il Cittadino n. 205

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foto Peppe Saya il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 205 anno XIII - 10 Giugno 2015 Messina fu città europea 60° anniversario Conferenza del 1955

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Messina fucittà europea

60° anniversario Conferenza del 1955

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60° anniversario della Conferenza Europea di Messina

Durante la cerimonia inaugurale del 60° anniversario della Conferenza Europea diMessina sono stati letti alcuni messaggi di condivisione e apprezzamento per la mani-festazione organizzata dal Comune di Messina. Il presidente della Commissione euro-

pea, Jean Claude Juncker, nel suo documento, ha evidenziato che: “Per continuare a costrui-re l’Europa noi dobbiamo fare nostro lo spirito di coloro che a Messina, nel giugno del 1955,hanno mostrato la volontà di superare un momento difficile e di dare il segnale di un rilanciodell’integrazione europea. La nostra generazione ha l’obbligo ardente di curare il patrimonioche noi abbiamo ricevuto dalle generazioni precedenti. A Messina i nostri grandi predecessori– di cui l’iniziatore della Conferenza Gaetano Martino e il suo Presidente Joseph Bech – cihanno aperto la strada verso il Trattato di Roma, verso il mercato comune e verso una armo-nizzazione progressiva delle politiche finanziarie, economiche e sociali. Sta a noi ora risponde-re all’appello delle generazioni future. Esse avranno bisogno di una Europa solidale, d’unaEuropa sociale, d’una Europa competitiva, d’una Europa politica; un’Europa forte con sé stes-sa, un’Europa forte nel mondo. Noi abbiamo l’obbligo di affrontare le sfide del nostro tempo conla stessa forza d’animo di chi ci ha preceduto, e rilanciare il processo d’integrazione per unaUnione Europea più grande e più ambiziosa sui grandi temi. L’approfondimento dell’Unioneeconomica e monetaria, l’euro e la sua dimensione sociale, il mercato interno digitale e

Letti alcuni messaggi di condivisione e apprezzamento per la manifestazione organizzata dal Comune di Messina

Primo PianoPrimo Piano

Messina - 1 Giugno 1955Da sinistra a destra: Johan Beyen, Ministro degli Affari esteri tedesco, Gaetano Martino, Ministro degli Affari esteri ita-liano, Joseph Bech, Presidente del Governo e Ministro degli Affari esteri del Lussemburgo, Antoine Pinay, Ministrodegli Affari esteri francese, Walter Hallstein, Segretario di Stato per gli Affari esteri della Germania occidentale, Paul-Henri Spaak, Ministro degli Affari esteri del Belgio

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l’Unione dell’energia, la giustizia, la sicurezza, le migrazioni ela politica estera, questi sono le grandi questioni che determi-neranno l’avvenire dell’Europa e su le quali la Commissione,che io ho l’onore di presiedere, a scelto di concentrare i proprisforzi. Tutti noi dobbiamo ispirarci alla lezione lasciata dainostri grandi predecessori, dai padri fondatori del grande pro-getto europeo: l’Europa esige pazienza e determinazione.Questa pazienza e questa determinazione di cui hanno biso-gno le lunghe traiettorie, le grandi distanze e le grandi ambi-zioni”. Markku Markkula, presidente della Commissione euro-pea delle regioni e delle autonomie locali, ha scritto che: “Viringrazio molto per la Vostra lettera dello scorso 14 maggio, incui veniva richiesto un messaggio da leggere durante laCerimonia d’Inaugurazione della Conferenza di Messina.Sono molto lieto di presentare qui di seguito tale messaggio,in cui si commemora l’importante evento che accadde aMessina nel 1955, che mise le prime pietre sul cammino versola creazione della UE così come la conosciamo oggi. Nel1955, Messina chiese all’Europa di essere ambiziosa, adispetto delle difficoltà politiche nel mettere a punto una politi-ca di difesa comune. Ancora di più, volontà politica e sognoeuropeo emergono dalla conferenza di Messina, con cui sipavimentò la strada verso il Trattato di Roma. Dopo sessantaanni, il processo di integrazione europeo rimane incompleto ele difficoltà politiche, certo differenti da quelle presenti nel1955, ancora mettono a rischio la costruzione Europea e lasua unità politica. Noi abbiamo bisogno che lo spirito diMessina brilli di nuovo in Europa, e abbiamo bisogno l’impe-gno delle autorità locali e regionali per spingere l’Europa a tro-vare gli strumenti comuni per affrontare le sfide di oggi e didomani. Auguriamo un pieno successo al vostro evento e spe-riamo che questo genererà un fruttuoso dibattito sullo statodella Unione Europea sessant’anni dopo questo primo crucia-le evento”. Il ministro degli Affari esteri e della CooperazioneInternazionale, Paolo Gentiloni, nel suo messaggio, hadichiarato che: “Desidero inviare i miei più cordiali saluti a tuttii partecipanti alle celebrazioni del 60mo anniversario dellaConferenza di Messina, tappa fondamentale nella costruzionedella “Casa Europea”. Oggi ricordiamo e salutiamo idealmente la figura e il coraggiodi Gaetano Martino, che all’indomani del fallimento dellaComunità Europea di Difesa del 1954, seppe anticipare e trac-ciare già a Messina quel lungo percorso che, dalla semplicecreazione di un mercato comune del carbone e dell’acciaio,doveva portare all’Unione Europea di oggi.

Junker: “A Messina inostri grandi pre-decessori – di cuil’iniziatore dellaConferenzaGaetano Martino eil suo PresidenteJoseph Bech – ci hanno aperto lastrada verso ilTrattato di Roma”

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L’Europa è fatta, ma non g

Si è svolta, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, la giornata conclusiva del riccoprogramma di eventi organizzato in occasione dei sessant’anni dalla conferenza diMessina del 1955, dal tema “Messina, Europa, Mediterraneo”.

Cerimoniere dell’evento il Segretario Generale Antonio Le Donne, a presiedere Pier VirgilioDastoli, presidente del CIME. Hanno esordito gli Assessori Mantineo e Cacciola. Il primo si èoccupato della gestione della pace e dei nuovi gruppi migratori, ricordando come spessol’Europa favorisca i terroristi, più che i civili e che bisognerebbe fare un ponte di solidarietà lidove vi sono conflitti e la gente vive nel terrore e nella miseria. In particolare in Italia, bisogne-rebbe, inoltre, adottare una legge che regoli il diritto di asilo e abolisca la necessità del permes-so di soggiorno. L’Assessore Cacciola si è soffermato sul tema di una città più sostenibile,

Giornata conclusiva sui 60 anni dalla Conferenza di Messina

Servizio fotografico di Peppe Saya

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li europei

ovvero, migliorando la vivibilità dei cittadini, attraverso , pedo-nalizzazioni e piste ciclabili e l’Europa in questo settore si puòdire che si sta impegnando, vincendo appieno la scommessa.Sono poi intervenuti i professori Ugo Ferrutta e Lina Panella,per tirare le fila degli incontri dei giorni scorsi, i quali hannodetto che bisogna ridare valore all’Unione Europea in campomondiale anche nei casi importanti e, soprattutto, bisognaanche occuparsi dell’aspetto amministrativo che si riscontrafondamentale in tanti campi, per esempio quando ci sono figliche nascono in una nazione diversa da quella dei genitori, chepoi si trovano ad avere difficoltà burocratiche. Ha quindi presola parola il professore Roger Vickerman, University of Kent,Professor of European Economics), che ha analizzato il futurodell’Europa , alla luce dell’Eurozona e del Referendum britan-nico, stigmatizzando il concetto di Euro come moneta unica,non solo perché non è adottata da tutti i paesi dell’unione, maanche nelle modalità. E’ stata, quindi, data lettura dell’Appellodi Messina da parte dell´attore messinese, Angelo Campolo,nel quale si diceva, fra l’altro, che questa Conferenza deveessere vista non solo in chiave celebrativa, ma soprattuttocome contributo per realizzare un modello di civiltà intercultu-rale e che si garantisca un controllo democratico delle sceltedi governo dell’Unione. Ha preso, quindi, la parola l’AssessorePerna, che è stato uno dei promotori di questo evento, sottoli-neando l’importanza del Mediterraneo in Europa. L’UnioneEuropea ha bisogno di un nuovo slancio, per affrontare lenuove sfide che la storia ha posto sul suo cammino, partendodalle sue radici culturali che affondano nel bacino del

“Da questo antichis-simo porto naturaleche ha visto neisecoli incontri di cul-ture e civiltà diverse,vorremmo che siguardasse versonuovi orizzonti”

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Mediterraneo con tutte le sue contraddizioni, ma anche con lasua storia millenaria. Da questo antichissimo porto naturaleche ha visto nei secoli incontri di culture e civiltà diverse, vor-remmo che si guardasse verso nuovi orizzonti, verso unadiversa prospettiva, che ponesse al centro la costruzione diuna Comunità Euro-Mediterranea. E’ quindi giunto nel saloneil Presidente del Senato, Pietro Grasso, il quale ha toccato deipunti molto scottanti, anche se probabilmente già conosciuti achi vive la realtà meridionale . Il Presidente Grasso si è soffer-mato sul tema dell’immigrazione, con particolare attenzionealla strage avvenuta nel Canale di Sicilia e dei continui naufra-gi che avvengono, citando anche Lampedusa, ricordando chel’Europa non dovrebbe avere barriere e che tutti gli Statidovrebbero essere compartecipi del sistema migranti. Haposto, inoltre, l’accento su un tema fondamentale, ovvero, inun periodo di crisi, la politica europea, per quanto si parli diattenzione al Mediterraneo, è ancora una politica rivolta alNord. Per prima cosa, occorrerebbe un sistema efficiente disorveglianza e soccorso in mare, di riconoscimento dello sta-tus di rifugiati e di accoglienza, secondo una giusta e solidaledistribuzione degli oneri e dell´impegno contro gli infami traffi-canti di persone, le reti criminali transnazionali che gestiscono

Il Presidente Grassosi è soffermato sultema dell’immigra-zione, con particola-re attenzione allastrage avvenuta nelCanale di Sicilia edei continui naufragiche avvengono,citando ancheLampedusa, ricor-dando che l’Europanon dovrebbe averebarriere e che tuttigli Stati dovrebberoessere compartecipidel sistema migranti

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Marilena Faranda

tutte le fasi del turpe commercio. L’Europa dovrebbe, ha continuato, porre attenzione maggior-mente a questa parte di territorio che ha avuto un ruolo fondamentale per la sua storia e cheancora oggi dovrebbe essere punto di incontro con le altre civiltà. Ci si sarebbe aspettato dalPresidente, che ricopre una delle massime cariche dello Stato, che fosse passato dalle l’ana-lisi della situazione, che i più già conoscono ad un’analisi più rivolta all’azione che sta metten-do in campo lo Stato per mettere un argine a queste problematiche. A portare il saluto delConsiglio Comunale, la presidente Emilia Barrile, che, con una nota amara ha ricordato la scar-sa fiducia che oggi si nutre nella politica, perché nonostante i cinquant’anni di storia la situa-zione della città è ancora molto grave. A concludere, poi, il sindaco Accorinti il quale ha sotto-lineato che i passi fatti dall’Europa sono importanti: essa nasce dall’impegno di visionari chehanno creduto in un progetto, che può avere un futuro solo riempiendolo di diritti e di umanità.Successivamente, è stato trattato il tema “Per la costruzione di una Comunità Mediterranea”,con l´introduzione dei lavori di Riccardo Petrella, fondatore dello IERPE - Istituto Europeo diRicerca sulla Politica dell´Acqua, presieduti da Pier Virgilio Dastoli; hanno relazionatosull´argomento Giuseppe Buccino Grimaldi, direttore Generale per l’Unione europea delMinistero Affari Esteri; Alexis Wick, dell´American University of Beirut; Rafik Boujdaria, dell´Université el Manar, Presidente du Reaseau Tunisien d’Economie Sociale et SolidaireRADESS; Giuseppe Pernice, presidente dell´Osservatorio Mediterraneo della Pesca; NedraBelkir, Coordinatrice Associazione Studenti Progetto Averroè dell´Università “La Sapienza” diRoma; Tarek Chabouni, Presidente del Consiglio di Amministrazione associazione imprendito-ri tunisini “Le Logement” Tunisi; Leila Hamrouini, segretaria commissione cultura, educazionegiovani dell’ARP, Parlamento Tunisino; e Anwar Moghith, dell´Università del Cairo.

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“… i trattati che ora sono detti di Roma perché a Roma furono firmati il 25 marzo1957, in realtà furono concepiti… nella mia città natale, a Messina nei primi di giu-gno del 1955, una data questa che io credo sarà considerata fondamentale nella

storia dello sviluppo del processo unitario europeo…”, sono queste le parole di GaetanoMartino, all’epoca Ministro degli Affari Esteri e promotore della Conferenza di Messina che conla partecipazione dei ministri degli Esteri della CECA avviò i negoziati che portarono ai Trattatidi Roma del 1957 per la creazione della Comunità Economica Europea e della ComunitàEuropea per l’Energia Atomica. La conferenza diede un segnale chiaro ed evidente per riprendere la via dell’integrazione,cominciando proprio da quella economica. La voglia di ricreare “lo spirito di Messina” sessant’anni dopo ha dato il via alla realizzazione didue convegni (oggi e domani) internazionali organizzati dall’Università degli Studi di Messina,dall’Intercenter e dalla Cattedra di Diritto Internazionale del Dipartimento di Scienze Umane e

A 60 anni dalla Conferenza Università di Messina

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Sociali dal titolo “Le sfide dell’Unione Europea a 60anni dalla Conferenza di Messina”. Due giornate ci dice la prof.ssa Lina Panelladell’Università di Messina “realizzate con l’obiettivo divedere che cosa è successo in questi sessant’anni,che cosa è cambiato e quali sono le sfide future chel’Unione Europea deve affrontare”. La giornata si è aperta con i saluti del prof. PietroNavarra, Rettore dell’Università degli Studi diMessina, della prof.ssa Nicoletta Parisi, Ordinario diDiritto Internazionale dell’Università degli Studi diCatania, della prof.ssa Angela Del Vecchio, Ordinariodi Diritto Internazionale della LUISS ‘Guido Carli’ diRoma, del prof. Carlo Curti Gialdino, Associato diDiritto dell’Unione Europea dell’Università degli Studi‘La Sapienza’, del dott. Claudio Zanghì, Presidentedell’Intercenter e del dott. Giacomo D’Arrigo, Direttoredell’Agenzia Nazionale per i Giovani. Ad inaugurare laprima sessione (Profili politici-istituzionali) ilPresidente Emerito della Corte Costituzionale, prof.Gaetano Silvestri che ha ricordato come non esistauno Stato Europeo. Il primo intervento è stato quello del Sottosegretarioalla Presidenza del Consiglio con delega agli AffariEuropei, l’On. Sandro Gozi che ha tracciato bilanci eprospettive a 60 anni dalla Conferenza di Messinaribadendo che “esercitare la memoria è fondamentaleper fare oggi buona politica poiché molto dobbiamoancora a quegli uomini imponenti che ricordiamoattraverso le foto in bianco e nero che ci sono statetramandate. Dobbiamo alzare lo sguardo ed essereambiziosi per il presente e pronti a costruire il futuro”.C’è anche la necessità di porre le basi per una nuovapolitica permanente in grado di affrontare la situazio-ne migratoria. “L’agenda europea della migrazione,continua l’on. Gozi, riprende tutti i principi e gli obietti-vi dell’Italia. E’ un atto coraggioso della CommissioneEuropea perché indica le nuove politiche sia in termi-ni di gestione della frontiera comune delMediterraneo, finalmente abbiamo un impegno total-mente europeo sia in termini di risorse sia nell’impe-gno di mezzi navali. Ci sono delle risposte forti anchesull’attuazione del principio della condivisione del-l’onere, cioè della distribuzione dei rifugiati tra tutti ipaesi dell’Unione Europea.

a di Messina

Due giornate ci dice laprof.ssa Lina Panelladell’Università di Messina“realizzate con l’obiettivodi vedere che cosa è suc-cesso in questi sessan-t’anni, che cosa è cambia-to e quali sono le sfidefuture che l’UnioneEuropea deve affrontare”

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“Esercitare la memoriaè fondamentale perfare oggi buona politi-ca - afferma l’On. Gozi -poiché molto dobbiamoancora a quegli uominiimponenti che ricordia-mo attraverso le foto inbianco e nero che cisono state tramandate”

Questa è una proposta della Commissione adesso biso-gna costruire una maggioranza in consiglio, bisognaconvincere i governi a sostenerla. Noi speriamo che alleparole seguano i fatti e i fatti sono sosteniamo questaproposta”. Altri contributi sono stati dati dagli interventi di Ugo Villanidell’Università degli Studi di Bari “A. Moro” sul tema “Lademocrazia partecipativa e l’iniziativa dei cittadini euro-pei” e di Ennio Triggiani dell’Università degli Studi di Baricon “La cittadinanza europea”. C’è la necessità a distanza di 60 anni di compiere unnuovo atto di coraggio proprio come fecero quei sei per-sonaggi che nel 1955 pensavano l’impossibile.

Cristina D’Arrigo

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“Lo spirito di Messina dopo 60 anni”

La seconda delle due giornate dedicate dall’Ateneo peloritano ai 60 anni dalla Conferenzadi Messina è iniziata ricordando le basi storico filosofiche dettate, già nel 1923, nel volu-me “Paneuropa”, del conte austro-ungherese Coudenhove-Kalergi, in cui si prospettava

per la prima volta l’unificazione politica ed economica degli Stati europei come rimedio aglierrori del conflitto appena concluso. La III sessione, intitolata “Lo spirito di Messina dopo 60anni”, è stata presieduta dal prof. Claudio Zanghì, dell’Università degli Studi di Roma “LaSapienza”, e hanno partecipato Juan Manuel De Faramiñán Gilbert (Universidad de Jaén) con“L’idea dell’Europa sviluppata da Coudenhove-Kalergi ed i suoi aspetti attuali”, Carlo CurtiGialdino (Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’) con “Il processo di integrazione euro-pea a 60 anni dalla dichiarazione di Messina: prospettiva federale versus logica intergoverna-tiva”, e Pier Virgilio Dastoli (Presidente del Consiglio Italiano del Movimento Euro) con “Daidiritti individuali ai diritti collettivi”.La seconda giornata del Convegno Internazionale “Le Sfide dell’Unione Europea aSessant’anni dalla Conferenza di Messina”, organizzata in collaborazione con l’Intercenter e laCattedra di Diritto Internazionale del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, è proseguita nelpomeriggio ad analizzare l’impulso del cosiddetto ”spirito di Messina” e delle nuove sfide chesi pongono all’Europa, grazie all’ausilio di studiosi italiani e stranieri, tra i quali il Ministero degliAffari Esteri, Giuseppe Buccino Grimaldi.Nel pomeriggio si aprirà la IV, e ultima, sessione sul tema “L’integrazione europea oggi”, pre-sieduta dalla prof.ssa Lina Panella dell’Università di Messina. Sono intervenuti Nicoletta Parisi(Università degli Studi di Catania) su “Economia lecita e contrasto alla corruzione fra mercatointerno, politica estera comune e spazio europeo di libertà sicurezza e giustizia”, Angela delVecchio (LUISS ‘Guido Carli’, Roma) su “Il mare e l’Unione Europea”, ed Emmanuel Decaux(Université Panthéon-Assas-Paris II) su “Integrazione europea e Nazioni Unite”. La giornata siè conclusa con Giuseppe Buccino Grimaldi (Ministro Plenipotenziario Direttore generaleUnione Europea, Ministero degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale).

Il ministro Buccino Grimaldi chiude il convegno internazionale

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“… i trattati che ora sono dettidi Roma perché a Roma furonofirmati il 25 marzo 1957, in real-tà furono concepiti… nella miacittà natale, a Messina nei primidi giugno del 1955, una dataquesta che io credo sarà consi-derata fondamentale nella sto-ria dello sviluppo del processounitario europeo…”

G. Martino

Messina - Largo G. Martinofoto Peppe Saya

52-53 CittàCronache urbane

40-41 Dietro le quinte

numero 205 anno XIII10 Giugno 2015

AttualitàPremio Sgroj 2015Epilessia ed ereditarietàRfiuti Comieco

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Sommario

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44 SettegiorniCronaca della settimana

10 Giugno 2015

SiciliaElezioni amministrative in Sicilia

60-67

Le rubriche

La corazzataPotemkin

92-93

Da Beethoven a Kurt Cobain

94-95

Parole in blu96-97

ProvinciaLavoratori SNAMI

56-57

CulturaMadonna della LetteraFestival “Pilone d’oro”

76-85

In&Out42-43

Mangiare Sano96-97

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT10 Giugno 2015

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella postaelettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L

(Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina

tel.09046535 e-mail:[email protected]

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Vigili Urbani: lavoro indeterminato e Part time per Persone fino ai 45 anniIndetto un concorso, per titoli ed esami, per l’assunzione di Agenti di PoliziaMunicipale con contratti part-time a tempo indeterminato.

Ferrovie dello Stato: finalmente si può fare Domanda per TrenitaliaNuove opportunità di lavoro arrivano da Ferrovie dello Stato. Trenitalia SpA hapubblicato un avviso per l’assunzione di nuovo personale.

Assunzioni Enel 2015: online le nuove Figure ricercate, via alle DomandeAzienda italiana attiva nel settore dell’energia, Enel è nata nel 1962 come entepubblico per diventare, nel 1999, un’azienda totalmente privata nonché una delleprincipali multinazionali al mondo.

Civico Archivio Fotografico: lavorare come Catalogatore di fotografieNuova opportunità nei beni culturali. Il Civico Archivio Fotografico ha aperto unconcorso pubblico per selezionare dei candidati esterni all’amministrazione.

Alitalia: 260 Assunzioni per far fronte al traffico della Stagione estivaL'Alitalia, nota compagnia aerea, si accingerebbe ad assumere tra i 250 e i 260lavoratori nel settore dell'handling (assistenza a terra) anche per far fronte all'au-mento del traffico caratteristico della stagione estiva.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Selezioni Commesse: lavoro da 1.200 € netti mensiliUn’importante azienda della Grande Distribuzione (GDO) che opera nel campodella moda e accessori, ha incaricato l’Agenzia per il Lavoro Gi Group di selezio-nare n. 10 Addetti alle vendite.

Parchi Divertimento: Leolandia ricerca Personale per la Stagione 2015Nuove opportunità per chi è interessato a lavorare nei parchi divertimento,Leolandia è infatti alla ricerca di personale per la nuova stagione 2015.

Thun: pubblicate nuove Opportunità di lavoro riservate ai Laureati.CandidatiGrande azienda italiana che produce oggetti da collezione in ceramica, Thun, inquesto momento sta ricercando nuovo personale. Vediamo quali sono le figureda assumere.

Selezioni Gabetti: lavoro per Impiegati, Responsabili, Consulenti e StagistiGrande società italiana attiva nel settore immobiliare, Gabetti è stata fondata nel1950 da Giovanni Gabetti e nel tempo ha avuto una costante espansione che l’haportata ad essere una delle principali realtà del comparto a livello nazionale.

Diplomati e Laureati: partono ora gli Stage Bosch remunerati 770 € mensiliTutti i segreti del gruppo Bosch, concentrati in sei mesi di pratica sul campo. Lamultinazionale tedesca, fondata nel 1886 a Stoccarda e produttrice di componen-ti per le più note case automobilistiche del mondo.

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varie ed eventualivarie ed eventualidi Gabriella Giannetto

Anoressia, un termine tristemente noto ainostri giorni, l'incubo di molte famigliecon ragazzi che, rifiutando il cibo, si

candidano ad una morte lenta ma inesorabile.Sta scatenando molte polemiche la soluzioneproposta in un Disegno di legge presentatonei giorni scorsi dalla Deputata del PD SaraMoretto, che ritiene utile, in casi estremi, ricor-rere ad un TSO (Trattamento SanitarioObbligatorio) ed imporre nutrimento e curepsicologiche.Un provvedimento dai toni forti, che potenzial-mente potrebbe salvare la vita ad una moltitu-dine di ragazzi, che affetti da anoressia, incor-rono in una mortalità fino a dieci volte superio-re rispetto ai giovani della stessa età.Determinante, nella diagnosi della malattia, èil fattore tempo; in molti casi infatti, la consa-pevolezza tardiva di un serio disturbo alimen-tare, può causare la cronicizzazione dellostesso, quindi la morte.La distrazione dei genitori, la difficile indivi-duazione del male da parte dei medici di fami-glia, la complessiva sottovalutazione dellasintomatologia, la percezione alterata del pro-prio corpo, l'ossessione verso modelli di perfe-zione corporea irraggiungibile, il rifiuto di rico-noscere che il problema esista, troppo spessoportano ad un punto di non ritorno.Il ricorso ad un trattamento estremo come ilTSO, abitualmente riservato a pazienti conevidenti problemi psichiatrici fa certamentediscutere, in quanto, pur essendo la bulimia el'anoressia, dei problemi di matrice appuntopsichiatrica, non esiste allo stato attuale unanormativa che imponga il nutrimento. L'unicavia d'uscita, può consistere nell'evidenziare ilpericolo di vita.

TSO ed alimentazione obbligatoria

Una proposta di leggeche fa discutere

Disturbi alimentari

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 2510 Giugno 2015

Le cronache pullulano di casi in cui, nonostante l'intervento dei medici, i ragazzi spesso rifiu-tano il cibo lasciandosi morire o peggio suicidandosi. Non a caso, le statistiche rilevano che i casi di morte dipendono in pari percentuale dagli effet-ti della denutrizione e dal suicidio, situazioni in ogni caso successive al netto rifiuto di cibo e dicure. Inoltre, lo scorso anno sono stati registrati casi pari a poco meno di tre milioni di italianiaffetti da disturbi alimentari di diversa entità, di cui la maggior parte donne e adolescenti.Il suddetto Disegno di legge risponde appunto all'esigenza di arginare un fenomeno di propor-zioni immense, che unitamente alla piaga della droga e dell'alcolismo, mina la popolazione gio-vane del Paese.Ma se da un lato, il ricorso al TSO può fornire una soluzione al problema mortalità, dall'altroviene spontaneo chiedersi se lo Stato abbia o meno le risorse e le strutture per effettuare talitrattamenti, che richiedono personale specializzato ( nutrizionisti, pediatri, psichiatri), postiletto, in un momento in cui la Sanità pubblica va incontro a progressive dismissioni di nosoco-mi, accorpamenti e tagli lineari, che influiscono negativamente anche sulle prestazioni basila-ri. Peraltro, il complesso degli interventi deve essere messo a sistema, in quanto occorre par-tire dall'analisi dei mass media, che hanno un ruolo fondamentale sul tema, imponendo deicanoni di bellezza tali da generare, nella psiche umana, una pressione psicologica che spes-so sfocia in malattia. Ulteriore e non secondario passaggio, la “riabilitazione alla corretta nutri-zione”, che non può prescindere da una gradualità nell'ingestione di cibo, in quanto un sogget-to abituato ad introdurre quantitativi minimi, non può essere appesantito in tempi rapidi; è quin-di necessario un affiancamento del paziente, che venga assistito nei pasti ed accompagnatofino alla digestione. Pensare che l'aumento delle dosi di cibo possa essere la soluzione al pro-blema è un errore, se non accompagnato da adeguata terapia psicologica, che rimuova ilsenso di inadeguatezza responsabile della malattia a livello inconscio.Ben vengano quindi Disegni di Legge che pongano il problema, che spingano lo Stato a farsicarico della salute dei cittadini anche in ambiti così specifici, ma la delicatezza della materiarichiede cautela e approfondimenti.

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Le eccellenze di ieri e d Cerimonia di consegna del “Premio Sgroj” 2015al Salone degli Specchi della Provincia

AttualitàAttualità

Servizio fotografico di Peppe Saya

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La cerimonia di conferimento del “Premio Sgroj” istituito dal Liceoclassico “La Farina” per ricordare la figura del grande grecista eper affermare, nel suo nome, come tanti giovani di valore credano

nell’esercizio dello studio e nell’impegno culturale, è diventata, ormai,un appuntamento da non perdere. “Sono passati sette anni”, infatti,come ha ricordato oggi la preside del liceo dott.ssa Pucci Prestipinoall’inizio della cerimonia tenutasi nel Salone degli Specchi dellaProvincia, “dall’istituzione del premio” che viene conferito, annualmen-te, sia ad ex allievi della scuola che si sono distinti in campo professio-nale sia ad alunni che si sono affermati in gare letterarie e scientifiche.Appare chiaro, dunque, quale sia il grande valore di questo Premio chesi può considerare un punto di incontro tra le eccellenze di ieri e quelledi oggi. Una continuità di talento che trova terreno fertile nella scuolaintesa come luogo di apprendimento ma anche come “palestra” di vita.Se tutto ciò è possibile, ovviamente, è solo grazie alla cultura classicae a grandi maestri come Piero Sgoj. Gli anni della scuola sono, senza dubbio, quelli che non cadono mai neldimenticatoio, bensì incidono profondamente sulla nostra formazione.“Resteranno scolpiti nella vostra memoria” ha detto oggi il ViceprefettoCommissario straordinario della Provincia Regionale di Messina dott.Filippo Romano, rivolgendosi agli studenti presenti in sala. Non sonosolo parole e ne è stata prova evidente oggi l’emozione con cui gli exallievi hanno ricevuto il premio, una medaglia d’argento con l’effige spe-culare di Giuseppe La Farina e di Piero Sgroj, realizzata dalla prof. ssaMaria Grazia Patti del Liceo Basile con la collaborazione del tecnicoGiovanni Romeo. Il primo a ricevere questo prestigioso riconoscimento è stato l’avvocatoe giornalista pubblicista, dott. Franco De Francesco, che ha sottolinea-to come esso sia per lui particolare motivo d’orgoglio, dal momento chelo vede protagonista come ex allievo del liceo ma anche come alunnodel prof. Sgroj. Di quest’ultimo De Francesco ha ricordato, brevemente,la sua personalità, il suo rigore nel conferire votazioni, talvolta, di moltoinferiori allo zero. Non meno emozionati il notaio Guido Monforte e l’avvocatoCassazionista e Garante degli Studenti, dei dottorandi e degli specializ-zandi dell’Università di Messina, dott. Francesco Olivo. Quest’ultimo hamesso in evidenza nell’ambito di quella che potremmo definire la “gior-nata delle eccellenze” come l’Ateneo si stia impegnando sempre piùper valorizzare il merito. Manca, ancora, però il collegamento tra il set-tore della formazione e quello dell’impiego, ma si sta lavorando, a pic-coli passi, anche da questo punto di vista.A ricevere il “Premio Sgroj” è stata, poi, la prof. Mariarosa Pelle, che èstata docente di discipline classiche al Liceo La Farina, e maestra didiverse generazioni di allievi che ha educato, sempre, con grandeimpegno e dedizione. Visibilmente emozionata ha ricordato gli anni di

i oggi

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insegnamento trascorsi come un “volo”, il grande legame affettivo che la unisce al liceo in que-stione quanto anche ai suoi alunni a cui ha dedicato oggi una poesia da lei composta. E tra unmomento di commozione ed un altro la cerimonia è andata avanti con la premiazione delCommissario Straordinario della Provincia, dott. Filippo Romano e poi con il dott. RodolfoSavica, che non potendo essere presente quest’oggi per motivi lavorativi, ha inviato un videoin cui ha espresso tutto il suo orgoglio per il premio ricevuto, poiché tutto il suo cammino haavuto inizio al liceo classico La Farina. “Una palestra indimenticabile” l’ha definita Savica “unluogo in cui è possibile acquisire sempre più il pathos dell’apprendimento”. Quest’ultimo è statocolto, anche, magistralmente dall’altra ex allieva premiata, dott. Rosa Siciliano Gazzara che siè diplomata all’età di 15 anni. La Gazzara, nota, peraltro, per aver tradotto l’Iliade, l’Odissea ela Divina in Commedia in dialetto siciliano, all’atto di ricevere il premio, ha rivolto un messag-gio significativo agli studenti sublimato in queste poche ma chiare parole: “Bisogna parlare ilnostro dialetto, dobbiamo essere orgogliosi della nostra identità siciliana. Non vi scuddate maidi essere nati in Sicilia”.A conclusione della prima parte della giornata, poi, sono stati conferiti due premi alla memoria:

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uno in ricordo di Antonella Ficarra, alunna del Liceo e viceprefetto di Messina e l’altro di PadreGiovanni Pavia, parroco della parrocchia di Sant’Agata dell’omonimo villaggio.Alle eccellenze di ieri si sono affiancate, in un ideale percorso di continuità del talento, le eccel-lenze di oggi. Al termine della giornata, infatti, sono stati premiati i numerosi studenti che sisono distinti nell’ambito di Certamina nazionali, di concorsi, di competizioni matematiche esportive, nella redazione del giornale scolastico “Stoà”, nel laboratorio teatrale e in campomusicale. Ad essere premiati, inoltre, coloro che si sono diplomati con il massimo dei voti nel-l’anno scolastico 2013-2014.Una giornata dove l’emozione ha fatto da padrona, e dove il talento e l’eccellenza hanno avutoil giusto riconoscimento nel nome di un grande maestro di ieri come Piero Sgroj. È chiaro edevidente, dunque, come l’insegnamento di Sgroj non sia stato cancellato dal tempo, ma ècome se egli avesse ceduto il testimone a coloro che saranno i grandi maestri del domani. Nonc’è nulla di cui stupirsi, nulla di cui meravigliarsi perché come diceva Lev Tolstoj, “Noi moriamosolo quando non riusciamo a mettere radici in altri”.

Alessia Vanaria

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CERTAMINAHanno vinto l’Agòn Zanklàios, il Certàmen Lucretiànum, il Certàmen Sallustiànum, il CertàmenPeloritànum, il Certàmen Syracusànum, il Certàmen Patrìsticum, l’Agòn Sikelìa, il CertàmenVibonènse, il Certamen Antìquae Philosòphiae, il Piccolo Certàmen Tacitèum e il Piccolo AgonePlacidiano i seguenti alunni: Noemi Bonfiglio, Roberto D’Andrea, Letteria Famulari, Giulio Monici,Francesco Salmeri, Alessandro Sturniolo, Sara Diomede, Giusy Mantarro.

CONCORSIHanno vinto i premi letterari e artistici: Premio “Classici Contro”, “Olimpiadi di Italiano”, “Premio S.Maria di Porto Salvo”, Premio “Allena il tuo cuore”, Premio “Cavaleri”, Premio “Inno alla vita: alla ricer-ca dei valori perduti”, Premio “Alcyone-Moraci”, Premio “Sciabà”, Premio “Diritto e legalità”: GiusyMantarro, Diana Strano, Alessia Mesiti, Sara Diomede, Francesco Tomasello, Roberto D’Andrea,Noemi Bonfiglio, Francesco Salmeri, Alice Miuccio, Maria Chiara Cardella, Federico Pappalardo,Maria Donato, Pietro Casablanca, Elena Gambino, Francesco Tomasello, Davide Costa, AriannaCaruso, Benedetta Catanoso, Luna Cilia, Alessio Pasto, Sofia Bernava, Francesco Cacciola,Giulio Monici, Luigi Lucà. Inoltre ricordiamo che la classe IV C si è distinta nella partecipazione adiversi progetti di solidarietà e di inclusione, tra i quali “Una strada per l’integrazione” e il ConcorsoSolidarietà dell’Associazione Vita 21.

STOÀIl giornale d’istituto Stoà ha vinto tre volte il premio nazionale “Fare il giornale nelle scuole” indettodall’Ordine dei Giornalisti per Giornali scolastici e si distingue per il suo spessore culturale. Talvoltaviene pubblicato come allegato della Gazzetta del Sud. In tale formato lo troverete oggi qui nellaGazzetta di sabato 30 maggio, all’interno della quale nella pagina della cultura c’è un’intervista aLuciano Canfora sul valore dei classici. Ecco di seguito i nomi di tutti i collaboratori dell’anno scolastico 2014-2015, che hanno contribuito conarticoli, vignette e servizi fotografici, alunni che frequentano dal quarto ginnasio alla terza liceale: SofiaBernava, Roberto D’Andrea, Andrea Borgosano, Alessandra Papale, Maria Donato, IlariaMaiorana, Francesco Tomasello, Giuseppe Currò, Bianca Fusco, Francesco Greco, FrancescoSalmeri, Rosa Sofia D’Anna, Giusy Mantarro, Alessia Mesiti, Arianna Caruso, Gloria Leonardi,Ivana Frassica, Alessandra Rozzato, Pietro Casablanca, Luna Cilia, Giuseppe Aloisi, SimoneParisi, Ludovico Giacobbe, Luigi Lucà, Valerio Pettinato, Gabriele Irrera, Ugo Muraca,Alessandra Pollicino, Viviana Micalizzi, Maria Luisa Cucinotta, Monica Morabito, Greta Arimatea,Silvia Fava, Francesca Fava, Carmen Puleo, Giulia Grillo, Davide Costa, Alice Miuccio, SofiaCardillo, Natale Miduri, Anna Ilacqua, Noemi Bonfiglio, Mariasmeralda Cannistraci, Diana Strano,Daria Denaro, Ines Gullino, Jacopo Burgio, Francesco Ettaro, Antonio Agati, Roberto Vita,Emanuele La Falce, Simona Ceraulo, Lilly Famulari, Alessandro Triolo, Cristiana Foti, CristinaDe Luca.

GLI ALUNNI PREMIATI PREMIO S

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LABORATORIO TEATRALEIl Laboratorio Teatrale “Luca Gimbo” che ha ottenuto negli anni passati importanti premi a concorsi tea-trali e lo scorso anno si è esibito a Messene antica, nel Peloponneso, si è esibito venerdì sera al Montedi Pietà nella Lisistrata di Aristofane adattata per la scena dalla regista Donatella Venuti. Ecco gli attori: Valeria Inglese, Francesco Cacciola, Alessia Di Fiore, Davide Costa, Ugo Muraca,Elena Falzea, Federica Frigione, Federica Galletta, Francesca Cardile, Serena Dolci, RossanaGiannetto, Chiara Salamone, Francesca Ricevuto, Ambradiletta Tripodo, Alessia Ventre, GiosuèTripoli, Paolo Enrico Zagami, Alessia Ilacqua, Simona Ceraulo, Noemi Bonfiglio, FedericoPappalardo, Luigi Lucà, Pietro Casablanca. Le docenti referenti del progetto Tina Morabito eMirella Zodda, insieme alla regista Donatella Venuti e, in rappresentanza di tutti gli attori ValeriaInglese, Francesco Cacciola, Simona Ceraulo, Noemi Bonfiglio, Pietro Casablanca.

OLIMPIADI E GIOCHI MATEMATICIPer i Giochi Internazionali di Matematica della Bocconi 2015: Simona Ceraulo e Emanuele La Falcesi sono classificati per la finale nazionale che si è svolta presso l'Università Bocconi di Milano nel mag-gio scorso dopo aver superato la selezione provinciale svoltasi presso il Liceo Classico La Farina sele-zione cui hanno partecipato circa 650 alunni di più di 20 istituti scolastici della provincia di Messina.Inoltre per i Giochi di Archimede si sono classificati nella fase provinciale Antonino Caprì, Alice Famà,Danilo Sturniolo, Stefania Grasso, Cristiana Foti, Giulia Conti, Romana Curatolo, MartinaQuattrocchi, Federica Sottile, Ilaria Maiorana.

GRUPPO SPORTIVOIl Gruppo Sportivo è stato sempre dinamico al La Farina e ha ottenuto molto spesso risultati entusia-smanti. Per i Giochi sportivi studenteschi nella fase provinciale di Gare di nuoto si sono classificateNoemi Bonfiglio, Adriana La Fauci, Chiara Pino, Costanza Frisone, Teresa Marchetti, AriannaSinardi. Nella fase provinciale della corsa campestre si sono classificate Laura Coppolino,Alessandra Pollicino, Teresa Marchetti.

GRUPPO MUSICALEIl Gruppo musicale del La Farina, costituito dal Coro e dai musicisti, ha animato concerti, pomeriggimusicali, e manifestazioni culturali come la Notte Nazionale del Classico: Alessandro Camuto,Alessia Di Fiore, Alessia Ilacqua, Antonio Nicita, Arianna Caruso, Claudio Carone, DavideBardetta, Domenico De Caro, Elena Falzea, Eren Taskan, Fabio Samperi, Francesca Ricevuto,Gabriele Pagano, Giosuè Tripoli, Giulia Foti, Laura Florello, Luna Cilìa, Martina Chillemi,Massimiliano Catanese, Nicola Ialacqua, Paola Siracusano, Salvatore Cubisino, Serena Orlando,Ugo Muraca, Valeria Inglese, Valerio Pettinato, Luigi Lucà.

CENTISTI 2013/2014Claudia Bellomo, Grazia Corvaia, Alberto Cardia, Serena Famà, Santi Messina, Sara Quartarone,Giulia Bitto, Francesca Mangraviti, Francesca Prestopino, Federica Votelli

SGROJ 2015

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Nella ricorrenza del ventesimo anniversario della Conferenza Mondiale delle Donne tenu-tasi a Pechino, in occasione della quale furono lanciate le “parole d’ordine” empower-ment e mainstreaming per dare potere e valorizzazione alle donne, il Comitato Unico di

Garanzia (CUG) dell’Università di Messina e l’Associazione di ex allievi ALuMnime (con la col-laborazione dell’Ordine dei Medici e dell’Ordine degli Avvocati di Messina, dell’Ufficio dellaConsigliera provinciale di Parità e con il patrocinio dell’UNAR – l’Ufficio NazionaleAntidiscriminazioni Razziali presso il Dipartimento Pari opportunità della Presidenza delConsiglio – dell’Assessorato Pari opportunità del Comune di Messina e del Soroptimist diMessina) hanno firmato, ieri sera, l’iniziativa “Laureate dell’Università di Messina. Esperienzee successi”. Tema principale, i vent’anni trascorsi dalla memorabile Conferenza dell’ONU.Ospiti d’onore dieci donne di talento, il cui percorso di successo è maturato nelle aule delnostro Ateneo.

Premiate dieci laureate Unime d nel ricordo Annarita Sidoti

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Nel corso dell’iniziativa, aperta in musica dal Corodell’Ateneo, sono stati premiati Lia Campione (avvo-cata e senior associate presso lo studio legale ingle-se Clifford Chance), Adriana Cogode (viceprefetto diReggio Emilia), Barbara Labate (imprenditrice di suc-cesso del web), Cristiana Minasi (pluripremiata attricee autrice teatrale), Silvana Polizzi (capo redattrice delTgr Rai Sicilia), Mirella Ricca (già direttrice della clini-ca pediatrica del Policlinico Universitario), NadiaTerranova (scrittrice di successo di narrativa), ElenaTricomi (prima donna medico provinciale in Italia) eValentina Zafarana (deputata della Regione Sicilia).Un momento particolarmente toccante è stata la con-segna di un ulteriore premio a Bianca Eliana Sidoti atestimonianza dell’impegno profuso anche dopo lalaurea, conseguita presso l’Ateneo messinese, dallasorella Annarita, gloriosa marciatrice olimpica. Inoltreil prof. Daniele Bruschetta, Delegato dell’Universitàalle Attività Sportive, tracciando un ricordo della Sidotiha annunciato l’intenzione del Rettore di intitolarle unadelle strutture sportive universitarie presenti all’internodella Cittadella dell’Annunziata.

di successo

Sidoti e Bruschetta

“Donne e uomini nonvanno ‘omogeneizzate’, - ha sottolineato laPresidente del CUG,prof.ssa Maria AntonellaCocchiera - ma valorizzate,premiare alcuni percorsi disuccesso di donne laurea-tesi presso il nostroAteneo ha per obiettivoquello di valorizzarle”

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Le epilessie ereditarie, che colpiscono 1/200 della popolazione generale e che costituisco-no circa il 70% di tutte le forme di epilessia, sono state al centro di un evento tenutosi il5 e 6 giugno presso l’Auditorium “G. Martino” dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli

Odontoiatri di Messina. I lavori sono stati introdotti dal professor Francesco Pisani, docente dineurologia presso l’Università degli Studi di Messina ed organizzatore scientifico del convegno.“Stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione sia in ambito medico” ha detto Pisani “esia in ambito socio culturale: in ambito medico, i progressi raggiunti ci consentono di stabilirein molte forme le mutazioni genetiche che causano l’epilessia e calcolare le probabilità di ere-ditare tale malattia in ambito familiare; inoltre, basta qualche test genetico per sapere in anti-cipo se il paziente può assumere un determinato farmaco senza andare incontro a gravi rea-zioni allergiche. Da un punto di vista socio-culturale, poi, le paure che circondavano il concet-to di ereditarietà della malattia sono state drasticamente ridotte dai risultati della ricerca scien-tifica: la maggior parte delle forme ereditarie, infatti, è controllata ottimamente dalla terapia o,

“Epilessia ed ereditarietà”Conclusi i lavore del convegno

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addirittura, esistono tipi di malattia che passano da sole senza bisogno di assumere alcun far-maco”. Dopo i messaggi augurali e di benvenuto del Dr. Stefano Leonardi a nome dell’Ordine,hanno porto i saluti ai partecipanti il Prorettore dell’Università, Prof Giovanni Tuccari, ed ilDirettore del dipartimento di Neuroscienze, Professor Giuseppe Vita. La prima sessione delconvegno è stata dedicata ad illustrare il percorso diagnostico strumentale per giungere adidentificare i geni implicati nelle varie forme di epilessia genetica ed, in particolare, sono statepoi trattate le epilessie temporali e riflesse. Relatori sono stati i professori Striano e Coppola diNapoli ed Elia dell’Istituto Oasi di Troina. La seconda sessione, cui hanno partecipato i profes-sori Ientile e Spina dell’Università di Messina e De Sarro dell’Università di Catanzaro, ha poiaffrontato gli aspetti più sperimentali con i potenziali risvolti terapeutici. Le mutazioni geniche più recentemente identificate come causa di forme particolari di epiles-sia e le caratteristiche cliniche di tali patologie sono state poi prese in considerazione la matti-na di sabato, giornata che ha visto le relazioni dei Professori Guerrini dell’Istituto Meyer diFirenze, Nobili del Niguarda di Milano e Belcastro del S. Anna di Como. Infine, i professoriFalsaperla e Sofia di Catania e Ferlazzo di Catanzaro hanno trattato l’epilessia vitamina B6dipendente, l’epilessia mioclonica giovanile e le epilessie miocloniche progressive, rispettiva-mente. Le varie sessioni sono state costantemente vivacizzate dalle numerose domande fattein un’aula gremita di partecipanti.

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Comieco, il Consorzio Nazionale per la raccolta e riciclo di imballaggi a base cellulosica,punta al Sud per migliorare la qualità e la quantità della raccolta differenziata di carta ecartone. Il Mezzogiorno, infatti, rappresenta un’area in cui si registrano ingenti ritardi sui

livelli di raccolta, ma che mostra anche un notevole potenziale di sviluppo. Per questoComieco, d’intesa con Conai, ha messo a punto un Piano per l’Italia del Sud, patrocinato dalMinistero dell’Ambiente e illustrato oggi alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian LucaGalletti, in cui si prevedono misure a sostegno dello sviluppo della raccolta differenziata dicarta e cartone in otto regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Puglia, Campania, Calabria,Basilicata, Molise, Sicilia, Sardegna), che rappresentano dal punto di vista demografico circaun terzo della popolazione complessiva dell’intero Paese. Sono circa 70 i Comuni interessati dal Piano Sud, nato da una ricerca commissionata daComieco a Thesis Ambiente. Tra questi il Consorzio, con Conai, ne ha per ora individuati alcu-ni in cui intervenire a sostegno della raccolta, finanziando l’acquisto di attrezzature, nuovi auto-mezzi e campagne di comunicazione: Pescara, Foggia, Bari, Napoli, Caserta, Palermo,Messina, Siracusa, Ragusa, Sassari, Sciacca e Catania.Alla presentazione del Piano Sud erano presenti rappresentanti delle amministrazioni locali edelle municipalizzate delle città interessate, tra cui: il Sindaco di Messina Renato Accorinti, ilPresidente di AMIU Puglia Gianfranco Grandaliano, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ilVice Sindaco di Napoli Tommaso Sodano, l’Assessore all’Ambiente di Bari Pietro Petruzzelli,Emma Schembari in rappresentanza dell’amministrazione di Siracusa, l’Assessoreall’Ambiente di Ragusa Antonio Zanotto.

Rifiuti: Comieco stanzia 7 milioni di europer incentivare la raccolta differenziata dicarta e cartone nel Mezzogiorno

Piano per l’Italia del Sud

foto Peppe Saya

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Per quanto riguarda la Sicilia, i margini di miglioramento per la raccolta di carta e cartone sonoalti in tutte le città. A Siracusa nel 2014 sono state raccolte 272 tonnellate di frazioni cellulosi-che complessive, equivalenti allo 0,44% dei rifiuti urbani. A Ragusa, nel 2014 sono state inter-cettate poco meno di 1.500 tonnellate di carta e cartone, equivalenti al 4,24% dei rifiuti urbaniprodotti. A Palermo nel 2014 sono state raccolte circa 6.000 tonnellate di frazioni cellulosichecomplessive, equivalenti alll’1,7% dei rifiuti urbani prodotti. A Messina, infine, nel 2014 sonostate intercettate poco più di 3.200 tonnellate di carta e cartone. A Sciacca, infine, nel 2014sono state intercettate poco meno di 100 tonnellate di carta e cartone. “Incrementare la percentuale di raccolta differenziata” afferma il Ministro dell’Ambiente GianLuca Galletti “rappresenta una sfida cruciale per l’Italia e in particolare per il Mezzogiorno.Bisogna saldare un’alleanza a tutti i livelli tra istituzioni e cittadini, fatta di responsabilità digoverno e buone pratiche quotidiane, che ci allontani da quei modelli di inefficienza che hannoportato, in particolare al Sud, solo gravi emergenze rifiuti nelle città e costi enormi per la col-lettività. Dobbiamo avvicinarci sempre più a un futuro a ‘discariche zero’, fatto di riuso e rige-nerazione, l’unico possibile per garantire uno sviluppo sostenibile al nostro Paese”.“Il potenziamento e l'implementazione della raccolta differenziata di carta e cartone al Sud” hadichiarato il Sindaco di Messina Renato Accorinti “è un percorso già intrapreso a Messina gra-zie alla convenzione siglata tra Comieco e Messinambiente l'otto maggio scorso per l'amplia-mento della campagna di raccolta differenziata. Il percorso verso una città più virtuosa in temadi gestione dei rifiuti ci inorgoglisce e si unisce all'avvio del porta a porta in alcuni villaggi citta-dini e ad altre iniziative già intraprese o in attesa di essere avviate che consentono di inserirela città di Messina in un circuito nazionale. Si tratta di un progetto strutturale che assume fon-damentale rilevanza anche per il coinvolgimento degli studenti, educati oggi alla cultura dellaresponsabilità e dell'impegno civico, al fine di porre le basi” ha concluso Accorinti “per unambiente migliore e per aumentare la sensibilizzazione dei cittadini nei riguardi della raccoltadifferenziata”.“Con il Piano per il Sud, Comieco intende mettere a disposizione risorse economiche ingenti,pari a sette milioni di euro, per sostenere i Comuni del Mezzogiorno nel migliorare la raccoltadifferenziata di carta e cartone e per l’acquisto di nuovi mezzi.” ha dichiarato Ignazio Capuano,Presidente di Comieco. Un impegno rinnovato anche quest’anno, attraverso un nuovo Bandoaperto a tutti i Comuni convenzionati, che abbiano tra 5.000 e 100.000 abitanti e con una rac-colta media pro capite inferiore a 27 kg per abitante” ha concluso Capuano.

foto Peppe Saya

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dietro le quintedietro le quinte

Cosa sia di preciso l’Expo crediamo sia chiaro a tutti, partito lo scorso 1°maggio con una cerimonia che vedeva presenti le autorità di mezzomondo, vedeva tra gli assenti uno dei sindaci italiani: Renato Accorinti.

Il primo cittadino messinese, infatti, preferiva partecipare al concerto diTaranto in quanto contrario all’esposizione ipocrita di sponsor che, secondolui, stanno affamando il mondo e che adesso si dicono in prima fila per nutrirlo.Una scelta che non stona con la storia personale di Renato, più strano sarebbe stato vederlo in primafila con maglietta e fascia tricolore stringere la mano al signor Coca Cola.Questa l’opinione, poi c’è l’istituzione. La giunta, infatti, delibera lo stanziamento di 7500 euro perfinanziare il Cluster del Biomediterraneo, promosso dalla Regione Sicilia.Incoerenza? Così la pensano tre consiglieri comunali che sulla coerenza ci hanno scritto dei trattati:Interdonato, Carreri e Zuccarello. Ovvia la speculazione dei membri dell’opposizione, siamo tuttiabbastanza grandicelli per capire la differenza tra l’opinione di Accorinti e la scelta della giunta diappoggiare la Regione; il problema è un altro: loro la differenza la colgono? Perché forse no, intantol’incoerenza non è un peccato mortale, in più non veniva sponsorizzato il McDonald ma promosso unprocesso nutrizionale biologico, tutto molto coerente al pensiero accorintiano perciò.

Expo delle mie brame

di Francesco Certo

Galleria liberata pronta all’invasione

Adesso potranno tirar un sospiro di sol-lievo i commercianti della GalleriaVittorio Emanuele; dopo anni di verbali

è il Consiglio Comunale a dare il via liberaall’invasione di sedie e tavolini, cancellando laparte del regolamento Cosap che, con la suaambiguità, tanti problemi aveva creato.Ricostruiamo: era presente nel regolamentoun passaggio critico, che sottolineava come ipermessi di occupazione di suolo pubblicofossero soggetti ad eventuali autorizzazioni diproprietari e amministratori di condominio.Due i problemi: il primo risiedeva nel fatto chequesti condomini e amministratori non esiste-vano, per tanto nessuno avrebbe potuto darel’eventuale autorizzazione. Il secondo si ricol-lega, un problema di interpretazione giuridica

(o di semplice lingua italiana), visto che eventuale non significa obbligo e quindi i commerciantinon necessitavano obbligatoriamente di alcuna autorizzazione.Mesi di chiacchiere, amministrazione colpevolmente immobile che adesso si fa smascherare daun Consiglio di opposizione che, bravo a crear consenso, risolve con una delibera promossa dalvice presidente Nino Interdonato e votata da 23 consiglieri (i presenti). La Galleria Vittorio Emanuele è quindi equiparata alle altra strade messinese, e da adesso vigeràlo stesso regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, dato che la Galleria è di per sé unavia come le altre.Politicamente c’è da sottolineare la stancante lentezza della giunta, troppo immobilismo uccidesoprattutto in un clima da campagna elettorale come questo, dove oggi il Consiglio esce con sva-riati punti a favore.

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Che il Consiglio Comunalenon brilli per acume è unapalese ovvietà; troppi figli

di una poltrona da occupare etroppi mestieranti per poter averun Consiglio di teste pensanti edautonome. Inutile prendersi in giro o girarciintorno, da un lato un PD distrut-to dalla sconfitta elettorale prima,e dall’arresto di Genovese poi.Perso nel deserto dell’istituzione,senza una metà o un’idea dicome gestire un momento politicocritico e ghiotto. Eh si, perché ilmomento alletta e non poco. Renato Accorinti risulterà l’occa-sione persa di Messina, ne parle-rà la storia e lo sappiamo tutti. Maqui scadiamo nello storico, pur-troppo viviamo il presente, unpresente che se analizzato politi-

camente puzza troppo di passato e troppo poco di futuro. Il passato non è il modus, perché accomu-nare Accorinti al sistema politico precedente non è malafede, ma idiozia allo stato brado. Il passato èla stramaledetta paura di perdere la poltrona. Da sindaco? No, da consigliere. Ed ecco che torniamoa bomba, questo Consiglio parla molto, delibera e scrive; che dietro ci sia un esercito di ghostwriter èchiaro, riscoprirsi letterati dopo anni di italiano masticato e sputato non è credibile. Sulla figura degliuomini (e donne) dietro le quinte ci torneremo poi, quando avranno gli attributi per palesarsi e nonrimanere nascosti dietro una tenda. Nel frattempo riflettiamo, e se questa amministrazione traballa perché non buttarla giù? Troppo sco-modo farlo, perché se politicamente sarebbe fattibile il rischio di perdere capre e cavoli è troppo alto,per chi, vive in un ristretto orticello di mediocrità.

Si sta trasformando nell’ennesima tela di Penelope, un’altra dell’infinitee irrisolte condizioni messinesi. Il viadotto Ritiro come il porto diTremestieri, un eterno cantiere che avvilisce cittadini e amministratori.

Da diversi anni, ormai, il punto incriminato di Ritiro diventa l’inferno di cristal-lo del pendolare messinese; parte finale di una tortura che parte dalla bar-riera di Villafranca e prosegue per tutto il tratto di tangenziale che finisce alBoccetta. Adesso un nuovo cantiere è partito, restringimento della carreggia-ta e file infinite negli orari di punta. Proprio questo il fastidio maggiore, nessuno vuol vietare al Cas diintervenire sul manto stradale, un manto che vive di quotidiane criticità. Il problema è altro, il rispetto dell’utente è andato a farsi benedire da tempo; azzoppando una largaparte di tangenziale in orari diurni e lavorativi si umilia un’intera parte di città che rimane bloccata inun mare di asfalto e incazzatura.Ed arriva l’estate, arriva il periodo in cui il viadotto Ritiro troverà un traffico maggiorato, e andando oltreal disagio; questi continui cantieri reggeranno ancora la percentuale di traffico subita? E poi, il famo-so svincolo di Giostra aprirà?

Viadotto in corso

Il coraggio di sfiduciare

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INUna nuova vita, un’aria nuova si respira tra i locali delTeatro Vittorio Emanuele, che possiamo dire, ormai, defi-nitivamente risorto dallo stato di “degrado” che ha cono-

sciuto negli anni scorsi. Oggi siamo lieti, infatti, di poter consta-tare che la “macchina” organizzativa dell’Ente non solo funziona,ma sembra procedere a vele spiegate verso orizzonti culturalisempre più ampi. Da pochi giorni è calato il sipario sul “Messina Sea JazzFestival”, manifestazione organizzata dall’Associazione culturaleMinerva in partnership con il Teatro Vittorio Emanuele,Associazione Bellini, Accademia Filarmonica, Comune eUniversità di Messina. L’evento che ha portato in città artisti dieccellenza del moderno panorama musicale, ha riscosso note-vole successo e grande partecipazione. A dimostrazione che nonci si “culla mai sugli allori” il Teatro guarda già avanti, allaStagione Estiva che si terrà all’Arena Vittorio Emanuele diPortorosa-Furnari e a quella invernale che è stata presentataqualche giorno fa in conferenza stampa. Un cartellone 2015/2016 che si profila ricco e variegato, con ilcoinvolgimento di grandi nomi del mondo teatrale e musicalecome Alessandro Gassman, Alessandro Preziosi, PierfrancescoFavino, Simone Cristicchi. A coronamento della stagione anchedue produzioni tutte messinesi, tutte figlie del nostro Teatro:l’Amleto per la regia di Ninni Bruschetta e l’Antigone per la regiadi Michele Di Mauro. Tante le possibilità di abbonamento previ-ste, accessibili i costi per far sì che il Teatro possa essere vera-mente di tutti e per tutti. Numerosi, come si può comprendere, gli eventi già organizzati ealtrettante le idee in cantiere per far rivivere culturalmente lanostra Messina. E noi non possiamo che essere fieri di questa“rinascita” soprattutto perché essa vede protagonista il TeatroVittorio Emanuele. Quest’ultimo, lasciatosi alle spalle i “tragici”momenti passati, guarda al futuro cercando di trovare continuitàcon gli anni di un passato glorioso che fino a poco tempo fa sem-brava irripetibile, distante anni luce. Noi Messinesi, sicuramente,non staremo a guardare lo spettacolo ma saremo attori coprota-gonisti di questa “nuova vita” del Teatro Vittorio Emanuele.

Nuova vita per il Teatro Vittorio Emanuele

di Alessia Vanaria

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OU

TProbabilmente stiamo sprecando un’occasione, se ne

parlava con dei colleghi sere fa. Più saggi e attenti dinoi ci facevano notare come Renato Accorinti non farà

la storia come Gandhi o Luther King, ma nella piccolaMessina un pezzetto di diversità rispetto al passato l’avrà pureportata.L’occasione persa è la nostra, di chi comunica o prova a farlo;l’occasione persa è quella di capire il fenomeno Accorinti etanti suoi aspetti, denunciando criticità e lodi. Un sindacounico nel genere, non un uomo in maglietta, ma un combat-tente idealizzato che in una città di logge e favori si è innalza-to fino alla poltrona più importante. Un passaggio inaspettato per Messina che, stanca e delusa,vedeva in questo professore di ginnastica una svolta o unasperanza. Forse Renato non è una svolta e neanche una spe-ranza, magari sarà solo l’ennesimo sindaco passato sotto glistanchi cittadini messinesi; peggio sarebbe se Renato fossedavvero qualcosa di mai visto e noi non ce ne stessimo accor-gendo.È vero che non si vive di solo stupore, che l’analisi sul sinda-co Accorinti finisca nel momento stesso in cui Renato diventasindaco, da quel momento in poi si passa all’analisi della cittàe dei suoi problemi e chi se ne importa se non è Buzzanca oGenovese, ci sono buche stradali e di bilancio che sono piùimportanti.Poi c’è la comunicazione di Renato, quella che la rivoluzioneè partita e se non è partita comunque arriverà; un modo diconfrontarsi spesso ammantato di mistiche credenze sullafigura di Renato, della serie “lui può”. Forse tutto non può, anzisicuramente non potrà far molto perché il da fare è davveropiù grande di quanto si immagini.Renato farà la storia? Chi lo sa, la storia spesso è più difficileda capire per chi la sta vivendo; saranno i futuri imbrattacartea poter analizzare meglio l’Accorinti pensiero.Noi (e ci mettiamo in mezzo tutti) siamo distratti dalla Cortedei Conti, dalla via Don Blasco e dall’opposizione. Non abbia-mo tempo per soffermarci, rischiando di finire avvolti in un tap-peto rosso di vacuità.

Avvolti in un tappeto di vacuità

di Francesco Certo

Madonna della LetteraAnche quest’anno per le vie del centro cittadino si è svoltala secolare processione della Madonna della Lettera,padrona di Messina. Tantissimi i messinesi che hannopreso attivamente parte alla processione, tantissimi coloroche hanno atteso, in vari punti della città, il passaggio delfercolo.

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 201544

mercoledì 3giovedì 4venerdì 5sabato 6

domenica 7lunedì 8

martedì 9

Giugno 2015

“La Sicilia, l'Europa”

Inaugurata al Palacultura, la mostra “La Sicilia, l'Europa”che si basa su riproduzioni di documenti e fotografie, pro-venienti dagli Archivi Storici dell'Unione Europea, dagliArchivi Alinari e da altre istituzioni. Ad arricchire la mostra,anche le figure di alcuni dei Padri fondatori dell'Europa.

Campagna abbonamenti al Teatro

Presentata in conferenza stampa nella Sala Sinopoli delTeatro Vittorio Emanuele la campagna abbonamenti e lanuova stagione teatrale 2015/2016. Tante le agevolazioni,con i biglietti ridotti per gli over 65 e per i giovani entro iltrentesimo anno di età.

A 60 anni dalla Conferenza di Messina

Alla giornata conclusiva del ricco programma di eventiorganizzato in occasione dei sessant’anni dalla conferenzadi Messina del 1955 dal tema “Messina, Europa,Mediterraneo” è intervenuto il presidente del Senato,Pietro Grasso.

Rilettura di “Pinocchio”

I giovani del laboratorio teatrale “Nel paese dei balocchi”hanno portato in scena sul palco della Sala Laudamo unarilettura in chiave contemporanea della celebre favola di“Pinocchio” scritta da Collodi.

Notte bianca per S. AntonioIl 13 giugno, la comunità dei Padri Rogazionisti, organizza“La notte bianca per S.Antonio”. L´evento si collocanell´ambito delle manifestazioni religiose e civili realizzatein onore di S. Antonio da Padova e di S. Annibale Maria diFrancia.

Nuovi sbarchi

Sbarcati al porto di Messina, ovvero al Molo Marconi, versole 8:00 di mattina 272 migranti fra siriani ed eritrei, tra loroanche molte donne e bambini.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

46 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

201° Annuale della Fondazione dell’Arma dei CarabinieriA Messina, presso la Caserma “A. Bonsignore” sede dei Comandi Interregionale “Culqualber” e Pro cerimonia militare alla presenza delle locali Autorità Istituzionali civili, religiose e militari.Prima della cerimonia sono stati resi gli onori ai Caduti, con la deposizione di una corona d’alloro al Alla ricorrenza hanno preso parte i familiari dei Carabinieri “Vittime del Dovere”, le vedove e gli orfan

Foto notiziaFoto notiziadi Peppe Saya

ovinciale, si è celebrato il 201° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri nel corso di una

Monumento sito nel giardino.

ni assistiti dall’O.N.A.O.M.A.C. e l’Associazione Nazionale Carabinieri con Labaro.

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 4710 Giugno 2015

48 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

Mario Biancuzzo segnala le condizioni di degrado del villaggio Acqualadrone

Lo storico, mitico, villaggio dei pescatori di Acqualdrone ha cambiatocompletamente volto, ormai, è completamente abbandonato e regnadegrado dappertutto. La frana che si è propagata il 1 marzo 2011 sul-

l’unica strada comunale che collega il villaggio con la strada statale 113/dir,che si presenta subito dopo una curva ad un budello obliquo è ancora piùstretta a causa di numerose erbacce. L’impianto di pubblica illuminazione

sul lungo mare non è stato ultimato ed d i residenti sono completamente al buio. La spiaggia oramiin alcuni tratti non esiste più ed il mare minaccia di danneggiare anche la via lungo mare. Un’ ero-sione che ha prodotto un certo disordine, gli spazi a ridosso del litorale sabbioso sono degradati,residenti e vacanzieri ormai pensano con malinconia ad un passato importante. Un villaggio arric-chito dalle piccole e pittoresche casette, è sempre animato di villeggianti, di bambini e ragazzi chenascosti sotto le imbarcazioni, seduti sui muretti o seduti sulla sabbia, sognano un futuro miglio-re. Il consigliere Biancuzzo chiede con forza, dunque, al Dirigente ai Lavori Pubblici di voler effet-tuare la gara di appalto per la realizzazione del muro franato il 1 marzo 2011, sull’unica strada checollega il villaggio rivierasco con la strada statale 113/dir. ed interventi a salvaguardia dell’abitatocon massi.

VI CIRCOSCRIZIONE

Vaccarino e Barresi chiedono il recupero ex Scuola Capitano Traina

L’edificio della ex scuola Capitano Traina di Villaggio S. Annibale aBordonaro, dopo la chiusura, avvenuta alcuni anni fa, è stato desti-nato ad alcune famiglie rom durante lo sgombro del campo nomadi

di San Raineri e successivamente ad alcune famiglie messinesi in emer-genza abitativa. Ormai da molto tempo però l’edificio è abbandonato a sestesso e il disinteresse dimostrato da tutte le Amministrazioni, compresaquella attuale, non fa altro che peggiorare le condizioni già fatiscenti deilocali e degli spazi esterni. Ormai, purtroppo l’ex scuola Traina è destina-ta a far compagnia ad una altra triste realtà della Terza Circoscrizione,quella che riguarda l’ex scuola Nicholas Green di Valle degli Angeli,dismessa, abbandonata e distrutta da sei anni. Premesso ciò, i consiglieri della III circoscrizioneVaccarino e Barresi chiedono quali siano gli intenti di codesta Amministrazione per questi due explessi scolastici. Dopo due anni, quali sono i progetti di riqualificazione e di recupero, alla luce delfamigerato percorso sulla valorizzazione o rivalorizzazione dei beni comuni e delle relative perife-rie? Qualsiasi scelta si farà, è certo che bisogna immediatamente eliminare il degrado che persi-ste nei rioni di Valle degli Angeli e Bordonaro Vill.Sant’ Annibale, in cui le due ex scuole non fannoaltro che essere protagoniste di un paesaggio, già di per sé, emblema del disinteresse delleIstituzioni.

III CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 4910 Giugno 2015

Adamo sollecita recupero e messa in sicurezza dei Palazzi “Formento” e Coppedè

Con la seguente interrogazione ilConsigliere Comunale, Avv. PieroAdamo sollecita il recupero e messa in

sicurezza dei Palazzi “Formento” e Coppedè: “PREMESSO - che il Movimento “Vento delloStretto” ,attraverso i suoi rappresentanti Avv.Ferdinando Croce, Dott. Ivan Bombaci e Dott.Daniele Travisano (anche n.q. di Consiglieredella IV Circoscrizione) con due distinte notedel 12.01.2015 (Palazzo “Formento”) e del03.04.2015 (Palazzo “Coppedè”) ha sollecitatoil Comune di Messina e la Soprintendenza aiBB. CC. AA. ad intervenire a tutela della pubbli-ca incolumità e del valore artistico ed architetto-nico dei prospetti pericolanti dei due edifici inoggetto; - che, con riferimento a “PalazzoFormento”, la Soprintendenza ai BB. CC. AA.con nota prot. 909/6 del 10.02.2015 (All. 1) hainformato il Movimento “Vento dello Stretto” diaver effettuato “innumerevoli solleciti ai proprie-tari di messa in sicurezza” e di avere anche rei-terato – a seguito della segnalazione delMovimento – la “richiesta di intervento urgenteal Comando Carabinieri Tutela PatrimonioCulturale di Siracusa per la salvaguardia delbene de quo” ; - che, con riferimento a“Palazzetto Coppedè”, la Soprintendenza aiBB. CC. AA. con nota prot. 3433/6 del05.05.2015 (All. 2) relativa al c.d. “PalazzoCoppedè” oltre a dichiarare che lo stesso “rap-presenta un pregevole esempio di architetturanovecentesca” ed “è sottoposto a tutela urbani-stica in quanto ricade all’interno del centro sto-rico ed è classificato A1 nel PRG vigente” ha,altresì, invitato il Sindaco ed i vari DipartimentiComunali in indirizzo a “voler mettere in esseretutti i provvedimenti nei confronti dei proprietariaffinché gli stessi provvedano a garantire il giu-sto decoro e la salvaguardia per la pubblicaincolumità, in ottemperanza a quanto previstodagli artt. 65, 78 e seguenti del Regolamento

Edilizio allegato al PRG”; - che il Comune diMessina non ha in nessun modo riscontrato lenote inviate dal Movimento “Vento dello Stretto”né, a quanto risulta, ha dato seguito ai sollecitipervenuti dalla Soprintendenza ai BB. CC. AA.di Messina; Tutto ciò premesso, il sottoscritto ConsigliereComunale INTERROGA il Sig. Sindaco al finedi conoscere quali iniziative l’Ente ha assuntoe/o intende assumere a tutela della pubblicaincolumità e soprattutto del decoro e del valoreartistico degli edifici in oggetto evidenziando –ancora una volta – che “arte, cultura e bellez-za”, se esaltate, valorizzate e messe a sistema,possono essere volano di sviluppo per l’interonostro territorio che ormai da tempo sembraessersi abituato alla bruttezza, al degrado edall’incuria”.

Interrogazione del consigliere Adamo

E’ stato presentato unesposto in Procura dalComitato “Salviamo

l’ospedale Piemonte”, chedopo l’ordine di servizio dichiudere il reparto di medici-na, vuole vederci chiaro sullavicenda dell’Accorpamento alNeurolesi. I rappresentantidel Comitato, infatti, lo hannoannunciato alla stampa allapresenza della Presidentedel Consiglio comunale,Emilia Barrile. Quest’ultimaha dichiarato: Sono sempreal vostro fianco, anche permotivi affettivi, tutte le miefiglie sono nate all’OspedalePiemonte e da ultimo mianipote, per cui mi farò promo-trice col Sindaco, di un incon-tro aperto con l’AssessoreBorsellino, che deve com-prendere di essere l’assesso-re di tutta la Regione, nonsolo della sua città. Speroche a differenza di quantoavvenuto a Palermo, ilSindaco Accorinti, vogliacoinvolgere anche ilConsiglio nel prossimo tavolotecnico che si dovrebbe svol-gere con la Borsellino aMessina. Ringraziamo laPresidente per la solidarietà,

hanno detto i dott.ri Minasi eArbuse, sottolineando comenon sia possibile mantenereun pronto soccorso chiuden-do il reparto di medicinagenerale, questo vorrebbedire che, per ogni caso, unmedico dovrebbe spostarsidal Papardo al Piemonte e,quindi, ci si deve auspicareche le condizioni del pazientenon siano talmente gravi,altrimenti si rischia il morto,prefigurandosi così il reato diinterruzione di pubblico servi-zio. Nel notturno, dove c’èsolo un medico di guardia,quale dovrebbe essere lasoluzione? Oltretutto si chie-dono i coordinatori , a cui siaggiunge Renato Coletta,rappr.te sindacale dello SNA-TER il perché di tutta questafretta nel chiudere l’operazio-ne, non passando per comu-nicazioni ufficiali, ma solo tra-mite fughe di notizie sugliorgani di Stampa. Farannomorire l’Ospedale Piemonteper mancanza di servizi,senza però prendersi laresponsabilità di dichiararnel’effettivo decesso.

cittàcittà

L’ospedale Piemonte rischia dimorire senza “pronto-soccorso”

a cura di Marilena Faranda Sanità

E’ stata consegnata alV i c e s i n d a c oSignorino e alla

Presidente Emilia Barrile,alla presenza di alcuni capi-gruppo, la Petizione popo-lare del gruppo NuovaPolitica. Nella petizione silegge: I sottoscritti cittadinidi Messina, consideratal'opportunità di rendere lacomunità messinese mag-giormente partecipe e cor-responsabile del governodella propria città, chiedono

alla Giunta edal Consiglioc o m u n a l e ,ciascuno perquanto dir i s p e t t i v acompetenza,la convocazio-ne di una for-male sessione

di revisione del Titolo IIIdello Statuto comunale, alfine di rendere più accessi-bili ed efficaci gli istituti dipartecipazione, ed in parti-colare, per: 1. ridurre ilnumero delle sottoscrizioninecessarie per richiedere ilreferendum a 2.000; 2. abo-lire il quorum per la validitàdella consultazione referen-daria. Il presidente dell’as-sociazione Grimaudo affer-ma, invece che, non si puòpermettere che gli astensio-nisti impediscano a chivuole contribuire alle deci-sioni della propria città, difarlo.

Nuova Politica

Presentata alla Giuntae al Consiglio laPetizione Popolare

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 201552

foto Peppe Saya

Si è svolta nella salaovale di Palazzo Zancauna conferenza stam-

pa, indetta dal "Comitato isolapedonale di Piazza Duomo",rappresentato dall’avvocatoFabio Calabrò e supportatodal Consigliere Zuccarello,sulla mancata consultazionedel Comitato stesso nel pro-getto di pedonalizzazione delDuomo. L’attuale progetto,trasformerebbe l’isola pedo-nale del Duomo, in particola-re nella via I Settembre, inun’area a traffico limitato. Nello stesso progettodell’Amministrazione, infatti,sarebbe previsto di pedona-lizzare un breve tratto di piaz-za Duomo e via I settembre

lungo il passaggio da corsoCavour a via Cesare Battisti,che rimarrebbe aperto solo ataxi e bus turistici, e dall’altrolato le intere via Loggia deiMercanti e via CristoforoColombo oltre un breve trattodi via Argentieri. I 19 esercen-ti di via I° settembre vorreb-bero, invece, che l'area fossepedonalizzata integralmente.

Servizi alle imprese

Chiuso il dipartimento

Gli uffici del dipartimentoServizi alle Imprese edell'Assessorato al

Commercio, a Palazzo Satellite,venerdì 12 saranno chiusi alpubblico. Il provvedimento èstato disposto per consentireinterventi di disinfestazione deilocali.

Politiche Sociali

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Contributo per affitti Scelta condivisa per Piazza Duomo

L'insediamento del tavolotecnico sulla sanitàmessinese da parte

dell'Assessore regionale allaSalute, Lucia Borsellino, cuiha preso parte il Sindaco,Renato Accorinti, ha consen-tito un confronto tra i funzio-nari regionali ed i verticiaziendali peloritani.L'Ospedale Piemonte saràmantenuto nelle sue attivitàattuali con Pronto Soccorso,Divisioni e Reparti diRianimazione, Ortopedia eTraumatologia, ChirurgiaGenerale e Specialistica,

Medicina Interna, Cardiologiacon Utic e sarà dotato di postiletto di Osservazione BreveIntensiva e dell'incrementodei collegamenti 118 perpunto nascite ed interventispecialistici di elezione. Si stapotenziando il pronto soccor-so e le discipline per acuti.

Tavolo tecnico

L’ospedale Piemonte sarà potenziato

10 Giugno 2015 53

Pedonalizzazione

E' in pubblicazione il bandopubblico per la concessio-ne di contributi integrativi

per il sostegno all’accesso alleabitazioni in locazione per l’anno2015. Le domande potrannoessere presentate sino alle ore12 del 7 luglio, personalmente, aldipartimento Politiche Sociali,Palazzo Satellite - piazza dellaRepubblica, o al ProtocolloGenerale del Comune, PalazzoZanca - Piazza Unione Europea,o spedire, entro la stessa data, amezzo raccomandata A/R. Ilbando ed il modello di domandasono disponibili sul sito istituzio-nale www.comune.messina.it .

54 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

Messina - 9 Giugno 2015

Circa 300 sbarchi al molo Marconi. Circa 5 scafisti Sbarcati al porto di Messina, ovvero al Molo Marconi, martedì verso 8 da una una nave della Guardi bambini. Allertato l´ex Ipab Scandurra, dove dovranno essere portati i minori. Fermati anche 5 scafis

Foto notiziaFoto notiziadi Peppe Saya

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 5510 Giugno 2015

in stato di fermo ia Costiera svedese “Poseidon“, circa 300 migranti fra siriani ed eritrei, tra loro anche molte donne e sti, che sono stati portati in Questura per l’identificazione.

56 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Gli operatori: “Non vogliamo essere criminalizzati”

Incontro a Palazzo dei Leoni dello SNAMI sul Servizio del 118

Si sono riuniti nella sala consiliare di Palazzo dei Leoni, I medici, gli autisti ed i soc-corritori dell'Emergenza Urgenza Sues 118, in un incontro indetto dal sindacatoSNAMI per manifestare la loro sofferenza nello svolgere l’attività di primo soccorso.

Tutti li accusano di non essere tempestivi, spesso, dicono, siamo vittime di denunce, manessuno sa che dobbiamo operare in condizioni precarie con poche ambulanze per stra-da, poco personale e con ambulanze oltre tutto non medicalizzate, e per quelle due in cir-colazione che ci sono, non c’è opportuna formazione, i borsoni con le medicine non si sadove sono né quali sono le medicine contenute. Inoltre, i rappresentanti del sindacatolamentano che sono distolti mezzi da utilizzare in servizi secondari vedi TSO, o per accom-pagnare utenti a testimoniare in tribunale, è capitato anche questo, o in trasporti seconda-ri in generale. Quanto lamentato riduce la disponibilità di mezzi sul territorio, impedendonedi fatto l'uso proprio. Lo Snami ipotizza l' impiego di medici e mezzi dedicati, in regime direperibilità per i trasporti secondari.

ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 5710 Giugno 2015

Medicalizzazione ed Infermierizzazione della maggior parte delle ABZ, come previsto dalDecreto Assessoriale, e ricollocazione geografica delle Postazioni ABZ, non in base a spar-tizioni ed equilibri politici, ma in base alla reale necessità dei cittadini e della territorialità delservizio. Un progetto questo, a costo zero, che prevede la medicalizzazione dellePostazioni di Lipari, del Boccetta e di Trappitello Taormina. Sia da parte dell’ASP chedell’Assessore Borsellino, però, non si è avuta alcuna risposta. Fra le richieste del sindacato, anche quella di rivedere la collocazione e la funzione delleauto mediche, che potrebbero, ad esempio, essere utilizzate dai Medici di CA con altonumero di interventi. Un altro problema grave è quello dell’inserimento, da parte della Regione, dei protocolli Imae Stroke unit, ovviamente, senza la dovuta formazioni, in alcuni casi addirittura manca ladocumentazione con le pratiche da eseguire, il che risulta paradossale. Affermano i medi-ci: non ci posso buttare nell’arena a discapito dei pazienti, che poi ci muoiono nell’ambu-lanza. Per non parlare del fatto che, se si guasta qualcosa, il guasto viene addebitato al traspor-tatore. Siamo stanchi di questa spending rewiev. Tra il pubblico, anche il Presidente diCittadinanzAttiva, Pracanica, e la coordinatrice provinciale del Tribunale per i Diritti delMalato, Angela Rizzo, alla quale lo SNAMI, sentendosi giudicato, vuole manifestare le pro-prie problematiche ed invita l’associazione a farsi promotrice di un incontro con la cittadi-nanza sul servizio di pronto soccorso, incontro necessario anche per la responsabilizzazio-

ne degli utenti che, dicono i sindacalisti, devo-no aiutarci ad un miglior impiego del servizio.Dopo una campagna informativa sull' utilizzodel 118, si potranno attivare, eventualmente,ticket per i codici bianchi e/o verdi. Invitatianche tutti i Sindaci della provincia che, per illoro ruolo oltre che come possibili fruitori delservizio, sono direttamente interessati alle pro-blematiche, ma si sono mostrati totalmente lati-tanti. A rispondere solo il sindaco di Torregrotta,Antonio Caselli, che, da medico, ha portatosolidarietà piena alle richieste dei colleghi, ed èstato invitato a farsi portavoce delle loro istan-ze presso gli altri Sindaci. I membri del 118 sidicono stanchi di essere vittime delle scelteregionali e dell’Asp, perciò, se non si metteran-no in chiaro le cose nero su bianco in un incon-tro con l’Assessore Borsellino, andranno inProcura. Non vogliono più essere considerati iresponsabili delle sorti dei cittadini, ma voglio-no che siano individuati i veri responsabili.

58 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

60 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

SicilaSicilaa cura di Dario Buonfiglio

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 6110 Giugno 2015

In Sicilia le urne premiano il Pd e il cen-trosinistra nei comuni più grandi andati alvoto sui 53 in totale, bene il M5s. In calo

l'affluenza, ha votato il 64,44% degli aventidiritto (446.379 su 692.706): la differenzacon le precedenti elezioni non è stata resanota dal servizio elettorale regionale ma inquasi tutti i comuni dove si è votato il nume-ro dei votanti è in calo.L'alleanza Pd-Ap fa volare Lillo Firetto chead Agrigento s'impone con circa il 60% deivoti. "Siamo riusciti a sovvertire quella natu-rale tendenza agrigentina, storicamentepessimista, secondo cui ad Agrigento nullapossa cambiare", afferma a caldo Firetto.Centrosinistra primo anche a Marsala(Tp), dove vince Alberto Di Girolamo. Nonsfonda invece, a dispetto dei pronosticidella vigilia, l'ex senatore VladimiroCrisafulli che a Enna, sua storica roccafor-

te, non va oltre il 40% e dunque andrà alballottaggio probabilmente con AntonelloMaurizio Dipietro (24% circa). Crisafulli, lacui candidatura era stata osteggiata daalcuni dirigenti nazionali, non è appoggiatodal simbolo ufficiale del Pd ma da 'Ennademocratica' e da altre due liste in cui con-vergono Ncd e Udc. Buon risultato per ilcandidato del M5s Davide Solfato, intornoal 17% delle preferenze.I 5 stelle conquistano invece Pietraperzia,piccolo comune di poco più di 7 mila abitan-ti dell'ennese, e a scrutinio aperto rimango-no in corsa ad Augusta e Gela dove è inatto una sfida a tre per il ballottaggio.Per quanto riguarda la provincia di Catania,Rando è in testa a Tremestieri Etneo con il32%, Bellia comanda a San Giovanni LaPunta con il 51%. A Bronte si va verso ilballottaggio tra Gullotta e Calanna.

Elezioni amministrative in Sicilia

62 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 6310 Giugno 2015

CALTANISSETTA. A Villalba (CL) vinceAlessandro Plumeri col 50,5%.

ENNA. A Pietraperzia la spunta AntonioBevilacqua del Movimento 5 stelle col 38%.Il primo cittadino ha 27 anni ed è laureato ingiurisprudenza. Ad Agira si accomoda sullapoltrona Maria Greco del Pd (47%). Stessopartito di Francesca Draià, che batte i treconcorrenti a Valguarnera Caropepe.

MESSINA. Antonino Casimo è il nuovo sin-daco di Basicò. Ce la fa per pochi votiPaolo Lo Giudice a Graniti. Esattamentecome Marcello Bartolotta (52%) a Limina.Tredici le preferenze di vantaggio che per-mettono a Giuseppe Cunsolo di conquista-re Malvagna. Schiacciante invece il suc-cesso di Maurizio Zingales a Mirto (78%).Daniele Letizia viene eletto sindaco diNaso. Damiano Salpietro la spunta a

Raccuja, Rosario Ventimiglia a SanSalvatore di Fitalia. Plebiscito per AntoninoBartolotta (87%) a Savoca.

CATANIA. A Milo (CT) vince AlfioCosentino col 54%.

PALERMO. Il 48% consente a GiuseppeMinutilla di insediarsi a San MauroCastelverde. Massimo Diano conquistaSanta Cristina Gela. Facile la vittoria perDomenico Giannopolo a Caltavuturo: eral'unico candidato. Solo 4 voti in più permet-tono a Giuseppe Frisa di battere GiulianoCortina a Scillato.

MARSALA. Salvatore Sutera si aggiudicala poltrona a Gibellina col 55% dei voti.

AGRIGENTO. A Siculiana la spuntaLeonardo Lauricella con il 55%.

I nuovi sindaci dei comuni siciliani al di sotto dei 15.000 abitanti

D. B.

64 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

L’Autostrada più importante della Sicilia,la Palermo—Catania, come dice il pro-curatore di Caltanissetta Sergio Lari "si

sta sbriciolando", e comunque è un colabrodotra guardrail vecchi e piccoli, viadotti non ripa-rati da quindici anni e transitabili soltanto a unsenso di marcia, altri ponti che cedono perfrane note da un decennio come Himera. Perrimettere in piedi l’A19 e portare a termine tuttigli interventi occorrerebbero circa 200 milionidi euro: ma per la manutenzione straordinarial’Anas ha in corso cantieri per appena 9 milio-ni di euro. Le cronache degli ultimi giornihanno registrato allarmi continui su diversitratti dell’autostrada. Ultimo, il sequestro deci-so dalla procura di Caltanissetta del viadottoCinque Archi, transitabile soltanto a una car-reggiata. Il Genio civile in una relazione avevasegnalato il rischio cedimento del ponte con

danneggiamento dell’autostrada a causa delfiume che starebbe erodendo i piloni: «Sullosfondo è visibile l’erosione di un sottoscarpadell’A19, che determina il grave rischio crollodel rilevato e conseguente cedimento dell’in-frastruttura autostradale », scrivevano i tecni-ci nella relazione. La stessa Anas ha annun-ciato interventi per 60 milioni sulla A19, in unanota inviata alle procure e alla Regionesegnalava cinque tratti a rischio nell’Isola e traquesti il viadotto Cinque Archi: «Il greto delfiume ha modificato l’assetto idrico e fluvialedel fiume Imera determinando lo scalzamentodegli argini, si rammenta a tal proposito che ilcontrollo e la manutenzione del corso d’acquanon rientra tra le attività di questa società».

“L ’Autostrada più importante della Sicilia si sta sbriciolando”

Tratto Palermo - Catania

Un cedimento di un pilone sull'autostrada Catania Palermo

D. B.

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 6510 Giugno 2015

Dopo il crollo del viadotto sulla Palermo-Catania, la Regione ha quindi scopertodi non avere alcuna viabilità alternati-

va: i percorsi che dovrebbero sostituire l’auto-strada sono infatti a loro volta crollati o frana-ti. In teoria l’isola sarebbe zeppa di strade sta-tali e provinciali, che costituiscono spessol’unica rete viaria per collegare i centri dell’en-troterra con le città principali. È il caso dellastrada statale 643, individuata da Anas comepercorso alternativo per arrivare a Catania.Un tragitto che ha riportato agli onori della cro-naca il piccolo comune di Polizzi Generosa,meno di quattromila abitanti a mille metri d’al-tezza: fondato nel VI secolo avanti Cristo alconfine tra i domini punici e Siracusani, oggiPolizzi è tornata ad essere terra di frontiera tra

le due principali città dell’isola. Solo che perraggiungerla bisogna percorrere appunto lamicroscopica carreggiata della 643, una stra-da a sua volta franata, chiusa per tre chilome-tri è aperta nottetempo dopo il crollo del via-dotto. E se il caso della 643 ha guadagnato lepagine dei giornali a causa dell’emergenza,non va meglio altrove, dove la viabilità provin-ciale non ha mai ricevuto la giusta manuten-zione. Colpa di una rete infrastrutturale chederiva dai vecchi sentieri tracciati dai contadi-ni, battuti sotto i Borbone, promosse a RegieTrazzere dai Savoia ed ereditate dallaRepubblica, che le ha rese strade statali asfal-tandole a cadenza decennale.

In Sicilia non esiste viabilità alternativa

D. B.

66 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

Caltanissetta batte Palermo per attrattività locale

Secondo l’indice IAL di Assirm sono Trapani e Catania i capoluoghi meno attrattivi della Sicilia

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 6710 Giugno 2015

ÈCaltanissetta il capoluogo di provincia più attrattivo della Sicilia: lo rivela l’Indicatore diAttrattività Locale - IAL elaborato da Assirm, l’Associazione degli Istituti di ricerche dimercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale, che ha analizzato i capoluoghi di pro-

vincia siculi elaborando una classifica di attrattività, in base al potenziale di sviluppo ed al livel-lo del benessere.L’indice IAL, attraverso l’utilizzo di un “cruscotto socio-economico” formato da 9 indicatori ele-mentari, più un decimo riassuntivo (reddito mediano, divario ricchi/poveri, % obbligo scolasti-co non conseguito, % possesso diploma, età media popolazione, n. indice variazione popola-zione 2008-2012, n. indice variazione famiglie 2008-2012, indice migratorio ed eterogeneità),è in grado di fotografare le caratteristiche economiche, demografiche e sociali di un territorio evalutarne, in questo modo, la competitività.Secondo i dati di Assirm il primo posto in classifica va a Caltanissetta (IAL 104,8), seguita daAgrigento (IAL 102,3) e Enna (102,0); a seguire si posizionano Messina (IAL 101,9), Siracusa(IAL 101,5), Palermo (IAL 99,6), Ragusa (IAL 99,4). Trapani (IAL 97,9) e Catania (IAL 96,5)fanalino di coda.

News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A

1 giugno 2015 - Herat

68 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

Il Presidente Renzi incontra il Presidente Ghani ad Herat

Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha incontrato ad Herat il Presidente dellaRepubblica Islamica dell’Afghanistan, Mohammad Ashraf Ghani. L’incontro ha avuto luogopresso la base “Camp Arena” sede del TAACW-Train Advise Assist Command West, su

base Brigata alpina “Julia” e Multinational Land Force (MLF), comandato dal Generale di bri-gata Michele Risi.Successivamente all’incontro il Premier italiano, accompagnato dal Presidente Ghani, ha salu-tato il contingente militare italiano ad Herat, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dellaDifesa, Generale Claudio Graziano, dell’Ambasciatore d’Italia in Afghanistan, LucianoPwzzotti, e del Capo di Stato Maggiore della missione RESOLUTE SUPPORT, Generale C.A.Paolo Ruggiero.Erano, inoltre, presenti il Ministro degli Affari Esteri dell’Afghanistan, Salahuddin Rabbani, delMinistro delle Finanze dell’Afghanistan, Eklil Ahmad Hakimi, del Ministro delle Miniere, DawoodShah Saba, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Afghano Generale Qadam Shah KhanShahim e di altre autorità civili e militari locali Afghane, tra le quali il Governatore di Herat ed ilComandante del 207 Corpo d’Armata e il Comandante della Polizia di Herat.Prima di lasciare Herat, il Presidente del Consiglio ha voluto incontrare gli uomini e le donnedel contingente in un informale abbraccio, per trasmettere la vicinanza del Governo Italiano aloro ed alle loro famiglie in occasione della Festa della Repubblica Italiana del 2 giugno.Dal gennaio 2015 la NATO ha cambiato la Missione in Afghanistan trasformandola da una mis-sione prevalentemente cinetica, International Security Assistence Force (ISAF), ad una missio-ne “non combat”, Resolute Support (RS), i cui compiti principali sono quelli di aiutare le Forzedi Sicurezza ed il Governo Afghano nell’affrontare autonomamente le sfide che gli riserverà ilfuturo.

release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 6910 Giugno 2015

Il Presidente Renzi incontra il Presidente Ghani

70 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A

7 giugno 2015 - Kabul

Celebrato il LXIX anniversario della Repubblica Italiana

Imilitari italiani impiegati presso il Comando della missione NATO “Resolute Support” (RS) aKabul hanno celebrato il 69° anniversario della Repubblica con una serie di iniziative cuihanno partecipato i rappresentanti dei contingenti degli altri 42 paesi membri della

Coalizione.L’evento ha avuto inizio al mattino con una gara podistica a scopo di beneficienza, denomina-ta "Run with Italy”, finalizzata all’acquisto di generi di prima necessità per i bambini dell’orfano-trofio “Allahwoddindi” di Kabul. Dopo il saluto del Gen. C.A. Paolo RUGGIERO, Senior NationalRepresentative (IT-SNR) e Capo di Stato Maggiore della Missione RS, oltre duecento atleti, tracui moltissimi stranieri si sono cimentati lungo un percorso interno di 5 km, indossando magliet-te di colore verde, bianco e rosso, opportunamente realizzate, creando una speciale coreogra-fia tricolore lungo il tracciato.La cerimonia militare si è svolta invece nel piazzale delle bandiere con l’alzabandiera e ladeposizione della corona di alloro al monumento ai Caduti, al termine della quale il Gen. RUG-GIERO ha dato lettura del messaggio augurale del Comandante della Missione, Gen. John F.CAMPBELL, che ha espresso la sua gratitudine per il valoroso contributo dell’Italia alla missio-ne e il suo orgoglio per avere al proprio fianco personale militare così altamente qualificato.La missione RS, che dal 1° gennaio 2015 ha sostituito la missione ISAF (International SecurityAssistance Force), è incentrata sull’addestramento, la consulenza e l’assistenza in favoredell’Esercito e delle Forze di Sicurezza afgane ed è finalizzata al progressivo miglioramentodel loro livello di operatività ed autonomia.

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 7110 Giugno 2015

release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

Celebrato il LXIX anniversario della Repubblica Italiana

72 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

A cura di Ignazio Rao

SCIENZA & CULTURA

Punteruolo rossoAppena “sbarcato”

L’Insetto adulto

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 7310 Giugno 2015

Accade molto spesso chedurante il periodo primave-rile sul litorale si possano

ritrovare insetti delle più svariatespecie che arrivano sulla spiaggiaprobabilmente trasportati dalvento. Il giorno 4 maggio scorso,un bellissimo esemplare diPunteruolo rosso passeggiavatranquillamente sulla spiaggia diTorre Faro “sbarcato” da qualchevicina località da cui, dopo averraggiunto lo stadio adulto, avevainiziato il suo volo di “sfarfalla-mento” in attesa di raggiungerequalche esemplare di palma dadistruggere. Il Punteruolo rosso(Rhynchophorus ferrugineus), èun insetto appartenente all'Ordinedei Coleotteri, Famiglia“Curculionidae” facilmente ricono-scibile per la sua colorazionerosso -brunastra con macchiescure sulla parte superiore del-l'addome e che da qualche annosi è molto diffuso in tutta la Sicilia,dove ha provocato la rapidadistruzione di migliaia di esempla-ri di palme. Durante il ciclo ripro-duttivo, dopo l'accoppiamento, lafemmina depone circa 200 uovaall'interno di bozzoli dove si svi-lupperà lo stadio di “Larva” e di“Pupa” prima della forma di inset-to adulto. Nonostante la sua ele-gante forma ed il colore sgargian-te si tratta di una specie moltonociva in grado di causare ingen-ti danni alle palme.

Bozzolo

L’insetto allo stadio di “pupa”

74 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT10 Giugno 2015

Il punteruolo rosso sul litorale di Torre faro (foto I. Rao)

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 7510 Giugno 2015

76 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

“Apud Messanenses celebris est memoria B. Virginis Mariae, missa ipsis ab aedem dulciepistola” (Celebre è presso i Messinesi la memoria della dolce epistola scritta dalla BeataVergine Maria). In queste poche parole del “Chronicon Omnimodae Historiae” di Flavio

Lucio Destro è racchiusa la storia della Madonna della Lettera, padrona di Messina. La sud-detta testimonianza che mette a tacere quanti, in passato, hanno ritenuto che si trattasse di unfalso elaborato nel 1490 da Costantino Lascaris, si riferisce, ovviamente, alla lettera che nel 42d. C. la Madonna legò con alcuni suoi capelli e consegnò agli ambasciatori messinesi. Questiultimi, informati dalla predicazione di San Paolo Apostolo nel piccolo villaggio di Briga Marina,si recarono a renderle omaggio in Palestina e ne ricevettero, oltre al prezioso manoscritto, lasua Perpetua Protezione di Messina. Nonostante ciò, però, il vero e proprio culto dellaMadonna della Lettera si affermò in città solo nel 1716 quando il monaco basiliano GregorioArena portò una traduzione di un codice arabo della lettera di Maria ai Messinesi. Da quel gior-no “A matri a littra”, come amano chiamarla i Messinesi, assunse il ruolo di patrona e si stabi-lì di celebrare la sua festa il 3 giugno di ogni anno.E anche quest’anno, come ricorrenza vuole, il fercolo votivo della Madonna della Lettera, pre-ceduto da moltissime confraternite della diocesi nei loro sai tradizionali, ha attraversato le viedel centro cittadino seguendo il solito itinerario.

CulturaCultura

Salva Messina,Salva Messina!

Solenne processione della Madonna della Lettera

Estendi senza fine la tua benedizione su Messina e sui suoi abitanti che siritrovano ad affrontare, come ben sai, le sempre più numerose e pesanti difficoltà del quotidiano

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 7710 Giugno 2015

Tantissimi i Messinesi che hanno preso parte attivamente alla processione, tantissimi coloroche hanno atteso, in vari punti della città, il passaggio del fercolo. Cittadini che se pur nonhanno “brillato” molto per compostezza durante il passaggio delle confraternite, sono rimasti in“religioso silenzioso” alla vista della statuetta d’argento raffigurante la Madonna della Lettera.Ed è giusto e normale che sia così. È il momento in cui ognuno, come se si isolasse dal traffi-co circostante, si chiude nel suo io e rivolge le proprie preghiere alla Madonna. Una preghiera, come cittadini, l’abbiamo anche noi, o “Matri a littra”. A te che domini lo Stretto,che controlli le navi in ingresso al Porto, che saluti i Messinesi che abbandonano la città perdar loro, poi, nuovamente un caloroso benvenuto al ritorno, a te, Madre santa, ci rivolgiamo.Guarda alla tua Messina che oggi più che mai ha bisogno della tua protezione. Nel 42 d. c scri-vesti nella lettera consegnata agli ambasciatori messinesi “Vos et ipsam civitatem benedici-mus”. Estendi senza fine la tua benedizione su Messina e sui suoi abitanti che si ritrovano adaffrontare, come ben sai, le sempre più numerose e pesanti difficoltà del quotidiano. Tra sti-pendi non corrisposti, licenziamenti, e condizioni di vita spesso disagiate si muove ormai la vitadei tuoi cittadini. E viste le condizioni in cui ci troviamo, non possiamo che chiederti sempre piùsperanzosi: “Tu della Lettera, Madre e Regina, SALVA MESSINA, SALVA MESSINA!”

Alessia Vanaria

foto Antonio De Felice

78 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

foto Antonio De Felice

"L’arte del riciclo incontra l’arte orafa" tra lusso e sostenibilitàIl Gioiello Italiano sfida la crisi con l'innovazione

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 7910 Giugno 2015

Un sabato pomeriggio all'insegna dell'ele-ganza e dello stile quello organizzatodalla gioielleria DeMaria nella prestigiosa

location del Monte di Pietà . In mostra, indossa-ta da sette splendide donne, una originale sele-zione di gioielli, recentemente presentata adExpo 2015, che rispecchia il cambiamento delletendenze italiana negli ultimi anni. Il gioiello clas-sico, sempre attuale, oggi viene spesso affian-cato da un gioiello che diventa un vero e proprioaccessorio moda che consente alla donna nonsolo di " apparire" ma di "essere" unica e diver-sa. Le Collezioni proposte dalla gioielleriaDeMaria, fedeli alla tradizione e alla produzionemanifatturiera in Italia, sono quelle di Cocò gio-ielli che abbina legno, perle e lava, di GiulianaDiFranco con una parure di oro e lava, i coralli diCarla Coral , gli smalti della linea Greggio. finoalle nuove tendenze dove il lusso sposa lasostenibilità ambientale attraverso una corag-giosa e innovativa interpretazione della plasticariciclata, trasformata in divertenti accessori percapelli e nel Gioiello Econtemporaneo dall'ing..Linda Schipani. A vestire le modelle i lunghi abitiin bianco e neri, decorati a mano,dell'arch.Chiara Manetto, volteggiavano sull'ac-compagnamento musicale del giovane gruppoHyperstring. Un evento che ha legato Design, creatività, tra-dizione e innovazione in un perfetto mix dove laspontaneità del segno e la naturalezza dellaforma “Libera la mente” da schemi e tecnicismi.

Linda Schipani

80 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

8 giugno 2015 - Messina - Teatro V. E.

XIV edizione del Festival “Pilone d’Oro”

foto Antonio De Felice

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 8110 Giugno 2015

Un menu ricco per iniziativa del suopatron Salvatore La Porta, semprepronto a valorizzare i giovani talenti.

Ben ventiquattro i partecipanti da tutta l’Italia. Ampio spazio alle scuole di danza di Messinae provincia nonché alle modelle ed ai model-li che hanno sfoggiato indumenti di modamare per una nota maison nazionale nonchéper Ivana Parasiliti, una giovane stilista mes-sinese. Salvatore La Porta ha fatto rievocarela memoria storica delle dominazioni in Siciliaavvalendosi di due piccoli indossatori, i cui

costumi sono stati curati dalla coordinatriceRossella Costagiorgiano. Un importante contributo è stato recato daicortei storici di Monreale, San Pier Patti,Roccapalumba, Vicari, Scaletta Zanclea e deiCavalieri della Stella, i cui abiti d’epocahanno impreziosito il già sontuoso palcosce-nico. Il folklore ha avuto anche la sua vetrinacon l’associazione «Città di Milazzo» e quel-la di San Filippo del Mela, che ha ostentato latipica e bizzarra maschera degli «Scacciuni».

82 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

In occasione della diciottesima Infiorata del Corpus Domini, divenuta ormai un evento cultu-rale e religioso conosciuto oltre i confini regionali, il 6 ed il 7 giugno 2015 a San Pier Niceto,presso i locali dell’Istituto Antoniano è stata allestita una mostra dedicata al Padre fondato-

re Sant’Annibale Maria di Francia.La mostra, oltre a valorizzare l’opera del Santo, ha dato luce e visibilità alla bellezza e l’impor-tanza dell’Istituto, da sempre punto di riferimento morale, religioso ed educativo dell’interaregione. Il percorso espositivo articolato in diversi ambienti prende il via dalla chiesa dellaMadonna di Pompei dove è stata allestita una mostra di opere antiche di inizio ‘900. La secon-da tappa è stata dedicata alla vita del Santo, tramite quadri e stampe è stato ricostruito tutto ilsuo faticoso operato, per poi passare alle foto storiche dell’Istituto dall’anno della sua fonda-zione, il 1909, fino ai giorni nostri.L’ultima tappa è lo splendido museo, dove ancora è possibile ammirare, oltre ai reperti antichiusati nella quotidianità dell’orfanotrofio, anche testimonianze, documenti e affetti personali deilunghi soggiorni di Sant’Annibale Maria di Francia a San Pier Niceto.La mostra ha riscosso notevole successo ed è stata visitata da oltre un migliaio di persone.L’ex orfanotrofio femminile ha da poco intrapreso un nuovo percorso, la Cooperativa SocialeSirio, che da qualche tempo lo gestisce, oltre a promuovere numerosi eventi, ha in progetto uncentro diurno ed una casa residenza per anziani che si prefigge di diventare anche un centrodi incontro intergenerazionale e socializzazione. Per l’avvenimento sono stati invitati i ragazzi dell’associazione “Anch’io Sindrome di Down” chehanno partecipato con piacere e attivamente alla manifestazione.Questa occasione è solo l’inizio di una serie di appuntamenti ed eventi previsti per l’estate checoinvolgeranno tutta la comunità di San Pier Niceto e non solo.

San Pier Niceto - Infiorata Corpus Domini

Mostra dedicata a Sant’Annibale Maria di Francia

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 8310 Giugno 2015

84 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

I Padri Rogazionisti della Basilica Santuario S. Antonio, sono lieti di invitare i giornalisti delletestate cittadine alla CONFERENZA STAMPA che si terrà giovedì 11 giugno alle ore 10,00presso l'Istituto Antoniano Maschile di via C. Battisti per illustrare il fitto calendario di manife-stazioni religiose e civili in onore di S. Antonio di Padova, Patrono della Basilica e di migliaiadi devoti siciliani e calabresi che a Messina giungeranno. Sabato 13 giugno, per le vie adiacenti la Basilica (Via S. Cecilia, Via C. Battisti - da LargoAvignone a Via T. Cannizzaro -, Via A. Martino, P. del Popolo, P. Annibale M. di Francia), avràluogo la Notte Bianca per S. Antonio giunta ormai alla sua 4° edizione. Nel corso dell’eventocittadino oltre 30 manifestazioni tra arte, musica, sport, infiorate, gastronomia, moda, estem-poranee di pittura, spettacoli e musiche medievali, si fonderanno in un unico progetto fruibile,lungo le strade chiuse al traffico, da tutta la cittadinanza e dai numerosi fedeli non solo sicilia-ni che accorreranno in occasione dei festeggiamenti per S. Antonio. Saranno inoltre aperti ilMuseo Quartiere Avignore, il Museo del Tesoro della Basilica, la Chiesa dello Spirito Santo e ilChiostro (anno 1100) e il Santuario della Madonna del Carmine.

Domenica 14 giugno alle ore 18,00, la solenne S. Messa presieduta da S. E. R. Mons.Calogero Peri Vescovo di Caltagirone, ed alle 19,30 prenderà il via la grande e tradizionaleProcessione con il Carro Trionfale del Santo e le sue Reliquie.

Notte bianca per Sant’Antonio

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 8510 Giugno 2015

86 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

MusicaMusica

E’ calato con “Strettamente Jazz”, in una domenica pomeriggio molto particolare per cen-tinaia di spettatori, il sipario sulla terza edizione del “Messina Sea Jazz Festival 2015”.

A bordo della nave Vestfold nella splendida cornice dello Stretto dodici gruppi, per un totale dinovantasei musicisti, dalle 17:00 alle 22:30 si sono alternati rendendo nell’incontro armoniosotra batteria, chitarra, piano, tromba, voce e contrabbasso magica la traversata. Molti i giovanitalentuosi che hanno avuto grazie alla rassegna la possibilità di esibirsi e farsi conoscere algrande pubblico. La serata conclusiva del 7 giugno 2015 ha trasformato lo spazio della navein un grande palcoscenico aperto a tutti dando vita a una vera e propria festa in musica. Si èricreata l’atmosfera di un grande salotto dove nel segno del ritmo non sono mancati momentidi scambio, confronto ed emozione.Apprezzata la formula di abbinare il jazz al mare con un concerto itinerante tra Scilla e Cariddie confermata la validità della proposta musicale messa in programma nel cartellone della ras-segna. “Strettamente Jazz” è una finestra all’interno della rassegna sperimentale di eventi, ben otto,del progetto “Centro di competenza per lo sviluppo di servizi culturali e turistici nel campo del-l’arte e dell’architettura contemporanea” che ne ha permesso la riuscita. L’ingresso a bordo inizialmente gratuito ha visto successivamente un contributo per l’andata e

“Strettamente Jazz” tra le due sponde dello Stretto

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 8710 Giugno 2015

il ritorno di 2,50€. L’incasso sarà devoluto in beneficenza.Anche quest’anno l’edizione del “Messina Sea Jazz Festival” seppurerinnovata nella location, nella collaborazione e nel periodo di svolgi-mento ha voluto comunque mantenere intatta la voglia di far conosce-re e portare in riva allo Stretto il jazz, definito patrimonio dell’umanitàdall’Unesco. La manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale Minerva inpartnership con il Teatro Vittorio Emanuele, l’Associazione Bellini,l’Accademia Filarmonica, il Comune e l’Università di Messina ha vistocon l’anteprima del 29 maggio dedicata a Cole Porter e poi con levarie serate dal 2 al 5 giugno un grande riscontro da parte della città.Il direttore artistico Giovanni Mazzarino e Raffaele Manfredi al quale èstata affidata la direzione organizzativa, si definiscono soddisfatti perla manifestazione il cui bilancio è decisamente positivo. Il Festival hainfatti creato intorno a sé un forte spirito di squadra capace di propor-re un’offerta culturale variegata. La terza edizione è volta al termine ma gli organizzatori sono già pron-ti per il prossimo anno, non si escludono sorprese e un gradito ritornoalla parte accademica con masterclass e seminari rivolti alle scuole.

Cristina D’Arrigo

88 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

L’Amore è un sentimento complesso, dalle mille e più sfaccettature. L’hanno dimostrato, almeglio, sabato sera sul palco della Sala Laudamo i giovani del laboratorio teatrale “Nelpaese dei balocchi” che sono giunti all’ultima tappa del loro viaggio che ha proposto una

rilettura in chiave contemporanea della celebre favola di “Pinocchio” scritta da Collodi. Quattrospettacoli diversi, quattro “stanze” diverse, “Istinto”, “Solitudine”, “Inganno” e “Amore”, diretterispettivamente dai registi Angelo Campolo, Annibale Pavone, Paride Acacia e GiacomoFerraù. Quest’ultimo ha mostrato ieri al pubblico, in modo semplice ma efficace, cosa acca-drebbe se Amore imperversasse nel Paese dei Balocchi.La storia che una nonna racconta alla nipote bambina vede protagonista un Pinocchio ormaiadulto che racconta come Amore sia entrato nella sua vita. Inizia, così, un lungo viaggio cherende via via il burattino sempre più umano, sempre più capace di provare dei sentimenti. Macos’è davvero Amore?Amore è quel sentimento “speciale” che lega la madre al proprio figlio con cui instaura un rap-porto sin dai primi giorni in cui sente il suo cuoricino battere dentro la pancia, Amore è ancheciò che un padre, in modo diverso e talvolta con toni duri ed austeri nutre verso il proprio figlio. Il potere di Amore, però, non è confinato solo nei primi anni di vita. Crescendo, infatti, si incon-tra Amore tra i banchi di scuola ed arriva il giorno del fatidico primo bacio. Tutto sembra per-fetto come in una favola, e invece il giovane innamorato va presto incontro alla sua prima delu-sione, che lo segna e lo fa crescere, ma che riesce a superare grazie all’appoggio dei suoiinseparabili amici.

Una rilettura in chiave contemporanea del “Pinocchio” di Collodi

Amore dalle mille sfaccettature

SpettacoliSpettacoli

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 8910 Giugno 2015

Nonostante tutto, però, Amore torna nella nostra vita e lo fa in età adulta dove assume unaspetto ben diverso. I due innamorati scelgono, adesso, di costruire insieme il loro futuro, laloro abitazione mattone per mattone, danno vita ad una famiglia, che talvolta si scinde o pervolontà di uno dei due, o per un triste caso del destino. Ecco che Amore diventa, dunque, allon-tanamento. Efficaci, a tal proposito, i quadri scenici realizzati dai giovani attori che hanno rappresentato ilvolto più triste dell’Amore, che può essere anche mancanza, nel momento in cui si è costrettia vivere lontano dall’altro, cosa che diventa estremamente difficile in una società in cui ledistanze tra gli amanti si sono ormai enormemente accorciate. Momenti toccanti intervallati da intermezzi musicali, da scene divertenti, e allietati da un usosapiente e accurato delle luci e degli effetti fonici che dimostrano come lo spettacolo sia statoorchestrato da un regista che non ha voluto lasciare nulla al caso. Strumenti semplici come pal-line colorate, ombrelli, diventano mezzi irrinunciabili per raccontare una bellissima storia, pertrasmettere al pubblico un messaggio intenso e significativo. E cosa succederà al termine di questo viaggio? I burattini avranno capito cosa è davveroAmore, e cosa significa innamorarsi? Riusciranno a sconfiggere la Fata e ad ottenere grazie aquesto magico sentimento sembianze umane? Lasciamo al pubblico, come è giusto che sia, ilgusto di scoprirlo. Una cosa, però, è certa: una favola, una storia ha sempre un inizio ed unafine, lieta o triste che sia. E, forse il bello è proprio questo, in quanto è ciò che la rende similealla vita umana, che unisce i binari di favola e realtà che sembrano, ingenuamente, distantianni luce. Una favola racconta una vicenda che si articola in una dimensione spazio tempora-le spesso imprecisa ma non per questo vaga e insensata. Ha un inizio e una fine ed in mezzocosa c’è? In mezzo, negli anni intermedi, nella favola come nella vita, c’è sempre e soltanto unsolo elemento dalle mille e più sfaccettature: Amore.

Alessia Vanaria

90 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

Dopo il successo registratoin chiusura della secondastagione di “Atto Unico.

Vite di Scena, Scene di Vita”(QAProduzioni), e dopo la replicadel 22 Maggio a Pace del Mela,calorosamente accolta dal pubbli-co in sala, “Adolphe. The impor-tance of being…” approda alVittorio Emanuele, nella tranchefinale di spettacoli in scena allaSala Laudamo.Lo spettacolo, liberamente trattoda “Le prénom” di Delaporte e DeLa Patellière, propone, come rac-conta Auretta Sterrantino chefirma regia e adattamento dram-maturgico “un ritratto efferato chemette a nudo convenzioni e falsitàdel ‘fare quotidiano'. La fotografiadi una situazione comune, comeuna cena tra amici, che svela idifetti del nostro modo di intende-re i rapporti, anche – o forsesoprattutto – quelli con le personepiù vicine come amici e parenti. Laregia è tutta giocata sulla contrap-posizione tra equivoco e serietà,tra gioco e beffa, tra sincerità eparvenza. L'equilibrio delle parti,nello spettacolo come nella vitareale, è totalmente precario. Inrealtà la cena diventa un gioco almassacro – sottolinea la regista –un gioco in cui noi tutti, attori estaff regia, dobbiamo essere ingrado di oscillare tra la compo-stezza del perbenismo e la spieta-tezza tipica di chi si sente toccatonel profondo e scatta per difender-si. E così che, improvvisamente, ilsalotto de ‘l'allegra famiglia’ diven-ta il ring di un incontro di wrestling.E non si salva nessuno”.Liberamente tratto dalla pièce

“Adolphe. The impo Alla Sala Laudamo, sabato 13

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 9110 Giugno 2015

conosciuta nella versione cinema-tografica distribuita in Italia con iltitolo “Cena tra amici”, “Adolphe”si distacca dall'originale per signi-ficative differenze nella lineadrammaturgica. In scena quattropersonaggi – legati da rapporti diparentela, amicizia, affinità – chesi incontrano per cena. I sorrisi ele iniziali affettuosità sono messi adura prova dall'episodio centrale,motore degli eventi: la scelta delnome del figlio nascituro diVincent e Anna che, propriodurante la cena, dichiara di esse-re in dolce attesa. Un nome,Adolphe, non gradito e che scate-na una serie di frizioni e fraintendi-menti che finiranno con il tirar fuoriil peggio da ciascuno dei com-mensali, mettendo a nudo, attra-verso uno sviluppo dinamico, lacruda natura del loro rapporto,fatto di gelosie, invidie e rancori.Un affresco che dipinge le dinami-che dei rapporti familiari, svelandofalsità e compromessi e, al con-tempo, mostra la categoria degliintellettuali intrappolata in schemie pregiudizi che non lasciano spa-zio ad alcuna elasticità di pensieroné permettono di essere vera-mente liberi all'interno di un mec-canismo che impone di indossaresempre una maschera.Le musiche originali sono diFilippo La Marca, scene e costumidi Valeria Mendolia, assistentealla Regia Marina Morabito, aiutoscenografo Felice De Pasquale,foto per la scena Eleonora Currò.In scena Livio Bisignano,Loredana Bruno, Oreste DePasquale, Giada Vadalà.

ortance of being …” e domenica 14 giugno, alle 21

92 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Il giovane favoloso

Mario Martone decide di dipingere la figura misteriosa del poeta marchigiano Giacomo

Leopardi. Soggetto di riferimento della letteratura italiana, Elio Germano è il volto del poeta

di Recanati de “L’infinito”. L’attore romano interpreta Leopardi in maniera delicata e pre-

gnante, ne scova l’anima e lo mette sullo schermo in maniera vivida e calzante.

Martone sceglie di raccontare l’anima del poeta, la sua sofferenza fisica intrecciata al male

di vivere palese che ha accompagnato Leopardi in vita. Il genio è come un’ombra, accompa-

gna lo svolgersi del film che si concentra nel frattempo sulla figura umana di Leopardi e

della sua famiglia.

Forse la sezione meglio riuscita dell’intero film è la famiglia Leopardi; un Massimo

Popolizio che da padre padrone di Giacomo risulta fastidioso e presente, diventando forse

il personaggio meglio riuscito del film.

Eccezione per Germano, l’attore romano probabilmente potrebbe recitare anche l’elenco del

telefono e risultare credibile; ne “Il giovane favoloso” non sbaglia nulla, facendo propri

dolori e handicap, paure e genialità. Un attore che rimane tra le eccellenze italiane, riuscen-

do a rimanere autentico anche in un film del genere.

Ed ecco il punto finale, il film in generale non piace. Troppo lento, lentissimo e spesso con

personaggi che si parlano addosso. Poco credibili alcuni dialoghi che sviliscono la scelta di

un buon cast in generale, Ragonese e Riondino non sfondano risultando placidi.

Noia dietro l’angolo, la lentezza è un male incurabile all’interno del film se poi si sposa con

la cupezza della fotografia e delle scenografia, allora il sonno è in arrivo.

Il film buca il contenuto, se Germano è bravo viene svilito da una sceneggiatura troppo

visionaria, l’essenza finale di Leopardi non viene toccata rimanendo solo accennata. Un

uomo avvilito dalla propria intelligenza, reso infelice dalla società in cui viveva e in cui non

si sentiva calato.

Ecco la distanza incolmabile tra il film e la figura di Leopardi, il racconto biografico non

manca ma annoia e il concentrarsi sui rapporti personali salva una trama troppo flemma-

tica. La regia di Martone delude, teatrale e lenta come il film; non riesce a diventare un ele-

mento in più anzi diventa una zavorra che appesantisce ancora di più l’intera pellicola.

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 9310 Giugno 2015

94 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Francesco De Gregori – Nino e la donna cannonesul Titanic

Che forse alla fine è pure simpatico il Francesco De Gregori,

anche se ad ascoltarlo dal vivo non sembrerebbe perché quella

sua aria da burbero e permaloso che si porta dietro non ci can-

cella con versi di assoluta poesia musicale.

Tra l’infastidito e l’egocentrico le sue esibizioni live non sono

mai un totale piacere; forse ancora scottato dal famoso “proces-

so al PalaLido” quando i giovani comunisti lo bloccarono sul

palco per fargli rendere conto del suo successo e della sua ric-

chezza, e tra un delirio e l’altro uscì fuori un “ se sei comunista

vai a fare l’operaio e suona la sera a casa tua”. Deliri a parte, De

Gregori è uno degli ultimi poeti della musica leggera italiana.

Cantautore raffinato e preciso, molto più attento alle parole che

alla musica che viene spesso lasciato in accompagnamento (a

volte banale) ai piccoli romanzi che sono le sue composizioni.

Come Nino che lo capì sin dal primo momento, anche Francesco

intuì immediatamente che di talento ne aveva, autore delicato e

visionario, protagonista di uno scrivere mai sobrio e banale ma

fatto di strane figure e personaggi. Ed ecco forse la vera unicità

di De Gregori: i personaggi.

Perché lui non si sentirà poeta, forse per l’egocentrismo del musicista che vuole che il suono arri-

vi; ma sui protagonisti di De Gregori ci si potrebbe fondare una cinematografia.

Se la donna cannone innamorata scappa via, e quando quell’enorme mistero volò tutti quanti

abbiamo immaginato la scena come in un film di Fellini o Wes Andersen.

Ed ancora personaggi, c’è Nino che quel calcio di rigore lo abbiamo tirato insieme a lui mille volte,

ed ogni volta che siamo sul dischetto ci ripensiamo e ci diciamo: “Non aver paura”…che poi da

questi particolari non ci giudicherà nessuno.

Il Titanic che affonda e uccide, ma suonato con armonica gioia che non sembra raccontare di un

disastro e allora la vera raffigurazione non è la smielata di Cameron ma forse del De Gregori can-

tautore, che trasforma in ballata la morte.

Su De Gregori ci sarebbe altro da dire, molto di più ma spetta a farlo a chi ne ha competenze;

questa resta l’emozione messa in parole…e di personaggi ce ne sono troppi ma c’è lei, c’è Alice.

Alice guarda i gatti, quanto ci sia di Carroll in questa frase è evidente, ma i gatti che muoiono nel

sole e Cesare che aspetta ancora il suo amore ballerina, e se Irene fuma ancora davanti allo spec-

chio c’è ancora uno sposo che è impazzito oppure ha bevuto, ma la sposa aspetta un figlio e lui

non se ne andrà…ma tutto questo Alice non lo sa.

a cura di Francesco Certo

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 9510 Giugno 2015

Fra

nce

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De

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96 10 Giugno 2015WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT9696

parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Fred Uhlman nacque a Stoccarda nel 1901 e dopo gli studi liceali, siiscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dove poco dopo conseguì lalaurea. Non voleva intraprendere questa carriera, però, come rac-

conta Hans Schwarz, alter ego dell’autore e protagonista del suo roman-zo di maggior successo, L’Amico ritrovato, ma piuttosto quella di scritto-re o poeta. Coltiva con entusiasmo e successo, anche, la passione per lapittura, tanto da dichiarare che “è più importante scrivere buoni libri odipingere buoni quadri che non fare il giro del mondo in ottanta ore oaccumulare grandi fortune economiche”. Solo alla fine la vita di Uhlmandiventa quella di uno scrittore. Nel 1960, infatti, pubblicò il suo primo romanzo, Storia diun uomo, e qualche anno dopo L’amico ritrovato. In quest’ultimo si racconta l’amicizia tradue ragazzi, sedicenni entrambi: Hans Schwarz, ebreo, di buona famiglia borghese eKonradin von Hohenfels. La vicenda si svolge a Stoccarda nel 1932. Non si tratta di un annodi poca importanza: di lì a pochi mesi Hitler avrebbe preso il potere e tutto sarebbe cam-biato, come dimostra la drammatica storia narrata nel libro. Tra i due giovani nasce unaprofonda amicizia che li tiene legati per quasi un anno, “i mesi più felici di tutta la mia vita”dirà Hans. Tutto procede lietamente finché Hans non invita Konradin a entrare a casa suaper mostrargli la sua stanza; è naturale che Konradin conosca così anche i genitori di Hans,la bellissima e dolcissima mamma e il padre medico che, pur ebreo, ha una profonda vene-razione per la storia di nobiltà e potenza della Germania. Konradin torna spesso a casa diHans e comincia a frequentarla regolarmente. Hans si aspetta di essere invitato a sua voltaa vedere la camera dell’amico, ma ciò avviene solo dopo molto tempo e quando in casa nonci sono i genitori. Tutto precipita quando entrambi si trovano all’Opera per assistere alFidelio di Beethoven; nell’intervallo, nel foyer del teatro, Konradin non si avvicina all’ami-co, anzi fa finta di non vederlo neanche. Pochi giorni dopo Hans gli chiede conto dell’acca-duto ed egli gli rivela con imbarazzo che i suoi genitori, in particolare la madre, non voglio-no che lo frequenti perché ebreo. Hans capisce tutto, ricorda la fotografia del Führer vistaa casa di Konradin, e sa che tra loro niente potrà essere più come prima. Parte per l’Americae trent’anni dopo riceve una lettera di un vecchio amico di liceo che annuncia una raccoltafondi per la costruzione di un monumento ai caduti per ricordare gli studenti morti duran-te la seconda guerra mondiale. Hans scopre che ben trentasei su quarantasei dei suoi com-pagni sono morti in guerra, legge anche il nome di Konradin, che si è riscattato: è stato giu-stiziato per aver partecipato al fallito complotto nel 1944 per uccidere Hitler. Tra le altreopere di Uhlman ricordiamo: Niente resurrezioni, per favore, quasi un seguito de L’amicoritrovato in cui il protagonista torna in Germania per rivedere un antico amore e rivivecome un déjà vu i ricordi del liceo Alexander ed Un’anima non vile, lettera che Konradinavrebbe scritto ad Hans e di cui ne L’amico ritrovato si legge un piccola parte. Queste treopere si trovano riunite in un’unica edizione italiana, intitolata Trilogia del ritorno. Dopoaver conquistato l’attenzione di moltissimi critici, Uhlman morì a Londra nel 1985.

a cura di Alessia Vanaria

9710 Giugno 2015 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 97

Uh

lman

Ho esitato un po' prima di scrivere che "avrei dato volentieri la

vita per un amico", ma anche ora, a trent'anni di distanza, sono

convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo

sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi

con gioia…I giovani tra i sedici e i diciotto anni uniscono in sé

un'innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo

e di spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e

disinteressata. Si tratta di una fase di breve durata che, tuttavia,

per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle espe-

rienze più preziose della vita

Mio caro Hans, ti scrivo questa lettera dalla prigione di Spandau

il 10 settembre 1944, tre giorni prima di essere assassinato come

i miei amici: Schulenburg, Stauffenberg, Moltke che, come me,

hanno preso parte al complotto per uccidere Hitler. Non so se

riceverai mai questa lettera. Mi aiuterebbe in un certo senso a

morire; perché affronterei la morte con la coscienza più leggera,

sapendo che essa può aiutarti a perdonarmi e a capire perché

ho trattato te, l'unico vero amico, che abbia mai avuto e amato,

in modo così sleale e vigliacco.

Poiché colui che vive presso le sue origini è riluttante a lasciarle.

Stoccarda, 19 gennaio 1901Londra, 11 aprile 1985

Fre

d

98 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 10 Giugno 2015

Verdure alla griglia per un pieno diantiossidanti. A promuovere tale meto-do di cottura sono due studi, uno spa-

gnolo e uno italiano, secondo i quali le poten-zialità benefiche di tali alimenti non risultereb-bero intaccate dalla cottura a fuoco diretto, maanzi potrebbero in alcuni casi trarne beneficio.Secondo i ricercatori spagnoli le verdure cottea fuoco diretto, come indicato nello studiopubblicato sul Journal of Food Science, nonsoltanto in molti casi subirebbero perdite irrile-vanti di antiossidanti come ad esempio i poli-fenoli, ma vedrebbero persino un aumentodella percentuale di essi che potrebbe essereassunta dall’uomo. Effetti benefici che perònon si estendono alla carne, il cui consumoalla griglia esporrebbe a gravi rischi per lasalute.Sulla stessa lunghezza d’onda anche lo studioitaliano guidato da Roberto Lo Scalzo, ricerca-tore presso il Consiglio per la ricerca e l’anali-

si dell’economia agraria, i cui risultati sonostati pubblicati sul Journal of Agricultural andFood Chemistry. La ricerca italiana si è foca-lizzata nel confronto tra nutrienti presenti nellemelanzane e differenza tra consumo “a crudo”e “alla griglia”. Come ha spiegato Lo Scalzo:Questi ortaggi contengono un’ampia varietà disostanze protettive, a cominciare dai polifeno-li, ai quali sono stati attribuiti vari potenzialieffetti benefici: proprietà epatoprotettive, anti-tumorali, anti-infiammatorie, e di riduzionedella concentrazione di lipidi nel sangue. Èquindi importante capire che cosa succede aqueste sostanze quando le melanzane vengo-no cotte.Nel nostro studio abbiamo osservato che nellemelanzane la grigliatura, non solo non com-porta perdite del contenuto di polifenoli e dellacapacità antiossidante, ma addirittura liaumenta.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Verdure: più antiossidanti se cotte alla griglia

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 9910 Giugno 2015

Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE

PREPARAZIONE

Prepara i pomodori. Disponi il recipientedel mixer in freezer per almeno 15 minu-ti. Scotta i pomodori per qualche istantein acqua bollente. Sgocciolali, passalisotto acqua fredda corrente e spellali,aiutandoti con un coltellino. Tagliali ametà, elimina i semi, riducili a pezzetti elasciali sgocciolare nello scolapasta, inmodo da eliminare l'acqua di vegetazio-ne.Fai il pesto di rucola. Pulisci la rucola,eliminando la parte dura dei gambi e leeventuali foglie sciupate. Lavala easciugala. Tienine da parte 7-8 foglie edisponi le altre nel mixer con lo spicchiod'aglio spellato e tagliato a pezzettini e1/2 cucchiaino di sale grosso. Frulla perqualche secondo, unisci 3 cucchiai diolio, il parmigiano reggiano grattugiato eun pizzico di pepe. Continua a frullare,fino a ottenere un composto omogeneo.Trasferisci il pesto di rucola in una gran-de ciotola e unisci i pomodori preparati.Cuoci la pasta. Porta a ebollizioneabbondante acqua in una pentola, salae cuoci la pasta per il tempo indicatosulla confezione. Scola gli spaghetti etrasferiscili nella ciotola con il pesto e ipomodori e mescola.Spolverizza con le foglie di rucola tenu-te da parte e spezzettate e servi gli spa-ghetti integrali alla rucola.

Spaghetti alla rucola

Ingredienti per 4 persone

280 gr di pasta 400 gr di pomodori ramati100 gr di rucola 20 gr di parmigiano 1 spicchio di aglio olio extravergine d'oliva q.b. sale q.b. pepe q.b.

AmarcordMessina - Mortelle - Lido del Tirreno. Anni ‘50

il Cittadinowww.ilcittadinodimessina.it

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Si, no. ForseOspedale Piemonte si è salvato?

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