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Il bibliotecooo Mensile su libri e dintorni a cura della BiblioVolta Istituto Comprensivo Italo Calvino - Sanremo N° 3 anno 11 - gennaio 2018 www.icsanremocalvino.it - https://www.facebook.com/bibliovolta/ 1 News dalla BiblioVoltA... Numero ricchissimo anche il primo numero dell'anno 2018 del nostro giornalino! Proposte per tutti i gusti: dalle fiabe delle tradizioni regionali, ai classici della letteratura per bambini, ai miti dedicati agli animali... Non possono mancare consigli sui libri dal mondo e su quelli "al femminile", una leggenda catalana davvero "dorata", suggerimenti artistici invernali e nuove mappe per viaggiare da piccoli esploratori... Libri e dintorni... Un saluto a tutti voi, cari amici del Bibliot...Ecoo! Siamo gli alunni delle classi terze A e B della scuola primaria “A. Volta”. Abbiamo da poco imparato a conoscere le fiabe e le loro caratteristiche. Ne abbiamo lette alcune sul nostro libro di testo e, quando abbiamo letto “Il principe granchio” di Italo Calvino, la maestra ci ha spiegato che questo scrittore è cresciuto ed ha studiato nella nostra città e che il nostro Istituto Comprensivo prende il nome proprio da lui. Italo Calvino ha scritto molti libri, tra i quali anche una raccolta di fiabe della tradizione italiana, che ha tradotto dai diversi dialetti popolari perché non andassero perdute. Nella nostra biblioteca scolastica abbiamo trovato questo libro, che si intitola proprio “Il principe granchio” ed ha delle belle illustrazioni di Emanuele Luzzati , un famoso illustratore genovese. Lo abbiamo portato in classe e la maestra ci ha letto alcune fiabe. Siamo entrati così in un mondo magico, dove gli eroi, ragazze e giovani generosi e furbi, quasi sempre si allontanano da casa in cerca del loro destino, oppure devono liberarsi da un incantesimo. Attraverso prove rischiose, lottano contro il “nemico”, mago, strega o forza della natura; ma sono destinati a vincere, anche perché vecchine, animali o strane creature, danno loro un aiuto magico. Alla fine c'è il ritorno a casa, coronato dalla ricchezza, a meno che l'eroe non si fermi là dove ha conquistato la mano di una principessa … Ci sono piaciute molto “L’anello magico” (fiaba del Trentino ) e “I tre castelli” (fiaba del Monferrato). Nella prima un giovane si mette in viaggio in cerca di fortuna; per strada aiuta una povera vecchina che, per ringraziarlo, gli fa dono di un anello magico, un cane e un gatto. Il giovane scoprirà che l'anello magico

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Il bibliot…ecooo Mensile su libri e dintorni a cura della BiblioVolta

Istituto Comprensivo Italo Calvino - Sanremo N° 3 anno 11 - gennaio 2018

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News dalla BiblioVoltA... Numero ricchissimo anche il primo numero dell'anno 2018 del nostro giornalino! Proposte

per tutti i gusti: dalle fiabe delle tradizioni regionali, ai classici della letteratura per bambini, ai miti dedicati agli animali... Non possono mancare consigli sui libri dal mondo e su quelli "al femminile", una leggenda catalana davvero "dorata", suggerimenti artistici invernali e nuove mappe per viaggiare da piccoli esploratori...

Libri e dintorni... Un saluto a tutti voi, cari amici del Bibliot...Ecoo! Siamo gli alunni delle classi terze A e B della

scuola primaria “A. Volta”. Abbiamo da poco imparato a conoscere le fiabe e le loro caratteristiche. Ne abbiamo lette alcune sul nostro libro di testo e, quando abbiamo letto “Il principe granchio” di Italo Calvino, la maestra ci ha spiegato che questo scrittore è cresciuto ed ha studiato nella nostra città e che il nostro Istituto Comprensivo prende il nome proprio da lui. Italo Calvino ha scritto molti libri, tra i quali anche una raccolta di fiabe della tradizione

italiana, che ha tradotto dai diversi dialetti popolari perché non andassero perdute. Nella nostra biblioteca scolastica abbiamo trovato questo libro, che si intitola proprio “Il

principe granchio” ed ha delle belle illustrazioni di Emanuele Luzzati , un famoso illustratore genovese. Lo abbiamo portato in classe e la maestra ci ha letto alcune fiabe. Siamo entrati così in un mondo magico, dove gli eroi, ragazze e giovani generosi e furbi, quasi sempre si allontanano

da casa in cerca del loro destino, oppure devono liberarsi da un incantesimo. Attraverso prove rischiose, lottano contro il “nemico”, mago, strega o forza della natura; ma sono destinati a vincere, anche perché vecchine, animali o strane creature, danno loro un

aiuto magico. Alla fine c'è il ritorno a casa, coronato dalla ricchezza, a meno che l'eroe non si fermi là dove ha conquistato la mano di una principessa … Ci sono piaciute molto “L’anello magico” (fiaba del Trentino ) e “I tre castelli” (fiaba del Monferrato). Nella prima un giovane si mette in viaggio in cerca di fortuna; per strada aiuta una povera vecchina che, per ringraziarlo, gli fa dono di un anello magico, un cane e un gatto. Il giovane scoprirà che l'anello magico

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fa avverare ogni desiderio ma può diventare pericoloso se cade nelle mani sbagliate. Nella seconda fiaba un giovane astuto, dopo aver combattuto contro un serpente a tre teste, scopre i tre castelli di cristallo, d'argento e d'oro e decide di conquistare la figlia del Re … Noi ci siamo divertiti ad ascoltare queste fiabe e ve le consigliamo. Inoltre abbiamo anche cercato di riprodurre alcuni disegni di Emanuele Luzzati, perché sono davvero belli … Che ne dite? Siamo stati bravi? Buona lettura a tutti! I bambini delle classi 3A e 3B, scuola primaria “A. Volta”

Ciao, amici del Bibliot...Ecoo! Com'è noto a molti, e da oggi anche a voi, siamo un classe di grandi lettori e quest'anno la nostra

attenzione è stata attratta dal libro dei libri...un libro che... incanta generazioni da... UN SECOLO E

MEZZO! Di che libro parliamo? Ma di "Alice nel paese delle meraviglie" di Lewis Carrol! Abbiamo imparato a conoscere tutti i personaggi e il

significato nascosto dietro ognuno di essi! Lo abbiamo scoperto ancora più interessante di quello che credevamo! Abbiamo capito che il viaggio di Alice è il viaggio che ognuno di noi può fare dentro se stesso per sconfiggere le proprie

paure profonde, si può fare tante volte nella vita e ogni volta ci farà diventare più grandi! Sicuramente questo è un libro per tutte le età, non solo per

bambini, anzi sarebbe bello rileggerlo da grandi, magari allora riusciremo a capire anche il messaggio di protesta verso la regina che l'autore ha nascosto nella fiaba! E mentre

cerchiamo di capire "Perché un corvo assomiglia ad una scrivania " auguriamo buona lettura a tutti! Psss! Psss! Le foto che vedete sono quelle del cartellone che abbiamo realizzato dopo la lettura del libro... Gli alunni della 3C di via

Volta

Noi bambini della classe terza di San Pietro stiamo leggendo due libri di Roald Dahl: Il GGG, a casa, e Matilde, a scuola. Ogni giovedì mattina dedichiamo un po’ di tempo alla lettura di questa affascinante

storia. È un appuntamento che nessuno di noi vuole perdere. A turno qualcuno legge il racconto e altri “interpretano” i dialoghi. È molto divertente cambiare le voci a seconda dei personaggi. Ci

sentiamo dei veri attori e i compagni che ascoltano si divertono tantissimo!

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Non vi vogliamo raccontare la trama del libro: quella deve essere una sorpresa... Però vogliamo presentarvi i personaggi principali: Matilde che è la protagonista, la signorina Spezzindue, cioè la

direttrice della scuola, e la giovane e simpatica maestra Dolcemiele. Matilde è una bambina di cinque anni, molto curiosa,

che ha cominciato a leggere i libri all’età di tre anni e per questo sa tantissime cose. Pensate che ha letto tutti i libri della biblioteca pubblica, anche quelli per gli adulti! È una bambina simpatica, ironica, decisa e molto intelligente. La signorina Spezzindue è invece una donnona perfida, orribile, mostruosa. Ha una voce cavernosa e quando apre la bocca non parla, ma abbaia, grugnisce, tuona, ruggisce. “Ha una bocca crudele, piccoli occhi arroganti, collo taurino, spalle enormi, braccia grosse e cosce possenti. Assomiglia ad un cacciatore assetato di sangue, piuttosto che alla direttrice di una scuola per bambini!” E poi ha un armadio pieno di chiodi, “lo Strozzatoio”, dove rinchiude i bambini che non sopporta! La signorina Dolcemiele è al contrario buona, affettuosa, molto gentile e sta sempre dalla parte dei bambini. Vinceranno l’intelligenza, la cultura e la bontà o la crudeltà e l’ingiustizia ? Siamo curiosi di scoprirlo...

Gli alunni della classe terza San Pietro

Animali, tra fantasia e realtà...Ciao a tutti! Siamo i piccoli “scienziati” della classe terza di San Giacomo… a voi piacciono gli animali? A noi, che viviamo in una piccola scuola di campagna, tantissimo! In questo periodo li stiamo conoscendo

come giovani zoologi nelle ore di scienze e… abbiamo scoperto tanti piccoli segreti sulla loro vita! Anche loro, come noi, sono divisi in classi, non in base all’età, ma secondo caratteristiche del loro corpo, della loro alimentazione, del loro modo di muoversi...Lo sapevate per esempio, che le rane nascono simili a pesciolini (i girini che abbiamo visto vicino al nostro giardino!) e da adulti si trasformano in animali che possono vivere sulla terraferma (gli anfibi)? E che le balene e i delfini non sono pesci ma mammiferi come noi? E che gli insetti, anche se non hanno uno scheletro interno, possiedono una corazza che li protegge dai pericoli quotidiani? Per ogni genere di curiosità ci piace sfogliare i tantissimi

libri che abbiamo nella nostra biblioteca scolastica sullo scaffale dedicato proprio

alle Scienze. Inoltre abbiamo scoperto che gli animali possono essere anche dei protagonisti di belle storie o di straordinarie leggende. Nelle ore di arte la maestra ci ha letto un bellissimo libro dal titolo “Arcobalena”. Questo parla di una balena di nome Iride che aveva sulla schiena sette striature, una per ogni colore dell’arcobaleno. Era bellissima e molto generosa, ma aveva una voce gracchiante e stonata. Girando felice e spensierata per il mare ha incontrato tanti amici, ai quali, uno per volta, ha regalato i suoi bellissimi colori. La storia si conclude che alla fine Iride fu premiata per la sua generosità e cominciò a cantare in modo meraviglioso. Attraverso questa storia noi abbiamo imparato l’uso dei colori, abbiamo dipinto con i pastelli, gli acquerelli e le tempere. È stato come conoscere realmente Iride e l’abbiamo sentita come una nostra nuova amica. Invece nelle lezioni di italiano abbiamo

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letto due antiche leggende popolari sull’origine della giraffa e delle lucciole. La giraffa tantissimi anni fa viveva in

uno stagno tra le stelle ed era come una biscia. Un giorno la Terra si avvicinò allo stagno e un albero di acacia lasciò cadere una sua foglia vicino alla biscia -giraffa , che la assaggiò, le piacque moltissimo e così allungò tanto il suo collo per raggiungere gli alberi sul nostro pianeta. Si sforzò tantissimo fino a che non ebbe anche quattro zampe e un collo lunghissimo, poi lasciò lo stagno e venne a vivere nelle savane della Terra. Le lucciole, una volta non esistevano, sono nate dalla polvere di stelle che cadde sulla Terra per aiutare un povero usignolo che nell’oscurità della notte si era ferito ad una zampetta con una spina di una siepe. Le stelle impietositesi dal suo pianto gli inviarono delle scintille per fargli vedere dove era conficcata la spina. Da quel giorno sulla Terra ci furono le lucciole. E visto che questi ultimi giorni di gennaio sono chiamati “I giorni della merla” perché non vi recate nelle vostre belle biblioteche scolastiche e cercate nei libri la leggenda sul perché oggi i merli sono neri???? Speriamo che questo nostro articolo vi abbia trasmesso l’amore per gli animali.

I bambini della classe terza della Scuola Primaria di San Giacomo

L’ANGOLO DEL MONDo... Quante cose speciali nasconde il mondo? Per scoprirle basta osservarlo con occhi diversi e attenti. Il libro di Eva Montanari racconta la storia di

Paolo, un bambino timido ed insicuro che grazie a un paio di tanto detestati occhiali e a un ottico misterioso farà compiere ai suoi amici, ed in particolare ad uno di loro, un meraviglioso viaggio attraverso il mondo che li circonda e che credevano di conoscere già così bene... E voi pensate di conoscerlo già bene? Ma guardate, guardate, guardate... e leggete!

Eva Montanari L'alfabeto del mondo, Carthusia n° 12912 Libri per pensare

“A piedi nudi, a cuore aperto” è la storia di Taisir, un giovane arabo palestinese e di Rachele, una ragazza italiana: si incrociano per caso in una piazza e poi si ritrovano a scuola. Lui è uno skater, lei studia canto; entrambi frequentano un liceo nel centro della città, ma mentre Rachele

abita in una zona borghese, Taisir vive nel quartiere arabo della metropoli. Lui ha conosciuto l'odio, il dolore e la diffidenza, lei solo l'amore e la speranza. Rachele non si arrende e con curiosità, tenacia, ma soprattutto amore supera la diffidenza di Taisir ed entra in relazione con lui: dalla sua parte gioca una famiglia aperta, priva di pregiudizi. È un romanzo che ci dice come due giovanissimi possano superare

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le barriere sociali, quando non si hanno barriere mentali... buona lettura! La Maestra Mariangela Paola Zannoner, A piedi nudi, a cuore aperto,

Fanucci Editore,n° 12940 Scaffale Romanzi dal mondo

la libreria delle ragazze In questo straordinario libro sono mescolati in maniera rocambolesca

una banda di ragazzini chiamati i Mostri Selvaggi che sono in guerra contro distinti e abbronzati Predators, una beauty farm dove avvengono strabilianti metamorfosi, un suonatore di jazz pronipote di un principe-schiavo di stirpe carabalì, un patrigno che è il divo più famoso della televisione, una gatta innamorata di un gallo, un'isola che emerge all'improvviso dalle onde, un livido uomo politico che incita all'odio contro gli stranieri, un'orfanella dai capelli rossi che vola per le strade su una bicicletta azzurra... Riusciranno i nostri eroi a mantenere il controllo della propria vita? Lo scoprirete solo leggendo Tornatràs di Bianca Pitzorno La Maestra Mariangela

Bianca Pitzorno, Tornatràs, n°12921 Scaffale Autori in Primo Piano

Innnn Euuuuroooo p aaaa. Dalla Catalunya

Oggi vi racconteremo una storia popolare medioevale: “Il pino delle pigne d’oro”. Tantissimi

anni fa, a Igualada, nel distretto dell’Anoia

(Barcellona), c’era il castello di un signore feudale, un barone. Era molto ricco ma era anche la persona più avida della terra. Era esigente e faceva pagare tributi altissimi ai contadini del suo feudo. La ricchezza del barone però non veniva dallo sfruttamento dei suoi vassalli. Nelle pinete del signore feudale cresceva un pino prodigioso, un pino che, a parte le pigne normali, ogni anno ne faceva qualcuna di oro massiccio. Ogni anno, il favoloso tesoro del barone cresceva. Questo pino era situato in un posto solitario e nascosto, sorvegliato da un gruppo di soldati, ai quali avevano tagliato la lingua perché non potessero rivelare il segreto, secondo quanto diceva il popolo... Un giorno di primavera, arrivò un cavaliere e annunciò al signore di Igualada che il re Jaume I, aveva deciso andare a visitarlo il giovedì seguente insieme a trenta persone del seguito reale. Il signore feudale non sapeva per quale motivo il re venisse in visita né cosa volesse, però qualunque fosse stata la ragione della visita, lui avrebbe preparato una buona accoglienza e avrebbe dato al re il miglior soggiorno. Il giovedì seguente, il signore di Igualada diede il benvenuto al re baciandogli la mano come segno di vassallaggio. Dopo aver riposato un po', si sedettero a tavola per la cena. Il pasto fu splendido. Il re rimase molto soddisfatto e si congratulò con il barone per averlo trattato così bene. Il giorno dopo, a mezzogiorno, il barone gli diede di nuovo un

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pasto abbondante e succulento, e un' altra volta il re si congratulò. Alla fine del pasto, il re volle che li lasciassero da soli. -Signor barone, sono molto impressionato dall' accoglienza che ci hai fatto – disse il re. Però, mi vuoi spiegare perché il contributo che ci ha dato per la guerra era così piccolo? Gli altri signori feudali ci hanno offerto tantissime ricchezze, cavalieri, guerrieri.... -E' che il mio feudo è molto povero, signor re, qui ci sono solo foreste. -Avresti potuto darmi del legname per fare navi. Però parlando di foreste, vorrei sapere una cosa. La gente dice che nelle vostre pinete, c’è un pino prodigioso, un pino che dà pigne d’oro. Cosa mi dici? -Questi sono pettegolezzi degli invidiosi, che mi vogliono male, dicono che sono ricco ma che faccio vedere che sono povero. -Però, con la quantità di cibo che ci hai dato, nessuno direbbe che sei tanto povero come dici... -Mi è costato molto risparmiare per tutte queste spese, ho fatto un grande sforzo - replicò il barone. -Dovrò crederci, perché i gentiluomini non dicono mai bugie. Se non dici bugie, sei una persona onorevole, ma se non hai detto la verità, se hai davvero un pino così prodigioso e non hai aiutato il tuo re, meriti una maledizione: che quel pino meraviglioso non dia mai più pigne d’oro! Il re concluse la visita e il signor barone gli disse addio, molto preoccupato. Quando il re se ne fu andato, il barone andò dal pino favoloso. Lo guardò, lo riguardò, e gli sembrò strano: il pino iniziava a diventare giallo. Pensò che il giorno dopo sarebbe tornato a guardarlo. Quella notte non poté dormire. All’alba, tornò dal pino e vide che il pino stava morendo. Tutto ciò che il re aveva detto si stava avverando! Era la punizione per la sua avidità. Il barone si rattristò e si ammalò. Poco prima di morire, Dio toccò il suo cuore e divenne caritatevole. Dedicò il tempo che gli restava aiutando i poveri. Dopo la sua morte, la sua vedova distribuì tutte le ricchezze che restavano ed entrò in un convento. Ma prima riservò due pigne d’oro per

fare una corona alla Vergine di Grazia, a Igualada. Da questi eventi, sono passati molti anni e secoli, man non si è mai più sentito né qui né in nessun’altra parte del mondo, di un pino che facesse pigne d’oro. Gerard Caballero, Karim El Manssouri, David Giralt,

Joan Jubert, Jonathan Olmo, Joel Rubio, Roger Vivancos. 2n ESO Institut Gerbert d’Aurillac- Sant

Fruitós de Bages (Barcelona)

impara l’arte e... L'inverno....Siamo in pieno inverno e le occasioni per parlare di questa stagione non mancano di sicuro; in passato gli inverni erano ancora più freddi....durante il periodo della piccola glaciazione i laghi si

ghiacciavano, anche la laguna di Venezia, e le persone potevano tranquillamente pattinare... Hendrick Avercamp è stato un pittore olandese vissuto tra il 1500 e il 1600 che ha dipinto numerosi quadri che rappresentano paesaggi invernali brulicanti di gente intenta nelle attività quotidiane o in passatempi sul ghiaccio.

Su youtube si trovano molti video a lui dedicati, suggerisco il seguente: Hendrick Avercamp 1585 1634 master of the ice

scene

https://www.youtube.com/watch?v=AVo5z2_aQoc Per chi ha piacere di dedicarsi ad un'attività

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sull'inverno è possibile visitare anche il seguente indirizzo: https://weefolkart.com/winter-birch-trees/

Si tratta di un sito molto interessante che suggerisce di realizzare un'attività semplice , ma di sicuro effetto che si può

proporre a bambini di tutte le età, con poco materiale e a costo contenuto: nastro adesivo di carta, acquerelli o tempere, sale grosso. Ogni passaggio viene presentato in lingua inglese, ma le fotografie sono estremamente esplicative.

Maestra Carmen Genovese

Si', viaggiare... e visitare le più belle città italiane con le

mappe di ItalyforKids! Perché imparare a viaggiare è ancora più bello se lo si fa da

piccoli! Una nuova proposta per continuare a scoprire le città divertendosi.

Labirinti, unisci i puntini, completa e colora, scegli il percorso, trova l’intruso sono solo alcuni dei giochi presenti in questo blocco da passeggio per piccoli esploratori. Le mappe, illustrate e coloratissime, evidenziano musei, luoghi particolari da visitare e con cui giocare, 10

cose da fare in città...Nella nostra BiblioVolta potrete trovare la mappa di Parma... Parma è stata designata dall’Unesco Città Creativa della Gastronomia e anche sulla mappa è possibile scoprire le sue molte prelibatezze, dal culatello al parmigiano. Le case in città sono tradizionalmente colorate di giallo: quale altro colore poteva avere la copertina? Il viola è invece un omaggio alla violetta, fiore molto amato dalla Duchessa Maria Luigia e simbolo della città. Nel cuore di Parma c’è un vero tesoro per piccoli esploratori: ammoniti incastonati nel pavimento del Duomo e uno zooforo che corre lungo il Battistero. Quando si dice “animali fantastici e dove trovarli”... Un posto speciale è dedicato a Smeraldo Smeraldi: ingegnere e cartografo, dedicò la sua Mappa di Parma a Ranuccio I Farnese. In italiano e in inglese.

Arrivederci a febbraio...

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