Corpad 16 01 2015

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Pubblicità inferiore al 45% - Contiene IP www.corrierepadano.it Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 VENERDÌ 16 GENNAIO 2015 - ANNO 33 N. 1 - EURO 0,20 Sociale - Dieci senza dimora ospitati al Rifugio Segadelli. Otto posti letto alla Sacra Famiglia Emergenza senzatetto, dalla strada alla rinascita La storia di Paolo, arrivato 13 anni fa: “Oggi ho un lavoro e vivo dignitosamente”. Il volontario Bonadè: “Un dormitorio non basta ma è un primo passo per una svolta” Deposito scorie nucleari, ‘Non qui, abbiamo già dato’ Il sindaco Battaglia: “Caorso è inadeguato”. Gazzolo: “Non in Emilia” CALAMARI A PAGINA 3 Gianni Bonadè ha dedicato gli ultimi 18 anni di vita ai disperati, a quelli che arrivano dalla strada con i quali si cerca di intraprendere un cammino di recupero: “Ci sono persone che si trovano a vivere in modo disumano nel giro di pochi mesi. La perdita del lavoro tra le cause principali”. CAMINATI A PAGINA 2 Partito Democratico I nodi del 2015 e le prove di dialogo POLLASTRI A PAGINA 4 Calcio Piacenza, gelo sul mister Pro, straordinaria rincorsa TAGLIAFERRI A PAGINA 7 WEEKEND De Sica, show al Municipale A PAGINA 9 ‘Terramara’, al Gioia apre il Teatro danza A PAGINA 10 Quando il volontariato fa le veci del pubblico Bocciarelli, Svep: “La burocrazia grava sul lavoro dei volontari” CAMINATI A PAGINA 5 Stagione di balletto, Cenerentola da fiaba A PAGINA 10

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Emergenza senzatetto, dalla strada alla rinascita

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Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003(conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

VENERDÌ 16 GENNAIO 2015 - ANNO 33 N. 1 - EURO 0,20

Sociale - Dieci senza dimora ospitati al Rifugio Segadelli. Otto posti letto alla Sacra Famiglia

Emergenza senzatetto,dalla strada alla rinascitaLa storia di Paolo, arrivato 13 anni fa: “Oggi ho un lavoro e vivo dignitosamente”.Il volontario Bonadè: “Un dormitorio non basta ma è un primo passo per una svolta”

Deposito scorie nucleari,‘Non qui, abbiamo già dato’Il sindaco Battaglia: “Caorso è inadeguato”. Gazzolo: “Non in Emilia”

CALAMARI A PAGINA 3

Gianni Bonadè ha dedicato gli ultimi 18 anni divita ai disperati, a quelli che arrivano dalla stradacon i quali si cerca di intraprendere un camminodi recupero: “Ci sono persone che si trovano avivere in modo disumano nel giro di pochi mesi.La perdita del lavoro tra le cause principali”.

CAMINATI A PAGINA 2

Partito Democratico

I nodi del 2015e le prove di dialogo

POLLASTRI A PAGINA 4

Calcio

Piacenza, gelo sul misterPro, straordinaria rincorsa

TAGLIAFERRI A PAGINA 7

WEEKEND

De Sica, showal Municipale

A PAGINA 9

‘Terramara’, al Gioiaapre il Teatro danza

A PAGINA 10

Quando il volontariato fa le veci del pubblico

Bocciarelli, Svep: “La burocraziagrava sul lavoro dei volontari”

CAMINATI A PAGINA 5

Stagione di balletto,Cenerentola da fiaba

A PAGINA 10

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Corriere Padano

216 gennaio 2015

ATTUALITÀ

Sociale - Sono dieci, uomini tra i 20 e i 45 anni, i senza dimora ospitati nel Rifugio Segadelli di piazzale Marconi

Boom senzatetto, dalla strada alla rinascitaLa storia di Paolo, arrivato 13 anni fa: “Oggi ho un lavoro e vivo dignitosamente”ELENA CAMINATI

Qualcuno ha lasciato all'in-gresso del Rifugio Segadelli u-na borsa con la frutta, una me-la e qualche arancia. Un gestosemplice che arricchisce disperanza chi lo riceve. Sono isenza tetto del dormitorio co-munale, ad oggi dieci uominitra i 20 e i 45 anni, italiani estranieri che vivono in strada.Ognuno di loro ha una storiadiversa, certamente nessunoha deciso volontariamente didiventare clochard. Oggi chiarriva a bussare quella porta,che si affaccia praticamentesui binari della stazione, fino apochi anni fa viveva dignitosa-mente grazie ad un lavoro chein questo momento non è piùuna certezza. È proprio que-sto, insieme ad conseguentedisgregazione dei legami fa-miliari e ad una dipendenzamagari al gioco d'azzardo, cheporta nel giro di 3 mesi a per-dere tutto e non avere più unacasa. E' accaduto anche a Pao-lo, che ha deciso di restare nel-l'anonimato; prima responsa-bile di reparto nel settore me-talmeccanico, nel chimico, poila crisi, il licenziamento, la di-soccupazione, fino a che non siha più il denaro per comprarsida mangiare, tantomeno perpagare un affitto, e non restache la strada, che accoglie,non giudica ma mette alla pro-va.

Paolo è arrivato al rifugio se-gadelli 13 anni fa, da allora è u-n'altra persona, oggi ha un

nuovo lavoro che gli permettedi avere un appartamento e vi-vere dignitosamente. Parla ti-midamente e preferisce nonfarsi riprendere dalla teleca-mera, ma mentre racconta lasua storia gli occhi hanno unaluce nuova, oggi è convinto di

avercela fatta. “Ho lavoratoprima nel settore meccanico,poi nel chimico. La crisi mi ha

fatto perdere il posto di lavo-ro, i sussidi di disoccupazionesono terminati e mi sono trova-to, in pochi mesi, senza una ca-sa, in mezzo alla strada. Non homai avuto paura – ci dice consicurezza – ho sempre evitatodi frequentare personaggi po-

co raccomandabili e mi sonosempre occupato dei fattimiei”. Al rifugio Segadelli hatrovato accoglienza, confortoe soprattutto un letto nel qua-le riposare. Oggi un lavoroPaolo l'ha trovato, un'occupa-zione che gli permette di esse-re indipendente.Gianni Bonadè (nella foto sot-

to)ha dedicato gli ultimi 18 an-ni della sua vita ai disperati, aquelli che arrivano dalla stra-da con i quali si cerca di intra-prendere un cammino di recu-pero. Da 12 anni è responsabi-le del dormitorio comunale

Segadelli, e di persone che cel'hanno fatta ne ha viste tante,ma anche tanti che non voglio-no farsi aiutare.“Ci sono persone che si trova-

no a vivere in modo randagio edisumano nel giro di pochi me-si – spiega Bonadè – la disgre-

gazione dei legami familiari,la perdita del lavoro sono lecause principali”. Il Segadelliè aperto della 20.30 alle 8 delmattino, 12 posti letto, una sa-la per la cena, uno spazio all'a-perto, docce e bagni. Esistonopoche regole che vanno rispet-tate. “Ci sono poche regole, so-prattutto l'obbligo della doc-cia nel rispetto di se stessi e de-gli altri – spiega – alla sera sicena, gli ospiti possono lavaregli abiti con la lavatrice e l'a-sciugatrice in modo che possa-no uscire da qui in modo deco-roso”.

Dal Segadelli si può uscirecon lo spirito di rivalsa, certoun dormitorio non basta ma èil primo passo verso un cambiodi mentalità. “Il valore ag-giunto che un'associazione divolontariato può dare è fare a-scolto, capire la persone. Fare

in modo di ridare una motiva-zione per continuare a vivereper riprendere in mano la pro-pria vita. Gli strumenti ci sono–prosegue Bonadè- le personeche vogliono dare una svoltace la possono fare”.Nel 2014 sono passate alme-

no una volta al Segadelli 160persone, il picco soprattuttonei mesi estivi, quando altrestrutture sono chiuse. Per imesi invernali, i piacentinihanno offerto al rifugio coper-te e sacchi a pelo, ma il freddomorde molto meno della crisi.Gianni Bonadè è per i senzatetto del Segadelli una colon-na portante; “Diciotto anni fa– racconta – ho sentito la ne-cessità di fare un cambiamen-to, di abbandonare la carrierae il guadagno e di dedicarmialle persone bisognose. Hocambiato la mia vita, senzapentimenti”.

Il responsabile Gianni Bonadè:“Un dormitorio non basta ma è unprimo passo per dare una svolta”

Il servizio completo suwww.zerocinque23.com

VILLAGGIO GLOBALE

Università, "Via le tasseper le lauree triennali",proposta del rettore DionigiBOLOGNA - Aprire a tutti le porte delle uni-

versità italiane, togliendo le tasse dalle laureedi primo livello. E' la proposta che lancia il ret-tore dell'Alma Mater di Bologna, Ivano Dionigi,questa mattina all'inaugurazione dell'anno ac-cademico, alla presenza del premier MatteoRenzi. Una riforma "certo onerosa", ammettelo stesso Dionigi, che però ha un'idea precisa sucome sostenere economicamente la proposta."Perché non destinare i mancati scatti stipen-diali dei professori, bloccati da oltre un trien-nio, a questa causa?", suggerisce Dionigi. In-somma, sarebbero i docenti di fatto a pagare ditasca propria la laurea triennale agli studenti."I professori che creano il diritto allo studio-conferma il rettore- una bella notizia, una bellarivoluzione generazionale".Del resto, incalza il rettore, "i numeri ci dicono

che il nostro Paese conta meno immatricolati,meno iscritti, meno studenti in corso, meno lau-reati", sottolinea Dionigi, mentre nel restod'Europa e nel mondo "non è prevista la tassa-zione universitaria: diritto allo studio universi-tario pienamente garantito". E allora, lancia ilsasso il rettore, "perché anche da noi non preve-dere nelle lauree di primo livello, e a precisecondizioni, prima su tutte la correlazione con irisultati degli studi, questa innovazione radica-le? Certo costosa per il bilancio dello Stato- af-ferma Dionigi- ma molto probabilmente inver-tiremmo tutti quei segni meno e arresteremmol'impoverimento anagrafico, culturale e pro-fessionale del Paese", a partire da un "ingrave-scente fenomeno migratorio" che vede "la fugadei cervelli avvenire già a 18-19 anni". (AgenziaDire - www.dire.it)

Contraccezione: senza ricettala pillola dei 5 giorni dopo, ok da UeROMA - "La Commissione

europea ha autorizzato l’ac -cesso diretto nelle farmaciesenza necessità di prescrizio-ne medica per il contraccetti-vo d’emergenza ellaOne (uli-pristal acetato, 30mg)": ad an-nunciarlo, in una nota, l’azien -da produttrice francese HraPharma, che precisa che "sitratta della prima decisionedel genere nell’ambito deiprodotti contraccettivi oraliapplicabile a tutti gli Statimembri dell’Unione europea,in accordo alle procedure na-zionali di implementazione-spiega una nota- una decisioneche permetterà a più di 120 mi-lioni di donne in tutta Europa(più di 11 milioni in Italia in etàfertile) di accedere diretta-mente alla contraccezione d’e-mergenza".Il via libera della Commissio-

ne europea, segnala Hra, "è ar-rivato a seguito dell’opinionepositiva rilasciata dalla Com-missione per i prodotti medici-nali umani (Chmp) dell’Agen -zia europea dei medicinali, se-condo la quale ellaOne funzio-na meglio nelle prime 24 ore epuò essere utilizzata in sicu-rezza senza prescrizione medi-ca".Sin dal suo lancio nel 2009,

"ellaOne è stato consideratodai medici il nuovo standardnella contraccezione d’emer -genza- commenta Erin Gainer,direttore generale Hra Phar-

ma- e più di 3 milioni di donnein 70 paesi nel mondo hanno u-tilizzato ellaOne da quando èdivenuta disponibile”.Si tratta di "una decisione

storica- commenta semprenella nota Hra Emilio Arisi,presidente della Società medi-na italiana per la contraccezio-ne (Smic)- consentire di poteracquistare in farmacia l’ulipri -stal acetato senza obbligo diprescrizione per tutta l’Unio -ne Europea entro il 2015 signi-fica mettere a disposizionedelle donne che vogliono pia-nificare la loro vita familiare ilcontraccettivo d’emergenzapiù attivo nel prevenire unagravidanza indesiderata. Nonsolo, si attesta con chiarezzache il suo impiego non presen-ta alcun pericolo per la salute,

sia della donna che dell’em -brione”. Si verifica ora "un’op -portunità per l’Italia e per lesue autorità regolatorie per ri-muovere un altro ostacolo checi rendeva unici nel mondo- ag-giunge Arisi- ossia quello per ilmedico di dover prendere vi-sione di un test di gravidanzanegativo prima di poter scrive-re la ricetta" ma con la decisio-ne europea "avremo a disposi-zione un presidio reso ancorapiù efficace dalla rapidità diaccesso per la prevenzionedelle gravidanze indesidera-te. Ciò è particolarmente utilenelle giovani e nelle adole-scenti, che sono quelle che piùrischiano avendo davanti a séuna maggiore probabilità divita riproduttiva”. (AgenziaDire - ww.dire.it)

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16 gennaio 2015 Corriere Padano

3IN PRIMO PIANO

Il caso - Consegnata dalla Sogin la mappa delle aree potenzialmente idonee

Deposito scorie nucleari,‘Non qui, abbiamo già dato’Il sindaco di Caorso Battaglia: “Attendiamo di conoscere le mappature ma,in base ai criteri già individuati, Caorso è inadeguato per la vicinanza al Po”

ELISA CALAMARI

Il 2 gennaio Sogin, societàche gestisce gli ex impianti nu-cleari italiani, ha depositatopresso l’Istituto superiore perla protezione ambientale lamappa con l’elenco dei siti ido-nei ad ospitare il deposito na-zionale per le scorie nucleari:un documento che scotta e cheera atteso da tempo, ma il cuicontenuto resta al momentosegreto. Sogin fa conto sulleauto-candidature dei territorima fra queste, ammesso che cene saranno, non spunterà dicerto quella di Caorso. Né diPiacenza. “Non qui, abbiamogià dato”: lo hanno dichiaratoa gran voce l’assessore regio-nale all’Ambiente Paola Gaz-zolo, lo ha dichiarato l’interaRegione approvando due riso-luzione per dire ‘no’alle scoriein Emilia e naturalmente lohanno dichiarato il Comune diCaorso e i suoi cittadini, che datempo convivono con l’ex im-

pianto atomico ‘Arturo’ e chenon hanno nessuna voglia di o-spitare un maxi deposito.Il sindaco Roberta Battaglia,

per rimarcare il concetto, lo haanche messo nero su bianconella prima pagina del giorna-lino informativo comunale di-stribuito a tutte le famiglie delpaese: “Attendiamo di cono-scere le mappature dei siti ri-tenuti idonei, tra i quali, in ba-se ai criteri già individuati,non risulta Caorso per la vici-nanza ad un importante corsod’acqua qual è il Po. L’indivi -

duazione del sito nazionale sa-rà comunque un passo storicoed un tassello fondamentalein vista della decommissio-ning. Ma c’è un’altra urgenzache tutti i sindaci sede di im-pianti nucleari hanno eviden-ziato, ponendo richiesta uffi-cialmente al ministero dellaSanità: rendere noti i dati del-l’indagine epidemiologica,per poi presentarli nel corso diincontri ufficiali pubblici allepopolazioni interessate”. Bat-taglia si è anche attivata persollecitare la Regione allaconvocazione del ‘Tavolo del-la trasparenza’, organismo i-stituzionale all’interno delquale Sogin sarà chiamata adinformare circa le fasi d’avan -zamento dello smantellamen-to dell’impianto.Fabio Callori, ex primo citta-

dino di Caorso e attuale vice-sindaco, nonché presidentedella Consulta Anci dei Comu-ni sedi di servitù nucleari, con-ferma la posizione di Battagliae ribadisce che i criteri di e-

sclusione sanciti da Sogin difatto escludono Caorso dallearee idonee ad ospitare il de-posito. Poi non risparmia unastoccata: “La mappa è statadepositata con un notevole ri-tardo, ora è indispensabileche non ci siano ulteriori rinviianche perché ricordo che nel2025 è previsto il rientro dal-l’estero dei nostri rifiuti ra-dioattivi. E’ fondamentaleche venga presto individuatoil sito che ospiterà il deposito esoprattutto che venga realiz-zato”. La pensa così anche An-

gelo Giostri, consigliere comu-nale di minoranza del gruppo‘Il patto per Caorso’nonché exdipendente dell’impianto nu-cleare caorsano, che afferma:

“Deve essere chiuso il ciclo,portando a termine la dismis-sione e realizzando il deposito,che non può essere sul nostroterritorio vista la presenza delPo. Noi chiediamo che si dia ef-fettiva realizzazione al propo-sito di riportare Caorso al co-siddetto prato verde. La

preoccupazione, però, è che siripeta quanto accaduto nel2003 dopo l’individuazione diScanzano Ionico: e se non riu-scissimo a trovare un’area che

accetti le scorie?”. Se prevar-rà la politica del ‘Nimby’ (Notin my backyard, ovvero ‘nonnel mio giardino) servirà in-fatti un piano B. Al momentonessuno sa, o sarebbe megliodire nessuno comunica, qualepotrebbe essere questa secon-da opzione.

Deposito, i criteri per l’individuazione(e.c.) Ispra avrà due mesi di tempo per e-

saminare la mappa presentata da Sogin eun altro mese servirà al ministero del-l’Ambiente per il nullaosta, poi il docu-mento sarà pubblicato e verrà avviato ilconfronto con gli enti pubblici dei terri-tori interessati. Passaggi che sulla cartasembrano semplici ma che nella realtà, equanto accaduto nel 2003 a Scanzano Io-nico lo conferma, rischiano di diventare

impratica -bili. Ri-schiano discontrarsicon la fer-ma opposi-zione dellelocalità in-dicate (siparla di uncentinaiodi siti ido-nei dislo-

cati in 12 regioni italiane, prevalente-mente al Centro-Sud) e con la tipica lun-gaggine burocratica italiana. Per evitarel’impasse Sogin intende seguire un per-

corso basato sulla massima trasparenza euno dei punti fermi sarà spiegare in det-taglio come sarà costruito il deposito:<<E’ progettato sulla base delle miglioriesperienze internazionali – spiega pro-prio la società – e secondo i più recentistandard Aiea (Agenzia internazionaleenergia atomica) che consentirà la siste-mazione definitiva di circa 75mila metricubi di rifiuti di bassa e media attività e lostoccaggio temporaneo di circa 15milametri cubi di rifiuti ad alta attività. Deicirca 90mila metri cubi di rifiuti radioat-tivi, il 60% deriverà dalle operazioni dismantellamento degli impianti nucleari,mentre il restante 40% dalle attività dimedicina nucleare, industriali e di ricer-ca che continueranno a generare rifiutianche in futuro>>. I rifiuti atomici saran-no protetti e isolati dalla biosfera attra-verso tre barriere ingegneristiche. Laprima è rappresentata dai contenitorimetallici, al cui interno i rifiuti risultanogià condizionati con una matrice cemen-tizia a prova di corrosione. Nel futuro de-posito i contenitori saranno poi inseritiin moduli di calcestruzzo speciale (ga-

rantiti per 350 anni) con dimensioni ditre metri, due metri e 1,7 metri. In questimoduli i contenitori saranno nuovamen-te cementati. Infine la terza barriera: tut-ti i moduli saranno a loro volta inseriti incelle di cemento armato con dimensionidi 27 metri per 15,5 metri per 10 metri,garantite a loro volta per 350 anni. Unavolta riempite, le celle saranno sigillate ericoperte con più strati di materiale op-portuno, allo scopo di rendere impossibi-le qualsiasi infiltrazione d’acqua. A ulte-riore garanzia di sicurezza ci sono i criteridell’area che potrà ospitare il deposito:non potrà essere nelle vicinanze dei vul-cani e delle aree sismiche, escluse anchele zone soggette a frane e inondazioni, lefasce fluviali, le altitudini sopra i 700 me-tri e con pendenze superiori al 10%, i par-chi o luoghi di interesse naturalistico, lezone carsiche, i centri abitati; distanza dioltre cinque chilometri dalle coste mari-ne, di almeno un chilometro da strade,autostrade e linee ferroviarie, distanzeadeguate anche da dighe, aeroporti, po-ligoni militari, zone di sfruttamento mi-nerario, attività industriali.

Se prevarrà la politica del ‘Nimby’(ovvero “non nel mio giardino”)servirà con urgenza un piano B

Polledri controcorrente:”Scorie a Caorso, perchè no?”

Una voce fuori dal coro decisamente in controtendenza, ancherispetto ai rappresentanti del suo stesso partito, quella dell'exparlamentare leghista e consigliere comunale Massimo Polle-dri: “Caorso ha ricevuto tanto in termini economici, 75 milioni dieuro arrivati grazie alle compensazioni ambientali, quindi nonmi sentirei di escludere la possibilità di un deposito di superficielà dove già esiste. Trovare un sito per un deposito nazionale è unobbligo oltre che una necessità - spiega - O si procede con un de-posito di superficie, in attesa dell'individuazione di un depositonazionale, oppure non si saprà dove mettere le 223 tonnellate difusti radioattivi spediti all'estero e pronti a ritornare a Piacenza.E questo tipo di deposito già esiste a Caorso. Serve più informa-zione, un percorso partecipato con i cittadini. Per noi è poco eti-co, oltre che dispendioso, spedire i rifiuti all'estero”.

Regione: approvate due risoluzioniper dire ‘no’ alle scorie in Emilia

Ambiente, incognita Cisini per il dopo RabuffiLa difficile eredità di un assessore apprezzato. Gli ambientalisti: ‘Auspichiamo lo stesso rapporto’Come ampiamente previsto, nel corso

della prima riunione di giunta del 2015, ilsindaco Dosi ha redistribuito le deleghelasciate vacanti dall’ex assessore dimis-sionario Luigi Rabuffi decidendo di man-tenere invariato l’assetto di giunta. La de-lega più pesante, quella all’Ambiente, sa-rà a carico dell’assessore Giorgio Cisini,già titolare di lavori pubblici e sport. “E-ravamo in attesa della sostituzione –com -menta la presidente di Legambiente Lau-ra Chiappa –e, per ora, posso solo dire cheha senso che la delega all’ambiente siastata data a un assessore che detiene giàdeleghe affini. Prenderemo presto con-tatto con lui, sperando di instaurare lostesso rapporto di reciproco ascolto che a-vevamo con l’ex assessore Rabuffi. Ci so-no diversi temi in sospeso, dalla lotta alconsumo di suolo alla valorizzazione delPo, che aspettiamo vengano ripresi e por-tati avanti dal nuovo assessore”. Un com-pito particolarmente difficile per Cisini,difficile per la complessità e strategicitàdei temi ambientali, ma rispetto ai qualioggi non si può più prescindere. Tanti so-no ancora, infatti, i temi sul tappeto e le ri-

chieste espresse da associazioni e comita-ti che animano la società civile piacenti-na: il freno al consumo di suolo nel PSC, ladestinazione a Parco dell’area Pertite, lapubblicizzazione della gestione dell’ac -qua, la chiusura definitiva dell’inceneri -tore nel 2020, solo per citare i principali.Difficile sostituire Rabuffi, apprezzato

per pacatezza e capacità d’ascolto, doterara nel panorama amministrativo, comeunanimemente riconosciuto, anche attra-verso pubblici attestati di stima, da citta-dini e associazioni che nei 30 mesi di atti-vità amministrativa si sono rapportaticon lui. Cittadini e associazioni che si au-gurano che “la giunta imbocchi politichecoraggiose, non solo più in sintonia con lelinee di mandato stabilite ma con le netteindicazioni fornite dai referendum localie nazionali e con le sollecitazioni che quo-tidianamente emergono dalle pagine deigiornali, in merito al bisogno di verde, allatutela del patrimonio vegetale urbano, al-la qualità dell’aria, alla mobilità sosteni-bile, alla raccolta e allo smaltimento so-stenibile dei rifiuti, al risparmio energeti-co, alla riqualificazione urbana e cosìvia”. Chiosa Maria Pia Romano del Comi-tato per il Parco della Pertite: “Il nostrorapporto con l’ex assessore Rabuffi eramolto positivo, spero che il nuovo assesso-re si muova sulla stessa linea del prede-cessore, nell’ottica della partecipazione edell’ascolto, a vantaggio dell’ambiente edella salute dei cittadini”.

Sacra Famiglia, inaugurati8 posti letto per i senzatettoE’stata inaugurata il 10 gennaio scorso presso la parrocchia Sa-

cra Famiglia la nuova struttura di accoglienza per rispondere al-l’emergenza freddo. La parrocchia di via Montebello ha promos-so, in collaborazione con la Caritas diocesana, il progetto Foco-lare per accogliere le persone senza dimora che nei mesi inver-nali vivono situazioni di forte disagio. La predisposizione dellastruttura è avvenuta grazie ai fondi Otto per mille della CEI edella Diocesi, oltre al contributo della Fondazione di Piacenza eVigevano. La gestione serale e notturna della struttura, con ottoposti letto, sarà garantita da operatori della Caritas diocesana eda volontari. Chi desiderasse contribuire può chiamare la Cari-tas diocesana al n° 0523-332750, offrendosi come volontario.

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Corriere Padano

416 gennaio 2015

ATTUALITÀ POLITICA

Nuovo anno - Nessuna scadenza elettorale in vista, in cantiere il congresso dei democratici

Comune, gennaio di treguaE acque calme anche nel PdLa minoranza dem, dopo il bel risultato di Paola Gazzolo, ha voglia di andare alla containterna, nella speranza di un ribaltone. Ma in questi giorni sono in atto prove di dialogo

MARCELLO POLLASTRI

Strano ma vero: si è apertoun 2015 che, sul calendario,non ha appuntata alcunascadenza elettorale. Salvocataclismi politici (poi noncosì remoti), saranno dodicimesi senza urne. Per i più sa-rà un sollievo. Anche se, co-me sempre, non mancheran-no le occasioni di dibattito edi polemica, soprattutto nel-l’area del centrosinistra chegoverna Piacenza. Anchenella nostra città qualcosa sistaglia all'orizzonte ed è be-ne provare a mettere a fuocopossibili scenari. Uno, il co-siddetto dopo-Rabuffi, si ègià materializzato pochigiorni fa con la ridistribuzio-ne da parte del sindaco PaoloDosi delle deleghe lasciatedal dimissionario assessoredi Rifondazione comunista.Onde risparmiarsi l’ennesi -ma litigata nel Partito De-mocratico, il primo cittadino

ha fin da subito saggiamenteaccantonato l'ostica soluzio-ne di una surroga. Si è affida-

to piuttosto a tre fedelissimi,caricandoli di nuove respon-sabilità amministrative in

vista della pregnante discus-sione sul Bilancio previsio-nale 2015 e sull’approvazio -ne del Piano Strutturale co-munale: al vicesindaco Fran-cesco Timpano è andato ilLavoro, all'assessore Gior-gio Cisini sono andati l'Am-biente e il Verde, al collegaSilvio Bisotti la Partecipa-zione e il Rapporto con i pen-

dolari. Dall’annuncio, me-glio dirlo a bassa voce, non sisono finora registrati malu-mori di rilievo nella maggio-ranza. Ed è già un buon se-gno.Tuttavia nel Pd, attese al

varco, ci sono questioni dicui si parla nei corridoi e nel-le riunioni ristrette ma cheprima o poi andranno affron-tate di petto: prima tra tutte,dalla quale paiono scenderea cascata tutte le altre, laquestione del congresso delpartito. L'argomento è e-sploso all'indomani della e-lezione del segretario pro-vinciale Gianluigi Molinari aconsigliere regionale. La mi-noranza del partito, alla cuiguida ci sono la sottosegreta-ria all'Economia Paola DeMicheli e l'ex vicesindacoFrancesco Cacciatore, non siè fatta pregare premendo su-bito per la necessità di met-tere in cantiere il congressofacendo leva soprattutto sulbrillante risultato della loroprotetta Paola Gazzolo e sul-la questione dell'incompati-bilità di Molinari, nodo anco-ra da risolvere a livello regio-nale.Evidente come la volontà

sia quella di andare alla con-ta interna, cullando la spe-ranza di un ribaltone internonei confronti dell'ala renzia-na attualmente al potere.Dopo le schermaglie eletto-rali, in questi primi giornidell’anno tra le due fazioni

perennemente in collera sivivono giorni di quiete. Sa-rebbero infatti in atto provedi dialogo finalizzate a gesti-re al meglio le questioni sultappeto e una delicata faseprecongressuale. Va dettochiaramente: al momentoMolinari non ha alcuna in-tenzione di dimettersi e l'ala"renziana" non ha fretta di

andare al congresso prefe-rendo di gran lunga la meli-na. Con assoluta calma e inmaniera ancora molto em-brionale si sta comunque ra-gionando circa la possibilitàdi individuare una figura sucui si possa convergere inmaniera unitaria senza do-ver arrivare alle solite lace-razioni. Soluzione non faci-lissima specialmente perchéda una parte e dall'altra sonoaperte una serie di rivendi-cazioni: detto della volontàdella minoranza di arrivarealle dimissioni di Molinari edunque al congresso in tem-pi rapidi, dall’altra parte sulpiatto ci sono le eventuali di-missioni di Paola Gazzolo da

consigliere regionale, natu-ralmente caldeggiate dall'a-la renziana. Un passo indie-tro del riconfermato assesso-re spalancherebbe la portaall'ingresso nell'assise bolo-gnese di Katia Tarasconi,prima dei non eletti alle ulti-me consultazioni. Anchequi, però, Gazzolo non sem-bra avere troppa fretta di de-cidere e si pensa che la sua e-ventuale decisione di fare unpasso indietro possa esserecollegata alla scelta di uncandidato gradito al con-gresso.Al momento però tutto è in

stand by. Così come lo è an-che il nodo della presidenzadel Consiglio comunale, ca-rica che da inizio mandato ri-copre Claudio Ferrari. In ba-se a un accordo siglato a ini-zio mandato, al giro di boadella consigliatura si sareb-be dovuto provvedere a unastaffetta: fuori Ferrari, den-tro Christian Fiazza. Da quial concretizzarsi del cambioin corsa ce ne passa (così co-me accadde anche dal 2007

al 2012 con la staffetta mairealizzata tra Ernesto Carinie Lucia Rocchi). Di questo te-ma se ne parla, ma ogni deci-sione pare rimandata a dopol'approvazione del Bilancio,quando anche tutti gli altriscenari potrebbero essere infase di soluzione. Insomma, èin corso una fase di studioper ponderare bene ogni de-cisione, favorita anche dalclima serafico che si è stabi-lito in giunta (dall’epoca delrimpasto inizio 2014) e nelgruppo Pd. Una mossa sba-gliata e tutto potrebbe frana-re.

Per ora Molinari non pensa dilasciare. Il nodo delle dimissioni daconsigliere regionale della Gazzolo

Bus gratis per gli over 65,proroga fino al 30 giugno

Riconfermato l’utilizzo gratuito dei pullman ur-bani per gli over 65, ma solo per metà anno, esatta-mente fino al 30 giugno prossimo. Lo ha deliberatola giunta comunale che ha sì rinnovato l’esenzionedal pagamento del biglietto per gli anziani, ma ri-ducendola per il momento fi-no a metà 2015 per poter valu-tare i risultati ottenuti nelbiennio 2013/2014. La con-venzione in scadenza il 31 di-cembre scorso è stata cosìprorogata fino al 30 giugno2015 (rif. Delibera di GiuntaComunale n. 389 del30/12/2014): gli ultrasessan-tacinquenni residenti in cittàviaggiano gratuitamente sui mezzi di trasportopubblico urbano. Per farlo occorre essere in pos-sesso della tessera “mi muovo”, personale e noncedibile a terzi, che funziona come abbonamento e

andrà convalidata ogni volta che si usa l'autobus,oltre ad esibirla in caso di eventuali controlli. Re-quisiti per fruire di questa convenzione riservataagli ultra 65enni è la residenza nel Comune di Pia-cenza (non è sufficiente il domicilio). Seta sta pro-

cedendo alla spedizione di u-na lettera a tutti gli interessa-ti per la sostituzione delle tes-sere. I cittadini, ricevuta lalettera, dovranno presentar-si alla biglietteria di PiazzaCittadella con la lettera stes-sa e un documento d'identità.Fino al ricevimento della let-tera gli over 65 possono saliresui bus con il vecchio tesseri-

no cartaceo già in loro possesso. Il costo è di 5 euroe per ulteriori informazioni è attivo il call centerSeta 840.000.216 (Piazza Cittadella) dal lunedì alsabato dalle 7.00 alle 19.00.

A sinistra Gianluigi Molinari,qui sopra Paola Gazzolo

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16 gennaio 2015 Corriere Padano

5ATTUALITA’

Sociale - Il no profit si integra con le strutture pubbliche

Il volontariatoche fa le vecidel pubblicoLaura Bocciarelli, neo presidente Svep: “L’obiettivo èaumentare il numero dei soci per far sentire maggiormente lanostra voce. Minori risorse e il ruolo prezioso dei volontari”.

ELENA CAMINATI

Da un paio di mesi è stata e-letta presidente dello Svep, ilcentro servizi per il volonta-riato di Piacenza. Laura Boc-ciarelli, volto noto nel mododel volontariato soprattuttoper il suo ruolo di presidentedi Avis, ha accolto con sorpre-sa questo nuovo incaricogiunto un po' inaspettato. Tracittà e provincia sono pocopiù di 300 le associazionisparse sul territorio, 60 quel-le associate a Svep. La strut-tura di via Capra offre soste-gno e consulenza a tutte le as-sociazioni che lo richiedono.Il ruolo di Svep infatti è quel-lo di essere punto di riferi-mento per le numerosissimeassociazioni del territorio perle quali la burocrazia diventaspesso un peso. “Il nostro o-biettivo – spiega Bocciarelli –è aumentare il numero delleorganizzazioni socie per di-ventare davvero un punto diriferimento forte e, di conse-guenza, per far sentire mag-giormente la nostra voce.Svep non ha un valenza dirappresentanza, ma con unincremento di soci potrà ave-re più peso nelle decisioni per

la città dal momento che par-tecipa ai tavoli istituziona-li”.Nonostante le difficoltà e la

scarsezza di risorse, il volon-tariato è un settore che tira,come si dice in economia. Lagiornata mondiale del volon-tariato del dicembre scorsone è stata una prova. “A Pa-lazzo Gotico c'erano tantissi-me associazioni - conferma lapresidente –nonostante il pe-

riodo non felice, ciò che fa ladifferenza è proprio lo spiritodelle persone che va oltre o-gni difficoltà, anche quelleburocratiche che di certo nonagevolano i volontari che sifanno carico di incombenzespesso fuori portata”. La bu-rocrazia sembra soffocare lospirito di chi mette al serviziodegli altri il proprio tempo inmodo gratuito. Tuttavia lostato di salute del volontaria-

to piacentino è buono, questolo dimostrano i dati delle as-sociazioni che sono in costan-te crescita. Una delle richie-ste che arriva da questo setto-re è lo snellimento della parteburocratica troppo spesso ne-mica delle piccole associazio-ni, quelle meno strutturate.Svep ha cinque dipendenti eun consulente esperto in que-stioni legali e fiscali. Negli ul-timi anni, in un'ottica di ra-

zionalizzazione dei costi, hapuntato soprattutto sulla for-mazione e sulle competenzedel personale interno, in mo-do da ridurre le esternalizza-zioni. E se da una parte le ri-sorse scarseggiano, la verabenzina che mette in moto lamacchina è la forza dei volon-tari.“Sono loro – conferma la

presidente – che spesso co-prono le esigenze che le strut-ture pubbliche non sopporta-no più con cui esiste un co-stante rapporto di collabora-zione e sussidiarietà. Il volon-tariato interviene laddove cisono difficoltà delle strutturepubbliche”.Come sopravvive il volonta-

riato? Svep, come centro diservizi, riceve gli utili dellefondazioni bancarie, il volon-tariato invece si regge su con-venzioni con enti a cui prestaservizi, oppure con il 5 permille o ancora grazie all'auto-

finanziamento. Diventanopreziosi enti come la Fonda-zione di Piacenza e Vigevanoche, nello statuto, ha una pre-cisa vocazione al sociale. Lacostituzione delle cinquecommissioni, fortemente vo-lute dal presidente Toscani,tra cui quella del welfare,sembra nata proprio per dareun sostegno a questo settore.

“Troppe difficoltà burocratiche peri volontari che si fanno carico diincombenze spesso fuori portata”

Svep, 60 associati sul territorioS.V.E.P., che oggi conta 60 associati, èun’associazione di organizzazioni divolontariato del territorio piacentinocostituita nel 1996 allo scopo disostenere, promuovere, valorizzare equalificare l’attività di volontariatomediante la prestazione di servizi afavore delle organizzazioni divolontariato e concorrere così allacrescita della dimensione politica, delladimensione organizzativa e dellacapacità di erogare servizi delvolontariato locale. Un volontariato piùforte e maturo rappresenta infatti perS.V.E.P. un contributo alla promozionedella solidarietà e alla rimozione dellecause che generano ingiustizia edesclusione, nella direzione di unacittadinanza sempre più solidale. Oltre

a proporsi di accrescere le competenzedelle associazioni già esistenti, S.V.E.P.mira anche a favorire l’incontro fraassociazioni e fra associazioni evolontari, con attenzione anche allaformazione di questi ultimi.

Il servizio completo suwww.zerocinque23.com

Super centrale 118: inizio positivo,tanto rumore per nullaCome prevedibile, la montagna dell’al -

larme sembra aver partorito un topolino.Ci riferiamo al gran rumore sollevato asuo tempo in relazione al trasferimen-to-unificazione del centralino del 118 aParma, con annesse e concitate denuncedi scippo della straordinaria prerogativalocale di saper rispondere al telefono me-glio degli altri e una mozione degli affetticirca un servizio che la nostra provincia-lissima stampa per giorni e giorni ha ri-vendicato come piacentino (un po’ comela coppa). E invece, per fortuna, tutto filaabbastanza liscio e a un mese di distanzadalla chiusura del 118 a Piacenza le am-bulanze vengono indirizzate con la stessaprecisione di prima. E’ sostanzialmentepositivo, infatti, il bilancio del primo me-se di attività della super centrale EmiliaOvest che, dal 10 dicembre scorso, accor-pando Piacenza, Parma e Reggio Emilia,è chiamata a gestire le emergenze sanita-rie di un territorio composto da 140 comu-ni e un milione e 263mila abitanti. Pur conmargini di miglioramento, beninteso, etanto lavoro ancora da fare per renderepienamente omogeneo il sistema territo-riale delle tre province.“Il primo mese della nuova centrale –ha

spiegato ai media la dottoressa EnricaRossi, coordinatrice del Comitato di dire-zione e controllo della centrale di Parma –è trascorso senza particolari criticità, nonci sono stati grossi errori nell’invio delleambulanze, non abbiamo avuto problemi

di comunicazione tra il volontariato pia-centino e la struttura creata a Parma,quindi il giudizio complessivo è più cheaccettabile”. I numeri: dal 10 dicembre2014 al 9 gennaio 2015 sono state gestite2.433 emergenze su Piacenza e provinciacon 2.934 chiamate, pari al 21% di quelletotali ricevute dal centralino parmigia-no. Le chiamate dall’area di Parma sonostate 5.314 (il 38%), mentre da Reggio E-milia sono state 5.797 (il 41%). Unica notadolente un lieve peggioramento dei tem-pi di intervento in area urbana. Se quelliin area extraurbana, infatti, sono sonomantenuti invariati e secondo buoni stan-

dard (il 90% degli interventi di soccorsoentro 20 minuti dalla chiamata al 118),quelli in area urbana – che secondo glistandard regionali dovrebbero avvenireper l’80% al di sotto degli 8 minuti – rag -giungono oggi gli standard nel 60% deicasi contro il 67% ottenuto dalla centraledi Piacenza. Serve ancora un po’di tempoagli operatori, dunque, – come spiegano iresponsabili – per acquisire le nuove mo-dalità organizzative ma l’impatto più lie-ve del previsto è sicuramente di buon au-spicio per il futuro del servizio. Senza piùdover aver paura di prendere parte alcambiamento.

Defibrillatori, Piacenza Rugby“adotta” quattro apparecchiSono ben 580 i defibrillatori sul nostro territorio, installati

da Progetto Vita: ora si pone però l’emergenza della loro ma-nutenzione. È così che il Piacenza Rugby ha deciso di occu-parsi di quattro apparecchi in dotazione alle forze dell’ordi -ne per tre anni almeno. Bastano poco più di centro euro all’an -no per la manutenzione di un defibrillatore; di circa 98 dei580 collocati sul territorio se ne occupa direttamente Proget-to Vita, per una spesa di circa 10mila euro annui. I defibrilla-tori di Progetto Vita, dal 1998 ad oggi, hanno salvato ben 100persone; 30mila sono invece i soggetti nella nostra provinciaformati per l’utilizzo corretto di un defibrillatore. ProgettoVita di Piacenza è stato il primo piano europeo di "defibril-lazione precoce" sul territorio, realizzato per prevenire lamorte improvvisa dovuta ad arresto cardiaco; consiste nellarealizzazione di una rete di "defibrillatori semiautomatici "dislocati in punti strategici della città e della provincia e uti-lizzati da personale "non sanitario". L'obiettivo è quello diintervenire entro i fatidici "5 minuti d'oro" dall'insorgenzadell'arresto cardiaco in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Lacittà di Piacenza si presta bene all’attuazione di questo pro-getto essendo una piccola città ed essendo tutti i quartieri fa-cilmente raggiungibili mediante un esteso sistema viario.Successivamente il progetto si è esteso alla provincia.

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Corriere Padano

616 gennaio 2015

CITTÀ UTILE

Farmacie, turni settimanaliFARMACIE DI SERVIZIO A PIACENZA

DAL 16.1.2015 AL 23.1.2015

TURNO DIURNO: dalle 8,30 alle 22

DANTE – Via Nasolini, 56DR. FIORANI – P.zza Borgo, 40 – Via Legnano, 5

TURNO NOTTURNO: dalle 22 alle 8,30

16.01 SAN LAZZARO – Via E. Parmense, 22/A17.01 DR. GIANNI CORVI – C.so V. Emanuele, 12118.01 BOSELLI – Via Guercino, 46/50 (19.01 DR. CROCI – P.zza Cavalli, 2920.01 PIACENZA – Via P. Cella, 5621.01 DR. CABERTI – Via Martiri della Resistenza(ang. Via Trivioli, 4)22.01 COMUNALE MANFREDI – Via Manfredi, 72/B23.01 DR. DAVIDE ZACCONI – Via Legnano, 5

IL NUMERO 0523/330033 DA' INDICAZIONE DELLEFARMACIE DI TURNO A PIACENZA E PROVINCIA

Mercati settimanali

Lunedì: Bettola, Borgonovo Val Tidone, Caorso, San Nicolò,Castell’Arquato, CastelvetroMartedì: Ferriere, Nibbiano, Piacenza Farnesiana, Pontedellolio,Pontenure, Travo, VernascaMercoledì: Carpaneto, Marsaglia, Piacenza, Pianello, VigolzoneGiovedì: Agazzano, Castelsangiovanni, Fiorenzuola, Gossolengo,Gropparello, Perino, Piacenza Farnesiana, Podenzano, VillanovaVenerdì: Cortemaggiore, Lugagnano, Monticelli, San Giorgio,Rivergaro, RoveletoSabato: Bobbio, Fiorenzuola, Piacenza, PC BesuricaDomenica: Agazzano, Alseno, Borgonovo, Caminata, Carpaneto,Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Gragnano, Gropparello,Monticelli, Morfasso, Nibbiano, Pianello, Pontedellolio

Istituto Sant’Eufemia:Open Day

Sabato 17 Gennaio, dalle 8.30alle 12,00 – Open day all’Istitu -to Sant’EufemiaI genitori avranno la possibili-

tà di visitare la struttura checomprende una scuola dell'in-fanzia e una primaria entram-be paritarie e un nido d'infan-zia convenzionato.Sarà presentato il piano del-

l'offerta formativa, qualificatodall'insegnamento della linguainglese con docenti madre lin-gua già dal nido d'infanzia, dal-la sperimentazione facoltativadella lingua tedesca per la scuo-la primaria, da progetti di rac-cordo tra i diversi ordini discuola ed integrato da serviziquali doposcuola, laboratoripomeridiani e centro estivo inlingua inglese. Sarà possibile a-vere un colloquio con la diri-gente scolastica, con gli inse-gnanti e con la direttrice delBritish Instituts di Piacenza.Per l’occasione, saranno orga-nizzati uno spazio giochi assisti-to dalle educatrici del nido edun laboratorio condotto dal-l’Associazione Spazi-Ritmia.Per informazioni: Istituto

S.Eufemia - Via S.Marco 37 -Tel. 0523 330410/322679 - Fax.0523 324867 e-mail: [email protected] sito web:www.istitutosanteufemia.it

Sportello sociale:le novità

Il 2015 è iniziato con un’impor -tante novità sul fronte della in-formazione ai cittadini.Orami da 10 anni, a Piacenza è

attivo lo Sportello Sociale delComune di Piacenza, che si po-ne come il primo riferimentoper il cittadino che vuole entra-re in contatto con i Servizi So-ciali comunali. Lo Sportello ac-coglie tutti coloro, singoli o fa-miglie, che necessitino di esse-re accompagnati nella rete deiservizi sociali e che abbiano bi-sogno di trovare informazioni eorientamento.Lo Sportello sociale a Piacen-

za ha due sedi: una in Via Taver-na 39, presso il palazzo che ospi-ta i Servizi Sociali del Comune,e una in Via XXIV Maggio 28,presso il palazzo Acer, dove c’èla sede delle Assistenti Socialiper gli Anziani. Ed è proprio loSportello di Via XXIV Maggio28 che si è arricchito, da alcunigiorni, di alcune importantifunzioni.

Chiunque abbia bisogno di no-tizie, assistenza e consulenzaper problemi legati ad una disa-bilità o un’invalidità ora può ri-volgersi all’InformaSociale diVia XXIV Maggio 28 per avereun’informazione completa sul-l’assistenza, le agevolazioni fi-scali, i trasporti, gli ausili chespettano a chiunque abbia unhandicap, più o meno grave.Il cittadino ora, all’InformaSo -

ciale di Via XXIV Maggio, trovaquindi in un unico sportello in-formazioni e consulenza sui ser-vizi sociali della città, con parti-colare attenzione a quelli desti-nati ai cittadini con disabilità.Informasociale via Taverna,

39 29121 PiacenzaTel e Fax: 0523 492731E-Mail:

[email protected] -cenza.itOrario: lunedì e giovedì 9.00 -

12.30 e 15.30 17.30; martedì,mercoledì, venerdì e sabato9.00 - 12.30Informasociale Polo Disabili-

tà – CAAD via XXIV Maggio,26/28 - 29121 PiacenzaTel: 0523 459090 - Fax: 0523

459059 E-Mail: [email protected]: lunedì e giovedì 8.45 -

13 e 15.30 17.30; martedì chiu-so; mercoledì e venerdì 8.45 -13.

Primo annoin famiglia

Dal 2 gennaio 2015 è aperto ilnuovo bando "Primo anno in fa-miglia". Fino al 31 dicembre2015 sarà possibile richiedere icontributi previsti nel regola-mento del bando. Il progettoconsiste nell'erogazione di uncontributo integrativo dello sti-pendio dei genitori, regolar-mente occupati, che intendonousufruire dell'astensione fa-coltativa dal lavoro dopo la na-scita di un figlio, nel suo primoanno di vita. Si trattadi un pro-getto comunale finalizzato alsostegno dei genitori che neces-sitano di un periodo di aspetta-tiva da lavoro, retribuita al30%.Per informazioni, ritiro modu-

listica e supporto nella compi-lazione delle domande occorrerivolgersi allo Sportello Infor-maFamiglie&Bambini, Galle-ria del Sole, 42 (Centro CivicoFarnesiana), tel. 0523-492380,e-mail [email protected] Orario: lune-dì, giovedì, venerdì e sabatodalle 9.00 alle 12.00 e mercole-dì dalle 9.00 alle 18.00.

(Comune di Piacenza - Direzione Operativa Servizi alla Persona e al Cittadino)

Avis, i prelievi

Venerdì 16 gennaio: AlsenoSabato 17 gennaio: Caorso, Carpaneto P.no,PodenzanoDomenica 18 gennaio: Cadeo, Gossolengo, PianelloVal Tidone

BORSA DELLA SPESA

Tempo di saldi e di vendite a prezzo scontato, con un calendarioche presenta qualche differenza da regione a regione. Ecco unaguida, redatta da Altroconsumo, dalla parte dei consumatori peraffrontare i saldi al meglio ed evitare le fregature. Innanzitutto,poter prevedere i saldi solo in determinati periodi dell'anno uc-cide la concorrenza e la cosa migliore, sia per i commercianti cheper i consumatori, sarebbe liberalizzarli, senza mai dimenticarealcune regole: gli sconti devono essere davvero trasparenti, ga-rantire un effettivo risparmio e soprattutto la qualità dei prodot-ti.

Acquisti senza brutte sorpreseMa a cosa prestare attenzione per fare buoni acquisti senza in-

cappare in cattive sorprese? Ecco le dritte.- Confronta il cartellino del prezzo vecchio con quello ribassato:

se hai dubbi sulla percentuale di sconto o il prezzo non ti sembracorretto, chiedi chiarimenti al negoziante.- Controlla che i capi siano in buone condizioni. Se il difetto viene

fuori dopo l'acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto:il negoziante deve restituirti l'importo pagato oppure ridurre ilprezzo. È importante conservare lo scontrino.- Prova sempre i vestiti: se ti penti in un secondo momento del-

l'acquisto rischi di non poterlo cambiare. Infatti il cambio è a di-screzione del commerciante. Chiedi sempre se ti consentirà di ef-fettuare un cambio e quanti giorni hai a disposizione per farlo.- Evita di acquistare i capi d'abbigliamento che non abbiano le

due etichette (quella di composizione e quella di manutenzione),per evitare di danneggiarli nella pulitura a secco o in quella ad ac-qua fatta a casa.- Fai attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale. La

legge prevede, infatti, che i saldi non riguardino tutti i prodotti,ma solo quelli di carattere stagionale e articoli cosiddetti di "mo-da", cioè quelli che hanno probabilità di deprezzarsi se non ven-gono venduti durante la stagione.- Ricorda che i prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa

viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato,fallo notare al negoziante e non esitare, in caso di problemi, a farintervenire la polizia municipale.- La garanzia vale per due anni dall'acquisto. Attenzione, dun-

que, agli scontrini di carta chimica, che sbiadiscono dopo qualchemese; fotocopiali per poterli esibire al momento opportuno. Lagaranzia va fatta valere entro sessanta giorni dal momento in cuisi scopre il difetto.- Un negoziante convenzionato con una carta di credito è tenuto

ad accettarla sempre, anche in periodo di saldi, e a non aumenta-re i prezzi per pagamenti effettuati con la carta.- Attenzione ai pagamenti effettuati con la carta revolving, per-

ché i tassi applicati possono superare il 20%. Questo strumento dipagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso delcapitale in tempi brevissimi, vale a dire pochi mesi.- Per evitare confusione e acquisti non desiderati, la merce ven-

duta in saldo deve essere esposta separatamente da quella nonscontata: fai una denuncia alla polizia municipale se questa rego-la non viene rispettata.

Tempo di saldi,a cosa fare attenzione

Acquisti online: da marzosi potranno fare con il bancomatDa marzo 2015 sarà possibile effettuare acquisti on line utiliz-

zando il bancomat: lo ha annunciato il direttore generale del Con-sorzio Bancomat Sergio Moggia durante il seminario ABI tenutosia Ravenna. Sarà discrezione dei singoli istituti bancari deciderese attivare o meno il servizio per i propri clienti. Moggia ha tenutoa sottolineare che l’intenzione non è quella di fare concorrenza al-le carte di credito, ma semplicemente di offrire un ulteriore stru-mento di pagamento quando si fanno acquisti online, che facilite-rà le transazioni dei consumatori. Ma come funzionerà il paga-mento con il bancomat online? In modo piuttosto semplice: quan-do si porterà a compimento il proprio acquisto, il sistema di paga-mento del sito web prescelto rimanderà l’utente alla pagina dellapropria banca, dove gli sarà richiesto di inserire dei dati per con-fermare la propria identità e autorizzare il pagamento. Non sarànecessario inserire il codice pin del proprio bancomat, né alcunapassword. La scelta da parte del Consorzio Bancomat di introdur-re questa novità è dovuta all’incremento nel mercato dei paga-menti elettronici sul web: rispetto al 2012, infatti, gli italiani han-no effettuato l’8% in più di acquisti usando carte e bancomat,mentre il 34% degli italiani ha effettuato almeno un acquisto o-nline. Per poter pagare anche online con il bancomat, bisogneràrecarsi alla propria banca per attivare il nuovo servizio.

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16 gennaio 2015 Corriere Padano

7SPORT

Piacenza, cala il gelosul mister De PaolaPareggio con il Bellaria e prime perplessità nei confronti del nuovo tecnicobiancorosso. Del resto sta lavorando con una squadra non costruita da lui

GIANCARLO TAGLIAFERRI

Non ce l’ha fatta il “pirata”Luciano De Paola con la suaciurma di marines a scardina-re il forziere del Bellaria, sali-to a Piacenza con l’esclusivointento di salvare lo scalpo sot-to forma di un risicato puntici-no, intimidito forse dalla ro-boanti dichiarazioni del nuo-vo tecnico biancorosso cheparlavano di una squadra tut-to sudore e lotta con una curio-sa preparazione di stampo mi-litaresco. E dire che il pre-par-tita ci aveva regalato un’inedi -to torello di riscaldamento in-terpretato quasi all’armabianca dai protagonisti di casanostra ma, evidentemente,tutta la carica agonistica si e-sauriva li’: in 60 minuti nessuntiro in porta, un gioco lento erattrappito, una paura quasiossessiva nello scoprirsi pernon lasciare la tremebonda epluri-bucata difesa in baliadelle presunte scorribandecontropiedistiche dei roma-gnoli.Il Piacenza sceglie l’annun -

ciato modulo 4-3-3 con alcunevarianti sul tema: un centro-mediano metodista “alla DePaola” piazzato a protezionedei centrali difensivi e piu’ in -tento alla copertura che allaproiezione del gioco con dueincursori di centrocampo piu’avanzati con compiti di regia;due terzini di spinta a suppor-to delle due ali (Volpe e Mina-sola) molto larghe nel tentati-vo di aprire la linea difensivaavversaria a favore dell’unicocentrale offensivo. Sulla cartanulla da eccepire, ma nel con-creto la squadra, al di la’di unasoddisfacente compattezza di-fensiva, compie una involuzio-ne di gioco rispetto alla archi-viata gestione Monaco, non

giustificabile dalle assenze(mancava di fatto il centro-campo titolare) e dal pocotempo a disposizione per assi-milare il lavoro del nuovo mi-ster. E’ proprio sul tecnico ca-labrese che si addensano per-plessita’ e dubbi, l’accoglien -za per lui e’stata a dir poco gla-ciale, gia’ in estate il suo nomeaveva sollevato piu’di un’orti -caria al popolo biancorosso,forse il suo curriculum da alle-natore inzuppato di retroces-sioni, esoneri e mancate con-ferme non viene ritenuto daipiu’ idoneo ad una piazza cheha obbligo di vincere il cam-pionato e, purtroppo, la “pri -ma”al Garilli conferma appie-no tutti i malumori. StefanoGatti dopo l’esonero di Mona-co era stato chiaro: la sceltadel nuovo tecnico sarebbe ca-duta su di una figura non soloin grado di traghettare il Pia-cenza al termine della stagio-ne ma anche e soprattutto diimpostare la stagione succes-

siva; viene naturale e logicodomandarsi se un mister ap-pena retrocesso in eccellenzacon il Mapellobonate sia l’uo -mo adatto per riportare il Pia-ce in lega pro. Lo scorso annoViali al suo ritorno fece un gi-rone discendente di tutto ri-spetto riportandosi dal sestoal secondo posto e dimezzandoil distacco dalla capolista, laconferma per l’anno successi-vo fu quasi assodata ma il suc-cessivo crollo al primo turnodei play-off ha poi sparigliatoil mazzo costringendo la socie-ta’ a rivedere tutta la pianifi-cazione per la stagione attuale(e le conseguenze di questi ri-tardi ancora oggi si vedono).Alla luce degli eventi e delle e-sperienze passate alcuni que-siti sorgono di riflesso: se DePaola dovesse fare benissimosia in regular season che aiplay-off la sua riconferma sa-rebbe scontata (anche se vi e’da comprendere cosa si inten-da per “fare bene”), ma se in-

vece il “giocatore comunista”(come si autodefini’ ai tempidella Lazio) dovesse fallire inregular season o nelle even-tuali appendici degli spareggipromozione, come si compor-tera’ la societa’? Scegliera’ co -munque un fiducia incondi-zionata privilegiando un’ e-ventuale progetto a lunga sca-denza, oppure ri-azzerera’ an -cora tutto per un’ennesima ri-voluzione tecnica. Si è visto co-me sia fondamentale sceglie-re il tecnico al momento giustoma principalmente muoversinei tempi adeguati per evitarein ritardo sul mercato dei gio-catori, sia Viali, Venturato,Monaco e De Paola hanno la-vorato per svariati motivi conuna squadra non costruita perloro e da loro. Per il futuro sa-ra’ prioritario evitare questoerrore, la promozione passasolo attraverso un’adeguataprogrammazione congiuntaallenatore-presidente-diret -tore sportivo.

Progetto Bakery,Piacenza sognail grande basketPiacenza torna a sognare il grande basket. L’arrivo alla Ba-

kery di due fuoriclasse di stampo internazionale come SaniBecirovic e Andrija Zizic rinvigorisce gli entusiasmi e riac-cende le passioni di una piazza che solo tre stagioni or sono as-saporo’ per solo un’annata il paradiso della grande pallaca-nestro degli americani con la sfortunata ed avventata paren-tesi in A2 del Morhpo targato Gianni Rispoli. Fu un’avventu -ra tanto affascinante quanto azzardata per l’allora UCP ba-sket Piacenza che in pochi mesi venne catapultata dai dilet-tanti alle sfide con autentiche piazza storiche dei canestri i-taliani come Brindisi, Pistoia, Scafati, Reggio Emilia; un pro-getto tuttavia che lascio’ perplessi alcuni compagni di viag-gio del Morpho che ritenevano troppo affrettato ai tempi ilsalto nella seconda serie nazionale, sia per un discorso econo-mico sia per aspetti di cultura e tradizione di una piazza an-cora troppo “sbilanciata” su altri sport (volley e calcio). Orapero’ le condizioni sembrano essere mutate; Marco Beccari(che per primo credette afffrettato il progetto Morpho-Lega-due) e’ripartito dalla serie B strutturando un’apparato socie-tario solido e radicato con una polisportiva che abbraccia an-che altri sport, e’riuscito a riportare pubblico ed entusiasmoal piccolo ma caldo PalaAnguissola ma soprattutto per gradivuole portare Piacenza la’ dove non e’ mai stata: nell’olimpodella pallacanestro italiana. Mai prima d’ora avevamo potu-to ammirare anche solo da avversari due big vincitori del-l’Eurolega ( una sorta di NBA continentale), oggi addiritturali vediamo indossare la maglietta biancorossa, un vero lussoe un sogno per chiunque sportivo e appassionato; Becirovic eZizic rappresentano nel progetto di Beccari solo il punto di i-nizio per intravedere un futuro radioso, con la futura riformadei campionati la prossima stagione avremo una Legadue u-nica e quindi il paradiso della A1 non sarebbe poi una chime-ra. Forum di Assago, Palaeur di Roma, Pianella di Cantu’, Pa-laMaggio’di Caserta, Palamasnago di Varese sono alcuni deitempi del basket italiano in cui sono state scritte le paginestoriche dello sport italiano, forse fra un paio di annate se ilprogetto Bakery sara’ rispettato in questi luoghi sacri e inquelle pagine ci sara’ spazio per qualche tinta biancorossa.Roba da brividi.

g.t.

Pro Piacenza, straordinariarincorsa verso la salvezzaStessa citta’, stesso stadio, due

squadre; ma soprattutto due diffe-renti approcci per risolvere una cri-si. Era il 29 novembre 2014, il ProPiacenza cade senza appello a San-t’arcangelo e vede allontanarsi qua-si irrimediabilmente il pulmino deiplay-out concretizzando una retro-cessione ormai gia’ scritta ed inevi-tabile , sette giorni dopo a pochi chi-lometri di distanza e’ il Piacenza a ri-mediare quattro umilianti scapac-cioni nella vicina Imola, archiviandodi fatto ogni sogno di promozione;Romagna che e’ poco stella e poco a-more per le due compagini di casanostra ma che da li intraprendonodue differenti percorsi per usciredalla crisi.Il Pro Piacenza sceglie la linea del

silenzio e del lavoro in assoluta sere-nita’ e serieta’; non una parola fuoriposto dalla societa’, nessuna polemi-ca dai calciatori, allenatore mai indiscussione ma coinvolto in primapersona nel condividere le future o-perazioni di mercato, si passa attra-verso cambi di schemi e di uomini , sicerca di porre rimedio all’asfitticoattacco impegnando altri reparti al-

la manovra offensiva: risultato 7punti in tre partite e play-out salda-mente nel mirino e, soprattutto, unacampagna rafforzamento invernaleazzeccata che rinvigorisce la squa-dra rossonera portandola a schio-darsi dalla maglia nera (senza l’in -giusta penalizzazione oggi il Pro sfio-rerebbe la salvezza diretta), resti-tuendo piena dignita’ e competitivi-ta’ in un campionato che sembravaun tabu’, trovando innesti importan-ti come il “geco”Danilo Alessandro,scartato dalla Casertana ma in gradocome un Re Mida di tramutare in goltutto cio’ che capita a tiro realizzan-

do in due sole partite piu’ di quantoconsuntivato da tutti gli altri compa-gni di settore nell’intero campiona-to.Diverso l’impatto per il Piacenza

Calcio in un ambiente sempre al li-mite della crisi di nervi e nel panico

ad ogni sconfitta: allenatori palese-mente contestati ed attaccati dallasocieta’ successivamente esoneratinella pubblica piazza, giocatori epu-rati alla prima prestazione sottoto-no, mal di pancia palesati sui media,una campagna acquisti impostatapiu’ sull’onda emotiva del momentoche in una logica di programmazioneed effettiva necessita’; risultato: sta-gione compromessa al termine delgirone di andata con forti dubbi eperplessita’ sulla reale capacita’ diriuscire a costruire in un siffato am-biente vulcanico una reale mentali-ta’ vincente.

Societa’ che distano pochi metri didistanza ma che sembrano lontanianni luce nella gestione e nell’ap -proccio dello spogliatoio e dell’areatecnica: i rossoneri nelle ultime sta-gioni hanno massimizzato gli inve-stimenti effettuati raccogliendo ri-

sultati al di sopra di ogni roseo ob-biettivo, per i biancorossi invecetante aspettative tradite che hannoa dismisura caricato il pubblico e ti-fosi salvo poi trovarsi inevitabil-mente traditi nei risultati negativi,crollando fino a un disarmante -14dalla capolista.Il Pro e’in piena corsa per una in-

sperata rimonta ed una miracolosastorica salvezza, sta riportando en-tusiasmo (seppur ancora per pochiintimi) in un Garilli troppe volte ne-

gli ultimi anni teatro di fischi e con-testazioni, la citta’sembra finalmen-te accorgersi di questa piccola real-ta’ quasi artigianale e di quartierema che lentamente sta riscoprendoPiacenza nel calcio che conta; la so-cieta’dei Gatti rimane invece a guar-dare la straordinaria rincorsa versola salvezza dei mai amati “cugini”,vittima dei propri errori e delle pro-prie contraddizioni. Per ora Piacen-za e’ rossonera.

Giancarlo Tagliaferri

Diverso approccio per risolvere la crisi rispettoal Piacenza Calcio. Per ora la città è rossonera

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Corriere Padano

816 gennaio 2015

LAVORO

Provincia di Piacenza (settore welfare, lavoro e formazione professionale)

Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30.In caso di forte afflusso di utenza la distribzione dei numeri di ingresso terminerà 30 minuti prima della chiusura

Provincia di Piacenza - Centro per l'impiego - Borgo Faxhall P.le Marconi - tel. 0523-795716 fax: 0523-795738 - e-mail: [email protected]

Richieste di personale pervenute ai Centri per l’Impiego della Provincia.Gli interessati possono inviare curriculum vitae via mail o via fax previo controllo

di eventuale aggiornamento sul sito della Provincia, citando il numero di riferimento

CENTRO PER L’IMPIEGO - OFFERTE DI LAVORO

Cod. 5/2015 valida fino al 23/01/2015Azienda richiedente: TUNCA SRLMansione: programmatore php juniorQualifica ISTAT: 3121000 Tecnici programma-tori 2114102 analista di programmiContenuti e contesto del lavoro: azienda setto-re information technology e marketing ricercafigura per ampliamento organico che si occupidi analisi e programmazione php per lo svilup-po di applicativi webLuogo di lavoro: Alseno

Formazione: diploma o laurea (indirizzo infor-matico)Caratteristiche candidati: automunito/a, età18-29 anni per l'eventuale apprendistatoContratto: tirocinio iniziale con possibilità suc-cessiva di contratto di apprendistatoConoscenze: buona conoscenza della linguainglese, conoscenza di php, css, mysql, htmlOrario: tempo pienoPer candidarsi: inviare CV con rif. n°5/15 viamail: [email protected]

Cod. 556/2014 valida fino al 22/01/2015Azienda richiedente: POLIRAMA ITALIA SRLMansione: commerciale seniorQualifica ISTAT: 3334005 responsabile rete divenditaContenuti e contesto del lavoro: ricerca di nuo-vi mercati, fidelizzazione clienti acquisiti, ge-stione operativa della rete agenti, attività dimonitoraggio e reportisticaLuogo di lavoro: Niviano di RivergaroFormazione: diploma di scuola media superio-

re o laureaCaratteristiche candidati: esperienza almenoquinquennale nella vendita di beniContratto: tempo determinato di sei mesi conpossibilità di stabilizzazioneConoscenze: buona conoscenza della linguainglese e dimestichezza nell'utilizzo del pac-chetto OfficeOrario: tempo pienoPer candidarsi: inviare cv con rif. 556/cpi a: [email protected]

Diplomati tecnici, il 38%trova lavoro in un anno

Il 38% dei diplomati nei tecnici trova lavoro in un anno,percentuale che sale al 39 per chi esce dalleprofessionali. Lo rivelano i dati di AlmaDiploma, diffusida Il Sole 24 Ore, che indica come il tasso dioccupazione dei ragazzi usciti dai licei sia più basso(20,5%) (anche perché nella stragrande maggioranzadei casi, il 92%, i diplomati liceali proseguono con lostudio universitario).Lo studio è stato condotto su circa 90mila diplomati del2013, 2011 e 2009, intervistati rispettivamente a uno, atre e a cinque anni dal diploma, iscritti a oltre 350istituti superiori che hanno scelto di aderire all’indagine.Riformati nel 2010 dall’ex ministro Mariastella Gelmini,oggi gli istituti tecnici sono strutturati in due settori(Economico e Tecnologico) e suddivisi in complessivi 11indirizzi. E si stanno scrollando di dosso l’etichetta discuole di “serie B”.L’indagine di AlmaDiploma evidenzia anche lacondizione retributiva dei diplomati che lavorano.Ad un anno il guadagno medio è pari a 965 euromensili (920 euro per i liceali, a 954 per i tecnici e a1.022 euro per i professionali) e il divario di genere è del12% a favore dei maschi.A tre anni dal conseguimento del titolo, il redditomedio complessivo raggiunge i 1.082 euro e ildifferenziale di genere scende al 10%, pur rimanendosempre a favore dei maschi.A cinque anni il guadagno mensile dei diplomati maschitocca i 1.266 euro mensili netti e il divariomaschi-femmine si attesta al 15% sempre a favore deiprimi (1.266 euro contro 1.100 delle femmine).Divario che si accentua in misura significativa tra iprofessionali, dove i maschi guadagnano il 30% in piùdelle femmine.Il tasso di disoccupazione? A un anno dal titolo arriva acoinvolgere 36 diplomati su cento; una quotasignificativa, che si riduce tra i liceali (31%) ma cheraggiunge ben il 44,5% dei diplomati professionali, i piùesposti alle attuali difficoltà del mercato del lavoroessendo quelli che, al termine del percorso scolastico,più di frequente decidono di mettersi alla ricerca di unimpiego.A tre anni la disoccupazione riguarda il 25% deidiplomati, e cresce fino a raggiungere il 28% tra iprofessionali, mentre è al di sotto della media tra iliceali (22%).Ma è a cinque anni che la situazione miglioranettamente: il tasso di disoccupazione scende infatti al20%, toccando il 16% tra i liceali.

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MUSICA

DANZA

Sound Bonico, le migliori punk-rock band italiane (e non solo) a raccolta nel weekend

Stagione di danza, al Municipale una Cenerentola da favola con il Balletto di Milano

PIETRO CORVI

È il nome più popolare dellastagione di prosa "Tre perte" di Teatro Gioco Vita incorso: Christian De Sica arri-va al Teatro Municipale gio-vedì 22 alle ore 21 con il suospettacolo "Cinecittà", pro-posto fuori abbonamento.

Per la regia di Giampiero So-lari, con De Sica saliranno sulpalco Daniela Terreri, Da-niele Antonini e AlessioSchiavo - oltre ad un nutritocorpo di ballo e ad una orche-stra di molti elementi - perraccontare un mondo fanta-stico, un secolo di storia delcinema scritta da artisti ge-niali, ma costruita anche sul

lavoro di migliaia di compar-se e di eccellenti maestranze.Una favola accompagnata damusiche indimenticabili, pa-role e canzoni che fanno par-te del nostro quotidiano. Unastoria che appartiene allacultura italiana ma ha ispira-to tutto il cinema internazio-nale. Chi meglio di De Sica,per raccontare la storia di Ci-

necittà, in uno spettacolo e-legante e sorprendente cheva da Mussolini al Neoreali-smo, dal cinepanettone aSantoro e alla De Filippi?L'attore, crooner ed enter-tainer ci apre i cancelli di Ci-necittà per farci entrare con-temporaneamente in duemondi magici: il cinema e ilteatro.

De Sica: ecco “Cinecittà”

Uno spettacolo dedicato ai bambini che siamo stati e che nonsmetteremo mai di essere, uno spettacolo dedicato a chi è so-pravvissuto all'infanzia. Con "Potevo essere io" riparte, saba-to 17 alle 21, la stagione di prosa del Teatro "Verdi" di Fioren-zuola. In scena, la bravissima Arianna Scommegna, protago-nista di uno spettacolo, su drammaturgia di Renata Ciaravinoe con supervisione registica di Serena Sinigaglia, che si snodacome il racconto di una bambina e un bambino che diventanograndi partendo dallo stesso cortile di periferia negli anni '80.Due partenze, stessi presupposti, finali diversi. E in mezzo lavita e una domanda: cosa ci fa salvare? Cosa ci fa andare da u-na parte o dall'altra? Quante volte abbiamo detto "potevo es-sere io e invece, poi, no". Chi racconta è quella bambina checerca di capire, insieme allo spettatore, cosa sono state questedue storie, perché e come, e se si sono veramente differenzia-te, o sono state solo due modi di vivere lo stesso sconcerto. Per-ché quei bambini e ragazzi poi sono cresciuti, ognuno a proce-dere alla cieca cercando di salvarsi.

Arianna Scommegna al Verdicon “Potevo essere io”

Showal

Municipale

“Il prestito”, a C. S. Giovanniuna commedia sulla paura

Costruita col compasso, perfetta nella sua architettura dram-matica, la commedia "Il prestito" è Jordi Galceran allo stato pu-ro, commediografo barcellonese classe '64, tra gli autori europei

più rappresentati al mondo, inscena al Verdi di Castelsangio-vanni domenica 18 gennaio. Frasie battute agili, scrittura collo-quiale, situazioni divertentissi-me e cambiamenti imprevisti. U-na commedia sulla paura, doveun cliente arriva a minacciare conuna strategia oltre ogni morale ildirettore della banca che gli rifiu-ta un prestito. Diretta da Giam-

piero Solari, duetterà sul palco l'esplosiva coppia di attori Anto-nio Catania e Gianluca Ramazzotti.

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Corriere Padano

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VIVIPIACENZA

Mostri in mostra,personale di Berlikete al VikI suoi disegni sono belli e inquietanti. Trattisecchi, bianco e nero, un universo parallelopopolato di mostri e verità e creature che ciparlano di noi. Parliamo di Berlikete, unartista di grande talento e poliedricità cheil circolo Arci "Vik" di via Campagna hadeciso di ospitare con una mostra personaledelle sue creature. Inaugurazione sabato 17alle 18, con aperitivo.

ANTEPRIMA“Terramara” inauguraal Gioia il Teatro danza

Domenica 18 nel pomeriggio al Teatro Munici-pale si fa largo il secondo appuntamento con lastagione di danza della Fondazione Teatri. Alleore 16 scoccherà a Piacenza il debutto dellospettacolo"Cenerentola" del Balletto di Mila-nonella straordinaria versione coreografica diGiorgio Madia, vincitrice del Gold Critics A-ward (2007) e del Premio Bucchi (2011). Diver-tente e frizzante per un pubblico di tutte le età,il balletto è ispirato alla celebre fiaba di Char-les Perrault cui resta fedele, ma è ambientatonegli anni Cinquanta con riferimenti ai clichésdel periodo. Le musiche di Rossini con la lorobrillantezza, acrobazia virtuosistica e effetti co-mici d’orchestrazione, vestono perfettamentel’ambientazione fatta di fate e carrozze, cavallie scarpette di perraultiana memoria.

Stagione di danza,Cenerentola da favola

PIETRO CORVI

Torna la Compagnia Abbondanza/Bertoni einaugura la rassegna di teatro-danza curatada Roberto De Lellis e organizzata da TeatroGioco Vita nell'ambito della stagione di pro-sa “Tre per Te”. Appuntamento venerdì 16alle 21 al Teatro Gioia con lo spettacolo “Ter -ramara 1991/2013”.Al termine, Giovanni Smerieri, psicologo e

psicoterapeuta, si confronterà con gli artistisui temi della rappresentazione. Lo spettaco-lo è il riallestimento, a cura di Antonella Ber-toni, della prima produzione della compa-gnia formata con Abbondanza e datata 1991.Il lavoro, tra i capisaldi della nuova danza i-taliana, è stato il primo vagito di un duo-com-pagnia che avrebbe continuato a sondare neimodi più diversi il tema del rapporto con l’al -tro, riflessione a due sul trascorrere del tem-po, sulle sue vestigia antiche e sulla comples-sità del legame tra due esseri di sesso oppo-sto. Una storia d’amore danzata che lasciavafluire il sentimento di due amanti nel loro im-pegno quotidiano e nel tempo comunitariodel lavoro, oggi interpretata da due nuovi,giovani danzatori, Eleonora Chiocchini eFrancesco Pacelli.

TEATRO

Danzare l’arte,nuove contaminazioniVENERDI 16 - TRIESTE 34 - Un'inso -spettabile contaminazione tra danza e pit-tura. E' quanto mette in campo "Cornucopia- Danzare l'Arte", inedito spettacolo ideato edanzato da Elena Rossetti e Claudia Passaro epresentato al teatrino di via Trieste alle 21come nuovo appuntamento della rassegna"Teatro a KM0". Dalla contaminazione tradanza e pittura e dall'esplorazione dellepossibili interazioni tra le due arti nasce unaperformance che capovolge la percezionedello spettatore. La danza diviene pittura eviceversa. Le danzatrici interagendo con ilcolore daranno movimento alle immaginiche a loro volta rappresenteranno i mo-vimenti della danza. Una fusione che per-metterà allo spettatore di dare libero sfogoal flusso di sensazioni ed emozioni.

Teatro dialettale firmatoFamiglia PiasinteinaSABATO 17 - PRESIDENT - Al teatrocinema di via Manfredi riprende la tradi-

zionale rassegna di teatro dialettale firmatadalla Famiglia Piasinteina, quest'anno in-titolata all'indimenticato Piero Chiapponi.Questa volta ad essere messa in scena sarà lacommedia "Saral ancura un brev ragass?" acura della compagnia teatrale I povar lucc diPianello. Biglietti disponibili al President illunedì e mercoledì dalle 17.30 alle 18.30 e ilsabato dalle 9.30 alle 11.30 e dalle ore 20 nelgiorno dello spettacolo.

Improvvisazione,spazio ai BugiardiniSABATO 17 - SAN MATTEO - La rassegnadel Teatro Trieste 34 dedicata al teatrod'improvvisazione e organizzata dalla com-pagnia TraAttori si sposta per una sera al SanMatteo. Il perché è presto detto: alle 21 saràospite una compagnia di grande richiamo, ilgruppo d'imprò più acclamato in Italia. Par-

liamo dei romani I Bugiardini, in pista con ilnuovo spettacolo "Shhhhh". Riporterannonel teatro di oggi le caratteristiche e letematiche del cinema muto della prima metà

del secolo scorso, sulla scia dei grandi ca-polavori di maestri come Charlie Chaplin,Harold Lloyd e Buster Keaton. 6 attori e unmusicista danno vita ad un vero e propriofilm improvvisato di 60 minuti.

"Nico cerca un amico",per bambini e famiglieDOMENICA 18 - TEATRO FILODRAM-MATICI - Continua la rassegna teatralededicata a bambini e famiglie "A teatro con

mamma e papà" firmata Teatro Gioco Vita el'appuntamento si rinnova, come semprealle ore 16.30, con "Nico cerca un amico",spettacolo di teatro d'attore e pupazzi a-nimati a vista (per piccoli dai 3 anni in su)tratto dall’opera omonima di Matthias Hop-pe e messo in scena dalla compagnia Il BauleVolante, con la regia di Andrea Lugli, anchesul palco insieme a Liliana Letterese. Unariflessione sull'amicizia e sulla diversità, pro-posta in un linguaggio semplice e poetico.

Sant’Antonio Abate,gli eventi a PiacenzaSabato 17 si festeggia Sant'Antonio Abate: inSan Dalmazio, dalle ore 16, benedizionedegli animali e distribuzione dei panini e delsale benedetti. A Sant’Antonio a Trebbia,celebrazioni alle ore 8, 10.30 e 17, con bancodi beneficenza e vendita dei “turtlitt”. Alle15, preghiera e benedizione degli animali. Inserata ci sarà la commedia in dialettopiacentino “Tutt par la grana” (inizio ore 21).

A teatro col nonno:Un kg di libri per un paninoDOMENICA 18 - FIORENZUOLA - AlTeatro Verdi parte la terza edizione dellarassegna "A teatro col nonno", organizzatadal Comune di Fiorenzuola con PKD e Trie-ste34 di Piacenza, Teatro a Vapore e Ma-nicomics.Una rassegna pensata per i bambini e lefamiglie, con spettacoli di piccole dimensionie grande qualità, divertenti ed educativi,seguiti da un momento di condivisione trapubblico e artisti.Si parte alle 16.30 con "Un chilo di libri per unpanino" dei Manicomics, con Mauro Ca-minati e Paolo Pisi, l'uno nei panni di unbidello e l'altro in quelli del preside di unascuola.Teatro d'attore comico, con momenti diteatro di figura, giocoleria e magia.

"La nostra musica a colori"show di musica e danzaDOMENICA 18 - PRESIDENT - Alle 16,organizzato dall'onlus AFAGIS (Associazionefamiglie giovani svantaggiati) con la scuolaArteMusica di Max Repetti e il fondamentalecontributo della Famiglia Piasinteina, va inscena lo spettacolo "La nostra musica acolori", uno show in due tempi che vedràimpegnati oltre 50 giovani interpreti.Dapprima, i ragazzi disabili di AFAGIS in unacommedia di celebre ascendenza sui coloridella vita e la quotidianità della disabilità.Poi, gli allievi di ArteMusica con un va-riopinto susseguirsi di musica e danza, dal-l'hip-hop alla breakdance. Informazioni al335254554.Ingresso a offerta.

Giacomo Voli e The Mullersal Cinefox di CaorsoGiacomo Voli, secondo classificato a TheVoice of Italy, “pupillo” di Piero Pelù, sarà alCinefox di Caorso domenica 18. Con lui, IMullers (Max Muller alla batteria, LorenzoBiagiarelli alla voce e al basso, Manuel Bonialla chitarra, Francesco Luppi alle tastiere). Inscaletta, i grandi successi della storia del rock:Led Zeppelin, Aerosmith, Queen, Beatles,ACDC e molti altri. Inizio concerto alle 22.

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rista di nascita e polistrumentista per necessitàe spirito d’avventura, cresce fra monti e ar-rampicate sugli alberi, e passa il tempo in vallead esplorare la chitarra suonando e fondandosvariate formazioni musicali. Un artista da cuicercare musica per le giornate fredde, chitarreelettro acustiche per giornate fredde in ac-cordature modali e primitive e canzoni sul-l’arte d’arrangiarsi.

"La malinconia di Mozart",protagonista Bepi De MarziMERCOLEDI 21 - CASTELSANGIOVANNI- Al Teatro "Verdi", secondo concerto per lastagione musicale curata dall'Istituto Palestri-na. Alle ore 21, largo allo spettacolo "Lamalinconia di Mozart" con il famoso musicista,compositore e direttore di coro italiano BepiDe Marzi, veneto classe 1935. De Marzi can-terà, suonerà e racconterà.

Project Trio,jazz sulle rive del fiumeMERCOLEDI 21 - AMICI DEL PO - Al circoloArci di Monticelli, adagiato sulle rive del Gran-de Fiume, torna protagonista la musica jazz diqualità. Stavolta, alle ore 21.30, ad andare inscena è un combo formato da tre anime moltodiverse, tutti musicisti navigati e di grandespessore. Un incontro da non perdere, quellocon il Project Trio, che vedrà schierati GiovanniGuerretti al pianoforte, Emilio Zilioli alla bat-teria e Carmelo Tartamella alla chitarra.

"Storie pazzesche",parola di AlmodovarMERCOLEDI 21 - JOLLY - Ripartita apieno regime la rassegna d'essai del mer-coledì sera proposta dal cinema di SanNicolò. Sullo schermo è atteso, come semprealle 21.30, "Storie pazzesche", l'ultimo filmdi Damian Szifron, presentato da PedroAlmodovar e debuttato all'ultimo Festivaldi Cannes. Le ineguaglianze, l'ingiustizia ele pressioni del mondo in cui viviamo ge-nerano stress e depressione in molte per-sone. Alcune, però, esplodono. Questo filmparla di loro.

Cineclub Argento,è “Colpa delle stelle”MERCOLEDI 21 - POLITEAMA - Ritorna"Cineclub Argento", la rassegna cinema-tografica proposta dedicata al pubblico de-gli anziani e dei pensionati che riproponealcuni grandi titoli della stagione in corso, inpomeridiana alle ore 15 e ad ingresso gra-tuito. Questa volta, ecco sullo schermo "Col-pa delle stelle" di Josh Boone, tratto dal-l'omonimo romanzo di John Green.

Nonostante le varie formule che la ristora-zione va via via proponendoci, non riesco arinunciare al piacere di rifugiarmi semprepiù spesso ai tavoli di trattorie dove soprav-vive il carattere familiare. Nel senso che l’o-spite ritrova quel calore di cui solitamentegode tra le mura domestiche e quei piattisemplici cucinati con cura che si rifanno allatradizione delle nostre case. Da Maria, a Fo-garole, la cordialità è tutt’uno con l’autenti -cità dell’ambiente e la qualità della cucina;ed è per questo che la tengo annotata nellamia agenda.Per il salame piacentino, la coppa e il cula-

tello davvero selezionati e ben stagionati;gli anolini serviti nella zuppiera, i tortelli dierbetta e ricotta, i pisarei e fasò da manualee gli gnocchi al ragù o alla salsiccia. Tra lepietanze svetta il bollito misto servito in ge-nerose porzioni: comprende manzo, lingua,cotechino e gallina. Tra gli arrosti la farao-na, l’anatra e il vitello e poi un roast- beef chenon ti aspetti. Le verdure sono quelle del-

l’orto, ma il meglio sono le salse che accom-pagnano il bollito e le patate al forno per gliarrosti.Anche i dolci fanno casa: una deliziosa torta

paradiso col mascarpone e una fragrantesbrisolona e poi le crostate con la marmella-ta di frutta. I vini sono quelli dei colli piacen-tini: piacevole il vino della casa servito in ca-raffa, è un Gutturnio leggero che ben si ac-compagna con la cucina della signora MariaMarcotti. Per gli amanti del genere un buonbicchierino di nocino o bargnolino. Al mo-mento del conto nessuna sorpresa, pur con-cedendovi ogni portata dell’ampio menùnon supererete i 25 euro. Un prezzo davveroonesto se considerate la qualità del cibo e lapiacevolezza dell’atmosfera.

Dalla Maria, Via Olza, 89 - Fogarole di Ponti-celli d’Ongina. Tel. 0523.823784

Sante Migliorini

VIVIPIACENZA

Piazza Cavalli nel tempo,a Palazzo Galli fino al 18Dato il successo di pubblico e di critica e lecontinue richieste di visite guidate, la Bancadi Piacenza ha deciso di prorogare la mostra"La nostra Piazza Cavalli, nel tempo", cheresterà aperta fino a domenica 18 gennaio.Sarà ancora possibile ammirare, a PalazzoGalli, vedute della piazza dall’Ottocentoagli Anni sessanta del secolo scorso, in unaserie di dipinti e fotografie. Curata da

Alessandro Malinverni, comprende tra iquadri esposti il famoso dipinto di De Pisisdei Musei Vaticani. Non mancano, nelpercorso espositivo, fotografie in bianco enero dell’Archivio Croce e cartoline d’epoca.Si segnala che sabato 17 ci saranno duevisite guidate, entrambe curate dal prof.Malinverni: la prima alle ore 11 e la secondaalle 17. Domenica 18, infine, cerimonia dichiusura della mostra alle 18,30 nel Salonedei depositanti di Palazzo Galli.

CINEMA

ANTEPRIMAEmersion Quartet,jazz d'avanguardiaSABATO 17 - MILESTONE - Al circolo livedel Piacenza Jazz Club alle 21.15 sbarca l'E-mersion Quartet, formazione trainata dal pia-nista Dario Carnovale che ha voluto dedicarsi,con questo progetto, alla celebrazione del jazzd'avanguardia di Dewey Redman, grande sa-xofonista degli anni '60-'80 e padre del no-tissimo Joshua Redman, acclamato jazzista deinostri tempi (e ospite l'anno scorso del Pia-cenza Jazz Fest). A scortare Carnovale nel-

l'impresa, un saxofonista sulfureo e innovativocome Francesco Bearzatti, Simone Serafini alcontrabbasso e Luca Colussi alla batteria.

Slut Machine,sabato elettrizzanteSABATO 17 - PONTEDELLOLIO - L'osteriaLa Taverna del Borgo si concede un sabatodecisamente elettrizzante. Non è troppo stra-no che tra i tavoli di un locale di paese si dianoritrovo alcuni tra i più indiavolati rocker dellaprovincia. Ecco perché tornano in concerto allabirreria pontolliese gli Slut Machine, quartettolodigiano quasi completamente al femminileche mischia sapientemente heavy-rock, metale punk-hardcore. In apertura alle 22, il tributoai Black Sabbath degli Appestati.

Desert Fox Records,serata a tutto rockSABATO 17 - CADEO - Al circolo Bikers diRoveleto di Cadeo, nuova serata organizzatadalla rock crew piacentina Desert Fox Records.

Questa volta, dalle 22, vanno in scena i RedSun, trio strumentale più o meno piacentinoche farà viaggiare il pubblico sull'onda di unpossente heavy-psych rock, e i Pater Nembrot,da Cesena, fautori di un fuzz-rock monoliticocon influenze che vanno dal prog italianodegli anni Settanta ai riff grunge degli anniNovanta. Prodotti dalla etichetta italiana GoDown Records.

Paolo Laboule Novellino,musica per giornate freddeMARTEDI 20 - IRISH - Al pub di via San Siro,con appuntamento alle 21, un altro inte-ressante concerto infrasettimanale, a tintetenui. Ecco Laboule, Paolo Novellino. Chitar-

Piacenza Sposi,evento a Piacenza ExpoNei giorni di sabato 17 e domenica 18gennaio, arriva a Piacenza la terzaedizione di Piacenza Sposi, un nuovopunto di riferimento per i futuri coniugi diLombardia e Emilia Romagna, con circa1.500 mq riservati esclusivamente adespositori selezionati. L'evento si terrà aPiacenza Expo; l'ingresso è gratuito pertutte le coppie previa registrazione on-line.

Jaime Dolce,rock-blues da New YorkVENERDI 16 - IRISH - Arriva da New York edopo alcuni anni di collaborazioni con diversiartisti, sbarca in Italia e diventa il chitarrista diDavide Van De Sfroos. Si chiama Jaime Dolce el'appuntamento col suo concerto è al pub divia San Siro alle 21. Le sue radici musicali sonolegate ai grandi maestri del blues come MuddyWaters, Howlin’ Wolf, Robert Johnson, fino adarrivare a Jimi Hendrix, ma la capacità diinterpretazione di Dolce arriva a toccare at-mosfere rock-blues psichedeliche creando unostile personalissimo.

Live: dai Glamourai Doctor WoodDA VENERDI 16 - KIOSKO - Il ritrovo di viadei Pisoni, dietro alla stazione, famoso so-prattutto per i raduni di motociclisti del mar-tedì sera, si è dato una nuova estetica e unanuova programmazione, con una proposta dimusica dal vivo costante durante la settimana.Venerdì il weekend si aprirà con il concerto deiGlamour, sabato 17 si continuerà con lo StellaPastorin Trio e giovedì 22 con il blues deiDoctor Wood.

GIROGUSTANDO

A Fogarole

"Dalla Maria",bollito misto eanolini nella zuppiera

Le migliori punk-rock band italiane (e non so-lo) a raccolta nel weekend di Sound Bonico.L'Arci live club di San Bonico ospita infatti, ve-nerdì 16 e sabato 17 dalle 21.30 in punto, la OneChord Wonder "Royal Rumble", ovvero un fe-stival in due giorni organizzato dall'omonima,incontaminata etichetta discografica milanese,che presenterà ben sette gruppi in due serate. Siprofila una doppietta di grande festa e spensie-ratezza alla luce di ritmi e melodie rigorosamen-te ispirati alla scuola Ramones, ScreechingWeasel e dintorni. Venerdì si azzufferanno sulring gli austriaci The Mugwumps, i torinesi ThePonches e i The Snorbeats, inedita formazione(con due batterie) nata dalla fusione tra i berga-maschi The Snookys e i milanesi The Morbeats.Sabato invece toccherà ai bresciani Riccobellis,ai monzesi Mega, ai toscani Proton Packs e agli"ospitissimi" Senzabenza, un autentico pezzo distoria da Roma. Dj-set curato in entrambe le se-rate da Chris Polecat Milani e Miccetta.

Sound Bonico, settegruppi in due serate

MUSICA

Biffi Arte, proseguela mostra “Ungà”E’ stata prolungata fino al 15 febbraio,presso la galleria Biffi Arte, la mostra “Ungà.I pittori di Giuseppe Ungaretti”, a cura diAngela Madesani. Esposte opere degli artistidei quali il poeta ha scritto, le fotografie diPaola Mattioli e un omaggio a GiuseppeUngaretti di Leonardo Genovese. La mostraè visitabile da martedì a domenica in orariocontinuato dalle 11 alle 19.

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Corriere Padano

1216 gennaio 2015

SALUTE E BENESSERE

Allergie e intolleranze alimentariConsigli, diete e cibo di qualitàConsumare alimenti di qualità, come quelli biologici - secondo il prof.Giannattasio - allontana il rischio di diventare allergici o intolleranti

Nell'Unione europea, secondo i recentidati dell'European Academy of Allergyand Clinical Immunology (Food allergy to-day - What is the size of the problem -www.eaaci.org) sono circa 17 milioni lepersone che soffrono di allergia alimenta-re. Il più forte incremento si riscontra so-prattutto tra i bambini e i ragazzi. Inoltre,negli ultimi 10 anni c'è stato un aumento di7-10 volte per i ricoveri in ospedale di bam-bini per reazioni allergiche gravi. In Italiail fenomeno riguarda circa 2.100.000 per-sone, pari al 3,5% della popolazione. Per-ché questo costante aumento? “Le cause i-potizzabili dell’insorgenza delle allergie a-limentari sono diverse –spiega il professorMatteo Giannattasio, medico e agronomo,direttore scientifico della rivista Valore A-limentare (www.valorealimentare.it) - ilmancato allattamento al seno, il fumo du-rante la gravidanza, lo svezzamento preco-ce, la cattiva qualità degli alimenti. Per laceliachia esiste una fascia di popolazioneche è predisposta a tale disturbo, ma anchein questo caso il rischio di insorgenza puòaumentare per fattori esterni come la cat-tiva qualità del glutine presente nelle mo-derne varietà di grano e l’eccessivo consu-mo di questo complesso proteico per suanatura poco digeribile. A scatenare le in-tolleranze, invece, possono essere la diffi-coltà di digerire sostanze presenti negli ali-menti per carenze enzimatiche (ad esem-pio intolleranza al lattosio) oppure dall’in -gestione di sostanze che si comportano da

farmaci (ad esempio intolleranza agli addi-tivi)”.Il Prof. Giannattasio, autore della mono-

grafia “Allergie e intolleranze alimentari.I consigli, le diete e il cibo di qualità”, tienea precisare che “La prevenzione delle al-

lergie inizia fin dalla vita prena-tale: la futura mamma deve evi-tare il fumo attivo e passivo e ilcontatto con sostanze nocive co-me fumo, solventi, insetticidi,scarico delle auto. Deve inoltrefare un uso molto accorto di me-dicinali e antibiotici, per citarnealcuni, e seguire una dieta sanaed equilibrata a livello nutrizio-nale. Bisogna infatti tener pre-sente che tutte le sostanze nociveche la mamma ingerisce arrivanoal feto attraverso il cordone om-belicale. Anche l’allattamento alseno fa parte della prevenzionecome pure un adeguato e gradua-le svezzamento con alimenti sa-ni, meglio se provenienti da agri-coltura biologica. Più in genera-le, anche per gli adulti la scelta diconsumare cibo di qualità, comequello biologico, risultato di pra-tiche che mirano alla salute e alrispetto dell'ambiente, è la con-dizione necessaria, anche se nonsufficiente, per tener lontano danoi, e soprattutto dalle genera-zioni future, il rischio di diventa-

re allergici o intolleranti agli alimenti”.Per approfondimenti e aggiornamen-

ti:www.valorealimentare.itProdotti naturali e biologici si trovano al su-

permercato NaturaSì a Piacenza, in Via Emi-lia Pavese 88.

A Castelvetro le cure termalicon l’acqua di Tabiano tutto l’anno

Cure termali con l’acqua di Tabianotutto l’anno vicino a casa: presso gliStudi Medici Multidisciplinari di Ca-stelvetro Piacentino (in via Saragat 6,di fianco alla Farmacia Bossi), per tuttii piacentini e non solo, è possibile frui-re dell’aerosolterapia con le beneficheacque termali. Il vantaggio è certa-mente quello di impiegare meno tem-po e meno chilometri per sottoporsi al-la terapia, per giunta senza tempi di at-tesa. Le acque di Tabiano vengonoprincipalmente utilizzate per l’azioneantiinfiammatoria e rigenerante sullemucose delle vie aeree, soprattuttonelle riniti, sinusiti, otiti e bronchiti.Le tecniche di cura sono di tipo inalato-rio: inalazione caldo umida, doccia na-sale micronizzata, aerosol termale. I-deali per aumentare le difese immuni-tarie nei bambini ed indicate per ridur-re le patologie negli anziani. Con l’ina -lazione a getto caldo umido l’acqua ter-male viene nebulizzata dal vapore co-stituendo un aerosol caldo umido chefluidifica le secrezioni e deterge la su-perficie delle mucose delle vie respira-torie. È indicata per la prevenzione edil trattamento delle broncopneuomo-

patie croniche da smog ed inquina-mento e delle riniti, faringiti e laringi-ti. Nell’aerosol termale invece l’acqua,finemente frammentata dall’aria com-pressa, viene inalata con il gas in essacontenuto. È particolarmente indicatonelle riniti, sinusiti e bronchiti catarra-li. La doccia nasale micronizzata è in-vece un aerosol di grandi particelle cheeffettuano un lavaggio ed un massag-

gio idrico del naso e dei seni paranasalicon un intenso assorbimento dei prin-cipi attivi contenuti nell’acqua terma-le. Complementare o sostitutiva ri-spetto all’irrigazione nasale, potenzial’effetto delle cure inalatorie. Il centroStudi Medici Disciplinari è aperto dal-le 8.30 alle 19.30 con orario continuato;per prenotazioni è attivo il numero366.7214090

Rimedi floreali, conferenza a San Pietro in Cerro“Scopri la tua tipologia flo-

reale” è il secondo appunta-mento del ciclo di conferenze“Vivere, sapere, benessere: e-sperienze Lumen”. L’incontrosarà domenica 18 alle ore16.30 a San Pietro in Cerro(Via Polignano, 5/13), pressola sede di Lumen. A cura di E-lena Soldi, si parlerà di rimedifloreali, uno dei sistemi che siutilizzano in naturopatia perfavorire lo stato di salute: que-st’ultimo può infatti essere fa-

vorito dalla comprensionedelle cause più intime del pro-prio disagio. I rimedi floreali,

favorendo l’individuazionedei caratteri propri di un indi-viduo, lo aiutano a sostenere

la manifestazione di ciò che vi-ve interiormente e quindi amanifestare quelle potenzia-lità che stimolano la sua “forzadi guarigione”. Saper identifi-care la propria tipologia flo-reale, diventa un fattore im-portante per diventare prota-gonisti del proprio stato di sa-lute. L’ingresso alla conferen-za è gratuito con prenotazioneobbligatoria. Contatti: tel.0523 838172 e [email protected]

CUCINA NATURALEPasta croccante con lenticchie e carote

Ingredienti per 4 persone: 600 g di carote, 400 g di lenticchie già cot-te (intere o passate), 200 g di pasta, 300 ml di brodo vegetale senzaglutammato, 1 cipolla piccola, 2 cucchiaini di curry o una grattugia-tina di noce moscata, 5 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale epeperoncino

Preparazione:raschiate le carote, lavatele e tagliatele a fettine.Mettetele nella pentola a pressione con la cipolla affettata, il cur-ry (o la noce moscata) e il brodo. Calcolate 5 minuti circa di cot-tura a partire dal fischio. Versate dell’acqua bollente sulla pastae scolateli dopo 1-2 minuti. Raffreddateli sotto l’acqua e lascia-teli sgocciolare. Ungete di olio 4 teglie del diametro di 15 cm cir-ca. Mettete sul fondo le carote cotte; fate un secondo strato con lelenticchie scaldate e aromatizzate con il peperoncino (se neces-sario conditele con un po’di olio e sale) e un terzo con la pasta sco-lata. Spennellate in superficie con poco olio e mettete a gratina-re la pasta sotto il grill caldo per 5-8 minuti (sarà necessario gra-tinare gli stampi due per volta; mentre procedete con gli ultimi 2,tenete in caldo i primi 2). Capovolgete con attenzione gli stampisui piatti e servite. Variante: scaldate 1 cucchiaio di olio in unapadella antiaderente (diametro 24 cm). Prelevate un quarto del-la pasta e distribuitela sul fondo. Fatela dorare uniformementea fuoco medio, capovolgetela poi su un coperchio e fatela dorareanche dall’altra parte. Preparate allo stesso modo il resto dellapasta. Realizzate gli strati direttamente sul piatto procedendocosì: pasta, lenticchie e carote.

Crepes di grano saracenocon mousse di caprino e piselli

Ingredienti per 4 persone:2 uova, 100gr di farina 0, 100gr di farinadi grano saraceno, 500ml di latte intero, 200gr di piselli, 150gr di se-dano fresco, 50gr di cipollotto fresco, 30gr di olio extravergine d'oli-va, 100ml di brodo vegetale, 2 cucchiai di panna di riso, 100gr di cre-scenza, 70gr di caprino, 4 foglie di menta fresca, 1 pizzico di sale, 1 piz-zico di pepe

Preparazione: inuna ciotola ca-piente sbattete leuova con il latte fi-no ad ottenere uncomposto omoge-neo. Aggiungete apoco a poco la fari-na 0 setacciata,continuando a me-scolare per evita-re che si forminogrumi. Unite la fa-rina di grano sara-ceno e mescolatecon la frusta in mo-do da amalgamareil composto. Ag-giustate di sale e pepe e mettetelo a riposare in frigo per circamezz'ora. Tritate il cipollotto e fatelo rosolare in una casseruoladal fondo spesso con un filo di olio extravergine d'oliva; aggiun-gete i piselli ed il sedano tagliato a tocchetti, coprire con il brodoe lasciate cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti. Aggiungetela panna e frullate il tutto con il mini-pimer fino ad ottenere unacrema densa e omogenea. In una ciotola unite il caprino alla cre-scenza e mescolate; aggiungete la menta tagliata finemente, unfilo di olio extravergine di oliva, salate, pepate e mettete da par-te. Prendete il composto messo a riposare in frigo. Scaldate beneuna padella antiaderente, versate un mestolino di composto nel-la padella e fatela ruotare in modo da distribuire il composto u-niformemente. Dopo 2 minuti circa, girate la crepes per cuocerlada entrambi i lati. Proseguite in questo modo fino al termine delpreparato e fate raffreddare. Quando le crepes si sono raffred-date, spalmate uno strato di mousse al formaggio e menta e unodi crema di piselli e sedano. Chiudete le crepes a metà e poi inquarti. Se le gradite calde, disponetele in una terrina e passatelein forno a 150° C per 15-20 minuti; altrimenti servitele tiepide ofredde con qualche foglia di menta come guarnizione.

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16 gennaio 2015 Corriere Padano

13SALUTE E BENESSERE

Prodotti alimentari,le nuove etichetteLe sostanze allergizzanti o che procurano intolleranzedovranno essere indicate con inequivocabile evidenza

(c.a.) Scatta la “rivoluzione”delle etichette dei prodotti ali-mentari. Dal 13 dicembre2014, i consumatori hanno di-ritto ad avere più informazionisui cibi che intendono acqui-stare: queste, infatti, dovrannoindicare con maggiore eviden-za la presenza di sostanze aller-gizzanti, il tipo di oli e grassi u-tilizzati, lo stato fisico degli in-gredienti utilizzati. A prevede-re tutto questo è l'entrata in vi-gore delle norme europee sullafornitura di informazioni suglialimenti ai consumatori (il Re-golamento UE 1169 del 2011),che archivia la vecchia diretti-va sulle etichette alimentari.Innanzitutto, le etichette do-

vranno essere più chiare e leg-gibili, scritte con caratteri piùchiari e grandi, con una dimen-sione minima di almeno 1,2mm (o 0,9 nel caso di confezionipiccole).Tra le informazioni obbligato-

rie, oltre al nome, deve essercil’indirizzo del responsabiledell’alimento, ossia l’operato -re con il cui nome o con la cui ra-gione sociale è commercializ-zato il prodotto. Le sostanze al-lergizzanti o che procurano in-

tolleranze (come derivati delgrano e cereali contenenti glu-tine, sedano, crostacei, anidri-de solforosa, latticini conte-nenti lattosio) dovranno esse-re indicate con maggiore evi-denza rispetto alle altre infor-mazioni, ad esempio sottoli-neandole o mettendole in gras-setto nella lista degli ingre-dienti. Anche i ristoranti e leattività di somministrazione dialimenti e bevande dovrannocomunicare gli allergeni, tra-mite adeguati supporti (menù,cartello, lavagna o registro),ben visibili all’avventore.Si volta pagina anche sugli oli

e grassi utilizzati. Basta, infat-ti, con la definizione genericadi “oli vegetali”o“grassi vege-tali”: ora tra gli ingredienti sidovrà specificare quale tipo diolio o di grasso è stato utilizza-to.E, ancora, dovranno essere in-

dicati con accuratezza i tratta-menti subiti dal prodotto o an-che dall’ingrediente. Non saràpossibile, ad esempio, utilizza-re solo il termine “latte”, se siusa latte in polvere o proteinedel latte. In caso poi di carne epesce congelato e preparazio-

ni congelate di carne e pescecongelato non lavorato, andràindicata la data di congela-mento. Nel caso di alimenti chesono stati congelati prima del-la vendita e sono venduti de-congelati, la denominazionedell’alimento è accompagnatadalla designazione “deconge -lato”.Per tutelare il consumatore

da indicazioni ingannevoli,quando si sostituisce un ingre-diente normalmente utilizza-to, in un particolare prodotto,con un altro ingrediente, comead esempio i sostituti del for-maggio, l’ingrediente succeda-neo impiegato va specificatoimmediatamente accanto alnome del prodotto, utilizzandoper la stessa caratteri adeguati(pari almeno al 75% a quelli u-tilizzati per il nome del prodot-to). Per i bambini e le donne ingravidanza e in allattamentosono previste avvertenze par-ticolari per determinati ali-menti contenenti caffeina.Sulle monoporzioni, la data discadenza dovrà essere riporta-ta su ogni singola porzione pre-confezionata e non più solo sul-la confezione esterna.

Perché scegliere bio?Alcune buone ragioniAcquistare una confezione di prodottibiologici può sembrare un gestosemplice e banale. Ma così non è:comprare biologico significa compiereuna serie di scelte precise. Prima fratutte, la consapevolezza di prendere unprodotto naturale al 100%: sia durantela produzione (coltivazione oallevamento) che durante le fasi dellalavorazione vengono utilizzateesclusivamente sostanze di originenaturale o minerale: sono infatti esclusifertilizzanti, fitofarmaci, diserbanti,prodotti medicinali e conservanti chimicidi sintesi.L’agricoltura biologica esclude poil’impiego di organismi geneticamentemodificati (OGM), rispettando l’ambientee i suoi equilibri attraverso la limitazionedell’inquinamento atmosferico e delleacque, il rispetto delle risorse naturali ela preservazione della biodiversità.Non ultima, la dignità degli animali:

quelli destinati alla macellazionevengono allevati garantendo loro cicli divita più naturali.In generale, poi, comprare bio implicauna maggiore attenzione alla salute: inun'ottica che vede la qualitàdell’alimentazione come fonte dibenessere, il biologico rappresenta unapossibilità di scelte più sicure in terminidi garanzia e salubrità dei prodotti.L’agricoltura biologica garantisce infineun ambiente più salubre per chi vive elavora in campagna, incentivandocontestualmente la ricerca el'innovazione.L’agricoltura biologica è regolamentatanell’Unione Europea dai regolamenti CE834/07 ed 889/08 che riguardasoprattutto le norme di produzione,l’etichettatura, il sistema dei controlli edella certificazione, l’importazione dapaesi extra Ue ed è valido per tutti ipaesi dell’Unione Europea.

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Corriere Padano

1416 gennaio 2015

ECOLOGIA

Piacenza comune “riciclone”per la raccolta della cartaVerso un’Emilia Romagna senza rifiuti, Legambiente ha premiato i Comunivirtuosi nella gestione rifiuti urbani. I vantaggi della raccolta porta a porta

Piacenza si conferma cam-pione per la miglior raccoltadifferenziata della carta. Èquanto emerso dalla VII edi-zione di “Comuni Riciclonidell’Emilia-Romagna”, edi-zione regionale della storica i-niziativa nata nel 1994 a livel-lo nazionale, che premia i mi-gliori risultati conseguiti nel2013 dalle amministrazionicomunali in tema di gestionedei rifiuti urbani.Tra i premiati nella catego-

ria dei Comuni sopra i 25.000abitanti, si riconfermano, peril terzo anno consecutivo, Fi-denza (PR) che registra il mi-nor quantitativo di rifiuti to-tali smaltiti e San Giovanni inPersiceto (BO), che riconfer-ma il triplo piazzamento delloscorso anno posizionandosisecondo in questa classifica eprimo per maggior percen-tuale di raccolta differenziatae miglior raccolta dell’organi -co.Nella categoria dei Comuni

tra 5000 e 25000 abitanti siconferma Monte San Pietro(BO) per i minor quantitatividi rifiuti smaltiti, seguito daFelino (FE) che ottiene il se-

condo posto di questa classifi-ca e si aggiudica il premio perla miglior percentuale di rac-colta differenziata. Brescello(RE) e Cattolica (RN) sonopremiati rispettivamente perla miglior raccolta differen-ziata della carta e dell’organi -co.Tra i Comuni sotto i 5000 abi-

tanti i premi vanno nuova-mente a Formignana (FE) eMigliaro (FE), rispettivamen-te primo e secondo per minorquantitativi di rifiuti a smalti-mento; Soragna (PR) si con-

ferma imbattuta per la mi-glior percentuale di raccoltadifferenziata; Poggio Berni(RN) e Mirabello (FE) vinco-no rispettivamente le classifi-che per miglior raccolta diffe-renziata della carta e dell’or -ganico.In questa edizione alcuni co-

muni capoluogo di provinciaentrano in classifica in alcunecategorie avvicinandosi allerealtà più virtuose. Oltre aPiacenza, che conferma la pri-ma posizione nella raccoltadifferenziata della carta, si in-

seriscono in questa classificaRimini e Modena piazzandosirispettivamente al secondo eterzo posto. Parma riesce in-vece a subentrare al quintoposto tra i comuni con minoriquantitativi smaltiti anche secon valori lontani dalla sogliadei 150 kg/ab.“I Comuni Ricicloni dell’E-

milia Romagna – dichiaraGiulio Kerschbaumer di Le-gambiente Emilia-Romagna– raccontano nuovi modelli diraccolta rifiuti come il porta aporta, ci parlano di riduzione

del rifiuto alla fonte con pan-nolini lavabili, casette del-l’acqua, mense con piatti estoviglie riutilizzabili, ridu-zione degli imballaggi. De-scrivono sistemi premiantiper i cittadini virtuosi come latariffazione puntuale. Se dadomani tutti i 349 Comuni del-la nostra regione fossero ai li-velli delle amministrazionipremiate oggi, il sistema im-piantistico dell’Emilia Roma-gna non avrebbe più bisognodi discariche, e potrebbe limi-tarsi fin da subito all’utilizzodi 5 inceneritori, chiudendo-ne 3 degli 8 attualmente pre-senti.”L’iniziativa ha voluto dare

visibilità a tutti i comuni cheraggiungono risultati eccel-lenti nello smaltimento dei ri-fiuti e nella raccolta differen-ziata, e tracciare l’identikitdelle buone pratiche da segui-re per ottenere tali obiettivi.Il report, infatti, ha l’obiettivodi divulgare informazioni uti-li ai comuni aiutandoli, trami-te un libero e gratuito scam-bio di conoscenze, a renderesempre più marginale il ricor-so a discariche e inceneritori.

Ciò è possibile e si può realiz-zare attraverso l’incrementodel recupero di materia graziealla raccolta differenziata, e adecise politiche di riduzionedei rifiuti: un sistema che pre-mia economicamente chi pro-duce meno rifiuti e disincenti-va chi ne produce di più, la le-va della tariffazione puntua-le, la valorizzazione delle buo-ne pratiche come l’applicazio -ne del compostaggio di zona el’apertura di centri per il riusodegli oggetti e dei materiali,una maggiore trasparenza econdivisione dei dati tecnicied economici tra gestori, Co-muni e cittadini.Al questionario hanno rispo-

sto – fornendo i dati relativi al2013 –128 comuni (24 in più ri-spetto alla VI edizione) checoprono il 67% della popola-zione regionale.Va sottolineato, infine, che

in quasi tutti i comuni premia-ti la modalità adottata per laraccolta dei rifiuti sia il portaa porta: ciò conferma come ilraggiungimento di risultati dieccellenza sia strettamentelegato a questo modello di rac-colta.

Report Ispra: rifiuti speciali,aumentano quelli pericolosiE´ stata pubblicata l´ultima edizione del Rapporto Rifiuti spe-

ciali realizzato da Ispra. I dati mostrano un calo dei rifiuti specialinon pericolosi prodotti (soprattutto i rifiuti da costruzione e de-molizione) e un aumento di quelli pericolosi, numeri strettamen-te legati alla crisi economica che ha investito il Paese nel 2012: inparticolare, tra il 2011 e il 2012, la produzione totale di rifiuti spe-ciali registra una flessione del 2,1%, passando da 137,2 milioni ditonnellate a 134,4milioni di tonnel-late. La produzio-ne totale di rifiutipericolosi, quasi9,4 milioni di ton-nellate, presenta,invece, un aumen-to percentualedell’8,1%, pari a700 mila tonnella-te. La forma di ge-stione prevalenteè rappresentatadal recupero dimateria, con il62,1% del totaledei rifiuti gestiti,seguono le altre o-perazioni di smaltimento (trattamento chimico-fisico e biologi-co, raggruppamento preliminare e ricondizionamento prelimi-nare) con il 14%, la messa in riserva con il 12,5% e lo smaltimentoin discarica con l’8,4%. Il ricorso alla discarica, tra il 2011 e il2012, diminuisce del 15,9%.

Ambiente

Riusareè meglioche riciclareSpesso alcuni oggetti

diventano rifiuti subito dopol'acquisto. È il caso di moltidegli imballaggi cheavvolgono le merci checompriamo. Sempre piùspesso si tratta di confezioniche non servono a conservarela qualità del prodotto, agarantirne l'integritàdurante il trasporto e afornire informazioni utili inmerito alla composizione delprodotto stesso, ma chehanno uno scopo unicamentepromozionale. Li paghiamodue volte: con il prodotto equando ce ne dobbiamodisfare (tassa rifiuti). Unariduzione degli imballaggi,pertanto, oltre a costituire unvantaggio ambientale,rappresenta anche unrisparmio in terminieconomici. Cosa possiamofare, quindi? Una delle azionipiù facili da adottare èevitare l'usa e getta (adesempio, piatti e stoviglie diplastica) e preferire prodottidurevoli (rasoi e spazzolinicon testina intercambiabile,detersivi e detergenti inconfezione ricaricabile);ricordate poi, per la spesa, diprediligere sporteriutilizzabili.

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16 gennaio 2015 Corriere Padano

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Corriere Padano

1616 gennaio 2015

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