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DailyNet Il quotidiano del marketing in rete ANNO XIII LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015 # 032 <DIRETTORE RESPONSABILE GIANNI QUARLERI <IN REDAZIONE GIACOMO BROGGI DAVIDE DE VECCHI DAVIDE SECHI ANTONELLA ROCCA SEBASTIANO ZERI <PROGETTO GRAFICO RUBBERDUCK IMPAGINAZIONE NADIA MORONI <PUBBLICITÀ EDIFORUM SRL:UFFICIO TRAFFICO MONICA MINUTI : TRAFFICONEWSCOMULTIMEDIA.IT DIRETTORE COMMERCIALE ERMILIA MANCINI AUT.TRIB. MI N°465 DEL 20/09/02 DIFFUSIONE DIGITALE - NEWSCO MULTIMEDIA SRL VIA GUSTAVO FARA 25, 20124 MILANO TEL. 0253598411 FAX 0253598231 PUBLISHER GIANNI QUARLERI REDAZIONE: [email protected] AMMINISTRAZIONE: [email protected] ABBONAMENTI: [email protected] • NEWSCO MULTIMEDIA SRL È ISCRITTA AL R.O.C. CON IL N°18866 Eventi Parte oggi la terza edizione della Social Media Week. Inaugurazione a Palazzo Reale in pieno centro a Milano PIAZZA DEL DUOMO SARÀ IL PALCOSCENICO DELLA MANIFESTAZIONE. AL VIA CON INCONTRI DEDICATI A: FOOD, MOBILITÀ, LAVORO, WIKIPEDIA, YOUTUBE, SOCIAL E MONEY TOOL. “IL DIGITALE CHE CAMBIA IL SISTEMA ITALIA” È IL TITOLO DELLA CERIMONIA D’APERTURA In allegato a questo numero di DailyNet vede la luce un prodotto nuovo - DailyNet Premium - che, a partire da oggi, sarà distri- buito a cadenza quindicinale in abbinata al quotidiano digitale. Al suo interno trovano spazio i principali contributi che dan- no vita alla rubrica "Link", intorno alla quale è nata lo scorso anno la testata 360com, anch'essa a cadenza giornaliera. L'idea alla base di quella rubrica, che si riflette altresì nel varo di DailyNet Premium, è che la rivoluzione in atto in questi anni nel mondo della comunicazione e nel panorama editoriale italiano comporti una parallela rivoluzione culturale. Il mercato, i player che ne determinano gli indirizzi e le tendenze, i rapporti fra domanda e offerta di visibilità e comunicazione ricadono all'interno di di- namiche quantitative e qualitative che in gran parte sono altre rispetto ai paradigmi che hanno retto il nostro mondo fino al 2007-2008. Le stesse tecnologie, in costante e rapidissima evoluzione, incidono profondamente e rapidamente sul contesto in cui i media, digitali e non solo digitali, giocano la loro partita competitiva. Non solo. La formazione delle risorse umane coinvolte in questi processi ha bisogno di con- tenuti nuovi, informazioni, case history, report, analisi, commenti su temi rispetto ai quali il nostro Paese è in forte ritardo. Ecco quindi che alzare gli occhi dalla stretta cronaca nazionale, per individuare giorno per giorno quali sono gli spunti più interessanti che la rete e i mercati ci offrono, può costituire un contributo alla sedimentazione di una nuova cultura dell'informazione, basata più sull'approfondimento e sulla conseguente ricerca delle idee e degli spunti più originali e avanzati che non sul gossip e sulle news cui tutti i notiziari e i siti specializzati danno ampio spazio. Grazie alla penna di Valentina Lunardi, quindi, e al contributo di tutta la redazione, diamo il via a questa nuova esperienza, auspicandoci ancora una volta di fare cosa gradita e utile per i lettori sia di DailyNet sia di 360com. Nasce DailyNet Premium < di GIACOMO BROGGI 3

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DailyNetIl quotidiano del marketing in rete

ANNO XIII LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015

#032< DIRETTORE RESPONSABILE GIANNI QUARLERI < IN REDAZIONE GIACOMO BROGGI DAVIDE DE VECCHI DAVIDE SECHI ANTONELLA ROCCA SEBASTIANO ZERI < PROGETTO GRAFICO RUBBERDUCK IMPAGINAZIONE NADIA MORONI < PUBBLICITÀ EDIFORUM SRL:UFFICIO TRAFFICO MONICA MINUTI: TRAFFICONEWSCOMULTIMEDIA.IT DIRETTORE COMMERCIALE ERMILIA MANCINIAUT.TRIB. MI N°465 DEL 20/09/02 DIFFUSIONE DIGITALE - NEWSCO MULTIMEDIA SRL VIA GUSTAVO FARA 25, 20124 MILANO TEL. 0253598411 FAX 0253598231 PUBLISHER GIANNI QUARLERI REDAZIONE: [email protected] AMMINISTRAZIONE: [email protected] ABBONAMENTI: [email protected] • NEWSCO MULTIMEDIA SRL È ISCRITTA AL R.O.C. CON IL N°18866

Eventi Parte oggi la terza edizione della Social Media Week. Inaugurazione a Palazzo Reale in pieno centro a Milanopiazza del duomo sarà il palcoscenico della manifestazione. al via con incontri dedicati a: food, mobilità, lavoro, wikipedia, youtube, social e money tool. “il digitale che cambia il sistema italia” è il titolo della cerimonia d’apertura

In allegato a questo numero di DailyNet vede la luce un prodotto nuovo - DailyNet Premium - che, a partire da oggi, sarà distri-buito a cadenza quindicinale in abbinata al quotidiano digitale. Al suo interno trovano spazio i principali contributi che dan-no vita alla rubrica "Link", intorno alla quale è nata lo scorso anno la testata 360com, anch'essa a cadenza giornaliera. L'idea alla base di quella rubrica, che si riflette altresì nel varo di DailyNet Premium, è che la rivoluzione in atto in questi anni nel mondo della comunicazione e nel panorama editoriale italiano comporti una parallela rivoluzione culturale. Il mercato, i player che ne determinano gli indirizzi e le tendenze, i rapporti fra domanda e offerta di visibilità e comunicazione ricadono all'interno di di-namiche quantitative e qualitative che in gran parte sono altre rispetto ai paradigmi che hanno retto il nostro mondo fino al 2007-2008. Le stesse tecnologie, in costante e rapidissima evoluzione, incidono profondamente e rapidamente sul contesto in cui i media, digitali e non solo digitali, giocano la loro partita competitiva. Non solo. La formazione delle risorse umane coinvolte in questi processi ha bisogno di con-tenuti nuovi, informazioni, case history, report, analisi, commenti su temi rispetto ai quali il nostro Paese è in forte ritardo. Ecco quindi che alzare gli occhi dalla stretta cronaca nazionale, per individuare giorno per giorno quali sono gli spunti più interessanti che la rete e i mercati ci offrono, può costituire un contributo alla sedimentazione di una nuova cultura dell'informazione, basata più sull'approfondimento e sulla conseguente ricerca delle idee e degli spunti più originali e avanzati che non sul gossip e sulle news cui tutti i notiziari e i siti specializzati danno ampio spazio. Grazie alla penna di Valentina Lunardi, quindi, e al contributo di tutta la redazione, diamo il via a questa nuova esperienza, auspicandoci ancora una volta di fare cosa gradita e utile per i lettori sia di DailyNet sia di 360com.

Nasce DailyNet Premium< di giacomo broggi

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Eventi Social Media Week, si riparte: cerimonia di inaugurazione e prime tavole rotonde nel centro di MilanoPiazza del Duomo sarà il palcoscenico della manifestazione: al via da oggi con incontri dedicati a food, mobilità, lavoro, Wikipedia, YouTube, social media e pagamenti online. Alle 9:30, a Palazzo Reale, “Il digitale che cambia il sistema Italia”

Oggi è il grande giorno! Si inaugura la ter-za edizione della Social Media Week, con il Palazzo Reale in Piazza Duomo scelto come sede principale per molti eventi e, questa mattina, per la cerimonia d’inaugurazione. Cosa accadrà nell’odierno debutto? Presto detto. “Il digitale che cambia il sistema Italia”, dalle 9:30, la sala conferenze vedrà gli inter-venti di Maria Berrini, amministratore unico dell’agenzia Mobilità e Ambiente - Comune di Milano, Marco Massarotto, partner Dnsee - Hagakure, Pietro Sella, ceo del Gruppo Banca Sella, Anna Testa, head of Tim #Wcap Milan - Telecom Italia, Federico Rampolla, respon-sabile digital innovation del Gruppo Mon-dadori, Stefano Mirti, Biodiversity Pavilion for Expo 2015 Milan - Expo 2015, Gianfranco Chicco di SmwMilan.

coME Si iNvENta uN fooD trENDDalle 11:30 alle 13 seguirà l’evento “Schiscet-ta (Schi-Chic) Prêt-à-Porter”, ovvero cibo e moda, come si inventa un food trend. Quel-lo tra cibo e moda è un legame sempre più stretto, per il ruolo di entrambi nella cultura popolare: nutrirsi e coprirsi, oggi rappresenta-no una questione di stile e di comunicazione. La moda è affascinata dal cibo: le griffe si le-gano ai nomi dell’alta cucina in un matrimo-nio fruttuoso celebrato al ristorante. Il cibo si ispira alla moda guardando in modo sempre più attento alla presentazione del piatto. Lo chiamano food porn, ma non sarebbe me-glio parlare di food glam? Ne parleranno Eli-sa Bersani (TheGummySweet.com), Margot Scatcher (Food&Style editor), Alessandro Van-nicelli (Havas), nel Mondadori Megastore, al 3° piano, sempre in Piazza del Duomo.

la Mobilità DivENta uN lifEStylEDalle 11:30 alle 13 sarà la volta di “Smart Citi-zens & Personal Mobility”. Se nel 2014 si è par-lato tanto di Smart Cities – infrastrutture, edifi-ci, veicoli, oggi l’attenzione si concentra su chi ci vive e li utilizza, ovvero sui cittadini. In que-sta sessione si parlerà di cosa vuol dire essere uno “smart citizen”, di come i cittadini possano sfruttare la tecnologie e le infrastrutture per vivere e lavorare, per creare cultura e socia-lizzare. Harald Neidhardt, fondatore di Mlove, racconterà come approcciare il nuovo lifest-yle riguardante la mobilità e come ci si rap-porterà di fronte alle novità tecnologiche più importanti che saranno parte della nostra vita quotidiana. La sessione proseguirà con un pa-nel che presenterà alcune delle iniziative ita-liane più interessanti. I relatori sranno il citato Harald Neidhardt, Matteo Penzo (frog design, Talent Garden, Frontiers of Interaction), An-drea Prandi (Edison). Il tutto andrà in scena al Palazzo Reale, Sala conferenze.

lavorarE coNNESSi, garaNzia Di futuroDalle 11:45 alle 13:15, sarà la volta del focus “Lavorare Connessi, Connessi per Lavorare”. Si può lavorare, oggi come oggi, senza esse-re connessi? Alla scrivania o in mobilità sia-mo sempre più connessi, spesso divisi nel-lo stesso momento tra il pc sulla scrivania e il nostro device personale in mano. Spazi, tem-pi, relazioni: i confini tra sfera personale e sfe-ra lavorativa progressivamente sfumano e, in un’epoca in cui il posto di lavoro a vita appar-tiene ormai al passato, il network che sappia-mo costruire e coltivare intorno a noi diven-ta la nostra nuova garanzia. Nasce un patto di

fedeltà tra datore di lavoro e lavoratore. Mol-ta più relazione, molto meno transazione. Alla sessione interverrano Andrea Attanà (Linke-din), Benjamin Jolivet (Citrix Systems), Luca Conti (blogger), Francesca Parviero (social hr strategist LinkBeat), Silvia Zanella (Adecco Group). Si ritornerà al Mondadori Megastore,

WikipEDia, buSiNESS caNgiaNtEIl pomeriggio inizierà sotto l’egida di Wikipe-dia: dalle 14 alle 15, “Wikipedia & Business” illu-strerà l’opera di una delle fonti di informazioni più utilizzate al mondo. Alcune domande tro-veranno risposta o, almeno, susciteranno il di-battito: sulle voci che parlano di loro è meglio che le aziende non intervengano in nessun modo? Gli interventi aziendali diretti sono la strada per una presenza efficace? La soluzio-ne è il dialogo con la community degli editor di Wikipedia? I relatori a Palazzo Reale: Federi-co Ascari (Tim); Cristian Consonni (Wikimedia Italia); Daniele Righi (Lundquist); Nicoletta Vit-tadini (docente di web & social media all’Uni-versità Cattolica del Sacro Cuore).

Mobilità iN chiavE iNDuStrialEDalle 14:45 alle 16 sarà la volta di “Smart Net-Working - Grandi Reti in Movimento”: come esplorare le diverse modalità di applicazione della tecnologia mobile in ambito industria-le e i vantaggi in termini di efficienza, soste-nibilità e ritorno sull’investimento. Una tavola rotonda in cui i cio di Snam, Trenitalia e Anas racconteranno le loro storie di successo basa-te sull’utilizzo di device mobili, con il supporto scientifico dei dati forniti dall’Osservatorio Mo-bile Enterprise del Politecnico di Milano. I rela-tori saranno: Paolo Catti (Politecnico di Mi-

marcomassarotto

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lano), Pierluigi de Marini (Anas S.p.A.), Gloria Gazzano (Snam), Danilo Gismondi (Trenitalia).Appuntamento al Mondadori Megastore.

avErE SuccESSo Su youtubEDalle 15:30 alle 17, a Palazzo Reale, “Come Ave-re Successo su YouTube: I Consigli dei Creator”, non avrebbe bisogno di spiegazioni, ma alcu-ni youtuber di successo, cercheranno di far capire come utilizzare e comunicare al meglio sulla piattaforma di video sharing più popola-re al mondo. Con la moderazione di Jacopo Morini, interverranno i relatori Matteo Bruno (Slim Dog Production), Paolo Cellamare (The Best Blend), Cotto&Frullato (youtuber), Carlot-ta Giacuzzo (blogger/vlogger), Sistiana Lom-bardi (vlogger), Maurizio Merluzzo (doppia-tore, attore, presentatore freelance), Jacopo Morini (Testa Digital Hub), Daniele Selvitella (attore, regista, video maker, writer freelance).

Social MEDia gioco pEr crEScErEDalle 16:15 alle 17:30, “Crescere Geek: come insegnare l’uso dei social media e della tec-nologia attraverso Gioco, Programmazione e Condivisione”, prenderà a esempio pro-getti rilevanti a livello nazionale che stanno avendo successo nell’ambito dell’educazio-ne all’uso dei social media, della tecnologia, dell’apprendimento e della manualità per bambini e giovani adulti, al fine di iniziare un dialogo con gli istituti che ancora si stanno interrogando su come procedere per forma-re studenti e genitori. I relatori sranno Barba-ra Laura Alaimo (Coderdojo Milano), Chiara Burberi (Redooc), Fjona Cakalli (Tech Prin-cess), Morena Menegatti (Girl Geek Dinners Milano), Monica Secondino (Girl Geek Din-ners Milano), Catriona Wallis (Colto), Ma-ria Xanthoudaki (direttore Education &CREI, Museo Nazionale della Scienza e della Tec-

nologia Leonardo da Vinci). Il tutto al Mon-dadori Megastore.

il DigitalE caMbia il rapporto coN i SolDiCon il tramonto, 18 alle 19, “Money is just a Tool: L’Evoluzione Digitale cambia il Rappor-to con il Denaro” spiegherà come in ogni epoca, le risorse naturali e le tecnologie di-sponibili hanno sempre definito le conven-zioni sociali atte a scambiarsi valore. Oggi, la presenza capillare dei dispositivi mobile, la disponibilità di banda larga, e la crescen-te diffusione dei pagamenti online, ridefini-scono ancora una volta queste convenzio-ni. Durante l’evento, Pietro Sella presenterà Hype, la soluzione di Banca Sella che rispon-de alle nuove esigenze tecnologiche e socia-li d’esperienza d’uso del denaro. Sempre in Palazzo Reale. <

O N S T A G E N E T W O R K I L P R I M O W E B N E T W O R K P E R C O M U N I C A R E N E L M O N D O

D E L L A M U S I C A E D E I G R A N D I C O N C E R T I w w w . a r e a c o n c e r t i. n e t

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Digital direct marketing tirrenia lancia la newsletter “life cycle” con contactlab

Si tratta di un servizio, presto disponibile anche al di fuori dell’Italia, creato con l’obiettivo di assistere i clienti in tutte le fasi del loro viaggio, informarli e ringraziarli della loro scelta

Ha preso il via in questi giorni “Life Cycle”, la nuo-va newsletter di Tirrenia nata grazie alla collabo-razione tra Compagnia Italiana di Navigazione e ContactLab, azienda ita-liana da oltre 15 anni le-ader nel settore del digi-tal direct marketing. Più in dettaglio “Life Cycle” è un servizio creato con l’obiettivo di assistere i clienti in tutte le fasi del loro viaggio, informarli e ringraziarli della loro scel-ta. Il cliente, dopo aver acquistato il biglietto sul sito www.tirrenia.it, rice-verà prima e dopo il viag-gio tre differenti comuni-cazioni al suo indirizzo di posta elettronica. All’in-terno delle mail ci saran-no informazioni utili e pertinenti per la cliente-la: indicazioni più preci-se sull’orario di parten-za, sulla nave nella quale viaggerà, sui servizi a di-sposizione a bordo e sul-le procedure di imbarco

previste. “Le nuove tec-nologie permettono oggi alle aziende di essere più vicine e attente alle esi-genze del cliente e di in-tercettare più agevol-mente la sua opinione sui servizi offerti e migliorarli in modo opportuno - ha dichiarato Lorenzo Aletti, responsabile marketing di Tirrenia Compagnia

Italiana di Navigazione -. Tirrenia ha iniziato que-sto percorso due anni fa ponendo la soddisfazio-ne della propria clientela al centro delle sue strate-gie commerciali. Per que-sto abbiamo scelto di col-laborare con ContactLab, l’azienda leader del set-tore che garantisce un concreto coinvolgimen-to dei nostri ospiti, attra-verso uno strumento ef-ficace e puntuale come Life Cycle, fondamentale per il processo di innova-zione intrapreso da Tirre-nia”. “Siamo molto orgo-gliosi di collaborare con Tirrenia con il progetto Life Cycle che migliora i servizi offerti ai suoi viag-giatori attraverso una co-municazione pertinente e rilevante - ha aggiunto Stefano Lena, vp Sales & Marketing di ContactLab -. Le strategie di customer engagement sono un as-set fondamentale di Con-tactLab, che accompagna

ogni giorno i suoi clienti nella definizione dei pro-grammi di contatto digi-tale volti ad aumentare il coinvolgimento dei con-sumatori. Tanto più un brand è in grado di dare valore aggiunto ai suoi consumatori e ingaggia-re con loro un rapporto di fiducia a lungo termine, tanto più sarà in grado di ottenere risultati superio-ri a quelli previsti”. Si tartta di un’iniziativa rivolta oggi al mercato italiano, e che in futuro verrà implemen-tata anche per la clien-tela internazionale, resa possibile grazie al lavoro congiunto di due gran-di aziende, e con la quale Tirrenia riconferma la cen-tralità della clientela nelle sue strategie commercia-li intraprese negli ultimi due anni, che le consen-tono di proseguire il pro-cesso di miglioramento sulla base delle indicazio-ni ottenute attraverso la customer satisfaction.

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E’ pronto a partire il Master in Digital Marketing organizzato in collaborazione con l’Università di Firenze

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health unilever lancia il brand Neutrazero con una campagna internet firmata da Sprim ItaliaMessa in campo una strategia di comunicazione digital ad hoc rivolta a consumatori, professionisti della salute e influencer, che vedrà anche l’online di un minisito

Unilever lancia il nuovo brand Neutrazero con una campagna online sviluppata dal dipartimento di Health Marketing & Communica-tion di Sprim Italia. L’azien-da ha messo in campo una strategia di comunicazione digital ad hoc rivolta a con-sumatori, professionisti del-

la salute e digital influencer. Le attività di comunicazio-ne avviate comprendono la creazione di un minisi-to che offrirà ai consumato-ri approfondimenti medici e tool interattivi come la li-ve-chat “L’esperto risponde” per chiarire dubbi e perples-sità, interagendo in tempo

reale con un team di esper-ti in materia. Nel minisito sa-ranno visualizzabili video-pillole divulgative sul tema della pelle sensibile realiz-zate in collaborazione con un dermatologo e un pedia-tra. I digital influencer, tra cui giornalisti, health e lifesty-le blogger, saranno coinvol-ti grazie a un piano di digital marketing mirato a trasmet-

tere l’unicità di Neutrazero, alla luce della diffusione del fenomeno della sensibilizza-zione cutanea. La strategia prevede anche il coinvolgi-mento di un target partico-larmente importante per la divulgazione delle informa-zioni relative alla pelle sen-sibile, 10.000 professionisti della salute tra medici ge-nerici, dermatologi e aller-

gologi, che verranno attivati attraverso newsletter perio-diche volte a fornire appro-fondimenti scientifici utili per la pratica ambulatoria-le e di materiale informati-vo per il paziente. In attesa del lancio minisito e dell’ini-zio delle attività di influen-cing, sono partite le prime operazioni dem e newslet-ter. La gamma Neutrazero è composta da prodotti pen-sati per ridurre al minimo il rischio di sensibilizzazione cutanea, dall’igiene perso-nale (privi di profumo, colo-ranti e parabeni) a quelli per il bucato (privi di profumo, coloranti e sbiancanti otti-ci). Secondo quanto risulta a DailyNet, Unilever ha speso nel 2014 circa 71 milioni di euro in comunicazione.

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ANNO XIII LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015

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Oggi, su D.it, parte un nuovo blog, tutto green. L’autri-ce è Lisa Casali, scienziata ambientale ed esperta di cu-cina ecosostenibile. Ambassador di Women For Expo e testimonial Wwf è una paladina dell’ambiente appas-sionata di buon cibo da tempo. Ha scritto i volumi “Eco-cucina”, “Autoproduzione in cucina”, “Cucinare in lava-stoviglie”, “La cucina a impatto (quasi) zero” e collabora con Laeffe, Rai e Gambero Rosso. Nel blog Ecocucina su D.it svela appuntamenti, chef e libri che hanno un oc-chio di riguardo per la natura e insegna come cucina-re tanti piatti appetitosi risparmiando energia e dena-ro, sfatando luoghi comuni tra cui quello che le bucce degli alimenti siano destinate inesorabilmente a essere buttate. D.repubblica.it ospita già sul suo sito altri blog di cucina tra cui quello di Marco Bianchi cuoco per vo-cazione e divulgatore e consulente scientifico per Fon-dazione Umberto Veronesi (FUV) con attività correlate ai corretti stili di vita alla sana alimentazione e France-sca Romana Barberini conduttrice e autrice televisiva, appassionata gastronoma. Oltre ad avere una sezione dedicata alla Cucina, D ha una community di oltre 1 milione di Facebook fan di DRicette, ricettario digitale alimentato quotidianamente.

cucina Su D.it parte il blog Ecocucina di lisa casaliD può anche contare su una community di oltre 1 milione di Facebook fan di DRicette, ricettario digitale alimentato quotidianamente. E su altri blog sul tema

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#032Indagini Ipg Media lab: le macchine sono sempre più vicine ai sentimenti. è già l’ora dell’Internet delle EmozioniI device, in particolare quelli mobili, interagiscono con le nostre case, le nostre automobili e perfino i nostri corpi dando vita a nuove esperienze personali. Un’opportunità che i brand possono sfruttare per stabilire relazioni significative con i consumatori

“Sei freddo come una macchina”, si usava dire quando l’interlocutore non traspariva emozio-ni. Una figura retorica da rivedere, conside-rando che le macchine non sono più tanto fredde. I device, in particolare quel-li mobili, interagi-scono con le no-stre case, le nostre automobili e per-fino i nostri cor-pi creando

nuove esperienze per-sonali. Conoscono noi e il nostro ambiente, come una persona con cui si è instaurato uno

stretto legame. Ipg Media Lab pre-

vede che il 2015 sarà l ’ a n n o

d e l l ’ i n -t i m a t e c o m p u -

ting, in cui questa re-

lazione tra uomo e

macchina si sedi-menterà creando per i brand opportunità senza precedenti per creare relazioni signifi-cative con i consuma-tori. Il report annua-le di Ipg Media Lab ci mette davanti all’“In-ternet delle emozio-ni” un nuovo paesag-gio di scambi affettivi tra marche e consuma-tori. “Nel 2015, stiamo registrando una nuo-va ondata: i dispositivi mobile, cellulari in pri-mis, interagiscono con le nostre case, le no-stre automobili e perfi-no i nostri corpi crean-do nuove esperienze personali. Stiamo vi-vendo i primi gior-

ni della nuova epoca dell’intimate compu-ting, in cui la vita delle persone è strettamen-te intrecciata con quel-la dei device mobili”, ha dichiarato Chad Stol-ler, managing director di Ipg Media Lab. Gian Paolo Tagliavia, ceo Ipg Mediabrands Ita-lia, invece aggiunge: “Oggi tutto è me-dia. L’esplosio-ne di dispositi-vi connessi a internet ge-nera gran-di quantità di momen-ti rilevanti per le per-sone e di dati, che d o b b i a -mo esse-re in grado di interpretare e analizzare. L’iper-connettività e

l’analisi in tempo reale sono due fenomeni che hanno profondamen-te cambiato il modo in cui identifichiamo

le audience e pianifi-c h i a m o

le no-stre at-tività”.

chadstoller

gian paolotagliavia

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ANNO XIII LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015

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Norme approvato il protocollo per la privacy degli utenti italiani. Il garante monitora il lavoro di attuazione di googleBig G deve aggiornare trimestralmente le modalità per il trattamento dei dati. Il disegno dell’Autorità operativo entro il 15 gennaio 2016La legge ha vinto il “braccio di ferro” con Google sulla questione della tutela del-la privacy degli utenti italiani. Big G si deve conformare alle delibere del Garante per la protezione dei dati personali, che veglia periodicamente sul suo operato per tenere sotto controllo l’avanzamento dei lavori di adeguamento alla misu-re di tutela nazionali. Il protocollo di verifica previsto nel provvedimento adotta-to l’estate scorsa verso Google è stato approvato dall’Autorità, adesso deve es-sere attuato entro il 15 gennaio 2016. Ogni tre mesi, a Mountain View si devono preparare a modificare il trattamento dati degli utenti che utilizzano i servizi. La privacy policy deve quindi essere chiara e differente per i servizi offerti. Devo-no, poi, essere espressi gli obiettivi e le modalità del trattamento dati. Compresi quelli raccolti da profilazione attraverso incrocio di dati raccolti dagli altri servizi, utilizzo dei cookie e di identificativi come il fingerprinting. Google deve, inoltre, pubblicare le precedenti versioni del testo dell’informativa. La profilazione degli

utenti di Google è possibile solo successivamente all’espressione del consenso di questi. Big G deve garantire a tutti il diritto di opporsi al trattamento dei pro-pri dati per finalità di profilazione. Anche la gestione dei dati deve essere rivista nelle sue modalità, di conservazione e di cancellazione. Riguardo quest’ultimo punto, devono essere garantite tempistiche precise di rimozione, sia per ciò che concerne i dati online sia per quelli su sistemi di backup.

PremiumDailyNet

Supplemento di lunedì 23 Febbraio 2015 a cura della redazione di DailyNet, servizi di Valentina Lunardi

In questo numero

l’arma (non molto) segreta per difendere le “big ideas”:

il bilancio finanziario

il monito digitale lanciato da pete mitchell

Anche sul piano della creatività è tempo di “creative thinking” e di un nuovo modello. Per difedere le idee dalla norma diffusa

della monetizzazione immediata che imperversa nel mercato

Prepariamoci, e bene, alla rivoluzione dei global media. L’APAC head of media & global media innovations director di Mondelez International ha le idee chiare

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11

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niente celebrities per pepsi cambio di strategia nella nuova campagna globale della company

chi fa di un team creativo il miglior team creativo?

< di GIACOMO BROGGI

Nasce DailyNet

Premium

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PremiumDailyNetPremium

per ash bendelow, managing director dell’agenzia creativa londinese brave, è il momento di difendere le nuove idee dalla norma diffusa della monetizzazione immediata, che imperversa nel mercato. e per farlo, metodo e strumenti sono più semplici del previsto

Secondo Ash Bendelow, managing director dell’agenzia creativa, mettere in pratica all’in-terno del proprio business grandi idee che sap-piamo superare la prova dell’analisi del con-to profitti e perdite non sarebbe cosìdifficile come sembra. La ricetta di Bendelow, i cui in-gredienti e processi sono più semplici di quan-to si potrebbe pensare, è stata pubblicata origi-nariamente nel Blog di M&M Global, e abbiamo scelto di riproporla per il suo approccio diretto al problema del rapporto tra creatività e revenue.

l’arma (non molto) segreta per difendere le “big ideas”: il bilancio finanziario

e’ tempo di “creative thinking” e di un nuovo modello finanziario

3pagiNa

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Grandi intuizioni versus revenue immediateAlcuni degli esempi di idee creative più ispirazio-nali e di successo, che ammiriamo e premiamo nella nostra industry, hanno trovato la loro pro-gettazione già prima della fase di briefing delle campagne. Naturalmente, per ogni storia con-clusasi positivamente, ne esistono almeno nove, dietro cui si celano altrettante ottime idee, che non hanno superato specifiche esigenze operati-ve. Per quali ragioni queste grandi intuizioni non hanno superato “la prova del nove”? La ragione profonda risiede nel fatto che il panorama com-merciale in cui viviamo segue una regola basila-re: tutto ciò che facciamo quotidianamente deve portare a un ritorno monetario entro lo stes-so anno finanziario in cui agiamo o, nei casi più estremi, entro il medesimo trimestre in cui è sta-to affrontato un dato investimento. Non è neces-sario essere il marketer più astuto e dal più svilup-pato istinto commerciale per comprendere che revenue a singola o addirittura a doppia cifra pos-sono in molti casi essere registrate nel breve pe-riodo; operare “nel presente” offre il vantaggio di ricoprire di un manto roseo il prossimo prodot-to o campagna presentati o far apparire prospet-tive e risultati sotto un’angolatura più positiva. E

monetizzare e restare creativi, un equlibrio difficile Secondo ASh Bendelow (nellA foto Sotto), lA normA del penSAre Solo Sul Breve termine StA BloccAndo le poSSiBilità rAppreSentAte dA idee inedite, in pArticolAre legAte Al digitAle. mA lA Soluzione Al proBlemA è A portAtA di mAno

così che si è arrivati al punto che gli utili di vedita sul breve periodo sono diventati la droga di que-sta particolare industry, che sta assistendo a una continua corrosione del valore di base di prodot-ti e servizi, fatto che provoca come conseguenza l’acquisto da parte di una data compagnia sem-pre del medesimo prodotto o brand, non analiz-zando la componente qualitativa e non spostan-do investimenti verso soggetti che potrebbero aumentare il livello di innovazione o performan-ce del mercato. Lo stabilizzarsi di questa norma ha portato a una serie di ricadute su come azien-de e brand hanno dovuto adattare il proprio busi-ness per raggiungere obiettivi come aumentare il proprio valore o raggiungere risultati di crescita. E’ una regola non scritta, ma accettata da tutti pla-yer del mercato. Tuttavia, i brand più forti, quel-li cioè che non dipendono dall’andamento della compravendita, presentano tutti caratteristiche simili: investono per aumentare il proprio valo-re, hanno una commercializzazione contenuta e presentano alti livelli di integrità.

“digital playground” e bilancio “salvagente”A questo punto la domanda è in che modo si

può avviare una trasformazio-ne delle regole del gioco per arrivare a nuovi obiettivi? Sul nuovo terreno del digitale si è aperto un mondo di possi-bilità, ancora in parte inesplo-rate, sulle modalità e le tipo-logie di offerte che si possono fare ai clienti e su come si può dimostrare il proprio valore esponenziale. Le agenzie cre-ative più progressiste dovreb-bero essere costantemente al lavoro per trovare strade inedi-te che portino a nuovi flussi di entrate. Queste agenzie stan-no sviluppando piattaforme, prodotti, servizi e nuove solu-zioni di monetizzazione così come anche innovative for-me di espressione con parole e immagini. Applicando il pen-siero creativo con ottimi risul-tati più spesso di quanto pos-sa far presupporre il contesto della realtà del mercato o l’at-teggiamento naïve di chi non sa riconoscere le opportunità che il digitale offre. Gli espo-nenti di quest’ultimo gruppo, che si sta riducendo nel nume-ro, valutano le idee attraverso

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lo schema rigido del “breve periodo” e cercano di togliervi valore, con un insistente processo di di-scount delle idee, perché non sembrano adatte, all’interno del bilancio e con i budget a disposi-zione, a produrre benefici economici all’interno dello stesso anno d’esercizio e superare il conto profitti/perdite. Nelle grandi organizzazioni cor-porate, non è sempre chiaro quale sia il rapporto tra i marketing manager e il direttore finanziario: sembra facile immaginare che non ci sia quella vicinanza e scambio di vedute che possano per-mettere un sano dibattito di come una “big idea” possa avere un potenziale di trasformazione e creare utili e un aumento del valore dell’azienda. La realtà è che anche le grandi idee non possono diventare immediate storie di successo e inevitabilmente hanno bisogno del sup-porto del marketing e di qualcuno che sappia riconoscerne il potenziale. Que-sto è il punto in cui il bilancio può ri-coprire la funzione di salvagente. Un investimento in una piattaforma o servizio digitali, può non superare positivamente i parametri del con-to economico, quindi si opera per metterlo in bilancio e ammortizzar-lo in un periodo più lungo termine. Questo permette ai team finanziari

di supportare economicamente la piattaforma e fornirle le più elevate possibilità di successo attra-verso l’applicazione di azioni di marketing. Natu-ralmente sono investimenti che dovranno affron-tare valutazioni e, forse, lunghe discussioni, ma porteranno alla creazione di una componente definibile come “software digitali” appositamen-te pensati e creati per aggiungere nuovo valore al business per aumentare i ricavi o aumentare l’offerta di prodotti per i clienti. Quindi, secondo Bendelow, la prossima volta che qualcuno mo-strerà di credere veramente in un’idea che non sta superando l’ostacolo dei budget disponibili o

il parametro delle revenue sul breve periodo, sarà fondamentale porsi le seguenti do-

mande. L’idea che si sta proponendo è qualcosa che potrebbe essere clas-

sificato come un investimento sul brand simile a un investimento

strategico? E’ un “software” che può avere un valore tangibi-le per l’azienda al di là del li-mitato periodo di tempo di una campagna di comunica-zione? Se la risposta a queste

domande è positiva, non do-vrebbero esserci dubbi ora su

cosa fare.<

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basta seguire gli schemi delle grandi corporation: è il momento di pensare da start-up

l’apac head of media & global media innovations director di mondelez international ha le idee molto chiare in fatto di cambiamento e innovazione. nella comunicazione ormai è cambiato davvero tutto. e l’approccio giusto non può che essere a 360 gradi

il monito “digitale” lanciato da pete mitchell: prepariamoci, e bene, alla rivoluzione dei global media

È tempo di rivoluzioni nel mondo dei global media, parola di Pete Mitchell. APAC head of media & glo-bal media innovations director di Mondelez Interna-tional, Mr. Mitchell, che ha maturato nel corso degli anni una vasta esperienza nel campo dei digital me-dia, lavorando per nomi quali IPG Mediabrands, Ogil-vy e Mindshare, è entrato a far parte del management di Mondelez nel gennaio 2014, nella sede di Singapo-re. E, in occasione di un’intervista esclusiva con M&M Global, ha raccontato dal suo punto di vista quale strada e quali sfide si sta preparando ad affrontare la multinazionale tra i leader del settore alimentare nel mondo. Un colosso che, secondo Mitchell, sa bene come la comunicazione pubblicitaria abbia un ruo-lo fondamentale, insieme alla scelta coraggiosa di sa-per cambiare la propria cultura aziendale: «A Monde-lez abbiamo la fortuna di avere a disposizione budget considerevoli a livello globale e sappiamo che una parte importante del nostro lavoro consiste nel rac-contare al mondo in che modo li utilizziamo» ha esor-dito il manager. Ma investimenti e storytelling non bastano a produrre davvero risultati innovativi. Infat-ti «Alcuni dei progetti più interessanti che abbiamo intrapreso, come l’Oreo Trending Vending in occasio-ne del SXSW Interactive Festival e la creazione di bi-scotti attraverso la tecnologia delle stampanti 3D, fanno parte di una rivoluzione culturale: portare le persone attive nel nostro settore a smettere di agire secondo gli schemi delle grandi cor-poration e iniziare a pensare come una start-up». Un messaggio di cambiamento profon-do, che mira a scardinare metodi e way of thinking di tutto il mondo aziendale, non at-tendendo un cambiamento dal “basso”, dal-la sperimentalità intrinseca delle piccole e

agili start-up che stanno nascendo sempre più nume-rose in ogni continente, ma iniettando aria di cambia-mento negli uffici dei manager delle grandi compa-gnie. «[Il cambiamento] è nelle mani di persone come il mio capo Bonin Bough, (vice presidente global me-dia & consumer engagement), il nostro nuovo cmo Dana Anderson e Josep Hernandez, (senior director of communication planning). Ci stiamo rinnovando, fa-cendo di noi stessi una startup. Abbiamo una cultura interna che sta cercando di far parte di ciò che sta ac-cadendo oggi, non restando legati alla sola Kraft, ma

rendendo possibile per i nostri brand di essere al centro della popular cul-

ture». Anche l’idea comune che nella comunicazione sia neces-sario avere un approccio a “360 gradi” è secondo Mitchell un concetto da superare: meglio trovare i giusti “36 gradi” e cerca-re di capire le opportunità nuo-

ve che si stanno aprendo e acco-glierle anche con un approccio

sperimentale, perché nella realtà, l’idea di poter

adottare e gesti-re tutta la varietà dei canali di co-municazione è «un’opportunità solo per le agen-zie creative, per poter dare vita a degli asset in ogni comparto

e incrementare i

quando esperienza e sensibilità sono tuttonellA foto A deStrA pete mitchell, che nel Suo quAlificAto curriculum vAntA eSperien-ze in ipg mediA-BrAndS, ogilvy e mindShAre. tutte nel cAmpo dei digitAl mediA

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guadagni». Come muoversi quindi rispetto a un mon-do media così fluido e diversificato e davanti a richie-ste di investimento sempre più consistenti? «Tutti stia-mo spendendo più soldi, il settore media è in crescita, anno dopo anno, e stiamo investendo in più aree che nel passato. Mentre la tv è in decrescita, digitale e so-cial media stanno diventando sempre più importan-ti. Dalla nostra prospettiva crediamo che nel futuro sempre più investimenti si dirigeranno verso le gran-di piattaforme come Facebook, Google e WeChat in Cina». In particolare è Facebook, secondo Mitchell, a ricoprire il ruolo del leone: dopo aver fatto la sua com-parsa come rete di comunicazione sociale, ha iniziato a ricoprire altre funzioni, restando sempre meno co-stoso rispetto ad altri mezzi media. E basta ricordare che la maggior parte degli utenti accede al proprio profilo in media quattordici volte al giorno, per com-prendere le possibilità di ricezione di una grande mas-sa di persone e di disposizione di grandi quantitativi di informazione sulle stesse. Un nuovo mondo rispet-to al vecchio universo televisivo. Metodi da start-up e impegno sui fronti digital e social non possono com-pletare il panorama dei temi caldi in tema di media senza il programmatic, su cui il manager di Monde-lez sembra avere le idee molto chiare: «Il programma-tic è qui per rimanere, questo lo sappiamo. Sta cre-scendo d’importanza e non c’è ragione per cui non comprare tutti i propri media programmaticamente. Il fatto è che siamo in una fase di transizione. I clienti

stanno iniziando ora a prendere nota quan-do un’ingente parte di digital advertising è comprata in programmatic, ma alcune agenzie lavorano mante-nendo i margini segreti. Per la situazione in cui ci tro-viamo in questo momento, tutti abbiamo la necessità di conoscere quali sono i possibili ricavi ed elabora-re un tasso equo per l’attività che stanno svolgendo. Non si può essere un agente che opera per un clien-te, se si lavora a condizioni riservate: questo equiva-le a una frode». Nonostante le numerose sfide che si prospettano sia dal lato gestionale sia da quello dei modelli di business, Pete Mitchell non teme di guar-dare ancora più in là, preparandosi ad affrontare cam-biamenti che, per il momento, non sono ancora sotto le luci dei riflettori. «Siamo passati dai siti web ai por-tali, quindi ai social e ora ci stiamo muovendo verso le piattaforme di messaggistica. LINE e WeChat stan-no facendo passi da gigante rispetto a quando sono entrati in attività. In particolare con la cinese WeChat possono essere fatti acquisti grazie a una moneta vir-tuale. L’acquisto attraverso piattaforme social sarà la prossima grande novità, che si dovrà accompagnare a una complicata regolamentazione ancora da crea-re. Ma nel prossimo futuro faremo molte meno cose attraverso i social network e molte più attività migre-ranno verso le piattaforme di messaggistica». Parola di Pete Mitchell, che, tra nuove sfide e progetti innovati-vi, è stato scelto tra i giurati del sempre più importan-te Festival of Media Asia Pacific Awards 2015. <

con i social, facebook in testa, nel ruolo principaleSecondo il top mAnAger, nel proSSimo futuro Sempre più impor-tAnti fette di inve-Stimento SArAn-no dirette verSo il mondo dei SociAl mediA, SoprAttutto Su fAceBook

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piccole sigle indipendenti, atmosfere quotidiane e consumatori protagonisti per il famoso soft drink

niente celebrities per la nuova campagna globale di pepsi e omnicom resta a guardare il colosso del beverage, di cui è cmo kristin patrick, continua nel suo percorso di scelte innovative anche nel rapporto con le agenzie

“Un gruppo di amici si ritrovano insieme e fanno diventare un’ordinaria situazione di condivisio-ne un momento speciale e straordinario”. Non è la descrizione del nuovo spot per qualche brand di aperitivo nostrano, ma la nuova linea narrativa scelta da uno dei colossi del beverage mondia-le. Pepsi cambia rotta e per le sue nuove quattro campagne pubblicitarie, che saranno lanciate in Usa, Europa e America Latina, abbandona la tra-dizionale scelta di celebrities o grandi nomi del-la pop music, una caratteristica che era stata il segno distintivo dell’azienda fino al 2013, con Beyoncé protagonista della campagna “Mirror”, a firma dell’agenzia 180 LA, parte di Omnicom Group. La nuova serie di spot “Live for Now” non

comporta soltanto un cambia-mento di stile da parte di

Pepsi, ma anche la messa da parte della lunga col-

laborazione dell’azien-da con la famosa hol-ding company, cui sono state preferite due agenzie indipen-denti. A pilotare la rot-ta del famoso brand

di cola in direzione di questo sostanziale cam-

biamento è Kristin Patrick, chief marketing officer

for global bevera-ge brands di Pep-siCo dal maggio del 2013. Nel cor-so di una recente intervista, riporta-

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ta da Advertising Age, il cmo ha spiegato, infatti, che Pepsi «ha una collaborazione molto stretta e a lungo termine con Omnicom, che entrerà a far parte di molti aspetti delle campagne per il 2015. Detto questo, è nostra intenzione trovare talen-ti creativi da ogni parte del mondo, che possano lavorare proficuamente a qualsiasi progetto vor-remo realizzare. E per questa campagna in parti-colare, volevamo agenzie di piccole dimensioni, super creative, dinamiche e agili. Dotate di uno spirito diverso, insomma». Le agenzie scelte sono entrambe di New York: Lloyd&Co, che si descri-ve nel proprio sito come “un collettivo di trenta-cinque individui esuberanti e creativi, che con-dividono un’estetica tesa a un branding forte e strategico”; e Moondog Edit, sempre secondo le loro stesse parole, “una boutique di editing, studio grafico e design per pubblicità e cine-ma”. Lo scenario più quotidiano e friendly delle nuove campagne globali rivela perfettamen-te le note di una collaborazione che pro-segue un percorso di distaccamento dai colossi del media advertising. Omni-com aveva, difatti, precedentemen-te scalzato da una lunga collabora-zione con Pepsi TBWA/Chiat/Day, per quanto riguarda i proget-ti di advertising in Nord Ameri-ca, e BBDO, l’agenzia newyorke-se che per lungo tempo aveva curato la creatività a livello glo-bale. Nella primavera del 2013, d’altronde, ad attirare l’atten-zione era stata un’altra scelta da parte dei marketers del be-verage brand: la sperimenta-zione di un modello inedito di collaborazione flessibile con la stessa Omnicom, definito Galaxy, che prevedeva il coinvolgimento di team ristretti e accuratamente se-lezionati all’interno della holding, che lavo-rassero a singoli progetti creativi, limitati nel

tutte le ragioni delle scelte innovative della companynellA foto Sotto kriStin pAtrick, chief mArketing officer for gloBAl BeverAge BrAndS di pepSi-co dA mAggio 2013, che hA SpiegAto Ad Adverting Age le Scelte innovAtive dellA compAny, SoprAttutto per quAnto concerne le Agenzie puBBlicitArie

tempo. Contemporaneamente, importanti inca-richi tra cui lo spot per il Super Bowl del 2014, erano stati assegnati all’agenzia indipendente Mekanism. Nel frattempo le tradizionali campa-gne con protagoniste star come la già ricordata Beyoncé, global brand ambassador nel 2012 e in-terprete della campagna del 2013, e celebrità del calcio come Leo Messi per il 2014, erano rima-ste nelle mani creative di Omnicom, attraverso

la sua controllata 180 LA. A proposito dell’ac-cordo con la famosa pop singer, un por-

tavoce di PepsiCo ha affermato in una email ufficiale che “Pepsi e Beyoncé hanno avuto un positivo rapporto di collaborazione e l’azienda continuerà ad essere una sostenitrice e fan del-la cantante, che non comparirà nelle campagne commerciali del 2015”. Un annuncio che mette un punto defi-nitivo alla collaborazione e che trova eco in un’altra dichiarazione di Kri-

stin Patrick, secondo la quale Pepsi continuerà nel futuro a costrui-

re collaborazioni con per-sonaggi importanti del

mondo dello spetta-colo e sportivo e che la compagnia «sarà

sempre un mar-chio legato a ce-lebrities, cultu-ral influencers e personalità dif-ferentemente legate al mon-do della cultu-ra». Ma il mar-keting del big brand «farà sempre mag-giore riferimen-

to ai nostri stessi consumatori». <

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un “rethink” per superare confini geopolitici e culturali

starcom abbandona il market cluster model e rinnova la leadership globale per l’agenzia media ristrutturazione avviata in tutto il mondo

L’agenzia media Starcom MediaVest ha annunciato una ristrutturazione del suo management team a li-vello globale, una scelta che sottintende un cambia-mento radicale dell’approccio di gestione che era sta-to mantenuto fino ad oggi. Starcom, parte di Publicis Groupe, aveva utilizzato, durante gli ultimi quattro anni, il cosiddetto “market cluster model”, un meto-do basato sulle dinamiche del mercato piuttosto che le divisioni geografiche. Le motivazioni della nuo-va strutturazione a livello globale, che vede ora l’esi-stenza di cinque macro-regioni (APAC, EMEA, LATAM, Nord America e Nord Asia) sono state rivelate dalla stessa agenzia attraverso un comunicato stampa uf-ficiale: “Il precedente modello gestionale ha permes-so un’accelerazione della crescita di Starcom Media-Vest e ha fatto si che potessimo raggiungere clienti a livello globale nelle aree digital, data analytics e con-tent, a prescindere dalla loro collocazione geografica. La nostra nuova strutturazione riflette il cambiamen-to avvenuto nelle modalità operative dei clienti stessi, e creerà network connessi a livello regionale che po-tranno guidare la crescita verso le nuove frontiere del

data driven content e marketing contestuale”. Risulta-to della ristrutturazione a livello di management è la creazione di due nuovi ruoli di coordinamento a livel-lo regionale: Mike Amour è entrato nell’agenzia con il ruolo di presidente per l’area APAC, mentre Iain Jacob ricoprirà lo stesso ruolo per Europa, Medio Oriente e Africa. Jacob ritorna a un ruolo EMEA dopo essere sta-to chief executive della regione, mentre precedente-mente era a capo dell’area “dynamic market”. Il nuovo ceo sarà responsabile delle attività di sviluppo digi-tale del mercato e presidierà la crescita dei mercati emergenti della regione. L’area EMEA è stata recen-temente interessata da alcuni successi, come l’acqui-sizione del business digitale di Procter&Gamble in Turchia e della compagnia di telecomunicazioni Du, attiva tra Medio Oriente e Africa. «Starcom MediaVest sta lavorando per creare nuovo valore per i brand, or-ganizzando i dati in riferimento alle persone e atti-vando questi stessi dati con maggiore precisione - ha affermato Iain Jacob -. Crediamo che la nuova strate-gia adottata potrà funzionare oltre i confini geopoli-tici e culturali, unificando regioni diverse come sono

una squadra manageriale rinnovata per starcomnelle foto SoprA, dA SiniStrA: iAin jAcoB, lAurA deSmond e mike Amour

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Europa, Medio Oriente e Africa. Sono molto positivo rispetto all’opportunità di poter lavorare all’interno di mercati così diversificati, ma in cui vediamo sem-pre più clienti attivi in maniera trasversale». Forte di un’esperienza più che ventennale nel settore e, pre-cedentemente, già APAC chief executive e chairman per Grey Group e Project: Worldwide, Amour lavorerà, invece, all’interno del vasto mercato pacifico-asiatico con l’obiettivo dichiarato di «aumentare l’importanza globale e la rilevanza locale dell’area APAC, oltre che ottenere accordi di new business con account globa-li». «Ammiro da lungo tempo il modo in cui Starcom ha saputo affrontare le sfide di un panorama media in continuo cambiamento, restando sempre un pas-so avanti rispetto al mercato. Non vedo l’ora di esse-re operativo nell’importante ruolo che è quello della leadership di un mercato forte come quello asiatico - ha affermato Amour -. Con la nuova collaborazione, potremo far arrivare con successo, in una regione così complessa e dinamica, le prossime soluzioni Starcom nel campo dell’ad-tech, precision marketing e data-driven content». La nomina di Amour è motivata an-che da un ripensamento operativo seguito a una serie di acquisizioni e partnership, che comprendono Rele-vant24, firma di branded content; Run, compagnia at-tiva nel settore dell’ad-tech; e Mry, agenzia operativa in social media e marketing, parte di Publicis Groupe. Non farà parte dell’area APAC il Nord Asia, che sarà guidata da Bertilla Teo, presidenza che sottolinea l’im-portanza crescente e la complessità del continente. Mentre il nuovo presidente APAC avrà la sua sede a Singapore e riferirà a John Sheely, ceo global opera-tions, il neo nominato presidente EMEA ricoprirà la sua carica dalla sede britannica dell’agenzia, riferendo direttamente a Laura Desmond, global chief executi-ve. Nella medesima sede londinese, Matt Blackborn, in precedenza presidente per i mercati emergenti, as-sume, invece, un nuovo ruolo come responsabile per gli investimenti globali e la diversificazione. Nella sua nuova posizione, Blackborn si concentrerà sul raffor-

zamento degli investimenti di Star-com e sul capitalizzare le modifi-che che si formeranno sul mercato a livello globale. Sarà inoltre a stret-to contatto sia con VivaKi Exchange sia con i team di leadership di Viva-Ki, per guidare i nuovi modelli di in-vestimento media. Commentando le nuove nomine, Laura Desmond ha affermato: «Questi cambiamenti e nuove posizioni di management rafforzano le attività della squadra di senior leadership di Starcom Me-diaVest. Il nuovo gruppo manage-riale proviene da ambienti diversi, ma è accomunato da una profon-da esperienza in ambito tecnolo-gico, di contenuti e gestione del

cliente a livello globale. La profonda comprensione e i successi registrati da Mike nell’area APAC e la compe-tenza digitale e capacità di leadership di Iain in diversi mercati chiave sono esempi di questi punti di forza». A completare il quadro delle nuove nomine derivanti dal mutamento strutturale dell’agenzia sono: Monica Gadsby, ceo Latino America e Usa Multicultural ope-rations; la già citata Bertilla Teo, a capo dell’area nord asiatica; mentre Brian Terkelsen, ceo del Nord Ameri-ca e Lisa Donohue di Starcom Usa continueranno a ri-coprire le loro attuali cariche. <

l’opinione di amour«con lA nuo-vA collABorA-zione, potre-mo fAr ArrivAre con SucceSSo, in unA regione coSì compleSSA e di-nAmicA, le proS-Sime Soluzio-ni StArcom nel cAmpo dell’Ad-tech, preciSion mArketing e dAtA-driven content»

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otto profili smart per non perdersi tra nebulose business card

chi fa di un team creativoil miglior team creativo? non basta avere “big ideas” ed essere al passo con tutti i cambiamenti tecnologici per raggiungere obiettivi importanti. ci vuole soprattutto la squadra giusta. con personalità che siano ben definite. ma che sappiano, però, fare veramente gruppo

Qual è il segreto per costruire un team creativo moderno e di successo? Mette-re insieme le giuste persone che sappia-no generare idee innovative ed efficaci, ma che possano poi anche essere mo-netizzabili, è un’impresa che ha un che di fortuito e intrinsecamente affascinan-te, che crea in noi quella stessa sottile sensazione di stupore che si ha di fron-te alle opere d’arte. Ma proprio come per la grande pittura o scultura, dietro le

vere buone idee c’è sempre un attento lavoro di organizzazione e progettazio-ne, che, come sanno bene le agenzie più importanti e d’avanguardia, non è realiz-zabile senza il giusto team creativo. Che non è impresa semplice in un panorama tecnologico in continuo cambiamen-to. E con le nuove tecnologie che fanno comparire titoli di lavoro che nascondo-no, dietro nominativi in inglese che diffi-cilmente in altri casi si troverebbero ab-binati, figure lavorative e competenze dal sapore a volte poetico a volte deci-samente ermetico. Eppure se si impara a

spingere lo sguardo oltre le descrizio-ni riportate su biglietti da visita e

LinkedIn, non diviene più così im-

possibile individuare la persona che si sta cercando. Ricordandosi che lo smart cre-ative team dei sogni non è solo il giusto mix di skill professionali, ma soprattutto il mix bilanciato di caratteristiche legate alla personalità, che spesso corrispondo-no a individui diversi della propria squa-dra creativa. Quindi, chi sono i profili es-senziali da scovare e tenersi ben stretti? Fortunatamente, AdAge semplifica la ri-cerca e elenca otto tipi di creative thin-kers assolutamente da non farsi manca-re nel proprio team.

the what-if-erIl What-if-er agisce un po’ da catalizza-

the technologist the activator the visualist

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the pragmatist the connector the cmo thinker

tore di idee e porta tutto il team a coin-volgersi nell’impresa di affrontare la nuo-va sfida che esse comportano. Solitamente riesce e formulare domande che persua-dono gli ascoltatori attraverso il coinvol-gimento, essenzialmente domandando “Cosa succederebbe se facessimo…?”. Le sue skill sono: saper assorbire le tendenze culturali, trovando ispirazione praticamen-te ovunque; creare connessioni tra i diversi aspetti operativi e crevi; trasformare le ispi-razioni in idee. Mentre il punto di forza se-greto è saper aiutare chiunque a fare pro-pria l’Idea, che intanto nessuno ricorda più da dove è provenuta.

the activatorL’Activator fa si che le cose accadano. Es-senzialmente che accadano le giuste cose, trasformando la domanada “Cosa succederebbe se facessimo…?” in “Ecco come potremmo…”. L’Activator ha tre principali skill: trasformare le vision in re-altà; dire di no solo quando è assoluta-mente necessario; far convivere in armo-nia e collaborare le diverse personalità del team. E la sua arma segreta è che i vincoli di tempo e di budget non fanno altro che aumentarne la creatività.

the technologistIl Tecnologist sa perfettamente cosa è possibile, ma soprattutto cosa potrebbe essere realizzabile solo riconfigurando, aggirando, riorganizzando. Conoscere i confini di realizzabilità delle idee aiuta a definirle. E se un team lo coinvolge solo nella fase di esecuzione, sta perdendo una grande occasione. Skill essenziale: programmare, sviluppare e tutto ciò che è nella sfera dell’azio- ne. E non si

potrà mai sapere davvero di cosa si a ca-pace, a meno che non sia attivo all’in-terno del team sin dalla comparsa della “grande idea”.

the connectorIl Connector sa mettersi perfettamen-te nei panni dell’audience. Conosce alla perfezione cosa le persone necessita-no e come e dove abbiano interagito con una piattaforma. Come nessun al-tro sa valutare in profondità ricerche di mercato e consumo media e trasforma-re i dati in informazioni che possano ispi-rare il processo creativo. Ma la sua vera capacità è saper visualizzare a tal pun-to l’idea, da saperla poi portare a livello “terra”, confrontandola con le esperienze delle persone.

the pragmatistE’ lo yin di quello yang rappresentato dal What-if-er. Quando quest’ultimo chiede “Reinventiamo questa soluzione”, questo pragmatico personaggio propone: “Per-ché, invece, non tenere la soluzione che abbiamo e trovare il modo di farla arriva-re dove vogliamo noi?”. Il Pragmatist non perde mai di vista l’obiettivo finale, stan-do sempre attento a che l’idea funzioni veramente e trasformando ciò che appa-re impossibile in un’opportunità di nuo-ve soluzioni. Arma segreta? Mantenere in vita la grandezza dell’idea, bilancian-dola con i limiti di budget e tempo.

the scribeOgni grande idea ha bisogno di un buon scrittore. Non solo per stilare report du-rante le varie fasi operative, ma soprat-tutto per catturarne e definirne le ca-

ratteristiche durante la delicata fase concettuale. Lo Scribe sa catturare attra-verso le parole la vera essenza del’Idea, creando un linguaggio comune con il Visualist. E come un maestro del trave-stimento sa camaleonticamente rap-presentare la giusta personalità di ogni progetto.

the visualistIl Visualist non fa solo in modo che le idee abbiano un bell’aspetto, ma trova l’abito che sappia esaltarle e renderle as-solutamente irresistibili. Caratteristiche del Visualist sono esse un professionista di colore, movimento e immagine, mo-strando senza bisgono di alcuna parola e presentando ciò che sembra familiare in una modalità innovativa. Il suo obietti-vo è raggiunto quando fa esclamare: “Si, esatto, questo è esattamente quello che stavo cercando di dire!”.

the cmo thinkerIl CMO Thinker sa che un’idea è tanto buo-na quanto lo sono i risultati che porta. Ovviamente il suo punto di vista è quel-lo delle possibilità di vendita del prodot-to creativo e del suo inserimento nei piani a lungo termine dell’agenzia. Skill imman-cabili del CMO Thinker sono saper dare va-lore al punto alla prospettiva di visione del business; mantenere sempre uno sguar-do a lungo termine e saper abbandonare anche le idee in cui credeva di più se non hanno margini di realizzazione. Ma so-prattutto, si confonde all’interno del team come un qualsiasi account, mentre in re-altà è proprio colui che tiene le fila di tutto il processo di vita delle big ideas. <

fine

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Massimo di GennaroResponsabileGIALLO ZAFFERANO

Andrea FebbraioCeo E BUZZING

Gabriele Guarino Digital & Social Media Coordinator presso Ford Italia

Fabio LalliCofounder IQUII Srl

Luca LaniCEO - City newsFONDATORE -STUDENTI.IT

Luigi MannaFounding Partner Callegari Martini Manna Avvocati

Antonio Pianese Digital manager MEC INTERACTION

Andrea RoganiCeo e CofounderMAMADIGITAL

TESTIMONIANZE

FACEBOOK ITALIATWITTER ITALIA

video Da oggi youtube è anche per kids con icone più grandi e disegni ad hocQuattro le sezioni disponibili. Presenti annunci pre-roll controllati e senza link ai siti degli inserzionisti

E’ ufficiale, YouTube lancia oggi un’applicazione dedicata ai bambini, che su tablet e smar-tphone potranno accedere a una versione semplificata del sito con video adatti alla loro età. La compagnia, di proprie-tà di Google, ha confermato la novità a Usa Today. YouTube per bambini avrà icone grandi, un design ad hoc e quattro sezioni: spettacoli, musica, impara ed esplora. I genitori possono scegliere contenu-ti e tempi di fruizione. L’applicazione YouTu-be Kids sarà caratterizzata da annunci pre-roll skippable e non-skippable, controllati e appro-vati, secondo quanto riporta Advertising Age. Le pubblicità comunque non sono linkate ai

siti degli inserzionisti. L’applicazione YouTu-be Kids, separata da quella principale del-la piattaforma e ini-zialmente disponibi-le gratuitamente solo su dispositivi Android, si rivolge agli under

12. Avrà un’interfaccia semplificata che non ri-chiede di scorrere molto la pagina e icone più grandi per dare i comandi. I genitori potranno stabilire un tempo massimo per la fruizione dei video e scegliere tra una lista di contenuti ap-provati, tra cui i video di National Geographic Kids e Thomas & Friends. “Le immagini sono grandi, così come i tasti, e visto che i bambini

più piccoli non sanno scrivere, potranno fare ricerche con i comandi vocali”, ha detto il pro-duct manager Shimrit Ben-Yair a Usa Today. L’annuncio di YouTube Kids era stato dato a di-cembre da Pavni Diwanji, vicepresidente del settore ingegneria di Google. In un’intervista sempre a Usa Today, il manager aveva anche annunciato una versione per bambini di Chro-me, il browser di Big G per la navigazione in rete. “I genitori ci chiedono continuamente di rendere YouTube un posto migliore per i loro bambini” ha aggiunto Ben-Yair, aggiungen-do che l’offerta per famiglie è un business in espansione per YouTube. “Abbiamo registrato una crescita anno su anno del 50% del tempo speso su YouTube, ma per i canali di intratteni-mento famigliare questo dato supera il 200%”.

w w w . b r a n d s t o r y t e l l i n g a w a r d s . i t

L’osservatorio di Corporate Storytelling e Anthea lanciano il primo contest italiano rivolto ad aziende, agenzie di comunicazione e media, case di produzione, etc, che nel 2013/2014 abbiano realizzato progetti o svolto attività di branding nelle quali sia stato predominante l’utilizzo dello storytelling come fattore guida.

L’obiettivo dell’iniziativa è stimolare l’attenzione dell’industria della comunicazione e, in generale, delle aziende verso l’importanza dello storytelling quale fattore critico del successo di una strategia di branding, qualunque ne sia il suo oggetto prevalente (prodotto, corporate, employer).

Gli Awards sono stati suddivisi in tre categorie”:

1Brand Storyteling Award per il Product Branding

2Brand Storytelling Award per il Corporate Branding

3Brand Storytelling Award per l’Employer Branding

Le iniziative che si candideranno al premio devono essere state realizzate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2013 ed il 31 dicembre 2014.

I materiali relativi ai progetti oggetto della candidatura dovranno essere inviati entro e non oltre il 31 gennaio 2015

Ogni progetto o attività svolta verrà giudicato in base a 4 criteri:

1. Innovazione Valutazione dell’idea creativa insita nella storia che si è deciso di raccontare.

2. Struttura Valutazione dell’architettura con cui si è realizzato il processo narrativo

3. Coerenza. Valutazione della pertinenza del contenuto narrativo con gli strumenti di comunicazione utilizzati

4. Engagement Valutazione del grado di coinvolgimento del target

A seguito della valutazione della Giuria saranno individuate 3 Nominations per ciascuna delle 3 categorie.

Queste verranno poi presentate nel corso del Forum previsto per Giugno 2015 al termine del quale saranno decretati i vincitori per ogni categoria e consegnati i Brand Storytelling Awards.

Al via la terza edizione del Brand Storytelling Awards

Si contenderanno il premio progetti o attività di branding

nelle quali sia stato

predominante l’utilizzo dello storytelling come fattore guida

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ANNO XIII LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015

#032Campagne Con UnipolSai assicurazione l’incredibile è ormai di casa con Leo BurnettProsegue, con un nuovo concept, la promozione legata alla polizza auto a rate a tasso zero

Qualcuno esclamereb-be volentieri “Incredi-bile ma vero”, per Uni-polSai Assicurazioni sta invece diventando usua-le stupire i propri clienti. E così, dopo un 2014 ca-ratterizzato dal succes-so della sua campagna pubblicitaria di prodot-to, legata al lancio della polizza auto a rate men-sili a tasso zero, Unipol-Sai Assicurazioni sce-glie anche per il 2015 di continuare a comu-nicare con forza questa

innovativa offerta. Sem-pre abbondante di iro-nia, anche il nuovo con-cept, “Pupazzi”, on air da

ieri, ha come protagoni-sti dei testimonial d’ec-cezione: i pupazzetti di peluche che popolano

gli abitacoli delle auto. Attraverso uno scambio di battute tra i pupazzi e i diversi personaggi che

caratterizzano gli spot, si gioca su una duplice incredibilità: da un lato lo stupore per un pelu-che che prende vita e, dall’altro, la sorpresa le-gata all’offerta Unipol-Sai che si arricchisce di nuovi plus. La campa-gna, ideata dall’agenzia Leo Burnett e prodotta da FilmMaster, con la re-gia di Matteo Pellegrini, vede un’importante pia-nificazione multimedia-le, con il mondo digital in pole position.

Mensile di comunicazione, marketing e media business in rete

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ANNO XIII LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015

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omnicanalità• Strategie di organizzazione della rete di punti vendita • Pianificazione delle vendite e KPI di misurazione delle

performance • Politiche assortimentali e di buying• Gestione e motivazione delle Risorse Umane• Il piano di apertura di uno store • La Customer Experience: conoscere il cliente per fidelizzarlo• Il visual merchandising e la nuova tecnologia in store

Luca AnastasiaHyera

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CASI AZIENDALI> Liu·Jo> Salmoiraghi & Viganò> Tommy Hilfiger &

Calvin Klein

appuntamentiJovanotti canta con tiscali: domani la diretta del nuovo disco con Streamago

Tiscali sarà partner tecnologico per la diretta web della conferenza stampa di presentazione del nuovo disco di Jovanotti, che si terrà a Milano domani alle 12:00, con Streamago, la piattaforma di live strea-ming. L’incontro verrà trasmesso in diretta streaming su jova.tv, e potrà essere seguito live anche su tiscali.it e su tutti i media digitali che inse-riranno il player di Streamago sul proprio sito.

Eventi Expo, PrimeWeb lancia Exposition2015.comUno spazio espositivo dedicato all’appuntamento promosso attraverso attività seo e online advPermettere ad aziende, professionisti e titolari di un’at-tività di godere dei vantaggi di Expo 2015: questa l’idea alla base di Exposition2015.com, l’iniziativa firmata da PrimeWeb, che ha l’obiettivo di sostenere la visibilità a livello internazionale delle aziende italiane in occasione dell’Esposizione Universale di Milano. Un’area espositi-va virtuale di un milione di pixel dove poter acquistare uno spazio di visibilità per promuovere i propri servizi. Il portale, disponibile per ora in 4 lingue (italiano, ingle-se, spagnolo, francese), nasce a dieci settimane esatte dall’inizio dell’Expo. Tutte le news e le interazioni social sull’argomento saranno proposte agli utenti attraverso una moderna fruizione in stile social wall. Il sito caratte-rizzato da un forte orientamento alla condivisione sarà promosso attraverso massicce e costanti attività di seo e online advertising.

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ANNO XIII LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015

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netforumMensile di comunicazione, marketing e media business in rete

concorsi la passerella online ovs si apre ai fashion addicted in occasione della Milano Moda Donna 2015 Il contest #OvsMilanoFashionWeek ha chiamato gli utenti a postare su Instagram, dal 16 al 22 febbraio, foto con indosso un look della collezione primavera-estate 2015 del brand che si prepara alla BorsaGli outfit sono pronti, le idee degli stilisti sono già state cucite intorno alle modelle. È rimasto solo il tempo per gli ultimi ritoc-chi. Milano aprirà la settimana della moda dedicata agli abiti da donna il 25 febbraio e per celebrare l’evento Ovs ha lanciato il contest #OvsMilanoFashionWeex. Gli appassionati di moda e i fashion addicted hanno potuto postare su Instagram, dal 16 al 22 febbraio, le proprie foto con indos-so un look Ovs primavera-estate 2015. Tra i partecipanti, che hanno inserito l’hashtag #OvsMilanoFashionWeek, sono state selezionate le più interessanti e, queste, sono state pubblicate su Ovs.it nell’area Fashion Week Milano. Ovs continua il percorso di preparazione alla quotazione in Borsa, prevista per il 2 marzo. L’offerta pub-blica si concluderà domani, mentre l’offerta globale di vendita e sottoscrizione raggiungerà i 101 milioni di azioni.

Motori aggiustami.it revisiona il sito web e la app per ioS e android con Italia MultimediaLa startup mette a disposizione una piattaforma che consente agli automobilisti di richiedere un preventivo di spesa per interventi di carrozzeria e di meccanica

Un’app rinnovata e disponi-bile sia per iOS che per An-droid, un portale web inno-vativo, entrambi sviluppati con Italia Multimedia, storico partner del portale, una rete di oltre 500 autoriparatori at-tiva e in forte espansione su tutto il territorio nazionale,

know-how automobilistico & informatico. Sono questi gli highlights di Aggiustami.it, la startup innovativa nata nel 2013 e pienamente ope-rativa dall’inizio del 2014, che è stata capace di individuare un servizio che ancora man-cava sul mercato: “la possibi-

lità per un automobilista di richiedere un preventivo agli autoriparatori a lui vicini di-rettamente e comodamente da casa, dall’ufficio o da qual-siasi altro luogo”. Aggiustami.it mette a disposizione una piattaforma veloce e facile da utilizzare, che consente

agli automobilisti di richiede-re un preventivo di spesa per interventi di carrozzeria e di meccanica alle officine della propria zona con pochi click. È sufficiente, infatti, indicare i propri dati e quelli della vet-tura per iniziare a ricevere le offerte direttamente per mail

o per telefono, con la possibi-lità di confrontarsi di persona con gli autoriparatori. Un ser-vizio salutato positivamente dagli automobilisti che quo-tidianamente visitano il sito e che prevede di espandersi, entro giugno 2015, sul fronte dei motoveicoli e camper.

bianca balti per ovs

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Triboo Media, nell’ambito del rafforzamento del proprio team in ambito RTB&Programmatic Buying, è attualmente alla ricerca di un

Junior Campaign Manager

Principali responsabilità.

Monitorare l’attivazione e l’andamento delle campagne programmatic buying, con particolare riferimento a:

• ottimizzazione delle campagne e definizione delle migliori strategie atte al miglioramento delle performance

• contribuire allo sviluppo dell’offerta RTB, cooperando allo sviluppo delle piattaforme tecnologiche, realizzando analisi di mercato e occupandosi dello sviluppo di tool di formazione a supporto dei Clienti

• realizzare attività di follow up commerciale e assicurare la preparazione di report e analisi puntuali sia sui Clienti sia sui risultati economico-finanziari

• gestione dei tools e delle interfacce relative alle campagne.

La figura si inserirà all’interno del team di lavoro dedicato alla nostra soluzione di Real Time Bidding e darà il proprio supporto nella gestione delle attività di accounting e analisi per i Clienti/Trading Desk.

Requisiti:

• laurea o cultura equivalente

• esperienza minima di 1 anno in attività RTB, SEM o Display trafficking, preferibilmente in attività performance oriented

• conoscenza approfondita delle differenti metriche di mercato (cpm, cpc, cpa, cpl, cpv …) ed ottime competenze tecniche in materia di tracciamento, adserver e tecnologie legate all’on line advertising e al Programmatic Buying

• spiccate capacità relazionali e di orientamento al cliente

• propensione al teamwork.

Per candidarsi inviare CV a: [email protected]

Mercato criteo acquisisce per 10 mln di euro DataPopStartup specializzata in catalogazioni di prodotti e annunci pubblicitari web

Sono bastati 10 milioni di euro perché Criteo acquisisse DataPop, società californiana sorta nel 2008. Una startup specializzata nel collegare il catalogo prodotti di un rivenditore ai suoi annunci pubblicitari online. Criteo non si è però fermata qui, visto che ha fatto sua anche la tecnologia proprietaria della sua neo azienda, The Product Knowledge Graph, una piattaforma in grado di pro-cessare e incrociare diversi dati relativi a brand o prodotti per for-nire poi una visione integrata di quanto si sta facendo e come si posizionano presso i consumatori le azioni online dei rivenditori.

Elettronica Samsung turchia, lo spot sul servizio video call center impazza su facebookIl filmato, ideato in collaborazione con Casta Diva Pictures e Leo Burnett, ha raggiunto sulla pagina social dell’azienda coreana 6.608.069 visualizzazioni

Uno spot che sembra ispi-rarsi alle classiche Candid Camera. Un inaspettato successo, almeno in que-ste proporzioni. Si tratta dell’operazione virale al-lestita da Samsung Tur-

chia e Casta Diva Pictu-res, in collaborazione con Leo Burnett Turchia: a 10 giorni dalla pubblicazio-ne sulla pagina Facebo-ok dell’azienda (https://w w w. facebook .com/

SamsungTurkiye) sono state raggiunte 6.608.069 visualizzazioni. Il video, intitolato “Hearing Han-ds”, annuncia un nuo-vo servizio sociale del gruppo dedicato ai non udenti: un video call cen-ter. Con il filmato, Casta Diva Pictures ha regala-to a Muharrem, un ra-gazzo sordomuto, e pro-tagonista inconsapevole dell’iniziativa, una giorna-ta senza barriere.

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Il quotidiano Daily Mediamette a disposizione degli operatori un servizio importante, destinato a raccogliere tutte le richieste di ricerca e offerta di lavoro.

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Mercato havas rafforza le sue competenze mobile in canada e Nord america con la sigla Plastic Mobile L’agenzia full-service sarà integrata all’interno dell’offerta di Havas VillageHavas ha annunciato l’acquisizione di Plastic Mobile, pluri-premiata agenzia di mobile che costruisce appli-cazioni e altre soluzioni strategiche per m-commer-ce, con iniziative in ambito retail, loyalty, payment, coupon e in-store. Grazie all’acquisizione si costituirà una nuova agenzia mobile full-service attiva in ambi-to strategico, di user experience, di progettazione e engineering. Plastic Mobile sarà integrata all’interno dell’offerta canadese di Havas Village, che compren-de anche Havas Worldwide, Havas Worldwide Digi-tal, e Havas Media Group. L’acquisizione rappresen-ta l’impegno di Havas non solo per implementare le sue competenze mobili e digitali in Canada, ma anche per rafforzare l’offerta ai clienti del Nord America. E se-gue il recente annuncio della ristrutturazione di Ha-vas Worldwide Canada e l’integrazione dei suoi team di Toronto e Montreal all’interno di Havas Village. Pla-stic Mobile aiuta i brand a emergere nel mercato delle mobile app anche grazie a tecnologie innovative. Tra i suoi clienti: Rogers, Realtor, Ontario Lottery and Ga-ming (OLG), Scotiabank, Air Miles, Pizza Pizza, Brook-field e Beyond the Rack.

Social Pinterest vola: pronti 500 milioni di dollari di investimentiIl valore del network potrebbe presto sfiorare gli 11 miliardi di dollari. E l’utenza cresce spedita

E se piace a Obama ci sarà un motivo. Sia come sia, l’apprez-zamento da parte del presidente degli Stati Uniti aggiunge al curriculum di Pinterest un elemento di indubbio prestigio. E il social network che fotografa il mondo e rivaleggia con In-stagram, secondo quanto riferito da Wall Street Journal, sta-rebbe per portare a casa un nuovo round di investimenti per 500 milioni di dollari; il che porterebbe il suo valore a sfiorare 11 miliardi di dollari. Un traguardo rimarchevole dopo un solo lustro di attività. L’app conta solo negli Stati Uniti quasi 76 milioni di uten-ti attivi, secondo quanto riferito da comScore, e di recen-te ha stretto un accordo con Apple per poter accedere e scoprire le applicazio-ni di Cuper-tino trami-te la propria piattaforma.

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Mobile yahoo svela un pacchetto di programmi per aiutare gli sviluppatori a monetizzare le appObiettivo dell’amministratore delegato Marissa Mayer: riuscire a piazzare pubblicità in migliaia di piattaforme, dividendo i ricavi con chi le ha create

Yahoo punta sul mobi-le. Alla sua prima confe-renza con gli sviluppa-tori dedicata al mondo di smartphone e tablet, l’amministratore dele-gato Marissa Mayer ha svelato un pacchetto di programmi - disponibi-le gratuitamente - per aiutare gli sviluppatori a fare soldi con le appli-cazioni. Lo riporta l’edi-zione online del Wall Street Journal. Obietti-vo è riuscire a piazza-re pubblicità in miglia-ia di app, dividendo i ricavi con chi le ha cre-ate. Yahoo ha aperto a 200mila sviluppatori di applicazioni con cui già collabora due piattafor-me pubblicitarie, Gemi-ni e Brightroll. Marissa Mayer ha spiegato che circa un quinto dei ri-cavi di Yahoo ora viene dal mobile - 254 milio-ni di dollari nel quarto trimestre - e che oltre la metà del suo miliar-do di utenti si connet-te da dispositivi mobi-li. Negli ultimi anni la società californiana ha messo a segno diverse

acquisizioni di start up specializzate in app per smartphone e disposi-tivi mobili, come Flur-ry - acquistata lo scorso anno per 200 milioni di dollari - che oggi è alla

base degli strumenti software offerti agli svi-luppatori. Yahoo ha più di 575 milioni di utenti mensili sulle proprie ap-plicazioni mobili, tra cui posta elettronica, Flickr,

tempo e la finanza. Ma l’acquisizione di Flur-ry ha generato rappor-ti con applicazioni che hanno un’utenza men-sile combinata di 1,6 mi-liardi. Se anche un terzo

degli sviluppatori Flurry firmasse per la pubblici-tà, i servizi di Yahoo po-trebbero diventare una delle poche reti pubbli-citarie mobili da miliardi di utenti.

marissa mayer,amministratore delegato di yahoo