Corriere Cesenate 40-2014

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  • 8/10/2019 Corriere Cesenate 40-2014

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    Gioved6 novembre 2014anno XLVII (nuova serie)numero 40euro 1,20 - contiene I.P.

    40

    Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forl

    Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

    tel. 0547 300258

    fax 0547 328812

    Primo piano 4-5

    Domenica 23novembresi va a votare

    Elezioni regionali 12

    Longiano 16Teatro Petrella

    Al via la stagionedegli spettacoli

    Cesenatico 15Il ponte fra Salae Bulgarnsi muove

    Cultura 19Il matrimonio

    e le intuizionidi don Benzi

    Cesena 14Emergenza sfrattiCinquecento casinel 2013

    n piccolo gioiello

    Nel cuore di Mercato Saraceno un museo di arte sacraEditorialeCi vogliono imbavagliaredi Francesco Zanotti

    In piazza Gaiani, a Mercato Saraceno, c un piccolo museo che in pochiconoscono. custodito nella chiesina di origine seicentesca (faceva partedi un antico convento) della Madonna della vita . Qui conservata unaraccolta di oggetti di arte sacra prima disseminati nelle chiese del terri-torio collinare e montano circostante. Il progetto di manutenzione e re-stauro conservativo, iniziato oltre dieci anni fa per volont dellalloraprevosto don Alberto Fusai. La raccolta stata allestita poco alla volta,anche grazie allimpegno di una studentessa che ha realizzato la sua tesidi laurea. Il museo visitabile grazie ai volontari, fra cui lesperto di sto-ria locale Tonino Urbini.

    Servizio a pagina 17

    Si devono eleggere ilnuovo presidente e i

    membri dellassemblea. Inomi dei candidati ai ver-tici della Regione

    A tu per tucon giornalistimolto noti

    Alcuni scrivono da oltre50 anni e hanno tantianeddoti da raccontare.Sono tra le penne pistimate del territorio

    La Cei a Gazatra la gentee le macerie

    Chiesa 11

    LINTERNO DEL MUSEO

    Un mio carissimo amico mi ha dettoche la gente non comprende lenostre proteste. Molti pensano che

    noi stiamo difendendo i privilegi di unacasta. Le nostre sarebbero posizioni direndita da smantellare. Un sistema finito.Linformazione, quindi anche noi che diamovoce al territorio (e sono tantissimi comenoi), deve essere in grado di stare in piedicon le proprie gambe. Il mercato, da solo,regola domanda e offerta. Chi non reggedeve chiudere bottega.Se fosse cos semplice, se il bene di cuistiamo parlando fosse una qualsiasi merce,allora si potrebbe ragionare in questitermini. A parte che non avviene cosneppure quando ci si confronta sui tondinidi ferro, e giustamente aggiungo io, contutto il rispetto per chi opera in questo

    settore, ma quando si discute di un beneessenziale come linformazione la questionediviene assai pi delicata e complessa.Torno allattualit. Solo pochi giorni fa si appreso che il governo Renzi non sarebbe ingrado di quantificare lammontare delFondo per leditoria da cui attingere per icontributi 2013, da distribuire tra poco pidi un mese. Non possibile che a fine annolesecutivo dica ai diretti interessati: sapete,non sappiamo se avremo fondi per voi.Dopo lo choc occorre rimboccarsi lemaniche. Inutile aggiungere che si stafacendo tutto il possibile per cercare ditrovare una soluzione praticabile. Molti sidicono dispiaciuti e disposti a dare unamano, ma al momento i risultati sono nulli.Il pluralismo informativo qualcosa chevale oppure no? Se non siamo in grado difornire una risposta a questo basilare

    quesito per una democrazia compiuta,risulta inutile qualsiasi altraargomentazione.Torniamo alla casta. Noi saremmo lacategoria dei privilegiati, quelli tanto invisiallopinione pubblica. Ma per piacere Chiha il coraggio di certe affermazioni vengaqua a confrontarsi con chi ogni giorno faticanon poco per mettere insieme unsettimanale presente da oltre centanni,oggi anche online con aggiornamenti settegiorni su sette. Voce autonoma e critica sulterritorio, con uno sguardo attento, esempre liberissimo, sullItalia e sul mondo.Qualcosa dovr accadere, ne sono certo.Non voglio disperare, nella maniera piassoluta. Vorrei tentare il confronto sereno.Ne va di noi cittadini, della nostra libert diinformarci, di apprendere le notizie, ditrovare il compagno di strada di cui fidarsi.

    Ne va di mezzo un pezzo di democrazia.Questa la posta in gioco, altissima. Unvero peccato non prenderne coscienza.

    Il cardinale Angelo Ba-gnasco ha guidato la de-

    legazione nei territori pa-lestinesi dopo il conflittocon Israele

    Speciale 8

    Sinodo dei giovaniViandantidella fede

    Il resoconto dei primi dueappuntamenti che ha riu-nito in seminario a Cesenagli oltre cinquanta sino-dali, ragazzi e non

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    Gioved 6 novembre 2014 3Opinioni

    I dubbi ci assalgono: davvero ha sceltoliberamente di togliersi la vita?

    lla fine Brittany ha deciso che non voleva pi vivere.Anzi, per usare il linguaggio politicamente correttotanto in voga, si avvalsa della facolt di interrom-

    pere autonomamente la sua vita. Cos si messa a letto, cir-condata dalla sua famiglia, ha preso le pillole che si era fattaprescrivere ed morta. Non per il cancro al cervello, ma disua spontanea volont. Nel dare la notizia, la maggior partedei titoli online si orientata sul suicidio, non sulleutana-sia. Come a voler marcare comunque una qualche distin-zione nel raccontare lepilogo di una storia dolorosa.Eppure, ora che tutto finito e nella speranza che Brittanyabbia finalmente trovato la pace, non si pu fare a meno di

    chiedersi: davvero ha scelto liberamente di morire? Inaltre parole, quanto ha pesato nella sua decisione il fattoche, in un certo senso, ormai si era esposta agli occhidel mondo?Per fare un esempio molto terra-terra, quando si inizia unadieta, soprattutto se particolarmente ferrea, il consiglio picaldeggiato quello di dirlo a pi persone possibili, di for-mare un gruppo di auto mutuo aiuto, di cercare una com-munity solidale anche online. In questo modo, si sostiene,da un lato pi persone ti potranno aiutare a rispettare il tuoproposito appoggiandoti attivamente e, dallaltro, tu ti sen-tirai moralmente vincolato a portarlo avanti e mantenerloproprio per limpegno preso con loro.Brittany ha scelto una condivisione oseremmo direestrema, ovvero di rendere pubblica lultima parte dellasua vita con il conto alla rovescia verso il punto di non ri-torno. Il dubbio che resta che, suo malgrado, si sia trovatain una situazione pi grande di lei. Michele Serra, in unasua amaca di pochi giorni fa, aveva messo in guardia con-tro la difficolt di padroneggiare lesposizione mediatica: fa-

    cile da innescare, impossibile da contenere. Manca soloche sia la conta dei clic (un televoto aggiornato) ha scrittoSerra a stabilire se e quando Brittany deve morire.Ecco, chiunque si occupi di comunicazione dovrebbe one-stamente almeno porsi il problema: e se Brittany avessepensato di non poter pi tornare indietro, perch il cla-more suscitato stato troppo grande? A ripercorrerle sono

    A

    Alla fine, Brittany, doveva morire... La fotografia

    state settimane di campagna mediatica martellante, di ossessione interattivaper ogni suo gesto, ogni sua parola. Si seguiva lavanzare inesorabile della suato do list prima di morire, e sono stati migliaia i messaggi lasciati sul sito inter-net costruito appositamente. I social network si sono scatenati: i suoi video, isuoi appelli e le sue interviste, diffusi con mirata tempistica, sono divenuti rapi-damente virali, con coda di commenti inclusa. Senza contare il colpo di scena aquarantottore dalla data fatale, un forse ci ripenso che aveva rinfocolato lesperanze di chi le chiedeva di non arrendersi, causando un sobbalzo di parteci-pazione e una pletora di glosse.Una sorta di terribile Truman show consapevole, in cui il mondo ha vissutoquasi in diretta le ultime avventure terrene di una ragazza bella e sfortunata. Elaggettivo qualificativo riferito al suo aspetto fisico non pleonastico, forse ci-nico, ma sollevato nientemeno che dal bioeticista Arthur Caplan che ha con-cluso che s, Brittany ha spostato il modo di guardare al dibattito sulleutanasiaproprio perch giovane, carina, appena sposata. Testimonial perfetta (Tu... erivero! Per questo era cos bello guardarti! dice Cristof, il regista-padrone, a Tru-man che vuole uscire dalla trappola del sistema) per far breccia su un elettoratogiovane, sensibile, e in grado di esercitare una consistente pressione mediatica

    sulle istituzioni con la semplice pressione di pochi tasti sullo smartphone: share,like, tweet.A sipario calato, lei non c pi e le ambiguit restano: quanto ci condizionano,nelle nostre azioni, le aspettative degli altri? E quanto questo peso pu ingigan-tirsi, quando il moltiplicatore dei soggetti coinvolti fa s che, per una volta, sem-bra davvero che il mondo intero guardi cosa stiamo per fare?

    Emanuela Vinai

    Si ritorna al lavoro dei campi?a festa liturgica di San Martino vescovo di Tours ci convoca attorno allaltare del Signore percelebrare lEucaristia, e quindi rendere grazie alla Provvidenza di Dio nostro Padre eCreatore, per i buoni frutti maturati nei campi delle nostre valli, sui calanchi dei nostri

    monti e nelle campagne che si protendono verso il mare, dal lavoro fedele e intraprendentedegli agricoltori che continuano unantica tradizione che ha impegnato nei secoli la nostra gentee che oggi si proietta in avanti con attenzione alle nuove colture e alla possibilit di allargarsi amercati sempre pi lontani, potendo contare anche sul lavoro degli extracomunitari. E quandoquesto avviene senza rischi di sfruttamento, si realizza un buon approccio per la lorointegrazione.Con l11 novembre si concludeva lannata agraria ed era il tempo per rinnovare il patto che legavala famiglia del mezzadro al proprietario del podere o per rescinderlo e cos fare San Martino:riprendere il cammino verso nuove terre da coltivare. ormai tradizione linvito che viene dalla Coldiretti, la benemerita associazione che ha fattoevolvere il patto di mezzadria verso la propriet diretta, a celebrare in questa data la Giornatadel r ingraziamento.A questo gesto di riconoscenza al Signore non sono chiamati solo gli agricoltori e quanti sono

    Limpegnati con il loro lavoro a valorizzareanche sul piano economico i frutti dellaterra, ma tutti, nessuno escluso, perch

    tutti ci mettiamo a tavola e non solo, inverit per condividere queste risorseche la terra ci dona per il nostrosostentamento. Questo ogni qualvolta lafamiglia cristiana d inizio al pranzo oalla cena; ogni qualvolta, come famigliadi Dio, celebrando la Messa, allapreghiera del sacerdote che presenta alSignore lofferta del pane e del vinodiciamo: Benedetto nei secoli il Signore.Ringraziamento al Signore, ma anche unsentimento di gratitudine per coloro checondividono con le nostre famiglie ibuoni e saporiti frutti del loro lavoro.Vale la pena per riflettere su quanto accaduto nel mondo dei campi, a partiresoprattutto nel secondo dopoguerra:labbandono delle campagne dove la vitarimaneva dura e faticosa, il lavoro delcontadino non era riconosciuto nella sua

    operosa dignit; dove mancavano queipresidi (vedi la scuola per i figli, lacorrente elettrica, le strade) cui leamministrazioni dovevano provvedere: equando questo avvenuto si era gi inritardo per attenuare il fascino del postodi lavoro, a valle, nelle industrie. Unabbandono che talvolta ha compromessoil rapporto fecondo con le proprie radici,si sono dissolti molti di quei valori chehanno forgiato lungo i secoli la nostraidentit, compreso dolorosamente, ilrapporto con la tradizione cristiana.C un ritorno dimpegno lavorativonellagricoltura? Nuove famiglie chedecidono di abitare in campagna, purcollegandosi alle organizzazioni delMovimento cooperativo, tenuto presenteche le condizioni di vita sono migliorate erendono possibile la frequentazione diquei centri di aggregazione tanto utili per

    dare significato alla vita di ogni giorno.A questo punto come non essere grati aquella riorganizzazione della geografiapastorale che consente anche alle piccolecomunit di avere necessario rapportocon la vita della Chiesa.Un bel riscontro sta avendo il vescovoDouglas nella Visita pastorale che lo faincontrare con queste, anche minuscole,porzioni della nostra diocesi. urgente tuttavia un supplemento diattenzione delle pubblicheamministrazioni, per quanti vivono,seppure con difficolt, una generosafedelt alle terre coltivate dai padri. Per igiovani che decidono, con coraggio, divivere sui calanchi dellAppennino,testimonianza di uno stile di vita chedeve essere di tutti, a presidio di unterritorio che, se abbandonato, vittima

    di frane ed esondazioni. Unatestimonianza di lode a Dio, un impegnoecologico che va ben oltre le ideologiepi o meno colorate.

    Piero Altieri

    Colori dautunno. Le colline bertinoresi (foto Marino Savoia)

    ormai tradizione linvito che viene dalla Coldiretti - la benemeritaassociazione che ha fatto evolvere il patto di mezzadria verso la proprietdiretta - a celebrare in questa data la Giornata del Ringraziamento(FOTO ARCHIVIO SIR)

    11novembre

    SanMartino

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    Gioved 6 novembre 20144 Primo piano

    Quando il calcio

    si seguivain sella alla biciclettaUna carrellata sui giornalisti storici di Cesenae circondario.Vittorio Savoia, classe 1937,ha collaborato con quotidiani di tutta Italia

    lasse 1937, Vittorio Savoia lastoria del calcio, a Cesena."Quando i bianconeri andaronoin serie A, nel 1973, i giornali

    erano del tutto impreparati", raccontacon un pizzico di nostalgia. "Fu cos chevenni coinvolto dal professor Galassiche era il corrispondente Ansa e Rai, ma

    non si intendeva di sport. Scrivevo pezziper Il Secolo XIX, La Stampa, Il Tempo, IlMessaggero, La Gazzetta del Sud. Sicollegavano con me, per avere i risultati,dalla fortunatissima trasmissioneradiofonica "Tutto il calcio minuto perminuto".Il legame di Savoia con il Cesena fa datanegli anni in cui si giocava ancoraallIppodromo. "Entravo gratis - ricorda- perch essendo basso non arrivavo allafamosa riga. Non contava let. Poi hocontinuato questa mia passione con ilCentro sportivo italiano quandopresidente del locale comitato eralonorevole Samuele Andreucci. Malattivit giornalistica vera e propria -rimasta sempre e solo un hobby, come il

    calcio - lho iniziata col maestro Giuseppe Sirotti, corrispondentedellAvvenire dItalia che allora aveva sede a Bologna. Quando lui smise, funaturale il passaggio di consegne al sottoscritto".

    "In quella occasione Inizi una lunga e proficua collaborazione connumerosi altri giornali: LOrdine di Como, LEco di Bergamo, LUnionesarda. In questo modo divenni pubblicista nel 1971". E quando un altrofamoso cesenate, Dionigio Dionigi, lasci la corrispondenza per Tuttosport,gli subentr Savoia, lunica collaborazione che ancora mantiene, construmenti assai diversi da allora. In quegli anni i pezzi si dettavano altelefono. Ora anche Savoia si dovuto convertire al computer.Diversi gli aneddoti da poter raccontare in tantissimi anni di calcio, "anchese oggi - riflette ad alta voce - allo stadio non ci sono pi gli sportivi, ma solo

    C

    i tifosi. Questo fatto ha portato a unabbassamento del livello perch contasolo vincere, ma non importa come".Marco Tardelli, mister del Cesena, portla squadra in ritiro precampionato aSportilia, vicino al passo del Carnaio,lungo la valle del Borello. "Tutti i giornici andavo in bicicletta - racconta Savoia-. Un altro anno a Calalzo (Belluno),sulle Dolomiti, fui aggregato allasquadra, ma mi feci mandare labicicletta. In questo modo ebbiloccasione di scalare tante salitefamose, come quella della Tre cime diLavaredo. Col Cesena del bomberaustriaco Walter Schachner si and inritiro in Carpegna, nel Montefeltro. Perdettare un pezzo, una volta dovettiscendere, sempre in biciletta, fino

    Novafeltria per trovare un telefono".In unaltra occasione quasi venne allemani con il mister Gigi Radice. Eravamonegli anni Settanta. Sugli spalti e intribuna stampa si discuteva sempre dellacoppia di centravanti Listanti-Ferrario."Venne fatta, durante un Cesena-Barifinita poi 0 a 0, la famosa staffetta. Tutticriticarono il mister per quella

    sostituzione, anche noi giornalisti. Ilmarted successivo, allallenamento,Radice mi affront in malo modo.Sembrava mi volesse picchiare. Da alloradiventammo grandi amici. Anche conGiovan Battista Fabbri ho avuto unostretto rapporto. Lultima volta ci siamovisti due anni fa. Lo sono andato atrovare a casa sua,a Lido degli Estensi,sempre in bicicletta, E infine lallenatoreCina Bonizzoni, per anni commentatoredel quotidiano Avvenire. Quando lointervistavamo, dettava le frasi".Non ricorda quanti pezzi ha scritto,anche perch "molti non li firmavo",chiosa, ma se li avesse conservatiavrebbe riempito la casa di giornali, acominciare da "Forza Cesena" stampatoper la prima volta nel 67-68 con i maestri

    Mario Orlandi ed Ernani Ronconi. Hafirmato, invece, diverse pubblicazioni,visto che era iscrit to allalbo. Fra questi,anche Il Savio, il periodico dei cattoliciin politica". Erano altri anni, quelli, maper Savoia il tempo sembra non passare:lui sempre presente in tribuna stampa,a seguire il suo amato Cesena.

    Fz

    Tanti gli aneddotie i cambiamenti di unaprofessione vissuta comepassione. Senza dimenticareche una volta i pezzisi dettavano al telefono

    "Una stima immensaper Edmeo Lugaresi"

    nenciclopedia vivente sulCesena calcio, un grandeappassionato di rally e diviaggi. Ettore Pasini, classe

    1931, il decano dei giornalisticesenati. Per 50 anni il quotidianoCorriere dello Sport-Stadio ha avutola sua firma come esperto di calcio ein particolare del Cesena. Entrare nelsuo studio (lo abbiamo incontrato a

    met ottobre), nella casa che si trova in una zonacentrale della citt, un tuffo nella storia della squadrabianconera tanti sono i libri (tre a sua firma) cheriempiono gli scaffali, senza contare i diplomi, lemedaglie, le targhe e le fotografie che ricoprono le pareti.Su un ripiano, una macchina per scrivere, la diffusissimaOlivetti Lettera 32."Nel 1957 - esordisce Pasini - morto mio suocero MarioBarducci che era corrispondente per Stadio e per ilGiornale dellEmilia. Prima di morire mi disse cheavrebbe avuto piacere se fossi stato io a sostituirlo. Eroragioniere e gi lavoravo nel campo delle vendite per lamultinazionale Palmolive. Nei 40 anni di attivit holavorato anche per Max Factor e Morris, viaggiando intutta la Penisola. Il giornalismo perci sempre statauna passione".Una passione tale che negli ultimi 57 anni ha saltato unasola partita in casa, vale a dire Cesena-Milan (1-1) lo

    U

    scorso 28 settembre. "Purtroppo in quei giorni ho avutoun grave problema agli occhi - spiega il giornalista - esono stato anche ricoverato al Bufalini. Mio malgrado,ho dovuto saltare la partita, per la prima volta dal 1957.Anche quando avevo la febbre, ero sempre andato alManuzzi".Pasini ricorda bene la prima gara seguita, nel 1957, perconto di Stadio: Sassuolo-Cesena finita a reti inviolate,arbitro Prandstraller di Mestre.Con una certa nostalgia ricorda i tempi di Dino Manuzzie di Edmeo Lugaresi. "Manuzzi si arrabbiava quando gliarticoli riportavano critiche. Ricordo che una volta siarrabbi tremendamente con me e con DionigioDionigi, facendo una sfuriata, eccessiva rispetto alcontendere. Dopo una decina di giorni, capendo cheaveva esagerato, esager nella direzione opposta,regalandoci una medaglia con il simbolo del Cesena, cheancora oggi conservo gelosamente".

    Edmeo lo ricorda con estrema stima. "Noi giornalistiandavamo a fargli lintervista al magazzino della frutta.Gestiva il lavoro di 150/200 operaie, ma quandoarrivavamo ci portava in una stanza in disparte erispondeva sempre a tutto, senza remore. Ricordo unaneddoto. Eravamo a San Siro, alla fine di un Milan-Cesena. Con Lugaresi andammo di fronte allospogliatoio dei rossoneri e qui Meo sanc conBerlusconi il passaggio di Sebastiano Rossi al Milan. Unastretta di mano e due battute scherzose edeffettivamente di l a pochi mesi Seba and a Milano".Pasini un appassionato di rally e partecipa sempre allemanifestazioni organizzate dallordine dei giornalisti, esua moglie Magda gli fa da navigatrice. "E sempre statoun divertimento - conclude - insieme ai viaggi che,almeno un paio di volte lanno, non perdiamo occasionedi organizzare".

    Cristiano Riciputi

    I ricordi di una "penna" sempre attiva

    Ettore Pasini giornalista fra i piconosciuti, ha saltato la primagara al Manuzzi, dal 1957 in poi,a fine settembre di questanno,a causa di un ricovero in ospedale

    Vittorio Savoia al lavoro mentre

    intervista il famoso ciclista

    Giuseppe Saronni

    Pasini, con la moglie Magda,

    in versione rally

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    Gioved 6 novembre 2014 5Primo piano

    | Lidio Rocchi, fra medicina, cultura e sportLidio Rocchi, una firma storica diCesena. Nato nel 1929, continua lasua passione specialmente per ilCesena calcio. Fra laltro ebbemodo di fare parte dei pulcini eragazzi del primo Cesena fondatodal conte Rognoni nel 1940 ed stato allenato anche dal celebreaustriaco Karl Sturmer.Da ragazzo ha cominciato ad

    appassionarsi e a dedicarsi allapolitica, nella vita cittadina eterritoriale. Ha studiato medicina( stato primario oncologo del

    Bufalini), ma se non lavesse fattogli sarebbe piaciuto essere ungiornalista politico. Ha cominciatoa scrivere e a dirigere rivisteculturali e politiche e in seguito arrivato a scrivere per "Il Giorno",

    pi o meno dagli anni 60.Inizialmente era corrispondente daCesena un po per tutto, ma poidati gli impegni di lavoro, ha

    mantenuto solo quello per il calcio.Nel 1967 fu fondato il periodico"Forza Cesena" nella tipografia divia Fiorenzuola, il primo giornaledi sostegno dei fan della squadrabianconera, distribuito

    gratuitamente allo stadio nei giornidi gara e nelle edicole. Findallinizio Lidio ha cominciato acollaborare regolarmente. Lo ha

    fatto finoallultimo"CesenAl" delfiglio Carlo Costantini.E anche socio del Panathlondellamico Dionigio Dionigi,

    insieme al quale ha condiviso unafilosofia di calcio, di sport, delCesena. Filosofia sintetizzata inquello che considera il suo fiore

    allocchiello: il romanzo "Il club diSvarnaza" edito da Stilgraf. In lui cisono tante caratteristiche delromagnolo semplice, simpatico,generoso. "Svarnaza racchiude laparte migliore dello spirito deitifosi". Un libro scritto per purapassione che non mai statopresentato ufficialmente, ndistribuito.

    Per questo a Lidio, come ultimodesiderio, piacerebbe che moltialtri appassionati lo leggessero.

    Il "re" del Rubiconeal servizio del territorio

    crivi Rubicone e subito pensi aErmanno Pasolini. Nato a Savignano,"in casa, nella frazione di Fiumicino" citiene a precisare, l11 novembre del

    1950, il corrispondente dal Rubicone per ilResto del Carlino, il settimanale Il Ponte ecollabora con numerose altre testate. Ma nellasua vita ha fatto di tutto, anche il presentatoretelevisivo. "Giusto 40 anni fa - spiega Pasolini -l8 novembre del 1974, iniziavano le trasmissioni diTelerubicone, la seconda tv via cavo dItalia. Poi

    mettemmo un ripetitore sul campanile della chiesa diSanta Lucia. Tutte le sere, fino al 1978, ho condotto unprogramma di intrattenimento. Fin da giovane ho avutodue desideri: scrivere e stare sul palco".Li ha realizzati entrambi, maturati in modo particolarealla fine degli anni 60 quando, a causa di una gravemalattia, rischi la vita.Ci incontriamo al bar Cesare a Savignano, suo avampostoverso Cesena, e prima di iniziare lintervista - "fa un certoeffetto essere intervistati" dice - accende linseparabilecomputer portatile per finire un articolo e mandarlo allaredazione."Il palco lho calcato fino a qualche anno fa - spiegaPasolini - presentando serate e conducendo spettacoli intutta Europa. Ho un filo diretto con le comunit di italianiallestero, specie in Germania e in Svizzera, e ancora oggi,anche se ho abbandonato la conduzione delle serate,

    S

    scrivo per giornali di quelle zone. E in ogni servizio parlodella Romagna, della Riviera e in particolare del

    Rubicone".Pasolini dice che il fiume pi famoso al mondo proprioquello attraversato da Cesare, a Savignano. Magari non sene avr mai la certezza assoluta, ma non sar un caso seuna nota casa americana, costruttrice di fuoristrada, habattezzato una sua jeep proprio "Rubicon". E comunqueconferma che i suo articoli su questo argomento, speciese pubblicati su internet, ricevono migliaia di visite e sonoripresi pi volte.Impiegato comunale fino al 1999, poi si licenziato perdedicarsi solo al giornalismo. Ha una piccola mania:fotocopiare ogni giorno ogni suo articolo e poi catalogarli."Sono giunto a quota 45mila - spiega il giornalista -raccolti in 450 volumi".Fra i personaggi importanti che ha avvicinato, al primoposto mette monsignor Pietro Sambi, di Sogliano,larcivescovo ambasciatore della Santa Sede. "Lho

    intervistato almeno 70 volte - precisa Pasolini -appostandomi al mattino presto davanti a casa sua. Lui,

    arrivato in Romagna da poche ore, apriva la finestra e,schezando, diceva: "ma ci dlet a qu?".E il giorno del funerale di Sambi stato avvicinato daTonino Guerra che gli ha chiesto di parlare. E statalultima intervista rilasciata dal poeta.Sul fronte mondano, ricorda con particolaresoddisfazione unintervista a Sabrina Ferilli, mentre "mifanno arrabbiare certi politici che prima ti dicono le cose,poi, se scoppia il pandemonio, le ritirano e smentiscono.In questi casi replico che mi querelino, ma nessuno lo hamai fatto".Pasolini conclude dicendo che deve molto al territorio,ma in realt anche il territorio deve qualcosa a lui. "Quelche pi mi piace di questo mestiere - conclude - ilrapporto con le persone, poter raccontare le storie e leperipezie di tanti eroi piccoli e grandi".

    Cristiano Riciputi

    Ermanno Pasolini stato anche conduttore tv

    Ha il vezzo di fotocopiare ecatalogare ogni suo articolo,tanto che ha raggiuntoquota 45mila pezzi raccoltiin 450 volumi

    Dionigio Dionigi: "Sono appassionato di sport e di tutto quello che si chiama Romagna"

    Francesco Zanotti

    ionigio Dionigi la sommatoriadello sport a Cesena. Tutti loconoscono in citt, e ancheoltre. Ottantanni portati

    benissimo, una figlia e una nipote che,dice con orgoglio di nonno, "si laureata

    a 24 anni alla specialistica dellaBocconi". Col "suo" Panathlon stracolmodi primati a livello mondiale per numerodi soci e per le attivit svolte, alla cuiguida dalla fondazione nel 1986 (unicainterruzione quattro anni di presidenzadi Fabio Amadori), si interessa di ogniargomento legato ad attivit sportive."Da sempre ho la passione per il calcio elo sport in generale - racconta di s -.Seguivo le partite del Cesena quandoancora si giocava allippodromo. Ricordola squadra in cui militava Azeglio Vicinicon il numero 10. Accanto a lui ceranoEdo Lelli con l11 e, in mezzo allattacco,con il 9 il bomber Giovanni Veglianettiche in una stagione fece pi di 20 gol".Dal calcio al motociclismo il passo breve, soprattutto se Cesena la patriadel campione Dario Ambrosini. "Nonposso dire del dolore per la sua morte, il

    14 luglio 1951, sul circuito di Albi, inFrancia - ricorda ancora concommozione Dionigi - avvenuta durantele prove del Gran Premio". Sono i tempidei circuiti cittadini, a Cesena e aCesenatico. E anche dellecorrispondenze da bordo pista. "Sa conchi ho collaborato per primo? Non cicreder, ma stata "La Voce Cattolica" (Il

    D

    Corriere Cesenate dal 1946 al 1955, ndr).Scrivevo del campionato romagnolo dimotociclismo".

    Poi arrivato il tempo del Resto del Carlino,quando in citt il responsabile dellecorrispondenze era il maestro LuigiBazzocchi. "Ho raccontato lo sport perquarantanni, e per tanti anni da solo.Curavo la cronaca, il commento, glispogliatoi. Nel tempo, mi sono dovutooccupare anche di judo e karat: roba damatti - aggiunge sorridendo Dionigi -. Poi,

    quando il direttore di allora, GirolamoModesti, mi chiam a Bologna perch sivoleva aprire la redazione a Cesena, ci siamo

    dati da fare per trovare i locali adeguati,lungo la via Emilia, angolo via Montanari, eanche chi ci avrebbe lavorato. Era il 1972".Migliaia sono i pezzi scritti da DionigioDionigi. "Allora, quando si seguiva il Cesena- e si seguiva sempre, in casa e fuori, annotail presidente-giornalista per decenniimpegnato anche con Rai e Ansa sempre pernarrare delle sorti della squadra bianconera

    - a fine partita si telefonava in redazioneper dettare i pezzi. Si trattava di una verae propria impresa. Si componeva il 10 eci si faceva richiamare. Facevamo la filain tanti, venti o trenta giornalisti insieme,sperando di essere tra i primi a essereinterpellati". Memorabile una trasferta aBrindisi, in treno, nelle cuccette:

    partenza il sabato pomeriggio conrientro il luned. Imprese daltri tempi.I ricordi si accavallano, anche quelliimpressi nelle pellicole e poi appesi nellasede cesenate del Panathlon. "E conPantani che ho iniziato a seguire ilciclismo. Quando si alzava sui pedali,perdevo la testa", ammette Dionigi chetorna con la memoria al settembre 2003e uno dei suoi ultimi incontri con ilcampione. Ero davanti al Lido, aCesenatico, sul viale Carducci. "Ciao,Dionigio - mi riconobbe - come va ilPanathlon?". "Vieni a trovarci pispesso", gli dissi. "Verr, verr", fu la suagenerica rassicurazione. Allora tentai ditirarlo un po su di morale. "Cerca diriprenderti", fu il mio invito. "Questavolta non mi riprender. Cosa vuoi,Dionigio, cerano 15 miliardi (di lire, ndr)di scommesse su di me".

    Al suo attivo Dionigi ha anche tantevittorie in gare di rally, in particolarequelle riservati ai giornalisti, sempre incoppia con Gianunzio Silvagni. "Sonomatto del Cesena e di tutto quello che sichiama Romagna", conclude. Unapassione sana, ma anche tantocontagiosa. A vantaggio dello sport e delterritorio.

    Ponte Giorgi,

    primavera 1998

    Marco Pantani ospite

    del Panathlon club

    dopo la vittoria al Giro

    e prima di quella

    al Tour

    Quella volta Pantanimi disse che...

  • 8/10/2019 Corriere Cesenate 40-2014

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    Gioved 6 novembre 20146 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dellospedale7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00 Cattedrale, San Paolo,

    Santuario dellAddolorata,Villachiaviche

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,SantEgidio, SantoStefano, Case Finali,Cappella cimitero

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00Cattedrale

    18.00Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza,SantEgidio,San Mauro in V.

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (sabato 8,30)

    20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), Torre delMoro, Gattolino

    20.30 Villachiaviche, San Pio X

    Messe festive7.00 Cattedrale, San Rocco7.30 Santuario dellAddolorata,

    Cappuccine, cappelladellospedale Bufalini,

    Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche8.00 Basilica del Monte,

    San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,SantEgidio, Calisese,Torre del Moro, Madonnadel Fuoco, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

    8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Tipano, San Cristoforo,Gattolino, Roversano

    8.45 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini)

    9.00 chiesa Benedettine,

    Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, Bagnile, SantaMaria Nuova, Bulgaria,San Vittore, San Carlo,Ruffio, Diolaguardia,Valleripa

    9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dellAddolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, SantEgidio,Villachiaviche, Montereale,San Tomaso

    9.45 Bulgarn10.00Cattedrale,

    Case Finali, San Pietro,San Rocco, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Carpineta,SantAndrea in B.,

    10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

    Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,San Domenico,SantEgidio, San Giorgio,San Giovanni Bono,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,

    Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Santa Maria Nuova,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

    Rose, Sorrivoli11.30Cattedrale,

    Osservanza, Santa Mariadella Speranza, SanRocco, San Pietro,Case Finali, San Pio X

    15.00 Cappella del cimitero18.00Cattedrale, San Rocco,

    San Domenico, Osservanza18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo,Villachiaviche

    Sabatoe vigilie15.30 Macerone

    (Casa Lieto Soggiorno)15.00 Cappella cimitero Cesena,

    Formignano17.00 Luzzena (1 sabato mese)17.30 Santuario del Suffragio,

    Santuario Addolorata,San Vittore

    18.00Cattedrale, San Domenico,Osservanza, Case Finali,Santo Stefano, San Paolo,San Mauro in Valle,Diegaro, Madonna delleRose, SantEgidio,Torre del Moro,San Rocco, Villachiaviche,Borello

    18.30 Convento Cappuccini,San Pietro, Santa Mariadella Speranza

    19.00 San Giorgio20.00 San Pio X, San Giovanni

    Bono, Bulgaria, Ruffio,Pioppa, Ponte Pietra,Calisese, Pievesestina,Tipano, Gattolino

    Comuni delcomprensorio

    Cesenatico

    Sabato: ore 16 Villamarina

    17 San Giuseppe17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti18 San Giacomo20Sala

    Festivi: 8 San Giacomo,Bagnarola,Santa Maria Goretti;8,30 Sala, Boschetto;9 Cappuccini, Valverde;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Valverde, Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo, Sala;11,15 Bagnarola, SantaMaria Goretti, Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

    Gatteoore 20 (sabato);

    9 / 11,15 / 17SantAngelo: 20 (sabato);8, 45;Casa di riposo: 9,30 - 11.Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:festivi: 8 / 11,15

    Gambettolachiesa SantEgidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Montianoore 20 (sabato); 9 .Montenovo:ore 19 (sabato), 10,30

    Mercato Saraceno10.00;Ciola: 8,30Linaro: 18 (sabato), 11;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesaSan Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pievedi San Damiano 11,30;San Romano: 11;Taibo: 10;

    SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).

    Concattedrale: 7 / 9 /11 / 17; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30;Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

    Civitella di Romagna

    Giaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

    San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8,30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale Angioloni:

    ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(16,30 sabato);Acquapartita:domenica 9(sabato alle 17)Valgianna: 10(sabato alle 16)

    Bagno di Romagnaore 17,30 (sabato);8/ 11,15 / 17,30

    Alfero ore 17 (sabato);11,15Riofreddo: 10

    Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica);Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 /11,15Montecoronaro: 9,45;Montecoronarooratorio Ville (al sabato)16

    A MESSA DOVE

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    Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

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    Tiratura del numero 39 del 30 ottobre 2014: 7.790 copie

    Questo numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 17,30 di marted 4 novembre 2014

    Domenica 9 novembreXXXII domenica Tempo OrdinarioAnno ASap 6,12-16; Salmo 62;1Ts 4,13-18; Mt 25,1-13

    Questa reazione veemente diGes stride rispettoallimmagine un po

    stereotipata che tutti abbiamo intesta: quella di un pastore premurosoche porta dolcemente un agnellinosulle spalle. Eppure sono proprioqueste reazioni cos contrastanti tradi loro che ne accrescono il fascino.Pagina dopo pagina, siamo costretti ascoprire un volto nuovo, a evitare ilrischio di fossilizzarci su un Dio

    disincarnato, estraneo ai sentimentiumani, compresa la rabbia. Forse ilparadosso dei paradossi sta nellideasconcertante che la piena rivelazionedella divinit di Ges passa attraversolumanit di Ges, la sua carne.Mettendo da parte limmagine fintroppo edulcorata di un Dioremissivo e passivo, non difficileriscontrare nella brusca reazione diGes un sentimento diffuso fra molticontemporanei, specialmente in chinon frequenta la Chiesa. Mi riferiscoallinsofferenza e allariascandalizzata davanti al businessspirituale attorno a grandi santuari:

    segno che luomo non importa secredente o meno intuisce chelamore di Dio non risponde a logichecommerciali, ma a criteri di gratuit.Quasi a ricordarci che lo Spirito Santoapre delle brecce nel cuore di tutti.Tuttavia non credo che il cuore diquesto Vangelo possa essere liquidatosulla base di una condanna sferzantedel commercio sacro, cos diffusoanche ai nostri giorni. Credoinvece che questa reazione vigorosadi Ges vada letta alla luce delmistero dellincarnazione.Voglio dire che quello di Ges non un semplice scatto dira, ma un gestoprofetico: il vero tempio non puessere delimitato da un perimetro di

    pietre. Il vero tempio la carne diGes: la sua umanit, noncircoscrivibile ai soli spazi sacri, ilcentro della nostra adorazione.Perch, tutto sommato, fin troppofacile confinare Dio nelle cattedrali,negli angusti spazi del sacro. Un Diodi questo tipo non disturba, noncrea fastidi, ma altrettanto vero chenon incide sulla nostra vita. Lamusica cambia quando Dio scendedalle cattedrali e dalle nicchie perabitare le nostre case, quando, cioabbatte i confini del sacro e delprofano.

    Alessandro Forte

    IL GIORNODELSIGNORE

    Lamore di Dio risponde solo a criteri di gratuit

    luned 10 novembresan Leone MagnoTt 1,1-9; Salmo 23Lc 17,1-6

    marted 11san Martino di ToursTt 2,1-8.11-14Salmo 36Lc 17,7-10

    mercoled 12san GiosafatTt 3,1-7Salmo 22Lc 17,11-19

    gioved 13

    san DiegoFm 7-20Salmo 145Lc 17,20-25

    venerd 14san Giocondo2Gv 1a.3-9Salmo 118Lc 17,26-37

    sabato 15santAlberto Magno3Gv 5-8Salmo 111Lc 18,1-8

    La Paroladi ogni giorno

    NOTIZIARIO DIOCESANO

    Visita Pastorale, Messa di ripresaA Gambettola, sabato 8 novembre alle 17Il vescovo Douglas Regattieri riprende la Visita pastorale nelleparrocchie della Diocesi. La Messa del nuovo inizio della Visitapastorale sar celebrata nella chiesa parrocchiale di

    Gambettola, sabato 8 novembre alle 17. La Zona pastorale cheaccoglier presto in visita il vescovo la Rubicone-Rigossa. Dal15 al 23 novembre monsignor Regattieri sar nella parrocchia diMadonna del Fuoco.

    Caritas, incontri di formazione per volontariMarted 11 novembre in Seminario a Cesena

    LLLa Caritas diocesana, attraverso il Laboratorio delle Caritasparrocchiali, propone a tutti i volontari, animatori, operatoridella carit, un percorso di formazione e approfondimento delleradici del loro servizio: Gridare il Vangelo con la vita: da Cristopovero ai poveri. Il percorso, articolato nel corso dellinteroanno pastorale, avr inizio con due grandi appuntamentidiocesani aperti a tutti: marted 11 novembre alle 20,45, inseminario a Cesena, Maria Teresa Battistini ci far dono dellasua appassionata testimonianza su Annalena Tonelli, poveratra i poveri, di cui stata amica e collaboratrice. Marted 2dicembre, sempre alle 20,45 in seminario a Cesena, seratadedicata a Consilio e Bruna, famiglia donata ai poveri con

    riflessione di monsignor Mario Morigi e testimonianze.Sono particolarmente invitati a partecipare i volontari Caritas etutti coloro che svolgono un servizio nella comunit cristiana(ministri straordinari dellEucaristia, catechisti, educatori).

    CHIESA INFORMAGruppo di preghiera Padre PioIncontro il 13 di ogni mese al monastero delle CappuccineIl gruppo di preghiera Padre Pio si incontra il 13 di ogni mesealle 20,30 per un momento di preghiera (recita del Rosario e aseguire celebrazione della Messa), presso il convento delle suoreclarisse cappuccine davanti al cimitero. Gioved 13 novembre laMessa sar presieduta dal vescovo Douglas Regattieri.

  • 8/10/2019 Corriere Cesenate 40-2014

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    Gioved 6 novembre 2014 7Vita della Diocesi

    Gli incontri (inizio ore 21)si tengono nellauditorium del Seminario diocesanodi Cesena (via del Seminario, 85)

    Per info:

    Andrea e Sabrina (Pastorale familiare), 338 1424377William (Pastorale sociale), 329 9057293

    Luned 10 novembre, ore 21Vita vera e vita raccontata.Il ruolo dei media tra impegno e ambiguit... a proposito di gender, divorzio breve, eutanasia...

    LUCIA BELLASPIGA giornalista e scrittrice

    I mezzi di comunicazione sociale si devono utilizzareper edificare e sostenere la comunit umana(Compendio Dsc 416)

    Luned 17 novembre, ore 21Generativi di tutto il mondo, unitevi

    CHIARA GIACCARDI docente di Sociologia e Antropologia dei Mediapresso lUniversit Cattolica di Milano

    ... si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamisminella societ e coinvolgono altre persone e gruppi..., finch fruttifichinoin importanti avvenimenti storici(Evangelii Gaudium 223)

    Al Consultorio per la famigliaFertilit, corso sul metodo naturale Billings

    Al Consultorio per la famiglia Don Adolfo Giorginiriprendono i corsi ispirati allHumanae Vitae, vianaturale dellamore.Il corso I metodi naturali di regolazione della fertilit.Significati e ragioni di una scelta per linsegnamentodel metodo naturale Billings partir venerd 14

    novembre. Il 21 novembre sar incentrato su I tempidella fertilit. Fondamenti scientifici del metodoBillings. Venerd 28 novembre si parler di esperienze

    di regolazione naturale della fertilit.Gli incontri si svolgeranno dalle 21,presso la sede del Consultorio in viaCanonico Lugaresi 202, a Cesena.Per info e iscrizioni,tel. 0547 333300;[email protected].

    La segreteria aperta il marted e ilvenerd dalle 10 alle 12 e il mercoleddalle 16,30 alle 17,30.

    Al Cantiere 411Pranzo senza confini

    Si terr domenica 16 novembre alle 12,30 la quartaedizione del Pranzo senza confini, un momento dicondivisione per assaporare le tradizionigastronomiche di altri Paesi. Liniziativa avr luogoal Cantiere 411, in via Mami 411 a Cesena, casa dellesuore francescane della Sacra Famiglia. Il ricavato

    verr devoluto alle attivit educative dei giovani delCantiere 411.Per info: cell. 380 2120262.

    Coro diocesanoIncontro-testimonianza in Seminario a Cesena

    Domenica 9 novembre alle 14,15 presso il teatro delSeminario, a Cesena, riprendono le attivit del Corodiocesano, con un incontro-testimonianza aperto a tuttigli interessati e agli amanti della musica.Guideranno lincontro Marie Thrse Henderson(musicista e compositrice; direttrice musicale del Gen

    Verde dal 1971 al 2011) e il maestro AlessandroCappella (pianista).Per info:[email protected]

    gni tempo porta con squalcosa di buono. Compito delcristiano discernere e cercareovunque i segni dei tempi.

    Cos anche quelle che, agli occhi dicertuni, appaiono come difficolt epocali

    si rivelano poi nientaltro che sempliciinterludi. un messaggio di speranza e fiduciaquello lanciato dai coniugi romani Laura eClaudio Gentili, responsabili del centro diformazione Betania (struttura che aiuta leparrocchie della capitale formando coppiedecise a fare pastorale post matrimoniale).Luned scorso, in Seminario a Cesena, iconiugi hanno relazionatosul tema C una bellezza dasalvaguardare. Leclissi delladifferenza al terzoappuntamento del seminariodi studio Maschio efemmina li cre, promossoda pastorale familiare epastorale sociale diocesana.Sul tema ci sono moltichiaroscuri - hannopremesso - non c bianco e

    nero. Ci sono, dunque, rischi di scontriideologici, ma anche grandi opportunit diincontri pastorali. Ed su questeopportunit che i coniugi si sonosoffermati: La fine di un mondo non lafine del mondo. Il mondo della famigliapatriarcale morto e sepolto eprobabilmente per buone ragioni.Pensiamo solo ai Paesi islamici o alleculture patriarcali: l la donna non contaniente e non si d importanza al soggetto.Dunque in questa evoluzione noi cristianinon dobbiamo vedere macerie, ma segnidei tempi: il mondo che cambia deveinterrogarci. Evitando tanto i rimpianti per itempi andati, fatti di chiese piene e figliobbedienti, quanto le lamentele.In questo scenario cosa dovrebbe fare unafamiglia? Oggi il complesso pi diffuso tra igiovani quello di Telemaco: fissano la

    spiaggia in attesa del ritorno del padre. Ipadri dovrebbero prima di tutto esserepresenti e comportarsi come tali,togliendosi larmatura in famiglia.Bisogna poi educare al maschile e alfemminile. Al ruolo paterno, fatto di

    potenza (agli occhi del figli), permesso,protezione. Al ruolo materno: accoglienza,tenerezza, intimit. Questi sono concettiritenuti superati, in nome della lotta alvecchio maschilismo, ma nel contrastare glieccessi passati si buttato via il bambinocon lacqua sporca.Le differenze tra uomo e donna oggi ciappaiono come evaporate: Si tratta delcosiddetto Post moderno, movimentofilosofico che, in particolare dagli anni 70,decostruisce, demolisce, manda in soffittale tre grandi narrazioni che avevanocaratterizzato per secoli lOccidente: ilrazionalismo (il progresso passa per laRagione), lidealismo e il marxismo (ilprogresso passa per laffermazione dellaclasse operaia). Narrazioni sbriciolate dalleguerre del XX secolo. Un esito tragico,quello delle ideologie forti, di fronte al quale

    il pensiero debole si manifesta perreazione.Eppure anche nel pensiero debole, filosofiache rifiuta la Verit, ci sono aspetti positivi:Anche qui ci sono segni dei tempi dacogliere. Rifiutano i pensieri forti per aver

    usato la verit come clava contro gli altri. Inquesto c del buono, c un aggancio nelcostruire una possibile relazione. Nonscordiamoci poi che la Chiesa si sempreconfrontata con grandi filosofie.LIlluminismo voleva cancellare la Chiesa, ilmarxismo pure. Eppure la perdita del poteretemporale sar salutata decenni dopo comeuna benedizione, mentre incontrapposizione al marxismo la Chiesaelabor una propria dottrina sociale, apartire dalla Rerum novarum.Tra i frutti del post moderno c anche lateoria del gender: Si afferma a partire dallaconferenza di Pechino dellOnu sulla donna,nel 1995. Come in un aforisma di Nietzsche- Non ci sono fatti, ma solo interpretazioni- si arriva a dire in pratica Non ci sonosessi, ma solo interpretazioni. Tutto ormainel post moderno moda: televisione,

    sondaggi, consumo di beni e di relazioni. Esecondo il gender si pu costruire luomosecondo i propri desideri. La natura solomateria manipolabile, luomo creatore, come Dio. Eppure la natura c, ci hapreceduto e ci sar dopo di noi.

    Mentre il post moderno sembra ormaidilagare, ci sono comunque segnali incontrotendenza: Secondo noi questa una fase dello sviluppo storico che ha uninizio e avr una fine. una eclisse, ma laluce torner. Tanto che gi tra i filosofiavanza un nuovo realismo.Nemmeno la Chiesa di papa Francescousa la verit come clava contro gli altri:

    Gli altri sono persone daamare, persone con cuirelazionarsi. Francesco unPapa psicologo, pronto adaccompagnare un mondoanomico. come un genitoreche aiuta un figlioadolescente insofferenteallautoritarismo. La Chiesaoggi aiuta i suoi fedeliallontanandoli dalle cattivecompagnie, ma senza

    inflessibilit.Una capacit di adattamento che semprestata parte della Chiesa: Nel medioevo laChiesa fu spiazzata dalla nascita deiComuni: i monasteri erano in campagna.Ecco allora nascere i movimenti on theroad, come domenicani. La Chiesa ha unpatrimonio enorme da riscoprire, perrispondere con cognizione di causa allasfida del post moderno.I predicatori medievali hanno qualcosa incomune con la pastorale in uscita: Senzakerigma, lannuncio del Vangelo ai noncredenti, non c cristianesimo. Bisognatrasmettere lidea di una famiglia ferita,incerottata ma ecologica, a contatto con larealt primigenia del maschile e delfemminile. Maschile, femminile e figli: glialtri non sono famiglie. A noi il compito divalorizzare il femminile, la maternit, e di

    rendere pi umano luomo, rendere pisensibile il maschile. In un mondo slegato,senza pi legami, la sapienza della Chiesa da riraccontare e da condividere con tutti ifratelli.

    MiB

    O

    Laura e Claudio Gentili del centro formazione Betania di Roma, relatori al terzo incontro del Seminario di studioMaschio e femmina li cre. Le loro riflessioni sul tema C una bellezza da salvaguardare. Leclissi della differenza

    C sempre lopportunit di un incontroBisogna educare al maschile e al femminile. Al ruolo paterno, fatto di potenza (agli occhi del figli),permesso, protezione. Al ruolo materno: accoglienza, tenerezza, intimit. Questi sono concettiritenuti superati, ma nel contrastare gli eccessi passati si buttato via il bambino con lacqua sporca.Prossimo appuntamento luned 10 novembre con la giornalista e scrittrice Lucia Bellaspiga

    Sul sito CORRIERECESENATE.IT larticolorelativo al secondo incontro delSeminario di studi. Alla serata dimercoled 29 ottobre suor Maria GloriaRiva ha parlato di La famiglia neldisegno di Dio

    SEMINARIO DI CESENA, 3 NOVEMBRE: DA SINISTRA, ANDREA DEL VECCHIO, LAURA E CLAUDIO

    GENTILI, SABRINA POLETTI DEL VECCHIO E MONSIGNOR VIRGILIO GUIDI (FOTO TERZO FOSCHI)

  • 8/10/2019 Corriere Cesenate 40-2014

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    Gioved 6 novembre 20148 Speciale

    TESTIMONIANZA | Tutti contribuiscono. Si respira aria di rinnovamento di Marco Molarii chiamo Marco Molari,ho 24 anni e frequentolultimo anno

    della Laurea magistrale inIngegneria Meccanica a Forl.Sono rappresentantedel Trofeo Benedettoal Sinodo dei Giovani, anche seognuno in realt riportanellassemblea sinodale non

    Msolo la situazione della propriaZona pastorale o della propriaassociazione, ma la suaesperienza diretta del mondogiovanile diocesano.Ed proprio questo chearricchisce il nostro lavoro.Si respira unaria dirinnovamento ed chiaro cheda ci che produrremo scaturir

    il futuro dei giovani;tutti i membri vivonoesperienze di vita diverse,ma tutti possonocontribuire alraggiungimento della metacomune. Personalmenteritengo davvero diispirazione osservarelimpegno di tutti:

    dei ragazzi che si sentonocoinvolti in prima persona,degli educatoriche conoscono appienolambiente dei giovani,dei professori che incontranogli adolescenti quotidianamente.Penso che il risultato finalesar davvero completoe riformativo.

    29 settembre 2014Incontro 0 del Sinodo diocesanodei giovani

    Giovani e adolescenti:chi sonoe con chi parliamo?

    Il Sinodo diocesano dei giovani ha preso il via con unprimo incontro di presentazione luned 29 settembrepresso il Seminario diocesano, a Cesena.

    In continuit con lanno dei giovani, la serata iniziatacon lascolto del brano della chiamata dei primi discepoli,raccontata dallevangelista Giovanni. Il vescovo Douglas,commentando il brano, ha ricordato ai presenti che la ri-cerca personale di ciascuno (Giovane, cosa cerchi? il ti-tolo della lettera pastorale 2013-2014) ha una risposta, co-me dimostrano i discepoli di Giovanni il Battista che tro-vano, incontrano Ges. Ha poi aggiunto il vescovo: Fra ladomanda Cosa cercate? e la risposta Abbiamo trovato ilMessia, c unazione: lo co ndusse. La dimensione socia-le, comunitaria tipica dei giovani, di voi giovani, il bisognodi una compagnia forte anche oggi. Uno degli scopi delnostro impegno condurre a Ges tanti nostri amici, met-tendoci in gioco anche noi, cercando di riscoprire la no-stra fede e di viverla in modo sempre pi vero.Dopo la preghiera insieme e la presentazione dei singolimembri dellassemblea sinodale, si passati alla illustra-zione della situazione giovanile diocesana, elaborata dai

    delegati delle sei zone pastorali e delle associazioni e mo-vimenti, raccogliendo i contributi anche degli altri sinoda-li. La presentazione fatta stata esito di un lavoro svoltodurante lestate, sulla base di alcuni documenti e un que-stionario fornito dalla Segreteria del Sinodo.Obiettivo di questo primo incontro stato essenzialmenteil partire da ci che c. Parlare di e con i g iovani richiedeinfatti di sapere con chi e di chi si parla, cio conoscere lespecificit, le ricchezze e anche le problematiche degliadolescenti e dei giovani che vivono nel nostro territoriodiocesano e che abitano le nostre comunit, oppure chene sono lontani, perch, come ricordato dal vescovo Dou-glas, durante la riflessione del Sinodo devono sempre es-sere tenuti a mente tutti i giovani della Diocesi.Partire da ci che c significa anche partire dai singolicomponenti dellassemblea del Sinodo. A inizio incontroinfatti il vescovo ha affidato ai presenti un importantecompito: Sarebbe gi un successo se cresciamo nella ca-rit vicendevole per le cose che ci diremo, per le relazioniche andremo a instaurare fra di n oi Il ritrovarci cos

    spesso gi un frutt o di questa nostra iniziativa.A conclusione della serata stato invocat o lo Spirito Santosul cammino del Sinodo ed stato consegnato ai presentilo Strumento di lavoro in preparazione allincontro suc-cessivo. Si infatti scelto di non consegnare il materialeper gli incontri dellintero anno, in modo da modificarli eaggiustarli in base a ci che emerger di volta in volta da-gli incontri assembleari.

    13 ottobre 2014Incontro 1

    Giovanie comunit

    Sulla strada da Gerusalemme a Emmaus iniziato ilpercorso dellincontro del Sinodo dei giovani, dedi-cato al tema dellappartenenza alla comunit, svol-

    tosi in Seminario a Cesena nella sera del 13 ottobre.Il vescovo Douglas ha indicato il brano dei discepoli diEmmaus come riferimento biblico sul quale ogni mem-bro dellAssemblea sinodale stato invitato a meditare epregare, preparandosi allincontro.Oltre a questo, stata affidata a ciascuno una serie di do-mande e provocazioni riguardanti il rapporto fra giovanie comunit, come ad esempio: Come hai iniziato il tuocammino nella comunit cui appartieni? Perch alcuni omolti dei tuoi coetanei o dei giovani che conosci non vipartecipano o si sono allontanati? Quali esperienze di vi-ta comunitaria ti fanno ardere il cuore? Hai incontratocomunit dal volto triste? Ma anche: Cosa vorresti va-lorizzare e fare crescere nella tua comunit? Cosa cam-bieresti? Quali esperienze comunitarie significative da tesperimentate proporresti ad altri giovani?.Gli spunti offerti hanno permesso ai membri dellAssem-

    blea sinodale di partire sempre dallesperienza personaleche vivono sia come giovani sia come educatori, e anchedai loro desideri e bisogni.La discussione in assemblea avvenuta in modo plena-rio e, visto il poco tempo a disposizione (due ore circa) elimpossibilit di dare la parola a ognuno, stato suggeri-to ai Sinodali di incontrarsi in precedenza a gruppi, eleg-gendo il pi giovane del gruppo come portavoce. Cos fa-cendo il dialogo in assemblea partito dalle riflessionifrutto di condivisione sia fra i sinodali, sia fra altri giova-ni da loro coinvolti e interpellati.Il moderatore don Fabrizio Ricci ha guidato il confronto,affidando a ogni intervento tre minuti. In questo modo stato possibile ascoltare il contributo di tanti.Sono state condivise dai presenti tante esperienze ricchee belle, vissute con gratitudine e soddisfazione (espe-rienze di servizio, campi scuola, settimane di condivisio-ne, Gmg, esperienze teatrali), ma anche tante fatiche,legate soprattutto alle proposte fatte e vissute come im-pegno, che non mettono Ges e la relazione con laltro al

    primo posto.Sono stati raccolti anche molti desideri e richieste verso ipropri coetanei, i propri educatori, i sacerdoti, il Servizio

    diocesano per la pastorale giovanile. Qualcuno ha elabo-rato anche una bozza per un progetto pastorale. Il tuttonon stato presentato come critica, ma piuttosto comestimolo e suggerimento fraterno, tesi a rilanciare lapropria fede personale e invitare a una testimonianzagioiosa.Citando uno dei contributi, infatti, possiamo dire checome per i discepoli di Emmaus, anche noi spesso tor-niamo a casa tristi, conversando e discutendo su come sidovrebbero comportare gli altri (tale tizio, tale prete, talegruppo/movimento/associazione). Parliamo di Ge-s, ma non con Ges, senza la consapevolezza che Luici accompagna sempre, e cos i nostri occhi sono impe-diti a riconoscerlo e sentendoci sempre pi smarriti,cerchiamo di trovare le cause e di studiare a tavolinonuove strategie, nellillusione che trovate le cause, bastiapplicare la strategia adatta e tutto ritorni a posto Nonbasta sapere il contenuto della fede e pensare che sia ve-ro, perch la Buona Notizia cristiana diventi vera ancheper gli altri. Bisogna incarnarlo e testimoniarlo nella pro-

    pria vita affinch possa diventare carne per qualcun al-tro.Fra i temi emersi durante la serata, uno apparso pi volte quello dellapertura delle comunit e della Chiesa. Si quindi pensato insieme con il vescovo di ritagliare unappuntamento extra calendario nel mese di dicembre incui approfondire insieme questo aspetto specifico.

    SI SONO TENUTI IN SEMINARIO A

    CESENA I PRIMI DUE INCONTRI

    DEL SINODO DEI GIOVANI, ALLA

    PRESENZA DEL VESCOVO

    DOUGLAS. 57 I SINODALI

    CONVOCATI - GIOVANI E NON SOLO

    - PROVENIENTI DALLE DIVERSE

    ZONE PASTORALI, ASSOCIAZIONI E

    MOVIMENTI. NELLA FOTO, DA

    SINISTRA, FRANCESCO LUCCHI,

    LAURA SARDONINI, SUOR CHIARA

    FABBRI, ANNA FORLIVESI, ANDREA

    JIN CHEN (FOTO JESSICA MARINO)

    i prossimi appuntamenti

    I prossimi incontri del Sinodo diocesano dei giovanisi terranno LUNED 10 NOVEMBREsul tema GIO-

    VANI E EUCARISTIA e DOMENICA 23 NOVEMBREcon un pomeriggio alla Basilica del Monte, a Cesenasul tema GIOVANI, SPIRITUALIT E FORMAZIONE.

    Sono ben accetti i CONTRIBUTI DA PARTE DEI GIO-VANIdella diocesi. Per questo ti invitiamo a prenderecontatto con i delegati della tua associazione, movi-

    mento o della tua Zona pastorale. Oppure scrivendoallindirizzo mail [email protected] DELLA CORNA E GIOVANNA SANTORO

  • 8/10/2019 Corriere Cesenate 40-2014

    9/25

    Gioved 6 novembre 2014 9Vita della Chiesa

    Tra arte e fede laggiornamento degli insegnanti di religioneVisite guidate dal professor Giovanni Gardini alle chiese e mausolei di Ravenna. Un percorso che ha evidenziato gli aspetti artistici, simbolici e teologici presenti nei mosaici

    Ufficio diocesano perlInsegnamento della ReligioneCattolica della Diocesi di Cesena-

    Sarsina ha organizzato, al termine di unpercorso sul tema Arte e fede, una visita aRavenna guidata dal professor GiovanniGardini il 20 ottobre per gli insegnanti dellascuola primaria e il 27 dello stesso mese per idocenti della secondaria inferiore esuperiore.Le visite sono state particolarmenteinteressanti in quanto il professor Gardini hafatto un percorso significativo evidenziandogli aspetti artistici, simbolici e teologicipresenti nei mosaici, collocandoli nellepocain cui sono stati creati.Il 20 ha evidenziato soprattutto la figura diGes nei mosaici, partendo dalla visita aSantApollinare Nuovo per poi passare alBattistero degli Ariani e al Museo

    LArcivescovile, dove si soffermatoparticolarmente sulla Cattedra davorio diMassimiano e sulla Cappella di SantAndrea, per

    concludere al Battistero Neoniano.La tematica della visita del 27 stata quella dellaeducazione ai sacramenti nei mosaici delBattistero Neoniano (il Battesimo), di San Vitale(leucaristia), del Mausoleo di Galla Placidia(lunzione degli infermi); per motivi di temponon stato possibile visitare la Cappella diSantAndrea, dove uniscrizione in latino fadirettamente riferimento al sacramento dellaconfessione.Altre tematiche (soprattutto pedagogico-didattiche) sono state trattate nellannualeCorso di formazione permanente svolto insettembre. Una ulteriore confermadellimportanza che ha la formazione degliinsegnanti per una scuola davvero rinnovata.

    Stefano Salvi

    ioia e lacrime nelle duericorrenze che aprono il mesedi novembre: la memoria ditutti i santi e il ricordo delle

    persone che non ci sono pi.Due feste per riflettere sul cammino diogni credente, da un lato chiamato atendere verso la santit, nella suaesistenza terrena; dallaltro la coscienzache il tempo a nostra disposizione limitato, come la sabbia dentrolampolla della clessidra. I giorniscorrono, come i granelli: uno dopolaltro, senza soluzione di continuit.Fino allultimo giorno. Limmagine quella del Giudizio universale cheMichelangelo ha affidato alla suaabilit pittorica sulla parete di fondodella Cappella Sistina. Sembra, almenocos racconta il Vasari, che quandopapa Paolo III Farnese vide loperafinita, cadde in ginocchio,pronunciando le parole: questo ciche ci attende.Giovanni, nel suo Vangelo, ci ricordache Ges venuto per fare la volontdi colui che mi ha mandato, che io nonperda nulla di quanto egli mi ha dato,ma lo resusciti nellultimo giorno.Ecco allora che il dolore, le lacrime,accompagnano s la nostra esistenza,ma la prospettiva che abbiamo difronte tuttaltra: la morte non vieneallontanata, o resa meno drammatica,ma deve essere vissuta nellaprospettiva della speranza, di quellaGerusalemme celeste che attende inostri passi. Al Signore il teologopassionista Antonio Rungi chiede, nella

    sua preghiera, di non guardare alletante povert, miserie e debolezzeumane, quando ci presenteremodavanti al tuo tribunale, per esseregiudicati per la felicit o per la

    condanna [] Nessuno dei tuoi figlivada perduto nel fuoco eternodellinferno, dove non ci pu essere pipentimento.Bella limmagine del Giudiziomichelangiolesco: Cristo che, alla suasinistra, ha San Pietro pronto ariconsegnare le chiavi, e Maria, adestra, sguardo triste, perch tutto compiuto, e non ha pi tempo perintercedere per coloro che a lei sirivolgono, anche se, ricorda Dante nellasua Divina Commedia, molto spesso lamadre liberamente anticipa la richiestadi chi a lei si rivolge. Maria ci sostenganel quotidiano pellegrinaggio sullaterra - afferma allAngelus il Papa - e ciaiuti a non perdere mai di vista la metaultima della vita che il Paradiso. E noi,con questa speranza che non deludemai, andiamo avanti.In questo giorno siamo chiamati aricordare tutti, anche quelli che

    nessuno ricorda, perch la m orte non lultima pa rola. Ges parla di unultimo giorno, un term ine della storiache per apre la porta ad un altrotempo dove Dio sar tutto in tutti. ci

    che San Giovanni Paolo II definiva,nella lettera agli anziani, il passaggiodi vita in v ita. San Francesco lachiamava sora (sorella) nostra mortecorporale.Spesso cerchiamo di esorcizzare lamorte, evitando di parlarne, come gidiceva Blaise Pascal quando ricordavache gli uomini, non avendo nessunrimedio contro la morte, hannostabilito, per essere felici, di nonpensarci mai. Ma Seneca il giovane nelDe brevitate vitae ricorda che civuole tutta la vita per imparare a viveree, quel che forse sembrer pi strano, civuole tutta la vita per imparare amorire. Quante volte moment i difficilidella nostra esistenza, malattie,difficolt che ci sembrano insuperabili,ci portano a pensare che siamo sullasoglia del baratro, pronti a precipitare,dunque a morire. Eppure sappiamo cheal venerd, la morte di Cristo in croce,segue la domenica, la gioia dellarisurrezione. Questa fiduciosasperanza, afferma Francesco, radicata nella certezza che la mortenon lultima parola sulla sorteumana, poich luomo destinato auna vita senza limiti, che ha la suaradice e il suo compimento in Dio. E lapreghiera presso le tombe dei nostricari ci ricorda tutto questo.In questo giorno la preghiera va a tutti,afferma il Papa allAngelus: ricordiamole vittime delle guerre e delle violenze;tanti piccoli del mondo schiacciatidalla fame e dalla miseria, ricordiamogli anonimo che riposano nellossario

    comune. Ricordiamo i fratelli e sorelleuccisi perch cristiani; e quanti hannosacrificato la vita per servire gli altri.

    Fabio Zavattaro

    G

    Santit e fine dei giorni

    La chiamata personale. Il ricordo e la preghiera per tutti

    LadomenicadelPapa

    In questo giorno siamo chiamatia ricordare tutti, anche quelli chenessuno ricorda, perch la mortenon lultima parola. Ges parladi un ultimo giorno, un terminedella storia che per apre la porta aun altro tempo dove Dio sar tuttoin tutti. ci che San Giovanni PaoloII definiva, nella lettera agli anziani,il passaggio di vita in vita.San Francesco la chiamava sora(sorella) nostra morte corporale

    (FOTO ARCHIVIO SIR)

    Libert religiosa

    DiscriminazioneI cristianii pi perseguitati

    Il rispetto della libert religiosa nelmondo continua a diminuire e i cristiani siconfermano ancora una volta il grupporeligioso maggiormente perseguitato. quanto emerge dalla 12esima edizione delRapporto sulla Libert Religiosa nelMondo della Fondazione pontificia Aiutoalla Chiesa che Soffre che statopresentato marted 4 novembre a Roma.Il rapporto fotografa il grado di rispettodella libert religiosa in 196 Paesi,analizzando le violazioni subite dai fedelidi ogni credo e non solo dai cristiani. Nelperiodo compreso tra lottobre 2012 e ilgiugno 2014, dei 196 Paesi analizzati, inben 116 si registra un preoccupantedisprezzo per la libert religiosa, ovveroquasi il 60 per cento.Nella mappa geografica disegnatadallAcs, sono 20 i Paesi identificati come

    luoghi di elevato grado di violazionedella libert religiosa, dove cio la libertreligiosa non esiste. In 14 di questi Paesi,la persecuzione a sfondo religioso ed legata allestremismo islamico. Sono:Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Iran,Iraq, Libia, Maldive, Nigeria, Pakistan,Repubblica Centrafricana, Siria, Somalia,Sudan e Yemen. Negli altri 6 Paesi, lapersecuzione religiosa perpetrata daregimi autoritari, ovvero in Azerbaigian,Myanmar, Cina, Corea del Nord, Eritrea eUzbekistan.Dal Rapporto emerge anche che nella listadegli Stati in cui si registrano graviviolazioni della libert religiosa, i Paesimusulmani rappresentano lamaggioranza.Questanno il Rapporto contiene unagraduatoria che suddivide i Paesi inquattro categorie in base al grado diviolazione della libert religiosa: elevato,medio, preoccupante, lieve. LAsia siconferma il continente dove la libertreligiosa maggiormente violata. NeiPaesi in cui vi una religione dimaggioranza si riscontra un incrementodel fondamentalismo non soltantoislamico, ma anche ind e buddista. InAfrica, la tendenza pi preoccupante degliultimi due anni senza dubbio la crescitadel fondamentalismo islamico - sottolimpulso di gruppi come Al Qaeda nelMaghreb islamico, Boko Haram e alShabaab - e si riscontra un aumento dicasi di intolleranza religiosa in Egitto,Libia e Sudan. Non mancano tuttaviaesempi di dialogo e cooperazionereligiosa in Camerun, Nigeria, Centrafrica,Uganda, Zambia, Sudafrica e Kenya. InAmerica Latina gli ostacoli alla libert

    religiosa sono quasi sempre causati dallepolitiche di regimi apertamente laicisti oatei, come quelli di Venezuela ed Ecuador,che limitano la libert di tutti i gruppireligiosi, senza alcuna distinzione dicredo.

  • 8/10/2019 Corriere Cesenate 40-2014

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    Gioved 6 novembre 2014 11Attualit

    il Periscopio di Zeta

    Papa Francesco tuona contro lergastoloma loblio dei mass media censura pure lui

    Carceri: argomento tab

    Papa Francesco controcorrente non fa notizia. O almeno, finisce in primapagina per poche ore, poi viene inghiottito dalloblio. accaduto qualchegiorno fa quando Bergoglio si detto contro le pessime condizioni in cui

    vivono i carcerati, la carcerazione preventiva, la pena di morte e lergastolo,definito dal Pontefice come pena di morte nascosta.Mi occupo molto volentieri di questa notizia perch, come i lettori del Corrieresanno perfettamente, da lungo tempo lascio spazio al tema e anche agliinterventi che, tramite la Comunit papa Giovanni XXIII fondata da don OresteBenzi, lergastolano ostativo (colui che non uscir mai di galera) CarmeloMusumeci ogni tanto mi invia. Un rapporto epistolare che prosegue da lungotempo ormai, rafforzato anche dalla visita in carcere che ho avutolopportunit di fare qualche mese fa, a Padova, dove Musumeci detenuto.Papa Francesco, cos amato e cos citato dai mass media di tutto il mondo,finito in copertina su riviste improbabili, scivolato come acqua sul vetroquando si occupato della qualit di vita dietro le sbarre. Ha parlato dirispetto della dignit umana delle persone private della libert. Argomentotosto, anzi, tostissimo. Argomento che non crea favori nellopinione pubblica,tuttaltro.Ha ripreso la notizia anche Massimo Gramellini sulla prima pagina de La

    dietro le sbarre. Ma non per questomotivo il carcerato meno persona diunaltra.Papa Francesco, che uno che non vatanto per il sottile, prende le difese degliultimi, senza pensare pi di tanto. C

    unumanit offesa? Lui la difende, senzacalcolare se aumenteranno i favoridellopinione pubblica. LEvangeliiGaudium stracolma di difesa deidiritti e di attenzioni per gli ultimi degliultimi, come li avrebbe definiti donOreste Benzi.Il Vangelo non pu essere adattato alle

    mode del momento. Su ogni volto impressalimmagine di Dio. Come possiamodimenticarlo? E quando diciamo ogni persona,significa tutte, senza distinzione alcuna. E inquesto tutte sono compresi anche coloro che sitrovano nelle case di reclusione. Dobbiamoandare oltre le apparenze e dobbiamo osare,oltre le mode e il sentire di unopinionepubblica che spesso non ragiona. Dobbiamoosare, esattamente come fa papa Francesco.(858)

    Stampa di sabato 25 ottobre scorso. Secondo Gramelliniil Papa ha osato scagliarsi contro la pena di morte, lacarcerazione preventiva, addirittura lergastolo. E ilbuco nero dellindifferenza ha inghiottito anche lui. Lecarceri sono il vero argomento tab del nostro tempo.Perch me ne occupo, qualcuno mi potrebbedomandare? Mi interesso, come tentiamo di fare ognisettimana con questo giornale, perch anche ildetenuto una persona che merita rispetto eattenzione. Certamente sar anche una persona cheavr sbagliato. Anzi, proprio per questo paga stando

    SuperAbiledi Arianna Maroni

    NEI TUOI OCCHI

    C Anna, una casalinga sulla quarantina, chesi sente in colpa perch da qualche temponon riesce pi ad andare alle gare di ciclismo

    di suo figlio: non vede quasi nulla e in mezzoal pubblico e agli schiamazzi si sente sola. CValentina, che va alle medie e si innamoratadi Gianluca, un bullo dal cuore tenero cheogni giorno laspetta fuori scuola per accom-pagnarla a prendere il pulmino. C Vito,padre di un bimbo neonato, al quale teme diaver trasmesso la malattia rara da cui affetto.E Zaira, operatrice in un gruppo dauto aiutodellUnione italiana ciechi; a breve dovr par-tire per Barcellona, per sottoporsi a un inter-vento alla retina che, per prudenza o forse perpaura, sta rimandando da tutta la vita: perch,se qualcosa dovesse andare storto, finirebbeper perdere anche i pochi decimi di vista chele sono rimasti.Zaira, Anna, Valentina e Vito non hanno quasinulla in comune, se non il fatto di vivere nellaprovincia di Teramo e di essere ipovedenti. Perun complesso insieme di cause, la loro acu-

    tezza visiva si sta gradualmente riducendo enessuno di loro in grado di dire se e quandorimarr cieco. Nel 2010 il regista e sceneggia-tore teramano Pietro Albino di Pasquale si messo in contatto con loro: inizialmente,lidea era di girare un cortometraggio sullaquotidianit delle persone ipovedenti, ma benpresto quel progetto evoluto in qualcosa piambizioso. Nasceva cos Nei tuoi occhi, forseil primo documentario che abbia mai cercatodi restituire allo spettatore la vita cos comescorre nello sguardo di chi non pu pi ve-derla. Prodotta dallo stesso Di Pasquale, incollaborazione con lassociazione Bambun econ il patrocinio dellUnione ciechi Teramo, lapellicola stata interamente girata in sogget-tiva: con una complessa sequenza di effetti ot-tici e cambi lente, hanno ricostruito, quantopi fedelmente, il visus di ognuno dei prota-gonisti del film: C il bianco e nero di Vito, ilvisus perennemente sporco e mobile di Zaira

    o lopacit visiva di Valentina. Per ricostruirliabbiamo lavorato con gli oculisti curanti diognuno di loro. In questo modo, Di Pasqualee la sua squadra hanno cercato di ricostruireuna giornata vissuta negli occhi di ognuno deiprotagonisti: ne venuto fuori un documen-tario che, a fronte di una durata di poco infe-riore a unora e mezzo, ha richiesta oltrequattro anni di lavorazione.Una scelta non casuale, quella di Di Pasquale,che racconta di aver scoperto a 18 anni, du-rante una visita oculistica per la patente, diavere un occhio quasi totalmente cieco.Sia io che Guido, che tutto il resto dello staff -conclude - ci rendevamo conto di stare gi-rando un film che non sarebbe stato facile davedere: ma stata una scelta pienamente con-sapevole, perch volevamo che quella diffi-colt agisse come un filtro, per separare amonte chiunque non fosse disposto ad andare

    in profondit rispetto a questo tema.Il pregio pi grande del film consiste proprionel fatto che, trascorsi i primi minuti, locchiodello spettatore pare abituarsi al visus dei pro-tagonisti: sposandone, quasi inconsciamente,il punto di vista, e dunque le difficolt e il sen-tire.

    PRESIDENZA CEIIl coraggio dei cristianisemina la speranzafra le macerie di GazaIl cardinale Angelo Bagnasco ha guidatola visita del vertice Cei nei Territori palestinesidopo il conflitto con Israele

    razie per la vostra testimonianza. Ho vistogente fiera, attaccata alla fede. Nel vostrosguardo leggo dignit e senso di appartenenza.

    Porteremo con noi, alle nostre chiese locali, lavostra testimonianza di una fede che si conquista giorno pergiorno. Voi avete il compito di tenere accesa la speranza dipace e di giustizia di questa terra per lenirne le ferite.Continuate a coltivare questo sogno di pace". Cos il cardinaleAngelo Bagnasco, presidente della Cei, ha voluto salutare lapiccola comunit cattolica di Gaza, che si era riunitaallinterno dei locali della parrocchia della Sacra Famiglia,guidata da padre Jorge Hernandez religioso argentinodellIstituto del Verbo incarnato. Quello di luned 3 novembre stato un giorno importante per i cattolici di Gaza, poco menodi 150 fedeli che hanno atteso con ansia larrivo dellaPresidenza della Cei, guidata dal cardinale Bagnascoaccompagnato dal segretario generale, monsignor NunzioGalantino, e dai tre vice-presidenti, larcivescovo di Torino,monsignor Cesare Nosiglia, il cardinale arcivescovo di PerugiaAngelo Bassetti, e il vescovo di Aversa, monsignor AngeloSpinillo. Una visita di solidariet che ha rotto lo strettoisolamento in cui da giorni versa Gaza, sigillata da Israele dopoil lancio di un razzo. Chiusi i valichi di Erez e di Kerem Shalom

    e chiuso anche il confine con lEgitto, a Rafah.I tamburi degli scout schierati hanno accolto la delegazionementre il corteo dei pick up blindati delle Nazioni Unite su cuiviaggiava faceva il suo ingresso nel cortile della parrocchia. Epoi tanti bambini e giovani a correre incontro ai vescovi persalutarli. Unaccoglienza festosa che aveva gi avuto un

    G

    anticipo, la mattina, al valico di Erez quandoal posto dei sorrisi dei bambini si erano visteforti strette di mano di uomini segnati dallasofferenza di tante guerre subite e forsecombattute. Per loccasione avevanoindossato i loro abiti migliori, cos comepadre Jorge che sulla talare nera aveva messola kefiah palestinese.

    Ed stato un vero pellegrinaggio tra lemacerie delle 60mila abitazioni distrutte dalloscambio a fuoco tra Israele e Hamas, scheletridi case ormai svuotate di oggetti e di affetti,divenute pericolosi luoghi di gioco per piccolie meno piccoli. Un lungo giro su strade a dirpoco dissestate per ricordare i 52 giorni diguerra delloperazione "Margine protettivo" ei 2.139 morti palestinesi. Sui viali, agli angolidelle stradine, grandi poster che celebrano "imartiri" di questa guerra, coloro che sonocaduti combattendo per Gaza, ma non si fa intempo a vederli tutti. Padre Jorge incalza:"Questo era un ospedale, qui ceranoabitazioni da dove sparavano razzi, quello chesi vede un po pi avanti, invece, era unafabbrica di biscotti" e poi "le montagnole dadove sparavano i carri armati e i vicoli da dovesono penetrati a piedi i soldati israeliani, iresti dei tunnel distrutti". Un racconto in

    sequenza che cattura occhi e cuore con ladelegazione Cei in piedi ad ascoltare e a faredomande. Intorno nugoli di bambini vocianti,qualcuno mostra le dita a mo di "vittoria", ipi giocano intralciando la strada dei pick upche a fatica riprendono il viaggio,sgommando nel fango melmoso. E poi ancoramacerie. Un salto allospedale giordano, tra ipochissimi presidi ospedalieri della Striscia,per ascoltare quante persone oggi a Gazaportano sul loro corpo ferite, menomazioni emutilazioni varie e poi alla scuola delPatriarcato Latino, uno dei tre istituti cattolicidella Striscia. Le lezioni sono riprese gi dadiversi giorni, i lavori di riparazione dei danniprovocati dalla guerra sono stati prontamenteconclusi. Qui la Cei ha, tra laltro, finanziato lacostruzione di una grande sala didattica.Vivace lo scambio dei vescovi con i giovanidelle ultime classi, culminato con "in bocca allupo per lesame di fine corso" e la

    consapevolezza che "i giovani di Gaza sono lavera risorsa di questa terra, il suo futuro.Siamo rimasti colpiti dalla loro voglia divivere" nonostante tre guerre negli ultimi annisei anni (da fine 2008).Ma la speranza a Gaza abita anchenellistituto delle suore di Madre Teresa diCalcutta che assistono oltre trenta bambiniorfani, disabili fisici e mentali, "spessorifiutati dalle loro famiglie e che oggi sono inostri angeli", dice con orgoglio padreGeorge, mentre i vescovi giocano con loro."Ne vorremmo prendere molti di pi, ma nonpossiamo. Il sogno sarebbe quello di costruireuna cattedrale della carit dove accoglieretutti questi piccoli angeli".Marted 4 novembre lultima tappa dellavisita. Per la Presidenza della Cei stato ilmomento di ascoltare la sofferenza dellagente di Sderot, centro israeliano bersaglio

    dei razzi di Hamas. Poi a Gerusalemme perpregare al Santo Sepolcro e il rientro in Italia.La testimonianza della comunit cattolica diGaza attende di essere raccontata. Anche apapa Francesco.

    Daniele Rocchi

    Un autentico

    pellegrinaggiotra le maceriedelle 60milaabitazionidistrutte.Dappertuttobambini (tantiorfani) e giovani.Labbracciocon la piccolacomunitcattolica dellaparrocchia dellaSacra Famiglia.Gli incontrinellospedale

    giordanoe nella scuoladel Patriarcatolatino

    GAZA, LUNED 3 NOVEMBRE: VISITA DELLA PRESIDENZADELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA (FOTO SIR)

    FOTO ARCHIVIO SIR

  • 8/10/2019 Corriere Cesenate 40-2014

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    Gioved 6 novembre 201412 Cesena

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    SAN MAURO IN VALLE Cesena): a pochi passi dal centro, immerso nel verde ap-partamento di nuova costruzione ad alto risparmio energetico composto da sog-giorno, cucina abitabile, 2 camere da letto, 3 bagni, 3 logge, tavernetta, cantina,garage, corte esclusiva e giardino di propriet. NESSUNA SPESA DI MEDIA-ZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONEROSO. 355.000/ Rif. 0121

    Cento anni |Auguri a nonna Caterina

    Grande festa per Caterina Capelli di Cesena che, il 30 ottobre scorso, ha compiuto100 anni. Le sono stati vicino i figli Bruno, Ettore e Iride e tutti i parenti che hanno lafortuna di averla ancora al loro fianco. "Un ringraziamento - dicono i figli - va aidirigenti, alle infermiere, agli operatori e a tutto il personale della casa protetta DonBaronio di Cesena che lhanno festeggiata con grande calore. Un caro saluto ancheagli ospiti del repartino che insieme a Caterina condividono le giornate".

    Scout | Oltre mille alla Messa

    Pi di mille persone, di tutte le et, hanno partecipato il primo novembre allaMessa celebrata per il mondo scout al Carisport di Cesena. A presiedere laconcelebrazione eucaristica stato il vescovo Douglas Regattieri.

    Elezioni regionali

    Si vota il 23 novembreomenica 23 novembre 2014,dalle 7 alle 23, in Emilia-Romagna si vota per eleggerelAssemblea legislativa e il

    presidente della Giunta della Regione.Oltre 3,4 milioni di elettori sonochiamati alle urne: esattamente(secondo la rilevazione a 45 giorni dalvoto) gli elettori sono 3.465.883 di cui1.672.443 uomini e 1.793.440 donne.Oltre 4.500 le sezioni in cui sarpossibile votare. Gli elettori dellaprovincia di Forl-Cesena sono 310.561e voteranno in 386 sezioni.

    Ecco i candidati in campo (lordinerispecchia quello sorteggiato in Cortedappello a Bologna). MaurizioMazzanti il candidato presidente perla neonata lista "Liberi Cittadini".Stefano Bonaccini, segretario regionaledel Pd, sostenuto dalle liste del Pd,Centro Democratico, Emilia RomagnaCivica e Sel.

    Alan Fabbri (Lega Nord), sindaco diBondeno, il candidato dellacoalizione di centrodestra formata daForza Italia, Lega Nord, e FratellidItalia.

    D

    Maria Grazia Quintavalla lacandidata alla presidenza per LAltraEmilia Romagna, la formazione natadallesperienza di sostegno a Tsipras,

    in cui sono confluiti molti esponentidel Pcdi, del Prc ed ex del M5s. GiuliaGibertoni corre per il Movimento 5Stelle.Molto conosciuto a livello locale

    Alessandro Rondoni, di Forl, gidirettore del settimanale cattolico IlMomento, che si candida col sostegnodel Nuovo Centro Destra e dellUdc.La prossima settimana entreremo neldettaglio delle liste e dei candidati alivello locale.Coloro che per tornare a votare devonoaffrontare dei viaggi, possono sfruttare

    di agevolazioni.Per chi viaggia in treno, sonoapplicabili le istruzioni sulla"Disciplina per i viaggi degli elettori"

    consultabile sul sitowww.trenitalia.com nella sezione"Informazioni". Per gli elettoriresidenti allestero, i biglietti a tariffaItalian Elector sono validiesclusivamente per il treno e il giornoprenotati e non devono essereconvalidati prima della partenza.LAiscat (Associazione italiana societconcessionarie autostrade e trafori) haassicurato che, come in passato, ilsettore aderir alle richieste diesenzione dal pedaggio, sia allandatache al ritorno, solo per gli elettori.

    Ecco lelenco deicandidati alla presidenzadellEmilia RomagnaLa prossima settimanapubblicheremo lelencodegli aspiranti consiglieri

    Seggi aperti dalle 7 alle 23 Zona stazione

    Sosta per pendolariDa qualche giorno i pendolari di Cesenapossono dotarsi dellabbonamento "SostaJob Pendolari", che consente diparcheggiare negli spazi di sosta di vialeEuropa al costo speciale di 10 euro almese (meno di 35 centesimi al giorno).Labbonamento rilasciatoesclusivamente ai titolari di tesseraferroviaria; la durata di questultimadeterminer anche la duratadellabbonamento per la sosta, che potressere sottoscritto anche per pi mesi.Per richiedere il "Sosta Job Pendolari"baster rivolgersi allo Sportello Facile delComune, che aperto tutte le mattine daluned a sabato, dalle 8 alle 13.15, e - soloin questo periodo - al gioved pomeriggioin orario continuato fino alle 17.Lavvio del rilascio degli abbonamenti"Sosta Job pendolari" avviene inconcomitanza con lentrata in vigore dellanuova organizzazione del traffico e dellasosta nella zona Vigne.

    CesenaPreghiera per la vita e per lItalia

    Ogni primo e terzo venerd del mese (7 e 21novembre) davanti allingresso principaledellospedale Bufalini, a Cesena, alle 6.45 ivolontari della associazione fondata da donOreste Benzi, la "Papa Giovanni XXIII" sitrovano per la preghiera in favore della vita. Ecome ogni secondo luned del mese, il 10novembre alle 19 nella chiesa del Suffragio cisar la preghiera per lItalia.

  • 8/10/2019 Corriere Cesenate 40-2014

    13/25

    Gioved 6 novembre 2014 13Cesena

    Quando insegnare una vocazioneIn memoria del professor Giorgio Zoffoli, morto la scorsasettimana a Bologna, allet di 102 anni. E ancora ricordatoa Cesena per i suoi trascorsi da insegnante al liceo "Monti"

    Giorgio Zoffoli insegnava latino egreco nel Liceo classico "V. Monti"

    degli anni della guerra, dal 1943.Aveva un carattere forte, univa alladolcezza del tratto il rigore delluomodi scuola esigente. Che amasse lascuola, o meglio il rapporto con glistudenti dimostrato dai pomeriggiin cui, in piena libert di scelta,accoglieva in casa sua ragazzi eragazze delle proprie classi.

    Certamente cera il tempo, in quegliincontri, della conversazione, si

    potrebbe dire, di approfondimentoculturale, a cui le sue materieoffrivano ampia materia.La severit del docente era, in questiincontri, sostituita da affettuosaconfidenza, "specie, mi raccontavaunallieva affezionatissima, AnnaMaria Neri, quando ci invitava a casasua nella festa di San Martino per

    mangiare le caldarroste, come si usa.Avevamo ammirazione per la suapreparazione, affetto per un docente checercava e trovava momenti di rapportoumano aperti, ed eravamo conquistati dalsuo sapere, che si comunicava a noi in undialogo interessante e pieno di stimoli,non solo culturali".Una specie di Socrate cristiano!Laltro aspetto della sua personalit era,infatti, per cos dire, lumanesimocristiano che sostanziava il suoinsegnamento. Una sera venne nella sededel "Gruppo studi" a Cesena (erano iprimi anni Sessanta) e ci parl di donRavaglia, parroco del Duomo, e quindisuo parroco un tempo. Ce ne parl,

    ricordo, come di un padre (i verieducatori hanno una loro paternit). Lafigura del Curato (com