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DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
CLASSE ARTICOLATA 5^CK 5^C SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
5^K PRODUZIONI INDUSTRIALI ED ARTIGIANALI - CHIMICO-BIOLOGICO
ANNO SCOLASTICO 2018/2019
1
Indice del Documento
1. Presentazione dell’Istituto pg. 3
2. Profilo professionale dell’indirizzo, piano di studio pg. 4
3. Presentazione sintetica della classe pg. 6
4. Obiettivi formativi/educativi, cognitivi, legati alla specifica figura professionale pg. 8
5. Iniziative complementari integrative: Attività extra, para, inter-curriculari pg.10
6. Terza Area professionalizzante. PCTO (Percorsi per le competenze trasversali
e per l’orientamento, ex ASL) pg.10
7. Valutazione degli apprendimenti: Criteri e strumenti di misurazione e valutazione
7.1 Crediti adottati pg.11
7.2 Tabelle con criteri per l’attribuzione del punteggio del credito scolastico pg.15
7.3 Criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo a crediti formativi pg.17
8. Simulazioni prove d’esame: criteri, date, tempi, prove proposte agli studenti e griglie utilizzate per la
valutazione delle prove pg.19
8.1.1 Prima simulazione di prima prova. pg.20
8.1.2 Seconda simulazione di prima prova pg.21
8.2.1 Prima simulazione di seconda prova (corso K) pg.22
8.2.2 Seconda simulazione di seconda prova (corso K) pg.24
8.3.1 Prima simulazione di seconda prova (corso C) pg.26
8.3.2 Seconda simulazione di seconda prova (corso C) pg.28
8.4.1 Griglia di valutazione di italiano (tipologia A,B,C) pg.30
8.4.2 Griglia di valutazione della seconda prova (corso K) pg.33
8.4.3 Griglia di valutazione della seconda prova (corso C) pg.36
8.5 Griglia per la valutazione del colloquio pg.37
9. Cittadinanza e Costituzione pg.39
10. Contenuti e nodo concettuali pg.40
11. Relazione finale dei docenti, programmi svolti e tempi, griglie di valutazione di ogni materia.
11.1 Area comune
11.1.1 Italiano: Relazione finale del docente pg.43
11.1.2 Storia: Relazione finale del docente pg.47
11.1.3 Inglese: Relazione finale del docente pg.51
11.1.4 Matematica: Relazione finale del docente pg.54
11.1.5 Scienze motorie: Relazione finale del docente pg.59
11.2 Materie d’indirizzo
Corso C
11.2.1 Tecniche di allevamento vegetale ed animale: Relazione finale del docente pg.62
2
11.2.2 Sociologia rurale e storia dell’agricoltura: Relazione finale del docente pg.65
11.2.3 Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali: Relazione finale del docente pg.68
11.2.4 Valorizzazione delle attività produttive e legislazione nazionale e comunitaria:
Relazione finale del docente pg.72
11.2.5 Economia Agraria e dello sviluppo territoriale: Relazione finale del docente pg.76
11.2.6 Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica:
Relazione finale del docente pg. 79
Corso K
11.2.7 Tecniche di produzione e organizzazione dei processi produttivi:
Relazione finale del docente pg.81
11.2.8 Tecnicologie applicate ai materiali e ai processi produttivi: Relazione finale del docente pg.85
11.2.9 Tecniche di gestione e conduzione di macchine e impianti : Relazione finale del docente pg.92
11.2.10 Microbiologia speciale e Biotecnologie: Relazione finale del docente pg.97
11.2.11 Laboratori tecnologici: Relazione finale del docente pg.109
12. Allegati pg.112
3
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Dall’anno scolastico 2016/17 L’Istituto Professionale Statale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Barone Carlo de
Franceschi”, a seguito della razionalizzazione provinciale, ha perso la propria autonomia ed è stato unito all’Istituto
Professionale Pacinotti di Pistoia, assumendo la seguente denominazione: Istituto Professionale per l’Agricoltura,
Ambiente, Artigianato, Benessere, Industria B.C. de Franceschi- A. Pacinotti”. Il nuovo Istituto condivide sia
l’amministrazione che la dirigenza nonché gli orientamenti di carattere generale.
L’Istituto Professionale Statale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Barone Carlo de Franceschi” forma operatori del settore
agricolo-vivaistico nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” e operatori chimico-biologici per quel
che riguarda l’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”. Il primo indirizzo, tradizionalmente presente sul territorio
fin dall’anno scolastico 1945-1946 come Scuola Tecnica Agraria e poi dal 1967 come Istituto Professionale per
l’Agricoltura, con Convitto annesso dal 1972, viene incontro a studenti di un ampio bacino, che presenta attività
agricole molto articolate, dal vivaismo in pianura alla coltivazione di vite e olivo in collina, alla selvicoltura, alla
zootecnia. Tutte le attività vengono studiate e realizzate nel pieno rispetto dell’ambiente, con il fine di sviluppare
competenze professionali nella consapevolezza della necessità di salvaguardare gli ecosistemi naturali e antropizzati.
L’altro indirizzo viene attivato nell’anno scolastico 2009-2010 per rispondere alle esigenze del territorio in relazione
alla richiesta di figure professionali capaci di dedicarsi al monitoraggio e analisi di tipo chimico-microbiologico di
suolo, aria, acqua, alimenti e altro. Questo indirizzo si propone come una scuola moderna, attenta in modo particolare
alle problematiche ambientali e rivolta a coloro che desiderano approfondire in modo non solo teorico ma anche
laboratoriale le conoscenze dell’area scientifica. L’obiettivo generale è quello di formare operatori qualificati nel campo
della chimica e della biologia, con particolare riferimento al settore alimentare e sanitario, capaci di inserirsi sia a livello
di gestione dei processi produttivi biotecnologici sia a livello di controllo.
La scuola ad oggi costituisce un punto di riferimento nell’offerta formativa locale, anche perché il percorso di studio è
caratterizzato da una forte componente laboratoriale e da una particolare attenzione al mondo esterno, sia per eventuali
studi universitari sia per l’inserimento nel mondo del lavoro, anche attraverso le attività dell’alternanza scuola lavoro e
gli stage. Le attività di laboratorio sono particolarmente sviluppate, grazie anche alla qualità delle strutture ospitanti, che
oltre alle serre e agli altri spazi esterni, vere e proprie aule didattiche, offrono ampi laboratori di chimica, biologia e
microbiologia, un laboratorio di informatica e un’aula multimediale. Si presume che lo studente, al termine degli studi,
trovi inserimento in aziende vivaistiche, agriturismi, consorzi agrari, impianti di utilizzo di biomasse, strutture presenti
sulla montagna, aziende per il controllo della qualità alimentare, ambientale o nel settore dell’industria chimica,
farmacologica, cosmetica, biotecnologica, chimico-clinica, impianti di depurazione e potabilizzazione delle acque.
4
2. PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO
Le figure professionali suddette sono in grado di:
● utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo
e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente;
● utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare;
● utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in
campi applicativi;
● padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di
lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
● comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche, ambientali dell’innovazione
tecnologica e delle sue applicazioni industriali e artigianali;
● operare collegando la produzione con il mercato, nella piena consapevolezza delle realtà regionali e delle
prospettive nazionali e nel rispetto dell’equilibrio ambientale;
● organizzare il proprio lavoro sia autonomamente che in equipe
Inoltre l’agrotecnico è in grado di:
● attuare gestioni aziendali
● fornire assistenza tecnico-economica e tributaria alle aziende e agli organismi cooperativi
● riassumere le indicazioni dei mercati comunitari interpretandone le tendenze ed indirizzare gli orientamenti
produttivi aziendali
● operare collegando la produzione con il mercato nella piena consapevolezza delle realtà regionali e delle
prospettive nazionali e nel rispetto dell’equilibrio ambientale
E il tecnico chimico – biologico è in grado di:
● operare nelle varie fasi del processo analitico chimico e microbiologico, dal campionamento al referto
● leggere ed interpretare disegni di impianti di produzione chimici e biotecnologici e collaborare alla conduzione
dei suddetti impianti, anche con compiti di controllo, utilizzando le tecnologie opportune
PIANO DI STUDIO del V anno
Area comune:
Discipline Ore settimanali Docente
Lingua e letteratura italiana 4 Bargiacchi Francesca
Lingua inglese 3 Bacci Antonella
Storia 2 Bargiacchi Francesca
Matematica 3 Barragato Paola
5
Scienze motorie e sportive 2 Russo Corinna
Religione cattolica o attività integrative 1 Bardelli Elena
Totale ore 15
Area di indirizzo:
Indirizzo: Valorizzazione e commercializzazione dei servizi del territorio
Discipline Ore settimanali Docente
Tecniche di allevamento vegetale ed animale di cui in compresenza
4 4
Tartoni Gabriele Lucchetti Stefano
Sociologia rurale e storia dell’agricoltura 2 Ioppolo Gaetano
Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali di cui in compresenza
2 2
Ioppolo Gaetano Sergi Vincenzo
Valorizzazione delle attività produttive e legislazione nazionale e comunitaria
4 Chiaramonte Francesco
Economia Agraria e dello sviluppo territoriale 3 Chiaramonte Francesco
Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica di cui in compresenza
2 Ercolini Francesco Maggi Erika
Totale ore 17
Indirizzo: Produzioni industriale e artigianali (chimico –biologico)
Discipline Ore settimanali Docente
Tecniche di produzione e organizzazione dei processi produttivi di cui in compresenza
3
2
Mannori Annalisa Cantelli Enrico
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi di cui in compresenza
4 2
Venturi Chiara Cantelli Enrico
Tecniche di gestione e conduzione di macchine e impianti di cui in compresenza
3
2
Petrucci Raffaele Cantelli Enrico
Microbiologia speciale di cui in compresenza
3 2
Marini Cecilia Spampinato Maria
6
Biotecnologie 2
Marini Cecilia
Laboratori tecnologici 2 Spampinato Maria
Totale ore 17
ore complessive 32 settimanali
3. PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE
La classe 5^CK è formata da 21 alunni, due dei quali sono ragazze, i loro percorsi scolastici sono diversi anche se la
maggioranza di loro ha frequentato la stessa sezione fin dalla prima classe; il gruppo, dal punto di vista del rendimento,
è molto eterogeneo, come si può evincere da questo schema:
Cinque (5) alunni presentano il raggiungimento degli obiettivi minimi (risultano comunque sufficienti);
Quattro (4) studenti mostrano una media dei voti sufficiente e più che sufficiente;
Tre (3) allievi hanno una media dei voti abbastanza buona;
Sei (6) ragazzi si distinguono con una media dei voti buona;
Due (2) alunni mostrano una media dei voti molto buona e, infine, un ultimo elemento della classe (1) ha riportato
tutti gli anni una media eccellente.
Tra gli alunni sono presenti anche quattro studenti con certificazione ai sensi della Legge 104/92 (a questo proposito si
vedano gli allegati contenuti nel fascicolo riservato dei suddetti), la programmazione che due di loro hanno seguito è da
considerarsi di tipo differenziato, mentre gli altri due, pur usufruendo di tutti i benefici della Legge 104/92, hanno
svolto la stessa programmazione del resto della classe. Durante il loro percorso scolastico questi quattro allievi sono
stati seguiti dai docenti di sostegno, per questo motivo, si ritiene necessario richiederne la presenza anche in sede di
esame. Infine, la classe presenta: due alunni con DSA, un alunno con BES certificato e un alunno straniero, per i quali
sono stati predisposti rispettivamente: tre Piani Didattici Personalizzati (PDP) e un Programma Educativo
Personalizzato per alunni stranieri (PEP). Nei PDP sono state indicate le misure dispensative e compensative specifiche
o solo compensative utilizzate durante l’anno scolastico e predisposte per l’esame di Stato e gli obiettivi di
apprendimento delle singole discipline ai sensi della Legge 170/2010, del DPR 394/99 art. 45, del D.Lgs. 25 Luglio
1998, n. 286: “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello
straniero”, del DPR 31 Agosto 1999, n. 394: “Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle
disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” e delle “Linee guida
per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” del 19 febbraio 2014. Si rinvia, anche in questi casi, alla visione
dei fascicoli riservati nei quali si troveranno, tra le altre specificità, anche le modalità previste per lo svolgimento delle
prove d’esame.
La classe 5^C è formata da 16 ragazzi di cui due esterni:
BARONCELLI LUCA
CIMBOLI LORENZO
7
DE MARTIN FABIO
DEGLI INNOCENTI NICCOLÒ
FATTIBENE ALESSANDRO
FERRI EDGARAS EDOARDO
GENOVESI MATTIA
INTRIERI LORENZO
MARINI MATTIA
PETRUCCI LEONARDO
RINALDI MATTIA
SARDI GABRIELE
TASI LEONARDO
VICINI FILIPPO
CIRANNI EZIO (candidato esterno)
MASETTI TOMMASO (candidato esterno)
La 5^ C presenta un quadro composito, tuttavia questo non ostacola il sostanziale raggiungimento, da parte degli
alunni che vanno ad affrontare l’esame, degli obiettivi educativi e formativi prefissati in sede di programmazione
iniziale. Entrando nel dettaglio si evidenzia quanto segue: un ristretto gruppo di alunni rivela buone capacità di
apprendimento e soddisfacenti doti critiche e di rielaborazione personale, la maggioranza degli allievi è in grado di
mettere sufficientemente a frutto le specifiche competenze nei vari campi di applicazione, mentre alcuni presentano
a tutt’oggi lacune in diverse discipline. Il gruppo è abbastanza coeso e i singoli alunni hanno dimostrato una buona
propensione alla collaborazione reciproca.
La classe 5^ K è formata da 7 alunni
BARGELLINI ALBERTO
BARONI PIETRO
CAPECCHI TOMMASO
8
FARACE NOEMI
FIODARAVA KATSIARYNA
GORINI MATTEO
RUSSILLO MATTIA
Il gruppo è molto vario, per provenienza, conoscenze di base, capacità e competenze pregresse sviluppate nel
presente anno scolastico. Tutti gli alunni provengono dalla classe quarta del nostro istituto ed hanno avuto un
percorso abbastanza lineare, sia pure con risultati diversi nei vari anni. Due alunni si sono sempre distinti per serietà
e costanza nell’impegno, oltre che per il profitto sempre molto buono. Gli altri alunni hanno dimostrato negli anni
discreto impegno e capacità, sviluppando adeguate conoscenze e competenze, presentano un quadro mediamente
sufficiente, anche se in alcuni casi, due di loro, hanno riportato diverse insufficienze durante l’anno, per varie
problematiche. Vista l’eterogeneità della classe si è dovuto lavorare molto per arrivare a un livello comune di
conoscenze e anche di competenze, potenziando contemporaneamente gli alunni già più preparati.
Per le discipline di area comune la classe 5^C si unisce ai ragazzi della sezione K. I due gruppi si fondono
maggiormente durante lo svolgimento di specifiche attività di ricerca-azione, ma risultano ben integrati anche
quando svolgono le abituali attività didattiche in classe.
Gli allievi hanno mostrato un comportamento serio e responsabile durante il viaggio di istruzione a Monterosso,
infatti tutti gli alunni presenti si sono distinti per serietà, puntualità e rispetto delle regole.
Una certa immaturità si è potuta riscontrare anche per quel che riguarda l’impegno individuale di studio. A questo
proposito si precisa che solo un gruppo di alunni ha seguito con costante ritmo di studio il procedere dello
svolgimento dei programmi, mentre gli altri hanno mostrato un impegno discontinuo e in alcuni casi finalizzato
solo verso determinati compiti e prove ben identificate.
4. OBIETTIVI TRASVERSALI, FORMATIVI/EDUCATIVI,COGNITIVI,LEGATI ALLA SPECIFICA FIGURA PROFESSIONALE.
OBIETTIVI TRASVERSALI DI TIPO FORMATIVO EFFETTIVAMENTE CONSEGUITI ( IN TERMINI DI CONOSCENZE E CAPACITA’)
- Capacità di essere collaborativi nei rapporti interpersonali
- Capacità di rapportarsi criticamente con l’ambiente esterno
- Acquisizione di sufficienti basi culturali, umane e professionali per un proficuo inserimento in una società
multietnica
- Acquisizione di una coscienza civica
OBIETTIVI TRASVERSALI DI TIPO COGNITIVO EFFETTIVAMENTE CONSEGUITI ( IN TERMINI DI CONOSCENZE , ABILITÀ E COMPETENZE)
- Conoscenza dei contenuti essenziali e specifici delle singole discipline
- Capacità di individuare il nucleo dei problemi e organizzare logicamente le conoscenze
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- Capacità di documentare adeguatamente il proprio lavoro
- Capacità di progettazione autonoma
- Competenza nell’uso dei linguaggi tecnici specifici
- Capacità di individuare scelte tecniche in linea con le moderne impostazioni di tutela dell’ambiente e della
salute dell’uomo
- Competenze riguardanti le tecniche e i processi produttivi attuati nelle aziende rappresentative della realtà del
territorio
OBIETTIVI SPECIFICI RAGGIUNTI (IN TERMINE DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITÀ)
● OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AREA UMANISTICA:
● CONOSCENZE:
- Informazioni contenute nei testi presentati secondo i programmi di ogni disciplina
- Conoscenza basilare dei linguaggi specifici, dei termini e dei simboli di ogni disciplina
- Conoscenza con riferimenti a caratteristiche di periodi, correnti, autori, generi.
- Descrizione di esempi significativi
COMPETENZE:
- Riconoscere informazioni di un testo
- Ordinare e classificare i dati a disposizione
- Esporre usando forme semplici in modo coerente e logico, sia oralmente che per iscritto, e usare lessico e
registro adeguati
- Riassumere in modo semplice e collegare concetti
ABILITÀ:
- Collegare
- Interpretare
- Valutare
- Scegliere
- Saper individuare i problemi e risolverli
● OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AREA SCIENTIFICO-PRATICA:
CONOSCENZE:
- Conoscenza e uso dei linguaggi e dei termini specifici, dei simboli e delle tabelle
- Enunciare definizioni, leggi e principi
- Descrivere procedimenti
- Descrivere esempi significativi
COMPETENZE:
- Riconoscere informazioni rilevanti di un testo
- Ordinare e classificare i dati a disposizione
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- Esporre usando forme corrette e appropriate, in modo coerente e logico, sia oralmente che per iscritto, e usare
lessico e registro adeguati
- Riassumere e collegare concetti
- Verificare i risultati
ABILITÀ :
- Collegare
- Interpretare
- Valutare
- Scegliere
- Saper individuare i problemi e risolverli in modo semplice
5. INIZIATIVE COMPLEMENTARI /INTEGRATIVE: ATTIVITA’ EXTRA, PARA, INTER-CURRICOLARI
La classe ha avuto modo di partecipare con interesse, nel corso dell’anno, a varie iniziative, che hanno visto la
partecipazione di più realtà scolastiche del territorio, su tematiche di particolare rilevanza, sia riguardo al mondo
giovanile, sia nell’ambito di più vaste tematiche sociali.
1) FICO EATALY WORLD il 7/12/18
2) GIDA: impianto di depurazione e acque reflue 20/03/19
3) PISA OPEN DAY Università e orientamento in entrata (partecipazione agli open lab con terze medie)
4) UNISER AVIS: incontro su donazione di sangue e midollo. Convegno 24/11/2018
5) TEATRO DI PISTOIA: spettacolo teatrale “Dr. Jekyll and Mr. Hyde”
6) MONTEROSSO: “SULLE TRACCE DI MONTALE”: VIAGGIO DI ISTRUZIONE
7) MANIFESTAZIONE AGROMAFIE: Convegno agromafie e tutela del territorio
8) BASTIA UMBRA: partecipazione alla fiera agricola
9) VIAREGGIO: Villa Borbone Sonic Park
Nel corso dell’anno scolastico gli studenti sono stati più volte partecipi alle iniziative proposte dai docenti di materie
professionali; la classe, compatibilmente con le limitazioni imposte dall’orario scolastico, ha sfruttato le occasioni
offerte dal territorio per approfondire tematiche significative riguardanti il proprio ambito di studi.
6. TERZA AREA PROFESSIONALIZZANTE: PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ex ASL)
L’offerta formativa dell’Istituto De Franceschi è stata sempre arricchita dall’Alternanza Scuola Lavoro, convinti che le
conoscenze finalizzate all’acquisizione di una cultura generale sono solo una parte della formazione professionale e che
le competenze pratiche e operative sono propedeutiche per entrare nel mondo del lavoro. La legge 13 luglio 2015,
n.107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”, ha inserito organicamente questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della
scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione, rivalutando un rapporto concreto
con il mondo del lavoro. L’Alternanza Scuola Lavoro, oggi “Percorsi per le competenze trasversali e per
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l’orientamento”, costituisce una specifica e caratteristica offerta formativa dell’Istituto che si affianca alle altre due aree
del curricolo scolastico e cioè all’area delle discipline comuni ed all’area delle discipline professionali. Si sviluppa nel
secondo biennio e nell’ultimo anno utilizzando un monte ore espressamente dedicato a far acquisire agli studenti
professionalità legate allo sviluppo economico e produttivo del territorio attraverso attività di stage, seminari e incontri
con esperti. L’ attività di stage si svolge presso aziende agricole, e dell’indotto, laboratori ed Enti pubblici, per 132 ore
svolte in orario pomeridiano ( FINO AD OGGI ERANO 400 NEL TRIENNIO, 180 IN TERZA, 130 I QUARTA E 90
IN QUINTA. Quest’anno non c’è un monte ore da raggiungere obbligatoriamente, si lascia agli studenti facoltà di
realizzare la loro esperienza ecce cc….). Lo studente ha la possibilità di scegliere il settore e l’azienda che più risponde
alle sue aspettative e ai suoi interessi. Durante l’attività di stage l’alunno partecipa alle varie fasi del ciclo produttivo
attuato nell’azienda limitando il più possibile lo svolgimento di lavori ripetitivi. Gli obiettivi di questa esperienza
lavorativa a carattere formativo, declinati nel progetto formativo individuale compilato dai tutor ad inizio attività, sono
numerosi e ambiziosi:
● rendere lo studente responsabile delle capacità operative possedute in relazione al percorso prescelto;
● acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro; rafforzare la sensibilità al rispetto delle regole e
delle prassi aziendali;
● esercitare la propria manualità ed imparare ad eseguire alcune specifiche operazioni.
● favorire l’acquisizione di capacità relazionali;
● fornire elementi di orientamento professionale:
● integrare i saperi didattici con saperi operativi;
● promuovere l’integrazione tra formazione d’aula e formazione sul lavoro
● acquisire elementi di conoscenza critica della complessa società contemporanea.
Lo studente è seguito per ciascun anno di Attività di ASL da un docente tutor della scuola e da un tutor aziendale,
spesso il titolare o talvolta un dipendente qualificato. Il tutor oltre a vigilare sul rispetto delle norme, sul tipo e
qualità dell’attività esprime una valutazione finale sull’operato dell’ alunno con un giudizio sintetico, formalizzato
con la compilazione di una scheda contenente le ore effettive di stage e le attività svolte.
L’attività di stage è organizzata nel rispetto della normativa vigente previa la stipula di una convenzione con
ciascuna azienda ospitante.
7 .VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI: Criteri, strumenti di misurazione e valutazione
7.1 Criteri adottati Per i criteri di valutazione nelle specifiche discipline, si faccia riferimento alle indicazioni presentate dai singoli docenti
nelle relazioni finali. La valutazione ha comunque tenuto conto dei singoli livelli di partenza, dell’attenzione, della
partecipazione e dell’impegno, della conoscenza dei contenuti, delle capacità comunicative e dell’uso corretto della
terminologia specifica delle diverse discipline. Le tipologie di verifiche , ossia gli strumenti utilizzati per
l’accertamento di conoscenze, competenze e capacità, sono state le seguenti : prove strutturate a scelta multipla, prove
strutturate a risposta aperta , test vero/falso, prove scritte tradizionali , produzione di mappe concettuali, interrogazioni
orali , lavori di gruppo (anche con mezzi informatici) e relazione, interventi dal banco o dal posto di lavoro, compiti a
casa, prova pratica con relazione dell’esperienza svolta
La griglia di valutazione presa in considerazione è la seguente ed è tratta dal PTOF 2016/19:
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I.P.S.A.A.A.B.I. “Barone C. de FRANCESCHI – A. PACINOTTI” Pistoia–PTOF2016-2019–
Tabella di valutazione degli apprendimenti
Livello 0 VOTO 1 – 2 (totalmente insufficiente)
-Conoscenza: nulla o del tutto scoordinata.
-Comprensione: incontra notevoli ifficoltà nella comprensione del linguaggio di approccio
alla materia (ignoranza dei codici).
-Applicazione: non sa applicare conoscenze se non in modo casuale e scoordinato
-Analisi: non sa effettuare analisi.
-Sintesi: non ha strumenti per seguire un’operazione di sintesi.
-Aut onomia e p arteci pazi one: non dimostr a al cuna vol ontà ̀ di par tecipa zi one, non ha
consapevolezza dell’errore.
-Attività̀ motor ia: gr avi incertezze mot orie, nessuna capacità di part ecip ar e a pratiche anche
di squadra.
Livello I VOTO 3 – 4 (gravemente insufficiente)
-Conoscenza: frammentaria e superficiale.
-Comprensione: incontra notevoli ifficoltà nella comprensione di un testo, di un contenuto,
di un compito anche semplice.
-Applicazione: non riesce ad applicare le conoscenze anche in situazioni note.
-Analisi: non è in grado di effettuare analisi.
-Sintesi: non sa sintetizzare le conoscenze acquisite.
-Autonomia e partecipazione: non accetta di sbagliare, dipende esclusivamente da altri, non
porta a termine il proprio lavoro, è dispersivo.
-Attività ̀ moto ri a: i fficol tà o gravi incer tezze motorie.
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Livello II VOTO 5 (insufficiente)
-Conoscenza: disorganica.
-Comprensione: incontra alcune ifficoltà nella comprensione di un testo, di un contenuto, di
un compito.
-Applicazione: sa applicare parzialmente le conoscenze in compiti semplici e soltanto in
situazioni note.
-Analisi: è in grado di effettuare un’analisi parziale ed imprecisa.
-Sintesi: è in grado effettuare solo una sintesi parziale.
-Autonomia e partecipazione: è dispersivo.
Ha bisogno di tempi lunghi per portare a termine il proprio lavoro
-Attività̀ motor ia: ob iettivi parzialmente raggiunti.
Livello III VOTO 6 (sufficiente)
-Conoscenza: limitata agli aspetti essenziali.
-Comprensione: comprende gli elementi essenziali di un testo, di un contenuto, di un
compito.
-Applicazione: sa applicare le conoscenze in compiti anche complessi ma in situazioni note.
-Analisi: sa effettuare analisi complete ma non approfondite.
-Sintesi: sa sintetizzare le conoscenze con qualche incertezza.
-Autonomia e partecipazione: porta a termine il proprio lavoro entro limiti di tempo
accettabili, ascolta le proposte fatte dagli altri, si limita ad eseguire il minimo richiesto.
-Attività motoria: obiettivi globalmente raggiunti.
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Livello IV VOTO 7 (buono)
-Conoscenza: completa.
-Comprensione: comprende in modo completo un testo, un contenuto, un compito anche
complesso.
-Applicazione: sa applicare i contenuti e le procedure acquisite anche in problemi nuovi ma
con imprecisioni.
-Analisi: sa effettuare analisi complete ed approfondite.
-Sintesi: sa sintetizzare le conoscenze senza incertezze.
-Autonomia e partecipazione: lavora da solo, fa domande pertinenti, sa organizzarsi nel
lavoro di gruppo, è attento, chiede di essere aiutato solo dopo aver fatto molti tentativi.
-Attività̀ motor ia: ob iettivi raggiunti in modo soddis facente.
Livello V VOTO 8 (distinto)
-Conoscenza: completa ed approfondita.
-Comprensione: comprende in modo completo ed approfondito un testo, un contenuto, un
compito anche complesso.
-Applicazione: applica le procedure e le conoscenze in problemi nuovi senza errori ed
imprecisioni.
-Analisi: è in grado di cogliere gli elementi di un insieme e di stabilire relazioni.
-Sintesi: sa organizzare in modo autonomo e completo le conoscenze e le procedure
acquisite.
-Autonomia partecipazione: si impegna oltre le richieste, sa utilizzare il tempo libero, sa
prendere decisioni, interviene con proposte adatte nelle discussioni, affronta le situazioni
propost e con seriet à̀.
-Attività motoria:obiettivi completamente raggiunti.
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Livello VI VOTO 9 – 10 (ottimo – eccellente)
-Conoscenza: completa, approfondita, arricchita con indagini personali.
-Comprensione: comprende in modo completo un testo, un contenuto, un compito anche
complesso, in tempi brevi.
-Applicazione: applica le procedure e le conoscenze a problemi nuovi, trovando soluzioni
originali e mostrando fle ss ibilità̀ di pensiero.
-Analisi: è in grado di cogliere gli elementi di un insieme e di stabilire relazioni in tempi
brevi.
-Sintesi: sa organizzare in modo autonomo e completo le conoscenze, agendo rapidamente.
-Autonomia e partecipazione: si impegna con entusiasmo oltre il dovuto, interviene in modo
originale, dando un costruttivo apporto alla discussione e/o alla soluzione dei problemi, con
un’ottica personale.
-Attività̀ motor ia: ob iettivi raggiunti in modo autonomo e per sonale.
7.2 Tabella con criteri per l’attribuzione del punteggio del credito scolastico
I punteggi sono attribuiti sulla base della Tabella A prevista dal D.lgs. n.62/17che riporta la corrispondenza tra la media
dei voti conseguiti dagli studenti negli scrutini finali per ciascun anno di corso e la fascia di attribuzione del credito
scolastico, predisponendo – come previsto dal D.lgs. di cui sopra – la conversione (secondo la Tabella di conversione
per la fase transitoria) del credito attribuito negli anni precedenti (classi III e IV).
Tabella Allegato A – D.Lgs. 62/2017
Criteri di valutazione del credito scolastico e del credito formativo
Media dei voti
Credito scolastico (punti)
3° anno
4° anno
5° anno
M<6 - - 7-8
M=6 7-8 8-9 9-10
6<M≤7 8-9 9-10 10-11
7<M≤8 9-10 10-11 12-13
8<M≤9 10-11 11-12 13-14
9 < M ≤ 10 11-12 12-13 14-15
16
Tabella di comparazione dei crediti 3° e 4° anno per i candidati che sosterranno l’esame nell’anno scolastico 2018/2019:
Somma dei crediti ottenuti nel 3° e 4° anno
Nuovo credito attribuito per il 3° e 4° anno (totale)
6 15
7 16
8 17
9 18
10 19
11 20
12 21
13 22
14 23
15 24
16 25
Per quanto concerne il punto nell’ambito delle bande di oscillazione, esso è stato attribuito sulla base dei seguenti criteri individuati dal Collegio dei docenti e pubblicato nel PTOF. Ai fini dell’attribuzione del credito scolastico agli allievi, oltre alla media aritmetica M dei voti riportata dall’allievo in
seno agli scrutini finali, si devono considerare i seguenti quattro parametri :
1) Frequenza
2) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo tenendo anche conto
dell’interessamento con il quale l’allievo ha seguito l’insegnamento della religione cattolica o
l’attività alternativa e al profitto che ne ha tratto.
3) Partecipazione ad attività complementari ed integrative realizzate dall’istituzione scolastica
4) Crediti formativi
7.3 Criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo a crediti formativi
Per l’attribuzione del credito minimo o massimo, per ogni fascia, saranno considerate utili tutte quelle esperienze in
grado di arricchire la formazione umana, culturale e civile dell’individuo: esperienze di volontariato, lavori stagionali,
attività culturali e sportive debitamente documentate.
Per l’attribuzione del credito scolastico verrà tenuta presente la seguente tabella:
17
CREDITO SCOLASTICO
Media dei voti in decimi PUNTI
Frequenza scolastica F<=70% 70%<F<90% F>90%
Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo
Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo
Interesse ed impegno nella partecipazione ad attività complementari, opzionali ed integrative
Non ha partecipato Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo
Credito formativo Ha presentato certificazione ( DPR 23-07-98 N.323; DM 24-02-00 N.49)
18
SIMULAZIONE PROVE D’ESAME: CRITERI, DATE, TEMPI, PROVE PROPOSTE AGLI STUDENTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
(Le griglie di valutazione della Prima prova (Tipologie A, B, C) e della II Prova, predisposte
secondo gli Indicatori forniti dal MIUR (DM 26 novembre 2018), già utilizzate nelle correzioni
delle simulazioni e anche in prove ordinarie, sono riportate in allegato al presente Documenti)
19
Nel secondo quadrimestre sono state effettuate le seguenti simulazioni delle prove scritte di esame:
● 2 simulazioni della prima prova (italiano), una svolta in data 19/02/19, l’altra in data 26/03/19. Per gli alunni
con DSA e BES della classe, sono stati proposti agli alunni e da loro individualmente scelti i seguenti strumenti
compensativi (DSA e BES) e dispensativi (DSA): la lettura ad alta voce dei documenti della prova da parte di un
docente, l’uso del vocabolario digitale e i tempi aggiuntivi per i DSA.
● 2 simulazioni della seconda prova per la la 5C: una svolta nei giorni 28/02/2019 (prima parte) e 07/03/2019
(seconda parte) per la riguardante la valorizzazione delle produzioni tipiche (prima parte) e la gestione dei rifiuti
(seconda parte); la seconda svolta l’11/04/2019 su tematiche riguardanti le attività connesse e la multifunzionalità delle
aziende agricole. Per gli alunni con DSA e BES della classe, sono stati proposti agli alunni e da loro individualmente
scelti i seguenti strumenti compensativi (DSA e BES) e dispensativi (DSA): la lettura ad alta voce dei documenti della
prova da parte di un docente, l’uso del vocabolario digitale e i tempi aggiuntivi per i DSA.
● 2 simulazioni della seconda prova per la la 5K: una svolta nei giorni 28/02/2019 e la seconda svolta svolta il
02/04/2019 su tematiche riguardanti le tecniche di gestione e conduzione macchine e impianti e tecniche di produzione
e organizzazione dei processi produttivi. Per gli alunni con DSA e BES della classe, sono stati proposti agli alunni e da
loro individualmente scelti i seguenti strumenti compensativi (DSA e BES) e dispensativi (DSA): la lettura ad alta voce
dei documenti della prova da parte di un docente, l’uso del vocabolario digitale e i tempi aggiuntivi per i DSA.
La durata prevista per le simulazioni è stata di 6 ore per la prima e seconda prova.
La simulazione della seconda prova è stata effettuata nel seguente modo: nelle prime quattro ore si è svolto il quesito
ministeriale, terminato il quale, è stata somministrata la seconda parte preparata dai docenti delle materie oggetto della
prova, per una durata di due ore.
Per la simulazione delle prove si è ammesso l’uso del dizionario di Italiano e del prontuario del prontuario di economia
e contabilità agraria.
20
8 .1.1 Prima simulazione della PRIMA PROVA
19.02.2019
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA A : ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Giovanni Pascoli , Patria Sogno d’un dí d’estate.
TIPOLOGIA A: ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi, 1974, p. 168).
TIPOLOGIA B: ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Claudio Pavone, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp.3-4.
TIPOLOGIA B: ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Antonio Cassese, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari, 2009 (prima ed. 2005), pp. 230-231.
TIPOLOGIA B: ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna.
TIPOLOGIA C: RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITÁ
G. Leopardi, Zibaldone di pensieri , in Tutte le opere , a cura di W. Binni, II Sansoni, Firenze, 1988, p. 4518, 3.
TIPOLOGIA C: RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITÁ
Vittorino Andreoli , L’uomo di vetro. La forza della fragili tà , Rizzoli, 2
21
8.1.2 Seconda simulazione della PRIMA PROVA
26.03.2019
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA A : ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio , dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e Ombre”).
TIPOLOGIA A: ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia, Mondadori, Milano, 1973.
TIPOLOGIA B: ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando editore, Roma, 2016, pp. 28-30.
TIPOLOGIA B: ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la parola, “Panorama”, 14 novembre 2018.
TIPOLOGIA B: ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Paolo Rumiz, L’eredità del 4 novembre. Cosa resta all’Italia un secolo dopo la vittoria, “La Repubblica”, 2 novembre 2018.
TIPOLOGIA C: RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITÁ
Tim Parks, Sì, viaggiare (con libri e scrit tori) , articolo tratto dal numero 1599 del “Corriere della Sera 7”, 3 gennaio 2019, pp. 65-71.
TIPOLOGIA C: RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITÁ
Eugenio Borgna, La nostalgia feri ta , Einaudi, Torino, 2018, pp. 67-69.
22
8.2.1 Prima simulazione della SECONDA PROVA (corso K)
28.02.2019
prima parte
23
seconda parte
IstitutoProfessionalediStatoperAgricoltura,Ambiente,Artigianato,BenessereeIndustria“BaroneC.DeFranceschiA.Pacinotti”
SIMULAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME
TECNICHE DI PRODUZIONE E DI ORGANIZZAZIONE e
TECNICHE DI GESTIONE-CONDUZIONE DI MACCHINE E IMPIANTI
Classe V sez.K ANNO SCOLASTICO 2018/2019 Data 28/02/19
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte
SECONDA PARTE
1. Facendo riferimento a esperienze personali maturate in attività di laboratorio, il candidato ne illustri una a sua
scelta, mettendo in evidenza le fasi procedurali e motivando ciascun passaggio.
2. Illustrare il principio di funzionamento di una delle apparecchiature evidenziate nel processo indicato nella
prima parte della prova.
3. Esporre, anche schematicamente, i principi fondamentali relativi alla conservazione degli alimenti.
4. In relazione alla gestione di un processo agro-alimentare, il candidato illustri quali sono le caratteristiche
principali per la conduzione ottimale dell’impianto.
24
8.2.2 Seconda simulazione della SECONDA PROVA (corso K)
02.04.2019
prima parte
25
seconda parte
Istituto Professionale di Stato per Agricoltura, Ambiente, Artigianato, Benessere e Industria “Barone C. De Franceschi A. Pacinotti”
SIMULAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME
TECNICHE DI PRODUZIONE E DI ORGANIZZAZIONE e
TECNICHE DI GESTIONE-CONDUZIONE DI MACCHINE E IMPIANTI
Classe V sez.K ANNO SCOLASTICO 2018/2019 Data 02/04/19
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte
SECONDA PARTE
1. Esporre le linee teoriche di base di una delle operazioni relative al processo indicato nella prima parte
2. I processi di confezionamento e conservazione influenzano notevolmente la qualità delle produzioni. Quali
sono gli elementi di base e le applicazioni di uno dei prodotti studiati?
3. Il candidato illustri, anche con schemi dimostrativi, il funzionamento di un controllore diretto e indiretto.
4. In relazione al processo indicato nella prima parte, il candidato illustri quali criticità richiedono un controllo sia
di processo sia analitico.
26
8.3.1 Prima simulazione della SECONDA PROVA (corso C)
28.02.2019
prima parte
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPVP – SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE OPZIONE: VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE
DEI PRODOTTI AGRICOLI DEL TERRITORIO
Tema di: ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE e VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E
COMUNITARIA La seguente illustrazione, tratta da: Rapporto 2018 “ISMEA-QUALIVITA” Comunicato stampa del 13.12.2018, rappresenta efficacemente il dato relativo alla crescita del valore economico delle produzioni a indicazione geografica. Il nostro Paese vanta un primato mondiale con 822 prodotti DOP, IGP, STG registrati a livello europeo su 3.036 totali nel mondo. # DOPECONOMY da 15,2 MILIARDI, ancora crescita del +2,6%
Il candidato, dopo aver commentato sinteticamente i dati esposti nell’illustrazione sopra riportata, scelta un’area geografica di propria conoscenza, illustri gli aspetti tecnici ed economici da considerare in un intervento volto a valorizzare un prodotto tipico del territorio.
Proponga quindi una o più soluzioni tecniche di produzione e/o trasformazione volte a garantire i caratteri di qualità e sicurezza richieste, esprimendo quindi un giudizio di convenienza economica dell’intervento.
Durata massima della prova – prima parte: 4 ore. La prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è predisposta dal MIUR mentre la seconda è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
27
Seconda parte
IPSAAABI “de’ Franceschi/Pacinotti” Indirizzo: VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA (2 parte)
DISCIPLINA: ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE
VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA
CLASSE: QUINTA SEZ. C Pistoia, li 7 marzo 2019 CANDIDATO_____________________________________ PARTE SECONDA Il candidato, in continuità con la prima parte, completi la prova illustrando le modalità di gestione e trattamento dei rifiuti aziendali a seguito delle soluzioni tecniche proposte per la valorizzazione del prodotto tipico scelto nell’ambito dell’area geografica di sua conoscenza Valuti, inoltre, possibili riutilizzi alternativi allo smaltimento degli stessi in una logica di sostenibilità ambientale.
28
8.3.2 Seconda simulazione della SECONDA PROVA (corso C)
11.04.2019 prima parte
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPVP – SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE OPZIONE: VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE
DEI PRODOTTI AGRICOLI DEL TERRITORIO
Tema di: ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE e VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E
COMUNITARIA «Il fenomeno della diversificazione, osservato tramite i dati di contabilità agricola elaborati annualmente dall'ISTAT, rappresenta da ormai alcuni anni l'elemento di maggiore novità e dinamicità all'interno dei conti economici della branca agricoltura. ... Secondo i primi dati dell'indagine ISTAT sulla struttura e produzioni delle aziende agricole, relativa all'anno 2016, sulle oltre 1.145.000 aziende rilevate circa l'8% svolge almeno un'attività connessa all'agricoltura. Si tratta di aziende che realizzano sia attività secondarie che di supporto al settore agricolo, le quali, come già sottolineato in precedenza, stanno conoscendo un notevole sviluppo negli ultimi anni. Ciò è il risultato, da un lato, della presenza di un sistema di incentivi di natura fiscale che hanno portato con sé un ampliamento delle attività riconosciute come agricole per connessione, dall'altro, soprattutto delle politiche di sostegno pubblico attuate in particolare tramite la politica di sviluppo rurale. ... Nel 2017, a fronte di un andamento della produzione agricola che ha mostrato alcune criticità, i processi di diversificazione si sono caratterizzati ancora una volta per una decisa tenuta dei livelli produttivi. In particolare, nell'anno, la dinamica più significativa di tutta l'agricoltura è riconducibile proprio alle attività secondarie, che hanno raggiunto un peso di primo piano sul valore della produzione, fornendo un contributo dell'8,4% al totale di branca. ... I dati sul settore agrituristico italiano continuano a mostrare andamenti in crescita. Infatti, secondo i dati Istat, la ricerca di una vacanza in zone rurali, di prodotti locali e di servizi a elevato rapporto qualità-prezzo è stata in grado di generare nel 2017 un valore della produzione di 1.356 milioni di euro correnti (+6,7% rispetto al 2016). Il dato si riferisce all'attività secondaria dell'agricoltura “Agriturismo comprese le attività ricreative e sociali, fattorie didattiche e altre attività minori”».
Tratto da: Annuario dell’Agricoltura Italiana 2017 - Volume LXXI – CREA – Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria” - Centro di ricerca Politiche e Bio-economia, ROMA 2019, pp. 279-292.
Il candidato, dopo aver commentato sinteticamente il testo sopra riportato, scelta un’area geografica di propria conoscenza, illustri gli aspetti tecnici ed economici da considerare in un piano di valorizzazione di un complesso aziendale. Definite le caratteristiche aziendali e produttive preesistenti individui la tipologia più efficace di attività secondaria, determinando, con l’adozione dei criteri ritenuti più idonei, l’incremento di reddito aziendale derivante da tale attività. Individui infine le eventuali provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi proposti alla luce della vigente normativa nazionale o comunitaria. _________________________________ Durata massima della prova – prima parte: 4 ore. La prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è predisposta dal MIUR mentre la seconda è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto. È consentito l’uso di prontuari e manuali tecnici. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
29
seconda parte
IPSAAABI "de' Franceschi/Pacinotti" Indirizzo: VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA (2 parte)
DISCIPLINA: ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE
VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA
CLASSE: QUINTA SEZ. C Pistoia, li 11 aprile 2019 CANDIDATO_____________________________________ PARTE SECONDA Il candidato, in continuità con la prima parte, completi la prova indicando le eventuali procedure da adottare per l’attività connessa individuata nel caso l’azienda scelta ricada in area dichiarata di interesse comunitario. Valuti e illustri, se del caso, gli elementi da analizzare e le possibili soluzioni mitigatrici dell’impatto.
30
8.4.1 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI ITALIANO TIPOLOGIA A Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano
AMBITI DEGLI INDICATORI
INDICATORI GENERALI (punti 60)
INDICATORI SPECIFICI (punti 40)
PUNTI (punti 100)
ADEGUATEZZA
Rispetto dei vincoli posti nella consegna (ad esempio, indicazioni di massima circa la lunghezza del testo se presenti- o indicazioni circa la forma parafrasata o sintetica della rielaborazione).
(punti 10)
2
4
6
8
10
CARATTERISTICHE DEL CONTENUTO
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.
(punti 10)
Capacità di comprendere il testo nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici. Puntualità nell’analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica (se richiesta). Interpretazione corretta e articolata del testo.
(punti 30)
8
16
24
32
40
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
Ideazione, pianificazione e organizzazione del teto. Coesione e coerenza testuale.
(punti 20)
4
8
12
16
20
LESSICO E STILE Ricchezza e padronanza lessicale
(punti 15)
3
6
9
12
15
CORRETEZZA ORTOGRAFICA E
MORFOSINTATTICA
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia,sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.
(punti 15)
3
6
9
12
15
OSSERVAZIONI
TOTALE …………………………
Legenda del punteggio: prima colonna: gravemente insufficiente, seconda colonna: insufficiente; terza colonna: sufficiente; quarta colonna: buono; quinta colonna: ottimo
31
TIPOLOGIA B Analisi e produzione di un testo argomentativo
AMBITI DEGLI INDICATORI INDICATORI GENERALI (punti 60)
INDICATORI SPECIFICI (punti 40)
PUNTI (punti 100)
ADEGUATEZZA
Individuazione corretta delle tesi e delle argomentazioni nel testo proposto.
(punti 10)
2
4
6
8
10
CARATTERISTICHE DEL CONTENUTO
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.
(punti 10)
Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per sostenere l’argomentazione.
(punti 20)
6
12
18
24
30
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo. Coesione e coerenza testuale.
(punti 20)
Capacità di sostenere con coerenza il percorso ragionativo adottando connettivi pertinenti.
(punti 10)
6
12
18
24
30
LESSICO E STILE Ricchezza e padronanza lessicale
(punti 15)
3
6
9
12
15
CORRETEZZA ORTOGRAFICA E MORFOSINTATTICA
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia,sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.
(punti 15)
3
6
9
12
15
OSSERVAZIONI
TOTALE …………………………
Legenda del punteggio: prima colonna: gravemente insufficiente, seconda colonna: insufficiente; terza colonna: sufficiente; quarta colonna: buono; quinta colonna: ottimo
32
TIPOLOGIA C Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità
AMBITI DEGLI INDICATORI INDICATORI GENERALI
(punti 60)
INDICATORI SPECIFICI
(punti 40)
PUNTI (punti 100)
ADEGUATEZZA
Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza nella formulazione del titolo e dell’eventuale paragrafazione.
(punti 10)
2
4
6
8
10
CARATTERISTICHE DEL CONTENUTO
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali.
Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.
(punti 10)
Correttezza e articolazione delle conoscenze e dei riferimenti culturali
(punti 20)
6
12
18
24
30
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.
Coesione e coerenza testuale
(punti 20)
Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione
(punti 10)
6
12
18
24
30
LESSICO E STILE Ricchezza e padronanza lessicale
(punti 15)
3
6
9
12
15
CORRETEZZA ORTOGRAFICA E
MORFOSINTATTICA
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura
(punti 15)
3
6
9
12
15
OSSERVAZIONI
TOTALE …………………………
Legenda del punteggio: prima colonna: gravemente insufficiente, seconda colonna: insufficiente;
terza colonna: sufficiente; quarta colonna: buono; quinta colonna: ottimo
33
8.4.2 GRIGLIA SECONDA PROVA ( CORSO K)
INDICATORI MINISTERIALI
SOTTO INDICATORI
PUNTEGGIO MASSIMO
LIVELLO DI VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
PRIMA PARTE -ministeriale-
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina
Padronanza della materia (concetti base)
1 punto
gravemente insufficiente
0,2
insufficiente 0,4
sufficiente 0,6
buono 0,8
ottimo 1
Conoscenza specifica degli argomenti richiesti
2 punti
gravemente insufficiente
0,4
insufficiente 0,8
sufficiente 1,2
buono 1,6
ottimo 2
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova con particolare riferimento all’analisi e comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione
4 punti
gravemente insufficiente 0,8
insufficiente 1,6
sufficiente 2,4
buono 3,2
ottimo 4
Completezza nello svolgimento della traccia coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico grafici prodotti
2 punti
gravemente insufficiente
0,4
insufficiente 0,8
sufficiente 1,2
buono 1,6
ottimo 2
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le
1 punto gravemente insufficiente
0,2
34
informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici
insufficiente 0,4
sufficiente 0,6
buono 0,8
ottimo 1
SECONDA PARTE -seconda parte-
domanda UNO (3)
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina
1,5 punti
gravemente insufficiente
0,2
insufficiente 0,6
sufficiente 0.9
buono 1,3
ottimo 1,5
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova con particolare riferimento all’analisi e comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione
1,5 punti
gravemente insufficiente
0,2
insufficiente 0,6
sufficiente 0.9
buono 1,3
ottimo 1,5
Completezza nello svolgimento della traccia coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico grafici prodotti
1 punto
gravemente insufficiente
0,2
insufficiente 0,4
sufficiente 0,6
buono 0,8
ottimo 1
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici
1 punto
gravemente insufficiente
0,2
insufficiente 0,4
sufficiente 0,6
buono 0,8
35
ottimo 1
domanda DUE (2)
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina
1,5 punti
gravemente insufficiente
0,2
insufficiente 0,6
sufficiente 0.9
buono 1,3
ottimo 1,5
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova con particolare riferimento all’analisi e comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione
1,5 punti
gravemente insufficiente
0,2
insufficiente 0,6
sufficiente 0.9
buono 1,3
ottimo 1,5
Completezza nello svolgimento della traccia coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico grafici prodotti
1 punto
gravemente insufficiente
0,2
insufficiente 0,4
sufficiente 0,6
buono 0,8
ottimo 1
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici
1 punto
gravemente insufficiente
0,2
insufficiente 0,4
sufficiente 0,6
buono 0,8
ottimo 1
Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato matematicamente. La sufficienza è corrispondente al voto 12/20. Alunno/a _____________________________________ Punteggio totale ____/ 20
36
8.4.3 GRIGLIA SECONDA PROVA (CORSO C)
Indicatori Descrittori Punteggio in 20/esimi
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina
Nessuna prestazione 0
Scarsa 1
Insufficiente 2
Sufficiente 3
Buono 4
Ottimo 5
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova con particolare riferimento all’analisi e comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione
Nessuna prestazione 0
Scarsa 1
Gravemente insufficiente 2
Insufficiente 3
Sufficiente 4
Discreto 5
Buono 6
Ottimo 7
Completezza nello svolgimento della traccia coerenza/correttezza dei risultati
Nulla 0
Scarsa 1
Insufficiente 2
Sufficiente 3
Buono 4
Ottimo 5
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici
Nulla 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Buono/Ottimo 3
37
8.5 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato: _________________________________ Data: ___/__/____ Classe V Sezione: ___
FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio
(su 20)
Punteggio
assegnato
I
Analisi di testi,
esperienze, progetti
e problemi proposti
dai commissari
1. Abilità di applicazione
delle conoscenze e di
collegamento
multidisciplinare
Autonoma, consapevole ed
efficace
Autonoma e sostanzialmente
soddisfacente
Accettabile e sostanzialmente
corretta
Guidata e in parte approssimativa
Inadeguata, limitata e superficiale
2
1,50
1
0,50
0,25
2.Abilità di
argomentazione, di
analisi/sintesi, di
rielaborazione critica
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e
approssimativa
Disorganica e superficiale
2
1,50
1
0,50
0,25
3. Abilità espressiva e
padronanza della lingua
Corretta, appropriata e fluente
Corretta e appropriata
Sufficientemente chiara e
scorrevole
Incerta e approssimativa
Scorretta, stentata
2
1,50
1
0,50
0,25
____/6
II
Discussione
relazione sui
«Percorsi per le
competenze
trasversali e per
l'orientamento»
1.Abilità di sintesi e di
argomentazione.
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e
approssimativa
Disorganica e superficiale
3
2,50
2
1,50
1
2.Abilità di rielaborazione
critica
Efficace e articolata
Sostanzialmente efficace
Adeguata
Incerta e approssimativa
Inefficace
3
2,50
2
1,50
1
38
_____/6
III
Discussione dei
percorsi di
Cittadinanza e
Costituzione
1. Conoscenze delle
tematiche
Complete, ampie e approfondite
Corrette e in parte approfondite
Essenziali, ma sostanzialmente
corrette
Imprecise e frammentarie
Frammentarie e fortemente lacunose
3
2,50
2
1,50
1
2. . Abilità di
rielaborazione critica
Efficace e articolata
Sostanzialmente efficace
Adeguata
Incerta e approssimativa
Inefficace
3
2,50
2
1,50
1
_____/6
IV
Discussione prove
scritte
1. Abilità di autovalutazione e
autocorrezione
I PROVA Adeguata
Inefficace
1
0
II PROVA Adeguata
Inefficace
1
0
_____/2
Punteggio TOTALE ____/20
39
9. Cittadinanza e Costituzione
Sono stati realizzati, in coerenza con gli obiettivi del PTOF, i seguenti percorsi/progetti/attività:
«Cittadinanza e Costituzione» Attività didattiche
Descrizione
“L’identità italiana: analisi della storia degli uomini, dei luoghi e delle idee che ci hanno fatto quelli che siamo”. Analisi dei dodici principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana. Laboratorio di Storia: “Riprendiamo dalla Costituzione: totalitarismi e Stato democratico).
Atti del convegno del 21 novembre 2018 a cura della Prof.ssa Giovanna Sgueglia inseriti in: Percorsi didattici per una cittadinanza attiva; Costituzione: la nostra carta d’identità (1948-2018). Lezioni svolte in classe dalla docente di Storia partendo dalla visione del DVD: “La più bella del mondo”. Definizione degli elementi caratterizzanti le dittature del Novecento e individuazione, nella Costituzione della Repubblica italiana, dei principi dello Stato democratico posti a garanzia e tutela dei diritti civili e politici.
40
10. CONTENUTI E NODI CONCETTUALI DELLE MATERIE: (Italiano; Tecniche di Gestione e Conduzione Macchine e Impianti; Tecniche Di Produzione E Di Organizzazione; Tecnologie Applicate ai Materiali e ai Processi Produttivi)
Tra i contenuti disciplinari alcuni, oggetto di particolare attenzione didattica, afferiscono ai seguenti nodi concettuali:
Aree disciplinari/materie Contenuti
Area comune ITALIANO
LA LETTERATURA DESCRIVE IL MONDO TANGIBILE I LUOGHI DOVE SI LAVORA: DESCRIZIONI REALISTICHE La miniera e la fabbrica descritte da due autori: Èmile Zola e Silvia Avallone. Testi estrapolati dal programma disciplinare e usati a lezione: Silvia Avallone, “Acciaio”, capp. 2, 10, Milano, Rizzoli, 2017. Èmile Zola, “Germinale”, cap. 1, Torino, Einaudi, 1994. LA LETTERATURA CREA UN MONDO IMMAGINARIO
a. IL BAMBINO DENTRO DI NOI VOLA SULLE ALI DELL’IMMAGINAZIONE
L'archetipo dell’eterno fanciullo in relazione a: Pascoli, Rowling e Pirandello. Testi estrapolati dal programma disciplinare e usati a lezione: Aldo Carotenuto, «Il Messaggero», 28 ottobre 1999. Giovanni Pascoli, “È dentro di noi un fanciullino” da Il fanciullino, Milano, Feltrinelli, 1982. Luigi Pirandello, “Il treno ha fischiato” da Novelle per un anno, Milano, CDE, 1987.
b. IL VALORE DELLA POESIA NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA
Testo digitale usato durante le lezioni: Davide Rondoni, “Il ruolo della poesia”, intervista in formato digitale rilasciata per IULM (Università di Lingue e Scienze della Comunicazione).
Area di indirizzo TECNICHE DI GESTIONE E CONDUZIONE MACCHINE E IMPIANTI TECNICHE DI PRODUZIONE E DI ORGANIZZAZIONE TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI
STRUTTURA, FUNZIONAMENTO, CONDUZIONE, CONTROLLI E SOLUZIONE PROBLEMI DI FILIERE AGROALIMENTARI, EFFICIENZA ECONOMICA E RISPARMIO ENERGETICO; SICUREZZA DEL SETTORE. Analisi di diagrammi a blocchi,schemi di principio, schemi di processo e di marcia per gli impianti di interesse agro-alimentare specificati nella programmazione (frangitura, depurazione acque reflue, vinificazione e fermentazione biologica), gli schemi di riferimento sono stati forniti dal docente. I diagrammi a blocchi, gli schemi degli impianti eseguiti dagli alunni mediante simbologia UNICHIM sono stati discussi, analizzati e confrontati dopo la correzione del docente, con lo scopo di far riflettere sui punti cardine del controllo di qualità del prodotto e della gestione e conduzione degli impianti:
● analisi delle caratteristiche chimiche fisiche delle materie prime
41
● studio delle tecniche di lavorazione del processo produttivo e gestione degli scarti
● previsione delle problematiche di stabilità degli alimenti in relazione alle loro caratteristiche compositive, storia tecnologica, confezionamento e condizionamento
● conoscenza degli standard di qualità e identificazione dei rischi che potrebbero compromettere la conformità dei prodotti e dei processi
● discussione sul funzionamento e sulle caratteristiche dei macchinari afferenti all’impianto e dei relativi processi unitari
● eventuali recuperi energetici per un risparmio sia dal punto dal punto di vista del rendimento che economico in genere
● analisi delle varie situazioni di criticità che si potrebbero verificare durante la marcia dell’impianto, per una gestione rapida ed efficace
● calcoli per il dimensionamento di un gramolatore (in genere scambiatori di calore) per la massima resa termica e di processo, introducendo la funzione di stato entalpia (H) discutendo sulle eventuali approssimazioni (regime stazionario e sistema adiabatico); analisi dell’efficacia dello scambio termico in equicorrente e controcorrente con lo studio dei rispettivi profili termici
● analisi e discussione del funzionamento dei controlli negli impianti mediante lo schema di processo ( controlli diretti e indiretti, controlli multipli)
● campionamento di matrici agro-alimentari ed eventuali trattamenti preliminari del campione prelevato
● selezione di parametri analitici delle diverse matrici significativi per definire la qualità e per garantire il rispetto dei riferimenti normativi di settore, con particolare riferimento alle matrici acqua, olio e vino
● analisi classiche (i.e. titolazioni) su materie prime, intermedi e prodotti finali del settore agro-alimentare.
● analisi strumentali (i.e. assorbimento atomico, UV-Vis) su materie prime, intermedi e prodotti finali del settore agro-alimentare..
● capacità descrivere sinteticamente, con linguaggio tecnico adeguato le procedure eseguite in laboratorio e, attraverso l’utilizzo di schemi a blocchi, le parti essenziali e il funzionamento degli spettrometri utilizzati (AA e UV-Vis)
● principi di separazione di miscele complesse (cromatografia classica e strumentale) solo teoriche
● capacità di lavorare in sicurezza e con consapevolezza dei rischi per la salute e dell’impatto ambientale connesso all’impiego di tecnologie e materiali.
42
11. RELAZIONE FINALE DEI DOCENTI
PROGRAMMI SVOLTI
43
11.1 Area comune
11.1.1 Italiano: Relazione finale del docente
Materia: Italiano CLASSE: 5^CK Docente: Prof.ssa Francesca Bargiacchi
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Marta Sambugar, Gabriella Salà, Laboratorio di Letteratura. Dal Positivismo alla letteratura contemporanea, La Nuova Italia, 2013. ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: n. ore settimanali 4; n. ore annuali svolte al 5.5.19 106 ore da fare: 18 ore. PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO Il programma che è stato svolto risulta ad oggi sostanzialmente identico a quello che era stato previsto nel piano di lavoro all’inizio dell’anno scolastico. Situazione della classe
Conoscenze e competenze disciplinari
La maggior parte degli allievi della classe ha acquisito sufficienti conoscenze e competenze. Impegno L’impegno è risultato soddisfacente e abbastanza costante. Interesse L’interesse, durante lo svolgimento delle lezioni, è stato valutato mediamente più che sufficiente. Partecipazione Tutti gli alunni, se sollecitati, hanno partecipato in modo attivo alle lezioni intervenendo in maniera costruttiva. Puntualità nel lavoro domestico Il lavoro domestico è stato svolto in maniera costante e adeguata dalla maggior parte degli alunni, il resto della classe, invece, ha dimostrato uno studio superficiale e poco approfondito. Assenze Le assenze sono risultate nella norma. Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze, abilità: Obiettivi dell’Educazione linguistica: si presentano realizzati in tutti gli studenti, infatti la maggioranza di loro mostra una buona padronanza della lingua italiana. Per quanto riguarda l’Educazione letteraria la maggior parte degli alunni della classe raggiunge gli obiettivi per l’assegnazione della sufficienza. Un piccolo gruppo risulta ad un livello che viene valutato con il giudizio di buono e un alunno si attesta su un livello giudicato con molto buono. Obiettivi minimi:
a) CONOSCENZE: conoscere le linee essenziali dei contenuti trattati nei vari moduli;
b) COMPETENZE: saper leggere autonomamente testi in poesia e in prosa, cogliendone gli elementi specifici; saper comprendere e valutare nelle linee essenziali il rapporto tra testi e poetica di un autore; saper contestualizzare nelle linee essenziali le opere letterarie in riferimento al quadro culturale e storico; saper individuare elementi affini nell’ambito di testi e autori con la guida dell’insegnante; saper svolgere una relazione orale, anche sulla base di appunti personali.
c) ABILITÀ: essere in grado di redigere in modo corretto testi informativi e argomentativi funzionali all’ambito di studio;
44
essere in grado di utilizzare le informazioni anche in ambito extrascolastico.
1) Contenuti A questo proposito si rinvia ai MODULI qui di seguito allegati.
2) Metodo di insegnamento:
Relativamente allo studio di ogni modulo dell‘EDUCAZIONE LETTERARIA sono stati stati adottati i seguenti metodi di insegnamento: lezioni frontali, gruppi di lavoro, esercitazioni individuali e di gruppo, discussioni guidate, attività di laboratorio, brainstorming, problem solving, elaborazioni di mappe concettuali, elaborazioni pratiche/ grafiche/ informatiche.
3) Mezzi di lavoro:
Il testo in adozione sopra indicato; le fotocopie di passi letterari non presenti sul libro adottato; le integrazioni dell’insegnante.
4) Spazi utilizzati: aula scolastica e aula-video.
5) Tempi di svolgimento dei vari moduli: circa un mese e mezzo per ciascun modulo.
Le attività integrative di RECUPERO sono state svolte nel mese di Marzo.
6) Criteri di valutazione: Per le prove scritte è stata usata la griglia del “DOCUMENTO del 15 MAGGIO”, privilegiando - nell’assegnazione della sufficienza-l’aderenza alla tracce, nello stesso tempo, la linearità del periodare, conformemente a quanto stabilito in Istituto a livello di obiettivi minimi per la sufficienza. Per le prove strutturate è stato utilizzato un punteggio matematico.
7) Strumenti per la valutazione: Discussioni; verifiche tradizionali sia a carattere formativo che del genere “questionario”; tutte le tipologie strutturate e semi-strutturate; varie prove di analisi del testo; stesura di testi espositivi e argomentativi; temi. CONTENUTI MODULO 1: SOCIETÀ E CULTURA DEL SECONDO OTTOCENTO. L’OPERA DI GIOVANNI VERGA
U.D.1 Il Secondo Ottocento: la cultura e gli intellettuali;
U.D.2 La modernità, il progresso, la nuova filosofia, la nuova arte: Positivismo, la narrativa francese (Realismo,
Naturalismo), il romanzo naturalista di Zola: Germinale (La miniera) e L’Assomoir (Gervasia all’Assomoir), il romanzo
in Italia (Verga);
U.D.3 Giovanni Verga: la vita, le opere, il pensiero e la poetica. Le tecniche narrative, l'impersonalità dello scrittore, il
pessimismo, i valori della famiglia ( “La religione della famiglia” e “L'ideale dell'ostrica”);
Le opere analizzate:Rosso Malpelo (da Vita dei campi), Libertà (da Novelle rusticane), I Malavoglia (La famiglia
Malavoglia ), Mastro – don Gesualdo (L’addio alla roba).
MODULO 2: SIMBOLISMO, DECADENTISMO, ESTETISMO
U.D.1 L'età del Decadentismo: la reazione al Positivismo. Analisi del modello simbolista rappresentato dalla poesia di
Charles Baudelaire (Corrispondenze);
U.D.2 GIOVANNI PASCOLI
45
La vita, la formazione ideologica e la poetica;
Innovazione del linguaggio: lo stile e le tecniche espressive. La poetica de “Il fanciullino”. Le raccolte Myricae e Canti
di Castelvecchio;
Le poesie analizzate: Lavandare,X Agosto, L'assiuolo, Il lampo (da Myricae); La mia sera, Il gelsomino notturno (da
Canti di Castelvecchio).
MODULO 3: IL PRIMO NOVECENTO
U.D. 1 Storia, politica e società nella prima metà del Novecento; la cultura nell'età delle avanguardie in Europa
(Guillaume Apollinaire, Calligrammi) e in Italia (Futurismo italiano: Marinetti e Crepuscolarismo: Guido Gozzano, La
signorina Fellicita ovvero la felicità, I colloqui, seconda sezione “Alle soglie”);
U.D. 2 IL ROMANZO del primo Novecento in Italia e il modello di Svevo e Pirandello. I temi: il conflitto padre-figlio,
l'inettitudine e l'angoscia;
U.D.3 ITALO SVEVO
La vita e le opere – Il pensiero e la poetica
La Coscienza di Zeno: struttura, sintesi del romanzo, le innovazioni narrative e lo stile.
Lettura e analisi dei seguenti brani:Prefazione e Preambolo, L'ultima sigaretta, Un rapporto conflittuale, Una catastrofe
inaudita (24 Marzo 1916).
U.D.4 LUIGI PIRANDELLO
La vita e le opere – il pensiero e la poetica
Da L’umorismo: Comicità e umorismo nel brano Il sentimento del contrario;
Il fu Mattia Pascal: struttura, sintesi del romanzo, le innovazioni narrative e lo stile;
Lettura e analisi dei seguenti brani: Premessa, Cambio treno, Io e l'ombra mia;
U.D. 5 LA POESIA del primo Novecento in Italia: Ungaretti, Saba e Montale;
U.D. 6 GIUSEPPE UNGARETTI
Vita e sintesi dell’opera poetica: lo sperimentalismo e il recupero della tradizione con la raccolta Sentimento del tempo;
Le poesie analizzate: Commiato, Veglia, Fratelli, Sono una creatura, I fiumi, Mattina, Soldati (da L'allegria);
U.D. 7 UMBERTO SABA
La vita e le scelte poetiche;
Le poesie analizzate: A mia moglie, Città vecchia (da Il canzoniere);
U.D. 8 EUGENIO MONTALE
La vita, le opere, la poetica e lo stile;
Le poesie analizzate: I limoni, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere ho incontrato (da Ossi di seppia), Ti
libero la fronte dai ghiaccioli, La casa dei doganieri, (da Le occasioni), Ho sceso dandoti il braccio (da Satura).
MODULO 4 ( PER CENNI): LA LETTERATURA DEL SECONDO NOVECENTO
U.D. 1 Il nuovo romanzo borghese: Alberto Moravia. Lettura e analisi del brano: Un mondo grottesco e patetico (da Gli
indifferenti);
U.D. 2 Lettura e commento di alcuni brani antologici tratti da: Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino.
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MODULO 5: LA PRIMA PROVA DELL'ESAME DI STATO
U.D. 1 Analisi del testo poetico e narrativo
Analisi del testo poetico: ripasso della metrica, delle figure retoriche di suono, significato e ordine attraverso la lettura,
l'analisi ed il commento delle poesie presenti nel percorso didattico;
Analisi del testo in prosa: saper rispondere alle domande di comprensione ed analisi di un testo narrativo;
U.D. 2 Analisi e produzione di un testo argomentativo
Analisi e commento di alcuni saggi e articoli. La progettazione del testo argomentativo: dall'analisi dei documenti alla
stesura comprensiva di revisione finale;
U.D. 3 Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità
Lettura di alcuni articoli e saggi. La progettazione e la stesura del tema espositivo-argomentativo.
Particolare attenzione è stata riservata agli approfondimenti tematici finalizzati a fare acquisire differenti strategie
comunicative e modalità d’uso della lingua italiana a seconda degli scopi della comunicazione, degli interlocutori, dei
destinatari dei servizi e delle diverse situazioni.
Pistoia, 15 maggio 2019 La docente
Francesca Bargiacchi
47
11.1.2 Storia: Relazione finale del docente
Materia: Storia
CLASSE: 5^CK
Prof.ssa Francesca Bargiacchi
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: n. ore settimanali 2; n. ore annuali svolte al 5.5.19: 46 ore da fare: 14 ore.
LIBRO DI TESTO: Giorgio De Vecchi, Giorgio Giovannetti, Storia in corso, Pearson.
PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO: Il programma di storia, di tipo modulare, è stato svolto partendo
dall'analisi, alla fine dell'Ottocento, del logoramento degli antichi imperi fino allo scoppio e alla conclusione della Prima
guerra mondiale, per infine includere: i totalitarismi del Novecento, la Seconda guerra mondiale, la guerra fredda, la
decolonizzazione e la storia dell’Italia repubblicana. La trattazione dei moduli, per i quali è stata seguita l’impostazione del
manuale sopra citato, ha cercato di offrire agli studenti una interpretazione critica e problematica dei fenomeni storici e la
consapevolezza che la conoscenza del passato è fondamentale per comprendere il mondo attuale. Si precisa che, per carenza
di tempo, non è stato possibile affrontare in modo sistematico e completo le tematiche mondiali riguardanti la storia del
secondo Novecento.
Situazione della classe
La classe si è mostrata generalmente interessata alla disciplina e in particolar modo ha partecipato in modo attivo e proficuo
durante lo svolgimento delle attività previste dal laboratorio di Storia e “Cittadinanza e Costituzione” intitolato:
“Totalitarismi e Stato democratico”. Gli obiettivi disciplinari sono stati raggiunti in maniera adeguata, infatti la maggior
parte degli studenti ha dimostrato di aver acquisito con sicurezza la conoscenza degli argomenti trattati anche se alcuni
alunni mostrano a tutt’oggi qualche difficoltà nell'utilizzare un linguaggio adeguato ed una terminologia specifica.
Obiettivi realizzati
Gli studenti hanno acquisito la conoscenza degli avvenimenti e i fenomeni più importanti del periodo studiato
Sono capaci di riconoscere il valore della tradizione in relazione alla contemporaneità
Sono in grado di problematizzare i fatti in relazione alle dimensioni spazio-temporali
Sanno usare gli strumenti del lavoro storico
Sanno adoperare concetti interpretativi, ma devono migliorare la conoscenza della terminologia specifica della disciplina
Sanno costruire testi argomentavi o espositivi su tematiche storiche
1) Contenuti
Modulo I– LE GRANDI POTENZE ALL'INIZIO DEL NOVECENTO
U. D. 1 Trasformazioni di fine secolo
U. D. 2 Le grandi potenze europee: Germania, Francia e Gran Bretagna
U. D. 3 L'Italia durante l'età giolittiana
U. D. 4 La questione d'Oriente e gli imperi multinazionali
Modulo II – LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE RUSSA
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U. D. 1 Le cause del conflitto
U. D. 2 Le caratteristiche della Prima guerra mondiale
U. D. 3 La posizione dell'Italia.
U. D. 4 Esiti e conseguenze del conflitto
U.D. 5 La rivoluzione russa
U.D. 6 Lenin e la dittatura di Stalin
Modulo III – IL FASCISMO
U. D. 1 Il dopoguerra in Italia
U. D. 2 Il fascismo prende il potere
U. D. 3 Il fascismo diventa un regime dittatoriale e totalitario
U. D. 4 L’ impero fascista
Modulo IV – NAZISMO
U. D. 1 La Germania da Weimar a Hitler
U. D. 2 Il terzo reich e il nazismo
U. D. 3 A grandi passi verso la guerra: la politica estera nazista, l'avvicinamento alla guerra (occupazione della
Renania), la conquista dell'Austria e dei Sudeti, la conquista della Cecoslovacchia
Approfondimenti: Laboratorio “Totalitarismi e Stato democratico” e studio del saggio di F. Savater, I rapporti con il
“diverso”. Nodi concettuali: 1) Definizione delle caratteristiche del razzismo nazista e fascista; 2) Le razze non
esistono; 3) La Costituzione della Repubblica italiana scritta a tutela e a garanzia dei diritti civili e politici negati
durante la dittatura fascista; 3) Il razzismo oggi.
Modulo V – LA SECONDA GUERRA MONDIALE
U. D. 1 Verso la guerra
U. D. 2 Gli aggressori verso la disfatta
U. D. 3 La guerra in Italia
U. D. 4 L’Italia invasa: guerra civile, resistenza, liberazione
U. D. 5 La resa della Germania e del Giappone
Modulo VI – DALLA CATASTROFE ALL’ ETA’ DELL’ORO
U. D. 1 USA e URSS: le due superpotenze
U. D. 2 Nel mondo diviso inizia la guerra fredda
U. D. 3 Un periodo di crescita economica: l’età del benessere
U. D. 4 La ricca America è scossa da problemi sociali
U. D. 5 Il mondo sovietico tra speranze e oppressioni
Modulo VII –LA REPUBBLICA ITALIANA
U. D. 1 La ricostruzione dello Stato: l’Italia diventa una Repubblica: moduli specifici di “Cittadinanza e Costituzione”
U. D. 2 Dal centrismo al centro-sinistra
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U. D. 3 Il miracolo economico trasforma l’Italia
U. D. 4 La stagione dei movimenti: anche la società italiana è messa alla prova
U. D. 5 Gli anni più recenti: instabilità politica e malessere sociale
Modulo VIII–NUOVI EQUILIBRI MONDIALI
U. D. 1 La decolonizzazione
U.D. 2 L'indipendenza dell'India
U. D. 3 Apartheid: la segregazione razziale nel Sudafrica
U. D. 4 Il Medio Oriente islamico e le guerre d'Israele: nascita dello Stato d'Israele, le guerre arabo-israeliane e i
tentativi di pace
Modulo IX – CAMBIA LA CARTA GEOGRAFICA DELL’EUROPA
U. D. 1 Nasce l’Unione Europea (per cenni)
U.D. 2 La destalinizzazione
2) Metodi di insegnamento
La programmazione didattica ha previsto nove moduli completi, strutturati in unità didattiche, i primi trattati in maniera
sufficientemente ampia, gli ultimi in maniera meno approfondita.
Per ogni modulo è stato previsto un percorso di base:
Un segmento iniziale di istruzione (lezione frontale)
Una sezione dedicata all'apprendimento esperienziale
Una verifica intermedia o formativa con ripresa delle tematiche essenziali e colloqui in classe
Recupero con correttivi (nuove strategie, schemi)
Verifica sommativa (prove semistrutturate, colloqui)
3) Mezzi di lavoro
Libri di testo, giornali, documenti vari, saggi, audiovisivi.
4) Spazi
Aula, sala audiovisivi, LIM.
5) Tempi di svolgimento dei vari moduli
La trattazione di ciascun modulo ha richiesto tempi diversi: ci siamo soffermati maggiormente sui primi sei moduli,
concernenti la prima metà del XX secolo, con gli avvenimenti legati alle due guerre e ai periodi post-bellici, cercando di
individuare linee sincroniche di trattazione ed evidenziando l’importanza dei vari aspetti (economico, culturale e
sociale) della complessa realtà del tempo. Per quanto possibile, si è cercato di trattare in parallelo gli avvenimenti storici
e le tematiche letterarie. Sono stati invece sviluppati in modo più sommario gli ultimi moduli, anche per mancanza di
50
tempo, a cui è aggiunta la scarsa continuità nell’impegno di studio, evidenziata da una parte di alunni, cosa che ha reso
necessarie pause didattiche di rafforzamento per acquisizione dei contenuti.
6) Strumenti di verifica
Sono state privilegiate le verifiche orali, ma sono stati somministrati anche questionari a risposta aperta e multipla
(soprattutto nel secondo pentamestre). Per i criteri di valutazione è stata utilizzata la griglia indicata nel PTOF.
Pistoia, 15 maggio 2019
La docente
Francesca Bargiacchi
51
11.1.3 Inglese: Relazione finale del docente
Materia : LINGUA INGLESE
CLASSE : 5 Sez CK
Prof.ssa Antonella Bacci
LIBRO DI TESTO ADOTATO: “Agriways” – P. Careggio – E. Indraccolo
Fotocopie dal Testo “ Smart farming” - Appunti
Ore di lezione effettuate: 93 su 99 previste dal piano di studi
PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO
Il programma di lingua Inglese, in linea con le indicazioni riportate nel piano di lavoro ha affrontato le tematiche
settoriali previste in parallelo alle discipline di indirizzo.
Sono stati trattati moduli sulla storia dell’agricoltura, sulle malattie delle piante, la vite ,il vino, l’olivo, l’allevamento
delle api, prestando attenzione alle tematiche ambientali.
In Febbraio la classe ha partecipato alla rappresentazione teatrale in Lingua inglese dell’opera “ Dr Jekyll and Mr.
Hyde” presso il Teatro “ Manzoni” – Pistoia. In Aprile la classe
ha visitato “ Villa Borbone sonic park” - Viareggio
Situazione della classe
La classe 5CK è formata da alunni che sono giunti al termine del loro curriculum di studi mostrando normali capacità
sia di analisi che di sintesi. Il loro interesse verso la disciplina non è stato sempre costante e in diverse occasioni c’è
stato bisogno di sollecitare fortemente l’applicazione e l’impegno. Le varie attività sono state portate a termine dalla
maggior parte degli allievi e l’opera dell’insegnante è stata spesso quella di indirizzare e stimolare il lavoro nelle varie
fasi operative. Lo svolgimento del programma ha dovuto tener conto delle situazioni contingenti della classe ed è stato
spesso rallentato dalle difficoltà mostrate da una parte degli alunni nell’assimilare i contenuti e di interiorizzare le varie
nozioni. L’attività didattica ha teso soprattutto a rafforzare le abilità di produzione orale e scritta nel tentativo di rendere
gli studenti abbastanza autonomi nell’elaborazione dei contenuti che gradualmente venivano affrontati e presentati.
L’atteggiamento di alcuni alunni ha comunque deluso in più occasioni in quanto il loro modo di affrontare le difficoltà è
stato spesso quello di aggirarle senza impegnarsi a risolverle. La preparazione della classe risulta, mediamente, di livello
sufficiente anche se il comportamento non è stato sempre adeguato al contesto scolastico di una classe V . La
partecipazione attiva ha caratterizzato solo pochi elementi.
Obiettivi disciplinari
Relativamente agli obiettivi cognitivi conseguiti, gli studenti sono capaci di:
comprendere il senso generale di dialoghi, conversazioni, letture;
sostenere la conversazione essenziale su argomenti di carattere quotidiano e settoriale;
52
cogliere il senso di testi scritti ( brani di carattere settoriale, descrizioni );
comporre brevi testi , fornire semplici descrizioni, dare definizioni, compilare tabelle e schemi;
conoscere le linee generali degli argomenti relativi all’agricoltura e all’ambiente e scendere nello specifico in
riferimento ai contenuti trattati.
1) Contenuti
Nella prima parte dell’anno sono state riconsiderate definizioni e ripresi concetti affrontati negli anni precedenti, con lo
scopo di agevolare il recupero del debito formativo.
Nello specifico del quinto anno, sono state trattate i seguenti argomenti:
THE THREE Rs of the environment: Some tips on what we can do to save the environment
MODULO 1- Unit 1 “ SOME HISTORICAL HINTS”
Fotocopia : “ The lifestyle of medevial peasants
MODULO 5 – Unit 2 – “ OLIVE OIL: ITALY’S LIQUID GOLD
Extra – virgin oil ; Phases of oil production; Nut and seed oils
CLIL ACTIVITY:
“ OLIVE RAPID DRYING DISEASE ( CODIRO )”: Biology and epidemology
Damage and protection “
PALM AND OIL FOOD SAFETY” : Palm oil and the environment ; Food industry
MODULO 6 “ ALCOHOLIC BEVERAGES “
Unit 1 – VINEYARDS AND WINE
A – Vineyards and grapes
Types of grapes: Vitis vinifera ; Vitis Labrusca ; Grape hybrids
B – Pests and diseases : Grape phylloxera ; Powdery mildew
C – The wine making process : Red wine - White wine
CLIL ACTIVITY:
The terroir excellence in Trentino - The Ferrari winery in Trento – “ Vin Santo” from Trentino
MODULO 5 “ FOOD PROCESS “
Unit 3 – THE DAIRY INDUSTRY
A – MILK: the most complete food
B – Some milk treatments: Pasteurization ; UHT milk ; Homogenization
C – DAIRY PRODUCTS : Butter ; Cheese
“ APICULTURE “ (Dal libro “ SMART FARMING “ Cap.5)
53
Bee- keeping ; Not only honey and wax ; Apiary organization ; Colony collapse disorder CLIL ACTIVITY:
Bees : useful environmental biomarkers ; Insect pollination or entomophily
MODULO LETTERARIO
R.L.Stephenson “ The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde” Lettura del libro in versione semplificata : Plot
summary – The theme of double
2) Metodi di insegnamento
L’attività didattica è stata impostata per moduli ed ha conseguito le direttive proposte dal testo in uso, affiancate da
fotocopie. Gli studenti sono stati coinvolti costantemente, limitando le lezioni frontali e partendo da contenuti già trattati
o trattati in parallelo nelle discipline di indirizzo. E’ stata privilegiata la conversazione allo scopo di favorire i
collegamenti con le discipline professionali.
3) Mezzi di lavoro
E’ stato usato il libro di testo con relativo materiale registrato. Sono state fornite mappe concettuali, la lavagna e
materiale cartaceo di vario tipo ( fotocopie e appunti).
4) Spazi
Le attività si sono svolte prevalentemente in classe.
5) Strumenti di verifica
Per le verifiche orali siamo partiti dallo scambio di conoscenze e dal colloquio induttivo per coinvolgere continuamente
e costantemente gli alunni, e per incoraggiare coloro che evidenziavano difficoltà a livello espositivo è stato privilegiato
il lavoro in gruppi. Le verifiche scritte programmate per ogni modulo sono state proposte sotto forma di comprensioni,
questionari, descrizioni, testi a risposta aperta. Sono state svolte due simulazioni della terza prova dell’esame di stato in
data : 8 marzo 2018 ; 27 Aprile 2018
Pistoia, 15 maggio 2019 Docente
Antonella Bacci
54
11.1.4 Matematica: Relazione finale del docente
MATERIA: Matematica
Classe 5 ^ SEZ. CK
Prof.ssa Barragato Paola
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Leonardo Sasso: la matematica a colori- edizione gialla vol.4
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N.86 (al 30-04-19) SU 103 PREVISTE DAL PIANO DI
STUDI.
PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO.
Il programma svolto è quello che era stato previsto nel piano di lavoro all’inizio dell’anno
Scolastico. Ho ridotto gli “Elementi di Analisi” all’essenziale, rinunciando alle dimostrazioni
di tutti i teoremi
Situazione della classe
Conoscenze e competenze disciplinari
Solo una parte della classe ha acquisito adeguate conoscenze e competenze.
Impegno
L’impegno è risultato soddisfacente e costante solo per una per parte della classe, mentre alcuni alunni hanno dimostrato
un inadeguato impegno sia in classe che nello studio domestico.
Interesse
L’interesse durante lo svolgimento delle lezioni è risultato accettabile, anche se spesso è stato sollecitato
dall’insegnante, per una parte degli alunni.
Partecipazione
Solo una parte degli alunni ha partecipato in modo attivo alle lezioni intervenendo in maniera opportuna.
Puntualità nel lavoro domestico.
Il lavoro domestico è stato svolto in maniera costante e adeguata solo da una parte degli alunni; altri invece, hanno
dimostrato uno studio superficiale e poco approfondito
Assenze
Le assenze sono risultate nella norma.
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1) Contenuti ed obiettivi specifici
UNITA
DIDATTICHE
CONTENUTI OBIETTIVI
(conoscenze,competenze,capacità)
INSIEMI NUMERICI
E FUNZIONI
·Insiemi numerici e loro rappresentazione
· Intervalli e intorni.
·Richiamo al concetto di funzione e sue generalità
·Classificazione delle funzioni reali
·Dominio e codominio di una funzione
·Segno di una funzione
·Funzioni crescenti e decrescenti
·Funzioni pari e funzioni dispari
·Concetto intuitivo di limite e di asintoto
·Estremi relativi e assoluti di una funzione
·Lettura di un grafico generico
·Conoscenza dei contenuti
·Saper riconoscere i vari tipi di intervalli
numerici e di intorni
·Saper classificare le funzioni
·Saper determinare il dominio di una
funzione a partire dalla sua equazione
·Saper riportare sul grafico le
informazioni ricavate e viceversa saper
ricavare da un grafico le informazioni
relative a una funzione
LIMITE DI UNA
FUNZIONE
·Approccio intuitivo del concetto di limite.
·Algebra del limite.
·Asintoti orizzontali,verticali e obliqui.
·Limiti di funzioni razionali intere e fratte.
·Forme indeterminate(funzioni razionali).
·Conoscenza dei contenuti
·Comprendere il significato di limite di
una funzione
·Saper determinare il limite di
unafunzione
nei vari casi
·saper risolvere le forme indeterminate
(0/0 e )
FUNZIONI
CONTINUE
·Definizione di funzione continua in un punto.
·Continuità delle funzioni elementari
·Studio delle discontinuità di una funzione.
·Conoscenza dei contenuti
·Saper riconoscere e classificare i
diversi tipi di discontinuità
·Acquisire capacità di controllo
critico dei risultati
56
STUDIO PARZIALE
DEL GRAFICO DI
UNA FUNZIONE
·Ricerca del dominio e di eventuali
simmetrie
·Ricerca delle eventuali intersezioni con gli assi
cartesiani.
·Studio del segno.
·Ricerca di eventuali asintoti orizzontali,
verticali,obliqui e classificazione delle eventuali
discontinuità.
·Calcolo dei limiti agli estremi del dominio
·Realizzazione del grafico approssimato in
base alle informazioni acquisite.
·Saper effettuare con ordine i vari
passaggi elencati tra i contenuti
per realizzare un grafico parziale
della funzione
·Saper controllare costantemente la
coerenza
dei risultati trovati ed evidenziare
eventuali discordanze.
·Saper dedurre da un grafico dato il
dominio
il codominio, le simmetrie, il segno, le
intersezioni con gli assi, gli eventuali
asintoti della funzione.
DERIVATE
·Rapporto incrementale:definizione e
significato geometrico
·Derivata in un punto:definizione e
significato geometrico
·Derivata fondamentale di .
·Regole per il calcolo della derivata
del prodotto di due funzioni, della somma di
funzioni,del quoziente di due
funzioni(funzioni razionali)
·Semplici applicazioni:equazione di
una retta tangente a una curva in un
punto
·Continuità e derivabilità.Enunciato del teorema di
Rolle,regola di De L’Hospital.
·Studio del segno della derivata prima
per la determinazione di massimi e minimi.
·Cenni alla derivata seconda ed al suo
impiego per la determinazione della
concavità di una funzione.
·Conoscenze dei contenuti
·Comprendere il significato di derivata.
·Saper derivare semplici funzioni
(intere/fratte di I e II grado) utilizzando
la definizione.
·Saper derivare semplici funzioni
applicando le regole sul calcolo delle
derivate.
·Saper trarre informazioni su una
funzione dalla sua derivata.
·Saper calcolare i punti di massimo e
minimo di una funzione.
·Saper applicare i concetti di derivata.
STUDIO DI UNA
FUNZIONE
Limitatamente a casi semplici di funzioni algebriche
razionali intere e fratte
·Saper rappresentare il grafico di
una funzione
57
IL CALCOLO
INTEGRALE
·Concetto di primitiva di una funzione
·Definizione di integrale indefinito di una funzione e
sue proprietà
·Metodi di integrazione: integrali immediati,
integrazione di funzione composte.
·Definizione di integrale definito e suo significato
geometrico. Calcolo di aree di semplici funzioni.
· Calcolare l’integrale indefinito di una
funzione.
·Saper utilizzare i vari metodi di
integrazione studiati
·Calcolare e utilizzare gli integrali
definiti per il calcolo di aree .
2) Metodi di insegnamento
Ho cercato di utilizzare metodologie didattiche di tipo attivo che hanno alternato lezioni frontali, esercitazioni
individuali e di gruppo, analisi dei casi, lettura ed interpretazione di schemi e procedure.
L’utilizzo del gruppo è stato utile in quanto strumento di lavoro privilegiato ,poiché ambito di apprendimento
individuale e di rapporto interpersonale e sociale.
Gli apprendimenti degli obiettivi sono stati controllati frequentemente alla fine di ogni modulo, in modo da poter
programmare una adeguata azione di recupero se i risultati non fossero stati soddisfacenti.
3) Criteri metodologici
a. Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli studenti per accrescere l’interesse, la
partecipazione costruttiva e quindi l’assimilazione con minor sforzo dei vari argomenti.
b. Trattazione teorica dei contenuti accompagnata da numerosi esercizi volti a rafforzare l’acquisizione di padronanza e
di speditezza nei calcoli, la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la consapevolezza del significato delle
operazioni eseguite da numerosi esempi e contro esempi che ne rafforzino la comprensione, mettano in luce i casi
particolari e ne diano, dove è possibile, una visualizzazione grafica.
c. Impostazione didattica che ne renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari.
4) Mezzi e strumenti di lavoro
Sono stati usati principalmente il libro di testo, schede di lavoro, schemi
5) Verifiche e valutazioni
Le verifiche e le valutazioni hanno tenuto conto dei vari obiettivi presentati e hanno avuto modalità di test, questionari
ed interrogazioni orali. Alcune prove avevano valore formativo, altre valore sommativo, questo per operare, oltre alla
valutazione, una corretta programmazione degli interventi di consolidamento e recupero. Sono state effettuate tre
verifiche scritte e due interrogazioni nel primo trimestre, e cinque verifiche scritte e due interrogazioni nel pentamestre
6) Criteri di valutazione
I criteri sui quali è stata basata la valutazione sono stati principalmente:
per l’aspetto cognitivo: l’acquisizione, la comprensione e l’applicazione dei contenuti, lla capacità di utilizzare concetti ,
58
regole e procedimenti per risolvere problemi, la capacità espositiva e la proprietà di linguaggio.
per l’aspetto formativo: partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo, metodo di lavoro,
orientamento (inteso come consapevolezza di sé, dei propri limiti, delle proprie capacità, fiducia in se stesso,
autovalutazione).
Le verifiche orali individuali hanno costituito la parte più formativa della valutazione, poiché avevano il compito di
accertare, in fase iniziale-intermedia, le modalità di accesso all’apprendimento di ciascun allievo e dovevano consentire
la modifica della proposta didattica.
7) Fattori che hanno contribuito alla valutazione periodica finale:
Impegno, attenzione, motivazione allo studio. Partecipazione.
Interventi pertinenti. Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita culturale e i
progressi raggiunti nel processo di formazione di ogni singolo studente e della classe stessa.
Puntualità e precisione nel rispetto delle consegne e nell’esecuzione dei compiti domestici.
Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare.
I criteri di valutazione sono quelli concordati nella riunione per materie:
8) Attività di recupero
Recupero “in itinere” per tutto l’anno scolastico.
Per quanto riguarda gli alunni certificati, la valutazione dei medesimi terrà conto di quanto stabilito dalla commissione
Pistoia, 15/05/2019 L’insegnante
Barragato Paola
59
11.1.5 Scienze motorie e sportive: Relazione finale del docente
Materia: Scienze Motorie
CLASSE: 5CK
Prof.ssa Corinna Russo Materia: Scienze Motorie e Sportive Ore Settimanali: 2 Composizione della classe: La classe 5CK è formata da 21 alunni: 19 maschi e 2 femmine. Comportamento:La classe ha mostrato da subito un temperamento vivace, ma ha mantenuto, nel corso dell’anno, un comportamento sempre corretto. Partecipazione:Buona ed articolata sia durante le lezioni di tipo pratico sia durante quelle di tipo teorico. Interesse ed impegno:La quasi totalità della classe si è appassionata alla disciplina accrescendo la motivazione nel corso dell’anno. Profitto : La classe ha raggiunto, nel complesso, un profitto soddisfacente. Conoscenze: Gli aspetti essenziali del gioco, il regolamento ed i ruoli funzionali e tecnici delle discipline praticate. Il fair play. Il doping e le dipendenze. L’alimentazione e la sindrome metabolica. Abilità:Saper eseguire tecniche corrette nella ginnastica a corpo libero e saper eseguire gli schemi di difesa e di attacco nelle discipline di squadra. Competenze: Saper riconoscere le fasi di gioco in partita e scegliere la strategia più adatta alla circostanza; saper collaborare con i compagni valorizzando le abilità di ciascuno per il raggiungimento di uno scopo comune. Metodologie:Metodo deduttivo (modalità di presentazione dei contenuti descrittivo-prescrittiva, mista di sintesi – analisi e globale, di assegnazione dei compiti); metodo induttivo (modalità fondata sulla libera esplorazione, sul problem solving e sulla scoperta guidata). Cooperative learning e peer to peer. Il circle time, alla fine di ogni lezione, è stato fondamentale, per fare il punto della situazione e mantenere alta la motivazione ed il livello di acquisizione. Verifica e Valutazione: Le verifiche sono state di tipo sia pratico sia scritto. La valutazione si è basata sulla raccolta dei dati delle verifiche e su una costante osservazione in itinere delle abilità acquisite, della partecipazione e dell’impegno, delle capacità relazionali, del comportamento e del rispetto delle regole di ogni alunno. Programma svolto
Il programma di scienze motorie permette all’insegnante di stabilire la scelta e la successione degli argomenti in base
alla realtà scolastica in cui opera. L’allievo sarà avviato alla cultura dello sport, intesa come conoscenza del proprio
corpo, delle proprie potenzialità e dei propri limiti, e finalizzata ad acquisire stili di vita tesi al mantenimento dello stato
di salute psico-fisica nei vari ambiti relazionali.
60
Nel corso del triennio le tematiche teoriche e pratiche affrontate con gli alunni consentiranno di gettare le basi per il
raggiungimento di queste competenze che saranno conseguite, come obiettivo ultimo, a compimento del V anno di
corso, utilizzando strategie didattiche e metodologiche differenti a seconda dei casi.
Obiettivi Trasversali
Anche nella nostra disciplina sono adottate le 8 competenze chiave di cittadinanza, per il raggiungimento delle quali si
prenderà spunto continuo da tutte le attività curriculari ed extracurriculari degli alunni:
Comunicazione nella madrelingua;
Comunicazione nelle lingue straniere;
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
Competenza digitale;
Imparare ad imparare;
Competenze sociali e civiche;
Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale.
Obiettivi Disciplinari
• Ambito psicosomatico:
Rielaborazione degli schemi motori di base.
Padronanza della gestualità complessa delle discipline affrontate nel corso di studi
• Ambito socio-affettivo:
Consolidamento del carattere e della coscienza del sé.
Sviluppo dello spirito di collaborazione.
Sviluppo della capacità di organizzazione e di gestione.
Sviluppo della capacità di assumere ruoli differenti in attività di gruppo.
• Ambito cognitivo:
Conoscenza e gestione del proprio corpo.
Riconoscimento dei benefici dell’attività motoria sul funzionamento degli apparati e sistemi del corpo umano.
Acquisizione di stili di vita salutari.
Mettere in atto le strategie adeguate per la soluzione di problemi (riconoscere in un contesto globale il contributo delle
singole parti; identificare nel contesto globale, l’elemento distonizzante che inficia il risultato; apportare misure
correttive in termini tecnico-tattici).
Conoscenze:
Conoscere i principali schemi di difesa e di attacco dei singoli sport studiati (Pallavolo, Pallacanestro, Calcio,
Dodgeball, Tennis tavolo).
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Conoscere le nozioni generali sulle dipendenze e sul doping.
L’alimentazione e la sindrome metabolica.
Abilità:
Acquisire e gestire la coordinazione generale statica e dinamica nelle discipline sportive e nella vita quotidiana
(Ginnastica a corpo libero).
Riconoscere stili di vita scorretti.
Competenze:
Eseguire strategie singole e di gruppo efficaci, in contesti variabili di partita
Adottare uno stile di vita salutare.
Metodologie:
Lezione frontale dialogata
Sintesi-analisi-globale.
Assegnazione dei compiti.
Cooperative learning.
Setting e strumenti:
Palestra, campetto esterno, piccoli attrezzi
Libri di testo in adozione
Appunti e materiale cartaceo prodotto dal docente o elaborato con la classe.
Materiale multimediale (slide in power point, filmati).
Verifiche e valutazione:
Le verifiche sono state di tipo pratico e scritto. La valutazione si è basata sulla raccolta dei dati delle verifiche e su una
costante osservazione della abilità acquisite, della partecipazione e dell’impegno, delle capacità relazionali, del
comportamento e del rispetto delle regole. La valutazione del profitto è in scala decimale e in numeri interi. A ciascun
numero corrisponde un giudizio sintetico, riportato nella tabella seguente. E’ ritenuto insufficiente ogni voto inferiore a
6.
62
11.2 Materie d’indirizzo
Corso C
11.2.1 Tecniche di allevamento vegetale ed animale: Relazione finale del docente
Materia: Tecniche di allevamento vegetale ed animale
CLASSE: 5C
Proff. Gabriele Tartoni e Stefano Lucchetti
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Valli – Corradi – Battini, Coltivazioni erbacee ed arboree, Edagricole.
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico2018/2019:
N. 120 ore su 132 previste dal piano di studi, calcolate in data 15 maggio 2019. Restano preventivate almeno 12 ore
dilezione
Situazione della classe
Il corso si è articolato secondo il quadro orario ministeriale in 4 ore settimanali in compresenza con il prof. Stefano
Lucchetti.
La classe si presenta formata da 14 alunni tutti maschi. Tra loro sono presenti due alunni con percorso B, e due alunni
con percorso di tipo A..
L’integrazione tra gli alunni è risultata buona. La classe nel complesso risulta piuttosto vivace e con alcuni limiti per
quanto riguarda l’applicazione ed il rendimento. Nel complesso non tutti gli studenti hanno raggiunto risultati
completamente positivi manifestando lacune più o meno gravi.
Si sono comunque evidenziati alcuni studenti molto brillanti e interessati alla materia che alla fine hanno ottenuto
risultati molto positivi.
All’inizio dell’anno è stato affrontato il programma di coltivazioni arboree generale, seguito poi dalla parte speciale in
cui si è affrontato lo studio della viticoltura. La parte finale del programma, al momento ancora da svolgere, riguarderà
lo studio della tecnica di coltivazione del melo e del pesco.
Per quanto riguarda il materiale di studio, è stato utilizzato in minima parte il libro di testo “Coltivazioni erbacee ed
arboree” di Valli , Corradi e Battini – Edagricole, e soprattutto dispense fornite dal docente riguardanti l’arboricoltura
generale, e altro materiale tecnico riguardante la viticoltura e le altre specie, disponibile sul web e individuato dal
docente.
Per quanto riguarda l’applicazione nelle esercitazioni esterne, individualmente solo alcuni studenti hanno mostrato
disponibilità e capacità ad apprendere le varie operazioni pratiche che richiedevano manualità e attenzione. Si sono
svolte infatti, nel corso dell’anno scolastico, esercitazioni esterne negli impianti arborei dell’Istituto dove gli studenti
hanno effettuato operazioni di potatura (olivo, vite, melo, pesco), di gestione del suolo (lavorazione meccanica del
terreno, taglio erba nell’interfila), messa a dimora di piante arboree da frutto.
Sempre con riferimento alle esercitazioni, la classe ha redatto un computo metrico estimativo relativo al costo di
impianto di un vigneto.
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Struttura del programma
Tecniche di produzione vegetale
Elementi di arboricoltura generale
Attività radicale e influenza sulla crescita radicale della tecnica colturale
Apparato epigeo e influenza delle forme di allevamento sull’intercettazione della luce solare
L’architettura di un albero: dominanza apicale, gradiente di vegetazione, altri fattori che la influenzano (genetico,
densità di impianto, disponibilità di luce e acqua).
Il vivaismo frutticolo.
La vocazionalità ambientale e la scelta della Cultivar: influenza di esposizione, temperatura (fabbisogno in freddo e in
caldo), pioggia, vento, suolo.
Progettazione e impianto del frutteto:
- criteri generali per la scelta di specie, CV, portainnesto, forma di allevamento e sesto di impianto;
- la stanchezza del suolo: cause e rimedi;
- la lavorazione di fondo, l’analisi del terreno e la concimazione di fondo, l’affinamento del terreno, lo
squadro, la messa a dimora delle piante, la struttura di sostegno;
- forme di allevamento, sesti di impianto e sistemi di potatura utilizzati nella frutticoltura intensiva.
Mezzi di controllo della carica produttiva: diradamento manuale e chimico.
La raccolta dei frutti: integrata, manuale e meccanica.
Cenni di irrigazione del frutteto.
La concimazione del frutteto.
La gestione del suolo: lavorazione del terreno, inerbimento controllato e spontaneo, pacciamatura e diserbo.
La coltivazione della vite:
Caratteri botanici: radice, fusto, gemme, infiorescenza e frutto
I portinnesti e la propagazione della vite
L’ambiente pedoclimatico
La realizzazione dell’impianto (materiali e mezzi, scelta del portinnesto, scelta del sesto di impianto)
determinazione del costo di impianto con metodo analitico
Le principali forme di allevamento: guyot, archetto toscano e cordone speronato
La potatura di produzione e la potatura verde (cimatura, legatura, scacchiatura e diradamento grappoli)
La concimazione di produzione e la concimazione fogliare
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La gestione del vigneto (lavorazioni del terreno e inerbimento, potatura e forme di allevamento, concimazione, gestione
della chioma, raccolta)
La vendemmia:
Le macchine e gli attrezzi agricoli usati nelle aziende viticole
Tecniche di produzione biologica ed integrata
La coltivazione di melo e pesco
Aspetti botanici
Ambiente pedoclimatico
Propagazione, portinnesti e principali
Forme di allevamento e sesti di impianto
La gestione del suolo
Tecnica colturale
Cenni sui principali parassiti
Esercitazioni:operazioni di potatura (olivo, vite, melo, pesco), di gestione del suolo (lavorazione meccanica del terreno,
taglio erba nell’interfila), messa a dimora di piante arboree da frutto.
Pistoia, 15 maggio2019 I docenti: prof. Gabriele Tartoni
prof. Stefano Lucchetti
65
11.2.2: Sociologia rurale: Relazione finale del docente
DOCENTE DISCIPLINA
Ioppolo Gaetano Sociologia rurale
CLASSE
INDIRIZZO
5 C Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli
LIBRI DI TESTO ADOTTATI
Non c’è in adozione un libro di testo per questa disciplina.
N. ALUNNI IN USCITA
Totale: 11 Maschi: 11 Femmine: 0
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE IN USCITA
Globalmente i risultati raggiunti dagli allievi sono stati sufficienti.
La programmazione è stata più volte oggetto di approfondimenti multidisciplinari, trattando tematiche inerenti anche
l'agronomia, l'economia, le tecniche di trasformazione, ecc., cercando di proporre, di volta in volta, argomentazioni e
modalità didattiche più stimolanti e significative atte ad un maggior interesse da parte del gruppo classe.
Il profitto medio finale della classe è sufficiente e gli obiettivi minimi della disciplina sono stati raggiunti da tutti gli
alunni, anche se (come già accennato) si sono resi necessari alcuni interventi di ripetizione degli argomenti per
colmare debiti acquisiti nella prima parte dell’anno: in particolare durante la pausa didattica.
Il comportamento degli alunni in classe può essere definito accettabile, se non per un ristretto gruppo di essi a causa di
discontinua concentrazione.
Su questi si è nel tempo verificato una discontinua comprensione del programma.
Complessivamente il comportamento degli allievi durante l’anno scolastico è stato sempre corretto sul piano
dell’educazione e del rispetto delle regole di natura scolastica, senza particolari problematiche dal punto di vista
disciplinare.
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Nel complesso i rapporti tra allievi e docente sono stati buoni.
Gli alunni Ferri Edgar e Sardi Gabriele hanno seguito una programmazione differenziata (percorso B).
OBIETTIVI MEDIAMENTE RAGGIUNTI
In termini di conoscenze, gli obiettivi raggiunti si riferiscono agli argomenti specificati nella sezione successiva
dedicata ai contenuti disciplinari.
In termini di competenze, gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:
● Saper interpretare i fenomeni sociologici legati ai vari aspetti del mondo rurale
● Essere in grado di valutare l’importanza degli eventi storici ed i loro riflessi nella sfera politica, economica e
sociale di una determinata realtà
● Essere in grado di esaminare il valore di tradizioni e comportamenti resi necessari dalle situazioni storiche ed
ambientali
CONTENUTI
Modulo 1: ELEMENTI DI SOCIOLOGIA RURALE
Il concetto di ruralità e la sua evoluzione
● Il mondo rurale nel contesto generale
● La contrapposizione campagna-città
● La campagna dal Medioevo ad oggi
● L’evoluzione della ruralità
● Definizione di ruralità
● Indicatori di ruralità
● Il modello della ruralità agraria
● Il modello della ruralità industriale
● Il modello della ruralità post-industriale
Modulo 2: LA MULTIFUNZIONALITA’
● Il concetto di multifunzionalità
● L’azienda agricola multifunzionale
● Il concetto di Sviluppo rurale e Sostenibile
Modulo 3: STORIA DELL’AGRICOLTURA
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● L’abbandono delle campagne nel periodo post-bellico
● Dinamica ed evoluzione sociale
● I fenomeni di esodo e spopolamento
Modulo 4: SOCIOLOGIA AMBIENTALE
● La questione ambientale
● Il concetto di sostenibilità e di sviluppo sostenibile
● Causa ed effetti della crisi ambientale
● Indicatori per lo sviluppo sostenibile
METODOLOGIE DIDATTICHE
Si è fatto ricorso fondamentalmente alla lezione frontale, fornendo costantemente degli spunti di riflessione agli
allievi, allo scopo di coinvolgerli attivamente alle tematiche affrontate ed avere una lezione sempre più partecipativa e
di natura interattiva; si è cercato costantemente di dare la giusta importanza ai riflessi di natura tecnico-pratica della
disciplina.
Gli allievi sono stati periodicamente sottoposti a verifiche scritte ed a interrogazioni orali. Le verifiche sono consistite
in prove semistrutturate, privilegiando la modalità di domande a risposta aperta nelle quali sono stati valutati vari
indicatori in grado di appurare il livello di apprendimento raggiunto dagli allievi.
Nella valutazione finale si è tenuto conto, oltre che dei risultati ottenuti nelle verifiche curriculari, anche delle capacità
pratico-operative dimostrate dagli allievi durante le attività didattiche, della relativa situazione di partenza, del loro
interesse, impegno e grado di partecipazione e, non ultimo, del comportamento tenuto in classe.
MATERIALI E STRUMENTI
Sono stati impiegati i seguenti materiali e strumenti:
● Appunti del docente reperiti da testi vari
● Materiale integrativo reperito da Internet
● Materiale multimediale in PowerPoint redatto dal docente
● Lavagna a gesso.
STRUMENTI DI VERIFICA
● Verifiche con quesiti a risposta aperta
● Verifiche orali
Pistoia, 15 magio 2019 Docente
Prof. Gaetano Ioppolo
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11.2.3 Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali: Relazione finale del docente
DOCENTI DISCIPLINA
Ioppolo Gaetano
ITP Vincenzo Sergi
Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali
CLASSE
INDIRIZZO
5 C Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
M.N. Forgiarini, L. Damiani, G. Puglisi “GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE” – Edizione
Reda
N. ALUNNI IN USCITA
Totale: 14 Maschi:14 Femmine: 0
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE IN USCITA
Globalmente i risultati raggiunti dagli allievi sono stati sufficienti.
Durante il corso dell’anno la classe ha dimostrato un sufficiente interesse e, nel complesso, una sufficiente
partecipazione alle varie attività didattiche. Tutti gli allievi della classe hanno raggiunto il livello minimo di
conoscenze, abilità e competenze previste dalla programmazione didattica. Soltanto un numero esiguo di allievi si è
distinto sul piano del profitto, raggiungendo un discreto livello di competenze e un’adeguata capacità di fare
collegamenti di natura interdisciplinare.
Sono da evidenziare, inoltre, una gravosa discontinuità e un poco regolare svolgimento della programmazione in
quanto costretto a perdere diverse ore di lezione a causa di vari impegni (uscite didattiche, viaggio d’istruzione,
incontri per l’alternanza scuola-lavoro, ecc…) che hanno interessato la classe; problematicità aggravata anche
dall’esiguo numero di ore di lezione (2 ore a settimana).
Complessivamente il comportamento degli allievi durante l’anno scolastico è stato sempre corretto sul piano
dell’educazione e del rispetto delle regole di natura scolastica, senza particolari problematiche dal punto di vista
disciplinare.
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Nel complesso i rapporti tra allievi e docente sono stati buoni.
Gli alunni Ferri Edgar e Sardi Gabriele hanno seguito una programmazione differenziata (percorso B).
OBIETTIVI MEDIAMENTE RAGGIUNTI
CONOSCENZE:
· Conoscere le principali tecniche impiegate in aridocoltura
· Conoscere le forme di governo e trattamento degli ecosistemi forestali
· Conoscere le principali tecniche utilizzate in arboricoltura da legno
· Conoscere i principali fattori e le problematiche connesse al dissesto idrogeologico
· Conoscere i principi agronomici dell’agricoltura conservativa
· Conoscere le principali tecniche di ingegneria naturalistica
ABILITA’: · Saper analizzare i parametri forestali che influenzano la gestione e il trattamento del bosco
· Saper riconoscere l’importanza del bosco e delle tecniche di ingegneria naturalistica nella difesa
idrogeologica
● Individuare i rischi ambientali e idrogeologici del territorio
● Individuare idonei interventi di difesa del territorio, dell'ambiente e della biodiversità COMPETENZE:
· Proporre soluzioni tecniche nella gestione selvicolturale degli ecosistemi boschivi nell’ottica della
sostenibilità forestale e ambientale
· Identificare i fattori di degrado dell’ambiente e del paesaggio e gli opportuni interventi di mitigazione
CONTENUTI
Modulo n° 1: SISTEMI E TECNICHE DI IRRIGAZIONE
· Irrigazione per sommersione · Irrigazione per scorrimento ed infiltrazione laterale · Irrigazione per aspersione · Fertirrigazione · I sistemi di microirrigazione · Principi di aridocoltura e tecniche di risparmio idrico · Calcolo del bilancio idrico – Esempio applicativo
Modulo n° 2: ELEMENTI DI SELVICOLTURA: IL BOSCO
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· Aspetti generali e ambientali · Benefici, funzioni e classificazione del bosco · Classificazione fitoclimatica di Pavari · Impianto del bosco
Modulo n° 3: GOVERNO E TRATTAMENTO DEL BOSCO
· Il governo del bosco · Governo a fustaia · Governo a ceduo
Modulo n° 4: CENNI DI ARBORICOLTURA DA LEGNO
· L’arboricoltura da legno · Tipologie d’impianto · Gestione dell’impianto
Modulo n° 5: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
● Il concetto di rischio, pericolosità e vulnerabilità di un territorio
● L’erosione idrica ed eolica del suolo
● Le varie tipologie di erosione
● Il dissesto idrogeologico, tipologie di frane ed esondazioni
● Il fenomeno della desertificazione e le principali cause
● L’impatto dell’agricoltura tradizione sulla gestione del suolo ● L’agricoltura conservativa e relativi obiettivi
Modulo 6: PRINCIPI DI INGEGNERIA NATURALISTICA
● Elementi di Ingegneria Naturalistica: principi e tecniche
● Tecniche di rivegetazione, principali specie erbacee, arbustive e
arboree utilizzate in Ingegneria naturalistica
● Materiali di copertura delle superfici
● Principali interventi antierosivi e stabilizzanti
● Strutture di contenimento di scarpate (viminata, palificata semplice
e doppia).
METODOLOGIE DIDATTICHE
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Si è fatto ricorso fondamentalmente alla lezione frontale, fornendo costantemente degli spunti di riflessione agli
allievi, allo scopo di coinvolgerli attivamente alle tematiche affrontate ed avere una lezione sempre più partecipativa e
di natura interattiva; si è cercato costantemente di dare la giusta importanza ai riflessi di natura tecnico-pratica della
disciplina.
Gli allievi sono stati periodicamente sottoposti a verifiche scritte ed a interrogazioni orali. Le verifiche sono consistite
in prove semistrutturate, privilegiando la modalità di domande a risposta aperta nelle quali sono stati valutati vari
indicatori in grado di appurare il livello di apprendimento raggiunto dagli allievi.
Nella valutazione finale si è tenuto conto, oltre che dei risultati ottenuti nelle verifiche curriculari, anche delle
capacità pratico-operative dimostrate dagli allievi durante le attività didattiche, della relativa situazione di partenza,
del loro interesse, impegno e grado di partecipazione e, non ultimo, del comportamento tenuto in classe.
MATERIALI E STRUMENTI
Sono stati impiegati i seguenti materiali e strumenti:
● Appunti del docente reperiti da testi vari
● Materiale integrativo reperito da Internet
● Materiale multimediale in PowerPoint redatto dal docente
● Lavagna a gesso.
STRUMENTI DI VERIFICA
● Verifiche con quesiti a risposta aperta
● Verifiche orali
Pistoia, 15 Maggio 2019
IL DOCENTE
Prof. Gaetano Ioppolo
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11.2.4 Valorizzazione delle attività produttive e legislazione nazionale e comunitaria
Materia: Valorizzazione e Commercializzazione dei Prodotti Agricoli del Territorio
CLASSE: 5C
Prof. Francesco Chiaramonte
LIBRI DI TESTO CONSIGLIATI: "Manuale di Legislazione Agraria" - Scuola & Azienda - MALINVERNI/TORNARI/BRANCOLINI
N. ALUNNI IN USCITA: Totale: 14 alunni maschi
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE IN USCITA: La classe, coordinata, è composta da 14 allievi in totale nell’opzione Valorizzazione di cui uno non ha frequentato
le lezioni seguendo un percorso differenziato.
Profitto: nell’arco del biennio (secondo anno del secondo biennio e quinto anno), mantenendo la continuità
didattica, gli obiettivi fissati non sono stati raggiunti in modo soddisfacente dalla maggior parte degli allievi.
Discontinuità nello studio individuale, scarso interesse e partecipazione alle attività in aula mostrate verso la
disciplina risultano le principali difficoltà e cause rilevate. Si distingue un ristretto gruppo di allievi che, al
contrario, per continuità e perseveranza nello studio individuale oltre che interesse e partecipazione attiva mostrati
verso la disciplina, hanno raggiunto un profitto soddisfacente.
Comportamento: In generale la condotta in aula si è dimostrata complessivamente abbastanza corretta e
soddisfacente, tra allievi e tra allievi e il docente, anche se non sono mancati momenti di confronto e chiarimento.
Rapporto con le famiglie: improntato sul dialogo e la reciproca collaborazione, soddisfacente e senza particolari
difficoltà e problematiche è risultato il rapporto con i genitori degli allievi attraverso le consuete modalità dei
colloqui individuali e generali.
RISULTATI RAGGIUNTI:
Obiettivi specifici previsti
● Conoscere il significato e l’importanza dello sviluppo sostenibile
● Conoscere il significato di territorio, ambiente e paesaggio
● Utilizzare gli strumenti della pianificazione territoriale
● Conoscere le norme che regolano la tutela dell’ambiente e del territorio
● Conoscere il sistema di certificazione di qualità
● Conoscere gli organismi e gli enti proposti al governo del territorio
Obiettivi minimi previsti
● Individuare azioni volti alla tutela del territorio
● Conoscere le norme di tutela agroambientale.
● Conoscere il significato di valorizzazione delle produzioni
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● Individuare e leggere le diverse tipologie di carte tematiche
● Individuare i principali strumenti di pianificazione territoriale
Rispetto ai suddetti obiettivi, gli allievi complessivamente raggiungono un livello di competenze appena sufficiente nei
soli obiettivi minimi, per discontinuità nello studio personale e interesse verso la disciplina. Si distingue un piccolo
gruppo di allievi che, al contrario, hanno mostrato interesse e continuità verso gli argomenti trattati raggiungendo e
acquisendo un livello di competenze sufficiente almeno nell’identificare le situazioni e il contesto di riferimento e dare
risposte alle diverse problematiche riguardanti le norme che disciplinano la tutela dell’ambiente e del territorio;
l’identificazione e l’uso degli strumenti di pianificazione territoriale per livelli di competenza; la valorizzazione e
certificazione delle produzioni tipiche e di qualità. Ad eccezione di questo ristretto gruppo, il resto della classe giunge
alla fine dell’anno scolastico con una preparazione mediocre.
CONTENUTI:
MODULO 1
Il concetto di sostenibilità ambientale
Concetto di territorio, ambiente, paesaggio
La politica ambientale internazionale e la legislazione ambientale italiana
Amministrazioni competenti in materia ambientale
Il codice dell'ambiente, d.lgs n.152/2006
La definizione di danno ambientale
La tutela dai danni da inquinamento: tutela civilistica e tutela penale.
MODULO 2
La normativa sulla tutela del paesaggio
Legge Galasso n.431/1985
La normativa sulla tutela dei beni paesaggistici: d.lgs n. 42/2004 (Codice Urbani)
Le aree protette
La carta della natura
I Parchi e le riserve naturali
La Valutazione di Incidenza
Valutazione ambientale Strategica
La Valutazione di Impatto Ambientale
MODULO 3
La normativa ambientale e la gestione dei rifiuti
La raccolta differenziata e il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti
Organi preposti alla gestione dei rifiuti
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La classificazione dei rifiuti
Adempimenti a carico delle aziende agricole per lo smaltimento dei rifiuti
MODULO 4
Cartografia IGM e Carte tematiche: elementi di base per la corretta lettura delle carte.
Carte tematiche: tipologie e chiavi di lettura
Piano Territoriale Paesistico
Piani Regolatori/Urbanistici
MODULO 5
DOP, IGP, STG, Biologico: procedure per il riconoscimento e organismi di tutela e controllo.
Rintracciabilità.
METODOLOGIE DIDATTICHE:
1. Lezioni frontali
2. Gruppi di lavoro
3. Esercitazioni individuali e di gruppo
4. Discussione guidata
5. Brainstorming
6. Problem solving
7. Elaborazione di mappe concettuali
8. Elaborazione pratica/grafica/informatica
9. Confronto-dibattito con direttori aree protette in videoconferenza
STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI:
1. Libri di testo consigliati
2. Dispense reperite da altri testi e da internet
3. Sussidi informatici (internet)
SPAZI E TEMPI:
Le attività didattiche si sono svolte prevalentemente in aula avendo a disposizione la LIM, con qualche ora
solamente svolta in aula di scienze.
Riguardo ai tempi per l’espletamento appieno del programma e il raggiungimento degli obiettivi fissati, questi sono
stati più ristretti rispetto al previsto calendario scolastico. In parte per attività educative complementari e/o altre
attività didattiche (assemblee di classe o d’istituto, viaggi e visite di istruzione, incontri con esperti, etc…); per
l’altra parte per il necessario ripasso e recupero di contenuti non sufficientemente appresi nel corso dell’anno
scolastico. Il Tutto a scapito dell’approfondimento di contenuti previsti per alcuni argomenti da trattare.
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STRUMENTI DI VERIFICA:
1. Prove strutturate e semistrutturate
2. Colloqui
3. Prima Simulazione della seconda prova (28/02/2019 e 07/03/2019)
4. Seconda Simulazione della seconda prova (11/04/2019)
Hanno concorso alla valutazione del profitto finale dei singoli allievi, anche l’interesse e la partecipazione alle attività
d’aula, la continuità e l’impegno nello studio personale mostrati nel corso dell’intero anno scolastico per il
raggiungimento degli obiettivi fissati.
Pistoia, 15 Maggio 2019 IL DOCENTE Prof. Francesco Chiaramonte
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11.2.5 Economia Agraria e dello sviluppo territoriale
Materia: Economia Agraria e dello sviluppo territoriale
CLASSE: 5C
Prof. Francesco Chiaramonte LIBRO DI TESTO ADOTTATO: F. Battaini – “Economia e Contabilità Agraria” – EDAGRICOLE
N. ALUNNI IN USCITA: Totale: 14 alunni maschi
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE IN USCITA:
La classe, coordinata, è composta da 14 allievi in totale nell’opzione Valorizzazione di cui uno non ha frequentato
le lezioni seguendo un percorso differenziato.
Profitto: nell’arco del biennio (secondo anno del secondo biennio e quinto anno), mantenendo la continuità
didattica, gli obiettivi fissati non sono stati raggiunti in modo soddisfacente dalla maggior parte degli allievi.
Discontinuità nello studio individuale, scarso interesse e partecipazione alle attività in aula mostrate verso la
disciplina risultano le principali difficoltà e cause rilevate. Si distingue un ristretto gruppo di allievi che, al
contrario, per continuità e perseveranza nello studio individuale oltre che interesse e partecipazione attiva mostrati
verso la disciplina, hanno raggiunto un profitto soddisfacente.
Comportamento: In generale la condotta in aula si è dimostrata complessivamente abbastanza corretta e
soddisfacente, tra allievi e tra allievi e il docente, anche se non sono mancati momenti di confronto e chiarimento.
Rapporto con le famiglie: improntato sul dialogo e la reciproca collaborazione, soddisfacente e senza particolari
difficoltà e problematiche è risultato il rapporto con i genitori degli allievi attraverso le consuete modalità dei
colloqui individuali e generali.
RISULTATI RAGGIUNTI:
Obiettivi specifici previsti
● Individuare gli elementi necessari alla stesura del bilancio
● Determinare i conti colturali, i costi di produzione ed i valori di trasformazione
● Leggere ed analizzare criticamente i risultati dei bilanci parziali al fine di individuare la redditività dei
singoli settori produttivi
● Esprimere sinteticamente giudizi di convenienza di breve e lungo periodo
Obiettivi minimi previsti
● Saper elaborare semplici bilanci aziendali
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● Saper formulare giudizi di convenienza
● Conoscere i fattori produttivi dell’azienda agraria
● Conoscere la funzione dei bilanci
Rispetto ai suddetti obiettivi, gli allievi complessivamente raggiungono un livello di competenze appena sufficiente nei
soli obiettivi minimi, per carenze di base, discontinuità nello studio personale e interesse verso la disciplina. Si distingue
un piccolo gruppo di allievi che, al contrario, ha mostrato interesse e continuità verso gli argomenti trattati raggiungendo
e acquisendo un livello di competenze sufficiente almeno nell’identificare le situazioni e il contesto di riferimento e dare
risposte alle diverse problematiche gestionali riguardo la stesura di un bilancio economico preventivo, l’individuazione
dei costi di produzione di diverse tipologie aziendali e la formulazione di sintetici giudizi di convenienza. Ad eccezione
di questo ristretto gruppo, il resto della classe giunge alla fine dell’anno scolastico con una preparazione mediocre.
CONTENUTI:
MODULO 1
Il bilancio economico dell'azienda agraria: caratteri e finalità del bilancio.
Descrizione dell’azienda, l’ordinamento produttivo, i fattori produttivi, le attività connesse.
I capitali dell’azienda agricola.
Il Lavoro nell’azienda agricola.
L’imprenditore agricolo e le diverse forme di conduzione.
L’equazione del tornaconto e la rilevazione del RN.
I diversi tipi di bilancio.
Determinazione della produzione lorda vendibile.
I salari e gli stipendi.
Calcolo degli interessi sul capitale di scorta e di anticipazione.
Il Valore aggiunto.
Esempi di bilanci redatti secondo il principio dell’ordinarietà.
Il conto colturale.
La determinazione del costo di produzione.
MODULO 2
Il valore e il costo di trasformazione.
Giudizi economici di convenienza
MODULO 3
L’affitto dei fondi rustici.
Determinazione del canone d’affitto.
Bonifica e miglioramenti fondiari.
MODULO 4
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Agenzia del Territorio: Catasto Terreni e Catasto Fabbricati.
Espropri.
Tipologie di stima (cenni)
METODOLOGIE DIDATTICHE:
1. Lezioni frontali
2. Gruppi di lavoro
3. Esercitazioni individuali e di gruppo
4. Discussione guidata
5. Problem solving
6. Elaborazione di mappe concettuali
STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI:
● Libri di testo
● Dispense reperite da altri testi consigliati e da internet
● Sussidi informatici
SPAZI E TEMPI:
Le attività didattiche si sono svolte prevalentemente in aula avendo a disposizione la LIM, con qualche ora
solamente svolta in aula di scienze.
Riguardo ai tempi per l’espletamento appieno del programma e il raggiungimento degli obiettivi fissati, questi sono
stati più ristretti rispetto al previsto calendario scolastico. In parte per attività educative complementari e/o altre
attività didattiche (assemblee di classe o d’istituto, viaggi e visite di istruzione, incontri con esperti, etc…); per
l’altra parte per il necessario ripasso e recupero di contenuti non sufficientemente appresi nel corso dell’anno
scolastico. Il Tutto a scapito dell’approfondimento di contenuti previsti per alcuni argomenti da trattare.
STRUMENTI DI VERIFICA:
● Prove strutturate e semistrutturate
● Colloqui
● Prima simulazione della seconda prova (28/02/2019 e 07/03/2019)
● Seconda simulazione della seconda prova (11/04/2019)
Hanno concorso alla valutazione del profitto finale dei singoli allievi, anche l’interesse e la partecipazione alle attività
d’aula, la continuità e l’impegno nello studio personale mostrati nel corso dell’intero anno scolastico per il
raggiungimento degli obiettivi fissati.
Pistoia, 15 Maggio 2019 IL DOCENTE
Prof. Francesco Chiaramonte
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11.2.6 Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica: Relazione finale del docente
Materia: Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica CLASSE 5 C Proff. Francesco Ercolini, Erika Maggi (potenziamento) LIBRO DI TESTO:
Battini F. – Commercializzazione dei prodotti agroalimentari e valorizzazione del territorio – Edagricole Borghi,Viva,Oggioni,Belli .Mercati Agroalimentari Marketing Sviluppo territoriale –Reda
ORE EFFETTUATE 50 su 66 PRESENTAZIONE PROGRAMMA SVOLTO Il programma è stato svolto con interezza, la classe si è dimostrata sufficientemente matura e capace di interfacciarsi con la materia. CONTENUTI:
Organizzazione economica e competitività di settore Agricoltore e mercato Consorzi e cooperative Coop. Trasformazione e commercializzazione Ass. produttori agricoli (APA) Coop agricole Contratti di produzione e di filiera Prodotto locale e sistemi alternativi di vendita (GAS, filiera corta) Integrazione fra imprese
MARKETING E DISTRIBUZIONE concetto di marketing strategie di marketing e fase conoscitiva marketing mix canali della distribuzione vendita all’ingrosso e al dettaglio vendita diretta dei prodotti agricoli la logistica per la distribuzione (imballaggio, trasporto,conservaz e stoccagio)
ORGANIZZAZIONE DEL MERCATO AGRICOLO COMUNITARIO la PAC le OCM i PSR la nuova PAC
OBIETTIVI EDUCATIVI
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La classe nel complesso ha raggiunto un buon grado di maturità e di correttezza. Hanno compreso la realtà e il modo di approcciarsi con l’ambiente. OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI La maggioranza degli allievi sa leggere, interpretare e comunicare usando un sufficiente linguaggio tecnico. Hanno dimostrato buone capacità nell’esecuzione di compiti pratici nel prendere decisione ed effettuare opportune scelte. OBIETTIVI DELL’AREA DI INDIRIZZO La maggioranza degli allievi è in grado di usare un semplice linguaggio tecnico scientifico. Sa rilevare e interpretare sufficientemente fatti aziendali e mostra buone capacità logistiche e organizzative. OBIETTIVI DISCIPLINARI La maggioranza degli allievi è in grado di: - conoscere l’organizzazione economica e la competitività del settore agroindustriale - conoscere le modalità di marketing e promozione e saperle applicare nelle varie situazioni - conoscere le modalità di distribuzione e di vendita - conoscere l’organizzazione del mercato agricolo comunitario METODI DI INSEGNAMENTO Come metodo di insegnamento è prevalso quello della lezione frontale con ausilio di materiale didattico fornito dal docente o dal libro di testo. POTENZIAMENTO Quello del potenziamento è stato un percorso di ampliamento per accrescere, rendere ancora più consistente e approfondita la preparazione degli allievi. MEZZI DI LAVORO Libro di testo, lezioni interattive, prontuari e dati tecnici ministeriali SPAZI Aula didattica, LIM TEMPI L’esecuzione del programma ha richiesto tempistiche un po’ più ristrette rispetto a quelle preventivate nel piano di lavoro per adeguarle alle esigenze della classe. STRUMENTI DI VERIFICA Per la verifica dell’acquisizione dei contenuti e del raggiungimento degli obiettivi preventivati ci si è avvalsi di due verifiche scritte e due orali nel primo periodo e di tre verifiche scritte e due orali nel secondo periodo. Pistoia lì, 15 maggio 2019 Il Docente Prof. Francesco Ercolini
81
Corso K
11.2.7 tecniche di produzione e di organizzazione dei processi produttivi: Relazione finale del docente
Materia: Tecniche di produzione e di organizzazione dei processi produttivi CLASSE 5 K Proff. Annalisa Mannori, Enrico Cantelli LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Piero Maffeis ''Trasformazione dei prodotti'' Ed. Hoepli
ORE SETTIMANALI: 3 (di cui 2 di laboratorio)
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E DEL PROGRAMMA SVOLTO
La classe è composta da un piccolo gruppo di sette ragazzi il cui comportamento è risultato vivace ma generalmente
sempre corretto sia tra loro che con i docenti. La frequenza è risultata regolare e anche la partecipazione al dialogo
educativo è apparsa sufficiente anche se spesso hanno avuto tendenza a distrarsi.
Il programma è stato svolto quasi completamente, ma non senza difficoltà soprattutto perchè spesso si è dovuti tornare
su argomenti già affrontati a causa di uno scarso studio a casa da parte di alcuni studenti e perchè, soprattutto nel
pentamestre, le ore di lezione sono state spesso ''sacrificate'' per la coincidenza con festività, viaggi di istruzione e uscite
didattiche.
Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi disciplinari la maggior parte della classe ha mostrato
complessivamente un sufficiente interesse verso la disciplina e discreto impegno durante le attività didattiche specie se
di tipo laboratoriale. Il rendimento è stato però assai diversificato: molto buono e buono per gli alunni che si sono
impegnati con responsabilità, costanza e continuità, sufficiente per altri per motivazioni diverse (impegno non sempre
adeguato, metodo di studio inadeguato); alcuni allievi invece a causa soprattutto dello scarso impegno nel lavoro a casa ,
non hanno raggiunto, al momento in cui viene redatta la presente relazione, gli obiettivi minimi della disciplina .
Nelle attività laboratoriali tutti hanno dimostrato un buon interesse e una buona manualità ottenendo così buoni risultati.
Il raggiungimento delle abilità e delle conoscenze previste per questa disciplina sono in stretta relazione con i
programmi svolti nel corso delle altre discipline d’indirizzo sulla base della programmazione interdisciplinare stilata in
sede di dipartimento.
METODOLOGIE DIDATTICHE
La trattazione didattica del programma è stata fatta soprattutto stimolando i ragazzi ad una lezione partecipata; ad essa i
ragazzi sono stati costantemente chiamati intervenendo in modo problematico e costruttivo all’acquisizione dei
contenuti nuovi o alla rivisitazione di quanto già in loro possesso. L’impostazione didattica è stata rivolta non solo a far
acquisire la necessaria competenza disciplinare, ma anche a sviluppare capacità di analisi e critica. Sono state svolte
lezioni frontali, lezioni dialogate ma la didattica è stata anche in buona parte di tipo laboratoriale: i ragazzi hanno
lavorato conducendo esperienze da soli e in gruppo. Importante è stato l'approccio interdisciplinare soprattutto nei
confronti delle materie di indirizzo. La classe è stata condotta al campionamento e all'analisi in situ di acque superficiali
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del torrente Brana, presso FICO EATALY WORLD a Bologna e presso varie aziende: GIDA (impianto di depurazione
delle acque reflue), CANTINA SASSARINI (produzioni di vini Monterosso - La Spezia).
MEZZI, STRUMENTI E SPAZI
Per la trattazione degli argomenti si è fatto riferimento fondamentalmente al manuale adottato: il materiale proposto dal
libro di testo è stato integrato con appunti, schemi, lavori tratti da Internet e video didattici.
Il materiale didattico e le documentazioni prodotte dagli studenti sono state condivise mediante CLASSROOM
nell’ottica di una didattica multimediale e interattiva.
Sono stati utilizzati, oltre all'aula, il laboratorio di chimica per le attività laboratoriali previste dalla materia e l'aula
video per la visione di slides o filmati didattici.
CRITERI DI VALUTAZIONE:
I criteri di valutazione adottati sono quelli indicati nel POF.
Ai fini della valutazione sono stati considerati la progressione rispetto alle conoscenze di base, l’acquisizione dei
contenuti, l’abilità nell’applicazione e nella rielaborazione personale e il raggiungimento del linguaggio specifico della
materia. Si è inoltre tenuto conto del tipo di partecipazione alla lezione, dell’interesse mostrato, della regolarità
nell’applicazione e del grado di impegno non solo nell’attività scolastica, ma anche nelle aziende sede del tirocinio
svolto dai ragazzi. Relativamente alla sufficienza, si rimanda agli obiettivi didattici minimi.
STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE:
Per la verifica dell’acquisizione dei contenuti e del raggiungimento degli obiettivi preventivati ci si è avvalsi di verifiche
orali, verifiche scritte, prove di laboratorio e relazioni oltre a quelle svolte per simulare la seconda prova dell’Esame di
Stato.
PROGRAMMA SVOLTO:
MODULO 1: L'INDUSTRIA OLEARIA
Unità 1 Le olive e la raccolta:
L'olivo - Il frutto e i suoi costituenti – Il processo di maturazione dell'oliva – La raccolta (manuale, agevolata,
meccanizzata) - L'immagazzinamento delle olive.
Unità 2 Dall'oliva all'olio:
Tecnologie di produzione dell’olio di oliva – Lavorazioni preparatorie delle olive - Sistemi di lavorazione delle olive a
ciclo discontinuo – Sistemi di lavorazione delle olive a ciclo continuo - I sottoprodotti del processo di produzione
dell’olio di oliva.
Unità 3 Composizione chimica e caratteristiche dell'olio di oliva
Composti chimici dell'olio di oliva: frazione saponificabile e frazione insaponificabile
Unità 4 Classificazione merceologica degli oli di oliva e qualità dell'olio
Categorie degli oli di oliva - Oli DOP – IGP e biologici. Raffinazione o rettificazione. Indicatori di qualità dell'olio di
oliva. Analisi sensoriale.
Unità 5 Conservazione e confezionamento dell'olio:
83
Chiarificazione – Conservazione – Difetti e alterazioni dell'olio di oliva – Etichettatura e commercializzazione:
Indicazioni obbligatorie. Indicazioni facoltative
MODULO 2: L'INDUSTRIA ENOLOGICA
Unità 1 L'uva e la vendemmia:
L'uva e i componenti chimici dell'uva – La maturazione dell'uva e la raccolta - Conferimento dell'uva alla cantina.
Unità 2: Dall'uva al mosto:
Ammostamento delle uve: pigiatura, diraspatura, sgrondatura e torchiatura. Composizione del mosto. Microrganismi del
mosto– Anidride solforosa – Correzione dei mosti
Unità 3: Dal mosto al vino
I lieviti nella fermentazione alcolica - La fermentazione alcolica - La formazione degli alcoli superiori e degli esteri. La
fermentazione malolattica – La vinificazione in rosso o con macerazione. La vinificazione in bianco o senza
macerazione.
Unità 4: Le operazioni di stabilizzazione e affinamento
Le operazioni di chiarificazione e stabilizzazione – L'affinamento in fusti di legno – Il confezionamento.
Unità 5: Composizione e malattie del vino
I componenti del vino – Le malattie di origine microbica – I difetti di origine chimica
Unità 6: Classificazione e denominazione dei vini
La denominazione dei vini – L'etichettatura dei vini.
LABORATORIO
Le esperienze di laboratorio sono state organizzate tenendo presente la programmazione integrata tra le materie
di indirizzo in particolar modo tra Tecnologie Applicate ai Materiali e ai Processi Produttivi, Tecniche di
Produzione e Organizzazione e Tecniche di Gestione Macchine e Impianti. Le esperienze sono state eseguite in
maniera trasversale durante le ore di laboratorio delle materie sopra menzionate.
Determinazione dell’acidità di matrici alimentari (agrumi)
Titolazioni potenziometriche
Determinazione dell’acido ascorbico mediante titolazione iodometrica
Determinazione dell’acido acetil salicilico e dell’acido ascorbico nell’aspirina
Determinazione del ferro nelle acque mediante il metodo colorimetrico all’o-fenantrolina
Determinazione della durezza dell’acqua potabile con EDTA
Determinazione dell’ammoniaca per via spettrofotometrica (metodo di Nessler)
Standardizzazione di una soluzione di tiosolfato con iodato e bromato di potassio
Analisi dell’olio:
● determinazione dell’acidità
● determinazione dei perossidi
● determinazione del grado termosolforico
● determinazione della rancidità (saggio di Kreiss)
● determinazione del numero di iodio
84
● determinazione delle sofisticazioni mediante spettro in assorbimento per l’individuazione di eventuali dieni o
trieni coniugati
Determinazione dei cloruri secondo Volhard con relativa preparazione e standardizzazione di una soluzione di
tiocianato d’ammonio
Analisi delle acque:
● Tecniche di campionamento di acque superficiali e di rubinetto
● Determinazione del pH e della conducibilità
● Determinazione del BOD5 e O2
● Determinazione del COD
● Determinazione dei cloruri
● Determinazione spettrofotometrica UV-VIS forme azotate (nitrati, nitriti e ammoniaca)
● Determinazione dei fosfati
● Determinazione dei metalli pesanti in AA (Nichel, Rame, Ferro e Piombo)
Analisi del vino:
● Determinazione del pH
● Determinazione del titolo alcolemico mediante ebulliometro di Maligand e mediante bilancia idrostatica
● Determinazione dell’estratto secco totale e al netto degli zuccheri riducenti per via densimetrica e per via
● Determinazione degli zuccheri riducenti (metodo di Fehling)
● Determinazione dell’acidità totale
● Determinazione dell’acidità volatile, dalla solforosa libera, combinata e totale (utilizzo del distillatore
enologico e acidimetro di Juffmann)
● Determinazione spettrofotometrica dell’Intensità di colore (IC) e della tonalità
● Determinazione spettrofotometrica dei polifenoli totali espressi in g/L di acido gallico e per via
permanganometrica
● Determinazione spettrofotometrica degli antociani totali e dei flavonoidi non antocianici mediante la
correzione di Di Stefano
● Determinazione dei tannini totali
● Determinazione dei metalli pesanti in AA ( Rame, Zinco e Piombo)
Analisi terreno:
· Metodologia di prelievo di terreni per analisi
· Determinazione dello scheletro, sabbia grossa, limo sabbia fine e argilla
· Determinazione di Calcio e Magnesio
· Determinazione del calcare, pH, conducibilità umidità del terreno.
Pistoia 15.maggio 2019 I Docenti
Prof.ssa Annalisa Mannori
Prof. Enrico Cantelli
85
11.2.8 Tecnicologie applicate ai materiali e ai processi produttivi: Relazione finale del docente
Materia: Tecnicologie applicate ai materiali e ai processi produttivi CLASSE 5 K Proff. Venturi Chiara, Enrico Cantelli LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Cassese A., Capuano F., Esplorare gli alimenti - Ed. Clitt.
ORE SETTIMANALI: 4 (di cui 2 di laboratorio)
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5^K risulta composta da sette alunni di cui due ragazze. La maggior parte dei componenti ha frequentato
regolarmente le lezioni dimostrando un atteggiamento collaborativo e rispettoso verso gli insegnanti, la struttura
scolastica e il regolamento vigente.
Mentre il Prof. E. Cantelli ha seguito la classe nel corso del secondo biennio e dell’ultimo anno, la Prof. C.
Venturi ha conosciuto la classe solo nel mese di Ottobre di questo ultimo anno scolastico. Tuttavia, gli alunni
hanno mostrato sin dall’inizio capacità di adeguarsi al cambiamento con atteggiamento positivo, disponibilità al
dialogo educativo ed è stato possibile lavorare in un clima sempre sereno e costruttivo.
Gli alunni hanno generalmente manifestato un discreto equilibrio interno al gruppo; la maggior parte di loro ha
mostrato una certa maturazione sia dal punto di vista personale che relazionale, dimostrandosi capaci di
collaborazione e di aiutarsi reciprocamente.
Dal punto di vista strettamente didattico, alcuni alunni hanno sfruttato al meglio le loro capacità e potenzialità
mentre altri sono stati piuttosto discontinui, soprattutto per quanto riguarda il lavoro autonomo di consolidamento
e rielaborazione degli argomenti trattati a scuola. Una parte dei componenti del gruppo infatti, pur mostrando una
spiccata attitudine per le attività laboratoriali, non ha sostenuto con un adeguato, quanto necessario, supporto
teorico le attività svolte. Si può tuttavia sottolineare che, in generale, tutti hanno mostrato interesse per le attività
proposte nell’ambito di questa disciplina e la maggior parte di loro ha rispettato impegni e scadenze. Nel
complesso la classe presenta una buona padronanza delle varie tecniche analitiche trattate e una buona manualità
nel condurre esperienze di laboratorio. Un parte degli alunni inoltre ha lavorato con impegno e interesse in modo
costante nel corso dell’intero anno scolastico; tale assiduità e determinazione ha consentito loro di ottenere
soddisfacenti miglioramenti e di raggiungere risultati buoni e anche, in qualche caso, ottimi.
PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE
Nel corso del primo periodo i docenti hanno lavorato con la classe verificando le conoscenze pregresse sia
teoriche che laboratoriali. Conseguentemente, è stata svolta attività di ripasso e di consolidamento su argomenti
teorici e pratici necessari ad affrontare la trattazione di argomenti nuovi per i ragazzi. Nel corso di tutto l’anno
scolastico gli insegnanti hanno frequentemente ripreso parti già trattate, attraverso momenti di recupero o ripasso
e anche, quando possibile, di approfondimento. Nel corso delle attività sia teoriche che di laboratorio si è sempre
sottolineata l’importanza di lavorare con metodo e in sicurezza, cercando di sensibilizzare gli alunni al rispetto sia
della salute personale che dell’ambiente.
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Lo svolgimento degli argomenti è sostanzialmente in linea con la programmazione iniziale, seppur con alcune
piccole riduzioni e semplificazioni.
L’attività di laboratorio è stata svolta in completa sinergia a quella teorica. In linea con l’indirizzo di studio, ma
anche in considerazione delle attitudini e interessi degli studenti, si è lavorato cercando di garantire ampio spazio
all’attività pratica e alla didattica laboratoriale. Gli argomenti affrontati sono stati scelti valutando sempre
attentamente la possibilità di proporre ai ragazzi esperienze pratiche significative, educative e formative.
Il raggiungimento delle abilità e delle conoscenze previste per questa disciplina sono in stretta relazione con i
programmi svolti nel corso delle altre discipline d’indirizzo. Questa integrazione ha consentito di affrontare
alcune tematiche importanti per la preparazione degli studenti, evitando sovrapposizioni e consentendo al
contempo una trattazione articolata e approfondita delle stesse.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Il lavoro didattico è stato svolto sostanzialmente attraverso lezioni frontali aperte al dialogo e esercitazioni
pratiche di laboratorio. Gli argomenti sono stati trattati con continui riferimenti alla realtà quotidiana, all’ambiente
e alle realtà lavorative di settore, in modo da far cogliere allo studente la stretta relazione tra la chimica e le
attività produttive.
L'attività pratica è stata organizzata sia come lavoro individuale che a gruppi di più alunni. L'insegnamento della
disciplina a livello pratico è stato fondamentale per far acquisire agli alunni le tecniche strumentali e non, le varie
metodologie analitiche e a verificare e integrare le conoscenze teoriche acquisite. Si è lavorato cercando di
stimolare un atteggiamento critico, l’interesse verso la ricerca e l’innovazione.
MEZZI, STRUMENTI E SPAZI
E’ stato utilizzato il libro di testo in adozione. Per alcuni argomenti si è poi fatto riferimento a testi in adozione per
altre discipline. Principalmente sono stati forniti appunti, dispense e schede di laboratorio dai docenti. Per la
trattazione di alcune tematiche sono stati visualizzati filmati e presentazioni ppt, siti web.
Il lavoro si è svolto principalmente nel laboratorio di chimica ma anche in aula e in aula multimediale. Esso
inoltre è stato integrato, in collaborazione con le altre discipline d’indirizzo, da visite guidate a realtà produttive
del territorio in linea con il programma svolto.
L’utilizzo di Google Classroom quale piattaforma per la condivisione di materiale didattico e la consegna di
relazioni si è rivelata molto utile e funzionale allo svolgimento delle attività didattiche.
VALUTAZIONE E VERIFICHE
I principali strumenti di verifica adottati sono stati: interrogazioni frontali, verifiche scritte, dialogo-discussione,
relazioni sulle attività di laboratorio, abilità pratica nelle analisi e correttezza dei risultati, rispetto delle
tempistiche di lavoro e delle scadenze assegnate. Il numero complessivo di verifiche è stato distribuito in modo
omogeneo nel corso dell’anno scolastico ed è risultato adeguato a consentire una valutazione completa e il più
possibile oggettiva.
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CRITERI DI VALUTAZIONE
I principali fattori di valutazione delle prove scritte ed orali sono state la conoscenza e la comprensione dei
contenuti, la capacità di esposizione e l’utilizzo di una terminologia tecnica appropriata, insieme alla capacità di
rielaborazione individuale e di collegamenti interdisciplinari. La valutazione finale di ogni alunno terrà conto
della progressione rispetto al suo livello di partenza, della sua evoluzione cognitiva e dei risultati effettivamente
raggiunti. Costituiscono elementi di valutazione non solo gli apprendimenti, le competenze, l’acquisizione e l’uso
dei metodi e del linguaggio specifico della disciplina, ma anche la partecipazione alle attività didattiche e la
costanza dell’impegno, la frequenza alle attività scolastiche, i progressi registrati rispetto alle condizioni iniziali,
l’impegno personale, l'autonomia organizzativa raggiunta e la puntualità nel rispetto delle consegne.
PROGRAMMA SVOLTO
MODULO 0 : RECUPERO e CONSOLIDAMENTO CONOSCENZE DI BASE
· Richiami, finalizzati al consolidamento e all’approfondimento, di concetti di base della chimica generale e
organica
· I LEGAMI E LA CONFIGURAZIONE ELETTRONICA
· Legame covalente e ionico
· Elettronegatività e proprietà periodiche
· La configurazione elettronica (concetti generali di rappresentazione)
· La configurazione elettronica del carbonio
· RICHIAMI DI CHIMICA ORGANICA
· L’atomo di carbonio e teoria dell’ibridazione
· Principali gruppi funzionali e caratteristiche chimico-fisiche delle classi di composti
· Richiami su struttura, proprietà chimiche e reattività delle principali classi di composti organici.
· Approfondimenti su composti polifunzionali, proteine, lipidi, carboidrati con particolare attenzione agli
aspetti interdisciplinari.
· APPROFONDIMENTI TEORICI DI CHIMICA ANALITICA
· Soluzioni a titolo noto
· Titolazioni
· Standardizzazione
· Costruzione rette di taratura
· Riconoscimento di campioni incogniti
MODULO 1: ASPETTI GENERALI
· Norme di sicurezza
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· Rischio per la salute e per l’ambiente. La prevenzione.
· L’analisi chimica, il campionamento.
· La raccolta sperimentale dei dati e cenni al trattamento statistico.
· Generalità sulle fasi e le procedure dei cicli produttivi.
· Metodi e sistemi di controllo di processo e di prodotto.
MODULO 2: INTRODUZIONE AI METODI OTTICI
· SPETTROFOTOMETRIA UV-VISIBILE
· Richiami teorici sulle radiazioni elettromagnetiche
· Interazioni tra radiazioni e materia
· Assorbimento nell’UV-Visibile
· Legge dell’assorbimento (Lambert-Beer)
· Componenti di uno spettrofotometro UV-Vis (descrittivo) e principi di funzionamento: sorgenti,
monocromatore, cuvette, rivelatore e sistema di elaborazione del segnale e presentazione dei dati.
· Analisi qualitativa
· Analisi quantitativa (metodo della retta di taratura, cenni all’analisi di matrici complesse, deviazione dalla
legge di Beer)
· Applicazione della tecnica in varie analisi di campioni di terreno e acque
· SPETTROMETRIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO
· Assorbimento atomico
· Principi di funzionamento e descrizione dello spettrometro AA (descrittivo): sorgente, chopper,
atomizzatore, monocromatore, rivelatore, sistema di elaborazione del segnale.
· Impiego del metodo della retta di taratura per analisi quantitative
· Applicazioni della tecnica analitica: ricerca di metalli pesanti in matrici alimentari (acque, vino)
MODULO 3: L’ACQUA - TRATTAMENTI DELLE ACQUE GREZZE - ANALISI DELLE ACQUE DI
RETE E REFLUE
· Generalità sulla classificazione delle acque e requisiti di potabilità e impiego civile e industriale
· Fonti di approvvigionamento delle acque grezze
· Caratteristiche chimiche delle acque: solidi sospesi, solidi disciolti, forme viventi, gas disciolti
· La durezza dell’acqua (temporanea, permanente e totale): determinazione con titolazione
· Disinfezione con sostanze a base di cloro e di ozono e tramite l’impiego di radiazione UV. Carboni attivi
· Cenni al dissalaggio delle acque salmastre attraverso l’osmosi inversa
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· Gli inquinanti
· Indicatori di inquinamento organico e biodegradabilità (OD, BOD5 e COD)
· Cenni ai riferimenti normativi relativi alla classificazione, gestione e impiego dell’acqua.
· Campionamento di acque di superficie (praticata nel corso di un’uscita didattica, torrente Brana)
· Analisi di vari campioni di acque di superficie e di rete. Valutazione della qualità delle acque destinate al
consumo umano
· Trattamenti di acque reflue (osservazione diretta di impianto GIDA in uscita didattica)
MODULO 4: LA CROMATOGRAFIA
· Introduzione alle tecniche cromatografiche
· Principio del metodo di separazione e purificazione
· Caratteristiche generali di fase stazionaria e fase mobile, cenni alle diverse tipologie impiegate
· Meccanismi chimico-fisici della separazione cromatografica (Adsorbimento, Ripartizione, Scambio
ionico, Esclusione)
· Cromatografia su strato sottile. Significato e calcolo del fattore di ritenzione.
· Cenni alla cromatografia su colonna classica.
· Esempi di applicazione in campo analitico e nella purificazione di prodotti ottenuti da processi sintetici
preparativi.
· Cenni alla cromatografia strumentale e ai suoi impieghi: Gas-Cromatografia e HPLC (strumentazione
trattata solo a livello prettamente descrittivo). Descrizione e funzione delle parti principali degli
strumenti per HPLC e GC.
· Definizione di cromatogramma, parametri fondamentali nell’analisi del picco cromatografico. Valutazione
della risoluzione ed efficienza del metodo.
MODULO 5: IL TERRENO
· Richiami sulla composizione chimica del terreno: componente inorganica e organica.
· Proprietà colloidali dei terreni
· Reattività del terreno (assorbimento meccanico, biologico, chimico, chimico fisico)
· Metodo di campionamento
· Principali analisi (classiche e strumentali) del terreno con particolare attenzione al terreno agrario:
composizione percentuale, pH, umidità, contenuto di CaCO3, presenza di metalli pesanti, composti
azotati.
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ATTIVITA’ DI LABORATORIO
Le esperienze di laboratorio sono state organizzate tenendo presente la programmazione integrata tra le
materie di indirizzo in particolar modo tra Tecnologie Applicate ai Materiali e ai Processi Produttivi,
Tecniche di Produzione e Organizzazione e Tecniche di Gestione Macchine e Impianti. Le esperienze sono
state eseguite in maniera trasversale durante le ore di laboratorio delle materie sopra indicate.
· Determinazione dell’acidità di matrici alimentari (agrumi)
· Titolazioni potenziometriche
· Studio dello spettrofotometro per assorbimento UV-Vis: osservazione diretta dello strumento e
spiegazione del suo funzionamento
· Utilizzo dello spettrometro UV-Vis per la ricerca della massima assorbanza del permanganato di potassio
e ricerca del range di concentrazione che consenta l’applicazione della legge di Lambert e Beer
· Costruzione di una retta di taratura con soluzioni standard di permanganato di potassio
· Determinazione della concentrazione incognita di permanganato in una soluzione attraverso
spettrofotometria UV-Vis
· Determinazione dell’acido ascorbico mediante titolazione iodometrica
· Determinazione dell’acido acetil salicilico e dell’acido ascorbico nell’aspirina
· Determinazione del ferro nelle acque mediante il metodo colorimetrico all’o-fenantrolina
· Det ermi nazi one dell a durezza dell ’acqua pot abile con EDTA͎͎ ͎͎ ͎͎ ͎
· Determinazione dell’ammoniaca per via spettrofotometrica (metodo di Nessler)
· Standardizzazione di una soluzione di tiosolfato con iodato e bromato di potassio
· Studio dello spettrofotometro per assorbimento atomico: osservazione diretta dello strumento e
spiegazione del suo funzionamento
· Analisi dell’olio:
· Determinazione dell’acidità
· Determinazione dei perossidi
· Determinazione del grado termosolforico
· Determinazione della rancidità (saggio di Kreiss)
· Determinazione del numero di iodio
· Determinazione delle sofisticazioni mediante spettro in assorbimento per l’individuazione di eventuali
dieni o trieni coniugati
· determinazione dei cloruri secondo Volhard con relativa preparazione e standardizzazione di una
soluzione di tiocianato d’ammonio.
· Analisi delle acque:
· Tecniche di campionamento di acque superficiali e di rubinetto e trattamenti preliminari per le successive
analisi
· Determinazione dell'ossigeno disciolto in un'acqua superficiale e di rete cittadina
· Durezza temporanea e durezza permanente
· Determinazione del pH e della conducibilità
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· Determinazione del BOD5 e O2
· Determinazione del COD
· Determinazione dei cloruri
· Determinazione spettrofotometrica UV-VIS forme azotate (nitrati, nitriti e ammoniaca)
· Determinazione dei fosfati
· Determinazione dei metalli pesanti in AA (Nichel, Rame, Ferro e Piombo)
· Analisi del vino:
· Determinazione del pH
· Determinazione del titolo alcolemico mediante ebulliometro di Malligand e mediante bilancia idrostatica
· Determinazione dell’estratto secco totale e al netto degli zuccheri riducenti per via densimetrica e per via
· Determinazione degli zuccheri riducenti (metodo di Fehling)
· Determinazione dell’acidità totale
· Determinazione dell’acidità volatile, dalla solforosa libera, combinata e totale (utilizzo del distillatore
enologico e acidimetro di Juffmann)
· Determinazione spettrofotometrica dell’Intensità di colore (IC) e della tonalità
· Determinazione spettrofotometrica dei polifenoli totali espressi in g/L di acido gallico e per via
permanganometrica
· Determinazione spettrofotometrica degli antociani totali e dei flavonoidi non antocianici mediante la
correzione di Di Stefano
· Determinazione dei tannini totali
· Determinazione dei metalli pesanti in AA ( Rame, Zinco e Piombo)
· Analisi terreno:
· Metodologia di prelievo di terreni per analisi
· Determinazione dello scheletro, sabbia grossa, limo sabbia fine e argilla
· Determinazione di Calcio e Magnesio
· Determinazione del calcare, pH, conducibilità umidità del terreno.
Pistoia, 15 Maggio 2019 Docenti Prof.ssa Chiara Venturi
Prof. Enrico Cantelli
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11.2.9 Tecniche di gestione e conduzione di macchine e impianti e laboratorio: Relazione finale del docente
Materia: Tecniche di gestione e conduzione di macchine e impianti CLASSE 5 K Proff. Raffaele Petrucci, Enrico Cantelli LIBRO DI TESTO ADOTTATO: S. Natoli, Tecnologie Chimiche e industriali, Edisco, vol. I e II.
ORE SETTIMANALI: 3 (di cui 2 di laboratorio)
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da SETTE alunni di cui due ragazze, vivaci ma comunque sempre rispettosi nei confronti degli
insegnanti, delle strutture scolastiche e del regolamento vigente.
Gli alunni, in generale, sono stati ben disposti al dialogo educativo anche se spesso hanno avuto la tendenza a distrarsi,
disperdendo così le proprie potenzialità.
I docenti hanno iniziato verificando le conoscenze pregresse sia teoriche che laboratoriali, propedeutiche per lo studio
dei nuovi argomenti, attraverso il dialogo partecipato mentre veniva fatto un ripasso sia in classe che in laboratorio. È
emerso che diversi allievi avevano poca conoscenza di questi concetti. Alcuni di loro possedevano comunque sufficienti
capacità logico-critiche pur permanendo difficoltà nel linguaggio tecnico - scientifico per una scarsa abitudine allo
studio sistematico a casa; altri hanno mostrato gravi difficoltà sia nell'ambito delle conoscenze che nel campo di
applicazione logico-critico.
Il programma di Tecniche di gestione-conduzione di macchine e impianti ha avuto uno svolgimento lineare, nei tempi
sostanzialmente previsti dagli insegnanti, anche se gli argomenti sono stati ripresi più volte durante l’anno scolastico.
Infatti la classe ha avuto comportamenti e risultati non omogenei, a causa dello scarso impegno e scarsa rielaborazione
dimostrati nel lavoro sia in classe sia a casa, da alcuni di loro.
Per questo è stato necessario ripetere i vari argomenti più volte.
Per quanto concerne le competenze e capacità, alcuni alunni hanno ottenuto ottimi risultati, denotando un notevole
interesse per la disciplina, altri non sono andati oltre una conoscenza superficiale degli argomenti.
La classe mostra comunque una buona padronanza delle varie tecniche di gestione degli impianti (schematizzazione
degli impianti, descrizione del funzionamento dei macchinari e dei principali controlli introdotti) e una buona
conoscenza delle tecniche analitiche per l’analisi delle matrici. Il raggiungimento delle abilità e delle conoscenze per
questa disciplina sono in stretta relazione con il programma svolto in laboratori tecnologici sulla base della
programmazione interdisciplinare stilata in sede di dipartimento.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le principali metodologie messe in atto sono state lezioni frontali tradizionali, elaborazione e discussione di schemi
impiantistici mediante simbologia UNICHIM e esperienze laboratoriali per fornire agli studenti i concetti fondamentali
e stimolare la ricerca, l’approfondimento e la connessione tra le varie parti del programma e tra la teoria e l’applicazione
operativa. Da non dimenticare inoltre l’importanza dell’interdisciplinarietà soprattutto nei confronti delle materie di
indirizzo. La classe è stata condotta, per simulazioni laboratoriali di gestione e conduzione impianti, presso varie
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aziende: GIDA (impianto di depurazione delle acque reflue), CANTINA SASSARINI (produzioni di vini Monterosso -
La Spezia), campionamento e analisi in situ di acque superficiali (Torrente Brana)
MEZZI, STRUMENTI E SPAZI
Sono stati utilizzati fondamentalmente appunti forniti dal docente implementati mediante l’uso del libro di testo in
adozione. Sono stati forniti schemi a blocchi di impianti successivamente elaborati e schematizzati mediante l’utilizzo
della normativa UNICHIM. Il lavoro si è svolto nell’aula e nel laboratorio di chimica ed è stato integrato da visite in
realtà produttive del territorio in linea con il programma svolto. Il materiale didattico e le documentazioni prodotte dagli
studenti sono state condivise mediante CLASSROOM nell’ottica di una didattica multimediale e interattiva.
VALUTAZIONE E VERIFICHE
I principali strumenti di verifica adottati sono stati: interrogazioni frontali, verifiche scritte, dialogo-discussione, schemi
e relazioni d’impianti, abilità pratica e correttezza dei risultati. Il numero globale di verifiche è risultato congruo ad una
valutazione il più possibile completa ed oggettiva.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Ai fini della valutazione, sono considerati la progressione rispetto alle conoscenze di base, l’acquisizione dei contenuti,
l’abilità nell’applicazione e rielaborazione personale, il raggiungimento del linguaggio specifico della materia. Sono
stati altresì oggetto di valutazione il tipo di partecipazione alla lezione, l’interesse mostrato, la regolarità
nell’applicazione e il grado di impegno profuso non solo nell’attività scolastica, ma anche nelle aziende sede del
tirocinio dei ragazzi. Relativamente alla sufficienza, si rimanda agli obiettivi didattici minimi.
PROGRAMMA SVOLTO
MODULO 1 : CARATTERISTICHE TECNICHE E DI GESTIONE DEI PROCESSI DI
ESTRAZIONE DELL’OLIO.
IMPIANTO DI FRANGITURA FUNZIONANTE IN CONTINUO
● Macchinari per il processo di frangitura ( trasportatori, frantumatori, gramolatori, decanter, separatori centrifughi a
piatti)
● struttura dell’impianto di frangitura con gli opportuni controlli
● analisi delle variabili per i controlli stabiliti
● determinazione degli scambi termici per conduzione e convezione
● profili termici di scambio in controcorrente ed equicorrente
● determinazione degli scambi termici nelle gramolatrici
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● bilanci di materia ed energia per la determinazione della quantità d’acqua di riscaldamento da immettere nel
gramolatore
● schematizzazione mediante simbologia UNICHIM dell’impianto di frangitura principali caratteristiche per il
controllo e la gestione dell’impianto.
MODULO 2: CARATTERISTICHE TECNICHE IMPIANTISTICHE DEGLI IMPIANTI PER LA
DEPURAZIONE DELLE ACQUE GREZZE
TRATTAMENTO DELLE ACQUE GREZZE
● Trattamento di chiariflocculazione
● Apparecchiature per la coagulazione e la flocculazione
● Determinazione del tempo di sedimentazione
● Schematizzazione UNICHIM ed analisi delle strutture impiantistiche per la potabilizzazione, demineralizzazione e
di trattamento delle acque grezze con annessi controlli e attrezzature secondarie.
MODULO 3: PRINCIPALI CARATTERISTICHE TECNICHE E DI GESTIONE DEGLI
IMPIANTI DI VINIFICAZIONE INDUSTRIALE
CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI PER LA VINIFICAZIONE
● Analisi del funzionamento e della gestione degli impianti di vinificazione
● Trattamenti a freddo, a caldo e di stabilizzazione tartarica
MODULO 4: PRINCIPALI CARATTERISTICHE TECNICHE E DI GESTIONE DEGLI
IMPIANTI DI FERMENTAZIONE
PRINCIPI STRUTTURALI E DI PROCESSO DEI BIOREATTORI
● Componenti di processo microbiologico;
● Schema a blocchi di dei processi in continuo e in discontinuo
● Struttura dei bioreattori e principali controlli
● Vari tipi di bioreattori e analisi sul funzionamento
● fasi di sterilizzazione di substrato (sterilizzazione diretta e indiretta)e macchinari
● Analisi dello schematizzazione UNICHIM e analisi di un impianto di biofermentazione.
Per tutti gli impianti si studieranno oltre alle apparecchiature principali anche quelle ausiliarie e i vari controlli
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LABORATORIO
Le esperienze di laboratorio sono state organizzate tenendo presente la programmazione integrata tra le materie
di indirizzo in particolar modo tra Tecnologie Applicate ai Materiali e ai Processi Produttivi, Tecniche di
Produzione e Organizzazione e Tecniche di Gestione Macchine e Impianti. Le esperienze sono state eseguite in
maniera trasversale durante le ore di laboratorio delle materie sopra menzionate.
Determinazione dell’acidità di matrici alimentari (agrumi)
Titolazioni potenziometriche
Determinazione dell’acido ascorbico mediante titolazione iodometrica
Determinazione dell’acido acetil salicilico e dell’acido ascorbico nell’aspirina
Determinazione del ferro nelle acque mediante il metodo colorimetrico all’o-fenantrolina
Determinazione della durezza dell’acqua potabile con EDTA
Determinazione dell’ammoniaca per via spettrofotometrica (metodo di Nesler)
Standardizzazione di una soluzione di tiosolfato con iodato e bromato di potassio
Analisi dell’olio:
● determinazione dell’acidità
● determinazione dei perossidi
● determinazione del grado termosolforico
● determinazione della rancidità (saggio di Kreiss)
● determinazione del numero di iodio
● determinazione delle sofisticazioni mediante spettro in assorbimento per l’individuazione di eventuali dieni o
trieni coniugati
Determinazione dei cloruri secondo Volhard con relativa preparazione e standardizzazione di una soluzione di
tiocianato d’ammonio
Analisi delle acque:
● Tecniche di campionamento di acque superficiali e di rubinetto
● Determinazione del pH e della conducibilità
● Determinazione del BOD5 e O2
● Determinazione del COD
● Determinazione dei cloruri
● Determinazione spettrofotometrica UV-VIS forme azotate (nitrati, nitriti e ammoniaca)
● Determinazione dei fosfati
● Determinazione dei metalli pesanti in AA (Nichel, Rame, Ferro e Piombo)
Analisi del vino:
● Determinazione del pH
● Determinazione del titolo alcolemico mediante ebulliometro di Maligand e mediante bilancia idrostatica
● Determinazione dell’estratto secco totale e al netto degli zuccheri riducenti per via densimetrica e per via
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● Determinazione degli zuccheri riducenti (metodo di Fehling)
● Determinazione dell’acidità totale
● Determinazione dell’acidità volatile, dalla solforosa libera, combinata e totale (utilizzo del distillatore
enologico e acidimetro di Juffmann)
● Determinazione spettrofotometrica dell’Intensità di colore (IC) e della tonalità
● Determinazione spettrofotometrica dei polifenoli totali espressi in g/L di acido gallico e per via
permanganometrica
● Determinazione spettrofotometrica degli antociani totali e dei flavonoidi non antocianici mediante la
correzione di Di Stefano
● Determinazione dei tannini totali
● Determinazione dei metalli pesanti in AA ( Rame, Zinco e Piombo)
Analisi terreno:
· Metodologia di prelievo di terreni per analisi
· Determinazione dello scheletro, sabbia grossa, limo sabbia fine e argilla
· Determinazione di Calcio e Magnesio
· Determinazione del calcare, pH, conducibilità umidità del terreno.
Pistoia, 15 maggio 2019
Gli insegnanti:
Proff. Raffaele Petrucci, Enrico Cantelli
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11.2.10 Microbiologia speciale e Biotecnologie: Relazione finale del docente
Materie: Microbiologia speciale e laboratorio; Biotecnologie CLASSE 5 K Proff. Cecilia Marini, Spampinato Maria (Microbiologia speciale e laboratorio) Prof.ssa Cecilia Marini (Biotecnologie) LIBRI DI TESTO ADOTTATI: F.Fanti “Biologia, microbiologia e biotecnologie. Microrganismi, ambiente e salute” ,
ed.Zanichelli. (Microbiologia speciale e laboratorio)
Pagano, Kreuzer, Massey “Biotecnologie” . Ed.Zanichelli (Biotecnologie)
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: Microbiologia e laboratorio:99 su 99 previste dal piano di studi.
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE : Biotecnologie 62 su 66
PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA SVOLTO La classe è costituita da soli sette alunni, cinque maschi e due femmine; tutti provengono dalla stessa classe quarta ed
hanno sviluppato un buon rapporto con i docenti e tra di loro. Partecipano attivamente alle lezioni, sono rispettosi delle
consegne e hanno mostrato interesse per le due discipline; sono disponibili ad approfondimenti e discussione critica
degli argomenti proposti; in laboratorio hanno quasi sempre dimostrato di aver raggiunto un discreto grado di
competenze acquisite. Il programma delle due discipline è stato svolto completamente, anche con alcuni
approfondimenti effettuati in modo laboratoriale, oppure partecipando a seminari e convegni, prevalentemente in
collaborazione con l’Università di Firenze (in terza e quarta). Nella microbiologia dopo aver svolto un modulo sul
sistema immunitario e sulle strategie di difesa dai patogeni, in modo particolare sugli antibiotici, si sono approfonditi i
temi legati alle problematiche ambientali, soprattutto in relazione ad acqua e suolo.I ragazzi hanno mostrato particolare
interesse per le biotecnologie innovative, con le applicazioni pratiche in campo medico-diagnostico e ambientale.
Si sono realizzate molte esperienze di laboratorio, praticamente una ogni settimana, a integrazione e approfondimento
della parte teorica, per permettere ai ragazzi di acquisire manualità ed esperienza .
Il profitto raggiunto è molto buono per almeno due alunni, discreto o comunque sufficiente per gli altri.
CONTENUTI: vedi programmi
OBIETTIVI REALIZZATI
Il programma è stato svolto consentendo a quasi tutti di raggiungere gli obiettivi prefissati nella programmazione
iniziale:
OBIETTIVI EDUCATIVI
● I ragazzi hanno sviluppato la consapevolezza della difficoltà del reale, formando uno spirito critico
● Hanno acquisito basi umane, culturali e professionali per un inserimento nella società , sviluppando un
comportamento adeguato al contesto in cui operare.
● Riescono a leggere come le azioni umane debbano essere improntate a principi di ecocompatibilità
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OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI
● Leggono e interpretano testi e documenti, in modo particolare un articolo di giornale
● Analizzano e interpretano in modo adeguato situazioni e dati
● Comunicano in modo accettabilmente pertinente usando il lessico richiesto
● Individuano le soluzioni ecocompatibili
OBIETTIVI DELL’AREA DI INDIRIZZO
● Sanno adoperare in modo accettabile il linguaggio tecnico scientifico appropriato
● Possiedono una certa capacità rielaborativa ed elaborativa relativa agli argomenti trattati
● Hanno acquisito un adeguato livello di capacità manuale e/o organizzativa nelle attività pratiche, con
particolare riferimento ai criteri della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sia autonomamente che in
equipe.
● Conoscono le principali malattie legate alla loro professione, soprattutto in relazione al rischio chimico e
biologico.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
· Conoscono i caratteri principali dei microrganismi , con particolare riferimento a quelli di interesse
ambientale, agroalimentare e industriale e sanno relazionarli a processi chimici/biologici /industriali
· Hanno un uso consapevole di apparecchiature e strumenti per l’analisi biochimica
· Sanno rilevare e leggere i principali parametri chimici e biologici
· Preparano terreni di coltura per condurre crescite di ceppi batterici e fungini
· Possono condurre analisi delle acque e/o cibi e/o suolo e/o aria
· Sanno operare nelle varie fasi del processo analitico chimico e microbiologico, dal campionamento
iniziale al referto
· Hanno consapevolezza dell’importanza dell’uso delle nuove tecnologie a basso impatto e della sempre
nuova evoluzione delle scienze nel contesto della difesa ambientale e sanno e comprendono, nella loro
globalità, i problemi della salvaguardia dell'ambiente e della tutela della salute ed opera con responsabilità
collaborando alla loro risoluzione
METODI DI INSEGNAMENTO
Dato l’esiguo numero di alunni, le lezioni sono state sempre piuttosto vivaci e molto partecipate; i ragazzi con i loro
interventi hanno arricchito e stimolato l’apprendimento e il consolidamento di competenze e capacità; sono stati svolti
esercizi in classe e a casa, poi sempre corretti insieme, soprattutto nelle diverse tipologie di terza prova. Si sono letti ,
discussi e schematizzati in mappe concettuali, articoli di giornale, appunti di vario genere, materiale reperito via
internet, relazioni di convegni ed altro, per abituare i ragazzi alla riflessione critica sui problemi del mondo, in modo
particolare relativi all’ambiente e alla salute. Due delle tre ore a disposizione sono state effettuate quasi sempre in
laboratorio.
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MEZZI DI LAVORO
La trattazione didattica del programma è stata fatta soprattutto stimolando i ragazzi ad una lezione partecipata; ad essa i
ragazzi sono stati costantemente chiamati intervenendo in modo problematico e costruttivo all’acquisizione dei
contenuti nuovi o alla rivisitazione di quanto già in loro possesso(brainstormimg, flipped class, mappe concettuali).
SPAZI
La lezione si è svolta sia in aula sia in laboratorio. I ragazzi hanno anche seguito l’attività di stage nelle aziende di
riferimento.
TEMPI
I tempi richiesti per la realizzazione del programma sono stati quelli preventivati; da sottolineare che le ore dichiarate in
apertura del presente documento sono comprensivi della verifiche scritte e orali sotto riportate, oltre che del ripasso
effettuato insieme nell’ultimo periodo dell’anno.
STRUMENTI DI VERIFICA
Per la verifica dell’acquisizione dei contenuti e del raggiungimento degli obiettivi preventivati ci si è avvalsi di
interrogazioni , accompagnate da continue verifiche puntiformi, dal costante controllo e correzione dei compiti svolti a
casa e da verifiche scritte, in tipologia mista ( essenzialmente test a risposta strutturata e quesiti a trattazione breve). I
ragazzi hanno fatto relazioni scritte e discussioni orali dei risultati delle attività di laboratorio.
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PROGRAMMA di MICROBIOLOGIA SPECIALE E LABORATORIO
MODULO 1 :LA VARIETA’ DEI VIVENTI: I MICRORGANISMI E L’UOMO
Contenuti Unità 1 – Classificazione dei viventi; biomolecole e cellule procariote ed eucariote, autotrofe ed eterotrofe. Ciclo cellulare, mitosi e meiosi. Metabolismo e genetica batterica. Unità2 - Attività patogena dei microrganismi, patogenesi delle malattie infettive, strategie d’azione dei microrganismi. Sviluppo dei microrganismi e curva di crescita batterica. Unità 3- La lotta antimicrobica. Concetti base dell'immunologia , self e non self. Sistemi di difesa aspecifici e specifici, naturali e artificiali. Immunità umorale e cellulo-mediata ; risposta primaria e secondaria Unità 4- Gli antibiotici, meccanismo d’azione e classificazione, emivita e tossicità selettiva; l’antibiotico resistenza; l’antibiogramma Unità 5 – Quando il sistema immunitario non funziona. Le malattie da immunodeficienza congenita ed acquisita , l’AIDS. Generalità su allergie(alle proteine del latte) e intolleranze alimentari (al lattosio e glutine)
Conoscenze Come ci difendiamo dai microrganismi
Abilità
Conoscere le caratteristiche morfologiche e fisiologiche dei microrganismi con particolare riferimento a quelli di interesse ambientale, agroalimentare e industriale Conoscere la distribuzione dei microrganismi nell’ambiente Conoscere vetreria e strumenti di laboratorio
Competenze
Mantenere in condizioni ottimali gli strumenti utilizzati Salvaguardare l'igiene degli ambienti di lavoro e la propria sicurezza Impostare, eseguire, interpretare analisi con tecniche: istologiche, microbiologiche, biochimiche, chimiche
Esercitazione (a cura dell’ins. tecnico-pratico)
Preparazione dei terreni per la coltura di batteri, tecniche di semina( striscio semplice e triplo, spatolamento, infissione, slant, inclusione). Osservazione al microscopio di campioni in vivo e in vitro, con opportuna colorazione; colorazione di Gram Preparazione di un antibiogramma e analisi del meccanismo d’azione degli antibiotici e di alcuni disinfettanti
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MODULO 2 : MICROBIOLOGIA APPLICATA ALLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI
I CICLI GEO-BIO-CHIMICI E GLI ECOSISTEMI
Contenuti Unità1 - I cicli della materia (azoto e carbonio); le matrici ambientali: suolo , aria ed acqua. Le trasformazioni della materia in relazione al ruolo dei microrganismi.
Unità 2 - Gli ecosistemi : componente biotica ed abiotica, produttori e consumatori. I rapporti tra organismi: parassitismo e simbiosi ( azotofissatori, licheni e micorrize).
Conoscenze Le trasformazioni della materia ad opera dei microrganismi
Abilità
Mantenere in condizioni ottimali gli strumenti utilizzati.
Effettuare e/o collaborare a prelievi, preparare e conservare i campioni
Fare analisi di acque ,suolo, aria
Esprimersi in un linguaggio tecnico specifico appropriato
Operare con un adeguato livello di capacità manuale e/o organizzativa nelle attività pratiche, con particolare riferimento ai criteri della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Competenze
Salvaguardare l'igiene degli ambienti di lavoro e la propria sicurezza
Impostare, eseguire, interpretare analisi con tecniche: istologiche, microbiologiche, biochimiche, chimiche
Avere una sufficiente autonomia operativa e organizzativa nelle attività pratiche , per eseguire correttamente campionamenti su alimenti, terreni, campioni biologici, analisi chimiche e microbiologiche con metodi chimici e strumentali ed effettuare rilevamenti dei parametri chimico-fisici connessi con funzionamento degli impianti.
Svolgere le proprie attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare servizi di qualità.
Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo.
Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio.
Esercitazione (a cura dell’ins. tecnico-pratico)
Tecnica per prelievi di campioni di acqua e di suolo secondo corretti criteri, per successive analisi chimico-microbiologiche
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MODULO 3: MICROBIOLOGIA DELL’ACQUA
Contenuti Unità 1 - Caratteristiche fisiche ,chimiche e biologiche dell’acqua. Ciclo dell’acqua e distribuzione nell’idrosfera.
Unità 2 - Requisiti delle acque in rapporto agli usi: uso agrario, civile ed industriale. Fonti di approvvigionamento di acqua potabile: acque di sorgente, acque di falda, acque superficiali. Caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche delle acque potabili, da bere, minerali . I microrganismi indicatori della qualità dell'acqua . Controllo microbiologico delle acque, direttive legislative, parametri e metodologia.
Unità 3 – Generalità sui trattamenti di depurazione delle acque reflue. Trattamenti primari, secondari e terziari. Trattamenti aerobi ed anaerobi , la fitodepurazione
Conoscenze I microrganismi nelle acque
Abilità
Mantenere in condizioni ottimali gli strumenti utilizzati.
Effettuare e/o collaborare a prelievi, preparare e conservare i campioni
Fare analisi di acque ,suolo, aria
Esprimersi in un linguaggio tecnico specifico appropriato
Operare con un adeguato livello di capacità manuale e/o organizzativa nelle attività pratiche, con particolare riferimento ai criteri della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Rilevare e valorizzare l’azione delle entità biologiche nei processi trasformativi.
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Saper gestire la propria salute anche in relazione a quanto offerto oggi dalle biotecnologie
Competenze
Salvaguardare l'igiene degli ambienti di lavoro e la propria sicurezza
Impostare, eseguire, interpretare analisi con tecniche: istologiche, microbiologiche, biochimiche, chimiche
Avere una sufficiente autonomia operativa e organizzativa nelle attività pratiche , per eseguire correttamente campionamenti su alimenti, terreni, campioni biologici, analisi chimiche e microbiologiche con metodi chimici e strumentali ed effettuare rilevamenti dei parametri chimico-fisici connessi con funzionamento degli impianti.
Svolgere le proprie attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare servizi di qualità.
Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo.
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Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e alla salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio
Esercitazione (a cura dell’ins. tecnico-pratico)
Campionamento delle acque di varia sorgente, analisi microbiologica
Determinazione della carica batterica totale, tellurica e mesofila con la tecnica dell’inclusione
Ricerca degli indicatori della qualità microbiologica dell’acqua con il metodo delle membrane filtranti
Semine su terreni selettivi per la ricerca dei coliformi e di E. coli
MODULO 4: MICROBIOLOGIA DEL SUOLO
Contenuti Unità 1 -Proprietà chimiche, fisiche e biologiche del terreno. Terreni sabbiosi e argillosi; stratificazione del terreno, profilo ed orizzonti. La pedogenesi: azioni fisico-meccaniche, chimiche e biologiche.
Unità 2- Microbiologia del suolo: il suolo, un mondo vivente. I microrganismi del suolo, la criptosfera. I batteri azotofissatori simbionti e non, azotofissazione, nitrificazione e denitrificazione.
Conoscenze I microrganismi nel suolo
Abilità
Mantenere in condizioni ottimali gli strumenti utilizzati.
Effettuare e/o collaborare a prelievi, preparare e conservare i campioni
Fare analisi di acque ,suolo,aria
Esprimersi in un linguaggio tecnico specifico appropriato
Operare con un adeguato livello di capacità manuale e/o organizzativa nelle attività pratiche, con particolare riferimento ai criteri della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Competenze
Salvaguardare l'igiene degli ambienti di lavoro e la propria sicurezza
Impostare, eseguire, interpretare analisi con tecniche: istologiche, microbiologiche, biochimiche, chimiche
Avere una sufficiente autonomia operativa e organizzativa nelle attività pratiche , per eseguire correttamente campionamenti su alimenti, terreni, campioni biologici, analisi chimiche e microbiologiche con metodi chimici e strumentali ed effettuare rilevamenti dei parametri chimico-fisici connessi con funzionamento degli impianti.
Svolgere le proprie attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le
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altre figure professionali, al fine di erogare servizi di qualità.
Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo.
Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e alla salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio.
Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio.
Specificare il ruolo della microbiologia nel riconoscimento degli organismi che possono partecipare alle attività umane.
Esercitazione (a cura dell’ins. tecnico-pratico)
Preparazione di materiale e terreni per lo studio dei microrganismi del suolo
Campionamento del suolo e riconoscimento dei microrganismi: ricerca di microrganismi a 10 e 60 cm, in aerobiosi e anaerobiosi (uso della giara)
Ricerca dei batteri cellulosolitici e dei clostridi
Laboratorio sull’uso dei probiotici in agricoltura (Piano lauree scientifiche UNIFI)
MODULO 5 : MICROBIOLOGIA DELL’ARIA
Contenuti Unità 1 - Caratteri generali dell’atmosfera. Composizione e struttura dell’atmosfera. Sorgenti delle emissioni gassose: sorgenti biologiche, geochimiche, atmosferiche, locali, differenze tra atmosfera primordiale ed attuale.
Unità 2- Controllo microbiologico dell’aria per campionamento passivo (IMA) e attivo (SAS). Microrganismi patogeni nell’aria.
Unità 3 - L’inquinamento atmosferico: le sostanze inquinanti maggiormente presenti nell’aria. Fonti di inquinamento. Effetti sull’uomo e sull’ambiente. Le piogge acide. L’effetto serra. Il buco dell’ozono
Conoscenze I microrganismi nell’aria
Abilità
Mantenere in condizioni ottimali gli strumenti utilizzati.
Effettuare e/o collaborare a prelievi, preparare e conservare i campioni
Fare analisi di acque ,suolo,aria
Esprimersi in un linguaggio tecnico specifico appropriato
Operare con un adeguato livello di capacità manuale e/o organizzativa nelle attività pratiche, con particolare riferimento ai criteri della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
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Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Competenze
Salvaguardare l'igiene degli ambienti di lavoro e la propria sicurezza
Impostare, eseguire, interpretare analisi con tecniche: istologiche, microbiologiche, biochimiche, chimiche
Avere una sufficiente autonomia operativa e organizzativa nelle attività pratiche , per eseguire correttamente campionamenti su alimenti, terreni, campioni biologici, analisi chimiche e microbiologiche con metodi chimici e strumentali ed effettuare rilevamenti dei parametri chimico-fisici connessi con funzionamento degli impianti.
Svolgere le proprie attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare servizi di qualità.
Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo.
Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e alla salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio.
Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio.
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.
Specificare il ruolo della microbiologia nel riconoscimento degli organismi che possono partecipare alle attività umane.
Specificare il ruolo delle biotecnologie tradizionali e innovative, quali strumento di progresso e benessere
Esercitazione (a cura dell’ins. tecnico-pratico)
Campionamento passivo dell’aria e di superfici contaminate.
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PROGRAMMA di BIOTECNOLOGIE
MODULO 1 Biologia molecolare: Gli acidi nucleici , la sintesi proteica, gli enzimi
Contenuti Unità 1 – DNA e RNA a confronto nella struttura e funzione . Struttura a doppia elica del DNA, meccanismi di duplicazione ( filamento veloce e frammenti di Okazaki) Unità 2 – L’espressione genica. La trascrizione e la maturazione dell’mRNA, lo splicing . La traduzione: fase di attivazione, di inizio, di allungamento, di terminazione. Meccanismi di regolazione dell’espressione dei geni nei procarioti e negli eucarioti. Unità 3 - Definizioni e caratteristiche degli enzimi. Classificazione internazionale e nomenclatura. Meccanismo d’azione degli enzimi; sito attivo, coenzimi e cofattori, substrato. Regolazione dell’attività enzimatica, fattori che influenzano l’azione degli enzimi. .
Conoscenze Le molecole della vita
Abilità
Esprimersi in un linguaggio tecnico specifico appropriato Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Applicare le conoscenze su struttura e funzionamento del DNA per comprendere le manipolazioni possibili, la tecnica del DNA ricombinante, gli OGM
Competenze
Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità delle loro adozione. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.
MODULO 2 :Una visione d’insieme sulle moderne biotecnologie
Contenuti Unità 1- La tecnologia delle colture cellulari .Terreni di coltura, metodi di semina e sviluppo cellulare. Unità 2 - Cellule staminali e differenziamento. Le cellule staminali unipotenti, multipotenti, pluripotenti e totipotenti, cellule staminali adulte ed embrionali. Uso delle staminali nella cura delle malattie ( staminali corneali). Unità 3 - La tecnologia del DNA ricombinante : cos’è e come si ottiene Gli enzimi nella manipolazione del DNA : nucleasi, ligasi, polimerasi, topoisomerasi, endonucleasi di restrizione: definizione, caratteristiche ed utilizzo Unità 3- Identificazione ed isolamento dei geni: elettroforesi su gel di agarosio o di poliacrilammide Unità 4 – I vettori: inserire geni nelle cellule. I plasmidi , caratteristiche principali dei plasmidi batterici e non. Unità 5 –I virus come vettori . Caratteristiche dei virus, parassiti endocellulari obbligati. Come difendersi dai virus. Come utilizzare i virus. I batteriofagi come vettori.
Conoscenze Tecniche utilizzate nelle moderne biotecnologie
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Abilità
Mantenere in condizioni ottimali gli strumenti utilizzati. Esprimersi in un linguaggio tecnico specifico appropriato Operare con un adeguato livello di capacità manuale e/o organizzativa nelle attività pratiche, con particolare riferimento ai criteri della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Rilevare e valorizzare l’azione delle entità biologiche nei processi trasformativi. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Applicare le conoscenze su struttura e funzionamento del DNA per comprendere le manipolazioni possibili, la tecnica del DNA ricombinante, gli OGM
Competenze
Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità delle loro adozione. Specificare il ruolo delle biotecnologie , quali strumento di progresso e benessere
MODULO 3 Clonazione dei geni e Reazione a catena della polimerasi (PCR)
Contenuti Unità 1 - Amplificazione”in vivo”: passaggi fondamentali della clonazione dei geni. Isolamento del gene, uso dei vettori, scelta delle cellule ospiti e loro moltiplicazione, clonaggio genico. Unità 2- Amplificazione “in vitro”: La PCR. Passaggi fondamentali della reazione a catena della polimerasi, Thermus aquaticus e taq polimerasi; il termociclatore. Confronto tra PCR e clonazione genica: vantaggi e limiti Unità 3 – La clonazione di organismi. La pecora Dolly
Conoscenze Metodi e tecniche per amplificare il DNA
Abilità
Mantenere in condizioni ottimali gli strumenti utilizzati. Esprimersi in un linguaggio tecnico specifico appropriato Operare con un adeguato livello di capacità manuale e/o organizzativa nelle attività pratiche, con particolare riferimento ai criteri della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Rilevare e valorizzare l’azione delle entità biologiche nei processi trasformativi. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Applicare le conoscenze su struttura e funzionamento del DNA per comprendere le manipolazioni possibili, la tecnica del DNA ricombinante, gli OGM Saper gestire la propria salute anche in relazione a quanto offerto oggi dalle biotecnologie
Competenze
Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità delle loro adozione. Specificare il ruolo delle biotecnologie tradizionali e innovative, quali strumento di progresso e benessere
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MODULO 4: Applicazioni delle biotecnologie
Contenuti Unità 1 – Le biotecnologie mediche: la diagnostica e i trattamenti terapeutici. Farmaci prodotti dai batteri con biotecnologie : l’insulina , il pancreas e il diabete; fattore VIII e IX della coagulazione del sangue ed emofilia. Produzione di antibiotici e penicilline semisintetiche. Vaccini tradizionali e ricombinanti. Unità 2 - La terapia genica, le CAR t-cell e gli anticorpi monoclonali. Il sistema CRISPR cas9. Unità 3 – Biotecnologie agrarie ; le piante transgeniche: scopi e rischi; piante transgeniche e ambiente. Unità 3 Le biotecnologie ambientali :un aiuto verso il riciclo e riutilizzo delle risorse. I biocombustibili. Bonifiche ambientali, con particolare riferimento alle acque.
Conoscenze Possibilità, prospettive e rischi delle nuove biotecnologie
Abilità
Mantenere in condizioni ottimali gli strumenti utilizzati. Esprimersi in un linguaggio tecnico specifico appropriato Riconoscere ed identificare i microrganismi, soprattutto quelli implicati nelle tradizionali biotecnologie. Rilevare e valorizzare l’azione delle entità biologiche nei processi trasformativi. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Applicare le conoscenze su struttura e funzionamento del DNA per comprendere le manipolazioni possibili, la tecnica del DNA ricombinante, gli OGM Saper gestire la propria salute anche in relazione a quanto offerto oggi dalle biotecnologie
Competenze
Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità delle loro adozione. Specificare il ruolo delle biotecnologie tradizionali e innovative, quali strumento di progresso e benessere
Pistoia, 15 maggio 2019 Docente
Prof.ssa Cecilia Marini
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11.2.11 laboratorio tecnologico: Relazione finale del docente
Materia: laboratorio tecnologico CLASSE 5 K Prof. Maria Spampinato LIBRI DI TESTO ADOTTATI: Dispense S. Natoli, Tecnologie Chimiche e industriali, Edisco vol.III
S. Natoli, Tecnologie Chimiche e industriali, Edisco vol. II G. Menaggia, L’industria Agroalimentare
ORE SETTIMANALI: 2
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E DEL PROGRAMMA SVOLTO La classe è costituita da 7 alunni (2 femmine e 5 maschi) che hanno instaurato dinamiche relazionali positive, il comportamento risulta vivace, ma in generale corretto nei confronti dei docenti e nel rispetto degli ambienti scolastici. Gli alunni si sono mostrati aperti al dialogo educativo anche se alcuni di essi tendevano a distrarsi durante le spiegazioni. Il numero esiguo di studenti avrebbe potuto permettere di raggiungere risultati decisamente migliori di quelli conseguiti globalmente. Gli alunni più interessati, peraltro, non sono stati in grado di fungere da traino per gli altri. Questo a causa della scarsa propensione allo studio, carenza di interesse, partecipazione e costanza nello studio. Per queste ragioni alcuni studenti hanno acquisito buoni risultati, raggiunto gli obiettivi stabiliti, gli altri presentano difficoltà espositive, dovute a carenze di studio protratte negli anni, con esposizioni imprecise, poco lineari e superficiale padronanza della disciplina. Il programma è stato svolto quasi completamente non senza difficoltà, in quanto alcuni argomenti sono stati ripresi più volte rallentando l’avanzamento degli stessi. Il raggiungimento delle abilità e delle conoscenze per questa disciplina sono strettamente in sinergia con il programma svolto in Tecniche di gestione- Conduzione di macchine e impianti, sulla base della programmazione interdisciplinare redatta nella riunione di dipartimento.
METODOLOGIE DIDATTICHE La trattazione didattica è stata effettuata mediante lezioni frontali e partecipate allo scopo di stimolare i ragazzi ad una partecipazione attiva, intervenendo in modo costruttivo all’acquisizione dei contenuti nuovi o richiamando argomenti già da essi acquisiti. Importante l’approccio interdisciplinare soprattutto nei confronti delle materie di indirizzo. La classe è stata accompagnata in diverse aziende tra cui GIDA (impianto di depurazione acque reflue) per approfondire argomenti trattati; CANTINA SASSARINI (produzione di vini Monterosso-La Spezia).
MEZZI, STRUMENTI E SPAZI
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Per la trattazione degli argomenti si è fatto riferimento a dispense fornite dal docente, sussidi multimediali, presentazioni in power point, uso della simbologia UNICHIM. Le lezioni si sono svolte prevalentemente in classe e in base alle necessità si è utilizzata l’aula di scienze per la visione di video didattici, presentazioni in Power Point.
CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione ha tenuto conto della classe e della specificità del corso di studi. I criteri più importanti utilizzati nella valutazione sono stati: comprensione e acquisizione degli argomenti in oggetto, capacità di interazione ed esposizione, capacità di rielaborazione personale e di fare collegamenti, fluidità di esposizione, uso di un linguaggio appropriato. Si è inoltre tenuto conto dell’interesse mostrato per la disciplina, della regolarità alla partecipazione e impegno nell’attività scolastica.
VALUTAZIONI E VERIFICHE Per la verifica dell’acquisizione dei contenuti e del raggiungimento degli obiettivi prefissati sono state effettuate: verifiche scritte, interrogazioni orali e presentazione di lavori in Power Point.
PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1: NORME DI SICUREZZA Conoscere le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza, e salute sui luoghi di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio. Saper riconoscere e prevenire le situazione di rischio in ambienti di lavoro specifici, saper valutare il rischio Metodi e sistemi di controllo di processo e di prodotto per la salute sui luoghi di lavoro e per l’ambiente e relative Normative. MODULO 2: CONTROLLO DEI PROCESSI CHIMICI INDUSTRIALI Generalità Controllo manuale e automatico Strumenti di misura della Temperatura, pressione, portata e livello Trasduzione e trasduttori (ugello-piastrina) Regolatori discontinui Regolatori continui ad azione proporzionale, integrale e derivativa Regolatori continui ad azioni combinate Amplificatore pneumatico Valvola automatica pneumatica e a spillo By-pass Regolazione del livello, portata di un liquido Regolazione della temperatura e del pH Regolazioni multiple: in cascata, ad anelli multipli e di rapporto
MODULO 3: REATTORI Generalità Classificazione dei reattori chimici Reattori discontinui, continui e semicontinui
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MODULO 4: LISCIVIAZIONE Estrazione solido-liquido Principali impieghi dell’estrazione solido-liquido Meccanismo dell’estrazione solido-liquido Fattori che influenzano il processo Estrazione a stadio singolo Estrazione a stadi multipli a correnti incrociate Estrazione a stadi multipli in controcorrente
MODULO 5: APPARECCHIATURE PER ESTRAZIONE SOLIDO-LIQUIDO Estrattori discontinui Estrattori continui Estrattori a dispersione Miscelatori-decantatori Estrattori differenziali Impianto industriale della produzione di saccarosio
MODULO 6: HACCP Generalità: il sistema HACCP Contaminazioni chimiche, biologiche e fisiche Principi del sistema HACCP Albero delle decisioni Determinazione dei CCP MOCA Applicazione del sistema HACCP in un ciclo produttivo di una matrice alimentare
L’insegnante Pistoia, 15 Maggio 2019 Prof.ssa Maria Spampinato
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12. ALLEGATI
Allegato 1 : PTCO relazioni conclusive e tabella informativa delle aziende e delle ore svolte