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LO SCULTORE INSEGNA AI BAMBINI 9 11 4 A CASELLE TANTI PRESEPI I SESSANT ANNI DELLA PASUTO srl GENTE SALESE N° 01 - ANNO XXXI - GENNAIO 2014 GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE n. 1 GENNAIO 2014

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LO SCULTOREINSEGNA AI BAMBINI

9 114 A CASELLE TANTI PRESEPI

I SESSANT’ANNIDELLA PASUTO srl

GENTESALESE

N° 01 - ANNO XXXI - GENNAIO 2014GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE

n. 1GENNAIO

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intro.Con questo numero di gennaio “Gente Salese” entra nel suo trentunesimo anno di pubblicazione.È un rinnovato impegno con i nostri lettori che tutta la redazione si assume nella consapevolezza della crescente pesantezza dei tempi che viviamo ma anche con l’ottimismo che ci deve guidare ver-so tempi migliori.Se guardiamo alle difficoltà del vivere quotidiano ed al meschino egoismo ed inadeguatezza di buo-na parte della classe dirigente del nostro Paese è facile che ci vinca lo scoramento e la frustrazione ma dobbiamo, invece, tenacemente, poggiare la nostra fiducia sui timidi segnali di ripresa dell’e-conomia che qualcuno intravvede e sulla nostra capacità di reazione, di intraprendenza e di soli-darietà. Con questo spirito di responsabile fiducia ci ap-prestiamo a questo nuovo anno di viaggio con voi, cari lettori, ringraziando tutti i collaboratori per il loro generoso impegno e i partners economici che continuano a sostenerci anche in questi momenti di pesante crisi economico-sociale. E ringraziamo particolarmente voi, nostri lettori, che con la vo-stra vicinanza ed apprezzamento, le vostre critiche ed i vostri suggerimenti ci incoraggiate nel nostro lavoro.A tutti vogliamo porgere il nostro augurio perché possano affrontare con serenità e successo le im-mancabili difficoltà che anche questo 2014 ci por-terà e soprattutto perché riescano a cogliere ed apprezzare quei segni di ripresa che consentono di guardare con rinnovata fiducia al nostro futuro.

La redazione

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Agenti Generali:dott. Vito Stocco

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Sono arrivato ancora in fasce,appena nato, ma posso parlare.Vorrei, sottovoce, fare tante promesse:il tempo che cresce non si sposerà,c’è volontà di far tutto andar bene,poi si vedrà come vado a finire.Con me ho portato un sacco di coseche ogni stagione farò cambiare.Il carro del sole andrà spruzzatodall’acqua di nuvole assai castigate.Con la sacca del vento ho il mio da fare:lui spiffera, vortica, non si riposa,vuol pizzicare le onde del mare.Farà burrasca questo nato d’inverno,di buono tiene il suo giocare:tutte le nuvole devono correre, specie le bianche, in ogni parte del cielo,così che i bimbi possan sognarecon la fantasia, dando loro la forma.Vorrei trovare un po’ di pace,ma mi hanno già detto che è una signorache si fa troppo desiderare.Volersi bene non costa niente,l’umanità non ha capitoche rabbia e veleno portano male.Lasciate che nascano i vostri figli,un adagio dice: “I bimbi non portano la carestia,ma arrivano sempre con il fagottino”.

Portate ai vecchi un po’ di rispetto,non è un libro segreto quel che hanno imparato:ve lo insegneranno con tutto l’amoreche può solo dare il cuore dei nonni.Faremo il passo secondo il potere,le cose più strane le vivremo insieme,ma con un grammo di filosofia.Ci ritroveremo a S. Silvestro,ci racconteremo come abbiamo vissutoe che volete…ora non potrete piu’ mandarmi via.

Mery Turcato.

Anno nuovo

Pietro Car-raro è il 1° bebè nato nel 2014 di S. Maria di Sala! Auguri e Congratulazioni al papà Timmy e alla mamma Valentina.

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Ricordi per rispettare la vitaCome ogni anno vogliamo propor-re alcune riflessioni sulle Giornate del Ricordo e della Memoria asso-ciandole alla Giornata per la Vita promossa dalla Chiesa Cattolica ormai da trentasei anni. Questo perché riteniamo, in estre-ma sintesi, che tutte e tre abbiano l’obiettivo di affermare il primato della vita e della dignità dell’uomo, di ogni singolo uomo e di tutti gli uomini, su qualsiasi altro aspetto e questione politica, economica e sociale.

2 febbraio 2014In occasione della 36ª Giornata Nazio-nale per la vita i vescovi italiani hanno indirizzato a tutti i fedeli il consueto messaggio di cui riportiamo alcuni stralci:Generare futuro“I figli sono la pupilla dei nostri oc-chi... Che ne sarà di noi se non ci pren-diamo cura dei nostri occhi? Come potremo andare avanti?”. Così Papa Francesco all’apertura della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù ha illuminato ed esortato tutti alla custo-dia della vita, ricordando che genera-re ha in sé il germe del futuro. Ogni figlio è il volto del “Signore amante della vita”, dono per la fami-glia e per la società. Generare la vita è generare il futuro anche e soprattutto oggi, nel tempo della crisi; da essa si può uscire mettendo i genitori nella condizione di realizzare le loro scelte e i loro progetti.... La società tutta è chiamata a inter-rogarsi e a decidere quale modello di civiltà e quale cultura intende pro-muovere, a cominciare da quella pale-stra decisiva per le nuove generazioni che è la scuola.La cultura dell’incontro, e del dialo go - dice papa Francesco - è indispen-sabile per coltivare il valore della vita in tutte le sue fasi: dal concepimento alla nascita, educando e rigenerando di giorno in giorno, accompagnando la crescita verso l’età adulta e anziana fino al suo naturale termine, e supera-re così la cultura dello “scarto”.

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Si tratta di accogliere con stupore la vita, il mistero che la abita, la sua for-za sorgiva, come realtà che sorregge tutte le altre, che è data e si impone da sé e pertanto non può essere soggetta all’arbitrio dell’uomo.Purtroppo ancora oggi, nascere non è una prospettiva sicura per chi ha ri-cevuto, con il concepimento, il dono della vita. La nostra società ha bisogno oggi di solidarietà rinnovata, di uomini e don-ne che la abitino con responsabilità e siano messi in condizione di svolgere il loro compito di padri e madri, impe-gnati a superare l’attuale crisi demo-grafica e, con essa, tutte le forme di esclusione. Una esclusione che tocca in particolare chi è ammalato e anzia-no, magari con il ricorso a forme ma-scherate di eutanasia. Vengono meno così il senso dell’umano e la capacità del farsi carico che stanno a fonda-mento della società. E così come un giorno si è stati accolti e accompagnati alla vita dai genitori, così nella fase finale la famiglia e la comunità umana accompagnano chi è “rivestito di debolezza”, ammalato, anziano, non autosufficiente, non solo restituendo quanto dovuto, ma facen-do unità attorno alla persona ora fra-gile, bisognosa, affidata alle cure e alle mani provvide degli altri.Generare futuro è tenere ben ferma e alta questa relazione di amore e di sostegno, indispensabile per prospet-tare una comunità umana ancora uni-ta e in crescita, consapevoli che “un popolo che non si prende cura degli anziani e dei bambini e dei giovani non ha futuro, perché maltratta la me-moria e la promessa”.

GIORNATA DELLA MEMORIALa Giornata della Memoria che si cele-bra il 27 gennaio è stata voluta in ricor-do della persecuzione e dello sterminio del popolo ebraico e dei deportati civili e militari nei campi nazisti.La ricorrenza è stata istituita dalla Re-pubblica italiana con la legge 211 del 20 luglio 2000 e collocata proprio nel giorno dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz il 27 gennaio 1945.Il sistema organizzato dei campi di sterminio aveva annullato prima i nomi e l’identità, poi la dignità ed in-fine la vita di una moltitudine di esseri umani: ebrei e tutti quegli altri gruppi etnici, politici, sociali ecc che il nazi-smo considerava “inferiori”, in nome del folle disegno di conseguire l’ege-monia di una purificata razza ariana. Questo giorno deve tenere viva la me-moria di quei fatti perché non possano più ripetersi.

GIORNO DEL RICORDOIl 10 febbraio in tutta Italia si celebra il “Giorno del Ricordo” per non dimenti-care le molte migliaia di italiani, per lo più civili inermi ed innocenti, massa-crati in Dalmazia, Istria e Venezia Giu-lia o costretti a lasciare quelle terre con le loro case, i loro averi i loro affetti.La legge istitutiva della giornata com-memorativa del 2004 ha scelto la data simbolica del 10 febbraio perché il 10 febbraio del 1947 entrò in vigore il trat-tato di pace con cui le province di Fiu-me, Zara e Pola e parte dei territori di Gorizia e di Trieste passarono alla Ju-goslavia. Le stragi si compirono dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 quan-do i partigiani titini si scatenarono con-tro i nazisti ed i fascisti. Nell’offensiva, però, si colpirono indiscriminatamente tutti gli italiani in quanto tali. Il massacro peggiore fu compiuto nel maggio del 1945 per costringere gli italiani a lasciare le province istriane, dalmate e della Venezia Giulia.Anche qui l’uomo, la sua dignità, la sua vita furono calpestati e annientati in nome di una pretesa “pulizia etni-ca” mascherata come azione di guerra contro i fascisti.

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Anna Frank

PER RICORDARE

Tante, troppe cosel’uomo non deve dimenticare.Per non dimenticare la Shoà,per non dimenticare il fratello negroschiavizzato torturato martoriato,per non dimenticare la crudeltà dei cuori,per non dimenticare il pianto innocentedi un bimbo fra braccia tenere inerti,per non dimenticare lo sguardo del-la sofferenza,per non dimenticare il vuoto dell’i-gnoranzal’arroganza delle serpi......Troppo l’uomo ha da ricordare:Per non riviverloper non farlo rivivereper non ricreare l’Infernoné alimentarne le fiamme.Furore del delittoterrore della menteubriacatura del poteremiseria avvilentepaura di Essere!Troppo l’uomo ha da disseppellireda riportare in vita da una morte in-giusta:la dignità il rispetto l’amore,la fierezza di essere Uomini!

Letizia

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UN SUCCESSO LA MOSTRA A CASELLE DEi PRESEPi E DELLA ViTA Di GESÙ

“Finalmente ho realizzato un mio so-gno” così ci ha detto Renato Brazzo-lotto, l’organizzatore della mostra dei presepi di Caselle.Forte della sua esperienza di allesti-tore dei presepi nell’Arena di Verona, Renato è riuscito a portare a Caselle, tutti assieme in uno spazio dietro la chiesa, oltre 150 presepi realizzati con vari materiali, in vari modi ed ambien-tazioni e provenienti da tutta Italia e uno molto originale anche dalla co-munità della gemellata Hvar .La mostra alla sua prima edizione è rimasta aperta dall’8 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 ed ha visto la presenza di numerosissimi visitatori, fra questi anche numerose scolaresche.Interessantissimo anche il presepio ambientato su una nostra vecchia masseria sempre allestito da Renato Brazzolotto nell’interno della chiesa parrocchiale di Caselle. Questa fede-le riproduzione di un nostro vecchio

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ambiente rustico è stata curata nei dettagli con puntigliosa precisione e meticolosità ed essa sola valeva la pena di una visita.A margine della mostra è stato alle-stito anche un percorso in più tappe che ripercorre la passione di Cristo dall’entrata trionfale in Gerusalemme

al processo nel sinedrio, fino alla cro-cifissione, sepoltura e resurrezione di Cristo.Complimenti a Renato ed a tutti quan-ti si sono impegnati con lui e i miglio-ri auguri a questa bella iniziativa che ci auguriamo posa proseguire negli anni futuri.

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Come da tradizione, anche il Natale 2013 e l’Epifania 2014 è stato vissu-to in un clima di festa in Parrocchia a Sant’Angelo. In particolare il 6 Gen-naio 2014, giorno dell’Epifania, alla Messa del mattino c’è stato l’arrivo dei Re Magi e al pomeriggio, in una chiesa gremita fino all’inverosimile, c’è stato la premiazione dei Presepi e l’esibizione dei bambini nella “Sacra Rappresentazione” che ha ripercorso le vicende legate alla nascita di Gesù. Molto bravi tutti i piccoli partecipanti e gli organizzatori i quali, come rilevato dal parroco Don Pietro, nonostante il breve tempo a disposizione per le pro-ve, hanno prodotto un’ottima e parte-cipata rappresentazione.Il pomeriggio è proseguito con la tom-

Sabato 7 e Domenica 8 Dicembre, a Stigliano, come da tradizione, si è svol-ta la consueta Festa di Natale, orga-nizzata dai genitori della Scuola d’In-fanzia e Nido Integrato “Madonna del Rosario”.Nel piazzale della Chiesa genitori vo-lenterosi hanno allestito uno stand con gustosi dolci fatti in casa, tante varietà di piante e articoli di oggettistica varia.Tutto questo accompagnato dalla de-gustazione di cioccolata calda, vin brulè e pinza.Il pomeriggio del sabato è stato ralle-grato da bellissimi laboratori di dise-gno, trucca bimbi e baby dance.Domenica mattina, dopo la Santa Messa, i bambini hanno ricevuto una straordinaria sorpresa giunta dal cie-

A Sant’Angelo i Re Magi,tombola e Piroea e Paroea

bola e l’arrivo della Befana. All’imbru-nire, in un’atmosfera gioiosa e soste-nuta da vin brulé, cioccolata calda e altre buone cose, c’è stata la “piroea paroea”, cioè il “brusare la vecia”. Uno spettacolo sempre affascinante, che si è svolto nella totale sicurezza e che è terminato con i fuochi artificiali, bellis-simi e impressionanti. È doveroso un ringraziamento a tutti gli organizzatori dei vari eventi della giornata, per il loro impegno nei ri-guardi della Comunità Parrocchiale, impegno, che è stato premiato con una “finestra” di bel tempo proprio in quel giorno, dopo tanta ansia vissuta per le condizioni atmosferiche dei giorni precedenti.Ma la Chiesa di San Michele arcangelo di Sant’Angelo si era riempita anche il 21 dicembre in preparazione al natale per il tradizionale appuntamento del concerto di Natale.Alla serata hanno preso parte sette cori locali di giovani e bambini: il Coro Piccole Note (Sant’Angelo), il Coro Thomas Tallis di Arduino Pertile (No-ale), il coro Ad una Voce (San Michele delle Badesse), il Coro Giovani Cantori (Chirignago), il Coro degli Angeli (Mo-niego), il Coro Insieme Incanto (Noale) e il Coro Giovani S.Angelo. Ogni coro ha presentato tre canti di Natale appartenenti alle diverse tra-dizioni del mondo, da quella italiana a quella canadese, francese, ucraina, inglese. La serata è stata un bel momento per condividere il periodo dell’Avvento, di attesa e preparazione al Santo Nata-le, ma anche l’occasione da parte dei cori di augurare a tutti buone festività attraverso un mezzo unico e speciale qual’è il canto nelle sue varie sfaccettu-ture di armonie e interpretazioni.

Elisa CarraroPrimo Bertoldo

A Stigliano Babbo Nataleè arrivato in elicottero

lo: Babbo Natale è arrivato a bordo di un elicottero, ha ritirato le letterine, distribuito caramelle ed è stato poi ac-compagnato da due asinelli, che han-no allietato i bambini con delle brevi passeggiate sul loro dorso. Il ricavato della festa è stato intera-mente devoluto alla Scuola d’Infanzia e Nido integrato.Si ringrazia per la collaborazione: Fio-reria Fasolato, alimentari Zacchello, Bar Todaro, Rigo Constantino e As-sociazione Ala Salese, Gruppo Spor-tivo GS San Marco, Azienda Agricola Mazzacavallo e i Signori Chinellato Gabriele per gli asinelli e Furlan Anto-nio per l’ottimo vin brulè.

Maria Luisa Valentino

Lunedì 16 Dicembre alle 20,30, il Coro Magnificat assieme all’Associazione culturale “‘a se stante” e con il patro-cinio del Comune di Santa Maria di Sala hanno aperto le manifestazioni natalizie per le festività con una spetta-colare rassegna corale. A fare gli onori di casa il Coro Magnificat seguito dal Coro di Stigliano, dal Gruppo vocale femminile Euphonia di Mestre e per finire il Coro Musicalia Fragmenta di Scorzè.In precedenza del Natale, i ragazzi del gruppo Giovani, vestiti da Babbo Na-tale hanno consegnato a tutte le fami-glie un Vademecum parrocchiale che riporta le attività svolte durante l’anno 2013.

Il 30 Dicembre un bel gruppo di perso-ne ha visitato i presepi. Solitamente si faceva in mezza giornata, questa volta invece si è preferita l’intera giornata per visitare il presepio di Don Orione a Firenze. Il 6 Gennaio il circolo Noi ha appassionato una cinquantina di per-sone nel 1° giro delle Befane.Il 19 Gennaio è stata ripristinata la vec-chia festa di San Sebastiano, patrono del Paese, coinvolgendo la Polizia Mu-nicipale e, grazie all’interessamento

dell’Associazione “Vita in”, l’allesti-mento delle bancarelle in Piazza Ga-briele D’Annunzio.Tutte queste iniziative, oltre alle altre molteplici proposte durante l’arco dell’anno, si realizzano coinvolgendo numerosi volontari che offrono con passione e competenza il loro tempo libero per realizzare appuntamenti si-gnificativi per la comunità sia giovani-le che familiare.

Bertilla Ceccato

Gruppi affiatati promuovonoiniziative coinvolgenti pertutto il paese di Veternigo

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Giorgio Minto riceve il premio Mentorema le sue iniziative vengono osteggiate

Giorgio Minto, tanto apprezzato e stimato nell’ambiente sportivo pro-vinciale, regionale e non solo, quan-to ingratamente osteggiato dai suoi stessi compaesani o meglio da una certa parte dei suoi compaesani che vorrebbero mettere un freno alle sue iniziative.Questo vulcanico uomo, ricco di idee e di volontà, è stato uno dei principali artefici dello sviluppo del-lo sport a Stigliano e in tutto il co-mune di Santa Maria di Sala; è stato per lunghi anni presidente dell’U.S. San Marco di Stigliano, fondato-re dell’U.G.S. che cura il concorso ippico salese ed ora leader della A.S.D. Arcieri San Marco di Stiglia-no e negli ultimi dieci anni ha orga-nizzato l’Albo D’oro.A fine del 2013 l’Assessorato allo Sport della Provincia di Venezia ha conferito al nostro Giorgio Minto il Premio Mentore per “il suo impegno e la sua passione nell’insegnamento della lealtà sportiva e come miglio-re dirigente”. Mentre dalla Provin-cia gli veniva dato questo pubblico riconoscimento, dai nostri ammi-

Giorgio Minto La pergamena del premio Mentore

nistratori comunali riceveva un al-tro colpo basso avendogli negato, dopo quello dell’uso di Villa Farsetti per le finali del Campionato Nazio-nale dello scorso settembre, anche l’uso della palestra di Stigliano per lo svolgimento di una gara indoor di tiro con l’arco in programma per il 8-9 febbraio prossimo.

Un pubblico numeroso che non ha precedenti nella storia della “Piroea paroea” di Stigliano, ha partecipa-to all’edizione del 2014 spettacolo organizzato dagli arcieri con l’U.S. San Marco Stigliano.Soddisfatti gli organizzatori per la bella serata dopo un lungo perio-do piovoso. La manifestazione ha iniziato con i canti e racconti dei Fioi del fiò’ mentre gli organizzato-ri, per creare uno scenario davanti alla catasta di legna, accendevano 300 fiaccole a terra. Il parroco don Rodolfo ha poi benedetto il fuoco e a seguire i ragazzi dell’associazione a distanza ravvicinata hanno inizia-to lo spettacolo per proseguire con una quarantina di arcieri che hanno lanciato contro la catasta di “fassi-ne” 250 frecce incendiarie.La piroea paroea ha iniziato a bru-ciare mentre il pubblico ascoltava i brani musicali delle più belle colon-ne sonore di noti film, uno spettaco-lo suggestivo unico che ha decreta-to il successo della decima edizione.L’associazione ha offerto ai presenti un ricco buffet con musetto, pinza, cioccolata, dolci e vin brulè.L’U.S. San Marco Stigliano, con tutti gli arcieri, ringraziano quanti hanno contribuito, lavorato e partecipato.A tutti si da appuntamento al pros-simo 6 gennaio.

G.M.

Lo scorso 3 ottobre l’A.S.D. Arcieri San Marco aveva inoltrato richiesta per l’utilizzo della palestra comunale di Stigliano per organizzare una tap-pa del Campionato Indoor di Tiro con l’arco l’8 e il 9 febbraio 2014. Questo dopo la buona riuscita della analoga gara disputata negli ultimi anni nella palestra di Stigliano appositamente attrezzata allo scopo dal comune stes-so con reti di protezione.A metà gennaio 2014 la nostra ammi-nistrazione comunale invia al soda-lizio sportivo una lettera non datata con la quale nega l’uso della palestra scrivendo che “.....la decisione di ne-gare il nulla osta all’utilizzo della pale-stra comunale di Stigliano viene presa dopo una attenta analisi (durata oltre tre mesi) della richiesta che, peraltro, non contiene alcun cenno alle moda-

lità organizzative dell’evento e nessun riferimento alla messa in sicurezza del luogo Motivazioni illogiche e pretestuose che in realtà non esistono, (comunque si potevano sempre chiedere chiari-menti ed integrazioni).......il sindaco scrive anche “proprio in considera-zione delle problematiche sorte nei mesi scorsi in riferimento alla orga-nizzazione della gara di Campionato Nazionale di tiro con l’arco in parte svolta nel giardino di Villa Farsetti nel mese di settembre..”(ma chi le ha create queste problematiche, l’ammi-nistrazione o la società sportiva?).Come chiamerebbero i giuristi questo reiterato comportamento ostile dei nostri amministratori nei confronti di un gruppo sportivo e del suo presi-dente? Fumus persecutionis?, attività

antisportiva?L’associazione Arcieri Stigliano non essendo riuscita a trovare la disponi-bilità in altre palestre è stata costretta a disdire la manifestazione avendo ri-cevuto prenotazioni da tutto esaurito.

Quando era con loro era bravo e ve-nivano assecondati i suoi progetti, da quando ha preso le distanze da-gli attuali amministratori è divenuto inaffidabile e osteggiato.Per fortuna che nel suo insedia-mento il primo cittadino ha detto che vuole essere il sindaco di tutti! Sarà così?

Piroea & paroea

Nuovo diniego del sindaco agli Arcieri

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i quarantottenni di Veternigofesteggiano con la maestra Pea

Il giorno 10 gennaio 2014, la clas-se 1963 di Caselle, dopo tanto tempo, si è riunita per festeggiare insieme l’importante traguardo dei 50 anni di età.I cinquantenni hanno festeggiato in maniera sobria con una buona pizza, anche perchè reduci dai banchetti delle feste natalizie, ma

Cinquantenni di Caselle de’ Ruffi si raccontano tra una pizza e la torta

naturalmente non è mancata la torta con dedica, candeline e spu-mante. Complimenti a tutti i festeggia-ti per questo bel traguardo, con l’augurio di non aspettare altri cinquant’anni per ritrovarsi.La saggezza che hanno accumula-to è bella da raccontarsi.

Sabato 14 Dicembre alle ore 20,30 una luce illuminava l’area presbi-teriale della chiesa parrocchiale di Caselle, gettando i suoi riflessi sul pavimento, mentre il pubblico si accomodava silenziosamente tra i banchi, per assistere al con-certo dal titolo “L’AVVENTO IN MUSICA” organizzato dalla Par-rocchia di Caselle, con il Patroci-nio del Comune di Santa Maria di Sala – Assessorato alla Cultura.Giancarlo Zamengo, oltre ad il-lustrare il tema del concerto, ha evidenziato come la musica ha un forte potere evocativo e, anche indipendentemente dalla volontà di ognuno, fa riemergere ricordi, abbozza riflessioni, sussurra idee, bisbiglia nomi, tratteggia luoghi.

L’intreccio armonico ed espressi-vo delle voci, la delicatezza tim-brica, hanno accompagnato un uditorio raccolto, in un viaggio alquanto suggestivo, tra le pagine musicali che gli interpreti hanno proposto. Le note hanno coperto quasi quattrocento anni di storia della musica, sono state donate con cura e dedizione al pubblico.Il concerto interpretato da alcu-ni allievi di canto della Scuola di Musica “Maria Callas” di Mestre e dalla docente M° Lyudmila Do-breva, accompagnati all’organo dai M° Giovanni Ferrari e M° Mario Trevisan ed al flauto dal-la M° Maria Letizia Pizzato, si è svolto in una entusiastica corni-ce di pubblico, che ha indirizzato

Sabato 9 Novembre i quarantot-tenni di Veternigo si sono ritrova-ti assieme per celebrare la S. Mes-sa in ricordo della loro coetanea, Cristina Malvestio. La serata è proseguita in allegria, al Ristorante “Belfiore”, dove hanno ripercorso gli anni passati e l’occasione è stata propizia per

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raccontarsi vicissitudini presenti e future. Alla rimpatriata hanno parteci-pato gli allora alunni delle classi elementari A e B di Veternigo, assieme alla Maestra Elvia Pea di Mestre nella foto con i fiori in mano.

Bertilla Ceccato

scroscianti applausi ai vari inter-preti che si sono succeduti. Sono stati interpretati brani ed arie dei più importanti compositori, quali: Bellini, Caccini, Cherubini, Cohen, Donizetti, Durante, Gluck, Handel, Lorenc, Morricone, Of-fenbach, Puccini, Saint-Saens, Schubert e Vivaldi, oltre ad una poesia musicata del Beato Karol Wojtyla. I vari interpreti che si sono succeduti sono stati: Fran-cesca Boscaro, Ivano Broggin, Carmen Budau, Patrizia Coianiz, Elda Dal Piaz, Denitsa Dobreva, Roberta Fuga, Martina Minto, Silviana Morando, Marco Palma, Gabriella Salizzato e Annalisa Vianello, oltre alla inconfondibile voce della M° Lyudmila Dobre-

va, mezzosoprano bulgara, natu-ralizzata italiana, di fama inter-nazionale. Al termine il Parroco Don Lucio, ha rivolto un caloroso ringraziamento agli interpreti au-gurandosi che la tradizione con-certistica a Caselle, sia mantenuta anche in futuro.

Giancarlo Zamengo

“L’Avvento in musica” con melodie anticheraccoglie consensi entusiastici tra il pubblico

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il Gruppo Ricreativo di Sant’Angelo interra la linea elettrica sopra l’area delle feste

Come tutti i paesani di Sant’Angelo san-no, a nord della chiesa, sul terreno della parrocchia che normalmente viene uti-lizato quale area per la sagra, insisteva una linea elettrica a media tensione che andava da est verso ovest, passando davanti l’ingresso del cimitero. Una li-nea elettrica aerea, normalmente non rappresenta un grande pericolo ma, se non c’è è certamente più sicuro e si evitano tutti i campi magnetici, che co-stituiscono sempre, potenzialmente, un problema, specialmente per i bambini. Da moltissimi anni il problema della presenza dei cavi elettrici aerei veniva in considerazione presso coloro che, in parrocchia, si adoperavano per pro-gettare l’utilizzo di quel terreno a scopo sportivo. In molte occasioni si sono fatti preventivi per eliminare quei cavi ma ci si è sempre arenati di fronte agli elevati costi del provvedimento. Finalmente, per una fortunata serie di coincidenze, è venuta l’occasione di interrare i cavi in questione con una modesta spesa. Pro-

tagonisti di questa possibilità il Gruppo Ricreativo il quale si è impegnato all’in-verosimile per mettere a buon frutto la disponibilità dell’ENEL e riuscire a portare a compimento il lavoro. Dob-biamo, quindi, riconoscere al Gruppo Ricreativo, il merito di avere persegui-to l’obiettivo dell’interramento dei cavi, nonostante tutte le difficoltà che si sono manifestate durante l’iter della pratica. Ora, interrati i cavi, l’area ricreativo-sportiva che il Gruppo Ricreativo sta, passo dopo passo, portando a com-pimento, è a buon punto e può avere l’accelerazione verso la fine dei lavori, anche grazie all’arrivo del promesso contributo pubblico di € 5000. In prima-vera è previsto l’inaugurazione ufficiale e fra le date significative del corso dei lavori, quella di mercoledì 18 Dicembre 2013, giorno dell’interramento dei cavi, verrà ricordata come una data “storica” per Sant’Angelo.P.B.

Il Gruppo Comunale AIDO di Santa Maria di Sala, recentemente ricosti-tuitosi, è lieto di invitare tutta la citta-dinanza a partecipare all’assemblea annuale dell’associazione che si svolgerà GIOVEDI’ 28 FEB-BRAIO 2014, alle ore 20.30, presso la Sala Parrocchiale di Ca-selle, in Via Cavin Caselle -di fronte Chiesa per trat-tareCon il se-guente ordine del giorno:Programma attività 2014;Approvazione bilancio 2013 e preventivo 2014;Proposte;

Varie ed eventuali.L’associazione, a cui sono iscritti n. 602 cittadini salesi, ha bisogno dell’aiuto di tutti per promuovere la cultura della

donazione, che ci accomuna agli amici dell’AVIS, della FIDAS

e dell’ADMO. Abbiamo recentemente esposto il

“Presepio di Saman-tha” per ricordare

i nostri Donatori, a cui ogni anno portiamo una rosa in segno di ricono-scenza per il loro grande

gesto d’amore, così come quel-

lo dei loro familiari. Stiamo promuovendo incontri con le

classi quinte di Caselle, Caltana, Santa Maria di Sala, Sant’Angelo e Stigliano. Ci piacerebbe fare di più, perciò chie-diamo a tutti i nostri concittadini di venire a portare le loro idee e le loro proposte. Insieme ci aiuteremo a rea-lizzarle. Venite, troverete vecchi e nuovi amici, con cui percorreremo insieme un po’ di strada … quella della solidarietà.Vi aspettiamo. Il Direttivo Aido: Sandro De Libera-li (Presidente), Giuliano Carraro (Vice Presidente), Renzo Bordin, Matteo Giordan, Niveo Levorato, Paolo Sarto-re, Wally De Franceschi, Monica Ber-tolin, Francesca Ceccato, Sebastiano Carraro, Caterino Zagagnin, Annarosa Tonello.Per contattarci: E-mail: [email protected]: 3493558601

il Gruppo comunale AiDO riparte con maggiore entusiasmoper condividere un percorso di strada fatto di solidarietà

Viste le numerose sollecita-zioni ricevute, per la Festa della Donna, Gente Salese ri-propone il Concorso di Poesia al femminile avviato nel 2008 dalla allora assessore France-sca Scatto. La sesta edizione il tema sarà

DONNE ANCORA Gli elaborati inediti dovranno pervenire entro il 28 febbraio 2014 alla Redazione di Gen-te Salese Viale dei Tigli 12 – 30036 Santa Maria di Sala.La festa di premiazione si svolgerà, poi, venerdì 14 Marzo 2014.Regolamento e ulteriori infor-mazioni sul sito www.gente-salese.com

CONCORSO DI POESIA

dOnneAnCORA

Page 9: Gs gennaio 2014

Su invito della direttrice della Scuo-la dell’infanzia di Stigliano, l’artista Gianpietro Vanin, mercoledì 29 Genna-io ha tenuto una lezione sulla scultura sul legno ai circa 80 bambini che fre-quentano la scuola.M° Vanin, cosa può raccontarci in merito a questa esperienza con i ra-gazzi?“Vi posso dire che un’esperienza con tutti questi bambini non l’ho mai avuta, è stata una novità per me, anche perché non ho mai avuto l’occasione di tenere una lezione vera e propria sull’arte che io interpreto, per cui cercare di inse-gnarla ai piccoli è stato per me molto emozionante”.Come ha organizzato questa lezione Gianpietro?“Per prima cosa ho spiegato ai bambini come dall’albero si arriva alle tavole che io utilizzo per scolpire, - ha detto Vanin - poi una volta terminata la spiegazione i bambini, in gruppi di 5 alla volta, sono venuti da me e ho fatto toccare le mie opere per sentire com’è al tatto la scul-tura sul legno. Infine ho dato ai ragazzi il martello e lo scalpello per fargli capire quanta pazienza e precisione serve per portare a termine un’opera”.

Quali opere ha portato con se per far vedere le diverse tecniche che utiliz-za?“Ho portato con me tre opere: una raf-figurante dei personaggi ideati da Walt Disney, soprattutto per far piacere ai

bambini che potevano riconoscerne il soggetto. Poi ho portato un’opera raf-figurante il Ponte di Rialto di Venezia, anche qui per dare ai bambini un rife-rimento che può essere conosciuto e in modo che potessero capire come l’arte può essere trasmessa. Infine per far esercitare i bambini e far vedere come effettivamente la scultura si crea ho portato un’opera, ancora incompiuta, raffigurante Sant’Antonio da Padova”.Concludendo, Gianpietro, è stata un’esperienza positiva?“Assolutamente si! È stata una gior-nata che difficilmente dimenticherò, l’emozione di trasmettere un’arte a qualcun’altro è stata molto appagante. Inoltre i bambini sono stati per tutta la lezione molto attenti ed interessati a quel che dicevo, per cui è stato anche facile insegnare a loro qualche tecnica. Sicuramente se avrò altre occasioni di insegnare, le coglierò con molto piace-re.Vorrei ringraziare per l’invito e l’acco-glienza la Direttrice della scuola, Marisa Boesso, e tutte le sue collaboratrici per l’importante contributo offertomi du-rante la lezione.

C.V.

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Alla Scuola dell’Infanzia di Stiglianoil Maestro Vanin propone la scultura

Nella foto: Il M° Vanin mentre fa provare ai bambini ad usare lo scalpello e il martello

Nella foto: I bambini sentono la la plasticità della scultura improntata dal M° Vanin

Buongiorno direttore, mi permetto di scrivere questa lettera con la speranza che venga pubblicata e lo faccio sicuramente anche a nome di molte altre donne che si trovano o si tro-veranno nella mia situazione.Sono una futura mamma di 34 anni e terminato il periodo di maternità obbli-gatoria, previsto dall’Inps, dovrò tornare al lavoro. In queste settimane ho comin-ciato a pensare a come organizzarmi per quando dovrò rientrare in ufficio e, considerando che le nonne non hanno la possibilità e le forze fisiche necessarie per accudire mio figlio, ho pensato di af-fidarlo ad un asilo nido (o qualche strut-tura simile)...e qui tutto il mio stupore e la mia immensa delusione.Nel nostro comune si trovano un’infinità di bar ma soltanto 2 asili nido integrati parrocchiali (che accettano i bambini solo dopo i 12 mesi o addirittura a Cal-tana dai 15 mesi e con orari decisamente poco flessibili) ed un baby-parking che accoglie i bimbi da 6 mesi. Da tener con-to che ci si deve mettere in lista d’attesa già durante la gravidanza. Dove lascerò nel frattempo il mio bambino? A giocare a video pocker in qualche bar?Considerato il numero di abitanti ed il numero limitato di bambini che posso-no accedere alle suddette strutture, io lo ritengo un enorme disagio ed un grave disservizio da parte dell’amministrazione comunale!Guardando un pò nei comuni limitrofi (Noale, Mirano, Salzano, Spinea, Mira, ecc.) si nota subito la differenza e la quan-tità di opportunità diverse che gli stessi offrono. Fortunatamente, sempre al di fuori del comune di Santa Maria di Sala, esistono delle strutture private dove l’ac-cesso è un po meno complicato, del resto con i soldi (se si hanno) si aprono diverse porte!!!Quello che spero è che l’amministrazione comunale si metta una mano sul cuore ed una sulla coscienza e cominci a fare qualcosa di concreto per tutti quelli come noi. Basta inutili rotonde o tratti di rete fognaria in zone disabitate, facciamo qualcosa per questi bambini che saranno il futuro del nostro comune!

Silvia

lETTEra

Futura mammanon trova un “nido”che accolga suo figlio

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A cinquant’anni dalla tragediaGente Salese in visita al Vajont

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L’otto dicembre scorso, sfidando il freddo, oltre cento persone hanno partecipato alla gita di fine anno a Longarone sui luoghi della tragedia del Vajont.A cinquant’anni dal disastro è stata una bella occasione per visitare quei luoghi suggestivi e ancora ricchi di dolore e conoscere come si è costrui-ta con l’imperizia ed il cinismo umano una tragedia senza uguali.Suggestivo è stato l’attraversamento della diga nella sua parte sommitale con una vista impressionante sulla forra che sovrasta il torrente Vajont e il paese di Longarone. Un bel momento, nonostante il freddo intenso,è stata la celebrazione nella chiesetta del cimitero monumentale

Il 30 Dicembre 2013, don Paolo Cec-chetto ha organizzato la gita a Firenze per visitare il presepe presso l’Istituto di Don Orione a Firenze – centro per disabili adulti autosufficienti.Hanno partecipato numerose persone di Veternigo e del capoluogo S.Maria di Sala. La visita al presepe ha lasciato tutti i partecipanti a bocca aperta perchè racconta la storia della salvezza. Si

parte dalla creazione di Adamo e Eva e dal diluvio universale con l’Arca di Noè, si prosegue con l’Annunciazione dell’Angelo a Maria, la visita di Maria a Elisabetta, la natività del Bambino (solo questa scena è animata da ben 80 movimenti), il Battesimo di Gesù al Giordano, l’ultima cena, il Calva-rio con la crocifissione di Gesù e dei ladroni, la sua deposizione fino alla scena finale con Gesù vittorioso sulla

morte. Il padre Don Pasquale Carredu ha spiegato che sia nella stanza in cui è posto il presepe come nel cenacolo (scene legate al cibo, es: pesca mira-colosa, moltiplicazione dei pani e dei pesci), la cappella hanno le pareti e il soffitto affrescati, per opera di Enrico Guerrini.Dopo il pranzo al sacco consumato all’interno di un’altra stanza messa a disposizione dai padri di Don Orione, la gita ha proseguito con un’accurata vista al centro storico di Firenze e ai suoi principali monumenti, tra cui il tempio dell’Itale glorie, la “Basilica di Santa Croce”, (nota per le numerose sepolture di artisti, letterati e scien-ziati italiani), il Duomo – “Cattedrale di Santa Maria di Fiore”, (famosa per la più grande cupola in muratura co-struita dal Brunelleschi), il campanile di Giotto, la “Basilica di Santa Maria Novella”, dove è custodita la celebre Trinità del Massaccio.La gita ha soddisfatto le aspettative culturali dei partecipanti che si augu-rano che presto ne siano organizzate altre.

Bertilla Ceccato

Gita a Firenze con visita al presepe e alla città

di Fortogna che ospita le quasi due-mila vittime della tragedia.E’ stata una bella occasione di svago e di conoscenza.

La prossima gita è prevista per la fine di maggio; chissà dove ci porterà que-sta volta Gente Salese?!

R.G.S.

Il 22 Dicembre Don Francesco Garo-falo, padre spirituale del seminario a Treviso e collaboratore festivo di Don Paolo Cecchetto, ha celebrato la mes-sa del fanciullo, nella Chiesa arcipreta-le di Santa Maria di Sala.Durante l’omelia ha spiegato il signifi-cato per i cristiani cattolici del termine FIDUCIA. Questa parola era ben visi-bile perché 7 bambini del catechismo si sono posti davanti all’altare maggio-re presentando ciascuno una lettera a caratteri cubitali per formare l’intero vocabolo. Don Francesco ha precisa-to che fiducia significa: 1) accogliere le persone così come sono: MANO APERTA; 2) lasciare spazio alla voca-zione di ciascuno: TESTA APERTA; 3) prendersi cura soprattutto dei più bi-sognosi e volere bene a tutti: CUORE APERTO. Si deve riporre piena fiducia in Gesù perché senza di essa si rischia la paralisi.Mentre parlava ha voluto acconto a sé un volontario: il Nonno Vigile Gia-como Pulliero, nonché socio dell’as-sociazione Mano Amica. Chi più di un Nonno Vigile può rappresentate la fiducia nell’attraversare la strada? ha chiesto Don Francesco ai picco-li presenti in Chiesa. Egli vigila sulla corretta applicazione del codice della strada e corregge eventuali infrazioni, permettendo a tutti di attraversare la strada in sicurezza.

B. C.

Catechesi festivasulla Fiducia

col nonno vigile

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Il sessantesimo compleanno non è un evento banale per nessuno, ma se a festeggiarlo in un periodo di cri-si come quello che stiamo vivendo è un’azienda, la celebrazione è più che mai motivata.Non sono molte, infatti, le aziende che arrivano a questo traguardo: l’unico modo per riuscirci è sapersi adattare ai cambiamenti, reinventarsi e, allo stesso tempo, rimanere fermi sui propri valori fondamentali.Di strada, da allora, la Pasuto srl ne ha fatta parecchia: tanto impegno, tanto sacrificio e tanta voglia di cre-scere, tutti ingredienti che in questi anni sono stati portati avanti a piene mani.Elia Pasuto, fondatore della omoni-ma azienda, ha fatto della sua attività un’impresa vincente, acquisendo nel corso del tempo le tecniche per ge-stirla con successo.“Sinceramente - ha esordito Tonino Pasuto, il figlio di Elia - non avevamo voglia di far festa per questo traguar-do dei 60 anni di attività dell’azienda, per diverse contingenze, ma alla fine abbiamo unanimemente condiviso l’idea di ricordare con semplicità i va-lori che ci hanno contraddistinto. Li ricordiamo volentieri perchè per noi sono importanti: il valore del rispet-to (che io chiamerei amore), il valore della collaborazione, dell’organizza-zione, della capacità di rinnovamen-to, la professionalità, l’umiltà e, infine, ma non meno importante, l’entusia-smo”.Questo mix di valori sono stati alla base di un’azienda che ha costruito le sue fondamenta sulla roccia. Questo brand è il biglietto da visita delle garanzie e delle aspettative che i consumatori si aspettavano dalla Pasuto in relazione al prodotto e al servizio. Di conseguenza, il branding (l’insieme delle attività rivolte a creare quella connessione emozionale con il proprio cliente) sono state delle promesse mantenute.La gente ama e si affeziona a ciò a cui tiene e, scegliendo un marchio, esprime la propria fiducia, la propria

La Pasuto srl festeggia i 60 anni di attività Un successo che fonda su radici profonde

fedeltà verso di esso.Durante la festa sono stati premiati tutti i collaboratori e una nomina-tion particolare è andata a Michela che “rappresenta i valori sopracitati

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e che sono stati scritti sulla tazza a ri-cordo dell’anniversario, espressi con il cuore” - ha detto Carlo. Infatti, la ri-sposta di Michela, con le lacrime agli occhi è stata “Vi voglio bene tutti”.

Luisa, tracciando la cronistoria dell’azienda di famiglia, ha conclu-so dicendo: “Desideriamo costrui-re sulla roccia con radici profonde. Non sappiamo se ci stiamo riuscen-do. Quello che sappiamo è che, per quanto avuto fino ad oggi, dobbiamo ringraziare. Ringraziamo chi ha ini-ziato (Elia n.d.r.), ma, ancor di più per averci dato fiducia.Ringraziamo chi ha lavorato ma so-prattutto chi ha collaborato. Ringra-ziamo chi ci ha aiutato, ma ancor più chi ci ha sostenuto. Ringraziamo il Signore”.Elia è stato premiato con una targa consegnata dal dottor Mirco Marza-ro, ex sindaco, che ha avuto la lungi-miranza di portare S. Maria di Sala da zona depressa a prima zona indu-striale veneziana con l’intento di of-frire sviluppo edilizio e occupaziona-le. Sulla targa è scritto: “A Elia Pasuto per averci dimostrato in tutti questi anni che il successo non consiste nel comprare tutto e tutti, pur di mettersi in mostra, ma contribuire a rendere migliore la propria vita e quella degli altri, giorno per giorno, con profes-sionalità, impegno e gioia”.Il dottor Marzaro ha ripercorso il suo impegno politico e ha detto: “mi fa piacere che molti cittadini abbiano capito, apprezzato e conservano un ricordo grato. Questo, per me, è am-piamente sufficiente e gratificante”.Anche l’assessore Arpi ha ringrazia-to per l’impegno l’ex sindaco Marza-ro e ha detto “essere qui a festeggiare la Pasuto è segno che ha vinto la pas-sione, quella che i greci chiamavano Pathos”. A tenere allegri tutti gli invitati ci ha pensato un trio cabarettistico di Pa-dova che ha fatto divertire con le gag e le canzoni prese in prestito da arie famose adattando il testo per l’occa-sione.Una gran festa che sicuramente è servita per aumentare l’affiatamento, facendo memoria del passato per co-struire un futuro da protagonisti.

Graziano Busatto

Mirco Marzaro consegna la targa ad Elia attorniato dai figli e dall’assessore Arpi (a sx))

Luisa Pasuto legge la cronistoria della Pasuto Michela, ringrazia con “Vi voglio bene”

Page 12: Gs gennaio 2014

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Lo scorso 12 ottobre, nella Sala delle Cedraie di Villa Farsetti a S.Maria di Sala ha ripreso il via la nuova stagio-ne dell’Aperitivo Letterario proprio nello stesso luogo dove quasi quattro anni fa questa iniziativa fu inaugurata. Graditissimo ospite della serata è sta-to Luca Novello che ha presentato per la prima volta in modo ufficiale, dopo l’anteprima voluta in uscita a luglio, il suo nuovo libro “Il mercante di per-le” edito da 0111 Edizioni.Una splendida cornice di pubblico ha accompagnato l’evento negli spa-zi prestigiosi della Villa, e sono stati davvero in molti a volere un autografo dell’autore Salese.Nonostante non fosse la sua prima pubblicazione devo dire che la curio-sità intorno a Luca è stata davvero grande. Sarà per il successo legato al suo primo romanzo “L’ultimo tramonto a Bangkok”, sarà per il fatto che ora-mai è conosciuto da tutta la comunità salese per i suoi articoli sempre inte-ressanti sul mondo delle pietre e i sui suoi viaggi, è riuscito a intrattenere il pubblico per più di un’ora, grazie anche alla collaborazione di Andrea Artusi, che ha creato un’alchimia par-ticolarissima in sala. Noi di Gente Salese abbiamo atteso il consueto “firmacopie “ prima di avvi-cinare lo scrittore nonché nostro col-laboratore con la sua rubrica “Pietre e Leggende”.Dopo le meritate congratulazioni ho avvicinato l’autore/collaboratore del nostro giornale Gente Salese (Luca da circa un anno firma l’affascinante rubrica “Pietre e Leggende”) e gli ho chiesto un’intervista.Prima di iniziare ni ha detto «Grazia-no, grazie per essere venuto. Ma non è che i lettori di GS si stancheranno di leggere di me? In pochi mesi è già la seconda intervista!» e poi ha spalanca-to un sorriso.Io ho sorriso con lui, e mi sorprendo sempre davanti all’umiltà di questo ragazzo. Se la pensano con me, direi proprio di no. Anzi, tuttaltro…Vuoi che iniziamo questa intervista?

Com’è ti è venuta l’idea per questo tuo secondo romanzo? È davvero una storia particolare, che viaggia nel tempo e nello spazio…»«È una storia lunga, durata quasi nove anni. Volevo raccontare del tormento di un uomo diviso tra due mezze vite, della difficoltà di un uomo a vivere a metà, con tutti i problemi legati che ne derivano: famiglia, amicizia, amo-re, nel senso del rifiuto di questi va-lori. Tuttavia non riuscivo a trovare l’Anima di questo racconto, così una sera, vedendo piangere mia moglie davanti alla televisione ho capito che quel viaggio fatto tra due mondi e due vite, mi aveva portato fino a lei. Così è diventato un libro più complesso, in cui affronto temi più delicati: l’amicizia tra due uomini, i sogni abbandonati di fronte alle responsabilità della vita, la schiavitù del sesso e l’amore, in tutte le sue sfumature, il destino» .Perché hai scelto di raccontarlo attraverso le parole di in vecchio? Non potevi farlo con le parole di un ragazzo del tuo tempo?»«Alla fine ho deciso di raccontare questa storia attraverso gli occhi di un vecchio innamorato e stanco di vivere perché nei segni che solcano il volto di un uomo anziano si può leggere la storia della sua vita, con le amarezze, le delusioni e le vittorie incise sulla pelle. Abbiamo molto da imparare dal passato.»

Sognare non costaToglimi una curiosità: perché scri-vi libri d’amore? A vederti sembri un uomo rude, con la barba nera e la testa rasata a zero, con i muscoli fatti in palestra. E poi? Eccoti che scrivi storie che accendono il cuore della gente…«Grazie davvero per questa doman-da. Qualche mese fa ho letto in blog un commento relativo al mio primo li-bro e più o meno diceva ha un pregio: sa andare al cuore delle persone per-ché con il cuore scrive, mosso da un amore immenso. Descrive le emozio-ni in un modo talmente coinvolgente che alla fine ti domandi se davvero è un uomo a scrivere. Se riesci ad an-dare oltre a ciò che vedi, evitando di arrivare ad affrettate e strampalate conclusioni, allora riesci ad arrivare all’essenza delle persone. L’aspetto fisico inganna. L’importante è ciò che abbiamo dentro. Purtroppo viviamo in un mondo competitivo, dove vince il più forte, e spesso l’idea di forza è legata a un concetto di potenza e du-rezza. Ecco allora che un uomo non può piangere e manifestare appieno le proprie emozioni. Ma perché? La vera forza è quella di aprire il cuore…»Non potevo che emozionarmi davanti a lui, perché ha davvero questa stra-na capacità di arrivare al cuore della gente. Secondo me, che da anni scri-vo su questo giornale, uno scrittore deve avere una particolare capacità di osservare le cose, i luoghi, le persone in un modo non banale, senza entrare dentro la notizia come viene riportata

nei quotidiani, ma riuscire a scavare in profondità. E Luca ci riesce, non so come ma ci riesce.Vi ho già presentato il suo libro “Il mercante di perle” ma per chi voles-se leggerne un’anteprima lo può fare al sito http://issuu.com/0111edizioni/docs/ante.il_mercante_di_perle. Vi as-sicuro che non ve ne pentirete!Ho salutato il nostro amico scrittore, ma prima di congedarmi gli ho chie-sto se avesse in cantiere un altro libro.Lui mi ha guardato, mi ha fatto l’oc-chiolino e poi ha detto: «Un libro? Il prossimo sarà un grande libro Grazia-no» e se ne è andato, prendendo per mano sua moglie che lo ha aspettato fino alla fine.Per chi volesse saperne di più, può vi-sitare la libreria Mondadori di Santa Maria di Sala e ovviamente acquistare “Il mercante di perle”, così anche voi, come me, potrete dire di aver contri-buito a realizzare il sogno di un ragaz-zo, e magari un giorno, quando entre-rete in una libreria, sul tavolo dei best seller ci sarà anche il suo nome. Per-ché come dice sempre Luca, sognare non costa…

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Il Pinus Silvestris cresce spon-taneo solo nelle Alpi fino ai 2000 metri di altitudine e in aree isola-te degli Appennini settentrionali, ma poichè molto spesso viene impiegato per riforestare terreni aridi e incolti, lo troviamo anche in collina e nei giardini di pianu-ra.La parte più usata in medicina sono le gemme di pino, o turio-ni, che si presentano come mas-serelle lunghe 1,5-3 cm, giallo-brune, cilindro-coniche, e che in numero di sei-sette circondano la punta dei rami.Si raccolgono in marzo ancora ben chiuse, evitando di tagliare i ramoscelli per non diminuire il contenuto di essenza e per non danneggiare o rovinare le piante.Vanno essiccate all’ombra e conservate all’asciutto. L’olio essenziale in esse contenuto è un potente antisettico delle vie respiratorie, urinarie, del fega-to e della bile. E’ uno stimolante cortico-surrenale ed un ottimo espettorante-fluidificante del-le secrezioni bronco-polmonari anche cronicizzate e nel caso di bronchiectasie. Quindi gli oli es-senziali di pino hanno proprietà balsamiche, decongestionanti, antisettiche e pertanto sono par-ticolarmente indicati nel raffred-dore, nella congestione nasale, nel mal di gola, nella tosse, nella bronchite, nelle sinusiti e nell’in-fluenza.Questa Pinacea può essere di grande aiuto anche nelle infe-

zioni della vescica, dei reni, delle basse vie urinarie (cistiti e uretri-ti), della prostata, del colon e della vescicola biliare.Ha azione stimolante e fortifican-te, perciò è molto indicata durante il superlavoro fisico o psichico e ai soggetti deboli e linfatici. L’azione tonica e le proprietà balsamiche si manifestano anche attraverso i massaggi con l’olio essenziale utili nel caso di stanchezza e de-pressione. Il massaggio energiz-zante deve essere fatto all’altezza dei reni, per stimolare le surrena-li, le ghiandole che gestiscono lo stress. L’olio per massaggi si pre-para mettendo 50 gocce di olio es-senziale in 250 ml di olio di man-dorle dolci.Nella pratica popolare vengono usate le gemme sottoforma di tintura alcolica oppure preparan-do l’infuso. Si può raccogliere un cesto di ramoscelli di pino, ma anche di abete e tenerlo in casa, rivoltando le foglie ogni tanto: per circa 15 giorni gli aghi, essiccan-dosi, lasceranno evaporare le loro preziose essenze. Nelle malattie da raffreddamento si consiglia di mettere in un reci-piente di acqua bollente 15 gocce di olio essenziale e procedere con i vapori.Anche la resina che cola dal tron-co del pino e dell’abete può esse-re masticata e succhiata due-tre volte la settimana per rinforzare i polmoni e i vasi sanguigni, men-tre applicata localmente ha effetto revulsivo ed antireumatico.

iL PiNO SiLVESTREa cura della dott.ssa Sonia Giacometti

Già da un po’ di giorni siamo alle prese con raffreddore, tosse, febbre e dolori diffusi, ma siamo soltanto all’inizio della stagione influenzale il cui picco è previsto per fine gennaio.L’influenza è un’infezione virale delle vie respiratorie che si tra-smette attraverso goccioline di saliva che le persone diffondono nell’aria tossendo e starnutendo o anche semplicemente parlan-do. Una ulteriore via di contagio è il contatto con oggetti sui qua-li si sono depositati i virus che possono permanere per qualche ora. Proprio per questo motivo è molto importante lavarsi spesso le mani e/o usare degli antisettici, coprire con un fazzoletto il naso e la bocca quando si starnutisce o tossisce gettandolo subito nel-la spazzatura e aprire spesso le finestre per cambiare l’aria negli ambienti in cui si soggiorna.I sintomi dell’influenza compren-dono febbre, tosse, raffreddore, mal di gola, sonnolenza, dimi-nuzione dell’appetito, nausea, vomito e diarrea. I bambini, ov-viamente, non sono in grado di riferire con precisione il proprio malessere per cui è necessario che prendiamo in considerazione segni particolari come l’irritabi-lità, il pianto, l’inappetenza e gli occhi arrossati oltre ai soliti sin-tomi influenzali che possono ve-rificarsi nell’adulto. In alcuni casi possono verificarsi delle compli-canze broncopolmonari soprat-tutto nelle persone già ammalate, negli anziani o nelle persone af-fette da patologie croniche.Quando l’influenza colpisce una persona complessivamente sana e non troppo anziana in genere non richiede terapie farmacolo-giche particolari e specifiche. Il modo migliore per guarire velo-cemente ed evitare complicanze è quello di rimanere a riposo qual-che giorno, bere molti liquidi e seguire una alimentazione legge-

ra e nutriente ricca di vitamine e sali minerali. Alcuni farmaci pos-sono tornare utili per controllare e alleviare la febbre e i sintomi più fastidiosi che di solito accom-pagnano l’influenza, come il raf-freddore, la tosse, il mal di gola, il mal di testa e il malessere in gene-rale. Contro la febbre si possono usare gli antipiretici, mentre per alleviare gli altri sintomi posso-no tornare utili sciroppi, spray e risciacqui disinfettanti. Ricordia-moci che gli antibiotici non sono indicati per la cura dell’influenza, ma vanno usati solamente in caso di complicanze.Per alleviare i sintomi delle ma-lattie da raffreddamento e dell’in-fluenza, in aggiunta ai farmaci, possiamo ricorrere anche a dei rimedi che vengono usati da de-cenni, ma che risultano essere sempre validi e adatti a tutti. Tra questi ricordiamo i suffumigi o vapori caldi con bicarbonato o preparati decongestionanti che possono avere un effetto benefico su naso, gola e bronchi. In caso la febbre sia molto alta teniamo in considerazione l’uso della borsa di ghiaccio sulla fronte per 5-10 minuti più volte al giorno e termi-niamo con l’impacco balsamico sul torace che può dare sollievo se applicato prima di coricarsi.

a cura del dott. Luigi Cazzaro

L’iNFLuENZA

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RubRiChE14

Era un sabato mattina, di quelli con il cielo grigio e la pioggia lenta che con una mano saluta la bella stagione e con l’altra apre la porta all’inverno. E come ogni sabato mat-tina di buon’ora io e mia moglie eravamo andati a comprare la frutta e la verdura in centro a Santa Maria di Sala.Avevamo già preso zucchine, spinaci e ca-voli, ma quando fu il momento di scegliere la frutta Alessandra si rivolse a quel signore con la traversa blu e gli occhi vispi che per noi è il “Signor Gildo” e chiese:«Mi dai le clementine più dolci che hai?»«Queste qui. Queste sono dolcissime» ri-spose con un sorriso il proprietario dell’or-tofrutta, indicando la cassa appena fuori dalla porta. Così dopo avere raccolto qual-che mandarino ci mettemmo in coda per pagare il conto.«Le trovavo sempre nella calza della Befana quand’ero bambina» disse mia moglie con un velo di malinconia. «Non mi piacevano proprio» aggiunse, osservando le carrube nella cesta di fronte alla cassa.Allora ne presi una in mano, la guardai con un sorriso e le dissi: «Le carrube? Ma sai che sono state importantissime per i mer-canti di pietre dell’antichità?»Lei mi guardò strabuzzando gli occhi, con l’aria di chi non riusciva a seguirmi. Così le afferrai una mano, la destra, quella con al dito l’anello di fidanzamento e le dissi: «I semi del carrubo hanno sempre lo stesso peso: circa 1/5 di grammo per ognuno. Per questo motivo, quando i mercanti doveva-

no contrattare il prezzo delle pietre, aveva-no deciso di usare questo seme per pesare le gemme. E sai come si chiama il peso di una pietra? Carato! Proprio dal seme del carrubo!»Alessandra si mise a ridere e disse: «E quante carrube pesa il mio diamante?»Proprio in quel momento il Signor Gildo terminò di battere lo scontrino e disse: «Sette euro e venti centesimi.»Pagammo il conto e a piedi ci avviammo verso il mercato rionale a comprare for-

maggi e gnocchi.In quel breve tragitto, abbracciati sotto a un ombrello troppo piccolo per tutti e due, vi-sto che ormai eravamo quasi tre, io le dissi che anche se oggi l’Università di Zurigo ha constatato che la massa dei semi del car-rubo varia come tutti gli altri semi, l’unità di misura delle pietre continua a chiamar-si carato, e che i diamanti sono e saranno sempre le gemme più amate dalle donne. Inoltre le spiegai che per definire il valore dei diamanti si usano le “quattro C”. Color,

a cura di Luca Novello

il colore, che generalmente è bianco, ma si può trovare anche nelle varietà gialle, rosa, rosse, azzurre e persino verdi. Clarity, la purezza, cioè la presenza o meno di quelle che in gemmologia si chiamano inclusioni o carboni, che diminuiscono il valore della pietra. Cut, il taglio. Oggi è quasi sempre rotondo (“a brillante”, appunto) con 57 fac-cette, ma in passato sono esistiti tipi di taglio diversi e forme differenti. Carat, e quindi il peso. Un carato pesa 0,2 gr, e a sua volta si divide in punti: 100 punti fanno un carato. Ovvio che più la pietra è grande, più costa. E che grande, per noi del mestiere, signi-fica peso! Ma soprattutto le dissi anche, pensando alla sua domanda “quanto pesa il mio diamante?”, è che esisteva un’altra C, che poteva essere Color tradotta in tut-te le lingue del mondo e che suonava quasi sempre allo stesso modo... Sì, perché non è importante se abbiamo regalato alla nostra amata una pietra da due carati, da ottanta punti o soltanto da cinque, ma quel conta è se lo abbiamo fatto con la C che vale più di tutte: con il Cuore.Nel sentirmi dire queste parole gli occhi di mia moglie si illuminarono di una luce che puoi vedere soltanto nell’amore, mi baciò e mi disse: «Allora il mio diamante è il più grande del mondo.» Poi, senza togliere la mano dal mio petto, arrivammo al banco del formaggio, e anche se il cielo era anco-ra grigio e la pioggia non aveva smesso di cadere, su di noi si era posato un raggio di sole.

Malachite

Le quattro C del diamante:color, clarity, cut e cuore

Via Giovanni XXIII, 11 - 30036 S. Maria di Sala (VE)Tel 3398192638

www.associazionelesina.org - mail: info@associazione lesina.org

libera associazione per i rapporti italo - croati

Il 28 Novembre 2013, Elina Bortolato e Vittorio Perin hanno festeggiato il 60° An-niversario di Matrimonio, assieme ai figli Giorgio e Paola, Lucia con Angelo, Giu-seppe con Annamaria, Paola con Massimo, i nove nipoti Marina, Stefano, Federica, Giulia, Veronica, Valentina, Francesco, Vit-toria, Valeriano, parenti e amici.

Il giorno 13 ottobre 2013 i coniugi Muna-retto Romeo e Giubilato Teresa hanno fe-steggiato le nozze d’oro assieme ai loro 7 figli, generi, nuore, i 10 nipoti, amici e pa-renti. Un augurio speciale da tutti loro e unringraziamento per l’amore che continua-no a dare.

anniversari

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lauree

La mamma Giorgia e il papà Emanuele, con i non-ni e gli zii, augurano Buon Compleanno a Giovanni Righetto (dx) festeggiato il 14 dicembre e al fratellino Filippo (sx) per i 4 anni fest-teggiati il 28 gennaio.

Il 31 Dicembre Gabriel ha compiuto 1 anno attornia-to dalla sorellina Valentina (nella foto), dal papà Majo, dalla mamma Grazia Sere-na, dai nonni Patrizia e Gio-vanni, Valentina e Ndini, dai cugini, dagli zii e dai parenti.

I gemelli Alvise e Gabriele Passavanti il 20 Dicembre hanno compiuto due anni. Sono stati festeggiati dai genitori Eloisa e France-sco, dagli zii e dai nonni.

Appena appena brizzolato, Giuseppe Bovo, il 4 genna-io ha spento 90 candeline!A festeggiarlo i pronipoti, nipoti, moglie e figli! Auguri Nonno Bepin!

Buon compleanno a Gian-carlo Lomi che il 21 febbra-io festeggierà 82 anni, dalle figlie Federica e Luigina e il genero Federico.Auguri.

years

Il 5 Dicembre Alessio Ar-tusi ha spento la sua prima candelina. Tanti auguri al nostro cucciolo dalla mam-ma Lisa, dal papà Andrea, dai nonni, dagli zii e dai cuginetti.

L’11 gennaio Beatrice Mar-tignon ha spento la sua 1ª candelina. Tanti auguri dal fratello Filippo, mamma e papà!!!

Il 21 febbraio Tommaso Bolzonella compirà 9 anni e il 9 febbraio la sorella An-gela ne compirà 5. Auguri da papà Ennio, dalla mam-ma Silvia, dai nonni, dagli zii e dalla cugina Anna.

Il 2 Gennaio Eva ha com-piuto 1 anno attorniata dal papà Massimo, dalla mam-ma Ivana, dai nonni Elena e Davide, Ines e Giorgio e dagli zii Flavio e Andrea.

Il 24 gennaio ha spento la sua prima candelina Maria Vittoria Ruzza. Tanti auguri da papà Simone e mamma Claudia, dai nonni, dagli zii e cugini”.

A tutti i festeggiati gli auguri della redazione di Gente Salese!

Tanti auguri a Matteo Ma-siero che il 9 gennaio ha spento 3 candeline! Un bacio grande dalla mamma Leda, dal papà Fa-brizio, dai nonni, dagli zii e dai cuginetti.

Il 10 Dicembre Ginevra Montin ha spento 6 cande-line! Tantissimi auguri dal-la sorellina Lucrezia (nella foto con la festeggiata), mamma e papà, nonni, zii e i cugini. Auguri.

Alessandra, moglie del no-stro collaboratore Luca No-vello, il 17 dicembre ha par-torito una bella bambina di nome Giulia del peso di 3 kg e lunga 48 cm. Congratula-zioni dalla redazione.

Tanti auguri a Romeo Ba-rizza per il suo 90° comple-anno dai figli Luigi e Nor-ma, con Nadia e Nahum, insieme ai nipoti Gianmar-co, Luca e Aurora.

Irene Barbato il 18 Dicem-bre ha conseguito la Lau-rea Magistrale in “Scienze criminologiche per l’inve-stigazione e la sicurezza” presso l’Università di Forlì, discutendo la tesi di Laurea in “Tecniche investigative applicate” con il Prof. Ugo Terracciano. Si complimen-tano con la neo Dottoressa per il traguardo conseguito i genitori Luigi e Isabella, Davide e Gianmarco, i tan-tissimi amici e tutti i parenti.

Il 16 dicembre 2013 Marco Regazzo (nella foto con mi-ster News) si è specializzato in “Osteopatia animale” a Roma presso lo Still Osteo-pathic Institute discutendo la tesi: ”Laminite equina: integrazione tra podologia equina naturale e osteopatia animale” con il prof. Giusva Gregori. Congratulazioni da mamma Orietta, papà Gior-gio, dai suoceri Fabrizia e Ampelio e dalla futura sposa Annalisa.

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DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:Associazione Culturale Gente SaleseVia dei Tigli 10 - 30036 S. Maria di Sala Ve Tel. 041 486369E-mail. [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEGraziano Busatto

PRESIDENTEGiovanni Vanzetto

ART DIRECTORManuel Rigo

TIPOGRAFIAGrafiche QuattroSanta Maria di Sala (VE)

Registraz. Tribunale di Venezian° 770 - 17 gen 1984

BernardiOnoranze Funebri

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Crazy Sun di Barbara e FabianaVia Don Gallerani, 2 - Caltana (VE) - Tel. 041.5732508

SIAMO PRESENTI NEI MERCATI DI:lunedì: Mirano (Ve) - Mogliano (Tv)martedì: Pianiga (Ve) - Marghera (Ve)mercoledì: Maerne (Ve) - Villorba (Tv)giovedì: Noale (Ve) - Istrana (Tv)venerdì: Martellago (Ve) - Silea (Tv)sabato: Fiesso d’Artico (Ve) - Vedelago (Tv)domenica: Camisano Vicentino (Vi)

CON ASSORTIMENTO DI:GASTRONOMIA - ROSTICCERIA FRIGGITORIA DAL 1964

STIGLIANO DI S. MARIA DI SALA (VE)Via Fracasso 22 Cell. 335 6327747 / Fax 041 2430815

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Si è spento alle luci del nuovo anno il consiglie-re più anziano del cicli-smo Lagunare, Angelo Zamengo, decano dei direttori di corsa del Ve-neto e organizzatore di grandi eventi nel com-prensorio Salese legati alle due ruote. Zamen-go che nel nuovo anno avrebbe festeggiato il 90° compleanno, ha de-dicato gran parte della sua vita al ciclismo. Per anni ha ricoperto la ca-rica di consigliere del comitato Provinciale di Ve-nezia e fattiva la sua partecipazione come com-ponente del G.S. S.Marco Stigliano. In questi ultimi anni era stato confermato come Presiden-te Onorario del sodalizio di Stigliano, presieduto da Franco Malvestio.

Luciano Martellozzo

Via Caltana 67Caltana di S. Maria di Sala (VE)

Tel. 041/[email protected]

la TUA sicurezza è la nostra rotta!!!

Via dei Marsari 23 30036 S. Angelo di S. M. di Sala (Ve) Tel. 041 486088 - Cel. 338 9891652

Angelo Zamengouna vita per il ciclismo

La ricordiamo come la nostra seconda zia... che ti offre lo spuntino prima di pranzo per-ché, come diceva lei, “gavè la-vorà tosi”. Era una compagna assidua, battagliera e juventi-na che durante le partite vole-va che facessimo tifo con lei. Una consulente preziosa ed attenta negli acquisti; un ca-pofamiglia che ti apre le porte alle sei di mattina; una lavo-ratrice instancabile che copri-va ogni ruolo a secondo delle necessità. Margherita era una donna silenziosa e discreta, ma sempre attenta ai bisogni della propria famiglia, ma era come una madre per tutti noi.Noi la vogliamo ricordare per essere stata una preziosa compagna di viaggio, esempio di coraggio, semplicità, umiltà e forza e le siamo grati per averla conosciuta e aver condiviso con lei la nostra vita Grazie Margherita!

I tuoi dipendenti.

La Corale “San Giacomo Apostolo“ di Caselle de Ruffi di Santa Maria di Sala (Ve), e la comunità ricorda-no con riconoscenza e gratitudine il loro indimenticabile Presidente, nonché appassionato corista Carlo Paolo Pagotto, morto improvvisa-mente il 26 dicembre 2013.Trent’anni d’impegno, fatto di gene-rosità, entusiasmo e gratuità; parte-cipando con il canto alla vita della

comunità nei suoi momenti gioiosi di festa e in quelli difficili e tristi che incontra ogni collettività.Siamo uniti ai famigliari nel cordo-glio con la consapevolezza dell’a-more di chi, pur avendo lasciato questa terra, continua a vegliare su di noi. Grazie Paolo.

Corale San Giacomo ApostoloCaselle de’ Ruffi

Carlo Paolo Pagotto indimenticabile presidentee appassionato corista della corale “S. Giacomo”

Margherita Tommasinipremurosa con tutti

iL RiCORDO Di PERSONE ChE Ci hANNO LASCiATO16