esprime il dramma e l’amore.

La caratteristica più impressionante è date dalle mani di La caratteristica più impressionante è date dalle mani di La caratteristica più impressionante è date dalle mani di La caratteristica più impressionante è date dalle mani di Plutone che stringono Proserpina: sembrano vere!Plutone che stringono Proserpina: sembrano vere!Plutone che stringono Proserpina: sembrano vere!Plutone che stringono Proserpina: sembrano vere!

4ª A4ª A4ª A4ª A

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La statua fu scolpita tra il 1623 e 1624 da Gian Loren-zo Bernini e rappresenta Da-vid che, armato soltanto di fionda, affronta un gigante in armi, Golia.

Il David è concentrato

e con un respiro trattiene il fiato.

Tiene una fionda in mano

per sconfiggere il gigante umano.

David è un pastore

e Golia non ne ha timore

Ma il David è forte

e la pietra gli lancia in fronte.

I Filistei scapparono

ma li acchiapparono.

Tutti lo acclamarono re

e comandò come se fossero in tre.

Cosa succede in questa scultura?Cosa succede in questa scultura?Cosa succede in questa scultura?Cosa succede in questa scultura?

Bernini rappresenta David mentre sta per lanciare la pietra a Bernini rappresenta David mentre sta per lanciare la pietra a Bernini rappresenta David mentre sta per lanciare la pietra a Bernini rappresenta David mentre sta per lanciare la pietra a Golia.Golia.Golia.Golia.

Lui è molto serio, lo si vede dagli occhi e dalle labbra.Lui è molto serio, lo si vede dagli occhi e dalle labbra.Lui è molto serio, lo si vede dagli occhi e dalle labbra.Lui è molto serio, lo si vede dagli occhi e dalle labbra.

Dalle labbra si capisce che sta trattenendo il fiato e gli occhi sono Dalle labbra si capisce che sta trattenendo il fiato e gli occhi sono Dalle labbra si capisce che sta trattenendo il fiato e gli occhi sono Dalle labbra si capisce che sta trattenendo il fiato e gli occhi sono quelli di uno molto concentrato nell’azione che sta per compiere. quelli di uno molto concentrato nell’azione che sta per compiere. quelli di uno molto concentrato nell’azione che sta per compiere. quelli di uno molto concentrato nell’azione che sta per compiere.

Sotto di lui c’è l’armatura di Saul e un’arpa con la testa d’ana-Sotto di lui c’è l’armatura di Saul e un’arpa con la testa d’ana-Sotto di lui c’è l’armatura di Saul e un’arpa con la testa d’ana-Sotto di lui c’è l’armatura di Saul e un’arpa con la testa d’ana-tra. tra. tra. tra.

Il gruppo scultoreo suscita intensa emozione in chi lo osservaIl gruppo scultoreo suscita intensa emozione in chi lo osservaIl gruppo scultoreo suscita intensa emozione in chi lo osservaIl gruppo scultoreo suscita intensa emozione in chi lo osserva

4ª A4ª A4ª A4ª A

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un villaggio.> - un villaggio di pig-mei? - gli chiese uno dei nipotini <No! I pigmei...... quelli bassi bas-si..... vivono nel cuore dell'Africa, presso le sorgenti del Nilo. Quella truppa, invece, era stata mandata nel Ciad, lo stato più povero di quel pae-se tanto povero.

I soldati si accamparono in una zona ricca di palme. Si trovavano bene, nonostante il clima inclemen-te....sapete bambini, nel deserto fa caldo caldo di giorno ma di notte..... sì battono i denti!

La vita procedeva tranquilla senza seri pericoli. I soldati scoprivano ogni giorno le meraviglie dell'Africa: gli animali, la natura, il bellissimo lago ed erano tranquilli. Un brutto giorno però si diffuse nell'accampa-mento una terribile notizia: due sol-dati mandati in perlustrazione non erano rientrati. C'era nel villaggio chi giurava di aver visto una sera l'erba ondeggiare....... gonfiarsi ......... e all'improvviso sbucare un serpente boa di dimensioni colossali...... il più grande ed il più bello che si fosse mai visto da quelle partì..... si diceva che sì fosse diretto proprio verso l'accampamento dei soldati. La popo-lazione locale temeva quei serpenti quasi più dei soldati nemici. Dopo quell'avvistamento i soldati intensifi-carono la sorveglianza. Una notte era di guardia proprio il nostro soldato insieme al suo più caro amico che si chiamava latteo. Il soldato era tran-quillo perché di solito non accadeva nulla.... era lì che guardava la luna - quella sera era quasi luna piena - e mentre osservava la sua luce che si rifletteva sul lago ..... Sentì un rumo-re strano..... quasi fosse....... ma sì era proprio un sibilo ... e non fece in tempo ad avvertire il suo amico Mat-teo che apparve il grande serpen-te....... la testa triangolare, grossa ...... la lingua sibilante, le squame colora-te che emettevano bagliori luccicanti alla luce della luna. In un batter di

ciglia il boa si avventò contro Matteo che quasi scomparve alla sua vista, avvolto dalle spire potenti del serpen-te. Preso alla sprovvista il soldato si lanciò a capofitto in una folle corsa per salvare l'amico che il serpentone aveva trascinato lontano. Quando lo raggiunse ci fu una lotta furibonda, che durò un tempo che sembrava non finire mai...... usò le armi che aveva con sé ...... il coltello.... forse..... la baionetta..... dopo non ricordò come fosse riuscito a sconfiggere il serpen-te, ma .... alla fine riuscì ad abbattere il boa e a salvare l'amico. Subito dopo sì sentì stanco... stanchissimo... come non lo era mai stato, ma raccolse le forze residue, riuscì a liberare l'amico svenuto e ferito ed a portarlo sulle spalle fino all'infermeria dell’accam-pamento. Matteo venne curato e si ristabilì completamente ... l'amico gli aveva salvato la vita. Divenne così per gli altri soldati il soldato coraggioso; ebbe encomi e medaglie e quando tornò in patria tutto il paese era orgo-glioso di lui.

Sai, dissi io a Tommaso,... sai chi era quel soldato tanto coraggioso? "No! Nonna.. chi era?". Era proprio il non-no di tuo nonno Andrea! E tu quindi sei proprio il pronipote di quel soldato che ha compiuto quell'azione tanto coraggiosa!

Da quel giorno nel paese quel soldato era soprannominato il serpente boa e tuo nonno era il nipote del serpente boa!

La nonna di

Tommaso Centra

Ora vi racconterò un piccolo episo-dio accaduto poco tempo fa. Una sera Tommaso, prima dì addormen-tarsi ha voluto che gli raccontassi una storia.

Quel documentario che abbiamo visto oggi pomeriggio in TV, ini-ziai, mi ha richiamato alla mente una storia che mi raccontò nonno Andrea su suo nonno che si chiama-va anche luì Andrea. "Quando ero piccolo - mi disse una volta tuo nonno -durante le sere d'inverno sedevamo tutti intorno al camino e il nonno ci leggeva dei libri di favo-le o ci raccontava delle storie..... storie vere, diceva. Ricordo quella volta che ci parlò dell'africa. Lui sedeva, come sempre su una grande poltrona dallo schienale altissimo e noi bambini su dei piccoli sgabelli davanti al camino. Mentre il nonno parlava ad un certo punto vidi com-parire nei suoi occhi un luccichio..., come lacrime trattenute. Lui se ne accorse e si girò verso il camino facendo finta di riattizzare il fuoco, per vincere l'emozione. Non ci riu-scì tanto perché disse: <È il mal d'Africa. È un paese veramente spe-ciale quello...... ti entra subito den-tro e non tè ne liberi più: quando torni indietro viene con tè e ti pizzi-ca l'anima con la nostalgia...

Sapete bambini.... tanto tempo fa per partecipare ad una delle tante guerre che c'erano in quel periodo in Africa, fu mandato, al seguito di un piccolo esercito, un giovane ra-gazzo pugliese. Era un giovane po-vero, sì, ma volenteroso, ricco di sogni e desideroso dì avventure. Si racconta che quando seppe che sa-rebbe partito per l'Africa fu preso da una tale smania, da una tale inconte-nibile felicita, che non riuscì a dor-mire per due notti di seguito.

Sbarcati in Africa, la guarnigione del giovane soldato fu mandata a proteggere un piccolo paese, quasi

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non l'avrebbe più trovata. A questo punto gli apparve una vecchina che gli chiese cosa avesse e lui rispose che era disperato perché aveva ormai capito che i sogni non possono mai divenire realtà. La vecchina lo rimproverò dicendogli che per conqui-stare i propri sogni bisogna lottare senza stancarsi mai e allora gli consegnò tre sassi, una spada ed una pozione velenosa che lo avrebbero aiutato nell'impresa. Alla fine gli indicò una grotta e gli disse di trovare la soluzione lì dentro.

Il principe allora entrò e vide in fondo alla grotta il castello di ghiaccio. Aprì la prima porta e vide un drago a tre teste che, desi-deroso di mangiarselo, teneva tutte le boc-che aperte, allora il principe prese i tre sassi e li tirò nelle bocche e il drago morì soffocato. Aprì la seconda porta e vide un leone che gli ruggì davanti, allora il princi-pe sguainò la spada fatata e con un solo colpo tagliò la testa al leone.

Aprì la terza porta e vide una bellissima ragazza che gli disse che doveva dimentica-re la principessa e gli offrì da bere. Mentre faceva finta di abbracciarla, il principe vuotò la pozione velenosa nel bicchiere della donna e questa morì.

Finalmente salì al piano di sopra e lì trovò la principessa che aveva sognato, ma era diversa, perché i suoi occhi erano di ghiac-cio come il suo cuore; allora si ricordò di quello che gli aveva detto la vecchina e parlò alla principessa con tutta la forza del suo amore. Fu capace di dire le parole più dolci e più tenere che mai si fossero sentite e piano piano il cuore di ghiaccio si sciolse e la principessa gli sorrise. Finalmente si abbracciarono e tornarono al castello del re e della regina e là vissero felici e contenti circondati dall'affetto dei loro sudditi.

Eleonora 4ª B

C'era una volta una principessa che era sempre gentile e buona con tutti e i suoi genitori erano molto contenti per lei. Però la strega di ghiaccio era invidiosa di lei ed allora la prese, la portò nel suo castello di ghiaccio e lì ghiacciò il suo cuore.

Allora tutto il regno era preoccupato per lei e comunque sapeva che aveva ormai il cuore ghiacciato e che quindi non sa-rebbe più stata la stessa, allora decisero di cercare un principe valoroso che la salvasse. Molti si presentarono per com-piere l'impresa, ma scelsero un principe che decise di andarla a salvare perché l'aveva sognata e si era innamorato di quel sogno.

La cercò per notti e giorni, per mare e per terra, insomma per un sacco di tempo girò tutto il mondo finché, ormai senza speranza, si sedette in una radura con le mani nei capelli a piangere disperato che

Disegni di Marta, Eeva e Francesco

della classe 5ª E

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Son le primule colorate a svegliare l’estate con i loro colori

son dei bellissimi , con la loro morbidezza ti fanno una carezza gioiosa e affettuosa.

La guerra non è bella e si risolve con amore e armonia e con tanta fantasia. Butta via le armi e pensa ad amarmi Se ci riesci tu La guerra non c’è più.

LA ROSA

La rosa aggraziata

Danza leggera

Bianca e rossa

Con il gambo esile

Altezzosa tra i fiori

Non cambia mai posa.

Profondo,immenso

Indescrivibile passione

È l’oceano nero come il vuoto

Ricco di vita e di morte.

Buio e tempestoso

Azzurro e maestoso.

Così è l’oceano.

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Poesie di Celeste, Eeva, Giulia, Marta e Fabio

della classe 5ª E

Arido e sabbioso, senza forme di vita dune immense con miraggi e passioni senza orizzonti questo è il deserto.

Esile fiorellino impaurito,

che si rasserena quando ci

sono io.

Ha gli occhi come due gocce

d’acqua,

è una risorsa di fantasia:

questa è la mia amica!

Il labirinto della vita È un tortuoso cammino Che si inerpica In montagne di paure, fiumi di angoscia, laghi di emozioni.

L’inquinamento è una nu-

be nera,

assomiglia alla sera.

E’un brutto pensiero.

Ma è verità,

ci sta distruggendo

con crudeltà.

. Grande il sorriso del nemico che ti colpisce Grande il sorriso del nemico che ti colpisce Grande il sorriso del nemico che ti colpisce Grande il sorriso del nemico che ti colpisce in poco tempo.in poco tempo.in poco tempo.in poco tempo. Con il pensiero ti porta in un cuore che non Con il pensiero ti porta in un cuore che non Con il pensiero ti porta in un cuore che non Con il pensiero ti porta in un cuore che non hai mai visitato hai mai visitato hai mai visitato hai mai visitato Un'anima brillante che ti colpisce dentro il Un'anima brillante che ti colpisce dentro il Un'anima brillante che ti colpisce dentro il Un'anima brillante che ti colpisce dentro il centro del sentimento, centro del sentimento, centro del sentimento, centro del sentimento, l'amore è grande all'inizio per lui che ti in-l'amore è grande all'inizio per lui che ti in-l'amore è grande all'inizio per lui che ti in-l'amore è grande all'inizio per lui che ti in-ganna ferendoti selvaggiamente, ganna ferendoti selvaggiamente, ganna ferendoti selvaggiamente, ganna ferendoti selvaggiamente, lui con la parola ti trafigge causandoti u-lui con la parola ti trafigge causandoti u-lui con la parola ti trafigge causandoti u-lui con la parola ti trafigge causandoti u-na ferita che non si può più rimarginare.na ferita che non si può più rimarginare.na ferita che non si può più rimarginare.na ferita che non si può più rimarginare.

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Cari lettori,

quest’anno abbiamo conosciuto un nuovo modo di “andare per versi”.

Si tratta dell’HAIKU, semplice e suggestiva poesia giapponese.

L’HAIKU descrive un’immagine e fa intuire pro-fonde emozioni, ma non spiega.

Questo tipo di poesia si riferisce alla natura.

SPUNTA UN FIORE NASCE UNA VITA LAGO BRILLANTE

CIELO GRIGIO VENTO, TUONI, FULMINI

UN TEMPORALE

Non è difficile, perché non provate anche voi?

Se fossi un giorno di primavera

sarebbe sempre festa nel tuo giardino!

Se fossi un arcobaleno faresti

entrare il cielo nel tuo cortile!

Se fossi una poesia porteresti

nel mondo il tuo canto in ogni angolo!

Se fossi un bel giardino coltiveresti

le tue rose per ogni bambino!

Se fossi un amico ti confiderei

il mio sentimento!

Ma tu scuola sei molto di più!

Tu sei la speranza per le nostre giovani vite!

E sei il rimpianto per chi da te si è allontanato!

Abbiamo immaginato che la scuola fosse tante cose, per e-sempio un luogo aperto, sorri-dente, dove poter incontrare tante persone, dove far circolare tante idee e dove far partire per tutto il mondo tante poesie.

5ª F/G

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POLLO ARROSTO

CON PATATE

Tagliare le cosce a pezzetti, in una coppa mettere abbondante olio, il succo dei limoni, il rosmarino, e le foglie di lauro ed sbattere con una forchetta per formare l'emulsione, aggiungere i pezzi del pollo mescolare e lasciarli in questa marinatura per un'oretta. Nel frat-tempo tagliare le patate a tocchetti abbastanza grossi, tenendole un po'di tempo in una bacinella d'acqua fresca. Trascorso il tempo stabilito, sgocciolare le patate, asciugarle e versale nella coppa del pollo dando una bella mescolata affinché si insaporisca il tutto. Versare il composto in un tegame antiaderente, salare pepare e mettere in forno a 200°C. Dopo mezz'ora circa aggiungere il vino bianco, mescolare e finire di cuocere rigirando il tutto il meno possi-bile per non disfare le patate.

Ingredienti

• 2 coppie di cosce di pollo • 1 kg. di patate • 2 limoni • rosmarino • alcune foglie di lauro • olio • sale • pepe

Preparazione

A tavola, in buona compagnia, nascono i migliori progetti.

Ecco alcune ricette della nostra mensa cucinate per noi dal cuoco della scuola Grillo Giovanni.

GNOCCHETTI SARDI

AL POMODORO

Cuocere la pasta. In una padella saltate i pomodori a pezzi con un cucchiaio di olio e mezzo spicchio di aglio, poi unite la panna e il burro. Mescolate bene e fate cuocere per 10 minuti. Scolate la pasta e fate la saltare nel tegame per qualche minuto.

Ingredienti

• 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva

• aglio

• sale

• 15 g di burro

• 25 ml di panna liquida

• pepe nero

• 150 g di pomodori ciliegini

• 20 g di pecorino sardo

• 200 g di gnocchetti sardi

Preparazione

PASTA GRATINATA

AI POMODORINI

Ingredienti

• 400 g. pasta corta

• 300 g. pomodorini ciliegia

• aglio

• basilico

• pangrattato

• parmigiano grattugiato

• sale

• olio d'oliva

Accendere il forno a 200°C in modalità grill.Lavare e taglia-re i pomodorini a metà, sistemarli quindi in una teglia da forno unta con olio ricoprendone la superficie. Cospargere con sale, aglio e basilico a pezzetti, una buona dose di par-migiano grattugiato e pangrattatto. Infine aggiungere l'olio d'oliva in modo che possa gratinare bene. Infornare e intan-to lessare la pasta. In 15 minuti i pomodorini dovrebbero essere gratinati e la pasta pronta da scolare e quindi da versare nella teglia e amalgamarla al condimento. Infornare per altri 5-10 minuti.

Preparazione

TORTINO DI PATATE

Lessate le patate senza sbucciarle e, a cottura ultimata, privatele della buccia e schiacciatele. Ancora calde, incorporatevi il caprino tagliato a dadini e il pecorino grattugiato, in modo che sciolgono a contatto del calore. Quindi salate e mescolate per amalgamare il tutto. Quando l'impasto si è raffreddato, aggiungete un pizzico di noce moscata, i tuorli d'uovo e la farina, mescolando di nuovo e aiutandovi eventual-mente con poco latte. A parte sbattete le chiare d'uovo a neve e inglo-batele quindi con delicatezza. Ungete poi una pirofila e versatevi l'im-pasto accomodandolo e tirandolo un po' in modo che risulti della stes-sa altezza su tutta la superfice della pirofila, cospargete eventualmen-te con qualche fiocchetto di burro e infornate a forno caldo, lasciando cuocere per 20-30 minuti circa a una temperatura sui 170º , sino ad ottenere una bella doratura. Prima di servire lasciate in forno a fuoco spento per almeno mezz'ora.

Ingredienti

• 800 g di patate

• 150 g di formaggio caprino semistagionato

• 1 cucchiaio di pecorino grattugiato

• 2 uova

• 2 cucchiai di farina

• olio extravergine d'oliva

• sale

• noce moscata

• burro.

Preparazione

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Gentile prof.ssa Giardina

accolgo con vivo apprezzamento la notizia della nascita del Giornalino "Ferrini news" che sottolinea la disponibilità e l'apertura della scuola ai propri studenti, alle realtà istituzionali e a tutte le componenti pre-senti nel territorio.

Non mi resta che congratularmi con lei per la buona conclusione di questo anno scolastico, che ci ha visto spesso lavorare tutti insieme per ricercare soluzioni ottimali e condivise e ringraziarla per questa inizia-tiva che sicuramente avrà riscontri positivi anche sul processo educati-vo dei ragazzi.

Cordialmente

Alexandre Tessier

Assessore alla Scuola del 2° Municipio

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Il libro L’inventore dei sogni di Ian Mc Ewan racconta le avventure di un grande sognatore, un bam-bino della vostra età che con l’immaginazione vive avventure incredibili che gli permettono di guar-dare la realtà da un diverso punto di vista.

Nell’ultimo capitolo del libro il protagonista sperimenta per alcune ore l’età adulta. Al risveglio dalla sua fantasticheria, Peter sente che un giorno questa condizione, a differenza di tutte le altre su cui ha fantasticato, gli apparterrà veramente e sembra mettere a fuoco in modo più consapevole le diverse opportunità che ogni età riserva.

Voi ragazzi delle classi quinte state vivendo un passaggio di crescita importante sul quale a-vrete ragionato e fantasticato chissà quanto.

Siete molto cresciuti rispetto alla prima elementare, quando avete conosciuto i vostri compagni e le vostre maestre. In questi ultimi giorni di scuola non è mancata l’occasione di ricordare insieme i pez-zi del nostro percorso: quaderni, disegni, foto, oggetti, cartelloni, ma anche episodi, frasi dette, emo-zioni, sentimenti...

Attraverso lo studio avete iniziato un lungo cammino, quello della conoscenza. Siete cresciuti insie-me ai vostri compagni, nella vostra classe, piccolo modello di una società più ampia. Nel gruppo a-vete imparato ad instaurare rapporti significativi con gli altri e a riconoscere le emozioni ed i senti-menti. Stando insieme avete compreso che proprio questi legami rappresentano le condizioni neces-sarie per sentirsi sicuri, per vincere o alleviare le paure. E ora che state per intraprendere un nuovo viaggio, portate con voi esperienze, insegnamenti, libri letti insieme.

Anche per noi maestre non è facile vedervi andar via, ma come l’aviatore del Piccolo princi-pe, altro libro a noi caro, dobbiamo lasciarvi andare, perché sappiamo che basterà aspettare per rive-dervi “splendere altrove”. Ricorderemo con affetto ognuno di voi.

Questo saluto celebra la conclusione di un percorso intenso del vostro cammino e rende gli occhi lu-cidi, ma già fremono le attese per quello che verrà, per gli incontri con nuove persone, per la voglia di misurarvi con prove sempre più impegnative. C’è ancora tanto da scoprire e da imparare!

Sappiate che gli amici si ritrovano sempre, che il viaggio continua.

... Peter si voltò a guardare il mare. Luccicava, fino laggiù, all’orizzonte. Gli si dispiegava dinan-zi,sconosciuto e immenso. Una dopo l’altra le onde si srotolavano e spruzzavano sopra la sabbia, e a Peter sembrarono l’immagine di tutte le idee e le fantasticherie della sua vita... L’oceano si gon-fiava e si ripiegava, perché a nulla e nessuno è dato di restare fermo, non agli uomini, non all’acqua e neppure al tempo... – Eccomi, - gridò Peter. - Arrivo -. E si sentiva agile e leggerissimo sulla sab-bia. “Sto per prendere il volo”, pensò. Chissà se stava sognando o se volava davvero.

Con l’augurio che possiate aprire le ali e volare da soli. E sempre più in alto!

Le maestre.

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Alla realizzazione di questo giornalino hanno lavorato, disegnando e scrivendo testi e poesie, gli alunni:

• 4ª A - Tutti gli alunni.

• 5ª A - Andrea AVERSANO, Matteo FARATRO, Alja Zoe FREIER, Giulia INGRAMI, Mattia SIRICA

• 5ª B - Beatrice AIELLO, Alice DE GASPARRE, Arianna DESIDERI, Sofia ESTI

• 5ª C - Gaia ARDIZZONE, Maria Sofia MERCATI, Arianna PERERA

• 5ª D - Ludovica SCIPIONI

• 5ª E - Francesco ADDEO, Celeste DE FIORE, Guido DI RENZO, Fabio MANCUSO, Marta PAPALE, Valeria SCORDO, Eeva TORTELLINI

• 5ª F - Simone BEI, Federica BOSCO, Gaia CARDARELLI, Silvia CAVACECE, Chiara DE PETRIS, Guendalina JACCOB, Riccardo PHEULPIN, Luca PORFIDO

• 5ª G - Lorenzo MARAGLIOLI, Antonio SICILIANO.

Avremmo voluto scrivere i nomi ed i cognomi di tutti gli alunni che hanno contribuito alla nascita del “Ferrini News”, ma non è stato possibile.

Abbiamo quindi scelto di citare solamente i nomi degli alunni delle classi quinte che, quest’anno, lasceranno la Scuola “Contardo Ferrini”.

Prossimamente pubblicheremo sul sito della scuola (http://cferrini.altervista.org) un dossier che raccoglierà tutti i lavori che, per motivi di spazio, non sono stati inseriti in questo giornalino.

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FERRINI NEWS

Anno 1 Numero 0 - Giugno 2007

La redazione di “Ferrini News”

Direttore: Anna GIARDINA (Dirigente Scolastica)

Redattori: tutti gli alunni delle classi V

Collaboratori (le insegnanti)

Rossella AMBROSINO

Antonella CATALDO

Emanuela DE GIUSTI

Paola FENOTTI

Anna Maria FUSIELLO

Barbara NESPOLINO

Maria Teresa SERLENGA

Anna SEVERINI

Paola SILVESTRINI

Maura VITACCA

Impaginazione, computer e grafica: Enrica ORESTANO (insegnante elementare)

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38° Circolo Didattico di Roma - Scuola Primaria e dell’Infanzia Statale “Contardo Ferrini”

Via di Villa Chigi n. 20/22 - 00199 ROMA

Tel. 06.86212470 - Fax 06.86212838

Email: [email protected], [email protected], [email protected]

Sito web: http://cferrini.altervista.org (url breve: www.scuolaferrini.too.it)