Free Brindisi n. 25 del 27.04.2012

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MAGAZINE SETTIMANALE FREE-PRESS anno 1 numero 25 • 27 apr 2012 ATTUALITÀ E PROMOZIONE DELLA TERRA DI BRINDISI www.freebrindisi.it FOCUS DEL VENERDÌ SALONE NAUTICO DI PUGLIA SPECIALE ARCHEOLOGIA Le torri costiere OGNI VENERDÌ IN EDICOLA IN ABBINAMENTO GRATUITO CON "SENZACOLONNE", NEL CENTRO COMMERCIALE "LE COLONNE", NELLA "CASA DEL TURISTA" E NELL'AEROPORTO DEL SALENTO PUNTA IL TUO SMARTPHONE E VISITA IL NOSTRO SITO L'OPPORTUNITÀ "SNIM"

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ATTUALITà E PROMOZIONE DELLA TERRA DI BRINDISI

www.freebrindisi.it FOCUS del VeNeRdìsalone nautico di puglia

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Giunto alla decima edizione, lo SNIM si confer-ma rassegna capace di moltiplicare anno dopo anno numeri e attrazioni. Nel 2011 ha registrato dati-record in termini di partecipazione. Presenti i più quotati cantieri navali italiani e il top della produzione regionale. L’edizione 2012 non è da meno. In un momento di indiscussa crisi, il Sa-lone Nautico di Puglia lancia la sua sfida con il 30% di espositori in più, ospitando i più qualifi-cati brand dell’industria nautica. A dieci anni dal pioneristico debutto, lo SNIM è a tutti gli effetti il più importante evento fieristico nella nautica del basso Adriatico. Eppure… Si parla spesso a Brindisi di risorse poco sfruttate, di occasioni perse, di dover e poter valorizzare al meglio le potenzialità di una città dotata di un porto unico per conformazione naturale e di una posizione geografica che la rende porta verso l’Oriente. Poi però capita che si lasci in balìa de-gli eventi o alla responsabilità della sola società organizzatrice, una kermesse di forte richiamo, capace di qualificare il territorio dal punto di vi-sta turistico ed economico. Il risultato è scontato. Tanti i gap: infrastrutture inadeguate per ospita-re un salone nautico, mancata sinergia tra gli enti del territorio per far nascere il tanto auspicato e decantato quartiere fieristico brindisino, propo-ste, come quella di mettere a regime i Distretti Produttivi di Puglia, Basilicata, Sicilia e punta-re con convinzione sulla nautica, rimaste sulla carta. Non stupisce allora che altri siano pronti a cogliere al volo quel che Brindisi si lascia sfug-gir di mano. Due anni fa al rischio che lo SNIM ci venisse “scippato” da Bari, si levò un grido di orgoglio. L’allora sindaco tranquillizzò gli animi, avvertendo però: “Nessuno priverà Brindisi del Salone Nautico, ciò accadrà solo se non saremo in grado di organizzare al meglio l’evento”. Quest’anno lo SNIM si terrà nel porto turistico “Marina di Brindisi”, in cui si sono svolte le pri-me edizioni. L’area di Sant’Apollinare (e dell’ex Capannone Montecatini), sede delle ultime due edizioni del Salone Nautico, si è rilevata inade-guata per servizi e infrastrutture, nonostante un progetto di massima per l’allestimento dell’area, con la descrizione delle opere necessarie, pre-sentato dalla società organizzatrice dell’evento all’Autorità Portuale già nel 2009.I problemi che determinarono il trasferimento dello SNIM dal porto turistico a Sant’Apollinare (in primis spazi a disposizione limitati per una kermesse che ha velleità di crescere e ampliare la superficie espositiva) però rimangono. [email protected]

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DiaRio Di BoRDo 21aRchEoLogia 22aPPuntamEnti 24fREE styLE 29in EViDEnZa 33Posta 34

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Direttore ResponsabileAlessandra Caputo

Responsabile commercialeAlessandro Perchinenna

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Grafica e impaginazione Letizia Taveri - Alessandro Perchinenna

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Copertina Foto di: Simone Aretano

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brindisi.itANNO 1 - NumerO 25del 26 Aprile 2012in abbinamento gratuito con il quotidiano Senzacolonne

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salone nautico di puglia

tra passato e futuro

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CENTRO

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AL COMUNE Di bRiNDiSiiL 6 E iL 7 MAGGiO

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5freebrindisi.it27 aprile 2012

NEWSWEEk

Siamo oggi nella fase di scelte che non si giustificano più con ritardi. Quello che avviene a livello mon-diale ci porta a non rimandare. Ciò che va fatto va fatto subito. Credo che su Brindisi si possano realizza-re progetti importanti e in tempi brevi. Quello che serve è la presa di coscienza che questo territorio ha delle potenzialità e delle con-dizioni favorevoli, bisogna solo mettere insieme e ricucire i pezzi del sistema.

PrOf. rOccO GIOrdaNO (Università di Salerno)

tra i massimi esperti nazionali in Economia e Politica dei Trasporti

il PUNTO Di ViSTA

25 APRILEQuest’anno l’iniziativa unitaria per il 25 aprile, promossa dall’ANPI con la collaborazione della FIAB (federa-zione amanti della bicicletta) si colora di novità e di spirito di ricerca storica. Attraverso un percorso cittadi-no che si snoda nelle vie del centro, raggiungeremo in bici, ma anche tranquillamente a piedi, alcuni luoghi particolarmente significativi per la storia democratica della nostra città. Itinerario: ore 09.15, gli amici della FIAB e tutti coloro che si muniranno di biciclette partiranno da Piazza della Vittoria, luogo dove il 7 dicembre 1952 l’ANPI Nazionale, alla presenza delle maggiori autorità, pose la targa commemorativa al partigiano Vincenzo Antonio Gigante. I ciclisti raggiungeranno Corso Roma dove fu trasferita “momentaneamente” la targa a causa dell’abbattimento dell’edificio sui cui era apposta; Corso Roma ore 09.30, deposizione di una corona dinanzi alla lapide di Vincenzo Gigante, breve saluto da parte della presidenza dell’ANPI di Brindisi; Piazza Cairoli 09.45, dove fu la sede del Comitato provinciale di Libe-razione di Brindisi. Saranno letti stralci del verbale della prima seduta del 9 agosto 1943 e l’appello lanciato ai cittadini ad alba di libertà e di fratellanza tra i popoli. Sarà ricordato l’avv Palermo, primo presidente del comitato di Liberazione Nazionale brindisino ed esponente di spicco di quello stuolo di antifascisti che si opposero per oltre venti anni al fascismo; Corso Umberto angolo via Conserva ore 10.10, saluto ad Adriana Inglese “centralinista” della Resistenza. Questa tappa è dedicata alle donne che parteciparono con slancio, abnegazione e sacrificio alla lotta per la libertà (oltre 3500 le giustiziate o cadute in combattimento); Corso Garibaldi angolo via Rubini ore 10.30, sosta dinanzi al luogo dove il 1 maggio del 1922 i fascisti locali assal-tarono a colpi di pistola il corteo pacifico di lavoratori festeggianti il 1 maggio; Via Carlo de Marco ore 10.45, omaggio a un eroe brindisino appena riscoperto: Marco Eftemiadi, nato a Brindisi, di origine albanese, di Valona e di lingua greca, esempio della mescolanza tra culture e provenienze diverse, che diede la sua vita da patriota partigiano nei GAP, al fianco degli antifascisti sloveni, impiccato insieme ad altri 43 martiri a via Ghega nel 1944 a Trieste; Lungomare, giardinetti del porto dalle 11 alle 11.30, tappa conclusiva: lancio di fiori in mare e omaggio ai combattenti per la libertà e che in tanti diedero la vita in Yugoslavia, Albania e Grecia. Ricorderemo come su quel molo Vincenzo Gigante e altri giovani socialisti, antimilitaristi e pacifisti nel 1920 condussero l’agitazione politica tra le truppe che andavano a reprimere il popolo albanese in rivolta. Una testimonianza che conferma lo spirito di solidarietà e fratellanza tra popoli che ha sempre contraddistinto la nostra città . Uno spirito riconfermato nel 1991 con l’accoglienza ai profughi albanesi e il nostro ostinato ricordo ogni 28 marzo delle vittime della Kater I Rades. Seguirà la lettura di alcune poesie. IL COMITATO PROVINCIALE DELL’ANPI DI BRINDISI

DA BRINDISI A RomA PER I mARòIl prossimo 12 maggio le famiglie dei due fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India, hanno organizzato con il grup-po nato su Facebook “Ridateci i nostri leoni”, una fiaccolata a Roma. Da tutte le città d’Italia si stanno organizzando autobus per raggiun-gere la Capitale con andata e ritorno nella stessa giornata. Anche da Brindisi. Su Facebook è stata creata un’apposita pagina con tutte le in-formazioni sulla fiaccolata: www.facebook.com/RidateciINostriLeoni. La referente per l’organizzazione del viaggio è la signora Roberta De Luca, le adesioni sono raccolte da Tiziana Piliego, alla quale gli inte-ressati possono rivolgersi attraverso l’account Facebook https://www.facebook.com/profile.php?id=100000929691286

Nel numero sul verde pubblico abbiamo proposto a voi lettori un’idea di parco culturale. Il progetto, realizzato a titolo gratuito dall’architetto Vladmir Fillioux, propone di trasformare l’ex Caserma Ederle in via Castello, 8.000 metri quadri completamente abbandonati all’incuria e al degra-do, in un’area verde in cui convivono spazi per i più piccoli e per i nostri amici a quattro zampe, luoghi dedicati all’ar-te, un’area ristoro, parcheggi. Lo abbiamo chiamato Parco Culturale Brindisino (Pa.Cu.B.). Questa la nostra idea, a voi aiutarci a realizzarla. Inviateci proposte, suggerimenti, non risparmiate critiche. Grazie a partner commerciali e spon-sor privati il Pa.Cu.B. potrebbe diventare realtà. Attendiamo considerazioni e dettagli tecnici anche dai di-rigenti del Comune di Brindisi e dai futuri amministratori della città.

[email protected]

Parco Culturale Brindisino

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SPANKSpank è un peluche vivente. Taglia medio-piccola, dolce, amabile, buono con tutti, umani e suoi simili di entrambi i sessi.Eppure è da quasi cinque anni che aspetta in un recinto una persona che lo porti via verso una casa, verso la libertà, verso la gioia di essere amato per quello che è: una creatura meravigliosa.

Foto di Vita Falcone

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ENEL BRINDISI – CoNAD BoLoGNADOMENiCA 29 APRiLE ORE 19PALAPENTASSUGLiA - bRiNDiSiSi ritorna al basket giocato per Brindisi. Dopo il turno di riposo os-servato la scorsa settimana, i ragazzi di coach Bucchi sono chiamati a ospitare un’amorfa Conad Bologna, al momento fuori dalla corsa playoff. I biancoazzurri potranno finalmente schierare la nuova guardia greca Charalampidis, ipotetico ago della bilancia nella corsa brin-disina alla promozione. C’è stato tempo per riposare e per prepa-rarsi alla volata finale. Che cosa ha riservato ai tifosi la tredicesima giornata di ritorno di Legadue?La Trenkwalder ReggioEmilia rimanda di una settimana la promo-zione diretta, al termine di una partita vibrante, ma sempre con-dotta, contro Bologna. È la Givova Scafati a rovinarle la festa. I campani, infatti, si aggiu-dicano il big match contro Pistoia all’ultimo respiro. Non basta il talento di Dwight Hardy. L’ex biancoazzurro Radulovic trascina la squadra con 19 punti, mentre Marigney segna il canestro decisivo. Scafati vince 88-87. Altro importante risultato è quello dei cugini ostunesi. Con la sal-vezza già in tasca, la Demotecnica non delude le aspettative dei ti-fosi gialloblu, giunti al PalaPentassuglia per brindare. La squadra di Marcelletti batte il Sant’Antimo per 75-69 e regala al proprio pub-blico una vittoria che consente ancora di sognare, mantenendo il roster in corsa per i playoff. Restano dunque due sole giornate di campionato e si promettono scintille. L’Enel Brindisi, oggi a 34 punti assieme alla Givova Scafati, dopo aver ospitato Bologna, partirà proprio alla volta di Scafati per un match incandescente. ReggioEmilia è invece serena, dovendosela vedere con Imola e Forlì, dall’alto dei suoi 38 punti. A 32 punti segue Barcellona che osserverà però il proprio turno di riposo. L’emozione continua...

AZIENDA SANITARIA LoCALE: mIGRAZIoNE DEL SITo WEBA decorrere dal 1 maggio 2012 il sito aziendale della ASL BR www.asl.brindisi.it non sarà più attivo. Tutte le informazioni riguardanti i servizi sanitari e le informazioni di pubblicità legale (gare e appalti, concorsi e avvisi, ecc.) dell’Azienda Sanitaria saranno consultabili sul Portale Regionale della salute all’indirizzo www.sanita.puglia.it La decisione deriva dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1079 del 25.6.2008 “Definizione del nuovo modello di Sistema di Informazione e Comunicazione in Sanità, progetto PORTALE DELLA SALUTE” con cui è stato progettato il Sistema di Accesso Unificato dei Servizi Sanitari per il Cittadino, con l’obiettivo di offrire servizi informativi, di comunicazione e interattivi, su tutte le Strutture pubbliche e private convenzionate della Regione. La ASL di Brindisi è impegnata da circa un anno nella implementazione del Portale Regionale nelle parti di competenza. Con D.G.R. n. 1101 del 16.05.2011 la Regione Puglia, nel prendere atto del documento “Linee Guida per i siti web della P.A.” previsto dalla Direttiva ministeriale n. 8/2009, ha approvato proprie Linee Guida prevedendo, tra l’altro, la riduzione dei siti web delle Aziende sanitarie. Nel mese di dicembre 2011, nel corso di una specifica riunione sull’avanzamento dei lavori, tenutasi presso l’Ufficio Sistemi Informativi e Flussi Informativi della Regione Puglia, è stato disposto di accorpare i siti aziendali delle ASL nel Portale Regionale della Salute nell’ottica di una migliore razionalizzazione dei costi. A partire da quella data sono state messe in atto le procedure per effettuare la migrazione dei dati che si concluderà in via definitiva entro il 30 aprile prossimo. Pertanto dal 1 maggio 2012 tutte le notizie saranno consultabili unicamente sul Portale Regionale della salute. Per l’utilizzo del nuovo Portale si comunica, sinteticamente, la seguente procedura: 1.  digitare www.sanita.puglia.it 2.  in altro a sinistra dello schermo, nella sezione “strutture sanitarie”, cliccare su “ASL” 3.  nella pagina successiva cliccare “Brindisi” sulla carta geografica 4. una volta entrati nella parte del sito dedicata alla ASL di Brindisi, procedere alla consultazione delle Aree che interessano. Gli operatori dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico della ASL sono disponibili a fornire assistenza telefonica per orientare l’utente al corretto utilizzo del Portale tel. 0831/739444-536159-536653.comunicato stampa a cura della struttura di informazione e comunicazione istituzionale della asL BR

NEWS WEEkNEWS WEEkbASkET

6 freebrindisi.it27 aprile 2012

COMUNiCATi

mingollaSergio

AL COMUNE Di bRiNDiSi iL 6 E iL 7 MAGGiOPiù di seicento candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. una domanda è d’obbligo: chi gliel’ha fatto fare?Rispondo adattando una celebre frase di John Kennedy: non chiederti cosa la città può fare per te ma cosa tu puoi fare per la città! Arriva un momento nella vita in cui non puoi più solo lamentarti o delegare ad altri, e pensi che sia giunto il tempo di scendere in campo direttamente!cosa si aspettano i cittadini dalla prossima amministrazione comunale e da sergio mingolla?Nella mia vita ho svolto molte attività e tutte a stretto contatto con la gente: dall’editore di Studio Smile, una delle prime radio libere locali, alla mia attuale professione di promotore finanziario. L’esperienza mi permette di comprendere meglio i bisogni dei cittadini, di quella moltitudine di persone che paga regolarmente le tasse e pretende servizi efficienti come: scuole dignitose e con un buon livello didattico, strade nuove e sicure, verde pubblico curato, ciclo di raccolta rifiuti adeguato, strutture d’incontro per giovani e anziani, sicurezza e servizi sanitari all’avanguardia. In poche parole, una città vivibile e a misura d’uomo. Penso sia una legittima pretesa, giacché Brindisi ha l’addizionale IRPEF più alta d’Italia.che cosa rimprovera all’amministrazione uscente? Di essere stata troppo distante dai problemi reali della gente. Parlare di “Brindisi Città d’Acqua”, o di “un nuovo modello di sviluppo”, o ancora di “città post industriale”, ha significato solo far leva su slogan accattivanti ma senza alcun fatto concreto.Quale sarà il problema più grave che la prossima amministrazione dovrà affrontare?Il lavoro in genere con un’attenzione particolare a quello giovanile. Non è chiaramente compito dell’Amministrazione Comunale dare occupazione, ma creare le migliori condizioni di sviluppo certamente sì. Dobbiamo passare dalla cultura del NO a ogni tipo d’iniziativa a un’efficace politica di attrazione degli investimenti, utilizzando al meglio le tante infrastrutture esistenti a Brindisi: porto, aeroporto, scalo intermodale. Inoltre si dovranno valorizzare le vocazioni naturali della nostra città quali: l’agricoltura, la pesca, il turismo. Più lavoro significa maggiore capacita di spesa e, quindi, una boccata di ossigeno anche per i nostri commercianti.Perché la decisione di candidarsi con alleanza per l’italia e sostenere mimmo consales? API ha creato una lista fatta di gente che si propone per la prima volta nel mondo della politica. Non compaiono consiglieri uscenti, ad eccezione di Cannalire, che peraltro ha ricoperto questo ruolo per soli due anni, e attualmente è il giovanissimo Segretario Provinciale. Lo slogan scelto per queste elezioni: “Idee e facce nuove per Brindisi” rispecchia lo spirito che ci anima. Difficilmente vi può essere rinnovamento se non cambiano gli attori della politica brindisina, e noi vogliamo essere nuovi anche nei metodi: abbiamo tutti sottoscritto un patto etico con i brindisini improntato alla trasparenza e alla correttezza amministrativa. Idee e facce nuove, trasparenza amministrativa, difesa della legalità sono premesse essenziali per lo sviluppo. Il resto lo farà Mimmo Consales con la sua profonda conoscenza della città e dei suoi problemi e che può rappresentare davvero il Sindaco della svolta, dopo una transizione durata troppo a lungo.

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7freebrindisi.it27 aprile 2012

CybERCiTTADiNO

bENESSERE

Simone Aretano

IPAD, TABLET E TRAFFICo DATI QUANTo CoSTANo I PACCHETTI “TUTTo INCLUSo”

ANTIDoLoRIFICI E IPERTENSIoNEL’utilizzo di alcuni farmaci come antidolorifici, antidepressivi e an-tibiotici potrebbe portare allo sviluppo dell’ipertensione. È quanto spiegano i ricercatori israeliani della Tel Aviv University guidati da Ehud Grossman, secondo i quali contraccettivi orali, antidepressivi, antinfiammatori, antidolorifici e antibiotici - tra quelli da banco e quelli soggetti a prescrizione - possono accrescere il rischio di svi-luppare l’ipertensione indotta da farmaci, con il conseguente rischio di provocare un aumento di infarti, ictus e aneurismi. “Nonostante l’innalzamento della pressione del sangue sia un noto effetto col-laterale di molti di questi farmaci - spiega Grossman - i medici non sempre ne tengono conto nei loro trattamenti, e non sempre infor-mano i pazienti dei rischi potenziali associati al loro uso.

(Fonte: Salute24)

INSoNNIA E oBESITÀMalumore, scarsa concentrazione, irritabilità, nei casi peggiori ten-denza ad addormentarsi al lavoro o per strada. Ma non solo: dormire male fa anche ingrassare, una brutta notizia per i milioni di italiani, si stima addirittura uno su tre, che faticano ad addormentarsi e soffro-no di insonnia. “Ormai è scientificamente provato - spiega Gioacchi-no Mennuni, direttore del Centro Medicina del sonno del Policlinico Gemelli di Roma - che la mancanza di sonno fa ingrassare: viene al-terato il rapporto di due ormoni, la leptina e la grelina, aumentando il secondo a scapito del primo”. Purtroppo proprio la grelina è quella che induce a mangiare più del dovuto. Il rischio è addirittura precipitare nella sindrome metabolica, con l’or-ganismo che va in tilt e il diabete di tipo 2 in agguato. Eppure sono rari gli specialisti di obesità che avvertono i pazienti del rischio-sonno.

(Fonte: AGI Salute)

oBESITÀ IN GRAVIDANZA E AUTISmo INFANTILEL’obesità in gravidanza comporterebbe un maggior rischio di partorire un figlio che soffre di autismo. È quanto risulta da uno studio di ricercatori affiliati all’Uc Davis Mind Institute di Sa-cramento, in California, secondo i quali le mamme obese han-no il 67% di possibilità in più di partorire un bambino che sof-fra di autismo rispetto alle mamme di peso normale, senza diabete o ipertensione, e oltre il 100% in più di avere un bimbo che soffra di altri disordini mentali. La ricerca, pubblicata su Pe-diatrics, è stata condotta su 1.004 coppie di mamme/bambini. “Oltre un terzo delle donne americane in età fertile – spiega Paula Krakowiak, una biostatistica affiliata al Mind Institute - sono obese e quasi un decimo hanno, durante la gravidanza, diabete gestazionale o di tipo due. Le conclusioni del nostro studio potrebbero avere serie implicazioni per la salute pubblica”. Si stima che 1 bambino su 110 nati soffra di autismo, una malattia caratterizzata da impedimenti nella relazioni sociali, deficit di comunicazione e che spesso è ac-compagnata da disabilità mentale. Lo studio ha anche accertato che i bimbi autistici di madri diabetiche avevano più disabilità - come i deficit nella comprensione linguistica - rispetto ai bambini con autismo nati da donne in salute. I bimbi non autistici nati da madri diabetiche presentavano, invece, maggiori difficoltà nella socializza-zione e nella comprensione linguistica rispetto ai bimbi non autistici di madri in salute.

(Fonte: Messaggero.it)

http://youtu.be/0r8uUalxaYY

Do YoU know BrinDisi?

È il periodo giusto per risparmiare sull’acquisto di iPad o di altro tablet o sul traffico internet su rete Umts/Hspa. Tim, Vodafone e 3 Italia offrono tariffe che includono il dispositivo a costo zero o a prezzo scontato se il cliente stipula un contratto per 30 mesi. I costi di recesso anticipato che variano a seconda dell’operatore, il modello scelto o i mesi restanti alla fine dell’abbonamento superano comunque tutti la soglia dei 100 euro. Tutti gli operatori, in ogni caso, offrono tariffe per utilizzare il tablet acquistato separatamente. Tim e Vodafone offrono la tariffa base più bassa (19 euro al mese) per il pacchetto tablet più traffico dati. L’importo sale a 24 euro al mese con Tim e a 29 con Vodafone per avere il nuovo iPad o un tablet di fascia medio-alta. Tuttavia è Tim a proporre al cliente le soluzioni più varie. Conveniente quella per chi fa un utilizzo moderato di internet (1 Gb di traffico) ed è interessato ai modelli iPad a 16/32 Gb. Per chi naviga solo all’occorrenza, (entro i 10 Mb al giorno), può considerare l’offerta Web Free di 3 Italia che prevede le tariffe più economiche sul mercato con iPad incluso, ed è l’unico operatore che offre il dispositivo a costo zero indipendentemente dalla capacità di memoria in Gb dei diversi modelli. Si parla di 20, 25 e 30 euro al mese rispettivamente per i modelli a 16, 32 e 64 Gb. Il traffico dati nel caso di 3 è comunque più limitato e disponibile solo su rete 3G. Vodafone offre la formula iPad a costo zero solo per il 16Gb e Tim anche per il 32Gb. In tutti i pacchetti con tablet incluso Vodafone richiede un costo iniziale che parte da 49 euro. Le cose cambiano se si ha necessità di traffico dati superiore ai 5Gb mensili dove pur prevedendo dei costi iniziali per i modelli a 32 e 64 Gb, 3 Italia offre le tariffe più economiche ed è l’operatore che include più traffico ad alta velocità (1 Gb al giorno) ma solo su rete 3G, non presente al momento su tutto il territorio, dove la diffusione della 2G è più capillare. Vodafone a fronte di prezzi più alti rispetto alla concorrenza, offre altri servizi come un anno di abbonamento al proprio quotidiano preferito in versione digitale e il calcio in diretta HD. Tutte le offerte Vodafone si distinguono inoltre per avere traffico illimitato che rallenta notevolmente passando alla velocità di 64 Kbps se viene oltrepassata la soglia dei 3 o 7 Gb mensili. Questa soluzione rispetto alla rispettiva offerta da Tim, permette di risparmiare di più nel caso dei modelli a 32 e 64 Gb.

(Fonte: Il Sole 24 Ore)

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Vincenzo Maggiore

salone nautico di puGliaCOSÌ SI PROMUOVE IL TERRITORIO

Lo slogan “Un mare di opportunità” riassume le prerogative del Salone Nautico di Puglia. Lo SNIM non è solo una rappresentazione del mercato dell’industria nautica destinata

a soggetti di offerta (espositori) e di domanda (visitatori), ma è a tutti gli effetti un’occasione unica di sviluppo territoriale. I connotati di fiera business (riservata agli operatori) e fiera consumer (aperta al grande pubblico) fanno dello SNIM una delle manifestazioni più attese del Mezzogiorno, la cui importanza è confermata dall’incremento del numero degli espositori (pari al 30% rispetto alla edizione del 2011) e dalle 50.000 visite previste dagli organizzatori. Le cifre citate assumono ancora più valore alla luce della famigerata crisi che attanaglia il Paese, rispetto alla quale il Salone Nautico naviga in netta controtendenza. Il merito è di un’organizzazione capillare che trova nel sodalizio tra istituzioni e privati la forza per spingere le vele verso mete sempre più prestigiose. Non è un caso che la manifestazione sia patrocinata dalla Regione Puglia, dal Comune di Brindisi, dalla Provincia di Brindisi, dalla Camera di Commercio, dall’Unioncamere Puglia e dall’Autorità Portuale. Tra i partner principali ci sono la Lega navale italiana, Assomarinas, Rassegna Azzurro Salentino, Distretto della Nautica, WaveTrotter e Consorzio Asi.Il posizionamento geografico strategico, il bacino potenziale d’utenza coinvolgibile, la capacità degli organizzatori di conferire allo SNIM delle caratteristiche distintive rispetto ad altri eventi affini sono le fondamenta del vantaggio competitivo dello stesso Salone Nautico. Le “opportunità” sono equamente ripartite tra espositori, visitatori, operatori del settore, istituzioni e, non ultima, la città di Brindisi. I risultati dello SNIM dovrebbero rappresentare lo spunto per un reale ripensamento delle dinamiche di sviluppo territoriale, sempre più indirizzate verso una salda connessione tra turismo e portualità.

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10 freebrindisi.it27 aprile 2012

tra passato e Futuro

Il 30% degli espositori in più rispetto all’edizione 2011, presenti i più qualificati brand dell’industria nautica, un grande spazio dedicato a stand per la promozione del turismo nautico e ancora motori, tecnologia per la navigazione, tavole rotonde, seminari e convegni con personaggi di primo piano della nautica italiana. Lo SNIM si riconferma il più importante appuntamento fieristico del Mezzogiorno. L’ edizione 2012, la decima, rappresenta un traguardo importante che ci si auspica segni localmente l’inizio di un rilancio tanto per i

produttori quanto per le società di servizi e imprese turistiche-nautiche che operano nel settore.

INTERVISTA A GIUSEPPE MEO, PRESIDENTE DI “AREA PROGETTI”, SOCIETà ORGANIZZATRICE DEL SALONE NAUTICO DI PUGLIA

Lo snim spegne le sue prime 10 candeline. un bilancio?Bilancio assolutamente positivo per quello che lo SNIM ha rappresentato per lo sviluppo del territorio. Brindisi in questi anni è stata considerata l’epicentro delle attività che riguardano la nautica da diporto. Prova ne è il riconoscimento presso la Camera di Commercio della città del Distretto Regionale del settore. Inoltre da qualche anno i programmi di sviluppo delle istituzioni locali guardano con sempre maggiore interesse alla nautica e l’Autorità Portuale ha confermato la vocazione del porto interno proprio per l’ormeggio di imbarcazioni da diporto. In ultimo ma non meno importante, anche a Brindisi si parla di quartiere fieristico come possibile volano per la crescita economica del territorio e la promozione delle nostre eccellenze.area Progetti organizza il salone nautico sin dalla prima edizione. Quali, se ci sono state, le difficoltà riscontrate in questi anni?Tante, soprattutto in termini di infrastrutture adeguate per ospitare un salone nautico. Brindisi, come detto prima, non dispone di un quartiere fieristico e allestire ogni anno l’evento è stato davvero un compito difficile, che ha comportato investimenti importanti. Anche la promozione del Salone in questi anni, in considerazione delle limitate risorse economiche, è stata difficile, atteso che nonostante rappresenti  uno dei pochi se non l’unico evento della città con valenza nazionale, lo SNIM non è mai stato inserito fra le attività  del territorio da promuovere. Immaginate che il Salone di

Gaeta, piuttosto che Venezia  (quindi non Roma o Genova) hanno un budget sulla comunicazione a sei cifre.cosa è cambiato con il trasferimento, quale sede del salone, a sant’apollinare? Pregi e difetti della location?Avevamo il sogno di integrare al meglio la manifestazione con la città, utilizzando le aree di Sant’Apollinare e del Capannone Montecatini ma non si è riusciti purtroppo a rendere fruibile la struttura. Collegare il Salone con il centro cittadino attraverso un servizio navetta via mare è stato senz’altro suggestivo ma non poter offrire servizi adeguati ai visitatori e agli espositori in fiera è stato ancora di più avvilente.c’è chi propone di trovare una intesa per far tornare la kermesse nautica di primavera proprio nella sede in cui si sono svolte le prime

edizioni. il suo parere a riguardo?Abbiamo colto al volo tali sollecitazioni e credo che in questo momento il Porto Turistico Marina di Brindisi sia la location ideale per ospitare la manifestazione. Però, pur ringraziando la società Bocca di Puglia per la disponibilità e la sensibilità dimostrata, nel tempo, la crescita della struttura soprattutto dal punto di vista delle presenze, limiterà gli spazi a disposizione e invece il Salone, che ha la velleità di crescere e ampliare la superficie espositiva, avrà bisogno di aree adeguate e dovremo nuovamente immaginare nuove soluzioni.  si parla da tempo di far nascere a sant’apollinare il quartiere fieristico brindisino attraverso una intesa che dovrà vedere

Giuseppe Meo

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Alessandra Caputo

protagonisti tutti gli enti del territorio. a che punto siamo?Il Presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne si è fatto promotore dell’iniziativa e credo ci siano tutti i presupposti perché la cosa diventi realtà. Sui tempi, però, pesa senza dubbio l’attuale destinazione d’uso della struttura e per questo bisogna passare dal nuovo piano regolatore del porto.in questi dieci anni lo snim si è conquistato il titolo di “più importante appuntamento fieristico della nautica dell’intero mezzogiorno”. Quali i punti di forza?Oggi il Salone Nautico di Puglia rappresenta per le aziende nautiche, in questo particolare momento, una nuova opportunità per diversificare le proprie attività commerciali, in una zona, quella del basso Adriatico poco “sfruttata”. D’altro canto le principali

fiere di settore si sono sempre svolte sul Tirreno (Genova, Cannes, Roma, Napoli) e la Regione Puglia, forte del grande appeal turistico degli ultimi anni, è considerata area di sicuro interesse. Inoltre, la strategica posizione geografica, ci permette di essere al centro delle nuove direttrici di traffico diportistico che vedono la Croazia, la Grecia, il Montenegro e la Turchia come mete di riferimento.Quali, dieci anni dal “debutto”, le finalità del salone nautico?Continuiamo a immaginare che lo SNIM possa rappresentare il contenitore attraverso il quale promuovere un settore, quello della nautica, importante per una città che sta programmando il proprio futuro intorno al porto e sul mare. Continuiamo a sognare che il Salone possa essere lo strumento per ritornare a diffondere la cultura del mare, riappropriarci delle nostre tradizioni e avvicinare le nuove generazioni alle attività che hanno il mare come principale materia prima. Naturalmente integrando e mettendo a sistema tutte le attività che, in maniera disgregata, lavorano già in questa direzione.in che rapporto lo snim si lega con le opportunità di crescita del territorio in termini turistici?Lo SNIM, come ogni evento fieristico, in un periodo limitato e certamente non in piena stagione, favorendo la destagionalizzazione, garantisce la presenza sul territorio di un consistente numero di persone che possono utilizzare i servizi offerti dalla città. Le strutture ricettive, per la presenza di espositori e relatori dei diversi momenti di incontro previsti registrano il tutto esaurito. Certo per far sì che durante il salone anche la città si promuova e approfitti della grande presenza dei visitatori è necessario programmare una serie di attività che esulano dalla nostra competenza e che coinvolgono i soggetti preposti sul territorio. Ma anche su questo dobbiamo crescere.Lo sviluppo del comparto della nautica da diporto può rappresentare per Brindisi un'opportunità concreta?A mio avviso è l’unico settore che ha margini di sviluppo importanti e la presenza di imbarcazioni da diporto nel porto interno potrebbe far decollare il turismo e le attività dei nostri cantieri.

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una vetrina delle nuove tendenzeSNIM è una straordinaria occasione non solo per scoprire nuovi prodotti e servizi di ogni settore della nautica: motoscafi e barche a vela, gommoni, motoscafi, accessori, motori, attrezzi da pesca, compagnie charter, ecc. È soprattutto un’opportunità per presentare tutti i prodotti che fan-no riferimento al concetto di nautica sostenibile. Le coste e il mare sono una risorsa primaria da valorizzare e tutelare per le generazio-ni future e lo stesso si può dire per le attività socio-economiche a esso legate. SNIM intende promuovere la nautica sostenibile e le tecnologie più idonee a garantire lo sfruttamento del mare e delle aree costiere da parte dell’uomo, secondo le linee guida di UCINA che promuove la fruizione ecocompatibile della nautica da diporto e la gestione sostenibile della fascia costiera.

Perché snim è un’occasione da non perdereSNIM è una manifestazione fieristica che si caratterizza come un insieme di elementi settoriali che integrano le tante risorse strut-turali, economiche, sociali, culturali del territorio ponendosi come riferimento poliedrico in una ben determinata interrelazione non solo col proprio hinterland nazionale ma, soprattutto valorizzando la sua strategica posizione geografica, con il bacino marittimo-turi-stico che interessa Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia, Malta e Turchia.

il salone del decimo annoPer il suo anniversario, SNIM ha un obiettivo ambizioso: rilanciare la collaborazione tra le due grandi anime dell’economia del Paese: da una parte Confindustria e dall’altra Confcommercio invitate a colla-borare su comuni obiettivi concertati nei comparti dell’economia del mare.In questo quadro, non potrà mancare la presenza delle varie asso-ciazioni di categoria e, in particolare, di quelle che rappresentano l’industria nautica e quella turistica, la portualità turistica nazionale, così come per le grandi organizzazioni nazionali come ENIT e ICE, per un approfondimento del rapporto turismo nautico-territori, e dei problemi della promozione estera del comparto nautico, anche con la presenza del corpo consolare rappresentato in Puglia e degli addetti commerciali delle ambasciate dei Paesi rivieraschi interes-sati. Le altre tematiche riguarderanno il ruolo del leasing nautico, il si-stema finanziario, il mondo del charter nautico e le relative proble-matiche (ISYBA,) oltre che i problemi della Sicurezza in Mare con la collaborazione del Comando Generale delle Capitanerie di Porto e delle tante forze dell’ordine impegnate a garantire la sicurezza del-la navigazione, pesca professionale e sportiva e via dicendo. SNIM intende altresì creare le condizioni per la messa a regime, da parte della Regione Puglia, del Distretto nautico come ‘truck’ di una più vasta filiera nautica regionale da immettere in una ancor più vasta rete interregionale con accordi mirati con i distretti nautici di Lazio, Campania, Sicilia per la realizzazione di un vero polo nautico al ser-vizio della domanda mediterranea.

Francesco Marchionna

sniM 2012UN SALONE NAUTICO CON UNA STORIA

Il Salone Nautico di Puglia, meglio noto come SNIM, ormai punto di riferimento per espositori e visitatori, giunge alla sua decima edizione, confermando i punti di forza che hanno sempre contraddistinto la manifestazione e aprendo alle nuove opportunità offerte dal mercato.La storia di questi anni restituisce numeri importanti e di successo con una presenza media di circa 160 aziende e oltre 35.000 visitatori. Lo SNIM si colloca nella bellissima area del Salento che esprime al massimo i valori della Puglia in termini di risorse naturali propedeutiche

al diporto nautico, un territorio che in misura sempre crescente è considerato una delle mete turistiche internazionali di maggior appeal per un turismo consapevole e con buona capacità di spesa. Il Salone ha dimostrato negli anni di voler cogliere la grande opportunità della posizione geografica di porta verso l’Oriente che si affaccia sui Balcani aggregando intorno a sé il sostegno di tutte le istituzioni locali e soprattutto della Regione Puglia che attraverso la creazione e lo sviluppo del Distretto della Nautica Regionale intende dare forte impulso alla crescita dello stesso settore. Prova ne è l’accordo di programma sottoscritto con Italia Navigando per la realizzazione di tre nuovi porti turistici per quasi 1500 ormeggi.

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fuoRi saLonE snim 2012tutti i giorni alle ore 18.Aperitivo: 5 euro - degustazione vini5 euro - degustazione SUSHI8 euro - degustazione prodotti tipici e vini

sPEttacoLi musicaLi snim 201227 aprile ore 19.00: Pippo D’ambrosio trio28 aprile ore 19.00: Ecovanavoce, la luna dei borboni29 aprile ore 19.00: Lady Kinga, Franco Kirivì, Mario Colaci 30 aprile ore 19.00: Evy Arnesano trio1 maggio ore 19.00 - The girl show (SPETTACOLO DI CHIUSURA)

agEnDa conVEgni snim 2012Venerdì 27 aprile10.00 Conferenza Stampa presso lo stand di Welcome Lucania ad ope-ra di Welcome Lucania e GAL-COSVEL sul tema “Promozione del terri-torio fra turismo ed enogastronomia”. 17.30 Salone di dibattito ad opera di Rassegna Azzurro Salentino sul tema "Prospettive Lucane tra imprenditoria e cultura".

sabato 28 aprile11.00 Convegno Istituto Nautico di BrindisiIl Seminario consisterà nella presentazione da parte di studenti impe-gnati nel progetto di alternanza Scuola-Lavoro 7^ edizione, del per-corso didattico “Un mare di mestieri e professioni” che ha l’obiettivo di diffondere la cultura del mare prendendo in considerazione anche l’ambito professionale e avvicinare così alla professione marittima i giovani che spesso sono distanti da questa realtà lavorativa, soprattut-to perché poco informati sulle possibilità di carriera in questo settore.16.30 Convegno Legambiente sul tema “Il porto di Brindisi e il suo pa-trimonio culturale: proposte di recupero e valorizzazione”.

Lunedì 30 aprile11.00 Convegno Cruising: Adriatico “core business” della rotta mediter-ranea presso sala conferenze Marina di Brindisi. Moderatore: Massimo Bernardo, giornalista economico- Hercules Haralambides, Presidente Autorità Portuale di Brindisi - “Le

potenzialità dello scalo Brindisino per la crocieristica”;- Domenico Pellegrino, Direttore Generale MSC - “Le nuove formule

crocieristiche dell’interporting”;- Francisco Reddel, Port Manager Mediterranean and Middle East Ope-

rations of Royal Caribbean - “L’importanza delle nuove destinazioni crocieristiche;

- Filippo Olivetti, Direttore Generale Bassani Group - “La gestione delle escursioni come fattore di crescita del territorio”;

- Roberto Perocchio, Amministratore Delegato Venezia Terminal Pas-seggeri - “L’efficienza delle attrezzature terminalistiche per una mi-gliore esperienza di crescita”;

- Caterina Frisone, Coordinatore Master IUAV Architettura della nave e dello yacht - “La formazione per la crescita dei nuovi designer del settore crocieristico”;

- Simona Zamparelli e Mauro Catalani, Direttori del Master in Manage-ment Strategico delle Moderne Navi Passeggeri - “Il master universi-tario per una nuova generazione di operatori specializzati;

- Francesco Di Cesare, Presidente di Risposte Turismo - “Il contributo del turismo e della produzione crocieristica all’economia territoriale”;

- Luigi Pastena, Dir. Operativo MSC - “Le Nuove Formule Crocieristiche dell’interporting”.

17.30 Salotto di dibattito ad opera di Rassegna Azzurro Salentino sul tema “forme colore parole”.

martedì 1 maggio11.00 Convegno Assomarina sul focus “La portualità turistica pugliese per agganciare la ripresa”. Il convegno è realizzato in collaborazione con Autorità Portuale.

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sport protaGonista del Mare

Il mare protagonista delle vite non solo degli addetti ai lavori, ma anche dei cittadini, dei turisti e curiosi in visita. E, perché no, de-gli sportivi. Durante il Salone Nautico di Puglia, l’associazione WaveTrotter

propone alcuni divertenti laboratori, aperti a tutti, durante i qua-li sarà possibile testare dal vivo l’ebbrezza di attività quali vela e windsurf. WaveTrotter opera nell’ambito dello sport svolgendo molteplici attività per la promozione della cultura dello sport, del territorio e dell’ecologia, in quanto princìpi focali per un sano percorso di vita. Atleti nazionali e internazionali come Giuseppe Cuscianna, Stefa-no Levanto, Paola Perrone e Andrea Costantini saranno presenti nel corso della realizzazione dei laboratori, resi possibili anche dal coinvolgimento di partner importanti come LNI, CONI, CIP, Istituto Nautico Gallipoli, FIPSAS, ACSI, Homerus Project, Legambiente, Po-lizia, Scuba Diving e altri. Imbarcazioni super tecnologiche, bus multimediali, simulatori di vento, vasche container, dimostrazioni di lancio e performance sportive sono alcune delle cose che attendono i visitatori dello SNIM.

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Francesco Marchionna

snim fisherman Ricchi di pesce di ogni varietà, i mari che circondano la Puglia rappresentano un’attrattiva notevole per gli amanti della pesca sportiva, con particolare rife-rimento alla traina d’altura alla ricerca dei pesci più pregiati e apprezzati dagli appassionati: spigole, ricciole, cernie, dentici, occhiate, tonni e pesce spada. Importante il dato riferito al Parco Nautico Pugliese che vede immatricolate circa 2.000 unità a motore delle quali quasi il 35% costituito da imbarcazione propedeutiche alla pesca e da fisherman.A supporto del progetto, l’importante partnership con la rivista specializzata Pesca in Mare, media partner dell’evento, che dedicherà ampio spazio alla atti-vità poste in essere e promuoverà nei mesi precedenti, la manifestazione, verso gli appassionati del settore.Il progetto complessivo prevede non solo lo spazio espositivo dedicato all’in-terno del Salone Nautico di Puglia, ma la creazione di un percorso che parte dallo SNIM e si sviluppa nel tempo attraverso l’organizzazione di eventi agoni-stici dedicati con l’obiettivo di accrescere l’interesse e il numero di appassionati verso il settore.

Vela e pesca sportiVasnim VelaUna significativa importanza avrà lo spazio dedicato al mondo della vela, che in Puglia registra un sempre crescente interesse degli appassionati, grazie anche allo sviluppo delle attività velistiche e delle strutture portuali in grado accogliere un numero sempre più grande di yacht a vela, confermato anche dai dati riferiti al Parco Nautico Pugliese che vede immatricolate circa 3.500 unità delle quali quasi il 35% a vela nel segmento fino a 12 metri e dalla grande partecipazione dei ragazzi e delle scuole alle attività promosse dalle sezioni della Lega Navale Italiana e dai circoli velici sparsi sul territorio. Imponente anche l’attività agonistica che ogni anno si esprime in stupende regate, a Gallipoli, a Taranto, sulla costa del Gargano, a Manfredonia e in particolare a Brindisi protagonista di eventi velici di assoluto valore quali la regata internazionale Brindisi-Corfù e i mondiali ORC organizzati nel 2009, oltre che località ospitante il nuovo stadio del vento, fortemente voluto dalla Federazione Italiana Vela, per incentivare la pratica agonistica. Qualificato anche il settore produttivo con la presenza di due velerie di assoluto livello qualitativo: la Veleria Montefusco dei fratelli Montefusco, protagonisti fra l’altro del settore agonistico internazionale, e la Veleria Semeraro sempre alla ricerca di materiali e tec-niche performanti. La splendida allocazione, inoltre, dell’area fieristica e la naturale predisposizione del porto di Brindisi offriranno l’esclusiva possibilità di effettuare prove in mare in condizioni meteo marine ideali per la vela a vantaggio delle aziende e dei visitatori che potranno testare fino in fondo le performance delle imbarcazioni.

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nautica da diporto OPPORTUNITà E CRITICITà

La nautica da diporto costituisce in italia un segmento importante e dinamico dell’economia, continuando ad esprimere, nonostante le forti difficoltà registrate nell’ultimo triennio, una posizione di leadership nel panorama

competitivo mondiale. Ma se da un lato il nostro Paese può vantare coste meravigliose e marina ben attrezzati, dall’altro il numero di posti barca presenti è insufficiente e molto inferiore rispetto a paesi come Francia, Spagna e Turchia (dove la media è di un posto barca ogni due unità). La carenza di infrastrutture sommata a elevati canoni di concessione demaniale, fa inevitabilmente aumentare il costo medio annuale degli ormeggi. Le tariffe in paesi come Croazia e Turchia risultano essere dimezzate rispetto alle regioni italiane. a evidenti criticità del settore, soprattutto dal lato dei servizi offerti a diportisti e naviganti, fanno da controparte nuovi scenari di sviluppo. ambito in cui la Puglia può far la parte del leone. Con oltre 800 chilometri di costa, località turistiche ricche di fascino e storia e una tradizione enogastronomica tra le più apprezzate nel mondo, il Tacco d’Italia rappresenta per la nautica da diporto un settore con un potenziale di sviluppo unico. In un momento così difficile per l’economia mondiale e per la stabilità politica del Mediterraneo non è facile prevedere il futuro delle rotte turistiche internazionali. In questo contesto, oggi più che mai, la Puglia può diventare destinazione richiesta dalla clientela estera in fuga dai porti del nord africa. E non solo. Una eventualità, questa, colta dal Distretto Produttivo della Nautica da Diporto in Puglia, pioniere in Italia di una strategia che punta a collegare il turismo nautico con il turismo territoriale e al contempo aumentare le opportunità di business delle aziende pugliesi attraverso una mirata azione di internazionalizzazione. a far ben sperare, del resto, ci sono i numeri. 34,6 miliardi di euro il ‘frutto’ degli scambi commerciali conclusi nel 2010 tra l’Italia e i Paesi balcanici, 794 milioni quelli incassati dalla Puglia. Un trend positivo confermato nel 2011 dalla presenza, e dal successo, della Regione e del Distretto Nautico nell’ambito di appuntamenti fieristici importanti quali il “Festival de la Plaisance” di Cannes, il Salone Nautico Internazionale di Genova e la BIT di Milano, rivelatisi opportunità unica sia per le aziende pugliesi di produzione operanti nel settore nautico, sia per gli operatori turistici interessati a sviluppare e presidiare le opportunità d’affari sui mercati balcanici. Eppure non è tutto oro quel che luccica. Frammentarietà, mancanza di una rete tra gli operatori, carenza di infrastrutture ed eccesso di burocrazia, le principali criticità del settore.

DistREtti PRoDuttiVi La Regione Puglia ha ridisegnato il futuro economico del proprio territorio, promuovendo con forza la politica dei distretti. Un distretto produttivo rappresenta uno strumento particolarmente incisivo per la promozione dello sviluppo locale e della competitività. È infatti una rete di imprese legate tra loro per comparti produttivi o per filiere. Queste aziende svolgono, con il coinvolgimento delle istituzioni, attività collegate, anche se in territori non confinanti tra loro. Tra le istituzioni spiccano soprattutto le università, i politecnici e i centri di ricerca (oltre ad associazioni, enti e sindacati) che collaborando con le imprese possono produrre innovazione rilanciando sui mercati la competitività del tessuto produttivo pugliese. il Distretto produttivo della nautica da Diporto in Puglia riunisce 133 imprese alle quali si aggiungono 7 enti e istituzioni locali, 7 enti di ricerca e formazione, l’Università del Salento, 3 organizzazioni sindacali, 6 organizzazioni imprenditoriali, 2 associazioni del settore. Con 865 Km di costa, 64 porti turistici e approdi e circa 10mila posti barca, il mare rappresenta una grande risorsa economica per la Puglia e il turismo nautico uno dei settori economici con maggiori prospettive di espansione e ricadute positive sul territorio. Il Distretto si propone di operare lungo tre linee di azione fondamentali: il rafforzamento delle imprese, il consolidamento del contesto territoriale, l’integrazione nel contesto globale. Tanti i progetti che il Distretto intende realizzare, tra questi, l’individuazione di nuove aree per la nautica nel porto di Brindisi, la progettazione di un’imbarcazione innovativa ed ecocompatibile, la realizzazione del portale del distretto, l’organizzazione di un salone della nautica tutto pugliese, persino un corso di laurea in ingegneria e design nautico.il Distretto Produttivo della nautica da Diporto in Puglia ha ottenuto il riconoscimento definitivo dalla giunta regionale a marzo del 2010.

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Quali in Puglia le nuove opportunità di integrazione tra turismo territoriale e turismo nautico?La realizzazione del sistema della por-

tualità turistica con l’elevazione degli standard dei servizi, la realizzazione di una piattaforma tecnolo-gica innovativa che assicuri un moderno sistema di comunicazione per i diportisti e, nel contempo, co-stituisca l’interfaccia di tutte le informazioni relative al turismo territoriale.La nautica pugliese è uno dei settori dal più alto potenziale di sviluppo, come Brindisi potrebbe trarne vantaggio?Brindisi può trarre vantaggio dallo sviluppo della nautica da diporto a condizione che si attivino ser-vizi di qualità nelle strutture ricettive per i diportisti; che si predispongano aree idonee per nuovi inse-diamenti produttivi della filiera e per la realizzazio-ne di nuovi posti barca. Quali le strategie di sviluppo del Distretto Pro-duttivo della nautica da Diporto in Puglia con particolare ri-guardo alla filiera della nautica da diporto pugliese e alla por-tualità turistica?Il Programma di Sviluppo del Distretto si pone due obiettivi gene-rali e strategici: il primo riguarda i “Sistemi di Impresa” del compar-to della nautica e punta a favorire condizioni di contesto utili alla creazione di nuova imprenditorialità favorendo l’insediamento di nuove attività nei settori produttivi e collegati, e il rafforzamento e l’ampliamento delle strutture produttive esistenti.Il secondo riguarda il “Sistema della portualità turistica e del turi-smo nautico” e si prefigge di porre in essere azioni tali da assicurare l’aumento della competitività di un comparto ritenuto, da molti, strategico per l’economia pugliese.Quali i futuri scenari di sviluppo per il settore della nautica in Puglia?Le recenti rilevazioni fanno rilevare un movimento diportistico che si indirizza sempre più verso le coste pugliesi perché è fortemente attrattiva la Puglia con il suo mare, con le sue ricchezze storico-cul-turali, paesaggistiche e con le sue eccellenze enogastronomiche.Assecondare e sostenere questi flussi, qualificare la ricettività por-tuale, trasformare tutti i porti turistici in altrettante vie di ingresso verso le bellezze territorio, tutto questo crea reali condizioni di svi-luppo della nautica pugliese.Lo snim per il Distretto della nautica rappresenta?Il Salone Nautico di Puglia è una risorsa importante per mettere in mostra la realtà nautica pugliese. Nel Programma di internazio-

nalizzazione della Regione Puglia il Distretto ha sempre chiesto di collocare la manifestazione di Brindisi, accanto alle più importanti manifestazioni nautiche italiane ed europee (Genova e Cannes). Per il futuro il Distretto Produttivo della Nautica da Diporto in Puglia immagina un Salone Nautico di Puglia che diventi la sede di confronto delle politi-che territoriali in materia di nautica da diporto che le varie istituzioni mettono in atto con l’obiettivo di rafforzare il disegno strategico di sviluppo dell’inte-ra filiera della nautica su tutto il territorio pugliese.L’italia risulta essere il quarto paese europeo, per numero di unità da diporto. La situazione in Puglia? In quanto a disponibilità di posti barca, la Puglia oggi non è nelle condizioni ottimali per offrire una adeguata ricettività portuale turistica rispetto alla crescita del flusso dei diportisti verso le coste pu-

gliesi. La Puglia è al 9° posto per quanto riguarda il numero dei posti barca per Km di costa (10,94); l’al-

tro aspetto critico è che meno del 10% dei posti barca è collocato nei “Marina”, mentre l’80% è nei porti polifunzionali e il 10% nei punti di ormeggio. Quella del porto rimane a Brindisi una questione ‘aperta’. cosa a suo parere si dovrebbe fare per migliorarne l’efficienza?L’efficienza del porto potrebbe migliorare modificando gli assetti organizzativi e innovando le strategie di marketing. In ogni caso penso che la ricettività portuale turistica dovrebbe avere un peso maggiore nel governo complessivo delle aree portuali di Brindisi anche attraverso decisi processi di smilitarizzazione di alcune im-portanti aree.c’è chi sostiene che Brindisi debba puntare con decisione sul-la nautica da diporto, attraverso investimenti mirati. in questa ottica, il Distretto Regionale per la nautica da diporto può svol-gere un ruolo di primo piano, in sintonia con la Regione Puglia. il suo parere a riguardo?Sicuramente la nautica da diporto a Brindisi dovrebbe avere un peso maggiore nella elaborazione delle strategie di sviluppo del porto di Brindisi. Ma prima degli investimenti è urgente re-alizzare una coerente gestione delle aree portuali e accentuare i processi di smilitarizzazione di importanti aree portuali. Infine bisogna rilanciare l’attività di integrazione delle politiche di svi-luppo della nautica degli Enti che, a Brindisi, hanno promosso la nascita del Distretto Produttivo della Nautica, e cioè Camera di Commercio, Provincia e Comune e Autorità Portuale di Brindisi.

si può e si deVeINTERVISTA A GIUSEPPE DANESE

Alessandra Caputo

Giuseppe Danese

Quale il percorso da seguire per lo sviluppo della nautica da diporto? in uno scenario competitivo globale, la Puglia può trasformar-si in nuovo player? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Danese, presidente del Distretto Produttivo della Nautica da Diporto in Puglia

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Alessandra Caputo

Nel nome un richiamo agli anni d’oro della Valigia delle Indie, l’obiettivo incentivare il turismo nautico nella città di Brindisi. Inaugurata il 7 febbraio 2012 presso lo “Yacht Club”, in Largo Sciabiche, alla presenza del presidente della Camera di Commercio di Brindisi, nonché presidente regionale Assonautica Alfredo Malcarne,

del presidente provinciale Assonautica Giuseppe Rubini e di Giovanni e Giuseppe Danese, degli omonimi Cantieri, la nuova stazione di attracco per il diporto “approdo delle indie” è stata realizzata interamente dalla società Ats, nata dalla partnership tra Assonautica Brindisi e i Cantieri Navali Danese.una superficie di 7500 metri quadrati nel cuore della città, a due passi dal centro storico, immersa nella splendida cornice naturale del porto interno. Dei 120 posti, 70 saranno destinati a barche fino a 7 metri, 50 a barche da 10 a 40. Nei 225 metri di banchina lineare sono stati sistemati i servizi (acqua, elettricità, cambusa e prenotazioni con altri collegamenti aeroportuali o ferroviari). Ma non chiamatela Marina. La tipologia di questo approdo, puntualizzano i rappresentanti di Ats, è unica. Non porto turistico né approdo per mega yacht, ma un servizio di charter per imbarcazioni da diporto con esigenze e caratteristiche ben precise. Del resto per realizzarlo ci son voluti tre decenni. L’idea progettuale risale infatti al 1976, quando Assonautica acquistò dei pontili per riorganizzare l’operatività del porto di Brindisi. Gli stessi furono poi ceduti ad altre società gratuitamente. A distanza di trentasei anni il progetto è diventato realtà. Immutati gli obiettivi: incentivare il turismo nautico e rivitalizzare il commercio cittadino assecondando la vocazione naturale del porto di Brindisi. La nuova stazione di transito completa l’offerta turistica del settore, andando ad aggiungersi a quella per i maxi-yacht della Salento Yachting Terminal, al Marina di Bocche di Puglia nel porto medio e alla Lega Navale Italiana. sul fronte della competitività, la possibilità di sfruttare eventi come la Regata internazionale ‘Brindisi-corfù’ che richiama in città ogni anno decine di turisti, e incentivi economici. La nuova Tassa di Stazionamento introdotta dal Governo Monti (tutte le unità da diporto che stazionino nei porti marittimi nazionali, che navighino o che siano ancorate in acque pubbliche anche se in concessione a privati, sono soggette ogni anno al pagamento della tassa di stazionamento, calcolata in base alla tariffa giornaliera sotto riportata ndr) permetterà di offrire prezzi più bassi rispetto ad altre regioni.

“approdo delle indie”NUOVA STAZIONE DI ATTRACCO PER IL DIPORTO

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NOME CONCESSIONARIAXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

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Spettacolo di teatro, musica e danza Teatro in festa

VENERDì

MAGGIO4

organizzato da ILARIO PENNETTA candidato al consiglio comunale

interverrà MAURO D’ATTIScandidato sindaco

Commedia “COSI MAI vISTI” di Tonino FunTò

Silvio QuiSTelli e alTre eSibizioni di giovani CanTanTi

SpeTTaColo di danza Con eliSa di maria e gianni de SanTiS

START 20,00TEATRO IMPERO

INgRESSO gRATUITO

richiedi l’invito contattando

ilario al 388 90 86 [email protected]

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Michele LamacchiaDIARIo DI BoRDo

Il commercialista di Colombo, Jesùs Cortés Delgado, formalmente dottore in economia, riconosciuto faccendiere, traffichino certificato, per la prima volta nella sua fumosa e riservata carriera sudava freddo: il suo più noto cliente, Ammiraglio, Vicerè e Governatore di tutte le Terre Scoperte di questo e di quell’altro Mondo, veramente questa volta lo stava mettendo in croce.Vero era che tutti i facoltosi e blasonati personaggi che si rivolgevano a lui, lo facevano proprio per la sua abilità nel riuscire a

trovare ed inventare ogni sorta di stratagemma per eludere i controlli della finanza, per evadere il fisco, per non pagare tasse e balzelli. E sebbene, come ovvio e giusto, toccasse a ciascuno fare la propria parte e pagare, sebbene il peso delle imposte toccò ormai dei livelli piuttosto importanti, c’era chi come l’Ammiraglio Vicerè e Governatore di tutte le Terre Scoperte del Nuovo Mondo (“Visibili e Invisibili”, diceva Lui) sosteneva davanti al Consiglio che qualora si percepisse forte la pressione fiscale, chiunque avrebbe potuto non pagare i tributi dovuti.I suoi trucchi e i magheggi erano sorprendenti e fantasiosi: dal cambio di nazionalità dovuta alla nascita (da Genova in Italia, alla Spagna, al Portogallo, alla Polonia addirittura), all’imbarco di personale di bordo praticamente a nero, pagato solo una volta raggiunte le Indie e SE! raggiunti gli obiettivi previsti, all’opzione di una sorta di cresta del dieci per cento su tutte le transazioni marittime ancora da venire, fino al cambio del nome di battesimo, da Cristoforo, a Cristόbal, a Cristόvão… tutto sembrò lecito pur di non pagare le tasse. Ma il rebus più intricato, che toglieva il sonno, era su come fare per non pagare l’imposta sulle imbarcazioni, sulla prima, sulla seconda e sulla terza caravella, una volta ricevute in regalo da Isabella di Castiglia. Rifiutare? Non sta bene. Pagare?! Non sia mai! Intestarlo al fratello PierGiacomo? Non è male, questa non è male…

L’UOVO DI COLOMBO

http://leparolecreanomondi.wordpress.com

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le torri costiere

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PRima DELLE toRRiSin dalla preistoria Brindisi risultò un punto strategico per l’insediamento di esseri umani. I punti in cui i fiumi si perdevano nelle acque marine risultavano spesso le posizioni ideali per la frequentazioni umane. Le acque dei canali davano la possibilità ai primi gruppi di nomadi del Paleolitico di usufruire di acqua dolce e di cacciare gli animali che lì giungevano per abbeverarsi. Il rinvenimento di ossidiana e di ceramica egea ci fa dedurre che, sin dall’età del bronzo (e anche prima), le genti che occupavano i litorali brindisini ebbero diversi incontri con popolazioni che, spinte dall’incremento demografico e dalle necessità di scambi commerciali, solcavano i mari del Mediterraneo. Furono proprio questi nuovi arrivi a costringere queste genti a munire i propri primordiali villaggi di rudimentali mura di difesa e probabilmente con esse anche di semplici costruzioni, al fine di poter avvistare eventuali imbarcazioni amiche o nemiche. Così, sulla sommità di queste prime vedette spesso veniva acceso un fuoco per guidare le imbarcazioni. Sicuramente anche i messapi che abitarono Brindisi sentirono questa esigenza, ma è con i romani che vengono costruite le prime vere torri/faro sulla cui sommità si teneva acceso un fuoco bruciando legna. Con la caduta dell’impero romano l’esigenza di viaggiare via mare subì un forte rallentamento e le torri persero la funzione di fari diventando principalmente di avvistamento e difesa in quanto, per via delle frequenti incursioni piratesche, l’uso di un faro nella notte poteva attirare le imbarcazioni dei predoni.

PERioDo noRmanno E sVEVoFurono la ripresa dei commerci e le crociate a spingere i normanni all’edificazione di costruzioni che fungessero da fari e da torri di avvistamento ma anche da primi baluardi di difesa.Nel XIII secolo gli Svevi continuarono ad usare queste torri spesso integrandole e rinforzandole. Ma fu nel periodo Angioino ed in particolare con Carlo I e Carlo II che si sentì l’esigenza di una maggiore fortificazione; in questo periodo, infatti, vennero costruite le torri all’imbocco del canale chiamato oggi Pigonati e Torre Cavallo.

PERioDo aRagonEsEDopo la presa di Otranto nel 1480 gli Aragonesi realizzarono una vera e propria rete difensiva costituita da castelli, torri e mura. A Brindisi fu chiamato uno dei maggiori architetti militari dell’epoca : il senese Francesco Di Giorgio Martini (uno dei maggiori architetti militari del tempo), che costruì il castello Alfonsino. In seguito alle continue incursioni piratesche nel 1532 il viceré Don Pietro di Toledo, sotto l’ordine dell’imperatore Carlo V, fece erigere alle università (città), a proprie spese, delle torri. Fu per via del tentativo delle università di risparmiare sulla costruzione delle torri che la maggior parte di esse cadde dopo poco tempo. Successivamente la Regia corte di Napoli fornì i fondi necessari per il consolidamento e la costruzione di altre torri. Nel 1569 Don Parafan di Ribera ne ordinò l’armamento.L’antica paura di incursioni saracene e turche si placò in parte dopo l’epica battaglia di Lepanto avvenuta nel 1571 nella quale avvenne il cruento scontro in mare fra cristiani e musulmani, anche se in realtà gli sbarchi diventarono meno frequenti ma non terminarono. Lentamente l’utilizzo delle torri divenne sempre meno frequente; verso la fine del 1700 assolsero la funzione di lazzaretto per contenere gli appestati.

LE toRRi Di tiPo VicEREaLE L’idea che abbiamo comunemente, quando si parla di torri, è che abbiano uno scopo prettamente difensivo ma queste strutture austere e possenti, testimoni di un clima di paura, avevano anche lo scopo di lanciare un chiaro segnale finalizzato a dissuadere i Turchi ormai troppo vicini alle nostre coste. Naturalmente servivano ad avvistare eventuali imbarcazioni nemiche che si avvicinavano alla

costa per poi avvisare la popolazione affinché potesse correre al riparo nei castelli e nelle masserie fortificate. Testimonianza del clima di terrore generato dall’avvistamento di una nave saracena è un espressione ancora in uso “MAMMA LI TURCHI”. Le torri fungevano, inoltre, da collegamento semaforico e comunicando l’una con l’altra permettevano nel giro di poco tempo di segnalare a centinaia di chilometri di distanza l’avvistamento di navi nemiche. Infine, servivano anche per colpire gli eventuali invasori in avvicinamento. La maggior parte delle torri di avvistamento vicereale aveva forma troncopiramidale munita di caditoie di cisterna nella quale confluivano le acque piovane dalla parte superiore attraverso un sistema di canalizzazione, al di sopra del quale vi era un vano alloggio dotato di camino; questa stanza era raggiungibile attraverso una scala in legno detraibile. In caso di attacco le segnalazioni venivano fatte con fumo di giorno e fuochi di notte e successivamente con campane e colpi di armi da fuoco. A presidiare le torri vi era un “Capo torriere” e tre guardiani dipendenti. La difesa veniva messa in atto attraverso smeriglie (cannoni a palle), archibugi, alabarde; inoltre le torri erano munite di speciali aperture per gettare liquidi e oggetti sui nemici, anche se in realtà esse non ebbero mai funzione difensiva soprattutto per la mancanza di fondi per le munizioni. La parte superiore era raggiungibile attraverso una scala interna. Quello che vediamo oggi delle torri è solo una parte dell’edificio; in origine erano più alte ed erano spesso circondate da un cortile chiuso dal quale poi si accedeva, attraverso una scala a pioli detraibile, ad una porta posta più in alto. Per una maggiore sicurezza fra una torre e l’altra il litorale veniva battuto dai cosiddetti “Cavallari” che perlustravano costantemente i lidi. La costruzione delle torri era commissionata a capomastri che a garanzia dovevano versare delle somme e spesso per difficoltà economiche si trovavano a dover subappaltare la costruzione, compromettendone così la solidità per via dell’incapacità degli improvvisati costruttori o per la scarsità dei materiali utilizzati oppure per carenza di manutenzione. Nel 1580/81 per far sì che tutte le torri fossero portate a termine furono imposte nuove tassazioni. Il compenso corrisposto di solito ai costruttori era di 100 ducati e spesso per risparmiare si utilizzavano materiali poco idonei ed impasti per il cemento fatti di acqua di mare. Al fine di difendere la costa e debellare il fenomeno piratesco sarebbe stato più opportuno costruire una potente flotta ma, in seguito alla scoperta delle Americhe, l’attenzione e le maggiori risorse economiche del regno di Spagna furono destinate alle nuove rotte di sicuro molto più redditizie. Una potente flotta vicerale avrebbe rappresentato un grande pericolo nel caso in cui il viceregno avesse deciso di ribellarsi alla Spagna. Dal punto di vista economico la costruzione della flotta richiedeva una maggiore quantità di risorse finanziarie; basti pensare che con i fondi necessari per costruire una sola galea si potevano costruire ben 20 torri.

toRRi costiERE DEL BRinDisino Le torri brindisine erano Torre Mattarelle, Torre Cavallo, Torre Punta Penne, Torre Testa, Torre Guaceto. Le torri solitamente venivano costruite a circa 7-9 km di distanza in linea d’aria l’una dall’altra. Quasi tutte furono costruite nel 1563 conformemente al modello richiesto dalla Regia Corte con caratteristiche simili. Una volta cessato lo scopo difensivo le torri furono vendute a privati o abbandonate. Il tempo, l’incuria, l’azione erosiva del vento e del mare, l’inciviltà, hanno fatto il resto.

toRRE mattaRELLE Sulla litoranea sud si trovano i resti dell’antica torre.I lavori furono iniziati da Virgilio Pugliese nel 1567, brindisino, e terminati da Giovanni Parise. Il tenente Gennaro Ripa racconta che il 22 settembre del 1787 all’interno della torre morì un soldato, tale Giuseppe Migliorino, che fu seppellito dietro la torre “e fu costretto a custodirla anche dopo la propria dipartita”.

ARCHEoLoGIA

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Danny Vitale, Antonio Mingolla, Giuseppe Rollo

toRRE Punta PEnnESul litorale nord, su di una scogliera caratterizzata da strati di arenaria obliqua a punta sorge Torre Punta Penne (probabilmente il nome penne deriva dal latino pinnus (acuto); un tempo era molto più alta, decenni fa venne tragicamente decapitata. La torre era già esistente prima dell’ordinanza vicereale per la quale nel 1563, per volontà del vicerè Duca d’Alcara don Parafan de Ribera, venne ricostruita, e vide impegnato nei lavori, almeno nel 1568, il maestro muratore brindisino Giovanni Parise (lo stesso che terminò i lavori di Torre Mattarelle). La torre nel 1676 fu testimone di due sbarchi da parte di Turchi. Dall’inizio dello scorso secolo è di proprietà della Guardia di Finanza.

toRRE tEsta (o toRRE tEsta Di gaLLico)È situata sul litorale nord in Località Giancola a circa 7 km da Brindisi. Alcuni hanno ritenuto che il nome gallico sia dovuto alla forma di testa di gallo del promontorio su cui è posta, ma è più probabile che derivi da Jaddico (germ. WALD), che nelle lingue nordiche voleva dire bosco, foresta. A differenza di altre torri l’importanza di Torre Testa (come quella di Guaceto), era dovuta alla sua posizione strategica, infatti la torre sorge nel punto in cui un antico canale (quello di Giancola) sfociava nel mare permettendo così agli uomini del paleolitico di dissetarsi con le acque del fiume e cacciare gli animali. Quest’area risultò di fondamentale importanza anche in periodo romano infatti sono stati rinvenuti i resti di antiche fornaci destinate alla produzione di anfore bollate ( I sec. a.C, I d.C.) e di una villa. In periodi successivi si rese necessario presidiare la zona non solo allo scopo di avvistare le imbarcazioni nemiche, ma anche per evitare ai nemici di approdare e rifornirsi di acqua dolce. I lavori furono avviati nel 1567 dal maestro muratore Giovanni Maria Calizzi di Brindisi e la torre fu terminata nel 1582 dai leccesi Marco Guarino e Cesare Schero. Non molto tempo fa sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza e di recupero, purtroppo incompleti ed insufficienti per scarsità di fondi.

toRRE guacEtoLa Torre sorge nei pressi di un fiume e proprio per via di questa particolarità venne chiamata Guaceto, infatti “Gawsit” in lingua araba significa “sorgente di acqua dolce”, ed il toponimo stesso è testimone della frequentazione saracena di questi lidi. Essa sorge sul litorale Nord a circa 15 km da Brindisi ed è l’unica ad essere stata di recente restaurata. La storia di Torre Guaceto è legata a quella del suo antico porto; la zona fu abitata sin dall’età del Bronzo (XII – VIII sec a.C.) e successivamente occupata anche dai romani come testimoniano i reperti archeologici ritrovati. Nella metà del XIV secolo, grazie alla Regina Giovanna I d’Angiò, il porto venne utilizzato soprattutto da mercanti mesagnesi; fu con Roberto d’Angiò che Guaceto venne utilizzato esclusivamente dalla città di Mesagne, vietando ai brindisini e ai carovignesi di poter usufruire di tale approdo. La costruzione di una torre era fondamentale per via delle insenature comode all’attracco e della presenza di acqua dolce; l’area infatti fu occupata a lungo dai saraceni che la usarono come base dalla quale partivano le loro incursioni. Nel 1531 il Marchese Ferdinando d’Alarçon, già incaricato della nuova costruzione del sistema difensivo della città di Brindisi, innalzò una torre su una preesistente che nel 1563 venne completata dal maestro muratore brindisino Giovanni Lombardo. Essa risulta essere la torre di tipo vicereale più grande di tutto il salento e nel XIX secolo era di proprietà dei Dentice di Frasso. Dopo un’adeguata ristrutturazione, oggi è sede della riserva naturale di Torre Guaceto.

toRRE caVaLLoCapo Cavallo prende il nome da un leggendario “evento storico” avvenuto nel 1250, quando la nave di Luigi IX re di Francia, conosciuto come Re Santo, si incagliò contro uno scoglio rischiando di affondare e, mentre tutto l’equipaggio era in preda al panico, il re si mise tranquillamente a pregare innanzi al Corpo di Cristo. L’Arcivescovo di Brindisi Pietro III, in sella ad un cavallo bianco, andò lì a prelevare l’eucaristia portandola in Cattedrale e ancora oggi l’arcivescovo, montando su un cavallo bianco, ripercorre il giorno del Corpus Domini le strade della città. Durante il regno di Carlo I d’Angiò fu costruita una torre-faro fatta erigere per volere di Pasquale Faccirosso che aveva donato in punto di morte a tale scopo 50 once d’oro. Al fine di terminare l’opera nel modo più veloce possibile, il re incaricò i brindisini Ruggero Ripa e Nicola Uggento. I lavori di costruzione furono supervisionati dai Templari, ma sfortunatamente la torre crollò subito dopo il suo compimento. Dopo il crollo venne nuovamente ricostruita e terminata nel 1301 sotto il regno di Carlo II d’Angiò. La torre, ancora una volta crollò , e nel 1567 e fu ricostruita, sulla base cilindrica di quella angioina, dal maestro muratore leccese Martino Cayzza. Verso la fine del XIX secolo l’archeologo G. Tarantini scoprì una lapide marmorea con l’effige della torre, l’eucaristia e le colonne della città; essa si trovava sopra la porta d’accesso dell’antica torre angioina.

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le segnalazioni vanno inviate a [email protected]

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venerdì 27 aprile OstuniQUEL GIORNO A MOLFETTAL’Associazione Culturale “Folletti e Folli” presenta nell’ambito della Prima Rassegna Teatrale Forme di Conoscenza, “Quel giorno a Mol-fetta” con Massimo Zaccaria. Teatro Madonna del Pozzo, ore 21. In-gresso libero. Info. 347/5986360.

venerdì 27 aprile tOrre s. susannaTORNO SUBITOSpettacolo DI Meridiani Perduti di e con Sara Bevilacqua, voce Da-niele Guarini, pianoforte Daniele Bove, drammaturgia Emiliano Poddi. 8 Settembre 1943 ‐ La Grande Storia e un piccolo re stanno per approdare sulle coste di Brindisi, una città lontana dal fronte, per nulla preparata al destino che, sia pure per poche settimane, le è toccato in sorte: diventare la capitale del regno. Intanto, aldilà del mar Jonio, a Cefalonia, la divisione Acqui viene trucidata dai tede-schi ormai nemici. Brindisi, come accadrà molti anni dopo, si trova così a dover accogliere: da un lato i sopravvissuti di questa disfatta greca e dall’altro ciò che resta della monarchia, un re fuggito da Roma in tutta fretta, come se avesse lasciato davanti al Quirinale uno di quei cartelli scarabocchiati dai barbieri quando si assenta-no dal negozio. Una famiglia divisa tra Brindisi, Tunisi e Stalingrado racconta quei giorni di caos e paura ma anche di speranza e di atte-sa. La guerra sembra volgere al termine e il futuro potrebbe iniziare da qui, da una piccola, improvvisata e umanissima capitale. Teatro Comunale. L’appuntamento rientra nella stagione 2011-12 di Resi-denza Cetacei, il cantiere artistico e ambientale frutto del program-ma Teatri Abitati.

venerdì 27 aprile san Michele salentinOMOSTRA DI RITA FASANOUltimo giorno per visita-re la mostra, presso le sale espositive della Pinacoteca Comunale “Salvatore Caval-lo” di San Michele Salentino, la mostra personale d’Arte Contemporanea dell’Artista mesagnese Rita Fasano dal titolo “Tracce”. La mostra, patrocinata dall’Amministra-zione Comunale-Assessorato alla Cultura, è inserita nell’ambito degli eventi della XIV Settima-na della Cultura. Ingresso libero. Orari di apertura: 16.30/19.30. Per info tel. 0831.966026 / 0831.771568 / [email protected].

sabatO 28 aprile brindisiLA CROCE ROSSA IN MOSTRANell’ambito della XIV Settimana della Cultura, il Comitato Provincia-le C. R. I. e l’Archivio di Stato, con il contributo dell’Amministrazione provinciale - “Filia Solis” promuovono la mostra di documenti, foto-grafie e oggetti “Nel segno dell’umanità. Croce Rossa e solidarietà a Brindisi dal 1866 al 1970”, allestita presso le sale dell’Archivio di Stato (piazza Santa Teresa). Il percorso cronologico-tematico della mostra, articolato in quattro sezioni e con oltre 250 pezzi esposti, parte dalla fine dell’Ottocento e giunge agli anni Sessanta del No-vecento. Vengono presentati documenti rinvenuti dopo il riordina-

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o terreaMare (stOrie di scarpe e altre MiGraZiOni)

Radiodramma ambientato nel Sud dei Santi, Poeti e Leggende, andato in onda la prima volta nell’Aprile del 1954. Personaggi creati da Giuseppe Polidori, adattati da Marcanto-nio Gallo e Fabrizio Cito. Esecuzione e regia a cura del TeatroDellePietre. Fotografie di Domenico Summa; Grafica di Renato Greco. Interpreti principali: Marcantonio Gallo (An-tonio, il padrone) , Stefania Savarese (Addo-lorata, prima sorella), Mirela Karlica (Maria Immacolata, seconda sorella), Mino Arpa (Mino, il giovane bracciante), Salvatore Cap-pellaro (Salvatore, il vecchio bracciante), con la partecipazione straordinaria del gruppo musicale Jazzabbanna.Successo per lo spettacolo “Terramare (Sto-rie di scarpe e altre migrazioni)”, messo in scena, presso la Casa del Turista il 20 aprile, dal TeatroDellePietre nell’ambito della Setti-mana della Cultura. Le donne di Terramare (interpretati dagli attori del TeatroDellePie-tre e dai musicisti del gruppo Jazzabbanna) hanno atteso scalzi gli spettatori, “ospitati” in un ipotetico studio di registrazione. La recitazione, il potere evocativo delle parole e dei suoni, (le musiche sono state eseguite dal vivo) hanno avvolto attori e pubblico in un’atmosfera scura.In questa versione teatrale di un radio-dramma andato in onda nel 1954 con personaggi di Giuseppe Polidori, la narrazione e la poe-sia sono stati il mezzo per raccontare la terra, quella aspra del meridione. La favola ‘noir’ è ambientata nel nostro sud, negli anni Cin-quanta, in un’epoca in cui la natura di certi amori era inconfessabile, le credenze ataviche e le erbe miracolose o fatali. Tutto comincia in una notte di temporale e senza luce, in un tempo sospeso e scuro come il sonno, che pare come rallentato dalla luce delle candele. Un tempo in cui tutto viene sospeso. Con la complicità dell’oscurità le persone, i tre fratelli Santo interpretati da Marcantonio Gallo, Stefania Savarese e Mirela Karlica, insieme ad altri personaggi, vagano per la casa mescolando i propri desideri, che cambieranno il destino di tutti. Nella fantasia popolare si riflettono pagine di storie e pagine d’amore, e fatti che, ripensati con poetica barocca, generano uno stralunato racconto per voci sole che si scioglie in nerissima storia corale. Il gruppo, partendo dal teatro, tocca gli altri linguaggi espressivi e di comunicazione. Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito traggono, ancora una volta, ispirazione dal quel sud che amano e conoscono, e tra citazioni di famosi libri, (da scovare) e brani tratti dai radiodrammi degli anni ‘50, danno vita a uno spettacolo/concerto in cui tutto viene narrato attraverso la suggestione e la capacità di evocare le immagini con solo l’interpretazione, le musiche e i rumori di fondo. Rielaborando leggende e fatti di cronaca, Marcantonio Gallo firma una favola corale gotica, anticipando un noir salentino di cui sentiremo presto parlare.

APPUNTAmENTI

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mento dell’Archivio storico del Comitato provinciale CRI, altri con-servati nei fondi documentari dell’Archivio di Stato di Brindisi e da privati. Nei fondi documentari conservati presso l’Archivio di Stato, in particolare nell’Archivio storico del Comune di Brindisi, sono sta-te rinvenute preziose e inedite testimonianze sul periodo più anti-co dell’Associazione, che hanno rivelato la presenza in città, in vari periodi della sua storia, di altre forme di associazionismo solidale

legate al fenomeno sociale e culturale ottocentesco dell’u-manitarismo, che precorse ed affiancò la fondazione della Croce Rossa. La ricerca vuole essere un contributo alla ri-costruzione della storia della presenza e dell’attività della Croce Rossa Italiana a Brindi-si, che si intreccia con la sto-ria della città. La mostra sarà

aperta al pubblico sino al 25 maggio, esclusi i festivi, dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30; martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00. L’ingresso è libero e gratuito. Info Archivio di Stato di Brindisi, 0831/523412; Croce Rossa Italiana, 0831/562078.

sabatO 28 aprile brindisiPERSONALE DI G.P.A.Ultimo giorno per visitare, presso le sale espo-sitive del Bastione San Giacomo, “The seduc-tion of the image” personale dedicata a Gian Pietro Arzuffi, conosciuto anche come G.P.A. Classe 1979, sin dai primi anni di scuola svilup-pa la passione per il disegno che approfondirà frequentando l’Istituto Tecnico per Geometri. L’arte in tutte le sue forme diventa elemento essenziale della sua vita. Nel corso degli anni sviluppa tecniche e idee cercando di ricavare dalle proprie opere l’elemento essenziale da trasmettere all’osservatore. Lo stile richiama quello del classico pop art Americano anni '70. Caratteri-stica che contraddistingue il giovane artista, è l’utilizzo di “puzzle” per le rappresentazioni. L’intento è cercar di far cogliere all’osser-vatore il significato dell’opera dai primissimi istanti, far riconoscere una coreografia di voci e azioni, un insieme di molteplici vicissitu-dini, più o meno piacevoli ma sempre costruttive, perché - afferma Arzuffi - “la vita non è altro che un puzzle a cui giorno per giorno aggiungiamo un pezzo”.

dOMenica 29 aprile Francavilla FOntanaLA FAVOLA DELLE API“La favola delle api” vuole raccontare attraverso le immagini una giornata di lavoro e di creare un intreccio di storie ed esperienze come strumento di indagine e riflessione. La mostra a cura di Chia-ra Camera, realizzata con il patrocinio del comune di Francavilla Fontana - Assessorato alla Cittadinanza attiva, pone la possibilità di partire dal mondo del lavoro vissuto in passato, quando si lavorava per mangiare e ogni azione era rivolta alla famiglia e non avanzava tempo per attività diverse, e arrivare a raccontare direttamente e indirettamente quello vissuto nel presente e lasciare al pubblico le possibili e variegate chiavi interpretative. Una retrospettiva di forte impatto emotivo il cui obiettivo è di sensibilizzare la cittadinanza a riflettere mentre si parla di crisi economica mondiale e ridare di-gnità a ciò che è un diritto senza alcuna pretesa d’essere esaurienti, nostalgici, classificatori e banalmente idealisti. Teatro Imperiali, ore 17. Ingresso libero. Info. 328/9277778.

lunedì 30 aprile brindisiMOSTRA DEL RECICLOChiude oggi la mostra personale di Arte del Riciclato del Prof. Pa-squale Rizzo nativo di Latiano, vissuto e operante a Mesagne, allestita presso al Bastione di Porta Mesagne. Rizzo ha stu-diato presso l’Istituto d’Arte di Lecce ed ha completato gli studi a Firenze. Titolare della cattedra di educazione Artistica presso la Scuola Media “ G. Marconi “ della città di Mesagne ove risiede ed ha lo studio in Via F. Filzi, 6. Durante la sua lunga vita ha dipin-to ed esposto un pò in tutta Italia. Le sue opere sono state rivolte alla cultura popo-lare della terra di Puglia, si è dedicato alla

realizzazione di presepi tipici ed allegorici del Natale contadino. Da qualche tempo sta dedicando la sua attenzione all’arte del riciclo di materiale per realizzare, con fili elettrici, stoffe e rami di piante, piccole sculture di Cristo e personaggi colorati e disinibiti. La mo-stra Arte del Riciclato, promossa dal Comune di Brindisi, resterà aperta sino al 30 aprile, visitabile martedì e giovedì dalle ore 10 alle ore 12.30. È possibile, su prenotazione, visitarla guidati dallo stesso Prof. Rizzo. Per info 340.7732573; 0831.773884.

Martedì 1 MaGGiO cisterninOMAYDAY IN VALLE D’ITRIAFull Moon Party ritorna quest’anno offrendovi una giornata davve-ro speciale in un posto unico, immerso nello splendore della Valle d’Itria, la Masseria Montereale in contrada Carperi 64. Divertimento e Musica dalla mattina fino alla notte con: LIVE CONCERT - Special Guest: BUD SPENCER BLUES EXPLOSION; We Love You; Moustache Prawn (start concerti ore 15.00). DJ’S: Lillo; Limo; Donatello (hap-py music); Ronin (dancehall) (start ore 12.00). Artisti di strada della compagnia Pachamama(start ore 14.00). Stand di Artigianato lo-cale, vendita e degustazione di prodotti tipici, Smoothie a base di frutta fresca biologica, possibilità di esporre i vostri lavori e di por-tare piccoli barbecue per organizzare il pic nic (ricordatevi di porta-re il telo). Ingresso 5euro. Info: 3402776601 (dalle 15.00 alle 20.00).

MercOledì 2 MaGGiO tOrre s.susannaAPPUNTAMENTO CON IL CINEMAProiezione del film-documentario “Sporchi da morire” e con-versazione con Marco Carlucci (regista Film), Carlo Martigli (voce narrante Film), Maurizio Portaluri (Direttore dell’U.O. di radioterapia presso l’ASL BR - Ospedale Perrino di Brindisi), Giuseppe Serravezza (Primario del Polo di oncologia del Sud Salento - ospedali di Casarano e Gallipoli e Presidente LILT Lecce). Modera: Fra Ettore Elia Marangi (Francescano Minore). Il film-documentario, un viaggio virtuale che di-venta reale, in cui video presenti in rete si alternano ad esclusivi reportage realizzati in varie parti del mondo, induce a riflettere su un problema globale: le nanoparticelle da molti indicate come il più pericoloso strumento d’inquinamento del presente e del prossimo futuro.

GiOvedì 3 MaGGiO cisterninOCOLONNE SONORE In concerto questa sera al Teatro Comunale P. Grassi la “Banda del Giubileo” che si esibirà in un repertorio di famose colonne sonore. La formazione nasce nel gennaio del 2000, anno giubilare da cui il nome, da un idea del parroco di S. Antonio, don Peppino Cito. Diretta dal Maestro Pino L’Abbate, si compone di ben 35 elementi tra diplomati, amatori e giovani studenti del conservatorio di mu-sica. Nel giugno 2002 ha avuto dal Comune di Monopoli il ricono-scimento ufficiale di banda cittadina potendosi fregiare così della denominazione “Città di Monopoli”. Teatro Comunale P. Grassi, ore 20.30. Ingresso a pagamento 6 euro. Info. 3396388670.

venerdì 4 MaGGiO tOrre s.susannaDIRITTI PER RESISTERELa manifestazione, organizzata dal Gruppo Territoriale Emergency della Provincia di Brindisi, e dall’Associazione di volontariato ADELANTE, dall’Associazione Teatro e Vita e dall’Associazione La Manovella, vuole essere non soltanto una preziosa occasio-ne di memoria collettiva, ma soprattutto un momento di riflessione affinché non si perdano di vista i valori di libertà, solidarie-tà, uguaglianza, rispetto dei diritti, legalità, pace. Valori, nati dalla lotta di liberazione che trovano piena espressione nella Co-stituzione della Repubblica Italiana, ma poco nella nostra società. Un modo per riflettere sulla quotidiana azione di resistenza per il rispetto dei diritti umani, contro le misure xenofobe e razziste, per la libertà di azione, contro l’illegalità, per la pace contro qualsiasi guerra…per il futuro! Presso il Teatro Comunale di Torre Santa Su-sanna a partire dalle ore 19. Ingresso libero.

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Nel gergo tecnico musicale, il termine “trithonia” rappresenta un intervallo dissonante poco usuale nell’ambito della musica classica. Il pianista e compositore Fabio Rogoli riassume nello stesso nome alcune idee condivise con il

batterista Roberto Cati e il contrabbassista Camillo Pace. Trithonia diventa così un trio inedito che esplora il jazz a suo modo. Le etichette servono poco quando si hanno a disposizione tre strumenti e la voglia di mettersi in gioco. Trithonia è una ricerca originale caratterizzata da un suono personale e fantasioso che si colloca trasversalmente rispetto ai vari generi musicali grazie all’uso di un linguaggio che rende omaggio sia alla musica contemporanea di stampo europeo che a quella statunitense. La seconda fatica discografica intitolata “Viaggio”, prodotta dallo stesso Fabio Rogoli e Stefano Mastruzzi e pubblicata attraverso l’etichetta “Urban 49” del Saint Louis Music College, è una nuova puntata del percorso intrapreso dai tre musicisti e docenti della succitata accademia. “Il nuovo album è più melodico rispetto al lavoro in studio realizzato nel 2006 - spiega Rogoli - 'Viaggio' potrebbe essere la colonna sonora di un film. Non siamo un trio jazz standard, ci piace avventurarci in soluzioni musicali nuove, attraverso il pop, il rock, il soul e l’elettronica”. Non a caso durante i live il gruppo esegue, oltre alle composizioni originali, cover rivisitate di artisti come Nirvana, Coldplay, Police, Radiohead e Beatles, distanti anni luce dalle atmosfere jazz. Le idee del pianista vengono filtrate, interpretate e, a volte, stravolte dalla personalità artistica di Camillo Pace e Roberto Cati. “La produzione dei Trithonia è confezionata su misura dei musicisti che mi accompagnano perché fin dal principio immaginavo il suono che si poteva ottenere da questo trio - continua Rogoli, impegnato come i suoi colleghi in numerosi altri progetti - Ci auguriamo di imbeccare i canali giusti e di poter ampliare il raggio di azione per portare la nostra musica il più lontano possibile”.

trithoniaALLA SCOPERTA DEL JAZZ

disegni di Valeria Aretanowww.valeriaaretano.it

I Trithonia - foto di Ingrid Bassignana

Vincenzo Maggiore

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Francesco De Cesare nasce a Brindisi il 18 agosto 1981.Autodidatta fin da bambino, ha sempre coltivato la passione per l’arte e la natura.Ha frequentato il liceo artistico ‘Edgardo Simone’ di

Brindisi, conseguendo il diploma nella sezione pittura nel 2000. Successivamente ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Urbino, dove ha svolto il servizio civile presso il Palaz-zo Ducale. In qualità di scenografo e decoratore ha lavorato presso alcuni villaggi turistici, in Italia e all’estero.All’attivo una collaborazione con l’Associazione “Espressione libera” di Brindisi, diverse mostre e opere visibili presso il re-parto di radioterapia dell’Ospedale Perrino di Brindisi e pres-so la società “Ginnastica Brindisi”.Dipinge su tela, legno, cartoncino e ceramica con acrilico e tecnica mista. Produce opere in legno intarsiate e decorate. Progetta e realizza giardini rocciosi e giardini acquatici.Predilige soggetti sacri (volti) e paesaggi rurali pugliesi.Produce opere e soggetti su richiesta.

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CINEMAazione animazione drammatico azione

thE aVEngERs Nel film The Avengers, i supe-reroi più famosi si riuniscono in una squadra composta da personaggi leggendari come Iron Man, l’incredibile Hulk, Thor, Captain America, Oc-chio di Falco e Vedova Nera. Quando la comparsa di un nemico inatteso minaccia la tranquillità e la sicurezza del mondo, Nick Fury, direttore dell’agenzia internazionale per la pace conosciuta come S.H.I.E.L.D., si trova ad aver bisogno di una squadra che salvi il pianeta dall’orlo del disastro.

to RomE With LoVE Un film su persone che hanno avventure che cambieranno per sempre la loro vita, una coppia americana in viaggio a Roma venuti a conoscere i genitori del futuro marito della figlia; Leopoldo Pisa-niello (Roberto Benigni), un uomo diventato famosissimo senza una particolare ragio-ne, un architetto californiano e del suo ammiratore Jack, di una giovane coppia di Porde-none giunta a Roma in cerca di una nuova vita. Prima però dovranno far i conti con una escort e un divo del cinema.

stREEt DancE 2 in 3D Dopo essere stato sconfit-to e umiliato dal fortissimo gruppo americano degli Invincible, lo street dancer Ash, medita di prendersi la rivincita. Si mette quindi alla ricerca dei migliori ballerini per organizzare un numero unico nel suo genere. Du-rante i suoi viaggi incontra e si innamora di Eva, una stre-pitosa ballerina di salsa che gli farà scoprire la magia di un mondo differente, ricco di incanto e passione.

una sPia non BastaDue amici per la pelle, spie di professione, sono l’orgoglio della Cia: una coppia imbat-tibile e inseparabile, almeno fino a quando non scoprono di essersi innamorati della stessa ragazza. Scopriranno allora quanto le armi delle spie possano diventare peri-colose anche per loro...

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REGIA DI GUS VAN SANT Due ragazzi di nome Gerry (Matt Damon e Casey Affleck, autori insieme a Van Sant della sceneggiatura) si perdono nel deserto. Que-sto il plot del film che ha segnato il punto di svolta dello stile registico del pittore dello schermo americano. Gerry costituisce infatti il primo capitolo di una trilogia dedicata alla giovinezza (Elephant e Last Days i due successivi), nella quale Van Sant, rinunciando al rit-mo del montaggio, si fa portavoce di una concezione lenta e meditativa del tempo cinematografico. La steadycam segue gli ipnotici vagabondaggi dei due protagonisti attraverso lunghi piani sequenza che registrano la loro quotidianità e in sottofondo i suoni della natura di questo paesaggio ostile, privo di un centro e di punti di riferimento, all’interno del quale anche noi spettatori finiamo per perderci. In questo “western dell’anima” protagonista diventa il cammino, mezzo di liberazione e purificazione attraverso le prove alle quali il deserto (metafora della vita) sottopone i due Gerry. E non importa quale sia la meta perchè “tutte le strade portano nello stesso posto”. I dialoghi beckettiani al limite dell’assurdo, il minimalismo narrativo, lo scenario ora selvaggio ora lunare del deserto della Death Valley, fanno di “Gerry” un’opera profonda e poetica in cui regna un senso di attesa quasi metafisico. Un beckettiano dramma della stasi, un paradossale road-movie podistico in cui al movimento non segue alcun mutamento.

FILM d'AutorE GeRRY

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Brindisi, 28 aprile 2012, dalla Sala della Colonna

C

Brindisi, 28 aprile 2012, dalla Sala della Colonna

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Ci siamo parlati, con disincanto. Ci siamo incontrati, con l’ottimismo della volontà. Ci siamo incoraggiati l’un l’altro e abbiamo scelto di unire pensie-ro e azione. Da questo nasce il MANIFESTO PER LA CULTURA che Ti sottopo-niamo. In tanti organizzano i loro “interessi” e li rendono pubblici o li por-tano ai “tavoli”.Ci siamo detti che anche tutti coloro che in qualche modo han-no a che fare con questa cosa che chiamiamo CULTURA devono provarci.Brindisi ne ha forte necessità e, del resto, in tutta Italia questa do-manda è all’ordine del giorno di Istituzioni e Imprese. Esemplari le parole del Capo dello Stato, ma anche l’appello che IL SOLE 24 ORE ha lanciato due mesi addietro: SENZA CULTURA NON C’E’ SVILUPPO. È un momento di gran confusione e purtroppo di scoramento. Reagiamo cercando di trovare per noi, e sperabilmente per tanti, una bussola con la quale orientarsi nella babele di sentimenti e linguaggi. Ti chiediamo di firmarlo se lo condividi e ritieni che è meglio stare insieme, provare a dialogare, provare a progettare.

sabato 28 aprile alle 10,28 presenteremo il manifEsto nella sala della colonna (Palazzo granafei - nervegna). Che la Colonna diventi segno rinnovato della città e dei cittadi-ni per ritrovarsi nei sensi contemporanei e nella storia a venire. Grazie perché ci credi e puoi arricchire, in tutti i modi che riterrai opportuni, questa IDEA di futuro possibile.

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@ Quantu chiacchiRi Pi n’accEntu!Veramenti sta’ lettira no sapia comu la cuminzava, mi sta’ sintia assai a disaggiu, ma poi aggiu pinzatu: “N’accentu sobbra alla A manca e lu putia chiamari papà” e cussini aggiu pigghiatu l’aggiu mia e la cumenzu cussini.Greggissimu Papa saccio che ssiggnuria sinti porigrotta e capisci tutti li parlati ficuramundi ci no capisci lu “tagliano sporcheggiato”, mi addevi perdonare connossia mi scappa quarche palora ma no la fazzu pi cattiveria, so’ propia cussini schettu comu lu necramaru ca faci cumparima “Ghiatoru ancasciola”.Timmi signor Papa ci eti lu capu ti Cuvernu ti lu statu Vaticano, noni pi nienti ma ‘nci volevo fare i comprimenti pirceni aggiu vistu ca lu statu vuestru no sapi na crisi. Tuttu vai a confie vele e aggiu vistu ca t’annu cangiatu puru la “pappamobbile” e pi li sordi ca hannu spisu erunu pututu cattari na trentina ti machini normali e poi a ce’ ti servi ci vuli cu lu licotteru putivi puru caminari a pieti pi quiddu picca ti

strata ca a fari, sapi quanto pachi ti bollo e assicurazioni ma forzi assicurazioni non ne pachi che tanta co chi ti devi scontrare che addove passi ssignuria chiutono tutte le strateca non ci passa manco un cagnulo.No ti sienti nu scrupulu quando passi co la Pappamobbile ammienzo a tutta quedda povertà tei luochi che vai a visitare addove ‘nci stannu piccini senza pani e senza sordi cu cattunu li miticinali, è veru ‘ncerti voti ti ho visto ‘ncarizzare i piccinni ma ti vulia ‘nformava ca forzi erunu chiu’ cuntienti ci ti calavi an pataE gli davi una cosa di sordi che si cattaunu quarche cosa ti mangiari.Scusimi sa’ Signor Papa comu carzittellina eti (la pozzu scriviri sta palora no?) ca parli ti iutari li puvirieddi la fami nel mondo e poi alli mani tieni n’anieddu ca ci mi lu rricalavi a mei mi pajava lu mutu ti la casa e mi rimania puru la resta e lu statu tua spendi 55 miglioni cu ti faci fari li passeggiati. Iu proponia cu faciuvu menu lardamienti ca secondu a mmei li cristiani quando ti vetono anbeci cu

so’ cuntienti si strafocunu pi la ‘nvidia ca ssignuria tieni la “pappa mobbile” (iu penzu ca si chiama cussini pirceni si fotti assai binzina) e n’operaiu no teni mancu sordi cu si catta la machina nova e s’ava ccuntintari ti na machina ti terza manu. Sientimi a mei l’anieddu lassilu a casa e camina all’ampeti tanta nisciunu ti faci nienti non c’e’ bisuegnu cu camini intra l’acquariu ca quando ti veto mi perdo pure ti fiato pirceni soffro ti castro fobia. Viti ci sparagni nu picca e cu quiddi sordi juta li cristiani puvirieddi ca in fondu ce ‘nci voli N’accentu sobbra alla A e ti putimu chiamari “PAPA’”.Ti salutu assai sottomessu (ma noni assai) e scusimi pi la parolaccina ma ti lu ripetu so’ schiettu comu lu necramaru, so’ piccinnu ca no paru an terra ma tegnu lu cori crandi e ci tinia la ricchezza tua sicuru jutava chiui ti quarchetuno,fallo pure ssignuria e noni a chiacchiri”ogne tantu caliti an pata”con rispetto parlando.ucciu Lu Vasciu

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