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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA DIRETTORE responsabile: dott. Franco Adessa Direzione - Redazione - Amministrazione: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà Via G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003 www.chiesaviva.com Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990 Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS) contiene I. R. www.chiesaviva.com e-mail: [email protected] «LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Jo. 8, 32) Chiesaviva ANNO XLIII - N° 476 NOVEMBRE 2014 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Abbonamento annuo: ordinario Euro 40, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3,5, arretrata Euro 4 (inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postale Le richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà 25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257 I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità «Non abbiate paura ...»

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«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI»(Jo. 8, 32)

Chiesaviva ANNO XLIII - N° 476NOVEMBRE 2014

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2 “Chiesa viva” *** Novembre 2014

VIVA IL PAPA!VIVA IL PAPA!di Don Curzio Nitoglia

INTRODUZIONE

Quando venne eletto Papa PioIX, i liberali – pensando chepapa Mastai fosse uno di loro– aizzavano la folla a gridare“viva Pio IX!”, vale a dire“viva un Papa liberale”, madon Bosco, che era un santoattaccatissimo al Papato, inse-gnò alla gente a gridare: “vivail Papa!”, cioè: ammesso enon concesso che Pio IX neiprimi mesi del suo Pontificatoavesse fatto delle riforme, lequali potevano essere interpre-tate in favore di una svolta li-beraleggiante, occorreva di-stinguere gli atti di Mastaicome persona privata da pa-pa Pio IX e difendere la figu-ra del Papa e l’Istituzionedel Papato, odiata dai liberali.

Oggi viviamo sotto il Ponti-ficato di Francesco I, cherealmente è “liberale”.Purtroppo egli si è avviato verso una forma radicale di ul-tra-modernismo, ma nonostante ciò, se sino al gennaio del2014 tutti (compresi i peggiori nemici della Chiesa) lo elo-giavano, nei primi giorni del febbraio è arrivato im-provvisamente e provvidenzialmente un attacco duris-simo contro la S. Sede dagli ambienti laicisti del NuovoOrdine Mondiale e dell’Onu.

Alla vigilia del Concilio Vaticano II, la maggior parte deiteologi e anche dei vescovi si son messi a “dialogare” colpensiero moderno, adottandone il linguaggio e persino la

filosofia o mentalità, illuden-dosi di farsi accettare, magariedulcorando alcune veritàevangeliche troppo esigenti.Papa Francesco I ha dettodi voler portare addiritturaa compimento quest’opera-zione di dialogo con la mo-dernità che si sarebbe inter-rotta, secondo lui, nel dopo-concilio. Ma il mondo mo-derno, nonostante l’aggiorna-mento e l’adattamento dei Pa-stori cattolici, non ha accetta-to il Vangelo, la Chiesa e ilPapato, anzi li ha odiati an-cor di più e rispettati sem-pre meno.

La campagna di questi gior-ni contro la figura del Papae l’istituzione del Papato,che vorrebbe trascinarli nelfango degli abusi sugli inno-centi perpetrati da alcuni sa-cerdoti infedeli è più che si-gnificativa: da parte cattolica

si dialoga, si cede, ci si arrende e da parte della “contro-chiesa” si raddoppia l’odio, mascherato sotto le apparenzedi un “laicismo dal volto umano”.Tuttavia oggi (7 febbraio 2014) sembrerebbe che i Vescovisi siano scossi dal torpore e comincino a prendere atto del-la realtà, rispondendo per le rime.Secondo gli ultimi dati delle statistiche ufficiali solo il 4%del clero cattolico nordamericano sarebbe stato coin-volto in storie di abusi sessuali su bambini, mentre lamaggior parte delle confessioni religiose statunitensi coin-volte in storie di abusi sessuali sarebbe protestante. Inoltre,

Trono pontificio.

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gli abusi di questo tipo vedono più frequentemente coin-volti membri della stessa famiglia, collaboratori domestici,amici, parenti o vicini. Allora, ci si domanda, perché se –secondo le statistiche – solamente il 4% del clero cattolicoè stato coinvolto in questo genere di abusi, tutte le colpevengono date unicamente alla Chiesa cattolica, mentre il96% dei restanti colpevoli rimane volutamente non accu-sato ed impunito? Non è forse l’odio contro Cristo e lasua unica vera Chiesa il motore di questa campagnacontro il solo clero cattolico?Forse Dio nella sua infinita misericordia conduce gli avve-nimenti in modo tale che di fronte ad un’aperta persecu-zione i “missionari dell’ottimismo” e i nemici dichiaratidei “profeti di sventura”, debbano prendere atto della tri-ste, anzi pessima situazione ed af-frontare il martirio, cancellandocol sangue i disastri che hannoprodotto con l’inchiostro e la voceda oltre cinquant’anni di “buonaventura” ed “esagerato ottimi-smo”.Questo frangente mi fa tornare allamente l’episodio di don Bosco,che ci suggerirebbe di gridare “vi-va il Papa!” e non “viva Bergo-glio!”.Bisogna vedere la mano di Dio,che conduce la storia verso la suadefinitiva realizzazione nonostantei vani disegni degli uomini. Daogni male il Signore sa tirare unbene maggiore. Forse di fronte aicedimenti di papa Bergoglio, Id-dio ha riservato alla sua Chiesaun’ultima chance di riscatto: ola persecuzione (benedetta daDio) o il tradimento (castigato daLui).Il cattolico fedele deve evitare dueerrori:il 1°) per eccesso: oramai non re-sta più nulla della Chiesa gerar-chica, ben gli sta, se l’è meritata,occorre rallegrarsi di questo scem-pio. No! Questa è anarchia, disfattismo, diserzione;il 2°) per difetto: occorre obbedire sempre ai Pastori, an-che quando fuggono o tacciono davanti al “lupo travestitoda agnello” (Mt., VII, 15), anche quando ordinano qualco-sa che è contrario alla Tradizione apostolica. Neppure!Questo è servilismo, non obbedienza.

Certamente Francesco I sta accelerando la spinta teo-logicamente rivoluzionaria del Vaticano II e del post-concilio. Ma, in terra la “prima Sede non è giudicata giuri-dicamente da nessuno / prima Sede a nemine judicatur”;nessuno può deporre un Papa eletto canonicamente,anche se devìa personalmente come dottore privato onell’insegnamento non-infallibile. Se tolgo il primo piano(anche molto brutto) di un palazzo, faccio crollare tutto!

Bisogna in quel caso cercare di restaurarlo, non di elimi-narlo. “Non si butta il bambino assieme all’acqua sporca”.

Oggi “le forze dell’inferno” (Mt., XVI, 18) stanno dandol’ultimo assalto alla Chiesa che Gesù ha fondato su Pietro,ma “esse non prevarranno” (ivi).Noi dobbiamo far attenzione a non deviare nella fede, nel-la morale e nella liturgia, ma nello stesso tempo non dob-biamo sbagliarci di campo: siamo nell’accampamento esotto lo stendardo di Cristo e del suo Vicario in terra, ilPapa, e non nell’accampamento del Nuovo OrdineMondiale, dell’Onu, del laicismo liberal-massonico.Non dobbiamo sparare sul Papa anche se gli atti di Bergo-glio sono “liberali”, ma contro il laicismo ed aiutare i Pa-

stori a ritrovar coraggio nella dife-sa della Chiesa e dei suoi diritti.Sarebbe tragico se, per aiutare laChiesa a parole, militassimo, con ifatti, sotto lo stendardo di Lucife-ro, che è il caporione della “con-tro-chiesa” o “sinagoga di sata-na” come la chiama l’ApostoloSan Giovanni (Apoc., II, 9).Alcuni commenti che ho ascoltatoin questi giorni purtroppo per uneccesso di zelo vanno proprio inquesto senso: si spara sul Papa.Si può dissentire da Bergoglio,quando si allontana dalla Tradizio-ne apostolica, ma mai sparare sulPapa. “Ogni eccesso è un difetto”.

LA SITUAZIONE ODIERNA

Pars construensIl giovedì 16 gennaio 2014 unaDelegazione della S. Sede si è re-cata a Ginevra, presso la sededell’Onu, per discutere sui dirittidei bambini e particolarmente su-gli abusi sessuali, che hanno subìtoanche, ma non solo, da parte del

clero cattolico affinché non si ripetano e siano puniti.La piaga della pedofilia affligge soprattutto l’ambiente fa-miliare: dalle statistiche si evince che la maggior parte de-gli abusi avvengono nelle mura domestiche ed anche nellealtre confessioni religiose, sportive, ricreative. Oggi inve-ce si vorrebbe far credere che solo il clero cattolico peccadi pedofilia.Il mercoledì 5 febbraio del 2014 a Ginevra il Comitato diverifica della Convenzione sui diritti dei bambini dell’Onuha pubblicato delle Osservazioni conclusive riguardanti laS. Sede, che sorprendono gli ingenui per la loro aggressi-vità apparentemente ingiustificata nei confronti della Chie-sa cattolica.Infatti è nella natura del “mondo” di perseguitare la Chiesacome ha già perseguitato il suo capo Gesù Cristo.

San Pietro con le Chiavi del Regno.

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Se negli ultimi mesi il tono delle accuse si era calmato, erasolo una tattica volta a far pressione (“lobbing” o “pres-sing”) sugli uomini di Chiesa affinché rivedessero la dot-trina e la morale, che sono avversate dal “mondo”, dalsuo “Principe” e dalle “sette segrete” che sono i suoisuppositi e lavorano per la distruzione della Chiesa “si fie-ri potest”. Nonostante le aperture e i cedimenti da partedi Francesco I, il “mondo” è tornato all’assalto aggres-sivamente per distruggere totalmente quel che è rima-sto in piedi nella dottrina cattolica dopo lo tsunamiconciliare.

Il venerdì 7 febbraio il Direttore della Sala Stampa vatica-na padre Federico Lombardi harisposto, per fortuna, con una Notaferma nella sostanza ed anche nel-lo stile, a nome del Segretario diStato vaticano card. Parolin, ilquale si è dichiarato disposto a stu-diare le “critiche giustificate, macon coraggio e decisione, senzatimidezza”. Era ora che i cattolicie soprattutto i loro Pastori rispon-dessero fermamente e senza cedi-menti “mea-culpistici” all’aggres-sione ideologica contro la Chiesa.Speriamo che la reazione sia co-stante, duratura e fermissima, sen-za diventare un “fuoco di paglia”,un “partire in quarta per arrivare inretromarcia”; purtroppo, 50 anni dicedimenti e arrendevolezza da par-te soprattutto dei Pastori ci hannoabituato alle peggiori capitolazionidogmatiche, morali e liturgiche.

La S. Sede ha fatto notare

1°) che le raccomandazioni pubbli-cate dal Comitato dell’Onu soffro-no di “gravi limiti” e “non hannotenuto conto adeguato delle rispo-ste” date il 16 gennaio per iscrittoe a viva voce dalla Delegazionevaticana. Per cui “sembra che” ilrapporto dell’Onu “fosse pratica-mente già scritto o perlomenogià impostato prima dell’audi-zione” dei rappresentanti della S.Sede.Finalmente – osserviamo – si pren-de atto che il pregiudizio anti-romano della “contro-chie-sa” (le sette segrete) e specialmente della massoneria re-stano in piedi e mirano alla distruzione della S. Sede senzavoler neppure prendere in considerazione la realtà dell’im-putazione. Inoltre nella Nota vaticana si lamenta

2°) che l’Onu o la sua Commissione per i diritti dei bambi-ni non è stata “capace di comprendere la natura specifica

della S. Sede. […]. Non si è capaci di capire o non si vuolcapire?”.Il Liberalismo laicista asserisce verbalmente che laChiesa non è una Società soprannaturale fondata daGesù Cristo, vero Dio e vero uomo, per continuare sinoalla fine del mondo l’opera della Redenzione che Lui ini-ziò morendo in Croce sul Calvario, ma è una semplice as-sociazione umana come un club polisportivo. Tuttaviaesso sa bene cos’è veramente la Chiesa e per questo laodia, come ha odiato Gesù, il quale ci ha predetto: “sehanno perseguitato Me perseguiteranno anche voi!”(Gv., XV, 20).Infatti dalla risposta della Commissione dell’Onu si evince

3°) che “si è data molta maggioreattenzione ad organizzazioni bennote, pregiudizialmente ostili allaChiesa, che non alle posizioni del-la S. Sede stessa [su] quanto è sta-to fatto nel riconoscere errori, nelrinnovare le normative. Poche onessun’altra organizzazione ha fat-to altrettanto”.“Organizzazioni ben note, ostilipregiudizialmente alla Chiesa” di-ce la Nota. Sarebbe stato forse op-portuno chiamarle col loro nome:“sette segrete” e la setta per ec-cellenza: la massoneria.

Inoltre

4°) “le osservazioni del Comitatosembrano andare oltre le sue com-petenze e interferire nelle stesseposizioni dottrinali e morali dellaChiesa, dando indicazioni checoinvolgono valutazioni morali[…] alla luce della propria posi-zione ideologica”.Questo è veramente il punto cru-ciale del problema: il tentativo diinterferire nell’insegnamentodella Chiesa.Il potere temporale del Mondia-lismo, della Globalizzazione edel Nuovo Ordine Mondiale rap-presentato dall’Onu, ma guidatodagli Usa e da Israele, va esplici-tamente oltre le sue competenze,che sono solamente temporali e

non spirituali, né dogmatiche e morali.Così facendo esso interferisce nelle posizioni dottrinali emorali della Chiesa, dandole delle indicazioni, che coin-volgono valutazioni morali dettate dalla propria posizioneideologica. Il Nuovo Ordine Mondiale, insomma comin-cia ad interferire esplicitamente e pubblicamentenell’insegnamento della Chiesa in maniera aggressiva eideologicamente dittatoriale!

4 “Chiesa viva” *** Novembre 2014

San Pietro in Cattedra.

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È iniziata oramai la “tirannia del relativismo” per il mo-mento solo “ideologica”, ma in seguito anche cruenta!Si pensi a ciò che è successo in Messico nel 1917 e in Spa-gna nel 1933.

Infine

5°) “il tono, lo sviluppo, la pubblicità data dal Comitato alsuo Documento sono assolutamente anomali. […]. Insom-ma, la S. Sede è stata oggetto di un’iniziativa mediatica in-giustamente nociva”.

Iddio, prima di dover esercitare la sua Giustizia, offre inquesto frangente la sua Misericordia ai Pastori, che sison comportati da circa mezzo secolo da mercenari,dando loro la possibilità di redimersi anche col marti-rio davanti al “lupo travestito d’agnello” (Mt., VII, 15)e di non fuggire ancora davanti ad esso, non solo fisica-mente, ma anche “tacendo” (S. Giovanni Crisostomo,Commento a Matteo).

Pars destruensIl Modernismo classico (Tyrrel, Loisy, Buonaiuti) è statocondannato da S. Pio X (Enciclica Pascendi, 1907). Il Neo-modernismo o la Nouvelle théologie (Congar,Chenu, de Lubac, Daniélou) è stato condannato da PioXII (Enciclica Humani generis, 1950), ma sùbito dopo(1959) approvato da Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovan-ni Paolo II e Benedetto XVI. Infine, l’Ultra-modernismo (Rahner, Küng, Schille-beeckx, Martini, Boff, Metz, Gutierrez) oggi con France-sco I cerca di annichilare, mediante il primato dellapraxis a-theologica, senza alcuna preoccupazione teolo-gica neppure solamente pastorale, le ultime vestigiascampate allo tsunami del pastorale Vaticano II e delpost-concilio di Wojtyla e di Ratzinger.Non si deve parlare più teologicamente e poi applicare iprincìpi ai casi pratici, ma solo agire in maniera sacramen-tariamente accogliente verso tutti anche verso chi non vuolcredere, né osservare la Legge naturale e divina.Questo è il dramma-Bergoglio!Paolo VI ha teorizzato, Giovanni Paolo II ha messo inpratica nell’universo orbe e Francesco I ha portato alparossismo la prassi annichilatrice della teologia dog-matica ed anche pastorale.Si può fare un’analogia (cioè somiglianza/dissomigliante,in cui la dissomiglianza supera la somiglianza) con Marx,Lenin e Stalin riguardo al Socialismo scientifico: teoriz-zato dal primo, applicato dal secondo e portato alle con-clusioni più estreme ed aberranti dal terzo.Oltre la filosofia idealista e soggettivista della modernità viè il nichilismo e il precipitare nell’abisso del nulla ove tuttoaffonda: “ex nihilo nihil fit”; così dopo il neo-modernismovi è l’Ultra-modernismo che sprofonda nel mare del nul-la e nell’a-teologismo. Ora, dopo il nulla vi è solo il nulla.Quindi, siccome la Chiesa durerà sino alla fine del mondo,possiamo cominciare a sperar di riveder le stelle.Questo modo di sragionare ultra-modernisticamente ha“vinto” la battaglia presente. Il mondo, la scuola, la fami-glia, persino gli uomini di Chiesa (col Concilio Vaticano IIe il Vaticano III pratico-pratico di Francesco I) hanno re-spirato a pieni polmoni questa nube tossica chiamata mo-dernità, post-modernità e strutturalismo.Umanamente parlando, la lotta è ìmpari. Infatti l’individuoè stato corrotto sin nelle profondità dell’anima passandoattraverso i sensi (musica, droga, apatia). Quindi solo Diopotrà tirarci fuori dal “pozzo dell’abisso” (Apoc., IX, 1)in cui siamo stati precipitati e che già Gregorio XVInell’Enciclica Mirari vos (1832) vedeva in procinto di spa-lancarsi per l’errore del Liberalismo, dal cui “abisso” sa-rebbero usciti ogni sorta di orrori, rivoluzioni e deprava-zioni.«La dialettica che agita il mondo è tra la Chiesa e la Si-nagoga farisaico/talmudica. Cristo vince la Sinagoga.L’èra dei martiri dei primi secoli del cristianesimo, quandola Sinagoga aizzava il mondo pagano perché si avventassecontro i cristiani, è servita ad irrigare la semente cristiana,che vigorosa splende con la Chiesa dei Padri e dei Dottori,tanto al di sopra della Sinagoga ristrettasi oramai alla vitadei ghetti. Ma, nell’èra moderna, la Sinagoga si vendica

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L’Altare della Cattedra - Basilica di San Pietro.

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di tale emarginazione e la càbala penetra nella cristia-nità e la secolarizza. Attualmente, ci troviamo di fronte aquest’ultimo fenomeno. Con la tattica dell’“amicizia” e del “dialogo giudeo-cri-stiano”, la Sinagoga sembra prevalere sulla Chiesa. Neltempo, gli uomini (e con essi la Storia) sono mossi e daDio e da Satana, e da Cristo e dall’Anticristo, e dalla Chie-sa e dalla Sinagoga. Quest’intreccio è presente in ogni in-dividuo, sia santo sia peccatore.Ogni atto libero di ciascun uomo in definitiva cerca Cristoo l’Anticristo. Il progressismo vuole che il mondo cammi-ni verso una città felice, verso una terza età di felicità e pa-ce! La teologia della Storia di S. Agostino e di S. Tomma-so, invece, ha visto chiaro che, dopo l’Avvento di Cristo,non accadrà altro che possa modificare il corso ordina-rio degli eventi. Non c’è bisogno di molta sagacia per ve-dere che da cinque secoli il mondo sta progredendo nelconformarsi alla tradizione cabalistica. Il mondodell’Anticristo avanza velocemente. Tutto concorreall’unificazione totalitaria e globalizzatrice del “figlio del-la perdizione”.Ecco il successo del progressi-smo: il cristianesimo si sta seco-larizzando o ateizzando.Come si debbano adempiere, inquesta “età cabalistica”, le promes-se dell’aiuto dello Spirito divino al-la Chiesa e come si debba verifica-re il “Portae inferi non praevale-bunt” è troppo superiore alla men-te umana.La Chiesa iniziò la sua storia comeun seme minuscolo che poi diventòalbero frondoso; ebbene essa puòanche ridurre la sua espansione erestringersi ad una realtà moltomodesta. Sappiamo che il “myste-rium iniquitatis” è già all’opera;ma non conosciamo i limiti del suopotere. S. Paolo chiama “Aposta-sia universale” questa defezionedella Fede, che coinciderà con lamanifestazione dell’“uomodell’iniquità, del figlio della perdi-zione”. Apostasia universale ap-pare la secolarizzazione o ateizza-zione totale della vita pubblica eprivata che è in corso nel mondoattuale.L’unica alternativa all’Anticristosarà Cristo: Cristo lo annullerà“con il soffio della sua bocca” ecosì compirà l’atto finale di libe-razione della Storia.Ma non è promessa la salvezza del-le masse. Cristo salverà, invece, lasua Chiesa». (J. Meinvielle, “Dallacàbala al progressismo”, Roma,SFA, 1989, pagg. 349-353).

CONCLUSIONE

Sembra di essere arrivati al redde rationem! Il mondomoderno e contemporaneo stanno presentando agli uominidi Chiesa, che si erano illusi di poter dialogare con loro, ilconto ed è salato, molto salato. Delle due l’una: o “gettandoti a terra mi adorerai e tidarò tutti i beni di questo mondo” (Lc., IV, 7) oppure timetterò in Croce.Ma per il cristiano la Croce (dal latino cruciari, esseretormentato) è la via regale per il Paradiso (“Imitazione diCristo”, lib. II, cap. 12).Speriamo e preghiamo che i nostri Pastori, smarriti comegli Apostoli il Giovedì Santo, quando fuggirono tutti“collegialmente” lasciando solo Gesù nelle mani del Si-nedrio, possano riscattarsi come S. Pietro che dopo averrinnegato tre volte Gesù “pianse amaramente” e poi morìcrocifisso a testa in giù sul monte Vaticano, ove riposa-no le sue ossa, il quale è il Gòlgota della Nuova ed Eter-na Alleanza.

Crocifissione di San Pietro.

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Santità:sono rimasto interdetto, amareg-giato e, soprattutto indignato quan-do Lei, il giorno 19 settembre, ri-cevendo in udienza personale ilsindaco di Roma, il dr. IgnazioMarino fornito di incolta barba, eabbracciandolo e salutandolo contrasporto, gli ha detto, in stile ca-meratesco: “Con questa barbasembri un francescano”.Chissà perché m’è, all’istante, sal-tata in mente la dolorosa e mortifi-cante vicenda dei Frati/Suore Fran-cescani/e dell’Immacolata che Leiha messo sotto frusta inquisitorialeravvisando, in quel suo plateale ab-braccio e nella sua espressioneamicale, un che di offensivo, di in-grato e di disdicevole verso i figli del santo di Assisi.La barba?Anche i talebani islamici sono barbuti, così come barbutisono i rabbini talmudisti, così come barbuti sono i mormo-ni, così come barbuti sono i sikh, come barbute sono le ca-pre. C’era, insomma, un vasto e ed appropriato repertorioa cui attingere. Ma no! Marino dava l’impressione di un“francescano” quasi che in Lei – e lo dico come mera os-servazione psicologica – persistesse, e persista, inquie-tante, l’immagine dell’Ordine messo sotto sequestro.Vi ho visto – quale segno dei tempi maturi che Gesù hadescritto – la configurazione paradossale di una città, Ro-ma, sede del Vicario di Cristo e della Cattedra del Suc-cessore di Pietro, governata da un sindaco ateo e, comein appresso noterà, apostata e tuttavia famulo gradito neisacri palazzi.Vi ho visto la predilezione che Lei, Santità, nutre in modo

spettacolarizzato per personaggiquali il dr. Ignazio Marino, abor-tista, eugenista, divorzista, pro-gay, di cui non le dovrebbero esse-re ignote le esperienze personali,politiche e sociali: nel segno cri-stiano: boy-scout-Agesci, studîpresso l’Istituto cattolico De Me-rode, università al Sacro Cuore epratica medica al cattolico Policli-nico Gemelli in Roma; e nel se-gno ateo: relatore al Senato diproposte di legge pro/eutanasìa edintorni, in piena visibilità e pienocoinvolgimento personale nella vi-cenda che vide la sventurata Elua-na Englaro uccisa da una culturaobituaria alla qual cultura Lei, inquesta udienza e con questo ab-

braccio, ha reso indiretto ma palese omaggio.Eppure, a ridosso della morte della giovane – martire permano di quanti, come Ignazio Marino, predicano la “di-gnità della vita” arrogandosi il diritto di decidere comenascere e come morire – a ridosso di quella lacrimevole evergognosa vicenda, dicevo, la Gerarchia espresse ese-crazione ed acerba condanna, così come testimonia ilpur laicista giornale “La Repubblica” (9/7/2008). Ma iltempo, come si dice, è vorace e divora anche le cose re-centi, sicché agli organi di stampa vaticani non è parso ve-ro oscurare e velare, in questa circostanza, per intervenutooblio, i precedenti scontri, le intemerate e le invettive incambio di reciproci sorrisi, pacche sulle spalle e compli-menti con chi allora fu l’oggetto di quelle sante reprimen-de.Ho visto in lei, Santità, il pastore che ama ricevere edabbracciare il lupo, il nemico di Dio, e, nel contempo,

A SUA SANTITÀA SUA SANTITÀIL PAPAIL PAPA

Francesco IFrancesco Idel Prof. Luciano Pranzetti

Francesco “Vescovo di Roma”.

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bastonare a sangue il mite gregge raccolto nell’ovile,cacciandolo dai recinti della sicurezza e disperdendolo.Solo che, in questa contingenza, non sono i nemici a colpi-re il pastore e a sparpagliare le pecore, ma è lo stesso pa-store che si fa autore di simile inspiegabile ed imperdo-nabile crudezza.Una scena, questa sua, Santità, amplificata dai mass-mediache ha mortificato le anime semplici e i credenti e, soprat-tutto, ha mortificato quei servi del Signore, i Francescanidell’Immacolata, accomunati, per quale riflesso associati-vo non si capisce, per un particolare fisico – la barba – aun soggetto miscredente, uno che, periodicamente accol-to nelle sacre stanze, persiste tuttavia nel suo odio anti-cristiano che astutamente vela conmodi garbati, falsa ammirazioneper la Chiesa e falsa amicizia perLei.Anzi, raddoppia il suo impegno nel-la lotta contro Dio, annunciando ilgemellaggio osceno del “gay pri-de” romano con quello di SanFrancisco (USA). Ironìa di un dise-gno che unisce la Città Eterna aquella statunitense, quella che portail nome del “poverello” e il suo,Santità, in un vincolo sozzo e satani-co. Le riporto, per maggiore e puntualeconoscenza, la motivazione che, diquesta sacrilega impresa, lo stessoMarino ha dato, e cioè: “Ancorauna volta ribadiamo l’importanzadel riconoscimento dei diritti edelle libertà di amare” (La Repub-blica, 14/7/2014). Ed è notevole,Santità, e lo riporto quasi di passag-gio, per curiosa connotazione, comeil sindaco di Roma parli col NOImaiestatico mentre Lei, il SommoPontefice che riceve la sua dignitàda Cristo, cioè dalla Santissima Tri-nità, abbandonata questa ieraticaforma, usa il pronome IO. Tralascio,poi, il commento su quell’“amare”che suona blasfemo e inquinante.Tale annuncio è stato diramato alcuni giorni primadell’udienza papale e dubitiamo, Santità, che gli organipreposti della Segreteria e della Sala Stampa vaticananon ne fossero a conoscenza. Ma la sua misericordia hasorvolato su questa laida provocazione tanto che non le haimpedito di abbracciare il promotore. E a dimostrazione che nemmeno l’accostamento di costuia San Francesco gli abbia sortito nell’animo effetti benefi-ci, quelli che Lei forse si augurava con il suo saluto, staun’ulteriore iniziativa che, come scrivono i mass-media indata odierna, prevede la creazione, in Roma, di una “Zo-na dell’eros”, novella Babilonia che si costituirà comesede capitale di Satana.Questo è il personaggio, questa la sua fede, questi i suoifrutti.Ora Santità, non v’è chi non noti lo stridente atteggia-

mento suo, e della sua pastorale, ondeggiante tra le ca-rezze che Lei riserva a una persona, come Ignazio Ma-rino, in prima linea contro la legge di Dio, e la flagella-zione a un Ordine religioso reo, secondo la sua visioneconciliarista, di celebrare troppe Sante Messe secondoil Vetus Ordo e di non esporsi sufficientemente nel so-ciale, di non puzzare di pecora, di non spingersi versole periferie, di non accettare le sfide del mondo.A prova che quanto in proposito scrivo non è fantasia, leriporto la notizia, a Lei senz’altro nota, del divieto impo-sto a p. Serafino Lanzetta, frate francescano dell’Imma-colata, teologo di finissima, solida e ortodossa cultura, dicelebrare in Firenze la Santa Messa latina, quella che

l’emerito pontefice Benedetto XVIha dichiarato legittima e mai abro-gata.Buon pastore con il sindaco romano,in libera uscita nel territorio del ma-le e libero di compierne a ritmi con-tinui, ma pastore crudo e duro configli devoti, obbedienti, presenti esanti.Ma un pastore è buono non soloquando cura le pecore del suo ovilema anche quando, per riportare nelrecinto una pecora errabonda e spor-ca, usa anche i cani e, per purifi-carla, la tosa e la lava davanti atutte le altre pecore.Ignazio Marino andava lavato etosato, mentre invece Lei ha tosa-to, e fino a scorticarli, i FratiFrancescani contro il saggio che di-ce: “Boni pastoris est tondere pecusnon deglubere” (Svet. Tib. 32, 3).Lei, Santità, prende giustamente ar-dire e santo sdegno contro pedofili emafiosi a cui lancia interdetti, sco-muniche e procede con arresti, ma siintrattiene, cortese e direi fraterno,con chi non è diverso da coloro, conlarghezza di udienze a ripetizione,abbracci e stima.Ribaltando la parola evangelica del“figliol prodigo” pare che il vitello

grasso, immolato ed imbandito per l’occasione, altri nonsia che l’Ordine dei Francescani dell’Immacolata.Alla luce di questi eventi sembra – e lo dico come logicariflessione anche se aspra e apparentemente irriverente –che per accedere, Santità, ad un’udienza così calda, affet-tuosa e amichevole come quella rilasciata al dr. IgnazioMarino o al dr. Eugenio Scalfari, i Frati dell’Immaco-lata dovrebbero mutare anagrafe ed iscriversi nei regi-stri e nelle liste degli abortisti, dei pro-gay, divorzisti,eugenisti, liberali, che godono della frequente ospitalitànella casa di Pietro, e della sua amicizia.È un’amara riflessione ma coerente ed in linea con lo spi-rito rivoluzionario, ecumenistico e pastorale che caratteriz-za l’attuale suo pontificato.Che pena quel suo abbraccio e che sgomento per quellasua espressione!

Francesco “Vescovo di Roma”.

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LA CORTE EUROPEAcondanna l’Italia

del Prof. S. D. di San Giorgio

L A CORTE EURO-PEA DI GIUSTIZIA,con sede a Lussem-

burgo, composta di “28”giudici (rappresentantidegli Stati membri U.E.)CONDANNA L’ITALIAPER IL PRECOCE BAT-TESIMO DEI BAMBINI, INQUANTO LO PRATICALA CHIESA CATTOLICA,VIOLANDO IL LIBEROARBITRIO DEGLI INFAN-TI, CHE NON SONO INETÀ DELLA RAGIONE.

Puntualizziamo che la cita-ta Corte interprete del diritto, ha giurisdizione esclusi-va e limitata agli Stati membri dell’U.E.La Santa Sede, lo Stato della Città del Vaticano e laS.R. Chiesa, sono entità giuridiche di diritto interna-zionale, NON-MEMBRI DELL’U.E. e non soggettiall’ipotetico c.d. e diritto europeo.La pronuncia è totalmente demenziale, inefficace epriva di conseguenza giuridica.

1. La Santa Sede è una potenza sovrana ed indipen-dente che esercita il diritto di legazione attiva e pas-siva con “190” Stati, in un iter storico di “21” secoli;2. Lo Stato della Città del Vaticano, nato con i PattiLateranensi e reso esecutivo in Italia con la legge27/05/1929, n° 810, ha ratificato altresì la “Conven-zione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche” del 18-04-1961, con atto diplomatico del 17-04-1964 ed è“Stato Osservatore Permanente” presso l’ONU;3. La Santa Sede, inoltre, come “Chiesa Cattolica”,secondo l’art. 7 della Costituzione della Repubblica

Italiana che recita “lo Sta-to e La Chiesa Cattolicasono, ciascuno nel proprioordine, indipendenti e so-vrani. I loro rapporti sonoregolati dai Patti Latera-nensi...”.

La Corte di Giustizia euro-pea, organo della U.E. -organismo consociativodi Stati, che non è rico-nosciuto come Stato enon gode del diritto atti-vo e passivo di legazio-ne, emettendo la senten-za sopracitata, si è arro-

gata un potere giurisdizionale, palesemente in viola-zione del diritto internazionale che la stessa Italia ri-conosce e s’impegna di rispettare all’art. 10 della Co-stituzione della Repubblica Italiana dove è sancito:“L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle nor-me del diritto internazionale generalmente ricono-sciuto”.

Ancora una volta la Santa Sede rimane in PUSIL-LANIME SILENZIO, come riguardo alle persecu-zioni islamiche, alle crocifissioni, alla schiavitù,alle chiese assalite e bruciate, non sentendo nep-pure il dovere morale e giuridico di indirizzare unaformale “protesta diplomatica” ed una “Nota ver-bale” a tutti gli Ambasciatori accreditati, in difesa eprotezione della S.R. Chiesa Cattolica.È evidente che tutti questi gravissimi fenomeni hannouna sola matrice: SATANA, adorato dai framassoniin tutto il mondo, anche dal “framassone” ANTI-PAPA FRANCESCO.

La Corte di Giustizia della Comunità Europea, con sede a Lussemburgo.

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sconosciuti ai più e sono, comun-que, morti.– Accettare qualunque pensieroumano, spesso contraddittorio, si-gnifica qualcosa di più che cambia-re testa, ma significa soprattuttonon credere alla esistenza dellaverità. Se questa oggi è bianca, do-mani è nera, vuol dire che non esi-ste.La conseguenza logica è patente:se si deve aggiustare sempre laParola di Dio a seconda di questocangiante scenario, si accetta chenon esiste la verità, la Rivelazio-ne, Dio. La consequenzialità è tre-menda, ma non la si sfugge. Lo stesso vale per la reinterpreta-zione del dogma. Il progressismoqui accetta il relativismo. Che cosasi può più difendere nella Fede? Èdistrutto tutto. Non eresia, maanche apostasia!Con tutto questo non si esclude af-fatto, che le diverse e contradditto-rie manifestazioni del pensieropossano avere qualche parte odaspetto immune dalla sua internalogica distruttiva e pertanto accet-tabile, che taluni aspetti venganoilluminati, che talune stimolazioni

siano afferenti. Tanto meno si esclude che il messaggioevangelico vada presentato in modo comprensibile agliuomini del proprio tempo, usando con la dovuta cautela, ilsuo linguaggio ed i suoi mezzi espressivi. La parentela tra il progressismo ed il relativismo, ossia ilmodernismo condannato, è una parentela troppo vergo-gnosa per gloriarsene.

6. ACCOGLIERE ED IMPA-RENTARSI QUANTO È POSSI-BILE CON TUTTE LE VARIEFILOSOFIE

Altro appannaggio che assicura laqualifica ambita di “progressista”.Un principio decantato in tutti imodi dal progressismo è quello diaccogliere tutto il pensiero viavia fluente, cercare di adeguare aquello il Messaggio Cristiano e, seoccorre, fare secondo quello, viavia, una reinterpretazione dellaRivelazione divina.Chi non accede a questo punto divista è un trito conservatore, unvecchio inutile rudere, al qualenessuna persona colta crederà più.Abbiamo detto il fatto in forma as-solutamente cruda; molti, che ama-no essere progressisti, un punto divista del genere amano presentarloin dosi variabili, anche omeopati-che, si da permettere sempre unatempestiva ritirata strategica.Guardiamo bene in faccia questafaccenda.– Il pensiero umano cambia, sidice. Meglio: cambia il pensieroaccademico a seconda degli idolidel momento. Fuori della professione filosofica ed intel-lettuale etichettata, continua a vivere bene o male ilbuon senso umano.Vero però che gli strumenti della cultura si orientano se-condo i “piaciuta” di moda e così influenzano molti spiri-ti e molti avvenimenti, come accade nel nostro tempo per imetodi hegeliano e freudiano dopo che i loro autori sono

IL TERMINEIL TERMINE“Progressismo”“Progressismo”

del Card. Giuseppe Siri

Il Cardinale Giuseppe Siri.

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7. IL RIFIUTO DELLA APOLOGETICA

Siamo sempre nel bagaglio che autorizza ad essere pro-gressisti. Le premesse della Fede (Apologetica) non sidimostrano più.La ragione? È stata già detta e scende logica dalle sue pre-messe: abbiamo visto che il “progressismo” accetta il“relativismo” (anche quando smentisce, nei suoi più pavi-di e i meno aperti cultori). Abbiamo visto che per questonon esiste verità obiettiva. Dobbiamo dedurne che laquestione della Fede è una mera questione di fede de-vozionale, insufflata dal sentimento (modernismo); chec’è dunque da dimostrare? Niente!Difatti, in campo biblico si mette in dubbio o il testo qua-lunque o il significato che la Chiesa (Magistero) gli hasempre attribuito, si mette in dub-bio la storicità dei Vangeli, dellaResurrezione di Cristo non occorredimostrare queste cose. La Fedeviene bene e la si tiene; è inutilecercare degli elementi di prova.Non vale che nessun libro storicodella antichità abbia dimostrazionidi critica esterna e interna, qualehanno i libri della Bibbia. Questecose non servono più.

Abbiamo visto e vediamo tuttoratanta gente tornare a Dio, solo per-ché è possibile dare una dimostra-zione scientifica, poniamo delVangelo di Matteo. Ma bisognarinnegare anche questa onesta ca-pacità che il Vangelo di Matteo –come gli altri – ha di farsi precede-re dalla più rigorosa documenta-zione della sua autenticità. Questo è il progressismo. Moltianni innanzi non riuscivamo a ca-pire perché uno scrittore di nontroppa vaglia non volesse sentirparlare di “apologetica”; ora ab-biamo capito. Ma non che lui lo sa-pesse, non era da tanto; era mano-vrato da chi, tacendo, lo sapeva.Molti che nella più perfetta buonafede hanno dato un certo ordine nuovo alle materie teologi-che da studiare, ordine al quale mai abbiamo consentito,non sapevano di eseguire un comando del modernismo la-tente sotto la cenere. Il silenzio in fatto di Apologetica, chesi sente tutto intorno, le meraviglie sincere espresse a chiritiene sempre necessaria la Apologetica, il fingere di igno-rare la sequela logica dei “perché” della mente degli uomi-ni, indica fin dove è entrato il modernismo anche in uominiintegerrimi ed onesti. Si guardi bene e, soprattutto, si lascida parte l’inutile erudizione, usando la propria testa, e sivedrà che tutto il progressismo è venato di modernismo.Forse il rifiuto della Apologetica ne è la manifestazionepiù rivelatrice. Citare, sì; ragionare, no! Perché la ragionee il suo valore non potevano venire accolti dal modernista.Ci voleva poi tanto a capirlo?

8. LA RIABILITAZIONE DEGLI ERETICI

Qui c’è la larghezza di cuore del progressismo. Abbiamogià ricordato, al n. 3, la trovata di chi ha proposto la ca-nonizzazione di Lutero. Ma c’è altro: i colpiti dagli ana-temi del passato riscuotono una notevole simpatia ed han-no molti avvocati difensori, per lo meno in cerca di atte-nuanti.Giordano Bruno, ad esempio, in talune riviste riemergedalle ceneri con l’aria di dire: “mi avete fatto aspettarequattro secoli, ma ce l’ho fatta”. Gli scritti di autoriprotestanti, che dovrebbero essere all’Indice in forza delcanone 1399, sono citati abitualmente al posto diSant’Agostino e di San Tommaso.L’euforia più entusiasta accoglie tutti quelli che sono stati

colpiti da censure canoniche, maicome oggi, meritate.Ma, è normale tutto questo?I figli che elogiano in casa quelliche hanno fatto andare in rovina ivecchi, che tengono bordone coipersecutori dei propri parenti, sichiamano “degeneri”.Evidentemente, la capacità logicadi distinguere tra la divina istitu-zione della Chiesa e gli uomini chela conducono fa al tutto difetto.Ma l’intendimento sotterraneo nonè poi tanto invisibile. Si innalzano le presunte vittimedel Magistero Ecclesiastico, percolpire il Magistero Ecclesiasti-co; si magnificano i distruttoridella disciplina ecclesiastica perumiliare quella Gerarchia, chetutela la stessa disciplina.

Agli eretici ed ai ribelli consiglie-remmo di non fidarsi troppo di talicontorti amici.Molti errori si affermano, si difen-dono, si divulgano, non tanto perse stessi, ma solo per far dispetto aqualcuno. Essi sono semplicemen-te lo sfogo delle più bambineschepassioni umane.

Tutto fa brodo e, elogiando un po’ i ribelli, sostenendo unpo’ gli sbandati, rivoltando le cose a modo proprio, si fan-no le vendette, si manifestano le invidie, si rendono noti idisappunti di quelli che credono di non esser potuti “arri-vare”; soprattutto, nella gran fiera, si fanno meglio i propricomodi. I peggiori!Le condanne ci sono, eccome, ma sono, in via storica, percoloro che nel passato hanno tenuto duro e fatto il loro do-vere e per quelli che oggi, rendendosi conto della confu-sione e del regresso spirituale, vorrebbero fermarne le cau-se.Si direbbe che i Santi appartengano al passato e gli ereticial futuro: è un pericoloso paradosso.

(continua)

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12 “Chiesa viva” *** Giugno 2014

DOCUMENTA FACTA

IL CARD. BERGOGLIOECUMENICO

Sopra: il capo sacerdote della Sèt-ta del culto Umbanda (Argentina).

A fianco: il card. Jorge Bergoglioin una riunione eceumenca conesponenti delle varie reiglioni,ebrea, musulmana e altre.Sulla destra, si vede il “prete”Umbanda (che è nella foto so-pra) in posa insieme ai leader del-le altre religioni.

ARGENTINA: TROVATI 15 TESCHI UMANI IN UN TEMPIO DELLA SETTA “UMBANDA”

Una banda guidata da un “pai” (sacerdote) Umbanda è sta-to sciolta il 20 agosto, con le accuse di attirare seguaci inun tempio in cui sono stati rinvenuti 15 teschi e 22 altreparti di ossa umane. Come afferma il quotidiano “El Clarin”, l’operazione, con-dotta da personale della DDI (Direzione del Dipartimentodi Investigazione) riguardava una casa dove era attivo untempio Umbanda, situato nella piazza El Hornero y LasAcacias. Secondo le fonti della polizia, l’organizzazionecon questo culto attirava le sue vittime, che poi venivanopicchiate e spogliate dei loro averi. L’indagine è iniziata lo scorso fine settimana, dopo una de-nuncia di una delle vittime. Durante le incursioni fu ferma-to un “pai” (sacerdote) Umbanda, proprietario del luogo, e

due dei suoi collaboratori, che vivevano nello stesso isola-to. Su uno di loro pendeva un mandato d’arresto. Il denun-ciante ha detto di essere stato derubato di 11.000 pesos(circa 1.000 euro) e di essere stato lasciato privo di sensi. All’interno del tempio vi erano 15 teschi umani e 22 altripezzi di ossa. C’erano anche “offerte” che presumibilmen-te sono state utilizzate nei rituali del tempio. Tra queste“offerte” vi erano teste di maiali e altri resti di animali. Inun’altra parte del tempio, sono stati rinvenuti polli e ca-pre... Inoltre, la polizia ha sequestrato una pistola calibrolungo 32 e alcuni degli oggetti rubati, tra i quali anelli eorologi. Come riportato da“El Litoral”, informatori hanno indicatoche, sebbene la polizia sia riuscita solo a confermare la de-nuncia di una vittima del “pai” e dei suoi collaboratori, gliinvestigatori credono che gli arrestati abbiano realizzatoalmeno altri 10 rapine, usando lo stesso metodo.

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IL CULTO UMBANDA: UNA “SETTA”?

Da un lato, uccisioni e cadaveri nei loro rituali; dall’altra,riferimenti a San Antonio, Santa Caterina, San Francescod’Assisi e Santa Rita. In breve, l’Umbanda è un cultosincretico della religione africana mescolato con il cat-tolicesimo popolare che è emerso nel 1920 in Brasile.Il “Diario di Mendoza” ci offre alcune informazioni. Molti schiavi immigrati brasiliani che sono venuti in que-sto paese sono stati colpiti dalla fede cattolica ed hannoriunito due credenze, sostituendo la volontà di Dio con lala magìa, e alla sostituzione di Dio si è passati al suo con-trario: il diavolo. José María Baamonde (fondatore e presidente della Fon-dazione SPES in Argentina, e fondatore in seguito mem-bro della Rete Iberoamericana per lo Studio delle sètte, oradefunto) afferma:«Tutte queste religioni sono fortementesincretistiche, mescolando elementi di africani, amerindi,di origine cristiana, e l’origine spiritualistica, nel caso diUmbanda». «Nel complesso, sostengono che non esiste un essere su-premo, ma un numero di entità chiamati Orishas che sonoantiche divinità africane o forze divinizzate della naturacome un tuono, acqua, ecc, che dono associate a dei Santicristiani.Alejandro Frigerio, Dottorato di Ricerca in Antropologiae CONICET ricercatore, sostiene che si tratta di un cultofrequentato da chi cerca lavoro, amore, denaro e soluzionifacili o cose magiche. Egli aggiunge che coloro che si ac-costano a questo culto lo fanno in uno stato di fragilitàemotiva che invita alla credulità. Infine, “è o non è una setta”? Federico Resnik, coordi-natore dell’Associazione Argentina di lotta contro la pseu-doscienza (ASALUP) dice:“Un leader settario è caratteriz-zato dal mantenimento di un rapporto di manipolazionecon i suoi fedeli, ed è qui che noi identifichiamo la sètta enon per il nome o per le stranezze dei loro riti”. Il “pai” Umbanda arrestato in Argentina è accusato di truf-fa, di aggressione di fedeli e sequestro di teschi e di altreossa. Fonte: Ries (Bollettino elettronico di informazione sul fe-nomeno delle sette e la nuova religiosità).

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14 “Chiesa viva” *** Novembre 2014

R ileggendo, studiandoe compulsando la vi-gente Costituzione

della repubblica, ci poniamo,alla luce di un’attenta verifi-ca dei poteri, alcune riflessio-ni legittime. Atteso che la“sovranità appartiene alpopolo, che la esercita nelleforme e nei limiti della costi-tuzione” (art. 1).Il “popolo” esercita tale so-vranità eleggendo il Parla-mento (Camera e Senato),che costituisce la sua primadelega di sovranità. Il“Parlamento, in seduta co-mune dei suoi membri”, cuisi aggiungono tre delegati perregione ed uno delegato perla regione della Val d’Aosta (Art. 83) elegge ilPresidente della repubblica. Il Presidente della re-pubblica (art. 87), titolare della subdelega di so-

vranità (tramite il Parlamentoche lo ha eletto), esercita isuoi poteri, fra i quali (art.92), “nomina i funzionaridello Stato”, (nomina) “ilPresidente del Consiglio deiMinistri e, su proposta diquesto, i ministri”. L’art. 94precisa che “il Governo de-ve avere la fiducia delle dueCamere”.Ne consegue che il potere le-gislativo e quello esecutivo,sono rappresentativi della de-lega espressa dal popolo, de-tentore unico della “sovra-nità” (art. 1).La carenza di delega del po-polo detentore della sovra-nità, si ravvisa, “strictu sensu

iuris” nella “magistratura (che) costituisce unordine autonomo ed indipendente da ogni altropotere” (art. 104).

MAGISTRATURA– da dove trae la proprialegittimità operandi? –

del Prof. S. D. di San Giorgio

Gli Articoli 101 e 104 della Costituzione sono compatibili con l’Art. 1?Ovvero, se la “Magistratura costituisce un ordine autonomo ed indipendente da ogni altro potere”

da dove trae la propria legittimità operandi?

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“Chiesa viva” *** Novembre 2014 15

Già ci sorprende – giuridicamente – il dettato co-stituzionale (art. 101) dove è testualmente scritto:“la giustizia è amministrata in nome del popo-lo”, senza che il popolo detentore della sovranità(art. 1) abbia conferito tale delega, come invece siverifica per il potere legislativo e per quello ese-cutivo. Inoltre, soffermandoci sul dettato dell’art.105, là dove recita: “spettano al Consiglio Supe-riore della Magistratura... le assunzioni, le as-segnazioni ed i trasferimenti, le promozioni e iprovvedimenti disciplinari nei riguardi dei ma-gistrati” e sul dettato dell’art. 104 che ci indica lacomposizione del precitato CSM: “Il consigliosuperiore della magistratura è presieduto dalPresidente della repubblica. Ne fanno parte didiritto il Primo Presidente e il Procuratore ge-nerale della Corte diCassazione. Gli altricomponenti sono elettiper due terzi da tutti imagistrati ordinari... eun terzo dal Parlamen-to in seduta comune...”.Ne consegue che il CSMè composto, in maggio-ranza assoluta, daglistessi magistrati.

Viene quindi a crearsi, ri-peto in una limpida disa-mina di diritto costituzio-nale, una mancanza co-stitutiva dell’eserciziodella giustizia, in quantocarente della delega delpopolo, unico detentoredella sovranità (art. 1).Infatti, anche nella com-posizione del CSM, ladelega sovrana di rappre-sentanza conferita dalpopolo al Parlamento, siriduce ad una mera presenza minoritaria (un so-lo terzo del CSM).Per non osservare poi, che ad effetto dell’art. 109della costituzione: “L’autorità giudiziaria dispo-ne direttamente della polizia giudiziaria”.Anche nella fattispecie l’autorità giudiziaria, ca-rente della delega di rappresentanza del popolosovrano, dispone – direttamente – della poliziagiudiziaria che, a termine di legge, è parte inte-grante delle Forze Armate.Forze Armate che seppure hanno nel Presidentedella repubblica il “comandante (supremo)”, so-no gerarchicamente dipendenti dal Ministro -Se-

gretario di Stato per la Difesa, attraverso il capo distato maggiore generale ed i capi di stato maggio-re dell’esercito, della marina e dell’aeronautica.Sono quesiti interessanti da valutare, studiare esoppesare in un ordinamento costituzionale demo-cratico, cioè dove la sovranità risiede nel popolo.Non possiamo non valutare, per una interpretazio-ne dottrinale sulla vigente costituzione della re-pubblica e della legislazione connessa, che la“magistratura (ordinaria) costituisce un ordineautonomo e indipendente da ogni altro potere”(art. 104), essa si pone, carente della delega della“sovranità che appartiene al popolo” (art.1), al disopra del potere esecutivo (in tutti quei casi dovead esercitarlo non sia un parlamentare (art. 68)).Analizzando più profondamente: i parlamentari

(per il precitato art. 68della costituzione) e igiudici della Corte Co-stituzionale (per la Leg-ge 09/02/1948 – art. 3 –),sono – durante munere –esenti dal subire prov-vedimenti di custodiacautelare o di fermo,salvo consenso della Ca-mera o del Senato, per iprimi, e della Corte Co-stituzionale, per i secon-di.Tale guarentigia nonesclude la possibilità diarresto in flagranza direato per i soggetti so-praindicati, salvo poil’autorizzazione deicompetenti organi costi-tuzionali per la confermao il diniego.

Tale situazione si puòverificare anche per i

Ministri-Segretari di Stato (se non parlamenta-ri), per i membri dello stesso CSM (art. 104), peri consiglieri di Stato, per quelli della Corte deiConti (art. 103) e così via dopo la sentenze n° 94del 18/06/1963 e n° 4 del 04/02/1965 della CorteCostituzionale, relative alle guarentigie che gode-vano prefetti, sindaci, presidenti di amministrazio-ni provinciali, nonché nell’esercizio di funzioni dipolizia. Se vogliamo, epiditticamente, continuare non go-dono dell’immunità penale: il capo di stato mag-giore generale delle Forze Armate, i capi di statomaggiore dell’esercito, della marina e dell’aereo-

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16 “Chiesa viva” *** Novembre 2014

nautica; il capo della polizia, il comandante gene-rale dell’Arma dei carabinieri, della guardia di fi-nanza, del corpo delle guardie di P. S.; i vari uffi-ciali di ogni grado delle Forze Armate e così via.Parliamo, in dottrina, della separazione dei poteridello Stato. Nello stato democratico, dove “la so-vranità appartiene al popolo” (art. 1), denotiamoche l’unico “ordine autonomo e indipendenteda ogni altro potere” (la magistratura ordinaria),che non detiene – sotto alcuna forma – la “delega”di sovranità, esercita “de facto et de iure” unpotere discrezionale, pure se assistito dai codicidelle Leggi, sovrastando – integralmente – ilpotere esecutivo (salvo che vi sia un suo menbro,titolare del mandato parlamentare, ai sensidell’art. 68 della costituzione) e pure il potere le-gislativo, nel caso che venga concessa l’autorizza-zione a procedere o addirittura la custodia cautela-re, dal competente ramo del Parlamento.Riflettendo, in forza di una interpretazione squisi-tamente dottrinale, rileviamo dei palesi contrasticostituzionali e legislativi, che debbono trovareuna corretta, ragionata e ponderata disamina,per delle riforme costituzionali, atte ad attuareil principio fondamentale dell’ordinamento di

uno stato democratico, dove, ripetiamo, “la so-vranità appartiene al popolo” (art. 1): nessunpotere dello Stato, pertanto, è legittimo giuridi-camente, se non deriva da questa sovranità, at-traverso delega o subdelega (come hanno sia ilpotere legislativo che quello esecutivo).Nessuna responsabilità personale o collegiale del-la magistrature (ordinaria), che continua a eserci-tare le proprie funzioni giurisdizionali, nel rispettodella Legge e della costituzione, ma semplicemen-te l’ordinamento democratico dello Stato, deveobbedire a delle normative sulla separazione deitre poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario), sen-za che uno di questi poteri possa interferiresull’autonomia e l’indipendenza dell’altro, a livel-lo anche dei singoli soggetti che lo esercitano “protempore”.Riteniamo che la totalità degli “addetti ai lavori”:cultori, studiosi, operatori del diritto, legislatori,valuteranno la piena rispondenza di queste notegiuridiche, al vivo ed insopprimibile desiderio cheil “popolo (cui) appartiene la sovranità”, vengarispettato nei suoi diritti legittimi ed inalienabi-li, come unica “fons honorum, iuris et potesta-tis”.

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“Chiesa viva” *** Novembre 2014 17

AMERICAN FREE PRESS– un annuncio pubblicitario

significativo! –

L’ American Free Press(AFP), fondato nel 2001,è un settimanale indipen-

dente, senza censure per i patriotiamericani; il giornale è una vocecoraggiosa in difesa della Costitu-zione degli Stati Uniti, per il non-intervento negli affari esteri, perl’onestà nei media, per un sistemafiscale equo, congressuale, giudi-ziario ed esecutivo di responsabi-lità, consapevolezza ambientale,per le opzioni alternative di salutee la libertà personale. AFP fu uno dei primi giornali aparlare contro l’imperialismoamericano e la guerra “preventi-va”, ed ha subìto un paio di attac-chi per il suo approccio anti-guerranelle relazioni mondiali, dopo ilfatto delle Torri Gemelle, del 9-11. La sezione “annunci” di AmericanFree Press, ogni settimana, rag-giunge più di 50.000 persone.

PROFILO DEI LETTORI

I lettori americani di AmericanFree Press sono politicamente dibuon senso e si impegnano in politiche di non intervento enegli aspetti politici primari. Essi sono preoccupati per la libertà, la tutela costituziona-le, il commercio equo, per la riduzione dell’imposta sulreddito, per il diritto di proprietà, per la libertà di parola,per i diritti dei veterani, per l’onestà e l’integrità nei leaderpolitici e per il futuro dell’America. Essi si occupano anche della ricerca di soluzioni per la sa-lute che siano di buon senso e di carattere naturale. I lettori di AFP sono avidi “segugi dell’informazione”,che vogliono scoprire ciò che viene nascosto dalla stam-pa americana controllata. Sono, inoltre, avidi acquirentidi libri e video ed hanno la tendenza ad abbonarsi a diversigiornali e riviste.

ALCUNE STATISTICHE SUI LETTORI

Dati raccolti da un sondaggio dialcuni anni fa.

• Il 92% si trovano negli StatiUniti continentali;

• l’89% dei lettori acquistano iprodotti in base al prezzo;

• l’84% acquista regolarmente li-bri;

• l’81% ha votato alle ultime ele-zioni;

• il 79% ha un’età superiore ai 55anni;

• il 77% di lettori ha acquistatopiù di una pubblicazione propo-sta da AFP;

• il 75% condivide la propria co-pia di AFP con più lettori;

• il 73% ha acquistato prodottiproposti sulle pagine di AFP;

• il 69% è di sesso maschile;

• il 67% sono iscritti sin dal primoanno di fondazione di AFP;

• il 65% ha contattato almeno unmembro del Congresso nell’ultimo anno;

• il 63% ha provato la guarigione usando prodotti al difuori del modo ;

• il 56% compie volontariato in attività patriottiche;

• il 52% ha fatto una donazione, oltre il prezzo dell’abbo-namento;

• il 48% ha scritto almeno una lettera al direttore;

• il 43% ha partecipato ad una marcia o ad un raduno;

• il 35% ha investimenti finanziari esclusivamente inAmerica;

• l’1% sono distributori per AFP.

Coepertina dell’edizione inglese del libro di Don Luigi Villa:“Paolo VI beato?”, principale oggetto dell’annuncio pubbli-citario del settimanale americano American Free Press.

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18 “Chiesa viva” *** Novembre 2014

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“Chiesa viva” *** Novembre 2014 19

Il Libro che Fermò la Causadi Beatificazione di Paolo VI

Le informazioni esplosive conte-nute nel libro “Paolo VI beato?”sono per tutti i Cristiani.Copertina non rigida, 328 pagine,solo $ 30. Include $ 40 in regalo.

NOTA DELL’INSERZIONISTA

Io intitolo questo articlolo: “L’uccisione delprofeta che Cristo ha nuovamente inviato”. Hopersonalmente preso il mio tempo per decideredi mettere questa pubblicità in AFP e ho sacrifi-cato i miei fondi perché questo Santo Sacerdotenon passasse sotto silenzio senza diffondere ilsuo messaggio e la sua missione ricevuti daDio.Egli fu raccolto dal cielo, approvato da un veroPapa e divenne un teologo, prima di iniziare lasua missione.Padre Pio guidò Padre Villa perchè smascheras-se i nemici della vera Chiesa Cattolica Romana.Come Nostro Signore stesso disse: «Avete gliocchi per vedere e le orecchie per sentire i segnidei tempi?». Egli disse anche - e pochi se ne cu-rano - «Siate furbi come i Serpenti».Ecco la tua opportunità di adempiere al tuo giu-ramento della Cresima e prendere la tua spada eil tuo scudo. Leggi, nel riquadro a sinistra, il ne-crologio di Padre Villa e prenditi alcuni minutiper digerire il contenuto. Otto volte – per quan-to si sapesse – tentarono di assassinare PadreVilla. Egli fu costantemente tormentato dai ne-mici interni ed esterni del Vaticano.Io vi suggerisco di acquistare questa biografiaper comprendere il perché egli fu scelto per laSua missione e conoscere ciò che Padre Villadovette affrontare quotidianamente. Egli ha do-cumentato ciò che ha scritto nei suoi libri: PuraVerità.Infine, mi vergogno di tutti quei cosiddettigruppi “tradizionalisti” che professano la verafede, perchè essi hanno dato il loro contributonell’assassinare questo profeta e la sua operaper non averlo riconosciuto come prescelto perquesta missione. Nel corso degli anni, ho vistoche certi gruppi non hanno onorato quelli sceltida Dio stesso, dicendo sempre: dà a noi leinformazioni e noi le diffonderemo, come dire aDio che Egli ha scelto le anime sbagliate percompiere la sua opera. Questi non sono i commenti dell’editore, essisono i miei.Non fate che l’opera di quest’uomo sia trascu-rata o negletta. Ricordatevi: Dio sceglie veg-genti e sante persone, non uomini.

– RONALD LECH

PAOLO VI BEATO?

O ra disponibile in lingua inglese. Pubblicato la primavolta, nel 1998, dalla Editrice Civiltà di Brescia, Ita-lia, e scritto dall’autore e vincitore di un premio

giornalistico Internazionale, Padre Luigi Villa, dottore inteologia.Padre Luigi Villa fu incaricato da Padre Pio e ricevette unmandato papale da Pio XII di dedicare la sua vita per difen-dere la Chiesa Cattolica dall’opera della Massoneria – spe-cialmente la Massoneria Ecclesiastica. Padre Pio, nel lorosecondo incontro del 1963, mise in guardia Padre Villa di-cendogli di farsi coraggio, perché la Massoneria aveva giàinvaso la Chiesa Cattolica e persino che essa “era entratanelle pantofole del Papa!”. L’allora papa regnate era PaoloVI. Questo libro si basa su studi critici di migliaia di paginedi encicliche, discorsi, documenti conciliari, giornali di sto-ria, radiocronache e riviste.Copertina non rigida 328 pagine, $ 30.

SPESE POSTALI incluse negli Stati Uniti (per paesi este-ri, si prega aggiungere $ 24 per spese postali).Assegni e vaglia postali emessi solo su banche USA.

IN REGALO: gratuitamente inclusa la pubblicazione di Padre Villa: “Satana intronizzato in Va-ticano”, più un CD gratuito col sermone e biografia di St. Leonard of ort Maurice, un altro santosacerdote eliminato per il suo messaggio.

ORDINAZIONI: invia assegni e vaglia postali all’Apostolate of Our Lady of God Success.Invia assegni a: ETS, PMB #129, 8440 East Washington St., Chagrin Fals, OH 44023.

IN MEMORIAM – PADRE VILLADON LUIGI VILLA

TU SEI UN SACERDOTE PER SEMPRE!

È con profondo dolore e tristezza di cuore chescrivo le seguenti notizie. Il nostro caro amicoPadre Luigi Villa morì con un sorriso sullelabbra, il 18 nov. 2012 alle 3 a.m. in Brescia,Italia, dopo molti anni di lavoro per la sua mis-sione di combattere la Massoneria ecclesiasti-ca nella Chiesa Cattolica.Padre Luigi Villa si è spento la domenica mat-tina della festa della Dedicazione della Basili-ca di San Pietro e San Paolo. Sembra appro-priato che una persona così fedele dovesse mo-rire nella commemorazione di questa festa –egli che difese i diritti di Dio come vero segua-ce di Cristo, del Vangelo, della Tradizione edella Una, Santa, Cattolica e Apostolica Chie-sa fino al suo ultimo respiro. Egli aveva 95 an-ni. A causa della grave natura del suo lavoro, Padre Villa ebbe 7 o 8 tentativi di assassinioe sebbene spesso egli si ammalò seriamente, egli non soccombette mai agli sforzi dei suoinemici. È mia opinione che Dio abbia mantenuto in vita Padre Villa – forse solo con mez-zi soprannaturali – fino a quando tutto il suo lavoro fosse completato.

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“CHIESA VIVA”: tutte le nostre Pubblicazioni

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contro la beatificazione di PAOLO VI

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22 “Chiesa viva” *** Novembre 2014

Conoscere la Massoneria

IL MAESTRO MASSONE

Ragon ci fa sapere: «Marius Lepage scrive: “La Cameradi Mezzo è la perdita delle illusioni (...) è l’athanor ermeti-camente chiuso nel quale si compone la gloriosa trasmu-tazione dei centri di conoscenza che passano dal cervelloal cuore. La conoscenza del cuore è la comunicazione di-retta senza intermediario più o meno opaco, con la sor-gente di ogni vita. È l’illuminazione intellettuale davantialla quale tutto si rimpicciolisce alla sua giusta grandez-za, si cancella e sparisce; è un riflesso della Vera Luce,un’eco della “parola perduta”.

René Guenon precisa: “Si dice che un Maestro massone sitrova sempre tra la Squadra e il Compasso, cioè nel “luo-go” medesimo in cui si inscrive la Stella Fiammeggiante(Stella a cinque punte) e che è propriamente l’“Invariabilemezzo”. Dunque (...) la Loggia dei Maestri è chiamata‘Camera di Mezzo’. Il Maestro è assimilato con ciò all’‘Uomo vero’, posto trala Terra e il Cielo ed esercitante la funzione di ‘mediato-re’. (...).In tutte le tradizioni, il ‘Mezzo’ è il centro ideale. Accederealla “Camera di Mezzo” è pervenire al centro della‘Ruota’, all’asse immobile. (...). Questa immagine della‘Ruota’ ci mostra i profani posti sulla circonferenza e gliIniziati in cammino sui raggi, verso il Centro dove la velo-cità è nulla.La ‘Camera di Mezzo’ è pure la ‘Quintessenza’ degli al-chimisti, il punto di intersezione dei due bracci della croce,la sommità della ‘Pietra cubica a punta’.Vi si accede per mezzo di 15 gradini divisi in tre gruppi:tre, cinque, sette. Questi numeri sono quelli dell’Appren-dista, del Compagno e del Maestro.Tre è il Triangolo; cinque, la Stella Fiammeggiante; set-te, il Sigillo di Salomone con il Punto centrale che è l’uo-mo giunto a realizzare l’equilibrio perfetto tra la Materia elo Spirito. Questo Sigillo di Salomone è il geroglifico dellaPietra Filosofale, mentre la Stella Fiammeggiante (e cioèla Stella a cinque punte) è quello della Materia prima.Il Triangolo, o Delta Luminoso, è il Fuoco, fuoco spiritua-le, intenso, nascosto con la sua azione sul Pentagramma oStella Fiammeggiante o Materia prima, che conduceall’Esagramma o Sigillo di Salomone, o Pietra Filosofale.G. Persigout associando il Sigillo di Salomone e la StellaFiammeggiante, forma la figura da lui definita l’Esagram-ma pentalfico. È l’unione del Microcosmo col Macroco-smo.È interessante notare che l’addizione di 5 (pentagramma) e6 (esagramma) dà per totale 11. (...). Undici è dieci piùuno, cioè i dieci Sefirot più En-Sof. E i 33 gradi dello Scoz-zesismo possono essere divisi in tre serie di undici. (...).

La ‘Camera di Mezzo’ può essere paragonata all’esago-no racchiuso all’interno dell’esagramma. In questa Ca-mera, l’Uomo, l’Iniziato, diventa Adepto.I 6 triangoli dell’esagramma hanno 18 lati; i 5 triangoli delpentagramma hanno 15 lati. Addizionando 18 e 15 ritrovia-mo ancora il numero 33.Il 15° grado della Massoneria è il primo grado dei Capitolie il 18° è il grado di Rosa-Croce. Questo grado non è chel’amplificazione del 3° grado. È 3 moltiplicato 6 (e cioè 666– n.d.r.).La Loggia di Maestro si chiama Camera di Mezzo e deveavere due locali per le iniziazioni. (...). Ancora poco tempofa, si divideva il Tempio in due parti con una tenda. La pri-ma parte era lo Hikal, la seconda il Debhir. Lo Hikal è lacamera dove Hiram muore, il Debhir quella in cui risuscita.(...). Hiram risuscitato! Tale è lo scopo dell’iniziazione algrado di Maestro: l’iniziato diventa Adepto, è raggiantedi Luce. (...). Hiram risuscitato è il Maestro, è l’Uomo vero. (...). L’Ap-prendista (Pietra grezza), dopo una fase durante la quale si‘sgrossa’, ‘acquista delle facce uniformi’ e diventa Compa-gno. Queste ‘facce’ (Pietra cubica) si levigheranno e perde-ranno, a poco a poco, la loro rugosità. Infine, il Maestro,nella pienezza dei suoi diritti massonici e dei suoi doveri,“individuato” veramente, sarà nella Loggia un elemento,una Pietra perfetta, indispensabile all’esistenza dellaLoggia”»1.

1 Jules Boucher, “La simbologia massonica”, Atanor, Parigi 1948, pp.280-286.

Stella a 5 punte Stella a 6 punte

Fuoco

Terra Acqua

PuntoCentraleo Spirito

santosatanico

Rappresentazione geometrica del Maestro massone, o Uomo-Dio, o Se-conda Trinità Massonica, costituita dal Traingolo (Terra , Acqua, Fuoco)della Prima Trinità, dalla Stella a 5 punte e da: Stella a 6 punte e PuntoCentrale (Spirito santo satanico) che simboleggiano l’anima giudaica.

del dott. Franco Adessa

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“Chiesa viva” *** Novembre 2014 23

L’altra faccia del soleGiancarlo Infante

In questo saggio si propone una let-tura insolita della teoria eliocentrica,in ordine al diffondersi del neopaga-nesimo nell’ambito moderno.Cosa si cela dietro il modello elio-centrico venuto alla ribalta nel Rina-scimento e divenuto il paradigmaprincipale della scienza moderna?Il miracolo del sole avvenuto a Fati-ma davanti a settanta mila persone,sembra alludere infatti al significatospirituale che ancora oggi gli vieneattribuito, specialmente in ambitomassonico.Il lettore è invitato a superare le diffi-denze sulle osservazioni proposte,cercando invece di cogliervi, al di làdei loro limiti, un possibile grado diverità, per una comprensione sem-pre maggiore della realtà celata die-tro le apparenze.

SEGNALIAMO:

«Guardati dall’uomo cheha letto un solo libro».

(S. Tommaso d’Aquino)

In Libreria

Dio sia con Lei e la Vergine Immacolata pro-tegga Lei, la sua famiglia e le care Operaie diMaria Immacolata. Con tanta stima e affetto

(O. C. - Brescia)

***

Sono sempre più contento di quello che Leimi fa pervenire. Sono anni che seguo conmolto interesse (spirituale) questi eventi oscu-ri e tragici che stanno avvenendo nella Chiesae nell’intero mondo. Nei nostri 2 gruppi di preghiera settimanaliLe garantisco il nostro ricordo particolare af-finché Gesù con Mons. Villa l’aiutino semprea portare avanti con coraggio questa Missio-ne.Cordiali saluti nella Divina Volontà.

(F. G.)

***

Sono dei pazzi scatenati. E che paura! L’haifatto tu questo lavoro? Complimenti.Comunque, se posso, secondo me queste cosenon sono misticismo, o spiritualità o cosa delgenere. Secondo me è patologia e basta, chesfocia nell’elaborazione di simboli feticci.U’altra cosa, forse più seria, è invece la prati-ca di riti occulti, e l’instaurazione di centrienergetici, utili come punti focali per la de-gradazione dell’umanità. Secondo me le pri-me psichiatrie, anche quelle di adesso, sonoesempio.La cosa spaventosa, che non riesco a credereo capacitarmi, è che sembra che dietro questoci sia una mente precisa. Non riesco a capaci-tarmi non della mente dietro, non riesco a cre-dere alla sua malvagità, e raffinatezza (o co-noscenza) assemblate.A me sembra quasi che qualcuno, che cono-sce la profondità del cristianesimo e dello spi-rito, si sia messo di serio impegno per ... ca-povolgerlo, distruggerlo.Il peggio è che in questo marasma, avevano ohanno via libera i demoni. Ed il caos totalesarebbe secondo me, il peggio da evitare.

(Sione C.)

LA RINGRAZIO SENTITAMENTE PER ILDOCUMENTO IN PDF INVIATOMI.GRAZIE. CORDIALI SALUTI

(Una Biblioteca della provincia di Padova)

***

EGREGIO INGEGNER ADESSA,DESIDERO RINGRAZIARLA DI CUOREPER QUELLO CHE STA FACENDO, HAFATTO E CONTINUERÁ A FARE PERTUTTI NOI, PER L’UMANITÀ.CHE DIO LA PROTEGGA, NEL NOME DIGESÙ NOSTRO SIGNORE.GRAZIE.

(C. P. - Verona)

***

Sono un dipendente comunale, ... vedo chearrivano periodicamente le Sue e-mail di cuiall’oggetto. Sto leggendo il nr. di luglio 2014.Leggo con molto interesse e... altrettanta con-divisione dei temi trattati (le idee, anzi i fatti,espressi da “Chiesa viva” corrispondono aquanto sto sostenendo, ... anche se con diffi-coltà). Se fattibile, d’ora in poi, ... gradireiricevere anch’io “Chiesa viva”.Cordiali saluti,

(Franco G:)

***

Egregio Ingegnere.È terrificante!.. Continueranno a ignorare tut-to e a non reagire in alcun modo? Saluti.

(E.B. - Pistoia)

***

Egregio e caro Ingegnere Adessa,ho terminato da poco di leggere l’inizio delmese di ottobre di “Chiesa Viva”, è terribile,terribilmente terribile!!! Ho paura per Lei. Domani offrirò la SantaMessa con la Santa Comunione e tutta la miagiornata per Lei. Come dicevo poco fa a ..,perché siete voi, altrimenti non potrei credere.

Lettere alla Direzione

Per richieste:

Armando Armando S.r.l.Viale Trastevere, 23600153 RomaFax: 06 / 58 18 564e-mail: [email protected]

RAGAZZE e SIGNORINEin cerca vocazionale, se desiderate diventare

Religiose-Missionarie” – sia in terra di missione, sia restando in Italia –

per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio,potete mettervi in contatto, scrivendo o telefonando a:

“ISTITUTO RELIGIOSO MISSIONARIO”Via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia - Tel. e Fax: 030 3700003

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24 “Chiesa viva” *** Novembre 2014

2 Viva il Papa! di Don Curzio Nitoglia

7 A Sua Santità il Papa Francesco Idel Prof. L. Pranzetti

9 La Corte Europea condanna l’Italiadel Prof. S. b. San Giorgio

10 Il termine “progressismo” (3)del card. Giuseppe Siri

12 Documenta Facta

14 La Magistratura – da dove trae la propria legittimità operandi? –del Prof. S. b. San Giorgio

17 American Free Press– un annuncio significativo! –

20 Pubblicazioni contro la beatificazione di Paolo VI

22 Conoscere la Massoneria

23 Lettere alla Direzione - In Libreria

24 Conoscere il Comunismo

NOVEMBRE 2014

SOMMARIO N. 476

VIVAil

Papa!

SCHEMI DI PREDICAZIONE

Epistole e VangeliAnno B

di mons. Nicolino Sarale

(Dalla I Domenica di Avvento alla Festa della Sacra Famiglia)

Nicola II, pur essendo profondamentecredente, cosciente della sua missioneispirata da Dio, non aveva il carisma,l’autorevolezza e le capacità dei suoi pre-decessori; la decadenza generale dell’or-ganizzazione imperiale si estese anche aquella ecclesiastica. Isolato nella sua“gabbia d’oro”, lo zar non si accorgevadella segreta, crescente infiltrazione deipoteri occulti in tutti gli apparati ammini-strati, religiosi e militari dello Stato. Siapriva un invisibile abisso spaventosoche si sarebbe improvvisamente svelatonel febbraio 1917, quando, abbandonatoda tutti, Nicola II fu costretto all’abdi-cazione e alla rinuncia al trono ancheper qualsiasi successore.

Il secondo esilio di Lenin fu più duro edifficile, anche per il suo volontario isola-mento; egli rifuggiva la frequentazionedei fumosi “bistrot” dei fuoriusciti russi,di partecipare alle loro inconcludenti di-scussioni, ai litigi, mentre nel contempoera tormentato (l’apostolo della Interna-zionale) dalla nostalgia. Vivendo a Parigi,era poi difficile avere una presa visionedella situazione in Russia.Nella primavera del 1913, il supremo co-mando bolscevico (Lenin, la Krupskaja,Kamenev e Zinoviev) si trasferì in Gali-zia, nel villaggio di Poronin, vicino al

confine con l’Ucraina russa. Nelle fre-quenti gite in bicicletta lungo il confine,Lenin si intratteneva con tutti i contadiniche incontrava, specialmente quelli pro-venienti, per commerci, dai villaggi oltre-confine, allo scopo di raccogliere anchele più irrilevanti informazioni (sul raccol-to, sulla vita quotidiana, sulle tasse, ecc.)che però gli permettevano di formulare,per diretta conoscenza, la situazione inRussia. In autunno, Lenin e i “suoi” si trasferiro-no a Cracovia.Di rilievo, lo stretto controllo dei movi-menti, sia a Parigi che in Galizia, e di tut-te le attività di Lenin da parte dell’Ochra-na, l’efficiente polizia segreta russa cheaveva infiltrato propri agenti nella scuolaparigina, anche in Galizia e perfino nelgruppo bolscevico della Duma (eclatante,il caso di Roman Malinovski, amico inti-mo di Lenin, suo massimo rappresentantein Russia, eletto con l’aiuto dell’ Ochranaalla Duma; farà arrestare per attività ille-gali il suo amico Stalin e tutto il centrobolscevico da lui diretto)10.Nella primavera del 1914, Trotsky, comemembro della Grande Loggia di Fran-cia, partecipò a una riunione, con il fra-tello massone Gacinovic, a Venezia, perdiscutere il piano di assassinio dell’ Ar-ciduca Francesco Ferdinando designato

a cura del Gen. Enrico Borgenni

Conoscere il Comunismo successore di Francesco Giuseppe al tro-no d’Austria.Zinoviev, Radek, quindi anche Lenin,erano informati dei piani relativi di que-sto assassinio che verrà attuato dal serboGavrjlo Princip, affiliato alle società se-grete, Madla Bosna (La Giovane Bo-snia) e alla serba Mano Nera, a Saraje-vo, il 28 giugno successivo e che aprirà lacrisi europea e il successivo scoppio dellaguerra mondiale11.

10 Essad Bey, “Lenin”, Treves Editori 1935.11 Yury Begunov, “The Secret Powers in RussiaHistory”, Mosca 2000, pag. 220.

(continua)

Vladimir Uljanov (Lenin).

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