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Il bibliotecooo Mensile su libri e dintorni a cura della BiblioVolta 1° Circolo Didattico - Sanremo N° 5 anno 2 – 23 marzo 2010 www.scuolesanremo.it News dalla BiblioVoltA... Domenica 21 marzo 2010 è stata la Giornata Mondiale della Poesia e allora noi della BiblioVolta vogliamo proporvi alcune delle poesie scritte dalle ragazzine della nostra scuola per il concorso tutto al femminile “Fior di Scrittrici”. Ecco per voi le poesie di Sura, Amina e Carlotta, le vincitrici del nostro concorso nel settore “Poesia”. Sono Amina. Sono Amina. Sono Amina. Sono Amina. Sono una bambina mi piace cantare e ballare, ma altre cose devo fare una mano alla mamma devo dare. Perché per mio fratello, scusate, queste cose sono evitate? Sono Amina. Sono una bambina il velo in testa dovrò portare e alla moschea la domenica andare Perché lontano da mio fratello io devo stare, se come lui io so pregare?. Amina Hamaoui Amina Hamaoui Amina Hamaoui Amina Hamaoui IO SONO UNA FEMMINA Sono una femmina non devo piangere, devo essere gentile, ma alcune volte un calcio a mio fratello vorrei dare. Sono una femmina brutte parole non devo pronunciare, ma qualche parolaccia dalla mia bocca vuole spuntare. Sono una femmina e in rosa mi fanno vestire ma solo in tute e jeans vorrei uscire. Sono una femmina e con le bambole mi fanno giocare ma io con le pistole vorrei sparare. Sura Simsekoglu Il mio stile Il mio stile Il mio stile Il mio stile Sono una femmina, ma una tosta: mi piace ballare l'hip hop è un po' da maschi, sì lo so, mi piace disegnare, ma non colorare, e sono l'unica della classe che il basket non sa amare. Preferisco fare l' intervallo scambiando figurine con i maschi, anche se con le mie migliori amiche mi sento molto felice. Insomma non so bene che femmina sono e da più grande che stile avrò. Carlotta Amanzi Carlotta Amanzi Carlotta Amanzi Carlotta Amanzi Sempre a proposito di giornate mondiali, il 22 marzo 2010 è stata la Giornata Mondiale dell’Acqua. La BiblioVolta vuole proporre un interessante libro sul tema, un libro che è anche nella nostra biblioteca. Dal sito www.mentelocale.it “Prendete l'acqua che cade da un rubinetto aperto. A forza di scendere, rimbalzare e scivolare su e giù, ecco nascere un uomo alto, blu, trasparente e cristallino. Capita poi che all'ultima goccia, quella che gli ha formato il ciuffo ricurvo di capelli a metà fronte, si alzi, esca in strada per tornare al lago, in un canale o chissà quale altro corso idrico. Prendete la gente che lo vide: qualcuno lo scambiò per una pozzanghera, qualcuno per una fontana, qualcuno per un riflesso d’acqua o per un’allucinazione. Qualcuno gli suggerì di provare a congelarsi per ridiventare una persona qualunque. Intanto si faceva leccare dai cani, riempiva le bottiglie vuote, dava l'acqua ai fiori e si rendeva utile al prossimo. Non mangiava, non faceva pipì, non

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1° Circolo Didattico - Sanremo

N° 5 anno 2 – 23 marzo 2010

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News dalla BiblioVoltA... Domenica 21 marzo 2010 è stata la Giornata

Mondiale della Poesia e allora noi della BiblioVolta vogliamo proporvi alcune delle poesie scritte dalle ragazzine della nostra scuola per il concorso tutto al femminile “Fior di Scrittrici”. Ecco per voi le poesie di Sura, Amina e Carlotta, le vincitrici del nostro concorso nel settore “Poesia”. Sono Amina. Sono Amina. Sono Amina. Sono Amina.

Sono una bambina mi piace cantare e ballare, ma altre cose devo fare una mano alla mamma devo dare. Perché per mio fratello, scusate, queste cose sono evitate? Sono Amina. Sono una bambina il velo in testa dovrò portare e alla moschea la domenica andare Perché lontano da mio fratello io devo stare, se come lui io so pregare?.

Amina HamaouiAmina HamaouiAmina HamaouiAmina Hamaoui

IO SONO UNA FEMMINA

Sono una femmina

non devo piangere,

devo essere gentile,

ma alcune volte un calcio a mio fratello

vorrei dare.

Sono una femmina

brutte parole non devo pronunciare,

ma qualche parolaccia dalla mia bocca

vuole spuntare.

Sono una femmina

e in rosa mi fanno vestire

ma solo in tute e jeans

vorrei uscire.

Sono una femmina

e con le bambole mi fanno giocare

ma io con le pistole vorrei sparare.

Sura Simsekoglu

Il mio stileIl mio stileIl mio stileIl mio stile Sono una femmina,

ma una tosta: mi piace ballare l'hip hop

è un po' da maschi, sì lo so, mi piace disegnare, ma non colorare,

e sono l'unica della classe che il basket non sa amare. Preferisco fare l' intervallo

scambiando figurine con i maschi, anche se con le mie migliori amiche

mi sento molto felice. Insomma non so bene che femmina sono

e da più grande che stile avrò. Carlotta AmanziCarlotta AmanziCarlotta AmanziCarlotta Amanzi

�������������������� Sempre a proposito di giornate mondiali, il

22 marzo 2010 è stata la Giornata Mondiale dell’Acqua.

La BiblioVolta vuole proporre un interessante libro sul tema, un libro che è anche nella nostra biblioteca. Dal sito www.mentelocale.it “Prendete l'acqua che

cade da un rubinetto

aperto. A forza di scendere, rimbalzare e scivolare su e giù, ecco nascere un uomo alto, blu, trasparente e cristallino. Capita poi che all'ultima goccia, quella che gli ha formato il ciuffo ricurvo di capelli a metà fronte, si alzi, esca in strada per tornare al lago, in un canale o chissà quale altro corso idrico. Prendete la gente che lo vide: qualcuno lo scambiò per una pozzanghera, qualcuno per una fontana, qualcuno per un riflesso d’acqua o per un’allucinazione. Qualcuno gli suggerì di provare a congelarsi per ridiventare una persona qualunque. Intanto si faceva leccare dai cani, riempiva le bottiglie vuote, dava l'acqua ai fiori e si rendeva utile al prossimo. Non mangiava, non faceva pipì, non

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dormiva. Alle brutte fuggiva mischiandosi ad altri parenti come una pozza o un rigagnolo…

Prendete L’uomo d’acqua e la sua fontana di Ivo Rosati, con le illustrazioni di Gabriel Pacheco,

edizioni Zoolibri. È un libro così ricco di fantasia da dissetare la mente. Ve lo suggerisco perché capace di un zampillo creativo tanto vivace che, dopo averlo letto, vi troverete a bere l'acqua come pasteggiandola. Guardando oltre il bicchiere. Scrutando stranamente l'acqua che esce dal rubinetto della cucina. Vi laverete al lavabo guardandovi intorno con fare sospetto. Osserverete fontane e fontanelle del parco, sperando di intravederci l'uomo, l'uomo blu, trasparente e cristallino. Un pezzo di mare con le gambe, una bottiglia capace di slanci.” Acqua e poesia… Possiamo vivere senza? Come sempre: Buona Lettura!!!!

Il team della BiblioVolta

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I libri del mese... I bambini delle classi prime vi propongono le seguenti letture………..

Titolo: Un amico per Dragone Autore: Dav Pilkey Serie Bianca, Il Battello a vapore Piemme Junior Tutti abbiamo bisogno di un amico…. Anche Dragone! Il piccolo drago si sente solo e vorrebbe tanto avere un amico. Un giorno va alla ricerca di un

amico….. Lo scoiattolo lo rifiuta perché ha troppo da

fare, l’ippopotamo è troppo stanco e il coccodrillo è un animale troppo cattivo. Un giorno un serpente gli fa credere di avere trovato un amica….. mela, strana e fin troppo silenziosa…

E se l’amicizia non ci fosse????? Poveri noi….. Dovremmo giocare da soli, andare in giro da soli e saremmo tutti tristi!!!!! L’amicizia è molto difficile da trovare, ma se noi ci aiutiamo, cerchiamo di far stare bene chi ci sta intorno, siamo buoni, educati, ci vogliamo bene, giochiamo prestandoci i giochi che possediamo SAREMMO SICURAMENTE DEGLI OTTIMI AMICI!!!!!! E ora un piccolo cruciverba per scoprire qualcosa in più del libro che ti proponiamo… Ehi, mio nuovo amico: BUON DIVERTIMENTO!!!

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1. Lo cerca Dragone 2. A Dragone cade sulla testa 3. Lo incontra sulla riva del fiume 4. Gli risponde che è un animale cattivo 5. E’ il titolo del secondo capitolo 6. La mela rimane ……………….. quando Dragone la saluta. 7. Si mette davanti a coccodrillo 8. E’ la parola che Dragone scrive sulla lapide. La parola che compare nelle caselle numerate è……………………………………………………..

È bella e importante perché si fanno conoscenze nuove e ci si diverte insieme

È bella perché ti fa sentire bene e non ti lascia mai da solo.

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Titolo: Il Cane Che Ebbe Tre Nomi Autore: Cecco Mariniello Edizioni: Il Battello A Vapore Il libro che vogliamo presentarvi e che ci è piaciuto molto parla delle avventure di un cane, che viene regalato ad una

bambina, Ginevra, in occasione del suo compleanno. Nasce subito una grande amicizia tra i due che vivono momenti molto felici, fino al giorno in cui Lancillotto, così era stato chiamato, viene cacciato via di casa a causa di un suo “vizietto” mal odorante. Da quel momento Lancillotto, solo e triste, vive avventure strane ed emozionanti, incontra pericoli, cambia anche nome, fino a quando … non possiamo raccontarvi tutto, se volete sapere quale sarà la fine del simpatico cagnolino leggete anche voi il libro, per adesso possiamo solo invitarvi a risolvere un divertente CRUCIPUZZLE per scoprire un altro dei nomi del protagonista della storia. Classe 1B

Titolo: Sofia, la mucca musicista Autore: Geoffroy de Pennart Edizioni: Babalibri Noi, gli alunni della 1 C, abbiamo seguito con interesse le avventure della mucca Sofia

in un libro che ci è piaciuto molto e che vi invitiamo a leggere: tutti i personaggi della storia sono animali e hanno le qualità e i difetti di noi umani. Sofia suona il piano ed ha un grande sogno: lavorare in un’orchestra. Decide così di lasciare la sua casa in campagna e i suoi amici per andare in città a tentare la fortuna e partecipare ad un importante concorso. Ma le orchestre alle quali si presenta sono formate da persone (animali di tutti i generi) che badano molto all’aspetto fisico e poco alle qualità musicali. Sofia è sconsolata e sta per tornarsene a casa, quando incontra un musicista che come lei è in cerca della vera musica e dei veri compagni per suonare insieme. Comincia così un’avventura nuova che la porterà a trovare la strada e le persone giuste. Al termine del racconto abbiamo costruito una simpatica mucca utilizzando un.....rotolo di carta igienica. Di seguito ci sono anche le immagini di altri animali che si possono costruire: se vi piacciono, venite a trovarci in classe e noi vi daremo volentieri lo schema da fotocopiare: si monta facilmente e in pochi minuti e potrà fare bella mostra di sé sulla vostra scrivania. Buona lettura e....fatevi prendere da un attacco

di arte bestiale! Classe 1C

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La classe prima della scuola di San Pietro ci

scrive: “Ciao amici, siamo i piccoli della prima di San Pietro e vi vogliamo parlare del nostro amico di carta che si chiama Giulio Coniglio. E' un simpatico coniglietto disegnato da Nicoletta Costa e pubblicato da Franco Panini. Giulio Coniglio ci piace perché: • è divertente e ha tanti buffi amici • è generoso • è timido, ma qualche volta coraggioso • conosce l'importanza dell'amicizia • è goloso di carote Per conoscere le sue storie abbiamo imparato a leggere più in fretta e ora siamo anche capaci di inventarci e scrivere storie con Giulio come protagonista. I libri di Giulio Coniglio sono tantissimi, da quelli più semplici per le prime letture a quelli un po' più impegnativi. Noi ne abbiamo letti parecchi e ci sono piaciuti molto: - Giulio coniglio e la luna - Una giornata di Giulio Coniglio - Giulio Coniglio e la pioggia - Giulio Coniglio va in città - Giulio Coniglio e la mucca Maddalena

Il libro che abbiamo preferito è Giulio Coniglio e l'istrice Ignazio Con Giulio abbiamo anche imparato a migliorare la nostra tecnica di disegno, a

furia di imitare Nicoletta Costa siamo diventati proprio bravi, forse non proprio come lei ma...

Da qualche settimana, poi,abbiamo ribattezzato il nostro amico Jules Lapin e ci accompagna nelle lezioni di lingua

francese. Si può chiedere di più ad un amico?” Classe prima San Pietro

�������������������� L’ANGOLO DEL MONDo... Il libro che vi propongo questo mese è il diario parallelo di due bambini Mohammed e David, uno palestinese, l'altro israeliano. È il racconto di due vite che si

svolgono parallelamente, vicine, ma in realtà molto lontane, segnate dalla violenza degli adulti e dal comune amore per la propria terra. Un giorno per caso i due bambini si incontrano, si guardano negli occhi e ognuno riprende la sua strada con una domanda in più... Non voglio dire che la pace esiste... non lo so io se esiste... forse non c'è ancora, ma prima o poi ci sarà... è qualcosa che non esiste ma che può diventare reale se tutti credono che esiste, che si può fare... Intanto bisogna dirla, raccontarla finché non sarà dappertutto... Forse occorre una parola. La parola più magica di tutte è una parola ebraica “Abracadabra” “Mentre parlo creo” significa. Creo con le parole. Leggete “Come i pini di Ramallah” di Antonio Ferrara edito da Fatatrac n. 11016 dello scaffale Romanzi dal mondo, avrete un'occasione in più per parlare di pace.

La maestra Mariangela ��������������������

In Europa... Dalla Catalunya. La mona di Pasqua è una torta che il padrino regala al suo figlioccio la

domenica o lunedì di Pasqua, che anche in Catalunya è festivo. È il dolce che mangia tutta la famiglia per Pasqua. Il nome “mona” proviene della parola “munna”, che in

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arabo vuol dire regalo. È una tradizione catalana che rappresenta la fine della Quaresima. Attualmente le mone non si assomigliano per niente a quelle di un secolo fa: un tempo infatti, erano come un pane nel cui centro si mettevano tante uova sode quanti erano gli anni del bambino o della bambina e questo avveniva fino ai 12 anni. Oggi, quello che si mantiene è l’uovo, però è di cioccolato. L’uovo simboleggia l’inizio della vita. Gli ingredienti della torta sono: uova, farina, zucchero, burro, mandorle in polvere e lievito. Nel centro va il ripieno di marmellata, mentre all’esterno si possono mettere cioccolato, frutta candita, burro. Le mone si decorano sempre con un uovo di cioccolato nel centro, piume di colori e un pulcino (come se fosse uscito dall’uovo). Con il passar del tempo le uova si sono arricchite con figure di personaggi infantili famosi o dello sport. Possono essere di cioccolato o no, ma in questi giorni i pasticcieri fanno sculture spettacolari di cioccolato. Ogni bambino pensa quale figura vorrà avere sulla sua mona o, a volte, sarà una sorpresa del suo padrino. Su questo argomento c’è un racconto intitolato: “La mona de Pasqua d’en Max”. Si tratta di un bambino che sogna come deve essere la figura di cioccolato della sua mona. Vi auguriamo una buona Pasqua e che sia tanto dolce come la nostra!

David Miramunt i Sotillo. 2n ESO. Institut

Gerbert d’Aurillac. Sant Fruitós de Bages

(Barcelona

Notizie dall’Irlanda

Cari lettori, volevo informarvi che dal 15 al

18 aprile verranno a trovarci due insegnanti irlandesi (coinvolti nel progetto Comenius) che presenteranno il loro CD su Coltivazioni ed allevamenti locali e loro influenza sull’alimentazione. Sarà un modo per scoprire qualcosa in più del loro paese !A proposito di Irlanda, sapete che ogni anno, il 17 marzo, nella splendida “Isola di Smeraldo” si festeggia il St. Patrick's Day, in onore di San Patrizio, patrono dell'isola?

La popolazione celebra questa festa nazionale (la più sentita dagli Irlandesi) con canti, maschere, sfilate e processioni. A Dublino, la capitale dell’Irlanda, il St. Patrick Festival quest'anno dura quasi una settimana! La festa è cominciata l'11 di marzo con l'apertura del Music Village, una grande area dove si tengono concerti di tutti i generi. Per i bambini, a Merrion Square, una delle piazze più belle di Dublino, sono previsti moltissimi giochi e, per tutti, una grande caccia al tesoro nel centro della città, nonché spettacolari fuochi d'artificio lungo le rive del fiume Liffey! In questa occasione Dublino si trasforma in un grande palcoscenico per artisti di strada e gruppi musicali provenienti da tutto il mondo. Ma chi era San Patrizio? Per la verità non si hanno informazioni precise su di lui. Si sa che nacque in Scozia, e non in Irlanda, intorno al 387 dC. Figlio di una nobile famiglia, fu rapito dai pirati e venduto come schiavo ad un pastore irlandese. Dopo anni di faticoso lavoro, imparò il Gaelico (la lingua originaria dell’isola che ancora oggi si parla in alcune zone dell’Irlanda) e, dopo aver viaggiato in Gran Bretagna, Francia e Italia, tornò in Irlanda nel 432, dopo essere stato nominato vescovo. Qui iniziò a convertire la popolazione dal paganesimo celtico al cristianesimo, diventando così una figura

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molto importante e conosciuta in tutta l’isola. Morì il 17 marzo del 461. La sua opera fu così grandiosa che furono costruite oltre 60 chiese in suo onore (la più famosa è Saint Patrick’s Cathedral, a Dublino) ed egli divenne ben presto un eroe nazionale, oltre che il santo patrono dell’Irlanda. Attorno alla sua figura sono sorte numerose leggende. Ad esempio si racconta che su quest'isola non ci siano serpenti perché San Patrizio li cacciò tutti in mare. Legato al suo nome vi è anche il famoso pozzo di San Patrizio, così chiamato perché si narra custodisse un pozzo senza fondo, da cui si aprivano le porte del Purgatorio. Si deve ancora a lui quello che è considerato il simbolo nazionale dell’Irlanda : il trifoglio. Infatti, nella sua opera di conversione al cristianesimo, per spiegare alla popolazione pagana il difficile concetto della Trinità, San Patrizio utilizzò proprio un trifoglio : tre petali originanti da un unico stelo !

Maestra Loredana

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impara l’arte e … LA VITA NELLA PREISTORIA – Fossili, dinosauri, primi mammiferi, nascita dell’uomo, Collana: In Primo Piano, Editore: De Agostani. Pagine: 240.

Questo bel libro illustrato nasce dall’unione di quattro precedenti testi e tenta dunque di raggruppare in un unico volume tutta una serie di argomenti relativi alla Preistoria: l’apparizione della vita sulla terra e la sua evoluzione, la comparsa dell’uomo e i suoi primi passi

(nonché la descrizione delle tracce che questi

processi ci hanno lasciato), ed infine l’avvento delle prime forme di scrittura, il convenzionale confine con l’inizio della Storia. Si tratta di una vera e propria mini-enciclopedia, che come tale può essere utilizzata: le quattro diverse sezioni che la compongono ed i singoli argomenti trattati, possono essere consultati separatamente, scegliendo nell’indice ciò che più interessa. Oppure si può anche decidere di leggerla tutta di seguito, dall’inizio alla fine. Il nostro viaggio nella Preistoria comincerà allora con lo studio dei fossili, dal loro processo di formazione all’analisi di tutte le loro tipologie. La seconda sezione ci porterà poi nel mondo dei dinosauri, gli animali preistorici che da sempre colpiscono maggiormente la fantasia dei bambini (e non solo). Su questi esseri dall’aspetto così singolare verranno soddisfatte tutte le curiosità: come erano fatti, come e dove vivevano, il perché della loro scomparsa e tanto altro. Passando alla terza parte del nostro libro, ci dedicheremo completamente all’uomo, del quale scopriremo le circostanze della sua comparsa e le prime tappe della sua evoluzione culturale: dagli utensili in pietra ai primi manufatti di metallo, dalla caccia all’agricoltura e all’allevamento, dalle prime forme d’arte ai più complessi culti sepolcrali. Verremo anche aiutati nella comprensione da frequenti paralleli e collegamenti con gli studi etnologici su popolazioni contemporanee ritenute portatrici di uno stile di vita ancora legato a tradizioni antichissime e dunque “primitivo”. L’ultima sezione, infine, ci informerà più dettagliatamente sul processo evolutivo della vita sulla terra, che dalle prime forme viventi unicellulari ha portato allo sviluppo dell’uomo. Alla fine di ogni sezione, poi, troveremo alcune pagine dedicate agli specialisti del settore, in cui ci verranno illustrati gli strumenti, le metodologie e i trucchi del mestiere, per far si che anche noi possiamo sentirci dei piccoli paleontologi o archeologi in erba. Il vero punto di forza di questa pubblicazione, però, rimangono le migliaia di splendide immagini ed illustrazioni che corredano i testi, rendendone la lettura più piacevole, sia per i più piccoli che per i più grandi, e aiutando nella memorizzazione delle informazioni. Elisabetta Russo Arrivederci al prossimo numero! Il Team della BiblioVolta