CORPAD 16-05-2013

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Pubblicità inferiore al 45% - Contiene IP www.corrierepadano.it Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2013 - ANNO 31 N. 11 - EURO 0,20 La città regge l’urto e scopre la voglia di reinventarsi Il registro delle unioni civili divide il Partito democratico Scontro dopo la presa di posizione contraria del capogruppo Negri POLLASTRI A PAGINA 4 Speciale Economia - Piacenza, anche il 2012 risente della crisi. Brilla solo l’export “La crisi si può superare, ma adesso bisogna osare” Giuseppe Conti (Giovani Industriali): “Per crescere serve il coraggio di confrontarsi puntando forte su preparazione e cultura d’impresa. Fondamentali le nuove leve” L’analisi e l’invito del numero uno dei Gio- vani Industriali, i dati che delineano la si- tuazione locale e le strategie della coope- razione sono il cuore del nostro Speciale Economia: un quadro d’insieme che aiuta a delineare quali siano le reali prospettive di sviluppo del nostro territorio DA PAGINA 5 L’opinione Carli ai ragazzi: “Valigia pronta, mente aperta” SUZZANI A PAGINA 3 Fiorenzuola Museo del teatro, spunti per il futuro anche dal passato IANNOTTA A PAGINA 8 Adunata alpini, successo extralarge: siamo pronti a diventare grandi? SUZZANI A PAGINA 2 Storico scudetto Rebecchi Nordmeccanica estasi tricolore DOSSENA A PAGINA 15 WEEKEND Fiera dei Fiori a Monticelli DA PAGINA 12 Giro d’Italia, tappa ‘verdiana’ A PAGINA 15

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"La crisi si può superare, ma adesso bisogna osare"

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Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003(conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2013 - ANNO 31 N. 11 - EURO 0,20

La città regge l’urto e scopre la voglia di reinventarsi

Il registro delle unioni civilidivide il Partito democraticoScontro dopo la presa di posizione contraria del capogruppo Negri

POLLASTRI A PAGINA 4

Speciale Economia - Piacenza, anche il 2012 risente della crisi. Brilla solo l’export

“La crisi si può superare,ma adesso bisogna osare”Giuseppe Conti (Giovani Industriali): “Per crescere serve il coraggio di confrontarsipuntando forte su preparazione e cultura d’impresa. Fondamentali le nuove leve”

L’analisi e l’invito del numero uno dei Gio-vani Industriali, i dati che delineano la si-tuazione locale e le strategie della coope-razione sono il cuore del nostro SpecialeEconomia: un quadro d’insieme che aiuta adelineare quali siano le reali prospettive disviluppo del nostro territorio

DA PAGINA 5

L’opinione

Carli ai ragazzi:“Valigia pronta,mente aperta”

SUZZANI A PAGINA 3

Fiorenzuola

Museo del teatro,spunti per il futuroanche dal passato

IANNOTTA A PAGINA 8

Adunata alpini, successo extralarge:siamo pronti a diventare grandi?

SUZZANI A PAGINA 2

Storico scudetto

RebecchiNordmeccanicaestasi tricolore

DOSSENA A PAGINA 15

WEEKEND

Fiera dei Fioria Monticelli

DA PAGINA 12

Giro d’Italia,tappa ‘verdiana’

A PAGINA 15

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Corriere Padano

216 maggio 2013

ATTUALITÀ

Effetto-Adunata - L’assessore comunale a Commercio e Marketing rilancia

“Dopo gli alpini, prontiper diventare grandi”Katia Tarasconi: “Esperienza che ha cambiato il volto della città e il modo diconcepire la promozione del territorio. Facendo squadra possiamo decollare”

ROBERTA SUZZANI

La città non riecheggia più dicori goliardici e per le vie non siincrociano Ape vestite a tema ocappelli verdi sopra lunghebarbe bianche. Mentre Piacen-za si scopre più pulita e ordina-ta che mai e sulle panchine lavernice si sta ancora asciugan-do, i commercianti iniziano afare due conti –si parla di un in-dotto di 40 milioni di euro – el’Amministrazione comunale èpronta a farsi dare una paccasulla spalla.Una “pacca” che l’assessore

comunale Katia Tarasconivuole condividere con l’ex pri-mo cittadino Roberto Reggi«che questa adunata l’ha volu-ta e l’ha voluta prima di tuttinoi e talvolta nonostante tuttinoi».«L’Amministrazione Dosi è

stata la protagonista di questatre giorni di festa che ha porta-to in città più di 400mila perso-ne. Ma senza Roberto Reggi,che due anni fa ha deciso chePiacenza sarebbe stata la sededell’86esima adunata, e non haascoltato dubbi, paure e per-plessità che, lo ammetto, ho a-

vuto anche io, non avremmomai buttato il cuore oltre l’osta -colo e vissuto un’esperienzache ha cambiato il volto dellacittà e il nostro modo di conce-pire la promozione del territo-rio».Bilancio positivo, quindi?«Più che positivo, sotto diver-

si punti di vista. Per il senso disquadra che la città intera hasaputo mettere in pratica: daicittadini ai commercianti, finoalle associazioni che hanno of-ferto il loro tempo gratuita-

mente. Per le basi che abbiamogettato per il futuro. In tre gior-ni, al banco di “Vita in centro”allestito dall’assessorato mar-keting, sono passate centinaiadi persone che hanno mostratointeresse per le bellezze del no-stro territorio e sono certa tor-neranno con più calma. Poi peril clima di festa che si è respira-to e che, per un po’, ci ha fattodimenticare il momento diffi-cile che stiamo vivendo. E infi-ne per tutti noi. Piacenza e ipiacentini hanno sfatato quel

pregiudizio che li vede poco o-spitali e hanno accolto a brac-cia aperte e col sorriso sullelabbra gli alpini facendoli sen-tire a casa. Da parte nostra, co-me Amministrazione, abbia-mo superato la paura di esserciavventurati in qualcosa di piùgrande delle nostre capaci-tà».«E’stata dura –aggiunge l’as -

sessore al Commercio, Marke-ting territoriale e Valorizzazio-ne del Centro storico - ma ci sia-mo riusciti. Abbiamo raccoltola sfida, siamo stati all’altezzadella situazione e la città ha ri-sposto. Quindi ora non ci restache pensare al prossimo pas-so».Non fare addormentare Pia-

cenza, dopo la sveglia data da-gli alpini, è l’obiettivo che l’as -sessore Tarasconi si è posta evuole centrare. E per farlo, pri-ma di tutto chiede uno sforzo aipiacentini. Uno sforzo menta-le.«Continuando a fare squadra

come abbiamo fatto in questigiorni, ma anche cambiando ilnostro modo di vederci e di rac-contarci. Continuare a dire chePiacenza è una città morta nonci fa bene. In psicologia si parla

di “profezia che si autoavve-ra”. Se continui a dire a unbambino che è cattivo ed è mo-nello, quel bambino si autocon-vince di essere cattivo. Conti-nuare a dirci che a Piacenzanon c’è nulla non ci fa vederequello che, in realtà, c’è».L’assessore Tarasconi non ci

sta a sposare la teoria del “cen -tro deserto”ed elenca tutti i lo-cali che nel raggio di 50 metrida piazza Cavalli animano leserate dei piacentini.«A parte Ranuccio, non di-

mentichiamo il Caffè delle Gri-da, il Nina, il bar Mazzini, il Li-ving Art Cafè, l’Aris Cafè, ilGiusto Gusto, il nuovo LoFai etutti i locali che, oserei dire,fanno massa critica nel cuoredella città e che, invece dell’i-solamento, hanno sposato lavia della collaborazione, l’uni -ca per portare i piacentini fuoridi casa».Ma anche il Comune non sta

alla finestra. «Presto ricomin-ceranno i Venerdì Piacentini eabbiamo in calendario altre i-niziative che per il momentonon anticipo, ma guardando al-le passate settimane possiamoannoverare concerti in piazzaCavalli, iniziative culturali, fe-

ste di primavera, mercatini.Abbiamo già una buona base diiniziative, ma dopo gli alpini cisentiamo pronti per “diventa -re grandi”».Un evento di richiamo regio-

nale, se non nazionale, per unfine settimana al mese. Il sognonel cassetto dell’assessore Ta-rasconi è questo. E visto che o-ra il cassetto è stato aperto dauna moltitudine di penne nere,il sogno potrebbe diventarerealtà.«Abbiamo rotto gli indugi e

dimostrato che “nuovo” o “in -novativo” non è sinonimo di“brutto” e “cattivo”. Quelloche è fuori dall’ordinario spa-venta sempre, ma, come dice-vamo, lanciare il cuore oltrel’ostacolo non è facile, maquando ci riusciamo facciamocose stupende. La vera sfida èsmettere di avere paura dellenovità. Dopo tre giorni con glialpini non ci può spaventarepiù nulla».Il cuore è già oltre l’ostacolo,

ora basta seguirlo.

In alto, Katia Tarasconi.A lato, lo “sguardo” disant’Antonino sugli alpini

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16 maggio 2013 Corriere Padano

3IN PRIMO PIANO

La riflessione - L’ex preside sottolinea l’importanza dell’apertura mentale

“Cari giovani, statecon la valigia pronta”Bernardo Carli: “Dovete andare via dalla città, assorbire come spugnele culture, le idee, le impressioni, i sapori e poi tornare. Ma poi ripartire”

ROBERTA SUZZANI

«Devono andare via dalla cit-tà, assorbire come spugne leculture, le idee, le impressio-ni, i sapori e poi tornare. Mapoi ripartire».Per Bernardo Carli –ex presi-

de del Liceo Artistico Cassina-ri, consulente dell’Assessora -to alle politiche giovanili per ibandi Gaep e anima dell’asso -ciazione Via Roma Città Aper-ta – i giovani devono esser conla valigia.«Ma nella testa soprattut-

to...» ci dice picchiandosi conl’indice la tempia appena so-pra agli occhiali.Il mondo giovanile piacenti-

no visto da un formatore checontinua a formarsi ha tinteun po’pigre. «Mica è colpa deiragazzi, però. Non solo». Sulbanco degli imputati c’è, comespesso accade, Piacenza e quelsuo modo di essere un po’chiu -sa.«Intendiamoci, l’assessorato

alle politiche giovanili ha fat-to e sta facendo passi da gigan-te, ma sta lavorando per col-

mare un vuoto che c’è stato permolto tempo. La città paga ilsuo essere città di confine sen-za un’identità precisa. Da unaparte abbiamo il Po che ci ta-glia fuori dalla Lombardia,siamo troppo lontani dall’E-milia Romagna e andiamo po-co d’accordo con la vicina Par-ma, città più viva e attiva, che

rimane la cugina ricca dei tem-pi del Ducato. E anche le no-stre Università – analizza Car-li –catalizzano poco gli studen-ti extra piacentini. Su questasituazione pesa inoltre la diffi-coltà a fare squadra per tirarele fila di un lavoro che potreb-be essere ben più redditizio, sefatto insieme».

Il caleidoscopio di galleried’arte e di associazioni, perBernardo Carli, da una parte èun valore aggiunto della vitaculturale della città, e di con-seguenza dei giovani, ma «contutti questi interlocutori i ra-gazzi non sanno più a chi rivol-gersi e le forze finiscono con losbriciolarsi».

Quindi? «Quindi via da Pia-cenza a ricaricare le batteriedella testa in giro per il mondoa raccogliere idee, a confron-tarsi, a imparare, a vedere. Inquest’ottica il nuovo progettodel Gaer (che ha inglobato ildefunto Gasp, ndr) è una via disviluppo della creatività e del-

la cultura dei giovani piacenti-ni. I ragazzi, pittori, fotografi,musicisti, scrittori che siano,si mettono a confronto con ipropri colleghi a livello regio-nale e mettono alla prova le lo-ro capacità imprenditoriali.Una via verso l’uscita dall’iso -lamento piacentino che i ra-gazzi stanno cogliendo e cheporterà a una nuova genera-zione di artisti con la A maiu-scola e internazionale».

Un tiro alla sigaretta avvoltaa mano, una sistemata agli oc-chiali che sono scesi sul naso ela conclusione.«A Piacenza ci sono molte po-

tenzialità, sia nei progetti sianelle menti, ma il rischio dichiudersi è dietro l’angolo.Viaggiare è la chiave di tutto.

Avere una formazione chepermetta di sapere quello cheha valore e quello che non neha. Ma per averla, devi per for-za aver visto quello che c’è fuo-ri dalle mura farnesiane».Quindi, valigia in mano e

buona volontà.

In alto, Barnardo Carli. A lato,giovani: il formatore li invitaa “ricaricare le batterie dellatesta in giro per il mondo”

“A Piacenza molte potenzialitàe tanta creatività, ma il rischio dichiudersi è sempre dietro l’angolo.Viaggiare è la chiave di tutto”

Cinematica, la creatività giovanileha trovato spazio in via Roma

Uno spazio, tre usi. Cinematica è se-de dell’associazione Concorto, spazioper Motion Motive e spazio per lo stu-dio. Senza poi contare i corsi di foto-grafia, cinema, letteratura che ospitaperiodicamente.Poco meno di un anno fa, grazie alla

generosità di Stefano Sartori pro-prietario dell’immobile, l’Associazio -ne Concorto tirava su la saracinescadi Cinematica in via Roma. Nell’ex se-de di Agenzia Roma, in una delle viepiù chiacchierate del centro storico,nasceva uno spazio dedicato ai giova-ni e alla loro creatività. «Uno spaziodove formarsi» racconta FrancescoBarbieri che, a suon di pennelli e fan-tasia, Cinematica l’ha letteralmentecreata insieme agli altri membridell’associazione: dal presidente Fla-viano Dotti, al coordinatore RobertoModenesi, a Gianluca Sgambuzzi,Claudia Praolini, Simone Bardoni,Paolo Ligutti, Paolo Marino, Alessan-dro Zucconi, tanto per citarne alcu-ni.«Il Festival di Concorto nasce 12 an-

ni fa, prima in sordina, poi con pro-

gressivo successo. Negli anni – rac -conta Barbieri (nella foto) – abbiamoraccolto attorno all’associazione tan-ti giovani e giovanissimi anche graziealla collaborazione con le scuole e ab-biamo cominciato a sentire la neces-sità di avere una sede fisica».L’occasione degli spazi in via Roma

lasciati liberi dall’Agenzia Roma è ar-rivata propizia ed è stata colta al volo.«E’ in una posizione nevralgica dellacittà, in una zona centrale vicina alPolitecnico e a due passi dal liceo Ar-tistico. Per noi era ed è perfetta».E se non lo era all’inizio, perfetta

l’hanno fatta diventare con vernice efantasia i “concorti”.Maniche tirate su fino al gomito «so-

no stati proprio i nostri ragazzi a crea-re Cinematica, a dimostrazione – ri -badisce Barbieri – che i giovani ci so-

no, sono attivi, pensano e si impegna-no in ciò a cui credono. E’ per questoche consideriamo questo luogo comela casa di chi vuole entrare e mettere

sul tavolo le proprie idee. Un luogo a-perto a tutti, senza vincoli di età e cul-tura». «Né di origine» aggiunge, anti-cipando la domanda successiva. «Noici rivolgiamo alla città, a tutta la cit-tà».Uno spazio, tre usi. «Solo tre per il

momento ma potrebbero aumentareperché vogliamo che Cinematica siauno spazio aperto. Per il momento, ol-tre a Federicco Maccagni, MarcelloLega e Luca Maniscalco che usanoquesto spazio per lavorare, ci sonomolti studenti che vengono qui a stu-diare ogni pomeriggio. Poi la sera or-ganiziamo dei corsi di formazione a-perti a tutti i cittadini».E come se non bastasse ci sono gli e-

venti. «Dopo il successo del Book Par-ty stiamo organizzando una serata inoccasione della Notte Blu: Cinemati-

ca Open Source. Come sempre saràun evento corale che coinvolgerà arti-sti come Alice Cerbi e musicisti comei Banda Larga. Abbiamo anche nelcassetto un progetto: portare il cine-ma ai giardini Merluzzo. Il nostro sco-po è parlare una lingua che tutti pos-sano comprendere, che è la linguadell’arte, nel suo senso più universa-le, fruibile da tutti. L’esperienza e so-prattutto i consensi che abbiamo rice-vuto in questi anni di Concorto e inquesti ultimi mesi di vita diCinematica ci hanno dimostrato che

siamo sulla buona strada. I giovani ar-tisti hanno voglia di confrontarsi e la-vorare insieme e qui trovano un luogodove poterlo fare in libertà».Il futuro per Concorto è qui, con i ra-

gazzi e con le loro potenzialità. «Noilavoriamo per questo e puntiamo a ra-dicarci sempre più nel territorio col-laborando con chi ha voglia di fare. Cihanno definito un presidio di Culturae Cinema, sì, in effetti lo siamo e ma-gari, presto, anche le istituzioni si ac-corgeranno di noi».

Roberta Suzzani

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Corriere Padano

416 maggio 2013

Festival del diritto, presentata l’edizione 2013

ATTUALITÀ POLITICA

La contesa - Lotte intestine dietro alla polemica esplosa in Consiglio comunale

Unioni civili, Pd diviso:il registro della discordiaLa posizione del capogruppo Daniel Negri, contrario alla sua istituzione,criticata da alcuni componenti del gruppo: si consuma l’ennesimo strappo

MARCELLO POLLASTRI

Non siamo al momento difronte a un terremoto di ele-vata magnitudo, va ricono-sciuto. Tuttavia la piega as-sunta dal dibattito in Comunesul registro delle unioni civiliha provocato pericolosi scos-soni nel Pd piacentino, in par-ticolare in seno al gruppo distanza a Palazzo Mercanti. Laposizione tenuta pubblica-mente dal capogruppo DanielNegri, coraggiosamente di-stintosi dal resto del suo grup-po, ha suscitato qualche maldi pancia mandando addirit-tura su tutte le furie il collegaStefano Cugini. A tal puntoscocciato, quest’ultimo, cheha scritto una e-mail cumula-tiva al gruppo mettendo in di-scussione lo stesso ruolo di ca-pogruppo di Negri. Una faidainterna che, seppur calatad’intensità nei giorni a segui-re, aleggia ancora nell’ariaminacciosa.Andiamo con ordine. L’altro

pomeriggio in commissione sidiscuteva della proposta a-vanzata dal centrosinistra e

dai grillini di istituire un regi-stro delle coppie di fatto. “Unpasso in avanti che dovrebbecompiere ogni società civile,in cui ormai le famiglie di fat-to sono di gran lunga più nu-merose delle famiglie tradi-zionali basate sul matrimo-nio” ha affermato la pugnaceGiulia Piroli. Peccato che o-gni tanto nel mare magnumdel Pd qualcuno sembri di-

menticare che nel partito esi-ste anche una sensibilità cat-tolica, quella incarnata ad e-sempio dallo stesso Negri.Con buona dose di coraggio,ma anche esprimendo una po-sizione perfettamente ade-rente alla sua estrazione poli-tica, Negri si è detto certod'accordo sulla necessità diriconoscere certi diritti so-prattutto in tema di assisten-za sanitaria; ritenendo però al

contempo che con questo re-golamento non si vadano a sa-nare le criticità. Il capogrup-po si è detto poi, di fatto e diprincipio, contrario alla vo-lontà di voler omologare a tut-ti i costi «il rapporto di chi hadeciso di sposarsi e quindi dicrescere i figli in un certo mo-do, con certi impegni, al rap-porto di fatto più “debole”,meno impegnativo, di chi in-

vece ha scelto la convivenza».Ed ha concluso: «Oggi comeoggi sono più discriminate lecoppie sposate che quelle nonsposate».

Apriti o cielo. Standing ova-tion di Tommaso Foti e diMarco Tassi (ma anche di Lu-cia Rocchi) e Pd diviso. Cugi-ni non ha gradito le esterna-

zioni del suo capo gruppo edha abbandonato l’aula an-nunciando al microfono che sistava mordendo la lingua pernon dirne delle “grosse”. Nonle ha dette, le “grosse” ma leha invece scritte. La mattinasuccessiva, dopo una notte didecantazione fallita. In unae-mail, visibile a tutti i compo-nenti del gruppo, Cugini si ri-volge al capogruppo e si dice“sconvolto dall'atteggiamen-to” da lui tenuto in commis-sione. “Voglio condividerecon te e il resto del gruppo,lealmente, il disagio provatodi fronte allo sgambetto che cihai proposto. Nel mio modo divedere è proprio la lealtà allasquadra che ti è mancata, conl'aggravante di esserne il rap-presentante designato. Nonnascondiamoci dietro il plu-ralismo di idee e la ricchezzache ne deriva, per favore. Tut-

to vero, ci mancherebbe, manelle sedi competenti. Il fattoche tu o altri di noi non condi-vidano o firmino qualcosa èsacrosanto; che se ne dibattaanche in modo acceso tra dinoi, altrettanto. Che senzapreavviso alcuno vi sia la vocepiù autorevole (per ruolo) checanta fuori dal coro in manie-ra così dirompente, tanto daprendersi gli applausi di Foti,Tassi & co. lo trovo invece gra-vissimo, tale da non rendertipiù adatto alla posizione chericopri nel gruppo”. Quelloche agli occhi del mondo par-rebbe un (azzardato) invitoalle dimissioni da capogrup-po, qualche giorno dopo si èinvece tramutato in una se-mi-amichevole tiratina d’o-recchie del tipo “non intende-vo proprio così, ma cosà”. Fat-to sta che i dietrologi sono giàal lavoro. Il perché di questamano che prima lancia e poi sinasconde un po’, va anche let-to nell’ottica dei gruppi di po-tere interni al partito, dellenuove geografie che si vannoformando e delle gerarchiescalate con grande rapidità.Cugini è uomo assai vicino a

Stefano Borotti, e non solo dibanco. Borotti è uomo parti-colarmente importante nelledinamiche del Pd. Silenzioso,ma influente. Si dice infattiche Andrea Tagliaferri e Gio-vanni Castagnetti, oggi nellalista civica, sarebbero sulpunto di entrare nel gruppoPd così da ingrossare le filadei suoi seguaci. Tornando aCugini, forse non era quello ilmomento di sferrare un attac-co alla parte avversa, vistoche lo stesso Borotti avrebbeinvitato subito dopo a ridi-mensionare l’accaduto. Certoè che il graffio sferrato a Ne-gri tradisce la voglia di unnuovo assalto al fortino demo-cratico.

Da sinistra, Stefano Cugini e Daniel Negri. Sopra, strappo Pd

Nel partito, dietro le quinte, sistanno formando nuove geografie:gerarchie sempre più in bilico

Laura Boldrini e Gustavo Zagrebelsky tra gli ospiti

Il giurista Gustavo Zagrebelsky e la Presidente della Camera Laura Boldrini sarannodue delle presenze certe del Festival del Diritto 2013, che si svolgerà a Piacenza dal26 al 29 settembre e sarà dedicato al tema "Le incertezze della democrazia".Lo ha anticipato Stefano Rodotà, coordinatore scientifico del Festival, nel corsodella presentazione dell’edizione 2013 che si è svolta a Palazzo Mercanti.

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16 maggio 2013 Corriere Padano

5SPECIALE ECONOMIA

L’analisi - Il “mare” dell’economia resta burrascoso, necessaria l’intraprendenza

“La crisi è superabile,ma bisogna osare”Giuseppe Conti (Giovani Industriali): “Per crescere occorre il coraggiodi confrontarsi puntando forte su preparazione e cultura d’impresa”

ROBERTA SUZZANI

«Le parole chiave sono “osa -re” e “coraggio”. Subito dopoci sono “preparazione”e“cul -tura d’impresa” che non pos-sono e non devono mai veniremeno in questo momento dicrisi, ma anche in generaleper far emergere la nostra im-prenditoria».Circa un anno e mezzo fa Giu-

seppe Conti, uno dei proprie-tari della Saib di Fossadello diCaorso, s’incamminava lungouna strada che mai come pri-ma si presentava lastricata didifficoltà. Assumendo il ruolodi presidente dei Giovani In-dustriali, Conti sapeva di ave-re sulle spalle una doppia re-sponsabilità: quella di rap-presentare e guidare le nuoveleve dell’economia “made inPiacenza”, ma anche di doveraffrontare un mare in pienatempesta. La tempesta dellacrisi economica.«Ho accettato questo incari-

co perché credo nel volto gio-

vane dell’economia piacenti-na. Credo che i giovani sianolo strumento, il mezzo, la viaper far crescere la nostra real-tà locale, ma anche quella na-zionale».Una crescita che per Conti

deve partire dai giovani stessie passare attraverso lo studio,l’incremento delle competen-ze, la formazione e la specia-lizzazione di imprenditori emanager.«Per crescere bisogna con-

frontarsi. Quindi, come Grup-po Giovani Industriali abbia-mo stilato un calendario di in-contri con portatori di espe-rienze sul campo. Ultimo, masignificativo, quello con unadelle punte di diamante dellaPhilip Morris Italia, non unmarziano, ma un ragazzo lau-reato a Parma. Dimostrazioneche osando si può vincere. Re-

centemente abbiamo incon-trato il team manager dellaYamaha e presto inizieremoun percorso formativo che civedrà collaborare con alcunetra più prestigiose Università

italiane. Per esempio, il 30maggio sarà la volta dellaSDA Bocconi».Aprire la mente. E’ questa la

sfida che Giuseppe Conti lan-cia ai suoi e alle “vecchie ge-nerazioni”.«Siamo in un momento stori-

co che per velocità e voracitàha sgretolato le regole del gio-co. L’universo economicomondiale è stato completa-mente ribaltato e quelle chefino a poco tempo fa erano “e-conomie emergenti” ora sonoil traino a cui le vecchie poten-ze devono accodarsi. Basta ladichiarazione di un politicoper mettere in subbuglio imercati e scatenare le borse.In quest’ottica accorciare gliorizzonti culturali cambiandomodus operandi, facendoscelte nuove e diverse daquelle fatte fino a questo mo-

mento, diventa fondamenta-le.Ai giovani Giuseppe Conti

chiede di avere «il coraggio diosare. Di avere la determina-zione di cambiare le regoledel gioco e mettere in discus-sione i vecchi sistemi. E lo pos-siamo fare solo insieme, i tem-pi in cui si ragionava al singo-lare sono ormai passati».Guardare oltre. Ma il nume-

ro uno dei Giovani Industrialinon vuole vestire i panni delrottamatore. «Non completa-mente, per lo meno. Bisognasaper prendere il buono dellastoria passata, degli insegna-menti che ci hanno portato fi-no a qui e usarli come bastoneper imparare a camminarecon le nostre gambe. Veniamoda quella storia e a quella sto-ria dobbiamo guardare per

spingerci nel futuro tenendoin considerazione che sonocambiati gli strumenti».Le nuove forme di comunica-

zione, per Conti, sono un’occa -sione. «Un modo per guarda-re e confrontarci con il resto

del mondo. La flessibilità e lavelocità devono essere le pri-me regole degli imprenditoridi oggi. L’Italia in questo nonha nulla da invidiare al restodell’Europa. Le nostre azien-de sono al passo con i tempi,ma…» Il “ma” che aspettava-mo. «Ma il Governo deve farela sua parte».In un’ipotetica lettera al

nuovo Esecutivo, Conti haben chiaro cosa chiederebbe.«Uno spirito più sociale, comequello che noi mettiamo nellenostre aziende ogni giorno.Parlo per me, ma so di parlareper molti altri. Il contatto di-retto con i dipendenti è al pri-mo posto. Sono i dipendenti afare l’azienda e i sacrifici lifacciamo tutti insieme. Masiamo soli. E’ compito del Go-verno andare incontro al mon-do del lavoro prima di tutto in-vestendo e riducendone i co-sti. Se la metà dei guadagni diun’azienda se ne va in tasse, itempi di maturazione dei pro-getti, degli investimenti sullatecnologia e sul personale ine-vitabilmente si allungano. Inun momento di crisi comequello attuale, una delle vieper fare la differenza e uscir-ne è modernizzare le aziende.Fornire un servizio che altrinon riescono a fornire è l’uni -co modo per spiccare. Ma semancano i fondi per investirenella tecnologia tutto è fermo,e le conseguenze cadono a ca-scata sui lavoratori».Idee chiare e bussola punta-

ta verso la fine del tunnel, perGiuseppe Conti, che non ri-sparmia una bacchettata an-che alla sua generazione.«I tempi sono quelli che sono

e la concorrenza è agguerrita.Ma, ammettiamolo, siamocresciuti nel burro e ora ab-biamo bisogno di confrontar-ci con le intelligenze del mon-do e con le nuove generazioni.Una bella sfida».

“Serve la determinazione dicambiare le regole per metterein discussione i vecchi sistemi”

“Le nuove leve imprenditoriali sonolo strumento per migliorare sia larealtà locale che quella nazionale”

2012 difficile,Piacenza soffreRapporto Economia, è l’export l’unicavoce trainante del sistema locale

L’economia piacentina non sta benissimo, ma qualche dato incontrotendenza c’è perchè chi esporta ottiene in più di un caso ri-sultati eccellenti: è, in estrema sintesi, il quadro emerso dallapresentazione del “Rapporto sull’economia 2012”svoltasi lune-dì 13 maggio al Campus Cariparma. A illustrare lo stato di salutedell’economia provinciale, sulla base dei dati del 2012, è stato co-me di consueto il presidente della Camera di Commercio Giu-seppe Parenti. Il Pil provinciale arretra (-1,4%) ma meno che inquasi tutte le altre province emiliano-romagnole, ed è la mecca-nica (+13%) l’unico settore a tirare in un contesto locale nel qua-le soffrono soprattutto artigianato ed edilizia. Pesa drammatica-mente su molte famiglie l’incremento della disoccupazione, sa-lita al 7,4% rispetto ai men che fisiologici 2/3% che Piacenza nonmolto tempo fa poteva esibire. Un dato per di più viziato - comepuntualizzato da Parenti - dal “considerare lavoratori anche icassintegrati, che hanno sì un contratto ma non stanno lavoran-do”. Di fronte ad una situazione in cui l’Italia è oggi uno dei soli 4Paesi al mondo ad avere un Pil negativo, secondo il presidentedella Camera di Commercio soluzioni immediate e a costo zeropotrebbero essere il rilancio della permuta degli immobili (chepotrebbe dar respiro al settore) e l’innalzamento della soglia dei15 dipendenti (“Bisogna passare ad almeno 20/22) per l’applica -bilità dello Statuto dei lavoratori, che “spingerebbe tanti ad as-sumere con meno timori”.Ospite d’onore il professor Alberto Quadrio Curzio, al cui inter-

vento ha voluto presenziare anche il vescovo Gianni Ambrosio:l’economista, sottolineando i punti sui quali l’Italia dovrebbepuntare per rilanciarsi, ha tracciato un quadro lucido e impieto-so degli errori di Europa e Governi italiani che hanno contribuitoa peggiorare la situazione. Quadrio Curzio ha di fatto suggeritoall’Italia, che ha recuperato credbilità sui mercati, di battere ipugni sul tavolo europeo e di “sforare senza chiedere il permessodagli impegni di pareggio di bilancio”per rilanciare il Pil abbas-sando il cuneo fiscale e saldando i debiti delle PA con le imprese:“In caso di contestazioni - ha spiegato - non dovremmo far altroche ricordare a Germania, Francia e Spagna le occasioni in cui lo-ro per prime hanno eluso gli impegni presi in precedenza, appro-fittandone per rendere più forte la loro economia”.In conclusione, l’architetto Giovanni Battista Menzani - insie-

me a Claudio Pasini, amministratore delegato di Uniontrasporti- ha spiegato come il percorso ciclo-pedonale Bobbio-Rivergaro,possibile aggancio ad un tipo di turismo in espansione, sia realiz-zabile: necessario, ovviamente, attivare tutte le sinergie indi-spensabili per catturare i fondi messi a disposizione a livello con-tinentale.

Andrea Dossena

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Corriere Padano

616 maggio 2013

SPECIALE ECONOMIA

“La situazione è grave,ma Legacoop si muove”Il presidente Maurizio Molinelli analizza la crisi e illustra le strategieper superarla: puntare su sviluppo internazionale, innovazione e giovani

Social housing, Abicoop:“Meno tasse e più incentivi”L’emergenza casa in Italia è una realtà: è sempre più folta quella categoria di

soggetti che non possono permettersi un affitto su libero mercato ma che nonhanno nemmeno diritto all’edilizia pubblica, e Piacenza non fa eccezione. Sitratta di una parte di popolazione cui il mercato immobiliare non presentaun’offerta adatta; in tal senso, la risposta a questo tipo di domanda potrebbe es-sere il social housing, una politica abitativa che si colloca a metà tra libero mer-cato ed edilizia pubblica, che nel nostro Paese stenta però a decollare. Il socialhousing prevede infatti la locazione a prezzi contenuti di abitazioni di qualitàe sostenibili, che per tale scopo richiedono di essere costruite attraverso age-volazioni fiscali, finanziarie e patrimoniali, proprio per permetterne l’affitto aprezzi inferiori a quelli del libero mercato.Più precisamente, secondo la definizione del Cecodhas (il Comitato Europeo

per la promozione al diritto alla casa), il social housing è “l'insieme delle atti-vità atte a fornire alloggi adeguati, attraverso regole certe di assegnazione, afamiglie che hanno difficoltà nel trovare un alloggio alle condizioni di mercatoperché incapaci di ottenere credito o perché colpite da problematiche partico -lari”: al suo interno rientrano quindi gli immobili che sono realizzati e affittati

a determinate fasce di popolazione secondo re-gole diverse da quelle del libero mercato.Giuseppe Grilli (nella foto), presidente di ABI

Coop, cooperativa di abitazione piacentina, af-ferma che “sicuramente il social housing è un e-lemento positivo, ma occorre renderlo sosteni-bile e fattibile”. Gli ostacoli infatti non sono pic-coli: “Il problema non è tanto sui costi di realiz-zazione, sui quali non è possibile tagliare per-ché vorrebbe dire venir meno sul versante dellaqualità. Per realizzare il social housing servonoun’idonea riduzione della tassazione sugli im-mobili e degli incentivi; servono soluzioni speci-fiche in questo senso, dagli Enti Pubblici e daparte degli istituti bancari e delle Fondazioni”.

Ci vogliono quindi agevolazioni particolari perché il social housing sia realiz -zabile, sia in termini fiscali che di mutui agevolati: “i finanziamenti per realiz-zare immobili destinati al social housing non possono essere certo all’8 per cen-to, sarebbe un costo insostenibile che non permetterebbe locazioni a prezzi in-feriori a quelli del libero mercato; devono quindi essere attivati mutui agevo -lati. L’incentivo pubblico è un’altra parte fondamentale: per esempio, come A-BI Coop, abbiamo recentemente partecipato ad un bando per l’edilizia sociale,chiedendo finanziamenti per l’acquisto di sette alloggi a Piacenza da locare acanone sociale; l’acquisto è stato possibile perché la Regione Emilia Romagnaha contributo all’abbattimento del costo di acquisto a fronte del nostro impe-gno a locare gli immobili ad un canone ridotto del 33,50% rispetto al ‘canoneconcordato’. Abbiamo così affittato alloggi di nuova costruzione a canoni chespesso non superano i 300 euro mensili: questo è un esempio di come l’ediliziasociale possa funzionare con il contributo pubblico. Senza questa sinergia nonpuò esistere un’operazione imprenditoriale che sia anche di housing sociale: sitratta perciò di un “segmento di mercato che per essere realizzabile deve ve-dere partecipe pubblico e privato”. (co.al.)

“Ormai si è capito che questa crisinon si risolverà in breve tempo, ce lodicono i consumi alimentari in conti-nua flessione. I consumatori si stannoorganizzando per il lungo periodo con-vivendo con nuovi standard”. Esordi-sce senza fronzoli Maurizio Molinelli(nella foto), presidente di LegacoopPiacenza. “Sta diminuendo veloce-mente la fedeltà verso il prodotto ‘dimarca’, stiamo assistendo a un impo-verimento generale che si evidenzianella flessione sia delle quantità chedel valore dei consumi. Un quadropreoccupante nel quale Legacoop stacercando di difendere le imprese el’occupazione. Alcuni settori che all’i-nizio della crisi erano stati risparmiatiora ne sono coinvolti in pieno, mi rife-risco per esempio alle cooperative so-ciali e di servizi. Piacenza per fortunasi differenzia in parte, ma i tempi dipagamento nel settore pubblico si al-lungano sempre di più rendendo la si-tuazione insostenibile. Non solo, ma itagli ai servizi già preannunciati ren-derebbero la situazione ancora piùdrammatica: occorre trovare il mododi evitare un simile sbocco”.Ma la crisi più pesante investe il set-

tore delle costruzioni dove Legacoopannovera le imprese più rappresenta-tive: una crisi che sta annientando unsettore che ha sempre svolto la funzio-ne di traino all’economia. Molinelli di-ce che occorre cambiare prospettivavalorizzando il recupero e il migliora-mento del patrimonio esistente, masoprattutto individuare iniziative

concrete che possano innescare la ri-presa. Richiesto dello stato di alcunilavori dove sono impegnate le impre-se di Legacoop, Molinelli ha mostratoottimismo solo in parte: “Il cantiere diEataly presto partirà, forse si è persotempo perché Oscar Farinetti – comesi sa – sta aprendo anche altri puntivendita. Riaprirà anche il cantiereche sta lavorando alla conca dell’IsolaSerafini, i problemi più importanti so-no stati avviati a soluzione”. Meno ras-sicurante è stato sulla realizzazionedella piscina olimpionica.E’ un quadro di estrema difficoltà

quello che emerge, soprattutto inchiave prospettica, come dice Mauri-zio Molinelli, manca l’iniziativa con-creta. Legacoop non sta a guardare enel frattempo sta avviando un proces-

so di riorganizzazione e razionalizza-zione che coinvolgerà tutte le sedi pro-vinciali della regione. Accorpamentisarebbero già stati decisi, si parla dimettere insieme le sedi Piacenza, Par-ma e Reggio, Modena e Ferrara, Bolo-gna e Imola, le sedi della Romagna,Ravenna, Rimini, Forli-Cesena. La ri-voluzione si concretizzerebbe soprat-tutto nella gestione dei servizi, men-tre resterebbe salva la rappresentan-za sul territorio. Precisa Molinelli: “E’chiaro che i rapporti con il territoriocontinuerà a gestirli il rappresentan-te locale”. Si tratta quindi di un pro-cesso inevitabile di razionalizzazioneche non potrà che rendere la strutturaregionale più snella ed efficace.Sul fronte delle nuove iniziative si di-

stinguono Innovacoop e Generazioni:la prima è una nuova società fondatada Legacoop Emilia per promuoverelo sviluppo internazionale e innovati-vo delle cooperative; il secondo è unprogetto di partecipazione per le nuo-ve generazioni di cooperatori percoinvolgerli “gradatamente” al livel-lo decisionale. Sono già previste quoteda rispettare nella formazione degliorgani dirigenti.Sempre nella logica di favorire la na-

scita di nuova imprenditoria giovani-le il progetto Seniorcoop sta riscuo-tendo curiosità e interesse. Si tratta diuna sorta di tutoraggio: rendere dispo-nibile l’esperienza di cooperatori chehanno concluso il ciclo lavorativo edancora in grado di condividere l’espe -rienza maturata negli anni.

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16 maggio 2013 Corriere Padano

7SPECIALE ECONOMIA

Milza: “Mettiamo in connessionei sistemi produttivi del territorio”Il presidente di Confcooperative: “Obiettivo possibile con interventi realizzabili ed efficaci”.Preoccupano i tagli del bilancio comunale. Frecciate a Camera di Commercio e Fondazione

Confcooperative,occupati in aumentoLe 111 associate di Confcooperative Piacen-

za occupano 6.516 lavoratori, in gran parte so-ci, che hanno prodotto - al 31 dicembre 2011(ultimo dato disponibile) - un fatturato com-plessivo pari a 278,6 milioni di euro. ‘Nel com-plesso – spiega Nicoletta Corvi (nella foto), di-rettore di Confcooperative - il sistema coope-rativo resiste alla crisi: lo dimostra l’andamen -to dei tre settori maggiormente rappresentati-vi di Confcooperative in termini di associate eoccupati, che sono Federlavoro e Servizi (ser-vizi alle imprese), Federsolidarietà (servizi al-le persone) e Fedagri (settore agricolo). I tre

comparti non solo hannosalvaguardato le risorseumane interne ma han-no accresciuto il numerodegli occupati; tale scel-ta è stata resa possibileattingendo alle riserveed ai patrimoni consoli-dati negli anni preceden-ti’, aggiunge Corvi cheprecisa: ‘A soffrire di piùsono le cooperative abi-

tative che hanno avuto una contrazione in ter-mini di fatturato a causa del calo della doman-da dovuto alla crisi’. Federlavoro e Servizi è ilcomparto più numeroso, sia per associate (43)che per numero di lavoratori, che sono in totale4.821 con un fatturato di oltre 108 milioni di eu-ro. Le cooperative agricole di Fedagri hannoun fatturato complessivo pari a 124,9 milionidi euro, 1.173 soci fra aziende agricole e perso-ne fisiche e 210 occupati, per un totale di 23 as-sociate, così suddivise: lattiero-caseario (9), vi-tivinicolo (2), ortofrutticolo (4), servizi agrico-li (8). Sono 35 le cooperative sociali di Federso-lidarietà che producono insieme 43,7 milionidi euro di fatturato e coinvolgono 1.531 sociper la maggior parte lavoratori, con un consi-stente numero di persone in situazione di svan-taggio inserite al lavoro. Le 5 cooperative diFederabitazione –con 73 soci - hanno un fattu-rato pari 313 mila euro. Si aggiungono: duecooperative di Federconsumo con 798 mila eu-ro di fatturato e 18 lavoratori), 2 cooperative diFedercultura, turismo e sport (81 soci) e un i-stituto di Credito cooperativo. (fg)

Francesco Milza, presidente diConfcooperative Piacenza dal2004, lo scorso anno quando fuconfermato per la terza voltadall’assemblea provinciale, nellarelazione sottolineò come il mo-dello cooperativo potesse rappre-sentare “una realtà sociale e im-prenditoriale capace di mettereinsieme i bisogni sociali e il merca-to attraverso un processo traspa-rente”. Sottolineava inoltre comeConfcooperative fosse chiamata asvolgere un ruolo di guida da ag-giungere alla funzione di servizioe accompagnamento per ovviarealla mancanza di visione prospet-tica e capacità di dare indirizzi disviluppo al territorio della politi-ca. La cosiddetta crisi stava giàmordendo ed era chiaro come nonsi potesse rinviare un progetto per“ridisegnare l’orizzonte”. Unpuntuale ed efficace lavoro coor-dinato dal direttore NicolettaCorvi, a cui ebbe modo di parteci-pare anche Rinaldo Onesti, rilevòbisogni espressi e latenti delle as-sociate traducendoli poi in ob-biettivi su cui si è continuato a la-vorare nella convinzione che “ènei valori della cooperazione laformula per battere la crisi”. Ne ènato Coopera Rete, un progettoper valorizzare le capacità dellesingole cooperative mettendolein rete e partecipare da protagoni-ste a forme di collaborazione e in-terscambio da realizzare sul terri-

torio. Se appare evidente comeConfcooperative abbia reagitocon energia cercando di contene-re gli effetti di un quadro recessi-vo senza precedenti, lo è meno co-me la politica e la società piacenti-na si stia muovendo sullo stessopiano.“Che la Provincia sia in difficoltà

nell’abbozzare una seppur mini-ma programmazione territorialeè evidente a tutti – così esordisceFrancesco Milza (nella foto) – ilquadro istituzionale in evoluzio-ne a causa della riforma avviata epoi bloccata pone in serie difficol-tà l’ente. Diverso è il ruolo del Co-

mune, dove, seppur con importan-ti interrogativi ancora senza ri-sposta, si stanno delineando posi-tivamente le metodologie da adot-tare per mettere a sintesi progettidi connessione tra i sistemi pro-duttivi del territorio: logistica, a-groalimentare e meccatronica. A-ver individuato la metodologia èun importante passo avanti, l’as -sessore Francesco Timpano sta di-mostrando di avere idee chiare,occorre ora individuare propostedi intervento realizzabili ed effi-caci. Mi auguro che ci riesca.Ancora aperta è invece la partita

che il settore della cooperazione

intrattiene con l’amministrazionecomunale riguardo i bandi perl’assegnazione dei lavori di manu-tenzione del verde e della raccoltadifferenziata. Sono arrivati allar-manti segnali, non confermati, diriduzione di spesa, sia per la rica-duta sull’occupazione sia per i ta-gli ai servizi.Dalla Camera di Commercio i se-

gnali continuano ad essere insod-disfacenti, così com’è non riescead essere protagonista dello svi-luppo del territorio. Basta guarda-re come dai lavori del consiglio,dai bilanci preventivi che sonostati approvati negli ultimi anninon emergono proposte che im-pattano sul sistema produttivo. U-na funzione quasi notarile, troppopoco”.Il discorso non poteva che finire

sulle ultime vicende che hanno ri-guardato la Fondazione: la nomi-na del presidente Francesco Sca-ravaggi e la formazione del nuovoconsiglio di amministrazione. Mil-za stigmatizza così: “E’stata persaun’occasione, si potevano recupe-rare gli squilibri manifestatisiall’interno del consiglio generaleattraverso la composizione di unCda diverso, che evidenziasse unachiara discontinuità con il passa-to. Si è preferita la linea della con-servazione facendo presagire li-nee di indirizzo che confermereb-bero erogazioni per interventinon propriamente sociali”.

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Corriere Padano

816 maggio 2013

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Avis, i prelieviSabato 18 maggio: Podenzano, AlsenoDomenica 19 maggio: Castel San Giovanni, Farini,Podenzano, Castellarquato, Fiorenzuola

DALLA PROVINCIA

Fiorenzuola, il museo del Teatro Verdiper suggerire spunti positivi dal passatoMANUELA IANNOTTA

L’intenzione è quella di farne “un museovivo”, aperto non solo a cittadini, a studenti,ma anche ad approfondimenti tematici. Unmuseo vivo per “mettere i cittadini nellecondizioni di conoscere meglio il propriopassato, di scoprire le proprie peculiarità, diesserne orgogliosi e prenderne spunto percostruire un futuro migliore”e“per mostra-re alle giovani generazioni cosa sono stati ca-paci di creare e di lasciarci in eredità i nostriavi”.Sono molteplici gli intenti che vi sono die-

tro la realizzazione del museo del teatro Ver-di. Ce li ha illustrati l’assessore alla Culturadel Comune di Fiorenzuola, Augusto Bottio-ni, artefice del progetto insieme al sindacoGiovanni Compiani e al fiorenzuolano Eu-genio Fabris. Inaugurato il 9 maggio scorso(nella foto il taglio del nastro), il museo dedi-cato al gioiellino incastonato in via Libera-zione è stato realizzato grazie al contributodi numerosi volontari. Eugenio Fabris (expresidente della Pro Loco di Fiorenzuola),insieme ad Alice Bergamaschi e ad altri vo-lontari, ha allestito la mostra permanente,come ci ha spiegato Bottioni, puntualizzan-do che “il museo non ha gravato in alcun mo-do sulle casse del Comune, che ha solo messoa disposizione i locali e agevolato la realizza-zione in ogni modo”. I finanziamenti sono in-fatti arrivati tramite altri ‘canali culturali’,ovvero grazie agli incassi raccolti durante laproiezione del medio metraggio del fioren-zuolano Daniele Albertazzi, realizzato conun gruppo di giovani valdardesi, e alla Com-pagnia dialettale fiorenzuolana di WalterPortesi, che ha anche organizzato lo spetta-colo pensato per il taglio del nastro, con lacollaborazione della Pro Loco, della Coraledi Fiorenzuola, e di privati.Aperto al pubblico una settimana prima

del “Week end verdiano”, previsto per que-sto fine settimana e promosso dall’associa -zione Le Terre Traverse (con la collabora-zione dell’assessorato al Turismo del Comu-ne di Busseto), il Museo si inserisce nelle ce-lebrazioni per il bicentenario della nascita

di Verdi. “Il nesso è nella frequentazione delMaestro della nostra stazione ferroviaria edi alcuni locali, ed è legato al fatto che il no-stro teatro è stato il secondo in Italia a esserededicato al Cigno di Busseto”, spiega Bottio-ni. “Inoltre, il direttore del nostro teatro èstato, intorno agli anni venti del secolo scor-so, il Maestro Giuseppe Verdi. I conti sem-breranno non tornare, ma è tutto vero, sitratta di un omonimo”, racconta.Allestito in una sala adiacente al Ridotto

del teatro Verdi, il museo permette di riper-correre la storia del teatro dal 1853, quandoaveva sede nel palazzo Grossi, ad oggi, fa-cendo scorrere lo sguardo su curiosi e colora-ti manifesti che raccontano visivamente lestagioni passate. Al suo interno si possonoscoprire e ammirare documenti provenientidall’Archivio storico comunale, nonché ci-meli, arredi e attrezzature ritrovati nei ma-gazzini del teatro e opportunamente restau-rati.“Il museo può essere visitato su prenotazio-

ne e sarà periodicamente aggiornato trami-te l’approfondimento di determinati aspetti(anche con l’aiuto, che auspichiamo, di scuo-le e associazioni), o la proiezione di immagi-ni”, fa sapere l’assessore fiorenzuolano, che,seppur soddisfatto del grande interesse edella curiosità suscitati dal museo, si aspet-

tava una maggiore risposta da parte dei con-cittadini alla richiesta avanzata dal Comunee dagli organizzatori di inviare materiale do-cumentario, come fotografie di feste e ve-glioni, che sarebbero state scannerizzate epoi restituite.“Una comunità senza la consapevolezza

delle proprie radici è destinata a scomparireperché perde la sua identità”. Queste le pa-role di Bottioni, convinto che la creazione diuno spazio come il museo del teatro, deputa-to a mostre permanenti e tematiche, soddi-sfi un’esigenza manifesta da almenotrent’anni. “Tra i più convinti assertori di ta-le richiesta troviamo il giornalista FrancoVillani e l’ex direttore della biblioteca Gian-ni Boiardi”, afferma e assicura: “Quella delmuseo del teatro è solo la prima realizzazio-ne: a breve verrà realizzata la galleria dellepersone famose (una sorta di Hall of Famecasalinga) che hanno vissuto a Fiorenzuo-la”, che avrà sede nella Sala dell’Orologio,in Municipio. E sono in cantiere: una galle-ria d’arte da arricchire, di volta in volta, conle opere degli artisti che esporranno nel ca-poluogo valdardese, un museo per racco-gliere le vestigia di alcuni periodi storici e u-no sull’Università ebraica di Fiorenzuola.“Tante iniziative per le quali chiederemo lacollaborazione dei cittadini”, ha concluso.

Monticelli, da Patto sindaci UEsoluzione per la scuola mediaIl primo cittadino Sfriso punta a risanare l’edificio con fondi europei.Rocca Pallavicino, acquisto rimandato. Conca Isola Serafini, sfida aperta

Nella foto Michele Sfriso

FRANCESCA GAZZOLA

Con l’adesione al Patto deiSindaci dell’Unione europeaMonticelli intende raggiunge-re un obiettivo preciso: dare u-na risposta concreta all’emer -genza della scuola media, ina-gibile dallo scorso settembre.Primo Comune della BassaPiacentina ad aderire al Pattocomunitario del ’20-20-20’ in -dirizzato alla riduzione di CO2(riduzione del 20% delle emis-sioni di anidride carbonica,aumento del 20% dell’effi -cienza energetica e incremen-to del 20% delle fonti rinnova-bili), Monticelli sta elaboran-do un Piano d’azione per l’e-nergia sostenibile indirizzatoalla riqualificazione energeti-ca degli edifici pubblici, inparticolare della scuola mediadi via Aldo Moro. ‘Stiamo lavo-rando ad un progetto insiemead altri Comuni del Piacenti-no – tra i quali Pontedellolio,che presenta emergenze ana-loghe – che ci consentirà di in-tercettare fondi europei per lariqualificazione degli edificiscolastici e di dare una rispo-sta ai ragazzi che dallo scorsosettembre seguono le lezioninei locali della scuola elemen-tare’, afferma il sindaco diMonticelli, Michele Sfriso che

traccia un bilancio del primoanno di mandato: ‘Le prioritàsono tante ma il Patto di stabi-lità blocca ogni investimentocostringendo i Comuni a ral-lentare le opere e ad indiriz-zarsi verso altre modalità direperimento delle risorse contempistiche più lunghe’. I tem-pi di redazione e approvazionedel Paes non sono di certo im-mediati, motivo per cui l’am -ministrazione comunale mon-ticellese intende - nel corsodell’estate - rendere funziona-le il più possibile il nuovo as-

setto scolastico della scuolaprimaria recuperando unanuova aula al primo piano e ri-cavando nuovi laboratori nelseminterrato e guadagnarecosi nuovi spazi per gli studen-ti. L’inagibilità della scuolamedia ha di fatto accantonatol’acquisto della Rocca Pallavi-cino che –dice il sindaco – ‘nonpuò più essere preminente’. Abreve –aggiunge Sfriso - parti-ranno però i lavori di ristruttu-razione dell’ex biblioteca e sa-la consiliare di via Moro’.Nell’agenda del sindaco Sfriso

sono tante le sfide aperte: apartire dal cantiere della con-ca di Isola Serafini che proce-de a rilento a causa del pro-trarsi del maltempo e delle vi-cende societarie di alcune a-ziende coinvolte nel progetto:‘In occasione della Fiera deiFiori –se il tempo tiene – inau -gureremo la rotatoria di SanNazzaro, indispensabile percollegare la nuova arteria ditraffico che verrà realizzataentro l’estate e che convoglie-rà il traffico pesante sulla pro-vinciale Piacenza-Cremona.Insieme a questi interventi –aggiunge Sfriso - sono partiti ilavori per la realizzazione delnuovo ponte che permetteràai residenti di evitare il cantie-re della conca, che nel frat-tempo è stato avviato’, sottoli-nea Sfriso che ricorda – infine– le prossime questioni in a-genda: ‘Approvato il Psc (Pia-no strutturale comunale) ciprepariamo ora a discutere ilRue (Regolamento edilizio) eil Poc (Piano operativo comu-nale)’. Per quanto riguarda ilnuovo Palazzetto dello Sportdi San Nazzaro, il sindaco anti-cipa: ‘stiamo definendo il pro-getto e abbiamo in parte impe-gnato le risorse per poterlorealizzare’.

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16 maggio 2013 Corriere Padano

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FILLMORE

PONTENURE

L’intramontabile mito di Elvis Presley rivive a Cortemaggiore con la ‘Hollywood night’

Prosegue nel weekend il festival ‘Musica diffusa’ al Teatro Serra nel parco di Villa Raggio

A Monticelli si aprela stagione del PoCOSTANZA ALBERICI

Con l’arrivo della bella stagione ritorna-no anche gli appuntamenti della Motona-ve Calpurnia: fino a fine novembre l'im-barcazione sarà a disposizione dei turisti,degli amanti del Po, degli sportivi - chepotranno abbinare alla navigazione i per-corsi lungo le piste ciclabili - ma anche de-gli appassionati della cucina genuina.Domenica 19 maggio proseguono le par-tenze da San Nazzaro, frazione di Monti-celli d’Ongina: appuntamento alle ore11.45 presso l’attracco della trattoria; ilrientro è alle 13 nello stesso luogo. Per in-formazioni e costi è possibile contattare inumeri 333.9043539, 333.9043511,

0523.077022 o scrivere all'indirizzo e-mail [email protected]’itinerario prevede l’attraversamentodell’area naturalistica dell’Oasi De Pine-do, compresa nel territorio di Caorso, incui sono vietate la caccia e la pesca: ciò haconsentito negli anni la nidificazione e lasosta durante le migrazioni di numerosespecie di uccelli, tra cui rapaci ed aironi,compreso il raro airone rosso. L’ambien -te è quello tipico delle zone umide, carat-terizzato da salici, ontani e fitti canneti.Nel sottobosco si trovano iris gialli, sagit-tarie e l’ormai raro campanellino; damarzo i prati sono in continua fioritura edè possibile ammirare primule, viole, orti-che bianche e papaveri. Accanto all’e-scursione sulla motonave, è offerta la

possibilità di pranzare in caratteristichetrattorie della Bassa Piacentina con me-nù tradizionali e genuini, anche a prezziconvenzionati: info e prenotazioni ai nu-meri 333.9043511, 333.9043539. Dal Gra-na Padano al Cacio del Po, dal culatellodella bassa al capello del prete, dall’agliobianco di Monticelli alle ciliegie di Villa-nova, l’elenco delle tipicità della Bassada gustare nelle trattorie sugli argini èdavvero lungo. Chisolini, fritto di pesce,risotto con l'anguilla e spongata sono poisolo alcune delle ricette offerte dalletrattorie e dai ristoranti del territorio.Per ogni informazione sul programmadelle navigazioni, sui costi e sugli eventi atema è online il sito www.navigazione-piacenza.it

‘Festa biancorossa’per la Lupa PiacenzaTre serate di musica live, birra e ghiottonerie gastrono-

miche per festeggiare il Piacenza Calcio. Da venerdì 17 adomenica 19, in via Millo, presso la sede della Lupa Pia-cenza, va in scena la Festa Biancorossa (stand aperti dalle

20, concerti dalle 22). Ve-nerdì si partirà subito inquarta con il concerto deisempre più richiesti, sem-pre più quotati, semprepiù osannati Cani della Bi-scia. Sabato invece, toc-cherà ai The Moggies (infoto), trio rockabilly per unterzo piacentino, un po'mantovano e un po' bre-sciano. Alle 18, gli appas-sionati non potranno per-dersi la partita amichevo-

le Lupa Piacenza VS Curva Nord. Domenica 19, infine, sichiuderà con le cover rock della Terapia Band, anticipatialle 21 dalla presentazione ufficiale della Lupa, la squa-dra della promozione. (pc)

Gli appuntamentidella settimanasul nostro sitovivipiacenza.it

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Corriere Padano

1016 maggio 2013

VIVIPIACENZA

WEEKEND

Società dei Concerti, arrivala pianista russa Natalia TrullSocietà dei Concerti, arriva Natalia Trull. Laprestigiosa pianista russa sarà in concertogiovedì 23 alle 20.30 in Conservatorio. Ilsuo repertorio include oltre 50 concerti perpianoforte e la sua interpretazione delConcerto per Pianoforte e Orchestra diTchaikovsky è così popolare che lo haeseguito in oltre 100 occasioni nelle piùfamose sale da concerto di tutto il mondo.

Stefano Gentile, nuove poesieal Cantiere Simone WeilSabato 18 maggio alle ore 17.30 il CantiereSimone Weil di via Giordano Bruno 4 aPiacenza ospita lapresentazione della nuovaraccolta di poesie di Stefano Gentile"Losplendore dell'acqua a Villa d'Este",pubblicata da Blu di Prussia all'interno dellacollana Unicum. L'evento prevede momentimusicali con proiezione di immagini eletture di alcune composizioni.

Bibiena Art Festival,suonano Guerra e CipelliQuinto appuntamento per il Bibiena ArtFestival organizzato dal Gruppo Ciampi.Domenica 19, alle 17.30 all'Oratorio di SanCristoforo (via Genocchi) suoneranno ilviolinista Gianandrea Guerra e Chiara Cipellial fortepiano, interpretando letteraturastrumentale di R.Wagner, "l'antagonista" diVerdi, per un particolare omaggio al Cignonel bicentenario della sua nascita.

PIETRO CORVI

Due settimane fa è stato la piccola rivoluzionedi un caldo weekend di primavera: una bellissi-ma novità.E' il festival "Musica diffusa", ovvero un otti-

mo abbinamento tra la bellezza di un parco al-l'aria aperta e buona musica, un'estetica ricer-cata e uno spirito "easy" e sorridente. "Musicadiffusa" è la da subito chiacchieratissima rasse-gna musicale (e non solo) ideata e proposta daassociazione Banda Larga al ritrovato TeatroSerra di Pontenure, una affascinante strutturaliberty immersa nel parco di Villa Raggio le cuidue "ali" laterali, in ferro e vetro, sono unite inmaniera originale da uno spazio centrale "a cu-pola" chiuso da un affascinante palchetto inmuratura.E' stata proprio l'associazione piacentina a

mettersi alla testa, insieme a diverse altre real-tà che partecipano all'avventura, di un validointervento di recupero e reinvenzione deglispazi della serra, del teatrino e del rigogliosoverde circostante.Musica live, dj-set e altre iniziative artisti-

co-culturali (dalla foto ricordo al mercatino vin-tage, dall'esposizione di foto all'orto botanico,passando per il design) si sposano alla birra e alcibo artigianali, per quattro weekend fino all'i-nizio di giugno, ogni sabato pomeriggio ad ora-rio merenda-aperitivo (eventi sempre dalle 16)e ogni domenica mattina all'ora del brunch (ap-puntamento dalle 10). Una trovata tutta da vi-vere che mette assieme molti elementi con pa-recchia cura e originalità.Venendo al sodo, questo sabato 18 saranno

protagonisti in concerto i migliori allievi del-l'Accademia della Voce di Milano, accompa-gnati al pianoforte dal maestro e direttore Da-vide Scagno, per un excursus a 360 gradi nelmondo della musica moderna; dj-set aperitivodi Savannah a seguire.Domenica 19, largo invece alle smaliziate co-

ver pop, rock e disco - oltre che al loro semprepiù consistente repertorio originale gip-sy-swing'n'roll - dei "nostri" eroi easy-swing Su-garpie & The Candymen (nella foto a lato), che o-spiteranno per l'occasione il clarinettista Gre-gory Agid (nella foto a destra) da New Orleans.Info: www.blpc.it.

Sound Bonico roventetra punk-rock e metalPunk-rock nostrano e metal di respiro interna-

zionale protagonisti assoluti del weekend diSound Bonico. Il nuovo Arci live club di San Boni-co ospiterà venerdì 17 la "Festa della sfiga", i cuipaladini saranno i punk-rockers locali The Pier-ce. Sabato 18, invece, ecco la "Nightfest", vero eproprio festival organizzato dal collettivo pia-centino Night of the Vinyle Dead, che ha saputomettere in opera un cartellone di tutto rispetto.Protagonisti indiscussi della serata, gli inglesiM'Pire of Evil (in foto), importante formazione incui militano alcuni ex Venom (tra i fondatori del-l'heavy, black e trash metal); la storica band dinatali piacentini Forgotten Tomb, capitanata daFerdinando "Herr Morbid" Marchisio; il quoata-to quintetto parmense dei Whyskey Ritual e ilquartetto thrash-metal torinese Ultra Violence.

Parole e musica,omaggio a ‘Vik’

Giovedì 16, circolo Arci "Vik" in trasferta allaCooperativa Popolare Infrangibile di via Ales-sandria per un evento dedicato a Vittorio "Vik"Arrigoni tra parole, musica e buona cucina. Sipartirà alle 18.30 con la presentazione del libro"Il viaggio di Vittorio" con l'autrice Egidia Be-retta, mamma di Arrigoni. Dalle 20.30, cena be-nefit per la Onlus "Dima", raccolta fondi peraiutare l'associazione che opera in favore dellaresistenza della società civile palestinese. Alle22, infine, concerto acustico dello scrittore emusicista Marco Rovelli, ex Les Anarchistes.

Sostenere Emergencyricordando Terzani

Un evento speciale per ricordare Tiziano Terza-ni e sostenere la raccolta fondi che sta impegnan-do il regista milanese Mario Zanot - già autore deldocumentario "Anam il senzanome", ultima in-tervista concessa dal grande narratore - per larealizzazione del film "Un indovino ci disse", de-dicato all'indimenticatogiornalista e scrittore to-scano e ispirato al suo fa-moso libro ambientato inAsia, "Un indovino mi dis-se". Una "chiamata allearti", quella di venerdì 17alle 21 all'auditoriumSant'Ilario. Una serata diproiezioni e letture con-dotta dalla giornalista Ti-ziana Pisati, in cui Terzanisarà ricordato dallo stesso Zanot e da altri ospiti.L'evento, tappa di un tour nazionale di "finanzia-mento popolare", andrà anche a sostenere le at-tività umanitarie di Emergency: una parte degliincassi della pellicola verrà devoluta all'ospeda-le di Lashkar-Gah in Afghanistan.

Pontenure, al Teatro Serrail fascino della ‘Musica diffusa‘

E' a tutti gli effetti un grande assaggio del Festi-val Beat e della imminente, tradizionale mi-ni-stagione di concerti di avvicinamento "Wai-ting for Festival Beat" allo Spazio4. E, proprio al-lo spazio comunale di via Manzoni, associazione29Cento, Festival Beat, Otis Tour e agenzia Blitzpresentano il Monster Bash Party, ovvero un im-perdibile baccanale beat, rock'n'roll e dintornicon grande musica live in occasione del com-

pleanno di Beat-Man,leader degli svizzeriThe Monsters (nella fo-to in alto). Già eroi del-l'edizione 2005 del Fe-stival Beat (allora an-cora a Pianello), tor-nano in scena a Pia-cenza carichi di tuttala loro storia, iniziata aBerna nel 1986, fortidel loro mix di '60s ga-rage punk, rockabillye primitivo rock'n'rolle dei loro ben due bat-

teristi, che picchiano uno di fronte all'altro sullastessa cassa. Prima di loro, i conterranei, visiona-ri Roy and the Devil's Motorcycle: musica alluci-nata, immersa nella nebbia oppiacea di fanta-smi di Velvet Underground e Spacemen 3. In a-pertura, Elli De Mon (nella foto sopra), vera e pro-pria "one-girl-band": blues nuovo, fatto di slideselvaggi e influenze punk, tra chitarra, grancas-sa, sonagli, voce e amplificazione saturata. A farda collante, l'immancabile, garantito dj-set"cento per cento vinile" di Gianni Fuso Nerini,patron del Festival Beat.

Festival Beat, a Spazio4il primo assaggio

L’Hitchcock di ‘Psycho’al Jolly di San Nicolò

La vita di Hitchcock durante le riprese di "P-sycho". Ecco in sostanza il film biografico-dram-matico "Hitchock" di Sacha Gervasi che approdamercoledì 22 alle ore 21.30 sullo schermo del cine-ma Jolly di San Nicolò. Il regista ingleseGervasi,alla sua prima prova in un film di narrazione, da alsuo Hitchcock (a riportare in vita la goffaggine tut-ta british del regista èAnthony Hokins), untono bioepic supercon-centrato. Un taglio cheè stato definito, per cer-ti versi, un po' approssi-mativo ed edulcorato,capace solo in parte digettare luce negli an-fratti bui della psichedi uno dei più grandi ci-neasti del mondo, uo-mo tormentato, ambiguo e ossessionato dal sesso.Non mancano molte sequenze riuscite: il film fun-ziona bene soprattutto dove svela al pubblico co-me si fa cinema o meglio, come lo sapeva fare Hit-chcock. I fan avranno di che divertirsi.

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16 maggio 2013 Corriere Padano

11VIVIPIACENZA

A CURA DI PIETRO CORVI

Quarta Parete, ‘L’avaro’al Teatro San MatteoGiovedì 16, alle 21 al Teatro San Matteo,replica de "L'avaro" di Molière di QuartaParete, nell'ambito della rassegna "Lineadi confine". 15 attori impegnati, sotto laregia di Tino Rossi, ad offrire una versionenon scontata del capolavoro molieriano,sarcastico ed impietoso rimprovero perquanto poco contano le relazioni e isentimenti tra le persone.

Con ‘La notte dei musei’tante aperture straordinarieTorna la notte dei musei, con cui riscoprire,nella suggestiva atmosfera serale, le sedimuseali e il loro patrimonio. Sabato 18,aperture straordinarie e ingresso gratuito,con un programma ricco di iniziative pergrandi e bambini, anche a Piacenza:MuseiCivici di Palazzo Farnese, Ricci Oddi,Galleria Alberoni e Museo Civico di StoriaNaturale. Info: www.lanottedeimusei.it.

Piacenza Jazz Fest,chiusura col bottoPiacenza Jazz Fest, arrivederci al 2014: si chiu-

de in questo finesettimana la decima edizionedel festival targato Piacenza Jazz Club. Due gliappuntamenti conclusivi: l'ultima serata dellarassegna "Jazz Club!" al Milestone, venerdì 17alle ore 22 con il trio del pianista milanese Gia-nluca Di Ienno, che ospiterà in via eccezionale lasuper chitarra di Bebo Ferra (nella foto) come"special guest", e il consueto Galà di fine festi-val, sabato 18 dalle ore 21 allo spazio Le Rotativedi via Benedettine.Come da tradizione, la serata finale è una vera

festa di chiusura e un'occasione per valorizzare,premiandoli, i vincitori dei concorsi abbinati alfestival, ovvero "Strisce di Jazz", per disegnato-ri e fumettisti, e il "Chicco Bettinardi", dedicatoai giovani talenti del jazz italiano. Verrà premia-to Francesco Nasone, vincitore della nuova ze-zione "C" dedicata ai cantanti, e sarà svelata laclassifica degli altri premiati: gruppi (il Dyna-mic Trio di Salerno e il Mario Nappi Trio di Na-poli) e solisti (il sassofonista pesarese MatteoGiuliani, 27 anni, e il pianista lecchese AntonioVivenzio, 29 anni). Ogni gruppo e concorrente siesibirà in un brano a scelta (i solisti, scortati daltrio composto da Erminio Cella al piano, MauroSereno al contrabbasso e Luca Mezzadri allabatteria) e si esibirà inoltre il giovanissimo saxo-fonista toscano Lorenzo Simoni, 14 anni, men-zione speciale della giuria. Al termine della se-rata, grande brindisi di arrivederci con buffet.

Cani Sciolti in concertoal ‘Nord Est’ di Bettola

Tappa a Fiorenzuolaper Daniele Ronda

Dopo aver fatto ballare gli alpini al Cheope eprima, sabato 18, di venire premiato all’inter -no del Salone Internazionale del Libro di To-rino nella sezione “Testo Canzone – PremioLeo Chiosso” per il brano “Il Vento”, il can-tautore piacentino Daniele Ronda, accompa-gnato come sempre dai Folklub, fa tappa con ilsuo "La sirena del Po tour" a Fiorenzuola. Ve-nerdì 17, per la tradizionale festa della Pro Lo-co (ingresso ovviamente libero) suonerà alleore 21 in Piazza Molinari e, come nelle altretappe della tournée che lo sta impegnando inmolte città italiane, Ronda presenterà i branidel fortunato album uscito lo scorso novem-bre, "La Sirena del Po": su tutti, la “ti -tle-track”,“Al Rolex”e“Fidati di me”. Ad ac-compagnarlo, il polistrumentista Sandro Al-lario, Carlo Raviola al basso e Lorenzo Aresealla batteria.

7 PM, live acusticiall’ora dell’aperitivo

Con "7 PM", rassegna musicale organizzatadai ragazzi del Collettivo 51 giunta ormai allasua terza edizione, tornano tre live acustici incentro città all'ora dell'aperitivo, un'ottima ini-ziativa per vivacizzare diversi suggestivi angolidel nucleo storico della città. Tre appuntamen-ti, dunque, rigorosamente alle ore 19. Qualità eattenzione anche a proposte inedite, le parolechiave. Si parte sabato 18 con i bresciani Il Cer-vello di Jack, nome ispirato al noto film “FightClub” di David Fincher, o all’omonimo libro diChuk Palahniuk. Una versione acustica per u-no dei migliori gruppi della scena grunge/alter-native italiana: nati nel 2010, il boom è avvenu-

to lo scorso anno con l’uscita dell’album d’esor -dio “Miele”, fatto di sonorità ricercate e speri-mentali, condite da testi efficaci e mai banali.Teatro dell’esibizione, il Lo Fai Hand made bar,fresco di apertura in via Cavalletto 4, polivalen-te bacino di esperienze durante il giorno e bel-lissimo locale per la musica dal vivo serale.

Superstiziosi o no, quando un 17 cade di vener-dì tutti storcono un po' il naso davanti al calen-dario. La riposta di Piacenza Musica di MatteoMagni (nella foto) punta sulla Valnure ed è"Keep calm and come to Bettola". Al "Nord E-st", in questa serata di musica live e dj-set , nonsi spenderanno soltanto i Cani Sciolti di Magnima, dalle 21.30, sul palco sarà una mini-marato-na di band "spalla": alle 21.30 apriranno i Just4,cui seguiranno il cantautore Giuseppe Libè egli indie-rockers fiorenzuolani Flowers. La se-rata si concluderà poi sulle note del dj-set "Par-ty '90" di Maurizio Popi.

Big Astronomy Band,che swing a FiorenzuolaLa stagione del Teatro "Verdi" di Fioren-

zuola è agli sgoccioli. Il penultimo appunta-mento del cartellone, sabato 18 alle 21, fa ri-ma con New Orleans. Fuori abbonamento, ec-co il concerto della Big Astronomy Band, lospettacolo musicale "It's time to swing". Unaserata per rivivere l'epoca delle grandi or-chestre americane del passato e rivisitare unrepertorio di celeberrimi brani swing: da A-merican Patrol, In The Mood e But Not ForMe, ai più moderni Knarf e M.O.T, fino a HayBurner e It's Oh So Nice, nella versione delgrande Sammy Nestico. In scena, una bigband, nata dall'incontro di musicisti appas-sionati e affiatati, che investirà il pubblicocon il muro sonoro dei suoi ritmi e lo trascine-rà in maniera irrefrenabile nell'imponenteonda ritmica e melodica delle grandi orche-stre swing del passato come quella di GlennMiller, Benny Goodman, Count Basie e DukeEllington.

Elvis Presley, al Fillmorela ‘Hollywood night’

Come da tradizione, il Fillmore club di Corte-maggiore chiude la sua stagione nel nome delRe del Rock'n'roll. Sabato 18, largo alla "Hol-lywood night" in omaggio ad Elvis Presley, or-ganizzata come sempre dall'Elvis Fan Club PCdi Marco Barabaschi. Porte aperte dalle 18.30,programma ricco e festoso. Come ogni anno, lapunta di diamante della serata sarà un "artistafeticcio" di fama planetaria: stavolta tocca aSuzanna Leigh, direttamente da Hollywood.L'attrice inglese, che nel 1966 fu accanto ad El-vis nel film "Paradiso hawaiano" di MichaelD.Moore e che ha recitato, tra i tanti, con perso-naggi del calibro di Tony Curtis e Jerry Lewised è stata diretta da registi come John Rich eMichael Carreras, racconterà com'è stato reci-tare con The King e come Elvis si muovesse suun set hollywoodiano. Come aperitivo ai con-certi serali, ecco l'immancabile karaoke elvi-siano sul palco, aperto a tutti. Sotto i riflettorisaliranno poi l'incantevole cantante interpre-te Jessica Weld, accompagnata dal gruppoJFM e dal cantante Giancarlo Balordi, gli Elvi-sWay del cantante e chitarrista Davide Orlan-do e i "nostri" storici Boppin' Shoes di StevanBranch, cantante e chitarrista. Per informazio-ni e prenotazioni: 347/8923680 ewww.elvis-p-cevents.it.

Birdman al Baciccia,shock con la mascheraCelato dietro una maschera, si nasconde un

artista contemporaneo proveniente dallastreet-art in chiara direzione shock-art. È unmusicista piacentino, preferisce rimanere a-nonimo, dietro al suo pseudonimo "Bir-dman", e per esprimersi si serve di icone, lo-ghi, slogan e tutto quanto sia associabile ad u-na sfera di confort o di consumismo; mixandovarie tecniche, mira a sconvolgere il vastopubblico a cui si rivolge creando dubbio, in-certezza e shock. È in mostra da domenica 19(vernissage alle 18.30) al 23 giugno al CaffèBaciccia.

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Corriere Padano

1216 maggio 2013

MONTICELLI - FIERA DEI FIORI

Fiera dei Fiori, a Monticellicolori e profumi di maggioIl concorso ‘Verdi... In fiore’ per ravvivare le vetrine del centro è la novitàdell’edizione 2013: appuntamenti da venerdì 17, il clou domenica 19

COSTANZA ALBERICI

Maggio è il mese dei fiori:nel pieno della primaverabalconi, terrazze e giardini sicolorano di numerose varie-tà e specie. E proprio nel ter-zo fine settimana di maggio,come da tradizione, Monti-celli d’Ongina ospita la Fieradei Fiori, che si aprirà vener-dì 17 per concludersi dome-nica 19. Un appuntamentoatteso per le numerose ini-ziative che lo caratterizzano,quest’anno – in occasione delbicentenario della nascita diGiuseppe Verdi – pensateanche in chiave “verdiana”.L’edizione 2013 è infatti rav-vivata dal concorso vetrini-stico “Verdi... In fiore” checoinvolgerà le vetrine delcentro, e dalle mostre cheprendono vita all’internodella Rocca Pallavicino Ca-sali: sono infatti in corso alcu-ne esposizioni che come te-ma centrale hanno proprio lafigura del Cigno di Busseto ele sue opere. Nei tre giornidella Fiera non mancheran-no però gli appuntamenti piùtradizionali: il programmacomincia venerdì alle ore 19con l’apertura dello stand ga-stronomico Avis in piazza Ca-sali, che sarà in funzione an-

che la sera successiva e la do-menica per tutto il giorno(dalle 9.30 del mattino). Alleore 21, esibizione del gruppoAnspin Danza di San Nazza-ro. Sabato 18, presso il giardi-ni della Scuola Elementare enelle vie del centro per tuttala giornata (dalle 8.30 alle23.30), appuntamento con“Il sabato del villaggio”,mercatino dei commerciantie dei creativi. Alle 14.30 apre

invece lo stand floreale dellaPro Loco. Un momento dedi-cato alla danza sarà quellodelle ore 17 in piazza Mat-teotti con l’esibizione dellascuola di ballo “Alive DanceStudio” di Piacenza. Nellaserata di sabato, musica dalvivo in vari punti del paese e,alle 20.30, in piazza Casali, cisarà la cerimonia di conse-gna da parte del Sindaco di u-na copia della Costituzione

ai neo diciottenni. A seguire,piano bar, karaoke, venditadei fiori e animazione perbambini. Domenica 19 mag-gio la Rocca ospiterà “Arti -sti-artigiani creativi nel ca-stello”: si tratta della decimaedizione di una manifesta-zione che propone articolirealizzati prevalentementecon tecniche manuali. Lostand floreale Pro Loco e lostand gastronomico dellaProtezione civile apriranno,presso i giardini della ScuolaElementare, alle ore 8; ci sa-ranno anche dimostrazionidi intervento da parte dellaProtezione Civile “Omega”,anche con l’ausilio delle uni-tà cinofile. Alle 11.15, in piaz-za Casali, non mancherà l’a-peritivo di inaugurazionedella Fiera, mentre alle15.30 lo stand gastronomicoAvis proporrà la torta fritta.Alle 16, musica con il CorpoBandistico Monticellese e,alle 18, esibizione della scuo-la di karate “Oyama JudoKarate” Lcub A.S.D. di Mon-ticelli. La tombolata conl’A.I.D.O. sarà in serata, alleore 21; anche domenica con-tinua la vendita dei fiori e l’a-nimazione dedicata ai piùpiccoli. Per le vie del centroprosegue la vendita fioridell’AIDO.

Avis, 9 nuovi donatori:scorre la solidarietàSono 9 i nuovi donatori dell’Avis di Monticelli, una delle più di-

namiche della provincia: la sezione comunale, presieduta da Lu-cio Bussandri, a fine 2012 ha così registrato un totale di 310 soci;il totale dei prelievi effettuati è di 615, di cui 28 sono plasferesi.Come ogni anno L’Avis monticellese partecipa attivamente allatre giorni della Fiera dei Fiori; non mancherà lo stand gastrono-mico che sarà attivo nelle sere del 17 e 18 maggio e per l’interagiornata di domenica 19. Ma le iniziative della sezione continua-no per tutta l'estate: il 16 giugno l'appuntamento è con un "Ape-ritivo sotto il gazebo" in occasione della Giornata Mondiale deldono del sangue, mentre il 14 luglio è la volta della "Festa in com-pagnia al Santuario del Gratra". Ad agosto, il 4 ci sarà la cammi-nata di San Lorenzo, mentre il 23 la "marcia dello spiedino". Lesezioni comunali dell’Avis della Provincia di Piacenza sono sem-pre attive nel promuovere la pratica della donazione, un gesto diautentica solidarietà: il sangue infatti non è riproducibile in la-boratorio ma è indispensabile alla vita, nei servizi di primo soc-corso, in chirurgia e nella cura di alcune malattie tra le qualiquelle oncologiche, nonché nei trapianti. Ognuno potrebbe a-verne bisogno in futuro; la disponibilità di sangue è a tutti gli ef-fetti un patrimonio collettivo da cui ciascun cittadino può attin-gere nei momenti di necessità. Le donazioni di donatori periodi-ci, volontari, anonimi, non retribuiti e consapevoli, rappresenta-no una garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona. Chiunqueabbia compiuto i 18 anni di età e pesi più di 50 kg può presentarsipresso una qualsiasi sede Avis per diventare donatore; un medi-co effettuerà un colloquio, una visita, e gli accertamenti di tipodiagnostico e strumentale per verificare che non vi siano con-troindicazioni alla donazione; la tutela della salute e della sicu-rezza sia del donatore che del ricevente sono fondamentali.

a.c.

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16 maggio 2013 Corriere Padano

13MONTICELLI - FIERA DEI FIORI

Verdi, raffica di mostre per il bicentenarioL’importante anniversario di nascita del grande musicista celebrato in diverse esposizioniIl bicentenario della nascita di Giuseppe

Verdi viene festeggiato anche dal comu-ne di Monticelli d’Ongina che, nella Roc-ca Pallavicino Casali, ha in corso alcune e-sposizioni dedicate al grande Maestro,tutte aperte fino al 26 maggio. È a cura diDaniele Tomasini la mostra “GiuseppeVerdi patriota, agricoltore, filantropo”; ilcuratore guiderà i visitatori nella seratadi sabato 18 maggio alle ore 21 all’internodi un tour ricco di aneddoti e notizie stori-che sul Maestro. Alla Rocca è poi possibilevisitare la rassegna “Giuseppe Verdi e isuoi capolavori” a cura di Simone Fap-panni, composta da una ventina di quadrie una scultura che rappresentano Giusep-pe Verdi e le sue celebri opere; gli autorisono artisti che, da alcuni anni, dedicano aquesto soggetto una parte consistentedella propria ricerca espressiva. Espon-gono: Alberto Besson, Marino Torta, Da-nia Agosti, Tiziana Zini, Stefano Cozza-glio, Vittorio Rainieri, Paris Cutini, LuisaMonella, Fabio Cordova, Giuseppe Zum-bolo, Rosalia Corbani, Marisa Bellini,Luigi Dainesi, Federica Ungari, FlorianaMelzani, Cristina Simeoni, Angelo Cauz-

zi, Riccardo Bozuffi, Nicoletta Astori,Giorgi Carletti, Maria Puggioni. La musi-ca è protagonista anche di un’altra esposi-zione: “Musica e arte contemporanea”, ilcui curatore è ancora Simone Fappanni;la mostra vuole omaggiare l’universo mu-sicale attraverso l’interpretazione di

trentasette artisti contemporanei: FabioCordova, Marisa Bellini, Arduino Quinti-ni, Romana Romeo, Tiziana Zini, RobertoDellanoce, Ivan Bellomi, Vito Signorile,Antonella Agnello, Rosalia Corbani, Lia-na Morgese, Stefano Cozzaglio, AriannaBianchi, Luigi Dainesi, Romano Carletti,Daniela Braga, Anna Semeraro, FrancoBono, Franca De Ponti, Giorgio Armello-ni, Mario Tambalotti, Marco Abondio,Massimiliano Manenti, Emanuela Fera,Bet, Ermanno Peviani, Lucia Leali, Cristi-na Simeoni, Gabriella Pezzoni, AndreaBaldi, Roberta Galvani, Rosa L. Vitali,Daniela Piccinelli, Giovanni Conti, Al-berto Besson, Annunciata Cusumano, Gu-glielmo Tacchini. Con tecniche e stili di-versi questi artisti, provenienti da tutta I-talia, “interpretano” figurativamentel’arte musicale. Arte che continua ad es-sere celebrata in un altro allestimento cu-rato da Fappanni, e cioè “I geni della mu-sica. Ritratti di Giorgio Carletti”: quadridi piccolo formato in cui il pittore ha raf-figurato i maggiori compositori della sto-ria della musica, da Mozart a Strauss, daBach a Verdi. (c.a.)

Musica per orecchie e palato

Panetteria Pasticceria Fratelli Spagna,una vetrina dolcemente verdianaA Monticelli d’Ongina il Comune ha indetto unconcorso in occasione della Fiera dei Fiori dal titolo“Verdi... in fiore”: le vetrine dei negozi del paese sisono così addobbate a tema per rendere omaggio aGiuseppe Verdi. È il caso della panetteria pasticceriaFratelli Spagna: “Abbiamo allestito la nostra vetrinadeclinandola su due concetti: musica per le orecchiee musica per il palato – racconta Luciana Spagna – Laprima è rappresentata dalla musica di Verdi: con delcartoncino abbiamo riprodotto, oltre alla Rocca, unpianoforte; ci sono poi bottiglie di vino dedicate alleopere verdiane e vinili. La musica per il palato èrappresentata dalla spongata, il nostro dolce tipico”.

PARTSPARTS

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Corriere Padano

1416 maggio 2013

AGAZZANO A TAVOLA

XI Fiera dell’Ascensione,Agazzano pronta alla festaDomenica 19 maggio una lunga giornata con iniziative gastronomiche,banda ’Vignola’, spettacoli medievali e mostre di fotografia e di pittura

COSTANZA ALBERICI

L’undicesima edizione del-la Fiera dell’Ascensione tor-na ad Agazzano domenica 19maggio: sarà una giornata difesta che prevede vari even-ti, dalle iniziative gastrono-miche alla musica, daglispettacoli medievali allemostre fotografica e di pittu-

ra. Il programma inizia giàalle 8 del mattino con l’aper -tura della fiera e della mo-stra fotografica “Agazzanonel tempo” di Bruno Cremo-na; ci saranno bancarelle ga-stronomiche con specialitàda tutta Italia. Alle 9.30prende vita un’iniziativamolto amata dai più piccoli:l’esposizione degli animalidelle fattorie della Val Lu-

retta. Presente una carrozza“western” sulla quale saràpossibile effettuare un’e-scursione per le vie del pae-se. Alle 11.30 la Fiera verrà i-naugurata ufficialmente; al-la stessa ora apre anche lamostra di pittura del Csi. Ilpomeriggio inizia in musica:alle 15 la banda musicale “C.Vignola”, accompagnatadalle majorettes, si esibirà

in concerto; alle 15.30 inPiazza Europa ci sarà un sug-gestivo spettacolo di intrat-tenimento, fatto di giochimedievali e danze rinasci-mentali. In via del Mercato(giardini pubblici) troveràspazio un momento dedicatoagli animali: l’appuntamen -to è con la sfilata dei cani. Al-le 18, il “gran finale” dellaFiera sarà con la musicadell’Orchestra Beppe e Da-ny, sempre in Piazza Europa.La Fiera dell’Ascensione sisvolge nella settima domeni-ca del Tempo di Pasqua, ri-collegandosi così alla festivi-tà cristiana che celebra l'ul-timo episodio della vita ter-rena di Gesù: in base a quan-to narrato dal Nuovo Testa-mento, quaranta giorni dopola sua morte e risurrezione, èasceso al cielo. La ricorrenzaè celebrata in tutte le confes-sioni cristiane ed è molto an-tica: viene attestata a partiredal IV secolo, quando Ago-stino la descrive come solen-nità diffusa già al suo tem-po.

CUCINA DI CASASeppe con porri e vino rosso

Ingredienti per 6 persone: 16 seppie di circa 15 cm; 4 cucchiaid’olio extravergine d’oliva; 1 cucchiaio di Cognac; 250 cc di vinorosso leggero e fruttato (Bardolino, Dolcetto o Merlot Colli Iberi-ci); 1 pomodoro medio ben maturo; 2 porri; 1 grosso scalogno tri-tato; 1 spicchio d’aglio tritato; 2 cucchiaini di farina; 1 bouquetgarni (composto di due rametti di timo, 4 o 5 di prezzemolo, 1 fo-glia di alloro e una strisciolina di scorza di arancia, tutto legatocon un filo); 2 cucchiai di prezzemolo tritato; sale e pepe. Per i cro-stini all’aglio: 1 bastone di pane francese raffermo; 50 g di burro;1 spicchio d’aglio.

Preparazione: Svuotate e spellate le seppie, lavatele e ta-gliate i corpi ad anelli di circa due cm, lasciando interi i ten-tacoli. Asciugatele molto bene tamponandole con la carta dacucina. Pelate il pomodoro, privatelo dei semi e sminuzzate-lo. Mondate i porri dalla parte verde, lavateli e tagliuzzateli.Scaldate due cucchiai d’olio in una larga padella e fatevi sal-tare le seppie a fuoco vivace. Salate, pepate quindi versateviil Cognac e fiammeggiate. Bagnate con mezzo bicchiere di vi-no e, dopo un minuto, ritirate dal fuoco. Scaldate il restodell’olio in un tegame e fatevi appassire leggermente lo sca-

logno e l’aglio tritati. Unite i porri e il pomodoro, sale e pepee fate cuocere per una decina di minuti. A questo punto, ver-sate nel tegame le seppie con tutto il fondo di cottura, spolve-rate la preparazione con la farina e, dopo aver mescolato, ba-gnate con il resto del vino e con circa quattro cucchiai d’acquain modo che il liquido arrivi a filo delle seppie. Aggiungete ilbouquet garni, coprite e lasciate sobbollire per circa un’ora,fino a quando le seppie saranno tenere. A fine cottura, cor-reggete il sale e, se necessario, aggiungete poco olio d’olivaper addolcire il gusto della preparazione. Al momento di ser-vire, spolverate le seppie con il prezzemolo tritato e dispone-te tutto intorno i crostini all’aglio. Per preparare i crostini, ta-gliate il pane a fettine di circa un cm e mezzo, pennellatele diburro fuso e fatele leggermente tostare nel forno ben caldo.Ritirate i crostini appena avranno preso colore biondo e, an-cora caldi, strofinateli leggermente con lo spicchio d’aglio.

CUCINA NATURALEPaté di merluzzo e ceci

Ingredienti per 6 persone:3 piccole patate rosse; 400 g di filettidi merluzzo fresco; 1 spicchio d'aglio; 1 peperoncino; 1 cucchiai-no raso di semi di finocchio; 1 piccolo mazzetto di prezzemolo fre-sco; 125 g di ceci lessati in precedenza; pane a scelta; olio extra-vergine d'oliva; pepe bianco in grani; sale.

Preparazione: Lavare le patate, metterle in una pentola in-sieme ad abbondante acqua e dal momento dell’ebollizionelessarle a calore basso per 20-25 minuti circa.Lavare i filetti di merluzzo e tagliarli in piccoli pezzi, sbuc-

ciare l'aglio e tritarlo finemente insieme al peperoncino, pe-stare i semi di finocchio o macinarli. Sfogliare il prezzemolo,lavarlo, asciugarlo e tritarlo finemente, schiacciare con una

forchetta i ceci cotti. Rosolare a calore medio per 2-3 minutiil battuto d'aglio insieme a poco olio e i semi di finocchio, ag-giungere il pesce e i ceci, salare leggermente e cuocere per10 minuti scarsi lasciando ben asciugare il fondo di cottu-ra.Mettere il tutto in un frullatore, unire le patate cotte sbuc-

ciate ancora calde e frullare finemente il tutto in modo da ot-tenere una soffice crema da assaggiare di sale e completarecon il prezzemolo. Metterla al centro di 4 piatti piani (aiutan-dosi magari con una sacca da pasticceria), bagnarla conbuon olio extravergine d'oliva, peparla a piacere e servirlacon pane a scelta.

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16 maggio 2013 Corriere Padano

15SPORTSPORT

Rebecchi Nordmeccanica,scudetto da incorniciareStagione trionfale con tre finali e due trofei: il tricolore si aggiunge allaCoppa Italia. Antonio Cerciello guarda già avanti: “E ora la Champions”

Copra Elior da applausianche senza il tricoloreA tre punti dallo scudetto poche settimane dopo aver

conquistato la Challenge Cup: anche se tornerà semprequalche sospiro pensando al momento in cui i biancorossi- rimontando da 1-6 - si sono trovati avanti 12-11 neltie-break decisivo, la stagione del Copra Elior Piacenza ri-marrà tra le più entusiasmanti della storia della societàcittadina.E’ stata infatti comunque una splendida annata quella

che in campo nazionale ha visto Zlatanov e compagni con-tendere all’Itas Diatec Trentino lo scudetto fino al quintoset di gara-5, mentre in campo europeo ha registrato la ca-valcata trionfale con la quale il team piacentino si è distin-to per essere l’unica compagine italiana ad alzare un tro-feo continentale nel 2013.Chiusa una stagione da incredibili emozioni (su tutte, ga-

ra-4 con Trento e la finale di Challenge), lo sguardo dei ti-fosi - in primis gli inarrestabili Lupi Biancorossi - si spostaal futuro: c’è da capire, infatti, quali prospettive e qualiscelte saranno compiute dal patron Guido Molinaroli (lerichieste per De Cecco, Simon e Holt non mancheranno) equali verranno prese da coach Luca Monti e dai tanti “vec -chietti” (Zlatanov, Fei, Papi) che si sono dimostrati anco-ra oggi tra i grandissimi del volley.La Champions League alla quale Piacenza tornerà a par-

tecipare nella prossima stagione, ovviamente, potrebbeessere lo stimolo giusto per fare quel che serve per man-tenere il Copra Elior al top.

Andrea Dossena

Al centro, due momenti deltrionfo piacentino. A lato,dall’alto, i vertici societari ecoach Caprara con parrucca

Giro d’Italia, omaggio a Verdicon passaggio piacentinoPassaggio a Piacenza e pro-

vincia per il Giro d’Italia2013, che venerdì 17 maggiodedica la 13esima tappa aGiuseppe Verdi proponendoun itinerario che attraversale sue terre.La frazione “piacentina”, in

partenza da Busseto con arri-vo a Cherasco dopo 254 km,toccherà nel nostro territorioBesenzone (stando alle tabel-le ufficiali della corsa rosa, inbase all’andatura l’orarioprevisto è dalle 11.11 alle11.13), Cortemaggiore(11.14/11.16), ChiavennaLandi (11.21/11.24), Piacenza(ingresso alla città dallo svin-colo A1 di Piacenza Sud tra le

11.37 e le 11.41 e passaggioper le vie - ovviamente chiuseper l’occasione - Caorsana,Cremona, Emilia Parmense,Colombo, piazzale Roma, Pa-

trioti, piazzale Libertà, IV No-vembre, Barriera Genova,XXIV Maggio, Barriera Tori-no ed Emilia Pavese), San Ni-colò (11.54/12.01), Rottofre-

no (12.01/12.08), Sarmato(12.08/12.16) e Castelsangio-vanni (12.14/12.22), ed è iltratto all’interno della nostraprovincia di una frazione pia-

neggiante nella quale sonoattesi come protagonisti,all’arrivo, soprattutto i velo-cisti.

Andrea Dossena

Nella foto sopra, il percorsodella tappa “verdiana”.A lato, il passaggio delGiro a Piacenza nel 2011

ANDREA DOSSENA

“E ora c’è da pensare allaChampions League”: mentregli instancabili supporters‘Pink Wolf’, dopo aver tifato asquarciagola, esondavano co-me un’onda rosa sul campo delPalaverde per festeggiareLeggeri e compagne che ave-vano appena conquistato unostorico scudetto (aggiuntosialla coppa Italia in una stagio-ne da incorniciare, con tre fi-nali e due trofei vinti) con ilfantastico 3-1 rifilato alle pa-drone di casa dell’Imoco Co-negliano, il presidente onora-rio della Rebecchi Nordmec-canica Antonio Cerciello ave-va già il pensiero al prossimotraguardo.E’ del resto soltanto con que-

sta mentalità, cioè con la vo-glia di puntare sempre al mas-simo, che si possono raggiun-gere certi traguardi: servonoovviamente investimenti, tan-tissimo lavoro, amalgama disquadra, dirigenti e staff e in-numerevoli litri di sudore, maè la mentalità la locomotivadel treno delle tante cose,grandi e piccole, che giornodopo giorno, portano al top.La sinergia tra le famiglie Cer-ciello e Rebecchi ha costruito

una società capace di issarsisul tetto del principale sport di

squadra femminile e di porta-re il nome di Piacenza nell’al -

bo d’oro degli scudetti (primoteam “in rosa”a farcela, se si e-sclude l’ormai lontanissimo ti-tolo conquistato nel 1972 dallaBrevetti Gabbiani Piacenzanell’allora molto meno prati-cato calcio femminile), ora l’o-biettivo diventa quello dimantenere la continuità ad al-ti livelli: le premesse, però, cisono davvero tutte.

Piacenza, si lavora per il futuro:mercato e caccia a nuovi sponsorGIOVANNI DOPERNI

Il parallelismo resiste. Viali (nella fo-to, con il presidente Marco Gatti) comeConte, tentenna per mandare segna-li. In realtà non ha dubbi. Resta, anziresterà sulla panchina del Piacenza(via il prefisso Lupa che fa poco pallo-ne e molto football americano denoantri) per cercare di vincere anco-ra. Il tecnico è giovane, acerbo, ma èambizioso. Soprattutto se si mette intesta qualcosa la vuole ottenere. E sic-come l'idea meravigliosa (vedi chepoi Conte ritorna...) è quella di cen-trare subito il ritorno in Lega Pro, iltecnico vuole mettere nella ricetta isuoi ingredienti. Che poi, rispetto allascorsa stagione, stavolta Viali avrà il

vantaggio di dirigere il cantiere findall'inizio. Un anno in più sulle spallefa comodo anche al giovane club bian-corosso che non ha intenzione di fare edisfare in pochi mesi come successododici mesi fa. Programmazione è laparolina magica. Quella di cui si ba-gnano tutti la bocca, ma che poi si fa-tica a mantenere. La sfilata in Eccel-lenza, chiusa con un bottino monstredi 81 punti, offre già l'immagine di unorganico superdotato e con più di u-n'individualità in grado di reggere ilconfronto con la serie D. L'idea di Via-li pare proprio quella di puntare sulgruppo e di migliorarlo con qualcheinnesto di qualità. Uno almeno per o-gni reparto. Operazioni da negoziarein sintonia con il diesse Merli, ma so-prattutto con la proprietà. Il mercato

offre un ampio ventaglio di scelte e diquesti tempi molti giocatori non stor-cono il naso di fronte alla prospettivadi scendere sul primo gradino dei di-lettanti se la contropartita è uno sti-pendio certo a fine mese. Come direche non c'è fretta di chiudere. Di sug-gestioni facili ce ne sono parecchie:da Degano a Pani, passando per il di-fensore Di Bella con il rebus Volpe an-cora da risolvere. Sotto osservazionec'è un centrocampista reduce dallapromozione in Prima Divisione con ilSavona, mentre piacciono e non nefanno mistero i vertici societari Caz-zamalli, Matteassi e Piccolo dell'Atle-tico. Vertici societari che lavorano an-che sull'ampliamento della già nutri-ta schiera di sponsor. Dopo la presen-tazione ufficiale della Rossetti Mar-

ket che comparirà sulla schiena deibiancorossi, in vista c'è l'accordo perl'ennesimo ritorno di un partner chedovrebbe sostituire Copra sulle nuo-ve casacche. I fratelli Gatti stanno la-vorando sodo e il coinvolgimento del-le aziende piacentine è una delle mag-giori forze di un progetto che guarda

principalmente al territorio. Da defi-nire meglio e magari riproporre conmaggiore spinta l'azionariato popola-re che forse non è ancora stato ben in-quadrato dall'intera tifoseria. Ma an-che per questo il tempo non manca.Programmazione, ecco la parolinamagica.

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Corriere Padano

1616 maggio 2013

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