Chiesa viva 388 N

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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA DIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi Villa Direzione - Redazione - Amministrazione: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà Via G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003 Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990 Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS) contiene I. R. «LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Jo. 8, 32) Chiesaviva ANNO XXXVI - N° 388 NOVEMBRE 2006 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Abbonamento annuo: ordinario Euro 35, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3, arretrata Euro 3,5 (inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postale Le richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà 25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257 I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità Sacerdos alter Christus Sacerdos alter Christus

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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURADIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi VillaDirezione - Redazione - Amministrazione:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 12125123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS)contiene I. R.

«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI»(Jo. 8, 32)

Chiesaviva ANNO XXXVI - N° 388NOVEMBRE 2006

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia.Abbonamento annuo:ordinario Euro 35, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3, arretrata Euro 3,5(inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postaleLe richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituitiOgni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità

Sacerdosalter Christus

Sacerdosalter Christus

LA DIREZIONE DI “CHIESA VIVA”LA DIREZIONE DI “CHIESA VIVA”facendosi interprete del sentimento di dolore di tutti noi

per la morte dell’esimio nostro “Collaboratore”

Prof. Avv. Giacinto Auriti

Giurista, prof. e Rettore d’università, ricco di Fede cristiana cattolica di cultura e d’ingengo di nuove ardite idee d’economia,

preghiamo, ora, Lui, vivente in Cristo, perchè invochi per Noi la forza di continuare a credere e vivere nei valori perenni della Fede

che anche Lui ci ha consegnato!

“Chiesa viva” *** Novembre 2006 3

PRETI, FATE I PRETI,E NON GLI

OPERATORI SOCIALI!

del sac. dott. Luigi Villa

I l “Libro biblico dellaSapienza” ci dice che ifigli delle tenebre sono

più abili, nelle loro faccende,dei figli della luce. Ancheoggi è vero.Quella gente dell’ombra in-fernale ha infestato, infatti,anche i nostri Paesi cristia-ni, le nostre istituzioni piùsante, la nostra Chiesa cheamiamo, reliquiario di bel-lezza unica al mondo; il cuiinventario di tesori ci metto-no in ginocchio perché ci ri-colmano l’anima di tenerez-za e di amore. Ora, quei figli delle tenebreeterne sono entrati in massanelle nostre linee, perse-guendo i loro loschi scopicon una ostinazione diaboli-ca su una Chiesa in tempe-sta, ammalata, accerchian-do sempre più la sua vittimasu cui svolazzano come sciami di mosche: quelle ros-se del comunismo, quelle dai riflessi metallici dellamassoneria, quelle nere dei preti progressisti, quelleverdi dell’ebraismo e suoi affiliati...Così, l’“inimicus homo” ha preso l’aspersorio doratocon la falce e martello intrecciato come il caduceo diMercurio, e si è messo alla testa della nuova proces-

sione storica, intonando lelitanie del “senso della sto-ria”, del “segno dei tempi”assieme al canto para-litur-gico della coesistenza paci-fica.E il buon popolo cristiano,gerarchicamente tradito, ve-de, ormai, una strana folladi liberali-massoni, di ope-rai-marxisti, di sbracato teo-logi, di scrittori d’avanguar-dia sinistrorsa, tutti marcian-ti verso un nuovo cielo sucui vogliono vedere spunta-re il nuovo “sole dell’avve-nire”!All’orizzonte, intanto, si alli-neano paesaggi di econo-mia pianificata marxista, inun mondo senza Dio e inuna falsa libertà di un socia-lismo di Stato.È una nuova creazione dibarbarie che trascina sem-

pre nuovi minchioni, in marcia verso il “paradiso per-duto”, mentre la Chiesa conciliare non pensa più acombattere, anzi! Oggi è occupata ad accordarsi conl’occupante!Così, gli avversari di Cristo vedono la Chiesa d’oggicome una qualunque altra istituzione umana, comeuna specie di società per azioni, ricca, potente, ma

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che serve solo per addormentare i fedeli con l’“oppiodel popolo”!Perciò, non si convertiranno al certo, accarezzandolicon la chimerica ost-politik unendosi persino nelle lo-ro manifestazioni e azioni sociali.L’aver lasciato, o quasi, il soprannaturale per darsiall’azione, è un errore che si pagherà in un prossimodomani, tragicamente!Certo, oggi, viviamo una realtà storica da cui nonpossiamo esserne fuori, ma il non respingere né con-dannare i molti errori anti-religiosi, come lo si è fatto,e lo si continua a fare - sia pur velatamente! - il comu-nismo, benché Pio XI l’abbia definito “intrinseca-mente perverso”, ha portato a confondere ideologiefalse con quella cattolica, e a non sapere più distin-guere l’errore dall’errante che ci ha ingannato!Sono, quindi, di ben poca spiritualità quei preti che tidicono: «Se non ci occupiamo di loro (i fuori ovile del-la Chiesa!), non li faremo più cristiani», dimenticandoche quello che Gesù ha detto: «I poveri li avrete sem-pre con voi!», come a dire che il nostro dovere è so-prattutto quello di servire Dio con la predicazione e lapreghiera; e dimentichi di quello che disse San Paolodi amare, sì, tutti, anche i nemici della Fede, ma, inprimis, amare di più e lavorare quelli che servono evivono la fede: «maxime autem domesticos fidei».Son poveri preti, perciò, quelli che credono di più allavoro manuale, trascurando la loro “missione spiri-tuale” di parlare di Dio a tutti i ceti di persone, impie-gati, operai, contadini, lavoratori d’ogni tipo.Riflettete, o sacerdoti, a Cristo che esigeva dai suoiApostoli l’ab-bandono delloro lavoromateriale: «re-lictis retibussecuti suntEum», per i lSuo lavoroapostolico dicurare i rap-porti tra gli uo-mini e Diosenza Sinda-cati né Partiti,ma solo di ani-me: «Pasci imiei agnelli!Pasci le miep e c o r e l l e ! .Siate i Pasto-ri, cioè del gregge».La missione del prete, quindi, è stata definita due milaanni fa!Riflettete, o Sacerdoti, a questa vostra “missione”!È questa, e solo questa che dovete esercitare nel no-me del Signore. Davanti a Voi c’è tutta una massascristianizzata, c’è un mondo operaio svuotato di ani-ma, gettato in braccia al marxismo, come alle belve!

E voi lo dovete riportare a Cristo, non predicandocontro qualcuno, come molti di voi ormai fanno! Mibasta citare questa frase scritta dallo sbandato P.V.Joannes, in cui si dice che il carisma passa attraver-so nomi di guerriglieri, di preti sospesi a divinis, di stu-denti caricati dalla polizia, di operai che assaltano eoccupano le fabbriche!..Atteggiamenti rivoluzionari questi che furono già bol-lati da Pio XII, scrivendo: «Non la rivoluzione, mauna evoluzione armoniosa apporterà la salvezza ela giustizia». Invece, molto clero del Vaticano II hacreduto di più alle immondezze sonore della radio edella TV che alle parole eterne del Vangelo. Ma nonpotrà durare così! La Gerarchia deve essersi già accorta dell’enormescacco matto del loro apostolato (?!) post-conciliare,fatto di vuoto, di superficialità, di mancanza, quasi as-soluta, di soprannaturale, in un mondo che ha esiliatoDio, così che il Suo Amore sembra non irrigare più laSua Chiesa.Si è parlato di “stile nuovo”, di “tono nuovo”, quasiche il clero ultimo abbia bisogno di “novità”, di “si-stematica”, di “forme materiali” per portare i giova-ni all’altare.Possibile che la Gerarchia e il clero medesimo non sisiano accorti che i nostri nemici non hanno ceduto diun palmo dinanzi al loro continuo ingenuo cedimen-to?.. Certo, la Chiesa è sempre “santa”, ma molto diquesto suo “nuovo clero” che ha lasciato ancheogni distintivo esterno, segno del suo sacerdozio inte-riore, non è certo più il clero della Chiesa di Cristo.

Ma perché hanascosto sottoil camiciotto,sotto un ma-glione, sottouna canadien-ne, per nonmostrarsi piùcome “pre-ti”?.. Eppure,in questo no-stro mondoche va semprepiù scristianiz-zandosi, puntai riflettori dellasua pubblicitàsempre più sudi noi per dire:«questo è un

prete!», questo è un luogotenente di Cristo che gettasu di noi tutti un’ombra che ha la forma di croce. Ma èsolo così che si salvano le anime! Perché lo spiritoconta ben più dell’azione.Il sacerdote non è sopra un palcoscenico e neppuresu un sagrato di cattedrale. I suoi atti esteriori non so-no nulla se non son fatti con Cristo, se non agisce dacrocifisso. Poco importa ciò che può dire la gente. Per

L’ultima Cena.

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lui, l’essenziale sarà sempre e solo nell’essere sacer-dote, nell’aiutare, cioè, il Signore a portare la Croce,offrire il santo Sacrificio dell’altare e il predicare, sineglossa, il Vangelo!Il sacerdote, quindi, non può lavorare con il comuni-smo per dire “no” allo sfruttamento dell’uomo, rinne-gando Dio e la Sua Legge. Inutile dire che non si vuolguardare ai delitti sovietici, ma solo lavorare per unasperanza, perché questo agire costituisce la cosa piùirrazionale anche dal punto di vista filosofico-teologi-co.Difatti, il comunismo, negando l’anima, e quindi l’es-senza del futuro, non ha un avvenire. Tagliar via daDio le masse popolari, dando loro lo specchietto del“sole dell’avvenire”, è donare delle illusioni che sfo-ciano sempre, poi, nelle rivoluzioni, che danno delproletariato uno schiacciato dalla vita.Inoltre, il sacerdote deve sapere che ogni idealismoanti-cristiano distrugge la spiritualità cristiana, facen-do d’ogni anima terra bruciata. Con la sua falsa fedenel progresso, il loro materialismo non può essereche la scimmia del cristiano, come il loro ispiratore,Satana, è la scimmia di Dio, che fa del mondo unSahara, senza anima e senza amore, usando la tatti-ca dei metodi dialettici che ubriacano laici e preti, fa-cendo sognare la manna preziosa, le pepite d’oro, ilmidollo dell’osso, il frutto della ganga, movendo tuttoil pattume alla ri-cerca della perlapreziosa, ma in unterreno tutto de-serto.

***

Sulla scena delmondo, ormai, so-no rimasti sue soliprotagonisti: l’ateoe il cristiano; masono inconciliabili.La loro lotta è suicampi della diplo-mazia, delle con-ferenze interna-zionali, negli in-contri tra Capi diStato, ma, spe-cialmente, nellecoscienze. Il loroè il contrasto tradue opposte con-cezioni dell’uomo:l’uomo padrone disè, perché liberofiglio di Dio, e l’uo-mo, schiavo dello Stato, perché seguace di Satana.E allora, che ci stanno a fare i preti progressisti, chesi appellano al Vangelo, alle origini, e citano di conti-

nuo il Vaticano II come alla riscossa e straparlano an-che di Dio a diritto e alla rovescia?..Ed è qui la matrice di tante inutili “riforme”, dimenti-chi del bell’adagio di Talleyrand: «Piano, piano; hofretta!», perché è la giusta lentezza che conserva ilprogresso.Anche per i Sacerdoti di Cristo ci vuole, prima, l’umileesperienza, la pazienza evangelica, la lentezza deglisforzi, senza fretta.Ricordiamoci che quello che i fedeli vogliono sentire èla voce di Cristo, non la nostra. Gli uomini non sonomai stati delusi dal vero Cristianesimo, mentre, inve-ce, sono sempre stati delusi da quei sacerdoti chenon sono stati, contemporaneamente, testimoni mes-saggeri di Cristo; cioè, quando la loro vita non èesemplata nella fiamma della carità, e in una predica-zione aperta, coraggiosa, leale del Vangelo.Il sacerdote deve predicare, insegnare, eseguire il“docete” di Cristo ai suoi Apostoli e discepoli, e non“dialogare”, un fatto umano che serve solo per unirela vita della società.La Fede non va dialogata, perché solo “qui crede-rit salvatus erit”, mentre “qui non crederit, damna-bitur”. La “nuova teologia”, invece, fondata sul“dialogo”, fa sfollare le chiese e perdere la Fede.Si deve tornare all’“irascimini et nolite peccare” pergettare tutti questi malnati teologi e scritturisti d’oggi

nelle bidonvilles,come insetti ma-leodoranti. E aquesto ci penseràla Storia, a spaz-zarl i , quando i lCristo tornerà allaSua Chiesa, per-ché Cristo è un in-stancabile pesca-tore d’anime, è unvisitatore instan-cabile che bussaalla porta del cuo-re d’ogni uomo.

***

Coraggio, allora!Non siete soli, Sa-cerdoti di Gesù!Davanti alla mac-china dell’ateismoe di tutte le lucife-rine ideologie, c’èancora Cristo!La sua ora verrà!Quelli che Lo se-guiranno, assiste-

ranno all’affondamento di ogni marciume umano, dot-trinale e pratico. Il Signore farà rifiorire il desertonell’ora e nel giorno che solo LUI ha fissato!

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A llora era proprio vero:Giovanni Paolo II eraebreo.

Lo ha scoperto con gioia YaakovWise, uno studioso di genealogieebraiche che abita a Manchester.Da esperto del problema, Wise hafatto ricerche sull’ascendenza dellato femminile della famigliaWojtyla: per decreto rabbinico so-no le madri, non i padri, a trasmet-tere l’ebraicità.La mamma di Karol, che morìquando lui era lattante, aveva spo-sato un polacco cattolico; ma ilsuo nome, Emilia Kaczorowski,è apparso a Wise un adattamentopolacco di un nome ebraico moltocomune nel mondo yiddish: Katz.La nonna si chiamava MariannaScholz, altro nome ebraico(Schulze, Schultz).E la bisnonna, Zuzanna Rybicka,altro nome di suono ebraico.Infatti, tali nomi appaiono frequentinelle tombe del cimitero ebraico diBiala-Bielsko, da cui veniva la fa-miglia della mamma di Karol.Wise ne è sicuro: «come storicoebreo, ho accesso ad informazioni che sono chiuse adaltri storici», dice.Con questo lignaggio materno fino alla terza generazione,Karol Wojtyla non solo era un ebreo integrale; avessechiesto la cittadinanza israeliana, lo Stato ebraico avrebbedovuto riconoscergliela.

Questo fatto getta una nuova luce non solo sugli atti diKarol Wojtyla (la visita del primo Papa a una sinagoga,la preghiera al “muro del pianto”, le “scuse” della

Chiesa agli ebrei) ma sulla suaneo-teologia della “elezione”.Risale a lui la nuova e malfermadottrina “cattolica” secondo cuil’Antica Alleanza persistetutt’ora; la Nuova Alleanza (diGesù) non l’ha fatta decadere - in-somma, che gli ebrei hanno dirittodi aspettare ancora un messìa,avendo rifiutato il primo.Una “dottrina” che forza alquan-to i testi del Vangelo, per negarela “sostituzione”.Anche l’accettazione dell’Olocau-sto (con la maiuscola) come il“sacrificio del sangue” sacra-mentale che fa degli ebrei la “vitti-ma” collettiva alternativa al-l’Agnello, diventa più significativaalla luce dell’ebraicità di Wojtyla.Del resto, nel 1998, quando il Pa-pa polacco chiese perdono agliebrei col documento “Noi ricor-diamo”, Giovanni Paolo II ap-provò il discorso ufficiale dove sidiceva che «il popolo ebraico ècrocifisso da duemila anni».Non “perseguitato”, ma “croci-fisso”, come il Salvatore.

E non da tremila anni, ma da duemila: ossia dalla nascitadi Cristo.Dal solo fatto che Gesù sia nato.Popolo “crocifisso” per il fatto che il Cristianesimo esiste.

Che significa?La frase è assurda per un cattolico credente. Ma esprime isentimenti di ogni ebreo “offeso” dalla pretesa cristiana diessere il Novus Israel.Ma non basta.

CONFERMATO:

WOJTYLA ERA EBREO (forse frankista)

di Maurizio Blondet

Giovanni Paolo II al muro del pianto.

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Nel processo di canonizzazione a tappe forzate, sarebbebene che gli avvocati del diavolo investigassero questo la-to del beatificando.Che idea aveva di sè Wojtyla e della sua ebraicità?Perché in Polonia, come noto, nacque e operò JacobFrank (1726-1791), un israelita che si proclamò messìa; esull’esempio di Sabbatael Zevi (un precedente “messia”che operò in ambiente islamico e si convertì falsamenteall’Islam con tutti i suoi seguaci) anche Frank e 500 fami-glie di suoi fedeli si fecero battezzare, nel 1759.Mantenendo però in segreto i loro culti ebraici eretici, spes-so licenziosi (vi aveva una parte importante la figlia diFrank, Eva, adorata con un culto copiato da quello dellaVergine Nera di Cracovia), la fede nel loro “messia” apo-stata, e la pratica della più stretta endogamia settaria (ifrankisti si sposano solo tra loro, come ordinato da Frank:«non prendete in moglie nessuna delle loro “puttane”cattoliche»).

Nota è la giustificazione teologica della loro apostasia edoppiezza: il messia “deve” compiere gli atti più pecca-minosi, e la conversione falsa all’odiata “religione diEdom” (Roma) è la peggiore. Perché «la salvezza si ot-tiene attraverso il peccato», secondo una tipica movenzagnostica detta anti-nomica.1I frankisti andavano a Messa la domenica, ma il sabato siriunivano nelle loro sinagoghe segrete.Wojtyla era influenzato sicuramente da questa “cultura”,perché personalità frankiste hanno svolto una parte essen-ziale nel creare il particolare nazionalismo polacco, l’ideadella nazione sofferente, “Cristo delle nazioni”.Il poeta nazionale polacco, Adam Mickiewicz (1798-1855), tanto amato dal Papa, era un frankista: super-cattolico a parole, ma amico di Mazzini, con cui partecipòalla Repubblica Romana, la massonica impresa che nel1849 cacciò da Roma Pio IX; e morì a Costantinopoli,mentre cercava di arruolare una legione ebraica per libera-re Gerusalemme: un sionista ante-litteram.Jerzy Turowicz, il potentissimo direttore di “TygodnikPowsszechny”, l’autorevole rivistacattolico-progressista cui Karol colla-borò e che tanto influì sulla sua forma-zione culturale e spirituale, era unfrankista, e, al suo funerale, volle sicantassero cori ebraici.Di altri personaggi ebrei o frankisti chehanno influito e guidato il giovaneWojtyla ho parlato nel mio libro: “Cro-nache dell’Anticristo” (Effedieffe,2001).Fra l’altro, è notevole che la comunitàebraica americana si prodigò persostenere finanziariamente Solidar-nosc, organizzazione sindacale catto-lica, ma controllata da vicino da treebrei di fiducia: Jacek Kuron, AdamMichnitz e Bronis Geremek, figli difunzionari comunisti, di colpo passatial nemico.

Ma sapeva Wojtyla di avere sangueebreo?Wise sostiene di sì.Altrimenti non si spiega perché, nel

1940, il giovane seminarista si sia nascosto ai nazionalso-cialisti: se si fosse saputo polacco e dunque “ariano”, nonsarebbe stato necessario.Ma se lo sapeva, perché ha taciuto questa sua identità,mentre moltiplicava i favori e le aperture al giudaismo?Questo elemento può indicare una sua appartenenzaall’ambiente frankista: celare il proprio ebraismo è unobbligo per la sètta.2D’altra parte, sua madre Emilia si sposò al di fuori dellacerchia ebraica, e questo potrebbe essere un segno con-trario; però il mutamento del nome da Katz a Kaczorow-ski potrebbe essere un indizio a favore.È anche possibile che, a distanza di due secoli, gli stessielementi frankisti non abbiano più una coscienza netta eseparata dalla loro identità, si sentano insieme “cattoli-ci” ed ebrei.Sarà stato il caso di Giovanni Paolo II?È una questione su cui indagare a fondo, anziché procla-marlo “santo subito” senza accurata inchiesta!

NOTE

1 “Antinomia” vuol dire “contro la legge” (nòmos in greco). Nell’ebrai-smo ortodosso, come in quello frankista, l’avvento del messia sanciscel’abolizione della “legge” e di ogni legge, anche morale. Tipicamente, ifrankisti - ormai “liberati” dalla legge grazie al loro “messia” - prati-cavano l’incesto, «perché lassù non esiste divieto». Contro questacredenza giudaica, esplicitamente, Gesù dice la famosa frase: «noncrediate sia venuto ad abolire la legge». Voleva dire: benché il Mes-sia sia venuto (era Lui), della legge morale non cadrà uno “jota” finoalla fine dei tempi.2 Voci che Wojtyla fosse ebreo sono circolate parecchio in Polonia.Del resto, nella polemica politica polacca, è frequente che un avversariovenga accusato di essere un “ebreo nascosto”, ossia un frankista. Ilregime comunista cercò di far credere che lo stesso Lech Walesa fosseun ebreo, che in realtà si chiamava Laiba Kohne (Choen). Non era ve-ro. Lo stesso Walesa una volta spiegò: “l’antisemitismo in Polonia èdovuto agli ebrei che celano la loro nazionalità”; insomma, un’altraallusione ai frankisti!

Giovanni Paolo II con l’ex rabbino di Roma, Toaff, durante la sua prima visita in sinagoga.

8 “Chiesa viva” *** Novembre 2006

Il

teologo

QUALE FEDE AVERE NEL VATICANO II?

Come è vero che lo Spirito Santoassiste sempre la sua Chiesa, èanche vero che allo Spirito San-to, l’uomo di qualunque dignità, èsempre capace ed è in grado diresistere, rendendo vana la Graziastessa, sia per malizia che perabuso della sua libertà.Si ricordi Pietro, il primo Vicario diCristo, su cui Cristo aveva edifica-to la sua Chiesa, quando fu squa-lificato dal primo Paolo apostolo,che «resistit in faciem (eius)quia reprehensibilis erat». Si ricordi il grande vescovo Ana-stasio che resistette al PapaOnorio (poi, condannato dal Con-cilio Ecumenico!), perché avevamacchiato l’immacolata Tradizioneapostolica.Si ricordi il grandissimo Sant’Ago-stino che ebbe contro di sè interiEpiscopati.Si ricordi che tutto l’Episcopatoinglese del secolo XVI si lasciòtrascinare allo scisma da Romadal perfido arcivescovo Kramer,nonostante che lo Spirito Santoassista sempre la Chiesa. E via di-cendo!.. ricordando, però, la teolo-gica risposta della Santa Giovan-na D’Arco al perfido vescovo Co-chon: «Sì, mi sottometto allaChiesa, ma prima, Dio deve es-sere glorificato!».

È chiaro, quindi, che tutti, sacerdo-ti e fedeli, devono essere vigilantianche nei confronti dei propri Pa-stori, appoggiati dalle Parole delDivino Maestro: «A fructibus eo-rum cognoscetis eos!», e «at-tendite a falsis prophetis!».Non chiudendo, quindi, gli occhialle realtà, quali quelle di oggi chesoffocano le coscienze, resistendoalle eresie,agli errori, alle follìeconsumate perfino da tanti uominidi Chiesa, a tutti i livelli, in questitempi apocalittici!Sì, «hora est iam nos de somnosurgere!», e pregare «ut Dom-num Apostolicum... est omnesEclesiasticos ordines in SanctaReligione conservare digne-ris!»... Perché se la Chiesa, primadel’infausto Vaticano II, ha semprepregato così nelle sue “Litanie

dei Santi”, era segno che nessu-no è immune dal cadere anche nelnaufragio della Fede, nemmeno il“Somnum Apostolicus”! Bastaosservare la Chiesa di oggi, inquesta Babele post-conciliare, pie-na di inaudite scemenze rese pub-bliche anche dalla stampa, nonsolo laica, ma anche quella pre-sunta cattolica. Tutto questo mi fa ricordare la pa-gina di “Pinocchio” ove si parladell’assassino che, dopo aver per-so una gamba, per il morso di Pi-nocchio, pur continuava a correre,senza che si potesse capire comefacesse. È l’immagine della Chiesa d’oggi.Ma, forse, la si può comprenderese si medita l’interrogativo di Ge-sù: «Quod si sal evanuerit, inquo salietur?».

“Chiesa viva” *** Novembre 2006 9

N ella società industrializ-zata si sente la vicendaumana fortemente con-

dizinata da cause esterne che,anche se vissute con atteggia-menti realistici, generano ango-scia e rivelano la debolezzadell’uomo.Il tema offre continui spunti di ri-flessione e di approfondimenticon cui si pretende di motivareanche il sentimento religiosodell’individuo in rapporto allarealtà che lo circonda. In so-stanza, si cerca di capire se lareligiosità sia frutto di razionalitào di scelte emotive, ma, soprat-tutto, in qual modo la visionetecnico-specialistica del mondopossa affrancare da Dio, riaffer-mando l’autonomia dell’uomo espingendo ciascuno a riappro-priarsene.Il costume contemporaneo la-scia poco spazio alla libertà in-teriore del singolo, sempre più do-minato dalle nuove forme di pen-siero che ne destabilizzano le cer-tezze.Sradicati gli eterni princìpi del Cat-tolicesimo, cessate le sicurezzeteologiche, motivo della fortezzache ha caratterizzato non pochi

A questi si aggiungano la diffi-coltà dei gruppi più deboli, co-me i vecchi, i disabili, i poveri egli oppressi che paiono recupe-rare, proprio attraverso le acce-zioni dell’umanitarismo, la pos-sibilità di una presenza socialedignitosa.In modo semplicistico, si tendeanche a considerare la religionecattolica come negazionedell’auto-affermazione, presup-ponendo essa l’osservanza dileggi ultraterrene, mentre si ta-ce sul fatto che l’individuo, an-che il più infelice, proprio attra-verso Dio, può esercitare unaforma di dominio sulla sua sof-ferenza, accettandola, perchépuò proiettarla in un futuro digioia che lo ripaghi del dolorepassato. Ai nostri giorni, l’adesione aCristo viene, per lo più, pre-sentata come prerogativa del

clero e di una classe socialeeconomicamente e intellettual-mente debole nei confronti delnuovo credo professato dallaprogredita e acculturata castapolitica.Per troppi degli esponenti di que-st’ultima, la religione rappresenta

martiri delle passate generazioni,oggi, la Fede è divenuta unaspecie di superstizione, da cor-relare esclusivamente alle preoc-cupazioni fondamentali del corpo:amore, nascita, morte e malattia.

IL RUMORE DEL NULLA

della dott.ssa Maria Pia Mancini

La nave dei folli - Bosch.

10 “Chiesa viva” *** Novembre 2006

un aspetto della controcultura, es-sendo espressione negativa diquanti si oppongono alla ragione eai tecnicismi, nuovi idoli da con-trapporre a Dio, considerato spre-giativamente rifugio di menti primi-t ive in cerca di scampo dallarealtà.Uno studio attento del sistemamediatico ce ne può fornire la pro-va; esso, infatti, ci permette di rile-vare come stampa e dibattiti tele-visivi si adoperino, uniformemente,ad allontanare l’interesse dellamassa dalle problematiche ineren-ti la Fede, cui è dato il giusto rilie-vo solo quando risulti convenientecontestarne i princìpi in nome del-la democrazia e della libertà.C’è una specie di moda per la di-scussione sulla morale e sulla reli-gione, ma al solo scopo di conte-starne e di trasmettere idee ecomportamenti peccaminosi, aval-lati dal costante presenzialismo discienziati, studiosi e pseudo-sa-cerdoti.In Italia, il fenomeno si è diffuso atal punto, da aver assunto il signifi-cato di rottura con la TradizioneCattolica, nonché di evoluzionenell’esame del Creatore e dei Suoirapporti con la creatura.Nell’arco di decenni, abbiamo vi-sto come, piano piano, la linea di

svolgimento della reinterretazionedella Parola di Dio e delle relazionicon la Chiesa sia giunta ad un li-vello tale di accanimento contro ildogma, da moltiplicare le adesioniai nuovi princìpi anticattolici per fa-vorire l’affermazione di un modelloculturale che prescinda da Cristo,a solo vantaggio dei cultori dellemoderne ideologie.La lotta contro Dio si è caricata,pertanto, di una varietà di signifi-cati e sistemi, su cui si calca lamano per addormentare le co-scienze inermi. Con faciloneria, sisemplificano le problematiche tra-scendentali, riducendole a vuotedefinizioni di verità inventate, enfa-tizzate con menzognera retoricae tese ad esaltare i vizi e a farcompiacere del sudiciume.La volontà di approvare, condivi-dere e accarezzare le deviazionievidenzia, anziché la carità cristia-na, superbia, arbitrio e disamore aDio e turlupina l’uomo, rendendoloincapace di discernere il Bene dalMale.Dovrebbero essere etica, fede esenso di responsabilità ad ispi-rare le Autorità civili di questotempo in cui allignano discordie eincertezze, a tutti i lvelli, ed in cui ilCattolicesimo sembra aver esauri-to la sua vitalità in funzione della

diplomazia e dell’intercultura, sen-za esito alcuno.A causa di ciò si avvertono: da un

lato, il desiderio di liberazione e dibene; dall’altro, l’amore al vizio eal disordine, esaltati sempre piùdall’unanime pietismo verso le“umane debolezze”.Nel fare un consuntivo della situa-zione generale, sarebbe onestoabolire i trionfalismi demagogici ericonoscere, umilmente, che l’uo-mo, senza Dio, ha sbagliato tutto.Non ci attendono pace e benesse-re, ma ancora il nulla con il suofrastuono assordante, se continue-remo a lasciare liberi, anche colnostro silenzio, quei politici chelottano per tutto ciò che offendeCristo o, peggio, per ragioni diprudenza si astengono dal pren-dere posizioni precise su abor-to, unioni gay, divorzi, malco-stume, pornografia e quant’altroesista in materia d’immoralità.I cattolici veri sono persone libere:libere della libertà che scaturiscedalla sequela di Cristo, Signoredella storia. In ogni occasione dobbiamo dimo-strare che siamo inconciliabili conil male e non accettiamo transa-zioni, perché «cosa c’entra Cri-sto con Belial, con Satana, conl’inferno?».

La donna nell’Islamsac. dott. Luigi Villa (pp. 78 - Euro 8)

Per richieste, rivolgersi a:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257

Il tema “donna” dovrebbe essere ben più vasto di come l’ho trattato. Maquesto mio breve studio vuol essere solo uno schizzo di un affresco islamicodove nascere donna è come una maledizione. Così ha scritto una di loro:«Laggiù, una donna non ha vita. Le ragazze vengono picchiate, maltrat-tate, strangolate, bruciate, uccise. E questo è all’ordine del giorno. Ècosì che da noi le donne crescono. Se ti riempiono di botte, è normale.Se ti danno fuoco, è normale. Se ti strangolano, è normale. Persino lepecore valgono più delle donne»!Leggete qui e meditate e pregate, chiedendo al Signore: «Ma fino a quandosarà così per queste tue povere creature schiave dell’Islam?».

Novità

“Chiesa viva” *** Novembre 2006 11

“HUMANUM GENUS”(Leone XIII - 20 aprile 1884)

ULTIME RACCOMANDAZIONI: PREGHIERA E AZIONE

Ma ben comprendiamo, che le comuni nostrefatiche non sarebbero sufficienti a svellerequesta perniciosa semenza dal campo del Si-gnore; se il Celeste Padrone della vigna non cisarà largo a tale effetto del suo generoso soccorso. Conviendunque implorarne il potente aiuto con fervore veemente ed an-sioso, pari alla gravità del pericolo e alla grandezza del bisogno.Inorgoglita dei prosperi successi, la Massoneria insolentisce, epare non voglia più metter limiti alla sua pertinacia. Per un’ini-qua lega ed un’occulta unità di propositi da per tutto i seguacisuoi congiunti insieme, si danno scambievolmente la mano el’uno rinfocola l’altro a più osare nel male. Assalto sì gagliar-do vuole non men gagliarda difesa: vogliamo dire che tutti ibuoni debbono collegarsi in una vastissima società di azio-ne e di preghiera. Due cose pertanto domandiamo da loro; dauna parte, che unanimi, a schiere serrate, a piè fermo resistanoall’impeto ognora crescente, delle sètte; dall’altra, che sollevan-do con molti gemiti le mani supplichevoli a Dio, implorino agrande istanza, che il Cristianesimo prosperi e cresca vigoroso;che riabbia la Chiesa la necessaria libertà; che i traviati ritorninoa salute; che gli errori alla verità, i vizi faccian luogo alla virtù.Invochiamo a tal fine l’aiuto e la mediazione di Maria VergineMadre di Dio, affinché contro l’empie sètte, in cui veggonsi chia-ramente rivivere l’orgoglio contumace, la perfidia indomita, la si-mulatrice astuzia di Stana, dimostri la potenza sua, essa chetrionfò di lui sin dal suo primo concepimento.Preghiamo altresì San Michele, principe dell’angelica milizia,debellatore dell’oste infernale; San Giuseppe, sposo della Ver-gine Santissima, Celeste e salutare patrono della cattolica Chie-sa; i grandi Apostoli Pietro e Paolo, propagatori e difensori in-vitti della fede cristiana. Per il patrocinio di essi e per la perse-veranza delle comuni preghiere confidiamo, che Iddio si de-

gnerà di sovvenire pietosamen-te ai bisogni della umana so-cietà, minacciata da tanti perico-li.A pegno poi delle grazie Cele-sti e della benevolenza Nostraimpartiamo con grande affettoa voi, Venerabili Fratelli, al cle-ro e a tutto il popolo commes-so alle vostre cure l’ApostolicaBenedizione.

(fine)

1 2

Papa Leone XIII.

Occhi sulla Politica

IL SILLABO

Se il Sillabo del povero Pio IXL’avesse scritto un fabbro, un contadino,Un calzolaio oppure un imbianchinoUn campagnolo, ovverosia un colono,

Anziché il Papa assiso nel suo trono -Un metro di letame, poverino,Secondo il “misurar” garibaldino* -Almeno almeno, gli avrei dato un “buono”!

Mastai Ferretti - tanto criticato,Dai sinedristi e poi dai frammassoni,Per gli anatèmi espressi in più occasioni -

Avea previsto e, quindi, condannato,Ciò che nel nostro tempo s’è avverato,Complici, come sempre, i fessacchioni!

Prof. Arturo Sardini

* Il massone Giuseppe Garibaldi definìPio IX: “Un metro cubo di letame”.

Chiusa

Il Sillabo va letto e meditato,Storicamente e, insiem, profondamente,Non scivolando superficialmente,Su ciò che Rossi-Kaos ha raccontato!

Donoso suggerisco e Camilleri -Con due Emme - Messori e poi Cardini,Quindi, qualche sonetto del Sardini,Contro i luoghi comuni, menzogneri!

12 “Chiesa viva” *** Novembre 2006

Documenta-Facta

POLITICA DI ASSASSINIO

Le immagini che seguono sono estremamente dure, però riteniamo doveroso mo-strarle, perché fatti così non devono passare inosservati. La piccina nella foto è solo una delle tante, troppe vittime della politica del gover-no cinese, che pone il limite massimo di un solo figlio nelle città (due nelle zonerurali) con aborto obbligatorio.Ufficialmente, il governo condanna l’uso della forza e della crudeltà per controlla-re le nascite; però, nella pratica quotidiana, gli incaricati del controllo subisconotali pressioni allo scopo di limitare la natalità, che formano dei veri e propri“squadroni dell’aborto”.Questi squadroni catturano le donne “illegalmente incinte” e le tengono in car-cere finché non si rassegnano a sottoporsi all’aborto.In caso contrario, i figli “nati illegalmente” non hanno diritto alle cure mediche,all’istruzione, né ad alcuna assistenza sociale. Molti padri vendono i propri “figliillegali” ad altre coppie, per evitare il castigo del governo cinese.Essendo di gran lunga preferito il figlio maschio, le bambine rappresentano leprincipali vittime della limitazione delle nascite.Secondo i dati delle statistiche ufficiali, il 97,5% degli aborti è rappresentato dafeti femminili. Il risultato è un forte squilibrio di proporzioni tra la popolazionemaschile e femminile. Milioni di uomini non possono sposarsi, da ciò consegue iltraffico delle donne.

***

L’unica persona che ha cercato di aiutare questa bambina ha dichiarato:«Credo che stesse per morire, tuttavia era ancora calda e perdeva sangue dallenarici».Questa signora ha chiamato l’Emergenza, però non è arrivato nessuno.«Il bebè stava vicino agli uffici fiscali del Governo e molte persone passavano,ma nessuno faceva nulla… Ho scattato queste foto perché era una cosa terribi-le…».«I poliziotti, quando sono arrivati, sembravano preoccuparsi più per le mie fotoche non per la piccina…».

“Chiesa viva” *** Novembre 2006 13

14 “Chiesa viva” *** Novembre 2006

A questo punto, penso diaver risposto a tutte le suedomande, ma ciò che mi

preme sottolineare è che molti co-me lei, dopo aver letto questoDossier sulla “Nuova Chiesa”dedicata a San Padre Pio, dopoil primo momento di shock e diturbamento, possono essere as-saliti da dubbi per la loro mancan-za di preparazione sull’argomentoMassoneria.Ma più il tempo passa, senza cheemerga una chiara posizione uffi-ciale da parte del Vaticano, e, co-me da lei sperimentato, anche colsilenzio totale da parte dei verticiecclesiastici, responsabili del pro-getto e della costruzione della“Nuova Chiesa”, vale sempre dipiù il detto: “Chi tace, acconsen-te”!Quando l’incredulità pian pianosvanisce, subentra, però, una do-verosa domanda: «Com’è stato possibile che il Va-ticano abbia potuto costruire un “Tempio satani-co” con la beffa a milioni e milioni di fedeli catto-lici di tutto il mondo che hanno donato soldi inbuona fede?».La risposta implicita è addirittura inquietante: i casisono due: o si tratta di persone che si sono fatteturlupinare in modo colossale, oppure si tratta dipersone che sapevano quel che facevano!

LO SCANDALO DEL TEMPIO SATANICO

dedicato a San Padre Pio– Una lettera di risposta –

Esclusa la prima ipotesi, per evi-denti motivi, questo solleva ilproblema dell’incarico dato daPadre Pio al sac. Luigi Villa didedicare tutta la sua vita acombattere la Massoneria ec-clesiastica, e il suo ammonimen-to finale: «Coraggio, coraggio,coraggio... perché la Chiesa ègià invasa dalla Massoneria!». Questa frase è stata pronunciatanegli anni ‘60! E a che punto si trova, oggi, il Va-ticano? Per non dilungarmi troppo suquesto argomento, le consiglio al-cune pubblicazioni e libri che donVilla ha scritto su questi temi.Su “Chiesa viva” del Luglio-Agosto 1992, era stata pubblica-ta la famosa e mai querelata “Li-sta Pecorelli”, contenente i no-mi di più di cento alti Prelaticon tanto di giorno, mese, an-

no di iscrizione alla Massoneria, numero di matri-cola e sigla, per ciascun nome.Per darle un’idea dei personaggi elencati, le riportoqualche nome:

– il Vescovo Alberto Ablondi, – il Rettore della Lateranense, Franco Biffi;– il cardinale Sebastiano Baggio,– il sacerdote Ernesto Balducci,

Lettera di risposta dell’Autore del Numero Speciale di “Chiesa viva” n° 381, sulla “Nuova Chiesa” dedicata a San Padre Pio, al giornalista e scrittore di San Giovanni Rotondo Angelo Maria Mischitelli.

2

“Chiesa viva” *** Novembre 2006 15

– il Vescovo Luigi Bettazzi,– mons. Annibale Bugnini,– il gesuita Giovanni Caprile,– il cardinale Agostino Casaroli,– il Vescovo Alessandro Gottardi,– l’ex Nunzio in Argentina, Pio Laghi,– il segretario di Paolo VI, Pasquale Macchi,– l’abate Marsili Salvatore,– l’attuale cardinale Francesco Marchisano,– il Presidente dell’Istituto Opere religose,

Paolo Marcinkus,– il reggente alla casa pontificia, Mons. Dino

Monduzzi,– il cardinale Virgilio Noè,– il cardinale Salvatore Pappalardo,– il cardinale Michele Pellegrino,– il cardinale Ugo Poletti,– il cardinale Leo Suenens,– il p. Maria Turoldo,– il cardinale Jean Villot,– ecc. ecc..

Come può notare, vi sono i segretari di Stato: Casa-roli, Villot; il responsabile della Riforma Liturgica,Bugnini; il segretario personale di Paolo VI, Macchi;

ma per avere un’idea precisa delle responsabilità,dell’operato e del tradimento di questi Prelati, e an-che per uscire dalle nebbie dei dubbi sull’appartenen-za di questi personaggi alla Massoneria, le consigliodi leggere i due libri di don Villa: “Paolo VI, bea-to?” e “Paolo VI, processo a un Papa”, che sonostati diffusi in migliaia di copie tra il Clero italiano e dicui le offro alcuni stralci, presi dal capitolo “La Suaapertura alla Massoneria”.In questo capitolo del primo libro, viene riportato unelenco di citazioni su Paolo VI che lasciano pochidubbi sull’appartenenza di questo Papa alla Mas-soneria, poi, seguono documenti e dettagli di granparte dei Prelati sopra elencati a cui si aggiungono:

– il cardinale arcivescovo di Vienna, Franz Köenig,– il cardinale Achille Lienart.

Nel capitolo sulla Massoneria del secondo libro, tragli altri documenti, invece, è riportata una letteradell’8 agosto 1978, scritta dal cardinale SebastianoBaggio al Venerabile Gran Maestro del GrandeOriente d’Italia, che le riporto:

Venerabile Gran Maestro,in seguito al decesso repentino di Paolo VI, si pre-

sentano due importanti situazioni che mi preme dirvi:la prima è stata già risolta egregiamente da MAPA(Pasquale Macchi, segretario personale di PaoloVI - n.d.r.), cioè salvare tutti i documenti segreti anoi utili e necessari che Paolo VI aveva gelosa-mente rinchiusi nel suo studio. MAPA, la stessanotte, partì da Castelgandolfo e fece la urgente esegreta operazione. Tali documenti Vi verrannopresto consegnati.

La seconda è ancora più grave: la successione aPaolo VI, per la quale mi avete promesso tutta laVostra opera, mobilitando tutte le Vostre forze, af-finché sia ricompensata la mia fedele opera. NonVi do consiglio sapendo assai bene la Vostra capa-cità. Solo attendo fiducioso.

Sperando presto di abbracciarVi.(Firmato con la sua sigla SB, in grandezza più del

normale, e iniziali incrociate)

Questo è il Cardinale Sebastiano Baggio che im-plora la sua elezione al Pontificato al... VenerabileGran Maestro del Grande Oriente d’Italia! Viene da chiedersi: chi comanda in Vaticano?

In un dossier dal titolo: “Una nomina scandalo!”da noi stampato, in occasione della nomina diMons. Francesco Marchisano (uno della “Lista Pe-corelli”) a Vicario Generale per lo Stato del Vatica-no, e diffuso in decine di migliaia di copie tra il Clerodi tutt’Italia, si riportano tre lettere che Marchisano haindirizzato al Venerabile Gran Maestro del GrandeOriente d’Italia, in cui si dettagliano i piani per disgre-gare i Seminari italiani.

Copertina della Rivista “OP”(Osservatore Politico) del 12 settembre1978, che riporta la cosiddetta “Lista Pecorelli”, contenente “121tra cardinali, vescovi e alti prelati indicati per numero di matricolae nome codificato come appartenenti alla massoneria”.

16 “Chiesa viva” *** Novembre 2006

Ecco i testi delle tre lettere:

23 maggio 1961Illustre e Venerabile Gran Maestro,

con molta gioia ho ricevuto, tramite il F. MAPA(Macchi Pasquale), il Vostro delicato incarico: orga-nizzare silenziosamente in tutto il Piemonte e nellaLombardia come disgregare gli studi e la disciplinanei Seminari.

Non Vi nascondo che il compito è immane e mi oc-corrono molti collaboratori, specialmente presso il cor-po docente, e che Voi mi dovreste segnalare perchéio li avvicini quanto prima e studi insieme la tattica.

Mi riservo comunicazioni più precise dopo un in-contro e un abboccamento personale con MAPA.

Intanto vogliate gradire il mio devoto saluto.Frama

***

12 settembre 1961Illustre e Venerabile Gran Maestro,

dopo aver avvicinato e contattato più volte i FF.Pelmi (Pellegrino Michele) e Bifra (Biffi Franco),sono ritornato da MAPA (Macchi Pasquale) per pre-sentare un primo piano di lavoro.

Egli consiglia di iniziare con la disgregazione deiprogrammi di studio, insistendo presso i nostri fedelidocenti perché, con argomenti di nuova pseudo-teo-logia e pseudo-filosofia, gettino il seme presso glialunni, oggi sitibondi di novità

In tal modo, la disgregazione disciplinare sarà unasemplice conseguenza che verrà spontaneamente,senza che noi ce ne occupiamo: penseranno gli stes-si alunni.

È pertanto indispensabile che Voi paghiate benequei docenti, dei quali già avete l’elenco Io farò dasolerte sorvegliante e Vi riferirò tutto fedelmente.Con il più devoto e cordiale saluto.Frama

***

14 ottobre 19..Illustre e Venerabile Gran Maestro,

nella riunione di ieri sera, presenti i FF. Pelmi (Pel-lelgrino Michele), Mapa (Macchi Pasquale), Bifra(Biffi Franco), Salma (Marsili Salvatore), Buan(Bugnini Annibale), Algo (Gottardi Alessandro) eVino (Vincenzo Noè), ho potuto concludere quantosegue:- anzitutto, si dovrebbe iniziare degli esperimentipresso alcuni Seminari d’Italia, quelli di Trento e diTorino, oppure quello di Udine dove abbiamo un belnumero di FF.;- in secondo luogo, bisogna diffondere, in tutti i Semi-nari, il nostro concetto di libertà e dignità della perso-na umana senza alcuna remora né da parte dei su-

periori, né da parte di alcuna legge. Occorre unastampa capillare.

A questo punto, urge una riunione con tutti Voi perdecidere come agire e a chi affidare i vari compiti.Con il mio devoto saluto.Frama

***

Come vede, Sig.Angelo, mons.Marchisano, nelnominare i suoicollaboratori nelpiano di distruzio-ne dei Seminariitaliani, usa le sigledei nomi dei Prelatimassoni della “Li-sta Pecorelli” etra questi traditori,mentre la figuradi spicco è sicu-ramente il segre-tario personale diPaolo VI, Pasqua-le Macchi, compa-re anche il cardi-nale Virgilio Noèche, attualmente,

mi è stato detto, è il diretto superiore di Mons. Cri-spino Valenziano che dava ordini all’architettoRenzo Piano.Da questi pochi do-cumenti, pubblicati,diffusi a decine dimigliaia di copie emai contestati danessuno, risultaevidente che chicomanda in Vati-cano è la Masso-neria, al cui Vene-rabile Gran Mae-stro si rivolgono ivari Prelati quandodesiderano essereeletti al Soglio Pon-tificio!Questa è una ver-gogna infame allaquale non si po-trebbe neppureprestare attenzionese non fosse per gliammonimenti chela Madonna ci hafatto pervenire ala Salette:

Il card. Francesco Marchisano, il cui nome compare nella “Lista Pecorelli”.

Il card. Sebastiano Baggio, il cui nomecompare nella “Lista Pecorelli”.

“Chiesa viva” *** Novembre 2006 17

«Roma perderà la Fede e diventerà lasede dell’Anticristo!»,

oppure quelli che la Madonna ci ha dato a Fatimanel famoso “Terzo Segreto”:

«Cardinale contro Cardinale, Vescovocontro Vescovo, e Satana marcerà inmezzo a loro... Satana s’intrufolerà finoai vertici della Chiesa... ciò che è mar-cio a Roma cadrà e ciò che cadrà nonsi rialzerà più...».

Caro Sig. Angelo, dopo lo shock e l’incredulità, suquanto è accaduto con il “Tempio Satanico” a SanGiovanni Rotondo, la gente sarà presa da un sacrofurore che creerà due gravi problemi, principalmentea quei Prelati che hanno mostrato tanta arroganza efollia nel partecipare alle orribili offese fatte allaSS. Trinità e a San Padre Pio:

1) San Giovanni Rotondo, ma soprattutto quelli cheintendevano arricchirsi alle sue spalle col “turismoreligioso”, verranno colpiti finanziariamente per ilmancato afflusso di pellegrini, perché penso che lapresenza di un “Tempio satanico” non sia una

grande attrattiva per chi è devoto a San Padre Pio;

2) la furia della gente, e soprattutto quella di linguainglese, sarà tale che sicuramente si arriverà achiedere dove sono finiti e come sono stati spesitutti i soldi che sono stati donati per edificare un“Santuario cattolico” e non un “Tempio satani-co”; infine, si dovrà pur pensare che l’esistenza diun tale “Tempio satanico” è uno scandalo di tali di-mensioni da gridare vendetta al cospetto di Dio e po-co foriero di benedizioni per S. Giovanni Rotondo;quindi, questo “Tempio satanico” dovrà essere ra-so al suolo!

Rimane, infine, un ultimo problema per i Prelati tradi-tori e per tutti gli ignavi che, con chissà quali pretesti,si opporranno alla distruzione di questo “Tempiosatanico”: dovranno vedersela con la SS. Trinità,che è stata tremendamente offesa e con lo stessoSan Padre Pio che, prima di morire ci ammonì:«Farò più baccano da morto che da vivo!».Non può immaginarsi con quanta trepidazione io stoaspettando di udire questo baccano!

Ringraziandola ancora per la sua lettera e in attesadi risentirla, le porgo i miei più cordiali saluti.

Ing. Franco Adessa

1. Trent’anni dopo la morte di Padre Pio, nello stesso giorno, 23settembre, alla stessa ora e allo stesso minuto, la terra ha trema-to sotto la “Nuova chiesa” a S. Giovani Rotondo di Foggia.

2. Poi, è successo che la processione che portava la statua di Pa-dre Pio dalla Chiesa di S. Maria della Grazie alla “Nuova Chie-sa”, è stata assalita da migliaia di cavallette, le quali, dopo ilfuggi fuggi generale, sono andate a depositarsi sulle pareti della“Nuova chiesa”. Le cavallette, nelle Sacre Scritture, non rappre-sentano mai un segno di benedizione divina!

3. In seguito, è accaduto che, dopo i rintocchi delle ore 11, la cam-pana più grande della “Nuova chiesa”, del peso di 18 quintali (18= 666) dedicata a S. Michele Arcangelo e posta ai piedi della cro-ce di pietra alta 40 m, simbolo di Lucifero “Re dell’Universo”, acapo della sua “chiesa” (la Massoneria) e di un’Umanità assata-nata e intenta a ricostruire una “Nuova Torre di Babele” in odio aDio, “inspiegabilmente” si è staccata dal suo ancoraggio ed èprecipitata a terra, andando in mille frantumi.

4. ....

18 “Chiesa viva” *** Novembre 2006

FRANCOFORTE CALDO LETTO DI DEMONI

di A. Z.

ston in America sino a Calcutta nell’In-dia.3Seguirono la Prima Guerra mondiale(1914-1917) e la Rivoluzione russa(1917), poi, la Seconda Guerra mondiale(1939-1945) con l’espansione del comu-nismo in Cina (1950) e in tutto il mondo.E fu certo ispirato da Satana, il Mazzini,quando profetizzò che la Terza Guerramondiale sarebbe stata il più grande ca-taclisma della storia per la competizionetra i sionisti politici e i capi del mondo mu-sulmano, e la loro reciproca distruzione4.

D opo il messaggio di Nataledel 2000, Gesù detta a unamistica queste parole:

«Il Padre attende con pazienza la con-versione dell’umanità, ma i crimini sitriplicano ogni giorno sulla terra, e l’in-tero pianeta rischia di diventare pos-sesso di Satana. Per salvare ciò chepuò essere ancora salvato, il Padre in-terviene nel modo che Egli ritiene piùutile per la vostra salvezza. Quindi,non sempre potrete gioire delle santefeste, perché insieme alla miseria e al-la fame, ai morti e ai grandi pianti, siscatenerà una forte persecuzione aidanni della santa Chiesa che, appa-rentemente sconfitta dalla servitù diSatana, risorgerà più bella al mio Ri-torno»1.

***

L’intero pianeta rischia di diventarepossesso di Satana: lo vediamo neivertici del mondialismo attuale che ètutto sotto il maligno2.Questa situazione è incentivata dallaMassoneria, lo strumento più agguerri-to di Satana, che ha spinto l’umanitàsulla china dei grandi disastri degli ultimisecoli.La Massoneria, già presente nelle loggedel settecento e lanciata al dominio mon-diale ebraico nel clan di M. Rothschild eWeishaupt, ha provocato guerre e rivolu-zioni da quella francese in poi. Gran mas-sone fu Giuseppe Mazzini, che alle di-pendenze di Lord Parlmerston scatenòla Rivoluzione europea del 1848, e in se-guito, nel 1870, con Albert Pike, orga-nizzò la sètta massonica del Palladismocon triangoli satanistici diffusi da Charle-

Il comunismo nacque con la Masso-neria del clan di Rothschild come lostrumento di lotta contro la Chiesa, e ilsocialismo, con lo stesso scopo, mametodo più blando, nacque dal clanmassonico segreto della Round Ta-ble di A. Rothschild, Ruskin, Rho-des, alla fine dell’800. L’intera sinistrarimane ancora oggi di ispirazione e ob-bedienza massonica.L’intento satanistico della Massoneriaè sempre più esplicito. Per una rettaconoscenza della Rivoluzione, occor-rerà cambiare i libri di storia e rifletteresu quanto disse il Gran Maestro La-fargue nel 1865: «Sono quattrocentoanni (quindi dall’epoca dei Rosacroce,precursori della Massoneria) che noiscalziamo il Cattolicesimo, la mac-china più forte che sia stata mai in-ventata in fatto di spiritualismo. Es-sa è solida, disgraziatamente. La Ri-voluzione è il trionfo dell’uomo suDio»5. Oggi, la situazione del Cristianesimo siè indebolita all’interno a causa del mo-dernismo, nel clima del relativismo, de-nunziato dal Papa.Questo trionfo dell’empietà anticristia-

na è condotto da Satana, il quale nonporta mai del bene: le rivoluzioni e leguerre promosse dal dominio massoniconon hanno mai portato alcuna stabilitàper i popoli nel passato, e oggi spingonoallo scontro delle civiltà con la TerzaGuerra mondiale. La Scrittura ci insegnache, al termine di tutte le iniziative satani-che, sta la disfatta e il dissolvimento, co-me è avvenuto nella guerra di Israelecontro i madianiti, quando il Signorevolse la spada di ciascuno contro ilproprio vicino6, e nella guerra contro i

La casa dei Rothschild, a Francoforte sul Meno nel quartiere giudaico Judenstrasse.

1 A. L. 30 dicembre 2000.2 1 Gv. 5, 19.3 Su Giuseppe Mazzini, si veda la documen-tazione di Franco Adessa su “Chiesa viva”,

nella rubrica “Conoscere la Massoneria”.4 Dal volume di William Carr, “Pawns in theGame” (Pedine nel gioco), VII Edizione, St.George Press, Glendale USA 1970.

5 Cfr. E. Delassus, “Il problema dell’ora pre-sente”, vol. I, p. 8.6 Cfr. Gdc. 7, 22.

“Chiesa viva” *** Novembre 2006 19

gare per l’Europa dell’est, nel 1750 deci-se di stabilirsi a Francoforte sul Meno eaprì un ufficio di contabilità nel quartieregiudaico Judenstrasse. Vi pose come in-segna uno scudo rosso (in tedesco:roth schild)I l f igl io di Mayer decise di adottare“Roth” “Schild” come nome di famiglia,così nacquero i grandi banchieri Roth-schild che dominano ancora oggi l’alta fi-nanza mondiale. Il rosso, simbolo delsangue, divenne il distintivo dell’intera Ri-voluzione perseguita dalle sinistre fino ad

oggi, cominciando dalla bandiera rossadella Rivoluzione francese fino allabandiera rossa di Lenin (1917), allaquale aggiunse la falce e il martello e lastella di Davide a cinque punte, adotta-ta dalle istituzioni massoniche, a confer-ma dell’origine ebraica della Rivoluzione.Dopo la morte del padre (1754), Mayerlavorò come impiegato nella banca Op-penheimer, dimostrando l’eccezionaleabilità negli affari bancari trasmessigli dalpadre.Nel 1812, Mayer morì, lasciando i cinquifigli istruiti in modo da diventare capidell’alta finanza. Il figlio Nathan, a 21 an-ni, andò in Inghilterra ed esercitò il con-trollo della Banca d’Inghilterra (1830)per collaborare con i fratelli nel mettere apunto e consolidare un Monopolio Ban-cario Mondiale in Europa. La ricchiezzaaggiunta poteva essere usata per realiz-

moabiti, quando i nemici di Israele si fe-cero strage gli uni contro gli altri7. Dioaveva avvertito Giosafat, re degli ebrei:«Costoro non vengono contro di voi,ma contro Me».Oggi, i massoni pensano: «Dobbiamotessere con le nostre agili mani il su-dario che seppellirà un giorno tutte lereligioni»8.Satana vuole tutto il potere mondiale persè e domina ai vertici della Massoneriaspingendo al dominio dell’intero pianeta.L’esito scontato della sua guerra porteràinevitabilmente al conflitto degli alleatitra loro fino al dissolvimento totale.

***

Di Francoforte non si parla molto. Unnoto giornalista, buon intenditore dimondialismo, scrive: «Per tutto ciòche riguarda l’ambito economico-sociale (l’impero di Mammona, direm-mo) la parola decisiva non sonoquasi più i parlamentari e i governinazionali, ma L’Unione Europea. È aBruxelles e a Francoforte che si de-cidono i parametri vincolanti e lepolitiche economico-monetarie dacui dipende tutto. Ed è stato graziea Bruxelles e a Francoforte che daanni si è imposta dovunque la svol-ta liberista alla quale oggi i più riot-tosi ministri di Rifondazione Comu-nista sono obbligati ad adeguarsi.Insomma, in Italia, come dappertut-to, non c’è più spazio per terze vie...o altre sperimentali velleità, alterna-tive a quanto stabilito in sede euro-pea»9.Che la parola decisiva non siano i go-verni e parlamentari non è affatto unanovità. Dalla Rivoluzione francese inpoi, nell’alta politica non cade fogliache il giudeo non voglia. È da secoliche tutta la rigorosissima obbedienzadi chi si alterna nei governi e parla-menti, dove è difficile arrivare senza ilbenestare delle logge, è rivolta a quantofu deciso a Francoforte molto prima che aBruxelles. Il nome stesso di Francoforte(fortezza franca) è un programma diemancipazione non certo dai démoni, chevi hanno disteso il caldo letto della Rivo-luzione mondiale: Rothschild vi ha datoorigine alla Massoneria; Weishaupt, alcomunismo; Ritter, al nazismo. Un trino-mio di risonanza infernale. Ricordiamo.

MAYER ROTHSCHILD (1743-1812) E IL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIOMONDIALE

Alle origini del Movimento Rivoluzio-nario Mondiale (MRM) sta l’ebreo Am-schel Mayer Bauer, figlio dell’orafo Am-schel Moses Bauer.Moses era un orafo, ma, stanco di girova-

zare le ambizioni segrete rivelate dal pa-dre.All’età di trent’anni, nel 1773, MayerRothschild invitò a Francoforte una doz-zina di persone influenti per convincerleche, se avessero messo insieme le lororisorse avrebbero potuto finanziare unMovimento Rivoluzionario Mondialecome strumento di conquista delle ric-chezze e dei poteri del mondo.Spiegò pure ai convenuti come la Rivolu-zione inglese (1694) era andata a vuotoper l’eccessiva durata e la mancanza di

spregiudicatezza dei promotori, pureebrei: il regno del terrore da essi in-staurato non fu pari alle necessità.Occorreva ritentare con maggioreenergia, cominciando dalla Franciacon una propaganda abilmente con-certata per attizzare nel popolo l’odiocontro la classe dominante: il re, la suacorte, i nobili, il clero, i datori di lavoroe diffamando i casi, reali o supposti, distravaganze, ingiustizie, oppressione ediffamando gli oppositori ai loro piani.10

Mayer Rothschild si dedicò a redigereun piano di azione accuratamente pen-sato, di cui restano documenti. Neriassumiamo i princìpi ispiratori.

«Gli uomini sono inclini al male piùche al bene. Vanno governati con laforza, più che con discussioni acca-demiche. Per legge di natura, il dirit-to sta nella forza.

«Occorre giungere al potere predi-cando il liberalismo, mediante ilquale i cospiratori concentreranno ilpotere nelle mani del Governo Mon-diale.

«La libertà aveva soppiantato la Fe-de come il potere dell’oro avevasoppiantato il potere dei sovrani. Laforza delle masse è cieca, e trasfor-ma la libertà in anarchia: le massedevono obbedire a guide illuminatee autoritarie.

«La libertà scatenerà le lotte di classe,e il potere dell’oro, interamente nellenostre mani, dirigerà le masse.«Onestà e sincerità in politica sonodebolezze: il potere va conquistato edifeso con l’astuzia e la capacità di farcredere. Il nostro potere deve rimanereinvisibile finché sia pienamente con-solidato. La conquista del potere esigecorruzione morale, provocata dall’usodi alcoolici e droghe, dalla prostituzio-ne e dall’influsso delle nobildonne disocietà.«Una cieca e immediata sottomissioneva ottenuta col terrore.«All’aristocrazia genealogica occorreràsostituire l’aristocrazia del denaro.«Occorre provocare guerre e dirigerele conferenze di pace, in modo da au-

Nathan Rothschild.

7 Cfr. 2 Cr. 20, 23.8 Cfr. Convegno della Gran Loggia di Francia(vedi “Chiesa viva” gennaio 2006, p. 8).9 Cfr. E. Galli Della Loggia, “Corriere dellasera” 18 giugno 2006, p. 29.

10 I Poteri Segreti che dirigevano la Rivoluzio-ne Francese affidarono a Choderlos de La-clos e a Balsamo (Cagliostro) la gestionedel palazzo reale e le tenute del Duca di Or-leans. Essi li condussero a centri di corruzio-

ne sfrenata. La diffamazione della corte realefu facile incentivo agli orrori della RivoluzioneFrancese e all’uccisione dei sovrani Luigi eAntonietta.

20 “Chiesa viva” *** Novembre 2006

WEISHAUPT (1748-1830) E GLI ILLUMINATI DI BAVIERA

I colleghi di Rothschild che aderivano alMovimento Rivoluzionario Mondiale tro-varono l’esecutore cel loro piano in AdamWeishaupt, professore trentenne (natoverso il 1748) di diritto canonico e in se-guito anche rettore all’Università di Ingol-stadt, istituita dai Gesuiti come baluardointellettuale contro i luterani.Essi lo incaricarono di rielaborare i princì-pi talmudici ebraici di antica data per unprogramma di dominazione politica pla-netaria.12

Weishaupt entrava in scena rivoluziona-ria con precedenti non edificanti: avevadovuto rifugiarsi presso il duca di Saxe-Gotha per aver reso incinta una cugina.Nel delineare il suo ordine, si propose dirisuscitare il culto a Mitra, protettore degliomosessuali, di cui Voltaire raccomanda-va di custodire i misteri insieme coi miste-ri eleusini. Adottò il calendario manicheopersino ritraendo la data 1776 al 1146(630 anni indietro). Adottò il soprannonedi Spartacus, con emblema di rovescia-mento dell’ordine costituito.A lui i finanzieri complici di Rothschild

mentare il debito, sia dei vincitori chedei vinti.

«Bisogna scegliere funzionari servili eobbedienti ai nostri comandi.

«La propaganda, il servizio di agenti difacciata, la dura repressione degli av-versari coprirà le nostre imprese red-ditizie.

«Dovremo apparire come protettori de-gli oppressi, salvatori dei lavoratori.

«Sfruttiamo gli impianti occulti dellamassoneria vigente, infiltrandovi agen-ti occulti di una massoneria di nostraobbedienza, che a cose mature spaz-zerà via ogni competizione.

«Le masse vanno lusingate con grandipromesse: il contrario che emergerà inseguito non avrà per noi conseguenze.

«Una diplomazia segreta e un ingentemonopolio sugli affari e le materie pri-me, con l’appoggio dei sindacati, as-soggetterà ogni opposizione, provo-cando crisi economiche e sociali.

«Grande importanza dovranno averegli armamenti: lasceranno masse diproletariato di fronte a pochi milionari.Soldati e polizia difenderanno gli inte-ressi del Nuovo Ordine.

«Il Governo Mondiale designerà il dit-tatore e selezionerà scienziati, econo-misti, ecc.. Alla fine, l’arbitrato saràsostituito dalla legge.

«Occorre catturare la gioventù conteorie e princìpi che “noi sappiamo es-sere falsi”.

A operazioni compiute, il nome di Diosparirà dal lessico della vita»11.

È quanto vediamo sempre più estesa-mente messo a punto nei dettati talmudi-ci e nei “Protocolli del Savi di Sion”, dicui si contesta l’origine ebraica, ma non sipuò contestare la coerenza di contenutocon lo sviluppo della Rivoluzione, e vedia-mo messo in atto nell’ascesa del mondia-lismo massonico.Non possiamo escludere l’aspetto finan-ziario della Rivoluzione: un re costavamolto alla nazione, ma da sagaci econo-misti quali erano gli ebrei, pensarono che,con la repubblica, i proventi delle retribu-zioni dei popoli potevano cadere in ma-ni più pulite! E in quantità enormementemaggiori, come vediamo oggi con le ope-razioni finanziarie dei sistemi bancari diSoros e compagni del globalismo masso-nico.

affidarono il compito di sfruttare gli im-pianti della massoneria, già molto diffusain duemila logge francesi. Weishaupt si-dedicò a introdurre occultamente i suoiadepti nella massoneria francese.Così, il 1° maggio 1776 nasce, a Fran-coforte, città dei Rothschild, l’Ordine de-gli Illuminati di Baviera, fondato daAdam Weishaupt.13

Il termine “Illuminati”, ereditato dallagnosi manichea, significa “Portatori diLuce” e si ispirava a Lucifero come adAngelo della ribellione14, e la sètta degliIlluminati rimane ancor oggi come troncoportante di tutto il programma massonicodi rovesciamento dell’ordine costituito.Sue prime ramificazioni furono i Giacobi-ni della Rivoluzione francese, i membridell’Alta Vendita e i Carbonari. ConGiuseppe Mazzini e il generale america-no Albert Pike, nel 1871 si diffuse, daCharleston negli Stati Uniti fino a Calcut-ta in India, il Palladismo, dichiaratamen-te satanista quale supporto del satanismoimperante fino ad oggi.15

La dottrina degli Illuminati radicalizzava leidee rivoluzionarie al limite dell’anarchia.Dicevano: «Per ristabilire l’uomo nei suoidiritti originari di libertà e uguaglianza, ri-cevuti dalla natura, occorre cominciarecol distruggere ogni religione, ogni so-cietà civile, e giungere all’abolizione diogni proprietà».Il programma di Weishaupt conteneva giài princìpi fondamentali del futuro comuni-smo:

– abolire i governi nazionali;– soffocare il patriottismo e puntare a

una repubblica universale comuni-sta;

– abolire i diritti ereditari e la pro-prietà privata per una comunanza deibeni;

– abolire il matriomonio e la famigliaper una libertà sessuale illimitata (anti-cipazione del Piano Maltusiano mas-sonico, ecc.);

– abolire ogni religione e instaurareun ateismo e un totalitarismo luci-ferino.16

Per non destare reazioni, la sètta venivapresentata come forma di cristianesimoesoterico, autentico cristianesimo origina-rio purificato dalle deformazioni clericali.I princìpi di abolizione di uguaglianza, li-bertà, fraternità, intesi nel senso masso-nico, furono trasferiti nella Rivoluzionefrancese e nelle successive rivoluzionicomuniste.Le rivoluzioni che si susseguirono, daquella francese in poi, consolidarono

Adam Weishaupt

1 Cfr: William Carr, “Pawns in the Game”(Pedine nel gioco), VII Edizione, St. GeorgePress, Glendale USA 1970, cap. I.12 Secondo W. Carr, una persona molto infor-mata, Weishaupt sarebbe stato un Gesuita,uno degli ex Gesuiti sopravvissuti alla sop-pressione della Compagnia di Gesù con laBolla “In Eminenti” del 1767, dopo le espulsio-ni dalla Francia (1764) e da altri Stati.

13 Cfr: William Carr, “Pawns in the Game”(Pedine nel gioco), VII Edizione, St. GeorgePress, Glendale USA 1970, cap. III e seguen-ti.14 Cfr. Ap. 12, 3 ss, 15 Cfr. “Chiesa viva”. Adessa. A Francofortefu iniziato tra gli Illuminati il Duca Filippod’Orleans, divenuto in seguito Gran Maestrodel Grande Oriente di Francia. Vi fu inizito

anche Mirabeau, e condotto abilmente con lostesso Duca di Orleans sulla strada dellaPrimula Rossa, ossia entrambi furono inca-strati con debiti che li resero pienamente as-serviti agli Illuminati.16 Cfr: William Carr, “Pawns in the Game”(Pedine nel gioco), VII Edizione, St. GeorgePress, Glendale USA 1970, cap. I.

“Chiesa viva” *** Novembre 2006 21

uno stile rivoluzionario messo a puntoda una esperienza sovversiva sempre piùastuta per la conquista del potere:17

– propaganda diffamatoria: dalla diffu-sione dei libretti popolari di Voltaire,all’Enciclopedia (1750), campagnediffamatorie contro individui e classisociali (tangentopoli) fino ai sofisticatiprogrammi radiotelevisivi attuali.Episodi significativi: diffamazione dellamonarchia francese; diffamazione delPapato e dello Stato Pontificio; Clubdi vetro per la destituzione del PrimoMinistro inglese Asquith18; diffama-zione del cristianesimo all’avanzata diMao; diffamazione di persone; ecc..

– liberazione dei prigionieri per ren-derli strumenti fedeli di crudeltà (rivo-luzione francese, rivoluzione spagno-la, chiusura di manicomi e carceri perfare camere di tortura);

– terrorismo spietato: di Robespierre,Lenin, Mao, Castro, foibe carsiche;purghe staliniane, ecc..

– persecuzione religiosa, lotta apertacontro Dio alle dipendenze di satana.L’odio contro Dio diventa abitualmentedisaffezione e odio contro l’uomo;

– gestione politica poliziesca delloStato.

KARL RITTER (1779-1859) E IL NAZISMO

La terza realtà fermentata nel caldo lettodei demoni di Francoforte fu il Nazismo,elaborato da Karl Ritter e fondatosull’antiteismo e sull’idea del superuo-mo, espressa da Nietzsche e messa inatto da Hitler, con odio accanito versotutti coloro che rifiutavano il credo mate-rialista.

Ritter fu per molti anni professore di sto-ria e scienze geopolitiche all’universitàdi Francoforte; poi, insegnò geografiaall’università di Berlino. Era consideratouna delle maggiori autorità di storia, geo-

grafia e scienze politiche, e si interessòanche di religioni comparate. Lo studiodella storia lo portò alla scoperta dellamassoneria e dei banchieri Rothschild,e in antitesi al “Manifesto Comunista”

di Marx, sostenne che la razza ariana erala migliore del mondo, che doveva tra-sformarsi in dittatura totalitaria universale.I suoi amici si posero in lotta contro il po-tere dei banchieri internazionali. Ai signoridella guerra ariana tedesca offrì suggeri-menti per eludere la cospirazione comu-nista, e ispirò un piano alternativo a lungotermine per il controllo delle risorse natu-rali e la dominazione universale. Tale pia-no includeva i seguenti suggerimenti:

– convincere i tedeschi di essere larazza migliore, fisicamente e mental-mente superiore alle razze semitiche;

– mediante iniziative militari, assogget-tare i paesi europei alla Germania;

– liberarsi dal controllo economicodei banchieri internazinali che giàdominavano l’Inghilterra, Francia eAmerica;

– organizzare una quinta colonna na-zista per neutralizzre l’avanzata co-munista, coinvolgendo i popoli comealleati dell’armata tedesca;

– annientare la razza ebraica per so-stituirsi al suo controllo sull’economiamondiale.

Sono idee che hanno portato alla Secon-da Guerra mondiale.

NOTE

17 Ne abbiamo molteplici documentazioni, adesempio nella stria della Rivoluzione spa-gnola, 1936-39, (cfr. William Carr, “Pawns inthe Game” (Pedine nel gioco), VII Edizione,St. George Press, Glendale USA 1970, cap.12 e ss).18 Cfr: William Carr, “Pawns in the Game”(Pedine nel gioco), VII Edizione, St. GeorgePress, Glendale USA 1970, cap. 9.

Per richieste, rivolgersi a:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257

Il terrorismo è un problema che interessa tutto il mondo, ma è un problemache non sarà mai sradicato venendo a patti col nemico e tantomeno ce-dendo alla falsa soluzione della sua eliminazione fisica. Il terrorismo è un terribile ricatto che, attraverso lo spargimento di sanguepiù crudele e indiscriminato, viene attuato come il modo più rapido, piùeconomico e più sicuro per ottenere la sottomissione di intere popolazioniad un piano mondiale che, nella sua essenza, punta all’eliminazione del-la Religione cattolica e della Civiltà cristiana. E allora?..Leggete. Riflettete. Pregate!

Il Terrorismo Islamicosac. dott. Luigi Villa (pp. 78 - Euro 8)

Adolf Hitler.

22 “Chiesa viva” *** Novembre 2006

del dott. Franco Adessa

Conoscere la Massoneria

È interessante sentire cosa disse di Giuseppe Mazzini ilmassone di levatura internazionale Raimondo Doria: «L’hoconosciuto nel 1828 (Giuseppe Mazzini, a quel tempo, ave-va 23 anni) e devo dire chiaramente che, come membrodella sètta (Carboneria) egli è uno dei membri più pericolosie influenti; quando le sue passioni politiche si risvegliano,non vi è nulla che egli si rifiuti di commettere, come ap-pare chiaro dal suo progetto di assassinare Sua Maestàl’Imperatore d’Austria e il Principe di Metternich»1.Pietro Svegliati, una spia prezzolata dall’Austria, di Mazziniscriveva: «Il carattere di questo giovane entusiasta è estre-mamente pericoloso perché, essendo libero da ogni interes-se personale, egli vive solo per la rigenerazione dell’Italia,e per raggiungerla, è pronto ad affrontare ogni pericolo, asacrificare ogni cosa, anche se stesso, adottando, qualorafosse necessario, anche l’assassinio...»2.Ma in cosa consisteva la “rigenerazione” o la “liberazionedell’Italia”, per Mazzini? Lo storico Hales scrive: «Mazzini era ossessionato da una sola idea: “liberarel’Italia”. Ma da che cosa? Dall’occupazione dell’Austria diVenezia, di Milano e dal controllo indiretto dell’Austria sulresto della penisola; liberarla dal dispotismo dei principi ne-gli altri Stati, dal privilegio dell’aristocrazia e da quello dellaChiesa cattolica. Nell’incertezza di cosa avrebbe dovutoemergere al loro posto, Mazzini, come i rivoluzionari sin dal-la nascita, era ossessionato da una cosa sola: la necessitàdi demolire e non da quella di ricostruire»3.In una parola, per Mazzini, l’Italia doveva essere liberata dal“Cattolicesimo”!Già nei primi anni della sua militanza nella Carboneria aGenova, Mazzini aveva strane compagnie: «Ci si domandacome potesse Mazzini camminare mano nella mano conpersone come Doria e come i suoi amici, l’omicida Sgarza-ro, e il futuro assassino Argenti, che egli incontrava,“quasi tutti i giorni” a bordo della “Spartano”, la nave diSgarzaro che era ancorata nel porto di Genova. Di cosaparlavano essi? (...). Noi sappiamo solo che, una volta,Sgarzaro si vantò raccontando: “Quando servivo i Costitu-zionalisti in Spagna, ebbi l’incarico di occuparmi di 53frati che portai al largo e che gettai in mare nelle onde,legati a due a due, eccetto l’ultimo che - aggiunse sorri-dendo - fui obbligato a gettarlo da solo”»4.La Carboneria non aveva pietà per i traditori interni.Juri Lina scrive: «Nella Carboneria, un traditore perdevala sua testa, il suo corpo veniva bruciato, le ceneri sparsein tutte le direzioni, e l’esecutore della sentenza si lavavacon l’acqua»5.Lo storico Hales dice che, nella Carboneria, vi era la regolaaccettata dai più che solo i traditori dovevano essere as-sassinati, ma non i nemici aperti. Infatti, scrive: «Argenti, che il governo austriaco aveva rifiutato come con-sole dell’Argentina a Milano, ritenne il Metternich responsa-bile di questo rifiuto e, roso dal desiderio di vendicarsi,cercò di interessare i Carbonari di Genova ad un piano diassassinio del Metternich. In presenza del Gran Maestrodella Loggia “Speranza”, Passano, di Doria e di Mazzini,egli disse che si sarebbe occupato lui stesso di organizzarel’omicidio. I membri dalla Loggia, però, si opposero dicendo

che la Costituzione dei Carbonari richiedeva l’assassi-nio dei traditori interni e non dei nemici; altri dissero chel’assassinio dei nemici poteva essere accettato solo come il“colpo di grazia”, a seguito, però, di una sollevazione popo-lare... Mazzini, invece, “rimase silenzioso”»6.Nel 1831, Mazzini fondò la “Giovane Italia”, e i membri«non si chiamavano più, tra loro, “cugini” ma “fratelli” (...).Essi dovevano infiltrarsi in posizioni di responsabilità pubbli-che e dovevano giurare di “eliminare” (assassinare) siai traditori sia i tiranni»7. Con la “Giovane Italia” Mazzinimise in atto la sua “dottrina dell’assassinio”, che, oltre itraditori interni, riguardava anche i nemici, detti “tiranni”:Art. XXX: Quelli che non obbediscono agli ordini della so-cietà, o quelli che rivelano i suoi misteri, devono essere pu-gnalati senza alcuna pietà. Lo stesso castigo spetta aitraditori.Art. XXXI: Il Tribunale segreto pronuncerà la sentenza esceglierà uno o due membri affiliati per la sua immedia-ta esecuzione.Art. XXXII: Chi si rifiuterà di eseguire la sentenza verrà con-siderato uno spergiuro e, some tale, dovrà essere uccisosul posto.Art. XXXIII: Se il colpevole fuggirà, egli dovrà essere (...)abbattuto da una mano invisibile...Art. XXXIV: Ogni Tribunale segreto deve essere compe-tente non solo nel giudicare gli adepti colpevoli, ma an-che nel far mettere a morte ogni persona che sia statacolpita da anatema.8

Giuseppe Mazzini fu alla direzione del pro-gramma rivoluzionario mondiale degli Illumi-nati, dal 1834 al 1872.

1 Cfr. E.E.Y.Hales, “Mazzini and the Secret Societies - The Makingof a Mith”, Eyre & Spottiswoode, Londra 1956, p. 47.2 Idem, p. 47.3 Idem, p. 36.4 Idem, p. 49.5 Cfr. Juri Lina, “Architects of deception”, Referent Publishing,Stoccolma 2004, p. 251.6 Cfr. E.E.Y.Hales, op. cit., p. 48.7 Idem, p. 48.8 Cfr. Mons. G.E. Dillon, “Grand Orient, Freemasonry unma-sked”, Christian Book Club of America, p. 110.

“Chiesa viva” *** Novembre 2006 23

LA MASSONERIA AMERICANAPADRONA DEL MONDO di Alfonso Sorrenti

Dopo la pubblicazione di questo libroci si può fare un’idea della consisten-za e dell’influenza che la massoneriaha negli Stati Uniti d’America, in pri-mo luogo, nell’Occidente, in partico-lare in Europa ed in tutto il mondo,poi.La massoneria ha, come primo sco-po, quello di cercare di sedurre le na-zioni, per ingraziarsi per prima cosa igovernanti ed impossessarsi così delpotere politico, economico-finanzia-rio, militare e culturale. Specialmentedopo la II Guerra Mondiale, ed es-sendo per sua natura cattolicamenteanti-cristiana, la massoneria è, ora,riuscita come potenza egemonica in-contrastata, a scristianizzare le Na-zioni e i Continenti e a raffreddare loslancio missionario cattolico.L’autore evidenzia gli effetti, le ombree le luci abbaglianti della storia ame-ricana attraverso l’opera metodica ecostante della Massoneria nella “poli-ticamente corretta” democrazia ame-ricana e nel mondo.Tutto questo lo fa in stretta relazionecon le altre potenze massonichemondiali e con tutte le armate del-l’Anticristo che essa stessa promuo-ve: le cosidette forze atee e laicistepresenti nella società.

Per richieste:

Telefonare a questo numero:Tel. 090.847055 - 090.712364

Lettere alla Direzione

SEGNALIAMO:

«Guardati dall’uomo cheha letto un solo libro».

(S. Tommaso d’Aquino)

In Libreria

Rev.do Padre Villa,dopo tante lettere di ringraziamento, ri-

cevo ora anche da Lei una lettera di chiu-sura (“per sempre”) come segno di dispe-razione.Eppure Lei sa che “non praevalebunt”! Continui! Non solo io, molti altri credentihanno trovato consolazione nelle Sue vi-sioni chiare della situazione attuale chepuò solo significare, vivificare certissimesperanze!Spero di poter leggere altre Sue visioniche non possono corrispondere a situa-zini “umane”.“Christus vincit auxiliante ImmacolataVirgine Maria!!!”.

(un Cardinale)

***

Egregio Direttore,sono da vari anni abbonato alla sua

benemerita Rivista “Chiesa viva” e so-no anche assiduo lettore della sua seriedi opere apologetiche in difesa della Fe-de Cattolica, del Vangelo di Cristo e del-la Tradizione millenaria dei nostri illustriPadri.Condivido, in toto, con Lei, la ferrea bat-taglia ingaggiata contro i subdoli errorioggi imperanti che hanno aperto una dia-bolica breccia nella Chiesa, specie duran-te l’interregno degli ultimi tre Pontefici.Però, dinanzi alla stragrande mole dei do-cumenti, da Lei sapientemente apportatia comprova dell’errore in cui attualmenteversa la Chiesa del postconcilio VaticanoII, mi domando: «Come mai le alte sferee i capi della Chiesa dormono sonni tran-quili e nessuno - dico: nessuno! - in co-scienza si degna di frenare il dilagaredell’anarchia nella Chiesa, che Cristo ha

affidato alle loro cure di Pastori, con l’ob-bligo di pascere ed annunziare la BuonaNovella?..Di fronte all’attuale babele di idee malsa-ne, di indiscriminato e forzato dialogo in-farcito di ecumenismo massonico, checozza contro i sani princìpi e l’insegna-mento teologico e scritturistico ricevutonegli anni del seminario, in questo climadi modernismo insalubre tutto l’edificioscricchiola.Dinanzi alle tante contraddizioni e allasmania sfrenata di arbitrari rinnovamenti,il mio animo di sacerdote impegnato inmezzo al popolo di Dio, non è esente dapreoccupanti turbamenti e da profondosconcerto.L’attuale Vicario di Cristo, che siede sullacattera di Pietro, per svariati anni è statoguardiano dell’ortodossia della Fede Cat-tolica, come mai, ora, non avverte l’ondamalsana di questo deleterio disagio cheturba la coscienza dei più e stride con laverace millenaria dottrina della ChiesaCattolica?..A mio modesto avviso, l’attuale Papapossiede sufficiente dottrina, competenzaadeguata ed autorità indiscussa, corredocongruo per erigere dei paletti necessari,da più parti auspicati ed implorati, per ar-ginare il dilagare malefico dell’errore, fin-ché si è ancora in tempo.Certo, la perseverante passività in talsenso, getta sul suo Pontificato un’ombraprogressista, che naturalmente, a lungoandare, porta allo straripamento delle co-se e alla sicura demolizione della Chiesadi Cristo, di cui Egli è attuale Vicario diCristo in terra!Chi sa predirci di questo passo dove an-dremo a finire?!?..

(sac. Don G. S. - Chieti)

RAGAZZE e SIGNORINE

in cerca vocazionale, se desiderate diventare Religiose-Missionarie” – sia in terra di missione, sia restando in Italia –

per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio, potete mettervi in contatto, scrivendo o telefonando a:

“ISTITUTO RELIGIOSO MISSIONARIO”

Via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax: 030 3700003

24 “Chiesa viva” *** Novembre 2006

2 Prof. Avv. Giacinto Auriti

3 Preti, fate i preti e non gli operatori socialidel sac. dott. Luigi Villa

6 Confermato: Wojtyla era ebreo (forse frankista)di Maurizio Blondet

8 Il Teologo

9 Il rumore del nulladella dott.ssa M. Pia Mancini

11 Occhi sulla politica

12 Documenta-Facta

14 Lo scandalo del Tempio satanico dedicato a San Padre Pio – Una lettera di risposta – (2)

18 Francoforte: caldo letto di demonidi A.Z.

22 Conoscere la Massoneria

23 Lettere alla Direzione In Libreria

24 Conoscere il Comunismo

NOVEMBRE 2006

SOMMARIO N. 388

PRETI, FATE I PRETIE NON

GLI OPERATORI SOCIALI

SCHEMI DI PREDICAZIONE

Epistole e VangeliAnno B

di mons. Nicolino Sarale

(Dalla II Domenica di Avventoalla Solennità del S. Natale)

MARTIRI ELLA PROVINCIA DI HUBEI

Conoscere il Comunismo

Martiri in Cina

contro Dio

contro l’uomo

di Giancarlo Politi

Diocesi di ShashiLa Prefettura Apostolica è stata costituitail 7 luglio 1936 staccandola dal VicariatoApostolico di Yichang ed affidandola aifrancescani americani.

Dong HuaiJingSacerdote, diocesano. Delegato episco-pale. Originario del Shandong. Ordinatosacerdote nel 1945, è morto a Shashi nelnovembre 1951, dopo il rilascio dalla pri-gione della città.

Diocesi di WuchangLa Prefettura Apostolica venne creata il12 dicembre 1923, staccandola dal Vica-riato Apostolico del Hubei orientale. Nel1930, venne elevata a Vicariato Apostoli-co. Era affidata ai francescani americani.

Perboyre Giovanni GabrieleSacerdote, lazzarista. Nato nel 1802, ve-niva ordinato sacerdote nel 1826. Diecianni dopo, nel 1836, era in Cina dovevenne assegnato alla provincia del He-nan. Vi lavorò due anni, ma nel 1838 sitrasferì nel Hubei. Nel settembre 1839venne catturato; venne giustiziato l’11settembre 1840. Giovanni Paolo Il l’haproclamato Santo, il 2 giugno 1996.

Shi Xianchang Giovanni Sacerdote, Ofm. Vicario Generale delladiocesi. Nato nel 1903, era divenuto pretenel 1931. Era stato ricevuto in diocesi nel1948, dopo esser stato costretto a lascia-re la sua missione a Yenan, Shaanxi. Fugiustiziato nel dicembre 1954.

Li Bailu PietroSacerdote, diocesano. Giustiziato nel di-cembre 1954, a Wuhan.

Giovanni Gabriele Perboyre, primosanto della Cina (1802-1840)Vincenziano di origine francese, viene or-dinato sacerdote nel 1826 Di intelligenzabrillante, trascorre i primi anni di sacerdo-zio come formatore di seminaristi. Maturala vocazione missionaria nel 1835 e, nelgiro di un mese, è già in partenza per laCina. Arrivato l’anno dopo nella regionemontuosa del Henan, si insedia nella re-sidenza che era stata del suo confratelloRégis Clet, martirizzato alcuni anni pri-ma. Passato nella confinante regione diHubei, si dà ad un breve ma intenso lavo-ro di evangelizzazione. In tre anni si ado-pera per irrobustire nella fede le piccolecomunità cristiane esistenti, amato per lasua dolcezza ed umiltà.La Religione cristiana era stata proscrittanel territorio cinese da un decreto impe-riale del 1794. La legge, però, non venivasempre e ovunque applicata. In manierainattesa, nel 1839 il viceré locale scatenauna retata contro i missionari e i cristiani.Scoperto il luogo del suo nascondiglio,Pèrbóyre viene gettato in prigione. È sot-toposto a mille sevizie e ad una serie sfi-brante di interrogatori.Sottoscrive di suo pugno la propria con-danna pur di non rinnegare la Fede. Do-po l’emissione della sentenza, dovette at-tendere otto lunghi mesi prima dell’esecu-zione. L’11 settembre 1840, Gian Gabriele viene

condotto al supplizio. È sollevato su ungrosso palo, ben piantato nel terreno, conle braccia distese e legate all’indietro so-pra una traversa orizzontale a forma dicroce. Anche le gambe vengono ripiegatee legate strettamente dietro il palo vertica-le. Al collo gli viene passata una corda.Torcendola con un robusto pezzo dibambù il carnefice stringe e allenta lastretta per tre volte, affinché il martire pos-sa di nuovo respirare e provare lentamen-te un’atroce agonia per soffocamento.All’ultima torsione sopravviene la morte.Il volto della vittima rimase sereno e ciòcolpì i presenti. Il corpo fu ricoperto da unvelo e rimase in croce fino al mattino delgiorno seguente. Venuti gli incaricati dellasepoltura, i cristiani riuscirono ad avere ilcorpo del martire, che fu sepolto con ve-nerazione.(A. Sylvestre, San Giovanni Gabriele Per-boyre, ed. Vincenziane, Roma, 1994).

(continua)