Fisiologia
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Fisiologia La fisiologia è una scienza che studia il perché avvengono i fenomeni metabolici per la vita umana. Il corpo umano è formato da cellule che possiedono una membrana e un corredo di organelli sostanzialmente comune a tutti i tipi cellulari. Le cellule sono invisibili a occhio nudo e richiedono per la loro visione potenti microscopi elettronici: quindi, andando ad analizzare la loro struttura interna è possibile notare un corredo organulo composto da: un nucleo, il citoplasma, una membrana cellulare, il reticolo endoplasmatico (liscio e rugoso), l’apparato del Golgi, mitocondri, ribosomi, lisosomi e cloroplasti. La membrana cellulare ha funzioni altamente specializzate fra le quali ricordiamo:
• Protegge la cellula e gli organelli • Regola selettivamente i trasporti in entrata e in uscita. • Permette di riconoscere determinate sostanze tramite recettori. • Fornisce un punto di ancoraggio per i filamenti del citoscheletro. • Permette il riconoscimento cellulare • Permette la compartizione dei domini subcellulari nei quali avvengono determinare reazioni
enzimatiche. • Regola la fusione con le altre membrane
Parlando della struttura chimica della membrana cellulare è possibile notare che essa è composta da una doppia catena fosfolipidica (anfipatica), da proteine che risultano fondamentali per lo scambio intracellulare ed extracellulare e in minore quantità da glucidi. Focalizzando l’attenzione sulle proteine di membrana è possibile affermare che esse possono svolgere diverse funzioni come: formare canali per lo scambio extracellulare, fungere da trasportatori di proteine, da recettori, da enzimi: ma possono anche essere punti di ancoraggio del citoscheletro e marcatori d’identità cellulare. Le proteine sono costituite da catene di aminoacidi (ne sono 20 in tutto; ma 8-‐10 sono definiti essenziali perché non sintetizzati dall’uomo ed essi vanno a comporre le proteine nobili) e possono assumere diverse forme tridimensionali che vengono catalogate secondo il grado di complessità in 4 categorie. Ritornando allo studio della cellula, ora andiamo a considerare l’omeostasi che è il principale regolatore all’interno di una singola cellula e proprio per mantenere questo equilibrio le cellule attuano scambi extracellulari per ricevere nutrimenti ed eliminare scarti. I meccanismi applicati possono essere diversi e in totale ne andremo a studiare 6:
• Diffusione: è il movimento delle molecole da una zona ad alta concentrazione a una a bassa concentrazione (secondo gradiente di concentrazione.)
• Osmosi: avviene attraverso una membrana semipermeabile e permette solo il passaggio si solvente ma non di soluto ed ha come fine quello di raggiungere la stessa pressione osmotica.
• Proteine vettrici: specializzate nel trasporto di molecole che per grandezza, carica elettrica o perché insolubili in acqua non riescono ad attraversare la membrana cellulare.
• Vescicole: permettono il passaggio di grosse molecole che riconosciute da recettori, sono invaginate in una membrana e poi rilasciate all’interno della cellula (endocitosi che si distingue in pinocitosi e fagocitosi): questo processo può essere diviso in due particolarità l’Endocitosi e Esocitosi
• Trasporto con consumo di energia: ne è un esempio la pompa na+/k (Na/K ATPasi) che con dispendi di energia funziona contro gradiente di concentrazione
• Trasporto facilitato: dove piccole molecole sfruttano il trasporto attivo Per il mantenimento dell’omeostasi c’è il bisogno di dispendio di energia che viene immagazzinata nei legami di ATP. Gli alimenti sono la principale fonte di energia: infatti, essendo composti da zuccheri, proteine e lipidi essi vengono demoliti dal nostro organismo per ricavarne energia. Osmolarità = 2 ⋅ [Na+] (mmol/L) + urea/2,8 (mg/dL) + glucosio/18 (mg/dL)
L’acqua
L’acqua è la molecola principale per la vita: è contenuta dal 60 al 95% nelle cellule e ricopre circa il 71% della superficie terrestre. È possibile trovarla in tre strati di aggregazione: solido, liquido e gassoso, è una molecola polare che si attraggono tra di loro tramite legami ad idrogeno. Essa è il
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principale costituente del corpo umano: infatti, rappresenta circa il 60% del peso corporeo: percentuale che è più elevata in un neonato e che man mano diminuisce nell’anziano. L’introduzione dell’acqua nel corpo umano avviene attraverso gli alimenti e le bevande ed è coinvolta in molte funzioni come: solvente di reazioni metaboliche, trasportatore di nutrienti e scorie, fonte di sali minerali, funzione di termoregolazione. In un adulto il 67% dell’ATC (acqua totale corporea) è presente nelle cellule, costituendo il LIC (liquido intra-‐cellulare), mentre il restante 33% costituisce il LEC (liquido extra-‐cellulare). Percentuali di acqua che vengono mantenute in equilibrio dal centro ipotalamico attraverso l’ormone antidiuretico ADH: soprattutto a livello del LIC dove l’osmolarità plasmatica fisiologica è compresa tra 275 e 290 milli-‐osmoli/kg. Oltre all’acqua introdotta nel nostro corpo attraverso bevande è importante considerare anche la quantità prodotta dal metabolismo: infatti, 1g di proteine produce 0,39 g di h20, 1 g di amido 0,56 e un 1g di lipidi 1,07: da ciò si può notare che i carboidrati forniscono un’importante apporto di acqua. Opposta all’assunzione di acqua, ci sono le perdite fisiologiche che avvengono attraverso la respirazione, la produzione di urine e feci, ma possono anche avvenire attraverso il sudore, vomito e diarrea. Carenze o eccessi di acqua possono causare rischi enormi: infatti con una perdita pari al 5% si hanno crampi,7% si manifestano allucinazioni e perdita di coscienza, mentre -‐20% di acqua risulta incompatibile con la vita, bicarbonato di sodio o calcio gluconato
Gli elettroliti A livello del corpo umano sono presenti due elettroliti fondamentali: il sodio Na+ e il potassio K-‐:: questi due minerali servono a mantenere la differenza elettronegativa fra la cellula e il liquido extracellulare e questa differenza viene mantenuta dalla Pompa Na/K con dispendi o energia. Nel caso ci sia uno scompenso fra le quantità di sodio e di potassio si parlerà di Iper-‐sodemia, ipo-‐sodemia e di Iper-‐potassiemia. L’iper-‐sodemia è presenta a partire da una concentrazione sierica maggiore di 145 mmol/l e può essere causata da un malfunzionamento renale o da cause non renali: per bilanciare questo squilibrio c’è il bisogno di somministrare glucosata a secondo delle perdite del paziente. L’ipo-‐sodemia invece, si presente con una concentrazione inferiore a 135 mmol/l e viene corretta a seconda della severità della situazione. L’iper-‐ potassiemia si presenta quando la concentrazione è superiore a 5,5 mmol/l: questo scompenso può provocare gravi scompensi cardiaci come la fibrillazione ventricolare e atriale e può portare alla morte in arresto cardiaco. Per ristabilire questo equilibrio si possono percorrere diverse stradi come la somministrazione di glucosata. L’ipo-‐ potassiemia può essere causata da diversi fattori come la diarrea, il vomito e l’eccessiva sudorazione essa può provocare crampi e scompensi cardiaci individuabili con l’ECG. Infine, importante è anche l’iper-‐calcemia che si presenta con una concentrazione di calcio superiore a 10,5 mg/dl mentre l’ipo-‐calcemia ha valori inferiore a 8,5 mg/dl. Lo squilibrio di calcio in entrambi i versi comporta grossi rischi e per questo è necessario affrontare il problema correttamente: somministrando calcio-‐gluconato o eliminandolo attraverso le necessarie terapie
Equilibrio acido-‐base L’equilibrio acido-‐base indica un complesso meccanismo fisiologico che consente all’organismo di mantenere un PH tra i valori di 7,35 e 7,45, in questo modo l’ambiente creatosi è ottimale per le reazioni metaboliche. Dato che il corpo umano è per il 60% costituito d’acqua molto importanza l’acquistano gli ioni idrogeno H+ che si legano all’acqua formando ioni idronio H3O. Pertanto, per valutare il PH di una soluzione si prendono in considerazione gli ioni idrogeno presenti in essa secondo la formula PH= -‐log10(H+), ciò è anche possibile calcolarlo attraverso la formula PH= log( base/acido) ossia PH= pk+ log (HCO3/H2CO3). Nell’acqua pura la quantità di ioni idrogeno è uguale alla quantità di anioni: ciò fa si che il ph della soluzione dia 7 e quindi essa sia una soluzione neutrale, mentre se abbondano gli ioni idrogeno si tratta di una soluzione acida, al contrario si tratta di una soluzione basica. I due organi fondamentali per mantenere questo delicato equilibrio sono i polmoni e i reni: i polmoni contribuiscono a diminuire il livello di acido eliminando anidride carbonica, mentre i reni contribuiscono all’equilibrio rimovendo le molecole basiche in eccedenza.
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A volte questo equilibrio è alterato e si viene a creare una situazione di ALCALOSI o ACIDOSI che è tamponato attraverso l’escrezione urinaria di fosfati e ammoniaca, o escrezione respiratoria.
• In caso di acidosi respiratoria i reni compensano l’eccesso di acido carbonilico riassorbendo una maggiore quantità di bicarbonati.
• In caso di alcalosi respiratoria i bicarbonati vengono escreti per bilanciare il basso livello degli acidi.
• In caso di alcalosi metabolica si ha un’ipo-‐ventilazione per aumentare il numero di acidi: mentre in caso di acidosi metabolica si ha un’iperventilazione per diminuire il numero di acidi.
Il PH interno non è dovuto solo a queste sostanze che fino ad ora abbiamo trattato, ma bisogna considerare anche altre sostanze acide o basiche che vengono introdotte nel nostro corpo: ciò avviene attraverso l’ANION GAP.
Metabolismo cellulare Per la vita c’è il bisogno di continua energia che può essere ricavata tramite differenti processi chimici: il più importante è la GLICOLISI che porta alla scomposizione del glucosio e alla formazione di ATP, acqua e anidride carbonica. La glicolisi poi è seguita dalla respirazione cellulare in presenza di ossigeno o dalla fermentazione in assenza di ossigeno. Durante la glicolisi il glucosio che è formato da 6 atomi di carbonio viene scisso in piruvato che presenta tre atomi di carbonio: ora se si procede con il ciclo di Krebs è possibile notare come ci sia la produzione, dal punto di vista energetico di ATP, NADH e FADH. Tutto ciò non accadrebbe se si andasse in fermentazione perché ci sarebbe la produzione di etanolo. Quindi andando ad analizzare il ciclo di Krebs si può notare come partendo dal piruvato e dall’acetil coenzima A si possa arrivare ad una abbondante produzione di ATP ma anche di Proteine, steroidi e aminoacidi. Produzione massiccia di ATP che avviene soprattutto a livello della respirazione cellulare: infatti, l’intero processo ci offre 36 molecole di ATP suddivise ATP consumato ATP prodotto Glicolisi 2 8 Ciclo di Krebs 6 Respirazione cellulare 24
Il sarcomero Uno dei maggiori dispendi di energia avviene a livello muscolare che permettono il movimento e molte alte azioni. Questa energia serve principalmente a contrarre il muscolo: focalizzando l’attenzione sulla contrazione è importante andare ad analizzare il SARCOMERO, che è l’unità base del tessuto muscolare striato. Esso è composto principalmente da Miosina e Actina che vanno a costituire delle fasce differenti. La banda I presenta solo actina, la banda A presenta sia miosina sia actina. La zona H presenta solo filamenti di miosina. La linea M è la linea centrale del sarcomero e la linea Z è la linea su cui si inseriscono i filamenti. Per approfondire la contrazione muscolare importanza fondamentale viene assunta dal Sistema Sarcotubolare, ossia un sistema di vescicole e tuboli che circonda il sarcomero: esso è molto importante perché ricevendo lo stimolo nervoso libera ioni Ca+ accumulati nel reticolo sarcoplasmatico, immagazzinati al suo interno che fanno procedere la contrazione. In poche parole questi ioni calcio si legano alla troponina che spiazzando la tropomiosina , fa venire a contatto l’actina e la miosina che procedono nella contrazione muscolare.
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Trasmissione sinaptica Le cellule nervose pur avendo diverse forme sono tutte specializzate nel tramettere informazioni tramite Sinapsi e lo possono trasmettere in verso Afferente o in verso Efferente. La Sinapsi è formata da una cellula post-‐sinaptica e da una terminazione pre-‐sinaptica e le sinapsi che avvengono fra queste due parti possono essere assone-‐somatica, assone-‐dendritica e assone-‐assonica. Per cominciare principalmente ci sono due meccanismi: uno è di tipo elettrico con scambio di ioni, mentre l’altro è chimico e ha bisogno di neurotrasmettitori. Fra i due tipi di trasmissioni sono presenti delle importanti differenze: sinapsi elettrica o ionotrobica Sinapsi chimica o metabotronica Nessun ritardo Ritardo millesimale È bidirezionale È unidirezionale Solo eccitatoria Sia eccitatoria che inibitoria Le sinapsi elettriche sono costituite dalle giunzioni delle sei particelle chiamate CONNESSINE, che vanno a formare un CONNESSONE: questo messaggio è trasmesso in modo rapidissimo attraverso cellule che presentano giunzioni comunicanti. L’apertura e la chiusura del CONNESSONE è soggetto a stimoli legati al Ph e al Ca+. dal punto di vista funzionale esse servono per messaggi rapidi, invece, quelle chimiche sono sinapsi che si presentano a livello comportamentale prevalentemente nel sistema nervoso centrale o SNC e di solito amplificano il segnale e possono avere azione sia Depolarizzante, sia Iper-‐polarizzante. La liberazione di neurotrasmettitori avviene attraverso Esocitosi che viene grazie alla presenza di numerose proteine specializzate. Quindi le vescicole orientano il neurotrasmettitore nella zona presinaptica. I neuroni sono principalmente ricoperti da una guaina Mielina, ma a livello della placca motrice questa guaina non è presente. La biosintesi di un neurotrasmettitore è facile dato che si richiede una sola reazione catalizzata da colin-‐acetilcolinaA. A livello delle fibrille è presente un enzima aceticolina-‐escherasi che degradando la molecola precedentemente creata fa si che lo stimolo cessi. L’ACH venendo a contatto con il recettore post-‐sinaptico creare un maggiore permeabilità di Na e Ca, ciò fa nascere un potenziale elettrico che permette un potenziale d’azione. I recettori dell’ACH sono di due tipi: NICOTINICI che sono di tipi inotropo e sono distribuiti in tre categorie (muscolari-‐ gangliari e snc). I recettori MUSCARINICI sono stimolati dalla Muscarina e inibiti dalla Atropina che fa aumentare anche il battito cardiaco e ne sono di cinque tipi: M1 nel snc con effetto eccitatorio, M2 nel cuore è inibitorio, M3 nella muscolatura è eccitatorio, M4 e M5 sono nel sistema nervoso. I neurotrasmettitori possono derivare da Aminoacidi, Monoammine, Acetilcolina, Gas solubili e sono a basso peso molecolare, mentre ad alto peso molecolare sono i neuropeptidi e neuromodulatori.
Apparato digerente L’apparato digerente dopo ingerito i cibi li digerisce e li trasforma in particelle che poi li assorbe attraverso l’intestino. Le parti che lo compongono sono la Bocca, Esofago, Stomaco, Duodeno, Digiuno, Ileo; colon, Retto: ci sono anche due ghiandole che sono il fegato con l’annessa cistifellea e il pancreas che è anche una ghiandola endocrina. Tutto il tubo digerente è rivestito da un tessuto chiamato Peritoneo. Partendo dalla bocca: importante è la saliva prodotte da ghiandole parotidi, sub-‐mandibolari e sub-‐linguali che secernono l’enzima Ptialina che scinde l’amido. Una volta masticato il cibo passa attraverso l’esofago e arriva nello stomaco dove è presente acido cloritico, pepsina e muco. L’HCl serve a denaturare le proteine e grazie al suo livello di acidità i cibi si disinfettato. Ciò porta alla formazione del CHILO che passa nel Duodeno dove sboccano il succo biliare e il succo pancreatico. Il NaBIC presente nella bile serve a neutralizzare il chimo che è acido. Mentre sono presenti enzimi che
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servono a scindere ancora di più le molecole presenti. Passando nel Duodeno e l’Ileo possiamo notare la presenza di VILLI attui ad aumentare la superficie di assorbimento del Chilo: qui viene anche assorbita la vitamina B12. Il pancreas ha una funzione Endocrina ed esocrina secernendo insulina, glucadone e succo pancreatico. Il fegato è rivestito dalla membrana Seriosa ed è divisa in lobuli Epatici che metabolizzano l’emoglobina formando Bile atta a emulsionare i grassi. Nelle funzioni metaboliche produce e scinde proteine immagazzinando Fe. Gli alimenti ingeriti possono essere di origine animale-‐vegetale e minerale: essi forniscono energia e servono a rigenerare macromolecole del corpo consumate e regolare il metabolismo. La quantità di energia di cui l’organismo ha bisogno dipende dalla temperatura in cui l’organismo si trova e anche dal lavoro che esso svolge. La digestione incomincia nella bocca, dove il cibo oltre ad essere triturato viene miscelato con la saliva che ha PH leggermente Alcalino e contiene Ptialina: essa trasforma il cibo in BOLO scindendo i polisaccaridi. Arrivando nello stomaco c’è l’HCl che sterilizza gli alimenti e stimola la secrezione dei succhi pancreatici, mentre il PEPSINOGENO viene attivato in PEPSINA. Nei neonati a livello dello stomaco è presente il Lab-‐Fermento che serve a digerire il latte. Il CHIMO resta nello stomaco circa 3-‐5 ore e poi passa nel DUODENO, dove incontra la BILE e i succhi PANCREATICI (Tripsina, chimo-‐tripsina, amilasi e lipasi). La digestione continua nel digiuno e nell’Ileo ad opera di enzimi prodotti a livello dei Villi intestinali. Il Chimo acido stimola la SECRETINA che a sua volta stimola il Pancreas, mentre la COLICISTO-‐ CHIMINA stimola la produzione di enzimi: che fanno si che il cibo sia ridotto in molecole semplici pronte per l’assorbimento. L’assorbimento avviene già nello stomaco dove viene assorbito Alcool, acqua e zuccheri semplici, mentre il colon assorbe acqua e sali minerali.
• Il glucosio passa nelle cellule accompagnata da Na+ che attraversa la membrana facilmente, data la differenza di elettronegatività.
• I lipidi sono divisi in glicerolo e acidi grassi: il glicerolo essendo una molecola grande è circondata dalla Bile, formando micelle e poi vengono assorbiti, mentre gli acidi grassi essendo molecole piccole vengono assorbite direttamente.
• I minerali vengono assorbiti attraverso pompe specifiche (ad es. pompa Na/K). Per quanto riguarda il ferro, esso è ridotto tutto in Fe2 (ferroso) che attraversando la membrana: una parte viene legata alla EMOSIDERINA e FERRITINA e quindi accumulata, mentre un’altra parte attraverso la CELLULOPLASMINA passa nel sangue e viene trasformato in Fe3 e trasportata dalla TRANSFERRINA: una proteina infiammatoria. Nell’organismo umano il ferro svolge importantissime funzioni ed è mantenuto in equilibrio attraverso: 1. La costituzione di un pool di riserva 2. La modulazione dell’assorbimento secondo i bisogni 3. Il recupero e la riutilizzazione dalle molecole di scarto In presenza di infiammazione la capacità di introdurre Fe nella circolazione viene arrestata o ridotta dato il bisogno anche dei batter di Fe e proprio per evitare ciò il ferro non viene messo in circolo: questo problema può essere associato anche ad un’insufficienza renale che causa la mal produzione di Idro-‐poietina .
• La Vitamina B12 è rilasciata nello stomaco dagli alimenti ed è legata ai leganti R. poi a livello dell’Ileo si lega al Fattore Intrinseco (FI). Proprio qui viene assorbita e nel citoplasma della cellula si lega alla Transcobalamina II (TCII). La vitamina B12 risulta essere un importantissimo coenzima per la Metionina sinteasi che serve a produrre globuli rossi: infatti la sua mancanza può provocare anemie Megaloblastiche.
• Il calcio nel corpo umano per il 99% è nelle ossa con funzione di riserva: esso può servire nelle reazioni muscolari, nella trasmissione simpatica e nella formazione di proteine. Nel corpo umano è presente tra 2,2 e 2,6 mmol/l ed è soprattutto legato a proteine come l’albumina. Ora ci interesseremo soprattutto del calcio ionizzato che svolge un’importante funzione a livello metabolico (sarcomero, trasmissione sinaptica) e la sua formazione è favorita da un PH acido. Il calcio viene assorbito nell’intestino tenue e dipende da diversi fattori, fra i quali ricordiamo la Vitamina D e il Paratormone che riduce i livelli di fosforo aumentando quelli di Ca nel sangue, infine c’è anche la calcitonina che ha funzione opposta al paratormone. Parallelamente
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al metabolismo del calcio è presente anche quello del Fosfato che oltre a svolgere funzioni di tampone nel compartimento intracellulare, vanno a costituire importanti molecole come gli acidi nucleici, fosfolipidi e fosfoproteine. Visto che è stata molto nominata ora ci soffermiamo un po’ sulla Vit D che regola il metabolismo di Calcio e fosfato. Questa proteina può andare incontro a problemi di carenza e quindi provocare OSTEOMALACIA o RACHIDISMO
Il rene Peso medio 150g accia anteriore convessa Lunghezza 12cm faccia posteriore piana Larghezza 6cm polo superiore arrotondato Spessore 3cm È posto in regione retroperitoneale, al di sopra di esso è presente la ghiandola SURRENALE: una ghiandola endocrina. Il sangue entra dall’arteria renale ed esce dalla reciproca vena, a livello dell’ileo è presente anche una PELVI che è collegata alla vescica attraverso l’uretere. Il rene è composto da una zona esterna detta Corticale e una zona più interna detta midollare.
Nella zona corticale sono presenti i nefroni che si distinguono in nefroni corticali e nefroni juxtamidollari. I primi nefroni sono caratterizzati dall’avere anse di Henle abbastanza corte, mentre i secondi hanno anse di Henle lunghe che penetrano nella zona midollare. Anse che vanno a formare nella zona midollare delle piramidi all’apice delle quali è presente la papilla e sporge uno dei calici renali. Le piramidi sono separate da estensioni della zona corticale che prendono il nome di Colonne di Bertin.
Al rene arriva moltissimo sangue attraverso l’arteria renale che poi si dirama in arterie Interlobari, arciformi, interlobulari, afferenti ed efferenti: dopo di ciò c’è l’inizio delle rispettive vene che portano il sangue alla vena cava inferiore. L’unità base del rene è il nefrone che agiscono in modo indipendente: ogni nefrone è composto da un glomerulo, un tubo contorto prossimale che si trasforma in ansa di Henle e poi di nuovo in tubolo contorto distale che presenta poi la Macula densa. Il glomerulo è composto da capillari dove avviene l’ultra filtrazione del sangue: esso è circondato dalla capsula di Bownan, composta da un foglietto viscerale e uno parietale e serve ad accogliere l’ultra filtrato prodotto dal glomerulo. Il rene ha diverse funzioni fra le quali ricordiamo la funzione escretrice (urea, creatinina = UxV/P ossia quantità d creatinina per volume urine fratto plasma), la funzione come regolatore chimico della concentrazione di elettroliti, regolazione del livello idrico e della pressione arteriosa, infine funziona anche come produttore ormonale e attivatore della vitamina D. Il sangue arriva attraverso l’arteriola afferente al glomerulo dove grazie alla pressione idrostatica (arteriosa) viene ultra filtrato: quindi l’ultra filtrato passa nella capsula di Bownan, mentre il restante resta nell’arteriola efferente che corre parallelamente ai tuboli del nefrone. Il plasma con i suoi soluti durante il tragitto attraverso i tuboli viene per la maggior parte riassorbito, attraverso diversi meccanismi che si basano soprattutto sulla differenza di pressione Oncotica, e solo ciò che risulta in eccesso è espulso.
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Molto importante per quanto riguarda la quantità di sangue filtrato dal rene è il suo sistema di autoregolazione attraverso la produzione ormonale: infatti, il rene produce l’ormone Renina che attiva l’angiotensinogeno in angitensina I, che a livello polmonare si trasforma in angiotensina II e ha una funzione di vasocostrizione (opposta alla funzione dell’angiotensina è presente l’NO che ha funzione di vasocostrittore). Questo sistema denominano renina-‐angiotensina-‐aldosterone viene innescato da uno stimolo che parte a livello della Macula densa che misura la quantità di sodio espulso nel tubulo contorto distale. Per un corretto funzionamento renale la pressione sanguinea deve essere presente nell’intervallo compreso fra 75 e 180 mmHg, infatti se la pressione è troppo bassa non vi sarà la filtrazione del sangue, invece, se è troppo altra vi saranno perdite di sostanze utili come le proteine. CONCENTRAZIONE DELLE URINE Si parte dal sangue che viene ultra filtrato creando pleurina che è un concentrato isotonico: poi
nel tubulo contorto prossimale viene riassorbito Na e H2O, dopodiché le branche affondano nella zona midollare con le anse di Henle: la branca discendente è solo permeabile all’acqua mentre quella ascendente è solo permeabile al sodio. Mama mano che l’ansa affonda nella midollare verso la papilla incontra una differenza di osmolarità sempre maggiore: quindi riassorbendo acqua dalla pleurina si ha la formazione di pleurina ipertonica.
Diversamente nella branca ascendente dove è riassorbito Na sempre per la differenza di osmolarità la pleurina diviene ipotonica. Infine nel tubulo contorto distale e nel dotto collettore si ha la presenza dell’ADH che favorisce il riassorbimento dell’acqua (ADH inibito da una bassa osmolarità, attivato da un’alta osmolarità). A livello del lume del tubulo il passaggio di sodio nelle cellule e poi nel liquido interstiziale avviene mediante 4 metodi differenti: 1. Nella cellula entra per differenza di
concentrazione, mentre per arrivare al liquido interstiziale ha bisogno di un trasporto attivo come il Na/K ATPasi
2. il sodio arriva a livello cellulare tramite diffusione dove è presente acido carbonico che rilascia uno ione H, che va ad acidificare le urine, divenendo una base e quindi è riassorbita: mentre il sodio è riassordito attraverso Na/K ATPasi
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3. vi può essere il riassorbimento di Na con CO2, ossia con bicarbonati. Oppure vi è la formazione di Fosfato monobasico con il riassorbimento sempre di NA, infinevi può essere la formazione di uno ione ammonio con riassorbimento di Na e espulsione di NH3 e H
• Funzione ormonale
Può produrre diversi ormoni come ERITROPOIETINA, sostanze vasoattive e attivare la vitamina D. L’Eritropoietina sono ormoni che stimolano la maturazione dei globuli rossi: esso è prodotto a livello esterno dei tubuli contorti. Le prostaglandine sono sintetizzate sia a livello midollare che corticale, esse sono sostanze vasodilatatrici. Il rene attiva la vit. D che inibisce la sintesi di paratormone, aumenta l riassorbimento di calcio, e mobilizzazione del calcio dall’osso