Ciclostyle 12
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agosto 2011
numero12 / anno 1
scuola talia:nuovo anno, nuove sfide 12
a caccia di case infestate e maledizioni 16
in salaprove con i
toromeccanica 26
frasi e dediche sul tessuto urbanobrindisi sui muri
magazinein
distribuzione
gratuita
foto di: Marco
Quarta | in foto: Incantevo
le Eufo
ria
30vetrine inedite
Evy: Il punto esclamativo dopo “ogni puntino tondo”
20scomunicando
Marco Pisani: incantatore di serpenti
23vetrine inedite
Campioni italiani con la x-box
28vetrine inedite
La febbre da Incantevole Euforia
agosto 2011
numero12 / anno 1
info pubblicità0831.090392 / [email protected]
EDITORIALECari lettori,un nuovo CicloStyle, tante nuove idee e appassionanti sfide.
L’associazione Vetrine Inedite, dopo aver archiviato con successo il “Festival del Talento”, lancia ben due nuove iniziative di cui potrete leggere nelle prossime pagine.CicloStyle cambia volto e prende forma: ad una carta più elegante, affiancheremo articoli di approfondimento, reportage e inchieste senza tralasciare il viaggio tra i talenti del territorio.Da questo numero, la nostra copertina sarà realizzata da fotografi appassionati, quasi mai professionisti.Ogni giorno, su CicloStyle.it potete seguire tutte le iniziative dell’associazione, le news del territorio e gli eventi da non perdere. Vi aspettiamo, come sempre, numerosi e fedeli.Buona lettura.
Serena Passarelli, Direttore Responsabile Ciclostyle
in copertina incantevole euforia, brindisini. foto di marco quarta
Testata registrata presso il Registro Stampadel Tribunale di Brindisi n. 14/2009
chiuso il 4 agosto 2011
DIETRO LE QUINTE
Stefano Ranalli Graphic Designer
Valeria De VitoSegretaria di Redazione
Valeria LeggieroComunicazione
Ilaria PassarelliEventi Vetrine Inedite
10cs - storie da copertina
La copertina di Ciclostyle realizzata da chi ama fotografare
conLISCIOTERAPIA THERAPY…I CAPELLI CHE HAISEMPRE SOGNATO!!!• stop al crespo• stop doppie punte• azione disciplinante• protezione UV e agenti esterni• dura più di 3 mesi
brindisi0831.562368 • via giordano bruno, 18
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cellino san marco (br)320.4484834 • (feelgood) • c.da pagliarella
9Roberto taurino: il tempo di 370 partite
12rassegna stanca
Parkour, uno stile di vita
28vetrine inedite
Fantasy: come nasce un fi lone narrativo
30vetrine inedite
Gianluigi: un Cosi non a caso
Redazione: Via F. Carena (c/o imprendigiovani.it)
Brindisi0831.090392 / 347.0466197
www.ciclostyle.it [email protected]
Editore:Vetrine Inedite
(Ass. di Promozione Sociale)Presidente:
Ilaria Passarelli
Direttore Responsabile:Serena Passarelli
Impaginazione e Grafi ca:Luca CrescenzoStefano Ranalli
Stampa:Locopress Srl - MesagneResponsabile Ciclostyle:
Maura Gatti In redazione:
Italo Bernardi
Maura GattiEmanuele Vasta Antonio LosavioVirginia FrigioneMichele Cavallo
Roberto SpagnolettoVIviana Leo
Vincenzo MaggioreValeria Leggiero
Valeria De Vito
giugno 2011
numero11 / anno 1
info pubblicità0831.090392 / 347.0466197
EDITORIALECari lettori, ci siamo. L’emozione cresce. A fi ne giornata la soddisfazione di aver fatto “tante cose”, lascia spazio all’ansia del doverne ancora fare tante.
Il Festival del Talento, che si terrà a piazzale Lenio Flaccio dal 17 al 19 giugno, è ormai un appuntamento nell’agenda di questa settimana. Una scritta su un venerdì del planning da tavolo, ma non un giorno qualunque. Almeno per noi. E anche stavolta dobbiamo dire grazie. Grazie all’amministrazione comunale di Brindisi nella persona del vice-sindaco Mauro D’Attis e dell’assessore al Turismo Teodoro Titi che hanno voluto e creduto in questo evento. Grazie a Maura Gatti, Valeria De Vito, Ilaria Passarelli, Valeria Leggiero ed Emanuele Vasta: le persone speciali che stanno lavorando con costanza per il successo di questa iniziativa. Grazie ai tanti talenti che saranno i protagonisti di questa prima edizione del “Festival del Talento”. Non esistono altre parole se non questo “grazie” detto con riconoscenza e aff etto: tutte sarebbero allo stesso modo troppo scontate e ugualmente povere rispetto alla grandezza di quanto ogni persona ha investito in questo pro-getto. In queste pagine continua il nostro viaggio tra i talenti. Buona lettura.Serena Passarelli, Direttore Responsabile Ciclostyle
Testata registrata presso il Registro Stampadel Tribunale di Brindisi n. 14/2009
chiuso il 2 giugno 2011
DIETRO LE QUINTE
Luca Crescenzo Graphic Designer
Valeria De VitoSegretaria di Redazione
Valeria LeggieroComunicazione
Ilaria PassarelliPresidente Vetrine Inedite
6cs - storie da copertina
cs - storie da copertina
Nel nostro mondo con Antonio Losavio
www.ciclostyle.it | [email protected] numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 3
Redazione: Via F. Carena (c/o imprendigiovani.it)
Brindisi0831.090392 / 347.0466197
www.ciclostyle.it [email protected]
Editore:Vetrine Inedite
(Ass. di Promozione Sociale)Presidente:Maura Gatti
Direttore Responsabile:Serena Passarelli
Responsabile ciclostyle.it:Maura Gatti
Impaginazione e Grafica:Stefano Ranalli (Quadra)
Stampa:Locopress Srl - Mesagne
In redazione: Italo Bernardi
Maura Gatti
Emanuele VastaMarco Quarta (foto)
Antonio LosavioVirginia FrigioneMichele Cavallo
Roberto SpagnolettoValeria Leggiero
Mario SpagnolettoIlaria Passarelli
Viviana LeoValeria De Vito
pag 3 | agosto 2011 | numero 12www.ciclostyle.it | [email protected]
Brindisi sui muri: il viaggio inizia dalle periferie, si snoda per le vie del centro storico, si arti-
cola soprattutto nelle vie nascoste dei quartieri più periferici. Obiettivo: scoprire quali sono gli angoli preferi-ti a chi ama scrivere sui muri e quali sono le motivazioni che spingono a farlo. Il “vandalo” (perché solo così può essere definito) non risparmia e non fa sconti in nessun caso: pa-lazzi privati e pubblici, monumenti e palazzi storici, saracinesche.Tutto diventa un gigantesco “foglio” dove poter lasciare non solo la pro-pria firma ma anche messaggi d’a-more, scritte oscene, talvolta razzi-ste, spesso prive di significato.Fastidiose, dedicate, politiche, pole-miche, contestate, a volte romanti-che, altre sgrammaticate: le scritte sui muri, non perdono la loro popola-
rità mantenendo sempre alta l’atten-zione su di esse e su chi le fa.La città diventa una grande bacheca permanente. Il risultato: incuria e de-grado, nonché un’immagine di una Brindisi che si concede ai vandali. Il fenomeno facebook ha probabil-
mente attenuato questa mania. Ma la domanda è: se tra dieci milioni di anni un archeologo scoprisse le fondamenta del Monumento al Ma-rinaio e la scritta “Lecchimi na palla e sputa li pili”, cosa dedurrebbe della nostra città e dei suoi abitanti?
Tutto ciò non ha nulla a
che fare con il writer (colui che esprime la propria creatività tramite interventi pittorici sul tessuto urba-no), che mai lascerebbe la propria Tag (pseudonimo di ogni graffitista) sui monumenti o palazzi storici. In ogni caso non si tratterebbe di sca-
rabocchi ma di vere e proprie opere d’arte. I quartieri dove il fenomeno si più in-tenso sono: Commenda, Casale (nei pressi del Monumento al Marinaio), Bozzano. Ma qual è l’identikit del brindisino che scrive sui muri? Dietro ogni scritta c’è la voglia di evadere e di commettere qualcosa di illegale per il solo motivo di sentirsi grandi. Si tratta infatti, nella
CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINAdi VALERIA DE VITO > [email protected] | Foto di: MARCO QUARTA
segue a pag 6 >
BRINDISISUIMURI
reportage: un viaggio nei quartieri
alla scoperta di frasi e dediche
sparse sul tessuto urbano
in foto marco quarta, autore del servizio fotografico
BRINDISISUI
MURIREPORTAGE
di VALERIA DE VITO > [email protected] di: MARCO QUARTA
pag 4 | agosto 2011 | numero 12 pag 5 | agosto 2011 | numero 12
maggiorparte dei casi, di adolescenti annoiati
con il desiderio di rendere visibile a tutti i propri pensieri, perché 160 ca-ratteri di un SMS o una penna e un foglio, non bastano. Per conoscere meglio, il vandalo medio, basta sof-fermarsi a leggere questa o quella scritta. Romantici, innamorati e ad-dirittura poeti.
Molte, infatti, sono le scritte dedi-cate, stralci di canzoni o frasi det-tate dalla fantasia: “principessa mi stracci il cuore”, “oggi ti amo lo giuro”.C’è persino chi ha usato il muro come countdown per ritrovare la propria donna: “Tra 72 ore, staremo di nuovo insieme”.Moltissime scritte elogiano l’ami-cizia, “festeggiano” gli esami pas-sati, professano la propria fede calcistica e raccontano il proprio quartiere: “Paradiso regna”, “Ben-venuti nel bronx”, “Ultras Brindisi”, “Barretta Vattene”. Il vandalo medio, è spesso sgram-maticato: “Grasie d’escistere” e “Sei tutto ciò di qui ho bisogno”, (quest’ultima corretta in seguito dal poeta maldestro).Eppure tra le centinaia di scritte, qualcuna fa sorridere, incuriosisce e diventa perfino degna di nota. Un esempio? “Bruschi di cosa?” (quartiere Sant’Elia).
BRINDISISUIMURI
REPORTAGE
BRINDISISUIMURI
REPORTAGE
CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINAdi VALERIA DE VITO > [email protected]
> segue da pag 5
Altre foto su: www.ciclostyle.it
pag 6 | agosto 2011 | numero 12 pag 7 | agosto 2011 | numero 12www.ciclostyle.it | [email protected] www.ciclostyle.it | [email protected]
TESTIMONIANZA:» LUI CHE SCRIVE PER LEI
Quanti anni avevi quandohai fatto la scritta?19 anni, ora ne ho 21.Cos’hai scritto?Una frase di una canzone di Eros Ramazzotti “più bella cosanon c’è, più bella cosa di te”.Dove lo hai scritto?Sotto casa della mia ragazzache poi è diventata mia moglie.Quali motivazioni ti hanno spinto?Perché volevo fare un gesto eclatante e stupirla, perché alle donne piacciono queste cose. Volevo dirle con più incisivitàquanto tenessi a lei.Qual è stata la sua reazione?Gioia e stupore.Lo rifaresti?Certo, ho anche pensato di farloquando è nata mia figliama non ho trovato il posto più adatto. Ritengo che, queste scritte, rendano bella la città e che non sia un gesto vandalico. Ci sono certi palazzi brutti al punto da sembrare abbandonati, quindi un tocco di colore ne migliora l’aspetto.
IL CASO:DICONO SULLA QUESTIONE
Quali sono le storie di questi
“poe ti urbani”, cosa spinge a
scrivere una dichiarazione d’a-
more su un muro? Lo abbiamo
chiesto ad un ragazzo e ad una
ragazza, entrambi brindisini.
segue a pag 9 >
BRINDISISUIMURI
REPORTAGE
di VALERIA DE VITO > [email protected]
> segue da pag 7
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pag 9 | agosto 2011 | numero 12www.ciclostyle.it | [email protected]
TESTIMONIANZA:» IL PASSANTE QUINDICENNE
Il muro è un foglio che non si
strappa mai rimane per tanti
anni e, anche se invecchia,
quella scritta rimane indelebile e
qualunque persona può leggerla
e pensare: chi sarà questo idiota,
innamorato, pazzo, artista…
Insomma il muro non ha regole,
il muro non giudica, il muro non
parla, il muro accoglie i tuoi
pensieri e chi li legge inventa
storie e magari si chiede come
sia andata finire...
TESTIMONIANZA:» I PASSANTI QUARANTENNI
Durante il reportage fotografico, la gente incuriosita dal nostro fotografare ha espresso il proprio disappunto: “I ragazzi sono inci-vili, neanche un giorno di vita per questo muro (indicando il muro della scuola materna “Montesso-ri”, quartiere Commenda). Non si rendono conto che la città è an-che loro?”E poi ancora: “È sinonimo di inci-viltà e il Comune non fa nulla. C’è poco controllo e non è neanche arte, sono solo frasi. Questo muro rispecchia l’inciviltà di questo quartiere”.
L’ALTRA FACCIA DELLA VERITÀ:Alla scoperta del fenomeno con Teodoro Nigro, comandante della Polizia Municipale di Brindisi. Comandante, come può analizzarci il fenomeno delle scritte sui muri? È un fenomeno stagionale. Diventa meno diffuso nel periodo estivo perché in città c’è più gente. I ragazzi preferiscono passaggi livelli, ponti, alcuni punti della stazione ferroviaria, il sottopassaggio. In ogni caso, luoghi più nascosti.Vengono effettuati controlli regolari? Ovviamente rientra nelle nostre competenze. In un periodo circoscritto a 3 mesi prima del periodo estivo, e cioè prima di focalizzare il nostro impegno e i pochi uomini a disposizione verso le attività tipiche del periodo estivo, abbiamo riscontrato 10 nuovi murales. Impossibile capirne l’autore: i ragazzi sanno come muoversi e come fare per non essere colti in flagrante.
TESTIMONIANZA:» LEI CHE SCRIVE PER LUI
Quanti anni avevi quandohai fatto la scritta?25 anni.Dove lo hai scritto? Sotto casa del mio amante.
Cos’hai scritto? Una strofa della canzone di
Laura Pausini “Incancellabile”:
“A volte mi domando se, farei
lo stesso senza te, se ti saprei
dimenticare”.Quali motivazioni ti hanno
spinto?Volevo stupirlo con un gesto
che lo colpisse perché pensavo
che, in questo modo, lui avrebbe
capito quanto tenessi a lui.
Ho pensato che la bacheca di
facebook fosse limitata ad una
cerchia di amicizie e volevo
fare qualcosa di plateale diretta
alla persona ma che, al tempo
stesso, tutti potessero vedere.
Volevo sentirmi indirettamente
coraggiosa per il gesto che avevo fatto anche se nessuno
sapeva che ero stata io! Ogni
tanto per spiare lui e per sentire
i commenti della gente passavo
sotto casa.Qual è stata la sua reazione?
Non è stata come mi aspettavo,
lui mi disse : “Sei stata tu, potevi
evitare di danneggiare una via
del centro storico solo per farti
notare da me”. Lo rifaresti?Per lui non più, ma per un’altra
persona si. Quando scrivevo
mi sentivo bene, sentivo l’adrenalina scorrermi dentro
perché sapevo di fare qualcosa
di illegale.
LA LEGGE: Articolo 639 Codice Penale“Deturpamento e Imbrattamen-
to di cose altrui” Chiunque, deturpa o imbratta
cose mobili altrui è punito, a que-
rela della persona offesa, con la
multa fino a euro 103.Se il fatto è commesso su beni
immobili o su mezzi di traspor-
to pubblici o privati, si applica la
pena della reclusione da uno a
sei mesi o della multa da 300 a
1.000 euro.Se il fatto è commesso su cose
di interesse storico o artistico, si
applica la pena della reclusione
da tre mesi a un anno e della mul-
ta da mille a 3 mila euro. Nei casi di recidiva per le ipotesi
di cui al secondo comma si appli-
ca la pena della reclusione da tre
mesi a due anni e della multa fino
a diecimila euro.
CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINAdi VALERIA LEGGIERO > [email protected]
LA COPERTINADI CICLOSTYLE
REALIZZATA DA CHIAMA FOTOGRAFARE
Marco Quarta,un sorriso caricodi entusiasmo e
tanto talento
su una locandina.Spero che l’arte della fotografia possa aiutarmi in questo mio obiettivo, dato che sono stato meno fortunato con il mondo del rugby. Grazie a quest’esperienza (seppur negativa, data l’interruzione della mia carriera da atleta) ho capito che l’importante è non arrendersi mai, ma bisogna andare avanti perché la vita può darci tante soddisfazioni. Tra i miei desideri, c’è quello di riuscire a ritrarre la “Grande Mela”. Per ora spero di continuare a sognare ancora per un bel po’, perché penso che, chi non lo fa, non è neanche ambizioso nella vita.Ringraziamenti particolari? Vorrei ringraziare mia cugina Francesca Palma e Virginia Frigione (direttore dell’AFI di Brindisi): senza di loro non avrei mai conosciuto il mondo della fotografia.
Ha solo 23 anni, un sor-
riso carico di entusiasmo e tanto talento da coltivare. Marco Quarta ha realizzato la fotografia della coper-tina di Ciclo-
style e il reportage della “Storia di Copertina” di questo numero.Conosciamolo meglio.
Com’è nata la tua passione per la fotografia?La mia passione è nata per caso. Ho sempre avuto la mania di fotografare o farmi fotografare. Quando ho saputo che ci sarebbe stata l’opportunità di fare dei corsi di fotografia qui a Brindisi presso l’AFI (Accademia Fotografica Italiana, Ndr) ne ho approfittato subito. Non appena iniziati questi corsi, ho preso la macchina fotografica in mano e non l’ho lasciata più. L’impatto immediato con questo mondo mi ha dato quella spinta in più per farmi appassionare ad esso.Quando è nata questa passione?In realtà c’è sempre stata. L’ho solo
approfondita quest’anno grazie all’Afi: un’esperienza davvero bellissima, peccato sia già finita. Raccontaci come è stato realizzare la copertina di questo numero di Ciclostyle.È stata unica. Insieme con Valeria De Vito che ha firmato l’articolo di copertina di questo mese, ci siamo divertiti a guardare oltre la foto, per capire la mentalità dei ragazzi d’oggi. Ci siamo accorti che non ci sono più frasi spontanee, ma solo ricopiate o prese da qualche film. La TV ha ristretto la creatività della gente. Fortunatamente c’è chi ancora si distingue per fantasia e ingegno.Spiegaci la copertina di questo mese? Lo scatto è stato realizzato vicino al campo sportivo. La frase scritta sul muro “Sei tutto ciò di cui ho
bisogno” è anche una frase della canzone “Cittadino del mondo” degli Incantevole Euforia. Abbiamo voluto così creare un ponte tra la storia di copertina e la band che ha vinto il concorso Vetrine In musica edita. Cosa ti piace di più fotografareNon mi piace ritrarre particolarmente i paesaggi, ma preferisco fotografare le persone o le azioni in movimento (specie quelle riguardanti lo sport). Devo dire anche che mi affascina molto il proibito.Qual è l’angolo che più ti piace ritrarre di Brindisi?Il Monumento al Marinaio senz’altro. Ma anche il porto della mia città, penso che la rappresenti pienamente.Qual è il tuo sogno nel cassetto?Diventare qualcuno, ma non semplicemente un nome qualunque
L'INTERVISTA
CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINAdi VALERIA LEGGIERO > [email protected]
“Sei tutto ciò di cui ho bisogno” è anche una frase della canzone “Cittadino del mondo” degli Incantevole Euforia. Abbiamo voluto così creare un ponte tra la storia di copertina e la band che ha vinto il concorso Vetrine In musica edita.
Nel nostro appassionato viag-gio alla scoperta dei talenti, non vogliamo solo parlare
di quanti consideriamo custodi di creatività. Vogliamo anche dare una possibilità, un palcoscenico, una vetrina (da qui il nome della nostra associazione “Vetrine Ine-dite”). Diversi sono gli eventi già archiviati con successo: da “Mo-delle per Un giorno” a “Un volto per io Bimbo”; dal concorso di scrittu-ra “Ne vale la Penna. Brindisi tra le righe” al concorso per band emer-genti “Vetrine In musica edita”, da “Talenti Compressi” al “Festival del Talento”. E tante altre iniziative ab-biamo in cantiere. Ciclostyle nasce per veicolare l’informazione che ri-guarda artisti, musicisti, scrittori, fotografi e così via. Per questo, da questo numero, la copertina ver-rà realizzata da fotografi in erba, semplicemente appassionati di fotografia o magari studenti.Può partecipare chiunque scriven-do a [email protected] Serena Passarelli.
in foto marco quarta.foto di: serena passarelli
pag 10 | agosto 2011 | numero 12 pag 11 | agosto 2011 | numero 12www.ciclostyle.it | [email protected]
SCUOLA D’ARTEDRAMMATICA TALIA:
NUOVO ANNO, NUOVE SFIDE
Un anno formativo carico di no-vità per la Scuola d’Arte Dram-matica della Puglia “Talia” che
proporrà, oltre al corso base (120 ore) e al corso intermedio di II livello (210 ore), alcuni moduli sul movi-mento e una novità che la colloca nel panorama extra regionale. A presen-tarci le novità formative, Maurizio Ciccolella, direttore della scuola.
L’educazione della corporeità è sempre stata una tappa fondamentale nella formazione degli attori. Cosa proporrà questo nuovo anno formativo?Al fianco degli allievi, Annalise Bonch, grande esperta di Yoga e docente di “Tecnica Laban” (pratica ginnica ispirata alla danza e basata sulla “lettura del corpo”), non mancheranno gli stage di approfondimento affidati a due insegnanti di fama e livello internazionale: Antonio Stella (ballerino diplomato al Folkwang Hochschule di Essen già diretta da Pina Bausch, ad oggi tra le coreografe più importanti del mondo, Ndr) e Leonardo Fumarola (dal 2007 fa parte della compagnia internazionale dei Kataklò Athletic Dance Theater con la quale porta in giro per il mondo gli spettacoli “Up”, “Livingston”, “Fairplay”, Anthology” e “Play”, “Love Machine” e, nel 2008, rappresenta l’Italia alle “Olimpiadi della Cultura” di Pechino, Ndr). Saranno offerte nuove opportunità anche nelle materie previste nell’anno appena passato? Certo. La recitazione cinematografica, ad esempio, sarà
seguita da due docenti d’eccezione: Edoardo Wispeare e, il David di Donatello, Alessandro Piva.Anche la classe di musica, da sempre ben seguita da Maria Meerovich, si arricchirà della collaborazione di Alessandra Manti con il modulo “teatro musicale”.La vera novità, tuttavia, sta nella creazione di un corso professionale
biennale, al termine del quale gli allievi promossi saranno degli attori professionisti, al pari delle note scuole di recitazione nazionali.È di prossima pubblicazione il bando di ammissione.Quali sono i partners? La scuola conferma, anche nel secondo anno, tutti i partners: Comune e Provincia di Brindisi, Proteo Fare Sapere, Teatro Pubblico Pugliese, Comune di Taranto, Vetrine
Inedite. Si aggiunge l’Accademia di Belle Arti di Lecce.La scuola ha consolidato la sua collaborazione con l’Università di Bari: è infatti al vaglio una convenzione ed già stabilita, invece, la docenza della professoressa Romana Recchia Luciani. Inoltre, è sorto un partenariato con il Teatro universitario di Urbino, in particolare con il Teatro Aenigma. Sul territorio locale si aggiungono le collaborazioni con il Comune di Mesagne e la Residenza Teatrale Cetacei di Maccabé Teatro e Thalassia. Dove è possibile reperire altre informazioni?Sono scaricabili dal sito:www.motumus.it/progetti/Talia.html oppure sul blog:scuolatalia.blogspot.com.Talìa, che fin dall’inizio ha fatto la differenza in termini di adesioni e completezza dell’offerta
formativa, grazie alle novità presentate in occasione del nuovo anno formativo, possiamo collocarla nel panorama extra regionale? Certamente, infatti, arrivano già allievi anche dall’estero, fatto positivo per una Brindisi che può aspirare ad essere oltre che mediterranea, davvero europea.
L'INTERVISTA
dal 1928
RASSEGNA STANCA - L’ALTRA FACCIA DELLA VERITÀdi ILARIA PASSARELLI > ilaria.passarelli @ciclostyle.it
Tutte le novità del nuovo anno formativo in foto maurizio ciccolella,direttore della scuola
pag 13 | agosto 2011 | numero 12www.ciclostyle.it | [email protected] | [email protected] 12 | agosto 2011 | numero 12
“AVENDOTALENTO… RICICLATO”:
VIA AI CONTEST!Un nuovo evento marchiato
Vetrine Inedite
SCOMUNICANDOdi SERENA PASSARELLI > [email protected]
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Reduce dal successo riscontra-to con il “Festival del Talento” (info su www.ciclostyle.it),
l’Associazione Vetrine Inedite si pre-para al nuovo evento “aVendo Talen-to… riciclato” che si terrà nel mese di Settembre in piazza della Vittoria a Brindisi.Al centro dell’idea progettuale, an-cora una volta, i talenti del territorio stavolta in una appassionante sfida sul tema “rispetto dell’ambiente e raccolta differenziata”.L’obiettivo è quello di porre l’atten-zione dei cittadini verso il rispetto dell’ambiente nonché quello di in-centivare alla raccolta della diffe-renziata perché questa diventi una buona abitudine e non sia più consi-derata solo un dovere. Una giornata nel corso della quale si alterneranno momenti di spettacolo e intrattenimento, a laboratori arti-gianali e giochi per bambini. Diversi saranno i contest/competi-zioni che prenderanno vita sotto gli occhi del pubblico.Invece, gli artisti/artigiani, con le loro creazioni, daranno vita ad una mostra/mercato di inediti realizzati anche e soprattutto con materiale di scarto. Quattro saranno le possibilità di par-tecipare ai contest. Scopriamole!
WRITING:Referente Pierfrancesco Eight
Armati di bombolette, i writers della Puglia, realizzeranno ope-re sul tema dell’evento. Questo spazio è stato pensato con un messaggio preciso e cioè quel-lo di far capire che il writing è un’arte e che, anche se questa nasce per la strada, il vero wri-ter non imbratta i muri.È importante veicolare questo messaggio soprattutto verso i bambini e i ragazzini che spes-so lasciano le loro scritte, (che niente hanno a che fare con quest’arte), sulle mura della città nonché sui monumenti o palazzi storici.
CONTEST FOTOGRAFICO:Referente Valeria De Vito
Protagonisti di questo contest saranno bambini di età com-presa dai 6 agli 8 anni. Muniti di macchine fotografiche avranno il compito di ritrarre tutte le si-tuazioni in cui l’ambiente non viene rispettato. Le foto verran-no poi stampate e le più interes-santi verranno esposte in una mostra fotografica. I bambini che avranno realizzato gli scatti migliori dovranno scrivere (o far scrivere dai genitori) le motiva-zioni che li hanno spinti a ritrar-re quella “situazione”.
GIOCHI“RICICLO SENZA FRONTIERE”:ReferentePierfrancesco Guadalupi
Una piccola competizione offer-ta alle famiglie e ai più giovani sotto forma di gioco, per far conoscere l’arte del riciclo e per far capire le modalità della raccolta differenziata. Un modo divertente e all’insegna dell’at-tività ludica per insegnare a grandi e piccini come miglio-rare il mondo e il futuro dei più piccoli.
CONTEST ARTISTICO:Referente Valeria Leggiero
Verrà richiesto ai tanti talenti pugliesi (artigiani, artisti, pit-tori, etc) di realizzare le loro opere/creazioni con materiale di scarto. Tutte le opere daran-no vita a una mostra collettiva sotto il cielo di Brindisi. Il bando è on line su www.ciclostyle.it.
Per partecipare basta consultare le info su:www.ciclostyle.it/iniziative
pag 15 | agosto 2011 | numero 12www.ciclostyle.it | [email protected]
SCOMUNICANDOdi ROBERTO SPAGNOLETTO > [email protected]
SCOMUNICANDOdi MAURA GATTI > [email protected]
Case infestate a Brindisi: un tema che appassiona molti. Crederci o no? La testimonian-
za raccolta nel numero precedente di Ciclostyle ce ne conferma la pre-senza. Decidiamo di cercarne altre e di sapere di più circa una “maledizio-ne”. Trascorriamo un pomeriggio alla Valigia delle Indie: un piccolissimo negozio dalla porta blu che si trova percorrendo la strada che porta al Duomo. La vecchia insegna, che do-mina l’entrata, accompagna turisti e curiosi in un’altra epoca. All’interno è un’esplosione di oggetti carichi di ricordi. I proprietari sono due uomi-ni dall’aria indifferente ma con lo sguardo attento: loro Brindisi l’han vista cambiare, anno dopo anno. Galiano Lombardi e Giancarlo Cafiero descrivono una città nascosta e mi-steriosa, fatta di leggende e racconti.
Siamo a caccia di case infestate a Brindisi, voi ricordate qualche episodio?Più di uno in realtà. Un tempo certe cose le si raccontava senza paura, forse si era più abituati. Per esempio c’è un palazzo verso la fine di via Lata, risalente al ‘500, appartenuto alla famiglia La Colina, nel quale i fantasmi erano di casa, nel vero senso della parola. Chi viveva in
L'INTERVISTA
questa residenza raccontava di vedere sempre due fantasmi verso l’ora di cena. Uno era lo spettro di un monaco che saliva le scale, l’altro era una bambina che camminava lungo il corridoio con le mani giunte. Poi c’è il palazzo in via Duomo. Lo acquistò un architetto ma, durante i lavori accaddero dei fatti strani. Per esempio, di punto in bianco, una finestra al primo piano si staccò e cadde in strada. Conta che le finestre sono di quelle antiche, incastonate nelle mura. Risulta difficile farle cadere per sbaglio.E, comunque, chi l’acquistò non riuscì a dormire nell’abitazione per più di due notti. Non si sa il perché, ma sembra che qualcosa non andasse.Qualche ricordo divertente della Brindisi di un tempo?Il fatto più divertente è legato alla comitiva di Don Pizzigallo.
I ragazzi si chiudevano all’interno del Bar Piazza Vittoria, il cui proprietario era Giovanni Guarino, una persona che al soprannaturale credeva anche troppo. All’interno facevano sedute spiritiche, o almeno così facevano credere a Giovanni. Durante queste sedute, gli spiriti invocati dicevano sempre che per avere risposte qualcuno della comitiva doveva mangiare i dolci che si trovavano nel bar. Il proprietario, per non incappare nell’ira del fantasma, lasciava che tutti mangiassero gratis.Erano scherzi ingenui ma divertenti. Guarino non si accorse mai nulla, era una bravissima persona!Mi è giunta voce che Brindisi sia maledetta? Voi cosa ne sapete?Pochi ricordano la “Crociata dei bambini”, nel 1212. Giancarlo Menotti ne fece un’opera intitolata “Morte del Vescovo di Brindisi”.Negli anni delle Crociate un fanciullo, di nome Nikolaus, affermò di aver ricevuto l’ordine da un angelo di radunare un esercito di bambini per andare a liberare la Terra Santa.Si narra che il mare si sarebbe aperto al loro passaggio e loro avrebbero raggiunto la Terra Santa con i piedi asciutti. Molti bambini lo seguirono e presto divenne un vero è proprio movimento in Germania e in Francia. Ovviamente il mare non si aprì al loro passaggio e molti tornarono a casa. Ma un numero considerevole cercò di imbarcarsi da qui. Il Vescovo di Brindisi cercò in tutti i modi di dissuaderli, con scarso risultato. Le navi partirono ma i fanciulli non arrivarono mai in Terra Santa. Molti morirono in mare, altri furono fatti schiavi e il dolore del Vescovo fu così grande che morì poco dopo. Da qui la leggenda che Brindisi sia maledetta perché ha sulla coscienza tutte le vite dei giovani crociati. La favola del Pifferaio Magico prende proprio spunto da questa vicenda.
"ucciu lu vasciu" in un'interpretazione di massimiliano gatti
Stamatina Ucciu s’è discitatu cu nu pinsieru sulu:La dichiarazioni a Maria Pinnaculu.
S’è mprufumatu cu la culoniaEd è cuetu li fiuri ti cummà ‘Ntonia.
Nu picca curti li cazuni ma la barba rasataCunno sia Maria vulia vasata.
A San Pietru ti li scauni s’annu cuntratue accomu l’è vista è cuminzatu:
“oh Mariati vulia a dicia….
ca so nu buenu cristianu. Lassa fottiri Robbertu
Ca mi faci pariri nu capustuertu‘Nci l’aggiu promessu e ‘nci l’aggia fari
Li mani ‘nci l’aggia ciuncariOh Maria…..
Ti vulia a dicia….Tieni lu musu ti piccioni
E quandu ti vesciu mi sentu nu cugghioni.(non è assai romantico ma lassamulu cuntinuari
vitimu ce cazzu l’ava cuntari) Tegnu tanta cumpari,Ghiatoru, Anca sciola
e Cuntinu ca capesci tuttu li manca sulu la parola.Oh Maria …..
Mi wuei o no mi wuei tiramu an curtuPuru ca so’ nu picca bruttu?”
Maria rimasi a vocca scampagnataPi la poesia ca Ucciu ‘ncera dedicata.
‘Nvicinau alla vocca ti Ucciu lu musu ti piccioni E quandu lu mullau paria nu purpittoni
Si lluntanarunu manu intra la manuPuviredda no sapia quiddu ca la spittava
cu da speci ti nanu.
A CACCIA DI CASEINFESTATE EMALEDIZIONIUn pomeriggio alla Valigia delle Indie
LADICHIARAZIONI
continuanole storie di
Ucciu lu Vasciu
pag 17 | agosto 2011 | numero 12www.ciclostyle.it | [email protected] 16 | agosto 2011 | numero 12 www.ciclostyle.it | [email protected]
VISIONI INEDITE:I TALENTIPROMUOVONOLA CITTà
La Locanda del Porto da Adolfo
Hosteria Pizzeria (anche a pranzo)
Piccoli ricevimentiSpecialità mareCucina tipicaMenù � sso per pranzi di lavoroChiuso il Martedì
BRINDISIVia Montenegro, 20 (a due passi dal Duomo) | Locale esterno Via S. ChiaraTel. 0831.568181 | Mobile: 393.9496762
Il gustodellatradizione
Una nuova iniziativa marchiata “Vetrine Inedite”, realiz-
zata in collaborazio-ne con l’Accademia Fotografica Italia-na (Afi), dedicata ai giovani brindisini. “Visioni Inedite” è un concorso di fotografia, video, arte e scrittura breve nato al fine di promuovere e valorizza-re il patrimonio storico- artistico e culturale del nostro territorio attra-verso la stampa e la vendita di nuove cartoline, una piccola pubblicazione contenente frasi e piccoli com-ponimenti, una mostra artistica e una giornata de-dicata alla proiezione di video. Unico tema per tutte le sezioni: Brindisi. Al concorso possono partecipare tutti gli autori e gli artisti, maggiorenni o mino-renni autorizzati dai genitori, senza distinzione alcuna. Per le sezioni fotografia e arte, i lavori presentati dovranno ritrarre un angolo della cit-tà di Brindisi. Per la sezione scrittura breve, invece, i partecipanti potran-no proporre versi poetici e compo-nimenti brevi, anche in vernacolo, dedicati alla città. Infine, la sezione video è dedicata a tutti i videomaker che vorranno raccontare in tre mi-nuti, la città di Brindisi. Per maggiori info:www.ciclostyle.it/iniziative.
SCOMUNICANDOdi REDAzIONE > [email protected]
Un concorso dedicato a fotografi, videomaker, artisti e scrittori
Solo pochi mesi fa abbiamo raccontato la storia che ha legato la sua mamma e il
suo papà: oggi, Michelle Ferrari è una splendida realtà. Un batuf-folino di appena un mese che ha reso unica la vita di Benito e Vero-
nica. La lieta novella sono i nonni, innamoratissimi di lei, a farcela pervenire e sono loro che hanno voluto farle la prima dedica con una frase dell’intramontabile Re-nato zero: “Con che puntualità sei qui, come un miracolo sei qui”.
La redazione di Ci-clostyle Magazine rinnova l’augurio di un futuro… “Il più bello che ci sia”. (Leggi, su www.ciclostyle.it, l’inter-vista. Scarica il for-mato elettronico di Ciclostyle Magazine numero 9).
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SCOMUNICANDOdi MAURA GATTI > [email protected]
INCANTATOREDI SERPENTI
dal 1928
lavoro per me. Non si tratta solo di recuperare un animale, vorrei portare avanti campagne di sensi-bilizzazione, far capire che anche i serpenti sono indispensabili per il nostro ecosistema. Se ci trova un serpentedavanti, che si deve fare?Innanzitutto niente panico, perché si rischia di farsi male da soli nel tentativo di fuggire. Molte persone sono cadute per scappare quando il serpente rimaneva fermo e del tutto indifferente. Il serpente non attacca se non in situazioni estreme, il suo primo istinto è fuggire e nascon-dersi, ma in quel caso diventa più difficile trovarlo. Bisogna subito chiamare la forestale o i vigili. Non bisogna assolutamente intervenire. Spesso ho trovato il serpente con la testa schiacciata, ed è un peccato vedere un animale ucciso così bru-talmente quando, con poche accor-tezze, si può salvare.Questo serpente che continua a girare tra le tue braccia, a che raz-za appartiene?È un pitone di 4 anni, molto man-sueto e curioso, come puoi notare. Sta crescendo bene!Progetti per il futuro?Cerco gente di tutte l’età nonché persone appassionate che voglia-no fare escursioni, per imparare a conoscere gli animali che popolano la nostra regione. E il mio sogno più grande è lavorare con i serpenti, mi piacerebbe che mi offrissero un lavoro nella forestale o in una strut-tura dove posso aver cura di loroSe qualcuno avesse bisogno di te?Mi può contattare via facebook cer-cando Marco Pisani, non ci si può sbagliare, la mia immagine è un Co-lubro Leopardino su sfondo celeste!
Leggi l’intervista completa sul web e scopri le specie più presenti in Puglia. Clicca su:www.ciclostyle.it
Accompagnati da Marco Pisani entriamo nel mondo di questi splendidi animali
SCOMUNICANDOdi VINCENZO MAGGIORE > [email protected]
Intervista a Maurizio Ciccolella, direttore del progetto formativo
La scuola d’arte drammatica della Puglia Talia ha aperto le porte agli apprendisti attori e agli appassionati di teatro meno
di un anno fa, il tempo necessario per arruolare settanta allievi provenienti da varie città della Puglia e per approfondire con loro un percorso formativo e professionalizzante. Le più rosee aspettative sono state superate dai numeri e dalla grande partecipazione degli iscritti che, grazie a questa esperienza, possono disporre di crediti formativi utili nel percorso di studi universitari e di un riconoscimento attestato da enti pubblici. Una giovane realtà creata col patrocinio dei Comuni di Brindisi e Taranto, della Provincia di Brindisi, del Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con l’Università di Bari (corso di Progettazione e gestione delle at-tività culturali – sez. di Brindisi), l’associazione professionale “ProteoFareSapere”, “Vetrine Ine-dite” e la Compagnia “A. De Sanctis”. Un esperi-mento che rispecchia l’attitudine professionale e creativa dell’attore brindisino Maurizio Cico-lella, fautore del progetto. Come nasce l’idea di creare questa scuola?Talia nasce dalla volontà di garantire una “for-ma strutturata” a chi ha voglia di approfondire in maniera organica l’esperienza teatrale. La scuola rappresenta il primo esempio di pro-gettualità stabile in Puglia, organizzata in vari seminari formativi. In questo primo anno di la-voro il progetto ha realizzato oltre seicentoses-santa ore di attività distribuita in moduli di tren-ta ore a cui hanno preso parte giovani e adulti,
abili e diversamente abili. Abbiamo previsto un target di benefi ciari relativamente limitato in termini numerici per assicurare l’effi cacia delle azioni seminariali a favore di tutto il territorio regionale. Siamo riusciti nell’intento di coinvol-gere non solo residenti a Brindisi e Taranto, ma anche appassionati provenienti dalle altre pro-vince pugliesi. Quali corsi sono attivati presso la scuola?Talia cerca di fornire le competenze propedeu-tiche alla fi gura dell’attore, cinematografi co e televisivo. Il percorso formativo include, oltre ai corsi standard di dizione, recitazione e inter-pretazione (teatrale e cinematografi ca), anche i corsi di Storia del teatro, di Analisi del testo e di canto.Quali sono le diffi coltà aff rontate in questo pri-mo anno di lavoro? Non è stato facile far capire agli iscritti che il teatro non è un gioco, ma un lavoro a tutti gli eff etti che richiede costanza e molta applicazione”.Un giudizio sugli allievi?Sono complessivamente soddisfatto per i risul-tati ottenuti fi no ad ora. I ragazzi sono passati da una fase iniziale di entusiasmo alla consa-pevolezza dell’impegno richiesto per riuscire a far bene. Col passare del tempo il gruppo si è amalgamato ed è riuscito a coniugare l’aspetto ludico a quello lavorativo. Progetti per il futuro?Dare continuità all’esperienza intrapresa quest’anno cercando di ampliare ulteriormente l’off erta formativa.
TALIA: L'ARTE DI CHIAMARSI SCUOLA
pag 16 | MAGGIO 2011 | numero10 www.ciclostyle.it | [email protected]
Foto di: SERENA PASSARELLI
pag 20 | agosto 2011 | numero 12 pag 21 | agosto 2011 | numero 12www.ciclostyle.it | [email protected] www.ciclostyle.it | [email protected]
Nell’ultimo mese si sono molti-plicate le telefonate alla Fore-stale a causa dell’intrusione di
serpenti nelle case dei pugliesi.Gli ultimi fatti riguardano la città di Mesagne, dove, in meno di una set-timana, sono dovuti intervenire per ben tre volte per recuperare esem-plari che passeggiavano tranquilla-mente per le vie della città. In più di un’occasione il recupero è stato ef-fettuato da un ragazzo che per que-sti “animaletti” ha una vera e propria passione! Si tratta di Marco Pisani, appassionato naturalista di Brindisi.
Quando è nata questa passione?Per la natura e per gli animali è una passione che ho da quando ero pic-colo. Per i serpenti è venuta da sé. Avevo l’abitudine di giocare con le lucertole, mi piacevano i dinosauri e tutti i rettili in generale, i serpenti in particolare.Quanti serpenti hai di preciso?Circa una cinquantina, più un’igua-
na e un camaleonte. Mantenerli costa molto ma sono abituato a ri-sparmiare, a volte prefe-risco uscire di meno ma avere i soldi per curare i miei animali.I tuoi genitori che dicono giacché vivi con loro e 50 serpenti?I miei amano gli animali, non mi hanno creato particolari problemi. L’unico momento difficile è quando devo dare da mangiare ai serpenti. È uno spettacolo un po’ difficile da sopportare.Mai stato morso?Si, più di una volta, ma mai serpenti velenosi. L’ultimo risale a due giorni fa. Quando mi capita di avere a che fare con dei biacchi che sono parti-colarmente aggressivi, per esempio, per non fare loro del male mi lascio mordere. Certo, non è una passeg-giata, perché quando mordono cercano di farti male, è la loro unica difesa.Quali accortezze devi avere per vivere con loro?Quando torno a casa, non accendo
mai la luce né la musica, questi animali avvertono i suoni ma, non avendo le orecchie esterne, sono su-scettibili verso i suoni forti. Comun-que i miei serpenti sono abituati anche alla gente. Spesso li porto in giro con me, per far capire che non bisogna aver paura, che sono ani-mali come altri. I bambini mi danno maggiori soddisfazioni perché sono curiosissimi e non hanno paura di nulla. Si avvicinano tranquillamente, anzi, sono più spaventati i genitori, e poi fanno domande intelligenti!Spesso vieni contattato per cat-turare serpenti che vengono poi lasciati liberi nelle riserve.Com’è questo lavoro?In realtà sono un semplice volonta-rio. Mi chiamano perché sanno che farei di tutto per salvare il serpente. Se avessi i mezzi lavorerei per la tutela dell’animale in primis. Vorrei che questa attività diventasse un
L'INTERVISTA
Virginia Frigione svela in anteprimail nuovo piano didattico firmato AFI
Un gruppo di ragazzi, quasi tut-ti brindisini, ha vinto il torneo di Fifa 2011, 5 contro 5 alla X-
BOX, un gioco on-line che simula, in tutto e per tutto, una normale parti-ta di calcio. Si tratta dei ragazzi del Clan Max Video. Sono passati solo una decina di anni dal Commodo-re 64 ed ecco che, dalla lentezza di caricamento (la magica parola “Loading” era impressa nel cervello, tanto era l’attesa estenuante) e da una misera grafica, si è passati alla possibilità di scegliere squadre dei migliori campionati per giocare da casa propria con il proprio “clan”. Il Clan Max Video, di cui fanno parte Andrea Rimola, Andrea Perchinenna, Marco Carecci, Stefano Scatigno, An-gelo De Giorgio, Jonathan Cappellani, Manuele Romano e Andrea Gurgoni, è nato circa sei anni fa, quando il lea der del gruppo, Marco Carecci, ha creato questo club per sfidare tutti i clan nel territorio italiano. “Abbiamo cominciato con il gioco on-line, senza iscriverci ad alcun torneo.L’idea ci è venuta successivamen-te, quando al nostro gruppo di soli brindisini si sono aggiunti altri ragazzi del sud e del nord Italia. Alla monotonia del gioco in casa, abbiamo voluto ovviare cercando di sfidare più persone possibi-li”, ha dichiarato Marco.“Ci ha colpiti la novità del gioco on-line a sfide e la competizione che esso ge-
nera. Il team completo si è formato successivamente, direttamente on-line”, ha spiegato Andrea Rimola.Una partita preliminare, una fase a 16 gironi e una finale ad eliminazio-ne diretta: hanno vinto contro tutti i 24 team iscritti. “Abbiamo vinto un premio di circa 500 euro e il titolo di vincitori assoluti nazionali”, ha spie-gato Marco.Tra i clan che più li hanno messi in difficoltà, ci sono gli NBK nei quarti di finale e i NEMESIS e-Sport nella fi-nale, quasi epocale, sofferta ed equi-librata (come si legge anche nel sito diretto del torneo). “Alcuni l’hanno definita la finale più lunga del seco-lo. Abbiamo concluso il torneo a mez-zanotte circa, a causa di 5 risultati in perfetta parità”, ha dichiarato un orgoglioso Andrea Perchinenna. Au-tore del goal decisivo è stato Andrea Rimola, centrocampista del team. Archiviata con orgoglio la vittoria, i ragazzi si stanno preparando già ad un nuovo torneo (denominato LAN) che si terrà a Roma in presenza di tutti i clan italiani che si sfideranno in una sola stanza: un “caso strano”
rispetto alle normali partite di Fifa 2011 della XBOX 360.Soddisfatti per la prestazione e per la vittoria stessa, i ragazzi ci confida-no che, in realtà, questo tipo di gioco non è ancora molto diffuso, specie nel sud Italia. “Il nostro è nato come hobby, mentre in altri paesi c’è chi addirittura gua-dagna, semplicemente giocando, esattamente come facciamo noi. Grazie alla nostra vittoria, molti ra-gazzi si sono avvicinati a questo gio-co”, confida Andrea Perchinenna. Il Clan Max Video vuole allargare la cer-chia dei giocatori e trovare altri ele-menti validi da far rientrare nel clan. Organizzeranno presto, nel territorio di Brindisi e provincia, un Torneo di Fifa 2011 alla XBOX: l’obiettivo è quello di affinare le proprie capacità competitive e diventare sempre più forti, per prepararsi alle prossime sfide, categoricamente on-line.
CAMPIONI ITALIANI CON LA
Un gruppo di brindisini vince il torneo
on line fifa 2011cinque contro cinque
Leggi l’articolo completo e le curiosità sul clan Max Video su: www.ciclostyle.it
VETR
INE
INED
ITE
di VALERIA LEGGIERO> [email protected]
L’ACCADEMIAFOTOGRAFICA ITALIANA
DI BRINDISI CAMBIAVOLTO
VETRINE INEDITEdi VALERIA LEGGIERO > [email protected]
www.ciclostyle.it | [email protected] 22 | agosto 2011 | numero 12 pag 23 | agosto 2011 | numero 12
Un nuovo percorso didattico, un nuovo anno accademico, da inaugurare a Settembre.
Consolidamento di obiettivi per l’Ac-cademia Fotografica Italiana (Afi) scuola che, nata due anni fa, è diven-tata un punto di riferimento per gli aspiranti fotografi professionisti.Virginia Frigione, direttore della scuola, ci svela le novità dell’anno 2011-2012.
Quali sono le novità in materia didattica?Abbiamo pensato che un percorso di validità annuale, con corsi di fotografia, grafica e video, potesse prestarsi meglio alla formazione di figure professionalmente complete. Abbiamo scelto di collaborare con alcuni dei migliori professionisti della Puglia in questo campo, per dare un valore aggiunto a chi vuole avvicinarsi a questi tipi di corsi.Cosa ci sarà di nuovo? I corsi previsti saranno 12, tutti a numero chiuso (accettiamo le prime 12 iscrizioni). La loro durata sarà di un anno e si svolgeranno dal lunedì al venerdì, tutti i giorni dalle 9 alle 13, nella prima fase. Nella seconda fase, invece, le lezioni saranno anche pomeridiane, dalle 15 alle 19Un corso intensivo per dar vita
a dei veri professionisti della fotografia e del video?Si, esattamente. Grazie a questi corsi non solo vogliamo insegnare l’arte della fotografia e di tutto ciò che vi è intorno, ma il nostro intento è anche quello di cercare di creare delle opportunità lavorative per chi, come me, non vuole abbandonare la propria terra.E come?Creando dei contatti per chi segue i nostri corsi. Organizziamo delle mostre e diamo spazio alla loro creatività e al loro estro. Il progetto dell’anno prossimo, per esempio, prevede la creazione di un libro fotografico, con i lavori dei ragazzi che si iscriveranno e anche la realizzazione di un video.E per chi non può permettersi questi corsi a tempo pieno?Abbiamo pensato anche a chi può dedicarsi alla fotografia solo come hobby: i corsi serali, le cui lezioni vertono sulla fotografia di base o sul fotoritocco, sono fatti appositamente per chi non ha molto tempo libero.E per i ragazzi cosa è previsto?Per i ragazzi dai 14 ai 18 anni, sono previsti dei corsi pomeridiani di fotografia di base e di fotoritocco a
cadenza settimanale.Mentre per i più piccolini?Per i bambini dai 5 ai 13 anni, invece, abbiamo pensato a dei corsi di fotografia di base.Ce n’è per tutti, insomma?Si, proprio per tutti e per ogni tipo di “esigenza formativa”. Come si è arrivati a questa scelta formativa così ampia e variegata? La mia è solo la voglia di dare una possibilità alla mia città di crescere e, insieme con essa, anche ai giovani come me che non vogliono abbandonarla.
L'INTERVISTA
VETR
INE
INED
ITE
di ANTONIO LOSAVIO> [email protected]
UN CALCIO ALLA DISABILITà CON “LA TESTA NEL PALLONE”
Torneo di calcetto per i centri di
salutementale
VETRINE INEDITEdi SERENA PASSARELLI > [email protected]
Uno spettacolo teatrale a cura del Gruppo Mòtumus per la regia di Maurizio Ciccolella
“Prometeo Paladino”: è que-sto il nome del più atteso appuntamento teatrale of-
ferto dal cartellone dell’estate brin-disina. Per la regia di Maurizio Cic-colella, lo spettacolo sarà portato in scena dal Gruppo Mòtumus in piazza Duomo, domenica 16 agosto alle ore 21. Protagonisti: Giovanni Di Lonar-do (Prometeo), Andrea Simonetti (Kratos), Francesca Danese e Altea Chionna (Io), Fabio Saccomanno e Gianni Roma (Oceano). Prometeo, che nella tragedia eschilea fu punito da zeus con la vita per aver dimo-strato amore nei confronti della spe-cie umana e per averle dato in dono intelligenza e memoria, trova per quella sua stessa ragione d’essere una trasposizione nella modernità attraverso il confronto con i problemi che attanagliano la realtà attuale e che diventano il cuore centrale dello
spettacolo. Costretto alla prigionia e ai lavori forzati, infatti, Prometeo si ribella perché primeggi la dignità umana contrastando, senza paura, la logica più materialista e arrivista del contesto che lo circonda. Suo antagonista è il comandante Kratos, uomo avido, senza scrupoli e dispo-sto ad ogni cosa pur di raggiungere potere e ricchezza. Uno spettacolo accattivante, travolgente e a tratti emozionante, rivela un Prometeo che combatte contro le “illogiche” umane che mettono in secondo pia-no la dignità dell’uomo e il rispetto. In questo caso è l’ambiente ad esse-re oggetto di indifferenza. Lo spetta-tore, tuttavia, può trovare nel proprio vissuto, diverse interpretazioni.È così che “l’ambiente” può diventa-re metafora di ciò che talvolta viene dato come “scontato” nonostante l’importanza più o meno rilevante
nelle dinamiche personali e della so-cietà. Un Prometeo coraggioso, che vuol cambiare la consapevolezza che gli uomini hanno di loro stessi in quanto singoli individui calati in un particolare contesto, un uomo che vuole infondere coraggio, smuo-vere le coscienze e combattere per raggiungere la libertà intesa come “espressione personale” tanto quan-to quella materiale. Un Prometeo che vuol raggiungere l’armonia cercando l’appoggio di chi condivide lo stesso stato di cose, mai con intenti rivoluzionari bensì con determinazione e per un deside-rio di “libertà” che quasi si tocca con mano.
PROMETEOIN SCENA A BRINDISI
14 AGOSTOSAN MICHELE SALENTINO (INGRESSO LIBERO)*ore 20:30 Apertura dei The Black Spotore 21:00 Prometeo Paladino
16 AGOSTOBRINDISI - Piazza Duomo (INGRESSO LIBERO)*ore 21:00 Mostra sui 150 anni Unità d’Italiaore 21:30 Incatevole Euforia Unpluggedore 22:00 Prometeo Paladinoore 23:00 Chiusura con The Ladybugs e Incatevole Euforia
17 AGOSTOTORRE GUACETOore 20:30 Prometeo Paladino(SOLO SU PRENOTAzIONE CON BIGLIETTO 10,00 € AL NUMERO 0831.989885)
*Posti a sedere prenotabili sugli ingressi liberi:[email protected]
PROMETEO PALADINO: LA TOURNéE
pag 24 | agosto 2011 | numero 12 www.ciclostyle.it | [email protected] pag 25 | agosto 2011 | numero 12
Brindisi vince il torneo di calcetto a Torre Rinalda: un appunta-
mento sempre più atteso per promuovere la salute mentale. La manifesta-zione disputata lo scorso giugno e dedicata alla me-moria del dottor Antonio Vetrugno, psichiatra del DSM di Lecce e grande ap-passionato di questo sport, è riservata da sempre ai centri di salute mentale di tutta Italia. Il torneo di cal-cio assume un particolare rilievo nelle dinamiche dei rapporti interpersonali tra gli utenti, in quanto favo-risce lo spirito di gruppo e la convivenza delle diverse sensibilità. Per il dottor An-tonio Acquaviva, coordina-tore del Centro Diurno di Riabilitazione Psichiatrica del CSM di Brindisi ASL/Br e direttore tecnico della squadra di calcetto della Cooperativa Pegaso, la manifestazione “riveste un’importanza fondamen-tale, in quanto l’attività motoria in genere, nell’am-bito della ria bilitazione è estremamente importante. Infatti va a sviluppare, al-
cune capacità insite nella personalità dell’uomo e so-prattutto stimola e migliora le caratteristiche psichiche peculiari nel contesto so-ciale, quali l’integrazione, lo spirito di collaborazione accrescendone l’autostima e il muto aiuto”.La squadra di calcetto Pegaso ha risposto come sempre positivamente all’invito degli organizzatori e si è battuta ad armi pari contro tutti, in un torneo che vantava la presenza di ben 24 formazioni.“Nonostante ciò, nell’alle-stimento di una squadra, - continua il dott. Acquaviva-, le difficoltà sicuramente sono quelle che scaturi-scono in situazioni tipiche delle dinamiche di gruppo come la gelosia, la voglia di emergere di più rispetto ad un altro, oppure la paura
del confronto e dell’accetta-zione; quindi, con il passare del tempo, la cosa migliore è quella di gestire queste situazioni, far capire alla squadra quanto l’elemento singolo sia fondamentale se è inserito in una squa-dra. Solo così la vittoria di uno, è la vittoria di tutti”.La massiccia partecipazio-ne dimostra che questo ap-puntamento riscuote sem-pre più successo, in quan-to, anno dopo anno, vi è una maggiore adesione da parte dei centri diurni, sia del sud che del nord Italia. In occasione dei 150 anni dell’unità del nostro Pae-se, è stata organizzata nel torneo la Coppa Italia ACSI, trofeo che la squadra brin-disina ha vinto con pieno merito. Dopo aver superato le partite di qualificazio-ne, la Pegaso ha sconfitto
in finale il Taranto; questa vittoria è il coronamento di un percorso iniziato nel 2006, quando si è deciso di inserire l’attività motoria nel programma riabilitativo del Centro Diurno e ciò ha portato i ragazzi a credere maggiormente nelle proprie possibilità. Per completare il quadro ecco la ciliegina sulla torta; nel mese di ot-tobre la Pegaso organizzerà nella nostra città un tor-neo a cui parteciperanno Lecce, Taranto, Massafra e altre squadre prestigiose. Chiunque può entrare a far parte della squadra Pegaso, perché “uno degli obiettivi fondamentali della nostra associazione è quello di inserire persone che siano anche estranee al mondo della riabilitazione psichia-trica, favorendo l’integra-zione sociale”.
È in vetta alla classifica dei singoli più ascoltati di Cic-cio Riccio, ironico e travol-
gente “L’amore ai tempi della crisi” ha conquistato tutti. I To-romeccanica, impegnati a pro -muovere il loro primo cd “Star System”, ci raccontano come nascono i loro pezzi e in parti-colare il loro nuovo singolo.
di Stefania Cuppone
riesce a buttare giù un pezzo in 5 minuti e, dopo una notte di lavoro, la canzone prende vita. Pensate che scrive canzoni da quando era un adolescente. Toromeccanica: un nome forte, a chi è venuta l’idea?Beh, Giampiero è del segno del Toro e Meccanica è nato perché volevamo uscire dalle “meccaniche” della vita. Da lì Toro-Meccanica.Un ricordo dei primi tempi in cui suonavate insieme?Pochi sanno che all’inizio noi facevamo Hard Rock o Rock pesante trattando tematiche importanti quali guerra o globalizzazione. Ve lo immaginate? Poi, una Pasquetta di 2 o 3 anni fa, Giampiero ha scritto Banana Stage, così, tanto per divertirci e l’abbiamo suonata davanti alla gente. Ci siamo resi conto che le persone avevano già memorizzato parte del testo.Allora l’abbiamo portata in serata ed è stato un successo, funzionava. Poi sono nate Bungalow, Silvana e Bricolage. Testi ironici e divertenti.Chi sono i toro meccanica?Non siamo professionisti, nel senso che nessuno di noi è laureato al Conservatorio. Ci definiamo “mezzi musicisti” perché nessuno di noi vive di questo lavoro, per mantenerci facciamo altro, come tutti, anche se ci piacerebbe poterci dedicare solo alla musica e diventare “musicisti a tempo pieno”!Qualche curiosità, un episodio particolare?Un giorno ci hanno detto di guardare un video su You tube e abbiamo scoperto delle cover di Bungalow. Non solo, ci sono dei video di Checco & B.Band in cui Bungalow è cantata durante il suo concerto come se l’avesse scritta lui, con tanto di censura! All’inizio non dicevano che il pezzo era nostro, per fortuna i nostri fan sono attenti!Guardate..poi mi farete sapere!
Come nasce un pezzo?Ispirazione, musica e testo?L’ispirazione viene e va, ci sono periodi in cui siamo particolarmente attivi e periodi in cui l’ispirazione non c’è, dipende dalle vicissitudini della vita, da ciò che si prova in determinati momenti.“Bungalow” è venuta da sé, abbiamo fatto tutto da soli.Quando l’abbiamo presentata al discografico andava bene, abbiamo giusto modificato qualcosina.“L’Amore ai tempi della crisi” ha richiesto ben 8 mesi di lavorazione.
Otto mesi? Così tanto?Abbiamo mandato il singolo alla casa discografica con solo chitarra e voce, in modo da poter apportare tutte le variazioni necessarie. In questo caso sì, ci sono voluti 8 mesi per avere la versione che gira adesso in radio e 2 mesi di preparazione per suonarlo.Il video?Il video è esplo-
sivo, molto apprezzato dal popolo web, è on-line su youtube.A Sanremo ci siamo presentati con un video non ufficiale ma ci hanno escluso per delle citazioni presenti nel testo.Quali citazioni?Preferiamo non parlarne, va bene così. Quanti brani contiene l’album?Ci sono setti pezzi tra cui “Bungalow” e “L’Amore ai tempi della crisi”. Pensate che negli ultimi mesi abbiamo composto oltre 30 pezzi. Per l’album ne abbiamo potuti scegliere solo 5. Vi faccio sentire un pezzo inedito, così mi dite che ne pensate.(In sala prove ascoltiamo un pezzo rap dove i ragazzi dimostrano la loro poliedricità, un aspetto dei Toromeccanica che pochi conoscono ma che dimostra come questo gruppo abbia tutte le carte in regola per sfondare e volare alto.)Come nascono i testi?Giampiero è un vulcano di idee,
L'INTERVISTA
IN SALA PROVE CONI TOROMECCANICA
VETRINE INEDITEdi MAURA GATTI > [email protected]
L’ultimo singolo, “L’amore ai tempi della crisi”, sta conquistando le vette delle classifiche radiofoniche.
pag 27 | agosto 2011 | numero 12www.ciclostyle.it | [email protected] | [email protected] 26 | agosto 2011 | numero 12
The
Black S
poT
LA FEBBRE DAINCANTEVOLEEUFORIA
Lente d’ingrandimento sulla band che ha vinto il concorso “Vetrine in musica edita”
di EMANUELE VASTA> [email protected]
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ITE da legare con un lavoro non sempli-
ce ad uno stile prettamente america-no”, dichiara Di Salvatore.“Ci piace la freschezza! Non scrivia-mo necessariamente d’amore, ci guardiamo intorno. Con l’assoluta semplicità ed il giusto ritmo, si può scrivere un pezzo vincente, che pos-sa far immedesimare i nostri fan nel-le storie che musichiamo. È questa per noi la definizione di artista musi-cale”, continua Rech. Un mare di in-fluenze, recenti e passate, dai Blink 182 ai The Clash, dai Red Hot Chili Peppers ai Good Charlotte. Periodi di vita che li hanno ispirati, a cui hanno associato una colonna sonora. “Bisogna ascoltare tantissima mu-sica per riuscire a suonare. C’è la passione e il nostro condividere ap-passionatamente, vi consiglio il pop-punk dei Succomarcio”, sottolinea sorridendo Gianmarco.L’essere nati nell’era digitale, ha reso più semplice la promozione ma, se arrivasse la proposta di una major, gli Incantevole Euforia scendereb-bero di sicuro a piccoli compromessi senza aver bisogno di cambiare la loro identità. “Le prime soddisfazioni sul palco le abbiamo avute a Brindi-si, ma nessuna autorità s’è mai ac-corta di noi. Abbiamo vinto un buon concorso organizzato dall’associa-zione Vetrine Inedite ma, nonostan-te tutto, ci consideriamo un gruppo in crescendo. Ci ha fatto piacere che una giuria qualificata abbia potuto premiare il nostro sound libero”, con-fida Di Salvatore. “L’obiettivo imminente è farci cono-scere da più gente possibile. Per il futuro si spera in una distribuzione nazionale e in una clip per i canali musicali migliori. Vogliamo ampliare il nostro seguito e farci apprezzare anche da una fascia d’età più matu-ra. Un desiderio? Aprire un concerto di Caparezza che stimiamo come persona”, dichiara Daccico. Il mare, i blocchi della diga, un faro disfatto e tre simpaticoni dal rock made in Brindisi. Sono partiti da qui. Più che “persi nel nulla”, scopriamoli nel complesso!
Sono quattro e insieme hanno 63 anni. Loro sono i “The Black Spot”, una band di ragazzi di
appena 15 anni e poco più, con il rock nel dna. La loro capacità di al-ternare i più svariati generi musicali sta conquistando i padiglioni acu-stici e i cuori di quanti stanno assi-stendo ai loro live infoltendo, così, la schiera di fans al loro seguito.Scoperti da Ilaria Passarelli, respon-sabile del concorso musicale “Vetri-ne In musica Edita” organizzato da Vetrine Inedite nel mese di Maggio, la band è già ricercatissima per spettacoli in piazza organizzati dai Comuni della provincia e per l’aper-tura di concerti di realtà musicali locali più consolidate.
I “The Black Spot” nascono nell’a-gosto del 2009 da un’idea da Da-rio Ble (chitarra e voce), Simone Turchiarulo (chitarra) e Bartolo Longo (batteria). La formazione si completa con il bassista Antonio De Punzio. Nel loro repertorio ben 19 inediti composti da Dario Ble e arrangiati dal resto della band. Per anni consolidano il loro sound chiusi nella sala prove e sperimen-tandosi in piccole manifestazioni. Nel gennaio 2011 esce la loro demo “Riskio in Ritorno”. Pochi mesi dopo, vincono il premio “Vetrine Inedite” al concorso regionale “Vetrine in Musica edita”. Tutte le news su face-book alla pagina “The Black Spot”.
di Serena Passarelli
Vincono il premio “Vetrine Inedite” al concorso“Vetrine in musica Edita” e per loro è il boom
LA RIVELAZIONEThe Black SpoT
Foto di: MARCO QUARTA
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pag 29 | agosto 2011 | numero 12www.ciclostyle.it | [email protected] 28 | agosto 2011 | numero 12 www.ciclostyle.it | [email protected]
Un contrasto appetitoso come il dolce e il salato, un cocktail pepato di una Incantevole Eu-
foria, degustato dal gennaio 2010 tra le prelibatezze della musica ine-dita brindisina. È questo il progetto autoprodotto e partorito dalla omo-nima band brindisina capitanata dal
cantautore e chitarrista Gianmarco Di Salvatore. Una line-up che si com-pleta con il bassista Mauro Daccico ed il batterista Jordan Rech. È questa la band marchiata come numero uno al contest regionale musicale “Vetrine in Musica Edita 2011” fregiata, inoltre, del premio
“miglior musicista” assegnato a Jor-dan Rech.“Incantevole Euforia nasce dalla mia tentazione di proseguire nella mu-sica dopo l’esperienza con i DNA71, suonando un genere più indie-rock per un pubblico in estensione. Liri-che quasi sempre scritte in italiano
foto di: Marco
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VETRINE INEDITEdi EMANUELE VASTA > [email protected]
Intervista ad Evy Arnesano
IL PUNTOESCLAMATIVO
DOPO “OGNIPUNTINO TONDO”
www.ciclostyle.it | [email protected] 30 | agosto 2011 | numero 12
Raccontaci la tua prima bracciata nel mare della musica. È iniziato tutto davanti ad un pianoforte, da bambina, alternando la lettura di spartiti d’opera all’esercizio spontaneo e più gradito dell’orecchio musicale.Che mestiere fai? Oggi faccio il mestiere della musica e della scrittura, ma non sempre il salario è proporzionato all’impegno. Per fortuna la soddisfazione è sempre superiore a qualsiasi paga! Inoltre, rimangono i miei vecchi mestieri stagionali tipo quello da vice-coordinatore di un centro estivo per
bambini.Un uccellino ha cinguettato che ti confezioni i dischi personalmente?Gli uccellini non mentono! Ho fatto anche il sito e il video del nuovo singolo. Amo fare l’artigiano!Proponi un genere innovativo? Non mi sento innovatrice. Ne faccio diversi, anche se ho coniato la definizione di “swing ignorante” alludendo agli stravolgimenti della batteria shuffle ed il tipico levare dello ska. Scrivi solo in italiano? Da quali impulsi nasce un testo? Amo scrivere. Meglio nella lingua che si conosce.
Mi ispira l’osservazione virando verso il surreale. A quale colore assoceresti il tuo modo di comporre? All’arcobaleno nel primo videoclip del singolo “Ogni puntino tondo”.Non rie sco a vedere la mia musica in bianco e nero anche se adoro l’optical! I tuoi pezzi sono volutamente orecchiabili? No. Da sempre l’orecchiabilità dai riff supermelodici è una mia naturale peculiarità.Cosa ascoltavi e cosa ascolti? Ascolto davvero tanto. Colonne sonore anni 60/70 e blaxploitation.Reggae, elettronica, swing ed italiani come Arigliano, Caputo, Martino, Modugno, Battisti e Mina. Quanto è ostico il mondo della musica italiana? Sarà sempre più faticoso fin quando esiste la lotta per il business. È sempre simile l’emozione di suonare? Ti sei agitata più quando eri ospite in Rai
che a Ciccio Riccio? L’ansia da prestazione c’è sempre, ma paradossalmente, ho avuto meno emozione in Tv. Quando si è accesa la telecamera ho pensato: “Ho solo questi due minuti per dire all’Italia che esisto!”Punti ad una major?Non punto alla major, ma al gradimento grande. Sono indie perché mi autoproduco, ma come genere è spontaneamente orientato verso un pubblico più diffuso.A quale prestigioso palco brami? Sanremo sarebbe un grande onore e una grossa soddisfazione. Ho ricominciato a seguirlo quando mi sono chiesta come reagirebbe l’Italia ad un mio brano. Il verso di una tua canzone che descrive la tua INDIEpendenza?“Imparerai, cenare soli non è così tragico, fai come me, guardare il vuoto non è stato facile”.
L'INTERVISTA
Questa è la fiaba di Evelina Arnesano, nata a San Pietro Vernotico (provincia di Brindisi, Ndr) e alle-vata a Squinzano (provincia di Lecce). Predispo-
sta alla deflagrazione musicale, dal 2009 esplode con l’album “Tipa ideale”, etichetta indipendente Heavylight Rec, del quale è autrice, cantante e produttrice. Un ordi-gno creativo sviluppatosi a Bologna grazie a variopinte collaborazioni da corista e tastierista. Di recente ospite persino di Serena Dandini a “Parla con me” negli studi Rai, oggi Evy, come stelle d’altri cieli, brilla delicatamen-te al suon de “Ogni puntino tondo”, primo singolo dal prossimo album work in progress 2011.Familiarizziamo!