Il Corriere della Città - Agosto 2011

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libertà - informazione - cultura - politica - sport - cronaca orriere c ittà c orriere c della ittà c il Anno 3 Numero 10 AGOSTO 2011 GRATUITO www.ilcorrieredellacitta.it I TRUFFATI DELLA PETTIROSSO PAG. 10 ARRESTI “DOMICILIARI” PER DI MARIO PAG. 14 INSERTO I QUADERNI DEL CAMPUS PAG. 17 E LA CHIAMANO ESTATE... pochi turisti e negozianti in crisi

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Anno 3 Numero 9 - AGOSTO 2011

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Anno 3Numero 10AGOSTO 2011

GRATUITO

www.ilcorrieredellacitta.it

I TRUFFATI DELLAPETTIROSSOPAG. 10

ARRESTI“DOMICILIARI”PER DI MARIOPAG. 14

INSERTOI QUADERNI DEL CAMPUSPAG. 17

E LA CHIAMANO ESTATE...pochi turisti e negozianti in crisi

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editoriale

Si parla tanto di rilancio del turismo, sia perTorvaianica che per il litorale di Ardea. Maintanto il tempo passa, e nulla – o quasi –

cambia. Facendo un giro sul lungomare, ben 9 kmdi costa per Pomezia ed altrettanti per Ardea, sivedono solo case, spesso vuote. I marciapiedi e lepiazze – e qui parliamo della molto più fortunataTorvaianica, visto che Marina di Ardea o Tor SanLorenzo Lido hanno ancora una forma ibrida chenon prevede luoghi d’incontro – vedono passaresempre meno persone. Eppure è già finito Luglio,siamo nel pieno della stagione turistica. Ma cosa èstato fatto per attirarli, i turisti? Dov’è questo rilan-cio di cui si parla da decenni? Ogni amministrato-re ha sempre dato la colpa ai precedenti, e sicura-mente ha ragione, visti gli scempi fatti intorno aglianni ’70. Ma da allora sono passati 40 anni: pos-sibile che non c’è stato modo di cambiare l’aspet-to del territorio, cercando di renderlo più accatti-vante e vivibile? Perché i nostri giovani devonoandare ad Anzio, Ostia o addirittura a Roma perpotersi divertire? Perché esistono luoghi che, pur

non avendo la fortuna di possedere una spiaggialunga e bella come la nostra riescono ad avere labandiera blu, mentre qui si riesce a conquistaresolo la nera? Sia Eufemi che De Fusco hanno sicu-ramente fatto molto per il litorale – Eufemi con gliabbattimenti delle costruzioni abusive, De Fuscoabbellendo il centro di Torvaianica e rafforzando lasicurezza con la presenza delle forze dell’ordine –ma non basta. Servono azioni più decise, masoprattutto integrate, perché la crisi economicanon permette di spendere più di tanto. Qualchetempo fa si era parlato di project financing, ovverodell’intervento economico dei privati per la realizza-zione di opere pubbliche, in cambio del diritto disfruttare, condizionatamente, l’infrastruttura realiz-zata. E’ vero che il project financing è una com-plessa operazione economico-finanziaria, ma èaltrettanto vero che in Italia è un fenomeno in con-tinua espansione. Come mai gli altri ci riescono?Qual è il motivo per cui i privati non vogliono o nonpossono investire sul nostro territorio? Eppure lecaratteristiche ci sarebbero tutte: oltre alla già cita-

ta spiaggia chilometrica, la vicinanza con Roma,scavi archeologici, due musei, un parco marino.Certo, mancano i collegamenti – della metropolita-na, in fondo, si parla “solo” da 30 anni – per rag-giungere il nostro mare dalla capitale nei week endsi rimane impantanati nel traffico, ci sono pochiparcheggi… Ed il risultato è che il 26 Luglio, datain cui abbiamo scattato le foto pubblicate in questapagina ed in copertina, sul nostro litorale c’eranopochissime persone, sia di giorno che di sera. Lecase in affitto sono perlopiù vuote, i commerciantisi lamentano per il calo delle vendite, i balnearihanno più ombrelloni chiusi che aperti. Le spiaggee le strade si riempiono, anche troppo, solo nel finesettimana, con i turisti mordi e fuggi che lascianosolo sacchetti di spazzatura che si aggiungono ainostri. La mancanza di fondi non ha neanche per-messo di poter organizzare qualche evento di gros-so richiamo, quindi quest’anno l’estate pometina equella ardeatina possono essere paragonate aipalinsesti televisivi di questa stagione: repliche diprogrammi già visti. Maria Corrao

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il corrieredella cittàNumero 10 Anno 3AGOSTO 2011 - Distribuzione gratuita

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

EDITORE: La Città

DIRETTORE RESPONSABILE:Maria Corrao

E-MAIL:[email protected]@ilcorrieredellacitta.it

IN REDAZIONE:Alessia Ambra Achille, Mauro ValentiniLuca Mugnaioli, Matteo AcitelliAlfredo Corrao, Pietro Conti, Savino TommasiClaudia Sperduti, Michele Lotierzo

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:Studio Grafico O.K.

CHIUSURA REDAZIONALE: 27/07/2011

STAMPA: Arti Grafiche

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

RILANCIO DEL TURISMO: SARÀ MAI POSSIBILE?

UNA MAGRA ESTATE

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Un assessorato difficile, preso forse nelmomento peggiore. E’ quello che è “toc-cato” a Piero Toce, nuovo Assessore

all’Ambiente e Demanio nell’era De Fusco bis.Pentito di aver accettato l’incarico?“Assolutamente no. Sapevo che avrei incontra-to dei problemi, ma non immaginavo quantograndi fossero in realtà. Ma a me piacciono lesfide. Purtroppo la situazione è stata resa piùcomplessa dalla mancanza di personale, ma aquesto stiamo ovviando: il 25 Luglio è arrivatoil nuovo Dirigente, Andrea Anzellotti, e con luistiamo ristrutturando l’intero ufficio per ottimiz-zare le risorse a disposizione”.Ma il problema del personale non è certo il piùgrave: basta dare un’occhiata in giro perPomezia per capire quali siano le preoccupazio-ni maggiori: strade sporche, differenziata chenon funziona, discariche abusive che sorgonoda un momento all’altro. Ed i cittadini puntanoil dito proprio contro l’Assessore. “Partendo dal presupposto che non posso faremiracoli e che questa situazione purtroppo l’hoereditata e non creata, sto cercando di fare ilpossibile per risolverla, anche se i cittadini

devono sapere che, per poter garantire un ser-vizio davvero efficiente, servirà tempo e la lorocollaborazione. La mia disponibilità è totale,ogni giorno sono in ufficio per vagliare lesegnalazioni e prendere i dovuti provvedimen-ti”. Si è parlato di emergenza rifiuti, ma in realtà lasituazione, pur migliorata rispetto ai giorni incui gli operatori ecologici protestavano per ilritardato pagamento degli stipendi, non è maidiventata “normale”, anzi, pare che la normali-tà sia quella a cui ci stiamo abituando, consacchetti della spazzatura gettati per terra, con-tenitori della differenziata stracolmi, ingom-branti – tipo frigoriferi o divani – dove meno telo aspetti.“Ci sono state una serie di coincidenze chehanno portato a questa situazione. Bisognapremettere che il ciclo dello smaltimento rifiuti èun meccanismo ad incastro: se si inceppa unodegli ingranaggi tutti gli altri ne risentono. Sepoi sommiamo le proteste dei lavoratori all’in-curia di alcuni cittadini a quelle che sono sicu-ramente le mancanze dell’amministrazione,ecco il risultato”.

Quali sono le vostre, di mancanze?“Vanno ricercate nel capitolato stipulato con lesocietà che si occupano della raccolta dei rifiu-ti. Non si parla di differenziata, non viene valu-to correttamente l’aumento demografico, nétantomeno quello non stanziale, ovvero il turi-smo estivo a Torvaianica ed i lavoratori pendo-lari a Pomezia, tutte persone che, pur nonessendo residenti – e quindi non pagando a noile relative tasse – gettano i loro rifiuti nel nostroterritorio. Ci siamo poi trovati di fronte ad unimmenso abusivismo, con case affittate in neroa persone che, a livello demografico, per noierano inesistenti. Questo ci ha penalizzatosoprattutto per quanto riguarda la differenziata:i kit acquistati non erano sufficienti rispetto allareale, anche se sommersa, popolazione.Abbiamo poi sicuramente peccato in informa-zione, perché sono ancora troppi i cittadini chenon sanno come si differenzia e quali sono igiorni di conferimento. A loro aggiungerei i vil-leggianti, che trovano più comodo gettare tuttoovunque invece di sottostare alle norme”.Discariche “spontanee”: cosa state facendo?“Ogni giorni bonifichiamo diversi siti, ma abbia-mo constatato che, già dopo poche ore, lasituazione torna ad essere critica. Siamo quindistati costretti, in alcuni casi, a passare allemaniere forti, multando coloro che gettano irifiuti, soprattutto gli ingombranti, in manieranon corretta. E’ un rimedio a cui non avremmovoluto ricorrere, e che stiamo ancora utilizzan-do con parsimonia, ma da settembre saremoinflessibili con tutti, perché non è possibiledover impiegare le poche risorse a nostradisposizione in questo modo. Al momento stia-mo tenendo sotto controllo soprattutto determi-nate zone, oggetto di continuo abbandono dirifiuti, come la Castagnetta, Pratica di Mare, iColli di Enea e Campo Ascolano. Dal momentoche le sanzioni vanno dai 200 ai 500 euro, conil rischio di denuncia penale per inquinamentoambientale, chiedo ai cittadini di non gettare iloro rifiuti in maniera sbagliata”.Cosa altro farà per evitare quanto successofinora?“L’esperienza acquisita in questi giorni ci stafacendo già preparare quello che sarà il prossi-mo capitolato: ci stiamo rendendo conto diquello che manca e di quello che è stato sba-gliato. Stiamo facendo tesoro degli errori, pernon ripeterli più. Ma già a partire da settembreapplicheremo la legge per quanto riguarda tuttii locali commerciali che superano i 250 mq disuperficie, che dovranno provvedere autonoma-mente allo smaltimento dei rifiuti. Questo signi-fica per noi un alleggerimento del lavoro, congli operatori che potranno essere spostati lad-dove maggiormente serve, senza contare chepotremmo riprenderci tutti gli “scarrabili”, chesaranno dirottati dove ora mancano”.Lei è tornato alla politica attiva dopo più di 10anni. Cosa è cambiato nel frattempo?“Veramente poco. Ho ritrovato più o meno glistessi problemi che c’erano in passato”.Ciò è sicuramente negativo: significa che in

PIERO TOCE ANALIZZA LA SITUAZIONE RIFIUTI E NON SOLO…

UN ASSESSORE“IN EMERGENZA”

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tutto questo tempo nessuno ha fatto nulla?“Non voglio assolutamente dire questo. In 10anni la città ha visto una crescita demograficaenorme, mentre non è cresciuto di pari passo ilnumero di dipendenti comunali a servizio dellacittadinanza. Ovvio che questo crea delle diffi-coltà, soprattutto adesso, che stanno scaden-do i contratti dei dipendenti a tempo determina-to”. Demanio, come ha trovato la situazione?“Per quanto riguarda la pulizia delle spiaggesembra essere tutto a posto. Quello che oraserve è il PUA, visto che il precedente è statorifiutato dalla Regione Lazio. Quanto primal’amministrazione incontrerà i balneari perpoter lavorare insieme su questo indirizzo: chimeglio di loro conosce i problemi e le potenzia-lità del litorale?”Un buon Piano di Utilizzo dell’Arenile potrebbefinalmente consentire il rilancio di Torvaianica?“Assolutamente sì: abbiamo una spiaggia fan-tastica, che attende solo che venga rivalutata”.

Alessia Ambra Achille

porta a porta• Bidone grigio con coperchio marrone (Rifiuti organici - Umido): scarti di cucina, avanzi dicibo, verdura, frutta, pesce e lische, carne e ossa, fondi di caffè, filtri di tè, fiori recisi e piante dome-stiche, pane raffermo, tovaglioli di carta, segatura e ceneri di legna, gusci d'uovo e alimenti avaria-ti. GIORNO DI RITIRO A DOMICILIO: LUNEDI', MERCOLEDI' E SABATO• Bidone grigio con coperchio grigio (Materiali non riciclabili - Secco indifferenziato): per"indifferenziato" si intende tutto ciò che non può essere conferito separatamente e recuperato e com-prende materiali quali: carta oleata o plastificata, plastiche non aventi funzione di imballaggio (gio-cattoli, piatti, bicchieri e posate), pannolini ed assorbenti, escrementi e lettiere di piccoli animalidomestici, CD, musicassette, DVD, VHS, lampadine ad incandescenza, penne e pennarelli, bombo-lette spray, sacchi per aspirapolvere, spazzolini, collant e rasoi in plastica. GIORNO DI RITIRO A DOMICILIO: MARTEDI' E VENERDI' (DAL 1/06 AL 15/09 ANCHE LA DOMENICA)• Bidone grigio con coperchio bianco (Carta e cartone): cartoni piegati, imballaggi e scato-le in cartone, contenitori in poliaccoppiato (tetra brik), giornali, riviste, libri, quaderni, fotocopie efogli vari.GIORNO DI RITIRO A DOMICILIO: GIOVEDI'• Bidone grigio con coperchio verde (Contenitori in vetro): bottiglie di vetro, vasetti, bicchie-ri e vetri vari, anche se rotti.GIORNO DI RITIRO A DOMICILIO: VENERDI'• Sacco giallo in plastica semitrasparente (Imballaggi in plastica e metallo): bottiglie in pla-stica di acqua e bibite, flaconi di detersivi, shampoo, confezioni per alimenti in polistirolo o plasti-ca, pellicole, buste, lattine e barattoli per bevande, vaschette e fogli di alluminio, scatolame e coper-chi e tappi a vite e a corona di metallo.GIORNO DI RITIRO A DOMICILIO: GIOVEDI'I contenitori dovranno essere esposti entro le ore 6.00 del giorno di raccolta.I contravventori alle succitate disposizioni saranno sottoposti alle sanzioni amministrative da 25,00euro a 500,00 euro, come da Ordinanza Sindacale di riferimento.

isola ecologicaVia Cincinnato

L'Isola Ecologica è un'area, realizzata dall'Amministrazione Comunale di Pomezia in Via Cincinnato,secondo le direttive Comunitarie e Nazionali che disciplinano i centri comunali di raccolta dei rifiutiin modo differenziato, ivi comprese le più recenti pianificazioni Regionali, Provinciali e di ProtezioneCivile.

ESSA SEGUE I SEGUENTI ORARI DI APERTURA: Mer - Ven - Sab - Dom: dalle ore 09:00 alle ore 12:00Mar -Gio- Sab: dalle ore 14:00 alle ore 17:00

LUNEDI' CHIUSOI cittadini che si recheranno presso l'Isola Ecologica di Via Cincinnato, troveranno un operatore chedarà loro le indicazioni sul corretto accesso alla struttura, nonché sul corretto conferimento dei rifiu-ti nei cassoni, nei contenitori e nei fusti appositi.

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E’ arrivato al ballottaggio sperando di tra-smettere un messaggio positivo alla cittadi-nanza, ma gli elettori hanno preferito ricon-

fermare il sindaco uscente. A due mesi dalle ele-zioni amministrative, Luigi Celori è più agguerritoche mai e deciso a portare avanti la sua perso-nale campagna elettorale fino a quando cisaranno nuove elezioni. “Io l’ho sempre detto:non ci si improvvisa candidati, occorre lavoraresul territorio per tutto il tempo, ed è quello che hofatto in passato ed ancora farò. Non per nientela mia sede è tutt’ora aperta a tutti coloro checredono in una crescita sana di questa città”. A freddo, cosa pensa di aver sbagliato nelle pas-sate elezioni? Programma o alleati?“Credo che in questa città il centrodestra abbiasempre avuto problemi a creare una coalizioneforte e coesa, al contrario del centrosinistra,dove molti degli esponenti, pur non avendo unabuona opinione del sindaco uscente, l’hannocomunque appoggiato, rimanendo uniti per rag-giungere lo scopo finale, che era quello della vit-toria. Le considerazioni personali se le sonotenute ognuno per sé, e tutti hanno fatto campa-gna elettorale a favore di De Fusco. La stessacosa, invece, non accade nel centrodestra, doveprevalgono gli individualismi ed il protagonismo

esasperato di alcune persone, che, pur di non farvincere me, al ballottaggio hanno votato per ilcentrosinistra. Senza voler essere volgare, facciol’esempio dell’uomo che si amputa una certaparte per far dispetto alla moglie: ecco, nel cen-trodestra ci sono persone così. Ezra Pound dice-va che se un uomo non combatte per le sue ideei casi sono due: o non valgono quelle idee o nonvale l’uomo. Bene, io credo che il progetto cheabbiamo proposto in campagna elettorale, tral’altro l’unico divulgato ai cittadini nei suoi detta-gli, sia valido e su quello mi confronterò appenase ne presenterà l’occasione, cosa che mi augu-ro avvenga quanto prima”. Tornando indietro di qualche mese, cambierebbequalcosa?“Come sarebbe andata a finire dividendo il cen-trodestra io lo avevo detto più volte, anche ai sin-goli candidati. Già molti mesi fa si poteva intuirechi sarebbe andato al ballottaggio, e questecosiddette primarie sono state non solo inutili,ma deleterie. I 9 mila voti che ho preso sono tuttifrutto di un duro lavoro derivato non solo dallabontà del programma, ma anche del mio impe-gno personale, che si è andato a scontrare conalcuni “addetti ai lavori” del centrodestra chehanno remato contro anche questa volta.

Torniamo quindi al discorso precedente: purtrop-po i personalismi hanno avuto la meglio sullalogica, visto che ho potuto riscontrare questoatteggiamento anche in qualche candidato dellemie liste. Ma sono sicuro che presto tutti i nodiverranno al pettine, perché la maggior partedelle promesse fatte dal centrosinistra, come iposti di lavoro, sono in realtà irrealizzabili, men-tre molti punti sono malgestiti, e quello che staaccadendo in questi giorni con la raccolta deirifiuti lo dimostra ampiamente. Quando questagrossa bolla scoppierà io sarò pronto a ricandi-darmi, sempre con lo stesso programma, che sibasa su criteri fattibili e reali”.A proposito di rifiuti, se avesse vinto lei le elezio-ni, come avrebbe affrontato il problema?“Intavolando un rapporto serio con la ditta e lemaestranze, che vanno motivate ed incentivatenel modo giusto. In una situazione come questanon si deve pensare alla politica, ma a risolvereuna questione che mette a repentaglio la salutedei cittadini”.Lei si trova all’opposizione: quale linea persegui-rà? “Parto dalla convinzione che a fare vera opposi-zione saremo davvero in pochi, ma la mia saràcertamente costruttiva ed attenta alle necessitàdella gente. Vorrei far notare la latitanza del sin-daco sul territorio, sopperita da una forte presen-za del presidente del consiglio, Ruffini, che ècolui che ha salvato De Fusco a luglio dello scor-so anno facendogli ritirare le dimissioni. Perquanto mi riguarda continuerò quanto fatto conla precedente amministrazione: con al resto del-l’opposizione abbiamo chiesto di vedere il docu-mento inviato per il patto di stabilità e di cono-scere il bilancio consuntivo del 2010 per poterprogrammare in modo esatto quello del 2011.Ma, nonostante la richiesta risalga allo scorsomarzo, a tutt’oggi non abbiamo avuto risposte”.Come mai?“Forse avranno qualcosa da nascondere, ma èevidente che c’è una situazione disastrosa, con inostri soldi sperperati da amministratori incapa-ci”.Crede che ci possa essere il rilancio dell’econo-mia sul territorio?“L’ho scritto nel mio programma: l’unico modo èinserire Pomezia in un sistema economico piùvasto, attraendo nuovi investimenti, nel pienorispetto di regole e procedure, cosa che sarebbegià accaduta se il sindaco fossi stato io”Come vede la scelta di Puggioni di dichiararsiindipendente, dopo che erano stati fatti tanti pro-clami di un centrodestra unito dopo le elezioni,comunque queste fossero andate a finire?“Ognuno è libero di comportarsi come megliocrede. Il punto, secondo me, è un altro: è statacarpita la buona fede di tanti cittadini che sisono candidati per un posto di consigliere comu-nale: che fine hanno fatto quelle 520 persone? Ei 3 candidati sindaco che non sono riusciti adiventare consiglieri? Torneranno nell’ombra peraltri 5 anni, per poi riuscire nuovamente un meseprima delle prossime elezioni? Chi fa politica e cicrede veramente deve farla sempre, non soloquanto sente l’odore di un posto in consiglio”.

Alfredo Corrao

LO SFIDANTE DI DE FUSCO ANALIZZA PASSATO, PRESENTE E PROSSIMO FUTURO DELLA POLITICA POMETINA

E ADESSO PARLA CELORI

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politica ardea

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E’ ormai chiaro ad Ardea: se il Centrosinistranon ride, la Destra si trova in un pianto a dirot-to, anzi meglio, è allo sbando! Il famoso vento

sembra proprio diventato una tempesta irrefrenabi-le: a livello nazionale il Berlusca è alle corde e orache ha messo sfacciatamente le mani nelle taschedei soliti italiani non può più ammaliare nessuno. DiRoma è meglio non parlare: nessuna delle promes-se di Alemanno è andata in porto, con l’aggravan-te che ha propinato anche una vergognosa paren-topoli. Della Polverini ci si ricorderà soprattutto perl’incredibile aumento delle consulenze, della primamozione di sfiducia a un anno solo dall’insediamen-to, quasi andata in porto, e della pervicace determi-nazione a farsi un proprio partito “Città Nuove” magià abortito.Insomma un disastro, e allora a chi si affiderà l’elet-tore nelle prossime o imminenti tornate elettorali?La confusione, lo sconforto regnano sovrani e alivello locale certamente si realizzerà un maggioreimpulso verso le liste civiche, che in verità spessosono delle autentiche accozzaglie di reduci davariegati percorsi politici, taluni anche imbarazzan-ti. E allora la domanda sorge spontanea: ma il miti-co Eufemi, l’uomo della maggioranza bulgara,come se la passa? Nell’ultimo scorcio del mandato

appare serafico, sembra a una seconda giovinezzapolitica, cerca di tenere a bada (ma neanche contanto impegno) una maggioranza famelica e sca-dente che secondo alcuni è perfino doppia. Si, sem-bra incredibile, ma si mormora che sia costituita da10 consiglieri più dieci e taluno afferma che dieciabbiano già depositato da un notaio le loro firme eappena se ne dovesse aggiungere un’altra per ilnettunese sarebbe la fine. Si fronteggiano persona-lità titaniche tra le quali almeno in cinque ambisco-no a fare il sindaco.In realtà è un po’ difficile pensare che siano vera-mente dieci più dieci di maggioranza. E’ vero chesu sette consiglierei della minoranza cinque sonopassati nella maggioranza e non da poco tempoma da quasi subito, ma gli altri due (o uno emezzo!) pur in una condizione difficile per fareopposizione, non pensiamo abbiano aderito allo“squadrone di carta” di Carletto il bulgaro daNettuno.Nella destra di Ardea convivono da sempre troppeanime e quasi tutte con una sola stella polare: fareil consigliere comunale quasi a vita, per coltivare ilproprio orticello di clientela e spiluccare qualche“piotta” come si diceva una volta. Altra caratteristi-ca formidabile è quella di stare sempre “l’un contro

l’altro armato” (a differenza del centrosinistra,perennemente dilaniato da un tafazzismo maidomo), ma sempre uniti di fronte alla “spartizionedella torta”, subito dopo aver trovato l’accordo suun sindaco anche venuto da lontano come il nettu-nese o l’ex poliziotto.Insomma allo stato attuale sembra che Eufemi, chepure detiene pacchetti importanti di voti, non siapropenso a regalare la sua dote o battersi per qual-cuno, visto che la terza volta non può “scendere incampo” e sembra tramontata anche l’ipotesi di un“riciclaggio” a Nettuno. E’ consapevole che sono gliultimi otto mesi di gestione di un potere per il pote-re, mentre i problemi languono, e il peggio per lui(ma poi neanche tanto), è l’arrivo di un commissa-rio, una figura che spesso finisce per rivelarsi comeun rimedio peggiore del male. Allora il nostro amico lettore si domanderà: cosasuccederà nella prossima primavera? La rispostanon è semplice, ma proviamo ad azzardare. Lasituazione generale del paese è talmente degrada-ta da oltre vent’anni di sgoverno della Destra cheun Centrosinistra appena unito dovrebbe poter pre-valere. Ancora meglio: se il PD riuscisse a riprende-re la via del dialogo e della ragionevolezza, attornoal candidato sindaco che si è dato e subito “riman-giato” (innescando una “notte da lunghi coltelli”) lapartita potrebbe essere vinta. Se invece il PD nonce la dovesse fare a uscire dall’attuale pantano,allora si profila all’orizzonte un listone civico conno-tato da una sola caratteristica: la presenza di unpo’ di tutto. Fuoriusciti, raccogliticci, voltagabbana,gente per tutte le stagioni politiche, con la qualepoi sarebbe difficile governare.Se invece si trattasse di un listone civico con gentenuova, o comunque dal percorso politico limpido,allora al ballottaggio anche con un Centrosinistracon un eventuale PD menomato si potrebbe spera-re in una alternativa, anche se tutta da provare.Mentre da un vincente centrodestra, ora allo sban-do, già sappiamo quali potrebbero essere le pietan-ze, certamente non dissimili da quelle servite e indi-geste propinate da oltre un ventennio. Insomma, amici elettori, prepariamoci a vedernedelle belle, ma anche al peggio! Michele Lotierzo

LA DESTRAALLO SBANDOAD ARDEA E’ ORMAI CHIARO A TUTTI CHE ANCHE IL CENTRODESTRA NON NAVIGA IN BUONE ACQUE

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Il Consorzio "MARE DI ROMA" nasce nel 1997dalla trasformazione del “Consorzio Turisticodi Ardea”. L’idea di limitarsi al comune di

Ardea apparve ben presto ai suoi promotori trop-po stretta e prese piede la determinazione divoler “volare più alto”: pochi anni dopo nacqueallora “Il Consorzio Mare di Roma”. Non fu faci-le, ma la forza specifica dei promotori e l’ideaaffascinante di farne un ente di livello provincia-le fece superare ogni ostacolo. Nella sua deno-minazione si può dire che racchiude quasi l’inte-ra sostanza del progetto. Stressare la rappresen-tazione di “Roma”, le sue potenzialità planeta-rie e accostarla al “mare”, ovvero alla costameravigliosa che va da Nettuno a Fiumicino èstata un’idea molto pregante. Parliamo di un ter-ritorio che, secondo la mitologia e i riscontriarcheologici, fu la culla della civiltà occidentale,conseguente e imperniata sulla scelta che nefece il mitico eroe troiano Enea, progenitore dellaRoma degli albori.Il consorzio si propone di coordinare l'attivitàdelle imprese aderenti per la rivalutazione e ilrilancio turistico dell’intera fascia costiera, favo-rendo l’aggregazione di imprese e capitalizzandole energie e le risorse economiche e umane pre-senti sul territorio.

La sua influenza, come detto, abbracciaNettuno, poi Anzio e quindi Ardea, Pomezia,Ostia lido e Fiumicino. Gli obiettivi più qualificanti sono principalmente:1) la riqualificazione e valorizzazionedel territorio; 2) la valorizzazione dei patrimoni culturali,storici, naturalistici e archeologici; 3) il supporto professionale alle impreseaderenti; 4) l’erogazione di servizi in una visione di aggre-gazione moderna, anche attraverso l’ausilio delletecnologie più avanzate di comunicazione e con-tatto con l’utenza tipiche del marketing territoria-le più evoluto. Intensa, inoltre, è l’attività edito-riale è la cura di manifestazioni ed eventi di asso-luto rilevo. Ne abbiamo parlato col suo presidente, DanieleOcchiodoro, 49 anni, da sempre ad Ardea,ragioniere, persona entusiasta e grande motiva-tore, una risorsa del territorio.Presidente Occhiodoro qual è la situazione con-sorziale a distanza di oltre un decennio dallacostituzione? “Direi che sono abbastanza soddisfatto e rifareitutto con la stessa energia ed entusiasmo dell’ini-zio. Tuttavia, mi lasci dire che se le cose da un

verso sono cambiate rispetto all’inizio dellanostra “avventura”, penso in particolare al pianolegislativo che ci mette a disposizione molti stru-menti per fare bene, non altrettanto possiamodire per quanto concerne l’aiuto che ci aspette-remmo dalle istituzioni e dalla politica”. Lagnanze particolari?“Ho sempre cercato il dialogo con le istituzioni edi stare vicino alla politica, senza ovviamenteprivilegiarne le appartenenze, ma soltanto perfornire un contributo a vantaggio del territorio,pur nella disillusa consapevolezza che i nostrieletti dovrebbero pensare unicamente a risolverei problemi e facilitare lo sviluppo economico eturistico a beneficio di tutta la collettività. Bene,molto spesso il nostro lavoro è ostacolato dallapolitica, penalizzato dalle lungaggini burocrati-che, dai contributi finanziari faticosamente otte-nuti e purtroppo mai erogati nei tempi previsti,cosa che, come immagina, deprime le iniziativepoiché i fornitori non possono aspettare le lun-gaggini e la farraginosità dei nostri interlocutori”.A cosa è dovuto, secondo lei, questo andazzoche certo non depone a favore di un apprezza-mento dei nostri rappresentanti?“Ci sono, è vero, ragioni oggettive d’impedimen-to, ma certo l’impegno spesso non corrispondeal comportamento fattuale che andrebbe richie-sto per favorire lo sviluppo del nostro settore emolte responsabilità si annidano nell’eccessivoavvicendamento negli incarichi, nella forte mobi-lità politica e dirigenziale che depongono peruna perdita, uno spreco di esperienze maturate,con nocumento complessivo sull’incisività del-l’azione amministrativa”. Questo per quanto attiene i fattori di rappresen-tazione con gli interlocutori istituzionali di livellosuperiore, ma a livello locale invece la situazioneè diversa? Ci sono differenze tra Comuni?“La realtà dei nostri Comuni è complessa, ma èsotto gli occhi di tutti i cittadini e non sarò io afare una classifica dei più virtuosi o meno.Tuttavia ci sono enti locali che si mostrano perlo-meno attenti alle nostre tematiche e altri che si

IL CONSORZIO DELLA PROMOZIONE TURISTICA NATO AD ARDEA

Le interviste ai personaggidel territorio di Michele Lotierzo

MAREDI ROMA

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dilettano in altre faccende poco congeniali congli interessi delle comunità. E poi non bisognadimenticare che il livello locale soffre spesso unproblema antropologico”.Addirittura? Si spieghi meglio.“Molti aggregati urbani sono costituiti da famiglie“importate”, alcune per libera scelta, molte altreperché espulse dalle grandi aggregazioni urbanecome Roma e spesso vaste zone demografichefiniscono per caratterizzarsi come veri e propriquartieri dormitori, cosa che non depone favore-volmente”.Ci può indicare, in breve, quali sono state le ini-ziative più eclatanti assunte nel corso degli annio quelle maggiormente riuscite e apprezzatedalle comunità del litorale? “Non vorrei si pensasse che pecchi d’immode-stia, ma ci vorrebbe veramente molto spazio perun resoconto completo, ma provo una summa.Molto apprezzata è l’iniziativa “Mangia e beviLazio” che intende favorire i prodotti a “km 0”, ingrado di garantire qualità e minore inquinamen-to; il nostro sito www.marediroma.it; il magazine“Mare di Roma”; la scuola di specializzazione inbeni architettonici e del paesaggio; il sostegnoad iniziative e attività quali Zoomarine, il Golf, iparchi a tema, la riserva di Tor Caldara, i Giardini

della Landriana e molto altro. Poi mi piace ram-mentare la nostra presenza a tutti i grandiappuntamenti del turismo mondiale come i Bit, lefiere internazionali e similari e infine i convegnidalle tematiche più varie, anche con le associa-zioni degli stabilimenti balneari, con la Coldirettie tanti altri protagonisti dello sviluppo del territo-

rio. Però non potrei concludere se non menzio-nassi la bellissima esperienza di formazione gio-vanile, portata avanti con l’Istituto Alberghiero el’Istituto Tecnico di Anzio, come pure forte èstata e continua ad esserlo l’attività nell’ambitodello sport.

Michele Lotierzo

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Le interviste ai personaggidel territorio di Michele Lotierzo

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inchiesta

PETTIROSSO: UN NOME TANTO POETICOCHE, A POMEZIA,È DIVENTATO UN INCU-BO, ALMENO PER LE CIRCA 130 FAMI-GLIE CHE HANNO – IN PERFETTA BUONAFEDE – ACQUISTATO LA LORO ABITAZIO-NE DALL’OMONIMA SOCIETÀ IMMOBILIA-RI. I FATTI SONO ORMAI STORICI, VISTOCHE RISALGONO AGLI ANNI ’90.

Ma ricostruiamo quanto accaduto, grazie agli avvo-cati dello studio Macchi e De Arcangelis, che difendo-no una quarantina di famiglie, e dell’avvocato MariaPia Pagano, dello studio Vianello-Macario di Roma,che cura gli interessi di 23 condomini, che ci hannofornito tutti i particolari della vicenda.L’Immobiliare Pettiroso 81 srl, nel 1992, ha potutocostruire grazie ad una convenzione stipulata con ilComune di Pomezia, proprietaria dei terreni, che pre-vedeva la concessione del diritto di superficie per 99anni rinnovabili dietro l’impegno di eseguire, a titolodi corrispettivo, una struttura polifunzionale(Auditorium) che avrebbe dovuto essere ceduta alComune, oltre alla realizzazione di infrastrutture, tracui una strada – che avrebbe dovuto collegare lazona 167 alla via del Mare - ed il pagamento di tuttigli oneri previsti dalla normativa in materia, nonché lapresentazione di una polizza fideiussoria assicurativa

a garanzia dell’esecuzione delle opere concordate.L’accordo tra il Comune e la Pettirosso aveva tra isuoi capisaldi quello dell’inadempienza: qualora lasocietà non avesse realizzato quanto sottoscritto,l’Amministrazione sarebbe rientrata in possesso delterreno, così come prevede la legge. E cosa fa laPettirosso? Ovviamente viene meno agli accordi ma,per diverso tempo, nessuno se accorge, almeno tragli amministratori. Vengono però eseguiti i lavoririguardanti l’edilizia residenziale: due palazzine, in viaFratelli Bandiera e via Ugo La Malfa, regolarmenteterminate. Solo accennata la strada, con gli scavilasciati a metà, mentre in via Alcide De Gasperi sorgelo scheletro di quello che avrebbe dovuto esserel’Auditorium. Il fatto che il Comune non si accorgadell’inadempimento gioca a favore dell’immobiliare,che riesce così a vendere tutti gi appartamenti, lamaggior parte poggiandosi al notaio della stessasocietà immobiliare, che stipula i contratti di acqui-sto. La Pettirosso infatti, mediante anche l’intermedia-zione di Agenzie Immobiliari del territorio, a partiredal 1995 inizia a trasferire, a mezzo di atto pubblico,i diritti immobiliari di superficie acquisiti con laConvenzione. Gli acquirenti, nella maggior parte deicasi, accendendo un mutuo ipotecario anche trenten-nale, usufruiscono dell’agevolazione fiscale per laprima casa, vi si trasferiscono, naturalmente, la pro-pria residenza e quella del proprio nucleo familiare,corrispondono all’Ente tutte le imposte previste (ICI,TARSU), apportano modifiche migliorative all’immo-bile e ne dispongono, quindi, in piena ed assoluta

libertà. Dopo circa nove anni dall’acquisto degliimmobili (dopo il decimo anno il Comune di Pomezianon avrebbe potuto più agire per l’intervenuta prescri-zione dei diritti e comunque per acquisto della pro-prietà per usucapione decennale, cosiddetto per“buona fede”) qualche solerte amministratore si sve-glia dal letargo e si accorge che l’ImmobiliarePettirosso non ha costruito la strada e nemmeno l’au-ditorium. Di conseguenza, i legittimi proprietari sivedono notificare gli atti di citazione da parte delComune di Pomezia con i quali l’Ente chiede alTribunale di Velletri di annullare gli atti di compraven-dita, condannare i possessori alla restituzione degliimmobili nonché al risarcimento dei presunti danniper l’illegittima occupazione per tutta la durata delpossesso per “inadempienza agli obblighi convenzio-nali di cui all’articolo 9 della convenzione”.Tecnicamente, quindi, con sentenza di nullità degliatti notarili gli appartamenti diventano tutti di proprie-tà del Comune, per il principio di accessione di immo-bile ad immobile. Come da manuale, l’ImmobiliarePettirosso, invece di adempiere a quanto imposto dalcontratto, impugna al TAR del Lazio la revoca. Il TARboccia il ricorso, confermando la correttezza dell’iterseguito dal Comune.. Come da manuale,l’Immobiliare Pettirosso, invece di adempiere a quan-to imposto dal contratto, impugna al TAR del Lazio larevoca. Il TAR boccia il ricorso, confermando la cor-rettezza dell’iter seguito dal Comune. Ma la Pettirossonon si arrende, e fa appello anche al Consiglio diStato, che conferma la sentenza del TAR, facendocosì passare in giudicato la revoca della concessio-ne. Per formalizzare l’acquisizione degli appartamen-ti ed avere la traslazione del passaggio di proprietà,l’amministrazione comunale ha dovuto iniziare unacausa contro gli acquirenti, così come prevede lalegge. Da allora, siamo nel 2005, sono ancora incorso i giudizi, in ognuno dei quali ci sono almenocinque parti in causa, si sono tenute almeno dieciudienze, scambiate tra i rispettivi difensori almeno seiatti e memorie difensive, sono avvenuti almeno cin-que incontri extragiudiziali al fine di verificare le pos-sibilità di una soluzione bonaria della vicenda.Arrivare ad una sentenza, infatti, non conviene a nes-suno, quindi l’accordo extragiudiziale è quanto auspi-cano tutte le parti in causa. Qual è allora la difficol-tà? Le cifre. Nessuno, almeno ufficialmente, sa quan-to si dovrebbe dare per poter chiudere la vicenda.

gLi aVVocati“Senza voler entrare nel merito di tutti comportamen-ti illegittimi e le violazioni contestateall’Amministrazione in sede giudiziaria – dichiara l’av-vocato Maria Pia Pagano - credo che l’unica soluzio-ne ad oggi per risolvere definitivamente non soltantoi giudizi in corso ma l’intera vicenda inerente gli sta-bili edificati dalla Pettirosso sia che l’Ente provveda asanare sotto il profilo urbanistico mediante una varia-zione della destinazione degli immobili ad uso resi-denziale, garantirsi un congruo risarcimento dell’in-gente danno subito mediante un accordo con i Notairoganti tutti gli atti di compravendita e le rispettiveSocietà Assicuratrici coinvolte ed escutere la polizzafideiussoria assicurativa. Per quanto concerne i pro-

DELL’ANNOSA VICENDA PARLANO AVVOCATI, AMMINISTRAZIONE E CONDOMINI

I “TRUFFATI”DELLA PETTIROSSO

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pomezia news

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inchiestaprietari degli immobili, al fine di risarcirli di tutti i dannimateriali e morali sino ad oggi subiti, andrebbe con-sentito loro, anche dietro un minimo contributo eco-nomico, il riscatto del diritto di proprietà in luogo deldiritto di superficie”. Secondo lei quali sono ad oggi le prospettive per gliinquilini? “Dopo tanti anni e numerosi falliti tentativi di concilia-zione, oltre ad un indiscusso impegno economico daparte di tutti, ora che siamo entrati nella fase istrutto-ria, considerando che abbiamo già un riscontro delleresponsabilità oggettive, credo che le prospettive diuna soluzione bonaria si siano molto ridotte. E’ neces-sario, a questo punto, che soprattutto l’Ente e i Notaivalutino accuratamente le proprie posizioni, i costiulteriori che devono sostenere e gli effetti pregiudizie-voli di una sentenza di condanna nei confronti deglistessi. Anche qualora il Giudice competente accertas-se e dichiarasse la nullità degli atti notarili, il Comune,è possibile prevedere, incorerebbe – in accoglimentoalle nostre richieste - in una condanna in favore deiproprietari al risarcimento dei danni materiali e mora-li, nonché alla restituzione di una somma pari a tuttigli importi dagli stessi corrisposti all’Ente a titoli di tri-buti, con interessi e rivalutazione. Questo caso, inotai sarebbero, di conseguenza, condannati nonsolo a risarcire i proprietari dei danni subiti e dellespese sostenute, ma soprattutto sarebbero condan-nati a manlevare i proprietari da tutti gli effetti pregiu-dizievoli che a questi deriverebbero dalla dichiarazio-ne di nullità degli atti notarili, nello specifico, al paga-mento di una somma in favore dei proprietari pari alvalore attuale dell’immobile, oltreché condannati acorrispondere in favore del Comune la somma daquest’ultimo richiesta a titolo di indennità di illegittimaoccupazione”. Pensa di poter prevedere dei tempi di risoluzione? “E’ evidente che non è possibile prospettare tempi perla definizione della vicenda: possiamo solo auspicareche l’Amministrazione accolga l’invito ad agire tem-pestivamente al fine di garantire la piena proprietàdegli immobili a tutte le famiglie coinvolte e la merita-ta serenità”.Alle stesse conclusioni, anche se seguendo un per-corso diverso, sono arrivati gli avvocati dello studioMacchi e De Arcangelis. “Si tratta di una vicenda complessa e sfaccettata,anche e soprattutto per la quantità di attori coinvolti:la società costruttrice, le agenzie immobiliari, i notaie le loro assicurazioni, le banche che hanno conces-so i mutui, il Comune, gli acquirenti ed i nuovi proprie-

tari, perché negli anni, prima che si arrivasse al con-tenzioso, alcune persone hanno venduto il loro appar-tamento ad altri ignari cittadini – spiegano gli avvo-cati Macchi e De Arcangelis - ognuno con le proprieragioni, molti con anche dei grossi torti, alcuni vittimeinnocenti, come i nostri assistiti, che hanno acquista-to delle proprietà con la certezza che tutto fosse rego-lare, visto che erano state controllate dalle agenzieimmobiliari che le hanno proposte in vendita, dainotati che hanno fatto firmare il rogito e dalle bancheche hanno erogato i finanziamenti: ognuno di questoaveva l’obbligo di effettuare le dovute verifiche. Il pro-blema è che il Comune si è “dimenticato” di far tra-scrivere alla Conservatoria dei registri immobiliari larevoca della concessione, e lo ha fatto con notevoleritardo, quando ormai tutto era già stato fatto, nel2003. Addirittura ad oggi, se si fa una semplice visu-ra nominativa, la trascrizione non compare: occorrefare la visura al ventennale per accorgersi che gliimmobili hanno una situazione del tutto particolare”. La causa, che ora si trova al Tribunale di Velletri, vedequindi un intreccio incredibile di passaggi, con vendi-te, cessioni, nuovi acquisti che complicano ancora dipiù l’intricata vicenda. Ciliegina sulla torta, una deci-na di appartamenti, che erano rimasti vuoti, sonostati assegnati a famiglie disagiate, che hanno provo-cato numerosi “incidenti” tra gli inquilini. “Purtroppo le persone che hanno occupato le casegestite direttamente dal Comune non sono tra le piùtranquille, e spesso devono intervenire le Forzedell’Ordine per riportare la calma o per verificare sesono state commesse violazioni. In una delle duepalazzine, infatti, si sono registrati numerosi episodidi rilevanza penale”, commenta De Arcangelis. Sulle scrivanie dei Giudici che stanno gestendo la“pratica Pettirosso” si trovano quindi davanti ad unamatassa ingarbugliata dove l’unica cosa chiara è chela società è fallita e non si è nemmeno costituita nelprocesso, lavandosene praticamente le mani.“Noi abbiamo ovviamente citato anche il fallimento –dichiarano gli avvocati – ma è ovvio che sarà diffici-le riuscire a far rispondere economicamente laPettirosso di quanto accaduto”. Qual è la linea che state seguendo?“Puntiamo ad avere dei rimborsi da parte delle assi-curazioni dei notai eroganti, per poter raggiungere unaccordo economico con il Comune e riavere la pro-prietà degli immobili”. Una transazione, dunque. L’amministrazione, infatti,per poter ridare la proprietà agli acquirenti, vuole giu-stamente rientrare delle spese necessarie per la

costruzione di quanto non ottemperato dallaPettirosso. Ma, ad oggi, nessuna stima del dannopresunto è stata avanzata. “Noi siamo in attesa di un contatto da parte dell’am-ministrazione – ha concluso l’avvocato De Arcangelis– per poter capire se ci sono realmente i margini diuna trattativa che potrebbe risolvere in maniera bona-ria il contenzioso”.

L’aMMinistrazionerisponDe

Di pochissime parole l’avvocato del Comune, DonatoD’Angelo, che non vuole scoprire le sue carte. “Cisono diverse posizioni aperte – ha dichiarato – congli avvocati dei condomini. Sia noi che loro siamodisponibili all’accordo, ma ancora non possiamo defi-nire quantitativamente il rimborso, perché i tecnicisono ancora al lavoro per valutare tutti gli aspettidella vicenda, che come è ben evidente è davverocomplessa a causa delle molteplici parti implicate.E’intenzione dell’amministrazione andare incontro aicondomini, ma questo va fatto entro certi limiti, pernon danneggiare l’intera cittadinanza, visto che stia-mo parlando di beni pubblici”. Molto più loquace il sindaco Enrico De Fusco. “Siamoormai ad un passo dal protocollo l’intesa. E’ infattiarrivata da pochissimi giorni la risposta da partedelle due grandi assicurazioni dei notai chiamati incausa, che ci hanno assicurato che da parte loro ilrisarcimento ci sarà: questo significa che il cerchio sista chiudendo, perché la parte legata alle assicura-zioni era l’incognita più grande . I nostri tecnici sonoormai alla fine del loro lavoro di perizia e a questopunto abbiamo quasi tutti gli elementi per arrivare adun’eventuale transazione, che è ciò a cui tutti aspiria-mo. Ho cercato di prendere in mano questa situazio-ne, che si trascinava da anni e per la quale nessunoprima aveva fatto niente. Noi abbiamo valutato tutti equattro gli aspetti della vicenda: giuridico, tecnico,amministrativo ed economico. Adesso gli inquilinidevono solo attendere le ultime definizioni, perchécomunque c’è un iter da seguire che porta via tempo.Da parte mia c’è sempre stata la massima conside-razione per questi cittadini, che devono però com-prendere che il loro non era un problema da poco eche nessuno, da quando sono alla guida di questacittà, ha voluto perdere tempo deliberatamente”. Inpratica, adesso resta “solo” da fare i conti: alla cifraspettante al Comune andrà tolta quella che verseran-

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inchiesta

no le assicurazioni. La rimanenza sarà quanto i variinquilini dovranno pagare per prendere pieno posses-so delle abitazioni in cui vivono ormai da circa 15anni. “La strada che abbiamo intrapreso – ha conclu-so De Fusco – è quella che cerca di agevolare il piùpossibile questi cittadini, che sono sicuramente incol-pevoli della situazione che si è andata a creare. Abreve le parti verranno chiamate: se ci sarà l’intesa siprocederà con la transazione che porrà fine a questaannosa vicenda”. Quando la situazione sarà definita,tutti gli inquilini dovranno fare un nuovo atto notarile,in quanto quello precedente è nullo.

i cittaDiniE gli inquilini, ossia quelle persone che, ignare di tuttaquesta situazione, hanno pagato la casa, magariaccendendo un mutuo infinito, senza neanche sape-re che il permesso per costruire non prevedeva appar-tamenti per uso abitativo, ma per “uso direzionale”,ovvero per un residence? Nessuno di loro ha maisaputo dell’esistenza dell’accordo, né della clausolepreviste dallo stesso, ed ora si ritrovano nella condi-zione di non essere più proprietari della casa in cuivivono e per la quale alcuni stanno ancora pagando

le rate del mutuo. Man mano che ai residenti arriva-va la lettera da parte del Comune, si sono rivolti agliavvocati per cercare di difendere il frutto del loro lavo-ro e dei loro risparmi. “Nel 2003 – spiega uno degliacquirenti - a seguito di un annuncio di una famosaagenzia immobiliare ho acquistato da un privato unappartamento al palazzo Pettirosso di Via Ugo LaMalfa 2. Ricordo ancora il giorno del rogito quando ilnotaio si mise nel taschino della camicia diversemigliaia di euro come parcella… Avevo voluto fare uninvestimento per il futuro utilizzando tutti i miei rispar-mi, con l’aiuto economico dei miei genitori. Ho cosìdeciso di affittare l’immobile con un regolare contrat-to di locazione per cercare di rientrare delle speseaffrontate e metter a frutto l’investimento. Ben prestosono arrivate le brutte notizie. Qualche anno dopo miè stata recapitata una lettera dai legali del Comune diPomezia che mi intimavano di liberare immediata-mente l’immobile poiché non era di mia proprietà. Aquel punto mi sono rivolto agli avvocati. La mia situa-zione, come qualche altro “proprietario” è differentedalla maggioranza, poiché ho acquistato in secondabattuta da un privato e non direttamentedall’Immobiliare Pettirosso. Due rogiti notarili eun’agenzia immobiliare a fare da tramite non sonobastati a tutelare i miei interessi. Ora mi trovo con

1000 euro di meno, un immobile non vendibile e nonaffittabile ed una situazione che nella migliore delleipotesi vede tante altre migliaia di euro da tirar fuori.E pensare che doveva esser un investimento per ilfuturo…”.Molto peggio la situazione di un altro condomino, cheha acquistato la casa per viverci e per la quale staancora pagando le rate del mutuo. “Ho parlato congli avvocati, che mi hanno consigliato di non sospen-dere i pagamenti, altrimenti sarei incorso in ulterioriproblemi. Non ho la possibilità di prendere altri presti-ti per pagare ulteriori cifre per sanare una situazioneche non ho certo creato io: perché a pagare sonosempre i più deboli? L’unica colpa che possonoimputare a noi acquirenti è una sfortuna pazzesca,visto che tutto sembrava regolare in tutti i suoi aspet-ti”. “E’ doveroso riconoscere il comportamento inte-gerrimo, per dignità e compostezza, che in tutti que-sti anni hanno assunto e mantenuto tutti i proprietaricoinvolti – conclude l’avvocato Maria Pia Pagano -ed ai quali deve andare, oltre che la totale ed incon-dizionata solidarietà di tutti i concittadini, la più since-ra ammirazione e direi, anche, gratitudine da partedell’Amministrazione nei confronti della quale, difatto, hanno di mostrato di nutrire, comunque, fidu-cia”. Maria Corrao

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cronaca

Raffaele Di Mario è tornato a casa. Venerdì 15Luglio è infatti stata accolta la richiesta deposi-tata al Tribunale del Riesame da parte dell’av-

vocato Gildo Ursini, difensore dell’imprenditore ecostruttore edile molisano trapiantato a Pomezia,arrestato lo scorso 7 Aprile dagli uomini del Nucleodi Polizia Valutaria della Guardia di Finanza con l’ac-cusa di bancarotta fraudolenta per distrazione, reatifiscali e false fatturazioni. Il provvedimento di scarce-razione ed il conseguente trasferimento ai domicilia-ri è stato concesso venerdì, ma la conferma è arriva-ta solo nelle scorse ore da parte del legale, che nonha comunque voluto rilasciare ulteriori commenti. “IlTribunale del Riesame ha ritenuto giusta la domandadi revoca della custodia cautelare in carcere che hopresentato recentemente ed ha concesso al miocliente gli arresti domiciliari”, ha dichiarato l’avvoca-to Ursini. L’indagine che riguarda l’holding creata daDi Mario, partita da Roma e Pomezia, si è nel frat-tempo allargata a macchia d’olio, coinvolgendovarie parti d’Italia. Ultimo, in ordine cronologico, ildecreto di perquisizione e sequestro che ha portatonei giorni scorsi le Fiamme Gialle fino a Teramo, nelquartier generale della Tercas. Anche l’istituto di cre-

dito teramano, principale polo bancario abruzzese,sembra essere coinvolto, come soggetto terzo, inquanto finanziatore di mutui, nell’inchiesta per ban-carotta fraudolenta che ha al centro la societàDimafin e che al momento conta già 33 indagati. Ildecreto, firmato dai PM romani Maria FrancescaLoy, Giuseppe Cascini, Maria Sabina Calabretta eNello Rossi, c’è la richiesta di consegna di tutta ladocumentazione riferita a operazioni di mutui inter-corse tra la filiale di Roma della Tercas e la societàDimafin. Ad essere coinvolte in questo giro di presti-ti e mutui altre 30 banche, tra le quali un ruolo enor-me è svolto dalla Unicredit, che ha concesso al grup-po riconducibile a Di Mario un mutuo di cento milio-ni di euro. Sono ora attesi a breve altri sviluppi cla-morosi, dal momento che sembra che Raffaele DiMario, dopo un periodo di silenzio, abbia deciso diraccontare agli inquirenti la sua verità. Ricordiamoche la “bolla” scoppiò con la vendita a BancaItalease, per 108 milioni di euro, del centro commer-ciale Dima Shopping Bufalotta da parte della socie-tà Niccodemi, che fa sempre capo alla Dimafin.Secondo gli inquirenti la Niccodemi non avrebbeperò pagato imposte per 26,6 milioni sulle plusva-

lenze ottenute dalla vendita e, in seguito, sarebbestata svuotata del capitale e portata al fallimentocon distrazioni per complessivi 52,5 milioni, di cuicirca quaranta milioni in favore della società Primulae quasi dodici alla M2, entrambe società della hol-ding creata da Raffaele Di Mario, fatti sparire attra-verso fatture per operazioni inesistenti. In seguito laItalease avrebbe stipulato un contratto di leasing conla Dimafin per la gestione del centro commercialeche si trova alla periferia di Roma. “I flussi finanziarierogati da Italease alla Niccodemi per la vendita delcentro commerciale Dima Shopping Bufalotta sonostati quasi interamente distratti in favore di societàriconducibili a Di Mario, ma intestate a prestanome”:questa l’ipotesi degli inquirenti. E i guai, per l’impren-ditore di Isernia, non erano arrivati da soli. Pochigiorni prima del’arresto, il 29 Marzo, il Tribunale diRoma aveva decretato il fallimento della Di.Ma.Costruzioni, mettendo in crisi un migliaio di personetra dipendenti diretti ed indotto, oltre a decine difamiglie che stavano trattando l’acquisto di un’abita-zione nel nuovo quartiere di Pomezia “Parco dellaMinerva”. Ad oggi gli acquirenti non hanno ancorarisolto la loro posizione: il perfezionamento dell’ac-quisto è bloccato in quanto, nei due anni successivial rogito, l’immobile potrebbe essere sequestrato evenduto all’asta per saldare i debiti relativi al falli-mento della Di.Ma Costruzioni. I cittadini coinvolti,che si sono raggruppati a seconda dell’agenziaimmobiliare e del notaio di riferimento, stanno cer-cando almeno di riavere quanto versato come capar-ra al momento del compromesso, ma, dalle primeindiscrezioni, sembra che degli importi versatipotranno essere recuperate solo alcune parti.Difficoltosa anche la posizione dei dipendenti, aiquali era stata riconosciuta la cassa integrazione inderoga, erogata fino al Marzo scorso, ma, dopoquella data, niente è più stato versato agli operai,che rimangono ora in attesa del decreto ministerialeper poter usufruire della cassa integrazione straordi-naria. “Anche qualora il Ministro firmasse oggi ildecreto – ha dichiarato Rino Aversa della Fillea – ilavoratori non riuscirebbero comunque ad avere isoldi prima del prossimo ottobre. E’ mancata la tem-pestività ed adesso ci sono centinaia di persone che,per mangiare, devono sperare nella carità di familia-ri ed amici. Senza contare che per molti di loro, per-ché hanno superato una certa età o perché sonostranieri, inserirsi nuovamente nel mondo del lavoroin maniera stabile è davvero difficoltoso”.

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L’IMPRENDITORE TORNA A CASA, MA L’INCHIESTA SI ALLARGA ANCORA

DI MARIO:CONCESSI IDOMICILIARI

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Varie

TA colpi di esposti: così i commercianti di Marinadi Ardea tentano di “difendere” il loro commer-cio. Dopo gli ambulanti, che fanno una concor-

renza non proprio leale, a rovinare la stagione estivadegli esercizi pubblici ci pensano gli stessi commer-cianti, che si accusano l’un l’altro di scaricare illegal-mente nei fossi, senza aver mai eseguito l’allaccio inpubblica fognatura. La vicenda è salita alla ribalta dopo che AntonioFalconio, il titolare dell’albergo B Palace, sul lungo-mare degli Ardeatini, si era visto - il 25 Luglio, quin-di in piena stagione balneare - porre i sigilli ad unaparte della sua struttura ricettiva per difformità auto-rizzative, trovate a seguito di un esposto presentatoda qualche concorrente a cui il giro d’affari di quel-l’attività commerciale proprio non andava giù. E giùnon è andata neanche a Falconio che, appena leforze dell’ordine se ne sono andate lasciandogli isigilli apposti, si è messo al computer ed ha scritto ilsuo, di esposto – poi inviato alla Procura di Velletri,alle forze dell’ordine, alle Asl RmH e all’Arpa Lazio,oltre che al Comune di Ardea – dove dichiara che anon essere in regola, semmai, sono i suoi concorren-ti, una ventina circa, tutti ubicati sul lungomare degliArdeatini: tutti esercizi commerciali, in particolarmodo bar e ristoranti, che, secondo il firmatario del-l’esposto, non avrebbero mai eseguito l’allaccio inpubblica fognatura, scaricando quindi abusivamentedirettamente in mare. Sempre nell’esposto Falconiodifende la sua, di posizione, sostenendo che lui, “inqualità di operatore commerciale si è peritato diprovvedere agli allacci in pubblica fognatura del pro-prio esercizio commerciale indispensabile al fine diun regolare svolgimento dell’attività lavorativa”, alcontrario dei suoi antagonisti, che non lo avrebbero

invece fatto. Falconio fa nomi e cognomi, per evita-re possibilità di errore, ed elenca tutti quegli esercizicommerciali che “potrebbero non essere allacciatialla pubblica fognatura, e quindi non essere in rego-la per lo svolgimento della propria attività”. Quindi, perché hanno controllato lui e gli altri no?, sichiede il commerciante. La legge a questo propositoparla chiaro: se un’attività commerciale non è inregola con l’allaccio in fogna deve essere chiusa, perevitare il rischio di inquinamento ambientale. Il temadell’inquinamento dovuto agli scarichi illegali era

stato fra l’altro fu oggetto di interrogazione del con-sigliere comunale Bruno Cimadon nel consiglio delloscorso 25 Maggio, ma in concreto non era poi statofatto nulla. L’Amministrazione comunale è quindicorsa ai ripari il 26 Luglio, con una riunione straordi-naria convocata di prima mattina dall’AssessoreMaria Pia Pagano, che in questi giorni sostituisce ilsindaco in ferie. Riunione alla quale sono stati invita-ti i dirigenti dei settori urbanistica, ambiente e com-mercio ed a cui era presente il comandante dellaPolizia Municipale Francesco Passaretti. L’incontroper il vice sindaco - che ricopre il ruolo di responsa-bile dell’igiene e salute pubblica - ha avuto valore dinotifica proprio dell’esposto presentato da Falconio:la Pagano, carte alla mano, ha messo i dirigenti difronte alle loro responsabilità, esortandoli ad attuareimmediatamente i controlli di loro competenza.Verifiche che anche la Polizia Municipale ha fattopartire con solerzia. “I controlli che stiano facendo eche continueremo a fare – ha dichiarato Passaretti -non saranno soltanto igienico sanitari, ma a tuttocampo”. E se le irregolarità igienico-sanitarie dovessero esse-re confermate, si potrebbe, o meglio dovrebbe, arri-vare all’immediata chiusura delle attività coinvolte,per evitare un probabile proseguo dell’inquinamentodell’arenile. Ad interessarsi alla vicenda anche i cara-binieri: Falconio ha infatti richiesto l’intervento delN.O.E., riportando nell’esposto che, sempre secondolui, ci sono stati “gravi comportamenti omissivi per-petrati fino ad oggi per mancato controllo da partedegli uffici competenti”: un’accusa pesantissima,sulla quale il Luogotenente Antonio Landi vuole farechiarezza.

Alessia Ambra Achille

ALCUNI COMMERCIANTI DEL LUNGOMARE DEGLI ARDEATINISI ACCUSANO A VICENDA DI INQUINAMENTO AMBIENTALE

BOTTA ERI...ESPOSTI

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Varie

Strade killer alla Nuova Florida, dove in un dram-matico incidente sono morti due giovanissimi,Yuri Pierini, di 16 anni, e Piefrancesco Olivieri,

non ancora diciassettenne. Il due ragazzi, la sera del6 Luglio, erano a bordo di uno scooter, un’Aprilia125, quando, all’incrocio tra Via Modena e ViaPavia, si sono scontrati con una Toyota Yaris guida-ta da una 46enne di Ardea. L’urto è stato violentissi-mo e per Yuri non c’è stato nulla da fare: è decedu-to sul colpo. Gravissimo Pierfrancesco, che era allaguida della moto. Trasportato d’urgenza al SanCamillo di Roma, è rimasto per dieci giorni in bilicotra la vita e la morte, ma a niente sono valse le curedei medici. Alla disperazione delle famiglie si èaggiunta quella dell’intero quartiere, dove tutti cono-scevano i due giovani. La Chiesa di S. Gaetano daThiene, alla Nuova Florida ha quindi visto, nel giro dipochissimi giorni, la celebrazione di due funerali chenon avrebbero mai dovuto esserci. Sono stati molti,infatti, ad imputare la colpa di quanto accaduto allepessime condizioni delle strade del quartiere: viaModena è senza illuminazione e senza marciapiedi,

oltre che con una segnaletica pressoché inesistente.Stretto intorno al dolore dei familiari di Yuri ePierfrancesco, il quartiere si è ribellato a questa tra-gedia annunciata. Dura l’accusa da parte delComitato di Quartiere della Nuova Florida. “L’art.40del Codice Penale recita: “Non impedire un evento,che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale acagionarlo”. Ricordiamo – dichiarano dal direttivo –i nostri numerosi interventi effettuati sul tema“Sicurezza Stradale” nel quartiere Nuova Florida:tutti, salvo il rifacimento del tratto pericoloso di viaCampo Selva, eseguito finalmente da una ditta com-petente, praticamente irrisolti o ignorati. Il CdQaveva anche proposto all’AmministrazioneComunale di adottare il sistema “Illuminazione acosto zero” per le strade non asfaltate e gli incrocipericolosi, installando pali della luce con tecnologiemoderne in modo tale da ridurre il costo delle bollet-te e riutilizzare il “risparmiato” per installare dei nuovipali, ma ovviamente nulla è stato fatto”. Sul luogodell’incidente gli amici hanno riempito la strada conscritte affettuose e fiori, mentre su Facebook ci sono

centinaia di messaggi che ricordano i due ragazzi.Per entrambi sono state organizzate, sempre dagliamici, delle fiaccolate, dove le centinaia di personepresenti continuavano a domandarsi il perché diquesta tragedia. “E perché non accada più – hadichiarato una mamma – chiediamo che le istituzio-ni, clamorosamente e scandalosamente assenti aifunerali, agiscano, mettendo in sicurezza questestrade che ancora una volta ci fanno piangere lascomparsa di un adolescente”. Lo sfogo, poi, èandato oltre. “Non è certo una questione di razzi-smo, ma ricordo che, quando è morta una ragazzi-na straniera, la tredicenne Pasma Oueslati, il 6Marzo del 2008, tutti i politici si sono dati da fare,erano presenti, per lei si sono organizzati memorialed intitolate targhe all’interno del parco pubblico:tutte cose giustissime e sacrosante. Ma allora per-ché per questi due ragazzi non si è visto nessuno?Non erano giovani e con il diritto di vivere ancheloro?”.

Alfredo Corrao

NUOVA FLORIDA, TRA RABBIA E DOLORE, CHIEDE PIÙ SICUREZZA STRADALE

MORTI DUESEDICENNI

Mancano poco più di 9 mesi alle elezioniamministrative di Ardea, ma proteste e cri-tiche infervorano i partiti già da tempo. Nel

centrosinistra, per cercare di arginare le polemi-che, Peppino Sarrecchia, segretario del PD, hadeciso di ricorrere alle “primarie” per scegliere ilfuturo candidato sindaco. “Che siano i cittadini adecidere”, ha dichiarato in una lunga lettera invia-ta a tutto il centrosinistra. “E' necessario impegna-re il nostro tempo ed energie nel ricercare l'aggre-gazione di tutte le componenti del partito e deipartiti del centrosinistra – scrive Sarrecchia,facendo leggere tra le righe che troppe volte si è

invece perso tempo in liti inutili e sterili - per que-sto si è lavorato per definire un progetto di allean-za politica che, attraverso un cammino comune dirinascita miri al governo della città”. L’intesa sibasa, spiega Sarrecchia, sulla condivisione di uncodice etico, un programma amministrativo eduna strategia politica che coinvolga tutte le forzedella coalizione. “Il PD, da solo o con gli altri par-titi – ha dichiarato Sarrecchia – si è reso parteci-pe di numerose iniziative contro il malgoverno eda favore dei cittadini e delle associazioni, coinvol-gendoli direttamente, così come prevede il nostrostatuto. Proprio nell’ottica della condivisione, dal

momento che il candidato sindaco da noi inizial-mente proposto è stato “bocciato” dall’IDV e vistoche si è presentata al tavolo delle discussionianche l’API, forza politica facente parte del terzopolo, si è reso necessario un chiarimento tra leparti, che serva a capire se il centrosinistra diArdea, unito, possa ancora avere una certa valen-za”. Il segretario, dopo essersi consultato con gliiscritti, che si sono espressi nel procedere allecandidature attraverso le primarie di partito edeventualmente di coalizione, ha quindi decisoche, almeno per il PD, le primarie ci saranno.

Alfredo Corrao

SARRECCHIA: IL CANDIDATO SINDACO? LO SCELGANO I CITTADINI

LE PRIMARIE DELPD DI ARDEA

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Varie

Cittadini più sicuri, almeno d’estate. E’infatti stato inaugurato il 20 Luglio il pre-sidio estivo della Questura a Torvaianica.

Il posto di Polizia ha la sua sede nell’ex Ostellodella Gioventù, sul Lungomare delle Sirene, ecompleta così l’edificio, nel quale sono già ospi-tati il distaccamento della Polizia Municipale,l’Anagrafe e la Biblioteca comunale. “Abbiamo raggiunto un importante traguardoper la sicurezza di tutti i cittadini”. Così il sinda-co Enrico De Fusco ha esordito nel corso ceri-monia di inaugurazione, alla quale erano pre-senti tutte le autorità civili e militari. Tra la sod-disfazione dei presenti, il Questore di RomaFrancesco Tagliente ed il Commissario di OstiaAntonio Franco hanno preso in consegna dalPrimo Cittadino di Pomezia i due locali al pianoterra dell’ex Ostello della Gioventù. “E’ con sod-disfazione – ha dichiarato De Fusco – che oggipossiamo dire di aver portato la Polizia di Statonel nostro Comune. Certo, c’è stato qualchegiorno di ritardo, ma è sicuramente poca cosain confronto agli anni passati, quando le chiac-chiere rimanevano tali, senza che nessuno letrasformasse in realtà. Ringrazio per questo siail Questore Tagliente che il Commissario Francoper l’attenzione e la disponibilità dimostrataverso il nostro territorio. Quello che inauguriamooggi è sì un distaccamento estivo, ma il nostrodesiderio è che possa poi trasformarsi in unPosto operativo di Polizia permanente. A questoproposito l’Amministrazione comunale ribadiscela piena disponibilità e collaborazione con la

Questura di Roma”. “L’istituzione di un nuovopresidio estivo a Torvaianica – ha commentatoil Questore Francesco Tagliente – rappresentaancora un segnale forte della determinazione adessere sul territorio, e nel territorio, insieme aicittadini ed agli operatori economici che, nelchiedere la nostra presenza, esprimono tutta lafiducia nell’Istituzione. Abbiamo preso questadecisione perché, d’estate, i tempi di interventoper le volanti che provenivano da Ostia poteva-no salire anche a 30 minuti a causa della note-vole presenza di turisti: abbiamo valutato che sitrattava di tempi troppo lunghi ed abbiamo cer-cato insieme al Sindaco il modo di garantire unatempestività maggiore”. Questura e Comune diPomezia hanno così intavolato un lungo discor-so, fatto di intese, di verifiche, di sopralluoghi,fino ad arrivare allo stesso accordo di partena-riato che sta caratterizzando con nuovo slancioi rapporti interistituzionali nella provincia diRoma da ormai 11 mesi, durante i quali laQuestura ha aperto 9 dei 23 posti i Polizia pre-senti nel territorio di competenza. Dalle 8.00alle 20.00 gli agenti del Commissariato di Ostia,coordinati dal dr. Antonio Franco, alle cui dipen-denze il nuovo Posto di Polizia andrà ad opera-re, saranno a disposizione dei cittadini. Allapiattaforma informativa per i servizi al cittadinoassicurata dal personale in servizio presso ilpresidio fisso si affiancherà un equipaggio cheassicurerà il pronto intervento sulla zona, adisposizione di chiunque versi in situazioni dibisogno o pericolo, integrando così la presenza

già assicurata in precedenza dalle Autoradio delCommissariato Lido, nonché dagli equipaggidelle altre Forze di Polizia. I locali delLungomare delle Sirene sono stati concessi dalComune a costo zero, allineandosi così a pienodiritto con la politica avviata ad agosto scorsodalla Questura, che mira alla riduzione dei costidi gestione degli immobili adibiti ad uffici di poli-zia, sia sotto il profilo dei canoni abitativi, chedella gestione delle strutture. “La disponibilitàda parte del Sindaco di Pomezia a fornirci gliuffici gratuitamente – ha concluso il Questore –è stato l’imput decisivo per l’apertura di questopresidio, altrimenti non possibile vista la politicadi abbattimento costi che stiamo seguendo.Siamo lieti di affiancarci alle altre forze di poli-zia del territorio, Carabinieri, Finanza, GuardiaCostiera e Polizia Municipale, con le quali colla-boreremo affinché il controllo sia costante”.

Alessia Ambra Achille

INAUGURATI GLI UFFICI DEL PRESIDIO ESTIVO

LA POLIZIAA TORVAIANICA

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Quartieri Macchiozzapomezia

Bistrattato, abbandonato, addirittura sconosciu-to. E’ il quartiere pometino “La Macchiozza”,zona tra Pomezia e Torvaianica a ridosso dei

16 Pini. Molti non sanno nemmeno che esiste, qual-cuno lo conosce grazie al campo di rugby che sitrova nella strada di ingresso al quartiere. “Sono tanti quelli che, confondendosi, lo chiamanoMacchiozza o Macchia – spiega Andrea Paolini, chevi abita da anni e che, da anni, cerca di migliorarnele caratteristiche - La definizione "Quartiere" è ancheun'aspirazione per i residenti, dato che anche per ilComune é solo la «zona macchiozza». Figuriamociquindi per tutti gli altri!”. Del resto, è difficile promuovere a quartiere un terri-torio dove, come spiega Paolini, le “strade sonoancora quelle di un tempo, ossia di terra.L'illuminazione pubblica, miracolo dell'era moderna,è arrivata da circa un paio d'anni. Da quasi dodicimesi abbiamo invece dei cartelli che hanno datodignità alle nostre strade, con nomi finalmente visibi-li al postino. Mancano però ancora gli specchi agliincroci, indispensabili per la sicurezza stradale”.Ed i problemi non finiscono qui. “Sono anni - prose-gue Andrea Paolini – che, non avendo accesso allarete fognaria, siamo costretti ad esborsi continui persvuotare periodicamente i nostri pozzi. Dal Comune,attraverso i suoi assessori, abbiamo ricevuto soloanni di promesse prontamente smentite. Prima «ilproblema è la Regione», poi trovati i soldi, il proble-ma è la "scelta" dell'Azienda che dovrà svolgere illavoro e poi ancora «siamo sotto campagna eletto-rale». Ora la stessa si é conclusa ma si continua arimandare e prendere tempo per fare un qualcosache solo qualche mese fa tutto era dato per certo,anzi concluso”. Cosa lamenta principalmente? “L'assenza delle Istituzioni. Tutti i residenti del quar-tiere possono concordare che qui si vede qualchepolitico solo nel periodo elettorale, poi il nulla piùassoluto. Il risultato è che le nostre strade sono pas-saggi sicuri per i criminali che nella notte "visitano"le case e le ville della zona: la totale assenza di con-trollo sono per loro un invito a cui non si può resiste-re. Sempre a proposito di sicurezza c’è da segnala-re la costante presenza di nomadi che di accampa-no con i loro camper, anche ostruendo il passaggiosulle strade, tanto nessuno dice niente”. E in questo periodo poteva forse mancare il proble-ma rifiuti? Assolutamente no. “La salute delle nostre strade é visibile anche dallasua "pulizia". Spazzatura varia - scatole, bottiglie in

plastica, buste... - viene perennemente depositatasui lati della strada principale, ovvero via dellaMacchiozza. Personalmente ho visto i mezzi adibitialla Raccolta porta a porta della differenziata “per-dere” i sacchetti lungo la strada ad ogni minimabuca. Ho prontamente segnalato l'accaduto, primaal conducente del mezzo, che mi ha risposto: “se laprenda con il Comune”, poi segnalando l'accadutoall'apposito ufficio comunale nonché al numeroverde. Ovvio che non sia cambiato nulla. La raccol-ta differenziata é indubbiamente un'ottima e neces-saria operazione per preservare il nostro futuro, maè altrettanto fuori dubbio che le nostre strade nonsono mai state tanto sporche. Parlando poi del portaa porta come definire un servizio per il quale si pagae non lo si ottiene? Nella strada in cui vivo, viaSant'Andrea Apostolo, nell’ultimo periodo i rifiutisono stati raccolti appena due o tre volte al mese.Ogni giorno spedisco una e-mail all'ufficio preposto,che cordialmente mi informa di aver provveduto asollecitare... inutilmente, aggiungerei, visti i risultati”. Ma Paolini non se la prende solo conl’Amministrazione.“Nonostante numerose segnalazioni agli uffici com-petenti, via della Macchiozza continua ad essere uti-lizzata come discarica per rifiuti ingombranti. Daalcuni giorni è apparso un frigorifero “abbandonato”lungo il ciglio della strada. Questo non può esserecertamente il frutto di un carico “perso” dai camiondella raccolta porta-a-porta ma di un vero e proprio“atto criminale”, di profonda ignoranza e mancanzadi rispetto verso l’intera comunità che risiede a“La

Macchiozza”. Chi si comporta così - adesso maanche in passato, visto il quantitativo di pneumaticie batterie di automobile lasciati abbandonati lungola strada nel tempo - non solo apporta inquinamen-to ma deturpa e degrada il nostro quartiere facendodiventare quella che è la nostra via principale unavera e propria discarica”.Quindi non c’è niente da salvare?“Tutt’altro! Questo quartiere ha delle enormi poten-zialità: si trova in collina, ha un bellissimo paesag-gio, in lontananza si vede il mare. Basterebbe vera-mente poco per migliorarne la qualità della vita,magari offrendo i servizi che hanno gli altri quartierie che noi ci sogniamo”.Una piazza o un’area per la socializzazione e l’ag-gregazione, un piccolo parco giochi, strade illumina-te e magari dotate di marciapiedi: basterebbe giàquesto per dare l’impressione di avere di fronte unquartiere e non una semplice “macchia”. “Da qualche mese – conclude Paolini - ho realizzatoun blog (http://lamacchiozza.wordpress.com) perinformare i residenti e segnalare problemi e disservi-zi del quartiere. Questa vuole essere una richiesta diaiuto verso chi dovrebbe vigilare e assistere unaparte della cittadinanza evidentemente abbandona-ta. E’ il mio modo, spero condiviso in maniera sem-pre maggiore, per dare un contributo migliorativo,per mettere le Istituzioni al corrente di quanto acca-de in una “zona d’ombra”. Macchia, per l’appunto.Ma noi preferiremmo che finalmente potesse diven-tare “La Macchiozza”, quartiere di Pomezia”.

Alessia Ambra Achille

FUORIDALL’OMBRAUN RESIDENTE DE “LA MACCHIOZZA” CHIEDE CHE LA ZONADIVENTI UN VERO QUARTIERE

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Quartieri nuova californiaardea

Nuova California e Tor San Lorenzo unanno dopo. Avevamo parlato di questidue quartieri lo scorso agosto, segnalan-

do problemi come la sicurezza del territorio, lestrade dissestate e buie, la mancanza diacqua e gas in alcune zone. Come sarà dopododici mesi? Qualcuno avrà posto rimedio aiproblemi lamentati dai cittadini?“No”, è la risposta secca del Comitato diQuartiere Associazione Nuova California2004. “I problemi sono più o meno gli stessi:qui sembra che il tempo non passi, vista l’im-mobilità dell’amministrazione nei confronti diquesta zona”. Ma avete riportato le vostre rimostranze inComune?“La nostra associazione continua a segnalarele oramai note carenze: una delle principaliriguarda le strade, la cui quasi totalità sononon asfaltate e non illuminate, per non parlaredella mancanza di marciapiedi, cosa checostringe i pedoni a camminare sulla strada aloro rischio e pericolo. Molte abitazioni nonhanno ancora la possibilità di effettuare gliallacci alla rete idrica e a quella del gas.Segnaliamo inoltre che, laddove è stato possi-bile avere l’acqua, i costi sono stati altissimi acausa dei lavori da realizzare per potersi colle-gare alle condotte”.E per quanto riguarda la sicurezza?“Se parliamo di quella stradale, oltre alla siste-mazione prima descritta, stiamo ancora aspet-tando la rotonda di via Tevere, promessa daanni e mai realizzata. Se invece parliamo dicriminalità, il problema maggiore è rappresen-tato ancora dal complesso “Le Torri”, dove,nonostante i controlli ed i numerosi blitz delleforze dell’ordine, la situazione non cambia: giàpoche ore dopo gli sgomberi arrivano altri irre-golari, specialmente rom, ad occupare gliappartamenti. I furti e gli atti vandalici si som-mano alla sporcizia di quel comprensorio, chedegrada l’intero quartiere. Per cercare di argi-nare questo fenomeno abbiamo richiestoalmeno l’installazione di telecamere di sorve-glianza, ma nessuno ci ha risposto”.Ma ci saranno state cose positive, in questoanno…“Come detto è cambiato poco o niente, maabbiamo avuto la consegna, con l'affidamento

temporaneo a costo zero, del parco di viaReno e il rifacimento del parco del Patio. Perquanto riguarda il resto, tutto è fermo, siacome opere che come provvedimenti radicali edefinitivi in termini di legalità, di sicurezza e ditutela ambientale. A tal proposito abbiamo piùvolte segnalato la presenza di un’antenna/ripe-titore posizionata troppo vicino alle scuole, alcentro sportivo ed alle case. Il Comitato haanche richiesto, finora rimasta inascoltata,un'isola ecologica, utile anche per non vanifi-care gli sforzi fatti dall'attuale ditta di raccoltarifiuti, che sta facendo un ottimo lavoro, e deicittadini che vogliono conferire in modo corret-to. Per quanto riguarda le altre opere, sonomolte quelle promesse, che avrebbero dovutogià essere iniziate, ma forse, per dare il via ailavori, si sta aspettando il periodo elettorale”.Lo scorso anno l’associazione lamentava unacerta assenza, oltre che delle Istituzioni, daparte di molti cittadini, che non si impegnanoin prima persona per migliorare il quartiere.Almeno in questo qualcosa è cambiato?“Sì, in peggio. Questa paralisi amministrativaha infatti avuto l'effetto di disamorare alcuni

componenti della nostra associazione, che sisono allontanati. Ma noi ci siamo ancora, econtinueremo con ogni mezzo lecito per otte-nere ciò che ai cittadini spetta di diritto: viverecon dignità nel posto in cui abbiamo scelto diabitare con i nostri figli”.Ancora una volta il comitato ha organizzato lafesta di quartiere. Come è andata?“Molto bene: c’è stata una grandissima parte-cipazione di pubblico – purtroppo in molti siricordano che Tor San Lorenzo e Nuova Floridaesistono solo quattro giorni l’anno – e l’atmo-sfera è stata ottima, senza le polemiche dellascorsa estate. Siamo già arrivati alla settimaedizione e contiamo di continuare ancora perparecchio tempo. Anche l’amministrazionecomunale ha deciso che la Nuova Californianon fa parte del territorio di Ardea, scegliendodi non partecipare nel solido, abbiamo notatocon piacere la presenza di qualche rappresen-tante del Comune che si godeva lo spettacolotra il pubblico, a dimostrazione che quantoorganizzato è qualcosa di valido”.

Mauro Valentini

TOR SAN LORENZO E NUOVA CALIFORNIA SEMPRE ALLE PRESE CON GLI STESSI PROBLEMI

UN ANNO DI...NIENTE

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regione Lazio

Un premio per i Comuni e le Provinciepiù vir tuosi. E’ quanto ha stabilito il23 Luglio il Consiglio regionale del

Lazio, che offrirà agli Enti che maggior-mente si saranno distinti nell'attuazionedel patto di stabilità regionalizzato - nelrispetto dei relativi vincoli - un contributodi natura straordinaria, denominato premio"Euro d'oro", da destinare alla realizzazio-ne di un'opera a favore della cittadinanza. L’iniziativa è stata definita nel corso dellaCommissione Bilancio in cui ogni assesso-re, per gli articoli di propria competenza,ha illustrato le "disposizioni collegate allalegge d'assestamento del Bilancio 2011-2013", per arrivare alla definizione delledisposizioni contenute nel collegato cheriguardano la programmazione economica. Al capo X del collegato, che si compone di48 articoli, sono state inserite le disposi-zioni che "oltre ad esprimere una necessi-tà di rigore ed organicità nella gestioneeconomico-finanziaria del bilancio", comesi legge nella relazione introduttiva al prov-vedimento, "dimostrano comunque un'at-tenzione e una volontà di cooperazionesolidale con gli enti locali del territorio". Edè proprio secondo questo principio di soli-darietà che il collegato prevede una seried'interventi a sostegno degli enti locali.Dieci milioni di euro nel triennio 2011-2013sono destinati al "Fondo per la valorizza-zione dell'identità territoriale", "finalizzatoalla valorizzazione del luogo e al migliora-mento delle condizioni di vita della cittadi-nanza, nel rispetto dell'identità e dellavocazione del territorio", come recita l'arti-colo 30. Il fondo dovrebbe tentare di dareuna maggiore salienza all'immagine delLazio, in una regione "dove c'è una realtàimportante come Roma e tutto viene roma-nizzato", come ha spiegato Cetica, secon-do il quale "dobbiamo provare a scrivereuna storia del Lazio più legata al Medioevoche all'antichità". Come? Lanciando unasorta di bando di idee, perché "abbiamo inmente il problema ma non la soluzione".

Per prevenire il dissesto dei Comuni, il col-legato prevede uno stanziamento di cinquemilioni di euro, con i quali la Regione potràintervenire "solo in situazioni particolari,inaspettate, straordinarie". Con i lSinfoLazio, il sistema informativo degliinvestimenti e dei fondi, la Regione Lazioentra nel processo di armonizzazione deisistemi contabili e degli schemi di Bilanciodelle Regioni voluto dalla nuova normativanazionale in materia di federalismo fiscale.Nell'ambito delle partecipazioni regionali,la PL 230 prevede alcune modifiche allanormativa sulle società in house, la cessio-ne delle partecipazioni societarie dellaRegione alla Centrale del Latte SpA e allaCamera della Moda, oggi denominata AltaModa, e lo scioglimento e la liquidazionedella società Arcea SpA (autostrade regio-nali). L'assessore al Bilancio ha anchefatto cenno alla norma antiparentopoli chevieta il conferimento di alcuni incarichinegli enti pubblici della Regione e nellesocietà partecipate ai "coniugi, parenti eaffini entro il quarto grado, in linea retta ein linea collaterale di consiglieri regionali e

di membri della Giunta regionale, in caricaal momento del conferimento dell'incari-co", come recita l'articolo 44 della PL230.Due gli interventi di razionalizzazione delleprocedure d'incasso dei tr ibuti dellaRegione: uno per recuperare le tasse auto-mobilistiche non pagate, un altro per con-sentire ai cittadini di pagare le sanzioniamministrative di competenza regionaleanche con bonifico bancario. "Quello delletasse automobilistiche è uno dei più impor-tanti titoli di entrata della Regione - haspiegato Cetica -, ma anche uno dei piùevasi, soprattutto da quando non c'è piùl'obbligo di esporre il bollo sull'autovettu-ra. I mancati pagamenti rappresentano unterzo dell'ammontare della tassa automo-bilistica dovuta. Con le procedure attuali,ci vogliono sei anni per arrivare al recupe-ro del credito. Non possiamo aspettare -ha concluso Cetica - Al pari di altre Regioniche si stanno organizzando in tal senso,con questa nuova norma vogliamo accele-rare la riscossione".

COMUNI VIRTUOSI, PREMI DALLA REGIONEIL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO HA ISTITUITO L’“EURO D’ORO”

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regione Lazio

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"L'incontro di del 24 marzo con le associazioni rap-presentative delle strutture ricettive all'aria aperta èla dimostrazione dell'attiva e proficua collaborazio-

ne tra istituzioni e operatori del settore." CosìGiancarlo Miele, Presidente della CommissioneSviluppo Economico, Innovazione, Ricerca e Turismodella Regione che ha coordinato la prima riunione deltavolo tecnico per la revisione della normativa turisticadel Lazio, avviata la scorsa settimana con l'approva-zione della prima delle proposte di legge che modifi-cheranno il testo. Nel corso della riunione a cui ha par-tecipato anche il Direttore regionale al Turismo, Marco

Noccioli, si è esaminata la proposta di legge relativaalla riforma del turismo all'aria aperta. "La viva parte-cipazione e le costruttive osservazioni presentate inquesto primo incontro - prosegue Miele - sono il segnodi come la Regione stia lavorando nella direzione giu-sta per dare un concreto sostegno ad un settore fon-damentale per lo sviluppo economico della nostraRegione come quello turistico, ed è per questo - con-clude Miele - che proseguiremo su questa strada perarrivare all'approvazione in breve tempo di una nuovaregolamentazione dei campeggi che meritano conurgenza un rilancio all'interno della nostra Regione che

anche geograficamente ha una naturale vocazioneverso questo tipo di ricettività."

arriVa iL Marchio regionaLe Di QuaLitÀ per proDotti agroaLiMentari

AValorizzare nel resto d’Europa il cinema ita-liano e tutto ciò che è “Made in Lazio”.Questo uno dei progetti al centro della visi-

ta a Parigi effettuata il 25 Luglio dalla presiden-te della Regione Lazio, Renata Polverini.Accompagnata dall'assessore alla Cultura,Sport e Spettacolo, Fabiana Santini, Polverini haincontrato Fabio Conversi, produttore italianodella BaBe Film, per un confronto su iniziative dicollaborazione per promuovere il cinema italia-no e del Lazio sul mercato francese.L'internazionalizzazione, infatti, è uno degli stru-menti previsti dalla proposta di legge sul cinemache il Lazio si accinge a varare. La Polverini havisitato la sala cinematografica 'ElyséesBiarritz', a pochi passi dagli Champs Elysées,che presenta tutte le caratteristiche per la realiz-zazione di un 'centro' di promozione culturale.Una sala dove proiettare di film italiani, a parti-re da quelli che saranno sostenuti con la nuovalegge sul cinema, così come momenti di incon-tro con gli attori del nostro Paese e mostre foto-

grafiche. "Questa prima visita serve a valorizza-re il cinema italiano in un'ottica di rilancio suimercati internazionali e in particolare su quellofrancese, che è il più grande mercato europeo -

ha detto Polverini - Siamo alla vigilia del pas-saggio in aula della legge sull'Audiovisivo, chesosterrà il settore, e abbiamo visitato una salache si presta bene non solo per il cinema, maanche per la diffusione della cultura italiana.Oggi poniamo le basi per diffondere il cinemadella nostra regione nel mondo". La visita è pro-seguita sul set di 'Sniper' (Il Cecchino), il nuovofilm di Michele Placido prodotto proprio daConversi. La Governatrice ha visionato alcunispezzoni della pellicola, interamente girata aParigi, e assistito ad alcuni ciak. "Qui abbiamoun esempio concreto di cosa può produrre lasinergia tra Italia e Francia", ha commentato.L'assessore Santini ha sottolineato che "la novi-tà più rilevante della legge sull'Audiovisivo è ilfondo unico che semplifica e razionalizza gliinterventi che prima erano segmentati, ma cisaranno anche incentivi e premialità oggettiviper quei produttori che decideranno di girare nelLazio, usando i teatri di posa del nostro territo-rio".

IL “MADE IN LAZIO” VOLA A PARIGI

LEstate Sicura: è questo lo slogan che laRegine Lazio ha dato alla campagna di con-trol lo terr i toriale nei mesi più caldi. LaCampagna Estate Sicura è stata realizzatadalla Presidenza della Regione Lazio perpotenziare l’assistenza sanitaria e la sicurezzadei fruitori del mare e dei laghi durante i mesiestivi nelle principali città del litorale laziale. Ilperiodo di attività andrà da luglio a settembree prevederà: • Incremento dei servizi territoriali dipronto soccorso e primo soccorso negli ospe-dali del litorale • Utilizzo di strutture mobili, ambulanzeed eliambulanze• Postazioni fisse Ares 118 nel litorale• Aper tura nei week end degliambulatori medici• Presidi da parte di volontari con quali-fica di “Assistenza ai Bagnanti” per il controllodegli arenili pubblici non vigilati.

Pattugliamento e monitoraggio dei tratti dimare con mezzi idonei (gommoni) con abordo volontari di protezione civile coordinatidalla Sala Operativa Regionale e dalleCapitanerie di Por to Regionali -GuardiaCostiera competente per territorio.Per quanto riguarda il litorale di Pomezia edArdea, questi sono i presidi medici più vicini:

asL rM D (ospedale g.B. grassi)Ambulatorio codici bianchi e verdi: continueràad essere operativo tutti i giorni dalunedì alla domenica con l’orario di aperturache verrà esteso dalle 8.00 alle ore20.00 (ad oggi l’orario è 10‐19).Potenziamento della chirurgia: Aumento nelmese di luglio delle sedute operatorie con par-ticolare attenzione agli interventi di ortopedia.Sala d’attesa per i pazienti già “triaggiati” ‐ I pazienti che hanno già effettuato le

operazioni di accettazione potranno agevol-mente attendere il loro turno in una saladedicata sotto osservazione infermieristica.Servizio di informazione: dif fusione di materia-le su Estate Sicura in tutti glistabilimenti balneari e le stazioni Metro.

asL rM hOspedale di Anzio ‐ ambulatorio codici bianchiaperto dal lunedì alla domenicacon orario 8.00 – 20.00Per quanto riguarda il primo soccorso in loco,questi sono i mezzi di soccorso messe a dispo-sizione, in orario diurno, dalla Regione Lazio:• n°1 mezzo BLS località Torvajanicac/o caserma VV.FF;• n°1 BLS località Lido dei Pini c/oCamping;• n°1 BLS località Tor S. Lorenzo c/opostazione A.R.E.S. Ardea;

ESTATE PIU’ SICURAECCO IL PIANO DI EMERGENZA SANITARIA SULLE NOSTRE COSTE

LA PRESIDENTE POLVERINI A PARIGI PER PROMUOVERE CINEMA E PRODOTTI LOCALI

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150 ANNIDI CALCIO

Siamo arrivati all’ultimo appuntamento di questaspeciale rubrica, grazie alla quale siamo riusci-ti a festeggiare, seppur in maniera originale,

questi nostri 150 anni di Italia. E allora, ringraziando-vi per avermi seguito sin qui, ripartiamo con il nostroviaggio. Ci eravamo lasciati con le vittorie del Napolidi Maradona ma nel 1990 anche un altro evento cat-turò l’attenzione di tutti gli italiani: il Mondiale dispu-tato in casa. Sulle note di “Notti Magiche” gli azzurririuscirono ad arrivare fino alla semi-finale dove peròil sogno si infranse contro l’Argentina. In quella male-detta partita, disputata in un San Paolo gremito edidealmente diviso fra la nostra nazionale e l’idoloincontrastato Maradona, l’Italia non andò oltre l’1-1rimettendo alla lotteria dei rigori il verdetto finale; aipenalty però prevalse proprio l’Argentina sconfittapoi in finale dalla Germania. Tornando al campiona-to, lo scudetto dell’anno seguente fu conquistatodalla Sampdoria degli intramontabili Vialli –Capocannoniere della stagione – Pagliuca eMancini, al primo titolo iridato. Gli anni seguenti vide-ro il dominio del Milan e della Juventus che si sparti-rono letteralmente la scena nazionale fino al 1999:5 scudetti andarono ai rossoneri, 3 alla VecchiaSignora. Ecco come la Gazzetta dello Sport celebròle due grandi del nostro calcio: “Immenso Milan,sigla lo scudetto dando spettacolo!” (11 Maggio1992) Milan, tuffo nella gloria, Scudetto n°14! (12Aprile 1994) “Juve felicità, è scudetto dopo 9 anni!(20 Maggio 1995) “Ecco la Juve a 24 Carati! Festascudetto con l’Atalanta” (24 Maggio 1997). I tifosidella Juve tuttavia ricordano questo periodo non soloper gli scudetti ma anche e soprattutto per la storicaChampions League conquistata nel 1996 control’Ajax ai rigori, a cui seguì il trofeo intercontinentale.Inoltre, riprendendo gli eventi dal punto di vista della

nazionale, riportiamo sempre per il medesimo perio-do i due Mondiali del ’94 e del ’98, entrambi peròprivi di soddisfazioni. L’avvento del nuovo millennioportò con sé diverse novità. I primi due titoli finironoa Roma e, nell’ordine, prima alla Lazio e poi ai “cugi-ni” della Roma. Ma fu una breve parentesi perchédopo queste due eccezioni la Juve riprese la marciatrionfale, inanellando uno scudetto dopo l’altro finoad arrivare al 2006. Questo, ad oggi, può benissimoessere considerato come l’”Anno Zero” del calcioItaliano perché quello che si verificò ebbe la stessa –se non maggiore – risonanza dello scandalo scom-messe: sì stiamo parlando proprio di “Calciopoli”. Daanni la Juve era stata soggetta a stereotipi popolarinegativi per via di certe situazioni con la classe arbi-trale poco chiare, spesso ingigantite o minimizzate aseconda del tifo di appartenenza; quando poi inizia-rono a piovere le intercettazioni il clima mutò. Si capìda subito che c’era qualcosa di grosso. L’impiantoaccusatorio vedeva – e vede tutt’oggi – nella figuradi Moggi o della cosiddetta “Triade” (lo stessoMoggi, Giraudo e Bettega) la “Cupola” che avrebbetenuto negli anni precedenti al 2006 le fila del cam-pionato manipolando incontri, risultati e quant’altro;alla base di tutto pressioni ai designatori arbitrali edai direttori di gara stessi, talvolta con episodi assur-di (vedi Paparesta chiuso in uno sgabuzzino), iltutto finalizzato ad un unico obiettivo: far vincere unasquadra, la Juventus. La difesa, al contrario, cercòdi dimostrare che non esisteva nessuna Cupola mapiuttosto un “sistema” dove tutti erano a conoscenza

di come truccare le partite, di come si poteva fareper comprare quell’arbitro piuttosto che un altro. E,come spesso si dice, la verità sta nel mezzo. I pro-cessi sportivi furono sostanzialmente rapidi mentreper il giudizio di alcuni fra coloro che furono iscrittinel registro degli indagati, vedi lo stesso Moggi, lesentenze non sono che arrivate qualche mese fa edalcune non sono nemmeno definitive. Per quantoriguarda le penalizzazioni, il commissario GuidoRossi decise di retrocedere in B la Juve con 9 puntidi penalizzazione, mentre Milan, Fiorentina, Lazio eReggina ricevettero ciascuna una penalità in terminidi punti con in testa la Fiorentina punita con un -19poi ridotta -15. Ma Calciopoli fu solo questo? Doveera finito il sistema? Quesiti meramente retorici.L’Inter ad esempio ne uscì da vittima sacrificale di unsistema spietato, tanto che, lo scudetto di quell’annogli fu assegnato d’ufficio come premio all’”onestà”.Questo è quanto si credeva fino ad un mese fa quan-do – al di là della polemica infinita tra il club neraz-zurro e quello bianconero proprio in merito a queltitolo – nuove intercettazioni hanno frantumato l’im-magine “cristallina” dell’Inter. La prescrizione ha giàdetto la sua, quindi per quanto si potrà indagare lafaccenda è chiusa. Certo però che i dubbi restanotanti. Per fortuna da quel baratro l’Italia calcistica neuscì e, neanche a dirlo, il merito fu della nazionale.Germania 2006, il quarto sigillo azzurro. Definito ilmondiale-replica di quello dell’82, la vittoria nellafinale di Berlino ha rappresentato tanto per noi per-ché soprattutto ci ha aiutato a ricominciare, a cre-dere di nuovo nel calcio vero, quello giocato e nonquello dei tribunali. Il resto è storia recente, conl’Inter di Moratti vero e proprio asso pigliatutto inpatria ma anche nel mondo con la vittoria dellaChampions League nel 2010 e, in questa stagione,del Mondiale per Club. Gran parte dei successi ovvia-mente vanno attribuiti a Mourinho, sicuramente alpari o forse qualcosa in più di Herrera, ma è benenon scordare il lavoro di Mancini e perché no diBenitez, che comunque il suo lo ha fatto. Terminacosì il nostro lungo cammino che in questi mesi ci hatenuto compagnia facendo rivivere in noi ricordi delpassato che forse si erano un po’ sbiaditi. Ah giàquasi dimenticavo. In corso ci sono gli interrogatoriper il calcio scommesse con nuove inquietantiombre da raccontare, con i vari Signori, Doni, ungiorno colpevoli l’altro innocenti . Mi dispiace manon ne possiamo più. Di marcio ne abbiamo raccon-tato sin troppo.FINE

Luca Mugnaioli

PARTE V: GLI ANNI ’90, LO SCANDALO DI “CALCIOPOLI” E L’INTER DI MOURINHO

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NOTIZIEDAI CAMPI

IN ATTESA DELL’AVVIO DEI NUOVICAMPIONATI VEDIAMO QUALI SONOLE PRINCIPALI NOVITÀ PER IL CAL-CIO POMETINO

reaL poMezia, aL ViaLa nuoVa stagione

E’ partito il 25 Luglio il ritiro pre-campionato dellasquadra pometina in attesa dell’avvio dei campiona-ti previsto per Settembre. Tante le novità a partire dalcommissario tecnico: via l’ormai ex Alfonso Greco,autore comunque di una discreta stagione, dentroNazzareno Mosciatti già allenatore del Real due annifa. Un vero e proprio ritorno di fiamma dunque segnoche l’interruzione del rapporto, avvenuta peraltro inmaniera un po’ controversa, non ha intaccato inalcun modo il rapporto d’amore tra il tecnico e lasocietà pometina. Mosciatti inoltre subentra in unasituazione davvero particolare perché la squadrarischia seriamente (ovviamente in senso positivo) diessere la principale squadra a rappresentarci nelpanorama calcistico visto il fallimento del PomeziaCalcio; in questi giorni inoltre è stata anche avanza-ta l’ipotesi di un possibile spostamento di sede pro-prio al comunale anche se, al momento, non c’èniente di sicuro.

L’atLetico roMa non giocherÀ aL coMunaLe

Anche l’ipotesi Atletico Roma, l’ultimo tentativo inordine di tempo per lasciare Pomezia nel calcio checonta, sembra tramontata. L’impianto sportivo delcomunale, proposto come sede per le partite in casadel club romano, è stato dichiarato inadatto ad ospi-tare incontri di prima divisione facendo sfumareanche questa possibilità. Niente campo, nienteaccordo. Questa in definitiva l’amarissima sentenza.

poMezia caLcio a 5

PRESENTATO IL NUOVO ALLENATORE DELLA JUNIO-RES – Dopo l’esperienza estremamente positivasotto la guida tecnica di Mariano Raparelli la squa-dra, nella prossima stagione sarà guidata dal sig.Masci. Tante anche qui le novità, con diversi rinforziche andranno ad implementare una rosa comunquecompetitiva. Il nuovo allenatore avrà dunque adisposizione un grande potenziale ma per riuscire amigliorare il risultato della passata stagione nonbasterà concentrarsi sugli aspetti meramente tecnici,ma puntare anche sull’aspetto psicologico soprattut-to in termini di gestione delle particolari situazioni digioco.

puBBLicate Le DateDi inizio Dei caMpio-natiEccellenza e Promozione 4 Settembre, Juniores Elite18 Settembre. 1^ e 2^ Categoria, JunioresRegionale, Allievi Regionali Eccellenza, AllieviRegionali, Giovanissimi Regionali Eccellenza,Giovanissimi Regionali, Allievi Regionali Fascia BEccellenza 2 Ottobre, Allievi Regionali Fascia B, 3^Categoria, Juniores Provinciali 16 Ottobre.

IN ATTESA CHE FINISCA L’ESTATE E INIZINO I CAMPIONATIECCO COME SI STANNO PREPARANDO LE NOSTRE SQUADRE

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Bon ton

L’uomo prova da sempre ad afferrare il tempoche passa inesorabilmente, fino a tentare dicogliere l’attimo, spesso ci riesce, altre no. Il

tempo è un po’ come il denaro: ci rende schiavi,prigionieri e non basta mai. Ognuno è spaventatoall’idea di non farcela a fare tutto; siamo un po’confusi dalla velocità ad organizzare, decidere,scegliere, gestire. Nel corso dei secoli anche lanozione di tempo è andata modificandosi.Pensiamo ad esempio ad un grande filosofo-stori-co napoletano del ‘700, Gianbattista Vico, chenella sua autobiografia sbaglia incredibilmentel’anno della sua nascita, questo perché allora iltempo era più una qualità che un’unità cronologi-ca numerica, quindi veniva più vissuto che conteg-giato. Era legato alla persona, perché noi siamo iltempo. E’ sbagliato dire che il tempo passa, men-tre invece siamo noi che passiamo, che ci invec-chiamo, che cominciamo a consumarci da quando

siamo venuti al mondo. Da giovani si pensa diessere immortali, mentre dopo, invece, il tempocomincia a scorrere velocemente e si assiste impo-tenti alla metamorfosi del nostro corpo. Quindi èinutile sperare di fermare o rallentare questo pro-cesso, poiché sarebbe contro natura. Dobbiamoessere consapevoli che non si può avere di averetempo per tutto, e non si possono raggiungere tuttigli obiettivi che ci proponiamo, anche perché lavita è piena di mete e correre continuamente die-tro al tempo sarebbe una gara persa in partenza.Quando siamo felici il tempo non ha più importan-za: ciò significa che il tempo scompare se rendia-mo la nostra vita intensa ed appassionata.Soprattutto nel periodo estivo dovremmo cercaredi vivere queste giornate di vacanza cercando dimodificare totalmente gli schemi entro cui viviamotutto l’anno, ricercando il modo per entrare in untempo di qualità. Invece, molto spesso, riempiamo

il nostro tempo di cose inutili, credendo che rallen-tare i ritmi ci possa far perdere chissà che cosa.Dovremmo invece essere capaci di ritagliarci deglispazi vuoti solo per noi, e non ritenere che viveresignifichi solo produrre. Ogni cosa ha il suo tempo,basta saper aspettare gustandosi quello che si stavivendo in quel momento senza rincorrere affanno-samente quello che dovrà accadere in futuro.Essere saggi ed equilibrati vuol dire proprio riusci-re a vivere il presente, senza troppi rimpianti per ilpassato e senza aspettative esagerate per il futu-ro.“Felice sarà colui che avrà la capacità di vivere neltempo ma, nello stesso tempo, fuori del tempo”

Marguerite Yourcenar

Antonio GUIDOEsperto di Galateo ed Immagine Relazionale

L’ESTATE“E’ ARRIVATA L’ESTATE: È TEMPO DI AVERE TEMPO”

cinema

Come ogni estate, è difficile trovare un film dicui parlare. Le nuove uscite di questo perio-do spesso sono gli scarti del cinema di azio-

ne o demenziale americano, oppure cartoni anima-ti da spendere nelle arene dei centri di villeggiatu-ra.Interessante è invece Captain America, chepassa l'esame e regge il confronto con i fumettiche lo hanno preceduto, come Hulk e Spider Man.."Cap", come affettuosamente lo chiamano gliamericani che sono cresciuti con i suoi giornalini,è di fatto il primo "supereroe" della casa, datato1941, e quando uscì aveva il compito di scuoterenell'intimo il sentimento patriottico del popolo ame-ricano in piena seconda guerra mondiale. E lasinossi ricalca proprio il primo Captain America,quello del periodo del conflitto, non quello ripreso

poi negli anni '60 da Stan Lee, il famosissimo dise-gnatore Marvel, il che fa pensare ad un sicurosequel.Il giovane e minuto Steve Rogers vorrebbe servirela patria contro il pericolo nazista, ma viene scar-tato per limiti fisici. La sua ostinazione viene nota-ta da uno scienziato che sta cercando un uomoper un esperimento che potrebbe portare allacostruzione di un "super soldato": il nostro Steviesi presta a tale scopo, diventando un invincibileEroe. Ma, ahinoi, lo stesso scienziato aveva lavo-rato anche sull'altro fronte, in Germania, e anche lìun superuomo, che si fa chiamare "teschio rosso",ha gli stessi poteri, anche se a differenza del suoomologo americano li vorrebbe usare per distrug-gere e non per pacificare il mondo: lo scontro saràinevitabile. Non manca la storia d'amore, che sem-pre nei fumetti Marvel si aggira in maniera castama insistente, con la bellissima soldatessa Peggyinterpretata da Hayley Atwell, che toccherà il cuoredel nostro Eroe, e si fa notare, nella caricaturasemiseria di John Wayne ne "Il giorno più lungo",Tommy Lee Jones, Colonnello comandante dellamissione in Europa dell'esercito americano. Ottimala ricostruzione storica del periodo, difficile infattirender credibile un’ambientazione d'epoca in un

film di fantascienza, con Londra e New York anni'40 sorvolate da velivoli spaziali ed armi laser."Cap" è interpretato da Chris Evans, già "torciaumana" de “Ifantastici quattro” e indossa benissi-mo il miracoloso trucco che lo trasforma prima inun mingherlino patriota di Brooklin, e poi corpulen-to esperimento umano. Evans ha lo sguardo giustoe rassicurante del soldato buono americano esiamo certi che questo è il genere in cui si valoriz-za di più il suo non enorme talento.Male la regia di Joe Johnston, che alla non piùtenera età di 61 anni dirige con anonima manoquesto film che forse avrebbe potuto anche rega-larci qualche emozione in più. L'edizione in 3D cisembra superflua e commerciale. Diverte, quindi,ma non scuote nell'intimo il sentimento patriotticoquesto Capitano di (av)ventura a stelle e strisce,ed il suo meraviglioso scudo con la stella nel cen-tro raccoglie solo il piacere della sorpresa e delfumetto d’azione: non vuole esportare nessunademocrazia, come l'America di allora e quella diBush più recente pretendeva, e che " l'Obama-pensiero" pacifista e aperto al dialogo tra i popoliha, speriamo, per un bel po’ neutralizzato.

Mauro Valentini

CAPTAIN AMERICAARRIVA IN SALA IL FILM SUL “PRIMO” VENDICATORE

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L’ESTATE

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CAPTAIN AMERICA

Specifiche Tecniche:Console: PlayStation 3, Xbox 360, Nintendo 3DSData di uscita: Novembre 2011Genere: ActionSviluppatore: Sonic TeamPublisher: SEGADistributore: HalifaxPEGI: 3+

Dopo l’ottimo successo di “Sonic TheHedgehog 4: Episode 1”, in occasione delventesimo anniversario del famoso

Porcospino Blu, meglio noto come Sonic, SEGA eSonic Team hanno deciso di creare un nuovo tito-lo per celebrare questa importante data. E proprioper questo motivo è stata rilasciata da parte diSEGA una demo dimostrativa del nuovo episodio:“Sonic Generations” che è rimasta online per untempo limitato fino al 12 Luglio su PlayStationNetwork e Xbox Live.Attraverso questa demo abbiamo potuto stilareun’analisi preliminare del titolo che si apre con unlivello a scorrimento orizzontale dove, attraverso ilnostro pad, guideremo Sonic lungo i famosi pratidi Green Hill Zone, già noti ai players che hannoavuto il piacere di giocarci ai tempi del SEGAMegaDrive, e se questo non dovesse bastare afarci tornare la memoria ci sarà d’aiuto l’inconfon-dibile colonna sonora, rivisitata per l’occasione.Presenti già dalla versione trial tutti i vecchi nemi-ci, come i piranha meccanici, le api, i granchi ealtri familiari ostacoli, pronti a metterci i bastonifra le ruote ancora una volta. Nonostante questaversione demo non ci permetta di avere dettaglisulla struttura del titolo, stando alle prime dichia-razioni degli sviluppatori, il gioco si presenteràcostituito da livelli tratti dalle tre ‘ere’ di Sonic,ovvero l’era classica, l’era Dreamcast e l’eramoderna, ognuna delle quali sarà disponibile daaffrontare sia con Sonic Classico che con SonicModerno. Storia a parte per quanto riguarda laversione per Nintendo 3DS che, salvo la Green HillZone, si presenterà con livelli differenti e con unamodalità multiplayer esclusiva che sfrutterà adovere lo StreetPass. Pur non essendo ancora un prodotto definitivo la

demo si presenta in modo più che positivo anchese qualcosa non quadra alla perfezione nellagestione delle accelerazioni e delle frenate diSonic, come se ci fosse un minimo guasto di rea-zione e di calibrazione delle direzioni di salto. Sitratta, comunque, di un aspetto che gli sviluppa-tori avranno modo di correggere nei prossimi mesidi sviluppo, migliorando il prodotto fino alla suauscita, che ricordiamo è prevista per la fine diquest’anno. Non ci resta quindi che aspettare laprossima fiera videoludica, la Gamescom diColonia (17-21 Luglio), per provare una versionepiù corposa del gioco.

Matteo Acitelliwww.cyberludus.com

SONICGENERATIONSTORNA IL PORCOSPINO PIU’ AMATO DAI VIDEOGIOCATORI

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