Gs novembre 2014

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Il programma dei concerti di Natale 7 10 4 Il duo “Bohemiaviva” incanta il pubblico “Sposi e non solo” ha trionfato al Castello GENTE SALESE N° 10 - ANNO XXXI - NOVEMBRE 2014 GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE n. 10 NOVEMBRE 2014 CHI CI SALVERÀ ?

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Il programma dei concerti di Natale

7 104 Il duo “Bohemiaviva” incanta il pubblico

“Sposi e non solo” hatrionfato al Castello

GENTESALESE

N° 10 - ANNO XXXI - NOVEMBRE 2014GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE

n. 10NOVEMBRE

2014

CHI CI SALVERÀ?

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intro.2

Spett/le Redazione, a metà novembre è pervenuta nelle case la bolletta di Veritas (3° fattura 2014) attinente al numero di svuotamenti del rifiuto secco. Il mio nucleo familiare è composto da 3 persone, pertanto secondo il computo del nostro comune, sono previsti 115 svuotamenti; il comune scriveva nella lettera di maggio che il conteggio sarebbe partito dal 1° luglio. Nella bollet-ta, invece, sono conteggiati tutti i 115 svuotamenti pertanto si pa-gano anche quelli da gennaio a luglio, sebbene non fosse ancora in vigore la normativa comunale, pertanto come hanno potuto ve-rificare? Personalmente da luglio fino a novembre ho effettuato 21 svuotamenti. Perciò se una fa-miglia effettuasse solo 10 svuo-tamenti-anno pagherebbe tutti i svuotamenti previsti dal comune. Insomma un’ulteriore legnata sul groppone di chi si sforza nel ri-durre la quantità di rifiuti a favo-re di chi non se ne cura affatto. Sarei curioso, inoltre, conoscere il criterio di calcolo sia del conte-nuto minimo di ogni svuotamen-to (espresso in litri) sia del calcolo tariffario unitario. Inoltre in bol-

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Lettere al direttoreletta si pagano anche svuotamen-ti della frazione umida (anche se pochi). Una simile cifra (supera i 100 euro) rappresenta una stan-gata non da poco per un pensio-nato che sbarca il lunario. Spero di non essere l’unico a protestare. Ringrazio per l’attenzione.

Roberto

***Spett/le Redazione,non so se qualcuno ha già scritto, ma visto che avete trattato l’argo-mento e pubblicato una mia lette-ra, io non mi fermo fino a quando il Comune non da risposte e chia-rimenti ulteriori, sul problema dei costi dell’asporto dei rifiuti.Dalla fattura sembra che il Comu-ne faccia pagare sia il svuotamen-to effettivo, sia quello che secon-do il Comune io dovrei aver fatto! Urge chiarimenti, perchè con tut-ti questi aumenti se, il Comune o Roma, vogliono gli intesto il mio immobile così si pagano tutte le tasse relative alla casa, perchè per una famiglia media sono diventa-te insostenibili.Grazie per l’ospitalità, cordiali sa-luti

Marzia

Le ultime due lettere dei nostri lettori evidenziano il diffuso malumore crea-to dal nuovo sistema di misurazione e contabilizzazione del servizio di raccol-ta e smaltimento rifiuti.Il nuovo sistema è stato voluto dalla amministrazione Fragomeni per non inserire la TARI nel bilancio comunale per ottenere dei benefici in termini di

Caro direttore, ringraziando per l’ospitalità offer-ta ai lettori, ne approfitto per fare un’osservazione al signor Maurizio Ballan, intervenuto in questa rubrica nel n° 9 del mese di ottobre. Sono un piccolo commerciante con attività nel comune di Santa Maria di Sala, orgo-gliosissimo di essere veneto, meno di essere amministrato da politici che recentemente si sono lasciati scap-pare addirittura, certamente per irre-sponsabilità e ignoranza, l’occasione di fare di Venezia la capitale europea della cultura (e chi se non Venezia può vantare questo riconoscimento?), pri-vilegiando comunque la storica, bella e artistica Matera; che delle sette città venete non riescono a dare ad ognu-na una loro specificità, favorendo così la concorrenza tra loro annullan-dosi a vicenda, e per aver bisogno di cinque enti per gestire le autostrade del Veneto anziché una sola per ri-durre i costi di gestione e di stipendi, specie a quelli dei dirigenti. Che stu-diosi si siano occupati del problema “Veneto Stato”, nessuno ne dubita, resta da vedere piuttosto se questi studiosi siano arrivati a stabilire che “Sì, il Veneto Stato s’ha da fare”. Non credo che ci sia barba di politico, eco-nomista, o studioso che sia, che possa asserire una mostruosità del genere.

La Svizzera? Beh, non facciamo pa-ragoni, perché questi sono sempre odiosi. Mi sa dire piuttosto perché l’America ha scelto di costituire gli Stati Uniti? Molte delle nazioni che li costituiscono non erano forse capaci di gestirsi da sole? Ma evidentemente l’unità fa la forza. Altiero Spinelli, Er-nesto Rossi e Eugenio Colorni, idea-tori del Manifesto di Ventoténe prima, e De Gasperi, Adenauer e Schuman poi (questi sono gli statisti), perché hanno voluto l’Europa? Molti dei pa-esi arabi, perché si sono consorziati nell’Unione Araba? Ed anch’io, nel mio piccolo, allo scopo di combattere la concorrenza ho dovuto aderire ad un gruppo d’acquisto per poter esse-re competitivo. Il Veneto no. Il Veneto, pur riconoscendo tutte le sue grandi virtù imprenditoriali, sarebbe capa-ce di fare da solo, magari adottando quella che prima del 2002 chiamava-mo la “liretta”, per la quale saremmo costretti ad aggiornarne il valore ad ogni stormir della fronda germani-ca, cinese, giapponese e americana? Quindi è l’unione che fa la forza non la divisione o l’autonomia. Le batta-glie per acquisire eventuali diritti, si combattono dall’interno dei grandi contesti, non uscendone.

Carlo Petrin

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Caro direttore, consentimi di esternare alcuni miei pensieri senza pretese ma che spero suscitino qualche riflessone nei nostri lettori.Io da tempo mi sto interrogando su questa crisi globale (finanziaria, eco-nomica e di valori) che da tanti, troppi anni attanaglia il nostro Paese.Un tempo, quando anche allora non riuscivamo ad intervenire efficace-mente sul “sistema paese”, per gua-dagnare competitività sui mercati mondiali ed esportare i nostri prodotti e per garantire un adeguato livello di welfare si ricorreva alla svalutazione della lira e all’indebitamento.Oggi non possiamo più fare né l’una né l’altra cosa. La gabbia dell’euro/Europa ci ha sottratto questi due fon-damentali strumenti di manovra. Ci siamo trovati, in piena ed incontrolla-ta globalizzazione, fuori mercato, non più in grado di competere. Il mondo corre (anche se piano) e noi ci siamo prima fermati ed ora facciamo addirit-tura dei passettini indietro.Non riusciamo a ridurre l’insostenibi-le peso del costo dello Stato (ministe-ri, Regioni, Provincie, Comuni ecc..). Noi paese trasformatore abbiamo un costo dell’energia superiore del 30% dei nostri competitori così come il co-sto del lavoro gravato com’è da mille imposizioni contributive e fiscali.Non potendo guadagnare competi-tività attraverso la svalutazione della moneta, non riuscendo ad interveni-re sugli altri fattori di costo (sistema paese ed energia) gli ultimi governi e soprattutto quest’ultimo cosa hanno fatto e stanno facendo?? svalutano il lavoro e le pensioni.Ma la ricetta: “più poveri per essere più competitivi” è davvero la sola me-dicina che ci può far guarire? Dopo le delusioni dei governi di tutti i colori gli italiani si vedono ora affida-ti all’astro nascente di Renzi, brillante affabulatore, impostosi al governo del Paese con metodi non proprio orto-dossi grazie anche al consenso di un capo dello stato che sta tentando in

tutti i modi di salvare la baracca. E in questa situazione, io che non ho certo né fede né cultura di sinistra, per la prima volta in vita mia sento di do-ver “tifare” CGIL e quella visione del mondo superata dalla storia che essa rappresenta. Tuttavia rimane, pur-troppo, l’unica opposizione al “quasi regime” imposto dal loquace toscano. Per necessità più che per convinzione la gran parte della nostra classe diri-gente si è subito affrettata a “soccor-rere il vincitore” ed il suo governo di giovani, belli e rampanti. Un governo di principianti che collezionano brut-te figure ma che non fanno ombra al capo a parte il vecchio Padoan che deve spendersi per garantire l’Eu-ropa. E tifo CGIL non perché voglia conservare tutto come è ma perché è l’unico contrappeso all’esecuti-vo che si nutre di annunci, che deve fare, fare, fare e sta combinando dei pasticci inimmaginabili se e quando tutto quanto annunciato si realizzasse. La “piazza” rimane ormai la sola con-creta opposizione ad un governo che esprime solo politiche populiste atte a

“Non sono di sinistra, ma mi sento di “tifare” CGIL

conseguire prioritariamente un mini-mo di consenso elettorale (40% si ma di quei pochi che vanno ancora a vo-tare!). Provvedimenti che certamente non redistribuiscono più equamente il reddito e i sacrifici fiscali, che stanno schiacciando il ceto medio verso la po-vertà, che non aiutano i veri poveri e non toccano i veri ricchi.Ed in questo scenario speriamo che non si arrivi alla disgregazione dell’Euro od alla nostra fuoriuscita dal sistema. Il ritorno alla moneta nazio-nale sarebbe un disastro inimmagina-bile soprattutto per il lavoro dipen-dente perché una lira deprezzata del 20-30% sul valore attuale dell’euro fa-vorirebbe certamente le nostre espor-tazioni ma anche una forte inflazione da cui il ceto medio a reddito fisso non potrebbe difendersi, sempre che non si pensi di non pagare il debito pub-blico e chiudersi in un regime di au-tarchia.Un’altra soluzione ci sarebbe, secondo i venetisti: restare nell’euro ed uscire dall’Italia. Ma questa è un’altra storia.

Giovanni Vanzetto

patto di stabilità e per consentire alle aziende di scaricare l’IVA della fattura-zione del servizio.Nessuno aveva imposto questa scelta tanto più che già era stato raggiunto l’obiettivo del 70% di raccolta diffe-renziata (cosa che si voleva ottenere col l’introduzione del sistema a calot-ta), bisognava, semmai, lavorare sulla qualità della differenziazione, (cosa che non si sta facendo e che la novità dei conferimenti minimi addebitati rischia di peggiorare).Comunque sia il sistema doveva risul-tare neutro, se ben gestito. Tanto si pa-gava prima, tanto si paga ora a parità di conferimenti. E così teoricamente, almeno per le famiglie, dovrebbe esse-re. Lasciando perdere il pasticcio della quota fissa, quota variabile ecc. la som-ma delle bollette del 2014 non dovreb-be essere molto dissimile dalla somma di quelle del 2013.Il discorso cambia per le aziende che, invece, si trovano, in alcuni casi, a pa-gare un conto molto più salato di quel-lo già pesante del 2013 e questo perché (sembra di capire) quest’anno qualcu-no paga di meno. E se qualcuno paga di meno qualche altro dovrà pagare di più visto che il conto complessivo non cambia.Il problema nasce dalla gestione del cambiamento perché le comunicazioni al Consiglio Comunale ed ai cittadini parlavano di avvio progressivo, speri-mentale e con inizio dal 1° luglio 2014. Perché è stato addebitato il numero minimo di conferimenti dal 1° di gen-naio?? La stessa cosa vale per le aziende che si vedono addebitato un numero mini-mo di svuotamenti di contenitori anche molto voluminosi (non utilizzati o semi-vuoti) con bollette spropositate rispet-to a quanto pagato nel 2013 e soprat-tutto rispetto a quanto conferito visto che gran parte dei rifiuti prodotti sono carta/cartone o rifiuti speciali trattati a parte.Sull’argomento il consigliere Giovanni Vanzetto il 24 novembre ha presentato una interrogazione urgente al sindaco il quale, però, si è riservato di rispon-dere nel prossimo consiglio ma facen-do intendere che va tutto bene e che questo sistema ha portato maggiore equità.

Lettere al direttore

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Il 26 settembre scorso, alla presen-za di oltre cinquecentocinquanta spettatori, si è esibito nel parco del-la imponente Villa Farsetti di Santa Maria di Sala “Bohemiaviva”.E’ questo un duetto argentino co-stituito dalla bella Andrea Mottura (voce) e da Luis Lujan (voce e chi-tarra) che dopo una lusinghiera tournèe in Messico ed Argentina è approdato in Italia per farci gusta-re la qualità della sua musica.Durante il concerto durato circa due ore sono stati proposti brani in spagnolo, inglese, italiano con canzoni che hanno riportato in America, Francia, Italia, Argenti-na, Cuba; pezzi musicali conosciuti ed inediti che hanno riscosso un successo totale col pubblico ad ap-plaudire in piedi.Insomma un evento musicale po-che volte visto a Santa Maria di Sala.“Un qualcosa di inedito, un qual-cosa che in Italia non c’è stato. Abbiamo la fortuna d’avere questi magnifici artisti molto conosciuti in America Latina che meritano la no-stra ammirazione” ha detto testual-mente il sindaco in avvio di serata. Per non fare il solito spettacolo con

Il duo “Bohemiaviva” incanta il pubblico di Villa Farsetti

gli artisti sul palco ed il pubblico ad ascoltare, al concerto è stata abbinata una degustazione di vini di una nota cantina di Breganze e l’opportunità di una romantica “cena al lume di candela” prepara-ta dal servizio catering di un pre-stigioso ristorante di Camposam-

piero.Un ringraziamento per la bella se-rata va agli artisti, agli sponsor che hanno reso possibile il concerto, al comune di Santa Maria di Sala che ha dato in uso la bellissima Vil-la Farsetti e a Televenezia che ha coperto l’evento con le sue teleca-

mere.Chi volesse saperne di più su “Bohemiaviva” può andare su Fa-cebook, You Tube e gli altri social network o contattarli al 3471668762 o su Whats App al [email protected] - www.bhoemiaviva.com

La stagione, quest’anno, è stata particolare. Molta pioggia e gior-nate buie hanno caratterizzato il fine estate e l’autunno. Nonostan-te questa situazione deprimente, la voglia di fare festa e di mante-nere la tradizione ha prevalso. Così domenica 9 Novembre 2014, a Sant’Angelo, si è consumata la Festa di San Martino. All’aspetto religioso della giorna-ta si è unita la “castagnata”.Al mattino sul sagrato ha avuto luogo la vendita dei dolci classici di San Martino e al pomeriggio,

dopo la proiezione di un film di animazione per i più piccoli, l’in-trattenimento davanti alla chiesa era rappresentato da musica e ci-barie varie. Immancabili le castagne, frutto autunnale. Tra una chiacchiera e l’altra degli adulti, il vocio festoso dei bambini, la musica e il soste-gno delle consumazioni, e la buo-nissima cioccolata calda, si è con-sumata la serata e tutti contenti siamo tornati alle nostre case.

P.B.

A Sant’Angelo il S. Martinoarriva tra musica e castagne

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Quando si va a vedere uno spet-tacolo di qualsiasi tipo ci si aspetta sempre il gran finale. A Caltana, quest’anno, al termine della sagra “Tersa de Otobre”, il pubblico giunto per la serata con-clusiva è stato omaggiato con uno spettacolo straordinario sia per la maestosità sia per la sua unicità. La compagnia autrice delle “Fon-tane Danzanti”, magiche combina-zioni di giochi d’acqua, fuoco, mu-sica, luci e colori, è DOMINICI’s, apparsa anche nella trasmissione televisiva “ITALIA’s got talent”. Questo gruppo di artisti ha saputo stupire i presenti e lasciarli a bocca aperta. Anche questa volta la fortu-na ha aiutato gli audaci che, nono-stante le intemperie fossero vicine e probabili, non hanno desistito dall’intento e hanno completato lo

show. Un grande grazie è stato rivolto

dai presenti attraverso un lungo applauso alla compagnia e alla sua

A Caltana, fontane di luci hanno omaggiato il grande pubblico della sagra “Tersa de Otobre”

esibizione.

Domenica 21 settembre sono entrate a far parte della chiesa di Dio, Alice, Carolina e Grace per iniziare un cammino di fede e santità.Accolte dalla comunità cristiana di Veternigo il parroco don Paolo le ha battezzate con l’acqua e lo Sprito ricordando che il Battesimo è il punto di partenza di un cammino verso Dio, che dura tutta la vita, un cammino di conversione.

Battesimo Comunitarioa Veternigo

La piccola Sofia Bertolin, nata il 28 Febbraio 2014, ha ricevuto il Santo Battesimo il giorno 16 Novembre nella chiesa di Scaltenigo. L’hanno festeggiata mamma Katia e papà Andrea,

la madrina Maristella, i nonni, i parenti e gli amici più cari.

Battesimo anche per Sofia

Bertolin

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Alla fiera di Veronai cavalli di S. Angelo

Quanti sanno che in centro a Sant’Angelo opera ancora una pic-cola storica azienda agricola inte-stata a Gioppato Ferdinando che assieme al figlio Maurizio ed alla nuora Mara continuano ad allevare con passione grande quanto all’im-pegno richiesto alcuni cavalli della razza da Traino Pesante Rapido, grosse bestie che raggiungono gli otto-nove quintali ma che sono do-cili ed affettuose come cagnolini?Noi lo abbiamo scoperto solo ora quando Unna e Gloria, madre e fi-glia, si sono messe in mostra alla 116° edizione della Fiera Cavalli di Verona regalando una grande sod-disfazione a chi con tanto impegno li alleva.Gloria, presentata da Emily Mar-cato, si è classificata 3° al concorso morfologico Nazionale della cate-goria puledre (18 mesi), mentre la madre Unna ha fatto bella figura al CAITPR SHOW, tenutosi nel padi-glione 10 di Italiaalleva, montata a sella e a pelo da Marco Fabris ed attaccata in “arbalette”.Unna ha anche partecipato con

il gruppo “Equites” alla finale di Talenti&Cavalli, tenuta nel ring d’onore del Gallo D’oro (padiglio-ne 8), ottenendo una lusinghiero quarto posto.Equites è un gruppo di ragazzi nato tra i banchi della scuola (Isti-tuto Tecnico Agrario Duca degli Abruzzi di Pd) e cresciuto grazie

Dall’8 dicembre all’11 gennaio 2015 a Caselle de’ Ruffi sarà esposta a una grande rassegna di presepi promossa dall’Associazione cultu-rale “Vita in Piazza” in collaborazio-ne con il Comitato Festeggiamenti e il Circolo NOI San Giacomo che curerà il servizio ristoro.L’organizzazione si era attivata da mesi per rendere l’allestimento pronto per l’inaugurazione con ol-tre 300 opere partecipanti.I vari presepi sono stati sistemati nel capannone a nord della Chiesa, protetti dal freddo e dalle intem-perie riscaldati con stufe apposi-

tamente sistemate per rendere più accogliente l’ambiente.L’inaugurazione si svolgerà alla pre-senza delle autorità lunedì 8 Dicem-bre alle ore 15:00.Questa rassegna ha ricevuto anche la benedizione apostolica del Santo Padre, Papa Francesco, verrà espo-sta all’interno della rassegna. Apertura al pubblico con entrata libera secondo la locandina allgata: tutti i giorni festivi dalle ore 9:00 alle ore 12:30 e dalle ore 15:00 alle ore 19:30, tutti i Sabato e i feriali pro-grammati, al pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 19:30.

Babbo Natale dopo aver ricevuto le letterine consegnerà i doni ai ri-chiedenti Domenica 21 Dicembre dalle ore 8:30 alle ore 12:30 davanti la chiesa.Dal giorno di Natale in poi sarà pos-sibile vedere in video tutte le ope-re di presepio costruite nelle varie famiglie del paese che aderiranno all’iniziativa “Un presepe in ogni famiglia”. Martedì 6 Gennaio “Se brusa a vecia” come ogni anno, il Comitato Festeggiamenti della par-rocchia, si sta organizzando per far divertire e stupire tutti.

Il Presidente Angelo Pegoraro

Esposti a Caselle oltre trecento presepi Natale ricco di iniziative per ogni gusto

alla grande passione comune per i cavalli.Passione che questi ragazzi vo-gliono trasmettere a chi è attratto dall’affascinante mondo del cavallo attraverso spettacoli equestri (an-che privati in occasione di matri-moni, compleanni, intrattenimenti ecc) e addestramenti (attacchi/sel-la).Per chi volesse approfondire la conoscenza di questo mondo di zoccoli e criniere e conoscere l’Equites può contattare l’A.S.D. Maremma cavallo, via Ca Ballo 30, Gambarare di Mira al cell. 3343267838-Ilaria.

APERTUREMartedì 9 Dicembre

ore 15:00 - 17:30

Venerdì 12 Dicembre ore 15:00 - 19:30

Sabato 13 Dicembre ore 15:00 -19:30

Domenica 14 Dicembre ore 08:30 12:30 - 15:00 19:30

Martedì 16 Dicembre ore 14:30 - 17:30

Venerdì 19 Dicembre ore 15:00 - 19:30

Sabato 20 Dicembre ore 15:00 - 19:30

Domenica 21 Dicembre ore 08:30 12:00 - 15:00 19:30

ore 09:00 - 12:30 Babbo Natale consegnerà i regali ai bambini

Mercoledì 24 Dicembre Vigilia di Nataleore 15:00 19:30 - 21:00 24:00

Giovedì 25 Dicembre Santo Nataleore 08:30 12:00 -15:00 19:30

Venerdì 26 Dicembre Santo Stefano ore 08:30 12:00 - 15:00 19:30

Sabato 27 Dicembre ore 15:00 - 19:30

Domenica 28 Dicembre ore 08:30 12:00 - 15:00 19:30

Lunedì 29 Dicembre ore 15:00 - 19:30

Martedì 30 Dicembre ore 15:00- 19:30

Giovedì 01 Gennaioore 15:00 - 19:30

Venerdì 02 Gennaioore 08:30 12:00 - 15:00 19:30

Sabato 03 Gennaioore 15:00 - 19:30

Domenica 04 Gennaioore 08:30 12:00 - 15:00 19:30

Martedì 6 Gennaio Epifaniaore 08:30 - 19:30

ore 14:30A CURA DEL COMITATO FESTEGGIAMENTI di Caselle de’ Ruffi

“BRUSA A VECIA”

Si bruceranno tutte le cattiverie del passato, per tutti vin brulè, pinsa, panettone, un po’ di freddo e tanta amicizia e solidarietà con

l’augurio di un anno migliore di quello appena trascorso.

Sabato 10 Gennaioore 15:00 - 19:30

Domenica 11 Gennaio Battesimo di Gesùore 08:30 12:30 - 15:00 19:30

Lunedì 22 Dicembreore 15:00 - 19:30

Martedì 23 Dicembreore 15:00 - 19:30

Lunedì 8 Dicembre

ore 08:30 apertura rassegna dei Presepi e mercatino di Natale

ore 15:00 inaugurazione della manifestazione con le autorità

ore 09:00 12:30 - 14:00 19:00

Babbo Natale con la grande slitta aspetta tutti i bambini per ricevere le letterine di Natale ! ! !

APERTUREMartedì 9 Dicembre

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Martedì 16 Dicembre ore 14:30 - 17:30

Venerdì 19 Dicembre ore 15:00 - 19:30

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Mercoledì 24 Dicembre Vigilia di Nataleore 15:00 19:30 - 21:00 24:00

Giovedì 25 Dicembre Santo Nataleore 08:30 12:00 -15:00 19:30

Venerdì 26 Dicembre Santo Stefano ore 08:30 12:00 - 15:00 19:30

Sabato 27 Dicembre ore 15:00 - 19:30

Domenica 28 Dicembre ore 08:30 12:00 - 15:00 19:30

Lunedì 29 Dicembre ore 15:00 - 19:30

Martedì 30 Dicembre ore 15:00- 19:30

Giovedì 01 Gennaioore 15:00 - 19:30

Venerdì 02 Gennaioore 08:30 12:00 - 15:00 19:30

Sabato 03 Gennaioore 15:00 - 19:30

Domenica 04 Gennaioore 08:30 12:00 - 15:00 19:30

Martedì 6 Gennaio Epifaniaore 08:30 - 19:30

ore 14:30A CURA DEL COMITATO FESTEGGIAMENTI di Caselle de’ Ruffi

“BRUSA A VECIA”

Si bruceranno tutte le cattiverie del passato, per tutti vin brulè, pinsa, panettone, un po’ di freddo e tanta amicizia e solidarietà con

l’augurio di un anno migliore di quello appena trascorso.

Sabato 10 Gennaioore 15:00 - 19:30

Domenica 11 Gennaio Battesimo di Gesùore 08:30 12:30 - 15:00 19:30

Lunedì 22 Dicembreore 15:00 - 19:30

Martedì 23 Dicembreore 15:00 - 19:30

Lunedì 8 Dicembre

ore 08:30 apertura rassegna dei Presepi e mercatino di Natale

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ore 09:00 12:30 - 14:00 19:00

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Anche quest’anno, la Parrocchia di Caselle intende festeggiare l’avven-to attraverso la musica, cercando co-munque di non dimenticare i problemi della vita reale. Il mistero del Natale è legato all’attesa, all’esperienza del tempo necessario affinché le forze di vita e di luce afferrino e trasformino tutta la creazione, incoraggiando cia-scuno a trovare la propria via verso il Natale ed a creare le forme più adatte per coronare la nascita del Bambino Gesù. Per questi motivi e non solo, in quanto è ormai tradizione consolidata, sabato 20 Dicembre alle ore 20,30 si terrà, nella chiesa Parrocchiale di Ca-selle, un concerto dal titolo “I SUONI DELL’AVVENTO”, dove sarà eseguito

un ricco programma, con brani di al-cuni fra i più celebri compositori, qua-li: Bellini, Brahms, Caccini, Gounod, Gruber, Handel, Lorenc, Massenet, Mozart, Puccini, Respighi, Schubert e Vivaldi. Ad interpretare il concerto sa-ranno il mezzosoprano di fama inter-nazionale Lyudmila Dobreva (reduce da alcuni concerti all’estero) ed alcuni dei suoi allievi della scuola di musica, accompagnati al pianoforte ed all’or-gano dal M° Giovanni Ferrari e dal M° Mario Trevisan ed al flauto dal M° Sa-muele Masetto. Naturalmente l’ingres-so è libero e, data l’importanza degli interpreti e dei brani, siete tutti invitati a partecipare.

Giancarlo Zamengo

Il concerto “Suoni dell’Avvento”introduce il Natale a Caselle

È tradizione che, nel periodo di fine anno, l’Associazione di Volontariato “MANO AMICA” Onlus, in collaborazione con il CRAL – Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori dell’Ospe-dale di Mirano e con il patroci-nio del Comune di Santa Maria di Sala, organizzi il “CONCERTO DI FINE ANNO”, nella Sala Tea-tro “Sandro Pertini”, per sabato 27 Dicembre alle ore 20,30 con ingresso gratuito. A fare gli onori di casa il coro del CRAL dell’Ospedale di Mirano diretto dalla M° Isabella Balde-schi, il quale si cimenterà in un particolare repertorio natalizio. Ospiti della serata saranno il coro “La Gerla” di Spinea diretto dal M° Luigi Gomirato ed il coro “L’eco delle Valli” dell’Altopiano di Asiago (VI) diretto dal M° An-drea Pinaroli. L’invito a partecipare è rivolto a

Concerto di fine anno in sala “Pertini”con tre cori della tradizione popolare

tutti.Sarà una bella serata di musica, incastonata nel contesto delle festività natalizie, a cui nessuno dovrebbe mancare.

G.Z.

Nella foto in alto: il Coro “L’eco delle Valli” dell’Altopiano di Asiago. Sotto il Coro “La Gerla” di Spinea diretto da Luigi Gomirato

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Il Dipartimento Politiche e Co-operazione Internazionale della Regione del Veneto, sotto la gui-da del Dott. Diego Vecchiato, ha organizzato il 25 Novembre 2014, a Mestre, un interessante Conve-gno sul tema: CROAZIA PAESE PARTNER PER IL VENETO.Un tema più che interessante e attuale, considerate le notevoli risorse che la Comunità Europea sta mettendo a disposizione della Croazia per finanziare progetti di sviluppo.L’Associazione Lesina, che svolge attività di promozione dei rap-porti economici e culturali tra Italia e Croazia, sempre interes-sata ad ogni forma di conoscenza e miglioramento operativo, era presente con Paolo Bertoldo, Pre-sidente, Tudor Matteo che cura i rapporti Diplomatici e Primo Ber-toldo della Direzione.Dopo i saluti dell’Assessore Re-gionale al Bilancio, Roberto Ciam-bretti, il Convegno è entrato nel cuore del tema con gli interventi dell’Ambasciatore di Croazia, Da-

mir Grubisa, e dell’Agenzia per gli Investimenti e la Competiti-vità della Croazia, Zdenko Lucic. L’Ambasciatore Damir Grubisa ha evidenziato come il cammino intrapreso dalla Croazia verso la Comunità Europea sia irreversi-bile e rappresenti un grande sfor-

zo per avvicinare il suo Paese alle altre realtà Europee. Per questo, i Fondi Strutturali messi a disposi-zione dalla UE saranno molto utili e incentivanti.Zdenko Lucic, nel suo intervento, ha dettagliato, con dati attuali, i vari settori sui quali le risorse saranno indirizzate e sui quali sa-ranno attivi i progetti di sviluppo.Diego Vecchiato, che conduceva i lavori del Convegno, ha ribadito il ruolo assolutamente importante e prioritario di Venezia nei riguardi della Croazia, alla quale è lega-ta da antichi, robusti e profondi rapporti di storia e amicizia, oltre

La Croazia è un partner importante per il Veneto

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che di vicinanza. Ben giustificato, quindi, il coinvolgimento di Vene-to Promozione e Veneto Sviluppo, presenti al Convegno.In un momento di cordiale con-versazione abbiamo chiesto all’Ambasciatore Damir Grubisa quale fosse il suo personale pen-siero sull’attuale situazione e sulle prospettive di sviluppo della Cro-azia. La Croazia, ci ha detto l’Am-basciatore, sta vivendo, al pari di molte altre Nazioni Europee, le difficoltà dovute alla disoccupa-zione, alla burocrazia e ad altri aspetti tutti interni alla Croazia, ma nell’Establishment Croato è ben radicata la convinzione che la strada intrapresa sia la più idonea a portarla pienamente in Euro-pa. Sono, quindi, ben giustificati i Fondi Europei per lo sviluppo della Croazia e noi siamo ottimisti circa i buoni risultati attesi.Concordiamo pienamente e au-spichiamo che la Croazia sia, al più presto, in perfetta sintonia con l’Europa perché il benessere economico è uno degli elementi che favorisce il buon rapporto fra i Popoli e, in definitiva, la Pace.

P.B

Il tavolo dei relatori L’Ambasciatore Damir Gribisa

Da sinistra Paolo Bertoldo, l’Ambasciatore Damir Gribisa e il dott. Matteo Tudor

L’Ambasc ia to re Damir ha detto che: “Il cammino intra-preso dalla Croazia verso la comunità Europea è irrever-sibile e rappresenti un grande sforzo per avvicinare il suo Paese alle altre realtà Europee.

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Domenica 30 Maggio i cinquantenni di Veternigo: Giovanni, Melania, Ste-fano Bolzonella, Marcella Beccaro, Marco Bruseghin, Lorenza Cazzin, Giuliano Ceccato, Emanuela Raffa-ella Coletto, Pierina Golfetto, Monica Longhin, Nadia Malvestio, Adriano Menegale, Paola Muffato, Roberta

Pagiaro, Chiara Scapin, Massimilia-no Simionato, Walter Stevanato, Die-go Tosatto, Lorena Zanella, si sono ritrovati nel pub Sherwood di Salza-no per trascorrere una serata in alle-gria. L’occasione è stata ghiotta per ricordare i momenti piacevolmente trascorsi assieme.

Feste di classeCinquantenni di Veternigo

Sabato 10 ottobre ci siamo ritrovati in 30 compagni delle sezioni A e B delle elementari di Veternigo classe 1967, presso il ristorante 5 Colonne di Mira-no, perchè proprio lì lavora una di noi.Dopo diverse ricerche e tempo dedica-to, il desiderio di rivederci ha appagato in pieno la nostra fatica con alcuni che non ci si è mai persi di vista, ma per la gran parte non ci si vedeva da 37 anni!Dopo qualche momento di incertezza, per le pancette, per i capelli bianchi o tinti di rosso, ci siamo tutti riconosciuti sentendo la voce o dalle espressioni del viso, non siamo poi cambiati così tanto, anzi, sedendoci al tavolo, ci sembrava di

essere seduti tra i banchi di scuola.Gran parte della serata è trascorsa tra risate, ricordi e scherzi pensando ai bei anni passati assieme con le poche e semplici cose che avevamo e facendo qualche riflessione sull’attualità.L’allegra serata l’abbiamo conclusa con un bel brindisi e l’augurio di rive-derci al prossimo “appello”.Attraverso questo giornale salutia-mo chi non ha potuto partecipare e ringrazio quelli che hanno partecipato offrendo l’opportunità di rinverdire tanti bei ricordi passati.

M.M.

Quarantasettenni di Veternigo

A STIGLIANO I SESSANTENNI E I SETTANTENNI HANNO FESTEGGIATO INSIEME

I sessantenni e i settantenni di Stigliano hanno festeggiato tutti assieme presso il risto-rante da Ciano (ex Desman) a Stigliano. Una grande festa che ha radunato 110 parte-cipanti grazie all’interessamento di Roberto Girardello, Oscar Boesso, Ligio Girardello. Fotografo della serata Lucio Girardello.Tanta allegria e tra una foto e l’altra, gli evviva gli applausi e battimani c’è da racconta-re anche la competizione degli omaggi floreali alle Signore. Roberto e Oscar avevano comperato delle confezioni di tre rose rosse mentre Ligio dei vasi di ciclamini bianchi.Un’amica di Ligio, prima di entrare in ristorante vede i ciclamini ed esclama: “Ligio! Li

hai presi bianchi?” “Eh si... - risponde Ligio.... adesso il bianco è di moda”.“Ma nooo! - i ribatte l’amica - in queste occasioni ci vogliono quelli rossi” .Allora Ligio ritorna dal fiorista e cambia i ciclamini con quelli rossi. Di ritorno al ristoran-te Ligio vede le confezioni di rose rosse per le sessantenni e pensando che il suo omaggio floreale fosse poco gradito, senza pensarci due volte, con la generosità che lo contrad-distingue, acquista anche un mazzo di rose rosse da un pakistano, arrivato al ristorante per vendere fiori ai clienti. E così Ligio dona alla sue compagne di classe un ciclamino e una rosa rossa. Un gran figurone! M.G.

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Sabato 8 e domenica 9 Novembre 2014 si è svolta, presso il Castel-lo di Stigliano, la 4° edizione di “Sposi e non solo”. Preparato con professionalità, passione e amorevole cura da-gli organizzatori Vasco Muffato e Otello Calzavara, l’evento era molto atteso in quanto, diversa-mente dalle precedenti edizioni, quest’anno, si è svolto al Castello di Stigliano, che rappresenta una valida risorsa storico-culturale del nostro territorio. Anche per la pubblicizzazione della manifesta-zione si sono impiegati gli efficaci e potenti mezzi attuali della Net-work, quali Facebook, Twitter e altro, e il sito WEB. Le numerosissime prenotazioni di visita, effettuate preventivamen-te, hanno dato la dimostrazione dell’efficacia della rete nel divul-gare le informazioni.Il taglio del nastro è stato fatto dall’ex sindaco Paolo Bertoldo, sotto la cui Amministrazione è iniziata la prima edizione di “Spo-si e non solo”, e alla presenza de-gli Organizzatori, di molti Esposi-tori e di numerosi visitatori, si è potuto capire il grande interes-se creato in un vasto pubblico e principalmente alle future nuove coppie di sposi.Fin dall’apertura ufficiale della manifestazione si è avuto un flus-so continuo e a momenti molto intenso, di visitatori che, passan-do di stanza in stanza, rimaneva-no stupefatti dalle visioni di quan-to e come era esposto. Si potevano vedere e ammirare tutte le componenti che rendono un matrimonio regale. Anzitutto l’abito per la sposa e lo sposo, poi i gioielli personali e di completamento dell’abbiglia-mento, le bomboniere, i fiori, le pettinature e le acconciature, gli oggetti da regalo, proposte di ar-redamento e di mobili, proposte di ristorazione e catering, propo-ste di intrattenimento per bambi-ni e per adulti, proposte di spet-tacoli pirotecnici, proposte per il

“Sposi e non solo” trionfa al Castello di Stiglianoun successo della professionalità made in Italy

viaggio di nozze e… altro.Tutto quanto esposto nei vari spa-zi è stato predisposto in una se-quenza logica che dava alle future coppie, spesso accompagnate dai testimoni e da famigliari, e ai visi-tatori l’impressione di essere già dentro al matrimonio. Ad incrementare la piacevolez-za delle visioni erano la bellezza e la qualità di quanto esposto, la predisposizione e l’ambientazio-ne dei vari spazi e, non ultimo, l’entusiasmo dei responsabili nel

presentare i propri prodotti e le proprie proposte, spesso frutto di appassionato lavoro e di una continua ricerca del meglio.Ma il quadro della manifestazio-ne non sarebbe completo se non si considerasse la cornice su cui si è svolta: il Castello di Stigliano, gentilmente messo a disposizione dal proprietario Paolo Bertan.Era anche molto evidente nelle coppie di futuri sposi e nei visita-tori al termine del giro, la soddi-sfazione nell’avere ammirato tan-

te belle cose, oggetto dei propri desideri, della propria fantasia e dei propri sogni, così bene espo-ste e presentate in spazi molto lu-minosi che ne esaltavano le carat-teristiche.Al termine della manifestazione è d’obbligo uno sguardo di valuta-zione dei risultati che, a detta di tutti, non sono mancati.Il primo grande, fondamentale, risultato è stato la notevolissima partecipazione di coppie e di vi-sitatori. Molto al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Qualche espositore, alle prime ore del pomeriggio di domenica aveva già consegnato oltre 450 prospetti informativi e raccolto moltissime segnalazioni di inte-resse. Altro aspetto importante è avere evidenziato alcuni dei settori di eccellenza del nostro territorio: quello dell’artigianato, del terzia-rio e della piccola e media indu-stria.Settori i cui prodotti sono all’a-vanguardia e, spesso ai vertici, per qualità, creatività e tendenza, non solo in Italia e le cui iniziative meriterebbero la dovuta attenzio-ne da parte delle autorità istitu-zionali.Per gli espositori intervenuti, il bilancio di questa manifestazione è senz’altro molto positivo e ricco di prospettive. Tutti hanno apprezzato l’organiz-zazione e il luogo di svolgimento e hanno chiesto la programma-zione dell’edizione 2015. Molti hanno già prenotato la loro presenza e alcuni hanno auspica-to il prolungamento di un giorno di apertura rispetto all’attuale.Gli organizzatori, nel ringrazia-re tutti coloro che in vario modo hanno reso possibile la 4° edizio-ne di “Sposi e non solo”, stanno già lavorando per la prossima edizione che vuole essere ancora più bella e ricca di proposte utili per gli sposi e importante per l’e-conomia del nostro paese.

P.B.

Il taglio del nastro: da sx Otello Calzavara, Paolo Bertoldo e Paolo Bertan.

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La ricerca sperimentale del com-portamento ludico degli animali e dell’uomo da parte degli studiosi è iniziata intorno alla prima metà del secolo scorso; fino ad allo-ra gli scienziati ritenevano che il gioco fosse un fenomeno “poco serio” per prestarsi ad una tratta-zione scientifica. Intorno agli anni cinquanta i primatologi, invece, dimostrarono che il gioco, non solo può essere un serio oggetto di studio, ma che esso ha anche un ruolo centrale nell’evoluzione dei primati. Ad esempio, essi rile-varono che gli scimpanzé passano i primi 5 anni di vita ad osserva-re il comportamento degli adul-ti per poi incorporare i modelli comportamentali nei loro giochi, inoltre, nel montare e rimontare sequenze di comportamento, essi acquisiscono scioltezza e destrez-za nell’azione.In quegli anni anche due studiosi, che ancora tutt’oggi sono punto di riferimento per pedagogisti e psicologi, si occuparono del gio-co nello sviluppo del bambino: J. Piaget e L. S. Vygotsky. Secondo Piaget, l’intelligenza nel bambino si sviluppa attraver-so l’interiorizzazione delle azio-ni di adattamento nei confronti dell’ambiente circostante. Il bam-bino si succhia il pollice, afferra gli oggetti, gli agita, li lancia, ecc.; in questi comportamenti si pos-sono distinguere due momenti: uno di accomodamento in cui il

bambino si sforza di adattare il proprio comportamento all’og-getto ed impara un’azione nuova (es. quando matura l’opposizione pollice indice e comincia a pren-dere la tazza per il manico) e uno di assimilazione delle cose all’at-tività propria (es. quando appli-ca l’azione appresa per prendere qualsiasi cosa anche se non gli serve). È facile vedere un bam-bino intorno agli 9/10 mesi af-ferrare tutte le briciole, anche le più minute, sulla tavola, oppure aprire e chiudere tutti i casset-ti, salire gattonando da tutte le parti. Tutti questi comportamenti ripetitivi fatti solo per il piacere di farli, accompagnati da sorrisi e risate, senza lo scopo preciso di afferrare, aprire, salire ecc. servono solo ad acquisire padro-nanza nell’azione e mostrare a se stesso il proprio potere di adat-tare la realtà ai propri bisogni. Intorno all’anno e mezzo, al gio-co di esercizio si affianca il gioco simbolico: è il gioco del “far finta” che poi intorno ai tre anni diven-terà il “gioco dei ruoli” e durerà fino ai 7/8 anni ma anche oltre. Il gioco simbolico si diversifica e affina sempre più man mano che il bambino acquisisce la capacità rappresentativa, quindi la capaci-tà di imitare un comportamento visto fare in precedenza. Vedia-

mo un esempio. Un bambino en-tra in una stanza e trova una sca-tola con 2 leve; il bambino ci gira intorno, l’osserva, muove le due leve e scopre che queste emetto-no dei suoni; il bambino aziona per un po’ le due leve, poi prende delle macchinine, le posiziona vi-cino alla scatola, fa suonare una leva, da una spinta alle macchini-ne e le fa correre, dopo qualche secondo aziona l’altra leva e grida stop. Qui vediamo che il bambi-no all’inizio usa l’oggetto per la sua funzione di suonare ma poi lo assimila al suo gioco e lo usa come segnale di partenza per una gara che lui si è inventato. Nel gioco simbolico il bambino reinterpreta ciò che accade nella realtà e oggetti, azioni, situazioni presenti vengono utilizzati come simboli per rappresentare qual-cosa che non è presente ma che si può immaginare. Il simbolismo fornisce al bambino quel linguag-gio vivo, dinamico ed individuale che è indispensabile all’espressio-ne dei suoi sentimenti soggettivi per i quali l’uso del linguaggio risulta ancora inadeguato. Ecco che tali giochi mettono in grado il bambino di rivivere le proprie esperienze passate e contribui-scono all’appagamento dell’io in quanto diventano appagamento di desideri. Tali giochi non hanno

solo un aspetto affettivo; secondo Vygotsky “non esistono giochi senza regole”: ecco l’aspetto so-ciale del gioco. Quando una bam-bina immagina se stessa come madre e la bambola come figlia, seguirà scrupolosamente le rego-le del comportamento materno e ciò le servirà per acquisire delle regole di comportamento. Oltre alle regole imposte dai ruoli as-sunti, nel gioco c’è un’altra regola fondamentale: è quella dell’alter-nanza dei turni; infatti, se nel gio-co viene a mancare l’alternanza, i bambini litigano e il gioco finisce (proprio il contrario di quello che accade nei nostri talk show!). Il gioco svolge un ruolo chiave anche nello sviluppo cognitivo. Mentre all’inizio sono le cose a dettare ciò che il bambino deve fare (il bastone serve per battere), col passaggio al gioco simbolico egli agisce nell’ambito di una si-tuazione mentale (il bastone di-venta il cavallo, il fucile, ecc.). È qui che il bambino impara ad agi-re nell’ambito del regno cognitivo perché fa leva su tendenze e moti-vazioni interne e non sugli stimoli forniti dalle cose. Così costruisce il pensiero.Non possiamo dire che il gioco costituisca la forma predominan-te di attività per il bambino, ma è sicuramente la principale fonte di sviluppo negli anni che precedo-no la scuola e lui, senza conoscer-ne l’importanza, gioca.

Jean Piaget Lev Semënovič Vygotskij

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Ci sono pietre che risultano in-teressanti per il loro colore, altre per il valore e altre ancora per la storia che raccontano. E tutte tro-vano una loro collocazione tra gli amanti delle gemme e il pubblico dei curiosi. Ma ce ne sono altre che hanno il triste destino di ri-manere sconosciute o addirittura di essere, per così dire, diffamate, come nel caso dell’apatite. A dire il vero anche il sottoscrit-to è stato “ingannato”, ma questa non è una buona ragione per sca-gliarsi contro questa gemma. Per-ché se un colpevole c’è, ahimé, è proprio colui che scrive di pietre e leggende. Non è una vergogna, anzi. È forse una lezione per mol-ti, per dire che dai nostri errori possiamo imparare. E nel mio caso, oltre che da essi, ho potuto imparare da un amico ed esperto: Rajeev, che ormai avete imparato a conoscere anche voi.Ma veniamo alla storia di quest’in-ganno. Durante uno dei viaggi in cui mi trovavo a Bangkok avevo passato molto tempo con Rajeev il qua-le una sera, dopo un bicchiere di vino (forse uno di troppo), mi ave-va invitato ad accompagnarlo da

un collezionista di pietre. Accet-tai subito, vedendo davanti a me un’occasione più unica che rara. L’indomani andammo nella zona di Silom, una delle più trafficate di tutta la Tailandia, e, dopo esse-re rimasti imbottigliati per più di un’ora nel traffico cittadino, rag-giungemmo una vecchia bottega di gioielli. Fummo subito accolti con grande calore dal proprieta-rio, un vecchio con un turbante nero, che ci condusse nel retro, dove era già pronto un tavolino con delle tazze di té e un paio di pietre.Appena le vidi strabuzzai gli oc-chi. Non potevo crederci! Ave-vo davanti a me due “tormaline paraiba” bellissime! Ma la cosa sorprendente è che quell’uomo, il collezionista, se ne privò senza troppi problemi a un costo che io considerai ridicolo. Per tutto il tempo Rajeev non fece altro che ridere senza che io ne capissi il motivo. Fu soltanto a cena, seduti al solito ristorante che mi disse la verità.

“Caro amico, sei stato truffato. Tu credi di aver fatto un affare e in-vece lo ha fatto quel vecchio. Ma vista la cifra ridicola che ti ha spil-lato l’ho lasciato fare. Quelle che hai comprato non sono due tor-maline, ma due bellissimi esem-plari di apatite che non valgono un bel niente” e scoppiò a ridere.“Ma è impossibile! Guardale! E poi Apatite? E che pietra è?” chie-si con espressione inebetita.Allora Rajeev mi spiegò che si trattava di una pietra senza fama, miti o leggende. Una gemma che non era menzionata nemmeno negli schemi astrologici o in quel-li dello zodiaco. Mi disse poi che la parola “apatite” derivava dal greco “παταω” che ne indicava proprio la natura ingannevole. Perciò a questa gemma era stato attribuito questo nome: per la sua somiglianza a molte altre pietre preziose. “Però ha una qualità unica: è un potente guaritore. E soprattut-to è fonte di apprendimento e di ispirazione. E di sicuro da questa

a cura di Luca Novello

storia tu ricaverai sia l’uno che l’altro”.Guardai e riguardai le due pietre di un bellissimo colore “blu pi-scina” che tenevo in mano, , ma Rajeev mi spiegò che non dovevo farmi fuorviare, perché l’apatite si presenta in una gamma di tinte vastissime, che vanno dall’incolo-re, al rosa, al giallo, al blu e perfi-no al viola, e, proprio per questo, trae molti compratori in inganno, come era successo a me.Ci scherzammo su per tutta la sera, ma anche se aver speso quei soldi non era stato un grosso dan-no, quella notte non dormii bene. A pensarci oggi non ricordo nem-meno il motivo di tanto turbamen-to. Forse perché avevamo finito una bottiglia di vino, forse perché avevo mangiato troppo o forse perché ero stato fregato come un novellino. Tuttavia ciò che ricordo bene è la lezione che ne ricavai: non importa il valore che diamo alle cose che non conosciamo, purché da esse se ne ricavi un piccolo tesoro. E nel mio caso il tesoro è stato immenso, perché da quel giorno, dai miei errori, ho sempre cercato di imparare.

APATITE: non chiamatela“INGANNEVOLE”

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Il Codice della strada specifica dettagliatamene i diversi disposi-tivi di illuminazione e di segnala-zione visiva dei veicoli.I seguenti dispositivi hanno la funzione di identificare e di se-gnalare la presenza del veicolo:

· Dispositivi di illumina-zione della targa poste-riore;

· Luci di posizione anterio-re, posteriore e laterale;

· Luce posteriore per neb-bia;

· Luci di sosta;· Luci di ingombro;· Luci di marcia diurna;· Catadiottri.

I seguenti dispositivi hanno la funzione di illuminare la stra-da:

· Proiettori di profondità;· Proiettori anabbagliante;· Proiettori fendinebbia

anteriori;· Proiettore di retromar-

cia;· Luci d’angolo;· Proiettore di svolta

Inoltre il Codice della strada spe-cifica i diversi dispositivi da utiliz-zare durante la marcia, la fermata e la sosta dei veicoli a motore e dei rimorchi, sia nei centri abitati sia fuori di essi.

I veicoli a motore, fuori dei cen-tri abitati (anche su autostrade e strade extraurbane principali), durante la marcia devono usare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e luci d’ingombro.Sono previste eccezioni per i vei-coli di interesse storico e collezio-nistico.Al posto dei dispositivi sopra in-dicati, possono essere utilizzate le luci di marcia diurna.I ciclomotori, i motocicli, i tricicli e quadricicli devono usare tali di-spositivi durante la marcia anche nei centri abitati.Di giorno, fuori dei centri abitati si devono usare:

· Luci di posizione;· Luce della targa;· Proiettori anabbaglianti;· Luci d’ingombro.

Nei centri abitati di notte da mezz’ora dopo il tramonto e si spengono mezz’ora prima del sorgere del sole e anche di giorno in caso di scarsa visibilità (neb-bia, neve e forte pioggia)) si de-vono usare: le luci di posizione, luce della targa, proiettori anab-baglianti.L’uso dei proiettori a luce abba-gliante, è vietato, di norma, nei centri abitati. Tuttavia durante

a cura di Mario Garippo

Dispositivi di segnalazione e di illuminazione

la circolazione notturna e diur-na, anche all’interno dei centro abitati, i proiettori di profondità possono essere usati in modo in-termittente per dare avvertimenti utili al fine di evitare incidenti e per segnalare al veicolo che pre-cede l’intenzione di sorpassare.I conducenti dei veicoli a motore devono azionare la segnalazione luminosa di pericolo (lampeggio simultaneo di tutti gli indicatori di direzione):

· Nei casi di ingombro del-la carreggiata;

· Durante il tempo neces-sario a collocare e ri-prendere il segnale mobi-le di pericolo (triangolo), ove sia necessario;

· Quando per avaria il vei-colo è costretto a proce-dere a velocità ridotta;

· Quando si verificano im-provvisi rallentamenti e incolonnamenti;

· In tutti i casi in cui la fer-mata di emergenza co-stituisca pericolo anche momentaneo per gli altri utenti della strada

Tra gli altri dispositivi, sono com-presi gli indicatori di luminosi di direzione a luci intermittenti, che

servono a segnalare a gli altri utenti della strada che il condu-cente intende cambiare direzione verso destra o sinistra.L’uso degli indicatori è obbligato-rio per eseguire le manovre per:

· Immettersi nel flusso di circolazione;

· Cambiare direzione o corsia;

· Invertire il senso di mar-cia

· Fare retromarcia;· Svoltare a destra o sini-

stra;· Impegnare un’altra stra-

da o immettersi in un luogo non soggetto a pubblico passaggio;

· Entrare sulla carreggiata autostradale provenendo da una corsia di accelera-zione;

· Spostarsi nella corsia di decelerazione di uno svincolo autostradale;

· Uscire dalla carreggiata per effettuare una ferma-ta:

Le segnalazioni devono essere effettuate con sufficiente antici-po, devono continuare per tutta la durata della manovra e devono cessare quando sia completata.

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Via Giovanni XXIII, 11 30036 S. Maria di Sala (VE) Tel 3398192638

www.associazionelesina.org - mail: info@associazione lesina.org

libera associazione per i rapporti italo - croati

a cura dell’Architetto Paesaggista Elena Gardin

Preso il diploma, decisi di trasfe-rirmi in Gran Bretagna per per-fezionare il mio inglese: lavoravocome ragazza alla pari per una famiglia che viveva poco lontano dai Giardini Botanici Reali diEdimburgo, in cui spesso pas-segggiavo con i bambini di cui mi occupavo.Una fredda giornata di gennaio, durante una delle solite escursio-ni mattutine ai Botanics, vidiapparire all’improvviso sotto la chioma dei grandi alberi una macchia rosa, in lontananza.Incuriosita, mi avvicinai e fu allo-ra che mi avvolse un dolce, inten-so profumo dalle note speziate ,con una lieve memoria di chiodi di garofano.Il rosa dei fiori del Viburnum x bodnatense “Dawn” si stagliava

SUI RAMI NUDI DEL VIBURNO, NUVOLE DI FIORI

contro il fondo grigio-marronedegli arbusti spogli, donando all’angolo un’inaspettata “aria di primavera”, ancora più sorpren-denteconsiderato il periodo e le latitu-dini in cui mi trovavo.Il Viburnum x bodnatense “Dawn” ha fiori piccoli e tubulari, riuniti in infiorescenze globose rosapallido che invecchiando si fa più intenso e macchiato di bianco. L’elemento più spettacolare, oltreall’inaspettato periodo di firoitu-ra, è che i fiori spuntano sui rami nudi, prima che escano le foglie.Queste accompagnano ai toni verdi caratteristici piccioli rosso corallo ed in primavera emanano, sestrofinate, un forte odore di pepe-rone. Invece, nella fase autunnale il fogliame assume riflessi rameintenso.Questo Viburnum raggiunge a maturità circa i due metri e mezzo di altezza e si esprimeottimamente sia come pianta sin-gola che in gruppo, spesso affian-cata da altri arbusti sempreverdicome gli Osmanthus. Se dispone-te di un po’ di spazio, potete pian-tarne un gruppo di alcuniesemplari specialmente lungo i percorsi che frequentate: sapran-no ricompensarvi con generosità neimesi freddi, anche come rami da taglio per rallegrare la casa. Per un effetto più contemporaneo,posizionateli contro un muro in calcestruzzo o di colore antracite: l’effetto dei fiori contro il fondoscuro è assolutamente drammati-co. Le varietà di V. x bodnantense sono diverse: ad esempio, secercate invece toni più tenui, il “Charles Lamont” presenta fiori colore rosa più chiaro e minorsfumature.

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15years

L’8 novembre 2014 presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia - Facoltà di Stu-di Linguistici e Culturali Comparati, Cristina Isabel Sitta ha conseguito la laurea in Lingue, Civiltà e Scienze del Linguaggio con la tesi “Shakespeare’s Richard III and its filmic versions by Olivier and Loncraine: A Comparative Analysis”. Vivissime congratulazioni dal papà Fausto, dalla mamma Andrea, dal fratello William Patrick, dal fidanza-to Leonardo e da amici e parenti tutti.

Il 16 novembre il piccolo Jacopo Bettet-to ha festeggiato il suo secondo com-pleanno. Tantissimi auguri da mamma Ada, papà Simone e dal fratellino Fer-dinando.

Il 2 novembre 2014 è nato Filippo Gol-fetto. Lo annunciano con grande gioia la mamma Anita e il papà Mariano, i nonni , gli zii e i cuginetti.

Il 10 novembre 2014 Francesco Bovo ha spento la sua prima candelina. Buon compleanno da papà Alberto, mamma Andrea Giorgia, nonni, zii e amici.

Il giorno 9 ottobre 2014 Ilaria Fan-toni ha conseguito, con il punteg-gio di 110/110 e lode, la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’U-niversità degli Studi di Padova, discutendo la tesi “Il ruolo delle fasce nella sindrome di Civinini-Morton” con il Ch.mo Prof. Raffa-ele De Caro. Alla neodottoressa le congratula-zioni del papà Mario, della mam-ma Chiara, del fratello Daniele, dei nonni Marcello e Flora e di tutti i parenti ed amici.

Il 28 settembre Luciano Barizza e Zop-pellari Francesca hanno festeggiato il 50º anniversario di matrimonio. Feli-citazioni vivissime dalle figlie Adriana e Federica, dal genero, dalle nipoti Beatri-ce e Angelica, dai parenti e dagli amici.

anniversari

Il 26 Settembre 2014 Paola Dal Corso e Domenico Prosdocimi hanno festeggiato il 50° anniver-sario di matrimonio.Auguri vivissimi da parenti e ami-ci.

Il 29 Novembre 2014 Rina Cuogo in Toson ha compiuto 80 anni. Tantissimi auguri di buon compleanno dalle figlie, dai generi, dai nipoti e da tutti i parenti e gli amici.

lauree

L’8 Novembre 2014 Giulia Gaspa-rini ha conseguito la laurea Trien-nale in Economia del Turismo presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si congratulano il papà Fabio, la mamma Daniela, il fra-tello Edoardo, i nonni Luciano e Vittorina, Elena, i parenti e tutti gli amici.

Il 10 Ottobre 2014 Giulia Zanchin ha conseguito la Laurea Magistrale in In-gegneria Gestionale discutendo la tesi: “Applicazione delle tecniche C.P.M. al caso Safilo Group S.p.A.” con il Re-latore Ch.mo Prof. Giorgio Romanin Jacur, correlatore Ing. Alessandro Chiarpotto, presso l’Università degli Studi di Padova sede di Vicenza.Congratulazioni alla neo Dottoressa dal papà Mariano, dalla mamma Lidia, dal fratello Andrea, dal fidanzato Mar-co, dal nonno, dagli zii, cognati, cugini, tutti gli amici e colleghi di lavoro.

Il giorno 8 Novembre 2014, Sere-na Ruffatto ha conseguito la Lau-rea in Lingue, Civiltà e Scienze del Linguaggio con la valutazione di 110/110.Complimenti di cuore alla neo dot-toressa dai genitori Oriana e Vit-torino, dal fratello Marco, nonni, parenti e amici.

Venerdì 5 dicembre 2014 Marco Sel-la ha conseguito il Master Universi-tario in Commercio, Fiscalità ed Ar-bitrato Internazionale / International Bussines, Arbitration and Tax Law presso la sede di Treviso dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.Si congratulano i genitori Arianna e Pierluigi, la sorella Federica, i nonni, amici e parenti tutti.

Il giorno 5 dicembre la piccola Giada Bettin ha compiuto i suoi primi 5 anni! Tantissimi auguri da Mamma Silvia, Papa’ Daniele, nonni Carmen, Gianpie-tro, Maria e Francesco, zii e cuginetti!!

Il 29 novembre il nonno Oliviero Bugin ha spento 72 candeline. Tantissimi au-guri da tutti i nipoti, dalla moglie Ma-ria Teresa e dai figli Raffaele, Monica, Massimo, Roberta, generi e nuora.

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SIAMO PRESENTI NEI MERCATI DI:lunedì: Mirano (Ve) - Mogliano (Tv)martedì: Pianiga (Ve) - Marghera (Ve)mercoledì: Maerne (Ve) - Villorba (Tv)giovedì: Noale (Ve) - Istrana (Tv)venerdì: Martellago (Ve) - Silea (Tv)sabato: Fiesso d’Artico (Ve) - Vedelago (Tv)domenica: Camisano Vicentino (Vi)

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SI ARRICChISCE IL MEDAGLIEREDEL CENTRO KARATE INTERSTILE

ORARI: Lunedì: 15.30 -19.30Da martedì a venerdì: 9.30-12.30 e 15.30 -19.30

Sabato: 9.30-13.00 e 15.30 -20.00Domenica (fino al 31 dicembre 2014): 10.00 - 13.00 e 15.30 -19.30

Il Centro Karate Interstile di San-ta Maria di Sala, del M° Renzo Paganin, continua a mietere suc-cessi sia a livello Internazionale che Nazionale.Ottime le prestazioni dell’atleta Stefano Salvadori che alla Venice Cup, manifestazione Internazio-nale organizzata dalla Federazio-ne Italiana F.I.J.L.K.A.M. ha con-quistato la medaglia d’argento nella sua categoria Master nella specialità del kata.Domenica 30 novembre a Rosà (VI) si è svolta la finale Naziona-le della Coppa Italia Libertas e gli atleti sono saliti sul podio più volte conquistando più medaglie, sia nella categoria bambini che ragazzi.I protagonisti di questa bellissima gara su oltre 500 iscritti, sono sta-ti: Battaglia Leonardo, Bergamo Gabriele, Buggin Lorenzo, Cac-cin Roberto, Calzavara Alessio, Carraro Sara, Da Lio Chiara, Da Lio Mauro, Giorgi Liana Elisabet-ta, Prenzato Samuele, Salvadori Groppo Stefano e Zanardi Mau-rizio.Ha conquistato l’oro la squadra maschile Master nella specialità del Kata composta dagli atleti del Centro Karate Interstile:Caccin Roberto, Salvadori Grop-po Stefano e Zanardi Maurizio.Hanno conquistato l’Argento nel-la specialita del Kata i ragazzi di

12 anni, Buggin Lorenzo e Prenzato Samuele. Ha conquistato la medaglia di bronzo nella specialità del Kata categoria Master l’atleta Salvadori Grop-

po Stefano.Congratulazioni per i bril-lanti risultati al Centro Karate Interstile di Santa Maria di Sala.

Renzo Paganin