Farmapiù News settembre 2011

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pag. 6 Intervista a Barry Sears il nutrizionista più famoso al mondo in tournée a Bari pag. 9 Guida allo svezzamento pag. 10 Acque termali per combattere il raffreddore Dal 1º ottobre nella rete FarmaPiù la campagna di prevenzione contro le malattie cardiache. Si chiuderà il 31 gennaio 2012 con l’utilizzo delle tecniche di telecardiologia Periodico di informazione a cura dei Farmacisti Associati Anno 4 / n. 4 / Settembre 2011 www.farmapiu.net news IL MAGAZINE DEI FARMACISTI AL SERVIZIO DEI CITTADINI all’interno Occhio al tuo cuore, vieni ad ascoltarlo

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il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini

Transcript of Farmapiù News settembre 2011

pag. 6 Intervista a Barry Sears il nutrizionista più famoso al mondo in tournée a Bari

pag. 9 Guida allo svezzamentopag. 10 Acque termali per combattere il raffreddore

Dal 1º ottobre nella rete FarmaPiù la campagnadi prevenzione contro le malattie cardiache.Si chiuderà il 31 gennaio 2012 con l’utilizzodelle tecniche di telecardiologia

Periodico di informazione a cura dei Farmacisti Associati Anno 4 / n. 4 / Settembre 2011

www.farmapiu.net

newsIl MagazIne deI farMacIstI al servIzIo deI cIttadInI

all’interno

Occhio al tuo cuore,

vieni ad ascoltarlo

FarmaPiù

adotta Telecardiologia,

la buona sanità paga

È sempre oltremodo gra-tificante, da operatore sanitario e da cittadino,

parlare di buona sanità. In un quadro di ricorrenti criticità la Puglia e noi pugliesi dobbiamo essere orgogliosi del rilevante successo ottenuto sul territorio da una branca modernissima della telemedicina, la telecar-diologia. La regione Puglia è stata una dei pionieri nel 2004, oggi è la prima in Europa e la scommessa può dirsi ampia-mente vinta. Basta citare un dato: in cinque anni il servizio di telecardiologia attivato ha strappato a morte sicura oltre 40 mila persone. Come? L’elet-trocardiogramma, l’esame de-cisivo in caso di attacco cardia-co, viene trasmesso a distanza all’esame di uno specialista che fornisce un referto e un telecon-sulto. I migliori risultati scienti-fici sono concentrati nel servi-zio che assicura la più completa affidabilità e facilità di impiego. Per registrare l’Ecg si adopera un elettrocardiografo portatile (Cardiotelefono) che è in gra-do, in pochi secondi, attraverso una linea telefonica, di trasmet-tere il segnale a una centrale di Telecardiologia (Call center specializzato). Nella centrale gli operatori decodificano il segnale e sottopongono il trac-ciato dell’ECG a un Cardiologo presente in sede. Che fornisce immediatamente il referto ed esegue un teleconsulto in tem-

po reale. Il tracciato (standard a 12 derivazioni, del tutto ana-logo a quello che lo specialista registra normalmente in un Ambulatorio Cardiologico) e il referto possono poi essere tra-smessi via fax o tramite e-mail ed esaminabili in diretta in un sito internet predisposto (www.cardioonlineeurope.com). Eb-bene la rivoluzione scientifica

della telecardiologia, l’apparato descritto e farmacisti formati per manovrare l’apparecchia-tura, dal primo ottobre saranno disponibili nella rete FarmaPiù. È una scelta strategica e crucia-le che intendiamo offrire fino al 31 gennaio agli utenti delle oltre 100 farmacie legate alla rete FarmaPiù. Si tratta di uno screening sulla popolazione per rafforzare la prevenzione e potenziare le indagini sul ri-schio cardiologico e sugli stili di vita scorretti da superare. L’obiettivo è di esaminare 10 mila tracciati nel periodo di ri-

ferimento. Una grande chance assistenziale in considerazione delle liste d’attesa negli ambu-latori del servizio di cardiologia regionale. Usufruire dell’esame comodamente nella farmacia di riferimento, a due passi da casa, credo rappresenti un indubbio vantaggio in termini di rispar-mio di tempo e anche di code negli ospedali pubblici. Siamo convinti di dare concretezza a quella “farmacia dei servizi” a cui noi tutti operatori e citta-dini guardiamo con simpatia. L’impegno e l’auspicio è quello di allargare l’offerta di servizi e di creare nelle farmacie uno spazio innovativo, moderno e sempre più al passo con le nuo-ve sfide lanciate dalla domande e dall’offerta di salute del servi-zio sanitario nazionale. Siamo convinti di accollarci questa responsabilità anticipando, cre-diamo, le richieste dell’utente-paziente. Sapendo di dover dare da un lato certezze e modelli as-sistenziali innovativi e dall’altro anticipare richieste, ansie, pre-occupazioni e bisogni sanitari dei cittadini. Ci piace pensare che la strada è giusta riferendo-vi il giudizio della prestigiosa ri-vista internazionale Internatio-nal Journal of Cardiology in via di pubblicazione. Che ha lodato il nostro studio “CAPITAL pre-venzione cardiovascolare con Telecardiologia in Puglia” come esempio di buona prassi adotta-ta nel Mediterraneo.

di Vito NovielliPresidente Farpas

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2 Il Magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini.

Il tempo è vita. È ciò che ha insegnato la sperimentazione della Telecardiologia in Puglia. La prima regione italiana a dotarsi

di questo straordinario strumento salvavita montato su ambulanze del 118 e servizi di primo intervento. Un modello di partnership pubblico-privato che ha dato prova di buona sanità. Straordinari i risultati ottenuti che hanno segnato un record europeo: dall’11 ottobre 2004 al 31 agosto 2011, sono stati refertati un totale di 378.735 elettrocardiogrammi. A raccoglierli gli operatori specializzati della telecardiologia, gli “angeli” che lavorano al fianco del personale delle 164 ambulanze del 118, dei 27 punti di primo soccorso, 33 di primo intervento estivo, 12 automediche ed una moto d’acqua. Più, da qualche tempo, alcuni studi di medici di base ai quali s’aggiungerà dal primo ottobre la rete delle 100 farmacie FarmaPiù. Nelle settimane bollenti e rischiose appena trascorse il ricorso alla Telecardiologia ha visto un’impennata notevole di referti confermando come si tratti di un esame sempre più appropriato e utile. 1397 in Puglia (nei 4 giorni più caldi di agosto) i casi sottoposti a elettrocardiogramma per malori, tra questi più di 300 per motivi riconducibili al caldo, lipotimie e malessere generale. Un esame spesso decisivo per rassicurare pazienti anziani in grande apprensione.

Come funziona

Il principio del sistema coniuga tempestività di intervento e minori costi per la collettività. Con la telecardiologia, infatti, avviene la trasmissione di dati biomedici a distanza attraverso i quali è possibile verificare velocemente un infarto in atto. L’elettrocardiogramma viene spedito online a uno specialista che in pochi secondi risponde dalla centrale operativa, attiva 24 ore su 24, e dà indicazioni su come agire. In circa un minuto il paziente sa se deve dirigersi in sala operatoria (senza passare dal Pronto soccorso) o se i dolori al petto sono un falso allarme.

Le vite salvate

La tele cardiologia ha consentito di abbattere di circa il 50% la mortalità coronarica in Puglia. Su 323mila prestazioni in emergenza effettuate in sei anni s’è notato che nel 59% dei casi la diagnosi è stata rassicurante e ha evitato prestazioni sanitarie improprie, riducendo in questo modo la spesa sanitaria della Regione. Nel 41% dei casi è stata riscontrata la patologia, con una percentuale del 14% di situazioni gravi che sono state risolte grazie all’intervento tempestivo. Per le aziende sanitarie una struttura di telecardiologia in supporto può abbattere del 30% le spese sanitarie (o forse più,

secondo studi pilota). Se si salva buona parte del muscolo cardiaco con l’intervento tempestivo il paziente non avrà scompensi futuri e di conseguenza non avrà bisogno di cure successive negli anni seguenti all’infarto.

Telecardiologia:

la Puglia è un modello europeo

Il salvavita ha ridotto la mortalità del 50%

3Anno 4 / n. 4 / Settembre 2011

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NUOVO

Col direttore del comitato scientifico Cardio On Line Europe, il dottor Daniele Amoruso, abbiamo approfondito gli

aspetti innovativi e i risultati sanitari ottenuti dalla Telecardiologia in Puglia.

Dottor Amoruso, perché è importante accelerare il più possibile l’accertamento diagnostico in cardiologia nelle emergenze del cuore?

«Nell’ultimo decennio la ricerca in cardiologia ha dimostrato il vantaggio prognostico che deriva dall’accorciamento dell’intervallo di tempo (time-to-treatement) che intercorre tra la comparsa della sintomatologia e l’inizio della terapia riperfusiva nell’infarto del miocardio. Da quando è stata dimostrata la straordinaria efficacia della terapia trombolitica e dell’angioplastica primaria entro le prime ore dall’esordio dell’evento acuto, si è compresa l’importanza del fattore tempo. L’affermazione “time is muscle” sintetizza efficacemente che nelle emergenze cardiologiche accertare un evento coronarico in tempi rapidissimi e praticare una terapia tempestiva significa ridurre le conseguenze di un infarto e in molti casi ciò consente di ridurre la mortalità coronarica. Per questo la telecardiologia ha assunto un’importanza decisiva in termini di guadagno di tempo e di vite salvate. Questi obiettivi riguardano ogni anno in Italia oltre 120 mila persone colpite da infarto acuto, con una mortalità prossima al 50 per cento: ma questa percentuale così elevata, soprattutto nella casistica extraospedaliera, può essere drasticamente ridotta accelerando i tempi di somministrazione delle cure».

È questo l’obiettivo nelle emergenze del cuore?«Sì, l’obiettivo primario della telecardiologia

nelle emergenze è eseguire un tracciato elettrocardiografico standard (a dodici derivazioni) immediatamente, nel

luogo stesso dove il paziente viene soccorso per un sintomo coronarico e trasmetterlo ad una centrale specialistica, al fine di accertare nel modo più rapido una patologia cardiovascolare acuta, consentire cure più tempestive e favorire il trasporto del malato nel centro più appropriato. Ma un evidente vantaggio si realizza anche nei casi opposti di negatività dell’esame, potendo tranquillizzare il paziente ed evitando prestazioni sanitarie non appropriate».

Quali sono i risultati dell’esperienza condotta in Puglia?

«Il Progetto di “Telecardiologia in Emergenza”, in corso nella Regione Puglia, rappresenta un

prezioso bagaglio di esperienza al quale fare riferimento. In questa Regione l’11 ottobre 2004 è stato avviato il progetto di telemedicina, su tutto il territorio regionale e su tutti i mezzi del 118, che nell’arco di 7 anni ha prodotto risultati notevoli: primo tra tutti la riduzione della mortalità coronarica del 50% e una maggiore appropriatezza delle prestazioni. Questo progetto, realizzato in partnership da Regione Puglia, ARES Puglia, Servizio 118 e Cardio on line Europe, rappresenta la maggiore esperienza europea di telecardiologia».

Possiamo parlare di interventi “salvavita”?«Dall’analisi dei dati risulta che la procedura

è stata di primaria importanza nei 4.883 casi di IMA con ST sovraslivellato (avviati immediatamente a riperfusione coronarica mediante angioplastica primaria), nelle 17.627 sindromi coronariche acute e nelle 28.109 aritmie minacciose. In questi casi la riduzione del time to treatement è risultata di importanza decisiva

nel ridurre le conseguenze dell’evento acuto, quando non è stata determinante quoad vitam, cioè per la vita stessa del paziente».

Amoruso: “È una risposta sanitaria efficace e risparmiosa”

Intervista al direttore del comitato scientifico di Telecardiologia

Daniele Amoruso

direttore del comitato

scientifico cardio on line

europe

NUOVO

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Il professor Barry Sears, ideatore della dieta Zona, è un ricercatore biochimico americano membro del MIT, oggi presidente

dell’Inflammation Research Foundation di Boston. Ha scritto una serie importante di libri di successo sulla Zona che hanno già venduto 5 milioni di copie e sono stati tradotti in 22 lingue. Parliamo del nutrizionista più famoso al mondo che a metà settembre è stato ospite in Italia per la sua tournee scientifica europea con una tappa in Puglia, a Bari, dove abbiamo avuto l’onore di intervistarlo.

Dottor Sears, cosa s’intende per dieta a zona e per chi è indicata o controindicata? Chi e come può mettere a punto un programma corretto seguendo i criteri della sua scoperta?

«La Zona non è una dieta alla moda, né un’interessante trovata dei massimi esperti del marketing americano è invece un termine che ho scelto per descrivere quello stato di grazia fisiologico in cui si trova l’organismo quando gli ormoni sono in perfetto equilibrio e danno luogo a una salute ottimale.

Associando ad ogni pasto e ad ogni spuntino il 40% delle calorie provenienti dai carboidrati, il 30% dalle proteine e il 30% dai grassi (solo quelli “buoni”, ovvero l’olio extra vergine d’oliva), si crea una condizione di equilibrio ormonale che ci fa stare bene. Il vantaggio più eclatante sta poi nella sensazione di sazietà e nella perdita di massa grassa, perché questa dieta privilegia la qualità delle calorie non la quantità e rispetta i nuovi suggerimenti che arrivano dalla scienza nutrizionale mondiale sugli alimenti a basso indice glicemico”. Funziona da subito ed è indicata per tutti: è una strategia equilibrata che molti erroneamente definiscono troppo proteica, senza andare a pesare realmente il bilanciamento consigliato dei carboidrati e delle proteine (40 / 30 appunto). Aggiungo poi un fatto: è nata come trattamento di persone

con disturbi cardiovascolari e diabetici».

Lei ha scoperto questa strategia alimentare all’inizio degli anni ‘90, da quali studi scientifici è partito per ottenere questo risultato?

«Tutti gli studi clinici che hanno messo a confronto la Zona con altre diete, secondo le raccomandazioni standard, hanno evidenziato come questa strategia nutrizionale sia superiore nel controllo ormonale, in quello dello zucchero e dei grassi nel sangue. Sono partito studiando i problemi diabetici e cardiovascolari, anche per una questione familiare: proprio così i miei discendenti hanno tutti dovuto confrontarsi con questi problemi di salute e io cercavo una risposta».

Quali sono gli aspetti rivoluzionari del suo “metodo”?

«La mia risposta non è rivoluzionaria. La risposta ce la suggerì addirittura Ippocrate nel VI secolo A.C. che ci regalò la più grande verità sulla nutrizione: “Il cibo sia la tua medicina”. Per il resto mi auguro sempre che passi il concetto di saggezza e di equilibrio. Che nella scelta del cibo equivale al bilanciamento dei macronutrienti, il benessere attraverso il controllo ormonale. La mia proposta forte e concreta è comunque: cambiare stile di vita alimentare e scegliere la Zona per sempre. Perché questo sarà il cambiamento genetico che potrà contrastare la pandemia dell’obesità. Un tema che interessa ormai tutti. Anche l’Europa come avevamo purtroppo previsto».

Che differenze ci sono, o similitudini, tra dieta a Zona e dieta Mediterranea?

«La Zona è da sempre “Mediterranea” perché ad esempio predilige alcuni alimenti tipicamente mediterranei: a cominciare dalla verdura e dalla frutta, per proseguire con la migliore scelta di grassi, l’olio d’extra vergine d’oliva, e passare

La dieta Zona

contro il cibo spazzaturaIntervista esclusiva al nutrizionista Barry Sears a Bari

Barry Sears

medico biochimico e

ideatore della dieta a zona

di Francesco Iato

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6 Il Magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini.

poi alla fonte proteica per eccellenza, il pesce, soprattutto quello ricco di omega 3 essenziali per la salute e il dimagrimento. Io dico che questa è la dieta da scegliere ed è una dieta per sempre: essa prevede un comportamento alimentare di mantenimento, deve infatti diventare uno stile di vita. E questa è la principale differenza fra la Zona e le “altre diete”. Oltre a rivendicare e sottolineare il principio dell’equilibrio. Il mantenimento arriva come conseguenza naturale. Quando si “sbaglia”, infatti, si avverte immediatamente un senso di pesantezza e sonnolenza. È il meccanismo “cattivo” dell’innalzamento dell’insulina. Questa sensibilità aumenta man mano che uno impara ad essere in Zona. A differenza di altre diete, non richiede grandi sacrifici, ma solo di comprendere come ingredienti diversi influiscano sull’attività ormonale».

Si può fare un bilancio dei risultati ottenuti dalla dieta a zona?

«Il bilancio è personale. Basta chiedere a chi ha scelto di cambiare. Fin dai primi giorni in cui si sceglie di “entrare in Zona” attraverso la scelta del cibo, infatti, si inizia a percepire uno stato di benessere e ritorno delle energie, garantito dall’equilibrio ormonale.

Nelle prime settimane si possono perdere già dai due ai quattro chili. E questo perché con la Zona si innesca un meccanismo importante che fa uscire da quella che definisco la “trappola del grasso”. Si eliminano cioè quelle condizioni che provocano un picco di insulina che favorisce il passaggio delle molecole di glucosio dal sangue agli adipociti, dove vengono trasformate in trigliceridi. un

altro aspetto importante per la salute. Funziona da subito. Il benessere che ne deriva è la leva per non cambiare mai».

In prospettiva qual è il futuro di questo sistema alimentare, potrà essere globalizzato e con quali benefici?

Quando ho iniziato a studiare questa strategia alimentare pensavo a una soluzione, a un trattamento per le persone con disturbi cardio-vascolari e diabetici.Oggi, che la Zona ha basi scientifiche evidenti e che ha aperto una strada importante anche sui temi della longevità e del cibo come potente anti-infiammatorio, ritengo che la “mission” sia più ampia. E certamente stiamo parlando di un modo per contrastare il cibo spazzatura e la dipendenza da alimenti “cattivi” di un popolo sempre più obeso».

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Dieta Zona assicura energia, lucidità, efficienza fisica e mentale: tutte condizioni che in genere sono

compromesse da un’alimentazione sbagliata. Due le caratteristiche principali di una vera

e propria strategia alimentare che assicura uno stato di benessere e senso di sazietà. Funziona attraverso il bilanciamento “sapiente” dei macronutrimenti: carboidrati, proteine e grassi. L’appropriata combinazione delle calorie provenienti da carboidrati, proteine e grassi, nelle rispettive proporzioni 40% - 30% - 30%, secondo la Zona deve essere sempre mantenuta nei tre pasti principali e negli spuntini. È una strategia che “usa” il cibo tenendo soprattutto conto della stimolazione ormonale indotta dagli alimenti e permette di raggiungere il risultato desiderato del dimagrimento “risparmiando calorie”.

Ormoni in equilibrio

secondo l’indice glicemico

L’ideale legame tra alimentazione e ormoni si concretizza nel mantenere entro una certa “zona” ottimale i valori di specifici ormoni (soprattutto insulina e glucagone). Questo equilibrio ormonale a sua volta procura uno stato di benessere nel lungo periodo.

È una strategia che consiglia di scegliere le migliori fonti a basso indice glicemico, ovvero: quando vengono assunti alimenti contenenti

carboidrati si alza la glicemia, il livello nel sangue di uno zucchero, il glucosio. Si tratta di una reazione normale, ma se la qualità e la quantità dei cibi non è ideale, l’aumento può essere eccessivo e portare all’accumulo di grasso. A un forte aumento della glicemia

segue, nel giro di qualche decina di minuti, un brusco calo che, fra l’altro, si manifesta con un’intensa sensazione di fame: ecco la tipica sensazione dovuta all’assunzione di alimenti definibili “ad alto indice glicemico”.

L’indice glicemico fa dunque riferimento alla velocità con cui vengono assimilati i carboidrati e a come aumenta la glicemia (la concentrazione di glucosio nel sangue) in seguitoo all’assunzione di 50 g del carboidrato in esame. Il carico glicemico: corrisponde quindi alla quantità di carboidrati assunti attraverso un alimento, moltiplicati per il suo indice glicemico.

Zona e Vip

Pur non essendo considerata dai massimi esperti una dieta “di moda”, perché fondata su vere basi scientifiche, in realtà, questa strategia deve in parte il suo successo ad un numero impressionante di personaggi famosi che da anni dichiarano di essere “zonisti”, alcuni usano al definizione tipicamente americana “I’m zoner”. Dai volti hollywoodiani di Demi Moore, Brad Pitt, Jennifer Aniston, Elle Mac Pherson o Sandra Bullock agli sportivi italiani e americani come Marco Materazzi, Alex Del Piero, Fabio Cannavaro, Carlo Ancelotti o l’ex nuotatore italiano, il primatista Lorenzo Vismara, ma anche i piloti di F1 come Jarno Trulli o Fernando Alonso, che si sono dichiarati seguaci della Zona, passando per i nuotatori della Stanford University (otto medaglie alle Olimpiadi di Barcellona ed Atlanta), ai numerosi team di ciclismo (Garmin), di basket in NBA, di Triathlon in USA, il grande ultramaratoneta Dean Karnases e non solo. Insomma, la Zona è molto ben frequentata sia da sportivi che da star che da top manager o uomini della comunicazione – il più famoso il DJ Linus –, tutti veri opinions leaders di questa strategia nutrizionale che cambia per sempre il metabolismo e agisce sul controllo ormonale.

Ma soprattutto funziona. E per sempre. Come promette e mantiene il nutrizionista

più famoso del mondo Barry Sears.

Dieta Zona, ecco i segreti

e i zonisti vip in giro per il mondo

Come utilizzare il rivoluzionario metodo del dottor Sears

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8 Il Magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini.

Alla base della Zona ci sono altre tre regole fondamentali: il movi-

mento quotidiano, la medita-zione (strategia antistress, per evitare che si alzi il cortisolo) e l’assunzione quotidiana di acidi grassi essenziali, i famo-si “grassi del benessere” ovve-ro gli omega 3 di tipo rx (i più puri e concentrati). Sono grassi che l’organismo non è capa-ce di sintetizzare e che perciò devono far parte della dieta. Sono la materia prima per la produzione degli eicosanoidi. Si suddividono in gruppi (ome-ga-3, omega-6, omega-9), che danno origine ad eicosanoidi differenti.

La Zona ormai

un “fatto” europeo

Nella classifica dei Paesi più “grassi” l’Italia ha conquistato una scomoda leadership. Ma non è sola, nel quadro del disa-stro europeo. Tanto che si parla proprio di epidemia dell’obesi-tà e del sovrappeso del Vecchio Continente. La Zona di Sears sta iniziando il suo “soccorso” con un processo di informa-zione e divulgazione scientifica lento, ma serio e importante. Molto soddisfatto è Riccardo Pina, membro dell’Inflamma-tion Research Foundation e responsabile del progetto Zona in Europa che sul tema forni-sce un punto di vista allargato

e continentale. “La Zona dopo aver convinto gli americani, poi gli ita-liani e gli spagnoli, sta diventando un fatto europeo. Ed è impor-tante – spiega il dr. Pina - se teniamo conto soprattutto dei dati allarman-ti relativi all’epide-mia di obesità cui il Vecchio Continente sta assistendo. Si stima infatti che in Europa siano 156 milioni le persone siano obese e 310 milioni quelle in soprap-peso. In media il 18% della po-polazione è obesa, il 36% è in sovrappeso”.

Un metodo

innovativo

La presenza di Barry Sears, dunque, è vista con grande in-teresse scientifico in Europa. Riscontri sono stati registra-ti anche in Germania dove si assiste ad una situazione mol-to simile a quella italiana di qualche anno fa. Se in Spagna, come in Italia, la Zona ha già ampiamente preso piede ed esiste una consapevolezza ri-spetto al problema del soprap-peso e dell’obesità contrastabi-li in maniera urgente con una corretta strategia nutrizionale, nei Paesi di lingua tedesca, e quindi anche Austria e Sviz-

zera, si assiste ad una prima importante fase di divulgazio-ne.

Le aspettative sono interes-santi e il mondo scientifico tedesco ha già decisamente aperto una porta giudicando questo metodo innovativo e adatto alla mentalità dei Paesi nordici: il 40 30 30 che inse-gna a ragionare in blocchi e non si accontenta dell’ormai antiquato conteggio calorico è considerato un elemento che facilita.

Inoltre, viene sottolineata la validità della scelta dei cibi a basso indice glicemico come migliore strategia nutriziona-le, considerandola “avanzata” e soprattutto in linea con le indicazioni guida della nutri-zione mondiale.

Dieta Zona,

l’impatto in Italia

del metodo Sears

Gli altri segreti della strategia alimentare

9Anno 4 / n. 4 / Settembre 2011

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Cisiamoquando vuoi un alleato sicuroper la salute.

Garantire il benessere a tutti con farmaci accessibili e di qualità: questa èla ricetta del successo di TEVA, leader mondiale e italiano dei farmaciequivalenti. Con un impegno costante in ricerca e sviluppo di nuovifarmaci, garantito da impianti d’avanguardia e personale altamentequalificato, TEVA fornisce farmaci in tutte le principali aree terapeutiche.

TEVA. CURIAMO IL PRESENTE PER SOSTENERE IL FUTURO.

N. 1AL MONDO

NEI FARMACIEQUIVALENTI

Teva RIF 210x297 Farmacia:Layout 1 5-04-2011 9:33 Pagina 1

Cisiamoquando vuoi un alleato sicuroper la salute.

Garantire il benessere a tutti con farmaci accessibili e di qualità: questa èla ricetta del successo di TEVA, leader mondiale e italiano dei farmaciequivalenti. Con un impegno costante in ricerca e sviluppo di nuovifarmaci, garantito da impianti d’avanguardia e personale altamentequalificato, TEVA fornisce farmaci in tutte le principali aree terapeutiche.

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Dal latte di mamma

alla prima pappina

La parola svezzamento spesso si associa idealmente ad una fase difficile e tumul-tuosa da gestire nel rapporto mamma-

neonato. In realtà non è altro che l’inizio di un nuovo ciclo di vita per il piccolo. Una scoperta da seguire e vivere con gli accorgimenti giusti. Per certi versi lo svezzamento si rivela più “ma-gico” e coinvolgente dell’allattamento se seguito da opportuni accorgimenti. Ben presto vi stupi-rete di quanto sarà meraviglioso leggere negli occhi del vostro bimbo lo stupore ed il piacere dell’assaporare nuovi gusti. La scoperta del cibo è un processo naturale per il palato del piccolo da seguire con l’adozione di linee guida generali evitando rego-le tassative. Ogni bimbo, infatti, ha tempi e modi di seguire la mamma, e và assecondato con pazienza tolleran-do eventuali rifiuti. L’inizio della fase coincide tra il quinto e il sesto mese, periodo in cui si sostituirà la poppa-ta delle 12.00 con la prima pappa. La base della pappa sarà sempre il brodo vegetale.

Il brodino va preparato aggiungendo in mezzo litro di acqua mezza zucchi-na (ottima contro la stitichezza), mez-za carota, una patata, qualche foglia di lattuga. Preparazione: far bollire per un’oretta, fino a quando la forchetta non si impunta facilmente nella pata-ta. Lasciare sempre il coperchio sulla pentola si da non disperdere il vapore acqueo che annullerebbe le sostanze nutritive. Al bando il sale ed ogni al-tro tipo di condimento. Questa base si arricchirà inizialmente con un paio di cucchiai di crema di riso o di mais, o di mais più tapioca (a seconda dei gusti del nostro piccolino) e comple-teremo la pappa con un cucchiaino di

olio extravergine d’oliva e uno di parmigiano. La frutta è un alimento fondamentale. A fine pasto mela o pera grattugiate o meglio omogeneizzate. Cerchiamo di scegliere omogeneizzati biologici perché sono privi di addensanti e conservanti riducendo drasticamente il rischio di allergie ed intolleranze. Ricordiamo sempre di aggiungere alla pappa del nostro piccolo un alimento alla volta, sempre al fine di evitare l’insorgenza di allergie. Proseguite così per dieci giorni e arri-vederci alla seconda puntata.

Guida pratica allo svezzamento / Prima puntata

di Laura Mazzone

11Anno 4 / n. 4 / Settembre 2011

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Influenza:

è tempo di prevenzione

In vista dell’inverno, ancora troppo lontano, è opportu-no rafforzare per tempo le

difese immunitarie dell’organi-smo. Lo sapevate che è proprio in queste settimane che bisogna intervenire? Ebbene si, il nostro sistema immunitario va pre-parato e curato al meglio per affrontare al meglio la stagione più rigida foriera di infezioni e malattie virali e da raffredda-mento. Oltre allo stile di vita coretto è consigliabile l’attività fisica perché stimola la produ-zione di cellule che combattono le infezioni. Tenete d’occhio lo stress, il principale produttore di ormoni immunosoppressori. Inoltre dormire almeno 8 ore al giorno sa-rebbe l’idea-le per le no-stre difese.

E veniamo a l l ’a l imen-tazione che si rivela fon-damentale per mantenere sano

il sistema immunitario. In det-taglio: la vitamina A difende la pelle e le mucose dalle infezioni contenuta soprattutto in verdu-re quali zucche, carote, spinaci e pomodori; la vitamina C po-tenzia il sistema immunitario presente in particolar quanti-tà in frutti quali agrumi, kiwi, melagrana; gli antiossidanti proteggono le nostre cellule dai danni causati dai radicali liberi: l’uva nera è ricca di resveratrolo ed altri antiossidanti.

A supporto di queste regole esistono poi una serie di rime-di naturali disponibili. Un vero e proprio “scudo” contro gli at-tacchi al nostro organismo. Una

cura naturale è in grado di ri-durre la contrazione di raffred-dore, influenza e affezioni delle vie respiratorie e non solo.

Per difenderci dai malanni invernali funzionano i prodotti vegetali a base di propoli, rosa canina, echinacea, uncaria. Si trovano confezionati sia singo-larmente in pillole o gocce, più spesso in formulazioni combi-nate. L’omeopatia propone an-che un vaccino, l’Oscillococci-num 200 CH, utilissimo per la prevenzione e la cura di tutte le infezioni virali, inclusa l’in-fluenza. Assunti nei modi e nei tempi giusti, i medicinali omeo-patici e gli estratti vegetali man-

tengono alte le nostre difese immunitarie proteggen-doci dall’influenza e dalle patologie invernali.

Questi accorgimenti ser-viranno a difenderci in ma-niera efficace dagli attacchi dei microrganismi esterni. E se proprio ci ammaliamo la guarigione sarà più bre-ve a senza strascichi.

I rimedi naturali e il vaccino omeopatico

di Stefania Russo

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12 Il Magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini.

Acque termali, un toccasana

contro influenza e raffreddori

Una cura preventiva facile e a costo zero perché a carico del SSN

La fine dell’e-state spalanca ansie e trepi-

dazioni per le malat-tie da raffreddamen-to che ci aspettano sin dall’autunno. La miglior cura è la pre-venzione. Soprattut-to quando si tratta di bambini e malat-tie stagionali quali raffreddori, otiti, tonsilliti e bronchiti che colpiscono con maggior frequenza durante i cambi di stagione e nei mesi più fred-di, causando, oltre alle patologie, disagi che por-tano a conseguenze più gravi. Un’arma vincente contro le infiammazioni e le infezioni delle vie respiratorie è offerta dalle acque termali, acque ricche di oligoelementi per questo utilizzate per scopi curativi e terapeutici. In associazione alle tradizionali terapie farmacologiche, le cure con acqua termale sulfurea salsobromoiodica, come l’acqua di Sirmione, permettono di ridurre il nu-mero degli episodi acuti e di diminuire la dura-ta e l’intensità dei sintomi. I suoi componenti, zolfo, bromo, iodio, svolgono un’efficace azione nel migliorare la funzionalità dell’apparato re-spiratorio agendo su diversi fronti. Innanzitutto aumentano la resistenza delle difese immunita-rie e della mucosa che riveste l’apparato respira-torio rendendolo così meno attaccabile da parte dei numerosi virus e batteri stagionali; svolgono un’azione muco-regolatoria, fluidificano le se-crezioni favorendone l’espulsione, eliminando così il terreno più fertile per la formazione e lo sviluppo di future malattie. Gli effetti benefici sono evidenti da subito, già durante la fase di cura, e sono di lunga durata. Anche i soggetti af-

fetti da broncopneu-mopatie croniche sono più cagionevoli durante la stagione invernale. Influenza e sindromi parain-fluenzali sono infatti responsabili anche di riniti e rinofarin-giti, le più comuni ostruzioni nasali che costringono a respi-rare a bocca aperta esponendosi mag-giormente all’ag-gressione dei batteri.

Le cure termali praticate prima dell’inverno, sempre in periodo di relativa quiete sintomato-logica, ottengono un sicuro miglioramento della funzione respiratoria. Le cure con acque termali possono risultare utili anche nella risoluzione di molteplici problemi della voce, legati a disturbi di tipo infiammatorio, da raffreddamento e da abuso vocale.

Sono praticabili a partire dai tre anni di età in quanto naturali, ben tollerate, non invasive e prive di controindicazioni. Si effettuano soli-tamente nei periodi che precedono l’autunno e l’inverno; ottobre e novembre i mesi più favo-revoli per rinforzare e proteggere il nostro or-ganismo da eventuali aggressioni esterne e per prevenire il riacutizzarsi di malattie croniche. Le varie tecniche inalatorie consentono di im-mettere nel sistema orecchio-naso-gola le acque termali e loro gas tramite inalazioni, nebuliz-zazioni, aerosol a seconda delle patologie che si vogliono prevenire o curare. È consigliabile ese-guire almeno una volta l’anno un ciclo di cure della durata di 12 giorni; il ciclo è convenzionato con il SSN, quindi prescrivibile, parlatene con il vostro medico di famiglia.

di Anna Tanzi

13Anno 4 / n. 4 / Settembre 2011

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FarmaPiù al fianco dei bambini

affetti da Vernal

Non solo farmaci e servizi sanitari, con-venienza e profes-

sionalità. La rete FarmaPiù si distingue anche per attività di sensibilizzazione e sostegno a favore dei cittadini e, in questo caso, di alcune famiglie parti-colarmente sfortunate. Nasce da questo impegno il sostegno all’attività de “I Fiori di Vernal”, un’associazione di volontariato, punto di riferimento per le fa-miglie dei bambini affetti dalla Cherato-congiuntivite di Ver-nal (VKC). Questa è una rara patologia oculare, che rende i piccoli pazienti particolarmen-te fotosensibili e li costringe ad utilizzare protezioni quali oc-chiali da sole e cappellino con la visiera, soprattutto in questo periodo estivo. La VKC è una malattia rara, oggetto di analisi e studi in diversi centri italiani, tra cui il Policlinico di Bari. Si manifesta in età pediatrica, in-torno ai 5-6 anni, nel periodo primavera-autunno, con sinto-mi simili a quelli di una con-giuntivite allergica primaverile, ma molto più severi, con arros-samento congiuntivale, prurito oculare, lacrimazione e secre-zione mucosa filante mattutina, sensazione di corpo estraneo, intensa fotofobia. Nella mag-gior parte dei casi regredisce e si risolve spontaneamente en-tro i 20 anni di età, ma a volte, purtroppo, possono permanere

danni alla vista dovuti sia alla malattia sia all’impiego di colli-ri cortisonici per lunghi perio-di. Accade proprio per la scarsa conoscenza della patologia che inizialmente si interviene ge-nericamente con antistaminici e cortisonici topici. I risultati, in realtà, si ottengono solo con l’utilizzo di colliri a base di Ci-closporina o Tacrolimus. Colli-ri irreperibili nelle Farmacie in quanto non vengono prodotti da nessuna casa farmaceutica. Vengono preparati solo in al-cuni Ospedali con l’obbligo di conservarli in frigo. In Puglia si trovano presso il Policlinico di Bari dove vengono preparati ogni 21 giorni e consegnati alle famiglie. Grazie alla collabora-zione dell’Associazione “I Fiori di Vernal” e all’interessamento di alcuni genitori si è cercato

di creare una rete di persone disponibili e in grado (anche materialmente, considerato che c’è bisogno di un frigorife-ro portatile per il trasporto di questi medicinali) di assicura-re la consegna dei colliri nelle Farmacie aderenti alla rete Far-maPiù più vicine alle famiglie. Speriamo in questo modo di poter offrire un valido sostegno ai bambini, alle loro famiglie e all’Associazione, contribuen-do anche con quest’ar-ticolo alla diffusione della conoscenza della patologia e dei suoi sintomi, in modo tale che pur essendo “rara” sia però sempre meno “sconosciuta”.

La rete accorcia le distanze per la cura della congiuntivite rara

di Elisabetta Tricarico

15Anno 4 / n. 4 / Settembre 2011

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Arnica montana

un rimedio contro gli infortuni sportivi

Mens sana in corpore sana… oggi que-sto detto è vero più che mai: la vita di tutti i giorni ci porta alla sedenta-

rietà, allo stress dovuto alla fretta e all’eccessi-vo lavoro. Per uscire da questo circolo vizioso è importante cambiare le proprie abitudini e spesso ciò che gratifica di più è “rimettersi in moto”: l’uomo si esprime anche nel movimento in quanto una sana attività fisica rigenera e rie-quilibra e ci fa vivere a lungo. Quando l’esercizio fisico viene svolto in eccesso e senza un’adegua-ta preparazione si possono verificare fastidiosi traumi: tendiniti, contusioni, strappi, distorsio-ni. Le tendiniti sono infiammazioni a carico dei tendini e costituiscono una patologia specifica della medicina dello sport.

Il mio primo consiglio in questi casi è il ripo-so perché spesso si è smaniosi di ritornare alla propria attività, ma soprattutto è fondamentale un trattamento terapeutico tempestivo. Infat-ti in fase acuta, in base alla gravità del quadro da trattare, potrà essere necessario intervenire con un antinfiammatorio di sintesi dopo di che si potrà continuare con i rimedi naturali. Spesso le due metodiche possono integrarsi. In omeo-patia e fitoterapia è frequentemente prescritta l’Arnica montana. Questa importante pian-ta officinale, che fiorisce ad elevate altitudini,

agisce in profondità nei tessuti alterati con un importante effetto equilibratore sui processi infiammatori, fornendo così sollievo dai dolori muscolari; inoltre, ristabilisce la corretta mi-crocircolazione promuovendo il drenaggio dei liquidi infiammatori (ematomi) e accelerando il normale processo di guarigione. Attenzione ad utilizzare pomate a base di arnica solo su pel-le integra poiché potrebbe provocare dermatiti molto pruriginose.

L’Arnica montana può essere anche utilizzata nel prevenire i piccoli infortuni sportivi. Infatti consiglio a tutti i nostri lettori l’uso di un olio per massaggi all’Arnica prima e dopo l’attività fisica: prima riscalda le parti interessate e pre-viene il rischio di strappi muscolari, dopo fa-vorisce l’eliminazione di scorie e metaboliti re-sponsabili di dolori e contratture.

Per un bagno anti-fatica

Diluire in acqua in un bagno caldo, racchiusi in un sacchetto di lino, queste piante e in questa quantità, rilassandovi per circa un’ora:

Salvia foglie 50 grTimo pianta 50 grRosmarino foglie 50 grLavanda 10 gocce olio essenziale

Gli effetti dell’erba montana utilizzati da omeopatia e fitoterapia

di Massimo Dambrosio

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16 Il Magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini.

Sicurezza e igiene, sono due termini che sono entrati nella nostra vita, la globalizzazione della nostra società, il cambiamento dei

nostri stili di vita, ci fa sentire più attenti a ciò che ci circonda. Siamo continuamente esposti ad agenti biologici o chimici nell’ambiente e quindi aumenta l’esigenza di avere strumenti idonei per sentirsi sicuri e protetti, dentro e fuori le mura domestiche. Avere cura di ciò che indossiamo, e non solo per gli aspetti tradizionali, diventa un elemento importate per la sicurezza della nostra salute e per quella degli altri.

La farmacia da tempo aveva abbandonato il comparto degli additivi per lavatrice, poiché i prodotti inizialmente innovativi erano via via di-ventati prodotti di largo consumo ma oggi, dopo tanti anni, grazie al Kemio group la rete delle farmacie FarmaPiù torna a proporre un prodot-to veramente innovativo. Il BIO-SAN lava e disinfetta in un’unica operazione, biancheria di ogni tipo e con ogni tipo di sporco e già al primo risciacquo ha compiuto la propria azione disinfettan-te ma l’aspetto più importante e che Il BIO-SAN non è tossico, non irrita la pelle e non lascia alcuna traccia nella biancheria trattata.

L’azione disinfettante è conferita dal principio attivo contenuto nel BIO-SAN, il Bronopol, che possiede attivi-tà fungicida e antimicrobica ad ampio spettro essendo antibatterico attivo sia su germi sui gram-positivi che sui gram-negativi, ma anche su Candida Albicans, ecc. Ma cos’è il Bronopol? Si tratta di un agente preservante disinfettante, fun-gicida e microbiocida riconosciuto uni-versalmente dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come il principale abbattente contro batteri, funghi, virus e spo-

re, particolarmente indicato per l’eliminazione degli Stafilococchi e delle Pseudomonas.

L’interno della scatola contiene dieci bustine da 50 g di prodotto in polvere monodose, per un lavaggio in lavatrice a pieno carico di kg 5/7, le bustine che si presentano per aspetto, neutre e trasparenti, sono idrosolubili quindi pratiche da usare perché si mettono direttamente in lavatrice con il bucato. Sulla confezione sono evidenziate le caratteristiche del prodotto, lava già a 30°C, con un risparmio energetico importante e la par-ticolare formula chimica permette non solo di la-vare, ma di disinfettare e sbiancare, con notevole risparmio economico.

Queste caratteristiche avvalorate dalla certifi-cazione di Presidio Medico Chirurgico, rendono unico il prodotto per i principi attivi come disin-fettante, antibatterico e fungicida.

Bio Sanil detersivo disinfettante già al primo lavaggio

La rete FarmaPiù propone il rivoluzionario prodotto anti funghi e microbi

di Ernesto Straziota

17Anno 4 / n. 4 / Settembre 2011

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EG, una scelta di principio

La qualità è scientifica, il risparmio anche.Stesso principio attivo, stessa efficacia dei farmaci di marca.

La qualità è scientifica, il risparmio anche.Stesso principio attivo, stessa efficacia dei farmaci di marca.

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La posta dei lettori

dillo a FarmaPiù: la posta dei lettori

[email protected]

il magazine dei farmacisti

al servizio dei cittadini

Risponde la dr.ssa Ilaria Licciulli

FARMAPIÙ INFORMA - Anno 4 - n. 4 Settembre 2011 - n. reg. generale 1740/2008 - n. reg. stampa 16/2008 tribunale di Bari

Periodico a distribuzione gratuita - editore: FARMAURORA Società Consortile a r.l. - via speziale 30, taranto - P. Iva 02633890732

direttore responsabile: Francesco Iato - comitato di redazione: Vito Novielli, Rosa Martina Giorgio, Raffaello Recchia, Ernesto Straziota

sede: via delle violette, n.c. - z.I. asI - 70026 Modugno (Ba) - tiratura: 70.000 copie

Progetto grafico e impaginazione: Proforma - foto: Istockphoto - Illustrazione di pagina 5: carlo Barbanente

gli articoli sono a cura della redazione - stampa: Pubblicità e Stampa srl - via dei gladioli, 6 - 70026 Modugno (Bari)

Cara dottoressa Ilaria, leggo sempre il vostro giornalino e questa volta ho un problema anch’io! Mia figlia ha i capelli molto lunghi e ne perde parecchi. Ogni mattina ne trovo tantissimi sulla spazzola e nel lavandino. Io vorrei li tagliasse un po’, ma lei è contraria, cosa mi consigli? Grazie. Antonietta.

In questo periodo e in primavera è fisiologico l’aumento dei capelli che ca-dono (effluvio): in autunno, così come accade per gli animali, facciamo la muta anche noi! Durante l’estate, inoltre, l’esposizione al sole e i continui lavaggi, possono averle sensibilizzato il cuoio capelluto. Anche carenze nutritive, situazioni di stress, shock affettivi, la sospensione o l’utilizzo di alcuni farmaci, possono accelerare il processo di caduta. Poiché i capelli sono costituiti soprattutto da cheratina, un’alimentazione che privilegia la carne bianca e il pesce, contribuisce ad un’ottimale produzione di que-sta proteina importante. Per avere capelli rivitalizzati, più resistenti e con un diametro maggiore, puoi suggerire a tua figlia di assumere, per al-meno tre mesi, un integratore contenente tutti i costituenti necessari alla crescita del capello (vitamine del gruppo B, silicio, zinco, amminoacidi solforati, etc). A questo vanno associate delle lozioni “nutrienti” da ap-plicare direttamente sul cuoio capelluto, preferibilmente la sera, quando il bulbo pilifero è più pronto a ricevere il trattamento. Non c’è uno studio che dimostri che il taglio stimoli la ricrescita; per non indebolire il capelli, eviterei di legarli con l’elastico o di utilizzare la piastra. Infine consigliale di utilizzare uno shampoo rinforzante: questo non ha attività anticaduta, perché il tempo di posa è solo di qualche minuto, però completa l’efficacia del trattamento e non aggredisce il capello. Se invece oltre alla caduta noti anche un diradamento, è più opportuno consultare un dermatologo.

19Anno 4 / n. 4 / Settembre 2011

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Una rete di 100 farmacie al servizio dei cittadini

associata

Provincia di BariAdelfia FARMACIA LOSURDO

corso Umberto I, 39

AltamuraFARMACIA CASIELLO S.N.C.

via o. serena, 20

FARMACIA D’ALESSANDRO

viale Martiri, 119

FARMACIA DAMBROSIO

via Parisi, 98

FARMACIA GIORDANO

via selva, 73/a

FARMACIA ORESTE

via Bari, 16

FARMACIA PAPPALARDO

corso federico II, 52

FARMACIA TRICARICO

via Baldassarra, 5/a-5/B

FARMACIA VICENTI

viale Martiri, 71

BariFARMACIA BALENZANO

via Brigata Bari, 126

FARMACIA BOCCUZZI

corso vittorio emanuele, 149

FARMACIA CAPEZZUTO

via re david, 184/a

FARMACIA DIVINCENZO

via lattanzio, 10

FARMACIA FANTOZZI

via giulio Petroni, 45/ab

FARMACIA JAPIGIA

viale Japigia, 166 d/e/f

FARMACIA LOZUPONE

via f. crispi, 148

FARMACIA LOZUPONE

via Quasimodo, 39

FARMACIA MACARIO

via giulio Petroni, 69/B

FARMACIA MANCINI

corso Benedetto croce, 85

FARMACIA RAGONE

viale Japigia, 43

FARMACIA RUBINO

viale Magna grecia 71/73

FARMACIA SCIUGA

via crisanzio, 15

FARMACIA STANZIONE

via g.Petroni, 85/I

FARMACIA FALAGARIO

via di venere, 14 – ceglie del campo

FARMACIA BELLOCCHI

via giovanni valle, 21 – Palese

FARMACIA SCAROLA

viale Puglia, 6 – san Paolo

FARMACIA PESOLA

piazza Umberto, 22 – carbonara

FARMACIA RUSCIGNO

piazza s. Maria del fonte, 16 – carbonara

BinettoFARMACIA MANCINI

piazza Umberto I, 33

BitontoFARMACIA DEL SOLE

via traetta, 158

FARMACIA MATTEOTTI

via Matteotti, 18

FARMACIA SARACINO

via g. a. de Ildaris, 55

BitrittoFARMACIA OCCHIOGROSSO

via Manzoni, 1

Capurso FARMACIA INDELLICATI

via Madonna del Pozzo, 178

FARMACIA MAINARDI

via torricella, 101

FARMACIA MASSAFRA

via casamassima,18

CasamassimaFARMACIA MIGGIANO

via libertà, 45

Cassano MurgeFARMACIA GIORGIO

via v. emanuele III, 60

Cellammare BAFARMACIA EREDI DR. VALORI V.

Piazza risorgimento, 58

Conversano BAFARMACIA CARVUTTO

via vavalle, 10

FARMACIA VILELLA

piazza della repubblica, 24

FARMACIA FANELLI

corso vittorio emanuele,4 – triggianello

Gioia del ColleFARMACIA JACOBELLIS

via l. ariosto, 32

FARMACIA LABRIOLA

via g. di vittorio, 99

GiovinazzoFARMACIA FIORE

via Papa giovanni XXIII, 8

Gravina in PugliaFARMACIA GALETTA

corso g. di vittorio, 104

FARMACIA GRASSO

corso g. di vittorio, 154

FARMACIA MUMMOLO NARDULLI

piazza Pelliciari, 29

FARMACIA PONZIO

via Milano, 12

FARMACIA SCALESE

via s. domenico, 52

FARMACIA SELVAGGIUOLO

corso aldo Moro, 72

Grumo AppulaFARMACIA APPULA

via francesco casalino

ModugnoFARMACIA AVELLINO

via roma, 83/85 a

FARMACIA CALIA

via X Marzo, 84

FARMACIA CURCI

corso v. emanuele, 26

Mola di BariFARMACIA FORNARI

viale de nicola, 104

FARMACIA SPIGA

piazza degli eroi, 23

MonopoliFARMACIA BRUNETTI

via a. Pesce, 9/e

FARMACIA LICCIULLI

via vittorio veneto, 38/44

NoicattaroFARMACIA DALESIO

via Principe Umberto, 63

Palo del ColleFARMACIA SCAROLA

via don g. Minerva, 24/26

PolignanoFARMACIA DE LAURENTIS

piazza s. antonio, 41/43

RutiglianoFARMACIA DALENA

via Mazzini, 46

FARMACIA DEL POPOLO

via cairoli, 59

FARMACIA DI DONNA

via Mola, 58

Sannicandro di BariFARMACIA NOVIELLI

corso vittorio emanuele, 52

Santeramo in ColleFARMACIA DELL’ANNUNZIATA

via annunziata, 98/102

FARMACIA STILO

via donizetti, 125

TerlizziFARMACIA CONTE

corso garibaldi, 127

TorittoFARMACIA RECCHIA

via g. a. Pugliese, 206

TriggianoFARMACIA CARETTO

piazza della croce, 19

TuriFARMACIA MASTROLONARDO

via M. orlandi, 7

Valenzano FARMACIA SAN ROCCO

via s. rocco, 25

Provincia di BAT (Barletta - Andria - Trani)

BarlettaFARMACIA CANNONE D.

via alvisi, 40

FARMACIA CANNONE G.

viale Marconi, 2/d

BisceglieFARMACIA SILVESTRIS

via Imbriani, 145/147

FARMACIA SIMONE

g. di vittorio, 2

FARMACIA STOLFA

piazza castello, 1

TraniFARMACIA PORTALURI

via g. almirante, 17

FARMACIA SPILOTROS

via cavour, 130

Provincia di Foggia FoggiaFARMACIA SALVATORE

via P. nenni, 50

FARMACIA SAN PIO

viale g. di vittorio, 158

FARMACIA SANTACROCE

via Martiri di via fani, 32/34

IschitellaFARMACIA LUSTRI

via n. sauro, 46

ManfredoniaFARMACIA DI LUZIO

via g. di vittorio, 175

Poggio ImperialeFARMACIA GIULIANI

via vittorio veneto, 34

San Paolo di CivitateFARMACIA RUSSI

piazza Moro, 33

Sannicandro GarganicoFARMACIA MARCHESANO

via salvemini, 2/B

FARMACIA D’ADDETTA

via Marconi, 3

San SeveroFARMACIA FABRIZI

via don f. canelli, 41

StornarellaFARMACIA SIMONE

via g. d’annunzio, 9

TorremaggioreFARMACIA DEL CORSO

corso Matteotti, 120

Vico del GarganoFARMACIA D’ORSI

corso Umberto I, 45

Provincia di MateraTricaricoFARMACIA RECCHIA

piazza garibaldi, 19

anno 4 / n. 4 / settembre 2011

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