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La zona ASI si espande ma il lavoro… Ettari di campagna si trasformano per ospitare capannoni e strade. I grandi colossi del commercio arrivano in città da ogni parte d’Italia. Ma c’è qualcuno che pensa che la ricaduta economica sul territorio non si sia ancora vista. A cominciare dai posti di lavoro promessi e mai del tutto arrivati. Molfetta mecoledì 5 dicembre 2007 Quindicinale gratuito di informazione n° 0 Notte “brava”: le botte ed il processo La storia è da film. Ma la realtà è tutta un’altra cosa. Tutto ha inizio alcuni mesi fa nella periferia barese. Un uomo di Molfetta in cerca di emozioni piccanti. Due agenti di Polizia in servizio notturno e la vicenda si trasforma in un caso processuale. Davanti al giudice la storia va avanti. Eletti i revisori dei conti. Enzo de Cosmo abbando- na Antonio Azzollini. Politica Cittadella degli artisti: un sogno che forse non diverrà realtà Attualitaʼ Gaetano Salvemini: il ricordo del “professore” a cinquantʼanni dalla morte. Cultura Fenomeno Virtus: Molfetta si scopre innamora- ta della “palla a spicchi” Sport Inchiesta pagina 5 pagina 9 pagina 15 pagina 19 pagina 4 pagina 8 Siamo arrivati e ve lo diamo gratis

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La zona ASI si espande ma il lavoro…Ettari di campagna si trasformano per ospitare capannoni e strade. I grandi colossi del commercio arrivano in città da ogni parte d’Italia. Ma c’è qualcuno che pensa che la ricaduta economica sul territorio non si sia ancora vista. A cominciare dai posti di lavoro promessi e mai del tutto arrivati.

Molfetta mecoledì 5 dicembre 2007 Quindicinale gratuito di informazione n° 0

Notte “brava”: le botte ed il processoLa storia è da film. Ma la realtà è tutta un’altra cosa. Tutto ha inizio alcuni mesi fa nella periferia barese. Un uomo di Molfetta in cerca di emozioni piccanti. Due agenti di Polizia in servizio notturno e la vicenda si trasforma in un caso processuale. Davanti al giudice la storia va avanti.

Eletti i revisori dei conti. Enzo de Cosmo abbando-na Antonio Azzollini.

PoliticaCittadella degli artisti: un sogno che forse non diverrà realtà

AttualitaʼGaetano Salvemini: il ricordo del “professore” a cinquantʼanni dalla morte.

CulturaFenomeno Virtus: Molfetta si scopre innamora-ta della “palla a spicchi”

Sport

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Lillino Di Gioia resta alla finestra Il Partito Democratico eʼ in consiglio

Ognuno a casa sua. Per ora!Silvio Berlusconi propone il partito unitario del centro-destra. A Molfetta Forza Italia esulta, mentre Alleanza Nazionale ed UDC non considerano nemmeno lʼipotesi.

Lʼex candidato sindaco del centrosinistra lascia il

consiglio comunale

"Forza Italia sarà il tronco, il ceppo, la base su cui costruire quello nuovo". "Forza Italia ha le sue strutture e i suoi coordinatori che non devono essere toccati in alcun modo". Sono queste le parole utilizzate dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusco-ni, all’indomani dell’annuncio, da molti atteso ma da altrettanti inaspetta-to, dell’avvio di un cammino che nel giro di poco tempo dovrebbe portare alla “fine” di Forza Italia ed alla nascita di un nuovo soggetto politico unitario di centro-destra pronto a contrapporsi al nascente Partito Democratico. Insomma la risposta “azzurra” alla rivoluzione unitaria “rossa”.Ma non tutti hanno accettato di buon grado la proposta del “cavaliere” che seppur osannato dai suoi adepti ha già dovuto raccogliere i no dei non più così fedeli alleati Fini, Casini e Bossi.“E’ necessario riaprire il dialogo con il centrosinistra” ha aggiunto Berlusconi che ha come obiettivo primario il varo della nuova legge elettorale sul model-lo “tedesco” e le elezioni per provare a mandare a casa Romano Prodi.Una proposta di dialogo ben accolta dal leader del Partito Democratico Walter Veltroni ma che nelle forme non ha riscosso, come già scritto, il consenso pieno da parte degli alleati di centrode-stra.Il nome del nascente partito sarà scelto direttamente dai cittadini tra le due

proposte avanzate dallo stesso Berlu-sconi: “Popolo della Libertà” o “Partito della Libertà”.A Molfetta la mossa del presidente Silvio Berlusconi ha riscosso il consen-so di alcuni esponenti di Forza Italia ma anche l’avversità di Alleanza Nazionale ed UDC.Secondo l’assessore Leo Petruzzella, “la proposta del presidente Silvio Berlusconi non può che essere condivi-sa: la necessità di predisporre e varare una nuova legge elettorale è lampante,

Lillino di Gioia torna a pensare in grande. E per farlo decide di lasciare il consiglio comunale. Il nuovo ruolo di sub commissario regionale dell’Udeur non gli consente più di dedicarsi a tempo pieno alle vicende amministrati-ve molfettesi.L’ingegnere però non si eclissa dalla politica locale, perché, come ha ricordato lui stesso nell’intervento di commiato, “rimarrò attivo in città e non smetterò di interessarmi alle vicen-de molfettesi”. Di Gioia, giunto a Palazzo Giovene come candidato

Nel Consiglio Comunale di Molfetta si è costituito il gruppo unico denominato “Partito Democratico-L’Ulivo”, forma-to dai consiglieri Annalisa Altomare, Mimmo Cives, Nino Sallustio e Mino Salvemini.Quest’ultimo sarà il capogruppo del nuovo soggetto politico.Il prossimo passo per la costruzione in città del Partito Democratico sarà il prossimo 23 dicembre con l’elezione diretta del coordinatore cittadino. Il nome più gettonato è quello di Giovan-ni Abbattista nel frattempo nominato

portavoce del comitato provvisorio.“Con la nascita del nuovo gruppo –ha dichiarato in consiglio comunale Nino Sallustio- puntiamo a raggiungere la semplificazione della politica ed alla modernizzazione del suo sistema. Siamo convinti –ha aggiunto- che insieme riusciremo a raggiungere obiettivi importanti”. Intanto il partito ha nominato un comitato direttivo provvisorio di cui fanno parte, tra gli altri, oltre che i quattro consiglieri comunali anche Gugliemo Minervini e Piero De Nicolo.

sindaco del centrosinistra, lascia ma prima ricorda di essere stato messo ai margini da quello stesso centrosinistra che lo aveva designato suo rappresen-tante. Incoerenti!

il dialogo con l’altra parte dello schie-ramento è necessario per giungere alla più ampia condivisione di un cambia-mento fondamentale per il governo del Paese. Forza Italia in questi anni ha lavorato tanto sia in sede di governo centrale sia nelle amministrazioni periferiche, la nascita sulle sua fonda-menta di un nuovo soggetto politico unitario non può che essere apprezza-ta”.Di opposto parere, invece, il presidente del circolo territoriale di Alleanza

Nazionale, Francesco Armenio ed il segretario politico dell’UDC, Pasquale Minuto.“Non posso che essere in totale accor-do con quanto dichiarato dal presidente Gianfranco Fini: Alleanza Nazionale continuerà a conservare la sua identità e non aderirà al partito unico. È una mossa politica che, almeno per questo momento, non ci interessa. Oltretutto sono ancora molte le cose da capire sull’idea lanciata da Silvio Berlusconi e prendere decisioni affrettate senza aver ben discusso sull’intera proposta non è nel nostro stile. Certamente non possiamo che essere favorevoli ad una revisione della legge elettorale che possa anche prevedere il ritorno al sistema proporzionale con la scelta dal basso dei candidati per Camera e Senato”.Sulla stessa lunghezza d’onda Pasquale Minuto: “L’UDC non aderirà al partito unico: è una proposta che non condivi-diamo e che non rientra nei nostri programmi. Del resto abbiamo la possibilità di aprire il dialogo con il PD anche conservando la nostra identità. Certamente a livello locale, facendo parte della maggioranza, continueremo ad essere fedeli ai nostri alleati, anche in ossequio ai nostri valori e per rispet-to nei confronti degli elettori”.Insomma non resta che dire: “ognuno resti a casa sua!”. Salvo imprevisti colpi di scena.

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I consiglieri Altomare, Cives, Sallustio e Salvemini nel nuovo gruppo consiliare. Il 23 dicembre le elezioni per il coordinatore cittadino. Designato il direttivo provvisorio.

Tutti i nomi dello “sviluppo” occupazionale

La lettera di Piergiovanni è stata inviata a Nicola Zinga-relli di Zingarelli distruzione, Francesco Cannillo del gruppo Cannillo, a Giuseppe Taini di Fashion District, a Lidl Italia, a Iperccop, Decathlon e ad una serie di

immobiliari e mega società.

Carte alla mano, all’interno di Molfetta Outlet, su circa quattrocento dipendenti assunti, poco più di cento sono di Molfet-ta. In percentuale i numeri si riducono all’osso per le altre grandi realtà già operanti. Di qui la necessità di accorciare le distanze con i grandi business man per chiedere conto a loro di quello che sta accadendo. La lettera del consigliere Piergiovanni è stata inviata a Nicola Zingarelli di Zingarelli distruzione, Francesco Cannillo del gruppo Cannillo, a Giuseppe Taini di Fashion District, a Lidl Italia, a Iperccop, Decathlon e ad una serie di immobiliari e mega società.“Le grandi società del Nord fanno e continuano a fare cassa, ma la ricchezza finisce proprio al Nord, mentre per la cittadinanza molfettese non c’è nessun vero tornaconto né in termini di sviluppo commerciale né in termini di posti di lavoro e di ricchezza, e ciò in barba a tutte le promesse fatte alle passate e presenti amministrazioni di città che accordavano

agli investitori settentrionali concessioni e permessi di ogni genere. Tutto ciò non può andare avanti”.La richiesta? “Ai giovani molfettesi deve essere garantito almeno l’80% dei posti di lavoro creati, procedendo con assunzioni serie, cioè con contratti di lavoro stabili e duraturi, che diano una reale fonte di reddito ed una solida speranza per il futuro. Molfetta ha dato la terra. Molfetta deve avere lavoro e sviluppo”. Operazione probabilmente impossibile. Non fosse altro che, specie per quello che riguarda i grandi centri commerciali e gli outlet, come è noto, i contratti di lavoro sono gestiti dai singoli commercianti che prendono in locazione gli spazi. E comunque tutto è legato e collegato alle riposte del territorio. Se c’è business i contratti si mantengono, se nel tempo si registra un calo nelle vendite i dipendenti tornano a casa. E allora, forse, sarebbe il caso di parlare chiaro. Senza vendere fumo e speranze.

Insediamenti in zona Asi. E i posti di lavoro?

Nicola Piergiovanni, consigliere comunale, carta e penna, ha scritto alle società che

hanno investito sul territorio.

La premessa è quasi d’obbligo. Il 29 settembre del 2005 la società “Fashion District” ha inaugurato Molfetta Outlet, la cosiddetta Cittadella della Moda. Un anno dopo è stata la volta di Cinestar, il multisala delle meravi-glie. Il 5 ottobre di quest’anno è stato inaugurato “Decathlon”, specialista in abbigliamento ed accessori sportivi di ogni genere. Presto, è solo questione di mesi, saranno aperte a Molfetta altre due grandi realtà: Iperco-op e Lidl.Il quesito. Quale sviluppo hanno portato a Molfetta le mega strutture e quale ricchezza porteranno quelle che stanno per aprire? Difficile tirare le somme. Intanto Nicola Piergiovanni, consigliere comunale, carta e penna, ha scritto alle società che hanno investito sul territorio.“E’ da più di due anni che – scrive il consigliere comuna-le - la città e la cittadinanza di Molfetta assistono al sorgere nel territorio cittadino di queste nuove grandi realtà commerciali, tutte provenienti dal settentrione d’Italia. Ma è da molto prima, da più di dieci anni, che la zona di territorio a nord di Molfetta, nota anche come Zona Industriale e Zona Artigianale, è oggetto di massic-

ci investimenti in gran parte ad opera di grandi società del Nord Italia, che hanno trovato nel nostro paese terreno fertile per i loro affari, per creare nuove fette di mercato da aggredire, per estendere i loro interessi”. Fin qui nulla di nuovo.“Ma tutto ciò – si chiede e chiede ai suoi illustri interlo-cutori Piergiovanni - ha portato davvero nuova ricchezza per la città di Molfetta?”. E poi continua. “E’ sempre girata la voce, negli anni addietro, che questo fenomeno avrebbe innescato la rinascita e lo sviluppo dell’economia molfettese, portando lavoro, speranza e stabilità a giovani e famiglie della nostra città. Oggi, infatti, pur essendo trascorsi parecchi anni da quando queste società del Nord hanno incominciato ad affacciar-si e mettere radici nel nostro territorio, non sembra affatto che l’economia molfettese abbia vissuto quella rinascita

e quel boom di posti di lavoro di cui tanto si parlava”.I fatti. “E’ sufficiente, infatti, farsi un giro per la Città della Moda o per Decathlon o nelle altre splendide realtà commerciali che stanno sorgendo per accorgersi che pochi o pochissimi sono i giovani molfettesi che vi hanno trovato lavoro. I pochi che quel posto di lavoro l’hanno trovato sono stati comunque beffati con contratti di lavoro super-precari (ad esempio contratti a termine di breve durata e quasi mai confermati alla scadenza; miseri contratti part-time; contratti di apprendistato scarsamente retribuiti, etc.) che non garantiscono la benché minima stabilità”.E allora? “Tirando le somme – conclude il consigliere - sorge il dubbio che i grandi investimenti delle imprese settentrionali nel nostro territorio, piuttosto che portare ricchezza al nostro paese, lo stanno semplicemente sfruttando, sia perché si stanno prendendo le nostre terre (decine e centinaia di ettari di antichissima macchia mediterranea sono stati rasi al suolo per far posto a capannoni e fabbricati di ogni tipo e di dubbio gusto estetico) sia perché stanno illudendo i nostri giovani”.

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Mezzina alla guida dei revisori

Eletto lʼuomo proposto dagli “ex MPT”. Enzo De Cosmo abbandona il sindaco Azzollini. LʼUdeur divide

lʼopposizione.

Alla fine la gallina ha partorito l’uovo. Ci sono volute numerose riunioni dei gruppi di maggioranza e due consigli comunali per eleggere i membri del collegio dei revisori dei conti ma tra strappi in maggioranza, fibrillazioni nell’opposizione e dichiarazioni “al veleno” le nomine sono arrivate.Ma andiamo con ordine. Il consiglio comunale ha indicato quali membri del collegio Corrado Mezzina (presidente), Giuseppe Balacco (commercialista) e Maddalena Pisani (ragioniera).Il nome del presidente era stato propo-sto dal consigliere comunale Giovanni Mezzina, ex “Molfetta Prima di Tutto” ed attualmente, assieme al collega Roselli, confederato con Forza Italia. Una proposta mai condivisa dal fonda-tore di MPT, Enzo de Cosmo che anzi aveva proposto un suo candidato e che, visto l’esito della votazione, ha annun-ciato attraverso un documento, di aver ritirato il suo sostegno al sindaco Azzollini. Inoltre, sempre nel docu-mento, Enzo de Cosmo chiedeva al suo

assessore di rifermento, Mimmo Corrieri, di “assumere immediatamen-te iniziativa consequenziale”, tradotto in italiano: dimettersi! Per tutta rispo-sta Corrieri poche ore dopo ha diffuso una nota in cui parlando di “inaccetta-bile colpo di mano e tentativi di preva-ricare la volontà altrui” ha respinto al mittente la richiesta di de Cosmo, confermando così la volontà di restare a capo dell’assessorato affidatogli dal sindaco.Ma la nomina del collegio dei revisori ha provocato scompiglio anche nel centrosinistra. Mentre Nino Sallustio del PD aveva chiesto che venisse eletto Saverio Gadaleta in rappresentanza della minoranza, al termine dello scrutinio è risultato eletto Giuseppe Balacco, uomo indicato dall’Udeur, quindi formalmente da una parte dell’opposizione. Una elezione che ha provocato la dura reazione dei consi-glieri di minoranza che hanno di fatto formalizzato una rottura non più sanabile in seno all’opposizione.

Nuova presenza nel consiglio comuna-le di Molfetta. Lo scorso 26 novembre ha fatto il suo esordio in aula Paolo Minervini (nella foto), primo dei non eletti della lista civica “Il Riscatto della Città” alle ultime elezioni amministra-tive. Minervini è entrato in consiglio comunale in sostituzione del dimissio-nario Lillino Di Gioia.Sposato e padre di due figli, 58 anni,

nella vita è insegnate. Nel suo passato anche il calcio con apparizioni in diver-se compagini del circondario.Per quanto riguarda la storia politica, Miner-vini ha ricoperto cariche pubbliche in città ininterrottamente dal 1980 al 1994: con Beniamino Finocchiaro sindaco fu assessore alla Pubblica Istruzione mentre con l’amministrazione guidata da Enzo de Cosmo fu vicesindaco e guidò l’assessorato al personale, appalti, concorsi, sport, turismo e spettacolo.“Torno a dedicarmi alla politica attiva con grande entusiasmo e voglia di rendermi utile –ci ha detto- anche se avrei preferito che Lillino Di Gioia continuasse a ricoprire l’incarico. In consiglio rappresenterò l’UDEUR e concentrerò il mio lavoro sui problemi occupazionali, sulla questione porto e sulla situazione del commercio cittadi-no”. Minervini ha anche dichiarato di non riconoscersi nell’attuale opposi-zione di centrosinistra sottolineando comunque anche la distanza anche dalla maggioranza.

Eʼ Paolo Minervini il nuovo consigliere

Subentra al dimissionario Lillino Di Gioia. Rappresen-terà lʼUDEUR

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Nessuno tocchi i finanziamenti

Ordine del giorno delConsiglio Comunale

Maggioranza e minoranza insieme per la città. L’ultimo accordo trasversale nel corso del consiglio comunale dello scorso 20 novembre. Tema della storia: meno soldi ai comuni, levata di scudi dei consiglieri.Il governo centrale ha disposto la riduzio-ne dei trasferimenti erariali a favore dei comuni in ragione del maggior introito previsto dall’incremento del gettito ICI dovuto al riclassamento di una parte degli immobili rurali. Il “taglio” per Molfetta è stato calcolato in quasi 850mila euro. Di qui un ordine del giorno, votato all’unanimità dal consiglio, con cui si chiede “la revoca o la sospensione

Presto lo sminamento del porto Siglato lʼaccordo di programma tra la Regione Puglia, il ministero dellʼAmbiente e lʼistituto centrale per la

ricerca applicata al mare

Al via le operazioni di bonifica di ordigni bellici nel basso Adriatico. Ore contate per tutte le bombe a caricamento speciale, fosforo e iprite innanzitutto, e per tutti gli ordigni a caricamento convenzionale, alcuni dei quali integri, disseminati al largo delle coste pugliesi.L’accordo di programma è stato firma-to, il 19 novembre scorso, dall’assessore regionale all’Ecologia Michele Losappio, dal direttore dell’Arpa Giorgio Assennato, dalla dottoressa Magaletti per il Ministero, e dal dottor Luigi Alcaro per l’Icram, istituto centrale per la ricerca applica-ta al mare.L’accordo, finanziato dal 2002 per 5 milioni di euro dal Ministero, prevede che i diversi enti coinvolti osservino i fondali, analizzino i sedimenti, identi-fichino gli ordigni e poi procedano, con l’ausilio dello Sdai, unità speciale della Marina militare, alla loro elimi-nazione.Nella prima fase saranno “sorvegliati speciali” i porti di Manfredonia, Bari,

Otranto e Molfetta. Sotto osservazio-ne, sempre a Molfetta, lo specchio acqueo antistante Torre Gavetone, al confine con Giovinazzo. Nella secon-da fase saranno “controllati” o porti da Vieste a Leuca.Per le operazioni di bonifica nel porto di Molfetta sono disponibili subito 950 mila euro, altri 400 mila euro sono stati già stanziati per la bonifica dell’area di Torre Gavetone. Prima saranno eseguite indagini geofisiche preliminari finalizzate alla individua-zione dei “bersagli” poi si provvederà alla rimozione e alla conseguente neutralizzazione degli ordigni. Uno studio commissionato, nei mesi scorsi, dal Comune di Molfetta ha già individuato la presenza lungo il litora-le, nelle aree di interesse, di oltre 1.000 ordigni, 482 dei quali “sciolti”, il resto conservato in cinquantuno casse. Il “Piano di Caratterizzazione” redatto dall’Icram ha inserito tra gli interventi più urgenti la bonifica del Porto di Molfetta e dell’area di Torre Gavetone.

Ecco i nuovi nomi per le nuove strade

Vagliate dalla Commissione Toponomastica le prime propo-ste. Il lavoro continuerà nelle prossime settimane.

Sono stati approvati dalla Commissio-ne Toponomastica del Comune di Molfetta, presieduta dall’assessore Leo Petruzzella e composta in maniera volontaria da alcuni cittadini segnalati da associazioni e partiti politici, i toponimi da assegnare ad alcune delle strade in via di realizzazione nei nuovi comparti abitativi cittadini.Le proposte esaminate, solo una parte delle numerose pervenute agli uffici comunali, passeranno ora al vaglio della Giunta Comunale che dovrà eventualmente ratificarle. Le strade da denominare con i nuovi toponimi saranno selezionate con la collabora-zione dell’Ufficio Tecnico.A breve quindi in città esisteranno

strade, piazze o luoghi pubblici intito-lati a: Giovanni Paolo II, don Ilarione Giovine, Corrado de Judicibus, Baden Powel, Saverio de Simone, Giacinto e Sergio Panunzio, Madre Teresa di Calcutta, San Giuseppe Muscati, Gerardo de Marco, Mauro Spagnoletti, Luigi Massari, Trattati di Roma, Vincenzo Valente, Mario Pierro, Cosmo de Gennaro, Tommaso Fiore, Salvatore Mininni, Giovanni Spadoli-ni, Dionisio Altamura e Sergio Valente. Nelle prossime settimane la commis-sione tornerà a riunirsi per vagliare ulteriori proposte ed anche per assegnare i nomi alle strade sorte in zone cittadine che vanno sempre più popolandosi.

“La priorità assoluta è rappresentata dalle operazioni di bonifica nell’area portuale. E’ nostra intenzione comin-ciare il più presto possibile”. A parlare è Ezio Amato, ricercatore dell’Icram che conosce bene Molfetta e i suoi problemi. E’ stato lui ad occuparsi dell’affondamento della chimichiera “Alessandro I”, sempre lui ha indivi-duato l’area al largo delle coste in cui si trova la massima concentrazione di

bombe caricate con iprite, e ancora lui ha studiato le modificazioni genetiche dei pesci in quell’area.“Per le operazioni di bonifica – spiega il dottor Amato - impiegheremo tecno-logie di ultimissima generazione in grado di rendere veloci e assolutamente innocui gli interventi. Ad esempio invece dei sonar trainati dalle navi sarà utilizzato una specie di siluro che è in grado di eseguire tutte le operazioni e di muoversi sulla base di coordinate precise”. Al momento è impossibile fornire la data di inizio delle operazio-ni. “C’è bisogno di perfezionare alcuni atti burocratici. Poi si parte”. Un fatto è certo: a Torre Gavetone si interverrà solo in un secondo momento e solo dopo aver terminato le operazioni nell’area portuale. A Torre Gavetone ci sono tantissimi ordigni. Il budget a disposizione, pur essendo importante, potrebbe non essere sufficiente per bonificare entrambe le zone.

delle norme” ed in caso di mancato accoglimento di richiedere all’ANCI “la costituzione in giudizio presso il TAR al fine di scongiurare i rischi contabili che graverebbero sul comune di Molfetta”.

Scienziati e tecnologie al lavoro

La parola ad Ezio Amato, ricercatore dellʼIcram, profondo conoscitore di Molfetta e del suo mare

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Giustizia di casa nostra. Lo Stato arresta.La legge scarcera. Quasi sempre

vo di divincolarsi attuato aggredendo e minacciando i carabinieri, che con non poca fatica lo hanno tratto in arresto subito associandolo presso la casa circondariale di Trani. E’ tornato in libertà due giorni dopo.

SORPRESO A RUBARE ALL’INTERNO DI UN BAR: 36ENNE IN MANETTE (21-11)E’ stato sorpreso dal titolare di un bar mentre rubava all’interno del suo esercizio commerciale ed è pertanto finito in manette. Dovrà difendersi dall’accusa di furto aggravato, Giuseppe Calabrese, 36enne di Bari, già noto alle forze dell’ordine, arrestato dai Carabi-nieri della Compagnia di Molfetta.I militari, attivati da una telefonata giunta sul 112 per un furto in atto, raggiungevano prontamente il locale sito in piazza Aldo Moro, ove trova-vano ad attenderli il proprietario e il dipendente che avevano appena bloccato il 36enne il quale, alla vista dei due, aveva cercato di darsi alla fuga.Il titolare e il collaboratore, infatti, giunti sul posto, come di consueto, per aprire l’attività, hanno notato il vetro antisfondamento della porta principale completamente infranto e hanno colto sul fatto il malfattore poi tratto in arresto dagli operanti, pron-tamente intervenuti. Nel corso della perquisizione i militari hanno rinvenuto nella dispo-nibilità del Calabrese 1400 euro in contanti e 5 scontrini telefonici pre-pagati riportanti l’intestazione del bar, mentre nei pressi della porta d’uscita, sparsi sul pavimento, vi erano 100 pacchi di sigarette, una cospicua quantità di accendini e penne nonché un piede di porco utilizzato dal barese per sfondare la vetrina. La refurtiva è stata restituita al titola-re del bar, mentre il 36enne, tratto in arresto, è stato associato presso la casa circondariale di Trani. E’ ancora detenuto perché ha già precedenti specifici.

con l’accusa di “tentata rapina”.Attivati da una telefonata sul "112", una pattuglia di militari si è precipitata presso il supermercato sito in via Salvemini ove era stato segnalata una rapina in atto e lì individuava il proprietario, che aveva da poco bloccato la donna. Per terra, davanti alla stessa, i militari hanno rinvenuto una pistola, priva di tappo rosso, rivelatasi un giocattolo ed uno zaino. Secondo quanto riferito ai militari, la donna, travisata con sciarpa e con una bandana in testa, dopo aver fatto irruzione all’interno del locale, aveva tentato di compiere una rapina, ma la reazione della vittima coglieva impre-parata l'inesperta rapinatrice, che veniva subito disarmata e bloccata. Inevitabili le manette per la 37enne, che è stata poi accompagnata presso la propria abitazione per rimanervi in regime di arresti domiciliari, su dispo-sizione dell’Autorità Giudiziaria. La donna è ancora ai domiciliari.

BEVE BIRRA AL BAR ASSIEME AD AMICI “CONTROINDICATI”: SORVEGLIATO SPECIALE IN MANETTE (16-11)Sebbene sottoposto alla Sorveglianza Speciale di P.S. è stato sorpreso in un bar in palese violazione degli obblighi imposti. Così è finito il pomeriggio di svago di Alessandro Albanese, 42enne di Molfetta, già noto alle forze dell'ordine, arrestato ieri dai Carabinieri della locale Compagnia con le accuse di “inosservanza della prescrizioni imposte dalla sorveglian-za speciale di P.S.” e “resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale”. I militari, in servizio perlustrativo, nel transitare nei pressi del locale Bar Cubana, hanno notato all'interno del locale il 42enne a loro noto che chiac-chierava con altre due persone mentre si gustavano una birra. Essendo a conoscenza che i due accompagnatori erano gravati da precedenti penali, gli operanti sono intervenuti per la palese violazione del divieto imposta all’uomo di associarsi ad altri pregiudicati. Inutile il tentati-

SORVEGLIATO SPECIALE IN MANETTE (11-11)Sebbene sottoposto alla sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza è stato sorpreso per la pubblica via in viola-zione degli obblighi imposti. Così è finita la passeggiata di Michele Castriotta, 53enne di Molfetta, arrestato dai Carabinieri della locale Compagnia. I militari, nel corso di un servizio perlustrativo, nel transitare per una locale via hanno notato il 53enne, a

Molfetta, che le hanno notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domici-liari emessa dal GIP del Tribunale di Trani. Lo scorso 7 luglio, la ragazza, in compagnia di una complice, aveva acquistato abiti griffati, borse, scarpe e telefonini, spendendo oltre 4mila euro nel giro di poche ore presso diversi negozi di Molfetta e Giovinaz-zo. Gli importanti acquisti effettuati con troppa disinvoltura e senza tirare sul prezzo, tuttavia, avevano insospettito alcuni commercianti, che si sono cautelati rilevando il numero di targa dell’auto con cui la giovane donna si era allontanata. Sono ancora in corso le indagini tese all’identificazione della complice.

loro già noto in quanto sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno in quel comune, il quale, nonostante esplicito divieto, stava passeggiando in compagnia di un pregiudicato. Accertato durante il controllo che era anche privo della carta precettiva, Castriotta è stato tratto in arresto ed associato presso la casa circondariale di Trani. E’ stato scarcerato due giorni dopo.

TENTA UNA RAPINA IN UN SUPERMERCATO: ARRESTATA UNA 37ENNE INCENSURATA (14-11)Ha tentato una rapina ai danni di un supermercato, ma è stata fermata dalla stessa vittima, che l’ha poi consegnata ai Carabinieri. E’ accaduto a Molfetta, dove una donna 37enne, incensurata del luogo, è stata arrestata dai Carabinieri della locale Compagnia

SHOPPING CON CARTE DI CRE-DITO RUBATE, SPESI OLTRE 4MILA EURO AI “DOMICILIA-RI” UNA 26ENNE (23-11)Nel giro di poche ore aveva fatto acqui-sti per oltre 4mila euro utilizzando carte di credito rubate poche ore prima ed è finita agli arresti domiciliari.Leonarda Silecchia, 26enne di Bari, dovrà difendersi dall’accusa di ricetta-zione ed utilizzo indebito di carte di credito. E’ stata tratta in arresto dai Carabinieri della Compagnia di

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Picchiato e rapinato da due poliziotti: la storia di Sergio in un processoChiamato in causa anche il Ministero dellʼInterno.

Qualcuno, se i due imputati saranno condannati, dovrà risarcire la vittima

Questa è una storia vera. E’ la storia di un processo ancora in corso davanti alla secon-da sezione penale collegiale del Tribunale di Bari. Per questo non si può parlare di colpevoli. Fino a quando i processi sono in corso per gli imputati esiste la presunzione di innocenza. Status che rimane fino a quando non si sono conclusi tutti i gradi della Giusti-zia. Per questo bisogna attenersi ai fatti, e quelli già accertatati, sono gravissimi. E’ la storia di Sergio, oggi quarantenne, un uomo semplice con una debolezza tutta umana per le donne che vendono il loro corpo vicino ai falò nelle strade di campa-gna. Scelta discutibile, la sua, ma questa è un’altra storia. Ed è la storia di Pasquale e Alfonso, quarantadue anni il primo, trentatré il secondo. Sergio è di Molfetta. Pasquale è di Bitetto. Alfonso è di Noicattaro.Pasquale e Alfonso sono imputati perché, insieme, nelle rispettive qualità di ispettore capo e agente scelto della Polizia di Stato, agendo di notte e in una stradina di campa-gna, si sono impossessati di ottocento euro, sottraendoli a Sergio; Pasquale è ritenuto responsabile di aver procurato lesioni a Sergio prendendolo a schiaffi, a pugni, colpendolo con una torcia; Pasquale e Alfonso insieme sono accusati anche di aver minacciato Sergio per convincerlo a non

denunciare l’accaduto. In pratica, secondo la tesi dell’accusa, i due, dopo aver sorpreso Sergio mentre contrattava con una prostituta, lo hanno fermato, picchiato e rapinato facendo leva sulla loro posizione. Da una parte c’erano due poliziotti in servizio, dall’altra un uomo sposato che aveva deciso di trasgredire e che aveva con sé l’incasso della serata. Sergio lavorava e lavora nel campo della ristorazione.I fatti risalgono al 17 gennaio del 2005. In seguito alla denuncia di Sergio, i due poliziotti sono stati sospesi dal servizio. Per un certo periodo di tempo sono stati costretti in regime di detenzione. Pasquale è finito in carcere. Alfonso ha ottenuto i domiciliari. Ora sono entrambi liberi. E il processo a loro carico è in corso. La prossima udienza si terrà il 19 dicembre prossimo.Sergio è difeso dall’avvocato Pasquale Minervini di Molfetta. Pasquale dagli avvocati Aurelio Gironda di Bari e Alberto Simeone di Benevento. Alfonso dagli avvocati Mario Russo Frattasi ed Enrico Buono di Bari. Nel processo la parte civile, l’avvocato Minervini, ha chiamato in causa anche il Ministero dell’Interno. Qualcuno, se le responsabilità dei due poliziotti dovessero essere accertate, dovrà risarcire Sergio.

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Cittadella degli Artisti: forse rimarraʼ nei sogni

Poca chiarezza sulla sua realizzazione. Il tempo scorre. Cʼè il rischio di perdere unʼimportante opportunità culturale.

Era il 3 marzo 2005, quando con delibera comunale numero 45 fu approvato il progetto preliminare relativo ai lavori di ristrutturazione dell’ex capannone dell’Azienda Servizi Municipalizzati sito su via Bisceglie. L’idea era quella di realiz-zareun centro socio-educativo per minori denominato “Il Laboratorio”.Il comune, non disponendo all’epoca della somma necessaria alla sua realizzazione, provò ad accedere a tutte le forme di finanziamento possi-bili con scarsi risultati.Ma anno nuovo, giunta nuova, ecco che spunta fuori una possibilità: con delibera regionale numero 229 del 7 marzo 2006 viene pubblicato il bando di “Bollenti Spiriti”, un’iniziativa finalizzata alla concessione di contri-buti ai comuni della Puglia che ne avessero fatto richiesta, previa presen-tazione di un progetto realizzato dalle realtà associative territoriali per la riqualificazione di una struttura in disuso da adibire alla creazione di laboratori idonei a favorire “…la crescita e diffusione delle nuove forme urbane di creatività nei campi dell’arte, della musica e dei linguaggi giovanili”.E così, individuata la parola magica laboratorio all’interno della delibera regionale, il comune inviò una lettera a tutte le associazioni con la quale proponeva loro di collaborare per il recupero dell’ex-capannone Asm.La risposta fu fin troppo rapida ed entusiasta se si considera che quel progetto non prevedeva uno spazio dedicato alle arti visive.Ma la storia va avanti e anno nuovo, giunta vecchia, arriva finalmente a giugno 2007 l’approvazione dalla regione: ”La Cittadella degli artisti”, lo spazio tante volte sognato nel quale poter produrre liberamente idee, cultura, collaborazioni e contamina-zioni fra le varie pulsioni artistiche, sarebbe diventato realtà!Arriviamo, quindi, ai giorni nostri.Il Comune di Molfetta, qualche mese

fa, pubblica il “Piano esecutivo di gestione” della struttura e le associa-zioni, complici ignari degli antefatti, scoprono l’esistenza de “Il laborato-rio” e che i due progetti sarebbero stati integrati. Da una grande struttura, infatti, il piano prevede la realizzazio-ne di due più piccole completamente indipendenti che condivideranno solo un teatro di circa 200 posti da utilizza-re per prove ma mai per pubblico spettacolo, come anche puntualizzato dal sindaco Antonio Azzollini durante la conferenza stampa di presentazione della convenzione con il teatro-cinema Odeon il 20 ottobre scorso.Visionando attentamente le piante ed il progetto tanti particolari risultano poco chiari.Ci chiediamo, ad esempio, come possa un povero custode della struttu-ra percepire solo 1000 euro l’anno e come possa essere funzionale un laboratorio di danza senza uno spogliatoio: immaginate le allieve che sgattaiolano fuori di casa con il tutù.Comunque ci conforta sapere dal professionista esterno che nel 2005 formulò il progetto e che attualmente risulta essere l’ingegnere capo del Comune di Molfetta, Rocco Altomare, che il progetto è solo in fase prelimi-nare: ha, infatti, precisato in una riunione svoltasi qualche settimana fa con i rappresentanti delle associazio-ni, che le modifiche definitive saranno apportate da chi vincerà il bando per la gestione della struttura che sarà pubblicato nei prossimi mesi.L’inizio dei lavori, invece, è previsto per febbraio 2008 e se l’assegnazione della gestione non sarà ancora avve-nuta poco male: il budget messo a disposizione dalla regione e dal comune risulta inferiore rispetto alle stime effettuate per la realizzazione della struttura che, così, potrebbe non venire mai ultimata. Speriamo di sbagliarci su quest’ultimo punto. Un sogno sbocciato e mai realizzato potrebbe essere la fine di una cittadel-la da tanto tempo attesa.

Cronaca 9

di Irene Marzocca 014

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Il Fatto: insieme per la cittaʼDa oggi e ogni quindici giorni di ogni mese gratis nelle vostre case.

Dopo un lungo periodo di gestazione, dopo mille perplessità ma, soprattutto dopo tanta riflessione finalmente eccoci qui: nasce oggi un nuovo “soggetto” dell’informazione molfette-se. Un soggetto che speriamo possa presto diventare un “protagonista” del panorama editoriale e giornalistico locale e, perché no, riuscire in un prossimo futuro anche a travalicare i confini della nostra città.Da oggi e ogni quindici giorni di ogni mese (il primo ed il terzo mercoledì) i molfettesi e chiunque si trovi a transita-re dalla nostra città, potranno sfogliare le pagine de “Il Fatto”, il nuovo bisetti-manale gratuito edito a Molfetta e che vi racconterà fatti, avvenimenti, storie e curiosità mettendo sempre, al centro del suo lavoro, la professionalità ed il rispetto verso i lettori.“Il Fatto” nasce da una idea di Giulio Cosentino, presidente della Activa Srl, società editrice di questo nuovo strumento di informazione, con

l’obiettivo di coinvolgere sempre di più i molfettesi nella quotidianità della città in cui vivono.Con “Il Fatto” sarà più semplice infor-marsi, documentarsi, riflettere e discu-tere: perché “Il Fatto” arriverà diretta-mente nelle case dei lettori, nei luoghi di lavoro, nei posti di ritrovo abituale dei molfettesi… insomma dovunque ci sia qualcuno disposto a leggere per conoscere, per capire, per discutere.Il nostro nuovo periodico verrà stampato in 20.000 copie e distribuito gratuitamente in città. Arriverà diretta-mente nella cassetta postale di tutti i molfettesi e potrà essere trovato anche in molti locali cittadini.Il nostro lavoro andrà ad aggiungersi a quello che, egregiamente e da molti anni, svolgono le altre numerose testate giornalistiche presenti in città: cerche-remo solo di rendere l’informazione più immeditata (dati i tempi di pubbli-cazione) e più vicina alla gente.Accanto ad “Il Fatto” nasceranno anche un portale web visitabile all’indirizzo “www.ilfatto.net” e si svilupperà un progetto del tutto innovativo, quello della web-tv. Un

esperimento già tentato in città ma con buoni risultati e che vogliamo ulterior-mente perfezionare e personalizzare per consentire a chiunque ne abbia voglia di entrare con il volto e con la voce nelle case dei molfettesi e non solo.Insomma le idee in pentola sono molte come molta è anche la buona volontà: per noi si tratta di una nuova sfida, certamente difficile ma non impossibi-le da affrontare.Starà a Molfetta ed ai molfettesi dare il responso: le nostre inchieste, le nostre storie, le nostre immagini, insomma tutto il nostro lavoro sarà offerto ai lettori. Con la speranza che possa essere apprezzato ed entrare a fare parte delle abitudini quotidiane di ogni cittadino. Perché più informazione significa più libertà e maggior impegno civico: e noi siamo convinti che ognuno di noi debba avere la possibilità di impegnar-si per la città in cui vive. Anche cono-scendone fatti e misfatti.Buona lettura a tutti quanti allora e arrivederci fra quindici giorni.

Inchiesta 11

di Corrado Germinario 015

Il nostro numerino magicoUna delle novità de “Il Fatto” è certamen-te nella volontà di rendere elementi di un meccanismo articolato le numerose potenzialità offerte dalla tecnologia moderna nel campo della comunicazione.Come abbiamo già scritto, accanto al quindicinale “free press” è nato e cresce-rà ogni giorno di più un sito internet di informazione, www.ilfatto.net, che oltre a fornire ai lettori le notizie dell’ultima ora, a dare spazio ai comunicati stampa ed alle immagini che raccontano la nostra città, a consentire di scaricare in “formato pdf” il nostro bisettimanale, fungerà da archivio delle notizie pubblicate sulla versione cartacea.Un archivio di facile gestione e che offrirà a tutti l’opportunità di cercare, trovare e conservare le notizie di interes-se personale. Per rendere più semplice l’attività di ricerca, i lettori troveranno accanto ad ogni articolo pubblicato su “Il Fatto” un “numerino magico”: si tratta di un codice che identifica l’articolo stesso e che inserito in un apposito “campo di ricerca” presente sul sito internet, consentirà di ottenere quanto cercato in pochissimi istanti. Insomma un ennesimo passo per rendere l’informazione più semplice e disponibile per tutti, dovun-que ed in ogni momento della giornata.

L’informazione locale diventa libera anzi gratis anche su carta. Diciassette anni dopo la sua nascita (il primo free paper è nato nel 1995) la nuova formula editoriale si prepara ad invadere il territorio comunale. In altre aree geografiche è così da un pezzo. Di solito il free paper è un quotidiano. Qui ci si trova di fronte ad un quindicinale. Ma non bisogna andare lontano per capire che si tratta di una formula vincente.Enrico Mentana, una delle firme più note del giornalismo in Italia, lo aveva detto nel lontano 2001: “nei prossimi dieci, venti anni, i giornali saranno qualcosa che verrà distribuito gratis, perché vivranno di pubblicità e del fatto di essere un veicolo diverso, come già succede in alcune esperienze pilota delle grandi capitali europee”. E se è vero che la stampa free press, per certi, versi, rappresenta la novità mediatica del terzo millennio. Allora si può affermare che il futuro dell’informazione è adesso.D’ora in avanti per avere contenuti e informazioni non sarà più necessario pagare o, in alternativa, connettersi ad internet. E’ nato un free press tutto locale, un quindicinale che arriva diretta-mente a casa di tutti, che potrà contare su un sito web, che fa parte di un progetto più ampio di network sociale.La free press nasce con l’obiettivo di raggiungere anche la fascia dei non-lettori dei quotidiani e dei non-navigatori del web, con uno stile diretto e accattivante, con una grafica giovane, con pezzi brevi, (salvo eccezioni in cui, nel nostro caso, si sarà bisogno di approfondimenti perché “Il Fatto, nonostante free press, non vuole identificarsi come prodotto pubblicitario ndr.).L’informazione nella free press resta il punto di forza ma nelle forme, nei contenuti, nelle modalità di fruizione si avvicina più alla navigazione della rete che alla lettura tradizionale. E’ stato proprio il web ad insegnare che si può accedere alle notizie senza cacciare un centesimo. Per questo, a buon diritto, si può afferma-re che i free papers non solo registrano un cambiamento cultura-le, ne fanno parte a pieno titolo.

Eʼ stato il web ad insegnare che si può accedere alle notizie senza cac-

ciare un centesimo.

Con www.ilfatto.net notizie a portata di click

Un canale interattivo rivolto alle migliaia di molfettesi, residenti in città ed anche in tutto il resto

del mondo.

I tantissimi anni di attività giornalistica locale “tradi-zionale” non potevano certamente non portare ad una evoluzione dell’attività che fosse al passo con i tempi e votata alla presenza sempre più capillare nelle case di tutti i molfettesi.Sin dal 1997 è attivo in città il primo sito internet di informazione locale (www.quindici-molfetta.it) che negli anni successivi si sarebbe trasformato in un vero e proprio quotidiano on-line, con notizie costantemente aggiornate, informazioni utili facilmente accessibili, la possibilità per i lettori di interagire in tempo reale con la redazione del mensi-le. La nascita di quel nuovo strumento di informazio-ne è stata, senza ombra di dubbio, un punto di svolta per l’attività giornalistica locale. Del resto come dice Sartori, noto studioso dell’informazione globalizzata “Il mondo multime-diale è un mondo interattivo e polivalente la cui macchina è un computer che riceve e trasmette messaggi digitalizzati. Internet, la rete delle reti, è un prodigioso strumento tuttofare: trasmette immagini, ma anche testi scritti; si apre al dialogo tra utenti che si cercano e interagiscono e consente un approfondi-mento pressoché illimitato di qualsiasi curiosità”, ed i molfettesi pare abbiano imparato presto a compren-derlo.Le ampie possibilità operative di questo nuovo strumento, comprese alcuni anni dopo dagli editori di altre testate giornalistiche locali, hanno portato alla nascita di altri “quotidiani on-line”: nel giugno 2005 è nato “www.tazebao.info”, poi nel dicembre 2005 è stato attivato “www.laltramolfetta.it”; tra l’aprile ed il maggio 2006 sono comparsi

“www.molfettalive.it” e “www.ilbiancorossonews.it.Oggi accanto a coloro che ci hanno preceduto nel difficile cammino dell’innovazione tecnologica, arriviamo anche noi de “Il Fatto” che con il portale “www.ilfatto.net” proveremo ad aggiungere qualco-sa di più nel variegato mondo dell’informazioni multimediale locale.Il sito internet “ilfatto.net”, come abbiamo già accen-nato in altra parte di questo giornale, sarà uno dei punti di collegamento tra lettori e redazione oltre che un importante strumento di archiviazione e cataloga-zione di notizie ed immagini.Una vetrina realizzata per incuriosire i lettori ma senza “spaventarli”; semplice e lineare nella consul-tazione e nella costruzione. Uno strumento di facile utilizzo e dalla accessibilità garantita per tutti, con una veste grafica che richiama il “prodotto” cartaceo e che lo renderà familiare sin dalla prima consulta-zione.Insomma un canale interattivo rivolto alle migliaia di molfettesi, residenti in città ed anche in tutto il resto del mondo, che cercherà di coniugare la professiona-lità dell’informazione con la necessità dei tempi moderni che richiedono immediatezza, chiarezza e soprattutto “gratuità”.

Free press: la rivoluzione dell̓ informazione localeL̓ informazione a Molfetta

“Solo un giornale può inculcare contem-poraneamente in molti cervelli un eguale pensiero. Un giornale è un consigliere che non c’è bisogno di andare a cercare, ma che si presenta spontaneamente, parlan-dovi ogni giorno benevolmente dell’affare comune senza distrarvi dai vostri affari particolari. I giornali diventa-no dunque più necessari via via che gli uomini sono più eguali e l’individualismo diventa più temibile”.Così scriveva Alexis de Tocqueville nel suo “La democrazia in America”; una sintesi perfetta del motivo per cui nella società moderna la nascita e la diffusione dei giornali abbia comportato una rivolu-zione non solo culturale ma, anche e soprattutto, sociale.A Molfetta si è sviluppato un florido movimento giornalistico che ha visto decine di molfettesi prestarsi alla “nobile” arte e dare vita a numerose testate giorna-listiche prettamente locali ed ispirate dalle più varie ragioni: politiche, cultura-li, sociali, finanche storiche.Tutte comunque accomunate dal puro “spirito di volontariato” messo in campo da editori e giornalisti convinti di rendere con il loro impegno un servizio del tutto disinteressato alla città.Oltre sessanta periodici prodotti e diffusi a Molfetta hanno visto la luce (ed anche la morte) tra il 1945 ed i giorni nostri.Dati i numeri citati sarebbe difficile raccontare la storia delle tante testate giornalistiche cittadine e non è escluso che nei prossimi numeri de “Il Fatto” si possa pensare di ricostruire a puntate la storia del giornalismo molfettese.Fatto sta che delle tante realtà locali nate per fare informazione ben poche sono state quelle capaci di “mettere radici” nel tessuto sociale e culturale molfettese: moltissimi i casi di “morte precoce”, più rari quelli di lunga vita che, sinceramente, ci auguriamo possano rimanere a fare compagnia ai molfettesi ancora per tanto tempo. Del resto pluralità di informazione significa effervescenza culturale e maggiore impegno civico.Una pluralità che oggi ci vede affiancarci ad attori “storici” dell’informazione molfettese: da “Luce e Vita” a “l’altra Molfetta” e “Quindici Giorni”, passando per i più giovani “Zapp Impresa” e “La città liberal”, sino alle tante riviste “di settore” ed al mondo sempre più variega-to, brillante e tutto ancora da esplorare delle numerose testate telematiche presenti sul web. Tutti insieme per una città “tutta da leggere”.

Storia di una idea geniale

La free press rappresenta, senza ombra di dubbio, un

fenomeno culturale e sociale

Doveva essere una moda del momento. E’ diventato un fenomeno: informazio-ne gratis e per tutti attraverso la carta stampata. La free press dall’anno della sua nascita (il 1995, data storica in cui l’imprenditore svedese Tornberg lanciò con Metro la nuova formula editoriale), ha incontrato i consensi di milioni di lettori. E’ una realtà in sedici Paesi. A rendere vincente questa formula è lo stile comunicativo che si avvicina a quello del web. Il più delle volte è sinte-tico, immediato. Ed è capace di cattura-re l’attenzione di chi non ha voglia di leggere. Si rivolge a tutti anche ai giova-ni che possono scaricare il giornale in pdf dalla rete. Il vero motore economico delle free press è rappresentato dal binomio pubblicità-informazione.La free press rappresenta, senza ombra di dubbio, un fenomeno culturale e sociale. Interpreta i cambiamenti che accompagnano da decenni l’innovazione tecnologica e ne fa un uso “sociale”.

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Il nostro numerino magicoUna delle novità de “Il Fatto” è certamen-te nella volontà di rendere elementi di un meccanismo articolato le numerose potenzialità offerte dalla tecnologia moderna nel campo della comunicazione.Come abbiamo già scritto, accanto al quindicinale “free press” è nato e cresce-rà ogni giorno di più un sito internet di informazione, www.ilfatto.net, che oltre a fornire ai lettori le notizie dell’ultima ora, a dare spazio ai comunicati stampa ed alle immagini che raccontano la nostra città, a consentire di scaricare in “formato pdf” il nostro bisettimanale, fungerà da archivio delle notizie pubblicate sulla versione cartacea.Un archivio di facile gestione e che offrirà a tutti l’opportunità di cercare, trovare e conservare le notizie di interes-se personale. Per rendere più semplice l’attività di ricerca, i lettori troveranno accanto ad ogni articolo pubblicato su “Il Fatto” un “numerino magico”: si tratta di un codice che identifica l’articolo stesso e che inserito in un apposito “campo di ricerca” presente sul sito internet, consentirà di ottenere quanto cercato in pochissimi istanti. Insomma un ennesimo passo per rendere l’informazione più semplice e disponibile per tutti, dovun-que ed in ogni momento della giornata.

L’informazione locale diventa libera anzi gratis anche su carta. Diciassette anni dopo la sua nascita (il primo free paper è nato nel 1995) la nuova formula editoriale si prepara ad invadere il territorio comunale. In altre aree geografiche è così da un pezzo. Di solito il free paper è un quotidiano. Qui ci si trova di fronte ad un quindicinale. Ma non bisogna andare lontano per capire che si tratta di una formula vincente.Enrico Mentana, una delle firme più note del giornalismo in Italia, lo aveva detto nel lontano 2001: “nei prossimi dieci, venti anni, i giornali saranno qualcosa che verrà distribuito gratis, perché vivranno di pubblicità e del fatto di essere un veicolo diverso, come già succede in alcune esperienze pilota delle grandi capitali europee”. E se è vero che la stampa free press, per certi, versi, rappresenta la novità mediatica del terzo millennio. Allora si può affermare che il futuro dell’informazione è adesso.D’ora in avanti per avere contenuti e informazioni non sarà più necessario pagare o, in alternativa, connettersi ad internet. E’ nato un free press tutto locale, un quindicinale che arriva diretta-mente a casa di tutti, che potrà contare su un sito web, che fa parte di un progetto più ampio di network sociale.La free press nasce con l’obiettivo di raggiungere anche la fascia dei non-lettori dei quotidiani e dei non-navigatori del web, con uno stile diretto e accattivante, con una grafica giovane, con pezzi brevi, (salvo eccezioni in cui, nel nostro caso, si sarà bisogno di approfondimenti perché “Il Fatto, nonostante free press, non vuole identificarsi come prodotto pubblicitario ndr.).L’informazione nella free press resta il punto di forza ma nelle forme, nei contenuti, nelle modalità di fruizione si avvicina più alla navigazione della rete che alla lettura tradizionale. E’ stato proprio il web ad insegnare che si può accedere alle notizie senza cacciare un centesimo. Per questo, a buon diritto, si può afferma-re che i free papers non solo registrano un cambiamento cultura-le, ne fanno parte a pieno titolo.

Eʼ stato il web ad insegnare che si può accedere alle notizie senza cac-

ciare un centesimo.

Con www.ilfatto.net notizie a portata di click

Un canale interattivo rivolto alle migliaia di molfettesi, residenti

in città ed anche in tutto il resto del mondo.

I tantissimi anni di attività giornalistica locale “tradi-zionale” non potevano certamente non portare ad una evoluzione dell’attività che fosse al passo con i tempi e votata alla presenza sempre più capillare nelle case di tutti i molfettesi.Sin dal 1997 è attivo in città il primo sito internet di informazione locale (www.quindici-molfetta.it) che negli anni successivi si sarebbe trasformato in un vero e proprio quotidiano on-line, con notizie costantemente aggiornate, informazioni utili facilmente accessibili, la possibilità per i lettori di interagire in tempo reale con la redazione del mensi-le. La nascita di quel nuovo strumento di informazio-ne è stata, senza ombra di dubbio, un punto di svolta per l’attività giornalistica locale. Del resto come dice Sartori, noto studioso dell’informazione globalizzata “Il mondo multime-diale è un mondo interattivo e polivalente la cui macchina è un computer che riceve e trasmette messaggi digitalizzati. Internet, la rete delle reti, è un prodigioso strumento tuttofare: trasmette immagini, ma anche testi scritti; si apre al dialogo tra utenti che si cercano e interagiscono e consente un approfondi-mento pressoché illimitato di qualsiasi curiosità”, ed i molfettesi pare abbiano imparato presto a compren-derlo.Le ampie possibilità operative di questo nuovo strumento, comprese alcuni anni dopo dagli editori di altre testate giornalistiche locali, hanno portato alla nascita di altri “quotidiani on-line”: nel giugno 2005 è nato “www.tazebao.info”, poi nel dicembre 2005 è stato attivato “www.laltramolfetta.it”; tra l’aprile ed il maggio 2006 sono comparsi

“www.molfettalive.it” e “www.ilbiancorossonews.it.Oggi accanto a coloro che ci hanno preceduto nel difficile cammino dell’innovazione tecnologica, arriviamo anche noi de “Il Fatto” che con il portale “www.ilfatto.net” proveremo ad aggiungere qualco-sa di più nel variegato mondo dell’informazioni multimediale locale.Il sito internet “ilfatto.net”, come abbiamo già accen-nato in altra parte di questo giornale, sarà uno dei punti di collegamento tra lettori e redazione oltre che un importante strumento di archiviazione e cataloga-zione di notizie ed immagini.Una vetrina realizzata per incuriosire i lettori ma senza “spaventarli”; semplice e lineare nella consul-tazione e nella costruzione. Uno strumento di facile utilizzo e dalla accessibilità garantita per tutti, con una veste grafica che richiama il “prodotto” cartaceo e che lo renderà familiare sin dalla prima consulta-zione.Insomma un canale interattivo rivolto alle migliaia di molfettesi, residenti in città ed anche in tutto il resto del mondo, che cercherà di coniugare la professiona-lità dell’informazione con la necessità dei tempi moderni che richiedono immediatezza, chiarezza e soprattutto “gratuità”.

Free press: la rivoluzione dell̓ informazione localeL̓ informazione a Molfetta

“Solo un giornale può inculcare contem-poraneamente in molti cervelli un eguale pensiero. Un giornale è un consigliere che non c’è bisogno di andare a cercare, ma che si presenta spontaneamente, parlan-dovi ogni giorno benevolmente dell’affare comune senza distrarvi dai vostri affari particolari. I giornali diventa-no dunque più necessari via via che gli uomini sono più eguali e l’individualismo diventa più temibile”.Così scriveva Alexis de Tocqueville nel suo “La democrazia in America”; una sintesi perfetta del motivo per cui nella società moderna la nascita e la diffusione dei giornali abbia comportato una rivolu-zione non solo culturale ma, anche e soprattutto, sociale.A Molfetta si è sviluppato un florido movimento giornalistico che ha visto decine di molfettesi prestarsi alla “nobile” arte e dare vita a numerose testate giorna-listiche prettamente locali ed ispirate dalle più varie ragioni: politiche, cultura-li, sociali, finanche storiche.Tutte comunque accomunate dal puro “spirito di volontariato” messo in campo da editori e giornalisti convinti di rendere con il loro impegno un servizio del tutto disinteressato alla città.Oltre sessanta periodici prodotti e diffusi a Molfetta hanno visto la luce (ed anche la morte) tra il 1945 ed i giorni nostri.Dati i numeri citati sarebbe difficile raccontare la storia delle tante testate giornalistiche cittadine e non è escluso che nei prossimi numeri de “Il Fatto” si possa pensare di ricostruire a puntate la storia del giornalismo molfettese.Fatto sta che delle tante realtà locali nate per fare informazione ben poche sono state quelle capaci di “mettere radici” nel tessuto sociale e culturale molfettese: moltissimi i casi di “morte precoce”, più rari quelli di lunga vita che, sinceramente, ci auguriamo possano rimanere a fare compagnia ai molfettesi ancora per tanto tempo. Del resto pluralità di informazione significa effervescenza culturale e maggiore impegno civico.Una pluralità che oggi ci vede affiancarci ad attori “storici” dell’informazione molfettese: da “Luce e Vita” a “l’altra Molfetta” e “Quindici Giorni”, passando per i più giovani “Zapp Impresa” e “La città liberal”, sino alle tante riviste “di settore” ed al mondo sempre più variega-to, brillante e tutto ancora da esplorare delle numerose testate telematiche presenti sul web. Tutti insieme per una città “tutta da leggere”.

Storia di una idea geniale

La free press rappresenta, senza ombra di dubbio, un

fenomeno culturale e sociale

Doveva essere una moda del momento. E’ diventato un fenomeno: informazio-ne gratis e per tutti attraverso la carta stampata. La free press dall’anno della sua nascita (il 1995, data storica in cui l’imprenditore svedese Tornberg lanciò con Metro la nuova formula editoriale), ha incontrato i consensi di milioni di lettori. E’ una realtà in sedici Paesi. A rendere vincente questa formula è lo stile comunicativo che si avvicina a quello del web. Il più delle volte è sinte-tico, immediato. Ed è capace di cattura-re l’attenzione di chi non ha voglia di leggere. Si rivolge a tutti anche ai giova-ni che possono scaricare il giornale in pdf dalla rete. Il vero motore economico delle free press è rappresentato dal binomio pubblicità-informazione.La free press rappresenta, senza ombra di dubbio, un fenomeno culturale e sociale. Interpreta i cambiamenti che accompagnano da decenni l’innovazione tecnologica e ne fa un uso “sociale”.

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Videomolfetta.tv: la televisione nelle case dei molfettesi Possibile autoprodurre programmi televisivi, inchieste, documentari utilizzando le attrezzature messe a disposizione dall̓ editore

Assieme alla nascita de “Il Fatto” e del sito internet “www.ilfatto.net”, cresce-rà sin dalle prossime settimane un progetto, nato diverso tempo fa ma sinora tenuto allo stato “embrionale”, denominato web tv: la televisione si sposta dal tradizionale canale di trasmissione al mondo di internet. Con lo sviluppo di questo terzo elemento del progetto globale ideato da Activa Srl, società editrice de “Il Fatto”, cercheremo di rendere operati-va ed aperta al maggior numero di utenti quella che globalmente viene definita una “rete sociale”: un insieme di persone che entrano in connessione tra loro sfruttando gli strumenti messi a disposizione per comunicare. L’idea di web tv (e conseguentemente di completamento della nostra rete sociale) si concretizza nel progetto “VideoMolfetta.tv” che in concreto darà la possibilità di archiviare docu-mentazioni visive, sonore e testuali su eventi di interesse pubblico, dando particolare attenzione a tematiche storiche. Inoltre sarà possibile autopro-durre programmi televisivi, inchieste,

documentari utilizzando le attrezzature messe a disposizione dall’editore. Insomma Molfetta potrà tornare ad avere una sua televisione locale grazie alla quale sfruttare il potere delle immagini e dei suoni. Alla base del progetto c’è la filosofia del Free Software e della comunità Open Source, che si riassume in software libero senza costo e condivi-sione di interessi comuni con impegno di tutti per tutti. La struttura informatica di VideoMolfetta.tv è interamente Open Source ed utilizza la “Broadcast Machine” creata da Nicholas Reville installata su cinque server Linux. Al momento VideoMolfetta.tv è visibi-le solo su piattaforma PC con qualsiasi sitema operativo, ma in un prossimo futuro ci sarà la visibilità sarà estesa anche al televisore di casa. Su “Il Fatto” e su “ilfatto.net” i lettori potranno consultare il palinsesto di VideoMolfetta.tv per scegliere il proprio programma preferito…. in attesa, semmai, di diventarne protago-nisti.

Inchiesta14

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Chi è Geatano Salvemini? In una scheda alcuni brevi cenni biografici. La vita dellʼuomo che il mondo ci invidia

Storico, politico e antifascista. Ecco Gaetano Salve-mini, l’uomo che nato a Molfetta l’8 novembre del 1873, dopo aver attraversato l’Italia, dalla Sicilia alla Toscana, visse in Francia, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, e morì a Sorrento, nel settembre del 1957, combattendo, fino all’ultimo, il malcostume politico a tutti i livelli e a prescindere dalle casacche.Laureatosi in lettere a Firenze, Salvemini, dopo aver insegnato in una scuola media di Palermo, ottenne la cattedra a Messina dove, nel 1908, fu sorpreso dal terremoto e perse la moglie, i cinque figli e la sorella. Aderì al partito socialista italiano e alla corrente meridionalista. Eletto deputato nel 1919. Si schiera da subito contro Mussolini e contro gli aventiniani. Stringe un profondo sodalizio con i fratelli Carlo Rosselli e Nello Rosselli ed Ernesto Rossi. Fu arrestato a Roma dalla polizia fascista l’8 giugno del 1925. Processato insieme a Ernesto Rossi, usufruisce di un’amnistia ed in agosto si rifugia clandestina-mente in Francia. A Parigi nel novembre del 1929 è tra i fondatori del movimento Giustizia e Libertà. Si trasferisce poi in Gran Bretagna e nel 1934 negli Stati Uniti. Tornato in Italia nel 1947 riprende l'inse-gnamento all’università di Firenze.

A lezione di storia dal Professore

Una serie di incontri per conoscere lʼuomo del sud che sfidò il potere

politico e non solo quello

Fino a qualche mese fa, a Molfetta il suo ricordo, specie tra i più giovani, in modo assolutamente riduttivo, era legato alla scuola per l’infanzia “Filippetto”. Quella scuola che lui aveva voluto donare alla sua città d’origine e a cui era stato dato il nome di uno dei suoi amati figli. Quella scuola, oggi, in parte si è allontanata dalla sua originaria funzione. Ma il tempo delle polemiche è stato superato. Le volontà testamentarie sono state cancellate con un colpo di spugna. Il ricordo, almeno quello, resta. E, in occasione del cinquan-tesimo anniversario della morte di Gaetano Salve-mini, Molfetta è in corsa per proporre iniziative diverse e parallele per celebrare l’uomo, il politi-co, il professore. Da una parte il Comune con le sue giornate salve-miniane e la presentazione, fino a questo momen-to, di due libri: a settembre“Gaetano Salvemini” scritto dal senatore Gaetano Quagliarello, profes-sore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università Luiss “Guido Carli” di Roma, a novembre “Gaetano Salvemini sulla democrazia”,

di Sergio Bucchi, professore di scienze filosofiche all’Università La Sapienza di Roma.Dall’altra il Movimento del Buon Governo e i Cantieri di Sinistra con un articolato programma che ha consentito di conoscere inediti, ascoltare la voce di Salvemini, accedere a documentazione di grande pregio e di grande valore storico. Su tutti la proposta del sindaco, Antonio Azzollini, che auspica la creazione del “fondo” Salvemini, in pianta stabile. Nella prima delle tre giornate salveminiane propo-ste dal Buon Governo, è stato proiettato un docu-mentario del 1967 che raccontava la vita di Salve-mini da Molfetta, a Firenze, dalla Francia all'Ame-rica. Il documentario, diretto da Paolo Mocci con la consulenza di Arfè e Tagliacozzo, ha consentito

di ascoltare le testimonianze di Finocchiaro, degli stessi Arfè e Tagliacozzo, della moglie di Rosselli, di monsignor Gennaro Palmiotti, suo compagno di scuola. Ed nel corso delle giornate salveminiane, proposte dal Buon Governo, grande è stata l’emozione suscitata dall’ascolto di un’intervista in lingua inglese, rilasciata nel 1941, da Gaetano Salvemini alla NBC. Emozionante il racconto di un inedito parallelismo tra le vite straordinarie di Salvemini e di suo padre, il professor Edoardo Germano, proposto da Elena Germano Finocchiaro. Ed è proprio grazie al materiale custodito nell’archivio privato di Beniamino Finocchiaro che è stato possibile accedere a documenti preziosi che consentono, oggi, di comprendere appieno la personalità del “professore” ancora oggi conside-rato uno dei punti di riferimento del pensiero politico. A quell’archivio si potrà accedere defini-tivamente la primavera prossima. Per questo l’esperienza delle scorse settimane non può e non deve considerarsi conclusa. Tutto è solo all’inizio.

Cultura & Spettacolo 15

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info 3496082752

E’ impossibile determinare l’origine del cioccolato. Secondo studi fatti dai botanici la pianta del cacao risalirebbe ad oltre 4000 anni fa. Cresceva sponta-neamente sulle rive dell’Orinoco nella fascia subtropicale dell’America meridionale. Essa fu coltivata per prima dai Maya e dai popoli meoame-ricani, in seguito dagli Aztechi i quali usavano i semi come merce di scambio e come alimento preparando una bevanda dal nome xocolatl (acqua amara).Nel 1500 Cristoforo Colombo fu il

Ma che scoperta gustosa!

primo europeo a fare conoscenza con il cacao durante i diversi viaggi alla scoperta dell’America, ma non gli diede alcuna importanza. Nel 1519 un conquistatore spagnolo J. Cortèz, negli anni in cui era impegnato nella conqui-sta del Messico, rimase affascinato dalla bevanda preparata durante i banchetti che l’imperatore degli Aztechi, Momtezuma, offriva in suo onore. Questa bevanda non fu molto gradita dagli spagnoli che la trovarono disgustosa e molto piccante, perché veniva preparata con i semi seccati,

tostati, pestati e aromatizzati con pepe-roncino, cannella, chiodi di garofano e farina di mais.Una volta approdata in Spagna fu modificata da alcuni frati che la uniro-no allo zucchero eliminandone le spezie e la fecero diventare una bevan-da dolce e gustosa.In Europa il cioccolato fu introdotto sottoforma di bevanda nel 1606. fu conosciuta ed apprezzata in Italia grazie al Carletti, un commerciante navigatore che si era recato più volte nelle Americhe. Nel 1615 la Francia

conobbe il cioccolato grazie ad Anna d’Austria, figlia di Filippo III di Spagna, che sposò Luigi XII portando con sé il cioccolato a corte. In Inghil-terra arrivò nel 1657. Grazie ad uno studioso di Norimberga fu introdotto in Germania nel 1658. Nel 1819 Cailler fonda la prima fabbrica svizze-ra di cioccolato, apprendendo le tecni-che di lavorazione dai cioccolatieri piemontesi. (tratto da “Il cibo degli dei” di Franco Lanza, ed. Cleomene III edizioni)

Giulio Cosentino – editoreCioccolato fondente

E tu di che cioccolato sei?

Sei sicuro delle tue capacità. Sei diretto e sincero e pretendi che chi ti sta accan-to lo sia altrettanto con te.Grazie al tuo senso prati-co e alla grinta che metti in ogni cosa, riesci ad essere vincente e ad importi in ogni situazione.

Sei affidabile e sai acconten-tarti di quelli che hai. Ami circondarti di amici, pochi ma veri, persone su cui puoi contare nei momenti diffici-li. Sei sognatore, idealista e questo ti consente di riuscire a superare gli ostacoli anche facendo ricorso alla fanta-sia.

Fondamentalmente sei ottimista, allegro e proposi-tivo. Ti piace fare nuove amicizie ed incontrare sempre persone con cui poter condividere opinioni, esperienze, passioni. Di solito sei fedele sia nelle amicizie che in amore.

Se preferisci questo tipo di cioccolato sei un tipo origi-nale e intraprendente. Sei sempre alla ricerca di nuovi stimoli. In amore sei un passionale e nonostante qualche colpo di testa sei capace di mettere in piedi storie solide. Sei assoluta-mente vulcanico con gli amici.

CIOCCOLATOFONDENTE

CIOCCOLATOAL LATTE

CIOCCOLATOBIANCO

CIOCCOLATOSPEZIATO

Corrado Germinarlo – direttore responsabileCioccolato al latte

Nicolò Lucivero – marketing e pubblicitàCioccolato bianco

Vincenzo De Pinto – proggetto graficoCioccolato speziato

Curiositaʼ 17

Arriva la nuova Capitaneria di Porto

Cinquecento giorni allʼalba. Lʼintera opera è finanziata con fondi Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica

Messe a posto le pratiche burocratiche e gli adempimenti formali, tra cinquecento giorni Molfetta potrà inaugurare la nuova sede del compartimento marittimo. La consegna formale delle aree demaniali, all’interno delle quali sarà costruita la nuova caserma della Guardia Costie-ra, è avvenuta il 9 novembre scorso, con qualche

mese di ritardo rispetto alla previsioni. L’Amministrazione Marittima ha ceduto le aree all’Ufficio del Genio Civile Opere Marittime Contestualmente sono stati consegnati i lavori all’impresa vincitrice dell’appalto. Prima dell’inizio dei lavori però necessario demolire l’edificio a forma di nave (uno splendi-

do esempio di archeologia industriale che forse si sarebbe potuto recuperare in qualche modo) che si trova all’interno dell’area ex Cinet su cui sarà realizzata la struttura. La costruzione della nuova caserma non manderà comunque in pensione quella attuale. La sede storica continuerà ad ospitare gli alloggi dei comandanti del comparti-mento. Diventerà una sede di rappresentanza.Tutti i numeri della nuova caserma. La caserma si estenderà su una superficie complessiva di mille-cinquecento metri quadrati e potrà ospitare fino a quarantacinque militari, otto ufficiale e sottuffi-ciali. A piano terra oltre alla guardiola e ai servizi igienici, ci sarà la mensa, la cucina e la dispensa, una zona ricreativa con sala TV, due locali depo-sito, due locali per il rimessaggio e uno spazio esterno anche quello ad uso ricreativo. Al primo piano ci saranno gli uffici e quattro camerate, ciascuna con cinque posti letto, e i relativi servi-zi. Al secondo piano, altre cinque camerate da cinque posti letto con servizi annessi, e quattro camere, da due posti letto, con annessi i servizi riservate a ufficiali e sottufficiali.La struttura sarà dotata di ogni comfort, ascenso-re, rampa per portatori di handicap, uscite di emergenza. L’edificio, che avrà le facciate in pietra naturale e intonaco, in uno stile che ricorda quello del mercato ittico all’ingrosso che si trova a poche centinaia di metri di distanza, sarà dotato di impianti tecnologici di ultima generazione. L’intera opera è stata finanziata con fondi Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, che nel 1999 destinò quattro miliardi di lire (euro 2.065.827,60) per la costruzione delle nuova sede della Capitaneria di porto.

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Un fenomeno chiamato Virtus

Programmazione, impegno, voglia di vincere, un gruppo ecce-zionale e tanto divertimento: gli ingredienti che hanno fatto innamorare i molfettesi della “palla a spicchi”.

Photo Press Italia

Adesso non è più possibile continua-re a nascondersi. Se prima dell’avvio del campionato l’obiettivo “primo posto” era dichiarato a denti stretti oggi non è più così. La Nuova Virtus Basket Molfetta continua a vincere e, soprattutto, a convincere. Domenica scorsa a Maddaloni è stata centrata l’ottava vittoria in altrettan-te gare disputate: contro i biancoros-si campani il 79 a 67 per i virtussini è maturato dopo un’intera gara giocata in vantaggio e con la capacità di gestire anche i momenti più difficili. Anche quando le difficoltà erano l’assenza di Andrea Storchi (a causa di un piccolo intervento chirurgico ad un dito della mano), Marco Scorrano e Andrea Maggi a mezzo servizio e la consapevolezza di incontrare una squadra che, a dispetto della posizione occupata in classifica, si presentava come un avversario ostico e certamente non arrendevole. Ma coach Sergio Carolillo e l’intero staff tecnico, grazie alla disponibilità della società, sono stati capaci di costruire e modellare una macchina apparsa sinora se non perfetta certa-mente superiore a tutte le altre avver-sarie. Per la gioia del “popolo Virtus”: una intera città che ha impa-rato ad apprezzare uno sport avvin-cente come il basket e che si è innamorata della “palla a spicchi”.

A Maddaloni ben cinque sono stati i giocatori che hanno centrato la “doppia cifra” personale: Teofilo, Maggi, Scorrano, Capitanelli e Leo, segno della duttilità di questa compagine e della umiltà di gente come Labate, Parrino e Ungaro che non hanno difficoltà alle volte a fare un passo indietro per il bene della squadra. Insomma prima di tutto viene il gruppo: così si costruisce una macchina eccezionale che sinora è apparsa affamata di vittorie. E più sono i successi più si moltiplicano i

tifosi: un miracolo tutto molfettese partito da lontano ed oggi divenuto esempio di organizzazione, gestione e programmazione per tutto il mondo sportivo locale e regionale. Il presidente Andrea Bellifemine ed il general manager Leonardo Scardi-gno con la collaborazione di tutti i componenti della dirigenza hanno messo a punto un gruppo eccezionale e l’hanno offerto ad una città che sinora ha dimostrato di apprezzare sforzi ed impegno. L’eccezionale spettacolo sportivo vissuto nel big

match disputato dieci giorni fa contro l’Ostuni è risultato essere uno dei momenti più belli ed entusia-smanti dello sport locale negli ultimi dieci anni. Quattromila occhi incol-lati su quei dieci uomini che in campo hanno sudato, lottato e soffer-to su ogni pallone sino alla fine della gara. Quattromila occhi che hanno goduto di quasi due ore di sano divertimento in un ambiente familia-re ed accogliente quale è diventato il “Pala Poli” di Molfetta: oramai il vero cuore pulsante dello sport locale. Nelle prossime due settimane la Nuova Virtus sarà chiamata a difende-re il primo posto in classifica: prima in casa contro i cugini del Corato (che dopo un periodo iniziale di appanna-mento sembrano aver imboccato la strada della risalita in classifica) e poi a Massafra (in molti ricordano i prece-denti carichi di “tensione” non solo agonistica vissuti in terra tarantina), Teofilo e soci dovranno, ancora una volta, dimostrare di essere i più forti. Due incontri delicati che potranno offrire nuovi ed interessanti segnali per il prosieguo del campionato. In attesa di commentare cosa avverrà sul parquet annunciamo che nei prossimi quindici giorni la Nuova Virtus Molfetta contribuirà alla maratona benefica Telethon. Un’altra gara da vincere. Tutti insieme.

La Molfetta Calcio continua a perdere

Penultimo posto in classifica, sette sconfitte consecutive ed un gruppo che appare oramai allo sbando. Per puntare alla salvezza è necessario reagire prontamente. Subito.

Continua il periodo negativo della Molfetta Calcio. La squadra della “triade” Spezzacatena-De Nicolò-Picca subisce il settimo stop conse-cutivo in quel di Altamura al cospet-to di un Real capace di segnare due reti pur non dominando in campo ed anzi subendo a più riprese il gioco della compagine allenata da mister Riccardo di Giovanni. Dopo la vitto-ria casalinga contro il Corato (1-0) del 21 ottobre la squadra si è lanciata in una paurosa caduta libera. Seppu-re è vero che l’obiettivo dichiarato

ad inizio era quello della salvezza, è anche vero che continuando a perde-re difficilmente si potrà riuscire a conservare un posto nel campionato di Eccellenza. I biancorossi conti-nuano a costruire gioco ma non sono capaci di far gol. La speranza è che nel mercato di riparazione appena aperto la società riesca a colmare le lacune nella formazione. Già da domenica nuovo difficile banco di prova: al “Poli” arriva il Liberty mentre tra due settimane si andrà a Massafra.

Il Real pareggia e corre verso lʼalto

Sabato prossimo si “viaggia” verso Noci. Nuovamente in

casa il 15 dicembre.

Buon pareggio per 3 a 3 sul campo del Brindisi nell’ultima partita disputata dal Real Molfetta guidata da mister Catino (nella foto). Gli uomini della società dei presidenti Mele e Metta con il pareggio centrato sabato scorso in terra messapica riescono a tenere a debita distanza una delle inseguitrici e, contemporaneamente, a muovere la classifica verso le zone alte. Capitan Nico Allegretta e compagni continuano così la ricorsa al vertice della classifica occupato attualmente dalla coppia Fasano-Monopoli.

Nell’ultima gara disputata a segno per il Real Colangelo, Di Chiano e Rutigliani. Prossimi appuntamenti sabato 8 a Noci ed il 15, in casa, contro l’Altamura.

Sport 19

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L̓ Hockey Club vince a Correggio

Sfatato il tabù trasferta: terzo posto in classifica. Sabato 5 dicembre a Matera per un classico dellʼhockey su pista.

La “febbre del sabato sera” sembre-rebbe essere nuovamente scoppiata a Molfetta. Stecche e rotelle stanno tornando ad essere il divertimento preferito del sabato sera per gli sporti-vi molfettesi. Merito di un giovane presidente, Massimo De Palma e di uno staff che ha accettato la sfida di riportare in alto il mondo dell’hockey molfettese. Dopo la scalata alla serie A1 di qualche anno fa e dopo la retro-cessione della passata stagione erano in pochi a credere che le mattonelle del Pala Don Sturzo sarebbero tornate ad essere calpestate dai pattinatori in maglia biancorossa. Invece, fortunata-mente, quei pochi hanno avuto ragio-ne ed oggi si torna a giocare, a vincere ed a sognare. Sabato scorso i pattinatori molfettesi hanno centrato la prima vittoria esterna stagionale: in quel di Correg-gio si sono imposti con il risultato di 3 a 2. Ottimo viatico in vista dell’impegnativa trasferta di Matera in programma sabato 8 dicembre che precederà l’incontro casalingo del 15

dicembre contro il Modena fanalino di coda. In quel di Correggio sono andati a segno il molfettese Antonio Cirilli (per lui una doppietta) ed il neo acqui-sto argentino David Omar Vianna, fratello minore dell’allenatore, alla sua prima marcatura in maglia bianco-rossa. Con le due ultime segnature Cirilli raggiunge quota sette nella speciale classifica dei marcatori. Sinora la squadra molfettese, allenata dall’argentino Oscar Vianna, ha colle-zionato quattro vittorie e due sconfit-te, realizzando 25 reti e subendone 21. Un buon cammino che significa terzo posto in classifica, in condominio con il Sarzana, ed a soli tre punti dalla capolista Seregno. Insomma, risultati di tutto rispetto e che fanno ben sperare per il futuro di una società totalmente rifondata e rilanciata e che punta a tornare ad occupare il posto di primo piano nel panorama sportivo molfettese che per tanti anni ha tenuto strettamente in pugno.

Caterina Minervini, 18 anni da Molfet-ta. Tanta voglia di divertirsi ed una grande passione: i cavalli. Caterina è una campionessa: la sua specialità è il "reinig", disciplina che unisce la prontezza di riflessi, la capacità di condurre l'animale e tantissima forza fisica per compiere evoluzioni e gesti tecnici di estrema bellezza. L'ultima tappa di una carriera sin qui

fortunatissima, Caterina l'ha vissuta a Manerbio in provincia di Brescia dove la giovane amazzone molfettese ha preso parte ai Campionati Italiani di Reining, concorrendo per la prima volta nella categoria "Non Pro", cui hanno preso parte oltre 50 partecipanti senza distinzione di sesso ed età e, inutile sottolinearlo, Caterina era la più giovane. In sella al suo cavallo, Ot Taris High, ha conquistato un impor-tantissimo terzo posto, piazzandosi alle spalle di cavalieri ben più grandi ed esperti di lei cui comunque la molfette-se ha dato filo da torcere. Dopo le fatiche bresciane, la "cow girl" molfettese continua ad allenarsi nel centro sportivo "La Macchia degli Esperti" (in cui sono stati da poco inaugurati dei nuovissimi campi da calcetto), gestito dalla sua famiglia e nel quale insegna a chiunque voglia avvicinarsi a questa fantastica discipli-na, l'amore per i cavalli e per uno sport ancora fondato sulla lealtà ed il sacrifi-cio costante.

Caterina, la regina delle Amazzoni

La diciottenne molfettese colleziona successi in sella ai suoi cavalli.

Sport20

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Volley: Molfetta protagonista in B1, B2 e C femminile. Consolidano il primato Indeco Ragno ed Azzurra. In ripresa lʼASD Pallavolo. In ombra il cammino della Molfetta Volley.

Più luci che ombre nel mondo della pallavolo molfettese. E non poteva che essere così date le premesse di inizio stagione e le notevoli risorse investite da società e sponsor in una delle attività più seguite e praticate dai molfettesi.Ben quattro le compagini cittadine impegnate nei diversi campionati nazionali e regionali. Per quanto riguarda il settore maschile Molfetta è rappresentata in serie B1 nazionale della ASD Pallavolo Molfetta-Modugno, società nata dalla fusione della storica compagine di casa nostra (nella passata stagione retrocessa in serie B2 e con un recente passato anche in A2) ed il Modugno società tornata in serie B dopo un anno di permanenza nel secondo campionato nazionale. Un matrimonio che comin-ciato in sordina nelle ultime settimana ha dato netti segnali di miglioramento.In serie B2 milita poi l’Indeco Ragno Volley, società presieduta da Paolo Garofoli e che marcia spedita verso importanti traguardi sportivi.Per il settore femminile le portaban-diera locali sono l’Azzurra Volley del presidente Vincenzo Giancaspro e la storica Molfetta Volley di Michele Salvemini.Cominciando dalla B1 maschile, l’ultimo turno di campionato racconta di una agevole vittoria dei molfettesi, guidati dal sempreverde Claudio Bonati e da Nicola Palumbo, su di un Galatina giunto a Molfetta con la voglia di fare bella figura ma tornato a casa con una prestazione certamente deludente.La gara disputata sul parquet del “Pala Poli” si è conclusa con un convincente 3 a 0 a favore dei molfettesi che hanno condotto la gara con facilità cedendo leggermente solo nel secondo set. I parziali (25-16; 25-21; 25-16) testimoniano la superiorità di una squadra che sembra aver trovato la giusta quadratura e che si sta riscattan-do dalle opache prestazioni di inizio stagione. I 16 punti sinora collezionati consentono ai biancorossi di viaggiare in terza posizione di classifica assieme a Lamezia e Squinzano ed a soli tre punti dal temibile Terlizzi (peraltro già battuto dai molfettesi qualche settimana fa). In prima posizione, a 24 punti, resta stabilmente la corazzata Gioia del Colle. Nelle prossime due settimane l’ASD si recherà prima ad Ugento e poi ospiterà il Brolo per continuare la sua rincorsa al vertice.In serie B2 viaggia invece senza cono-scere ostacoli l’Indeco Ragno Volley guidata in panca dall’esperto Vito Avellis. Dopo otto giornate di campio-nato i “ragni” hanno collezionato altrettante vittorie: 24 punti che valgo-no il primo posto in classifica davanti all’immediata inseguitrice Manfredo-nia staccata di sette lunghezze.Nell’ultimo turno di campionato la

Ragno ha fatto visita al Messina lasciando però ai padroni di casa un solo set sui quattro disputati: 3 a 1 finale (parziali17-25, 20-25, 25-21, 19-25) che mette ancora una volta in luce le potenzialità di una squadra allestita per tentare di centrare il salto di categoria. Ma la strada verso il traguardo è ancora lunga e costellata di difficili tappe da superare, a comin-ciare dai prossimi incontri contro Vibo (l’8 dicembre in casa) e Gela (il 15 dicembre in trasferta).Terminiamo la nostra panoramica nel mondo della pallavolo locale commentando quanto sta avvenendo nel campionato femminile di serie C regionale.In questo torneo sono impegnate sia l’Azzurra Volley sia la Molfetta Volley. Stesso impegno, appunto, ma diverse fortune.L’Azzurra guida la classifica del torneo con 23 punti grazie alle otto vittorie ottenute nelle otto partite sin qui disputate (solo in un caso la vittoria è arrivata al tie-break). Il primo posto in classifica è condiviso con il Turi compagine temibile con cui l’Azzurra dovrà vedersela sino alla fine del torneo.Domenica scorsa intanto le molfettesi guidate dall’esperto tecnico Anna Grazia Matera, hanno avuto la meglio sull’Assipanificatori Bari che non ha potuto far valere il fattore campo: alla fine 3 a 0 per Adriana Carbonare e compagne che continuano, così, a non deludere le aspettative della società e ad appassionare i tifosi che diventano sempre più numerosi. I prossimi appuntamenti che attendono l’Azzurra sono il big match di sabato 8 dicembre sul parquet del “Pala Poli” contro il Ruvo terza forza del campionato battuto sabato scorso in casa dal Turi per 3 a 1, ed il derby contro la Molfet-ta Volley in programma sabato 15 dicembre.Ed a proposito di Molfetta Volley non possiamo non annotare l’ultimo scivo-lone interno verificatosi sabato scorso. Contro il Noicattaro le ragazze guida-te da Corrado Minervini hanno issato bandiera bianca subendo un pesante 3 a 1 casalingo che le fa rimanere bloccate nelle zone basse della graduatoria con un bottino di soli 8 punti. Da considerare però che sin da inizio stagione l’obiettivo dichiarato dalla società è di raggiungere la salvezza schierando formazioni composte da ragazze molfettesi. Sabato 8 dicembre, intanto, le atlete della Molfetta Volley faranno visita al San Severo per un match non impossi-bile da vincere contro una compagine che ha sinora collezionato 12 punti in classifica.In attesa delle prossime gare e delle auspicate vittorie non ci resta quindi che augurarvi “buona pallavolo” e buon divertimento!

Sport 21

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Serie B1

PALLAVOLO Serie B2 Serie C Femminile

Gioia del Colle Terlizzi Molfetta Lamezia Squinzano Galatina Foggia Fasano Brolo Bari Gela Modica Ugento Nicosia

24 19 16 16 16 14 12 12 10 10

8 5 4 2

Ragno Molfetta Manfredonia Putignano Turi Catania Vibo V. Gela Lucera Martina Franca Pizzo Calabro Acicastello Palermo Messina Acicastello

24 17 14 14 12 11 11 11

7 7 6 6 6 4

Azzurra Molfetta Turi Ruvo Santeramo Acquaviva Noicattaro San Severo Volley Bari Molfetta Volley Triggiano Terlizzi Acquaviva Barletta Lynx Bari

23 23 19 18 16 16 12 10 8 7 6 6 4 0

Serie A2 Serie B2 Seregno Novara Sarzana Molfetta Montebello Matera Sandrigo Correggio Thiene Modena

15 14 12 12

9 8 6 3 3 3

Molfetta Catanzaro Ostuni Ruvo Corato Marigliano Palermo Pozzuoli Bernalda Palermo Massafra Maddaloni Canicattì Bisceglie

16 14 12 10 10 10 10 6 6 6 4 4 4 0

HOCKEY BASKET

Eccellenza Serie C1 Copertino Bisceglie Corato Lucera Casarano Locorotondo Francavilla Nardò Ostuni Noci Liberty Bari Massafra Real Altamura Maglie Cerignola Molfetta Mesagne Leonessa

32 30 28 28 28 27 25 23 22 21 21 19 18 12 12 11 11

0

Fasano Monopoli Mola Met. Bari Real Molfetta Cassano Altamura Brindisi Noci Ruvo Real Mola Castellana Sava Adelfia

21 21 19 18 14 14 13 12 12 11 8 8 3 1

CALCIO

C L A S S I F I C H E C L A S S I F I C H E CALCIO A 5

Rubriche22

S U D O K U

FACILE DIFFICILE LETTERESudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 "sottogriglie", chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte: (it.wikipedia.org)

SPAGHETTI CON LE COZZEIngredienti per quattro persone

1 kg di cozze nere

400 gr. di spaghetti

due spicchi dʼaglio

sale, pepe, prezzemolo, olio dʼoliva q.b.

Dal ricettario della nonna, in questo numero abbiamo scelto per voi un primo piatto che profuma di mare

Dopo aver lavato le cozze eliminando tutte le impurità che si depositano sul guscio, apritele avendo cura di conservare in un ciotola l’acqua che rilasciano. In una padella ampia rosolate due spicchi d’aglio interi in abbondante olio d’oliva. Quando l’aglio assume un colore biondo scuro versare le cozze e l’acqua che avete raccolto nella ciotola dopo averla filtrata. Dopo un paio di minuti, eliminate l’aglio e aggiungete un pizzico di pepe nero. Cuocete per cinque minuti a fuoco moderato poi spegnete e lasciate riposare.In un tegame portate ad ebollizione l’acqua con il sale. Cuocete 400 gr di spaghetti. Scolateli al dente e versateli subito nella padella dove avete preparato il sughetto con le cozze. Fate saltare il tutto per qualche minuto. Aggiungete una generosa manciata di prezzemolo fresco tritato. Mescolate. Togliete dal fuoco e servite.

Esiste un universo parallelo al monopolio di microsoft e delle multinazionali che dettano i tempi nel mondo dei computer e delle tecnologie.Un mondo che ruota attorno a software liberi, assolutamente legali, che si basano su tecnologia "UBUNTU", un sistema operativo (GNU/Linux) libero e gratuito, che unisce stabilità, sicurezza e facilità di utilizzo. È perfetto per laptop, desktop e server e contiene tutte le applicazioni di cui hai bisogno e molto altro.

E’ difficile credere che nel mondo ci siamo migliaia di programmatori che nella pura filosofia "GNU" collaborino tra di loro per sviluppare applicativi e documentazioni senza guadagnarci nulla. Eppure è così. A partire da gennaio prossimo, coordinate precise saranno fornite sul prossimo numero de “Il fatto”, Activa srl, nella cripta della chiesa di San Gennaro a Molfetta, grazie alla disponibilità del parroco, don Giuseppe de Candia, terrà una serie di incontri che consentiranno di imparare ad usare UBUNTU e a fare tutto con software libero e gratuito. Nel frattempo a chi vuole saperne di più sul mondo UBUNTU consigliamo http://www.ubuntu-it.org/ oppure registratevi gratuitamente al forum su http://www.videomolfetta.tv

A gennaio tutti in cripta per conoscere il software libero

IL FATTOQuindicinale gratuito di informa-zione

EDITOREActiva Srlcon unico socio

PRESIDENTEGiulio Cosentino

DIRETTORE RESPONSABILECorrado Germinario

Registrato presso ilTribunale di Traniaut. del 19 ottobre 2007n. 17/07

REDAZIONEVia degli Antichi Pastifici,Zona Artigianale A/[email protected]

PROGETTO GRAFICO & IMPAG.Vincenzo de Pinto

STAMPATipografia Sedit SrlServizi EditorialiVia delle Orchidee 1Modugno

CONCES. DELLA PUBBLICITAʼepassaparola.itdi Nicolò Luciverotel. 349.608.27.52

Rubriche 23

ARIETE

I CONSIGLI DELLO ZODIACO

Vi aspettano giorni altalenanti. A momenti di grande euforia alternerete momenti più cupi. E’ il prezzo del lungo periodo di stress che avete attraver-sato. Ma non disperate. Si tratta solo di una fase passeggera. A metà del mese torneranno i giorni sereni.

TORO

Siate diplomatici. Soprattutto chiaritevi con una persona che vi sta particolarmente a cuore. Nei prossimi giorni evitate di prendere impegni familiari che si conciliano poco con il vostro modo di essere. Buona la salute.

GEMELLI

Dopo un periodo di continui cambia-menti di piani vi attende qualche giorno di serenità e di allegria. Chi è single potrebbe imbattersi in un’amicizia destinata a diventare qualcosa di molto più importante. Per le coppie consoli-date sarà un periodo di grande intensità.

CANCRO

In amore tutto procede liscio. Il rapporto con il partner sta attraversando un momento di grande complicità. Discorso a parte per la vostra salute. Forse sarebbe il caso di cominciare una dieta equilibrata specie in vista delle abbuffate di fine anno.

LEONE

Il sesso vi vede in ottima forma. Cercate di contenere il vostro entusi-asmo. In ogni caso anche in altri settori. Sul lavoro e con gli amici sarete loquaci, socievoli, stimolanti. E a metà del mese vi aspettano novità interes-santi.

VERGINE

E’ probabile che vi sentiate più pigri del solito e poco inclini alla vita mondana. Evitate però di diventare egoisti. Certo non è male passare qualche serata a casa tra divano e cucina, ma a qualcuno potrebbe fare piacere anche qualche ora in compagnia.

BILANCIA

Senza un vero motivo un accumulo di stanchezza potrebbe rendervi scontrosi con le persone che vi stanno accanto. Cercate di contenere l’aggressività. Forse vi occorre una breve vacanza o semplicemente qualche ora in più lontano dai soliti ambienti.

SCORPIONE

Il periodo è ottimo. Potreste ricevere anche proposte professionali allettanti. Una piacevole sorpresa attende tutti quelli che sono alla ricerca del partner e i giovanissimi. Dedicate qualche ora in più agli amici e ai familiari che avete trascurato.

SAGITTARIO

In questo ultimo periodo avete lavorato troppo e questo non vi fa assoluta-mente bene. Pensate un po’ di più a voi. Magari abbandonatevi allo shopping per un pomeriggio tutto per voi. Il vostro corpo e la vostra mente hanno bisogno di riposo e distrazioni.

CAPRICORNO

Le continue frequentazioni saranno portatrice di piacevoli novità specie per chi ha ancora il cuore libero. Sul posto di lavoro cercate di assecondare le richieste dei colleghi evitando lo scontro quando è possibile. Attenti ai raffreddori di stagione.

ACQUARIO

A tavola avete esagerato un po’ troppo. E’ ora di rimettersi in riga. Ascoltate i consigli di chi vi vuole bene. La linea è in pericolo e potreste andare incontro a problemi intestinali. Chi sta in ansia per gli sviluppi della propria vita sentimen-tale andrà incontro a sorprese.

PESCI

Mantenete la calma. La vostra irascibil-ità potrebbe ferire qualcuno. Se c’è un problema che vi tormenta affrontate l’argomento senza essere ambigui. Il vostro comportamento rischia di compromettere un rapporto serio.

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