il Cittadino n. 214

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 214 anno XIII - 30 Settembre 2015 Mons. La Piana lascia l’incarico di Arcivescovo di Messina foto Peppe Saya E così sia

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Mons. La Piana lascia l’incarico di Arcivescovo di Messina

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E così sia

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Primo pianoPrimo piano

“Lascio con dolore, nessuna L'Arcivescovo Mons. Calogero La Piana commosso si difende da fal

di Marilena Faranda

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“Avrei voluto andarmene senza troppo clamore, come

ho spiegato durante l´incontro con il Clero. Le false

illazioni, i sospetti che sono stati associati al mio

nome, non me lo hanno permesso. Questo ritengo o

che sia stato costruito ad arte, o che nasca dall´idea di

essere sempre sulla notizia e di speculare sulla gente

e sui suoi sentimenti.

Ho deciso di rimettere il mio mandato in quiescenza per il

bene della chiesa e della vostra comunità cristiana, che

non voglio ritardare. Avevo già chiesto al Papa di essere

sollevato dal mio mandato, il 17 maggio dopo aver vissuto

anni di malessere soprattutto fisico, ma non potevo aspet-

tarmi che con tutti i suoi impegni mi rispondesse subito.

Non crediate che non sia stata una scelta ponderata e sof-

ferta, lascio la mia comunità con dolore, ma di anno in

anno sentivo la stanchezza fisica che non mi permetteva

già di partecipare alle manifestazioni popolari. Fino all´ulti-

mo ho lavorato per lasciare le nuove direttive per l´avvio

dell´anno Pastorale. Ho consegnato ai sacerdoti una lette-

ra dove chiedo di abitare il loro sacerdozio e la bellezza

della missione che ci viene affidata. Qui non c´è rimozione,

ma c´è solo determinazione e coraggio nel fare questo

gesto, come il padre fondatore del mio ordine. L´unica

cosa di cui mi si può accusare è di essere stato me stes-

so, di essermi speso senza aver curato me stesso e di non

aver avuto considerazione per la mia salute. Sono stato

invitato in tanti momenti di festa, ma non ci sono andato

per svolgere il mio servizio. Sono figlio di contadini, gente

semplice e mi sono sempre speso per la comunità.

Non ci sono illazioni da fare su presunti ammanchi, ma

come una famiglia nella Curia, c´è stata una contrazione

anche delle entrate: come per esempio il contributo della

Provincia per il Campanile, che è un bene cittadino e non

della chiesa e anche le offerte si sono più che dimezzate.

Lascio, purtroppo, una città con grandi potenzialità non

sfruttate. Questa città non ha una sua identità, un caratte-

re che la specifica. Questa città si è riempita da tutte le

parti d´Italia per la ricostruzione, ma nonostante i miei ten-

tativi non sono riuscito a risvegliare nessuno e creare

comunità. Bisogna creare quegli spazi e quella condivisio-

ne di valori che possono creare identità”.

Sarà possibile salutare S.E. Mons. La Piana, infatti, siterrà giovedì, 1 ottobre una messa in cattedrale alle17.30.

“Non crediate che non

sia stata una scelta pon-

derata e sofferta, lascio

la mia comunità con

dolore, ma di anno in

anno sentivo la stan-

chezza fisica che non mi

permetteva già di parte-

cipare alle manifestazio-

ni popolari”

“Lascio, purtroppo, una

città con grandi potenzia-

lità non sfruttate. Questa

città non ha una sua iden-

tità, un carattere che la

specifica”

rimozione” lse quanto gratuite illazioni

foto Peppe Saya

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Il Presidente Provinciale, Antonio Gallo, e le ACLI messine-si tutte salutano con devozione filiale il Vescovo che hasaputo portare avanti opere significative ed azione pastora-

le, spesso in silenzio, ma anche con coraggiose prese di posi-zione pubbliche ( con buona pace di detrattori e/o speculatoridi ieri e di oggi) rivolte ad affermare il senso della fraternitàevangelica contro ogni ipotesi di divisione e di discriminazionetra gli uomini, stigmatizzando l’azione di poteri estranei a per-corsi popolari democratici.

foto Peppe Saya

Il saluto delle ACLI a Monsignor La Piana

Le posizioni

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Il Santo Padre Francesco, col Decreto dellaCongregazione per i Vescovi n. 443/2015, in data 24settembre 2015, ha nominato S.E. Mons. Antonino

Raspanti, Vescovo di Acireale, AmministratoreApostolico ad nutum Sanctae Sedis dell'Arcidiocesi diMessina Lipari Santa Lucia del Mela.

Nato ad Alcamo, diocesi e provincia di Trapani, il 20 giu-gno 1959, da una famiglia di cattolici praticanti.Frequenta la scuola primaria nel suo paese natale finoagli studi liceali quando si trasferisce a Palermo, entran-do nel Seminario arcivescovile "San Mamiliano".

Formazione e Ordinazione sacerdotaleNel 1982 consegue il Baccellierato in Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica diSicilia "San Giovanni Evangelista". Riceve l'ordinazione diaconale il 6 marzo 1982 e vieneordinato sacerdote il 7 settembre 1982 per l'imposizione delle mani del vescovo EmanueleRomano. Successivamente, nel 1990, presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma,completa gli studi accademici con il Dottorato in Teologia.

Ministero pastoraleInizia il suo ministero sacerdotale come vicario parrocchiale della cattedrale di Trapani dal1984 al 1986. Vice assistente diocesano del settore giovani dell'ACI dal 1984 al 1988, èdocente di Teologia Dogmatica presso l'ISRS "Alberto degli Abati" a Trapani dal 1984 al1993 e assistente di Teologia Dogmatica e Storia della Spiritualità presso la PontificiaFacoltà Teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista" dal 1984 al 1998.Dal 1999 al 2002 è vice preside della Facoltà Teologica di Sicilia. Ne è preside dal 2002 al2009. Dal 2005 è Socio della Pontificia Accademia di Teologia e, dallo stesso anno, divie-ne "cappellano di Sua Santità". Dal 2008 è membro del Comitato per gli Studi di Teologiae Scienze religiose della Conferenza Episcopale Italiana.

EpiscopatoIl 26 luglio 2011 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Acireale, succedendo all'arci-vescovo, titolo personale, Pio Vittorio Vigo, dimessosi per raggiunti limiti d'età in conformi-tà al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Riceve l'ordinazione episcopale il 1º otto-bre 2011 nella cattedrale di Acireale per l'imposizione delle mani del cardinale PaoloRomeo, co-consacranti l'arcivescovo Pio Vittorio Vigo e il vescovo Francesco Miccichè;nella stessa data prende possesso della diocesi.

S.E. Mons. Antonino RaspantiAmministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis

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48-49 CittàCronache urbane

34-35 Dietro le quinte

numero 214 anno XIII30 Settembre 2015

AttualitàQuinta edizione di Taobuk 2015Zonzofox sbarca a Messina

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16-32

Sommario

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38 SettegiorniCronaca della settimana

30 Settembre 2015

Le rubriche

La corazzataPotemkin

76-77

Da Beethoven a Kurt Cobain

78-79

Parole in blu80-81SiciliaBuco nell’acqua del Governo sicilianoBeffa all’olivocultura

56-61

CulturaPirandello un universo ancora da scoprireMostra su Depero

64-73

In&Out36-37

Mangiare Sano82-83

52-55 Provincia

Spettacoli74-75

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT30 Settembre 2015

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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di Michele Giuntaimmagineimmagine

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

ASL Taranto: concorso 150 Infermieri, tempo indeterminatoIn arrivo nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato in Puglia. L’ASL – AziendaSanitaria Locale di Taranto ha pubblicato un concorso, per titoli ed esami, per lacopertura di 150 posti di Cps Infermiere – Cat. D.

Bayer lavora con noi: come candidarsi e consigli utiliVi piacerebbe lavorare nel settore farmaceutico? Bayer cerca personale, vi pre-sentiamo le opportunità di lavoro attive, come candidarsi e vi diamo alcuni consi-gli utili sulle selezioni e sulle possibilità di carriera.

Disneyland Paris: lavoro per Personaggi Disney e BalleriniVi piacerebbe lavorare a Disneyland Paris? Il parco divertimenti di Parigi cerca45 giovani per interpretare in costume i ruoli dei suoi personaggi più famosi oppu-re partecipare alle parate come ballerini.

Badanti e Colf: corso gratuito, Reggio CalabriaNuove opportunità di formazione a Reggio Calabria. E’ disponibile un corso di for-mazione gratuito per Badanti e Colf rivolto a cittadini stranieri maggiorenni, inpossesso del permesso di soggiorno.

Mirabilandia: casting per 150 Mostri, Halloween FestivalAl via le selezioni per 150 figuranti presso il parco divertimento di Mirabilandia. Inoccasione dell’Halloween Horror Festival, il parco giochi emiliano è alla ricerca dicentinaia di mostri che a ottobre invaderanno le vie del parco.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Concorso Friuli Venezia Giulia: Bando 173 InfermieriNuove assunzioni in Friuli Venezia Giulia nel settore sanitario. E’ stato bandito unconcorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 173 posti diCollaboratore Professionale Sanitario Infermiere – Cat. D.

Come aprire un negozio Tata Italia in franchisingVi piacerebbe aprire un negozio in franchising con Tata Italia? Ecco una breveguida su come diventare affiliati del noto brand di calzature e accessori, con tuttele informazioni per aprire un punto vendita del marchio.

Ferrovie dello Stato Lavora con noi: Posizioni aperteVi piacerebbe lavorare in Ferrovie dello Stato Italiane? La nota società del setto-re ferroviario offre interessanti opportunità di lavoro per laureati.

Despar Lavora con noi: posizioni aperte e consigli utiliSe desiderate lavorare nella GDO potete valutare le offerte di lavoro e stage pub-blicate sul portale Despar lavora con noi. La nota catena di supermercati selezio-na personale per tirocini e assunzioni-

Offerte di lavoro Brescia e provinciaI Centri per l’Impiego della Provincia di Brescia segnalano numerose offerte dilavoro in vista di assunzioni a tempo indeterminato e determinato, e stage.

Borse di studio in Svizzera 2016 2017Aperti i bandi per le borse di studio 2016 2017 in Svizzera offerte dallaConfederazione Elvetica e dalle Università svizzere. Finanziamenti rivolti a stu-denti, laureati, ricercatori e artisti italiani per studiare all’estero.

30 settembre 2015

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ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Foto notiziaFoto notiziadi Peppe Saya

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Sono 239 i migranti sbarcati al molo messinese Marconi Polizia di Stato e Guardia di Finanza arrestano gli scafisti

Uomini, donne e bambini che dopo un’intera settimana di navigazio-ne sono riusciti a raggiungere le coste siciliane. I soccorsi sonogiunti dalla nave croata “A. Mohorovic”, con a bordo un ufficiale dicollegamento della Guardia di Finanza, e dal pattugliatore delleFiamme Gialle “Denaro”, che domenica mattina hanno abbordato ilpeschereccio malconcio sul quale viaggiavano, trasbordando tuttiprima che accadesse il peggio (nella foto 4 degli arrestati).

Messina - 30 Settembre 2015

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Successo per la quinta edizione di Taobuk

AttualitàAttualità

Cafiso, Noa, Cantone, Ferrara, Di Mareservizio fotografico Giampiero Caminiti

La medaglia del Presidente della Repubblica e il patrociniodel Ministero dei Beni Ambientali, Culturali e del Turismohanno suggellato e coronato la quinta edizione di Taobuk,il festival ideato e condotto da Antonella Ferrara e FrancoDi Mare che dal 19 al 25 settembre ha trasformato la cittàdi Taormina nel villaggio delle Belle Lettere.

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Tantissimi autori del panorama letterarionazionale e internazionale hanno accettatol’invito di Taobuk e lasciato un pensiero su “gliultimi muri” politici, sociali, religiosi da abbat-tere inerente al contest scelto per l’edizione.Grandi nomi come Orhan Pamuk, Tahar BenJelloun, David Leavitt, Marcelo Figueras, Noa,Don Ciotti, il magistrato Nino Di Matteo, il pre-sidente dell'Autorità nazionale anticorruzioneRaffaele Cantone, Marco Malvaldi, i giornalistiAlessandro Cannavò e Lirio Abbate, StefanoBenni, Vinicio Capossela, AlessandroD’Avenia, Marco Missiroli, Nicola Lagioia,Maurizio De Giovanni, Carlo Cracco e OscarFarinetti hanno affollato i luoghi simbolo diTaormina, dal teatro antico a piazza IX Aprile,dalla terrazza dell’Archivio storico allaFondazione Mazzullo.

Gli autori e i muri da abbattere

Il premio Nobel Orhan Pamuk premiato dal presidente del Rotary Club Taormina,Salvatore Ramella

Il Premio Goncout Tahar Ben Jelloun

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Non solo presentazioni ma anche tavole rotonde per riflettere su alcuni temi importanti. Laprima è stata dedicata all’editoria che non è rimasta immune dalla crisi che negli ultimi anni hacolpito il nostro paese. “Rivoluzione Editoria. Nuovi equilibri e strategie” ha visto il coinvolgi-mento di Franco Di Mare, Laura Donnini, amministratore delegato e direttore generale Rizzoli,Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato gruppo editoriale Mauri Spagnol e MarioResca, presidente Mondadori Retail.

Le tavole rotonde

Non solo presentazioni ma anche tavole rotonde per riflettere su alcuni temi importanti. Laprima è stata dedicata all’editoria che non è rimasta immune dalla crisi che negli ultimi anni hacolpito il nostro paese. “Rivoluzione Editoria. Nuovi equilibri e strategie” ha visto il coinvolgi-mento di Franco Di Mare, Laura Donnini, amministratore delegato e direttore generale Rizzoli,Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato gruppo editoriale Mauri Spagnol e MarioResca, presidente Mondadori Retail. Dal libro di Peppe Dell’Acqua “Non ho l’arma che uccide il leone” è nata l’idea della secondatavola rotonda che come ha detto Santina Bucolo, presidente associazione Oltre l’Orizzonteche organizza degli incontri di confronto con le ultime classi delle scuole superiori, “nasce percolmare il vuoto costituito dalla mancanza di testi per arrivare alla legge 180, che ha portatoalla chiusura dei manicomi. Questo libro non racconta la malattia ma la vita delle persone e loha potuto fare perché si è svestito del ruolo di psichiatra dando nelle sua storie visibilità all’uo-mo e restituendo dignità al malato”. La terza e ultima tavola “La verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni” è stata dedicataal genio Pasolini, a colui che resta un grande inventore di stile.

Mauri, Donnini, Resca e Di Mare

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I ragazzi della Scuola Superiore di Catania e l’Associazione Alumni Scuola Superiore di Catania che hanno partecipato a TaoYouth

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“Riflessioni” ha inaugurato il percorso artistico diTaobuk. Dal 15 al 25 settembre presso laFondazione Mazzullo trenta giovani artisti hannoesposto opere di pittura e scultura nel segno dellapiena contemporaneità, avviando una rielaborazio-ne della tradizione o del recente passato, spaziandoda istanze classiciste, barocche, fiamminghe, cara-vaggesche, all’influenza del Surrealismo, dellaTransavanguardia o della nuova arte inglese. “Checosa sono le nuvole?”, omaggio a Pier PaoloPasolini nel 40° anniversario della morte, invece èancora visibile nella splendida cornice di PalazzoCorvaja fino al 18 ottobre. In esposizione le opere diundici grandi autori del ‘900: Piero Guccione, Lucio

Le mostre che hanno accompagnatoil circuito letterario del festival

La mostra “Che cosa sono le nuvole?”omaggio a Pier Paolo Pasolini

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Cristina D’Arrigo

Fontana, Tano Festa, Filippo De Pisis, Roberto SebastianoMatta, Mario Schifano, George Grosz, Giuseppe Mazzullo eGiorgio De Chirico. Le ultime due mostre fotografiche, “Frammenti d’identità” e“Rompere il muro del silenzio” si sono svolte rispettivamentepresso l’Hotel Metropole e l’ex Chiesa del Carmine.Frammenti di Rossella Pezzino De Geronimo, fotografa cata-nese, ha tessuto un viaggio tra i popoli dell’India, dell’Etiopia edella Birmania. Attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, sua compa-gna di vita, Letizia Battaglia, pluripremiata fotografa palermi-tana, nella mostra “Rompere il muro del silenzio” racconta ivolti (soprattutto femminili), i luoghi, gli anni e le vittime di omi-cidi di mafia senza tralasciare le espressioni della quotidianitàdella Sicilia degli anni Ottanta e Novanta.

La mostra “Rompere il muro del silenzio”di Letizia Battaglia

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Si sono concluse sabato 26 le attività del progetto “Messina Città Metropolitana a EXPO2015” in “scena” al Cluster Bio Mediterraneo EXPO 2015. Sei giorni intensi, promossidall’assessore allo sviluppo economico, turismo e marketing territoriale, Tonino Perna,

con la partecipazione dei comuni di Antillo, Basicò, Casalvecchio Siculo, Castroreale, ForzaD'Agró, Furci Siculo, Letojanni, Limina, Mandanici, Monforte San Giorgio, Montagnareale,Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Sant'Alessio Siculo, Santa Lucia delMela, Santa Teresa Riva, Savoca, Scaletta Zanclea, Taormina, Terme Vigliatore e il preziosocontributo della Fondazione ITS “Albatros” e dell’Associazione NonSoloCibus, per il coordina-mento e la direzione delle attività laboratoriali e di promozione delle eccellenze agroalimenta-ri ed eno-gastronomiche territoriali. Oltre 6000 visitatori hanno potuto assaporare le tipicità delnostro territorio, dalle arti Panarie, grazie al maestro Tommaso Cannata, alle arti Pasticcere,con il Maestro Lillo Freni, passando per le interpretazioni dei piatti della tradizione locale gra-zie agli chef Katia Zanghì e Pietro Arena: il tutto servito rigorosamente con stoviglie biodegra-dabili. Cucina e Musica, un binomio perfetto questo, garantito dalla presenza del duo dellegemelle Palazzolo, giovani arpiste espressione del migliore talento messinese, di una selezio-ne dei gruppi folclorici messinesi “La Madonnina”, “I Picciotti Missinisi”, “Mata e Grifone” e “I

Messina CittàMetropolitana a Expo

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Cariddi” e del cantastorie Carlo Barbera. Le attività culturali non si sono fermate solo all’aspet-to musicale. Il Cluster Bio Mediterraneo è stato luogo anche di momenti altamente formativi edall’indiscusso contributo scientifico portato dai nutrizionisti dell’Associazione Joy Food che haanimato la colazione mattutina dei ragazzi del progetto “Scuola EXPO” ed Adele Traina,responsabile per la Sicilia del "Progetto Diana 5" dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.Non poteva certamente mancare il contributo dell’eccellenza formativa locale nel campo del-l’agricoltura portata dall’Istituto “P. Cuppari”, che ha presentato il suo FARO DOC, vino intera-mente prodotto e imbottigliato dall’Istituto con numerosi estimatori in tutto il mondo. Una stra-tegia vincente questa che ha destato grande interesse da parte dei padiglioni della Cina e delMontenegro nei confronti del progetto “Messina Città Metropolitana a Expo 2015”, al punto daricevere una richiesta di visita ufficiale nei propri spazi. Il progetto si è confermato quindi unavera esperienza pilota volta a stimolare sinergie ed a presentare una visione unitaria del terri-torio metropolitano. Dalle specialità dolciarie alle pasticcerie storiche di Messina", di Sergio DiGiacomo con il contributo di vari studiosi messinesi; “Storia, Qualità e Innovazione dellaPasticceria tipica Messinese” di Lillo Freni; "Il marchio De.Co. di Messina" ed il marchio di qua-lità “Choose Me” presentati a cura di Massimiliano Giorgianni e Fabrizio Scaramuzza. Col lorosupporto hanno arricchito la presenza ad EXPO l’Associazione I Cammini Francigeni di Siciliache ha proposto un video dei percorsi delle vie Francigene; l’Associazione I Tesori dello Strettoche ha curato l’immagine del Marchio d’Area “Choose Me” con la Camera di Commercio diMessina. L’assessore Perna ha ribadito l’importanza del percorso di condivisione del proget-to intrapreso nel 2014 che ha portato, oggettivamente, a conseguire un risultato che grazieall’impegno di tutti i protagonisti è da considerarsi un incoraggiante inizio per la costruzione,nei fatti, della Città Metropolitana di Messina.

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Messina entra nel circuito dell’applicazione che in poco più di un anno ha rivoluzionatoil turismo “digitale”, tanto da essere riconosciuta dalla Apple, “la miglior Applicazionedel 2014”.

Si tratta di un applicazione ideata a misura di turista che ha scommesso su un nuovo modo dipercepire il turismo, rendendo i servizi e le informazioni accessibili, intuitive e immediate. Il turista scaricando gratuitamente l’ “App” dal proprio smartphone, ha la possibilità di:- Creare itinerari istantaneamente dal proprio smartphone o tablet in base ai propri gusti e inte-ressi;- Scoprire attraverso schede informative dettagliate le migliori attrazioni del luogo in cui sitrova;- Organizzare le proprie giornate (dove mangiare, dove andare a divertirsi) grazie alla molte-plicità di attività commerciali che hanno aderito al circuito ZonzoFox.A Messina per realizzare tutto questo, è stata stipulata una partnership con Welcome To Me,la Società di servizi turistici nata appena un anno fa, che con caparbietà e competenze sta gua-

Zonzofox sbarca a messinaL’applicazione per il Turismo “digitale”

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dagnandosi giorno dopo giorno il suo spazio nel mercato, soprattutto grazie ad idee innovati-ve come questa che non fanno altro che donare alla Città una migliore e adeguata offerta turi-stica.Lo staff giovane di cui la società si compone, ha elaborato i contenuti da inserire nell’offertaturistica riservata a Messina, e allo stesso tempo sono state inserite, dopo una prima ricerca,le aziende che hanno aderito al progetto. Resta inteso però che lo stesso è aperto ad altre real-tà commerciali che rispettano determinati standard e che svolgono attività inerenti alla vita turi-stica. ZonzoFox prevede inoltre la possibilità per il turista di contattare immediatamente una guidaturistica che lo accompagni nella sua esperienza di viaggio. Welcome To Me pertanto, hamesso a disposizione le proprie guide turistiche che saranno disponibili immediatamente dopoun semplice “Click” del visitatore.Non resta che scaricare ZonzoFox eandare “a Zonzo” intelligentementeper Messina!

“Un importante passo in

avanti per un “turismo 2.0”

anche per Messina.

Abbiamo la fortuna di vivere

nella Città più bella del

mondo. Non ci resta che

sfruttare una volta per tutte

le nostre potenzialità ancora

purtroppo inespresse”.

Dichiara Sergio Longo,Presidente di Welcome to Me,entusiasta per questa nuovascommessa e per l’avvio diquesto importante progetto

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Associazione "Amici del Liceo La Farina"Il dirigente scolastico e il collegio dei docenti del Liceo “G. La Farina” chiamanoall’appello intellettuali, professionisti, ex alunni insigniti del "Premio Piero Sgroj",docenti, sostenitori, benefattori e amici tutti del liceo perché con l’adesioneall’Associazione “Amici del Liceo La Farina” e l’esercizio di cittadinanza attiva con-tribuiscano ad arricchire con il loro qualificato apporto lo spessore di tutti gli even-ti culturali e manifestazioni che dalla scuola si aprono alla città e al territorio.Michele Galluccio, ex alunno del liceo “La Farina” e presidente della Corted’Appello di Messina, aprirà l’incontro che si svolgerà il 1° ottobre 2015, alle ore16.30, nell’Aula Magna del liceo La Farina.

Messina - 1° ottobre 2015 ore 16.30

foto Peppe Saya

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Un happy hour in piazza del per sostenere la ricerca sull

Il Caffè dei Portici ospita un evento a sostegno di Parent Project onlus

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Sabato 3 ottobre, a partire dalle20.30, il vivace Caffè dei Portici diMessina ospiterà un evento che

coniuga sapore e solidarietà: un happyhour per sostenere la ricerca scientificasulla distrofia muscolare di Duchenne eBecker, patologia genetica grave che col-pisce bambini e ragazzi dai due anni dietà.La quota di adesione sarà di 12 euro apersona; una parte del ricavato della sera-ta verrà devoluto a Parent Project onlus,l’associazione di genitori di bambini eragazzi con distrofia muscolare diDuchenne e Becker, presente anche nelterritorio messinese con un CentroAscolto. Saranno presenti rappresentantidella onlus, a disposizione del pubblicoper condividere informazioni sulle attivitàassociative.La distrofia muscolare di Duchenne colpi-

sce 1 su 3.500 neonati maschi. È la formapiù grave delle distrofie muscolari, si mani-festa nella prima infanzia e causa una pro-gressiva degenerazione dei muscoli, con-ducendo, nel corso dell’adolescenza, aduna condizione di disabilità sempre piùsevera. Al momento, non esiste una cura.I progetti di ricerca e il trattamento daparte di un’équipe multidisciplinare hannopermesso di migliorare le condizioni gene-rali e raddoppiare l’aspettativa di vita deiragazzi.La serata si inserisce nell’ambito delcalendario di iniziative legate alla GiornataMondiale di sensibilizzazione sulla distro-fia muscolare di Duchenne (7 settembre),promossa da UPPMD (United ParentProjects Muscular Dystrophy), gruppointernazionale di organizzazioni composteda persone con la distrofia muscolare diDuchenne e dai loro familiari. A livellonazionale, l’iniziativa è stata coordinata daParent Project onlus. L’evento ha coinvol-to 75 organizzazioni di 36 diversi paesi.

Popolo a distrofia

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Trasformare la diversità in potenzialità,la complessità in opportunità per dareun contributo in termini di valore

aggiunto. E’ il percorso intrapreso dallaCooperativa Sociale Lunaria, che dal 2012porta avanti attività di valorizzazione dellediversità offrendo ai ragazzi disabili l’oppor-tunità di sperimentare nuovi canali di comu-nicazione e di integrazione attraverso l’artee il teatro.Venerdì 2 ottobre alle 17.30, nel laboratoriocreativo di Lunaria, in via Sant’Agostino 24,si svolgerà un incontro sul tema della disa-bilità in rapporto all’arte e alla creatività.Ospite della serata sarà RosamariaVanadia, autrice del libro Un mondo dicarta, pubblicato nel 2015 da Erickson Live. L’incontro si inserisce nel progetto denomi-nato Percorsi creativi della disabilità, natoall’interno della Cooperativa per portareavanti un dibattito aperto sulle buone prati-che legate all’arte e alla disabilità. La con-versazione sul libro di Rosamaria Vanadiasarà dunque il primo passo di un percorsoche intende proseguire e svilupparsi nelcorso dell’anno, un percorso il cui obiettivoprincipale sarà il confronto costruttivo traesperienze laboratori ali e artistiche svoltecon i ragazzi con disabilità.Un mondo di carta rappresenta quasi lanaturale evoluzione di un periodo altamen-te formativo per l’autrice: è infatti il raccon-

to di un’esperienza unica, svolta a contattocon ragazzi affetti da disabilità psichicaall’interno di un’aula-laboratorio di unCentro di riabilitazione. Uno spazio per il“recupero di frammenti di operatività, unmicrocosmo fatto di persone e cose carichedi significato”, dove la carta – e ciò chedalla carta prende vita – diventa un filo sot-tile che unisce le esistenze. Lunaria sposa la tematica poiché una delleattività principali svolte all’interno del suolaboratorio vede come protagonisti proprio iragazzi disabili. Con il Laboratorio DArt,infatti, la Cooperativa porta avanti da annil’idea che l’arte sia forse l’unico strumentoin grado di tirare fuori da ciascuno le diver-se potenzialità espressive, valorizzandodunque le diversità e accompagnando iragazzi disabili in un percorso alla scopertadel proprio insostituibile valore all’interno diun gruppo più o meno numeroso.L’autonomia, per le fondatrici FrancescaBillè, Serena Dascola e Alessandra Licata,passa proprio dal riconoscimento delle pro-prie peculiarità in relazione alle peculiaritàdel resto del gruppo. “Integrazione – spiegaFrancesca Billé - non significa soltanto riu-scire a stare assieme ad altre persone, mapoter entrare in sintonia con il contesto,mettendo le proprie potenzialità al serviziodi un progetto comune”.

Un incontro sul tema della disabilità in rapportoall’espressione artistica e alla creatività

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“Volontariato e Salute Mentale”

Il Cesv - Centro Servizi per il Volontariato diMessina propone un corso di formazionesu “Volontariato e Salute Mentale”. Il per-

corso formativo è gratuito e si svolgerà aBarcellona Pozzo di Gotto e a Messina dall’8ottobre al 10 dicembre, con 11 incontri: 9seminari e 2 tavole rotonde per un totale di 30ore. L’obiettivo è quello di offrire occasioni diriflessione sul tema ai volontari e agli opera-tori pubblici e privati che operano nel settoredella salute mentale. La partecipazione alletavole rotonde che si svolgeranno a Messinaè aperta a tutti, mentre la partecipazione aiseminari è aperta a coloro che effettuerannol’iscrizione al corso sino al 6 ottobre.Si legge nel documento di presentazione:“Nonostante siano trascorsi 37 anni dall’ap-provazione della Legge 180 (Legge Basaglia),in molte regioni d’Italia questa importante rifor-ma viene disattesa, con grave disagio dellepersone inferme di mente, delle loro famiglie edel tessuto sociale. E’ necessario fare il puntosulla situazione, cercando di favorire momen-ti di studio e di approfondimento sulla condi-zione del malato mentale, sull’integrazionedegli interventi socio-sanitari, sul rapporto conla famiglia e la comunità”. Il primo appuntamento è giovedì 8 ottobre, ore

16.00-19.00, a Barcellona Pozzo di Gotto,nella Sala Convegni Maggiore La Rosa(Vecchia Stazione). con il seminario sul tema“Il ruolo del volontariato nella società checambia”. Interverranno Rosario Ceraolo, diret-tore del CESV Messina, e Maria Lucia Serio,Consulente area Formazione del CentroServizi.Saranno relatori, o interverranno nelle tavolarotonde, tra gli altri: Roberto Motta - direttoreDSM (Dipartimento Salute Mentale) Messinanord - Azienda Sanitaria Provinciale diMessina; Enzo Sanfilippo – Dirigente AziendaSanitari provinciale di Palermo; FiorentinoTrojano –Psichiatra - Responsabile UOSModulo Dipartimentale Salute Mentale;Antonino Ciraolo – direttore DipartimentoSalute Mentale - Azienda Sanitaria Provincialedi Messina; Antonella Cammarota –Sociologa- Università degli studi di Messina; GisellaTrincas – Presidente Unasam; AntoninaSantisi – Assessore Politiche Sociali Comunedi Messina; Antonino Ciraolo – direttore dipar-timento Salute Mentale; Pippo Insana –Presidente Associazione di volontariato Casadi Solidarietà e Accoglienza di BarcellonaPozzo di Gotto; Santi Mondello - PresidenteCESV Messina.

un corso Cesv a Messina e Barcellona

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dietro le quintedietro le quinte

In Sicilia per impegni istituzionali, il ministro alleInfrastrutture, Graziano Delrio è andato giù pesante verso lagestione Crocetta.

Il governatore siciliano, rimasto in sella nonostante una paleseinconsistenza politica, si è beccato una caterva di rimbrotti perla gestione dei trasporti sull’isola. Con lui l’ANAS, è bastatauna gitarella tra le autostrade siciliane a Delrio per capire lacondizione di inciviltà e insicurezza. Oltra al famoso viadottoHimera, infatti, l’intera rete vive in uno stato di pericolo e ritar-di nei lavori. Delrio annuncia di aver già mandato una diffidaall’ANAS con minaccia di revoca delle concessioni. Il futuro parlerà per loro.Non solo strade, ma anche ponti. Il caso è sempre il solito: il ponte sullo Stretto. L’inconsistenza poli-tica di Angelino Alfano, spesso, spinge il ministro degli Interni ad intemerate alla cieca. Se ieri annun-ciava tronfio che il ponte era priorità del governo (che lo ospita ma non lo tiene in considerazione),subito è arrivata la risposta di Delrio. Altro che priorità, di cose più pregnanti in agenda ce ne sono inabbondanza. Il ponte no, solo un colpo di coda per uscire dall’anonimato del ministro dimenticato.

Le diffide di Delrio

di Francesco Certo

La sfiducia sventolata, e maiproposta in concreto, è servitaa tirare fuori dal torpore il sin-

daco Accorinti. Che non si sarebbearrivati a sfiduciare l’amministrazio-ne era noto sin dalle prime battute.Votare oggi non converrebbe a nes-suno, se non a pochi lupi solitari chestanno costruendo la propria credibi-lità. I partiti di confrontarsi col votohanno pochissima voglia, sia perchéquesti consiglieri sono consapevoliche la loro conferma non sarebbeautomatica; sia perché di candidatiforti neanche l’ombra. Ad oggi nes-sun movimento può permettersi unsindaco debole, ci vuole un nomeforte sia in campagna elettorale cheuna volta eletto.

Il Consiglio, però, non vuol passare per il famoso “can che abbaia e non morde” e al sindaco chie-de almeno una testa che accontenti il malcontento.Daniele Ialacqua rimane, dunque, al centro del dibattito tra amministrazione e opposizione. È lasua figura quelle che cheterebbe le acque agitate di Palazzo Zanca. Simbolo del venirsi incontro,l’agnello da sacrificare in cambio di qualche mese di pax politica.Il rimpasto, infatti, non è mai entrato nei pensieri del primo cittadino, cedere alle avances delConsiglio e decapitare Ialacqua non sembra convincerlo. Anche vero che l’assessore all’ambien-te ci sta mettendo del suo nel non rendersi saldo in Giunta.Dai problemi nella raccolta dei rifiuti (anche se le responsabilità dirette sono minime) fino ad alcu-ne posizioni pro movimenti antagonisti nella vicenda della tenda e del TSO che sono state stru-mentalizzate ad arte. Dopo Mantineo potrebbe essere Daniele Ialacqua l’uomo da derubricare per continuare a far gal-leggiare la zattera di Palazzo Zanca.

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Agnello da sacrificare

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La giunta Accorinti regalò sottoNatale lo spunto per riempirepagine di giornale con quel

“certa stampa” che parlava a tutti maaveva un destinatario diretto.Stessi termini, per la difesa chediventa attacco, vengono utilizzatinella conferenza stampa che conge-da Calogero La Piana da Messina,da quella comunità che poco loaveva amato (sicuramente non comealcuni predecessori) e che tanto lo hadiscusso, e continua a farlo.Strano e sorprendente chiedere, daparte di un Arcivescovo, di esseresollevato dal proprio incarico alSanto Padre. Già questo di per séstuzzica la fantasia dei cacciatori discoop, se si aggiunge che le motiva-

zioni di La Piana rimangono fumose, allora il gioco è fatto.Motivi di salute, non specificati, ma che vanno rispettati come si deve rispetto a chi fa un passo indie-tro per un malessere. C’è altro? Beh, le chiacchiere sulla gestione La Piana di tantissimi aspetti dellasua guida alla Diocesi si sono sprecate. La Piana ha detto basta tra le lacrime, sincere per la fine di un incarico che lo ha visto finire al centrodel dibattito per alcune nubi sulla gestione finanziaria per via di presunti ammanchi, vicenda respintacon forza. C’è di più dei motivi di salute per tanti, ma senza le famose pezze d’appoggio rimane esercizio inuti-le. Chiaro, le dimissioni di La Piana non possono non lasciare sorpresi e le critiche a “certa stampa”puzzano tanto di mani avanti, con la minaccia di azioni legali che dovrebbero spegnere il fuoco dellacuriosità. Amen.

Come ogni anno, ci troviamo a vergare questa nostra rubrica incoincidenza o prossimità dell’anniversario dell’alluvione che hacolpito Scaletta e Giampilieri, ormai 6 anni fa.

Lo facciamo perché nella memoria collettiva quel giorno, quel 1° otto-bre del 2009 non venga dimenticato o commemorato col pilota auto-matico. Anche quest’anno potremmo rivangare il Berlusconi addor-mentato durante i funerali in Duomo, o l’assenza di Napolitano che si ricorda della Sicilia solo per lesue vacanze incartapecorite nelle Eolie. Sarebbe inutile farlo, ricordiamo le 37 vittime dell’alluvione, 6di queste mai ritrovate. Pensiamo a 6 famiglie che piangono una tomba vuota di corpi mai più visti. L’Italia vive di queste stragi con regolarità ad orologeria, le cattive stagioni stanno arrivano e con esseconteremo le vittime di una bomba d’acqua o di un torrente in cui manca la manutenzione ordinaria,figuratevi la straordinaria.Nelle nostre memorie rimangono quelle ore, negli occhi dei sopravvissuti si legge ancora la paura.Quello più vera e spaventosa, la paura della natura che per quanti noi, esseri umani, possiamo sen-tirci forti non potremmo mai sconfiggere.

Anniversario da non dimenticare

La Piana, la stampa e le differenze

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foto Peppe Saya

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INIl teatro è sempre stato, sin dalle sue origini, “specchio” dellavita quotidiana, della realtà che scorre su un binario paralleloa quello della scena. Rispettare questa regola oggi non è,

sicuramente, facile, data la complessità della realtà odierna, diun mondo dove i confini sono ormai solo geografici e dove l’in-contro/confronto con l’altro è all’ordine del giorno. Eppure, nono-stante tutto c’è chi non considera la partita persa in partenza, eci prova riuscendo anche bene in questa impresa. Stiamo parlan-do, ovviamente, del “Progetto Parola Pasolini”, promosso dall’as-sociazione culturale DAF-Teatro dell’Esatta Fantasia e direttodall’attore e regista Angelo Campolo.Un laboratorio degno di lode perché incarna al meglio la regolache abbiamo citato prima e che possiamo considerare la veraessenza del teatro, facendo di quest’ultimo un ottimo strumentodi socializzazione ed integrazione. Tra i partecipanti al progetto,infatti, vi è anche un folto gruppo di giovanissimi migranti, ospitidel Centro accoglienza “Ahmed”, coordinato da Clelia Marano.Quest’ultimi hanno scelto di mettersi in gioco, hanno scelto diessere selezionati per un percorso che sfocerà nella realizzazio-ne di tre spettacoli liberamente tratti da “Teorema” di Pier PaoloPasolini.Il loro contributo diventa “arma vincente” di un progetto laborato-riale che nasce con lo scopo di indagare il processo di incontroscenico con l’Altro da sé, sia a livello fisico, attraverso uno studiodella postura e della funzione delle parti del corpo, quanto dram-maturgico, con l’elaborazione di una drammaturgia di gruppo. Ungruppo compatto dove non esisterà alcuna differenza di razza,dove bianchi e neri si ritroveranno fianco a fianco animati dallastessa passione per l’arte e pienamente coinvolti in quel perfettoconnubio di corpo, musica e ritmo che è parte integrante del tea-tro.Al “Progetto Parola Pasolini” rivolgiamo, dunque, tutto il nostroplauso per aver messo in evidenza un’altra grande potenzialitàdel teatro, per aver reso il palcoscenico punto di incontro tra cul-ture diverse, luogo di inizio di un viaggio che ci porterà a diveni-re abitanti più consapevoli di un mondo globale.

Palcoscenico: luogo di incontro con l’Altro

di Alessia Vanaria

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OU

TN

icola Cucinotta, consigliere comunale di Messina delPD, proprio non è riuscito a tenere per sé le proprieidee, diciamo un po’ vintage, sulla questione omoses-

suale. “Meglio essere definito omofobo e troglodita che esse-re un peccatore e sodomita”; breve sintesi del post diFacebook che in queste ore indigna il Partito Democratico,tanto da far scattare la sospensione dello stesso Cucinotta daparte del segretario regionale Raciti.Si spacca l’opinione pubblica sulla questione, tra quelli cheprovano vergogna riflessa di far parte dello stesso partito diCucinotta, o anche dello stesso consesso civile del consiglie-re; e quelli che difendono il diritto di esprimere le proprie ideeanche se politicamente scorrette.Il famoso “je suis Charlie” di cui si è abusato dopo la strage diCharlie Hebdo torna, strumentalmente, di moda per porsi afianco di qualsivoglia parto della mente umana. Nessunovuole censurare Cucinotta, anche perché le persone si giudi-cano anche dal proprio pensiero e quindi il giudizio sul consi-gliere PD adesso può prendere forma concreta; come se lafoto su un quod per festeggiare la chiusura dell’isola pedona-le non fosse bastata. Potremmo dire, ma non ci va di farlo, che nel 2015 dibattereancora sulle preferenze sessuali è materia per incolti. Parlaredi teoria gender e matrimoni omosessuali come del primopasso verso fine la razza umana è quasi da denuncia per ter-rorismo intellettuale. Ma l’intelletto sembra non essere pre-sente in tutta questa vicenda.Libertà di pensiero contro l’opportunità di esprimere certi pare-ri. Per qualcuno sta tutto qui, ma è davvero un modo per espri-mere il proprio parere parlare con quei toni della naturaumana altrui? Il dibattito sui diritti omosessuali dovrebbe par-tire su basi meno rustiche di “meglio omofobo che sodomita”.Dov’è, in questa frase tanto greve, il dibattito o il pensiero? Lasensazione è quella della repulsione verso l’altro. Incitamentoverso una forma di odio e paura (l’omofobia è questo) da con-trapporre all’idea di peccato cattolico. Infine, sentivate il biso-gno di queste opinioni? Noi no, meglio zitti.

Meglio zitti, che è meglio

di Francesco Certo

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Cento SiciliePresentata l´edizione 2015 di “Cento Sicilie”, la rassegnache dal 25 al 30 settembre al Monte di Pietà ha previstouna serie di appuntamenti che si propongono di valorizza-zione le eccellenze artistiche e letterarie siciliane.

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mercoledì 23giovedì 24venerdì 25sabato 26

domenica 27lunedì 28

martedì 29

Settembre 2015

Eletti i nuovi Direttori di DipartimentoSono stati eletti i nuovi direttori di Dipartimento, che reste-ranno in carica nel triennio 2015/2018, e i nove docenti inrappresentanza delle tre macroaree scientifico-disciplinariall’interno del Senato Accademico.

Danneggiata la fontana Orione

La città di Messina si risveglia con un nuovo atto di vanda-lismo. È stata infatti danneggiata la Fontana Orione, rimos-sa una parte di uno dei tre gradini di forma decagonale chene costituiscono il basamento.

Mons. La Piana si dimette dall’incarico

“Ho deciso di rimettere il mio mandato in quiescenza per ilbene della chiesa e della vostra comunità cristiana, chenon voglio ritardare”. Con queste parole, rivolte in occasio-ne dell’incontro con la stampa, Mons. La Piana, ha saluta-to la città.

Il Messina batte il CosenzaUn Messina interessante tatticamente e brillante per tuttala sfida vince con merito l’incontro contro il Cosenza. 2-0 ilrisultato finale per la squadra allenata da Di Napoli che dafiducia a Cocuzza che lo ripaga con una doppietta.

Conferenza dei sindaci della provinciaSi è svolta a Palazzo Zanca, la Conferenza dei Sindacidella provincia di Messina. L´incontro è stato finalizzato adesprimere parere obbligatorio per la verifica della con-gruenza con gli indirizzi, gli obiettivi ed i vincoli della pro-grammazione sanitaria riferita alla Provincia di Messina.

Avviso di criticità meteo

La Sala Operativa della Protezione Civile Regionale hacomunicato, sulla scorta del bollettino di vigilanza meteoro-logico nazionale, un livello di criticità moderata per rischioidrogeologico per i Comuni del versante tirrenico e ionico;allerta codice arancione e fase operativa di preallarme.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Proposte utili a migliorare la viabilità a Torre Faro

La fine dell’estate ha portato con sé la sospensionedella tanto discussa ordinanza comunale sulla viabili-tà del villaggio di Torre Faro, emanata per migliorare

la qualità di vita dei residenti e dei numerosi villeggianti,che ogni anno affollano lo storico borgo marinaro per gode-re delle splendide spiagge e del suo incantevole mare.

Il consigliere della VI circoscrizione Giuseppe Sanò ha elaborato alcune proposte che possonoaiutare a migliorare ancor di più la viabilità per la prossima estate. Prima tra tutte si ritiene indi-spensabile l’accelerazione dell’iter burocratico necessario al collegamento del parcheggio deno-minato “Torri Morandi” con la via Senatore Arena mediante una breve strada. Suddetta via ridur-rebbe i tempi di percorrenza della navetta e il traffico di fine giornata. Rimanendo sul famoso par-cheggio è fondamentale, per non arrecare danni alle abitazioni limitrofe, rendere l’intera area privadella polvere sollevata dal transito veicolare mediante qualsiasi soluzione che questa amministra-zione vorrà adottare, purché efficace. Per scongiurare, inoltre, parcheggi in zone diverse da quel-le utili all’ordinanza,si potrebbe estendere la zona delimitata dalle strisce blu sino a raggiungerel’equidistanza dal parcheggio Torri Morandi. Infine, andrebbero invertiti i sensi di marcia delle duestrade che si snodano al centro del paese, la via Santa Domenica e la via Primo Palazzo.

VI CIRCOSCRIZIONE

Via Nocera a Bisconte: la Favelas del 2015

La via Nocera di Bisconte è un arteria che si trova nelle adia-cenze del campo sportivo Marullo di Bisconte. Un tempo, finoal 2004, sovraffollata da diverse famiglie, oggi conta pochis-

sime famiglie, sei, dal momento che le altre hanno avuto l’asse-gnazione di un alloggio di E.R.P. a Catarratti e nei 189 alloggi diBisconte. Sei famiglie nel 2004 non ce l’hanno fatta ad avere unalloggio, complice la mancanza di requisiti.Premesso ciò, il consigliere della III circoscrizione AlessandroCacciotto non chiede per queste sei famiglie un alloggio dalComune, anche se sarebbe il caso di riaccendere i riflettori sulrisanamento in città, quanto piuttosto di offrire alle poche famiglie rimaste in via Nocera, delle con-dizioni di vivibilità decorose. Buona parte dell’Amministrazione, secondo Cacciotto, non conosce via Nocera perché, se la cono-scesse non potrebbe non intervenire urgentemente per “restituire decoro a delle persone che cometutte le altre sono cittadini di Messina, già, quella città a vocazione turistica, la città metropolitana,l’area integrata dello stretto…”Cacciotto chiede alle istituzioni, ciascuna per la parte di competenza, di intervenire con assolutaurgenza in via Nocera provvedendo a bonificare l’intera area con interventi di scerbatura, disinfe-stazione, derattizzazione, posa di asfalto. Sarebbe un segnale molto importante per delle famiglieda troppo tempo dimenticate.

III CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Isole pedonali: arrivano nuove proposte

Riceviamo e pubblichiamo la nota inviataci dal consiglio della IV circoscrizione: “CONSIDERATO che l’A.C., all’inizio della stagione estiva, ha istituito un’area pedonale intorno alDuomo, apportando modifiche alla viabilità e aggiungendo, anche se in numero esiguo, comple-menti d’arredo; CONSIDERATO ALTRESI' che il Consiglio Circoscrizionale, ascoltate le istanzedella cittadinanza e dei commercianti, ha già presentato dei suggerimenti e delle proposte per ren-dere l’area suddetta maggiormente vivibile, e nello specifico considera necessario apportare dellamodifiche all’ordinanza di istituzione dell’area pedonale Duomo cosi come di seguito si riporta:1. ripristinare delle fioriere in via I Settembre, con implemento ulteriore degli elementi di arredo alfine di recuperare gli spazi vivibili pubblici e di socializzazione del centro storico urbano;2. invertire il senso di marcia della Via S. Filippo Bianchi, nel tratto ricompreso fra Via C. Battistie Via Ghibellina;3. legittimare la svolta a sinistra in entrambe i sensi di marcia nell’incrocio fra Via C. Battisti e ViaT. Cannizzaro;4. aprire un varco nei marciapiedi di Piazza Duomo –fronte civico 26- e in prossimità di tutti i var-chi pedonali al fine di consentire l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti;5. ripristinare le telecamere di videosorveglianza;6. provvedere all’istituzione della raccolta porta a porta nell’area vista la decisione di eliminare tuttii cassonetti della spazzatura;7. riaprire il parcheggio del Corso Cavour-Duomo;8. chiudere totalmente al traffico veicolare anche l’area ricompresa fra Corso Cavour, Via DellaZecca, Via C, Battisti e Via Consolato Del Mare e nello specifico:- Via I Settembre, nel tratto compreso fra Via G. Venezian e Via Università;- Via G. Venezian, nel tratto compreso fra Via Della Zecca e Via I Settembre;- Via Università, nel tratto compreso fra Via della Zecca e Via I Settembre;- Via Loggia Dei Mercanti, nel tratto compreso fra Corso Cavour e Via Garibaldi;- Via Argentieri e Via Colombo, nei tratti compresi fra Via Loggia dei Mercanti e Via Consolato delMare;9. predisporre incentivi fiscali ed economici rivolti alle attività per consentire alle stesse nuoveoccupazioni e/o traslochi in altra zona;10. predisporre un piano commerciale per le aree pedonali, incluse”Duomo” e “Cairoli”, valutandodi revisionare le modalità di occupazione del suolo pubblico;11. istituire e convocare un comitato di gestione delle aree pedonali con urgenza e cadenza rego-lare, includendo almeno un componente delle Circoscrizioni competenti territorialmente.

IV CIRCOSCRIZIONE

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V CIRCOSCRIZIONE

Degrado sul lungomare del Ringo Segnalazione di Orazio Polimeni responsabile circolo democratici riformistidella V Circoscrizione

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“Caro Accorinti, hai dissertato di fronte ai consi-glieri sulla valenza della cravatta e non ti seiaccorto che la Comunità che rappresenti vale

oggi davvero poco sui tavoli della Politica nazionale,sul piano della operatività e dell'immagine”Lo afferma il capogruppo all’ars del Pdr, on. BeppePicciolo, esortando il Sindaco a ridare credibilità allaCittà: “superando le sterili parole e pensando ai pro-blemi veri di Messina perché, ad esempio, è assur-do far pesare sulle spalle dei messinesi la Tarsu epoi vedere la città ridotta in questo stato! Eppure –ha proseguito il presidente regionale del Patto deidemocratici per le riforme – questa è la regola e noil’abbiamo subita in silenzio. Adesso – ha concluso -almeno per il grande sacrificio di dover sopportare ilpeso della giacca nelle sedi istituzionali cerca di evi-tare di ripetere sempre le stesse valutazioni, cercan-do di risolvere i problemi seri prendendo esempiodalla vicina Amministrazione di Catania che "in giac-ca e cravatta" sta portando a casa milioni di euro difinanziamenti europei. Faremmo tutti bella figura evi-tando sterili polemiche!"

foto Peppe Saya

“Caro Accorinti l’abito non fa il monaco… ma cer-tamente aiuta il monastero! Se una cravatta puòdare ossigeno alle comunità che si rappresentanoè bene indossarla, Catania e Palermo docet mentreMessina attende alla finestra l’ultimo boccone”

LA POLEMICA DELLA “GIACCA E CRAVATTA”

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“Caro Picciolo, se la comunità che rappresentovale davvero poco sui tavoli della politica regio-nale e nazionale, come tu affermi, probabilmen-

te dipende anche da tanti che siedono in quei con-sessi e che continuano a fare troppo poco persostenere Messina ed i messinesi. Nel corso delmio intervento di ieri in Aula consiliare, come certa-mente i resoconti ufficiali hanno riportato, ho esorta-to tutti a contribuire a risolvere problemi atavici checontinuano a penalizzare il nostro territorio, e chedipendono proprio da decisioni che aspettiamo daPalermo e Roma. La nostra comunità sarà grata ate ed agli altri rappresentanti politici che si impegne-ranno davvero in quella direzione, evitando di farrimanere per mesi, o addirittura anni, le praticheferme sui tavoli. Quanto alle ripetute polemiche su''giacca e cravatta'' – ha concluso il sindacoAccorinti - non si è trattato di una dissertazione masi è solo data una risposta ad una domanda di unconsigliere per una più pertinente riflessione sullalibertà di espressione”.

In risposta alla replica del capogruppo Ars delPdr, Beppe Picciolo, alle dichiarazioni espresseieri dal sindaco, Renato Accorinti, in Aula consilia-re, il primo cittadino ha precisato

foto Peppe Saya

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E' iniziata alle 13.15 latanto attesa seduta diConsiglio comunale in

cui il Sindaco doveva recupe-rare lo sgarbo istituzionaledello scorso Consiglio, quan-do rifiutandosi di parlare inaula convocò, in contempora-nea, insieme alla sua Giuntauna Conferenza stampa. Daallora, i lavori d’Aula nonerano più stati sereni e così ilSindaco ponendo fine a que-sto sistema di picca e ripicca,si è finalmente presentatoriprendendo in parte quantogià detto in conferenza stam-pa, ovvero una relazione sull'operato della Giunta, in unintervento lungo circa 2 ore emezza. C’è tutta la buonavolontà di chiarirsi con ilConsiglio e di superare qual-siasi tensione, introduce ilSindaco Accorinti, perchédobbiamo lavorare per unacittà che sta soffrendo. Perquanto riguarda l’AssessoreIalacqua, io condivido quantoha fatto sia sul verde e anchesui rifiuti. Abbiamo sbagliatodelle potature in viaTommaso Cannizzaro, noi loammettiamo, ma ritengo checi siano state delle cose posi-tive. Per quanto riguardaMessinAmbiente abbiamopreso una macchina dovenon c’era neanche il motore.E’ poi seguito l’ intervento dimolti Consiglieri che accusa-no il Sindaco di non averaffrontato davvero i temi caldidella città e di aver promessocose futuribili. Ci sono fatti dicui non possiamo non tenere

conto, ovvero che la gestionedel verde pubblico e dei rifiutinon vanno. Perciò ci auspi-cheremmo che lei facessedimettere il suo Assessore oquanto meno gli cambiassele deleghe, perché ognunodeve fare quello che sa fare eIlacqua, probabilmente, saràcapace in altro. Per il benedella città continueremo afare il nostro lavoro di ispe-zione e controllo, ma sicura-mente non appoggeremo ilsuo operato. Tutto cambiaper restare come prima.Intanto, come sottolineano iConsiglieri Sturniolo eRisitano, ci dovrebbero esse-re le scuse da parte delConsiglio per Irene e Sergio,perché la sentenza che liriguarda non fa menzione dialcuna aggressione ai vigili.

cittàcittà

Confronto con Accorinti: Ialacqua bocciato a cura di Marilena Faranda Consiglio Comunale

Ipadri Carmelitani lascia-no Messina. I due religio-si che sino a ora avevano

abitato il convento diMessina andranno a farparte della comunità diTrapani. Per salutare i fede-li, si è svolta una celebra-zione eucaristica, celebratada Mons. Mario Di Pietro, econ il Priore Provinciale deiCarmelitani, P. GiovanniGrosso. Mons. Di Pietro,durante l’omelia ha detto,che non comprende appie-no la scelta del l’ordine diabbandonare la città, ma ècerto che grazie al nuovo

parroco, DonG i a n f r a n c oCentorrino, sipossa prose-guire in quelcammino dispiritualità de iC a r m e l i ta n i .Alla fine della

Celebrazione, il PrioreProvinciale ha spiegato iperché di questa. PadreGrosso, ha detto come lacrisi di Vocazioni, non abbiapermesso un ricambio disacerdoti , a ciò si aggiungala crisi finanziaria che nonconsente il mantenimentodell’ampia struttura. E’certo, che lo spirito carmeli-tano non si spenga. A salu-tare Padre Pippo e PadreGerard una moltitudine difedeli, i rappresentanti delterz’ordine carmelitano e laConfraternita di S. Mariadel Carmelo.

Parrocchie

I carmelitani lascianoMessina

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foto Peppe Saya

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Scade alle ore 12 dimercoledì 7 ottobre iltermine per la presen-

tazione delle candidature perla designazione di tre membrieffettivi, di cui uno con funzio-ni di presidente e di duemembri supplenti, in seno aiCollegi sindacali delle societàa partecipazione comunaleA.M.A.M. (AziendaMeridionale Acque Messina)S.p.A. e A.T.O. Me3 S.p.A. inliquidazione. Gli interessatidevono far pervenire la pro-pria proposta, con la specificadella carica per la quale sivuole concorrere (presidentee/o componente), unitamenteall'allegata dichiarazionesostitutiva ex art. 46 e 47

D.P.R. 445/2000 e ss.mm.ii.ed al curriculum vitae, in for-mato europeo aggiornato. Leproposte devono essere pre-sentate all'U.R.P. a PalazzoZanca, anche tramite A/R, oall'indirizzo di posta elettroni-ca [email protected]. L'avviso è pubblicatosul sito istituzionale delComune all'indirizzowww.comune.messina.it

Ville comunali

Nuovi orari di apertura

Le ville comunali, da oggisino al 31 marzo 2016,rimarranno aperte al pubbli-

co dalle ore 8 alle 20. Solo perVilla Dante l'orario di aperturasarà dalle ore 8 alle 18,30 sino al31 ottobre; dal primo novembresino al 31 marzo l'orario di aper-tura al pubblico sarà dalle ore 8alle 17.

Contributi affitti 2011

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Graduatoria dei beneficiari Presentazione candidature all’AMAM

Il braccio di ferro fra ilConsiglio e le imminentiscadenze non sono, però,

l’unico problema deiConsiglieri, che in questi ulti-mi giorni sono diventati ostag-gio dell’Aula, in quanto primaerano abituati ad entrare eduscire dalle commissioni apiacimento, in quanto basta-va mettere la firma. Per alcu-ni, difatti, la partecipazioneconsisteva nel mettere lafirma ed andarsene. Adesso,dovendo recepire la nuovanormativa regionale sull’effet-tiva partecipazione alle com-

missioni, il Segretario genera-le Le Donne ha imposto che ifunzionari del consiglio pre-tendessero la comunicazionedi uscita di ciascunConsigliere anche per andareall’”ufficio di gabinetto”.

Consiglio ComunaleConsiglieri chiedano permesso per “l’ufficio di gabinetto”

30 Settembre 2015 49

Avviso

Da martedì 29, sino al 10ottobre, è possibile pren-dere visione della gradua-

toria relativa ai beneficiari ed agliesclusi per il contributo affitti rela-tivo all'anno 2011, approvata condeterminazione n. 143 dello scor-so 24 settembre. Gli interessatipossono collegarsi all'AlboPretorio on–line del Comune orecarsi direttamente alDipartimento Politiche Sociali, aPalazzo Satellite, 1° piano, piaz-za della Repubblica,1.

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Raid dell'Etna, giro della Sicilia per auto storicheMessina - Piazza Duomo - 30 settembre 2015

Foto Peppe Saya

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Giunge a Messina la diciottesima edizione del “Raid dell’Etna - Giro della Sicilia per Autostoriche”.160 piloti al volante di prestigiose auto, provenienti dal nord Italia e da varie nazioni tra cui: Francia,Belgio, Svizzera, Olanda, Germania, Austria, Argentina, Stati Uniti d'America, Principato di Monaco.

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ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Completato il progetto della mappatura georeferita

Risoluzione Problematiche ambientali

E’ stato completato il progetto relativo alla mappatura digitalegeoreferita dei fogli catastali dell'intero territorio provinciale.

Il risultato del complesso lavoro, utilizzabile anche via web, consentedi eseguire, su un unico strato cartografico provinciale, ricerche avan-zate sulle singole particelle e sui dati ad esse collegati e di utilizzarnei contenuti per l'individuazione particellare di superfici per i progetti chehanno come riferimento il territorio, come nel caso di dissesti idrogeo-logici, problematiche ambientali, attività di settore riguardanti gli entiterritoriali minori (numerazione civica, posizionamento sottoservizi,attività urbanistiche e similari).La Città Metropolitana di Messina è tra i pochi Enti in Italia ad aver rea-lizzato lo strato informativo digitale per la gestione dei servizi sul terri-torio.

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E’ stato più volte ribadito che bruciare CSS non conviene né all’ambiente né alla salute ele motivazioni che si forniscono per giustificare questa pratica “sono pericolose ed incon-sistenti”. Bruciando CSS invece di combustibili fossili si riducono di poco le emissioni di

CO2 mentre "aumentano le emissioni di metalli pesanti". La combustione del CSS ha un impat-to negativo sull’ambiente derivante dai composti che questa genere, come diossine, furani,PCB, normalmente assenti nelle emissioni da combustibili fossili. Questo tipo di composti tos-sici emessi in atmosfera, presentano un particolato ultrasottile (PM 2,5; >0,1) che non vienesufficientemente intercettato dai sistemi di filtrazione e abbattimento negli inceneritori. Nel CSSè ammessa la presenza di cloro sino all’1% e ciò lo rende in grado di incrementare le emissio-ni di diossine e altri composti tossici clorurati persistenti in palese violazione della Convenzionedi Stoccolma sui POPs ( inquinanti organici persistenti ). L’Italia è attualmente al terzo posto inEuropa per numero di inceneritori operativi contravvenendo alle più recenti direttive europee,che chiedono ripetutamente agli Stati membri l’abbandono completo dell’incenerimento entro ilprossimo decennio. Le lobby degli inceneritori fanno gruppo non solo perché hanno in comu-ne interessi economici ma anche perché è il modo che hanno per sopravvivere. La manifesta-zione di Domenica 27 Settembre ad Archi è stata l’ennesima manifestazione della VOLONTA’popolare che va ben al di sopra di uno striminzito referendum limitato al solo Comune di S.Filippo già asservito ai colossi industriali e che, in questo momento, sarebbe non strumento didemocrazia come quello del 1989 contro la trasformazione a carbone della Centrale Enel, magrimaldello della lobby industriale per esercitare un inutile ricatto occupazionale sullaCittadinanza però dell’intero Comprensorio. Le tremila e passa persone che hanno manifesta-to ad Archi non sono scese in “passerella” ma hanno reso testimonianza della disattenzionedella politica con la “p” minuscola che ha venduto Salute e salubrità dell’Ambiente per meri

L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente ed il CSS

Milazzo

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vantaggi economici e logiche di scambio di voti. Tremila Cittadini hanno il DIRITTO di dettarequalunque agenda politica, a maggior ragione in ASSENZA palese delle Istituzioni locali. I variSindaci di S. Filippo, nessuno escluso, non hanno avuto e non potranno mai avere alcunapatente di “ambientalista” perché hanno contribuito nel corso degli anni non solo al continuodegrado ambientale ma anche e soprattutto alla mancata bonifica dell’area, recitando (loro)litanie, assentendo ad ulteriori insediamenti industriali. E’ ambientalista chi RISPETTA i CITTA-DINI e le naturali vocazioni del territorio. I lavoratori sanno benissimo che, in questo momen-to, sono “carne da baratto” per via di un Presidente della Regione che, pur conoscendo l’esu-bero della produzione nella nostra Regione di energia elettrica di ben del 10% in più, sta auto-rizzando nuovi elettrodotti e dismissione di impianti con conseguente incenerimento di rifiuti.La “mafia” non è un evento personale e personalizzato ma è quella che stanno subendo iCittadini del Comprensorio del Mela da troppi decenni al punto che il Presidente Crocetta haABBANDONATO la Valle del Mela. I lavoratori saranno continue vittime di ricatti occupaziona-li per assoluta mancanza di programmazione a livello regionale se non coglieranno l’occasio-ne per accogliere le osservazioni del vero mondo ambientalista. Troppe evidenze medico-scientifiche stanno dalla parte dei Cittadini!Presso la Direzione Generale dell’Ambiente della Commissione Europea è in corso di valuta-zione una proposta di procedura di infrazione contro l’Italia proprio in relazione alle norme chehanno definito l’uso del CSS. In particolare motivo di contestazione è il fatto che tale CSS nonpotrebbe perdere la qualifica di “rifiuto“ come avviene in Italia in quanto, qualora venisse bru-ciato in impianti, mancherebbe di un presupposto necessario e cioè che “ l’utilizzo della sostan-za o dell’oggetto non porti ad impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana “come recita l’art 6 § 1 lettera D della direttiva 2008/98/CE .

Dr. Giuseppe Falliti

E’ stato più volte

ribadito che bruciare

CSS non conviene né

all’ambiente né alla

salute e le motivazio-

ni che si forniscono

per giustificare que-

sta pratica “sono

pericolose ed incon-

sistenti”.

La combustione del

CSS ha un impatto

negativo sull’ambien-

te derivante dai com-

posti che questa

genere, come diossi-

ne, furani, PCB, nor-

malmente assenti

nelle emissioni da

combustibili fossili

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Ennesimo "buco nell'acqua" del Governo regionale

Nei prossimi giorni potrebbe arrivare formalmente una impugnativa che tanti, anche all'in-terno dell'assessorato all'Energia guidato dalla renziana Vania Contrafatto, danno percerta. L'annunciato successo, così, rischia di tramutarsi solo nel nuovo fallimento.

Nell'ennesimo scivolone amministrativo di questo governo. Il Consiglio dei ministri quasi certa-mente ormai impugnerà la norma sull'acqua pubblica. Una legge che penalizzerebbe troppo –violando così la Costituzione – i privati che intendano investire in Sicilia. Sia per la “prevalen-za” data al pubblico, sia per la brevità della concessione (9 anni). Ma non solo, la legge preve-de un meccanismo di penalità nel caso di affidamento ai privati, e una serie di deroghe alnumero degli ambiti ottimali. Formalmente nove, ma che rischiano di moltiplicarsi in seguitoappunto alle eccezioni previste dalla norma. Tra cui quella che prevede la possibilità per iComuni che non hanno consegnato all'Ato le reti idriche, di tenersele. In questa realtà sfilac-ciata, dove ben 175 agglomerati urbani non sono a norma in materia di sistemi fognali e depu-rativi previsti dall’Ue, è piombato prima delle ferie d’agosto un disegno di legge molto attesosulla "Disciplina in materia di risorse idriche", meglio noto come legge sull’acqua pubblica. Male trattative e gli scontri consumati dentro e fuori i palazzi del potere porteranno con sé conse-guenze sull’unità delle varie compagini politiche. Il primo duello si è consumato nei giorni scor-si all’interno del Pd e dello stesso governo regionale. L’assessore competente, l’ex magistratorenziano Vania Contrafatto, ha minacciato di incostituzionalità una legge che prevedesse nella

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gestione dell’acqua solo il ruolo delle società pubbliche,mentre il presidente della Regione, Rosario Crocetta, haribadito di voler puntare solo sulla gestione pubblica, per-ché «la linea del governo è quella del programma conse-gnato ai cittadini il 29 settembre del 2012. Indietro non sitorna». Una posizione dura di Crocetta, consapevole dipoter contare sul sostegno dei grillini e di spaccature intutti i partiti. Ma alla fine indietro si è parzialmente tornati.Un emendamento-mediazione tra Crocetta e il Pd hasuperato lo scoglio principale della riforma in discussionein Parlamento regionale, provocando non pochi maldipan-cia tra i Cinquestelle e centrodestra. In realtà si va versoun compromesso che prevede la presenza di privati agestire l’acqua in Sicilia, ma a condizioni che rendonopoco appetibile e perfino rischioso questo business chevale tre miliardi di euro. I punti essenziali approvati indiriz-zano la Sicilia verso una gestione che privilegia in modoevidente le società pubbliche e i Comuni. Infatti, i privatipotranno gestire il servizio per 9 anni al massimo e la scel-ta dovrà essere motivata da ragioni di economicità. A ren-dere difficile la vita ai gestori privati è anche l’obbligo dimantenere le condizioni economiche del servizio "blocca-te per tutta la durata dell’affidamento"; vengono previstemulte salate in caso di disservizi, da 100-300 milioni dieuro per ogni giorno di interruzione della distribuzione del-l’acqua fino alla rescissione del contratto se si supereran-no i 4 giorni. Le sanzioni andranno a pagate all’Ato mal-grado le proteste dell’opposizione che volevano mettereun freno al numero di enti travolti da buchi finanziari. Neltesto del ddl prevista anche una razione quotidiana di 50litri, che non può mancare a ogni cittadino né può esseresospesa per motivi economici. Tariffe scontate del 50%laddove l’acqua non può essere usata per fini potabili, néper cucinare. Ci chiediamo come mai non si tenga contodell’esperienza di molte metropoli europee, come Parigi eBerlino che dopo una decennale sconsiderata gestioneprivata hanno scelto la gestione pubblica. In Sicilia si tentadi fare il contrario, non tenendo conto neppure dell’espe-rienza della provincia di Agrigento, dove nei Comuni agestione privata sono stati riscontrati notevoli disservizi,inefficienze e bollette elevate». Oggi, insomma, ogniComune può gestire l'acqua come vuole. Ma governo emaggioranza hanno deciso, nonostante tutto, di andareavanti. E rischiano, adesso, di fare l'ennesimo inevitabile“buco nell'acqua”.

“Sono passate delle

leggi che erano

parti fondamentali

del mio programma”,

aggiunse, orgogliosoCrocetta. Peccato che tutte questenorme, secondo il governonazionale, sono incostitu-zionali.Da quella sugli appalti (già impugnata) a quellasui Liberi Consorzi, pas-sando appunto dall'acqua

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Ars, festeggiati i 95 anni dell’ex presidente FasinoL’Assemblea regionale siciliana ha festeggiato stamattina i 95 anni dell’ex presiden-te della Regione, il democristiano Mario Fasino. Con una cerimonia nella sala rossadi Palazzo dei Normanni, alla presenza dei presidenti dell’Ars, Giovanni Ardizzone,e dell’Associazione ex parlamentari, Rino La Placa, il Parlamento siciliano ha volu-to rendere omaggio a Fasino, che ha occupato gli scranni di Sala d’Ercole per 8 legi-slature, dal ’51 all’86. Presidente della Regione per 5 governi, dell’Ars per due annie assessore per ben 16 volte, Fasino, come ha sottolineato Ardizzone, consegnan-dogli una targa-ricordo, è stato “uno studioso e propugnatore dell’autonomia sici-liana, protagonista di un lungo e fervido periodo della vita politica regionale e hafatto la storia di questo Parlamento”.

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Nella foto da sinistra: Ardizzone, Fasino e La Placa

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Una beffa per l’olivicoltura siciliana

Olio d’oliva, terrorismo e immigrazione. Sbarchi, bombeed export. Sostantivi apparente distanti, ma legati da ununico e scivoloso terreno: quello economico. La

Commissione europea ha deciso di facilitare l'export di 35 milatonnellate di olio d'oliva extra dalla Tunisia verso l'Ue. Perché?Per solidarietà. "Periodi eccezionali richiedono misure eccezio-nali", ha spiegato il capo della diplomazia Ue, FedericaMogherini, sottolineando come la proposta costituisca "un fortesegnale della solidarietà dell'Ue nei confronti della Tunisia", ingravi difficoltà economiche dopo gli attentati terroristici."Questa iniziativa è il risultato dell'impegno Ue ad aiutare l'eco-nomia tunisina a seguito dei recenti terribili eventi" - aggiungo-no il commissario europeo all'agricoltura, Phil Hogan e il com-missario europeo al commercio, Cecilia Malmstrom, secondocui l'obiettivo "è quello di creare più posti di lavoro a beneficiodella popolazione tunisina". La proposta, che dovrà passare alvaglio di Europarlamento e Consiglio Ue per ottenere il via libe-ra, prevede una misura temporanea fino alla fine del 2017, chedovrebbe scattare una volta esaurita la quota già fissata di56.700 tonnellate di olio d'oliva tunisino esente dai dazi doga-nali. Per il Paese nordafricano questo prodotto rappresenta laprima voce dell'export nell'Ue e ha alle spalle un'industria chefornisce oltre un milione di posti di lavoro, fra diretti e indiretti."Una beffa per l’olivicoltura italiana e per quella siciliana e delsud in particolare" tuona il presidente regionale della sezioneolivicola di Confagricoltura Sicilia, Giovanni Selvaggi. "Siamopronti bloccare i porti per scongiurare questo attentato all’olioitaliano e sollecitiamo i nostri parlamentari europei affinchétutelino un pezzo importante dell’agricoltura Made in Italy, quisi rischia di far saltare in aria l’economia del settore olivicolo”.Un settore, quello olivicolo, già esposto ad una concorrenza allimite della lealtà da parte dei paesi dell’altra sponda delMediterraneo che riescono a produrre ed esportare in Europaolio d’oliva a basso costo e spesso di pessima qualità, graziealle maglie larghe della legislazione comunitaria.

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CulturaCultura

Non si finisce mai di esplorare il mare magnum della letteratura italiana. Questa la fraseche meglio riassume l’incontro incentrato sulla poetica pirandelliana tenutosi oggi alMonte di Pietà nell’ambito della rassegna culturale “Cento Sicilie. Lutto e luce 2015”.

Quest’ultima, che ha animato Messina culturalmente dal 25 settembre e lo farà fino al 30, hacome intento principale quello di valorizzare la grandezza degli scrittori siciliani di tutti i tempi. L’incontro odierno che ha inaugurato una particolare sezione della kermesse dal titolo“Gattopardi e grandi siciliani” ha guardato alla figura di Luigi Pirandello mettendo in evidenzaaspetti totalmente inediti della sua personalità così come della sua produzione. Nella parte ini-ziale della mattinata, ad esempio, si è analizzato il rapporto dello scrittore agrigentino con ilcinema, argomento piuttosto trascurato dalla critica letteraria. A guidare i presenti alla scoper-ta di questo “nuovo mondo” è stato il critico cinematografico Nino Genovese, che ha messo inevidenza, prima di tutto, quanto scarsa sia stata la considerazione di cui godette il cinema nellafase delle sue origini. I primi anni di vita di tale mezzo espressivo furono, infatti, piuttosto oscu-ri al punto che i produttori cinematografici, al fine di guadagnarsi l’attenzione dell’intelligentia,

Pirandello: un universo ancora Interessante incontro al Monte di Pietà nell’ambito della r

foto Peppe Saya

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a da scoprire rassegna “Cento Sicilie”

iniziarono a rivolgersi ai grandi attori come EleonoraDuse o a cercare il coinvolgimento degli scrittori piùimportanti dell’epoca. Tra quest’ultimi, che come ciracconta Petronio finirono tutti per “formicare intornoal cinema”, si inserisce anche il nostro Pirandello.Se si desidera indagare il rapporto dello scrittoreagrigentino in questione con il mondo cinematografi-co non si può non partire, come ha sottolineatoGenovese, dalla lettura dei Quaderni di SerafinoGubbio Operatore. Nelle pagine di quest’opera, infat-ti, emerge una grande conoscenza di tale mezzoespressivo da parte di Pirandello, che sembra, però,disprezzarne le potenzialità, parlando, perfino, di unasorta di zoomorfismo della produzione cinematogra-fica e arrivando a paragonare la macchina da presaad un ragno. In realtà, però, Pirandello mostra unparticolare legame con il mondo del cinema tanto chefrequenta “i teatri di posa”, collabora con riviste spe-cialistiche, diventa membro di una commissione direvisione delle pellicole. Arriva, addirittura, a scriverela sceneggiatura cinematografica di “Sei personaggiin cerca d’autore”, dove sarebbe stato uno degli atto-ri, dal momento che avrebbe interpretato il ruolo delpadre. Un atteggiamento complesso, quindi, quello chePirandello assume nei confronti del cinema, un mododi fare contraddittorio che sembra riprendere perfet-tamente la poetica dell’umorismo ed, in modo parti-colare, del “sentimento del contrario”. Quest’ultimo sipuò considerare chiave di lettura di tutta la sua esi-stenza, della sua personalità estremamente eccletti-ca che lo porta ad interessarsi anche, come hamesso in rilievo oggi la prof. Lia Fava Guzzetta, almondo della musica.Pirandello si accosta alla musica in maniera gradua-le negli ultimi anni della sua produzione, quando ilrapporto con il futurismo e con Marinetti determinaun’evoluzione della sua drammaturgia. È spinto aricercare nuovi linguaggi espressivi e approda cosìalla musica, passando per la Salamandra, opera ten-denzialmente sconosciuta, e arrivando al musicalinedito contenuto nel Fondo Torre Gerson.Quest’ultimo, che prende nome dall’ultimo agente diPirandello, è stato ritrovato ad Udine ed è oggetto distudio da anni di un comitato scientifico di cui la prof.

Un atteggiamento com-plesso quello chePirandello assume neiconfronti del cinema, unmodo di fare contradditto-rio che sembra riprendereperfettamente la poeticadell’umorismo ed, in modoparticolare, del “sentimen-to del contrario”

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Fava Guzzetta fa parte. All’interno di esso, oltre a interessanti lettere dell’autore, sono presen-ti testi e musiche di un musical inedito dal titolo “Cosi è” che doveva essere rappresentato, congrande probabilità a Broadway. Il testo è caratterizzato da una forte dinamicità temporale, dauna forte dialettica tra sogno e realtà, da un gioco di sperimentazione continua che dà l’impres-sione che l’opera si vada costruendo via via davanti agli occhi dello spettatore. Pirandello sem-bra voler riprendere qui tutte le tematiche affrontate nel corso della sua esistenza, vivendole,però, con una leggerezza a cui fino a quel momento non si era mai abbandonato. “Così è”diventa, dunque, la “versione dolce” della molteplicità, della frammentazione, dell’Uno, nessu-

foto Peppe Saya

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no, centomila. Non esiste, più, quell’ansia di interpretare la realtà, tutto è vissuto in modo paci-fico, “Così è se vi pare” diventa una semplice constatazione, un semplice “Così è”.Il musical in questione costituisce quella che la prof. Guzzetta ha definito l’“ultima oltranza” diPirandello, l’ultima fatica di un autore che ha sempre amato sperimentare e che, come eglistesso afferma in una lettera, non ha mai avuto prevenzioni verso alcun genere. Questo suoecclettismo ci porta ad indagare continuamente sulla sua poetica, dove nessuna nozione puòessere data per assodata perché tutto è in divenire così come lo è la vita, che per usare le suestesse parole, non è che “continua nascita”.

Alessia Vanaria

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“L’invenzione futurista. Case d’arte di Depero”

Mostra-evento al Museo regionale di Messina

Danza di diavolidi Depero

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Sarà occasione particolarissima“L’Invenzione Futurista. Case d’arte diDepero”, a cura di Caterina Di Giacomo,

Direttore del Museo regionale di Messina, eNicoletta Boschiero, curatrice Mart, Museo diarte moderna e contemporanea di Trento eRovereto, in mostra nell’Ex Filanda Mellinghoffdal 2 ottobre al 15 novembre. Per un verso,infatti, in occasione dell’esposizione, accanto aiFuturisti, resteranno a disposizione dei visitato-ri i capolavori delle prime sei sale della collezio-ne storica del Museo di Messina, i Caravaggio,gli Antonello. Per altro verso, si inaugura conquesta iniziativa la futura destinazione dell’ExFilanda Mellinghoff, finora sede storica delMuseo di Messina, e destinata a diventare spa-zio espositivo per eventi e mostre temporanei.Infine, insieme con i Depero, i Balla, i Severini,i Prampolini andranno in mostra – tra opere efoto, riproduzioni anastatiche e suggestioni dicolori e scritte – gli anni del Futurismo messine-se, caratterizzato dal fervore ricostruttivo postterremoto. ”L’‘azzeramento’ di Messina a causa del sismadel 1908 che la ‘emancipa’ dal suo passato –spiega Caterina Di Giacomo - si propose nel-l’immaginario collettivo avanguardista comesimbolo della rinascita, mentre fondatori del movimento intrattengono proficui rapporti con ungruppo di giovani intellettuali messinesi, fra i quali i redattori, poeti paroliberi, della ‘Balza’ futu-rista, mentre al ruolo di Jannelli e ai sodalizi con Depero, Balla, lo stesso Marinetti è affidato ilprosieguo del fenomeno futurista nella provincia messinese che vede nella straordinaria rea-lizzazione di Angiolo Mazzoni l’ultimo, significativo exploit”. “La mostra – aggiunge NicolettaBoschiero - vuole raccontare, attraverso le opere esposte, l’attività di Depero legata alle Cased’arte”, aggiunge “È importante – sottolinea la studiosa - definire il tempo, il momento storicoin cui si sviluppano le Case d’arte: i futuristi cambiano rotta durante il primo conflitto mondialeimprovvisando e sperimentando una creazione artistica che sarà sempre più intrecciata almondo del design. Concluso il periodo rivoluzionario e de-costruttivo dei primi anni, s’inaugu-ra la seconda stagione futurista, grazie al progetto di Depero e di Balla, con il manifesto‘Ricostruzione futurista dell’universo’ del 1915, in uno spirito di rinnovamento ma anche direcupero e produzione proto industriale”. La giornata inaugurale, venerdì 2 ottobre, avrà inizio alle ore 10:30 nell’Aula magnadell’Università di Messina con la sessione di presentazione, con interventi delle curatrici e rela-zione del maggiore studioso di Futurismo, Enrico Crispolti; alle ore 18 al Museo l’assessoreregionale ai Beni culturali e all’identità siciliana Antonio Purpura inaugurerà la mostra che, dalleore 20 alle ore 22, sarà free entry.

Flora Futurista di Giacomo Balla

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Si è svolta presso il Salone degli Specchi della Provincia Regionale di Messina la confe-renza stampa di presentazione della mostra Restituire e rigenerare bellezza, ineditaesposizione sull’opera artistica del Mecenate della Bellezza Antonio Presti, nell’ambito

della rassegna Contemporary Art in Sicily – Spadafora che sarà inaugurata sabato prossimo3 ottobre alle 19.00 al Castello di Spadafora.Presenti all’incontro lo stesso Antonio Presti; il Commissario della Città Metropolitana diMessina, Filippo Romano; il supervisore del progetto e consigliere del Comune di SpadaforaAntonio D’Amico, in rappresentanza anche del sindaco Giuseppe Pappalardo; l’ideatore delprogetto, Ranieri Wanderlingh; il Direttore Lavori, l’ingegner Antonio Pio D’Arrigo; SalvinaCordaro, in rappresentanza dell’Ati Inart Strutture e Servizi per la Cultura, l’associazione d’im-prese cui è stata affidata la realizzazione del progetto; Tommasa Siragusa, dirigente dellaGestione Demanio della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Messina.Sono intervenuti anche i dirigenti scolastici Pucci Prestipino, dell’Iis di Istruzione Superiore “LaFarina - Basile”, insieme a un folto gruppo di alunni del Liceo Artistico Basile, e Rosalia Schiròdell’Istituto comprensivo “Manzoni – Dina e Clarenza”. Restituire e rigenerare bellezza, evento di portata internazionale, è stato pensato quale percor-so che guiderà il visitatore nella vita e nella storia artistica di Antonio Presti, attraverso le gigan-tografie delle opere del Parco scultoreo di Fiumara d’Arte, immaginato nel 1982 e inauguratonel 1986, luogo in cui la natura diventa scenografia di una visione, itinerario d’arte votato allarestituzione della bellezza a un territorio maltrattato; il museo-albergo Atelier sul mare, a Casteldi Tusa, struttura pulsante d’arte contemporanea, edificio unico al mondo per l’ospitalità rega-lata dalle camere d’autore, realizzate negli anni da artisti internazionali; Librino, quartiere diCatania, manifestazione tangibile di quella politica della bellezza intrapresa da Antonio Presti,testimonianza vivente di come l’arte possa nascere dalle mani di un ragazzo abituato a vede-

“Restituire e rigenerare bellezza”Inedita esposizione sul patrimonio artistico di Antonio Presti

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re soltanto degrado. Accanto alle fotografie, inoltre, troverannospazio alcune delle opere realizzate dai giovani di Librino: teledipinte, fotografie, testimonianze del viaggio alla ricerca dellabellezza, pronte a raccontare una storia fatta di impegno e con-divisione, di arte e vita. Una conferenza stampa che, data la presenza “contagiosa” diPresti, si è trasformata in occasione di confronto sull’arte e, inparticolare, sul tema della bellezza, anche negli interventi deirappresentanti delle istituzioni, quali il Commissario Romano e ladottoressa Siragusa.Nel merito della mostra è entrato il consigliere D’Amico, che harivelato: “Quando nel 2010 con Ranieri Wanderligh abbiamo pro-gettato la Rassegna Contemporary Art in Sicily, ci è venuto spon-taneo pensare ad Antonio Presti, perché è stato il primo artistacapace di realizzare in anticipo ciò che ora sono le conclusionidegli operatori culturali”. Il supervisore del progetto ha inoltrepuntualizzato come Spadafora, secondo quanto emerso da unastatistica della Regione, sia risultato il primo Comune dell’Isolaper impiego di risorse dei fondi europei in proporzione al nume-ro di abitanti.La mostra Restituire e rigenerare bellezza sarà aperta dal 3 al 15ottobre, tutti i giorni dalle 10,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 20,30.

“Buongiorno a voi

ragazzi – ha esordito LoPresti -, vi auguro di

crescere nella libertà,

a dispetto di ogni poli-

tica o istituzione che

vorrebbe farvi diventa-

re ignoranti e barbari.

E se in voi prevale

l’essere ‘anti’ o ‘con-

tro’ non vi può mai

essere bellezza, per-

ché nel contrasto non

c’è dialogo. La vostra

ribellione al potere

avviene solo con la

conoscenza: ogni libro

letto è una bomba

molotov per combatte-

re l’ignoranza”

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Dall’8 all’11 ottobre 2015, presso gliedifici e i luoghi di maggiore pregioarchitettonico del centro storico di

Messina si svolgerà la seconda edizione diSABIRFEST cultura e cittadinanza mediter-ranea. Tra strade, piazze portici e palazzi, quantiverranno per l’occasione o passeranno soloper caso, avranno modo di seguire il fittoprogramma di incontri con gli scrittori, rea-dings e seminari di SABIRFESTIVAL,addentrandosi nella libreria mediterranea diSABIRLIBRI – dove particolare attenzioneè dedicata ai giovanissimi lettori - o tra lemerci di SABIRSUQ.La scelta della dislocazione diffusa traducein spazio urbano il tema guida di questaedizione di SABIRFEST: fuoriLuogo. È que-sto il termine che abbiamo scelto perrichiamare l’attenzione su una delle dimen-sioni cruciali e problematiche del nostrotempo e del microcosmo in cui viviamo: ilMediterraneo intriso di precarietà e incer-tezze, di vecchi e nuovi integralismi, di sub-doli o insorgenti totalitarismi, ma anche diforme variegate di attivismo, d’impegno, di‘presenza’ culturale, di solidarietà. Non acaso il nostro fuoriLuogo si scrive tuttounito: è una parola che ne tiene insiemealtre dueper esprimere una prima ‘insubor-dinazione’ lessicale alla comune accezionenegativa dell’espressione.

Il fuoriLuogo di SABIRFEST fa leva sull’am-bivalenza, sull’impertinenza, sul ‘gioco’ delpensiero che si interroga su se stesso, sullefragili ma pericolosamente rassicuranti cer-tezze delle definizioni consolidate. Una iro-nica provocazione, dunque, che pone l’ac-cento sui ‘disagi’ che lo star ‘fuori’ compor-ta e sulla necessità, oggi più che mai, diassumersi la responsabilità di uno sguardofuori dagli schemi precostituiti, dai luoghicomuni, da ogni artificioso confine. SABIRFEST ospita, inoltre, un’importanteoccasione di confronto tra attivisti che lavo-rano insieme per la promozione della citta-dinanza mediterranea: SABIRMAYDAN,l’unico forum mediterraneo sulla cittadinan-za e l’attivismo, promosso da COSPE. Con ospiti provenienti da tutto ilMediterraneo, si discuterà di diritti umani, diequità e giustizia sociale, dell’indipendenzadi media e social network, di diritti delledonne, di religioni e fondamentalismi, diattivismo politico e spazi urbani. Sarannoinoltre lanciate campagne tematiche tran-smediterranee e progetti per una concretacostruzione di un’identità mediterranea: uncanale radio / tv transmediterraneo, un pro-gramma di mobilità per gli attivisti, un istitu-to per l’attivismo nel Mediterraneo, un incu-batore di micro-iniziative per lo sviluppolocale.

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Mercato del sentimento

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“A proposito di Franco” del palermitano Gaetano Di Lorenzo ha vinto l'ottava edizione delloSciacca Film Fest nella sezione dedicata ai documentari. Realizzato dall’Associazione mes-sinese Arknoah, con il supporto della Sicilia Filmcommission, ricostruisce la vita e la carrie-

ra del regista palermitano Franco Indovina. Per il produttore Francesco Torre, “il premio alloSciacca Film Fest rappresenta uno straordinario riconoscimento per tutti coloro che con impe-gno e professionalità hanno condiviso con l'Associazione Arknoah il percorso di realizzazionedi A proposito di Franco. Il prestigio della manifestazione, l'indiscutibile preparazione artisticadella giuria e l'altissima qualità di tutti i lavori in concorso rendono me e il regista Gaetano DiLorenzo doppiamente orgogliosi e grati alla direzione artistica per aver accettato di proporreall'attento pubblico di Sciacca una pagina del cinema italiano poco conosciuta, quella di FrancoIndovina. Una storia che abbiamo ricostruito con rigore e affetto, col desiderio di contribuire arestituire la dimensione che merita a un uomo e a un artista di eccezionale valore”. Ecco la motivazione con cui la giuria dello Sciacca Film Fest, con presidente il regista AurelioGrimaldi, ha premiato il film: "L'opera e la vita di uno dei più promettenti registi del cine-ma italiano, stroncata drammaticamente da uno dei peggiori incidenti aerei della storia.Il film di Gaetano Di Lorenzo ha il merito di ridare vita alla figura ingiustamente dimen-ticata di Franco Indovina con un lavoro che accosta il rigore a una grande passione peril cinema e per la storia".

Premiato “A proposito di Franco”

SpettacoliSpettacoliDi Lorenzo e Torre alla premiazione

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Il documentariodi Gaetano Di Lorenzo, realizzatodall’AssociazionemessineseArknoah con ilsupporto dellaSiciliaFilmcommission,ha vinto l'ottavaedizione delloSciacca Film Fest

Prima del premio a Sciacca, “A proposito di Franco” ha ottenu-to un altro importante riconoscimento nazionale: il PremioCineclub miglior documentario al San Giò Verona VideoFestival. Inoltre, il film è stato selezionato in concorso e pre-sentato in anteprima nazionale, nel giugno scorso, all’undice-sima edizione del Biografilm Festival di Bologna –International Celebration of Lives e, successivamente, è statoproiettato come Evento speciale al Taormina Film Fest 2015,al Corto Tendenza Festival di Barcellona Pozzo di Gotto,all’Ortigia Film Festival di Siracusa, al DonnaFugata Film Feste all'Horcynus Festival di Capo Peloro, a Messina, per lasezione "Arcipelaghi della Visione".«Il documentario ripercorre la vicenda artistica di Indovina –spiega il regista Di Lorenzo – dagli esordi ai film della maturi-tà, dagli ideali politici alla vita privata. In particolare, il filmesplora l’universo Indovina con l’aiuto di una lunga serie diinterventi autorevoli e di materiale di repertorio. Il raccontoprocede in ordine cronologico, nel tentativo di ricostruire conrigore filologico ed empatia la vita di Indovina e interviste emateriali d’epoca sono intervallati da segmenti di fiction, rico-struendo l’ultimo suo viaggio. Ovvero la corsa in auto del 5maggio 1972 per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino, con lamorte nel disastro aereo di Montagnalonga, nei pressi dell’ae-roporto palermitano di Punta Raisi», aggiunge Di Lorenzo.La colonna sonora è del compositore Marco Betta, autoredelle musiche dei film Il manoscritto del principe, Viaggiosegreto e Viva la libertà di Roberto Andò. Tra gli intervistatiFrancesco Rosi, poco tempo prima della sua scomparsa, datoche Indovina fu aiuto regista del suo “Salvatore Giuliano”; l’at-trice Lorenza Indovina («il documentario si distingue per ladelicatezza con la quale si racconta il percorso artistico eumano di mio padre. Un regista che merita di essere ricorda-to per la sua originalità in anticipo rispetto ai tempi»); il registaRoberto Andò, nipote di Indovina; Ennio Morricone (autoredelle colonne sonore dei film Ménage all’italiana e Giochi par-ticolari del regista palermitano); il costumista e scenografoPiero Tosi (collaboratore di Indovina ne I tre volti); i critici cine-matografici Emiliano Morreale e Marco Giusti; il montatoreRoberto Perpignani (collaboratore di Indovina in Giochi parti-colari e nella versione cinematografica di Storie dell’annomille); il critico letterario Angelo Gugliemi; l’attore GiancarloDettori (interprete nel film Storie dell’anno mille); il regista estorico cinematografico Carlo Di Carlo; il fotografo RenatoBarillari e i giornalisti di Ansa Palermo Giuseppe Galluzzo eFrancesco Terracina.

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Attori doppiatori

Chi di voi, amanti di cinema o semplici spettatori appassionati, non ha un attore preferito?

Chiunque nel vasto mondo dell’arte impressa su pellicola ha scelto, anche inconsciamente,

l’interprete per il quale starebbe a fissare lo schermo anche nella pubblicità del tonno.

Finché si resta nei confini del proprio Paese, della propria lingua allora è semplice dire per-

ché preferire Mastroianni a Volonté o alla Magnani fino ai Germano e Favino di oggi. Le pel-

licole fanno la differenza, la forza di Sordi stava molto nei film cuciti sulle sue qualità reci-

tative. Totò è nella storia e Giannini – Melato basano il loro essere divenuti cult sui film,

oltre che sulle interpretazioni.

Chiaro, in materia di cinema italiano potremmo confrontarci e litigare su questo o quello

per ore ed ore. Spostiamo il tiro, in un mondo del cinema dominato da Hollywood tutti noi

siamo stati schiacciati dall’opprimente potere e fascino delle produzioni americane. Alla

fine dei conti, l’Italia rimane un Paese tra i primi del settore, ma gli Stati Uniti riempiono le

bacheche cinematografiche di ogni appassionato. Tralasciando autori, titoli e registi ci chie-

diamo: quando vi siete innamorati di questo o quell’attore, cosa vi ha conquistato?

L’esperto con la puzza sotto il naso dirà: “La prossemica messa in scena da XX è quanto di

più perfetto si possa essere visto in materia di drammaticità”. Dimenticando per un attimo

queste tonnellate di aria fritta, parliamo di cose più terra terra. Diciamolo chiaro, gran

parte della recitazione la fa la voce dell’attore. Il modo di parlare, esprimersi e il tono. La

recitazione è lì, nel modo in cui viene scandito un nome o vissuto un momento. “Adriana

ti amo” per rimanere nel cult, ha fatto storia. Stallone o Ferruccio Amendola? Perché è qui

che sta il nodo, se Gassman che balbetta nei “Soliti ignoti” lo apprezzi in toto per l’inter-

pretazione; “L’ultimo Samurai” con Cruise è davvero una grande prova da attore? Lo è, lo

è; ma conosciamo davvero la bravura dei miti patinati da Hollywood o dobbiamo dire gra-

zie alla scuola del doppiaggio italiana?

Forse sono vere le due cose, perché se fosse solo una questione di voce e tono allora sareb-

be radio, il cinema è tanto altro. Fisicità, movenze, atteggiamenti e tempi; ma nella storia

rimangono le frasi celebri che, spesso, nel doppiaggio vengono anche adattate.

Sconvolgiamo noi stessi, e quando possibile guardiamo un film in originale. Oltre che impa-

rare un’altra lingua potremmo anche scoprire che quell’attore che ci piaceva tanto, in real-

tà, è molto meno sexy di quanto credevamo. E viceversa, lo sfigato di ieri divenga il mito di

domani.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Ieri oppure oggi, perché nella versione originaledegli Equipe 84, il brano di Battisti e Mogol sicapisce bene essere il racconto di un’avventuradel giorno prima. Il 30 settembre il protagonistasi risveglia solo nel suo letto, dopo una nottatrascorsa con una donna incontrata all’improv-viso in un bar.Nella versione degli Equipe 84 è presente l’inse-rimento di due spezzoni del giornale radio Raiche fanno capire bene lo svolgimento deglieventi. Il 29 settembre è quindi la data del ricor-do di un tradimento fugace, la mattina dopo ètutto passato, lei non c’è più e il mondo che giraintorno a lui può ripartire.Un momento di estasi incosciente, dove il cer-vello viene stranito da qualcosa di inaspettato e“quasi come se non ci fosse che lei”, il protago-nista si ritrova da abbracciato a lei al buio, unristorante e una notte di passione.Tutto in un lampo, che va dimenticato. La mat-tina, però, sta pensando alla sua donna, tradita.“Il sole ha cancellato tutto”, chiama la suaamata e ride e perché non lo sa. Qui l’interpre-tazione dipende dall’approccio verso il tradito-re. Ride perché riscopre, col paradosso del tra-

dimento, di essere fortemente innamorato della sua donna; o ride perché la chia-ma e ignara com’è è felice di sentirlo e lui felice della sua notte di passione.Materia per psicologi, in realtà “29 settembre” è un esperimento degli Equipe 84di innovare nel mondo della musica italiana. La loro versione originale, infatti,differisce totalmente da quella resa celebre da Lucio Battisti nel 1969. Era il ’67,e gli Equipe 84 azzardano con un rock che ricorda quello messo in scena daiBeatles negli stessi anni, successivamente va specificato, e che azzarda a sonori-tà sperimentali per il genere.Un tentativo che in Italia ebbe poca fortuna, in un Paese ingessato e arretrato(oggi come ieri) l’esperimento piacque a pochi. Battisti diede alla canzone, scrit-ta da lui e Mogol, tonalità classiche e tipiche di quello che sarà il suo modo.Adatto al sentire dell’epoca, il successo del brano è tutto riconducibile al toccodi Lucio Battisti.

a cura di Francesco Certo

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Dino Buzzati nacque nel 1906 a San Pellegrino, presso Belluno,in una famiglia che risiedeva, però, stabilmente a Milano. Silaureò in Legge in ossequio alla tradizione familiare e nel

1928 iniziò a lavorare al “Corriere della Sera”, prima come cronista,poi come critico musicale. È in questi anni che cominciò la sua atti-vità di scrittore. Nel 1933, infatti, vide la luce la sua prima opera,Bàrnabo delle montagne, parabola esistenziale di un guardaboschi,che già si orienta verso una direzione fantastica, fatta di attese eimprevisti. Nel 1935 pubblicò Il segreto del bosco vecchio con nonpoche difficoltà, vista la tiepida accoglienza riservata al suo primolavoro; Il segreto passò ancora più inosservato. Con Il deserto dei Tartari la situazione muta e Buzzati arriva al successo di critica e di pub-blico: si inizia a parlare del “Kafka italiano”. Il deserto segna, in effetti, il vero e proprioavvento dell’assurdo, del fatale e dell’inevitabile nell’opera dello scrittore, rendendo le ten-sioni esistenziali, già presenti, particolarmente amare e tragiche. La storia è essenziale etrova proprio in questa essenzialità la capacità di suggestionare il lettore, soggiogato dal-l’atmosfera magica e metafisica nella quale è avvolta la vicenda, per la snervante attesa diqualcosa che sembra sempre sul punto di accadere ma che giungerà solo nel finale.Protagonista è il tenente Giovanni Drogo che è stato destinato ad una remota ed inospitalefortezza posta ai confini dello Stato, di fronte ad un deserto avvolto da strane leggende, tracui la minaccia di un’invasione dei favolosi Tartari. Respinto dalla natura desolata ed osti-le del luogo, Drogo vorrebbe andarsene al più presto; ma finirà per rimanervi oltre la fermaprevista dei due anni, attratto e quasi soggiogato, come altri, da un potere invincibile chealimenta nella solitudine sogni di gloria e grandezza. Nel frattempo nulla è accaduto e iltemuto attacco dei nemici arriverà solo alla fine, quando il protagonista, non più in gradodi combattere, viene sostituito nel comando. Il romanzo, che sviluppa una serie di situazio-ni irreali e fantastiche, si può considerare un’allegoria dell’esistenza umana, del rapportostabilito dall’uomo con la stessa realtà più comune.Dopo I sette messaggeri, racconti in cui approfondisce la dimensione dell’ignoto e La famo-sa invasione degli orsi in Sicilia del 1945, al termine della guerra, Buzzati intensificò il suoimpegno giornalistico, lavorando al “Corriere della Sera” e divenendo una delle firme piùprestigiose del quotidiano milanese. Non rallenta, comunque, l’attività letteraria che continua a svilupparsi su diversi fronti.Vanno ricordati Il grande ritratto, sorta di storia fantascientifica, e Un amore, vicenda piùconvenzionale di passione amorosa. Assai numerosi i volumi di racconti: Paura alla Scala,Il crollo della Baliverna, Esperimenti di magia e Sessanta racconti, La boutique del misteroe Le notti difficili. Non meno rilevante, inoltre, la produzione teatrale e poetica, oltre agliesperimenti fra narrativa e pittura del Poema a fumetti e dei Miracoli di Val Morel. DinoBuzzati, uomo dalla personalità poliedrica, morì a Milano nel 1972.

a cura di Alessia Vanaria

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Bu

zzat

i

Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima

giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli

anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la

loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con

curiosità attorno, non c'è proprio bisogno di affrettarsi, nessuno

preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedo-

no senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare.

Così una pagina lentamente si volta, si distende dalla parte

opposta, aggiungendosi alle altre già finite, per ora è solamente

uno strato sottile, quelle che rimangono da leggere sono in con-

fronto un mucchio inesauribile. Ma è pur sempre un'altra pagi-

na consumata, signor tenente, una porzione di vita.

La consolazione, la felicità era tale che il modo di raggiungerla

non aveva più alcuna importanza.

San Pellegrino di Belluno, 16 ottobre 1906Milano, 28 gennaio 1972

Din

o

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“Una mela al giorno toglie il medico ditorno”. Sembrava un vecchio detto ormaisuperato ma una ricerca americana avreb-

be confermato che le nostre nonne non sba-gliavano anche quando ci dicevano di man-giarla con la buccia. Soprattutto superata unacerta età. Sono i ricercatori della University ofIowa (USA), con un recente studio a rivelareche alcune particolari sostanze contenutenella buccia della mela prevenirebbero l’inde-bolimento dei muscoli negli anziani: per l’esat-tezza l’acido ursolico, in grado di ridurre e ral-lentare il processo di invecchiamento nelcorso di appena due mesi. La buccia dellamela, così come quella del pomodoro, contie-ne delle proprietà chimiche naturali che pos-sono dunque permettere a questa grossa fettadi popolazione di restare attiva e dinamica piùa lungo. Non solo l’acido ursolico, ma anchela tomatidina del pomodoro si oppongonoall’azione dannosa di una particolare proteina,chiamata ATF4, che agisce sulla massamuscolare causando debolezza e atrofia.

«Tanti di noi sanno personalmente cosa signi-fichi avere problemi muscolari, e purtroppoquesti problemi peggiorano con l’avanzaredell’età», ha spiegato il professore di medici-na a capo della ricerca Christopher Adams.«Questi problemi hanno un impatto enormesulla qualità della vita e sul nostro livello dibenessere». I dati che emergono dagli esperi-menti, evidenziano che acido ursolico e toma-tidina sono in grado non solo di «ringiovanire»i muscoli, ma anche di aumentare la qualitàdella loro massa del 30% in soli due mesi.«Basandoci su questi risultati, l’acido ursolicoe la tomatidina sembrano avere un enormepotenziale nella lotta contro l’atrofia nellaterza età», ha continuato il professore.«Riducendo l’attività della proteina ATF4, que-ste sostanze permettono al muscolo di ripren-dersi dagli effetti dell’invecchiamento». Lo stu-dio integrarle, sottolinea Giovanni D’Agata,presidente dello “Sportello dei Diritti”, è statapubblicata nella rivista scientifica Journal ofBiological Chemistry.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

La buccia della mela

un portento per la salute

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Per preparare il budino di castagne, perprima cosa mettete a bollire le castagne inuna pentola con un coperchio per circa 30minuti. Una volta trascorso questo tempo,fate la prova con lo stecchino: punzecchiate-le per verificare che siano cotte, poi scolate-le e tenetele da parte in una ciotola coperte;in questo modo, grazie al vapore il rivesti-mento esterno si ammorbidirà e potretesbucciarle più facilmente. Una volta tiepide, sbucciatele togliendoanche la pellicina. Dopo averle pulite tutte,versate le castagne in una pentola, aggiun-gete il latte e cuocete a fuoco moderato peralmeno un'ora.Mescolate di tanto in tanto fino a quandosaranno diventate morbide e il compostonon sarà denso e corposo. Quindi trasferite-le in un passaverdure e passatele fino aridurle in purea, da raccogliere in una cioto-lina.Mettete in ammollo in acqua fredda la colladi pesce per almeno 10 minuti, poi tritate ilcioccolato fondente, trasferite di nuovo in untegame la purea di castagne e aggiungete lapanna fresca e lo zucchero e fate cuocere afuoco dolce.Unite il cioccolato fondente tritato, mescola-te per farlo sciogliere, poi con un frullatoread immersione frullate il composto, fino adottenere una consistenza cremosa e liscia.Strizzate quindi la colla di pesce, versatelanel composto e mescolate con la frusta finoa quando si sarà sciolta completamente,quindi spegnete il fuoco. Riempite i vostristampini, lasciateli intiepidire a temperaturaambiente e poi riponeteli in frigo per circa 2ore. Al momento di servire i budini, immerge-teli in acqua bollente per qualche secondo,in modo che sia più facile estrarli dallo stam-po. Quindi capovolgeteli su un piatto da por-tata per sformarli. Con un pelaverdure grat-tugiate il cioccolato fondente sopra i budiniper decorare con dei riccioli e i vostri budinidi castagne sono pronti per essere gustati.

Budino di castagne

Ingredienti per 6 budini da 200 gr l'uno

• 1 kg di Castagne • 500 gr di Latte intero • 50 gr di Zucchero • 260 gr di Panna fresca liquida • 150 gr di Cioccolato fondente • 8 gr di Gelatina in fogli • 30 gr di Cioccolato fondente

per decorare

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AmarcordMessina - Via C. Battisti. Anni '50

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il Cittadinowww.ilcittadinodimessina.it

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Polemica istituzionale tra il Comune e la Prefettura

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Lo strappo

Renato Accorinti

Stefano Trotta