Il Corriere della Città - Agosto 2012

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orriere C ittà C orriere C C www.ilcorrieredellacitta.com TENTATA LA SFIDUCIA A DE FUSCO PAG. 04 il ittà della Anno 4 Numero 8 AGOSTO 2012 GRATUITO COSA NON VA IN CITTÀ PAG. 14 LA PIAZZA SI RIFA’ IL LOOK PAG. 17 ORGOGLIO NAZIONALE PAG. 22 libertà informazione politica cronaca cultura sport CRISI DI CASA NOSTRA CRISI DI CASA NOSTRA TRA TAGLI ED AUMENTI C’E’ CHI PROVA A REAGIRE

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TENTATA LA SFIDUCIA A DEFUSCO

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Anno 4 Numero 8AGOSTO 2012

GRATUITO

COSA NON VA IN CITTÀ

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LA PIAZZA SI RIFA’IL LOOK

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03Agosto 2012

NULLA DI NUOVO ALL’ORIZZONTEDELLA POLITICA POMETINA?La tentata sfiducia al Sindaco è caduta nel vuoto, mentre “la barca va…”C ’era troppa calma, nella politica di Pomezia di quest’estate

rovente. Ad agitare le acque ci ha quindi pensato Fabio Fucci,esponente del Movimento 5 Stelle, che il 25 Luglio ha presen-

tato al presidente del consiglio comunale Paolo Ruffini la bozza di sfi-ducia nei confronti del Sindaco Enrico De Fusco, chiedendo che del-l’iniziativa fossero avvisati tutti i componenti del consiglio. La mozioneè rimasta in Comune per una settimana, durante la quale solo MarioBorgo Caratti, rappresentante di Sinistra Ecologia e Libertà, ha messola sua firma sul documento, in quanto “molti degli argomenti richiama-ti a sostegno della mozione sono stati già da tempo sollevati da SEL,sia in Consiglio Comunale che nella città. Gli altri 8 esponenti dell’op-posizione hanno preferito non firmare. Alla notizia della presentazionedella mozione, il Primo Cittadino aveva commentato: “La sfiducia puòanche trasformarsi in un’affermazione di fiducia, quindi ben venga larichiesta presentata dal consigliere Fabio Fucci, perché permetterà siaa lui che a me di capire dov’è la maggioranza e dov’è l’opposizione”.“Sono assolutamente d’accordo con questa dichiarazione di De Fusco– ha replicato Fucci - chi non ha firmato evidentemente è soddisfattodi come il Sindaco sta governando e, di fatto, non è di certo all’oppo-sizione, ma semmai appoggia la maggioranza”. Quindi abbiamo unamaggioranza a 22 + il sindaco ed una minoranza di sole 2 persone?“Assolutamente no – ha dichiarato Luigi Celori, capogruppo del PDL,che parla anche a nome dei suoi colleghi di partito – Noi stiamo facen-do opposizione dal primo giorno di questo governo, con nette prese diposizione all’interno del consiglio comunale e con un comportamento

coerente anche fuori dall’aula. Certo che anche noi vorremmo manda-re via questo Sindaco, ma non è certo questo il modo. Ricordo al con-sigliere Fucci le modalità della sfiducia: servono 10 firme per presen-tare la mozione di sfiducia, che ha poi bisogno di 13 adesioni in sededi consiglio per far cadere la Giunta. Bisogna quindi per prima cosatrovare le tre persone della maggioranza che vogliono cacciare DeFusco. Sono state individuate? Partire da una sola firma dell’opposi-zione è un autogol: anche se tutta la minoranza avesse firmato,saremmo poi stati bocciati in consiglio, con il solo risultato di averperso tempo”. Sulla stessa falsariga anche Maria Rotonda Russo,capogruppo UDC. “Ritengo giuste molte delle considerazioni fatte daFucci, ma credo che sarebbe stato più corretto affrontare un dialogocollegiale che coinvolgesse tutta la minoranza, per decidere insieme ilda fare. Un dibattito a viso aperto avrebbe sicuramente portato piùavanti rispetto ad un documento che può apparire anche strumentale.Secondo me è stata persa l’occasione per un confronto, per lasciareinvece spazio ad una sorta di battaglia personale”. Non è stato possi-bile rintracciare Giorgio Puggioni, consigliere indipendente, quindi nonconosciamo le ragioni per cui non ha apposto la sua firma al documen-to del Movimento 5 Stelle. In ogni caso, la situazione certa è che lamaggioranza non ha nulla da temere: con un’opposizione così frasta-gliata De Fusco può dormire sonni tranquilli fino al resto della legisla-tura. Il sasso lanciato da Fucci ha fatto solo un cerchio nello stagno,poi si è disperso fino a far tornare l’acqua di nuovo piatta.

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Politica

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BILANCIO LACRIME E SANGUE“La priorità di questa Amministrazione è salvare Pomeziadal disastro economico”“E’ quanto ci si aspetta da un’opposizione

che vuole tenere alta la tensione nei con-fronti della maggioranza”. Così Maurizio

Battistelli, consigliere PD, spiega dal suopunto di vista la richiesta di sfiducia deposita-ta dal Movimento 5 Stelle. “Al loro posto avrei fatto la stessa cosa, pernon lasciare ristagnare la politica ed averevisibilità. Non credo però che le accuse chesono state rivolte al Sindaco siano fondate: èvero che ci sono i problemi denunciati, ma èpur vero che in un momento così terribile pergli Enti Locali, che hanno visto ridurre drasti-camente le loro entrate, è difficile far fronte atutto. Si tratta di problemi che si trovano in tutti iComuni d’Italia, riconducibili sempre allo stes-so motivo: non ci sono soldi. La maggior partedei debiti che il Comune di Pomezia ha èriconducibile ad atti di Amministrazioni prece-denti a De Fusco e la crisi che attanaglial’economia italiana ha peggiorato le cose.Possono anche essere stati fatti degli errori,ma mi sembra assurdo prendersela con que-sta Amministrazione, il cui scopo principale èquello di risanare i conti, purtroppo anchetagliando alcuni servizi”.E questo non è niente rispetto a quello che

vedremo a breve, con il bilancio 2012.“Purtroppo la situazione nazionale, che civede privare di 15 milioni tra trasferimentidallo Stato e IMU, ci costringe ad un bilancio“lacrime e sangue”, con l’obbligo di ridimen-sionare tutte le spese”.

Lacrime e sangue solo per i cittadini, comecon il Governo Monti, o anche per voi?“Lacrime e sangue per tutti.L’Amministrazione guidata da De Fusco stacercando di essere quanto più equa possibile.Siamo parlando di una coalizione di centrosi-nistra, che non dimentica l’aspetto sociale,che verrà preservato al massimo. I tagli maggiori saranno fatti sulle opere pub-bliche, ma anche su servizi come i trasportiscolastici: attraverso variazioni di bilanciostiamo cercando di salvare almeno la rotondadi Martin Pescatore e il ponte di CampoJemini, che è crollato e deve obbligatoriamen-te essere rifatto, mentre per quanto riguarda itrasporti scolastici verranno ridotti i percorsi.Altre penalizzazioni verranno sicuramenteeffettuate nelle attività produttive, ma in lineagenerale tutti i settori dell’Amministrazionesaranno ritoccati verso il basso”.

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Agosto 2012

Tornando alla mozione di sfiducia, SEL, il suovecchio partito, l’ha appoggiata. Come ha vis-suto questa “mossa”?“Credo che un partito di sinistra non debbaandare contro ad un altro partito di sinistra,perché il modo di pensare ed agire ha le stes-se origini. Si dovrebbe invece cercare un dia-logo unificatore, costruire invece di distrugge-re”.

Eppure all’interno della maggioranza c’è statochi ha tentato più di distruggere che di costrui-re: in quest’anno di governo non avete certobrillato per compattezza ed unità, anzi, al con-trario, si è avuta l’impressione che a voltequalcuno giocasse con il fango, con liti traconsiglieri e tra partiti.“Non credo che si sia trattato di liti tra partiti,ma prese di posizioni diverse tra consiglieri.Adesso la situazione è migliorata, anche sec’è ancora chi non si è “allineato” sulla con-dotta comune. Vedo però compattezza nelvoler salvare questa città”.

Salvarla da cosa o da chi?“Dal disastro economico e di chi, in campagnaelettorale, ha “elargito” promesse che nonpotranno mai essere mantenute”.

Che tipo di promesse?“Non lo so, parlo in generale: io ed il mio par-tito abbiamo cercato di non fare promesseimpossibili, ma di attenerci alla realtà ed alprogramma elettorale, perché sapevamo che

la situazione è davvero molti difficile, con lacrisi che sta affossando gli Enti Locali”.

Come si può “salvare” Pomezia?“Mettendo a posto i conti pubblici controllandole uscite anche, purtroppo, con i tagli di cuiparlavo prima, che probabilmente ci porteran-no a forti discussioni interne ed anche al dis-senso da parte dei cittadini, ma che sono indi-spensabili”.

Lei parlava di tagli di servizi. Ed allora a cosasono servite le assunzioni di nuovo personalea Luglio, oltre a far aumentare la spesa?“Spesso si pensa al personale solo come aduna spesa in più, senza valutare il ritorno inservizi. Io credo che investire nel personaleben utilizzato sia una risorsa. Parlo ad esempio dell’ufficio tributi, finorarimasto sempre sotto organico: la riscossioneè stata affidata ad una società esterna proprioperché non si avevano le risorse per poterlagestire direttamente. Adesso, invece, alla scadenza del contrattocon l’Andreani, il servizio potrà essere fatto inmodo diretto. Se avessimo avuto un serviziotributi interno già funzionale, non saremmoricorsi ad una società esterna”.

Alfredo Corrao

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Politica

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NIENTE SFIDUCIAFucci deposita la mozione, ma l’opposizione non firma

Una mozione di sfiducia contro il Sindacodi Pomezia Enrico De Fusco. Un gestoforte, che va oltre le solite schermaglie

tra opposizione e maggioranza che siamo solitivedere in consiglio comunale. Fabio Fucci, con-sigliere del Movimento 5 Stelle, ha preferito farseguire i fatti alle parole, per dimostrare tutto ilsuo dissenso verso l’Amministrazione che dapiù di un anno guida la città. Ma come nascel’idea di sfiduciare il Primo Cittadino? “Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo volutorappresentare i sentimenti dei cittadini, chehanno vissuto quest’anno in una città spessosporca e priva di servizi con un servizio qualita-tivo accettabile. Prima di questo abbiamo pro-vato altre strade, con interrogazioni e proposteportate sia in consiglio che nelle commissioni,che hanno però avuto poco riscontro.Ritenendo che ogni giorno in più di questaAmministrazione sia un danno per i cittadini,abbiamo pensato che la sfiducia fosse l’unicomodo per provare a mandare a casa chi non siè dimostrato in grado di governare Pomezia”. Ma il vostro pensiero non è stato condiviso daglialtri consiglieri di opposizione: tranne MarioBorgo Caratti di SEL, nessuno ha voluto appor-re la propria firma su quel documento, nono-stante i continui proclami fatti contro il governoDe Fusco. Come mai, secondo lei? “Effettivamente sembra strano che chi, in tuttiquesti mesi, ha aspramente criticato il Sindacoattraverso duri interventi in consiglio comunale,con attacchi diretti, rilasciando interviste al vetriolo o tappezzando lacittà di manifesti adesso non appoggi questa iniziativa, visto che eral’occasione per dimostrare con i fatti la volontà di cambiare la situazio-ne. Evidentemente sono contrari solo a parole, ma nei fatti pensanoche continuare così non sia male”.Pensava che qualcuno in più avrebbe firmato o presagiva la defezio-ne dei suoi “colleghi” di opposizione? “Immaginavo che per qualcunodella minoranza sarebbe stato molto imbarazzante firmare una mozio-ne di sfiducia, perché l’atteggiamento che hanno in consiglio comuna-le non è così critico da far presupporre la volontà di andare contro aquesta maggioranza. Per altri di loro invece pensavo ad un atteggia-mento diverso, soprattutto dagli esponenti del partito che è arrivato alballottaggio alle scorse elezioni e da cui ci si sarebbe aspettato cheprendessero tutti i provvedimenti possibili per cercare di mandare acasa questa amministrazione, o quantomeno di dare una sferzataall’andamento attuale. Certo non mi aspetto spiegazioni da parte loro:

queste sono riservate ai cittadini che li hannovotati e che di certo si chiederanno perché nonè stata colta questa occasione”. Il “No De Fusco Day”, organizzato dalMovimento 5 Stelle il 28 Luglio, ha visto l’ade-sione di una cinquantina di persone: poche osufficienti per rappresentare la città?“Al di là del numero, credo sia una soddisfazio-ne vedere dei cittadini scendere in piazza peresprimere il loro dissenso rispetto a di chi ligoverna, sottraendo tempo ad altre attività.Dobbiamo calcolare che la manifestazione èstata decisa quasi all’improvviso nel pieno del-l’estate: tra il caldo e le persone assenti perferie non potevamo pretendere di avere la piaz-za piena”.La percentuale bassa di persone intervenute aquesto evento, rispetto al numero di cittadiniche si lamentano con amici e parenti, a casa,sul posto di lavoro o sul web, sembra ricalcarela situazione nazionale, con i social networkpieni di slogan che inneggiano alla ribellione ele piazze vuote, senza mai un manifestante, alcontrario di quello che succede in Grecia o inSpagna: crede ci siano analogie?“Uscire dal virtuale per passare al reale è sicu-ramente difficile, come sto riscontrando ancheattraverso le iniziative che il Movimento 5 Stellevuole portare avanti: è sicuramente più facilelamentarsi al bar o mettere un “mi piace” su unlink che mettere la propria faccia in piazza. Noistiamo cercando di far cambiare anche questa

mentalità, cercando di coinvolgere sempre più persone. Anche se len-tamente, ci stiamo riuscendo, visto che ci chiedono consigli anche daiComuni vicini”.Anche se l’iniziativa della mozione di sfiducia non ha avuto esito posi-tivo a causa del mancato appoggio da parte del resto della minoranzavi pone ora come l’unica vera opposizione a Pomezia?“Credo che anche prima di depositare la bozza di mozione di sfiduciafossero in molti a reputare il Movimento 5 Stelle l’unica opposizione algoverno De Fusco, perché alla prova dei fatti abbiamo sempre mante-nuto quanto detto ai cittadini, nel rispetto del programma elettoralepresentato lo scorso anno. Ma a noi non interessa un “titolo”, quantopoter riuscire a lavorare nella direzione che ci siamo prefissati primadi iniziare questa consiliatura”.Il Sindaco, commentando l’iniziativa del Movimento 5 Stelle, ha dettoche avrebbe permesso “di capire dov’è la maggioranza e dov’è l’oppo-sizione”. Crede che adesso si sia capito?“Sono assolutamente d’accordo con questa dichiarazione di DeFusco, l’unica che condivido nella sua risposta alle motivazioni dellanostra iniziativa. Siamo di fronte ad un atto formale, la sfiducia, il piùgrande atto di dissenso che il consiglio può fare nei confronti del PrimoCittadino e della sua Giunta: chi non lo ha firmato evidentementevuole che il Sindaco governi così come ha fatto in questi mesi e, difatto, non è di certo all’opposizione, ma semmai appoggia la maggio-ranza. Del resto, si era capito da tempo che non sono in molti a volerfare una vera opposizione a De Fusco”.Cambierà qualcosa nell’atteggiamento del Movimento 5 Stelle rispet-to al resto della minoranza? “Eravamo già equidistanti dalle altre forze politiche, sia di maggioran-za che di opposizione, e per questo abbiamo già ricevuto parecchiecritiche da parte di chi avrebbe voluto un atteggiamento diverso.Quindi non cambia nulla: continueremo il nostro lavoro con coerenza”.Chi esce più forte da questa esperienza?“Il partito del cemento: un partito trasversale, che ha esponenti inmaggioranza e minoranza, che riesce a trovare sempre l’accordoquando c’è da cementificare e speculare su questo territorio”.

Alfredo Corrao

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In politica il trascorrere del tempo assume dimensioni spropositate.Da un momento all’altro sembra che intercorra un abisso: tuttoappare fortemente diverso da come si percepiva poco prima.

Quest’accadimento non trova eccezione ad Ardea, tutt’altro! Soltantoil 7 maggio scorso lo scenario politico/amministrativo era assai diver-so da come che appare ora e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi. Già tutto sembra mutato e ci troviamo di nuovo di fronte a un “giàvisto”. Il Popolo della Libertà, grazie alla “geniale” trovata di dividersiin tre tronconi, è riuscito a vincere le elezioni, ma anche a perderel’egemonia partitica sia nel paese sia in consiglio comunale. Ora sonopresenti tre gruppi: Pdl, Lista Eufemi e Cristiano Riformisti, ai quali siaggiungono, per completare lo schieramento, l’Udc e Città Nuove. Sulversante opposto si fronteggiano il Partito Democratico, l’Idv e la ListaAbate.La trovata Pdl ha comportato che il Pd diventasse, con i suoi oltrequattromila voti, il primo partito di Ardea. Ma abbiamo già sperimen-tato, nella prima riunione del consiglio comunale, cosa voglia direquello che è avvenuto. Se dovessimo parlare di produttività della con-siliatura siamo già ai minimi termini: in circa cinque ore non è statopossibile assumere alcuna decisione degna di questo nome. Su ogniquestione, alla normale e consueta contrapposizione tra maggioranzae opposizione, si aggiungono i distinguo dettati dalle diverse casacchee dal protagonismo dei singoli capi gruppo.Le difficoltà nella maggioranza sono ormai note e già enormi, dovutein parte all’impossibilità di assecondare tutte le richieste dei protago-nisti del successo elettorale. Cosicché il quadro è già molto somiglian-te a quello precedente: individualismo, rissosità, contrapposizione enegazione di quello spirito di servizio che dovrebbe presiedere in chiè stato appena rieletto e vuol operare per il bene di Ardea contribuen-do a far diventare appena decente un’amministrazione che da moltianni non lo è. Vi sono personaggi che palesano in pubblico atteggiamenti personali-stici e dichiarazioni dirompenti come se appartenessero all’opposizio-ne. Secondo alcuni, gli autentici Soloni di Ardea, gli atteggiamenti di disin-volta contrapposizione all’interno della maggioranza non sono altroche il tentativo di “aumentare il prezzo”: ottenere molto di più di quan-to attribuito facendo serpeggiare l’ipotesi di non voler rimanere inmaggioranza per alzare la mano. Alla governabilità, poi, certo noncontribuisce il dato oggettivo e incontestabile che la nuova consiliatu-ra ha subìto ingiustamente la riduzione del numero dei consiglieri daventi a sedici. Questa decurtazione, accettabile in altre realtà cittadi-ne, lo è molto meno per Ardea. A questo dato negativo di rappresentanza, come molti ricorderanno, siè giunti a causa degli errori comunali del Censimento del 2001 che,anziché certificare gli abitanti in oltre trentamila (il che avrebbe richie-sto il passaggio a trenta consiglieri comunali) ne certificò circa venti-settemila. Per effetto di due circostanze, la riforma Brunetta e la noncertificata pubblicazione dei dati del Censimento 2011, Ardea è consi-derata cittadina al di sotto dei trentamila abitanti e quindi con dirittoalla rappresentanza di sedici consiglieri anziché ventiquattro.Insomma una bella differenza che, secondo i mal pensanti, sarebbestata voluta dai politici dell’epoca, spaventati dalle ulteriori difficoltà digestione di un numero maggiore di consiglieri di maggioranza e diopposizione. Il fatto è comunque gravissimo, poiché nel corso del

decennio passato il danno cagionato ai cittadini è stato elevatissimo.Lo Stato ha trasferito ad Ardea minori risorse finanziarie, poiché com-misurate a un numero inferiore di abitanti anche se non veritiero. E’stato calcolato che l’ammanco per le casse comunali nel decennio tra-scorso sarebbe pari a circa 50 milioni di euro, traducibili certamente inminori servizi ai cittadini e maggiori spese per mantenere i pessimiservizi. Insomma un “bel servizio” alla cittadinanza che da solo meri-terebbe di non vedere mai più le stesse facce del decorso decennio inconsiglio comunale.Bene, ma come dicevamo, la maggioranza sembra già avere il “fiatocorto” e il pronostico sulle sue sorti appare abbastanza problematicoe destinato a peggiorare se aggiungiamo il peso rilevante dei ricorsialla magistratura ordinaria e amministrativa presentati dallo sconfittocentrosinistra e le vicende giudiziarie (ovviamente da accertare!) delsindaco. Già il 18 ottobre il Tar Lazio potrebbe assumere decisionivitali per la prosecuzione della consiliatura, a causa della decisionerelativa in merito ai presunti brogli elettorali.Ma anche nel centrosinistra le cose non vanno come si sperava. I par-titi minori sono usciti tutti fortemente mortificati, salvo l’Idv che ha unconsigliere, ma ambiva a ben altro visto che presentava un suo candi-dato sindaco, e la Lista Abate che ha un suo rappresentante. Il Pd che,come detto, per genialità del Pdl è il primo partito di Ardea, si trova inuna fase di prevedibile sfarinamento. Le cause sono molteplici: è unpartito commissariato per l’incapacità del gruppo dirigente di procede-re in un’univoca direzione di marcia e sebbene egregiamente condot-to dall’infaticabile Maugliani la differenza rispetto a un direttivo forte ecoeso è enorme. Poi c’è lo sconforto dei non eletti e l’inevitabile presadi distanza, o addirittura abbandono, da parte di alcuni. Il disorienta-mento generale è comunque forte e sorvoliamo pure sulla circostan-za che l’ex segretario si è addirittura candidato con il Pdl. Di positivosi può notare solo una certa compattezza e determinazione nella com-ponente consiliare, propensa a proseguire una lotta politica di ferma ecoerente opposizione costruttiva. Non sappiamo se sia corretto, forse è affrettato, ma taluno compendiala situazione della maggioranza e del Pd, con una punta di cattiveria,nell’espressione: “Maggioranza consiliare e Pd cercasi”. Per la mag-gioranza abbiamo detto, per il Pd non sarà a posto fino a quando nonsi svolgerà il congresso che probabilmente inteverrà in ottobre. Saràun successo e ne uscirà rivitalizzato soltanto se sarà in grado di dotar-si di un gruppo dirigente coeso e guidato da una personalità di ricono-sciuto rilievo, dal profilo culturale adeguato e verificato, in grado diimprimere una marcia finora sconosciuta di efficace e puntuale comu-nicazione, di adozione di un serio e alternativo programma di governodella città e adozione delle moderne tecnologie informatiche di pre-senza sul web e sui media.

di Michele Lotierzo

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Politica

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ALLA RICERCA DELLA VERITA’Luca Fanco vuole fare chiarezza nei vari contratti tral’Amministrazione e le società privateHa iniziato questa nuova consiliatura tra

mille polemiche, partite già in fase dicampagna elettorale con la presenta-

zione delle liste. Adesso, a distanza di tremesi, Luca Fanco continua a far parlare di sé,sia da consigliere comunale che da presiden-te della Commissione Ambiente. Infatti, puressendo un consigliere di maggioranza, sta inun certo qual modo "rivoluzionando"l'Amministrazione comunale, mettendo indiscussione l'operato della stessa in determi-nati settori, come l'affidamento del servizio diriscossione tributi o di raccolta dei rifiuti urba-ni. Da cosa nascono queste iniziative, vistoche si tratta di argomenti legati alla vecchiamaggioranza, di cui lei faceva sempre parte?“Sono convinto che sia i consiglieri di maggio-ranza che quelli di opposizione debbanoamministrare nell’esclusivo interesse dei cit-tadini e del loro territorio. Reputo pertanto difare solo il mio dovere attraverso le caricheistituzionali di cui sono stato insignito”.Possiamo andare nel dettaglio? “Nel mioruolo di Presidente della CommissioneAmbiente ho competenza specifica rispettoagli appalti di gestione di servizi come quelli difornitura del gas e di raccolta dei rifiuti urbani:su questi due argomenti ho convocato appo-site riunioni della Commissione, per discuteree valutare sull’operato delle Ditte”. E’ già riu-scito ad avere il quadro della situazione?“Attraverso un’istanza formale ho richiesto ladocumentazione non solo relativamente aicontratti, ma anche sui continui passaggi diditte nel servizio di fornitura del gas e sullespese extracapitolato per quanto riguarda laraccolta degli RSU: se, dalla documentazioneche riceveremo, dovesse risultare che questedue ditte sono inadempienti proporremo attida sottoporre all’approvazione del Consigliocomunale. Abbiamo già deliberato la richiestaindirizzata al Comando Polizia Locale, chedovrà controllare se queste società rispettanoin toto ciò che hanno sottoscritto nel contrattod’appalto. Per precisare meglio il mio ruolonella precedente consiliatura, io non facevoparte della vecchia maggioranza e non avevoruoli o cariche per convocare Commissioni:infatti sono stato eletto in una lista civicadenominata “Forza Ardea” che non sostenevail candidato a Sindaco Carlo Eufemi. Gli ultimimesi di legislatura sono stato delegato dallostesso Sindaco all’organizzazione delCarnevale, assente dal 1985, mettendo tuttala mia esperienza, impegno e passione perripristinare una manifestazione nell’esclusivointeresse dei cittadini di Ardea e del loro terri-torio”.In ogni caso, tranne che nel primissimo perio-do, non faceva parte della minoranza, forma-ta per lungo tempo da soli due consiglieriinvece degli otto iniziali, per terminare con ilsolo Antonino Abate a difendere il ruolo diopposizione. Ma cosa risponde adesso all'ac-cusa proveniente proprio dall'opposizione,che si chiede come mai di questi problemi nonsi sia parlato prima?

“Se i consiglieri di opposizione dicono questo,mentono sapendo di mentire. Le mie battagliesono molteplici, sia quando ero in maggioran-za che quando ero in opposizione: se l’attua-le minoranza ha difficoltà a ricordare bastacliccare su qualsiasi motore di ricerca di inter-net il nome Luca Fanco, per rinfrescare lamemoria! Voglio ricordarne loro solamenteuna: quella nella prima legislatura Eufemi,quando ero in maggioranza ed ero Presidentedella Commissione Lavori Pubblici. Mi sonobattuto contro il gasdotto marino-terrestredella Fiama 2000 S.p.a. e, in quell’occasione,sono stato capace di ottenere l’offerta daparte della Società di eseguire 20 opere dacedere gratuitamente al Comune. Era statochiesto ad ogni Consigliere comunale diseguirne una: io ho seguito e portato a termi-ne la mia, quella della ristrutturazione emessa a norma del campo sportivo di Ardea“Marco Mazzucchi”, costata alla ditta circa €450.000,00 per la demolizione e realizzazionedelle torri faro, la ristrutturazione degli spo-gliatoi e della tribuna, l’impianto di riscalda-mento con caldaie nuove per le docce. Lafesta del fine lavori è stata immortalata dafotografi, giornalisti e tv, a riprova che tutto èstato concluso nel migliore dei modi. Gli altri19 Consiglieri comunali sono stati capaci hafare altrettanto? Le altre 19 opere offerte dallaFiamma 2000 S.p.a. le hanno fatte portare atermine?”.Tornando a questa legislatura, i costi per gliallacci alla rete fognante sono un altro deiproblemi da lei affrontati in commissioneambiente: ha già avuto qualche rispostarispetto a quanto richiesto formalmente allasegreteria comunale?“La Commissione Ambiente ha accoltoall’unanimità la mia proposta, ovvero chiede-re ufficialmente e relazionare all’Assessore, alDirigente e alla Segreteria comunale sudomande specifiche, per avere dati e notizieprecisi inconfutabili sulle quali decideremoprovvedimenti da portare in Consiglio comu-nale. Ancora non abbiamo risposte ufficiali,ma sono argomenti complessi e delicati cherichiedono del tempo, prima di rispondere sideve essere certi di non riportare inesattezze,perché poi se ne risponde in prima persona”. Lei ha fatto delle specifiche richieste anche inmerito al contenzioso S.P.E. S.r.l.-Comune di

Ardea. Quali sono, esattamente?“Voglio capire come mai, nonostante quantoottenuto dalla Cassazione, dal CollegioArbitrale, dallo stesso Tribunale di Velletri cheaveva emesso il provvedimento originariosenza la necessaria giurisdizione e dalTribunale di Roma, non si sia ancora riusciti arientrare in possesso dei soldi indebitamentepresi dalla ditta. Stiamo parlando di 11 milionidi euro, che la società aveva preteso in rela-zione a fatture extra-contratto non contestatein tempo utile. Tutti ricordano le fasi piùsalienti della vicenda, come la mancata difesarepentina a seguito di una notifica fatta ametà Agosto, quando tutti erano in ferie, l’as-senza ingiustificata di atti relativi alla nonpignorabilità dei soldi, la teatrale protesta diincatenamento da parte dell’ex sindaco CarloEufemi, il pignoramento della somma di €8.614.984,64 dovuto ad una sentenza emes-sa da un Giudice che per legge non era com-petente, una fantomatica sentenza definitivadel Tribunale di Roma nella quale si dichiarala nullità del pignoramento e la contestualecaducazione del pignoramento con la con-danna la S.P.E. S.r.l. alla restituzione dellasomma e, per finire, i 2 lunghi anni sino adoggi di atti dubbi per efficacia, determinazionee tempistica nel recupero della somma daparte del Comune di Ardea! Insieme al presi-dente della Commissione Trasparenza hoquindi richiesto la convocazione di una riunio-ne congiunta per controllare che tutti gli attieffettuati ad oggi siano mirati al reale recupe-ro dell’intera somma, per tutelare i cittadini diArdea e rimpinguare prima possibili le cassecomunali di tale somma di denaro”.Ci sono altri argomenti che vuole portare alpiù presto all'attenzione delle commissioni odel consiglio comunale?“Vorrei discutere in Commissione dell’Appaltodell’acqua, mentre in Consiglio della mozionedi richiesta di revoca dell’Appalto dellaSocietà di riscossione tributi e dell’armamen-to delle pattuglie di pronto intervento di pisto-le della Polizia Locale”.L'Amministrazione guidata dal Sindaco LucaDi Fiori è stata duramente attaccata, sin dalgiorno dell'insediamento, con l'accusa diimmobilismo. Si è parlato di Ardea allo sban-do, di città malgovernata e di continuità solonegli errori. Cosa risponde a queste critiche?“Immobilismo non penso proprio, sono pochimesi che siamo al governo della città e giàabbiamo istituito ben cinque Farmacie sul ter-ritorio, tre sul litorale, una che copra la zonadella Castagnetta fino al confine di Pomeziaed una per gli utenti che vanno dal centro sto-rico di Ardea fino al confine di Aprilia. Ricordoa chi critica che siamo una squadra giovane,con tante idee e voglia di fare bene: nono-stante il governo Monti e la ComunitàEconomica Europea abbiano imposto tagli eridotto al minimo le spese, sorprenderemo icittadini di Ardea per la nostra passione,inventiva e determinazione”.

Alfredo Corrao

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Agosto 2012 09

Cristina Capraro 3 mesi dopo le elezioni:la situazione trovata all'internodell'Amministrazione comunale è quel-

la che si aspettava o è diversa da come vieneimmaginata finché si è nel ruolo di "semplicecittadino"?“Sotto alcuni punti di vista la situazione èforse anche peggiore di quella che si immagi-na. Da cittadino si ha un certo livello di consa-pevolezza, ma quando si fa il proprio ingressonella macchina amministrativa determinaterealtà che credevi potessero essere assurdeo frutto di chiacchiere di paese improvvisa-mente diventano chiare. A partire dal rispettodelle regole. Sembra che chi ha governatofinora abbia percepito il Comune come fossecasa propria, per cui si sente legittimato a farecome vuole. Vi sono ovviamente le eccezioni,anche nella maggioranza ci sono Consiglieriche rimarcano spesso l’importanza del rispet-to delle regole, ma facendo una valutazioned’insieme, credo che la situazione sia tenden-zialmente quella descritta. Forse è per questoche il centro destra ha portato avanti unacampagna elettorale all’insegna della conti-nuità…”. A sangue freddo, pensa che aver lottato dasola in campagna elettorale sia stata lamossa giusta da fare o era meglio far andareil centrosinistra interamente compatto alvoto?“Sicuramente un centro sinistra coeso e com-patto avrebbe avuto maggiori chance di vin-cere le elezioni. Il problema è che Italia deiValori e PD erano due realtà distinte e sepa-rate che avevano in mente due tipi di campa-gna elettorale completamente diversi: noipuntavamo al cambiamento vero, quellonecessario a ridare fiducia ai cittadini, aveva-mo bisogno di una figura completamentenuova che potesse essere percepita come unsegnale forte di rottura con la Giunta prece-dente. Il PD ha invece presentato un candida-to che aveva già governato per tanti anni adArdea, era conosciuto dal mondo politico e acui veniva rimproverato, a torto o ragione nonspetta a me dirlo, di non aver mai fatto unavera e propria opposizione. L’importante, allo-ra, non era esprimere quale candidato sinda-co Cristina Capraro, ma trovare una figurache rispondesse a determinate caratteristicheo esigenze”.Lei è l'unica presenza femminile in consiglio,mentre in Giunta le donne non ci sono pro-prio: quali sono i rapporti con i colleghi?“Ci sono stati scontri importanti, ma solo sottoil profilo prettamente politico. Non ci sonoavversioni dal punto di vista personale ocomunque divergenze riconducibili al fattoche sono una donna. Vi sono Consiglieri chestanno ben attenti ai modi in cui si rivolgono ame, altri evidentemente non hanno una buonaopinione del gentil sesso in generale, ocomunque palesano un atteggiamento retro-grado ricollocabile agli anni ’30. Come lerisposte date alla proposta avanzata dallaminoranza di nominare almeno una rappre-sentante del genere femminile in Giunta: inquella occasione, a mio avviso, hanno offeso

le loro stesse elettrici”. L'opposizione sembra essere omogenea enon tentata, come invece avvenne 5 anni fa,dalla voglia di passare in maggioranza. Pensache possa durare?“L’opposizione è compatta e perfettamente inlinea. Abbiamo un obiettivo comune: vigilaresull’operato dell’amministrazione Di Fiori etutelare i cittadini. Nonostante ci collochiamoin aree politiche ben distinte e separate, stia-mo cercando la massima collaborazione perportare avanti una serie di iniziative. Rispettoalla maggioranza viaggiamo su binari chevanno in due direzioni opposte, non condividometodi né contenuti. Durante la campagnaelettorale abbiamo spesso rimproverato il PDdi non essere stato in grado di mantenereunito il proprio gruppo, ma credo anche chequesta volta sia diverso; c’è una squadra chesta giocando con tutto un altro spirito rispettoal passato, perché crede nella serietà e nelladeterminazione di ciascuno dei Consiglierieletti”. Qual è il suo giudizio nei confronti del lavoroportato avanti dall'opposizione, soprattutto difronte ai temi caldi come l'aumento dellaTARSU?“Per la Tarsu abbiamo presentato un’interro-gazione su cui esigiamo delle risposte daparte di tutte le autorità competenti e, con laCommissione Trasparenza abbiamo richiestotutta la documentazione relativa alla gestionerifiuti dal 2009 ad oggi. Qualcuno ci rimprove-ra il fatto di non essere abbastanza presenti.La verità è che l’IDV ritiene che non si possasolo protestare. Il nostro dovere è quello dicontrastare l’amministrazione, ma non a pre-scindere e per partito preso. Non dobbiamomai perdere di vista l’obiettivo, quello cioè ditutelare i cittadini e garantire loro che le cosevengano fatte come si deve. Sono contrariaalla critica sterile, ritengo sia necessariodocumentarsi, capire bene qual è la situazio-ne ed evitare di parlare a sproposito. In que-sto la presidenza della CommissioneControllo e Garanzia mi aiuta: permette diaccedere a tutti quegli atti necessari peraffrontare alla radice ogni problema”. Spesso l'IDV emette dei comunicati che stron-cano completamente l'operato della Giunta DiFiori. Ma quali sono le cose positive e qualiquelle negative fatte dall'amministrazione inquesti 3 mesi secondo lei?“Le questioni su cui l’IDV interviene sparando

a zero sull’operato dell’amministrazione sonoevidenti a tutti. Il nostro Gruppo ha il coraggioe la determinazione di denunciare quanto nonva, per sollecitare l’amministrazione a pren-dere provvedimenti. Abbiamo messo in evi-denza in più occasioni il problema dei calci-nacci lasciati sulla spiaggia a seguito delledemolizioni di edifici abusivi, cosa ingiustifica-bile soprattutto nel periodo estivo. Di positivoc’è il fatto che la macchina amministrativa stalavorando con gli altri Enti e Istituzioni, a volteanche grazie alla stessa minoranza, per otte-nere degli interventi di supporto su una seriedi situazioni che erano ferme da anni. Unesempio è la scuola superiore che contiamodi realizzare a breve o l’illuminazione di alcu-ne strade principali di competenza dellaProvincia”.Quali sono i problemi più urgenti da risolvere?“Le priorità sono tre: rifiuti, acqua potabile eopere pubbliche. Sui rifiuti la situazionerischia di degenerare: laddove si realizza ilporta a porta, spesso i sacchetti dell’immondi-zia rimangono appesi alle recinzioni delle abi-tazioni per giorni, in altre zone sono ormainate vere e proprie discariche a cielo aperto,per non parlare delle spiagge, in cui oltre allasporcizia quotidiana giacciono spesso calci-nacci e rifiuti ingombranti. In più, i cittadinisubiranno un aumento del 12% della TARSU.Per l’acqua potabile la questione è anchepeggio: intere zone non servite, ai limiti deiPaesi del Terzo mondo. Mentre per le operepubbliche, queste diventano urgenti soprattut-to perché si avvicina il periodo invernale, incui buche e voragini diventano pericolose perl’incolumità dei cittadini. Dobbiamo prendereprovvedimenti in maniera programmata e noncorrendo dietro all’emergenza del momento,cosa che l’amministrazione avrebbe dovutofare anche per incentivare il turismo nel perio-do estivo”. Lei non è solo donna, ma è anche giovane:ma che prospettive ci sono per i giovani diArdea a livello culturale, lavorativo, ma anchedi semplice divertimento?“Dobbiamo prendere atto della situazionereale: non ci sono punti di aggregazione o ini-ziative che possano coinvolgere i giovani, epurtroppo non vedo neppure incentivi dalpunto di vista lavorativo. Non è edificantedescrivere una realtà così desolante, masarebbe da ipocriti dire che le cose vadanomeglio. Credo sia utile, specie per quel checoncerne le opportunità di lavoro, parteciparequanto più possibile ai bandi che vengonopromossi dalla Provincia e dalla Regione infavore di forme di imprenditoria giovanile. Noici stiamo organizzando per creare una mai-ling-list con la quale trasmettere in manierasistematica e puntuale tutte le opportunità. Ciauguriamo che questa Amministrazione, cosìcome ha dichiarato in campagna elettorale,comprenda l’importanza di centri di aggrega-zione e delle manifestazioni culturali e lavoriad una programmazione che possa dare isuoi frutti”.

Alessia Ambra Achille

LA FORZA DELLE DONNECristina Capraro sempre in prima linea

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CRISI: MAI COSI’ SENTITADall’impiegato al professionista, l’indice di benesserefinanziario è in netto calo

Non passa giorno senza che arrivino,leggendo il giornale, guardando la TV oconnettendosi ad Internet, notizie sul-

l’economia italiana ed estera. E si tratta sem-pre di notizie negative che ci hanno fatto, pur-troppo, prendere confidenza con termini comespread, spending review, risk management,bund, EFSF, PIL. La “cura Monti”, dopo unaprima reazione positiva, non ha dato nessuneffetto, se non quello di vedere gli italianimolto più poveri di prima, con un potere d’ac-quisto sempre minore, così come sempremeno sono le speranze di poter uscire inden-ni da questa crisi che ha addirittura spinto alparagone con il dopoguerra. Ma se nel dopo-guerra c’era almeno la felicità per la fine di unincubo, ora non c’è consolazione, perchéquella che è finita è un’era in cui il benessereera riuscito ad arrivare quasi dappertutto,mentre adesso lo spettro della povertà aleg-gia anche in categorie che mai avrebberopensato di poter essere a rischio. Tra mano-vre e manovrine le famiglie italiane hanno lapressione fiscale più alta del mondo - tristeprimato che avremmo voluto non vantare – esi trovano nell’incertezza più totale per il pros-simo futuro. Sul web la protesta impazza, manella realtà “non virtuale” si fa ben poco: alcontrario delle piazze greche e spagnole,spesso piene di manifestanti che si ribellanoalle “soluzioni” governative, quelle italianesono al limite piene di gente che passeggia.Eppure, come rilevato da una ricerca fattadalla Ing Direct rilevata da Gfk Eurisko, lasituazione di crisi economica sta fortementeinfluenzando gli italiani, ripercuotendosi sulloro senso di sicurezza in relazione alle pro-prie finanze personali. L'Indice di benesserefinanziario (IBF), l'indicatore sintetico chemisura il benessere percepito dalle famiglie inrelazione alle sei dimensioni della finanzapersonale (mutui, prestiti, carte di credito,risparmio, investimenti, reddito e spese fami-liari), è infatti calato di 3 punti rispetto ad unanno fa e di oltre 4 punti rispetto a dicembre2011, registrando così un picco negativosenza precedenti: calcolato su una scala da 0a 100 per misurare il comfort delle famiglie

con le finanze personali (100 = massimo com-fort, 50 = medio comfort, 0 = massimo disa-gio), l'IBF tocca registra il suo minimo storicoraggiungendo 43,3 punti. Le famiglie delBelpaese, quindi si dichiarano essere al disotto del medio comfort. Ma quali sono i mag-giori timori degli italiani? Innanzi tutto la capa-cità di pagare le rate del mutuo, seguito daltimore di non riuscire più ad accantonarerisparmi e dalla perdita di capacità reddituale.Mette paura la risposta inerente alla domandasulla sicurezza di riuscire a pagare spese dicasa e bollette, che crolla nell'ultimo trimestredi ben 6 punti. Si notano ancora di più le dif-ferenze tra uomini e donne rispetto al benes-sere percepito, con l'IBF maschile al 45,2contro il 41,3 delle donne: la variazione appa-re decisamente più significativa con 5,4 puntiper l’IBF femminile di calo contro 1 puntodegli uomini. Tornando alle famiglie, se neimesi scorsi si faceva fatica a mettere da parteuna quota del proprio reddito per spese futu-re e progetti a lungo termine, oggi risulta diffi-cile anche a riuscire a pagare le fatture di for-nitura dei servizi primari e le spese ordinarieutilizzando il solo stipendio: questo costringegli italiani a ricorrere, laddove ce ne siano, airisparmi accumulati negli anni. La reazionecomune è quella della maggiore attenzione: sicontrollano tutte le entrate e le uscite sugliestratti conto della carta e le altre documenta-

zioni bancarie. A livello pratico, poi, si cerca ilrisparmio senza intaccare la qualità: si passada un supermercato all’altro alla ricerca del-l’offerta migliore per la spesa quotidiana, siapprofitta dell’iniziativa di alcune compagniepetrolifere per fare il pieno all’auto, si prendequalcosa al take away invece di sedersi alristorante.Se invece guardiamo alle industrie, il 25Luglio MF/Down Jones informa che le impre-se italiane sono tra le peggiori in Europa inquanto a maturità dei loro sistemi di gestionedel rischio. In Italia, infatti, sono meno dellametà le aziende che decidono di gestire ilrischio d'impresa: più del 54% non ha unastruttura dedicata e oltre l'84% non prevede diintrodurla. Secondo l'Istat nel 2011 i profittidelle aziende hanno registrato i valori piùbassi dal 1995 e si prevede, per il 2012, unacontrazione del Pil fino all'1,5%, con speranzedi crescita (+0,5%) solo nel 2013. GianmarioVincis, A.D. di Olimpia Broker Pmi, ha spiega-to che "quella del risk manager è una figuraancora oggi molto sottovalutata nel nostroPaese ed è per lo più concentrata nelle gran-di imprese. E' proprio la criticità economica diquesto periodo a rendere indispensabile,soprattutto per le piccole e medie imprese,l'esperienza di professionisti del settore ingrado di definire le linee guida per riuscire acompetere, garantire posti di lavoro e crearenuove opportunità di sviluppo".Ma si tratta di strategie i cui effetti vengonopoi vanificati dai continui declassamenti daparte di Moody's, che non solo colpisce conti-nuamente l’Italia ed il suo sistema bancario,ma – dopo aver preso di mira, il 26 luglio, leeconomie forti dell'Europa, ovvero Germania,Olanda e Lussemburgo, lasciate con ratingAAA ma con l'outlook passato da stabile anegativo – anche l’EFSF, il fondo salva statieuropeo, che è passato da stabile a negativo.La decisione di declassare anche il fondo èuna conseguenza diretta proprio del declas-samento delle economie forti d'Europa, quelleche versano maggiori fondi nell’EFSF. Il con-tinuo declassamento dell’Italia, unito ad unospread che ha superato quello lasciato dalGoverno Berlusconi, all’aumento della

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LA SPENDING REWIEWLa “Spending rewiew” è quel processo

mirato a migliorare l'efficienza e l'effica-cia della macchina statale nella gestio-

ne della spesa pubblica. Gli interventi previ-sti dal Consiglio dei Ministri consentirannoun risparmio per lo Stato di 4,5 miliardi per il2012, di 10,5 miliardi per il 2013 e di 11miliardi per il 2014. Sotto il mirino sono lestrutture organizzative, le procedure di deci-sione e di attuazione, i singoli atti all’internodei programmi, i risultati. I capitoli di spesadei Ministeri vengono controllati per vederecosa può essere ridotto o eliminato, percapire se e dove ci sono sprechi o inefficien-za. L’analisi, riferisce il sito web delGoverno, “ha permesso di individuare unbenchmark di riferimento in base al qualestimare l’eccesso di spesa in capo alleamministrazioni (lo Stato centrale, leRegioni, le Province, i Comuni e gli enti pub-blici non territoriali)”. Ma, concretamente,cosa è stato fatto finora? Impossibile elenca-re tutti i provvedimenti presi; ricordiamo allo-ra quelli più importanti: sono il pubblicoimpiego e la Sanità i settori più “colpiti, con ilblocco degli stipendi e delle assunzioni perquest’ultimi. Fino al dicembre 2014 lo stipen-dio dei dipendenti delle società pubblichenon potrà superare quello del dicembre2011; nello stesso triennio le “facoltà assun-zionali” della PA verranno ridotte del 20%. Lariduzione passerà al 50% tra il 2015 e il 2016per arrivare al 100% dopo il 2016. Fino al2015 sono bloccati i concorsi pubblici perl’accesso alla prima fascia dirigenziale. Pergli statali, dal 1° ottobre prossimo i buonipasto non potranno superare i 7 euro. Cisaranno poi le ferie obbligatorie e meno per-messi: non sarà più possibile monetizzare leferie non godute e gli straordinari nei giornifestivi. Per quanto riguarda la Sanità, leregioni in deficit che hanno dovuto predi-sporre i piani di rientro, come il Lazio,potranno anticipare dal 2014 al 2013 la mag-giorazione dell'addizionale regionale Irpefdell’1,1 %, ora fissata allo 0,5%.Altre voci sono le liberalizzazioni delle licen-ze per farmacie e taxi, ed i consueti tagli allescuole, che vedono la novità delle pagelle online.I tagli colpiscono anche il gettito dello Statonei confronti dei Comuni, che – ad entrateridotte – reagiscono alzando le imposte loca-li. A nulla è servita la protesta dei Sindaci del24 Luglio davanti al Senato. “La strada giu-sta non è quella dei tagli lineari – ha detto ilPresidente Anci e Sindaco di Reggio EmiliaGraziano Delrio – Noi diciamo no alla scureindiscriminata del Governo che si abbattesulla pelle dei nostri cittadini senza colpireveramente gli sprechi. Non si può spegnerel’incendio che divampa nel Paese spostan-dolo dal Centro nelle periferie dei nostriComuni. Dobbiamo ripartire dal lavoro fatto,dal federalismo e dall’autonomia degli EntiLocali, con un’analisi seria della spesa cheporti a risparmi strutturali, ce lo chiedono imercati e ce lo chiede l’Europa. La soluzio-

ne non è certo la spending review che siaggiunge ai provvedimenti precedenti chegià tanto hanno tolto ai Comuni ponendoli inforti difficoltà economiche, che si traduconoinevitabilmente in difficoltà nella fornitura diservizi primari ed essenziali alla cittadinan-za. Per l’IMU ci siamo battuti nei mesi scorsie abbiamo conquistato il ritorno del tributointeramente nelle casse comunali dal 2013.La nostra prossima battaglia sarà sul pattodi stabilità che impone criteri impossibili darispettare: via gli investimenti dal patto distabilità, sarà questa l’unica condizioneaffinché i Sindaci rimangano dentro un rap-porto di ascolto ed alleanza con gli altri inter-locutori, necessario oggi più che mai persuperare la crisi. E’ ora di convocare unaconferenza di programmazione economicae finanziaria che coinvolga i Comuni comesoggetti della Repubblica, al pari delleProvince, delle Regioni e dello Stato”.Protesta vivace anche da parte del Sindacodi Torino Piero Fassino. ”Comuni e Province– ha dichiarato Fassino – incidono per il 15%nella spesa pubblica, ma hanno contribuitoper il 25% al risanamento dei conti. La spen-ding review avrebbe dovuto essere una revi-sione qualitativa e si è trasformata in untaglio lineare” Per Fassino occorre invecepagare tutti per pagare meno, combattendoin modo più serio e a tutti i livelli l’evasionefiscale, che deve andare a braccetto con unaspending review davvero corretta ed equa.“Il patto tra burocrazia ministeriale, dipen-denti pubblici e potere politico non è piùsostenibile – ha concluso Fassino -Chiediamo che si agisca sui Ministeri e icorpi centrali: ci sono spese colossali, sac-che di parassitismo e duplicazioni di enti”. “Itagli che caleranno sui Comuni – ha spiega-to il Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco,presente alla manifestazione - non farannoche accentuare le difficoltà che gli EntiLocali affrontano quotidianamente pergarantire i servizi primari ed essenziali allacittadinanza. Basti pensare che l’IMU paga-ta dai cittadini di Pomezia si è tradotta in 9,5milioni di euro nelle casse del Comune e ben8 milioni nelle casse dello Stato, a cui vannoaggiunti 7 milioni di mancati trasferimentistatali. Parliamo di 15 milioni di euro in menoin bilancio per il nostro Comune, e quindi peri nostri cittadini. La richiesta che poniamocome Anci è il riconoscimento dell’autono-mia dei Sindaci nella gestione delle cassecomunali e delle entrate tributarie.Comunque una battaglia è stata vinta:l’Associazione dei Comuni è stata contrariafin da subito alla scelta di dismettere lesocietà partecipate e la Consulta ci ha datoragione dichiarando l’illegittimità costituzio-nale dell’articolo 4 della finanziaria bis del2011 sulla privatizzazione dei servizi pubbli-ci da parte degli Enti locali. Ciò significa cherimane intatto il principio del pubblico quan-do si parla di servizi fondamentali per la cit-tadinanza”.

Alessia Ambra Achille

pressione fiscale e dei prezzi di merci e servizi,rendono il futuro degli italiani sicuramenteincerto. Ma dalla crisi, come successo soprat-tutto nel secondo dopoguerra, nascono anche– forse per la forza della disperazione - nuoveidee: nel 1946 il ristoratore toscano Attilio Bindiacquista una piccola pasticceria a Milano e, perprimo, offre un servizio su ordinazione con con-segna veloce ai ristoranti milanesi. Da quinasce un’impresa conosciuta oggi in tutto ilmondo. Stessa cosa accade a Giovanni Rana:da bambino lavora nel panificio di famiglia; a 25anni, nel 1961 si mette in proprio. A guidare isuoi passi è l'intuizione vincente della necessi-tà del consumatore di trovare sul mercato pro-dotti alimentari di veloce preparazione: intuizio-ne che da anni lo porta ad essere, nonostantela crisi, uno dei maggiori imprenditori italiani. Eche dire di Pietro Catelli, che nel 1946 apre unpiccolo ufficio sulle rive del Lago di Como, spe-cializzandosi in venipuntura e nella medicazio-ne: dopo la nascita di suo figlio Enrico, chiama-to Chicco, Catelli mette a frutto l’estro che stafacendo crescere la sua impresa, specializzan-dosi in prodotti non solo per la medicamenta-zione, ma anche per i bambini. Per chi non losapesse, Catelli è il fondatore della ChiccoArtsana. Come a dire, se non ci sono soldi, fac-ciamo lavorare il cervello non solo per soprav-vivere, ma per trovare una valida via d’uscita:del resto, in Italia siamo famosi per l’arte del-l’arrangiarsi.

Maria Corrao

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I l 43% dei cittadini di Pomezia ed Ardea nonandrà in vacanza per mancanza di denaro,il 10% resterà a casa per altri motivi. La crisi

tocca quindi anche le ferie estive, che per piùdella metà dei nostri concittadini verranno tra-scorse tra le mura di casa. Per fortuna abbia-mo il mare gratis – senza voler polemizzaresulla qualità delle acque - e, almeno quest’an-no, l’intraprendenza di alcuni commerciantiche hanno deciso di mettersi in gioco animan-do le serate estive con eventi di vario genere,riempiendo un carnet estivo comunale che,senza l’apporto dei privati, sarebbe stato dav-vero scarno sempre a causa della mancanzadi soldi, questa volta pubblici. Ma vediamo,nel dettaglio, quali saranno le vacanze dipometini e ardeatini. Tra chi potrà andare, o èappena stato, in vacanza il 10% ha scelto ilvillaggio turistico, come Fabio, impiegato44enne, che ha speso 2000 euro per tutta lafamiglia, formata da 4 persone. Stessa tipolo-gia familiare per il 46enne Alessandro, milita-re di carriera: ha speso 1000 euro a persona,però potrà godere di una settimana in monta-gna ed una al mare. 700 euro a persona perla vacanza di Pietro, insegnante 60enne, esua moglie, anche loro al mare comeLorenzo, musicista 39enne, che ha pagatosolo 200 euro per la sua settimana in villag-gio, ma solo per uno “scambio merce”: prezzoscontato in cambio di alcune serate. Il 23%

dei vacanzieri ha scelto l’albergo; il prezzo piùalto è stato pagato dalla Broker 40enneSorina, che ha pagato 3000 euro per 3 perso-ne in pensione completa in montagna, segui-ta dal 40enne Mario e dal 45enne Walter,entrambi liberi professionisti, che hanno scel-to il mare pagando 800 euro a persona. 700euro a persona il prezzo pagato da Laura,medico 45enne: in 3 vanno a visitarel’Olanda. 500 a testa per Antonio (64 anni),Riccardo (69 anni) e Marietta (64 anni) : tuttie tre vanno in vacanza in coppia, destinazio-ne montagna. Vacanza a due, ma al mare,anche per Maria, casalinga 62enne, che ha

speso 450 euro a persona, mentre il 61enneMarcello, pensionato, è riuscito a spuntare unprezzo di 300 euro a persona, per un totale di4 persone. Antonio, barista 52enne, ha ridottoi giorni a 5, riuscendo a prenotare l’alloggiospendendo solo 45 euro a notte per unacamera tripla con solo pernottamento.Fabiola, commerciante di 29 anni, ha affittatoun appartamento al mare per 4 persone a1000 euro, mentre Umberto, pensionato59enne, ha deciso di partire in camper: 150euro a persona per 5 giorni, tre persone. 600euro a persona per la crociera del 48enneStefano, che ha catturato un’offerta sul webper una vacanza di 10 giorni. E chi in vacanza non ci va? Qui troviamo tuttele categorie: operai come Paola (43 anni),Raffaella (45) e Giovanni (46); impiegati comeAntonio (57 anni), Paolo (49) Francesco (57)e Lucia (37), commercianti come Daniele (40anni), Alessandra (39), Carmelo (67), Roberta(21), Gianfranco (59) e Rossella (56); pensio-nati come Sante (72 anni), Giorgio (61),Maurizio (68), Roberto (59), Valentino (68) eCarlo (65), ma anche lavoratori precari, comeMarialaura (23 anni), Eleonora (48), Marilena(44) e Gennaro (48). Sono solo alcuni esem-pi, che fotografano la nostra realtà: una realtàdi cittadini alle presi con una crisi più grandedi loro.

Valentino Valentini

TUTTI IN VACANZA… O NO?La crisi intacca anche le ferie: più della metà deinostri concittadini resta a casa

CRISI DI CASA NOSTRAParlano commercianti ed imprenditori localiLa crisi dilagante non ha di certo risparmia-

to il territorio di Pomezia ed Ardea, giàoggetto di dismissione di siti industriali

nel periodo immediatamente precedente alcrollo economico degli ultimi due anni. Senzavoler tornare ai grandi numeri di Sigma Tau,Aiazzone ed Emmelunga, Herla oCasamercato, in giro si vedono negozi chechiudono e commercianti che si lamentano. Maè per tutti così? In linea di massima sì, ma cisono le eccezioni, “create” dalla volontà di nonandare a fondo. “In un periodo di crisi comequesto, con un calo generale delle vendite, ioho deciso di andare controcorrente e di aprireun'altra agenzia – spiega Anna Maria Greco,titolare dell’agenzia di viaggi L’Atollo blu, consedi a Torvaianica ed ai 16 Pini – Nonostantela forte concorrenza di internet ho capito che ilcliente ha bisogno di essere seguito e rassicu-rato”. Rispetto allo scorso anno il fatturato èleggermente superiore ed è aumentato ilnumero di clienti. “E’ però cambiato il modo dipagare – precisa la Greco – la crisi comunqueesiste, non possiamo ignorarla, quindi, seprima si preferiva saldare in contanti quello chea prima vista potrebbe sembrare solo uncapriccio, ma che in realtà è quasi una neces-sità per ricaricarsi dopo un anno di lavoro esacrifici, adesso sono di molto aumentate le

persone che ricorrono al finanziamento, speciese è a tasso 0”. Ma si preferisce restare in Italiao andare all’estero? “Per assurdo si vendonopiù pacchetti per l’estero che per l’Italia, peruna ragione semplicissima: a parità di prezzo,andando all’estero si ha il viaggio incluso,mentre restando nei confini nazionali occorreaggiungere il costo per arrivare a destinazione.E, tra benzina ed autostrada, senza contareeventuali traghetti, la cifra si alza in modo con-sistente”. Quanto dura la vacanza media, que-st’anno? “Quasi tutti fanno una sola settimana,puntando sulla qualità invece che sulla durata”. Anche il presidente del Golf Club Mare DiRoma di Ardea, Fabio Cristofani, ha scelto diinvestire nonostante la crisi. “Rispetto allostesso periodo dello scorso anno registriamoun calo di circa il 30% delle presenze giornalie-re”. Eppure il golf ha la nomina di uno sport perricchi, che notoriamente non sentono la crisi…“Il nostro è un club “low cost”, frequentato dal-

l’imprenditore così come dall’impiegato, quindinon possiamo pensare di essere immuni dallacrisi. Comunque le mancate presenze possonoanche essere imputate al grande caldo diluglio, che non favorisce questo sport”. Qual èla vostra ricetta anticrisi? “Guardare al futuro inmaniera positiva. Abbiamo deciso di investiresoprattutto in immagine, attraverso pubblicitàmirate nazionali ed internazionali, eventi esponsorizzazioni, perché chi sopravvive a que-sta crisi è sicuramente già a buon punto e,quando l’economia riuscirà a ripartire, si trove-rà in una posizione di vantaggio rispetto a chi èsemplicemente rimasto a guardare”.Una panoramica della situazione riesce a darlaFabio Miatti, presidente della Pro Loco diTorvaianica, a stretto contatto con commer-cianti e cittadini grazie all’iniziativa “I loveTorvaianica”. Rispetto all’anno scorso sul lito-rale pometino ed ardeatino si registrano piùpresenze? “Sicuramente sì, ma questo non èun dato positivo come potrebbe apparente-mente sembrare. La maggior parte delle perso-ne che si vedono passeggiare di giorno e mag-giormente di sera non sono infatti turisti, chesono invece di meno rispetto al passato, maresidenti che non sono potuti partire per leferie, o che hanno ridotto il periodo in cui anda-vano fuori.

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“Settembre si avvicina, e con esso l’obbli-go di dover “trovare un lavoro”. Perché ilmio, quello dell’ambulante, non può piùessere considerato tale. Un lavoro serve asoddisfare almeno i più elementari bisognidi una persona: mangiare, il mutuo, le bol-lette, le tasse, i figli, la scuola. Ma ad uncerto punto ti accorgi che riesci a malape-na a pagare mutuo e il mangiare e chenon rimane nulla per i figli (costretti ademigrare), con il direttore della banca chepuntualmente ti avverte che “abbiamo sfo-rato di una cosina”, cin le tasse che nonriesci a pagare che poi ti ritornano mag-giorate del 30% grazie ad Equitalia, chenon pagherai mai perché se non riesci apagare le vecchie, figuriamoci le vecchiepiù le nuove. Una lotta impari che arriva amettere in pericolo la tua stessa casa,quella che con mille sacrifici devi ancorafinire di pagare. Allora speri, speri chealmeno i tuoi amministratori finiscano diraccontarti un mare di stupidaggini, e cheprendano quella serie di provvedimentiche da anni promettono. Lo spostamentodel mercato di Tor S. Lorenzo, per esem-pio. Da quando lo hanno spostato (compli-ce anche la crisi che ha colpito un po’ tutti)non ha fatto altro che ridimensionarsi inmodo esponenziale: la gente non sale finlà, ed il mercato rimane isolato, senza ser-vizi, e quindi sempre più povero anche

nelle offerte. Un circolo vizioso dove afarne le spese sono le centinaia di famiglieche campano solo di quelle entrate.Eppure, a campagna elettorale in corso,ricordo perfettamente i vari Consiglierifare a gara a chi avrebbe migliorato piùvelocemente possibile questa realtà.Chiacchiere, solo chiacchiere. Come alsolito. Come sempre. Dal Sig. Sindaco ingiù, chi più chi meno hanno tutti garantitouna veloce soluzione… Ed eccola la solu-zione: i mercati vengono abbandonati dachi rispettando le leggi cerca di stare inregola, lasciando via libera a chi non hanulla da perdere, a chi non paga nulla!!!INPS, IVA, TOSAP, TARSU, IRPEF, IMU:tutte tasse che io in un modo o in un altrodovrò pagare, ma non più con il mio lavo-ro, il mio lavoro non esiste più, I MERCA-TI NON ESISTONO PIU’. Vorrei ringrazia-re uno per uno tutti i Consiglieri, Assessorie Dirigenti per il lavoro non svolto e laserenità con cui guardano un’altra naveandare a fondo, quella dei mercati rionali.Da settembre questo comune avrà undisoccupato in più, un’altra entrata inmeno per le casse comunali, un’altra sto-ria simile alle tante altre che ormai affolla-no questa realtà.Alberto Trastulli, Vice presidente ACAL– Consigliere comitato civico di TorS.Lorenzo”

Per quanto riguarda i turisti, registriamo meno affittirispetto all’anno scorso. Sono dati non confortantiper l’economia locale: abbiamo tanti villeggiantimordi e fuggi, soprattutto nel week end, che arriva-no la mattina e, al massimo, se ne vanno dopocena. Ma la maggior parte va via già nel pomeriggio.Questo incrementa al massimo i consumi nei bar,tavole calde, pizzerie e take away, ma non ha unaforte ricaduta sul territorio. La spesa, infatti, è solita-mente molto contenuta: il calo che i negoziantilamentano supera il 30% rispetto all’estate del 2011.Questo è purtroppo quanto sento anche attraverso icontatti con Confcommercio e Confesercenti”. Macome reagiscono i commercianti a questa mancan-za di clientela? Dipende dal tipo di attività commerciale. Chi risentemeno della crisi sono i pubblici esercizi, che posso-no contare sul turista “giornaliero”, eppure sono pro-prio loro ad aver avuto le maggiori iniziative per atti-rare i clienti. Sono infatti stati molti i commerciantiche hanno deciso di organizzare serate ed eventi,giochi e manifestazioni, sia nei loro esercizi chenella piazza principale, oltre che sulla spiaggia. Laloro è stata una scelta coraggiosa, che li ha portatiad investire del denaro per cercare di “smuovere leacque” e non restare con le mani in mano in attesache la crisi passi da sola. Del resto, l’unica manieraper superare la crisi è reagire e combattere, nonlasciare che ci travolga”. Ma queste serate, tra l’al-tro molte in collaborazione proprio con la Pro Loco,portano dei benefici a tutto il commercio del posto?“Da quello che mi viene detto sì, perché grazie aquesti eventi aumentano le persone che, la sera,fanno passeggiate sul lungomare e magari acquista-no qualcosa, che può essere il semplice gelato, maanche qualcosa di più. Se non ci fosse quel movi-mento creato dalla presenza delle manifestazioni edelle tanto criticate bancarelle, la perdita sarebbestata sicuramente di gran lunga superiore a quel30% di cui si parlava prima”. Come vede questoscampolo di estate ancora rimasto? “Spero cheAgosto possa ricompensare delle perdite dei mesiprecedenti: giugno è stato un disastro da dimentica-re a causa del maltempo, mentre luglio, nonostanteil sole, non è riuscito a decollare. Ci rimane quindiun mese per poter sperare…”.Francesco, del “Bar Ermes”, è tra gli esercenti chetentano di reagire. “Abbiamo messo in campo unaserie di iniziative per attirare nuova clientela: faccia-mo sconti particolari in determinati giorni, organiz-ziamo serate a tema, come la sera del gelato o dellabirra, nelle quali il prodotto in questione viene ven-duto a metà prezzo: cerchiamo di combattere la crisicon i mezzi che abbiamo a disposizione”.

Alessia Ambra Achille

ANCHE QUESTA E’ CRISI..Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo-denuncia diun cittadino, nel quale in molti potrannoritrovare tratti della loro vita

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Segnalazioni

Agosto 2012

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COSA NON VA IN CITTÀI cittadini segnalano che…

V isto il gran numero di segnalazioni fotografiche arrivate questomese in redazione, abbiamo deciso di riunirle in una carrellataindicativa di problemi maggiormente sentiti dai cittadini.

Ci troviamo su via Catullo, precisamente di fronte all'autoscuolaSpigoni: sfido a chiunque a passare con il passeggino su quel marcia-piede, troppo stretto. Immaginiamo una persona invalida su una sediaa rotelle: ovviamente sarà costretta a camminare per strada.

Ci troviamo in via Boezio, nelle vicinanze di via Varrone: è inutile com-mentare questa immagine, che parla da sola… Forse sarebbe il casodi rifare il marciapiede?

Questa è via Boezio. Partendo dall’inconfutabile fatto che il problemaderiva dell’inciviltà di qualche cittadino, resta la constatazione che,nonostante le segnalazioni fatte al Comune di Pomezia, i rifiuti indebi-tamente lasciati sul marciapiede siano rimasti sul posto per più di duesettimane…

Chi ha la precedenza? Solo cani, gatti e topi, che “viaggiano” all’altez-za di questo “Stop”, possono saperlo. Qui siamo in via TorvaianicaAlta, all’incrocio con via Mar Tirreno. Il palo si trova per terra ormai daun mese, ma nessuno lo rimuove.

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In che strada siamo? Per capirlo basta arrampicarsi sull’albero e sco-stare le foglie… Se non avete voglia di farlo, ve lo diciamo noi: questaè via Levante, a Martin Pescatore.

Nella speranza che non piova mai… Foto scattata il 24 luglio, dopol’acquazzone del giorno precedente. Questo è il sottopasso di ViaPontina, all’altezza dell’Hotel Selene, dove l'anno scorso due cittadinipometini rischiarono di annegare. Si attende forse la disgrazia perintervenire?

Siamo in via Salvo D'acquisto, precisamente di fronte all' ufficio ana-grafe del comune di Pomezia. Possibile che nessuno, tra i dipendenticomunali, si sia mai accorto che le radici di quest’albero hanno com-pletamente dissestato il manto del marciapiede?

Questa è via Salvo D'Acquisto, verso piazza San Benedetto: il 21Luglio, durante il mercato settimanale, una signora è caduta rovinosa-mente a causa del manto stradale dissestato e pieno di spaccature,oltre che di “ostacoli” di varia natura. Problemi comuni sicuramente atante altre strade, ma in questa, a differenza di altre, il sabato c'è ilpassaggio pedonale e non vedere una buca (e lì ce ne sono davverotante) può provocare problemi al malcapitato.

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Cronaca

Agosto 2012

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STORIA DI UNA PIAZZA

La piazza è, per eccellenza, il luogo di riu-nione e di incontro di una comunità. APomezia, parlando di piazza, si intende

senza ombra di dubbio Piazza Indipendenza.Piazza dell'Impero, tale era la sua denomina-zione, venne concepita da Concezio Petrucci(e dai suoi co-progettisti della città di fonda-zione Mario Mosè Tufaroli, Emanuele FilibertoPaolini e Riccardo Silenzi ) come centro civi-co. Su di essa si affacciavano il Municipio, laTorre Comunale, la Casa del Fascio, laChiesa Madre dedicata a San Benedetto,l'Ufficio Postale e, poco discosto, il complessoscolastico. In breve tutte le strutture principalia servizio di un borgo agricolo quale Pomeziaera. A completamento della piazza venne realizza-to un giardino, al quale si accedeva da rampelaterali, caratterizzato da due filari di pinimarittimi, presenti anche negli assi viari prin-cipali: un giardino all'italiana con geometrichesiepi di bosso ed una palma a simboleggiarel'Africa fascista; lo sfondo era costituito dallavista dei Colli Albani inquadrati dai pini.Tale situazione si mantenne anche nei primianni del dopoguerra, fin quando, in spregioalla geografia e al buon senso, il territoriopometino, che insiste nell'Italia Centrale,venne incluso nell'area privilegiata dellaCassa del Mezzogiorno.Sacrificando una millenaria vocazione agrico-la (la cui allegoria compare nello stemmacomunale e della quale rimane ancora traccianella “domus culta” calvisiana nell'area di TorTignosa, nella “domus culta” di S.Edisto allasedicesima pietra miliare della Via Ardeatina,nel toponimo Magiona, corruzione del latinomansio-mansiones, insediamento templareper la produzione agricola volta al sostenta-mento alimentare dei Crociati in Terrasanta)fu dato il via alla riconversione industriale delterritorio. L'industrializzazione, che non pre-vedeva quella di trasformazione dei prodottiagricoli a tutela della vocazione, fu realizzataa macchia di leopardo (e qui giova ricordarela pochezza degli amministratori e di coloroche alienarono, a fini speculativi, i poderi rice-vuti in dono dal fascismo) senza il supporto diuna adeguata rete di servizi. Ciò comportò,dopo un effimero fulgore, un decadimentosempre più rapido, come dimostrano, salvonon si sa quanto durature eccezioni, le recen-ti cronache che riportano la compromissionedel tessuto socio-economico.Tornando alla nostra piazza e particolarmenteal nostro giardino, quest'ultimo, dopo i fastiiniziali, divenne sempre più un corpo estraneoalla piazza e alla città.Innumerevoli sono le ferite che gli sono stateinferte, colpendo di riflesso anche la piazza,ferite che hanno contribuito a un progressivostato di abbandono e di degrado.Sull'onda di un finto benessere e su un malin-teso senso di modernità e al fine di recupera-re tale incresciosa situazione, varie ammini-strazioni si sono cimentate nell'impegno di

recuperare la situazione con risultati sempredeludenti.Giunta Tassile: rifacimento dei bagni pubblicicon un costo esorbitante. Ricordo di essermibeccato una condanna in contumacia, miomalgrado in quanto non convocato a giudizio,a 56.000 lire di multa e 50.000 lire per rimbor-so spese processuali, per aver scritto con ver-nice spray la frase “latrina costruenda est, cuiprodest?”. Fui facile profeta: i bagni hannoconosciuto non più di una decina di minzioni.Giunta Aureli: chiusura dello sbocco di ViaOrazio, pavimentazione della sede stradalefra piazza e giardino in pessima pietra serena(verrà in seguito smantellata e riasfaltata),creazione di una vasca rettangolare di ade-guata misura per fare da specchio alla TorreCivica (la ahimè famosa piscina).Giunta Zappalà: ovvero quando la cura è peg-gio della malattia. Parte il restyling della piaz-za, contornando la piscina con sfere e cubi ditravertino e arricchendo la vasca di tre funghi;illuminazione in stile cimiteriale; messa inopera di fioriere circolari, con annessi sedili,per ospitare delle querce; messa in opera difioriere quadrangolari con sedili rivolti ai quat-tro punti cardinali, tanto per favorire la conver-sazione. Non pago di tanto scempio, si risiste-mano Piazza San Benedetto con la suaassurda fontana e l'architettonicamente insul-so Monumento ai Caduti di Nassirya; sicementifica Piazza Aldo Moro; si costruisceun insignificante Monumento ai Marinai inLargo Brodolini; per terminare le fontane araso alla testata di Via Orazio che hanno fun-

zionato per ben 15 (quindici) minuti.Prima Giunta De Fusco: si rimuove l'illumina-zione cimiteriale; si intitola il giardino aConcezio Petrucci, che si rivolta nella tombanel vedere i suoi progetti stravolti; emanazio-ne di una ordinanza che vieta l'accesso algiardino ai cani, divieto sempre disatteso equasi mai salvaguardato dalla Polizia Locale,tanto che il giardino diventa luogo d'elezioneper le deiezioni canine e non solo.Seconda Giunta De Fusco: lo stato di abban-dono del giardino suscita demenziali appetitiedilizi da parte di un noto costruttore; altret-tanto demenziali progetti per la realizzazionedi un parcheggio sotterraneo; istallazionetemporanea di una pista di pattinaggio sughiaccio senza il ripristino dello stato dei luo-ghi, visto che le panchine rimosse non sonostate ancora ricollocate in sede.La visione satellitare da Google map consen-te di vedere allineati gli ombrelli dei pini checrescono prosperi in piena terra, ambienteche si dovrebbe ricreare, almeno parzialmen-te, sul resto della piazza, particolarmentedove sono stati messi a dimora dei tigli inpalese sofferenza e a rischio di morte, come arischio di morte sono la quercia monumentalee le querce che contornano, di fronte all'ufficiopostale, la fontana circolare, che ha sempreegregiamente funzionato al contrario dellecosiddette fontane moderne.Da pochi giorni sono iniziati i lavori per ilnuovo rifacimento della piazza. Condividoalcune parti del progetto, quali l'innalzamentodella sede stradale di attraversamento perportarla alla stessa quota della piazza; lapedonalizzazione nei fine settimana; il raccor-do dolce del piano piazza con il piano giardi-no. Suggerisco l'espianto delle essenze cheinibiscono la veduta dei Colli Albani e interfe-riscono con l'ombrello dei pini; la piantuma-zione di una siepe di alloro, pianta arbustivadal rapido accrescimento nel fondo del giardi-no per nascondere, dal piano di calpestiodello stesso, la visione degli edifici erettidurante la Cassa del Mezzogiorno; la possibi-lità ai cittadini di Pomezia orgogliosi di esseretali di donare una pianta a compenso degliespianti, con relativa targa a futura memoriadella donazione, come accade nel Giardinodei Giusti a Gerusalemme… Quale sedemigliore per la collocazione degli alberi dona-ti del Casale Balducci, senza vegetazione dicontorno, che il Comune intende trasformarein scuola materna e quale essenza miglioredel quercus ilex tipico del nostro territorio?Suggerisco, infine, la realizzazione florealedello stemma di Pomezia in una aiuola riser-vata in piazza.Un amico mio diceva: I HAVE A DREAM!Beh… io pure!

Valentino Valentini

Piazza Indipendenza tra passato, presente e futuro, raccontata da un cittadino

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17Agosto 2012

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Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news CronacaPIAZZA INDIPENDENZA CAMBIA LOOKLavori in corso per dare una nuova immagine al centro città

E’ stata contestata, modificata, criticataed ora abbattuta. La fontana di piazzaIndipendenza, a Pomezia, ha visto ini-

ziare i lavori di smantellamento il 13 Luglio,giorno in cui è partito il restyling voluto dalSindaco De Fusco. Già alla fine di maggioscorso era stata fatta l’ordinanza che vietavail parcheggio anche alle auto di proprietàdell’Amministrazione sotto gli archi checosteggiano l’entrata del Comune, mentrenelle scorse settimane sono partiti i lavori didemolizione della fontana centrale, tantodiscussa sin dalla sua costruzione. A breveverranno abbattute, oltre alla fontana, le fio-riere con i sedili circolari e le fioriere dei punticardinali, mentre la sede stradale verrà innal-zata e portata all’altezza del piano di calpestiodella piazza, per permettere la pedonalizza-zione nei week end. Le sfere e i cubi di traver-tino verranno prolungati fino alla quercia esaranno messe a dimora nuove panchine piùin linea con il nuovo aspetto della piazza.Ulteriori interventi sono previsti per raccorda-re il piano di calpestio della piazza con ilpiano giardini e ricreato il cono visivo dei ColliAlbani.Dopo una serie lunghissima di vicissitudiniche dal 2003 hanno interessato la fontana,fino alla rottura delle tubature a causa del cal-care, il Sindaco, anche su suggerimento dimolti cittadini, ha deciso di demolirla e di cam-biare completamente il volto della piazza. “Inquesti anni abbiamo cercato più volte diapportare accorgimenti per migliorare l’aspet-to della fontana che ha fatto costruire Zappalà– ha dichiarato De Fusco – ma non è servitoa molto. Occupa di fatto uno spazio chedovrebbe essere a disposizione dei cittadini,grandi e piccoli, uno spazio aperto che possa

accogliere bambini, adulti e anziani. E’ proprioper questo che ho attivato gli Uffici tecnici perlo studio di un progetto che possa portare lapavimentazione tutta allo stesso livello e tra-sformarla in una piazza aperta e libera, acompleta disposizione dei cittadini diPomezia. Intorno alla piazza verranno poipredisposte sedute e panchine idonee adaccogliere i nostri concittadini d’estate e d’in-verno. E’ allo studio inoltre un progetto di illu-minazione artistica che possa valorizzare latorre civica e gli edifici comunali che affaccia-no su piazza Indipendenza, compresa la chie-sa di San Benedetto. L’idea della torre illumi-nata è stata già apprezzata dai cittadini, chepossono ammirare il simbolo della loro città,al buio, anche da lontano”. Il progetto è statoaffidato all’architetto Sardone, ma non èancora completo, bensì in itinere. “Stiamolavorando seguendo le indicazioni delSindaco – ha dichiarato ildirigente del settoreLavori Pubblici, l’ingegnerRenato Curci – ma almomento abbiamo chiarasolo la parte riguardante ilavori già iniziati. A breveverrà completato il proget-to per l’intera piazza, chesarà mostrato alla cittadi-nanza”. L’unico appunto –almeno fino a quando nonsarà possibile visionare ilprogetto nella sua interez-za – è legato alla mancan-za di verde pubblico. “Ilverde – ha dichiarato ilPrimo Cittadino – si trovaal di là della strada. Le

due parti della piazza verranno “ricongiunte”non solo nell’aspetto visivo, ma anche mate-rialmente nei giorni festivi: è infatti mia inten-zione creare un’area pedonale che possaessere sfruttata appieno dai cittadini la dome-nica e durante le feste. Questo eliminerebbeogni pericolo per i bambini, che potrebberopassare da una parte all’altra senza doverattraversare una strada transitata da veicoli”.Ma non tutti hanno accettato la notizia positi-vamente: il giorno stesso dell’inizio dei lavorisu facebook sono stati molti i commenti relati-vi allo spreco di denaro pubblico. “L’ennesimoprogetto e l’ennesima spesa non condivisacon i cittadini – hanno commentato alcuni cit-tadini – Milioni di euro spesi per costruirequalcosa che i contribuenti non volevano, edora chissà quanto si spenderà per demolirla.Questo è quello che succede a Pomezia,come nel resto d’Italia: nessuno ascolta quel-lo che vogliono i cittadini che pagano letasse”. “Magari potevano dirci perché è statacostruita, perché la stiamo demolendo, chinon ha controllato i progetti, chi ne paga leconseguenze. anzi, quest’ultima domanda hagià la sua risposta”, ha aggiunto un altro uten-te di facebook. Al momento la fontana è statacompletamente demolita: resta la “piscina”,ovviamente transennata.

Matteo Acitelli

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Pomezia News

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Quartieri

Agosto 2012

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C’E’ VITA A ROMA 2 L’Associazione Abitanti è al “lavoro”, tra iniziative sociali e ludiche

S i comincia a vivere a Roma 2, quartierePometino situato all’estrema periferiacittadina e confinante con i comuni di

Roma e Albano Laziale, fin dalla sua nascitanoto soprattutto per le problematiche e le que-stioni irrisolte. Il miglioramento non è datosolo dalla notizia che tra pochissimi giorni,finalmente, l’acqua sgorgherà dai rubinettidelle case della zona, ma anche dalla volontàdei cittadini che hanno deciso di unirsi perraggiungere più facilmente ed in tempi minoriobiettivi comuni.Lo scopo, come spiegano i promotori, è sem-plice: risollevare l’umore e lo spirito degli abi-tanti agevolando e promuovendo l'utilizzodelle risorse che il quartiere possiede, comela grande area verde del parco pubblico di viaFiorucci, per far sì che Roma 2 non sia soloun Quartiere dormitorio, bensì un quartieredove i sostantivi “aggregazione” e “comunità”inizino a “farla da padroni”.E’ con questa spinta che un gruppo di giovaniabitanti dislocati tra i vari condomini di vialedelle Arti hanno dapprima ideato il progetto,ragionato su come poterlo realizzare per poidar vita e fondare, nel Febbraio scorso, la”Associazione Abitanti Roma 2 SantaPalomba”. I propositi sono stati subito ben chiari e diret-ti alla popolazione: le fondamenta della solidaunione delle persone che hanno costituitol’Associazione sono quelle di sfruttare “social-mente” gli spazi che il territorio offre per stareinsieme, conoscersi e migliorare la condizio-ne di cittadini, attraverso iniziative ludiche eculturali, ma non solo. “Fortunatamente questi propositi sono statiimmediatamente recepiti dagli abitanti delQuartiere - sottolinea il Presidentedell’Associazione Marco Scordino – un’inie-zione di vitalità tanto piacevole quanto rapidac’è stata fin da subito quando, verso metàAprile, abbiamo organizzato la “Caccia alTesoro di Pasqua”, una giornata di giochi edivertimento riservata ai più piccini che, felicidi giocare in allegria ricevendo tante uova diPasqua in premio hanno per alcune ore,popolato di gioia e caos il nostro Quartiere”.L’enorme ed inaspettato successo sia in ter-mini di partecipazione che in termini pretta-mente numerici è stato il termometro del sen-timento che alberga nei soci del direttivo, che

rispecchia il detto “Il ferro va battuto finché ècaldo, se vuoi veramente dare un segnale dicambiamento”.Per questo, in occasione della Festa dellaMamma, l’Associazione ha deciso di festeg-giare tutte le mamme del Quartiere Roma 2organizzando uno stand con simpatici giochiper i bimbi e distribuendo al tempo stessodelle “piantine solidali”: una piccola offertaper portare a casa una piantina, un profuma-to dono per la propria mamma e indirettamen-te un dono per le mamme meno fortunateattraverso l’incasso della giornata interamen-te devoluto all’Associazione OnlusSalvamamme (www.salvamamme.com).“Questo secondo evento è stato giocoforza unvero exploit! - evidenzia Marco Scordino - Cipiace sottolinearlo ancora oggi a distanza dimesi, poiché noi stessi ancora oggi facciamofatica a credere che siano accorse così tantepersone quella mattina, alcune addirittura daPomezia Centro grazie anche all'aiuto "divul-gativo" ottenuto dal Corriere della Città. Ilriscontro avuto nei primi due eventi organiz-zati infatti, non ha fatto altro che rafforzare lenostre convinzioni iniziali: il nostro Quartierevive ed ha voglia di vivere col sorriso sullelabbra. C'è una gran voglia di fare e forsetroppe volte è mancato solo quello stimolo,quella scintilla, quello slancio emotivo chepermette di trasformare un'idea in un concre-to passo verso l'aggregazione e il conseguen-te miglioramento della qualità della vita nelQuartiere”.Spinti dall’interesse dimostrato dalle personedel territorio, l’Associazione ha quindi iniziatoa dialogare con i propri soci chiedendo lorocosa avrebbero desiderato per il Quartiere.Pubblicando un sondaggio sul sitodell’Associazione, in più di 100 hanno datopriorità all’esigenza di stringere delle conven-zioni con le attività commerciali della zona.Per questo ad oggi l’Associazione può vanta-re prestigiose convenzioni con molte aziendeche hanno dato fiducia a questa nuova realtàcome Zoomarine, Midas, Mercurio Pizza,British Institute e altre.“La nostra Associazione non vive però di soliEventi - ci tiene a precisare il PresidenteScordino - infatti è ormai da un paio di mesiche è stato attivato il servizio di Book-Sharing(prestito libri), iniziativa volta agli associati

che agevola la condivisione di libri attraversola biblioteca virtuale dell’Associazione. Tantosono numerosi i libri finora condivisi e presta-ti, da spingerci a pensare di arricchire il servi-zio organizzando delle serate dedicate e pre-disponendo un blog riservato ai commenti deilettori”.Ma non è tutto perché con l’aiuto dei soci piùattivi, l’Associazione ha iniziato una fitta corri-spondenza con il Dirigente del SettoreAmbiente, Ing. Curci, indicando e predispo-nendo la partecipazione del Quartiere albando provinciale per la riqualificazione deiparchi gioco nella provincia di Roma, per ilParco Pubblico di via Fiorucci. L’Associazioneha inoltre segnalato alle autorità competenti inmateria la necessità di tutelare l'attraversa-mento pedonale in prossimità del parco stes-so e coglie ogni occasione per fornire unriscontro dettagliato sulle attività predispostedal comune e svolte nel quartiere.Sull'onda della riqualificazione degli spazi,dell'aggregazione delle persone e soprattuttodel concetto per cui “Mens sana in corporesano” è stato creato un Gruppo Footing che siriunisce tutti i martedì e i giovedì alle ore 20 inP.le Nervi per fare corsa o camminata in grup-po ed è in via di definizione un torneo estivodi Park Volley (pallavolo sul prato) con attrez-zatura messa a disposizionedall’Associazione. Altrettanto l’Associazionecercherà di fare poi con gli altri sport come adesempio il calcetto.In conclusione l’Associazione comunica che èintenzione della stessa organizzare prossima-mente la prima festa del quartiere Roma 2con iniziative per grandi, piccini e con la colla-borazione dei produttori agricoli del territorioper la promozione e la valorizzazione dei pro-dotti a km0 e della filiera corta.

Matteo Acitelli

Per mettersi in contatto con l’AssociazioneAbitanti Roma 2 Santa Palomba: sito web: www.associazioneroma2.orge-mail: [email protected] facebook: facebook.com/assroma2pagina twitter: twitter.com/assroma2per leggere “Romino” il giornalino di quartierewww.associazioneroma2.org/images/romi-no.pdf

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Quartieri

Agosto 2012

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TOR SAN LORENZO, QUARTIEREALLA RISCOSSASara Cavicchia: “Abbiamo le potenzialità per migliorare,ma serve l’impegno di tutti”

E’ sempre stato un quartiere “problematico”, forse per la sua lon-tananza con il centro storico, per l’enorme quantità di cittadinistranieri - non sempre in regola e non sempre ligi a tutte le leggi

- che l’hanno scelto come proprio domicilio, oppure per il mancato svi-luppo turistico, che ha “congelato” la zona trasformandola quasi in unquartiere dormitorio, con tanti pendolari che vanno via la mattina pertornare solo a sera inoltrata. Ma Tor San Lorenzo, soprattutto negliultimi anni, non vuole più etichette negative: sono molti i residenti chehanno deciso di essere cittadini attivi e di partecipare alla vita, ancheamministrativa, della zona che li ospita. E tra i più attivi ci sono i mem-bri del Comitato Cittadino Tor San Lorenzo, che ha nel suo direttivo labattagliera Sara Cavicchia. E’ lei che, insieme a Simone Cacciotti, haorganizzato lo scorso 20 luglio un sit in di protesta davanti al Comunedi Ardea contro la mancata raccolta dei rifiuti che aveva provocato seriproblemi ambientali nei giorni precedenti. L'estate è infatti partita tralavori in corso e problemi inerenti proprio alla raccolta rifiuti, e di certonon si è trattato di un bel biglietto da visita per i turisti che ogni estatearrivano a Tor San Lorenzo. Ma di chi sono le responsabilità e cosa si potrebbe e dovrebbe fareper migliorare la situazione? “In un territorio in cui si presenta una situazione rifiuti grave comequella che stiamo vivendo, l'Amministrazione ha il dovere di interveni-re tempestivamente e rispondere alle esigenze della cittadinanza – haspiegato la Cavicchia - ma così non è stato, perché nei 5 giorni dimancata raccolta nessuna parola è stata proferita dal Sindaco odall'Assessore di riferimento per chiarire la situazione che stava cre-ando il disagio. La cittadinanza non merita questa disattenzione.Come comitato sosteniamo a gran voce l'importanza della raccolta dif-ferenziata: tornare ai vecchi cassonetti sarebbe una sconfitta soprat-tutto dal punto di vista ambientale. Ricordiamo che la legge prevedeche entro il 2012 bisogna arrivare al 65% di differenziata, siamo sicu-ri che Ardea ce la farà? Credo che occorre fare luce sulle responsabi-lità, eventualmente rivedendo anche - se davvero è responsabilitàdella ditta che gestisce il servizio - l'intero appalto, che sembrerebbepresentare molte lacune”. Quali sono le iniziative che il Comitato intende intraprendere, magarianche con la collaborazione del Comune, oltre che in contrasto conesso?“Il comitato non ha mai inteso contrastare l'amministrazione solo per ilgusto di farlo, ma questa nuova Giunta di certo non si è presentata nelmodo migliore nei nostri confronti e rispetto a questo specifico proble-

ma. Ciò che abbiamo più volte fatto notare è che, al momento in cui èstata introdotta la differenziata, non sono stati forniti gli strumentinecessari alla popolazione per intraprendere un nuovo cammino”.Cosa intende?“Penso che sarebbe stato utile educare i cittadini a questo nuovo tipodi servizio: i bambini nelle scuole con progetti mirati, gli adulti con gior-nate a tema. Noi siamo disponibili a metterci in gioco a riguardo”.Al di là dei problemi temporanei, bisogna riconoscere che a Tor SanLorenzo finalmente è stata riconosciuta dall'Amministrazione un'atten-zione maggiore: quali sono i lavori fatti e quali invece mancano all'ap-pello? Cosa serve ancora al vostro territorio per essere definito dav-vero un "quartiere"?“Sicuramente apprezziamo la realizzazione dei marciapiedi, anche senon sono proprio a norma visto che alcuni presentano degli scalini chenon facilitano il passaggio delle carrozzine. Ricordiamo però che sonostati fatti con i soldi recuperati degli usi civici. Purtroppo manca anco-ra molto da fare, ad esempio ora che arriverà l'inverno molte stradedella Nuova California saranno ancora senza illuminazione, nonostan-te la pericolosità legata alla viabilità, ben comprensibile pensando soloai tanti incidenti che vi avvengono, alcuni dei quali mortali. Inoltreandrebbero riqualificate alcune aree come il Lungomare dei Troiani,che versa in condizioni a dir poco pietose tra immondizia e "ricordini"della notte. Per essere un vero quartiere chiediamo innanzitutto unapiazza dove i cittadini possano ritrovarsi, luoghi di aggregazione maanche tanto senso civico da parte della cittadinanza”.Tor San Lorenzo ha molte attività che contano sui mesi estivi per potervivere: cosa bisognerebbe fare per rendere davvero turistica questazona?“Per far vivere il turismo basterebbe valorizzare i nostri luoghi di inte-resse, come il sito di Castrum Inui che solo una volta l'anno - graziead alcuni cittadini - viene aperto. Bisognerebbe inoltre portare eventidi attrazione sulla via litoranea, dare maggiore e migliore risalto allanostra festa patronale, che oramai da alcuni anni sembra più un mer-cato rionale che altro, e – perché no - prevedere il corso centrale comezona pedonale per una sera a settimana. Ci potrebbero poi esserenuovamente iniziative a basso costo, come il cinema all'aperto che sifaceva anni fa in piazza del Patio”.Il vostro è un quartiere che ha sempre avuto problemi di sicurezza:qual è la situazione attuale?“E’ vero che il nostro non è un quartiere sicuro al 100%, ma credo cheil tasso di criminalità possa essere equiparato a numerose altre zoned'Italia. Trattandosi poi di una zona turistica, molte case d'invernorimangono vuote, e sono quindi terra di conquista. Ciò che ci preoccu-pa maggiormente è la delinquenza minorile, soprattutto nelle scuole.Purtroppo un territorio che non offre nulla ai giovani porta al degradoed alla delinquenza. Su questo penso che le passate Amministrazioniabbiano la maggior responsabilità, perché non hanno mai prestatoparticolare attenzione a questo aspetto. Invece buone politiche giova-nili, fatte partire sin dai banchi di scuola, mirate ad impegnare i giova-ni e a dare loro alternative valide alla strada, potrebbero davveromigliorare la situazione”.A breve ricominceranno le scuole: quali sono i problemi che teme cipossano essere al rientro?“Innanzitutto la mancanza di sicurezza a livello fisico, soprattutto perla scuola Virgilio di via Campo di Carne: più volte abbiamo chiesto agran voce una bonifica del fosso che si trova a ridosso del plesso,dove non bisogna dimenticare che ci sono anche i bambini della scuo-la materna. Ed i problemi dei posti disponibili nella scuola materna,che non sono molti rispetto alla domanda. Segnaliamo poi per l'enne-sima volta che Ardea non ha ancora un asilo nido comunale, una man-canza che si commenta da sola!”.

Alfredo Corrao

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21Agosto 2012

NON SOLO TENNIS… MA ANCHE MODA!S i è svolta il 28 luglio presso il Centro Sportivo Laurentum la

terza edizione del torneo di tennis Organizzato da AlessioPassalacqua.

Nel corso della serata condotta da Riccardo Passalacqua, si è potu-to assistere a spettacoli di cabaret e ad una originale sfilata di moda,curata dalla direttrice artistica Lucia Estero e dal suo staff.Sicuramente diversa dalle solite passerelle, l’esibizione ha deliziatoi presenti, a partire dagli amanti del tennis: la coreografia di ballo, acura di Sara Zaccarelli, ha infatti visto le giovani modelle in tenuta datenniste, con tanto di racchette, fluttuare come delle vere sportive atempo di musica. Spettacolare anche l’uscita denominata “Il Sogno”,che ha visto le ragazze indossare gli abiti teatrali di SimonettaGregori, direttamente dal musical “La Bella e La Bestia”. Sempre intema teatrale le sfilate in cui le modelle hanno sfilato con gli abiti deimusical “Mamma Mia” e “La febbre del sabato sera”, che hanno coin-volto l’intero pubblico. “Vorrei ringraziare – ha dichiarato la direttrice artistica Lucia Estero -il dirigente comunale dell’ufficio Cultura Nino Maceroni e la dott.ssaRosa Iodice, la Scuola di danza Star Dance di Fabiana Tomei,Valentina Zaccarelli e Wilma Biasone titolari di Cocoon, che si sonooccupate del trucco, ed Andrea Esposito di “Fashion”, che ha curatole acconciature delle modelle. Indispensabile la presenza deiSponsor che hanno collaborato con l’ organizzazione, permettendolo svolgimento di uno spettacolo gratuito per il pubblico. Il mio senti-to ringraziamento va al presidente della commissione Cultura OmeroSchiumarini e all’Assessore alla Cultura Rosaria Del Buono, oltreall’Assessore all’Ambiente Piero Toce. La preziosa collaborazionetra l’Amministrazione comunale ed privati è stata fondamentale perla riuscita di questo evento, che non è la solita sfilata di belle ragaz-ze in costume da bagno. Confido nella continuità di questa iniziativaper riportare l’attenzione sulla nostra città, che sa e vuole offrirespettacoli di qualità a residenti e turisti”.

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ORGOGLIO NAZIONALELe medaglie italiane nei primi 3 giorni di olimpiadi

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Cultura Il Corriere della Cittàlibertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

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ARDEA RISCOPRE LA CULTURASi è svolta il 14 Luglio scorso la seconda edizione delriconoscimento letterario “Airone d’oro”. Lo scrittore Rodolfo Baldassari, uno dei principali promoter dell’evento, ci racconta la sua esperienza aquasi vent’anni di distanza dalla nascita del premio

Luglio è stato un mese davvero moltocaldo , non solo dal punto di vistameteorologico ma anche e soprattutto

sotto il profilo letterario. Non capita infattispesso di assistere a manifestazioni o eventidi questo tipo, in un paese, l'Italia - con Ardeae Pomezia in linea con questo trend - dove laCultura finisce quasi sempre immolata sull’al-tare dei sacrifici economici, in quella che puòessere definita come la tradizionale, l'ovvia,“voce” da depennare in caso di crisi. Questavolta però un'eccezione c’è stata e, strano adirsi, è stato proprio il nostro territorio a pro-porcela: il premio, giunto alla SecondaEdizione, de “L’Airone d’oro”, importante rico-noscimento letterario ad artisti e scrittori.Dopo il 1993 dunque, anno della prima appa-rizione ufficiale della manifestazione, Ardea ètornata ad ospitare, presso la sede del GolfClub Mare di Roma, l’arte e la letteratura inuna serata davvero molto intensa e ricca diemozioni. Tra i principali promoter dell’evento,lo scrittore Nettunese Rodolfo Baldassarri, giàorganizzatore della prima edizione, autore delromanzo “In riva al mare” (3500copie vendutee tradotto in diverse lingue ndr); noi delCorriere lo abbiamo intervistato, chiedendogliinoltre, in virtù della sua lunga esperienzaall’estero, di fare un confronto tra la situazio-ne culturale in paesi come l’Inghilterra, laGermania, l’Austria, e l’Italia.Partiamo da questa serata. Quanto è impor-tante per il territorio ospitare iniziative di que-sto tipo?E’ importantissimo. Devo dire che rispetto allaprima edizione del 1993 la situazione gene-rale del territorio non è molto cambiata, tutta-via, rispetto al passato, vedo un incremento diartisti validi che si stanno affacciando allaribalta; questo, secondo me, è un bel segnaleper il futuro.Cosa l’ha colpita di più di questo concorso?

Sicuramente la provenienza dei testi. Io miaspettavo una partecipazione prevalentemen-te locale e invece sono arrivati lavori dallaPuglia, dalla Campania solo per citarne alcu-ne; a questo devo senz’altro aggiungere l’ele-vata qualità delle opere stesse che ci sonostate consegnate, tutte davvero molto intensee dall’alto spessore letterario.Questa era la seconda edizione, a molti annidi distanza dalla prima. Quali sono i progettiper l’anno prossimo? Ad oggi posso dire che la terza edizione cisarà, anche perché l’anno prossimo ricorreràil ventennale dalla nascita del premio, un’oc-casione davvero importante che non possia-mo assolutamente mancare.Lei è uno scrittore, dalla lunga esperienzaanche all’estero. Parlando di Cultura, qual èla differenza principale con gli altri paesi ecosa si dovrebbe fare per rilanciarla in Italia,dove molto spesso viene accantonata o, peg-gio, “tagliata”?Io sono stato in Inghilterra, in Austria, inGermania; in questi paesi si lega il marketing,l’economia, con la Cultura. Vengono cercatiimportanti sponsor, anche e soprattutto istitu-zionali, che poi contribuiscono ad organizzareo, meglio, incentivare iniziative letterarie, arti-stiche, ecc. Oltre a questo però la differenzaprincipale risiede nei fondi stanziati per la cul-tura: dove all’estero la “voce” culturale riceveimportanti finanziamenti, anche al livello loca-le, qui da noi è sempre l’ultima ruota del carro,e questo è davvero un peccato soprattuttoconsiderando le enormi potenzialità e possibi-lità del nostro territorio.Il suo romanzo "In Riva al Mare" ha avuto unimportante riscontro editoriale. Si aspettavaun simile successo ad inizio stesura?Io credo che quando si inizia a lavorare suuna qualsiasi opera è difficile prevedere comereagirà il pubblico e questo è il punto che

accomuna un po' tutti gli artisti; nel mio casoquesto successo è stato sicuramente moltogratificante quanto inaspettato, anche perchéla prima distribuzione è stata interamenteauto-finanziata (al momento RodolfoBaldassarri ha ottenuto un contratto con unacasa editrice ndr) e “pubblicizzata” con il pas-saparola. Sappiamo che sta lavorando ad un secondoromanzo..Sì, questo secondo lavoro si intitolerà“Infinito” ed uscirà in libreria il prossimoSettembre.Un’ultima domanda la volevamo riservare alpubblico; impossibile non sottolineare infattil’importante risposta da parte delle persone aquesta manifestazione. E’ d’accordo con que-sta analisi?Senz’altro. Considerata la stagione, il caldo,la giornata di Sabato, siamo sopra le 80 per-sone. Questo per noi è motivo di grande sod-disfazione, oltre ad essere un riconoscimentoper tutti coloro che hanno contribuito e hannolavorato per realizzare questo importanteevento.

Luca Mugnaioli

I VincitoriIl concorso, suddiviso in tre categorie, Poesia,Saggistica e Narrativa, prevedeva dei sotto-temi sui quali incentrare l’opera; per quantoriguarda il primo raggruppamento citato, clas-sificate a pari merito Mary Potenza e DanielaTaliana autrici di componimenti a “tema libe-ro”, mentre il secondo piazzamento, nellamedesima sezione, è andato a Concetta TinaGalibardi. Nella sezione poesia con argomen-to “Il Mare” è stata invece la poetessa GioiaMolinari ad aggiudicarsi il prestigioso premio.Passando alla seconda tipologia di componi-menti in concorso, la Saggistica, un premiospeciale se lo è aggiudicato la giovane scrit-trice Alice trastulli con il brano: “A Tor SanLorenzo”, opera breve sul territorio descrittoin maniera eccezionale, “senza essere nétroppo dura né troppo morbida bensì un rac-conto puntuale di quello che effettivamente èTor San Lorenzo” nelle parole di RodolfoBaldassarri; nell’ultima categoria, la narrativa,trionfo nella sezione “Tema Libero” per lascrittrice Silvia Matricardi con il racconto“Masuria” (la fata che visse migliaia di anni).Per il tema “Il Mare” la Palma d’oro se la èinvece aggiudicata Francesca Tartaglia con ilracconto: “La sirena di tutti i mari.” Le operepremiate sono state lette dall’attrice CarmenMorello per quanto riguarda le poesie, e dagliautori nel caso della narrativa.

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“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI”NOTIZIE TASCABILI di Luca Mugnaioli

Rossella Urru, 'ho avuto paura,ora sono feli-ce'; 'Voglio riposarmi nel mio mare e stare conla mia gente' - "Sono stati nove mesi difficili ecerto che ho avuto paura ma stanotte, final-mente, ho potuto dormire in un letto comodo erisvegliarmi felice".Queste alcune delle dichiarazioni rilasciatedalla cooperante italiana dopo la sua libera-zione avvenuta lo scorso 18 Luglio al terminedi un sequestro durato 270 giorni.(FONTE:ANSA.IT – LEGGO.IT FOTO:tg24.sky.it)

Neonato ucciso dal latte nella flebo, in arrivoaltri avvisi di garanzia. La madre : “Adessovoglio la verità” - Sono stati indagati per omi-cidio colposo due dirigenti e 5 medici anchese si prospettano provvedimenti anche neiconfronti degli infermieri che lavorano nelreparto. Il piccolo Marcus, nato prematuro(all’ospedale di Ostia), alla trentesima setti-mana, è morto dopo aver subito un'iniezionedi latte al posto della flebo fisiologica.(FONTE: LASTAMPA)

Moody's gela Germania, Olanda eLussemburgo: rivisto l'outlook dei Paesi triplaA, è negativo – “Nessun dramma. I media cer-cano l'enfasi, ma noi non vediamo motivo perdrammatizzare". Lo ha detto all'ANSA il porta-voce del governo tedesco Georg Streiter inrisposta alla “spia rossa” accesa da Moody'ssull'outlook della Germania. “Ne abbiamopreso atto e non diamo alcuna valutazione diquesto annuncio” (FONTE:ANSA.IT)

Idv, monta la fronda contro Di Pietro. “Vuolescavalcare a destra Grillo - ”Il senatore ElioLannutti si è dimesso dal partito perché il lea-der dell'Italia dei Valori vuole ricalcare la lineadel fondatore 5Stelle. "Non condivido gliattacchi al Pd, alle istituzioni e primo tra tuttial presidente Napolitano", dice. Insieme a luianche il capogruppo Donadi, Borghesi,Barbato e Zazzera. (FONTE:ILFATTOQUOTI-DIANO.IT)

Italiani? Niente rifugio svizzero! - Una comiti-va di ragazzi delle parrocchie liguri è stata

allontanata da un rifugio nel Canton Grigioni,solo perché avevano il difetto di essere italia-ni. «Sì, siamo razzisti - si sono sentiti rispon-dere - e voi italiani non entrate» Queste leparole che sarebbero state rivolte alla comiti-va anche se la titolare si è subito difesa dicen-do di averli allontanati solo perché erano trop-pi. (FONTE: ILSECOLOXIX.IT)

L'alfabeto dei Giochi Olimpici 2012: 27 vociper scoprire la rassegna iniziata lo scorso 27Luglio – Bella iniziativa di gazzetta.it che pro-pone una divertente “classificazione” dellatradizionale manifestazione sportiva, connumeri, statistiche e tante curiosità. Si parteovviamente dalla “A” di Azzurri, con i 290 atle-ti qualificati alle gare; scendendo alla “B” tro-viamo la sfida tra Blake-Bolt ed un gradino piùsotto, alla voce “cerimonia”, la cifra spesa perorganizzare la serata d'apertura, la ragguar-devole cifra di 27 milioni di sterline. Chiudel'elenco la religione ZOROASTRIANA, unadelle 9 fedi presenti nell’area del Villaggio acinque cerchi. (FONTE: GAZZETTA.IT)

Curiosità & Life StyleQuando il gioco diventa realtà.. - Lo “streetartist” noto con il soprannome di “Bored”(annoiato) ha trasformato i marciapiedi diChicago in un tabellone del Monopoli a gran-dezza reale. Oltre a colorare diverse caselle,dotandole di case o alberghi, ha anche posi-zionato alcuni mazzi giganti di carte di “impre-visti” e “probabilità”, proprio come nel gioco.(FONTE E FOTO: notiziedelmondo.info)

Giochiamo a Morra Cinese? - I ricercatoridell’Università di Tokio hanno messo a puntoun robot assolutamente imbattibile a morracinese, il noto gioco “sasso, carta, forbici”.Per vincere in modo certo, non viene utilizza-to un algoritmo particolare, ma si potrebbedire che il robot tecnicamente bara: una tele-camera infatti analizza il movimento dell’av-versario e in appena un millisecondo vienedeterminata la mossa che sta per fare, deci-dendo di conseguenza quella della manorobotica. (FONTE: notiziedelmondo.info)Incendi nel mondo – Una ricerca condotta inGermania ha evidenziato che solo il 4% circadegli incendi che scoppiano nelle foreste ditutto il mondo è da attribuire a cause naturali;nella restante percentuale dei casi è l'uomo,per negligenza o volontariamente, a provocar-li. (presseportal, Germania)

La classifica dei rigoristi di tutti i tempi.. - IlCapitano della Roma Francesco Totti si trovaal secondo posto con 59 rigori trasformati su75; seguono Alex Del Piero (50 su 61) eGiuseppe Savoldi (46 su 57) Al primo postoRoberto Baggio: 68 rigori realizzati su 83.Maradona si trova al tredicesimo posto men-tre José Altafini occupa la sessantacinquesi-ma posizione. (FONTE: wikicalcioitalia.infoFOTO: calciatori-online.com)

LO SAPEVATE CHE.. IL LOGO DELLEOLIMPIADI DI LONDRA E' COSTATO CIRCA400MILA STERLINE PARI A QUASI 600MILAEURO. (FOTO: DESIGNERBLOG.IT)

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Le città virtuali delle nostre console sonoabitate e protette, ad oggi, da molteplicieroi ma è altrettanto vero che i peggiori

super-cattivi sono sempre in agguato: questi,spesso, prendono la forma di piccole case disviluppo, sguinzagliate dalle loro madri permettere in scena prodotti di qualità altalenan-te. E’ il super-spauracchio del tie-in, il prodot-to ispirato al grande nome del quale, spesso,non riesce a riflettere la luce come dovreb-be… Per qualche strana ragione, tuttavia, ilnostro amichevole aracnide di quartiere sem-bra averla spesso fatta franca: è quasi sem-pre riuscito a rispettare le responsabilità lega-te ai suoi grandi poteri, pur con qualcheragnatela impigliata in un palazzo mal posi-zionato. Questa volta abbiamo, di nuovo,l’eco di una grande pellicola cinematograficae si potrebbe temere un gaglioffo disastro,come spesso è accaduto: ma l’abilità diBeenox nel gestire le acrobazie di questo gio-vane giocherellone sembra essersi affinata enon sembra nemmeno di essere nella stessaManhattan che altri, in vece del nostro eroe,raderebbero al suolo, divorandone gli abitan-ti. Che lo spettacolo abbia inizio, è arrivatoThe Amazing Spider-Man!Dopo i tragici narrati nel film, Peter Parkertorna alla Oscorp per scoprire che, al momen-to, è sotto il controllo del dottor AlistairSmythe: questo scienziato, pur proseguendogli studi genetici iniziati dal dottor CurtConnors prima di tramutarsi in Lizard, sembranutrire una profonda passione per la roboticae cerca di far virare tutti gli sviluppi scientificiverso l’utilizzo di nanobot capaci di agire sullemalattie dell’uomo a livello molecolare. Maforse non è davvero tutto quello che ha inmente: dalla Oscorp fuggono alcuni soggettipericolosi, animali enormi dalle fattezze quasiumane, incapaci di ragionare e pronti adistruggere tutto… Forse Alistair Smythe nonè proprio il benefattore nel quale l’umanitàsperava per un futuro migliore: tocca aSpider-Man smascherare le sue vere inten-zioni e riportare la tranquillità nella grandeisola di Manhattan!Un giocatore esperto guarda a The AmazingSpider-Man e non riesce a togliersi dalla testai residui della vicina (forse troppo vicina)esperienza di Prototype 2: le meccaniche digioco sono davvero molto simili ma ci sonodiversi elementi che rendono la scampagnatadi Peter Parker più affascinante e allettante diquella di James Heller. Dopo circa un’ora digioco, dove l’utente viene guidato, passopasso, nell’imparare molte delle mosse adisposizione del giovane eroe, l’isola diManhattan diventa un vero e proprio parcogiochi, pronto ad essere esplorato in lungo ein largo alla ricerca di cose da fare. Piccolerapine, indizi fotografici, inseguimenti traautomobili e incredibili acrobazie aeree sonosolo alcune delle infinite attività che la grandecittà offre a chi ha il cuore di voler visitare ognisuo anfratto; con la semplice pressione delgrilletto destro è possibile lanciare le ragnate-le tra i palazzi per oscillarsi e grazie al dorsa-le destro sarà possibile interagire automatica-mente con l’ambiente circostante, entrando in

uno status di rallentamento temporale utilissi-mo a trovare tutti gli appigli e ad analizzare lazona per arrampicarsi nei luoghi più sicuri oimpensati. Mentre si vola tra una costruzionee l’altra, inoltre, è necessario prestare unocchio attento alle pagine di fumetto (ben set-tecento!) e ai robot di ricognizione, i qualivanno disattivati prima che possano chiamareeventuali rinforzi: ogni volontà esplorativa,dunque, viene ricompensata con oggettisbloccabili, gallerie, bozzetti, costumi, interepubblicazioni a fumetti e biografie dei perso-naggi, il tutto legato a doppio filo a un nettoguadagno di esperienza che va ad influiresulle capacità di combattimento di PeterParker. Per quanto riguarda le azioni a terra ènecessario fare un appunto: aprire gli occhi èfondamentale! E non si tratta tanto di aprirlisulle meravigliose ambientazioni o sulle spet-tacolari evoluzioni di Spider-Man quanto suuna struttura di gioco che nasconde una pro-fondità sopraffina dietro a una semplicità soloapparente. Durante i combattimenti sonodisponibili alcune movenze quali attacco,salto, colpo di ragnatela e schivata, uniti alColpo di Ragno, per assalire i nemici dallalunga distanza, e alla Fuga di Ragno, essen-ziale per fuggire i brutti ceffi armati di tuttopunto; pian piano ci si accorge che la solita,spesso abusata tecnica del premere i tasti acaso fino alla fine del combattimento nonporta davvero da nessuna parte e questo per-ché ogni combattimento viene giudicatosecondo un criterio legato a combo, mossefinali eseguite e nemici abbattuti, premiandocon più punti esperienza chiunque non soloabbia sconfitto tutti i suoi avversari ma anche,e soprattutto, chi ha preferito farlo con stile eprecisione. La fusione di attacchi in corpo acorpo, veloci fughe a distanza e attacchisecondari con la ragnatela è un aspetto fon-damentale dello scheletro dei combattimentidell’Uomo Ragno e solo chi è davvero attentopuò accorgersene senza cadere nella trappo-la di un coinvolgimento privo di spessore.Quando non si menano le mani, inoltre, si puòsempre esplorare ogni ambientazione arram-picandosi in ogni angolo e attaccando i nemi-ci alle spalle, con un processo di intrappola-mento degno dei migliori titoli ad approcciosilenzioso: con l’esperienza e i punti techaccumulati (legati alle distruzioni tecnologichee all’acquisizione di determinati oggetti) sipossono sbloccare nuovi potenziamenti utilinon tanto a rendere Spider-Man una macchi-na da guerra quanto più un perfetto stratega,capace di scegliere per ogni battaglia lamigliore possibilità di combattimento tra quel-

le presenti. Si tratta di uno schema profondoed efficace, che spinge a dare il meglio di séanche nel più breve degli scontri: e questo èun bene, considerando il bieco appiattimentoche, spesso e volentieri, tradisce le anime dichi basa tutto sulla potenza bruta.Volare tra i grattacieli di Manhattan non è solodivertente: è davvero una meravigliosa espe-rienza visiva. Nemmeno qualche sporadicoeffetto pop-up riesce ad annebbiare un intelli-gente uso della foschia, della sfocatura in lon-tananza e dei meravigliosi riflessi del sole suipalazzi; nessuna auto, nessun pedone, nes-suna barca nel mare: nulla sembra esseremesso a caso e tutto contribuisce a donareulteriore vitalità ad una città già sgargiante. Ilmodello tridimensionale di Spidey è sbalordi-tivo e sembra davvero che il costume sia fattodi plastica, come se avessimo la possibilità disentirne l’elasticità al tatto…Sfortunatamente, lo stesso non si può dire deimodelli dei normali esseri umani, amici onemici, i quali ricordano quelli presenti in tito-li di qualche anno fa: carenti per definizione evarietà, essi creano una sorta di stonatura inun mondo di gioco altrimenti davvero perfetto.La colonna sonora non riesce, sfortunatamen-te, a distinguersi, proponendo tracce dai toniepici ed eroici uniti a un doppiaggio italianointeressante ma che, fin troppo spesso, senteil peso di una cura spartana e di un mancatolavoro di lima; lo stesso non si può dire deldoppiaggio in lingua originale, vicino alla veraeccellenza: vale la pena di cambiare l’impo-stazione di lingua della propria console soloper diventare partecipi di una simile esperien-za uditiva. Come plausibile non sono presentimodalità aggiuntive o legate all’online ma ècomunque presente un ‘personaggio segreto’decisamente insolito… Un volto conosciutoche, probabilmente, ha visto in questo titolo larealizzazione di uno dei suoi più grandi sogni!L’arrampicarsi come un ragno tra i trasludicipalazzi della grande isola è un’esperienzache chiunque dovrebbe essere in grado diapprezzare, anche solo nell’essere investitodalla grande sorpresa di questo The AmazingSpider-Man, tie-in che riesce ad essere unameravigliosa eccezione a una altrettanto spie-tata regola. Si vola, si esplora e si combatte:il tutto con la certezza della gioia di unaricompensa equilibrata per ogni propria azio-ne, una ricompensa che non dimentica nem-meno la minima pressione di un tasto. Se soloqualche stupida sbavatura non avesse com-promesso la sensazione di autentica meravi-glia che questo prodotto è in grado comunquedi disperdere ci saremmo trovati, probabil-mente, di fronte al miglior gioco ispirato a unfilm degli ultimi anni: purtroppo la perfezione èancora lontana ma, chissà, forse è davverolegata a questo curioso presente da un sottilefilo di ragnatela, lanciato da un giovane cuorepulsante color blu e rosso, una cromia forsenon casuale, organo motore di una città chetrasuda vita.

Alessandro Perliniwww.cyberludus.com

THE AMAZING SPIDER-MAN

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29Agosto 2012

A MONSTER IN PARIS, CARTOON A 5 STELLEArisa ed Enzo De Caro hanno presentato, in anteprima al Giffoni

Film Festival, il film di animazione “A monster in Paris”, nelle saledal 17 Agosto, nel quale danno la voce ai due protagonisti, Lucille

ed Emile. Il film di animazione francese, prodotto da Luc Besson, direttoda Bibo Bergeron, racconta la storia di Emile, un proiezionista timido, edi Raoul, un giovane inventore, che per sbaglio danno vita ad unamostruosa creatura, Francoeur. I due, insieme a Lucille, cercano in ognimodo di salvare il mostro indifeso dalle grinfie del malvagio PrefettoMaynott. “Ho visto il film in inglese, e anche se non conosco la lingua allafine ho pianto: è una storia di intensità rara, e così ho deciso di prestarela voce a Lucille”, ha dichiarato Arisa, ospite al Giffoni Film Festival insie-me ad Enzo De Caro. “Lucille è una cantante, un personaggio delicato edivertente, ma allo stesso tempo anche deciso – ha proseguito Arisa -perciò mi ci sono identificata”. “Io presto la voce ad Emile, un personag-gio che ama il cinema e tenta di salvare le pellicole nella Parigi degli anni’30 - ha affermato Enzo De Caro – E’ un personaggio che conserva lamemoria, un po’ come fa questo Festival”. “Mi sono divertito e mi è pia-ciuto molto, anche perché Emile è molto più magro di me”, ha scherzatol’attore. “Il film “A monster in Paris” è un elogio del diverso. Io canto trebrani, anche se non miei. Per me la voce è un dono da distribuire e con-dividere”, ha affermato Arisa. “E’ stata la mia prima prova come doppia-trice. Ho scoperto che mi piace più che recitare perché non devo preoc-cuparmi di come appaio. Al momento non ho nessun altro progetto cine-matografico”, ha concluso l’artista, che invece tornerà in TV dal 20 set-

tembre su Sky con la nuova stagione di X Factor.

Rossella Smiragliawww.ilprofumodelladolcevita.it

GLI EROI DI “MADAGASCAR” ARRIVANO IN EUROPAMadagascar 3-Ricercati in Europa, è stato trasmesso in antepri-

ma alla cittadella del cinema a Giffoni.

La cittadella è stata invasa dai gadget del film, che sarà nelle sale dal22 agosto, e dalla simpatia dei due comici Ale e Franz, che prestanola loro voce ad Alex il leone e Marty la Zebra. Diventando seri per un po’ Ale e Franz parlano della difficile situazio-ne che sta attraversando la politica di oggi.“Non trattiamo satira politica, onestamente ci mette una tristezzaincredibile”.“La satira su Berlusconi? La lasciamo a chi la sa fare – ha proseguitoil duo che presta la voce ai due protagonisti animati della saga, Alex illeone e Marty la Zebra – Oggi non pensiamo ci sia molto da ridere suquesto. Non ridiamo con la comicità politica, come non ridiamo sullagente malata, è un tipo di umorismo che ci fa tristezza”.Alessandro Besentini e Francesco Villa, in arte Ale e Franz, sono arri-vati alla cittadella del cinema di Giffoni, invasa dalle parrucche dellapellicola, e si sono soffermati anche sul programma che li ha lanciati ,“Zelig”: “Non pensiamo che Zelig sia finito – hanno dichiarato – Anchenella comicità ci sono dei cicli, forse la trasmissione aveva bisognosolo di un po’ di respiro, ed il prossimo anno cambieranno i condutto-ri. Non dimentichiamo che in un momento televisivo difficile come que-sto un programma che porta avanti 15 puntate è già un successo”.Dei loro progetti futuri per il cinema dicono: “A livello cinematograficousciamo da un fallimento creativo. Stavamo costruendo qualcosa chepoi abbiamo capito non avrebbe funzionato…vediamo cosa verrà, perora sono certe solo alcune ospitate in film di amici, tra cui l’ultimo filmdi Natale di Fabio De Luigi “Il peggior Natale della mia vita”.

Rossella Smiragliawww.ilprofumodelladolcevita.it

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Pomezia News

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Bon-Ton

Agosto 2012

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LE VACANZE“Come trasformare in energia positiva la malinconia del ritorno”

Le vacanze per alcuni stanno per finire e per molti altri, probabil-mente, devono ancora cominciare ma in ogni caso per entrambiarriva quel fatidico momento in cui bisogna rientrare nella norma-

lità della vita e degli impegni che avevamo lasciato. Rientrare negliaffanni quotidiani non è facile nè indolore per nessuno, ma è necessa-rio rientrare col piede giusto, essere più rilassati ci aiuta a guardarequello che ci circonda con occhi diversi e a riprendere la propria atti-vità senza aspettarsi che ciò che abbiamo lasciato in sospeso siacambiato.Si deve approfittare quando si è in vacanza e ci si sente più tranquillidi pensare di più a se stessi, alle proprie scelte, ai propri obiettivi, allenostre reali possibilità, sforzandoci ad analizzarli con più obiettività eda più punti di vista, scoprendo talvolta che attraverso una diversaosservazione dei fatti, le cose e le emozioni assumono un diversosignificato.Bisogna cercare sempre di ritrovare quella grande passione nel fare lecose, quella veramente autentica che sta dentro di noi e che è capa-ce di muovere ogni cosa che ci circonda e che ci fa anche esseremigliori. Ritornare a credere in quella forza che ci aiuta ad accettare ilpresente e che è l'unica vera certezza per costruire solo noi il nostrofuturo.Paradossalmente in vacanza spostandoci in posti diversi fisicamenteanche i nostri pensieri assumono forme diverse, ecco perchè poi alrientro non ci ritroviamo, almeno inizialmente, con ciò che avevamolasciato. La vacanza di per sè è fatta proprio per concedersi la possi-bilità di riempire la nostra mente di desideri che durante l'anno è piùdifficile esaudire, ma ciò non vuol dire che non si faccia proprio nullain quel periodo e che quindi il tempo sfugga, tant'è che si ritorna spes-so con l'insoddisfazione di non aver potuto realizzare tutto ciò che cisi era ripromessi di fare al momento della partenza. Questo provocauno stato di disagio che porta ad accumulare una certa dose di stresscompromettendo sicuramente un ritorno tranquillo alla normalità.Invece bisognerebbe accettare tutto quello che di buono per se stessi

si è riusciti a fare durante il periodo di riposo senza riempire la propriamente di tante aspettative che portano, inevitabilmente, ad avere con-tinuamente l'assillo delle cose non fatte piuttosto di quelle realizzate.Ritrovare il piacere di tornare dalle vacanze per riprendere le proprieattività, rivedere colleghi ed amici, sarebbe l'assoluta ricetta per unrientro piacevole e sicuramente meno stressante.Perchè la vacanza ha proprio questa caratteristica, ossia di vivere perun certo periodo senza i soliti pensieri e le solite persone con le loroimmancabili preoccupazioni, tanto che poi questa "assenza" vienepian piano affievolendosi e si ricomincia ad avvertire quella tensionetipica che segna la fine di questo distacco temporaneo dalla routine.Quindi cerchiamo di cogliere il vero beneficio del periodo di riposo,ovvero aver immagazzinato dentro di noi bei ricordi legati a luoghi visi-tati, a profumi ed emozioni che ci hanno coinvolto e che ci danno lacarica e l'ossigeno per superare questo malessere che proviamoquando torniamo ai nostri ruoli.Bisogna avere la consapevolezza che le vacanze sono una conquistaproprio di chi affrontando con serietà e dedizione la propria attivitàlavorativa, conserva dentro di se l'energia acquisita nell'attesa propriodi riprogrammare nuovi progetti.

Antonio GUIDOEsperto di Galateo ed Immagine Relazionale

"In vacanza arrivando in ogni nuova cittàil viaggiatore ritrova un suo passato che

non sapeva di avere..." Italo Calvino

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Numero 8 Anno 4AGOSTO 2012 - Distribuzione gratuita

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

EDITORE: La Città

DIRETTORE RESPONSABILE:Maria Corrao

E-MAIL:[email protected]@ilcorrieredellacitta.it

IN REDAZIONE:Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Sperduti, Michele Lotierzo

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:MA&MC

CHIUSURA REDAZIONALE: 31/07/2012

STAMPA: Arti Grafiche

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

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