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“ UN ISTITUTO DI QUARTIERE PER I BAMBINI E I RAGAZZI DI OGGI FRA PASSATO E FUTURO” ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7

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“ UN ISTITUTO DI QUARTIERE PER I BAMBINI E I

RAGAZZI DI OGGI FRA PASSATO E FUTURO”

ISTITUTO COMPRENSIVO

PERUGIA 7

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LE NOSTRE SCUOLE

Sede centrale: presidenza e segreteria

Scuola dell’infanzia “Alda Merini” Scuola primaria “Carlo Collodi” -

Tempo Pieno Scuola Secondaria di primo grado

Scuola primaria “Carlo Collodi” Tempo Normale

Scuola primaria “Nicholas Green”

Scuola dell'infanzia “Margherita Hack”

Scuola primaria “Bruno Ciari”

Scuola dell'infanzia

“Don Lorenzo Milani”

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L’Istituto Comprensivo Perugia 7 comprende le scuole dell’Infanzia, le scuole Primarie e la

Scuola Secondaria di primo grado situate nei territori di San Sisto e Lacugnano.

San Sisto è un quartiere di periferia del Comune di Perugia, geograficamente situato a

sud-ovest del territorio cittadino. Il quartiere (circa 14.000 abitanti) si adagia

prevalentemente in pianura ai piedi del colle Lacugnano, lungo la via Pievaiola. Le sue

caratteristiche originarie sono state radicalmente modificate dall'incremento demografico

degli ultimi decenni che hanno trasformato San Sisto da piccolo paese a popoloso quartiere

periferico in seguito al trasferimento della Perugina da Fontivegge negli anni Sessanta.

Oggi l’area San Sisto – Sant’Andrea Delle Fratte è la seconda zona industriale-artigianale

di Perugia che si pregia della presenza del Polo Unico Ospedaliero Santa Maria della

Misericordia e della Facoltà Universitaria di Medicina, che per la complessità dei servizi si

configurano come una vera e propria cittadella.

Parallelamente sono sorti insediamenti edilizi abitativi, commerciali ed infrastrutturali: gli

edifici scolastici, l’Ufficio della Cittadinanza “Pievaiola”, la sede distaccata dell’anagrafe e dei

Vigili Urbani, il Distretto Sanitario, i campi sportivi, il Palazzetto dello sport, il teatro “Bertold

Brecht”, la Biblio-mediateca “Sandro Penna”, il Piccolo Teatro Foresi, la parrocchia. Il

contesto urbano è pertanto attrezzato in modo soddisfacente con servizi e strutture che

favoriscono la vita di relazione. La popolazione è in progressiva crescita e sono attive da

molti anni varie associazioni a carattere culturale, religioso, ricreativo e sportivo, alcune

delle quali hanno anche a disposizione spazi associativi dove organizzare momenti di

incontro (centro anziani, oratorio, Circolo Proloco..). Le manifestazioni ormai storiche sono la

Rassegna delle Sagre a Settembre e Il Carnevale dei Rioni di San Sisto a Febbraio che

richiamano una grande affluenza di persone.

Lacugnano (circa 1.200 abitanti) è strettamente collegato con San Sisto e ha conservato

ancora l’aspetto di un paese con una ben connotata identità socio culturale, nonostante gli

insediamenti residenziali degli ultimi venti anni determinati dalla felice posizione geografica

collinare. Nel territorio sono presenti attività commerciali, la scuola primaria, la parrocchia,

un centro associativo-ricreativo dove, nel mese di giugno, viene organizzata la tradizionale

Sagra di Lacugnano.

Gli alunni che frequentano le scuole dell’ Istituto Comprensivo Perugia 7 provengono, per la

maggior parte, dalle scuole dell’infanzia e della primaria dell’istituto stesso e in misura

residuale da zone limitrofe, da altre regioni o Paesi. L’integrazione tra gli alunni è molto buona

e particolarmente efficace è la collaborazione con le famiglie e i servizi socio-sanitari del

territorio.

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1.3 PROFILO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7- CONTATTI

URP

Segreteria e ufficio del Dirigente

Strada Lacugnano

06132 S. Sisto - Perugia (PG)

Tel 075 5287904 - Fax 075 5288487

e-mail: [email protected] (segreteria)

[email protected] (Posta Elettronica Certificata)

Scuola dell’Infanzia “Don Lorenzo Milani”

Via Albinoni, San Sisto (PG)

Tel. 075 5280363

Scuola dell’Infanzia “Margherita Hack”

Via delle Muse, San Sisto (PG)

Tel. 075 5289966

Scuola dell’Infanzia “Alda Merini”

Via delle Muse, San Sisto (PG)

Tel. 075 5270631

Scuola Primaria “Bruno Ciari”, tempo normale

Via Albinoni, San Sisto (PG)

Tel. 075 5280933

Scuola Primaria “Carlo Collodi”, tempo normale

Via delle Muse, San Sisto (PG)

Tel. 075 5287957

Scuola Primaria “Carlo Collodi”, tempo pieno

Via delle Muse, San Sisto (PG)

Tel. 075 5270631

Scuola Primaria “Nicholas Green”, tempo pieno

Via dei Cavatori – Lacugnano

Tel. 075 5287480

Scuola Secondaria di primo grado

Strada Lacugnano

Tel 075 5287904

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1.4 POPOLAZIONE SCOLASTICA – A.S. 2014/2015

Scuole

Totale classi Totale alunni

Scuola dell’Infanzia “Don Lorenzo Milani”

4 94

Scuola dell’Infanzia “Margherita Hack”

4 107

Scuola dell’Infanzia “Alda Merini”

3 73

Scuola Primaria “Bruno Ciari”

11 192

Scuola Primaria “Carlo Collodi”

10 219

Scuola Primaria “Nicholas Green”

6 127

Scuola Secondaria di primo grado

9 195

TOTALE 47 1.007

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1.5 ORARIO FUNZIONAMENTO SCUOLE

Anno scolastico 2015/16

Scuola Tempo scuola Orario scolastico

SCUOLA DELL’INFANZIA

40 ore settimanali

dal lunedì al venerdì

8.00-16.00

SCUOLA PRIMARIA

27 ore settimanali

dal lunedì al venerdì

8.06-13.30

Collodi sez. tempo normale

Ciari

40 ore settimanali

dal lunedì al venerdì

8.15-16.15 Collodi

sez. tempo pieno

8.30-16.30 Green

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

30 ore settimanali

dal lunedì al sabato

8.15-13.15

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1.6 ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Antonella Ubaldi

DOCENTE VICARIA

Prof.ssa Cinzia Renga

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

SCOLASTICO

Coordinamento scuola primaria:

Daniela Bastia

Coordinamento scuola infanzia:

Ersilia Ricci

COORDINATORI DI SEDE

Scuola secondaria di 1° grado:

Cinzia Renga

Scuola primaria

“Carlo Collodi” T.P.: M. Ausilia D’Elia

“Carlo Collodi” T.N.: Maria Luce

Maurini

“Nicholas Green”: Francesca Borio

“Bruno Ciari”: Patrizia Innocenti

Scuola dell’infanzia

“Margherita Hack”: Silvia Ferranti -

Cinzia Miotto

“Don Lorenzo Milani”: M. Letizia

Fiorella

“Alda Merini”:Marinella Straccamore

ORGANI SCOLASTICI

Consiglio di Istituto

Collegio dei Docenti

Consigli di classe (Scuola secondaria

di 1° grado)

Consigli di interclasse (Scuola

primaria)

Consigli di intersezione (Scuola

dell’infanzia)

R.S.U.: Marco Casavecchia, Antonella

Baldicchia, Fabrizia Mastropaolo,

Cecilia Becherini.

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Presidente: Sebastiano Pierini

Vicepresidente: Giuseppe Casella

D.S. Dott.ssa Antonella Ubaldi

Genitori

Riccardo Maria Bistocchi

Anna Burchia

Giuseppe Casella

Sara Fucelli

Serena Gianoni

Daniela Paoletti

Federica Pascoli

Sebastiano Pierini

Docenti

Lavinia Bisello Ragno

Marco Casavecchia

Brunella Corti

M. Letizia Fiorella

Patrizia Innocenzi

Mariella Mancini

Cinzia Renga

Maria Virginia Soriani

A.T.A.

Sabrina Prosperi

Anna Maria Peverini

FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1: Gestione del Piano dell’Offerta

Formativa Docenti: Cinzia Miotto- Simona

Tiecco

Area 2: Valutazione interna e sterna,

autovalutazione di Istituto

Docenti: Tiziana Alunni – Antonella

Baldicchia

Area 3: Interventi e servizi a favore degli

alunni portatori di Bisogni Educativi

Speciali

Docenti: Nicoletta Angeli – Fabrizia

Mastropaolo

Area 4: Continuità/orientamento e

sostegno agli alunni

Docenti: Anna Maria Fringuelli – Giovanna

Pierini

ORGANO INTERNO DI GARANZIA

D.S. Dott.ssa Antonella Ubaldi

Patrizia Innocenzi (docente)

Brunella Corti (docente)

Serena Gianoni (genitore)

Federica Pascoli (genitore)

Sabrina Prosperi (A.T.A.)

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GIUNTA ESECUTIVA

D.S. Dott.ssa Antonella Ubaldi

D.S.G.A. : Annalisa Grussu

Docente: Cinzia Renga

A.T.A.: Anna Maria Peverini

Genitori: Anna Burchia, Riccardo Maria

Bistocchi

SICUREZZA

RSPP: Geometra Gabriele Sbaragli

RLS: Cecilia Becherini

ANTINCENDIO

Scuola Infanzia

M. Hack: Mancini A.,Biancalana N.

A.Merini: Gildezza R., Ranchella P.

Don Milani: Fiorella M.L., Celsa M.P.

Scuola Primaria

B. Ciari: Immorlica G., Peverini A.

C. Collodi T.N.: Ciminelli E., Soriani V.

C.Collodi T.P.: Gatti M.G., Sciaccotta C.

N. Green: Borio F., Cappelloni C.

Scuola Secondaria I grado

Casavecchia M., Corti B.

COMITATO DI VALUTAZIONE

Scuola dell’infanzia: Paola Astarita,

Silvia Ferranti, (Nicoletta Mezzasoma)

Scuola primaria: Antonella Ceppitelli,

Daniela Galli. (Francesca Natalini)

Scuola secondaria di 1° grado:

Simona Tiecco, Graziella Cesaroni,

(Marina Enrica)

PRONTO SOCCORSO

Scuola Infanzia

M. Hack: Ferranti S., Cavallucci L.

A.Merini: Mezzasoma N., Straccamore M.

Don Milani: Fiorella ML., Prosperi S.

Scuola Primaria

B. Ciari: Sirchi S., Buzzi A., Natalini F.

C. Collodi T.N.: Galloni R., Ricci D.

C.Collodi T.P.: Mastropaolo F, Arena M.

N. Green: Capirchio MG., Senatore G.

Scuola Secondaria I grado

Marcaccioli S., Pierini G.

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1.7 FIGURE GESTIONALI DELLA SCUOLA

Figure Funzioni ed aree di competenza

Dirigente scolastico

Valorizza le risorse umane e professionali, sostiene e agevola lo sviluppo dei processi formativi e dei progetti didattici dell’Istituto. Costruisce un clima di lavoro positivo per sostenere e sviluppare la ricerca e l’innovazione didattica e metodologica dei docenti, per garantire l’esercizio della

libertà di scelta delle famiglie e il diritto di apprendimento degli alunni. Garantisce un efficace livello di comunicazione tra gli organismi scolastici, favorisce la circolazione delle informazioni, il confronto delle idee e la collaborazione. Assicura la collaborazione con le Istituzioni culturali, sociali ed economiche del territorio.

Docente vicario

Nel rispetto delle direttive ricevute dal Dirigente scolastico: in assenza temporanea del Dirigente scolastico svolge all’interno dell’Istituto la funzione di coordinamento della attività didattiche e degli aspetti organizzativi dell’Istituto;

presiedere le riunioni di lavoro la cui presidenza compete al Dirigente Scolastico. Assumere iniziative e dare disposizioni in collaborazione o in sostituzione del Dirigente Scolastico;

Collabora con l’ufficio di segreteria e le altre figure gestionali per il buon funzionamento dell’Istituto; Sostituisce il DS in caso di assenza o impedimento.

2° collaboratore

Dirigente Scolastico

Sostituire la Dirigente Scolastica nei periodi di assenza in alternativa o in alternanza con il primo collaboratore;

coordinare le attività della scuola primaria; raccogliere le istanze dei docenti della scuola primaria, favorendo la soluzione di eventuali problemi;

Fiduciario di

plesso

Coordina, controlla ed è responsabile degli aspetti organizzativi per garantire il regolare funzionamento del servizio scolastico in ogni plesso. Collabora direttamente con il DS per gli aspetti relativi alla progettazione educativa

e didattica del plesso, garantendo la circolazione delle informazioni tra i docenti. Cura nel plesso i rapporti con i genitori.

Segnala tempestivamente le emergenze relative alla sicurezza.

Funzioni

strumentali

al P. O. F.

Sono individuate annualmente sulla base delle aree scelte dal Collegio dei docenti, in base alle disposizioni previste a livello contrattuale. Il docente funzione – strumentale svolge attività di progettazione, di

coordinamento, di supporto, di consulenza, di rinforzo organizzativo nel settore per il quale ha ricevuto l’incarico.

Coordinatore di Commissione

Svolge un’attività di coordinamento, di progettazione ed organizzazione rispetto ai compiti specifici della Commissione. Redige il verbale scritto degli incontri.

Tiene periodicamente informato il Dirigente scolastico dell’attività della Commissione. Informa i docenti dell’Istituto delle realizzazioni della Commissione. Avanza proposte al Collegio dei docenti.

Referente di

plesso per

la sicurezza

Segnalazione tempestiva delle emergenze e degli aspetti relativi alla sicurezza degli alunni e del personale.

Mantiene i contatti con l’Ente locale per i problemi relativi alla sicurezza e alla

manutenzione delle strutture e la loro messa a norma. Predispone i piani di emergenza. Svolge con il DS azione di informazione del personale scolastico. Partecipa a specifiche iniziative di formazione.

DSGA Cura l’organizzazione ed ha autonomia operativa rispetto alla gestione dei servizi generali e amministrativo – contabili.

Staff di coordinamento

di Istituto

Collabora con il Dirigente scolastico nella gestione e realizzazione degli aspetti organizzativi e formativi dell’Istituto. È formato dal Dirigente, dei docenti collaboratori del DS, dai fiduciari di plesso, dai docenti funzioni – strumentali al P. O. F. .

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2. PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

“L’offerta formativa mira alla “promozione del pieno sviluppo della persona,

accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove

la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti della

cultura di base” ( Indicazioni Nazionali per il Curricolo)

2.1 LINEE GUIDA DELL’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

FORMAZIONE

Coniugare educazione ed istruzione realizzando un percorso

formativo unitario, organico e continuo, attraverso il quale

favorire il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel

rispetto e nella valorizzazione della sua identità personale, culturale

e sociale.

CURRICOLO

Predisporre un curricolo verticale essenziale e coerente e

progettare in modo intenzionale, sistematico e corresponsabile i

percorsi formativi trasversali.

APPRENDIMENTO

Perseguire un progressivo e organico sviluppo delle competenze di

ogni alunno per la realizzazione del suo progetto scolastico ed

esistenziale, facendo leva sui fattori motivazionali in sintonia con

una concezione operativa e collaborativa

dell’apprendimento.

INSEGNAMENTO

Tenere in considerazione tutte le variabili che intervengono nel

processo dell’insegnamento attraverso la pratica riflessiva e la

ricerca di efficaci strategie didattiche.

FLESSIBILITA’ Compiere scelte responsabili di flessibilità organizzativo –

didattica per attuare la personalizzazione e la diversificazione degli

interventi formativi.

VALUTAZIONE Verificare e valutare il processo dell’insegnamento –

apprendimento secondo gli indicatori ed i criteri stabiliti

collegialmente.

CONTINUITA’

Favorire il successo formativo di ogni alunno attraverso la

realizzazione di un contesto positivo e collaborativo e della

continuità educativa tra i diversi gradi dell’istruzione.,

COMUNITA’

Riconoscere la relazione e la comunicazione come strumenti

fondamentali della formazione della persona e curare con la

massima attenzione la costituzione dei legami di gruppo della

classe.

ACCOGLIENZA

E INTEGRAZIONE

Affrontare con sensibilità e professionalità i problemi relativi alla

disabilità, al disagio, allo svantaggio, riconoscendo nella “diversità”

una ricchezza e predisponendo tutte le possibili risorse in grado di

migliorare l’accoglienza ed il livello di integrazione.

CITTADINANZA Favorire la maturazione del senso di appartenenza e dell’etica

della responsabilità attraverso la pratica costante della

partecipazione collaborativa, dell’insegnamento dei cosiddetti saperi

della legalità e degli interventi di prevenzione del disagio affettivo

e sociale.

CORRESPONSABILITA’ Promuovere la corresponsabilità educativa con la famiglia

attraverso la condivisione di obiettivi e strategie.

TERRITORIO Perseguire il modello dell’interazione dialettica fra scuola e

territorio, tessendo una rete significativa di rapporti con l’esterno.

RISORSE Ottimizzare l’uso di risorse e strutture e utilizzare in modo efficace

strumenti e materiali, con particolare interesse per le nuove

tecnologie.

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2.2 SCELTE EDUCATIVE

Sviluppo di

competenze:

cognitive

comunicative ed

espressive

psicomotorie

affettivo –

relazionali

tecnico - operative

Sviluppo dell’identità

personale:

conoscenza di

integrazione nel

proprio

ambiente di vita

autostima

sicurezza e

autonomia

Sviluppo di interazioni

sociali positive con l’altro e

l’ambiente:

superamento

dell’egocentrismo

gestione dei conflitti

educazione alla pace senso della legalità

SAPERE

Padronanza delle abilità e

delle conoscenze fondamentali

dei linguaggi comunicativi e

delle singole discipline.

SAPER FARE

Interiorizzazione delle modalità

di indagine essenziali alla

comprensione del mondo e

dell’ambiente.

SAPER ESSERE

Maturazione delle capacità di

azione, di esplorazione, di

progettazione, per capire ed operare

responsabilmente nel contesto della

scuola, della famiglia e della società.

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2.3 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

Il patto educativo di corresponsabilità nasce dalla volontà di creare un punto di

riferimento e di guida nel rapporto scuola – famiglia affinché ogni intervento educativo sia

improntato a rafforzare negli alunni la fiducia nei confronti delle figure adulte coinvolte nel loro

percorso formativo.

Doveri degli insegnanti

Realizzare in classe un clima favorevole all’apprendimento e alle relazioni costruttive fra

gli alunni.

Assumere un atteggiamento educativo coerente e rassicurante.

Motivare gli alunni allo studio e alle esperienze formative.

Rispettare le indicazioni dei curricoli disciplinari.

Adottare la flessibilità organizzativa e didattica nel rispetto delle esigenze delle classi.

Doveri dei genitori

Partecipare alle riunioni e ai colloqui per informarsi dell’andamento delle attività

scolastiche e del percorso formativo dei bambini.

Prendere visione delle comunicazioni e far rispettare i tempi di consegna.

Giustificare le assenze.

Collaborare con i docenti nel progetto educativo finalizzato al raggiungimento

dell’autonomia e la partecipazione attiva di cittadinanza dei loro figli.

Doveri degli alunni

Frequentare le lezioni con regolarità.

Assumere un atteggiamento rispettoso nei riguardi degli insegnanti.

Rispettare le idee e le opinioni dei propri compagni.

Svolgere regolarmente i compiti assegnati.

Avere un atteggiamento corretto nei confronti dell’ambiente scolastico rispettando i

sussidi, le attrezzature e gli arredi della scuola.

Diritti degli alunni

Gli alunni hanno diritto al rispetto delle proprie idee e delle proprie opinioni.

Gli alunni hanno diritto ad essere informati sull’organizzazione e i progetti, nonché sulle

modalità di valutazione del profitto e del comportamento.

Gli alunni e le loro famiglie hanno diritto alla trasparenza delle valutazioni scolastiche.

Gli alunni hanno diritto alla sicurezza e alla salubrità degli ambienti scolastici.

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2.4 FINALITÀ

Nella società contemporanea la scuola si configura come agenzia intenzionalmente educativa,

affiancata in questo suo compito a quella primaria della famiglia e da altri ambienti educativi di

carattere sociale.

La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale, con la collaborazione

delle famiglie, delle istituzioni e della società, è responsabile della qualità delle scelte

educative, didattiche ed organizzative e si impegna a garantirne l’adeguatezza ai bisogni

formativi degli alunni, per il raggiungimento delle finalità istituzionali. Alunni, famiglie, docenti

e territorio rappresentano la struttura portante di un sistema formativo fortemente integrato.

Questo comporta un modo di procedere che impegna a formulare l’attività formativa in

rispondenza alla specificità dell’ambiente d’appartenenza, nel riconoscimento di quelle che

risultano essere esigenze di sviluppo degli alunni, d’intesa con le famiglie e nella migliore

utilizzazione delle risorse disponibili all’interno e sul territorio.

Istituzioni, personale della scuola, genitori, alunni sono protagonisti nell’attuazione del Piano

dell’Offerta Formativa, anche attraverso momenti di confronto e di incontro fra tutte le

componenti.

Come viene affermato nelle Indicazioni nazionali per il curricolo le finalità della scuola sono

definite a partire dalla persona che apprende attraverso un percorso individuale dotato di

originalità, mirando costantemente a promuovere saperi per un nuovo umanesimo e a

potenziare la capacità degli alunni di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi.

2.5 INDICAZIONI METODOLOGICHE

L’approccio metodologico al sapere è finalizzato alla maturazione di competenze e deve sempre

considerare la singolarità e la complessità di ogni persona – alunno.

L’adozione del metodo induttivo è preferita a quella del metodo deduttivo, essendo il primo

ispirato alla ricerca e sostanziato dal binomio intuizione – riflessione, mentre il secondo pur

sorretto da strutture logiche, si serve con maggiore frequenza del rapporto trasmissivo fra

docente e discente.

Particolare attenzione è posta al rinforzo dei legami cooperativi fra i componenti di un

gruppo o di una classe.

2.6 CURRICOLI DISCIPLINARI

Le grandi opportunità di un Istituto comprensivo sono le possibilità di costruire un curricolo

verticale organico per la scuola di base,la condivisione delle modalità di accoglienza e di

valutazione, il confronto sulla metodologia e sulle strategie operative.

I traguardi relativi all’acquisizione delle competenze degli alunni sono stabilite dalle Indicazioni

Nazionali del 2012, ma i percorsi per raggiungerli sono da tracciare: questo è stato il compito

che le commissioni di lavoro hanno assolto nel corrente anno scolastico, iniziale per l’Istituto

Comprensivo Perugia 7.

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2.7 PROGETTUALITÀ TRASVERSALE

Il grande vantaggio di un Istituto Comprensivo di quartiere è la possibilità di realizzare

un’offerta formativa di territorio, attraverso l’interazione costante con le risorse culturali e

sociali del quartiere stesso.

In quest’ottica, assume un valore particolarmente significativo la progettualità trasversale

elaborata dal Collegio dei docenti o dai singoli Consigli di classe e che riguarda

prevalentemente l’educazione alla salute, l’interculturalità, l’educazione ambientale e

l’approfondimento dello studio della Costituzione Italiana, nella prospettiva della cittadinanza

attiva.

La Natura dell’Arte

Tutto l’istituto comprensivo

Progetto intercultura

Scuola secondaria di primo grado, classi 1C- 2C

Scuola primaria “Carlo Collodi” Tempo Pieno e Normale, classi quinte

Progetto continuità

Classi ponte scuola dell’infanzia e scuola primaria

Classi ponte scuola primaria e secondaria

Un mondo di amici

Scuola dell’infanzia“Don Lorenzo Milani”, bambini di 5 anni

Scuola primaria “Bruno Ciari” , classi prime

Continuità

Scuola dell’infanzia “Alda Merini”, Sezione B

Scuola primaria “Carlo Collodi” Tempo Normale Classe V

Facciamo festa a scuola

Scuola dell’infanzia “Margherita Hack”, tutte le sezioni

Bambini dell’ultimo anno del nido “Cinque granelli”

Pianeta terra…o elemento

terra?

Scuola dell’infanzia “Margherita Hack”, bambini di 5 anni

Scuola primaria “Carlo Collodi” Tempo Normale, classe prima

Le mani nella terra

Scuola primaria “Carlo Collodi” Tempo Pieno, classe1B

Scuola secondaria di primo grado, classi seconde

Noi Etruschi

Scuola primaria “Bruno Ciari” , classi 5A, 5B, 5C

Scuola primaria “Carlo Collodi” Tempo Pieno, classe 5B

Imparare tutti, imparare sempre

Autoformazione per l’insegnamento della lingua inglese,

18 insegnanti delle tre scuole dell’infanzia“Don Lorenzo Milani”,“Margherita Hack”,“Alda Merini”

Corsi di recupero

Recupero e consolidamento competenze essenziali in lingua italiana e matematica, alunni scuola primaria, classi seconde e terze scuola secondaria di primo grado

Ulisse che mito Scuola dell’infanzia “Alda Merini”, tutte le sezioni

Miti e leggende Scuola primaria “Carlo Collodi” Tempo Pieno, classe prima

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2.8 PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2014 / 2015

Scuola dell’infanzia “Margherita Hack”

Scuola dell’infanzia “Don Lorenzo Milani”

Scuola dell’infanzia “Alda Merini”

Un mago tra le

stelle

Tutte le sezioni

Stagioni…emozioni Bambini che non si avvalgono dell’IRC

Con i piedi per

terra

Tutte le sezioni

Adesso racconto Bambini che non si avvalgo di IRC

La valigia del

narratore

Tutte le sezioni

Ulisse, che mito Tutte le sezioni

Cantare fa rima

con giocare

Tutte le sezioni

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*Scuola primaria “Bruno Ciari”

Scuola primaria “Carlo Collodi” – Tempo normale

Gioco sport Classi 1A, 1B, 2A, 2B, 4B

Progetto teatro Classi 2A, 2B

Emozioni in gioco Classi 3A, 3B

Viaggiando verso

il domani

Classi 5A, 5B, 5C

Il gioco

drammatico

Classi 1A, 1B, 4B

La palestra

matematica

Classe 4B

Colora la musica Classe 4A

Un tuffo nella

storia..

Classi 3A, 3B

Progetto inglese

Oliver Page

Classe 4 A

Progetto filosofia Classe 4A

Rally della

matematica

Classe 4A

Il fiume fonte di

vita…

Classi 5 A, 5B, 5C

La repubblica dei

bambini

Classi 5 A, 5B, 5C

La natura intorno

a noi

Classi seconde Sez. A/B

A scuola con

Pinocchio

Tutte le classi

Classi in

movimento

Tutte le classi

La valigia del

narratore

Tutte le classi

Musica per

crescere

Tutte le classi

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*Scuola primaria “Carlo Collodi” – Tempo pieno

*Scuola primaria “Nicholas Green”

La valigia del

narratore

Classi 2B, 3B, 4B

Adotta un diritto

“Dear Student”

Classe 5 B

La scienza

intorno

Classe 4 B

Giocare a fare

teatro

Classi 1 B, 2 B

Fuori la voce si

legge

Classi 4B, 5B

Avviamento al

minibasket

Tutte le classi

Avviamento al

flauto

Classi 2B, 3 B, 4 B, 5 B

Progetto Karate Classi 1B, 2B

Museo del gioco e

del giocattolo

Classe 2B

Le mani nella

terra

Classe 1B

Laboratorio

creativo

Classi 1A, 2A, 3A, 4A, 5A

Gioco sport Classi 1A, 3A, 3B, 4A, 5A

Musicalmente

insieme

Classi 1A, 2A, 3A, 4A, 5A

Piccoli artisti al

lavoro

Classe 3B

Usa e riusa crea e

colora

Classi 1A, 2A

Scuola di circo Classi 2A, 3A

La valigia del

narratore

Classi 1A, 2A, 3A, 3B, 4A, 5°

Didattica

ambientale

Classi 1A, 2°

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Scuola secondaria di primo grado

Cronisti per un

anno

15 studenti scelti fra tutte le classi

Progetto Riciclarte Classi prime e seconde

Potenziamento di

matematica

Classi terze

Preparazione alla

prova nazionale di

matematica

Classi terze

Preparazione

all’esame KET

Classi terze

Musica per

crescere

Tutte le classi

La valigia del

narratore

Tutte le prime, 2 C, 2 D

Adotta un diritto Classi 2C, 3C

Il filo della

matematica

Classi terze

Corsi di recupero –

italiano -

matematica

Classi seconde e terze

L a Nazione

Cronisti in classe

2 C, 3 D

Progetto Vivaio Classi prime, Alunni H e BES delle classi seconde e terze

Terra bene

comune

Classi seconde

Laboratorio

teatrale

Classi prime e seconde

Una scuola senza

esclusi

Alunni stranieri: percorsi di alfabetizzazione e consolidamento della

lingua italiana

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2.9 LA VALUTAZIONE

La valutazione è l’aspetto regolativo che precede e segue la progettazione.

I docenti elaborano una tipologia differenziata di prove di verifica degli apprendimenti: prove

scritte, orali, pratiche e semistrutturate, prove che, a seconda dei tempi di

somministrazione, possono essere in ingresso, in itinere e finali.

Tali prove consentono di fare il punto della situazione e, se necessario, di attivare interventi

individualizzati; per l’alunno rappresentano un momento di riflessione sul proprio processo

formativo, per maturare una migliore consapevolezza di sé e del proprio modo di apprendere

nella prospettiva di migliorarsi.

La famiglia viene informata dei risultati del percorso formativo dell’alunno al termine di ogni

quadrimestre - con la consegna del documento di valutazione - e in altri due colloqui

individuali.

Per quanto riguarda l’ammissione alla classe successiva, il comma 1 bis dell’art. 3 della Legge

169/03 e il D.P.R. del 22 giugno 2009 n. 122 prevedono la possibilità di non ammissione di un

alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

Il Collegio docenti ha deliberato i criteri per l’applicazione della valutazione espressa in decimi.

In ogni disciplina la valutazione è basata:

sul profitto dell’alunno, desumibile dalle valutazioni delle singole prove (scritte, orali,

pratiche)

ma terrà conto anche

dei progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza;

dell’andamento delle valutazioni nel corso del tempo;

del livello di autonomia operativa;

dell’impegno individuale.

Un’attenzione particolare è posta sull’autoanalisi di Istituto assicurata costantemente

attraverso monitoraggi di rilevazione sul grado di soddisfazione del personale e su quello degli

utenti del servizio scolastico.

2.10 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Valutare il percorso di maturazione sociale e cognitiva di una bambina o un bambino da tre a

sei anni equivale sostanzialmente ad osservare sistematicamente i comportamenti di ciascuno

per valorizzare attitudini e virtù specifiche, ma anche per rinforzare e potenziare altrettanto

specifiche esigenze di apprendimento.

Le scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo hanno adottato un modello comune per

indicare le rilevazioni delle osservazioni sistematiche.

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Scuola dell’infanzia - Rilevazione delle osservazioni sistematiche

OSSERVAZIONI SPECIFICHE

________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

Primo Quadrimestre

Secondo

Quadrimestre

SI NO IN PARTE SI NO IN PARTE

IDENTITA’ Mostra fiducia in se stesso e nelle proprie capacità

Si mostra responsabile

PARTECIPAZIONE

E

INTERESSE

E’ motivato verso l’esperienza scolastica

E’ attento

Interviene in modo spontaneo nelle conversazioni

IMPEGNO Si impegna

AUTONOMIA Sa gestire se stesso in varie occasioni

E’ autonomo nell’esecuzione delle consegne

RELAZIONALITA’

Si relaziona in diverse situazioni con:

I coetanei

Gli adulti

Il gruppo

COMPETENZE

Comunica attraverso i linguaggi:

Verbali

Non verbali

Comprende messaggi:

Verbali

Non verbali

Produce e rielabora messaggi:

Verbali

Non verbali

Possiede una coordinazione motoria generale

Esegue semplici comandi che implichino relazioni

spaziali

Intuisce, nel vissuto, relazioni temporali.

Ha sviluppato il senso di cittadinanza (diritti e

doveri)

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2.11 LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La valutazione degli apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori delle

competenze stabiliti collegialmente nei curricoli disciplinari d’Istituto.

La valutazione assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel processo

educativo:

la valutazione iniziale, diagnostica, permette di calibrare le linee progettuali in relazione

ai bisogni formativi emersi;

la valutazione formativa, che avviene in itinere, ha funzione regolativa, in quanto

consente di adattare gli interventi alle singole situazioni didattiche e di attivare strategie

di rinforzo;

la valutazione sommativa finale definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni

nelle varie discipline.

La verifica e la valutazione sono dunque atti imprescindibili dalla prassi didattica, presenti

in tutti i momenti del percorso curricolare e che, nell’aspetto formativo, oltre che in quello

conoscitivo o consuntivo, trovano la loro maggiore valenza.

Rispetto all’allievo si accertano l’acquisizione di competenze, di abilità e l’evoluzione del

processo di apprendimento; per quanto attiene l’insegnante si valuta l’efficacia delle strategie,

dei mezzi e degli strumenti utilizzati, per una successiva ridefinizione del percorso.

La valutazione rende perciò flessibile il progetto educativo e didattico e permette ai docenti

di:

soddisfare le esigenze che gli alunni vengono progressivamente manifestando;

adeguare tempestivamente la proposta didattica;

stabilire il livello delle competenze raggiunte;

determinare la validità delle scelte didattiche adottate.

2.12 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NUMERICI ESPRESSI IN

DECIMI

Quattro Insufficiente raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Scarsa autonomia nel lavoro. Lacune significative

negli apprendimenti.

Cinque Parziale raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Parziale acquisizione di abilità e conoscenze. Scarsa

autonomia. Non si registrano progressi apprezzabili.

Sei Raggiungimento degli obiettivi disciplinari strumentali. Acquisizione essenziale e/o non sempre stabile delle

conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Sufficiente autonomia nell’applicare procedure e

metodologie disciplinari. Si manifestano dei progressi ma gli apprendimenti sono ancora fragili e parziali.

Sette Discreto raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Acquisizione stabile delle conoscenze e delle abilità di

base fondamentali. Discreta autonomia nell’applicare procedure e metodologie disciplinari.

Otto Buon raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicura acquisizione delle conoscenze e delle abilità di

base. Piena autonomia nell’applicare procedure e metodologie disciplinari.

Nove Ottimo raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Sicuro possesso delle abilità e delle conoscenze

disciplinari. Capacità di spiegare il contenuto degli apprendimenti. Padronanza delle fondamentali procedure

e delle metodologie disciplinari. Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi.

Dieci Eccellente raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicuro e articolato possesso delle abilità e delle

conoscenze disciplinari. Padronanza di tutte le procedure e metodologie disciplinari. Capacità di porre in

relazione competenze e conoscenze maturate in contesti diversi. Capacità di esprimere valutazioni ed

elaborazioni sintetiche personali.

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2.13 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO E CRITERI PER

L’ATTRIBUZIONE DEL GIUDIZIO

Scuola Primaria

Il D.P.R. n. 122 del 8/09/09 regolamenta la valutazione del comportamento degli studenti;

in relazione a questa definizione il Collegio Docenti ha deliberato di utilizzare il giudizio

sintetico per la valutazione del comportamento degli alunni della scuola primaria.

L’attenzione dei docenti, oltre che sull’effettivo rispetto delle regole, è focalizzata sulla

comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche nella

scuola primaria il percorso degli alunni passa attraverso l’acquisizione di strumenti di

autovalutazione. Infatti la capacità di riflettere sul proprio comportamento e sul modo di far

fronte ai propri doveri e alle proprie responsabilità costituisce un importante indice di

maturazione dell’identità personale nell’ambito delle relazioni con gli altri.

Per la valutazione del comportamento nella scuola primaria si osservano i seguenti

indicatori:

INTERESSE E PARTECIPAZIONE: ascolto e attenzione, interventi pertinenti e ordinati

nelle conversazioni, partecipazione alle iniziative scolastiche comuni;

IMPEGNO: impegno e costanza nel lavoro scolastico individuale e di gruppo;

RELAZIONE CON GLI ALTRI: rispetto e condivisione delle regole comuni, rispetto del

personale scolastico, relazioni positive con i coetanei, disponibilità a collaborare con i

compagni e con gli adulti;

AMBIENTE SCOLASTICO: rispetto degli ambienti e del materiale della scuola, uso

appropriato degli spazi.

Criteri per l’attribuzione del giudizio sintetico nel comportamento

Ottimo Partecipa attivamente alle attività della classe apportando un contributo

costruttivo e propositivo, si impegna proficuamente con costanza ed

attenzione rispettando modalità e scadenze delle consegne. E’ disponibile a

collaborare con tutti, rispetta e usa in modo appropriato materiali e spazi della

scuola.

Distinto Partecipa con interesse alle attività della classe con attenzione costante nel

tempo; si impegna con continuità e raramente non rispetta modalità e tempi

delle consegne. E’ collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della

scuola.

Buono Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attività della classe; si

impegna in modo settoriale e l’attenzione non è sempre costante, qualche

volta non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo e

normalmente rispetta gli spazi e materiali della scuola.

Sufficiente Partecipa con interesse discontinuo alle varie attività della classe; si impegna

in modo irregolare e fatica a rispettare modalità e scadenze delle consegne. E’

collaborativo solo in alcune attività e con alcuni compagni. Fatica a rispettare

le regole comuni, spazi e materiali della scuola.

Insufficiente E’ un giudizio assegnato in presenza di atti reiterati di mobbing o bullismo.

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Scuola Secondaria di Primo Grado

Anche nella scuola secondaria di primo grado, oltre alla valutazione degli apprendimenti delle

singole discipline, verrà data la massima importanza, secondo quanto previsto dall’art. 2 della

L. 169/2008, alla valutazione del comportamento, inteso come l’insieme delle reazioni di

un alunno in una situazione di apprendimento all’interno del gruppo-classe.

Saranno osservati e presi in considerazione gli aspetti riguardanti, sia il “comportamento

sociale”, che comprende quelle interazioni socio-affettivo-operative che l’alunno instaura con i

coetanei e con gli adulti, sia il “comportamento di lavoro” che include invece le componenti che

sovrintendono ad un’efficace gestione delle situazioni di compito, tra cui in primo luogo il

processo di apprendimento.

Per la valutazione del comportamento nella scuola secondaria di primo grado si osservano

i seguenti indicatori:

COMPORTAMENTO SOCIALE

Rapportarsi con i compagni e con gli adulti presenti nella comunità scolastica / Rispettare gli

altri e i loro diritti, riconoscendo le differenze individuali / Utilizzare le attrezzature e tenere in

ordine gli spazi comuni / Osservare le disposizioni del Regolamento di Istituto e del Patto

Educativo di Corresponsabilità / Dialogare ed esprimere le proprie idee / Curare la propria

persona / Controllare le proprie emozioni

COMPORTAMENTO DI LAVORO

Eseguire con autonomia il lavoro scolastico / Partecipare con interesse alle proposte educative

/ Effettuare interventi pertinenti e propositivi / Rispettare i tempi e gli orari / Pianificare la

propria attività, utilizzando i materiali necessari / Mantenere gli impegni assunti / Controllare le

proprie reazioni di fronte a compiti nuovi e imprevisti / Conoscere le proprie capacità

Criteri per l’attribuzione del giudizio sintetico nel comportamento espresso in decimi

10 Si rapporta correttamente con compagni e docenti. Partecipa attivamente alle

attività della classe assumendo iniziative e collaborando pienamente con gli altri.

Rispetta pienamente le regole di comportamento. E’ autonomo nella gestione del

suo lavoro scolastico

9 Si rapporta in maniera corretta con compagni e docenti e rispetta le regole di

comportamento. Partecipa costantemente alle attività della classe collaborando

con gli altri. E’ autonomo nella gestione del suo lavoro scolastico

8 Si rapporta in genere correttamente con compagni e docenti e rispetta quasi

sempre le regole di comportamento. Partecipa in modo adeguato alle attività della

classe. E’ abbastanza autonomo nella gestione del suo lavoro scolastico

7 Si rapporta in modo non sempre adeguato con compagni e docenti. A volte non

rispetta le regole di comportamento. La partecipazione alle attività è talvolta

incostante o settoriale. Necessita in alcune materie di essere guidato.

6 Si rapporta spesso in modo non corretto con compagni e docenti rispettando

saltuariamente le regole di comportamento. La partecipazione alle attività è

discontinua, l’impegno è incostante. Necessita di essere guidato nel lavoro

scolastico.

5 Si rapporta il più delle volte in modo non corretto con compagni e docenti e non

rispetta le regole di comportamento. La partecipazione alle attività è discontinua,

l’impegno è incostante. Necessita di essere guidato nel lavoro scolastico.

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2.14 VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI IN FASE DI ALFABETIZZAZIONE

La valutazione degli alunni stranieri è collegata al percorso di apprendimento proposto agli

alunni calibrato in base alla data di arrivo e alle informazioni raccolte durante la prima

accoglienza.

La valutazione non può comunque prescindere dal livello di conoscenza della lingua italiana.

La C. M. 24/2006 recita:

“Uno degli obiettivi prioritari nell'integrazione degli alunni stranieri è quello di promuovere

l'acquisizione di una buona competenza nell'italiano scritto e parlato [...].Gli alunni

stranieri, al momento del loro arrivo, si devono confrontare con due diverse strumentalità

linguistiche:

la lingua italiana del contesto concreto, indispensabile per comunicare nella vita

quotidiana (la lingua per comunicare)

la lingua italiana specifica, necessaria per comprendere ed esprimere concetti,

sviluppare l'apprendimento delle diverse discipline e una riflessione sulla lingua stessa

(la lingua dello studio)”.

In tale contesto si privilegerà una valutazione “formativa” rispetto a quella “certificativa”,

prendendo in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la

motivazione, l’impegno e le potenzialità di apprendimento dimostrate.

Nel primo quadrimestre la valutazione, in particolare per gli alunni di recente immigrazione

o neo – arrivati, potrà:

non essere espressa (fase della prima alfabetizzazione);

essere espressa in base al personale percorso di apprendimento;

essere espressa solo in alcune discipline.

Sul documento di valutazione verrà pertanto utilizzata, se necessario, la seguente

dicitura: “La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto

l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana” oppure “la valutazione non

viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua”.

Nel caso in cui l’alunno abbia una buona conoscenza di una lingua straniera, essa potrà

essere utilizzata, temporaneamente, come lingua veicolare per l’acquisizione dei contenuti e

l’esposizione degli stessi.

Nel secondo quadrimestre la valutazione è comunque formulata perché costituisce la

base per il passaggio o meno alla classe successiva. La valutazione finale non potrà essere

semplice media delle misurazioni rilevate, ma dovrà tenere in considerazione in modo

particolare il percorso dell’alunno, la progressione nell’apprendimento, gli obiettivi possibili,

nonché la motivazione, la partecipazione, l’impegno.

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2.15 VALUTAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI

Sono state avviate le procedure per l’organizzazione della rilevazione degli apprendimenti

degli studenti per l’anno scolastico 2014/15 predisposta dal Servizio Nazionale di Valutazione.

In continuità con quanto previsto dalla direttiva triennale n. 74 del 15/09/2008, il MIUR,

direttiva n. 76 del 16/08/2009, ha chiesto all’INVALSI di provvedere alla valutazione degli

apprendimenti degli alunni. La rilevazione riguarderà anche quest’anno gli studenti della

seconda e quinta classe della scuola primaria e della terza classe della scuola secondaria di

primo grado.

I risultati dei test cui verranno sottoposti gli alunni, oltre a contribuire a livello statistico al

monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul

livello d’apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo

standardizzato.

Le prove si svolgeranno secondo il calendario che verrà stabilito a seguito delle direttive

nazionali.

2.16 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

La valutazione degli alunni disabili è dettata dal “Profilo dinamico funzionale” e regolata

sugli obiettivi fissati nel P.E.I., in rapporto alle varie aree di osservazione e all’intervento

educativo e didattico.

2.17 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

“Al termine dell’anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo

grado, dell’adempimento dell’obbligo di istruzione ai sensi dell’articolo 1, comma 622, della

legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo

ciclo dell’istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun

alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la

prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi

formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro” (Art. 6 del D. P. R. n. 122/09)

Nel primo ciclo dell’istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e

certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria

di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell’art. 8 del D.

P. R. 122/2009).

Anche il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in

autonomia dalle istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti.

2.18 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI BES

La valutazione degli alunni con “Bisogni Educativi Speciali” (BES) viene effettuata in

rapporto agli obiettivi indicati nel “Piano educativo personalizzato”, il quale è a sua volta

costruito sulla base delle specifiche diagnosi di D.S.A. o sulla base della lettura della

situazione dalla quale si evidenzia un bisogno educativo speciale.

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2.19 SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO

Ai fini della valutazione degli alunni, l’anno è suddiviso in due quadrimestri per assicurare

agli insegnanti il tempo necessario alla realizzazione di eventuali attività di recupero, e offrire

agli alunni tempi distesi di apprendimento.

2.20 ADOZIONE DEI LIBRI DI TESTO

L’adozione dei libri di testo deve risultare coerente con il Piano dell’Offerta Formativa.

Per la valutazione dei testi in uso e delle nuove proposte i docenti adottano i seguenti

criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti:

chiarezza e organicità della presentazione delle discipline;

corrispondenza tra stile espositivo ed età degli alunni;

correlazione tra argomenti trattati e reali possibilità di apprendimento;

snellezza, peso adeguato, economicità;

corretta impostazione sul piano scientifico ed epistemologico degli argomenti trattati;

contenuti e attività adattabili ai diversi stili di apprendimento.

2.21 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Gli incontri della scuola con la famiglia hanno lo scopo di promuovere la collaborazione fra

gli insegnanti e i genitori in un clima di corresponsabilità, chiarezza della comunicazione e

sostegno reciproco costante.

Lo scambio di informazioni tra scuola e famiglia avviene attraverso:

Incontri organizzati dal Dirigente Scolastico

consigli di interclasse (scuola primaria) e consigli di classe (scuola secondaria di

primo grado)

assemblee generali e/o tematiche;

incontri per la consegna della scheda di valutazione quadrimestrale;

incontri individuali formalizzati;

incontri personali a richiesta.

Finalità:

approfondire la conoscenza degli alunni;

informare la famiglia sull’andamento didattico e sui comportamenti del bambino

nel contesto scolastico;

condividere le finalità formative, ricercare un’intesa in caso di divergenza,

mettere a punto strategie ed atteggiamenti educativi comuni;

informare la famiglia sulle opportunità offerte dall’istituzione scolastica 8corsi di

approfondimento e recupero, dopo scuola)

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3. ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

3.1 TEMPI DI LAVORO

Scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione e di apprendimento, il quale

avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione dell’ambiente, della natura e del territorio, i

rapporti interpersonali.

Il tempo è scandito da attività di routine, didattiche e momenti di gioco; per questo si dà

particolare importanza alla gestione dei tempi distesi e degli spazi, investendo in ogni contesto

di relazione e di gioco.

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Scuola Primaria

Tempo pieno (C.Collodi sez. B e N.Green): le scuole a tempo pieno funzionano su

cinque giorni settimanali per otto ore comprensive del tempo dedicato alla mensa (1

ora) e al dopo mensa (1 ora) dal lunedì al venerdì.

Tempo normale (C.Collodi sez. A e B.Ciari): le scuole a tempo normale funzionano

a settimane alterne rispettivamente su sei e cinque giorni con orario di 29 ore (cinque

ore dal lunedì al venerdì, 4 ore il sabato) e 25 ore (5 ore dal lunedì al venerdì). Per

l’anno scolastico 2015/2016 è stata deliberata in via sperimentale

un’organizzazione che prevede l’articolazione delle lezioni in cinque giorni (5

ore e 24 minuti al giorno dal lunedì al venerdì)

Curricolo di base (27 ore): il Collegio dei docenti ha deliberato, all’interno del monte

ore annuale previsto del D. L. 59/04, relativo alla quota oraria obbligatoria (27 ore

settimanali), il numero di ore da dedicare settimanalmente ad ogni disciplina:

Disciplina Cl. 1a Cl. 2a Cl. 3a Cl. 4a - Cl. 5a

Italiano 8 8 8 7

Matematica 7 7 7 6

Scienze 1 1 1 2

Storia 1 1 1 2

Geografia 1 1 1 1

Sc. motorie 2 1 1 1

Tecn. e inform. 1 1 1 1

Inglese 1 2 3 3

Ed. immagine 2 2 1 1

Musica 1 1 1 1

Religione/Attività

alternativa

2 2 2 2

TOTALE 27 27 27 27

Cittadinanza e

Costituzione

In base al Decreto-legge 1 settembre 2008 n. 137, converito nella

Legge n. 169 del 30 ottobre 2008, l’insegnamento viene impartito

nell’ambito dell’area storico – geografica.

Scuola secondaria di primo grado

La Scuola Secondaria di primo grado adotta il curricolo nazionale, previsto nella normativa

vigente, costituito da un totale di n. 30 ore settimanali così articolate:

Orario dal lunedì al sabato

Inizio delle lezioni : 8.15

Termine delle lezioni: 13.15

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Ore

settimanali

TE

MP

O N

OR

MA

LE

Italiano – Storia - Geografia 9

Approfondimento in Materie Letterarie 1

Matematica e Scienze 6

Tecnologia 2

Inglese 3

Francese (2^ lingua straniera) 2

Arte e immagine 2

Musica 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione 1

ORE COMPLESSIVE SETTIMANALI 30

Settimana flessibile

Per l’anno scolastico 2014 / 2015 sono state deliberate dal Consiglio di Istituto due settimane

flessibili (la prima di dicembre e l’ultima di febbraio) così articolate:

Orario dal lunedì al venerdì

Inizio delle lezioni: 8.10

Termine delle lezioni: 13.30

Nel corso delle settimane flessibili verranno organizzate delle attività di recupero e

potenziamento con docenti in compresenza. Ogni mattina ci saranno sei lezioni da cinquanta

minuti, il sabato la scuola resterà chiusa.

3.2 INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI

L’integrazione dell’alunno in situazione di handicap è un processo che coinvolge tutti gli

insegnanti della classe e del plesso. L’attività di integrazione è quindi AZIONE DI TUTTI I

DOCENTI.

L’insegnante di sostegno è una figura di supporto e collaborazione a tutta la classe e/o

plesso e collabora con i colleghi nell’impostazione e realizzazione del “progetto educativo

individualizzato”, riferito all’alunno disabile; inoltre offre all’intera classe e plesso una maggiore

gamma di opportunità all’interno delle quali sia lo stesso bambino in situazione di handicap, sia

tutti gli altri alunni, possano trovare idonee risposte ai bisogni educativi evitando forme di

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isolamento e favorendo l’integrazione; svolge in linea generale la sua attività nell’ambito del

gruppo (classe e interclasse).

Nel processo di integrazione, per supportarne e guidarne i processi decisionali e

organizzativi, ha un ruolo importante la documentazione, poiché motiva le scelte effettuate in

itinere dall’equipe pedagogica, finalizzate alla realizzazione del progetto di vita dell’alunno con

disabilità.

Il PEI – PDV è elaborato dall’insegnante di sostegno, dagli insegnanti curricolari della classe

e dagli altri operatori coinvolti (se presenti: insegnante comunale, mediatore per la

comunicazione ecc.), con la condivisione della famiglia, degli operatori ASL o extrascolastici.

Esso comprende i quadri del P. D. F. (Profilo Dinamico Funzionale), sulla base del quale

viene effettuata l’osservazione iniziale dell’alunno, ed ha la struttura esemplificata nella tabella

seguente:

Parte iniziale

introduttiva del

PEI

(da modificare solo

in caso di variazioni)

DATI ANAGRAFICI E CLINICI DELL’ALUNNO/A (cognome, nome, data e luogo di nascita, residenza, diagnosi funzionale) VERBALI dei colloqui precedenti all’accoglienza dell’alunno nella scuola (informazioni iniziali da famiglia, ASL, ordine della scuola precedente…)

Profilo dell’alunno

(da aggiornare

annualmente))

Costruito secondo gli assi del Profilo Dinamico Funzionale, completando le parti più significative alla presentazione delle caratteristiche dell’alunno: difficoltà e potenzialità.

PEI annuale

(da compilare per

ciascun anno

scolastico)

Relazione finale

(da compilare alla

fine dell’anno

scolastico)

QUADRO SCOLASTICO (classe, composizione classe, interventi di sostegno e integrazione,

interventi medico riabilitativi). ORARIO SCOLASTICO (orario di plesso/classe; presenza dell’insegnante di sostegno nelle discipline). PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DIDATTICO EDUCATIVI (obiettivi, competenze, contenuti, attività, interventi e progetti per l’integrazione, compreso l’eventuale Progetto Specifico dell’educatore, rapporto con la programmazione della classe). VERBALI degli incontri ASL, operatori extrascolastici e famiglia, preceduti da un modello di OSSERVAZIONE individuale per guidare la riflessione e la discussione nel GLH operativo (Gruppo di Lavoro Handicap della classe, comprendente operatori scolastici, ASL e famiglia). Preceduto da una breve relazione informale a fine I quadrimestre, il modello di RELAZIONE FINALE viene compilato al termine di ogni anno scolastico in periodo comunicato tramite circolare. Va compilato dall’insegnante di sostegno, dagli altri operatori coinvolti (ins. comunale o mediatore) e dagli insegnanti curricolari della classe, condividendone le linee nell’ultimo incontro del GLH operativo con famiglia, ASL ed eventuali altri operatori.

3.3 INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

L’inserimento scolastico dei bambini stranieri e migranti avviene sulla base della Legge 40 del

1988 e del D.P.R. 349/99 e tiene conto delle “Linee guida per l’accoglienza degli alunni

stranieri” (C.M. 24 01/03/2006.

Con l’intento di facilitare l’inserimento degli alunni stranieri, favorire un clima inclusivo e

promuovere la comunicazione fra scuola-famiglia-territorio, l’Istituto Comprensivo “Dante

Alighieri” ha predisposto il seguente protocollo quale prassi condivisa in tema di accoglienza di

alunni figli di migranti:

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Aspetti organizzativi generali

Formazione di una Commissione Intercultura coordinata dalla Funzione strumentale e

composta da un referente per ogni plesso, che espleta le seguenti funzioni:

coordina le attività ed i progetti interculturali del Circolo;

cura i rapporti con il territorio;

modifica e aggiorna il protocollo di accoglienza

si incontra per attività di coordinamento, progettazione e verifica;

esprime il parere in merito all’inserimento nelle classi degli alunni stranieri e,

quando necessario, ne accerta il livello scolastico tramite test d’ingresso.

I referenti di ogni plesso informano i colleghi sulle iniziative promosse dalla Commissione,

coordinano le attività interculturali all’interno del proprio plesso e mantengono i rapporti col

territorio e con le famiglie straniere.

Iscrizione e adempimenti formali

Gli uffici di segreteria

iscrivono i minori, se necessario;

raccolgono la documentazione (certificazioni anagrafiche, certificato delle

vaccinazioni, documentazione relativa alla precedente scolarità), se esistente;

indirizzano all’UO di Pediatria di Comunità le famiglie di nuovo inserimento

provenienti da altri Paesi per la registrazione delle vaccinazioni effettuate nei

Paesi d’origine;

indirizzano e/o segnalano all’UO di Pediatria di Comunità gli alunni privi di

certificato di residenza o in corso di regolarizzazione affinché possano essere

inseriti nei programmi dell’assistenza sanitaria di base;

comunicano tempestivamente le nuove iscrizioni alla Funzione strumentale ed

agli insegnanti interessati al fine di attivare con tempestività le successive fasi

dell’accoglienza.

Il Dirigente scolastico inserisce l’alunno nella classe/sezione, tenendo prioritariamente conto

dell’età anagrafica come previsto dal D. P. R. 394/99 art. 45, ma prendendo anche in

considerazione:

la pregressa scolarità;

le caratteristiche del sistema scolastico del Paese di provenienza;

gli esiti degli eventuali test d’ingresso;

la situazione della classe di inserimento.

Quando necessario il Dirigente scolastico rinvia l’assegnazione definitiva alla classe e affida alla

Commissione Intercultura l’incarico di sottoporre l’alunno a test d’ingresso per l’accertamento

del livello scolastico.

3.4 ATTIVITÀ DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI

Le attività di recupero e consolidamento degli apprendimenti rappresentano una priorità

assoluta del nostro P. O. F. .

Esse sono organizzate e gestite dagli insegnanti con piccoli gruppi di alunni e si svolgono

sia nelle ore di contemporaneità (quando è possibile), sia in orario aggiuntivo, nei limiti

consentiti dalle disponibilità finanziarie della scuola e dagli accordi siglati in sede di

contrattazione integrativa di Istituto.

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Le attività di recupero e consolidamento sono concordate con i genitori degli alunni.

I percorsi condivisi riguardano prevalentemente le strutture basilari della lingua italiana e

della matematica, ma in ottica generale sono mirati a recuperare e consolidare le competenze

essenziali e la conoscenza di saperi irrinunciabili.

Per l’anno 2014 / 2015 la scuola secondaria di primo grado ha previsto due settimane flessibili

- la prima di dicembre e l’ultima di febbraio - per svolgere in orario curricolare delle attività di

potenziamento e recupero con alcune ore di compresenza. Gli alunni avranno sei unità orarie

di lezione al giorno da cinquanta minuti dal lunedì al venerdì con chiusura il sabato.

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4. AREA AMMINISTRATIVA E SERVIZI

4. 1 SERVIZI AMMINISTRATIVI

Il personale amministrativo assolve funzioni amministrative, contabili, gestionali,

strumentali, operative, connesse alle attività delle scuole, in rapporto alla collaborazione con il

Dirigente scolastico e con il personale docente.

Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione

didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l’efficienza e l’efficacia del

servizio e per il conseguimento delle finalità educative.

Cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di

accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.

Collabora con i docenti, curando in modo particolare la comunicazione delle circolari e degli

avvisi personali. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale

importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a

favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si

muovono.

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ORGANIGRAMMA

Direttore dei Servizi Generali

Amministrativi

Annalisa Grussu

Assistenti

Amministrativi

Segreteria

amministrativa

Marianna Branciforti

Giuliana Biscarini

Segreteria

didattica

Giuseppe Maria Pesci

Paola Balani

Protocollo e

circolari

Roberto Francolino

La scuola, mediante l’impegno di tutto il personale amministrativo, garantisce:

celerità delle procedure;

informazione e trasparenza degli atti amministrativi;

cortesia e disponibilità nei confronti dell’utenza;

tutela della privacy.

Tutti i servizi di segreteria sono informatizzati.

Iscrizioni: le iscrizioni vengono effettuate on-line, nel modello sono indicati i criteri di

accoglienza.

Rilascio di documenti: le certificazioni attinenti agli alunni o nulla-osta sono rilasciate nei

normali orari di apertura della segreteria al pubblico. I documenti e gli attestati sono

consegnati “a vista” previa comunicazione agli interessati. I documenti di valutazione degli

alunni sono illustrati e consegnati dai docenti incaricati ai genitori. Il rilascio dei certificati e

delle dichiarazioni di servizio è effettuato entro il tempo massimo di cinque giorni lavorativi,

dietro richiesta scritta.

A domanda saranno messi a disposizione gli atti secondo quanto previsto dalla legge 241/90.

Orari di apertura degli uffici di segreteria: gli uffici di segreteria, compatibilmente con la

dotazione organica del personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico

funzionale alle esigenze degli utenti.

Il pubblico viene ricevuto dal lunedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13:00, e nella giornata di

mercoledì anche dalle ore 15.00 alle ore 17.00.

Il personale che ha necessità di comunicare con il Dirigente scolastico può telefonare dal lunedì

al sabato. L’appuntamento va comunque concordato con il Dirigente.

La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio

interno modalità di risposta che comprendono il nome dell’istituto, il nome e la qualifica di chi

risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

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Presso l’ingresso e presso gli uffici sono presenti operatori scolastici in grado di fornire

all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio; tutto questo compatibilmente con

il numero di unità di personale e con l’espletamento del restante servizio.

I servizi amministrativi sono chiusi nelle giornate prefestive, deliberate dal Consiglio di Istituto,

in cui sia prevista la sospensione dell’attività didattica.

4.2 COLLABORATORI SCOLASTICI

I Collaboratori scolastici, coordinati dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi,

assolvono alle funzioni operative e di sorveglianza connesse all’attività dell’Istituzione

scolastica, in rapporto di collaborazione con il Dirigente scolastico e con il personale docente, e

contribuiscono al complessivo funzionamento formativo e didattico dell’istituzione scolastica.

Il Collaboratore scolastico ha un ruolo importante che lo colloca accanto agli alunni in una

molteplicità di momenti rilevanti della giornata, come quelli della mensa, della ricreazione,

dell’uso dei servizi, dell’accoglienza al mattino.

Egli cura la vivibilità dell’ambiente, controlla l’efficienza dei dispositivi di sicurezza,

collabora all’organizzazione didattica, favorisce l’integrazione degli alunni disabili e contribuisce

alla qualità delle relazioni tra gli alunni e con i genitori, in un’ottica di condivisione e

compartecipazione.

I Collaboratori scolastici sono distribuiti nei plessi in ragione del numero degli alunni, della

situazione delle strutture, della tipologia di lavoro da svolgere, diverso a seconda che si tratti

di Scuola dell’Infanzia o di Scuola Primaria.

4.3 SERVIZI DI PRE – POST SCUOLA E DOPOSCUOLA

La scuola garantisce i servizi dei pre-post e doposcuola su richiesta dei genitori degli alunni.

I servizi di pre e post scuola sono assicurati dai collaboratori scolastici e prevedono la

presenza dei bambini a scuola 20 minuti prima e 20 minuti dopo l’orario di funzionamento dei

diversi plessi.

Il servizio di doposcuola riguarda esclusivamente le scuole primarie a tempo normale ed è

organizzato in collaborazione con agenzie esterne individuate secondo le procedure previste

dalla normativa.

4.4 Sicurezza, tutela della salute e della riservatezza

Il Dirigente scolastico impartisce apposite istruzioni sulla base del documento di valutazione

dei rischi e della normativa vigente in materia di scurezza, e sentiti il Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza, il Responsabile del S.P.P., gli addetti di plesso per il primo soccorso

e l’antincendio.

Le istruzioni sono contenute nelle circolari in materia di sicurezza.

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I piani di emergenza sono provati durante l’anno scolastico. Gli enti competenti saranno

interessati per la risoluzione di tutti i problemi inerenti sicurezza, igiene e pulizia.

L’attività di “informazione/formazione”, in tema di “sicurezza”, si prefigge di far acquisire

al personale scolastico i sotto indicati obiettivi, previsti dal nuovo testo Unico D. Lgs.

N.81/2008:

rischio incendio, rischio elettrico, rischio meccanico;

rischio chimico, rischio fisico, rischio biologico;

pericoli connessi all’uso di sostanze pericolose;

uso dei videoterminali;

movimentazione dei carichi;

conoscere le “procedure” che riguardano l’“organizzazione e la gestione dell’emergenza:

il pronto soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei lavoratori”;

conoscere la segnaletica di sicurezza;

conoscere le nozioni relative ai diritti e doveri dei lavoratori in materia di sicurezza e

salute sul posto di lavoro;

conoscere i fondamenti essenziali della normativa della sicurezza negli ambienti di

lavoro, con particolare riguardo al proprio posto di lavoro e alle proprie mansioni;

considerare la sicurezza non solo come insieme di norme che inducono ad una

protezione coercitiva, ma come valore fondante del benessere lavorativo.

La formazione interessa pertanto tutte le componenti scolastiche (individuali e collegiali)

che sono chiamate a diventare, ciascuna nell’ambito del proprio ruolo e delle funzioni

assegnate, soggetti attivi e consapevoli nel miglioramento delle condizioni di salute e di

sicurezza negli ambienti scolastici.

4.5 MISURE PER L’APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA PRIVACY

La scuola raccoglie, elabora e conserva, in relazione alla propria attività istituzionale,

dati personali identificativi e talvolta sensibili (attinenti alla sfera della riservatezza) e giudiziari

relativi agli alunni e ai famigliari ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D. Lgs. 30 giugno 2003

n. 196, recante disposizioni in materia di protezione dei dati personali.

All’inizio di ogni anno scolastico viene fornita informativa scritta ai genitori delle

modalità del trattamento e conservazione dei dati e della loro protezione, secondo il

Documento Programmatico della Sicurezza.

I dati possono essere trattati in relazione agli adempimenti connessi alla funzione

istituzionale della scuola e conservati secondo le modalità contemplate nel Decreto M.P.I. n.

305 del 7/12/2006.

Titolare del trattamento dei dati è il Dirigente scolastico; responsabile della vigilanza

circa l’applicazione delle misure di protezione è il Direttore dei Servizi Generali e

Amministrativi.

In merito vigono le disposizioni impartite con apposita circolare del Dirigente scolastico

sulla base del Documento Programmatico della Sicurezza dei dati personali (DPS).

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5. CODICE ETICO E DEONTOLOGICO

5.1 CODICE DEONTOLOGICO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Dirigente scolastico si impegna a:

tutelare il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione inteso come strumento

indispensabile per promuovere la coesione sociale, la cittadinanza attiva, la

realizzazione personale e professionale, coerentemente con le linee di tendenza dei

sistemi educativi dell’Unione Europea;

riconoscere la centralità dello studente come cultura, valore e condizione per garantire

il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, inteso come chiave di accesso

all’apprendimento permanente e alla società della conoscenza e dell’innovazione;

valorizzare la partecipazione delle famiglie e delle agenzie formative presenti sul

territorio alla vita della scuola per una concreta ed efficace attuazione del diritto-dovere

all’istruzione, non soltanto per prevenire e contrastare il disagio sociale, la dispersione

scolastica, ma anche per offrire agli studenti un sostegno adeguato alla progettazione di

percorsi positivi e di realizzazione personale e sociale;

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garantire attività di insegnamento e di apprendimento che svolgano un ruolo essenziale

nella costruzione delle competenze chiave di cittadinanza degli studenti, al fine di

garantire loro un’integrazione riuscita nella vita sociale, culturale ed economica del

Paese in cui scelgono di vivere;

promuovere la più ampia partecipazione dei giovani alla vita ed all’attività delle

istituzioni scolastiche, per offrire loro opportunità concrete di esercizio dei valori e delle

competenze di cittadinanza e di coesione sociale;

realizzare un’offerta formativa capace di assicurare un raccordo ed una sintesi tra i

bisogni, le vocazioni, le attese e le responsabilità degli studenti, affinché la libertà

progettuale sia efficacemente orientata a sostenere la piena cittadinanza dello studente

nella comunità scolastica;

sviluppare la dimensione europea e internazionale della formazione degli studenti,

promuovendo gli scambi culturali e la partecipazione ai programmi comunitari,

l’apprendimento e la diffusione delle lingue, le esperienze di studio in altri Paesi e la

mobilità transnazionale;

valorizzare le diversità linguistiche e culturali degli studenti come fonte di vitalità e di

arricchimento per tutti, al fine di realizzare un’offerta formativa connotata

dall’interculturalità come condizione irrinunciabile per il rispetto dei diritti umani e per

garantire, agli studenti provenienti da contesti migratori, pari opportunità di accesso ai

saperi, all’apprendimento permanente e all’esercizio della cittadinanza attiva e

responsabile;

promuovere alleanze con tutti i soggetti sociali e istituzionali coinvolti nelle politiche di

integrazione, per il raggiungimento di elevati livelli di istruzione degli studenti

provenienti da un contesto migratorio e per contribuire a creare una società capace di

valorizzare l’interculturalità come valore irrinunciabile per una forte coesione sociale;

sostenere e diffondere la diversificazione e la flessibilità dei percorsi di istruzione e

formazione come strumenti importanti per soddisfare la diversità e la molteplicità dei

bisogni formativi individuale degli studenti ed incoraggiare l’apprendimento lungo tutto

l’arco dell’esistenza umana;

trasformare le scuole in luoghi creativi e dinamici che sviluppino una cultura della

valutazione interna ed esterna per apportare cambiamenti e miglioramenti continui,

finalizzati ad assicurare apprendimenti permanenti di qualità in base al principio di

equità e di successo della formazione e dell’istruzione per tutti e per ciascuno;

valorizzare gli apprendimenti acquisiti dagli studenti, in contesti scolastici e non, per

aiutarli ad orientarsi, a maturare un’elevata consapevolezza di sé e ad operare scelte di

vita autonome e responsabili per diventare cittadini capaci di apprendere sempre per

costruire conoscenze, produrre innovazione e migliorare il benessere individuale e

sociale;

creare un clima positivo che permetta la piena integrazione dei distinti ruoli resi al

raggiungimento di obiettivi comuni, facendo crescere la cultura della condivisione di

scopi e valori;

realizzare la piena autonomia professionale in un sistema che privilegi il lavoro in

equipe, finalizzato al successo formativo di ogni studente;

sviluppare la cultura dell’autovalutazione e delle rendicontazione nell’ottica di un

continuo miglioramento teso a soddisfare istanze sociali e a far crescere le singole

professionalità, orientando il contributo di ogni membro delle comunità verso la

realizzazione del bene collettivo;

far crescere la cultura della condivisione di scopi e valori per favorire il sentimento di

efficacia personale e il senso di appartenenza.

5.2 CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI

Il Codice deontologico ha lo scopo di precisare l’etica professionale e perciò l’insieme

delle norme di condotta pubblica e/o privata a cui il docente deve attenersi nell’esercizio della

propria professione. Esso nasce nell’ottica di un percorso sulla qualità all’interno dell’Istituto, al

fine di qualificare professionalmente l’agire di ogni docente.

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Funzioni e competenze: il primo dovere di ogni docente è quello di approfondire e

aggiornare il proprio bagaglio di conoscenze e competenze:

teoriche (cultura generale di base, specifico disciplinare, didattica generale

e disciplinare, teorie della conoscenza e dei processi comunicativo-

relazionali, tecnologie della comunicazione);

operative (progettazione e pratica didattica, attività di valutazione, uso

degli strumenti di verifica, uso delle tecnologie didattiche, organizzazione dei

gruppi);

sociali (relazione e comunicazione).

Il docente:

ispira la propria condotta ai principi di probità, dignità, decoro e riservatezza;

realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo

umano, culturale, civile e professionale degli alunni sulla base delle finalità e degli

obiettivi previsti dal POF;

utilizza, attraverso una didattica orientante, saperi disciplinari e/o interdisciplinari per

far acquisire allo studente la conoscenza di sé e del proprio mondo, il tutto finalizzato

all’acquisizione di valori, non solo scolastici, ma di vita reale con particolare riferimento

alla cittadinanza attiva;

si attiva nel rispetto degli obiettivi del sistema nazionale di istruzione e degli standard di

livello nazionale ed europeo;

finalizza l’autonomia didattica al perseguimento degli obiettivi generali nel rispetto della

libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e del diritto di

apprendere;

riconosce, attraverso meccanismi di autoanalisi organizzativa, la struttura e i processi

insiti nelle proprie azioni, individua punti di forza e di debolezza per rendere più efficaci

gli interventi;

è disponibile ad iniziative di aggiornamento culturale e professionale;

partecipa a pieno titolo alle attività collegiali, concorre alle deliberazioni ed è tenuto

all’osservanza scrupolosa delle stesse;

tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi, ne rispetta il

lavoro e instaura relazioni leali e corrette;

individua strategie utili all’apprendimento e collabora attivamente nell’attuazione della

progettazione del curricolo di classe;

condivide con i colleghi materiali didattici, buone pratiche ed esperienze significative;

si astiene rigorosamente da ogni forma di discredito verso i colleghi nei rapporti con

estranei o genitori degli alunni e si impegna a superare la conflittualità riconoscendo

l’attività di mediazione del Dirigente scolastico.

5.3 CODICE DEONTOLOGICO DEL PERSONALE A.T.A.

a) Codice deontologico del Personale amministrativo

Il Personale amministrativo:

Ha una condotta lavorativa ispirata ai principi di onestà, dignità e cortesia nelle relazioni

con i colleghi, con le altre componenti del personale scolastico e con il pubblico.

Garantisce il rispetto delle consegne nei tempi stabiliti.

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Ha l’obbligo della riservatezza nella consapevolezza costante che i dati trattati

riguardano persone.

Si astiene da ogni forma di discredito nei confronti della scuola e dal fornire

informazioni al di fuori del contesto scolastico che non riguardino gli orari di

funzionamento delle scuole e dell’ufficio di segreteria.

b) Codice deontologico dei Collaboratori scolastici

Il Collaboratore scolastico:

Ha una condotta lavorativa è ispirata ai principi della correttezza, onestà, cortesia e

riservatezza.

Si impegna a rendere l’ambiente gradevole e accogliente.

Collabora nella gestione della sicurezza e dell’igiene degli spazi scolastici.

Collabora con i colleghi evitando rigorosamente ogni occasione di discredito o, peggio

ancora, di diffamazione anche nei confronti del restante personale scolastico.

Riconosce al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e al Dirigente scolastico il

ruolo principale nella mediazione e risoluzione dei conflitti.

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Indice

1. ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7

1.1 Le nostre scuole

1.2 Il contesto territoriale

1.3 Profilo dell’Istituto Comprensivo Perugia 7 – contatti

1.4 Popolazione scolastica – A.S. 2014/2015

1.5 Orario di funzionamento

1.6 Organigramma

1.7 Figure gestionali

2. PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

2.1 Linee guida dell’azione ed e didattica

2.2 Scelte educative

2.3 Patto educativo di corresponsabilità

2.4 Finalità

2.5 Indicazioni metodologiche

2.6 Curricoli disciplinari

2.7 Progettualità trasversale

2.8 Progetti Anno Scolastico 2014/2015

2.9 La valutazione

2.10 La valutazione nella scuola dell’infanzia

2.11 La valutazione degli apprendimenti

2.12 Criteri per l’attribuzione dei voti numerici espressi in decimi

2.13 Valutazione del comportamento e criteri per l’attribuzione del giudizio sintetico

nel comportamento, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

2.14 Valutazione alunni stranieri in fase di alfabetizzazione

2.15 Valutazione esterna degli apprendimenti

2.16 Valutazione degli alunni disabili

2.17 Certificazione delle competenze

2.18 Valutazione alunni con DSA

2.19 Suddivisione anno scolastico

2.20 Adozione libri di testo

2.21 Rapporti con le famiglie

3. ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

3.1 Tempi di lavoro(scuola dell’infanzia,primaria, secondaria di primo grado)

3.2 Integrazione alunni disabili

3.3 Integrazione alunni stranieri

3.4 Attività di recupero e consolidamento degli apprendimenti

4. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

4.1 Servizi amministrativi

4.2 Collaboratori scolastici

4.3 Servizi di pre-post scuola e doposcuola

4.4 Sicurezza, tutela della salute e della riservatezza

4.5 Misure per l’applicazione della normativa sulla privacy

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5 CODICE ETICO E DEONTOLOGICO

5.1 Codice deontologico del Dirigente Scolastico

5.2 Codice deontologico dei docenti

5.3 Codice deontologico del personale A.T.A.