Free Brindisi n.9 del 06.01.2012

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MAGAZINE SETTIMANALE FREE-PRESS anno 1 numero 9 6 Gen 2012 ATTUALITÀ E PROMOZIONE DELLA TERRA DI BRINDISI www.freebrindisi.it FOCUS DELL'EPIFANIA MITI E TRADIZIONI TERRA DI BRINDISI Speciale cicloturismo Ogni venerdì in edicola in abbinamento gratuito con il quotidiano "Senzacolonne", nel centro commerciale "Le Colonne" e nell'Aeroporto del Salento PUNTA IL TUO SMARTPHONE E VISITA IL NOSTRO SITO

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Free Brindisi Magazine

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ATTUALITà E PROMOZIONE DELLA TERRA DI BRINDISI

www.freebrindisi.it FOCUS dell'ePIFANIAMiti e tradizioni

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Tra i sapori e gli odori della campagna

l’antica Masseria Pisciani è tornata a

rivivere dai raccolti della spremitura delle sue olive.

Nasce così l’extravergine “l’Oro di Valesio”.

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Una singolare polemica ha riscaldato gli animi in Alto Adige all’ombra dei mercatini di Natale. Suedtiroler Freiheit, il partito della separatista Eva Klotz, ha etichettato come fascista la Befana. Secondo il movimento che si batte per il ritorno dell’Alto Adige all’Austria, quella del 6 gennaio sarebbe “una festa resa ufficiale nel Ventennio, del tutto estranea alle tradizioni sudtirolesi”. Quindi da abolire. Giudizi a parte, la particolare querelle politica ci ha offerto lo spunto per riflettere su questa antica ricorrenza in cui rivivono simbolicamente culti pagani, antiche consuetudini, magiche tradizioni precristiane. Chi è la Befana? L’enciclopedia Treccani ne dà la seguente definizione: è per il popolo un mitico personaggio in forma di orribile vecchia, che passa sulla terra dall’1 al 6 gennaio. Nell’ultima notte della sua dimora il mondo è pieno di prodigi: gli alberi si coprono di frutti, gli animali parlano, le acque dei fiumi e delle fonti si tramutano in oro. I bambini attendono regali; le fanciulle traggono al focolare gli oroscopi sulle future nozze, ponendo foglie di ulivo sulla cenere calda; ragazzi e adulti, in comitiva, vanno per il villaggio cantando...in alcuni luoghi si prepara con cenci e stoppa un fantoccio e lo si espone alle finestre...I contadini della Romagna toscana sono soliti invece portarlo in giro sopra un carretto, con urli e fischi, fino alla piazzetta del villaggio, ove accendono i falò destinati a bruciare la Befana...Gli studiosi vedono nel bruciamento del fantoccio (la Vecchia, la Befana, la Strega), che persiste un po’ da per tutto in Europa, la sopravvivenza periodica degli spiriti malefici, facendo risalire il mito della befana a tradizioni magiche precristiane. L’origine della festività si perde nella notte dei tempi e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani. Una vecchina con i capelli grigi arruffati coperti da un fazzoletto annodato sotto il mento o da un cappellaccio dalle larghe falde e dal lungo cono, un’ampia gonna scura rattoppata ai fianchi, sulle spalle uno scialle, ai piedi un paio di ciabatte consunte, la Befana appartiene alle figure folcloristiche, dispensatrici di doni. Caramelle, cioccolatini, mandarini, noci, frutta secca e piccoli regali per chi è stato buono, in caso contrario carbone. La domanda da fare, quindi, scrutando il cielo è solo una: in questo 2011 ormai alle spalle siamo stati buoni o cattivi?

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ATTUALITà - POLITICA - INCONTRI - BENESSERE - SPORT

FOCUS 10

EPIFANIA IN VERSILA DODICESIMA NOTTE

PEOPLE 18

LA BEFANA DEL S.A.R.

tErra di briNdiSi 20

Speciale CICLOTURISMO

WEEKENd CiNEMa 25aPPUNtaMENti 26iN EVidENZa 28

IN qUESTO NUMERO

1810

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Responsabile commercialeAlessandro Perchinenna

edizioneFree Salento srl

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Hanno collaborato Francesco Marchionna_Simone Aretano

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Crediti fotograficiDamiano Tasco_84° Centro CSAR Aeronautica Militare

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5freebrindisi.it6 gennaio 2012

Promuovi Punta della Contessail Comune di Brindisi - settore Ambiente, a seguito dei risultati positivi conseguiti a novembre con il Progetto “La Contessa tra storia, leggenda, natura e prodotti tipici”, organizzato dal gruppo Mòtumus e coordinato dal dott. Giovanni nardelli, promuove l’iniziativa “due per uno” progetto “Promuovi punta della contessa”. il Progetto ha preso il via ieri, 5 gennaio, con le visite guidate, a cura dello staff dell’Azienda La Terra del sale di Anna Argento, e si concluderà l’8 Gennaio con un ricco programma di attività gratuite che animerà il Parco naturale regionale “saline di Punta della Contessa”, dalle 10.00 alle 12.30. il Parco ha registrato nel Progetto di novembre una partecipazione massiccia e un vivo interesse per la riscoperta di questo angolo di Brindisi attraverso la musica, il teatro, e i prodotti tipici con una richiesta di partecipazione in crescita nel corso delle settimane, superando le possibilità di accoglienza. Le attuali strutture in loco e il rispetto dell’ecosistema che insiste nell’area impongono una razionalizzazione dei flussi di visitatori. infatti il prossimo 8 Gennaio si accoglieranno, nel corso della mattina, non più di 120 ospiti fino ad esaurimento delle prenotazioni. L’iniziativa è rivolta ancora una volta alle famiglie e a quanti vogliano vivere un’esperienza nella natura e nella cultura. La direzione artistica è affidata a Maurizio Ciccolella che riporterà in scena lo spettacolo “Mutanti eco storie di migrazioni”, realizzato con la collaborazione di salvatore Vetrugno, Alessandra Manti e di Alessandro Piva, vincitore del david di donatello. in scena per lo spettacolo gli alunni della scuola d’Arte drammatica della Puglia Talìa. sempre lo stesso giorno alle saline è di ritorno la Befana per i più piccoli ma anche per i più grandi con l’iniziativa “due per uno”. Chiunque può portare due regali di questo natale appena trascorso o che ha nel proprio cassetto da più tempo per trasformare in un regalo nuovo uno dei due e regalare l’altro ai più bisognosi della Caritas. Ad aprire la giornata ci sarà una visita guidata nel parco al costo simbolico di un euro a persona. Per aderire alle iniziative è attivo il numero 346 66 06 385 oppure si può inviare una mail a [email protected]

Fondi Per l’integrazione sColastiCaLa Giunta Provinciale ha deliberato uno stanziamento di ulteriori 93.000 euro per interventi collegati all’integrazione scolastica, che vanno ad aggiungersi ai 140.000 euro già resi disponibili in precedenza. È stato inoltre approvato lo schema di un Protocollo di intesa tra la Provincia di Brindisi e la Cittadella della ricerca per fornire assistenza a sei studenti universitari che frequentano la sede universitaria brindisina.“L’intervento per l’integrazione scolastica - afferma l’Assessore alle Politiche sociali Francesco Mingolla - ci consente di stabilizzare il servizio per l’anno scolastico 2011/2012 e conferma una precisa volontà della Provincia di Brindisi di andare incontro alle esigenze dei disabili attraverso l’impiego di ogni risorsa disponibile”.

ProvinCia: PubbliCato bando Per Contributi Per imPianti sPortivi è stato pubblicato sul sito della provincia di Brindisi, all’indirizzo www.provincia.brindisi.it, il bando pubblico per l’accesso ai contributi regionali in materia di impiantistica sportiva. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 31 gennaio 2012, alla Provincia di Brindisi - Settore Sport - Turismo. Piazza Santa Teresa n. 2 – 72100 Brindisi. I beneficiari dei contributi regionali sono Enti locali, enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, società ed associa-zioni sportive dilettantistiche, associazioni di volontariato, parrocchie ed altri enti ecclesiastici ed enti morali che perseguono finalità educative, ricreative e sportive. Tra le azioni ammissibili a finanziamento la realizzazione di interventi di sistemazione in aree verdi e spazi urbani com-presa l’installazione di attrezzature sportive e la realizzazione di spazi attrezzati per le attività motorie e sportive all’aperto. Saranno ammessi a contributo esclusivamente interventi che pre-vedono un costo complessivo uguale o superiore a 30mila euro.

Caro Babbo Natale, anche questo 2011 se ne è andato in soffitta senza che per i cittadini di Brindisi le cose siano mi-gliorate dal punto di vista ambientale, anzi. Nel polo energetico di Brindisi la Centrale ENEL di Cerano è al primo posto in Italia per l’emissione di 13 mi-lioni di tonnellate di CO2 (dati 2009) abbondantemente superiori alla quota stabilita dalla Direttiva Europea am-montante a 10,4 milioni di tonnellate. A questi dati vanno aggiunte le emis-sioni della stessa Edipower...

P.S. Per il 6 Gennaio cerca di convince-re la tua collega “LA BEFANA” a non mettere carbone nelle calze dei bambi-ni perchè quello che ci “regala” l’ENEL basta e avanza per tutti. 

Brindisini notiLa pubblicazione della prima monografia su Edgardo Simone a cura del professor Massimo Guastella rispolvera memorie vecchie ma mai sopite. Tanti e forse poco conosciuti i brindisini che negli U.S.A. hanno trovato gloria e fama. Allora spazio, per una volta, all’orgoglio brindisino.

FraNCESCO GUadaLUPi "MOViMENtO NO aL CarbONE"

letterina

NEWSWEEkil PUNTO Di ViSTA

il PROSSiMO NUMERO

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Un voto alla qUalità della vita a Brindisi

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Parte dal Perrino l’indagine ConosCitiva sulla qualità del servizioAll’interno del processo di trasformazione del Sistema Sanitario la valutazione della qualità e la necessità di garantire offerte sempre più aderenti ai bisogni rappresentati dagli utenti, determinano il ricorso a strategie finalizzate a misurare e migliorare la qualità. In questo contesto, la Struttura di Informazione e Comunicazione Istituzionale della ASL BR dal mese di Gennaio 2012 avvierà una indagine conoscitiva sulla qualità percepita dai pazienti durante il ricovero ospedaliero. Destinatari sono i pazienti dimessi presso le Unità Operative di degenza dei presidi ospedalieri aziendali, mentre la metodologia scelta per la fase empirica ha come strumento di rilevazione l’intervista telefonica. Si partirà dall’ospedale A. Perrino di Brindisi dove, il personale addetto all’esecuzione del monitoraggio, si preoccuperà di individuare i recapiti telefonici dei pazienti dimessi da ogni reparto mediante una consultazione autorizzata delle cartelle cliniche, per provvedere successivamente a contattare i destinatari della rilevazione.Il questionario che sarà somministrato permetterà all’utente di esprimere, in maniera del tutto anonima, un giudizio sulle prestazioni ricevute durante il ricovero, sulla professionalità dimostrata dagli operatori e la loro capacità relazionale e isul confort alberghiero. Gli utenti intervistati avranno anche la possibilità, di esprimere osservazioni proprie e suggerimenti. Il report finale della elaborazione dei dati relativi all’indagine conoscitiva sarà presentato al pubblico in sede di Conferenza dei Servizi della ASL BR.

dalla regione 50mila euro Per il torneo rioni di oria“In sede di discussione della manovra di bilancio 2012 della Regione Puglia - scrivono in una nota ufficiale i consiglieri regionali Michele Mazzarano e Pino Romano - abbiamo inteso proporre un emendamento, votato favorevolmente in aula, sulla istituzione di un apposito capitolo per destinare un contributo di euro 100.000, parimenti ripartito, a sostegno della organizzazione del “Carnevale di Massafra” e del “Torneo dei Rioni di Oria”. Si tratta di uno straordinario stimolo volto alla valorizzazione di due manifestazioni di rilevante valore culturale e dalle solide tradizioni, perché si tramandano da decenni. La nostra regione è terra di attrazione turistica in quanto è da molti anni in grado di fare della cultura un originale veicolo di crescita e di progresso. Del resto, in un momento di forti ristrettezze finanziare dei Comuni, la Regione Puglia conferma la sua attenzione verso manifestazioni ed eventi che, nel corso degli anni, hanno rappresentato eccezionali strumenti di marketing territoriale indirizzati allo sviluppo economico, culturale e civico della nostra terra”.

Finanziato Potenziamento dell’imPianto di aFFinamento delle aCque reFlueIl sindaco di Fasano Lello Di Bari ha firmato, nella sede del capoluogo regionale del Servizio tutela delle acque, il disciplinare per l’ammissione a finanziamento del pro-getto di potenziamento dell’impianto di affinamento delle acque reflue (ubicato a Forcatella) per il loro riutilizzo in agricoltura. Il progetto rielaborato da Nicola Am-mirabile, responsabile comunale del settore Servizi ambientali, con il supporto dei progettisti dell’impianto attualmente esistente e della società che gestisce l’impian-to prevede due lotti d’intervento. Il Comune di Fasano ha ottenuto il “sì” alla realizza-zione (nell’ambito dei fondi comunitari Fers) del primo lotto, ossia del laghetto, della linea di estrazione fanghi e fitodisidratazione degli stessi fanghi, del potenziamento tecnologico dell’affinamento delle acque reflue, della costruzione dei reattori (ma-nufatti che consentono il processo di affinamento). Il finanziamento concesso dalla Regione per la realizzazione delle opere previste è di 4 milioni e 452.255,63 euro. “La nostra proposta progettuale ha ricevuto l’ok dalla Regione Puglia e personalmente ho sottoscritto l’atto col quale si formalizza l’accordo - spiega Di Bari - In questo modo, e dopo aver esperito tutta la parte burocratica, Fasano si ritroverà con un impianto più grande di quello attuale e capace di servire un maggior numero di agricoltori per l’irrigazione dei loro fondi. L’agricoltura, insomma, ne trarrà giovamento e questo a tutto vantaggio di una delle categorie economiche storiche del nostro territorio, i nostri agricoltori che, se lo vorranno, potranno convenzionarsi per consentire l’irrigazione dei propri campi coltivati con le acque reflue affinate e adatte, quindi, allo scopo. Il potenziamento dell’impianto consentirà, peraltro, di evitare lo scarico a mare, sotto-costa, dei reflui depurati rivenienti dall’impianto di trattamento dei reflui urbani e, dunque, fare salva la balneazione in tutto quel tratto di costa nell’estate del 2012. Con un solo progetto veniamo incontro alle esigenze sia del settore dell’agricoltura che di quello del turismo. Allo stato attuale il nostro settore Lavori pubblici sta procedendo alle fasi di esproprio del suolo sul quale realizzeremo il potenziamento dell’impianto già esistente, dopodiché verrà attivata la procedura per l’indizione della gara d’appalto. Ipotizziamo che l’attività procedurale si concluderà con l’emissione del bando di gare entro febbraio, così da far iniziare i lavori previsti entro aprile prossimo”.

enel brindisi – ginova sCaFatiDOmENICA 8 gENNAIO ORE 18,15PalaPentassuglia – Brindisi

La quindicesima giornata di Legadue vede l'Enel Basket Brindisi impegnata in casa contro la Ginova Scafati, compagine salernitana vicina di classifica. Dopo il turno di riposo e la pausa natalizia, i ragazzi di coach Bucchi sono stati impegnati in una gara amichevole contro la Sigma Barcellona sul campo neutro di Rende, Cosenza, terminata con il risultato di 72-55 per i biancoazzurri. Simoncelli e Poletti hanno registrato dei problemi muscolari.Subito prima della Befana, il 5 gennaio, l'Enel ha calcato il parquet di Bologna per affrontare un roster fortificato dall'acquisto di Robert Hite. Al momento in cui si scrive non è possibile analizzare la gara in questione. Per questo, ci limitiamo ad augurare alla squadra un 2012 ricco di soddisfazioni.Pensiamo dunque al match contro la Ginova Scafati. Scafati invece si sta dimostrando una buona squadra, capace di mettere in difficoltà team altrettanto validi quali Barcellona e Verona. Qualche scivolone c'è stato – vedi la sconfitta subita contro Ostuni – ma c'è stata anche una progressione che ha visto Scafati lottare contro le teste di serie di Legadue, Pistoia e Brescia. Per questo, non sarà un incontro per niente semplice per l'Enel, ma a questo, ormai, ci abbiamo fatto l'abitudine.

Città di brindisi - Fortis traniDOmENICA 8 gENNAIO ORE 14,30Stadio Comunale Franco Fanuzzi – Brindisi

Riprende il cammino del Città di Brindisi dopo la sosta per le festività natalizie. Il campionato scollina dopo un girone di andata che ha visto la formazione biancoazzurra alternare momenti buoni ad altri da dimenticare, compresa una crisi societaria oggi completamente superata. La società di via Brin è intervenuta con decisione sul mercato ricostruendo la squadra nell’ottica mal dissimulata di accorciare, se non azzerare, il ritardo di otto punti che dividono i brindisini dalla vetta della classifica. Le prossime quattro gare diranno la verità sulla forza del nuovo organico a disposizione del tecnico Maiuri, che ha ridisegnato tutti i reparti lavorando a contatto di gomito con il direttore sportivo Alessandro De Solda. In difesa sono arrivati il centrale Claudio Miale e gli esterni under, entrambi classe ’92, Diego Centanni e Roberto Masullo. A centrocampo si è aggiunto Claudio Zaminga, giocatore votato all’interdizione sulla linea mediana, nella prima parte della stagione in forza alla Virtus Casarano, mentre l’attacco ha visto gli arrivi di Vincenzo Corvino, interessantissimo attaccante del ’91 liberato dal Nardò, di Stefano Morello, giunto dagli azzurrostellati della Paganese, e di Vincenzo Chianese, la punta di diamante con un passato da copertina nei professionisti che approda in riva all’Adriatico per spingere il Città di Brindisi al salto di qualità. De Solda è sulle tracce di un secondo portiere, con il quale l’assetto di squadra dovrebbe essere completato. Un corredo tecnicamente rilevante che quota le ambizioni della compagine brindisina tra le più forti del raggruppamento. La società è stata particolarmente attiva anche nei movimenti in uscita con le partenze dei giocatori D’Amblè, Prisco, Di Gregorio, D’Amanzo, Stabile, Dell’Anna, Novembre, Ganci, Ujkani, Rea, Cosi e Spagnolo. Una vera e propria rifondazione tecnica che ripropone un Brindisi profondamente rinnovato ai nastri di partenza del girone di ritorno. Si ricomincia con la Fortis Trani dell’ex Franco Dellisanti, battuta sonoramente all’andata con reti di Mignogna, Kettlun e Galetti, mentre al Tursi sarà servito l’incrocio thrilling tra Martina e Ischia. Il 15 gennaio l’undici di Maiuri sarà ospite della Sarnese al “Felice Squitieri” e sette giorni più tardi riceverà la capolista Ischia nel tentativo di prendere la scia del treno di testa. Gennaio saluterà i giorni della merla e il Città di Brindisi completerà il mese con la trasferta a Matera in casa dell’Irsinese per un impegno decisamente alla portata di Taurino e compagni. Tra gare dirette e concomitanze sulle piazze più accreditate del girone, il Città di Brindisi può ritrovarsi a stretto giro a ridosso delle posizioni di comando, se si considera anche che tra gli avversari che precedono, il Nardò, svuotato dal recente tracollo societario, cederà il passo molto presto. Dunque, un mese campale, sicuramente il più “caldo” di tutto il girone di ritorno, che metterà alla prova i correttivi voluti dalla dirigenza e perfezionati dalla nuova regia tecnica.

bASkET

CALCIO

6 freebrindisi.it6 gennaio 2012

NEWS WEEkNEWS WEEk

COmUNICATI

auguri di buon anno settore giovanile 2011-2012

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CybERCITTADINO

bENESSERETablets ed e-readers promettono di chiudere l’era dei libri di carta e inchiostro e di trasformare il modo in cui la gente sfoglia le riviste, legge le notizie o si immerge nella lettura di un romanzo. Nel 2011 gli e-book hanno costituito il 2,9% delle vendite di libri in tutto il mondo, ma con buona probabilità vi sarà un aumento fino al 12,7% entro il 2015.Per leggere un e-book occorre un dispositivo chiamato e-reader, capace di visualizzare e archiviare libri in formato elettronico. Anche se gli e-book si possono leggere con tablet come l’iPad, per ottenere una visualizzazione molto simile a quella dei libri in carta e inchiostro è consigliabile un e-book reader dedicato appositamente alla lettura. È il display a determinare la differenza, che nel caso di un e-reader si basa sulla tecnologia E-Ink (inchiostro elettronico), che non utilizza la retroilluminazione ma simula l’effetto della carta stampata. I vantaggi principali di un e-book derivano dalle ridotte dimensioni del dispositivo che per converso permette di immagazzinare in memoria più di 2500 titoli, in pratica un’intera biblioteca. Vi sono poi quelli legati al ridotto consumo energetico e alla possibilità di leggere anche sotto la luce diretta del sole senza affaticare la vista. Con il sommario interattivo è possibile selezionare facilmente il capitolo di interesse, ricercare velocemente una frase o il significato di una parola sconosciuta attraverso il dizionario integrato. Si possono inserire segnalibri, note e sottolineature. Insomma niente di diverso, rispetto ai libri tradizionali, anzi di sicuro qualche facilitazione in più tra cui la possibilità di ingrandire la dimensione del carattere e di ruotare lo schermo in orizzontale per avere una maggiore area di lettura. Si può persino convertire il testo in audio e farselo leggere comodamente dalla voce del text-to-speech.Gli e-book reader anche se non hanno tutte le funzioni dei tablet e degli smartphones consentono comunque il collegamento a internet tramite Wi-Fi o 3G, ciò risulta di particolare utilità se si intende acquistare un e-book direttamente online da uno store dedicato. Pensate a quanto sia facile e comodo poter acquistare il vostro libro preferito in qualsiasi posto vi troviate senza dovervi recare fisicamente in libreria.Un discorso a parte merita il formato digitale dell’e-book , riguardo al quale però, gli editori non sono ancora giunti ad accordi definitivi sullo standard da utilizzare, infatti in fase di acquisto è opportuno assicurarsi di quali estensioni sia in grado di leggere il proprio lettore. Il formato ePub è quello che sembra si diffonderà più rapidamente e maggiormente, la sua struttura è molto simile a quella di una pagina web che ha la capacità di adattarsi facilmente al display degli e-reader. C’è poi il formato mobi utilizzato dal Kindle, il dispositivo prodotto da Amazon e che attualmente risulta quello con maggiore soddisfazione da parte degli utenti, probabilmente anche per il suo prezzo contenuto rispetto agli altri. Secondo un’indagine svolta da Altroconsumo, la ragione principale che spinge ad acquistare un e-reader è la praticità del supporto rispetto al libro tradizionale: il 73% degli intervistati pensa di mettere in garage tomi e volumi, poi c’è la curiosità (8%), il voler tenersi al passo con la tecnologia (5%), il divertimento (3%) e il lavoro (3%). Mentre in tutti i paesi dell’inchiesta il modello più diffuso è l’Amazon Kindle 2 (15%), seguito dal modello precedente (11%), in Italia le cose cambiano. Nel nostro paese più del 14% degli intervistati possiede la versione Touch del Sony Reader, il 10% quella normale. Il Kindle è quarto, il Kindle 2 quinto dietro all’Asus eReader.

Fenomeno e-booK: Come Cambia la lettura Con i libri di PlastiCa

7freebrindisi.it6 gennaio 2012

SEGNALATECI IL VOSTRO VIDEO PREFERITO

“non c’è futuro per l’italia senza rigenerazione della politica e della fiducia nella politica”.

a cura di Simone Aretano

nessun divieto nella Calza sì alla moderazione Sono gli specialisti, pediatri e dentisti, a sostenerlo. Basta osservare qualche regola di buonsenso per evitare mal di pancia e futuri danni ai denti. A partire dalla scelta dei dolciumi privilegiando, secondo i pediatri, le caramelle (anche senza zucchero) invece della cioccolata e non dimenticando, spiegano i dentisti, un pacchetto di chewing gum, sempre sugar free, per lavar via lo zucchero dai denti, se manca lo spazzolino. “L’arrivo della Befana - spiega il presidente della Federazione dei medici pediatri (Fimp) - è una festa per i bambini che non va guastata con troppe regole e divieti. I limiti sono quelli del buon senso. Le caramelle, non fanno male. E per un giorno possono essere permesse anche ai piccoli in sovrappeso, magari scegliendo quelle senza zucchero”. da limitare è invece la cioccolata. “Meglio metterne meno nella calza - aggiunge il pediatra - perché può scatenare, soprattutto dopo un periodo natalizio in cui già si è ecceduto con l’alimentazione, crisi ipoacetonemiche, sintomo di un alterato metabolismo degli acidi grassi dovuto a eccesso di grassi”. Il consiglio ai genitori è di riservare spazi durante la giornata per il consumo dei doni della Befana, evitando di far smangiucchiare continuamente dolciumi.

(Fonte: LifeStyle)

stare seduti Fa aumentare il lato bDurante le feste, abbiamo trascorso molto tempo a tavola con amici e parenti. Attenzione però, perché un gruppo di ricercatori israeliani della Tel Aviv University annuncia che stare seduti aumenta il rischio di vedersi ingrossare il sedere. Lo riporta uno studio pubblicato sull’American Journal of Physiology - Cell Physiology, da cui emerge che la pressione esercitata sul lato B nello stare in posizione seduta o sdraiata favorisce la produzione di grasso fino al 50% in più. Secondo gli studiosi, questo accade perché i preadipociti  - ovvero i precursori degli adipociti, le cellule di grasso - si trasformano in cellule adipose e producono più grasso del normale quando sono soggetti a lunghi periodi di carichi meccanici come, ad esempio, il peso che si esercita sulle natiche quando ci si siede o ci si sdraia. I ricercatori hanno prima trattato in laboratorio un gruppo di preadipociti con glucosio e insulina  in modo da trasformarli in adipociti. Hanno poi notato la produzione, da parte loro, di grasso sotto forma di piccole gocce. Una parte degli adipociti è quindi stata sottoposta a pressioni meccaniche: i ricercatori hanno così notato che, dopo due settimane, le  goccioline di grasso  prodotte erano molte di più e più grandi di quelle rilasciate dagli adipociti del gruppo di controllo che non erano stati sottoposti ad alcuna pressione.

(Fonte: CureNaturali)

Frutti antiossidanti: la ClassiFiCaUna mela al giorno toglierà anche il medico di torno - come recita il proverbio - ma non è tanto antiossidante quanto la  guava, il ‘superfrutto’ proveniente dall’America Centrale. A sostenerlo, i ricercatori del National Institute of Nutrition di Hyderabad, in India, che hanno stilato una vera e propria classifica dei frutti antiossidanti, mettendo al primo posto proprio la guava. A seguire, nell’ordine, le prugne e il mango. Lo studio è stato pubblicato su Food Research International.Gli antiossidanti, spiegano i ricercatori, sono principi attivi naturalmente presenti in alimenti come frutta e verdura e proteggono dai danni provocati alle cellule dell’organismo umano dallo stress ossidativo, responsabile delle  rughe  sulla pelle e dell’aumento del rischio di sviluppare tumori. Il melograno si difende con i suoi 135 mg di antiossidanti per 100g di polpa, mentre le mele  contengono solo il 25% degli antiossidanti della guava e le banane arrivano appena a 30 mg. La papaya si ferma a 60 mg e l’uva contiene il triplo degli antiossidanti rispetto alle arance.

(Fonte: CureNaturali)

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8 freebrindisi.it6 gennaio 2012

RICORRE QUEST’ANNOGli anniversari del 2012

1912 – Centesimo anniversarioIl Titanic, transatlantico britannico, affonda scomparendo tra le gelide acque oceaniche, portando con sé 1523 persone. Un evento impressionante per l’opinione pubblica di quegli anni, tanto da suggerire la convocazione della prima conferenza in materia di sicurezza della vita umana in mare. L’Italia, già impegnata nella Guerra di Libia, introduce il suffragio universale per tutti i cittadini maschi di età superiore ai trent’anni. In Germania, i socialisti ottengono un’impressionante vittoria elettorale.

1922 - Novantesimo anniversarioStalin diventa segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Primo utilizzo dell’insulina per trattare il diabete in un paziente umano. I fascisti marciano su Roma. Due giorni dopo, Benito Mussolini riceve dal re Vittorio Emanuele III l’incarico di formare il nuovo governo. Nasce l’URSS, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Howard Carter scopre la tomba del faraone Tutankhamon.

1932 - Ottantesimo anniversarioLa conferenza di Losanna stabilisce che Germania debba pagare per le riparazioni di guerra. Il Partito Nazista ottiene alle elezioni la maggioranza relativa. Gandhi inizia lo sciopero della fame. Roosevelt alla Casa Bianca. Viene pubblicato il primo numero de ‘La Settimana Enigmistica’.

1942 - Settantesimo anniversarioAlla Conferenza di Wannsee di Berlino viene predisposta la soluzione finale della questione ebraica. Il Giappone invade e attacca diversi stati. Gli Stati Uniti rispondono. Inizia il ventunesimo anno dell’era fascista, il settimo dopo la proclamazione dell’Impero, il terzo dopo l’entrata in guerra. Il  25 luglio si ha la fine della cronologia fascista ufficiale, che continuerà invece nella Repubblica Sociale Italiana, senza essere mai riconosciuta, fino alla primavera del 1945.

1952 - Sessantesimo anniversarioElisabetta II succede al padre Giorgio VI come sovrano del Regno Unito. Iniziano le trasmissioni RAI. Il Santo Uffizio mette all’indice dei libri proibito la produzione di Alberto Moravia. Eisenhower è Presidente degli Stati Uniti. Truman decreta la creazione della NSA, l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale. Il Grande Smog di Londra uccide 12mila persone. Viene lanciata sul mercato la Gibson Les Paul.

1962 - Cinquantesimo anniversarioPapa Giovanni XXIII scomunica Fidel Castro. Frank Morris, John Anglin e Clarence Anglin evadono da Alcatraz. Dichiarati affogati, in realtà i corpi non vengono mai rinvenuti. Muore Marilyn Monroe per una presunta overdose. Esce il primo singolo a 45 giri dei Beatles. Si apre a Roma il Concilio Ecumenico Vaticano II. A Cuba, scoppia la crisi dei missili. Precipita l’aereo di Enrico Mattei. Esce Diabolik in edicola.

1972 – Quarantesimo anniversarioBill Gates fonda la Traf-O-Data, azienda che si trasformerà nella Microsoft. 13 le vittime del Bloody Sunday nord irlandese. Formazione del primo governo Andreotti. Nixon si reca in Cina in visita ufficiale. Si apre il processo per la strage di Piazza Fontana. L'Apollo 16 ammara nell’Oceano Pacifico. Secondo governo Andreotti. Vengono scoperti i Bronzi di Riace. La 126 soppianta la Fiat 500. Disastro aereo delle Ande. Nixon è presidente degli Stati Uniti per la seconda volta. Con un decreto legge gli stipendi del Presidente del Consiglio, dei Ministri e dei sottosegretari, vengono più che raddoppiati.

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Francesco Marchionna

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1982 – trentesimo anniversarioL’esercito argentino occupa le isole Falkland. Ad Erlanfen, Germania Ovest, nasce il primo bambino in provetta. Muore Gilles Villeneuve, pilota Ferrari. Israele invade il Libano. A Londra viene ritrovato il cadavere di Roberto Calvi, il ‘banchiere di Dio’. L’Italia batte la Germania Ovest per 3 a 1 e vince il Mondiale di Spagna. Muore Carlo Alberto Dalla Chiesa. Viene introdotto il reato di ‘associazione per delinquere di stampo mafioso’. Licio Gelli, capo della loggia massonica P2, viene arrestato. Muore Grace Kelly. Esce ‘Thriller’ di Michael Jackson. Nascono Italia1 e Rete4.

1992 – Ventesimo anniversarioCon l’arresto di Mario Chiesa ha inizio Tangentopoli. In USA, scoppia il caso Rodney King. Muore Giovanni Falcone, sua moglie e tre agenti di scorta nella Strage di Capaci. Oscar Luigi Scalfaro diviene Presidente della Repubblica. Muore il giudice Paolo Borsellino nella Strage di via D’Amelio. Sinead O’Connor stappa una foto del Papa in diretta tv. Bill Clinton alla Casa Bianca. Partono i TG sulle reti Fininvest. Mentana dirige il TG5, Fede Studio Aperto.

2002 – decimo anniversarioEntra in circolazione l’Euro. L’Argentina annuncia il default verso i suoi creditori. Si apre la questione umanitaria sui detenuti afghani a Guantanamo. Finisce la guerra civile in Sierra Leone, costata 50mila morti. Ha inizio il processo all’ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic. Riapre il traforo del Monte Bianco. Marco Biagi viene assassinato a Bologna. La Philip Morris è condannata a pagare 145 milioni di dollari alla vedova di un fumatore morto di cancro.

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Epifania in vErsi "La Befana" di Giovanni Pascoli

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Viene viene la Befana vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! La circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e la neve è il suo mantello ed il gelo il suo pannello ed il vento la sua voce. Ha le mani al petto in croce. e s’accosta piano piano alla villa, al casolare, a guardare, ad ascoltare or più presso or più lontano. Piano piano, piano piano. Che c’è dentro questa villa? Uno stropiccìo leggero. Tutto è cheto, tutto è nero. Un lumino passa e brilla. Che c’è dentro questa villa? Guarda e guarda...tre lettini con tre bimbi a nanna, buoni.

guarda e guarda...ai capitoni c’è tre calze lunghe e fini. Oh! tre calze e tre lettini. Il lumino brilla e scende, e ne scricchiolan le scale; il lumino brilla e sale, e ne palpitan le tende. Chi mai sale? Chi mai scende? Co’ suoi doni mamma è scesa, sale con il suo sorriso. Il lumino le arde in viso come lampada di chiesa. Co’ suoi doni mamma è scesa. La Befana alla finestra sente e vede, e s’allontana. Passa con la tramontana, passa per la via maestra, trema ogni uscio, ogni finestra. e che c’è nel casolare? Un sospiro lungo e fioco. Qualche lucciola di fuoco brilla ancor nel focolare. Ma che c’è nel casolare?

Guarda e guarda... tre strapunti con tre bimbi a nanna, buoni.

Tra la cenere e i carboni c’è tre zoccoli consunti. Oh! tre scarpe e tre strapunti... e la mamma veglia e fila sospirando e singhiozzando, e rimira a quando a quando oh! quei tre zoccoli in fila... Veglia e piange, piange e fila. La Befana vede e sente; fugge al monte, ch’è l’aurora. Quella mamma piange ancora su quei bimbi senza niente. La Befana vede e sente. La Befana sta sul monte. Ciò che vede è ciò che vide: c’è chi piange e c’è chi ride; essa ha nuvoli alla fronte, mentre sta sull’aspro monte.

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Francesco MarchionnaFOCUS dElla SEttimaNa

LA NOTTE dell’Epifania è detta anche la ‘dodicesima notte’, in quanto ricorre dodici giorni dopo la notte di Natale, concludendo il periodo di passaggio dal vecchio anno al nuovo. Rappresenta dunque una sorta di capodanno e, come

ogni inizio di anno, è colmo di fascino e magia.Un’antica credenza popolare riporta che, nella notte dell’Epifania, gli animali siano in grado di parlare. Ma si credeva anche che i morti s’incarnassero negli animali da stalla, i quali acquisivano in quelle ore capacità divinatorie, come indovini erano proprio i Tre Magi. Anticamente, la dodicesima notte dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. I Romani credevano che in queste dodici notti, figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. Alcuni credevano fosse Diana a guidarle, altri Satia o Abundia. Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l’anno, appariva di notte sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta a essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova. Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante l’anno successivo.Fu la Chiesa a condannare con estremo rigore queste credenze, definendole ‘frutto di influenze sataniche’. E da qui si creò una reinterpretazione di tali culti, che diede origine a diverse personificazioni che, nel Medioevo, sfociarono nella nostra visione della Befana, il cui aspetto, benché benevolo, è chiaramente imparentato con la personificazione della strega.

Ma l’aspetto da vecchia viene anche visto quale raffigurazione dell’anno vecchio. Quando questo si conclude, lo si può bruciare così come accadeva in molti paesi europei, dove esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all’inizio dell’anno.Secondo una delle versioni ‘cristianizzate’ della Befana, i  re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo più a trovare la strada, si fermarono a chiedere informazioni a una signora anziana del posto. Malgrado le loro insistenze, affinché seguisse loro per far visita al piccolo, la donna non volle uscire di casa per accompagnarli. Ma solo in seguito, pentitasi di non essere andata con i Magi, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Casa per casa, la vecchia donava dolciumi ai bambini che trovava lungo il cammino, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.Fu durante il Fascismo che la figura della Befana assunse un carattere univoco e nazionale, che non ritroviamo in altri paesi del mondo. Durante il Ventennio, le istituzioni e i datori di lavoro donavano pacchi contenenti generi di prima necessità e giocattoli, vista la grande povertà delle masse. Oggi si è persa quest’abitudine e la Befana è diventata una figura legata a quella di Babbo Natale. L’iconografia è fissa: gonnellone scuro e ampio, grembiule con le tasche, scialle, fazzoletto o cappellaccio in testa e un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate e da una scopa volante. La tradizione, si sa, vuole che porti dolcetti e caramelle ai bambini buoni e carbone a quelli che hanno fatto molti capricci. Ma se così fosse, saremmo tutti buoni...

MITI E TRAdIzIONI SUllA BEfANA

lA dOdICESIMA NOTTE

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Miti e tradizioni sulla Befana Francesco Marchionna

I NOSTRI BAMBINI, e non solo i bambini, attendono con ansia l’arrivo della vecchietta sulla scopa con il suo carico di dolciumi per i più buoni e di carbone per i cattivi. E i bambini di altri paesi? Non tutti conoscono la Befana, perché

dalle loro parti la Befana non vola. I cieli di molti paesi europei sono infatti off-limits per la scopa volante. E non sempre il 6 gennaio è un giorno festivo.In Francia, è tradizione rimboccarsi le maniche per preparare il dolce tradizionale del 6 gennaio, la ‘gallette des rois’, una torta o una crostata al cui interno non può mancare una fava che servirà a proclamare il Re o la Regina delle feste dell’anno appena iniziato. La Francia dunque non festeggia la Befana, ma i Re. Una tradizione simile la si trova nella  penisola iberica, in particolar modo in  Spagna, dove a portare i doni non sempre è la Befana, ma alle volte sono un gruppetto di Re. Per loro, c’è l’usanza di lasciare davanti alla porta di casa del cibo, una scarpa e un bicchiere d’acqua per dissetare i loro cammelli. Veri e propri cortei in ogni città e paesino si riversano per le strade ogni anno, rappresentando  l’arrivo dei Re su carri  riccamente decorati, tra l’accoglienza della folla in festa. Anche in Germania  i tre portatori di doni vengono accolti con diversi omaggi, mentre preti e chierichetti bussano alle porte di ogni abitazione per chiedere donazioni, cantando canzoni sacre. In romania e in Ungheria sono i bambini i protagonisti assoluti della giornata. Casa per casa, i bambini raccontano storie e racconti tradizionali a chiunque li accolga, riproponendo in versione natalizia un’usanza che strizza l’occhio a quella americana di Halloween.Agli islandesi piace invece complicarsi la vita. La Befana qui non

c’è. Al suo posto lavora l’ultimo dei tredici Babbo Natale islandesi. I festeggiamenti natalizi islandesi prevedono infatti l’arrivo di un Babbo Natale al giorno, dall’11 al 25 dicembre. Così come sono venuti, sempre uno per volta, se ne vanno. L’ultimo Babbo Natale lascia dunque l’islanda proprio il giorno dell’Epifania durante una fiaccolata che termina di solito con fuochi d’artificio, a cui vengono invitati il re e la regina degli elfi. Nemmeno in Finlandia, patria di Babbo Natale, la Befana esiste. Dispiace per coloro che li credono marito e moglie. Qui il 6 gennaio, chiamato ‘Loppiainen’, ultimo giorno di Natale, le famiglie si riuniscono per riporre gli addobbi natalizi. La chiesa ortodossa, in russia, celebra invece il Natale il 6 gennaio. Secondo la leggenda, i regali vengono portati da Padre Gelo accompagnato da Babuschka, una simpatica vecchietta in stile Befana. A ben pensarci, è strano che un paese come il nostro contempli la figura ‘commerciale’ della Befana a discapito di quella ‘cattolica’ dei Rei Magi, come accade invece in Spagna e Portogallo, o di altre figure della tradizione popolare contadina.

BEfANA WORldWIdELE CELEBRAZIONI DEL 6 GENNAIO NEL MONDO

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A BRINDISI, nella suggestiva cornice del porto interno, si svolge ogni 6 gennaio un rito che travalica la sfera religiosa per essere anello di congiunzione tra due diverse culture. Fedeli Ortodossi e Fedeli Cattolici si incontrano per la Grande Festa delle Luci,

l’Epifania. Le celebrazioni iniziano alle 10 in punto. Nella piccola chiesa in via Indipendenza dedicata a San Nicola, la locale comunità ortodossa si ritrova per assistere alla Divina Liturgia e all’Aghiasmòs, la Benedizione delle Acque in Chiesa. Alle 11:30, in processione, i fedeli raggiungono il Porto interno dove l’archimandrita arsenios affiancato dall’arcivescovo di brindisi-Ostuni, Monsignor rocco talucci, officia la Solenne Benedizione delle Acque del Porto, con l’immersione in mare e il recupero (per tre volte) della Croce. Un rito che richiama le antiche tradizioni ortodosse ma che diventa momento di incontro e condivisione nel nome della comune appartenenza cristiana. Perchè a Brindisi ortodossi e cattolici condividono, da quasi un decennio, un cammino comune. Simbolo palpabile di avvicinamento e dialogo è proprio la benedizione delle acque del porto istituita nel 2002 dall’allora parroco ortodosso a Brindisi Geòrgios Dellas e don Sergio Vergari, incaricato speciale del vescovo di Brindisi per le questioni religiose. Una cerimonia particolarmente sentita dalla comunità greca, ma anche da chi ortodosso non è. Ogni anno una piccola folla di brindisini si ritrova su Viale Regina Margherita per assistere all’evento che vede la collaborazione della Rete delle Comunità Elleniche in Puglia (Comunità di Brindisi, di Bari, Foggia, Lecce e Taranto) e gode del patrocinato morale del Comune di Brindisi e del Consolato di Grecia. Significativa a ogni edizione, la rappresentanza delle Istituzioni cittadine a sottolineare la solennità della celebrazione e insieme la vocazione del capoluogo a essere fermo punto di riferimento per l’ecumenismo attivo tra cristiani. Che brindisi sia dichiarata ufficialmente Città internazionale per il dialogo di base iter-religioso tra cattolici e ortodossi è quanto propone da tempo Ioannis Davilis, Presidente della Comunità Ellenica di Brindisi, Lecce e Taranto e Coordinatore Regionale della Rete delle Comunità Elleniche in Puglia. L’approvazione istituzionale rappresenterebbe solo l’ufficializzazione di quella che, da anni, è una realtà. A unire cattolici e ortodossi è un destino comune che condividono consapevolmente (o inconsapevolmente) da più di 4.000 anni. Lo sanno bene i capi religiosi. La visita del patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeno I in Vaticano nel 2008 in occasione della ricorrenza cristiana della festa dei Santi Pietro e Paolo, il caloroso saluto rivolto da Papa Benedetto XVI al Metropolita Gennadios, Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta ed Esarca per l’Europa Meridionale, durante la solenne liturgia a Sant’Apollinare in occasione della venuta a Brindisi del Pontefice, riflette la volontà, tanto della Chiesa cattolica quanto di quella ortodossa, di aprirsi al reciproco dialogo. Un’apertura sancita nel 2010 dalla visita pastorale a Brindisi, in occasione dell’Epifania, di Sua Eminenza Reverendissima il Metropolita Gennadios.

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Miti e tradizioni sulla Befana

iL CoMUNE oN LiNE

Alessandra Caputo

lA fESTA dEllA THEOfANIAUN INCONTRO TRA CULTURE

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A METà degli anni Trenta ai bambini italiani più poveri arriva-no i regali dello Stato. Glieli portava la Befana Fascista, isti-tuzione voluta fortemente dal Duce per combattere Babbo Natale, troppo yankee. A Brindisi, come nel resto d’Italia, l’E-

pifania era attesa forse più che il Natale perché i balocchi li portava la vecchietta a cavalcioni di una scopa e non il panciuto omone vestito di rosso. Lo scoppio delle “Colt” ricevute in dono dai maschietti nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, dava la sveglia alle prime luci dell’alba. Per le bambine bambole da vestire e cullare come mamme premurose. Per tutti caramelle, cioccolatini, mandarini, noci, frutta secca. Come la livella di Totò, la Befana azzerava differenze sociali e barriere cultu-rali elargendo doni ai bambini buoni. In ogni angolo d’Italia l’arrivo della vecchina era accompagnato da riti, fiere culinarie, cerimonie particolari. Per molti l’Epifania rappresentava anche l’occasione per integrare il magro bilancio familiare. Indossati i panni della ‘Vecchia’, nella notte tra il 5 il 6 gennaio, si passava di casa in casa ricevendo doni, perlopiù in natura, in cambio di un augurio e di un sorriso.A Brindisi il 6 gennaio le vie del centro storico si animavano di voci e

colori. Su carri allegorici sfilavano gli studenti universitari con indos-so il “cappello a punta” di un colore diverso a seconda della Facoltà. A guidare la sfilata il “priore”, uno studente “parecchio fuori corso”. Si intonavano canti goliardici, si prendevano di mira con scherzi e can-zonature le giovani matricole e i passanti, si rinvigorivano vecchie rivalità. Un anno, si racconta, i ragazzi leccesi portarono via il capi-tello della colonna che adorna l’ingresso della stazione ferroviaria di Brindisi. Gli universitari brindisini risposero facendo sparire la lupa della villa comunale, simbolo della città di sant’Oronzo.Nel 1977, soppiantata da Babbo Natale e minacciata dal consumi-smo imperante, la festa della Befana venne abolita con decreto leg-ge. Otto anni più tardi fu reintrodotta a furor di popolo. Un’attesa lunga quanto una generazione che non ha scalfito la tradizione. Quando fu ripristinata, nel 1985, la festa ritrovò la sua centralità nel cuore dei bambini. Ancora oggi questo curioso personaggio, salda-mente radicato nell’immaginario popolare, continua ad essere - sep-pure con una certa diffidenza - molto amato. Il tempo corre, corre per tutti. I giocattoli cambiano e le distanze vanno oltre il cammino, ma per l’adorata vecchina il tempo sembra essersi fermato.

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Miti e tradizioni sulla Befana Alessandra Caputo

lA fESTA dEllA BEfANA IL DUCE, I GIOVANI UNIVERSITARI E LE GUARDIE

SUl fIlO dEI RICORdIVIRGINIA DESTINO, 79 ANNILa “befana di Mussolini” era una festa organizzata prevalentemente per i bambini più poveri che frequentavano le elementari. All’epoca frequentavo la scuola femminile in via Ferrante Fornari. Ricordo che la mattina del 6 gennaio si entrava in classe, la maestra ci riuniva in gruppetti e ci portava al Teatro Verdi, in quegli anni situato vicino Piazza Cairoli. Ovviamente noi femmine indossavamo per l’occasione il tradizionale vestito da Piccole Italiane, i maschietti la divisa da Balilla. Alle 10 eravamo già in teatro, ognuno seduto al proprio posto, e attendavamo l’arrivo di Mussolini. Al suo ingresso lo accoglievamo con un applauso e il tradizionale saluto fascista. Seguiva il discorso del Duce e immediatamente dopo ogni bambino veniva chiamato sul palco per ricevere la cosiddetta “befana”. Consisteva in dei sacchetti pieni di cioccolate, caramelle e piccoli giocattoli, bamboline, trottole e orsacchiotti, il tutto accompagnato da canzoni fasciste. Che io ricordi ebbi modo di ‘vivere’ la Befana di Mussolini per due volte, poi scoppiò la guerra e la tradizione venne interrotta”.

TEODORO CATALDI, 80 ANNIDalla metà degli anni Quaranta sino agli anni Cinquanta, ogni 6 gennaio a Brindisi si svolgeva una particolare cerimonia chiamata “la befana delle guardie”. Il nome derivava dal fatto che venivano portati dei doni ai vigili urbani, un tempo da noi chiamate guardie. Il tutto si svolgeva per lo più a Corso Garibaldi e Corso Umberto dove ogni vigile aveva la propria pedana ai piedi della quale ogni commerciante era solito lasciare un regalo, vino, olio, salumi o formaggi, per evitare che la propria attività commerciale subisse dei controlli. Una sorta di accordo o di gentilezza "interessata" se così vogliamo chiamarla. Il via vai di regali terminava verso le 14 quando i vigili, finito il turno di lavoro, si riunivano in Piazza Mercato dove tutti i regali venivano distribuiti tra colleghi.Nel pomeriggio sempre in pieno centro aveva invece luogo la "cerimonia delle matricole o studenti universitari". I ragazzi organizzavano veri e propri cortei che partivano dal piazzale antistante la stazione ferroviaria e proseguivano fino al lungomare Regina Margherita. Sui carri gli studenti universitari, con indosso cappelli e toghe colorate, ognuno della propria Facoltà, gettavano coriandoli, caramelle e cioccolate alla gente in strada, cantando canzoncine divertenti e facendo scherzi ai passanti. Era una grande festa per tutta la città.

testimonianze beFana FasCista

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Miti e tradizioni sulla Befana Giacomo Carito

TEMPO proprio delle streghe è quello tra il Natale e l’Epifania. Si tratta di credenza che ebbe origine nel periodo in cui la Chiesa, fra queste due feste, non celebrava alcun rito religioso; ciò, nella mentalità popolare, lasciava libero

spazio alle forze del male. Da qui, tutte le pratiche poste in essere a propria protezione: sparare in aria o comunque far chiasso la notte di san Silvestro come il liberarsi di oggetti vecchi e inservibili nella stessa circostanza rientrano in questo schema. Prototipo della strega è la Befana che, successivamente, confusa coi Magi, è divenuta portatrice di doni.Duplice è il significato della notte dell’Epifania: è quella in cui i morti ritornano nel Purgatorio da cui erano usciti la notte del novembre e, al contempo, quella in cui s’aspetta che, calando dai camini, la strega redenta distribuisca nelle calze, a seconda dei meriti o demeriti, doni o … cenere e carbone.Al duplice significato corrispondevano duplici pratiche propiziatorie: per i morti s’imbandiva tavola così come s’era fatto al momento del loro arrivo, per i doni dovevano mangiarsi, come documentato per Lizzano, nove cose: rimasugli della dolciaria natalizia o particolari conserve come l’uva e, al fondo, carbone. La simbologia dell’uva, parallela a quella del vino, è sin troppo nota perché occorra darne spiegazione: nella notte delle streghe redente e dei morti che riprendono la strada del Purgatorio essa è segno di identità cristiana. Di particolare interesse la tradizione mesagnese relativa alle tre nascite del Redentore: a Natale nella Matrice, all’Ottava in Sant’Antonio, all’Epifania in San Leonardo con precedenze in Santa Maria o Sant’Anna dei Greci. Si è pensato, in quest’ultimo caso, a un possibile relitto di rito greco ove, com’è noto, proprio l’Epifania ha rilievo particolarissimo; in Brindisi se ne può considerare riproposizione la solenne benedizione ecumenica del mare con immersione e recupero della Croce. Voluta il 2002, dalla locale comunità ellenica e dalla parrocchia greco-ortodossa di “San Nicola di Myra” il 2010 fu occasione d’incontro tra il metropolita Gennadios, arcivescovo ortodosso  d’Italia e Malta, esarca per l’Europa Meridionale, con l’arcivescovo di Brindisi - Ostuni mons. Rocco Talucci che rilevò: È un segnale forte quello che lanciamo da Brindisi; che deve far riflettere. Da sempre questa città ha mostrato la capacità di saper accogliere ed integrare gli altri popoli; inutile

poi negare la grande fratellanza con la vicina Grecia e la necessità di condividere con loro anche i valori cristiani”. “Viviamo il medesimo cammino - sottolineò il metropolita Gennadios - e con grande impegno tra le due chiese possiamo anche manifestarlo in una festività, quella dell’Epifania, che rappresenta un punto d’incontro tra le due civiltà e culture”. Si tratta, come rilevato dalla Radio Vaticana di “segni tangibili di dialogo a Brindisi tra la Chiesa d’Oriente e quella d’Occidente”. Travolta dalle trasformazioni del tessuto sociale e dai nuovi modelli di riferimento indotti dalla contestazione studentesca del 1968, venne gradualmente spegnendosi la festa della matricola che aveva luogo in Brindisi il giorno dell’Epifania. Si trattava di un relitto di quella goliardia che, come documentò Jacques Le Goff, aveva origini medioevali; ricordò, il 2008,  Enrico Sierra (18/11/2008 in “Brundisium.net”): “Qualche volta a Brindisi si faceva la Festa della Matricola, con sfilata di carri alla buona , e con discorso del Priore. Un anno ci fu , se non sbaglio , Mario Destino, uno studente sempre e per sempre fuori corso che dal balcone situato nella casa sulla Farmacia che portava a Via Santa Lucia arringava la folla. Era solito intercalare nel bel mezzo del discorso una frase leggendaria: “e, nel momento in cui”, ed allora tutti noi, rispondevamo, fra grida e schiamazzi :”A Lei Professo....”. E, ciò accadeva molte volte, fra le risate dei non addetti ai lavori”.Antonio Mario Caputo ha ricordato come ai carri goliardici, nello stesso giorno, si affiancasse la befana del vigile. Nella città che si proponeva quale uno dei vertici del triangolo industriale del sud si accumulavano, a vantaggio del vigile addetto alla regolamentazione manuale dello scarso traffico veicolare, pile di doni e regali offerti da commercianti e bottegai. Come rilevò Andrea Massaro ne “Il Mattino” del 3 gennaio 2008, i commercianti “tenevano al loro nome non solo come veicolo pubblicitario, ma anche con il segreto intento di ingraziarsi i nostri vigili, particolarmente severi in materia di annona … A vedere quelle offerte oggi viene alla mente delle persone di una certa età lo scorrere piccoli siparietti del “Carosello”. Dono preferito era il panettone, quello autentico di Milano. E poi, il liquore bevuto da Ernesto Calindri “contro il logorio della vita moderna”, il detersivo di Calimero e ancora tanti altri prodotti che segnarono l’epoca dei tempi moderni”.

l’EPIfANIA TRA PASSATO E PRESENTERELIGIOSITà E GOLIARDIA

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Alessandra Caputo

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A BORDO DI UN ELICOTTERO PER DISTRIBUIRE CARAMELLE E DONI

NON A CAVALLO della classica scopa, ma a bordo di un HH3f per distribuire caramelle e doni. La Befana del S.A.R. è una tradizione che lega da quasi trent’anni l’84° Centro C/S.A.R. di Brindisi alla comunità locale. Una grande festa voluta per portare gioia a chi è meno

fortunato e confermare la vicinanza all’altro degli ‘uomini del soccorso’. Non solo durante il servizio. “Come è noto - spiega Giorgio Esposito, addetto stampa S.A.R. - l’84° Centro C/S.A.R. con sede a Brindisi, dipendente dal 15° Stormo dell’Aeronautica Militare e ha tra i compiti principali il concorrere alle operazioni di salvaguardia della vita umana in ogni circostanza. Questo motivo spinge il personale del reparto ad avere una particolare sensibilità per la vita altrui e quindi uno spiccato senso del sociale. Ne è testimone la Befana del soccorso, evento che oltre a prediligere la figura del bambino pone in risalto, attraverso la solidarietà, il valore e i valori della gente del soccorso. Ogni 6 gennaio, presso l’aeroporto militare di Brindisi, si organizza la manifestazione grazie alla collaborazione dello stesso comando aeroportuale e l’ausilio di personale O.N.U. dipendenti dall’U.N.L.B. e - W.F.P. - U.N.H.R.D. Significativa la presenza del personale del Comitato Italiano per il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite”.Rinnovato sodalizio per un evento pregno di un significato che va oltre la mera ricorrenza. “A ogni edizione ospitiamo intere classi di piccoli alunni e gruppi di bambini accompagnati dalle rispettive famiglie. L’iniziativa è ovviamente rivolta a tutti, ma cerchiamo di privilegiare chi soffre di disagi fisici e sociali. La scelta è casuale, non abbiamo particolari criteri in base ai quali selezionare. Ognuno di noi propone il nome di un istituto o di un’associazione, poi si decide di comune accordo. Siamo molto legati al nostro territorio quindi tendiamo a privilegiare l’area del Salento”.L’Associazione O.N.L.U.S. Marco 6.31, Prisma casa famiglia di Ostuni, la Comunità educativa opera Don Guanella Fasano, l’associazione Marcobaleno di Bari, alcuni degli istituti ospiti di quella che si conferma sempre una grande festa. In centinaia, ogni 6 gennaio, affollano l’hangar dell’aeroporto militare “Pierozzi”. Appassionati, semplici amanti del volo e tanti bambini, occhi sgranati e naso all’insù a scrutare il cielo. Perché è da lì che a bordo di un HH3F arriva la Befana (o meglio le Befane) con un carico di doni da distribuire. Solo caramelle e giocattoli. Niente carbone.

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Dritto al cuore

Le Vie Verdinella provincia di Brindisi

nel prossimo numero"San Pietro Vernotico"

scriveteci: [email protected]

Affacciato sul mare Adriatico, il territorio della Provincia di Brindisi occupa la zona centrale della Puglia, sintetizzandone l’eterogeneità paesaggistica e storica. L’estremo nord orientale è caratterizzato dal paesaggio della murgia dei trulli segnato da paesi di calce, terrazzamenti, trul-li e masserie. La murgia degrada verso il mare dando luogo a lidi merlati di scogli. Nello scorrere verso il mare, le acque meteoriche hanno inciso gravine e lame, opportunamente utilizzate nel corso della storia come insediamenti abitativi e produttivi. Procedendo verso sud, la murgia lascia il posto alla pianura salentina col suo paesaggio caratterizzato da vasti oliveti secolari, vigneti, seminativi e orti. I paesi del Salento spesso nascondono nel loro cuore centri storici barocchi o medioevali di insospettabile bellezza e pre-stigio storico-architettonico. Anche là dove l’uomo ha insediato industrie pesanti la natura non manca di stupire con boschi di leccio, sugherete e saline fra le più belle d’Italia. La bellezza pudica di questo territorio sfugge a quanti si limi-tano a percorrerlo seguendo le vie di maggiore traffico men-tre si offre vergine a quanti hanno il coraggio di inoltrarsi nel dedalo di strade secondarie che lo innervano. Questa guida vuole essere un invito, speriamo irresistibile, ad andare oltre le “colonne d’Ercole” degli itinerari consueti per esplorare gli angoli più nascosti del territorio brindisino.

Terra di Brindisi

Ogni settimana l'inserto centrale conterrà un approfondimento sulla Terra di Brindisi per scoprire

e riscoprire una terra ricca di fascino e storie da raccontare

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Speciale CICLOTURIMO

In viaggio nella Terra di Brindisi

Via aPPiaLa via Appia è la più antica e famo-sa delle strade romane. Costruita nel 312 a.C. per collegare Roma all’O-riente giungeva a Brindisi dopo aver attraversato gli Appennini e raggiun-to Taranto. Il nostro itinerario inizia idealmente all’inverso: parte dalle colonne terminali della Via Appia a Brindisi per instradare il cicloturista verso Roma. Non occorre tuttavia giungere a Roma: l’itinerario si completa giungendo a Grottaglie da dove si può tornare a Brindisi in treno. Dopo aver visitato Brindisi, si raggiunge Mesagne. A Mesagne contempliamo i fasti delle facciate delle chiese Barocche di Ognissanti, Santa Maria e Sant’Anna, il castello ed il borgo di impianto medievale con strette stradine imbiancate di calce. Da Mesagne seguendo la pista ciclabile di Via Marconi è possibile im-boccare l’itinerario cicloturistico segnalato “Via Appia”; prima di giungere alle porte di Latiano, si incontra il parco Archeologico Messapico di Muro Tenente. Da Latiano si pedala verso Oria passando dall’antica Madonna di Gallana chie-sa di origini bizantine. A Federico II viene dedicato l’annuale appuntamento del Corteo Storico e Torneo dei Rioni con suggestive rievocazioni di scene di vita e giostre medievali. Francavilla è conosciuta per i riti della Settimana Santa, quando i “Pappamusci” vestiti con un saio bianco, scalzi, incappucciati e con un bastone nella mano destra, camminano lentamente ed a coppia. Lasciata Fran-cavilla si giunge a Grottaglie, dove vale la pena visitare il quartiere ed il museo delle ceramiche. Rilevanti le lame (Riggio, Pensiero, Fullonese) vere e proprie oasi naturalistiche che conservano i resti di insediamenti rupestri medievali. Risalgono a questo periodo le abitazioni, ma anche le scale, i sentieri, le opere di canalizzazione e di deflusso delle acque.

CEraNO E LE SUGHErEtECon questo percorso conosceremo le Riserve naturali regionali a Sud Est di Brindisi: “Bosco di Cerano” e “Bosco di S. Teresa e dei Lucci” e le “Saline di Punta della Contessa”. Uscendo da Brindisi si procede verso sud seguendo una strada di servizio che costeggia la linea ferroviaria utilizzata per trasportare il carbone alla centrale di Federico II a Cerano. A circa 5 Km incontriamo la Riserva naturale

regionale “Punta della Contessa”. I grandi camini della centrale ter-moelettrica indicano la direzione per giungere al Bosco di Cerano. L’area della riserva è occupata da una vasta lecceta (Quercus Ilex), da macchia mediterranea arbu-stiva costituita da: Ginepro, Len-tisco, Fillirea, Mirto. Proseguendo nel percorso si giunge ai boschi di Santa Teresa e dei Preti. Una breve

variante al percorso conduce alla riserva del Bosco dei Lucci. Sono tutti pre-ziosi relitti boschivi della più orientale stazione europea e mediterranea della Quercia da sughero (Quercus Suber), con sottobosco a macchia mediterranea e la presenza di Erica arborea e di Corbezzolo, accanto alle specie botaniche più diffuse quali il Lentisco, Mirto, Caprifoglio, Cisto, Roverella. Le qualità del sughero estratto dal Quercus Suber, sono conosciute da oltre duemila anni: già i romani lo utilizzavano per produrre sandali, galleggianti per reti e coperture per anfore e si pensa che siano stati proprio i romani a volere questi alberi nei pressi del loro importante scalo Brindisino.

La Via dEi PELLEGriNiAlla scoperta delle forme della religiosità dell’umile “popolo di formiche” che prega-va e lavorava questa terra, arricchendola e abbellendola di vigneti, uliveti e tappeti di carciofi. Il percorso parte da Oria, importante città Messapica legata storicamente e affet-tivamente a Federico II. Dopo aver visitato la Basilica Cattedrale, le sue cripte ipogee e le mummie dei confratelli della Confraternita della morte si prosegue per Erchie. Una piccola deviazione porta al Santuario di San Cosimo alla Macchia che insiste sull’antico casale di San Cosimo fonda-to dai monaci basiliani. Giunti al centro di Erchie troviamo il Palazzo Ducale, la Chiesa Madre e la Chiesa di Santa Lucia, costruita su una imponente cripta dove scorre una fonte miracolosa. Da Erchie si giunge a Torre Santa Susanna, con il suo monumentale frantoio ipogeo recentemente restaurato e la quattro-centesca Chiesa di Santa Maria di Galaso con all’interno un prezioso presepe cinquecentesco in bassorilievo. Ripresa la via in direzione Latiano una breve deviazione ci conduce alla Chiesa di S. Pietro di Crepacore, tempietto che può essere considerato una delle più interessanti testimonianze architettoniche dell’epoca bizantina, costruito reimpiegando i resti di una villa romana di età augustea le cui fondamenta sono ancora visibili insieme con le tombe di un

cimitero medievale. Lasciato Crepacore si prosegue verso Latiano con il parco archeologico Messapico di Muro Tenente poco distante. Da Latiano si fa rientro ad Oria, non prima di aver incontrato strada facendo la Chiesa ed il Monastero della Madonna di Cotrino, dove vive una piccola e ospitale comunità di monaci cistercensi. Pochi chilometri dopo Cotrino troviamo l’antica chiesetta (databile VIII secolo) di Santa Maria di Gallana. Proprio a S. Maria di Gallana la fede religio-sa si fece pietra scolpita e, dallo scalpello dell’artista Nuzzo Barba, apparve la Sacra Famiglia a Betlemme, primo esempio di presepe pugliese.

iL LiMitONE dEi GrECiL’itinerario prende il nome dalla linea di arroccamen-to che i Bizantini (Greci) avrebbero costruito contro i Longobardi tra il VI e IX secolo lungo una strada di col-legamento di età tardo antica tra Taranto e Otranto. Il Limitone dei Greci, percorso ciclabile segnalato, parte da Lendinuso immersi in un paesaggio fatto di ulivi se-colari, vigne e canneti. Si giunge a Torchiarolo passan-do dalla chiesetta della Madonna delle Grazie, piccola cappella di campagna. Il percorso riprende in direzione San Pietro Vernotico dopo aver attraversato Valesio area archeologica, messapica prima, romana poi, della quale rimangono oggi le mura e una parte del complesso termale. La sua posizione lungo la strada che collegava Brindisi a Lecce e Otranto fece sì che si trasformasse nei primi anni del VI secolo d. C. in una stazione viaria con il nome di “Mutatio Valentia”. Supe-rato San Pietro Vernotico, si giunge a Cellino San Marco. Il nome “Cellino” deri-verebbe dall’oliva “Cellina” o “Saracenica”, importata dagli arabi. In questi grossi centri agricoli, prevale la coltivazione di ulivi, cereali e viti; frantoi e stabilimenti vinicoli sono funzionali a quelle colture. Riprendendo il percorso si pedala verso San Donaci, paese all’estremo Sud della provincia di Brindisi. L’ultimo tratto del percorso ciclabile segnalato conduce da San Donaci al tempietto di San Mise-rino, in località Monticello, struttura paleocristiana di cui oggi rimangono solo i ruderi. Da San Miserino è possibile giungere fino ad Oria.

CHi SONO i CiCLOaMiCiPiccolo ritratto dell’associazione operante nella difesa ambientale e per la sicurezza stradale

Cicloamici è un’associazione di volontariato fondata nell’a-gosto 2003 a Mesagne (Br) e federata alla Federazione Italia-na degli Amici della Bicicletta (FIAB). L’associazione propone un calendario fittissimo di escursioni nel fine settimana oltre che viaggi in bici oltre frontiera. Si occupa di educazione stradale nelle scuole dell’obbli-go, organizza eventi come Bimbimbici in vari comuni della Provincia, corsi di escursionismo e cicloturismo. Sostiene e pungola le pubbliche ammini-strazioni sui temi della mobilità sostenibile della sicurezza stradale e della difesa del territorio. Nel 2006 nascono le sezioni Cicloamici di Foggia e Lec-ce che poi diventeranno associazioni autonome. Altre associazioni in tutta la regione nascono e si ispirano alla pratica “cicloecologista” rivendicando dignità e sicurezza per i ciclisti urbani. Il nostro modo di vivere e usare la bicicletta si fonda su due termini: ciclo-turismo e cicloecologia. Il cicloturismo richiama le esplorazioni, la visita di posti interessanti pieni di storia e di natura. Richiama ritmi e pedalate lente e tranquille senza agonismo ma con tanta voglia di socializzare e aggrega-re. Le nostre imprese cicloturistiche sono di sovente abbinate ad altri eventi ed esperienze: eventi enogastronomici, sagre, visite archeologiche, manife-stazioni, pacifiste, denunce ambientaliste.Il termine cicloecologia si riferisce ad un impegno ambientalista non verbo-so e teorico ma vissuto e praticato quitidianamente grazie all’utilizzo della bici. La bicicletta come mezzo di trasporto non inquinante in città e stru-mento di esplorazione e tutela della natura fuori dalle mura. In quanto cicloecologisti il nostro impegno è quello di difendere e tutelare il nostro territorio tristemente minacciato dall’ignoranza dalla stupidità e dagli interessi economici. Come appassionati del paesaggio lo vediamo mi-nacciato dalla discariche, dal fotovoltaico selvaggio. Ci adoperiamo per de-nunciare la presenza delle discariche abusive e i tentativi di abuso edilizio.E’ stato il nostro chiodo fisso quello di favorire la creazione di una ragnatela di strade segnalate e sicure: tratturi, parchi, riserve, strade sterrate di cam-pagna, strade di manutenzione di canali e acquedotti, per la pratica del cicloturismo e dell’escursionismo. Dopo oltre 8 anni i frutti di questo impegno sono la presenza dei percorsi cicloturistici segnalati, guide cicloturistiche di vari progetti approvati e re-alizzati presso diverse amministrazioni. Il risultato più importante è quello di aver trasmesso a tanti cittadini la grande passione di avere e utilizzare orgogliosamente la bici.

Antonio Licciulli

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PERcORSi ciclOTURiSTici

ViaGGiarE iN trENO + biCiIn Puglia le biciclette viaggiano gratis. Da Luglio 2007 infatti è stato siglato il protocollo d’intesa tra Regione, Arem – agenzia regiona-le Mobilità – Trenitalia, Ferrovie del Sud Est, Ferrovie del Gargano, Ferrovie Appulo Lucane e Ferrotranviaria che prevede che le bici viaggino gratuitamente sui treni regionali e che le società che svol-gono servizi di trasporto ferroviario si impegnino a riservare appo-siti spazi per il trasporto delle bici. Sui treni Espresso e Intercity il trasporto è gratis solo se riposte smontate nelle apposite sacche. La Provincia di Brindisi è servita da Trenitalia e dalle pittoresche Fer-rovie del Sud Est che mantengono ancora intatti il loro stile e la loro atmosfera di altri tempi. E’ bene ricordare ad ogni modo che i treni della Sud Est non viaggiano di domenica e nei giorni festivi. In caso di gruppi numerosi di ciclisti con bici al seguito (oltre le 10 unità) sia Trenitalia che le Ferrovie Sud Est richiedono la prenotazione. Info: www.trenitalia.it e www.fseonline.it

CONSiGLi PEr i CiCLiStiPer ridurre al minimo il rischio di spiacevoli incidenti si raccoman-da di adottare i seguenti accorgimenti:- controllare l’efficienza delle bici prima di partire, in particolar

modo i freni, le gomme, il manubrio;- utilizzare sempre il casco (sebbene non obbligatorio);- mantenere sempre la destra e procedere in fila indiana, special-

mente nei tratti su strade provinciali;- prestare attenzione perché i percorsi indicati su questa mappa

sono utilizzati anche da veicoli a motore;- dotarsi di fasce catarifrangenti;- portare con sé una borraccia d’acqua e l’occorrente per le ripara-

zioni e le forature (camera d’aria di scorta, gonfiatore, ecc.);- utilizzare un solido lucchetto quando si parcheggiano le bici;- Essere visibile. Indossare qualcosa di fluorescente di giorno e ri-

flettente di notte;- Di notte o in caso di scarsa visibilità assicurarsi che le luci anteriori

e posteriori siano accese e che il rifrangente rosso posteriore sia ben visibile.

COOrdiNatE SatELLitari SU GPS E GOOGLE MaP Gli itinerari proposti su questa mappa possono essere gratuita-mente scaricati nel formato GPX, KML e KMZ dal seguente link: www.cicloamici.it/gps.htmE’ sufficiente cliccare sui link per salvare i file sul proprio computer. I file in formato KMZ e KML possono essere visionati su Google Earth o Google Map. I file in formato GPX possono essere utilizzati dai più comuni dispositivi GPS.

PEr iNFOrMaZiONiCiCLOVaGaNdO SrL Via L. di Savoia, 19 72023 Mesagne Tel (+39) 0831 381885 - Mobile (+39) 320 8703355 www.ciclovagando.com; [email protected] e consegna biciclette, guida escursionistica, trasporto bagagli, noleggio borse e accessori.

aSSOCiaZiONE CiCLOaMiCi FiabTel (+39) 333 3744725 www.cicloamici.it; [email protected] della mobilità sostenibile a piedi e in bicicletta, organizzazioni di escursioni e gite.

COOPEratiVa tHaLaSSiaCentro Visite Serranova (BR)Tel (+39) 0831 989885 - (+39) 0831 989986 Fax (+39) 0831 989976 - Mobile (+39) 331 9277579 www.thalassia.coop; [email protected] Consorzio di gestione Riserva di Torre Guaceto e Parco delle Dune Costiere. Escursioni guidate e noleggio biciclette.

Via traiaNaL’itinerario prende il nome dalla via “Appia Traiana” voluta dall’imperatore Traiano e costruita nel 109 A.C. per collegare Roma a Brindisi diramandosi dall’Appia antica all’al-tezza di Benevento per passare da Avellino e Bari attraverso un percorso meno irto e col-linare. Mille sono le testimonianze di popoli e civiltà che qui si intrecciavano; prima tra tutte la trecentesca Santa Maria del Casale che nei suoi cicli pittorici interni descrive la partenza dei crociati per la ter-rasanta. Giunti in bici alla stazione FS di Fasano consigliamo vivamente una visita al parco archeologico di Lama D’Antico che insieme con Lama Tammur-rone, e San Lorenzo rappresentano un villaggio rupestre medievale tra i più grandi e complessi della Puglia. Da non perdere la visita alla cripta di Lama D’Antico e a quella di San Lorenzo. Mediante piccole deviazioni al percorso si possono raggiungere affascinanti architetture religiose quali il tempietto longobardo di Sepannibale a Fasano, Santa Maria di Agnano e San Biagio a Ostuni e la Chiesa e la Cripta della Madonna del Belvederea Carovigno. Giunti a Carovigno il ritorno a Brindisi è possibile sul tratto litoraneo descritto nell’itinerario o sul percorso cicloturistico segnalato della Via dei Normanni.

Via dELLE dUNE COStiErE E dELLa CiViLtà rUPEStrE Dalla Stazione di Ostuni FS scendiamo verso la piccola stazione della con-trada Fontevecchia, dismessa e riadattata per accogliere il Centro visite del Parco naturale regionale Dune Costiere Torre Canne – Torre San Leonardo.

Presso il Centro visite è possibile noleggiare le biciclette e partecipare ad escursioni guidate nel parco. Per raggiungere l’area umida delle dune costiere bisogna attraversare la SS 379 e seguire le indicazioni per Pilone, giunti presso il centro servizi di Lido Morelli si imbocca un percorso ciclopedonale che consente di visitare l’area protetta. Giunti in prossimità della riserva di Torre Guaceto, il nostro percorso abbandona la costa per internarsi lungo una di queste lame, quella scavata dal Canale Reale, lungo cui si snoda il “Percorso Ciclabile della Civiltà Rupestre”.

La Via dEi NOrMaNNiCastelli, masserie fortificate e torri costiere erette per difendere centri e approdi da-gli assalti di pirati caratterizzano questa escursione. Parte da Brindisi, e prosegue per i comuni di Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino. Va-rianti e bretelle lo collegano alle litoranee di Apani, Torre Guaceto, Torre S.Sabina, al Percorso della Civiltà Rupestre, alla Via Ap-pia. A Brindisi troviamo il Castello di Terra, nato come residenza fortificata di Federico II, il Castello di Mare, voluto nel XV secolo da Alfonso d’Aragona nel porto esterno. Poco distante da Brindisi costeggiamo l’invaso del Cillarese, bacino idrico artificiale divenuto importante habitat naturale per varie specie di uccelli. A Carovigno visitiamo l’inespugnabile Castello Dentice di Frasso, commissionato nel XV secolo da Raimondo Orsini del Balzo, a San Vito dei Normanni il Castello Dentice di Frasso, il cui nucleo originario fu eretto da Boemondo d’Altavilla nel XI secolo e successivamente ampliato dagli Orsini del Balzo. Sulla via non mancano di stupire le numerose e maestose masserie. Da visitare infine la Cripta di San Biagio e gli insediamenti rupestri lungo il Canale Reale che si incontrano percorrendo la variante che giunge alla Ma-rina di Apani. Lungo la costa si incontrano le torri costiere volute da Carlo V per difendere questo estremo lembo del suo regno dagli attacchi dei turchi.

La MUrGia dEi trULLiNella Murgia dei Trulli secoli e secoli di duro lavoro hanno consentito di trasfor-mare un territorio pietroso e boscoso in fertili colline dense di uliveti, alberi da frutto e vigneti. La bici permette di esplo-rare e immergersi in angoli di territorio rimasti fuori dall’urbanizzazione dell’ulti-mo cinquantennio dove si apprezza nel-la sua interezza questa “civiltà della pie-tra”. Si capisce allora come i contadini della Murgia dei Trulli, nell’esplicazione del loro lavoro, hanno avuto un estremo rispetto della natura, incidendola e modificandola con parsimonia, avendo cura di preservare un equilibrio ar-monico con essa. Paesaggi di una bellezza autentica quanto inconsapevole. Lungo i percorsi si possono osservare: terrazzamenti merlati di muretti a sec-co utilizzati per la coltivazione della vite o dell’olivo; trulli, un tempo dimora della famiglia contadina, oggi sempre più spesso dimora estiva per locali o turisti; masserie, alcune abbandonate, alcune trasformate in agriturismo e masseria didattica come la Masseria Monte d’Oro, altre ancora fedeli alla loro funzione originaria come la Masseria Satia nei pressi del Trullo Sovrano. L’itine-rario 4.3 comprende un tratto del canale principale dell’Acquedotto pugliese, su vecchi e pietrosi tratturi, per i boschi del demanio.

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CINEMA

LIBROQUANDO VIENI A PRENDERMI?

MusICAINCANTEVOLE EUFORIA

‘Quando vieni a prendermi?’ (edito dalla Mondadori), il nuovo romanzo di Ales-sandro Cattelan, scrittore, conduttore e autore televisivo e radiofonico, segue i due precedenti ‘Zone rigide’ e ‘Ma la vita è un’altra cosa’, scritto a quattro mani con Niccolò Agliardi. In questa terza avventura letteraria il giovane scrittore racconta la storia di Santiago, un ragaz-zo come tanti. Trent’anni, un contratto di lavoro precario e un futuro che stenta a concretizzarsi, un po’ per la crisi galop-pante, un po’ perché ogni volta la vita sembra sul punto di cambiare e pren-dere forma, Santiago se ne allontana impaurito. Al suo fianco c’è Amanda, la donna che ama e che vorrebbe sposa-re…un giorno. Confuso su quale direzio-ne far prendere alla sua vita, un bel gior-no decide di mollare tutto e partire. Come Kerouak Santiago si mette in viaggio senza una meta precisa e di tanto in tanto di ferma per cercare di scoprire se quello è il suo posto. ‘Quando vieni a prendermi?’ è un romanzo coraggioso e delicato allo stesso tempo, che indaga l’animo maschile mettendone in mostra i desideri, le necessità e i sentimenti.

Gli ‘Incantevole Euforia’ sono un progetto musica-le nato nel gennaio 2010, formato da Gianmarco Di-iSalvatore (chitarra e voce), ex cantante-compositore della più nota band, ora-mai sciolta, “Dna71”, Mauro Daccico (basso e seconda voce), Jordan Rech (bat-teria e percussioni). Viste le importanti esperienze alle spalle, il progetto parte subito con l’intensità e la voglia di lavorare al massimo. Inizia da subito la collaborazione con la nota emittente radiofonica pugliese “Ciccio Riccio” con la quale gli “Incantevole Euforia” lanciano il loro primo singolo dall’omonimo nome e il loro secondo singolo “Bella come sei”. Visti i riscontri positivi, nel 2010 la band partecipa a l’intero tour targato “Cic-cio Riccio” avendo l’opportunità di suonare davanti a migliaia di spettatori e prima di artisti molto importanti (Le Vibrazioni, Fabrizio Moro, Povia solo per citarne alcuni). Nello stesso periodo i tre ragazzi completano le registrazioni degli ultimi inediti e il 24 settembre 2010 esce il primo album ufficiale, inte-ramente autoprodotto. Per titolo il nome della band. Il trio propone un indie rock di stampo inglese mescolato con il pop punk californiano e il pop rock italiano, con brani ritmati e orecchiabili, già cantabili dopo il primo ascolto.

25freebrindisi.it6 gennaio 2012

biografico thriller commedia animazioneJ. EdGarNominato capo dell'FBI dal Pre-sidente Calvin Coolidge, J. Edgar Hoover è un giovane uomo am-bizioso nell'America proibizioni-sta. Figlio di un padre debole e di una madre autoritaria, Edgar è ossessionato dalla sicurezza del Paese e dai criminali che la minacciano a suon di bombe e volantini. Avviata una lotta senza esclusione di colpi contro bolsce-vichi, radicali, gangster e delin-quenti di ogni risma, il direttore federale attraversa la storia ameri-cana costruendosi una reputazio-ne irreprensibile e inattaccabile.

LE idi di MarZOIl film racconta gli ultimi frenetici giorni della corsa per le primarie in Ohio, in cui un giovane addet-to stampa viene coinvolto in uno scandalo politico che minaccia di compromettere la campagna elettorale, e finisce invischiato in una rete di intrighi, pericolose manipolazioni di veterani della casta e sedotto da una stagista. Il film è un'intensa storia di sesso, ambizione, lealtà.

iMMatUri iL ViaGGiOCosì come nella maturità dopo lo sforzo dell’esame c’è la gratifi-cazione di un viaggio, così anche questo gruppo di quarantenni si ritroverà su un’isola, proba-bilmente della Spagna, a fare il viaggio della maturità come tutti gli altri ventenni. Succederanno molte cose: ritrovarsi a quell’età a fare qualcosa di goliardico, crea delle conseguenze che possono essere dirompenti.

aLViN SUPErStar 3, Si SaLVi CHi PUÒTornano per la terza volta sul grande schermo le avventu-re di Alvin e dei Chipmunk. In quest’occasione, i Chipmunks e le Chipettes si ritrovano in crocie-ra, prima di rimanere bloccati su un’isola deserta. Ma è veramente così o invece c’è qualcuno? Il film era stato inizialmente concepito in 3D, ma lo studio sta puntando per un’uscita in 2D.

iN EVidENZa

BRINDISIandromeda maXiCinemaVia Bozzano, 1 - Tel. 0831 [email protected]

OSTUNICinema romaVia Tanzarella Vitale, 37 - Tel. 0831 336033

ORIAmultisala salernoVia A. Manzoni, 1 - Tel. 0831 840214

FRANCAVILLA FONTANACinema italiaVia S. cesarea, 16 - Tel. 0831 812373

SAN PIETRO VERNOTICOCinema massimoVia Brindisi, 128 - Tel. 0831 652154

CAROVIGNOCineblucorso Umberto i - Tel. 0831 996302

FASANOCinema KennedYVia Pepe, 23 - Tel. 080 4413150

di Emanuele Crialesecon Claudio SantamariaDRAMMATICO – 88 MINUTI – ITALIA - FRANCIA 2011

‘Terraferma’ è un film su una partenza ma anche su un ritorno, quello di Emanuele Crialese nella “sua” Lampedusa, quasi dieci anni dopo le riprese di ‘Respiro’. In un’isola del Mare Nostrum, Filippo, un ventenne orfano di padre, vive con la madre Giulietta e il Nonno Ernesto, un vecchio e irriducibile pescatore che pratica la legge del mare. Durante una battuta di pesca, Filippo ed Ernesto salvano dall’annegamento una donna incinta e il suo bambino di pochi anni. In barba alla burocrazia e alla finanza, decidono di prendersi cura di loro. Per raccontare gli uomini Crialese sceglie “un elemento altrettanto inquieto e mutevole”, una visione azzurra ancorata questa volta al paesaggio uma-no e disperato dei profughi. Sopra, sotto e intorno a un’isola intenzionalmente non identificata, il regista guarda al mare come luogo di infinite risonanze interiori. Al centro del suo ‘navigare’ ancora una volta un nucleo familiare in tensione verso un altrove e oltre quel mare.

FILM d'AutORE TERRA FERMA

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26 freebrindisi.it6 gennaio 2012

appUNtamENti

venerdì’ 06 Gennaio ore 18.00

arriva la Befana Spettacolo teatrale e musicale per bambini Piazza Regina Margherita- Tuturano Ore 21.00 CONCERTO PER CLAVICEMBALO di Giovanna Tricarico"I suoni della devozione"Chiesa del Cristo dei Domenicani

PaZZa PiaZZa con la BefanaMusica, luci, colori, fiabe e tanto divertimento per grandi e piccini.dalle ore 18.00 alle ore 20.00Piazza Vittoria

venerdì 6 Gennaio Brindisila Giornata dei filM di faMiGliaDaniele Guadalupi, ideatore e collaboratore di progetti d’arte pubblica e Paola Crescenzo, regista cinematografica, hanno intrapreso da un anno su Brindisi la ricerca di vecchie pellicole degli anni ‘50, ‘60 e ‘70. L’indagine nasce dall’idea di creare un documentario di montaggio su una storia ambientata nella propria città d’origine, realizzato per la maggior parte con immagini d’archivio. La giornata organizzata per il 6 gennaio sarà  un primo passo verso la costituzione di un archivio a livello regionale. Dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18, presso l’ex Convento Santa Chiara nei pressi del Duomo, vi sarà il censimento delle pellicole. Dalle ore 19.30 si terrà la proiezione delle pellicole selezionate. La partecipazione è aperta a tutti.

venerdì 6 Gennaio BrindisiGiovanna tricaricoin concertoUltimo appuntamento dell’undi-cesima edizione della Rassegna musicale internazionale “ I suoni della Devozione”. Chiesa del Cristo dei Domenicani, ore 21. Ingresso libero. Info. 338.6429550.

venerdì 6 Gennaio MesaGnecollettiva di PittUraUltimo giorni di visite per la collettiva di pittura inaugurata nei locali della Pinacoteca Comunale, in Via Martiri della Libertà. In primo piano le opere di tre eclettici artisti della nostra provincia, il mesagnese Luigi Tuma e i brindisini d’adozione Enzo Gabellone e Antonia Acri. Le quasi trenta opere dei tre artisti si collocano nell’organizzazione di uno spazio debitamente recepito come luogo fisico entro il quale delimitare mondi riprodotti e anelati. Corporeità e anima si fondono senza risvolti scontati né forzati in un’unica immagine, liquida di equilibrio ed emozione. L'ingresso è libero a partire dalle ore 18 e fino alle ore 21.

musica, luci, colori, fiabe e TaNTo dive

rTimeNTo

Piazza Vittoria - BrindisiINFOLINE 347.6831259

dal 31 dicembre

all' 08 gennaio

associazione culturale ricreatiVa

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venerdì 6 Gennaio villa castelliPresePe vivente Nella suggestiva cornice del parco naturale della Gravina nel centro della cittadina.  

 

venerdì 6 Gennaio san vito dei norMannila calata dei MaGi Alle 15.30 nel villaggio rupestre di San Biagio (XII secolo).Località Jannuzzo.

venerdì 6 Gennaio MesaGnecavalcata dei MaGi E presepe vivente nel centro di Mesagne dalle ore 15.

saBato 7 Gennaio fasanonatale nell'antico BorGo contadinoPresepe animato, vino, pettole della tradizione e focaccia cotta nel forno del villaggio. Presepe nei trulli con statue rigorosamente create a mano, a grandezza umana, arricchito e animato da figuranti in persona. Dalle ore 18 nella località collinare di Cocolicchio (frazione di Fasano).

saBato 7 Gennaio cisterninola GHironda Winter & sPrinG festival La Ghironda Winter & Spring Festival presenta un nuovo appuntamento della sua quinta stagione invernale: direttamente da Berlino i Tanga Elektra, la rivelazione della Ghironda Summer Festival 2011. Due fratelli, una voce, un violino, una batteria e una loop station, tanto basta per un live sconvolgente, imprevedibile, di tendenza. Una miscela di New Soul, Elektro e Tango Nuevo, di improvvisazione e puro talento, per questo duo che da solo riproduce un cast complesso. Alla voce, decisamente funky, David, accompagnato dal suo violino e dalla sua fedelissima loop station; alla batteria (o alla custodia per chitarra o ai bongos giocattolo, se la situazione lo richiede), il fratello Elia, vero genio delle percussioni. Dalle ore 23, presso Terrazze Ristorante Lounge Bar. Ingresso libero con consumazione obbligatoria. Per info e prenotazioni: 080/4444162 – 340/1208891.

lUnedì 9 Gennaio latianoincontri con l’aUtoreTorna, dopo la pausa natalizia, la rassegna “Incontri con l’autore” che fino a maggio vedrà la partecipazione delle scuole superiori del territorio provinciale. L’iniziativa è promossa dalla Provincia di Brindisi, da Taberna Libraria di Latiano e dalla Società Dante Alighieri sezione di Brindisi. Lunedì 9 gennaio protagonista sarà Annamaria Bonucci con “Il futuro è lunedì”. Trama: Annamaria ha tre anni quando nascono Alessandro e Roberto. Ha già due fratelli maggiori e fino all’arrivo dei gemelli si sente la principessa di casa. Una casa contadina, in cui anche le principesse devono lavorare, svolgendo tutta una serie di incombenze domestiche, fra cui prendersi cura, per l’appunto, dei due fratellini. Ma Roberto e Alessandro richiedono attenzioni molto diverse, perché non sono uguali: Roberto è «normale», Alessandro ha la sindrome di Down. Presso Taberna Libraria, ore 18.

Giovedì 12 Gennaio fasanofasanoMUsicaPresenta RBR Dance Company “Varietas Delectat”. Musiche di Antonio Salieri. Teatro Kennedy, ore 20.30.

Giovedì 12 MesaGneserata al cineMaGrazie al prezioso contributo di Fabrizio Valentini in qualità di organizzatore, promotore e direttore artistico, verrà proiettato, alle 21, presso il cinema Officine Teatro Ariston, in via Federico II Svevo n.26, il film “W Zappatore” di Massimiliano ‘Maci’ Verdesca, con protagonisti Marcello Zappatore, Sandra Milo, Guia Jelo e Monica Nappo. Il film, oramai un vero cult, ha fatto il tutto esaurito nelle città in cui è stato proiettato (Lecce, Milano, Roma, Torino) e ha vinto, come miglior film, il Brooklyn Film Festival, venendo poi proiettato in due sale cinematografiche a New York. Per prenotare i biglietti telefonare al 349.6683418. Ingresso a pagamento 6,00 euro.

Giovedì 12 e venerdì 13 Gennaio Brindisila BisBetica doMatadi William Shakespeare. Pragma/Teatro Stabile dell’Aquila, con Vanessa Gravina e Edoardo Siravo, regia di Armando Pugliese.La bisbetica domata è una festa di trame incrociate, scambi d’identità, manipolazioni linguistiche. In una Padova reinventata dall’autore viene descritta la vigorosa conquista dell’irrequieta Caterina da parte del caparbio Petruccio, avventuriero veronese, che sposa e soggioga l’intrattabile Caterina di Padova, attirato soprattutto dalla sua dote. Non tutti sanno però che il testo shakespeariano è contenuto in una cornice che rende i due protagonisti personaggi di una rappresentazione teatrale cui altri personaggi assistono in scena. Una commedia nella commedia, insomma, preceduta da un prologo in cui un calderaio ubriaco, Cristoforo Sly, viene raccolto da un signore reduce da una partita di caccia, davanti a un osteria in aperta campagna. Condotto al castello, Sly viene trattato al suo risveglio come fosse un gentiluomo che, dopo lungo tempo, ha ripreso l’uso della ragione. Così viene invitato ad assistere a La bisbetica domata. Armando Pugliese individua tre mondi nell’universo della commedia. Nel prologo e nell’epilogo si ritrova quello tardo-cinquecentesco della taverna, che il regista racconta con realismo quasi caravaggesco. Mentre il mondo della rappresentazione ha i colori e i toni dei nostri anni Sessanta. Nuovo Teatro Verdi, ore 20.30.

venerdì 13 Gennaio fasanocercasi tenoreIn scena Gianfranco Jannuzzo, protagonista in “Cercasi Tenore”, brillante commedia in cui i continui colpi di scena e le situazioni comiche sono la base di uno dei più importanti successi di Broadway. Siamo negli anni ‘30, la vicenda ruota attorno a Tommaso aspirante ed incerto cantante lirico che in qualità di assistente affianca un direttore senza scrupoli di teatro d’opera di provincia. Grandi fermenti agitano gli animi dei protagonisti per l’arrivo di un tenore spagnolo di rara bravura, tanto da essere soprannominato ‘il magnifico’, che interpreterà Otello. Cosa accade però quando a poche ore dallo spettacolo il grande artista soccombe ad un potente mix di alcol e sedativi? Teatro Kennedy, ore 20.30.

doMenica 15 Gennaio ceGlie MessaPicail Posto delle favole Per la rassegna di teatro per bambini e famiglie in scena “Pierino e il Loop” giri di parole e giri di note, Armamaxa teatro e Casarmonica. Teatro Comunale, ore 17.30.

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iN EVidENZa

La CiTTà deLLa MeMOriaMONOLOGO NARRATIVO DI MIMMO TARDIO

UN LUNGO racconto in cui la descrizione rarefatta di una città osservata di notte, nel silenzio, dove più facilmente i ricordi prendono forma, si alterna alla visione più disin-cantata di chi, quotidianamente, quella città la vive. Un

monologo narrativo scritto da Mimmo Tardio che include brani di autorevoli scrittori come Italo Calvino e Vittorio Bodini e un breve passaggio narrativo di Marcantonio Gallo. È “La Citta della Memo-ria”, spettacolo coprodotto dal TeatroDellePietre, compagnia brin-disina di Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito, e La Casa della Memo-ria di Mimmo Tardio, con il patrocinio del Comune di Brindisi, di Inner Wheel, AMMI e Club Unesco di Brindisi, andato in scena il 3 gennaio nell’ex Convento Santa Chiara a Brindisi. Una città si può raccontare in diversi modi, attraverso le sue storie e i suoi umori, perchè una città è fatta di moltissime cose, anche se spesso viene percepita e conosciuta solo per alcune sue quali-tà. “La Citta della Memoria” ha invece proposto un punto di osser-vazione che più che basarsi su ciò che gli occhi guardano ha pro-vato a spostare il punto di osservazione passando direttamente dall’anima. Un uomo torna al Sud, come spesso accade durante le festività, e ripercorre il suo Sud andandolo a cercare nella memo-ria. La vecchia casa abitata da bambino, le feste di paese, le lumi-narie diventano lo sfondo di una narrazione asciutta e allo stesso tempo misuratamente lirica. Ma c’è chi dal Sud non se ne è mai an-dato. Lo spettacolo racconta due coraggi differenti: quello di anda-re, lasciando la propria terra e quello di rimanerci. A sottendere ed enfatizzare la narrazione, gli interventi musicali e vocali di Pietro Balsamo (musicista che fa parte di in un Ensamble musicale deno-minato Jazzabanna, che mescola tradizione e jazz in una continua ricerca musicale)  e Bruno Galeone (musicista nato nel Madagascar ma di adozione salentina) che hanno fatto da contrappunto a un Sud a cui si torna e che spesso resiste solo nella memoria. A partire da febbraio, lo spettacolo sarà riproposto agli studenti di vari Istituti Scolastici Superiori e diventerà presto un documenta-rio arricchito di nuovi elementi narrativi rappresentando un picco-lo bagaglio di conoscenza per le generazioni più giovani.

Marcantonio Gallo

Mimmo Tardio

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iN EVidENZa Vincenzo Maggiore

La grande faMigLia BOOMdaBashGRUPPO RIVELAZIONE DEL SALENTO

GLI ULTIMI mesi sono stati decisivi per i BoomDaBash, gruppo rivelazione del Salento, vincitore del Mtv New Generation e protagonista davanti a migliaia di persone della grande festa live Mtv Days 2011. Dall’uscita della

seconda fatica discografica la band ha continuato a raccogliere successi e notorietà in ogni parte d’Italia. “Mad(e) in Italy è un album in cui abbiamo curato la composizione di parole, musica e arrangiamenti, mantenendo viva la tendenza verso un ‘reggae ibrido’ - spiega Blazon, fondatore e produttore

dei BoomDaBash – Ci siamo distaccati dal classico ‘tempo in levare’ proprio della tradizione jamaicana per creare un prodotto al passo con i tempi, in linea con il panorama europeo, con le tendenze musicali affini che trovano spazio specialmente in Francia e Germania”. La voglia di non restare legati a un solo genere trova fondamento nei trascorsi dei singoli componenti della band: Biggie ha militato per anni nella scena hardcore, Payà ha sempre fatto raggamuffin, Blazon e Mr. Ketra provengono dalla musica hip hop e r’n’b.

“Nei nostri brani affrontiamo i temi della denuncia sociale, del Sud Italia, della precarietà - continua Blazon – Cerchiamo di focalizzare al meglio alcune istantanee del territorio in cui siamo cresciuti e a cui siamo molto legati”. Il mix di dialetto e lingua inglese è un elemento che contraddistingue la produzione BoomDaBash nei termini di un successo che ha messo radici anche là dove la tradizione salentina arriva per sentito dire o, per l’appunto, attraverso la musica. La forza della band risiede nello spirito di coinvolgimento che i BoomDaBash riescono a sprigionare nei propri spettacoli. Da semplici show case le loro performance si sono pian piano trasformate in veri e propri concerti live con tanto di band a seguito. Il 20 dicembre sul sito ufficiale www.boomdabash.com è stato pubblicato il videoclip del secondo singolo “Dem ah idiot”, diretto dai bolognesi Undervilla Production.

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Le faccette sono dei sottili gusci di ceramica o di altro materiale dello stesso colore dei denti naturali, che vengono cementati sui denti anteriori e ne ricoprono la parte frontale.Esse vengono costruite in ambiente extraorale, seguendo l'impronta del dente.Le faccette possono essere fatte permascherare spazi tra i denti (diastemi), macchie permanenti, difetti dello smaltocorreggere leggere irregolarità ortodonticherivestire denti anteriori scheggiati o usurati

di che materiale sono fatte le faccette?Le faccette posso essere di ceramica o di resine composite. Il materiale più adatto sarà scelto in base alle esigenze estetiche e funzionali del caso.Le faccette in ceramica hanno un aspetto molto simile a quello dei denti naturali e mantengono nel tempo colore e lucentezza iniziali. Il colore viene scelto dal vostro dentista in base a quello degli altri denti presenti in bocca.Come si fa una faccetta?Inizialmente, il dente viene preparato limando un sottile strato di smalto, per poter alloggiare lo spessore della faccetta: il procedimento può essere fatto in anestesia. Un'impronta del dente viene poi rilevata in modo da ottenere un modello dal quale costruire la faccetta.Se necessario, tra una seduta e l'altra, viene applicata al dente una faccetta provvisoria, che sarà tolta per cementare la faccetta definitiva.Come posso prendermi cura di intarsi e faccette?Spazzolare i denti con intarsi o faccette dopo ogni pasto, come gli altri denti. Passare quotidianamente (meglio la sera prima di coricarsi) tra dente e dente il filo o lo scovolino interdentale, prestando particolare attenzione al bordo gengivale. Per prevenire danni o fratture alle faccette evitare di addentare cibi o oggetti troppo duri.I denti con faccette o intarsi, come tutti gli altri denti, richiedono controlli periodici (normalmente ogni sei mesi). Controlli regolari associati a una scrupolosa igiene orale, oltre a mantenere sani denti e gengive, permettono ai vostri intarsi e/o faccette di durare a lungo.

COSA SONO LE FACCETTE E PERCHÉ VENGONO FATTE

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31freebrindisi.it6 gennaio 2012

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32 freebrindisi.it6 gennaio 2012

@ PalasportMi domando e chiedo perché una città come la nostra, con una società di basket come la nostra, con uno sponsor importante come il nostro, non sia capace di costruire un palazzetto dello sport importante sfruttando la sponsorizzazione di grandi società italiane o, perché no, anche straniere... Lo fanno tutti, perché l'enel Basket Brindisi e i suoi tifosi non possono usufruire di tale possibilità?A lungo, si è abusato del termine 'Palaeventi'. e poi? sempre e solo chiacchiere...Giuseppe

@ CampettoLa regione Puglia ha messo a disposizione, tramite bando, 30mila euro per l’impiantistica sportiva, per la realizzazione di interventi di sistemazione in aree verdi e spazi urbani compresa l’installazione di attrezzature sportive e la realizzazione di spazi attrezzati per le attività motorie e sportive all’aperto. senza buttarsi su maxi-progetti e tanto fumo, sarebbe possibile installare dei canestri nelle piazze della nostra città? È dai bambini e dai giovani che deve partire il basket e, in generale, lo sport. non pensiamo sempre e solo al Palaeventi... Daniele

@ Tagli ai costi della politicaGentile redazione, è veramente una bella notizia quella appresa settimane fa, circa il taglio ai costi della politica attuato, con i fatti e non con le parole, dalla Provincia di Brindisi, unica in italia. Come brindisino, sono orgoglioso di questo primato, ma non vedo riecheggiare questa notizia da nessuna parte, a livello extra-territoriale. Come è possibile? É forse il caso di ‘insospettirsi’?Angelo

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di Doranna Durso e Sandro Stasi

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33freebrindisi.it6 gennaio 2012

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"FrEE BriNDiSi" proMoTioN Per informazioni [email protected] EVidENZa

Punto di riferimento affidabile in diverse opere civili, industriali ed elettrostrumentali realizzate in Italia e nel mondo, la Convertino srl, ubica-ta nella zona industriale di Brindisi vanta un'esperienza pluriennale nella realizzazione di impianti elettrici su tutto il territorio.Diverse sono le certificazioni e le attestazioni di riconoscimento che l'azienda vanta, tra le quali la Certificazione SOA che autorizza l'esecu-zione ai lavori pubblici e il certificato di qualità ISO 9001:2000.Mimmo Convertino, orgoglioso, ci svela il segreto del successo della sua azienda, che gli ha permesso di festeggiare l'importante traguardo dei 30 anni di attività.“È dal 1980 che siamo attivi, ci occupiamo di tutto ciò che riguarda l'energia elettrica e gli impianti elettrostrumentali ed industriali. Lavo-riamo sia all'interno del territorio brindisino che a livello nazionale e ci siamo spinti anche oltre i confini italiani per riuscire a migliorare e lavorare sempre meglio”

trent'anni di attività sono un traguardo importante, cosa crede che abbia permesso all'azienda di arrivare fin qui?"Sicuramente la passione per il mio lavoro e la grande professionalità dei miei collaboratori. Ho iniziato con la realizzazione del primo quadro elettrico tanto tempo fa, ora quel disegno è diventato il marchio dell'azienda, mi ricorda ogni giorno quanta fatica e quanto lavoro c'è stato dietro”.

in cosa si distingue la Convertino srl, soprattutto in questo particolare momento di crisi economica?"Credo che la nostra forza sia nella mentalità imprenditoriale, cerco in primis di salvaguardare l'occupazione dei miei collaboratori spingen-domi anche all'estero nella ricerca del lavoro. Guardare al futuro e innovarsi è fondamentale.”

a tal proposito come si sta muovendo la Convertino srl nel campo dell'energia rinnovabile che costituisce il futuro nonché un passo obbligato per chi lavora in questo settore?"In questo campo la mia azienda è sempre stata particolarmente all'avanguardia. È stata la prima impresa in Italia ad aver realizzato impianti bio-massa, abbiamo i piu grandi impianti per la produzione di energia pulita, ed è questo uno dei motivi che mi riempie d'orgoglio”.

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COSIMO CONVERTINOImprenditore, amministratore unico della Convertino srl

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