Frati Minori - Notizie da Viesti N. 11/2014

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    Visite al Centro Tau

    Una delegazione dellimportante cittmetropolitana portuale di Pusan, seconda perimportanza della Corea del Sud dopo Seoul, hafatto visita al Centro Tau con a capo ilsindaco del distretto di Haeundae Gu.La delegazione era in visita nel Primorije inoccasione delle celebrazioni del 150anniversario del Volontario insediamento deicoreani in Russia che ha avuto proprio inUssurijsk, specialmente nel mese di settembre,il centro delle manifestazioni.La delegazione, per, non ha voluto lasciare lacitt senza prima essere passata anche dalCentro Tau ed il motivo lo ritroviamo nelleparole del sindaco, capo-delegazione: Noisiamo qui per vedere come vivono ed operano inostri connazionali e non potevamo ignorarequesto Centro voluto da un frate francescanocoreano per il bene di tante persone senzadimora.Mentre il coreano frate Rogero, gi direttore

    del Centro Tau ed ospite in questo periododella Fraternit Francescana di Ussurjsk, hafatto da guida alla visita del Centromostrando la sala da pranzo, le camere-dormitorio e le altre stanze utilizzate per levarie attivit di animazione, frate Stefano haaccolto i doni che generosamente il gruppocoreano ha lasciato per i nostri ospiti, oltre chead una preziosissima offerta, tra i quali delleutilissime calze di lana pesante che, inprevisione dellinverno, sono state accolte

    come manna dal cielo.Ringraziando il sindaco di Pusan e tutti iconvenuti del gruppo, frate Stefano harimarcato di essere stato favorevolmente

    colpito dal livello dellintegrazione dellacomunit coreana nella vita della citt e dalla

    sua vitalit che si esprime anche nel settoredella solidariet sociale.Accogliendo, poi, in dono un quadrorappresentante le nozze tradizionali in Corea,ha subito notato come il costume della sposafosse bianco, rosso e verde: russi, coreani editaliani, dunque, si sono ritrovati per fare ilmondo pi bello e colorato, solidale e fraterno;ed ha invitato tutti a proseguire su questa stradaperch si fortifichi la collaborazione tra i popolianche attraverso il nostro semplice contributo afavore dei senza tetto della citt di Ussurijsk.

    La consegna dei regali

    da parte della delegazione coreana

    proseguito, dunque, il contatto con persone dinazionalit coreana anche in questo mese diottobre: contatto che anche in futuro non sipotr certamente ignorare sia per la massicciapresenza di coreani ad Ussurijsk sia per lastessa storia del Centro Tau che, per ora, inscindibilmente legato anche alla Corea.

    Viesti, le Notiziedi Bratskij Mirdi Bratskij Mirdi Bratskij Mirdi Bratskij Mir

    Anno XII - Numero 11 Novembre 2014

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    Mir i dobr!

    Amici russi del Centro Tau ce nerano sindallinizio, ce ne sono, e ce ne dovranno esseresempre di pi.Amici la cui lingua il russo, quindi, e che nonsempre possono far visita al Centro Tau perconoscerne le ultime novit ed i variavvenimenti che vi accadono quotidianamenteo, semplicemente, per passarvi qualche minutoin serenit.Che fare, dunque, per tenere questi amicisempre e puntualmente informati?Semplice. stato cos aperto un gruppo nella rete socialeVkontakte dal nome Bratskij mir (MondoFraterno) dove, come nellomonimo grupponel social - network Facebook, si aggiornanole notizie quotidianamente con un brevemessaggio illustrante quanto accaduto alCentro Tau e, magari, corredato anche daqualche fotografia delucidativa.Ma oltre a ci, dal primo di ottobre, gli amici

    del Centro Tau di lingua russa, soprattuttopossono ricevere e leggere le notiziemensilmente sul giornalino Mir i dobr!,ovvero Pace e Bene.S, proprio Pace e Bene, luniversalemessaggio francescano che , dunque, divenutoanche il titolo del giornalino che informa inlingua russa sulla realt del Centro Tau.San Francesco ricorda nel proprioTestamento che fu lo stesso Altissimo adindicargli di portare a tutto il mondo il saluto

    della Pace e del Bene: Il Signore mi rivelche dicessimo questo saluto: Il Signore ti diapace.E, del resto, non poteva che essere cos.Il saluto della pace quello dello stesso Cristoche, risorto, appare ripetutamente ai discepoli edice loro: Pace a voi!.Francesco, divenuto un Alter Christus, unuomo nuovo, porta dunque a tutti il salutodella pace che scaturisce dalla sua fede edesperienza del Risorto, augurando a ciascuno il

    Bene.Francesco ha acquistato dal Risorto la pace elha fatta propria, ora invitato dal Signore a

    non pi conservarla soltanto nel proprio cuore,ma a portarla a ciascuna creatura.Cos Francesco si fa messaggero di Pace e diBene e diventa un Operatore di pace che,secondo le Beatitudini evangeliche, gli meriterdi essere chiamato figlio di Dio.

    Pace e bene , dunque, un messaggio che sivuole diffondere in ogni lingua perch giunga aciascuno quella Pace e quel Bene di cui siha tanto bisogno anche oggi.Quello del giornalino in lingua russa, cos,desidera essere uno strumento per veicolare ilsaluto del Risorto, che stato anche diFrancesco, perch nel cuore dei suoi lettorisgorghi la pace ed il bene ed in esso vi rimangaper poterlo portare a propria volta ad altri.Il Centro Tau si trasformer, quindi, nelle

    colonne del giornalino che racconter la suavita di ogni giorno, anche con laiuto delpostulante e redattore Maksim, in unostrumento della Pace e del Bene.Buona lettura, quindi e tanti auguri di moltaMir e di ogni Dobr!

    Al Centro Tauprendendosi cura di

    C molto in comune tra le storie di Dimitri e diAleksandr .Entrambi sono giovani: il primo ha trentottoanni, mentre il secondo ne ha trentasette.Entrambi sono senza lavoro e, almeno per ora,senza un futuro. vero che se Dimitri del Primorije,Aleksandr ad Ussurijsk ci arrivato daKrasnodar fuggendo da se stesso o forse incerca di stesso, ma entrambi sono vedovi edentrambi, per questa ragione, hanno iniziato a

    bere.E dopo il bere sempre pi in basso e pi inbasso sino al: Non ce la faccio pi!.E poi la decisione: bussare alla porta delCentro Tau.Quindi laccoglienza e con essa il tentativo diricominciare tutto da capo, o meglio diricominciare da quel punto dal quale tutte lecose sono iniziate ad andare male.Un letto ed un tetto sopra la testa ora assicurato per loro due, ed al caldo, a partire

    dalla met di ottobre; ci salva sicuramente lavita, ma non sufficiente.

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    Occorre trovare la forza in se stessi per volerancora vivere, recuperare lautostima persuperare tutti gli ostacoli che impediscono ilrialzarsi: dal Centro Tau possono veniredegli stimoli ed un sostegno, ma il lavorogrosso deve e pu essere fatto in questa

    direzione soltanto da loro due.I documenti in tasca non ci sono pi: e la nostraOlga, assistente sociale, correr con loro da unufficio allaltro per far ottenere loro unaidentit anagrafica.Poi il lavoro: Aleksandr lo ha trovato, nonpagano molto, ma lui si adattato perch vuolerecuperare la somma necessaria per rientrare aKrasnodar dove lo aspettano la mamma e ledue figlie a cui ha promesso di tornare; e con ilsostegno dei suoi familiari, Aleksandr potrebbe

    farcela a ricostruirsi una vita.Per Dimitri le cose saranno invece picomplesse, non avendo nessuno ad aspettarlo: eci mi fa preoccupare.Occorrer pensare ad unoccupazione per lui eper chi, come lui, si trover in futuro in questastessa situazione e si rivolger a noi: il lavoroed una famiglia.E se difficile che persone come Dmitripossano trovare unoccupazione allinizioparzialmente protetta, significa che glielodaremo noi un posto di lavoro protetto?Significa che daremo noi il sostegno di unacasa-famiglia?Chiss!

    Come costruire il futuro

    Nel Medioevo un monaco che dirigeva ilavori, decise di far visita al cantiere dellaCattedrale che gli scalpellini stavano

    costruendo e decise di chiedere loro cosapensassero del proprio lavoro.Pertanto si avvicin al primo, al quale chiesequale fosse il suo lavoro e come risposta ebbequesta, che loperaio pronunci con toni forti erabbia: un lavoro noioso che mi pesa e midebilita. Sto seduto tutto il giorno e picchiosulla pietra fredda e la taglio.Poi il monaco si avvicin al secondoscalpellino e gli pose la stessa domanda.Ed ecco la risposta: Picchio sulla pietra e

    guadagno i soldi in modo che la mia famiglianon soffra la fame.

    Ed ecco cosa rispose un terzo scalpellino con ilsorriso sulle labbra: Io costruisco un tempioche star in piedi qualche migliaio di anni.Costruisco il futuro!.Il Monaco lasci il cantiere.Torn il giorno successivo, chiam a s il terzo

    scalpellino e lo fece direttore dei lavori dellacostruzione della Cattedrale assieme a lui. iniziato con la lettura di questo breve esignificativo racconto lincontro di NataliaArkadevna con la maggior parte degli ospiti(qualcuno era al lavoro) del Centro Tau, ilgioved ventitr di ottobre.Lincontro verteva sul tema: ricercare ilpositivo negli avvenimenti che accadono enelle persone attorno a noi per trarne gioia. Dopo questo racconto e dopo averlo

    commentato, si sono svolti dei semplici e breviesercizi per imparare a gioire e vedere, senon proprio sempre, almeno a volte anche illato positivo nelle cose, in se stessi e negli altri.

    Le conversazioni al Centro Tau

    Questo incontro fa parte di una serie diconversazioni pianificate ed iniziate nel mese

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    di settembre su tematiche specifiche e chetendono a rendere coscienti i nostri ospiti dellaloro situazione personale, delle possibilit eopportunit che il mondo attorno a noi offre aciascuno per trovare soprattutto in se stessiquelle risorse necessarie per dare una virata

    radicale alla propria esistenza e riscoprirne ilgusto.Cos la nostra infermiera Tatiana, nel quadro diqueste conversazioni, ha colloquiato nelpomeriggio del due di ottobre con i nostri ospitisul tema dell'igiene, della salute e della curadella propria persona.La nostra Olga, assistente sociale, ha inveceintrattenuto gli ospiti nel pomeriggio deltrentuno di ottobre sul tema dello Statofornendo gli elementi di base delleducazione

    civica.Conversazioni che proseguiranno per tutto ilcorso dellanno e che assieme ad altre iniziativesono volte a far suscitare un interesse in unavita che spesso ha perso il sapore e si appiattita in una informe apatia o affondata inuna bottiglia.E linteresse sembra pian piano risvegliarsi!Cos, dopo averne parlato in giardino in untiepido pomeriggio di ottobre sotto un soleancora chiaro, il sabato venticinque di ottobresono partite le fasi preliminari di un torneo, tragli ospiti, di Domin: s, alla russa propriocon laccento sulla ultima lettera o, quelgioco che si faceva da bambini una volta con lenonne ed i nonni.Lo hanno scelto loro il Domin e ad essofaranno seguito anche altri tornei: dama,scacchi e chiss cosa daltro.

    Gli ospiti impegnati nel torneo di Domin

    Vi saranno le finali e, naturalmente, dei premiper i vincitori ed i partecipanti.

    Fasi del torneo di Domin

    Dalla domenica pomeriggio del ventisei diottobre si dato, invece, avvio ad un cineforum.Lautunno nel Primorije semplicementebellissimo: con i suoi colori, le sue foglie verdi-gialle-marroni che cadono sotto i colpi delvento a volte leggero ed a volte violento, avolte freddo ed a volte tiepido.

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    Un autunno molto simile a quello del paesaggiotoscano in questa stagione.Ma le giornate si accorciano anche qui inautunno ed in inverno, ed il ritorno allorasolare contribuisce a far sorgere in qualcuno lamalinconia; e se poi aggiungiamo che quando,

    tra qualche settimana, la colonnina delmercurio andr abbondantemente sotto lo zeroe magari tutto attorno sar innevato eghiacciato Un buon film, dunque, visto al caldo ed incompagnia, la domenica pomeriggio scaccia lamalinconia, la noia, la solitudine e, diciamolatutta, il desiderio di annegare tutti questi bruttipensieri nella voglia di bere.Si alterneranno film leggeri come lecommedie comiche, a film dautore e storici, e

    magari anche qualche colossal e vecchi filmsovietici.La prima toccata al Francesco di LilianaCavani.

    Momenti dincontro al Centro Tau

    Alla visione del film, seguita anche unainformale quanto piacevole conversazionescaturita da una domanda di un ospite.Cos, la visione al riparo dal freddo di un film,diviene anche, spontaneamente, occasione diriflessione: basta volerlo e linteresse verso lavita rinasce!

    La festa di S. Francesco ad Ussurijsk

    La prima volta, per me, ad Ussurijsk.E prima di tutti gli altri.

    Gi perch c una Provincia dellOrdine deiFrati Minori in Giappone dove sorge il soleprima che altrove, poi in Corea del Sud, ma

    subito dopo di loro, nel mondo, probabilmente,la festa di San Francesco labbiamo celebrataproprio noi ad Ussurijsk: questione di fusi orari!Per la prima volta, dunque, ho celebrato la festadi San Francesco ad Ussurijsk nella nostraFraternit Francescana, nella nostra parrocchia

    del Natale del Signore ed al Centro Tau.Le celebrazioni sono iniziate con un pranzo ilvenerd tre di ottobre consumato dai fratiassieme agli operatori del Centro Tau.Sette anni fa, proprio nel giorno che la ChiesaCattolica dedica a San Francesco di Assisi,veniva inaugurato infatti il Centro Tau diUssurijsk.Era ben giusto, dunque, iniziare a festeggiareSan Francesco con chi ogni giorno dedica dasette anni tutto se stesso per star vicino, al

    Centro Tau, a chi vive o ha vissuto ai marginidella societ, per varie ragioni, e lontano datutti.Lo ha ricordato ad inizio pranzo frate Kiprianbenedicendo il cibo, e frate Stefano, che haringraziato tutti coloro che lavorano da setteanni o hanno lavorato per un certo periodo,iniziando dai coreani frate Dominik, fondatore,e frate Rogero, per far pi bello e fraterno ilmondo includendovi chi ne vive ai marginispinto dalle pi disparate situazioni impostedalla vita o da un modello sociale che esclude ipi deboli.Prendendo poi spunto dalle parole auguralirivolte ai frati da Natalia Arkadevna, direttricedel Centro Tau, frate Stefano ha citato DanteAlighieri che nellUndicesimo Canto delParadiso, parlando di Santo Francesco, scriveNacque al mondo un sole: quel sole chesorge prima che altrove e proprio ad oriente, inqueste sperdute terre visitate, per far eco alle

    parole augurali della direttrice, prima dei suoifigli-frati, dallo stesso padre-Francesco: soleche, per altro, sorge ad ogni alba ancora oggi.Del resto, inizialmente Francesco statoconosciuto in Russia proprio attraverso,soprattutto, la Divina Commedia e quel versodel Paradiso dellAlighieri, con il quale ilDivino Poeta, paragon lassisiate Al soleche sorge da Oriente, facendolo sentire dasempre, per i russi, il pi orientale tra i Santidella Chiesa di Occidente.

    Nel tardo pomeriggio del tre di ottobre, iniziata la festa liturgica di San FrancescodAssisi con la celebrazione, assieme ai

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    parrocchiani, del Vespro solenne, la SantaMessa ed il Transitus.Frate Kiprian, responsabile della nostraparrocchia del Natale del Signore diUssurijsk, durante lomelia ha messo inevidenza i tratti fondamentali della santit del

    Poverello che devono essere imitati da ognipersona che vuole seguire il suo esempio emettersi in cammino dietro al Cristo.Forse per la prima volta in trenta anni,esattamente tanti quanti sono in Convento, hopartecipato ad un Transitus tanto semplicenella sua espressione liturgica, quanto vero:senza nulla togliere alle celebrazioni degli annipassati, ovviamente.Al Transitus, infatti, hanno preso parte attivai bambini (pochissimi: soltanto quattro!) del

    catechismo della nostra parrocchia,rappresentando, guidati da Natalia e suorTeresa Poul, i momenti finali del Santo diAssisi passati con i suoi frati alla Porziuncola,prima di salire al cielo ed essere accolto nellaschiera dei Santi da quel Ges, da lui amatolungo tutta la sua vita.Questo, infatti, il Transitus: la memorialiturgica del Passaggio di Francesco dallaterra al Paradiso.

    La rappresentazione del Transitus

    Grazie, dunque, ai nostri bambini che mi hannoe ci hanno fatto rivivere nella loro semplice,quanto efficace rappresentazione, lincontro diFrancesco con Sorella morte secondo il suoprimo biografo Tommaso da Celano, avvenutoil tre di ottobre del 1227.

    Il Transitus, ovviamente, prevedeva anche leparti canoniche dei canti e dei salmi cheassieme ai nostri bambini ci hanno portato inParadiso accompagnando Francesco.

    I bambini del catechismo durante la recita

    al Transitus di San Francesco

    L'angelo, la piccola Nastia, incorona San Francescoallingresso in Paradiso

    Il mattino presto seguente, quattro di ottobre,giorno della solennit di San Francesco, frateKiprian ha celebrato la Messa con le Lodi per ifrati e le suore e poi si recato ad Arseneevnellaltra nostra parrocchia, essendo per tutto ilmese di ottobre frate John a Magadan.

    Frate Kiprian

    durante la celebrazione della festa di San Francesco

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    Pi tardi si pranzato assieme agli ospiti delCentro Tau iniziando dall'immancabile insalata russa!

    Il pranzo di San Francesco con gli ospiti

    Ci si scambiati gli auguri e si condivisoquesto giorno di festa dialogando in serenitcon gli ospiti, appunto.I frati hanno pregato perch il Santo di Assisiporti nel cuore di ciascuno la pace e frateStefano ha ringraziato gli operatori del Centro

    Tau che ogni giorno, da sette anni, siprodigano con tutto il cuore e con tutte le forzeper il bene dei fratelli nel bisogno.Poi, dando la propria interpretazioneallaffresco che si trova sulla parete dellamensa, ha augurato a tutti una buona festa edil buon appetito: lungo il sentiero innevato checonduce al Centro Tau, San Francesco edaltri suoi compagni frati (dal volto di alcuniospiti passati negli anni scorsi dal Centro Tau)indicano la strada ad una figura femminile chesecondo lautore trattasi di Santa Chiara, masecondo frate Stefano potrebbe trattarsi anche

    di Madonna povert che il Santo di Assisiabbracci sino alla fine dei suoi giorni terreni.

    Francesco accoglie Madonna Povert

    al Centro Tau

    Francesco indica cos la strada a tutti noi,poveri di cose materiali e di spirito, verso ilCentro Tau: ancora di salvezza, porto erifugio sicuro dopo una vita di stenti e di fatica.

    Abbracciare i poveri per vincerela lotta alla povert

    La Giornata internazionale della lotta alla

    povert, si celebra ogni anno il giornodiciassette di ottobre, a partire dal 1993.Una data che si celebra ogni anno, purtroppo!S: purtroppo!Purtroppo perch significa che la lotta allapovert ancora lunga e non ancora statavinta: occorre, dunque, combatterla conmaggiore tenacia!Il Centro Tau stato aperto sette anni fa e daallora lavora per i senza dimora nella citt diUssurijsk, nellEstremo Oriente russo.Sette anni sono un periodo gi sufficiente percomprendere come il Centro Tau abbiacondotto unimportante lotta contro la povert equanto esso sia importante per proseguirequesta battaglia.La condizione del senza dimora, infatti, la sipu considerare il picco della povert.Nel corso di questi sette anni, il nostro CentroTau ha accolto circa mille persone le quali quisono state sfamate, hanno ricevuto indumenti

    ed un posto letto, oppure medicinali.Qui molti hanno ricevuto il sostegno giuridico esociale necessario per ristabilire la propria

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    identit anagrafica oppure per riceve unapensione di anzianit o di invalidit.Qui molti sono stati aiutati ad essere accolti inuna Casa di riposo per anziani oppure areinserirsi nel mondo del lavoro.Certamente: tra le mille persone che hanno

    bussato alla nostra porta vi sono anche quelliche non sono rientrati nella propria famiglia oche si sono rimessi a lavorare e sono, dunque,tornati a vivere in strada, purtroppo.Ma la maggior parte di loro, e sono i numeri aconfermarlo, al Centro Tau ha riacquistatonon solo un tetto sopra la testa, ma la speranzanel futuro, la fiducia in se stesso e, la cosa piimportante di tutte, la dignit umana perduta inuna bottiglia di vodka e per strada!Come risultato di questo grande lavoro dei frati

    e dei nostri operatori e collaboratori, centinaiadi senza dimora hanno in questi annicambiato il loro modello di vita ed hannoraggiunto un sufficiente e dignitoso livello diesistenza.E cos, dopo sette anni di lavoro, possibileparlare ora della tendenza alla diminuzione delnumero delle persone che si trovano in strada.I primi anni al Centro Tau erano ospitaticirca cinquanta persone, ora soltanto unaventina.E questo fatto ci insegna che la povert si puvincerla!Per vincere la povert occorre un serio econtinuo lavoro e non solo, ovviamente, alCentro Tau.Per altro appaiono anche altre forme di povertnella nostra moderna societ: la solitudine deglianziani, le persone diversamente abili chenessuno prende al lavoro, la diffusionedellalcolismo e della tossicodipendenza, le

    famiglie numerose e senza difese sociali,limmigrazione in cerca di un migliore livellodi vita e cos via.Il diciassette di ottobre, per iniziativadellAmministrazione di Ussurijsk, statacondotta uniniziativa comune realizzata daorganizzazioni sociali e religiose della citt daltema: Apri il cuore al bene.Nei grandi centri commerciali di Ussurijsk, ivolontari hanno invitato i clienti ad acquistaregeneri alimentari e di prima necessit a favore

    di persone povere.Oltre agli organizzatori, hanno dunquepartecipato attivamente a questa iniziativa i

    direttori dei centri commerciali, i volontari, isemplici acquirenti: cio concretamente e conun gesto di solidariet, molti hanno dato uncontributo alla lotta contro la povert proprionella Giornata Mondiale ad essa dedicata.

    La promozionedurante la Giornata contro la povert

    Ed ecco ci che necessario per raggiungere lavittoria: un lavoro condotto assieme, lacollaborazione e la partecipazione di tutti,sentimenti sinceri e solidali, carit e senso dellagiustizia!Nello spirito di questa Giornata Mondiale, il

    nostro Centro Tau inizia il proprio ottavoanno di lavoro: continueremo, dunque, congrande senso di responsabilit a lavorare per ilbene delle persone che lo necessitano e che sirivolgono a noi, cos come ci ha insegnato SanFrancesco dAssisi, il quale ha dedicato tutta lasua vita alla Povert abbracciandola ed aservire i poveri in ognuno dei quali vedeva ilvolto del Cristo, Povero.

    I cinquantasette anni di StasPer gli amici Stas, per gli altri Stanislav: KimStanislav.Parlo molto con Stas: una battuta veloce, unachiacchierata magari un po pi lunga sui pidisparati argomenti; oppure un semplice,quanto ormai, confidenziale: Dobrij den(Buongiorno)!Stanislav nato in Unione Sovietica; o meglio, nato in Uzbekistan, cio in una delle gi

    Repubbliche asiatiche sovietiche.In cerca di lavoro, Stas decise di recarsi aMosca abbandonando, cos, la famiglia.

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    Ma non fu tutto cos facile!

    Stas

    Stas non trov il lavoro nella Capitale e dasubito fece conoscenza con un tale con il qualepassava molto tempo girando per cimiteri incerca di tombe che conservavano personaggifamosi e al bar!I due ben presto, in tal modo, divennerocompagni di sventure, e di bevute!Finch un bel giorno Stas, senza quasiaccorgersene si svegli in un Centro didisintossicazione: senza documenti e senzasoldi.In poco tempo Stas aveva perso tutto quanto siera guadagnato con fatica: il passaporto, illibretto di lavoro e, certamente, il diplomauniversitario!E Stas divenne un Bomsh, ovvero un Bezopredilonnovo mesta shitelstovo - Senza undeterminato luogo dove vivere.Insomma, Stas divenne un Senza dimora.Stas inizi a dormire dove capitava: negliandroni dei palazzi moscoviti, nelle stazioni

    ferroviarie, nei sottoscala.Al mercato scaricava frutta e verdure daicamion per guadagnarsi il pane di ogni giorno.Poi limprevisto: perch piove sempre sulbagnato!Inizia a far male una gamba: si infiamma e ildolore si fa sentire, forte.Stas costretto a muoversi con un bastone e gliospedali rifiutano il necessario ricovero: lui nonha i documenti, un Bomsh!E Stas non pu pi lavorare.

    Spunta in Stas un sentimento mai provatoprima: la vergogna.

    Stas si vergogna di se stesso, di essere cadutocos in basso ed in un cos poco lasso di tempo.Inizia a riflettere sulla propria vita: gli studi,luniversit, la famiglia, la ricerca del lavoro aMosca e poi Trova il modo di fare delle periodiche

    medicazioni presso lassociazione Medicisenza frontiere, ma lavorare fisicamente ormainon pu.Nelle strade della capitale, Stas incontra di tutto;suoi compagni di strada sono uomini e donne,giovani e anziani, operai e scienziati edingegneri provenienti da ogni dove e di ogninazionalit.Molti erano e assai diversi tra loro i motivi cheavevano portato ciascuno a condurre una vitasimile, ma ad accomunare un popolo di cos

    varia natura cera e, comunque, era una solacosa: la strada.Riflette sulla vita Stas ed a lui appareimprovvisa una opportunit: a Vladivostokpotrebbe lavorare come traduttore. la sua professione: Stas ha studiatoalluniversit in Uzbekistan per divenire untraduttore dal russo al cinese.La sua famiglia di origine coreana, e dallaCorea i suoi nonni si erano spostatinellEstremo Oriente russo, come tanti altri, incerca di una migliore condizione di vita.Poi venne il periodo delle deportazionistaliniane e la sua famiglia si ritrov inUzbekistan dove Stas nacque e studi: per luilandare a Vladivostok, non era soltantolinserirsi nel mondo del lavoro, ma era un poanche un ritorno a casa, nella terra dei propriavi.E con una gamba sola funzionante si mise incammino!

    Nel vero senso della parola: si mise incamminoLa gamba, grazie a Dio, si mise a fare un po digiudizio e lui part.A Vladivostok vi giunse dopo circa un mese emezzo e dopo aver attraversato praticamentetutta la Russia: un po a piedi ed un po in trenoma sempre in compagnia dellimmancabileamo e della lenza con i quali Stas siguadagnava il cibo fermandosi ad ogni torrenteo fiume incontrato.

    Nella grande citt portuale dellEstremoOriente russo, Stanislav inizialmente lavor almercato e poi quasi subito inizi come

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    traduttore dal russo al cinese e dal cinese alrusso: finalmente la sua professione per laquale aveva studiato alluniversit ed eraandato a Mosca.Stas aveva un buon stipendio, viveva in unappartamentino in affitto e si preparava da

    mangiare da solo.Era contento, la gamba non gli procuravaparticolari problemi e coltivava anche le suedue grandi passioni: la pesca nei fiumi e nelgolfo e la lettura di libri.Non solo: nel duemila e cinque, a Stanislav furiconosciuta la cittadinanza russa e ricevette ilpassaporto (nella Federazione Russa esiste unpassaporto interno al Paese che ha anchefunzioni di riconoscimento della identit delcittadino) e con esso tutti i diritti, e doveri,

    assieme alla riconquistata dignit.Tutto ci dur quasi dieci anni, ma la cattivasorte era in agguato ed apparve nuovamenteimprovvisa!Allinizio dellanno duemila una dolorosafitta alla schiena, alla spina dorsale.Gli accertamenti di rito in ospedale e poi ilresponso diagnostico: ernia intervertebralebilaterale.Loperazione era troppo cara per le sue tascheed a seguito di questo malanno Stas non potevapi lavorare come prima.Apparve lapatia e la sfiducia in Stas, e caddenuovamente nellabisso: ed in una formaancora peggiore.Stas nel duemila e otto arriv ad Ussurijsk e siun ai senza dimora locali.Torn a bere, forte.Nuovamente perse i documenti ed aspettava deivolontari che portavano il cibo agli abitantidelle stazioni e degli androni dei palazzi.

    Lui non voleva andare a dormire nei sottoscala:aveva paura che qualche giovinastro viappiccasse il fuoco come non di rado accaduto e, quindi, gironzolava per le stradedella citt nelle gelide notti dinverno per nonmorire congelato.Il tam tam per strada corre veloce e, saputodel Centro Tau che da poco aveva aperto,improvviso gli apparve il desiderio di riottenerei documenti di identit.Stas rimase colpito dallaccoglienza che gli

    riservarono i frati e gli operatori e dallo stessoambiente: i fiori, il giardino, la grande fontanaallesterno; la pulizia, le piante grasse, gli

    acquari con i pesci, la luce ed il calore, la pacee la comodit allinterno.Al Centro Tau Stanislav fu accolto e dopoqualche mese di pace, torn in lui la speranzanel futuro ed anche nel presente.

    Uno degli acquari del Centro Tau

    Stas riacquist i diritti civili assieme aidocumenti e la fiducia in se stesso che glipermisero alla fine del duemila e otto disuperare lennesima prova della vita con forza edignit: la cancrena ad un dito del piede, ilricovero e le dimissioni dallospedale, guarito.Poi il riconoscimento dellinvalidit e larrivo

    della relativa pensione che convinsero Stas alasciare il Centro Tau nel duemila e dieci.Ma non era ancora finita: Ges cadde tre volte,dopotutto!Ad Ussurijsk Stas incontr un cinese con ilquale si mise in affari: vendevano frutta everdure proveniente dalla vicina Cina.Ma Stas cominci nuovamente a bere e benpresto si ritrov ancora una volta in strada.Grazie a Dio, per, non si era scordatolindirizzo del Centro Tau: e ora luinuovamente un nostro ospite.Riconosce i suoi errori, non incolpa altri edinvita tutti a non compiere i suoi stessi sbaglisoprattutto in relazione allabuso di alcol.Stas in attesa di un posto per entrare in unaCasa di riposo per anziani ed intantoallinterno del Centro Tau tra i pi attivi ecollaborativi.Stanislav d una mano a tutti e come pu,volendo recuperare il tempo perduto, fa del

    bene agli altri: e per far del bene al prossimonon mai troppo tardi!

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    Per raggiungere let che consente ai cittadinirussi di entrare in una Casa di riposo peranziani, a Stas mancano ancora quasi pocomeno di tre anni.Che fare nel frattempo?Cosa proporgli?

    Potr restare ancora tre anni al Centro Tauinfrangendo, alla grande (!), le regole sulperiodo di accoglienza?Non lo so, ci devo pensare.

    Stanislav al torneo di Domin

    Devo ancora, ed assieme ai collaboratori,parlare con lui sul suo futuro e sul suo prossimofuturo: ascolteremo le sue proposte, faremo lenostre.Fino ad un paio di mesi fa si pensava: facciamocon lui il passaporto per andare allestero e poirientri in Uzbekistan dai parenti.Stanislav ci ha pensato e poi disse di s; madopo qualche giorno torn sulla propriadecisione: prova vergogna a rientrare in Patriadai parenti.Per ora Stas, dunque, al Centro Tau e

    qualche cosa mi e ci verr certamente in menteperch Stas ha ancora una vita davanti a s e lafantasia ci aiuter ad utilizzare tutte le risorsepossibili.Gi: perch Stas, dalla vita vissuta e rivissutagi alcune volte, ha appena cinquantasette anni!

    Brat Stefano

    Se vuoi aiutare i FratiFrancescani di Ussurijsk

    puoi inviare offerte a:

    Provincia di Lombardia dei FratiMinori San Carlo BorromeoBanca Prossima, Agenzia 05000 MilanoPiazza Paolo Ferrari, 10 - 20121 Milano(MI)IBAN IT56C0335901600100000062449SWIFT BCITITMX

    Oppure:

    Curia Provinciale dei Frati MinoriVia Farini 10, 20154 Milanoconto corrente postale n. 29396207

    In entrambi i casi indispensabilesegnalare la causale di versamento:BRATSKIJ MIR (Russia), especificare lintenzione delleofferte (Centro Tau, Parrocchie diUssurisk e di Arsenev, intenzionidi Sante Messe, FraternitFrancescana altro).

    Per ulteriori informazioni puoi rivolgertia:

    BRATSKIJ MIR (Mondo Fraterno)

    Segretariato delle Missioni Francescane

    Convento Sacro CuorePiazza Gentile Mora, 121052 Busto Arsizio (VA)Tel. [email protected]

    oppure:[email protected] - Tel. 3498739685

    [email protected]