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DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO MARSCIANO Scuola Primaria “Aldo Capitini” Spina Via Marzabotto – Tel. 075 8738170 Gli alunni della classe 4 ª Presentano: Concorso: “Le avventure di Gatto FantasioVia della Villa, 1 tel. 075 8738202 Provinciale di Perugia Via Caduti del Lavoro, 31/a tel. 075 5838141 Spina Regionale dell’Umbria Via Caduti del Lavoro, 31/a tel. 075 5838141

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DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO MARSCIANO Scuola Primaria “Aldo Capitini” Spina

Via Marzabotto – Tel. 075 8738170

Gli alunni della classe 4 ª Presentano:

Concorso: “Le avventure di Gatto Fantasio”

Via della Villa, 1 tel. 075 8738202

Provinciale di PerugiaVia Caduti del Lavoro, 31/a

tel. 075 5838141

Spina

Regionale dell’UmbriaVia Caduti del Lavoro, 31/a

tel. 075 5838141

L’appuntamento con Rosia, l’ amica gattina dal pelo

bianco e con splendidi occhi azzurri, era fissato per domenica

alle 9. Fantasio arrivò puntuale davanti alla chiesetta del

paese e vide arrivare Rosia in sella alla sua bicicletta

gialla. Aveva portato anche il cestino con la merenda.

Sarebbe stata proprio una bella gita in montagna!

“Ciao Fantasio, ho portato panini, prosciutto, formaggio,

frutta e anche due fettone di torta alle fragole”, disse

allegramente Rosia.

“Benissimo, allora andiamo. Foreste e boschi, sentieri e

ruscelli ci aspettano”, rispose il gattone salendo in sella

sulla sua bici azzurra.

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Ciao

Pedalarono per circa due orette e quando arrivarono

all’inizio del lungo sentiero in mezzo ai boschi decisero di

lasciare le biciclette e proseguire a piedi.

Rosia teneva il cestino con la merenda e Fantasio, che

aveva molta sete, indicò un ruscello dove rinfrescarsi.

“L’acqua è buonissima. E freddissima!”, esclamò Rosia.

“Già, questo luogo è meraviglioso”, disse Fantasio

guardandosi intorno.

C’erano prati verdi colmi di margherite, alberi altissimi e

tanti passerotti svolazzavano tra le foglie e i rami.

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“Guarda laggiù, c’è uno strano sentiero fatto di pietre viola.

Chissà dove porta”, osservò Rosia.

Fantasio socchiuse gli occhioni e sorrise: “Andiamo a

vedere”.

In effetti il sentiero all’inizio sembrava portare in un luogo

tranquillo ma non fu così: più si andava avanti e più gli

alberi che accostavano la stradina diventavano cupi e con

tronchi antichi che avevano rami nodosi e scheletrici. Più i

due gatti s’inoltravano e più il bosco faceva paura. Il cielo

non si scorgeva più, le foglie erano talmente grandi e scure

che sembrava fosse scesa la notte.

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Impauriti ma curiosi Rosia e Fantasio camminarono un

bel po’ cercando la via d’uscita.

Il sentiero divenne sempre più stretto e una volta arrivati

alla fine i gatti si ritrovarono davanti ad una montagna

enorme! Viola! Sì, proprio viola come le pietre del sentiero!

“Ma dove siamo capitati?”, chiese con un filo di voce

Rosia.

“Non lo so. Ma questo posto non mi piace per niente”,

rispose il gattone allungando i baffi.

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Di colpo si levò un vento freddo e iniziò a piovere. Rosia e

Fantasio si rifugiarono in una piccola caverna della grande

montagna. In attesa che smettesse di piovere fecero merenda

ma appena Fantasio addentò la fetta di torta si udì un

grande boato. No, non era un tuono. Non era il temporale

bensì si era aperta inspiegabilmente una parete della

caverna. Rosia guardò esterrefatta: “Guarda Fantasio, c’è

un cartello e lì dentro alla parete della caverna è buio, mi

sembra ci sia un tunnel”

Il gatto lesse velocemente il cartello: “Montagna dei sogni.

Ciò che pensi si realizzerà”.“Miaoooooo….che roba! Questa è

la montagna dei sogni? Allora tutto quello che pensiamo si

realizzerà davvero!”, gridò Fantasio.

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E così….. .i due amici gatti entrarono dentro la fessura della

parete della caverna incamminandosi verso il tunnel. Da

quel momento in poi ogni loro pensiero si tramutò in

realtà….

I due amici camminarono incuriositi da quello strano posto

in cui erano finiti. Si tenevano per mano per farsi coraggio

e procedevano con calma osservando la caverna..

Fantasio non stava più nella pelle pensando al cartello posto

davanti alla grotta secondo il quale ogni pensiero si sarebbe

avverato. Rosia, invece, era una gattina un po’ paurosa,

ma si fidava ciecamente del suo amico Fantasio anche se le

stringeva così forte la mano da farle quasi male. Fantasio 7

volle mettere alla prova quello strano incantesimo e pensò ad

un piatto di calamari fritti di cui andava matto., non ebbe

finito di pensare, che si trovò davanti agli occhi, non uno ma

due piatti di calamari fritti dal profumo delizioso e

invitante. La magia funzionava davvero !

Ad un certo punto udirono un rumore inquietante: Rosia

sobbalzò pensando che quel rumore assomigliava allo stridio

dei pipistrelli di cui aveva molta paura, da quando aveva

letto tre libri di Harry Potter..

Questo brutto pensiero si realizzo veramentee, all’improvviso,

sentì volare sopra alla sua testa due grossi pipistrelli con

aria minacciosa.

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Fantasio però non era intimorito da quei brutti uccelli, anzi

raccolse un bastone e sfoderò i suoi artigli cacciandoli via.

Fantasio ricordò a Rosia che tutti i pensieri, anche brutti

si potevano realizzare e le fece promettere che, da quel

momento, avrebbe pensato solo a cose belle

Intanto i giorni passavano, ma dopo aver realizzato tanti

sogni, comparve la noia: non sapevano più cosa desiderare e

nei loro cuori ritornò il pensiero dei propri cari, delle proprie

cose, delle proprie abitudini, dei propri affetti….. Si resero

conto che il mondo dal quale erano venuti era bellissimo e

tutti gli volevano bene. Furono presi da una forte nostalgia e

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desideravano qualcuno che li riconducesse fuori da quella

Montagna dei sogni, dove tutto era così facilmente

realizzabile, ma tanto insignificante e banale. Avevano

proprio bisogno di una guida!

….. Ed ecco che ad un tratto, si sentì un rumore di zoccoli

che si faceva sempre più vicino e frequente. Dal tunnel sbucò

fuori uno strano cavallo, dalla rosa criniera riccioluta, un

piccolo corno grigio sul muso e delle grandi ali sulla schiena.

Fantasio, con un filo di voce chiese: “Che razza di creatura

sei? Un orso, un drago……” “Noo ! Non sono un orso e

nemmeno un drago! Ma una dolce, buona creatura: sono

una cavalla alata “ rispose quella. 10

“Scusa se telo chiedo, ma come ti chiami..? e che ci fai da

questa parte? “ Chiesero incuriositi Rosia e Fantasio.

“Bè, tanto per cominciare mi chiamo Bri e, volando tra le

nuvole, ho sentito parlare della Montagna dei sogni così mi

sono inoltrata in questo bosco oscuro per cercarla. .. Ho

trecentosessantuno anni e, avendo vissuto così a lungo, sono

molto saggia e molto esperta. Sapete? Ne ho viste di cotte e di

crude, come ogni buona nonnina, conosco il bene ed il male; se

avete fiducia in me, saprò cavarvi da ogni brutta

situazione”

Rosia e Fantasio, non ci pensarono due volte, si affidarono

immediatamente a Bri che li invitò ad afferrare

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saldamente la sua criniera perché fuori dalla Montagna

avrebbero spiccato un bel volo. E fu proprio così. Di botto si

ritrovarono nel Mondo della Realtà dove solo qualche sogno

può avverarsi e solo con l’impegno, il sacrificio, la

condivisione, la collaborazione, la stima reciproca, il rispetto,

l’amore……….Vissero felici e contenti perché avevano imparato

a capire ciò che veramente conta di più.

Gli alunni della classe quarta

Comunale di Torgiano

Donare Il SangueèUn Impegno di tuttiASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE

Stampa Cesvol Perugia

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