Guida Turistica on Line Di Umbertide

28
U U m m b b e e r r t t i i d d e e Ambiente - Storia - Monumenti Arte - Itinerari - Grandi eventi Informazioni Alla scoperta di un territorio ricco di storia, arte, cultura, bellezze monumentali ed ambientali. COMUNE DI UMBERTIDE E E d d i i z z i i o o n n e e o o n n l l i i n n e e

description

guida

Transcript of Guida Turistica on Line Di Umbertide

Page 1: Guida Turistica on Line Di Umbertide

UUmmbbeerrttiiddeeAAmmbbiieennttee - SSttoorriiaa - MMoonnuummeennttiiAArrttee - IIttiinneerraarrii - GGrraannddii eevveennttii

IInnffoorrmmaazziioonnii

Alla scoperta di un territorioricco di storia, arte, cultura,

bellezze monumentali ed ambientali.

COMUNE DI UMBERTIDE

EEEEddddiiiizzzziiiioooonnnneeee oooonnnn llll iiiinnnneeee

Page 2: Guida Turistica on Line Di Umbertide

IIll vveerrddee ppuubbbblliiccooUmbertide è una cittàcircondata dal verde, chel’Amministrazione hasempre difeso da un usoeccessivo del cementocon particolare riguardoalle colline che la circon-dano. Oltre a questosono stati riqualificati glispazi di verde pubblicoesistenti e creati nuovi parchi nel capoluogo e nelle frazioni.

IIll PPaarrccoo RRaanniieerriiUn discorso a parte va fatto il per il grande Parco Ranieri, un polmonedi verde attrezzato nella zona nuova della città, che occupa una super-

ficie complessiva dicirca 230.000 metriquadrati (23 ettari)così distribuita:- teatro all’aperto egazebo (mq. 30.000);- Pineta Ranieri (mq.50.000);- Macchione ePineta, con annessopercorso vita attrez-zato e campi di

bocce (mq. 130.000);- verde pubblico di viaPapa Giovanni XXIII(mq. 14.000);- parco attrezzato perbambini di via Morandi(mq. 6.000).Il progetto si ispira all’i-dea del GiardinoItaliano e Classico, pun-tando ad inserirsi inmodo armonico nel-l’ambiente naturale cir-costante.All’interno del parco si trovano il teatro all’aperto (1.200 spettatori asedere), la grande piazza con gazebo, un chiosco per il ristoro, un per-corso vita attrezzato con una lunghezza massima di metri 2.100 e n. 18stazioni per gli esercizi fisici.

IIll PPaarrccoo LLiiddoo TTeevveerreeNella zona dove negli anni Trenta esisteva il "Lido Tevere", la spiaggiadegli umbertidesi, a distanza di settant'anni è stato realizzato il "Parco

Lido Tevere",uno spazioverde attrezzatolungo le spondedel fiume dove icittadini e i visi-tatori possonotrascorreremo-menti di relaxdurante la bellas t a g i o n e .

LL’’AAMMBBIIEENNTTEELL’’AAMMBBIIEENNTTEE

E' situata nell'Alta valle del Tevere, in pro-vincia di Perugia, al centro di una vallatacircondata da verdi colline sulle quali svettal'imponente sagoma di Monte Acuto. E' attraversata dal fiumeTevere che lambisce le mura della vecchia città.Il visitatore che arriva da Città di Castello o dal lago Trasimeno per-correndo la Statale Tiberina 3Bis, a tre chilometri dalcentro abitato, in località Niccone, incontra ilcastello di Montalto, antico presidio dellacittà. Il centro storico lo accoglie subi-to con la stupenda piazza SanFrancesco, le sue tre antiche chie-se, San Francesco, SanBernardino e Santa Croce (que-st'ultima, restaurata recente-mente e trasformata in MuseoCivico ed auditorium, contieneuna delle opere più importantidel grande pittore rinascimentaleLuca Signorelli, la pala"Deposizione dalla Croce (1515)) e ilconvento di San Francesco, restaurato edoggi sede della Biblioteca comunale,dell'Archivio storico e del Centro socio-culturaleomonimo. Da qui, attraversata la strada, si arriva in piazza Matteotti,cuore politico-amministrativo di Umbertide, con il PalazzoComunale integralmente ristrutturato sulla base del vecchio edificiodel XVIII secolo. Avviandosi verso piazza Mazzini, si apre al visita-

tore uno degli scorci più belli della città: asinistra la maestosa struttura della Rocca(fortezza trecentesca, oggi sede del "Centro

per l'Arte Contemporanea") che sovrasta piazza Fortebracci e il rin-novato Teatro dei Riuniti, sullo sfondo la Collegiata, chiesa del XVIsecolo, con la sua imponente mole ottagonale.

Per chi invece arriva da Perugia o da Gubbio, lo sce-nario è completamente diverso. Superata la zona

industriale, ecco apparire la città nuova,dominata dalle imponenti sagome della

torre (edificio multifunzionale di 12piani) e del nuovo complesso par-rocchiale di Cristo Risorto, con lesue vie ampie, il moderno centrocommerciale, le efficienti struttu-re sportive (lo stadio con pista diatletica, il palazzetto dello sport, la

piscina, i campi da tennis, il percor-so verde attrezzato), il Parco Ranieri

con il grande anfiteatro per spettacoliestivi, la Pineta Ranieri autentico polmo-

ne verde con i suoi 50.000 metri quadri diestensione.

Per gli amanti della natura e della pesca, si segnalal'Impianto Nazionale di Pesca Sportiva che si snoda lungo il fiumeTevere per alcuni chilometri, a partire dal centro storico cittadino.Ospita annualmente gare di valore nazionale e internazionale conmigliaia di atleti.

UMBERTIDEUMBERTIDE

Il Parco Ranieri dalla zona sopra l’anfiteatro

Parco Ranieri. Il gazebo

Il Parco “Lido Tevere”

Ponte di legno sul percorso vita al Macchione

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 2

Page 3: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Percorsi ciclabili e pedonali, panchine, una gran-de piazza centrale anche per spettacoli all'aperto,il tutto adeguatamente illuminato.

IIll PPaarrccoo RRiiooNel 2007 è stata aperta al pubblico una nuovazona verde. E' il "Parco Rio" che si estende pro-prio lungo le sponde del torrente Rio, partendodallo stadio comunale di via Morandi fino a viadella Repubblica. Oltre alla sistemazione dellesponde del torrente è stata realizzata una lineaidrica a servizio dell'impianto sportivo e delparco "Ranieri", un percorso ciclo pedonale,opere di sistemazione del verde e arredo urbanocon posizionamento di giochi per bambini e pan-chine, la realizzazione dell'impianto di illumina-zione.

Nell'ambito dellavalorizzazione a finituristici delle bellezzeambientali dellenostre colline, è statocompletato il proget-to per la realizzazionedi una rete sentieristica nel territorio comu-nale, collegata con gli interventi effettuatinei comuni diPerugia e Corciano.Il progetto è statocondiviso con unfolto gruppo dioperatori locali delsettore extra-alber-ghiero, di quellicommerciali, del-l'artigianato artisti-co e dei servizi turistici, in modo da creare

un volano di sviluppomolto importante perla parte di territoriodisposta a sud dellanostra città. La rete disentieri si estende percirca 40 chilometri ed

è fruibile a piedi, a cavallo o in mountainbike. All'interno è stato creato, insieme ai

comuni di Perugia,Corciano ePassignano, unEcomuseo che valo-rizzerà tutte le emer-genze culturali,ambientali e storichedi questa porzione diterritorio umbro chepuò vantare borghi,

castelli e paesaggi di altissimo pregio.

La sistemazioneambientale della spondasinistra del Tevere percirca 4 chilometri, par-tendo dalla zona delcentro storico, è statouno degli obiettivi prin-cipali per realizzare un

grande parco fluviale di interesse regionale. Per questo hanno lavora-to intensamente la Fipsas di Perugia,la Provincia di Perugia, la RegioneUmbria con la collaborazione delComune di Umbertide. La riqualifica-zione di quest'area storicamentetanto importante per la nostra città siproponeva un duplice obiettivo: quel-lo di rendere sempre più accessibile atutti quel tratto di fiume e nello stes-

so tempo di realizzare unastruttura di pesca sportivaagonistica di livello inter-nazionale (obiettivo que-sto raggiunto con la dispu-ta sul nostro campo digara dei CampionatiMondiali di Pesca perClub). La riqualificazionedi questo tratto del fiumeTevere e del campo di gara

per la pesca sportiva ha prodotto risultati molto positivi permetten-do a moltissimi umbertidesi di riscoprire il loro fiume e a migliaia dipescasportivi, ogni anno, di affollarel'impianto, ben gestito dall'A.S.P.S.A.S. -

Sezione provin-ciale di Perugia,con la collabora-zione delle societàdi pescaportivalocali, con unimportante ritor-no economico perl'intera città.

Una rete di sentieri che valorizza le

bellezze ambientali del nostro territorio

La sistemazione ambientale del Tevere e il campo di gara

internazionale per la pescasportiva

ll Parco Rio

La piazza rotonda nel “Lido Tevere”

Il cartellone con la cartina dei sentieri

Nelle immagini, suggestivi scorci dicampagna intorno ad Umbertide

Giugno 2006. Campionati del Mondo per Club

Giugno 2009. Campionati italiani femminiliAgosto 2009. Fishing

Summer show

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 3

Vecchie case sul Tevere

Page 4: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 4

Page 5: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Antichissima è l’origine di Umbertide. Iprimi insediamenti sembrano risalireintorno al VI Secolo A.C. come testimo-niano i “bronzetti di Monte Acuto”, sta-tuette votive attribuite all’antico popolodegli Umbri. Numerosi reperti di etàromana attestano comunque l’esistenza diun centro sulle rive del Tevere attorno alIII Secolo, chiamato “Forum Bremitii”,“Forum Julii” o, secondo fonti più accreditate, “Pitulum”. L’anticaPitulum sarebbe stata distrutta dagli Ostrogoti, per essere poi riedifi-cata nel 790, col nome di Fratta, dai figli di Uberto o Umberto Ranieri.Ma le prime notizie certe e storicamente documentabili di Fratta si ini-ziano ad avere nel 1189, anno in cui fu sottoposta alla giurisdizione diPerugia e ne seguì le sorti per lungo tempo, subendo devastazioni esaccheggi. Fu sotto il dominio pontificio fino al 1860, anno in cui

Fratta fu annessa contutta l’Umbria al Regnod’Italia. Con l’unità sicostituirono le primeamministrazioni comu-nali e Fratta ebbe il suoprimo governo locale. Il25 gennaio 1863 ilConsiglio Comunalestabilì di cambiare ilnome di Fratta conquello attuale diUmbertide, in onore deifigli di Uberto oUmberto, antichi riedifi-catori della città (Fractafiliorum Uberti).Umbertide subì in

modo particolarmente drammatico gli ultimi eventi bellici, allorchévenne fatta oggetto di violenti bombardamenti aerei (25 aprile 1944)che distrussero gran parte delle abitazioni del centro storico, causando74 morti e numerosi feriti. La ricostruzione fu difficile ma gliUmbertidesi riuscirono ben presto a cancellare i tristi segni della guer-ra. Dopo gli Anni 60 notevole è stato lo sviluppo edilizio ed industria-le, tanto da cambiare totalmente il volto della città. Il turista può

trovarsi piena-mente a suo agiograzie agli ottimiservizi alberghie-ri e occuparepiacevolmente iltempo libero uti-lizzando lenumerose strut-ture sportive ericreative esi-stenti.

LA STORIA

SUPERFICIE Kmq. 200ABITANTI 16.655 (Densità 83,27 Ab/Kmq.)ALTITUDINE Mt. 247 s.l.m.IDROGRAFIA Il territorio comunale è attraversato dal

fiume Tevere.Altri importanti corsi d'acqua i torrenti Niccone, Assino,Carpina, Nestore e Reggia.

CLIMA Mite e temperatoFRAZIONI Castelvecchio - Leoncini - Montecastelli

Niccone - Pierantonio - Preggio ALTRI CENTRIABITATI Banchetti - Calzolaro - Pian d'Assino

Borgo Baraglia - S. Benedetto -VernaCOMUNI CONFINANTI Perugia - Gubbio - Passignano sul

Trasimeno - Cortona - Città di Castello Montone - Magione -Pietralunga Lisciano Niccone

COLLEGAMENTI Il comune è attraversato dalla S.S.Tiberina 3/Bis, dalla superstrada E/45 e dalla Ferrovia Centrale Umbra.

Antico vaso ritrovato a Pierantonio

Antico reperto ritrovato a Preggio (Foto Sovrintendenza aiben architettonici dell’Umbria)

Tempietto ottagonalein località

PetrellaPianta di Fratta di Cipriano

Piccolpasso . 1565

Il Tevere al Mulinaccio (Quadro di Ernesto Freguglia)

La piazza del Mercato (Quadro di Ernesto Freguglia)

Rotonda davanti alla Stazione Fcu

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 5

Le vecchie mura lungo il torrente Reggia

Page 6: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 6

Page 7: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 7

Page 8: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Alla fine del XVII secolo un agglo-merato disordinato di casupoleoccupava l'area dove oggi sorge ilPalazzo Comunale. L'odierna PiazzaMatteotti era solo un piccolo slargoe non simboleggiava il centro delpotere locale, che allora gravitavaintorno alla Rocca.I Marchesi di Sorbello disponevanodelle costruzioni ubicate nell'areadell'attuale residenza municipale atitolo di enfiteusi "fino alla terzagenerazione", in base ad un contrat-to con la Mensa Vescovile diGubbio, proprietaria degli immobili.Sulla base di questo contratto, levecchie casupole furono abbattuteed iniziò la costruzione del palazzoche fu portata a termine il 29 aprile1720. Da questa data l'edificio preseil nome di "Palazzo Bourbon diSorbello" e la piazzetta antistante"Piazza del Marchese".Il palazzo, tuttavia, risultava inadu-guato alle esigenze dei MarchesiBourbon che, quasi sicuramente,non divennero mai proprietari del-l'immobile. Quando il Comune deci-se di occupare quella sede, nella primavera del 1841, esso apparteneva,infatti, a Domenico Mavarelli che nel frattempo lo aveva acquistato dallaDiocesi di Gubbio. La residenza municipale si era trasferita nel 1787 fuoridalle mura cittadine, nel soppresso convento femminile di Santa MariaNuova, situato nell'attuale via Grilli, in fondo alla Piaggiola. Si trattavasenza alcun dubbio di una collocazione inadeguata e infelice.La ricerca di una sistemazione più idonea e centrale si fece urgente e il 17dicembre 1840 il Consiglio Comunale affrontò ufficialmente il problemadel trasferimento in altra sede, proponendo quella del "Palazzo delMarchese", ormai Mavarelli. La proposta, messa ai voti, fu approvata amaggioranza. .I lavori di sistemazione del palazzo incominciarono subito nei vari piani eman mano che terminavano vi si trasferivano le varie attività comunali.L'archivio comunale fu sistemato al terzo piano nel 1843.Nel 1923 fu apportata al palazzo qualche modifica interna e fu ancherimosso il casotto di legno che ingombrava l'atrio. Vennero inoltre restau-rati i quadri che ricordano antichi personaggi umbertidesi e fu commis-

sionata al prof. Frenguelli l'e-secuzione dei due stemmi intravertino, d'Italia e diUmbertide, da murare tra lefinestre centrali del primopiano.Il bombardamento aereo del25 aprile 1944 e quelli succes-sivi risparmiarono questacostruzione, che tuttavia fuseriamente danneggiata inmolte parti da altri eventi bel-lici.Nel dopoguerra si provvidealla riparazione di tutti i localie a restaurare le volte affresca-te al primo piano con unaspesa totale di 1 milione e500mila lire.Per le sue condizioni di degra-

do e pericolosità il 21 settembre 1981 iniziarono i lavori di restauro e con-solidamento che furono ultimati il 10 novembre 1984, con l'aggiunta deilocali costruiti sull'antico vicolo degli "Scudellari", acquistati per far postoagli uffici per le nuove competenze dell'amministrazione comunale.Mentre i locali superiori hanno avuto diverse sistemazioni nel corso deglianni, il piano nobile è rimasto inalterato nel tempo, con poche varianti che

riguardano solo la destinazionedelle stanze. L'Ufficio delSindaco e la sala del ConsiglioComunale sono rimasti sempreal loro posto, mentre quella dellaGiunta, intorno al 1990, haoccupato lo spazio destinato allasegreteria del primo cittadino,lasciando la tradizionale e storicasala, che ospitò l'esecutivo dellaLiberazione e della nascita dellaRepubblica, per le riunioni deigruppi consiliari e le conferenzestampa.L'ampio atrio, dove è disposta lapostazione informativa e dove siaffacciano gli uffici del Sindaco,del Vicesindaco e della GiuntaComunale, ha le volte completa-mente affrescate e sulle paretiuna galleria di quadri che rappre-sentano alcuni personaggi storiciumbertidesi. Nell'ufficio delSindaco, le cui finestre danno supiazza Matteotti, si possonoammirare alcuni quadri impor-tanti per la storia cittadina: "Lapiazza del mercato" di Ernesto

Freguglia risalente al 1875; una tela raffigurante "San Romualdo, laMaddalena e la Vergine col Bambino" di autore ignoto; un disegno diFratta vista da nord di Giovanni Santini della prima metà dell'800. Nellasala Giunta, con le volte completamente affrescate, prosegue la galleria deipersonaggi storici umbertidesi e viene ospitato un antico e prezioso scal-dino in ceramica artistica. La sala dei gruppi consiliari ha le pareti e levolte completamenteaffrescate ed è una dellasale più belle di tutto ilPalazzo Comunale. La saladel Consiglio Comunaleoccupa quello che unavolta era il salone dellefeste, dove gli antichi pro-prietari usavano intrattene-re i loro ospiti. Sulla paretedietro il bancone riservatoalla Giunta un grandeaffresco rappresenta lostemma comunale. In alto,sulle pareti laterali, sonoposte delle terrazze monu-mentali.Gli affreschi delle salecomunali sono stati realiz-zati nel 1810 dal pittoreMontorsi di Perugia mentre Biagio Vantaggi di Gubbio realizzò nel 1842le sculture presenti nel piano nobile.Un Palazzo Comunale, quello di Umbertide, che ha saputo conservare ilmeglio della sua antica e nobile storia, attrezzando tuttavia, nel corso deglianni, i propri uffici con i più moderni strumenti informatici per rispon-dere sempre meglio alle legittime esigenze dei cittadini utenti.

LLaa ssttoorriiaa ddeell PPaallaazzzzoo CCoommuunnaallee

La sala del consiglio comunale

L’atrio del Palazzo Comunale

La Sala Giunta

La sala di rappresentanza

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 8

Page 9: Guida Turistica on Line Di Umbertide

E’ una superba fortezza medioevale, da sem-pre simbolo di Umbertide. Sulla sua costru-zione alcuni autori affermano che i lavori ini-ziarono nel luglio 1374, altri che l’incarico dicostruire la Rocca fu affidato daPerugia al Guidalotti nel 1385,durante le lotte tra nobili epopolani. Le opinioni sonoinvece concordi nell’affer-mare che l’opera nel 1389era terminata e che ildirettore dei lavori fuAlberto Guidalotti eprogettista l’architettoAngeluccio di Ceccolo,detto il Trocascio. La for-tezza è costituita da unatorre quadrata di m. 7,60 dilato e di m. 31,60 di altezza difronte al torrente Reggia. Le soli-de mura sono spesse alla base m. 2,20.Verso l’interno della città sono uniti alla torredue torrioni circolari più bassi ed un terzobaluardo quadrato. Oggi la Rocca presentauna sola porta nella Piazza Fortebracci, ma untempo ne aveva un’altra in direzione della

Reggia, detta “del soccorso”,entrambe munite di ponti leva-toi. Nel 1394 nella Rocca fu rin-chiuso prigioniero BraccioFortebracci da Montone. IlPapa Leone X, nel 1521, affidòla custodia della Rocca alle per-sone più ragguardevoli di Frattaper sette anni e tale onore fuprorogato da Clemente VII peraltri dieci, affinchè lo stipendio,che altrimenti si doveva versareal castellano e ai soldati, venisseimpiegato nel restauro dellemura. In quel periodo la Camera Apostolicaversava annualmente alla Fratta un contributodi sessanta scudi per la manutenzione e leriparazioni della Rocca, pretendendo che ilcastellano offrisse in cambio due libbre dicera alla cappella del magistrato perugino.Con l’avvento del Governo repubblicanofrancese nel 1798, la sovvenzione perugina fuabolita; ritornato il Papa nello Stato pontificiola Rocca fu destinata al servizio delle pubbli-che carceri e tale utilizzazione continuò fino

al 1923. Da questa data subì alcune tra-sformazioni interne e furono coperti i

due torrioni circolari per destinareil complesso a civile abitazione.Fu abitata fino al 1974. Nel 1984l’Amministrazione comunale hainiziato l’intervento di recupe-ro della struttura e dopo unintenso impegno di progetta-zione e di lavoro la Rocca, il 17maggio 1986, è stata restituita

alla città. La ristrutturazionedell’antica fortezza è stata conce-

pita in modo tale da consentire ilrecupero della sua identità storica e

la completa utilizzazione dei locali.Sono state apportate alcune modifiche

strutturali, pur nel rigoroso rispetto delnucleo originario. La novità dimaggior rilievo è data dall’entra-ta creata alla base delle mura deltorrione sinistro, per permettereil collegamento della Piazza delMercato con Piazza Fortebracci,attraverso un suggestivo percor-so in un vasto spazio ricavato eli-minando la terra di riporto.Questa nuova entrata consenteanche di accedere direttamentedalla Rocca al Teatro dei Riuniti.Il ritrovamento di un’antica scalain muratura nella prima stanza della Rocca,al primo piano, ha permesso poi di ricucire ilcollegamento verticale all’interno della torre:dai suoi sotterranei alle merlature. Anche la“segreta” posta nella parte inferiore dellatorre è stata rinvenuta a lavori iniziati; dopoaver tolto più di un metro e mezzo di terric-

cio è stata trovata la “botola” attraverso laquale si scende nella “segreta” della torre.

Alcune modifiche, quali l’eliminazione deimuri divisori nelle celle della torre e lacopertura a padiglione della torre medesi-ma, sostituita con un pavimento praticabi-le, sono risultate varianti che hanno miglio-rato notevolmente la godibilità degli spaziinterni.

LLaa RRooccccaa

Le celle sotterranee

Le mura merlate

Il passaggio sotterraneo

La scala che porta all’uscita posteriore

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 9

La Rocca da piazza Caduti del lavoro

Page 10: Guida Turistica on Line Di Umbertide

L’Amministrazione comunale, ultimati i lavo-ri di restauro, ha deciso di utilizzare la Roccaper iniziative culturali ed espositive. Doponumerose mostre, iniziate nel 1986 con quel-la dedicata a “Cagli e Leoncillo alleCeramiche Rometti di Umbertide”, ilComune ha pensato di costituire unaRaccolta pubblica di Arte Contemporanea ilcui asse portante è rappresentato dai progettiespositivi e che cercherà di documentare ambiziosamente i linguaggied i percorsi dell’arte di questi ultimi anni. Questa raccolta, il cuinucleo originario è costituito da 19 opere donate al Comune dal

concittadino GiovanniCiangottini, pittore egallerista di fama nazio-nale, scomparso qualcheanno fa, che era moltolegato alla sua città e allaterra umbra, è ospitatanelle antiche sale dellaRocca che dal 1991 è la

sede permanente del “Centro per l’ArteContemporanea”.L’esemplare disponibilità e il generoso contri-buto di artisti, galleristi e collezionisti chehanno donato al Centro opere prestigiose el’appassio-nato lavoroscientificodei curatori

e organizzatori delle rassegne esposi-tive hanno permesso di costituirecosì il primo embrione di un Museodi Arte Contemporanea adUmbertide. Le opere donate alCentro vengono esposte periodica-mente nelle sale della Rocca.Da alcuni anni la Rocca ospita gran-di mostre di autori di assoluto livellonazionale e internazionale che dannoprestigio al centro espositivo e atutta la città.

LLAA RROOCCCCAA

CCCCeeeennnnttttrrrroooo ppppeeeerrrr llll ’’’’ ’’’’AAAArrrrtttteeee

CCCCoooonnnntttteeeemmmmppppoooorrrraaaannnneeeeaaaa

GGrraannddii

MMoossttrree

Una sala espositiva

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 10

Page 11: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Il tempio dedicato alla Beata Vergine Maria, detta della Reggia, sorsenella seconda metà dei secolo XVI, inprossimità dei torrente omonimo, pervolere del popolo umbertidese. L'edificiosacro venne costruito per accogliere unaimmagine miracolosa affrescata all'internodi una cappella che si trovava nelle vici-nanze. I lavori furono diretti dapprimadagli architetti Galeazzo Alessi e GiulioDanti, autori dei disegno originario, poinel 1583 da Bino Sotii, Mariotto daCortona (1600), Rutílio (1623) e infineBemardino Sermigni (1640). L'originalecostruzione di forma ottagonale all'ester-no e circolare all'interno misura 22 metridi diametro interno per un'altezza com-plessiva di 40 metri. L'interno della cupo-la, dal tamburo alla lanterna, riveste un'a-rea di 689 metri quadri. Il diametro dellapalla di rame che sovrasta la lanterna è dimetri 1,65. La cupola originaria, che mani-festò segni di cedimento, fu ricostruita agliinizi dei '600 e l'impianto primitivo delmonumento fu modificato solo parzial-mente.All'interno la zona perimetrale è delimita-ta da un giro di 16 colonne alquanto dis-taccate dal muro sul quale sono riportatele mostre dei pilastri corrispondenti.Negli intercolumni, in otto grandi aerosti-li appaiono le arcate a tutto sesto cheaccolgono gli altari, la tribuna dell'organoe i due portali d'ingresso. La disposizionebinata dei colonnato (di ordine toscano,compiuto nel 1632, con funzione struttu-rale di supporto alla cupola), i cornicioni ele modanature, le nicchie e i chiaroscuri, conferiscono all' imponente

struttura un pregevolissimo movimento di masse e di luce. Le colon-ne raggiungono nel loro corpo la ragguardevole misura di 9,60 metri.Notevole è il pavimento in cotto policromo del XVII secolo.OOppeerree dd''aarrtteeIl tamburo della cupola è ornato da quattro tele di grandi dimensioni:

1. (sopra l'altare maggiore) - Vergine in gloria con i santi M.Maddalena, Giovanni Battista e Evangelista, Andrea, Francesco,Apollonia, attribuibile ad una scuola romana dei '500;2. (sopra la tribuna dell'organo) - Ascensione al cielo con i santiBenedetto, Romualdo, Savino e Vescovo più simbologia eucaristica,del POMARANCIO (Niccolò Circignani) del 1578;

3. (sopra l'altare dei rosario) - B.V. di Loreto con isanti Andrea Avellino ed Ubaldo, di G. Alaboyna,del 1749;4. (sopra l'altare di San Giuseppe) - Santo Chiericoregolare con il Cristo che gli presenta la croce, diG. Alaboyna, del 1749.

Ancona della Madonna Fastigio costituito da ricco drappeggio e gloria diangeli in stucco del 1725 che incornicia l'affrescoattribuibile alla cerchia delle scuole eugubine delXV secolo, raffigurante la Vergine in trono conBambino e Santi.

Altare del S.S. SacramentoFastosa opera di intaglio ligneo dorato di PeterKraas, del 1680. Nella parte superiore Dio Padredello Scaramuccia. Nello stesso altare, di notevolerilievo un prezioso TABERNACOLO in legnodorato, d'arte fiorentina del 1500 e un CROCIFIS-SO ligneo del XIX secolo.

Pila battesimalePregevolissima tazza del '500 in marmo bianco. L'altare retro-stante di G. Fontana in stucco dorato incornicia una tela seicen-tesca con la Vergine e i santi.

Altare di San GiuseppePreziosa statua di scuola fiorentina del XVI secolo.

Altare del RosarioQuindici medaglioni dipinti su rame, dei XVII secolo, raffigu-ranti i Misteri dei Rosario.Al di sopra dei portali due iscrizioni barocche ricordano rispetti-vamente le date di costruzione dei tempio e della sua consacra-zione (1751).La denominazione di Collegiata deriva dal fatto che nel XVIIIsecolo in

questo tempio futrasferita la colle-giata dei canonici,già istituita nel1765 nella chiesadi San GiovanniBattista.

La chiesa di SantaMaria della Reggiaè attualmentesede dellaParrocchia di SanGiovanni Battista.Restaurata radical-mente nel corsodegli anni 1992-93, avrebbe biso-gno ora di inter-venti urgenti alleopere d'arte checontiene.

La Collegiata ((SS.. MMaarriiaa ddeell llaa RReeggggiiaa))

L’altare principale

Pomarancio. Ascensione al cielo - 1578

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 11

Page 12: Guida Turistica on Line Di Umbertide

PPPPiiiiaaaazzzzzzzzaaaa SSSSaaaannnn FFFFrrrraaaannnncccceeeessssccccooooNell'area dove sorge la piazza, anticamente centrodel cosiddetto "Borgo Inferiore", erano concentra-te le botteghe dei fabbri, arte per la quale Fratta eramolto conosciuta. La zona originariamente era al difuori della cerchia muraria ed era attraversata dallastrada che conduceva a sud, verso Perugia. Sullapiazza si affacciano alcune delle più importanti chie-se della città.

Chiesa diSanta CroceFu costruita nel1610, su progettode l l ' a rch i te t tou m b e r t i d e s eF i l i p p oF r a c a s s i n i ,

ampliando una cappella dei padri agostiniani che esisteva già nel 1338.Restaurata integralmente, è stata trasformata in Museo civico e con-tiene la famosa pala Deposizione dalla Croce (1515) di LucaSignorelli, una delle opere più importanti del grande pittore rinasci-mentale.

Chiesa di San FrancescoCostruita su strutture gotiche probabilmente intorno al 1299, è statarestaurata e riaperta al culto nel 1966. Conservava una tela delPomarancio, ora trasferita nell'attiguo Museo di Santa Croce, e unapregiata statua di S. Rocco attribuibile a Michelozzo Fiorentino.

Annesso alla chiesa si trovail Convento di SanFrancesco restauratod a l l ' A m m i n i s t r a z i o n ecomunale ed adibito a sededell'Archivio storico, dellaBiblioteca comunale e delCentro Socio-culturaleomonimo.

Chiesa di San BernardinoEdificata su un antico ora-torio dei disciplinati, la tra-dizione vuole che sia statoSan Bernardino stesso, nei1426, a fondarvi alCongregazione dei Buon

Gesù. Consacrata nel 1556, nel corso dei tempo ha subito diversiinterventi, per assumere l'attuale struttura nel 1768. Conserva, nell'al-tare maggiore, il dipinto di Muzio Fiori la Cena degli Apostoli (1602),nonché una statua in legno sorbo di San Bernardino attribuita alVecchietta, forse dei XVI secolo. Qui è sepolto il famoso cantanteumbertidese del XVIII secolo Domenico Bruni. La chiesa è visitabiletutti i giovedì.

Santa Maria della PietàFu costruita nel 1486, con il con-tributo di Bartolomeo di NelloBurelli di Fratta. Sulla lunetta delportale si può ammirare unaffresco del Pinturicchio (1504),di cui la chiesa ha ospitato, finoal 1814, un pregevole quadroraffigurante l'incoronazionedella Vergine, quadro che sitrova oggi esposto nella Sala VIIdella Pinacoteca Vaticana.Recentemente è stato ricostruito,sotto la direzione dell'architetto Giuseppe Ristori, il portico frontaleed è stato sistemato il piazzale.

La chiesa di S. Bernardino

La chiesa di S. Maria della Pietà

Il Chiostro di San Francesco

La chiesa di San Francesco

Piazza San Francesco

La chiesa di Santa Croce

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 12

Page 13: Guida Turistica on Line Di Umbertide

La chiesa di Santa Croce, dopoil restauro e il ritorno adUmbertide della “Deposizionedalla Croce”, capolavoro delgrande pittore cortonese LucaSignorelli, è stata trasformatain un museo che viene utilizza-to anche come auditorium esala convegni.Oltre alla Deposizione si puòammirare, in una sala interna,un grande quadro delPomarancio “Madonna colBambino in gloria tra angeli esanti” proveniente dall’attiguachiesa di San Francesco.Nel museo, dieci pannelli siste-

mati nella chiesa illustrano il percorso Signorelliano, il restauro dellapala e la storia della chiesa stessa.

La chiesa, come la vediamo oggi, è il risultato di una serie di interven-ti di ampliamento. Nell’area dove sorge l’attuale edificio si trovava unapiccola chiesa, forse identificabile con quella ricordata dalle fonti conil titolo di SS. Pietro e Paolo, che già esisteva nel 1295.La chiesina, almeno dai primi del Trecento,doveva fungere da oratorio per laConfraternita dei disciplinati di Santa Maria(il primo documento sulla confraternita è del1337), che gestiva anche un ospedale. E’ que-sta una delle tante associazione religiose dilaici che, diffuse a partire dal XIII secolo, pra-ticavano l’autoflagellazione, condividendo inquesto modo le sofferenze di Cristo.La confraternita è ricordata per la prima voltacon il nome di Santa Maria e Santa Croce nel1340.

Per tutto il Quattrocento non abbiamo informazioni precise sulla chie-sa, mentre notizie più dettagliate si ricavano a partire dai primi delsecolo successivo.Nel 1509 viene ultimata una casa sopra la chiesa, e di lì a poco (1515-

16), a spese della confraternita, verrà commissionata la Pala dellaDeposizione a Luca Signorelli.Nella seconda metà del secolo la chiesa doveva aver raggiunto discre-te dimensioni, tanto da poter contenere comodamente la grande“mostra” d’altare in legno, opera di un intagliatore marchigiano, realiz-

zata tra il 1611 e il 1612 per acco-gliere la Pala del Signorelli.Tra il 1634 e il 1645 circa, conl’ultimo ampliamento e la defini-tiva ristrutturazione dell’edificioad opera di Filippo Fracassini,l’evoluzione della chiesa di SantaCroce può dirsi conclusa, se nonper la facciata, dalle linee tardo-barocche, realizzata nel primoSettecento.

La Chiesa e il Museodi Santa Croce

La Pala del Signorelli nella suapreziosa cornice

Il Museo di Santa Croce durante la mostradedicata al Signorelli

Pomarancio. Madonna col bambino in gloria tra angeli e santi

Uno scorcio della chiesa museo

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 13

Santa Croce vista dal Tevere

Page 14: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Commissionata dalla Confraternitadi Santa Croce al cortonese LucaSignorelli forse ancora entro il 1515,la tavola viene terminata nel 1516,data che compare in basso a destrasulla cornice originale, inglobatasuccessivamente nel grande com-plesso ligneo intagliato nel 1611-12.Realizzata in un lasso di tempomolto breve, mostra come il pittorefosse ormai a capo di una organiz-zata bottega, che collaborava allenumerose commesse assegnate almaestro.Il tema principale della tavola, laDeposizione dalla Croce, è qui inse-rito dall'artista in un contesto piùampio, quasi un piccolo ciclo cheillustra i momenti salienti dellaPassione di Cristo. E' probabile chetale scelta sia da riferire alla volontàdella Confraternita, in seno allaquale il tema della Passione era par-ticolarmente sentito e fatto oggetto,ad esempio in occasione delle festi-vità pasquali, di vere rappresenta-zioni "teatrali" i cui testi sono statiparzialmente tramandati. La letturadel dipinto può iniziare in alto asinistra, dove le tre croci piantatesul Golgota segnano il momento dellaCrocifissione.Si passa poi alla scena centrale, laDeposizione, cui assistono il gruppo delleMarie, a sinistra, la Vergine già svenuta aterra, e la Maddalena, ai piedi della croce,colta nel tenero e disperato gesto di racco-gliere con la mano il sangue di Cristo. Ilgruppo si chiude a destra con la figura diSan Giovanni, al di sopra del quale si scorgel'ultimo momento del ciclo, con il trasportodel corpo verso il sepolcro, durante il qualeil Cristo, irrigidito dalla morte, viene com-pianto dai suoi cari. I tre pannelli di predel-la, data l'intitolazione della Confraternita

alla Santa Croce, sono dedicati allaleggenda del "Ritrovamento dellavera Croce di Cristo", nella versio-ne proposta da un testo molto dif-fuso nel Medioevo, la "LegendaAurea" di Iacopo da Varagine.Il primo episodio, (curiosamente ilpittore lo inserisce nella tavolettacentrale, sulla metà di destra) risa-le ai tempi del re Salomone, quan-do la regina di Saba, sua ospite,per ispirazione divina si inginoc-chia ad adorare un tronco di legnoche fungeva da ponte presso uncorso d'acqua. Quello stesso tron-co, molto tempo dopo, sarà utiliz-zato per costruire la croce diCristo. La narrazione, a partireora dalla prima tavoletta di sini-stra, prosegue con le vicende lega-te all'imperatore romanoCostantino (IV secolo d.c.) che,come gli era stato suggerito insogno, mette in fuga le armate diMassenzio grazie all'esposizione diuna croce d'oro.Una volta "convertito", è suamadre Elena ad adoperarsi nellaricerca della vera Croce (tavolettacentrale); ritrovata sul Golgota,

quella di Cristo viene riconosciuta rispettoalle altre due perchè, appena avvicinata adun ragazzo morto, miracolosamente lo resu-scita. Il racconto si chiude con un fattoavvenuto molto più tardi, nel VII secolo. Ilre persiano Cosroe, conquistataGerusalemme, si appropriò della Croce, cheviene recuperata dall'imperatore Eraclio.Nella tavoletta di destra è raffigurato infattil'ingresso trionfale della Croce inGerusalemme, portata dallo stesso Eraclio.L'accesso alla città viene però impedito daun angelo, che invita l'imperatore a togliersile vesti ed i calzari ed entrare in umili spo-glie, esponendo la sacra reliquia.

LLLLaaaa DDDDeeeeppppoooossssiiiizzzziiiioooonnnneeee ddddaaaallll llllaaaa CCCCrrrroooocccceeee

ddii LLuuccaa SSiiggnnoorreellllii

L’ingresso del museo

La sala auditorium Nell’ultima nicchia, a destra, la statua di San Rocco

La Deposizione dalla Croce

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 14

Page 15: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 15

Esposte presso la Fabbrica Moderna 200 operedella prestigiosa manifattura umbertideseNel 2011 è stata inaugurata alla "Fabbrica moder-na", in piazza C. Marx, la galleria d'arte perma-nente di oggetti delle Ceramiche Rometti, la col-lezione delle opere realizzate dagli artisti chehanno operato nella prestigiosa manifatturaumbertidese in ormai quasi 100 anni di storia.Corrado Cagli è stato uno dei più importanti arti-sti italiani del Novecento e agli inizi della sua car-riera lavorò costantemente alle CeramicheRometti. L'Archivio Cagli ha dato quindi unimportante contributo per la realizzazione dellospazio espositivo.La collezione è composta da circa 200 opererecuperate dall'attuale proprietario in oltre 40anni presso antiquari, mercatini e privati che permettono di ripercorre-re la storia dell'azienda ma anche la storia di Umbertide che con talemanifattura è riconosciuta a livello internazionale.L'apertura di questo spazio espositivo, oltre che il doveroso riconosci-mento ai tanti umbertidesi che hanno operato nell'azienda in quasi unsecolo di storia, costituisce anche una nuova opportunità per i tantiappassionati d'arte e turisti che visiteranno Umbertide. Si possonoammirare oggetti realizzati con il famoso ed unico "Nero Fratta" (colo-

re metallico conriflessi cangianti)

oppure con incisioni su "bianchetto",altra tecnica innovativa della Rometti

già dagli anni '30 ed infine decorazioni che segnarono una fase rivolu-zionaria per la tradizione ceramica italiana. Tra Decò, Bauhaus eFuturismo si inserisce con forza la creatività dei giovanissimi Cagli,Baldelli, Di Giacomo, Settimio ed Aspromonte Rometti. L'originale

raccolta, con molti pezzi ine-diti, dimostra che anche l'og-getto d'uso comune è inter-pretato in modo creativo,essenziale ma forte nella suasimbologia. Non c'è nulla dibanale. La collezione rappre-senta le varie tipologie diprodotti realizzati nel corsodei decenni: vasi, sculture,lampade, piatti, servizi vari.Visionando gli oggetti, siripercorre gran parte dellastoria artistica del '900, sem-pre comunque fuori daglischemi. Dalla piccolaUmbria, da Umbertide, usci-

vano ed escono ancora, oggetti d'arte alternativi rispetto a quelli pro-posti dal mercato e il cui livello artistico è testimoniato dai musei di artecontemporanea ove sono conservati. In merito ai pezzi della collezionesi passa dal primo vaso "bucolico" prodotto nel 1927 con la firma "Arsumbra-Fornace Rometti", al Santone di Corrado Cagli, ai cavalli (altrotema caro alla Rometti), ai vasi degli anni '60 con lustri, corallo ed oro.Per finire la Rometti presenta le sue ultime creazioni: la "Venere" deldesigner Ambrogio Pozzi alta 180 centimetri, scultura "provocatoria"; i"Koans" dell'artista inglese Liliane Lijn. Insomma, con la Galleria delleCeramiche Rometti la storia continua.

La Galleria delle Ceramiche Rometti

OOOORRRRAAAARRRRIIII DDDDIIII AAAAPPPPEEEE RRRRTTTTUUUURRRRAAAA::::Sabato dalle ore 10.30 alle ore 13.00 -

dalle ore 15 alle ore 17.30Domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00

Tutte le sere (giovedì escluso) durante l'orario di proiezione dei film

CC OO SS TTOO DDEELL BBIIGGLLIIEETTTTOO ::Euro 3,00 Intero - euro 2 ridotto (minori di 14 anni e

over 65) - ingresso gratuito fino a 6 anniDal lunedì al giovedì con l'acquisto di un biglietto

dell'adiacente Cinema Metropolis è possibile visitare lagalleria durante l'orario di apertura della sala.

La Galleria Rometti

L’ingresso del vecchio stabilimento

Un piatto degli anni ‘30

Cavallini rampantiC. Cagli - Madonna

in nero fratta

Un vaso di C. Cagli

Page 16: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Sentiero di Monte AcutoDislivello: m.678 - Tempo di percorrenza: ore 4,00Lunghezza: km.11,450

StradarioTERRITORIO DI UMBERTIDE

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 16

Page 17: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 17

Page 18: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 18

Page 19: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Su tutte le alture nel territorio del comune di Umbertide svettano castelli e torri, disposti anticamente a difesa del territorio, che possono essere piacevolmente scoperti lungo itinerari che attraversano verdi colline.

Per la strada che porta aPreggio, su una collina che

domina Umbertide, sorge ilcastello di Romeggio, costruzioneche risalirebbe al periodo medioe-vale, quando per queste contradetransitavano i “Romei”, pellegriniche si recavano a visitare i luoghisanti. A breve distanza si incontrail castello di Polgeto, costruito nel1399 intorno ad un fortino giàesistente nel XIIsecolo che appar-

teneva a Biagio di Buto,fuoruscito perugino. E’uno dei castelli meglioconservati, perchè èstato sempre abitato.Proseguendo poi peralcuni chilometri si arri-va a Preggio, anticoborgo a 638 m. di altez-za circondato da una

ricca vegetazione eda boschi che nefanno un luogo divilleggiatura per chiama un ambientenaturale incontami-nato e la quiete dellacollina umbra.La Rocca di Preggio,per la sua posizione

dominante, era considerata tra le più importanti del territorio Peruginoe dell’Alta valle del Tevere. Esisteva già nel 917, anno in cui l’impera-tore Berengario I confermò la signoria di Preggio al marcheseUguccione II dei Bourbon. Oltre ai resti della rocca sono da vedere la

chiesa della S.S. Trinità in SanFrancesco (1223) che conserva unreliquario d’argento dorato che custo-disce una “Sacra Spina” esposta ilmartedì di Pasqua e la chiesa della

Madonna delleGrazie (1400) cheracchiude un deli-zioso altare di stilerinascimentale e unaffresco attributo alPinturicchio. DaPreggio si può pro-seguire per il LagoTrasimeno che si scopre dalla Pineta di Col diCampana in uno scenario di suggestiva bellezza.

Apochi passi dalla città, in posizione dominante,la Pineta Ranieri che insieme al Macchione e al

Parco Ranieri, offre23 ettari di verdeattrezzato e non.Dalla Pineta, soprala E-45, si puòammirare il maesto-so castello diCivitella Ranieri,splendido esempiodi fortezza medioe-vale.La sua costruzionerisale ai primi del-l’anno 1000, quandoper ordine diRaniero, fratello delduca Gugliemo diMonferrato, il figlioUberto fece costrui-re una “cittadella”.L’attuale struttura

ITINERARI TRA IL VERDE

Umbertide - Preggio

UUmmbbeerrttiiddee - CCiivviitteellllaa RRaanniieerrii - SSeerrrraa

Il castello di Romeggio

Il castello di Polgeto

Una delle facciate del Castello di Civitella Ranieri

Ponte in legno presso la Pineta Ranieri

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 19

Veduta aerea del Castello di Civitella RanieriVeduta aerea di Preggio

Il centro di Preggio

Page 20: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 20

architettonica è frutto disuccessivi interventi chenel corso degli anni nehanno modificato l’aspettooriginario. Proseguendo dialcuni chilometri si arrivaal castello di SerraPartucci, che si erge su unacollina tra i torrenti Reggiaed Assino.L’attuale struttura fu edifi-cata sulle rovine dell’anticocastello, distrutto nel 1420da Giacomo Baglioni, luo-gotenente di BraccioFortebracci.Preggio. La chiesa della S.S. Trinità Il castello di Serra Partucci

Polgeto e Monte Acuto

Page 21: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Usciti da Umbertide,verso Città di

Castello per la Tiberina3Bis, ecco apparire in altosulla sinistra il castello diMontalto, con la sua altatorre, che anticamente fuuna fortezza di grandeimportanza tattica per ladifesa di Fratta e pertenere a freno le mireespansionistiche della vicina Città di Castello. La prima notizia storicadel castello risale al 1385, anno in cui venne fortificato dai perugini.

Inoltrandosi poi verso lavallata del Niccone,attraversata dall’omoni-mo torrente, zona digrande interesse paesag-gistico, su un’alta collinasopra il centro abitato diNiccone, si può ammi-rare l’antico borgomedioevale diMontemigiano, con ilsuo castello, la sua anti-ca chiesetta e le sue case

restaurate in tempi recenti.Alla fine del territorio umbertidese, a confine con quello toscano,sorge il castello di Reschio, altro esempio di fortezza medioevale, dellacui esistenza si ha notizia già nel 1355.

L’abbazia di San Salvatoredi Montecorona, si trova a

quattro chilometri daUmbertide, ai piedi del colleomonimo. Secondo la tradi-zione sarebbe stato SanRomualdo a fondare, nell’XIsecolo, il monastero di SanSalvatore di Monte Acuto.L’antica cripta seminterrata èdi notevole valore artistico e culturale. E’ composta di un vasto localediviso in cinque navate, con colonne di vari stili che sorreggono lebasse volte. La chiesa superiore, a tre navate, fu consacrata nel 1105;

conserva resti diaffreschi ed un coroligneo di buona fat-tura. Interessante ilcampanile a piantaottagonale e circola-re, forse anticamentetorre di difesa, conl’orologio recente-mente restaurato.Dall’abbazia si sale ai

705 metri dell’Eremo, lungo una strada circondata da boschi di faggi ecastagni e punteggiata da edicole votive. Anticamente era collegata allaBadia da un sentiero detto “la mattonata”, largo circa due metri e

costruito a secco con blocchi di pietra arenaria, riaperto inoccasione di una passeggiata ecologica che ha permesso diriscoprire il fascino di una natura ancora intatta. L’Eremo è unantico monastero la cui costruzione risale al XVI Secolo peropera dei padri Camaldolesi e Coronesi. Proseguendo per lastessa strada si scopre a un tratto l’antico borgo di SantaGiuliana, di una suggestione unica, completamente restauratonel rispetto dell’originaria struttura medioevale. Non si cono-sce la data di costruzione di questo castello, le cui prime noti-zie risalgono al 1362, mentre nel 1411 fu cinto d’assedio dalcapitano Paolo Orsini, alleato di Braccio Fortebracci da

Montone. Proseguendo verso Perugia si incontra la fortezza diValenzina, di cui si hannoscarse notizie. Edificata permotivi di difesa, si pensa chela parte ancora esistente siastata adattata, nei secoli XVIe XVII, alle esigenze dei pro-prietari terrieri. A circa 3 chi-lometri, deviando versoPierantonio, alla confluenzadel torrente Nese con ilTevere, si può vedere in altoil castello di Ascagnano, il cuinome sembra derivi dagliAscani, posteri di Enea. Nonsi conosce la data della suafondazione. Le prime notizie risalgono al 1370, quando Gilberto contedella Serra entrò in Castiglione Ugolino, che si era ribellato ai Perugini,ai quali tentò di togliere anche il castello di Ascagnano. L’antico castel-lo fu fatto distruggere da Biordo Michelotti e dai magistrati di Perugiaallorché venne scoperto che Giacomo d’Ascagnano ed altri familiariavevano progettato di consegnare ai nobili fuorusciti perugini, avver-sari del Michelotti, il loro castello. I ruderi furono acquistati nel 1415da Agnolo Ticagnetto, perugino, che iniziò subito la ricostruzione. Nelsecolo XIX proprietario del castello fu Ettore Fiorenzi, che nel 1832

lo vendette al re di Baviera Luigi I. Il castello, nei secoli, hasubito diversi mutamenti, ha cambiato vari proprietari ed èstato adattato per renderlo sempre più confortevole e funzio-nale.Riprendendo infine la strada per Perugia si può ammira-re, in alto a destra, il magnifico castello di Antognolla, postoin territorio perugino, ma vicinissimo a quello del Comune diUmbertide, che spicca fra le case di un antico borgo. Non ènota l’epoca di costruzione del primitivo castello, ma pare chein questo luogo esistesse, fin dal 1174, un monastero bene-dettino. Nel 1404 vi si rifugiarono i nobili perugini Jacopodegli Arcipreti, Pandolfo Baglioni e Donato di Ser Jacopo con

i seguaci. I Baglioni,nel 1480, occuparonoil castello e lo tennerosotto il loro controlloper alcuni anni. Nel1836 la contea diAntognolla fu acqui-stata dal marcheseGiovan BattistaGuglielmi di Roma. Lafamiglia Guglielmirimase proprietaria diAntognolla fino al1921.

Umbertide - Vallata del Niccone

Umbertide - MontecoronaSanta Giuliana

La cripta del’Abbazia di Montecorona Il borgo di Santa Giuliana

L’Abbazia di Montecorona

Il borgo di Montemigiano

Il castello di Montalto

L’eremodi Montecorona

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 21

Page 22: Guida Turistica on Line Di Umbertide

La Fabbrica Moderna, "Centro museale per i servizi didattici", èuna struttura modernissima, nata sull'impianto dell'ex chiesa diCristo Risorto.Il Centro è destinato a diventare un punto di riferimento per gliapprofondimenti didattici nel settore scolastico. L'intera strutturaè pensata soprattutto per rispondere alle esigenze di una città checresce e chiede nuovi spazi e servizi. Spazi anche per le associa-zioni del territorio, che vi potranno trovare un utile punto di rife-rimento.

Al piano terra è collocato l'ingresso, con uno spazio riservatoall'Informagiovani e poi la grande sala convegni attrezzata secon-do le più moderne strutture multimediali (e quindi adatta per gran-di convegni anche a livello universitario), con due corridoi abba-stanza ampi tanto da poter ospitare mostre.Il piano seminterrato sarà la sede della galleria permanente delle

più belle opere delle Ceramiche Rometti, famose in tutto il mondo,e dell'Archivio storico comunale.Al piano superiore uno spazio di oltre 800 metri quadrati ospiteràla biblioteca, la sala lettura e presentazione libri, laboratori multi-mediali, sedi associative, scuole di musica o altre attività cittadine.Complessivamente la struttura si sviluppa su 2.500 metri quadraticalpestabili, uno spazio davvero ampio per le molteplici finalità delnuovo complesso.

La “Fabbrica Moderna”CCeennttrroo mmuusseeaallee ppeerr ii sseerrvviizzii ddiiddaattttiiccii

Il progetto di restauro e consolidamento dell'ex MolinoGamboni ha permesso di ridare nuova vita ad un antico molinoche fa parte della storia contadina della nostra città. E' poi signi-ficativo che con questo intervento sia stato realizzato il "Centrodimostrativo delle energie rinnovabili", praticamente a ridossodella centrale idroelettrica.Il centro sarà gestito direttamente .dal Comune in collaborazio-ne con la facoltà di Ingegneria dell'Università di Perugia e lescuole locali, che potranno accedere alla struttura per approfon-dire gli studi nel settoredelle energie rinnovabili,che potrebbero diventarel'energia principale del futu-ro. Umbertide è semprestato un territorio in primalinea nel sostenere inter-venti nel campo della diffu-sione delle fonti energeti-che rinnovabili, basti ricor-dare i progetti già realizzatidi installazione di impiantisolari termici e fotovoltaicisu edifici pubblici (comescuole, uffici, centri anziani,la centrale idroelettrica sulTevere o altri progetti pervalorizzare le fonti rinnovabili nel territorio comunale, miglio-rando le risorse locali e prestando attenti agli impatti ambientali.

In quest'ottica si inquadra anche la funzione del "Centro dellebioenergie". Nelle stanze soprastanti la grande macina di pietrarestaurata, verranno collocati pannelli dimostrativi per l'energia

eolica, solare e idroelettri-ca. Verranno realizzatipercorsi didattici idonei adiffondere tra i più giova-ni la cultura delle energiepulite. L'edificio saràquindi utilizzabile comecentro di formazione pertecnici delle energie rin-novabili, ma anche comecentro divulgativo per unturismo didattico su scalanazionale. Il tutto saràcollocato nel parco fluvia-le del Tevere, che già vedeun recupero importantedelle sponde per uso

sportivo (pesca e canoa) e pedonale. Il parco sarà completato dapercorsi pedonali che valorizzino l'ecosistema del fiume. Il cen-

Una sala della Fabbrica Moderna

Il “Centro dimostrativodelle energie rinnovabili”

Sala multimediale

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 22

Page 23: Guida Turistica on Line Di Umbertide

tro dimostrativo delle energie rinnovabili sarà un vero centrodidattico sull'energia, tale da permetterne l'inserimento nel cir-cuito museale regionale e soprattutto in un circuito turistico chefaccia dell'ambiente e delle energie rinnovabili il proprio motore.Nei progetti c'è anche un punto ristoro (detto anche "ristoranti-no di fiume").Il vecchio Molino Gamboni deve il suo nome da quello delmugnaio che lo gestì dagli inizi del '900 fino agli inizi degli anni'50. Ma la storia del molino affonda dal lontano XVI secolo,quando era noto come il "Molino dei frati di Montecorona", chelo davano in gestione ai vari mugnai che si succedevano neltempo in cambio di farina e olio e addirittura anche pesce, cheveniva pescato in gran quantità nel Tevere come attività collate-rale al molino.

I lavori di ristrutturazione hanno riportato alla luce tutto il vec-chio molino, che i visitatori potranno. ammirare per studiarecome funzionavano le vecchie macine.

La Centrale idroelettrica sul fiume Tevere èun’opera molto importante per quantoriguarda la produzione di energia alternativa epulita. E’ entrata in funzione nell’ottobre2005 ed è stata realizzata con un impattoambientale minimo; anzi, grazie a questosbarramento si è potuto recuperare un trattodi fiume per la pesca sportiva ad alto livello.Con questo intervento è stata sfruttata, neltratto di fiume in località Mola Casanova(Molino Gamboni), la situazione favorevoleesistente per impiantare questa centraleidroelettrica.

CCeennttrraallee iiddrrooeelleettttrriiccaassuull ffiiuummee TTeevveerree

Alcune immagini del Centro

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 23

Page 24: Guida Turistica on Line Di Umbertide

Anticamente, lo spazio tra la Rocca e il torrente Reggia (o Regghia), eradenominato Foro Boario in quanto era la sede di un importante mer-cato del bestiame (come evidenziato in un bellissimo quadro ad olio diErnesto Freguglia - proprietà del Comune di Umbertide). In quel perio-do (metà dell''800) non erano stati ancora realizzati i muraglioni lungoil torrente e la base della Rocca e delle mura cittadine era molto bassa.

Poi, a partire dal 1880 fino al 1888, furono realizzati i due muraglioni efu rialzato il piano della piazza intorno alla Rocca. Fino a metà deglianni '60, lungo la Reggia venivano coltivati degli orti a cui si accedevada una serie di scaliniin terra che partivanodal prato dellaPiattaforma. Poi,abbandonati gli orti,lo spazio era diventa-to impraticabile epieno di rifiuti. Sidecise allora, a metàdegli anni '70, di pro-

cede-re alla sua pavimentazione in cemento per ridare puliziaalla zona. A distanza di trent'anni da quell'intervento,l'amministrazione comunale, nel quadro di un progettodi riqualificazione delle aree adiacenti il centro storico,ha bandito un concorso internazionale di architetturadenominato "Umbertidea". L'intervento che è statorealizzato e concluso nel 2011, sulla base del progettovincitore del concorso "In bici sotto i ponti", ha porta-to alla definizione della nuova piazza del Mercato e delnuovo Parco lungo la Reggia, che in parte ha ripristina-to le condizioni originarie della zona.Di quello che è stato fatto, meglio delle parole facciamoparlare le immagini

LLaa nnuuoovvaa ppiiaazzzzaa ddeell

MMeerrccaattoo ee iill ppaarrccoo ddeellllaa RReeggggiiaa

Foro Boario (Ernesto Freguglia)

Anni ‘30. Gli orti lungo la Reggia

Anni ‘60. Gli orti lungo la Reggia

La nuova piazza del Mercato e il parco della Reggia

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 24

Il parco della Reggia

Page 25: Guida Turistica on Line Di Umbertide

La "Fratta dell'Ottocento" èuna manifestazione giovaneche negli ultimi anni si èconquistata con pieno meri-to un posto di riguardo tra lerievocazioni storiche incostume. Organizzata dall´omonimaassociazione, promossa dal Comunedi Umbertide, dall´Accademia deiRiuniti, dal Consiglio di Quartiere n.4e dall´Associazione Commercianti delCentro Storico, vuol ricordare il mododi vivere dell´epoca, rifacendosi aduna documentazione storica precisa esenz´altro meno fantasiosa di quellache ha ispirato tante altre manifesta-zioni del genere. Pur lasciando spazioalla parte spettacolare infatti, le rico-struzioni storiche sono quanto maiattendibili salvo forse qualche conces-sione alla mondanità con gli stupendicostumi dei circa 700 figuranti chepotrebbero erroneamente far pensare che la gente del posto

vivesse nel lusso, cosa nonrispondente alla realtà inquanto le leggi censuarie esoprattutto la povertà con-dizionavano anche il mododi vestire. L´attendibilità

delle fonti fa sì che gli stessi menùdelle numerose taverne, locande edosterie che operano all´interno delCentro Storico, prevedono ricetterigorosamente autentiche, conside-rato anche che molte di questeerano in uso fino ad alcuni decennifa ed altre vengono ancora prepa-rate nelle famiglie umbertidesi.L´atmosfera della kermesse è vera-mente coinvolgente tanto che le viedel centro storico si rivitalizzano alsuono della fanfara impegnatanell´esecuzione di marce risorgi-mentali e le piazze e i vicoli risuo-nano delle voci del coro cittadino,

delle musiche di quartetti d´archi, del suono del pianoforteche accompagna brani d´opera e d´operetta eseguiti da can-tanti lirici, quando non sono attraversate dagli eserciti risor-gimentali (garibaldini in testa) che vanno all'assalto dellaRocca. La bellezza della manifestazione sta tutta nel prota-gonismo dei figuranti che ogni anno aumentano, segno tan-gibile del piacere di immergersi fino in fondo in un'atmo-sfera d'altri tempi. Alla fine, tutti a festeggiare in piazza unsecolo che ha cambiato il volto della città.

FFFFeeeesssstttteeee ddddiiii SSSSeeeetttttttteeeemmmmbbbbrrrreeee nnnneeeellll llllaaaa """"FFFFrrrraaaattttttttaaaa ddddeeeellll llll ''''OOOOttttttttoooocccceeeennnnttttoooo""""

Rievocazione storica in costume

LLLLEEEE TTTTAAAAVVVVEEEERRRRNNNNEEEEAppuntamento con la cucina

tradizionale frattegiana

Il Can Can delle garibaldine

Gran ballo in piazza

La Mongolfiera

Una delle tante taverne

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 25

Page 26: Guida Turistica on Line Di Umbertide

SERVIZIComune - P.zza Matteotti, 1 (Tel. 075 94191)

Servizi decentrati Provincia di Perugia -Piazza Michelangelo (Tel. 075 3682100)

Ufficio Comunità Montana - Via del Vignola (Tel. 075 9413635)

Ufficio Informazioni e assistenza turistica (I.A.T.) - Via Cibo (Tel. 075 9417099)

Vigili Urbani - Piazza Matteotti, 2 (Tel. 075 9419250)

Informagiovani - Piazza C. Marx (Fa.Mo.)(Tel. 075 9412028)

Centro prima accoglienza “J. Masslo”- Via Spoletini (Tel. 075 941 3806)

Ospedale - Via Forlanini (Tel. 075 9422111)

Centro di riabilitazione “Prosperius Tiberino” - Via Cavour(Tel.075 9417979)

Centro Salute - Via Bertanzi (Tel. 075 9425128)

Guardia medica - Ospedale (075 9413741)

Carabinieri - Via Spoletini, 10 (Tel. 075 9413215)

Corpo Forestale dello Stato - Via del Vignola,4(Tel. 075 9415171)

Ufficio postale - Via Pitulo (Tel. 075 9413777)

Stazione ferroviaria - Via Garibaldi (Tel. 075 9413538)

Stazione autobus - Via Garibaldi

CULTURA, SPORT E TEMPO LIBEROTeatro dei Riuniti - P.zza Fortebracci (Tel. 075 9412697)

Museo Civico di Santa Croce - Via Soli (Tel. 075 9420147)

Centro Culturale S. Francesco - P.zza S. Francesco (Tel. 075 9415958)

Centro sociale “Le Fonti” - Via Secoli, 11 (Tel. 075 9411567

Biblioteca Comunale - Piazza C. Marx (Tel. 075 9414256)

Centro per l’Arte Contemporanea - Rocca - P.zza Fortebracci (Tel. 075 9413691)

Anfiteatro Parco Ranieri - Via Morandi

Stadio con pista di atletica - Via Morandi (Tel. 075 9417655)

Palazzetto dello sport - Via Morandi (Tel. 075 9417655)

Piscina comunale - Via Morandi (Tel. 393908138)

Circolo Tennis Umbertide - Via Morandi (Tel. 075 9417119)

Bocciodromo - Via Morandi (Tel. 075 9417201)

Impianto sportivo nazionale di pesca - Fiume Tevere

Percorso verde attrezzato - Pineta Ranieri e Macchione

Banda Cittadina - Via Secoli, 7 (Tel. 075 9417822)

APPUNTAMENTI E MANIFESTAZIONIFestival di Primavera – Musica classica (aprile – maggio - giugno)Premio Letterario Nazionale “Umbertide XXV Aprile”(aprile)Fotografia in Umbria (maggio – novembre)Rockin’Umbria (giugno)Cinema in Umbria - “Le giornate del cinema del Sorriso”(giugno)Comoedia - Rassegna teatro dialettale (luglio - agosto)

Preggio Music Festival – Musica da Camera (luglio – agosto)Settembre Umbertidese (settembre)Mercato della Terra - piazza Matteotti (Tutti i sabato mattina)Feste di Settembre nella Fratta dell’Ottocento (settembre)Stagione Teatrale - Teatro dei Riuniti (novembre - aprile)

Informazioni utiliper il soggiorno

MMettiamo a disposizione di tutti i cittadini e di quanti vorranno visitare la nostra città, la GGuuiiddaaTTuurriissttiiccaa oonn-lliinnee di Umbertide. Vi sono messi in bella evidenza tutti gli aspetti ambientali, artistici, sto-rici e culturali del nostro territorio, uno dei più interessanti dell’Alta Valle del Tevere e dell’Umbria, i ser-vizi e le strutture ricettive.

La guida vuole contribuire a far conoscere, apprezzare e valorizzare sempre di più la nostra città inItalia e nel mondo, contribuendo anche a rafforzare l’identità culturale della nostra comunità attraverso una ricerca appro-fondita che nell’opuscolo trova collocazione.

Un saluto e un benvenuto a tutti coloro che visiteranno Umbertide. Il Sindaco

Giampiero Giulietti

Ideazione della guida e progetto grafico di Fabio Mariotti Tutte le illustrazioni sono di Adriano Bottaccioli

E’ stato utilizzato il materiale in dotazione all’ufficio Programmazione per le guide turistiche già stampate.Ha collaborato ai testi Amedeo Massetti

Per il materiale fotografico si ringraziano Amedeo Massetti e Peppe Cecchetti

Sopra, il Palazzo Comunalesotto, il Teatro dei Riuniti

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 26

Page 27: Guida Turistica on Line Di Umbertide

VVeecccchhiiee

ccaarrttooll iinnee

ddii

UUmmbbeerrttiiddee

Guida turistica di Umbertide on-line pag. 27

Page 28: Guida Turistica on Line Di Umbertide