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-TRX IL:07/10/15 23:19-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 1 - 08/10/15-N: €1,20* ANNO 137- N˚ 276 ITALIA Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Pesaro Giovedì 8 Ottobre 2015 • S. Pelagia IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT Emergenza capitale Ma il conto lo paga solo Roma Stefano Cappellini L o stato di salute del centrodestra italiano ha toccato nelle ultime settimane il punto più basso degli ultimi anni. Diviso tra una componente stabilmente al governo (Ncd) e l’altra fuori, falcidiato da una serie di scissioni che ha prodotto fin qui sette partiti laddove c’era il solo Pdl, privo di una leadership condivisa, il centrodestra è oggi una galassia di sigle il cui numero e varietà non ha nulla da invidiare all’Unione di centrosinistra che vinse le elezioni nel 2006 e si sfaldò dopo pochi mesi di governo. Continua a pag. 18 Uccisa a 20 anni dall’ex denunciato per stalking Opposizione in panne Centrodestra il fantasma senza identità Osvaldo De Paolini «S ubito salari legati alla produttività», dice il pre- sidente di Confindustria Giorgio Squinzi nell’in- tervista al Mes- saggero. E ag- giunge: «Lo strappo con il sindacato era inevitabile. Il con- tratto va ribaltato». A pag. 5 ` Bufera sul sindaco per le cene di rappresentanza. «Alla città ventimila euro, vado avanti» ` In Procura gli atti delle spese sospette. Tensione Pd, Renzi mette in conto il voto a maggio IL SEGNO DELLA VERGINE RINNOVA LA SUA VITA Le riforme Senato, FI in soccorso del governo Sulle unioni civili scontro Pd-Ncd Siria, Putin bombarda anche dalle navi Luca Cifoni U n intervento organico per le partite Iva sul fronte fiscale e su quello delle tutele. A pag. 4 La novità Fisco più leggero per le partite Iva Il processo Evasione fiscale da 18 milioni Max Biaggi rinviato a giudizio Barocci e Pierucci nello Sport Squinzi: «Subito salari legati alla produttività Non si torna indietro» L’intervista. «Strappo con il sindacato inevitabile Il contratto va ribaltato, nessun assist al premier» Il libro Così la politica controlla le masse, l’ultimo saggio di Carlo Ginzburg De Palo a pag. 30 Buongiorno, Vergine! Intorno alle 17 e 30, quando Venere entra nel segno, e si avvicina a Marte e Giove, inaugura una situazione astrale che può essere definita senza precedenti, se consideriamo anche la quadratura di Saturno e il trigono con Plutone. Siete in grado di rinnovare da cima a fondo tutte quelle relazioni che non vi soddisfano completamente, oppure di trovare novità validissime, ovunque. Il mondo vi aspetta. Partite! © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 39 Il premio Chimica, il Nobel agli scienziati che sono riusciti a riparare il Dna Massi a pag. 27 Francesca Pierantozzi «C i vuole più Europa» dice Angela Merkel, «più corag- gio» fa eco François Hollan- de e ci vogliono anche rego- le nuove, per esempio sul diritto d’asilo, che è «obsoleto». A pag. 11 Migranti Merkel: il trattato di Dublino è superato servono nuove regole ROMA È bufera su Marino per le spese di rappresentanza. Il sinda- co pagherà di tasca propria le spese contestate e rinuncerà alla carta di credito agganciata alla tesoreria del Campidoglio. «In questi due anni - fa sapere Mari- no - ho speso con la carta di cre- dito messa a mia disposizione dal Comune meno di 20.000 eu- ro per rappresentanza, e l’ho fat- to nell’interesse della città. Ho deciso di regalarli tutti di tasca mia a Roma». Renzi mette in conto il voto a maggio. Allegri, Bertoloni Meli, Canettieri e Menafra alle pag. 2 e 3 Marino: «Restituisco i soldi» Gianluca Rossellini A veva denunciato l’ex convi- vente per stalking e stava cercando con lui un accor- do per la tutela della figlia di quattro anni, ma l’uomo, al cul- mine di una lite, l’ha uccisa. È ac- caduto ieri mattina a Nicolosi, nel catanese. La vittima, Giorda- na Di Stefano, 20 anni, è stata col- pita dall’ex ragazzo Luca Priolo, 24 anni, con un’arma da taglio al- l’interno della sua auto. Sono sta- ti i militari dell’Arma, dopo le de- nuncia della madre preoccupata perché non l’aveva vista rincasa- re, a trovare il cadavere. A pag. 17 Mario Ajello U na città come Roma non va sottovalutata. E Ignazio Ma- rino sconta anzitutto que- sto: non essersi rapportato alla Capitale in quella maniera, fatta di vicinanza fisica nei mo- menti di bisogno, di leadership fortemente percepita, di prag- matismo e insieme di visione, di risoluzione pratica dei proble- mi quotidiani dei cittadini, che Roma richiede sempre e in par- ticolare in periodi speciali come questo. C’è perfino qualcosa di paradossale in questa sottovalu- tazione, da parte del sindaco, che ha portato all’epilogo che abbiamo sotto gli occhi. Egli do- veva essere l’uomo della que- stione morale e scivola proprio sulla questione morale che è sta- to il suo cavallo di battaglia e il terreno privilegiato su cui ha cercato di costruire la proprio identità e basare la differenza ri- spetto al contesto generale. Marino cade, o si avvicina al- la fase conclusiva, per una sto- ria di scontrini in una città che non può fare sconti a nessuno, anzitutto a chi la governa. Il cul-de-sac in cui è finito il sinda- co, se lo è costruito con le pro- prie mani. Se avesse la consape- volezza di aver fatto una cosa corretta, con i conti dei suoi pranzi e delle sue cene, non avrebbe adesso bisogno di resti- tuire i soldi. Continua a pag. 3 Sulla riforma del Senato le minoranze del Pd hanno ri- nunciato agli emendamenti. E Forza Italia ha sostanzial- mente appoggiato la maggio- ranza. Scontro sulle unioni ci- vili tra Pd e Ncd. Ciaramitaro, Pezzini e Pirone alle pag. 12 e 13 Il lancio di un missile sulla Siria da una nave russa (foto AP) Guaita a pag. 9 Alta tensione Usa-Russia. L’Italia: valutiamo interventi in Iraq

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-MSGR - 14 PESARO - 1 - 08/10/15-N:

€1,20* ANNO 137- N˚ 276ITALIA

Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 RomaPesaro

Giovedì 8 Ottobre 2015 • S. Pelagia IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT

Emergenza capitale

Ma il contolo pagasolo Roma

Stefano Cappellini

Lo statodi salutedelcentrodestra italianohatoccatonelleultimesettimane il puntopiùbasso

degli ultimi anni.Diviso traunacomponente stabilmente algoverno (Ncd) e l’altra fuori,falcidiatodauna seriediscissioni chehaprodotto fin quisette partiti laddove c’era il soloPdl, privodi una leadershipcondivisa, il centrodestra è oggiunagalassia di sigle il cuinumeroe varietànonhanullada invidiare all’Unionedicentrosinistra che vinse leelezioninel 2006 e si sfaldòdopopochimesi di governo.

Continua a pag. 18

Uccisa a 20 annidall’ex denunciatoper stalking

Opposizione in panne

Centrodestrail fantasmasenza identità

Osvaldo De Paolini

«Subito salari legati allaproduttività»,dice il pre-sidente di ConfindustriaGiorgio

Squinzi nell’in-tervista al Mes-saggero. E ag-giunge: «Lostrappo con ilsindacato era inevitabile. Il con-trattovaribaltato».

A pag. 5

`Bufera sul sindaco per le cene di rappresentanza. «Alla città ventimila euro, vado avanti»`In Procura gli atti delle spese sospette. Tensione Pd, Renzi mette in conto il voto a maggio

IL SEGNO DELLA VERGINERINNOVA LA SUA VITA

Le riformeSenato, FI in soccorso del governoSulle unioni civili scontro Pd-Ncd

Siria, Putin bombarda anche dalle naviLuca Cifoni

Un intervento organicoper le partite Iva sulfronte fiscale e su quellodelle tutele. A pag. 4

La novitàFisco più leggeroper le partite Iva

Il processoEvasione fiscaleda 18 milioniMax Biaggirinviato a giudizioBarocci e Pierucci nello Sport

Squinzi: «Subito salarilegati alla produttivitàNon si torna indietro»L’intervista. «Strappo con il sindacato inevitabileIl contratto va ribaltato, nessun assist al premier»

Il libroCosì la politicacontrolla le masse,l’ultimo saggiodi Carlo GinzburgDePalo apag. 30

Buongiorno, Vergine! Intornoalle 17 e30, quando Venereentra nel segno, e si avvicina aMarte eGiove, inaugura unasituazioneastrale chepuòesseredefinita senzaprecedenti, se consideriamoanche la quadratura di Saturnoe il trigono con Plutone. Siete ingrado di rinnovare da cimaafondo tutte quelle relazioni chenon vi soddisfanocompletamente, oppure ditrovarenovità validissime,ovunque. Il mondo vi aspetta.Partite!

©RIPRODUZIONERISERVATA

L’oroscopoapag. 39

Il premioChimica, il Nobelagli scienziatiche sono riuscitia riparare il DnaMassi a pag. 27

Francesca Pierantozzi

«Ci vuole più Europa» diceAngelaMerkel, «più corag-gio» faecoFrançoisHollan-deeci voglionoancherego-

le nuove, per esempio sul dirittod’asilo,cheè«obsoleto».

A pag. 11

MigrantiMerkel: il trattatodi Dublino è superatoservono nuove regole

ROMA È bufera su Marino per lespese di rappresentanza. Il sinda-co pagherà di tasca propria lespese contestate e rinuncerà allacarta di credito agganciata allatesoreria del Campidoglio. «Inquesti due anni - fa sapere Mari-no - ho speso con la carta di cre-dito messa a mia disposizionedal Comune meno di 20.000 eu-ro per rappresentanza, e l’ho fat-to nell’interesse della città. Hodeciso di regalarli tutti di tascamia a Roma». Renzi mette inconto il voto amaggio.

Allegri,BertoloniMeli,CanettierieMenafra

allepag. 2 e 3

Marino: «Restituisco i soldi»

Gianluca Rossellini

Aveva denunciato l’ex convi-vente per stalking e stavacercando con lui un accor-doper la tutela della figliadi

quattro anni, ma l’uomo, al cul-mine di una lite, l’ha uccisa. È ac-caduto ieri mattina a Nicolosi,nel catanese. La vittima, Giorda-naDi Stefano, 20 anni, è stata col-pita dall’ex ragazzo Luca Priolo,24 anni, con un’arma da taglio al-l’interno della sua auto. Sono sta-ti imilitari dell’Arma, dopo le de-nuncia dellamadre preoccupataperché non l’aveva vista rincasa-re, a trovare il cadavere. A pag. 17

Mario Ajello

Una città come Roma non vasottovalutata. E IgnazioMa-rino sconta anzitutto que-sto: non essersi rapportato

alla Capitale in quella maniera,fatta di vicinanza fisica nei mo-menti di bisogno, di leadershipfortemente percepita, di prag-matismoe insiemedi visione, dirisoluzione pratica dei proble-mi quotidiani dei cittadini, cheRoma richiede sempre e in par-ticolare inperiodi speciali comequesto. C’è perfino qualcosa diparadossale in questa sottovalu-tazione, da parte del sindaco,che ha portato all’epilogo cheabbiamo sotto gli occhi. Egli do-veva essere l’uomo della que-stione morale e scivola propriosulla questionemorale che è sta-to il suo cavallo di battaglia e ilterreno privilegiato su cui hacercato di costruire la proprioidentità e basare la differenza ri-spetto al contesto generale.Marino cade, o si avvicina al-

la fase conclusiva, per una sto-ria di scontrini in una città chenon può fare sconti a nessuno,anzitutto a chi la governa. Ilcul-de-sac in cui è finito il sinda-co, se lo è costruito con le pro-priemani. Se avesse la consape-volezza di aver fatto una cosacorretta, con i conti dei suoipranzi e delle sue cene, nonavrebbe adesso bisogno di resti-tuire i soldi.

Continua a pag. 3

Sulla riforma del Senato leminoranze del Pd hanno ri-nunciato agli emendamenti.E Forza Italia ha sostanzial-mente appoggiato la maggio-ranza. Scontro sulle unioni ci-vili tra Pd e Ncd.

Ciaramitaro,PezziniePironealle pag. 12 e 13

Il lancio di un missile sulla Siria da una nave russa (foto AP) Guaita a pag. 9

Alta tensione Usa-Russia. L’Italia: valutiamo interventi in Iraq

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Giovedì 8Ottobre2015www.ilmessaggero.it

Primo Piano

segue dalla prima pagina

Se avesse fatto invece una cosascorretta, non basterebbe ora larestituzione del denaro. Perchèquesti ventimila euro che ha de-ciso di rimettere nelle casse co-munali non restituiscono al sin-daco la fiducia perduta.

L’OSTACOLOIl paradosso di Marino è dun-que quello di un sindaco che si èsaputo districare tra ostacoligrandi, che è riuscito miracolo-samente a superare scogli diffi-cili, che sia pure a stento è rima-sto in sella nelle curve a gomito,ed è sbandato poi sul rettilineo.Scontrandosi contro l’ostacolopiù grosso di tutti. Che è rappre-sentato da se stesso. Dalle pro-prie parole di queste ore chevengono percepite come bugie.Da quella sua natura di marzia-no che sembrava, a dispetto ditutto e di tutti, poter essere lasua forza e invece si è rivelata ilsuo punto di caduta. Nella sotto-valutazione complessiva, evi-dentemente,Marino ha sottova-lutato anche Marino. E alla fineè stato sconfitto daMarino. Pre-cipitando su una questione dinote spese, lui che era riuscito anon precipitare dove tanti inve-ce erano caduti, ossia nel bucodi Mafia Capitale da cui è uscito

indenne.L’approccio marziano va benefinchè significa estraneità a cer-te pratiche e lontananza rispet-to a certe dinamiche in uso neipartiti. Ma una cosa è il marzia-no a Roma e un’altra cosa è ilsindaco dell’altrove. Che stentacioè a capire, per esempio,quanto sia semplicema rassicu-rante lanciare il messaggio cheil primo cittadino c’è sempre, enon sta viaggiando, quando lasua città e chi la abita hanno bi-sogno di lui. Ha sottovalutatoanchequestoMarino: l’esigenzadi contatto fisico che i romanivogliono avere con le istituzio-ni. Il sentirlo il sindaco dellaportaaccanto.

LA CONSAPEVOLEZZAFarsi carico di una Capitale ri-chiede insomma un surplus diconsapevolezza che sembra es-seremancato.Marino ha rifiuta-to l’ombra del commissario pre-fettizio, ha scherzato riguardo aFranco Gabrielli («E’ la mia ba-dante») e però alla fine si è com-portato proprio come chi ha bi-sogno di un tutore. E il gesto fi-nale della restituzione dei soldinonèunatto riparatore chepuòrimettere inordine tutto. Il beaugeste non basta. Ricorrervi rap-presenta la riprova di un ap-proccio estemporaneo ai proble-

mi e di una certa leggerezza ditocco che è inapplicabile, o de-stinata a risultare inefficace, inun contesto così deteriorato e al-la vigilia di appuntamenti cru-ciali come il Giubileo. L’acquie-

scenza con cui il sindaco ha ac-cettato la decisione di celebrarel’Anno Santo in una città così di-sastrata rischia di provocarel’ennesimo paradosso. Ossia ditrasformare il Giubileo da tram-polino e da volano in un esameinsuperabile. Da parte di chi sulCampidoglio si è fatto trovareimpreparato e ha accettato lasfida con leggerezza.Il vero conto di questa storianon sono perciò i ventimila eu-ro e a pagarlo duramente è Ro-ma.

MarioAjello©RIPRODUZIONE RISERVATA

`Premier molto irritato: l’ipotesi di andare intv a dire che Marino non c’entra con i democrat

IL RETROSCENAROMA Ormainessuno,maproprionessuno nel Pd è disposto a spen-dere una parola buona per lui.Attorno a IgnazioMarino si è ste-sa una coltre, un recinto. Il sinda-co è rimasto solo, letteralmentesolo, chiuso nella sua stanza aesaminare ricevute e scontrini (equalcuno giura di aver saputoche ce ne sarebbero altri di dub-biouso). FinancheMatteoOrfini,il commissario romano nonchépresidente del partito nonchéguardia rossa e anche rossonera(calcisticamente parlando) delsindaco, l’avrebbe se non scarica-to, comunque cominciato a pren-derne le distanze. C’è chi lo hasentitodire sconsolato «vi saluto,vado a occuparmi di scontrini»,laddovequalcheoraprimaavevadichiarato alla sua maniera «mioccupo di politica, non di scontri-ni». Raccontano pure che tra idue,Marino eOrfini, si sia consu-mata l’ultima partita, siano arri-vati a un chiarimento nient’affat-to pacifico ventiquattro ore pri-ma. Insomma, ci sarebbe statarottura.Orfini è stato riunito più volte

con Lorenzo Guerini al Nazare-no. Presidente e vice segretariodem hanno esaminato la situa-zione, hanno valutato, soppesa-to, interpellato, si sono consulta-ti, e alla fine hanno convenutoche una decisione, e nel giro dipoco, bisognerà pure prenderla.Sì, ma quale? Per tutto il giornoera girata voce di dimissioni im-pellenti, e spontanee, del sinda-co. Alla voce-notizia i più, nel Pd,facevano balenare lo sguardo, gliocchi brillavano, salvo poi torna-re a incupirsi quando si appren-deva che erano, appunto, soltan-to voci.Dunque?Tutti guardano adesso a palaz-

zo Chigi. Che farà, come si muo-verà Matteo Renzi?, chiosava trauna votazione e l’altra alla Came-

ra Davide Ermini, responsabileGiustiziadel Pdnonché renzianod’acciaio. Renzi, al momento,non ha ancora deciso. Non se te-nere Marino, quello è noto chenon è nelle sue corde, fosse statoper il premier-segretario Ignazionon siederebbe neanche nelloscranno più alto del Campido-glio.

IL CALENDARIOIl problema è più arduo e più po-liticamente complesso, dal pun-to di vista del Pd e delle prospetti-ve rispetto alla Capitale. In prati-ca: puntare alle dimissioni imme-diate di Marino, oppure, causa etramite Giubileo, puntare su di-missioni differite, in primavera?Non è tanto e solo una questionedi tempi: nel primo caso, signifi-cherebbe che per il Campidoglioi cittadini verrebbero chiamati avotare a maggio assieme agli al-tri comuni come Milano e Tori-no, con il rischio per il Pd di paga-re una gestione rivelatasi negati-va per non dire catastrofica; nelsecondo caso, il sindaco rimar-rebbe tale fino a fine febbraio, inmodo da far scattare il commis-sariamento che eviterebbe le ele-zioni in primavera. Sembravaquest’ultima, fino a poco fa, l’ipo-tesi più gettonata. Ma via via cheèpassato il tempo, valutati i proei contro, valutato che anche ilcentrodestra non è che stia mes-so poi così bene, e valutato so-prattutto che con Marino è diffi-cile ormai, se non impossibile,andare a patti, figurarsi discute-re una exit strategy, nel Pd si è

fatta strada l’ipotesi del tutto e su-bito: puntare a elezioni in prima-vera. «Ma sì, a questo punto be-viamo l’amaro calice, troviamoun buon candidato, lavoriamobene e unitariamente, e puntia-mo alle urne, non è detto che va-damale», ragionano ormai aper-tamente alcuni deputati romanienon.«Deve decidere Renzi», si è li-

mitato a far sapere Orfini a chi loha interpellato. Il quale Orfiniavrà anche il suo problema dinon finire sotto le macerie mari-niane. Tra i dem romani c’è un’al-tra preoccupazione, se ne fa por-tavoce Melilli, l’ex segretario re-gionale: «Speriamo solo che Ma-rino non se ne vada buttando lacroce addosso al Pd, lui è impre-vedibile».Nel Pd nazionale dicono che

ormai «la partita è aperta». Nelsenso che non viene esclusa nes-suna ipotesi. In un angolo delTransaltlantico di Montecitorionon è sfuggito il lungo colloquiotra Orfini, Guerini e la Bonaccor-si, quest’ultima mai tenera conMarinoma che adesso evita di af-fondare il coltello. «I fatti parla-no da soli, chiunque può capirechi aveva visto giusto e chi no», silimita a dire Bonaccorsi. Lo sco-glio in sostanza rimane sempre esolo lui, Marino. Al punto che inserata è pure girata voce cheRen-zi potrebbe ricorrere all’arma fi-nale: andare in tv, o comunquedire pubblicamente una cosa deltipoMarino non hanulla da spar-tire con il Pd. Né cacicco, né capolocale, né rais capitolino: nulla.

NinoBertoloniMeli© RIPRODUZIONERISERVATA

Il “marziano a Roma”e la questione morale

Marino alla Gentilini (foto OMNIROMA)

Matteo Renzi e Matteo Orfini all’assemblea dem (foto MISTRULLI)

`I vertici dem riuniti a oltranza: il timoredi uno strappo traumatico contro il partito

La panda rossaA novembre scorso si scopreche l’auto privata di Marino havarcato la Ztl senza permessoripetutamente. Scoppia uncaso

CasamonicaA metà agosto il fastosofunerale dei Casamonicaindigna Roma. Il sindaco però èin vacanza negli Usa e nonintende anticipare il rientro

Il papa in UsaA fine settembre Marino tornanegli Usa per partecipare allavisita del Papa a Filadelfia.Bergoglio: «Non l’ho invitatoio». Il sindaco: «Mai detto»

«Il sindaco non è proprio il tuomestiere, lascia perdere per ilbene di Roma». Hannocinguettato da Roma, maanche da altre città facendovolare su Twitter l’hashtag#Marinodimettiti dopo loscandalo delle spese sostenutecon la carta di credito delComune di Roma degliscontrini finito in Procura.«Quanto dobbiamo aspettareancora? #marinodimettiti», eancora «da oggi il detto "pagarealla romana" è diventato"pagano i romani"». È

un’indignazione social quellache ieri è esplosa sulmicroblogging, anche dopo cheil sindaco ha annunciato chepagherà le spese. «Ora#Marino fa il gesto del signore:Rinuncia al bancomat delComune e rimborsa le spese.Troppo facile così, si dimetta.#Marinodimettiti». C’è anchechi con un po’ di ironia haricordato lo scontro avuto conPapa Bergoglio: «vedi che conle balle che racconti il Papa laprossima volta te rifila pure dusganassoni».

IL PARADOSSO DIUN PRIMO CITTADINOCHE SI È DISTRICATOTRA OSTACOLI GRANDIED HA SBANDATOSUL RETTILINEO

Renzi: «Ma così non può durare»E mette in conto il voto a maggio

La giunta Marino

StefanoEspositoTrasporti

LuiginaDi Liegro

Turismo

MartaLeonoriAttività

produttive

FrancescaDanese

Politichesociali

Giovanni CaudoUrbanistica,

Rapporticon assemblea

capitolina

AlessandraCattoi

Patrimonio

IGNAZIO MARINOsindaco

Marco Causivicesindaco con delega

al Bilancio

Maurizio PucciLavori Pubblici,Periferie

Alfonso SabellaLegalità,Polizia locale

Marco RossiDoriaScuola, Lavoro,Giovani

Estella MarinoRifiuti,Ambiente

GiovannaMarinelliCultura, Sport

Nuovi assessori

CONFRONTO DURO TRAIL PRIMO CITTADINOE ORFINI, CHE FINOAL GIORNO PRIMADICEVA: MI OCCUPO DIPOLITICA, NON DI SCONTRINI

I casi

Vola l’hashtag #marinodimettiti

Visto da Twitter

Forze dell’ordine in Campidoglio per Mafia Capitale

FARSI CARICO DI UNACAPITALE RICHIEDEUN SURPLUSDI CONSAPEVOLEZZACHE SEMBRAESSERE MANCATO

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Giovedì 8Ottobre2015www.ilmessaggero.it

Primo Piano

Il ministro dell’Economia, Padoan (foto ANSA)

IL PIANOROMA Un interventoorganicoperle partite Iva, non solo sul frontefiscale ma anche su quello delletutele; o se si vuole, in terminipiù ambiziosi, un Jobs Act per illavoro autonomo. L’obiettivoche il governo si è posto è impe-gnativo e solo in parte potrà es-sere attuato attraverso la leggedi Stabilità. Ma per chi ci sta la-vorando si tratta di un unicopacchetto, a cui è affidato il com-pito di affermare non solo a pa-role l’attenzione dell’esecutivo(e del suo azionista di maggio-ranza, il Pd) verso questo mon-do. Il punto di partenza è il pa-sticcio dello scorso anno, quan-do una misura pensata per dareuna mano in particolare ai gio-vani impegnati nelle nuove pro-fessioni (e comunque costosaper il bilancio dello Stato) provo-cò invece una rivolta tra i direttiinteressati. Al punto che lo stes-so governo fu costretto a faremarcia indietro, prorogandoper un anno la possibilità disfruttare il vecchio regime fisca-

le agevolato.Qualche anticipazione sul

progetto l’ha data il responsabi-le economico del Pd, FilippoTaddei, alla rivista Il consulentedel lavoro. I temi delineati sonotanti, anche se lo stesso Taddeiha riconosciuto che non potran-no essere tutti perseguiti nell’im-mediato. C’è ad esempio la que-stione dei tempi di pagamento,che si pone per i lavoratori auto-nomi in modo ancora più strin-gente rispetto ai fornitori di benie servizi, trattandosi essenzial-mentedel loro reddito.

TERMINE DI 30-60 GIORNIL’idea è di assicurare tempi cer-ti, prevedendo per coloro chedall’attività ricavano il propriosostentamento, un terminemas-simo di 30-60 giorni. Altro capi-tolo sono le tutele per malattia edisoccupazione. Si tratta diestendere le formediprotezioneche inparte già esistono,ma conpesanti limiti: naturalmentequesto ha dei costi per lo Stato equindi la soluzione potrebbe ar-rivaregradualmente, inuna fasesuccessiva. Difficile dunque che

l’argomento possa essere affron-tato giànella imminente legge diStabilità.Con la manovra dovrà essere

invece certamente risolta la que-stione del regime fiscale per imi-nimi, i lavoratori per lo più gio-vani, con partita Iva e guadagnilimitati. La soglia (in termini diricavi) per poter usufruire diuna tassazione agevolata del 5per cento tornerebbe in via defi-nitiva a 30 mila euro, rispetto allivello di 15mila; l’aliquota ridot-ta potrà essere sfruttata per unperiodo di cinque anni (mentreil meccanismo proposto lo scor-so anno e non gradito dagli inte-ressati non aveva limiti tempo-rali). Il costo stimato per lo Statoè di alcune centinaia di milioni,ma stavolta le regole dovrannoessere studiate con attenzionevisto che comunque c’è il rischiodi scontentare i non moltissimilavoratori autonomi che al con-trario avevano tratto beneficiodallenovità.Suquesto comesualtri temi il

governo ha ancora qualche gior-no di tempo permettere a puntol’articolato della legge e definire

lo schema delle coperture finan-ziarie. Il consiglio dei ministridovrebbe essere convocato permercoledì prossimo o al massi-mo per giovedì 15, che è l’ultimogiorno utile sia per approvare ilprovvedimento da inviare alleCamere, sia per spedire a Bruxel-les il corrispondente Documen-toprogrammaticodi bilancio.

LA RISOLUZIONEIl Parlamento intanto si appre-sta a votare le risoluzioni con lequali viene dato parere favorevo-le alla Nota di aggiornamento alDef. Il passaggio è importante

perché le Camere devono tra l’al-tro autorizzare - in base alla leg-ge di attuazione del pareggio dibilancio - il ricorso alla flessibili-tà e la temporanea deviazionedal cammino verso l’equilibriofinanziario. Nella bozzamessa apunto al Senato il via libera ècondizionato al prolungamentooltre il 2015 della decontribuzio-ne a beneficio dei nuovi assunti,aulteriori interventi a favore deilavoratori esodati e all’introdu-zione del principio della flessibi-litànei requisiti per lapensione.

LucaCifoni©RIPRODUZIONERISERVATA

LA RIFORMAROMA Se non si mettono d’accordotra di loro, le nuove regole sullacontrattazione le scriverà il gover-no. A Palazzo Chigi però speranoancora che l’impasse venga supe-rato, cheConfindustria e sindacatitrovino una strada per riprendereil confronto, nonostante il “gameover” decretato l’altro ieri dal pre-sidente degli industriali GiorgioSquinzi. «Il tema della contratta-zione riguarda le parti sociali»spiega il ministro del Lavoro, Giu-lianoPoletti, auspicandoche ci siaancora lo spazio per un’intesa.Con un’avvertenza, però: «Nonpossiamo aspettare in eterno».L’eventuale legge - spiegato anco-ra il ministro - sarà a tutto tondo,riguarderà quindi anche il temadella partecipazione e della rap-presentanzae l’introduzionedi unsalario minimo. Aspetto quest’ul-timo che - ricorda Poletti - era giànella delega del Jobs act, ma che ilgoverno ha accantonato per darela possibilità alle parti sociali ditrovareun’intesaautonoma.

BINARI PARALLELILadura e inaspettata presa di posi-zione di Squinzi un po’ di acquecomunque le sta giàmuovendo. Ie-ri i sindacati hanno prima sparatoad alzo zero contro Confindustria(la conferenza stampa era già inprogrammaper presentare il nuo-vo numero uno della confedera-zione europea dei sindacati, LucaVisentini provenienteda casaUil),ma poi si sono riuniti in privato ehannodi fatto chiestodi riaprire ilconfronto sulla revisione del mo-dello contrattuale, purché «paral-

lelamente» vadano avanti anchele trattative sui rinnovi di catego-ria, una quarantina tra quelle sca-dute e di prossima scadenza e cheinteressano circa sette milioni dilavoratori. Una posizione più chia-ra rispetto a quella tenuta fino al-l’altro giorno quando sembravache Cgil e Uil puntassero prima al-la chiusura delle vertenze e solosuccessivamente all’intesa sulnuovomodello. «Siamopronti» suentrambi i tavoli, e «siamo tutte etre d’accordo» ha annunciato Bar-bagallo. «Il contratto nazionale sidifende cambiando ilmodellononaprendo praterie sul salario mini-mo»ha aggiunto la leader Cisl, An-namaria Furlan, assicurando che«c’è la volontà di non affidare a ter-

zi» la messa a punto delle nuoveregole. D’accordo sulla strategiadel binario parallelo anche il se-gretario generale Cgil, SusannaCamusso, che in conferenza stam-pa aveva mostrato più degli altriun atteggiamento particolarmen-te duro nei confronti di Squinzi, ri-badendo le accuse di avere comeobiettivo solo quello di ridurre isalari. «Trovo la dichiarazione diSquinzi straniante. Verrebbe da di-re: siccome il pallone non è quellocon cui gioco io, non voglio piùgiocare»avevadetto.

GIOCHI DA RIAPRIRESul chi dovrà riaprire i giochi Ca-musso non ha dubbi: «Non è a noila mossa». Così Barbagallo: «Spe-ro che Squinzi domani si svegli edica: riprendiamo la discussione».Dal canto loro Cgil Cisl e Uil do-vranno fare uno sforzo non da po-co e in questimesi ancora non riu-scito: arrivare a una piattaformacomune sulla revisione delle rego-le.Sul fronte rinnovi di categoria,

intanto, è da registrare il nuovo in-contro tecnico tra sindacati e Fe-deralimentari. Sul calendario cisonogià altri due appuntamenti, il26 e il 29 ottobre, anche se Federa-limentari fa presente che il con-fronto andrà avanti solo «a condi-zione che vengano rispettate lenorme del Jobs act». Ancora fer-ma al nastro di partenza invece latrattativa per i chimici. Ieri i sinda-cati di categoria hanno inviatouna lettera ai presidenti di Feder-chimica e Farmindustria propo-nendo la datadel 12 ottobreperunprimo incontro.

GiusyFranzese©RIPRODUZIONE RISERVATA

Salari, il governo:«Non possiamoaspettare in eterno,pronti a intervenire»`Camusso contro il leader di Confindustria: «Atteggiamentostraniante: non gli piace il pallone e decide di non giocare»

Fisco leggero e tempi di pagamento certila manovra strizza l’occhio alle partite Iva

Il ministro Poletti

RIUNIONE DEI SEGRETARICGIL, CISL E UIL:«PRONTI AL CONFRONTOMA VADANO AVANTIANCHE LE TRATTATIVESUI RINNOVI»

STOP ALLE CLAUSOLECHE OBBLIGANOGLI ALBERGATORIAD OFFRIREAI SITI ON LINELE TARIFFE MIGLIORI

I contratti collettivi nazionali

Fonte: Istat

Accordirinnovati e scadutia fine agosto 2015

quota sul monteretributivo contrattuale

75

DIPENDENTI IN ATTESA DI RINNOVO

4,9milioni

38%

MEDIA DEL TEMPO DI ATTESA PER I LAVORATORI CON CONTRATTO SCADUTO

CONTRATTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SCADUTI

15 (tutti)

56,3 MESI

in vigore

39

59%

in attesadi rinnovo

36

41%

2,9 milioni

LAVORATORI STATALIINTERESSATI

(39 mesi nel privato)

100% nel settore pubblico

19,9% nel settore privato

+296,5%dal 2010 (14,2 mesi)

IL PROVVEDIMENTOROMA La legge della concorren-za è riuscita a superare il primogiro di boa. Ieri è arrivato il vialibera della Camera, ora tocche-rà al Senato. Se non ci sarannointoppi, per la prima volta inItalia vedrà la luce un provvedi-mento organico nato dalle se-gnalazioni dell’Antitrust. Traassalti delle lobby, mediazioni,scatti in avanti e repentine riti-rate, è un testo con luci ed om-bre. Alcune delle norme chiavesono saltate. A cominciare dal-la liberalizzazionedella venditadei farmaci di fascia C, che nonpotranno essere venduti nelleparafarmacie e nei corner deisupermercati. Resteranno, peril momento, un monopolio del-le farmacie. Ma per quest’ulti-me arriva una novità importan-te: il via libera alle società di ca-

pitali che potranno diventare ti-tolari di farmacie. Il primo pas-so verso la nascita di catene an-che in questo settore. Una nor-macheha fattomoltodiscutereè quella sul «parity rate» per glialberghi, anche ribattezzatanorma anti-booking. In praticasaranno nulli i contratti cheprevedono l’obbligo per gli al-berghi di garantire ai siti inter-net la tariffamigliore.Passi in avanti il provvedi-

mento, almeno nella sua versio-ne uscita dalla Camera, li fa an-

che sul terreno delle professio-ni. Aumentano i notai, ce ne sa-rà uno ogni 5 mila abitanti enon più uno ogni 7 mila. Mascompare la norma che dava lapossibilità agli avvocati di au-tenticare gli atti di compraven-ditadi immobili nonabitativi divalore inferiore a 100mila euro.Sull’Rcauto, altropiatto forte diogni intervento pro concorren-za, saranno previste polizze piùconvenienti per chi monta lascatola nera, con un trattamen-to di favore soprattutto per colo-ro che risiedono nelle regionimeridionali. Un passaggio deli-cato, emolto contestato, riguar-da la chiusura del mercato elet-trico di maggior tutela. A parti-re dal 2018 tutti i coloro chehanno un’utenza elettrica o delgas dovranno obbligatoriamen-tepassare almercato libero.

A.Bas.©RIPRODUZIONE RISERVATA

Concorrenza, dai notai alle farmaciearriva il primo via libera alla legge

DOPO IL PASTICCIODELLO SCORSO ANNOLA TASSAZIONEDEI “MINIMI”TORNEREBBE AL 5%SOTTO I 30 MILA EURO

MA ALLO STUDIOCI SONO ANCHENUOVE TUTELEDAL PARLAMENTOVIA LIBERA AL DEFCON CONDIZIONI

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Giovedì 8Ottobre2015www.ilmessaggero.it

Primo Piano

Presidente Giorgio Squin-zi, lo strappo è forte. Noncapita tutti i giorni di ve-dere la Confindustria cherovescia il tavolo delletrattative con le tre sigle

sindacali. Adesso sarà più diffi-cile trovare il punto d’incontrosulle modalità cui dovrebberoispirarsi i futuri contratti.«Chi vivrà vedrà.D’altro canto

bisognavamettere un punto, da-re una svolta. Sonomesi che par-liamo senza approdare a nulla.Cgil, Cisl e Uil si dicono d’accor-do, sia pure conqualche differen-za tra loro, sul fatto che bisognacambiare. Poi, quando si trattadi sedere al tavolo tecnico se nepresenta uno su tre. Così non siva da nessuna parte e allora ègiusto che ciascuno si assuma leproprie responsabilità».

Il leader della Cgil SusannaCamusso definisce le sue di-chiarazioni «stranianti». So-stiene che siccome il pallonenon è quello che Confindustriavorrebbe, lei trova più comodoabbandonare il campo evitan-do il confronto.«E’ tutto il contrario. È un po’

come se uno volesse giocare etutti gli altri no. Allora, ad un cer-to punto, uno si stufa, mette ilpallone sotto braccio e se ne va.Tra l’altro, quel pallone è da tem-podecisamente sgonfio».

Eppure una decina di giornifa sembrava che le cose stesse-ro imboccando la strada giu-sta. Quell’incontro riservatotra lei e la Camusso durante lavisita a Expo era sembrato unimportante passo avanti.«Anche a me era parso così.

Tant’è che dopo esserci confron-tati per più di un’ora abbiamoconcordato un appuntamentoper l’indomani insieme alle altredue sigle. Lo scopo era appuntodi avviare insiemeunpercorso fi-nalmente concreto. Invece all’ap-puntamento si è presentata solola Cisl, e la Camusso nemmenoharitenutodi avvisarci».

Che cosa chiede in sostanzaConfindustria?«Sul fronte dell’economia ab-

biamo alle spalle sette anni tre-mendi. E la congiuntura attualenon lascia intravedere una ripre-sa facile. E’ perciò illogico che siproceda su sentieri vecchi, prividi collegamento con il reale. Lenuove relazioni industriali si do-vranno perciò ispirare a un con-cetto irrinunciabile: la produtti-vità, ingrediente fondamentaleper determinare il successo diun’impresa sul mercato. Del pa-ri, non si può distribuire ricchez-za se prima non viene creata, co-me invece accade tuttora a causadiunmeccanismoobsoleto».

Altrettanto irrinunciabileper gli imprenditori sembra es-sere il mantenimento in vitadel contratto nazionale.«Sicuro, perché i contratti di

categoria costituiscono la basedel nostro modello di relazioni

industriali. Oggi però chiediamodi cambiare le regole per i rinno-vi. Risalgono a oltre 20 anni fa, eil mondo è completamente cam-biato. Invece Cgil, Cisl e Uil vor-rebbero il contrario: prima la fir-ma dei contratti nazionali di ca-tegoria e poi la riforma delle re-gole generali con cui fare i con-tratti. Così se ne riparlerà traquattro anni e nel frattempo leaziende continueranno a subireun salasso ingiusto».

Perché ingiusto? E’ stata unascelta degli imprenditori accet-tare che l’adeguamento del sa-lario all’inflazione fosse prede-terminato. Se poi il costo dellavita è cresciuto in misura mi-nore rispetto a quello fissatonon è colpa del sindacato.«Non si tratta di colpe ma del

rispetto degli accordi. Premessoche noi i contratti li abbiamosempre rispettati, il fatto che inpassato si sia optato per questascelta non vuol dire che deve es-sere per sempre così. Il mondocambia, abbiamo vissuto un cri-si più grave e più lunga di quelladel 1929, e dunque tutti si devonoadeguare. Sa quanto è costato al-le aziende italiane il meccani-smo dell’Ipca per l’ultimo con-tratto triennale? Almeno 4,1 mi-liardi. E ciòmentremolte impre-se faticavanoa stare in piedi».

Secondo i sindacati il fatto divoler modificare l’Ipca è peròla prova che con il nuovo con-tratto proposto da voi, i prossi-mi stipendi potrebbero risulta-te ridotti. É davvero così?«Falso. Nessuno hamai parla-

to nè di riduzione né di morato-ria. Semplicemente gli aggiusta-menti del salario vanno legati airisultati aziendali. Quindi la de-terminazione dell’adeguamentonon può che avvenire ex post.Funzionacosì ovunque ».

C’è chi sostiene che lo strap-po con il sindacato annunciatoda lei sia una sorta di viatico al-la riforma dei sindacati che ilpremier Matteo Renzi sta acca-rezzando da tempo. Qualcunosostiene addirittura che la rot-tura sarebbe stata in un certosenso concordata.«Sciocchezze. Anzitutto per-

ché se Renzi vuole interveniresulla rappresentanza non ha bi-sognocertodel nostro viatico».

Nemmeno se si tratta di met-tere finalmente a nudo i veri bi-lanci dei sindacati?«Certo sarebbe un bel passo

verso la trasparenza. Non si capi-sce davvero perché il sindacatononmostri la sua contabilità».

Dica la verità: come impren-ditore a lei non spiacerebbe unmodello renano, dove il sinda-

cato si assume responsabilitàdirette nell’impresa e quindi lerelazioni industriali vengonogestite soprattutto in funzionedella crescita aziendale.«Direiunabugia se affermassi

che nonmi piace ilmodello tede-sco nel suo insieme. Del resto laGermania è cresciuta anche gra-zie aquel sistema.Naturalmentenon avrebbe senso calarlo in Ita-lia senza gli opportuni aggiusta-menti».

Torniamo alle questioni con-trattuali. Lei ha annunciato undecalogo di Confindustria «sul-le cose che si possono fare ineventuali trattative che le sin-gole categorie ritengono diportare avanti». A che punto è?«Premesso che le singole cate-

gorie sono liberedi gestirsi comemeglio credono nell’ambito del-la loro autonomia, l’intenzione èdi fornire indirizzi comuni chenon entrino in conflitto con le ri-forme del governo. Sicché abbia-mo estratto da un documentocomplessivo, dove si affrontanotemi di spessore come il nuovowelfare, le linee entro le quali ge-stire relazioni industriali piùadeguate ai tempi».

Può anticipare alcune di que-ste regole?«Laprima è che non si deve as-

solutamente rinunciare ad appli-care le novità del Jobs act. Perchi non l’avesse ancora capito,gli imprenditori vogliono i con-tratti a tempo indeterminato. Leacrobazie contrattuali cui siamostati costretti nel passato hannofatto male alle aziende e ai lavo-ratori. Soprattutto ai giovani incercadi occupazione».

Nel decalogo vengono affron-tati anche i livelli di contratta-zione territoriali?«Certo, sono il secondo sugge-

rimento che recita più o menocosì: non si deve assolutamenteintrodurre un terzo livello dicontrattazione territoriale».

E per quanto riguarda i mini-mi tabellari di garanzia?«Nel decalogo si parla ovvia-

mente e diffusamente anche diquelli. Per ora però non posso ag-giungere altro. Tra qualche gior-no verrà reso noto il documentonella sua interezza».

A proposito di una nuovaeventuale convocazione del ta-volo delle trattative, ieri sera laCamusso è sembrata accusareil colpo e ha lasciato trapelarequalche apertura, osservandoperò in tono polemico che «tragente del mestiere i rinnovicontrattuali si possono fare an-che in poco tempo».«Se la volontà di raggiungere

un accordo è concreta, lo vedre-mo dai fatti. Quanto alla gentedelmestiere, forse qualcunononha ancora capito che fare il presi-dente di Confindustria non è unmestiere. E comunque io non so-nounmestierante».

OsvaldoDePaolini©RIPRODUZIONERISERVATA

`Il decalogo sulle nuove relazioni industriali:adeguamenti salariali legati alla produttività

«Non si tornerà indietroil contratto va ribaltato»

SIEDEREMO AL TAVOLONUOVAMENTE SOLOSE RISCONTREREMOLA CONCRETA VOLONTÀDI AFFRONTAREIL CAMBIAMENTO

`Il presidente della Confindustria raccontail retroscena dello strappo con il sindacato

Susanna Camusso Matteo Renzi

UN ASSIST A RENZIPER FACILITARELA RIFORMA RADICALE?SOLO SCIOCCHEZZE,LA QUESTIONENON CI APPASSIONA

L’intervista Giorgio Squinzi

IL VECCHIO SISTEMADI PREDETERMINAZIONEDELL’INFLAZIONE (IPCA)È COSTATO IN TRE ANNIOLTRE 4,1 MILIARDI:UN SALASSO ILLOGICO

LA PRIMA REGOLAÈ CHE DOBBIAMOASSOLUTAMENTEAPPLICARE IL JOBS ACT:L’IMPRESA NON AMAIL TEMPO DETERMINATO

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Giovedì 8Ottobre2015www.ilmessaggero.it

Primo Piano

IL SALUTO Il bacio tra Merkel e Hollande ieri a Strasburgo (foto AP)

`L’intervento della Cancelliera al Parlamento di Strasburgo:«Necessario un approccio diverso, via il trattato di Dublino»

`Hollande su Schengen: «Sbagliato tornare alle frontiere»Il Times: l’Europa prepara un piano per 400mila espulsioni

Stabilisce chi deveidentificare i profughi

L’EMERGENZAROMA Le prime partenze sonopreviste per domani mattina.Cerimonia ufficiale e testimonieccellenti per l’avvio della relo-cation dei migranti. Un numeroesiguo, sedici, massimo diciottoeritrei con destinazione Stoccol-ma, come previsto dall’AgendaJuncker. «Questa prima reloca-tion è la prova pratica del suc-cesso che abbiamo ottenuto inEuropa sulla politica delle mi-grazioni», commenta il mini-stro dell’Interno Angelino Alfa-no. Sarà presente a Ciampino,domani mattina alle 9,30, con ilcapodel Dipartimento Immigra-zione e diritti civili, Mario Mor-cone, al Commissario Ue per lemigrazioni, Dimitris Avramo-poulos, e alministrodegli Esterie degli Affari Europei del Lus-semburgo, Jean Asselborn. In-tanto gli sbarchi continuano el’emergenza non si arresta. So-no 2000 le persone arrivate sul-lenostre coste da lunedì.

RELOCATIONIl numero esatto non è ancoranoto. L’ultima risposta da Stoc-colma su nomi e numeri, comu-nicati dal Viminale, arriverà inqueste ore. L’Italia parte con lerelocation. Non superano le ven-ti unità, dovranno arrivare a40mila in due anni, 24mila inbase alla prima Agenda dellascorsa primavera ratificata dal

Consiglio a luglio, altri 15.600 at-tribuiti nella seconda fase delPiano straordinario Ue. E men-tre l’unico hot spot funzionante,quello di Lampedusa, è già infunzione in via sperimentale,sotto l’occhio vigile di Frontex,Easo e Interpol, le difficoltà nonmancano. Il meccanismo previ-sto dall’Ue e ancora in rodaggio,si avvia a fatica. In tanti, eritrei esiriani, rifiutano ancora il foto-segnalamento, circostanza che,secondo le regole imposte dal-

l’Ue, comporterebbe il trasferi-mento dei profughi nei Cie, abi-tualmente destinati ai migrantieconomici.Ma anche le partenze presenta-no non pochi ostacoli. Le listedei nomi dei richiedenti asilo,individuati dall’Italia per le relo-cation, vengono verificate, conl’invio di tutta la documentazio-ne per ciascuno di loro, senzanon poche obiezioni e richiestedi chiarimento dai paesi di desti-nazione. Fino alla confermauffi-

ciale edefinitiva che consente lapartenza. Così per ogni singoloindividuo.Intanto gli ultimimigranti salva-ti ieri e destinati a Lampedusa,tutti di origine siriana, sono sta-ti subito fotosegnalati, sarannoloro i prossimi a partire, nel-l’ambitodella relocation.

I CENTRIGli sbarchi intanto continuano.Sono 2000 gli arrivi registratitra lunedì’ e mercoledì. E Lam-pedusa èdinuovo inaffanno.Anche il CaradiMineo, chedal 1novembre sarà gestita diretta-mente dalla prefettura di Cata-nia dopo la revoca al consorziodi comuni da parte del Vimina-le, sono arrivati altri ospiti. Il nu-mero delle presenze era statonotevolmente ridotto nelle ulti-me settimane, da 3000 ospiti a2.400 (la capienzaprevede2000presenze). Ma i nuovi sbarchi el’interruzione della viabilità sul-la Messina-Catania hanno crea-tonuovi problemi.

Val.Err.©RIPRODUZIONERISERVATA

Migranti, la Merkel: subito nuove regole

RENZI SODDISFATTO:MEGLIO TARDI CHE MAIE IL PRESIDENTEFRANCESE INTERVIENEA FAVORE DI ITALIAE GRECIA: AIUTIAMOLI

Ricollocamenti, via i primi 18 eritrei

PARTIRANNO DOMANIDA CIAMPINOPER LA SVEZIAOGGI ALFANOIN LUSSEMBURGOPER IL VERTICE UE

LA CRISIPARIGI «Ci vuole più Europa» diceAngela Merkel, «più coraggio» faeco François Hollande e ci voglio-no anche regole nuove, per esem-pio sul diritto d'asilo, che è «obso-leto», e poi «non si può più permet-tere che i paesi alle frontiere pa-ghino per tutti», «non si possonolasciare sole Grecia e Italia»: da-vanti all'Europarlamento di Stra-sburgo, la cancelliera tedesca e ilpresidente francese hanno cerca-to di riproporre al continente l'im-magine storica di Germania eFrancia che si tengono la mano innome dell'Unione, come Mitter-randeKohl trent'anni fa. Li citano- e la commozione si sente - quan-do lanciano un appello all'unitàper raccogliere «l'immensa sfida»di centinaia di migliaia di rifugiatiche bussano alle porte dell'Euro-pa. Dichiarazioni che il premieritaliano Renzi giudica positiva-mente: «Meglio tardi che mai. Be-ne che entrambi abbiano accetta-to il principio secondo cui Dubli-noè superato».

LA CONTESTAZIONE A DESTRAEpazienzaper gli euroscettici, cheritmano con grida e fischi i loro in-terventi, con Nigel Farage e Mari-ne Le Pen che si lanciano in pesan-ti invettive. Hollande rispondecon un grido che gli vale un sorri-so di ringraziamento di Merkel egli applausi del presidente dell'Au-la Martin Schultz. «La strada perquelli che non sono convinti delrafforzamento dell'Europa è terri-bile, è uscire dall'Europa, daSchengen, dalla zona euro, perfi-no dalla democrazia, forse! - tuo-naHollande -Avolte,mi chiedo sedavvero vogliate partecipare aunospazio comune».Ma i discorsi“gemelli” dei due leader europeisono soprattutto un appello all'unione e a rafforzare l'Europa. «Èadesso che serve più Europa; ci vo-gliono il coraggio e la coesione dicui l'Europaha sempre saputodarprova quando era necessario» hadetto la cancelliera, ricordando«gli sconvolgimenti» che l'Unionesuperòdopo la cadutadelMuro.AHollande il ruolo di mettere inguardia da una possibile «fine dell'Europa» e di un «ritorno alle fron-tiere nazionali». Incurante dei fi-schi a destra, Hollande ha parlato«di una federazione di stati-nazio-ni» che deve «restare il nostro oriz-zonte». Davanti alle critiche per lasua decisione «unilaterale» di ac-cordare il diritto di asilo a tutti i ri-fugiati siriani che arrivano in Ger-mania, Angela Merkel ha negatodi voler fare «tutto da sola»: «Soloinsieme vinceremo le tante sfide»,che sono la lotta contro gli «scafi-sti criminali», il «controllo dellefrontiere esterne», il «rimpatrio

dei migranti economici nei loropaesi d'origine», e una «ripartizio-ne equa» dei rifugiati tra i 28 statimembri. Per la cancelliera sonoda rivedere gli accordi di Dublino,«norme obsolete» che impongonoai rifugiati in arrivo nella Ue di fa-re domanda d'asilo nel primo pae-sed'ingresso.

IL PROGETTO SEGRETO«Ci vuole un vero regime europeocomune dell'asilo» ha aggiuntoHollande, perché «non si può chie-dere ai paesi che sono alle frontie-re di pagare per tutti»: «Italia eGrecia non possono essere lascia-te sole» davanti alle ondatemigra-torie, «e nemmeno i paesi balcani-ci». Hollande ha anche difesoSchengen: la sua fine «sarebbe unerrore tragico». Secondo il “Ti-mes”britannico«almeno400milamigranti che non hanno ottenutolo status di rifugiati verrannoespulsi dall'Europa nelle prossi-me settimane». Il Times parla diun «piano segreto» dei vertici Ueche avrebberominacciato ritorsio-ni economiche e commerciali neiconfronti di paesi come Niger edEritrea se rifiuterannodi riprende-re loro cittadini che non hanno ot-tenuto l'asilo.

FrancescaPierantozzi©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Convenzione di Dublino, poidiventata Regolamento, ha ilcompito di individuare lo Statomembro che deve esaminare ledomande di diritto d’asilopresentate dai migranti econcedere lo status dirifugiato. Secondo i parametrifissati questa incombenzaspetta allo Stato membro in cuiil richiedente ha messo piedeper la prima volta. Questo,naturalmente, ha determinatofino ad oggi una grande mole dilavoro e di utilizzo di risorseper Paesi, come l’Italia e laGrecia, che rappresentano ilprimo approdo per decine dimigliaia di migranti in fuga daguerre e povertà. Ieri la Merkelha chiesto la cancellazionedella Convenzione.

Cosa è Dublino

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Giovedì 8Ottobre2015www.ilmessaggero.it

Primo Piano

Il governatore della LiguriaGiovanni Toti (foto LAPRESSE)

Giovanni Toti, è bastato un vo-to di Forza Italia su un emen-damento all’articolo 17 della ri-forma Boschi e già si riparla diNazareno.«Non diciamo sciocchezze. Il

nostro capogruppo al Senato,Paolo Romani, ha appena scrit-to una lettera al presidente dellaRepubblica Mattarella lamen-tandosi del trattamento riserva-to alle opposizioni durante il di-battito sulla riforma Costituzio-nale. Non c’è alcun ritorno al Na-zareno»

Perché avete votato in con-formità con le indicazioni delgoverno?«Era una questione tecnica

sullemodalità di voto in un casodi presa d’atto dello stato diguerra da parte dell’Italia. Ab-biamo dimostrato di essereun’opposizione responsabile».

Se però, dopo il voto sulla ri-forma del Senato, si dovesseriaprire una discussione sull’I-

talicum, sareste disposti a ria-prire un dialogo con Renzi?«Noi di Forza Italia il dialogo

non lo neghiamo a nessuno, néloabbiamomainegato.Nel casoin cui il governo decidesse di ri-metteremano all’Italicum intro-ducendo nuovamente il premiodi coalizione anziché il premiodi lista non ci opporremmo dicerto. Ma far discendere una ri-nascita del patto del Nazarenoda questo è sbagliato anche per-ché noi siamo impegnati su tut-t’altro versante?»

Quale versante?«Quello di costruire un’alter-

nativa seria e credibile al gover-no Renzi, su cui il nostro giudi-zio rimanenegativo».

L’alternativa si costruiscepartendo dalle prossime ele-zioni amministrative? Ci sonoin ballo Milano, Torino, Bolo-gna, e sulle candidature sieteancora in alto mare.«Non è vero che siamo in alto

mare. Stamattina ero a Strasbur-go e ho avuto modo di parlareconSalvini.Mi sembra che ci siauna profonda convinzione deipartiti della coalizione a correreinsieme e a trovare i miglioricandidati. Sui nomi ci ragionere-mo insieme, c’è ancora moltotempodisponibile».

Lei parla di partiti della coa-lizione, ma il punto di vista diSalvini è diverso. Lui dell’Ncdnon vuole sentir parlare. Enemmeno dei verdiniani.«Certo, entrambi stanno in

parlamento coi voti di Berlusco-ni.Ma chiariamouna cosa: i ver-diniani non sono una forza poli-tica. Sono un gruppo parlamen-tare nato per prolungare la vitapolitica di qualcuno. Non hannoun briciolo di consenso nel Pae-se, per cui il problemanon si po-ne. Diverso è il discorso del Nuo-voCentrodestra».

Diverso mica tanto: la Leganon li vuole.

«Se ci fate caso Salvini parlasempre di Alfano, non dell’Ncd.E’ anche lui consapevole del fat-to che oltre a una parte del parti-to ormai appiattita su Renzi, cen’è un’altra parte che sta facen-do una riflessione critica sull’al-leanza con il Pd. Le cose dette re-centemente da Quagliariello eda Schifani ne sono una testimo-nianza. Per cui il problema, piùchevedere cosa vuol fare laLegadell’Ncd, è quello di vedere cosavuole fare l’Ncddi sé stesso».

Ma lei li vede fuori o dentro

la coalizione?«Per quantomi riguarda la co-

alizione deve essere la più am-pia possibile. Forza Italia, LegaNord, Fratelli d’Italia e quel-l’area di centro che dovrà neces-sariamente riflettere su sé stessae sul proprio destino. Ha già fun-zionato in alcuni posti: in Ligu-ria, per esempio, dove io sonostato eletto governatore con que-sta coalizione. Dipenderà moltoanche dalla capacità di aggrega-zionedei singoli candidati».

A proposito di candidati.Berlusconi, per Milano, ha fat-to capire di preferire qualcu-no di provenienza extra politi-ca.«Col clima di antipolitica che

serpeggia in Italia qualcosa dinuovo verrebbe ben accolto da-gli elettori. Detto questo, però, iosono convinto che all’internodei nostri partiti, a cominciaredal mio, ci sono molte personecapaci e in grado di far bene ilsindacodi unagrande città».

Si parla di Mariastella Gel-mini per Milano.«Glielo ripeto, all’interno del

nostro partito ci sono personemolto valide come MariastellaGelmini o Paolo Romani. Deci-deremo tutti insieme e nonman-cherà il confronto perché Mila-no dopo i disastri di Pisapia habisognodi dignità»

RenatoPezzini©RIPRODUZIONERISERVATA

IL RETROSCENAROMA Il Quirinale non è il luogodove si vanno a sindacare icomportamenti dei presidentidi Camera e Senato. Al Colleper ora non è arrivata alcunalettera da parte di FI ma l'as-sunto illustrato in occasionedegli attacchi alla presidenteBoldrini vale anche per gli af-fondi contro Grasso: porteaperte se si vuole discutere didemocrazia,ma nessuna inten-zione di assecondare processio di entrare nelle tematicheparlamentari. Dunque da Mat-tarella massima attenzione al-le richieste di un confrontomaniente sponda per una escala-tiondella tensione.

IL FRONTEL'opposizione ha tentato di co-struire un fronte comune peralzare il livello dello scontro,

ma già due sere fa FI aveva av-visato sull’intenzionedi sfilarsida qualsiasi ipotesi di Aventi-no o di guerriglia: la decisionedi 30 azzurri di votare ieri unemendamento del governo e lavolontà del capogruppoRoma-ni di non tenere alcuna confe-renza stampa insieme al Car-roccio ha fatto calare il gelo an-che nei rapporti tra Berlusconie Salvini. Salvini noncondividela battaglia intrapresa da Cal-deroli ma considera assurdol'atteggiamento degli azzurriinAula.DaFI, invece, si accusala Lega di fare il doppio gioco,di aver fatto un po' di scena perpoi trattare sull'ampliamentodei casi di devoluzione di pote-ri dallo Stato alle Regioni. Unclima di sospetti che rischia diavere conseguenze in vista del-le amministrative.

PROCESSO APERTOUnprocesso, in realtà, si è aper-

to anche in FI: chi contesta ilddl Boschi non ha digerito chenelle votazioni più importantisiano venuti a mancare pro-prio i fedelissimidi Berlusconi.Un segnale che, al di là degli at-tacchi del Cavaliere ai transfu-ghi, ci sia sempre la volontà dilasciare aperta una porta conRenzi. Il prossimo ad abbando-nare la nave dovrebbe essereIurlaro (verrà annunciato il14), ma anche altri azzurri so-no in avvicinamento ad Ala. Sela tela dell'opposizione si è sfi-lacciata nell'arco di 24 ore,

quella di Verdini sembra sem-pre più resistente. Il senatoretoscano la settimana scorsa haavviato il primo esperimentodi «coordinamento delle forzea sostegno del governo». Apranzo ha visto Zanetti e Rabi-no di Scelta Civica, De Poli e Ce-sa dell'Udc. All'incontro erapresente anche Cicchitto, nellevesti di ”saggio” e non su dele-gadiAlfano.

PROGRAMMA COMUNETra il ministro dell'Interno e ilregista del patto del Nazarenonon c'è alcuna intesa, mal'obiettivo dei partecipanti aquello che alcuni consideranoil primo embrione del partitodella Nazione, è di arrivare a150-160 parlamentari. Serviràun programma comune - in-tanto si è cominciato a parlaredi fisco -, saranno necessari al-tri passaggi dopo il 13 ottobre,ma - sottolineano fonti ben in-

La foto Berlusconi riunisce i fedelissimi

L’intervista Giovanni Toti

«Dovrebbe essere introdotto il vincolo di mandato per gli eletti dal popolo». Lo ha detto SilvioBerlusconi, durante la riunione con gli amministratori locali campani passati in Forza Italiacon Nunzia De Girolamo. Nel suo intervento non mancano le critiche all'esecutivo («Renzi nonè stato eletto, all'inizio mi aveva fatto una buona impressione ora mi ha deluso») e laconvinzione che il Paese «sia in una grave emergenza democratica».

«Non c’è nessun ritorno al Nazarenoma siamo una forza responsabile»

«Introdurre il vincolo di mandato»LA GIORNATAROMA Il grande spettacolo teatra-le sulla riforma della Costituzio-ne andato in scena in questi gior-ni al Senato ieri non è più riusci-to a nascondere la verità che fada sfondo alle parti interpretateda ogni partito e dalle correntidei vari partiti: nessuno ha inten-zione di far cadere il governo,nessuno ha intenzione di provo-care elezioni anticipate e dun-que nessuno vuolmettere davve-ro in pericolo la riforma.La verità è venuta a galla su

tutti e due i fronti più delicati perl’esecutivo: la sinistra Pd e le op-posizioni di centrodestra.

I DUE FRONTIIeri pomeriggio leminoranzeDe-mocrat hanno rinunciato ai pro-pri emendamenti, compresiquello sulla elezione del Capodello Stato (articolo 21) che ave-vanomolto criticato nelle scorsesettimane, in cambio di un nuo-vo testo sull’articolo 39 (l’elezio-ne dei senatori da parte delle Re-gioni).Le opposizioni, invece, si sonoletteralmente spaccate. Con For-za Italia che ha appoggiato lamaggioranza sull’articolo (il 17,su come si dichiara lo stato diguerra) sul quale correva davve-ro qualche rischio anche se poil’apporto dei senatori berlusco-niani è risultato non determinan-teper otto voti.Per le opposizioni ed in partico-lare per le prospettive dell’asseLega Nord-Forza Italia il pome-riggio di ieri è stato devastante.Tantochealla finedella giornata

si è sbriciolata anche l’unica ini-ziativa unitaria attorno alla qua-le i partiti anti-riforma (5Stellecompresi) avevano lavorato: unalettera comune al Capo dello Sta-to, SergioMattarella.Pare che alla fine sia stato solo ilgruppo di Forza Italia a spedireuna missiva al Colle (che si ag-giunge ad un’altra lettera inviataintorno a metà settembre daigrillini) mentre il gruppo dellaLega Nord ha preferito sceglierela stradadell’Aventino.

RESURREZIONEIl commento alla giornata siadallaLega chedai 5Stelle è lividonei riguardi di Forza Italia. Losintetizza col solito linguaggiocolorito Roberto Calderoli: «IlPatto del Nazareno è risorto co-me Lazzaro». E anche il comuni-cato 5Stelle è sulla stessa lun-ghezza d’onda: «Forza Italia hasostenuto la maggioranza resu-scitando in un colpo solo il Pattodel Nazareno versione Ter ed an-dandosi ad aggiungere alla stam-pelladei verdiniani».Risultato? Un silenzio sazio daibanchi del governo e dei renzia-ni segnala che ormai il ddl Bo-schi ha imboccato la discesa.Tanto che nella serata di ieric’era chi scommetteva su unachiusura delle votazioni entrovenerdì con il voto finale antici-pato a martedì 13. I più ottimistinella maggioranza ipotizzanouna riunione della capigruppodel Senato in grado di far partirela discussione sulle Unioni civilidal 14 ottobre. Prima del previ-sto.

DiodatoPirone©RIPRODUZIONERISERVATA

Quei sospetti di un doppio gioco azzurroE Verdini riunisce a pranzo i centristi

«QUANDO SALVINI DICENO AL DIALOGO CONI CENTRISTI, SE CIFATE CASO PARLASEMPRE DI ALFANONON DEL NCD»

DAL QUIRINALETRAPELA MASSIMAATTENZIONE ALLERICHIESTE DI CONFRONTOMA NESSUNA SPONDAAD ALZARE LA TENSIONE

Senato, accordo Pde arriva l’assist FILe opposizioniin ordine sparso`Via libera alle norme per l’elezione del capo dello Stato. Nei votisegreti però la maggioranza annaspa. I forzisti scrivono al Colle

144voti al primo scrutinio diieri: il livello più bassosulla riforma costituzionale

«IL CANDIDATOPER MILANO? SONOCONVINTO CHE NEINOSTRI PARTITI CISIANO PERSONECAPACI DI FAR BENE»

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-MSGR - 20 CITTA - 13 - 08/10/15-N:

13

Giovedì 8Ottobre2015www.ilmessaggero.it

Primo Piano

L’INTERVISTA/2ROMA Senatore Giovanardi, laCirinnà ci riprova, cosa cam-bia con questo nuovo disegnodi legge?«Niente. Il nulla più assoluto. Sitratta della stessa identica leg-ge, con qualche terminologiacambiata qua e là, ma la sostan-za è la stessa».Ma la riformulazione messain campo non doveva servirea trovare una mediazione traPd e Ncd per arrivare ad unariforma condivisa da entram-be le parti?«No. Quello presentato dalla se-natrice Cirinnà è solo un pastic-cio. Un accrocco inaccettabile,come d’altronde lo era quelloprecedente. Il Pd sta tentandodi incardinare direttamente inAula al Senato il disegno di leg-ge sulle unioni civili, mistifican-do abbondantemente e in ma-niera del tutto arbitraria la real-tà. Questi sono i veri motivi peri quali il partito del premiervuole stoppare ladiscussione incommissione. Sia chiaro che lemodifiche non sono state, nellamaniera più assoluta, oggetto

di alcun negoziato con noi diNcd. Anzi, tutte le perplessitàda noi criticate rimangono, co-me ad esempio il tema della re-versibilità, oppure quello dell'adozione dei bambini da partedi coppie omosessuali, che li

priverebbe del sacrosanto dirit-to di avere un padre ed unama-dre, per non parlare poi dellaignobile pratica dell'utero in af-fitto. Temi che, ovviamente,non possono che vederci sem-pre fortemente contrari. Si cer-cadi parificare le unioni civili almatrimonio, che nell'articolo29dellanostraCarta è riservatoesclusivamente alle coppie ete-rosessuali. C’è un problema dicostituzionalità!».Quindi lei non vede marginidi manovra, neanche minimi,per trovare l’accordo con ilPd?«Con questo testo, presentatopoi con questi metodi, non c’ènessuna possibilità di dialogo.Peccato, perché se il Pd volesse,l’occasione per fare una buonalegge insieme la si troverebbe,ma credo che la verità sia un’al-tra».Quale?«Semplicemente il Pd su questotema vuole andare avanti a pre-scindere, forzando la mano. Ilrisultato? Un blitz ignorando ilrapporto con gli alleati di gover-no e cercandosi unamaggioran-za diversa che a palazzo Mada-ma glielo voti. Evidentementehanno già contato i voti che po-trebbero arrivare in soccorsoda M5S. Di certo, così com’è, lariformanonavrà il benestarediNcd».

Fab.Li.©RIPRODUZIONE RISERVATA

formate - si arriverà gioco for-za alla ricostruzione di un cen-tro moderato. Il primo passopotrebbe essere un gruppoAla-Sc alla Camera (con circa30 deputati) e un'ampia forma-zione al Senato che, nelle inten-zioni di Verdini, potrebbe com-prendere anche una pattugliadi Ncd. Il Nuovo centrodestra èun partito in ebollizione: alcu-

ni senatori non escludono il ri-torno in FI; altri, invece, dise-gnano uno schema di mani li-bere di comune accordo con ifittiani. A creare tensione è so-prattutto il ddl delle unioni ci-vili.

BANCO DI PROVAIl tentativo di un blitz il 14 otto-bre sul Cirinnà bis è fallito, mai vertici di Ap hanno fatto sape-re al Pd che si rischia uno scon-tro in maggioranza. E il primobanco di prova è il Def: oggi apalazzo Madama saranno ne-cessari 161 voti e gli esponentidi Area popolare non escludo-no di far arrivare ulteriorimes-saggi a palazzo Chigi. I primisono arrivati ierimattina quan-do i voti sono calati alla sogliapiù bassa: 144. Da qui l'allarmedel ministro Boschi che, nono-stante non volesse cedere sullenorme transitorie, ha dovutotrovare un’intesa con la mino-ranza del Pd per evitare ulterio-ri scivoloni.

EmilioPucci©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INTERVISTA/1ROMA Sottosegretario Nencinicome vede il nuovo disegnodi legge sulle unioni civili?«Molto bene e trovo giusta an-che l’accelerazione sull’iter».Eppure Ncd non ha preso be-ne neanche questa riformula-zione…«Viviamo un tempo nel qualeanche il Vaticano sta portandoavanti una rinnovata sensibili-tà e aperture significative e rag-guardevoli su grandi temi co-me quello dell’apertura ad unnuovo approccio sui diritti civi-li. Ebbene, visto il contesto sto-rico, viste queste premesse, esenza dimenticare l’impulsoche ci viene della istituzioni eu-ropee, sinceramente mi sor-prende e trovo parecchio stra-no che nel nostro Parlamentoci siano ancora delle resisten-ze, datate e conservatrici, suquesto disegno che io ritengogiusto».Vi accusano di aver forzato lamano con un blitz al Senato.«Nei programmi del governo,fin dall’inizio, era presente unimpegno per il quale, dopo la

riforma della Carta costituzio-nale si sarebbe passati a tratta-re il tema delle unioni civili.Impegno condiviso con tutte leforze di governo. Quindi stia-mo solo cercando di portandoavanti il programma, seguen-

do la strada maestra e cioèquella di un disegno di legge.Tra l’altro stiamo parlando diun ddl che è stato già ampia-mente discusso in commissio-ne in passato, certe polemichesonopretestuose».Come crede che andrà a fini-re la partita al Senato? Avre-te i voti necessari nonostantei mal di pancia tra partiti del-la maggioranza?«Andrà a finire come con la ri-forma costituzionale. Stiamoparlando di un testo condivisodamolte forzepoliticheprontea unirsi con i loro voti. E’ veroche a palazzoMadama la mag-gioranzaavolte trovadifficoltàe che la forchetta di voti di cuidisponepuò oscillare ed è oscil-lata sui singoli provvedimenti,ma quando si trova nel suo pic-co massimo, i disegni di leggevengono licenziati senza pro-blemi, anche senza i voti di Ver-dini. Questo credo che saràuno di quei casi, così come giàsuccesse con il testo baseCirinnà, votato ad esempio an-che dai senatori del Movimen-to Cinque Stelle, ex grillini eSel. Al di là di quelle che io ri-tengo essere delle inconsisten-ti polemiche, noi siamo chia-mati adare risposte ai cittadinie non vedo perché dovremmochiudere laporta in faccia a chicondivideconnoi la riforma».

FabrizioLioni©RIPRODUZIONE RISERVATA

Nencini: molti altri gruppipronti a votarle con noi

LA POLEMICAROMA Riprende il braccio di ferrotutto interno alla maggioranzasul disegno di legge per le unionicivili, all’esame della commissio-neGiustizia del Senato e calenda-rizzato in aula entro la fine del-l’anno. Il nuovo testo depositatoapalazzoMadamadalla relatricePd Monica Cirinnà, conferman-do l’accesso alle adozioni per lecoppie gay, ha scatenato l’ira diArea popolare (Ncd e Udc) cheminaccia: «Tireremo le nostreconclusioni». I centristi accusa-no i dem di introdurre «asticelledivisive» che non fanno bene algoverno né al Paese: «Ssta spre-cando un’occasione, non quelladi ottenere una legge purchessiacon maggioranze spurie, ma difare insiemeunabuona legge».

LA SFIDADopo la tregua armata delle ulti-me settimane l’accelerazione delPd, che ha depositato il nuovo te-sto (con l’obiettivo di chiudere lapartita delle riforme il 13 di otto-bre e di incardinare ddl sulleunioni civili in aula prima del-l’inizio della sessione di bilancio,come assicurano dal Pd), è sem-brata adAp una sfida intollerabi-le. Da Ncd il coordinatore Gaeta-noQuagliariello grida quindi alla«forzatura». «Il nuovo testo noncambia sostanzialmente nulla ri-spetto a omologazione matrimo-niale – dice Quagliariello - scardi-namento della genitorialità e le-gittimazione dell’utero in affitto,e rappresenta invece lo strumen-to per una forzatura parlamenta-re che aggiungerebbe dissensi dimetodo ai dissensi di merito cherestano intatti. Spero, a questopunto, che tutto il mio gruppo

parlamentare ne prenda atto e sicomporti di conseguenza». Dalcanto suo Cirinnà, dopo avere de-positato il nuovo testo, ha spiega-to che non è stato fatto alcun«passo indietro sul riconosci-mento dei diritti sociali», perchéstepchild adoption - l’estensionedella responsabilità genitorialesul figlio del partner - e reversibi-lità della pensione restano previ-sti, così com’erano». La relatricehaprecisato che il nuovodisegnodi legge «ripropone il testo baseadottato dalla commissione Giu-stizia nello scorso marzo e rece-pisce alcunemodifiche suggeritedalle audizioni dei costituzionali-sti e dal lavoro di elaborazionedegli ultimi mesi» quindi «nel-l’ordinamento giuridico italianoci sarà il riconoscimento pienodelle coppie composte da perso-ne dello stesso sesso, e questo av-verrà attraverso un nuovo istitu-to giuridico di diritto pubblico,denominatounionecivile».

I CONTENUTISul fronte dei reali cambiamenti- continua - non ci sarà più «unregistro ad hoc per le unioni civi-li, le coppie saranno iscritte, piùcorrettamente, nell’archivio del-lo stato civile ne inoltre, vengonosoppressi alcuni rimandi agli ar-ticoli del codice civile che regola-no il matrimonio». Confermateanche le norme che sanciscono ildiritto alle pensioni di reversibili-tà e alla successione.Nonmancanoperò le divisioni

all’interno del Pd, dove la compo-nente cattolica sostiene che alcu-ni «nodi, a cominciare dalla ste-pchild adoption, restano aper-tii». «La soluzione prevista nelnuovo testo non ci convince, purse condividiamo la necessità di ri-conoscere la piena funzione geni-toriale al partner del genitore na-turale», hanno dichiarato i sena-tori Pd Emma Fattorini, StefanoLepri, Maria Rosa Di Giorgi, Ste-fano Collina, Gianpiero DallaZuanna, e Mauro Del Barba, iquali sottolineano che ora il con-fronto si sposta in aula e che co-munque il testo non è ancora de-finitivo.Il ddl sulle unioni civili ha otti-

me possibilità di essere votatodalM5s. Il senatorepentastallatoAlberto Airola ha fatto sapereche «se il nuovo testo Cirinnà ri-spetterà, come da premesse, lasostanza delle richieste dei citta-dini», il suo gruppo sarà pronto asostenerlo.

I TEMPIMa Airola teme però che il prov-vedimento rischi di non essere in-cardinato entro il 15 di ottobre acausadegli interessi di potere delPd e del premier. L’eventualità diun sì da parte del M5s irrita ulte-riormenteAp che appone un sec-co no alle cosiddette maggioran-ze variabili,mentre c’è anchechi,tra i centristi, rimane convintoche alla fine Renzi non forzerà lamano sulle adozioni per le cop-pie omosessuali, consapevoleche la mossa gli porterebbe piùdissensi che consensi tra il suoelettorato.

SimonaCiaramitaro© RIPRODUZIONERISERVATA

Denis Verdini nell’aula delSenato (foto LAPRESSE)

Giovanardi: blitz gravecosì il dialogo è chiuso

Unioni civili: si cambia testoCentristi in rivolta, è scontro

Monica Cirinna e Ivan Scalfarotto (foto BLOW UP)

`Su adozioni e pensioni di reversibilità, Apannuncia battaglia: forzatura inaccettabile

«NEL PROGRAMMADI GOVERNO C’ERADA SUBITO QUESTOIMPEGNO, LA SOCIETÀE PERFINO LA CHIESAPIÙ AVANTI DI NOI»

`Nuova versione del ddl Cirinnà per andaredirettamente in aula dopo il bicameralismo

La leggeA inizio legislatura il Pdpresenta un testo perriconoscere e regolarizzare leunioni civili.

Le tensioniNcd e i centristi, però, simostrano fin da subitocontrari. Il testo resta bloccatoin commissione.

Il governoL’esecutivo assicura:approveremo la legge entrofine anno.

L’accelerazioneIl Pd presenta un nuovo testoL’obioettivo: il prima via liberadel Semato entro il 15 ottobre.

Le tappe

«I DEM MISTIFICANOLA REALTÀ, VOGLIONOPRIVARE I BAMBINIDEL DIRITTOAD AVERE UN PADREE UNA MADRE»

I punti principaliDdl Unioni civili secondo il nuovo testo

ADOZIONILe coppie gay non potranno chiedere l'adozione

"Stepchild adoption"Se uno dei due partner ha già un figlio, l'altro potrà adottarlo ("solo se naturale" nel nuovo testo)

L'UNIONESottoscritta di fronte a un ufficiale di stato civile,alla presenza di due testimoni, è iscrittain un registro comunale

CAUSE IMPEDITIVEse una delle parti è ancora sposatase ha meno di 18 anni (salvo apposita autorizzazione)se ha un'interdizione per infermità mentalese ha un legame di parentela con il partnerse è stata condannata per omicidio o tentato omicidio

del coniuge del partner

REGIME GIURIDICONel nuovo testo tagliati i riferimenti agli articoli del codicecivile che disciplinano il matrimonio. Si rinunciaagli articoli sugli obblighi verso i figli

RECIPROCA ASSISTENZARiconosciuti alla coppia diritti di assistenza sanitaria,carceraria, unione o separazione dei beni, subentronel contratto d'affitto, reversibilità della pensionee i doveri previsti per le coppie sposate

CONVIVENZE DI FATTOPossibilità di regolare i rapporti patrimoniali attraversocontratti di convivenza di fronte a un notaio

SCOMPARE IL REGISTROAD HOCLE COPPIE SARANNOISCRITTE NELL’ARCHIVIODELLO STATOCIVILE

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Giovedì 8Ottobre 2015

REDAZIONE:Viale dellaVittoria, 35 (AN)T071/34386F071/3580726

Il disagioCade fulmine sulla cabinabloccati i treni dei pendolariUna scarica ieri mattina durante il violento temporale ha colpito centralinaelettrica vicino alla stazione di Fano mandando in tilt la linea ferroviaria

A pag.45

FINANZABanca Marche, occhi puntatisulla capitale. Salvo colpi discena, oggi è il giorno decisivoper conoscere il destino dell'istituto di credito. Sono infattistati convocati per questamat-tina a Roma il comitato di ge-stione e il consiglio del Fondointerbancario di tutela dei de-positi. Dall'incontro è attesal'ufficializzazione della deci-sione del Fitd sull'interventoper il salvataggio di BancaMarche. Un intervento che, ri-spetto alle previsioni iniziali,si profila più "pesante". Inizial-mente ipotizzato intorno ai900 milioni di euro, poi salitoa 1,1, sarebbe ora arrivato aquota 1,5 miliardi. Comemini-mo. Ad incidere sulla crescitadella cifra, pare, ulteriori retti-fiche su alcune posizioni im-mobiliari, tra cui quella delgruppoSantarelli.Il Fondo dovrebbe intervenireattraverso un veicolo da costi-tuire formalmente in tempi ve-loci. Sarà questo veicolo, finan-ziato dalle banche consorzia-te, a sottoscrivere l'aumentodicapitale di Banca Marche, ol-tre a quelli di altri due istituti

di credito indifficoltà, CassadiFerrara e Banca Etruria. Soloper la banca jesina saranno ne-cessari almeno 1,5 miliardi dieuro. Un maggiore impegnodel Fondo, dunque, rispetto aquanto giàdeliberatonel 2014,quando il Fidt aveva ottenutol'approvazione di Banca d'Ita-lia per un intervento a suppor-to del progetto di risanamentostrutturato in due parti, con laprevisione di un'iniezione di ri-sorseper900milioni di euro.Quella di oggi è l'ultima riunio-ne del Fitd prima del 13 otto-bre, data di scadenza del com-missariamento di Banca Mar-che che comunque, comenelleprevisioni, in queste ore sareb-be statoprorogato di duemesi.Il fattore tempo si fa semprepiù decisivo dopo l'approva-zione in Consiglio dei ministridel decreto attuativo della di-rettiva europea che contieneanche le norme sul bail-in. Sitratta dell'insieme di disposi-zioni di derivazione Ue checambia le regole per il salva-taggio delle banche in difficol-tà: dal primo gennaio prossi-mo, a farsene carico sarannogli azionisti e, a seguire, gli ob-bligazionisti, i creditori non as-sistiti da garanzie e infine i cor-rentisti "non protetti" per i de-positi sopra i 100mila euro.

ClaudiaGrandi© RIPRODUZIONERISERVATA

La candidaturaCoppa Davisall’Adriaticconfidandonei big del tennisBenelli a pag.43

IL DRAMMANon ce l'ha fatta il giovane nego-ziante di 29 anni diMarotta pre-cipitato dal balcone di casa eche dall’altra settimana era ri-coverato in gravissime condi-zioni nel reparto di terapia in-tensiva all'ospedale Torrette diAncona. Il ragazzo - che lavora-va a Mondolfo e abitava con igenitori in un condominio diviale delle Regioni - è decedutoper le ferite riportate nel violen-to impatto con il suolo, avvenu-to al termine di una caduta dall'ultimo piano del palazzo. Unacaduta non accidentale, in basea quanto è stato possibile rico-struire dalla dinamica,ma lega-ta a un gesto vlontario. I soccor-si erano arrivati subito e il 29en-

ne era stato trasportato al noso-comio anconetano in eliambu-lanza. Dopo nove giorni con lavita appesa a un esile filo di spe-ranza, i sanitari non hanno po-tuto far altro che accertarne ildecesso. Profondo sconcerto etanto dolore si sono diffusi intutta la cittadina adriatica e aMondolfo dove il ragazzo lavo-rava. La notizia della morte hafatto rapidamente il giro dellacittà e dei social network conmessaggi di cordoglio per la fa-miglia. Ignoti i motivi del gesto,probabilmente legato a motivipersonali. Il giovane lascia unfratello minore. Ancora incertala data dei funerali che dovreb-bero tenersi oggi o domani aMarotta.

Ja.Zuc.©RIPRODUZIONE RISERVATA

FanoL’ex zuccherificiorinasceràall’ombradelle due torriScatassi a pag.46

METEO

Fermo

Ascoli P.

Macerata

PesaroANCONA

GRIDAVANO AL LADROMA ERA UN EQUIVOCONELLA NOTTE SERIEDI FURTI: ARRESTATOMENTRE TENTADI RUBARE IN AZIENDA

Banca Marcheoggi a Romasi decideil futuro

Lo scontroScintille in tvtra Riccie Travaglio

FUGGI FUGGIUrla e sirene. Caccia all’uomo ieripomeriggio in viaCavouraPesaroalle grida di una signora che ha vi-sto uscire da un cortile interno unuomo intento a scavalcare un’in-ferriata. Di fronte alla curiosità dinegozianti e passanti sonoarrivatidue pattuglie della polizia inizian-do la ricerca. A quanto pare lo sco-nosciuto si trovava all’interno diuna palazzina a schiera da dovescavalcato un cancello alto quasidue metri. Si è pensato a un ladroma pare che non ci sia stato nes-sun tentativo di furto o di effrazio-ne. Anche la notte è stata più chemovimentata con diversi colpi an-dati a segno e altri non riusciti. I

carabinieri di Borgo Santa Mariahanno arrestato un pesarese diquarant’anni sorpreso in flagran-za di reatomentre cercava di ruba-re attrezzi da un capannone. L’uo-mo, disoccupato, era riuscito a in-trodursi in una fabbrica intornoalla mezzanotte. Stava portandovia trapani, seghe, cacciaviti, tuttiattrezzi che avrebbe voluto riven-dere. Si è giustificato dicendo cheè disoccupato e il bottino sarebbeservito per guadagnare qualchesoldo. I carabinieri l’hanno arre-stato.Misura cautelare convalida-ta dal giudice che ha concesso gliarresti domiciliari. Sarà processa-to per direttissima martedì pertentato furto aggravato. Non è tut-to perché i ladri hanno tentato difar visita anche alla piadineria

Terry di Baia Flaminia. Qui hannocercato di forzare la saracinescaper portar via l’incasso di giorna-ta, ma non sono riusciti a portarea casa il bottino. Altro tentato fur-to alla sede della motorizzazionecivile di Pesaro in via dei Cacciato-ri. I ladri hanno forzato l’ingresso,sono riusciti a entrare e si sono di-retti agli uffici sperandodi trovare

qualche soldo in cassa,ma non so-no riusciti a mettere le mani sunulla. Infine due colpi in abitazio-ne questa volta andati a segno. Ilprimo ai danni di un appartamen-to in via Tumiati. Nella zona diMuraglia le case sono basse, aschiera. Con un cancello che le se-para dalla strada. I ladri sono en-trati di notte, senza che le famigliesi accorgessero. Hanno portatovia computer, tablet, telefonini diultima generazione. Infine altrocolpo in via Boiardo, sempre nellastessa zona. Forse per opera dellastessa banda. Anche qui hanno ap-profittatodella famiglia chenon siè accorta di nulla e la ricerca in ca-sa ha portato dritti a un bottino ab-bastanza consistente con monilid’orodi un certo valore.

Arriva la polizia in via Cavour e c’è chi scappa saltando i cancelli

Tutti in fila per Fiorello

Liste d'attesa e mobilità passiva:i duemali della sanitàmarchigia-na. Oltre al Piano per abbattere itempi di attesa per visite ed esa-mi ("non so se il vecchio piano diSpacca è uguale al mio - dice ilGovernatore Ceriscioli - di sicu-ro il suo è rimasto lettera mor-ta") il presidente di Regione in-tende affrontarli aprendo le por-te della sanità regionale ai priva-ti e realizzando nuove infrastrut-ture. Partendoproprio daFermoe Marche Nord. Intanto però de-ve pensare a come frenare la fu-ga deimigliori "bisturi" in atto alTorrette di Ancona. "Perché - di-ce il presidente di Regione -

l'ospedale di Torrette deve resta-re un punto di riferimento di tut-to il sistemasanitario regionale".Il Governatore Luca Cerisciolil'altra sera, ospite del RotaryClubdiPesaro, ha svelato alcunedelle ricette con cui intende risol-vere le criticità della sanità mar-chigiana. In primo luogo apren-domaggiormente il sistema sani-tario regionale ai privati. "Seunodeve fare l'amministratore pernon cambiare nulla èmeglio chestia a casa - premette Ceriscioli -Mobilità passiva e liste d'attesasono due mali che affliggono lanostra sanità”.

Fabbri alle pagg.42 e45

Sanità, Ceriscioli apre ai privati`L’obiettivo è abbattere il costo del personale. E per il sito di Marche Nord pressing sui sindaci`All’ospedale di Fossombrone il radiologo è in ferie e saltano le ecografie, protesta dei 5 Stelle

Il meteoMaltempopiccola treguama solo oggi

Pomeriggio movimentatoin via Cavour

Un confronto serrato,durante il quale non sonomancati forti momenti diattrito, quello tra il sindacoMatteo Ricci e MarcoTravaglio, andato in scenamartedì sera a Ballarò.

A pag.44

L’autunno inizia a fare sulserio e già nella giornata diieri anche sulla nostraregione, se ne sono visti iprimi effetti. Oggi sarà unagiornata discreta, la“migliore” tra quelle che ciattendono, caratterizzata danuvolosità variabile. Domaniinizieranno ad estendersinubi ad annunciare il fortepeggioramento atteso inparticolare sabato.

Giovane muore dopoun’agonia di nove giorni`Deceduto il negoziante di Marotta precipitato dal balcone

Pesarese in fila ieri sera al teatroRossini per assistere al debuttodello spettacolodi Fiorello. Equsta sera si replica. Apag. 51

Al Rossini. E questa sera si replica

IL SALVATAGGIOSI PROFILAPIÙ PESANTEALMENOUN MILIONEE MEZZO COMEGARANZIA

Page 9: Massi apag. 27 Barocci Pierucci Marino:«Restituiscoisoldi» · -TRX IL:07/10/15 23:19-NOTE:-MSGR - 14 PESARO - 1 - 08/10/15-N: €1,20*ANNO137-N˚276 ITALIA Sped.Abb.Post.legge662/85art.2/19Roma

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Giovedì 8Ottobre2015www.ilmessaggero.it

Marche

Il governatore Luca Ceriscioli

STRATEGIEANCONA La Regione si sfila dallesue partecipate. Si parte da quel-le dirette,ma la volontà è di pro-seguire anche con quelle inde-rette. Tra queste ultime, le pri-me a vedere l'addio di PalazzoRaffaello come socio, quelle par-tecipate dalla Svim (la societàper lo sviluppo delle Marche diproprietà della Regione), anch'essaprossimaalladismissione.

PRIME DECISIONIIntanto, via, dunque, le quotedal Centro agroalimentare diMacerata s.r.l., dal Centro di eco-logia e climatologia s.c.a.r.l., so-cietà la cui compagine è preva-lentemente costituita da entipubblici locali, e dalla Banca po-polare etica, nella quale la parte-cipazione di Palazzo Raffaello èmarginale. Il ritiro è statodecisol'altro giorno dalla Giunta, suproposta dell'assessore al Bilan-cio, Fabrizio Cesetti. E già lune-dì prossimo dovrebbe arrivarela delibera per il taglio alle indi-rette. Circa una decina, moltedelle quali partecipate dallaSvim, di cui invece la Regione èsocia diretta al 100%, pronta an-ch'essa ad entrare nell'elencodelle dismissioni societarie diPalazzo Raffaello, tra cui figuragià anche Irma, la società immo-biliare dell'ente regionale. Undi-segno preciso, anticipato dallostesso presidente Luca Ceriscio-

li, nell'ottica di contenimentodella spesa, leitmotiv della nuo-va amministrazione, e ribaditoanche dal titolare delle Finanzeregionali. «La scelta fatta è in li-nea con il processo di razionaliz-zazione e risparmio che l'esecu-tivo regionale sta perseguen-do», afferma Cesetti commen-tando la dismissione delle trepartecipate dirette. Scelta che èanche, però, in alcuni casi, im-posta dalla legge 190 del 2014,che obbliga alla soppressionedelle società che risultino com-poste da soli amministratori oda un numero di amministrato-ri superiore a quello dei dipen-denti. È l'esempiodi Irma.

LIQUIDAZIONIDopo il ritiro delle azioni decisonell'ultima riunione di Giunta,sarebbe in fase finale di scrittu-ra anche la delibera che porteràalla dismissione delle quote an-che delle partecipate indirette.Il testo dovrebbe andare al va-glio dell'esecutivo lunedì prossi-mo. Le prime a finire sotto lascure, le partecipate dalla Svim,

molte delle quali navigano incattive acque o sono già fallite.Traqueste il Cosmob (consorziodel mobile) di Pesaro, la Mecca-no di Fabriano, il Cofam (con-sorzio per l'alta formazione del-le Marche, già in liquidazione)di Osimo, la Tecnomarche (par-co tecnologico edella ricerca) diAscoli, la Scamtrainingdi PortoSant'Elpidio, Piceno Sviluppo,Asteria, al centro di una com-missione d'inchiesta consiliarenella passata legislatura. E pros-sima alla dismissione sembraessere anche la stessa Svim.L'annuncio per bocca dello stes-so presidente della Regione, Lu-ca Ceriscioli. Un iter che sem-brerebbe però destinato ad av-

viarsi una volta concluso il riti-ro delle azioni di Svim, parteci-pata al 100%dallaRegione, dallerealtà che la vedono socia. A gui-dare il percorso dovrebbe esse-re il nuovo amministratore uni-co, nomina che è prerogativadel presidente e che tarda ad ar-rivare. Tra i nomi che circolanoquello di Gianluca Carrabs, examministratore unico di Assamed ex assessore regionale, e dell'architetto Emilio D'Alessio, exassessore del Comune di Anco-na. Possibile però che la sceltaricada su un tecnico, che possaaccompagnare la società all'uscita di scena.

AgneseCarnevali©RIPRODUZIONERISERVATA

Nuovo corso Partecipate, Regione in ritirataPrime dismissioni, in attesa della Svim

L’EMERGENZAANCONA Da una parte ci sono le au-tomobili di servizio con un chilo-metraggio spaventoso, i giubbottiantiproiettili insufficienti e i ca-schi obsoleti. Dall'altra c'è la pro-messa, da parte del Ministero, diun imminente potenziamento nu-merico del personale e delmiglio-ramento strutturale delle sedi diservizio. Criticità e prospettiveper la polizia marchigiana sonoemerse ieri mattina nell'incontroorganizzato dal Sindacato Italia-no Appartenenti Polizia di Stato.Giuseppe Tiani, Segretario Gene-rale del Siap e conosciuto comeuna delle massime personalitàdel panorama sindacale naziona-le, ha incontrato un centinaio dirappresentanti dei commissariatiregionali enon solo.

L'assemblea si è svolta nella sa-la Albanese della questura di An-cona. Presenti anche Davide Riz-zo e Paolo Arcangeli, rispettiva-mente Segretario Regionale e Pro-vinciale del Siap. L'incontro si èaperto con il saluto del questoredi Ancona, Oreste Capocasa, concui «c'è convergenza di opinionerispetto alla mancanza e susse-guente potenziamento di uominie mezzi» ha detto Tiani. Diversi itemi affrontati in assemblea. Perquanto riguarda capoluogo e pro-vincia, le principali criticità sononell'età media degli agenti (47an-ni contro i 41 su scala nazionale),ma anche nel numero di impiega-ti. «I commissariati di Jesi, Fabria-no, Osimo e Senigallia sono sottoorganico da circa dieci anni, no-nostante le esigenze siano aumen-tate» ha dichiarato Davide Rizzo.Nei prossimi giorni è attesa una

conferma da Roma sull'arrivo dialmeno dodici nuovi agenti. Treper ogni commissariato. E poi laStradale: «Ha due vetture con ol-tre 274 mila chilometri-prosegueRizzo - ad oggi non abbiamo novi-tà all'orizzonte». Non solo. «I ca-schi sono obsoleti e di giubbottiantiproiettili ce ne sono uno ognidue agenti». Qualcosa però simuove. Ieri mattina sono stati as-segnati alla questura 10mila europer la ristrutturazione della men-

sa. Capitolo edifici. A Fabriano siva verso l'integrazione in un'uni-ca sede per commissariato, stra-dale e Guardia di Finanza. Se ilpianoandasse inporto «sarebbe ilprimo esempio in Italia di una re-altà interforze» dice Rizzo. In bili-co la questura di Fermo. «Il sinda-cato è contrario alla chiusura diuffici nelle Marche - spiega Tiani-questa è una regione strategicaper i processi economici del terri-torio. Ci batteremo per non farchiudere i presidi, e comunqueper potenziare quelli più utili».Chiosa sugli accordi di lavoro:«Siamo fiduciosi che nella prossi-ma legge di stabilità ci siano risor-se adeguate per le esigenze del no-stro personale non solo sulla logi-stica, ma anche sui diritti retribu-tivi e sul contratto di lavoro».

GinoBove©RIPRODUZIONE RISERVATA

LA RIFORMAListe d’attesa e mobilità passiva: idue mali della sanità marchigia-na. Oltre al Piano per abbattere itempi di attesa per visite ed esami(«non so se il vecchio piano diSpacca è uguale almio - dice il Go-vernatore Ceriscioli - di sicuro ilsuo è rimasto lettera morta») ilpresidente di Regione intende af-frontarli aprendo le porte della sa-nità regionale ai privati e realiz-zando nuove infrastrutture. Par-tendo proprio da Fermo eMarcheNord. Intanto però deve pensare acome frenare la fuga dei migliori“bisturi” in atto a Torrette di Anco-na. «Perché - spiega - l'ospedale diTorrette deve restare un punto diriferimento di tutto il sistema sani-tario regionale».Ceriscioli l'altra sera, ospite delRotary Club di Pesaro, ha svelatoalcune delle ricette con cui inten-de risolvere le criticitàdella sanitàmarchigiana. In primo luogoaprendomaggiormente il sistemasanitario regionale ai privati. «Seuno deve fare l’amministratoreper non cambiare nulla è meglioche stia a casa - premette Ceriscio-li -. Mobilità passiva (pazienti chevannoa curarsi fuori regionendr.)e liste d’attesa sono due mali cheaffliggono la nostra sanità. Maliche sono legati tra di loro e che so-nodati da alcuni fattori. Pensiamoad esempio al personale. Siamo allimite per quanto riguarda la spe-saper il personaleperché la sanitàmarchigiana è quasi totalmentepubblica». Il modello che ha inmente Ceriscioli è un vero mistopubblico-privato. «La valutazionedei costi si fa sul pubblico: la sani-tà privata nel sistema lombardo èalmeno al 30% e dunque il para-metroper la spesaper il personale

sarà sicuramente dentro i limiti.LeMarche hanno una quota di sa-nità privata pari al 5%. Col 95% disanità pubblica siamo sempre al li-mite in quel parametro e questo cicostringeadunacarenzaorganicadi circa 400 unità. Non possiamoassumere perché altrimenti ri-schieremmodi sforare il tetto pre-visto e verremmopenalizzati in se-dedi ripartodelle risorse».

TEMPIIl Governatore ha assicurato cheal termine dei primi 300 giorni«per le 43 prestazioni sanitarie itempi d'attesa saranno quelli pre-visti dalla normativa nazionale».E sulle polemiche con i medici dimedicina generale ha ribattutoche «non hanno fatto alcuna pro-postama solo critiche». Sul capito-lo infrastrutture l'ex sindaco di Pe-saro è stato chiaro. Dopo aver riba-dito che i “30 milioni di euro perFermo li troveremo”, ha rassicura-to sull'ospedale di Marche Nord.«Non c'è altra alternativa a unnuovo ospedale - dice Ceriscioli -.Ho chiesto ai due sindaci di trova-reunaccordomaho la sensazioneche non si trovi. Farò un ultimotentativo. Dopodiché deciderà laRegione». E i soldi? «Dipende dalprogetto - continua -. Se devo an-dare su un'area privata si alzano icosti e si può pensare ad unproject financing. Altrimenti unarisposta può essere data dai fondi

Inail che prestano denaro ad untassodel 3%». Perquanto riguardail problema del Torrette che ha vi-sto andarsene alcuni dei migliorimedici il Governatore ha ribaditoil ruolo dell'ospedale regionale.«Tutti insieme e condividendo lescelte dobbiamo difendere questaidentità alla quale non possiamorinunciare - conclude Ceriscioli -.Fino ad oggi èmancato il coraggiodi applicare le riforme. In questianni di immobilismo a tenere so-no stati gli operatori sanitari con iloro sacrifici. I processi sono statiinminima parte realizzati. Ora bi-sognaapplicarli».

LucaFabbri©RIPRODUZIONE RISERVATA

La sede della Regione Marche

Domani tributaristi a convegno

Sanità, Ceriscioli apreai privati per abbattereil costo del personaleLuminari in fuga da Torrette. «Difenderemo l’eccellenza Ancona»Ospedale Marche Nord, ultima chance ai sindaci. «Poi decido io»

«Polizia, auto obsolete e personale all’osso»

Giuseppe Tiani

Si apre domani alla Mole diAncona il 33º Congressodell’Anti (Associazionenazionale tributaristi italiani)ospitato dalla SezioneMarche-DelegazioneAbruzzo, presieduta daMassimiliano Tasini. Tra ipartecipanti, coordinati daGiuseppe Padula, vicedirettore del Sole 24 Ore,Gianni Marongiu, ‘padre’

dello Statuto dei diritti delcontribuente e presidentenazionale Anti, Franco Gallo,presidente emerito dellaCorte Costituzionale; MarioCavallaro e GiuseppeCaracciolo, rispettivamentepresidente e vicepresidentedel Consiglio di presidenzadella Giustizia tributaria eViktor Uckmar, avvocatotributarista.

Ad Ancona

«CON IL 95 PER CENTODI QUOTA PUBBLICANON POSSIAMOASSUMERE O SPENDERETROVEREMO PERÒ I SOLDIPER IL PRESIDIO DI FERMO»

VIA ANCHE MECCANOCOSMOB E LA SCAMPER L’ENTESVILUPPO MARCHESARÀ NOMINATOUN COMMISSARIO

IL SEGRETARIONAZIONALE DEL SIAPTIANI AD ANCONA«A FERMO LA SEDEDELLA QUESTURAÈ A RISCHIO»

TRIBUNALE DI ANCONA - FALLIMENTO N. 152/14AVVISO

Il curatore vende a trattativa privata il compendio mobiliare del fallimento in epigrafe costituito da scaffaltura, attrezzatura e macchinari per pastificio. La vendita in blocco dei beni ricom-presi nell’inventario (con esclusione del gruppo automatico continuo confezionamento pasta lunga) avverrà al prezzo non inferiore a € 5.600,00, quanto al gruppo automatico continuo suddetto avverrà a prezzo non inferiore ad € 800,00, oltre ad Iva come per legge. I beni sono meglio descritti nell’inventario fallimentare pubblicato sul sito www.fallimentiancona.com Le offerte d’acquisto dovranno essere formulate per iscrit-to e pervenire, entro e non oltre il 15/10/2015, alla pec [email protected], 7/10/2015 Il Curatore dott. Paolo Di Paolo

Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze

I.N.R.C.A.Istituto di Ricovero e Cura per Anziani a Carattere Scientifico

ESTRATTO BANDO DI GARA

L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – con sede in Ancona – Via Santa Mar-

gherita, 5 – indice la seguente gara a Procedura Aperta, ai sensi del DLgs.163/06 e s.m.i. :

12.11.2015 alle ore 10:00 avverrà l’apertura dei plichi per “Affidamento in

appalto del servizio di raccolta, trasposto, smaltimento rifiuti speciali derivanti da attività

sanitarie e non sanitarie, servizio di ritiro, trasporto e riciclaggio di materiali di scarto

riutilizzabili per i Presidi Ospedalieri di Ancona, Fermo, Treia, Appignano, Casatenovo e

Cosenza, per un periodo di cinque anni e per un importo complessivo quinquennale di

€ 1.460.000,00. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del 10.11.2015.Gli interessati devono far pervenir le offerte, complete della documentazione richiesta

nel bando di gara, al Protocollo Centrale dell’INRCA – Via Santa Margherita, 5 – 60124

Ancona. Il bando integrale e la relativa documentazione di gara sono disponibili sul sito

internet dell’Istituto (www.inrca.it) e ogni informazione può essere richiesta con le moda-

lità previste nel disciplinare di gara

IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Dott.ssa Veruschka Nardi

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Giovedì 8Ottobre2015www.ilmessaggero.it

Pesaro Urbino

SANITÀManca il radiologo a Fossombro-ne. E saltano le ecografie. L'altrogiorno l'ospedale forsempronesesi è trovato senza il solito radiolo-go perché era in ferie. Nessuno pe-ròproveniente da altre strutture loha sostituito. E così alcuni pazientiche si sono presentati per degli esa-mi prenotati da tempo hanno do-vuto far ritorno a casa. La denun-cia arriva dal Movimento 5 Stelledi Fossombrone. "E' successo ciòche temevamo prima o poi acca-desse: alcuni pazienti hanno se-gnalato che il primario del repartodi diagnostica per immagini (ra-diologia), essendo assente per fe-rie, non è stato sostituito . E cosìtutti coloro che erano in lista di at-tesa sono stati costretti a ritornarea casa senza aver fatto l'esame do-vuto. L'azienda sanitaria avrebbedovuto provvedere alla sostituzio-ne del primario con altro medico

proveniente da Fano o Urbino ma,permotivi sconosciuti, tale sostitu-zione non è avvenuta e così tutte leapparecchiature sono rimaste fer-me. Ci chiediamo se anche le ur-genze abbiano subito lo stesso di-sagio e siano quindi state "dirotta-te" su altri ospedali?". In realtà sa-rebbero state rinviate solo le eco-grafie. Il tecnico radiologo infattiera presente e dunque solo gli esa-mi che necessitavano della presen-za del medico non sono stati ese-guiti. "Il radiologo è in ferie e sa-rebbe dovuto venire un collega daFano o da Urbino per sostituirloma per un imprevisto improvviso(malattia) questa sostituzione nonc'è stata - spiega il dirigente dell'Area Vasta 1, dottor Andrea Cani -Il tecnico era comunque presentee dunque la maggior parte degliesami è stata eseguita. Sono saltatele ecografie ma abbiamo già prov-veduto a ricollocare i pazienti intempoutile". Intanto a Fossombro-ne ha riaperto il reparto di Dialisi

dopo i lavori di ristrutturazione,del valore di 400 mila euro, chehanno restituito una struttura piùmoderna e funzionale. Preoccupa-zione per la sanità delle aree inter-ne la manifesta anche la deputatadi SelLaraRicciatti. La vendolianaha presentato un'interrogazioneparlamentare al ministro della Sa-lute Lorenzin per avere lumi sul fu-turodell'ospedale di Sassocorvaro.Che, a detta della parlamentare fa-nese, rappresenta un presidio fon-damentale per l'entroterra dellanostra provincia. "Non possiamoaccettare il fatto che il diritto alla

salute sia più o meno accessibile aseconda del luogo di residenza:per questo, salvare l'ospedale diSassocorvaro, così come altrestrutture in condizioni simili nelnostro territorio, vuol dire tutelareil pieno godimento del diritto allasalute dei cittadini - spiega l'onore-vole Lara Ricciatti - Una battagliache non sarà per nulla facile mache obbliga tutti a far fronte comu-nec ontro una inaccettabile di-minuzione di un diritto fondamen-tale come quello alla salute. Nonesistono ragioni di razionalizzazio-ne e spending review che possanogiustificarne la compressione. Perquesto personalmente ritengo chesia necessario percorrere tutte lestrade possibili e praticabili persalvaguardare la struttura di Sas-socorvaro. Non solo. Occorre far ri-corso anche agli impegni assuntidamolti colleghi che adesso siedo-nonell'assemblea regionale".

LucaFabbri©RIPRODUZIONE RISERVATA

ORCIANOMercato settimanale sospeso aOrciano per motivi di viabilità acausa della voragine. Il sindacoStefano Bacchiocchi ha dispostoil rinvio del consueto mercatosettimanale che si svolge ognigiovedì lungo le strade del cen-tro storico. Strade che a causadella frana costituiscono oral'unico punto di ingresso e ditransito. E' sempre bloccata lastrada in viale Kennedy a causadalla voragine che si è aperta im-provvisamente venerdì notte. Lasospensione temporanea delmercato si è resa necessaria peril Comune, in attesa che venga ri-

pristinato quanto prima il man-to stradale, collassato per ventimetri di lunghezza per cause an-cora da accertare da parte dell'ufficio tecnico. Tutte le famiglie,eccetto una, sono da lunedì rien-trate nelle abitazioni dopo il bre-veperiododi sgomberoordinatopermotivi di sicurezza. Le vie in-teressate dalla chiusura tempo-ranea del mercato sono corsoMatteotti, piazzaMazzini e piaz-za Garibaldi. A proposito di via-bilità resta in vigore il divieto ditransito per i mezzi pesanti, ob-bligati a tornare indietro all'al-tezza della chiesa della Madon-na del Pianello (da Marotta) op-pure a deviare perMondavio perchi arriva da Barchi. Le automo-bili e gli altri mezzi (compresi ibus scolastici) possono attraver-sare la cittadina solo passandoda via delle Mura e corso Matte-otti. Nei prossimi giorni il Comu-ne insieme a Provincia, MarcheMultiservizi e Protezione Civileeffettuerà altri sopralluoghi nell'area della frana per capire tempie modalità di ripristino. La listad'opposizione di Progetto Orcia-no sottolinea la presenza di altricinque fronti aperti sulle stradedel territorio comunale: "FraneSchieppe, via Merlini, strada delcimitero, Orcianense e Tre Pon-ti. Proponiamo listituzione diuna commissione tecnica com-posta da professionisti e associa-zioni di categoria con il compitodi ascoltare le segnalazioni dellacittadinanza, individuare proble-matiche connesse e studiare so-luzioni a lungo termine".

JacopoZuccari©RIPRODUZIONERISERVATA

MALTEMPOMezz’ora di fulmini e tuoni, quan-to basta per far saltare una cabinaelettrica di segnalazione ferrovia-ria a Fano. E mandare in tilt la cir-colazione dei treni, proprio nel-l’ora clou dei pendolari. Da pocodopo le 7, ieri mattina, una saettaha centrato una cabina. E la ferro-viaha iniziatoa pagare il contopiùsalato. Treni fermi, marce a vista eampi ritardi sulla linea adriatica.Non solo pendolari del lavoro, maanche diverse persone dirette ne-gli ospedali di Torrette diAncona eRimini per un controllo o una visi-ta prenotata. Un guasto serio, tan-to che per tutta la prima parte del-lamattinata i tecnici hanno lavora-to per il ripristino. Le Ferrovie del-lo Stato fanno sapere che il guastoha coinvolto 27 treni e la circola-zione è andata a singhiozzo sulla li-nea Bologna-Ancona dalle 7.30 al-le 13. «L’ondata di maltempo cheha interessato la zona, accompa-gnata da violente scariche elettri-che, ha provocato un guasto ai si-stemi automatici di controllo dellacircolazionedella stazionedi Fano- spiegano alle Fs - Sono stati coin-volti 5 Frecce, 3 Intercity e 13 Re-gionali che hanno registrato ritar-di fino a 90minuti, 5 convogli loca-li sono stati limitati nel loro per-corso ed un percorso è stato persi-no cancellato». Diverse le protestedei pendolari costretti a entrare inritardo in ufficio. E decine di perso-neconbiglietto allamanopronte a

chiedere i rimborsi in stazione.

GLI INTERVENTIVerso le 13 la situazione si è nor-malizzata coi convogli ripartitipuntualmente senza accumulareulteriori minuti di ritardo. I fulmi-ni hanno creato anche diversi sbal-zi di corrente elettrica. Enel fa sa-pere che non si è trattato di blackout,ma solo cali di tensione.Madi-versi cittadini hanno segnalato invia Pisacane a Fano momenti incui la corrente è saltata lasciandoisolata anche il comando dellamu-nicipale. Diverse le chiamate ai vi-gili del fuoco che sono intervenutiperché da una cabina elettrica nel-la zona industriale, vicino al Cod-ma, usciva del fumo. Un interven-to con una squadra per evitare cor-to circuiti e incendi assieme ai tec-nici Enel. Ma niente di preoccu-pante. In mezz’ora sono caduti 5,8mmdi acqua come rilevato dall’os-servatorio Valerio a Pesaro. Unapioggia intensa soprattutto per ilbreve tempo in cui l’acqua è scesa.Da iniziomese sono21 immcadutiper metro quadro, una situazioneabbastanza normale per ottobre.Ma in pratica sono quasi due setti-mane che piove, infatti dal 24 set-tembre sono caduti ben 89,8 mmd’acqua. Un dato molto importan-te visto che l’anno scorso nell’inte-romesedi ottobre caddero appena41 mm d’acqua. La circolazionestradale non ha risentito di parti-colari disagi perché il maltempo siè concentrato in un orario antece-dente agli spostamenti per entrarein ufficio. Mentre i vigili del fuoconon hanno ricevuto particolarichiamate di emergenza, né per al-lagamenti o guasti elettrici. I mag-giori disagi si sono registrati piut-tostonel Fabrianese e inVallesina,zone colpite da un temporale cheha causato allagamenti di garage esottopassi.

LuigiBenelli©RIPRODUZIONE RISERVATA

Viabilità caos dopo la voraginesospeso il mercato settimanale

LA VERTENZAQualche licenziamento in me-no, ma ancora un incontro perspingere lontano gli spettri piùtetri. Ieri il tavolo sindacati eazienda alla Mondolfo Ferri, laCorghi. Una ditta che impiega85 dipendenti e si occupa di at-trezzature per gommisti e autof-ficine. Dopo la notizia della ter-za procedura dimobilità c’è sta-ta mobilitazione con assembleesindacali e presìdi. Uno statod’agitazione proclamato daCgil, Cisl e Uil che ieri hanno li-mitato i danni. La paura eraquella della chiusura di un inte-ro ufficio, ma non solo. «Siamoriusciti a ridurre l’apertura del-la mobilità da 5 a 3 persone sot-tolinea Mauro Masci della Cislall’uscitadell’incontro - Si trattadi numeri bassi e abbiamo otte-nutoanchedegli incentivi per lefuoriuscite volontarie. Abbia-mo limitato i danni e questa par-tita si è chiusa. Ma è chiaro chenel prossimo incontro del 12 ot-tobre vogliamo parlare di altriaspetti».I timori dei sindacati sono rivol-ti al fatto che ôa piccoli pezzi,venga “smontato” questo impor-tante sito produttivo che coin-

volge ben 85 dipendenti, per es-sere portato in paesi esteri dovegià esistono siti produttivi delgruppo (Croazia, Cina)ö regi-stravano Cgil, Cisl e Uil alla vigi-lia del tavolo.«Nel prossimo incontro - ag-giunge Masci - parleremo pro-priodi questo. Vogliamoevitarenuove aperture di procedure dimobilità e soprattutto metterein chiaro che il sito non sia coin-volto da esternalizzazioni diproduzioni in altri paesi».Corghi è leader mondiale nellaproduzione di attrezzature pergommisti e autofficine, gioiellodellameccatronica italiana e hastabilimenti a Reggio Emilia,Toscana e qui aMondolfo, occu-pando nel nostro Paese circa700 addetti contando sei sitiproduttivi (uno in Cina) e cin-que filiali dirette (Germania,Spagna, Francia, Stati Uniti, Ci-na) euno inapertura inCroazia,i cui prodotti sono distribuiti inpiùdi 120paesi in tutto ilmondocon la quota dell’export pari al-l’80% del fatturato. I tagli nel2014 avevano coinvolto lo stabi-limento di Correggio (25 dipen-denti) e aveva interessatoalcunilavoratori anche a Mondolfo.«Vogliamo continuare a salva-guardare un patrimonio fatto dipersone, professionalità e dedi-zione al lavoro con tagli semprepiù frequenti fino a smantella-mento dell'intero stabilimento»chiude Masci. Tante le famigliemondolfesi e marottesi che dagenerazioni lavorano alla Cor-ghi.

Lu.Ben.©RIPRODUZIONE RISERVATA

`Sulla zona stava imperversando un violento temporaleIl guasto ha interessato 27 convogli della tratta adriatica

`Una scarica ieri mattina ha colpito una cabina elettricaalla stazione di Fano mandando in tilt la linea ferroviaria

Il radiologo è in ferie, saltano le ecografie

PREVISTI ULTERIORISOPRALLUOGHIALLA RICERCA DELLE CAUSEPER L’OPPOSIZIONEALMENO ALTRICINQUE FRONTI APERTI

PESAROLapiattaformaa largodel portodiPesaro perde gasolio e scatta l'al-larme inquinamento.Mobilitazio-ne generale,martedìmattinadalle9.30 alle 12.40, per una delle perio-diche e imponenti esercitazioni inmare della Capitaneria di Portoche si è svolta a tredici miglia (cir-ca 24 chilometri) dal porto di Pesa-ro, vicino alla piattaforma "Bren-da" dell'Eni. A partecipare a "Pol-lex 2015" , disposta dal comandogenerale del Corpo delle Capitane-rie, infatti, sono stati anche i mez-zi antinquinamento della stessasocietà petrolifera. L'esercitazio-ne ha previsto la simulazione di

sversamento in mare di circa 3,5metri cubi di gasolio, a causa diuna rottura accidentale di unama-nichetta durante il rifornimentoda un'unità ad un serbatoio distoccaggio di gasolio, collocato abordo della piattaforma. La salaoperativa della Guardia Costierapesarese dopo aver ricevuto la se-gnalazione ha fatto intervenire lamotovedetta CP 2086 (per il coor-dinamento delle operazioni in zo-na) e la Motovedetta CP 535 dell'ufficio circondariale marittimo diFano. Dell'emergenza, come pras-si, è stato informato il Ministerodell'Ambiente e le autorità localicome la Prefettura, la Regione, laProtezione civile, la Provincia e ilComune.Lamacchia inquinante èstata subito intercettata dai mezziantinquinamento dell'Eni ed è sta-ta recuperata una prima macchiaoleosa. Successivamente è stata ri-levatauna secondamacchia che simuoveva, date le condizioni me-teomarine, verso il litorale pesare-se; valutata la circostanza, la Guar-dia Costiera ha richiesto al Mini-stero l'intervento di ulteriori mez-zi tra cui un rimorchiatoremunitodi dispositivi antinquinamento."L'esercitazione si è conclusa conil simulato recupero di tutto il pro-dotto inquinante - ha detto il co-mandante della Capitaneria pesa-rese Angelo Capuzzimato - in que-sto modo è stata testata la tempe-stiva ed efficace risposta di tutte leforze scese in campo". E' stata inol-tre verificata la perfetta sinergia ecapacità di comunicazione tra tut-ti i gli enti chiamati in causa e an-checon la stessa societàEni.

Em.I.©RIPRODUZIONE RISERVATA

La piattaforma perde gasolioma è solo un’esercitazione

Mondolfo Ferro, si trattaper ridurre i licenziamenti

Cade fulmine, bloccati i treni dei pendolari

LA CAPITANERIASIMULALA MOBILITAZIONEPER UN ALLARMEINQUINAMENTOIN ADRIATICO

NUOVO CONFRONTOTRA L’AZIENDAE I SINDACATIULTERIORE INCONTROGIÀ FISSATOPER IL 12 OTTOBRE

La stazione di Fano e un tecnico dell’Enel

LA CIRCOLAZIONEÈ PROCEDUTAA SINGHIOZZOFINO ALLE 13DISAGI TRAI VIAGGIATORI

È ACCADUTO ALL’OSPEDALEDI FOSSOMBRONEPROTESTANO I 5 STELLEL’AREA VASTA 1: «ESEGUITALA MAGGIOR PARTEDEGLI ESAMI»

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Giovedì 8Ottobre2015www.ilmessaggero.it

Fax: 0721 370931e-mail: [email protected]

Fano

`Tornerebbero anche le strutturecilindriche, demolite durante la bonifica

`Pronto il nuovo progetto per l’areadopo la variante bocciata in Consiglio

L’ACCORDORosetta Fulvi nuovopresidentedelconsiglio comunale e Cristian Fa-nesi il settimo assessore. La segre-teria del Pd fanesehaconcluso conunaccordo sostanziale la riunionedecisiva dell'altro ieri sera,metten-do così fine a una lunga e faticosatrattativa. Il suggello era atteso peril tardo pomeriggio di ieri: è statainfatti convocata una nuova segre-teria del Pd, subito successiva allariunione della giunta, per definiregli ultimi dettagli. In ogni caso,non erano attese sorprese dell'ulti-maora. La fumatabianca era stataannunciata, già in mattinata, an-che dai settori più scettici del parti-to. L'accordo appena trovato siconfigurava, almeno alla vigilia,come il più indigesto all'ala deiquarantenni, che avrebbe voluto

Fanesi, invece di Fulvi, come nuo-vopresidente consiliare al postodiRenato Claudio Minardi, eletto inRegione. La pillola è risultata me-no indigesta, però, dopo alcunerassicurazioni sull'imminente fa-se congressuale del Pd fanese e sulruolo da protagonista per l'areadei giovani, che comunque anno-vera anche esponenti di consolida-ta esperienza. Non è stata una trat-tativa semplice, soprattutto quan-do sembrava che i quarantenni sa-

rebbero stati pronti a mettersi ditraverso rispetto a soluzioni sgra-dite. Potendo contare su sette votisui dieci espressi dal Pd, possiedo-no una notevole capacità di veto inconsiglio comunale. Era comun-quechiaro che il confronto internosi stava avvicinando con grande ra-pidità allo scadere del tempo utile.L'aveva fatto capire il segretarioStefanoMarchegiani, che aveva te-nuto il punto sulla presidenza con-siliare alla Fulvi, peraltro fra i can-didati più votati alle Comunali2014 e figura ritenuta di garanziadalle forze di opposizione. Fanesi,aveva già dichiarato il proprio gra-dimento per l'incarico in giunta(avrà ladelega ai Lavori pubblici) equesta soluzione, oltre a preserva-re l'unità del Pd stesso, accontentaanche il sindacoSeri, che aveva giàdichiarato il proprio gradimentoperunassessorepiù giovane.

La segreteria Pd trova la quadra

URBANISTICATorna il simbolo urbanistico del-le due torri, abbattuta quasi deltutto la quota commerciale, ri-dotta a 2.500metri quadri. Ecco itratti più significativi del nuovoprogetto sull'area dell'ex zucche-rificio, insieme con l'idea chel'elemento trainante debbano es-sere gli impianti sportivi, in par-ticolare l'attesa piscina. «Abbia-mo predisposto un progetto chesia di stimolo, per avviare unconfronto con la città, con i po-tenziali investitori e con la pro-prietà, la società Madonna Pon-te, con cui abbiamo già avviato iprimi contatti», ha detto ieri inMunicipio l'assessore Marco Pa-olini. Insieme con il dirigenteAdriano Giangolini, con MarcoFerri e Pia Miccoli dell'ufficioPiano, ha illustrato le nuove pro-poste su un'area che si estende aFano per 23 ettari tra il fiumeMetauro e la statale Adriatica.Da anni è occupata da scheletridi capannoni, che il progetto ten-de a preservare per quanto siapossibile, pur partendo da unabase di previsioni assai differen-te rispetto alla variante bocciatadal consiglio comunale. Torne-rebbero le due torri, abbattutedurante la bonifica del vecchioimpianto saccarifero. «Possonoassumere diversi usi - ha dettoPaolini - Albergo con centro con-gressi, uffici, spazi espositivi emuseali, una quota di residenzia-le ai piani più alti, per aumentar-ne il valore di mercato, oppure ilsemplice segno del passato e po-co più». Resta l'area naturalisti-ca e le due case coloniche, ora inabbandono, diventerebbero «ilpunto di partenza per le visite ailaghi e al fiume». Da lì partireb-bero i percorsi a piedi, in bici o acavallo, previsto inoltre un pun-to ristoro. Il cuore del progettosono tre strutture che assumonouna forma a ferro di cavallo. Un'ala sarebbe per il commerciale(nonoltre 2.500metri quadri), laristorazione ed eventuali centrimedici. Completerebberoquesta

“u” ideale un edificio polifunzio-nale («Potrebbe essere pubblico,da affidare alle associazioni perpromuovere cultura e turismo:laboratori, musei, mostre, centridi ricerca») e un altro per usi mi-sti. «Ci sarebbe posto anche perincubatori di nuove imprese»,ha specificato l'assessore. Al cen-tro della corte, un parco urbano.«Tutta l'area sarà preclusa altrafficoe l'accesso sarà garantitoda strade e parcheggi perimetra-li. Stiamo inoltre valutando conl'ufficio Traffico se sia possibilepedonalizzare tutta via del Pon-te, che porta all'ex zuccherifi-cio».

L’ITEREntro unmese sarà programma-to l'evento pubblico per illustra-re i contenuti del progetto-stimo-lo, poi inizierà il percorso parte-cipato, che dopo cinque mesiporterebbe alla delibera vera epropria, poi all'accordo di pro-gramma con la proprietà dell'area. «Abbiamo delineato unpercorso agile e veloce - ha con-cluso Paolini - che per noi è ilmodello dei criteri con cui si in-tende lavorare alle questioni ur-banistiche. Ci si confronta, si di-scute, si ascoltano suggerimentie consigli, poi si passa alla faseattuativa, evitando le contorsio-ni già viste in precedenza. Abbia-mo predisposto queste linee gui-da recependo gli spunti fornitidal recente dibattito e studiandola realtà del territorio circostan-te, ricco di palestre, verde, vivai,di laghetti per la pesca sportiva econun centromedico».

OsvaldoScatassi©RIPRODUZIONERISERVATA

IL PIANO DI RECUPEROSARÀ PROPOSTOAI POTENZIALI INVESTITORICONTATTI PRELIMINARITRA COMUNE E SOCIETÀMADONNA PONTE

Il rendering dell’opera, in alto gli scheletri in cemento

IL DRAMMAOggi alle 15, nella chiesa delPortoaFano, l'estremo salutoal comandante Gabriele “Le-le” Gaggi, 56 anni, stroncatoda un malore nella mattinatadi lunedì scorso, mentre eraal timone del motopesca Pa-lissandro. Il feretro sarà poitumulato nel cimitero dell'Uli-vo.Gaggi e l'equipaggio eranoimpegnati in una battuta allealici e alle sardine, insiemecon la barca gemella Elisa Bat-tisti, a una trentina di migliadal porto anconetano, cui fa-cevano riferimento entrambigli scafi pur essendo fanesi.Intorno alle 9.30 i primi sinto-mi di malessere, il tempo dipronunciare qualche ultimaparola e poi la perdita dei sen-si. Il comandante è stramazza-to sul ponte della barca e glialtri pescatori hanno tentatouna disperata rianimazioneper almeno un'ora. Nel frat-tempo una squadra di primosoccorso era partita dal portodi Ancona, ma era già tuttocompiuto, quando ha rag-giunto il Palissandro. Non erarimasto altro da fare, se nonriportare a terra il corpo diGaggi. Una figuramolto cono-sciuta nel porto di Fano, dovecontinuava a ormeggiare ilmotopesca durante il fermobiologico, per i tanti anni tra-scorsi in mare e per il fatto diappartenere a una famigliatradizionale della marinerianostrana. Nella giornata di ie-ri è stato effettuato l'esameautoptico. Gaggi lascia la mo-glie e tre figli, di recente eradiventato nonnodi due nipoti-ni.

L’ex zuccherificio rinasceràall’ombra delle due torri

Oltre 350 studenti, in gran parteprovenienti da fuori regione,frequentano Fano Ateneo. «Unascommessa vinta», l'ha definitail sindaco Massimo Seri,partecipando ieri allacerimonia inaugurale del nuovoanno accademico nella scuola dibiotecnologie. Nella sede dipalazzo San Michele sonointervenuti, inoltre, il magnificorettore dell'Università urbinate,Vilberto Stocchi, il presideMauro Magnani, il direttore didipartimento Orazio Cantoni eil presidente di FondazioneCarifano, Fabio Tombari. Tuttihanno sottolineato il ruolochiave svolto dall'Universitànella nostra città. «Le attività diricerca - si è detto - creano

innovazione, nuovaoccupazione qualificata e nuoveattività d'impresa come bendocumentato dalla storia diDiatheva srl, società nata a Fanoproprio dalla scuola dibiotecnologie, oggi capace direalizzare nuovi prodotti ebrevetti d'interesse per gruppifarmaceutici Usa quotati inBorsa». Stocchi ha espressosoddisfazione per il risultatoottenuto dal suo ateneo, tra i 500i più prestigiosi al mondo. Ilsindaco Seri ha ricordato cheFano Ateneo è una scommessavinta anche grazie agliimportanti risultati scientificiraggiunti: «La presenza delcorso in biotecnologie è unavera ricchezza».

Fano Ateneo, apre l’anno accademicoIl sindaco: «Una ricchezza per la città»

La cerimonia

PISCINA, PARCO,PERCORSINATURALISTICI,UN EDIFICIOPOLIFUNZIONALEE NEGOZI

Gabriele Gaggi

LA PROPOSTAHA IL VIA LIBERA:ROSETTA FULVIPRESIDENTEE CRISTIAN FANESISETTIMO ASSESSORE

AMBIENTERifiuti zero, l'obiettivo finale chea Fano accomuna maggioranzae opposizione. Ci sono tappe in-termedie, però, che non coinci-dono. Per trovare la quadra, sarànecessaria una nuova seduta del-la commissione Ambiente, con-vocataper lunedì prossimo, cui èstata invitata la presidente diAset spa, Lucia Capodagli. Il te-madelle politiche sui rifiuti è sta-to trattato anche l'altro ieri serae i grillini hanno tenuto alto il li-vello di attenzione sulle scelte re-gionali. "Ad Ancona si predicabene - ha commentato RobertaAnsuini dei 5 Stelle - teorizzandorifiuti zero, poi nella pratica sicerca di incentivare l'utilizzo de-gli inceneritori, il socio Hera diMarche Multiservizi ne ha, pro-ducendo combustibile solido se-condario, il cosiddetto Css. Siprevedono tre nuovi impianti eper noi sarebbero soldi spesima-le. Gli investimenti devono esse-re fatti, invece, per aumentare laraccolta differenziata e diminui-re l'apporto dei rifiuti in discari-ca". Le considerazioni dei grillinifanesi ricalcano le analisi del Fo-rumper i beni comuni: i suoi rap-presentanti hanno preso la paro-la durante la seduta dell'altro ie-ri. "Mi sembra un processo alleintenzioni - ha sostenutoAramisGarbatini della lista Progetto Fa-no - Siamo tutti d'accordo sullanecessità di aumentare la raccol-ta differenziata, però è necessa-rio che i principi siano calati inun contesto di fattibilità econo-mica". Concetti che si ritrovanonell'intervento di Federico Peri-ni, consigliere comunale del Pd:"Bene porsi degli obiettivi, pur-ché siano applicabili nella realtàe sostenibili dal punto di vistaeconomico. Un esempio concre-to è il discorso sui rifiuti prove-nienti da fuori provincia. I grilli-ni li vogliono evitare, però biso-gna stare bene attenti a non pre-cludere un'opportunità per la no-stra azienda dei servizi. Per que-sto abbiamo convocato una nuo-va commissione per lunedì pros-simo: proprio per avere raggua-gli tecnici da Aset spa. Ritengoinvece eccessiva la proposta dispostare al livello regionale lacompetenza sui rifiuti". Contra-ria a una simile ipotesi anchel'associazione fanese Bene Co-mune: "Respingiamo il progettodi un'Ata regionale. Nella nostraprovincia ci sono tre discaricheelapossibilità di ricevere rifiuti datutta la regione sarebbe funzio-nale alla nascita di un incenerito-re. Siamo contrari all'una e all'al-tra ipotesi".

O.S.©RIPRODUZIONERISERVATA

Rifiuti zeroobiettivotrasversale

Oggi alle 15alla chiesadel Portol’addio a Lele

COOMARPESCAL'avvio del dragaggio è stato"provvidenziale" per la ripresadella pesca dopo il periodo di fer-mo biologico, ora bisogna fare inmodo che "l'intero porto di Fanosia liberato da sabbie e fanghi ineccesso". Lo sostengono MarcoPezzolesi di Coomarpesca e Simo-ne Cecchettini di Lega PescaMar-che, che invitano il sindaco Mas-simo Seri e la Regione a nonmol-lare la presa: "Chiediamo un im-pegno immediato che dia seguitoall'attuale intervento e permettaalla nostra marineria, finalmen-te, di operare con efficienza". Ildragaggio di 25.000 metri cubi,vedeall'opera due navi della so-cietà emiliana Arenaria che fan-

no la spola tra il porto di Fano eun braccio dimare al largo di An-cona, dove sono rilasciati i mate-riali di scavo. "Questo lavoro -proseguono Cecchettini e Pezzo-lesi - è unpuntodi partenza enondi arrivo. Subito dopo avere siste-mato il fondale al canale d'ingres-so e al bacino d'evoluzione, biso-gnerà intervenire alla darsena pe-scherecci, altrimenti questo pri-mo dragaggio potrebbe risultare,ben presto, quasi inutile. Per otte-nere l'accessibilità definitiva ditutto il porto, si devono togliere alpiù presto altri 25-30.000 metricubi di fanghi e sabbie, che po-tranno essere portati nella cassadi colmata ad Ancona, ora pron-ta. Risolta l'emergenza, auspi-chiamo operazioni di dragaggioogni annoodue".

«Dragaggio provvidenzialema non bisogna fermarsi»

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Con il Cantiere Rossini riprende vita l’attività al porto FOTO TONI

μLavori alle elementari

Sabatucci tuona“Opposizioneincompetente”

Spadola In cronaca di Fano

μLadro pesarese di 40 anni ai domiciliari

Sorpreso a rubare“Lo faccio per vivere”

μMancata sostituzione

Il radiologoè in feriePazienti a casa

Giungi In cronaca di Pesaro

μGabellini e la sfida di domenica al Mancini

“Fano-Samb da vivereNoi ci teniamomolto”

Pesaro

Rubava per sopravvivere.Questo è quanto ha racconta-to ai carabinieri di Borgo San-ta Maria che lo hanno sorpre-so e arrestato. Lui è un pesare-se di 40 anni, con qualche pic-colo precedente penale e unlavoro perduto. Lo hanno sor-preso l’altro giorno i militaridella stazione di Borgo Santa

Maria, grazie alle segnalazio-ni di alcuni passanti che ave-vano notato il 40enne aggirar-si tra i capannoni della zonaindustriale con fare sospetto.Accolta tempestivamente lasegnalazione i carabinierihanno raggiunto il capanno-ne, dove si lavorano metalli emateriale elettrico, e una vol-ta entrati vi hanno sorpresol’uomo in azione che aveva giàaccatastato un po’ refurtiva.

Senesi In cronaca di Pesaro

μDal Cantiere Rossini sono partite le misurazioni: obiettivo creare un fondale profondo 5 metri

Dragaggio per l’arrivo degli yachtPesaro

Il Cantiere Rossini muove già iprimi passi, a poche settimanedalla sua costituzione formale.C'è gran fermento al porto, èdi questi giorni anche la noti-zia dell'arrivo del parere delProvveditorato alle Opere Ma-rittime per il progetto dei pon-tili galleggianti elaborato dalleassociazioni nautiche. E' giàarrivata nell'area del cantiere,in strada fra i due porti, unastrumentazione particolare inuso a un'impresa di Senigalliache permetterà di effettuare iprimi rilievi di profondità lun-go tutto il bacino, nello spec-chio acqueo di fronte al cantie-re fino al canale di uscita.

Francesconi In cronaca di Pesaro

Rinascono le torri dell’ex zuccherificioSimbolo della città, sono state inserite nel nuovo progetto per l’area presentato da Paolini

Fano

Torneranno a svettare nelcielo di Fano le due torri cheper tanti anni hanno con-traddistinto la porta sud del-la città, quali elementi iden-tificativi dello zuccherificio,per il quale svolgevano lefunzioni di silos. La loro ri-costruzione, ovviamentecon una diversa funzione, èstata inserita nella propostaprogettuale formulata dall'assessorato all'Urbanistica.

Foghetti In cronaca di Fano

Fano

“Sarà una sfida tutta da vive-re. Ci teniamo molto, la squa-dra darà tutto”. Il presidenteClaudio Gabellini carica cosìil Fano, in vista del big matchdi domenica prossima al Man-cini contro la Samb.

Barbadoro Nello Sport

Il tecnico Marco Alessandrini e il presidente Claudio Gabellini al ManciniL’ARRESTO

FRONTEDELPORTO

μPer Fratelli d’Italia

Meloni saràsabatoad Ancona

A pagina 2

μContro l’Azerbaigian

Fuori InsigneBonaventurain Nazionale

Martello Nello Sport

Pesaro

Sanità, la scommessa chia-ve per il secondo mandato.A partire dall'ospedale uni-co di Marche Nord sul qua-le, il presidente della Re-gione, Luca Ceriscioli, ètornato ad insistere anchel'altra sera, ad una cena alRotary di Pesaro, sottoline-ando che resta una prioritàma i sindaci si devono met-tere d'accordo per decide-re il sito.

Buroni A pagina 5

PAOLO FORNI

Scacco ai cugini d’Oltralpe.Nel 2015 la Francia lasce-rà all’Italia il posto di pri-

mo produttore di vino al mon-do. Secondo la stima dellaCommissione Ue, effettuatasulla base delle cifre comunica-te dagli Stati membri a settem-bre, l’Italia nella campagna2015/2016 produrrà 48,869 mi-lioni di ettolitri di...

Continuaa pagina 17

Ancona

“La violenza sulle donne esui minori: riconoscere,proteggere, intervenire” èil titolo del convegno regio-nale,che si terrà domaninell’aula Montessori dellaFacoltà di Medicina e Chi-rurgia dell’Università Poli-tecnica delle Marche. IlConvegno è organizzato daLoredana Buscemi, medi-co legale degli OspedaliRiuniti di Ancona.

Coppari A pagina 7

μMarche Nord

L’ospedaledalle tanteincognite

Derby del vinoBrinda l’Italia

Pesaro

Due date sold out e non poteva es-sere diversamente per “L’Ora delRosario” a Pesaro. Fiorello findalle prima mattina era al Rossiniper le prove. Oggi si replica.

In Cultura e Spettacoli

μUn dramma infinito

I bambinivittimedi abusi

Senato, Ricci dà una spinta“Dobbiamo chiudere la partita, poi riformiamo Regioni e Comuni”

Pesaro

“Prima chiudiamo la partitadel Senato, poi subito rifor-ma dei servizi pubblici locali,unione o fusione dei Comunie riforma delle Regioni”. E’un Matteo Ricci più in formache mai quello che rispondeal telefono mentre sta tornan-do in auto a Pesaro (dove inserata incontrerà poi Fiorel-lo) dalla Capitale dopo aver

partecipato ad un vertice del-l’Anci. Molti suoi colleghi sin-daci - e non solo loro - l’hannoavvicinato e si sono compli-mentati per la performancetelevisiva della sera prima. Ilsindaco di Pesaro e vice presi-dente nazionale del Pd, è sta-to protagonista di accesi bot-ta e risposta col giornalistaMarco Travaglio e il senatorepentastellato Vito Crimi, tuttiospiti di Giannini a Ballarò.

“Dobbiamo chiudere la parti-ta del Senato, finalmente do-po 30 anni siamo ad un passodalla fine del bicameralismoperfetto e con la riforma po-tremo finalmente avere istitu-zioni più moderne e veloci”.Con il Senato delle Autono-mie a costo zero e il taglio del-le indennità ci sarebbe già, se-condo Ricci una prima svoltaimportante.

Falconi A pagina 3

ILDOSSIERSANITA’

L’ingresso dell’ospedale di Pesaro

SCACCO ALLA FRANCIA

Rosario Fiorello

μStasera si replica a Pesaro

“L’Ora del Rosario”Fiorello è sold out

SPORT

La dottoressa Loredana Buscemi

Dal1860ilquotidianodelleMarche

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MARTINAMARINANGELI

Ancona

La partita sul riordino dellefunzioni amministrative delleProvince entra nel vivo. Laroad map è stata dettata a livel-lo nazionale e alle Regioni nonresta che adeguarsi.

Un crono-programma scan-dito tappa per tappa, con le pri-me scadenze già la prossimasettimana.

L'uscita in Gazzetta Ufficia-le del decreto sulla mobilitàchiude infatti la fase progettua-le. Ora si può passare ai fatti egià entro il 10 ottobre il perso-nale in distacco o comandopasserà definitivamente all'am-ministrazione che lo ha in pre-stito.

Entro un mese le Provincedovranno inserire sul portalededicato dal Governo alla mo-bilità gli elenchi degli esuberied entro il 31 gennaio gli esube-ri potranno esprimere le loropreferenzeper il trasferimentosu cui farà affidamento il mini-stero quando, a fine febbraio,farà incrociare domanda e of-ferta. Per marzo è prevista lapresa in servizio.

Questa la tabella di marciaimpostata dal Governo centra-le, e la Regione Marche?

"Siamo già ad una fase avan-zata - fa sapere l'assessore re-gionale agli Enti Locali Fabri-zio Cesetti - e c'è ampia condivi-sione nella progettazione".

Condivisione confermataanche dai sindacati, con il se-gretario generale di Fp CislMarche Luca Talevi che ap-plaude al "giusto lavoro fatto fi-

nora dalla Regione, anche seserve uno sforzo ulteriore".

È di pochi giorni fa l'incon-tro che ha visto Cesetti e siglesindacali dibattere sui princi-pali nodi da sciogliere del "dos-sierProvince".

"Il confronto deve continua-re - è il monito di Talevi - peravere la certezza matematicache non ci siano esuberi e che ilpersonale delle Province con-fluisca nelle Regioni o nei Co-muni".

Intanto, sono state messesul tavolo alcune delle questio-ni più spinose del riordino, chesecondo Cesetti, "non deve es-sere solo fredda applicazionedella legge Delrio, ma un'occa-sione per riorganizzare in ma-niera efficiente gli enti locali,con spirito di collaborazione".

Per chi si fosse perso le pun-tate precedenti, la riformaDelrio prevede che alle Provin-ce restino solo le funzioni fon-damentali, e cioè servizi scola-

stici, manutenzione stradale eambiente, mentre quelle nonfondamentali passeranno a Re-gionie Comuni.

"I dati del personale sonogià arrivati da tutte e cinque leProvince - rassicura Cesetti -ed entro il 15 ottobre devonoarrivare quelli relativi agli atti-vi/passivi, ai mutui, ecc..Co-munque siamo perfettamentenei tempi. Per quanto riguardail personale cosiddetto "exAnas", sarà necessaria una mo-difica della legge regionalen.13 del 2014 che deleghi l'eser-cizio delle funzioni alle Provin-ce e ulteriori risorse da reperi-re magari in fase di assesta-mento di bilancio".

Questo aspetto, infatti, nonrientra nel Fondo Unico concui la Regione mette in campo20 milioni 450 mila euro per ilpassaggio del personale dalleProvince.

Altro tema caldo affrontatodurante l'incontro è stato quel-

lo riguardante i centri per l'im-piego, per una gestione unita-ria delle politiche del lavoro:"verranno gestiti dalle Regioni- spiega Cesetti - e il costo saràper due terzi a carico dello Sta-to e per un terzo a carico dellaRegione".

Per quanto riguarda la poli-zia provinciale, "confluisce neiruoli della polizia municipale-spiega l'assessore -. Le Provin-ce possono individuare perso-nale da destinare alle funzionifondamentali. Altri verrannoallocati dalla Regione alle fun-zioni non fondamentali di suacompetenza, come caccia e pe-sca. Il personale che non rien-tra né nell'una né nell'altra re-sta in una piattaforma da dovepossono attingere i Comuni".

Ultimo ma non ultimo, il di-scorso dei precari delle Provin-ce, per cui è previsto un incon-tro con Cesetti il prossimo 22ottobre.

©RIPRODUZIONERISERVATAFabrizio Cesetti

LOLITAFALCONI

Ancona

“Prima chiudiamo la partitadel Senato, poi subito riformadei servizi pubblici locali, unio-ne o fusione dei Comuni e ri-forma delle Regioni”. E’ unMatteo Ricci più in forma chemai quello che risponde al te-lefono mentre sta tornando inauto a Pesaro (dove in serataincontrerà poi Fiorello) dallaCapitale dopo aver partecipa-to ad un vertice dell’Anci. Mol-ti suoi colleghi sindaci - e nonsolo loro - l’hanno avvicinato esi sono complimentati per laperformance televisiva dellasera prima. Il sindaco di Pesa-ro e vice presidente nazionaledel Pd, è stato protagonista diaccesi botta e risposta col gior-nalista Marco Travaglio e il se-natore pentastellato VitoCrimi, tutti ospiti di Giannini aBallarò. “Dobbiamo chiuderela partita del Senato, finalmen-te dopo 30 anni siamo ad unpasso dalla fine del bicamerali-smo perfetto e con la riforma

potremo finalmente avere isti-tuzioni più moderne e veloci”,afferma il sindaco.

Con il Senato delle Autono-mie a costo zero e il taglio del-le indennità ci sarebbe già, se-condo Ricci una prima svoltaimportante, un modo per ri-mettere benzina al motore diun Paese per troppo tempofermo. E anche rispetto al-l’obiezione più comune, quel-la secondo la quale la soluzio-ne trovata è un pasticcio edera meglio toglierlo del tutto ilSenato, Ricci ribatte: “Le auto-nomie sono in Costituzione,con la riforma finisce la navet-ta delle leggi, in particolareper Legge di bilancio e fiduciaal governo. Con la legge eletto-rale che garantiscegovernabilità possiamo final-mente voltare pagina dopotante chiacchiere a vuoto”.Ricci è sicuro anche dell’esitopositivo del referendum con-fermativo che si terrà, verosi-milmente nel 2016. “Io credodi andrà bene perché gli italia-ni - spiega - vogliono cambiaree non accettano che arrivati al-l’ultimo miglio ci sia qualcunoche dice stop, non bisogna fa-re niente, abbiamo scherzato.E’ quello che stanno facendole opposizioni al Senato: pur dinon far riscuotere un successoa Renzi fanno un dispetto alPaese! L’abbiamo detto fin dasubito: questa è la legislaturadelle riforme e per la primavolta c’è una politica che faquello che dice”. Il sindaco diPesaro difende anche la rifor-ma delle Province. “Se vuoicambiare le cose da qualche

parte devi iniziare - afferma -.Le Province sono diventate unruolo di collaborazione tra Co-muni. Nessuno ha nostalgiadel presidente o degli assesso-ri pagati di un tempo, mi pare.Quello che interessa i cittadiniè piuttosto che siano messe incondizione di lavorare. Latransizione è difficile ma la Re-gione Marche, con il presiden-te Ceriscioli e l’assessore Ce-setti, stanno facendo bene laloro parte. Ora - conclude Ric-ci - bisogna che il governo, nel-la prossima legge di stabilità,

metta risorse per strade escuole”. Non è tutto. Il sindacoguarda avanti e lancia unanuova sfida: “Io penso - ragio-na - che una volta passata la ri-forma del Senato, il Paese deb-ba puntare su servizi pubblicilocali, Comuni e Regioni”. Espiega: “Sui servizi pubblici lo-cali mi aspetto la semplifica-zione nella legge stabilità. Nel-le Marche, ad esempio, pergas, rifiuti e acqua bastaun’unica società regionale.Sui Comuni: 8 mila enti nonreggono più. Non penso ad

unioni o fusioni solo di quellipiccoli ma a metterli insiemetenendo conto dei bacini omo-genei”. Come? “Intanto spin-gendo politicamente e poi conincentivi nazionali e regiona-li”. Infine le Regioni che “han-no bisogno di essere riformateper recuperare competitività.In Europa le Regioni sono tut-te molto più grandi di quelleitaliane. Quindi occorre cerca-re forme di collaborazionecon quelle del centro Italia,con l’Umbria in particolare”.

©RIPRODUZIONERISERVATA

μL’esponente del Movimento 5 Stelle rivendica l’importante ruolo di Palazzo Madama

Fucksia: “Tre senatori primi in produttività”

“Gas, rifiuti e acqua: basta una società”Il sindaco di Pesaro Ricci rilancia: dopo la riforma del Senato tocca a Comuni, Regioni e servizi pubblici locali

Entro un mese dovranno essere inseriti nell’apposito portale gli elenchi degli esuberi, sindacati e Cesetti lavorano in tandem

Riordino delle Province, ecco la roadmap

“Questa è la legislatura delrilancio e per la prima volta

c’è una politica che faquello che promette”

Ancona

“Siamo discutendo in Senatole Riforme Costituzionali econ esse l'abolizione del Sena-to per come lo conosciamooggi, sostituito da una rappre-sentanza regionale. Eppure ilSenato oltre a costare moltomeno della Camera risultaanche più efficiente”. E’

quanto afferma la senatricedel Movimento 5 Stelle Sere-nella Fucksia, secondo nellaspeciale classifica di produtti-vità stilata dal sito open parla-mento dopo il fermano Remi-gio Ceroni.

Proprio Fucksia, non sen-za una punta d’orgoglio, in-fatti, rivendica: “Nelle Mar-che ai primi 4 posti per pro-duttività troviamo ben 3 sena-tori ed 1 sola deputata. In or-

dine decrescente: Cero-ni-Fucksia-Terzoni-Amati.Chissà cosa ne pensano i cit-tadini marchigiani di questaRiforma e soprattutto cosane sanno? La Carta Costitu-zionale - afferma Fucksia - èl'immagine di una Nazione,ne definisce lo spirito e ne sal-vaguardia il diritto di cui laCostituzione è la prima fontegerarchica. Tutte le altre leg-gi vengono dopo. La Costitu-

zione garantisce il potere del-le minoranze, affinché lamaggioranza che governa siaa sua volta limitata . Una buo-na Costituzione - conclude lasenatrice del Movimento 5Stelle - è garanzia di diritto, li-bertà e democrazia. Ma gliitaliani distratti da problemie ridondanze informative ri-schiano di vedere queste ga-ranzie scippate”.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Ancona

Una parte del centro assi-stenziale di pronto interven-to (Capi) della Protezione ci-vile regionale, finora in affit-to, sarà trasferita in un im-mobile regionale fino ad og-gi non utilizzato e sito a Ca-merano in via Direttissimadel Conero, 41.

Decisione assunta in unarecente deliberazione dellaGiunta regionale perseguen-do il principio ribadito dal-l’assessore al patrimonio,Fabrizio Cesetti, di “ottimiz-zare l’utilizzo di tutto il pro-prio patrimonio immobilia-re, valorizzare le strutture dicui dispone per risparmiarerisorse da investire a favoredei servizi ai cittadini”.

Tale intervento, quindi,si inquadra nella logica di ra-zionalizzazione del patrimo-nio immobiliare e nell’otticadi una parallela contrazionedegli oneri relativi ai fittipassivi. Una battaglia, que-sta, cara all’assessore Fabri-zio Cesetti che dal suo arrivoha subito cominciato a lavo-rare proprio su questi aspet-to.

©RIPRODUZIONERISERVATA

μProtezione civile

A Cameranoil centroassistenza

Ancona

La Giunta regionale delleMarche ha assunto alcunedeterminazioni per prose-guire nell'attività di raziona-lizzazione e dismissione del-le quote di partecipazionedelle società partecipate invia diretta dichiarate non in-dispensabili ai fini istituzio-nali. Si tratta del CentroAgroalimentare di Macera-ta srl, Centro di ecologia eclimatologia s.c.a.r.l., socie-tà la cui compagine è preva-lentemente costituita da en-ti pubblici locali e della mar-ginale partecipazione inBanca Popolare Etica. Lo co-munica l'assessore al Bilan-cio Fabrizio Cesetti, che defi-nisce l'operazione “in lineacon il processo di razionaliz-zazione e risparmio chel'esecutivo regionale sta per-seguendo”.

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μRazionalizzazione

PartecipateLa Regionedismette

Il sindaco di Pesaro e vice presidente nazionale del Pd Matteo Ricci

ILDIBATTITOPOLITICO

L’AFFONDO

ILTRASLOCO

LARIORGANIZZAZIONE

LADECISIONE

I.N.R.C.A.Istituto di Ricovero e Cura per Anziani a Carattere Scientifico

ESTRATTO BANDO DI GARAL’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – con sede in Ancona – Via Santa Margherita, 5 – indice la seguente gara a Procedura Aperta, ai sensi del DLgs.163/06 e s.m.i. :

12.11.2015 alle ore 10:00 avverrà l’apertura dei plichi per “Af-fidamento in appalto del servizio di raccolta, trasposto, smaltimento rifiuti speciali derivanti da attività sanitarie e non sanitarie, servizio di ritiro, tra-sporto e riciclaggio di materiali di scarto riutilizzabili per i Presidi Ospe-dalieri di Ancona, Fermo, Treia, Appignano, Casatenovo e Cosenza, per un periodo di cinque anni e per un importo complessivo quinquennale di € 1.460.000,00. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del 10.11.2015. Gli interessati devono far pervenir le offerte, complete della documentazione richie-sta nel bando di gara, al Protocollo Centrale dell’INRCA – Via Santa Margherita, 5 – 60124 Ancona. Il bando integrale e la relativa documentazione di gara sono di-sponibili sul sito internet dell’Istituto (www.inrca.it) e ogni informazione può essere richiesta con le modalità previste nel disciplinare di gara

IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Dott.ssa Veruschka Nardi

Giovedì8Ottobre2015 3

Onlinewww.corriereadriatico.it MARCHE

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FEDERICABURONI

Pesaro

Sanità, la scommessa chiaveper il secondo mandato. A parti-re dall'ospedale unico di Mar-che Nord sul quale, il presiden-te della Regione, Luca Ceriscio-li, è tornato ad insistere anchel'altra sera, ad una cena al Ro-tary di Pesaro, sottolineandoche resta una priorità ma i sin-daci si devono mettere d'accor-do per decidere il sito. Quantoai fondi, è ancora il governatorea mettere in chiaro che dipen-dono dalla scelta del sito e che,comunque, ormai non si puòpiù tornare indietro su questascelta. Affermazioni importan-ti considerando che, ad oggi, larealizzazione dell'ospedale uni-co è ad un impasse, alle presecom'è con la scelta del luogo do-ve dovrà sorgere e quindi con leconseguenti risorse da destinar-vi.

L'azienda ospedaliera Ospe-dali Riuniti Marche Nord è sta-ta istituita con la legge regiona-le n.21 del 2009 ed incorporal'ex azienda ospedaliera SanSalvatore di Pesaro e la struttu-ra ospedaliera Santa Croce diFano. Il 31 dicembre del 2010,la struttura ospedaliera del San-ta Croce di Fano e tutto il perso-nale dipendente è stato scorpo-rato dall'Asur-Zona n.3 ed ètransitato nella nuova azienda.Che, di fatto, è operativa, con ilnuovo assetto, dal 1˚ gennaiodel 2011. Un assetto definito daun direttore generale, un diret-tore sanitario e un direttore am-ministrativo, un unico dirigen-te del personale e un unico diri-gente delle professioni sanita-rie. L'azienda attualmente con-sta di tre presidi ospedalieri: ilSan Salvatore e Muraglia, doveoncologia e radioterapia sonoun'eccellenza, nel comune diPesaro, e il Santa Croce nel co-mune di Fano. Il bacino di uten-za della neonata azienda è di160 mila abitanti e comprendegli abitanti del Comune di Pesa-ro e di Fano e, più in generale,tutta la zona costiera del Norddelle Marche. Ad oggi, il perso-nale dipendente dell'aziendaMarche Nord consta di circa2.150 professionisti di cui 1.700dipendenti del comparto e 450tra medici e dirigenti.

Ma è sulla scelta del luogodove dovrà essere costruito esulle risorse da assegnare cheregna l'incertezza. Questioniche hanno finito anche per ral-

lentare il tanto auspicato pro-cesso di integrazione tra lestrutture visto che già nel 2011era previsto un periodo transi-torio con il quale si disponevauna maggiore integrazione del-le funzioni tra i due ex ospedalidi rete di Pesaro e Fano pergiungere, in un prossimo futu-ro, all'ospedale unico.

Sempre nel 2011, era statoscelto il sito di Fosse Sejore perla costruzione del nuovo noso-comio provinciale, una localitàche si trova nel Comune di Pe-saro ma equidistante dai duepresidi ospedalieri.

Tuttavia la matassa si è in-trecciata cammin facendo: idubbi sulla sostenibilità finan-ziaria dell'opera e, soprattuttol'eventuale ricorso, per recupe-rare fondi, al partenariato pub-blico-privato, hanno provocatonotevoli ritardi tanto da mette-re in discussione anche il sito diFosso Sejore, che tra l'altro, era

stato scelto in modo unanimeda tutti i sindaci del territorio. Ilcomunedi Pesaro e la Provinciain corsa hanno cambiato ideasull’area dove realizzarlo: insie-me hanno sostenuto l’ipotesi dicostruirlo a Muraglia dal mo-mento che già esiste un nuovopresidio ospedaliero. Il sindacodi Fano, Massimo Seri, lo ve-drebbe invece bene in localitàChiaruccia. Attualmente, l'inte-grazione delle funzioni dei dueex ospedali di rete di Pesaro eFano non è stata completata.Così che restano ancora alcuniservizi doppi e non tutti i repar-

ti sono stati affidati ad un unicoprimario: la modalità utilizzatadalla dirigenza di Marche Nordè sempre stata quella di atten-dere il pensionamento di unodei due dirigenti per poi accor-pare i reparti. Quello dei dop-pioni è comunque l’esempioprincipali delle difficoltà che ca-ratterizzano l’integrazione es-sendo inoltre fronte di spreco dirisorse. Quanto al personale di-pendente del comparti, il turnover non sarebbe garantito el'azienda lavorerebbe sotto or-ganico.

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I medici ai senatori: “Necessario mantenereun’assistenza equa per tutti i pazienti”

Pesaro

“Riportare la tuteladellasalutenella legislazioneesclusiva delloStatoè l'unicapossibilitàpergarantire livelliuniformi diassistenzaatutti i cittadiniitaliani”.LosostengonolaFederazionenazionaledegliOrdinideimedicie i sindacatideicamicibianchicherivolgonounappelloatutti i senatori, anchemarchigiani,chiamati neiprossimigiorni avotaresull'art.31chemodifica l'art.117dellaCostituzione. I medicichiedonoche“nonvenganoapprovatiemendamentiriduttividellapotestàlegislativaesclusivadelloStato, riguardanti la tuteladellasalutee lepolitichesocialiedella facoltàdi interventosostitutivodapartedelloStato”. Il testo approvatodalla

Camera“nonsoddisfapienamentele aspettativedelmondomedico;gli stessidatiriportatidalprimoministro inParlamentodimostranol'esplosionedellaspesasanitariasubitodopola riformadelTitoloVapprovatanel2001,accompagnatadadeficitenormi inmolteRegioni chehannocostretto icittadiniasubireaumentidi tasseedunpeggioramentodeiservizi,senzacorrispondentimodificheorganizzativeestrutturalinecessarieafarrecuperareefficienzaal sistema”. I mediciitaliani,concludela nota,“sioppongonoaunaderivalocalisticacheimpediscealloStatodi intervenirefattivamente inquelleRegioninellequali ilmalgovernoelacattivapoliticanongarantisconoiLeaai cittadini”.

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Pesaro

Tempi di attesa per accederealla fecondazione assistitanei centri pubblici specializ-zati italiani: più si scende lun-go lo stivale e più si allunga-no. Le Marche sono tra le re-gioni virtuose: un mese per leprime visite e 8 per accederealle tecniche di II livello. Tral’altro proprio l’azienda ospe-daliera Marche Nord è statascelta come punto di riferi-mento regionale per la fecon-dazione assistita. Nelle altreregioni si va dai 18 mesi in Si-cilia all'accesso rapido dellaToscana, fino alla Calabria,dove entrambe le liste sonobloccate. I dati saranno pre-sentati a Sabaudia in occasio-ne della nona edizione de “LeGiornate di Andrologia e Me-dicina della Riproduzione”,in programma oggi e domanied emergono da un'indaginecondotta all'interno dei prin-cipali centri di sterilità pub-blici in Italia. A condurre il la-voro, studenti della Facoltàdi Medicina dell'UniversitàLa Sapienza di Roma, coordi-nati da Rocco Rago, presiden-te del congresso e direttoredel rinnovato centro di sterili-tà dell'ospedale Sandro Perti-ni di Roma. Obiettivo, avereun'idea realistica dell'attualelivello di assistenza e soprat-tutto dei tempi di accesso perl'esecuzione di una tecnica diPma di II livello, la cosiddettaFivet o Icsi, nel nostro Paese.Ebbene al Nord, la media permacroregione è di circa 3 me-si di attesa per la prima visitae di 5 mesi per l'esecuzione diuna tecnica di Pma. I tempipiù brevi si riscontrano nellavirtuosa Val D'Aosta, con isuoi 2 mesi per accedere allaprima visita e nessuna attesaper le tecniche di Pma. Sem-pre al Nord, tra i tempi piùlunghi quelli del Veneto con15 mesi di attesa e la Liguriacon 12. Al Centro, l'offertapiù rapida è in Umbria (1 me-se per la prima visita nell'uni-co centro pubblico presentee 6 mesi per le tecniche diPma di II livello).

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L’ingresso dell’ospedale Santa Croce di Fano

Attualmente è formata datre presidi: il San Salvatorela struttura di Muraglia

e il Santa Croce

Marche Nord, l’ospedale resta sulla cartaAzienda istituita nel 2009 ma la nuova struttura ancora non c’è. Ceriscioli: “I sindaci devono decidere dove costruirla”

μFecondazione

DiventaregenitoriTempi breviper sperare

LASANITA’DELFUTURO

L'azienda Ospedali Riuniti Marche NordL'azienda Ospedali Riuniti Marche NordIstituita con la legge regionale del 2009 incorpora l'ex azienda ospedaliera San Salvatore di Pesaroe la struttura ospedaliera Santa Croce di Fano

È operativa dal

1˚ gennaio 2011

Attualmente è formatada tre presidi ospedalieri:il San Salvatore di Pesaroe Muraglia, nel Comune di Pesaro,e il Santa Croce di Fano

Nel 2011 era stato sceltoFosso Sejore come sito idealeper la costruzione del nuovoospedale unico, ma poi Comunedi Pesaro e Provincia hannooptato per Muraglia perchégià esiste un nuovo presidioospedaliero

Il bacino di utenza è di

160 mila abitanti

2.150 DIPENDENTI

1.700dipendentidel comparto

450medicie dirigenti

LISTED’ATTESA

L’APPELLO

Giovedì8Ottobre2015 5

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Fano

E' uno scontro duro quello cheda lunghi mesi è in atto all'in-terno del Partito Democraticosulla scelta del candidato allapresidenza del Consiglio Comu-nale, al posto dell'attuale presi-dente Renato Claudio Minardidisposto a lasciare l'incarico do-po che è stato eletto in Consi-

glio regionale. Lo scontro nonè tanto sui nomi, dato che or-mai si sa che i due candidati so-no l'attuale capogruppo consi-liare Cristian Fanesi e RosettaFulvi, quanto sui rispettivi ruo-li. Ben 7 consiglieri comunali su10 sostengono Fanesi alla presi-denza del Consiglio, ma ovvia-mente una simile candidaturanecessiterebbe della unanimi-tà almeno di tutto il gruppoconsiliare del Pd se non di tutto

il centro sinistra. Ma il confron-to in atto è ben più radicato nel-le anime del Pd, rispetto ai no-minativi concorrenti: esso infat-ti è l'espressione di un bracciodi ferro esistente tra i vecchio eil nuovo, tra l'esigenza di un rin-novamento dei quadri dirigentidel partito e le resistenze dellavecchia guardia. L'altra sera siè riunita di nuovo la Segreteria.Si pensava che l'incontro fosserisolutivo, visto che ogni sca-

denza ipotizzata per le dimis-sioni di Minardi è stata abbon-dantemente superata, ma la se-duta si è risolta con un ennesi-mo nulla di fatto. Il che sembratrattenere anche il sindacoMassimo Seri che invece vor-rebbe dare al più presto unasmossa all'esecutivo, rimesco-landone le deleghe. Sembrache il primo cittadino preferi-sca avere un giovane, compe-tente al suo fianco, cui delegare

la funzione dei Lavori Pubblici.Caratteristiche che si inquadra-no benissimo in Cristian Fanesiche tra l'altro è ingegnere. Ma aquesto proposito, bisogna direil capogruppo incarnerebbe be-nissimo ciascuno dei ruoli chesono in lizza, ma i suoi sosteni-tori lo vedono bene come presi-dente del Consiglio Comunale,simbolo appunto del rinnova-mento. Rinnovamento che, co-munque vada a finire questa

storia, troverà la sua resa deiconti nel prossimo Congressodel Partito Democratico, quan-do sarà in gioco anche la segre-teria. Al momento la gatta dapelare è in mano all'attuale se-gretario Stefano Marchegianipreso tra due fuochi, costituitidai vecchi dirigenti da una par-te e dai nuovi iscritti che ambi-scono farsi strada e aspirarevalle cariche decisionali.

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MASSIMOFOGHETTI

Fano

Torneranno a svettare nel cie-lo di Fano le due torri che pertanti anni hanno contraddi-stinto la porta sud della città,quali elementi identificatividello zuccherificio, per il qua-le svolgevano le funzioni di si-los. La loro ricostruzione, ov-viamente con una diversa fun-zione, è stata inserita nellaproposta progettuale formula-ta dall'assessorato all'Urbani-stica che prenderà il posto, do-po un ampio confronto con lacittadinanza, della vecchia va-riante che è stata revocata, pri-ma che fosse adottata definiti-vamente dal Consiglio Comu-nale.Nella giornata di ieri, l'assesso-re Marco Paolini, insieme aitecnici Maria Pia Miccoli eMarco Ferri, ha presentato iprimi elaborati progettuali. Inun'area di 230.000 metri qua-drati, i volumi si disporranno acorte attorno ad uno spaziovuoto centrale, il che consenti-rà di non demolire tutto quan-to è stato costruito all'iniziodel 2000. La funzione preva-lente dell'area sarà quella turi-stico - sportiva e del tempo li-bero. Le stesse due torri ospi-teranno un albergo fornito dicentro congressi, spazi esposi-

tivi di grandi dimensioni, ufficie nei piani alti una serie di ap-partamenti culminanti conuna terrazza panoramica. "Inquestomodo - ha detto Paolini- intendiamo recuperarel'identità del luogo, valorizzan-do la sua memoria". Nell'areadell'ex zuccherificio troveràposto anche la nuova piscinacomunale, la cui costruzionesarà affidata ai privati in cam-bio di una gestione plurienna-le, Si ricorre così ad un nuovomodello di project financing,più semplificato però rispettoa quello adottato per l'impian-to della Trave, mai giunto aconclusione. Accanto è stataprevista un'area dedicata allosport, per cui è stato ipotizza-to anche un palaghiaccio co-me quello che è stato realizza-to a Jesi. I due capannoni esi-stenti nei pressi, sul lato versoil Metauro, non ancora utiliz-zati, potranno essere riconver-titi, mentre un edificio polifun-

zionale pubblico da costruire,sarà affidato alle associazioniper iniziative di tipo culturale.Un altro edificio di un solo pia-no, ad uso misto, potrà ospita-re una palestra per la ginnasti-ca artistica e ritmica. Il com-merciale previsto dalla vec-chia variante soppressa in treedifici da 2.500 metri quadra-ti ciascuno, è stato ridotto adun unico spazio di egual misu-ra. Tutta l'area inoltre sarà pe-donalizzata e circondata daparcheggi. Una importantenovità è la proposta di ridurrea pista ciclabile tutta via delPonte. Ovviamente si tratta diuna proposta di base che do-vrà essere adottata in giuntauna prima volta, quale atto di

indirizzo, per poi essere pre-sentata alla città. Una volta in-tegrata dalle osservazioni cheanimeranno il dibattito il pro-getto verrà una seconda voltaapprovato in giunta per darluogo ad un accordo di pro-gramma sul quale si cercheràl'assenso della Provincia e del-la proprietà, che comunquedovrà avere un tornaconto delsuo investimento, si ricorreràpoi ad un concorso di idee perla progettazione vera e pro-pria, mentre l'ultimo atto saràl'approvazione definitiva inConsiglio Comunale. Più voltenei mesi scorsi la società Ma-donna Ponte, proprietariadell'area, rappresentata dall'amministratore unico Gabrie-le Duranti, aveva sollecitato ilComunea riprendere in manola questione. Ora si riapre unanuova fase che dovrebbe con-cludersi piuttosto celermentenel giro di un anno.

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Il sindaco si sbilancia: “Voglio un giovane al mio fianco”

“Torneranno a svettare le due torri”Simboli dell’ex zuccherificio, inserite nel nuovo progetto dell’area presentato dall’assessore Paolini

Nei 230 mila metri quadratii volumi si disporranno a

corte attorno ad uno spaziovuoto centrale

La soluzione adottataconsentirà di non demolire

tutto quanto è statocostruito all'inizio del 2000

Fano

Il presidente regionale dell'as-sociazione Maruzza, Elmo San-tini ha incontrato ieri il vice sin-daco Stefano Marchegiani affin-ché la giunta fanese si faccia in-terprete nei confronti della Re-gione Marche dell'istanza di isti-tuire a Fano, da dove peraltro èpartita l'iniziativa, il Centro Cu-re Palliative Pediatriche, giàprevisto da una delibera regio-nale, tenendo presente che lospazio richiesto è già a disposi-

zione nell'ospedale Santa Cro-ce e la Fondazione Carifano hagià dato la sua disponibilità perl'attuazione del progetto stesso.Come è stato messo in evidenzanel recente convegno, tenutosia Fano, sull'Etica con i Caregi-ver in ambito pediatrico, l'istitu-zione del Centro porterà un no-tevole risparmio alle finanze re-gionali e soprattutto sarà d'aiu-to alle famiglie che si prendonocura di bambini gravementeammalati.Attualmente si stimache i bambini assistidal Centro,trascorrono circa 60 giorni all'anno ricoverati nei reparti di te-

rapia intensiva o in altri repartiad alta specializzazione. Ognigiornata di ricovero ha un costodi 1.800 - 2.000; ogni giornatadel bambino preso in carico dal-la nuova struttura invece, traospedale, assistenza domicilia-re, hospice, territorio, ha un co-sto di circa 250 - 300 euro. Que-ste stime inoltre non tengonoconto dei costi legati alla gestio-ne di un bambino malato daparte delle famiglie: perdita dellavoro da parte di uno o entram-bi i genitori, stress emotivo le-gato alla mancanza di riferi-menti per una assistenza ade-

guata. L'obiettivo è dunquequello di mettere a disposizionedei bambini con patologia cro-nica inguaribile di tutta la regio-ne Marche, che necessitano dicure palliative pediatriche, lenecessarie professionalità ingrado di rispondere in modocontinuativo ai loro molteplicibisognie a quelli delle rispettivefamiglie, una struttura inseritain rete con altre regioni, in gra-do di offrire assistenza e presain carico globale del piccolo pa-ziente da tutti i servizi ospeda-lieri, territoriali e sociali. Si sti-ma che nella regione Marche,dove vi sono circa 250.000bambini e ragazzi al di sotto dei18 anni, i pazienti che necessita-no di cure palliative pediatrichesiano250 unità.

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Fano

Siètenuta ierimattina lacerimonia inauguraledelcorsodilaureain Biotecnologiedell'UniversitàdegliStudidiUrbinonellasede decentratadipalazzoSanMichele. Hannoportato il lorosaluto ilMagnificoRettoreVilbertoStocchi, ildirettoredel DipartimentodiScienzeBiomolecolariOrazioCantoni, ilpresidentedellaFondazioneCarifanoFabioTombariedil sindaco MassimoSeri.Lacerimonia, coordinatadalprofessorMauroMagnani,presidedellaScuoladiBiotecnologie,èstataoccasionediriflessioni sulleattività svolteesulleprospettivefuture. Tutti iconvenutihanno sottolineatoil

ruolochiavedell'universitàsulterritorioenellacittàconlapresenzaormaidioltre350studenti, lamaggiorpartedeiqualiprovenienti dafuori regione,edelleattività diricerca checreanoinnovazione,nuovaoccupazionequalificata enuoveattivitàdi impresacomebendocumentatodallastoria diDiathevaSrL unospinoffnatoaFanopropriodallascuoladibiotecnologieeoggicapace direalizzarenuoviprodottiebrevettichesonodirecentestatilicenziatia societàfarmaceuticheamericanequotate in borsa. IlSindacohapoi lanciatounasfida,quelladiaprirsianchealsettoredellablueconomynelqualeFanopuòsvolgereunruolo importanteconsiderataanche lapresenzadellastrutturadi"Biologiamarinaepesca".

SETTIMOASSESSORE

A sinistra l'assessore Marco Paolini insieme ai tecnici Maria Pia Miccolie Marco Ferri che ha presentato i primi elaborati progettuali per l’areadell’ex zuccherificio. Sopra il sindaco Massimo Seri all’inaugurazionedell’anno accademico del corso di laurea di Biotecnologie

LACITTA’DELFUTURO

LASANITA’

Per il Centro cure palliative pediatriche c’è una delibera regionale

Il presidente marchigiano dell’associazione Maruzza incontra Marchegiani: lo spazio necessario è già disponibile

“La Regione istituisca il Centro cure palliative pediatriche”

L’UNIVERSITA’

Biotecnologie, inaugurato l’anno accademico

VI Giovedì8Ottobre2015

FANOT: 0721 31633 F: 0721 67984E: [email protected]

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Un fulmine ha colpito una centralina elettrica

La pioggia rallenta anche la viabilità in città

Fulmine in stazioneTreni in tilt per ore

Fano

Mantenere lagestionedeirifiutiinambitoprovinciale:èquestalarichiestaavanzatadaBeneComunein seguitoallariunionedellacommissioneurbanisticaedambiente,cheèstata riconvocataper lunedìprossimoealla qualeèstata invitataanchelapresidentediAset SpaLuciaCapodagli."Respingiamopertanto ilprogettodiunasolaAtaregionale-affermaBeneComune-echiediamo ilmantenimentodellagestionein ambitoprovinciale.Vogliamogarantire iprincipidiautosufficienzadegliambiti,di riduzionedellamovimentazionedeirifiutiemantenereiprocessidecisionaliallecomunitàresponsabilidellaloroproduzione".L'obiettivoèevitareche i rifiutidell'interaregionearrivinoallediscarichediFano,PesaroeUrbino.

Gabriele Gaggi aveva 56 anni

Fano

Riparte domenica prossima IlGiro d'Italia dei Sapori, organiz-zato dalla Accademia Italianadella Cucina, dall'Istituto Alber-ghiero Santa Marta e dal Risto-rante La Lanterna di Metauriliache ha messo a disposizione ilsuo locale, recente vincitore delpremio del Touring Club e delpremio Gastronauta al MilanoGolosa. Cuochi di 9 diverse re-gioni italiane, alcuni dei quali so-no straordinari protagonisti del-la enogastronomia del nostroPaese, proporranno menu di al-meno quattro portate qualeomaggio ai loro territori di ap-partenenza. In pratica dal mesein corso al giugno del prossimoanno si avrà l'opportunità di "as-saggiare" la cucina italiana dallametà degli anni Settanta ad og-gi. L'iniziativa, giunta alla secon-da edizione, è stata illustrata ieri

dal giornalista Alfredo Antona-ros, dal ristoratore Flavio Cerio-ni, dal professor Paolo Pagnonidell'Alberghiero di Pesaro, daMauro Magagnini e Floro Bisel-lo della Accademia Italiana dellaCucina e da Carla Latini, titolaredel noto pastificio di Osimo. Do-menica prossima si inizia con leMariette, l'associazione roma-gnola, composta da 100 donneaccomunate dalla passione per

la buona cucina che si sono im-pegnate a diffondere i piatti dell'Artusi e a insegnare come si pre-para la pasta fresca all'uovo im-pastata a mano, la piadina e ilpane di Romagna. Il loro menusarà quello che si serva un tem-po la domenica nelle mense del-le famiglie ricco-borghesi, congli immancabili cappelletti inbrodo. Il 15 novembre tornerà aFano da Los Angeles Gino An-

gelini, lo chef delle dive di Hol-lywood, il 3 dicembre dalla Pu-glia Gegé Mangano, il 23 genna-io da Imola l'erede della grandetradizione del San DomenicoMassimo Mascia, a febbraio dalMolise Stefano Rufo, a marzodalla Campania Giuseppe Aver-sa, in aprile dalla Sicilia Mauri-zio Urso, a maggio dal TrentinoEnrico Croatti e a giugno il gran-de Fulvio Pierangelini.

SILVIAFALCIONI

Fano

Una discussione partecipata, se-rena e proficua è stata quella dimartedì scorso in occasione del-la seduta della commissione ur-banistica e ambiente, nella qualesiè parlato di piano d'ambito perla gestione dei rifiuti. All'incon-tro hanno preso parte oltre alsindaco Massimo Seri, al presi-dente Cristian Fanesi e i compo-nenti della commissione, altriconsiglieri comunali e rappre-sentanti del Forum provincialeper i beni comuni. Durante la di-scussione sono stati toccati di-versi temi: la competenza dellagestione dei rifiuti, che da pro-vinciale potrebbe diventare re-gionale, la percentuale di raccol-ta differenziata, il porta a porta,gli impianti per lo smaltimentodei rifiuti. Il Piano dovrà essereapprovato entro un anno dalladata di adozione del Piano regio-nale, quindi entro il 30 aprile2016; nei mesi di agosto e set-tembre i Comuni hanno raccoltole loro osservazioni e l'iter preve-de che in questo mese si passi al-la redazione del documento pre-liminare, da approvare ad inizionovembre per poi inviarlo in Re-gione per la verifica di conformi-tà. Rispetto però alle tempisti-che, preoccupazioni sono stateespresse dai rappresentanti delMovimento 5 Stelle: "I sindacidei vari Comuni sembrano piùconcentrati sulla questione ac-

qua e non sui rifiuti - spiega la ilconsigliere comunale fanese Ro-berta Ansuini - Non vorremmoche si chiuda il periodo delle os-servazioni senza alcun recepi-mento da parte della Regione.Questo è infatti il momento incui i Comuni dovrebbero fare leloro osservazioni, ma anche ilsindaco Seri ha ribadito la suaimpressione che non tutti stianolavorando su questo tema". Ieri irappresentanti di Fano 5 Stellehanno protocollato un ordinedel giorno, concertato anche concomponenti del Forum e di BeneComune, nella speranza in futu-

ro di sottoscrivere un atto condi-viso con le altre forze politiche. Ipunti cardine sui quali insiste ildocumento sono aumentare lepercentuali di raccolta differen-ziata, attuare un porta a portasempre più spinto e privilegiareil recupero di materia. "Secondonoi gli orientamenti del piano re-gionale sono discutibili, cosa cheè stata confermata anche dai tec-nici comunali - prosegue Ansui-ni - Ad esempio, si ipotizza unastrategia rifiuti zero, ma poi leproposte pratiche non sono in li-nea. Il punto principale riguardagli impianti, perché la nostra ri-

chiesta è vietare la nascita di in-ceneritori e la combustione deirifiuti sotto qualsiasi forma. LaRegione invece fa una previsio-ne degli impianti motivata su unfabbisogno basato su dati irreali,cioè sostiene che la differenziatasi fermi al 75%. Noi invece abbia-mo dimostrato che è fattibile ar-rivare anche all'80-85%, andan-do verso la riduzione dei rifiuti.Dal documento regionale invecesembrerebbe che si voglia legitti-mare la costruzione di inceneri-tori, a cui saremo sempre contra-ri".

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Fano

Oggi sarà il giorno dell'ulti-mo saluto a Gabriele Gaggi,il 56enne marinaio fanese de-ceduto lunedì mattina a bor-do del suo peschereccio, il Pa-lissandro. E' stato infatti fis-sato per questo pomeriggioalle 15 il funerale nella chiesadi San Giuseppe al Porto alLido, dove il marinaio avevatrascorso la sua infanzia,sempre a contatto con il ma-re, per poi trasferirsi al Valla-to. Ed è stato proprio in mareche ha trovato la morte, cheè arrivata improvvisa e nongli ha lasciato scampo, tantoche all'arrivo dei soccorsi perlui non c'era già nulla da fare.Sulla salma si è svolta l'autop-sia, richiesta per la famigliadal medico di base, per stabi-lire con certezza le cause deldecesso, dato che l'uomo ave-

va effettuato accertamentimedici di recente e non eraemersa alcuna patologia. Ieriil corpo di Lele è tornato aFano dall'obitorio di Torret-te di Ancona dove era statoportato lunedì e in tanti han-no voluto andare a salutarlo.Ma in tanti sono previsti an-che oggi alla cerimonia fune-bre, dato che il pescatore eramolto conosciuto ed amatoin città; tra le sue qualità piùapprezzate e che ora vengo-no ricordate con affetto e do-lore ci sono la sua solarità, lacapacità di affrontare ognigiorno con allegria e la sua di-sponibilità verso tutti. Oltreal mare, che ha solcato per ol-tre 30 anni, aveva un'altragrande passione: quella perl'Alma Juventus Fano, cheda tifoso seguiva con assidui-tà. La salma verrà infine tu-mulata al cimitero dell'Ulivo.

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Il funerale alle 15 a San Giuseppe al Porto

Addio al comandantenella chiesa del Lido

Fano

Ha avuto ripercussioni sullacircolazione stradale e suquella ferroviaria il forte tem-porale che ieri mattina si èabbattuto sulla città. Un ful-mine ha colpito una centrali-na elettrica ed ha mandato intilt i sistemi di segnalamentoe di annuncio automatico esiccome quella di Fano è unastazione altamente automa-tizzata, si sono avute riper-cussioni su tutta la lineaAdriatica Ancona-Bologna.Il transito dei treni ha subitorallentamenti, tanto che se-condo Rete Ferroviaria italia-na sono stati coinvolti 27

mezzi: cinque Frecce, tre In-tercity e 13 regionali che han-no registrato ritardi fino a 90minuti; cinque convogli loca-li hanno seguito un percorsolimitato e uno è stato cancel-lato. L'intervento dellaPolfer di Pesaro ha permessodi ristabilire la normalità e lacircolazione è ripresa nor-malmente intorno alle 13.Anche sulle strade cittadineci sono stati diversi rallenta-menti, con lunghe code sullaStatale Adriatica nord, daFosso Sejore fino al centro. Isottopassi del Lido e di Tor-rette sono tornati ad allagar-si ed anche la strada di Cami-nate è stata interessata da in-genti quantità d'acqua.

©RIPRODUZIONERISERVATA

“Stop a nuovi inceneritori”Piano d’ambito per la gestione dei rifiuti: incontro in commissione

La gestione dei rifiuti al centro dell’incontro in commissione

URBANISTICAEAMBIENTE

ILLUTTO

Nove grandi chef omaggeranno le loro regioni proponendo menù tipici ad alta qualità

Parte il Giro d’Italia dei SaporiACCADEMIADELLACUCINA

Ecco i primiquattro chefimpegnatinel Giro d’Italiadei SaporiDa sinistrain senso orarioMassimilianoMasciaGinoAngeliniGegè Manganoe StefanoRufo

ILMALTEMPO

LARICHIESTA

“Mantenere il servizioa livello provinciale”

Giovedì8Ottobre2015 VII

Onlinewww.corriereadriatico.it FANO

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34 GIOVEDÌ8 OTTOBRE 2015

IL GIORNOil Resto del CarlinoLA NAZIONE

LAMOSTRAALLA VENARIA REALEDI TORINO, UNAGRANDE ESPOSIZIONE SUL PITTORED’URBINO

Raffaello è comeunSole: illumina le artiTantissime le operemarchigiane che segnano il legame con arazzi e ceramiche

Pierfrancesco GiannangeliTORINO

UNA MOSTRA straordinaria allaReggia diVenaria (Torino), dal ti-toloRaffaello. Il Sole delle arti, finoal 24 gennaio racconta come il ge-nio diUrbino, tramite i suoi carto-ni e i suoi disegni, sia stato esalta-to anche dalle arti cosiddette con-generi, come le chiamava Vasari,cioè le arti applicate che, ciascunaattraverso le proprie tecniche, tra-dussero folgoranti intuizioni. Fi-gure e immagini che presero vitagrazie all’opera di scultori, fondi-tori, ceramisti, mosaicisti, inta-gliatori e armaioli. C’è moltodell’anima marchigiana nellequindici sale, allestite con moltipezzi che arrivano dalla nostra re-gione, scelti dal curatore GabrieleBarucca, funzionario storicodell’arte della Soprintendenzaper le BelleArti e il Paesaggio del-le Marche, insieme all’austriacaSylvia Ferino, senza dubbio lapiù importante studiosa di Raf-faello in attività.Professor Barucca, lei tre an-ni fa curòaVenaria lamostra“LorenzoLotto. Il Rinascimen-to nelle Marche”. Perché oraquesta nuova prestigiosissi-ma collaborazione?

«L’idea prende spunto dal restau-ro nei laboratori del Centro Con-servazione e Restauro La VenariaReale di un arazzo con laPescami-racolosa, frutto dei cartoni degliAtti degli ApostolidiRaffaello, con-servato nel Museo Antico Tesorodella Santa Casa di Loreto».Cosa dimostra questo araz-zo?

«E’ la dimostrazione dell’attivitàsulle arti congeneri di Raffaello.Ho scelto questo termine del Va-sari, che sostituisce quello di artiminori e mi sembrava riduttivo.Raffaello ha lavorato molto suquesti aspetti».Con quale taglio nuovo ven-gono presentati questi lavo-ri?

«Da un lato si ripercorre la carrie-ra straordinaria dell’artista,

dall’altro si può apprezzare il suoimpegnonelle arti applicate e nel-le analisi parallele».Vale a dire il fondamento delconcetto di riproducibilitàdell’arte.

«Raffaello è visto dalla culturaidealista come il grande maestrodeimassimo sistemi.Ma il suo la-

voro si svolge anche in una botte-ga rinascimentale: lui è un gran-de imprenditore e questo è unodei suoi meriti maggiori. La di-scriminazione delle arti, arrivatadopo Giulio Romano, non lo toc-ca. La sua derivazione è medieva-le e la sua visione è quindi unita-ria».Nella mostra ci sono capola-vori assoluti.

«E’ costruita su 131 pezzi di altis-simo livello, dalla Muta alla Ma-

donna del Granduca, passando perLa visione di Ezechiele, che è il lo-go della mostra e viene riprodottaanche in una visione di Rubens ein un arazzo enorme che ripropo-ne ingigantita l’idea di Raffaello».Quali pezzi arrivano diretta-mente dalleMarche?

«Molti. Tra questi, oltre all’araz-zo di Loreto appena restaurato, cisono i maestri di Raffaello: il Pe-rugino della predella di Fano, daSan Severino arriva la Madonnadella Pace di Pinturicchio, la Cro-cifissione di Signorelli dalla Galle-riaNazionale delleMarche diUr-bino. Poi esponiamoopere diGio-vanni Santi, il padre di Raffaello,realizzate per il PalazzoDucale diUrbino, il luogo della formazionedi Raffaello, perché il padre era ilregista di corte di Guidobaldo daMontefeltro».Per il “Pil” del Ducato di Urbi-no l’artista è stato una veraminiera...

«Infatti sono suoi i modelli cheserviranno per un’industria verae propria, quella della maiolicaistoriata, che ha avuto un’impor-tantissimo valore economico peril territorio ai quei tempi».

Che eredità Raffaello ha la-sciato alleMarche?

«Grazie a lui e a Leopardi leMar-che si sono attestate come la regio-ne più classicista che ci sia. Unaspetto ricordato anche da Piove-ne nel suo Viaggio in Italia. Sonoloro due, in tempi e con modi di-versi, a recuperare la tradizione ea farla vivere».E dal punto di vista artisticotra imarchigiani chi siè inseri-to nelle linea aperta da Raf-faello?

«E’ una domandamolto comples-sa. Mi viene in mente FedericoBarocci, altro caso di artistastraordinario e innovativo, che pe-rò si è chiuso in se stesso. D’altraparte le Marche e Urbino già nelSeicento erano una regione già ri-piegata su se stessa emarginalizza-ta, senza più il respiro internazio-nale cheRaffaello aveva contribui-to a dare».Come deve uscire il visitatoreda questamostra?

«Deve lasciarsi coinvolgere dalpercorso, dove ogni singolo pezzosprigiona bellezza. Ecco, deve la-sciarsi abbagliare dalla bellezza».

1483

1509

1520

MARCHEFOCUS

Giunto a Roma alla finedel 1508, chiamato daGiulio II, anche grazie

all’amicizia delconterraneo Bramante,

lavora in Vaticano

STANZEVATICANE

TESORIA lato,GabrieleBaruccaall’inaugura-zione. Sotto,la Muta, inbassomaiolicafiorentinaispirata aRaffaello;busto diangelo dallaPala Baronci

Ci sono due versioni sulladata di nascita: 28 marzoo 6 aprile. Per tradizionela morte si fa coinciderecon quella di Cristo nel

giorno e nell’ora

LANASCITAAURBINO

LEDATE

Secondo Vasari la mortesopraggiunse dopo 15

giorni di febbre, causata,a detta del biografo, da«eccessi amorosi». Fucurato conmolti salassi

LAMORTEAROMAGABRIELE BARUCCAPer lo studioso, curatorecon Sylvia Ferino, è un eventodanon perdere

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••5PESAROPRIMOPIANOGIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2015

ROTARYCeriscioli col presidente Lorenzo Ruggeri e la nuova socia Debora Giraldi, a destra Salvatore Giordano

di PATRIZIA BARTOLUCCI

DARE più spazio al privatonell’ambito della sanità. SecondoLuca Ceriscioli è una delle solu-zione possibili per recuperare lamobilità passiva. Il presidente del-la Regione, ospite l’altra sera allacena del Rotary club all’hotelCruiser, non lo dice in manieraschietta. Ma il senso del suo di-scorso è chiaro: «La sanità mar-chigiana è quasi totalmente pub-blica e i suoi parametri sono perquesto sempre al limite. Recupera-re la mobilità passiva significa fa-re scelte precise, non possiamopermetterci di perdere soldi». Loha incalzato Luigi Luminati:«Quindi, invece di portare i pesa-resi a Cotignola va portato Coti-gnola a Pesaro?». «Sì», la rispostadi Ceriscioli. Chi nel suo decalo-go ci aveva intravisto maggiorimargini di manovra per i privati,

quindi, ci aveva visto giusto.La ri-duzione dellamobilità passiva an-che attraverso un maggiore coin-volgimentodel privato, però, rien-tra tra gli obiettivi a lungo termi-ne, quelli che potrebbero avere bi-sogno di un’altra legislatura anco-ra, così come la realizzazione

dell’ospedale unico a cui il presi-dente non vuole rinunciare: «Ar-rivato in Regione – ha rivelato –ho chiesto all’ingegnere capo il fa-scicolo sull’ospedale, ma ho sco-perto chenon c’era neanche un fo-glio, quindi bisogna partire da ze-ro ma è impossibile continuare a

stare in 3 strutture diverse. Il pri-mo passo però è la scelta del sitoin cui farlo e spero che i sindacidel territorio trovino un accordo,altrimento faremo arrivare la scel-ta dall’alto. Solo individuato il si-to, valuteremo come finanziarlo,perché se l’area è privata o si han-no tutti i soldi o si usa il projectfinancing, mentre se è pubblicac’è la possibilità dei fondi Inail.Prima di dedicarmi a MarcheNord, però, vorrei chiudere il di-scorso dell’ospedale di Fermo edel Salesi che sono un passo piùavanti».

QUESTI gli obiettivi a lungo ter-mine in ambito sanitario, poi cisono quelli da realizzare in 300giorni, in primis la riduzione del-le liste d’attesa con la ricetta in 10punti illustrata la scorsa settima-na. Il primo step è la misurazionedei tempi che, stando a quanto di-

chiarato dal presidente, fino adora in Regione nessuno ha maimisurato. Una grave mancanzache Ceriscioli non attribuisce aidirigenti ospedalieri ma ai prece-denti amministratori regionali:«L’obiettivo posto sulle liste di at-tesa quando sono arrivato eramet-

tere in atto due azioni per ridurle,non arrivare al di sotto di un datotempo. Le persone seguonol’obiettivo dato. Le stesse personese adeguatamentemotivatemetto-no in gioco la loro professionalità.Successivamente valuteremo sesono state capaci o vanno ricam-

biate». Ecco giustificate le nomi-ne dirigenziali già annunciate.Misurazionedei tempi e definizio-ne degli obiettivi sono, quindi, iprimi passaggi. Ma tra gli obietti-vi immediati c’è anche il riequili-brio regionale sui fondi: «Va datodi più a chi ha avuto di meno, ve-dremo se sarà Pesaro o Maceratao altri», ha commentato. Il presi-dente ha anche annunciato di ave-re aperto un tavolo con il mondodella cooperazione sul temadel so-ciale: «I rappresentanti delle coo-perative mi hanno detto che era-no anni che non vedevano una ta-le disponibilità, è la dimostrazio-ne di una mentalità diversa».Un’esportazione in Regione dellegame con contestato legame traamministrazione e coop a Pesa-ro? «Sono in buoni rapporti contutti e ho tavoli aperti con privati-privati e associazioni varie, manel sociale la cooperazione è la for-ma societaria più adatta».

Al Rotary, giocando in casa,il presidente LucaCeriscioli ha mandatoalcuni messaggi, un paio diparticolare rilievo politico.Più spazio ai privati inSanità e, crediamo,soprattutto più privati inconcorrenza tra loro.«Abbiamo chiesto ad alcunilaboratori e centri privati difare prestazioni ai prezzi,concorrenziali, che sitrovano fuori regione».Messaggio in bottiglia aisindaci: «Prima decidete ilsito e prima posso provare atrovare i fondi per il nuovoospedale unico. Il trenodell’Inail (140 milioni dieuro al 3%) è già passato,inutilmente, una volta». Poili ha minacciati di deciderela collocazione. Partendodalle aree pubbliche. Infineha addossato ai suoipredecessori, difendendo imanager, il disastro dellaSanità: «Non c’è unastatistica». Verrebbe dadare i numeri.

STRATEGIA«Entro 300 giorni dobbiamoabbattere le liste d’attesaE cambierò lamentalità»

GOVERNATOREATUTTOCAMPO«CAMBIARE IMANAGER?PRIMACAMBIO ILMETODO:AVRANNOOBIETTIVI VERI DARAGGIUNGERE, POIDECIDEREMOSECAMBIARLI. ORA DATI INESISTENTI»

SERATAALROTARYIL GOVERNATOREOSPITEDELPRESIDENTELORENZORUGGERI. PERL’ENTRATADELLANUOVASOCIA:DEBORAGIRALDI, SEGRETARIAGENERALECOMUNE

Sanità, Ceriscioli apre al privatoE sull’ospedale incalza i sindaci«Ci dicano dove lo voglionomettere o decido io. I soldi li troviamo»

IL NUOVO NOSOCOMIO«In Regione non c’è nemmenoun foglio sull’ospedale unicoManon si può tornare indietro

LA FRUSTA

di LUIGI LUMINATI

I numeri scomparsi

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•• 8 PESARO GIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2015

UNA COSA è certa: l’annunciodel presidente della Provincia Da-niele Tagliolini riguardo agli oltretre milioni di euro di investimentiper le scuole superiori di Fano (trainterventi già svolti, in corso e pro-grammati), ha generato sconcertotra i genitori con i figli iscrittiall’istituto alberghiero di Pesaro.«Ma viviamo tutti nella stessa Pro-vincia? – osserva Jessica Nicoletti,genitore, rappresentante d’istitu-to, portavoce in questo caso del di-sorientamento accusato dalle fami-glie –. Non mettiamo in dubbionulla, ma è chiaro che dalle istitu-zioni ci aspettiamo che arrivimag-giore trasparenza perché almenoall’apparenza i conti non tornano.Dalmomento che si è visto poco oniente, sarebbe ora che Taglioliniincontrasse le famiglie per darespiegazioni anche riguardo alleprospettive per l’anno prossimo».In sintesi il ragionamento delle fa-miglie è semplice.

PRIMO: i genitori, di cui la Nico-letti è portavoce, chiedono comesia possibile che per autorizzare200mila euro per la messa in sicu-rezza dell’alberghiero SantaMartala Provincia abbia dovuto adottareuna procedura per somma urgen-za quando aFano, la stessa Provin-cia è pronta a sostenere i costi di

gestione di una nuova succursaledell’agrario Cecchi. Nell’ipotesiche «aprire la sede distaccatadell’agrario sia sostenibile per lecasse della Provincia – osserva Ni-coletti – allora, ci chiediamo se sia

stato opportuno spendere risorse,alcune centinaia di migliaia di eu-ro, per risistemare l’ex Provvedito-rato sempre per il Cecchi. Non sipotevano trovare gli spazi diretta-mente a Fano e risparmiare i lavo-ri all’ex Provveditorato, liberandorisorse per l’alberghiero?».Alle riflessioni scaturite per l’an-nuncio congiunto di Tagliolinicon il sindaco di Fano riguardo leopere di edilizia scolastica nella cit-tà della Fortuna, a preoccupare le

famiglie con i figli iscritti al SantaMarta Branca è stata l’informazio-ne, circolata ieri, che vede il con-tratto con la Parrocchia San Carlolimitato a tre mesi.

«CI sentiamo di ringraziare il par-roco don Massimo Regini perchéè stato tra i pochi in città, se nonl’unico, a mettersi a disposizionedelle esigenze dei ragazzi – conti-nua la Nicoletti –, ma ci chiedia-mo cos’accadrà allo scadere del ter-mine». Se alla richiesta di aggior-namenti e maggiore trasparenzaproveniente dalle famiglie potrà ri-spondere la Provincia, dall’assesso-re comunale Giuliana Ceccarelliarriva invece una prima rassicura-zione sulla disponibilità del parro-co di San Carlo. «Per esigenzeespresse dalla parrocchia il contrat-to è rinnovabile di tre mesi in tremesi – spiega l’assessore –. Manon vuol dire che tra tre mesi do-vremo trovare un’altra sistemazio-ne». Rassicurazioni arrivano an-chedal preside: «Non avendo espe-rienza con gli studenti delle scuolesuperiori – ha detto Nicolini – ènormale che il parroco sia statocauto: so che i nostri ragazzi sa-pranno conquistare la sua fiducia,meritando pienamente la sua di-sponibilità».

Solidea Vitali Rosati

SI SVOLGONO oggi alle 15,30 nella natia Pergola lacerimonia religiosa e il funerale del senatore Giovan-niMaria Venturi (foto) deceduto nella tardamattina-ta di ieri aRoma all’età di 93 anni . Avvocato, partigia-no, democristiano da sempre e per sempre, sempre co-munque capace di esprimere in maniera autonoma eindipendente la sua opinione e il suo giudizio, Ventu-ri è stato senz’altro una delle figure del nostro territo-rio di più longevamilitanza politica con alle spalle set-te legislature, dal 1963 al 1994, come senatore dellaRepubblica, sempre eletto con favore nel collegio diUrbino. E’ stato anchemembrodel governo come sot-

tosegretario e segretario provinciale del partito. «Ven-turi - dice per la triste occasione l’avvocato Gianfran-co Sabbatini - è stato l’amico ed anche il maestro diuna vita. Era un uomo di fede e di profonda culturache si era dedicato a quella che per lui era veramentela nobile arte della politica intesa nella sua accezionepiù alta, vale a dire come servizio in favore della co-munità. Ci siamo trovati insieme in molte vicendequotidiane - continua Sabbatini - e nella condivisionedell’impegno politico, da ultimo anche nella Fonda-zioneCassa di Risparmio di Pesaro. Saluto con un ab-braccio forte tutti i familiari».

Quello che si vede nella foto èl’ingresso al parcheggiodel Cen-troDirezionale Benelli, uno deipiù ampi ed utilizzati della cit-tà. Giorni fa qualcuno ha abbat-tuto la ringhiera, rimasta a terraper una parte, contorta e arrug-ginita, mentre la parte iniziale èmalamente appoggiata sul mu-retto. Oltre che un pericolo peri passanti e le auto, è uno spetta-colo pietoso; se poi si aggiungo-no le buche, anzi le voraginiche ad ogni scroscio di pioggiadiventano gigantesche pozzan-ghere, tanto profondeda rischia-re di rovinare anche le auto. Co-sa si aspetta a mettere a postoquesta situazione? Non basta ilcantiere dei veleni e la puzza

che proviene da lì? Anche inquesti piccoli dettagli si eviden-zia sempre più il senso di abban-dono che i cittadini residenti inquesta zona denunciano ormaida anni. L’immagine del quar-tiere è ormai compromessa dal-la vicenda dell’ex Amga, ma co-sì si peggiorano le cose. Ci vuo-lemolto a chiudere due buche e

sostituire una ringhiera? E datoche ci sono, dicono i residenti,mandare ogni tanto un canto-niere a ripulire il piccolo passag-gio tra via del Lazzaretto e viaMorosini non stonerebbe. Pri-ma era utilizzato dagli anzianidel luogo per tagliare un po’ distrada, adesso è soltanto un ri-cettacolo di immondizia.

SCUOLE I GENITORI DEI RAGAZZI DELL’ALBERGHIERO SUL PIEDEDI GUERRA

«Viviamonella stessaProvincia?»«AFano sono pronti ad investire per ospitare la sede delCecchi»

SANTAMARTAGli studenti escono dalla sede storica dell’alberghiero,ora parzialmente inagibile e interessata dai lavori di messa in sicurezza

PREOCCUPATI«In più, il contratto conla parrocchia SanCarloscade fra tremesi. Poi?»

IL9E 10OTTOBRE, la no-stra città ospita il XXIV con-gresso dell’Airipa, sui distur-bi dell’apprendimento. Peril Comune saranno presentigli assessori al BenessereMi-la Della Dora e alla CrescitaGiuliana Ceccarelli. L’even-to sarà preceduto da un pre-congresso, rivolto agli inse-gnanti, sul tema della ricercache avrà luogo oggi al teatroSperimentale a partire dalle14.45. Presente una rappre-sentanza dell’Ufficio scolasti-co regionale, dell’Ordine de-gli Psicologi della RegioneMarche e di professionistiche operano all’interno delServizio sanitario nazionale.Saranno inoltre in sala rap-presentati di università italia-ne e specialisti del settoreper fornire importanti contri-buti sullo stato attuale dellaricerca sui disturbi dell’ap-prendimento e altri disturbievolutivi, sui progetti attuatiall’interno delle scuole, inun’ottica preventiva, di valu-tazione e intervento. L’even-to odierno, organizzato dalcomitato locale (referenti:Carmen Belacchi, docentedell’Università degli studi didiUrbino eNoemiDelBian-co, psicologo-psicoterapeu-ta) è gratuito.

APPRENDIMENTO

Un congressosui disturbievolutivi

L’ADDIO IL RICORDODI SABBATINI: «VIVEVA LA POLITICACOME SERVIZIO»

Oggi a Pergola i funerali del senatoreVenturi

LAFOTO

Parcheggio del Benellicondizioni indecorose

DOMANI partono i laboratori diriciclo creativo «Giochiamo alCentro» per bambini dai 6 a 10 an-ni, proposti dal Centro per le Fa-miglie con Marche Multiservizi.Utilizzando carta, plastica e altrimateriali per creare nuovi oggetti,i piccoli partecipanti impareran-no, giocando, l’importanza del ri-ciclo e il rispetto dell’ambiente. Ilprimo laboratorio è «Cose di lat-ta», domani dalle 17.30 alle 19 e in-segna che i barattoli di alluminionon si buttano, si riciclano e di-ventano portapenne e portaogget-ti rivestiti di carta o stoffa. In pro-gramma ci sono altri 4 appunta-menti. Per partecipare a tutti i la-boratori, tutti gratuiti, occorre pre-notarsi al numero 0721.387384.

L’INIZIATIVA

Bambini ‘ricicloni’Il 9 al via i laboratori

Sen. Giovanni MariaVenturi

”Vita mutatur non tollitur”Dio forza degli esseriDio immutabile eterno...fa sorgere oltre la morte nello splendoredei cieliil giorno senza tramonto (dal breviario)Sen Giovanni Maria VenturiDanno il triste annuncio la moglie Nadia, ifigli Anna, Giacomo, Raffaele, le nipoti.I funerali avrenno luogo Giovedì 8 Ottobrealla ore 15:30 presso la Chiesa di SanFrancesco di Pergola.Pesaro, 8 Ottobre 2015.

_O.F. Ricci Giorgio e Guglielmi F., Pesaro,

t. 0721 67070

Giovanni VenturiE’ morto Giovanni Venturi, partigiano ecombattente per la libertà, Senatore dellaRepubblica, altissimo intermeprete dellapolitica come servizio al bene di tutti ed at-tenzione hai bisgoni degli umili. Vive impe-ritura la sua passione civile e la testimo-nianza dei nobili principi cui sempre ha isi-parto la sua vita oporosa.Caro Giovanni, amico e riferimento sicuro,ti abbracio con filiale affetto. LucioPesaro, 8 Ottobre 2015.

_O.F. Ricci Giorgio e Guglielmi F., Pesaro,

t. 0721 67070

PARTECIPAZIONELa Fondazione Cassa di Risparmio di Pe-saro partecipa al dolore della famiglia perla scomparsa del Socio

Sen. Giovanni Venturiricordandone le elevati doti morali ed uma-ne e l’appassionato impegno profuso in po-litica al servizio della comunità.Pesaro, 8 Ottobre 2015.

_O.F. IROF, Pesaro, t. 0721 31494

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•• 12 GIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2015

e-mail: [email protected]: [email protected]

COMPIRÀ 5 ANNI il prossimo24 dicembre il piccolo FedericoMezzina, il bimbo fanese affettoda morbo di Krabbe diventatosuo malgrado una bandiera nellalotta per il diritto di scelta nellecure sanitarie. Mamma Tiziana epapàVito speranodi potergli rega-lare per il suo compleanno unviaggio salvavita all’estero, dovepoter proseguire il trattamento at-traverso cellule staminali mesen-chimali la cui sperimentazione inItalia è stata interrotta. Se da unlato infatti, la comunità scientifi-ca ha bollato il metodo Staminacome inconsistente e potenzial-mente pericoloso e il suo ideatoreDavide Vannoni ha avanzato laproposta di patteggiamentonell’inchiesta che lo vede indaga-to per l’associazione a delinquerefinalizzata alla truffa, alla «sommi-nistrazione di farmaci imperfet-ti», fino alle lesioni colpose.... Van-noni, come noto, è stato condan-nato a un anno e dieci mesi. Manon è mai venuta meno la fiduciadi molti malati in questo tratta-mento che, non solo a pareredell’ideatore ma anche a dire dichi lo ha testato sulla sua pelle, sa-rebbe in grado di trasformare lecellule staminali mesenchimaliinneuroni capaci di curare svaria-temalattie soprattutto neurodege-nerative.

PROVANE è il piccolo Federicoche dall’ultima infusione del lu-glio 2014 ad oggi ha subito deipeggioramenti. «Abbiamo tampo-nato con una terapia antiossidan-te di mantenimento – dice mam-maTiziana –maFedenonha avu-to nessun tipo di miglioramento.Anzi è regredito rispetto ai pro-gressi fatti con il metodo Stami-na, dal punto di vista della masti-cazione e della deglutizione chepiano piano stanno andando via.

Anche gli arti sono sempre più ri-gidi.Ma finché c’è, anche di testa,siamo contenti».La rabbia, l’orgo-glio e la frustrazione di una ma-dre che lotta da tre anni contro lamalattia del figlio, concentrate inpoche parole scritte nere su bian-co in un appello lanciato in rete:«Carissimi tutti, come ben sapeteFederico necessita di continuareil trattamento con staminali (pur-troppo, per la sua patologia non visono, al momento, in Italia tera-pie possibili) che già nel passatohamigliorato il suo stato psicofisi-co, aiutandolo a fronteggiare lasua terribile malattia. Per questomotivo oggi siamo costretti ad an-dare in Paesi esteri per praticareuna terapia con staminali, una te-

rapia ovviamente non sostenutadal Sistema Sanitario Nazionalema completamente a carico dellafamiglia. Il costo totale per prati-care questo trattamento si aggirasui 30mila euro a ciclo, una cifraenorme che una normale famigliafa difficoltà ad affrontare. È perquestomotivo che ci rivolgiamo avoi tutti, chiedendovi di attivarvidirettamente o di inventarvi qual-cosa per aiutarci a raccogliere deifondi; si potrebbero contattaredelle aziende di vostra conoscen-za presentandone la necessità, sipotrebbe organizzare qualcheevento, una cena, una tombolata,si potrebbe evitare un caffè al gior-no, chi più ne ha più ne metta».

ti.pe.

S A N I T A ’Serve quasi

unmilionedi europer i progetti

di salutementale

SITERRÀ oggi alle 15 nella chiesadel Porto i funerali di Gabriele Gag-gi, il 56enne comandante del «Palis-sandro»morto lunedìmattina al timo-ne del suo motopeschereccio duranteuna battuta di pesca al largo delle co-ste doriche. La marineria fanese è inlutto. «La Fai CislMarche zona Pe-saroUrbino – si legge in una nota del-la categoria sindacale Cisldell’Agroalimentare e della Pesca –

esprime tutto il suo cordoglio per l’im-provvisa e tragica mancanza di ‘Le-le’ Gaggi, comandante, esperto mari-naio fanese, amico e sostenitore dellanostraFederazione, alla quale non fa-cevamaimancare il suo valido contri-buto. Ci mancheranno la sua simpa-tia, la sua competenza professionale el’inesauribile generosità con la qualesi prodigava in qualunque cosa. Allasua famiglia vanno le nostre più senti-te condoglianze pubbliche ed il privi-

legio ed il ringraziamento per averloconosciuto». Nel gruppo di Facebook«El vér dialèt fanés» un ricordo invernacolo dell’uomo che ha trascorsotutta la sua vita al porto. «E’ mortGabriele e ... én’j la fàg a fermâ i la-grimón e i sangós./ Se mòr, tùti,quànd prima quànd dòp; mo d’acsìén va bèn./ Opùr, en’él so; magâri èmèj, per te./ A murì du si sèmper vi-sùt; sa ch’él surìs a òchi stréti, guâsida cinés».

L’APPELLO LO LANCIANO I GENITORI DEL BAMBINOCURATOCON LE INFUSIONI

«Federico peggiora, chi può lo aiuti»Raccolta di fondi per curarsi all’estero con il ‘metodo Stamina’

DONAZIONIEccodovesi puòversareoffertePER effettuare unadonazione C/C Bancariointestato a «AssociazioneUna Speranza PerFederico Onlus» Iban:IT21F0614524303000009000492. La donazione fattaa una Onlus ècompletamente detraibileo deducibile dal proprioreddito. «Grazie –- diconoiMezzina – a tutti».

SITUAZIONEDISPERATAApplauso e carezze per Federico con il babbo Vito fuori dal tribunale di Pesaro

SETTIMANADELDIALETTOOGGI LETTUREALCAFFE’

SALUTEmentale:servono 850 mila euro perportare a compimento dueprogetti, a Fano e a Urbino.E’ la richiesta urgenteavanzata dai presidentidelle associazioniLiberamente di Fano, VitoInserra, e Alpha di Pesaro,Salvino Pozzi, al nuovodirettore dell’Area Vastan.1, Carmine di Benardo.Di quei 850 mila euro, 200mila saranno destinati a«rilanciare la residenza diriabilitazione del Bevano diFano» e il resto dellasomma per «i servizi disalute mentale di Urbino» eper il centro diurno eresidenziale diSassocorvaro. Apreoccupare i duepresidenti è stata larisposta di Di Bernardo.«Ci ha confermato – spiegaInserra – di non poter farenulla per recuperare gli 850mila euro. Riteniamo chequeste siano risposteinadeguate perchèbloccano importantipercorsi di recuperodell’autonomia. Fano e ilMontefeltro non solo sonoterritori considerevolmenteal di sotto della spesamedia regionale per lasalute mentale, ma nel casospecifico si tratta di importimodesti, ad altaproduttività e destinati adare risposte urgenti».Insistono Inserra e Pozzi:«Sul budget dell’Area Vastadi 350 milioni di euro, gli850 mila euro che servonoper i progetti di Urbino,Sassocorvaro e Fano sonounmisero 0,25». Apreoccupare ulteriormentei presidenti delle dueassociazioni, Liberamentee Alpha, «è la volontàdell’Asur di separare –specifica Inserra – la spesasanitaria sulla salutementale da quella socialeriabilitativa, quando laletteratura internazionaleparla di budget di salutecon risposta sanitaria esociale».

An.Mar.

Ha fatto il giro di boa la prima edizione della ‘Settimana del dialettofanese’. All’interno del ricco cartellone di eventi, stasera Fan(no)Dialetto propone alle 19 «Sketch e letture dialettali« al Caffè del Teatrocon Simone Diotallevi e Francesco Mirisola. E intanto arrivano i primiapprezzamenti per l’evento ideato da Nicola Anselmi. «Sarebbeauspicabile – propone Stefano Sorcinelli – che dopo questa splendidamanifestazione si pensasse di creare a Fano, oltre al Festival delBrodetto anche il Festival del Dialetto: il successo sarebbe assicurato».

FUNERALEALLE15 INCHIESAL’ULTIMOSALUTOAGABRIELEGAGGI

Ciao comandante, oggi l’addio al porto

UNAVITAPER ILMAREA bordo del suo Palissandro

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••13FANOGIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2015

Da sinistra gli architetti Pia Miccoli e Adriano Giangolini,l’ingegnereMarco Ferri e l’assessoreMarco Paolini

ILCOMUNE lancia la «propo-sta stimolo» per i 23 ettaridell’area risorsa dell’ex zucche-rificio. L’assessore all’Urbani-stica Marco Paolini, affiancatodai tecnici comunali dell’Uffi-cio Piano (l’architetto PiaMic-coli e l’ingegnere Marco Ferri)e dall’architetto Adriano Gian-golini, ha presentato ierimatti-na, nella residenza municipalel’iter che il Comune intende se-guire per l’ex zuccherificio.Iter che riparte da zero dopo labocciatura da parte del Consi-glio comunale della precedentevariante e contro cui la proprie-tà, la società Madonna Ponte,ha presentato ricorso al Tar.L’idea è quella di realizzare unaccordo di programma tra Co-mune, Provincia e proprietà altermine di un percorso che hadue punti cardine: un concor-so di idee per la pianificazionecomplessiva dell’area e lamani-festazione di interesse da partedi soggetti privati per specifi-che attività. Attraverso lamani-festazionedi interesse, il Comu-ne spera di realizzare una pisci-na pubblica da dare in conces-sione e gestione ad un privato.

Nella nuova progettazione,nell’area dello zuccherificio cisarà posto solo per una superfi-cie commerciale, no food, da2.500 metri quadrati. Sarannoricostruire, a ricordo del vec-chio zuccherificio, due torri da

43 metri, segno architettonicodistintivo e caratterizzante del-la zona. A cosa serviranno?Unapotrebbe ospitare un alber-go con relativo centro congres-si, sempre che qualcuno mani-festi la volontà di investire intal senso, l’altra potrebbe avereuna destinazione residenziale(nei piani alti) mista a direzio-nale. In sostanza quella dell’exzuccherificio dovrà diventareun’area dedicata alle attivitàsportive e del tempo libero con

le due case coloniche che saran-no il punto di partenza per le vi-site lungo l’asta fluviale. «Inquesta progettazione ci saràspazio anche per un incubatored’impresa – sottolinea Paolini– come suggerito da Fanesi».L’obiettivo è quello di creareun’oasi libera dal traffico, per-corribile e raggiungibile in bici-cletta e circondata da parcheg-gi. Quali saranno le tappe dellaproposta stimolo?Primadi tut-toPaolini la presenterà ai colle-ghi di giunta che dovrannoadottare un atto di indirizzo.Tra un mese sarà organizzatoun evento pubblico per racco-gliere idee e suggerimenti. Poisarà la volta del percorso parte-cipato con il coinvolgimentodella Provincia e dei Comunivicini. Tra 5 mesi, la giunta re-cepirà le osservazioni e valute-rà le manifestazioni d’interessee il concorso di idee. All’ottavomese ci sarà il parto: l’accordodi programma tra gli enti pub-blici e i proprietari dell’area el’approvazione inConsiglio co-munale.

AnnaMarchetti

IL CORO giovanile «Incanto Malate-stiano», formato da 20 ragazze e ragaz-zi, ha rappresentato la coralitàmarchi-giana nella prestigiosa vetrina di ExpoMilano 2015. Questi nostri giovaniconcittadini sono infatti parte predo-minante del Coro giovanile delleMar-che, realtà recentemente costituitadall’Arcom (Associazione Regionaledei Cori Marchigiani) e composta dacoristi provenienti principalmente daFano,Ascoli eUrbania. «Il Coro giova-nile Incanto Malatestiano – dice conorgoglio il presidente del Coro Polifo-nico Malatestiano, Giuseppe Franchi-ni – è reduce dall’entusiasmante parte-cipazione all’Expo di Milano dove hatenuto cinque concerti presso PalazzoItalia e ha ben rappresentato le realtàcorali della regione Marche, insiemead alcuni giovani del gruppo vocale«La Corolla« di Ascoli Piceno e il coro«Colours of Voice« di Urbania, conuna vivace interpretazione di brani po-lifonici contemporanei. E per la no-stra città è sicuramentemotivo di orgo-glio essere rappresentati da giovani fa-nesi in questo grande evento interna-zionale».Diretti dalM°FrancescoSan-tini (Direttore delCoroPolifonicoMa-latestiano di Fano) i coristi hanno ese-guito anche «Come l’acqua», scritto ap-positamente per il coro giovanile dalmaestro Lorenzo Donati in occasionedell’evento.

COMUNE L’ASSESSORE PAOLINI HA PRESENTATO I PROGETTI PER L’AREA

«L’ex Zuccherificio? Stimolante»Unapiscina e una superficie commerciale di 2500metri

OBIETTIVO«Vogliamo creare un’oasilibera dal trafficoe circondata da parcheggi»

CONCERTO

Il coro giovanileconquista Milano

Il coro giovanile «Incantomalatestiano» all’Expo

ANNO accademico 2015-2016, ieri matti-na cerimonia inaugurale del corso di lau-rea in Biotecnologie dell’Università di Ur-bino a palazzo San Michele. Presenti, tragli altri, il rettoreVilberto Stocchi. La ceri-monia è stata l’occasione per riflettere sul-le attività svolte, sui risultati ottenuti e sul-le prospettive future dell’Università di Ur-bino. Grande soddisfazione ha espresso ilMagnificoRettore per il recente posiziona-mento dell’ateneo tra le 500 più prestigioseuniversità del mondo. Tutti i convenuti

hanno sottolineato il ruolo chiave dell’uni-versità sul territorio e nella città di Fanocon la presenza ormai di oltre 350 studen-ti, la maggior parte dei quali provenientida fuori regione. Sottolineata l’importanzadell’attività di ricerca che crea innovazio-ne, nuova occupazione qualificata e nuoveattività di impresa come ben documentatodalla storia di Diatheva SrL uno spin offnato a Fano proprio dalla scuola di biotec-nologie e oggi capace di realizzare nuoviprodotti e brevetti che di recente sono stati

licenziati a società farmaceutiche america-nequotate in borsa. Il sindacoMassimoSe-ri ha ricordato come Fano Ateneo sia unascommessa vinta per la città. «La presenzadi questo corso universitario – detto Seri –è una occasione per collaborare insieme:Amministrazione e Università possono la-vorare al piano strategico per la città. Acco-gliere il corso di laurea e gli studenti, cheogni anno scelgonoFano per la loro carrie-ra universitaria, costituisce per tutto il ter-ritorio una vera ricchezza».

UNIVERSITA’ IERI LACERIMONIACON IL RETTORE STOCCHI A PALAZZO SANMICHELE

Laurea in biotecnologie, parte l’anno accademico

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•• 14 FANO GIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2015

COSA potrebbe convince-re i «rinnovatori» del Pd, icosiddetti quarantenni, adaprire la strada a RosettaFulvi presidente del Consi-glio comunale? Oltre all’in-gresso di Cristian Fanesi ingiunta, ipotesi che sembradiventata realtà, i giovanichiedono di non porre osta-coli al loro progetto politicodi rinnovamento e di averericonoscibilità negli organi-smi provinciali. Passerà daFanesi ad un altro quaran-tenne il ruolo di capogrup-po del Pd, ma il nodo cru-ciale sarà la futura segrete-ria del Partito in vista delprossimo congresso. Altraipotesi di cui si è discusso èla staffetta tra assessori delPd in occasione della verifi-ca di giunta dimetàmanda-to. Ci sarebbe, però, un pro-blema di rappresentanza digenere visto che i «papabi-li» del gruppo dei quaran-tenni sono tutti uomini. Diquesto si è discusso nelleriunioni di segreteria del

Pd Fano che si sono susse-guite martedì e mercoledìsera. Incontri ai quali hasempre partecipato, accan-to al segretario del Pd Fa-no, Stefano Marchegiani, ilsegretario provinciale Gio-vanni Gostoli.

SE NON si troverà la me-diazione,Minardi continue-rà a fare il presidente del

Consiglio comunale, cer-cando di conciliare gli im-pegni di Fano con quelli diconsigliere regionale e vicepresidente del Consiglio re-gionale, e non ci sarà un set-timo assessorePd.All’inter-no dei quarantenni c’è ungruppo più «morbido», piùdisponibile al dialogo conla «vecchia guardia» e uno

più intransigente: nessunoperò chemetta in discussio-ne l’unità del partito. Tantoda far commentare ad alcu-ni di loro: «Siamo tutte per-sone responsabili». Soprat-tutto il Pd vuole evitare didare l’impressione di esserepoco affidabile per gli allea-ti e per lo stesso sindacoMassimo Seri. La maggio-ranza damesi attende che ilPd si chiarisca al suo inter-no e comunichi se intendepresentare propri candidatiper il Consiglio comunale.E lo stesso Seri, che vorreb-be rafforzare l’esecutivo, staaspettando che la principa-le forza politica della mag-gioranza proponga un no-me per l’eventuale settimoassessore. Ieri sera altra riu-nione nella sede di via Puc-cini sempre alla presenza diGostoli. Se martedì era sta-ta convocata una segreteriaallargata ai presidenti di cir-colo, ieri pomeriggio si è op-tato per una riunione ri-stretta nella speranzadi con-cludere la serata conuna fu-mata bianca.

AnnaMarchetti

POLITICA DAI ‘QUARANTENNI’ VIA LIBERA PER ROSETTA FULVI IN CONSIGLIO

Pd, accordo in vistaCristianFanesipuò entrare inGiunta

I GRANDI cuochi e i pregiatiprodotti della gastronomia italia-na si danno appuntamento ‘AllaLanterna’ di Metaurilia. E’ pron-ta a ripartire la seconda edizionede «Il Giro d’Italia dei sapori«,una raffinata esplorazione diquantodi più originale, importan-te e attuale stia accadendo ogginell’articolato mondo della risto-razione italiana. Si inaugura do-menica a pranzo, con ilmenù del-le azdore romagnole dell’associa-zione «Le Mariette» (legate allaCasa Artusi di Forlimpopoli), undivertente percorso a tappe che sisnoda dalle alpi alla Sicilia facen-do tappa fissa nella cucina di Eli-de e Flavio Cerioni. Nove cuochi(molti dei quali stellati) prove-nienti da altrettante regioni italia-ne, famosi e apprezzati ovunque,proporranno menu di almenoquattro portate, che sono unomaggio ai loro territori di prove-nienza. Tutti inediti e apposita-mente ideati per il «Giro». «Alcu-ni nomi fanno la storia – sottoli-nea Cerioni –: Gino Angelini,Giuseppe Aversa, Massimo Ma-scia e Fulvio Pierangelini, chefmeno conosciuti di altri perché lo-ro stanno ancora dietro i fornelli enon davanti alle telecamere dellatv». A raccogliere tante professio-nalità in un unico evento , il con-tributo organizzativo di ElsaMaz-zolini (direttore della rivista LaMadia) ed Alfredo Antonaros, ol-tre al padrone di casa Flavio Ce-rioni. Gli appuntamenti (al prez-zo calmierato di 55 euro l’uno,comprensivi deimigliori vini del-le Marche in abbinamento) sonotutti alle 20, tranne quello inaugu-rale che sarà alle 13 perché «ripro-poniamo il pranzo domenicaledelle famiglie bene romagnole».Info e prenotazioni 0721.884748.

Il segretari Giovanni Gostoli e StefanoMarchegianiBRACCIO DI FERRO

Ieri intensa giornatadi confronto tra le dueanimedel partito

«LA cultura è aperta. Archivi e Biblioteche siraccontano».Domenica 11 ottobre 2015 biblio-teche e archivi aprono al pubblico per una gior-nata dedicata a conoscere i luoghi storici dellamemoria. La sezione di Fano dell’Archivio diStato di Pesaro proporrà un’esposizione di do-cumenti dal 1915 al 1918 tratti dall’ArchivioStoricoComunale di Fano che tracciano un ri-tratto della vita quotidiana della città duranteil periodo bellico.Orario di apertura dalle 9 al-le 13 in via Castracane. Info.0721 801219

Biblioteche si raccontanoattraverso i libri

GASTRONOMIA

C’è il Giro d’Italiadella cucina:grandi cuochialla «Lanterna»

SI INTITOLA «Il volto misericordioso delPadre» l’appuntamento organizzato per saba-to 10 ottobre a partire dalle 16 al Centro Pasto-rale Diocesano di via Roma. Una riflessione-testimonianza del gruppo «LaCasa» della dio-cesi di Bergamo per confrontarsi sul camminodi accompagnamento spirituale di separati, di-

vorziati, riaccompagnati.«LaChiesa in nomediDio accoglie e accompa-gna», è l’invito rivolto a tutti gli interessati chevogliono partecipare e che possono trovaremotivi di ascolto e riflessione su un tema chepurtroppo tocca sempre più persone, conside-rato il numero sempre crescente dimatrimoni

che finiscono con la divisione dei coniugi.Sarà l’occasione per un confronto su questo te-ma di attualità in concomitanza con il Sinodosulla famiglia che si sta svolgendo aRoma. Perpartecipare al corso e per qualsiasi informazio-ne chiamare Don Mauro: 348.6721991 – e-mail: [email protected]

CENTROPASTORALEDIOCESANO SABATOALLE 16 RIFLESSIONE E TESTIMON IANZA

Incontrodi ascolto per separati e divorziati