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Impresa Agricola Il paesaggio rurale e i prodotti alimentari della Lombardia alla Festa dell’Agricoltura Confermato il grande interesse per il territorio e i prodotti lombardi MENSILE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANAAGRICOLTORI DELLA LOMBARDIA Anno XXVII n. 9 - ottobre 2006 Poste italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Dl 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB BRESCIA Finanziaria: la Cia sollecita interventi per la competitività e il rilancio dell’agricoltura Serve un progetto che permetta una reale svolta positiva per superare la crisi strutturale L ’agricoltura italiana appare sempre più in grave crisi strutturale e chiede maggiore attenzio- ne, ma soprattutto un proget- to che permetta una reale svolta positiva in grado di dare certezze ai produttori che non possono continuare ad operare tra costi crescen- ti e prezzi in persistente sta- gnazione se non in calo. La Confederazione italiana agri- coltori chiede al governo, fin dalla prossima legge finan- ziaria, di cominciare a dare risposte adeguate. Il tempo delle promesse è finito ed ora ci si attende concretezza. La Cia ha già indicato all’esecutivo alcune priorità per il rilancio della competi- tività, tra cui, la necessità di interventi mirati e propulsivi a sostegno dell’impresa, spinta all’innovazione, ridu- zione dei costi produttivi e degli oneri contributivi e previdenziali, salvaguardia dei redditi dei produttori, rilancio e rafforzamento delle intese di filiera, forte impulso dell’export, nuovo metodo della concertazione che coinvolga in un confron- to realmente costruttivo tutte le parti sociali ed economi- che senza alcuna esclusione. I presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi, ha inviato nei giorni scorsi al presidente del Consiglio Romano Prodi una lettera nella quale ha sollecitato un pieno coinvolgimento del mondo agricolo nella con- certazione tra governo e parti sociali. La diminuzione del valore aggiunto dell’agricol- tura, evidenziata dai dati relativi al Pil, “dimostra - rileva Politi- tutte le difficol- tà e i problemi del settore che si trova a fare i conti con una preoccupante e persi- stente crisi strutturale. Una situazione che richiede subi- to un progetto adeguato e risposte valide alle esigenze dei produttori per un’ effetti- va ripresa della crescita”. Dal governo la Cia attende una svolta per l’agricoltura. Nella finanziaria per il 2007 occorre riservare spazio al settore agricolo. Già nel Dpef sono stati indicati pre- cisi obiettivi: sostenere lo sviluppo delle imprese, rilanciare i rapporti di filiera, favorire l’export e il ricam- bio generazionale, promuo- vere la stabilità del sistema fiscale, rafforzare la rete di protezione contro le calamità naturali e le crisi di mercato. Sono obiettivi importanti la Cia condivide. Occorre, però, passare al più presto dalle enunciazioni ai fatti concreti. “A partire dalle questioni del fisco, della sanità, della previdenza e delle misure per la competitività (ricerca e innovazione), riteniamo giu- sto e doveroso -ha aggiunto Politi nel corso di una recen- te riunione della Direzione nazionale della Confede- razione- portare il nostro contributo come mondo agri- colo in coerenza con la nostra definizione di orga- nizzazione a vocazione gene- I l gran numero di visitato- ri e l'interesse suscitato dallo stand della Cia- Confederazione italiana agri- coltori della Lombardia alla 3^ Festa nazionale dell'Agricoltura, che si è chiusa ieri a Padova, confer- mano la straordinaria rile- vanza del territorio rurale rale. La nostra Confedera- zione è pronta ad un dialogo franco e costruttivo, al fine di dare al Paese quella svolta indispensabile per affrontare le sfide internazionali e rispondere alle esigenze della società nel suo com- plesso”. “Dobbiamo -ha detto ancora il presidente della Cia- saper cogliere le oppor- della nostra regione, della sua agricoltura e dei suoi prodotti d'eccellenza Grazie anche alla collabo- razione con le Amministra- zioni provinciali, le Comu- nità Montane e l'Ente regio- nale per i servizi all'agricol- tura e alle foreste, i numerosi partecipanti alla Festa nazio- nale dell'Agricoltura orga- nizzata dalla Cia hanno potu- to conoscere e apprezzare la ricchezza paesaggistica e produttiva lombarda. Il sistema agro-alimentare della Lombardia è il princi- pale a livello nazionale ed uno dei più importanti a livello europeo. Il valore della produzione agro-indu- striale si aggira attorno agli 11 miliardi di euro, con una percentuale superiore al 15% del totale italiano. I primati dell'agricoltura lombarda non sono solo in termini quantitativi: le azioni mirate a garantire e a valoriz- zare la qualità e la sicurezza dei prodotti agro-alimentari hanno portato la Lombardia ai vertici italiani ed europei. I 17 vini Doc e Docg e le 20 denominazioni di origine controllata (Dop) tra formag- gi, olio e salumi, oltre a ben 220 prodotti tradizionali riconosciuti, sono le punte di diamante di un settore che ha fatto dell'eccellenza dei suoi prodotti la principale strate- gia produttiva. Il forte legame con il varie- gato territorio della lombar- dia è uno dei cardini dell'a- gricoltura lombarda che ha contribuito a modellare nel corso dei secoli il paesaggio della nostra regione, con ter- razzamenti, vigneti, risaie, filari e canali che sono tra i tanti elementi che caratteriz- zano il multiforme paesaggio agrario lombardo frutto di una millenaria civiltà rurale. Nella partecipata messa nella Basilica di Sant’Antonio, dedicata ai pensionati che hanno realiz- zato contestualmente a Padova la Festa nazionale dell’Anp-Cia, la Cia Lom- bardia ha contribuito alla realizzazione del cesto dei prodotti della terra presentati durante l’offertorio, con le mele della Valtellina e il riso della Lomellina a simboleg- giare, da nord a sud, la ric- chezza dei doni della nostra regione. Agricoltura e governo del territorio: la Carta dell'agricoltura periur- bana. Tavola rotonda il 13 ottobre a Monza Il 13 ottobre, la Confe- derazione italiana agricol- tori di Milano e Lodi terrà la propria assemblea pro- vinciale a Monza, a sottoli- neare l'interesse dell'orga- nizzazione verso la costi- tuenda provincia. Nel corso dell'assemblea, si svolgerà una tavola rotonda sul tema: “Agricoltura e gover- no del territorio: la Carta dell'agricoltura periurbana e le esperienze delle P.A. a Monza e in Brianza”. La tavola rotonda, che si terrà a partire dalla 9,30 al Teatrino della Villa Reale, sarà aperta da Mario Lanzi, presidente Cia Lombardia e introdotta da una relazione di Paola Santeramo, presi- dente della Cia di Milano e Lodi, dopo un saluto di Michele Faglia, sindaco di Monza. Al dibattito, mode- rato da Maria Cristina Treu, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, in- terverranno: Alfredo Viga- no, assessore all'urbanistica del Comune di Monza; Luigi Vimercati, assessore all'agricoltura della Provin- cia di Milano; Luigi Ponti, assessore alla provincia di Monza-Brianza della Provincia di Milano; Renzo Ascari, presidente del Parco della Valle del Lambro; Massimo Ferlini, Banca del Verde e un diri- gente del settore agricoltura della Regione Lombardia. Le conclusioni saranno affidate a Giuseppe Politi, presidente nazionale della Cia. “Crediamo che la Carta possa costituire uno stru- mento di azione comune tra le Associazioni degli agri- coltori e le Amministrazi- oni comunali, provinciali e regionali - sostiene Paola Santeramo, - per promuo- vere politiche organiche e durature a sostegno dell'a- gricoltura”. “Per questo - prosegue Santeramo - all’assemblea provinciale abbiamo invitato, oltre ai sindaci della Brianza, anche le altre Organiz- zazioni degli agricoltori e i rappresentanti delle istitu- zioni. Vogliamo valorizzare le esperienze locali e creare insieme agli amministratori un modello di intervento pubblico per le aree urba- nizzate del Paese”. tunità che cominciano a deli- nearsi nel quadro economi- co, consapevoli, però, che i provvedimenti per l’innova- zione e lo sviluppo dell’agri- coltura devono essere neces- sariamente integrati. Da qui la nostra proposta di una Conferenza nazionale dove affrontare in tempi brevi i problemi più urgenti del set- tore. Una Conferenza in cui poter individuare le politiche per una solida crescita del sistema imprenditoriale agri- colo”. La Cia ha quindi rinnovato l’appello al Parlamento e al governo affinché si guardi al settore agricolo con una diversa attenzione. C’è l’esi- genza di un vero progetto di sviluppo, di immediati inter- venti, di politiche propulsive al fine di dare prospettive concrete e certezze ai produt- tori”. Stand della Cia Lombardia alla Festa nazionale dell’Agricoltura

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Impresa Agricola

Il paesaggio rurale e i prodotti alimentaridella Lombardia alla Festa dell’Agricoltura

Confermato il grande interesse per il territorio e i prodotti lombardi

MENSILE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI DELLA LOMBARDIA

Anno XXVII n. 9 - ottobre 2006 Poste italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Dl 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB BRESCIA

Finanziaria: la Cia sollecita interventi perla competitività e il rilancio dell’agricoltura

Serve un progetto che permetta una reale svolta positiva per superare la crisi strutturale

L’agricoltura italianaappare sempre più ingrave crisi strutturale

e chiede maggiore attenzio-ne, ma soprattutto un proget-to che permetta una realesvolta positiva in grado didare certezze ai produttoriche non possono continuaread operare tra costi crescen-ti e prezzi in persistente sta-gnazione se non in calo. LaConfederazione italiana agri-coltori chiede al governo, findalla prossima legge finan-ziaria, di cominciare a darerisposte adeguate. Il tempodelle promesse è finito edora ci si attende concretezza.

La Cia ha già indicatoall’esecutivo alcune prioritàper il rilancio della competi-tività, tra cui, la necessità diinterventi mirati e propulsivia sostegno dell’impresa,spinta all’innovazione, ridu-zione dei costi produttivi edegli oneri contributivi eprevidenziali, salvaguardiadei redditi dei produttori,rilancio e rafforzamentodelle intese di filiera, forteimpulso dell’export, nuovometodo della concertazioneche coinvolga in un confron-to realmente costruttivo tuttele parti sociali ed economi-che senza alcuna esclusione.I presidente nazionale dellaCia, Giuseppe Politi, hainviato nei giorni scorsi alpresidente del ConsiglioRomano Prodi una letteranella quale ha sollecitato unpieno coinvolgimento delmondo agricolo nella con-certazione tra governo e partisociali. La diminuzione delvalore aggiunto dell’agricol-tura, evidenziata dai datirelativi al Pil, “dimostra -rileva Politi- tutte le difficol-tà e i problemi del settoreche si trova a fare i conti conuna preoccupante e persi-stente crisi strutturale. Unasituazione che richiede subi-to un progetto adeguato erisposte valide alle esigenzedei produttori per un’ effetti-va ripresa della crescita”.

Dal governo la Cia attendeuna svolta per l’agricoltura.Nella finanziaria per il 2007occorre riservare spazio alsettore agricolo. Già nelDpef sono stati indicati pre-cisi obiettivi: sostenere losviluppo delle imprese,rilanciare i rapporti di filiera,favorire l’export e il ricam-

bio generazionale, promuo-vere la stabilità del sistemafiscale, rafforzare la rete diprotezione contro le calamitànaturali e le crisi di mercato.Sono obiettivi importanti laCia condivide. Occorre,però, passare al più prestodalle enunciazioni ai fatticoncreti.

“A partire dalle questionidel fisco, della sanità, della

previdenza e delle misure perla competitività (ricerca einnovazione), riteniamo giu-sto e doveroso -ha aggiuntoPoliti nel corso di una recen-te riunione della Direzionenazionale della Confede-razione- portare il nostrocontributo come mondo agri-colo in coerenza con lanostra definizione di orga-nizzazione a vocazione gene-

Il gran numero di visitato-ri e l'interesse suscitatodallo stand della Cia-

Confederazione italiana agri-coltori della Lombardia alla3^ Festa nazionaledell'Agricoltura, che si èchiusa ieri a Padova, confer-mano la straordinaria rile-vanza del territorio rurale

rale. La nostra Confedera-zione è pronta ad un dialogofranco e costruttivo, al finedi dare al Paese quella svoltaindispensabile per affrontarele sfide internazionali erispondere alle esigenzedella società nel suo com-plesso”.

“Dobbiamo -ha dettoancora il presidente dellaCia- saper cogliere le oppor-

della nostra regione, dellasua agricoltura e dei suoiprodotti d'eccellenza

Grazie anche alla collabo-razione con le Amministra-zioni provinciali, le Comu-nità Montane e l'Ente regio-nale per i servizi all'agricol-tura e alle foreste, i numerosipartecipanti alla Festa nazio-nale dell'Agricoltura orga-nizzata dalla Cia hanno potu-to conoscere e apprezzare laricchezza paesaggistica eproduttiva lombarda.

Il sistema agro-alimentaredella Lombardia è il princi-pale a livello nazionale eduno dei più importanti alivello europeo. Il valoredella produzione agro-indu-striale si aggira attorno agli11 miliardi di euro, con unapercentuale superiore al 15%del totale italiano.

I primati dell'agricolturalombarda non sono solo intermini quantitativi: le azionimirate a garantire e a valoriz-zare la qualità e la sicurezzadei prodotti agro-alimentarihanno portato la Lombardiaai vertici italiani ed europei.

I 17 vini Doc e Docg e le20 denominazioni di originecontrollata (Dop) tra formag-

gi, olio e salumi, oltre a ben220 prodotti tradizionaliriconosciuti, sono le punte didiamante di un settore che hafatto dell'eccellenza dei suoiprodotti la principale strate-gia produttiva.

Il forte legame con il varie-gato territorio della lombar-dia è uno dei cardini dell'a-gricoltura lombarda che hacontribuito a modellare nelcorso dei secoli il paesaggiodella nostra regione, con ter-razzamenti, vigneti, risaie,filari e canali che sono tra itanti elementi che caratteriz-zano il multiforme paesaggio

agrario lombardo frutto diuna millenaria civiltà rurale.

Nella partecipata messanella Basilica diSant’Antonio, dedicata aipensionati che hanno realiz-zato contestualmente aPadova la Festa nazionaledell’Anp-Cia, la Cia Lom-bardia ha contribuito allarealizzazione del cesto deiprodotti della terra presentatidurante l’offertorio, con lemele della Valtellina e il risodella Lomellina a simboleg-giare, da nord a sud, la ric-chezza dei doni della nostraregione.

Agricoltura e governodel territorio: la Cartadell'agricoltura periur-bana. Tavola rotonda il13 ottobre a Monza Il 13 ottobre, la Confe-derazione italiana agricol-tori di Milano e Lodi terràla propria assemblea pro-vinciale a Monza, a sottoli-neare l'interesse dell'orga-nizzazione verso la costi-tuenda provincia. Nel corsodell'assemblea, si svolgeràuna tavola rotonda sultema: “Agricoltura e gover-no del territorio: la Cartadell'agricoltura periurbanae le esperienze delle P.A. aMonza e in Brianza”. La tavola rotonda, che siterrà a partire dalla 9,30 alTeatrino della Villa Reale,sarà aperta da Mario Lanzi,presidente Cia Lombardia eintrodotta da una relazionedi Paola Santeramo, presi-dente della Cia di Milano eLodi, dopo un saluto diMichele Faglia, sindaco diMonza. Al dibattito, mode-rato da Maria Cristina Treu,docente di Urbanistica alPolitecnico di Milano, in-terverranno: Alfredo Viga-no, assessore all'urbanisticadel Comune di Monza;Luigi Vimercati, assessoreall'agricoltura della Provin-cia di Milano; Luigi Ponti,assessore alla provincia diMonza-Brianza dellaProvincia di Milano; RenzoAscari, presidente delParco della Valle delLambro; Massimo Ferlini,Banca del Verde e un diri-gente del settore agricolturadella Regione Lombardia. Le conclusioni sarannoaffidate a Giuseppe Politi,presidente nazionale dellaCia.“Crediamo che la Cartapossa costituire uno stru-mento di azione comune trale Associazioni degli agri-coltori e le Amministrazi-oni comunali, provinciali eregionali - sostiene PaolaSanteramo, - per promuo-vere politiche organiche edurature a sostegno dell'a-gricoltura”. “Per questo -prosegue Santeramo -all’assemblea provincialeabbiamo invitato, oltre aisindaci della Brianza,anche le altre Organiz-zazioni degli agricoltori e irappresentanti delle istitu-zioni. Vogliamo valorizzarele esperienze locali e creareinsieme agli amministratoriun modello di interventopubblico per le aree urba-nizzate del Paese”.

tunità che cominciano a deli-nearsi nel quadro economi-co, consapevoli, però, che iprovvedimenti per l’innova-zione e lo sviluppo dell’agri-coltura devono essere neces-sariamente integrati. Da quila nostra proposta di unaConferenza nazionale doveaffrontare in tempi brevi iproblemi più urgenti del set-tore. Una Conferenza in cuipoter individuare le politicheper una solida crescita delsistema imprenditoriale agri-colo”.

La Cia ha quindi rinnovatol’appello al Parlamento e algoverno affinché si guardi alsettore agricolo con unadiversa attenzione. C’è l’esi-genza di un vero progetto disviluppo, di immediati inter-venti, di politiche propulsiveal fine di dare prospettiveconcrete e certezze ai produt-tori”.

Stand della Cia Lombardia alla Festa nazionale dell’Agricoltura

Impresa Agricolaottobre 2006 2

Impresa AgricolaMensile della

Confederazione ItalianaAgricoltori Lombardia

Reg. Trib. di Milano n. 103 del 12.03.1979

EditoreCia Lombardia

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Realizzato con il contributo congiunto diComunità Europea, Stato Italiano eRegione Lombardia nell'ambito del

Piano di Sviluppo Rurale 2000 - 2006 I dati raccolti nella mailing-list diImpresa Agricola sono utilizzati per l’in-vio della pubblicazione. Ai sensi Dlgs196/03, i dati potranno essere distrutti surichiesta da inviare alla redazione diImpresa Agricola - Piazza Caiazzo, 3Milano.

Periodico associato Uspi

Chiuso in redazione il 25 settembre ‘06

Panorama AgricolturaIndispensabile una semplificazione delle norme burocratiche

Il presidente della CiaGiuseppe Politi è interve-nuto al Sana di Bologna

mettendo in risalto l’esigen-za di dare risposte adeguateai produttori bio: indispensa-bile una semplificazionedelle norme burocratiche,sanitarie e fiscali.

“Il biologico italiano haassoluta necessità di un qua-dro di sostegno stabile che siconcretizzi soprattutto nellacreazione di infrastrutture,quali centri di stoccaggio, diprimo confezionamento e ditrasformazione, collegate inmaniera efficace ala grandedistribuzione. Il tutto soste-nuto da una campagna infor-mativa e promozionale dasviluppare in tutto il paese”.Lo ha sostenuto il presidentedella Cia-Confederazioneitaliana agricoltori GiuseppePoliti intervenendo oggi aldibattito organizzato dalministero delle Politicheagricole, alimentari e fore-stali sul tema “La situazionee le proposte tra svilupporurale e mercato: l’agricoltu-ra biologica che vogliamo”nell’ambito del Sana diBologna.

“E’ indispensabile -haaggiunto Politi- dare rispostevalide ad un settore, qualequello dell’agricoltura biolo-gica, che nello scorso annoha fatto registrare una cresci-ta pari al 21,7 per cento,ponendo il nostro paese alquarto posto nel mondo,dopo Australia, Cina eArgentina, e al primo in

Il biologico italiano torna a livelli record,ma servono interventi mirati e stabili

Europa. E’ necessario dareimpulso ai prodotti bio italia-ni (ortofrutta, olio, vino diparticolare pregio) orientan-doli in maniera efficaceverso i mercati nazionali edinternazionali. Un’azioneoggi quanto mai opportunasoprattutto in un momento incui buona parte della distri-buzione nord europea sirivolge per questi stessi pro-dotti alla sponda sud delMediterraneo”.

“La Cia -ha sottolineato il

presidente- è impegnata inquesta direzione e l’Anabio,la nostra associazione dell’a-gricoltura biologica, portaavanti un’azione tesa a indi-viduare i problemi che vivo-no gli operatori cercando difornire tutte le rispostenecessarie perché le aziendebio possano crescere senzacondizionamenti e ostacoli.Un’azione rivolta in partico-lare ai giovani che hannodimostrato attenzione versoquesto tipo di agricoltura.

Sta di fatto che oltre il 58 percento delle imprese biologi-che viene gestita da produt-tori con meno di 49 anni”.Politi ha evidenziato che unaspetto fondamentale e carat-teristico del biologico italia-no è quello della presenza ditantissime piccole e medieimprese che con tenacia econvinzione di sono dedicatecon passione alla difesa dellabiodiversità. “Verso questeaziende, che quasi sempreorientano la loro produzionealla vendita diretta, alla tra-sformazione, ai mercati loca-li, bisogna -ha rilevato il pre-sidente- intraprendere velo-cemente alcune precise azio-ni che abbiano un minimoimpatto finanziario: sempli-ficazione delle norme sanita-rie, burocratiche e fiscali,istituzioni di laboratori col-lettivi, attivazione dell’inte-resse da parte della ristora-zione e promozione territo-riale”.

“Comunque, per tutto ilnostro biologico -ha dettoPoliti- può essere utile un

Continua il progetto di informazione alle imprese sui benefici delle politiche agricole

Sportelli informativi per le aziende,riparte il servizio della Cia Lombardia

Dopo i positivi risulta-ti raggiunti con leiniziative svolte a

partire dall’ottobre delloscorso anno sino a marzo, epromosse nell'ambito dei"Servizi di assistenza tecnicaalle aziende agricole per l'u-tilizzo dei benefici delle poli-tiche agricole", la Cia dellaLombardia ha riottenuto ilfinanziamento di un proget-to, realizzato attraverso lesue articolazioni territoriali,finalizzate a potenziare unsistema regionale integrato ecoordinato di informazionedestinato alle aziende agrico-le lombarde, mirato special-mente all'utilizzo dei benefi-ci delle politiche agricole.

L'obiettivo del progetto èdi dare continuità all'attivitàcapillare di informazione edivulgazione in grado di for-nire l'acquisizione delleinformazioni necessarie perl'attività imprenditoriale nelsettore primario, in particolarmodo riguardo ai beneficiprevisti dalle politiche agri-cole regionali, nazionali ecomunitarie.

Il progetto è orientato allarealizzazione di attività diinformazione, basate su“Sportelli informativi” apertipresso le sedi regionali, pro-

vinciali e zonali dellaConfederazione italiana agri-coltori, e supportato dallarealizzazione di materialeinformativo e da attività didivulgazione, che garantiscaprecise finalità: facilità diconsultazione, completezza etempestività delle notizie,approfondimento ed analisidei temi di maggior interes-se. L'obiettivo generale è for-nire un panorama completodelle tematiche agricole rela-tive ai benefici previsti dallepolitiche agricole, con parti-colare attenzione a quelle dispecifico interesse regionale.

L’agricoltura lombarda siconfronta con una fase diprofonda trasformazionecaratterizzata da un periododi continua e rapida evolu-zione degli scenari. Nel 2006verrà in gran parte completa-ta la Riforma della PoliticaAgricola Comune, riformache sta producendo profondetrasformazioni nel settoreagricolo in quanto il soste-gno al reddito degli agricol-tori (“premio unico”) saràcondizionato al rispetto digaranzie di qualità e sicurez-za degli alimenti, al rispettoe tutela dell'ambiente, alrispetto del benessere anima-le, alla sicurezza sui luoghi

di lavoro; ossia al quell'insie-me di norme che vanno sottoil nome di condizionalità. Ilpagamento del premio unicoagli agricoltori è inoltre cor-risposto in forma disaccop-piata, slegata dal tipo di pro-duzioni e coltivazioni prati-cate in azienda. Da ciò con-segue la libertà per l'impresaagricola di compiere scelte diorientamento produttivo det-tate dal mercato e non dalsostegno comunitario.

Inoltre nel 2006 si conclu-derà l'iter per la definizionedel Piano di sviluppo rurale2007-2013 con l'attivazionedelle misure che si avvieran-no già nel gennaio 2007.

Quindi l'informazione,

l'aggiornamento e una speci-fica attività di assistenza, sianel settore normativo che inquello degli scenari econo-mici, diventano fattoriimportanti di competitivitàper le aziende agricole.

Un elemento a cui laConfederazione da un’im-portanza decisiva insiemealla formazione professiona-le, condotta con sempremaggiore determinazione dalproprio centro di formazioneCipa-at Lombardia, che haassunto da tempo un ruolo dileader nell’offerta formativalombarda come dimostratonel lancio di un importantepolo formativo dedicato aglioperatori del settore.

marchio made in Italy ma vaavviata subito una discussio-ne sulle modalità, le percen-tuali di prodotto, l’organo acui demandare i controlli icui costi non possano ricade-re ancora sui produttori”.

“Questa azione -ha conclu-so i presidente della Cia-deve trovare adeguata collo-cazione e corrispondenza nelPiano d’azione pluriennalenazionale, concepito in stret-to collegamento con i nuovipiani di sviluppo rurale”.

Condizionalità, fissatigli elementi di verifica ei meccanismo di calcolodelle sanzioniAgea, con la circolareAciu.2006.563 del 2 agosto2006, ha definito alcuniaspetti sull'applicazionedella normativa in materiadi condizionalità per anno2006. La circolare contiene glielementi di verifica delleviolazioni e il meccanismodi calcolo delle riduzioni edelle esclusioni per leaziende che risultano averviolato le norme sulla con-dizionalità previste perl’anno 2006.

Nel 2007 novità per lacondizionalità, l’inco-gnita della questionenitratiIl Ministero delle politicheagricole, alimentari e fore-stali sta predisponendo ildecreto per l’attuazionedelle normative in materiadi condizionalità per ilprossimo anno. Le principali novità preve-dono che il Reg. 178/2002(sicurezza alimentare) ven-ga integrato, a seguito del-l’emissione delle lineeguida comunitarie, conparte dei regolamenti del-pacchetto igiene;Per le norme relative alleZps (zone a protezione spe-ciale) in aree protette èinvece in approvazione unDm del Ministero dell’am-biente che stabilisce chevalgono le regole delle areeprotette che integrano lemisure di conservazionedelle Zps ed pertanto vannointegrate nella condiziona-lità.Per la cosiddetta la direttivanitrati è stato inserito il Dmdel 7 giugno 2006 di rece-pimento dell'art 38 dlgs152/99.

Monitoraggio produ-zione maidicola 2006I Servizi veterinari dellaRegione Lombardia attive-ranno per la campagna mai-dicola in corso un program-ma di monitoraggio sul maie sugli essicatoi nell’otticadi prevenzione delle conta-minazioni di mais negli ali-menti e in particolare dellatte.Le attività prevedono ilcampionamento di maispresso gli essicatoi e laverifica della conformitàdegli impianti di essicazio-ne attraverso appositecheck-list.Entro dicembre verrannodivulgati i risultati di que-sto monitoraggio che siinserisce nelle azioni diprevenzione delle contami-nazioni da tossine nel maische tanti danni causarononel 2003 ai produttori dilatte.

All’agricoltura biologica lombarda la Cia dedica un sito web (www.cialombardia.org/agricolturabiologica)

Impresa Agricolaottobre 2006 Panorama Agricoltura 3

Coesistenza tra colture Ogm e tradizionali:molte società scientifiche la ritengono possibile

Sull’utilizzo in pienocampo degli organi-smo geneticamente

modificati continua, seppureun po’ stancamente, la dis-cussione a livello scientificoe normativo.

Il Consiglio regionale delPiemonte ha approvato undisegno di legge sulla coesi-stenza che prevede l’adozio-ne di un piano di salvaguar-dia delle coltivazioni per lavalorizzare le risorse geneti-che e le specificità dei singo-li modelli di produzione.

Entro un anno dall’appro-vazione della legge , la giun-ta dovrà individuare le prati-che agricole e le disposizionicolturali per assicurare ilrispetto delle norme previsteper la coesistenza, insiemealle prescrizioni per il con-trollo e il monitoraggio.

Nel frattempo, fino al2008, è prevista una morato-ria delle semine di Ogm, consanzioni per chi vìola il

divieto che arrivano sino a10mila euro ad ettaro.

Proprio sul tema dellacoesistenza e della sua rego-lamentazione arriva un’im-portante presa di posizione dilarga parte del mondo acca-demico e scientifico italiano.

Con un “Consensus docu-ment” 21 tra accademie esocietà scientifiche italianehanno sostengono che è pos-sibile la coltivazione di pian-te Gm in coesistenza con col-tivazioni tradizionali e biolo-giche.

Il “Consensus Document”,intitolato “Coesistenza tracolture tradizionali, biologi-che e geneticamente modifi-cate” raccoglie l’ampia lette-ratura sul tema completatadalle prove sperimentali.

In Italia sono state condot-te due sperimentazioni, uti-lizzando mais tradizionalecon chicchi colorati, essendovietata la coltivazione inpieno campo di mais transge-nico.

Nella prima località- silegge nella sintesi del docu-mento apparsa sulla rivista“AF” n. 4/06 - sono state uti-lizzate 300 piante “colorate”(40 metri quadri): il traccian-

te è stato rilevato fino ad unadistanza massima di 25metri. Nella seconda localitàl’area utilizzata è stata di 20mq: i ricercatori hanno sco-perto il tracciante ad unadistanza di 5 metri. Il sec-ondo studio, commissionatodal Cnr e dal Ministerodell’Ambiente, ha considera-to una località in cui isole dimais sono state piantate adistanze predefinite sepa-rate da un terreno non colti-vato. La presenza del trac-ciante è stata inferiore all’1%a 40 metri e pari allo zero a80 metri. Nel 2005, infine, èstato realizzato un terzo stu-dio in Lombardia - il piùimportante per estensionemai condotto in Italia e tra ipiù importanti in Europa – acura del Cra di Bergamo edal Parco TecnologicoPadano. Anche in questocaso - si veda “ImpresaAgricola” n 9/05, i risultatiottenuti sono significativi: siscende al di sotto dello 0,9%ad una dis-tanza media di17,5 metri, dello 0,5% a tren-ta metri, mentre non si rag-giunge lo 0,1% a 120 metri.

In sintesi le conclusionidelle 21 Società scientifichesottolineano che le piantetransgeniche non sono diffe-renti dalle varietà convenzio-nali nel loro comportamentoin campo, eccetto per la

Un “Consensus document” di 21 società scientifiche sostiene la praticabilità della coesistenza con gli Ogm

caratteristica desiderata conmodifica. .

I criteri, che regolano ipiani di coesistenza dellevarietà convenzionali, sonorazionali e possono costituireil modello per stabilire ana-loghi criteri per le varietàGm.

Specie Per l’intero territorio

dell’Unione europea

Per zone protette Specie soggette a

certificazione ufficiale

Girasole X X

Erba medica X X

Pomodoro X

Fagiolo X X (El, E, P)

Dolico X X (El, E, P)

Cipolla X

Porro X

Erba cipollina X

Scalogno X

Patata X X

Barbabietola

X (F, Fi, Irl, P, Uk) X

Cotone

X (El, E) X

Terminata la cartaforestale della Lom-bardia, il 16 ottobre lapresentazione a Brescia Ersaf su incarico dellaDirezione Generale Agri-coltura, ha completato lacarta forestale su base tipo-logica della Lombardia. La Carta regionale dei tipiforestali della Lombardia sipone come obiettivo princi-pale la rappresentazionedella distribuzione dellesuperfici boscate regionaliadottando il nuovo sistemadi classificazione delle“Tipologie forestali dellaLombardia” (Del Favero,2003).La Carta si compone di dueelaborati principali:1) la carta dei tipi forestaliecologicamente coerenti,ossia la vegetazione fore-stale che si ritiene possaesprimersi con maggiorprobabilità in funzionedelle caratteristiche stazio-nali e in assenza di rilevan-ti condizionamenti antropi-ci o comunque esogenirispetto al “sistema fore-sta”;2) la carta dei tipi forestalireali, che costituisce inveceuna rappresentazione il piùpossibile fedele della distri-buzione attuale dei tipiforestali.Il lavoro di redazione dellaCarta regionale dei tipiforestali ha permesso diraccogliere, ordinare e ren-dere consultabili in ununico archivio le cartogra-fie forestali già completate,costruendo nel contempoun sistema in grado di rece-pire ed integrare tra loro,armonizzandoli, i lavoricartografici di dettaglio cheverranno via via realizzati.La carta forestale è stataredatta attraverso procedu-re basate su strumentiinformatici e metodi diclassificazione di tipo pro-babilistico, con questiobiettivi e motivi:- la crescente affermazione,anche in campo forestale,dell’impiego di sistemi peril trattamento delle infor-mazioni territoriali (Gis),la tendenza allo sviluppo disistemi di classificazionesemi - automatizzati,- la necessità di realizzareun archivio continuamentemigliorabile,- l’esigenza di disporre diuno strumento in grado diconsentire interpretazionidinamiche dei fenomenianalizzatiIl disco Cd contente la cartasarà distribuito con modali-tà ancora da definire.La carta forestale dellaRegione Lombardia verràpresentata nel corso di unconvegeno che si terrà ilprossimo 16 ottobre aBrescia, presso l’Audito-rium di Santa Giulia.

Già adesso le pratiche dicoltivazione permettono dirispettare la soglia dello0,9% per i prodotti non Ogm,stabilita dal RegolamentoEuropeo 1830/2003.

Queste pratiche non deter-minano - secondo il docu-mento -significativi aumentidei costi di gestione e posso-no essere applicate all’agri-coltura italiana.

Anche se le osservazionifin qui raccolte indicanoun’omogeneità di comporta-mento delle colture neidiversi ambienti analizzati, enecessario seguire unapproccio che tenga contoanche delle caratteristicheclimatiche e ambientali delterritorio, per migliorare l’ef-ficacia delle azioni svoltesenza costi aggiuntivi.

Gli studi scientifici indica-no che una distanza adeguata(di 25-40 metri) tra campi dimais geneticamente modifi-cato e convenzionale e suffi-ciente per man-tenere illivello di impollinazioneincrociata sotto la sogliadello 0,9% stabilita dalla UEai fini della dichiarazione“non-Ogm”.

Non tutto il mondo scienti-fico è tuttavia concorde sul-l’apertura alle coltivazioni inpieno campo di Ogm, seppu-re in un regime di coesisten-za basato su chiare lineeguida.

Restano ancora opinionidifferenti sui rischi e sull’ef-fettiva efficacia delle coltureGm rispetto ai risultati attesi.

Così come da più parti sisollevano forti dubbi sullaconvenienza economicalegata a modelli produttivi,come quelli legati alle grandicolture Ogm (mais e soia, inprimis) molto lontani dalleoggettive condizioni dell’a-gricoltura italiana. Cosìcome non sono ancora statefornite risposte esaurienti suipossibili effetti sui consuma-tori.

Passaporto di piante esementi, obbligatorioper alcune specieL'emissione del passaportodelle piante, ai fini dellacircolazione in ambitocomunitario e nazionale èora obbligatoria per lesementi delle specie dellatabella a fianco.Obblighi delle ditte semen-tiere sono stati definiti dalacircolare della RegioneLombardia del 10 agosto2006.Le sementi in natura, cedu-te dagli agricoltori-molti-plicatori alle ditte semen-tiere, nel trasferimento aquest'ultime, sono esonera-te dall'applicazione del pas-saporto delle piante.I dati relativi al passaportopossono essere inclusi nel-l'etichetta di certificazione,previa intesa con Ense, perpatata, girasole, erba medi-ca, barbabietola, o diretta-mente nell'etichetta stan-dard per le sementi ortive.

Elenco specie con obbligo di passaporto per le sementi

Imprenditrici agricoletra produzione e ali-mentazione, l’impegnodi Donne in CampoL’attività e i risultati delleazioni condotte dall’As-sociazione Donne inCampo della Lombardianell’ambito della promo-zione e delle produzioniagricole e dell’educazionealimentare nelle scuole èstata al centro del convegnoche l’associazione delleimprenditrici agricole pro-mossa dalla Cia ha organiz-zato durante la FieraMillenaria di Gonzaga.E’ stata l’occasione per pre-sentare un’indagine con-dotta sulle abitudini ali-mentari dei ragazzi in etàscolare che ha confermatoil legame con aspetti socio-culturali e con l’educazionefamiliare.Salubrità, corretta alimen-tazione, cibi legati al terri-torio e alle sue tradizionisono concetti che possonocoesistere e, anzi, svilup-parsi anche in ambito dellaristorazione scolastica, chefa parte comunque anchedell’attività didattica. Starea tavola e mangiare si inse-risce nella pratica educativasoprattutto nell’infanzia,affiancandosi all’attivitàsvolta in classe. Lo confer-mano educatrici e medici,come è emerso anchedurante il convegno, chehanno sottolineato l’impor-tanza non solo salutisca diun corretto approccio alcibo anche nella sua valen-za culturale e simbolica.

Impresa Agricolaottobre 2006 Verso il nuovo Psr 4

La Commissione euro-pea ha deciso nellescorse settimane il

bilancio annuale dello svi-luppo rurale per i 25 Statimembri per il periodo 2007-2013. Questa decisione faseguito all'accordo raggiuntodal Consiglio europeo sulleprospettive finanziarie neldicembre 2005. L'importoche riceveranno i singoliStati membri è stato fissatoin base ai seguenti criteri: a)le somme riservate a deter-minate regioni nell'ambitodell'obiettivo di convergen-za; b) la quota storica perStato membro della dotazio-ne della sezione Garanzia delFeaog per lo sviluppo ruralee Leader+; c ) le situazionied esigenze particolari giu-stificate da criteri obiettivi (ilConsiglio europeo avevaassegnato importi specificiad otto Stati membri). Ladecisione sarà modificatanon appena la Romania e laBulgaria aderirannoall'Unione. Per questi duePaesi sono disponibili stazia-menti supplementari.

"Ora che gli stanziamentidi bilancio sono decisi, toccaagli Stati membri presentare

Psr 2007-2013: la Ue stabilisce i riparti nazionali,in corso la definizione delle misure in Lombardia

i loro programmi di svilupporurale!", ha commentatoMariann Fischer Boel,Commissaria all'Agricolturae allo sviluppo rurale. "Ifondi dello sviluppo ruralepossono essere usati permigliorare la competitivitàdella filiera agroalimentare edel settore forestale e sonoessenziali per il sostegno diprogetti ambientali inambiente rurale. Ma questisoldi - sottolinea la commis-saria europea- possono esse-re spesi anche al di fuori delsettore agricolo tradizionale,ad esempio per contribuirealla creazione di nuovi postidi lavoro e nuove imprese

nelle zone rurali. Gli obietti-vi della crescita e dell'occu-pazione sono oggi di attuali-tà: ecco un esempio concretodi come utilizzare il denarodell'Ue per realizzarli”.

Nei prossimi giorni saràdefinita la ripartizione delbudget nazionale, con la pre-parazione dei Piani diSviluppo Rurale Regionali.

Serve ora, a giudizio dellaCia, un approccio coerente epragmatico che tenga contodegli obiettivi di sviluppo maanche di sostegno alla com-petitività del settore primarionel suo ruolo produttivo emultifunzionale. La riparti-zione annuale del budget,peraltro a ribasso, non ècostante perché influenzatadai fondi provenienti dallamodulazione obbligatoria trail I° ed II° pilastro nonchédagli storni provenienti dallariforma dei settori: zuccheroe tabacco.

La Cia evidenzia come loSviluppo rurale, che si allar-ga ad obiettivi anche nonagricoli, deve tuttavia mante-nere l'impresa agricola eforestale al centro degli inte-ressi, a salvaguardia di unosviluppo sostenibile e condi-

viso della società nel suoinsieme, in particolare inquelle aree, come quellemontane, dove l'abbandonodel settore primario rischia diinnescare processi di involu-zione socioeconomica irre-versibili.

Intanto, prosegue l’attivitàper la definizione delProgramma di sviluppo rura-le della Lombardia in unconfronto costante con laDirezione generale Agricol-tura e con l’assessoreBeccalossi.

La strategia del passatoperiodo di programmazione(2000-2006) descriveva unscenario evolutivo in cui ilsettore agricolo lombardoveniva sottoposto ad unaforte pressione competitivatrasversale in grado di agiresulle dinamiche sia produtti-ve, che economiche e sociali.Allargamento ai paesi Peco,negoziazione in ambito Wto,evoluzione della logica dellepolitiche agrarie in sensomaggiormente disaccoppiatosulla base di Agenda 2000con conseguenze come unconsistente calo dei prezzi eil conseguente ridimensiona-mento dei redditi compone-

vano questo scenario. Suqueste basi il primo criteriocui il piano si ispirava eraindividuato nell’accompa-gnamento del sistema agri-colo lombardo nella suatransizione verso il nuovomodello di agricoltura.

Lo scenario attuale accen-tua ancor più i fattori (allar-gamento del mercato, appe-santimento degli oneri finan-ziari comunitari per il soste-gno economico, totale disac-coppiamento delle produzio-ni) e le conseguenze rispettoal passato periodo di pro-grammazione. Secondo laRegione Lombardia questosottolineerebbe la validitàdel primo criterio adottatodal Psr 2000-2006 che - agiudizio dell’amministrazio-ne regionale- andrebbe con-fermato come obiettivogenerale del Programma.Con questo obiettivo laRegione Lombardia ritienedi espletare in pieno il suoruolo di governo, delineandole linee di sviluppo e suppor-to ad un settore cruciale nnegli aspetti sociali edambientali forse ancor piùche per gli aspetti produttivi,pur nella consapevolezza didovere sempre considerareuna forte accentuazione dellacompetitività come asse pro-grammatico portante e prio-ritario dello sviluppo ruraleregionale che pone l’impresaagricola al centro delle gene-rali problematiche del setto-re.

Il Programma di SviluppoRegionale, si legge nei docu-menti regionali preparatori,ritiene essenziale una“governance” del sistemache assicuri l’ottimizzazionedi tutte le risorse disponibili

in una logicadi sussidia-rietà raffor-zando il con-fronto conl’Ue e dandomassima effi-cacia aglistrumenti dic o n f r o n t ocon gli entidelegati sulterritorio.

La collabo-razione tra leamministra-zioni ed ilpartenariatov e r r a n n o ,secondo lei n t e n z i o n id e l l aR e g i o n e ,estesi con unutilizzo effi-cace deglistrumenti diprogramma-zione nego-

Ripartizione del sostegno comunitario dello sviluppo rurale per Stato membro nel periodo 2007-2013 (EUR)

Prezzi correnti

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 07-13 totale

di cui importo minimo per le

regioni dell'obiettivo di convergenza

Belgio 63.991.299 63.957.784 60.238.083 59.683.509 59.267.519 56.995.480 54.476.632 418.610.306 40.744.223 Repubblica ceca 396.623.321 392.638.892 388.036.387 400.932.774 406.640.636 412.672.094 417.962.250 2.815.506.354 1.635.417.906

Danimarca 62.592.573 66.344.571 63.771.254 64.334.762 63.431.467 62.597.618 61.588.551 444.660.796 0

Germania 1.184.995.564 1.186.941.705 1.147.425.574 1.156.018.553 1.159.359.200 1.146.661.509 1.131.114.950 8.112.517.055 3.174.037.771

Estonia 95.608.462 95.569.377 95.696.594 100.929.353 104.639.066 108.913.401 113.302.602 714.658.855 387.221.654

Grecia 461.376.206 463.470.078 453.393.090 452.018.509 631.768.186 626.030.398 619.247.957 3.707.304.424 1.905.697.195

Spagna 1.012.456.383 1.030.880.527 1.006.845.141 1.013.903.294 1.057.772.000 1.050.937.191 1.041.123.263 7.213.917.799 3.178.127.204

Francia 931.041.833 942.359.146 898.672.939 909.225.155 933.778.147 921.205.557 905.682.332 6.441.965.109 568.263.981

Irlanda 373.683.516 355.014.220 329.171.422 333.372.252 324.698.528 316.771.063 307.203.589 2.339.914.590 0

Italia 1.142.143.461 1.135.428.298 1.101.390.921 1.116.626.236 1.271.659.589 1.266.602.382 1.258.158.996 8.292.009.883 3.341.091.825

Cipro 26.704.860 24.772.842 22.749.762 23.071.507 22.402.714 21.783.947 21.037.942 162.523.574 0

Lettonia 152.867.493 147.768.241 142.542.483 147.766.381 148.781.700 150.188.774 151.198.432 1.041.113.504 327.682.815

Lituania 260.974.835 248.836.020 236.928.998 244.741.536 248.002.433 250.278.098 253.598.173 1.743.360.093 679.189.192

Lussemburgo 14.421.997 13.661.411 12.655.487 12.818.190 12.487.289 12.181.368 11.812.084 90.037.826 0

Ungheria 570.811.818 537.525.661 498.635.432 509.252.494 547.603.625 563.304.619 578.709.743 3.805.843.392 2.496.094.593

Malta 12.434.359 11.527.788 10.656.597 10.544.212 10.347.884 10.459.190 10.663.325 76.633.355 18.077.067

Paesi Bassi 70.536.869 72.638.338 69.791.337 70.515.293 68.706.648 67.782.449 66.550.233 486.521.167 0

Austria 628.154.610 594.709.669 550.452.057 557.557.505 541.670.574 527.868.629 511.056.948 3.911.469.992 31.938.190

Polonia 1.989.717.841 1.932.933.351 1.872.739.817 1.866.782.838 1.860.573.543 1.857.244.519 1.850.046.247 13.230.038.156 6.997.976.121

Portogallo 562.210.832 562.491.944 551.196.824 559.018.566 565.142.601 565.192.105 564.072.156 3.929.325.028 2.180.735.857

Slovenia 149.549.387 139.868.094 129.728.049 128.304.946 123.026.091 117.808.866 111.981.296 900.266.729 287.815.759

Slovacchia 303.163.265 286.531.906 268.049.256 256.310.239 263.028.387 275.025.447 317.309.578 1.969.418.078 1.106.011.592

Finlandia 335.121.543 316.143.440 292.385.407 296.367.134 287.790.092 280.508.238 271.617.053 2.079.932.907 0

Svezia 292.133.703 277.225.207 256.996.031 260.397.463 252.975.513 246.760.755 239.159.282 1.825.647.954 0

Regno Unito 263.996.373 283.001.582 274.582.271 276.600.084 273.334.332 270.695.626 267.364.152 1.909.574.420 188.337.515

Totale 11.357.312.403 11.182.240.092 10.734.731.213 10.827.092.785 11.238.887.764 11.186.469.323 11.136.037.766 77.662.771.346 28.544.460.460

Nota: nell'accordo interistituzionale è stato assegnato allo Sviluppo rurale, per il periodo 2007-2013, un importo di 69,75 miliardi EUR (prezzi 2004), comprese Romania e Bulgaria. La tabella che precede riguarda l'UE-25 e include le somme trasferite dagli aiuti diretti per gli agricoltori allo Sviluppo rurale nell'ambito della cosiddetta "modulazione" , nonché altri storni approvati (dai settori dello zucchero e del tabacco).

ziata e con lo sviluppo del-l'approccio “Leader” e dellastrategia di sviluppo locale,quali elementi di riferimentodella nuova programmazionedello sviluppo rurale.

La logica di sistema èidentificata da tutti i soggetticome un elemento essenzialeper garantire la competitivitàdelle filiere agroalimentariattraverso una distribuzioneequilibrata del valore, lasicurezza e qualità dei consu-mi, la valorizzazione dellecaratteristiche di prodotto eprocesso di ogni filiera, ladiversificazione della produ-zione, i controlli integratiche evitino le emergenze ene limitino gli effetti.

Tra i fattori strategici perla competitività sono consi-derati, nell'elaborazionedelle singole misure e deicosiddetti “progetti concor-dati” (si veda “ImpresaAgricola” n. 6/2006) la rico-stituzione e la qualificazionedel potenziale produttivodelle aziende agricole attra-verso un sistema che integrile misure previste dalla pro-grammazione comunitariacon la revisione e il potenzia-mento degli strumenti diaccesso al credito; così comelo sviluppo del capitaleumano delle imprese agrico-le per promuovere l’acquisi-zione delle nuove capacitàimprenditoriali che le nuovePolitiche Agricole Comu-nitarie (Pac) richiedono afronte di una maggiore liber-tà di scegliere le produzioni,ma anche di una riduzionedel sostegno, condizionato,per di più, al rispetto di crite-ri e norme.

Analoga attenzione dovràavere il sostegno all’insedia-mento di giovani agricoltorie l'adeguamento dei serviziall’impresa (assistenza tecni-ca di filiera e d’area, assi-stenza alla gestione, nonchéla consulenza e l’accompa-gnamento al mercato).

CIPA-AT LOMBARDIA – Centro Istruzione Professionale Agricola e Assistenza Tecnica

Piazza Caiazzo 3 – 20124 Milano - Tel. 02/6701083 Fax 02/66716953

ID azione Titolo azione Durata

359867 Il quadro normativo per la vendita diretta dei prodotti di fattoria 30

360328 Come fare l’etichettatura e il packaging dei prodotti di fattoria 30

364210 Il rispetto delle norme dell’ecocondizionalità nell’applicazione della Politica Agricola Comune (PAC) 16

364211 Il rispetto delle norme dell’ecocondizionalità nell’applicazione della Politica Agricola Comune (PAC) 16

364214 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: i servizi economici, amministrativi, fiscali 16

364215 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: i servizi economici, amministrativi, fiscali 16

364216 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: i servizi economici, amministrativi, fiscali 16

364217 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: i servizi economici, amministrativi, fiscali 16

364218 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: i servizi economici, amministrativi, fiscali 30

364219 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: i servizi economici, amministrativi, fiscali 30

364230 Corso di informatica applicata 16

364231 Corso di informatica applicata per imprenditori agricoli 30

364536 Lingua inglese base 30

364537 Lingua inglese base 30

364555 Il GIS, sistema informatico geografico, per i tecnici che operano in agricoltura 20

364556 Il mercato delle mostarde di fattoria e le nuove opportunità per le aziende mantovane 30

364559 Informatica: trasmissione delle pratiche on-line 16

364560 Norcineria e tagli pregiati 30

364561 Norcineria e tagli pregiati 16

364567 Apicoltura e allevamento pronubi 16

364568 Apicoltura e allevamento pronubi 16

364569 Tecniche di caseificazione 30

364570 Assaggiatori di olio 16

364571 La sicurezza sul luogo di lavoro. Il datore di lavoro e il responsabile della sicurezza per le piccole e medie

imprese

16

364572 La sicurezza sul luogo di lavoro. Il datore di lavoro e il responsabile della sicurezza per le piccole e medie

imprese

16

364573 La sicurezza sul luogo di lavoro. Il datore di lavoro e il responsabile della sicurezza per le piccole e medie

imprese

16

364574 La sicurezza sul luogo di lavoro. Il datore di lavoro e il responsabile della sicurezza per le piccole e medie

imprese

16

364575 La sicurezza sul luogo di lavoro. Il datore di lavoro e il responsabile della sicurezza per le piccole e medie

imprese

16

364576 La sicurezza sul luogo di lavoro. Il datore di lavoro e il responsabile della sicurezza per le piccole e medie

imprese

16

364577 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) e alla squadra di

emergenza/antincendio (D.M. 10.03.98)

20

364579 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) e alla squadra di

emergenza/antincendio (D.M. 10.03.98)

20

364580 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) e alla squadra di

emergenza/antincendio (D.M. 10.03.98)

20

364676 Rinnovo libretto per acquisto ed utilizzo dei presidi sanitari 16

364677 Igiene del personale e sicurezza alimentare per addetto alle aziende agroalimentari 18

364678 Autocontrollo igienico-sanitario nelle aziende agroalimentari (Haccp) 16

364679 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) 16

364680 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) 16

364681 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) 16

364682 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) 16

364683 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) 16

364684 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) 16

364685 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) 16

364686 Rilascio libretto per acquisto ed utilizzo dei presidi sanitari 16

364690 Derattizzazione e disinfestazione negli ambienti agricoli 16

364691 Corso di aggiornamento per operatori di animazione didattica 30

364692 Corso di aggiornamento per operatori di animazione didattica 30

364693 Corso di aggiornamento per operatori di animazione didattica 30

364694 Corso di aggiornamento per operatori di animazione didattica 30

364695 Corso di aggiornamento per operatori di animazione didattica 30

364697 L’agriturismo, le risorse turistiche ed ambientali del territorio lombardo 30

364698 Elaborazione dei pacchetti turistici 30

364699 Accompagnatore turismo equestre 60

364707 Fattorie sociali: come preparare gli operatori agricoli 30

364708 Corso base per operatori di fattorie didattiche: modulo area agricola ed economica 60

364709 Corso base per operatori di fattorie didattiche: modulo area pedagogica 60

364734 Imprenditoria femminile in agricoltura 20

364735 La gestione dell’impresa agricola nel basso mantovano 16

364736 La gestione dell’impresa agricola nel medio mantovano 16

364737 La gestione dell’impresa agricola nell’alto mantovano 16

364738 La gestione dell’impresa agricola. Metodi di gestione manageriale per giovani agricoltori 20

364752 La comunicazione efficace per gli imprenditori in agricoltura 30

366337 Addetti alla squadra di Pronto Soccorso (D.M.388 del 15.07.03 G.U. n.27 del 03.02.04) e alla squadra di

emergenza/antincendio (D.M. 10.03.98) e uso videoterminali

24

SCUOLA AGRARIA DEL PARCO DI MONZA

Viale Cavriga 3 - 20052 Monza – Tel. 039/2302979 Fax 039/325309

ID azione Titolo azione Durata

364232 Corso di informatica applicata 16

364233 Corso di informatica applicata 24

364237 Corso di informatica applicata 24

364238 Corso di informatica applicata 28

364239 Corso di informatica applicata 28

364528 Corso di informatica applicata 28

364529 Tecniche di vendita 24

364530 Gestione evoluta dei contatti di front office 24

364531 Macchine per il giardinaggio e il vivaismo ornamentale (nuovi strumenti e corretta manutenzione) 24

364541 Inglese applicato al verde 40

364542 Manutenzione del verde 56

364543 Manutenzione del verde 56

364544 Manutenzione del verde 56

364546 Corso di informatica applicata 40

364547 Corso di informatica applicata 40

364548 Corso di informatica applicata 40

364549 Corso di informatica applicata 40

364552 Vivaismo ornamentale 40

364553 Potatura alberi ornamentali 40

364554 Potatura alberi ornamentali 40

364562 Sistemi di gestione della qualità 40

364563 Arredo di parchi e giardini 16

364581 Corso base per RSPP – ASPP . Modulo A ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs 626/94 s.m.i.) 28

364582 Corso base per RSPP – ASPP . Modulo A ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs 626/94 s.m.i.) 28

364587 Corso formativo di specializzazione per RSPP – ASPP – Modulo B ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs

626/94 s.m.i.) adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative

36

364588 Corso formativo di specializzazione per RSPP – ASPP – Modulo B ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs

626/94 s.m.i.) adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative

36

364673 Corso formativo di specializzazione per RSPP – ASPP – Modulo C ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs

626/94 s.m.i.): le competenze relazionali, gestionali e psicologiche

24

364674 Autocontrollo igienico-sanitario nelle aziende agroalimentari (Haccp) 24

364675 Autocontrollo igienico-sanitario nelle aziende agroalimentari (Haccp) 24

364687 Tree climbing (parte teorica propedeutica in recepimento della nuova normativa) 16

364688 Tree climbing (parte teorica propedeutica in recepimento della nuova normativa) 16

364689 Tree climbing (parte teorica propedeutica in recepimento della nuova normativa) 16

364700 Energie rinnovabili: nuove colture energetiche e riciclo delle biomasse 24

364701 Energie rinnovabili: nuove colture energetiche e riciclo delle biomasse 24

364702 Normative per l’azienda agrituristica 24

364704 Energie rinnovabili: nuove colture energetiche e riciclo delle biomasse 24

364706 La fitodepurazione 24

364712 Corso base per operatori di fattorie didattiche: modulo area agricola ed economica 60

364713 Corso base per operatori di fattorie didattiche: modulo area pedagogica 60

364714 Irrigazione: nuove tecnologie per il risparmio idrico 40

364715 Irrigazione: nuove tecnologie per il risparmio idrico 40

364716 Avversità delle piante ornamentali: nuove patologie e nuove profilassi 40

364717 Giardinaggio biologico 32

364718 Il compostaggio: gestione delle risulte, produzione e impiego del compost 32

364722 Nuove regole e strumenti per l’accesso al credito (Basilea 2) 32

364723 Nuove regole e strumenti per l’accesso al credito (Basilea 2) 20

364724 Nuove regole e strumenti per l’accesso al credito (Basilea 2) 20

364725 Nuove regole e strumenti per l’accesso al credito (Basilea 2) 20

364726 Nuove regole e strumenti per l’accesso al credito (Basilea 2) 20

364739 La gestione dell’impresa agricola 40

364740 La gestione dell’impresa agricola 40

364741 La gestione dell’impresa agricola 32

364742 La gestione dell’impresa agricola 28

364743 La gestione dell’impresa agricola 24

364744 Elementi di marketing 24

364745 Elementi di marketing 24

364746 Project management 24

364747 Project management 24

364748 Project management 24

364749 Tecniche di comunicazione 20

364753 Contabilità 28

364787 Contabilità 28

UOFAA Unione Operatori di Fecondazione Artificiale

Via Fossarmato 65 – 27100 Pavia – Tel. 0382/483205 Fax 0382/483247

ID azione Titolo azione Durata

364187 Inseminazione artificiale bovina: selezione riproduttori di fertilità 50

364188 Inseminazione artificiale bovina: tecniche e strumenti 38

364189 Inseminazione artificiale bovina: selezione riproduttori di fertilità 50

364190 Inseminazione artificiale bovina: tecniche e strumenti 38

364191 Inseminazione artificiale bovina: selezione riproduttori di fertilità 50

364192 Inseminazione artificiale bovina: tecniche e strumenti 38

364193 Inseminazione artificiale bovina: selezione riproduttori di fertilità 50

364194 Inseminazione artificiale bovina: tecniche e strumenti 38

364195 Inseminazione artificiale bovina: selezione riproduttori di fertilità 50

364196 Inseminazione artificiale bovina: tecniche e strumenti 38

364197 Inseminazione artificiale bovina: selezione riproduttori di fertilità 50

364198 Inseminazione artificiale bovina: tecniche e strumenti 38

364199 Inseminazione artificiale: selezione riproduttori e fertilità nella specie suina 50

364200 Inseminazione artificiale suini: tecniche e strumenti 38

364201 Inseminazione artificiale: selezione riproduttori e fertilità nella specie suina 50

364202 Inseminazione artificiale suini: tecniche e strumenti 38

364203 Inseminazione artificiale: selezione riproduttori e fertilità nella specie suina 50

364204 Inseminazione artificiale suini: tecniche e strumenti 38

364205 Mascalcia bovina 30

364206 Mascalcia bovina 30

364207 Mascalcia bovina 30

364208 Tecniche di mungitura e qualità del latte 30

364209 Tecniche di mungitura e qualità del latte 30

364557 Impiego di software dedicati e multifunzionali nella gestione dell’azienda zootecnica da latte 18

364558 Caseificazione e commercializzazione prodotti lattiero caseari 80

364719 Management e direzione degli allevamenti bovini 80

364720 Gestione della riproduzione degli allevamenti suini 40

364721 Gestione della sala parto negli allevamenti suini 40

E.A.PR.A.L. – Ente per l’Addestramento professionale in Agricoltura della Lombardia

Viale Isonzo 27 - 20135 Milano – Tel. 02/58302010 Fax 02/58300881

ID azione Titolo azione Durata

364212 Il miglioramento continuo dei processi associativi 24

364213 Il miglioramento continuo dei processi associativi 24

364220 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: i servizi economici, amministrativi, fiscali 24

364221 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: i servizi economici, amministrativi, fiscali 24

364222 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: i servizi economici, amministrativi, fiscali 24

364223 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: la relazione con l’associato 24

364224 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: la relazione con l’associato 24

364225 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: la relazione con l’associato 24

364226 La qualità del servizio delle Associazioni professionali di categoria: la relazione con l’associato 24

364227 Aggiornamento tecnico-operativo a supporto dei tecnici CAA 24

364228 La condizionalità: obblighi e responsabilità 36

364229 La consulenza aziendale: il ruolo del consulente 36

364234 Corso di informatica applicata 30

364235 Corso di informatica applicata 30

364236 Corso di informatica applicata 30

364538 Lingua inglese 24

364540 Lingua inglese 24

364564 Corso sul vino per operatori 30

364565 Corso sul vino per operatori 30

364566 La guida eno-turistica gastronomica lombarda 30

364583 Corso base per RSPP – ASPP . Modulo A ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs 626/94 s.m.i.) 28

364584 Corso base per RSPP – ASPP . Modulo A ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs 626/94 s.m.i.) 28

364585 Corso base per RSPP – ASPP . Modulo A ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs 626/94 s.m.i.) 28

364586 Corso base per RSPP – ASPP . Modulo A ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs 626/94 s.m.i.) 28

364589 Corso formativo di specializzazione per RSPP – ASPP – Modulo B ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs

626/94 s.m.i.) adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative

36

364590 Corso formativo di specializzazione per RSPP – ASPP – Modulo B ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs

626/94 s.m.i.) adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative

36

364591 Corso formativo di specializzazione per RSPP – ASPP – Modulo B ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs

626/94 s.m.i.) adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative

36

364696 Corso di aggiornamento per operatori di animazione didattica 30

364670 Corso formativo di specializzazione per RSPP – ASPP – Modulo B ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs

626/94 s.m.i.) adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative

36

364671 Corso formativo di specializzazione per RSPP – ASPP – Modulo C ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs

626/94 s.m.i.): le competenze relazionali, gestionali e psicologiche

24

364672 Corso formativo di specializzazione per RSPP – ASPP – Modulo C ai sensi del D.Lgs 195/03 (art.8 bis e D.Lgs

626/94 s.m.i.): le competenze relazionali, gestionali e psicologiche

24

364703 Agricoltura sostenibile ed energie alternative 36

364705 La tutela delle acque 24

364710 Corso base per operatori di fattorie didattiche: modulo area agricola ed economica 60

364711 Corso base per operatori di fattorie didattiche: modulo area pedagogica 60

364727 Formazione formatori 24

364728 Management delle Associazioni di categoria 24

364729 Management delle Associazioni di categoria 24

364730 Professional speaker: come parlare in pubblico 24

364731 Il marketing associativo 36

364732 La gestione dei collaboratori con delega 24

364733 La gestione dei collaboratori con delega 24

364750 Gruppi di lavoro e organizzazioni complesse: progettare, condurre e gestire il tempo 24

364751 Gruppi di lavoro e organizzazioni complesse: progettare, condurre e gestire il tempo 24

FONDO SOCIALE EUROPEO Obiettivo 3 (2000-2006)Regione Lombardia Misura D1 - Progetto Quadro - Asse D

Nel dettaglio la programmazione dei corsi Fse 2006/07

Per l’individuazione dei contenuti delle relative conoscenze tecniche propedeutiche, dei

tempi di realizzazione e delle sedi, si rimanda alle singole Associazioni

LA FORMAZIONE CONTINUA QUALE STRUMENTO DI SUPPORTO DEI

PROCESSI DI ADATTAMENTO ALLE INNOVAZIONI DELLE IMPRESE, DEI

LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI,NELLA FILIERA AGROALIMENTARE

E DEL VERDE ORNAMENTALE.

La Regione Lombardia nell'ambito dell'attività corsuale finanziata con il Fondo Sociale Europeo 2000-2006 ha appro-

vato lo scorso 19 giugno il progetto quadro presentato per il settore agricolo lombardo per consentire l'approfondi-

mento, l'aggiornamento, lo sviluppo e la qualificazione professionale degli imprenditori e degli gli operatori del set-

tore agricolo e del verde ornamentale.Anche questo progetto, voluto e sostenuto unitariamente dalle tre Organizzazioni

Professionali Agricole (Confederazione Italiana Agricoltori - Coldiretti Lombardia - Federlombarda) è stato presenta-

to in collaborazione con EAPRAL - SCUOLA AGRARIA DEL PARCO DI MONZA ed UOFAA che costituiranno

una Associazione Temporanea di Scopo (ATS) di cui CIPA-AT LOMBARDIA sarà il capofila.

Il progetto presentato nella sua interezza prevede la realizzazione su tutto il territorio lombardo di 196 azioni/corsi la

cui durata spazia dalle 16 alle 80 ore corso. La partecipazione ai corsi, GRATUITA, darà diritto al rilascio da parte di

Cipa.at, Regione Lombardia ed FSE di un attestato di frequenza (con partecipazione superiore al 75% delle ore for-

mazione previste) ed è consentita solo ad occupati (imprenditori - dipendenti - collaboratori - professionisti) nel set-

tore agricolo e residenti nel territorio lombardo.

Periodo di realizzazione delle attività formative LUGLIO 2006 - GIUGNO 2007

Impresa Agricolaottobre 2006 Notiziario 6

Modifiche agli interventi compensativi

Bosco, ancora novitàper la trasformazione

La Giunta regionale haapprovato il 27 luglio2006 modifiche alle

regole per la trasformazionedel bosco e gli interventicompensativi (Dgr.675/2005)

A seguito delle modificheapportate alla l.r. 27/2004"Tutela e valorizzazionedelle superfici, del paesaggioe dell’economia forestale"dalla l.r. 3/2006 , si è resonecessario modificare lad.g.r. 675/2005 che regola latrasformazione del bosco egli interventi compensativi.

Le principali novità dellemodifiche apportate con Dgr3002 del 27 luglio 2006 sonole seguenti:

il testo della deliberazioneè stato riveduto alla lucedelle novità legislativeapportate dalla l.r. 3/2006,aggiornando anche l'iter pro-cedurale dei provvedimenti;

Limitatamente al territoriodelle Comunità montane edei Comuni classificati mon-tani ai sensi della Dgr 10443del 30 settembre 2002 (inambo i casi anche se compre-si in aree protette), l’esten-sione dell'area boscata sog-getta a trasformazione delbosco, oltre la quale valel'obbligo della compensazio-ne, è elevata a 2.000 (duemi-la) m2 nel caso di:a) opere di pubblica utilità;b) viabilità agro-silvo-pasto-rale;

e a 500 (cinquecento) m2

nel caso di:c) allacciamenti tecnologi-ci e viari agli edifici esisten-ti;d) ampliamenti o costru-zione di pertinenze di edificiesistenti, esclusivamente sefinalizzati all’attività agrico-la e ricompresi in aree condestinazione urbanistica “E”(agricola-forestale) di cuialla L. 765/1967.

In caso di assenza di pianodi indirizzo forestale, l’e-stensione dell'area boscatasoggetta a trasformazionedel bosco, oltre la quale valel'obbligo della compensazio-ne, è pari a 20.000 (ventimi-la) m2, qualora l’interventodi trasformazione del boscosia contemporaneamente:

- finalizzato all’elimina-zione della colonizzazionespontanea di specie arboree oarbustive in terreni agricoliabbandonati da non oltre 30anni;

- finalizzato al recuperodell’uso agricolo del terreno,senza ulteriore cambio didestinazione, né realizzazio-ne di edifici di qualsiasi tipo,per almeno 20 anni;

- ricompreso in aree con

destinazione urbanistica “E”(agricola-forestale) di cuialla l. 765/1967;

- eseguito nel territoriodelle Comunità montane edei Comuni classificati mon-tani ai sensi della d.g.r.10443 del 30.09.2002, oppu-re in comuni classificati“collina” da Istat ricadenti inaree con “elevato coefficien-te di boscosità”.

Si dispone che sia rilascia-to un unico provvedimentoamministrativo valido siaper l’autorizzazione paesag-gistica che per l’autorizza-zione alla trasformazione delbosco e dell’eventuale auto-rizzazione alla trasformazio-ne del suolo, ove i provvedi-menti siano rilasciati dalmedesimo ente;

Si riducono i tempi con-cessi per il completamentodelle istruttorie;

Criteri provvisori locali:Nelle more dell’approvazio-ne dei piani di indirizzo fore-stale, gli Enti forestali pos-sono dotarsi di criteri prov-visori per regolamentare ilrilascio delle autorizzazionialla trasformazione delbosco, che integrano o detta-gliano quelli elencati nelpresente paragrafo 2.1, non-ché per fissare criteri specifi-ci per la realizzazione degliinterventi compensativi.

Vi sono inoltre alcunemodifiche che riguardano letrasformazioni temporaneedel bosco e gli interventi diconservazione della biodi-versità e del paesaggio riferi-ti al "Piano di miglioramentoambientale" previsto dall'art.15 della l.r. 26/1993 (leggeregionale sulla caccia) e altremodifiche minori.

La Dgr 3002 del 27 luglio2006 è pubblicata sul 2° sup-plemento straordinario delBurl n. 34 del 24 agosto2006.

LombardiaContributi per la promozione evalorizzazione dei prodottiagricoli e del patrimonio enoga-stronomico lombardo, doman-de 31 ottobre 2006Ricordiamo che entro il 31 ottobre 2006,come ogni anno, scade la presentazionedelle domande di contributo per la pro-mozione e la valorizzazione dei prodottiagricoli e del patrimonio enogastrono-mico lombardo. I criteri per la concessione dei contribu-ti per la promozione e la valorizzazionedei prodotti agricoli e del patrimonioenogastronomico lombardo, per l'annosolare 2007 , riguardano:- i soggetti che possono presentaredomande di contributo, - le modalità di presentazione delledomande,- il campo di intervento riconosciutodalla Regione come rilevante ed ammis-sibile a contributo - la necessità di riaccorpare interventiche presentino sovrapposizioni contenu-tistiche, laddove i proponenti e l'areageografica di intervento coincidano.Più precisamente:- le domande dovranno essere compilateutilizzando la modulistica scaribile dalsito e non saranno accolte domandecompilate a mano; - non saranno sostenuti interventi con-nessi alla promozione attraverso sitiweb, essendo già la D.G. Agricolturaimpegnata con il proprio progettoBuonalombardia.it , a disposizione ditutto il comparto agroalimentare lom-bardo; - l'entità del contributo non potrà esseresuperiore a 80.000,00 euro; - sono previsti meccanismi di riformula-zione delle domande (punto 3), laddovela Direzione lo ritenga utile e necessa-rio; - verranno finanziati progetti che rag-giungano un punteggio di almeno 7punti ; sono previste esclusioni temporanee dafuture istruttorie in taluni casi che evi-denzino una scarsa capacità di program-mazione e di spesa (punto 7). Il termine ultimo di presentazione delledomande per l'anno 2007 è il 31 ottobre2006.La Dgr n. VII/18532 del 5 agosto 2004,che ha approvato i criteri, è pubblicatasul Bollettino Ufficiale della Regione

Lombardia n.35 del 27 agosto 2004 - IIISupplemento straordinario - e revoca laDgr 5881/2001.

La Cia al convegno di Gonzagasui prezzi dei prodotti agroali-mentariIl 9 settembre scorso, nell’ambito dellaFiera agroalimentare di Gonzaga(Mantova), si è svolto un convegno sultema “Dai campi ai negozi: quanto micosti? I meccanismi di formazione deiprezzi dei prodotti agroalimentari”. Tra i relatori, Giuliana Roncolini,responsabile dell’Ufficio produzioneortofrutticoli e sementi della Cia, che hasottolineato come la vasta gamma diclausole contrattuali non formalizzatelungo la filiera agricola, e soprattuttoortofrutticola, continui a penalizzare iproduttori rendendo opaco il meccani-smo di formazione dei prezzi.Le rilevazioni statistiche, secondoGiuliana Roncolini, vanno ulteriormenteaffinate attraverso una disaggregazionedei dati per unità merceologica all’inter-no dello stesso prodotto e, soprattutto,devono essere disponibili in temporeale, se vogliono essere utili per evi-denziare eventuali anomalie e/o logichespeculative nei diversi momenti di for-mazione del valore.

Rapporto anziani: aspettativedi vita, desideri e tempo libero. L’impegno delle organizzazionidei pensionati Nell’ormai tradizionale convegno orga-nizzato dalle associazioni dei pensionatiagricoli alla Fiera Millenaria diGonzaga (Mantova) quest’anno si èaffrontato il tema del “Rapporto anziani:aspettative di vita, desideri,tempo libe-ro. Prospettive per una migliore qualitàdella vita” che ha coinvolto aspetti sani-tari, con il gerontologo. Renato Botturae sociali del tema con i rappresentatidelle istituzioni locali. Emerge, anche dauna recente indagine, che gli anziani chevivono in aree rurali hanno una perce-zione migliore del livello di vita che nonnelle grandi città. Resta tuttavia lanecessità di rafforzare e di mantenerel’offerta di servizi sociali e sanitarianche nelle zone rurali spesso svantag-giate dalla riduzione delle possibilità dicura di erogazione dei servizi indispen-sabili alla buona qualità della vita, comeha sottolineato Claudio Superchi, segre-

tario provinciale dell’Anp-Cia nelle sueconclusioni.

Monitoraggio delle autorizza-zioni alla trasformazione delbosco e interventi compensativiin Lombardia - Anno 2005Sul sito web della Dg Agricoltura(www.agricoltura.regione.lombardia.it)è disponibile la relazione che riporta idati del monitoraggio delle autorizza-zioni alla 'trasformazione del bosco'(ossia al disboscamento) rilasciate nel2005 e dei relativi interventi compensa-tivi prescritti (Dgls 227/2001 art. 4).

Elenco regionale degli operato-ri biologici, pubblicato l’ag-giornamento La Regione Lombardia gestisce l'elencopubblico degli operatori dell’agricolturabiologica, come stabilito dal decretolegislativo n. 220/1995, distinti nellediverse sezioni. In Lombardia, l'elenco è stato istituitonel 1998 e possono accedervi coloro cheeffettuano notifica di attività biologicaalle Province nel cui territorio è ubicatal'azienda e che sono riconosciuti idoneidagli organismi di controllo autorizzati. L'ultimo aggiornamento dell'elenco èstato approvato con Decreto n. 8378 del19 luglio 2006, pubblicato nel Burl n. 33- Serie Ordinaria del 14 agosto 2006.

Stagione di monta 2006: elencodelle stazioni di monta naturaleequina e repertorio stalloniLa Direzione agricoltura ha messo a dis-posizione sul proprio sito (www.agricol-tura.regione.lombardia.it) l'elenco dellestazioni di monta naturale equina, pub-bliche e private, autorizzate nel territo-rio regionale. L'autorizzazione regionale garantisceche presso queste strutture siano rispet-tati gli obblighi previsti dalla normativanazionale e regionale sulla riproduzioneanimale, e che quindi vengano forniteagli utenti le dovute garanzie di caratte-re zootecnico e sanitario.E’inoltre consultabile inoltre il reperto-rio regionale degli stalloni operanti perla stagione di monta 2006, basato sulleinformazioni annuali trasmesse daigestori delle stazioni di monta. L’elenco, suddiviso per razza, compren-de il nome dello stallone, i dati della sta-zione di monta presso cui opera e letariffe di monta.

Ortofrutta, concessa l’autoriz-zazione all'uso di boscalid epiraclostrobin Riguardo alle norme tecniche per il Reg2200/96 (Ocm ortofrutta), il Serviziofitosanitario regionale comunica che haautorizzato l'uso dei fungicidi boscalid epiraclostrobin per le aziende ortofrutti-cole aderenti al Reg. CE 2200/96. Tale deroga non vale per le aziende ade-renti alla misura f del Piano di SviluppoRurale.

ItaliaInflazione: l’agricoltura tienegiù i prezzi, ma per i produtto-ri s’impennano i costiI prezzi sui campi restano in discesa,

Notizie in breve

Impresa Agricolaottobre 2006 Notiziario 7

Vicepresidente dei giovani imprenditori è Luca Brunelli

di Sassari, ha un'aziendaagricola di 10 ettari con unagriturismo a Olmedo. Èun’imprenditrice di ritorno,infatti, è subentrata al padrenel 2000, dopo un’esperien-za decennale, nel settore delmarketing industriale, matu-rata in Inghilterra.

Pirisi ha fatto studi lingui-stici in Italia (conosce cinquelingue) e ha conseguito undiploma di Marketing azien-dale, presso la University ofCentral England aBirmingham. È entratanell’Agia nel 2003 ed haricoperto ruoli nazionali nel-l’ambito del gruppo interna-zionale dell’Associazione, èattualmente la responsabiledel gruppo.

La Direzione nazionale

Gianfranca Pirisi èstata eletta presiden-te nazionale dell’Ag-

ia, Associazione giovaniimprenditori agricoli pro-mossa dalla Cia-Confedera-zione italiana agricoltori.L’elezione, all’unanimità, èavvenuta nel corso dell’As-semblea straordinaria del-l’associazione che si è svoltal’8 settembre scorso, aPadova.

Gianfranca Pirisi subentraa Gianluca Cristoni, presi-dente Agia dal 2000, anno dicostituzione dell’associazio-ne. Cristoni neopresidentedella Cia provinciale diBologna è recentementeentrato a far parte dellaGiunta nazionale dellaConfederazione italiana agri-coltori.

“E' un incarico difficile -haaffermato Pirisi- ma voglia-mo dare all'agricoltura unelemento di giovinezzanecessario per andare avantie invecchiare”.

Per quanto riguarda glistrumenti in possesso deigiovani che potrebbero acco-starsi all'agricoltura, secondoPirisi, al momento, sonopochi e andrebbero rafforza-ti. “La prima cosa sarebbetrovare la terra da mettere adisposizione dei giovani -continua la neo presidente-poi bisognerebbe trovare icapitali; fare ciò, per unaparte è compito delleIstituzioni ma ciò che contasoprattutto è la volontà deigiovani imprenditori, ele-mento fondamentale per unaripresa del mondo agricolo''.

Gianfranca Pirisi, nel suointervento, ha evidenziatol’importanza per l’agricoltu-ra del ricambio generaziona-le e sulla necessità di investi-re sull’innovazione per ren-dere competitiva l’agricoltu-ra italiana.

Gianfranca Pirisi è unagiovane imprenditrice agri-cola di Alghero, in provincia

Agia, Gianfranca Pirisi è la nuova presidente nazionale

mentre i costi per i produttori agricoli s’im-pennano. Così l’agricoltura contribuisce alcontenimento dell’inflazione, ma vede cre-scere le difficoltà per le imprese che fanno iconti con una competitività in grave affanno econ un quadro del settore sempre più preca-rio, come del resto evidenziato dal calo del2,3 per cento del valore aggiunto nel secondotrimestre dell’anno. E’ quanto sottolinea laCia-Confederazione italiana agricoltori com-mentando i dati dell’Istat che confermano lastabilità (più 2,2 per cento) del trend inflatti-vo nel mese di agosto. L’andamento al ribasso (meno 0,7 per centonei primi sette mesi del 2006) dei listini all’o-rigine del prodotti agricoli -afferma la Cia- èormai una costante per il settore primario.Basti pensare che lo scorso anno i prezzi allaproduzione hanno registrato un calo del 4,6per cento. Una flessione che, tuttavia, non hatrovato eguale riscontro nei vari passaggidella filiera agroalimentare. Al consumo,comunque, la percentuale d’aumento si èmantenuta in linea con l’inflazione. In agosto,rispetto all’analogo mese del 2005, si è, infat-ti, avuta per l’agroalimentare una crescita del2,2 per cento. Questo significa che non sisono verificati i rincari vertiginosi che hannocontraddistinto, soprattutto nell’ortofrutta, gliultimi tre anni. Praticamente dall’estate del2003 in concomitanza con l’eccezionale sic-cità che innescò un’ondata di pure spinte spe-culative e di rialzi totalmente ingiustificati aldettaglio.Al contributo determinante dell’agricoltura alcontenimento dei prezzi dei prodotti agricolo-alimentari si è, invece, contrapposta -rilevaancora la Cia- una forte lievitazione dei costiaziendali (più 1,5 per cento nel 2005), acominciare da quelli per il carburante che neiprimi sette mesi del 2006 hanno subitoaumenti elevati, accrescendo le difficoltàdegli imprenditori. La “bolletta petrolifera”per le imprese agricole è cresciuta di 183milioni di euro rispetto allo stesso periododello scorso anno. Il che ha significato unulteriore aggravio per un settore che è costret-to ad operare in un contesto già alquanto dif-ficile. A tali costi si devono, d’altra parte,aggiungere i pesanti oneri previdenziali econtributivi che i produttori sono costretti afronteggiare. Una situazione che nell’annopassato ha determinato una diminuzione del10,4 per cento dei redditi degli agricoltori.Questo non è che uno dei tanti problemi cheoggi affliggono l’agricoltura italiana. Eccoperché -conclude la Cia- sollecitiamo unamaggiore attenzione nei confronti del settoreche ha l’impellente necessità di una nuovapolitica. Al governo chiediamo di dare massi-ma concretezza alla concertazione che pro-

prio nella finanziaria per il 2007 deve avere ilprimo importante riscontro. Una manovra chedeve cominciare a delineare interventi incisi-vi per il settore primario che non può conti-nuare a restare in una preoccupante crisi strut-turale

Europa - MondoCommercio estero: cresce l’exportagroalimentare, ma siamo semprepiù invasi da prodotti stranieriL’export agroalimentare italiano riprendefiato, ma i nostri mercati sono sempre piùinvasi da prodotti stranieri. Ad una crescitadell’8 per cento delle esportazioni nei Paesiextra Ue, registrata a luglio scorso rispettoall’analogo periodo del 2005, ha fatto, tutta-via, risconto un aumento del 17,1 per centodelle importazioni nella stessa area, cheaccentuano così il saldo negativo nel com-mercio estero. A sottolinearlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori a com-mento dei dati resi noti dall’Istat i primi gior-ni di settembre.“Sono dati -afferma il presidente della CiaGiuseppe Politi- che confermano tutte le dif-ficoltà e la scarsa competitività della nostraagricoltura, oberata da onerosi costi, e delnostro sistema agroalimentare che, pur regi-strando positivi segnali di ripresa, non riesco-no a contrastare efficacemente la concorrenzaestera”.“Una concorrenza -aggiunge Politi- che nonviene solo dai nuovi Paesi produttori edesportatori, ma dagli stessi partner europei, adiniziare dalla Spagna la quale, soprattutto nelsettore dell’ortofrutta, ha conquistato la lea-dership. Non basta. Il nostro ‘made in Italy’paga in maniera pesante anche gli attacchidell’agropirateria e della contraffazione”.“Constatiamo, purtroppo, che manca una verapolitica della promozione commerciale all’e-stero. Tutte le iniziative -sottolinea Politi- sidisperdono in mille rivoli e soggetti. Quindi,chiediamo al Governo l’avvio di una verastrategia per diffondere con maggiore incisi-vità i nostri prodotti agroalimentari sui mer-cati esteri. Inoltre, abbiamo bisogno non solodi regole per limitare le contraffazioni, maanche di un’azione puntuale delle ammini-strazioni sulle norme tecniche che spesso sitraducono in ostacoli alle esportazioni. C’èanche la necessità di rafforzare la collabora-zione con le agricolture dei Paesi della spon-da Sud del Mediterraneo sul piano tecnologi-co e commerciale. La nostra proposta di indi-viduare in ogni ambasciata italiana all’esteroun responsabile agricolo può contribuire arealizzare questi obiettivi”.“Per tale motivo -evidenzia il presidente dellaCia- abbiamo anche posto come priorità delnegoziato Wto la protezione multilateraledelle denominazioni geografiche. Sappiamo,però, che, nella nostra proiezione internazio-nale, partiamo da un pesante handicap: ilsistema produttivo e della distribuzioneagroalimentare, a differenza dei nostri princi-pali competitori, è sostanzialmente assentesui mercati emergenti. Mercati nei quali l’in-vestimento diretto è la precondizione peresportare”.

convocata a seguirel’Assemblea ha nominatovice presidente dell’associa-zione Luca Brunelli, 32 anni,imprenditore Toscano pro-duttore di Brunello diMontalcino già vice presi-dente dell’Agia Toscana.

All’assemblea dell’Agia èintervenuta Paola Metta,imprenditrice mantovana evicepresidente nazionaledell’Associazione Donne inCampo, che ha sottolineatol’importanza di un più strettoe proficuo legame tra le asso-ciazioni di persone operantinel sistema Cia. Paola Metta,a nome dell’Agia Lombardiapresente con numerosi dele-gati e inviati, portato gliauguri dei giovani lombardialla neoeletta presidente.

I viticoltori che sono in possesso di diritti di impiantodevono recarsi al Caaper la loro acquisizioneinformatica

Gianfranca Pirisi, presidente nazionale dell’Agia, durante l’assemblea diPadova dei giovani imprenditori

Impresa Agricolaottobre 2006 Attualità 8

L’agricoltura catalana sviluppa innovativimodelli di concertazione e d’intervento

Contratto generale d’impresa e Patti territoriali tra gli innovativi strumenti di politica agraria in Catalogna

Juan Caball i Subirana èil coordinatore del-l’Uniò de Pagesos, l’or-

ganizzazione agricola piùrappresentativa della Cata-logna, area tra le più impor-tanti e sviluppate non solo intermini agricoli dell’interaSpagna. Con lui abbiamoripercorso le tappe fonda-mentali del primo Congressodel Mondo rurale catalano,che si è concluso a Barcel-lona nel maggio scorso, eche rappresenta un interes-sante esempio di approccionella ricerca di innovativepolitiche in campo agricolo erurale.

Caball, lo scorso maggiosi è svolto a Barcellona ilprimo Congresso delMondo rurale dellaCatalogna, come si è arri-vati a questo appuntamen-to e con quali obiettivi?

Quello che si è fatto inverità lo scorso maggio aBarcellona è stata la chiusurasolenne del Congresso delMondo Rurale. Un percorsoche è stato realizzato prece-dentemente e nel corso di unanno e mezzo. L'iniziativa diconvocare il Congresso èpartita dal Governo autono-mo catalano (la Catalogna èuna Comunità autonoma cheha raggiunto un livello diautonomia simile a quellodelle regioni italiane a statu-

to speciale, ndr) e ha impli-cato una riflessione profondasul mondo rurale, sul suopresente e sul suo futuro, e alquale hanno partecipato tuttii gruppi professionali coin-volti nel settore, inclusa lapubblica amministrazione,non solamente nelle sue figu-re politiche, ossia decisiona-li, ma anche tecniche, vale adire funzionari del settoreagrario e rurale dellaComunità autonoma, indi-pendentemente dai loroorientamenti politici.

L'Uniò de Pagesos della

Catalogna,come orga-nizzazioneprofessio-nale agri-cola larga-m e n t emaggiori-taria inCatalogna(ha ottenu-to circa il70% deivoti, più omeno, conm e t o d o“alla fran-cese” nelleC a m e r eA g r a r i eprovincia-li, in tree l e z i o n is indaca l iagrarie nel

1994, 1998 e 2002) ha decisonei suoi momenti decisionaliil proprio pieno e decisocoinvolgimento nel percorsodel Congresso del MondoRurale. Questo perché ilmassimo dei nostri apporti edelle nostre proposte trovas-sero diffusione e perchémolte di queste fosseroassunte totalmente, o per lomeno parzialmente, nelleconclusioni congressuali. Equesto è stato così perché nelmigliore dei casi le conclu-sioni del Congresso sarebbe-ro state le linee maestre delle

futura politica ruralein Catalogna e, inqualsiasi caso, le con-clusioni avrebberocostituito un riferi-mento obbligato per idibattiti futuri, pertan-to quante più propostedella nostra organizza-zione fossero state indiscussione e presentinelle conclusioni,meglio sarebbe stato.

Quali sono i temipiù importanti emer-si durante il Con-gresso e quali sono lelinee di lavoro che ilmondo rurale catala-no intende mettere inpista nel prossimofuturo?

Di fatto, in un con-gresso che ha toccatotutti i temi più rilevan-ti nel quadro dei nuoviorizzonti che si intra-vedono, sarebbe diffi-cile evidenziarne unopiuttosto che un altro.In sintesi e per eviden-ziare l'obiettivo gene-rico, ma largamente dirilievo del Congresso,dovremmo dire che sitratta di definire nuoveforme di attività agra-

ria che soddisfino almenoquattro funzioni e aspetti: a)che si adattino alla domandadi produzione di alimentidella società attuale: miglio-re qualità, migliore salubrità,più tracciabilità; b) che sianovalorizzate e, specialmente,accettate dalla società chedeve fruirle/utilizzarle; c)che si integrino nella societàglobale in cui ogni giorno dipiù siamo inseriti; d) che ten-dano a obiettivi di sostenibi-lità e di valori aggiunti al dilà di quelli strettamente agri-coli (qualità della vita, tempolibero, articolazione territo-riale, sociale e ambientale).

Tra le principali novitàpresentate per lo sviluppodell'agricoltura catalanac'è il contratto globaled'impresa e i patti territo-riali. Che cosa potrannosignificare per il settoreagricolo catalano questemisure?

Si tratta di una nuova nor-mativa agricola, ossia di dis-posizioni di legge che con-cretizzano e dettagliano inmaniera specifica i concettiastratti, gli obiettivi cheabbiamo riassunto nelladomanda precedente. Si trat-ta di valorizzare - e pagare! -il lavoro dell'agricoltura al dilà del tradizionale valore ali-mentare, strettamente pro-duttivo, vendibile sul merca-to: vale a dire che occorreche la società remuneri,attraverso lo Stato, i valoriambientali e territoriali chel'attività agricola apporta allasocietà come valori aggiuntiall'esercizio dell'agricoltura,e questo attraverso unaforma normata, prestabilita,quantificabile e condizionataalla realizzazione di contro-partite da parte dell'agricol-tore.

Oltre a ciò, questa remune-razione, insieme allo svilup-po e alla preservazione del-l'attività agricola che implicaquesta remunerazione socia-le complementare, devonoessere debitamente articolati

nel complesso del territoriodella Catalogna e devonocorrispondere al contestodelle diverse zone agroruralidifferenziate della Catalogna(periurbane, montane, diproduzione zootecnica inten-siva), generalmente corri-spondenti alle cormarcas (lacomarca è una suddivisioneamministrativa catalana, ndr)o a gruppi di comarcas affini.E, pertanto, devono essereoggetto di concertazionesociale e istituzionale in ogniComarca o subterritorio eadottare modelli specifici perogni realtà differente.

Quale è il giudizio gene-rale che l'Uniò de Pagesosha su questo congresso esulle sue conclusioni?

In generale chiediamo chelo sforzo propositivo e diconcertazione del Congressosia utile, ossia che vengaapplicato. Questo in buonamisura significa anche con-cretizzare interventi di politi-ca agraria e rurale e, da unaparte, uno sforzo nell'apportodi risorse finanziarie, e, dal-l'altra, di concertazione dinuove misure da adottare.

La Catalogna e laLombardia rappresentanodue dei quattro "motorid'Europa": elevato svilup-po economico e sociale,grandi aree urbane, infra-strutture. Che funzionepuò avere l'agricolturanelle nostre aree?

Un'agricoltura e una zoo-tecnia che forniscano ali-menti di qualità (anche sedobbiamo importare parte diquanto si consuma nellanostra regione), valoriambientali e l'articolazioneterritoriale sono imprescindi-bili per vivere in una societàsana, democratica e con altaqualità di vita. Senza attivitàagricola questo non è possi-bile. Siamo il termometroche misura la civiltà, la qua-lità di vita “vitale” - biologi-ca e culturale - della nostrasocietà. Siamo una piccolaparte della società in sensostrettamente economico, cheè decisamente maggiore intermini di agroindustria, tut-tavia siamo una parte assolu-tamente strategica in terminidi sopravvivenza vitale e cul-turale della nostra società eciviltà, all'interno di una mil-lenaria tradizione mediterra-nea. (intervista e traduzionedi Diego Balduzzi)

Ogm: controlli Ue piùseveri per bloccare leimportazioni di risocontaminatoDavanti alla presenza diriso Ogm proveniente dallaCina occorre rafforzare icontrolli alla frontiere euro-pee, bloccando così ogniimportazione di prodotticontaminati. E’ quantosostiene la Cia-Confederazione italianaagricoltori in riferimentoalla notizia della scopertadi partite di riso cinese ven-dute in Francia, Germania eGran Bretagna (che faseguito al sequestro del risoOgm Usa in Europa) sotto-lineando che vanno presetutte le misure necessarieper tutelare i consumatori.La Cia, nel ricordare chel’Italia non importa diretta-mente riso dalla Cina, sidice concorde con laCommissione europea cheha sottolineato la necessitàdi controlli più rigidi e dimaggiore attenzione daparte degli importatorieuropei. Nello stessotempo, comunque, la Ciaesprime stupore per il fattoche la notizia sul riso cine-se Ogm sia stata diffusa daorganizzazioni ecologiste enon dalle competenti auto-rità.La Cia ribadisce che sugliorganismi geneticamentemodificati bisogna fare lamassima chiarezza e tra-sparenza. Vanno posti puntifermi e irrinunciabili, chesono la sicurezza alimenta-re e il principio di precau-zione, la tutela dei consu-matori e dei produttori agri-coli, la salvaguardia e valo-rizzazione dell’agricolturaitaliana diversificata e sal-damente legata alla storia,alla cultura, alle tradizionidelle nostre variegate realtàrurali, la qualità e la difesadelle nostre sementi e col-ture produttive; certezzeper gli agricoltori. Nel rilevare che all’agricol-tura italiana gli Ogm nonservono, la Cia si dichiarafermamente convinta che difronte a situazioni del gene-re la presenza diun’Agenzia nazionale perla sicurezza alimentaresarebbe stata determinante.Ecco, dunque, l’esigenza diuna sua costituzione intempi rapidi. Essa deve rap-presentare un chiaro puntodi riferimento per contra-stare le emergenze e qual-siasi tipo di truffa e di sofi-sticazione a tavola, con ilpieno rispetto della traccia-bilità dei prodotti.

Joan Caball Subirana, coordina-tore dell’Uniò de Pagesos