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DOCUMENTO FINALE I.P.S.A.A.A.B.I. DE FRANCESCHI PACINOTTI -PISTOIA CLASSE VB GESTIONE RISORSE FORESTALI E MONTANE ANNO SCOLASTICO 2016/2017

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DOCUMENTO FINALE I.P.S.A.A.A.B.I. DE FRANCESCHI PACINOTTI -PISTOIA

CLASSE VB

GESTIONE RISORSE FORESTALI E MONTANE

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

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DOCUMENTO FINALE

I.P.S.A.A.A.B.I. DE FRANCESCHI PACINOTTI -PISTOIA

CLASSE VB

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

Disciplina Docente ore

sett.li verifiche Firma del docente

Italiano

Leoncini Annamaria 4 S O

Storia

Leoncini Annamaria 2 O

Matematica

Barragato Paola 3 S O

Lingua Inglese Cecconi Elisabetta 3 S O

Scienze motorie e sportive Pisaneschi Monica 2 P

Religione Cattolica

Bardelli Elena 1 O

Economia Agraria e Legislazione di settore ______________________ Sociologia rurale

Gonfiantini Piera 5

3

S O

O

Gonfiantini Piera

Agronomia del territorio montano

Venuto Santi 4 S O P

Orifici Domenico

Silvicoltura e utilizzazioni forestali

Pettinà Francesco 3 S O

Orifici Domenico

Gestione parchi Pettinà Francesco 2 O

Orifici Domenico

Sostegno area umanistica Cambi Serena Pasquinelli Sara

Sostegno area tecnica Gherardi Maria Elena

Sostegno area scientifica Pesce Carmine

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SOMMARIO

A. PARTE GENERALE

1. Profilo dell’indirizzo .................................................................................... p. 3

2. Presentazione della classe ........................................................................... p. 4

3. Iniziative complementari/ integrative…………………………………………………………p. 6

4. Obiettivi trasversali di tipo formativo .......................................................... p. 7

5. Obiettivi trasversali di tipo cognitivo……………………………………………………..……p. 9

6. Area di professionalizzazione / Alternanza Scuola-Lavoro ............................ p. 9

7. Criteri e strumenti di valutazione ................................................................ p. 13

7.1 Tabella punteggio credito scolastico ......................................................... p. 14

7.2 Criteri valutazione credito formativo ........................................................ p. 14

8.Tipologie e numero di prove effettuate in preparazione dell’esame.............. p. 16

ALLEGATO 1 Simulazioni prove d’esame e relative griglie di correzione ................... p. 17

B. PARTE DISCIPLINARE – RELAZIONI FINALI ............................................................ p. 40

Italiano ............................................................................................................ p. 41

Storia .............................................................................................................. p. 47

Matematica ..................................................................................................... p. 51

Lingua Inglese .................................................................................................. p. 54

Economia Agraria e legislazione di settore………..……………………………………….….. p. 57

Sociologia rurale ……………………………………………………………………………………….….. p. 60

Agronomia del territorio montano ………………………………………………………………… p. 62

Selvicoltura e utilizzazioni forestali…………………………….……………………………….…. p. 65

Gestione Parchi………………………………………………………………………………………….….. p. 65

Scienze motorie e sportive ………………………………………………………………………….… p. 70

Religione Cattolica ………………………………………………………………………………………... p. 73

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1. PROFILI DELL’INDIRIZZO

Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”,

possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti

agrari ed agroindustriali. È in grado di:

• Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-

ambientale, agro-industriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistemi di qualità.

• Individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i

caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie.

• Utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai

processi di produzione e trasformazione.

• Assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti

lo sviluppo rurale.

• Organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed agroindustriali.

• Rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario,

miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche.

• Gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a

difesa delle zone a rischio.

• Intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche

attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici.

• Gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.

Nell’opzione “Gestione risorse forestali e montane” del corso professionale ad Indirizzo Servizi

per l'agricoltura e lo sviluppo rurale vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze

relative alla gestione delle risorse forestali e montane, nonché ai diversi ambienti in cui tali attività si

svolgono. Il Diplomato sviluppa competenze che valorizzano la specificità dell’opzione sotto il

profilo economico organizzativo e delle attività riguardanti il settore boschivo. A conclusione del

percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” ‐ opzione

“Gestione risorse forestali” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini

di competenze:

1.Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro-produttive di una zona attraverso

l’utilizzazione di carte tematiche.

2. Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio.

3.Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le

modalità della loro adozione.

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4.Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed

articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.

5.Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa

nelle situazioni di rischio.

6.Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano,di miglioramento delle condizioni delle aree

protette, di parchi e giardini.

7.Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio

8.Riconoscere le problematiche di stabilità idrogeologica del territorio e scegliere le tecniche di

gestione e manutenzione degli interventi di difesa del suolo, recupero ambientale e interventi sul ver

de pubblico e privato, coordinare ed eseguire semplici interventi di sistemazioni idraulico‐forestali.

9.Gestire interventi silvicolturali nel rispetto della biodiversità e delle risorse naturalistiche e paesag

gistiche.

10.Progettare semplici servizi naturalistici ed interventi silvicolturali considerando le esigenze dell’

utenza.

11. Applicare conoscenze estimative finalizzate alla valorizzazione delle produzioni forestali.

12.Organizzare sistemi di reti ecologiche per il rilievo di situazioni particolari a scala paesaggistica

e per il riscontro della biodiversità.

2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe VB è formata da 19 ragazzi che hanno compiuto insieme il percorso dell’ultimo triennio,

fatta eccezione per due allievi, che si sono inseriti in quarta, con percorsi pregressi differenziati, e che

si sono tuttavia pienamente inseriti.

Tre alunni, come da documentazione, presentano certificazione secondo la legge 104/92 art. 3 e

seguono un percorso specifico, affiancati dai docenti di sostegno. Tre alunni presentano disturbi

specifici di apprendimento (DSA) e sono certificati in base alla legge 170/2010. Tutti questi alunni si

sono mostrati in grado di seguire i programmi curricolari, ad eccezione di uno, che ha seguito un

percorso differenziato. Come previsto nei PEI e PDP, tali alunni necessitano tuttavia di strumenti

compensativi, di cui si sono avvalsi durante lo svolgimento delle attività scolastiche e durante le prove

di simulazione. Tali strumenti (tempi più lunghi, in particolare per la terza prova, calcolatrice e

formulario) sono da assicurarsi anche in sede di esame. È inoltre opportuno prevedere la presenza

degli stessi insegnanti di sostegno durante le prove e attenersi all’art 17 BIS della normativa vigente

relativa agli esami di stato. La documentazione è conservata nei fascicoli riservati.

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Nonostante il percorso comune di studi, il livello di coesione della classe non è ottimale: sono

presenti alcuni gruppi distinti, le cui divergenze si manifestano soprattutto di fronte alle proposte di

iniziative esterne; alcuni attriti manifestatisi fino allo scorso anno sembrano per fortuna superati,

anche grazie al livello di maturità di alcuni ragazzi, tuttavia i docenti hanno avuto modo di notare la

scarsa propensione a fare gruppo, inteso anche come aiuto reciproco.

La frequenza risulta mediamente accettabile; per quattro alunni si riscontra un numero di assenze

superiore alla media, non tale, tuttavia, da toccare il limite di ore consentito, né da inficiare in alcun

modo il regolare svolgimento dei programmi scolastici.

Potrebbero unirsi alla classe in sede di esame (previo esame di ammissione) due alunni esterni: il

primo è un adulto che, per motivi di lavoro, ma anche per interesse personale, desidera completare il

percorso di studi iniziato molti anni fa; il secondo è invece un ragazzo che è stato fino allo scorso

anno in questo gruppo classe e che, per motivi sportivi, si è dovuto allontanare, ma desidera sostenere

l’esame insieme ai suoi ex compagni di studi, a molti dei quali è rimasto legato.

Per quel che concerne i docenti della classe, è da rilevare come ci sia stata una pressoché totale

continuità didattica negli ultimi due anni e ciò ha sicuramente consentito l’instaurarsi di un positivo

rapporto di conoscenza tra insegnanti e alunni. Proprio in virtù di questo, i docenti nutrivano su questo

gruppo classe delle aspettative che non si sono pienamente realizzate: pur con i necessari distinguo,

si è notata nel corso dell’anno una certa passività da parte degli alunni e una scarsa partecipazione

attiva al dialogo educativo; per talune discipline si è evidenziata una vera carenza di impegno da parte

di alcuni alunni.

In relazione alle conoscenze e competenze acquisite, il quadro prospettato dalle valutazioni del

secondo periodo intermedio presenta la seguente situazione: una piccola parte degli alunni presenta

valutazioni interamente positive, gli altri presentano una o più insufficienze, mediamente lievi; per

tre casi il quadro appare più serio. Le ultime verifiche sembrano tuttavia aver avuto esito migliore,

prospettando la possibilità di un recupero, parziale o totale, delle lacune. Certamente quello che

sembra ancora mancare ad alcuni degli alunni è l’acquisizione di un metodo di studio autonomo, che,

unita talvolta alla scarsa attenzione in classe, porta a difficoltà nella rielaborazione personale dei

contenuti; piuttosto differenziato è il livello di attenzione nelle singole discipline e conseguentemente

diversi anche i risultati, talvolta anche ottimi, frutto di un interesse personale di alcuni ragazzi.

Le prove di simulazione hanno dato risultati globalmente sufficienti per la prima prova, al limite della

sufficienza nella seconda prova, per quasi tutti gli alunni; per entrambe le prove si evidenzia un certo

livellamento della classe: non ci sono casi di eccellenza, pochi casi di insufficienza grave; la terza

prova ha dato esiti non propriamente positivi per matematica , selvicoltura e inglese, decisamente

migliori per agronomia. Tale situazione pare essere il frutto di una preparazione poco sistematica e

scarsa attenzione alle sollecitazioni dei singoli docenti.

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Nell’ultimo periodo dell’anno scolastico tutti gli alunni sembrano aver migliorato il loro impegno,

sia nell’attenzione in classe, sia nello studio autonomo; la classe presenta un quadro composito dal

punto di vista delle capacità del singolo, tuttavia questo non ostacola il sostanziale raggiungimento,

da parte degli alunni che vanno ad affrontare l’esame, degli obiettivi educativi e formativi prefissati

in sede di programmazione iniziale; infatti, se un ristretto gruppo di alunni rivela discrete capacità

nell’apprendimento e sufficienti doti critiche e di rielaborazione personale, complessivamente tutti

sono in grado di mettere a frutto le loro capacità, sebbene differenziate e dunque con diversa efficacia,

ai vari campi di applicazione.

Gli studenti della classe si sono mostrati nel complesso rispettosi delle regole scolastiche, dei

docenti e di tutto il personale della scuola; si sono comportati in modo corretto in tutte le occasioni

di incontro organizzate con la realtà esterna del mondo del lavoro; hanno seguito con sufficiente

attenzione le attività pratiche e di laboratorio afferenti l’area di professionalizzazione, manifestando

un interesse adeguato e una buona capacità manuale e organizzativa.

Alcuni allievi della classe stanno predisponendo una tesina da presentare alla Commissione di

esame durante il colloquio.

3 INIZIATIVE COMPLEMENTARI /INTEGRATIVE

La classe ha avuto modo di partecipare con interesse, nel corso dell’anno, a varie iniziative, che

hanno visto la partecipazione di più realtà scolastiche del territorio, su tematiche di particolare

rilevanza, sia riguardo al mondo giovanile, sia nell’ambito di più vaste tematiche storico – sociali.

Anche in ambito professionale sono stati organizzati momenti di incontro con realtà produttive del

territorio.

La classe ha partecipato alle seguenti iniziative complementari:

- Incontro con il Prefetto (16 novembre) sul tema dello Stato.

- Alcuni alunni della classe hanno partecipato a gli incontri preparatori del festival Dialoghi

sull’uomo, che si svolgerà nella nostra città dal 26 al 28 maggio con il tema “La cultura ci

rende umani”.

- In occasione delle celebrazioni per il giorno della memoria, la classe ha assistito con

l’insegnante di lettere alla conferenza dal tema “Ebrei in Italia tra persecuzione e

resistenza”, con interventi del prof. Michele Sarfatti, studioso della persecuzione antiebraica,

e della signora Mirella Stanzione, testimone del lager di Ravensbruck.

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- Visita a Musei e Rifugi S.M.I. a Campo Tizzoro (5 maggio)

- Partecipazione alla Fiera Agricola di Bastia Umbra.

Alcuni alunni della classe hanno inoltre partecipato alle seguenti attività:

- Peer education

- Giornata sulla neve

- Campionati studenteschi di calcio e pallavolo

4.OBIETTIVI TRASVERSALI DI TIPO FORMATIVO EFFETTIVAMENTE CONSEGUITI

(IN TERMINI DI CONOSCENZE E CAPACITA’)

- Capacità di essere collaborativi nei rapporti interpersonali

- Capacità di rapportarsi criticamente con l’ambiente esterno

- Acquisizione di sufficienti basi culturali, umane e professionali per un proficuo inserimento

in una società multietnica

- Acquisizione di una coscienza civica

TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento degli studenti risponde alle seguenti prioritarie finalità:

- accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento

alla cultura e ai valori di cittadinanza e della convivenza civile;

- verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita

dell’istituzione scolastica;

- diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità

scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e

al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento

dei diritti e delle libertà degli altri;

- dare significato e valenza educativa anche al voto insufficiente.

La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per

condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva

dell’altrui personalità, da parte degli studenti.

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TABELLA VALUTAZIONE COMPORTAMENTO

Indicatori

Decremento di DUE

decimi

(-2)

Decremento di UN

decimo

(-1)

Nessuna

variazione

rispetto al voto

base di OTTO

decimi

Incremento di UN

decimo

(+1)

Incremento di DUE

decimi

(+2)

Frequenza e

puntualità

Lo studente ha fatto

molte assenze

frammentarie, non adeguatamente motivate

e/o fatto ricorso ripetutamente ad

ingressi in ritardo o ad

uscite anticipate

Frequentato

regolarmente le

lezioni, rispettando di

norma gli orari.

Partecipazione alla

vita della scuola

Partecipato con regolarità alla

vita della scuola.

Ha partecipato in modo continuo e responsabile

alla vita della scuola

Ha partecipato in modo attivo e responsabile alla

vita della classe e/o della

scuola (come, ad es., mostrando un

atteggiamento di

collaborazione nei confronti dei compagni

in difficoltà, facendosi

carico dei problemi relativi alla classe e alla

scuola, adoperandosi a

costruire un buon clima di lavoro, partecipando a

significative iniziative

promosse dalla scuola, partecipando in modo

attivo e propositivo agli

organi collegiali e alla vita democratica della

scuola.

Rispetto delle

persone, delle

regole e delle

strutture

Lo studente è stato destinatario di

provvedimenti

disciplinari emanati dal Consiglio di Classe

per mancato rispetto di

persone, regole e strutture e non abbia

dimostrato apprezzabili

e concreti cambiamenti del suo

comportamento.

Lo studente è stato destinatario di

ammonizioni scritte per

mancato rispetto di persone, regole e

strutture.

Rispettato le persone, le regole

e le strutture.

NOTA: il Consiglio di classe può attribuire una valutazione insufficiente (CINQUE decimi) solo quando lo studente, nel corso del periodo

considerato, sia stato destinatario di almeno una sanzione disciplinare che preveda l’allontanamento dalla scuola per un periodo superiore a

quindici giorni (atti che violano la dignità e il rispetto della persona umana o che arrechino pericolo per l’incolumità delle persone), e

successivamente all’irrogazione delle suddette sanzioni, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel suo comportamento.

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5. OBIETTIVI TRASVERSALI DI TIPO COGNITIVO EFFETTIVAMENTE CONSEGUITI

(IN TERMINI DI CONOSCENZE, CAPACITA’ E COMPETENZE)

Conoscenza dei contenuti essenziali e specifici delle singole discipline

Capacità di individuare il nucleo dei problemi e organizzare logicamente le conoscenze

Capacità di documentare adeguatamente il proprio lavoro

Capacità di progettazione autonoma

Competenza nell’uso dei linguaggi tecnici specifici

Capacità di individuare scelte tecniche in linea con le moderne impostazioni di tutela

dell’ambiente e della salute dell’uomo

Competenze riguardanti le tecniche e i processi produttivi attuati nelle aziende rappresentative

della realtà agricola del territorio

6. AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE/ ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L’offerta formativa dell’Istituto De Franceschi - Pacinotti è stata sempre arricchita, nella sede di

via Dalmazia, dall’Alternanza Scuola Lavoro, convinti che le conoscenze finalizzate

all’acquisizione di una cultura generale sono solo una parte della formazione professionale e che

le competenze pratiche e operative sono propedeutiche per entrare nel mondo del lavoro. La

legge 13 luglio 2015, n.107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega

per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, ha inserito organicamente questa strategia

didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo

grado come parte integrante dei percorsi di istruzione, rivalutando un rapporto concreto con il

mondo del lavoro. L’Alternanza Scuola Lavoro costituisce una specifica e caratteristica offerta

formativa dell'Istituto che si affianca alle altre due aree del curricolo scolastico e cioè all’area

delle discipline comuni ed all’area delle discipline professionali. Si sviluppa nel secondo biennio

e nell’ultimo anno utilizzando un monte ore espressamente dedicato a far acquisire agli studenti

professionalità legate allo sviluppo economico e produttivo del territorio attraverso attività di

stage, seminari e incontri con esperti.

L’ attività di stage si svolge presso aziende agricole e dell’indotto ed Enti pubblici in orario

pomeridiano. Lo studente ha la possibilità di scegliere il settore e l’azienda che più risponde alle

sue aspettative e ai sui interessi. Durante l’attività di stage l’alunno partecipa alle varie fasi del

ciclo produttivo attuato nell’azienda limitando il più possibile lo svolgimento di lavori ripetitivi.

Gli obiettivi di questa esperienza lavorativa a carattere formativo, declinati nel progetto

formativo individuale compilato dai tutor ad inizio attività, sono numerosi e ambiziosi:

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1. rendere lo studente responsabile delle capacità operative possedute e responsabilizzarlo

sul percorso prescelto;

2. acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro; rafforzare la sensibilità al rispetto

delle regole e delle prassi aziendali;

3. esercitare la propria manualità ed imparare ad eseguire alcune specifiche operazioni.

4. favorire l’acquisizione di capacità relazionali;

5. fornire elementi di orientamento professionale:

6. integrare i saperi didattici con i saperi operativi;

7. promuovere l’integrazione fra formazione d’aula e formazione sul lavoro

8. acquisire elementi di conoscenza critica della complessa società contemporanea.

Lo studente è seguito per ciascun anno di Attività di ASL da un docente tutor della scuola e da

un tutor aziendale, spesso il titolare o talvolta un dipendente qualificato. Il tutor oltre a vigilare

sul rispetto delle norme, sul tipo e qualità dell’attività esprime una valutazione finale sull’operato

dell’alunno con un giudizio sintetico, formalizzato con la compilazione di una scheda contenente

le ore effettive di stage e le attività svolte.

L’attività di stage è organizzata nel rispetto della normativa vigente, previa la stipula di una

convenzione con ciascuna azienda ospitante.

Oltre all’ esperienza in azienda gli alunni hanno partecipato ad attività di formazione in aula,

corsi e seminari, con il contributo di esperti esterni.

Classe IV:

- Green jobs

- School of banking

Classe V :

Scegliere la professione futura e scrivere un curriculum (corso 2h CCIAA)

Crea la tua impresa (corso2h CCIAA

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TABELLA STAGE

Anno scolastico

Ore svolte

Azienda Attività

Anzivino Matteo

2014-2015

2015-2016 2016-2017

180

143

Ambulatorio veterinario

Ambulatorio veterinario aglianese

Assistenza veterinaria, vaccini, assistenza chirurgica

Biagini Carlotta

2014-2015

2015-2016 2016-2017

180

144

“Pony club” “Pony Club Giò Ranch Santonovo Centro ippico Pegaso Iolo (PO)

Lavoro da terra, pulizia box Alimentazione animali, assistenza a ippoterapia, pulizia stalle Lavoro da sella, lavoro da terra, assistenza lezioni, assistenza veterinario e maniscalco

Boschi Lorenzo

2014-2015

2015-2016 2016-2017

152

146

Innocenti e Mangoni

Conad Superstore Stadio

Invasamento e spostamento piante Sistemazione e pulizia reparto orto-frutta, scarico merci

Ceccarelli Antonio

2014-2015

2015-2016 2016-2017

167

149

Comune di PT Azienda agricola Franco Innocenti

Manutenzione aree verdi, interventi agrotecnici Rinvasature, manutenzione serra

D’Addario Matteo

2014-2015

2015-2016 2016-2017

173

172

Green House Canto di primavera del sogno antico Forottoli

Attività in serra, pulizia Alimentazione animali, sala (ristorazione), caseificazione, panificazione

D’Angelo Pizzolo Janira

2014-2015

2015-2016 2016-2017

194

6

Fabiana Fiori

Rose Barni ------------------------ P.A. Croce Verde

Sistemazione piante, composizioni Servizi socio- sanitari ordinari e di emergenza

De Marco Samuele

2014-2015

2015-2016 2016-2017

196

139

Soc. Zoologia

Il cassero- Casalguidi GF Piante Casalguidi Floricoltura Fedi PT

Pulizia gabbie animali esotici e di altro tipo Potatura vigne e ulivi, lavoro stalla Allestimento piante da vivaio e messa a dimora Messa a dimora piante da vivaio e vendita all’ingrosso

Fabbri Niccolò

2014-2015

2015-2016 2016-2017

156

34

Mungai

Cassero Casalguidi Canto di primavera del sogno antico

Invasamento e spostamento piante Pulizia stalle, alimentazione animali Lavorazione terreno, alimentazione animali, trasformazione prodotti

Fiaschi Edoardo

2014-2015

2015-2016

167

151

Green House Attività in serra, pulizia Alimentazione animali, sala (ristorazione), caseificazione, panificazione

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2016-2017

Canto di primavera del sogno antico

Ghironi Diego 2014-2015

2015-2016 2016-2017

148

Conad Superstore viale Adua

Sistemazione e pulizia reparto orto- frutta, scarico merci

Giaconi Andrea

2014-2015

2015-2016 2016-2017

187

140

Carlesi vivai Azienda agricola Carlesi vivai

Carico camion, sistemazione piante, ripulitura piante

Mori Gianmarco

2014-2015

2015-2016 2016-2017

188

146

Vezzosi Giuliano Azienda Vezzosi Giuliano via di Canapale

Sistemazione piante, potatura, invasatura, preparazione terriccio, preparazione piante alla vendita

Querci Gabriel

2014-2015

2015-2016 2016-2017

70

152

Attività nell’Istituto Il Cassero Casalguidi Cantagrillo

Potatura uliveto e vigneto, attività di stalla, legatura vigneto, trinciatura, attività di giardinaggio

Rossetti Giovanni

2014-2015

2015-2016 2016-2017

180

146

Conad Stadio Conad Superstore viale Adua

Smistamento, gestione reparto orto- frutta Sistemazione reparto orto- frutta, pulizia reparto, smistamento merci

Sabatini Giacomo

2014-2015

2015-2016 2016-2017

171

143

L’angolo verde L’angolo verde di A. Torri Azienda La lama

Preparazione terriccio, invasatura, pulizia serra Rinvasatura, pulizia serra, preparazione terriccio Pulizia stalla, approvvigionamento fieno, mungitura

Semini Luca 2014-2015

2015-2016 2016-2017

180 146

Cespevi Conad Superstore viale Adua

Spostamento piante, talee, potature Sistemazione e pulizia reparto orto- frutta, carico merci

Tartaglione Antonio

2014-2015

2015-2016 2016-2017

180

145

Conad

Conad Superstore Stadio

Attività nel reparto orto- frutta Sistemazione reparto orto- frutta, pulizia reparto, sistemazioni merci

Vergari Sebastiano

2014-2015

2015-2016 2016-2017

165

143

L’angolo verde L’angolo verde di A. Torri Azienda La lama

Preparazione terriccio, innaffiatura e spostamento piante Spostamento piante e sacchi di mangime, preparazione terriccio Pulizia stalle, mungitura, approvvigionamento fieno, vendita latte e formaggio

Zara Eleonora 2014-2015

2015-2016 2016-2017

215

100

Ambulatorio veterinario Ambulatorio veterinario Cantagrillo- Casalguidi

Assistenza medica e ai pazienti, inizio lezioni di anatomia Assistenza alla dottoressa e al paziente, analisi chimiche

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7. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

La valutazione trova oggettività nelle verifiche, che sono misura delle acquisizioni dello

studente/studentessa, della validità del lavoro svolto in classe, delle eventuali carenze e

incongruenze.

Esse sono state valutate, utilizzando la scala docimologia da 1 a 10.

Strumenti di verifica sono:

- prove mirate a verificare il conseguimento delle varie abilità e conoscenze

- colloqui individuali o in piccoli gruppi

- tecniche anche informatiche/multimediali orientate a facilitare la soluzione di problemi

- attività ed esperienze guidate nei laboratori.

La valutazione è stata effettuata tenendo conto delle Conoscenze - Abilità- Competenze

dimostrate nonché del Comportamento evidenziato e fanno riferimento ai seguenti criteri:

Assolutamente insufficiente - voto da 1 a 3: conoscenze gravemente frammentarie e lacunose;

non riesce ad orientarsi anche se guidato. L’impegno è quasi inesistente sia in classe che a

casa

Gravemente insufficiente – voto 4: applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con gravi

errori; si esprime in modo scorretto e improprio; compie analisi errate. L’impegno è debole e

inadeguato

Insufficiente – voto 5: Applica le conoscenze, lacunose e parziali, solo se guidato, ma con errori

non gravi; si esprime in modo impreciso; compie analisi parziali e gestisce con difficoltà

semplici situazioni nuove. L’impegno non è sempre continuo.

Sufficiente – voto 6: ha conoscenze abbastanza complete ma non approfondite e le applica senza

commettere errori sostanziali; si esprime in modo semplice ed abbastanza corretto. L’impegno

e la partecipazione sono adeguati.

Più che sufficiente - voto 7: conoscenze complete: se guidato sa approfondire e individuare

elementi e relazioni con correttezza, applicandole a problemi semplici; rielabora situazioni

nuove e semplici. L’impegno è costante

Buono – voto 8: ha conoscenze complete, con qualche approfondimento, e le sa applicare

autonomamente, ma con imperfezioni, anche a problemi più complessi. L’impegno è costante

e attivo.

Ottimo – voto 9: ha conoscenze complete che approfondisce e applica autonomamente anche a

situazioni complesse; espone in modo corretto e con proprietà linguistica; compie analisi

corrette; coglie implicazioni; individua relazioni in modo completo; rielabora in modo

corretto. L’impegno è costante e proficuo.

Eccellente – voto 10: ha conoscenze complete, organiche, articolate e con approfondimenti

autonomi e le utilizza in modo corretto e personale, anche in situazioni complesse; espone in

modo fluido e utilizza i linguaggi specifici; compie analisi approfondite e individua

correlazioni precise; rielabora in modo corretto e completo.

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7.1 TABELLA PER ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Credito scolastico (Tabella Ministeriale) comma 4 dell'art. 11 del D.P.R. n. 323/1998

Media dei voti scolastici

(compreso il voto di Condotta) Classe III Classe IV Classe V

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

7.2 Criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo a crediti formativi

Saranno considerate utili ai fini del credito formativo tutte quelle esperienze in grado di arricchire la

formazione umana, culturale e civile dell’individuo: esperienze di volontariato, lavori

stagionali,attività culturali e sportive debitamente documentati.

Per l’attribuzione del credito scolastico verrà utilizzata la seguente scheda di valutazione

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8.PROVE EFFETTUATE E INIZIATIVE REALIZZATE DURANTE L’ANNO

SCOLASTICO IN PREPARAZIONE DELL’ESAME DI STATO (art. 6 comma 5 O.M.38 11-

02-99)

Nel corso del secondo quadrimestre sono state effettuate le seguenti simulazioni delle prove scritte

di esame:

- 2 simulazioni della prima prova (italiano)

- 2 simulazioni della seconda prova (economia agraria e legislazione di settore)

- 2 simulazioni della terza prova. Le simulazioni della terza prova risultano costituite da tre

quesiti a risposta singola, relativi a quattro materie: inglese, matematica, selvicoltura ed

utilizzazioni forestali, agronomia.

I testi e le griglie utilizzate per le correzioni sono visionabili in allegato.

Nell’ambito dell’educazione linguistica sono state assegnate nei compiti durante tutto l’anno

scolastico tutte le tipologie di prove previste dal Ministero.

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Allegato n.1

Prove effettuate e iniziative realizzate durante l’anno in preparazione dell’esame di stato”

( art. 6 comma 5 O.M.38 11-02-99) e relative griglie di valutazione

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Anno Scolastico 2016-2017

Classi V A – V B -- V C- VK

Simulazione della prima prova 14 marzo 2017

TIPOLOGIA A (Analisi e commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario o non letterario,in prosa o in poesia,

corredato da indicazioni che orientino nella comprensione, nella interpretazione di insieme del passo e nella sua

contestualizzazione).

Umberto Eco, Su alcune funzioni della letteratura, in Sulla letteratura, IV edizione tascabili Bompiani, Milano

2016

TIPOLOGIA B

Sviluppo di un argomento scelto dal candidato all’interno di quattro grandi ambiti di riferimento.

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i documenti che lo

corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze.

Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali.

AMBITO ARTISTICO LETTERARIO

Il rapporto padre/figlio nelle arti e nella letteratura del Novecento.

AMBITO SOCIO ECONOMICO

Crescita, sviluppo e progresso sociale. E’ il PIL misura di tutto?

AMBITO STORICO POLITICO

Il valore del paesaggio.

AMBITO TECNICO SCIENTIFICO

L’uomo e l’avventura dello spazio.

TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Settant’anni fa, nel marzo 1946 in occasione delle elezioni amministrative e il 2 giugno 1946 in occasione del

referendum tra monarchia e repubblica, in Italia le donne votavano per la prima volta. Dopo la tragedia della

seconda guerra mondiale, il suffragio universale perfetto portava a compimento una battaglia cominciata in Italia

all’indomani dell’Unità, passata attraverso le petizioni delle prime femministe all’inizio del Novecento e

corroborata dalla partecipazione delle donne alla guerra di Resistenza. Dalle testimonianze di due scrittrici,

riportate di seguito, si coglie la coscienza e l’emozione per il progetto di società democratica e partecipativa che

si stava delineando, in cui le donne avrebbero continuato a lottare per affermare la parità dei loro diritti in ogni

campo della vita privata e pubblica, dall’economia alla politica, alla cultura.

TIPOLOGIA D: TEMA DI CARATTERE GENERALE

“ Il confine indica un limite comune, una separazione tra spazi contigui; è anche un modo per stabilire in via

pacifica il diritto di proprietà di ognuno in un territorio conteso. La frontiera rappresenta invece il fine della terra,

il limite ultimo oltre il quale avventurarsi significa andare al di là della superstizione contro il volere degli dei,

oltre il giusto e il consentito, verso l’inconoscibile che ne avrebbe scatenato l’invidia. Varcare la frontiera,

significa inoltrarsi dentro un territorio fatto di terre aspre, dure, difficili, abitato da mostri pericolosi contro cui

dover combattere. Vuol dire uscire da uno spazio familiare, conosciuto, rassicurante, ed entrare in quello

dell’incertezza. Questo passaggio, oltrepassare la frontiera, muta anche il carattere di un individuo: al di là di

essa si diventa stranieri, emigranti, diversi e non solo per gli altri ma talvolta anche per se stessi.”

Piero ZANINI, Significati del confine- I limiti naturali, storici, mentali- Ed scol. Mondadori MI 1997

A partire dalla citazione, che apre ad ampie considerazioni sul significato etimologico- storico- simbolico del

termine “confine”, il candidato rifletta, sulla base dei suoi studi e delle sue conoscenze e letture, sul concetto di

confine: confini naturali, “muri” e reticolati, la costruzione dei confini nella storia recente, l’attraversamento dei

confini, le guerre per i confini e le guerre sui confini, i confini superati e i confini riaffermati.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Anno Scolastico 2016-2017

Classi V A –V B – VC-VK

Simulazione della prima prova 12 maggio 2015

TIPOLOGIA A (Analisi e commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario o non letterario,in prosa o in poesia,

corredato da indicazioni che orientino nella comprensione, nella interpretazione di insieme del passo e nella sua

contestualizzazione).

Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, in Romanzi e racconti, Vol. I, ed. diretta da C. Milanini, a cura di M. Barenghi

e B. Falcetto, Mondadori, Milano 1991

TIPOLOGIA B

Sviluppo di un argomento scelto dal candidato all’interno di quattro grandi ambiti di riferimento.

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i documenti che lo corredano

e facendo riferimento alle tue conoscenze.

Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali.

AMBITO ARTISTICO LETTERARIO

La letteratura come esperienza di vita.

AMBITO SOCIO ECONOMICO

Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale.

AMBITO STORICO POLITICO

Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà.

AMBITO TECNICO SCIENTIFICO

Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il mondo della

comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste

opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.

TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Il documento che segue costituisce il testamento spirituale scritto da un ufficiale dell’esercito regio che dopo l’otto

settembre del 1943 partecipò attivamente alla Resistenza e per questo venne condannato a morte. Nel documento si insiste

in particolare sulla continuità tra gli ideali risorgimentali e patriottici e la scelta di schierarsi contro l’occupazione nazi-

fascista. Illustra le fasi salienti della Resistenza e, anche a partire dai contenuti del documento proposto, il significato

morale e civile di questo episodio.

TIPOLOGIA D: TEMA DI CARATTERE GENERALE

“-Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne”, dissi. “- Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un

insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo………La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni

villaggio, in ogni nazione- questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a

scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.”

Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014

Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver

rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine.

Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue opinioni in

merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la

Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata in Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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SIMULAZIONE I PROVA-ITALIANO

Svolta in data 14-03-2017 e in data 12-05-2017

Griglia di valutazione

Sufficienza 10/15

Data: __________; Alunno: ________________________________________; classe: ____________

parametri Indicatori livelli P.

Lessico

Le parole non sono usate nel loro giusto

significato o si usano termini generici e

ripetitivi

Si usano termini appropriati La scelta delle parole è accurata e capace

di sfumature

Limitato Sufficiente

Ricco e articolato

1

1,5

2

Morfologia L’ortografia, la concordanza, l’uso dei

modi e dei temi verbali, il riferimento dei

pronomi e il loro uso, etc.

Approssimativa Aderente Corretta

1 1,5 2

Sintassi

L’uso dei connettivi logici, le relazioni tra

gli elementi della frase, le relazioni tra le

proposizioni, l’uso delle congiunzioni,

delle preposizioni, della punteggiatura,

etc.

Incerta Accettabile Corretta e puntuale

1 1,5 2

Capacità di

organizzare un

testo

Produzione non sviluppata con sufficienza Produzione sviluppata con sufficienza Produzione equilibrata, dati informativi

ben ordinati, chiarezza e centralità delle

idee

Limitata

Sufficiente

Sicura e autonoma

1 2

3

Elaborazione

logica e critica

dei contenuti

Le affermazioni non sono

adeguatamente motivate Le affermazioni sono adeguatamente

motivate Capacità di effettuare analisi e valutazioni

autonome e critiche

Generica e superficiale

Semplice

Significativa

1 1,5

2

Analisi del testo

(tipologia A)

Comprensione del significato

approssimativa e poca capacità analitica e

di rielaborazione del testo Comprensione del significato adeguata,

semplice, analisi del testo, accennata contestualizzazione

Comprensione e analisi del testo corrette

con riferimenti contestuali Comprensione e analisi del testo personali

e ricche, con appropriati ed originali

riferimenti extratestuali

superficiale

adeguata

corretta

personale

1

2

3

4

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Composizione

argomentativa (tipologia b)

Discussione poco motivata, senza

l’opportuna citazione dei documenti; poco convincente la formula saggio/articolo;

Tesi sostenuta adeguatamente, con

riferimenti alla documentazione offerta dalla traccia; rispondente la formula

saggio/articolo Il saggio/articolo presenta una tesi

convincente e argomentata con riferimenti

anche extradocumentazione; positiva la

formula compositiva Argomentazione efficace dei documenti

della traccia e opportune citazioni

personali; la formula compositiva è ricca

ed originale

superficiale adeguata corretta personale

1

2

3

4

Conoscenza

specifica dei contenuti richiesti

(tipologia C, D)

Concetti aderenti alla traccia in modo

superficiale

L’argomento è analizzato in modo

accettabile Pertinenza e completezza delle

conoscenze Sviluppo ottimale della traccia

limitata

sufficiente approfondita

significativa

1

2 3 4

Voto in quindicesimi: ___________

La Commissione: ________________________________

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SIMULAZIONE II PROVA

Data 27-03-2017 Tema di: ECONOMIA AGRARIA E LEGISLAZIONE DI SETTORE

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda

parte

PRIMA PARTE

Il candidato, dopo aver descritto i criteri per giudicare la convenienza di un miglioramento fondiario

eseguito da un imprenditore proprietario, valuti la convenienza a costruire un pozzo da utilizzare

per migliorare l’approvvigionamento idrico in un’azienda, situata in montagna, di 10 ha.

L’esecuzione di questa opera, dal costo preventivato di 7.500 €, permetterà l’introduzione di una

superficie di 0.50.00 da destinarsi alla coltivazione di piccoli frutti.

SECONDA PARTE

Si descriva il procedimento che porta alla determinazione del valore di macchiatico

Quali sono le fasi del calcolo dell’ULS?

Quali sono le principali caratteristiche del catasto terreni italiano?

Spiegare il concetto di valore di trasformazione, facendo riferimento a esempi concreti

utilizzabili sia nel settore agrario che forestale

_________________________________________________________ Durata massima della prova: 5 ore E’ consentito il solo uso del dizionario di italiano e di calcolatrici non programmabili

Non è consentito l’uso di manuali tecnici e/o prontuari e altri dispositivi elettronici

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SIMULAZIONE II PROVA Data 08-05-2017 Tema di: ECONOMIA AGRARIA E LEGISLAZIONE DI SETTORE

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda

parte

PRIMA PARTE

Il candidato valuti la convenienza a trasformare i foraggi in latte, in un’azienda di 42 ettari situata in

zona montana, sapendo che metà della superficie è occupata da bosco. Con il nuovo indirizzo

produttivo l’imprenditore prevede di far ricorso a salariati a tempo determinato per un terzo del

fabbisogno di lavoro necessario per la stalla.

SECONDA PARTE

❖ Quali sono le più importanti normative sul paesaggio?

❖ Secondo quali criteri si ripartiscono la spese per un consorzio di bonifica?

❖ Cosa si intende per anticipazione colturale? e per frutto pendente?

❖ Come si esprime il giudizio di convenienza ad eseguire un miglioramento fondiario da parte

di un affittuario?

_________________________________________________________ Durata massima della prova: 5 ore

E’ consentito il solo uso del dizionario di italiano e di calcolatrici non programmabili

Non è consentito l’uso di manuali tecnici e/o prontuari e altri dispositivi elettronici

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ECONOMIA AGRARIA E LEGISLAZIONE DI SETTORE GRIGLIA DI VALUTAZIONE

STUDENTE_______________________Classe:VB

Griglia di valutazione

Prima parte

Indicatori Punteggio

max

Valutazione Livello di

prestazione

Punteggio

ottenuto

Conoscenza della

metodologia e sua

applicazione

5

Scarsa e frammentaria

Gravemente insufficiente

Insufficiente

Sufficiente

Buona

Ottima

0-0,5

1,5

2,5

3,2

4

5

_________

Aderenza al quesito,

organicità e

correttezza formale

3

Insufficiente

Modesta

Sufficiente

Sicura

Puntuale

0

1,1

2,1

2,5

3

_________

Conoscenza ed

attinenza alla realtà

tecnico-economica

2

Scarsa o modesta

Sufficiente

Buona

0-0,5

1,3

2

_________

TOTALE

- Seconda parte

Indicatori Livello di prestazione Quesito ___ Quesito ___

Conoscenza intesa

come acquisizione di

contenuti e

completezza della

trattazione

Gravemente insufficiente Insufficiente

Sufficiente

Buono

Ottimo

0,5 0,9

1,3

1,5

1,8

0,5 0,9

1,3

1,5

1,8

Aderenza alla traccia Non aderente

Aderente in parte

Aderente

0 0,1

0,2

0 0,1

0,2

Proprietà nell’uso del

lessico specifico Gravemente insufficiente

Insufficiente

Sufficiente

Discreto/buono

Ottimo

0-0,1 0,2

0,3

0,4

0,5

0-0,1 0,2

0,3

0,4

0,5

Totale

Totale prima parte

Totale seconda parte

VOTO

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III PROVA: Tipologia B - Quesiti a risposta singola

MATERIE INTERESSATE:

MATEMATICA- AGRONOMIA-INGLESE-SELVICOLTURA

GRIGLIE DI VALUTAZIONE TERZA PROVA

INGLESE

Indicatori

Livello di prestazione

Quesito 1

Quesito 2

Quesito 3

Conoscenza intesa

come acquisizione

di contenuti e

completezza della

trattazione

Gravemente insufficiente

Insufficiente

Sufficiente

Discreto

Buono/Ottimo

0,1

1

1.8

2,5

3

0,1

1

1.8

2,5

3

0,1

1

1.8

2,5

3

Capacità di

interpretare

la traccia

Non aderente

Aderente in parte

Aderente

0,1

0,5

1

0,1

0,5

1

0,1

0,5

1

Competenza

espressiva

e proprietà

lessicale *

Insufficiente

Sufficiente

Buono

0,1

0,5

1

0,1

0,5

1

0,1

0,5

1

Totale Parziale

Totale Complessivo

*Nei casi di studenti DSA, in base alla legge 170 del 2010, si attribuisce il punteggio relativo alla voce:

Sufficiente.

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III PROVA – MATEMATICA

Griglia di valutazione

Matematica

Indicatori Livello di

prestazione Quesito 1 Quesito 2 Quesito 3

Conoscenza intesa

come acquisizione di

contenuti e

completezza della

trattazione

Gravemente insufficiente

Lacunosa Frammentaria e superficiale

Parzialmente adeguata e

pertinente

Adeguata e pertinente

Completa e approfondita

0.1

0.6

1.2

1.8

2.4

3.0

0

0.6

1.2

1.8

2.4

3.0

0

0.6

1.2

1.8

2.4

3.0

Procedimento e

calcolo

Non corretto

Corretto in parte

Corretto

0.1

0.5

1.0

0

0.5

1.0

0

0.5

1.0

Organicità e coerenza

logica

dell’esposizione

Insufficiente

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

0.1

0.3

0.5

0.8

1.0

0

0.3

0.5

0.8

1.0

0

0.3

0.5

0.8

1.0

Totale parziale

Totale complessivo

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Agronomia del territorio montano e sistemazioni idraulico-forestali

Indicatori Livello di prestazione Quesito n 1

Quesito n. 2

Quesito n. 3

Conoscenza come acquisizione dei contenuti e completezza della trattazione

Nulla Gravemente insufficiente Insufficiente Superficiale Sufficiente Discreta Ampia e consolidata Completa ed approfondita

0,1 0,6 1,0 1,4 1,8 2,2 2,6 3,0

0,1 0,6 1,0 1,4 1,8 2,2 2,6 3,0

0,1 0,6 1,0 1,4 1,8 2,2 2,6 3,0

Aderenza alla traccia Non aderente Aderente in parte Aderente

0 0,5 1

0 0,5 1

0 0,5 1

Proprietà nell’uso del lessico specifico

Insufficiente Approssimativa Sufficiente Buono Ottimo

0,1 0,3 0,5 0,7 1,0

0,1 0,3 0,5 0,7 1,0

0,1 0,3 0,5 0,7 1,0

Totale parziale

Candidato

Totale

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SELVICOLTURA E UTILIZZAZIONI FORESTALI

Griglia di Valutazione della terza prova (utilizzata nella prima simulazione)

Indicatore Livello di prestazione Punteggio

Conoscenza come acquisizione dei contenuti e completezza della trattazione

Nulla 0,1

Gravemente insufficiente 0,6

Insufficiente 1

Superficiale 1,4

Sufficiente 1,8

Discreta 2,2

Ampia e consolidata 2,6

Completa ed approfondita 3

Aderenza alla traccia

Non aderente 0

Aderente in parte 0,5

Aderente 1

Proprietà nell’uso del lessico specifico

Insufficiente 0,1

Approssimativa 0,3

Sufficiente 0,5

Buono 0,7

Ottimo 1

Griglia di Valutazione della terza prova (utilizzata nella seconda simulazione)

Indicatore Livello di prestazione Punteggio

Conoscenza come acquisizione dei contenuti e completezza della trattazione

Risposta non data 0

Gravemente insufficiente 0,6

Insufficiente 1

Superficiale 1,4

Sufficiente 1,8

Discreta 2,2

Ampia e consolidata 2,6

Completa ed approfondita 3

Aderenza alla traccia

Non aderente o risposta non data 0

Aderente in parte 0,5

Aderente 1

Proprietà nell’uso del lessico specifico

Risposta in bianco 0

Insufficiente 0,1

Approssimativa 0,3

Sufficiente 0,5

Buono 0,7

Ottimo 1

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Il punteggio finale è il risultato della media dei punteggi ottenuti nelle singole discipline.

I punteggi vengono arrotondati all’unità superiore.

Punteggio assegnato alla prova: ______/15mi.

CLASSE V B

3^ PROVA D’ESAME

Materia Punteggio

proposto

Punteggio

attribuito

Selvicoltura ed

utilizzazioni forestali

______/15 ______/15

Agronomia del

territorio montano

______/15 ______/15

Inglese ______/15 ______/15

Matematica ______/15 ______/15

MEDIA ______/15 ______/15

N.B.- Il punteggio complessivo, risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai vari descrittori, in presenza dei numeri

decimali ,viene approssimato in eccesso all’unità superiore.

La sufficienza è corrispondente al punteggio > 10/15

TOTALE PUNTEGGIO

PROPOSTO _______________________

TOTALE PUNTEGGIO

ATTRIBUITO _______________________

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TESTI DELLA SIMULAZIONE IN DATA 23 MARZO

SIMULAZIONE TERZA PROVA – LINGUA INGLESE

CLASSE VB

E’ consentito l’uso del dizionario

1) How can plants and agriculture contribute to the production of renewable energy?

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2) Describe the pros and cons of outdoor pig farming

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3) Describe some pests and diseases in viticulture

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terza prova- matematica

CANDIDATO

DATA 23-03-2017

ClASSE V B

Domanda 1 Mostrare, aiutandoti anche con esempi, che il limite di un polinomio

𝑝(𝑥) per 𝑥 → ∞ è uguale a quello del suo termine di grado maggiore

e che il limite del rapporto di due polinomi è uguale quello del

rapporto dei loro termini di grado maggiore.

Risposta

Domanda 2 Quali sono le condizioni che caratterizzano la discontinuità di una

funzione in un punto di ascissa 𝑥0 ? Classificare i punti di

discontinuità della funzione 𝑦 =𝒙𝟐+𝟐𝒙−𝟑

𝒙𝟐−𝟑𝒙+𝟐

Risposta

Domanda 3

Trovare l’equazione della retta tangente alla curva di equazione 𝑦 = 3𝑥3 + 5𝑥2 + 8 nel punto di ascissa 𝑥0 = −2

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Agronomia del territorio montano e sistemazioni idraulico-forestali

SIMULAZIONE TERZA PROVA - CLASSE

5B___________________________________________________ (Cognome e Nome)

Il candidato descriva le diverse tipologie di inquinamento delle acque

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____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

Il candidato descriva gli interventi preventivi previsti dal Piano di Assetto Idrogeologico

allo scopo di scongiurare danni alla popolazione

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

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____________________________________________________________________

Il candidato descriva il concetto della Bilancia di Lane

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Simulazione terza prova Esame di Maturità 2016/2017 del 23 marzo 2017. Classe V. sezione B

Materia: SELVICOLTURA ed UTILIZZAZIONI FORESTALI

Nome: _______________________________________________________ 1. Descrivete i caratteri selvicolturali della Duglasia (Pseudotsuga menziesii)

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

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____________________________________________________________

2. Illustrate le alternative per il recupero dei castagneti da frutto abbandonati.

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________________________________________________________________________________

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____________________________________________________________

3. Calcolate il numero di piante necessarie per un rimboschimento di faggio su di una superficie di 13,27 ha in lieve pendenza, e le tecniche da adottarsi per la gestione della vegetazione spontanea e per la lavorazione del terreno.

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TESTI DELLA SIMULAZIONE IN DATA 10 MAGGIO

LINGUA INGLESE TERZA PROVA classe 5B

E’ consentito l’uso del dizionario

1) Describe three types of landscapes

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________

2) Describe the pros and cons of intensive animal farming

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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______________________________________________________________________

3) Describe the process of oil making

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______________________________________________________________________

terza prova- matematica

CANDIDATO

DATA 10-05-2017

ClASSE V B

Domanda 1 Ricordando il grafico di 𝒇(𝒙) = 𝟐𝒙, rappresentare quelli di 𝒇(−𝒙), −𝒇(𝒙), −𝒇(−𝒙), −𝒇−𝟏(−𝒙) .

Risposta

Domanda 2 Data la funzione 𝒚 = 𝒂𝒙𝟑 + 𝒃𝒙𝟐 + 𝒄, determina i valori dei parametri 𝑎, 𝑏, e 𝑐

sapendo che il grafico che la rappresenta passa per i punti 𝑂(0; 0) e 𝐴(1; 4) e che

la retta ad esso tangente nel suo punto di ascissa −2, ha coefficiente angolare

uguale a 8. Traccia un grafico probabile della curva.

Risposta

Domanda 3

Studiando il segno della derivata prima, determinare i punti di massimo e di

minimo della funzione 12

362 2

x

xxy

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Agronomia del territorio montano e sistemazioni idraulico-forestali

2° SIMULAZIONE TERZA PROVA - CLASSE 5°

B___________________________________________________ (Cognome e Nome)

Il candidato descriva la funzione e lo scopo degli interventi strutturali e non strutturali di

riassetto idrogeologico sui versanti di un territorio

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Il bosco e la vegetazione riparia hanno un’importante ruolo di difesa del territorio. Il

candidato descriva le modalità con la quale questa si attua

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______________________

Il candidato descriva: l’importanza, gli scopi ed i materiali utilizzati nell’ingegneria

naturalistica.

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Simulazione terza prova Esame di Maturità 2016/2017 del 10 maggio 2017. Classe V. sezione B

Materia: SELVICOLTURA ed UTILIZZAZIONI FORESTALI

Nome: _______________________________________________________ 1. Descrivete i caratteri selvicolturali del Faggio (Fagus sylvatica)

________________________________________________________________________________

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2. Elencate ed illustrate le tecniche di taglio per la depezzatura del legname in bosco.

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3. Calcolate il numero di piante necessarie per un rimboschimento misto di abete bianco e faggio, totale e per specie su di una superficie di 5,12 ha in lieve pendenza, ed illustrate le tecniche da adottarsi per la preparazione del terreno.

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RELAZIONI FINALI DISCIPLINARI

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ITALIANO

CLASSE 5 SEZ. B

DOCENTE : Annamaria Leoncini

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

Disciplina: ITALIANO

LIBRO DI TESTO ADOTTATO: M. SAMBUGAR- G. SALA’“Laboratorio di letteratura” vol.

3 Dal Positivismo alla letteratura contemporanea. Ed. La Nuova Italia.

ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N. 120

PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO

Il programma di letteratura italiana ha avuto uno svolgimento abbastanza regolare; i tempi previsti

dall’insegnante sono stati rispettati solo per la prima parte dell’anno scolastico, sia per i molteplici

impegni della classe, legati anche ad altre discipline, sia per la precisa volontà della docente di

soffermarsi particolarmente su alcuni autori o tematiche; gli studenti , pur non essendosi mai

dimostrati particolarmente incuriositi dagli argomenti proposti, hanno seguito con sufficiente

interesse in classe e contribuito alla costruzione delle singole lezioni; solo pochi di loro si sono

dimostrati più passivi e meno attenti. Rispetto al piano di lavoro iniziale, sono state apportate

modifiche sul piano dei contenuti (riduzioni o ampliamenti), resesi opportune sia in relazione agli

interessi evidenziati dagli studenti, sia alle difficoltà nell’acquisizione di alcune tematiche, per

agevolare gli apprendimenti disciplinari. Non è stato possibile affrontare con i giusti tempi le

tematiche relative al neorealismo, come era stato previsto inizialmente; ci si è limitati pertanto a brevi

cenni con richiami al realismo- verismo ottocentesco. Si è preferito dedicare le ultime lezioni ad una

ripresa sintetica dei contenuti trattati, evidenziando possibili connessioni, rimandi o contrasti tra i

singoli autori o movimenti, possibili solo a programma ultimato.

CONTENUTI

MODULO 1 NATURALISMO E VERISMO. L’OPERA DI GIOVANNI VERGA

U.D.1 Il Positivismo

U.D.2 Il Naturalismo e il Verismo

U.D.3 La Scapigliatura

U.D.4 G. Verga e le opere veristiche

Cenni a Nedda

Da Vita dei campi: Fantasticheria

Da Novelle rusticane: La roba

Libertà

I Malavoglia: La prefazione

La famiglia Malavoglia

L’addio di ‘Ntoni

Mastro Don Gesualdo: La morte di Gesualdo

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MODULO 2 IL DECADENTISMO ITALIANO GLI AUTORI

U.D.1 Decadentismo e Simbolismo

U.D.2 L’Estetismo decadente: J.K. Huysmans ,O. Wilde lettura di alcuni brani

U.D.3 GABRIELE D’ANNUNZIO.

La vita e le opere – Il pensiero e la poetica

Da Alcyone: La sera fiesolana

La pioggia nel pineto

Narrativa e prosa: brani tratti da Il piacere e Notturno

U.D.4 GIOVANNI PASCOLI

La vita, la formazione ideologia e poetica

Lo stile e le tecniche espressive

La poetica del “fanciullino”

Da Myricae: Lavandare

Il lampo

Il tuono

X agosto

Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno

MODULO 3 PRIMO NOVECENTO: AVANGUARDIE E NARRATIVA

U.D.1 La poesia delle avanguardie:

cenni a Crepuscolarismo e Futurismo

U.D.2 ITALO SVEVO

La vita e le opere – La cultura

Cenni ai primi due romanzi: Una vita e Senilità

La Coscienza di Zeno: struttura e sintesi del romanzo

le innovazioni narrative e lo stile

Lettura di brani scelti: Prefazione e Preambolo

L’ultima sigaretta

Un salotto “mai più interdetto”

Una catastrofe inaudita

U.D.3 LUIGI PIRANDELLO

La vita e le opere – il pensiero e la poetica

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Romanzi, novelle e teatro

Da L’umorismo: Differenza tra Umorismo e comicità

Novelle per un anno: La patente

La carriola

Il treno ha fischiato

La signora Frola e il signor Ponza suo genero

La giara

I romanzi:

da Il fu Mattia Pascal: brani scelti

cenni a Uno, nessuno e centomila

Sintesi di Sei personaggi in cerca d’autore

U.D.4 LA NUOVA NARRATIVA EUROPEA

Cenni alle opere di Marcel Proust, Franz Kafka e James Joyce con collegamenti ai romanzieri italiani,

in particolare Svevo.

MODULO 4 LA LETTERATURA TRA LE DUE GUERRE: LA POESIA

U.D.1 GIUSEPPE UNGARETTI

Vita e sintesi dell’opera poetica

L’Allegria: I fiumi

San Martino del Carso

Veglia

Fratelli

Sono una creatura

Soldati

Mattina

Sentimento del tempo: La madre

U.D.2 UMBERTO SABA

La vita e le scelte poetiche

Dal Canzoniere: A mia moglie

Amai

U.D.3 EUGENIO MONTALE

La vita, le opere, i temi

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La poetica e lo stile

Da Ossi di seppia: I limoni

Meriggiare pallido e assorto

Non chiederci la parola

Da Le occasioni: La casa dei doganieri

Da Satura: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

MODULO 5 IL NEOREALISMO E OLTRE

U.D.1 La narrativa italiana tra Realismo e Neorealismo: cenni all’opera di Cesare Pavese, Primo Levi,

Beppe Fenoglio.

U.D.2 La letteratura contemporanea: Antonio Fusco- La pietà dell’acqua.

OBIETTIVI REALIZZATI

OBIETTIVI EDUCATIVI

Gli studenti si dimostrano collaborativi e responsabili nei rapporti interpersonali all'interno

e all'esterno.

Sono consapevoli della complessità del reale nei suoi molteplici aspetti.

Hanno sviluppato un sufficiente spirito critico, per l'acquisizione di una coscienza civica.

Hanno acquisito sufficienti basi culturali umane e professionali per un proficuo inserimento

in una società multietnica.

OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI

Gli studenti riescono ad organizzare logicamente le conoscenze per l'interpretazione di testi

e documenti.

Dimostrano sufficiente competenza nell'analizzare situazioni, elaborare dati e rappresentarli

efficacemente per favorire i processi decisionali.

Sanno documentare in maniera sufficiente il proprio lavoro.

Comunicano in modo pertinente, usando in maniera sufficiente il lessico specifico della

disciplina.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Gli studenti si dimostrano sufficientemente capaci di svolgere una relazione orale e scritta su

un argomento culturale e professionale appositamente preparato.

Gli studenti hanno sufficiente padronanza delle diverse fasi di redazione di un testo

informativo e/o argomentativo.

Gli studenti hanno acquisito sufficiente padronanza delle caratteristiche tecniche testuali della

relazione, del saggio argomentativo e del saggio breve.

Gli studenti sono capaci di esprimersi secondo quanto richiesto dalle diverse tipologie della

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prova scritta per l’Esame di Stato.

METODI DI INSEGNAMENTO

I contenuti dell’educazione letteraria sono riferiti alla storia della letteratura italiana del secondo

Ottocento e del Novecento. Il piano di lavoro è stato articolato in moduli di apprendimento

relativamente autonomi, che hanno consentito agli allievi di percorrere l’universo letterario secondo

diverse prospettive. I moduli prescelti hanno rispettato un itinerario cronologico tale da facilitare negli

studenti la visione storica degli eventi letterari, per aiutarli a comprendere i mutamenti nella storia

delle idee e dei modelli culturali dei secoli XIX e XX.

Il programma svolto è stato conforme a quello previsto, la scelta delle letture antologica è stata attuata

tenendo conto anche della possibilità di reale comprensione da parte degli alunni; il manuale è stato

seguito nelle sue linee generali, integrato, per quanto possibile, con materiale fornito dall’insegnante.

Per favorire la partecipazione della classe si è cercato di svolgere le lezioni in maniera quanto più

possibile flessibile e aperta: alla presentazione degli argomenti sono seguiti momenti di discussione

che hanno sollecitato gli studenti ad intervenire attivamente, attraverso chiarimenti ed

approfondimenti, ad esprimere giudizi e a sintetizzare attraverso schemi appositamente elaborati. Si

è cercato, soprattutto attraverso questo metodo, di sviluppare le capacità di organizzazione e

rielaborazione dei contenuti, nonché di favorire una adeguata chiarezza espositiva. Gli allievi hanno

dimostrato sufficiente attenzione e interesse per gli argomenti trattati; solo un piccolo gruppo ha

tuttavia evidenziato una attiva partecipazione e una positiva curiosità conoscitiva, tanto da integrare

le proposte dell’insegnante con contributi personali e interventi costruttivi; per la maggior parte i

ragazzi si sono limitati ad uno studio “ passivo”, con ripetizione dei contenuti, senza discostarsi da

quanto indicato in classe; infine alcuni hanno incontrato alcune difficoltà nei collegamenti tra i singoli

argomenti, sia per mancanza di prerequisiti, sia per carenza di impegno o discontinuità nello studio.

Nel secondo quadrimestre, nonostante alcuni interventi di recupero, per consentire a tutti di

uniformarsi ai livelli medi della classe, l’interesse e l’impegno hanno continuato ad essere piuttosto

differenziati: alcuni allievi mantengono alcune difficoltà nel quadro d’insieme della letteratura di

Ottocento e Novecento e si limitano alla conoscenza di base del singolo autore o movimento culturale.

Tutti sono comunque in grado di sostenere un colloquio su le tematiche affrontate, anche se con

diversi livelli di approfondimento.

Per potenziare le competenze comunicative della produzione scritta e preparare la classe ad

affrontare la prima prova d’esame, sono state effettuate esercitazioni su ciascuna delle tipologie

testuali previste: le prove scritte effettuate durante l’anno scolastico, così come quelle della classe

quarta, hanno avuto come riferimento le tipologie dell’esame; gli alunni hanno dimostrato di trovarsi

a proprio agio in particolare nello svolgimento delle tipologie C (tema di argomento storico) e D (

tema di ordine generale), anche se con qualche “caduta” verso la eccessiva semplificazione; la

tipologia A ( analisi del testo) funziona se gli alunni sono posti di fronte ad un testo che conoscono,

diversamente si trovano disorientati e non sono in grado di applicare le conoscenze acquisite nello

stesso ambito culturale; la tipologia B ( saggio breve o articolo di giornale) è stata spesso scelta dagli

alunni, ma, nonostante le indicazioni fornite dall’insegnante, solo in pochi casi la trattazione si è

rivelata rispondente alle caratteristiche specifiche richieste.

MEZZI DI LAVORO

Libri di testo, giornali, documenti vari ed audiovisivi

SPAZI

La classe e l’aula degli audiovisivi.

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TEMPI

La trattazione di ciascun modulo ha richiesto tempi diversi: ci siamo soffermati maggiormente sui

primi quattro moduli, riguardanti le caratteristiche storico culturali dell’età del Naturalismo e del

Decadentismo, per dar modo agli studenti di approfondire le tematiche letterarie di fine Ottocento e

degli inizi del Novecento. Questa trattazione ha impegnato gli studenti fino ad aprile. Uno spazio

purtroppo non adeguato si è potuto riservare alla nuova poesia di inizio Novecento, e ancora minore

alla narrativa, integrata tuttavia da testi contemporanei.

STRUMENTI DI VERIFICA

Le verifiche scritte hanno privilegiato le tipologie dell’esame, con particolare riguardo al saggio

breve e all’analisi testuale.

I colloqui orali si sono svolti nella duplice tipologia delle consuete domande rivolte dall’insegnante

e della libera trattazione dei contenuti da parte dell’allievo, per dar modo al singolo di trovare la giusta

modalità di esposizione e all’insegnante di valutare il grado di assimilazione degli argomenti proposti.

Per i criteri di valutazione si è seguito quanto indicato dal PTOF con relativa griglia di valutazione.

Alla valutazione finale hanno contribuito il grado di interesse, l’impegno mostrato, l’autonomia

operativa, la puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati, oltre ai progressi compiuti in relazione

al livello di preparazione iniziale e il raggiungimento degli obiettivi proposti.

ATTIVITA’ COMPLEMENTARI

In occasione delle celebrazioni per il giorno della memoria, la classe ha assistito con l’insegnante

alla conferenza dal tema “Ebrei in Italia tra persecuzione e resistenza”, con interventi del prof.

Michele Sarfatti, studioso della persecuzione antiebraica, e della signora Mirella Stanzione,

testimone del lager di Ravensbruck.

Pistoia, 15 maggio 2017

La docente

Annamaria Leoncini

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CLASSE 5 SEZ. B

DOCENTE: Annamaria Leoncini

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

DISCIPLINA: STORIA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO: “Storia in corso” di De Vecchi- Giovannetti, vol, 3 Il

Novecento e la globalizzazione ed. scolastiche Bruno Mondadori Pearson.

ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 70

PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO

Il programma di storia, per il quale è stato seguito il percorso modulare, ha tenuto presente il periodo

che va dalla nascita della Società di massa al secondo dopoguerra, con alcune finestre sulla storia del

secondo Novecento, in particolare riguardo alla storia italiana. La trattazione dei moduli, per i quali

è stata seguita l’impostazione del manuale, ha cercato di offrire agli studenti una interpretazione

critica e problematica dei fenomeni storici e la consapevolezza che la conoscenza del passato è

fondamentale per comprendere il mondo attuale. Non è stato possibile affrontare in modo completo

le tematiche mondiali che riguardano il secondo Novecento, per carenza di tempo, dovuto anche ai

molti impegni disciplinari ed extracurricolari della classe.

CONTENUTI

MODULO I – CONFLITTI E RIVOLUZIONI NEL PRIMO NOVECENTO

U. D. 1 Le grandi potenze all’inizio del Novecento

1 La Germania di Bismarck

2 L’Inghilterra vittoriana

3 La Francia della terza repubblica

4 L’Italia e l’età giolittiana

5 La Questione d’Oriente e gli imperi multinazionali

U. D. 2 La prima guerra mondiale

1 L’attentato di Sarajevo

2 Le ragioni profonde del conflitto

3 Dalla guerra di movimento alla guerra di trincea

4 L’Italia in guerra

5 La svolta del 1917 e le fasi conclusive

6 Il dopoguerra e i trattati di pace

U. D. 3 La rivoluzione russa

1 La Russia a inizio secolo

2 Le due rivoluzioni russe

3 Il governo bolscevico e la guerra civile

4 La nascita dell’URSS

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5 La dittatura di Stalin e l’industrializzazione dell’URSS.

MODULO II – LA CRISI DELLA CIVILTÀ EUROPEA: I REGIMI TOTALITARI

U. D. 1 Il fascismo

1 La crisi del dopoguerra in Italia: il biennio rosso

2 Il fascismo: nascita e presa del potere

3 L’affermazione della dittatura

4 La politica economica ed estera del regime.

U. D. 2 La crisi del’29 e il New Deal

1 I “ruggenti anni venti”

2 La crisi del ‘29

3 Il New Deal

U. D. 3 Il regime nazista

1 La Repubblica diWeimar

2 L’ascesa al potere di Hitler

3 La dittatura nazista

4 La politica economica ed estera di Hitler

U. D. 4 La guerra civile spagnola

MODULO III – LA SECONDA GUERRA MONDIALE

U. D. 1 I passi verso la guerra

U. D. 2 La guerra in Europa e in Oriente

1 L’attacco alla Polonia

2 Francia e Gran Bretagna contro la Germania

3 L’Italia in guerra

4 L’espansione del Giappone

U. D. 3 I nuovi fronti

1 L’operazione Barbarossa

2 L’attacco a Pearl Harbor e l’ingresso degli USA

U. D. 4 L’Europa dei lager e della shoah

U. D. 5 La svolta della guerra e le ultime fasi

U. D. 6 La guerra in Italia: la resistenza, le rappresaglie, la liberazione

MODULO IV – IL MONDO DIVISO

U. D. 1 La guerra fredda

1 Il bilancio della guerra

2 Dalla pace alla guerra fredda

3 Il blocco occidentale e il blocco orientale

4 Il disgelo: Chruscev, Kennedy, Giovanni XXIII

5 L’Europa unita: le origini, l’espansione

U. D. 2 L’età dell’oro

1 Lo stato del benessere

2 L’economia dell’Europa orientale

3 L’altra faccia dello sviluppo: Nord e Sud del mondo

MODULO V – L’ITALIA REPUBBLICANA

U. D. 1 La nascita della Repubblica italiana

U. D. 2 Scelte di campo e governi di centro

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U. D. 3 Il miracolo economico italiano

U. D. 4 Il ’68 e la strategia della tensione

OBIETTIVI REALIZZATI

OBIETTIVI DISCIPLINARI

- Gli studenti hanno acquisito i contenuti del programma

- Sono capaci di riconoscere il valore della tradizione in relazione alla contemporaneità

- Sono in grado di problematizzare i fatti in relazione alle dimensioni spazio-temporali

- Sanno usare gli strumenti del lavoro storico

- Sanno adoperare concetti interpretativi e adeguata terminologia

- Sanno costruire testi argomentavi o espositivi su tematiche storiche

METODI DI INSEGNAMENTO

Per ogni modulo è stato previsto un percorso costituito da lezione frontale, con possibile ed

auspicabile interazione da parte degli alunni, correttivi e riprese delle tematiche essenziali,

verifica.

MEZZI DI LAVORO

Libri di testo, giornali, documenti vari, audiovisivi.

SPAZI

Aula e sala audiovisivi

TEMPI

La programmazione didattica ha previsto cinque moduli, da svolgersi nei seguenti tempi:

MOD .1 settembre- novembre

MOD. 2 dicembre – gennaio

MOD. 3 febbraio- marzo

MOD. 4 aprile

MOD. 5 maggio

La trattazione di ciascun modulo ha richiesto tempi diversi: ci siamo soffermati maggiormente sui

primi tre moduli, concernenti la prima metà del XX secolo, con gli avvenimenti legati alle due guerre

e ai periodi post-bellici, cercando di individuare linee sincroniche di trattazione ed evidenziando

l’importanza dei vari aspetti ( economico, culturale, sociale) della complessa realtà del tempo. Per

quanto possibile, si è cercato di trattare in parallelo gli avvenimenti storici e le tematiche letterarie.

Sono stati invece sviluppati in modo più sommario gli ultimi moduli, anche per mancanza di tempo,

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50

a cui è aggiunta la necessità di alcune pause didattiche di rafforzamento per l’ acquisizione e

l’assimilazione dei contenuti da parte di tutti gli studenti.

STRUMENTI DI VERIFICA

Sono state privilegiate le verifiche orali, per permettere al singolo alunno di esprimersi nella

maniera migliore e all’insegnante di valutare la capacità di assimilazione e rielaborazione dei

concetti proposti. Per i criteri di valutazione è stata utilizzata la griglia indicata nel POF

ATTIVITA’ COMPLEMENTARI

Nell’ottica di un approfondimento delle tematiche legate alla guerra sul nostro territorio, la classe

ha fatto visita con l’insegnante al Museo e ai Rifugi S.M.I. in località Campo Tizzoro.

Pistoia, 10 maggio 2017 La docente

Annamaria Leoncini

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51

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE

“BARONE DE FRANCESCHI” PISTOIA

DISCIPLINA: MATEMATICA

CLASSE 5^ SEZ. B

DOCENTE: BARRAGATO PAOLA

Anno Scolastico 2016/2017

Relazione finale.

LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Bergamini –Trifoni. I limiti.Le derivate e lo studio di

funzione. (vol.IV)

ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N.82 (al 15-05-17) SU 94 PREVISTE DAL PIANO DI

STUDI.

PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO.

Il programma svolto è quello che era stato previsto nel piano di lavoro all’inizio dell’anno

Scolastico. Ho ridotto gli “Elementi di Analisi” all’essenziale, rinunciando alle dimostrazioni

di tutti i teoremi e a tutta la parte relativa al calcolo integrale.

CONTENUTI ED OBIETTIVI SPECIFICI

UNITA

DIDATTICHE

CONTENUTI OBIETTIVI

(conoscenze,competenze,capacità)

INSIEMI NUMERICI

E FUNZIONI

Insiemi numerici e loro rappresentazione

Intervalli e intorni.

Richiamo al concetto di funzione e sue

generalità

Classificazione delle funzioni reali

Dominio e codominio di una funzione

Segno di una funzione

Funzioni crescenti e decrescenti

Funzioni pari e funzioni dispari

Concetto intuitivo di limite e di asintoto

Estremi relativi e assoluti di una funzione

Lettura di un grafico generico

Conoscenza dei contenuti

Saper riconoscere i vari tipi di intervalli

numerici e di intorni

Saper classificare le funzioni

Saper determinare il dominio di una

funzione a partire dalla sua equazione

Saper riportare sul grafico le informazioni

ricavate e viceversa saper ricavare da un

grafico le informazioni relative a una

funzione

LIMITE DI UNA

FUNZIONE

Approccio intuitivo del concetto di limite.

Algebra del limite.

Asintoti orizzontali,verticali e obliqui.

Limiti di funzioni razionali intere e fratte.

Forme indeterminate (funzioni razionali).

Conoscenza dei contenuti

Comprendere il significato di limite di

una funzione

Saper determinare il limite di unafunzione

nei vari casi

saper risolvere le forme indeterminate

(0/0 e / )

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FUNZIONI

CONTINUE

Definizione di funzione continua in un

punto.

Continuità delle funzioni elementari

Studio delle discontinuità di una funzione.

Conoscenza dei contenuti

Saper riconoscere e classificare i

diversi tipi di discontinuità

Acquisire capacità di controllo

critico dei risultati

STUDIO PARZIALE

DEL GRAFICO DI

UNA FUNZIONE

Ricerca del dominio e di eventuali

simmetrie

Ricerca delle eventuali intersezioni con

gli assi cartesiani.

Studio del segno.

Ricerca di eventuali asintoti orizzontali,

verticali,obliqui e classificazione delle

eventuali discontinuità.

Calcolo dei limiti agli estremi del dominio

Realizzazione del grafico approssimato in

base alle informazioni acquisite.

Saper effettuare con ordine i vari

passaggi elencati tra i contenuti

per realizzare un grafico parziale

della funzione

Saper controllare costantemente la coerenza

dei risultati trovati ed evidenziare eventuali

discordanze.

Saper dedurre da un grafico dato il dominio

il codominio, le simmetrie, il segno, le

intersezioni con gli assi, gli eventuali asintoti

della funzione.

DERIVATE

Rapporto incrementale:definizione e

significato geometrico

Derivata in un punto:definizione e

significato geometrico

Derivata fondamentale di𝑥𝑛 .

Regole per il calcolo della derivata

del prodotto di due funzioni, della somma

di funzioni,del quoziente di due

funzioni (funzioni razionali)

Semplici applicazioni:equazione di

una retta tangente a una curva in un

punto

Continuità e derivabilità.Enunciato del

teorema di Rolle,regola di De L’Hospital.

Studio del segno della derivata prima

per la determinazione di massimi e

minimi.

Cenni alla derivata seconda ed al suo

impiego per la determinazione della

concavità di una funzione.

Conoscenze dei contenuti

Comprendere il significato di derivata.

Saper derivare semplici funzioni

(intere/fratte di I e II grado) utilizzando

la definizione.

Saper derivare semplici funzioni applicando

le regole sul calcolo delle derivate.

Saper trarre informazioni su una funzione

dalla sua derivata.

Saper calcolare i punti di massimo e minimo

di una funzione.

Saper applicare i concetti di derivata.

STUDIO DI UNA

FUNZIONE

Limitatamente a casi semplici di funzioni

algebriche razionali intere e fratte Saper rappresentare il grafico di

una funzione

OBIETTIVI REALIZZATI

Nel corso dell’anno scolastico, la classe ha avuto comportamenti e risultati non omogenei. Inf atti,

mentre alcuni alunni si sono impegnati con serietà fin dall’inizio, la maggior parte ha risposto in modo

quasi sempre passivo alle proposte didattiche e ha lavorato in maniera superficiale e discontinua. Una

certa vivacità nel comportamento, esteso a buona parte della classe, ha inoltre contribuito a rendere

non sempre facile il dialogo educativo.

Per quanto concerne le competenze e capacità, alcuni soggetti hanno ottenuto buoni risultati,

denotando un notevole interesse per la disciplina, altri non sono andati oltre il mero aspetto

della conoscenza più o meno mnemonica degli argomenti, che è comunque rimasto entro i limiti

minimi accettabili e solo un limitato numero di casi si è attestato al di sotto della sufficienza. Anche

nello studio e nel lavoro di esercitazione personale a casa la classe ha nel complesso evidenziato

questa spaccatura e pertanto soltanto per un gruppo di alunni si può ritenere raggiunta una discreta

padronanza degli argomenti trattati, nonché del linguaggio tecnico della disciplina.

METODI DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO

Nel proporre i vari contenuti sono state utilizzate prevalentemente lezioni di tipo frontale facendo

scaturire le nozioni teoriche da numerosi esempi ed esercizi. L’attività di esercizio svolta in classe,

ha occupato un ruolo fondamentale sia per il raggiungimento di una certa padronanza delle nuove

procedure di calcolo sia per il recupero delle carenze pregresse comunque piuttosto diffuse (a partire

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dalle nozioni di calcolo numerico ed algebrico elementare).Accanto alla normale attività di recupero

dei concetti di base, durante l’anno scolastico alcune lezioni sono state periodicamente dedicate al

recupero di carenze evidenziate dalla classe; gli argomenti sono stati ripresi più volte in un ripasso

sistematico con il coinvolgimento di tutta la classe, incoraggiando l’interazione tra gli alunni migliori

e quelli in difficoltà. Ampio spazio è stato dato alla correzione puntuale degli esercizi assegnati. Il

linguaggio usato, anche se tipicamente scientifico, è stato il più semplice possibile. Nella trattazione

teorica non sono state affrontate dimostrazioni di teoremi. Il programma relativo allo studio di

funzioni è stato svolto tenendo conto delle abilità medie degli studenti riguardo al calcolo algebrico,

ed è stato pertanto limitato alle sole funzioni algebriche razionali intere e fratte. Gli apprendimenti

degli obiettivi sono stati controllati frequentemente oltre che con le tradizionali verifiche scritte anche

con prove strutturate o semistrutturate alla fine di ogni modulo, in modo da poter programmare una

adeguata azione di recupero se i risultati non fossero

stati soddisfacenti.

STRUMENTI DIDATTICI

Nello sviluppo dei contenuti e nel lavoro d’esercizio relativo alle varie unità didattiche il libro di testo

di testo è stato utilizzato come punto di riferimento, ma la maggior parte del lavoro è stata sviluppata

con l’aiuto di osservazioni, esempi ed esercizi mirati per ampliare l’applicazione pratica e per

migliorare l’apprendimento.

STRUMENTI DI VERIFICA

Per ciascuno degli argomenti relativi alle unità didattiche svolte, sono state approntate opportune

prove di verifica (di cui otto scritte e due simulazione d’esame) che permettessero di appurare il

raggiungimento degli obiettivi. Nella valutazione di ogni singolo alunno ha concorso non soltanto il

profitto conseguito nelle prove di verifica atte a valutare le conoscenze e le competenze ed abilità

acquisite in merito agli argomenti trattati, ma anche l’interesse, la partecipazione attiva al dialogo

educativo, la continuità d’impegno nello studio personale mostrati nel corso dell’intero anno

scolastico, ed in generale i progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi specifici.

INDICATORI DI VALUTAZIONE

Nella valutazione di ogni alunno ha concorso non soltanto il profitto conseguito nelle prove di verifica

atte a valutare le conoscenze e le competenze ed abilità acquisite in merito agli argomenti trattati, ma

anche l’interesse, la partecipazione attiva al dialogo educativo, la continuità d’impegno nello studio

personale mostrati nel corso dell’intero anno scolastico, ed in generale i progressi compiuti nel

raggiungimento degli obiettivi specifici.

TEMPI

Funzioni (13 sett. -21 dic.)

Limiti e continuità (9 genn.-16 mar.)

Derivate (19 mar. -10 mag.)

Studio di funzione (dal 14 mag.)

Pistoia,15-05-2017 L’insegnante

Barragato Paola

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CLASSE 5^ SEZ. B

DOCENTE: CECCONI ELISABETTA

DISCIPLINA : LINGUA INGLESE

Anno Scolastico 2016/2017

Relazione finale.

LIBRO DI TESTO ADOTTATO

Agriways di Patrizia Careggio e Elisabetta Indraccolo, ed. EDISCO

PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO

Il programma è stato regolarmente svolto. Il libro di testo è stato integrato con fotocopie e appunti

tratti da altri materiale di indirizzo forestale tra cui Global Forest Resources Assessment 2015,

FAO, Roma 2016 e dal volume Sow and Reap. New Frontiers and Rural Development, Vincenzo

Bianco e Anna Gentile, REDA edizioni

ORE DI LEZIONE EFFETTUATE (al 15/05/2016) 81 SU 99 PREVISTE DAL PIANO DI

STUDI

CONTENUTI ED OBIETTIVI SPECIFICI

MODULE 5 –FOOD PROCESSING

UNIT 2 – OIL INDUSTRY

- Olive oil: Italy’s liquid gold

- The olive fly

OBIETTIVI:

conoscenze dei contenuti in lingua inglese

capacità di esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto sia nello scritto che nell’orale

capacità di operare collegamenti

MODULE 7: LIVESTOCK HUSBANDRY

- The ruminant (cattle, sheep, goats)

- Non-ruminant livestock (poultry, pigs)

- Intensive livestock farming vs organic farming

- Livestock diseases

OBIETTIVI:

conoscenze dei contenuti in lingua inglese

capacità di esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto sia nello scritto che nell’orale

capacità di operare collegamenti

MODULE 7 – VITICULTURE (tratto dal libro Sow and Reap)

UNIT 2 – VINEYARD AND VINES

- Grape and soil

- Types of grapes: vitis vinifera, vitis labrusca, grape hybrids

UNIT 3 – PESTS AND DISEASES

- Types of dangerous insects and fungi

- Grape phylloxera

- Powdery mildew

- Black rot

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- Grey mould

- Downy mildew

UNIT 4 – HOW TO TAKE CARE OF GRAPES

- Seasons

- Pruning directions

- Grafting

- Harvesting

UNIT 5 – WINE MAKING

- Equipment

- How to improve the aging process

- Wine making (red wine, white wine, rosé wine, sparkling wine, sweet wine)

- Fermentation

OBIETTIVI:

conoscenze dei contenuti in lingua inglese

capacità di esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto sia nello scritto che nell’orale

capacità di operare collegamenti

MODULE 10 - ENERGY IN AGRICULTURE (dal libro Sow and Reap)

UNIT 1 – BIOENERGY

- Biomass

- Some methods of converting biomass into energy

- Biogas

- Ethanol biofuel

Dalle fotocopie (tratte dal libro A matter of life, Paolo Briano, Edisco)

- Energy resources: renewable and non-renewable

Lettura di un articolo dal The Guardian: Wind turbines could supply most of UK’s electricity

OBIETTIVI:

conoscenze dei contenuti in lingua inglese

capacità di esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto sia nello scritto che nell’orale

capacità di operare collegamenti

TYPES OF LANDSCAPES (tratto da fotocopie)

- Definition of landscape

- Types of landscape and their features

- Values of the landscape

MODULE 8 – THE WORLD OF WORK

UNIT 1: FARM BUSINESS MANAGEMENT (maggio)

- The factors of production in farm management

- Risk and uncertainty in farm management

- Budgeting

OBIETTIVI:

conoscenze dei contenuti in lingua inglese

capacità di esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto sia nello scritto che nell’orale

capacità di operare collegamenti

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OBIETTIVI REALIZZATI

Ho insegnato inglese in questa classe nel corso del triennio e gli alunni hanno mantenuto un profilo

generalmente medio basso mostrando scarsa motivazione all’apprendimento della lingua straniera, a

parte qualche eccezione. Alcuni di loro avrebbero potuto distinguersi per capacità linguistiche ed

espressive ma si sono generalmente adagiati sul livello mediocre della classe, conseguentemente

solo pochi alunni hanno raggiunto una sufficiente autonomia linguistica. Nella maggior parte dei

casi permangono lacune in ambito grammaticale e sintattico, accompagnate da uno studio

superficiale a casa. Nel secondo pentamestre è stata notata per alcuni alunni la volontà di

migliorarsi attraverso una maggiore partecipazione in classe ed uno studio più attento a casa. Nel

corso dell’anno sono state svolte attività di recupero in itinere soprattutto a livello sintattico-

grammaticale senza trascurare il linguaggio specifico dei contenuti professionali.

METODI DI APPRENDIMENTO

In classe abbiamo lavorato per moduli, seguendo l’impostazione del testo in adozione. Per ciò che

riguarda l’acquisizione del linguaggio tecnico ed i concetti relativi all’ambito agricolo e forestale

siamo partiti dalle conoscenze pregresse che gli alunni avevano acquisito dalle materie

professionali, e su tale base si è svolta la spiegazione in lingua straniera. Sono state favorite le

attività di ascolto e ripetizione e sono stati sfruttati gli esercizi di fissaggio proposti dal testo. Gli

studenti sono stati incoraggiati ad esprimersi e le correzioni sono state fatte in un secondo momento,

a meno che il numero degli errori o imperfezioni non sia stato tale da invalidare la comprensione

del messaggio. Durante l’anno è stato necessario lavorare ripetutamente sulla grammatica e sulla

sintassi, viste le lacune linguistiche in ambito dello scritto e dell’orale.

VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Le verifiche sono state costanti, sia orali che scritte (queste ultime in numero minimo di tre per

ciascun quadrimestre) con lo scopo di cogliere la capacità di comprensione e di rielaborazione dei

contenuti proposti, con relative operazioni di collegamento. Ad esse sono state affiancate prove di

vario genere, quali test, esercizi di completamento e fissaggio del lessico e delle strutture e simili.

Tali prove sono state valutate singolarmente, in maniera trasparente ed oggettiva. Hanno contribuito

alla valutazione finale anche il grado di interesse e di impegno mostrati, l’autonomia operativa, la

puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati in classe ed a casa e il comportamento.

SUSSIDI DIDATTICI

Sono stati utilizzati diversi libri di testo relativi ai contenuti di agricoltura per poter integrare le

conoscenze. I contenuti sono emersi anche dalla discussione in classe e dalla condivisione di

conoscenze pregresse nelle materie professionali.

TEMPI:

VITICULTURE AND OILS : ottobre-novembre

ENERGY IN AGRICULTURE: dicembre-gennaio

ANIMAL HUSBANDRY: gennaio-febbraio

FORESTRY: marzo

LANDSCAPES: aprile

FARM MANAGEMENT: aprile-maggio

Pistoia 15/05/2017 Docente

Elisabetta Cecconi

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CLASSE 5^ SEZ. B

DOCENTI: Gonfiantini Piera

Anno Scolastico 2016/2017

Relazione finale sul programma svolto nel corso di “Economia Agraria e legislazione di settore”

❖ LIBRO DI TESTO ADOTTATO: “Ferdinando Battini- Economia e contabilità agraria-

Edagricole”

❖ ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N. 147 (al 15-05-2017) su 165 PREVISTE DAL

PIANO DI STUDI.

❖ PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO

Lo svolgimento del programma è iniziato con la trattazione di argomenti del quarto anno che non

erano stati svolti, ma ritenuti fondamentali per la comprensione dei contenuti successivi.

Il programma di Economia agraria e legislazione di settore, è stato svolto in connessione, quando

possibile, con il programma di Sociologia rurale, per favorire una visione interdisciplinare delle due

materie e nel contempo fornire una visione completa di tematiche complesse, quali le problematiche

ambientali e forestali.

La trattazione dei contenuti teorici è stata accompagnata da esercitazioni di classe, volte a favorire

l’interiorizzazione dei concetti. Per argomenti complessi si è provveduto a preparare mappe

concettuali, schemi e riassunti in modo da fissare la conoscenza dei concetti fondamentali.

Si è puntato molto sul lavoro di classe, in quanto la maggioranza degli allievi ha evidenziato difficoltà

a rielaborare i contenuti, sicuramente per la scarsa applicazione nello studio personale. Molti studenti

infatti hanno evidenziato un impegno discontinuo e concentrato solo in prossimità delle verifiche. La

mancanza di un metodo di lavoro autonomo ed organizzato unito ad un modesto interesse per la

disciplina hanno contribuito a far conseguire alla maggioranza degli studenti una preparazione

mediocre, solo pochi allievi riescono a concludere i compiti assegnati senza incertezze.

La classe tuttavia conosce in conclusione le tematiche trattate nei termini generali e ne comprende in

linea di massima le finalità.

Al momento rimane da svolgere in parte il modulo relativo alla normativa sulla tutela del territorio.

Per permettere di affrontare con serenità l’esame di stato si cercherà di completare il programma

almeno negli elementi essenziali.

CONTENUTI:

Il bilancio aziendale

Il catasto terreni Il catasto terreni: finalità.

Determinazione del R.D. e del R.A. nel quaderno di stima. Tariffa di estimo. La conservazione del

catasto: i documenti catastali. Le variazioni soggettive e oggettive: volture e frazionamenti. Visure

catastali.

Il bilancio aziendale Il capitale fondiario e il capitale di esercizio. Il lavoro nell’azienda agraria. L’organizzazione

dell’azienda agraria e la figura dell’imprenditore. La produzione lorda totale e vendibile, U.L.S.,

U.L.B. I costi di produzione. Il prodotto netto, il reddito netto, il reddito fondiario e il beneficio

fondiario. Esecuzione del bilancio aziendale. Il bilancio aziendale eseguito da un imprenditore

agricolo affittuario.

Le scelte dell’imprenditore agricolo

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La gestione delle trasformazioni La trasformazione dei prodotti agricoli: prezzi e costi di trasformazione del foraggio in prodotti

zootecnici, e del latte in prodotti lattiero-caseari. Giudizio economico di convenienza alla

trasformazione. Determinazione del prezzo di macchiatico.

Miglioramenti fondiari Concetto di miglioramento fondiario. Determinazione del costo di un miglioramento fondiario.

Valore di un fondo suscettibile di ordinario miglioramento. Giudizio di convenienza per l’esecuzione

di un miglioramento fondiario in relazione alle varie situazioni concrete. Giudizio di convenienza

all’esecuzione di un miglioramento fondiario da parte di un imprenditore affittuario. Assunzione dei

dati necessari per la formulazione di un giudizio di convenienza.

Le valutazioni agrarie

La valutazione delle colture arboree da legno La valutazione di un arboreto, del soprassuolo e della terra nuda. Aspetti economici e criteri di stima

di produzioni forestali.Valore di macchiato e di aspettazione

La valutazione dei danni e delle anticipazioni colturali La valutazione dei danni, in particolare valutazione dei danni da incendio

La valutazione delle anticipazioni colturali e dei frutti pendenti

La tutela del paesaggio e dell'ambiente

Il paesaggio e la tutela ambientale

Normativa e tutela del paesaggio

I piani territoriali I piani territoriali di coordinamento, i piani territoriali regionali, i piani paesaggistici, i PRG

Bonifica e riordino fondiario Storia della bonifica, normativa, piani di classifica. I consorzi di bonifica.

Le valutazioni ambientali Analisi costi-benefici: generalità

La Via e il Vas. Differenze e procedura. Lo studio di impatto ambientale: indicatori ambientali ed

individuazione degli impatti

La normativa sulla tutela del territorio e degli alimenti

Normativa forestale nazionale e regionale: prescrizioni di massima.

Vincolo idrogeologico nelle zone montane

Descrizione delle principali normative, negli elementi essenziali, per la tutela delle acque

Descrizione delle principali normative, negli elementi essenziali, relative alla gestione dei rifiuti, dei

liquami e dei reflui

❖ OBIETTIVI REALIZZATI

OBIETTIVI EDUCATIVI

Nel complesso gli allievi hanno compreso la complessità della realtà e i riflessi dell’azione

umana sull’ambiente, acquisendo un comportamento adeguato al contesto in cui operano

OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI

La maggioranza degli allievi sa leggere, interpretare e comunicare usando un sufficiente linguaggio

tecnico e sa documentare nel complesso il proprio lavoro. Soprattutto nell’esecuzione dei compiti

pratici sa prendere decisioni ed effettuare opportune scelte.

OBIETTIVI DELL’AREA DI INDIRIZZO

La maggioranza degli allievi è in grado di usare un semplice linguaggio tecnico scientifico, sa

rilevare ed interpretare fatti aziendali e mostra una sufficiente capacità manuale ed organizzativa

delle attività pratiche

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OBIETTIVI DISCIPLINARI

La maggioranza degli allievi è in grado di:

- impostare e leggere un bilancio aziendale

- valutare la convenienza a trasformare un prodotto agricolo e forestale

- comprendere il significato di alcune terminologie catastali

- comprendere il concetto di miglioramento fondiario

- comprendere la complessità delle valutazioni delle colture arboree da legno

inoltre

- conosce negli aspetti fondamentali le metodologie di stima dei danni

- conosce la normativa ambientale nei tratti fondamentali, i piani territoriali e le valutazioni

ambientali.

- conosce le prescrizioni di massima della normativa forestale, in materia di vincolo

idrogeologico e della normativa sulla tutela del territorio

❖ METODI DI INSEGNAMENTO

Il lavoro di classe è stato impostato su lezioni frontali accompagnate da esercitazioni di classe e da

utilizzo di mappe concettuali, schemi e riassunti in modo da sintetizzare i contenuti e fissare la

conoscenza degli argomenti nei concetti fondamentali.

Particolare cura è stata volta alla ricerca di dati tecnici ed economici, con lo scopo di avvicinare il

singolo studente alla realtà economica. Per migliorare l’impegno degli allievi si è cercato di svolgere

le lezioni in maniera quanto più possibile flessibile, sollecitando momenti di discussione e di

approfondimento. Dato il modesto impegno evidenziato dagli studenti, per favorire comunque

un’adeguata conoscenza del programma si è dovuto intensificare il lavoro di classe, impostando

momenti di ripasso e di consolidamento delle conoscenze, sacrificando di conseguenza lo

svolgimento e l’approfondimento di alcune parti del programma.

❖ MEZZI DI LAVORO.

Uso del libro di testo, di riviste specializzate e del prontuario, della lavagna lim

❖ SPAZI

La lezione ha richiesto soprattutto la frequenza dell’aula.

❖ TEMPI

L’esecuzione del programma ha richiesto più tempo e scansioni temporali diverse rispetto a quelle

preventivate nel piano di lavoro iniziale, a causa del modesto impegno evidenziato dagli allievi

nello studio personale

❖ STRUMENTI DI VERIFICA

Per la verifica dell’acquisizione dei contenuti e del raggiungimento degli obiettivi preventivati ci si

è avvalsi di due verifiche orali accompagnate da tre verifiche scritte nel primo periodo e due

verifiche orali e quattro scritte nel secondo .

Pistoia, lì 15-05-20167 La docente

Piera Gonfiantini

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CLASSE 5^ SEZ. B

DOCENTI: Gonfiantini Piera

Anno Scolastico 2016/2017

Relazione finale sul programma svolto nel corso di “Sociologia rurale”

❖ LIBRO DI TESTO ADOTTATO: nessuno

❖ ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N. 74 (al 15-05-2017) SU 99 PREVISTE DAL

PIANO DI STUDI.

❖ PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO

La maggioranza degli studenti presenta una preparazione nel complesso sufficiente, avendo seguito

con adeguato interesse le lezioni in classe. Lo svolgimento del programma ha seguito in linea di

massima la scansione temporale programmata, ma non è stato possibile completare tutti i contenuti

programmati, in quanto gli studenti non hanno accompagnato la partecipazione evidenziata in classe

con lo studio personale, intensificando l’impegno solo in concomitanza delle verifiche; tale

discontinuità ha, di conseguenza, favorito una conoscenza dei contenuti non sempre completa ed

approfondita. Nel complesso si ritiene comunque che l’obiettivo di far conoscere le tematiche trattate,

almeno nei contenuti essenziali, sia stato raggiunto nella maggioranza dei casi.

CONTENUTI:

Ecocertificazione dei prodotti forestali

❖ Ecocertificazione dei prodotti forestali: tipi di certificazione, iter procedurale per ottenere la

certificazione

Concetto di ruralità e di spazio rurale

❖ Concetto di ruralità e di spazio rurale. Definizioni di ruralità e di spazio rurale. Parametri

utilizzati per tali definizioni

❖ Indicatori statistici: I censimenti della popolazione ed agricoli, indicatori statistici.

❖ Caratteristiche della società contadina e della società rurale . Fenomeni di esodo e

spopolamento negli spazi rurali e montani. L’evoluzione contrattuale in agricoltura:

mezzadria, colonia parziaria, il latifondo, l’affitto. Trasformazioni delle aree rurali.

Politiche di sviluppo

❖ 1 Piano di sviluppo rurale: Assi, misure a sostegno delle aree rurali e dell'ambiente

Esame delle misure del PSR della Toscana 2014-2020, in particolare lettura ed esame della

misura n.8 e delle relative sotto misure. Multifunzionalità

La Comunità europea e l'ambiente

I principi della politica ambientale europea, origini e sviluppo. Programmi di azione

ambientale Il PAA fino al 2020. I diritti del pubblico in materia ambientale

Filiera bosco-legno-energia, fiera bosco- legno-industria: concetto di filiera, importanza per

l’economia della montagna della filiera bosco-legno-energia

Evoluzione degli assetti economico- giuridici delle imprese

Evoluzione dell'assistenza in agricoltura: il credito in agricoltura

OBIETTIVI EDUCATIVI

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Nel complesso gli allievi hanno compreso la complessità della realtà e i riflessi dell’azione umana

sull’ambiente, acquisendo un comportamento adeguato al contesto in cui operano

OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI

La maggioranza degli allievi sa leggere, interpretare e comunicare usando un sufficiente linguaggio

tecnico e sa documentare nel complesso il proprio lavoro. Soprattutto nell’esecuzione dei compiti

pratici sa prendere decisioni ed effettuare opportune scelte.

OBIETTIVI DELL’AREA DI INDIRIZZO

La maggioranza degli allievi è in grado di usare un sufficiente linguaggio tecnico scientifico, sa

rilevare ed interpretare fatti aziendali e mostra una sufficiente capacità manuale ed organizzativa

delle attività pratiche

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Si ritiene che l’obiettivo di far comprendere le problematiche inerenti i mercati agricoli sia stato

raggiunto nella maggioranza dei casi, permangono tuttavia allievi che conoscono la disciplina nei

tratti essenziali, con qualche difficoltà nella rielaborazione a causa di un impegno modesto nello

studio personale e un interesse passivo.

La maggioranza degli allievi quindi:

conosce l’importanza dell’eco certificazione dei prodotti forestali

conosce il concetto di ruralità, gli strumenti statistici e l’evoluzione della società contadina

negli ultimi decenni

conosce in linea di massima la politica europea di sviluppo rurale e la politica ambientale

europea

❖ METODI DI INSEGNAMENTO

Lezioni frontali accompagnate da discussioni di classe e lettura di articoli, siti internet istituzionali,

riviste specializzate sulle tematiche affrontate per agevolarne la comprensione, l’interiorizzazione e

l'approfondimento.

❖ MEZZI DI LAVORO

Uso di riviste specializzate, appunti, lavagna lim

❖ SPAZI

La lezione ha richiesto soprattutto la frequenza dell’aula.

❖ TEMPI

Alcuni moduli, richiedendo maggior approfondimenti rispetto ad altri hanno richiesto più tempo

rispetto a quello preventivato, per cui non sempre è stato rispettato l’ordine di esecuzione e i tempi

indicati nel piano di lavoro iniziale.

❖ STRUMENTI DI VERIFICA

Per la verifica dell’acquisizione dei contenuti e del raggiungimento degli obiettivi preventivati ci si

è avvalsi di almeno due verifiche orali sia nel primo periodo che nel secondo secondo.

Pistoia, lì 15-05-2017 La docente

Piera Gonfiantini

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CLASSE 5^ SEZ. B

DOCENTE: Prof. Venuto Santi

Prof. Orifici Domenico

Anno Scolastico 2016/2017

Relazione finale sul programma svolto nel corso di “Agronomia del territorio montano e

sistemazioni idraulico - forestali”

LIBRO DI TESTO ADOTTATO: “Gestione e Valorizzazione Agroterritoriale” Autori:

Forgiarini – Damiani – Puglisi Reda; Appunti scaricati da Internet, fotocopie di parti di libri

“Ecosistemi Forestali” P. Lassini, dispense.

ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N. 98 .

PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO

CONTENUTI:

U.D. n° 1: Il concetto di paesaggio:

Definizione, analisi e classificazioni;

Tipologie di paesaggi italiani;

Reti ecologiche.

U.D. n° 2: L’ecosistema bosco:

Definizione;

Struttura, classificazione.

U.D. n° 3 Inquinamento e ambiente

Tipologie di inquinamento ;

Indicatori ecologici.

U.D. n° 4: Strumenti operativi di qualificazione territoriale:

Piano paesaggistico regionale;

Piano di assetto idrogeologico;

Piano forestale;

Piano antincendi.

U.D. n° 5: Assetto del territorio:

Bacino idrografico;

Trasporto solido, i versanti e gli alvei;

La funzione del bosco e la vegetazione riparia;

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Normativa riguardante i bacini idrografici

Interventi di riassetto idrogeologico;

Interventi sui versanti;

Interventi sul bacino idrografico.

U.D. n° 6: Territorio problematiche e tecniche di difesa:

Ruolo dei boschi nella regimazione delle acque;

Dissesto idro-geologico e incendi boschivi;

Opere di sistemazione idraulico-agrarie:

Ingegneria naturalistica;

U.D. n° 7: Recupero ambientale:

Recupero dei boschi degradati

Recupero delle aree degradate.

U.D. n° 8 La sicurezza nei lavori florovivaistici e forestali.

U.D. n° 9: criteri di valutazione di impatto ambientale.

L’agricoltura convenzionale e agricoltura sostenibile.

U.D. n° 10 Verde ornamentale pubblico e privato.

U.D. n° 11 Carte tematiche.

OBIETTIVI REALIZZATI

OBIETTIVI EDUCATIVI

Gli allievi hanno dimostrato di aver raggiunto un buon grado di maturità ed equilibrio, lealtà e

disponibilità verso gli altri, aumento della sensibilità verso i problemi sociali

OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI

Durante l’anno è migliorata la capacità espositiva verbale utilizzando un lessico abbastanza

appropriato meno quella scritta. Buona la capacità di ascolto. Sufficienti le capacità di analisi e

sintesi.

OBIETTIVI DELL’AREA DI INDIRIZZO

Riconoscere le problematiche di stabilità idrogeologica del territorio e scegliere le tecniche di

gestione e manutenzione degli interventi di difesa del suolo, recupero ambientale, recupero del

verde pubblico e privato.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Gli allievi sono in grado: di identificare le unità di paesaggio, descrivere i diversi assetti ambientali,

individuare le situazioni di dissesto idrogeologico, conoscere le tecniche idonee a realizzare

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sistemazioni idraulico forestali, individuare le condizioni per la realizzazione di interventi a basso

impatto ambientale, individuare aree degradate e proporre soluzioni per il recupero, anche attraverso

opere di sistemazioni idraulico-forestali, operare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza

ambientale e della tutela della salute, identificare i fattori negativi e positivi di impatto ambientale

delle singole opere.

METODI DI INSEGNAMENTO

Lezioni frontali, ricerche individuali e di gruppo

MEZZI DI LAVORO

Libro di testo, appunti, fotocopie, computer, LIM, azienda scolastica

SPAZI

Aula, azienda.

TEMPI

STRUMENTI DI VERIFICA

Verifiche orali verifiche scritte, attività plenaria

USCITE DIDATTICHE

La classe ha partecipato all’uscita didattica organizzata a fiera agricola Bastia Umbra

Pistoia,lì 10-05-2017 Firma docente

Santi Venuto

Domenico Orifici

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Docente: Francesco Pettinà

Anno scolastico 2016/2017 Classe V. Sezione B

Selvicoltura ed Utilizzazioni Forestali

Gestione Parchi, Aree Protette ed Assestamento Forestale

Copresenza

L’attività didattica è stata svolta in collaborazione con l’ITP prof. Domenico Orifici, in copresenza

per due ore settimanali, nella solo materia di Selvicoltura. L’ITP ha curato in particolare

l’addestramento degli studenti al riconoscimento delle specie forestali presenti all’interno

dell’Istituto.

Libri di testo e strumenti di lavoro:

In entrambe le discipline non si è fatto ricorso ad alcun libro di testo, fornendo agli studenti

dispense scritte dal docente e pubblicate nell’ area download del sito dell’Istituto. Per

approfondimenti relativi alla sicurezza ed ai lavori di utilizzazione forestali si è agito attraverso la

visione di video dedicati.

Ore di lezione effettuate al 15 maggio 2017:

Selvicoltura ed Utilizzazioni Forestali: 73 ore su 99 previste dal piano di

studi

Gestione Parchi, Aree protette ed Assestamento Forestale: 58 ore su 66 previste dal piano di

studi

Programmi svolti

Selvicoltura ed Utilizzazioni Forestali

Modulo 1 La sicurezza nei lavori forestali

I fattori di rischio dei lavori forestali: fattori legati all’impiego delle macchine operatrici, fattori legati

alla tipologia del lavoro, fattori legati alle condizioni ambientali in cui si opera.

Principi generali per la prevenzione degli infortuni sul lavoro: consapevolezza delle proprie azioni,

alternanza tra le mansioni svolte, alimentazione; utilizzo di macchine in perfetta efficienza,

conoscenza delle macchine utilizzate e dei rischi potenziali, formazione, segnalazione adeguata del

cantiere forestale.

DPI per i lavori boschivi: caschi con cuffia e visiera, tute di protezione e pantaloni antitaglio,

calzature di sicurezza, guanti (da motoseghista, per il maneggio di funi di acciaio).

Modulo 2 Selvicoltura generale

Le forme di governo del bosco. La fustaia ed il ceduo: origine, fisionomia spaziale, turni, assortimenti

ritraibili, numero di cicli produttivi, effetti sul suolo, rilevanza paesaggistica.

La fustaia coetanea: le fasi evolutive; la struttura.

Trattamento delle fustaie coetanee. Il taglio raso: elementi applicativi (superficie, distribuzione

delle tagliate nel tempo e nello spazio, forma delle tagliate, progressione delle tagliate, tipo di

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rinnovazione). Cenni sulla rinnovazione naturale delle fustaie. Vantaggi e svantaggi del taglio

raso. Il taglio raso con riserve; il taglio raso a quinte, il taglio raso a buche.

Trattamento delle fustaie coetanee. I tagli successivi uniformi: taglio di sementazione, tagli secondari,

taglio di sgombero. Elementi applicativi dei tagli successivi: superficie utilizzabile, età di esecuzione

ed intensità del taglio di sementazione, numero intensità e frequenza dei tagli secondari, accorgimenti

per limitare i danni al novellame, integrazione della rinnovazione naturale. Tagli successivi a gruppi,

tagli successivi a strisce.

Cenni sulle fustaie disetanee (assenti nell’Appennino): struttura, il taglio di curazione, diametro di

recidibilità, periodo di curazione, volume asportato con il taglio.

Il governo a ceduo. Elementi costitutivi di un ceduo: ceppaie, polloni, matricine. Cedui semplici e

cedui matricinati. Vantaggi e difetti del governo a ceduo.

Il trattamento dei cedui. Taglio raso: elementi applicativi (turno, estensione e forma delle tagliate,

modalità tecniche del taglio, epoca del taglio, scelte delle matricine da rilasciare).

Trattamento a sterzo per i boschi di faggio.

Cenni su altre forme di ceduazione: lo scalvo, la capitozzatura.

Il ceduo composto come forma intermedia di governo: vantaggi e svantaggi, gestione delle

matricine.

La conversione dei boschi. Conversione da fustaia a ceduo coetaneo (Castagno). Conversione da

ceduo a fustaia coetanea: il taglio di avviamento all’alto fusto, la fustaia transitoria. Obiettivi

dell’avviamento, cedui non avviabili.

Il diradamento dei boschi. Fondamenti biologici dei diradamenti. Effetti dei diradamenti:

incrementali, economici, ecologici. Parametri dei diradamenti: età di inizio, frequenza, tipo,

grado. L’esecuzione dei diradamenti: prescrizioni del RFT, criteri generali, esecuzione pratica.

Tipi particolari di diradamento: sfollamenti, i diradamenti geometrici, superdiradamenti.

Cenni su altre cure colturali: sramatura, ripuliture del sottobosco.

Modulo 3 Rimboschimenti

Generalità: finalità dei rimboschimenti, gli errori dei rimboschimenti del secolo scorso.

La fase progettuale: presentazione dei dati generali, studio della stazione forestale, progettazione

delle eventuali opere complementari, scelta delle specie da impiegare, scelta delle modalità

d’impianto, scelta della disposizione delle piantine, calcolo del numero di piante necessarie, scelta

del materiale di propagazione, scelta e descrizione delle tecniche d’impianto, stima del costo (cenni)

La fase esecutiva: gestione della vegetazione spontanea, tecniche di preparazione del terreno

(lavorazione andante, lavorazione a strisce, gradonatura, lavorazione a buche), tracciatura

dell’impianto, messa a dimora del postime, protezione del rimboschimento, cure colturali successive

(risarcimento e ripulitura dalla vegetazione concorrente).

Modulo 4 Selvicoltura speciale

Specie e boschi del Lauretum. Caratteri morfologici, autoecologia e selvicoltura delle seguenti specie:

Leccio (Quercus ilex); Pino domestico (Pinus pinea); Pino marittimo (Pinus pinaster); Cipresso

(Cupressus sempervirens).

Specie e boschi del Castanetum. Caratteri morfologici, autoecologia e selvicoltura delle seguenti

specie: Castagno (Castanea sativa); Duglasia (Pseudotsuga menziesii); Roverella (Quercus

pubescens); Cerro (Quercus cerris). Cenni sulle querce caducifoglie.

Specie e boschi del Fagetum. Caratteri morfologici, autoecologia e selvicoltura delle seguenti specie:

Faggio (Fagus sylvatica); Abete bianco (Abies alba); Pino nero (Pinus nigra).

Cenni su specie e boschi del Picetum.

Modulo 5 Utilizzazioni forestali

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Le fasi delle utilizzazioni forestali. Tecniche di abbattimento con la motosega: casi normali e casi

particolari. La sramatura: metodo a sommità; metodo scandinavo; sramatura di grosse latifoglie.

Depezzatura: determinazione delle zone di compressione e tensione del legno; taglio verticale

semplice e doppio; taglio circolare; taglio a chiusura; taglio circolare aperto; taglio a V.

Concentramento del legname: per avvallamento naturale, con canalette, con trattore e verricello.

Esbosco del legname: con trattore e verricello, a soma. Esbosco con impiego di animali.

Gestione Parchi, Aree Protette ed Assestamento Forestale

Modulo 1 Assestamento forestale

Obiettivi dell’Assestamento Forestale. Il Piano di Assestamento Forestale come strumento

conoscitivo e gestionale di una foresta. Lo studio della stazione: caratteri fisici ed amministrativi,

determinazione della proprietà e dei suoi confini, il clima, la geologia e la pedologia, la storia

della foresta, la viabilità, i fabbricati, gli incendi e gli studi faunistici. I rilievi descrittivi: la

Particella Forestale, il particellare, le descrizioni particellari e le schede di rilievo. La

costituzione delle Comprese. I rilievi dendrometrici: progetto ed esecuzione di un inventario

volto alla conoscenza dei dati dendrometrici. L’assestamento delle Comprese: scelta delle forme

di governo e trattamento, determinazione del turno, calcolo della ripresa. Assestamento dei cedui

coetanei: metodo planimetrico spartitivo, metodo delle classi cronologiche.

Modulo 2 Gli incendi forestali

Dati statistici sugli incendi forestali in Italia. Cause degli incendi: fattori naturali, fattori antropici.

Gli effetti economici ed ecologici degli incendi forestali. Fattori che determinano la formazione ed il

propagarsi degli incendi forestali: fattori climatici, vegetazionali e morfologici. La combustione e la

propagazione del fuoco. Tipologie di incendi. Il controllo degli incendi boschivi. La prevenzione:

interventi selvicolturali, normativi e di sensibilizzazione. L’estinzione: competenze, organizzazione

AIB della Regione Toscana, tecniche e mezzi per l’estinzione. La bonifica dei terreni percorsi da

incendio. La sicurezza nello spegnimento degli incendi forestali. Comportamenti da tenere in caso di

incendio.

Programmazione iniziale e programmi effettivamente svolti

Rispetto alla programmazione iniziale non è stato svolto il Modulo relativo alle Produzioni

legnose fuori foresta, afferente alla disciplina di Selvicoltura.

Obiettivi disciplinari conseguiti

Gli obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti e generalizzabili alla maggioranza della classe

sono elencabili nell’acquisizione di competenze relative a:

Riconoscimento delle principali specie forestali italiane, delle loro necessità ecologiche e delle

principali modalità di gestione dei boschi da esse costituite.

Acquisizione dei criteri per una utilizzazione delle risorse forestali economicamente ed

ambientalmete sostenibile, attraverso l’uso della pianificazione forestale.

Pianificazione dei lavori di utilizzazione forestale e loro esecuzione in sicurezza.

Prevenzione e gestione degli incendi forestali.

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Metodi di insegnamento

Si è fatto ricorso all’integrazione tra lezioni frontali, lezioni partecipate di riepilogo, osservazioni

e pratiche di lavoro negli spazi aperti della scuola.

Scansione temporale

SELVICOLTURA.. Modulo

1

4

ore

Modulo

2

20

ore

Modulo

3

8

ore

Modulo

4

28

ore

Modulo

5

13

0re

GESTIONE

PARCHI,..

Modulo

1

40

ore

Modulo

2

18

ore

Strumenti di verifica

Si è fatto ricorso sia a verifiche scritte che orali, integrate con verifiche continue di tipo

colloquiale. Le verifiche scritte sono state sia di tipo descrittivo, con domande aperte, che di tipo

prova esperta su problemi di tipo selvicolturale

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Numero valutazioni per materia, tipo e periodo

Materia Primo periodo (trimestre) Secondo periodo (pentamestre)

Scritte Orali Scritte Orali

Selvicoltura 2 2 3 3

Gestione 2 2 2

Modalità di recupero

Il recupero delle lacune verificatesi alla fine del primo trimestre è avvenuto in itinere, mediante

la ripetizione congiunta tra docente e studenti dei principali argomenti disciplinari

Pistoia,15-05-2017 L’insegnante

Francesco Pettinà

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70

SCIENZE MOTORIE

Relazione finale sul programma svolto

CLASSE V SEZ. B

DOCENTE: MONICA PISANESCHI

Anno scolastico 2016/2017

Relazione finale sul programma svolto

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

“NUOVO PRATICAMENTE SPORT” di DEL NISTA PIER LUIGI / PARKER JUNE /

TASSELLI ANDREA editore G. D’ANNA S.P.A.

ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 56

PROGRAMMA SVOLTO:

CONTENUTI:

Parte pratica:

attività ed esercizi a carico naturale su terreno vario, corsa lenta e a ritmo variato: tutto l’anno;

esercizi di opposizione e resistenza a coppie o piccoli gruppi: tutto l’anno

esercizi con piccoli e grandi attrezzi: tutto l’anno;

esercizi di scioltezza articolare con particolare attenzione allo stretching statico.

esercizi di equilibrio

esercizi di rilassamento muscolare,esercizi respiratori,esercizi di stretching: tutto l’anno;

attività ed esercizi di equilibrio in situazione complesse e di volo: tutto l’anno;

attività ed esercizi eseguiti in situazioni spazio-temporali variate: tutto l’anno;

esercizi con il pallone: approfondimento fondamentali individuali e di squadra di pallavolo,

pallamano, calcio, calcio a 5 e pallacanestro, tecniche, tattiche, regolamenti e organizzazione

di gioco di pallavolo, pallamano, calcio, calcio a 5 e pallacanestro;

atletica leggera: sercizi preatletici: esercizi preparatori al salto in lungo, in alto, corsa degli 60

e 80 metri, esecuzione delle specifiche abilità.

Parte teorica:

Apparato locomotore: scheletrico e articolare. Conoscenza delle principali ossa del corpo

umano.

Apparato muscolare: proprietà dei muscoli, cenni sul SNC e SNA in relazione alla

contrazione, la fibra muscolare , muscolo striato , liscio cardiaco , fibre bianche e fibre rosse

, la contrazione muscolare, actina e miosina, ATP , meccanismo anaerobico lattacido e

alattacido ,aerobico , contrazione isotonica eccentrica , concentrica , isometrica, pliometrica.

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Conoscenza dei principali muscoli del corpo umano e loro azione.

Acquisizione di corretti stili comportamentali

Acquisizione della consapevolezza dei benefici di un atteggiamento positivo verso uno stile

di vita attivo.

Le qualità motorie: capacità coordinative generali e speciali, equilibrio, capacità condizionali.

L’efficienza fisica e l’allenamento sportivo: adattamento, supercompensazione, allenamento

sportivo, periodizzazione e fasi dell’allenamento.

Orienteering regole e comportamento.

Doping e sostanze dopanti.

OBIETTIVI REALIZZATI

Acquisizione di un’abitudine allo sport come stile di vita permanente.

Promuovere l’attività sportiva e favorire situazioni di sano confronto agonistico.

Vincere resistenze a carico naturale.

Compiere azioni semplici e complesse nel più breve tempo possibile.

Avere controllo.

Compiere gesti motori complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali

Utilizzare consapevolmente gesti, movimenti e abilità nei diversi contesti .

Conoscenza di almeno uno sport di squadra.

Relazionarsi con gli altri all’interno di un gruppo e dimostrarsi disponibili ad ascoltare e collaborare

in funzione di uno scopo comune.

Conoscenza dei principali traumi sportivi che possono verificarsi durante l’attività fisica e come

comportarsi.

METODI DI INSEGNAMENTO

Graduazione del carico di lavoro (durata e intensità degli esercizi)

Coinvolgimento di tutta la classe, compreso gli alunni meno capaci e gli alunni diversamente abili.

Attività svolte individualmente, a coppie, in piccoli e grandi gruppi.

Lezioni frontali.

Metodologia globale e analitica, secondo l’attività proposta.

MEZZI DI LAVORO

Strumenti e attrezzature di lavoro specifici relativi alla caratteristica dell’attività svolta.

Appunti.

Libro di testo.

SPAZI

Campo polivalente all’aperto, campo di calcio, palestra, campo scuola.

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TEMPI

I trimestri e II pentamestre.

STRUMENTI DI VERIFICA

Test oggettivi sull’esecuzione autonoma o guidata di gesti motori e delle abilità di base.

Osservazione sistematica del miglioramento delle capacità apprese.

Valutazione, in termini di presenza alle lezioni svolte, della partecipazione e dell’ impegno

dimostrati.

Colloqui orali sulle competenze acquisite e due prove scritte durante l’anno .

Relazione finale Classe V B

Gli alunni si sono interessati ed impegnati nelle varie discipline proposte nel corso dell’anno

scolastico conseguendo in diversi casi buoni risultati. La frequenza è stata complessivamente

regolare.

Lo svolgimento delle lezioni ha seguito in modo elastico le linee programmatiche concordate

all’inizio dell’anno. Si è lavorato sullo sviluppo sia di capacità condizionali che coordinative

soprattutto attraverso l’uso dei giochi sportivi quali la pallavolo, la pallacanestro, il Calcio e l’atletica.

Per quanto riguarda la parte teorica la classe ha dimostrato nel complesso una buona conoscenza degli

argomenti ed un livello accettabile del lessico specifico.

Il profitto medio ottenuto è stato discreto, alcuni si sono particolarmente distinti conseguendo risultati

sopra la media, partecipando con impegno ai Campionati Studenteschi Provinciali delle varie

discipline proposte.

I criteri di valutazione sono stati incentrati sul miglioramento delle capacità motorie di base, sullo

sviluppo della capacità condizionali e coordinative, sugli aspetti teorici ed infine su impegno,

interesse e volontà di apprendimento.

Pistoia, 15/05/2017 L’INSEGNANTE

Monica Pisaneschi

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IPSAAABI “De Franceschi-Pacinotti”

Pistoia

DOCUMENTO FINALE

CLASSE V B

1.1 MATERIA Religione cattolica

1.2 DOCENTE Prof.ssa Elena Bardelli

1.3 LIBRI DI TESTO ADOTTATI

L. SOLINAS, Tutti i colori della vita, SEI Editrice, Torino.

1.4 ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL’A.S. 2016/2017 (n. 33 settimane).

N° ore 30 (presumibilmente) su n° ore 33 previste dal Piano di Studio

1.5 OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI

Alla fine del percorso formativo i sei alunni avvalentisi dell’IRC hanno complessivamente

conseguito, anche se in maniera disomogenea rispetto ai livelli di qualità, le competenze previste

dalla programmazione iniziale:

1) riflettere sull’agire umano alla luce della rivelazione cristiana;

2) prospettare una visione integrale e personalistica dell’uomo;

3) scoprire la dimensione della koinonia e della diakonia della Chiesa;

4) riflettere sull’agire dell’uomo in ambito sociale e politico alla luce della rivelazione cristiana;

5) scoprire una concezione etica della vita, del suo rispetto e della sua difesa;

In particolare, relativamente alla prima competenza hanno sviluppato, raggiungendo un livello

sufficiente, le seguenti abilità:

1) comprendono e sanno esprimere la rilevanza etica del decalogo, delle beatitudini e del

comandamento dell’amore;

2) conoscono i valori cristiani e sanno confrontarli con altre visioni della vita;

3) sanno apprezzare il bene come valore e principio ispiratore dell’agire;

4) sanno confrontare i principi dell’etica cristiana con la propria vita.

Sempre nell’ambito della prima competenza hanno raggiunto conoscenze più che sufficienti

riguardo a:

1) struttura della coscienza;

2) Decalogo;

3) Beatitudini;

4) comandamento dell’amore di Dio e del prossimo;

5) valori umani e cristiani;

6) concetto di libertà e responsabilità.

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74

In particolare, in riferimento alla seconda competenza hanno maturato accettabilmente le seguenti

abilità:

1) definiscono il concetto di persona così come è stato elaborato dal pensiero cristiano del nostro

secolo;

2) espongono la riflessione filosofica e religiosa intorno all’anima e al corpo;

3) contestualizzano la relazione d’amore tra uomo e donna e la sessualità all’interno della visione

personalistica cristiana;

4) considerano la dignità della persona umana come fondamento dei diritti;

5) colgono la diversità di genere come ricchezza.

Inoltre hanno acquisito in questo ambito, anche se non sempre in maniera strutturata e organica, le

seguenti conoscenze:

1) conoscenza degli elementi fondamentali dell’antropologia biblica;

2) conoscenza della riflessione filosofica essenziale intorno all’essere e all’avere;

3) conoscenza del messaggio evangelico sulla ricchezza e sulla povertà;

4) conoscenza dei diritti fondamentali dell’uomo;

5) conoscenza del valore trascendente della dignità della persona nel cristianesimo;

6) conoscenza del significato del corpo e della visione cristiana della sessualità.

In relazione alla terza competenza hanno maturato, raggiungendo un livello discreto, le seguenti

abilità:

1) riconoscono la specificità della vocazione sacerdotale e matrimoniale;

2) apprezzano il valore della testimonianza cristiana.

Inoltre all’interno di questo ambito hanno acquisito conoscenze sufficienti in merito a:

1) riflessione della Chiesa sulla missione;

2) vocazione personale;

3) sacerdozio ministeriale;

4) matrimonio cristiano.

Relativamente alla quarta competenza hanno sviluppato in modo accettabile le seguenti abilità:

1) sanno riconoscere i principi generali del magistero sociale della Chiesa riguardo alle

problematiche della pace, della giustizia, della solidarietà, dello sviluppo;

2) sanno esaminare criticamente alcuni ambiti dell’agire umano per elaborare gli orientamenti

che perseguano il bene integrale della persona.

In riferimento a questo ambito hanno acquisito sufficienti conoscenze; si tratta della:

1) conoscenza della concezione cristiana del lavoro e dell’economia solidale proposta dalla

dottrina sociale della Chiesa;

2) conoscenza del contributo della Chiesa cattolica per la promozione della pace nel mondo;

3) conoscenza dell’impegno della Chiesa cattolica per combattere la povertà e le sue cause;

4) conoscenza della lotta della Chiesa cattolica contro il razzismo e la discriminazione;

5) conoscenza della diversità etnica e culturale come ricchezza;

6) conoscenza della concezione cristiana della natura e dell’ambiente e dell’agire della Chiesa

cattolica in difesa del creato.

In merito alla quinta competenza hanno discretamente maturato le seguenti abilità:

1) sanno esporre sinteticamente i principi etici della Chiesa in riferimento ai temi fondamentali

della bioetica;

2) sono aperti alla possibilità di elaborare scelte quotidiane ed esistenziali di rispetto della vita e

di fattiva promozione dell’uomo.

All’interno di questo ambito hanno sviluppato conoscenze non del tutto complete e approfondite

riguardo alla prospettiva cristiana della pena di morte e del suicidio; conoscenze superficiali e

frammentarie relativamente alle questioni etiche legate alla pratica della fecondazione artificiale e

della clonazione.

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1.6 CONTENUTI (Programma analitico)

PRIMO PERIODO Settembre-ottobre

Novembre-dicembre

La coscienza: una voce interiore,

morale autonoma e morale eteronoma,

il sacrario della persona.

Il bene e il male: il bene come fine; il

male metafisico, fisico e morale; Dio,

sorgente del bene.

Il Decalogo: guidare l’uomo sulla

strada dell’amore; gli antichi codici; le

dieci parole di vita.

Le beatitudini: uno sguardo diverso

sulla vita; la felicità per il buddhismo;

la magna carta del discepolo di Gesù.

Il comandamento dell’amore: prendersi

cura degli altri; l’amore a Dio e al

prossimo nell’Islam; l’amore

incondizionato.

La scelta dei valori: le scelte dipendono

dai valori; l’Europa e i valori cristiani; i

valori cristiani.

La persona: chi sono io; la persona

umana è il volume totale dell’uomo; le

dimensioni della persona umana.

Anima e corpo: il corpo come

manifestazione dell’interiorità; l’anima

e il corpo nella riflessione filosofica e

religiosa; l’antropologia biblica.

Essere o avere: possiedo dunque sono?;

essere e avere nella riflessione

filosofica; ricchezza e povertà nel

Vangelo.

La dignità della persona: la dignità di

una persona è sempre rispettata?; la

dichiarazione universale dei diritti; la

dignità della persona come fondamento

dei diritti.

L’uomo, la donna, l’amore: verso la

maturità affettiva; l’amore è un’arte; la

Bibbia canta l’amore tra uomo e donna.

Un corpo per amare: la sessualità,

mistero fragile; i miti della sessualità;

la visione cristiana della sessualità.

Progettare il futuro: diventare

protagonista della propria vita;

l’esistenza autentica; corrispondere

all’amore di Dio.

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SECONDO

PERIODO

Gennaio

Febbraio-marzo

La missione: l’urgenza di annunciare;

l’azione missionaria della Chiesa nella

storia; la riflessione della Chiesa sulla

missione.

Il sacerdozio ministeriale: consacrarsi a

Dio e agli altri; intermediari tra Dio e

gli uomini; il cammino per diventare

sacerdoti.

Il matrimonio: che tipo di vita familiare

e di famiglia?; il matrimonio nella

tradizione religiosa ebraica; il cammino

per diventare sposi cristiani.

Il lavoro per l’uomo: l’uomo nobilita il

lavoro; la critica di Marx; per

un’economia solidale e di comunione.

L’impegno per la pace: è possibile un

mondo senza guerra; le radici della

nonviolenza; la pace, dono di Dio e

impegno per l’uomo.

La giustizia e la carità: oltre la

beneficienza; la povertà e le sue cause;

carità e giustizia: due facce della stessa

medaglia.

La convivialità delle differenze: la

paura dell’altro; la diversità come

ricchezza; dal conflitto alla solidarietà.

Vincere il razzismo: io non sono

razzista, sono loro che…; l’ideologia

razzista; l’universalismo della

rivelazione cristiana.

La difesa dell’ambiente: riscoprire il

contatto con la natura; lo shintoismo e

il rispetto della natura; l’armonia con il

creato.

La fecondazione artificiale: il desiderio

di paternità e di maternità; la tecnica

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Aprile –maggio

Giugno

della procreazione artificiale; la dignità

della procreazione.

L’aborto: la vita, il bene più prezioso

per l’uomo; la pratica dell’aborto; la

prospettiva cristiana.

La clonazione: il risvolto etico della

manipolazione genetica; la pratica della

clonazione; la prospettiva cristiana.

Il rifiuto della vita: come rendere la vita

significativa?; le motivazioni del

suicidio; la prospettiva cristiana.

La pena di morte: la pena capitale; gli

argomenti per l’abolizione della pena di

morte; la prospettiva cristiana.

L’eutanasia: la vita è sacra?; la pratica

dell’eutanasia; la prospettiva cristiana.

1.7 METODI DI INSEGNAMENTO

Sono state utilizzate le seguenti metodologie didattiche: il metodo induttivo, la lezione frontale, la

lezione dialogata, la discussione guidata.

1.8 MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO

Sono stati impiegati i seguenti strumenti di lavoro: il libro di testo, la Bibbia, i documenti conciliari

e magisteriali, articoli di riviste e quotidiani, fotocopie e dispense a cura dell’insegnante, DVD.

1.9 SPAZI

Le lezioni si sono svolte nell’aula destinata alla classee nella biblioteca dell’Istituto.

1.10 TEMPI IMPIEGATI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO (diviso

in macrotematiche)

LA MORALE CATTOLICA ALLA LUCE DELLA RIVELAZIONE CRISTIANA: 6 ore

LA PERSONA UMANA NEL PENSIERO FILOSOFICO E NEL TESTO BIBLICO: 5 ore

LA MISSIONE DELLA CHIESA NEL MONDO E LA VOCAZIONE DEL CRISTIANO AL

SACERDOZIO E AL MATRIMONIO: 8 ore

L’AGIRE DELL’UOMO IN AMBITO SOCIALE E POLITICO ALLA LUCE DELLA

RIVELAZIONE CRISTIANA: 6 ore

QUESTIONI DI MORALE DELLA VITA FISICA (fecondazione artificiale, clonazione, aborto,

eutanasia, pena di morte, suicidio): 5 ore

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1.11 STRUMENTI DI VERIFICA

Sono stati adottati come strumenti di verifica: l’osservazione sistematica, l’interrogazione, la

relazione orale.

Pistoia, 5 maggio 2017

La docente

Elena Bardelli