CENTOPAESI 2004-3

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Anno ottavo 3 settembre 2004 Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 2/b Legge 662/96 - Filiale di Trento edito dalla Federazione Trentina dei Consorzi Proloco Centopaesi PERIODICO INFORMATIVO SULLE ATTIVITÀ TURISTICHE E CULTURALI DELLE PROLOCO TRENTINE DALLA FEDERAZIONE Assemblea Provinciale PAG. 4-6 REDAZIONALE Rintervento Armando PAG. 2 LE PRO LOCO VISTE DA Walter Nicoletti Trentino SpA PAG. 5 LA NOSTRA IMMAGINE Pro Loco di San Lorenzo in Banle PAG. 3 DALLE PRO LOCO Il bilancio “Sociale” della P ro Loco di Carisolo PAG. 14 DALLE PRO LOCO “Monelli” e Fionde a Margone PAG. 15 DALLE PRO LOCO Le manifestazioni Estive a Lavis PAG. 16-17 DALLE PRO LOCO Feste Madruzziane a Calavino PAG. 18 DALLE PRO LOCO 50 anni insieme a Lasino PAG. 19

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rivista delle pro loco e dei consorzi trentini

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Page 1: CENTOPAESI 2004-3

Anno ottavo

3settembre 2004

Spedizione in a.p. - 45%art. 2 comma 2/b Legge662/96 - Filiale di Trento

edito dalla

Federazione Trentinadei Consorzi Proloco

CentopaesiPERIODICO INFORMATIVO SULLE ATTIVITÀ TURISTICHE E CULTURALI DELLE PROLOCO TRENTINE

DALLA FEDERAZIONE

Assemblea Provinciale

PAG. 4-6

REDAZIONALE

Rintervento Armando

PAG. 2

LE PRO LOCOVISTE DA

Walter NicolettiTrentino SpA

PAG. 5

LA NOSTRAIMMAGINE

Pro Loco di San Lorenzo in Banle

PAG. 3

DALLE PRO LOCO

Il bilancio “Sociale”

della P ro Loco di Carisolo

PAG. 14

DALLE PRO LOCO

“Monelli” e Fionde

a Margone

PAG. 15

DALLE PRO LOCO

Le manifestazioni

Estive a Lavis

PAG. 16-17

DALLE PRO LOCO

Feste Madruzzianea Calavino

PAG. 18

DALLE PRO LOCO

50 anni insiemea Lasino

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EDITORIALE

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L'editoriale diquestonumero lovoglio dedi-care all'in-

tervento fatto alla assem-blea provinciale delle ProLoco per dare la piùampia diffusione allerichieste che sono staterivolte all'Istituzione Pub-blica dal Volontariatoturistico.

"Un saluto a voi tutti cari amiciproloco e un plauso per essere quiquesta sera così numerosi a questaassemblea di tutte le Pro Loco delTrentinoUn benvenuto all'assessore Tizia-no Mellarini che vediamo conimmenso piacere e dal quale ciaspettiamo dei coraggiosi ricono-scimenti nei confronti del volonta-riato turistico.Un grazie particolare di benvenu-to al dott. Claudio Miorelli presi-dente della Trentino S.pA , dalquale attendiamo, con una certacuriosità, di conoscere le novità,che la nuova legge sul turismomette in campo relativamente allapromozione turistica del Trentinoed in particolare le possibili part-ner-schip tra tra il mondo delle ProLoco e l'Azienda per il Turismo.Ringrazio i tecnici provinciali delturismo per la loro preziosa pre-senza.Ci sentiamo onorati di essere ospi-ti di una struttura così prestigiosa,qual'e la cantina della famiglia FERRARI.

Per questo esprimo un pensierodi vera gratitudine a tutta laFamiglia Lunelli ; grazie ancheda parte delle ProLoco del Tren-tino.Cari amici Proloco, è unmomento particolarmente im-portante quello che stiamovivendo in questo preciso istan-te, ci troviamo ad interloquirecon l'Istituzione Provincia, concoloro che governano il settoredi nostra competenza, il turi-smo.Siamo qui per confrontarci sulnuovo sistema di gestione dellapolitica turistica in trentino esiccome rivendichiamo a pienotitolo e con forza, riconosciutacianche dalla storia,- non dimen-tichiamo che le AssociazioniPro Loco sono nate in Trentino123 anni fa a Pieve Tesino,-dicevo, rivendichiamo con forzaun ruolo di co.protagonisti nel-l'azione che la Provincia mettein atto per lo sviluppo turisticodel Trentino. Ci piace quindi, eci teniamo a farlo, poter espri-mere la nostra idea, le nostreproposte riguardo alla costruzio-

ne di questo nuovo meccanismoprovinciale che governerà pros-simamente il settore turistico.Ecco allora che mettiamo quisul tavolo del confronto alcunisuggerimenti ,portiamo a cono-scenza le richieste che il mondodelle Pro Loco trentine vuolefar arrivare all'Istituzione cen-traleInnanzitutto Assesssore Mella-rini rivendichiamo un riconosci-mento ufficiale dell'operato delvolontariato turistico, ci piace-rebbe che venisse espressamenterichiamata la grande valenza,anche dal punto di vista sociale,che ricopre per l'intera comunitàtrentina l'operato di questeAssociazioni.Per secondo, gradiremo poteresprimere la nostra idea su comevalorizzare l'importante risorsadelle Associazioni di Pro Loco edella loro organizzazione, conl'auspicio che la proposta vengaaccolta concretamente attraver-so il recepimento in articoli dilegge.

Più in concreto: 1. Le Pro Loco esprimono

preoccupazione per quantosta accadendo sulla trasfor-mazione delle attuali A.P.T.da enti pubblici ad ente pri-vati. In queste operazioni, difatto, le Pro Loco rimangonoescluse dalla partecipazionealla promozione turistica diambito con grave danno perla comunità intera.

2. L'implementazione della

LL’INTEVENTO DEL PRESIDENTE’INTEVENTO DEL PRESIDENTEALLALL’ASSEMBLEA PRO’ASSEMBLEA PROVINCIALEVINCIALE

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Direttore responsabile: Armando Pederzolli

Direzione e Redazione: via Garibaldi, 3 - 38100 Trento telefono e fax 0461 239006 e-mail [email protected] del Tibunale di Trento n. 926 del 26.9.96Impostazione grafica, impaginazione e stampa a cura di: EUROMEDIA via Don Rizzi, 7 Trento - tel 0461.980909 fax 0461.269574 - e-mail : [email protected]

IN COPERTINA:

L.P. 8/02 sulla nuova orga-nizzazione turistica ha difatto comportato una note-vole crescita del numero diAssociazioni iscritte all'alboprovinciale e quindi condiritto di beneficiare deifinanziamenti previsti dallaL.P. 21/86. Fino qui tuttobene, meno bene quando siscopre che la torta da distri-buire è sempre dello stessopeso; serve un adeguamentodelle disponibilità finanzia-rie in riferimento alla crescitanumerica registrata.

3. Si richiede una modifica del-la L.P. 21/86 ( o della8/02) volta a riconoscere iConsorzi di Pro Loco anchein ambiti A:P.T. intendendocon riconoscere l'erogazionedel finanziamento per lagestione dell'ufficio, cosìcome sta avvenendo ora,direttamente dalla PAT.

4. Inserire nella modifica di leg-ge un articolo ad hoc che pre-veda incentivi economici asostegno di corsi formativiper tutti i componenti deidirettivi di Pro Loco, diConsorzio e di Federazione

per completare quella cresci-ta e quell'aggiornamentoprofessionale iniziato l'annoscorso.

5. Modifica degli statuti al finedi coinvolgere concretamentenella gestione della promo-zione turistica operata daiConsorzi do Pro Loco glioperatori turistici e le Ammi-nistrazione locali, senzaperò, e questo è un aspetto diprincipio, senza però snatu-rare la qualificazione diAssociazioni di Pro Loco.

6. Riconoscere la FederazioneTrentina dei Consorzi ProLoco quale ComitatoNazionale UNPLI e cometale degno di un finanzia-mento adeguato al ruolo chedovrà sostenere per rappre-sentare le Pro Loco Trenti-ne, con tutto quello che neconsegue, anche a livellonazionale.

7. Dare ai Consorzi il ricono-scimento pieno e concretoper una operatività promo-zionale sinergica con la nuo-va Azienda di PromozioneTuristica S.p.A.

Queste sono, Assessore Mellari-

ni, le istanze che l'Associazioni-smo turistico trentino mette sultavolo della discussione!Come può notare sono richiesteche meritano attenzione, tutteaccettabili, che rientrano in unrapporto di reciproca collabora-zione, e, soprattutto, si sostan-ziano nella volontà concretaespressa dalle 180 Associazioniterritoriali esistenti, che raggrup-pano più di 5.000 volontari tut-ti protesi a voler continuare inquesto prezioso lavoro volto allacostruzione di un Trentino turi-stico a dimensione d'uomo doveil turista che sceglie questa meta,trovi completo appagamento allesue aspettative.Le nostre aspettative sono alte;personalmente aggiungo, e benriposte, a Lei Ass: Mellarinil'impegno di non spegnere lafiamma che alimenta l'entusia-smo di questi 5.000 volontaridel turismo.

VIVA LE PRO LOCO”

Armando PederdolliPresidente Federazione

Trentina Consorzi Pro Loco

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LE PRO LOCO VISTE DA:

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Il percorso di riformadel turismo trentinodovrà necessaria-mente fare leva sudue assi di sviluppo:

da una parte l’innovazionedella comunicazione turi-stica (per forza di coseorientata alla qualità eall’enfatizzazione delleemozioni); dall’altra dovràtener conto di una nuovaorganizzazione lungo tuttala filiera di questo impor-tante settore dell’econo-mia locale e nazionale.

Questi due assi sono ben rap-presentanti dalla legge di rifor-ma varata nella scorsa legislaturae dal dispositivo che ha portatoalla costituzione della TrentinoSpa, società di marketing territo-riale della nostra provincia.Certo, tutto è perfettibile, manon c’è dubbio che questa è lastrada tracciata per i prossimianni in provincia di Trento cosìcome è avvenuto e sta avvenendoin tante altre province e regionialpine.Il settore turistico dovrà in altreparole aggredire con sempremaggiore convinzione i nodi del-la comunicazione (orientatasempre di più al territorio e nonsemplicemente al marketing turi-stico) ed in nodi dell’organizza-zione (vincendo la sfida dellacommercializzazione e di unanuova organizzazione da darealla Aziende turistiche).In questo processo di riformanon c’è dubbio che le ProLoco, i loro Consorzi locali edil Consorzio provinciale,potranno assumere un ruolocentrale e strategico sia inambito territoriale, sia a livellopolitico generale.

Non esiste infatti riformasenza partecipazione e lePro Loco rivestono innanzi-tutto un ruolo essenziale nelcoinvolgimento delle forzesociali nelle svariate formedel volontariato rivoltoall’innalzamento complessi-vo dell’offerta di ogni singo-lo territorio. Se pensiamoinoltre che il turismo è sem-pre di più sinonimo diambiente, presidio, allean-za con l’agricoltura e l’arti-gianato, arredo urbano ebellezza paesaggistica; cirendiamo conto dellaprofonda e radicata attua-lità del ruolo delle ProLoco. Un patrimonio che dovràessere “capitalizzato” all’internodella riforma attraverso un dialo-go ed un percorso specifico dicoinvolgimento e responsabiliz-zazione.Su questo punto le attenzionidella Giunta provinciale e del-l’Assessore Mellarini mi sem-brano inequivocabili: le ProLoco potranno costituirsi inAgenzie per la commercializza-zione, mentre sul versante dellapromozione potranno beneficia-re di un rapporto paritetico conle Apt nell’ambito degli indirizzioperativi della Trentino Spa.Se dunque sul versante politico-amministrativo non mancano gliattestati di riconoscimento e gliindirizzi di sviluppo, è altrettan-to vero che il ruolo delle ProLoco e gli sviluppi futuri di que-sti importanti sodalizi sono tuttilegati alla capacità degli attorilocali di farsi carico del propriofuturo in termini strettamenteorganizzativi.Gli esempi dei Patti territoriali,delle Strade del Vino, dei nuovicircuiti turistici scaturiti dalle

espe-rienze dei Life, dei Leader, delLeader Plus e di tanti altri pro-grammi di sviluppo locale, dimo-strano che è necessario imprime-re a livello di singola valle unanuova cultura dell’organizzazio-ne dell’offerta turistica sia in ter-mini di nuova accoglienza, sia dinuova comunicazione e soprat-tutto di commercializzazione delprodotto.In questo insieme di strategie lePro Loco rientrano senz’altro apieno titolo in quanto rappresen-tano un potenziale di partecipa-zione e di organizzazione che vavalorizzato e rilanciato nell’inte-resse del sistema turistico e del-l’ambiente dove questa attività sisvolge.È per questi motivi che dobbia-mo insistere per un pieno ricono-scimento del ruolo delle ProLoco e per il mantenimento diun dialogo continuo fra questisodalizi e gli altri attori dello svi-luppo turistico affinché il settoredell’accoglienza si collochi a tut-ti gli effetti al centro della strate-gie di sviluppo provinciale.Il turismo sostenibile ed integra-

Walter NicolettiAssessore comune di Rovereto Membro CdA Trentino Spa

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LE PRO LOCO VISTE DA:

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to con le altre attività economi-che, culturali e sociali rappresen-ta un vero e proprio presidio delterritorio: un settore che significamanutenzione ambientale e pae-saggistica, tenuta delle attivitàproduttive in montagna, mante-nimento di valori e tradizioni dacomunicare sapientementeanche agli ospiti. Questo visionedell’attività di accoglienza habisogno di un valido supporto alivello politico, ma anche a livel-lo territoriale. Uno di questecolonne del turismo di valle sonoappunto le Pro Loco con la lorocarica associativa, con la simpa-tia dei loro operatori ed operatri-ci, con la capacità di muovere ilvolontariato a favore dell’arredourbano, della bellezza paesisti-

ca, dell’attenzione nei confrontidell’ospite e del residente. A tutto questo si aggiunge anchela significativa evoluzione delturismo, o meglio del turista, ilquale manifesta un orientamentopiù marcato che in passato alleemozioni dei luoghi anziché alleloro prestazioni. Questo signifi-ca che in futuro ci sarà da partedei nostri ospiti una sempremaggiore attenzione nei confron-ti dell’autentica ospitalità, dellacultura e dei saperi dei luoghi,della genuinità dei prodotti edelle relazioni sociali ad essi col-legate. Insomma un bisogno di“localismo intelligente” che nonfarà altro che levare il peso spe-cifico e l’importanza delle ProLoco intese come ambasciatrici

privilegiate dello “spirito del luo-go” che ogni località e distrettoturistico sarà in grado di espri-mere.L’auspicio che possiamo fare èallora quello di rinsaldare gliantichi legami fra questi sodalizie tutto quanto fa turismo in pro-vincia di Trento al fine di crearele condizioni per costituire erafforzare un vero e proprio“sistema dell’accoglienza” doveogni tassello, ogni attore prota-gonista, ogni operatore possatrovare la giusta collocazione edil giusto riconoscimento. Le ProLoco rappresentano uno di que-sti attori al quale auguriamo lun-ga vita e grandi successi.

Walter Nicoletti

La nostra immagineSAN Lorenzo in BanaleMontagne...e spazi infiniti...

Il logo sintetizza glielementi naturali checaratterizzano SanLorenzo.Il paesaggio è domi-

nato dalla montagna. Sono i fianchi di montagneopposte, a est e a ovest, che,digradando fino ad incontrar-si, creano una sella nellaquale è adagiato il paese, cuifa da zoccolo la campagna indolce declivio. Lo sfondo,disegnato da montagne ardi-te, lascia intuire vedute chesi perdono fin dove lo sguar-do può arrivare e si congiun-gono sotto un cielo che siapre all’infinito. Infinito per gli spazi, infinitoper i sogni.

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Questi due assisono ben rap-presentantidalla legge diriforma varata

nella scorsa legislatura edal dispositivo che ha por-tato alla costituzione dellaTrentino Spa, società dimarketing territoriale del-la nostra provincia.

Certo, tutto è perfettibile, manon c’è dubbio che questa è lastrada tracciata per i prossimianni in provincia di Trento cosìcome è avvenuto e sta avvenendoin tante altre province e regionialpine.Il settore turistico dovrà in altreparole aggredire con sempremaggiore convinzione i nodi del-la comunicazione (orientatasempre di più al territorio e nonsemplicemente al marketing turi-stico) ed in nodi dell’organizza-zione (vincendo la sfida dellacommercializzazione e di una

nuova organizzazione da darealla Aziende turistiche).In questo processo di riformanon c’è dubbio che le ProLoco, i loro Consorzi locali edil Consorzio provinciale,potranno assumere un ruolo

centrale e strategico sia inambito territoriale, sia a livellopolitico generale.Non esiste infatti riforma senzapartecipazione e le Pro Locorivestono innanzitutto un ruoloessenziale nel coinvolgimentodelle forze sociali nelle svariateforme del volontariato rivoltoall’innalzamento complessivodell’offerta di ogni singolo terri-torio. Se pensiamo inoltre che ilturismo è sempre di più sinoni-mo di ambiente, presidio, allean-za con l’agricoltura e l’artigiana-to, arredo urbano e bellezza pae-saggistica; ci rendiamo contodella profonda e radicata attua-lità del ruolo delle Pro Loco.Un patrimonio che dovrà essere“capitalizzato” all’interno dellariforma attraverso un dialogo edun percorso specifico di coinvol-gimento e responsabilizzazione.Su questo punto le attenzionidella Giunta provinciale e del-l’Assessore Mellarini mi sem-brano inequivocabili: le ProLoco potranno costituirsi inAgenzie per la commercializza-zione, mentre sul versante dellapromozione potranno beneficia-

re di un rapporto paritetico conle Apt nell’ambito degli indirizzioperativi della Trentino Spa.Se dunque sul versante politico-amministrativo non mancano gliattestati di riconoscimento e gliindirizzi di sviluppo, è altrettan-to vero che il ruolo delle ProLoco e gli sviluppi futuri di que-sti importanti sodalizi sono tuttilegati alla capacità degli attorilocali di farsi carico del propriofuturo in termini strettamenteorganizzativi.Gli esempi dei Patti territoriali,delle Strade del Vino, dei nuovicircuiti turistici scaturiti dalleesperienze dei Life, dei Leader,del Leader Plus e di tanti altriprogrammi di sviluppo locale,dimostrano che è necessarioimprimere a livello di singola val-le una nuova cultura dell’orga-nizzazione dell’offerta turisticasia in termini di nuova acco-glienza, sia di nuova comunica-zione e soprattutto di commer-cializzazione del prodotto.In questo insieme di strategie lePro Loco rientrano senz’altro apieno titolo in quanto rappresen-tano un potenziale di partecipa-

DALLA FEDERAZIONE

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Assemblea provinciale Pro LocoAssemblea provinciale Pro LocoTrento 16 luglio 2004

TESTO FINTO

!!

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zione e di organizzazione che vavalorizzato e rilanciato nell’inte-resse del sistema turistico e del-l’ambiente dove questa attività sisvolge.È per questi motivi che dobbia-mo insistere per un pieno ricono-scimento del ruolo delle ProLoco e per il mantenimento diun dialogo continuo fra questisodalizi e gli altri attori dello svi-luppo turistico affinché il settoredell’accoglienza si collochi a tut-ti gli effetti al centro della strate-gie di sviluppo provinciale.Il turismo sostenibile ed integrae.È per questi motivi che dobbia-mo insistere per un pieno ricono-scimento del ruolo delle ProLoco e per il mantenimento diun dialogo continuo fra questisodalizi e gli altri attori dello svi-luppo turistico affinché il settoredell’accoglienza si collochi a tut-ti gli effetti al centro della strate-gie di sviluppo provinciale.Il turismo sostenibile ed inte-grae.

È per questi motivi che dobbia-mo insistere per un pieno ricono-scimento del ruolo delle ProLoco e per il mantenimento diun dialogo continuo fra questisodalizi e gli altri attori dello svi-luppo turistico affinché il settoredell’accoglienza si collochi a tut-ti gli effetti al centro della strate-gie di sviluppo provinciale.Il turismo sostenibile ed inte-grae.È per questi motivi che dobbia-mo insistere per un pieno ricono-scimento del ruolo delle ProLoco e per il mantenimento diun dialogo continuo fra questisodalizi e gli altri attori dello svi-luppo turistico affinché il settoredell’accoglienza si collochi a tut-ti gli effetti al centro della strate-gie di sviluppo provinciale.Il turismo sostenibile ed inte-grae.È per questi motivi che dobbia-mo insistere per un pieno ricono-scimento del ruolo delle ProLoco e per il mantenimento diun dialogo continuo fra questi

sodalizi e gli altri attori dello svi-luppo turistico affinché il settoredell’accoglienza si collochi a tut-ti gli effetti al centro della strate-gie di sviluppo provinciale.Il turismo sostenibile ed inte-grae.È per questi motivi che dobbia-mo insistere per un pieno ricono-scimento del ruolo delle ProLoco e per il mantenimento diun dialogo continuo fra questisodalizi e gli altri attori dello svi-luppo turistico affinché il settoredell’accoglienza si collochi a tut-ti gli effetti al centro della strate-gie di sviluppo provinciale.Il turismo sostenibile ed inte-grae.È per quee.È per questi motivi che dobbia-mo insistere per un pieno ricono-scimento del ruolo delle ProLoco e per il mantenimento diun dialogo continuo fra questisodalizi e gli altri attori dello svi-luppo turistico affinché il settoredell’accoglienza si collochi a tut-ti gli effetti al centro della strate-gie di sviluppo provinciale.Il turismo sostenibile ed integra

“Una nuova legge perritagliare una forteidentità al movimentodel volontariato”

DALLA FEDERAZIONE

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“Creare una rete tra tutti i soggetti impegnati in ambitoturistico per trovaregli spazi per migliorare»

“Le Pro Loco, realtà co-protagoniste, nelle azioni che laProvincia mette inatto per lo sviluppoturistico del Trentino”

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LE PRO LOCO VISTE DA:

ROBERTO TONEZZEREx Presidente della nostra FederazioneEx Presidente della nostra Federazione

a cura di Leone Cirolini

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Roberto Tonezzer, nato aTione di Trento il 10maggio 1957, è responsa-bile del Servizio Finan-ziario del Comprensorio

delle Giudicarie e Revisore Contabile.Socio della Pro Loco di Tione da oltre 20anni, è stato Presidente del ConsorzioTuristico Giudicarie Centrali dal 1987 al1998 e po, fino ad oggi, VicePresidente.Ha ricoperto per tre anni, dal 1991, lacarica di Vice Presidente della Federazio-ne e poi quella di Presidente fino al 2002.Di lui ricordiamo il grande impegno e lapassione che ha sempre messo nel suolavoro, accompagnati da decisionismo,franchezza e senso critico, anche nei rap-porti con le istituzioni.

Gli abbiamo rivolto qualche domanda a propositodella nuova Legge 8/2002 sulla promozione turi-stica.

Come vede l'applicazione della nuova leg-ge provinciale sul turismo?“Direi che non c'è molto da dire. La montagna hapartorito il topolino ed ora il topolino sta mangian-do la montagna ... di formaggio.I limiti della legge erano evidenti in quanto la così

detta privatizzazione ha generato enormi contraddi-zioni. La possibilità di costituire soggetti di tipo lucrativo,quali le S.P.A. garantite da finanziamento pubbli-co a pie di lista per l'attività svolta a titolo "istitu-zionale" ha alimentato gli appetiti delle grandi lob-bies turistiche.”

Cosa intende per finanziamento a piè dilista?“Voglio dire che una società di capitale è governatada chi ne detiene la proprietà. E' evidente che l'u-sura del capitale generata, per usare un eufemismo,dai mancati utili, potrà favorire un accentramentodel controllo in mano ai pochi e più danarosi ope-ratori i quali di fatto, una volta raggiunto il control-lo societario potranno gestire i finanziamenti pub-blici a loro assoluta discrezione con magari unocchio di maggior riguardo (la carne è debole) ver-so le proprie aziende.”

Ma la legge da la possibilità di costituireanche delle forme associative o coopera-tive?

“Questa è a mio giudizio la parte virtuosa in quan-to il principio della "porta aperta" che prevede per lesocietà cooperative una larga partecipazione di baseed un controllo non in funzione delle quota sotto-scritta ma bensì della partecipazione del singolo per-mette una più democratica gestione. Ma mi si lascidire che anche in questo caso "fatto la legge, fattol'inganno" in quanto si sente parlare anche di Con-sorzi cooperativi ed in questo caso direi che si lavo-ra in regime di "democrazia controllata."

Secondo lei quale potrebbe essere la solu-zione?“Non nego la necessità della più snella e meno vin-colante gestione privatistica, anche in forma lucra-tiva, ma ciò non dovrebbe negare l'ipotesi di unapartecipazione pubblica con una ipotesi di "goldenshare" che permetta di mantenere il controllo sullanomina degli amministratori a carico della partepubblica, vincolando l'espressione dei soggetti algradimento del socio privato.”

E per le PRO LOCO cosa ha portato lanuova legge?“Se dicessi che a mio giudizio nessuno si è ancoraaccorto che esiste la nuova legge confermerei la cer-tezza che nulla è cambiato. Ciò che mi preoccupadi più è che a fianco della normativa per la promo-zione turistica (le pro loco al momento fanno quasiesclusivo riferimento alla vecchia Legge provinciale21/86) non esista una specifica normativa ordina-mentale di questi soggetti. Con grande enfasi la Legge 8/2002 distribuisceoneri ed onori (ben più oneri per il momento) mamai riconosce alle Pro Loco una legittima presenzain cabina di regia.Preferisce dar posto (nel consiglio di amministra-zione della Azienda Provinciale S.PA.) agli Orazied ai Curiazi per non farli litigare (UNAT edASAT) limitandosi a riconoscere le Pro Loco solo"a parole" (articolo 6 comma 1 lettera f) ).”

Il nuovo assessore ha promesso di interve-nire in termini sostanziali a favore dellaPro Loco. Il nuovo assessore è "un bravo ragazzo" sicura-mente animato da buoni propositi ma se intendemetterli in pratica deve frequentare un po' meno"el restel de fer" e venirci a trovare un po' di più.

Si, è sempre lui, con la solita grinta! Gra-zie Roberto e ... chi ha orecchie ...

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Un trionfo contanto di stan-ding-ovationfinale. Così siè conclusa la

prima edizione del Festivaldella Fisarmonica svoltosiall'auditorium di Marcenadi Rumo il 7 e 8 agosto.L'idea di Leone Cirolini,presidente del Consorzioturistico "Le Maddalene",di onorare la scuola difisarmonica che da alcunianni raduna parecchi gio-vani nonesi, organizzandoun momento di spettacoloe confronto con i migliorifisarmonicisti, si è subitodimostrata vincente.

La qualità della musica propostaè stata di altissimo livello siadurante la prima serata, dedica-ta al repertorio classico, sia inquella più partecipata del reper-torio popolare. Il duo fisarmoni-ca - bandoneon composto daimaestri Lorenzo Munari e Mar-co Fabbri, emiliani DOC, hafatto rivivere le atmosfere argen-tine del tango con un concertoquasi interamente dedicato algrande musicista di origine ita-

liana Astor Piazzolla, mentreMarco Polidori piemontese diBarge (CN), pluricampione eragazzo prodigio dello strumen-to con il mantice ha regalato leemozioni della musica colta diBach, Rossini, Ciaikovski.Grande la tensione del pubblicoche ha raccolto i suoni della"regina delle note" in silenziototale interrotto solo dagli scro-scianti applausi. La seconda giornata ha visto esi-birsi la Fisorchestra Luigi Valca-vi di Reggio Emilia con novefisarmoniche che ci hanno pro-posto altrettanti brani popolari edi musica leggera, il gruppospontaneo Palaerlearmusikantdi Bernstol-Valle dei Mocheniche ha proposto anche balli,costumi e tradizioni dei tempiandati tipici dell'isola linguisticagermanofona, il duo Tobias eJacob, giovanissimi ragazzi dellavicina Val d'Ultimo e nuovamen-te Marco Polidori e i suoi virtuo-sismi che hanno trovato sfogosoprattutto nello splendido pout-pourri di canzoni popolari di tut-ta Italia, improwisato assieme alpadre e al fratello anch'essi mae-stri della fisarmonica. Due ore emezza di spettacolo intenso e rit-

mato, presentato e coordinato daSandro de Manincor, e che havisto il tutto esaurito.Dopo le premiazioni con la con-segna di una preziosa targaricordo, in apertura e chiusuradue pezzi eseguiti da Piero Fan-ti, 11 anni, allievo del MaestroAliprandi di Cles che dirige lascuola di fisarmonica di Rumo.Grande la soddisfazione degliorganizzatori e del sindaco VitoFedrigoni che stanno già pensan-do alla prossima edizione. Unfestiva l che :t vuole diventare ilpunto di riferimento per gliappassionati della buona musicae per rivalutare uno strumentospesse volte bistrattato, in gradodi regalare emozioni uniche.

DAI CONSORZI

CONSORZIO PRO LOCO "LE MADDALENE - VAL DI NON"Il primo Festival della Fisarmonica

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DAI CONSORZI

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La promozione si può fare anche con il canto, spe-cialmente quando é di qualità. E' il caso di questa"Cantata" scritta da Pio Fanti, musicata da donRenato Valorzi e cantata stupendamente dallaCorale di Rumo.

Parole, musica e canto chesono un inno alla bellezza diqueste montagne. Il Consor-zio Turistico li ringrazia perla loro sensibilità e per ilmessaggio che trasmettono atutti coloro che amano lamontagna

CONSORZIO PRO LOCO "LE MADDALENE - VAL DI NON"

�LA CANTATA DELLE MADDALENE�

Dalle cime delle Maddalene, sentinelle della Val di Non, spazia lo sguardo dall�Adamello al Similaun.Cammina lesto sul Bonacossa l�alpinistatra prati e boschi profumatiche allietano la sua vista!

Volteggia l�aquila nell�azzurro del cielo,bruca l�erba fresca del bosco il capriolo;un branco di camoscia balzi s�allontana verso le rocce, le nude rocce!Le vigili marmotte sempre all�erta stannoe fischiano alla tua vista.Va in cerca del suo pasto l�astuta volpe nella notte profonda!

Rit: VAI, VAI, VAI SULLE MADDALENEAMATA CORONA DI MONTI,DI BOSCHI E DI VERDI VALLATE:AMMIRANE LE ALBE RADIOSEE I SUOI DORATI TRAMONTI!VAI, VAI, VAI SUL MONTE LUCO, LO STUBELE, L�OMETTO,PUNTA QUAIRA, CIMA TRENTA,CASTEL PAGANO E IL CORNICOLETTO!

Dalle cresta erbose si dipartono valli ridentisolcate da rivi e chiassosi torrenti.Cresce il mugo col faggio, cresce l�abete,cresce il pino,sorridono vermigli i rododendrial tuo passaggio!Specchi d�acqua scura all�improvviso:perle incastonate che riflettono il tuo viso!

Rit: VAI, VAI, VAI.............

Su queste vette tante croci hanno piantato con fatica,segni di fede, di fratellanza!Muta sale una preghiera al Signore della vita, dalle cime delle Maddalene!!!

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DAI CONSORZI

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Testo di Pio FantiMusica di Renato Valorzi

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DALLE PRO LOCO

Dura, faticosa esuperba. Que-sti tre aggettivinon sono suffi-cienti per

descrivere l'impegnativacronoscalata di ben 1200mt. di dislivello, dalla fra-zione Fisto (Spiazzo Rende-na) a cima Durmont a quo-ta 1835.

Gara di corsa in montagna inseri-to nel trittico agonistico denomi-nato "La Nuova Sgalbarada",organizzata dalla Pro Loco diSpiazzo presieduta da Ezio Che-si, con la collaborazione delleAsuc, il Soccorso alpino, gli alpi-ni, i vigili del fuoco volontari e gliamici delle sagre di Fisto, Borza-go e Mortaso. Tre distinte manife-stazioni agonistiche tra agosto edottobre, unite dallo spirito del piùautentico volontariato e per farerivivere la "Sgalbarada", natanegli anni '70 come gara podisticadi 35 Km, che univa molti paesidella Val Rendena. Il toponimoderiva dalla "Sgalbara", una scar-pa chiusa con la suola in legnousata una volta per andare inmontagna. I partecipanti hannodovuto superato pendenze anchedel 35%, su un percorso estrema-

mente selettivo ma per gli appas-sionati questo genere di corse par-ticolarmente apprezzato. Primo invetta Giovanni Paris in 51 minu-ti, mentre per la categoria femmi-nile Silvia Caminetti in 1°03'.Una cronoscalata che merita pergli anni futuri d'essere meglioreclamizzata, perché non parteci-parvi è proprio un gran peccato,sia sotto l'aspetto agonistico cheper il panorama offerto al cospet-to dei massicci del Carrè Alto-Presanella. Al rientro, a Fisto,gradito il concerto della Banda diCaderzone e la solenne processio-ne in onore alla Madonna del-l'Addolorata.

Fisto, domenica 19 settembre 2004

RRoobbeerrttoo FFrraanncceesscchhiinnii

PRO LOCO DI SPIAZZO RENDENA"La Nuova Sgalbarada" a cima Durmont

La Pro loco di Villa Rendena haospitato il 4 settembre scorso, laserata di chiusura del progettodi scambio tra giovani europei diFrancia, Romania, Ungheria ed

Italia denominato "Con-sonanti. Suoni edanze popolari per l'integrazione dei giova-ni europei".

Il progetto, che è stato finan-ziato dal programma dellaCommissione europea "Gio-ventù", il cui obiettivo è favo-rire l'incontro tra giovani finoa 25 anni di diverse nazionidel vecchio continente, avevasede era a Javrè, frazione delComune di Villa Rendeva, eprevedeva per otto giorni atti-vità dedicate al tema dellamusica e danza popolari.

Nel corso dell'incontro, i giovani hanno avuto mododi venire a contatto con le culture ed espressioni arti-stiche popolari degli altri paesi europei e di quelledel Trentino in particolare.

Curato dall'Associazione Diagonal, ente internazio-nale con sede in Trento che da anni realizza scambigiovanili in vari paesi, lo scambio di Javrè ha coinvol-to diversi soggetti che in Trentino operano nel campodella cultura popolare. Tra essi, le bande musicali, icori alpini, i gruppi di danza e musica popolare.A suggello dell'incontro, una performance offerta daigiovani stessi in occasione della festa di Tione, condanze e musiche dei diversi paesi europei che hannoanche coinvolto la popolazione locale.La pro loco di Villa rendeva ha quindi offerto i pro-pri spazi per la commovente serata finale, in cui i gio-vani si sono salutati. Nella accogliente struttura chia-mata Pafsang sita in cima al paese ed adiacente la bel-la chiesetta antica, si è così svolta una allegra e sim-patica serata di arrivederci, condita da grigliate emusica europea che ha rafforzato i sentimenti diidentità comune e di cittadinanza europea e ancor piùfavorito l'interazione e l'integrazione tra i giovani e leculture, portando naturalmente alla promozione del-l'uguaglianza, alla lotta alla discriminazione sociale,per arrivare ad una convivenza pacifica e solidale inun Europa unita di nome e di fatto.

Massimo Fotino

Pro loco di Villa Rendena Progetto “Con-sonanti”

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Il sindaco di Tione, Vin-cenzo Zubani, a colloquiocon il leader del grupporumeno Ionel Florea

Arrivo a cima Durmont

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CASSE RURALI

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DALLE PRO LOCO

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La Pro Loco Carisolo è da qual-che tempo impegnata nellaredazione di un bilancio socia-le. Ma che cos’è un bilanciosociale? In questo breve artico-

lo cercherò di spiegarvi di che cosa sitratta!

La parola bilancio suggerisce che bisogna fare iconti con qualche cosa, ed effettivamente è propriocosì. A differenza del bilancio tradizionale di un’a-zienda il bilancio sociale non è un conteggio cheriguarda delle cifre in denaro in senso stretto. Glielementi che vanno a finire nel bilancio socialesono i fatti, le azioni e le attività proposte dalla ProLoco. Veniamo ora alla parola “sociale”. La paro-la sociale ci spiega che le azioni e le attività propo-ste dalla Pro Loco sono sempre rivolte ad un desti-natario, e su questo hanno delle conseguenze. Ildestinatario di queste azioni può essere in genera-le la comunità di Carisolo, il turista, l’ambiente,un’associazione o i soci della Pro Loco stessa,insomma qualunque gruppo o entità più generalesu cui abbia una qualunque ricaduta ciò che la ProLoco fa e promuove. Se ora uniamo le due paroleviene fuori il bilancio sociale che si presenta comeuna valutazione, che la Pro Loco fa, di tutte le sueattività, tenendo conto dei risvolti che queste pos-sono avere su chi ne beneficia o su chi, ci auguria-mo di no, ne subisce le conseguenze. Il bilanciosociale si compone quindi di tante idee che posso-no essere messe sia a preventivo che a consuntivo.A preventivo ci si propone di fare alcune cosementre a consuntivo si va a vedere se quelle cosesono state fatte e soprattutto se hanno sortito l’ef-fetto desiderato.

A che cosa serve tutto questo sforzo? Il consigliodi amministrazione ha pensato che la Pro Locoaveva bisogno di capire in questo momento alcunecose. La prima viene dal fatto che la Pro Loco stacrescendo, di anno in anno, nel numero delle atti-vità e, parallelamente, nel volume del bilancio eco-nomico. Come può un’associazione di volontaria-to mantenere la propria vocazione anche quandole sue dimensioni aumentano e le sue attività si fan-no sempre più numerose e sempre più complesseda gestire? Può farlo cominciando a chiedersi ache cosa serve, che cosa fa e perchè lo fa. Ora, poi-chè quando si prepara un bilancio sociale la primadomanda che ci si pone è “perchè si fanno lecose?”, il CDA ha pensato che il Bilancio Socia-le potrebbe essere una buona occasione per farsi

delle domande e per riflettere. E’ un po’ come fer-marsi, cercare di guardarsi e riflettere.

L’altro motivo per cui si cerca di stendere un bilan-cio sociale è sempre legato alla fase di crescita del-la Pro Loco. A Carisolo la Pro Loco è viva, èun’associazione in tutti i sensi, è un’occasione perstare insieme e quindi un’occasione di socialità. Ilmondo frenetico di oggi, con le sue mille opzionida scegliere, ci offre pochi momenti d’incontro e cirichiude nei nostri piccoli spazi privati: sono quin-di sempre più scarse le possibilità di riscoprire ilpiacere di fare le cose insieme. La Pro Loco offreun’alternativa di vita pubblica, un po’ come succe-deva, una volta, nel piazzale della chiesa prima edopo la messa dove si organizzava la vita socialedella comunità in ogni momento dell’anno.

E’ per definire bene questo e altri ruoli che la ProLoco continua ad operare, è per far stare bene ituristi in modo che stiano bene anche le personedel posto, per organizzare le manifestazioni e lefeste per noi e per i turisti contemporaneamente,senza che il benessere dei residenti sia in contrad-dizione con il piacere di passare le vacanze a Cari-solo. Quindi, accanto alla necessità di ricordareche è un’associazione di volontariato, la Pro Locoscopre, poco a poco, di essere un’organizzazioneimportantissima per la vita sociale ed economica della comunità. Per questo laPro Loco ritiene che valga la pena di crescere, diimparare a gestire cose più grandi e di capire cheanche nuove attività possono entrare a far parte delsuo operato, senza perdere la propria natura diassociazione che fa le cose per il territorio.

La terza grande ragione della scelta di redigere unbilancio sociale viene dall’esigenza di visibilità chemanifesta la Pro Loco Carisolo. E’ forte l’esigen-

PRO LOCO CARISOLOLa Pro Loco s’interroga per crescere

di Ivo Povinelli

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za di strutturarsi per diventare un’organizzazionesolida, capace di accumulare e di far fruttare lapropria esperienza nella gestione degli eventi,attraverso il fondamentale contributo dei volontari.Inoltre, è fondamentale acquisire visibilità perchèla Pro Loco possa mostrare e far capire, soprattut-to alle istituzioni, la validità del proprio operato edelle proprie modalità di agire, questo al fine diottenere, anche dall’esterno, il giusto riconosci-mento.

La stesura di un bilancio sociale chiede di definirele azioni messe in atto verso gli interlocutori, dicapire il senso di queste azioni e di valutare il loroesito. Il CDA diventa quindi l’organo che traducei principi guida dello statuto dalla semplice formascritta alla loro attuazione. Dal lavoro svolto fino-ra penso di poter affermare che la Pro Loco vuolecambiare per migliorare. Il suo consiglio di ammi-nistrazione vuole farla diventare “adulta” e ilbilancio sociale è un’occasione per crescere bene.

La commissione per il Bilancio Sociale si compo-ne in questo modo: Presidente della Pro LocoCarisolo, Gianni Morandi, i consiglieri GrazianoRighi, Elena Pedretti e Flavio Periotto, il segreta-rio Modesto Povinelli, il socio Ivo Povinelli e ilconsulente esterno Luca Salvaterra per conto delCentro Servizi Volontariato.

Il 1° «grantrofeo delloscanderlot»,gara confionda riser-

vata ai monelli di una vol-ta, è riuscita a coinvolgeremolti appassionati questapiccola arma da tiro.

Questo semplice attrezzo, ricava-to da un rametto biforcuto a Y dilegno molto duro, con degli ela-stici ricavati da vecchie cameread aria di bicicletta ed un pezzodi pelle per contenere un sassoli-

no, per generazioni ha divertitoogni ragazzino. Per questo moti-vo ma anche per riscoprire i gio-chi di una volta, la Pro Loco diMargone ha organizzato questabirichinata estiva. Ben 50 i con-correnti, tutti presi e concentratinel colpire un barattolo di lattaposto su un palo di ferro. Vinci-tore della prima edizione il«monello» Franco Bragagna daPiedicastello, seguito da Rolan-do Coser da Ravina e da DarioTiecher abitante a Matterello.Gran lavoro per il “mastro fion-daio” Dino Coppola, il quale ha

messo a disposizione la sua riccacollezione di fionde (tutte realiz-zate in legno), nel suggerire utiliconsigli nei tiri ai meno esperti eper riparare gli elastici delle fion-de spezzati per la troppa foga. Inserata poi, al chiarore della luna,il 3° gran trofeo notturno di bri-scola è stato vinto dalla coppiaRoberto Decarli ed Ezio Tasin,già vincitori quest’anno anchedel 7° trofeo di carte alla trentinadi ferragosto.

Roberto Franceschini

Pro Loco di MargonePro Loco di Margone50 monelli armati di fiondeMargone, domenica 22 agosto 2004

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DALLE PRO LOCO

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L’estate sta finendo, si cantavanei mitici anni ‘60, e questoappuntamento proprio a cavallodi settembre, si è ripetuto per laquinta edizione 2004 della

ormai famosa “Cena Contadina”, organiz-zata e voluta proprio dal Comune (le pri-me edizioni entravano allora nel program-ma settembrino del W Avisio) e con ladiretta partecipazione della Pro Loco lavi-sana e di tutto il suo staff organizzativo.

Il caratteristico e atteso appuntamento si è svoltodalle 18 precise di venerdì 27 agosto presso la piaz-zetta antistante la Biblioteca Comunale e l’annun-ciato menù è stato, come sempre ormai, giustamen-te coinvolto nelle ricette di una volta, quelle dellenonne e delle famiglie di allora, tutte dedite allacampagna e quindi ai prodotti genuini che da essasi ricavavano stagionalmente. Il top della serataquindi, si è concentrato sul “minestron”, con tanteverdure e pasta piccola, naturalmente e rigorosa-mente di ricetta trentina. Al seguito, il richiestissimo- anche in questa edizione - “tortel de patate”, con-fezionato con le patate lavisane, sia di pianura chedi collina. Contorni ormai d’obbligo sono stati for-niti e accompagnati dal “formai de malga” e, natu-ralmente, dalle “luganeghe de casa”, quelle perintenderci di pura ricetta contadina come una volta.Verdure caserecce, infine, con in testa i “capussilavisani”, quelli cresciuti nelle campagne di pianu-ra, Ospli e Zarghe compresi. Ad inaffiare il tutto, isoliti ed immancabili, nonchè richiestissimi, vini deiColli Avisiani e dei Sorni, con birra ed altre bevan-de “moderne” per i palati più difficili e delicati.Non sono mancate le autorità locali ed intorno aitavoli hanno cenato anche sindaco e assessori vari,accompagnati dalle gentil consorti e militanza alseguito, più volte omaggiati e coinvolti da tutto ilpubblico presente alla serata. Non sono mancate,nemmeno in questo frangente, richieste e domande

a questo e a quell’assessore, naturalmente sui pros-simi programmi di lavoro di questa nuova GiuntaComunale e sui molteplici impegni avviati subitodopo il suo insediamento. E la gente è arrivata,numerosa, assediando la piazzetta e mettendo adura prova lo staff di impegnatissimi cuochi e came-rieri vari al seguito. La cucina era animata dalla partecipazione attivadei vari cuochi rinomati, Bruno, Riccardo, Olivieroe gentil signore al seguito, con la supervisione tecni-ca e logistica dello stesso presidente della Pro Loco,Luigi Mogna e dell’immancabile esperto NicolaParrotta. Si può dire che anche il bel tempo abbiafatto la sua parte egregia, richiamando intorno agliinvitanti tavoli oltre seicento persone sicuramente,assiepate in ogni dove e fino alle ore piccole. Tuttobene quel che finisce bene, non è mancata nemme-no la bella e buona musica, naturalmente quella diuna volta e fino agli anni ‘60, che in sottofondo atutta la manifestazione è stata elargita a piene manidal complesso “Los Marineros”, come semprediretto dal funanbolico e bravo Bruno Giovanellaartista di casa nostra. Una bella parentesi, quindi,trascorsa insieme a tutta la famiglia, lontani da casae dalla solita stomachevole TV, con gli amici e spe-cialmente con le amiche del cuore. La collaborazio-ne a questa ennesima “Cena Contadina” è stataassicurata da tutto il volontariato locale e dalle asso-ciazioni sensibili a queste organizzazioni. Oltre allostaff, direttivo e sociale della Pro Loco, sono scesiletteralmente in campo per tutti i servizi logisticiannessi e connessi, le solite e brave Donne Ruralilavisane, la Corale S.Cecilia, il CRCS Paganella enaturalmente con il contorno dei soliti indispensabi-li, preziosi e disponibili volontari sempre presentisul campo. Una proposta per le edizioni prossime,quella di più spazio disponibile anche per il ballo,unitamente a quella della prenotazione dei pasti edei tavoli per alleggerire la tempistica dei servizilogistici e di cucina. Naturalmente la Pro Loco ne ha preso buona nota!

PRO LOCO DI LAVISPIENONE ALLA CENA CONTADINA DI FINE ESTATE...

di GGiioovvaannnnii RRoossssii

il palco musicale tutto esaurito ai tavoli

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Archiviata consuccesso anchela sesta edizio-ne di “Porteghi& Spiazi d’I-

stà”, la Pro Loco, insiemeal Comune e alle Associa-zioni, possono sicuramentedirsi soddisfatti della riusci-ta, malgrado il tempo mete-reologico abbia fatto le biz-ze in più occasioni.

Possono essere stati intorno aidiecimila i visitatori che si sonoalternati nella tre giorni di festalavisana e che hanno percorso inlungo ed in largo l’intero centrostorico lavisano, concentrandosiall’interno ed all’esterno dellaquindicina di porteghi superat-trezzati.L’associazionismo localeè stato mobilitato come al solito e,l’itinerario dei Porteghi lavisani èiniziato dalla via Mulini, presso ilbar Marta, con i piatti sudameri-cani. In via Matteotti lo storicoportico di casa Zadra ha ospitatole Donne Rurali, con le loro ome-lette e spaetzle, e subito dopo ilGruppo dei 3P con altre specia-lità fredde e calde accompagnatedai rinomati vini lavisani. Davan-ti al Palazzo Maffei ecco il grup-po Ana con la birra speciale e afianco il gruppo Albanese &Marocchino con i piatti tipicietnici. In casa Romani il GruppoStrumentale Giovanile con la tor-ta di patate e le bruschette puglie-si, quasi di fronte la Pizza Gran-da, seguita dal bar Alpini conogni specialità. Nella storica“Posta Vecia” ecco il gruppoRadiantistico con le trippe, gnoc-chi, polenta e spezzatino avolontà. Davanti all’abergo Coro-na altra tappa con porchetta,patate fritte, wurstel e birra, men-tre all’inizio del 2° Pristol eccoIride & Cavallo Pazzo con laPaella e sangria. Nella piazzettadella Biblioteca il Gruppo Spe-leo Sat ha esposto il suo interes-sante stand gastronomico per tut-ti i gusti e in via Carlo Sette nella

consorteria di palazzo Monfortspecialità tutto pesce a cura delCRCS Paganella. Il giro si con-cludeva al Ricreatorio di viaDegasperi con la cucina nostranae il richiestissimo “piatto Orato-rio”, il tutto presentato dal Circo-lo “don Celestino Brigà” con tut-to il volontariato in campo, tantemamme e famiglie sempre pre-senti e disponibili. E’ stato unsuccesso pieno per i prodotti tipi-ci trentini e locali, ma anche perla pizza all’aperto e il “tuttope-sce” che non sono stati da meno.I nostalgici hanno potuto assapo-rare la cucina di una volta e quel-la della nonna, poi la torta dipatate e i contorni vari. Poi anchebruschette per gli appassionati,grigliate a non finire, omelettescon la marmellata e la nutella. ALavis “Città del Vino”, per que-sta occasione la vittoria è toccatasicuramente alla birra, seguitadalle altre bevande e bibite più omeno sofisticate e moderne. Nonda meno i vini lavisani, che peròhanno troneggiato comunque suitavoli di diverse compagnie efamiglie intere, riunite per il pran-zo o la cena nei vari “porteghi”.Insomma, si è visto e gustato pro-prio di tutto, per non parlare poidel ricco contorno musical-popo-lare che ha fatto una degna corni-ce a tutta la favolosa tre giorniestiva lavisana. Grande successodi pubblico è stato il ballo delvenerdì con l’orchestra Stella etanti ballerini che hanno letteral-mente occupato l’intera zona divia Matteotti e piazza Grazioli.Le danze sono state aperte dalsindaco Graziano Pellegrini egentil signora, applauditissimidai presenti e da tutte le altre cop-pie coinvolte. Altre novità, quelledello spinning dei Radiantisti, ilKaraoke del Bar Marta, lo spet-tacolo di strada Mangiafuoco, itornei alla Piscina Comunale, lamostra del trentennale del grup-po speleo lavisano, la simultaneadi scacchi con il campione russo,il gruppo spagnolo, la Border

Line Blues Band, i Rising Powere lo chansonnier Simone con lasua musica d’altri tempi. Tuttobene quindi, la gente c’è statanonostante tutto, assediando let-teralmente la borgata, bastavavedere i parcheggi esterni e quelliallestiti in borgata per renderseneconto. Non sono mancate, infine,le proposte per migliorare semprepiù l’intera organizzazione e ildirettivo della stessa Pro Loco neha fatto tesoro per le prossimeedizioni. Più musica popolare, èstato chiesto, oltre al liscio anni‘60 e naturalmente non dimenti-cando la musica romagnola allaCasadei. Per il traffico interno, poi, in mol-ti hanno auspicato la chiusuracompleta delle strade interne del-la borgata, cosicchè il centro sto-rico diventi - almeno per questi 3giorni all’anno - il vero salottobuono di casa aperto a tutti, gran-di e piccini.

PRO LOCO DI LAVISCON LA PRO LOCO PORTEGHI E SPIAZI ASSEDIATI...

di GGiioovvaannnnii RRoossssii

Nelle Foto:un portico in via matteottie la serata musicale

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DALLE PRO LOCO

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Notevole l’im-pegno profu-so dalla ProLoco di Cala-vino nelle

quattro giornate che han-no contraddistinto la 10ªedizione delle FesteMadruzziane. Rievocazio-ne che porta alla riscoper-ta dell’identità storica diquesto nobile villaggio, giàprediletto soggiorno dinobili tra i quali spicca perimportanza storica la fami-glia Madruzzo.

Casato illustre del principatovescovile di Trento, fortementelegato a questa terra dalla note-vole tradizione vitivinicolaall’ombra dei castelli di Toblinoe Madruzzo. Ricco il program-ma offerto al numeroso pubbli-co, il quale anno dopo annoapprezza sempre più lo sforzodell’intera comunità, coinvolta inprima persona nell’aprire gliangoli più suggestivi dei propriborghi. Interessante al riguardola mostra storico-fotografica«Calavin de nà volta», in colla-borazione con il locale circolopensionati. Oltre ai concerti pro-posti dal coro “La Gagliarda” e

dalla compagnia ”EuganeusConsert”, ai racconti cortesi delgruppo “Salin Consort”, alleesibizioni dei musici e sbandie-ratori della Città Murata diMontagnana (PD), alla visitaguidata nella chiesa cinquecen-tesca ed alla cappella della fami-glia Madruzzo, seguitissime letre serate del teatro di strada perl’accadimento storico. Il primo,«quale dura reprimenda dellovicesindaco di Calavino nelliconfronti delli propri villici»; ilsecondo, «intervento dello Capi-tano dello castello di Madruzzo,a causa di increscioso facto»; il

terzo, «allo cospecto dello Car-dinal Cristoforo Madruzzo tene-si regolar processo…». Spetta-colare la sfilata conclusiva delleFeste Madruzziane dai ricchicostumi d’epoca, con la presenzadel Cardinale e della sua corte,accompagnati per le vie del pae-se dai ritmi incessanti dei tambu-ri storici di Dro. Ricca, infine,l’offerta di rievocazioni degliantichi mestieri, giochi ed artimedioevali con la rara possibilitàdi gustare piatti di rustica memo-ria.

Roberto Franceschini

Pro Loco di CalavinoFeste MadruzzianeCalavino, 15-16-17-18 luglio 2004

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Il 6 febbraio 1954 un gruppo d’abi-tanti di Lasino e della frazionelacuale di Lagolo, si trovarono persottoscrivere il primo verbale diricostruzione dell’associazione Pro

Loco Lasino-Lagolo.

Primo presidente fu Mario Ceschini che rimase incarica fino al 1964. Per altri 10 anni proseguì l’im-pegno associativo Carlo Ronchetti, seguito da Pie-tro Bassetti, Domenico Pizzedaz Trentini, PietroBassetti, Michele Gianordoli ed ancora, sino adoggi, da Pietro Bassetti. Mezzo secolo d’impegni,d’iniziative sociali e ricreative a favore della comu-nità, oltre che per abbellire il proprio territorio.Tutto questo per il piacere del bello ed il dilettodella mente. Per spegnere idealmente queste 50candeline, la Pro Loco ha organizzato una tregiorni di festa, con un’inedita gara di polo sullagroppa di simpatici asinelli. Asini arrivati a «L’A-sino» (in questi giorni il paese della Valle deiLaghi è stato in questo modo scherzosamenteribattezzato grazie ad un facile gioco d’apostrofi),per la disponibilità offerta dall’azienda agrituristi-ca «Monte Baducco» da Salvarano di QuattroCastella (Reggio Emilia), la quale ha fornito ungran numero di quadrupedi dall’inconfondibileraglio. Particolarmente apprezzato il latte d’asina:una vera e propria primizia rara da trovare nei purforniti supermercati iperconsumistici. Dopo lacerimonia ufficiale alla presenza del sindacoMario Zambarda, del presidente della federazio-ne Pro Loco del Trentino Armando Pederzolli,della rappresentante del Comprensorio C5-Valledell’Adige Renata Scenico e dell’ideatore dellamanifestazione il giornalista Nereo Pederzolli, ilpresidente in carica della dinamica Pro Loco diLasino Pietro Bassetti, ha consegnato delle targhericordo ad alcuni soci particolarmente meritevoli inquesti primi dieci lustri d’attività sociale. Presenta-to anche il nuovo logo dell’associazione, frutto dellavoro artistico e grafico di Alvaro Periotto daLasino, che rappresenta in forma stilizzata la chie-setta di S.Siro adornata da alcuni cipressi.

Roberto Franceschini

Pro Loco di Lasino50 anni insieme per la comunità di LasinoLasino, domenica 08 agosto 2004

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Per i nostri avierano il compa-natico abitualedei mesi inver-nali. Una fettina

sottile con qualche patatalessa dopo un piatto diminestra, la loro cena.Oppure qualche fettina,sempre sottile, nei crauti,con la polenta.

Fresca, la ciuìga veniva consu-mata preferibilmente bollita; sta-gionata si mangiava cruda.Immagino tuttavia che avrebberopreferito qualche cosa di piùsostanzioso, e gustoso, di quelleeterne ciuìghe: rape (molte) escarti di maiale (pochi) macinati,aglio, sale, pepe; il tutto insacca-to in budella sottili e affumicato. Ebbene, da tre anni le ciuìghe diSan Lorenzo in Banale sonoPresidio Slow Food.Se l’origine di questo insaccato èfiglio della povertà, la sua “sco-perta” da parte dei media, la suavalorizzazione e il ritorno allagrande sulle nostre tavole è frut-to dell’opulenza.Per decenni la ciuìga, nata a SanLorenzo in un tempo imprecisa-to, non è uscita dal paese: “pia-ceva” solo ai sanlorenziani, e sisarebbe certamente “estinta”

negli anni del boom economicose qualche produttore, lontanodiscendente degli antichi inven-tori, caparbiamente, non neavesse continuato la produzione. Più per tradizione, allora, cheper calcolo economico e aggior-nando la ricetta ai tempi nuovi:non più carne scarta, ma carnescelta; non più 80 – 90 % dirape, ma rape in proporzione perfar armonizzare il gusto con glialtri ingredienti, senza coprirne ilsapore o esserne sopraffatta.Poi un giorno, un giornalista la“scopre” e l’umile insaccato diSan Lorenzo finisce, con qual-che ansietà, al Salone del Gustodi Torino e alla Fiera CibusTour di Parma, acquistando unanotorietà che nessuno avrebbeimmaginato.E’ stata in televisione e sullastampa. La stampa locale, cimancherebbe. Ma anche il pre-stigioso Il Sole 24 Ore e Fami-glia Cristiana e il Corriere dellaSera e la Stampa,… le hannodedicato servizi.Ciuìga, da dove viene questonome? A San Lorenzo vengono chia-mate ciuìghe le pigne delle coni-fere, cui l’insaccato stagionatosomiglia in modo sorprendentequando sono chiuse. Ma i gior-nalisti de Il Sole 24 Ore, adesempio, tirano in campo qual-che affinità con salsicce medie-vali di altre zone che dovevano“sciuccare al fumo” ipotizzandoche il nostro “ciuìga” derivi,attraverso chissà quali trasfor-mazioni, da quell’antico sciuc-care.Lasciamoli disquisire e se il pro-blema, qualora esista, troveràsoluzione plausibile ne saremocontenti; intanto a noi piacepensare che la “ciuìga” derivi ilnome dalla somiglianza con lepigne, con le quali abbiamofamigliarità.

Adesso San Lorenzo dedicauna sagra alla ciuìga, il primofine settimana di novembre senon coincide con la festività diOgnissanti; in tal caso slitta allasettimana seguente.Quest’anno, terza edizione, lafesta si terrà il 6 e 7 novembre.Un evento da non mancare.Ma San Lorenzo in Banale,dove si trova? La descrizione che capita spessodi leggere, se manca una cartina,fa più o meno “tra Trento eMadonna di Campiglio, circa ametà strada”.Benissimo. Ma voglio ricordareche quella zona, che sa vivereanche di vita propria, si chiamaGiudicarie Esteriori, ed è percor-sa dal tratto medio del Sarca. Eche le Giudicarie si dividono intre zone; di queste il Banale stain sinistra orografica del fiumeSarca già menzionato.Banale. Questo toponimo, diorigine non sicura, sembra derividalla radice germanica ban con ilsignificato di luogo, territorio,paese posto sotto la giurisdizionedel Principe. Il toponimo dovreb-be quindi ricollegarsi all’organiz-zazione feudale del territorio,atteso che il Banale fu sempreamministrato dai Principi Vesco-vi di Trento a mezzo dei lorocapitani.San Lorenzo è porta meridiona-le del Parco Naturale AdamelloBrenta; si può fregiare del mar-chio villaggi natura per la qualitàdell’ambiente; è compreso nelterritorio dell’ecomuseo DalleDolomiti al Garda, una vastazona del Trentino sud-occidenta-le nella quale si fondono ambien-ti integri e dalle peculiari attratti-ve naturalistiche, accanto a luoghidalle importanti vestigia storichee rinomati per le cure termali.Vediamoci dunque a San Loren-zo in Banale, a novembre, con laciuìga, per cominciare!

Le ciuìghe di San Lorenzo in Banale

di MMiirriiaamm SSoottttoovviiaa

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Nell’ambitodella manife-stazione «tut-ti i colori del-la pace», pro-

mossa dal comune di Vez-zano, la parrocchia e leassociazioni locali, perfesteggiare il 60° anniver-sario del voto a SanValentino in Agro, affin-ché salvasse il paesedurante l’ultima guerramondiale, hanno dato unsignificativo contributoeco-ambientale per ridur-re la sempre maggiormassa di rifiuti urbani.

Durante la serata conclusivanella quale è stata offerta una«cena etnica» con prodotti nor-dafricani, ai numerosi commen-sali le pietanze sono state servi-te utilizzando stoviglie di por-cellana, posate inox e bicchieriin vetro. Con l’appoggio del-l’associazione Ri.N.G. (Rifiu-ti No Grazie) e l’A.S.I.A.(Azienda Speciale IgieneAmbientale) ed il lavoromanuale dei volontari della ProLoco di Vezzano, (nella foto

mentre lavano piatti e stoviglie)nemmeno un sacco nero deirifiuti con gli “usa e getta” èstato utilizzato e conferito nelcassonetto delle immondizie.Un esempio d’impegno civilecollettivo che non può passareinosservato, ma al contrarioessere da stimolo per altrerealtà associative impegnatenell’organizzazione di feste.Occorre ritornare al gusto delpalato oltre a quello altrettantoimportante della vista, man-giando e bevendo in un belpiatto di ceramica, con unasolida forchetta ed un bicchierein vetro. Par quasi impossibilema tutto diventa così ancor piùbuono e casalingo, in perfettasintonia con lo spirito dellafesta. Certo, bisogna lavorareun po’ (tanto) di più: racco-gliere i piatti sporchi, lavarli,asciugarli e rimetterli a postoma…vuoi mettere la soddisfa-zione di non aver alcun rifiuto!Visto poi che il problema dellariduzione dei rifiuti sta diven-tando ovunque un’emergenza,l’amministrazione comunale diVezzano - per altro già moltoattenta a questo problema –

ripeterà nei prossimi mesi unacampagna di sensibilizzazionesull’argomento in tutte le settefrazioni. L’obiettivo è quello diridurre sempre di più i rifiuti,partendo dal momento stessodella spesa (fare acquisti conpochi imballaggi), fino a quan-do a casa si separano i vari ele-menti (l’umido, il vetro, la pla-stica, la carta, i barattoli, etc.).Contribuire pertanto anche condelle piccole azioni a salvarel’ambiente, mai stato in cosìprecarie condizioni come inquesti ultimi decenni di folleconsumismo.

Roberto Franceschini

Pro Loco di VezzanoMeno rifiuti - fatti non parole -Meno rifiuti - fatti non parole -

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EDITORIA DELLE PRO LOCO

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Nel 2000, anniversario di fondazione della ProLoco, i soci hanno voluto festeggiare questoimportante traguardo con particolare rilevan-za, soprattutto - come scrive il Presidente Sil-vano Fiorini nella presentazione - "per rendere

un giusto omaggio ai soci che purtroppo non sono più tranoi e che tanto hanno fatto per la comunità, e per dire ungrazie sincero a tutti gli amici, soci e membri dei varidirettivi, che hanno profuso e profondono tuttora impe-gno, intelligenza, esempio, spirito di collaborazione, soli-darietà e tanto entusiasmo.

Questa pubblicazione - prosegue il Presidente - vuole essere dunquela storia di gente semplice che sa unirsi, capire, operare per il bene diuna comunità. L'esperienza ci insegna che le storie di gente sempliceracchiudono gioie, dolori, sacrifici, soddisfazioni: un insieme di senti-menti che insegnano a valorizzare nel migliore dei modi la propria vita.Con questo volume dunque siamo invitati a ricordare, ma anche a impegnarci perché la nostra Pro Locopossa continuare a lungo e con sempre maggiore impegno il cammino iniziato venticinque anni fa."

PRO LOCO DI NOARNANel 25° di fondazioneNel 25° di fondazioneper ricordare e ringraziare ...per ricordare e ringraziare ...

Pro Loco Noarna

Gente di PaesePagine di Vita

a cura diGiuseppe Michelon e

Enzo Pancheri

Da questo numero viene proposta "L' EDITORIA DELLE PRO LOCO" : chi avesse qual-che pubblicazione edita dalla Pro Loco (o Consorzi) è pregato di portarcene a cono-scenza, inviandoci una copia, una relazione ed eventuali fotografie.

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LA PAGINA FISCALE

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COORGANIZZAZIONE MANIFGESTAZIONICome già previsto in altri accordi (in particolare quello con l’Assomusica) è possibile riconoscere il tratta-mento normativo e tariffario della convenzione SIAE/UNPLI alla Pro loco aderente all’UNPLI che si quali-fichi “coorganizzatore” unicamente nei casi in cui sia prevista l’utilizzazione di una struttura fissa per la qua-le la licenza di pubblico spettacolo sia stata rilasciata in via continuativa ed esclusiva ad un soggetto vin-colato, organizzatore della manifestazione.In tali casi, il Permesso Spettacoli e Trattenimenti (Mod. 116) rilasciato dalla SIAE, così come i documenticompilati ai fini fiscali dovranno riportare la figura del Coorganizzatore, associato UNPLI, quale respon-sabile in solido con l’Organizzatore.La Coorganizzazione della Pro Loco non potrà, invece, essere riconosciuta in tutti i casi in cui l’ attività spet-tacolistica realizzata dalla Pro Loco assuma un carattere imprenditoriale e di “routine”.

RAPPORTI PRO LOCO - SIAEE’ utile chiarire che in uno spirito di collaborazione, la SIAE può chiedere alla pro loco, NON IN VIA AUTO-RITATIVA, la fornitura di dati e documentazione utili all’assolvimento del proprio incarico erariale (richie-sta registro corrispettivi in assenza di opzione per la L. 398/91, registro fatture ecc.)Naturalmente il rifiuto della pro loco ad esibire presso gli uffici SIAE quanto richiesto, NON COMPORTAALCUNA SANZIONE ( qualsiasi controllo dovrebbe essere fatto in Pro Loco – vedi Circolare 224/E del5.12.2000 del Ministero delle Finanze “Compiti e poteri della SIAE”).Diversamente, in sede di verifica fiscale presso la sede della pro loco ovvero presso il luogo della manife-stazione, il soggetto E’ OBBLIGATO ad esibire quanto richiesto in virtù dei poteri della SIAE di cui all’art.52 del DPR 633/72 citato.

SIAE: MANIFESTAZIONI CINEMATOGRAFICHETra le numerose e variegate attività che le Pro Loco mettono in cantiere nel corso dell’anno vi è pure quel-la rivolta agli spettacoli cinematografici attraverso la proiezione o la videoproiezione di film.Purtroppo le case cinematografiche non hanno ancora aperto le porte e quindi dato la possibilità di effet-tuare detti spettacoli al di fuori delle classiche e note sale cinematografiche dislocate su tutto il territorio.L’unica possibilità ad oggi fattibile è quella di rivolgersi, dietro compenso del servizio, ai vari distributorispecializzati che, avendo ottenuto le opportune autorizzazioni dalle case produttrici, possono permetterealle Pro Loco interessate di organizzare serate cinematografiche gratuite od a pagamento. In caso contra-rio e senza le autorizzazioni necessarie si incorre in sanzioni penali non indifferenti e non dipendenti dallaSIAE.I compensi base di riferimento per la SIAE sono riportati nella tabella allegata, con la doverosa precisa-zione che per gli spettacoli cinematografici gratuiti il diritto d’autore dovuto è del 20% dei compensi fissicitati.Per quanto concerne invece il compenso per spettacoli cinematografici “ non gratuiti “ il diritto d’autoredovuto è del 2,10% dell’incassato, ovvero dei biglietti venduti.In ultimo, non ci rimane che sensibilizzare tutti i Dirigenti delle Pro Loco U.N.P.L.I. a non incorrere in irre-golarità nell’organizzazione di spettacoli cinematografici, in quanto non tanto si troverebbero la SIAE comeinterlocutore, ma bensì le varie case cinematografiche.

Compensi fissi per manifestazioni cinematografiche gratuite

Con aumenti di Euro 50,870 per ogni 1000 posti ( o frazione ) di capienza ovvero per ogni 1000 presen-ze ( o frazione ) in più.Compensi per manifestazioni cinematografiche non gratuite

2,10% dell’incassato, ovvero dei biglietti venduti.

LOCALI AL CHIUSO AREE ALL’ APERTO COMPENSI

Fino a 100 posti di capienza o presenze Euro 21,542

Da 101 a 300 posti di capienza o presenze Euro 41,396

Da 301 a 1000 posti di capienza o presenze Euro 63,730

Da 1001 a 2000 posti di capienza o presenze Euro 90,800

Da 2001 a 3000 posti di capienza o presenze Euro 125,766

Da 3001 a 5000 posti di capienza o presenze Euro 188,704

Da 5001 a 8000 posti di capienza o presenze Euro 283,114