giugno 2011

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Periodico d’Informazione - Distribuzione Gratuita Registrato al Tribunale di Marsala al N.181 del 14/12/2009 del Registro dei Periodici Giugno 2011 - ANNO 1 - Numero 3 Direttore Editoriale: Mimmo Guzzo Direttore Responsabile: Celeste Caradonna R obin Hood, nel pieno spirito di supporto ai cittadini che ha particolarmente a cuore, ha chiesto dei consigli per poter spiegare e tradurre i quesiti del referendum in un italiano compren- sibile e decifrabile a tutti….proprio a tutti…..e permettere a chiunque, quindi, diciottenne o ul- tranovantenne che sia, di esercitare il diritto al voto con chiarezza. Come ben si vede né la televisione né i giornali hanno pensato a chiarire compiutamente le idee. A volte il linguaggio troppo tecnico, proprio dei cosiddetti addetti ai lavori, impedisce di capire davvero cosa si legge ed impedisce di farsi una propria chiara idea. Robin Hood vuole andare controtendenza ed of- frire un servizio ai cittadini, suoi lettori e non, perché crede fermamente che informarsi e ca- pire si traduce in una scelta consapevole del voto, quindi, libera. Si tiene a precisare preliminarmente che va sot- tovalutato il potere che viene concesso al citta- dino attraverso il Referendum 2011. Votare è democrazia, diritto e dovere civico; tutti insieme decidiamo per noi stessi e per i no- stri figli andando a votare al Referendum del 12- 13 giugno 2011. Non importa se SI, NO, scheda bianca o annul- lando la scheda, l'importante è andare e sce- gliere liberamente secondo coscienza. Con umiltà ci approcciamo a spiegarvi come stanno le cose cercando di restare equidistanti da ogni posizione. Innanzitutto va specificato che i comitati pro- motori dei Referendum hanno formulato ben 4 quesiti, ossia pongono a noi cittadini ben quat- tro domande su quattro argomenti non da poco e ci chiedono di decidere. I quesiti a pag.4 di Mimmo Guzzo REFERENDUM: perchè votare SI, perchè votare NO! Tiratura: 5.000 copie www.edivideo.net [email protected] Progetto1:Layout 1 09/06/2011 10:18 Pagina 1

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Robin Hood Giugno n 3 2011

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Periodico d’Informazione - Distribuzione Gratuita

Registrato al Tribunale di Marsala al N.181del 14/12/2009 del Registro dei Periodici

Giugno 2011 - ANNO 1 - Numero 3 Direttore Editoriale: Mimmo GuzzoDirettore Responsabile: Celeste Caradonna

Robin Hood, nel pieno spirito di supporto aicittadini che ha particolarmente a cuore, ha

chiesto dei consigli per poter spiegare e tradurrei quesiti del referendum in un italiano compren-sibile e decifrabile a tutti….proprio a tutti…..epermettere a chiunque, quindi, diciottenne o ul-tranovantenne che sia, di esercitare il diritto alvoto con chiarezza.Come ben si vede né la televisione né i giornalihanno pensato a chiarire compiutamente le idee.A volte il linguaggio troppo tecnico, proprio deicosiddetti addetti ai lavori, impedisce di capiredavvero cosa si legge ed impedisce di farsi unapropria chiara idea.Robin Hood vuole andare controtendenza ed of-frire un servizio ai cittadini, suoi lettori e non,perché crede fermamente che informarsi e ca-pire si traduce in una scelta consapevole delvoto, quindi, libera.Si tiene a precisare preliminarmente che va sot-tovalutato il potere che viene concesso al citta-dino attraverso il Referendum 2011.Votare è democrazia, diritto e dovere civico;tutti insieme decidiamo per noi stessi e per i no-stri figli andando a votare al Referendum del 12-13 giugno 2011.Non importa se SI, NO, scheda bianca o annul-lando la scheda, l'importante è andare e sce-gliere liberamente secondo coscienza.Con umiltà ci approcciamo a spiegarvi comestanno le cose cercando di restare equidistantida ogni posizione.Innanzitutto va specificato che i comitati pro-motori dei Referendum hanno formulato ben 4quesiti, ossia pongono a noi cittadini ben quat-tro domande su quattro argomenti non da pocoe ci chiedono di decidere.

I quesiti a pag.4

di Mimmo Guzzo

REFERENDUM:perchè votare SI, perchè votare NO!

Tiratura: 5.000 copie

[email protected]

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2 Partanna

Domenica 05 Giu-gno al Castello

Grifeo, si è tenuta laFinalissima del Con-corso Scolastico Na-zionale diTeatro-Scuola “Grifo

d’Oro”.La cerimonia di premiazione ha vistoquest’anno come personalità delmondo dello spettacolo, GianfrancoJannuzzo, Lidia Schillaci, Ray Love-lock, Vittorio Matteucci, Daniele Fal-leri, Carola Stagnaro.La manifestazione, giunta alla 10°Edizione, ha preso avvio nel 2001, eda allora più di 1200 scuole negli annihanno chiesto di partecipare, ed oltre150 scuole, provenienti da tutta Italiasono state negli anni selezionate. Ra-gazzi, insegnanti, dirigenti, famigliea seguito, da tutte le zone d'Italia, daSassari a Napoli, da Tirano a Calta-

nissetta, da Torino a Caserta, da Ca-tania a Lecce, da Bari a Brescia, daPalermo a Cagliari ,da Cosenza aMessina.Numerosi gli ospiti illustri delle ma-nifestazioni precedenti: Pierluigi Pi-randello, Giancarlo Zanetti, LinaBernardi, Laura Lattuada, EleonoraBrigliadori, Andrea Tidona, LilianaCosi, Luciana Grifi, Mario Pupella,Rosa Ricciardi, Marianna De Mi-cheli, Alessandro Mario, Nino Ca-stelnuovo, Giuseppe Pambieri e altriancora.Il binomio “giovani-teatro” è ancorauna volta al centro dell’attenzionedella macchina organizzativa che haconcluso un anno ricco di soddisfa-zioni socio-culturali in uno dei palco-scenici come è il “Grifo d’Oro”.Lo staff operativo dell’Istituto Com-prensivo “A. di Savoia-Aosta” di Par-tanna, promotore e arteficedell’iniziativa, è abilmente guidatodal Direttore Artistico, Prof. RobertoMessina e dal Dirigente Scolastico,Prof. Ninni Battaglia.Ogni anno migliaia di persone, pro-

venienti da diverse province italiane,affollano le strade di Partanna, visi-tano il territorio circostante, le bel-lezze artistico-storiche della zona,riempiono l’Auditorium “G. Leggio”nelle serate di rappresentazione.Anche questa edizione è stata ricca dilavori interessanti, di spettacoli fruttodel lavoro di pazienti docenti e di bra-vissimi alunni, insomma si sono toc-cati livelli artistici-teatrali veramentealti.In occasione della Finalissima, laCommissione-Giuria, con il patroci-nio del Ministero Pubblica Istruzione,della Regione Sicilia, dell’Assemblea

Regionale Siciliana, della ProvinciaRegionale di Trapani, del Comune diPartanna, della Banca di Credito Coo-perativo del Belice, della Fondazione“Rocco Chinnici” (premio ambitis-simo), della Presidenza della Repub-blica, ha assegnato numerosi premitra i quali i più importanti il Trofeo“GRIFO D’ORO”, il premio“ROCCO CHINNICI” destinato adun’opera che meglio delle altre portiun messaggio forte sulla cultura dellalegalità, di impegno civile e che abbiauna chiara connotazione contro ogniforma di violenza.

di Giovanni Casciotta

FINALISSIMA GRIFO D’ORO

Un jornu mi sintia un pocu appanzatu,chinu di lardu e senza ciatu,dissi: ora viu soccu dici lu dutturi.Appenamivitticipartiu:“dunn'ha statu tradituri?”

Avi deci anni chi passu li me jurnatitra machina e divanu sempri assittati,ora fussi ura di pinsari a la salutie mi nn'aiu a fari tutti caminati.

Accussì mi dissi lu dutturi:“ogni sira ha caminari nna para d'uri”,e fù così chi cuminciau st'avventurachi am'ha vidiri finu a quannu dura.

Lu dissi a nna pocu di me cumparichi avianu un pocu di panza a jittarie di boni 'ntenzioni armatiogni sira 'ncuminciaru li caminati.

Camina oggi, camina dumani'nta lu cchiù bellu n'abbintaru li canie fù accussì chi di caminata lentaju a finiri a cursa violenta.

Li me cumpari mi pigghiaru pi pazzu:“ora ogni sira nn'avissimu a fari lu mazzu?S'ogni strata ci su deci cani arraggiatiaddiventanu cursi, no caminati!”

Ora je dicu a sta cittadinanzachi si vuliti jittari la panzaviniti cu mia ogni sira all'ottuchi si trova sempri qualchi bassottu,

chi cu li cursi chi nni fa fariavemu vogghia di 'nsicchiri.Atru chi problema di randagismusi si spargi la vuci arriva puru lu turismu.

Senza sordi ogni sira si fa palestrasi vo turnari sanu amanciariti laminestra.Ora capisciu dunni sta lu dannu,su li duttura chi li cani li vonnu.

Ci dissiru a lu Sinnacu: “unni li tuccarichi niatri ci 'nsignamu di caminari,li caminati addiventanu currutiaccussì stannu tutti beddi in saluti.”

A PARTANNA LI CANI FANNUBENI A LA SALUTI

Redazione

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3Partanna

Che siamo terremo-tati è risaputo, ma

come se non fosserobastati i gravissimidanni che il terremotoha causato al nostropatrimonio artistico e

monumentale, questi continuano asgretolarsi sotto gli occhi inermi deicittadini.Ebbene sì, dopo la chiesa Madre cheha cominciato a perdere pezzi qual-che anno fa, è toccato al campanile diS. Francesco, simbolo della nostracittadina.Per fortuna sotto la pioggia di calci-nacci di pochi giorni fa non si è ve-nuto a trovare alcun passante,altrimenti sarebbero stati dolori per

chi avrebbe dovuto evitare l'accaduto.Come sarebbe a dire chi è il respon-sabile?Sicuramente le erbacce, che cresconosulla guglia del campanile e con leloro radici provocano il distacca-mento dei calcinacci!Anzi, per dirla proprio tutta, la colpaè dei piccioni che, concimando ab-bondantemente la sommità del cam-panile, consentono alle “fratte” dicrescere rigogliose.Per cui, voi malpensanti, non date lacolpa a chi non fa la giusta manuten-zione, sono gli uccelli, i maleducatiche si permettono di andare al cessoin posti impropri.L'unica cosa da fare sarebbe quella dimettere un bel divieto di defecare acoronamento della guglia e multare ivolatili contravventori.In futuro, se continueranno a caderecalcinacci, per eventuali risarcimenti,rivolgersi ai pennuti.

Grande successo al Centro Poliva-lente “Peppino Impastato”, in

quello che è diventato il più atteso deitornei estivi e cioè il Torneo deiQuartieri, giunto quest’anno alla VII°edizione e che si è svolto nelle gior-nate del 3, 4 e 5 Giugno.La manifestazione organizzata dalCentro Sportivo Partanna, diretta daPiero Bertolino, ha visto la parteci-pazione di numerosi giovani di etàdai 5 ai 18 anni.La scuola calcio CSD Partanna operada anni con serietà e peculiarità e siprefigge l’obiettivo di indirizzare igiovani verso lo sport sano. L’attivitàsportiva aiuta i bambini a raggiun-gere uno stato di benessere psico-fi-

sico ottimale ed esercita un ruolo diprotezione e prevenzione di variemalattie tra cui l'obesità, l'iperten-sione arteriosa e le malformazionidella colonna vertebrale.Avviare i bambini all'attività sportivaè fondamentale per il corretto svi-luppo fisico del bambino. Ma nondobbiamo dimenticare che lo sport èutile anche come elemento di socia-lizzazione, distrazione e diverti-mento. E’ sempre importante tenerein considerazione i desideri deglistessi bambini. Loro sono l’elementocentrale delle generazioni future. Lapassione per un'attività fisica vissutacome gioco e divertimento, permettel'aumento dell'impegno, della con-centrazione e della motivazione, ca-ratteristiche che contribuiscono nonsolo alla crescita fisica ma anche, ap-punto, a quella emotiva.

UCCELLI PERICOLOSIdiMimmo Guzzo

Con deliberazione n.55 del 19aprile 2011 la Giunta Munici-

pale, all’unanimità, approva il signi-ficativo aumento dei diritti disegreteria che i cittadini dovrannoversare all’atto della richiesta del ri-lascio di documenti o autorizzazioniin materia di edilizia.Tali somme sono disciplinate dalD.L. 18.1.93 n. 8 art. 10, che pre-vede, ad esempio, per un’autorizza-zione per l’occupazione di suolopubblico un minimo di lire 10.000 eun massimo di lire 100.000 a discre-

zione degli enti locali.La sopra citata deliberazione, ha de-terminato un aumento di oltre il mille% dei diritti di segreteria. Tradotto ineuro, nel caso esemplificativo di cuisopra, il cittadino dovrà pagare 52,00€ oltre a 38,00 € di diritti tecnici(?!?), per un totale di 90,00 € in luogodei 5,16 € dovuti prima della delibe-razione di cui sopra.Ci si chiede come mai il comuneabbia portato, in alcuni casi, i dirittidi segreteria al massimo consentitodalla legge e non abbia optato inveceper un aumento graduale!?E perché Partanna sia l’unico co-mune del circondario ad applicare idiritti tecnici che non si capisce benecosa siano!?I cittadini attendono risposta e RobinHood è pronto ad offrire lo spazioalla Giunta per gli eventuali chiari-menti.

Il Comune aumenta i dirittidi segreteria in materiadi edilizia-urbanistica

Delibere di Giunta

Redazione

di Giovanni Casciotta

VII° “TORNEO DEIQUARTIERI”

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4 Partanna

QUESITO – schedarossaR E F ERENDUM2011 ACQUA 1Il quesito: "Volete Voiche sia abrogato l'art.23-bis(.....)?Questo è il sunto dellacomplicata e troppotecnica domanda cheleggeremo sullascheda rosa, ma cer-chiamo di capire in-sieme. L’articolo 23

bis della L. 133/2008, oggetto delladomanda, prevede l'affidamento e lagestione dei servizi pubblici locali dirilevanza economica che dovrebbeavvenire, in via ordinaria, a favore diimprenditori o di società in qualun-que forma costituite individuati me-diante procedure competitive adevidenza pubblica. Con il referendumsi chiede a ciascun cittadino se que-sto articolo della legge deve ancorarestare in vigore e quindi essere ri-spettato oppure se questo articolodeve essere abrogato, “cancellato”per così dire dalla legge. Scegliereper l’abrogazione o no dipende dacosa si intende fare.

Se si è d’accordo che l’acqua, benepubblico per eccellenza, possa esseregestito anche da imprese private al-lora si è per la privatizzazione del ser-vizio idrico e si vuole che la normarimanga efficace.Al contrario se si pensa che l’acquacome bene pubblico per eccellenzanon possa essere in alcun modo pri-vatizzato allora si è favorevoli al-l’abrogazione.Quindi, l'abrogazione di questo arti-colo vieterà gli affidamenti di ge-stione del servizio idrico a società dicapitali di privati, concedendo invecetale gestione ad enti di diritto pub-blico con la partecipazione di citta-dini e comunità locali.Quindi sul quesito primo relativo al-l’acqua pubblica il cittadino:Se vota SI è favorevole all’abroga-zione dell’articolo 23 bis della Leggen. 133/2008 che favorisce la privatiz-zazione del servizio idrico, in so-stanza si vuole che l'acqua rimanga agestione pubblica.

Se vota NO, invece, è favorevole allaprivatizzazione di quel bene fonda-mentale costituito dall’acqua.

QUESITO - scheda giallaREFERENDUM 2011 ACQUA 2Il quesito “Volete voi che sia abro-gato il comma 1 dell'articolo 154,comma 1 (Tariffa del servizio idricointegrato) del Decreto Legislativo n.152 del 3 aprile 2006 «Norme in ma-teria ambientale», limitatamente allaseguente parte: «dell'adeguatezzadella remunerazione del capitale in-vestito»?»Dal testo della domanda molto non sicapisce, anzi proprio nulla, c’è solo ilriferimento ad una norma che perovvi motivi non tutti conoscono.Spieghiamo nel dettaglio, non conpoca difficoltà perché spiegare datitecnici non è facile.La norma sottoposta a referendum,l’art. 154 comma 1, è inserita nel co-dice dell'Ambiente e riguarda la ta-riffa del servizio idrico cosiddettointegrato (che per definizione è l'in-sieme dei servizi di estrazione del-l’acqua dai pozzi, del passaggio dalprelievo ai serbatoi e della distribu-zione di acqua ad usi civili, di fogna-tura e di depurazione delle acquereflue).Tale tariffa costituisce il corrispettivo(ossia quanto guadagnano) del servi-zio idrico integrato ed è determinatatenendo conto dell'adeguatezza dellaremunerazione del capitale investito.

In pratica con l’efficacia di questanorma si consentirebbe al gestore diottenere profitti garantiti sulla tariffa,caricando sulla bolletta dei cittadiniun 7% a remunerazione del capitaleinvestito, senza nessun collegamentoa qualsiasi logica di reinvestimentoper il miglioramento qualitativo delservizio.Il secondo quesito chiede agli elettoridi esprimere il proprio parere in me-rito all’abrogazione della parte dellanorma che consente ai gestori dei ser-vizi idrici di ricavare profitti sulla ta-riffa dell’acqua, imponendo sullebollette degli utenti un ricarico comeremunerazione per il capitale inve-stito.Quindi sul quesito secondo relativoall’acqua pubblica il cittadino:Se vota SI è favorevole all’abroga-zione dell’articolo 154, comma 1 deldecreto legislativo 152/2006 che fa-vorisce una remunerazione sull’ero-gazione del servizio.In sostanza si eliminano gli interessi

negli investimenti sul settore idricoda parte delle aziende private.Se vota NO, invece, è favorevole allaremunerazione sull’erogazione delservizio, e quindi all’aumento delprezzo dell’acqua.

QUESITO – scheda grigiaREFERENDUM 2011 ENERGIANUCLEAREIl quesito «Volete che siano abrogatii commi 1 e 8 dell'articolo 5 del de-creto legge 31/03/2011 n. 34 conver-tito con modificazioni dalla legge26/05/2011 n.75 ?».Anche in questo caso per tutti coloroche non hanno seguito l’iter della for-mulazione del suddetto quesito non-ché il movimento politico e ladecisione della cassazione pocochiaro è il testo del quesito.Il decreto legge 34/20011 e la succes-siva legge 75/2011 prevedono la pos-sibilità che nel nostro paese possanonascere centrali nucleari.Il quesito si propone di cancellareogni riferimento normativo che per-metta l'avvio del piano nucleare pro-posto dall'attuale Governo.Nel mirino del quesito il comma 1dell'articolo 5 del cosiddetto decretoomnibus che prevede una sorta distop alla definizione e attuazione delprogramma di localizzazione, realiz-zazione ed esercizio nel territorio na-zionale di impianti di produzione dienergia elettrica nucleare, e il comma8 del medesimo articolo 5 che pre-

vede entro un anno l'adozione dellaStrategia energetica nazionale.L’argomento è molto molto molto de-licato e ciascuno deve riflettere concalma ed attenzione e votare secondocoscienza.Qualunque scelta è importante perdecidere in che paese vogliamo vi-vere e in quale vogliamo far crescerein nostri figli.Quindi sul quesito relativo all’ener-gia nuclerare il cittadino:Se vota SI è favorevole all’abroga-zione della norma art. 5 D. Legge34/2011 che permette la realizzazionesul territorio nazionale di nuove cen-trali nucleari.Se vota NO, è favorevole alla costru-zione di nuovi impianti di produzionenucleare sul territorio italiano

QUESITO – scheda verde chiaroREFERENDUM 2011 SULLEGIT-TIMO IMPEDIMENTOIl quesito “Volete voi che siano abro-gati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6,

nonché l’articolo 2, della legge 7aprile 2010, n. 51, recante “Disposi-zioni in materia di impedimento acomparire in udienza.”Il quesito ovviamente ha natura deltutto “politica” e vediamo ora di cosasi occupa il quesito sul legittimo im-pedimento, o meglio legge numero51 del 7 aprile 2010 che assicura il“sereno svolgimento delle funzioniattribuite dalla Costituzione e dallalegge” (art. 2, comma 1) al Presidentedel Consiglio e ai Ministri della re-pubblica.Il quesito sul legittimo impedimentoelimina in blocco tutta la legge, perquesto è nella forma “Volete voi chesiano abrogati…. “.Il testo della legge è stato concepitoper aiutare il Presidente del Consiglioed i Ministri della Repubblica nel la-voro istituzionale.Il testo non è di difficile compren-sione, ma ci sono alcuni punti chevanno sottolineati, per assicurare unapiù facile comprensione di questalegge e, quindi, un voto più consape-vole.Quello che salta subito all'occhio è ilcomma 6 dell'articolo 1: “Le disposi-zioni del presente articolo si appli-cano anche ai processi penali incorso, in ogni fase, stato o grado, alladata di entrata in vigore della pre-sente legge”.Questo è sicuramente un punto im-portante: significa che il Presidentedel Consiglio o i Ministri della Re-

pubblica (in carica, ndr) possono ri-nunciare a presentarsi ad un'udienzadi un processo, anche penale, anchedi terzo grado e anche se l'udienzaservisse ad emettere una sentenza de-finitiva se questa fosse giudicata in-tralciante in termini di tempo allavoro del Governo.Bisogna chiedersi con maturità esenso civico se si consideri lecito pro-teggere alcuni cittadini rispetto adaltri da un processo, anche nel caso diuna condanna penale.I ministri della Repubblica, per altro,sono i nostri rappresentanti di fronteal Mondo intero, questo deve pesarenella scelta.Quindi sul quesito relativo al legit-timo impedimento il cittadino:Se vota SI è favorevole all’abroga-zione della norma art. 1 e 2, dellalegge 7 aprile 2010, n. 51, la cosid-detta Legge salva- Premier.Se vota NO, non è favorevole al-l’abrogazione.

ECCO I QUESITI DEL REFERENDUM.Avv.TiMaria Elena BiancoGiuseppe Accardo

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5Santa Ninfa

Gentile Direttore,

in riferimento al n°2 di Robin Hooddel maggio 2011, è doveroso, da partemia, confutare alcune cose scritte sulVostro giornale.Non è la prima volta che vengo attac-cato personalmente, con argomentifalsi e strumentali, ma, si sa, in nomedella satira, a volte, si forza la verità!

In questo numero, però, si è superataogni forma di decenza!!Mi riferisco a notizie che spero sianosolo frutto di pressappochismo edignoranza dei contenuti altrimentidevo imputare il tutto a malafede, asquallidi disegni politici o a torna-conto personale.Andiamo con ordine.Alcune Associazioni di Volontariatomi avevano invitato, tempo fa, ad unariunione per programmare qualcosaassieme. Essendo queste molto etero-genee per scopi e contenuti le idee

erano confuse e discordanti.L’Amministrazione Comunale, al-lora, ha suggerito di porre il 150° An-niversario dell’Unità d’Italia comeobiettivo collante dell’iniziativa, hadato il Patrocinio collaborando conmezzi, locali, operai, soldi, tecnici,presenza.Ora, nell’articolo a firma “Astrea”, (aproposito quando parlo con le per-sone mi piace guardarle negli occhi,quando leggo qualcosa mi piace ca-pire chi la scrive) vedo scritte coseche dimostrano ignoranza dei fatti omalafede.È scritto: si è data “finalmente atten-zione ai bambini diversamenteabili……. Il primo gesto civico diquesta amministrazione……” voglioprecisare che disabili, anziani, co-munque svantaggiati sono semprestati e sono tutt’ora al centro dell’in-teresse di questa Amministrazione;Colonie Estive, diversamente abili ingita l’Estate scorsa a Castellammare,Scopello con pranzo in ristorante, vi-sita al Presepe Vivente di Custonacicon relativa pizza a Calatafimi, con-venzione con l’AIAS, assistenza do-miciliare, progetti di coinvolgimentoed inserimento, queste sono solo al-cune delle cose che vengono regolar-mente fatte, e tutto completamentegratis, diversamente da come si èconclusa la manifestazione perL’Unità d’Italia quando, contraria-mente a impegni presi con l’Ammi-nistrazione, si è fatto pagare un ticketper la “brucculata”, con grandi la-mentele e proteste dei cittadini.Grande e nobile l’apporto dato dalleAssociazioni e dall’Istituto Com-prensivo di Santa Ninfa, bisogna peròriconoscere che alcune di esse, al-l’iniziativa, hanno messo solo ilnome, qualche altra non è stata invi-tata, di altre, ancora, ne è stata smi-nuita la partecipazione.L’Amministrazione resta, comunque,disponibile ad ogni forma di vera,leale e non strumentale collabora-zione per il futuro.Altre argomentazioni, spero fatte soloin totale mancanza di conoscenza deifatti, sono le “risposte precarie delSindaco al problema del precariato..”.Perché si scrive che mentre tutti sonodalla parte dei precari, non si capisce

da che parte sta il Sindaco.Il Sindaco sta sicuramente dalla partedella Città, di tutti i suoi Cittadini edalla parte dei Precari, per i quali halavorato e lavora nelle sedi oppor-tune, anche con tavoli di concerta-zione sindacale, per cercare dirisolvere un grave problema che af-frontato con leggerezza e velleitari-smo, potrebbe ripercuotersi sulletasche dei cittadini che sarebberochiamati a colmare eventuali gravioneri economici.Comunque questo Sindaco e questaAmministrazione sono aperti, sull’ar-gomento, ad ogni eventuale suggeri-mento serio da qualsiasi parte venga.A proposito dell’articolo, sempre afirma “Astrea” “tanto fumo………”riguardante la Relazione del Sindaco,si fa sempre riferimento alla Rela-zione precedente omettendo, ancorauna volta di dire che i contenuti (lecose fatte) si riferivano sempre e co-munque a Santa Ninfa, per dire che intrentasei pagine, ci sono tante parolee pochi fatti.Allora questo Sindaco che ha scrittodi suo pugno ogni singola parola diquesta relazione è orgoglioso assiemea tutta l’Amministrazione delle tantecose che sono state realizzate.Brevemente solo un esempio: si parladi mancanza di programmazioneanche per la cultura: ebbene, parla dasola la ricchezza degli eventi cultu-rali, il Premio Nino Cordio, l’inseri-mento nella Rete dei Musei Belicinidel Museo Cordio e del Museo del-l’Emigrazione (diversi studenti sonovenuti anche dall’estero per prepararetesi sull’argomento), presentazione dilibri e mostre. Forse “Astrea” non haavuto tempo per partecipare a questiavvenimenti essendo impegnata ascrivere qualche saccente e faziosoarticolo per il Suo Giornale!La relazione è, appunto, una descri-zione analitica e puntuale che con-tiene poche parole descrittive,introduttive e conclusive ma una serieinfinita di numeri e dati di cose fatte.A riprova delle validità del lavorosvolto tutti i cittadini possono pren-derne visione integrale sul sito WEBdel Comune.Ultima nota al riguardo, ma che de-nota ancora una volta l’ignoranza

degli argomenti, e la non conoscenzadel “Sistema Comune”, stigmatizzarela non presenza degli esperti in Con-siglio Comunale.L’esperto aiuta il Sindaco e la Giuntama non può dare pareri al Consiglio,i pareri li danno la Segretaria ed iCapi Aerea.Un ulteriore prova di giudizio quantomeno affrettato è l’appunto su “ checosa è la destra, che cosa è la sini-stra….”A proposito della presentazione dellibro del Prof. Attilio Albergoni “sullegrandi manovre del 37”.Io sono abituato a dare un giudizio suun libro dopo averlo letto.In questo caso si tratta (il libro è ericco anche di vecchie foto del nostroterritorio) di storia Italiana e ancheSantaninfese.Parla, infatti, di vicende che hanno ri-guardato la nostra terra e Santa Ninfain particolare; l’Autore per sua stessadichiarazione pubblica, in aula consi-liare, uomo di sinistra, nel libro, mettein evidenza il pressappochismo, glierrori, le incongruenze dell’avveni-mento ridicolizzando certi aspettipropri del fascismo.L’attenzione dimostrata in aula e icommenti interessati dei presenti al-l’evento dimostrano come l’autoredell’articolo abbia perso un’occa-sione per imparare qualcosa, mentreha dato prova di grande faziosità e diignoranza.Gentile Direttore non voglio farlalunga, lascio a Lei ed ai Lettori ed aicittadini di Santa Ninfa la possibilitàdi una pacata riflessione e di un se-reno giudizio.La invito, comunque, ad un maggiorecontrollo sulle cose riportate dal SuoGiornale, per esempio perché tantaacrimonia e tanto spazio dedicato almio Paese e tutto in un’unica dire-zione, sulle cose che si scrivono supersone che con presenza, serietà,onestà e dedizione si impegnano nelquotidiano, Io La ringrazio e, a diffe-renza di altri firmo, come sempre, connome e cognome ciò che scrivo.Con stima.

Paolo PellicaneSindaco di Santa Ninfa

Il Sindaco rispondeRiceviamo e pubblichiamoLa Redazione

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6 Salemi

In dotazione all’AreaChirurgica del-

l’ospedale “VittorioEmanuele III” di Sa-lemi un macchinarioper intervenire sulleemorroidi con una

metodica innovativa, efficace e indo-lore. L’attrezzatura, unica nelle strut-ture pubbliche che insistono nell’Aspdella Provincia di Trapani, è statamessa in funzione nei giorni scorsipresso il nosocomio salemitano,quando 4 pazienti sono stati sottopo-sti a “dearterializzazione emorroida-ria doppler guidata secondo metodoTHD”. La nuova metodica, curata dalprimario dell’Area Chirurgica BiagioGrimaldi e dal dottore Francesco Ma-

rino, consente una rapida ripresa delpaziente. Il THD rappresenta un me-todo chirurgico molto efficace e miniinvasivo per correggere la malattiaemorroidaria. Consiste nella dearte-rializzazione emorroidaria transanaledoppler-guidata mediante legaturadei sei rami dell’arteria emorroidariasuperiore, causa dell’iperafflusso ar-terioso e quindi della congestione edel sanguinamento dei cuscinettiemorroidari che vengono rilevati e le-gati in alto nel canale rettale. Il me-todo THD, che può essere utilizzatoanche nel III° e IV° grado della pato-logia, se condotto correttamente, ri-duce al minimo il dolorepost-operatorio, in quanto non si in-terviene al di sotto della linea dentata,sede del dolore somatico. Sulla dota-zione dell’attrezzatura, il dottor Bia-gio Grimaldi dichiara:“Ringrazio ivertici aziendali per averci consentitodi utilizzare questa nuova metodica aservizio di un vasto numero di per-

sone affette da tale patologia e che fi-nora spesso preferivano non operarsiper paura dei disturbi dolorosi nelpost-operatorio”. Una curiosità. Ilservizio effettuato in una clinica pri-vata al paziente costa qualcosa come

7.500,00 euro; presso la struttura pub-blica di Salemi, l’intervento è gra-tuito. Per ulteriori informazioni, gliinteressati possono telefonare allo

0924- 990352/990353. Non mancanoperò le note stonate all’interno delpresidio sanitario salemitano dove lacarenza di personale medico radio-logo crea numerosi disagi per la man-cata tempestiva refertazione degliesami. Problemi anche per l’assenzadi attrezzature necessarie al funzio-namento degli ambulatori di Oculi-stica e Odontoiatria in seno al Pta diSalemi. Da segnalare che il Presidioterritoriale di assistenza, allocato alsecondo piano del nosocomio, ospitanumerosissimi ambulatori speciali-stici, tra cui Dermatologia, Endocri-nologia, Nefrologia, Neurologia,Otorinolaringoiatria, Oculistica, Or-topedia, Pneumologia, Urologia,Oculistica, Diabetologia e Obesità,Cardiologia, Fisioterapia e Fisiatria.Una fase di transizione, quella in attoall’ospedale “Vittorio Emanuele III”,che non è ancora stata completata eche ridurrà il nosocomio in una“casadella salute”.

L’Ospedale “Vittorio Emanuele III” dotato di attrezzaturainnovativa per combattere le emorroidi

Nella foto da sinistra: i medici Biagio Gri-maldi e Francesco Marino e l'infermierePaolo Robino

di Celeste Caradonna

La Procura della Repubblica diMarsala ha avviato un’inchiesta

giudiziaria a seguito di alcuni crolli diabitazioni fatiscenti verificatisi nelcorso del 2010 nel centro storico diSalemi, al fine di individuare even-tuali colpevoli. Le indagini, attual-mente in corso, sono condotte insinergia con il Comando provincialedei Vigili del fuoco di Trapani. Peravere un quadro più completo dellavicenda, sono stati convocati e giàsentiti i proprietari delle abitazioni,alcune delle quali acquisite dal co-mune di Salemi, che versano in unostato di degrado da quando, dopo ilsisma del 1968, sono state abbando-nate per ricostruire altrove. Le inda-gini hanno l’obiettivo di individuaregli eventuali colpevoli di una que-stione, quella che attaglia il centrostorico salemitano, che affonda le ra-

dici nel tempo e che negli ultimi anniè degenerata. Esempio ne sono i nu-merosi crolli avvenuti nel 2010 cheper fortuna non hanno causato vit-time. I crolli hanno interessato questao quella area del centro storico, met-tendo in pericolo l’incolumità fisicadi residenti e passanti. Ad alto rischiole vie Passalacqua, Mistretta, dovenei mesi scorsi sono state fatte eva-cuare delle famiglie, e alcune aree delquartiere arabo, Rabato. A tal propo-sito, il Comune di recente ha resonota l’intenzione di predisporre il mo-nitoraggio e censimento di tutti i fab-bricati fatiscenti di sua proprietà, alfine di predisporre un piano di inter-vento di messa in sicurezza. Da que-sto punto di vista, però, poco è statofatto finora. Pare manchino le risorseeconomiche per intervenire in ma-niera capillare. L’amministrazionetargata Sgarbi, dunque, punta sull’at-tuazione del progetto “Case a 1 euro”per risanare un centro storico che èdiventato una bomba ad orologeria,capace di esplodere da un momentoall’altro. (*ceca*)

Aperta un'inchiesta sui crolli di abitazioninel centro storico

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7Calatafimi-Segesta

5alunni dell’Istitutocomprensivo “

Francesco Vivona” diCalatafimi Segestasono saliti sul podioalle finali regionali deigiochi matematici del

Mediterraneo 2011, tenutisi lo scorso28 maggio a Caltanissetta. Alla finale,che ha visto confrontarsi i ragazzidelle scuole primarie e secondariedella Regione Sicilia, hanno presoparte 300 allievi che avevano supe-rato le selezioni provinciali. Su tuttigli istituti scolastici partecipanti, adavere la meglio è stato quello di Ca-latafimi Segesta che ha visto ben 5alunni piazzarsi sul podio nelle 6 ca-tegorie in competizione. La gara, in-fatti, comprendeva 6 categorie a

partire dalla classe 3^ primaria finoalla 3^ secondaria. Di seguito i piaz-zamenti degli alunni dell’Istitutocomprensivo “Francesco Vivona”:Gabriele Gruppuso 1° classificatonella categoria 3^ primaria, GiuliaCatalano 3^ classificata nella catego-ria 4^ primaria, Martina Busetta 2^classificata nella categoria 5^ prima-ria, Vincenzo Alcamo 2^ classificatanella categoria 2^ secondaria, Fran-cesco Marco 2° classificato nella ca-tegoria 3^ secondaria. Buoni ipiazzamenti anche per gli altri tre ra-gazzi partecipanti ovvero Vito Ge-rardi, Rosario Latona e AngelaAgueli.Durante la preparazione ai giochi ma-tematici, agli allievi calatafimesi nonè mancato il sostegno dei genitori edei docenti, in particolare del profes-sore Paolo Verghetti e dell’insegnanteSandra Craparotta che hanno accom-pagnato i ragazzi nelle varie fasi dellecompetizioni.

Il capogruppo del partito Futuro eLibertà al consiglio comunale di

Calatafimi Segesta, Daniele Cataldo,

ha chiesto l'invio all'Autorità di Vigi-lanza sui contratti pubblici e alla Pro-cura della Repubblicadell’incartamento relativo al progettodi costruzione, adeguamento, otti-mizzazione e riqualificazione, con loscopo di risparmio energetico manu-tentivo e gestione in concessione

della rete comunale di pubblica illu-minazione, che si doveva realizzaremediante lo strumento del project fi-nancing. Il progetto era stato appro-vato dalla giunta con delibera 243 del16 novembre scorso. “Ho chiestol’invio dell’incartamento all’Autoritàdi vigilanza sui contratti pubblici-

spiega Cataldo- perché si esprimacirca la correttezza del procedimentoamministrativo posto in essere dal-l'ufficio tecnico, settore Lavori Pub-blici del Comune, e alla Procura dellaRepubblica, al fine di individuareeventuali comportamenti penalmenterilevabili”. (*ceca*)

Nella foto da sinistra gli studenti: Gabriele Gruppuso, Angela Agueli, RosarioLatona,.Francesco Marco, Vincenzo Alcamo e Vito Gerardi.

5 Podi per gli studenti dell'Istituto comprensivo "Vivona"alle finali regionali dei giochi matematici

Il consigliere Cataldo chiede l'invio alla Procura dell'incartamentodel progetto sulla pubblica illuminazione

Gibellina

Oltre un migliaio di giovani prove-nienti da 13 Comuni della Dio-

cesi di Mazara del Vallo ( Pantelleria,Poggioreale, Salaparuta, Campobellodi Mazara, Petrosino, Partanna, Vita,Salemi, Castelvetrano, Gibellina, Ma-zara, Marsala e Santa Ninfa) lo scorso2 giugno si sono ritrovati a Gibellinaper la IX edizione della Giovaninfe-sta. Il tema scelto quest’anno è stato:“L’Italia che vogliamo”. Motore dellamanifestazione i circa 100 giovanivolontari che da mesi si sono prepa-rati a vivere un momento che haavuto come obiettivo la realizzazionedi un percorso di stimolo e valorizza-zione delle potenzialità dei giovani diGibellina. La giornata, che ha avutoinizio nelle prime ore del mattino, siè articolata in diverse fasi: dall’acco-glienza dei ragazzi, con balli digruppo e musica live, alla preghieradi apertura della manifestazione cele-brata dal vescovo, monsignore Do-menico Mogavero. Tra momenti piùinteressanti i tre convegni organizzatiper i partecipanti di fasce di età di-

verse. Il primo sulla mondialità ( peri ragazzi dai 14 ai 16 anni), tenuto daPadre Zarantonello, missionario com-boniano, e da Filomeno Lopes, in arteFifito, un giovane della Guinea Bis-sau, speaker ufficiale di Radio Vati-cana nella redazione in linguaportoghese, impegnato da anni nel-l'opera di riconciliazione sociale delsuo Paese. Il secondo sulla legalità,(per i giovani dai 17 ai 21 anni), èstato tenuto da Don Luigi Ciotti, fon-datore di Libera, associazione controle mafie, e da Antonino Ingroia, pro-curatore aggiunto alla procura di-strettuale antimafia di Palermo, che,riportando l’esempio di Rita Atria, lagiovane partannese che si è ribellataalla mafia, opponendosi alla culturadella violenza, del silenzio, della cor-ruzione, del malcostume, dell’egoi-smo sociale, ha ribadito che “L’Italiache vogliamo è l’Italia dei caduti, deiragazzi di Libera che lavorano le terreconfiscate, l’Italia della legalità”.Il terzo convegno, promosso per igiovani da 22 anni in su, ha riguar-dato l’immigrazione. All’incontrosono intervenuti Laura Boldrini, por-tavoce italiana dell’Alto Commissa-riato delle Nazioni Unite per iRifugiati, e Vincenzo Morgante, caporedattore Rai Sicilia.Alle 13,30 i gio-

vani si sono raggruppati poi nel Si-stema delle Piazze per il pranzo, of-ferto e preparato dalle famiglie diGibellina.La giornata si è conclusa con unospettacolo finale tenutosi nel Sistemadelle Piazze. Sulla manifestazione de-dicata ai giovani, il vescovo Dome-

nico Mogavero ha dichiarato: “E’stata una giornata di festa in cui ab-biamo voluto dire che noi ci siamo eche vogliamo partecipare alla proget-tazione di un’Italia che sia a misuradi uomo e luogo di accoglienza e dia-logo interculturale, e che faccia spa-zio ai giovani”.

di Celeste Caradonna

In 1500 hanno partecipato alla IX edizionedella “Giovaninfesta”

di Celeste Caradonna

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8 Società

Chiuso in Redazione il 08/06/2011

Direttore Responsabile: Celeste CaradonnaDirettore Editoriale: Mimmo Guzzo

Grafica, impaginazione, stampa e distribuzione:EDIVIDEO S.a.s.EDIVIDEO S.a.s.

Via Vespri, 144 - 91028 Partanna(TP) - Tel./fax 0924 88828

Redazione: Giovanni Casciotta, Chiara Pacino, Franco Lo Re,Antonella Tibaudo, Luigi Raccagna, Massimo Trinceri, Vito Caronna.

Per la pubblicità su questogiornale telefona al 0924 88828

In Italia non è dimoda la rivoluzione,

mentre in altre partidel mondo (Egitto,Tunisia, Libia) vecchidecrepiti stanno fa-cendo le valigie.

L’Italia non è cosi, si distingue daaltre nazioni, l’Italia è anticonformi-sta, è un bellissimo stivale imbambo-lato, per cosi dire rassegnato.E’ un castello pietrificato. Un coni-glio ipnotizzato dal serpente.Una rana che viene lentamente bollitaviva senza accorgersene.Non ci sono ragioni per tutto questo,o al massimo sono ragioni misteriose,appartengono al campo della metafi-sica, non più a quello della politica.La nostra situazione è stagnante e so-miglia a quella di chi, cadendo nellesabbie mobili, chiude gli occhi edevita il più piccolo movimento per

rallentare la sua fine.Non grida aiuto, non cerca appigli,

semplicemente affonda ma lenta-mente.In realtà i motivi per spiegare questacondotta ci sono.

E sono cosìnumerosi daparlarne permesi: l'invec-c h i a m e n t odella popola-zione (ve liimmaginate in o n n iscendere inpiazza conle badanti? ), lamassone-ria, lem a f i e ,l'informa-zione sotto con-trollo e pilotata(sia a destra che asinistra), l'occupa-zione americana

con le sue cento basi, il Vaticano, lamancanza assoluta di una classe diri-

gente...e mifermo qui.

Queste ealtre ragioni

però non sonosufficienti.

Allora cosa mancaperché gli italianiprendano il loro de-

stino nelle mani?Ma dai, non

manca nienteal popolo deibla bla bla,non mancal’intelletto ai

nostri “sovver-sivi”, ma pur-

t r o p p oa n c h e

quando siscagliano

contro il po-tere, evitano di var-care l'ultima linea, diprendersi dei rischi.

Il cosiddetto “Armiamoci e Partite” oi classici “Cani che abbaiano senzamordere”, altro che rivoluzionari.Un popolo di stralunati abituato atutto ma che non crede più veramentea nulla.Ci sarebbe voglia di dare una fortescossa a questi Referendum, a questacalma piatta che si vede attorno, aquesta staticità, a questo continuoguardare al passato senza progettaremai il nostro futuro.Penso che la conferma a questo “nonrisveglio” la vedremo proprio dopo iReferendum dato che è utopisticopensare che si raggiungerà il quorumdel 50%.La realtà ci dà fastidio e per questo laevitiamo.Ma se non l’abbiamo capito siamo

oltre la frutta e l'ammazzacaffè,stiamo sparecchiando la tavola e loStato si prepara a raccogliere le bri-ciole da sotto il tavolo.E domani per noi, forse, sarà sempreun altro giorno a base di bungabunga, tette e culi mosci. Povera Ita-lia !!!!

Armiamoci e Partitedi Giovanni Casciotta

Iprocessi di liberalizzazione e priva-tizzazione dei beni fondamentali

avanzano senza tregua, trasformandol’acqua in una merce, ovvero da benecomune a bene di consumo; ciò èscapito della garanzia ad un accessoegualitario e solidale.Gli obiettivi delle multinazionali del-l’Oro Blu sono quelli di manipolareal rialzo la tariffa idrica, in manierada determinare maggiori guadagni,salvo poi integrare tali guadagni at-traverso i capitali pubblici destinati aiservizi idrici, derivanti dalla fiscalitàgenerale. In altre parole, i cittadini siritrovano a pagare l’acqua ben duevolte: una volta con la tariffa e un’al-tra volta con le tasse.La regione Lombardia agli inizi deglianni ’90 affida a privati la gestionedell’acqua. Dopo un decennio di cat-tiva gestione privata molti Sindaci sisono opposti e lottando hanno otte-nuto con legge regionale la ripubbli-cizzazione del servizi idrico

integrato.Molte sono le province italiane chehanno scelto la gestione pubblica del-l’acqua, posso citare per la Sicilia laprovincia di Ragusa.In merito alle procedure e alle moda-lità “rocambolesche” che hanno de-terminato l’aggiudicazione del S.I.I.,in provincia di Agrigento, si deduceche sono state viziate da illegittimitàper cui si presume sussistano pericoliper la salvaguardia, le aspetta-tive e i diritti delle gene-razioni future.Per quanto ri-guarda la garaper l’affida-mento delS.I.I. nellaprovincia diTrapani al-cuni organidi stampa ri-portano cheè stata annul-lata per infil-t r a z i o n imafiose.Altra stranezzaper quanto concernele gare per l’affida-

mento dell’acqua in Sicilia che si èverificata è che per ogni provincia si-ciliana si è presentata una sola ditta,quindi per ogni provincia una soladitta concorrente. Quindi si presup-pone concretamente l’attuazione diun monopolio privato.Altrettanto numerosi sono i comuniitaliani che gestiscono direttamente ilS.I.I. in maniera economica, effi-ciente ed efficace. Questi comuni lot-

tano contro gli usurpatori“legalizzati” che senza

nessun investimentovogliono ottenere

facili guadagni ascapito delle fa-scie di popola-zione piùdebole ed in-difesa.La città diParigi, unadelle primecittà d’Eu-

ropa ad averescelto la ge-

stione privata,dopo aver consta-

tato che la gestioneprivata è stata dannosa

per il Comune e per i cittadini, non harinnovato il contratto al gestore pri-vato che andava a scadere il31/12/2009, quindi ritorna alla ge-stione pubblica. Ora la palla è dinuovo in mano ai cittadini italiani,che in un colpo solo possono abolirela legge che COSTRINGE gli entipubblici a cedere l’acqua ai privati, econtemporaneamente posso abolire lalegge con cui si stabilisce per leggeche il privato possa ricavare lucrodalla gestione dell’acqua anche in as-senza di investimenti adeguati (che inogni caso verrebbero scaricati suglienti pubblici). Questi sono in defini-tiva i contenuti dei due referendumsull’Acqua del 12 e 13 Giugno.Siamo convinti che la nostra è unabattaglia di civiltà in difesa di un benecomune, per la giustizia, la democra-zia e l’autodeterminazione.Quindicolgo l’occasione per invitare ognunodi noi ad aderire a questa battaglia diciviltà affinché i nostri figli possonoricordarci come quella generazioneche si è schierata in difesa per la vita.

Paolo CampoComitato per l’acqua pubblica dellaValle del Belice

Comitato per l’acqua pubblicadella Valle del BeliceSPAZIOSPAZIO

AUTOGESTITO

AUTOGESTITO

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