Free Brindisi n.23 del 13.04.2012

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MAGAZINE SETTIMANALE FREE-PRESS anno 1 numero 23 • 13 APR 2012 ATTUALITÀ E PROMOZIONE DELLA TERRA DI BRINDISI www.freebrindisi.it FOCUS DEL VENERDÌ AMMINISTRATIVE 2012 SPECIALE CANDIDATI Curriculum Vitae OGNI VENERDÌ IN EDICOLA IN ABBINAMENTO GRATUITO CON "SENZACOLONNE", NEL CENTRO COMMERCIALE "LE COLONNE", NELLA "CASA DEL TURISTA" E NELL'AEROPORTO DEL SALENTO PUNTA IL TUO SMARTPHONE E VISITA IL NOSTRO SITO LE FAREMO SAPERE... Stefano Carparelli - Composer & Music Producer, Designer

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Free Brindisi Magazine.

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ATTUALITÀ E PROMOZIONE DELLA TERRA DI BRINDISI

www.freebrindisi.it FOCUS DEL VENERDÌAMMINISTRATIVE 2012

SPECIALE CANDIDATICurriculum Vitae

OGNI VENERDÌ IN EDICOLA IN ABBINAMENTO GRATUITO CON "SENZACOLONNE", NEL CENTRO COMMERCIALE "LE COLONNE", NELLA "CASA DEL TURISTA" E NELL'AEROPORTO DEL SALENTO PUNTA IL TUO SMARTPHONEE VISITA IL NOSTRO SITO

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Il 6 e 7 maggio, oltre mille Comuni rinnoveran-no gli organi di governo nelle elezioni ammini-strative. Brindisi si prepara a colmare il “vuoto” lasciato dal precedente sindaco.Domenico Mennitti ha retto per sette anni le redini della città imponendo il proprio ‘credo’, politico e non solo. Le dimissioni dalla cari-ca di primo cittadino ufficializzate ad agosto 2011 (una scelta, a suo dire, ponderata che un problema di salute avrebbe solo anticipato di qualche mese), hanno sorpreso molti e genera-to malumori e delusioni tra consiglieri e asses-sori. Il resto è storia recente. Un Commissario prefettizio con indosso la fascia di sindaco in attesa che le prossime elezioni comunali diano un “nuovo” corso alla storia amministrativa del-la città. Un tema, questo, più che mai attuale e per que-sto già approfondito da altre testate giorna-listiche, ma che noi abbiamo trattato ‘a modo nostro’.Sarebbe stato semplice, e per certi versi anche divertente, raccontare dissapori e controversie, tra candidati e partiti, che hanno animato, sino ad ora, la corsa alla fascia tricolore. L’ormai con-sueto “teatrino della politica” non delude mai. Del resto si sa, da che mondo è mondo per ac-caparrarsi la poltrona tutti i mezzi sono leciti e i colpi bassi non si risparmiano. Ma a noi le be-ghe di bassa politica interessano relativamente. Quel che riteniamo davvero importante, è co-noscere chi si candida ad amministrare la no-stra città nei prossimi anni. Il politico, ma anche l’uomo. Abbiamo chiesto a chi si propone per ricopri-re la carica di primo cittadino, di compilare un questionario che ne rivelasse, insieme ai pro-getti politici, anche le competenze, i gusti, le passioni, i sogni, gli ideali. L’obiettivo era di in-staurare un dialogo tra i candidati e i cittadini che andasse oltre manifesti elettorali e comu-nicati stampa. Una sorta di filo diretto tra chi Brindisi la vive e chi la governerà. Un filo che ci si auspica non si spezzi una vol-ta conclusi i giochi, chiunque venga scelto per amministrare la nostra città, affinché la storia di Brindisi abbia davvero, da maggio in poi, un corso “nuovo”.

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COMUNICATI 5

ATTUALITÀ - POLITICA - INCONTRI - BENESSERE - SPORT

FOCUS DEL VENERDÌ 8

SPECIALE CANDIDATI SINDACI

DIARIO DI BORDO 23ARCHEOLOGIA 24APPUNTAMENTI 26FREE STYLE 28IN EVIDENZA 31POSTA 34

IN QUESTO NUMERO

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Direttore ResponsabileAlessandra Caputo

Responsabile commercialeAlessandro Perchinenna

EdizioneFree Salento srl

Grafica e impaginazione Letizia Taveri - Alessandro Perchinenna

Pubblicità e StampaPubblidea di Perchinenna Alessandro - Stampa Sud SpA

Hanno collaborato Francesco Marchionna_Simone AretanoMichele Lamacchia_Antonio Mingolla

CopertinaStefano Carparelli

Per la pubblicità348 9969774 - 3486035144

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www.freebrindisi.itRegistrazione Tribunale di Brindisi n. 8/11 Reg. Stampa del 04/11/2011

brindisi.itANNO 1 - NUMERO 23del 13 APRILE 2012in abbinamento gratuito con il quotidiano Senzacolonne

free-press del venerdì

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BRINDISI

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SCHEDACANDIDATI

ANTICHE TRACCE DI UNA ROMANITÀ SMARRITA

SINDACO DIPENDENTE DEL CITTADINO

LETTERA AI BRINDISINI

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5freebrindisi.it13 aprile 2012

NEWSWEEK

Quando un popolo, divorato dal-la sete di libertà, si trova ad ave-re a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle ri-chieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei su-periori è definito un uomo sen-za carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato; che il maestro non osa rimproverare gli scolari e co-storo si fanno beffe di lui; che i giovani pretendono gli stessi di-ritti, la stessa considerazione dei vecchi e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di liber-tà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.

PLATONE DA LA REPUBBLICA, LIBRO VIII

IL PUNTO DI VISTA

ADOC: PERPLESSITÀ SUL TEMA RIFIUTIL’ADOC di Brindisi esprime forti perplessità in riferimento ai contenuti della delibera a firma del Com-missario Prefettizio n. 124 avente per oggetto: “Disciplina del servizio di raccolta, trasporto e smalti-mento dei RSU E RSA e Servizio di raccolta differenziata in regime di Ordinanza Commissariale nr. 6 del 14 marzo 2012”. I dubbi sono alimentati dal fatto che si sia stabilito con effetto retroattivo, essendo la delibera datata 21 Marzo 2012, per il periodo dal 16 gennaio 2012 al 14 Marzo 2012 la non applicazio-ne di penalità/premialità di cui all’art. 50 del C.S.A. relative al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata prefissati. Seppur in assenza dei dati ufficiali, relativi alle percentuali conseguite nei primi mesi dell’anno, a causa del mancato aggiornamento del sito della Regione Puglia, ci pare comunque non corretto assumere provvedimenti a consuntivo che di fatto disimpegnano una parte in un rap-porto di tipo contrattuale dagli impegni sottoscritti. Quanto sopra riteniamo crea un precedente che mette in discussione gli impegni assunti con la pubblica amministrazione oltre a rendere vane regole che a questo punto valgono solo per l’utenza. Tale affermazione scaturisce dal fatto che non ci risulta sia stato adottato lo stesso provvedimento verso le decine di cittadini che sempre in tale periodo sono incappati nei controlli della Polizia Municipale e quindi nelle sanzioni. Due pesi e due misure?!?! Par-rebbe proprio di si a meno che l’amministrazione, così come chiediamo e auspichiamo ufficialmente non corregga il tiro. Intanto, se da una parte nella delibera si dà evidenza alle difficoltà insite nell’avvio della raccolta “porta a porta spinta” in un quartiere popoloso come S.Elia con la decisione di non appli-care sanzioni per il periodo dal 15/3/2012 al 30/4/2012 dall’altra registriamo la mancanza di iniziative capillari di formazione ed informazione rivolte alla cittadinanza. Non basta a nostro avviso la consegna del Kit e relativo materiale informativo si potrebbe e si deve fare molto di più. Se a ciò aggiungiamo il fatto, non di minore importanza, che non vi è una determina che regoli il servizio nel quartiere S. Elia alla luce delle nuove modalità di raccolta il quadro è incerto e preoccupante. Quella tuttora vigente risale a Maggio 2011 e detta regole per i vari quartieri a seconda del tipo di servizio reso. Allo stato attuale i residenti del “S.Elia” oltre a non essere tenuti a conferire con le modalità previste dal “porta a porta spinto” possono reclamare il pieno utilizzo dei cassonetti e l’osservazione di modalità e orari in vigore da tempo. Insomma l’impressione che si ha è che si continui a navigare a vista scaricando dis-servizi ed il peso per il mancato raggiungimento degli obiettivi solo sui cittadini. L’ADOC nel ribadire la necessità di una maggiore tutela del cittadino-contribuente chiede l’adozione di un provvedimento che annulli le sanzioni elevate dal periodo 16/1/2012 al 14/3/2012 ed oltre al pari di quanto effettuato per la società Monteco, la pubblicazione dei dati relativi alla raccolta differenziata del Comune capo-luogo sul sito istituzionale o attraverso diverso strumento di comunicazione in attesa dell’aggiorna-mento del sito regionale nell’ottica della trasparenza oltre ad una seria campagna di coinvolgimento della cittadinanza. Informiamo che è nostra intenzione attivare in tutti i quartieri della città gruppi di lavoro con lo scopo di traguardare obiettivi di miglioramento del servizio a prescindere dagli interlo-cutori istituzionali che ritroveremo a breve alla guida della città. A breve è nostra intenzione convocare un’assemblea pubblica per la programmazione di attività mirate al sostegno di un documento che preveda significativi interventi per il miglioramento dei servizi resi come la realizzazione di isole eco-logiche presidiate nei vari quartieri e la rivisitazione degli orari di conferimento dei materiali, solo per fare qualche esempio, il tutto per rendere la città più vivibile e decorosa.

Il Presidente provinciale ADOC Zippo Giuseppe

Nel numero sul verde pubblico abbiamo proposto a voi lettori un’idea di parco culturale. Il progetto, realizzato a titolo gratuito dall’architetto Vladmir Fillioux, propone di trasformare l’ex Caserma Ederle in via Castello, 8.000 metri quadri completamente abbandonati all’incuria e al degra-do, in un’area verde in cui convivono spazi per i più piccoli e per i nostri amici a quattro zampe, luoghi dedicati all’ar-te, un’area ristoro, parcheggi. Lo abbiamo chiamato Parco Culturale Brindisino (Pa.Cu.B.). Questa la nostra idea, a voi aiutarci a realizzarla. Inviateci proposte, suggerimenti, non risparmiate critiche. Grazie a partner commerciali e spon-sor privati il Pa.Cu.B. potrebbe diventare realtà. Attendiamo considerazioni e dettagli tecnici anche dai di-rigenti del Comune di Brindisi e dai futuri amministratori della città.

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Parco Culturale Brindisino

SOLIDARIETÀL’AIPD CHIAMA “Ogni giorno è una sfida che va ricordata”. Questo lo slogan del Calendario 2012 dell’AIPD di Brindisi, sezione autonoma dell’Associazione Italiana Persone Down nazionale. Scopo dell’ini-ziativa, che ha visto testimonial la tennista brindisina Flavia Pennetta e Free Brindisi tra i me-dia partner, quello di avvicinare e far conoscer al territorio alcuni ragazzi molto, molto speciali. L’AIPD ha iniziato la sua attività nel 1998 e oggi è un punto di riferimento per le famiglie che, vivendo l’esperienza di un figlio con la Sindrome di Down, si sono associate ad essa. Operatori e medici sono impegnati ogni giorno nel tutelare i diritti delle persone con sindrome di Down, nel sensibilizzare il territorio e far conoscere questa realtà, non risparmiandosi anche nel lanciar sfide. L’ultima, una raccolta fondi per realizzare un piccolo grande sogno. L’occasione, una gran-de festa aperta a tutti e che vedrà protagonisti i i ragazzi dell’Associazione. Tanti gli ospiti e le occasioni per divertirsi insieme. Ad animare la serata ci sarà gruppo di pizzica, musica dal vivo e un piccolo “angolo dello stage” dove Luca Pitteri, ex insegnante di canto di “Amici” e attuale maestro nella trasmissione “Io canto”, offrirà ai ragazzi la possibilità di imparare un brano e di esibirsi durante la serata. TUTTO IL RICAVATO servirà per finanziare la vacanza estiva dei ragazzi dell’AIPD o un progetto di laboratorio teatrale. Gli operatori dell’Associazione sono già a lavoro, le idee non mancano così come l’impegno e l’entusiasmo. Quello che manca è un po’ di aiuto ed è per questo che ci rivolgiamo a tutti voi. Ab-biamo bisogno di un locale dove organizzare l’evento e di sponsor che con un piccolo contribu-to ci aiutino a rendere la serata indimenticabile. Inviateci idee, proposte, consigli. Proponetevi. A tutti i partecipanti sarà donata una pergamena di ringraziamento fatta dai ragazzi dell’AIPD e gli sponsor verranno automaticamente inseriti nell’albo dei donatori, accessibile anche attraverso il sito Internet dell’AIPD. La bontà è l’unico investimento che non fallisce mai, diceva Thoreau. Non abbiamo timore ed investite. Non fallirete!

PROPOSTE FREE

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ENEL BRINDISI – MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌDOMENICA 15 APRILE ORE 18,15PALAPENTASSUGLIA – BRINDISI

Dopo la pausa pasquale dedicata da Legadue allo spettacolo dell’All Star Game in quel di Riccione, ritornano gli impegni di campionato. Dodicesima giornata di ritorno. Quattro giornate dalla fine. Quattro incontri (tre per Brindisi che dovrà osservare il proprio turno di riposo domenica prossima) durante i quali si dovrà sgomitare e prendere posizione per il miglior piazzamento nei playoffs. I ragazzi di coach Bucchi si trovano oggi al secondo posto in classifica, godendo della compagnia di Pistoia e Scafati con 32 punti. In vetta, la Trenkwalder ReggioEmilia con 34. La promozione diretta è oramai impossibile per l’Enel che dovrà giocarsela domenica dopo domenica. Quello che proprio non ci voleva è l’infortunio di Jimmie Lee Hunter. La guardia originaria di Memphis, al termine della gara contro la Tezenis Verona, è stata sottoposta a un nuovo accertamento medico per una completa valutazione dell’infortunio subìto. La pessima notizia è il riscontro di una distorsione al ginocchio sinistro con lesione legamentosa. Tempi di recupero previsti in non meno di cinque settimane. Stagione finita, possiamo dire. Il miglioramento delle condizioni di Alex Renfroe e il recupero del capitano Klaudio Ndoja non riescono a far scomparire i fantasmi e le preoccupazioni dei tifosi. Nemmeno l’arrivo del nuovo innesto, lo statunitense Marcus Neal, riesce a sortire alcun effetto. Si continuerà a cercare sul mercato? Ancora non si sa. Quello che è certo è che l’Enel Brindisi ricomincia a giocare, ospitando sul parquet amico la Marcopoloshop.it Forlì di coach Vucinic, nelle cui fila milita l’ex Mitchell Poletti. La FulgorLibertas Forlì è attualmente ultima in classifica. Un’occasione importante per Brindisi, che potrebbe approfittare di qualche passo falso delle dirette avversarie. Nell’anticipo di Legadue del venerdì ReggioEmilia ospita la combattiva Jesi di Michele Maggioli, mentre domenica Pistoia ospita Veroli. La Givova Scafati riposa e rimane dunque a 32 punti. Due punti da mettere in cassaforte per l’Enel, nell’attesa della prossima giornata in cui, a riposo, potrà assistere allo scontro diretto tra Scafati e Pistoia e al match tra Bologna e ReggioEmilia. Incrociamo le dita.

CITTÀ DI BRINDISI – TURRIS CAMPANIA: 2-2Vecchi rivali a confronto e formazioni al completo, eccezion fatta per Vincenzo Cosa, appiedato dal giudice sportivo per cinque turni. E sono subito scintille. Nemmeno il tempo di trovare posto e al quinto minuto Mirko Guadalupi gonfia la rete di casa, portando Brindisi in vantaggio. Seguono minuti di bel gioco e divertimento fino a quando, al ventesimo del primo tempo, il Turris non approfitta di un bel liscio di Corvino per recuperare palla e riportare in parità l’incontro. Il signor Marco Ambrogio di Cosenza, arbitro dell’incontro, non manca di farsi notare per inadeguatezza nel ruolo e decisioni discutibili. Si arriva così alla mezz’ora, quando Sardo del Turris porta in vantaggio i suoi da venti metri. Si va negli spogliatoi senza minuti di recupero. L’atmosfera non è delle più distese. Alla ripresa, il Brindisi attacca ma spreca. A contrastarlo, ci si mette anche il primo assistente che segnala fuorigioco inesistenti. Il pareggio dei biancoazzurri arriva al trentunesimo con Chianese. Ed è parità. In chiusura, l’arbitro lascia la propria firma, negando un rigore al Brindisi, su fallo da ultimo uomo su Mignogna. Invece di fischiare per il tiro dal dischetto, il signor Ambrogio espelle Maiuri. Il risultato non cambia. Tre minuti di recupero, poi la pioggia quasi fosse un segno. Si torna a giocare domenica prossima, ospiti della Nocerina.

RIGASSIFICATORE: LE ASSOCIAZIONI SUL DINIEGO AL NOFIl Comitato Tecnico Regionale non ha, quindi, concesso il nulla osta di fattibilità per la realizzazione del rigassificatore a Brindisi. Un ostacolo che si aggiunge ai tanti accadimenti che contrastano la costruzione dell’impianto: dalla sospensione amministrativa dell’autorizzazione al sequestro penale del cantiere, dall’impugnazione del parere postumo della Commissione ministeriale VIA al processo per reati di corruzione e abusi ambientali, dalla opposizione della stragrande maggioranza dei cittadini alle scelte degli Enti locali e della Regione Puglia, dai procedimenti giudiziari in corso dinanzi alla Giustizia amministrativa alle richieste di confisca della “colmata” e di atti interdittivi avanzate dal PM nel citato processo penale.  La decisione del CTR è in linea con tutte le valutazioni degli organi tecnici locali e della Regione Puglia (particolarmente significative si appalesano le considerazioni sulla incompatibilità e la pericolosità dell’impianto formulate nel documento di Scoping e del Documento Preliminare Programmatico per il PUG approvato dal Consiglio comunale di Brindisi). Non si comprende allora l’ostentato turbamento della società progettatrice a fronte della decisione del CTR. Una irritata reazione che per la sua chiusura alla logica dei fatti e al comune buon senso si commenta da sé. Un atteggiamento che continua a bloccare i programmi di sviluppo economico della città largamente incentrati sul porto e giustifica le tante richieste di risarcimento in favore della collettività avanzate in sede di processo penale. Ma la “sconcerto” della Brindisi Lng dimostra inconfutabilmente che avevamo ragione quanti avevano affermato che il proposito della British Gas di rinunciare al progetto, sbandierato a destra e manca, non era altro che uno specchietto per le allodole nel quale purtroppo più di qualcuno era caduto. Una manovra rivolta a suscitare consensi e a influenzare gli organi politici, amministrativi e giudiziari chiamati nelle competenti sedi a pronunciarsi sulla vicenda.  Costituisce poi motivo di sorpresa l’intervento del Comandante provinciale dei VV.FF. di Brindisi Carlo Federico il quale, secondo quanto riportato da organi di stampa si sarebbe avventurato in una analisi personale e discutibile del voto espresso dal CTR, e avrebbe reso la seguente dichiarazione: «la mancata concessione del nulla osta di fattibilità alla Brindisi Lng non è indice di incompatibilità con l’assetto cittadino. Anzi tecnicamente non vi sarebbe nessuna difficoltà tecnica a realizzare il rigassificatore».  Una sortita impropria da parte di un dirigente di un ufficio tecnico che, per il suo ruolo, non dovrebbe dare alle pronunce degli organi rientranti nella sfera delle sue competenze interpretazioni diverse da quelle istituzionalmente stabilite dalla legge.E non vi è dubbio che la non concessione del NOF implica, alla luce della normativa in materia, un riscontrato difetto delle prescritte garanzie di sicurezza. Una esternazione della quale ci sfuggono i motivi, a nostro avviso imprudente perché tale da poter dar luogo a commenti e critiche che sarebbe stato saggio, se non doveroso, evitare.  È vero, il comandante dei VV.FF. ha successivamente emesso un comunicato-stampa precisando che «non ha mai inteso esprimere giudizi in relazione all’operato delle Amministrazioni e/o Enti facenti parte del Comitato Tecnico Regionale… né tanto meno nei confronti dei relativi rappresentanti». Ed ha poi fatto un giornalistico resoconto (chissà perché) della riunione.Ciò che però a noi sembra mancare in quel comunicato è la specifica smentita o correzione della citata dichiarazione secondo la quale «la mancata concessione del NOF» non sarebbe «indice di incompatibilità con l’assetto cittadino».  Una affermazione che, se non rimossa, risulterebbe infondata e inopportuna. 

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO: Italia Nostra, Legambiente Brindisi, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, ACLI Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente, PeaceLink.

NEWS WEEKNEWS WEEKBASKET

CALCIO

6 freebrindisi.it13 aprile 2012

COMUNICATI

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Appena lanciato sul mercato e immediatamente acquistato dagli ap-passionati, l’iPad 3 ha mandato in pensione il suo predecessore. La domanda nasce spontanea: ad appena un anno dal lancio sul mer-cato europeo dell’iPad 2 vale davvero la pena passare al nuovo mo-dello? Il punto di forza del nuovo tablet Apple è senza dubbio il nuovo schermo Retina ad alta risoluzione (2048×1536 pixel), che consente di leggere, visualizzare immagini, navigare in internet con una risolu-zione addirittura superiore a quella dei televisori full HD. Anche l’otti-ca della fotocamera (che ora prende il nome di iSight) è stata comple-tamente riprogettata con un sensore a 5 MP che cattura video ad alta risoluzione 1080p. Nonostante la nuova CPU A5X però, le prestazioni rimangono più o meno le stesse, a parte una maggiore fluidità riscon-trabile utilizzando i giochi. Dotato di sistema operativo iOS 5, Wi-Fi e connettività 4G, il nuovo “gioiellino” della Apple Inc. può anche colle-garsi al proprio televisore HD tramite il sistema AirPlay, ma rispetto al precedente modello ha lo svantaggio di essere più spesso e pesante. Prezzi a partire da 479 euro.

7freebrindisi.it13 aprile 2012

CYBERCITTADINO

BENESSERE

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Simone Aretano

NUOVO IPAD 3UNO SCHERMO SENZA PRECEDENTI

CIROSette anni, 25 chili di dolcezza e anni di prigionia a cui non si è arreso. Ama l'uomo incondizionatamente, ne ha bisogno come dell'aria. Alle corse sull'erba preferisce le carezze, gli abbracci e solo quando ne è sazio si allontana per poi correre di nuovo tra le braccia dei volontari. Ha il pelo nero e sempre lucido e due occhi che ti dicono "Ti amerò per sempre". Positivo alla leishmanioso, ne è uscito in gran forma. Ora è tutto muscoli e pura energia. Anche solo fargli una foto, comporta una marea di risate.

Pertini “Onestà e coraggio”

FREE ADOZIONI

JUNK FOOD E SPERMATOZOIPiatto e fertilità sono strettamente collegati. Se nel menù finiscono troppi grassi saturi, i soliti cibi spazzatura, in inglese junk food, quella black list di cibi in scatola, fritti, rifritti e con-ditissimi, a farne le spese sono gli spermatozoi. Da ultimi, lo hanno scoperto i ricercatori di Harvard (USA) che su Human Reproduction stimano la perdita complessiva per il fattore F(ertilità): gli uomini che fanno scorpacciate di cibi grassi mostrano un numero di spermatozoi più basso del 43% e una concentrazione spermatica inferiore del 38% (numero di spermatozoi per unità di volume di seme).Studio dai piccoli numeri, un campione di appena 99 uomini, ma nel quale si riscontravano diversi abitudini alimentari e differenze signi-ficative tra uomini che a tavola fanno scelte opposte. Per esempio, coloro che consumano alimenti ricchi di acidi grassi Omega3 polinsaturi, per esempio pesce e oli vegetali, hanno mag-giori chance riproduttive.“Se gli uomini apportano qualche modifica alla dieta in modo da ri-durre la quantità di grassi saturi e aumentare l’assunzione di Omega3 – spiega Jill Attaman, docente di Endocrinologia riproduttiva pres-so il Massachusetts General Hospital e di Biologia riproduttiva alla Harvard Medical School - miglioreranno anche la loro salute generale, oltre che quella riproduttiva”.

(Fonte: Salute24)

IL CEROTTO HI-TECH Sottile come un capello, aderisce perfettamente alla pelle e resiste ad acqua, sudore e sapone. È il nuovo cerotto che promette di eli-minare liste d’attesa e code negli ambulatori medici permettendo di monitorare l’attività di cuore, muscoli e cervello direttamente a casa. A presentarlo è stato John Rogers, suo ideatore e docente dell’Università dell’Illinois di Urbana (USA). Il prototipo descritto da Rogers, frutto di una messa a punto durata circa dodici anni, sembra il microchip di una scheda per cellulari, ma, in realtà, è formato da sottili  membrane di silicone  che contengono  sensori  per la misu-razione del battito cardiaco, della disidratazione, di variazioni della temperatura anche minime, delle contrazioni e del rigonfiamento dei muscoli. Il tutto senza che siano necessari gli elettrodi normal-mente utilizzati per elettrocardiogrammi o elettroencefalogrammi. Rispetto ai primi modelli costruiti da Rogers, il prototipo presentato a San Diego dura di più, restando attaccato alla pelle per dieci giorni, ossia per tutto il tempo necessario per effettuare le analisi necessa-rie. Una volta raccolti i dati, il cerotto li può inviare a un computer o ad un cellulare e quando non serve più si stacca dal corpo con il naturale ricambio degli strati più superficiali della pelle. Il prossi-mo anno sarà messa in commercio una prima versione del cerotto, pensata appositamente per gli sportivi. In seguito, ha spiegato Ro-gers, l’apparecchio entrerà negli ospedali, ma lo scopo è riuscire ad evitare che i pazienti debbano recarsi in una struttura sanitaria. Ad obiettivo raggiunto, il cerotto potrà essere acquistato a meno di 7,50 euro e permetterà di effettuare gli elettrocardiogrammi direttamen-te a casa.

(Fonte: Salute24)

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LA POLITICA E IL SUO PUBBLICOIL SINDACO DIPENDENTE DEL CITTADINO

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9freebrindisi.it13 aprile 2012

‘Politica’. Un termine che oggi sfiducia chiunque. Una parola che sempre più fa stringere le spalle e sbuffare. In tempo di campagna elettorale, tempo che viviamo in questi mesi, la passione per la politica gonfia i cuori e ingros-

sa le vene sul collo e sulla fronte dei più animosi. La sfiducia cede il posto alla speranza, alla voglia di cambiamento e agli slogan in stampatello.Loghi e colori riempiono i vuoti lasciati dal passato, dipingendo un pre-sente fluttuante in cui rimanere a galla il più a lungo possibile. Questo è l’effetto di quello che si definisce il teatrino della politica, opera in infiniti atti in cui i personaggi, interpretati da superbi attori, in-terpretano i vari ruoli che il momento storico impone. Un mestiere di poca fatica, ma ben remunerato. Da soldi sicuri. I nostri. L’attuale legge elettorale continua a tenere a libro p aga personaggi non voluti, rappresentanti di rappresentazioni, di interessi lontani dal popolo e dai problemi della gente. Onorevoli, Deputati, Senatori della Repubblica Italiana. Maiuscole su maiuscole. Sempre gli stessi, dopo de-cenni. Condannati, inquisiti, truffatori. Tutti chiamati a rappresentare la sovranità popolare, a fare gli interessi dei cittadini che non hanno votato nessuno di loro, perché se avessero potuto informarsi prima, carte alla mano, forse la croce gliel’avrebbero fatta in fronte e senza matita... Ora è tempo di tecnici. I tecnici sì, i super esperti nel campo da cui si aspettava la ‘rivoluzione’. Revisione dei conti e tagli alle spese della po-litica, base da cui poter ripartire. Bene. Poi sempre meno bene. Poi si torna allo stesso male di sempre, quello atavico, in cui a farne le spese sono sempre le classi più deboli, private continuamente di soldi, speran-ze e futuro. “Non cambia mai niente” è l’unica cosa che ti lasciano e che difficil-mente ti porteranno via. Questo è quanto propone la politica da vent’anni e forse più. Così tanta distanza dalla vita reale, quella di tutti i giorni, che è difficile riuscire a ripartire, a credere, a sperare. Nella natura umana però, nascosto nella parte più inconscia, rimane sempre l’istinto di sopravvivenza, quella naturale inclinazione alla con-servazione della specie che, anche in ambito democratico, torna ad in-gannarci con la voglia di ricominciare da capo, di ripartire, dando fiducia a un nuovo volto, a un nuovo slogan, a un nuovo ‘leader’ del gruppo sociale. Tempo di amministrative dunque e di tutto ciò che si portano appres-so. Primarie, candidature fantasma, calunnie e colpi di scena. Tecnicismi, tattiche, passione e partecipazione. Tutti chiamati, dal primo all’ultimo, a pronunciarsi per poter scegliere un Sindaco tra una rosa di candidati. Un uomo da assumere in qualità di Sindaco, a cui consegnare l’amministrazione della città per il tempo a venire. Un uomo prima che un politico. Un nome prima di uno slogan. Un carat-tere prima di un programma. Conoscere la persona diventa dunque fondamentale, avendo ben chia-ra questa equazione: il cittadino è il datore di lavoro, il sindaco è dipen-dente del cittadino a tempo determinato. Parlando di assunzioni, è bene dunque conoscere il candidato al posto di lavoro, mediante un colloquio. Un CV del candidato da allegare alla sua richiesta di lavoro. Senza troppo attenersi al programma che, quasi sicuramente, finirà facilmente in un cassetto, sommerso da altri docu-menti. Il Sindaco è una persona, un impiegato assunto dalla città che a questa deve rispondere. E se fa male, se risponde ad altri interessi, va licenziato. Dimissioni e a casa. Brindisi non ha bisogno di un tuttologo, onnipresente e onnipotente. Un uomo da solo non può essere ovunque e sapere tutto. La cittadinan-za, come unità organica fatta da migliaia di persone e interessi, invece sì. E il Sindaco sa che rappresentare quest’unità organica non è per niente facile. Ci sono i giovani e gli anziani, le aziende e i disoccupati, gli am-bientalisti e gli industriali, i commercianti e gli agricoltori, gli imprendi-tori e gli artigiani, gli ammalati, le mamme, i bambini e gli animali. Ripartiamo dunque dalle persone, dal dialogo con un volto vero e non con un 6x3. Un nome, un cognome, un carattere, una risposta a tutte le domande che ci vengono in mente. Domande che dobbiamo fare direttamente, per strada, senza dover scavalcare una scorta, senza dover chiedere di essere ricevuti, senza sedi di partito o comitati eletto-rali. In democrazia, perché è di questo che si tratta. Oggi come ieri. Oggi per domani.

Francesco Marchionna

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Non lo votare perché è di quel partito.Non lo votare perchè appartiene ad una lista civica.Non lo votare perché glielo hai promesso.Non lo votare perché te lo ha chiesto prima.Non lo votare perché è tuo parente.Non lo votare perché ti fa il certificato.Non lo votare perché lo hai sempre votato.Non lo votare se in certi periodi ti saluta sentitamente.Non lo votare se ti dice, senza ragione, “lassilu perdiri quiddu”.Non lo votare se ti dice “tanto quello non ce la farà mai”, “quello è un voto sprecato”, “tanto quelli non vincono”.Non lo votare perché fa i tuoi interessi....Ma votalo perché farà quelli di tutti, che sono anche i tuoi.

Non lo votare se tutela interessi esclusivi dei potenti.Non lo votare perché ci lavori dentro.Non lo votare perchè ti dice quattro puttanate in TV o lo vedi in mostra col faccione plastificato sui manifesti....Ma vota per chi pensi farà l’interesse comune.

Non lo votare perchè ha una coalizione forte.Non lo votare perchè non si è alleato con nessuno.Non lo votare per una bella sede che poi scomparirà.Non lo votare per belle parole ed un programma preconfezionato. Non lo votare per una festa popolare o un incontro d’occasione. Non lo votare perché fai parte del suo giro.Non lo votare perché ti ha telefonato o ti è venuto a trovare.Non lo votare perché ti ha chiesto “almeno un voto”.Non lo votare per “dargli una mano”.Non votare marinai che fanno promesse.Non votare chi ha sperperato soldi pubblici.Non votare chi fa proclami senza guardarti negli occhi.Non votare l’apparenza.Non votare per Regolamento, per Statuto, per gerarchia o strategia.Non votare chi attende fuori dai seggi e controlla.Non votare chi ti muove come una pedina, o con un filo.Non votare chi ti paga una “pizzella” o fa altri contentini....Chi ti compensa per un voto ha lo scopo di fare propri utili....E’ lui che toglie qualcosa di molto grande come la libertà. Non lo votare per le chiacchiere e per soliti proclami opportunisti.Non lo votare perchè vuole vincere. O teme di perdere.Alle elezioni, nessuno ha da vincere. Né festeggiare subito dopo.Solo quando non vincerà nessuno avranno vinto tutti.Solo a fine mandato è giustificato celebrare insieme una vittoria.

Non lo votare perché “tanto sono tutti uguali”.... Vorrebbe dire che in quegli uguali ci sei anche tu.

I voti non si comprano. I voti non si chiedono.I voti non si vendono. … I voti si danno. Si da l’impegno per una ideologia da perseguire.Si garantisce sostegno ed aiuto per raggiungere un fine comune. Si promette controllo e sorveglianza dell’operato del delegato. I voti si attribuiscono come crediti da esigere. E dall’altra parte, si accaparrano come impegni da assolvere, debiti da onorare.

Vota per chi ti invita a pensare, a riflettere. Vota per chi informa e chiede parere. Vota per chi è un foglio trasparente.Vota per chi senti “si farà in quattro” per la città.Vota per chi sai tutelerà i figli di tutti.“L’elettore deve conoscere chi vota e deve esprimersi sulla base di questa conoscenza”

Vota per coloro in cui credi veramente. Vota per le loro origini e la loro storia....Condividi l’ideale.La rivoluzione inizia da ognuno di noi, dal suo interessamento, dalla sua scelta, dalla partecipazione.Bisogna ritrovare l’orgoglio di essere brindisini ed il senso di appartenenza alla nostra terra. Amandola. Quindi, come in ogni amore che si rispetti, dare, prima di prendere.Brindisi non ha da rinascere, ma nascere da un nuovo grembo.E’ un obbligo nei confronti dei venturi.

Internet è l’arma letale in possesso di tutti. ... Indaga e scopri le verità che contiene.

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11freebrindisi.it13 aprile 2012

www.pierpaolopetrosillo.blogspot.com

LETTERA AI BRINDISINIPierpaolo Petrosillo

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SCHEDA TECNICANome: GIOVANNI

Cognome: BRIGANTE

Età: 65

Residente a: Brindisi

Titolo di studio: Maturità Classica

Professione: (Ex) Imprenditore

In politica: dal 1970 (ma con qualche pausa rigenera-trice)

Esperienze politiche pregresse: dal 1970 al 1994 Con-sigliere Comunale a Brindisi nella lista del PCI-PDS; Con-sigliere Provinciale PDS-DS dal 1994 al 2004; Rieletto Consigliere Comunale nel 2009 nella lista civica “Svilup-po e Lavoro”. Consigliere regionale in carica.

Partito/Coalizione: Sviluppo e Lavoro / La Puglia per Vendola /Cultura popolare / Unione popolari di centro / Democrazia popolare.

Lingue straniere: francese

Competenze informatiche: ho una grave forma di in-tolleranza verso computer e simili

Patente tipo: B

Servizio di leva: Marina Militare.

Si descriva con cinque aggettivi.Tenace, trasparente, sincero, onesto, concreto.

Figura politica di riferimento? Enrico Berlinguer.

Per lei la politica rappresenta? La strada per essere utile alla comunità di cui si fa parte.

Qual è il suo maggior pregio e il suo maggior difetto?Pregio: saper ascoltare. Difetto: non riesco proprio a sopportare l’ar-roganza.

Il libro che ha sul comodino?“Gli occhi di mia figlia”, di Vittoria Coppola, giovane autrice di Taviano (LE), miglior romanzo del 2011 secondo il Tg1. Non l’ho finito ma devo dire che è davvero molto bello.

La canzone che canta sotto la doccia?Malafemmena di Totò.

Da piccolo sognava di fare?Sognavo di lavorare e già da piccolo in qualche modo lo facevo, co-struendo qualsiasi cosa servisse per giocare o divertirsi.

12 freebrindisi.it13 aprile 2012

Page 13: Free Brindisi n.23 del 13.04.2012

Il suo programma in tre punti.1) Sviluppo e Lavoro; 2) Innovazione; 3) Turismo e Cultura. Politiche sociali e lavoro. Cosa può fare realmente un sindaco?Tantissimo, senza inventare nulla, ma prendendo spunto da quanto di buono è stato fatto in altre città, in Italia e all’estero, e sfruttando le nostre risorse territoriali.Porto, Autorità Portuale e collegamenti. Dove e come intervenire?Servirebbe un libro, non poche righe. Sintetizzando al massimo: un nuovo piano regolatore portuale, sinergico alle necessità del territo-rio e alle linee guida del Pug; Autorità portuale finalmente efficiente; operatori portuali più compatti. Mi piacerebbe che il porto interno fosse destinato alla nautica da diporto e alle crociere; e vorrei final-mente vedere un terminal container vero a Costa Morena e un in-terporto nell’area retro portuale. Siamo in ritardo anni luce rispetto a Bari e Taranto, ma ci sono ancora nicchie di mercato inesplorate.La sua posizione sulla questione rigassificatore?Sono sempre stato contrario, senza se e senza ma. Mentre altri a pa-role erano contrari, ma nei fatti bussavano alla porta o lavoravano per Brindisi Lng. E magari, dopo aver preso i soldi, oggi si dichiarano contrari all’impianto. Che tristezza…Il suo parere su viabilità e mobilità sostenibile a Brindisi.È uno dei problemi su cui intervenire subito: la viabilità così com’è non funziona. Bisogna intervenire soprattutto nella zona del Centro, creando nuovi parcheggi. Ma soprattutto incentivando la mobilità in bici o in moto, con piste ciclabili e altre iniziative già sperimenta-te altrove. Penso di affidare ad un consigliere comunale una delega speciale (senza “portafoglio”) alla ciclabilità cittadina, come sta acca-dendo in molte città europee.La sua ‘ricetta’ per una corretta gestione del verde pubblico in città.Non ci sono ricette, ma buone prassi imprenditoriali da seguire. A meno che non si voglia sfruttare la manutenzione del verde pubblico per tenere in vita carrozzoni pubblici. Abbiamo un progetto per fare adottare piazze e giardini pubblici dai cittadini, specie i più anziani, e dalle associazioni. In tal modo la gente si sentirebbe più coinvolta e sentirebbe più sua la cosa pubblica.Turismo e promozione del territorio. A che punto siamo?

Siamo a zero. A meno che non si voglia pensare che Filia Solis sia promozione del territorio! Anche in questo caso abbiamo una serie di progetti nel cassetto, a cominciare dalla rivoluzione della costa Nord, passando per un migliore sfruttamento di risorse come la re-gata Brindisi-Corfù, o la presenza di campi da golf, castelli e masserie. E penso che sia necessaria una stretta collaborazione con Aeroporti di Puglia: sono stati gli unici ad aver fatto davvero promozione del territorio, sfruttando bene i soldi della Regione, e portando risultati tangibili. Altro che Bit o altre iniziative simili, che sono utili solo per far piovere qualche migliaio di euro su amici e compagni di partito. O di movimento…Cultura: quale il futuro dell’Università e della Fondazione Nuovo Teatro Verdi?Sull’Università bisogna proseguire il cammino intrapreso, chiedendo ai due atenei pugliesi di fare di più, garantendo corsi di laurea più importanti. Ma penso anche al coinvolgimento delle grandi aziende, per avviare facoltà che possano formare esperti nei settori dell’ener-gia, dell’aeronautica e della nautica, dell’innovazione tecnologica. Mi piacerebbe che le lezioni di alcuni corsi universitari si potessero svol-gere in centro, così da poter rivitalizzare quest’area. La Fondazione Nuovo Teatro Verdi deve continuare a svolgere il suo lavoro: non si torna indietro, si va avanti migliorando quel che c’è. E la Provincia deve fare la sua parte, non può stare nella Fondazione senza preoccuparsi del suo sostentamento.

Un buon sindaco dovrebbe?Conoscere la città, parlare con i cittadini, essere interventista, non avere paura di

assumersi responsabilità. E avere sempre le spalle dritte

PROGRAMMA POLITICO

http://youtu.be/P5mnNnF1IRY

GIOVANNI BRIGANTE

13freebrindisi.it13 aprile 2012

CA

ND

IDATO SINDACO

GIOVANNI BRIGA

NT

ELE FAREMO

SAPERE!

Page 14: Free Brindisi n.23 del 13.04.2012

14 freebrindisi.it13 aprile 2012

SCHEDA TECNICANome: MIMMO

Cognome: CONSALES

Età: 52

Residente a: Brindisi

Titolo di studio: Diploma Maturità Scientifica

Professione: Giornalista professionista

In politica: da mai

Esperienze politiche pregresse: a 18 anni candidato nelle liste comunali per la DC

Partito/Coalizione: PD – coalizione di centro sinistra

Lingue straniere: inglese

Competenze informatiche: discrete

Patente tipo: B

Servizio di leva: non effettuato per sovrannumero del contingente.

Si descriva con cinque aggettivi.Caparbio, leale, riflessivo, ottimista, allegro.

Figura politica di riferimento? Martin Luter King.

Per lei la politica rappresenta? Porsi al servizio della propria comunità.

Qual è il suo maggior pregio e il suo maggior difetto?Non mollo mai! – Non vedo mai il marcio dall’altra parte…

Il libro che ha sul comodino?L’ultimo di Gianrico Carofiglio.

La canzone che canta sotto la doccia? Che fantastica storia è la vita (Venditti)

Da piccolo sognava di fare?Il giornalista…

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15freebrindisi.it13 aprile 2012

Il suo programma in tre punti.Efficientamento della macchina amministrativa, abbattere i “muri” (di qualsiasi tipo) della città e difendere i diritti dei più deboli (anzia-ni, bambini e disabili)Politiche sociali e lavoro. Cosa può fare realmente un sindaco?Nel nostro programma dedichiamo grande attenzione alla erogazio-ne di servizi sociali e quindi allo “stato sociale”. Intendiamo utilizzare al meglio le risorse già disponibili, effettuando un rigoroso controllo di gestione, soprattutto in riferimento ai servizi esternalizzati. Per quanto riguarda il lavoro, intendiamo esercitare un rigoroso con-trollo degli appalti pubblici, pretendendo l’utilizzo di manodopera brindisina. Realizzeremo, inoltre, un efficientamento della macchina comunale e, in particolare, dello sportello unico delle imprese per favorire nuovi investimenti.Porto, Autorità Portuale e collegamenti. Dove e come intervenire?Bisogna intervenire pianificando dapprima il futuro della città attra-verso i necessari strumenti urbanistici. Dopo di che si dovrà attuare un nuovo Piano regolatore del porto, partendo dalla polifunzionalità della struttura. L’Autorità Portuale dovrà gestire al meglio una strut-tura che è della città!La sua posizione sulla questione rigassificatore?Argomento superato perché gli inglesi sono andati via. Ma la posi-zione è in linea con quella assunta in passato dall’Amministrazione Comunale e dall’Amministrazione Provinciale: no alla realizzazione dell’impianto.Il suo parere su viabilità e mobilità sostenibile a Brindisi.Il concetto è che dobbiamo portare via le auto dal cuore del cen-tro storico, assicurando almeno quattro parcheggi a raso in via del Mare, in via Spalato, in via Dalmazia e nell’ex caserma Ederle. Il tutto, collegato da navette. Contiamo, inoltre, di modificare la dislocazione dell’isola pedonale.

La sua ‘ricetta’ per una corretta gestione del verde pubblico in città.Parchi “adottati” da grandi aziende che insistono su questo territorio, in maniera tale da consentire al Comune di investire in altri settori i fondi per la manutenzione e la guardiania.Turismo e promozione del territorio. A che punto siamo?All’anno zero. Molto fumo e niente arrosto. Prima Brindisi deve deci-dere cosa vuol rappresentare e poi dovrà cominciare a pensare che per fare turismo occorrono le strutture ricettive di cui oggi non di-sponiamo.Cultura: quale il futuro dell’Università e della Fondazione Nuovo Teatro Verdi?L’Università avrà un senso solo se saranno proposti corsi di laurea inesistenti in altre sedi pugliesi. E poi occorrerà l’intervento dei pri-vati per non pesare esclusivamente sui bilanci degli enti pubblici. La Fondazione, invece, potrà continuare ad esistere, ma per gestire un teatro aperto almeno duecento giorni l’anno e destinato a diventare il cuore pulsante della città.

Un buon sindaco dovrebbe?Essere “vero”, capace di ascoltare la gente

e poi in grado di decidere autonoma-mente, senza subire condizionamenti. E

poi dovrà avere tanto coraggio

PROGRAMMA POLITICO

http://youtu.be/tdhDZ7ev2oM

MIMMO CONSALES

CA

ND

IDATO SINDACO

MIMMO CONSAL

ESLE FAREMO

SAPERE!

Page 16: Free Brindisi n.23 del 13.04.2012

16 freebrindisi.it13 aprile 2012

SCHEDA TECNICANome: MAURO

Cognome: D'ATTIS

Età: 38

Residente a: Brindisi

Titolo di studio: Laura in Economia Aziendale

Professione: Consulente commerciale aziendale

In politica: dal 1994

Esperienze politiche pregresse: vice coordinatore na-zionale del Movimento giovanile di Forza Italia; assesso-re comunale allo Sport e alle Politiche Educative e, poi, assessore alla Programmazione Economica e alle Politi-che Comunitarie, vice sindaco nella precedente ammi-nistrazione e titolare della delega alla programmazione economica e alle politiche dell’Unione Europea, al coor-dinamento della progettazione dell’Area Vasta, all’inno-vazione e all’attuazione del programma amministrativo.

Partito/Coalizione: coalizione di centro destra

Lingue straniere: inglese, francese, spagnolo

Competenze informatiche: ottime conoscenze infor-matiche e uso di internet

Patente tipo: A/B

Servizio di leva: congedato.

Si descriva con cinque aggettivi.Appassionato, determinato, ottimista, aperto, professionale.

Figura politica di riferimento? Margaret Thatcher.

Per lei la politica rappresenta? “Passione e tecnica”.

Qual è il suo maggior pregio e il suo maggior difetto?Pregio: mi piace lavorare molto. Difetto: non devono disturbarmi quando lavoro.

Il libro che ha sul comodino?Sto finendo di leggere “Terroni” di Pino Aprile, tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del sud diventassero meridionali.

La canzone che canta sotto la doccia? In questo periodo “Angela” di Zalone.

Da piccolo sognava di fare?Il pompiere, come Grisù nel cartone animato.

Page 17: Free Brindisi n.23 del 13.04.2012

Il suo programma in tre punti.Rendere Brindisi fruibile per tutti, attrattiva e intraprendente.Politiche sociali e lavoro. Cosa può fare realmente un sindaco?Serve superare i deficit del passato, anche politici e amministrativi, e inserire nuove politiche di welfare centrate sulla persona e con criteri di equità e giustizia sociale anche per gli immigrati. Servo-no politiche sociali che permettano quanto meno di non investire meno rispetto ad adesso. Servirà individuare nuove strutture comu-nali di accoglienza, ma anche offrire una collaborazione più stretta alla Caritas, alle Acli e ai tanti operatori, sacerdoti e volontari, che si adoperano ogni giorno per far sentire meno soli i nuovi poveri, gli extracomunitari e gli emarginati.Porto, Autorità Portuale e collegamenti. Dove e come intervenire?Il porto funziona quando gira l’economia. Brindisi è di fronte al cana-le di Suez e di fronte ai Balcani quindi serve intercettare nuove rotte di commercio e turismo/ collegamenti: per i passeggeri non è solo un problema di banchine e strutture interne, ma anche di internazio-nalizzazione. Sindaco e Autorità Portuale devono andare in giro per il mondo a promuovere il porto e le infrastrutture della città.La sua posizione sulla questione rigassificatore?No al rigassificatore in quella posizione a Capobianco.Il suo parere su viabilità e mobilità sostenibile a Brindisi.Viabilità: 3 milioni di euro già spesi per strade e riqualificazione ur-bana, serve proseguire su questa strada. Modificare le vie di traffico riaprendo le vie di accesso al mare. Mobilità sostenibile: rendere il parco auto in dotazione al comune e ai suoi dipendenti elettriche.

La sua ‘ricetta’ per una corretta gestione del verde pubblico in città.Piano del verde da pubblicare su internet/ integrazione intervento dei privati sulla gestione del verde/ immaginare orti e spazi pubblici per la cittadinanza.Turismo e promozione del territorio. A che punto siamo?Rispetto a sette anni fa molto meglio. La città attrae più turisti. Ora serve sviluppare la zona nord con un nuovo piano urbanistico gene-rale che darà la possibilità di nuove concessioni edilizie per attività turistico ricettive/ approvare subito il piano coste comunale per ri-qualificazione e sicurezza delle coste.Cultura: quale il futuro dell’Università e della Fondazione Nuovo Teatro Verdi?La base delle attività culturali fondata su promozione dei talenti. Grande Festival dei talenti e della creatività. Futuro università: ho una convinzione, occorre spendere di meno e ottenere di più per arrivare ad ottenere un importante insediamento di corsi universitari a Brindisi (fatto in passato, ora va tutto razionaliz-zato e reso finalmente un potenziale per gli studenti della città e di quanti vengono a Brindisi a iscriversi).Teatro Verdi: la sua riapertura ha coinciso con un nuovo concetto di dignità per la città. Che non sia più una novità, ma l’inizio di un nuo-vo corso per il teatro.

17freebrindisi.it13 aprile 2012

Un buon sindaco dovrebbe?Fare il sindaco!

PROGRAMMA POLITICO

http://youtu.be/OqZOC3Kbf70

MAURO D'ATTIS

CA

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IDATO SINDACO

MAURO D'ATTIS

LE FAREMO

SAPERE!

Page 18: Free Brindisi n.23 del 13.04.2012

18 freebrindisi.it13 aprile 2012

SCHEDA TECNICANome: ROBERTO

Cognome: FUSCO

Età: 52

Residente a: Brindisi

Titolo di studio: Laurea in giurisprudenza

Professione: Avvocato

In politica: da oggi e da sempre

Esperienze politiche pregresse: nessuna

Partito/Coalizione: nessuno

Lingue straniere: inglese scolastico

Competenze informatiche: medie

Patente tipo: B

Servizio di leva: no.

Si descriva con cinque aggettivi: Perfezionista, simpatico, sognatore, tenace e ascoltatore.

Figura politica di riferimentoJohn Fitzgerald Kennedy.

Per lei la politica rappresentaServizio.

Qual è il suo maggior pregio e il suo maggior difetto? L’indipendenza che è anche il mio difetto.

Il libro che ha sul comodino? Cosa tiene accese le stelle di Mario Calabresi.

La canzone che canta sotto la doccia? Buonanotte fiorellino di De Gregori.

Da piccolo sognava di fare? L’avvocato.

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Il suo programma in tre puntiSviluppo economico fatto dalle tante cose che servono realmente ai cittadini di Brindisi; tutela del territorio anche mediante liberazione del porto dai vincoli e dalle servitù militari e demaniali e dal carbone; politi-che sociali e giovanili;Politiche sociali e lavoro. Cosa può fare realmente un Sindaco? Nel mio programma è previsto l’istituzione di un osservatorio sulle pro-blematiche sociali e il sostegno alle associazioni di volontariato che spes-so sopperiscono alle carenze degli Enti Locali. Sicuramente, un Sindaco dovrebbe prestare la massima attenzione verso le fasce deboli, cercando di non tagliare le somme sul welfare, già poche, affinché queste, in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo, non si sentano abbandonate a se stesse. Per rispondere alle richieste di lavoro, un Sindaco può certa-mente facilitare l’insediamento delle medie e piccole imprese, ecocom-patibili e nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio. Porto, Autorità Portuale e collegamenti. Dove e come intervenire? Innanzitutto, cambiando la Legge 84/94: il Comune deve dettare le linee dello sviluppo e i manager dell’Autorità Portuale devono attivarsi per la crescita del traffico portuale in sintonia con le stesse. In comitato, quindi, il peso del Comune e degli Enti Locali devo poter contare maggiormen-te. Si deve intervenire rivitalizzando il porto interno, dando maggiore impulso al traffico mercantile (Piastra Logistica, ecc.) e al traffico passeg-geri, intercettando i nuovi flussi.La sua posizione sulla questione rigassificatore. La mia posizione è nota sin dal primo momento (anche per essere stato il consigliere legale del Presidente della Provincia Errico nelle iniziative che lo hanno bloccato): nettamente contrario in quanto costituisce un ostacolo allo sviluppo che vogliamo per la nostra città.Il suo parere su viabilità e mobilità sostenibile a Brindisi. Qualsiasi discorso non può prescindere dalla realizzazione di nuovi par-cheggi. Va ripensata tutta la mobilità in maniera radicale per rispondere alle tante e nuove esigenze dei brindisiniLa sua “ricetta” per una corretta gestione del verde pubblico in città. Prima di ogni cosa bisogna valorizzare quanto si ha, dal “Cesare Braico” al parco “Di Giulio”, senza tralasciare l’individuazione di altre aree da desti-nare a verde pubblico, dove, per esempio, si potrebbe piantare un albero per ogni nuovo nato. E a farlo dovranno essere gli stessi genitori, affin-ché possa crescere la cultura e l’amore per il verde pubblico. A proposito di nuove aree verdi, voglio complimentarmi per originale idea che Voi di “Free” avete realizzato per la zona della Caserma Ederle (via Castello). Un progetto apprezzabile.Turismo e promozione del territorio. A che punto siamo? A zero. Certamente, far sbarcare i passeggeri dove si scarica il carbone è il contrario della promozione di un territorio. Quindi, prima un migliora-mento concreto della città e del suo porto e successivamente mettere in campo quelle azioni di serio marketing e co-marketing territoriale. E’ chiaro che bisogna investire per avere un sicuro ritorno economico.

Le possibilità, le potenzialità ci sono. Basta impegnarsi per realizzarle.Cultura: quale il futuro dell’Università e della Fondazione Nuovo Teatro Verdi? Premetto che il potenziamento dello sviluppo culturale della città non è circostanza che riguardi solo i ceti privilegiati, perché la cultura è una risorsa sociale e l’arte, la letteratura, il teatro, il cinema sono attività strettamente connesse e alla maturazione di strati intellettuali crescenti (formati dalle università e in cerca di dignitosa occupazione) e alla presa di coscienza che alla cultura possono e debbono accedere anche quei settori di popolazione cui le condizioni degradate di vita non paiono concedere occasione di svago e di interessi culturali. Occorre invertire il processo di localizzazione di insediamenti universitari, rendendo priori-tarie scelte compatibili con un diverso sviluppo del territorio. Individuare ciò che effettivamente serve alla produttività del nostro territorio, creare un Consorzio fra Università federate della Puglia, Basilicata e Molise, Enti Locali, Associazioni di industriali, Camere di Commercio e progettare un serio rilancio di insediamenti legati alle citate esigenze del territorio, che devono essere oggetto di una pianificazione scientifica. La cultura a Brindisi, pur avendo fatto passi innanzi negli ultimi anni che sarebbe stolto negare, deve ora spiegare le vele verso un radicamento effettivo nella realtà della città e dei suoi quartieri. Il Nuovo Teatro Verdi non può essere solo un abito da sera elegante, ma deve diventare anche un abito per tutti i giorni. Il Teatro può e deve diventare fucina e laboratorio di creatività di tutta la città e potenziare le nuove energie creative. Penso a una Compagnia Stabile di prosa con elementi già presenti e con altri che potrebbero essere attratti da un ritorno nella loro città, che possa co-niugarsi anche con processi di formazione tecnica (tecnici audio, video, assistenti di palcoscenico) che creerebbero occupazione e comunque assicurare un reale rapporto con quegli strati di popolazione che in quel Teatro non sono mai entrati. La programmazione deve essere potenziata e meglio rispondente alla varietà delle proposte italiane e straniere.

19freebrindisi.it13 aprile 2012

Un buon sindaco dovrebbe?Continuare ad ascoltare e mantenere gli

impegni assunti con i propri cittadini, attuando il programma elettorale.

Di sicuro, io lo farò!

PROGRAMMA POLITICO

http://youtu.be/sgpgXC9gAC4

ROBERTO FUSCO

CA

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IDATO SINDACO

ROBERTO FUSCO

LE FAREMO

SAPERE!

Page 20: Free Brindisi n.23 del 13.04.2012

Si descriva con cinque aggettivi: Riflessivo quasi sempre, ma impulsivo a tratti, solidale, tenace, paziente.

Figura politica di riferimentoBerlinguer, Cremaschi nel sindacato, stimo molto De Magistris come sindaco.

Per lei la politica rappresentaLa modalità dell’agire collettivo.

Qual è il suo maggior pregio e il suo maggior difetto? Forse lo stesso, la testardaggine.

Il libro che ha sul comodino? “I Beni Comuni”, il manifesto di Ugo Mattei.

La canzone che canta sotto la doccia? Sono stonato e quindi non canto ma amo De Andrè, Rino Gaetano e i cantautori italiani.

Da piccolo sognava di fare? L’astronauta.

20 freebrindisi.it13 aprile 2012

SCHEDA TECNICANome: RICCARDO

Cognome: ROSSI

Età: 47

Residente a: Brindisi

Titolo di studio: Laureato nel 1990 in Ingegneria Elet-tronica con 110/110 e dopo una specializzazione di 29 mesi in Optoelettronica con periodi di lavoro a Bologna nel CNR e Milano in Alcatel, ho lavorato in Cittadella della Ricerca a Brindisi presso il Consorzio Optel InP dal 1995 al 2001.

Professione: dal 2002 ricercatore Enea, mi occupo di nanotecnologie e nuovi materiali per applicazioni nel campo della sensoristica avanzata in particolare per ap-plicazioni ambientali. Autore di 30 pubblicazioni scienti-fiche sulle più importanti riviste mondiali del settore, un brevetto e presentazione di lavori in congressi in tutto il mondo

In politica: prima esperienza

Esperienze politiche pregresse: nessuna

Partito/Coalizione: Brindisi Bene Comune

Lingue straniere: inglese

Competenze informatiche: buone (ingegnere elettronico)

Patente tipo: B

Servizio di leva: aeronautica 1991-92.

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21freebrindisi.it13 aprile 2012

CA

ND

IDATO SINDACO

RICCARDO R

OSS

I

LE FAREMO

SAPERE!

Un buon sindaco dovrebbe?Affrontare con determinazione i principali

problemi che negano uno sviluppo sostenibile della città. Confrontarsi a schiena diritta e senza conflitti di interesse con le grandi industrie, promuovere una nuova classe

politica che sia in grado di progettare una città in cui giustizia sociale e giustizia ambientale possano essere alla base del nuovo modello di sviluppo. Poi ascoltare tutti e promuovere

nuove forme di partecipazione

PROGRAMMA POLITICO

http://youtu.be/1gAEyFw34T8

RICCARDO ROSSI

Il suo programma in tre punti.Il territorio di Brindisi vive oggi una profonda contraddizione: è un territorio fortemente industrializzato e allo stesso tempo presenta pessimi indicatori socio economici quali tasso di disoccupazione, emigrazione di giovani, de-grado ambientale. Occorre quindi cambiare per creare le condizioni per un nuovo sviluppo. Per noi occorre partire da una nuova classe politica poiché quella attuale ha fallito consegnando la città ai comitati di affari. Occorre riconquistare spazi importanti come il Porto e la costa Sud, oggi asserviti al Carbone trasformando a gas la Centrale di Enel di Cerano, in questo modo possiamo rilanciare il Porto per il traffico merci e passeggeri e riqualificare la costa Sud riconsegnandola all’Agricoltura e al Turismo dopo aver smantella-to il nastro trasportatore del carbone.Politiche sociali e lavoro. Cosa può fare realmente un sindaco?Occorre investire in questa fase di crisi sulle Politiche Sociali. La crisi colpisce duramente e spinge all’emarginazione tantissime famiglie. Vogliamo dare loro risposte sperimentando forme di sostegno al reddito quali il reddito di cittadinanza, formazione professionale, aiuti ai soggetti più deboli, donne con minori, anziani e disabili. Partiamo dai beni comuni con grande atten-zione alla giustizia sociale.Porto, Autorità Portuale e collegamenti. Dove e come intervenire?Noi crediamo che si debba partire dallo sviluppo e riqualificazione del porto interno. Oggi solo un piccolo tratto di porto è fruibile dal brindisino quello che va dall’Autorità Portuale alla banchina dei Barretta. Occorre riconqui-stare il porto interno a partire dal seno di levante. Proponiamo quindi di trasferire l’Autroità Portuale a Costa Morena, permettendo così di riavere la stazione marittima e riqualificare tutto il seno di Levante che può diventa-re un luogo attrattivo per attività quali bar, ristoranti, negozi. Il centro può così diventare il cuore pulsante della nostra città. Noi inoltre siamo per l’a-bolizione dell’Autorità Portuale poiché pensiamo che il porto deve essere gestito dal Comune di Brindisi e non da nominati dal Governo. Nel frattem-po nell’Autorità Portuale deve crescere il peso del Comune all’interno del Comitato Portuale.La sua posizione sulla questione rigassificatore?Siamo assolutamente contrari al rigassificatore. Si consegnerebbe il porto, sicuramente la parte più importante della nostra città, ancora una volta agli interessi di una grande multinazionale senza alcun giovamento per la città. Il Porto invece deve tornare ai brindisini.Il suo parere su viabilità e mobilità sostenibile a Brindisi.Motivazioni economiche e ambientali, dalla benzina prossima ai 2 euro all’elevato impatto dovuto al grande numero di vetture circolanti, impon-gono un ripensamento sulla mobilità. Occorre integrare un servizio fatto di parcheggi e trasposto pubblico, per decongestionare il traffico in particola-re nelle zone di accesso al centro cittadino e in alcune arterie principali. Inol-tre il potenziamento del trasporto pubblico deve essere accompagnato da una diminuzione del prezzo dei biglietti da attuarsi mediante abbonamenti a costo ridotto. Le minori entrate dovute alla riduzione del biglietto saranno compensate da un numero maggiore di passeggeri.Sempre per la mobilità sostenibile puntiamo sulla valorizzazione della bi-

cicletta che a Brindisi può essere usata quasi tutto l’anno, con la bicicletta infatti si risparmia, non si inquina, ci si tiene in buona salute. Piste ciclabili, parcheggi per bici, per muoversi in bici in assoluta sicurezza.La sua ‘ricetta’ per una corretta gestione del verde pubblico in città.A Brindisi abbiamo grandi parchi dal Di Giulio, al Cesare Braico in città al Cillarese, all’Oasi delle Saline di Punta della Contessa. Questi parchi van-no tutelati, prevenendo i frequenti atti vandalici, migliorandone la cura affidandola ad una mix di azioni che va dalla gestione partecipata con co-mitati di cittadini volontari e una cooperativa di giovani disoccupati che potrebbe partecipare alle operazioni di vigilanza, prevenzione degli atti vandalici ed educazione ambientale, oltre che alla gestione di servizi ac-cessori per i frequentatori dei parchi, quali spogliatoi e docce per gli spor-tivi e servizi igienici pubblici, come ben noto mancanti nel Braico, assieme ad una fontana di acqua potabile per i podisti ed i visitatori. Questi servizi sono assenti nonostante le nostre ripetute richieste e denunce pubblicate in diverse occasioni sulla stampa locale.Turismo e promozione del territorio. A che punto siamo?Brindisi ha una vocazione turistica purtroppo mortificata negli ultimi de-cenni da scelte sbagliate. Oggi occorre riconquistare spazi, partendo per il turismo dalla riqualificazione della costa nord colpita dal degrado della falesia ma anche dalle troppe discariche abusive e da luoghi come Sbitri che nessuna classe politica ha affrontato in modo serio.Sin da subito occorre però promuovere il turismo e per far ciò noi pensia-mo si debbano mettere in sinergia le nostre infrastrutture dall’aeroporto, al Teatro Verdi, al settore alberghiero ed enogastronomico. Si potrebbe infatti con accordo con compagnie low-cost promuovere dei week-end a Brindisi imperniati su spettacoli importanti al Verdi e tour che siano in gra-do di valorizzare le nostre perle, penso ad esempio al Castello Alfonsino.Cultura: quale il futuro dell’Università e della Fondazione Nuovo Teatro Verdi?Noi vogliamo ripartire dal vecchio progetto che prevedeva la trasforma-zione del Collegio Tommaseo in una Cittadella Universitaria, un luogo in cui riunire le facoltà presenti a Brindisi e in cui poter aprire anche corsi di laurea attinenti alle vocazioni del territorio, dall’agricoltura al turismo. Inoltre pensiamo che debbano essere potenziati i servizi agli studenti con punti di accesso a internet, trasporti a costi ridotti per citare alcuni inter-venti. Per il Teatro Verdi occorre consolidare la posizione di prestigio che ha raggiunto nel panorama nazionale e integrarlo come dicevo precedente-mente nella rete infrastrutturale di promozione del territorio.

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L’azienda si avvale delle più moderne tecnologie ed attrezzature usate nel settore, come piattaforme aeree con altezza fino a 22 metri, camion con gru di diversa portata di sollevamento, escavatori skid loader di ultima generazione ed altra attrezzatura di avanguardia con regolare certificazione e in pieno rispetto delle normative che regolano il trasporto dei rifiuti vegetali presso le discariche autorizzate.

Le aziende ALMIVERDE SERVIZI e VIVAI CATAMO si estendono su una superficie di 12.000 mq site alle porte della città di Torchiarolo in C. da Faraschita a 28 metri sul livello del mare, gode di un clima particolarmente mite che consente la coltivazione sia in serra che in campo aperto di un gran numero di specie vegetali ortive, ornamentali comprese quelle tropicali.

All’interno si trovano un Garden Center di 1.000 mq e 13.000 mq di serre per la coltivazione di giovani piante, inoltre l’azienda completa la sua gamma di prodotti con la commercializzazione di alberature come agrumi, ulivi, carrubi, ficus, grevilee, jacarande; fontane artistiche in pietra; ciottoli in pietra e vetro colorato; piscine in resina e vasi artistici per interno ed esterno.

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Michele LamacchiaDIARIO DI BORDO

La cosa strana è stata perdere le elezioni con un piano di RI-STRUTTURAZIONE MENTALE della città. Sarebbe stato più giusto dire “di RIVOLUZIONE CULTURALE”, (quello che è, in effetti) ma l’avrebbero facilmente usato contro di me e a me,

francamente, non importa niente di questa o quell’altra ideologia. Ho portato un piano che non tenesse conto della legislatura, ma che potesse essere completato da chiunque, anche da altri sindaci, e che porta risultati certi nel medio e lungo periodo. Questi inter-venti sono enormi, lunghi, impegnativi, sì: impegnativi nel senso che possono impegnare lavoratori per decenni! E migliorare per sempre questa città, trasformandola definitivamente da paesone di provincia a vera e propria cittadina europea.Manutenzione delle strade: invece che chiudere le buche con delle toppe si dà l’appalto solo a ditte altamente qualificate che costano magari un po’ di più ma certificano l’asfalto per anni e anni. E nel lungo periodo il risparmio è garantito. Mi seguite? Bene. Situazione ambientale: la seconda città più inquinata d’Europa. A Civitavecchia la mobilitazione popolare continua ha spinto l’Enel, che anche lì sponsorizza lo sport locale (quanto sono sportivi, all’E-nel?) a costruire due cupole enormi da quasi due miliardi di euro per coprire i carbonili e hanno abbattuto le polveri. Poi. Le ditte che inquinano devono rimborsare i danni ambientali come previ-sto dalla legge? Possiamo utilizzare questi soldi per fare delle cose buone, per esempio sponsorizzare il basket e il calcio. Oppure per creare lavoro. Destino ha voluto che diversi impianti devono esse-re smantellati e grandi spazi devono essere bonificati. Lavoro. Per anni.L’alternativa c’è. Se non vogliamo rinunciare all’industrializzazione, possiamo comunque dare lavoro a decine di ricercatori: le indagini hanno confermato un alto tasso di derivati della plastica nel sangue dei neonati e nel latte materno. C’è molto da studiare. Il centro sta morendo. Molti negozi chiudono, alla gente non inte-ressa passeggiare nelle strade buie dalle serrande abbassate, quel-li che vogliono aprire trovano locali sfitti a prezzi assurdi. Avevo previsto dei provvedimenti per non fare pagare le tasse ai negozi appena aperti, per tot anni. Altri incentivi ancora per i negozi a vo-cazione turistica. L’altro giorno cercavo una cartolina di Brindisi, ho trovato una così vecchia che san Teodoro era ancora vivo! Comin-ciare a riportare i turisti al centro, spostando qualche imbarco da costa Morena alla Marina. Il traffico delle macchine non aumenterà più di tanto, perché le uniche macchine a transitare saranno quelle che si imbarcano. I brindisini non dovranno scendere più al centro in macchina (arrendetevi!) come succede in tutte le città del mon-do. Quando andate a Lecce non vi rincresce lasciare la macchina a chilometri e farvela a piedi: non vi deve rincrescere nemmeno qua! Poi quando sarà pieno di turisti, di negozi, sarà molto piace-vole passeggiare a piedi. O in bicicletta. La città è piccola e pianeg-giante, a misura d’uomo, si può percorrere facilmente tutta in bici. È abbracciata al porto, si può fare funzionare la circolare del mare e il traffico è abbattuto. Poi se l’aeroporto diventa, come penso, hub internazionale per i balcani e l’est Europa, sarà automatico far scendere i passeggeri dall’aereo e farli salire sulle navi da crociera.

Ho pensato di fare costruire una lunga pista ciclabile che percorre tutto il lungomare dal centro, al Casale, alla Sciaia, fino ad Apani e Torre Guaceto, e farei attrezzare le spiagge come succede altrove, in modo che vengano usate in estate e in inverno. Come succede per Pane e Pomodoro a Bari, ad esempio: spiaggia pubblica pulita e gestita dal comune. Dà lavoro e soddisfazione. Dove ci sono gli sco-gli si possono fare delle piattaforme e delle passerelle di legno per avvicinarsi alla riva e per prendere il sole. Poi sbloccherei gli accordi con le autorità militari per acquisire le zone del demanio. Quante cose! E bonificare queste zone? E l’università? Una città universi-taria è una città viva e vivace, perché gli studenti vivono la città. E quel poco che hanno lo spendono e questo fa economia. L’idea è la conversione a cittadella universitaria del ex-collegio Tommaseo, con aule e alloggi, portando facoltà che non ci sono altrove. Poi ho proposto le quote giovani e le quote rosa, per avere almeno metà dei miei collaboratori in queste categorie. Non è una minchiata, come ha detto qualche altro candidato. Funziona. E la comunica-zione? Io grazie a internet conosco quello che fa tutti i giorni Oba-ma, mentre il portale di Brindisi è rimasto aggiornato per anni alle guerre puniche e so di anni di e-mail alle quali non ha mai risposto nessuno! No, la verità adesso sembra essere aggiornato, ma non so se rispondono alle mail, non ci ho provato più. Quindi avrò il mio confronto anche su questo: tutti sapranno tutto in tempo reale. E potranno dire la loro.Alla fine, però, chi ha vinto? O meglio: chi hanno votato? L’amico, l’amico dell’amico, i soliti noti, quello che fa il popolare perché par-la in dialetto con le persone ma se lo conosci davvero di persona lo eviti, quello che fa lo splendido cercando di parlare bene ma ri-empiendosi la bocca di numeri, di voti che ha preso nelle elezioni precedenti, che vede la città come un’azienda senza avere un piano aziendale, chi ha come programma di conquistare tot assessorati e tot consiglieri ed è tutto quello che conta, chi ha cercato di farsi eleggere alla camera ma non ce l’ha fatta per pochi voti e sottoli-neando che non ci ha provato per soldi, ma. Quello che lavora in quell’impresa e che se non lo votano gli operai suoi e le famiglie allora sono cazzi, quello che fa gli slogan ma di slogan e buone in-tenzioni sono piene le fosse, quello che si è candidato ma sa di do-ver essere trombato quindi l’ha fatto solo per garantirsi il posto da consigliere appoggiando il vincitore, quello che ha fatto manifesti enormi ma ha un sorriso che è falso come la banconota da un euro, quello che usa facebook giusto per dire “buongiorno/buonasera”, ma nella sostanza? Non ha niente da dire! Perché è solo immagine! E basta! Il brindisino medio però abbocca, a queste cose. L’impor-tante è averlo tra gli amici. GRANDE! Perché dobbiamo perdere sempre?P.S.: parlo così solo per invidia, demagogia, disfattismo, retorica, po-lemica e qualunquismo. Ci sono, tra i candidati a sindaco e a consi-gliere, persone per bene che ci stanno mettendo la faccia. In realtà vorrei provocare e dire a chiunque vinca di darsi una svegliata e di guardare lontano, e non di chiudere i buchi con una toppa che si riapre alla prima pioggia.

PERCHE' DOBBIAMO PERDERE SEMPRE?

http://leparolecreanomondi.wordpress.com

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ANTICHE TRACCE DI UNA ROMANITÀ SMARRITA

24 freebrindisi.it6 aprile 2012

Brindisi è una città che ha subìto profonde modifiche urbanistiche, ignorando spesso la propria storia per far posto a nuove costruzioni, ma, per ironia della sorte, ogni qual volta si abbatte e si demolisce c’è sempre una Brindisi nascosta che torna alla luce. E’ ciò che accadde negli anni ‘60 durante la demolizione dell’antico e caratteristico quartiere di San Pietro degli Schiavoni dove, durante gli scavi per la costruzione di nuovi edifici, affiorarono importanti tratti dell’abitato romano e preromano, antiche vestigia testimoni di una Brindisi gloriosa, le cui strade furono attraversate non solo da mercanti, viaggiatori o soldati ma, come ci raccontano le fonti storiche, da uomini illustri e imperatori.

L’AREA ARCHEOLOGICA DI SAN PIETRO DEGLI SCHIAVONII romani edificarono nell’area di San Pietro degli Schiavoni sull’abitato precedentemente costruito dai messapi che qui avevano tracciato strade che si intersecavano ad angolo retto secondo lo schema ippodameo. Gli edifici erano composti da materiali architettonici preromani: alcuni conci in pietra presentano sul lato incisioni grafiche o ideografiche come un pesce, un'ascia e lettere arcaiche probabilmente incise dagli appaltatori delle cave. Particolare è anche una tomba della fine del V secolo a.C., il cui corredo funebre era composto da diversi oggetti tra cui una trozzella (tipico vaso messapico). La strada basolata che vediamo sotto il teatro Verdi ricorda nelle misure le strade delle città gre-che ma anche quelle della Roma repubblicana, ed era fiancheggiata da splendidi edifici, come terme e domus.

IL PERISITILIO Negli scavi sono stati rinvenuti i resti di un peristilio (portico che cingeva il giardino di una casa), oggi non più visibile, che si trovava accanto le terme, composto da 12 colonne scanalate in carparo. Esso aveva riferimenti preromani e richiamava, per certi aspetti, quello di Solunto in Sicilia. Alcuni mosaici che si trovavano vicino al peristilio, con decorazione geometrica a tessere nere e bianche, oggi visibili lungo il percorso archeologico, furono asportati su pannelli durante lo scavo per la costruzione del nuovo Teatro Verdi.

LE TERMEAccanto alla domus vi sono le terme; esse rappresentavano uno dei luoghi di ritrovo per gli antichi romani e nell’antica Brundisium erano numerose tanto che sono venu-te alla luce, nel corso del tempo, in varie zone della città come in via Santa Chiara (ex proprietà Oresta), ma probabilmente anche in contrada Ponte Grande, Lido Sant’A-pollinare, Piazza Crispi e Piazza Vittoria. Nelle terme di San Pietro degli Schiavoni possiamo ancora vedere il metodo costrut-tivo romano in opera cementizia e vittata. Sono distinguibili vari ambienti come il frigidarium che aveva vasche di acqua fredda in cui si può notare una vasca a forma semicircolare; due tepidaria, con vasche di acqua tiepida; il calidarium, destinato ai bagni in acqua calda, è riconoscibile dai piccoli pilastri di mattone (sospensure) che sorreggevano il pavimento, lasciando così uno spazio dove circolava l’aria calda; infi-ne vi erano anche ambienti di servizio.

LA DOMUSSul lato Nord Est vi è una domus in cui probabilmente si può identificare la sala da pranzo (triclinium), una delle stanze più importanti per le case dei romani poiché il pranzo durava dal primo pomeriggio fino a notte fonda. Il pavimento del presunto triclinium è ancora mosaicato, composto da tessere bianche ed una cornice a tesse-re nere, mentre lungo il perimetro vi sono lastre di origine arcaica, intonacate con tracce di affreschi di età romana e di particolare interesse risulta essere un elemento architettonico che probabilmente faceva parte di un monumento funerario del III secolo a.C.

ARCHEOLOGIA

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ANTICHE TRACCE DI UNA ROMANITÀ SMARRITA

25freebrindisi.it6 aprile 2012

Antonio Mingolla

Oltre alle sopracitate aree archeologiche, numerosi sono i resti di origine romana sparsi per la città, come ad esempio i paracarri che altro non erano che cippi marmorei e rocchi di colonne; esempi di reimpiego sono anche i marmi utilizzati nel medioevo per la costruzione dell’abbazia di Sant’ Andrea (attuale castello Alfon-sino) e di San Giovanni al Sepolcro. Altre vestigia romane si trovano sparse in vari punti di Brindisi, come all’ingresso della sede della forestale adiacente all’ex collegio navale ove giacciono due colonne in marmo, nel piazzale della stazione centrale, il muro in opera cementizia in un condomino nei pressi del passaggio a livello di via Appia e nel piazzale della chiesa del Cristo.Ulteriori tratti dell’antica Brundisium, importanti per ricostruire la forma urbis della città romana, sono la domus e il cardo scoperti nei pressi di San Giovanni al Sepolcro, il tratto di strada basolata affiorata negli anni ’60 alle spalle del Palazzo del Seminario e gli scavi di palazzo Granafei con i bellissimi pavimenti musivi e, molti altri. Importanti reperti vennero scoperti in Piazza Mercato (probabile il foro brindisino) come il cippo e la statua marmorea di Clodia Anthianilla, fanciulla stimata dai brindisini, nonché figlia di Lucio Pollione patrono del municipio brindisino. Sempre da qui provengono molte statue oggi custodite nel Museo Pro-vinciale, tra cui quella della Dea Fortuna. Un'altra importantissima testimonianza sono le note vasche limarie, strutture idrauliche di decantazione delle acque che provenivano dall’acquedotto, nei pressi di Porta Mesagne.

SCAVI DI VIA CASIMIROUn'altra interessante area archeologica, oggi poco valorizzata, sorge in via Casimiro. Qui possiamo notare alcuni pavimenti musivi ed i resti di un tempio composto da un podio su cui poggiavano delle grandi colonne in marmo. Alla base delle colonne vi sono lastre marmoree con agli angoli delle zampe di leo-ne, decorazione che richiama un altro elemento architettonico oggi visibile vicino alle colonne del porto. Del tempio probabilmente fanno parte anche i grandi pezzi marmorei come i frammenti di un timpano, e sempre in quest’area venne scoperta anche una bellissima testa di Antinoo oggi purtroppo custodita nei depositi del Museo Nazionale di Taranto. Altro elemento scultoreo romano rimpianto è la statua dell’Ercole brindisino, trovata casualmente nel ‘700 nei pressi della chiesa di San Paolo, ed attualmente nei depositi del Museo Archeologico di Napoli.

Le fonti storiche ci raccontano che Brindisi ebbe un passato glorioso, fu teatro di avvenimenti che hanno condizionato il corso della storia come l’assedio di Cesare a Pompeo durante la guerra civile, la storica Pace brindisina ed altri ancora; una città prestigiosa composta da edi-fici pubblici come: templi, archi, terme, teatri, anfiteatro, ecc....Sotto i nostri piedi giace una città che aspetta solo di essere riportata alla luce; di certo nessuno pretende di sacrificare il presente sull’ara del passato, ma sarebbe opportuno valorizzare i resti che abbiamo e salvare, in armonia con la città moderna, quelli che affiorano dal tem-po. Questa riscoperta rappresenterebbe non solo una valorizzazione dal punto di vista culturale e turistico, ma un buono spunto per ricon-quistare una consapevolezza storica della nostra città che negli ultimi tempi è andata persa.

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14 APRILE ORE 18,30 EX CONVENTO DI SANTA CHIARAROTA/FELLINI LA MUSICA DELLE IMMAGINIMostra documentaria del Conservatorio musicale “N. Piccinni” di Bari, a cura di Angela Annese e Detty Bozzi, in collaborazione con Unesco Club di Brindisi e Rotary Club di Brindisi. Un omaggio al magico so-dalizio tra Nino Rota e Federico Fellini, che ha unito i due artisti da ‘Lo sceicco bianco’, opera prima del grande regista, fino a ‘Prova d’orche-stra’, ultimo film per il quale, pochi mesi prima di morire, il musicista ha composto la colonna sonora. Esposta per la prima volta nel Tea-tro Petruzzelli di Bari e poi nei luoghi del Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, la mostra, basata su materiali e documenti conservati dalla Fondation Fellini pour le Cinéma di Sion, è stata donata dal Ro-tary Club di Bari, del quale Rota è stato socio fino alla scomparsa, al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, che al musicista milanese, ma pugliese d’adozione, suo amatissimo Direttore per quasi trent’anni, ha dedicato un’ampia serie di manifestazioni tra il trentennale della morte e la recente ricorrenza del centenario della nascita. Concerto inaugurale con Angela Annese, pianista, Carmine Scarpati, violinista. Programma di sala: Nino Rota / Sergio Monterisi, Andante sostenuto dalla Sinfonia sopra una canzone d’amore; Nino Rota / Nicola Scardic-chio, Rotiana Quarta, Fantasia su motivi tratti da colonne sonore; Nino Rota, Improvviso per violino e pianoforte. Interverrà Nicola Scardic-chio. Aperta fino al 20 Maggio 2012 (orari: tutti i giorni dalle ore 16,00 alle ore 21,00, escluso il lunedì).

15 APRILE ORE 9,00 PIAZZA DUOMOTOURING CLUB ITALIANOVisita guidata nel centro storico (orario: 9.30 - 11.00; 16.00 - 17.30), prenotazione raccomandata. telefono: 360/830515; e-mail: [email protected]. L’itinerario comprende: il Palazzo Granafei Nervegna, l’area degli scavi archeologici “San Pietro degli Schiavoni”, il Tempio di San Giovanni al Sepolcro. Ritrovo e partenza da Piazza Duomo ogni mezz’ora circa. Aperture straordinarie con ingresso gratuito (orario: 9.00 - 12.00; 16.30 - 18.30). Museo Archeologico Provinciale “France-sco Ribezzo”, Casa del turista, con mostre permanenti e area archeo-logica, Scuole Pie con la Pinacoteca Comunale Armando Scivales e la mostra-mercato a cura della Camera di Commercio di Brindisi, Chiesa Santa Maria del Casale, Castello Svevo con le “sale storiche” del Bat-taglione San Marco e della Marina Militare (dalle ore 15.30 alle ore 18.30). Inno Fratelli d’Italia ore 11.00, Piazza Duomo, Banda Musicale “Giovanni Neglia” di Villa Castelli. Esecuzione all’unisono in tutte le piazze delle città italiane che ospitano la Giornata Touring. Ore 12.15, Auditorium Museo Archeologico Provinciale “Francesco Ribezzo”. Ce-rimonia di saluto.

15 APRILE ORE 20,30 NUOVO TEATRO “G. VERDI”VICO ROTTOCompagnia CDG danza e “Accademia delle danze” Coreografie Origi-nali: Maria Chiara Di Giulio & Mirko Giorgino, Musica: W.A. Mozart, A. Vivaldi, A. Deledda, D. Reinhardt, F. Hendel, Bevano Est, Poesie: Pablo Neruda, Regia: Maria Chiara Di Giulio & Mirko Giorgino, Direzione Or-ganizzativa: Salvatore Marcorio. Il primo atto dal titolo “Vico Rotto 3” è distinto in 6 quadri che si sviluppano tra toni ambigui ed inquietanti sostenuti dalla carica energica degli interpreti capaci di emozionare, coinvolgere e stupire portando lo spettatore a comprendere l’amore.

16 APRILE ORE 18,30 PALAZZO EX CORTE D’ASSISEIL CAMPO MARZIO DEL PIRANESIMostra a cura della British School at Rome. Una grande occasione per gli amanti delle incisioni, quella ormai rara forma d’arte che ha ra-dici lontanissime. Continuano le iniziative volte a capire il pensiero creativo, la storia e le tecniche artistiche utilizzate del grande artista Piranesi. Sarà possibile ammirare la sua opera Il Campo Marzio, re-centemente restaurata dal Laboratorio Aelle di Brindisi. Vi sarà anche l’opportunità di esplorare l’intera raccolta di immagini digitalizza-te delle incisioni dell’Accademia Britannica di Roma. Gli studenti di Brindisi potranno seguire incontri sulla grafica d’arte tenuti dalla Prof.ssa Patrizia D’Orazio, docente di Tecniche dell’Incisione presso l’Acca-demia di Belle Arti di Bari, e di Antonio de Totero, pittore e incisore. Aperta fino al 3 Giugno 2012 (orari: tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 20,30, domenica e sabato dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore

26 freebrindisi.it30 marzo 2012

16,30 alle ore 20,30). A Palazzo Granafei-Nervegna resterà aperta la mostra Brindisi, la Terra d’Otranto e la Puglia nella storia della car-tografia Con la collezione comunale di carte di Benedetto Marzolla: brindisino, geografo e cartografo dell’ottocento europeo, e le colle-zioni di privati. Fino al 30 giugno 2012 (orari: tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 20,30, domenica e sabato dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore 16,30 alle ore 20,30).

17 APRILE ORE 18,00 PALAZZO GRANAFEI NERVEGNAVENTO DA SUD - ANTONIO VINCENZO GIGANTE NELLE CARTE DELL’ARCHIVIO DI STATOMostra a cura dell’Istituto Tecnico commerciale “G. Marconi” e dell’Ar-chivio di Stato di Brindisi, in collaborazione con l’ANPI – Provinciale. Il percorso espositivo presenta gli avvenimenti che si susseguirono nell’Italia del Sud dall’8 settembre 1943 al giugno 1944, quindi dal-lo sbarco degli alleati in Sicilia alla liberazione di Roma. I documenti selezionati, raccontano la guerra, le condizioni difficili delle popola-zioni meridionali, le atroci rappresaglie e l’orrore delle stragi di civili commesse dai tedeschi in ritirata, ma anche i momenti di lotta e di diffusa attività anti tedesca e antifascista, come le azioni di resistenza lungo la strada che da Taranto portava a Bari, a Barletta, a S. Severo, fino alla difesa del porto barese e alla celebrazione, nel gennaio del 1944, del 1° Congresso del Comitato di Liberazione Nazionale, nel Teatro Piccinni di Bari. La sezione di documenti e fotografie “Antonio Vincenzo Gigante nelle carte della Questura di Brindisi – schedario politico” consente una ricostruzione della vita e delle persecuzioni su-bite dall’antifascista brindisino, medaglia d’oro al valor militare. Nato a Brindisi nel 1901, Gigante partecipò alla Resistenza al comando di formazioni partigiane nel Friuli Venezia Giulia, ma arrestato dai tede-schi per una delazione, venne torturato e poi ucciso nella Risiera di San Sabba a Trieste. Aperta fino al 2 Giugno 2012 (orari: tutti i giorni, 9,00 - 20,30, sabato e domenica dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore 16,30 alle ore 20,30).

17 APRILE ORE 19,30 EX CONVENTO DI SANTA CHIARAMADELEINERecital a cura dell’Università della Terza Età. Scritto e letto da Mimmo Tardio, il monologo è inteso come un dialogo immaginario fra l’auto-re e tutti gli appassionati della scrittura, ma, soprattutto, con i corsisti che in dieci anni hanno seguito i corsi di scrittura presso l’Università della Terza Età “G. Palazzo” di Brindisi, basati su questa passione. Que-sto viaggio nel mondo della creatività si realizzerà ricorrendo alla for-ma della conversazione/lettura e si avvarrà della complicità di alcune delle più significative canzoni di Paolo Conte, della voce recitante di Sara Palizzotto e delle coreografie di Roselena Turo e Attilio Novelli. Ingresso libero.

18 APRILE ORE 20,30 EX CONVENTO DI SANTA CHIARAMY MARLBORO CITYdi Valentina Pedicini, giovanissima regista brindisina, che porta sem-pre con sé il coraggio delle donne del sud ed il forte attaccamento alla sua terra. Il mondo femminile ed il Sud Italia restano i temi por-tanti della sua filmografia. Il suo My Marlboro City è la storia della mu-tazione della città di Brindisi dagli anni del boom del contrabbando ad oggi: un affresco dove la sociologia non esclude una narrazione poetica. L’autrice ama la sua città e i quattro personaggi del film ne sono emblematiche metafore esistenziali. Nell’ambito della presen-tazione del film è previsto “UNRELEASED FRAMES”, un commento musicale dal vivo di alcune scene inedite del film eseguito dal vio-loncellista e video artista di Atene Nikos Veliotis. Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili (in collaborazione con il Centro di Aggregazione giovanile.

19 APRILE ORE 18,00 EX CONVENTO SCUOLE PIE“TORRE S. SABINA, LA STORIA E L’INCANTO” “BIO-DIVERSITÀ, TESORO IN PUGLIATutela e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale sommerso pugliese: dalla protezione al modello di sviluppo sostenibile. Mostre di fotografia subacquea di Giuseppe Piccioli Resta proposte dall’U-niversità del Salento in collaborazione con “Brindisi Cuore”, Associa-zione provinciale per le malattie cardiovascolari. “Torre Santa Sabina,

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA DELLA CULTURA

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la storia e l’incanto”. La mostra fotografica di Archeologia subacquea “Torre Santa Sabina, la Storia e l’incanto” contiene immagini riprese in diretta durante la campagna di scavo del 2009 nella piccola insena-tura di Torre Santa Sabina e testimonia una esperienza di avvincen-te scoperta al fianco degli archeologi dell’Università del Salento. Gli scatti esposti, tutti di grande formato, documentano i primi emozio-nanti istanti in cui i reperti hanno visto nuovamente la luce dopo mil-lenni di oblio. “Biodiversità, tesoro in Puglia”. La mostra “Biodiversità, tesoro di Puglia” è stata organizzata per testimoniare la straordinaria bellezza e unicità delle forme di vita marina pugliese attraverso una serie di immagini di grande formato che raffigurano organismi molto rari oppure di difficile osservazione, o ancora intenti in atteggiamenti rarissimi da riprendere. Gli scatti, selezionati fra oltre 25.000, sono il frutto di circa cinque anni di lavoro e di oltre mille immersioni. Aperta fino al 3 Giugno 2012 (orari: tutti i giorni, escluso il lunedì, 9,00-13,00; 16,30-20,30).

19 APRILE ORE 18,00 EX CONVENTO SCUOLE PIEIL MUSEO DELLA MEMORIA E LA KATER I RADE Presentazione del progetto per la realizzazione del Museo della me-moria presso la ex Chiesa di Santa Chiara, alla presenza del Commissa-rio Straordinario della Città di Brindisi, Bruno Pezzuto, dell’Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, Silvia Godelli, e del Presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo Grassi. Progettazione a cura della Cooperativa Thalassia.

20 APRILE ORE 20,00 CASA DEL TURISTATERREAMARE. NEL SUD DEI SANTI, POETI, NAVIGATORI E SIRENE di Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito. Storie di scarpe e altre migra-zioni, in cui le poesie dialogano con tutto, con le pietre e con le onde e non c’é parola che non si confronti con una nostalgia della Terra, del Mare. Un uomo e una donna raccontano: entrano ed escono da differenti scarpe indossando ogni volta una nuova storia, una diver-sa identità, il cui comune denominatore é la radicalità del vivere in questo lembo di sud, immaginaria e immaginosa linea di confine. Lo spettacolo svela le sue trame evocando la Terra e il Mare, l’Aria e il Fuoco, e diventa il mezzo per raccontare gli inconsapevoli poeti che siamo. La visionarietà diventa l’unico sguardo possibile, che scanda-glia, restituisce esistenze, ribadisce una appartenenza a un luogo, - una terra e, di nuovo, un mare - avvertiti costantemente come un altrove, ma che, invece, sono i confini che ci contengono. Produzione

le segnalazioni vanno inviate a [email protected]

Teatro Delle Pietre, in scena Marcantonio Gallo, Mirela Karlica e Stefa-nia Savarese. Suono Matteo Curallo Foto Domenico Summa. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

21 APRILE ORE 18,30 FOYER NUOVO TEATRO “G. VERDI”LA FABBRICA DEL TEATRO LA CITTÀ SUL PALCOSCENICOLa Fondazione Nuovo Teatro Verdi presenta una mostra permanen-te dal titolo “La Fabbrica del Teatro - La Città sul palcoscenico” con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Brindisi e della Biblioteca Arcivescovile “De Leo”. L’esposizione attraversa cronologicamente le vicende che hanno accompagnato le istituzioni teatrali della città, dai palcoscenici minori al vecchio Teatro Verdi fino al lungo percorso che conduce al Nuovo Teatro Verdi, con l’obiettivo di mettere in luce le attività, i personaggi, le esperienze, le gestioni e i consumi culturali della comunità. L’iniziativa riassume infatti documenti, ricostruisce memorie e visioni dello scenario della storia culturale della città of-frendo una ricca iconografia storica sulle epoche e sull’attesa del Nuo-vo Teatro Verdi durata quasi mezzo secolo. La mostra presenta testi-monianze originali, reperti fotografici e scritti, alcuni dei quali inediti, che ricompongono insieme un interessante “teatro della memoria”. (aperta sino al 28 aprile 2012, orari: 10,30-13,00 17,30-20,00). Visite guidate su prenotazione: 0831\229230.

22 APRILE ORE 20,30 EX CONVENTO DI SANTA CHIARARADIO MUSIC PIANETA STALTERILezione/concerto di Arturo Stalteri. Viaggio visionario di uno speaker radiofonico con Arturo Stalteri (voce radiofonica e pianoforte). Una trasmissione radiofonica dal vivo, un radio-concerto, con momenti d’interazione con il pubblico sfruttando nuove tecnologie sperimen-tali. Un concerto i cui tempi sono dettati da un’inusuale diretta ra-dio condotta dal pianista stesso. Queste sono le due anime di questa performance: un percorso musicale tra i generi così come la carriera pianistica di Stalteri ne è testimonianza: da Debussy a Glass, da Sa-tie a Sakamoto, allo stesso Stalteri; un’unica visione musicale senza discriminazioni, così come chi conosce il suo approccio alla musica è abituato ad apprezzare. Scorrendo la sua vita musicale fondata su uno stile modernamente molto personale, vengono subito in mente alcuni album e alcune collaborazioni di rilievo. Syriarise, un’opera in cui si intrecciano due differenti percorsi artistici: una suite elettronica con influenze minimaliste ed etniche e una parte dedicata al piano-forte solo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.

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Laura Gallo

Laura Gallo nasce a Brindisi nel 1985. Laureata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, si dedica quasi esclusi-vamente all’attività di artigianato artistico

di qualità. Attualmente vive e lavora a Brindisi, nella sua casa laboratorio. Propone una linea di lampade artigianali imma-ginando di poter vestire la luce a festa. Le lampade, da tavolo e da terra, si travestono per l’occasione in abito elegante, ricreando ne-gli ambienti delle suggestive sale da ballo.

QUANDO LA CREATIVITÀ SPOSA LA LUCE

28 freebrindisi.it6 aprile 2012

Laura GalloFREE STYLEwww.lauragallo.it

Lampada da tavolo - h. 70 cm - Colore: rosso, bianco e nero

Lampada da terra - h. 160 cm - Colore: bianco

Lampada da terra - h. 150 cm - Colore: oro, bianco

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31freebrindisi.it6 aprile 2012

CINEMA

LIBROFAI BEI SOGNIdi Massimo Gramellini, vicedirettore de La Stampa

MUSICAETEREA

Un segreto rimasto nascosto per qua-rant’anni. Un uomo che dall’età di nove anni, fino alla vita da adulto, è rimasto all’oscuro circa i fatti relativi alla morte di sua madre. Come se il silenzio fosse un modo per cancellare le tragedie della vita. In realtà questo è un modo per rifiutarsi di accettare l’evento drammatico. Questa la situa-zione del protagonista del romanzo di Gramellini, un uomo insicuro a causa di una perdita che non è mai stato in grado di superare. “Fai bei sogni” è la storia del suo tormento e di come, un giorno, ha deciso di immergersi nel dolore, per superarlo e per vivere un’e-sistenza autentica. Un romanzo in cui l’autore parla della perdita, della verità e dei percorsi che il nostro Io compie per cercare di superare i drammi dell’e-sistenza.

Santina Vapore, Margheri-ta De Stradis, Marilina De Stradis. Il gruppo si forma nell’estate del 2002 a Torre Santa Susanna in provincia di Brindisi. Con in comune la passione per il canto, Santina, Margherita e Marilina partecipano sin da piccole a numerosi festival provinciali, ognuna per la sua stra-da e ognuna secondo i propri gusti musicali. Nell’estate del 2002 le tre ragazze si esibiscono insieme per un caso fortuito: il concerto di un famoso cantante per la festa del paese va in fumo e la Pro Loco di Torre Santa Susanna, responsabile per la realizzazione della manifestazione, decide in alternativa di far cantare le ragazze. Il primo concerto (2 Maggio 2002) è già un evento! Nasce il gruppo. Le “Eterea” si esi-biscono con successo in altre manifestazioni, superano brillantemente la selezione regionale quindi accedono all’Accademia della Canzone di Sanremo (11-16 No-vembre 2002). Dopo quella, altre importanti esperienze, una intensa attività con-certistica e numerose partecipazioni a eventi e trasmissioni tv: prime classificate al Festival Internazionale “Una Voce per la Canzone nel Mondo” tenutosi a Terracina (LT) nel 2003, partecipano alla compilation A.F.I. del M IDEM di Cannes 2004 e alla selezione RAI del 54^ festival di Sanremo, dal 24 al 26 giugno 2004 partecipano alle semifinali e allo stage del festival di Castrocaro Terme, il 13 agosto 2004 sono nella finale nazionale del Mediterraneo Festival, nel 2007 passano il primo turno del “Premio Mia Martina” e arrivano per la seconda volta alla finale nazionale del “Festival del Mediterraneo”, nel 2008 partecipazione al programma “X Factor” su Rai Due. Le “Eterea” si esibiscono in un repertorio molto ricco e vario che va dai cantautori italiani alla musica dance fino alle canzoni degli anni 60/70/80/90 e dei giorni nostri.

AZIONE ANIMAZIONE DRAMMATICO AZIONEACT OF VALOR

Una missione per liberare un agente della CIA rapito svela una trama agghiacciante, con conseguenze potenzial-mente inimmaginabili. Una squadra scelta tra le élite delle forze armate, un grup-po di guerrieri ad altissimo addestramento, viene inviata in missione top-secret. I valo-rosi uomini del Plotone “Ban-dito” cominciano una corsa contro il tempo da un punto caldo del mondo all’altro in una missione che si allarghe-rà sempre di più.

PIRATI! BRIGANTI DA STRAPAZZO

Capitano è, suo malgrado e nonostante la lussureggiante barba, uno dei pirati meno temibili dei sette mari. Ma lui e la sua fedelissima ciurma hanno un sogno: sconfiggere i loro rivali Black Bellamy e Cutlass Liz nel “Pirate of the Year Award”. Per raggiungere il loro scopo, si imbarcheran-no in imprese che li porteran-no dalle spiagge della Blood Island fino alle nebbiose via della Londra vittoriana.

ROMANZO DI UNA STRAGEMilano, 12 dicembre 1969. Alle ore 16.37, in piazza Fon-tana, un’esplosione devasta la Banca Nazionale dell’A-gricoltura, ancora pieni di clienti. Muoiono 17 persone e altre 88 rimangono gra-vemente ferite. Nello stesso momento, scoppiano a Roma altre tre bombe e un altro or-digno viene trovato inesplo-so a Milano. La Questura di Milano è convinta della pista anarchica.

LA FURIA DEI TITANIDieci anni dopo aver sconfit-to il Kraken, Perseus, semidio figlio di Zeus, cerca di trascor-rere una vita più tranquilla. Gli Dei stanno perdendo il controllo dei titani prigio-nieri e del loro capo, Crono. Perseus non può far finta di nulla quando Ade, insieme ad Ares, devoto figlio di Zeus, tradisce e stringe un accor-do con Crono per catturare Zeus.

BRINDISIANDROMEDA MAXICINEMAVia Bozzano, 1 - Tel. 0831 [email protected]

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FRANCAVILLA FONTANACINEMA ITALIAVia S. Cesarea, 16 - Tel. 0831 812373

SAN PIETRO VERNOTICOCINEMA MASSIMOVia Brindisi, 128 - Tel. 0831 652154

CAROVIGNOCINEBLUCorso Umberto I - Tel. 0831 996302

FASANOCINEMA KENNEDYVia Pepe, 23 - Tel. 080 4413150

Titolo Originale: POINT BLANK. REGIA: JOHN BOORMAN

Fu il film che lanciò Boorman, che qui adotta uno stile frammentato e un montaggio quasi alla Resnais. Da un romanzo di Richard Stark, un noir drammatico, teso e crudele sulle disillusioni di un gangster rientrato nella società dopo anni di galera.Reese e Walker sono due ex compagni di galera. Di nuovo insieme decidono di compiere una rapina ai danni di un gruppo di gan-gster. Reese però si tiene anche la parte di Walker che si mette allora sulle tracce di Reese aiutato da un misterioso personaggio che si fa chiamare Yost. Nel cast, un grande Lee Marvin nella parte dell’eroe negativo, disilluso dalla vita.

FILM D'AUTORE SENZA UN ATTIMO DI TREGUA

IN EVIDENZA

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l'Oro di Valesioolio extravergine di oliva

Masseria Piscianiristorante • ricevimenti • meetings

C.da Pisciani TORCHIAROLO - Brindisi - Tel. +39 0831 620 747www.masseriapisciani.it [email protected]

Tra i sapori e gli odori della campagna

l’antica Masseria Pisciani è tornata a

rivivere dai raccolti della spremitura delle sue olive.

Nasce così l’extravergine “l’Oro di Valesio”.

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33freebrindisi.it6 aprile 2012

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Un intarsio è un restauro che viene cementato sulla parte masticatoria di un dente premolare o molare. Gli intarsi permettono di salvaguardare la struttura dentale sana rimasta e di ricostruire con ottimi risultati estetici e funzionali, anche parti del dente estese. Costituiscono una valida alternativa alle otturazioni in denti danneggiati da carie o usura che tuttavia, non hanno bisogno di essere ricoperti con una capsula. Un intarsio può essere fatto per varie ragioni: in alternativa a un'otturazione molto grande, che potrebbe risultare non sufficientemente robusta, per evitare l'uso dell'amalgama d'argento nelle otturazioni, quando si voglia ottenere un'otturazione nei denti posteriori con un risultato estetico ottimale.

Di che materiale sono fatti gli intarsi?“Gli intarsi possono essere fatti d'oro, di ceramica o di resine composite. Fino a qualche anno fa, la tecnica degli intarsi era limitata all'uso dell'oro, ma attualmente l'utilizzo di materiali dello stesso colore del dente è in grado di conferire ai restauri con intarsi, ottimi risultati estetici. Il materiale più adatto al caso sarà scelto in base a esigenze estetiche, tenendo in considerazione anche il notevole carico masticatorio al quale i denti posteriori sono sottoposti”.Come si fa un intarsio?“Inizialmente, il dente viene preparato rimuovendone la parte danneggiata e modellato in maniera tale da poter alloggiare l'intarsio. Un'impronta del dente viene poi rilevata in modo da ottenere un modello dal quale viene costruito l'intarsio. Se necessario, tra una seduta e l'altra, viene applicato un restauro improvviso, che sarò tolto per cementare l'intarsio definitivo”.

INTARSI DENTALI

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@ Tempo di elezioni a Brindisi, e, come sempre, tempo di dibattiti, scontri, veleni e riciclaggi. Mai come in questo periodo ci si accorge di avere un politico per amico, uno che, magicamente, può risolvere tutti i nostri problemi, così facilmente e defini-tivamente da chiederci ‘come ho fatto a vivere senza di te finora?’.Passa il tempo e passano gli slogan elet-torali, ma due parole riempiono sempre la bocca degli altruisti candidati: giovani e futuro. Per un qualche sconosciuto motivo, forse di natura virale, queste due parole com-paiono durante le elezioni o nei periodi di crisi, per poi scomparire quasi del tut-to dai cervelli dei politici durante il resto della vita politica di una città o di una na-zione.Diciamoci la verità, ormai credere alle pro-messe fatte in campagna elettorale è un po’ come credere a Babbo Natale, con la differenza che quest’ultimo, per mano di mamma e papà, spesso mantiene le sue promesse, lasciando veramente i suoi doni sotto l’albero.Quello che infastidisce, per noi che la-voriamo in quest’ambito, non è tanto la mole di scempiaggini che siamo ormai abituati ad ascoltare o leggere - ‘i giovani vogliono questo, o preferiscono quello’ -

è piuttosto notare come tutti i candidati diventino improvvisamente grandi esper-ti del mondo giovanile; quando in realtà hanno il timore anche solo di incontrarlo un adolescente.La domanda che sorge spontanea è: se a tutti i politici sta a cuore la sorte dei futu-ri aventi diritto al voto, perchè nessuno si interessa delle molte realtà che lavorano incessantemente, anche e soprattutto fuori dal periodo elettorale, giorno dopo giorno, per queste fasce d’età?Esistono poche ma valenti realtà che ope-rano sul territorio da anni, senza il minimo appoggio da parte dei suddetti aspiranti sindaci, consiglieri, assessori, monarchi, principesse, ecc; e che, anzi, devono spes-so penare anche solo per avere un appun-tamento con i politicanti di turno.Eppure modi semplici per fare bella figura ce ne sarebbero: si potrebbe cominciare con il chiamare a raccolta le associazioni che si prodigano a loro spese per dare davvero un futuro ai giovani; chiedere loro un’osservazione sul mondo giova-nile, perchè spesso ciò che appare non è ciò che è; aiutarle a svolgere meglio il loro lavoro, il che non significa dar loro uno sti-pendio fisso (che sarebbe comunque cosa buona e giusta, visto che per molti è un vero e proprio lavoro), ma almeno evitare

di prenderle per i fondelli elargendo fon-di pubblici ai ‘figli di’ che li usano per altri scopi, molto meno sociali.Spesso al danno si aggiunge anche la beffa; ci siam sentiti dire molte volte, in questa ed altre città, ‘presentateci il vostro progetto e vediamo che possiamo fare’, con il risultato di vedere il nostro progetto modificato nei piccoli dettagli ed affidato ad altre realtà: i ‘figli di’, di cui sopra.Personalmente abbiamo creato eventi e manifestazioni, da soli o con altri idealisti come noi, e l’unico supporto che abbiamo ricevuto è stato quello di pochi esponen-ti comunali, uomini coraggiosi che non trovate sui manifesti e che hanno tutto il nostro rispetto per il valore che danno alle idee, a volte contro i loro stessi interessi.Quindi, cosa ci aspettiamo da queste ele-zioni?Ci piacerebbe dire, supporto, sostegno e soprattutto valorizzazione del nostro la-voro;evitare che i vostri figli non diventino dei delinquenti ci sembra un buon modo per amare la città, ma saremo realisti: non ci aspettiamo nulla!Già chiedere che non ci mettiate i bastoni tra le ruote ci sembra fantascientifico.

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34 freebrindisi.it6 aprile 2012

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