DIREZIONE DIDATTICA STATALE 1° CIRCOLO UMBERTIDE - Perugia · TUTTE LE INSEGNANTI CURRICULARI DEL...

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1 DIREZIONE DIDATTICA STATALE 1° CIRCOLO UMBERTIDE ANNO SCOLASTICO 2011/2012 PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI DI NAZIONALITA’ NON ITALIANA

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DIREZIONE DIDATTICA STATALE 1° CIRCOLO UMBERTIDE

ANNO SCOLASTICO 2011/2012

PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI

DI NAZIONALITA’ NON ITALIANA

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Situazione alunni stranieri nelle scuole del 1° cir colo

PROVENIENTI DA :

Scuola Primaria Umbertide 92 Scuola Infanzia

Umbertide 59

Scuola Primaria Pierantonio

21 Scuola Infanzia Pierantonio

21

TOTALE 113 TOTALE 80

SOGGETTI PARTECIPANTI

� TUTTE LE INSEGNANTI CURRICULARI DEL CIRCOLO � ESPERTO-MEDIATORE DI LINGUA ARABA. � RETE DI SCUOLE DEL TERRITORIO. � DOCENTI E STUDENTI DELL’UNIVERSITA’ PER

STRANIERI DI PERUGIA. � GENITORI � CARITAS LOCALE

� Algeria, � Bulgaria � Capoverde � Cina, � Ecuador � Germania � Grecia � India, � Inghilterra,

� Kossovo � Marocco � Nigeria � Perù � Polonia � Romania � Serbia � Tunisia � Ucraina

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Rilevazione dei bisogni :

FINALITA’ :

acquisire conoscenze/competenze/strumenti per vivere la “complessità’’

OBIETTIVI

Per gli insegnanti:

• Acquisire la consapevolezza che l’educazione interculturale costituisce la “normalità” dell’educazione nelle società multiculturali.

• Conoscere le problematiche educative derivate dall’inserimento di bambini di nazionalità non italiana nella realtà scolastica: accoglienza, apprendimento dell’italiano, mediatori linguistico- culturali, mantenimento della cultura di origine.

• Progettare adeguati percorsi educativi all’interno della propria classe/sezione coinvolgendo tutto il team docente.

Per i bambini:

• Riconoscere che anche l’altro

è portatore di culture. • Sviluppare il senso di

appartenenza ad un gruppo e ad una comunità.

• Esprimere la propria esperienza utilizzando linguaggi diversi.

• Favorire lo sviluppo della lingua del comunicare e la lingua dei concetti.

• Ricercare sistemi simbolico-culturali nelle diverse etnie.

• Comprendere e rispettare le regole della scuola e del contesto sociale.

• Acquisire una convivenza produttiva per una consapevole socializzazione

IDENTITA’ INTEGRAZIONE SOCIALE DIVERSITA’

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RISORSE

Professionali: personale docente del plesso, scuole in rete, docenti,

studenti universitari.

Mediatori culturali:

mediatori (delle diverse

nazionalità) disponibili al

bisogno

Materiali : materiali per le

attività di classe / sezione e

multimediali e Biblioteca del

Circolo

Umane: genitori stranieri

associazioni interculturali del

territorio

Spazi: nelle classi/sezioni e nel laboratorio

strutturato linguistico-espressivo

Tempi: tutto l’anno

scolastico durante l’orario eccedente.

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METODOLOGIA Innanzitutto nel laboratorio si realizza una classe ad abilità differenziate , poiché un gruppo eterogeneo di alunni non italofoni, di diversa età, provenienza, competenza linguistica, si riunisce per apprendere la L2. In secondo luogo l’insegnante adotta metodologie finalizzate a mettere il gruppo di studenti e il singolo alunno al centro, come protagonista attivo del processo di costruzione delle conoscenze. I metodi più utilizzati: Ricerca-azione tramite l’individuazione di percorsi operativi centrati sulla comunicazione e sull’apprendimento delle strutture della lingua italiana, in relazione al vissuto dei bambini, nelle situazioni di vita quotidiana della cultura di appartenenza. Conversazione semi-strutturata attuata in un clima di serenità nel quale l’alunno si sente protetto e stimolato al dialogo e all’ascolto e dalla quale scaturiscono la formulazione delle ipotesi, l’esperienza diretta o virtuale, la verifica delle conoscenze. Total physical response una metodologia che rispetta il periodo del silenzio nel quale l’alunno, seppur stia costruendo la sua interlingua, non si sente ancora abbastanza sicuro da produrre degli enunciati per interagire. In questo caso lo studente può rispondere all’insegnante in modo non verbale, spostandosi nell’aula, indicando oggetti e figure o disegnando, a seconda delle informazioni richieste, dimostrando così il suo livello di competenza ricettiva. Cooperative learning spinge gli alunni a portare a termine un compito insieme, mettendo in comune le risorse di ognuno. Questo tipo di attività favorisce la creazione di un clima comunicativo, lo sviluppo delle competenze sociali e linguistiche, la costruzione di un’immagine positiva di sé e delle proprie potenzialità. Peer tutoring è una metodologia finalizzata al passaggio di conoscenze da un alunno ad un altro meno competente dal punto di vista linguistico.

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SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA MEDIATORE CULTURALE

SOSTEGNO LINGUISTICO

OBIETTIVI

Dovrà occuparsi dei progetti di integrazione ed inserimento di immigrati nel tessuto sociale, avrà un ruolo fondamentale all’interno del progetto, ossia quello di orientare la famiglia straniera di facilitare la comunicazione scuola famiglia e favorire un approccio interculturale nelle pratiche didattiche.

• Interagire con il minore straniero per rilevarne e comprenderne le difficoltà.

• Sviluppare la comunicazione scuola-famiglia anche con produzioni in lingua.

• Orientare i genitori dei bambini nella conoscenza delle regole scolastiche.

• Facilitare l’inserimento e l’integrazione dei nuclei familiari.

Gli insegnanti ricercheranno strategie e modalità efficaci per leggere e possibilmente soddisfare i bisogni d’interazione e di inclusione che la complessità culturale e linguistica richiede e attiveranno percorsi educativi e strategie di intervento per favorire lo sviluppo di specifiche competenze finalizzate a promuovere lo sviluppo formativo degli alunni di nazionalità non italiana.

• Favorire lo sviluppo della lingua del comunicare e dei concetti.

• Far acquisire conoscenze, competenze e strumenti linguistici.

• Rafforzare le competenze acquisite. • Affrontare la sistemazione delle micro

lingue settoriali delle singole discipline scolastiche.

OBIETTIVI

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Atelier “Lo straniero ….una risorsa da condividere!”

I bambini useranno l’atelier per acquisire nuove competenze esprimere e consolidare quelle esistenti, acquisire la padronanza della lingua italiana e produrre materiali multietnici. L’atelier sarà strutturato tenendo conto delle attività riferite al POF e alle problematiche linguistiche degli alunni che saranno suddivisi per gruppi di livello. Verrà utilizzato durante l’anno scolastico, permettendo full immersion specifiche di approccio e sostegno linguistico. L’atelier verrà organizzato e gestito dalle insegnanti di plesso che aderiranno al progetto sia in orario scolastico che extra, coadiuvate al bisogno dalle risorse offerte dal territorio.

COINVOLGIMENTO FAMILIARE Oltre a prevedere momenti didattici, che favoriscono l’approccio allo studio della lingua italiana, il progetto vuole offrire attività di supporto alle famiglie, tramite mediatore, per facilitare la collaborazione e per un confronto positivo e produttivo tra le varie culture. Si attiveranno incontri mensili che consentiranno la conoscenza delle regole del sistema scolastico, dell’educazione alimentare, delle norme igieniche e sanitarie. Il progetto prevede confronti periodici con personale della scuola e medico-sanitario esperto del settore.

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ATTIVITA’ CURRICOLARI • Raccolta e catalogazione delle immagini; • Lettura e decodificazione delle immagini; • Costruzione della frase minima; • Strutturazione di brevi testi. • Dialoghi; • Brevi cronache; • Narrazioni e descrizioni; • Giochi linguistici • Produzione di testi di vario genere: acrostici, mesostici,

catene di parole, rime, filastrocche, poesie, proverbi, canzoni, modi di dire.

• Attività ludiche, motorie e grafico-pittoriche

DOCUMENTAZIONE • Prodotti multimediali e cartacei. • Allestimento di uno spazio dove catalogare i materiali

prodotti: immagini, libri da consultare, dizionari facilitati, schede strutturate, oggetti riferiti ad usi e costumi di ogni cultura.

• Relazione finale per documentare le attività svolte.

VALUTAZIONE Valutazioni in itinere e finali. Si prevedono incontri periodici della commissione per:

• conoscere le reali problematiche • concordare le strategie di intervento più idonee ed

efficaci ai processi formativi • verificare apprendimenti • concordare eventuali modifiche alle strategie

educative adottate

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TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PERCORSO:

LABORATORIO DI LINGUA ARABA Durata del progetto Ottobre 2011 - Maggio 2012

sabato 10.30/12.30 due gruppi di livello

Risorse umane Docente Boussaoud Abdelillah

MEDIAZIONE CULTURALE LINGUA ARABA

Durata del progetto Gennaio 2012 - Maggio 2012 mercoledì 9.00/11.00

Risorse umane Asmaa Moussalit

Umbertide, 10 settembre 2011

La funzione strumentale

Stefania Romeggini

Durata del progetto

Periodo Ottobre 2011 - Giugno 2012

Tempi di realizzazione

4 laboratori (uno per ogni plesso)

Orario Orario extra scolastico per gli insegnanti

In orario scolastico per i bambini