Corso di FORMAZIONE ADDETTO PRONTO SOCCORSO · Como, Cuneo, Genova, Messina, Reggio Emilia SECONDA...

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GRUPPO DI LAVORO D Comitati Paritetici Territoriali di: Como, Cuneo, Genova, Messina, Reggio Emilia ELABORATO N. 5 Corso di FORMAZIONE PER ADDETTO PRONTO SOCCORSO ALLEGATO 1 - PERCORSO FORMATIVO PER ADDETTO AL PRONTO SOCCORSO (DECRETO MINISTERO DELLA SALUTE 15/07/2003, n. 388) Roma lì, _______________________ GRUPPO DI LAVORO D - Corso ADDETTO PRONTO SOCCORSO 1

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GRUPPO DI LAVORO D

Comitati Paritetici Territoriali di: Como, Cuneo, Genova, Messina, Reggio Emilia

ELABORATO N. 5

Corso di FORMAZIONE PER ADDETTO PRONTO

SOCCORSO

ALLEGATO 1 - PERCORSO FORMATIVO PER ADDETTO AL PRONTO SOCCORSO

(DECRETO MINISTERO DELLA SALUTE 15/07/2003, n. 388)

Roma lì, _______________________

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ADDETTO PRONTO SOCCORSO

Definizione (art. 4 comma 5 lettera - a- del D.Lgs 626/94): Il datore di lavoro [....] adotta le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ed in particolare: a) designa preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza;

A FORMAZIONE: Obblighi di carattere normativo e contrattuale

Chi deve fare il corso Gli addetti al pronto soccorso, designati ai sensi dell’articolo 12 comma 1, lettera b), del decreto legislativo n° 626 del 19 settembre 1994, sono formati con istruzione teorica e pratica per l’attuazione delle misure di primo intervento interno e per l’attivazione degli interventi di pronto soccorso (Decreto n°388 del 15 luglio 2003, art 3 comma 1 Gazzetta Ufficiale del 03/02/2004). I contenuti minimi dei corsi di formazione, ai sensi del DM 388/2003 variano in relazione al fattore di rischio ed alle dimensioni delle aziende.

Come sono Classificate le Aziende rispetto allla tipologia del rischio

Il Decreto del 15 luglio 2003 n° 388, all’art. 1 classifica le aziende: 1 Le aziende ovvero le unità produttive sono classificate, tenuto conto della tipologia di attività

svolta, del numero dei lavoratori occupati e dei fattori di rischio, in tre gruppi. Gruppo A:

I. Aziende o unità produttive con attività industriali, soggette all'obbligo di dichiarazione o notifica, di cui all'articolo 2, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, centrali termoelettriche, impianti e laboratori nucleari di cui agli articoli sette, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, aziende estrattive ed altre attività minerarie definite dal decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 624, lavori in sotterraneo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1956, n. 320, aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni;

II. Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro, quali desumibili dalle statistiche nazionali INAIL relative al triennio precedente ed aggiornate al 31 dicembre di ciascun anno. Le predette statistiche nazionali INAIL sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale;

III. Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori a tempo indeterminato del comparto dell'agricoltura.

Gruppo B: aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A. Gruppo C: aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A.

2. Il datore di lavoro, sentito il medico competente, ove previsto, identifica la categoria di appartenenza della propria azienda od unità produttiva e, solo nel caso appartenga al gruppo A, la

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comunica all'Azienda Unità Sanitaria Locale competente sul territorio in cui si svolge l'attività' lavorativa, per la predisposizione degli interventi di emergenza del caso. Se l'azienda o unità produttiva svolge attività lavorative comprese in gruppi diversi, il Datore di Lavoro deve riferirsi all'attività' con indice più elevato.

In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’indice infortunistico, l’INAIL ha pubblicato sul proprio sito internet le suddette statistiche. Queste evidenziano che l’indice del settore delle costruzioni è superiore a quattro. Pertanto le aziende del settore delle costruzioni rientrano nei seguenti gruppi: • Gruppo A - se hanno più di cinque lavoratori • Gruppo B - se hanno da tre a cinque lavoratori • Gruppo C – se hanno meno di tre lavoratori

Chi è responsabile della formazione del lavoratore

Il Datore di Lavoro assicura che ciascun lavoratore addetto al pronto soccorso riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia.

Quando deve essere erogata la formazione al lavoratore

La formazione del lavoratore deve avvenire in occasione della nomina di: o addetto al pronto soccorso;

La formazione dei lavoratori deve avvenire in orario di lavoro e non deve comportare oneri per i lavoratori. La formazione degli addetti deve essere ripetuta con cadenza triennale almeno per ciò che attiene alla parte pratica. Il DM 388/2003, fa salvi tutti i corsi di formazione che pur non rispondendo ai requisiti del decreto, siano stati ultimati entro il 3 agosto 2004 (data di entrata in vigore)

Con chi deve collaborare l’azienda per l’erogazione della formazione

La formazione deve avvenire in collaborazione con l’Organismo Paritetico (art.22, comma 6, D.Lgs 626/94)

Quali sono gli argomenti su cui è obbligatorio assicurare la formazione per l’aziende del

gruppo A e B e C

Il Decreto n 388 del 15 luglio 2003 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 03 febbraio 2004 con entrata in vigore il 03 agosto 2004 prevede:

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PRIMA GIORNATA

Modulo A

OBIETTIVI DIDATTICI PROGRAMMA

ALLERTARE IL SISTEMA DI SOCCORSO

a) Cause e circostanze dell’infortunio (luogo dell’infortunio, numero delle persone coinvolte, stato degli infortunati ecc.); b) Comunicare le predette informazione in maniera chiara e precisa ai servizi di assistenza sanitaria di emergenza;

RICONOSCERE UNA EMERGENZA SANITARIA

1) Scena dell’infortunio: a) raccolta dell’informazione b) previsione dei pericoli evidenti e di quelli

probabili. 2) Accertamento delle condizioni psicofisiche del

lavoratore infortunato: a) funzione vitali (polso,pressione, respiro); b) stato di conoscenza; c) ipotermia e ipertermia;

3) Nozione elementari di anatomia e fisiologia dell’apparato cardiovascolare e respiratorio;

4) Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO

1) Sostenimento delle funzioni vitali: a) posizionamento dell’infortunato e manovre

per la pervietà delle prime vie aeree; b) respirazione artificiale; c) massaggio cardiaco esterno.

2) Riconoscimento e limiti d’intervento di primo soccorso: a) lipotimia,sicope,shock; b) edema polmonare acuto; c) crisi asmatica; d) dolore acuto stenocardiaco; e) reazione allergiche; f) crisi convulsive

g) emorarragie esterne post-traumatiche e tamponamento emorragico.

Totale n.6 ore

gruppo A

Totale n.4 ore

gruppo B-C

Conoscere i rischi specifici dell’attività svolta

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SECONDA GIORNATA Modulo B

ACQUISIRE CONOSCENZE GENERALI SUI TRAUMI IN AMBIENTE DI LAVORO

b) Cenni di anatomia; c) Lussazione, fratture e complicanze d) Traumi e lesioni cranio - encefalici e della colonna

vertebrale e) Traumi e lesioni toraco - addominali

ACQUISIRE CONOSCENZE GENERALI SULLE PATOLOGIE SPECIFICHE IN AMBIENTI DI LAVORO

1) Lesioni da freddo e da calore; 2) Lesioni da corrente elettrica; 3) Lesioni da agenti chimici; 4) Intossicazioni; 5) Ferite lacero contuse; 6) Emorragie esterne.

Totale n.4 ore

gruppo A

Totale n.4 ore

gruppo B-C

TERZA GIORNATA Modulo C

ACQUISIRE CAPACITA’ DI INTERVENTO PRATICO

1) Tecniche di comunicazione con il sistema di emergenza del SSN;

2) Tecniche di primo soccorso nelle sindromi celebrali acute;

3) Tecniche di primo soccorso nella sindrome di insufficienza respiratoria acuta;

4) Tecniche di rianimazione cardiopolmonare; 5) Tecniche di tamponamento emorragico; 6) Tecniche di sollevamento, spostamento e trasporto del

traumatizzato; 7) Tecniche di primo soccorso in casi di esposizione

accidentale ad agenti chimici e biologici.

Totale n.6 ore

gruppo A

Totale n.4 ore

gruppo B-C

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B L’esperienza dei CPT nella realizzazione dei corsi di formazione degli

Addetti Pronto Soccorso

Durata dell’ intervento formativo

L’esperienza dei CPT è stata quella di fornire corsi di durata inferiore a quelli previsti dal nuovo Decreto.

La normativa fornisce indicazioni riguardo la durata del corso di pronto soccorso per il gruppo A è di 16 ore, per i gruppi B e C è di 12 ore.

Contenuti dell’attività formativa

Per diversi CPT i contenuti dei corsi dovevano rispettare il Decreto n. 388 del 15 luglio 2003.

Modalità di erogazione del corso

Il corso viene erogato attraverso lezioni frontali, dove è possibile realizzare un dibattito. Sono previsti momenti di lavoro di gruppo o comunque di esercitazione singola od a gruppi. I sussidi didattici utilizzati sono: lucidi, diapositive, filmati e un manichino.

I materiali didattici forniti sono opuscoli generici.

• Composizione gruppo dei discenti

Datori di lavoro stessi o dipendenti designati comunque dal datore di lavoro quali addetti alla gestione delle emergenze

Formatori Come previsto all’art. 3 del Decreto n° 388 del 15 luglio 2003 comma 2, la formazione dei lavoratori designati è svolta da personale medico, in collaborazione, ove possibile, con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. Nello svolgimento della parte pratica della formazione il medico può avvalersi della collaborazione di personale infermieristico o di altro personale specializzato.

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C Proposte operative per la realizzazione di un nuovo programma per la

formazione degli Addetti Pronto Soccorso

NOTA INTRODUTTIVA e RIEPILOGATIVA I CPT si sono già attivati per dar seguito a quanto disposto e comunque poco spazio è lasciato ad una programmazione più articolata; si ritiene che particolare interesse di sviluppo avrà la formazione dei lavoratori designati che andrà ripetuta con cadenza triennale almeno per quanto attiene alla capacità di intervento pratico (art. 3 comma 5 D.Ministero della Salute n. 388) Il programma che segue (ALLEGATO 1) si basa sull’indicazione del Decreto Ministeriale della Salute 15 luglio 2003 n. 388 “Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell’articolo 15, comma 3, del Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni”. L’art. 1 del Decreto Ministeriale 388/2003 “Classificazione delle aziende” distingue le aziende o le unità produttive (intendendosi come unità produttive non genericamente i singoli cantieri, ma solo quelli dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale, secondo la definizione di cui all’art. 2 del Decreto Legislativo 626/94 e s.m. ed i.) classificate in tre gruppi, in relazione alla tipologia dell’attività, al numero dei dipendenti ed i fattori di rischio; l’identificazione della categoria di appartenenza deve essere fatta dal datore di lavoro sentito il medico competente; le aziende estrattive contemplate dal Decreto Legislativo 626/94, i lavoratori in sotterraneo e le aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari I.N.A.I.L. con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro, dati desumibili dalle statistiche nazionali I.N.A.I.L. relative al triennio precedente ed aggiornate al 31 dicembre di ciascun anno, sono comprese nel gruppo A; le aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A sono comprese nel gruppo B; il gruppo C riguarda le aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A . Se l’azienda o l’unità produttiva svolge attività lavorativa comprese in gruppi diversi, il datore di lavoro deve riferirsi all’attività con indice più elevato L’art. 3 del Decreto “Requisiti e formazione degli addetti al pronto soccorso” tratta della formazione, differenziata in relazione al gruppo in cui è inserita l’azienda o l’unità produttiva e prevede corsi di 16 ore per il gruppo A e di 12 ore per i gruppi B e C, svolti da personale medico in collaborazione, ove possibile, con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. Sono ritenuti validi i corsi ultimati entro la data di entrata in vigore del Decreto Ministeriale 388/03.

Luogo di erogazione della formazione

E ‘ risultato evidente che la formazione di pronto soccorso deve essere erogata al di fuori del contesto produttivo dell’impresa. L’aula è sicuramente il luogo migliore dove realizzarla.

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Orario delle lezioni

La formazione dei lavoratori deve avvenire durante l’orario di lavoro per cui è consigliabile che le lezioni si tengano dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 13,00. Il ricorso al sabato mattina è sconsigliato, se non per dettate e specifiche esigenze aziendali o dei lavoratori. Si ritiene utile dividere le 6 ore per il modulo di aggiornamento in 4 ore più 2 ore in modo da rendere omogeneo l’impiego dell’aula didattica con la prima parte uguale per tutti. Gruppo dei discenti

Quando possibile il gruppo discenti dovrà essere il più omogeneo possibile, per poter affrontare situazioni simile e paragonabili.

Livello di accesso al corso di formazione di pronto soccorso E’ necessario che l’addetto abbia seguito un percorso di formazione di base nel quale abbia ricevuto le principali nozione di gestione delle emergenze. E’ importante che il discente abbia la consapevolezza di quello che sarà il suo compito futuro.

Valutazione della ricaduta della formazione sui lavoratori

E’ fondamentale valutare i risultati della formazione, anche dal punto di vista statistico. La cosa migliore sarebbe quello di introdurre dei questionari o test che i lavoratori dovranno compilare prima dell’inizio del corso ed al termine dello stesso. Il questionario sarà lo stesso e servirà al formatore per valutare il livello di ingresso e la crescita avuta con il corso. E’ bene che questo questionario venga realizzato con domande a risposte chiuse e con la presenza di immagini e fotografie nelle quali si individuano situazioni errate e situazioni corrette. In aula verrà corretto oralmente solo il questionario di uscita.

Valutazione del gradimento dell’attività formativa

Al termine del corso verrà richiesto ai discenti di compilare un questionario di gradimento del corso, che verrà utilizzato dagli organizzatori per valutare con puntualità la propria attività formativa.

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Modalità didattica di erogazione del corso Il corso avrà modalità didattiche di aula. Ritenendo che il gruppo dei discenti sia il più omogeneo possibile è di fondamentale importanza che il docente esemplifichi la didattica tenendo conto del contesto lavorativo dei discenti. Individuazione e preparazione dei formatori

Per il corso di formazione, è necessaria la presenza di personale medico, in collaborazione, ove possibile, con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale, per la parte pratica della formazione il medico potrà avvalersi della collaborazione di personale infermieristico o di altro personale specializzato.

Supporti didattici per il docente

Per lo svolgimento delle lezioni, i docenti dovranno utilizzare dei supporti didattici progettati e realizzati allo scopo come lucidi, diapositive, filmati e un manichino. La preparazione di questi strumenti deve essere realizzata sotto la supervisione del CPT.

Materiali didattici per i discenti

I materiali devono essere progettati allo scopo, devono essere di ridotte dimensioni e ripercorrere esclusivamente i punti salienti della formazione ed essere utili a risolvere i problemi qualora si verificassero.

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ALLEGATO 1

PERCORSO FORMATIVO PER ADDETTO AL PRONTO SOCCORSO

(DECRETO MINISTERO DELLA SALUTE 15/07/2003, n. 388)

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OBIETTIVI DIDATTICI PROGRAMMA

durata

Presentazione del corso

f) Nota introduttiva del quadro normativo vigente (artt.12-15 D.lgs. 626/94 e s.m.i. e D.M. 388/03, con riferimento anche ai DPR 303/56 – D.M. 28/7/58 all. A e B)

g) Cenni sulle statistiche INAIL relative agli infortuni nel settore edile sia nazionali che locali

h) Valutazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro

1 ora per il modulo

A ½ ora per il

modulo B e C

ALLERTARE IL SISTEMA DI SOCCORSO

a) Cause e circostanze dell’infortunio (luogo dell’infortunio, numero delle persone coinvolte, stato degli infortunati ecc.); b) Comunicare le predette informazioni in maniera chiara e precisa ai servizi di assistenza sanitaria di emergenza;

1 ora per il modulo

A ½ ora per il

modulo B e C

RICONOSCERE UNA EMERGENZA SANITARIA

5) Scena dell’infortunio: a) raccolta dell’informazione b) previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili.

6) Accertamento delle condizioni psicofisiche del lavoratore infortunato:

a) funzione vitali (polso,pressione, respiro); b) stato di conoscenza; c) ipotermia e ipertermia;

7) Nozione elementari di anatomia e fisiologia dell’apparato cardiovascolare e respiratorio;

8) Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso

2 ore per il modulo

A

1 ,5 ore per il

modulo B e C

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO

3) Sostenimento delle funzioni vitali: a) posizionamento dell’infortunato e manovre per la

pervietà delle prime vie aeree; b) respirazione artificiale; c) massaggio cardiaco esterno.

4) Riconoscimento e limiti d’intervento di primo soccorso: h) lipotimia, sicope, shock; i) edema polmonare acuto; j) crisi asmatica; k) dolore acuto stenocardiaco; l) reazione allergiche; m) crisi convulsive

n) emorarragie esterne post-traumatiche e tamponamento emorragico.

2 ore per il modulo

A

1,5 ore per il

modulo B e C

Conoscere i rischi specifici dell’attività svolta

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SECONDA GIORNATA Modulo B

ACQUISIRE CONOSCENZE GENERALI SUI TRAUMI IN AMBIENTE DI LAVORO

1) Cenni di anatomia dello scheletro; 2) Lussazione, fratture e complicanze 3) Traumi e lesioni cranio - encefalici e della colonna

vertebrale 4) Traumi e lesioni toraco - addominali

2 ore per tutti i moduli

ACQUISIRE CONOSCENZE GENERALI SULLE PATOLOGIE SPECIFICHE IN AMBIENTI DI LAVORO

7) Lesioni da freddo e da calore; 8) Lesioni da corrente elettrica; 9) Lesioni da agenti chimici; 10) Intossicazioni; 11) Ferite lacero contuse; 12) Emorragie esterne.

2 ore per tutti i moduli

TERZA GIORNATA Modulo C

ACQUISIRE CAPACITA’ DI INTERVENTO PRATICO

8) Tecniche di comunicazione con il sistema di emergenza del SSN;

9) Tecniche di primo soccorso nelle sindromi celebrali acute;

10) Tecniche di primo soccorso nella sindrome di insufficienza respiratoria acuta;

11) Tecniche di rianimazione cardiopolmonare; 12) Tecniche di tamponamento emorragico; 13) Tecniche di sollevamento, spostamento e trasporto del

traumatizzato; 14) Tecniche di primo soccorso in casi di esposizione

accidentale ad agenti chimici e biologici.

6 ore (*) per il modulo

A

4 ore per il modulo B e C

(*) si ritiene utile dividere le 6 ore per il modulo A in 4 ore più 2 ore in modo rendere omogeneo l’impiego dell’aula didattica con la prima parte uguale per tutti.

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QUESTIONARIO DI APPRENDIMENTO

Trovi un collega riverso a terra cosa fai per prima cosa?:

1. avvisi immediatamente il capo cantiere e successivamente il 1-1-8;

2. urli il più forte possibile in modo da farti notare dagli altri colleghi; se possibile usi il cellulare per comunicare con 1-1-8;

3. verifichi lo stato di coscienza della vittima;

Quando attivi il 1-1-8 cosa devi assolutamente comunicare all’operatore della centrale 1-1-8?

1. il luogo dell’evento, quanti anni ha la vittima, se sul posto ci sono altre ambulanze, se esiste in cantiere una cassetta di pronto soccorso;

2. il luogo dell’evento, cosa è accaduto, quante persone sono coinvolte, le condizioni della vittima, nome e cognome:

3. il luogo dell’evento, il nome della ditta, il nome del datore di lavoro, se esiste una piazzola per l’atterraggio dell’eliambulanza

Un tuo collega si procura una ferita sulla mano e stà sanguinando abbondantemente, cosa fai?:

1. lasci scorrere un po’ di sangue e successivamente applichi del cotone emostatico

2. ti metti i guanti di protezione e disinfetti bene la parte con acqua ossigenata ed applichi un tampone di garza sterile

3. applichi un laccio emostatico nelle vicinanze della ferita ed eventualmente tamponi con cotone sterile

Durante una manovra errata un collega si procura un’abrasione superficiale sporca di terriccio cosa fai?.

1. copro subito la parte con una garza sterile per prevenire infezioni

2. disinfetto la parte con acqua ossigenata o eventualmente con acqua per rimuover più impurità possibili

3. applico immediatamente della polvere antibiotica sull’abrasione se presente nella cassetta di pronto soccorso

Una latta di malta, per un caso fortuito, cade da un’impalcatura ed una parte del composto lambisce il viso di un lavoratore procurandogli un bruciore agli occhi, cosa fai?

1. lavi abbondantemente con acqua la parte cercando di eliminare ogni traccia della sostanza irritante;

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2. lavi il viso del lavoratore con solvente, mai con acqua e copri poi la parte con una

garza;

3. copri gli occhi del lavoratore e lo trasporti il più velocemente possibile all’ ospedale più vicino

Durante il tuo turno di lavoro trovi riverso a terra in stato di incoscienza il tuo collega; ricordi che lui stava intonacando la facciata su un’impalcatura al secondo piano, cosa fai?

1. sposto immediatamente il corpo sollevando la testa per non creargli abrasioni alla nuca

2. sposto il corpo del collega solo ed esclusivamente se esiste un pericolo; comunque faccio molto attenzione a non spostare ne il capo ne la colonna vertebrale;

3. mi accerto dello stato di coscienza; aspetto aiuto prima di cercare di rimetterlo in piedi;

Nel fissare delle assi su un’impalcatura un lavoratore si schiaccia un dito con una martellata, cosa fare?

1. metto il dito del lavoratore sotto l’acqua calda ed aspetto che il dolore passi

2. se ci sono ferire o abrasioni disinfetto con acqua ossigenata e fascio la parte con garze sterili

3. disinfetto con acqua ossigenata se necessito, tengo la parte sotto il getto di acqua fresca e se disponibile applico ghiaccio

Collegando due cavi elettrici l’elettricista, posa le dita su un parte di cavo sprovvisto di plastica isolante; immediatamente cade a terra, cosa fai?

1. avviso subito il 1-1-8, mi precipito subito dall’elettricista e controllo il battito cardiaco

2. stacco la corrente dall’interruttore centrale e successivamente controllo lo stato di coscienza

3. mi accerto che tipo di voltaggio passava sul filo e consiglio all’elettricista di rivolgersi appena possibile al pronto soccorso;

Un lavoratore gli affidano il compito di trasportare contenitori di solvente in una stanza al secondo piano del palazzo in costruzione. Durante l’accatastamento dei fusti, uno scivola e si rompe, disperdendo il contenuto a terra, cosa fare?

1. avviso subito i colleghi e cero di recuperare il liquido versato a terra eventualmente; se non riesco cerco di asciugare con segatura;

2. apro subito le finestre, cerco di non inalare i vapori del prodotto e se pregni mi tolgo immediatamente i vestiti, lavo accuratamente la pelle venuta a contatto;

3. solo se il contatto è stato prolungato nel tempo e se c’è difficoltà respiratoria devo comunicare l’evento alla centrale 1-1-8;

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Ore 14 in pieno luglio, in cantiere un lavoratore cade a terra; è a terra ma respira ed è cosciente, cosa fai?

1. attivo il servizio di emergenza del cantiere e chiamo la centrale 1-1-8 richiedendo l’intervento di un medico

2. mi accerto dello stato di coscienza, slaccio la camicia e la cinta , controllo il battito cardiaco, aspetto assieme al lavoratore l’arrivo dell’ambulanza

3. tranquillizzo il lavoratore e se disponibile, faccio sorseggiare del superalcolico e con l’aiuto dei colleghi somministro ossigeno con la maschera.

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QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

Il questionario che le presentiamo riguarda la valutazione di fine corso di formazione a cui lei ha appena partecipato ed ha come obiettivo specifico quello di rilevare quali sono le Sue considerazioni riguardo l’andamento del corso in termini organizzativi, logistici e sui docenti.

Il questionario è anonimo, le sue risposte sono per noi fondamentali al miglioramento della qualità del servizio offerto ai partecipanti dei nostri corsi.

Grazie per la sua collaborazione.

. Titolo del corso Data di inizio Durata Data di termine Sede Codice corso

Rispetto a quanto si attendeva, ha trovato questo corso

□ Molto soddisfacente □ Soddisfacente □ Insoddisfacente

Se molto soddisfacente o soddisfacente, perchè

□ Argomenti nuovi/utili □ Nuovi rapporti sociali □ Esperienza positiva □ Altro (specificare)

Se insoddisfacente, perchè

□ Difficoltà degli argomenti □ Carenze organizzative □ Esperienza negativa □ Altro (specificare)

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Gli argomenti trattati si sono rivelati

□ Molto utili □ Utili □ Scarsamente utili

Nel partecipare a questo corso Lei ha incontrato difficoltà per

□ Difficoltà nella teoria □ Distanza dalla sede/dall’azienda/trasporti □ Orario pesante □ Nessuna difficoltà □ Altro (specificare)

Ritiene che quanto appreso durante il corso Le potrà essere utile per migliorare la qualità del suo lavoro suo lavoro?

□ Molto □ Abbastanza □ Poco □ Per niente

Rispetto a quanto già sapeva, le informazioni raccolte Le hanno dato

□ Molte informazioni nuove □ Alcune informazioni nuove □ Un approfondimento delle informazioni che già conosceva □ Tutte informazioni che già conosceva

Secondo Lei la metodologia con cui sono stati esposti gli argomenti, l’ha resa

□ Partecipe e attiva □ Interessata □ Indifferente □ Annoiata

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Secondo Lei il materiale didattico fornitoLe, risulta chiaro e facilmente comprensibile?

□ SI □ NO □ Altro (specificare)

Giudizio sulla docenza relativa all’argomento:

□ Ottimo □ Buono □ Sufficiente □ Insufficiente per il seguente motivo:

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Materiale consegnare ai discenti

PRIMO SOCCORSO

NOTA METODOLOGICA Nell’ambito delle attività promozionali per la diffusione nei luoghi di lavoro di materiale per l’infortunistica, questo gruppo di lavoro ha realizzato la presente nota metodologica che tratta il problema del primo soccorso in cantiere in caso di infortunio. Si è voluto colmare quell’intervallo di tempo che solitamente intercorre, senza assistenza, tra il momento dell’infortunio e l’intervento medico-infermieristico, cercando di fornire le nozioni necessarie all’addetto al primo soccorso. Seguendo i suggerimenti indicati il lavoratore potrà prestare un aiuto immediato e determinante. Si ricorda che le raccomandazioni proposte dagli organi competenti, prevedono l’uso di guanti, mascherine e occhialini per la protezione reciproca.

L’Addetto al primo soccorso deve: in caso si infortunio verificare lo stato di coscienza, attivare il sistema di soccorso 1-1-8, fornire informazioni utili, sapere dove è allocata la cassetta del pronto soccorso, accertarsi che non esistano pericoli per i soccorritori ne per la vittima. Il sistema di emergenza viene attivato chiamando il numero telefonico locale di emergenza (1-1-8); tale numero, ampiamente pubblicizzato in ogni comunità, ci permette di entrare in contatto con una centrale operativa; la persona che attiva il sistema di emergenza deve essere preparata a dare le seguenti informazioni in maniera tranquilla:

1. il proprio nome e cognome ed ev. il proprio ruolo. 2. il luogo dell’emergenza (con il nome della strada o della piazza se possibile). 3. il numero telefonico dal quale sta chiamando. 4. che cosa è accaduto (attacco di cuore, incidente d’auto, ecc.). 5. quante persone hanno bisogno di aiuto. 6. le condizioni della/e vittima/e. 7. qualunque altra informazione richiesta.

Per essere sicuri che il personale della centrale non abbia ulteriori domande da porre, chi chiama deve riagganciare solo quando gli viene detto di farlo da parte dell’operatore di centrale. Se in grado, l’operatore di centrale può anche dare istruzioni a chi chiama, su come iniziare la rianimazione cardio-polmonare. Colui che chiama deve seguire queste istruzioni sino all’arrivo dell’equipe di soccorritori esperti.

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SITUAZIONI DI INFORTUNIO PIU’ FREQUENTI NEI CANTIERI EDILI

Abrasioni e tagli

L’Addetto al primo soccorso deve: disinfettare la ferita o abrasione con acqua ossigenata o in alternativa acqua corrente. Tamponare il sanguinamento con garze sterili ed applicare una fasciatura ben stretta. Non deve assolutamente usare cotone e l’uso del laccio emostatico deve essere usato solo ed esclusivamente come ultima spiaggia nei casi di sanguinamenti copiosi o amputazioni.

Malta negli occhi L’Addetto al primo soccorso deve: lavare abbondantemente gli occhi della vittima cercando di eliminare il più possibile la sostanza irritante, se persiste il dolore bisogna coprire l’occhio con garze, portare in ospedale il contenitore della sostanza per rilevarne i componenti

Caduta dall’impalcatura

L’Addetto al primo soccorso deve: chiamare immediatamente il 1-1-8 ( vedi modalità a pag. 2) solo in caso di pericolo spostare la vittima senza in nessun caso muovere il capo e la colonna vertebrale. Ci possono essere di aiuto tavole, tavole da ponte ecc. Il trattamento di questi traumatizzati inizia al momento stesso dell’incidente nel senso che è importantissimo durante il trasporto del paziente evitare tutte quelle manovre che possono provocare od aggravare una lesione midollare, impartendo ad una colonna fratturata o comunque instabile, i movimenti che possono risultare pericolosi. Quindi è necessario immobilizzare il più precocemente possibile il collo prima con le mani e poi mediante l’applicazione di un collare cervicale, e prima dell’eventuale trasporto della vittima, caricarla, mantenendola in asse, su una tavola spinale.

Traumi da schiacciamento L’Addetto al primo soccorso deve: disinfettare con acqua ossigenata se sono presenti ferite, far tener la parte interessata sotto l’acqua corrente ed applicare ghiaccio sintetico ed in fine fasciare la parte contusa con garza.

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Elettrocuzione e ustioni

L’Addetto al primo soccorso deve: prima di tutto assicuratevi che la corrente sia interrotta e che il paziente non sia più a contatto con la sorgente di elettricità, valutare lo stato di coscienza ed eventualmente iniziare la rianimazione cardio polmonare ( bls + attivazione 1-1-8), valutazione delle ustioni entrata/uscita, raffreddare le zone ustionate e rimuovere i vestiti, applicare medicazioni sterili asciutte nelle zone ustionate

Agente tossico L’Addetto al primo soccorso deve: far allontanare i il più velocemente possibile dall’ambiente inquinato il personale e/o comunque aerarlo, sperando di accorgersi della dispersione della sostanza tossica dando importanza alla sintomatologia come: cefalea, nausea, bruciore agli occhi ,alla bocca e al naso, vertigini, difficoltà respiratorie per poi iperventilare in aria libera. Sperando che vi siano colleghi o persone che si accorgano dell’incidente e possano avvertire i soccorsi e se qualcuno volesse intervenire prima dell’arrivo dei soccorsi bisogna che sia consapevole del rischio a cui si espone. L’attrezzatura di protezione è importantissima perché evita di intossicarsi e non permette alla sostanza tossica di penetrare per via aerea né per via cutanea. Se proprio si vuole intervenire, anche se sconsigliato, non bisogna essere da soli (almeno tre persone), avere delle cinghie o corde che consentano di recuperare l’infortunato e di trainarci fuori dall’ambiente nel caso in cui si perdesse conoscenza a nostra volta. Essere ben coperti e iperventilare in aria libera per almeno un minuto, quindi entrare trattenendo il respiro il più possibile. Se la manovra di recupero si prolunga, uscire rapidamente in aria libera ed iperventilare. Evitare di accendere interruttori , suonare campanelli o farsi luce con accendini o candele perché la sostanza tossica potrebbe essere infiammabile.

Lipotimia

L’Addetto al primo soccorso deve:valutare lo stato di coscienza, mai tentare di rialzare vittime che sono a terra,attivare il 1-1-8 se incosciente sollevare il mento (algoritmo BLS) , se invece risponde slacciare la camicia e cintura, rimanere vicino a lui sino all’arrivo dei soccorsi

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Come nota informativa si allegano i contenuti minimi per la CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO (allegato 1 D.M. 388/03) considerando che il settore edile è riconducibile ai gruppi tariffari I.N.A.I.L. con indice infortunistico di inabilità temporanea superiore a quattro e, i contenuti minimi del PACCHETTO DI MEDICAZIONE (allegato 2 D.M. 388/03) ALLEGATO 1 CONTENUTO MINIMO DELLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Guanti sterili monouso (5 paia). Visiera paraschizzi Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1). Flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro – 0,9%) da 500 ml (3). Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10). Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2). Teli sterili monouso (2). Pinzette da medicazione sterili monouso (2). Confezione di rete elastica di misura media (1). Confezione di cotone idrofilo (1). Confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso (2). Rotoli di cerotto alto cm 2,5 (2). Un paio di forbici. Lacci emostatici (3). Ghiaccio pronto uso (2 confezioni). Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2) Termometro. Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa. ALLEGATO 2 CONTENUTO MINIMO DEL PACCHETTO DI MEDICAZIONE Guanti monouso (2 paia). Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1). Flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro – 0,9%) da 250 ml (1). Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3). Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1). Pinzette da medicazione sterili monouso (1). Confezione di cotone idrofilo (1). Confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso (1). Rotoli di cerotto alto cm 2,5 (2). Rotolo di benda orlata alta 10 cm (1). Un paio di forbici. Lacci emostatici (1). Confezione di ghiaccio pronto uso (1). Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1).

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