Cristo. Parroco a San Bonaventura con la vocazione di “rivoltare” il … · 2018. 11. 10. ·...

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-TRX IL:23/03/18 21:56-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 59 - 24/03/18-N: 59 www.ilmessaggero.it Sabato 24 Marzo 2018 L’iniziativa ROMANI COME NOI Dalla Costa Azzurra a Torrespac- cata. Sguardo lesto e tormentato di chi vorrebbe rivoltare tutto. È ap- pena tornato da un incontro con l’assessore Montanari per il risol- vere il problema degli sfasci, dei ro- ghi tossici che affliggono il quartie- re. Anche la sua, di famiglia, ha “ri- voltato”, tanto tempo fa, lasciando- si alle spalle genitori architetti, non praticanti, feste in villa, a San Paul de Vence. Don Stefano Cascio da Nizza, 39 anni, parroco di San Bonaventura, r moscia, piglio intel- lettuale e vezzi da fanciullo appas- sionato. Il nuovo che serve per riempire chiese grigie e vuote. La sua vocazione è stata oggetto di un docufilm in onda in Rai. «La curiosità mi ha obbligato a cercare le ragioni della mia fede, la libertà l’ho trovata in Cristo, al di là di falsità e maschere, ho capi- to che la trovi solo nell’amore co- me dice Sant’Agostino e nel dona- re la vita agli altri. Una conversio- ne lenta, andavo a messa una vol- ta al mese. Nel ‘97 a Parigi ho co- minciato a donare il mio tempo al- la Chiesa e agli altri». Poi la Gmg del 2000. «Il Papa disse: se qualcuno di voi cari ragazzi avverte in sè la chia- mata del Signore abbia il coraggio di dire sì, di donarsi completamen- te. Il 27 aprile 2001 ho incontrato Giovanni Paolo II, il 27 aprile 2008 sono stato ordinato sacerdote, il 27 aprile 2014 c’è stata la canoniz- zazione di Wojtyla. Un filo ci dev’essere». Ballerino, sportivo, colto. Vice- parroco al Prenestino, all’Ap- pio, ora a Torrespaccata. Tra or- toterapia e Oktoberfest. «È una tipica periferia romana: droga, malaffare, anziani soli , di- sabili, famiglie separate, papà in carcere. Propongo attività e feste per ritrovarsi visto che non ci sono bar, ristoranti, luoghi di aggrega- zione, però c’è tanto gioco d’azzar- do. Fare il prete mi ha permesso di aprirmi alla realtà, ai palazzoni delle case popolari, agli sfasci da combattere. E di ringraziare per ciò che ho ricevuto senza merito». Sì ma ha visto come sta Roma? «Rimbocchiamoci le maniche, non aspettiamo gli altri, basta re- criminare. Vedo tanto egoismo, ognuno pensa al suo orticello, di questo soffre Roma: non solo ma- la amministrazione, è colpa anche della gente, dice di amare Roma poi butta il divano in strada. Dia- mo fiducia alla società civile e tro- viamo il modo di lavorare insie- me». E’ il suo modo moderno di vive- re la vocazione. «Spero di essere sempre così felice nel donarmi, nella vita se non sai dove vai sei perso. Vedo adulti che non sanno educare i figli, perché loro stessi non sanno dove andare, gente persa che vive giorno per giorno, senza un progetto. Io non ho rinunciato, ho costruito la mia vita con Lui. Se il prete non si dona cercherà compensazioni, come un uomo o una donna sposati pos- sono cercare altro. La mia passio- ne è qui e ora. Roma la scopro tutti i giorni, ma sono libero». In che senso? Volere il bene degli altri non vuol dire riempire un vuoto affettivo. Credo nella bellezza del celibato, non vedo la mia vita come rinun- cia a, ma donarmi per. Ma non è un momento facile, i preti devono essere appassionati, i giovani devi conquistarli, cercarli. La crisi del- le vocazioni dipende da una socie- tà in cui di fede si parla ma non si vive. Nessuno si ferma a farsi do- mande profonde su quel che sta vi- vendo». Gli scandali hanno inciso? Mi dà fastido quando si collega il celibato dei preti ai pedofili, come a dire se non vai da una donna vai dai bambini. I malati ci sono in ogni ambiente, specie in famiglia. Basta nascondere, i bimbi vanno salvaguardati e la commissione vaticana ci sta lavorando. Si sta tutti più attenti, certo non accom- pagno più un bambino in bagno ma continuo ad abbracciarlo». Venerdì presenterà il documen- tario Fede e libertà a Porta a Por- ta, girato in Pakistan, Siria, Iran. «Sono andato ai confini del Cristia- nesimo, tra guerre, povertà, discri- minazioni: lì le chiese sono piene. Il problema nostro è solo la fede». Raffaella Troili © RIPRODUZIONE RISERVATA FARE IL PRETE MI HA PERMESSO DI APRIRMI ALLA REALTÀ, ALLE CASE POPOLARI , AGLI SFASCI DA COMBATTERE. PERÒ ANCHE I ROMANI DOVREBBERO RIMBOCCARSI LE MANICHE, BASTA RECRIMINARE STEFANO CASCIO 39 ANNI PARROCO `Madre geografa francese, padre architetto siciliano ha una laurea in Legge e la licenza in Diritto canonico. `Coordinatore dei social media plan per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. `Ama il teatro, lo sci, il tennis. IL FOTOGRAFO Fabio Lovino, romano, 53 anni, due figli, dal 1990 è fra i ritrattisti più apprezzati e quotati nel mondo dello spettacolo italiano (fabiolovino.it) Alle spalle genitori non praticanti e feste, ora ha trovato la sua libertà in Cristo. Parroco a San Bonaventura con la vocazione di “rivoltare” il mondo «Dalla villa a Nizza a Torrespaccata il miolusso, la fede» Il Messaggero racconta le storie dei romani, uomini e donne, di nascita o di adozione, che hanno una vicenda particolare da testimoniare COMUNE DI CASTELNUOVO DI PORTO (Provincia di Roma) Area VIII – Rigenerazione urbana e territoriale – Sviluppo economico – Partenariato pubblico e privato Si porta a conoscenza che il Comune intestato, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 57 del 27 ottobre 2017, ha approvato il progetto puntuale di variante urbanistica per ampliamento cimitero comunale. IL RESPONSABILE DELL’AREA Arch. Aldo Olivo

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www.ilmessaggero.it

Sabato24Marzo2018

L’iniziativa

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Dalla Costa Azzurra a Torrespac-cata.Sguardolestoetormentatodichi vorrebbe rivoltare tutto. È ap-pena tornato da un incontro conl’assessore Montanari per il risol-vere ilproblemadegli sfasci,dei ro-ghi tossici cheaffliggonoilquartie-re.Anche lasua,di famiglia,ha“ri-voltato”, tanto tempofa, lasciando-si alle spalle genitori architetti,

non praticanti, feste in villa, a SanPauldeVence.DonStefanoCascioda Nizza, 39 anni, parroco di SanBonaventura,rmoscia,piglio intel-lettuale e vezzi da fanciullo appas-sionato. Il nuovo che serve perriempirechiesegrigieevuote.La sua vocazione è stata oggettodiundocufilminondainRai.«La curiosità mi ha obbligato acercare le ragioni della mia fede,la libertà l’ho trovata in Cristo, aldi làdi falsità emaschere,ho capi-

to che la trovi solo nell’amore co-me dice Sant’Agostino e nel dona-re la vita agli altri. Una conversio-ne lenta, andavo amessa una vol-ta al mese. Nel ‘97 a Parigi ho co-minciatoadonare ilmio tempoal-laChiesaeaglialtri».PoilaGmgdel2000.«Il Papa disse: se qualcuno di voicari ragazzi avverte in sè la chia-matadel Signore abbia il coraggiodidire sì, didonarsi completamen-te. Il 27 aprile 2001 ho incontratoGiovanniPaoloII, il27aprile2008sono stato ordinato sacerdote, il27 aprile 2014 c’è stata la canoniz-zazione di Wojtyla. Un filo cidev’essere».Ballerino, sportivo, colto. Vice-parroco al Prenestino, all’Ap-pio,oraaTorrespaccata.Traor-toterapiaeOktoberfest.«È una tipica periferia romana:droga, malaffare, anziani soli , di-sabili, famiglie separate, papà incarcere. Propongo attività e festeperritrovarsivistochenoncisonobar, ristoranti, luoghi di aggrega-zione,peròc’è tantogiocod’azzar-do.Fareilpretemihapermessodiaprirmi alla realtà, ai palazzoni

delle case popolari, agli sfasci dacombattere. E di ringraziare perciòchehoricevutosenzamerito».SìmahavistocomestaRoma?«Rimbocchiamoci le maniche,non aspettiamo gli altri, basta re-criminare. Vedo tanto egoismo,ognuno pensa al suo orticello, diquesto soffre Roma: non soloma-laamministrazione,ècolpaanchedella gente, dice di amare Romapoi butta il divano in strada. Dia-

mo fiducia alla società civile e tro-viamo il modo di lavorare insie-me».E’ il suomodomoderno di vive-relavocazione.«Sperodiesseresemprecosì felicenel donarmi, nella vita se non saidovevai sei perso.Vedo adulti chenon sanno educare i figli, perchélorostessinonsannodoveandare,gente persa che vive giorno pergiorno, senza un progetto. Io nonho rinunciato, ho costruito lamiavitaconLui.Se ilpretenonsidonacercherà compensazioni, comeunuomoounadonnasposati pos-sono cercare altro. Lamia passio-neèquieora.Romalascoprotuttiigiorni,masonolibero».Inchesenso?Volere il bene degli altri non vuoldire riempire un vuoto affettivo.Credo nella bellezza del celibato,non vedo la mia vita come rinun-cia a, ma donarmi per. Ma non èunmomento facile, i preti devonoessere appassionati, i giovani deviconquistarli, cercarli. La crisi del-le vocazionidipendedaunasocie-tà in cui di fede si parlama non sivive. Nessuno si ferma a farsi do-mandeprofondesuquelchestavi-vendo».Gliscandalihannoinciso?Mi dà fastido quando si collega ilcelibato dei preti ai pedofili, comeadire se non vai da una donna vaidai bambini. I malati ci sono inogni ambiente, specie in famiglia.Basta nascondere, i bimbi vannosalvaguardati e la commissionevaticana ci sta lavorando. Si statutti più attenti, certo non accom-pagno più un bambino in bagnomacontinuoadabbracciarlo».Venerdìpresenterà ildocumen-tarioFedeelibertàaPortaaPor-ta,giratoinPakistan,Siria, Iran.«Sonoandatoai confinidelCristia-nesimo, traguerre,povertà, discri-minazioni: lì le chiese sono piene.Ilproblemanostroèsolo lafede».

RaffaellaTroili©RIPRODUZIONERISERVATA

FARE IL PRETE MI HA PERMESSO DI APRIRMI ALLAREALTÀ, ALLE CASE POPOLARI, AGLI SFASCI DACOMBATTERE. PERÒ ANCHE I ROMANI DOVREBBERORIMBOCCARSI LE MANICHE, BASTA RECRIMINARE

STEFANO CASCIO

39 ANNI

PARROCO

`Madregeografa francese,padrearchitetto sicilianohauna laurea inLeggee lalicenza inDiritto canonico.

`Coordinatoredei socialmediaplanper lacanonizzazionediGiovanniXXIIIeGiovanniPaolo II.

`Amail teatro, lo sci, iltennis.

IL FOTOGRAFO

Fabio Lovino,

romano, 53 anni,

due figli,

dal 1990 è fra

i ritrattisti più

apprezzati e

quotati nel

mondo dello

spettacolo

italiano

(fabiolovino.it)

Alle spalle genitori non praticanti e feste, ora ha trovato la sua libertà inCristo. Parroco a San Bonaventura con la vocazione di “rivoltare” il mondo

«Dalla villa a Nizzaa Torrespaccatail mio lusso, la fede»IlMessaggeroracconta le storiedei romani, uomini edonne,dinascitaodiadozione, chehannounavicendaparticolareda testimoniare

COMUNE DI CASTELNUOVO DI PORTO(Provincia di Roma)

Area VIII – Rigenerazione urbana e territoriale – Sviluppo

economico – Partenariato pubblico e privatoSi porta a conoscenza che il Comune intestato, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 57 del 27 ottobre 2017, ha approvato il progetto puntuale di variante urbanistica per ampliamento cimitero comunale.

IL RESPONSABILE DELL’AREA

Arch. Aldo Olivo