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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA DIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi Villa Direzione - Redazione - Amministrazione: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà Via G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003 www.chiesaviva.com Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990 Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS) contiene I. R. www.chiesaviva.com e-mail: [email protected] «LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Jo. 8, 32) Chiesaviva ANNO XL - N° 429 LUGLIO-AGOSTO 2010 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Abbonamento annuo: ordinario Euro 40, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3,5, arretrata Euro 4 (inviare francobolli). Per lʼestero Euro 65 + sovrattassa postale Le richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà 25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257 I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità VOODOO VOODOO

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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURADIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi VillaDirezione - Redazione - Amministrazione:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003www.chiesaviva.comAutor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS)contiene I. R.www.chiesaviva.com e-mail: [email protected]

«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI»(Jo. 8, 32)

Chiesaviva ANNO XL - N° 429LUGLIO-AGOSTO 2010

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia.Abbonamento annuo:ordinario Euro 40, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3,5, arretrata Euro 4(inviare francobolli). Per lʼestero Euro 65 + sovrattassa postaleLe richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257

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VOODOOVOODOO

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M a cos’è il voodoo?

Voodoo è la corruzione dellaparola “voodus”. Si riferisce adun idolo in forma di serpente(zoolatria). In Africa, è adorato in una gab-bia, come un oracolo e comeuna rappresentazione di unprincìpio di natura divina.Nella religione Voodoo si credealla vita dopo la morte e ancheall’esistenza di gerarchie spiri-tuali maligne e benigne, dette“Loas” (demoni).I riti voodoo sono complessi: visono varie divinità, si verifica-no possessioni demoniache,orge sessuali, sacrifici rituali, danze sfrenate con as-sordanti rumori di tamburi, consumo di rum e di ta-bacco, che provocano “estasi”.Ma è anche normale che, nelle pratiche del Voodoo,si consacrino i bambini alle divinità (demoni); ibambini diventano schiavi degli spiriti maligni, aiquali devono ubbidire in tutto, altrimenti gli spiritili uccidono. Si offrono anche i neonati ai demoni,bruciandoli vivi, anche oggi, clandestinamente.

È molto difficile uscire da que-sta religione, perché la famigliadiventa bersaglio, vittima di Sa-tana, con malattie, rovine, mortiinspiegabili... una vera tatticadel terrore e della paura.A questo punto, non è possibiletacere di Haiti, i cui abitantisono al 90% adoratori del Voo-doo, ed è l’unico Paese al mon-do che è stato consacrato al“demonio”.La prima volta, fu nel 1791, e laconsacrazione fu per 200 anni;la seconda volta, fu nel 2004,per altri 200 anni.Ripeto: è l’unico Paese del mon-do che è stato esplicitamenteconsacrato al demonio e in cui

si continua ad adorarlo nelle varie forme del “Voo-doo” e della “Santeria”.

Questa religione animista fu ufficialmente ricono-sciuta dal Governo, nell’aprile del 2003, l’allora Presi-dente Jean-Bertrand Aristide (ex sacerdote salesia-no) autorizzò la pratica del Voodoo, riconoscendolaparallela a quella cattolica.Ora, nulla è casuale, e il disastroso terremoto di Haiti

del sac. dott. Luigi Villa

2 “Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2010

VOODOO, VOODOO, VODOUN, VUDÙVODOUN, VUDÙ

Sossa Guédéhoungé, Capo supremo del Voodoo africano, fotografato nella sua casa a Doutu, in Benin.

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è da mettere in relazione alla scelta che i suoi abitantihanno fatto in favore del peccato, sulla cui conse-guenza la Bibbia presenta molti esempi, quali:

– il Diluvio Universale, in cui morì ogni vivente, ec-cetto Noè e la sua famiglia;

– Sodoma e Gomorra, la cui l’omosessualità, la lus-suria, l’immoralità, l’ubriachezza, l’ozio, fecero sìche queste città fossero distrutte col fuoco scesodal cielo;

– la città di Pompei, completa-mente sepolta dalla lava diun vulcano con tutti i suoiabitanti; ma fu anch’essa col-pita da “punizione divina”perché, tra i resti di case e pa-lazzi furono trovati molti di-pinti pornografici, pedofili eomosessuali;

– il terremoto in Iran, nel 2003,con 50.000 morti;

– lo “tsunami” asiatico del 26dicembre 2004, che devastòdiversi Paesi della Regione(Sumatra, Indonesia, Thai-landia, Sri Lanka, India e Iso-le Maldive) dove si concen-trava una folla di turisti allaricerca di piaceri sessuali; vimorirono oltre 200.000 perso-ne di 34 nazionalità;

– l’uragano Katrina, che deva-stò New Orleans; vi moriro-no oltre 10,000 persone e cir-ca 500.000 furono colpite; ecc.ecc.

È curioso considerare anche cheproprio mentre Haiti ottenevala libertà dalla schiavitù, e siconsacrava nel 1791 al Demo-nio, per Haiti iniziò una lungaserie di sventure, un’era di cala-mità naturali, politiche ed eco-nomiche, senza tregua, fino aquest’ultimo terribile terremotodei nostri giorni.Trascorsi i 200 anni concessi dalDemonio al sacerdote BokorBaukman col “patto di san-gue”, per i sacerdoti Voodoo eradi fondamentale importanza ri-consacrare il Paese a Satana,come avevano fatto i loro pre-decessori nel 1791. E così, il 14 agosto 2004, ad Haiti,fu fatta la riconsacrazione del Paese a Satana, per al-tri 200 anni.Qui, voglio ricordare un fatto: una delle zone più de-vastate del terremoto è stato il sobborgo di Port-au-

Prince, chiamato “Carrefour”, ma che è il nome diun demonio del Voodoo, considerato il Signore degliInferi. Ebbene, la distruzione del quartiere “Car-refour” fu valutata al 90%... Non c’è bisogno di commenti!..

Papa Giovanni Paolo II voleva il “dialogo” anchecoi “voodoo”

Il giorno 4 febbraio 1993, Gio-vanni Paolo II visitò il Benin(Africa) e s’incontrò con una de-legazione di “dignitari voodoo”del Tempio feticista del pitone,che avevano in programma, tregiorni dopo, di celebrare il loroFestival Internazionale in Qui-dah, con partecipanti da paesiquali: Brasile, Cuba, Haiti, StatiUniti, Francia, e molti altri paesiafricani, e onorato dalla presen-za di nomi famosi, quali il Presi-dente haitiano in esilio, JorgeAmado, Gilberto Gil, Harry Be-lafone, Bill Cosby, Magic John-son, Michael Jordan, Spike Lee,Coretta Luther King, Jean Rou-ch, Rhoda Scott, Stevie Wonder,Jesse Jackson, Ronald Brown,Leone Suklivan, il salesiano Ari-stide. Vi furono anche sacerdotivoodoo del candomblè, orixàs edei “Re” delle principali dina-stie del Benin.Giovanni Paolo II ha voluto an-che Lui prestigiare in anticipoquelle manifestazioni, dicendo:«Siete fortemente attaccati alletradizioni che vi hanno tra-mandato i vostri antenati. È le-gittimo essere riconoscenti ver-so i più anziani che vi hannotrasmesso il senso del sacro, lafede in un Dio unico e buono,il gusto della celebrazione, laconsiderazione per la vita mo-rale e l’armonia nella società». Dopo quel dire del Papa, il capovoodoo, con una corona di lattain testa, rispose dicendo deglisforzi fatti per realizzare la pre-ghiera comune delle migliaia dianimisti con la sua Chiesa, che

definì una vera “via di Damasco”.Il “Sillon Noir-Vodù. Democrazia e pluralismo reli-gioso”, la pubblicazione del movimento, nel suo nu-mero speciale per le cerimonie dell’Ouidah 92 (Coto-nou, n° 9, marzo 1993) trattò del dialogo inaugurato,

Danzatore voodoo.

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da poco, da Giovanni Paolo IIcon i rappresentanti delle reli-gioni tradizionali, specialmenteil Voodoo, che è sulla retta viadell’inculturazione e del rinno-vamento cristiano delMewihwendo/Sillon Noir, se-condo il pensiero di Durkeim edel suo totemismo, che vuole lasocietà come l’oggetto della reli-gione.Durante quell’incontro storicodi Giovanni Paolo II con gliadepti dei Voodoo avvenne ilgesto simbolico dello scambiodei doni. Dai capi Voodoo, ilPapa ricevette una statua dauna religiosa voodoo, che por-tava una “zucca chiusa diHwegbaja”.Giovanni Paolo II regalò unquadro impressionante: unazucca chiusa, al piede di un al-bero con tre rami, in mezzo aiquali c’era un’altra zucca, aper-ta in due parti, che versava san-gue e acqua. Sotto le due figuresi leggeva un passo dell’epistoladi S. Paolo ai Colossesi 1, 26-27.È chiaro che quel dono fu preparato accuratamenteancora prima. L’interpretazione d’inculturazione diquesto dono manifesta lo spirito del massonico ecu-menismo conciliare.

Poveri missionari!.. Hanno spe-so una vita per allontanare daquei popoli i culti idolatrici, edora un Papa li esautora intera-mente; addirittura un Papa del-la Chiesa di Cristo che osò per-sino umiliarli davanti ai capitribù dicendo: «Se andiamo più addietro nellastoria, constatiamo che gli ante-nati di questi missionari giuntiin Europa, avevano essi stessiricevuto il Vangelo quando ave-vano già una religione e un cul-to. Al contrario, hanno avuto lapossibilità di conoscere GesùCristo e di divenire, in Lui, permezzo del battesimo, figli e fi-glie del Dio d’Amore e di Mise-ricordia. Tutto nella libertà».

Tante stupidità le poteva diresolo un Giovanni Paolo II, peril quale il passaggio da una reli-gione ad un’altra sarebbe unprogresso nelle precedenti co-noscenze, le quali non devonoessere perse, ma solo purificate.Queste nuove “verità acquisite”

sarebbero quei “germi di verità” di cui parla la Lu-men gentium, attraverso un “dialogo” inter-religio-so, fondato sulla visione di un Redentore di tuttal’umanità.

1962Rivoluzione nella Chiesasac. Andrea Mancinella (pp. 316 - Euro 25)

Il Santo Pontefice Pio X condannò il Modernismo come la “sintesi ditutte le eresie”, per cui Noi, fedeli alla massima “sentire cum Ecclesia”nei confronti di detta “eresia”, abbiamo il massimo rigetto, perché la suafede non si fonda su Dio rivelatore, ma si radica su un terreno puramenteumano, si diluisce nellʼateismo, interdicendo il cammino verso lʼassoluto,lasciando lʼuomo senza Dio, mentre la verità cattolica della Fede la accet-tiamo come “rationale obsequium” verso Dio e la sua Rivelazione.

Per richieste, rivolgersi a:

Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257

NOVITA

Il tamburo sacro chiama il dio. Ogni Voodoo risponde solo a particolari ritimie a musiche determinate, che corrispondonoalla psicologia della divinità.

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La religione di Gesù Cristo, in-vece, vuole una “conversione”e una nuova nascita con il Bat-tesimo, il cui potere viene dalsangue di Gesù, trafitto in croceper la salvezza degli uomini.È Lui, e Lui solo, che ci ha libe-rati dal potere delle tenebre e ciha trasferiti nel Regno del suoFiglio diletto, per opera del qua-le siamo stati redenti e abbiamola remissione dei peccati (Col. 1,13-14).

Tutto questo, adesso, col Vatica-no II, è stato rovesciato, e per-tanto un Papa, Giovanni PaoloII, può “riconoscere che in ognitradizione religiosa c’è del veroe del buono, e delle semenze diverbo”.Purtroppo, i Padri del VaticanoII non ebbero certamente pre-sente l’ammonizione di S. Paoloai Colossesi: «Badate che nessu-no vi inganni con la sua filoso-fia e con vari raggiri ispirati al-le tradizioni degli uomini se-condo gli elementi del mondo e non secondo Cri-sto» (Col. 2,8).Ci sarebbe, allora, da chiedere perdono per l’integri-smo con cui furono distrutte le culture idolatriche, acausa della diffusione del Cristianesimo. Ma noi di-

ciamo che la “cultura concilia-re” è stata una inversione delladirezione cristiana, che predicala religione che viene da Dioagli uomini. I documenti conci-liari contengono, invece, frasi eformulazioni suscettibili di in-terpretazione e sviluppo nelsenso del “dialogo” inter-reigio-so. Anche gli scritti di GiovanniPaolo II svelano una dottrina“arricchita” da una “nuova co-scienza” di Chiesa, derivatadalla dottrina della “Redenzio-ne Universale”, che costituisceun “Nuovo Ordine Mondiale”di stampo massonico e NewAge.Ecco spiegato, quindi, perché la“nuova Pentecoste” del Vatica-no II è aperta anche al Voodoo,in aperto contrasto, però, conl’ammonimento di S. Paolo diguardarci dagli inganni delle fi-losofie e dei raggiri ispirati alletradizioni degli uomini.

Purtroppo, l’androteismo è oggi patrocinato dallacultura errata conciliare. Ma è un’inversione della di-rezione cristiana questo velare il “piano modernista”sotto un misto di fede tradizionale e di teologia mo-derna, che dimostra, però, un piano di trasformazio-

Pio XII“Il Vicario” di Hochhuth e il vero Pio XIIsac. dott. Luigi Villa (pp. 140 - Euro 12)

Questo mio libro vuol essere una “risposta” alla vergognosa e anti-storicarappresentazione del mediocre dramma “Il Vicario”, di Rolf Hochhuth.La nostra “risposta”, quindi, a quel vergognoso e spudorato dramma vuolessere una testimonianza del nostro amore e della nostra riconoscenzaverso quel grandissimo Papa Pio XII, che ebbe il coraggio evangelico dicondannare - da genio e da Santo! - sia i crimini nazisti, sia quelli del co-munismo sovietico. La sua forza esterna, la sua diplomazia, lʼimpulso delsuo sapere, il motivo della sua complessa azione nella Storia, ce lo mo-strano come il vero “Pontefice”, ossia il costruttore di “ponti” tra Dio elʼumanità, come il “ponte” sicuro di trapasso tra lʼumano e il divino!

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NOVITA

Riti Voodoo.

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ne della fede, come è contenuto negli scritti di KarolWojtyla, prima, e di Giovanni Paolo II, poi, svelan-do una nuova dottrina “arricchita” di una “nuovacoscienza” di Chiesa, derivata dalla dottrina ereticadella “Redenzione Universale”.

Ora, l’Autorità papale può venire solo da chi ha pen-sieri che fanno da ponte (donde il nome di “Pontefi-ce”) ai disegni di Dio, mentre, invece, le “idee perso-nali” servono solo ad un sincretismo dei pensieriumani, anche demoniaci!

La battaglia continua - 22sac. dott. Luigi Villa (pp. 77 - Euro 10)

Questʼaltro mio libro invita alla riflessione. Chi legge queste pagine potrà an-che essere scosso, quali che siano le sue sicurezze, ma se meditato, nonsarà turbato, quali che siano le sue conoscenze.Comunque, il mio punto fermo di sempre è solo Cristo, per cui faccio mie leparole del profeta Geremia:

«MALEDETTO LʼUOMO CHE CONFIDA NELLʼUOMO;

BENEDETTO LʼUOMO CHE CONFIDA NEL SIGNORE!».

Per richieste, rivolgersi a:

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Giovanni Paolo II con i capi Voodoo africani.

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Il

teologo

UN INTERROGATIVO SUL VATICANO II

I testi di un Concilio dovrebbero essere “giudicati” soloda un Papa o da un altro Concilio. In assenza di tale giudi-zio o chiarimento delle contraddizioni tra un testo conci-liare e l’insegnamento costante della Chiesa pre-concilia-re, sarebbe un dovere il non fare quanto possibile affin-ché l’Autorità non rimedi alla confusione che derivi daquelle contraddizioni.

La dichiarazione di Paolo VI del 12 gennaio 1966

Il Segretario Generale del Vaticano II, disse: «... il sacroSinodo ha definito come vincolanti per la Chiesa soloquelle materie di Fede e di Morale che ha espressamen-te proposto come tali».Ora, sappiamo che nessun documento del Vaticano II godedell’infallibile autorità di magistero della Chiesa. Lo ha at-testato lo stesso Paolo VI quando, il 12 gennaio 1966, di-chiarò: «Alcuni chiedono quale autorità, a quale quali-fica teologica il Concilio ha attribuito ai suoi insegna-menti, sapendo che ha evitato di pronunciare definizio-ni dogmatiche solenni, sostenute dalla infallibile auto-rità di insegnamento della Chiesa. La risposta è ben nota a coloro che ricordano la Di-chiarazione conciliare del 6 marzo 1964, ripetuta il 16novembre 1964. In vista del carattere pastorale delConcilio, esso ha evitato di pronunciare in manierastraordinaria dogmi con la nota infallibilità. Tuttavia, isuoi insegnamenti hanno il peso della suprema autoritàdell’insegnamento ordinario. Questa ordinaria autoritàdi insegnamento, così autentica, deve essere ricevutadocilmente e sinceramente da tutti i fedeli in accordocon le intenzioni del Concilio quanto alla natura e alloscopo dei documenti».Da quanto detto da Paolo VI, i documenti del VaticanoII appartengono solamente al magistero ordinario dellaChiesa. Quindi, non si può imporre il volere di chi si ap-pella alla Chiesa Conciliare!Lo stesso Paolo VI, nella sua Allocuzione a chiusura delConcilio, anche se dichiarò che il magistero “era stato

prodigo dei suoi autorevoli insegnamenti su un numerodi questioni che oggi impegnano la coscienza e l’attivitàdell’uomo”, fu però attento a far precedere quell’osserva-zione a quella osservazione, facendo notare esplicitamenteche il magistero “non aveva inteso pronunciarsi con giu-dizi straordinari dogmatici”.Ma Paolo VI, già in altre occasioni, aveva sottolineato ilcarattere pastorale del Vaticano II. Ad esempio: nei suoi“Dialoghi con Paolo VI”, Jean Guitton scrisse: «I pre-cedenti Concilii erano l’opera di teologi che erano so-prattutto preoccupati di dare una lezione dottrinale...riassunta in definizioni... resa precisa da anatemi... Maquesto Concilio aveva uno scopo differente: era prima-riamente pastorale, cordiale, comunitario, in cerca didialogo tra la Chiesa e il mondo, desideroso di trovareapplicazioni, risonanze piuttosto che ragionamenti, eoserei dire, “ministerium” piuttosto che “magiste-rium”» (cfr. “Dialogues avec Paul VI”, Fayard, 1967).Anche nell’udienza generale del 6 agosto 1975, Paolo VIdichiarò: «La prima Costituzione emanata dal Conciliofu la sua dichiarazione sulla sacra Liturgia. Questa le-gislazione dotava il Concilio stesso dei suoi aspetti dirinnovamento poiché, a differenza degli altri Concilii,questo non era direttamente dogmatico, ma dottrinalee pastorale».Tuttavia, i documenti del Vaticano II non sono dotati diinfallibilità dottrinale, ma risultano anche espressi nonchiaramente. Lo disse anche il cardinale Felici, SegretarioGenerale del Concilio: “Ci sono, in verità, molti terminidi significato dubbio nei testi del Concilio».

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L e vicende de La Salette sonoripresentate nel libro del prof.Salvatore Panzica, “La Ma-

donna de La Salette, ovvero il Segre-to Scomodo”, edito nel febbraio 2007.1La ricerca dei fatti è animata da un ve-ro accanimento investigativo che nonconsente mistificazioni e punta allapura verità. Si tratta di un interventodella Celeste Signora che si presentaper salvare la Chiesa e l’intera uma-nità dalla tragedia che incombe sul fu-turo, e che oggi siamo in grado di ve-rificare in tutta la gravità profetizzatadalla Madre di Dio ai due pastorelli aiquali è apparsa ed ha affidato lo scon-volgente “Segreto”.La Salette (1846), dodici anni prima diLourdes (1858), è a sua volta un’anti-cipazione di Fatima (1917), di cuicompie la profezia con un nuovo “Se-greto” che avrà la stessa sorte di mi-sconoscimento e di rifiuto, come hamesso in luce lo stesso prof. Panzicanel volume da lui edito di LaurentMorlier: “Il Terzo Segreto di Fatimapubblicato dal Vaticano è un falso”,maggio 2005.2

“Dio sceglie i piccoli”

Il Papa PioXI, venuto a conoscenzadell’apparizione di Fatima, obiettava: «SeDio ha qualcosa da dire alla Chiesa, per-ché non la comunica al suo Vicario interra?». La risposta gli è data dai fatti, dal

lo non sarebbe caduto nel labirintodi una Gerarchia condizionata dallediplomazie mondane e non sarebbestato ridotto al punto da rivelarsi ir-riconoscibile.La voce dei piccoli, soprattutto se au-tenticata da segni soprannaturali co-me avvenne a Lourdes, a La Salette, aFatima e in altre apparizioni, non am-mette distorsioni interessate. Uno deisegni più significativi della sinceritàdi Melania e Massimino è la loro per-fetta concordanza nel rivelare anche iminimi particolari dell’Apparizione edel segreto: un vero miracolo moraleatto a convincere chi cercava la solaverità.È una legge generale da Dio applicatain tutte le sue imprese: “Dio ha sceltogli stolti agli occhi del mondo perconfondere i sapienti, i deboli delmondo per confondere i forti, e gliignobili e spregiati dal mondo, in-somma le cose che non sono, per an-nientare quelle che sono, perché nes-suno possa darsi vanto di fronte aDio” (1 Cor 1, 27s). È uno stile divino che stentiamo a ca-pire, ma che risale alle origini del pia-

no di salvezza. Per venire al mondo, ilVerbo di Dio non ha scelto una reggia im-periale, ma un’umile figlia d’Israele, e perfondare la sua Chiesa non ha fatto levasui dotti e potenti di allora, ma su unadozzina di sprovveduti. I primi credentinon erano gente nobile o dotta, come diceil contesto del brano citato. E non è forse

di A. Z.

“Le cose che non sonoper confonderequelle che sono”

Statua della Madonna de La Salette.

comportamento degli stessi Sommi Pon-tefici di fronte agli appelli del Cielo. Se iluminari della Chiesa avessero lasciatoparlare i bambini di La Salette e di Fati-ma, il mondo avrebbe ascoltato il loromessaggio pulito, tutti liberi di credere odi rifiutare; ma l’ammonimento del Cie-

1 Salvatore Panzica, “La Madonna de La Sa-lette”, 422 pp, Euro 16, Salpan Editore, Via SS.Salvatore, 7 (ctr S. Ermete) - 73046 Matino

(LE) Matino (LE) tel 0833.50.72.56, e-mail: [email protected] Salvatore Panzica, “Il terzo Segreto di Fati-

ma pubblicto dal Vaticano è un falso”, 230pagine, Euro 12, Salpan Editore.

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molto significativo il fatto che Dio, pursapendo distruggere con un soffio il re-gno di Satana, voglia servirsi della suaMadre, creatura elettissima ma pur sem-pre creatura, per il rinnovamento delmondo attuale: “Alla fine il mio CuoreImmacolato trionferà”? La storia degli ultimi interventi del Cielo,in una Chiesa smarrita tra i meandri delmondo, ripropone lo stesso stile divinocon una insistenza che ci lascia attoniti. Elo stile di Dio viene confermato in parti-colare nelle apparizioni. Dio veglia sulla sua Chiesa sostenendo ilMagistero con doni gerarchici (LG 4), su-scitando intelletti privilegiati come Ago-stino, Tommaso, i Padri, i Sommi Ponte-fici, i Dottori della Chiesa che garantisco-no la continuità del Magistero, ma inter-viene anche a tempo reale mediante cari-smi straordinari, come gli scritti di SantaCaterina o le stigmate di San Francesco,e negli ultimi secoli con le Apparizioni.Lo spettacolo di uno smarrimento eccle-siale che rischia di disintegrare l’interaopera di Redenzione induce Dio stesso ainviare la sua divina Madre, ed essa perfarsi intendere sceglie i piccoli: Bernadet-te Soubirous a Lourdes, Melania e Mas-simino a La Salette, e tre bambini a Fati-ma. I deboli, “coloro che non sono”, emergo-no dai racconti nel loro candore vincente,mentre i sapienti, “coloro che sono”,hanno portato nel loro contegno il segnopredetto da Paolo: la confusione. “Dioha scelto gli stolti agli occhi del mondoper confondere i sapieni”. È l’eco delleparole di Gesù stesso: “Ti lodo e ti rin-grazio, o Padre, Signore del Cielo e del-la terra, perché hai tenuto nascoste que-ste cose ai sapienti e agli scaltri, e le hairivelate ai piccoli” (Mt. 11, 25). E dellasua stessa Madre: “Ha rovesciato i po-tenti dai troni e innalzato gli umili” (Lc.1, 52).

“Per confondere coloro che sono”

Cosi è avvenuto nel Messaggio di La Sa-lette, quando strappato dalle mani diLeone XIII, si trovò insabbiato nell’arenadi ecclesiastici interessati e soffocare i ri-chiami della Celeste Signora. L’apertura del segreto non poteva esserepiù sferzante: “I preti, ministri del mioFiglio, i preti per la loro cattiva condot-ta, per le loro irriverenze e la loro em-pietà nel celebrare i Santi Misteri, el’amore al denaro, l’amore agli onori e aipiaceri, i preti sono diventati cloache diimpurità. Sì, i preti domandano vendet-ta, e la vendetta è sospesa sulle loro te-ste...”. Comunicate al Papa, queste terribili pa-role lo avrebbero certo inchiodato in unaenorme perplessità: comunicarle? In chemodo? Sulla bocca di due bambini il messaggiosarebbe arrivato agli interessati evitandocomplicazioni pastorali e diplomatiche a

Il contenuto del segreto

Il nocciolo dell’opposizione ai messaggidi La Salette e di Fatima rimane lo stesso:l’orgoglio umano che non vuole ammet-tere i propri errori, teme che il clero, so-prattutto l’alto clero, possa rimaneresminuito nella propria presunta onora-bilità da una Celeste Signora che nonesita a smascherare i pastori e a denun-ziare uno smarrimento del clero ormaivisibile a tutti ad occhio nudo. Il Segreto di Fatima evidenzia in modoimpressionante come l’Antico Serpentesi è attorcigliato intorno alle radicidell’Albero della Vita per avvelenarne lalinfa mediante il Modernismo, e vi rima-ne finché l’Immacolata tornerà a schiac-ciargli il capo col suo calcagno. Il Modernismo è la cloaca collettrice ditutte le eresie del nostro tempo; è apo-stasia dalla Fede. Esso fermentava già altempo de La Salette nelle Logge massoni-che e si espandeva sotto le forme di un li-beralismo tendente a dissolvere ogni af-fermazione del Magistero della Chiesa.Proprio cento anni fa, nel 1907, preveden-done l’avanzata disastrosa, il santo Pio Xlo condannava con l’enciclica “PascendiGregis” e provvedimenti che riuscirono aridurlo in latenza fino al Concilio Vatica-no II. Furono proprio i Sommi Ponteficipiù oppositori di Fatima, Papa GiovanniXXIII e Paolo VI, a riattivarne l’espansio-ne, e oggi la nebbia modernista grava so-pra una Chiesa in piena crisi di fede. È quanto è ragionevole dedurre dalla so-spensione del Segreto di Suor Lucia conl’enigmatica dichiarazione che “Il dogmadella fede si sarebbe conservato nel Por-togallo, ecc.”: tale sospensione con un ecc.troppo brusco insinua con forza la do-manda “e altrove?”. È a questo punto chela logica costringe gli studiosi di Fatima aintuire preannunciata nel Terzo Segretodi Fatima la crisi spirituale della Chiesa.L’accusa più forte dell’inadempienza delmessaggio di Fatima è nei fatti: la trage-dia di un secolo, il secolo di Satana, congli innumerevoli delitti contro Dio e con-tro l’umanità, punta il dito contro coloroai quali era affidata la responsabilità dellesorti umane e non hanno corrisposto agliappelli insistenti del Cielo. Ma la perditadella Fede è un male peggiore delle rivo-luzioni e delle guerre, un male provocatodallo smarrimento dei pastori che ha por-tato alla dispersione del gregge. La Celeste Signora aveva preavvisato ilpericolo in modo chiarissimo e a diverseriprese, e soprattutto le apparizioni de LaSalette e di Fatima, rimangono i docu-menti più espressivi e drammatici degliammonimenti mariani, rimasti inascoltatiperché percosso il pastore, il gregge si di-sperde (Mc. 14, 2 7). Le sorti dei due segreti non sono soltantouna condanna, ma anche una dimostra-zione dell’importanza che Dio attribuisceal Papa e del suo ampio potere sulle sortidella Chiesa e del mondo intero. La Salette e Fatima rimangono i cardini

una Santa Sede già alle prese con enormiproblemi di rapporto tra il Papa e un cle-ro diviso tra liberali e intransigenti sullaspinosa questione dell’unità d’Italia, deidifficili rapporti con la Francia e la Ger-mania, e la marea avanzante dell’anticle-ricalismo massonico, che avrebbe appro-fittato del messaggio mariano per ina-sprire le aggressioni alla Chiesa. Com’eraprevedibile, i richiami di Maria, pur rico-nosciuti dal Papa, diedero inizio a quellaconfusione che ne provocò il rigetto adanno non solo del clero, ma dell’interacristianità. La confusione dei sapienti non si è arre-stata alle soglie della Chiesa, ma ha presole mosse proprio da coloro che sono staticostituiti dallo Spirito Santo a reggere laChiesa di Dio (At. 20, 28), da certe gerar-chie ecclesiastiche presuntuose e addirit-tura ostili ai segni di Dio, ed è storica-

mente dimostrato che chi si oppone allaVerità ed entra inevitabilmente nel domi-nio di colui che fin dal principio è men-titore e padre della menzogna (Gv 8, 44),vi trascina anche le masse. A fatti compiuti, oggi ci è dato di misura-re gli effetti tragici della cecità di pastoriostili agli interventi della Madre di Dioper salvare la Chiesa e il mondo dallamarea travolgente di sciagure di cui nonvediamo ancora la fine, anzi intravedia-mo l’esito apocalittico. Basti ricordare laseduzione massonica e quella comunistasegnata da due secoli di rivoluzioni,guerre, centinaia di milioni di morti e, ciòche è ben peggio, dall’inferno e dall’apo-stasia di una Chiesa profondamentesmarrita dei nostri giorni.

Copertina del libro sul Segreto de La Salette della Editrice Salpan.

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degli interventi mariani per salvare ilmondo, sono il dittico portante di tutti gliinterventi della Madre di Dio che noncessa di intervenire ancora oggi a richia-mare i popoli alla conversione e alla sal-vezza con lacrimazioni e sanguinazioni(Siracusa, Civitavecchia, ecc.), apparizio-ni (Kibeho, San Nicolas, ecc.), miracolieucaristici e di vario genere.

Schema del libro “La Madonna de La Salette”

Lo studio di Panzica parte dal raccontodell’Apparizione della Celeste Signora aLa Salette, il 19 settembre 1846, in base altesto pubblicato con l’imprimatur del Ve-scovo di Lecce, nel 1879 (pp. 19s). In essoè contenuto anche il Segreto (pp. 27s) e laRegola del nuovo Istituto voluto dallaVergine come frutto immediato della stes-sa apparizione (pp. 35s). Segue la descri-zione del modo con cui si è presentata aiveggenti la Celeste Signora (pp. 42s). Il secondo capitolo riporta la Regola det-tata dalla Vergine per l’Istituto della Ma-dre di Dio (pp. 51s). Seguono obiezioni enote sull’Apparizione (pp. 61s). Nel IV capitolo, l’Autore si inoltra in unacuto esame critico delle obiezioni mossecontro il Segreto (pp. 91s).Poi viene esaminata la vita di MelaniaCalvat (pp. 171s) e contro le diffamazionidei suoi avversari viene messa in luce lasua santità. Altrettanto viene fatto perMassimino. E di entrambi i veggenti ven-gono riportate testimonianze. La trattazione si chiude con l’ampia bi-bliografia consultata dall’Autore e con al-tri documenti (pp. 301s). Il volume è cor-redato di molte illustrazioni. Ad esso rimandiamo per una conoscenzaanalitica.

“Dio vuole la consacrazione al mioCuore Immacolato”

Dopo aver mostrato l’inferno ai tre fan-ciulli di Fatima, la Madonna conclude:“Avete visto dove cadono le anime deipoveri peccatori. Per salvarle, Dio vuolestabilire nel mondo la devozione al mioCuore Immacolato. Se faranno quelloche vi dirò, molte anime si salveranno eavranno pace”.Poi la Vergine profetizza la SecondaGuerra mondiale con le sofferenze che neseguiranno, e conclude: “Per impedire la guerra, Io verrò a chie-dere la Consacrazione della Russia almio Cuore Immacolato e la Comunioneriparatrice nei primi sabati. Se accette-ranno le mie richieste, la Russia si con-vertirà e avranno pace; se no spargerà isuoi errori per il mondo, promuovendoguerre e persecuzioni alla Chiesa. I buonisaranno martirizzati, il Santo Padre avràmolto da soffrire, varie nazioni sarannodistrutte. Finalmente il mio Cuore Imma-colato trionferà, e sarà concesso al mondoun periodo di pace”.

Richiami inascoltati

Conosciamo a quali opposizioni fu sog-getto il messaggio di Fatima, anche daparte di Sommi Pontefici. Pio XI obiettò:“Se Dio ha qualcosa da dire alla Chiesa,perché non la comunica al suo Vica-rio?”. Giovanni XXIII lo confinò in uncassetto e Paolo VI, recatosi a Fatima,non volle avere colloquio con suor Lucia.Finalmente, ascoltando i richiami di suorLucia, il 25 marzo 1984 Giovanni PaoloIl pronunciò il solenne atto di affida-mento dell’umanità al Cuore Immacolatodi Maria Ma già l’8 dicembre 1981, dopo l’attenta-to, il Papa aveva pronunciato in SantaMaria Maggiore queste parole: “Maria, ate affidiamo le sorti dell’umanità” (Socci,

p. 215). Il vescovo Hnilica che lo rag-giunse in sacristia, gli obiettò: “Santità,non basta l’affidamento: ci vuole la con-sacrazione”. E il Papa: “Lo so, ma moltiteologi sono contrari”. Giovanni Paolo Il si trovava in pienanebbia modernista, che di consacrazionenon voleva saperne. Ma l’affidamento èun gesto occasionale di fronte a un peri-colo, che non comporta l’appartenenza,mentre la consacrazione è dedizione sa-cra e inviolabile. La devozione si realiz-za in pieno con la consacrazione al CuoreImmacolato richiesta da Dio stesso, è Dioche vuole stabilirla nel mondo per lasalvezza delle anime. Occorre meditarnei motivi. Maria non è Dio, è creatura di Dio comenoi. Ma è anche la Madre del Verbo, chesi è incarnato nel suo grembo. Dio potreb-be intervenire direttamente a salvare

l’umanità in quest’epoca apocalittica, macome al solito ama scegliere le cose chenon sono per confondere quelle che so-no, e affida questo impegno formidabile aColei che si è dichiarata serva del Signo-re, sua schiava, la più umile delle creatu-re. Intende affidarla al suo Cuore Imma-colato, anzi addirittura consacrarla, comela Vergine chiede per la Russia, renderloappartenenza sacra di Maria e farci inten-dere il senso pieno delle parole dette daGesù sulla croce: “Donna, ecco il tuo fi-glio... Ecco tua Madre” (Gv. 19, 26s).

Chi è l’Immacolata

Questa consacrazione estesa all’interaumanità ci porta a riflettere chi è MariaImmacolata. Come noi, è figlia di Eva,venuta al mondo nel tempo - la pienezzadel tempo - per generazione naturale. Mala sua nascita è annunziata agli inizi dellaCreazione come profezia della Redenzio-ne contro il serpente infernale: “Io get-terò inimicizia tra te e la donna, tra latua stirpe e la stirpe di lei: ella ti schiac-cerà il capo mentre tu ti avventi al suocalcagno” (Gn. 3, 15). La profezia prean-nuncia l’Immacolata, esente dal peccatodi origine, vittoriosa su Satana perchémai soggetta al peccato. È affidata a Lei lanostra salvezza, e anche alla fine di que-sta epoca è Lei che schiaccerà ancora unavolta il capo del serpente infernale: “Allafine il mio Cuore Immacolato trionferà”.Cuore Immacolato! La prima Eva fu trat-ta dall’intimo di Adamo, la nuova Eva futratta dall’intimo del suo Figlio Gesù,dal suo Cuore trafitto: il seme assunto inLei per generazione di Adamo fu dal pri-mo istante informato dall’anima santifi-cata dallo Spirito Santo per essere la Ma-dre Verbo di Dio fatto Uomo: fu santifica-ta dalle Tre Persone divine, il Padre Crea-tore, il Figlio Redentore, lo Spirito Santifi-catore. Gesù stesso si costruì la sua casa,sulla roccia della santità divina, adornan-dola di ogni grazia come conveniva al Fi-glio di Dio fatto Uomo. Nell’Immacolata, la creazione si rinnovacome Paradiso in terra. L’Apocalisseidentifica Maria con la Chiesa defininen-dole insieme come Donna vestita di Sole(Ap. 12,1s) perché sia dal grembo imma-colato di Maria che dalla Chiesa si irradianell’intero universo la Luce del Verbo, laLuce che illumina ogni uomo venientein questo mondo (Gv. 1,9). La Madre Im-macolata di Gesù e anche Madre del suoCorpo Mistico. Più che appartenere allaChiesa è Lei stessa la Chiesa, il germedal quale si sviluppa la Chiesa intera.Per questo è chiamata Primizia dellaChiesa.Ella, prima ancora della Chiesa, e in mo-do più perfetto, è Madre di Misericordia.È l’Arca dell’Alleanza di Dio con laChiesa e l’intera umanità. È la Casa diDio e Porta del Cielo (Gn. 28, 17). A Leiconvergono i poetici titoli delle Litaniesenza esaurirsi.

Copertina del libro sul Terzo Segreto di Fatima della Editrice Salpan.

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La verità sull’evoluzione e l’origine dell’uomo

di Pier Carlo Landucci

Occhi sulla Politica

CAVE BATERIUM!

Col Mycoplasma, vita artificiale!Scoperta strabiliante, allʼapparenza,Ma, insiem, potenzialmente, criminale,Come lʼàtomo insegna: lʼesperienza,

Della seconda guerra mondiale,Quando la “democratica” Potenza,Si scatenò, con impeto infernale,Di cui si paga ancor la conseguenza!

Col Mycoplasma si potrà creareRazze di servi e razze di padroni;Chi per servire e chi per comandare,

Per soggiogar popoli e nazioni!La vita si potrà manipolare,Col placet del Sinedrio e dei massoni!

Prof. Arturo Sardini

Chiosa

Lʼumanità - non so se fu creata -Ma, certamente, fu manipolata;Come manipolati gli animali,Da dèmoni “scienziati” criminali!

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GENETICA

IMPOSSIBILITÀ DELLʼEVOLUZIONE SPONTANEA

Negli animali, intelligenza o istinto?

Al grande salto di qualità dell’intelligenza umana sembra contrad-dire l’intelligenza, sia pure limitata, generalmente attribuita ancheagli animali (è comune opinione popolare). Essi l’avrebbero, se-condo le varie specie, in proporzione con la massa (soprattutto lacorteccia) cerebrale. Per esempio, gli animali domestici capisconogli ordini del padrone.Ma vi sono tanti modi di “capire”, nel senso di rispondere, rea-gire alle iniziative dell’uomo. Il problema va posto in altri termini.Bisogna chiedersi se gli animali sono capaci di farsi l’idea dellecose (nella quale soltanto si esprime l’intelligenza e si rivelal’anima spirituale) o hanno solamente delle immagini e sensazio-ni (piano sensitivo, non intellettivo), alle quali reagiscono, non perriflessione intellettuale, ma per istinto, che resta ancora nelpiano soltanto sensitivo, nonostante le apparenze contrarie. Che l’istinto, pur non derivando da riflessione razionale, possaavere grande efficienza operativa risulta anche dalla diretta espe-rienza umana dei nostri comportamenti irriflessi: istinto di conser-vazione, spontanee attrazioni e ripulse per ciò che piace o dispia-ce, atti coordinati e irriflessi derivanti dall’abitudine di certe azioni,reazioni motrici estremamente complesse e automatiche, peresempio, per ristabilire l’equilibrio e non cadere, ecc. Per gli animali, in realtà, si tratta solo di questo.Basta accennare ad alcuni fatti. Il primo è la mancanza della parola, normale manifestazionedelle idee: mancanza che non dipende da impotenza fisiologica,come oggi è stato provato per alcune specie. Tutti conoscono learticolate parole pronunciate dagli “uccelli parlanti”, gracula, pap-

pagallo, ecc. (dunque non impotenza fi-siologica). Ma è solo imitazione. Né sipossono assimilare alla parola intelligentealcuni rudimentali suoni, segnaletici di sta-ti emotivi. Vi è poi la fissità assoluta dei compor-tamenti, sia lungo i secoli che nelle esi-stenze individuali, il che è contro la leggegenerale dell’intelligenza, il progresso.Piccole modificazioni derivanti da adatta-mento ambientale, nuove esperienze, imi-tazioni, ammaestramento, si spiegano consemplici associazioni mnemoniche, sensi-tive e non tolgono la fondamentale e uni-versale fissità.

(continua)

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DOCUMENTA FACTA

Il 13 settembre del 2005, a Washington. D.C., nel ByronAuditorium, la Columbus School of Law della CatholicUniversity of America, ricevette la prima visita di un Capodi Stato straniero. Si trattativa del Re di Giordania Abd

Allâh II ibn al-Husayn, che, insieme con la moglie e al-cuni dignitari, venne ricevuto ed accompagnato dall’alloraArcivescovo di Washington, il cardinale Theodore Ed-

gar McCarrick, oggi 79enne Arcivescovo emerito.La visita era stata organizzata dalla scuola nel quadro delprogramma interdisciplinare su Diritto e Religione, appro-fittando che all’ONU sarebbero stati presenti molti Capi diStato. Il Re di Giordania era stato prima ricevuto a Romadal Pontefice.

Il Re Abdullah presentò un intervento preparato per la bi-sogna: “Traditional Islam: The Path to Peace”, cioè“Islam tradizionale: la via alla pace”, centrato sulla ne-cessità che le religioni si impegnino per la pace. Iniziò dicendo: Bismillah ar-Rahman Ar-Rahim (In no-me di Dio, il compassionevole, il misericordioso), As-Sa-

laamu ‘alaykum (La pace sia con voi).

“L’obiettivo - disse il Re - è che la nostra religione si liberidegli estremisti verbali, violenti e ignoranti, che hannocercato di dirottare l’Islam negli ultimi cento anni. … co-storo non parlano a nome dell’Islam, non più di quantoparli a nome della Cristianità un terrorista cristiano”. (!)

Byron Auditorium della Columbus School of Law dellʼUniversità cattolica dʼAmerica, con il card. Edga McCarrick e il Re Abd Allâh II ibn al-Husayn di Giordania.

I “NUOVI PRETI” DELLA “NUOVA CHIESA”

CARDINALE AMERICANO PREGA ALLAH

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Vostra Maestà,

pochi mesi fa, quando ho avuto il privilegio di

pregare per voi in un’altra occasione in questa

capitale, ho chiesto ad Allah, il compassionevole e

misericordioso Signore di tutto il mondo, di bene-

dirvi e di aiutarvi a rendere il vostro paese (…)

oggi, ascoltando le vostre parole, credo che la mia

preghiera sia stata esaudita.

Infatti, il Messaggio di Amman di novembre dello

scorso anno è un progetto ed una sfida non solo

per il grande mondo dell’Islam, ma per tutto il

genere umano. … [un pressante invito] a tutti noi,

soprattutto ai popoli del Libro, la famiglia di

Abramo, che condividono tante cose e che sono

chiamati ad essere fratelli e sorelle nell’unica fa-

miglia umana di Dio.

(…)

Avete preso a cuore le parole del Papa Benedetto

XVI, quando si è rivolto ai leader musulmani riu-

niti con lui in Germania il mese scorso…

L’invito di Vostra Maestà e quello del Santo Pa-

dre sono alla loro maniera la stessa cosa. Possa

Allah, il misericordioso e compassionevole, conti-

nuare a guidare i vostri passi lungo questo nobile

percorso. Voglia Egli guidarvi e proteggervi…In

nome di Allah, il Dio misericordioso e compassio-

nevole, noi preghiamo. Amen.

Che dire?

Che Allah lo protegga, questo cardinale di SantaRomana Chiesa, così disinvolto e così comprensivo,così strafottente e così preso dalla pace a tutti costi.Dopo il concilio Vaticano II, una prassi siffatta èstata la prassi della Chiesa conciliare, Papi in te-

sta.Ma la blasfemia resta, e nessuno può evitaredi pensare che questo chierico non debba render-ne conto a Dio, a suo tempo.Noi abbiamo il doveredi indignarci. Costui è come un untore che spargeveleni pestiferi a servizio della perdizione delle ani-me.Non riusciamo a capire perché il Re Abdullah possainvocare, in una casa cattolica, di fronte a dei fedelie dei prelati cattolici, il suo Allah, compassionevolee misericordioso, mentre invece il Cardinale Mc-Carrick, a casa sua, non senta il dovere di invocareil vero Dio e il Suo Unigenito, anche a protezione diun miscredente.O siamo pazzi noi, o questi preti della nuovaChiesa hanno ormai apostatato senza neancheaccorgersene, facendosi strumenti inconsci dellaperdizione, seguendo la nota massima che il migliortrucco del Demonio è quello di far credere che nonesiste.Che il Signore preservi la Chiesa dalle conseguenzedegli errori degli uomini di Chiesa!

Il card. Edgar McCarrick al podio.

Il Re di Giordania, Abd Allâh II ibn al-Husayn.

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MONS. GIROLAMO BORTIGNONIL NEMICO DI PADRE PIO

«Sul Bollettino della diocesi di Padova(nov.-dic. 1959), affidata alle cure pa-storali di mons. Girolamo Bortignon,vescovo cappuccino, viene pubblicataun’avvertenza che ha tutta l’aria di unsevero monito: “… Quanto al PadrePio da Pietrelcina… esiste da oltrevent’anni un divieto fatto ai MinoriCappuccini di recarsi dal suddettoconfratello…. Divieto che non è maistato ancora tolto…”»1.

Cos’è, dunque, questo “divieto di nonpotersi recare da Padre Pio... e chenon è mai stato ancora tolto” cheMons. Girolamo Bortignon e la lungafila di coloro che, per vocazione, perinteresse o per invidia, odiano e temo-no Padre Pio, usano come fulcro perisolare Padre Pio, per tener lontani isuoi figli spirituali e per combattere eperseguitare il frate stesso?Ne facciamo una breve storia con brani e citazioni tratteda libri documentati.

***

«Le stigmate sono state il fenomeno mistico più eclatante

Il segretoIl segretodella “tomba vuota”della “tomba vuota”

di Padre Piodi Padre Pio

in Padre Pio. Quello che lo ha caratte-rizzato e fatto conoscere nel mondo.Egli è l’unico sacerdote stigmatizzatoche si conosca nella storia della Chie-sa.Padre Pio ebbe il dono delle stigmateinvisibili già a Pietrelcina, nel 1910.Fu lo stesso Padre Pio che lo raccontòa mons. Pannullo, arciprete di Pietrel-cina.Il misterioso fenomeno si era verifica-to nel pomeriggio del 7 settembre1910. Padre Pio stava pregando a Pia-na Romana (un’area agricola del paesedi Pietrelcina), quando gli apparveroGesù e la Madonna e gli donarono lestigmate (invisibili)»2.«Quelle ferite divennero visibili a SanGiovanni Rotondo (…). Quel 20 set-tembre 1918, tra le nove e le dieci, ilconvento era più deserto del solito (...)il Padre era inginocchiato nel coro so-praelevato sulla porta d’ingresso (…)ed aveva di fronte a sé un Crocifisso

issato sulla balaustra del coro (…). Era un venerdì, il gior-no in cui Gesù fu crocifisso. Nessuno fu testimone del fat-to. (…). Padre Pio ricevette la stigmatizzazione visibile,con ferite alle mani, ai piedi e al costato»3.Malgrado i tentativi fatti dallo stesso Padre Pio, dal Padreguardiano del convento, P. Paolino, e dal Provinciale diFoggia, P. Benevento, la notizia si diffuse e scoppiò, poi,

a cura del dott. F. A.

1313

Mons. Girolamo Bortignon.

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come una bomba, con l’articolo diRenato Trevisani, pubblicato il 20giugno 1919, sul prestigioso quoti-diano “Mattino” di Napoli.«Subito si scatena una battaglia fe-roce: quella dell’invidia con l’ac-cusa ai frati di usare Padre Pio perfare quattrini. (…). Il 5 luglio 1919, nella riunione deivari superiori della provincia, P.Benedetto venne messo da parte.Egli dovette pagare perché legato aPadre Pio. Infatti, poco dopo, glisarà tolto anche l’incarico di diret-tore spirituale del Padre con l’im-posizione di consegnare il propriodiario in cui aveva annotato la sto-ria di Padre Pio. (…).Il successore, P. Pietro di Ischitel-la, il 30 settembre, radunò i suoiconsiglieri ed emise un’ordinanzacon delle disposizioni che mirava-no ad arginare l’impeto della devo-zione popolare ed evitare, in questomodo, le critiche. (…). La fama diPadre Pio arrivò anche in Vaticano. Il 19 novembre 1919: il Segretariodi Stato, card. Pietro Gasparriscrive una lettera al superiore deiCappuccini di San Giovanni Ro-tondo e chiede per il Papa e per séil ricordo orante di Padre Pio nella sua Messa di ogni gior-no (…).Il 20 marzo 1920, per espresso ordine di Benedetto XV, ilVescovo di Simla, mons. Anselmo Edoardo J. Kenealy,si recò a San Giovanni Rotondo, tornando con un’ottimaimpressione e lasciando una testimonianza scritta.Il 28 maggio 1920, arrivò a San Giovanni Rotondo un in-viato del Sant’Uffizio, mons. Bonaventura Cerretti, arci-vescovo titolare di Corinto e segretario della Santa Con-gregazione degli Affari Ecclesiastici, il quale, dopo la visi-ta e prima di lasciare il convento, scrisse nel registro deivisitatori: “Mi raccomando vivamente alle preghiere di Pa-dre Pio”.Ai primi di luglio 1920, ci fu la visita di Padre Luigi Be-si, un passionista amico del Papa e grande esperto di teolo-gia mistica e postulatore delle cause dei santi. Egli riportòal Papa un’ottima impressione di Padre Pio del quale dis-se: “era un privilegiato da Dio come la Gemma Galgani,anzi di più”.Il 25 ottobre 1921 si recò a San Giovanni Rotondo ancheil prefetto del Supremo Tribunale della Signatura, il card.Augusto Silj, che aveva “riportato un’impressione cosìprofonda che non poté fare a meno di parlarne con lo stes-so Pontefice”.Le relazioni di tutti questi visitatori erano tutte positive.Benedetto XV si era fatto una buona opinione di PadrePio e, in alcune occasioni, la manifestò senza timori. Il 27 dicembre 1921, all’avvocato Cesare Festa, massone

convertito da Padre Pio, disse:“Oh sì, il Padre Pio è veramenteun uomo di Dio e tu contribuiraia farlo conoscere”.Poco dopo, scrisse a mons. Damia-ni, vicario generale della diocesi diSalto in Uruguay: “Veramente Pa-dre Pio è un uomo straordinarioche Dio manda di quando inquando sulla terra per convertiregli uomini”.Un giorno, ad un monsignore cheparlava male di Padre Pio, disse:“Eccellenza, reverendissima, lei ècertamente male informata. Percui le ordino di recarsi da PadrePio per convincersi della suamancata carità e del suo errore”.Ad un monsignore del Sant’Uffizioche gli presentava delle riserve suPadre Pio, rispose: “A me constache il Padre Pio conduce le ani-me al Signore. Fin tanto che que-sta è la sua missione, la mia deveessere quella di rimanere al suofianco”.Ad un’altra personalità ecclesiasti-ca, disse: “Il Padre Pio è vera-mente una grande anima”»4.

«Man mano che il tempo passava,però, quelle ferite di Padre Pio diventavano un problema. Isuoi superiori, superato il primo comprensibile impattoemotivo, si posero degli interrogativi: qual era la vera na-tura di quelle ferite? (…). Quelle ferite erano indubbia-mente delle autentiche piaghe sanguinanti e quindi solo imedici potevano valutarle e, semmai, cercare di guarirle.In ogni caso, il giudizio della scienza era indispensabile.(…). Il Provinciale, P. Benedetto, che era anche il padrespirituale di Padre Pio, incaricò il professor Luigi Roma-nelli, primario del’Ospedale civile di Barletta per fare unavisita alle ferite di Padre Pio e di redigere una relazionescritta. Il 15 maggio 1919, questi si recò a San Giovanni Rotondo,rimanendovi anche il giorno successivo. Il rapporto delprof. Romanelli era lungo e dettagliato e concludeva: “Èda escludersi che la etiologia delle lesioni di Padre Pio siadi origine naturale. L’agente produttore deve ricercarsisenza tema di errare nel soprannaturale e il fatto costi-tuisce per sé stesso un fenomeno non spiegabile con la so-la scienza umana”»5.

1 L. Peroni, “Padre Pio da Pietrelcina”, Edizioni Borla, 1994, p. 509.2 Renzo Allegri, “Padre Pio, un Santo tra noi”, Oscar Mondadori,Milano 1998, p. 111.3 Idem, p. 164.4 Idem, p. 220.5 Idem, p. 195.

Padre Pio a mani nude con le stigmate.La foto è stata scattata il 19 agosto 1919 da P. Placido,

suo compagno di noviziato e di studi.

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del dott. Raimondo Gatto

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La “Civiltà cinese”La “Civiltà cinese”

15. IL CANNIBALISMO E LA“CELEBRE” MEDICINA CINESE

Il giudizio del gesuita padre Wiegercirca gli eccessi causati dalla ghiotto-neria dei cinesi, trova conferma in untesto recente, firmato dal giornalistaamericano Jasper Becker.36 L’auto-re, descrivendo casi di antropofagiaverificatisi durante la Çgrande fame»causata dalla folle politica collettivi-sta di Mao-Tse-Tung, fa un’insospet-tabile ammissione a proposito delcannibalismo nella storia cinese. “InCina - afferma Becker - il consumo dicarne umana non si limitava ai periodidi carestia; anzi, uno studio sull’argo-mento ha concluso che il cannibali-smo occupa una posizione specialenella cultura cinese. L’accademicoamericano Kay Ray Chong ne ha ri-scontrato numerosi riferimenti nellaletteratura, nei documenti storici e neitesti medici cinesi, in uno studio daltitolo «Cannibalism in China»(Longwood Academic, Wakefield,1990). In molti periodi della storia ci-nese, la carne umana è stata consi-derata una prelibatezza. Lo scritto-re Dao Qingyi (dinastia Yuan) rac-comanda la carne dei bambini comeun’ottima pietanza. La letteratura ci-nese abbonda di racconti sul canniba-lismo praticato per puro piacere. Aitempi della dinastia Ming, alcuni eu-

mangiavano il cuore dei prigionieri.I soldati cinesi di stanza a Taiwan,prima della guerra sinogiapponese(1894-1895) acquistavano al merca-to e mangiavano la carne degli abi-tanti locali. La storiografia abbondadi esempi di re e imperatori che hannoucciso e poi mangiato i nemici. Ilcannibalismo è anche una forma divendetta consigliata da Confucio,secondo il quale non era sufficienteosservare il lutto per un genitore as-sassinato; nemmeno uccidere era suf-ficiente. I nemici andavano intera-mente mangiati, ossa, carne, cuore efegato compresi. Nel diciannovesimosecolo, lo scenario non era cambiatogranchè. James Dyer Ball in ThingsChinese (Cose Cinesi) racconta cosaavvenne quando gli abitanti dei vil-laggi cantonesi entrarono in conflittosui diritti dell’acqua nel 1895. Dopodiversi scontri armati, i soldati fattiprigionieri furono uccisi.Dopodiché cuori e fegati furono spar-titi e mangiati e al banchetto parteci-parono anche dei bambini. In tutta lastoria cinese, il cannibalismo erainoltre estremamente diffuso intempo di guerra. Non solo rappre-sentava l’ultima risorsa per gli abitan-ti assediati all’interno di città o fortez-ze, ma gli stessi prigionieri di guerra oi nemici uccisi divenivano spesso laprincipale fonte di nutrimento. Sotto

nuchi tentavano di riacquistare la viri-lità cibandosi di cervella umane.Durante l’ultima dinastia cinese(Qhing), numerosi resoconti occiden-tali testimoniano la credenza cinesesecondo cui bere sangue umano au-menterebbe l’appetito sessuale. Ledonne con un marito impotente acqui-stavano pane intinto nel sangue delcondannato.Durante la rivolta dei Tai Ping (1850-1864) entrambe le parti in conflitto

36 Becker Jasper, “La Rivoluzione della Fame. Cina 1958-1962: la carestia segreta”. Il Saggiatore. Milano 1998.

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l’imperatore Wu Di (502-549 d.C.) iprigionieri erano tenuti in gabbia evenduti e, al momento in cui c’era unadomanda di carne, venivano liberati,uccisi, arrostiti e mangiati. Ogniqual-volta avveniva un’esecuzione (…)nel secolo scorso non era infrequenteche il boia mangiasse il cuore e ilcervello dei criminali. I traditori ve-nivano fatti pezzi e messi in salamoia;in alcuni casi, il vincitore di un com-battimento costringeva il nemico a be-re un brodo fatto con il corpo del pa-dre o del figlio”.37

E la grande “medicina” cinese? Ec-cola. “Esistono testimonianze risalentialla dinastia Song (420-479 d.C.) cheillustrano come pratica comunel’asportare con una lama una parte delproprio corpo per nutrire un anzianoparticolarmente riverito. Spesso lanuora si tagliava un frammento del-la gamba o della coscia per fare unaminestra con cui nutrire la suoceramalata, una pratica talmente frequen-te che lo Stato dovette emanare uneditto per proibirla”.38

16. L’OPPIO

I cinesi hanno sempre consumatol’oppio come sostanza stupefacente.È un falso clamoroso quello secondoil quale la droga estratta dal papaverosarebbe stata imposta ai cinesi da traf-ficanti inglesi. In realtà “accadde que-sto: l’oppio, che in Europa alla finedel settecento era ancora prevalente-mente usato come medicinale, era in-vece già diffusissimo in Oriente, e inparticolare in Cina, come sostanza

stupefacente”.39 Un editto imperialedell’anno 1800, ne proibì il consumoe il commercio, alimentando così unacolossale rete di contrabbando, dellaquale approfittarono gl’inglesi. Dalche si scatenò nel 1842 la famosa“guerra dell’oppio”.Un’imputazione che si rivolge di fre-quente alla colonizzazione europea inCina e in Indocina, è quella di “scarsa

integrazione” fra coloni europei e na-tivi. Vi è però un serio motivo chespiega bene la scarsa socializzazioneche vi fu tra francesi e indocinesi eche torna, ancora una volta, a tuttoonore degli europei: era la costuman-za in Viet-Nam (ma anche in Cina)

che imponeva di offrire agli ospitidell’oppio da fumare. Rifiutare la pi-pa d’oppio voleva dire rompereogni possibile relazione sociale congl’indigeni; dire di sì, significavaaccettare di diventare tossicodipen-denti. Proprio per questa ragione era-no mal considerati dall’amministra-zione francese gli europei che fre-quentavano assiduamente gli indige-ni.40

17. CONCLUSIONE

Giovanni Paolo II il 24 ottobre 2001ha chiesto scusa ai cinesi41 per pre-sunte ingiustizie che sarebbero statecommesse dagli europei e dai cristiania danno di quel popolo: scusa di che?Forse di aver salvato milioni di viteumane innocenti? Forse di aver porta-to la luce della Fede, in un mondo disuperstizioni e di barbarie? È ora difinirla con questo meaculpismo ter-zomondista, storicamente errato oltreche dal punto di vista della Fede au-tentica, anche dal punto di vista psico-logico. Esso affonda le sue radicinella rivoluzione scatenatasi dentrola Chiesa a causa del nefasto Conci-lio Vaticano II. Ma la verità, ora, len-tamente emerge dal buio in cui lapazzia conciliare e le menzogne deicosiddetti progressisti l’avevano con-finata. E, a dispetto di quarant’anni dicatto-comunismo, le enormi beneme-renze naturali e soprannaturali accu-mulate dalla Chiesa Cattolica e dagliStati dell’Europa cristiana nella civi-lizzazione delle barbare genti nonpossono più essere taciute.

37 Becker Jasper, op. cit., pp. 183-184.38 Ibidem.39 I. Montanelli - M. Cervi, “Le guerredell’oppio, in Due Secoli di Guerre”. Edito-riale Nuova. Milano 1982. Vol. VI pp. 6-7.40 Jean Dorsenne, “Faudra-t-il evaquer l’In-dochine?”. Édition Nouvel Société. Paris1932, pp. 43-46.41 Il 24 ottobre 2001 Giovanni Paolo II hainviato un messaggio ad un Convegno che siapriva quel giorno a Roma e dedicato al ge-suita padre Matteo Ricci. Nel testo, divulga-to alla stampa, Wojtyla risponde alla richiestache Pechino aveva rivolto nell’anno giubilarealla Santa Sede di fare ammenda per lacomplicità storica tra cristianesimo e domi-nazione straniera sulla Cina. E, umiliandola Chiesa e la Cristianità, dà un’inutile soddi-sfazione all’immenso orgoglio nazionalista

della Cina e della Cina comunista in specie.«La Storia - scrive Giovanni Paolo II - ci ri-corda purtroppo che l’azione dei membri del-la Chiesa in Cina non è stata sempre esente daerrori (…) ed è stata per di più condizionatada situazioni difficili, legate ad avvenimentistorici complessi e ad interessi politici contra-stanti. (…) In alcuni periodi della storia mo-derna, una certa “protezione” da parte di po-tenze politiche europee non poche volte si ri-velò limitativa per la stessa libertà d’azionedella Chiesa ed ebbe ripercussioni negativeper la Cina». Giovanni Paolo II cita anche ledispute teologiche che opposero la Chiesa diRoma ai riti cinesi: «Sento profondo ramma-rico per questi errori e limiti del passato, e midispiace che essi abbiano ingenerato in nonpochi l’impressione di una mancanza di ri-spetto e di stima della Chiesa cattolica per il

popolo cinese, inducendoli a pensare che essafosse mossa da sentimenti di ostilità nei con-fronti della Cina. Per tutto questo chiedo per-dono e comprensione a quanti si siano sentiti,in qualche modo, feriti da tali forme d’azionedei cristiani». Naturalmente, il mea culpa cinese di Giovan-ni Paolo II non è servito proprio a nulla: il 25ottobre 2001, il portavoce del ministero degliEsteri di Pechino, Sun Yuxi ha infatti ribadi-to le condizioni poste alla ripresa del dialogocon la Santa Sede: rottura delle relazioni di-plomatiche con Taiwan, che Pechino consi-dera parte del proprio territorio nazionale erinuncia a intervenire negli “affari interni”cinesi. “Abbiamo sottolineato che (il Vati-cano) non può interferire con gli affari in-terni della Cina, usando il pretesto dellequestioni religiose”.

Vecchio fumatore d’oppio.

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Come dice la parola stessa gli Illu-minati sono i portatori di luce,quelli che sanno, ma la loro luce

è, apparentemente, Lucifero o Satana.Appartengono a tredici delle più ricchefamiglie del mondo e sono i personaggiche veramente comandano il mondo dadietro le quinte. Vengono anche definitila “Nobiltà Nera”, i “Decision Makers”,chi fa le regole da seguire per Presidentie Governi. La loro caratteristica è quelladi essere nascosti agli occhi del pubblico.Il loro albero genealogico va indietro mi-gliaia di anni e sono molto attenti a mante-nere il loro legame di sangue di generazio-ne in generazione senza interromperla.Il loro potere risiede nell’occulto enell’economia, uno dei loro motti è: “ildenaro crea potere”. Possiedono tutte leBanche Internazionali, il settore petrolife-ro e tutti i più potenti settori industriali ecommerciali; ma soprattutto sono infiltratinella politica e comandano la maggiorparte dei governi e degli organi Sovrana-zionali, primi fra tutti l’ONU ed il FondoMonetario Internazionale. Qual è l’obiettivo degli Illuminati? Creare un Unico Gover-no Mondiale ed un Nuovo Ordine Mondiale, con a capo lorostessi per sottomettere il mondo a una nuova schiavitù, nonfisica, ma “spirituale” ed affermare il loro credo: l’ideologiaLuciferiana. Questo obiettivo non può essere conseguitonell’arco di una vita, le sue origini sono antiche e risalgono giàal 1700 quando il complotto venne formalizzato, con l’elabora-zione di veri e propri documenti programmatici. Nel 1773, l’in-contro tra il Gruppo dei Savi di Sion e Mayer Amschel Roth-schild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggicontrolla il Sistema Bancario Internazionale, porta alla discus-sione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi di Sion”. In 24paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondocon l’aiuto di un sistema economico. Sempre Mayer AmschelRothschild aiuta e finanzia l’ebreo Adam Weishaupt, un exprete gesuita, che, a Francoforte, crea l’Ordine degli Illuminatidi Baviera”.

Weishaupt, prendendo spunto dai “ Pro-tocolli dei Savi di Sion”, elabora, verso il1770, “Il Nuovo Testamento di Satana”un piano che dovrà portare, non più gliEbrei ma un gruppo ristretto di persone(gli Illuminati o Banchieri Internaziona-li) ad avere il controllo ultimo del mondointero. La strategia di Weishaupt era basa-ta su princìpi molto sottili e spietati. Biso-gnava arrivare alla soppressione dei Go-verni Nazionali e alla concentrazione delpotere in Governi ed Organi Sovranazio-nali ovviamente gestiti dagli Illuminati.Ecco alcuni esempi operativi sulle cose dafare:– Creare la divisione delle masse in campi

opposti attraverso la politica, l’econo-mia, gli aspetti sociali, la religione, l’et-nia etc… Se necessario armarli e provo-care incidenti in modo che si combatta-no e si indeboliscano.

– Corrompere (con denaro e sesso) equindi rendere ricattabili i politici o chiha una posizione di potere all’interno diuno Stato.

– Scegliere il futuro capo di Stato traquelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente.

– Avere il controllo delle scuole (Licei ed Università) per farein modo che i giovani talenti di buona famiglia siano indiriz-zati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamenteagenti del complotto.

– Assicurare che le decisioni più importanti in uno Stato sianocoerenti nel lungo termine all’obiettivo di un Nuovo OrdineMondiale.

– Controllare la stampa, per poter manipolare le masse attraver-so l’informazione.

– Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a soddisfare soloil loro piacere, perché in una società depravata gli uominiperdono la fede in Dio.

Secondo Weishaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazio-ni, si doveva arrivare a creare un tale stato di degrado, di confu-sione e quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto

GLI ILLUMINATIE

LA “NOBILTÀ NERA”

Adam Weishaupt

di Giorgio Bongiovanni, Direttore della Rivista “Terzo Millennio”

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reagire cercando un protettore o un benefattore al quale sotto-mettersi liberamente. Da qui, il bisogno di costituire degli Orga-ni Sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingen-dosi i salvatori della patria, per istituire un Unico GovernoMondiale. Nel 1871, il piano di Weishaupt viene ulteriormentecompletato da un suo seguace Americano Albert Pike che ela-bora un documento per l’istituzione di un Nuovo Ordine Mon-diale attraverso tre Guerre Mondiali. Il suo pensiero era chequesto programma di guerre avrebbe generato nelle masse untale bisogno di pace, che sarebbe diventato naturale arrivare allacostituzione di un Unico Governo Mondiale. Non a caso, dopola Seconda Guerra Mondiale, venne fatto il primo passo inquesta direzione con la formazione dell’ONU, che possiamo de-finire la polizia del mondo degli Illuminati. Tornando al pensie-ro di Pike, la Prima Guerra Mondiale doveva portare gli Illu-minati, che già avevano il controllo di alcu-ni Stati Europei e stavano conquistando at-traverso le loro trame gli Stati Uniti diAmerica, ad avere anche la guida dellaRussia. Quest’ultima avrebbe poi dovutointerpretare un ruolo che doveva portare al-la divisione del mondo in due blocchi. LaSeconda Guerra Mondiale sarebbe dovutapartire dalla Germania, manipolando le di-verse opinioni tra i nazionalisti tedeschi e isionisti politicamente impegnati. Inoltre,avrebbe portato la Russia ad estendere lasua zona di influenza e reso possibile la co-stituzione dello Stato di Israele in Palesti-na. La Terza Guerra Mondiale sarà basa-ta sulle divergenze di opinioni che gli Illu-minati avranno creato tra i Sionisti e gliArabi, programmando l’estensione del con-flitto a livello mondiale.Col passare degli anni, il Quartiere Genera-le di questo complotto passa dalla Germa-nia (Francoforte), alla Svizzera, poi all’In-ghilterra (Londra) ed infine agli Stati Unitid’America (New York). È quindi dal 1773 che le famiglie che con-trollano gli Illuminati, generazione dopogenerazione, influenzano la storia per rag-giungere i propri traguardi. Ecco un elencodei fatti principali che negli ultimi 3 secolisono stati architettati, fomentati o finanziatidagli Illuminati: la Rivoluzione Francese,le Guerre Napoleoniche, la nascitadell’ideologia Comunista, la I GuerraMondiale, la Rivoluzione Bolscevica, la nascita dell’ideolo-gia Nazista, la II Guerra Mondiale, la fondazione dell’ONU,la nascita dello Stato di Israele, la Guerra del Golfo, la nascitadell’Europa Unita…Ovviamente non potevano pensare di conseguire i loro obiettivida soli, avevano ed hanno bisogno di una “struttura operati-va”, composta da organizzazioni o persone che esercitando delpotere operino più o meno consapevolmente nella stessa dire-zione. Come potete constatare gli Illuminati controllano o han-no i loro uomini ovunque, possiamo tranquillamente dire chesono i signori del mondo. La loro strategia ha fatto leva su 2 ca-pisaldi: a) la forza del denaro, costituendo e controllando il Si-stema Bancario Internazionale; b) la disponibilità di personefidate, ottenuta attraverso il controllo delle Società o Associa-zioni Segrete (Logge massoniche). Queste ultime con i loro di-versi gradi di iniziazione hanno garantito e garantiscono tuttoraquell’alone di discretezza necessario al piano degli Illuminati.Gli Illuminati, e chi con loro controlla queste Società, sonoSatanisti e praticano la magìa nera. Il loro Dio è Lucifero eattraverso pratiche e riti occulti manipolano e influenzanole masse. E pensare che la cultura dominante ci dice che la ma-gia non esiste anzi, considera ridicolo chi ci crede. È anche da

questa scienza di tipo occulto, che gli Illuminati hanno svilup-pato la teoria sul controllo mentale delle masse. Per chiarireecco un esempio: a quanto sembra anche Hollywood, le mag-giori Case Cinematografiche e Discografiche internazionali,fanno parte della rete degli Illuminati. Molte volte i loro prodot-ti sono usati come strumenti di indottrinamento e agiscono inmodo “invisibile” sulla psiche. Penso che nessuno possa nega-re che oggi esistono certi tipi di musica, privi di qualsiasi qua-lità, il cui unico effetto voluto è quello di provocare nei giovaniapatia, robotismo, violenza ed essere uno stimolo all’uso di dro-ghe.Dicevamo prima, che gli uomini che controllano gli Illuminatifanno parte di tredici delle famiglie più ricche del mondo. Iloro nomi sono rimasti segreti negli anni e la leadership familia-re è stata passata da uomo a uomo, generazione dopo generazio-

ne. Comunque, nessun segreto può esseretenuto per sempre e, anche in questo caso,recentemente sono stati resi noti i loro no-mi, grazie a qualcuno che, abbandonatol’Ordine, ha deciso di cambiare vita e rive-lare le informazioni più importanti. Eccoquindi le tredici famiglie che sembranoavere il compito di gestire il pianeta da die-tro le quinte per condurlo al Nuovo OrdineMondiale: ASTOR, BUNDY, COLLINS,DUPONT, FREEMAN, KENNEDY, LI,ONASSIS, ROCKFELLER, ROTH-SCHILD, RUSSELL, VAN DUYN, ME-ROVINGI (famiglie Reali Europee).Sono dunque loro il vero governo del mon-do, o meglio, il Governo segreto?

IL GRUPPO BILDERBERG

Il Gruppo Bilderberg, rappresenta uno deipiù potenti Gruppi di facciata degli Illumi-nati. Nasce informalmente nel 1952, maprende questo nome solo nel 1954 quandoil 29 maggio viene indetto il primo incontropresso l’Hotel Bilderberg di Oosterbeek,in Olanda. Da allora, le riunioni sono stateripetute 1 o 2 volte all’anno. All’inizio, so-lo in Paesi Europei, ma dagli inizi degli an-ni ‘60 anche in Nord America. Tra i promo-tori del Gruppo bisogna menzionare alme-no due personaggi: Sua Maestà il PrincipeBernardo de Lippe di Olanda (ex Ufficia-

le delle SS), che ne è rimasto il presidente fino a quando, nel1976, ha dovuto dare le dimissioni per lo scandalo “Lockheed”,e Joseph Retinger un “faccendiere” Polacco che si era costrui-to una fitta rete di relazioni tra personaggi della Politica edell’Esercito a livello Mondiale. Retinger viene descritto comel’istigatore del gruppo, la sua visione era costruire un’Europaunita per arrivare ad un Mondo unito nella pace, dove potentiOrganizzazioni Sovranazionali avrebbero garantito, con l’appli-cazione delle loro ideologie, più stabilità dei singoli governi na-zionali.Fin dalla prima riunione, furono invitati banchieri, politici, uni-versitari, funzionari internazionali degli Stati Uniti e dei paesidell’Europa Occidentale per un totale all’incirca di un centinaiodi personaggi, tra questi, sembra anche Alcide De Gasperi.Ai tempi della costituzione, l’obiettivo dichiarato ufficialmente,era quello di creare l’unità Occidentale per contrastarel’espansione Sovietica.In realtà, malgrado le apparenti buone intenzioni, il vero obietti-vo era quello di formare un’altra organizzazione di facciata chepotesse attivamente contribuire ai disegni degli Illuminati: lacostituzione di un Nuovo Ordine Mondiale e di un GovernoMondiale, entro il 2012.

Le 13 famiglie al vertice degli Illuminati.

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LA STRATEGIA

William Cooper un anziano Sotto Ufficiale dei Servizi Segretidella Marina Statunitense, include nel suo libro “Behold a palehorse” (Light Technology 1991) del materiale top secret nelquale è illustrato il pensiero e la strategia adottati dal comitatopolitico del Gruppo Bilderberg. Questo documento programma-tico ha un titolo quanto mai significativo “Armi Silenziose perdelle guerre tranquille”. Il documento riporta la data del mag-gio 1979, ma fu ritrovato solo nel 1986. Cooper spiega «Ho let-to dei documenti top secret che spiegano che “Armi Silenzioseper delle guerre silenziose” è una dottrina adottata dal comita-to politico del Gruppo Bilderberg durante il suo primo mee-ting nel 1954. Una copia trovata nel 1969 era in possesso deiServizi di Informazione della Marina Statunitense».L’assunto principale del documento è che chiunque voglia assu-mere una posizione di potere all’inter-no di una comunità è come se “simbo-licamente” dichiarasse guerra alle per-sone che la compongono. La guerrache però deve essere intrapresa non èsu un piano fisico/materiale e le armiutilizzate sono silenziose munizioni in-visibili.Il documento spiega la filosofia, le ori-gini operative (che sembrano essere le-gate ai famosi documenti scritti tra il1700 ed il 1800 e finanziati da MayerAmschel Rothschild), i principi raffi-nati, le linee guida e gli strumenti diquesta dottrina dalle “armi silenzio-se”. Un vero manuale per l’uso, perprofessare una scienza che attraversoil controllo dell’economia vuole sog-giogare il mondo intero. Vista l’im-portanza e la complessità del documen-to sarebbe necessario dedicargli un ap-profondimento specifico. In questa se-de è sufficiente accennare alle princi-pali aree in cui si articola questo pro-gramma:– perché serve un sistema economico

per controllare le masse;– come controllare l’economia mon-

diale attraverso l’istituzione di unmodello economico che sia manipolabile e prevedibile;

– come addormentare le masse che subiscono l’attacco.

Grazie alla segretezza con cui si muovono, ma soprattutto gra-zie al potere che esercitano sugli organi di informazione i Bil-derbergers sono riusciti a controllare la pubblicità sulle lororiunioni e sui temi discussi. Negli anni però qualche notizia èriuscita a trapelare sui principali temi trattati durante le loro de-libere segrete:– i problemi finanziari internazionali;– la libertà di emigrazione e immigrazione;– la libera circolazione dei prodotti senza dogane;– l’unione economica internazionale;– la costituzione di una forza internazionale con la soppressio-

ne degli eserciti nazionali;– la creazione di un parlamento internazionale;– la limitazione della sovranità degli Stati delegati all’ONU o a

tutti gli altri governi sovranazionali.

Temi che fanno capire il potere che questo Gruppo è in grado diesercitare. Sembra che tutte le decisioni più importanti a li-vello politico, sociale, economico/finanziario per il mondooccidentale vengano in qualche modo ratificate dai Bilder-bergers. D’altronde scorrendo i loro biglietti da visita una cosaè certa: hanno le “leve” per fare qualsiasi cosa.

Accennavamo prima alla segretezza, questo è sicuramente unaspetto centrale per la strategia del Gruppo. Le riunioni sono te-nute in forma non pubblica e solo i giornalisti ufficialmente in-vitati possono essere ammessi. Al termine delle conferenze an-nuali (normalmente durano un paio di giorni), viene redatto unsemplice comunicato stampa di un paio di pagine; ovviamentenon viene tenuta nessuna conferenza stampa. I vari partecipantiinterrogati al riguardo di queste riunioni sono sempre moltoevasivi e, se possono, non rispondono. Gli organi di informazio-ne di massa non danno nessuna notizia su queste conferenze ose lo fanno, lo fanno con un peso assolutamente insignificantenon adeguato all’evento. Chi osserva e conosce i Bilderbergersda parecchi anni afferma che anche la preparazione delle riunio-ni segue un rituale “curioso”, mirato a tutelare questo ambito disegretezza. L’Hotel selezionato viene occupato con qualchegiorno di anticipo. Parte del normale personale viene sostituito

con personale di fiducia.La domanda da porsi è perché tuttoquesto? Perché personaggi pubbliciche discutono temi di interesse pubbli-co non vogliono rendere note le lorodecisioni? Questa è forse la prova piùgrossa sulla natura e sulle vere finalitàdi questa organizzazione.

L’ORGANIZZAZIONE

Il Gruppo dei Bilderbergs recluta Po-litici, Ministri, Finanzieri, Presidenti dimultinazionali, magnati dell’informa-zione, Reali, Professori Universitari,uomini di vari campi che con le lorodecisioni possono influenzare il mon-do. Tutti i membri aderiscono alle ideeprecedenti, ma non tutti sono al cor-rente della profonda verità ideologicadi alcuni dei membri principali, i qualisono i veri istigatori e fanno parte an-che di altre organizzazioni degli Illu-minati dal nome: Trilaterale (riunisceindustriali e businessman dei tre bloc-chi continentali USA, Europa, Giappo-ne/Asia) e Council of Foreign Rela-tion (3D CFR che ormai dal 1921 riu-

nisce tutti i personaggi che gestiscono gli USA ). Questi membriparticolari sono i più potenti e fanno parte di quello che vienedefinito il “cerchio interiore”. Il “cerchio esteriore” è invecel’insieme degli uomini della finanza, della politica ed altro, chesono sedotti dalle idee di instaurare un governo mondiale cheregolerà tutto a livello politico ed economico. Il “cerchio esteriore” è composto da quelli che vengono defini-ti “le marionette” che sono utilizzati dal “cerchio interiore”perché i loro membri sanno che non possono cambiare il mondoda soli ed hanno bisogno di collaboratori motivati. Quindi il“cerchio interiore” ed il “cerchio esteriore” agiscono di con-certo ma non con le stesse motivazioni. “Le marionette” dei vari“cerchi esteriori” sono spinte dal desiderio di arricchirsi, di ave-re potere o/e sono convinti che un governo unico mondiale siala soluzione di tutti i problemi e che apporterà più pace e coe-sione di una moltitudine di piccoli paesi. Dal canto loro, le per-sone del “cerchio interiore” sono già ricche e potenti, la loroconsapevolezza è ad un gradino superiore, le loro motivazionisono solo ideologiche, per intenderci, dovrebbero essere quelleespresse nel piano degli Illuminati.Il primo “cerchio esteriore” è composto da chi solo partecipa al-le conferenze annuali senza essere affiliato al Gruppo. Possonoessere personaggi di cui si vuole valutare il reclutamento oppureinvitati per discutere specifici argomenti. Gli affiliati del gruppopossono anche non essere presenti alle conferenze annuali, i

La Stella a 5 punte con la testa di capro nel centro.

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contatti vengono tenuti attraverso altri canali. Il primo “cerchio interiore” è composto solo da Bilderber-gers, membri del Gruppo e rappresenta il “Comitato di Dire-zione” (“Steering Committee”), composto da circa una trentinadi persone, europei ed americani (tutti membri del CFR). Tra irappresentanti per l’Italia, vi sono: Mario Monti (attualmenteex Commissario della Comunità Europea) e Renato Ruggiero(ex Direttore Generale del WTO World Trade Organization, at-tualmente Presidente dell’ENI).Alcuni di questi membri fanno parte di un “secondo cerchio in-teriore” che formano il Comitato Consultivo (“Advisory Com-mittee”) del Gruppo. L’“Advisory Committee” dovrebbe esserecomposto da 9 persone tra i quali spiccano i nomi di GiovanniAgnelli e David Rockfeller.

GLI ITALIANI DEL GRUPPO

L’Italia sembra giocare il suo ruolonell’organizzazione, se non altro perchéGiovanni Agnelli è uno dei membridell’Advisory Committee e perché, co-me Francia, Germania ed Inghilterra, ha2 nomi nello “Steering Committee”. InItalia sono state tenute 3 delle conferen-ze fatte nel periodo 1954-1999: nel1957 a Fiuggi, nel 1965 e nel 1987 aVilla d’Este. Ecco i nomi degli Italianiche sembrano aver partecipato alle ulti-me riunioni annuali:

1995 Giovanni e Umberto Agnelli,Mario Draghi, Renato Ruggie-ro;

1996 Giovanni Agnelli, Franco Ber-nabè, Mario Monti, RenatoRuggiero, Walter Veltroni;

1997 Giovanni e Umberto Agnelli,Carlo Rossella, Stefano Silve-stri;

1998 Giovanni Agnelli, Franco Ber-nabè, Emma Bonino, Luigi Ca-valchini, Rainer Masera, Tom-maso Padoa-Schioppa, Domeni-co Siniscalco;

1999 Umberto Agnelli, Franco Ber-nabè, Paolo Fresco, FrancescoGiavazzi, Mario Monti, Tommaso Padoa-Schioppa,Alessandro Profumo.

La presenza della Bonino alla riunione del 1998 serve a spiega-re il perché dei suoi exploit del 1999, oppure è solo una coinci-denza? Ha forse trovato qualche gruppo di potere pronto a fi-nanziarla? In cambio di che cosa? Non lo sapremo mai, però ildubbio rimane.

L’ULTIMO INCONTRO

L’ultimo incontro del Gruppo si è tenuto in Portogallo dal 3 al 6giugno. Un settimanale Portoghese dal nome “The News” èstato il primo ad annunciare la notizia della riunione annualecon l’edizione del primo maggio e da allora ha seguito l’escala-tion della preparazione dell’incontro fino ad arrivare a pubblica-re la lista dei partecipanti. Sembra che il Governo portogheseabbia ricevuto migliaia di dollari dai Bilderbergers per organiz-zare un servizio militare compreso di elicotteri che si occupassedi garantire la loro privacy e sicurezza. Le informazioni che so-no trapelate, hanno permesso la stesura di una possibile agendadei temi trattati:

1) Governo Globale: stato di avanzamento della formazione diun blocco Asiatico sotto la leadership del Giappone. Liberomercato, moneta unica e unione politica sono gli obiettivi daraggiungere nella regione. Il modello Europeo è anche il puntodi riferimento per la costituzione dell’Unione Americana traUSA e Canada.

2) Guerra in Kosovo: formazione di un Grande Stato d’Alba-nia a seguito della dichiarazione d’indipendenza del Kosovo.Ridisegno dei confini della regione con il continuo smembra-mento della Yugoslavia attraverso il ritorno all’Ungheria dellaprovincia del nord composta da 350.000 persone di etnia unghe-rese. Proseguimento dello stato di instabilità e di conflitto dellaregione. Pianificazione della ricostruzione delle infrastrutturedella regione a spesa dei contribuenti occidentali.

3) Esercito dell’Europa Unita: attuareal più presto la sostituzione delle ForzeArmate della NATO con l’istituzione diForze Militari dell’Europa Unita. L’im-magine negativa che la NATO si è co-struita durante il conflitto mette a ri-schio le sue operazioni. L’idea è chenella fase di avviamento l’Esercito Sta-tunitense sia da supporto a quello Euro-peo.

4) Anno 00: i Bilderbergers sono preoc-cupati dall’impatto del Millenium Bug,secondo le loro previsioni sarà moltopeggiore di quanto ci si possa aspettare.Un possibile progetto da intraprenderepotrebbe essere quello di nominare unpersonaggio di fama internazionale peraiutare l’opera di sensibilizzazione ne-cessaria.

5) Medio Oriente: preparazione di unaccordo di pace nella regione, con la di-chiarazione dello Stato di Palestina. Ap-parentemente le condizioni di pace nonsaranno così gradite da Israele e quindipotrebbero rappresentare il pretesto perfuturi conflitti e tensione nella regione.

6) Tassazione Globale a supportodell’ONU: l’obiettivo è finanziare il

centro operativo del Governo Mondiale, con l’introduzione diuna tassa sul commercio via Internet. Questa tassa sarà sostitui-ta in futuro da una tassa diretta individuale che sarà raccolta innome dell’ONU, direttamente da ogni singolo Stato.I fatti degli ultimi tre mesi, sembrano dimostrare che la maggiorparte dei punti di questa agenda sono in fase di attuazione.

CONCLUSIONI

Le informazioni presentate sono il risultato di una vasta ricerca.Anche se ciò può sembrare molto strano o lontano dalle nostrecertezze, il tutto è partito da una realtà concreta dei nostri gior-ni, di cui è apparso un articolo sul “Corriere della sera”: i Bil-derbergs. Per riuscire a “digerire” e a sintetizzare tutto quelloche ho scoperto, ho dovuto mantenere il mio spirito aperto e so-prattutto, in molte occasioni, sono dovuto andare oltre il mionormale modo di pensare. Il mio obiettivo non vuole esserequello di affermare una verità ma quello di offrire uno spuntoper la riflessione e per una propria ricerca.Solo con un forte spirito critico possiamo conoscere la verità,essere liberi, diventare cittadini emancipati e, quindi, contribui-re ad un mondo migliore.

Tra le varie “piramidi” che rappresentano lʼOrdine satanico degli Illuminati, questa sembra essere

la più efficace e veritiera.

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22 “Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2010

del dott. Franco Adessa

Conoscere la Massoneria

1 Cfr. Conte Cherep-Spiridovich, “The Secret World Government”,Omni Publications, Palmdale, CA, p. 127.2 Idem, p. 121.3 Idem, p. 128. 4 Idem, p. 136.

Dopo la “morte “ di Nathan Rotschild «tutti gli altri fratelliavevano giurato di mantenere la loro fedeltà al loro credo eal testamento del “grande sterminatore di cristiani”, il loropadre Amschel Mayer Rothschild.Per essere sicuri che il figlio di Nathan, Lionel, non si faces-se cristiano, per appagare più rapidamente le sue finalità am-biziose, i suoi zii Rothschild gli ordinarono di sposareCarlotta, la figlia di Karl Rotschild di Napoli e di AdelaideHertz»1

È interessante ricordare che Karl Rotschild non era altri cheil “Piccolo Tigre” dellʼAlta Vendita, quello che, nelle suelettere segrete manifestava un odio freddo, implacabile e in-dicibile per la Chiesa cattolica. Karl era il vice del Nubius,che realmente era il Capo del satanico Ordine degli Illumi-nati di Baviera, succeduto al fondatore Adam Weishaupt.

«Lʼeducatore di Lionel fu un ebreo del Portogallo, di nomeCharles R. Bombelles, che divenne gesuita, liberale e corti-giano. Questʼuomo era già noto alla famiglia Rotshschild peri suoi servigi già resi. (...) Lʼeccezionale satanismo di Bombelles ispirò SalomonRothschild di Vienna, principale finanziatore dellʼImpero Au-stro-Ungarico, a chiedere al suo “maggiordomo”, Principedi Metternich, di raccomandare Bombelles come tutore delfiglio di Napoleone, che era chiamato il Re di Roma.Bombelles, non solo causò la sua morte per sfinimento, do-vuto allʼintenso rapporto amoroso con lʼebrea Fanny Elsner,che lui stesso gli aveva fatto conoscere, ma, nel 1830, riuscìpersino a sposare, in segreto, la seconda moglie di Napoleo-ne, Maria Luisa dʼAsburgo, diventando, così, un membro diquella famiglia reale.Inoltre, Bombelles, con lʼaiuto di Salomon Rotschild e delPrincipe Metternich, nel 1838, divenne il “satanico educato-re” del futuro imperatore, Francesco Giuseppe il quale, in-fatti, nel 1849, allʼetà di soli 18 anni, divenne il nuovo Impera-tore dʼAustria. Un imperatore, però, che aveva Bombellescome potenza dietro il trono, il quale, a sua volta, ricevevagli ordini direttamente dai Rotschilds, e la cui principale fi-nalità era quella di spingere Francesco Giuseppe alloscontro con lʼimpero russo dei Romanov»2.«Lionel Rotschild divenne “Baronetto Britannico” nel1846, ma essendo la personificazione di un vero satanista,egli non riusciva a vincere lʼostilità della nobiltà inglese»2.

«Lionel continuò la politica finanziaria di suo padre Nathan,il quale dal 1818 al 1832 aveva fatto otto prestiti governativiper un totale di 105,4 milioni di sterline, mentre lui, nel corsodella sua vita, fece 18 prestiti governativi per un totale di 700milioni di sterline. (...).Educato dal machiavellico Bombelles, Lionel apparteneva al-la terza generazione dei Rothschild ed era pronto ad entrarenellʼalta società inglese ed in Parlamento»3.«Nel 1847, Lionel si presentò candidato nella Città di Londrae fu eletto col suo collega Lord John Russell, grazie a bu-starelle, però, vi era una legge che impediva ad un ebreo didiventare membro del Parlamento. Infatti, era richiesto chelʼeletto giurasse sul Vecchio Testamento con una formula cri-stiana. Nel 1850, Lionel fu rieletto, ma anche questa volta gli fu ri-chiesto di ritirarsi.Rieletto nel 1852, Lionel subì la stessa sorte.Il 26 luglio del 1858, ad una nuova rielezione, a Lionel fu ri-chiesto ancora di ritirarsi, ma questa volta Lord John Rus-sell ottenne di omettere la frase “sulla vera fede di un cri-stiano” dalla formula del giuramento, e così Lionel Rot-schild fu ammesso al Parlamento Britannico»3.

LʼINGHILTERRA LʼINGHILTERRA AI TEMPI DI GIUSEPPE MAZZINI AI TEMPI DI GIUSEPPE MAZZINI

Nel 1858, Lione Rothschild entra nel Parlamento Britannico,dopo essere stato eletto per la quarta volta.

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SEGNALIAMO:

«Guardati dallʼuomo cheha letto un solo libro».

(S. Tommaso dʼAquino)

In Libreria

San Francesco e di S. Pio, sicuri di ren-derlo più adatto alla visita del Santo Pa-dre e renderlo così più accogliente a cu-stodire, prossimamente, i resti mortali diS. Pio, contro la volontà dei fedeli legatial Santo, sia in vita come in morte, alsantuario antico della Madonna delleGrazie.In tale ambiente, dove regna una cortinadi ambiguo silenzio, è facile imbattersi inMinistri di Cristo e amministratori dei mi-steri di Dio, che tradiscono la loro mis-sione di fede, accecati dal demone delModernismo ateo del Vaticano II e conleggerezza barattano la fede in CristoSalvatore con la Frammassoneria,scambiando facilmente “LʼORO CONLʼORPELLO”.Che Dio li salvi!”.

(Sac. G.S. - CH)

***

Rev.do Monsignore,spero che questa mia lettera La trovi

in migliori condizioni di salute. Con lʼaiutodi Nostro Signore e della Vergine SS.ma,Lei continuerà la Sua Battaglia in difesadella Nostra Santa Chiesa per la conver-sione di tante anime smarrite.La saluto cordialmente in unione di pre-ghiere, e la saluto devotamente nel Si-gnore!

(E.C.)

***

Spettabile Casa Editrice,seguo con molta attenzione le vostre

pubblicazioni ed il coraggio “evangelico”di raccontare la verità che Vi contraddi-stingue.In Jesu e Maria!

(F.C. - Palermo)

RAGAZZE e SIGNORINEin cerca vocazionale, se desiderate diventare

Religiose-Missionarie” – sia in terra di missione, sia restando in Italia –

per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio,potete mettervi in contatto, scrivendo o telefonando a:

“ISTITUTO RELIGIOSO MISSIONARIO”Via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia - Tel. e Fax: 030 3700003

GABRIEL GARCIA MORENOCapo di Stato, Statista cattolico,Assassinato dalla Massoneriadi Franco Adessa

Nel secolo scorso, che vide lʼEuropa inmano alle forze liberali, che vide un Pa-pa prigioniero, che vide una RepubblicaRomana governata dalla Massoneria,che vide nel Sud-America una terra discontro tra oligarchie anti-cattoliche euna Chiesa appoggiata solo dal sempli-ce popolino, vide anche, in quel tor-mentato contesto storico, la gigantescafigura di uno Statista cattolico, GabrielGarcia Moreno, che seppe contrappor-si a quellʼondata laico-massonica sov-versiva, riuscendo ad applicare, attra-verso lotte eroiche, la dottrina socialedella Chiesa nel suo Equador, già cri-stiano, ma che allora, sotto i sataniciGoverni massonici, era stato precipitatoin una nuova barbarie!Ma Garcia Moreno, nonostante che leLogge massoniche non gli dessero tre-gua, con continui agguati e complotti,attentando alla sua vita, continuò acombatterle, rifiutando persino ogniprotezione umana. E alle sincere rac-comandazioni dei suoi amici, egli ri-spondeva: «Dio sarà il nostro scudocontro i dardi del nemico. Se, però,cadremo, il premio sarà più glorioso,sarà eterno!».E quel giorno venne. Fu il 6 agosto1875, a Quito. Uscendo dalla cattedra-le, dopo lunga preghiera, fu colpito daisicari della Massoneria a revolverate ea coltellate. Crivellato di colpi, al loro grido: «Muori,carnefice della libertà!», egli ebbe an-cora la forza di rispondere: «Diòs nomuére!» (= Dio non muore!).

Per richieste:

Editrice CiviltàVia G. Galilei, 12125123 BresciaTel. 030 37.00.00.3e-mail: [email protected]

Carissimo P. Luigi Villa,il 21 giugno 2009, il Papa Benedetto

XVI si è recato in devoto pellegrinag-gio a San Giovanni Rotondo (FG) e,dopo aver sostato un poʼ in preghiera di-nanzi alle spoglie mortali di S. Pio, ha ce-lebrato la S. Messa alla presenza di unanumerosa folla di persone.Sulla dissertazione tecnica dellʼIng. Fran-co Adessa, condotta con studio serio,meticoloso e con stringente documenta-zione, non è stato fatto alcun cenno. Chi tace acconsente.Il silenzio-assenzio è fortemente indicati-vo e si traduce nel non dare nessunaconsiderazione a tale studio, perché vasolo cestinato e lʼinquietante dissertazio-ne va solo messa nel dimenticatoio.“Chiesa viva”, rivista di verità e di cultu-ra - Edizione di Civiltà Cattolica - in moltinumeri, ha pubblicato unʼeroica Denunziasulla recente costruzione del TempioMassonico-Satanico, dedicato a S. Pio.La reiterata e impellente denunzia, alleAutorità competenti, è stata disattesa diproposito, accolta solo con farisaico edomertoso silenzio, e fino ad oggi non èstata mai contestata da nessuno e maida nessuno è mai stata confutata.Contro i fatti gli argomenti non servono.Da ora in avanti, celebrare in detto Tem-pio non si commette più eresia, non cʼèpiù scandalo, non esiste più oltraggio alculto divino di Santa Romana Chiesa enon sarà più reso culto solo a Dio, ma, alcontrario, il culto è reso al principe del-le tenebre-Satana.Sale e cresce in molti la sfiducia e il disa-gio accompagnato dal disgusto soprattut-to a detrimento del Clero, che perde sem-pre più credibilità.I solerti Frati Cappuccini con la bellezzadellʼarte hanno impreziosito le pareti delnuovo tempio con 54 scene della vita di

Lettere alla Direzione

“Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2010 23

Chiesa viva 429 LA anna:Chiesa viva 429 LA 07/06/10 16:42 Pagina 23

2 Voodoo, Voudoun, Vudùdel sac.dott. Luigi Villa

7 Il Teologo

8 Le cose che non sono per confondere le cose che sonodi A. Z.

11 Occhi sulla Politica

12 Documenta Facta

14 Il segreto della tomba vuota di Padre Pio (13)a cura del dott. F. A.

16 La “Civiltà cinese” (4)del dott. R. Gatto

18 Gli Illuminati e la “Nobiltà nera”di G. Bongiovanni

22 Conoscere la Massoneria

23 Lettere alla DirezioneIn Libreria

24 Conoscere il Comunismo

LUGLIO-AGOSTO 2010

SOMMARIO N. 429

VOODOOVOODOO

SCHEMI DI PREDICAZIONE

Epistole e VangeliAnno C

di mons. Nicolino Sarale(Dalla XVIII Domenica durane lʼannoalla XXV Domenica durante lʼanno)

24 “Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2010

MARTIRI nella Municipalità di Shanghai

Conoscere il Comunismo

Martiri in Cina

contro Dio...

di Giancarlo Politi

... contro l’uomo

Lassus GiuseppeSacerdote, vincenziano. Nato in Francia il16 marzo 1894, era entrato tra i vincen-ziani il 21 sett. 1912. Fu ordinato sacer-dote il 22 sett. 1924. Deceduto in prigionea Shanghai il 7 gennaio 1954. Era statorilasciato dalla prigione (dove era statorinchiuso dal giugno precedente) e porta-to in ospedale il 14 dicembre 1953.

Shen LiangzuoSacerdote. Morì in prigione nellʼaprile 1954.

Li JicaiSacerdote, diocesano. Morì di cancro inprigione nl 1988, nella provincia di Jiangxi.

Lefebvre PierreSacerdote, gesuita. Era nato a Parigi nel1885. Rettore dellʼuniversità Aurora, erastato ordinato sacerdote in Gran Bretagnanel 1917. Morì, a 70 anni, a Guangzhou inviaggio verso Hong Kong, accompagnatodalla Polizia. Era stato espulso. Morì sen-za cure mediche, il 22 febbraio 1955.

Liang AgneseReligiosa. Morì nella prigione di Shanghainella prima metà del 1956.

Wang Chʼu-hua Francesco SaverioSacerdote gesuita. Nato il 14 febb. 1920(o il 2 marzo 1921), era stato ordinatoprete a Shanghai il 16 aprile 1952. Messoa domicilio coatto il 15 giugno 1953, sparìqualche giorno dopo. Arrestato. Fu rilasci-ato, in fin di vita, dalla prigione alcunigiorni prima che morisse il 14 marzo 1957.

Wang FangSacerdote, gesuita. Era bibliotecario a Zi-jiahui. Arrestato nel 1955, morì in pri-gione il 23 novembre 1961.

Ge HaoyangLaico. Studente presso lʼUniversità Auro-ra, era attivo nellʼaiutare quanti erano ri-masti senza lavoro perché cattolici. Ar-restato nel 1955, morì in un campo di la-voro a Xining, Oinghal.

Shi AgneseReligiosa, orsolina di Parma (Orsolinemissionarie del S. Cuore). Originaria del-la provincia di Anhui, è morta in prigione,a Paifu (Anhui), il 28 dicembre 1960, aShanghai.

Zhang JishuSacerdote, gesuita. Originario di Xianxian(Hebei), venne arrestato nel 1955. È mor-to in prigione, nel 1960.

Una religiosaOfm. Lavorava nella diocesi di Shanghai.Arrestata nel 1955, morì in prigione.

Shen ShixianSacerdote. Arrestato nel 1952, perchéassistente della Legione di Maria. Lavo-rava presso lʼUfficio centrale cattolico. Èmorto in prigione lʼ11 gennaio 1953.

Shen DuosenLaico. Membro della Legione di Maria, fuarrestato nel 1951. Venne giustiziato nel1960, “morendo da vero martire”.

Wang Rensheng AloysiusSacerdote. Era nato il 27 novembre1907. Entrò tra i gesuiti il 7 settembre1928. Il 30 maggio 1940 venne ordinatosacerdote. Fino al momento del suo ar-resto era parroco della parrocchia di S.Pietro a Lujiawan, Shanghai, e preside diuna scuola media. Era stato arrestato il 7luglio 1953 e condannato a 20 di lavoriforzati. Morì di fame in prigione, nel cam-po di lavoro “Tago Bianco”, distretto diLujiang (Anhui), il 22 dicembre 1960.

Zhu Zanzu AndreaSacerdote, gesuita. Era nato il 7 nov.1890, ed era entrato tra i gesuiti il 7 set-tembre 1912. Ordinato sacerdote nel1921, è morto in prigione nellʼestate 1961,a Shanghai.

(continua)

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