Giornagola n. 4

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ANNO 2 - N° 04 febbraio 2012

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ANNO 2 - N° 04 febbraio 2012

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EDITORIALE

Cari lettori, “another year over, a new one just begun*” ovvero un altro anno è fi nito ed uno nuovo è appena iniziato. Nonostante le nostre

menti siano tutte proiettate al futuro come singoli, come comunità e come paese, noi vi proponiamo uno sguardo al passato, alla nostra storia e a quello che oggi ci permette di essere quello che siamo.Grazie a molte memorie che siamo riusciti a reperire, soprattutto quelle del “maestro” Gianni Morandin, abbiamo ricostruito in piccoli articoli un po’ della nostra storia come paese.Inoltre, troverete foto e testimonianze di molti incontri organizzati dal Circolo NOI.Senza altri indugi, vi lasciamo alla lettura di questo quarto numero...Un augurio di buon anno, La Redazione.

* Happy Xmas (war is over) – John Lennon

IN REDAZ IONEI.Z.

direttriceM.F.

capo redattriceM.M.

giornalistaR.F.

giornalistaD.P.

impaginazione

in collaborazione con:

Michela GrassiTentazioni Culinarie

Circolo NOI Casa Papa A. Luciani Coro “Mìnor Àquola”

GFM (Gruppo Famiglie Mignagola)Gr.Est. /Gr.Inver.

Scout

A chi è appena nato, a chi è a metà strada, a chi ha raggiunto la sua meta; a chi bambino non è mai stato, a chi da adulto guarda al bambino dentro sè; a chi troppe volte ha pianto e a chi non sa piangere; a chi vi sta affianco e a chi avete lasciato andare; a chi semplicemente vive e a chi dona parte della propria vita alla comunità...

Buon 2012.

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I RICORDI

MILLEPIEDI

EVENTI

VARIE

“Narrando Mignagola”

“Memoria e Identità”

“IN UNITÀ”

“Mercatini di Natale 2011”

“Camminata del Maestro Morandin”

“Corso Animatori”

“Reparto Antares Albatros & Volpi guidoncini verdi: Missione Compiuta!”

“8° Motoincontro”

“Finalmente Sagra!”

“Settima Edizione dei mercatini fai da te”

“Festa della Vendemmia 2011”

MOSTRA DI FOTO : Arcadia di cultura della Marca gioiosa

Calendario Inverno Primavera 2012

Lo statuto del Circolo!

Tentazioni Culinarie

“21 dicembre 2012”

Foto...

Nel prossimo numero...

Posta dei lettori

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GFM

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RUBRICA:

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narrando mignagola

Quanti di voi si saranno chiesti com’era una volta Mignagola e com’era la nostra chiesa?Amante dei libri e della storia ho scoperto delle curiosità che ora vi racconterò. Pronti per un viaggio nel tempo?1314. Immaginatevi una distesa di prato verde attraversata da un fi ume d’acqua limpida ,dove le donne lavavano i panni chiacchierando e lamentandosi dell’orario impossibile dei mariti che lavoravano nella cartiera del paese. Immaginatevi case padronali in mezzo a campi dove intere famiglie lavoravano giornate intere. In questo scenario, risalente come già detto al 14esimo secolo, si ambientano le origini del nostro paese il cui nome MIGNAGOLA deriva dal latino MINOR AQUULA che signifi ca “fi lo d’acqua minore”. In quegli anni la zona era soprattutto legata all’agricoltura con colture che andavano dal frumento alla segale, dagli agrumi vari al miglio.Vi erano giorni in cui i contadini stanchi e affaticati dopo un’intera giornata a lavorare la terra, cercavano un po’ di riposo nella casa padronale bevendo un bicchiere di vino e mangiando un pezzo di pane. Ma ecco che qualcuno bussa alla porta! La padrona la apre e fanno il loro ingresso tre individui dagli abiti scuri e dal taglio severo: un cittadino, un notaio ed un banditore. Questo gruppo era chiamato COMMISSIONE in quanto aveva il compito di passare per le case, dopo il racconto annuale, a prendere nota del quantitativo di frumento, avena, segale, agrumi e miglio. Nel medioevo erano molto diffusi e si differenziavano da podesteria a podesteria. Il nostro paese divenne in seguito un centro industriale grazie ad una maggiore fabbricazione di carta. Altra curiosità: dovete sapere che dal 1500 sono giunti fi no a noi degli atti battesimali e matrimoniali della parrocchia dove accanto ai nomi propri delle persone vi era l’aggettivo “cartaro” a signifi care che il mestiere era molto sentito in quella società.Tutti sanno che il periodo del Medioevo non eccelleva certo per sicurezza sui posti di lavoro, nè per il benessere fi sico delle persone e infatti i nostri

compaesani vollero scegliere un patrono per il loro mestiere, così il 25 aprile 1677 costituirono la “Scuola di S. Giovanni o dei Morti” (dovete sapere che una volta i gruppi cattolici si chiamavano Scuola).Intorno al 1800 la cartiera fu acquistata dalla famiglia Salsa la cui gestione passò da fi glio in fi glio riscontrando un grande successo a Trieste e nell’Oriente. Nel 1838 Antonio Salsa fece costruire un oratorio all’interno delle mura dedicandolo alla Madonna della Salute, ma, allo stesso tempo, anche a S. Antonio, protettore dei cartari, in onore di colui che ne ha voluto la costruzione. Nell’oratorio, ben arredato e spazioso, si svolgevano le funzioni liturgiche privatelo provano dei documenti risalenti al 1902) infatti solo gli abitanti delle casette della cartiera e gli operai che in quel momento erano all’interno dell’edifi cio potevano partecipare alla messa. Dalla famiglia Salsa la cartiera, con annesso oratorio, passò ai Reali e poi alla famiglia Burgo che l’acquistò nel 1920. L’oratorio privato fu demolito e fu eretta una piccola cappella fuori della nuova portineria - l’attuale- che ricevette 2 visite vescovili sotto il titolo di Madonna della Salute e di S.Antonio.Questo oratorio-cappella ospitò l’esercizio della Dottrina Cristiana mentre l’abitazione del Vicario era presso la casa della famiglia Sartori.Soltanto dieci anni dopo( 21.11.1957) fu denominata “Presentazione della Beata Maria Vergine” con un decreto diocesano di Treviso.Nel frattempo la cappella fu abbattuta per lasciar posto alla strada che tutt’ora congiunge Mignagola ad Olmi e venne costruita una chiesa vera e propria intorno al 1952 anche con le pietre ricavate dalla demolizione

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ese - I Ricordig 7dei fabbricati della vecchia cartiera. All’interno dell’edifi cio sacro vi era un’unica grande navata; l’abside era ornata da due statue che rappresentavano il Sacro Cuore di Gesù e la Madonna della Salute, nostra patrona. Il soffi tto era in legno sorretto da travi pesanti.A sinistra vi era una nicchia dedicata a Maria Bambina con la relativa statua che è possibile vedere ancora oggi sempre a sinistra della chiesa attuale, vicino alla piccola cappella.L’altare era in marmo rosato dietro al quale vi era una croce intagliata su di un alto muro. Dietro all’altare vi era la zona del coro parrocchiale con l’organo risalente al 1927.Il pavimento era in terrazzo alla veneziana al centro della navata mentre attorno vi erano riquadri bianchi e rosati; le panche erano in legno di noce e tutt’ora sono presenti in chiesa.

All’esterno della chiesa vi era un cortile di cemento con tre gradini che portavano all’entrata principale; a sinistra vi era l’entrata laterale per la sacrestia ed il “tempio” mentre a destra vi era un porticato dove si potevano lasciare le biciclette per seguire le funzioni.In conclusione: sono stati molti i cambiamenti avvenuti in questa nostra città, ma la storia non è andata persa. Potete scovare altre curiosità consultando il libro “Mignagola ieri”, del maestro Morandin, a cui ci siamo ispirati per i nostri articoli.

- I. Z. -

Perché è importante ricordare?Perché quando si parla di “memorie”, si parla di vite; vite delle persone, di gruppi familiari o di comunità:

vite di uomini e donne che si impegnano ad esprimere se stessi comunicandosi agli altri, ad affermarsi, testimoniando la propria unicità e ad auto identifi carsi, cioè a riconoscersi.Ricordare è molto importante, tuttavia il ricordo non esaurisce la sua funzione in se stesso, ma è utile che trovi pieno compimento nella narrazione, ed un ottimo supporto nell’istituzionalizzazione.Quando un uomo (o una comunità) ripercorre la propria storia narrandosi, egli infatti, non solo si esprime e si afferma, ma quel che più conta, è che a conclusione del processo di narrazione si riconosce, insieme, protagonista della storia e soggetto narrante.L’identità fra il protagonista del racconto ed il narratore è l’elemento saliente del processo di narrazione.Nell’atto congiunto di ricordare e narrare, l’uomo (o gli uomini) di ieri, i fatti narrati, ma anche le emozioni e i sentimenti ad essi associati, non solo vengono a rinnovarsi nel momento presente, cioè nel momento del racconto, ma vivono anche una vera e propria trasfi gurazione nell’io narrante: l’uomo di oggi, ciò che è e ciò che prova, sono l’esatta evoluzione del protagonista del racconto passato.Nel racconto di sé, memoria e identità diventano costitutive, perciò, quando si parla di “memorie”, si parla di identità e non è dunque un caso che, smarrendo la memoria, l’anziano smarrisca il senso profondo di sé.L’auto narrazione, il parlare di se stessi ad un’altro, rappresenta per le persone una grande occasione.“L’ascolto dona a chi è ascoltato la possibilità di ascoltarsi”. _ Maurice Bellet_Il racconto autobiografi co genera un processo che consente di ripercorrere vicissitudini ed emozioni della propria vita e rifl ettervi, acquisendo maggiore consapevolezza di sé, delle dinamiche personali e/o ambientali che hanno viziato o favorito il proprio agire, delle debolezze o delle qualità che danno valore alla propria persona, incoraggiando a fare un bilancio che invita, tendenzialmente sempre, all’accettazione di chi si è diventati.L’auto narrazione consente di leggere la vita come un processo, un cammino individuale e/o collettivo, fatto di scelte, piccoli passi, verso l’autorealizzazione e la crescita dell’uomo, dell’umanità.Ricordare è importante ai fi ni del benessere del singolo e del gruppo, in quanto, se dalle bontà compiute si può trarre soddisfazione sperimentando un senso di pienezza, dagli errori fatti, invece, si può imparare, agli stessi porre rimedio e migliorare. Quando si fa riferimento alla storia di un popolo, tuttavia, è necessario considerare che essa è il risultato dell’agire comune e a volte le parole non bastano a favorire il bene sociale, per cui diventa necessario istituzionalizzare: le cosiddette giornate della memoria, ad esempio, svolgono l’importante funzione di tenere sempre vigile l’attenzione su temi rilevanti al bene comune; ricordiamo, ad esempio, il giorno del ricordo e quello a sostegno dell’aids o della sclerosi multipla, la giornata della donna, quella contro la violenza sulle donne ecc. ecc. Ricordare, insomma, è la funzione che consente all’uomo di congiungere il passato al futuro, legandoli col fi lo del presente.

- Michela Grassi -

Memoria e Identità

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Viviamo insieme in unità di mente e di cuore, protesi verso Dio.

Questo è lo scopo della nostra vita,

testimonianza vera per il mondo in cui, in cui viviamo.

Di ogni cosa nessuno dica: è mio è tuo; questo non è amore.

Come un tempo tutto sia comune,

perché nessuno mai soffra ingiustizia.

DACCI , DACCI SIGNORE LA COERENZA

DI VIVERE PER SEMPRE QUESTO DONO

CHE TU CI FAI OGNI GIORNO PORTANDOCI A TE.

E ALLORA DACCI, DACCI LA GIOIA DI SENTIRTI

IN CHI CI VIVE ACCANTO,

IN CHI RICERCA TE, O SIGNOR.

DACCI, DACCI DI VIVERE SIGNORE PER SEMPRE IN UNITA’.

DACCI, DACCI DI VIVERE SIGNORE PER SEMPRE IN UNITA’.

DACCI, DACCI DI VIVERE SIGNORE PER SEMPRE IN UNITA’.

DACCI, DACCI DI VIVERE SIGNORE IN UNITA’.

IN UNITÀ

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IMPORTANTE!

Cari amici,il Gruppo Famiglie Mignagola sta lavorando per la Festa della Famiglia 2012 e l’organizzazione dei giochi delle contrade, a tal proposito stiamo approntando un documento che regolamenterà tutti i giochi, che quest’anno si terranno domenica 27 maggio.La festa della famiglia 2012 si svolgerà tra il 19 e il 27 maggio, giorni nei quali saranno organizzati i tornei di calcio e pallavolo, i giochi delle contrade che quest’anno vedranno protagonisti adulti e ragazzi.Per potervi informare delle novità che saranno introdotte quest’anno, avremmo il piacere di invitare tutte le contrade: DRAGO ROSSO, AQUILA D’ARGENTO, TORO BLU, GRIFONE D’ORO, il 29 febbraio 2012 alle ore 21,00 presso il Circolo Noi.In quell’occasione comunicheremo a tutte le contrade l’elenco dei giochi che si terranno con i relativi regolamenti in modo tale che ognuna delle squadre possa organizzarsi ed allenarsi in vista delle sfide del 27 maggio.VI ASPETTIAMO NUMEROSI AL CIRCOLO NOI: 29 febbraio 2012 ore 21,00.

4° camminata “su e xo pa ‘e anse del Poise”Per il quarto anno consecutivo abbiamo voluto ricordare il Maestro Gianni Morandin con la camminata “su e xo pa ‘e anse del Poise” a lui dedicata.Nuovo, ma sempre caratteristico, il percorso lungo i corsi d’acqua di Mignagola che quest’anno si è snodato nella località denominata “Le Fontane”, ubicata lungo via Graere, tra Pezzan e Mignagola, dove nasce il rio Polise. Poi è stata visitata una zona dove recenti rilevamenti satellitari hanno chiaramente mostrato il passaggio di una antica strada identificabile quasi certamente con un tratto della strada romana detta Lagozzo. Lungo il percorso abbiamo trovato la “ex cartiera sul rio Bagnon (di questa cartiera si ha testimonianza fin dalla fine del XVIII secolo) e la confluenza tra il rio Bagnon ed il Mignagola. Tutte queste informazioni sono state trascritte su appositi cartelloni posti lungo tutto il cammino grazie anche all’aiuto di Matteo D. L. che si è prodigato nel ricercarle.

- GFM -

Anche quest’anno applausi e gioia al CONCERTO DI NATALE, giunto alla 5^ edizione. Bravissimi i bambini del Coretto parrocchiale ed i bambini del Coro della Scuola Primaria di Mignagola. Un grazie di cuore a tutti bambini e ragazzi, alle mastre delle scuole Elementari di Mignagola nonché alle maestre del coretto Anna, Sara e Maria Pia.Gran divertimento, durante i due fine settimana con i laboratori per i bambini e lo spettacolo circense.

Tra le casette di legno si respirava proprio un clima familiare e natalizio grazie alla presenza degli espositori, di artigiani, di babbo natale ed i volontari del GFM e del Circolo Noi che grazie al loro operato hanno reso indimenticabile anche l’edizione 2011 di Natale …incontriamo a Mignagola.

- GFM -

Mercatini di Natale!

c O M u N I c A z I O NE

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FOTO GRINVER 2011

In questi mesi, in attesa del Grinver e soprattutto del Gr.Est del 2012, noi responsabili ci siamo chiesti: “Cosa possiamo fare per rendere queste esperienze più piacevoli e divertenti

per animatori e animati, tenendo presente il ruolo dell’animatore?”Documentandoci e condividendo le nostre esperienze ed idee, abbiamo organizzato un corso chiamato “corso per animatori” proposto appunto a specifi care in cosa consiste la fi gura e le responsabilità che un animatore dovrebbe sentire durante i giorni del Gr.Est.Per l’imminente esperienza del Grinver abbiamo organizzato le riunioni dividendo la serata tra la pratica, come i laboratori e i bans, e la teoria. Tutto questo è avvenuto tra spiegazioni, giochi e condivisione; il nostro obiettivo era infatti quello di creare uno spazio non solo di lezioni passive ma di coinvolgere i ragazzi cercando di condividere le idee, le opinioni e le perplessità di tutti; dobbiamo dire che i ragazzi si sono impegnati molto!

Oltre a parlare dell’animatore e delle sue responsabilità, abbiamo affrontato l’argomento del suo rapporto con i bambini: come ci si comporta e come non ci si dovrebbe comportare. Abbiamo puntato sul lavoro di gruppo tenendo presente che, nonostante il numero elevato di persone che prepara l’intera esperienza, tutti siamo indispensabili. Inoltre abbiamo posto le basi per gli interventi di primo soccorso, in cui si sono cimentati anche gli animatori e noi responsabili.

La prima parte del corso è partita ad ottobre e si è conclusa a metà dicembre, mentre la seconda parte, più specifi ca, partirà indicativamente a febbraio. Chiunque sia interessato a partecipare, può trovare informazioni al Circolo.

- GREST -

Corso Animatori: Istruzioni per l’uso!

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Alla fine ce l’hanno fatta!!! Albatros e Volpi hanno

raggiunto il loro OBIETTIVO: la Specialità di Squadriglia!!! A metà settembre a Vicenza, nel corso di una bella cerimonia che ha coinvolto le squadriglie più meritevoli di tutto il Veneto, hanno ricevuto i Guidonci- ni Verdi, l’attestazione del duro lavoro svolto!!!Ma partiamo dall’inizio di questa avventura: è marzo e i Capi Repartopropongono alle “tose” questa particolare sfi da; dopo un po’ di titubanza le ragazze decidono di mettersi in gioco: Albatros

proveranno a raggiungere la specialità di Campismo e Volpi di Olympia (che poi diventerà Espressione)!!I lavori partono frenetici: bisogna realizzare due imprese ( cosa sono le IMPRESE??? La realizzazione dei propri sogni con le proprie mani!!Le Imprese sono attività sfidanti, realizzazioni uniche pensate e realizzate come solo i veri scout e le vere guide sanno fare!! ) E poi c’è una missione (no, non è Mission Impossible III, ma quasi... ) è il Diario di Bordo, un vero e proprio diario dell’avventura intra- presa.Eh si, perché di avventura si tratta!!! Cominciano le Albatros con la prima impresa: ripari di fortuna e cucina alla trappeur!! A maggio è stata invece la volta delle Volpi che hanno vissuto la loro missione partecipando ad un torneo di giochi sport scout organizzato dal reparto di Monastier.Seconda parte del lavoro al Campo dove le nostre due toste squadriglie

ci hanno dato dentro!! Le Albatros hanno realizzato una super tenda sopraelevata (un vero e proprio incubo per la Capo Reparto che

soffre di vertigini) in cui hanno comodamente dormito tutto il campo ed hanno svolto una bella Missione tra i monti trentini. Le Volpi hanno realizzato una mattinata di giochi sport a cui hanno partecipato i Reparti (e pure i capi ci hanno dato dentro!!) e un divertente Stand di giocoleria in cui hanno insegnato l’utilizzo di alcuni attrezzi: palline, kiwido e diablo.Completati i due Diari di Bordo sono stati presentati e approvati dagli Incaricati Regionali a Padova, e le ragazze sono state convocate alla Cerimonia di consegna il 17 e 18 settembre!!

E ora che il risultato è stato raggiunto......la sfida è lanciata anche ai RAGAZZI!!!!Ci vediamo a settembre 2012!!!

-Roberta-

GUIDONCINI VERDI : Missione Compiuta!

REPaRTO aNTaRES...

ALBATROS & VOLPI

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Anche quest’anno, il 18 Settembre 2011, si è svolto il Motoincontro con la partecipazione di molti motociclisti. Dopo la partenza verso le undici del

mattino al circolo NOI di Mignagola, è cominciato il percorso che si è sviluppato in tre tappe: la prima all’agriturismo “Cain Orbo” di San Floriano dove, come all’agriturismo “Uganda” di Breda e alla “Ombreria” di Mignagola, tappe successive, ci è stato offerto un rinfresco dai proprietari.Completato il percorso, siamo tornati al circolo NOI dove i cuochi hanno preparato il pranzo compreso di pasticcio, grigliata, patatine fritte e dolce. Dopo il pranzo si è svolta la pesca con ricchi premi che spaziavano dai kit per moto ai cuscini e candele, dai salumi al vino, dalle magliette ai buoni omaggio.Il bel tempo ci ha accompagnato per tutta la mattinata lasciando poi il posto ad una forte pioggia nel pomeriggio ma, nonostante il brutto tempo, non sono crollati gli animi e la giornata è continuata in allegria. Questo moto incontro, come i precedenti, sono stati ideati da Manuela, Emanuela e i loro mariti: insieme, si occupano di organizzare il giro, trovare le tappe e gli sponsor.Ogni anno il percorso comprende tre tappe in cui vengono offerti dei rinfreschi con il contributo di circa 100 sponsor della provincia di Treviso, e non solo (a cui vanno i ringraziamenti dei responsabili). Uno dei promotori della manifestazione è il nostrano “Museo della Moto” di Livio Andreuzza, compreso annualmente come tappa nel tragitto.Emanuela, che ringraziamo per l’intervista, ci ha fornito queste informazioni riferendoci che quest’anno il motoraduno è andato molto bene. Inoltre dovete sapere che ci stiamo avvicinando al 10° incontro, previsto tra due anni. I responsabili, e la nostra redazione, ringraziano per la partecipazione e vi aspettano numerosi il prossimo anno!

-M.M.-

8° MOTOINCONTRO

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Eccomi qui, davanti al computer pronto a premere le mie dita sui tasti e a scrivere le parole che scorrono nella mia mente per creare l’articolo… ma quale articolo? Han si quello della sagra. È stata proprio una

bella sagra quella di quest’anno, mi sono divertito assieme a tutti quanti, tra cibo, tavoli e vassoi colmi di piatti da portare alle persone che aspettavano; 7 giorni di “svago”, servendo con gli altri e guardando le band che suonano, mangiando in compagna alla fine del servizio assieme alla fantastica cucina che ha lavorato instancabilmente e con amore per la buona riuscita delle varie serate. È iniziato tutto venerdì 11 novembre con la novità un po’ contestata e un po’ desiderata per portare un po’ di freschezza a questa ormai vetusta sagra: la Serata Latina! Questa ha, infatti, portato sotto il “palaNOI” cantanti con ballerini professionisti e ballerini improvvisati che tra il palco e le fila di tavoli ballavano a tutto spiano tra un’esibizione dei ballerini e qualche passo insegnato al momento dai componenti della band. Anche sabato e domenica 12 e 13 sono stati movimentati dai toni più classici del liscio che ha accompagnato le coppie più e meno giovani nella pista tra una Mazurca e un Valzer. La seconda settimana è iniziata all’insegna delle carte da gioco con il nuovo Torneo di Burraco che ha visto gareggiare tra di loro n° 44 coppie e che a fine serata si è concluso con la vittoria di: Stefanetto Mara e Giacobetti Patrizia e con una piccola consolazione per l’ultima coppia: Filippetto Emanuela ed Elsa.Come ogni anno, di venerdì, si è svolta la Serata Country dove, anche qui assieme a ballerini professionisti, molti tra giovani, bambini, anziani e adulti hanno dato dimostrazione della loro improvvisata bravura tra gli occhi di coloro che erano interessati a vedere ma non di certo a ballare! In più con la paella preparata dall’operosa troupe della cucina, è stata una serata indimenticabile e divertente per tutti soprattutto per la Rosetta che doveva fare i conti a una fila pazzesca!... anche il sabato e la domenica si sono svolti in allegria e con tranquillità con tanta gente che tra balli, musica e cibo si sono divertiti grazie alla bravura della Band “Pepito” e alle favolose voci del coro popolare “I Storicanti” che ha trasportato nei loro ricordi le persone che al suono di quelle vecchie canzoni vedevano riaffiorare in mente i ricordi della propria giovinezza e dei canti che tanto tempo fa gli avevano insegnato i loro nonni e genitori. Infine l’ultima serata, lunedì 21 novembre, si è conclusa con un bicchiere di vin brûlé, una manciata di castagne calde e bagigi e con i fantastici fuochi d’artificio che hanno illuminato il cielo notturno con una vera e propria pioggia interminabile di luci colorate ed effetti speciali durati per ben un quarto d’ora!

- D.P. -

Finalmente Sagra!

Settima Edizione dei mercatini “fai da te”

Siamo arrivati alla settima edizione del mercatino del “fai da te” che anche quest’anno ha avuto molto successo, sia per quanto riguarda i banchetti molto numerosi, sia per quanto riguarda l’affluenza di curiosi.Intervistiamo ora Manuela, l’ideatrice di questo ritrovo annuale fin dalla sua prima edizione:Manuela, come ti è venuta l’ispirazione di questa mostra?Ho girato un po’ di mercatini qui attorno e l’idea di esporre oggetti fatti a mano era molto carina.Quest’anno c’è stata una grande affluenza di mercanti?Siamo arrivati a una trentina di banchetti, tra nuove creazioni e quelle più tradizionali.Parlami di alcuni di questi…C’erano oggetti creati dalla lavorazione del legno, del cuoio, del tessuto, da materiali di riciclo, che hanno dato vita a dei lavori molto interessanti. Ricami vari, associazioni benefiche, bigotteria, decoupage e ceramiche artistiche e ancora esposizione di candele e integratori, librerie e altre curiosità hanno arricchito l’evento.Spiegaci un po’ come si articola l’iscrizione…Gli interessati vengono chiamati da me. L’iscrizione è del tutto gratuita poiché offriamo noi come Circolo le strut-ture come panche e tavoli. Mi è giunta voce di certi premi…Si, esatto. Ci sono i premi di fedeltà e di ringraziamento per la partecipazione. Quest’anno sono due i concorrenti che hanno vinto il premio di fedeltà come ringraziamento degli anni in cui hanno esposto i loro lavori. Come omaggio hanno ricevuto un mazzo di fiori ciascuno e una coppa.A tutti i partecipanti è stato dato un piccolo pensierino per ricambiare il loro impegno.Quando si è svolta la premiazione?È stata domenica 20 novembre presso il Circolo NOI. Nel pomeriggio un cronista è intervenuto alla premiazione illustrando i vari lavoretti e annunciando i due concorrenti che hanno vinto.Non ci resta che augurarci che il prossimo anno ci siano ancora più mercatini e sempre più partecipazione da parte del nostro stesso paese! E, perché no, che ci siano più giovani a cimentarsi con l’arte del “fai da te”.

- I.Z. -

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Festa della vendemmia

2011I l 3 settembre si è svolta per il secondo

anno consecutivo, la festa della vendemmia.

A questo evento, che devo dire essersi rivelato molto bello e coinvolgente a parte un po’ di fatica fatta, hanno partecipato le persone della nostra comunità dando risultati positivi: direi che in fondo dare una mano non fa mai male!La vendemmia, durata dalle 8 e 30 fino alle 12 e 30 a casa Perissinotto, è trascorsa in poco tempo grazie alla compagnia delle persone partecipanti e tra una chiacchiera e un dolce chicco mangiato, la mattinata è passata al meglio. Per la pigiatura, cari lettori, ho una sorpresa per voi: non sarò io a raccontarvela e a dire come è stata ma ho trovato qualcuno che, di buon grado, ha accettato di raccontare tutta la parte seguente…

Come è stata la pigiatura?R: È stata un’esperienza coinvolgente e molto divertente (un po’ meno per i miei piedi) ma tutto sommato è un’esperienza che consiglio.

Che ricordo ti riporta alla mente e a cosa ti ha fatto pensare?R: La pigiatura mi riporta al passato, al vecchio odore dell’uva senza i pesticidi di oggi e alle chiacchiere che si facevano quando ero piccina. Attraverso la vendemmia e la pigiatura passavo ottimi pomeriggi in famiglia. Hai qualche curiosità da raccontarci?R: Quando ero piccola l’uva raccolta si metteva nei tini per farla riposare e si aspettava che diventasse mosto. Un giorno sono entrata nella cantina di mio padre sentendo quel buonissimo odore di mosto e ho iniziato ad assaggiarlo; dopo un po’ di tempo che continuavo a bere, mi ha raggiunto mio padre trovandomi un po’ “allegretta”: avevo bevuto giusto il tanto per ridere di gusto!

Come è trascorsa la serata?R: Dopo la pigiatura avvenuta nel tardo pomeriggio, si è svolta la cena che, grazie all’aiuto di alcuni volontari del paese, comprendeva pasta e spiedo; tutto questo è stato offerto sia ai partecipanti della pigiatura e vendemmia, sia ai paesani che si sono aggiunti in seguito. La serata si è conclusa con coinvolgenti balli che hanno animato tutti i presenti, dai più piccoli ai più anziani.

-R.F.-

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Per la seconda volta nel comune di Carbonera è stata esposta questa mostra molto interessante nel nostro

Circolo. Le foto provengono dalla collezione privata dei fratelli Albanese nativi di Treviso ed illustrano gli artisti che nel secolo scorso hanno recitato o hanno fatto le comparse al Teatro Comunale di Treviso la cui entrata è in Corso del Popolo per il pubblico, via A.Diaz per gli artisti.Mario Albanese ci ha accompagnato in questa storia fotografica illustrandoci i vari artisti e le varie opere che si furono messe in scena: dalle opere di Leonardo da Vinci al trovatore, da Madama Butterfly a Boris Godunov.• La recitazione – ci spiega - è una tradizione in

famiglia: mio padre recitava e così anche noi figli abbiamo ereditato quella passione.

• Conquestamostracosavolevacomunicare?• Volevo far conoscere alla gente anche i retroscena del teatro, non solamente la sceneggiatura e la

messa in opera di liriche ed odi. Perché una volta i macchinari non esistevano e tutto era fatto a mano: dalla sceneggiature che poi venivano inchiodate alle assi del palco con gli operai tra chiodi in bocca e martello, al trasporto degli oggetti di scena tutto a mano. Vi era una grande confusione dietro le quinte che però non ni percepiva nella platea. Le tende del sipario ad esempio non erano meccanizzate ma tirate a mano: due personaggi stavano davanti al pubblico e fingevano di spingerle vie mentre dietro le quinte altre persone tiravano le apposite corde per spostare le tende.

• Qualifotolesonorimastenelcuore?Qualihannounsignificatoparticolare?• Sicuramente le foto del mio maestro delle elementari: 4 e 5 elementari soprattutto. In quel luogo di

Fontane la scuola era vecchia. I bagni erano antichi e non invitavano certo ad essere usati, l’acqua l’attingevamo da un pozzo ma d’inverno nessuno aveva il coraggio di prendere l’acqua.In tutto questo però mi è rimasto nel cuore il maestro che ora, 84enne, vive vicino al confine tra Italia e Slovenia.

• Personalmentemihannocolpitodeicostumiparticolaridicheoperasitratta?• Si tratta di Godnuv Boris. È un opera ambientata ai tempi della ribellione polacca. Boris è lo zar russo senza alcun pretendente al trono in quanto era stato trovato morto. Il protagonista dell’opera si fa passare come pretendente al trono e raggiunge la Russia invandendola con lo scopo di, oltre che salire al trono, di convertire il popolo russo al cristianesimo suggerito dalla sua amata. Molto interessante. Inoltre questa è la madama Butterfly. ( Ci dice indicando una foto in cui vi è una giovane giapponese con il costume tipico) Sapete dov’è ambientata la storia?A Nagasaki in Giappone. Parla di questa ragazza Cio Cio San ( butterfly in inglese, farfalla in italiano) che sposa un ufficiale americano. Lui però dopo poco riparte per l’America senza la giovane moglie. Lei nel frattempo ha avuto un figlio dal marito. Quando l’ufficiale torna in Giappone con la moglie americana per prendere il figlio, Cio Cio San si sucida.

•TuttequestefotosonomoltointeressantisignorAlbanese.Sonodifamigliagiusto?• Si sono di famiglia. Tutto questo allestimento è stato fatto anche un po’ in fretta. Sono stato tre mesi ad attaccare foto su questi pannelli. Ho scelto le migliori ma ne ho anche molte altre a casa. - Speriamo allora che organizzi un’altra mostra presto!Nel frattempo la ringrazio per la sua disponibilità!

- I.Z. -

MOSTRA DI FOTO : ARCADIA DI CULTURADELLA MARCA GIOIOSA

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(Art.1) L’associazione ha sede in Mignagola di Carbonera, Via Duca D’Aosta n.°6 ed è denominata “Circolo Casa Papa Luciani”.

(Art. 2) Essa non ha scopo di lucro e persegue finalità di solidarietà civile, culturale e sociale volte alla promozione dell’aggregazione; in particolare delle giovani generazioni attraverso l’Oratorio ed il Circolo. In particolare l’associazione:

1. Favorisce la formazione dei singoli e dei gruppi mediante un progetto di educazione evangelica e cristiana; 2. Favorisce il dialogo e la collaborazione con le famiglie, le istituzioni civili e gli organismi statali;3. Realizza esperienze di animazione culturale, sociali con riferimento al Vangelo;4. Pone attenzione alle fasce più deboli con strutture di prevenzione volte al superamento di situazioni di disagio.

(Art. 3) Tutto ciò è possibile grazie ad attività quali:1. Invita i tesserati a fare opere di volontariato;2. Promuove iniziative turistiche per la formazione e la costruzione fisica e spirituale della persona;3. Valorizza le forme espressive, artistiche e di comunicazione del teatro, della musica, e dei media attraverso centri di studio, di ricerca di produzione;4. Promuove libero associazionismo sportivo dilettantistico con organizzazione di incontri, manifestazioni e attività sportive, corsi di formazione e aggiornamento;5. Svolgere attività editoriali a servizio dei propri scopi istituzionali;6. Svolgere ogni altra attività connessa e funzionale al raggiungimento degli scopi dell’associazione.

(Art. 4) Il patrimonio dell’associazione potrà essere costituito da beni mobili ed immobili, da donazioni, e da eredità.

(Art.5) Le entrate potranno essere le seguenti:1. Quote e contributi degli associati;2. Eredità, donazioni e legati;3. Contributi dello Stato, Regioni, enti locali;4. Contribuiti Unione Europea;5. Proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, tutto svolto in maniera

ausiliaria e sussidiaria;6. Entrate derivanti da attività promozionali con il fine di dare un contributo economico

all’associazione stessa come feste.

(Art. 6) L’esercizio finanziario decorre dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno.

(Art. 7) Gli avanzi di gestione devono essere impiegati nella realizzazione delle attività istituzionali presenti nello statuto e di quelle connesse o accessorie.

LO STATUTO DEL CIRCOLO!RubRica:

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Cosa fare quando gli ospiti vorrebbero un grande cuoco ma non si è esperti di “Nouvelle cuisine”??Nonne e mamme preparano pietanze prelibate e legate alla tradizione della propria regione…polenta, cotechino e il “pasticcio”, badate bene, ben altra cosa rispetto alla sua traduzione in “lasagne”!!Ma se non siamo cuochi provetti e abbiamo ben poche possibilità di spese, perché non fare un pranzo diverso ed allo stesso tempo economico??

Vi propongo qui un piccolo menù, particolare, magari per alcuni difficile da assaggiare ma secondo me speciale…

ANTIPASTO DI NIDI DI SPECK CON CREMA DI FORMAGGIE PERE CON LA PANCETTA

BOCCONCINI DI LONZA DI MAIALE RIPASSATI IN MIELE E ARANCIACONTORNO DI PATATE AL FORNO CONDITE

E per finire in dolcezza…DATTERI CON NOCI E MASCARPONE

In questa prima pagina culinaria condivido volentieri con voi la ricetta del secondo proposto, i Bocconcini di lonza di maiale ripassati in miele e arancia:

INGREDIENTI(PER 6 PERSONE):• 800gr di lonza di maiale(fette tagliate abbastanza grosse o polpa)• farina• sale qb.• burro• 4-5 cucchiaini di miele• il succo di metà arancia

PREPARAZIONE:Prendere le fettine di lonza e tagliarle in pezzetti di circa 2cm(dei bocconcini) ed infarinarli su tutti i lati. Scaldare in una padella antiaderente circa 100g di burro e cuocervi i bocconcini facendoli rosolare su ambo i lati, sale qb.Una volta cotta la carne ripassarla per almeno 5min con il succo dell’arancia e il miele, stando attenti a mescolare in modo che tutti i pezzi possano prendere il leggero retrogusto dolce, servite il tutto caldo...e...... BUON APPETITO!!Per ricette, foto e idee potete andare alla pagina facebook di Tentazioni Cuinarie, curiosare tra le ricette, richiedere informazioni e caricare le vostre ricette! Un sogno di zucchero

- Tentazioni Culinarie -

TUTTI POSSONO CUCINARE!

RUBRICA: TENTAZIONI CULINARIE

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Il 21 dicembre 2012 è il giorno nel quale, secondo molte credenze e profezie, si dovrebbe verifi care un evento di dimensioni planetarie collegato alla fi ne di uno dei cicli del calendario Maya. Sulla base di varie interpretazioni si è arrivati a formulare due possibili mutamenti: la fi ne del mondo o l’ingresso in un periodo di pace globale.Nessuna di queste profezie ha fondamento scientifi co e sono state spesso smentite dalla comunità

geofi sica, astronomica e dagli studiosi di storia Maya.

L’idea della fi ne del mondo è stata

alimentata dai continui film su possibili c a t a s t r o f i a m b i e n t a l i a l ivel lo mondiale. In realtà sembra

più essere un’invenzione

usata da molti per trarre profi tto.

Secondo il popolo Maya questo giorno era visto come

un’occasione di grandi celebrazioni per festeggiare l’ingresso nella

nuova epoca: quindi perché preoccuparsi?La fi ne del mondo ci sarà ma basta fare una piccola ricerca per scoprire che, molto probabilmente, non avverrà il 21 dicembre 2012 e che il nostro pianeta è ancora nel fi ore degli anni.Gli avvenimenti che si stanno susseguendo, uno dopo l’altro, spesso fanno credere che la profezia della fi ne del mondo sia davvero possibile.Questa data fatidica, però,non è l’unica indicata come giorno della “distruzione”. Il mondo, guardando un po’ indietro nella storia, sarebbe dovuto fi nire già un bel po’ di volte. Per esempio, eccovi alcune date: 31 Dicembre 999 d.C, Settembre 1186, 19 maggio 1719, 18 Giugno 1836, 1967, 1999, 2000 ecc... Dopo una ricerca ho scoperto che, nel passato, la fi ne del mondo era stata prevista in circa trenta diverse occasioni in cui non è mai successo nulla. Tuttavia, sono state predette delle date successive al 2012 e, se non dovesse succedere nulla, possiamo sempre aspettare il 2036, il 2038, il 2060, il 2240 e anche il 3797.Per quanto riguarda ciò che accadrà durante la “distruzione fi nale” siete liberi di scegliere quale, secondo voi, è l’alternativa più credibile, la più impossibile o la più fantasiosa:- Ci sarà l’inversione del Polo Nord e del Polo Sud- Il vulcano dello Yellowstone negli USA erutterà con effetti catastrofi ci- L’attività solare avrà un picco

e saremo “investiti” da tempeste solari- Il pianeta Nibiru, la cui orbita è aldilà di Plutone, si scontrerà con la terra- Ci sarà l’impatto di una meteorite- Ci sarà una guerra nucleare- Arriveranno fuoco e fi amme dal cielo- I fantasmi, lottando contro Dracula e la sua legione di non-morti, leggeranno la pagina 666 del Necronomicon e, ascoltando”Stairway to heaven” al contrario, risveglieranno le divinità babilonesi degli inferi che torneranno per uccidere l’ultimo papa, stavolta nero- Il mondo si avvierà verso un’evoluzione di tipo spirituale

A mio personale parere, è possibile che ci sia una maturazione dell’umanità che porterà alla pace più che a una catastrofe globale… Ma spetta a voi la decisione: ci credete alla fi ne del mondo, oppure no?

-M.M.-

21 DICEMBRE2012!?

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I bambini e la Befana!

Foto!...

Ecco qui il presepe creato da Cristina!

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Nel prossimo Numero...

IL TRENTENNALE DEL CIRCOLO!

Il prossimo tema del mese sarà incentrato sull’anniversario dei trent’anni del Nostro Circolo. Chi possiede foto e materiale utile può inviarlo per iscritto nella cassetta blu all’ingresso del circolo oppure via e-mail a [email protected]

Salut i e ringraziament iAnche questo numero è stampato!! Potete trovare la copia del file (e le edizioni precedenti) sul sito del millepiedi “www.millepiedi.tv” nella sezione “Giornagola”. e nel nostro blog “www.giornagola.wordpress.com”.Inoltre il “Giornagola” è ora su Facebook! Seguiteci!

La Redazione

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-Suggerimenti, commenti, domande, proposte: che troveranno risposta nella posta dei lettori.

- Comunicazioni pubbliche: se avete piacere di comunicare la data del vostro matrimonio, di un battesimo, di un anniversario o di una ricorrenza particolare potete scriverci e sarà pubblicata.

Potete farci avere ognuna di queste cose:Via e-mail – [email protected];Imbucando le vostre bozze nella cassetta del Giornagola che troverete all’entrata del Circolo NOI.

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Vogliamo scusarci con l’architetta che, avendo fatto una tesi su Mignagola, si era proposta gentilmente di aiutarci. Purtroppo tutte le e-mail di quel periodo sono andate perse accidentalmente e non abbiamo avuto modo di ricontattarla. Ci è dispiaciuto davvero moltissimo, ma essendo un giornale del luogo potrebbe esserci ancora utile una collaborazione. Aspettiamo con piacere un’altra e-mail…

R. Friziero ci scrive: “Complimenti per la vostra iniziativa, ma la dicitura sulla cassetta all’entrata del NOI non si potrebbe ingrandire? Ci sono anche gli anziani…”

Gentile R., la scritta posta sulla cassetta è solamente provvisoria, stiamo provvedendo a fabbricare la cassetta e le scritte defi nitive, ci scusiamo per il disagio.

Anonimo ci consiglia di interrompere la pubblicazione del Giornagola perchè inutile.

Gentile Anonimo, grazie per i due messaggi che ci hai inviato. Ti saremmo grati se specifi cassi cosa non va bene, secondo te, nel nostro lavoro…non per chiudere il giornale, ma per migliorarlo. Noi siamo dei volontari che, partendo dal nulla, stanno cercando di creare un piccolo giornale che parli della nostra comunità e del nostro circolo. Siamo quindi aperti a consigli e suggerimenti, ma non demorderemo facilmente, perché è una cosa che ci interessa e che ci piace. Del resto, nessuno è perfetto, nemmeno dopo mille numeri, e noi siamo solo al quarto!! Ovviamente, non possiamo e non vogliamo emulare i grandi quotidiani e magazine, perché è tutto a livello amatoriale, quindi prendiamo questo progetto come un’opportunità per noi della redazione, e per voi lettori, di creare una rete sempre più fi tta d’incontro.

Posta dei Lettori: Scrivete a: [email protected]

Vi ricordiamo, cari lettori, che oltre alla cassetta posta all’entrata del Circolo NOI, potete commentare e partecipare al Giornagola anche dal blog: www.giornagola.wordpress.com e dalla pagina Facebook.Inoltre, dalla pagina www.millepiedi.tv potrete scaricare la versione pdf di tutti i giornali fi n’ora usciti. Per darci una mano, vi invitiamo a riferirci le zone in cui il giornale non viene consegnato.

Foto:http://www.elnovovassor.orghttp://it.paperblog.com

Articoli:“Mignagola Ieri“ (Maestro Gianni Morandin)“Indagine Storico Geografi co e Artistica” (Tiziano Taffarello)

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04giornalino Mignagola

Circolo NOI“Casa Papa A. Luciani“

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